"Culture anticapitalistiche nella storia e nell'esperienza del socialismo della sinistra" org. dal PRC

Se prendesse il chi è ancora fuori magari fate sapere che essi si comincia
Una un saluto cordiale a tutti i convenuti
Questo fosse binario questa giornata di studio
Promossa
Dalla rivista di Rifondazione comunista e dal centro Riccardo Lombardi
Impegna fortemente il Partito della Rifondazione Comunista che ho l'onore di presiedere
Su un tema che mi pare valga la pena di approfondire seriamente
Già nella nota che è stata trasmessa credo a tutti invitati a tutti i convenuti
E ha detto
Il motivo la ragione le ragioni per le quali ci sentiamo impegnati ad affrontare approfondire questo tema
E cioè quello delle culture anticapitalisti nella storia della sinistra socialista
Ed è detto molto bene in questa nota
E per cui non non mi pare sia necessario ritornarvi
Vorrei però soggiungere qualche altra considerazione
Che riguarda più propriamente l'interesse e l'impegno di Rifondazione Comunista attorno a questi temi
Sui quali ci sembra non soltanto
Necessario ma oggi possibile potere ritornare
Perché ci sentiamo di essere in una fase in una fase di effettivo sviluppo
Non faccio riferimento ai dati elettorali I dati organizzative i dati politici
Del partito della Rifondazione comunista
Ma alla sua
Possibilità
Alla sua capacità
Di indicare o di cercare di indicare una via di avanzata
Oggi concretamente
In questa parte del mondo e in questa fase della nostra storia
Di avanzata verso verso una diversa organizzazione della società
Riprendere
Riprendere
Dopo
Questi anni
In questi anni
Preoccupanti per la vita
Della sinistra delle sinistre riprendere un cammino che è possibile credo oltre che necessario percorrere per determinare o per cercare di fare avanzare alcuni
Punti di di riferimento
Che non siano più soltanto quelli della difesa
Dei diritti
Delle conquiste
Delle classi lavoratrici delle masse popolari
Ma
Che affrontino affrontino nei termini nuovi
Che la situazione
Impone
Le le questioni di un progetto tanto per intenderci
Di un progetto
Di trasformazione e come chi più direttamente segue le vicende del nostro partito sa
E questo poi il centro del dibattito
Che si sta svolgendo nelle nostre file in preparazione del congresso nazionale
Che abbiamo voluto riassumere in questa espressione
Dalla Resistenza al progetto
Dalla Resistenza
Necessaria che ha consentito di dimostrare
Dimostrare oggettivamente
E non più soltanto soggettivamente
La necessità della presenza di una presenza
Antagonista di una forza politica antagonista quale cerchiamo di essere
Nella vita sociale nella vita culturale nella vita politica del nostro Paese
A quanti ci dicono che sentivo anche ieri sera una trasmissione televisiva
In cui ci sono state parecchie puntate polemiche nei nostri confronti da parte del segretario del PDS
A quanti ci dicono
Che questa nostra posizione delle elitaria
E che comunque è tutta volta alla difesa alla difesa
Dei diritti dei ceti già garantiti o meglio garantiti
E a chi sostiene questa tesi vale la pena di dare una risposta
Che deve essere pacata ma deve essere anche molto forte
Perché e soltanto dalla difesa
Dalla difesa strenua di questi diritti di queste conquiste
Ed è nella battaglia per questa difesa che si creano le condizioni però un effettivo rinnovamento
E per un'effettiva avanzata
E soltanto chi non conosce o conosce troppo poco
Le vicende reali del dei movimenti dei modi
Di organizzarsi
Della gente delle masse soprattutto dei lavoratori chi non conosce tutto questo può dire banalità come quelle che si vanno ripetendo
Io non conosco oggi in Europa
Non so dire se in altre parti del mondo
Movimenti
Innovatori trasformatori
Che non partano dalla difesa strenua di quei diritti idee quelle conquiste che sono seriamente
Oggi contestati
Non soltanto contestati compromessi
Ma in questa battaglia di difesa e dappertutto oggi dove ci si batte ci si batte
Per difendere e sono battaglie che potremmo definire in questo senso anche battaglie difensive ma in queste battaglie che si creano le condizioni
Per la conquista
Di indirizzi diversi
Quando si difende l'occupazione quando ci si batte
Contro la disoccupazione e non è una battaglia soltanto difensiva
Perché si indicano le vie
Per la conquista di nuovi indirizzi nell'organizzazione delle attività produttive
Nell'organizzazione economica
In primo luogo per la conquista della riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario
Quando ci si batte contro la tassazione o contro ulteriori tassazioni nei confronti dei lavoratori dei lavoratori dipendenti o dei ceti più deboli è certo una battaglia in difesa delle loro condizioni di vita ma lì si creano le condizioni per indicare le vie di una innovazione profonda
Che incida che investa
Per quanto riguarda anche la politica la politica fiscale i grandi patrimoni
E quindi
I grandi le grandi ricchezze i grandi profitti una diversa
Profondamente diversa politica fiscale
O quando ci si batte contro la privatizzazione della STET contro le privatizzazioni dei grandi settori dei settori fondamentali per la nostra economia eccetto una battaglia difensiva anche questa è una battaglia che crea le condizioni però
Per una diversa programmazione economica per un diverso piano di sviluppo industriale potrei proseguire e d'altra parte l'esperienza e l'esperienza di questo mezzo secolo e ancor prima
Che ci dice come e dalle battaglie in difesa dei diritti degli interessi
Delle conquiste
Che si deve partire per indicare e perseguire una via di trasformazione
E di qui dunque questo nostro grande impegno tu grande sincero interesse per
Approfondire le esperienze
Per il per il per approfondire la storia
Di tutte quelle forze che si sono battute
Su un piano antagonista
Diciamo oggi anticapitalista si diceva allora essi può più propriamente continuare a dire
In una in una
Serie di
Di di vittorie e di sconfitte di lacerazioni di tormenti ma che hanno fatto la vita la vita e il progresso delle
In questi anni
Certo io capisco benissimo che una battaglia come quella che noi oggi ci prefiggiamo di condurre il progetto per una nuova società
Per cambiare la società non può essere chiusa nei confini del nostro Paese che pure sono già così grandi
Ma voglio anche dire che non possiamo accontentarci di considerare come unico punto di riferimento per una battaglia di questo tipo
L'organizzazione dell'Internazionale socialista alla quale guardiamo
Con rispetto
E prendiamo atto di quello che di nuovo si è verificato anche nell'allargamento della sua presenza della sua influenza
Ma che finisce per essere
Rischia di essere se vogliamo essere più prudenti una organizzazione soltanto rappresentativa
Che non incide
O che incide troppo poco appunto in quella battaglia
Che deve essere la battaglia per la conquista di una diversa organizzazione della società
Una battaglia socialista una battaglia per una diversa organizzazione della vita
Ed ecco perché noi stessi sentiamo i limiti incerto
Ma tutta anche la forza di quell'apporto che siamo riusciti a stabilire che andiamo a stabilire con altre forze antagoniste
Siamo stati promotori di quella manifestazione
L'avete ben presente che si svolse a Parigi
Sì riflettiamo
Io non ho memoria
Non lo ricordo di una manifestazione internazionale
Diciamo pure internazionalista
Che si sia sviluppata su un tema come quello che noi abbiamo affrontato a Parigi
E cioè la conquista della riduzione dell'orario ridotto a parità di salario
E la difesa
Dell'occupazione contro la disoccupazione di massa non non ricordo di una manifestazione di questo tipo
Ci sono tutte manifestazioni per la pace
Si sono avute manifestazioni di grande valore civile di grande valore culturale sul piano internazionale
Ma
Una manifestazione si può usare vero questo espressione classista
Di classe internazionalista come quello che abbiamo cercato di promuovere che abbiamo contribuito promuovere un fatto nuovo
Nella storia
Di questo stesso secco
E dunque riferimenti
Superando i limiti che ancora permangono noi dobbiamo ricercare intensificare estendere con altre forze che non sono soltanto quelle
Dei comunisti che hanno mantenuto il nome di comunisti ma che sono tante forze oggi presenti in Europa che si chiamano con nomi differenti diversi
E che sono forse che hanno origine storiche culture diverse
Ma che sono appunto forze che oggettivamente sono presenti e sono disponibili per una battaglia comune nel rispetto delle differenze
Le reciproche autonomie per una battaglia comune
Quando ieri nel colloquio appassionato bellissimo con con Fidel Castro abbiamo affrontato Fausto Bertinotti ha affrontato questi temi di che cosa intendiamo noi per una battaglia di questo tipo qui in questo nostro vecchio continente
E come questo possa essere motivo di grande valore per una battaglia mondiale
Su questi temi su questi motivi ho sentito l'appassionato interesse di uno degli uomini che oggi senza retorica e certo un'espressione vincente di che cosa vuol dire essere una forza antagonista una forza antagonista il quale antagonismo per chi opera a pochi chilometri di distanza dal più grande e più forte Paese del capitalismo gli Stati Uniti d'America e dunque
Di qui il nostro interesse il nostro impegno
Per riesaminare per approfondire per meglio conoscere oggi oggi in questo nostro alla giornata di studio
La cultura le esperienze il pensiero la storia della sinistra socialista
La sua azione i suoi successi i suoi limiti suoi contributi
Spesso dimenticati
Spesso ignorati
E che vale la pena invece di tornare a a valutare con grande con grande Franco e Franco interessi
Teniamoci quando si parla appunto di questi nomi che sono i nomi che stanno in testa
Grazie di essere venuta
Di questa nostra
Quando vengo vedo i domini di questa
Questi protagonisti della di una battaglia sì una battaglia socialista in Italia
Dai nomi che avete visto nei titoli del nostro convegno
I lombardi
Di Basso di pensieri degli altri ancora di Sandro Pertini
Di Lucio Libertini
Di tanti e tanti che hanno contribuito con forza di ingegno e con capacità politica allo sviluppo di una pensiero di un'azione anticapitalista me queste questioni che hanno voi
A noi preme riprendere
Riprendere perché
E a quella stessa medesima tradizione che anche noi ci richiamiamo come partito che non si chiama che non è partito comunista
Che si chiama della Rifondazione comunista non a caso volutamente della rifondazione comunista
Non c'è più il PC
E c'è viceversa la esigenza di una forza che noi chiamiamo comunista incerto ma che deve vedere rifondare il suo pensiero la sua pratica
E per fare questo ha bisogno deve necessariamente doverosamente richiamarsi
Al meglio della nostra tradizione della nostra esperienza
In questi giorni vi è stata una ripresa della polemica del dibattito
Sulle questioni che riguardano il Partito socialista con l'apparizione
Televisiva di Bettino Craxi
Chi vi parla noi qui
Tutti ne siete testimoni abbiamo contrastato politicamente Bettino Craxi
E le personalità di cui qui ricordiamo cerchiamo di ricordare il pensiero e l'azione politica
Hanno combattuto politicamente Bettino Craxi
Non è non abbiamo voluto fare non facciamo non intendiamo fare né per Craxi né per altri questioni che non siano questioni di battaglia politica
Di una battaglia politica ferma forte
Tenendo anche conto che se le sinistre e noi come parte della
Da lì una di queste forze della sinistra italiana non affrontano con una sincerità di intenti
Anche tutto il travagliato Periodo
Della di questi ultimi anni
Completamente compiutamente non faremo fino in fondo il nostro dovere
Perché
Sto misurando le parole
Vi è stato anche in queste prese di posizione
Di Craxi qualche cosa
Che deve essere visto dall'insieme delle forze della sinistra
Non c'è stato nessun partito in Italia
Che non abbia violato la legge sul finanziamento pubblico
Chi lo nega non dice la verità
Non c'è stato nessun partito
Che non abbia violato
Questa legge
E vi è stata una fase nella quale appunto
Prima che emergesse ero
In modo clamoroso per molti le cose erano già chiare ma divennero poi lampante
Tutte vicende di Tangentopoli
è altrettanto vero che ci fu da parte del Partito socialista
E anche di Bettino Craxi interventi certo
Interventi a favore di questo fu quel personaggio politico di questo o quel movimento politico di questo o quel giornale
Fa parte della realtà
Che va affrontata con assoluta franchezza
Con sincerità
Senza ipocrisie
Ed è anche per questo che il nostro confronto di oggi questa nostra giornata di studio e l'inizio di un impegno
Un impegno importante
Che non so se riusciremo a svolgere al quale assolvere ma al quale per il quale chiediamo il contributo tutti quanti credono in questa necessità
è un domani mi auguro sapremo organizzare vorremmo organizzare un analogo
Giornata di studio un approfondimento su che cosa è stata la nuova sinistra
Che cosa sono stati questi movimenti quei movimenti
La loro storia
I loro successi i loro difetti i loro limiti le loro sconfitte
Ma il contributo che hanno comunque portato a una battaglia di trasformazione e tutti quei movimenti tra da Lotta continua a potere operaio
A Democrazia proletaria e agli altri
Che non occorre ricordare ma che abbiamo tutti ben presente
Anche lì
Anche i divi bisogna partire per per cogliere quello che di importante di utile di positivo e di permanente c'è per una battaglia anticapitalista
Che ovviamente una riflessione
Che certo non spetta soltanto noi
Ma a cui noi vogliamo contribuire riguarda la vicenda straordinaria vicenda del Partito Comunista Italiano
Del ruolo
Grandioso che esso ha avuto appunto inoltre una battaglia di trasformazione
Per la conquista
Per la conquista di una diverso di una nuova società
La riflessione che vedo
Sia pure parzialmente
Una riflessione la riflessione che vedo emergere all'interno del Partito Democratico della Sinistra
Mi lascia interdetto
Mi impressiona per certi aspetti
E credo che la la la revisione
Legittima certo
La revisione storica in atto
Tutta da destra
Nei confronti della della esperienza e soprattutto della esperienza più recente del Partito Comunista Italiano
Quella che inizia con la scomparsa di Togliatti con la direzione di Enrico Berlinguer
Beh questa revisione è una revisione che mi lascia che mi lascia molte preoccupazioni
Ho letto con attenzione libero dichiarante
Voglio dare atto a Chiarante di uno sforzo
Di un impegno per ricollocare l'opera il pensiero l'azione di Berlinguer
In termini finalmente di oggettività
Mentre negli ultimi tempi sono usciti pamphlet deteriori sul piano culturale sul piano politico
Che non hanno portato nessun contributo anzi tutt'altro
Ho visto ho letto con grande interesse un grosso volume
Della CEDAM su Alessandro Natta di cui si sta parlando poco che ha un grande valore per chi vuole portare avanti questa riflessione soprattutto perché Alessandro Natta il titolo di quel libro è significativo l'ultimo segretario
è stato uno dei protagonisti di questa fase
Conclusiva del del Partito Comunista Italiano e in quel libro sono raccolti molti degli appunti che Natta andava scrivendone i suoi quaderni
Durante a conclusione delle riunioni delle discussioni della direzione della segreteria dei convegni delle attività politiche del partito io vedo in questa riflessione all'interno del PDS sulla
Sull'opera di Berlinguer qualche cosa d'impeto di singolare e di e di strumentale
Per cercare di dare una giustificazione strumentale appunto a certe scelte alle scelte attuali o più recenti del PDS
Mentre
Si dovrebbe credo ma è un tema che dovremo affrontare in un altro di questi nostri seminari
Da valutare ricercare se posso dire da sinistra
Una critica a una riflessione critica sull'opera di Berlinguer
Che poi ci riporta a una riflessione sul tanti momenti della storia
E dei comunisti e delle sinistre in Italia
Non soltanto quella degli anni della seconda metà testé gli anni settanta
Ma ancora prima il sessantotto e ancora prima nel triennio fondamentale
Quarantacinque quarantotto una riflessione che sia
Meno agiografica possibile
La più seria possibile
C'è stata una tendenza che si è ripetuta diverse fasi nella vita del partito comunista italiano
Nel momento in cui era possibile prefiggersi obiettivi di un'avanzata vi è stato un il timore
Il timore la preoccupazione
Di portare
Troppo avanti il conflitto ma intendo dire il conflitto ideale il conflitto politico e il conflitto sociale
E questo è quello che oggi vedo come il pericolo fondamentale
Nella vita delle sinistre in Italia e in Europa
Di non tra comprendere
Che non vi è possibilità di sviluppo
Non vi è possibilità di sviluppo se non attraverso il conflitto
E che la normalità porta la stasi porta al ristagno porta alla riflessione
E così è avvenuto anche in anni pensate soltanto il triennio settantaquattro settantasei
Settantaquattro la vittoria sul divorzio settantacinque la vittoria in tutti i grandi Comuni italiani nelle regioni il settantasei la grande avanzata
Del partito comunista trenta e più per cento dei voti
Era
Era il momento probabilmente per indicare sia pure nelle condizioni concrete della dell'Italia del nostro Paese dell'Europa
Obiettivi obiettivi di trasformazione che è stato il timore di questa dell'individuazione dell'indicazione del perseguimento di obiettivi i BTP più avanzati e di quindi poi la caduta la caduta preoccupante
E questo il tipo di discussione secondo me la riflessione da fare
Sulla gestione di Berlinguer il quale con la grande onestà che lo contraddistingueva riconobbe i propri errori ma quando era troppo tardi
Alla fine degli anni Settanta tentò con una sterzata
Una sterzata
Quasi personale
Di di correggere l'errore l'errore strategico
Che il Partito comunista aveva compiuto in quegli anni
Con non tanto con intuizione del compromesso storico con il riferimento all'incontro all'accordo
Con le forze cattoliche questa è stata è stata una linea permanente di sempre del partito comunista da da Togliatti in avanti sì si può dire l'inventore del compromesso storico non è stato Enrico Berlinguer ma è stato Palmiro Togliatti
Il quarantaquattro nel quarantacinque nel quarantasei
Ma il modo poi con cui è stata gestita quella fase politico un errore strategico grave
Alla quale tentò di portare una correzione una sterzata ma ripeto era troppo tardi
E Berlinguer si trovò isolato nel suo stesso partito è quel tipo di critica di riflessione critica ho vissuto quegli anni
Berlinguer ebbe ragione
Quando nei miei confronti
Sulle questioni internazionali
Esplorò severamente
La realtà del
I Paesi socialisti e dell'Unione Sovietica ha avuto ragione
E ha avuto ragione Berlinguer
Ma avemmo ragione
Noi coloro che
Allora già invece indicavano in quegli anni il nascere e lo svilupparsi di una mutazione di una mutazione che definimmo genetica
E abbiamo visto poi la conclusione di quella mutazione a Rimini con la fine del Partito Comunista Italiano
Ebbene e questo tipo di riflessione che noi dobbiamo oggi cercare di sviluppare di comprendere il dramma c'è nel libro di su un atta
Dramma del contrasto tra Berlinguer e lama sulla scala mobile
Sulle grandi questioni derivanti appunto da dalla tentativo di correggere un errore
Che ormai non fu più possibile correggere
Quella quella mutazione quella
Quella deriva
Ebbene
Di questo noi occorre che cerchiamo di parlare di discutere di riflettere
Prescindendo dalle esigenze dell'attualità politica anche se atto appunto attualità politica incombe sempre il suo ogni nostro attori su ogni nostra scelta oggi partiamo
Dalla sinistra socialista dal pensiero e dall'azione
Tanti eminenti figure del socialismo italiano nella battaglia anticapitalista e anche a quell'esperienza che noi ci richiamiamo nel momento in cui abbiamo chiamato con il nome di Rifondazione Comunista questo partito che ha come suo obiettivo quello di contribuire a sviluppare a rinnovare una battaglia antagonista per la conquista di una nuova società
Cominciamo come era previsto dal nostro programma con le relazioni introduttive
Di Nerio Nesi e di Rina Gagliardi ai quali va il nostro più caloroso ringraziamento per avere preparato e organizzato questo convegno è questa giornata di studio prego Nesi
Cari compagni cari amici
Innanzitutto devo
Devo ringraziare la Presidenza
Della Camera dei deputati il collegio dei revisori della Camera dei deputati che i
Anticoli slip dei questori della Camera i deputati che ci hanno concesso eccezionalmente questa splendida sale adatta proprio a a discussioni pacate serene anche se cariche di passione come quelle che abbiamo sentito adesso dal nostro presidente da Armando Cossutta
è stata una scelta questa giusta terrà
L'ambiente non giusto per le dimensioni perché non devo dire non non prevedevamo che ci fosse
Tanto interesse per questa discussione di oggi che la prima di una serie di analisi di seminari che intendiamo fare i
Non soltanto sulla sinistra socialista ma
Su tutto quello che è stato alla sinistra del nostro Paese in quegli anni
E d'altra parte la presenza qui
Di Carla Pertini che ringrazio molto di essere con noi oggi
La presenza di un giovane che
Somiglia straordinariamente a Enrico Berlinguer perché è il figlio di Enrico Berlinguer che qui con noi oggi
Ci conforta molto nella nostra nel nostro corpo quando abbiamo cominciato a pensare questa giornata di studio abbiamo cercato di identificare le personalità socialiste che sul piano teorico potevano essere espressione
Compiuto di quella cultura anticapitalista di cui vogliamo occuparci non abbiamo esitato riferirci
Alle quattro esponenti di cui abbiamo parlato
Sapevamo venerdì corre il rischio di omissioni anche ingiuste
Anche se teoricamente corrette secondo me
Difatti appena riavuto dato notizia di questo seminario siamo stati rimproverati per non aver inserito due nomi carichi di storia per Di Pietro Nenni e quegli Sandro Pertini ma c'è una ragione e che riguarda in particolare Pietro Nenni qui ci sono
Tanti di noi che non possono parlare di quegli anni senza commozione
Vedo davanti a me e Gianni Alasia che devo dire uno dei rappresentanti più alti di questa cultura
Non soltanto a Torino ma in tutt'Italia
Pietro resa do certamente il maggiore riformista della sinistra italiana
Dell'ultimo quarto di secolo
E così dicendo intendo sottolineare il il grande rilievo della sua figura e insieme il limite teorico del suo personaggio
E di quello che gli ha fatto che è stato molto cioè il tentativo irrompere quella situazione di stallo storico che Italo Calvino definì la grande bonaccia ricorda grande bonaccia delle Antille
I meno giovani ricordo questo
Pietra neve questa grande intuizione
Quella della politica delle cose che lo accomunò a un altro grande riformista
Di questo quarto di secolo che è stato Giorgio Amendola ricordate la politica delle esigenze obiettive del Paese come diceva a me
E d'altra parte la frase famosa quella di Pietro Nenni
Di quegli anni bisogna entrare nella stanza dei bottoni
La storia si ripete sempre devo dire che i corsi e ricorsi si ripetono le cose che succedettero allora potremmo ripetere rivederle adesso storicamente
Fu un insieme di intuizioni ma anche l'ingenuità
Quando egli diceva coso bottoni simboleggiava il senso di un'azione che alla quale altri cioè la cultura
Socialista di allora avrebbe dovuto dare poi compiutezza di trasformazione
Ma la la cultura socialista di allora era quelle che prendeva il nome di Lombardi Vittorio Foa di basso di Tanzi
Abbiamo voluto indicare soltanto quindi il nostro
Nel nostro ricordo i nomi delle dei compagni che non possono più dare contributi attuali
Quando abbiamo cominciato a pensare Fausto Bertinotti dire Armando Cossutta Rina Gagliardi Dio
A questo seminario c'è venuto in
In mente subito un'altra cosa
Di questi quattro nomi che identificano quattro posizioni quali sono i legali
Quali sono i legami storici umani via logici fra di loro
E c'erano degli autentici legami ideologici fra di loro questo è un punto importante serio
Io beh di uno potrei parlare ore ore Riccardo Lombardi ma non
Di Lou non parlerò
D'altra parte sono e anche molto imbarazzato a dire cose che riguardino Morandi avendo qui davanti a me
Gianni Alasia
Che certamente di Morandi è stato il miglior conoscitore e
Di pensieri avendo Vittorio riserve fra di noi si parlerà di queste cose
Ma dico di Luigi ricordo una cosa allo di Morandi
Egli considerava compito del partito socialista e escludere l'equivoco riformistico di un partito che ci lasci docilmente imprigionato nelle maglie del metodo parlamentare
Questa cosa
Bisognava evitare
Egli aggiungeva che il partito cade in una storica e politica di mediazione parlamentare fra gli altri partiti
E per questo vogliamo fare una grande organizzazione di massa ed Aquinate
Da grande organizzazione Morandi Anna con i suoi lati positivi e sui dati
Negativi
Cioè la formula organizzativo che è strano che in questo uomo di grande cultura prese poi una divenne una forma quasi ossessiva l'organizzazione
Io non voglio imparare i criteri
Quella quella drammatica contrapposizione che
Specie di Morandi e di Riccardo Lombardi per un po'di tempo due avversari quella sull'Unione Sovietica
Va avanti era squilibrata avanti
E la squilibri regionale socialista di Bologna
Ecco cosa c'è in comune e con basso
E basso pose di questi è il personaggio più singolare più
Chiunque l'abbia conosciuto non non può vedere non subito il fascino gente vigenza
Gli dissi ma per certi aspetti distruttivo di una cultura immensa
Legata
Anche però dei dogmi la sua accettazione dell'ellenismo quasi totale
La sua
La non accettazione della democrazia socialista
Sicuro
Attacco al regime sovietico e anche da quello che il ponte ci diceva questo che io feci discendere come la critica al rivoluzione ordina politica togliattiana in Italia
Dicevo di Riccardo Lombardi non vorrei ricordare che pochissime cose
Una però egli considerava che l'insieme delle riforme di struttura fossero potesse essere collegando le riforme di struttura l'una con l'altra
La introduzione di elementi di socialismo
Nel sistema capitalistico questo è il nucleo centrale
La cambiare il motore
Mentre la macchina debba il
La Società diversamente ricca sono queste le formule che fanno della
Della sua azione un'azione
Moderna la concezione diversa dello Stato
Quello che quella coesione che per cui gli fu accusato di un certo ideologismo dimostrativo quando questa frase
Di una autorevoli
Commentatore
Sulla quale io non concordo ma che ha un suo peso
Egli voleva dimostrare un'azione che tendesse
A far sì che si potesse considerare lo Stato non com'era stato considerato fino all'ora c'è un elemento comunque al servizio della borghesia ecco questo è stato il il suo la sua linea generale e da qui poi l'accordo sulle riforme di struttura che è il l'alleanza ideologica poiché divenne anche politica con Antonio Giolitti tanto persone di cui
Con tutti i limiti che questo aveva anche nella conduzione politica immediatamente
Sono limiti che valgono anche adesso io ci ripenso a quando come dicevo prima Cossutta ci battiamo strenuamente per nulla mantenimento del potere pubblico nel in certi settori dello Stato
La nazionalizzazione dell'industria elettrica
La nomina invecchiati di titoli azionari una legge urbanistica che poi non venne per le ragioni che tutti conosciamo
Costituirono senza dubbio strumenti di erosione del potere economico
Ecco costituito la dimostrazione che lo Stato senza necessità di una rivoluzione degli operai armati secondo la definizione di lista
Poteva esprimere un un diversi equilibrio nei rapporti di forza nei rapporti di potere queste la contrazione non parliamo
Ma queste misure sappiamo adesso come certe battaglie che noi facciamo adesso
Non costituiscono di per sé un elemento di maggiore sviluppo l'occupazione un aumento dei crediti operai
Possono
Essere
Misure che costituiscono una struttura per impedire che avvengano certe cose per fare in modo che avvengano certe altre cose ma non costituiscono un potere immediato ricordo che dopo la nazionalizzazione di userete che il prezzo sia vista perdette dei voti
Abbiamo dimenticare questo
E in un Lombardi riteneva che
La partecipazione del movimento operaio al potere anche un insegnamento attuale potesse essere di per sé un mezzo per impedire la stabilizzazione del potere capitalistico
Da questo deriva una concezione che lo Stato democratico potesse ormai a essere piegato a contenuti in classe
Ricordo la risposta di Panzeri è questo
Siamo nel sessantatré pensieri poi morì nel sessantaquattro e i ho qui davanti mai ritrovato di un fascicolo credo raro dei non i Quaderni Rossi la cui collezione conosciamo tutti ma un fascicolo dei Quaderni Rossi
Di Carlo Vanzina in questo fascicolo criticarlo è questa impostazione
Egli pensava l'ipotesi opposta
E cioè che proprio la partecipazione del movimento operaio il potere fosse una condizione importante per un'efficace stabilizzazione del sistema
Questa seconda ipotesi Istat proprio riposi continua dei Quaderni rossi quella che sui Quaderni Rossi e l'ho pagato tutto lo spazio
Egli sosteneva che la partecipazione al potere su obiettivi comunemente accettati leggo proprio alla
Prendo proprio del suo testo
Che impegnano ambedue le parti capitale
E il lavoro
E in mezzo e gli diceva di cui ci sarebbe la classe dirigente capitalistica per usare le organizzazioni che la classe operaia come strumenti di controllo della stessa classe operaia
Una volta che queste organizzazioni cioè i sindacati
Si impegnino nell'attuazione di determinati di si impegna ascoltati
Nell'attuazione di determinati obiettivi di sviluppo economico equilibrato
S
Debbono impegnarsi ai Minardi o ridurre tutti gli elementi che turbano l'attuazione di quegli obiettivi
Sapete come pensiamo nel sessantatré cioè trentatré anni fa tra questi elementi di turbamento di conclude bisogna innanzitutto tutte le lotte operaie che si sviluppino per obiettivi in forme che non determinato momento non sono compatibile con l'equilibrio del sistema
Panzeri mille novecentosessantatré
Egli concludeva la partecipazione al potere del movimento operaio accenderà la razionalizzazione del sistema
Ma questa razionalizzazioni aveva in ogni momento dei limiti che non può superare senza rischi e questi limiti nel momento in cui il movimento operaio diviene corresponsabile della buona gestione del sistema diventano limiti della classe operaia
Come si vede
Da queste brevissime annotazioni
Siamo di fronte a quattro euro personalità eccezionali
Certamente eccezionale certamente importanti per la storia del movimento operaio italiano della sinistra italiana nel suo complesso
Ma anche portatori di quattro idee generali diverso
Che si sta sul nodo ma in un tempo non si tratta di contemporanei in senso stretto
Ma certamente di persone si sono vissute lo stesso metterli secco
Ed allora a domanda che dobbiamo porci che ci poniamo è questo è l'obiettivo e l'oggetto di questo seminario è la seguente ma qual è allora il filo rosso
Che legame che lega storicamente queste quattro persone questi quattro compagni questi quattro personaggi così autorevoli del sistema
Dieci della sinistra socialista e dell'intero stock
Movimento per me a nostro parere a mio parere questo filo rosso e la comune cultura anticapitalisti
Ecco questa è la da qui la scelta del titolo
Quando noi pensiamo
Per questi quattro compagni qualificata questa giornata
Pensiamo a un'altra età storica lo dico soprattutto ai compagni e le compagne della mia generazione
Metà storica con le sue tematiche di grandi soggetti
Con
Un ti strutturale e parliamo non del secolo scorso
Trent'anni fa
Parliamo di un tempo nel quale sembrava possibile
Ai gruppi sociali organizzare organizzati modificare e indirizzare il corso della storia
Allora così insomma
Ci sono alcune
Sono andato a rileggermi alcuni titoli dei programmi socialisti fino a poco prima di anzichenò Craxi figlio Pim poco prima di Craxi che cominciano il cui ultimo titolo è la transizione verso il socialismo
Parliamo di quindici anni fa
Era un tempo il quale l'idea della rivoluzione sembrava prefigurare una realtà sperimentati nella transizione verso il successo
Era anche un tempo in cui i conflitti ideologici assumevano aspetti esasperati sento dubbio ma per questo proprio per questo semplici da una parte o dall'alto non c'era spazio per posizione interventi
Da una parte sola collante Bordoli
Tutte queste impalcature ideologiche politiche ideale vorrei dire appaiono oggi a così breve distanza completamente
Smantellati
Nella teoria dominante anche di parte importante della sinistra
Senza dubbio l'età cui battendolo
Basso Morandi Panzeri lombardi ma anche Pertini anche Nenni
Si è fatta remoto cari compagni
Quasi separato da noi
Ma per la mia generazione in realtà siamo noi separati da noi stessi
Quello che dobbiamo fare adesso di scoprire l'immagine di una coerenza problematica con con la nostra vita con quello cui abbiamo creduto in cui crediamo questo il compito e questa è la ragione di scelte personali che molti di noi
Bisogna riannodare i fili della storia dando la storia un senso di compiutezza di continuità
Ma anche di novità
Questo un compito difficilissimo un compito immane un compito del quale ci sentiamo credo tutti io certamente assolutamente insufficienti probabilmente impreparati
E in realtà la domanda che ci poniamo
Con con questo seminario al quale seminari questo e altri seminari che faremo devo dire vedo con molto piacere con
Successi ha avuto il bisogno che c'è di discutere di queste cose proprio questo cosa vuol dire oggi socialismo cosa vuol dire oggi comunismo cosa vuol dire oggi rifondare ecco questo è il la domanda
Difficile che davanti a noi con queste cose io voglio
Chiudere questo mio l'intervento che volutamente
Brevi breve periodo perché altri molto meglio di me particolare Rina Gagliardi che
Si appresta ad un compito molto difficile cioè dirigere insieme a Cossutta la rivista
Di che sta per nascere Rifondazione che si chiamerà proprio Rifondazione
E per quale vorremmo discutere con tutti i aperta che sarà una lista aperta a tutti a tutta la sinistra
Che si chiami sinistra e che si identifichi della sinistra
Con questi pensieri che non lo sono
Il giugno da sentimenti da passioni o APO questura del convegno lascio la parola di una carriera
Quando ci siamo posti
Quello l'obiettivo di preparare questo convegno abbiamo visto che c'era molto interesse per questa per questo tema il socialismo di sinistra che è una dizione più precisa di quella di sinistra socialista poi vedremo in che senso le due dizioni differiscono
E l'interesse che mi sembra mi sembra che questo interesse non sia né casuale né si sia rivelato platonico data la partecipazione rilevante che qui siamo molto felici di registrare
Io cercherò di essere molto breve cercando di cominciare ad avanzare qualche ipotesi di lavoro qualche qualche piccolo excursus attorno al tema difficile che non è certamente un tema sul quale noi possiamo contare no di avere già un'opinione culturale forma
Non è un tema compatto è uno degli scopi io credo di questa giornata di studi e anche quello di dipanare bene il discorso di cominciare ad ordinare uno e ha scrivere le gerarchia e le priorità corretti
Questo è un convegno di lavoro
A forte impegno culturale e a forte impegno politico io onestamente non so distinguere molto bene
Questa queste due dimensioni oggi la cultura e la politica e non credo
Credo ma loro reciproca autonomia ma non credo che si possa fare una vera non si può fare cultura non si può fare ricerca senza una connessione forte con la battaglia politica
E credo che in parte questa questa giornata di studi rifletta un po'questa
Questa scelta per quello che mi concerne di intrecciare la battaglia politica del presente e soprattutto le domande di fondo del presente con la necessità che oggi c'è no nei confronti del socialismo di sinistra ma di tutta la storia che ci sta alle spalle nel secolo di ricominciare a fare i conti sul serio
In un certo in un senso analogo si intrecciano la lotta contro la perdita della memoria contro la Smemo registrazione lo sradicamento spazio temporale a cui siamo soggetti in questa società e quindi una battaglia per la tenuta della e la capacità collettiva di riappropriazione della storia si intreccia
In qualche modo con uno dei temi che io credo centrali di questa nostra giornata e cioè la battaglia contro la riduzione concreta che viene operata nella pratica della cultura della tradizione socialista il suo ultimo quindicennio al craxismo
Questa identificazione questa riduzione esista nella nel pensiero comune esiste nella pratica mediatica ed è uno degli effetti delle clima e del tipo DC del tipo di clima e di egemonia che stiamo vivendo
Quindi se dovessimo definire in termini più generali gli obiettivi che ci dobbiamo andare in questa giornata io direi che c'è dobbiamo anzitutto in primo luogo disseppellire dall'oblio
Lo dall'oblio il il quel filone che mi pare è stato già efficacemente sintetizzato prima dalle dagli interventi di costruzione di Nesi che io chiamo il socialismo di sinistra
Intendendo con questo qualcosa che non è da circoscrivere a un'area politica organizzata quale fu la sinistra socialista
Qualche cosa che va oltre le collocazioni specifiche geografiche all'interno della cultura socialista e che infatti comprende nei nomi nelle figure che abbiamo individuato personaggi che però collocazioni interni assai diverse tra di loro
E in secondo luogo il secondo obiettivo di questa giornata di lavoro è interrogarci sulla attualità di queste colture
Appunto selezionare le domande del presente
E ordinare bene le domande prima forse che le risposte che possiamo ottenere
Io credo che la appunto partiamo da questo paradosso e su questo mi vorrei soffermare
Il paradosso è che sulle figure di di Morandi basso lombardi pensieri Gianni Bosio che è un'altra delle figure politiche che io credo dovuti quindi credo dovremmo occuparci ecco è caduta questa coltre di silenzio
Ed è caduta nello stesso momento però nella quale si registra un grande interesse per un grande ritorno per una questione socialista
Sembra un paradosso e forse questo paradosso in realtà non c'è
Quali sono le ragioni di questa rimozione e anche di questo paradosso perché su persone personaggi figure che sono state protagoniste della storia italiana è caduto questo silenzio pesante addirittura molti di loro davvero io credo che le più giovani generazioni nemmeno si ricordino
Nemmeno abbiano ben presente in un le ragioni sono molte non sono mai riducibili ad una si può ricordare che fu lo stesso Bettino Craxi
A operare una prima significativa frattura del passato socialista vi ricordate il taglio con tutta la tradizione socialista immediatamente precedente e nel suo ricongiungimento con una valvola populismo di fin e secolo vi ricordate il saggio che il saggio così detto che comunque e ruppe ogni rapporto con Marx operazione che nel partito socialista non era mai stata compiuta fino a quel momento
E e si decise per la scelta per un altro riferimento ideologico che era Proudhon
C'è un'altra ragione di questa rimozione io mi scuserete se vado un po'schematicamente sommariamente
E credo che oggi ci sia un disinteresse diffuso fortemente negativo
Per ciò che io tendo a chiamare il marxismo critico e anche che parte una linea di ricerca teorica e in parte un elemento anche storico più preciso la storia delle classi su base
Per me è antagonista e in realtà se ci pensiamo bene negli anni della sconfitta quelli che ci stanno più vicini negli anni ottanta sono stanno seppellito anche questo gusto per la storia
E hanno prodotto un clima nel quale in sostanza il il busto la voglia di ricostruire anche i diversi fili anche molto complicati
Mai lineari che comunque hanno contribuito a determinare il pluralismo della sinistra italiana politico teorico culturali sindacale
E questo gusto e certamente oggi
Scomparso o comunque ridotto in un angolo
Ma c'è una terza ragione che lo voglio sottoporvi per per capire le ragioni di questo silenzio e che a me pare molto rilevante
Ed è e che spiega ancora meglio delle delle altre perché questo silenzio proprio sul socialismo di sinistra
Ma perché noi oggi viviamo in un'era di predominio di dominio forse neppure di dominio
E di quella che io chiamo autonomia del politico
Qui possiamo tornare a spiegarci il paradosso apparente perché tanto interesse per una figura come Bettino Craxi è perché tanto disinteresse
Le figure di questo per le figure i protagonisti del socialismo di sinistra
Perché in realtà se si va a ben vedere al di là delle vicende di attualità e le aldilà anche del delle questioni più specifiche della cronaca e anche della vicenda di Tangentopoli
Il craxismo ha costituito in Italia un modello fra virgolette vincente che certamente affascinato gran parte della sinistra
Per la capacità di Craxi di incarnare il primato del gioco politico puro
Il primato della tattica dell'azzardo del ricatto la capacità di usare e di fare politica avendo come perno e centralità all'istituzione e la politica
La politica tortura politique d'abord la politica in sé e per sé
Io credo che questo non sia un elemento certamente io non lo vedo separato dalla dalle questioni appunto della poi di quella che è stata la degenerazione morale
E quelli che sono stati i valori degli anni ottanta ma se proviamo a cogliere il nucleo di fondo e quello che è stato il quindicenne ocra il quindicennio craxiano vediamo questo tipo di provvediamo questo tipo di cultura che affascina e diventa dominante nella sinistra che non per caso poi al suo centro questa cultura politica tematiche come quelle della governabilità e della grande riforma
Io dico penso che il socialismo di sinistra sia stato all'opposto di questo tipo di cultura non solo una una cultura variegata complessa il petto non riducibile ad uno
Ma una cultura che non solo ha avuto al suo centro una un forte impianto e riferimento anticapitalistica
Ma ha avuto al suo centro qualche cosa di più una centralità del sociale
Un protagonismo forte dei movimenti di massa
E anche una concezione della politica come contenuto come programma come trasformazione complessiva della società e dei soggetti e del innestando qui naturalmente si differenziano i singoli protagonisti e le singole figure l'uno dall'altro ma all'interno di una connessione da costruire
Tra questa trasformazione tra questa centralità così intesa della politica e il quadro istituzionale la presenza istituzionale
Ecco in questo senso i si può parlare di anticapitalismo come collante sono d'accordo con l'introduzione di Nerio Nesi da questo punto di vista e il tratto comune zitto e potremmo anche spingerci più avanti dentro questo questa tematica e quello che accomuno
Queste figure che mi tra loro invece hanno conflitto spesso e su questioni non irrilevanti e questa è una comune idea della battaglia politica della politica stessa
Allora rompere questa rimozione rompere questo silenzio significa avviare l'indagine e le preghiere l'indagine che vogliamo fare è capire anche dal punto di vista storico anzitutto l'altro punto che forse caratterizza in accomuna queste questi protagonisti e cioè la nozione di autonomia socialista
Chi ha seguito vissute in ambiente socialista INAM questa e nell'ambito di questa cultura sa qual è stata quasi l'ossessione dell'autonomismo socialista
Un'ossessione comprensibile e importanti
Ecco anche qui l'Autonomia Socialista ha preso e assunto moltissime volte troppe volte e degli sfociata in una paura necessitanti divincola mento di sottrazione al oggi ho scritto così cosa mi è venuta questa espressione nello scrivere un articolo sottrazione al grande fratello comunista questo problema che peraltro va riesaminato rivisto forse con qualche maggiore sereno distacco
E possiamo anche interrogarci se c'era uno un'altra storia un'altra possibilità in fondo
Ognuno di questi personaggi ha in comune alcuni hanno avuto una vita Brett Breve troppo breve
Alcuni avrebbe potuto esserci un'altra strada un'altra linea ci sono stati molti passaggi
Rilevanti cruciali nei quali la sensazione ecco che e in qualche momento la la la storia politica dell'Italia potesse assumerà un altro corso certamente la si può andare a vedere andando a vedere i comportamenti e le scelte comprese concrete di queste figure io in particolare indico come mia personale propensione ritengo che vanno vadano riviste in particolare
Quel alza torno a quella a quell'incrocio molto fecondo che furono full agli inizi degli anni sessanta ma forse l'intero decennio Sessanta che sono da rivedere due momenti documenti della storia nazionale recente alla luce del contributo il socialismo di sinistra ha dato e cioè il centro sinistra
L'esperienza di centrosinistra e l'esperienza dei sessantotto io penso che ci sia un nesso connesso anche qui da lì da riscrivere da ricostruire tra quella quella quella concreta definizione di centrosinistra che di cui peraltro andrebbe anche delimitato in modo preciso il quadro
E che tipo di rapporti tra quel tipo di esperienza quel tipo di riformismo e la capacità poi di anche di questo tipo di esperienza di mettere in moto
Forze nuove di mettere in moto una modernizzazione in qualche modo migliore della società italiana dentro la quale o un movimento come il Sessantotto trovo una possibilità di esprimersi
E in questo senso fra l'esperienza io credo certamente di pensieri ma certamente anche in qualche misura per il per i figli che si possono ricostruire tra pensieri e quello che fu il suo referente più diretto cioè Rodolfo Morandi
C'è stata una diretta influenza nel sulla punto sulla esplosione nascita di sviluppo del sessantotto del di questa cultura
Io ricordo qui una cosa che forse presenti sì ma alla coscienza di tutti ma non la la dico perché appunto non è uno non riesce più a valutare quali sono gli elementi comuni ma certamente il ruolo svolto dai Quaderni Rossi non nella riscoperta generica di Marx ma nella capacità di far rivivere Marx la pubblicazione ricordo la pubblicazione del frammento sulle macchine
Di fare i vigili scoprire il marxismo come strumento assolutamente non solo FIFA ma legato alla capacità di e interpretare di far vivere il movimento operaio in quel quello che era in quella fase la rinascita del conflitto operaio nella sua autonomia io credo che sia del tutto rilevante così come per molti versi l'esperienza dei Quaderni Rossi per quello che ha significato anche dal punto di vista del tipo di riviste parleremo anche di questo tipo di Dini contributo durante questa giornata
Il ruolo dell'inchiesta il ruolo dell'indie la riscoperta di un'arma come l'inchiesta
Io credo che abbia sia stata molto rilevante nella formazione di una generazione che poi lo dico così per onestà e la mia ma non non è certamente una rivendicazione generazione ecco dentro questo qua queste sono gli elementi da da vedere dentro questi elementi dovremo anche certamente cercare di capire
I limiti di questi di questa cultura e anche le ragioni che hanno che hanno accumulato in qualche misura tutti i protagonisti a una sconfitta precoce
In senso preciso delle loro ipotesi che delle loro scommesse
Ci sono due questioni ultime su cui vi chiedo un elemento di ancora di attenzione e sono come dire gli elementi rispetto ai quali valutare e interrogarci sull'attualità
Di questo di questo filone di pensiero
Io penso che questa attualità nulla nemmeno nemmeno chi come me è particolarmente affascinante interessata
Allo studio di questo di queste figure può darla ma assolutamente come un dato scontato potremmo anche concluderà dobbiamo mettere in campo un'ipotesi completamente aperta
Che ormai la forza propulsiva
Della cultura socialista sia in qualche modo si sia esaurita e che quello che a noi spetta è semplicemente di ripristinare una verità storica maggiore
Io per la verità credo che ci siano degli elementi invece rilevanti e ci fanno appunto assumere l'attualità di questo pensiero e devo recitare
E soprattutto un paio un punto la già citato Nesi e lo riprendo ed è la questione
Beh il riformismo da valutare oggi però rispetto al problema di come si pone oggi il questo ordine di questioni in una fase di Stra autentica ante crisi della strategia riformista
Non a caso il quello di Riccardo Lombardi fu definito riformismo rivoluzionario ed è che sembra quasi un ossimoro come qualche cosa che così una un accento un gioco linguistico
E in qualche misura questo stesso concetto io credo che stia in una frase di Rodolfo Morandi che vi cito e che a me pare di grande interesse
Durante la una prima conferenza economica del PSI sicché si svolse nel quarantasette Rodolfo Morandi scelse di lavorare a una alla definizione di un piano economico socialista
E questo e questo sta ebbe a dire il più invece il piano socialista si fonda sul concetto di un'azione che portata svolgersi dall'interno degli ordinamenti capitalistici è indirizzata nel senso di dislocare incessantemente l'equilibrio del sistema fino al rovesciamento dei rapporti di classe
La sua caratteristica distintiva sta nel concepire le riforme di struttura a guida di una cessione d'urto
E come altrettante fratture del sistema ecco io credo che questa concezione delle riforme che sono in realtà prima della i dei del di una ipotesi di per riformismo come graduale correzione in qualche modo degli squilibri e del capitalismo e ebbene le e degli obiettivi parziali che in qualche modo si collocano a rompere compatibilità e costruiscono ogni volta un quadro di riferimento complessivo
Dal punto di vista dei conflitti e dal punto di vista degli equilibri istituzionali più avanzato io penso che questo sia un concetto di straordinaria attualità e che può molto riguardare le nostre riflessioni
Così come mi pare di straordinaria attualità e questa spero che mi venga consentito proprio come mia personale opzione
Lo speciale contributo che Lelio Basso ha fornito a questo Paese rilanciando evitando piena dignità pubblica in pieno Sessantotto al pensiero politico di Rosa Luxemburg un pensiero politico che nona non può ridursi a sua volta qualche cosa di dogmatico di sistematico ma che io credo abbia molto da dirci oggi sono i temi di cui in fondo stiamo ragionando parte rapporto tra partito e movimenti di massa
Rapporto tra dimensione tattica e dimensione strategica
La lotta dell'oggi e i nostri la meta finale dei nostri sforzi come dimensioni che non possono essere separate oltre misura
E la spessa distinzione tra lotta economica e rivendicativa e lotta politico parlamentare come distinzione in qualche modo dettata da fasi particolari ma che una ogni momento di trasformazione reale della società non può che tendere ad abbattere in qualche misura io lo dico avviando anzi concludendo rapidamente queste riflessioni
Non per caso dentro questo filone del Stella del socialismo di sinistra dei socialisti di sinistra la tematica dell'alternativa e anche la parola stessa
Tornò e caratterizzò larghi pezzi della loro attività
Io credo che il metodo e in questo senso concludo con ciò che ho detto all'inizio il metodo il metodo giusto e corretto da seguire almeno per quanto mi concerne e
A partire dalle domande proprio proprio per chi pensa a questa proposta questa ottica come ha il compito reale di questa farà di questa fase ci pensa l'alternativa non come a qualche cosa di futuribile ma come una tematica per la quale lavorare e mettere a lavorare le nostre energie bene
Penso che interrogando figure che al tema dell'alternativa in sostanza hanno dedicato la gran parte anzi direi tutta la loro vita forse e noi troveremo qualcosa di utile dai da imparare era imparare
Grazie
Vi sono già diverse richieste di parola
Chi desidera parlare ce lo faccia
Notare bigliettino
E il primo iscritto e Vittorio revisione al quale do la parola
Io da lontano non vedo bene mandatemi un Piccolo c'è non foglietto di carta sì prego
Allora rise
Per quanto riguarda i tempi del dibattito ognuno si regoli come Meglio crede cerchiamo comunque tutti di essere concisi Brevi per consentire al più vasto numero di compagni di persone di prendere la parola
Credo che insomma normalmente in questi nostri seminari in questi nostri dibattiti tra i dieci quindici minuti dovrebbero essere sufficienti prego riserve
Ma io parlo parlano di un periodo relativamente lontano
Cioè di una di un periodo che va dalla seconda metà degli anni Cinquanta all'inizio degli anni sessanta periodo che si ferma alle soglie del centro sinistra
Un periodo in cui mi sembra che due grandi temi si siano imposti all'attenzione di tutto il movimento operaio
Nelle sue organizzazioni politiche e nel sindacato nel PC come nel PSI
Due temi imporsi all'attenzione diciamo a partire
Dai mutamenti sempre più visibili nell'economia nella società italiana e a partire da quella dura sferzata costituita dalla sconfitta nelle fabbriche
Schematizzando i due temi sono questi primo il problema di Riina rianalizzare ridefinire il capitalismo italiano
Un capitalismo che ormai sempre più risulta ma non così arretrato straccione come si sul soleva dire una volta
Il secondo tema era da dove poteva partire la riscossa della sinistra dopo la sconfitta avvenuta sia sul terreno politico parlamentare sia sul terreno di fare
E qui sempre schematizzando si confrontavano due posizioni l'idea che si poteva ricostruire nella fabbrica stessa le condizioni di una ripresa politica
E l'idea che invece questo non fosse possibile in qualche modo fosse necessario accerchiare la fabbrica a partire dal livello politico istituzionale portare la costituzione delle fabbriche che era uno dei temi di allora
Tema più che giustificato ma il ruolo strategico di questo variava a seconda di queste posizioni
è un periodo è un dibattito diciamo che quindi si avvia in una fase di sconfitta operaio in fabbrica di quadro politico for ancora chiuso segnato dalla guerra fredda
Di sviluppo capitalistico italiano ancora embrionale e che culmina poi all'inizio di Annis negli anni degli anni Sessanta illustrazione profondamente cambiata
Di mi Frasca piani del miracolo economico quindi ormai dell'esplosione dello sviluppo capitalistico italiano anni di ripresa arriva l'otto Perahia e anni di avvio del centro sinistra
Ora come in tutti i grandi momenti di dibattito vero del movimento operaio la geografia dei soggetti che vi partecipano e dei loro posizioni è molto articolata non segue i confini di organizzazione non è un dibattito tra pizzi PSI
Ed è anche tra correnti organizzate non solo ma il rapporto tra conservatori e innovatori da un lato e posizioni di destra e posizioni di sinistra dall'altro non è un rapporto lineare ma si intreccia immobili spesso complicati
Brevi cenni per far vedere l'intreccio dei soggetti se Fabbri pensiamo ad alcune delle iniziative e dei luoghi del dibattito di Aldo
La CGIL il dal comitato direttivo della svolta dell'autocritica del cinquantacinque operata con coraggio da Di Vittorio
Tutto il dibattito della CGIL fino al congresso del mille novecentosessanta che avviene già in una fase di ripresa delle lotte
Per avere anche dei riferimenti locali che ovviamente data la mia collocazione saranno torinesi in questi stessi anni il dibattito che ne è la FIOM e la CGIL torinese si apre sulla FIAT sulla scuola ragioni che la sconfitta e se come rispondere alla sconfitta
Ecco ma il PC è tutt'altro che ai margini di questo dibattito basti pensare al convegno credo del cinquantacinque
Su progresso tecnico relazioni umane che segna una nuova attenzione ai fenomeni nuovi del capitalismo e credo nella cui promozione Luigi Longo abbiamo ebbe un ruolo importante ma sempre per vendere anche esempi locali nel cinquantacinque sull'Unità di Torino si sviluppa sviluppò un dibattito per certi versi anticipatore sui delegati di reparto
Che prende proprio le mosse dalla situazione di FIAT per vedere con quali elementi di novità si può tentare di superarlo
E sempre per restare diciamo in ambito che grosso modo fa riferimento al partito comunista anche se molto più ampio
In conclusione di questa fase di cui sto parlando pensiamo al l'importantissimo convegno del gran uscite l'Istituto Gramsci nel sessantadue
Tra cupi in cui va tra l'altro segnalata la relazione di Bruno Trentin su le ideologie del neocapitalismo
Nel PSI
Due riferimenti mondo la Mondoperaio nei due anni in cui fu diretto da Raniero pensieri e dall'altro ancora una volta un riferimento torinese al lavoro della federazione torinese che portò per esempio negli anni sessanta sessantuno ha dei conti ancora prima della ripresa di lotte alla FIAT a dei convegni che analizzavano i fermenti nuovi alla FIAT come alla Olivetti
Ma in questo la a ci sono anche contributi importanti che stanno fuori dalle organizzazioni ci stanno posizioni che allora si poteva definire eretiche pensiamo a riviste come ragionamenti e poi passato e presente e poi a b in una fase successiva i Quaderni Rossi che anch'essi non si collocano nell'ambito di nessuna organizzazione
Ecco dicevo che le posizioni sono si intreccia di moda la stanza articolato cioè il riconoscimento dei caratteri nuovi del capitalismo spesso portava anche ai riti di destra
A subire in qualche modo le ideologia neo capitalistica sull'attenuazione della lotta di classe sulla caduta del ruolo della fabbrica
E significativo in proposito che proprio poi un articolo fondamentale uscito sui Quaderni Rossi sull'uso capitalistico delle macchine pensieri assumesse come riferimento polemico quello che era uno degli esempi più dignitosi di questa Viglione diciamo innovatrice di destra cioè Silvio Leonardi con uscì e il suo libro che ebbe un importante impatto culturale su progresso tecnico e rapporti di lavoro
E viceversa alle posizioni conservatrici si ammanta vanno spesso spesso anche in totale buona fede di ideologia di sinistra certe resistenze
Al cambiamento della CIT nella CDL derivavano dal timore dell'aziendalismo dal timore quindi una frammentazione corporativa delle lotte più in generale spesso le posizioni che vedevano nella fabbriche luogo centrale per una ripresa della sinistra venivano combattute
Per timore di una scivolamento economicistica per democratico nomi cistico e quindi con una sottolineatura che aveva degli aspetti leninista i della preminenza della lotta politica sulla lotta economica
Ecco i nel corso di questo dibattito mi pare che emerga progressivamente una posizione che è insieme innovatrice e di sinistra e che proverà a delineare schiavi schematicamente attraverso un triplice riferimento Primo
Il riconoscimento dei caratteri nuovi del capitalismo italiano non porta ipotesi di attenuazione della lotta di classe ma semmai a ricercare le nuove contraddizioni da cui muove può muovere la lotta di classe nel nuovo contesto economico e sociale
Anzi dal carattere più avanzato delle contraddizioni del capitalismo italiano vengono fatte discendere caratteri più nettamente socialisti
Più socialisti e non soltanto democratici dell'allorché la lotta di classe può assumere della nuova fase cioè il livello più avanzato la Giunta del capitalismo accentua le potenzialità socialista della lotta di classe
Secondo aspetto elemento centrale di questa ipotesi questa posizione è un'ipotesi sul ruolo e la coscienza delle masse profondamente diversa
Da ipotesi spesso implicite a volte esplicite diciamo riduttive di subordinazione di maturità delle di valutazione profondamente pessimistica sul livello di coscienza di classe
Contenute nelle posizioni conservatrici di destra e di sinistra di qui un'attenzione di inchiesta i fermenti nuovi che emergono nella nuova composizione di frase non dimentichiamo che c'è un processo rapido di proletari d'azione che vede quindi
La classe operaia estendersi enormemente e quindi comprendere una vasta parte che non ha una memoria storica operaia non ha una storia professionale eccetera eccetera
Terzo ed ultimo elemento in questo quadro la fabbrica i rapporti viva il rapporto di lavoro più in generale non dimentichiamo che allora non si può non solo le lotte operaie a prendere lotte braccianti vi erano ancora una componente anche quantitativamente oltre che politicamente
Fondamentale delle lotte di masse quindi la fabbrica i rapporti di produzione di rapporto diretto di lavoro
In questa ottica erano terreno centrale della lotta politica e non solo quindi un terreno angusto di lotta sindacale
Quindi una polemica contro una visione economicistica della lotta sindacale polemica che ha avveniva sia verso quelli nel sindacato che tendevano
A centrare la lotta sindacale solo su rivendicazioni diciamo quantitative salariali sia verso Como quelli che nell'ambito politico attribuivano alla lotta sindacale un'inevitabile il limite economicistico
C'è il tentativo semmai di sviluppare tutte le potenzialità politica della lotta sindacale
Ecco anche queste posizioni questa posizione che ha cercato molto schematicamente di sintetizzare travalica i confini di partito e di organizzazione
Non a caso la sua traduzione più concreta più ricca e feconda di esiti concreti anche politici avviene nella CGIL ad opera dei settori di sinistra del sindacato
Nell'organizzazione e direzione della notte ma anche nella lavorazione nell'analisi che precede e segue e quel questa organizzazione direzione delle lotte però certamente
Su questo terreno ed importantissimo il ruolo di persone e gruppi dell'area socialisti
Io qui mi limito a due nomi emblematici Vittorio Foa e Raniero pensieri e non voglio con questo personalizzare cioè è un largo contributo collettivo
Anch'io però non parlerei di contributo della sinistra socialista né darsi accennato Rina Gagliardi
Per una ragione in più oltre quelle deterrà il che la sinistra socialista che allora che perché allora prendeva corpo come corrente organizzata in polemica con Nenni che poi dette luogo al PSIUP in realtà secondo me conteneva allora e continuo a contenere l'insieme di posizioni e di contraddizioni di tutto il movimento operaio nella sinistra socialista nel Psi Com così come dopo nel PCI OPA avevamo insieme posizioni di destra e di sinistra conservatrice innovatrici
Posizioni che cercano di delineare una prospettiva nuova per il movimento operaio posizioni che rivendica davano in modo del tutto legittimo semplicemente una fedeltà a certi schemi di rapporto unitario col Partito comunista che però erano molto rivolti verso il passato
Ecco dicevo e io dei suoi verrò poi a un punto più specifico mi fermo questo qua discorso si ferma alle soglie del centrosinistra ma ovviamente il centrosinistra poi non è senza rapporto con questo dibattito il centrosinistra in qualche modo rispetto a quella posizioni di sinistra che ho cercato di delineare fu al tempo stesso una conferma e una sconfitta
Una conferma se non altro perché il centrosinistra nacque anche dalla massiccia ripresa delle lotte operaie delle lotte di massa
Quindi smentisce l'ipotesi pessimistica di chi diceva bisogna prima faticosamente spostare a sinistra il quadro istituzionale poi forse si riaprono prospettica
La ripresa delle lotte contrattuali le lotte operaie contro Tambroni le le esplosioni di lotta che coinvolse anche alla Fia durante la notte contrattuale del sessantadue furono anche all'origine del centrosinistra certo poi la risposta politica
Che diede il centro sinistra era molto diverso da quella delineata da queste posizioni
Malgrado appunto tentativi come quello di Lombardi su cui varrebbe la pena di inserire dei contenuti nuovi né per esempio nella logica di programmazione
Ecco c'è però un aspetto importante questo tipo di posizione che l'analisi emersa in quegli anni diede
A larga pezzi del movimento operaio ma in particolare a a a Terna componenti del sindacato alla CGIL sostanzialmente
Strumenti di analisi di orientamento
Esperienze che permisero nel corso degli anni sessanta di difendere i livelli di autonomia di classe rispetto ai governi di centrosinistra e quindi in qualche modo costituirono una premessa per per la grande stagione di lotta che seguirà poi negli anni Settanta
Ecco io in questo in questo quadro molto brevemente in conclusione del mio intervento vorrei come penso sia prevedibile
Sotto anche sottolineare alcuni aspetti del contributo originale di Raniero pensieri in questo contesto e per cogliere la peculiarità di del suo contributo è necessario introdurre una terza tematico oltre ai due grandi nodi politici di cui parlavo prima che si intreccia con questi sia pure a un altro livello più teorico e cioè il il tema già citato nelle introduzioni
Della ripresa critica del marxismo del ritorno a Marx più precisamente nella foto forma che poi assumerà con precisione in pensieri l'uso degli strumenti marziani non della tradizione marxista ma direttamente di Marx
Per analizzare le nuove contraddizioni del capitalismo
Questa posizione secondo me comportava numerosi elementi di innovazione di rottura culturale
Verso un certo tipo di marxismo di stampo crociano che era largamente dominante nel partito comunista che comprendeva una versione molto riduttiva di Gramsci e che tendeva a diciamo a concentrare la propria attenzione sui fenomeni politico istituzionali e a sottovalutare i fenomeni strutturali di ed è la via delle masse
Ovviamente una rottura verso forme o residui di marxismo ortodosso diciamo di derivazione sovietica non dimentichiamo che ancora punto negli anni cinquanta ma se pensiamo non so
Al sindacato e al Partito comunista francese ancora molto dopo si parlava di impoverimento assoluto e al massimo si discuteva se forse non era impoverimento assoluto ma impoverimento relativo sia cioè prigionieri di dispute ormai molto arretrate rispetto
All'andamento dello sviluppo capitalistico
C'è sempre da parte i pensieri il Ricupero di filoni
Eretici o emarginati o peggio nel movimento operaio pensiamo tutta la tematica del controllo Caio pensiamo al all'uso alla pubblicazione di testi di Trotsky in una fase in cui non era affatto scontato parlare di Trotsky
Io ricorderò molto schematicamente alcune tappe di questo percorso
E perché spesso si parla solo di Quaderni Rossi che è l'ultima tappa di questo percorso Mondoperaio del mille novecento civile cinquantasette cinquantotto nei due anni in cui pensiero diresse segnò una ripresa a tutto campo di una cultura marxista critica pensiamo al supplemento scientifico letterario che vedeva la collaborazione di intellettuali scienziati
E chi segnava per un un un dibattito un marxista moderno pensiamo al numero sulla rivoluzione d'ottobre imperniato su testi tutt'altro che scontati io
Catechisti ci del sulla rivoluzione d'ottobre
Altra tappa le tesi sul controllo operaio che pensieri scrisse insieme al compagno libertini che certo nella loro formulazione di allora posso sonanti un po'dottrinali
Ma che in realtà aprono un filone di elaborazione di grande portata per ci informa diverse la tematica del controllo per Ayo percorre poi tutta l'esperienza sindacale più avanzata per esempio degli anni settanta
E infine ovviamente i Quaderni rossi questa rilettura di Marx come strumento sia di analisi critica del capitalismo pensiamo al primo articolo l'uso capitalistico delle macchine sia però di analisi critica della stessa impalcatura teorica del socialismo
Pensiamo all'articolo sul plusvalore pianificazione e più in generale anche al di là degli articoli su Quaderni Rossi massime siamo elaborazione di pensiero in quel periodo
Un interesse per lo studio delle nuove forme dell'alienazione del neocapitalismo combinato con un approccio molto aperto all'utilizzazione di strumenti della Sociologia che allora veniva chiamata borghese
In conclusione io riprendo le cose che diceva prima Rina Gagliardi su la necessità di misurarsi senza non in modo rituale con l'eventuale non scontata attualità di queste cose
E
Ecco io qui vorrei limitarmi a sottolineare alcune antologie di con testo tra la situazione che ho delineato prima metà anni Cinquanta inizio anni sessanta e la situazione nostra senza poi spingere troppo in là
Però ci troviamo anche oggi in una fase nuova profondamente nuova dello sviluppo capitalistico italiano la fase diciamo segnata dalla globalizzazione da tutta una serie di fenomeni ci troviamo di fronte
Legato a questo a mutamenti nella composizione di classe e ahimè i mutamenti molto più complicati perché i mutamenti della composizione di classi di allora
Alla fine si sono rivelati un gigantesco processo di proletari trazione che anche aumentato la forza strutturale della classe operaia oggi
Assistiamo a processi di articolazione frammentazione che sono pongono problemi nuovi e complicati
E io credo che allora quella fase era caratterizzata da una sconfitta operaia molto concentrata molto pesante
Oggi la situazione è diversa non abbiamo avuto una sconfitta nel senso del cedimento del crollo organizzativo e la classe operaia però è indubbio che dagli anni ottanta oggi abbiamo una classe operaia spiazzata
Faremo sarebbe importante un discorso sulle responsabilità politiche si dà mi limito alla constatazione oggettiva una classe operaia che ha visto per esempio in termini di distribuzione del reddito in termini anche
Ma lo lascio aperto cioè come alla fine di quella fase
Oggi ci troviamo di fronte a un sia pure molto diverso Governo di centrosinistra e dalla necessità di misurare un proprio atteggiamento di commisurare la capacità di autonomia
Di classe di difendere un'autonomia di classe un rapporto col movimento di massa con l'esigenza di utilizzare i margini di trasformazione di riforma di difesa della condizione operaia che la formula politica
Esistente può permette ecco dicevo in questo quadro io credo che quell'esperienza abbia un'attualità che è diversa dalla rilettura filologica io non credo che dobbiamo leggere quei testi per attrarre delle ricette credo che la rilettura di questi di quei testi sia comunque utile perché quelli migliori quelli più densi di di contenuto teorico offrono anche oggi degli stimoli molto vivi ma al di là del rilettura dei testi credo primo che sia tuttora seconda una ripresa marxiana anche qui non in senso filologico
Cioè un tentativo Wright Mills che pure non era un marxista
Se ricco di conduceva che era insuperabile continuava a essere attuali Max il suo modello di analisi cioè la sua capacità di cogliere collegare le grandi variabili economiche sociali
Il culturali che caratterizzano una formazione economico-sociale ecco
In questo senso l'attualità perlomeno in questo senso l'attualità di un ritorno a marzo in questa nuova fase di sviluppo capitalistico e tuttora
è più che mai valida in questo senso l'esperienza di allora di quel di delle persone di cui abbiamo parlato è importante il secondo elemento è deathcore è il tentativo di collegare l'analisi del capitalismo al lavoro di inchiesta di massa all'attenzione per le condizioni per gli sviluppi concreti delle masse se vogliamo ha un atteggiamento non ideologico anche se poi ci sono state derive molto ideologico su questo terreno
Di fiducia nelle masse che non vuol dire fiducia critica ma attenzione ai fermenti alle risposte che dei lavoratori che le masse danno alle nuove situazioni non pensando che siano lì le ricette giuste ma che bisogna perché quelli sono gli ingredienti con cui un vero progetto di trasformazione sociale può fare i conti non può prescindere da quegli ingredienti a volte saranno più ricchi a volte meno ma vanno ricercati nella situazione di massa il fatto che uno delle ultime i contributi di pensieri
Proprio alla vigilia della morte fosse un discorso sull'inchiesta operaia su una ripresa anche utilizzando scopre spregiudicatamente strumenti sociologici nuovi di una e analisi dei caratteri nuovi oggettivi e soggettivi delle classi lavoratrici anche questo è un ultima indicazione che e mi sembrava vari da quindi va attualità di un'esperienza e di un metodo non di formule politiche cristallizzate neanche di formule teoriche cristallizzate però una qualità non di poco conto e che ha un segno politico non equivoco
Ora la parole a Gianni Alasia dopo di lui parlerà Piero Basso
Raccomando a quanti prenderanno la parola di volersi mantenere entro il limite che avevamo proposto dei dieci quindici minuti al massimo prego all'Asia
Buongiorno
Il primo atto politico che io ricordo
Di Rodolfo Morandi
è di quelli compagni desidero sottolinearlo
Che si stagliano nella memoria non solo per l'eccezionalità e la drammaticità del momento in cui ci incontrammo
Ma anche perché rivelò a noi voglio dire alla mia generazione cresciuto durante il fascismo è venuto alla clandestinità con la clandestinità alla lotta politica un socialista come dire diverso da quanti avevamo conosciuto
Né si parlava prima anche di sentimenti si inserto di sentimenti compagni perché abbiamo anche sentimenti
Bisogna aver provato cosa significava quelle riunioni in che condizioni si parlava e si discuteva
Quelle riunioni con Pertini con Morandi alla FIAT ricambi nel salone del Lingotto in una cantina centocinquanta metri da un banker delle SS tedesche perché questa era una storia
Per capire come siamo permeati anche di sentimenti io parlo delle riunioni che decisero dallo sciopero pre insurrezionale del diciotto aprile del quarantacinque io ero un ragazzo di diciotto anni
Con la storia del Comune ignoranza va sottolineato di quelle generazioni che erano cresciuti durante il fascismo
Ma io ricordo molto bene questo lo ricordo bene
Che nel partito socialista ma non solo nel partito socialista pesava un orientamento variamente modulato di opposizione al lo sciopero pre insurrezionale
Era una delle tante versione in cui si esprimeva al cosiddetto attesissimo
Un autorevole di questi dirigenti attesi visti che poi noi chiamavamo monsignore che era quello che aveva al controllo dalla Borsa
Disse allora voglio riportare vero una frase stupefacente se si pensa che eravamo nel tragico inverno del quarantaquattro dice andiamo piano ad armare questi giovani malati che sono anche capaci di ammazzare qualcuno
Figuriamoci un po'io ricordo come rispose sdegnosamente Pertini in quella casa di via Mentana venticinque
Che era impegnato nella lotta e aveva voluto venire da da Roma tra di noi nel cuore della lotta bene Rodolfo Morandi fu compagno che più si batte come Amendola per realizzare quello sciopero io mi son chiesto tante volte dopo
Se quella scelta era già allora ragioni e motivazioni che andavano al di là della pure importante lotta del momento cioè quella resistenziale per la libertà
Questo suo insistere sulla fabbrica sul protagonismo di massa
Aveva certamente ovviamente come uno obiettivo immediato la lotta ti fascista
E tuttavia secondo me travalicato a questo obiettivo
Perché contribuì e contribuiva a conferire
Alla successiva insurrezione alla lotta antifascista e le successive lotte insurrezione sarebbe stata di lì a una settimana diciotto venticinque tutti quei caratteri popolari e di massa che gli americani non volevano
Fu forse in quella credo io in quelle riunioni che fu la prima circostanza in cui la mia generazione ebbe la sensazione della complessità dei processi politici perché eravamo portati in quel quadro a vedere tutto il mondo in bianco in nero
Morandi era rientrato dalla Svizzera in Italia quando già si era sviluppata l'iniziativa di Togliatti per l'accantonamento della pregiudiziale istituzionale ebbene c'è un documento dell'esecutivo del PSIUP del primo maggio quarantaquattro
Esplicitamente critico per l'affievolirsi entro quella formula rischio della frivoli Rossi dei contenuti classisti alcuni passi sono eloquenti volumi scritti da Morandi
Diceva i socialisti associano la coincidenza di ciò che rappresenta l'Unione Sovietica la coscienza della necessaria autonomia del movimento operaio
Se ne tette in relazione questo giudizio con altri scritti di Rodolfo Morandi
Secondo me diventa chiaro l'asse portante del pensiero Morandi hanno in quel momento della lotta il giudizio sulla natura di classe del fascismo tutt'altro che scontato anche per noi giovani l'esigenza di una lotta di massa
Che fu sempre presente anche dopo il Rodolfo Morandi
Ricordo la successiva polemica comunque certi atteggiamenti cosiddetti bassi anni ai quali Morandi rispondeva no non pochi ma buoni ma il migliore di molti cioè un processo di qualità dentro la quantità l'esigenza sull'analisi dell'economia l'esigenza di una resistenza armata come esercito di popolo e non come sabotatori come volevano gli altri
Furono in fondo forse le prime circostanze nelle quali non ci sentimmo parlare di economia mi sembra strano ma era così
Infatti se si escludono scritti e quaderni pregevole degli uomini del Partito d'Azione
E tutto ciò poi spiega magari anche nel dissenso una problematica che era comune a Riccardo Lombardi tutto resto era notte e nebbia non si parlava
Io penso poi negli anni che verranno d'impegno dei lombardi che avrà poi sul piano Vanoni sulla nazionalizzazione elettrica furono in parte anche novità nel comitato centrale del Psi queste Nerio Nesi di recente ricordando l'opera di Riccardo Lombardi diceva che voglia affermare il diritto della ragione critica da opporre alle tecniche del consenso di massa anche quelle del partito e e mi pare molto bella questa definizione che ne rifiuta
Nella quale io credo di poter accomunare uomini diverse di queste diverse sinistre ma torniamo al quarantaquattro persino in larghissima il settore del Partito comunista
La cui presenza in fabbrica era assolutamente determinante questa esigenza d'analisi attualizzata era scarsamente presente
Io lo ricordo molto belli o documentazione autentica dell'epoca ci fu è vero l'intelligente sforzo comunista di legare negli scioperi antifascisti di immediatezza della condizione operaia alle parole d'ordine politiche generali la sequenza nostra era
Per il pane e la pasta all'olio e la testa di Mussolini
C'era un rifiuto del minore il carisma dell'avventurismo c'era radicalmente in fabbrica ma poi come giudizio generale molto si fondava sulla esaltazione dell'esempio sovietico questo era presente
Io ho letto in questi giorni nel secolo breve di Orban una citazione che mi ha fatto riflettere e che vi sottopongo dice
La rivoluzione d'ottobre non produce soltanto una frattura nella storia del mondo ma produsse anche una frattura nel marxismo e nella politica socialista
Dopo la Rivoluzione d'ottobre le strategie le prospettive socialiste cominciarono a fondarsi sull'esempio dell'azione politica invece che sull'analisi del capitalismo
Ecco allora me pare singolarmente ingrato quando oggi si vuole insistere sull'ortodossia Morandi Diana quando egli un fu uno dei pochi a sforzarsi di incentrare l'azione sull'analisi della realtà allora e lì come si presentava ma cari compagni non mi stupisco più di niente in questi mesi anni che viviamo perché si vede che qualcuno fa la storia la scrive nelle lotte qualchedun altro la scrive poi al tavolino
Io ho visto proprio ieri preparando questo scritto che nel dizionario della Resistenza pubblicato dagli Editori Riuniti fra tantissimi nomi sì perso in quello di Mike Bongiorno
Non c'è quello di Rodolfo Morandi che fu il presidente del Comitato liberazione nazionale Alta Italia va bene compagni è tutto detto
Lo storico e veniamo in storici seri lo storico e biografo di Morandi Aldo Agosti ancora di recente nel novantacinque qui c'è l'opuscolo scriveva
Di Morandi giovane e delle polemiche fra venti e trenta e dice quello che comunque appare chiaro a Morandi è che la rivoluzione russa non può costituire un modellino
Morandi e son parole di Morandi dice il programma della rivoluzione italiana la necessità di un'organizzazione sotto forme autonome dell'economia collettiva e dalla più ampia e spregiudicata libertà politica io mi domando compagnie forse casuale
Che Rodolfo Morandi assieme a Luigi Longo e non faccio un nome a caso fu l'uomo dei consigli di gestione
E lo fu fin dal periodo clandestino col decreto del night
Morandi ministro dimostrerà che Luis riforma politica e riforma economica e qui mi pare di richiamare un tema di grande attualità non vanno mai disgiunte
Ed è molto significativo che in questo quadro ci fu la grande attenzione di Morandi ai tecnici
Non come rivoluzione dei tecnici come era in voga dire allora ma in un rapporto con la massa operaia nei processi produttivi nelle organizzazioni dei consigli di gestione
Certo nei corsi di gestione ci furono orientamenti interpretazioni in chiave efficienti Istica perché non dirlo e anche padronale ricordo a quanto polemicamente mi diceva mio direttore generale cogestite niente siete commissione di collaborazione
Nel novembre quarantasei
Al primo convegno nazionale dei consigli di gestione Morandi dichiarava
Noi abbiamo bisogno in un modo o nell'altro
Io non conta tanto la formula che la legge potrà trovare di protegge lo sforzo ricostruttivo su qualche cosa di più solido che non sia la pavida incerta volontari troppe parti di quella categoria o classe
Che ha in mano le forze produttive
E parlando a Milano dopo sedici marzo del quarantasette ancora come ministro sul tema della ricostruzione di Chiariva
Il piano la Rina Gagliardi si chiamava queste cose il piano come noi lo vediamo non può essere il documento in base a semplici criteri tecnici
Esso richiede revisione continuo aggiornamento
Il richiede informa efficaci la partecipazione attiva e diretta della classe lavoratrice non erano parole
Perché noi quei consigli di gestione avevamo anche comitati tecnici nella mia fabbrica eravamo sette membri del consiglio di gestione ma amo duecento e tanti e collaboratore del comitato tecnico
Certo questo dei consigli di gestione
Fu anche terreno di confronti scontri interni anche alla CGIL ma nella impostazione morattiana Cdg avevano un preciso significato di lotta pendente affermare l'egemonia dei lavoratori
Progetto di legge che Morandi presento nel dicembre quarantasei era accompagnato da una relazione di Massimo Giannini che affermava
Il disegno di legge che viene presentato non fa che affermare una realtà che già esiste e che è di pregnante esperienza
Come sappiamo tutti che questo non si arriverà mai all'assetto legislativo
Ma sono interessanti le polemiche di quel momento perché ci richiamava temi di metodo di estrema attualità
In polemica con Morandi allora ministro dell'industria Degasperi presidente di quel Consiglio dirà
I consigli di gestione dovranno nascere dalla collaborazione del degli uni e degli altri per ora non si fanno perché non si fanno riforme in un momento di crisi industriale pensate tutte le polemiche di questi tempi ed era la stessa concezione degasperiana che poi si sentirà ripeterà davanti al piano confederale che fu in larga misura figlio dei consigli di gestione diceva De Gasperi
Una tendenza che vorrebbe contrapporre al governo parlamentare il vero governo cioè la CGIL figuriamoci al Parlamento l'atto il gesto la piazza e concludeva dicendo insomma vorrebbe contrapporre alla democrazia parlamentare una democrazia laica chissà poi perché
Ancora nella prima del quarantotto show studi socialisti e un quadro politico che era già cambiato forte Morandi scriveva con accenni critici e autocritici diceva
Per troppo tempo dei consigli di gestione abbiamo semplicemente incorporato una generica rivendicazione di diritto
E poi c'è un richiamo critico alla Confederazione che in larghi settori sottovaluta voi Cdg e che dice di un tale aspetto di un tale aspetto della questione ci pare dovrebbe oggi occuparsi la Confederazione lavoro piuttosto che di quello super attivissimo del riconoscimento giuridico
Nel quarantasette quando fu fatta l'unità Morandi e presidente dell'Istituto Studi socialisti e significativamente Raniero pranzi ieri e direttore del Bollettino è il tempo del piano
Sul Bollettino del tre maggio vi sono alcune osservazioni che voglio richiamare osservazioni preliminari
C'è una visione che io ora giudico e ho sentito parlarne prima Parisi da riserve
Una visione che io giudico pessimistica
Sulle capacità del capitalismo se si considera che si parla allora di dissoluzione compagni tema ritorna più tardi e autocriticamente questo pessimismo sarà chiamato visione catastrofica
In quel documento a leggerlo evidente la grave sottovalutazione della capacità del sistema che era tutt'altro che dissolto compagni si pensi al mercato di massa dell'auto che si apre la successivamente una dimensione mai vista
Si pensi alla diffusione dalla radio e poi dalla televisione ma io andavo ascoltare la la la la la radio dai ricchi perché non ce l'avevo l'apparecchio si pensi al settore del casalingo del bianco
Una sottovalutazione che peserà molto nelle vicende successive del movimento operaio per anni incapace di cogliere mutamenti profondi della produzione del rapporto di lavoro
E siccome le considerazioni sul passato dovrebbero insegnare qualcosa anche al presente consentitemi di dire che io ho imparato a non confondere la realtà con la propaganda
La rappresentazione catastrofisti Ca'è stata una costante per tanti anni e bisogna ammettere che una tentazione ricorrente ma torniamo a quarantasette
In quel documento quel che più colpisce positivamente è che si dice che il piano deve avere un etto ruolo anticapitalistica
Le parole sono un piano valido e prospettiva socialista introducendo aborigeni elementi e forze che fatalmente porteranno il superamento del sistema
In questo contesto c'è il rifiuto del massimalismo scrive Morandi il piano socialista dovrà essere necessariamente graduato
E c'è poi ha avuto il richiamo all'esigenza di specificità di settore di mezzi e di scoppi accentuando progressivamente i modi del processo di trasformazione
Se non è questa dialettica
Morandi come Saviano sarà vice segretario del Psi dopo recisione del quarantasette quarantanove era il periodo in cui tutta la sinistra è tutta salvo la posizione di Lelio Basso che però poi sarà segretario del partito al tempo del fronte
Tutta la sinistra era dentro uno schema generale filo sovietico e addirittura con il POR mistico tutta ma compagni le versioni e nonostante
Dall'accettazione burocratica ripetitiva e catechistica
Che assumeva come modello l'URSS a quella che pur dentro una visione mondiale della lotta clip di classe assegnava certo un grande ruolo all'URSS ricercava però le strade i contenuti e le ragioni di una sua peculiare lotta
Nella ricostruzione del partito Morandi dedico tutto se stesso
Alla sua riorganizzazione politica organizzativa è ancora Agosti nel novantacinque scriveva
Ecco il tentativo di Morandi
Costruire un partito in funzione dell'azione di massa un partito diverso da quello socialista tradizionale un partito che ricostruiva se stesso nella società civile tra gli operai braccianti Giovanni
Un partito in rapporto di collaborazione ma anche di concorrenza col pc
Morandi quella impostazione la definì sforzo per superare l'alternanza tra massimalismo e riformismo
Io ho solo di recente ho detto di lui lo confesso una frase molto bella scritta nel ventotto che a mio giudizio lo riassume bene politicamente umanamente diceva
Mi tormenta il bisogno di un'attività pratica quasi come una necessità di completare la mia umanità perché veramente nella speculazione non sia uomini che a mezzo
Morandi punto fortemente sull'organizzazione lo ricordava Nesi ma qui vorrei dire una cosa terribile
Puntava alla organizzazione come immediata condizioni di esistenza perché avevamo il problema di esistere
Di esistere ma era consapevole altresì dei rischi di burocratizzazione che questo comportava
Fu la politica che fece Morandi per rompere questo dei convegni organizzativi sindacali in un documento del cinquantadue si diceva che il concetto informatore l'applicazione dell'Energia l'azione di massa esterna
Innovando in un partito profondamente un lavoro ancora largamente praticato per aspetti puramente associativi
Ricordo come Morandi spiegava l'esigenza di organizzazione come democrazia nomina assembleare
Per realizzare confronti veri
E non inconcludenti
Non era nero io ossessiva questa scelta di Morandi l'organizzazione Morandi era in funzione di una politica ci fu è vero l'ossessione mormora anche la combatte questa ossessione non era sua
Era l'esigenza di essere organizzati è un partito che mi ricordava la frase di Antonio Gramsci che la democrazia sovrana nel partito sembrava quella delle tribù barbariche che si esprimeva abbattendo le picche sul terreno e ululando
Io ho visto ululare per anni nella storia del Partito socialista
E quando i sintomi di burocratizzazione ci furono di schematismo ricordo me circolare interpretate dogmaticamente la fa seguito l'Oglio per chi si ricorda Morandini tiro tutte le conseguenze di confronto e lotta interna e negli anni di crisi del sindacato stimolo alla ricerca critica avvertendo che i mutamenti della organizzazione produttiva come erano il terreno sul quale si era manifestato il distacco fra CGIL lavoratori penso
Al mutamento del salario aziendale
Al ritardo nel recepirlo
Alla politica degli incentivi dei premi degli incrementi aziendali e per contro la lotta con la contro conglobamento la perequazione che facevamo salario aziendale che aumentava di venticinque lire allora la FIAT notavamo sul conglobamento per avere quattro lire compagni
Bene
Qualcuno molto autorevole nel partito diceva
Cose del sindacato riduttivamente
Lo compagni no
Non ci siamo proprio
Qui c'è un valore secondo me perenne è universale
Quello della questione sociale che deve sempre impegnare la politica
Quando la politica vuole salvarsi dalla questione sociale
Vuole essere impermeabile la politica sarà priva di apporti e dire campi io entrai se nello Stato come nel partito i germi dell'autoritarismo
In questo c'è anche un'autentica lezione di democrazia socialista che ci ha dato Morandi
Questa scelta desidero dirlo
Perché bisogna sempre essere franchi e io non sono molto tenero con Pietro Nenni
Questa scelta di ricostruzione del partito significava una cosa profondamente diversa dalla concezione negli anno della politique d'abord quella che oggi dalla Bolognina guastata ribattezzata politicismo la politica dello spettacolo dei gesti
Sono in avanti invece presenti l'economia lavoratori gruppi sociali
La propaganda che pure cura attraverso un'azione intelligente come quella di Raniero Panzeri
Non è che la traduzione nella comunicazione di quei contenuti non è la volgarità fine a se stessa anche Mussolini diceva la politica fatta per il novantasette per cento di tamburo e tre per cento di merci
E questa lezione si è tradotto anche nelle democrazie compagni e come no e come no
Democristiano Giovanni Galloni ci ha ricordato così di grande interesse sul rapporto fra Morandi Pasquale Saraceno proposito della Svimez
Io non sono in grado di verificare se quanto corrisponde al vero su quanto afferma Galloni sulla Svimez sui contrasti fra Morandi comunisti laddove Morandi puntava più lo sviluppo industriale del Sud
Mi ricordo per inciso che vengo da una città che poi negli anni Sessanta fece grandi oggi scioperi per non chiedere una sola lira di salario e chiedere l'investimento Grottaminarda Sardegna eccetera finisco finisco finisco finiscono
Certa che anche qui voglio dirlo a proposito rapporto col suo Morandi l'impegno di Morandi fu una cosa seria ben lontana dalla volgarità dell'approccio tutto propagandistico elettorale riscontrabile ancora per lungo tempo nelle file socialiste
Io ricordo a Torino perché non dirlo
Che restammo ammutoliti compagni quando davanti all'iniziale immigrazione di massa dal Sud
Ponendoci noi in un convegno di partito il problemi nuovi complessi quelle dimensioni comportava
Pietro Nenni che doveva concludere quel convegno disse a me evidentemente colpito dalle dimensioni del fenomeno semmai butto una battuta che sia efficace nel mio comizio andate dolore leggere
C'è le mani callose dei fratelli tessuti abbattono le porte di Torino operaia salvo poi non fare assolutamente niente
Io conclude dico che dall'insegnamento Moran diano
Io credo che molti di noi ritrovato anche negli anni successivi tante cose ha ragione Rina Gagliardi
Ha ragione per me vale certamente qui richiami di ripensamento sulla condizione operaia che portò le grandi lotte quell'orientamento starei per dire quel gusto compagni di scoprire ristudiare i problemi per le qualifiche alla scuola in termini di rivendicazione qualitativo e non solo più di quantità
Dalla salute all'ambiente alla non delegarla non monetizzazione della salute al contrattare come cosa e dove si produce
Ai nuovi caratteri della prestazione lavorativa i turni costi finanziari del trasporto corti corti psicofisici eccetera eccetera
Tutto questo ci deriva sicuramente anche anche io dico dà una lezione di metodo che Morandi ci aveva trasmesso io credo che Rodolfo Morandi è un compagno da riscoprire
La parola appieno basso che salutiamo con piacere figlio di Lelio seguirà un intervento di Gianni Ferrara
Ricordo a tutti coloro che intervengono che è molto difficile interrompere contributi spesso interessanti e importanti ma per poter consentire al più alto numero di intervenuti di partecipare parlare vi prego di contenere dei in dimensioni
Piccone grazie
Ti ringrazio
Ti ringrazio vi ringrazio per aver organizzato questa giornata che mi ha consentito di rivedere compagni magari abitiamo a Porta a Porta e a Milano e poi ci incontriamo qui oggi
Il tuo io dovrei parlare
Lei io anticapitalista cosa c'è
Di anticapitalista nell'opera e nel pensiero di Basso beh io credo che ci sia tutto
Nella sua vita di militante nella sua elaborazione teorica
Elaborazione consegnata a una serie di pubblicazioni
Rina Gagliardi ricordava
La presentazione in Italia del pensiero di Rosa Luxemburg la lunga introduzione agli scritti politici di rosa
Io ricordo la sua opera uscita postuma e purtroppo incompleta
Socialismo e rivoluzione
Opera che collaborai a presentare alla Casa della cultura
Con quando uscì il libro nell'ottanta
Con la partecipazione di due grandi dirigenti politici
Pietro Ingrao e Francesco De Martino
E di due cari amici di Lelio che era mio
Il professor Brusatti
E il compagno Giovannini già segretario camerale a Como e poi Venuto a Mila no ecco ripensando a quella serata siccome non sono certamente in grado
Di trattare con profondità di dottrina e di conoscenza e con la passione che ho sentito nelle parole di all'Asia
Un momento fa
Il tema mi limiterò a fare
Il testimone una trasportare una testimonianza affettuosa
Di quello che è stato il mio rapporto con Ezio
Un rapporto
Che comincia abbastanza presto
Politicamente intendo non un rapporto personale rapporto politico comincia abbastanza presto e che si mescola col personale
E ricordo come ottenni pagate le mie vacanze nell'estate del cinquantadue a un secolo di distanza dal processo alla Lega dei comunisti di Colonia perché in quei mesi Lelio che come tutti sapete era una appassionato studioso e bibliofilo
Tanto da rischiare la vita per salvare i libri della biblioteca privata che avevamo nel Varesotto quando dovemmo fuggire nel dopo l'otto settembre a rischio la vita più volte per andare a portarsi questi pali giorni di libri e cercare di ripararle in casa di amici
Ecco nella primavera del cinquantadue ricevette da un antiquario tedesco
Un opuscoletto sedici pagine
Di un indirizzo di saluto di Marx
Agli esuli
Del dopo quarantotto
In Inghilterra Londra
Di questo opuscolo tutte le copie erano state sequestrate tanto che le io mi ricordava mi diceva mi ricorda per carità io non lo sapevo mi diceva pensa che a Mosca hanno soltanto la fotocopia
Ma io ho qui una coppia originale ma era proprio l'originale o era una seconda edizione
Problema drammatico per cui lui mi pagò le ferie e io me ne andai a spasso per la Germania passando una settimana gli archivi di Stato di Gesualdo a cercare di decifrare quei geroglifici che sono immaginate una scrittura
Commissiva gotica del secolo scorso
E per fortuna lì c'era la copia di questo Brindisi di questo trend sposto da qui ho potuto constatare che tutte le virgole tutti i refusi della copia conservata agli archivi del processo
Erano identici alla copia che aveva lo immane quindi gli ho garantito che quella era proprio la prima edizione originale ed era l'unica altra coppia di cui si conoscesse l'esistenza oltre a quell'appunto perché la state tutte sequestrate quando il compagno che le trasportava dalla tipografia francese e in Francia ma
è un brindisi vi dicevo di Marx agli esuli a Londra e dire un attacco violento a Bianchi e ai bianchi stesi e allora ho cominciato a imparare
Cito molto a braccio
L'introduzione del telaio meccanico e della macchina a vapore sono strumenti rivoluziona molto rivoluzionari molto più potenti di tutti i bilanci i bar Bess era Spy
Più o meno questo era Marx e io mi sono chiesto su dopo se questo
Se questo anti Blanc Isma'di Mars cioè contro il Partito d'avanguardia isolato dalle masse non fosse poi all'origine
Dell'anti leninismo di lei non dell'esperienza di Lenin e Unione Sovietica ma certamente Della sua assunzione come modello universale fatta poi da buona parte la gran parte della sinistra negli anni di cui stiamo parlando che sono gli anni Cinquanta sessanta eccetera
E devo dire che mi sono stupito del intervento del compagno Nesi poco fa di cui mi è parso di capire che attribuisse a Lelio una posizione leninista
Di non accettazione dei siti delle dei principi democratici che non era certamente la sua ma io lo ringrazio di questa cosa perché mi ha dato un pochino di canore
In questo intervento e sul discorso democrazia vorrei ritornare al nono minuto del mio intervento
Dicevo Lelio bibliofilo Lelio studioso Lelio che legge ma legge studia
Marzo Luxembourg si crea la sua biblioteca ma e questa è l'immagine certamente l'immagine vera ma è un aspetto particolare in cui gli avversari hanno voluto confinarlo congelarlo
Lui è stato soprattutto e lo sappiamo un militante e non lo Stato
E sempre di quegli anni vado molto indietro non come l'ansia ma in quei primi anni Cinquanta ricordo il suo interventi professionali nella politica italiana e sono i grandi processi di solidarietà democratica ha difeso dei partigiani
Dei contadini degli operai i grandi processi che vedono i compagni militanti in galera i fascisti fuori
Processi che si concludono tutti con delle assoluzioni tranne uno e Luís lo ricordava sempre ed è il processo contro i miniatori minatori di Abbadia San Salvatore dopo l'attentato a Togliatti
Di cui è stato ottenuto la condanna solo trasferendo il processo dalla sua sede naturale alle assise di Lucca usando quella legittima suspicione che poi è stata ancora usata per esempio per portare il processo di piazza Fontana
A Catanzaro
E non solo questo racconto un episodio meno importante ma mi è parso significativo in quegli anni gli fu difensore di una testata socialista non ricordo quali di un settimanale socialista
Chi ha pubblicato un articolo su un fascista o ne è certo al cono Valdo Bonaccorsi
Che era stato federale alle Baleari nel Baleari spagnole dopo la guerra civile e che questo settimana era chiamato il boia delle Baleari
Questo signore querelò il settimanale
La cosa era tale per cui non bastava dimostrare non era sufficiente dimostrare che effettivamente il Bonaccorsi si era macchiato di orrendi delitti
Ma era necessario dimostrare che i delitti di questo signore erano tali e tanti che dire Bonaccorsi uguale voglia era diventato un modo di dire corrente ed era una cosa riconosciuto da tutti ecco in due anni in un anno o poco più di campagna su tutta la stampa
Democratiche di sinistra italiane Inter spagnole internazionale si accumulano tante e tali prove di questa su questa terra tragica vicenda che il Bonaccorsi fu costretto a ritirare la querela e a pagare i danni a chi da cui era stato querelato quindi presenza politica battagliera
Nei process come avvocato e presenza politica battagliere nelle istituzioni e nel partito
E nel partito ricordo voglio ricordare soltanto due episodi il primo è un ritorno da assemblee di sezione nel Lodigiano anche chi non conosce Milano sa che l'ho di già nella parte sud dove c'è la nebbia c'era almeno negli anni Cinquanta e Sessanta era piena di energia
E partendo una sera
Da sud data Castiglione data dove lei li attendeva il Congresso io lo tenevo in un paesino vicino dove persi completamenti congresso
Eravamo band eravamo due compagni compagno funzionario dalla Federazione Dio
E i due interlocutori perché la federazione di fissare gli orari alle ventuno non aver tenuto conto che i monitori si alzano alle quattro del mattino e vanno a letto giustamente alle otto di sera
Quindi alle nove e noi ci siamo trovati di fronte due compagni relazione bla bla bla bla e quella fine compagno
Molto più abile di me chiese ma insomma voi siete per meglio per vecchietti e la risposta fu per Nenni e così gli autonomisti si presero quaranta voti e io tornava a casa a mani vuote
Collega che era stato a Castiglione data un'assemblea molto più animata parlavamo in queste ore tre ore ci abbiamo messo per tornare a casa
E dicevo illuministica mente va be questo congresso lo perderemo ma poi i compagni si accorgeranno che avevamo ragione il prossimo congresso lo vinceremo ed egli mi rispose con una frase che ricordo perfettamente
Dice no perché partiti cambiano
Da questo partito con questa linea per politica usciranno i socialisti ed entreranno gli assessori e forse col giudizio di poi avrei potuto dire entreranno gli assessori entreranno i ladri
E queste cose le voglio dire un po'meglio con le sue parole
Nell'intervento al trentaquattresimo congresso Milano del marzo del sessantuno
E gli dice la buona fede di questi compagni Company che votano per la maggioranza è che fanno lo stesso discorso faccio io se sbagliamo potremo cambiare
E sono probabilmente molto numerosi nelle file tra maggioranza e al di sopra di ogni sospetto e la loro sincera volontà di fare una prova senza nulla concedere della sostanza classista del partito non può essere minimamente messa in dubbio tuttavia compagni le cose non sono così semplici non è vero che un partito possa passare indenne attraverso un esperimento di questa natura come si dice che la pista la manderà passi immune attraverso le fiamme
I partiti sono fatti di uomini
E gli uomini sono mutevoli
Mutevole fisicamente perché gli uni se ne vanno e gli altri affluiscono in un partito proprio in funzione delle sue scelte politiche
E mutevoli psicologicamente perché le stesse persone possono mutare il proprio atteggiamento i e lì mutano precisamente in funzione delle loro esperienze allineando magari il pensiero al fare sotto la spinta quotidiano degli eventi che correggono quasi sensibilmente il proprio modo di vedere
è un periodo un po'lungo di questa nuova esperienza porta in sé appunto per ciò il grave pericolo di essere irreversibile
Mi sembra che i fatti ci hanno dato purtroppo anche troppo ragione
Su questa mutazione genetica del partito socialiste vi ricordo che i nostri avversari di allora il compagno della della maggioranza autonomista Bonera hanno il Craxi Teardo i natali questa gente questi ladroni che sono venuti dopo erano compagni rispettabili e rispettati onesti sinceri
Si chiamavano Nenni Lombardi De Martino eppure era una scelta politica alla base di quella che è stato poi l'indirizzo che ci ha portato due anni dopo a uscire dal PSI
Ma ricordo ancora e poi mi avvio alla conclusione
Il grosso per queste sono battaglie che combattevamo già come sinistra cioè dopo l'unione l'unificazione della corrente di sinistra dalla corrente di alternativa
Ma vorrei spendere una parola a difesa della Alternativa democratica
Otto per cento dei voti in seno al Partito Socialista quindici per cento dell'elettorato facciamo i conti di quanto fosse una cosa forte nel Paese la caccia
E pure qualche cosa di cui parliamo ancora oggi qualcosa che è stata ricordata senza usare lo sterminio forse dal consulto nella sua presentazione certamente Darina ed è stata ricordata danese qui voglio essere
Su l'unico punto su cui voglio essere un pochino puntuale nella misura in cui ci riesco
Cos'è l'alternativa così la polemica di basso contro e compagni che sono per l'alternativa socialista andiamo oltre cioè la democrazia è una cosa acquisita noi lottiamo siamo tre obiettivi più avanzati siamo più a sinistra di tecnica siamo per l'alternativa socialista
E lei gli ho qui
Contesta
E dice no
Voi non abbiamo ancora il nostro Paese non ha ancora raggiunto allora e neanche oggi
La democrazia è sbagliato considerare identificare ridurre immiserire la democrazia cioè la partecipazione delle masse al governo della cosa pubblica confonderlo con un sistema elettorale con la presenza di un Parlamento
è sbagliata l'espressione liberaldemocratici che CISL oggi persino Berlusconi e liberaldemocratico
E gli dice la storia ci insegna passo al nostro Paese la storia d'Europa ci insegna che la società liberale è una società anti fiuta nevoso cita oligarchi che la Società del suffragio ristretto
La lotta per l'allargamento del suffragio sul piano politico la lotta per imporre i diritti dei lavoratori il diritto di coalizione il diritto di sindacato contrastato per un secolo dalle classi dominanti
La lotta per imporre l'intervento pubblico nell'economia le leggi di tutela del lavoro
La presenza dello Stato nella società tutto questo è lotta democratica lotta delle classi subalterne per allargare il terreno dell'intervento sociale per allargare la partecipazione popolare al controllo che la cosa pubblica
E i suoi interventi alla Costituzione che di cui non ricordo personale perché allora era un ragazzino
Per l'articolo tre la Repubblica rimuove gli ostacoli concreti alla crescita della persona per cui il cittadino possa partecipare realmente al governo della cosa pubblica
E all'articolo quarantanove sulla funzione del partito organizzato che il modo lo strumento con cui il cittadino l'operaio il non possidente il non proprietario di giornali e le televisioni può intervenire effettivamente realmente nella cosa pubblica
Ecco tutto questo si riaggancia
Al suo discorso al suo impegno che abbiamo chiamato che si è chiamato dell'alternativa democratica della crescita
Della partecipazione dei lavoratori nel governo della cosa pubblica è il principe l'intervento alla costituzione è il principe senza scettro è una serie di interventi che vi risparmio perché ho paura di avere concluso i dieci minuti e quindi mi avvio rapidamente alla conclusione
Per ricordare gli ultimissimi anni di legno
Saltando anche qualche passo logico ma non ha importanza
Gli ultimissimi anni dire io sono lo sapete tutti quello dell'impegno internazionale e internazionalista e l'impegno nel tribunale Russel è l'impegno del Tribunale per i diritti dei popoli nella lega per i diritti dei popoli e l'impegno per cercare un collegamento tra le lotte socialiste
Le lotte democratiche le lotte del movimento operaio nei paesi a capitalismo avanzato e le lotte diverse di liberazione nazionale di emancipazione nei Paesi del Terzo Mondo
E degli in questo e in più scritti trova il punto di collegamento non certo nella dialettica operaio capitalista in una fabbrica che nel Terzo Mondo spesso non c'è ma nella lotta comune per raccontare per incidere sui processi perché i processi che governano qui e che governo ancora la sono poi decisi non so la dalla Commissione europea alle multinazionali al Fondo monetario cioè in centri di potere sempre più lontani dalle masse sempre più frontale dei popoli sempre più lontane delle persone e quindi il bisogno di contare tutti è comune
Qui ed è comune alle masse del terzo morto
Voglio dire che l'insegnamento di legno in questo ci ha permesso anche
Di proseguire il suo lavoro anche dopo la sua scomparsa senza fare grossi errori ricordo solo due episodi nell'ottantatré siamo stati i primi a chiamare un'oscura contadina guatemalteca India fuori dal suo Paese a portare la sua testimonianza a un convegno internazionale a Matrix dieci anni dopo Rigoberta Manchu riceva il Nobel per la pace
Venticinque anni fa siamo stati i primi appena entrati appena riconosciuti come organizzazione non governativa dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite a portare alla commissione per i diritti umani la difesa del territorio di Timor Est invaso dall'Indonesia
Venticinque anni dopo quel nostro primo intervento Timor Est ha ricevuto quest'anno il Nobel per la pace
Qui in Italia in polemica anche in polemica fraterna sempre anche con alcuni organizzazioni compagni militanti dirigenti della sinistra non ci siamo mai lasciati incantare dal regime di me indisturbato o dei tentativi di credo di parlare di cose che posso dire anche questo o dei tentativi di smorzare la lotta la in Angola ci siamo schierati abbiamo avuto ragione
A fianco delle secche le in Eritrea a fianco delle spie Lea in Angola e non perché fossimo estremisti cegliese no ma perché avevamo c'era stato insegnato vedere e avevamo visto in quale senso
Andava la storia di quei popoli di quei Paesi
E anche questo lo dobbiamo io lo devo al meglio grazie
Adesso la parola e a Gianni Ferrara
è fuori
Scusate
Allora la parola e a Cesare Bermani
Non lo non ho preparato un intervento
Perché in realtà Leo devo dire la verità mi mi è capitato di fare politica con tutti i loro un'altra cosa
Credo che vada anche detto con chiarezza
Che che lei ne è stato molto importante per la nostra generazione io ricordo che Raniero aveva la fotografia di lei mentre sopra il il tavolo da lavoro
Ricordo che Gianni Bosio leggeva le opere
Dilemmi in quell'edizione russa delle degli Editori Riuniti
Ricordo passo devo dire che basso anche lo ricordo come leninista questo non vuol dire che poi fossero omologabili ognuno prendeva dall'evento
Cose che gli servivano per sviluppare al l'azione politica
Dico questo perché
Non so sarei molto imbarazzato per esempio a a a parlare di Gianni Bosio
Visto che
Visto che poi per esempio Gianni Bosio è un organizzatore è un organizzatore di cultura ha modificato la cultura anche di questa sinistra
Costruendo una serie una serie di strumenti
Primo Movimento operaio
Finito
Molto male
Perché l'arte del dirigere impose che una rivista come movimento operaio che in fondo scavava all'interno della storia delle storiche organizzative del movimento operaio
Era molto attento alla grande ricchezza di esperienze organizzative al di là del binomio
Partito partito sindacato
Insomma nel nel nel cinquantatré diede grande noi tanto è vero che come tutti sappiamo intervenne direttamente Togliatti a dare questa grande mazzata al movimento operaio che poi condizionò
Negativamente tutta la storia tutta la storiografia del movimento operaio posteriore tant'è vero che a volte si ha l'impressione di essere all'anno zero proprio per il modo il modo
Vecchio col quale si è lavorato spesso sovente volentieri sul movimento operaio
Beh Gianni Bosio è anche uno che crede indeterminati e strumenti per esempio e credo che sia uno dei pochi che ha tentato di a utilizzare e di applicare la concezione materialistica della storia
A un saggio dei di di di storia che è il trattore ad Acquanegra sul Chiese
Tutti si sono detti in Italia marxisti credo che ben pochi abbiamo utilizzato la concessione ma materialistica della storia ai fini della ricostruzione
Delle modificazioni intervenute in un Paese per esempio dopo l'introduzione del trattore modificazioni della cultura modificazioni dei rapporti delle comunicazioni
Delle del delle comunicazioni di classe uno
Ecco lo dico questo perché perché voglio dire
Anche Bosio non non è scindibile da tanti altri che hanno lavorato con noi in allora e che hanno continuato a lavorare anche dopo la morte di Bosio perché vorrei ricordare che alcune delle cose che voce ho creato sono ancora in piedi
Malgrado abbiano subito pesanti bordate soprattutto alla fine degli anni settanta quando si cercò di far fuori
Tutto quello che stava alla sinistra del PC prendendo spunto dalle Brigate Rosse e e dal terrorismo ma voglio dire
Voglio dire hanno resistito e continuano ancora oggi a produrre cultura cioè parlare debole vuol dire parlare per esempio dei dischi del sole
Dei trecento dischi prodotti che hanno avuto un enorme di fusione nel nel nostro Paese vuol dire parlare delle centinaia di litri di liquidi libri prodotti dall'edizione avanti senza soldi vuol dire magari ricordare che siamo stati noi i primi a a pubblicare un importante libro è solo tra Luxembourg ricordo che Lelio di questo era era era molto in parte divertito in parte scocciato perché mi disse che volge aveva addirittura fatto calce carte false pur di batterlo sul tempo e poter uscire in anticipo con gli stretti scritti scelti
Di Rosa di Rosa Luxemburg curati curati allora da da a motivo
Dico gol di dico questo anche perché Bordon lascia per esempio l'Istituto De Martino che continua a essere il il il il più importante
Strumento i più importanti archivio di di orale del nostro Paese
Ricordo bordo perché può da Bormio parte tutta quanta la storia orale italiana conosciuta di cui credo parlerà poi portelle forse conosciuta oggi in in in in in tutto il mondo e vorrei anche chiudere perché non ho nessuna intenzione di del ricordando mi ha fatto venire in mente una cosa Piero Basso parlando no
Io andai a trovare Lelio negli ultimi
Verso la metà degli anni settanta quando era molto preoccupato per le leggi di emergenza che stavano passando nel nostro Paese in quanto riteneva che avrebbero potuto come avvenne regolarmente rilanciare il il il terrorismo no
Appunto una delle cose che mi colpì fu proprio la discussione con l'UE a proposito del partito perché vorrei dire non dimentichiamoci che in quest'area di cui stiamo parlando da pensieri a a a Lelio Basso da Gianni Bosio venne anche una critica pesante ai partiti così come venne a tutti noi che dal luglio sessanta fumo permanentemente preoccupati di questa divaricazione che avveniva tra le strutture di partito
E e e la società
Le cose partano da lontano vorrei ricordare che nel sessantadue
Barba Lelio Basso arriva scriveva che i partiti politici sono venuti meno al loro compito di mediazione tra collettività statale i cittadini
I partiti anziché rappresentare un gruppo intermedio fra i singoli cittadini e lo Stato si pongono a livello dell'attività statale piacciono colmano mini che m'minimamente lo squilibrio che c'è fra l'uomo medio e il potere politico
D'altra parte i gruppi dirigenti nella maggior parte dei casi non hanno interesse a cambiare le cose
Se si concepisce lo l'attività politica come una lotta democratica che impegna effettivamente delle basse in un'azione quotidiana su tutti i terreni per allargare il potere democratico e per spingere avanti la società e si sentirebbero il vuoto delle sezioni e delle assemblee il vuoto dei partiti come un vuoto pericoloso ma la maggior parte dei gruppi dirigenti dei partiti sono prigionieri e usava la parola giallo ora del sistema che tende a esautorare completamente la partecipazione del cittadino alla vita politica per questo tipo di attività che riduce essenzialmente la politica un fatto tecnico la partecipazione democratica è più un intralcio che un aiuto
E debbo dire che a proposito proprio dell'articolo quarantanove di cui Lelio si vantava di essere riuscito a farlo introdurre nella corte due costituzione alla fine della sua vita arrivava anche a delle conclusioni
Pesantissime perché diceva purtroppo il sistema politico italiano quale si è affermato in questo dopoguerra
Avuto tendenza spostare il potere verso l'alto a privilegiare i vertici a creare un e oligarchie ai marginale le basi che a loro volta hanno reagito con l'estremismo col qualunquismo col conformismo e con l'assenteismo forme varie di una protesta violenta un silenziosa ma segni sicura tutti di un'ostruzione nei canali che dal basso dal basso dovrebbero salire verso l'alto
Ecco perché diceva a mio giudizio il partito di tipo classico è uno strumento insufficienti per non dire arretrato rispetto alle esigenze di una società in fermento
E che proposte nuove capace di esprimere la capacità creativa della base possono scaturire oggi più facilmente non dai Brusca dai gruppuscoli che aspirano a diventare a loro volta partiti classici ma dalle spinte comunitarie
E dalle numerose forme di democrazia di base che si manifestano sia pure disordinatamente un po'ovunque
Questo fu per esempio un'analisi che Lelio condivise con con Gianni Bosio con noi quando iniziamo a costruire una Rete alla intorno al mille novecentosessantacinque Rete che per alcuni aspetti resiste ancora oggi con quei vecchi gruppi a di leghe di cultura svolgendo un attività di politico culturale a contatto con una serie di comunità devo dire che per esempio questa è una cosa che mi ha mi colpisce molto favorevolmente da per quel che riguarda la la l'azione che noi abbiamo svolto in in tutti questi anni è che questo nostro esempio è stato seguito in modo a amplissimo a in in in in alcune regioni debbo dire che oggi gruppi di questo genere sono gruppi di questo genere che che che hanno conta contatti intensi con le comunità di cui sono espressione
E che non trovano ovviamente alcun riscontro
Nella cultura ufficiale nella politica e quel che volete voi
Ce ne sono moltissimi torno proprio adesso da dalla visita uno di questi moltissimi gruppi che è quello di Provaglio provincia di Brescia che si occupa proprio di storia
è un'attività se vogliamo molto molto boliviane nel senso che dalla storia si pensa di riuscire a trarre delle dei suggerimenti per la soluzione di problemi politici in questo caso locali e sono usciti tredici perché poi con tutti questi gruppi hanno capacità di farà girare
A un livello di Sami S.D.A.S. quello che loro producono questo caso si tratta di una rivista straordinariamente ben fatta con moltissime fotografie hanno tra l'altro costruito un archivio di sei mila fotografie raccolte Porta a Porta nella comunità hanno pubblicato tredici tredici tredici numeri di questa rivista di riflessione sulla storia della comunità e la cosa che mi ha colpito ma non è un fatto isolato perché moltissimi altri gruppi si muovono in questa direzione e mo'appunto me quello che diceva di rapina Gagliardi non mi trova d'accordo perché ho scoperto che i gruppi di storie sono veramente nella sola Lombardia decine e decine che si sono creati anche perché voglio dire siccome la cultura universitaria italiana e così misera non avendo mai preso in considerazione nessuno
Quanto grammi si proponeva che era la creazione di un modo diverso
Di produzione sia della politica e della cultura è chiaramente ognuno poi ci si si deve arrangiare
Abbiamo anche creato ora un lupo un'università libera in Lombardia per poter riflettere più attente a mente sul lavoro autonomo per esempio che un aspetto che che ci interessa
Che ci interessa mo'moltissimo dentro questo gruppo di Provaglio e chiudo
A circa mille seicento abbonamenti in un paese di mille settecento abitanti
Ah sì allora facciamo aumenti il punto
All'una e mezza facciamo una brevissima ecco l'azione che abbiamo affrontato in un luogo che è stato segnato Tel un foglio che vede tutti probabilmente
Le tecniche della Camera i deputati sono estremamente va comunque
Non so se l'entità adesso ha ben allora finiamo alle tredici e venticinque che ci vogliono cinque minuti per arrivare in piazza Campo Marzio avete tutto un un foglietto con l'indicazione del tragitto che intanto non è quasi impossibile sbagliare il poi riprendiamo alle quattordici e trenta dopo un'ora precisa e alle sedici e quarantacinque diciassette il diamo la parola al compagno Bertinotti per la conclusione
Adesso preda parole Emanuele Tortoreto
Compagnia solo un
Vecchio socialista lombardi hanno sono stato tale per tutta la vita tra negli ultimi anni dal quarantaquattro settantotto quando lombardi aderì al congresso
Ancora il congresso di Torino se non erro cosa mozione aderì alla Lina Craxi alla alle contribuire ancora essere scusate del del di e di Roma delle quale del settantasei favorì l'elezione di Craxi a segretario del partito e assunse una posizione diversa
Rispetto a quella dei suoi alcuni suoi compagni appunto minoritari che restando minoritarie per qualche anno nel partito ancora a continuare una linea comune
Io credo che i compagni
Hanno parlo qui parlo qui non soltanto a nome personale ma a nome anche del gruppo del circolo Bardi di Milano e di altri compagni che girano attorno questo circolo
Muore uno dei quali compare il segretario teca di questo circo del presente che hanno una caratteristica sua aggrappato ai giovani più giovani la maggioranza dei presenti e quindi rappresentano una ripresa di un'esperienza di grande interesse
Dico subito che i compagni che hanno convocato questa importante convegno credo che aveva commesso un errore nel senso che hanno aspettato gli argini in un momento in cui piove molto tra l'altro aspettato agli altri fiumi stanno uscendo tra le parti i torrenti traboccano trascurino vorrebbe stare qui molte ore a parlare delle cose che ha fatto ha pensato ha detto delle ragioni della sua esistenza e dare dei contributi in questo senso io non vorrei premio brain trust intervento cadere in questa posizione che non è certamente un errore ma hanno scelto umana comprensibile è un importante contributo ma soffermarmi soltanto su un tema che chiederei di definire questo tema in questa questa parola che sulla quindi avesse il titolo stesso del Dellas le organizzazioni ci ha convocati
Che Larry se e che è Rifondazione userei la parola Rifondazione senza aggettivi non certo per rifiuto o peggio per disprezzo dell'aggettivo che si associa in questo momento
Al partito che così si chiama ma credo che noi dobbiamo concentrare tutto il nostro discorso in questo momento senza cadere nella politica quotidiana
Intorno al tema della rifondazione
Di quello che fu il vero filo rosso ricongiunse queste persone di cui siamo occupando e gli altri che stanno scritti nei puntini che giustamente sono ammessi dopo i quattro nomi che abbiamo qui davanti
Rifondazione di quello che è essenziale che a me sembra essere stata l'autonomia anche in questo caso uso il termine autonomia isolatamente dal termine socialista perché credo che il termine autonomia socialista sia stato soltanto un espressione delimita ante una corrente interna del PSI a suo tempo che ha avuto la sua storia che vota su vicende ma che non non va con su Kung confusa
Col concetto essenziale di autonomia intorno al quale abbiamo lavorato per tutta la vita in modo particolare dare esistenza in poi autonomia nel senso di di quindi possibilità di costruire il socialismo in Occidente
Possibilità di
Costruire esperienza almeno esperienze socialiste
In Occidente che era poi il tema dell'osso marxismo di altre correnti del pensiero socialiste anteriore alla nostra stessa esistenza fisica credo che il discorso autonomia sia il discorso essenziali così come oggi il discorso di fondazione
Uso di nuovo però Rifondazione senza aggettivi non certo per respingete
Ciò che voi rappresentate i questo momento vicina perché credo che dobbiamo lavorare intorno a rifare al alte grande tema di rifare quel tentativo autonomiste in senso lato che fu allora
Tentato e nel corso di questo tentativo a noi incontrammo all'ora
Un enorme ostacolo che fu i rapporti con il partito comunista
Che pure la porti con il Partito comunista noi abbiamo lavorato delle persone che sono state nominate qui dentro abbiamo lavorato tutta la vita cercando di stabilire dei ponti dei colloqui con il Partito comunista così come esso era allora e abbiamo incontrato un'infinità di difficoltà
Gli ho incontrato allora un'infinità di ostacoli un'infinità di di di problemi che sono stati oggi in da parte denunciati anche dall'interno dello stesso degli dei successori per così dire di quello che fu allora il Partito comunista
Io non ho non vorrei entrare indoor di particolari biografici per il motivo degli argini che ho detto prima permette di una solo osservazione nel Genoa solo ricordo nel gennaio del mille novecentosessanta mi pare si celebrasse il nono congresso del Partito Comunista e uno dei più grandi sezioni del PSI di Milano sezioni porre ticinese quasi tutto operaie quasi tutta popolare Cossutta ci sarà voluto molte volte parlate da quelle parti
Facemmo una semantica convocammo nel dibattito interno intitolato Verso il nono congresso del Partito comunista
Io non nego che al cui Dinoi fu avesse irridenti affiliati per straziati e le carni dei compagni comunisti sta ancor di più di fare loro processo detto
Un po'intellettuali Stilo magari come come capite professorini presuntuosi o a gente che chi crede di avere la verità in tasca comunque non c'è alcun dubbio che noi avevamo aperto un dibattito che computo voleva contribuire alla fuoruscita non ledere Partito Comunista situazione in parte grappette isolamento che allora è quello il partito si trovava per tante ragioni dopo i fatti d'Ungheria eccetera
Bene in quella notte di gennaio del mille novecentosessanta non venne nessun compagno comunista a questo dibattito che restano clamorosamente isolato questo accadeva nel momento in cui il partito comunista cercava di rompere il suo isolamento magari parlando con personaggi o momenti culturali anche forze politiche dei quali erano certamente più disonesti di noi che volevamo discutere li chiamiamo così da sinistro da posizione autonomiste
Ripeto perché voi se questi questo piccolo ricordo personale di base figuratevi che cosa erano i quadri del partito comunista di allora alle ossa così forti da poter battersi evidentemente nei confronti di chiunque quindi anche l'esperienza di base così è che queste sono episodi che associati fra di loro in un infinito filo dimostro come le difficoltà del colloquio con il Partito comunista
In passato tra quelle che posizione che variamente furono chiamate di autonomia in senso lato
Esistevano e probabilmente potrebbero esista anche adesso quindi il discorso mi pare che si deve aprire intorno al significato di Rifondazione intorno ha significato di autonomia ripeto tagliando gli aggettivi non per respingere i ma per collocare bene il discorso
I fare una posizione di sinistra
Nel nostro Paese di ricostruire in questa particolare situazione probabilmente l'autonomia potrebbe diventare l'ideologia ideologia e quindi autonomia Rifondazione potrebbe diventare sempre senza aggettivi per rallentare ideologia e la futili ferimento di quella grande Massa proletaria attuale che proletariato intellettuale che proletaria dei nuovi tecnici che proletariato particolare di questa nostra struttura indugi Tore di cui parlava Piero Basso è scomparso ma esistono altri quadri altre forze
Che hanno bisogno di esiste la nostra nella nostra porta lavoro attuale che dobbiamo analizzare quei metodi dell'inchiesta che ci sono stati segnati coi metodi nazisti dobbiamo individuare e a cui probabilmente Rifondazione autonomia sono parole che corre corrispondono allora lo stato d'animo proprio per il loro spirito che in parte era quello appunto del vecchio azionismo il partito del dell'il tentativo di qualificarsi come forze intellettuali forze do che tenta di riprendere a Gemonio e la società in conto indultino acconto dichiari classe che non è più certamente quella di allora evidentemente ma che altri canali altri modi di esprimersi e che potrebbero ritrovare intorno a questi temi la loro essenza
Ecco a me sembra che queste discorsi di ragioni critica quindi dico di ricordi di di considerare per quanto riguarda punto Lombardi il metodo
Anche i chierici assegnato di uso della ragione critica insieme agli altri metodi che sono stati dei quadrati ripeto dell'inchiesta dell'analisi c'è permanente
Solo la risposta è solo quello che possiamo ricevere da questo passato che qui è stato rievocato su quale appunto io non mi non mi vorrei soffermare che allora ripeto non potemmo dare oltre o demmo in maniera scarsa al al corpo centrale dello schieramento politico che il Partito comunista e anche i sindacati
Questo discorso è aperto e su intorno a questo discorso curdo dobbiamo metterci a lavorare non solo serbatoi conclusiva a me sembra che gli uomini di cui stiamo parlando qui e quelli scritti dei puntini ripeto ancora una volta avesse abbiano commesso un errore comprensibile probabilmente a distanza di tempo e che andrebbe attentamente analizzato in sede scorre storiografica
Conad e con alcuni esempi concreti cioè la scarsa attenzione ora scarsa conoscenza vorrei dire di quella che si usa chiamare l'alta amministrazione per cui si parla tripartito agli assessori che subentrava al partito dei Mongitore dei lavoratori della terra eccetera ecco mi sembra
Che volanti basso lombardi
Pensieri certamente in maniera clamorosa
Non abbiano compreso nelle nemmeno nella loro azione di governo che pure si ebbero perché furono ministri furono esponenti come del del dell'organizzazione politica il primo piano e tutto ciò che c'era de dai da capire nel meccanismo amministrazioni qui per esempio incomprensione di Goethe nove di corruzione macroscopici che stanno venendo avanti anche loro tempi
E vedo certamente e per per loro cecità
La prevedono la posizione di di di di scarse contro scarsa conoscenza della macchina dello Stato dall'interno ecco per così dire c'è ben sufficiente sensibilità ma non certo per per ignoranza perché mica l'usare questo termine ma per una meccanismo di parziale
Indifferenza verso alcuni meccanismi che invece altri altri capiva la fin troppo bene non parlo soltanto degli esponenti democristiani che per provenienti direttamente da quell'esperienza da fascismo ma anche di altri che per esempio stesso Nenni che cercano di appunto di entrare dentro in questo discorso e usarlo e De Fornaro in nome dell'autonomia del politico punto centrale che è stato ricordato guida Gagliardi su quale dovremmo lavorare a lungo
Cerca di capire di impadronirsi dei meccanismi amministrativi con le conseguenze che abbiamo sotto gli occhi di qui la necessità in sede di Rifondazione di ricostruzione dell'autonomia di quello che noi stiamo al momento operaio ma comunque delle sinistre le decisa di atterrare fino in fondo appunto i metodi il modo di governare essere del Governo e in senso più ampio del termine ivi compresa per questione magistratura sulla quale larghissima fu la nostra differenza tranne che dei Lelio Basso ma certamente anche in su niente tutte le parti con sufficiente
Come uno dei punti centrali della nostra attenzione perché qui dobbiamo muoverci e qui dobbiamo operare ecco io mi sono limitato anche in considerazione dell'ora
Del delle tredici e quindici a cui attribuisce davanti a cenare alcuni titoli di una memoria che vorremmo dare come compagni appunto del circolo Bardi di Milano e altri collegati
Alla alla alla presidenza nella speranza che si sente il sia un punto di contribuisca a essere un punto di partenza
A questo dibattito che deve appunto nello spirito gli addentrarci nella giungla dell'amministrazione della gestione della cosa pubblica eccetera sia un punto di inizio di una analisi penetrante che noi chiediamo a questo convegno grazie
Grazie venne rinviata molto ma non è tutto era importante intervento la parola Domenico Jervolino
Poi chiuderà a Salvatore Bonadonna e concludiamo come questi due interventi la
Quindi raccomanderei gli anni se se alcune flash soltanto innanzitutto per dare una testimonianza che giustamente è stato si è parlato di socialismo di sinistra piuttosto che di sinistra socialista perché diciamo la il fenomeno del socialismo di sinistra presto nel suo complesso poi va oltre diciamo la storia del partito socialista e la storia anche dei partiti diciamo che si sono chiamati ufficialmente valido
Se coinvolge si confonde in qualche misura anche con le origini della nuova sinistra non solo per il ruolo di pensieri come un po'padre fondatore siamo della nuova sinistra ma anche per fatti più specifici esami io sono stato la mia prima esperienza politica è stata nel nel settantadue insieme con Pino Ferraris con altri compagni che vedo anche qui presente
Nel nel produco cioè nel quella parte diciamo di sinistra del PSIUP che insieme con gruppi cattolici di sinistra eguale a perseguire cercarono ecco di dar di continuare diciamo questo filone
Di di cultura e anche di di lotta insomma era un partito ricordo molto radicato nelle dal meccanici insomma oltre che in Toscana tant'è vero che ci chiamavano un partito tosco metalmeccanico insomma no e comunque debbo dire appunto quelle dei nove punto come mera erano allora qua molto giovane in quel gruppo di leggende eravamo estremamente fieri riavere
Un rapporto mezza nove dei compagni compagni come Vittorio Foa Pino Ferraris come altri ma ecco che rappresentavano un pezzo di storia diciamo della movimento operaio della sinistra italiana
E poi diciamo è inutile fare le la storia che s'interesserebbe poco di questi di questi gruppi Ciucci fonde in modo manifesto un certo periodo abbiamo coabitato qualche modo in un partito che sembrava pure Appedu per il comunismo
Tra gruppi che tra due culture che si rifacevano a sinistra alla sinistra socialista e alla sinistra comunista diciamo no poi questa cosa non non ha funzionato il nome perduto può è rimasto a solo ad una ad una parte diciamo e mentre invece altri con dettero vita l'esperienza di democrazia proletaria ecco però è importante dire diciamo che c'è stato un efficacia di questa cultura della sinistra socialista
A anche al di là diciamo delle vicende
Dei partiti socialisti e coinvolgendo diciamo una generazione più giovane che poi fino all'ultimo ha avuto al suo interno anche quadri
Che si richiamava una che venivano direttamente da quella da quell'esperienza antica cioè le esperienze del prodotto e democrazia proletaria sono state partiti fatte da persone che allora erano giovani diciamo ma al loro interno hanno avuto anche sempre fino alla fine anche vecchi militanti del figure ecco io non posso non ricordare oggi se non altro solo ricordare il nome di Vera Lombardi che sta straordinaria figura che che poi è arrivata fino a vivere l'esperienza di Rifondazione Comunista
Vivendo quasi una seconda giovinezza incominciata ottantatré anni nell'ottantasette quando questa vecchia figura di professoressa e antifascista militante napoletana cercò di candidarsi a diventare consigliera di democrazia corretta
A Napoli ora ma non non volevo fondamentalmente fare un discorso ci sarebbe anche molto diciamo anche di quel memoria storica come sforzo anche di recuperare queste esperienze di persone di compagni giovani e meno giovani di di lotte di di di di di di di di
Di esperienze sociali segue molto da dire non non da fare non certo in un breve intervento ma piuttosto svolgere qualche considerazione ecco anche questo aspetto diciamo questo aspetto di
Come di storia successiva della sinistra socialista ci dice che la sinistra socialista del socialismo di sinistra
E qualcosa cambi che va visto in una dialettica complessiva innanzitutto per il fatto che questo filone diciamo per il suo elemento unitario rappresenta in fondo coloro che non si sono rassegnati alla scissione tra comunisti e socialisti avvenuta settanta Ottana all'inizio del secolo insomma
Ecco allora
E che poi in particolare in Italia hanno avuto sempre una enorme attenzione alla a una terza componente diciamo a terza componente siamo popolare classica cioè al mondo cattolico insomma c'è anche questo aspetto che accomuna parecchie di queste di questi personaggi insomma e che si ritrovarono non a caso diciamo anche a incrociarsi con esperienze di sinistra Christian de sinistra post conciliare a fine anni sessanta inizio anni anni Settanta insomma
Ecco ora cioè questa questa capacità Gucciardi quindi di non vedere come un fatto isolato insomma no
Ad un convegno come questo che estremamente importante e può corre il rischio di sembrare semplicemente come dire una un'apertura nei confronti di chi ha vissuto una certa esperienza dentro le file del socialismo organizzata io credo che sarebbe riduttivo se vedessimo solo questo insomma
Me sembra invece che si tratta di recuperare fino in fondo diciamo il significato però questo Senato dico dialettico e contestuale
Cioè di rimesso in questione di schema è troppo semplice di non accettare appunto la frattura questo concetto dell'unità proletaria che era
Un un tentativo di ricucire quello che invece ci ama la storia lo aveva rotto e continuava a rompere finché poi ha rotto definitivamente con con diciamo con una catastrofe che è stata la catastrofe del regime
Diciamo del comunismo ufficiale di tipo sovietico insomma
E allora se il nostro secolo è legato a questa sta gran parte a questa storia un suo modo di
Di di di di This is di rottura diciamo dell'Unità operaia all'inizio del secolo di rivoluzioni che hanno anche prodotto
Regimi rotto diciamo co.co.co. capita ma che poi e finito come è finito ecco oggi che si tratta di ricostruire di rifondare di andare oltre diciamo questa impasse
Diciamo del primo comunismo di quello del mio amico André Toselli diamo il comunismo arcaico cioè la prima fase la prima esperienza diamo il comunismo che sono finite con un pastore Canzano ma che però lasciano aperto diciamo
Vai esigono diciamo che di Antonio uno questo superamento diceva questa Rifondazione che un andare oltre
Ecco io credo che torna di attualità una riflessione storica su tutte queste esperienze non per riprodurre foto servire è che la vecchia querelle e dei socialisti e dei comunisti e dei cose del genere non avrebbero nessun interesse soprattutto prospera per personaggi per esperienza che sono caratterizzate per il loro profondo spirito unitario ma per interrogarsi se alcuni concetti come quelle di unità di classe unità proletaria autonomia di classe
Di alternativa anche come formula politica che non è che non coincide con l'hard ecco la rivoluzione con la transizione ma che è un obiettivo intermedio che dispetto diciamo ad una assist ad una struttura di regime che il sistema politico italiano assunto precocemente credo che il primo che abbia parlato di regime democristiano sia stato addirittura nel quarantasette quarantotto proprio Lelio Basso guida parlare a proporre un'alternativa a quel a quel regime
Quindi molto diciamo tutto per tempo e anche la strategia delle riforme il concetto di riformismo rivoluzionario che peraltro non è una cosa che appartiene solo a una cultura italiana ma ricordo che fu oggetto di elaborazione già negli anni Sessanta De André Goss
E dicendo una riflessione che accomunava almeno anche la sinistra francese
Il presidente del del danno i sessanta e suo sulla avendo come punto di riferimento proprio quelle grande esperienza che erano poi esperienze non solo del socialismo di sinistra ma anche del sindacalismo anche comunista
E cattolico degli anni sessanta e che apriva diciamo delle delle prospettive io credo che su tutti questi concetti ci sia un cammino da fare per cui diciamo oltre diciamo ciò concludo oltre ad un doveroso lavoro di riappropriazione storica ci sia un necessario anche io necessario percorso diciamo di ricerca teorica da inaugurare quindi non da conclude ma da inaugurare con affrontando oggi questa tematica
Grazie mille voglio parlare Salvatore Bonadonna
E poi chiudiamo
Per la mattinata
Che raccomando vivamente il sedere uno spazio ristretto però
Avendo pochi minuti di porre non essendo
Uno studioso vorrei partire da una brevissima considerazione
Fermo restando che mi pare di assoluta importanza
La iniziativa di cui stiamo che stiamo vivendo
Ho l'impressione io
Conosciuto
Basso conosciuto lombardi
Ho l'impressione che e poi colletta abbiamo abbiamo letto ma insomma se questi uomini del sinistra socialista
Fossero qui con noi ho l'impressione ci manderebbero un po'al diavolo erano un po'insofferenti delle celebrazioni
Si avrebbero subito posto qui è ora ma tu che cosa pensi di fare in questa situazione
è la cosa importante è la cosa di di l'insegnamento che a me pare più grande
Che viene dalla lezione di basso ma anche dalla lezione di Lombardi e questo richiamo a una a un grande è una grande ispirazione ideale
A una rigorosa lettura della realtà è una coraggiosa capacità di avanzare proposte ora io credo che s'questa riflessione aperta con uno
Ragionamento che ci ha presentato Nerio Nesi e Rina Gagliardi abbiano oggi una proprio propongano una necessita di risposte siamo in presenza di una ipotesi
Viva attiva nel nostro Paese di un filone
Ma assista critico
Assumendo che quello interpretato vissuto elaborato nel PC ammesso che fosse poi tutto compatto e omogeneo fosse quello ortodosso
Comunque di una filone del marxismo critico che si collega appunto alla a un a una cultura europea molto molto ricca
A un filone che credo possano assumere per certi versi la definizione che Lombardi diede di sé un filone a comuniste
Che però si era capace di confrontarsi
Rigorosamente e anche crudamente con o con il pc
Ecco io penso che se quando penso a che cosa ha rappresentato per noi ma almeno per quelle alla mia generazione
Quella lezione quella lezione di rigore quel richiamo a una permanente lettura dal rapporto tra economia e politica quel richiamo permanente alla conoscenza della realtà e perciò all'inchiesta e perciò alla come dire alla severità dello studio delle cose delle cose reale dal rapporto con le condizioni concrete che per
Altri per fa era Marco era la realtà tessile di Novara ma per me a quell'epoca era quella dei dei contadini o dei braccianti dall'azienda che recapita visti che in Sicilia
Ecco e quando penso anche proprio alla
Che appassita di elaborazione che ve ne veniva fuori allora la
Sir riproporsi Cindy di duravano questione importanti come quella questione sociale alla questione del lavoro la questione sindacale alla questione del partito e anche alla questione del del Governo interni che nulla avevano del politicismo dalla
Della politiche da bordo dalla politica Polizzi si N che e io sentivo inviteremo anche all'interno del del partito socialista del Partito socialista delle se un ulteriore elemento su cui però vorrei che
La occasione di oggi servisse non tanto per come dire sul riscoprire celebrare ma no per capire in termini attuali che cosa deriva dalla lettura alla lettura di questa di queste grandi esperienze
Gianna la se giustamente ci ha fatto cogliere come fosse un po'da una vulgata davvero deteriore quella che allora ci veniva propinata per esempio noi RAI a me ragazzino nel PSI quella del di Morandi lo scoperto dopo che che che era una vulgata una vulgata volgare aggiunge Da Rin di Morandi come l'uomo dall'apparato come l'uomo dall'apparato scoprimmo dopo scoprì io non gli altri io scoprì dopo che quando Morandi manda Raniero pranzi ieri a fare il segretario del PSDI in Sicilia ragione Abbaneo l'ottica di un rapporto tra a classe operaia del Nord un movimento contadino apre sentirla nel sud e mandava uno capace di organizzare l'inchiesta di che organizzare in maniera critica la conoscenza in una situazione in cui evidentemente è vero c'è un rapporto non pacifico tra interpretazione del Mezzogiorno alla lettura del Mezzogiorno che ne davano che la la la la la la sinistra critica socialista e alcuni filoni del cattolicesimo democratico diverse da quelle che ne dava per esempio il partito il Partito Comunista e la maggioranza anche alla CGIL il sindacato vorrei dire è il sindacato
Ecco penso che per esempio sia da riscoprire qui e ora aprendo una battaglia politica una polemica molto forte dal punto di vista culturale prima ancora che porti e politico beh il come dire il rapporto tra economia e politica la contestazione qui e ora di questa separazione che non rende
L'autonomia del politico sempre di più come autonomia dei politici come autonomia del ceto politico come separazione della politica dalla società e dalle dicendo dalla società
Siamo in presenza qui stiamo ragionando di quattro dirigenti del movimento operaio che avevano esattamente a me in ogni a mio avviso o la concezione una costante nel per nelle loro diversità la costante di una consapevolezza del ruolo dei soggetti sociali in carne e ossa degli uomini in carne e ossa
Della politica come è fatta di movimenti come è fatta di azione di massa della della politica come è fatta di partecipazione non è a caso che insomma
La mite best team dunque in Italia non c'è stata ma le questioni di cui parlava Gianni Alasia stamattina dei consiglieri di gestione beh sono qualcosa di molto diverso e di molto più radicato con in quelle come dire nell'esperienza del movimento operaio di quanto può essere stata la Meet beh stimolino importata messa nella nel nella legislazione del lavoro tedesca dopo dopo la Liberazione per evitare la ricostruzione dei monopoli no dai consiglieri gestione Raniero pensieri poi riprende tutto un ragionamento che porta alle tesi sul controllo operaio
E quindi a una forma di partecipazione che non è la concertazione che non è la collocazione del movimento operaio dentro una cultura apologetica del capitalismo e dalla Società ma che invece è esattamente il contrario come ti misuri concretamente giorno per giorno con la tua condizione di sfruttato
Nella fabbrica ma anche nel mercato del lavoro ma anche nel quartiere ma anche nella società ma anche nella scuola eccome a partire da questo pugni su Ratti con questa condizione con questa condizione reale costruisci una partecipazione un'organizzazione un intervento su quell'organizzazione concreta che ti fa uscire dalla
Come dire l'aveva
A su dalla con collocazione individuale e che tipo fatta costruire un ruolo un ruolo di massa che in quanto tale e già immediatamente politico e che in quanto in quanto caratterizzato e ammanta è coperto illuminato di questa luce politica
Rappresenta momento di un processo di un processo di trasformazione di un processo di trasformazione che non all'ora X
Che non è il punto di partenza determinato e la strada terminata ma che invece e in grado di alimentare permanentemente
Un conflitto
Ed è il conflitto è esattamente il punto diciamo così
Iniziale delle analisi da cui parte questa sinistra socialista e lo assume come elemento ineliminabile
Ineliminabile cancellare il conflitto significa cancellare la cultura critica passare esattamente dalla cultura critica all'Apologia mi pare che siamo di fronte a questa realtà oggi qui e ora e
Insomma Rifondazione fa bene a partire da qui a partire da qui nel momento stesso in cui affronta in quel congresso in bellissimo su cui siamo siamo impegnati grazie
Allora interrompiamo avete tutto il foglietto con la parte globali riprendiamo alle ore quattordici e quindici perché se no non ce la facciamo l'andare in fretta e
No
O
A votare mite
Le sessantaquattro sessantotto avevamo vissuto particolari esperienze a Pisa e dei compagni di allora ricordo in tal senso Maria e Sebastiano Timpa Naro e Gianmario Cazzaniga
In tutte queste esperienze ci furono assolutamente minoritari non pochi compagni di base
Nella fase di tempo che ho ricordato ci furono anche a livello dei poteri statali pensieri oste che in senso anticapitalista e democratico
Da noi erroneamente non comprese anche ha versato comune spesso e portate avanti da omini quali Franco Fortini e da un lato colare rivendicazione di un ruolo diverso degli intellettuali di quel tempo
Contro un burocrate cinismo di vertice di quali via via sempre più imperante
E quale Lelio Basso e Riccardo Lombardi con i compagni a loro vicini
La limitata questa giornata di studio ci sono Francesco indovina Luigi Pestalozza Giorgio Ruffolo Pino taglia Zucchi ma non si possono non ricordare Antonio Giolitti e Valdo Magnani provenienti dal pc è uscito da essi in tempi per motivi diversi
I bassi Lombardi e dunque tese ad ampliare e approfondire campi della democrazia nello sviluppo storico e sociale della Costituzione
Con contenuti più radicali e in parti proprio alla costituzione stessa di giustizia libertà e uguaglianza
Che è fatto storicamente significativo furono rigettati anche quando il PSI fu al potere ma solo nominalmente in stanze senza poco non decisivi bottoni
Mi riferisco in particolare alla cosiddetta programmazione democratica che ne considerammo strumento per l'estensione del potere dell'ordine capitalistici dalla fabbrica la società mentre invece avrebbe due avrebbero dovuto sviluppare tramite il potere statuale elementi di rottura del potere capitalista
L'estensione di questo potere dalla fabbrica dai luoghi di lavoro sfruttamento e all'inazione umana Pupo era giunto smisuratamente grazie al dominio dell'uso politico culturale dei mass media televisione in testa
E anche attraverso l'uso diretto Compart almeno dei servizi segreti italiani e no o indiretto del terrorismo che con diversi che condiziona oltre misura partiti e sindacati della sinistra
Confuso fu anche a lungo fra i socialisti di sinistra il giudizio politico sull'economia capitalista è stato
Erroneamente identificati anche se era e resta vero ma oggi meno con la mondializzazione dell'economia che in definitiva lo stata agisce secondo gli interessi generali e particolari dell'economia di mercato
E capitalista nella soluzione del commercio nei consumi e nella cultura del consenso
In questo senso fu negativo lo scarso o nullo interesse da parte nostra nei confronti dello Stato e quindi delle lotte a livelli istituzionali
Poi c'era per la degenerazione della rivoluzione bolscevica dello stesso leninismo però disinvoltamente considerato la critica lo Stato sovietico che di realmente sovietico e praticamente proprietario non aveva nulla
E a sera al contrario caratterizzato da una dittatura burocratica essenzialmente nazionalista prima nell'URSS e poi negli altri paesi erroneamente definiti comunisti Jugoslavia nonostante i consigli di gestione e Cina nonostante parte almeno della rivoluzione culturale inclusi
Anche lo stato sociale sociale russo oggi assai rimpianto era interamente statalistico asse poco poi nulla sociale
Nel nostro piccolo italiano e di sicuro nella mia esperienza le fonti teoriche principali derivarono soprattutto via Bosio Basso Luigi Dal Pane da Rosa a Lussemburgo
Ed è a pensieri da Rodolfo Morandi e di la democrazia del socialismo del Novecento tre mille mal centoventitré mille novecentotrentasei con particolare riguardo allo scritto del trentasette ricostruzione socialista il socialismo integrale di Otto Bauer container contenente una critica netta allo statalismo
Sia della seconda e sia della Terza Internazionale e un accenno peraltro non sviluppato di una via d'uscita mediante un socialismo schiettamente libertario
E al Morandi di democrazia dirette ricostruzione capitalistica mille novecentoquarantacinque mille novecentoquarantotto si sa che tentativi di democrazia diretta da cui lo stesso Pietro Nenni non si è estraniata allora messi in atto non senza ambiguità come del resto è avvenuto a suo tempo con i consigli gramsciani
Uno ben presto rintuzzato e Maceratini sulla base dei rapporti di forza esistenti nello Stato e nel popolo non certo favorevole al cosiddetto Vento del Nord
E alla forza politica dei comitati di liberazione nazionale antifascisti al di qua delle SS zone di influenza mondiali dettare agli altri
Con voce dunque unendo la teoria e alla ricerca e a al e alla ricerca sul campo delle culture popolari si fece l'esperienza soltanto marginali di democrazia diretta più nel partito che nel sociale
Compensi e resi cerco di tentare la carta più ambiziosi e radicale ma non contrastante con l'impegno di Bosio ci fu un anzi più momenti da di unità che d'attrito del controllo operaio con un'attenzione particolare alla ricerca alla con ricerca
Per un'alternativa anticapitalista che partisse da rapporti di produzione
Il movimento del sessantotto ebbero motivazioni sviluppi assai più bassi delle nostre precedenti esperienze tutta fatto minoritarie nelle quali ci collocava amo quali eredi diretti della Resistenza antifasciste antistatalista
E fautori non meno di Basso dell'attuazione della Costituzione
Al di là anche della mediazione di classe realizzata in quel con quel documento storico
Il Sessantotto fu un insieme di movimenti sociali universale generazionale
Con dentro anche specifiche situazioni di rottura di imponenti forse migratorie antiche e recenti
E si può se la al di là delle sconfitto tali ritenute della resistenza degli anti pessime dei valori democrazia giustizia libertà uguaglianza dovunque rintuzzato e conculcati
I legami del Sessantotto con quel po'di socialismo di sinistra libertario più teorico che pratico manifestatosi in precedenza furono assai scarsi e comunque ristretto hanno molti giovani intellettuali sapienti
E vero peraltro che il Sessantotto prescindendo da quasi tutte le cosiddette avanguardie fu antistatalista ogni livello istituzionale
Tali Stati nazionali ai partiti Stato agli enti locali è stato alle organizzazioni di massa stato allo stato sociale tutto state nulla sociale
Io sono d'accordo con chi considera sessantotto dopo quella del mille ottocentoquarantotto rivoluzione autentica che seppure sconfitta forse non ha esaurito tutti i suoi effetti e significati
In Italia esso si manifestò agli inizi in modo straordinario e dirompente con forme nuove di democrazia diretta e partecipata nelle scuole nelle fabbriche nei territori
Desidero ricordare ricche prima del Sessantotto era iniziata con basali ai suoi collaboratori
L'esperienza di liberazione dei manicomi che andava al di là di una rivoluzione dei rapporti con i cosiddetti matti coinvolgeva culturalmente praticamente ogni rapporto umano dentro mutamento del rapporto fra sapere e potere passato e presente
Con il senno di poi si affermarono allora tante diverse forme di democrazia e almeno alle origine fu superato l'errore Carignano mi riferisco soprattutto al che fare
Il mini mista autentico Spigno ammazza sovente di una coscienza politica portata dall'esterno e dall'alto da un'è lite sapiente illuminante quindi dominante all'interno di masse diversi mature impreparati e perciò erranti
Anche sebbene presto che si ricadesse pressoché dappertutto in quella prassi e che oggi si sia più che mai dentro già che il consenso purché sia prevale Sgroi misurata smisurata mente sulle partecipazioni addio uguaglianza di
Io oggi vedo questo ma siccome una certa età e vivo fuori mano mi piacerebbe essere smentito da compagni più giovani come Marco Revelli al quale mi sembra di essere vicino per le sue analisi riflessioni proposte e delusioni
Io ritengo che un'autonomia effettiva degli enti locali dalle circoscrizionale circoscrizione comunità comune alle regioni
E che magari considera se a livello istituzionale per cooptazione o altri movimenti comportandosi da piccoli Stati quale che sia la società federativa potrebbe giovare a un socialismo di sinistra
Libertario che sapesse dar vita a nuove pratiche di democrazia dirette partecipati di lungo di breve durata non istituzionalizzate attente a non istituzionalizza anzi
Con una cultura della storia più che mai anticapitalista perché il capitalismo spazzando via spesso distruttiva mentre tutti gli ostacoli
Ha reso tutto mercantile dalla culla alla tomba egli o ministri si null'altro poc'altro che prodotti secondo gerarchie di valori che vanno dalla Mère d'alloro giallorossi Ichino una cultura diversa relativa alla storia del passato dal più recente al pianti ricco non avrebbe però senso se non sfocia asso non sapesse riconoscere le anticipazioni di culture nuove fra le quali ormai scarso lettore mette ai primi posti il pensiero meridiano di Franco Cassano con tutte le sue implicazioni riformatrice o rivoluzionarie
Un pensiero dietrofront rispetto all'esistente così come esso è praticato ma per poi andare avanti su una strada da rivoluzione culturale prima ancora come è necessario che politica una strada che mi pare diversa e nuova
Queste sono gli le mie ricordi schematici danno Marasco autorità così buttati un po'così alla rinfusa ma questo avevo da dire ora però da leggere o uno Corcos questi chiamato ordine del giorno
Permetterà alla vostra approvazione e quindi includono se possibile negli atti tra tutte le attività politico-culturali che dagli anni Cinquanta furono fondate svolte nell'ambito del socialismo di sinistra ineguagliabile quali in tutto o in parte fu non impegnata alcuni compagni più presenti
Sono da ricordare in successione le il Siena avanti l'edizione del Gallo Bella ciao e infine il Nuovo Canzoniere Italiano e l'Istituto De Martino questi ultimi due ancora operante a Sesto Fiorentino grazie all'intelligenza e la sensibilità di quel comune della Regione Toscana ed i compagni volontari
Nell'ambito di quelle iniziative che tanti frutti hanno dato sono da ricordare anche i vicini istituto Rodolfo Morandi e per la loro prima fase i Quaderni rossi
Le attività del Nuovo Canzoniere Italiano e dell'Istituto De Martino ma Dimartino continua anche dopo la morte di Franco Coggiola compagni indimenticabile che qui ricordiamo
Continua anche se le difficoltà permangono grandi e gravi anche per il clima culturale generale ostile o indifferente
Chiediamo perciò che da questo convegno si dichiari un impegno di solidarietà sostegno e se possibile partecipazione
Al lavoro politico culturale che è stato e resta socialista minoranze nere italiano e dell'Istituto Ernesto De Martino firmata da Cesare Bermani Alessandro Portelli da me qua cerca anche le firme di vederle di arte ma non li ho visti quale fine son buoni tutti
Grazie a un montoni Sandro nella propria disabilità Mondello
Luciano
Diciamo che finora ci sono stati diversi interventi a parte diciamo i testimoni che hanno avuto un occhio critico rispetto a questa iniziativa un occhio critico appunto non da testimoni e hanno applaudito in vario modo
Per vari motivi ovviamente per motivi politici storiografici e anche culturali diciamo i più vari
Devo dire che anch'io vorrei farlo cioè sono molto contenta che è stata presa quest'iniziativa
Il nome per oggi un'ottica diciamo di un punto di vista del tutto particolare e e che cercherò di seguire nel mio intervento cioè quello della storia la chiamo così
Dell'organizzazione della cultura in Italia che trova a mio avviso in quest'area posto che la si possa definire come un'aria unitaria El Niño qualche dubbio perché mi sembra composta da varie a che trova appunto la storia dell'organizzazione della cultura in Italia un momento tanto forte quanto interessante quanto poco rivisitato negli ultimi decenni è in particolare vorrei parlare di un argomento che a mio avviso è centrale nella storia del Novecento
Quella della storia dell'organizzazione della cultura attraverso il suo luogo tipico attraverso la sua istituzione tipico sia la rivista l'organizzazione della cultura novecentesca passa attraverso le riviste quest'aria o queste aree se vogliamo chiamarle così che forse più preciso
Certamente sono arie di grande vitalità di grande come dire animazione e sfociano cercherò di citarne alcune dopo in tutta una serie di iniziative appunto di riviste culturali
Ora che la rivista letteraria anzi la ricchezza culturale scusate sia un'istituzione tipica della organizzazione la cultura Michel novecentesca e abbastanza evidente quello che mi interessa è che il tratto distintivo diciamo così dei periodici politico culturali in questo secolo
Sono abbastanza diversi da quelli del secolo precedente ossia i periodici diventa no nel Novecento il luogo proprio in cui i diversi gruppi intellettuali
Esprimono e costruiscono un'identità collettiva sono i periodici culturali il terreno privilegiato dello scontro culturale politico ora certamente si può dire che anche nei decenni precedenti alcune testate avevano avuto delle caratteristiche simili ma ciò che distingue l'esperienza delle testate novecentesca
è innanzitutto il ruolo che all'interno no dei tantissimi periodici che nascono in questo secolo
Assumono appunto le riviste culturali che si impongono con forza quale mezzo privilegiato della battaglia artistica ma anche politica vedi intellettuali
Quale specchio insomma
Di una dichiarata volontà di intervento e di pressione nella vita pubblica
Spesso in polemica con i canali tradizionali o con le forme organizzative e politiche consuete ora questa è l'ossatura del secco dal punto di vista delle istituzioni e gli intellettuali
Ora nel Novecento diciamo nel rapporto di questa tria de intellettuali cultura politica e visibile come è noto una cesura molto forte che è rappresentata naturalmente
Più che dalla guerra diciamo dall'esperienza di una rivista che si chiama primato che appunto si svolge durante la guerra la rivista di Bottai
E questa particolare rivista sassi che il secolo sia leggibile vado ovviamente molto per approssimazione e per grandi linee perché voglio arrivare al punto
Come nettamente diviso in due parti nella prima parte del secco no le riviste di cultura aspirano ad essere il sostituto dell'organizzazione politica nella seconda fase nel dopoguerra le riviste di cultura e anche queste di cui parleremo oggi ovviamente si misurano con l'organizzazione politica la rivista di cultura nella prima parte del secolo dalla voce in poi per capirsi
Tende alla formazione alla Fondazione di un partito degli intellettuali che all'altro dall'organizzazione politica vera e propria
E la rivista di cultura diciamo in quanto luogo del confronto anche politico degli intellettuali mira esattamente ad essere uno strumento di organizzazione un luogo di elaborazione non solo artistico culturale ma anche politico di un gruppo che appunto dall'esterno mira a condizionare i comportamenti le scelte dei partiti politici in definitiva la vita dello Stato
E lo dico perché facciamo una riflessione poi in ultimo inclusa l'intervento ci arriverò alle riviste dell'oggi non ci stiamo trovando in una situazione molto diversa
Oggi
Nel dopoguerra invece arriviamo all'argomento di oggi c'è un voltar pagina
Lo spartiacque appunto e primato di Bottai e facilmente dimostrabile
è una rivista che chiama a raccolta gli intellettuali di tutte le aree comprese le antifasciste come è noto in nome del coraggio della Concordia un famoso articolo del primato spirituale degli italiani
E Agli intellettuali viene come dire che esso di partecipare in nome di quello che da allora in poi è il titolo di un articolo famoso si chiamerà l'interventismo della cultura
In pratica viene riconosciuto un ruolo autonomo agli intellettuali e viene legittimata l'idea di una loro futura come dire presenza politica oltre che culturale in quanto ceto in quanto Kategoria questa è la parola che usa Bottari
Ed è quindi necessario da questo momento in poi viene teorizzato un'unità fra arte e politica guardate che sono tutti temi che nel dopoguerra sfoceranno in una soluzione altra
E da questo momento in poi siamo al quaranta tre
Si affermerà la necessità di un'unità fra arte e politica da realizzarsi in nome della cultura nel dopoguerra cioè nel momento in cui cominciano a nascere alcune di queste riviste appare chiaro che non è più possibile risolvere l'impegno degli intellettuali nel senso appunto dell'interventismo della cultura
Ma che gli intellettuali devono affrontare radicalmente la questione del rapporto fra politica e cultura e la seconda parte del secolo e questo processo è andata avanti per lo meno fino alla fine degli anni Settanta
La seconda parte del secolo sostanzialmente è caratterizzata proprio dalla continua ridefinizione di tale rapporto si tratti della grande illusione la generosa illusione del secondo dopoguerra in cui appunto le riviste i fogli che nascono Mammano dal sud al nord dell'Italia seguendo diciamo l'avanzata degli alleati
In cui le riviste che nascono divento nonluogo diverso un luogo altro un di più rispetto alla loro definizione cioè non sono s'con un luogo del dibattito culturale e politico ma diventa hanno il segno visibile della grande speranza di costruzione di una società nuova così
Uso il termine a lecco
Epoca oppure si tratti dell'esplodere della questione che ritroveremo infatti anche in questi fogli di quest'aria
Del rapporto fra intellettuali e partiti politici dei quali il caso sempre citato e il caso Politecnico e quello più clamoroso quello appunto più citato
Ma quando ci batteremo negli anni Cinquanta nella nelle nel personaggio di pensieri anche questo sarà al centro della sua riflessione
E allora
Tutto questo discorso di cui avevo bisogno scusate se un po'lungo se sono stata un po'lungo si inserisce in modo forte
In un ragionamento su queste aree del socialismo di sinistra in particolare appunto rispetta quello straordinario organizzatore di cultura che appunto Panzini
Ora quest'aria la sua area e un'aria che a mio avviso va studiate bar ristudiare tra con l'occhio dell'oggi proprio in quest'ottica l'ottica che guarda al fatto che privilegiava la forma rivista quale forma di azione e di intervento politico ora non abbiamo il tempo evidentemente di analizzare le varie esperienze però alcuni grossi filoni li vorrei così dare di gran velocità
Innanzitutto dal punto di vista della rivista quale luogo dell'organizzazione degli intellettuali tutto lo scontro interno al partito socialista mi sembra che avvenga anche attraverso le riviste delle quali addirittura alcune componenti alcune correnti prendono il nome
Quando si parla di Quarto Stato di basso si sta come dire alludendo a punta una corrente che prende nome una rivista iniziativa socialista
Ma in generale gran parte del dibattito ha certamente interno al partito socialista nelle sue riviste uno dei luoghi privilegiati
Compiti nuovi l'organo della corrente fusioni stabilizzarli cacciatore Quarto Stato già l'ho detto
Politica di classe socialismo la stessa critica sociale dei riformisti insomma sono tanti luoghi del di pace
Ma soprattutto mi sembra che sia un luogo da riprende rianalizzare e quello che si dispiega lungo un filone di riviste nate durante i famosi dieci inverni per usare l'espressione di Fortini gli anni che iniziano con il quarantotto gli anni della guerra fredda gli anni bui gli anni in cui qualcuno ebbe a dirmi che per noi il gioco era chiuso e questo ovviamente Fortini
Gli anni lei quali escono tutta una serie di riviste minoritarie che oggi andrebbero in studiato e si comincia con il foglio di discussioni poi discussioni
Cioè Guiducci Amodio siamo nel quarantanove cinquantatré e poi i ragionamenti opinione autunno cinquantacinque mille novecentocinquantasei e dunque i grandi nomi Fortini
Galvano Della Volpe Pizzorno Scalia Panzeri il filone del marxismo critico cioè io vorrei veramente che su questo pezzo di storia
Delle sinistre in Italia e delle loro intersezioni in questa fase si tornasse carri riflette e vorrei anche ricordare stamattina mi pare che l'abbia fatto l'ISEF forse non so
I due anni fondamentali di fondamentale da questo punto di vista di condirezione di pensieri di Mondoperaio cinquantasette cinquantotto in cui riprende dichiaratamente quota una cultura che si muove con molta libertà appunto all'interno dell'area socialista
E il perno diciamo di questa ripresa in campo politico è costituito da pensieri dal gruppo che il con lui dirige Mondoperaio Della Mea e Liberti
Insomma il nodo è quello di un rapporto centrale del Novecento il rapporto innovazione e tradizione
Con il quale questo gruppo con le sue intersezioni fa i conti prima o un compagno che dirigente del partito socialista domandava una delle ragioni di Rifondazione be'il nodo innovazione tradizione credo che sia il nodo con il quale qualunque organizzazione politica non posso non fare i conti allora riguardiamo questo pezzo il pezzo
Di tanti compagni e Partito Socialista di questi intellettuali dal punto di vista è il nodo innovazione tradizione e il marxismo critico
E dunque all'interno vado velocissimamente perché credo Grass arrivata più o meno alla fine del mio tempo
La consapevolezza che c'è in pensieri e nel suo gruppo
Della necessità di una cultura all'altezza delle trasformazioni in corso
Di una cultura libera da alcuni dogmatismi dogmatismi tipici dei dieci inverni che si traduce in quel famoso supplemento scientifico letterario di mondo operario quello del cinquantotto
Che è un anello a mio avviso della linea appunto ragionamenti opinione è poi passato presente l'altra grande rivista che forse qui dobbiamo
Citare
Una una linea che alle sue origini nell'elaborazione di Panzeri fin dagli anni cinquantacinque cinquantasei sfociate in quello scritto lì c'è una biblioteca di bibliografia non so se c'è anche questo
Proposte per un'organizzazione della cultura in Italia elaborate appunto di da pensieri sotto l'influenza decisiva da di Fortini
Che sostanzialmente poi poggiano sul concetto diciamo della non partitari età così lo chiamava della cultura sulla possibilità di prefigurare in un'organizzazione autonoma degli intellettuali momenti di società socialista è una citazione e i giovani che stavano intorno a lui ma anche altri giovani come ricorderà Fortini saranno profondamente influenzati da tutto ciò è la generazione di Quaderni rossi ma anche per tutto una via di mediazioni dei Quaderni piacentini
Insomma forse vale la pena anche ricordare che in quel supplemento c'erano molti studiosi intellettuali che ritroveremo variamente dispiegati da Muscetta Casti Castagnoli che lo dirigeva al segretario di redazione che era un allora giovane Asor Rosa ai tanti collaboratori da Cases a Baldelli
Alla sia le tu avevi scritto con la famosa inchiesta trenta mesi alla Savignano cronaca di una fabbrica si giusto si parlava delle delle cronache e allora in sintesi
A mio avviso oggi ovviamente un momento importante ma secondo me per lo meno alcuni filoni di ragionamento andrebbero tirati fuori dal mio punto di vista bisognerebbe in primo luogo ripensare analizzare diciamo l'esperienza che sta alle origini del marxismo critico cioè appunto discussione ragionamenti opinioni e dunque Panzeri e dunque Fortini Amodio Guiducci scali marxismo critico
Un secondo filone e diciamo è quello che dovrebbe andare a mio avviso è individuare i nessi con alcune esperienze successive
Non solo ovviamente quelle derivanti dal dal famoso per Eisner Quaderni rossi
Ma tutto il filone delle riviste della radicalità politica degli anni Sessanta cioè da classe a classe è stato Giovanni critica nuovo impegno che fare sono nomi che parlano di un pezzo di storia che non sta altrove
Sa anche qui insomma
Terzo individuare i legami diciamo con la nuova sinistra sinistra e con quel filone sotterraneo che percorre la cultura politica degli anni Settanta perché anche questo pezzo a un forte legame con Panzeri e con il suo lavoro
E infine velocissimamente forse un ragionamento su sull'oggi domandandosi perché si sono esaurite tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta anche quelle esperienze storiche di riviste non penso sulla Mondoperaio la pensa alla stessa
Rinascita e questo vuol dire ovviamente riflettere su come si definiscono si pensa gli intellettuali
Sono nate ovviamente riviste nove tutti lo amano potreste dire nata come dire prima Micromega attualmente le più recenti gli Messere sette che insomma però si tratta di riviste che si pongono un pochino fuori questo percorso che finché ho cercato di descrivere cioè non sembrano avere l'ambizione di dialogare con le organizzazioni politiche ma sembrano recuperare l'idea primo novecentesca del partito degli intellettuali che si costituisce come gruppo diciamo altro in una rivista al di fuori dai partiti politici e allora veramente finendo anche del Senato presidente mi squilla
Ecco forse da questo viene fuori anche un'idea per gli intellettuali che tipo di ruolo gli intellettuali devono avere oggi io credo per riprendere un'espressione che viene dai Quaderni rossi
Credo che debbano stare intellettuali e partiti in un rapporto reciprocamente autonomo ma anche reciprocamente strumentale in senso positivo e alla fine contrattualistico grazie
La parola saldi Ferrara che rientrando
Qualunque altra sede
E collocata se ne sarebbe temerario forse anche inutile soprattutto inutile
Avanzare una proposta Podestà quale chiunque ne qual è quella che io sto per fare
Oggi che tutte le strade
Ormai portano a Damasco
E non ce n'è uno che non si è intasata tanto imperioso e ubbidito il comando a celebrare la conversione al capitalismo
Ormai redento questo capitalismo da ogni critica anche da quelle mossi da fini costruttivi
Quei fini che ebbero illudete per esempio il suo più credibile più incisivo e più fortunato portatore
Ma chi il credo io per decenza
Forse per testardaggine o Paul comunque altra pulsione
Resiste alla devianza
Del rifiuto della rivelazione
Del non cristiana ma anche trascendente ormai del tutto e critica
Spero che non voglia condannare pregiudizialmente che come me
Propone degli fretta né sulla lettura dei testi marziani
Che ci ha lasciato Lelio Basso
Soprattutto nel suo Libano socialismo rivoluzione
Al cui affido
Tutta la sua passione la sua sterminata cultura politica
Certo è evidente che in un intervento intervento è positivo possibile di questa vettura
Di questa vettura fa rilevare tutta la ricchezza stimolante
E tutta l'originalità ricostruttiva e soprattutto con la metodologia
Aperta
Alla critica dei fatti
Ed alle innovazioni continue del processo storico
Io scelgo soltanto un tema
Lo scelgo con molto coraggio
Soltanto per segnalarlo ovviamente
E il tema della
Il tema della riscoperta
Per la riscoperta dell'alienazione
Credo che sia quello che posso consentire
La possibilità la possibilità di una critica al capitalismo non travolta
Dal crollo del socialismo reale e non realizzato
Ma prima ancora credo che chiarimento
Il basso ci offre
E quello e quello del modo come la quantità di materiale accumulato dalla cultura anticapitalista debba essere
Utilizzato rivisto riconsiderato possibilmente di utilizzato
Ed è
Un problema credo che debba riguardare non soltanto l'intellettuale o quelli che ancora si soffermano su questi temi
Io credo che la lezione di basso debba essere depredato innanzitutto non soltanto dirò perché non soltanto ma innanzitutto come critica alle di ruggire
A quelle che
Hanno pietrificato il massimo
Direi che appunto basta condoni pietrificazione del pensiero rivoluzionario
Contro ogni tentativo di cristianizzazione sistemi dica della cultura anticapitalistica
Contro quelle che lui chiamava i modelli rivoluzionari pretest cosa mente ritenuti universali sia necessario proprio su questo fare i conti e basso cominci con le semplificarle
Intanto considerando che la prima sistemazione
Pietrificata di quella coltura si ebbe con la Seconda Internazionale cauti
La seconda con leninismo
Tradotto salì a restarvi malamente come il marxismo dell'epoca contemporanea
E come modello universale per qualunque risposta rivoluzionaria
Che si potesse immaginare
La sconfitta storica che abbiamo subito che ha subito tutto il movimento operaio
Brando aveva ragione
Quando diceva che il crollo dei loro severità avrebbe coinvolto fatalmente anche la socialdemocrazia lo diceva bravi non sospetto certo di di simpatie di tipo di tipo l'INPS socialismo da ecco non più quelle cose lì
Ebbene questa sconfitta storica certamente
Ci ha lasciato senza categorie credibili e soprattutto senza grande passione di elaborazione teorica ma c'è anche liberato però c'è anche liberato
C'è anche liberato di questi schemi e forse speriamo ci ha liberato anche di un'attenzione o di una
Propensione a sistemare accade a categorizzare la critica al capitalismo
Io credo però che
Io credo però che essendo noi liberi dagli schematismi soffocanti da revisionismi inconcludenti recessivi
E comunque entro i tanti
E credo che bisognerebbe ricominciare da qualche parte ricomincia da qualche parte
Credo che bisogna ed appunto il comma cominciare da quello che è basso considerava il tema basilare
Il tema cioè
Dello sviluppo dell'uomo
Della condizione umana
Il tema che
Per se stesso
Pone la questione di come ridefinire ripensare quelle cose che sono andati in
Sono andate via via definendosi come socialismo come comunismo
E credo che
Proprio di libici dovrebbe partire
E invece per partire perché tutta la notazione di basso importantissime questo che tutta la tensione
Culturale e tutto il pensiero di Marx addirittura dal suo saggio
Per la maturità classica per la licenza liceale e di là che parte la sua costante
E mai interrotta riflessione
Sul tema della liberazione umana dal costringi mento dalla colazione di tutti i rapporti che solo precostituiti rispetto all'uomo stesso
Nota infetti basso che si tratta di una costante del pensiero di Marx sembra confermato pone allo sviluppo delle determinazioni specificazioni elaborazioni né ripensamenti che ebbe Marx lo stesso concetto di essenza umana come sappiamo e piscine o appunto fin d'assaggio scritta di via sette anni e poi via via
Via via
Via via con la critica la filosofia hegeliana del diritto via via corrimano scritte da quarantaquattro poi via via con la critica l'ideologia a Fauré Bach col Manifesto
Con il gruppo disse e fino al capitale
Ma credo che ma credo che
Appunto quando si legge e quando lui le legge basso espressioni parole come
Come come quelle di Marx
Che il comunismo si realizza quando l'uomo socializzato cioè i produttori associate regolano razionalmente
I loro ricambio organico la natura
Eseguono il loro compito nelle condizioni più adeguate alla natura umana è più degno di essa e che aldilà di esso comincia lo sviluppo delle capacità ONU umane che fini a se stesso
Non soltanto abbiamo risposte anticipate
Tre
Detta rispetto a rispetto a alle critiche
Alle critiche
Che questa ricostruzione soprattutto questo testo
Questo testo riesce a sconfiggere come tali le critiche si vedono ogni giorno nei libelli
Nelle belliche
Infarcire Scano dei Miserabili travisamenti il pensiero la cultura rivoluzionaria ma la costruzione di Basso
Io credo che sia importante non soltanto perché dimostra testualmente la continuità del pensiero di Marx sul tema del libero sviluppo
Identificandolo esso l'obiettivo del socialismo e l'orizzonte del Comune
è importante perché questo tema è quello della alienazione le definisce
Ridefinisce secondo basso nella sua interpretazione
L'uno e l'altro superando le ultime voci derivate dalle cattive traduzioni dalle improprie interpretazione del termine & FREMM Dunga e proponendo la riformulazione delle due questioni in altri termini
Quelli della disumanità azione e quella Yuma di quella della Human interazione
E così che la divulgazione sostituisce chiarisce la relazione
Già da basso ritenuta non identificabile con la parola di Stati-nazione in quanto riassume dice Basso tutti fenomeni tutti fenomeni che comportano un rovesciamento del rapporto produttore prodotto nel senso che il prodotto anziché rimanere sotto il controllo del due mila e produttore se ne distacca
Sì oggettivizza in forma autonoma e lì si contrappone dominando
Dominando è impedendo così la propria pena auto realizzazione basso dice tutti fenomeni
E già questa espressione
Sa indicare sa indicare che non soltanto il processo produttivo come tale
Non soltanto ha reso monetazione insito nel rapporto salariale ma questa e tutta intera la disumanità azione che consegue da la condizione umana
Considerata storicamente come campo incessantemente percorso dalla forza complessiva di tutti i rapporti preesistenti
E precostituiti contro cui la forza motrice che spinge l'uomo svilupparsi sì in branchie senta schiantarsi
Ma senza schiantare la rigidità consolidata dei rapporti sociali
Precostituiti etero o nomi ed intesi da loro totalizzante pluralità
Che abbassò riesamina e ricostruisce uno ad uno questi
Questi rapporti
In individuando anche quelli essenziali e paradigmatico sì
Per esaminare i costruisce sulle orme di Marx
Sulle orme di Marx ma ormai che vengono ridisegnate di un ordito più chiaro e anche più raffinato perché depurate dall'impazienza
Di Marx rivoluzionario ed anche dalle escrescenze meramente polemiche
Ed è un ordito specificando a mio giudizio specificando alla dialettica tra l'essere sociale e il suo prodotto complessivo tra volontà del progetto e oggettivazione del prodotto tra lavoro nelle seriamente collettivo e divisione del lavoro
Tra forma fenomenica substrato nascosto tra salariato e macchina tra democrazia e Stato
Tra democrazia e stato uno stato che assume oggi
Insieme a tutti gli altri
Insieme a tutti gli altri è solo il compito di esecutore
Di esecutore di altra sovranità quella tonalità che era sua che invece relegata in parti importanti
In parte importanti in sede irraggiungibili per la democrazia quelle sovranazionali comunitarie o non quella del mercato internazionale
Che c'è da domandarsi a questo punto che ci direbbe oggi basso a fronte della globalizzazione dell'economia
All'universalizzazione della condizione umana nella dipendenza esclusiva ed assoluta
All'unica istituzione vincente l'impresa
Ad un processo produttivo che pretende e ottiene oltre il tempo di lavoro la qualità umana di chi lavora alla lex mercato a Oria
Che oggi la Fonte Suprema di regolazione della vita dei singoli e dei popoli
Che ci direbbe basso
Io credo che essi sì posso supporre
Che di fronte a prodotto oggettiva atto di un intero processo storico
Che ha dimensioni planetarie
Basso ci dovrebbe dire ci potrebbe dire forse Ricci ci direbbe
Che debba essere ricostruito in tutte le sue specificità ma della stessa dimensione
Il soggetto annichilito
A Dellas dall'altro grande imponente capacità del suo prodotto di costringerlo e di sono giocarlo
Il soggetto cioè più s'che possano di uscire ad essere realmente alternativo e a porsi come soggetto rivoluzionario grazie
Parola Pino Ferraris
Fondo pongo destro
Fondo noi popolari socialisti e anche significano rifinite prosegue la protesta è una tradizione
Papà ma fra
A farlo grazie
Va be'sentite io preparati gli appunti che probabilmente non seguirò
Ma intanto
Devo essere
Disse c'è un aspetto biografico è un aspetto più politico
Per cui devono essere grato di questa iniziativa
L'aspetto biografico e questo che io ho mai ripensato il mio passato politico
Ma
Sono quasi diciott'anni che son fuori la politica militare proprio non mi son mai uno mai ripensato nel passato
Allora mi son posto il problema perché
Prego allora perché beh tanto io non sono un intimista non ho problemi di autobiografia non sufficientemente ancora così vecchio da fare biografi
Al problema che la il problema è che a ripensare un passato politico
Non ha senso se non c'è una motivazione del passato non ha senso ci c'è una motivazione politica nel Paese
Ho capito che il problema è che sono le motivazioni politiche nel presente che ripropongono i accendano la memoria sul passa
Questo vale per la biografia
Perché io mi son messo a rileggere carte col per venire qui preceda una motivazione politica
E credo che valga superiore perché per le iniziative Poletti
Non che non c'è
Direi spinta verso il c.t. non c'è capacità critica nel presenti se non si lei intenta alla tradizione
Reinventare la tradizione
Quattro
Guardare e in un momento molto critico
Perché oggi
La liquidità liquidazione direi
Del passato
è la liquidazione del futuro come scrisse ecco
E e a due dimensioni direi questa liquidazione c'è quella che io non fare i conti ci siamo con le dure repliche della storia chiamano così
C'è l'amnesia e la nostalgica fece un tour in quali modi per annullare la memoria intenso dice il ricordo cioè il passato
La di lei quello che l'amnesia dice il passato non vale più semplicemente perché ha passato il bar
E poi in realtà
Direi ci troviamo di fronte
è un disagio del presente
La critica del presente non è la replica del presidente
Ma è ti voltare le spalle il futuro cioè pensare che il passato direi Ford collocare fuori del tempo il passato come se niente diversamente dagli addetti come se non fosse veramente passato
Invece bisogna prendere atto che è pacata e parti Conti
Ecco vorrei dire che
Il passato come rifugio del presente
E la nostalgica io ho paura della sinistra ostaggi
Come ho paura delle sinistre che dimentica che dimentica
Io gray oppure di questi atteggiamenti
Come dicevo nella biografia nella storia
Ecco
Essere una sinistra che si è pericoloso pericolosamente in bilico tra nostalgiche l'amnesia
Che sia incapace di reinventare una tradizione e anche una sinistra che incapace di interpretare il presente e di immaginare un futuro
Tra il progressismo senza progresso di una certa politica che vediamo insomma
è inutile che facciamo i nomi cognomi che va tra la cronaca televisiva e la tecnico e la tecnica amministrativa quotidiana direi
E quello che uno al di fuori come me vedi pericoli Dini strategia di Rifondazione ma Rifondazione o ricostruzioni direi più che Rifondazione ebbe voglio distinguere ecco voglio alcune precisazioni mi son venute sì ma vorrei che si poteva fare di più certe cose
Ricostruzione socialdemocratica da una parte
O ricostruzioni comuniste
Vi dico francamente uno come me
Che si è formato sul lo scritto di citato da Della Mea di otto e dire niente di dimoranti sugli Otto Bauer che nel trentasette definiva questa alternativa come antitesi morte finire il Novecento comunque con questa
Possibilità di nostalgie eccome d'alternative l'oblio
L'oblio l'oblio del ditta articoli quotidiani l'oblio delle tecniche l'oblio della cronaca dell'oblio vi delle immagini televisive che si annullano una dopo l'altra bene questo è veramente un
Un incubo per uno Cernusco
Direi nella piccola storia che io ho avuto
Ecco direi quindi il problema di reinventare la tradizione importante e
è importante che vi dico come all'unico comma con molta franchezza e Fausto io cosa il suo mai stato comunista e
E quindi c'è un po'Polizia di Stato fregata tante volte erano quindi uno che vanno molto cauto e e comunque ebbe di bruciature son tante vie per cui Gray io son venuto qui anche MPA tutto questo
Un partito che si chiama Rifondazione Comunista che alla vigilia del suo congresso
Fa un convegno sul socialismo di sinistra mi è piaciuto
Per carità usatelo fino in fondo politicamente
Non fate per carità io ve lo dico non parte nel un oggetto di commenta il mappati un elemento di radicale ripensamento nord però
Vostro di tutti
Perché come detto non c'è autenticità nel presente se non c'è un pentiti tra nel confrontare passato
E per e voglio dire io parlo clou adesso
Vedi c'era troppo fare lei
C'era troppo fair play
Perché la storia è stata dura con noi con chi ha vinto coppia è Dino
Io vorrei io prima di venir qui lo dicevo io ho letto una cosa che mi ha
Proprio ripensi prevedendo dischi di premi di Lelio Basso
Niente Deacon nel mille novecento settantasette
Livio basso Lelio Basso
Aveva fatto la conferenza dal genere popolare l'anno prima di morire scrive un articolo che vince un rinascite mando un articolo su Rinascita
Per difende il suo passato antifascista Idi resistente da ammenda nella lettera cambiamento
Uno Lelio Basso l'anno prima di morire deve citare gli anni che ha fatto a Pontida deve citare il le date del suo arresto deve citare l'enciclopedia disse che della Resistenza perché gli veniva negato UE
Perché non mira su una certa linea politica dell'antifascismo allora bastava in non esser la linea politica da l'antifascismo presse una a pacifica
Allora
Queste cose dobbiamo ci sono state e se non vogliamo replicare sopra a fare i conti fra di noi dei dobbiamo
Vedere devo dirlo francamente l'unico scritto serio di una ex dirigente comunista per me è che da ex
Socialista di sinistra che fatto conti Rossana Rossanda
Io il vi dico Rossana rossa
In quella sede elementi scritto anche autobiografico tormentato che si chiama le capre ostinati
Lei fa i conti con le difficoltà che un comunista degli anni Cinquanta aveva dialogare con un socialista di sinistra un un sì della sinistra nella vita come Franco Fortini
Lei la drammaticità dell'incomunicabilità
E e incomincia il suo il suo ricordo dicendo un incontro a Piazza Cordusio la Milano dice Fortini mi investe con la sua collera di essere trattato dall'arroganza comunista con un altro un borghese mentre era uno di noi
Anzi quello che fra noi più radicalmente e perciò più severamente militava dalla nostra parte
Quante di queste storie
Ecco Rossana Rossanda Papini conto Pini incontri conti con questa targa con questi
Guardate che era veramente difficile
Che di ai socialisti nella tradizione del Partito comunista d'allora nonché più
Però dobbiamo renderci conto che questa storia perché non non ce la ritroviamo dietro che militare diversamente più radicalmente dalla stessa parte del partito comunista
Non era una cosa da da quel Paci
Non è una corda i rapporti tra illa l'area chiamano così del socialismo di sinistra
E il Partito comunista italiano è stata aspra e drammatica
Aspra e drammatico
Ecco vorrei dire non è stato non siamo andati a fare merende assieme in campagna neanche
No abbiamo criticato duramente
Ora io vi dicevo questo perché
Proprio
Non si può non partire i conti tutti noi perché ce l'ampia ma nella festa
L'abbiamo nel cranio direi io ho steso perché chi militava in quegli anni e che mi dall'in quegli anni per esempio il problema dello stalinismo di quel modo di far politica di quelle concezioni del partito
Ce l'abbiamo
Deng rischiamo di averle dentro oppure di liquidarli
E quindi c'è c'è il tutto diventiamo gommosi dall'intransigente appare poi passiamo alla trance ritenta totale
Dove non abbiamo più questo elemento direi di equilibrio quello che dare Nardo chiama la la tolleranza combattiva dove io dico le mie cose
E poi capisco l'altro e le regioni dell'arco ecco noi siamo rischiamo di avere una teoria della tolleranza totale
No avere a passare dal combattivi svuotare dall'intelligente non capendo questa dimensione intermedia della tolleranza combattivo delle proprie idee le difendo nel rispetto della questa non era tanto scontati
E voi lo deve dire che uno come me che è entrato
In politica
Nel alla fine dei dei dieci inverni cioè nel cinquantasei
La di pronte qui dobbiamo aver chiaro tre fa in quell'anno drammatici la rivolta d'Ungheria
Paragoniamo
E Suez
La tenaglia era chiusa
Era lì
Come cioè
La crisi dello stalinismo e dell'Est per noi già allora
Drammaticamente viva
L'alternativa paragoniamo la socialdemocrazia alla crisi del del comunismo
Poi diciamo una sociale del quartiere sarà garantismo ora non era il laburismo anglo franco il sarà cattivismo e problema di far fronte all'intervento e quindi la la lascia le grandi scelte di campo internazionale nonostante questo
Biglietti tutta la ministri si chiedeva quale
Ciò che unifica dei personaggi così diversi dell'area del della della
Dell'aria e del socialismo di sinistra secondo me questo camminare sull'orlo una specie di camminare sull'orlo di un abisso cioè
Tra
Da una parte socialdemocrazia e stalinismo
Tra immobilità politica di un sistema politico congelato dalla guerra fredda
è una società che si muoveva è una società quello che dicevamo il neocapitalismo
Ecco
Il quella che è stato il contributo direi il tormento di queste persone era di come camminare su questo sull'orlo cioè criticare comunismo senza diventare anticomunista
Criticare la socialdemocrazia
Essendo anche dentro la socialdemocrazia perché la diversità
Per me che vengo da quella storia
Abbiamo una una un modo diverso noi non eravamo come i comunisti
Come per il suo dire immunizzarsi in un certo senso
Dalla socialdemocrazia
Non eravamo non avevamo una sorte di codice genetico che ci renderemmo che noi dovevamo fare conti con l'integrazione caviglia decorativa noi non potevamo portare una per deduzione direi il nostro rifiuto eravamo antagonisti comunisti erano antagonisti erano vaccinati era un apporto noi non eravamo vaccinati noi diventa dove lenta dovevamo diventare tutti i giorni antagonisti
E si diventa la tutti i giorni antagonisti analizzando la realtà di don di tutti i giorni
Inseguendo le contraddizioni che trovavamo cercando di argomentare contro il rendiconto quest'altro punto quell'altro il perché noi facevamo quella scelta coltre noi eravamo insieme questo era il sociologismo che ci veniva rimproverato
E voi naturalmente dicevamo ma che casistica amministra loro metafisico e metafisico e io non
Sì e noi eravamo sociologismo allora significava sociologismo cimeli cara andare a vedere vedere i fatti le cose le contraddizioni perché dovevamo argomentare nel nostro antagonismo non era un antagonismo clamori ci butto per investitura carisma questa ira l'elemento direi
E sì eh vorrei dire che se è un contributo c'è qualcosa resta siamo sconfitti e di quella di quell'esperienza qua e proprio questa come si può dire questa
Volontà
Siamo dice di stare
Sul loro Totti non c'è mai garantiti niente gruppi dove affondare nell'analisi concreta penale dell'argomentazione dei giorni per giorni e notti nostro antagonismo vorrei dire noi parlavamo partivamo
E colgo richiede uno solo una cosa noi partivamo allora soprattutto da una concezione classiste
E dalla concezione classista diventeranno antagonisti
Non parte vanno da un antagonismo definitorio ma da un taxi
Da una radicamento al un classismo da riscoprire realizzare sempre e continuamente ma di lì poi si decideva Heteroptera fare quello che non c'è un a priori un antagonista
Va bene scusate o chiuso la mia corre la Corea volevo solo dire questo sentite
Io credo uno uno degli aspetti fondamentali in questo complesso rapporto tra comunismo e socialdemocrazia tra Società politica immobilizzata
Da dalla guerra fredda e Società neo capitalistica che avanzava che cosa significava neocapitalismo cifrate nasceva allora
Questo intreccio la Società rimase società di classe il fortissimo dei consumi riservi del consumismo cornista e bisogna fare i conti con quella ritrovare direbbe Vittorio Foa fare la mossa del cavallo
Cioè scoprire nuova terreno smetterla di fare di fronteggiare con torneo mattugia nel modo in carica del Monopoli scoprirla fare la mossa del cavallo e questo è stata fatta
Ora c'è un'altra mossa del cavallo siamo già dopo poco anni approfondito al porto ordini
Allora io una cosa vorrei dire mi spiace che non c'era il rally qui
Che ecco queste analisi sulla porta ordini il mercoledì per conto il contributo che sta dando dei compagni mi vanno benissimo
Ecco l'unica cosa che non mi va in questa retorica
Delle un un elemento retorico localistico per le anche questo stiamo attenti dice Rossana Rossanda i giovani non hanno bisogno di slogan e di camomilla
Allora e lo slogan è quando mi si parla di toyotismo e un lavoro servile
Ora io vi dico francamente io voglio dire atti da vecchio
Ormai è anziano attenzione che il lavoro non è servile
Asservito
Che è diverso
Il lavoro e assurdo e ha servito perché asservito
Perché nelle gli uomini del donne messe al lavoro c'è sempre una irriducibile immodificabile visto ceo anche la libertà
E il problema chiarita e scoprire questa irriducibile umana libertà che c'è in ogni asservite
Allora invece degli slogan ritorniamo alla cornice
Quando cambia il mondo andiamo a vedere di persona laddove cambia e se riusciamo andiamo agire in prima persona
In proposito dal cenno che ha fatto il Ferrari e devo dire che ho ricevuto una lunga
Lettera di Rossana Rossanda che non poteva venire oggi al convegno mi ha scritto questa lettera che io non posso leggere
Perché contiene giudizi anche personali e che vorrei evitare semi autorizzerà la metteremo nei degli atti del convegno adesso la parola e al professor Andrea Saba
Come
L'economista
Anche loro
Gli altri sei
Questo è il punto morali
Sarò spero sufficientemente breve ma atipico
Io credo che nessuno abbia raccolto l'invito della relatrice a vedere in questo clima in questo periodo se possibile incominciare a dare dei contributi per un'alternativa
Lo sia per la possibilità di costruire in qualche modo un modello socialiste
Ora
Non è evidentemente una cosa che si possa risolvere in cinque minuti però o noi iniziamo a dare degli apporti in questa direzione oppure ci perdiamo in una sorta di Amarcord in fondo abbastanza sterile
Ora come detto Nerio
Noi e la sinistra socialista noi socialisti di sinistra avevamo certamente un cono tratto in comune eravamo anticapitalisti e io per quanto mi riguarda lo sono ancora
Ritengo che il capitalismo comporti un progressivo imbarbarimento della società umana e a questo va a posto ostacolo ma sono anche convinto che se noi non saremo in grado di delineare un modello economico alternativo al meccanismo capitalista noi gireremo vuoto ancora per molti anni
Allora ognuno di noi ha fatto esperienze diverse nel passaggio tra fra
Gli anni i trent'anni passa fino in fondo non c'avevamo nessuna chance politica
Non accettavamo il capitalismo lo contrasta avevamo però il nostro Dio il giudizio di sentiva sull'Unione Sovietica e quindi in un mondo diviso in blocchi in realtà possibilità politiche non eravamo e quindi ognuno di noi girava per il team per esperienza difesa allora io ho fatto un'esperienza di notevole livello che adesso riferirò brevemente
E la riferisco perché ritengo che in questo momento storico questa possa darci una serie di chance non indifferenti
Io ho studiato negli anni Sessanta economia Cambridge e ha avuto come maestro il più grande dei teorici che la scienza economica abbia proprio abbia prodotto in questo secolo Piero Sraffa
Piero Sraffa lo soltanto Rumer si sta era il fraterno amico di Gramsci
Non soltanto io studiavo a Cambridge allora e quindi faremo spesso Sraffa per ragioni di studio ma essendo conterraneo di Gramsci io
E avendo per usarle segnato per un certo periodo a Cagliari passavamo molto tempo a discutere non soltanto di economia ma anche di Gramsci e di annessi e connessi
Ora sarà fa ha tirato fuori nel mille novecentosessanta un libretto che non voleva pubblicare lo ha pubblicato per l'insistenza di Raffaele Mattioli Produzione di merci a mezzo di merci questo è un libro estremamente difficile
L'altra impiegato trent'anni a scriverlo e pretendeva dieci mesi dieci anni ha capito ora l'interpretazione che si può dare di questo libro non è soltanto una critica la teoria del valore ma contiene in nuce delle possibilità di delineare un modello socialista molto diverso da quello sovietico ed in particolare un modello che abbia un sistema burocratico estremamente leggero
C'è delinea Sraffa non esplicitamente ma implicitamente nella sua teoria
Le possibilità attraverso l'analisi delle relazioni economiche di qualunque sistema economico la possibilità di individuare strumenti di controllo senza che questo comporti un appesantimento burocratico un micidiale per la costruzione del socialismo
Questa interpretazione
Io cercavo di carpire la ASL a far saltare un personaggio curioso e quindi non dava molto alto pretendeva di primo trappisti tutti i passaggi teorici non facili
Devo dire che fortunatamente a Cambridge non c'era solo se la fama c'erano altri grandi pensatori economici marxisti come già Robinson e Molise dopo e quindi discutendo più con loro che cosa fa io pervenga un certo tipo di conclusione
RAI Uno scrissi mai questo solo che è tornato in Italia discutendone con Riccardo Lombardi è invece Riccardo colse degli elementi di estremo interesse in questa mia interpretazione del pensiero Safiya
E allora mi convinse scrivere un saggio più pubblicato sul Mondo operaio il mio Novecento novantasette settantasei
Non ebbe nessun effetto come era ovvio perché ripeto non c'era uno spazio politico per questo tipo di discorso
Ora è successa recentemente una cosa stranissima che non succede mai
Da due fonti diverse da Bruxelles l'anno scorso è ancora l'anno scorso dei compagni CGIL son venuti a richiederli questo saggio sul San Raffaele sul modo in cui si è fusa destra fa per delineare un meccanismo diverso
E non c'avevo nemmeno questo saggio son dovuta andare la Fondazione Nenni per per fotocopiarlo
E però la CGIL mi ha chiesto di scrivere qualche cosa in in materia cosa che ho fatto io pubblicato l'anno scorso
Ora qual è il problema e il problema è che e noi non possiamo vi dico per ragioni di civiltà rinunciare al tentativo di costruire un modello socialista
Non solo ora non soltanto è cambiato completamente il clima politico perché fortunatamente non siamo più fra i due blocchi non è affatto vero che la vittoria del capitalismo sia così totalizzante definitiva non è detto
Non solo ma esistono tecnologie e condizioni che rendono invece possibile un discorso estremamente interessante
Intanto ci sono le opportunità offerte dalla tecnologia
Per esempio la telematica è un discorso nel fare il ideare un modello socialista nella maniera Ruzzi Xinhua con cui fu fatto l'Unione Sovietica un altro conto incominciare a delineando utilizzando le tecnologie di cui siamo padroni la seconda condizione in particolare in Italia è l'estrema flessibilità del sistema produttivo italiano noi abbiamo io lo dico sempre anche se non vengo creduto un sistema produttivo fra i più efficaci del mondo
è un sistema che ci consente di chiudere quest'anno così con sei seicento mila sessanta mila miliardi di attivo sulla bilancia commerciale
E questi centri non dipende ormai dalle grandi imprese private né dalle povere imprese pubbliche così come sono nel cerchio dall'efficienza della burocrazia o dal sistema infrastrutturale
E dipende unicamente da questo incredibile meccanismo il quale contiene molta più innovazione tecnologica di quanto non si creda in giro
Io per abitudine vado in giro per le fabbriche perché siccome non c'ho dati io segno la facoltà di Scienze statistiche leghista di Roma non l'ho dati statistici che mi rappresentino la realtà dell'industria italiana
Gli ultimi dati sono del novantuno non servono assolutamente a niente allora per abitudine vado a ficcare il naso e a parlare e andare dentro l'impresa
E scopro condizioni tecnologiche molto più avanzata di quanto non si creda vi faccio un esempio rapidissimo l'altro giorno a Prato ho visto una bobina di Siino grande così
Che conteneva un filo lungo tre volte la circonferenza della terra
Veramente conto di cosa vuol dire organizzare un ordito sul venti telai con un filo più leggero di una ragnatela e che grado di tecnologia di macchine utensili noi disponiamo unitari
La terza condizione queste alle macchine utensili noi siamo i terzi produttori del mondo di macchine utensili pronunciamo piumati intensi un'Italia che negli Stati Uniti non so se capite cosa vuol dire levati intensi sembra produrre tutte le altre merci
Il maggiore acquirente delle macchine utensili italiane e la Germania che e anche il più grande produttore del mondo di macchine utensili e questo testimonia dell'altissimo livello tecnologico di queste macchine
Le macchine solo per il novantadue per cento a controllo numerico e oggi il il software necessario per operare su queste macchine viene prodotto dai ragazzi
Perché non hanno più di venticinque anni
Allora Holloway capiamo questo e capiamo che abbiamo in pancia una una forca scusate non debba andare in motorino per
Una forza notevolissima unendo queste capo queste caratteristiche positive del sistema economico italiano invece continuare a lamentarci
Di seguito è una elaborazione teorica di straordinario livello concettuale come quella di Sraffa
Il lavoro non è evidentemente facile e certamente non esaustivo bisogna lavorarci molto ma io dico
E perché non ci dobbiamo provare
Noi siamo partiti che volevamo costruire un modello diverso dal capitalismo che un modello ingiusto
E io per quanto mi riguarda non sono uno che cambia idea molto facilmente grazie
Paesi abbiamo ritroviamo giudice il il piacere di avere l'onorevole Giovanni Galloni e che comincia veramente piacere averlo qui lo preghiamo di venire alla presidenza e dice alcune cose dei suoi ricordi
Diciamo lascia il posto dell'ordine tutto
Grandi ormai
E lui
Tante faccio un intervento
Ma io veramente sono grato agli organizzatori di questa convenga per avermi mandato un invito e io sono venuto sono venuto accuse per due ragioni
Primo perché ho conosciuto personalmente
E in modo abbastanza profondo lo dirò due di questi personaggi di cui oggi si parla e in modo particolare Morante e Lombardi
E poi perché
Ero curioso di vedere come lo svolgimento di questo dibattito
Poteva uscire una linea che non avesse solo un significato storico
Ma perché fosse utile
Per ricostruire finito come è stato detto molto bene poco fa dal il professor Saba finito
La scusa diciamo così dei due blocchi perché
Fino a che esistevano i due blocchi si diceva non possiamo essere con i comunisti non possiamo essere con la sinistra perché c'è la dirigeva non possiamo essere col comunismo perché antireligioso
Poi finita questa la divisione del mondo in due blocchi finito l'anticlericalismo
Tradizionale si continua ugualmente a dire che non si può essere perché i conti tutta alla battaglia che la destra sta facendo è una battaglia di tipo anticomunista come se questi due cose fossero ancora in piedi quindi era un pretesto del passato
Consideriamo superata questa grosso considerata superata questa fase
è necessario quindi copre chiamiamo la sinistra chiamiamolo socialismo chiamiamolo come volete e si riesce a costruire per dare una risposta
A questo fenomeno esista del mondo che è la globalizzazione che ha sconvolto tutti tutto il passato e che ci costringe
A non arrenderci di fronte alle forme più bieche di capitalismo che si siano mai visti nella storia perché oggi anche gli economisti da Walter erano divisi tra moneta Hristian Simonetta visti adesso sono tutti moneta visti
Oggi si parla solo di monete al ritmo si parla solo di non più di produzione ma di capitale finanziario qui siamo veramente al in una situazione difficile davvero curioso di vedere come
Da una posizione di cisto socialista poteva incominciato ai lavorarci sulla base di queste tradizioni un pensiero col quale potere aprire un piano
E quindi ero venuto per ascoltare poi data la gentilezza della presidenza non mi posso sottrarre
Dal dire due parole
Due parole il ricordo
Di Morandi e di Lombardo
Con Morandi ho avuto un rapporto Preve ma intensissimo
Nel periodo che va dal mille novecento cinquantaquattro fino alla vigilia della sua morte
Con Lombardia e bionda un rapporto più lungo
Soprattutto negli anni Cinquanta dalla metà degli anni Cinquanta sino alla formazione ufficiale del centrosinistra
Con tutti e due il c'era un filo che univa
Il pensiero presiedo due personaggi diversissime
Morandi e non basta
Diversissimi per origini che Morandi era di origine veramente socialista
Marxista teorica Lombardi aveva avuto un inizio giovanile catodico
Di sinistra cattolica poi aveva avuto la espediente azionista e poi era arrivato al Partito socialista quindi diverso siccome
Personalità diversi come esperienza diversi come formazione culturale però avevano in comune questo
Sentiva no
E capire
Che è una in Italia nella realtà italiana
Non era possibile
Creare una alternativa di sinistra se non si apriva un dialogo Tracks socialisti e cattolici questo è il punto comune
Fra i due personaggi e di fu una ragione per cui nel momento in cui Giannella mille novecento ci cinquantatré
Fonda e in una prima Cristina nel primo il giornaletto che si chiamava allora la base e che propose il problema allora la chiamammo l'apertura a sinistra dei cattolici
Morandi si mise in contatto
E discutemmo
Tre incontri molto importante
Perché Morandi che stava preparando quello che poi fu il congresso di Torino insieme con
E poi usciva fuori dalla esperienza della Svimez
Quindi si poneva a differenza di quanto non facessero allora il comunisti problema
Vero di una programmazione in questo senso era in contatto stretto con il saraceno nei rapporti con Saraceno Angelo che è un socialista
Pasquale Saraceno che non era socialista era cattolico però era un po'sulla stessa linea e sulla stessa sullo stesso tipo di postazioni e tutti nell'ambito di quello che era la linea dello schema Vanoni
Mi impressionò molto in Morandais questo suo discorso io prendo contatto conta e non perché voglia fare un'alleanza tra sinistra socialisti e Sinistra democristiana che non mi interessa
Mi interessa il rapporto reale tra massa socialiste tra base popolare socialista e base popolare
Non ti dispiacere sì a te per certi aspetti preferisco in questo momento un Gorelli tra nel tipo di Accardo per cercare di penetrare
La realtà della base cattolica una base cattolica che non sia
Pregiudizialmente anticomunista ma che sia pronta avvenire sul terreno della socialità sul terreno delle riforme
E su questa linea era nel momento in cui il nella seconda fase non solo prima preparo il congresso di Torino
Del partito socialista a qui fu presente Gonella l'affido
Ma preparò dei fatto l'operazione dell'elezione di Gronchi alla Presidenza della Repubblica contro il candidato ufficiale della democrazia spia
Fatto attraverso una convergenza di dissidenti democristiani di socialisti di comunisti che portarle costrinsero a cui ha diritto alla fine a Fanfani a piegarsi sulla presidenza
In questa fine questa impostazione Morandi vedeva
Il proseguo di una di un evoluzione perché io mi fece questa impressione di Morandi di essere un leninista ma tutto strano tutto asse un leninista profondamente democratica
Che già allora condannava gli errori dello stalinismo
Ma c'è annegava ad un tipo di società democratica
In cui le forze della sinistra potessero veramente avere una maggioranza in questo Paese potessero determinare che un'evoluzione positiva
Con Lombardi
Il discorso era la preparazione di quello che già si chiamava il centro sinistra
E la critica che ambedue facevamo Luís da una parte e io dall'altra io ero appena entrato nel consiglio nazionale della Democrazia Cristiana nel mille novecentocinquantaquattro dove rappresentavo la posizione di estrema sinistra cioè quella di dei condannati dalla Chiesa perché volevano erano i i Comuni steli sacrestia volevano l'apertura con con con con i Bucks
Perché non sapevano distinguere tra dialogo politico e impostazione e impostazione ideale religiosa che sono due cose completamente diverso è completamente visti
Ebbene con lombarde il discorso era di questa natura come preparare
Un centrosinistra che non fosse l'incontro di vertici ma che fosse anche quell'incontro tra una base popolare socialista è una base popolare cattolico di ispirazione politica democratico
Ed è indubbio che l'operazione di centrosinistra poteva dare al Paese un risultato diverso
Se fosse arrivata tempestivamente
Perché i tempi maturi per quell'operazione erano attorno al cinquantasei cinquantasette
Invece furono
Portati avanti
Fanfani si convertirà queste operazioni già nel cinquantasette
Ma poi ci fu la reazione della destra democristiana con la Domus Maria la sua cacciata dal segretario del partito del presidente del consiglio e un processo di involuzione che ci portò fino
Allora
Al sessanta e cioè alla al rischio californiana perché è evidente che se non si seguiva questa strada il Paese andava inevitabilmente sulla testa
Però questa strada e questi erano i crucci di Lombardini questa strada si perdano a imposta e più si tardava più si perdeva terreno e più si perdeva terreno meno era possibile realizzare il risultato
Gli unici risultati e furono quelli tra il sessanta verso destra sessantadue sessantatré
Con il governo Fanfani delle convergenze uscito fuori dalla reazione generale del Paese anche del Parlamento ci fu uno dei più bei dibattiti parlamentari nella storia del Parlamento italiano
Quello subito dopo la caduta del governo Tambroni in cui tutte le forze politiche democratiche si resero conto che si doveva cambiare strada
Rende fuori il governo cosiddetto delle cortecce
Che fu l'unica fase nella quale si incominciò veramente a impostare eccetto sì
Ma poi furono errori anche del mio amico Morrone
Che era segretario del partito e voleva portare la deve cito utente era a questa operazione
E questo era un errore fu un errore storico formidabile
Perché portare tutta intera la bici a questa operazione significava trasformare queste operazioni in qualche cosa che non era non era più la la impostazione originaria
E di qui la crisi la prima crisi del primo governo di
Di centro sinistra
Che fu un governo monco da parte socialista
Ma fu un Governo dei quali inevitabilmente
La sinistra socialista era fuori e la sinistra democristiana fu tagliata fuori
Perché il dialogo incominciamo purtroppo a esserci
Tra i socialisti aderenti al Governo perché anelanti al potere non per fare un'azione strategica nuova ma perché volevano il potere e la destra il centro destra democristiana anche un centrodestra di potere e quindi la il centrosinistra nasce già male su questi
E fu il momento in cui io da una parte incominciai a perdere
I contatti con la mia stessa sinistra democristiana che in parte ira attratta
Pensiamo personaggi rarissimi come sullo come altri che però e erano attratti dal tutti in qualche modo quando io dicevo No
Stiamo ancora l'opposizione manteniamo le gli oppositori in esilio ma come abbiamo già raggiunto il centrosinistra l'obiettivo nostro aggiunto come non possiamo essere dentro una maggioranza di partito democristiano e io rispondevo no
Perché abbiamo ancora una funzione importante sfoggio
E dall'altra parte lo stesso Lombardi piano piano fu messo all'opposizione nel partito socialista i fatti si sono verificati può essere una conseguenza io volevo rendere testimonianza di queste fasi storiche perché oggi che si può riprendere un discorso succedutisi
Ma si può rivedere un discorso consentitemi di esprimere la mia amarezza
In questo momento non ho più impegni politici e fino dopo l'uscita dal CSM sono rimasto a guardare
E però sento
Che c'è qualcosa che non fatica
Perché non è possibile che si ponga fine all'esperienza del Partito comunista si ponga fine all'esperienza della Democrazia Cristiana
E non emergano né da una parte né dall'altra in modo chiaro
Di linee l'impostazione ideale teorica programmatica che giustifichino questi cambiamenti non ci sono
La mia delusione quando fui ospite al congresso del Partito comunista di Rimini Helsinki discorso coi quali il segretario del partito è impostato il nuovo partito io m'aspettavo di vedere un'analisi
Teorica politica
Perché c'era il passaggio tra una grande esperienza e una nuova esperienza e non ci fu non ci fu niente c'era solo l'aspirazione di fare l'alternativa alla B alternativa di poteri
E non non è una linea politica qualunque partito aspira ad acquistare i poteri per il fatto che esiste anche se è un piccolissimo partito
Molto più se un grande partita non basta vi voglio fare l'alternativo
Bisogna sapere scrive di fronte alla evoluzione alla trasformazione del capitalismo che cioè una trasformazione c'è stato una trasformazione profonda anche in negativo
E caduto tutta tutta la linea del del perché che viene fuori dal new deal Roosevelt Fiano e tutto il resto è tutto caduto
C'è solo un capitalismo rozzo
E non è possibile
Che una forza di sinistra non si esprima cattolica o laica che sia
Non si scriva secondo linee e posizioni
Di tendenza che ogni che ora questi uomini di cui parliamo avevano tutti una il mi dispiace di non avere conosciuto profondamente basso ma so che Basso aveva una grande formazione culturale qualche volta ho discusso con lui ma di cose non politiche
Della della Rivoluzione francese perché lui era un appassionato della Rivoluzione francese ma non abbiamo mai approfondito il discorso politico però so che erano tutti uomini con forti radici ideali e da queste forti radici ideali di nel costruire il nuovo se vogliamo andare avanti su questo nuovo ricercare il rapporto tra realtà di base cattolica e realtà di base socialista perché questo è il segreto di qualunque maggioranza che si voglia fare per trasformare il nostro paese grazie
Dobbiamo essere molto grazie
Giovanni Galloni per quest'intervento coraggioso
Adesso della parole e al professor Giuseppe Tamburrano presidente la Fondazione Nenni
Bertinotti mi autorizza a chiamarvi cari compagni e io lo faccio con molta gioia
Pur essendo io un socialista
Non di sinistra nel senso che voi avete voluto dare a questa espressione intanto grazie dell'invito
Grazie non per me è anche anche per me perché i socialisti oggi sono cancellati sono rimossi dalla scena politica
Ma grazie soprattutto per questo vostro
Tentativo riuscito mi sembra
Di ridare vita una memoria storica
Importante
Che ha avuto un'importanza straordinaria nella storia dalla sinistra italiana
E dopo i ringraziamenti i miei rilievi critici
Vedete compagni
Io sono stupito di costatare che da una parte c'è una rivalutazione di Bettino Craxi
Da parte del PDS di D'Alema una rivalutazione nel primo Craxi una rivalutazione molto critica sicuramente ma una rivalutazione
E dall'altra cioè da parte vostra
Cioè in un recupero poco critico
Della eredità di un altro filone molto distante ovviamente
Del socialismo italiano
Quello che non capisco è perché nessuno
Cerca di recuperare
L'esperienza più importante del socialismo italiano
La storia più importante del socialismo italiano
N
De Martino il centro sinistra
L'autonomia
è una domanda che mi faccio prima ma quale duplice sinceramente non so dare una risposta
Voi
Scusate la parola anticapitalismo
Io vorrei capire meglio che cosa intendete per anticapitalismo
Perché
Oggi di anticapitalisti sulla scena politica italiana c'è mi pare il Papa
Più di tutti
Che parla
Con termini non certo meno radicali di quelli di Bertinotti
Inviare la fame nel mondo
E la condanna delle ingiustizie delle disuguaglianze
Frutti del il capitalismo attuale
Io credo che nella nostra cultura l'anticapitalismo sia un'altra cosa
Non credo di sbagliare se dico che Marx ha esaltato
Il capitalismo come un sistema che aveva finché ha avuto grandi capacità di sviluppo di progresso
Eppure era un capitalismo che creava ricchezze accumulazione con lo sfruttamento
E Marx
Nella sua dire Teoria
Vedeva nel capitalismo dopo una fase progressiva una fase regressiva un ostacolo raggiunto il massimo dello sviluppo delle forze produttive diventa un intralcio un ostacolo al progresso e bisogna rimuovere ecco quando comincia l'anticapitalismo
Un ostacolo che bisogna rimuovere per realizzare una società di tutti uomini e donne
Liberi ed uguali realizzare il sociale ora compagni
Io farò un discorso solamente storico se no andrei troppo per le lunghe
La rottura del ventuno
Tra i socialisti soprattutto riformisti
E di comunisti è avvenuto su che cosa e questo è un è un tema dal quadro dobbiamo partire per capire
E avvenuto sull'anticapitalismo
Su un progetto di una società socialista nemmeno per sogno
Nemmeno per sogno
La rottura è avvenuta sui mezzi
Turati ai comunisti rimproverò di scegliere una scorciatoia che non l'avrebbe portato da nessuna parte se non nel fallimento o in una società autoritaria negata Alice del socialismo
Prevede che sarebbero tornati sulla via maestra del riformismo
Affermando che abbiamo in comune i fini abbiamo in Comuni fiducie la realizzazione di una società senza classi
Ma se vogliamo
Guardare all'esperienza di un altro partito riformista non marxista perché Turati era marxista
Il la Bur
E Tony Blair ha dovuto sudare sette camicie per far togliere dallo statuto la clausola quattro
A quale stabiliva che fine del partito laburista non marxista era alla collettivizzazione dei mezzi di produzione di scambio socializzazione dei mezzi di produzione di Scampia
Anticapitalismo non è anticapitalismo questo
C'è un momento
Centrale nella storia del socialismo della storia della sinistra italiana e dell'Ungheria
Per la verità storica la rottura tra i socialisti di Nenni e Lombardi
è il partito comunista non si verifica dopo il ventesimo congresso io ho trovato tra le carte di Nenni una lettera la lettera con la quale nel mi mandava su Blob i suoi saggi su Mondoperaio
Una lettera nella quale emendi dice esplicitamente che la politica unitaria in Italia continuerà anche dopo le rivelazioni dei crimini di Stalin dice anche se in forme nuove
Anche se con obiettivi nuovi ma continuerà perché quella è un'acquisizione definitiva
Quand'è e su che cosa cioè la rottura tra il spartito socialista di Nenni e Lombardi la sinistra interna basso
Panzeri su un'altra linea forte
Avviene dopo l'invasione dell'Ungheria
E non sul problema dell'anticapitalismo dal socialismo ma sul problema della democrazia
La rottura tra socialisti e comunisti avviene sul tema della democrazia nei termini chi lo riassumo naturalmente
Il socialismo e indissolubilmente legato alla democrazia il socialismo la rottura non è sul socialismo e sull'anticapitalismo ma sulla democrazia
Io ricordo i dibattiti di quegli anni io di quel periodo
Nel partito socialista il dibattito non era tra chi voleva il socialismo che non voleva tra l'anticapitalismo il filo capitalismo no
Panzeri riteneva che ancora che nell'intimità del processo produttivo risiedesse ancora il potere che la via per il socialismo è una fabbrica Lombardi De Martino Nenni potevo traduceva nel modo suo come stanza dei bottoni
Sostenevano che nella sua nel capitalismo moderno il potere si era trasferito
Nelle mani dello Stato e che bisognava agire a quel livello con le riforme di struttura e con il piano ha fatto bene che all'una ricordare la pianificazione Saraceno l'intesa che c'era tra queste personalità che con culture così diverse
Ma questo era il contrasto un sulla l'anticapitalismo non sull'anticapitalista
La prima esperienza di centro della prima esperienza di centrosinistra
Lombardi teorizza Lombardi Giolitti teorizzano riforme di struttura il piano come strumenti per trasformare la società capitalistica gradualmente in una società socialista
Lombardi parla di riforme di struttura come passaggi
Ah Mendola scherzava diceva sembravano dei fuochi d'artificio per cui ogni o o ogni foca accende l'altro come di una transizione al socialismo attraverso la trasformazione radicale di centri di potere è così fu concepita l'operazione dell'ENEL
E poi lo ha esserci l'urbanistica
Ora io dico col senno del poi naturalmente io ne ho parlato col lombardi
Quando ho scritto la mia storia del centro sinistra e gli chiedevo ma tu puoi veramente Inzaghi davvero di potere realizzare riforme di struttura capace di innescare un processo
Che si auto sosteneva diceva a luglio verso il socialismo di farli insieme con vogliamo metterci Gonella va bene ma Gonella segni Colombo Rumor
Allora la questione non era forse più anticapitalista da questo punto di vista l'anticapitalismo di Saragat altro marxista ortodosso marxista ortodosso guai a chi li toccava Carlo Marx allunga Guy Mollet
Saragat era marxista nella lettura di di Mondolfo e molle nella lettura di di caos che poi vediamo poi possono anche esserci delle amenità da raccontare in sede storica non era forse più anticapitalista nel senso della efficienza dell'azione del risultato concreto il marxismo anticapitalistica vitalista di Saragat che dicevano queste riforme di struttura non le faremo mai bisogna fare scuole ospedali bisogna fare ossia trasporti
Io vi sto facendo brevemente questa analisi storica dell'anticapitalismo socialista perché vorrei pure arrivare ad una conclusione
E se voi volete che io la mia ricognizione sulle dichiarazioni anticapitalisti e filo socialiste
Sia completa
Io vi ricordo che l'anticapitalismo e il socialismo circolavano come le vene portanti nel documento dell'unificazione socialista
Nel mille novecentosettantotto Craxi e segretario da due anni
Al congresso di Torino
Viene portato un documento
Sull'alternativa socialista nel quale si sostiene la democrazia conflittuale in contrapposto alla democrazia del compromesso storico alla democrazia consociativa
E ci sono capitoli interi dedicati alla lotta contro il capitalismo alla transizione al socialismo al socialismo come esito della crisi del capitalismo
Tu nel tuo articolo compagno Bertinotti ricordi
Il Vangelo socialista che Craxi scrisse per
Per L'Espresso
Tema scusa sai
Perché Proudhon era filo capitalistica
Grafico capitalista
Mai saputo io so che Marx ha criticato Proudhon perché era pre capitalistica
Non aveva ancora non era arrivata alla società moderna molto peggio spetta una cosa essere pre una cosa essere
Sto a favore
Tre no scusa sai noi io ricordo tombe è quando io ero ragazzo e facevo il sociali le ricordo che nelle scuole citava una frase la proprietà è il furto lo dicevo anche in francese la proprietà in sella bollo
E questo mi pare che sia di Proudhon o mi sbaglio Bach allora allora
Non basta certo che non basta io
Mi sono avvelenato soprattutto con i giornali ecco l'unità ricordo che hanno dato tanto risalta quella cosa di Craxi e che dico così ogni fatta la propaganda perché io sono sempre stato marxista
E questo e io a Craxi rimproveravo di andare indietro anziché andare avanti di vedere che cosa c'era di nuovo rispetto a Marx e non a andare a ciò che precede Marx
Bene io vi voglio leggere
Un documento sempre per sorridere
No non ce l'ho più lasciato a casa che peccato
Bene comunque il documento che io volevo leggervi
Era l'articolo uno del nuovo Statuto voluto da Craxi proprio al congresso di Verona
Nell'articolo uno nel quale c'è un inno al socialismo
La lotta contro il capitalismo e nel quale si conclude
Con la celebre frase del manifesto di Carlo Marx una società in cui lo sviluppo di ciascuno
Sia la condizione per lo sviluppo di tutti qui naturalmente arriviamo
Se volete
Atto che può far sorridere
Ma è solo per dire cari compagni che una lettura
Diciamo così storicamente
Fondata della vicenda socialista
Non può ecco è questo il punto su quale io vorrei soffermarmi conclude
Non può ignorare dei fatti che sono stati fondamentali nell'evoluzione del partito socialista e della sinistra
La maggiore o minore radicalità dell'anticapitalismo
Tra Lombardia e Nenni dopo il primo centro sinistra
Ottava lombardi e basso prima del centro sinistra
Non dipende da un ampio
Più intensa o meno intensa
Da un più intenso meno intenso anticapitalismo perché se noi la storia la leggiamo solo attraverso i saggi scritti dai protagonisti probabilmente non la comprendiamo voi non potete pretermettere il problema del comunismo nel fare questa storia non potete
Perché lei svolte le rotture
Che ci sono state nel movimento socialista le scissioni che hanno fatto del movimento socialista che era il secondo partito d'Italia nel quarantasei un partito subalterno metà la DC e metà al Partito Comunista i problemi dell'Ungheria nati dopo l'Ungheria sono questioni che vanno letti non in modo ideologico
Ma in modo storico politico è vanno letti in rapporto a quello che era il proprio il problema del comunismo in Italia non del partito comunista
Soltanto ma principalmente di quella che si usava chiamare vero amico Galloni non è che ce la dobbiamo scordare non erano pretesti la minaccia
Del comunismo
Era reale non era reale però non potete non potete pretermettere una considerazione di questo elemento
Da Saragat nel quarantasette a alla scissione del sessantaquattro questo è stato un elemento fondamentale nella rivoluzione del socialismo italiano non del suo maggiore o minore anticapitalismo manda delle sue scelte di schieramento politico
Quindi non è stato un tradimento o una conversione al mercato
Cerchiamo di essere chiari la parola mercato il concetto di mercato diventa centrale sovrano come motore unico solo dopo il crollo del muro di Berlino col PDS
Fino al PDS di Occhetto e poi soprattutto di D'Alema nessuno neanche Saragat e neanche Craxi
Apposto il mercato come il centro motore dello sviluppo economico e sociale
Dunque non è stato tradimento o conversione al mercato
Fu furono tante di queste scelte
E so che questa terminologia piace particolarmente al compagno Bertinotti
Furono scelte per diceva Nenni salva la democrazia dodici per battere la destra
Ma come arriva il partito socialista al centrosinistra ci arriva a dopo l'esperimento Tambroni
Dopo Tambroni
Per salvare la democrazia e battere la destra
E come quand'è che comincia il centrosinistra moderato con lo svuotamento delle riforme di struttura la rottura con Lombardi
Dopo il luglio del sessantaquattro quanto si sentì il tintinnio pericoloso agghiacciante delle sciabole di De Lorenzo
Per salvare la democrazia
Io non voglio assolvere Nenni da colpe da errori voglio cercare di capire e se noi vogliamo capire quella storia del Partito socialista che sia voi che D'Alema tengono da parte Nenni De Martino il centrosinistra l'autonomia se vogliamo capirla noi dobbiamo tenere conto di questi criteri interpretative certo
Che ci sono e allora se sono fuori tempo massimo subita ci sono stati altri fattori spesso no no io capisco perfettamente
Ci sono stati altri fattori il peso moderato della DC
La il fattore degenerativo dalla partecipazione al governo ma come giudizio storico complessivo io
Mi rivolgo l'invito sul piano storico di interpretare la vicenda socialista tenendo conto anche dei fattori ai quali ho voluto fare riferimento superando i tempi massimi grazie
Compagni credo che se vogliamo dare la parola al compagno Bertinotti in tempo utile perché poi deve partire per un altro impegno inderogabile
Abbiamo soltanto il tempo di leggere una brevissima lettera di Marco Revelli che val la pena di leggere e dare la parola a un compagno all'Inter rimane per edizioni con grandissimo dispiacere non posso così parole sono a rischio di oggi considera il tema di grande importanza e considero affatto assai significativo
Che sia proprio il partito di funzioni comunista promuove una repulsione su quest'anima del socialismo italiano radicale democratica democraticamente radicale radicalmente democratica
Segnata da una forte attenzione per il sociale per identità e soggettività in esso operanti performante di trasformazione che adesso provengono che adesso si alimentano un'anima dunque per molti aspetti irriducibile lo storicismo togliattiano
Provenzano dal punto di vista storiografiche politico un segnale positivo lo interpretò come il segno che oggi le diverse componenti di una sinistra non resa alle derive moderate possono trovare un campo comune di rappresentanza e di dialettica
Nell'augurarle buon lavoro vissuto con affetto Marco Revelli
La
La signora Maria vittoria De Filippi dovevo portare il saluto di Sergio Bologna Antonio no no non non io lo vi saluto e questo perché
Sì
Scusa scusatemi scusa ma io lì non ci scusiamo con tutti ma non ce la facciamo ovviamente a dare la parola a tutti quelli che sarebbe interessante vorrei dire qui che noi pensiamo di pubblicare gli atti di questa di questa riunione dentro i quali questi anche alcuni interventi che non sono stati potuti essere pronunciati in questa sede verranno inseriti
Sì l'italiano effettivamente la sintassi non è stata un granché
Nei convegni di studio povera prima volevo perché era partita con una frase è diversa da quella in conclusione quindi allora coloro che vogliono ma fare pervenire a un intervento scritto sono calorosamente invitati a farlo
Dunque delle quattro persone che erano solito pagare la prima che si riscritta era era Sandro Portelli solo la parola Luís per i cinque minuti e basta
Mi dispiace che per dare per cinque minuti la parola mesi si è interrotto il compagno Tamburrano
Volevo portare una testimonianza brevissima
Proprio perché viene da una stesse estremamente marginale
Che è quella di avere incontrato un aspetto marginale di questa storia che era Gianni Bosio ed Ernesto De Martino venendo completamente da fuori di essa cioè da una formazione politica che aveva avuto al centro essenzialmente esperienze americane
Esperienze che lasciamolo da un lato fortemente insoddisfatto perché totalmente priva di deferimento di classe ma al tempo stesso che poneva alcune domande se che mi portavo dietro che significano
Domande che veniva da da una opposizione democratica in un sistema democratico
E cioè che significava uguaglianza che significava libertà per me come persona per me come individuo che significava socialismo per le persone e che cosa significa adesso
Quando piomba un po'come un marziano nel da Gianni Bosio a Mila no non credo che lo si ponesse queste domande in questi termini però nella sua pratica
Era molto chiara la convinzione che i valori di libertà e valori di uguaglianza non erano divisi come certe volte sembra dire di anni Norberto Bobbio
L'uguaglianza Sinistra Libertà destra ma erano intrinsecamente inseparabili e che valori di uguaglianza e dove di diversità non erano antagonisti fra loro come sembra dire talvolta una parte del pensiero femminista le cui impariamo ma l'uno condizione dell'altro
Il fatto è che Bossi aveva capito negli anni Sessanta la cosa aveva fatto una cosa molto radicale
Aveva deciso di tuffarsi fuori da una storia politica che si andava sempre più restringendo ricominciare da capo
E ricominciare dal porsi alcune domande di fondo fondamentali
Quali sono i principi valori e significati le definizioni qual è la cultura su cui noi cerchiamo di costruire qualcosa diverso dal capitalismo e quindi una esperienza di lavoro cool di politica culturale molto più di lungo periodo e molto più radicale di quasi tutte le esperienze politiche di cui abbiamo sentito parlare
E infatti mi mi metteva anche sotto il in soggezione la sua anche rigidità morale Mamie tira ma mi dava entusiasmo l'asserita i filologi istmo che sono così importanti oggi che la storia tutti quanti se ne vengono reinventando
Dice mi colpiva la sua consapevolezza del fatto che l'innovazione viene dal margine consapevolezza ed ho ritrovato nel segno Tc solito russi quale vent'anni dopo no che
Che quindi
Ci si collocava in un posto in cui non si apparteneva a nessuno
Voce non apparteneva a nessuno neanche alla se al socialismo e sinistra ormai negli anni negli anni Sessanta e lo pagò pesantemente perché lui aveva del lavoro unitario una concezione che non era di negazione di compromesso ma una concezione di ricerca
E perciò quei matti che si trovavano nel Nuovo Canzoniere Italiano Istituto Ernesto De Martino lavoravano insieme in un'epoca e spaccature ideologiche terrificanti ed è l'unico posto di cui abbia questa esperienza senza che nessuno chiede se l'altro che tesse aveva in tasca semplicemente volevamo sapere che cosa stavamo facendo
E questo comporta in quelli di noi che vengono a quell'esperienza una fortissima riluttanza a ogni forma di sette organizza attiva una grande difficoltà ad adattarci alla forma partito e ad ogni forma di appartenenza
Che cosa ne veniva fuori fuori
Ne veniva fuori la formula di Bosio di presenza alternative conoscenza critica del mondo popolare proletaria
Quindi la consapevolezza di una soggettività antagonista ma anche la necessità di un contatto diretto di distinguere nella classe non solo la molteplicità delle sue formazioni ma anche la molteplicità delle persone degli individui di quella classe era fatta
E quindi l'idea di una spia di una storia nostra che non è solo di grandi persone comprese le nostre i nostri grandi personaggi la crosta veri una quantità infinita di persone e quindi il lavoro sul campo che non è la stessa cosa dell'inchiesta perché è un'esperienza di ascolto infinitamente più articoli più ampia e più disponibile l'unico insegnamento diretto di Bosio e non spendere ma il registratore
Ascolta sempre tutto
E cosa che nell'inchiesta spesso va benino Cicero domande precostituite per esempio
Oppure
L'idea appunto di un intellettuale rovesciato capace non solo come necessario disegnare le masse ma di imparare qualcosina da quest'dalle masse spesso senza con questo appiattirci se negare la propria la propria identità e differenza di qui le forme di comunicazione pose scriveva libri scrive articoli complicatissimi Bosio produceva dischi Bosio produceva delle cose che erano non solo all'altezza dello sviluppo tecnologico di allora l'elogio del magnetofono ma che per poterle fare c'era pensate nel sessanta c'è bisogno della tecnologia di oggi il cosa sarebbe incapace di fare voce quel cd rom
Bosio immaginava forme di comunicazione come lo spettacolo come il fuoco rivale col come la musica e compagni se voi pensate di fare politica senza passare attraverso la musica beh non fate politica ma c'è un circolo
Te e la esperienza di Bosio è un'esperienza che era quella di fare un uso politico dello spettacolo e non di fare la politica spettacolo e di non fare politica con la musica facendo concerto a San Giovanni ricevendo i cantautori al al ministero
Quindi e di qui la accentuazione sulla memoria e ringrazio Pino Ferraris eccetto la memoria non è solo ricordare e puntualizzare sul passato a memoria e capacità di dimenticare tutto quello questa è una grande scrittrice femminista americana dice lo stesso giornalista del Sun
Le donne sono capaci di dimenticare quello non vogliono ricordare e la memoria capace d'inventare di inventare le tradizioni che quello che spero che stiamo cercando di fare anche qui dentro
E a memoria capacità di immaginare e questo questo riferimento all'immaginario mi rimanda all'altro nome che c'è alle spalle di Bosio e che Ernesto De Martino che nessuno nomina più ma che fa parte di questa storia in maniera fondante
Perché all'Ernesto De Martino che la la ragionava sul sulle Indie di quaggiù su sottosviluppo sugli effetti che l'oppressione produce sull'anima sulla soggettività
Io credo che sia pure parole
Che non ho sentito fare ancora parte del nostro universo semantico devo tributi riferimento parole come Rwanda parole come Bossi e parole come cultura giovanile parola come ambiente parola come società multiculturale beh e di Bossi e Di Martino ne abbiamo bisogno più di tante altre persone
Due due prima di dare la parola al compagno Bertinotti allora noi pubblicheremo gli atti rapidamente
E questa importante giornata di studi che
I compagni gli amici consumo non voluto parlare rimandino e a Meaux Rina Gagliardi i loro interventi
Non so se avete lasciato tutti i vostri Indirizzo fuori c'è un foglio apposito in modo che possiamo andare negli atti
Ultima cosa il Francesco De Martino mi ha mandato una lettera per questo convegno purtroppo non è arrivata quindi non posso relazionale direttamente ringraziamo molto Francesco De Martino per questo adesso la parola compaiono Bertinotti
Io non stanno in piedi
Nove seri
Tanto si sente lo stesso vero
Intanto
Davvero un ringraziamento per la vostra presenza
è un'iniziativa che avevamo pensato da tempo le scadenze politiche sono così stringenti abbiamo temuto anche nel farla che non adesso la possibilità di riuscita
Questo successo io credo dica che c'eri
Una parte rilevante della sinistra che ha bisogno e voi via di una discussione di un approfondimento politico
Che non si fermi alla bruciante quotidianità spesso alla non gratificante quotidianità politica
Mi sembra in ogni caso che venga da questa da questa nostra in conto una sollecitazione
A organizzare a proseguire un lavoro che si presenta non facile
I contributi che sono venuti qui mi sembrano tutti molto stimolanti più però in grado di indicare delle piste di ricerca che come del resto è evidente
A prestare a dei punti fermi delle conclusioni
A partire dal relazioni
Di Nesi dalla Gagliardi che mi sembra abbiano offerto davvero
Una trama di discussione che io assumere come un punto di partenza di un lavoro in progress insieme agli interventi che sono venuti qui
Non per piaggeria nei confronti del presidente del partito ma credo che entra a pieno titolo in questa ricerca che le cose che lui ha detto qui alcune delle quali a me pare
Non sono ovviamente uno storico nonno
Diciamo gli strumenti per valutare in questa direzione tuttavia a me paiono di qualche rilievo anche dal punto di vista dello storico del pensiero comunista della pratica del partito comunista e delle sue vicende successive in Italia
Anche questo elemento dice che noi vogliamo fare una ricerca non
Ricostruendo degli steccati
Non cioè fissando delle genealogie delle filiere delle filiazioni questa francamente ci sembra non solo una cosa
Senta improduttiva ma in questa fase totalmente stupida
Perché in realtà noi tutti a partire dalle forze impegnate in uno sforzo di ricostruzione che noi chiamiamo comunista
Sento hanno l'effetto di spiazzamento anche rispetto alle locande storia la storia complessiva del movimento operaio di questo secolo ai processi di mutamento che stanno intervenendo e appunto Rifondazione Comunista come veniva sottolineato indica precisamente una tensione è un compito straordinario sarebbe assolutamente incredibile che nel momento in cui appunto uno parla di Rifondazione comunista e si mette a confronto con i grandi processi
Di trasformazione che tendono a definire un vero e proprio nuovo ciclo capitalistico
Verissimo a discutere per vedere da chi veniamo in realtà è proprio nei comuni un interrogarsi tra culture e storie diverse biografie
Sollecitazioni diverse quello che vogliamo fare
Naturalmente anche questo non in un'operazione pacificata e pacifica
è vero quello che diceva Pinocchio veniamolo storie dolorose
Che non non c'è nessuna intenzione di volere cancellarle
Ma di cui forse vale la pena di indagare chiarita interni ed alle azioni alla luce appunto di questo passaggio
Noi non abbiamo voluto fare diciamo una concessione alla moda anzi semmai in questo senso in questo senso Tamburrano colto un punto di rivalità
Ci muoviamo in controtendenza noi non abbiamo voluto fare un bilancio storico del resto perché dovremmo della storia del Polito socialista né delle forze che in esse sono state prevalenti in questo o in quel periodo
Anzi proprio non abbiamo pensato a integrare il parco dei cervi
Non l'abbiamo fatto
Sebbene pensiamo che dovendo parlare della storia del Polito chavista io credo io credo bisogna introdurre un punto diciamo così di svolta e di cambiamento
La storia del socialismo italiano il Polito cioè vediamo secondo me attualmente qui concludono attualmente no come segretario del partito ma a titolo assolutamente personale come conviene
In un seminario nell'incontro di ricerca terminato con l'avvento del craxismo cioè l'impropria interviene una cesura una cottura una soluzione di continuità
Si tratta naturalmente di un giudizio propriamente politico avviene appunto quello tutelare su un altro terreno di una mutazione genetica una profonda mutazione genetica
Il Partito Socialista Italiano in tutte le sue storie in tutte le sue componenti non solo in quelle di sinistra qui parlo della sinistra socialista non lo storico di sinistra ma in tutta la storia procedere
Che pur che i cui personaggi sono persino difficili da definire
Persino le formule tradizionali di riformista rivoluzionario massimalista in questo dopoguerra perché in questo dopoguerra avviene anche qui dopo la Resistenza dopo la lotta di liberazione è una costruzione
Che non è semplicemente propriamente come ricordava qui Gianni Alasia figlia la tradizione socialista precedente
E anche gli uomini che sono carichi di questo passaggio di questa storia da Nenni a Pertini ma anche altri dirigenti che poi fanno parte di questo grande partito in realtà parlano di una storia di una storia che sta dentro quella del movimento operaio
E dentro quella particolare storia del movimento operaio italiano che sulla Resistenza costruisce una sua ragione costitutiva
Una sua ragione costruttiva e in quel senso e del tutto evidente per esempio il braccio italiano per un lungo tratto a un'assoluta originalità anche nel panorama europeo lo colloca in un certo modo
E persino un personaggio come Nenni qui secondo me Fossati invece insomma un atteggiamento meno aspro di quello della mia gioventù
Che poi giustamente viene indagato rispetto al resto del produttore della politique d'abord
Non va dimenticato diciamo neppure
Nelle sue nervature che hanno parlato di questa storia in rapporto con i comunisti con la storia usciva liberazione con con il combattimento contro le forze conservatrici o reazionarie però tutto un lungo periodo ma di questo noi non abbiamo avuto
E neppure abbiamo voluto parlare della sinistra socialista
Cioè di una componente interna di questa storia
Una componente anche questa non facile definire
Di molte componenti e mutante sì in periodi diversi
Luciano Della Mea potrebbe aiutarci riusciamo a percorrere queste queste tappe a definire questa geografia che però in comune avuto per un lunghissimo periodo due tratti che lo definivano e che lo io vivono in uno la politica dell'unità
La politica dell'unità con i comunisti e la politica dell'unità di classe
Fino a un certo punto tratto caratteristico della sinistra socialista
Di una sinistra socialista che aveva il problema della costruzione del socialismo non soltanto diciamo come enunciazione di un mondo futuro
Auto in costante sì ma come il processo concreto di costruzione del medesimo insomma che aveva questa sinistra socialista il problema della trasformazione
E in un certo per i in un certo senso anche quello della transizione
Noi abbiamo voluto cercherà di parlare di una cosa un po'riconosco più difficile da definire
Non proprio nebulosa non proprio un modo di essere ma certo una cosa meno definibile di un partito vasto e quello socialista o di una componente di questo la sinistra chavista
Una realtà una realtà culturale intellettuale e politica fatta di molti snodi io debbo dire ma qui mi fermo prima cosa diventerebbe complessa che quando dico socialismo di sinistra penso
Ad una realtà trasversale nel movimento operaio italiano che comprende molte elaborazioni interne con la grande storia di cui parla la mando al Polito comunista cioè non la vedo come una realtà diciamo
Immobilizzata e fissata in una realtà in questo senso in questo senso anche di di difficile da definire
Però intanto come una cultura politica una modalità di approccio Alitalia dentro e fuori il partito socialista
E non sempre trasformabile in un'ipotesi politica
Unità anzi io debbo dire che penso che il socialismo di sinistra quello che noi così definiamo non abbiamo mai avuto una comune proposta politica ne ha sempre avute attacca
E a dire che diviso sul tantissimo
Anzi si può io forse sono esagera un po'
Ma credo che fosse diviso su tutta la natura politica vera e propria
Poi cercherò di via tra non distruggersi talmente diciamo il lavoro che abbiamo cominciato in che cosa può essere definito
Ma intanto cominciamo da vedere su cosa ero diviso
E che ha diviso su un su una questione che in quel tempo e accuccia lessema cioè di chi sia erede
Questa controversia finisce per vivere seppur impropriamente persino adesso figurarsi cosa quanto pesava eccome pesava negli anni cinquanta e sessanta
La lasco extra socialismo di sinistra
Che qui
Autorevolmente autorevolmente molto autorevolmente è stato ricondotto pressoché tutto alleni a me sembra che non possa essere così
Perché c'era un sinistro sinistra un socialismo di sinistra di nettamente tra centosei ferimento alle Nismo e un altro che riferendosi a Rosa Luxemburg dava del Luxembourg risuona da siano assai critica del velinismo
Altre ancora pur non essendo di derivazione trotskista integrale tuttavia avevano assunto il corpo principale della critica il burocratismo e persino in una in una cultura paradigmatica per la sinistra italiana come quella gramsciana questa realtà altrimenti sarà divisa
Divisa tra coloro che si sentivano in qualche modo figli del dalla grande operazione gramsciana e chi invece riteneva che no che Gramsci andava sottoposto a un vaglio critico da quel tanto troppo veniva ritenuto di disponibilità e se pervaso dal Cocer n-esimo occulto o comunque da colture idealista
Quindi l'eredità e a e divideva
E divideva il rapporto con la realtà politica più consistente del tempo quella che parlava della scelta il campo cioè dalla quota l'Unione Sovietica
Si badi bene non almeno secondo la mia conoscenza con l'ottobre
L'ottobre è uno spartiacque assunto tutta la sinistra tutto il socialismo di sinistra stava con l'otto naturalmente stava metaforicamente come come assolutamente comprensibile ma questo è un punto a di riferimento unità io decisivo appunto la genesi di una di un problema che richiedeva un'attualizzazione
Ma sulla evoluzione dello Rivoluzione d'ottobre sull'arrivo sull'evoluzione di quella straordinaria scalata al cielo immediatamente sui suoi sviluppi ci si divideva si divideva il socialismo di sinistra cioè sulla rivoluzione realizzata e addirittura successive divisi su due snodi cruciali di quella storia non parlo di quelle di cui più diciamo bisognerebbe parlare dentro la ricognizione che qui non facciamo quella grande storia movimento operaio di questo secolo e della storia comunista prime due elementi che invece riguardano la questione qui stiamo indagando uno il ventesimo congresso
Sul ventesimo congresso il socialismo esista si interroga
E c'è una parte di compagni che appartengono a quest'area
Che pensano che possa nascere da lì un'ipotesi così alle visioni strada metta in discussione il tema della rivoluzione
E nasce da lì una componente che io a cui io guardo con sì sempre con grande rispetto perché quella componente che può incontrammo anche nelle vicende successive di partito per esempio nell'opzione
Aveva un elemento che può essere considerato come dire esistente conservatore depuratrice versa esistente della dell'Unione Sovietica ma come metafora di difesa dalla rivoluzione
Non come ha analisi fondata
Sull'analisi di quella realtà sociale così come Ca'incautamente definita ma invece come una sorta di scudo seppure secondo me molto impropriamente bandito per spingere un processo da viceministri o vi siete nella poi penetrante al contrario al contrario
Un'altra componente forse prevalente ma comunque un'alta componente prendeva le mosse da lì per la moda è un'interpretazione critica da sinistra
All'Unione Sovietica e i Paesi dell'Est in nome non già di quella critica che poi è diventata generale cioè la penuria di pluralismo politico e di democrazia ma invece la penuria di socialismo di quelle formazioni
E veniva così indagando non solo recupero della tradizionale critical bloccati cinismo ma invece una critica all'organizzazione del lavoro e all'organizzazione della società cioè alla divisione del lavoro che caratterizzava quel tipo di società
Su questo passaggio proprio vorrei a richiamare l'attenzione su una cosetta Cossutta oggi a me sembra molto significativa
Nella attualizzazione di questo discorso che che possiamo effettuare per capire le ragioni vicine e lontane di questo dibattito che ancora oggi può essere ripresa
E su un altro punto insieme al ventesimo Congresso si aprì un punto si è aperto un punto di divisione non sa non privo di significato proprio sulla coesistenza pacifica
Capisco che adesso guardata con gli occhi di oggi questa controversia può sembrare persino singola ma appunto questo un vizio di cui dobbiamo liberarci ogni volta e discuterà di una fase di un passaggio di una cultura con gli occhi di oggi
Bisogna in qualche modo tornare a calarsi in quel crocevia e anche lì sulla coesistenza pacifica l'interrogazione forte e se attraverso quel si determinava la possibilità di una crescita delle possibilità di evoluzione di conquista di liberazione del mondo una
Se quella in qualche modo esprimeva la compromissione ormai raggiunta dai paesi dell'Est nei confronti del dell'imperialismo americano in una sorta di convivenza ma mortificante per le spinte deliberazione centro al Monte
Divisi sull'eredità
Divisi sul rapporto cruciale rispetto Unione Sovietica avevi divisi sul rapporto in Italia nei confronti del Partito Comunista dei sindacati in particolare della CGIL
Continuamente presi in una tensione tra il riconoscimento l'idea de né del necessario riconoscimento
Della grande forza della natura di classe del ruolo indispensabile vogliamo dirlo così palla evoluzioni italiana
Del partito comunista e del ruolo indispensabile per l'unità della lotta delle masse della CGIL e la tentazione opposta di dire ma
Ormai facesse integrazione sono andati troppo avanti bisogna realizzare fuori in competizione con questa un'altra strada
Persino sul partito
Non superi comuniste sul sindacato ma sul partito che si sarebbe voluto costruire o si stava costruendo
Il dissenso non potevano essere più grande
Però non rubare troppo tempo a voi che siete così cortesemente intervenuta questo nostro dibattito di rinvio
Alle dieci tesi sul patto di classe scritti da pensieri e libertini del cinquantotto ricorda per per confrontarle con il partito in cui stavano per rendersi conto della diversità e delle grandezza di opzione diversi che potevano milita
Così come
Progredendo nel tempo il socialismo di sinistra
Non ha opinioni comuni sugli obiettivi parziali e sull'esperienza di governo
Naturalmente non sto dicendo che c'è un socialismo di sinistra
Che assumeva il centrosinistra nella sua espressione prevalente
Come elemento di condivisione
Ma credo che si possa constatare che la differenza tra da un lato recato a Lambrate
E dall'altra parte
Basso dire semplicemente questo non poteva essere più grande
E lo era badate non semplicemente
Sul rapporto tra il centrosinistra sta italiana che pure lo era
Anche tra chi come recato lombardi
Assumeva il centrosinistra come un passaggio necessario per la rivoluzione socialista perché questo e alla tematica veniva affrontata e chi invece la negava precisamente in funzione da questa prospettiva
Ma su un tema centrale di quei tempi la divisione fu significativa
Est guardandola non solo in quei tempi ma in tutto il dopoguerra italiana si vede il peso di questa questione e la questione della programmazione
Che in realtà allude alla più generale questione del programma
Basta per questo a fare il ferimento ha tre punti di vista per rendersi conto come questa galassia
Del socialismo di sinistra sia stato molto articolato su un punto né Francia
Per Morandi
La programmazione doveva essere socialista
Cito sue parole
Non solo dovendo essere esplicitamente finalizzata alla prospettiva socialista ma virgolette introducendo Abbot origine elementi e forse che fatalmente forte hanno il superamento del sistema sottolinea il fatalmente
Ai cadono andate che come qui veniva che ho detto
Penso alla programmazione
Come usando una metafora
Vero nega veniva su tutto da questo per questo da da santi che diceva e ingegnere ma usa una metafora che non regge molto va a finire che non piace molto neanche in politica diceva bisogna cambiare il motore con la macchina in movimento
L'ho usato la metafora naturalmente non consente una comparazione così stringente con l'elemento sintetico prima chiamato di Morandi ma è del tutto evidente
Che mentre allaccia è una scelta che premia l'elemento finalistico e la determinazione gli elementi che portano fatalmente quindi processualmente ma in maniera determinata al socialismo qui siamo in elemento di certa processuale
In cui naturalmente c'è l'elemento anche volontaristico da cambiare il motore ma e il cambiamento e precisamente non più mirato a un elemento come dire sperano al processo ma portato all'interno del processo medesimo della mutazione del del moto
Infine Raniero pensieri
Che penso che l'unica programmazione e quella del capitale il piano del capitale
Contro cui bisogna Sarca e semmai adesso lo dico in un termine proposta
Comporta e omogenea
Ma invece di un'area attraversata da contrasti su questioni di fondo che le hanno sempre impedito di essere un soggetto politico
Ora la mia opinione
E che tutti gli oggetti di questa controversia
E entro cui ci sono verità interni che sci interessano e dunque ci possono fasce nere
Sono tuttavia sotto schiaffo di uno spiazzamento che rende la riproduzione di queste controversie assolutamente
Dannosa
Lo spiazzamento e prodotta da due fatti giganteschi
Da un lato quello politico economico del crollo
Dei Paesi post rivoluzionari
Dei Paesi socialismo reale dell'Est europeo
Dall'altro
L'apertura di un nuovo ciclo dello sviluppo capitalistico
Non una nuova fase
Non una modificazione
Diciamo in in corsa ma l'apertura di un nuovo ciclo di questo modo di produzione capitalistico
Questi due elementi producono un effetto di spiazzamento e su queste gigantesche controversi
Tuttavia non inutili da indagare perché i materiali interni sono assolutamente necessari a ricostruire una strategia per la trasformazione in questa nuova fase
E non solo per la ragione pure indispensabile che ogni sforzo deve avere il coraggio di fare i conti con la propria storia con quella da cui viene cioè la storia del movimento operaio di questo secolo dall'intera storia del movimento operaio di questo secolo
Penso che in questa lavoro di ricostruzione
Del all'interno di una rivisitazione di tutti i marchi SISMI e di tutte le scuole critiche anche quella del socialismo di sinistra possa essere per noi interessante
Nel senso che questo processo è formalizzazione chiama
Questa rito queste ricerche su un campo che non accetta preclusioni se non la delimitazione delle forze che hanno tentato di ragionare sulla questione che a noi oggi interessa cioè la riattualizzazione della trasformazione della città capitalistica cioè il superamento del medesimo
Il rispondo così a Tambov hanno per nasce scegliamo questa interlocuzione e non alta e per questa ragione
Non perché vogliamo fare un'operazione di sequestro Matteo o di sussunzione arbitraria
Ma perché l'interlocuzione con questa storia come con altre ai comune questo elemento che all'elemento che mi pare oggi l'elemento cruciale della rifondazione comunista cioè noi l'hai messa a tema del problema da trasformazione dell'attuale città capitalistica
In questo senso vorrei dire
A a Pino Ferraris non è una diciamo così paternalistica pacificazione o questo nel dire tu non si potrà ed una qualche riabilitazione
Però Pino forse è vero che la formula partigiana beati i popoli che non hanno bisogno di eroi si può oggi a interpretare insomma per usare appunto le formule se da una parte siamo in un bel guaio perché siamo nani seduti sulle spalle di giganti tra viola con San Donato dall'altra potremo auspicare di essere nella condizione
Diciamo implorato da parte e quindi poter fare i conti anche con la nostra storia senza il coltello tra i denti senza cioè che debba tornare l'istanza della sopraffazione quando invece il problema principale e del coglie la legalità interne dei diversi marchi SISMI dalle diverse scuole degli aspri Henze per poter neri ai ai formulare una ricostruzione una teoria politica un modo di essere che ci ponga la questione appunto la trasformazione
In questo senso io penso che appunto bisogna avere il coraggio di rompere ogni tua passione all'affiliazione dire
Per quanto grande
Per quanto gigantesca naturalmente senza cadere nella banalità che loro sono tutti uguali appunto su svolgevano fosso critico
Di indagine delle diverse verità ente
E vero che veniamo da una tragedia
Tra una grande tragedia
Ma è vero che inoltravo una nostra tenacia
La nostra testardaggine ma una somma la sommaria analisi di cui siamo capaci delle moderne contraddizioni capitalistiche e di questo processo di globalizzazione dell'economia ci spingono ai poco c'è la questione la trasformazione la questione della Società capitalismo e a questo punto e a questo punto siamo necessari siamo chiesti siamo sollecitati a indagare questa tragedia perché la scalata il cielo che attentato è l'impresa necessaria all'umanità di oggi
Io penso io penso che così necessitata questa diciamo scelta questa assunzione perché forse per la prima volta in questi termini naturalmente questo per esempio in tema di discussione forte come analisi Tamburrano tenuta condivido
Forse per la prima volta noi siamo di fronte ad una ipotesi compiutamente aggressiva dello sviluppo capitalistico
Cioè per la prima volta noi siamo di fronte al fatto che si divaricano drammaticamente
Da un lato il dinamismo che il capitalismo in grado di produrre anzi più di prima la crescita che è capace di produrre anche come prima da invece la civiltà che non è più in grado di mantenere tanto meno di quanto
Che cioè la profezia di Marx
Tornano i suoi due termini drammatici
O la lotta delle classi dà luogo a un'altra civiltà superiore oppure può essere la che soccombono entrambe le classi in lotta secondo me questa profezia torna oggi con un eco tesa drammatica sul tavolo dell'umanità e sul tavolo anche dalla politica quotidiana
Ed è per questo che allora ci proponiamo di indagare tutti quelli che in qualche modo ci hanno provato in questo secolo a uscire da questa prigione naturalmente in condizioni in condizioni diverse
Rispetto a che
A dispetto appunto
A un processo di globalizzazione dell'economia
Di mondializzazione economica
In cui il dominio del capitale
Anche attraverso processi di finanziarizzazione giganteschi cioè sei di raggiungimento dei livelli di astrazione crescenti
Ha una potenza spaventosa così spaventosa potette generale quello che viene chiamato secondo me correttamente pensiero unico cioè una forma concreta e dura
Dieci e Monia dieci Mounir capita la ricostruzione
Della cassetta degli attrezzi per la trasformazione chiede quindi di indagare questa esperienza io devo dire non solo con l'interno anche dialogare con altre io ho sentito che l'intervento di galloni devo dire mi interessa
Perché mi interessa tonale interrogarmi con le culture cristiana e cattolica nel fondo
E io che come molti di voi possono avere grandi avversione rispetto al modo con cui questo pontificato ha guardato alla donna diritti civili ad altri elementi tuttavia non possono sentire la forza la potenza di un'invocazione quando dice attenzione che se il mercato diventi assolutizzazione la supremazia laccato diventa la produzione di Sky uscenti potata indica Centillo disoccupazione non lo possiamo accettare
C'è insomma un un ritornare a una interlocuzione anche esterna diciamo che mi sembra assolutamente indispensabile
Ma perché interessati anche dunque a questa sinistra a questa socialismo di sinistra
Che cosa ci può parlare dell'oggi
Io penso che ci può parlare dell'oggi non quello che lo divideva ma quella che in qualche modo la UNI
Cosa l'ha un IVA cosa da la unite
Intanto una propensione alla radicalità
So bene di di parlare d'un tratto diciamo nera nella scienza politica poco significativo
Quasi contatto psico politico
Non giacobino non necessariamente c'è cupi non necessariamente in alcune parti sì in altre no ma certo la radicalità contato comune
Beh in questo sport parliamo per non cita per pagare in quel dei quattro che abbiamo indicato qui se c'è un tratto che unisce punto uomini così radicalmente diverso come Alicata lombarde Lelio Basso
Rodolfo Morandi io appartiene a questa radicalità non c'è dubbio su questo
Unisce sì ma è troppo poco per parlarci dell'oggi
Li univa come è stato detto benissimo tranne due relazioni
L'anticapitalismo che già un po'di più della radicalità
Qui vorrei che ci intendessimo
Per rifaccio ancora un'interlocuzione diciamo di dissenziente con Tamburrano
E se Azzi certo
C'è anticapitalismo e anticapitalista
C'è anche un anticapitalismo aggressivo
C'è diciamo un un un anche una una propensione contro il capitalismo diritto hanno
A stadi precedenti almeno comunità al punto di vista comunitario quindi
No li univa un certo anticapitalismo una latitudine del capitalismo non un indifferenziato anticapitalismo
Vogliamo dirla chiara
Lì univa la lezione marxiana anticapitalistica
Cioè li unifica la critica radicale
Al modo di produzione capitalistico
Considerato un elemento produttore di sfruttamento e di alienazione da cui l'umanità tutta attraverso lotta di classe poteva e doveva liberarsi questo è il punto di quell'anticapitalismo quell'all'altitudine non fatto che Capello fa schifo
E che diciamo così c'era semplicemente ci poteva essere una condanna etico morale
No
CEA una critica del modo di produzione capitalistico
E i più perché questa sarebbe già una storia troppo larga una certa modo di leggere criticamente
Fondandosi sull'analisi delle condizioni di classe dello sviluppo il capitalismo le cose che atto qui Gianni Alasia sono particolarmente significativi
Perché mettere in luce in una fase di passaggio siamo ed Eugenia agli anni fa nel passaggio tra la lotta di liberazione e l'inizio del dopoguerra il prendere corpo però del fatto che tu quello lì lo puoi battere se capisci come funziona Luís e come funzionano quelli che possono attaccarlo
Cioè l'analisi delle condizioni di classe dello sviluppo del capitale
L'analisi persino con una propensione a ingigantire la capacità del nemico
Meglio sopravvalutata la forza che sottovalutano altre Buy quasi un disegno
E insieme
Fare delle analisi dello sfruttamento della dichiarazione il punto di conferma costante
Di questa diciamo lettura anticapitalistica
Non basta ancora
Io credo che si possa dire più esplicitamente
C'era in comune l'idea della rivoluzione
La parola non è sovrabbondante
A Paola è diciamo nelle nella teoria politica scientificamente Tamina
E questa diciamo
Componente politico-culturale movimento operaio ha pensato sempre
Che il problema principale della politica fosse questo
Il ritorno a Marx io ritorno a me sì era retto la dirittura un certo Marx naturalmente anche qui Comes quando sempre si parla di una gara se si parla di fasi diverse ma io vorrei leggere due righe di al mio pensiero
In cui alla stretta su dice io credo sia facile sostenere che una visione dei della Sociologia come scienza politica è un aspetto fondamentale del marxismo e va bene
Se si deve dare una definizione generale del marxismo direi che proprio questa una sociologia
Concepita attenzione come scienza politica come scienza della rivoluzione non c'è dubbio
Il il passaggio non potrebbe essere diciamo più più esplicito quello è il massimo a cui si fa riferimento e a
Ma diciamo così confermare questa questa propensione c'è il fatto che poi quando devono parlare devono uso il plurale ma insomma basta
Si assimila tutti questi quando devono parlare arco del comunismo
Non semplicemente parlano secondo la formula altissima il comunismo è quel movimento che abbatterono delle cose esistenti
Ma oppongono lo schema interpretativa dalla critica al programma di gotta qua i se se c'è un'idea di comunismo che ha in comune questa nebulosa e quella diciamo che vogliamo dirla così più radicale
E l'idea che primo il comunismo è cito proprio in modo che non non fuori di a uno di questi e la vittoria sulla scarsità ossia la possibilità di sosta di soddisfare largamente in tutti i bisogni quali si manifestano storicamente secondo la formazione Politecnico poi Valente individui in modo da consentire una indefinita permutazione dei compiti produttivi più vai e dei compiti di amministrativi di gestione divida creazione e infine terzo l'abolizione del lavoro come obbligo imposto dalla mise ria od affini Esterni abolizione che ugualmente una condizione della divisione volontaria del lavoro e che suppone con ogni evidenza
La scomparsa della scarsità in tutte le sue forme sottolineo inclusa la scarsità di tempo
Beh e con tutta evidenza una ipotesi di liberazione con tutta evidenza questa diciamo questo comunismo come liberazione che muove dalla dalla premessa della scienza della in mozione
Va
Ad in questa assunzione equivoca e dia un punto difficile per la nostra storia di tutti
Ha mandato consentirà ad un punto davvero difficile questa in questa logica
Scienza della evolutiva politica facendo evoluzione il comunismo come piano riparazione si evidenzia un punto che costruisce un'innovazione nel pensiero politico
Di questa parte d'Occidente cioè la critica alla deficit alla deviazione tecnicistica del concetto di produzione
Qui la cosa si fa pesante ma è così
Il socialismo di sinistra pensa che in Marx non ci sia un deficit di teoria politica
Perché si occupa poco dallo Stato ma che invece questa sia una precisa manifestazione di una cultura politica
E questo elemento viene assunto in modo tale che quello che viene messo in discussione è una qual sia si idea di neutralità della scienza della tecnica del lavoro e dell'organizzazione del lavoro cioè il socialismo di sinistra in qualche misura mette nella tenaglia che vede la politica come scienza della rivoluzione e il comunismo come liberazione mette nella tenaglia precisamente una lettura tecnicistica del conce
Riproduzione ma qui le cose si fanno tosto davvero perché oggetto di questa critica non sono due signori diciamo così di poco
Momento ma sono due tra i più grandi pensatori rivoluzionarie del nostro tempo uno è Antonio Gramsci di americanismo e fordismo
Che viene indagato criticamente per questa diciamo presunta presunta non mi voglio cimentare io su questo punto attributi
Rione alta il lobbismo di un carattere innovativo che solo dentro quel quadro culturale si definirebbe come negativamente superabile e l'alto addirittura
Lei niente
De il lei mi
Cioè viene criticato
Uomini coraggiosi da da anzi ieri quando dice
No qui c'è anche fu mi consentite un gioco in questa cosa perché siccome Luciano Della Mea attribuito interamente a Tanzi ieri una corista leninista
Io adesso faccio l'operazione non di aprirlo diciamo così in senso moderato ma in senso più radicale di Leni ma questa è una contesa diciamo decidiamo subito dice Panzini nonostante la chiara distinzione Leni scambia elementi parole poi del processo di valorizzazione per elementi del processo lavorativo ciò che è prodotto o aspetto della sussunzione reale della forza d'agosto il dominio del capitale per progresso oggettivo o neutro
Ho neutralmente tecnologico noi invece dobbiamo Dole od operai il tema di tecnologie in senso che comprende il suo uso sociale oh naturalmente anche qui alle essere avvertiti dell'operazione che si fa che si sta parlando di War
Che stavano indagando il terrorismo al suo nascere e noi stiamo invece indagando il terrorismo nella sua fase natura e quando è attaccata cioè tensione bene cioè a non a non fare l'operazione semplificate lo dico non quindi per palati camici ed il nemico in cosa che non saprei fare ma per mettere in luce invece ma per metà e luce come in Estremo esista questa questione del
Il problema del della cottura della neutralità in tutte le manifestazioni
E fortissima e Alessandro Portelli quando ci porta prima i ragionamenti che riguardano il comunicare anche su quel terreno si vede De
E lo si vedrà poi Gianni Bosio come questa ispirazione il tema viene fortemente a valorizzare il vissuto delle persone delle classi dell'area
Tra sociali contro diciamo elemento deterministico ed economicistico
Questi elementi costituiscono una grande difficoltà una grande forza una grande difficoltà
Che si vede soprattutto al cospetto con la questione del programma e la questione del soggetto la trasformazione
Intendiamoci a anche sulla questione del programma c'è un aspetto io credo molto importante
Questo elemento Palladino anche di noi oggi
Un elemento secondo me comune con tanta parte da COMU della cultura comunista e operaio dell'Italia degli anni degli anni sessanta un punto secondo me di elaborazione molto al molto alto cioè è l'idea del rapporto tra obiettivi parziali e processi di trasformazione io questa cosa penso che sia una lezione per esempio che parla ancora direttamente a noi molto molto puntamento solo lo dico citando basso
Quello che caratterizza il riformismo non è la lotta per le riforme che ogni marxista del proprio sì ma è l'isolamento del momento riformatore dal momento rivoluzionario
So bene che era una cosa che era già presente nella critica di caos scrive ma
Qui viene proposta con l'una diciamo impostazione
Che secondo me appunto costituisce una temperie di quel momento io penso che qui qui ci sono i testimoni attivi quelle davvero è stato un momento straordinario rivive un'intuizione in tutto il movimento Alitalia nel socialismo di sinistra multate rilevantissime del patto comunista in parti importanti del sindacato si può andava a vedere
Quello che tu rimanga agli amici una citazione ricordare è sesto chiamato il riformismo rivoluzionario è in una realtà un tentativo di me delle cose che fin qui ho detto al confronto con una situazione determinata l'Italia di quegli anni la nascita del neocapitalismo la possibilità di tentare un'operazione molto grande
Naturalmente bisogna capire perché
Quell'impostazione l'alta
Diciamo poi non solo viene sconfitta ma sostanzialmente scompare
Elementi di queste culture politiche rientra ma poi nella grande riscossa studentesca operaio santo del Santo nome e si propongono quindi hanno voi interni diciamo così Trump completamente trasformato i medesimi
E però
La loro scomparsa costituisce un impoverimento per tutti
Certo oggi non potremmo dire torniamo lì
In questo fin e secolo torna una sfida ha però altissima
Questa globalizzazione questi processi mondializzazione d'economia cambiano la scena e una scena in cui eravamo risulta agiscono si produce un mutamento nella con nella composizione di classe nella composizione tecnica del capitale nelle soggettività davvero si sta primo Turandot il rapporto fra il lavoro la vita tra lavora produzione tal tra la produzione e la riproduzione sociale sotto un Domingo capitalistico
Leggero e Ferrero
Che sembra quasi impercettibile invisibile ed è una forma di controllo come forse non l'avevamo mai conosciuto
E nel frattempo contraddizione diverse da quelle di classe sono emerse stanno sul terreno in maniera molto di molto diciamo difficile da capire persino penso comparizione tra nord e sud del mondo
Di cui ha parlato cassa pochi giorni fa
Penso alla alla questione posposto dalla grande esperienza e do che ha che cambia anche questo profondamente pensate come non ci sia traccia in questa cultura politica così evoluta di un problema che oggi sentiamo così acutamente come quasi non c'è traccia di un altro elemento decisivo in questo passaggio d'epoca come la questione ambientale ed ecologica sta quindi nessuno può tornare assieme alla sconfitta sia ragione della assicurazione delle culture che l'ascesa del sessantotto sessantanove stenta cinque ha prodotto sì in ragione soprattutto di questo mutamento del ciclo nessuno può tornare lì può pensare di tornare lì e nessuno può pensare semplicemente il suo assumere dentro un corpo di lavorazione più grande questi elementi pure che rilevanti e altri di cultura politica oggi noi ci confrontiamo con un processo di modernizzazione capitalistica che insisto su questo punto ve ed è separarsi la crescita e il dinamismo economico dal progresso sociale ed alla democrazia ma questa fase che sta mettendo in discussione la civiltà europea per come l'abbiamo conosciuta
E che spiega
Il valore della lotta di Resistenza il valore straordinario delle lotte che l'esistenza sociali e politiche che tuttavia noi sentiamo
Non possono vincere questa contesa se non opponendo alla politica il problema di un nuovo regime sciita di una nuova ipotesi trasformazione di un nuovo gioco a teoria politica noi
Siamo chiamati a compiere questo opera non più
Aspetto alla coppia che temeva il socialismo di sinistra integrazione e afasia delle masse ma invece una nuova copia
Non meno preoccupante anzi forse più drammatica esclusioni e a fasi e delle masse questa copia che la coppia diciamo su cui può riposare un nuovo dominio capitalista può i lo credo io credo può essere oggi combattuta e contrastata ma se il conflitto sociale non viene lasciato solo in questa diciamo ricostruzione di un rapporto tra la politica il compito sociale soggettività un'esperienza come quella del socialismo di sinistra se indagata criticamente rispettosamente io credo prostituta il nostro lavoro grazie
Possiamo concludere così questo mostra giornata di studi credo che sia stata molto utile ne faremo delle altre
Perché funziona male tutto
Credo che ne faremo delle altre dicevo forti anche del successo di questa riceverete sì avete lasciato il vostro indirizzo ricevette a casa gli atti grazie e vola sereno quindi