Elezioni europee: apertura campagna elettorale Pli e Pri

Qui ci sono molti svolti in piedi perché volete lasciare le seggiole vuote
Amici
Grazie in primo luogo
Al nostro rettore
Dell'Università Statale di Milano
Che il capolista della lista federalista
I liberali dei repubblicani
Nel collegio del Nord Ovest
E salda quindi nella sua stessa esperienza alla politica
E la cultura
L'apertura
Di questa campagna elettorale per il Parlamento europeo
Coinciso purtroppo con una data malinconica per la storia dei rapporti fra le forze cattolica e le forze laiche nell'arco del dopoguerra cioè la rottura della maggioranza registrata sì stanotte
In un'aula come quello del consiglio dei ministri e si è sempre retta sul sistema della collegialità
Io ricordo gli aveva avuto una sola occasione alla fine di giugno
Dell'ottantadue
La disdetta della scala mobile da aziende pubbliche in cui si pose un problema di eguale divaricazione fra tutte le forze laiche liberali
Repubblicani socialdemocratici socialisti e la Democrazia Cristiana
E ricordo
Che si riuscì a evitare il voto finale che questa volta non si è riusciti a evitare l'indice
Di una situazione politica
Che da allora anziché fare passi avanti rischia di fare passi indietro
Debbo dire
Che l'episodio e tanto più grave
In quanto investe una questioni di estrema delicatezza come la materia elettorale nell'imminenza di un voto
Mi riferisco alla Sardegna
Al mancato rinvio delle modifiche
Alla legge regionale Franco da parte del Consiglio dei ministri
Sono state disattese
Le obiezioni repubblicane liberali che si legavano sia questioni giuridiche sia e soprattutto a una questione
Di correttezza istituzionale
Che trova conferma in quasi quarant'anni di storia repubblicana
Allorché mai una legge elettorale è stata modificata a poche ore dall'apertura di una campagna popolare mai
Tant'è vero che un ramo di spirito come da piccolo Andreotti quando io ora la precedenti riunioni
Vero Biondi feci
Il richiamo a questa costante la prassi la storia i Paesi conta quanto il diritto diventa essa stessa una forma di diritto
Andreotti ministro se non c'è il sette giugno cinquantatré che mi fu facile ribattere che se n'era discusso per otto mesi
Che il Paese si era profondamente diviso sulla legge maggioritaria che c'erano state le tavolette che erano volata al Senato contro un galantuomo come Meuccio Ruini che l'ostruzionismo di oggi in confronto a quello di allora è roba da quasi uno scherzo e che si era posato messo la crisi profonda del Paese una lacerazione profonda per modificare un sistema elettorale ma comunque nelle regioni a statuto ordinario speciale
Le modifiche sono sempre state fatte allontana
Tempi lontani dal voto
E devo ricordare un precedente quello delle elezioni europee in cui noi liberali la Democrazia Cristiana
I socialisti eravamo d'accordo anzi si fece l'unico vertice dei segretari tutta questa legislatura l'unico
Nel quale si convenne
Con una mezza adesione non completa del partito socialdemocratico
Di cambiare i collegi cioè semplicemente da cinque Fontana sette non toccare il sistema in rappresentanza elettorale come si è toccato in Sardegna col voto mica siamo dell'assemblea regionale un voto Rotunno favorito dalla notte
In un arco che va andavo dal Movimento Sociale comunisti
E bastò dopo questi inteso dopo parecchi colloqui anche
Repubblicani e liberali dopo un impegno forte della Democrazia Cristiana
Bastò l'obiezione di un partito
Il socialdemocratico quattro mesi prima delle elezioni che si richiamo alla scorrettezza di toccare le regole del gioco che erano poi per la verità intaccate in modo abbastanza limitato dal fatto che non si investiva minimamente
Il sistema di rappresentanza per cui si rinuncio
Ma quella esigenza condivisa da quattro partiti
Neanche questo precedente che abbiamo invocato avvalso smuovere le pregiudiziali
Di una resistenza estremamente forte della Democrazia Cristiana
E si poteva rispondere benissimo evitando di violare la famosa autonomia dalla Sardegna che
Egualmente caro a tutti i partiti e certo non è meno cara ai repubblicani
Che hanno le loro file nell'isola molti elementi del Partito Sardo d'Azione
Invitando a una riflessione più approfondita su quello che era un voto Espresso senza il concorso di due partiti anche della coalizione locale perché non è che la Sardegna se coronata
Da un Governo di tipo mila anziano com'è stata la Sicilia con Milazzo governato dalla stessa maggioranza
Che governa Roma
E quindi c'era due partiti ossia lì dopo e due partiti ostili al centro
E
L'occasione di questo ripensamento è stata respinto
La sola risposta politica un atto che certamente di sopruso
E che rompe un per Play che aveva sempre accompagnato il dopoguerra
Annunciando tempi sempre più tempestosi
Che noi potevamo dare era quella di proporre agli organi locali
Dei nostri partiti
Un'alleanza regionale
Come abbiamo fatto oggi un'alleanza fra repubblicani e liberali
Per evitare che le posizioni
Dei nostri partiti
Diversamente minacciate
Fossero colpite
O addirittura sommerse
Da questo marchingegno elaborato
Da due partiti nostri alleati di governo democristiani e socialisti solidali anche col Partito socialdemocratico
Perché devo dire la verità
Non è in condizioni dal punto di vista dei collegi molto diverso dalle nostre anzi ma che probabilmente non ha localmente fatto nessuna obiezione laddove poi CE
Diciamo così
Rifatto uno schieramento anche se minoritario
Di forze l'anche nel Consiglio dei ministri
Noi riteniamo che la proposta di accordo
Che abbiamo lanciato fin da stamani gli amici liberali
E che si traduce in due iniziative
Contestuali dei nostri partiti verso organi locali che hanno naturalmente i partiti come il nostro un autonomia
Che certo non è tipica dei partiti di tradizione fideistica o chiesa statica
Forse torno a dire non sono l'unica risposta politica ma corrispondesse a quella che l'impostazione europea da cui muovono nello diversa storia
Sia i repubblicani sia i liberali
Ed ecco perché sono partito dalla Sardegna per arrivare in Europa
Perché io penso che dobbiamo batterci in queste elezioni cercando di scaldare per l'interesse che ancora non c'è i soci tale dell'affezione che manca verso l'Europa di esaminare quel movimento di opinione pubblica che possiamo fare solo con alcuni dei generali alcune grandi passioni civili
Dobbiamo dicendo batterci
In queste elezioni in primo luogo contro tutto ciò che non è europeo
Credo che questo sia il primo slogan
Che dobbiamo lanciare tutto ciò che non è europeo per esempio non è europeo modificare le leggi elettorali a poche ore di distanza
All'inizio delle contrattazioni evapora
Poteva andare bene nel Paese la nuova indipendenza ai quali io auguro sempre la migliore storia che sono figli di quelle che furono le tradizioni garibaldina e mazziniana trasferiti in Africa in Asia potrà andare bene
Dove non c'è stato né fuoco né col tempo ma non va bene qui
Perché noi
Lo diceva Gobetti siamo un Paese europea e anzi siamo attaccate all'Europa un'immagine che ripeteva sempre la Malfa per non essere attratti dal Mediterraneo
Che ci porterebbe certamente
Ma anche verso tutto un mondo di democrazia che propriamente appartengono all'Unione interparlamentare tanto cara al mio amico Andreotti ma dove non c'è libertà
Non è europeo tutto quello che avviene in questi giorni in Italia in materia di rapporti fra i poteri
In primo luogo non solo europee le conclusioni che sono accrescente vento abbia poteri di investigazione del Parlamento poteri di controllo del governo
E lasciatemi dire che abbastanza Malinconico
Vedere in questi giorni questo scambio fitto di lettere
Tra presidenti di assemblee legislative
E capo dell'esecutivo che introducono una variante nella storia dei rapporti fra i poteri
Che dovremo forse ripristinare
Con un senso istituzionale che certo non manca i nostri partiti
Non è una pena per esempio tutta la vicenda la pittura
Che evoca molto più il Sud America che l'Europa
Che evoca il Sudamerica al quale pure quando tutta la nostra simpatia i rapporti sono stato in Brasile per gli anni da caccia tutte cose belle ma non Europa nel nostro senso
Non è vero ha preso Napoli voltarono le nostre Europa quella che vogliamo diffondere
Nelle sue scaturigine Sudamerica la P due nei suoi sviluppi
Nessuna intrecci tutt'altro che chiari dimesso innovi tutt'altro che dicevo
Sappiamo bene cos'è lo Stato di diritto
E lo vogliamo difendere fino in fondo in Italia contro tutti i processi sommari
Non meno che contro le assoluzioni sommarie
Dico anche contro i processi perché voi avete visto che appena venuto fuori la questione l'ex comandante dei carabinieri generale Corsini che è un galantuomo assoluto io sono insorto in sua difesa
Che ho pregato
La commissione d'inchiesta
Di tener conto che deviazioni singole che ci sono state nel mondo militare certamente che io credo l'avere pure contribuito
A punire con la legge
Sullo scioglimento dell'associazione non possono essere motivo per colpire
Integralmente organismi cui affidata sicurezza del Paese
A difesa il Paese
E che bisogna stare estremamente attenti in questo campo
Ai cento
Necessario per ribadire che la questione morale resterà
Più che mai al centro nostra battaglia politica
Su questo punto
Voglio dire a tutti i nostri candidati
Della lista federalista
Che non bisogna minimamente mollare su questo punto PPP al diciassette giugno perché c'è un tentativo adesso di riappropriarsi della questione morale
Da parte del partito comunista che può generare confusione elettorato
Ed è quindi necessario che proprio in chiave europea di riflessi di comparazione europea noi teniamo alta questa bandiera
La bandiera del no a tutte le degenerazioni dello stato di diritto a tutte le confusioni fra pubblico e privato tutte le lottizzazioni indecenti a tutti i mercati delle vacche che si fanno fra i grandi partiti
E su cui si è retta tanta parte
Di quel cattivo costume pubblico che poi ha portato
A una critica dei partiti che noi non condividiamo
Per i pericoli che essa porta ma di cui dobbiamo rendercene conto perché si sta estendendo nel Paese
Io non riesco a capire l'ottimismo di chi dice che alle cose dal punto di vista psicologico dei rapporti fra cittadini e Stato vanno meglio vanno peggio
C'è un rapporto di fiducia
Lo diceva bene il rettore Schiavinato dobbiamo domandarci quanta gente riusciremo a portare a queste elezioni europee la nostra vera battaglia dovrà essere quella di rivolgersi a chi oggi ha deciso di non votare a chi non ha interesse a votare
A chi si mette in quelle stesse posizioni che pure incidono così largamente anche nelle azioni politiche di rifiuto nel sistema critiche al sistema io credo che la nostra lista che attenua i caratteri partito unendo due bandiere di partiti
Dalle mani pulite e disinteressate nel grande mercato
Debba rivolgersi in primo luogo a questa fascia
Gli elettori che non votano
Gli elettori che protesta agli elettori scontenti del sistema partitocratico
Gli elettori che
Hanno diversi complesse e spesso motivati motivi di sfiducia
Non c'è nessuna ragione di prendere posizioni superbia rispetto a questa zona di elettorato
E credo che dobbiamo
Porsi anche un altro problema
Di natura
Più direttamente politica
Quello di svincolare il più possibile per quanto possiamo il voto europeo dalle dispute casalinghe e dalle controverse dovetti
Io ho visto addirittura che il Presidente del Consiglio ha messo nel discorso di Verona
Come prima
Ragione
Della verifica
Poste euro elezioni europee i rapporti di forza delle elezioni europee a me sembra un argomento pericoloso
Debbo dire
Che la verifica può essere indispensabile per mille motivi di adempimento del programma del governo sulle questioni economiche e sociali
Ma che io non mi sentirei comunque
Raccomando ai nostri candidati
Di non puntare
Sull'argomento di una connessione troppo rigide paralizzante fra voto europeo voto nazionale cento per queste elezioni
Si presteranno a essere al barattate interpretate strumentalizzate
Ma noi chiediamo un voto per l'Europa e dall'Europa per migliorare l'Italia non chiediamo un voto per avere un ministero in più comporta in più questa è la questione
è leader in rapporti di forza fra i partiti ci sono fra un anno le elezioni ad iniziative regionali che solo una grande teste poi ci saranno
Al momento giusto e speriamo senza anticipi mi pare inutile minacciare di scioglimenti dopo
Nove mesi sarebbe l'infanticidio nel Parlamento vedo con qualche leggerezza quest'argomento usato
Da qualche partito politico
Noi faremo tutto il possibile per garantire una legislatura che arrivi fino alla fine
Io feci molta fatica per prolungare la nell'altra legislatura era già morta quando mi fu consegnata
Nel giugno l'ottantuno Almiron passati due anni
Di legislatura adesso si dichiara la morte
Dopo nove mesi è un po'troppo presto
Sarebbe veramente un infanticidio
Quindi
Noi dovremo sappiamo benissimo
Che questo voto
Si rifletterà sarà discusso pannolini lo chiediamo e dobbiamo chiederle in tutt'Italia con animo missionario per un fine che sia legato al nostro impegno alla bandiera stesa con cui ci presentiamo
Agli elettori
Cioè il voto per la federazione europea per l'Europa unita per un passo avanti oltre l'Europa economica ha rivelato contraddizioni insanabili sul solo piano economico attraverso i vertici pallidi Atene
E di Bruxelles
Riprendere quell'idea cento che fu De Gasperi di Sforza
Di Martino anzi fa piacere di dirvi che quando sono stato Parigi pochi giorni fa
Per inaugurare un circolo
Intitolato a Carlo sforzo preannunciato che si intitolava pochi giorni dopo un circola Gaetano Martino così riconvochiamo
Attraverso generazioni diverse la storia dei ministri degli Esteri dell'unico che riesce a essere insieme ministro degli Esteri
Di Giolitti
E di De Gasperi
E dell'altro
Che non riuscì ragioni di giovinezza essere ministro degli Esteri neanche di De Gasperi
Ma fu ministro degli esteri che lascia una traccia profonda nelle realizzazioni dell'Europa
Quindi
Io credo che più noi
Parliamo
Gli europei
E più noi acquisteremo il credito
Che gli elettori
Sono disposti ad assicurarci
Sapendo in partenza
Che
I nostri due partiti
La lunga storia
Per loro tradizione di integrità nel costume pubblico
Per gli ideali europeisti e Sempre coltivati hanno i titoli per esigere questo credito
Più mi lascerei la parola per un momento visto l'intervista i De Mita l'amico Giovannino russo
Che come indipendente candidato anche l'uno scalino
Ho visto questa discussione l'Europa l'anca l'Europa non laica
Qui sapete chiuso sempre con pudore questo termine laico non dimenticando all'origine
E sapendo quanto sia legato per la sua stessa matrice
Alla Storia del cristianesimo e della stessa chiesa
Uso senza mai abusare perché c'è
Talvolta un'ostentazione
Di laicismo verbale
Che io non ho mai amato
E non c'è nessun dubbio che l'idea europea a insieme una radice cristiana la res publica Christiana di Novalis è una tradizione laica dall'Illuminismo a Mazzini a Cavour la croce
Ecco
Questa polemica sull'Europa valgono la anche la chiuderei subito
Anche se il nostro amico De vita l'aperta con qualche invenzione culturale
E direi
E direi che l'Europa
Della quale noi siamo figlie di interpreti e l'Europa moderna in cui l'idea intuizione cristiana
Della dignità individuale valida ma non si è poi tradotta nelle forme degli ordinamenti democratici arriverà
Che sono il patrimonio
Della nuova moderna con l'Europa e l'idea stessa della tolleranza
Della libertà
Della giustizia è l'idea stessa Della Ragione moderno
E quindi
Senza contraddire e i meriti che sono stati grandi degli statisti
Cattolici
Beh ricordiamo i meriti di De Gasperi ma non solo di De Gasperi Schumann di Adenauer
E chiaro
Che noi non proponiamo un'Europa carolingia
Proponiamo un Europa illuministica e moderna
Nella quale non è stato difficile certa partiti poco divisione esperienze politiche
Non solo diverse ma talvolta contrapposte in questo trentennio ritrovarsi insieme perché questa Europa
è la stessa a cui in modi diversi momenti riversi guardano
Il padre dell'Italia prima ancora dei padri della repubblica
E l'Europa in cui si sono ritrovati
Durante gli atti di nascita della Repubblica gli uomini come Luigi Einaudi il quale era quello che mandare i bigliettini
Agli autori del Manifesto di Ventotene mesto Rossi a colori
Per di Altiero Spinelli per scrivere il manifesto
Gli uomini
Come Carlo Sforza
Che
L'idea europea alimentò i mutui anche durante l'emigrazione
Politica
E dobbiamo dirlo alto e chiaro questo che noi siamo per l'Europa
Culturale perché le opere prime tutori della cultura e poi miglia politica ma l'Italia che cos'è
Che cosa è stata l'Italia se non ridare la cultura e della lingua e la cultura
Prima di essere uno Stato
Serra utopia pensare all'Italia unita agli ottocentotrentaquattro quando Mazzini
Fondava la Giovine Europa
Era utopia pensare un da Italia Oggi
Può sembrare utopia pensare l'Europa
Ma dal trentaquattro al sessantuno corrono solo ventiquattro anni
E questa volta potrebbero essere anche meno e dobbiamo dare il senso al Paese
Che i nostri più gravi problemi anche in termini di inflazione la questione morale
Certi squilibri
Nord sud e si risolvono solo solo in un quadro europeo
Fasciate per ricordare un amico che canotti voi
Che credo veramente
Che avrebbe già vinto di questa alleanza
Francesco Compagna
Lasciatemi ricordare quello che lui diceva di Napoli come capitale
Dell'Europa nel Sud di quella sua testata nord sud che spostava il problema meridionali pagano il Romaeuropa
E che vedeva solo una soluzione europea
Ai problemi italiani
E dobbiamo lanciato alcune
Grandi sfide molto semplice
La prima sfida quella
Della pace e la sicurezza
Ciò che mi dire che l'obiettivo
In Europa unita coincide con l'obiettivo di un'Europa capace di svolgere un ruolo di pace sulla scena internazionale e anche un ruolo di difesa
Comune che è quello
Abbandonato dopo il fallimento della scelte
Di cui De Gasperi in qualche misura morì
E che oggi ritorna attraverso questi tentativi di rianimare per esempio l'unione europeo occidentale
La seconda sfida il dato dello sviluppo
Se non saprà dare risposta comune l'ha detto bene
Schiavinato ai noti della ricerca scientifica e tecnologica della politica energetica
Della programmazione industriale il gatto e con gli Stati Uniti e col Giappone destinato ad accrescersi
E nessuno creda che questo famoso posto reperti settima potenza industriale del mondo ci sia venuto per una specie di brevetto dall'alto
O di elargizione di vino del diritto divino già avvenuto perché ce lo siamo conquistato e possiamo sembra perderlo
In qualunque momento
Dobbiamo dare quindi
Una risposta molto semplice ai nostri non solo e non tanto tradizionali elettori
Quanto a tutti gli italiani e le italiane che dobbiamo portare al voto per l'Europa una risposta semplice fondato prego
Idee
Governo europeo moneta europea difesa europea
Questi sono principi
Cui dobbiamo impostare
Tutta la nostra campagna
Insieme con l'amico Zanone lanciamo oggi li riprenderemo a Milano quando concluderemo la battaglia elettorale
Gireremo l'Italia con spirito Pellegrino sapendo
In una vera e le grandi forze alle spalle ieri ce l'hanno ricordato in Consiglio dei ministri
Ci mancano forse alcune fanterie ma abbiamo le artiglierie soprattutto abbiamo sempre in genere un'arma del genio Christina McHale
Un anno fa e concludo la scelta
Di aprire in questo stesso teatro
Adriano la campagna elettorale
Per le politiche apporto fortuna
Ai repubblicani e del resto risultato elettorale premio
Egualmente gli amici liberali noi ci auguriamo
Che questa volta a Roma
In campo aperto con qualche audacia un giorno anche feriale dicendo pressoché a riempire il teatro porti fortuna
Alle liste federaliste per l'Europa promosse dal partito repubblicano e dal partito liberale
E poi che per noi la fortuna e figlia come diceva Machiavelli voi sapete io lo amo molto della virtù noi uniamo in questo le mani pulite che uniscono liberale Repubblica
Cadini di Roma
Cari amici del partito repubblicano del Partito liberale
Differenti
Nell'origine storica
E talvolta lontani delle vicende della storia
Per la prima volta
I liberali
E di repubblicani
Affrontano insieme questa campagna
Per il voto del diciassette giugno
E per l'obiettivo luminoso della federazione europea
Questa alleanza
Fra i due più antichi
Partiti d'Italia
Che custodiscono in sei vantaggio
Attivo della tradizione risorgimentale
Un fatto nuovo
Il maggiore forse
L'unico dato di novità
Nel dispiegamento fra i partiti
In vista delle seconde elezioni europee
Ed io desidero cominciare proprio dall'osservazione
Che insieme
Abbiamo potuto formare una lista prestigiosa
Aperta
Alle espressioni più significative
Per la cultura l'economia delle professioni
E che nel formare questa lista di candidati
Abbiamo cercato di Prospero riuscito
Di offrire agli alla agli elettori del diciassette giugno
Una prima ragione di fiducia
E di rendere in questo modo un primo concreto servizio alla causa democratica perché
Noi consideriamo che il primo servizio che i partiti
Oggi devono rendere
Alla causa della democrazia
Sia proprio quello di
Rimediare
Alla incomprensione fra il sistema dei partiti
E tanta parte della popolazione della cittadinanza la scelta che abbiamo compiuto nel formare le liste dei nostri candidati
La loro qualità
Dimostra che nella collaborazione
Con la gente dalla politica dell'Università del giornalismo dell'impresa e della vita sociale
Delle professioni
è stato raggiunto questo primo obiettivo di una grande unione di forze per non smarrire l'obiettivo dall'unione europea l'unione degli europei iscritta all'Unione Europea anzitutto
E l'abbiamo nel formare questa lista nello stabilire questa alleanza
Fra liberali e repubblicani considerato
Ciò che giustamente diceva poco fa
Il senatore Spadolini
Questo voto del diciassette giugno con tutta la sua grande importanza
Non deve essere frainteso e in qualche modo mistificatoria in partenza noi non dobbiamo
Intendere questa campagna e queste elezione come un sondaggio di politica interna
Dobbiamo intenda ma come una scommessa nel rilancio dell'europeismo
Che è come ci insegnano le esperienze anche le delusioni più recenti
Non può venire
Dai governi nazionali può venire soltanto dall'iniziativa dei cittadini d'Europa dei Parlamenti d'Europa e quindi dei partiti l'euro
Il traguardo il voto del diciassette giugno dobbiamo vederlo così
Come
Qui farli al titolo dell'ultimo libero di Gaetano Martino quello che raccoglie i discorsi che egli pronuncio come presidente del del Parlamento europeo un atto di fede nell'Europa
E in ciò quindi l'unione fra i nostri due partiti
Ha trovato
La possibilità
Di essere raggiunta perché l'europeismo
Tanto dei liberali quanto dei repubblicani
Si sviluppa su radici molto lontane
Che risalgono
Al Settecento
Il luministica
All'Ottocento risorgimentale
E che non si potrebbero credo esprimere con più efficacia di quanto ha fatto
Per la sua monumentale mirabile storia di Cavour e del suo tempo il nostro capolista per la circoscrizione meridionale Rosario romeno
In questo grande
Affresco di Cavour e del suo tempo del professor Romeo ha ora ultimato nel terzo dei suoi volumi
Lavoro per Isma'cavouriano
Viene richiamato
Come
Una visione politica tuttora di grande modernità
La politica europea vista
Come terreno di scontro
E di sfida fra due mentalità due concezioni due spiriti due culture da un lato
Lo spirito
Nella cultura dall'oscurantismo dell'assolutismo dall'altra lo spirito e la cultura del progresso la libertà
Della ragione erano questi i valori spirituali
Fondava poi anche la sua visione di politica italiana quello che fu chiamato ironicamente allora i Lord Camillo va bene
L'intesa sì abbiamo raggiunto la lista che abbiamo fatto insieme
A io credo questo significato profondo non casuale non occasionale
è un intesa per l'Europa fondata sull'adesione che ci accomuna ai grandi principi della ragione della tolleranza e della libertà
Se noi ci richiamiamo le pagine che ci hanno resi tutti europeisti
In tempi
Studentessa pagine
Bella le pagine conclusive della storia
L'Europa del Secolo decimo nono non a caso intitolate alla religione della libertà noi proviamo come sia tuttora attuale e viva
Quella immagine crociana degli anni Trenta
Che
Prefigurava in questo traguardo dell'Europa unita in qualche modo la RAI ripetizione di un processo storico che si era già svolto
Nel secolo precedente come nell'età del Risorgimento dice Crozza in quella celeberrima pagina della storia d'Europa
Un cittadino del Regno subalpino uno del Regno di Napoli senza smettere il primo di essermi piemontese secondo napoletano tuttavia diventarono cittadini italiani così
Passata l'epoca tragica delle dittature varranno una condizione nuova una nuova cittadinanza democratica
In cui il cittadino italiano francese inglese tedesco senza dismettere la loro nazionalità potranno diventare cittadini europee
E questo appunto ci avvicina e ci unisce perché io credo che tanto per i liberali quanto i repubblicani in questo senso più vivo più forte e più diretto
Questo obiettivo irrinunciabile della Federazione europea
Derivi proprio anche dalla tradizione risorgimentale di entrambi i nostri partiti
Anziché
Vi è una connessione
Facile in noi
Fra l'unità d'Italia e l'Unità d'Europa lo liberiamo questo traguardo quasi come un secondo Risorgimento ed ha perciò che lo tutte le delusioni passi indietro le battute d'arresto le difficoltà agli inciampi gli intoppi
Incontrati non ci hanno mai convinto a rassegnarsi a considerare l'Europa soltanto come una utopia vediamo allora
Ciò che si deve fare
Perché l'Europa possa unirsi
E indichiamo anzitutto perché non possiamo rinunciarci noi vediamo ben chiaro oggi come l'Europa è a un bivio al bivio fra raggiungere all'Unione compiendo un grande passo innanzi
Nei rapporti politici e nelle sue istituzioni politiche
Diventare invece soltanto un mito un sogno un miraggio
Di fronte a questo bivio liberali e repubblicani
Devono indicare ben chiaro agli elettori del diciassette giugno ancora in gran parte lontani
Forse distratti perché non possiamo rassegnarci
Perché dobbiamo puntare sull'Unione europea
Dobbiamo puntare sull'Unione Europea prima di tutto per la pace
Ho detto poco fa
Il senatore Spadolini e trovare in questo cari amici tutto sommato anche una ragione di fiducia è vero che l'Europa
A un processo ormai ultraventennale di svolgimento
è vero che tanti appuntamenti sono stati ritardati
E tante delusioni sono venute ma la prima grande acquisizione che sia ottenuta era già raggiunta pax europea fra gli antichi Stati nazionali che fino a quaranta anni fa non avevano rinunciato all'idea di distruggersi di suo giocarsi l'un l'altro perché con il processo di europeizzazione
Hanno trovato la prima fonte fondamentale coesione politica
Ora questa pace che c'è fra i Paesi d'Europa
Deve essere il primo elemento per garantire anche la pace nel Mediterraneo capace
Nel punto in cui si incrociano oggi le tensioni internazionali più forti nella importante che vi sia una Europa unita anche nel campo della difesa per equilibrare meglio i rapporti fra le due rive dell'Atlantico
E per fare dell'Europa unita un soggetto unitario dalla politica internazionale dalla politica della difesa dunque
Non possiamo rinunciare all'Europa se non vogliamo rinunciare alla pace
Secondo obiettivo
Non dobbiamo rinunciare all'Europa
Se vogliamo sviluppare fino in fondo la seconda linea non meno importante della prima che riguarda il sistema delle relazioni internazionali oggi dal mondo la cooperazione fra nord e sud dove l'Occidente gioca una carta decisiva se non vuole restare minoritario nel concerto delle nazioni
E si vanno facendo grandi sforzi anche da parte del governo italiano credo sia anche l'ora di dirlo
Per la politica
Della cooperazione degli sviluppi e degli aiuti
Quando sono stato a pochi giorni fa a Parigi per inaugurare questo circolo Gaetano Martino di cui già
Ho fatto menzione del senatore Spadolini ho anche incontrato la comunità dei nostri italiani che vivono in Francia come avevo fatto qualche giorno prima a Ginevra e altro
Noi abbiamo uno a uno Stato italiano che si mostra molto severo e talora avaro nei confronti dei suoi servizi prestati all'esterno abbiamo consolatevi quindici venti funzionare che devono curarsi dei problemi quotidiani di comunità di oltre cento mila italiani all'estero
E i bilanci dal ministro all'estero sono molto ristretti molto limitati e spendiamo per la cooperazione per lo sviluppo credo quattro volte ciò che costa tutto il ministero degli Esteri dunque non si può dire che l'Italia non abbia un impegno concreto in questa direzione ed è giusto che sia così ma dobbiamo può renderci conto che se non c'è un'azione europea comune non arriveremo mai al grado di impegno sufficiente per dare una risposta alle domande più drammatiche dei paesi della povertà della siccità dalla fame non rinunciare alla troppa anche per questo
Il terzo obiettivo alla risposta alla sfida tecnologica
Tutti ci dicono e noi abbiamo fra i nostri candidati uomini molto competenti in queste materie che
I singoli Paesi europei ma anche già l'Europa nel suo insieme sono in ritardo
Rispetto agli Stati Uniti a maggior ragione rispetto al Giappone nella grande Garay della sfida tecnologica internazionale
Che soltanto una politica europea fortemente integrata
Può
Portare come sono sempre stati fino ad anni recenti i sistemi industriali dell'Europa occidentale all'avanguardia del processo di rinnovamento tecnico scientifico produttivo e può quindi dare una risposta
Esauriente e soddisfacente ai grandi problemi dell'occupazione giovanile del malessere sociale nella comunità
Ecco dunque che se noi consideriamo le Poste decisive in gioco oggi nella politica internazionale
I rapporti fra Est ed Ovest la cooperazione fra il nord e il sud la gara internazionale dello sviluppo tecnologico commerciale e produttivo poniamo in questo una dimensione che non è non può più essere la dimensione nazionale necessariamente alla dimensione europea ed ecco dunque che questo traguardo questo obiettivo della Europa unità acquista la sua concretezza
E diventa un traguardo è venuto irrinunciabile
La seconda considerazione che credo si deve fare in questa campagna elettorale che sarà breve ma intensa per tutti noi
è ciò che
Concretamente
Devono fare le forze politiche il parlamento e il governo
Per dare un contributo italiano l'Unione europea
è molto importante io credo la luce dato professore Schiavinato nella sua introduzione
Orsi concretamente il problema dell'adeguamento
Ed è coordinamento interno dalle direttive delle politiche comunitarie Partito liberale ha una sua esperienza diretta nel campo
Per i mesi in cui abbiamo assistito all'attrito imitazione del nostro amico Alfredo Biondi e in cui abbiamo quindi toccato in tutta la sua durezza la resistenza degli apparati e delle burocrazie rispetto ad una politica comunitaria
Capace di tradursi in termini spediti ed efficaci nei comportamenti interni
E vi sono grandi ritardi in questo parco
Sì che paradossalmente noi siamo il Paese più europeista della sua opinione pubblica ma anche il Paese dalla comunità sia il maggior numero di controversie per il ritardo nell'attuazione delle Red direttive comunitari
Io credo abbia fatto bene consiglio dei ministri che ha predisporre un disegno di legge che prevede la delega al governo sulla base di direttive stabilite dal Parlamento per l'applicazione interno delle direttive comunitari in realtà in questo ritardo non vi è
Forse una disattenzione verso la comunità europea ma il rispecchiamento di un problema che riguarda tanto la nostra politica comunitaria quando l'altro politica interna tra la lentezza del procedimento
Parlamentare la lentezza del nostro sistema di decisioni
La concentrazione
Eccessiva
Del nostro calendario parlamentare la congerie delle misure che essi che che che attendono una decisione all'Assemblea sì che è l'europeizzazione diventa uno dei nomi di quel processo di delegificazione che si deve attuare per far funzionare meglio la nostra democrazia
L'armonizzazione delle politiche economiche ed anche delle politiche monetarie
Una Maggiore diffusione circolazione dell'unità di conto europea
La costituzione di un'idea riservo
Monetaria europea più consistente il fondo europeo comune Hong radicamento sicuro dell'economia e della lire italiana al Sistema monetario europeo è un tema non dimentichiamo che ha segnato un passaggio nella storia parlamentare del nostro Paese perché fu proprio sulla decisione
Relativa all'adesione italiana al Sistema monetario europea sostenuta con convinzione piena tanto da illiberale quando dei repubblicani come dagli altri partiti che oggi formano la coalizione cinque e nel mille novecentosettantanove il Parlamento comunque il sistema di grande coalizione e pose fine alla politica del compromesso
Fu una scelta europea istiga di grande rilievo anche nella nostra politica interna
La terza questione
Che deve riguardare e questa volontà di dare ai cittadini d'Europa una cittadinanza sicura
E quindi di procurare che le Camere del Parlamento italiano siano una volta tanto le prime dalla Comunità europea
Ad autorizzare la ratifica del trattato per l'Unione
Esperienza dei vertici e dei consigli d'Europa ha dimostrato
Che anche il processo della integrazione graduale delle economie che si è svolto in questi vent'anni
è arrivato
Ad un punto morto
E non riesce a procedere oltre
Se non si formano nuove istituzioni politiche
Se non c'è una volontà popolare espressa nel voto è rappresentata e non Parlamento vero e abbia il potere di un Parlamento effettivo
E abbia i poteri di un Parlamento nei confronti dell'esecutivo della comunità europea
Di cui
Anche la considerazione ultima che si deve fare circa la coerenza dai comportamenti la politica interna italiana con l'europeismo inteso come
Costume politico Pio prima ancora che come scelta politica come ha fatto Spadolini poco fa
Se noi guardiamo l'essere europei ho montato di costume prima ancora che di indirizzo politico
Scorgiamo chiari i differenziali che dobbiamo correggere perché il nostro sia fino in fondo un paese europeo in questo senso
Vediamo
La drammatica necessità di rimediare e di evitare la sconnessione fra lo scollamento fra l'economia italiana
E l'andamento medio delle altre economie forti della comunità
Ce ne distinguono e ce ne separano
La grandezza dell'indebitamento pubblico
La proporzione del disavanzo pubblico e di conseguenza il tasso dell'inflazione se non si correggono questi differenziali
Noi non possiamo essere
Europei nel senso che si diceva perché si verifica una uno slegamento molto pericoloso fra la condizione dell'economia italiana e quella delle altre economie più forti della comunità
Ed anche nei rapporti politici interni
Anche nei rapporti politici interni in cui a questa volontà che i liberali repubblicani hanno cercato di dimostrare e concretamente sono riusciti
A dimostrare
Delle alleanze possibili secondo libere pattuizioni
Determinate soltanto dalla buona volontà dei contraenti
Si accompagna ad alcuni mesi una pericolosa tendenza alla sbrigativa semplificazione del nostro sistema elettorale noi denunceremo agli elettori della Sardegna la maggioranza opportunistica trasformista
Che ha modificato con un colpo di mano dell'ultima ora la legge elettorale sarda
Denunceremo la illegittimità di questa legge regionale e si discosta dai principi generali dell'ordinamento che in materia elettorale devono valere per tutta l'Italia senza distinzione
Avevamo qualche a buon diritto di attendersi che stanotte ieri notte il Consiglio dei ministri
Rimedia assai questo colpo di mano e rispedisce la legge al Consiglio regionale della Sardegna appare una nuova lettura e questo non è avvenuto
Perché la Democrazia cristiana si è contrapposta agli altri partiti che fanno parte della coalizione di governo
E si è verificato un fatto nuovo se il Consiglio dei ministri ha votato e si è diviso su una votazione e sia prodotto l'incrinatura profonda
Ma i rapporti di coalizione
Per il partito liberale che taluno ogni tanto anche rimproverò appare una eccessiva condiscendenza verso i vincoli della coalizione
Un'eccessiva
Buona volontà ci pensa nella ricercare sempre le ragioni positive agli elementi costruttivi dalla collaborazione dei partiti proprio in forza di questo non può assistere passivo questo logoramento
Nella lealtà all'interno dei rapporti della coalizione
E dobbiamo porci questo problema
E dare prima di tutto una risposta politica
La risposta politica se vogliamo essere positivi ancora una volta può venire soltanto da un'alleanza fra i liberali repubblicani anche nella regione della Sardegna coinvolti nell'
Io vorrei cittadini ed elettori che da questo primo comizio della campagna elettorale
Risultasse accreditato all'alleanza fra liberali e repubblicani anche il requisito della puntualità
E quindi devo concludere perché i miei trenta minuti stanno concludendo sì
E voglio dire che in questa alleanza fra liberali e repubblicani
Noi abbiamo trovato molto probabilmente la possibilità
Di rivolgersi
Ad una Italia che attende di essere rappresentata dall'Italia come l'abbiamo descritta nel manifesto
Di questo accordo
Laica
Civile produttiva e perciò europea
Da questa Alleanza per le elezioni europee molti prevedono
Un buon successo
E noi dobbiamo procurare cioè questo successo avvenga e tutte le condizioni ci sono dobbiamo pensare che c'è
Una vasta crescente area di consenso
Laico e
E liberaldemocratico
Che nel partito liberale da solo
Nel partito repubblicano da solo
Nella scure semplice addizione era in vendita ma il Partito Liberale Partito Repubblicano fino ad oggi sono riusciti a rappresentare e dobbiamo puntare su queste elezioni europee sui nostri candidati è sulla lista comune per la federazione ha un europea avendo ben chiaro che l'obiettivo da raggiungere non è una somma ma ora moltiplicazione di
Possiamo farlo
Io credo che ci riusciremo
Se riusciremo come spero
Come sono certo Sopran
A dare anzitutto
Agli elettori ancora distratti un po'freddi la sensazione del significato storico di questo voto l'Europa non si racchiude
Un vasto territorio dalla comunità dei dieci e domani dei dodici
C'è una
Europa anche
Nella nostra gran
Tutto
Se terremo conto che è un è un
Ma politicamente unito e forte essenziale anch'
Per un dialogo più atti e però una promessa
Nei confronti dell'Europa senza libertà e senza voto dobbiamo pur
La lezione avendo
Però
Il significato
Vogliamo tribù a questa unione e a queste int.
Giunto insieme certa abbiamo poi
I benefici possibili ma sapremo fare
Tale un successo se sapremo convincere i nostri concittadini ed i nostri elettori che abbiamo pensato a questa alle
Ma sulla libera
Un piccolo a fare ma con un tentativo Gennaro