"Piero Gobetti rivisto al microscopio" lezione del corso "Alla ricerca dei liberali peduti" a cura della Scuola di liberalismo

Quello perché altrimenti avremmo già risolto tutti i nostri problemi
Il lei professor Bedeschi è in arrivo virgola spero virgola ammesso avete visto
Mi pare che esso è già la terza volta che ogni inizio faccio una gara fra e quindi siamo alla quinta lezione alla sesta edizione
Signori uno due tre l'applauso del professor delle
E le pessimismo liberale quello che mi aveva spinto non invece c'è e l'ottimismo degli oli cultura che sanno che l'essenziale arrivare quando sono già tutti seduti
E finalmente abbiamo un numero di sedi abbastanza dietro c'era una pila e quindi l'abbiamo sistemati
Fra un po'vi porterete la si deve a casa perché fino adesso assieme alla derubare risiede nelle altre Aule ma ahi noi adesso comincia a funzionare questa università quindi in questo momento ci sono delle lezioni tra l'altro lezioni di lingua
E quindi era anche per farvi una serie di annunci il primo dei quali e che qui ci sono delle i corsi di lingua e con insegnanti in lingua madre dato che siamo ospiti sarebbe opportuno anche approfittarne chi deve fare una cosa del genere
Ma o una serie di annunci economici non il primo annuncio è un annuncio
Di carattere burocratico amministrativo
Per quello che riguarda un incontro alla Fondazione Einaudi la folla Senaldi ha mandato le lettere a tutti voi che avete che avete fatto la scheda di iscrizione all'Ascoli liberalismo beh abbiamo appena iniziato a scoraggia sotto ma le tre buste possibile che nel giro di quindici giorni già tre persone hanno cambiato casa per l'esattezza
La dottoressa con mare col mio naturalmente era un'altra grazioso e poi c'è il signore Domenico Massa che abita a via della Croce già risulta trasferito non lo so come ma insomma non tre brava
Dov'è che abiti
Sì però hai dato l'indirizzo romano
Non legato a Roma dove do
Ma tutto e dichiara di queste grazioso ma non abiti anche abbia l'Eritrea romana
Ebbe abbia le idee c'è il portiere che un polemico il fidato perché prenderà Spata indietro guarda gestito destinatario trasferito
Va bene guardiamo al numero vogliamo fare avrò numero
Nel banco c'avevamo corazze che va be ogni caso vai dal portiere da quant'è che non era mai c'è il portiere
Maglia in mai data e Avellino ormai approfittare del Santo Natale almeno la la lettera che vi doveva arrivare e quella che è in distribuzione lì in ingresso per quello che riguarda lunedì prossimo vi ricordo che lunedì però si non facciamo lezione ma c'è questa come mozione questo ricordo di Umberto Ricci studioso di cui ricorre quest'anno il cinquantenario della morte
E questo varrà come presenza per tutti come Gorbaciov mettiamo sullo stesso piano Umberto Ricci e Gorbaciov cioè però la lezione la commemorazione si svolge nei locali della Fondazione Naldini piazza San Lorenzo in Lucina tra l'altro la piazza è terminata quindi evitare di fare quel percorso di guerra che avete
Avete fatto per iscrivervi hanno messo addirittura le panchine davanti all'ingresso della Fondazione Einaudi
Un'altra cosa che è molto interessante anche perché buona parte dei docenti che vengono e tra l'altro c'è anche la pagina pubblicitaria
Buona parte dei docenti che vengono da noi lavorano scrivono per e su ideazione ora è una rivista che l'anno scorso
Distribuiremo un numero a quelli bravi quelli che avevano fatto la tesi
Ognuna di queste riviste che bimestrale costa venti mila lire l'abbonamento normalmente di cento mila lire per i iscritti alla scuole direbbe di liberalismo e io sono il primo che ha staccato il biglietto non come iscritto ma come come promotore ottanta mila lire ecco però non è che potete venire farei l'abbonamento anche per conto terzi e l'abbonamento deve essere intestato a uno di voi non è che lo fate dei cugini eccetera
Di là dove si fanno le iscrizioni c'è anche un blocchettino per iscrive per abbonarsi a ideazione a ottanta mila lire
Un'ultima eccessiva cosa è la presentazione del nostro del nostro ospite il professor Bedeschi non so se voi avete letto di appunti la postfazione che io ho fatto sugli appunti dello scorso anno a un certo punto ho detto che avevamo difficoltà avevamo quasi smesso facevano altre cose
Allorquando aggirando mi per la cittadina piemontese di Acqui Terme figli in vetrina il libro di Bedeschi la storia del pensiero liberale era la prima volta che vedevo
Un un argomento del genere in vetrina e entrai comprai la cosa e fu molto molto diverse tele che quasi quasi
Fu un discorso fra carbonari fra il libraio e l'acquirente che me lo dette come se fosse una cosa quasi quasi segreta dice ma chi l'avrebbe immaginato dopo cinquant'anni di imperante marxismo che finalmente si riusciva a leggere questa roba e da quel momento noi abbiamo ripreso con grande rigore e tra l'altro subito chiedemmo al professore di farci una lezione di almeno cento ma novantuno una cosa del genere ci ricorda stavamo giù eravamo dentro le catacombe che è stato un periodo ecco al Collegio Romano poi abbiamo scocciato professor un'altra volta e questa è la terza non c'è due senza tre perché la terza perché l'anno scorso ci sono state delle commemorazioni Gobetti Anna
E Gobetti è stato santificato come sempre si fa quando si celebra qualcuno raramente si fa la celebrazione per parlar male del celebrato non anzi dire la verità non è mai capitato adesso si avvicina Natale son pochi quelli che dall'altare parlano barra del Bambinello anzi credo proprio nessuno perché se no non farebbero tutte le funzioni
Ecco nella funzione del Gobetti così come immagino che anche lunedì prossimo di del professor Ricci nessuno parlerà male la Fondazione inaudito che sanno fare per evitarlo di dedicargli una giornata
Lo stesso è successo con Gobetti e quand'ecco che quand'ecco che il professore il professor Bedeschi è ha scritto e ha limitato un po'ma sì però inutile che vedeva contro io perché se no che ci professore ed è venuto e questo no no questo non c'entra niente
E allora il tema accendiamo mentre già radio radicale sta registrando ma è nascosta tra le palme un sì
Oggi è fior frazione di era qua credo che non fosse venuto a radio radicale invece in mezzo alle palme è un discorso vedrete anche loro vogliono andare i Tropici professore noi di siamo l'applauso senza paraocchi alla fine ma magari poi gobbe tiene invece vengono qua e non approva fischiano si accettano anche fischia
Qualche riferimento alla rievocazione tutti bravi belli a queste fatto cioè io un anno fa scrissi
Per la rivista liberal
Un articolo su Piero Gobetti
Questo articolo su Piero Gobetti
Devo dire che con mio grande scoop
E suscitò o un mezzo pandemonio
Per sul riccometro pandemonio perché io in quell'articolo
Sostenevo
E questa tesi e cioè che Gobetti
E non può essere considerato a pieno titolo un pensatore liberale uno scrittore libera
Per questa tesi
E può essere buona o cattiva
Per giusta o sbagliata
Ma in cui si vede perché debba destare molto stanca
Nelle furibonde polemiche che si aprirono
Scese in campo anche
Un grande maestro Norberto Bobbio
La quale tutti noi dobbiamo molto
E Bobbio
E in modo particolarmente as però disse che e la tesi da me sostenuta non aveva non aveva alcun fondamento
Io sono rimasto naturalmente della mia opinione
Sono rimasto dalla mia opinione e devo dire che nel dibattito che si aprì allora poi
E anche altri mi diedero ragione insieme ad alcuni che mi vedo rotto quella però che mi colpì molto fu questo e cioè come
E dopo tutto un dissenso di culto un dissenso di natura culturale di natura scientifica
Sì Gobetti fosse o no da considerare un pensatore liberale
E suscitasse reazioni così vuole anche così scomposte
Voglio dire
Antonio Gramsci per esempio sicuramente non è stato un pensatore liberale nessuno si si sogna di dire che gran ci sia stato un pensatore liberale ma non per questo noi
Non attribuiamo ad Antonio Gramsci una grande importanza nella storia politica e culturale Italia
Ecco non si vede
Perché negare la qualifica di liberale a un pensatore debba provocare ripeto risentimenti così poco ecco questo è un quesito su qua semmai poi ritorneremo alla fine intanto partiamo
Dalle considerazioni puntuali
Puntuali nel senso di aderenti ai testi che io vorrei svolgere per sostenere la mia tesi
Ora come probabilmente voi sapete la vicenda
E politico-culturale di Gobetti
Si è consumata in pochi anni
Nacque a Torino nel mille novecentouno
Nel mille novecentodiciotto quindi giovanissimo appena diciassettenne fondo una rivista energie nove
Un quindicinale
Nel venti interruppe questa esperienza e nel ventidue fondo il settimanale che puoi
E di solito viene legato al suo nome perché è stata la sua il suo lavoro il suo lavoro più impegnativo la rivoluzione la rivoluzione liberale
L'hai volo sono e liberale aveva un compito molto ambizioso lo stesso Gobetti scrisse nella presentazione della rivista
La rivoluzione liberale
Si propone di venire formando una classe politica che abbia chiara coscienza delle sue tradizioni storiche e delle esigenze sociali nascenti dalla partecipazione del popolo alla vita dello Stato
Alla rivista di Gobetti alla rivoluzione liberale collaborarono eminenti personalità
Anzi possiamo dire e il meglio della cultura del tempo
Troviamo infatti sulla rivoluzione liberale lì firme di Amendola di Pareto di Mosca di De Ruggiero di Missiroli di Corbino di Giustino Fortunato di Einaudi di papà Fava di Burzio di Carlo Rosselli di Ernesto Rossi
Il doloroso vi Salvatorelli infiniti altri compiti aveva indubbiamente formidabili capacità di organizzatore culturale
Alla fine del venticinque rivoluzione liberale dovette chiudere sotto i colpi del fascismo fascismo ormai abbia trasformato stava trasformando l'Italia in uno stato totalitario
Subì aggressioni personali da parte di squadristi riparo a Parigi
Dove morì il quindici febbraio mille novecento del mille novecentoventisei dunque non ancora non ancora venticinquenne
Dunque l'attività
Politico culturale di Gobetti la la parabola di Gobetti una parabola molto breve
Gli otto anni
Di otto anni grosso modo e tuttavia una parabola qui ha lasciato
Una
Un'orma profonda
Nella storia culturale e politico italiano tanto profonda chi a tutto di ci si accapiglia circa che circa le riferì dita circa le dita buvette Diana
Ora quali sono
I motivi fondamentali della riflessione di Coppi io penso che la cosa migliore sia quella di procedere con un criterio storico e cioè di vedere un poco l'evoluzione la gente di questo pensiero
In rapporto ai principali avvenimenti politici e sociali del tempo
Non c'è dubbio che il punto di partenza della riflessione di Gobetti e
Un punto di partenza schiettamente liberale
Nel marzo del mille novecentodiciannove
Nel corso di una polemica con Angelo Tasca Angelo Tasca ira un esponente dell'ordine nuovo del gruppo tutti i rari unito intorno ad Antonio Gramsci
Nel corso di una polemica con in tasca Gobetti dichiara
Noi lavoriamo nella corrente del pensiero liberale
In senso ampio
Che ci pare il più sano da Cavour a Giustino Fortunato e a Gaetano Salvemini
Il quale pensiero liberale importa insieme il saggio consiglio i la saggia politica delle questioni concrete
Sulla giovanissimo compiti
Direi che si notano
Essenzialmente due impulsi
Uno e l'influsso di Gaetano Salvemini come dimostrano anche le righe che ho testé letto quando copriti parla di questioni concrete di gusto delle questioni concrete
Non c'è dubbio che egli intende il cosiddetto problemi istmo
Ho concretissimo di Gaetano Salvemini ma un altro Autore di cui Gobetti il giovanissimo Gobetti subisce influsso e il fascino e Benedetto e Benedetto Croce
Infatti della filosofia dello spirito di Croce Gobetti dice che l'opera più italiana cioè più seria che noi abbiamo dato alla civiltà negli ultimi anni
E diverse forme formulazioni Gobetti anale di questo periodo cioè del diciannove
Del mille novecentodiciannove risentano della filosofia idealistica
Come quando critica il concetto socialista di classe in questi termini leggo un passo
Dagli scritti politici
Dice a proposito del concetto socialista di classe
Del socialismo abbiamo analizzato irrisolto nei suoi elementi il concetto di classe
Una esagerazione dogmatica ed assoluta di un dato di fatto vero
La libera differenziazione degli uomini
Tutti apparteniamo ad una classe ma alla classe che vogliamo
E appunto in questo nel vedere il limite e nel saperlo posto da noi c'è il superamento della classe e il trionfo di una realtà più ampia che la comprende la nazione e questo mi pare un modo tipicamente
Idealistico di porre il problema la classe non è le classi sociali non sono delle determinazioni materiali oggettive
Alle quali gli uomini vengono assegnati a seconda della divisione del lavoro secondo alla concezione marxista
Ma le classi e qui vengono interpretati in modo assai più elastico di rimorso volontaristico addirittura come delle categorie
E ciascuno sceglie sulla base delle proprie inclinazioni delle proprie attività e delle proprie profeti della propria professione liberamente liberamente scelta ecco questo per dire che
Gobetti il giovanissimo Gobetti nonni
Sotto l'influsso del pensiero socialista e marxista ma sotto l'influsso da un lato del pensiero di Croce e dall'altro lato del pensiero di Gaetano di Gaetano Salvemini
Ma Gobetti si allontana assai presto d'acquisti suoi padri spirituali
E
Sono significativi i suoi scritti le sue riflessioni sulla rivoluzione russa
La rivoluzione russa naturalmente nel mille novecentodiciannove
Il grande avvenimento dell'epoca un avvenimento col quale tutti gli intellettuali devono devono misurarsi
Ora
In questi scritti dedicati alla rivoluzione russa
Gobetti critica sì
La fuga in avanti dei bolscevichi critica la loro pretesa di costruire uno Stato socialista in un Paese terribilmente arretrato
Dicevo Betti
Carestia e deperimento
Sono determinati dall'aver voluto tentare la realizzazione del socialismo in un ambiente impoverito estenuato disorganizzato
Mentre anche secondo Marx il collettivismo potrebbe derivare sono da una esigua da una esuberanza di forze produttive
E aggiunge recensendo un saggio di Ettore Ciccotti e condividendo la posizione di Ettore Ciccotti
Conclude dicendo
A tutto ciò naturalmente si accompagna il disordine morale
Bolscevismo e intolleranza generano rappresaglie e vendette
L'ordinamento della scuola ed era mite intellettuale e spaventoso regresso anche per il dissidio insanabile che esiste tra la maggior parte degli insegnanti e il nuovo Stato
Pare agevole da tutto questo la conclusione salta a cui giunge il Ciccotti
Che l'esperimento bolscevico non rappresenti nulla di nuovo malgrado le sue grandi proporzioni rispetto ai vuoti i tentativi di socialismo utopistico
Corrisponde come quelli alla illusione di una realizzazione di un nuovo stato sociale per un atto di volontà esteriore e di violenza artificiale
Ecco dunque vedete che almeno in un primo tempo
Verso la rivoluzione russa verso la rivoluzione bolscevica
Gobetti assume un atteggiamento molto critico
Un atteggiamento molto critico e sostanzialmente sottoscrive
Le valutazioni che vengono date anche
In larghi settori del socialismo democratico e riformista in Italia da Turati da Mondolfo in Germania da Carlotta ospite
Tutti costoro criticavano per l'appunto
La pretesa di bolscevichi di realizzare saltando intere Paris intere fasi storiche realizzare una rivoluzione socialista in un paese e terribilmente arretrato
E tuttavia ecco la novità
Gobetti non riesce a sottrarsi al fascino ti ma dall'opera di le e di Trotsky
Certo e gli dice
L'esperimento socialista in Russia in quanto esperimento socialista e fallito
Ma aggiunge
La rivoluzione russa non è solo nell'esperimento socialista
La si gettano le basi di uno Stato nuovo
Lei mi in e Trotsky non sono solo dei bolscevichi sono gli uomini di azione che hanno destato un popolo egli vanno ricreando un animale
L'esperimento di socializzazione e finito per ora e noi crediamo per sempre
Perché vi si oppongono direttamente gli interi essi e la mentalità degli uomini
E tuttavia dice Gobbi
Il popolo russo ha incominciato in questi anni a formarsi una coscienza politica
E per questo furono necessari i soviet
Anche se in principio non erano sentiti dal popolo
Anche si dovranno necessariamente lasciare il posto ad altre istituzioni più adatte alla manifestazione della volontà popolare
E conclude
L'opera di veli in e di Trotsky rappresenta questo
In fondo la negazione del socialismo
E un'affermazione e un'esaltazione di liberalismo
La storia dovrà riconoscerlo
E morto lo zarismo e la mentalità zarista
La Russia si eleva a livello della civiltà dei popoli occidentali
Sono
Affermazioni
E che lasciano molto perplessi queste di Kubrick
E non soltanto direi alla luce del senno del poi
Dopo tutto ripeto
Il pensiero socialista democratico quindi non solo il pensiero liberale non solo che so io un Einaudi
Ma anche il pensiero socialista
Democratico sia in Italia sia in Germania sia in Francia
Denunciava la costruzione ad opera dei bolscevichi di uno Stato integralmente totalitario
Fondato sul controllo capillare della polizia politica al servizio del partito bolscevico e basato sul terrorismo di massa
Questi elementi
Sembra no
Non toccare
La preoccupazione di tutti la valutazione che Gobetti da della rivoluzione e bolscevica
E
Occupandosi nel mille novecentoventuno sul Resto del Carlino
Della dura polemica fra causati il leader il grande leader e della socialdemocrazia tedesca e Trotsky a proposito di Terrorismo e comunismo
Gobetti
Si schiera senza esitazione alcuna dalla parte di Trotsky Trotsky naturalmente allora faceva faceva ancora parte del diritto del gruppo dirigente del gruppo dirigente bolscevico
Dice Gobetti
Troppi Ski afferma per primo in Russia una visione liberale della storia
E ancora a proposito
Di
Rossetti
Gobetti dice
La visione di Trotsky si è fatta nettamente volontaristica
Ed ha lasciato da parte il nucleo materialistico e statalisti Cocchi vizia la concezione della storia in mare
Contro il riformismo di Kerenskij che operava in Russia con il cervello di un democratico all'inglese
Trotsky che orizzonti dittatura del proletariato come Governo che non nasce da lì dal popolo indifferenziato
Ma da quella parte del popolo che sente la responsabilità pubblica
E nel consiglio di fabbrica del Soviet
Vede l'organo essenziale che può condurre operai e contadini ad un'esperienza politica sempre commisurata alla loro crescente alla loro crescente maturità
Ecco dunque che nella polemica tra cauti e Trotsky
Gobetti si schiera dalla parte dito si schiera dalla parte dei bolscevichi
Il fatto che il bolscevismo si affermi subito con metodi violenti
Con metodi dittatoriali e col terrorismo di massa
Sembra importanti di sempre in portali poco e scrive
Delle parole a questo proposito che meritano di essere attentamente e valutate
Dice Gobetti la violenza
Si può usare
Quando vi sia persona capace di esercitarla
E gli altri la Tollo Rino
E questo esercitarla e questo tollerare ma sono l'espressione esterna di un fatto interiore che ha la sua radice degli spiriti
In Russia il fatto che spiega e precisamente l'adesione degli animi al governo del so
è un'affermazione molto singolare questa è un'affermazione molto singolare
Sulla quale io richiamavo l'attenzione anche nella mio articolo che apparve su sul liberali e dicevo che in questo passo secondo mi si avvertono anche dei precisi
E chi gentiliana una eco gentiliana sia bene in questa affermazione secondo la quale la violenza si può usare quando vi sia persona capace di esercitarla e gli altri la tolleri no e se gli altri la tollerano vuol dire che gli spiriti sono a ciò ti sposti in fondo consenziente
E dicevo un'affermazione paradossale di sapore gentiliana Ikea ben poco a che spartire con con il pensiero con il pensiero liberale
Una affermazione
Che
In qualche modo
Giustifica la violenza bolscevica cioè giustifica la violenza
Di una minoranza sulla sulla maggioranza
Purtroppo poi e lo stesso Gobetti o che anni dopo avrebbe dovuto fare
Avrebbe dovuto fare i conti anzi avrebbe dovuto subire e la violenza fascista che si veniva che si veniva preparando pentiti avrebbe poi soppresso le diversità liberaldemocratiche ma procediamo con ordine
Seguiamo più di più da vicino lo sviluppo degli eventi sociali e politici e i loro riflesso le il pensiero di Gobetti
Ciò ci spiegherà molte cose e ci spiegherà credo anche questi giudizi di Gobetti sulla rivoluzione russa
Nel mille novecento eventi Gobetti come ho detto interrompe l'esperienza della sua prima rivista energie nove perché scrisse sentivo bisogno di maggiore arriva raccoglimento
E pensammo una elaborazione politica assolutamente nuova
Le cui linee mi apparvero di fatto nel settembre al tempo della occupazione delle fabbriche
Ci sono delle testimonianze molto importanti
Nelle lettere di Gobetti in questo Periodo lettere inviate Adda Ada Prospero che era una sua collabora una sua collaboratrice che poi diventerà sua moglie
Lettere in cui si avverte il fascino straordinario che l'occupazione delle fabbriche deserto città sul giovani cubetti
In una di queste lettere si legge e la lettera della sette dicembre diciannove
Qui siamo
In piena rivoluzione
Io seguo con simpatia gli sforzi degli operai che realmente costruiscono uno Ovo
Non sento in me la forte
Di seguirli nell'opera loro almeno per ora
Ma mi pare di vedere poco a poco si chiarisca Easy imposti la più grande battaglia del secolo
A ora il mio posto sarebbe dalla parte che ha più rally più vorrei giustizia i più spirito di sacrificio
La rivoluzione tipo tutto il suo carattere religioso
Però
E difficile anche per gli operai
E si hanno liquidato ormai almeno a Torino gli organizzatori e i vecchi campi astrattisti e disonesti in pratica i fanno da sé
Il movimento e spontaneo e tutt'altro che diritto a fini materiali
Si tratta di un vero e proprio tentativo di realizzare non il collettivismo
Ma un'organizzazione del lavoro in cui gli operai o almeno i migliori di Jesi siano quello che sono oggi gli industriali
Siamo davanti a un fatto eroico certo può darsi che venga soffocato col sangue ma sarebbe lì zio della decadenza
Dunque
Detti e completamente conquistato
E completamente affascinato del mille novecento e le
Dalla
Dalla occupazione dalla occupazione delle fabbriche
Questa lettera di cui ho letto
Adesso appunto
Un passo
Un documento molto importante della biografia di Gobetti
Direi che qui sì di linea no i motivi tipici
Di quello che Paolo Spriano lo storico del Partito comunista e che è stato anche uno studioso di Gobetti
I motivi tipici di quello che Paolo Spriano a definito felicemente l'Opéra Isma'liberale di Gobbi
L'opera Isma'liberale di Gobetti
E una
Definizione molto felice del pensiero di Gobetti dicevo questa opera Isma'liberale ma io credo che si tratti anche di una contraddizione in termini non può esistere opera ISMU liberale
Opera Isma'è sempre un punto di vista classi sta un punto di vista classista non può essere un punto un punto di vista un punto di vista liberale
Il fatto è badate che
Nel periodo diciannove venti Gobetti subisce massicciamente l'influsso di Antonio Gramsci e della sua rivista l'Ordine Nuovo
Fra l'altro Gobetti avvia anche una intensa e collaborazione con l'Ordine Nuovo
Sul quale scrive sia articoli politici sia articoli di cultura fra l'altro Gobetti diventa critico teatrale dell'Ordine Nuovo
E si instaura fra Gobetti Gramsci e il gruppo che sta attorno a Gramsci Togliatti Terracini tasca così via sì instaurato una scritta collaborazione
L'ordine di l'ordine nuovo di Gramsci e appunto l'organo teorico del movimento dei consigli dei consigli di fabbrica
Il disegno e di concepire i consigli di fabbrica come il Soviet
Come i soviet bolscevichi e quindi come organismi capaci di abbattere lo Stato borghese e di riorganizzare l'economia e la società su basi su basi socialiste ora l'influsso
Del movimento dei consigli di fabbrica
E della teorizzazione di Gramsci su Gobetti è chiarissimo
In un articolo di Gobetti apparso su l'educazione nazionale il stretta novembre mille novecento venti
Vale la pena rileggere alcuni brevissimi passi di questo articolo
Dove si legge
I borghesi dice Gobetti
Accettiamo dal linguaggio socialista il termine lavorano per scindere L'Unità ideale degli operai
Non ci riusciranno
La loro opera e ad ogni modo il massimo delitto della nostra storia
Spezzare il movimento operaio oggi vale distruggere l'unica realtà ideale e religiosa d'Italia
E ancora
Il movimento operaio è un'affermazione che ha trasceso tutte le premesse e il primo movimento laico di tante a la libertà che si instaura
E ancora
L'economia liberale
Potrà dare i suoi servigi a che a questa causa sarà uno degli strumenti ma in realtà la nuova causa avrà una nuova economia bisogna che sorga dalle viscere stesse del movimento operaio
E qui veramente nuovi organismi i consigli di fabbrica per l'appunto sono maturi negli spiriti e le discussioni sul Consiglio di fabbrica ne sono un buon ne sono un buon indizi
Va be'che
Dice
Che gli operai
Permetteranno la proprietà privata ai contadini e lasceranno ai piccoli e ai miei di borghesi le loro professioni e i loro impieghi
Ma dice Gobetti gli operai e naturalmente lo dice con consenso
Gli operai abbatteranno l'alta borghesia e dopo la guerra sia andata troppo corrompendo
Occuperanno l'industria
E rispettando il fattore tecnico intellettuale
La verranno organizzando secondo il sistema dei consigli di fabbrica che stanno diventando un organismo più solido che non forse indusse
E lo come vedete qui l'adesione l'adesione
Alla pensiero di Gramsci e un'adesione pressoché completa
L'adesione di Gobetti alla teorizzazione gramsciana dei consigli di fabbrica come i nuovi soviet capaci di realizzare la stessa rivoluzione che è stata realizzati in Russia
Ecco questa adesione di Gobetti a questo programma e una adesione un'adesione completa
Del resto quando del febbraio del mille novecentoventidue
E esce il primo numero della rivoluzione liberale la prevista più matura di Piero Gobetti nel manifesto
Che il manifesto programmatico che Gobetti pubblica sul primo numero della rivista Ric egli ribadisce che il movimento operaio è stato in questi anni il primo movimento laico d'Italia
Il sono capace di recare alla sua ultima logica
Il valore rivoluzionario moderno dello Stato
E di esprimere la sua idealità religiosa anticattolica mica attrice di tutte le chiese e poco dopo aggiunge
E nostra convinzione che l'ardore e l'iniziativa che condussero gli operai all'episodio dell'occupazione delle fabbriche
Non siano spenti per sempre e non si possano in ogni modo acquietare con le lusinghe della legislazione sociale
Ormai Gobetti e convinto che la base della nuova vita italiana
Degli anni terribilmente difficili del primo dopoguerra nel marasma della vita italiana del primo dopoguerra
E Coco Betti ormai convinto che la vita sociale e politica italiana possa e debba essere ricostruita sulla base di due partiti intransigenti
Di opposizione ai programmi riformisti
Su due partiti che siano profondamente rivoluzionari nella loro nella loro sostanza il Partito operaio e il partito dei contadini
Dice Gobetti a questo proposito
Dice Gobetti in nuclei iniziali di queste due tendenze
Stanno operando nella realtà della nazione anche se ancora non si esprime
E sono il Partito comunista
E le prime organizzazioni agricole del Sud sostenute dal Partito sardo d'azione che si sta estendendo ad altre regioni immature ad accoglierlo
Queste sole forze si scorgono oggi capaci di accettare l'eredità della piccola borghesia ormai burocratizzata in tutte le sue manifestazioni
Due partiti dunque secondo Gobetti
Nel mille novecentoventidue sono in grado di rigenerare la vita italiana di rigenerare integralmente la società italiana
Il partito operaio che ha la sua manifestazione del partito comunista e il Partito contadino che ha la sua e manifestazione
Fondamentale nel partito sardo d'azione
Ecco anche qui come vedete si esprime una idea centrale della programma di Gramsci
E cioè che in Italia la rivoluzione
Socialista la rivoluzione comunista
Affidata all'alleanza operai contadini al blocco rivoluzionario degli operai e dei e dei contadini questo
Questa idea gramsciana viene interamente fatta propria da Gobbi
Ora badate significa tutto questo che Gobetti fosse marxista
Significa tutto questo che Gobetti
Aderisse consapevolmente da un punto di vista dottrinale al marxismo
No
Dire questo sarebbe una forzatura
Innegabile dei suoi dei suoi testi una forzatura del suo del suo pensiero
Perché Gobetti è convinto invece che la civiltà capitalistica non sia affatto destinata al tramonto
Gobetti è convinto che la civiltà capitalistica sia il quadro
All'interno del quale l'Italia ma non solo l'Italia qualunque altro Paese deve continuare ad operare
Gobetti concepisce la civiltà capitalistica come la civiltà del risparmio
Di quel risparmio che
Una volta accumulato permette di fondare sempre nuove imprese
Quindi sotto questo profilo Gobetti
Non si allontana dal quadro della civiltà della civiltà capitalistica
E tuttavia però e convinto
Che il tramonto del capitalismo che è stato teorizzato da Marx sia un mito politico utilissimo
La cosa può accadere può apparire paradossale come mai Gobetti da un lato
Un difensore della civiltà capitalistica come civiltà del risparmio e come civiltà dell'impresa che produce ricchezza e dall'altro lato e una Mary un ammiratore di Marx e del mito che egli definisce egli Gobetti definisce utilissimo del tramonto
Della tramonto del capitalismo
La spiegazione di questo paradosso e molto molto semplice
E cioè
Gobetti
Dice ce effettivamente una incapacità
Della garante borghesia
C'è una incapacità della grande borghesia di gestire il capitalismo
Il capitalismo e in crisi la civiltà capitalistica e in crisi
Perché i grandi industriali la grande borghesia non è più in grado di svolgere il proprio ruolo di classe dirigente all'interno della società capitalistica
Per porre rimedio a questo che una sola soluzione secondo secondo cubetti
E la soluzione e che la classe capitalistica venga sostituita dagli operai venga sostituita dalla dalla classe dalla classe operaia
Solo gli operai
Costituiti si in consigli possono sostituirsi agli industriali e salvare la civiltà capitalistica
Questa e l'idea di Gobetti
E perciò Gobetti vede sempre più la classe operaia come la classe decisiva del mondo moderno
Che merita di essere appoggiata egli dice
Si tratta badate di un'affermazione molto significativa
Tutt'altro che liberale la classe operaia merita di essere appoggiata anche a costo di pagare lo scotto di un periodo dittatura del proletariato
Negli
In uno scritto di questo Periodo
Infatti Gobetti scrive
Certo nel mondo moderno la coscienza di produttori è stata conquistata prima dagli industriali chi dagli operai
E il valore rivoluzionario degli operai e nella loro possibilità di essere più vigorosamente borghesi come produttori
Oggi che molti industriali non sanno più adempiere la loro funzione di risparmiatori e di imprenditori
Ecco dunque
Ecco dunque l'idea dico bene
L'idea di Gobetti e che
La classe operaia
A un compito decisivo un'idea naturalmente singolare molto peregrina
L'idea che la classe operaia abbia il compito decisivo di salvare la società borghese di salvare la società capitalistica sostituendo sì
Alla classe dei capitalisti e degli industriali che non sarebbero più in grado di dirigere di dirigere questa società
Naturalmente questo appoggio alla classe operaia sul piano politico comporta dei prezzi
E dice Gobetti tranquillamente che la classe operaia deve essere appoggiata anche se la nuova il Litta delitto Perahia per l'appunto dovesse essere la dittatura del proletaria
Ecco perché
Io ritengo sulla base di
Grato un pensatore un pensatore liberale in realtà
Tutto il suo pensiero più maturo e un pensiero largamente influenzato da Gramsci largamente influenzato dal movimento dei consigli dei consigli di fabbrica
A questo spunto a questo punto si spiegano anche i giudizi così entusiasti che abbiamo visto di Gobetti sulla rivoluzione bolscevica
I giudizi così entusiasti di Gobetti sulle lì e su troppe scritte risalgono a questo spesso a questo stesso periodo
In realtà
In realtà illa liberalismo e di Gobetti
Più che essere una liberalismo e come ha detto Spriano nella definizione che ho citato poc'anzi è una forma di opterà Isma'liberale
O se volete di liberalismo opera istigò però si tratta di contraddizioni in termini perché si tratta di contraddizioni in termini perché il concetto centrale del pensiero liberale
Il concetto centrale di qualunque pensiero liberale e che l'individuo
Debba essere tutelato
Debba vere delle garanzie precise
Debba essere tutelato nei suoi diritti
Da qualsiasi potere che lo minacci sia esso un potere politico statuale sia esso un potere religioso sia esso un potere economico
Al centro del pensiero liberale c'è sempre l'individuo e le garanzie precise che l'individuo dei riavere dei suoi diritti fondamentali
Ora da questo impianto del pensiero di cubetti gli abbiamo delineato sulla base inconfutabile dei suoi testi risulta che questa preoccupazione di liberale in Gobetti asse Gobetti esalta la rivoluzione bolscevica
Della polemica con causati Gobetti si schiera dalla parte di Trotsky etilene Lelli aveva definito causa lo rinnegato caustico
Gobetti subisce profondamente il pensiero di Gramsci e del gruppo dell'ordine del gruppo dell'Ordine Nuovo e ritiene che essendo ormai la classe operaia l'unica classe in grado di salvare la società capitalista
Sì posso allora anche pagare lo scotto di un periodo di dittatura del proletariato altra formulazione che ovviamente nulla a che fare con illa con il liberalismo
A me pare che in tutta in tutto l'impianto del pensiero Gobetti hanno ci sia sia avvertibile
Un profondo un flusso sonoro sorvegliato un influsso di sorelle
E al tempo stesso un influsso gramsciano leninista
Del resto questo si vede anche badate
Si vede anche nell'atteggiamento estremamente intransigente di opposizione al socialismo riformista cioè poi al socialismo liberale
Gobetti e un nemico giurato del socialismo riformista
Illa suo grande avversario
E Turati sotto oranti su Filippo Turati Gobetti pronuncia dei giudizi estremamente duri che colpiscono per la loro crudezza
Per la loro durezza
Ne leggo uno fra i tanti che si potrebbero citare dice di Turati
In un articolo della mille novecentoventidue
Turati e forse il più formidabile diesel dissi educatore dell'Italia moderna
Egli era perennemente agito senza assumere la responsabilità della sua azione
E ha dato ai proletari che difendeva figura e carattere di mendicanti impedendo loro che assurge dissero a personalità di lotta tu
Perché un giudizio così duro e così concludo suturate perché una opposizione così intransigente appurato
Per un motivo molto semplice perché agli occhi di Gobetti Turati e per l'appunto onda riformista e quindi un socialista che si batte
Per un programma minimo
Di riforme democratiche
Che si possono realizzare all'interno dello Stato liberale
E Gobetti
Vede invece degli operai della classe operaia non semplicemente una forza democratica vede una forza rivoluzionaria
E vede una una forza rivoluzionaria negli stessi termini in cui la vedeva in cui la vedeva Antonio Antonio Gramsci
Ora
Voi vedete anche come
Gobetti si sia avvenuto pian piano allontanando dalle sue primissime posizioni che erano assai vicine a Gaetano a Gaetano Salvemini
Ormai anche il concretissimo di Salvemini lo spirito riformatore di Salvemini
Gli appare come qualcosa che può alimentare la lotta politica solo mediocre mente
Solo mediocre mente in realtà dice Gobetti un partito di popolo
In un periodo storico qual è il Doss pro non può a vere che un programma Massimo
Una concezione della vita e della realtà
Elaborato a come invito suscita attore d'azione
Un contraddittorio messianismo una volontà
Una volontà rivoluzionaria
Ecco a me pare che tutti questi motivi
Fanno di Gobetti certo un pensatore
E molto interessante
Per interpretare la crisi intellettuale spirituale degli anni del primo dopoguerra
E tuttavia un pensatore che non può essere definito in alcun modo un pensatore un pensatore liberale
Del resto poi io credo che il giudizio di Gramsci su Gobbi di sia un giudizio che si può
Sostanzialmente sottoscrivere
Diceva
Gramsci in un su scritto sulla questione meridionale
Diceva che Gobetti nonni era un comunista
E probabilmente non lo sarebbe mai diventato ma aveva capito la posizione sociale e storica del proletariato
E non riusciva più a pensare astraendo da questo elemento
Aggiungeva Gramsci Gobetti nel lavoro comune del giornale il Giornale era il settimanale di Gramsci l'ordine nuovo
Era stato da noi posto a contatto con un mondo vivente che aveva prima conosciuto solo attraverso le formule dei libri
Quale conseguenza ebbero in Gobetti questi contatti col mondo proletario
Risponde Gramsci degli scavò una trincea
Oltre la quale non arretrano quei gruppi di intellettuali più onesti e sinceri chiede il diciannove venti ventuno sentirono che il proletariato come classe dirigente
Sarebbe stato superiore alla borghesia
Ora questo giudizio di Gramsci secondo me e un giudizio giusto
è un giudizio che coglie il punto di vista classista
Tipico del pensiero più maturo di Kubrick
Un punto di vista classista che come tale non può essere considerato un punto di vista liberale
Del resto basta fare a questo proposito un paragone fra le posizioni di Gobetti fra la concezione di Gobetti e quella di Giovanni Amendola
Ora anche in Amendola voi trovate una profonda insoddisfazione
Per Giolitti il Giolitti Smoke per l'età giolittiana
Anche Amendola ritiene che la classe dirigente della dell'Italia giolittiana sia una classe dirigente troppo ristretta
Che deve essere ampliata affinché lo Stato liberale possa diventare uno Stato liberaldemocratico
Amendola fondando la sua Unione nazionale ritiene che questa unione nazionale debba essere un partito di tipo nuovo come Amendola dice capace di allargarsi ai ceti medi
E attraverso i ceti medi ai ceti ai ceti popolari quindi anche a Vendola ripeto
Anche Amendola si sente sente vivissima l'esigenza fondando l'Unione nazionale sente vivissima l'esigenza di ampliare le basi della dell'Italia giolittiana basi sociali troppo ristrette fondate in su élites dirigenti troppo ristrette
Però in questo suo programma avendo la nonna
Un punto di vista classista non fa leva sulla classe operaia soltanto o su una classe determinata qualsiasi egli parla di ceti medi
E di collegamento fra i ceti medi e i ceti e i ceti popolari inoltre in Amendola e fondamentale l'esigenza di uno stato che garantisca libertà fondamentali degli individui i diritti fondamentali degli individui ecco queste esigenze vivissime nel pensiero di Amendola sono esigenze schiettamente Liberty liberali
Quelle di Gobetti per i motivi che ho detto sono a mio avviso esigenze non ti Behrami
Ce lo ha distrutto il nostro Piero Gobetti ma d'altra parte con la la forza della citazione qui ne ha fatte talmente tante professore che un un po'non può controbatte di molto come
Quel un paio di osservazioni tanto per legare il quello che avete sentito a quello che già abbiamo detto nel corso di queste prime elezioni ecco per esempio quando parlando dei collaboratori di Rivoluzione liberale città papà Fava mi raccomandano cupo vedono con Francesco Papa Fava di cui ha parlato Orsini ma di quel novello papà Fava di cui io gli raccontavo
Che e negli anni Sessanta divenne poi presidente della RAI era un un nobiluomo mi pare veneto
A proposito dei collaboratori mi piace anche ricordare una cosa per la quale spero che almeno in questo il professore che l'ha detto che c'era un grande organizzatore culturale ebbene non solo celle critico il critico teatrale per il giornale di Gramsci ma fu anche un organizzatore di mostre vi fu anche editore mi pare le mostre con bulino che era il il famoso mecenate torinese e poi fu il primo a pubblicare un giovanotto un poeta che ha fatto ecco tale Montale che poi ha fatto una certa carriera quindi i famosi Ossi di seppia furono Ossi di seppia furono pubblicati
Da Gobetti nel non so se la rimozione di paraggi o o nel proprio come libero nella sua collana nella sua collana
Quindi in questo è la cosa che fa venire i brividi a pensare che un ragazzo perché poi passano gli anni uno pensa Gobetti come se si parlasse di Volterra che si parlasse di lusso ma era un ragazzo che aveva ventiquattro anni
Ciò aveva l'età vostra potrebbe essere mio piglio non so magari mio nipote c'è questa la cosa che lascia lascia così di stucco scoprire che uno nel giro di quattro cinque anni tanto ha fatto e tanto fa discutere
Cioè passato mezzo secolo è il professor Bedeschi gli fa le pulci ma dico eh faremo c'è uno che in fin dei conti in e pochi anni era diventato un personaggio della cultura e della politica italiana ma soprattutto poi piemontese
E qui vorrei dire essendo amico di famiglia d'antichissima data del professor Bobbio molto nel professor Bobbio della difesa di di Gobetti e anche il fatto che tra torinesi non ci si azzanna mai e quindi Luís difende Gobetti lo difenderà fino alla fine anche se professor Bedeschi gli giorno per giorno America in compenso abbiamo letto in difesa del professor Bedeschi begli articoli insoluto sul Corriere della Sera un Pico chiara che Bernie chiede che fatta l'avevo
Chi era
Dicono Francesco che ha fatto un articolo brevissimo facendo abbiccì sempre se liberare i bisogna essere uno due tre allora ha ragione Bedeschi a dire che uno due tre gol Betty non era un articolino piccolissimo
Nel quale poi dava alcune mazzate in testa al nostro amico Enzo marzo che tante volte è stato qui con il suo col suo spirito Lulù diede la frontiera della sinistra liberale e ancora continua con la sua fondazione che critica ora io ho fatto tutto questo perché aspettavo che tanto qualcuno alzasse la mano per intervenire in questa in questa discussione
Vedo che però la stesi tutti perché e bisognava pervenire a obiettare a lei bisognava primo aver letto tutto Gobetti
E poi dopo del avere il coraggio di affrontare il suo giudizio allora io però un paio di domande e gliele volevo fare in in prima persona
La giù ah ecco
Mi me la riservo come seconda
Nome Pier David Pizzocchero ecco io volevo i tre considerazioni da fare ecco a proporsi per la quale lei dorme dottor Morbelli parlava di Bobbio ecco proprio lo definisce anche un libera il comunista lo definisce un liberal comunista
Sì nel profilo teorico del Novecento ecco questa mi sembra una valutazione che coniuga le due i due aspetti che potenzialmente potrebbero essere
E questo l'interrogativo nel senso che a me la mia imprese al personale che per certi versi Gobetti sia liberale perché per esempio difende le libertà politiche contro il fascismo che avanzava del resto
Forse fu proprio fascismo che lo condannò alla morte dopo le ferite che subito quindi forse come aspirazione alla libertà politica per quello per questo versante mi sembra un un liberale e poi per quello che riguarda certe lei lei prima aveva detto che anche a costo della dittatura del proletariato ecco le domando non è che questa forse è una misura momentanea direi quasi mai ieri Utica
Per arrivare al ricambio ma non una vera e propria come dire coste viene aveva una concezione più definitiva della dittatura del proletariato
E poi la terza davanti a casa proposero di Augusto Del Noce quando Del Noce considera una matrice comune sia alla a Gobetti che a Gramsci il il volontarismo etico come matrice proveniente da Giovanni Gentile ecco una sua valutazione su questa questa affermazione di Del Noce grazie
Ma dunque nessun dubbio che
Nessun dubbio che il Gobetti sia stato un coraggiosissimo combattente antifascista che ha pagato di persona che ha pagato con la vita ora però se questo non è sufficiente per considerare un ecco uno scrittore un pensatore liberale perché integranti ha pagato con la vita
Pagata con la vita la Bat pista ma non era un pensatore tale né si sarebbe mai sognato vi si sarebbe mai sognato di esserlo
Lei dice combattendo il fascismo Gobetti combatteva per le libertà democratiche nessun dubbio però e quello che io ho cercato di mettere in rilievo
Era come questa sensibilità per le libertà democratiche poi lui non l'avesse anche sull'altro versante cioè sul versante del comunismo del bolscevismo
Lei dice
E Gobetti a concepito la dittatura del proletariato come qualcosa
Vittorio non c'è dubbio però guardi che il concetto di il concetto di dita tue poi tagliato come qualcosa i transitorio concetto pericolosissimo perché là dietro quel po'ideato è sempre stata presentata come qualcosa di transitorio a partire dal dal suo padre teorico Carlo Marx per arrivare a Giuseppe Stalin sempre la virtù del poeta reato è stata presentata come una fase un una fase Breve trans e transitoria tutti voi sappiamo com'è andata a finire
Ecco quanto poi al problema che lei pone della analisi la valutazione di Augusto Del Noce io penso che Del Noce abbia ragione che sia in Gobetti che in Gramsci c'è una forte carica New idealistica Ennio volontaristica tant'è vero che poi uno dei più celebri articoli di Gramsci
In cui Gramsci inneggiava la rivoluzione bolscevica era intitolato una rivoluzione contro il capitale no quote il Capitale di Marx si intende perché Marx aveva aveva concepito la rivoluzione socialista come qualcosa che poteva avvenire solo e soltanto in Paesi avanzati industrialmente avanzati no
E con mentre la rivoluzione che avveniva in Russia in un Paese terribilmente arretrato in una rivoluzione contro il capitale
E Gramsci appoggiava appoggiava l'azione di lady dei bolscevichi in questo indubbiamente c'era una forma di volontari idealista
Che sicuramente proveniva da da una base gentiliana
Ancora
Beh io una do ecco mentre si avvicina avete notato come certe cose che sa già dove sono e sono le stesse che poi confessava Savelli nel raccontare nel suo ecco proprio il suo inizio il suo inizio marxista
Autorevole sarete raccontava di quando lui aveva la camicia rossa e non era Garibaldi
Dunque io per affrontare diversi punti a proposito pubblichiamo Federica sbrana
Lei ha parlato del passo di Gobetti in cui apicoltura fissare un ecco gentiliana cioè passo che riguarda la violenza e diceva Gobetti arancio di usare quando vi sia qualcuno in grado di esercitarle qualcuno in grado di tollerare una e quello che mi risulta ma tenente sono ignorante è stato professore è praticamente l'unico passo in cui Gobetti parla di violenza in questi termini e per il resto quando si ci si riferisce alla sua rivoluzione liberale si intende una rivoluzione tipo non violento in generalista anche un altro passo in cui questa violenza viene temperata e se ne parla soltanto diciamo nei casi in cui le circostanze la rendono inevitabile ritiro la rendono praticamente
Che ineluttabile
Sì un caso volevo precisarlo
E in secondo punto quello che riguarda invece l'opera Isma'liberale cioè la definizione data da Paolo speriamo io direi che cioè il punto secondo me sta proprio qui cioè a concepire liberalismo non in senso piazzista ma in senso individualistico cioè l'opera Isma'come logo di Gobetti e quello diciamo che posso capire io e va concepito un movimento di emancipazione e della classe operaia cioè entità come classe fra le altre classi
Va inteso cioè con un movimento di liberazione infatti si è detto che il suo liberalismo andrebbe anzi Porceddu come liberazione sperato anche di un liberalismo creatore a proposito di cubetti certamente un liberalismo sui generis ma abbia in un liberismo che può essere
Negato
Diciamo in toto e quindi diciamo concepire l'opera ISO come un'istanza di maturazione cioè come un processo di emancipazione individuale che poi è solo un secondo momento diventa di classe
E ecco direi che
Questo va anche dedicata diciamo con la sua particolare visione dei diritti sociali della politica sociale cioè concepire la politica sociale qui rientra anche il discorso la polemica contro il riformismo socialista e contro Turati
Concepire la politica sociale non in senso paternalistico cioè non con un insieme di diritti concessi dall'alto l'un per l'altro di lusinghe le lusinghe legislazione sociale ma come unzione di conquiste che gli individui devono saper fare e portare avanti in prima persona
E
Ecco per quanto riguarda ecco poi due partiti perché l'opera del partito contadino
Che amico Bettino come gli unici in grado di cambiare di risollevare le sorti della dell'Italia è questo è vero ma secondo me a fronte di
Uno svilimento della classe borghese che era sotto i suoi occhi sono case borghesi consegnato ormai al trasformismo
è una classe borghese che li vedeva viziata appunto da un vizio italico era quello che la mediazione e il compromesso della transazione
E e quindi una borghesia burocratizzata che non è più o una borghesia diciamo sana che a Roma è lontana dalla dalla sua salute
E ecco proposito
Ma sempre del liberalismo di Gobetti
E anzi diciamo del suo liberal socialismo perché secondo me Secondo moltissimo apparire la collocazione più esatta lupetti sarebbe quella interna e la prospettiva liberalsocialista non a caso sono stati citati molti collaboratori che della rivoluzione liberale del suo periodico e c'era Carlo Rosselli c'era Filippo Burzio c'erano quindi dei liberal socialisti
E Durante una polemica cubetti è stato accusato tuttavia di S anche arresti assalto che poteva essere di un socialista e lui rispose sì benissimo accetto il socialismo a condizione però che tutte le libertà siano solidali quindi non una preminenza libertà positiva rispetto libertà negativa per riprendere la fraseologia di Berlin ma diciamo una solidarietà di tutti i tipi di libertà
Un
C'è un altro punto
Sì ecco prosegue l'idealismo lei ha detto il liberalismo va deve essere interpretato come concezione come correnti di pensiero che naturalmente pone al suo centro l'individuo e vuole che l'individuo sia tutelato da ogni potere che lo minaccia
Ecco io direi che è possibile interpretare l'orlo peronismo Kobe piano proprio questa la luce gettano questa chiave di lettura in senso rivela individualistico e non piazzista cioè un movimento che localismo deve difendere ogni individuo e quindi anche l'operaio per tutti gli altri individui e e poi fatto diciamo che insieme agli operai costruiscono classe diventa appunto un discorso diciamo in seconda battuta l'aspetto fondamentale è questo cioè l'operaio come ogni altro individuo deve saper affrontare in prima persona il tema il processo la sua emancipazione della sua maturazione
Ecco Federica sbrana sbrana molto dolcemente ma c'ha già i suoi artigli e
Lei ha posto comunale una partita molto grande di di domande per sia del dovessi rispondere punto dolente privi riprendere il discorso da capo io mi soffermo sulle cose più importanti che lei che lei ha posto
Quando per esempio lei ha ha ha detto che la critica di Gobetti a Turati al riformismo e una critica
A una sorta di paternalismo cioè a a correnti di pensiero a correnti politiche i concepiscono le riforme come qualcosa di concesso dall'alto per questa quella posizione pura questo come ha fatto la posizione di Turati non è la posizione del socialismo riformista
La posizione di Turate il socialismo riformista era invece un'altra e cioè che e le le grandi riforme sociali
Dovevano essere conquistate l'Italia nel tempo dalla classe lo operaia attraverso grandi lotte democratiche
E che la classe dirigente e non era qualcosa di indifferenziato non era un'unica massa reazionaria che non si poteva mettere
Per fare un esempio Sonnino e Giolitti sullo stesso piano Giolitti aveva una ben altra sensibilità terrà per le riforme sociali e quindi era giusto che
Il movimento socialista si allea asse con quelle frazioni della borghesia
Che erano d'accordo su determinate riforme sociali ma riforme sociali che in ogni caso dovevano essere ottenute solo e soltanto attraverso grandi lotte
E di massa però all'interno della democrazia e attraverso il metodo democratico quindi le ha dato una una immagine secondo me di Turati e della riformismo che non è che non è esatta in realtà Gobetti avversa Turati riformismo non per i motivi che lei dice Motteran per altri motivi e perché Turati
E il riformismo portano avanti rivoluzioni all'interno della società borghese quindi riforme che non scardinano la società borghese in questo
L'anti Giolitti Simone l'anti tu l'attivismo di Gobetti e sostanzialmente identico a quello di a quello di Antonio Gramsci
Le critiche alla borghesia certamente nella nell'Italia del tempo
Al al il dive diversi pensatori diversi scrittori politici hanno fatto critica la borghesia italiana per la sua per la sua tendenza al compromesso per la sua per la sua insufficienza ad essere una classe dirigente e così via ma queste critiche fate fatta anche la parte liberale perizia a Luigi Einaudi
Pensi a Luigi Einaudi quindi per formulare critiche di questo genere non è necessario assumere posizioni pubbliche piane
Di di carattere opera istigò e sostanzialmente poi filo comunista e filo e filo bolscevico
Un'altra cosa che lei ha detto che io non condivido e cioè lei ha detto Gobetti info poi in fondo che così Gobetti e un liberal socialista
No guardi lì Gobetti non era un liberal socialista e questo lo dice anche il più il più deciso difensore di Gobetti che Norberto Bobbio se lei prende il profilo ideologico del Novecento di Norberto Bobbio Norberto Bobbio dice
Norberto Bobbio dice ci sono
Due filoni uno e il liberalsocialismo di Rossi e l'altro e illiberale comunismo di Piero Coppi ecco questa distinzione di Bobbio e la distinzione secondo me
E molto molto giusta molto azzeccata
Il liberalsocialismo e quello di Rosselli il liberalsocialismo e il e e anche quello perché Guido Calogero dalla corrente di pensiero che va da Carlo Rho la Carlo Rosselli a Guido Calogero
Cioè e quella corrente di pensiero che pur muovendosi verso obiettivi socialisti non abbandona però mai il metodo democratico e soprattutto non ha il mito del collettivismo nessun modo
Mentre invece la posizione di Gobetti è una posizione diversa da quella liberalsocialista come dice Norberto Bobbio è una posizione liberal comunista dopo Cristo illa illa il punto nevralgico del vostro del nostro dissenso
Ma io non ho detto credo con Betty fosse comunista ho detto che ho detto che la sua impostazione non è liberale e contiene delle gravissime concessioni alla mito marxista e al mito bolscevico non ho detto che fosse comunista ho detto però e non può essere considerato un liberale nel senso rigoroso e classico di questa parola e che la sua concezione contiene gravi elementi di compromesso con una visione classista bolscevica della storia del ventesimo secolo
A commento di questo nome che il professore non lo sa io sì ma voi no Federica sbrana e quella che ha vinto la borsa lo scorso anno la borsa più cospicua con la tesi libertà politica e diritti sociali cose attuale cose superato i Piero Gobetti a settant'anni dalla morte quindi ecco perciò è una che ha studiato quindi io vorrei che l'applauso fossero i professore ma in piccola parte anche aver Federica
Grazie