"Sì alla nuova Costituzione, no alle controriforme" incontro organizzato da "Societa' aperta - nuova Costituzione" e Cobac

Inizio ai lavori seppure con un poco di di ritardo del resto tutto è un pochino lento stamane
Nell'avviarsi
Dico subito che il Kaulbach cioè i comitati di base per l'assemblea costituente promossi da Mario Segni e Società aperta un'associazione politica promossa da esponenti dell'area liberale e radicale socialista recentemente hanno deciso di darsi appuntamento oggi
Per affrontare attorno al tema sì alla nuova Costituzione no alle controriforme unire per affrontare i contenuti sotto il profilo contenutistico il dibattito circa la le nuove regole che sono al centro e dell'agenda politica e del confronto teorico in queste settimane la nostra però Lollo voglio chiarire subito non sarà una giornata di carattere politologico certo avremo degli approfondimenti teorici di estrema importanza ringraziamo per la sua presenza
Fra l'altro il il professor Antonio Baldassarre già presidente della Corte costituzionale ma noi abbiamo inteso promuovere una manifestazione prettamente politica di taglio politico
E questo perché finora diciamo così il dibattito il grosso del dibattito del confronto fra le forze politiche anche fra gli osservatori fra i commentatori più autorevoli
è stato un dibattito attorno agli strumenti alle procedure per giungere alla definizione delle nuove regole è così
In questa sala molti di coloro che hanno promosso questo convegno sono stati ad esempio che restano convinti che lo strumento del referendum sia uno strumento decisivo per innovare e per giungere al completamento di quella transizione italiana che ancora non è compiuta
E allo stesso modo molti di coloro che hanno promosso questo convegno sono convinti che l'assemblea costituente sia a sua volta il solo forse l'unico strumento per arrivare a una innovazione e a una riforma autentica altri hanno invece voluto e cercate costruito l'assoluzione della commissione parlamentare e Bicamerale
Noi qui chi referendario chi per l'Assemblea costituente a chi come sottoscritto per entrambe le cose ad esempio iscrittosi al Copaco che a Società aperta
Noi siamo convinti che solo attraverso il coinvolgimento diretto popolare diretto del corpo elettorale sia possibile avviare un processo reale effettivo
Di cambiamento e di costruzione del del nuovo per del per la definizione di una nuova repubblica e quindi di una nuova Carta fondamentale del nuovo nuovo Stato
E questo perché dà segni a noi stessi negli anni passati sappiamo bene quando ci misurammo con i tentativi difficili di costruire un nuovo sistema elettorale fu solo l'apporto dei cittadini il coinvolgimento diretto del popolo a dare la spallata decisiva per consentire l'affermazione del delle nostre proposte
Allo stato però ebbene e prendere atto che il coinvolgimento dei cittadini non c'è è una commissione una commissione parlamentare una commissione parlamentare formata da uomini designati dalle forze politiche che affronterà nel vivo queste queste questioni
Arrivando però la commissione bicamerale ecco che finalmente si approda anche al dibattito sui contenuti
Lo strumento la procedura il come costruire le nuove regole ovviamente e rilevante dei decisivo ma almeno altrettanto lo sono i contenuti cosa si vuole mettere dentro le nuove regole e noi abbiamo convocato questa manifestazione oggi vera tentare di mettere rivolgendoci e ha intanto gli schieramenti politici e alla commissioni di camerale per cercare di mettere dei paletti precisi
Dei punti di riferimento precisi che a nostro avviso costituiscono il minimo indispensabile per poter parlare di vera riforma e non invece di compromesso al livello più basso
In questo senso è stato anche messo a punto un documento che dopo verrà letto e illustrato che cerca appunto di definire quali sono questi paletti
Anche perché l'abbiamo fatto perché con piacere leggiamo per esempio oggi gli appelli che possono confortare da un certo punto di vista alte nere fuori i partiti dalla commissione bicamerale che però sono anche appelli che forse possono fare un po'sorridere nel senso che indubbiamente il ruolo dei partiti come anche giusto che sia in questa fase decisiva soprattutto nei momenti in cui si percorre la strada della della Bicamerale
E quindi quanti partiti saranno fuori o dentro la Bicamerale e quanto la Bicamerale produrrà nuovo vecchio lo si potrà determinare solo dai contenuti da quello che sarà la produzione normativa che la Bicamerale
Andrà a ad affrontare e abbiamo voluto convocare questo appuntamento anche perché un altro per un'altra ragione perché il clima di questi ultimi mesi di queste ultime settimane
E un clima in cui molti a cominciare dai più autorevoli osservatori hanno constatato il fenomeno del grande ritorno c'è un grande ritorno al ruolo del partito principe un tornare sulla scena del ruolo dell'apparato soprano
In questi dopo questi lunghi anni di transizione italiana non compiuta si è constatato attraverso diversi atti diversi fatti la nuova disciplina sul finanziamento dei partiti solo per citarne una c'è un prepotente un forte ritorno del ruolo del partito principe quindi questi presupposti e questo clima non ci sono sembrati realtà quelli più favorevoli per un compimento del del disegno riformatore ma anche in questo senza pregiudizi evidentemente solo i contenuti ci potranno dire
Il dibattito sui contenuti della riforma potrà fungere da parametro per giudicare il l'avanzare del processo riformatore o invece l'affermarsi di piccole contro riforme o di compromessi mediocre ed è su questo tema che oggi sul tema dei contenuti che quindi prenderanno la parola diversi oratori
Oltre al professor Antonio Baldassare che citavo prima c'è ci sarà il l'intervento del professor Eugenio Picozza di Diego Masi e di Mario Raffaelli del professor Baldassarri
Di Gianfranco Spadaccia Enrico Boselli di Massimo Teodori di Achille Occhetto di Claudio Martelli e di Mario Segni per rompere il ghiaccio però per cominciare il nostro confronto sui contenuti io do la parola al professore Dio Marco
E
Ma uno dei sono ho cercato di tornare indietro su un quindicennio di discussione sulle riforme istituzionali
Va be'con l'eccezione prima c'era sono Pacciardi
Parlava di questo lo dobbiamo riconoscere no però da un quindicennio Alitalia è stata animata da un discorso sulla necessità di cambiare le istituzioni
Che si è sviluppato nel corso degli anni ottanta
Vediamo limiti e potenzialità di quei discorsi in realtà in quegli anni si privilegiava il tema dell'efficienza
Tutta la discussione sulla riforma istituzionale era incentrata sulla questione delle efficienza delle istituzioni c'è un problema di redistribuzione dei poteri di recupero
Delle prerogative dell'esecutivo dire di Fini ride ridefinizione dei poteri del Parlamento orientato tutto al tema dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione pubblica certo
Alla lontana c'era
La riforma gollista
Che aveva portato negli anni Sessanta ad una forte accelerazione dell'efficienza del sistema francese che era stato capace di affrontare gravi Inter emergenze internazionali e di affrontare le trasformazioni del capitalismo moderno con maggiore adeguatezza istituzionale perché era questa la natura però molto alla lontana
In realtà
I fallimenti delle bicamerali che si sono succedute
Nel corso degli anni ottanta non vanno tanto imputati vanno anche imputati alla debole volontà politica dei partiti che abbiano presente delle rappresentanze che vi erano presenti ma grande difetto che portava ad un necessario fallimento era il fatto che si fosse sottovalutato nelle discussioni sulla dipende e né lui né i lavori delle precedenti bicamerali un tema che poi è emerso nel corso degli anni Ottanta è apportata al passaggio dalla prima ad un abbozzo di Seconda Repubblica si è privilegiato sera privilegiata allora il tema dell'efficienza
Sottovalutando tuttavia altre due grandi questioni il problema della rappresentatività delle istituzioni
Ed il problema della legittimazione delle istituzioni questo problema un l'ultimo problema presenterà dato per scontato sembrava che l'Italia
Potesse godere in definitiva meeting in maniera indefinita
Della legittimazione derivante dal passaggio dal fascismo alla democrazia ed era legittimazione conquistata dalle istituzioni all'inizio degli anni ottanta con la sconfitta in modo democratico del terrorismo
Cioè erano i due elementi di legittimazione tuttavia insufficienti ad affrontare i problemi
Che esistevano nel Paese che sono esposti e sono esplosi nella crisi istituzionale degli anni novanta oggi il problema è ben diverso oggi la questione della trasformazione delle istituzioni e c'è questione di efficienza e di efficacia ma è anche questione di rappresentatività e questione di legittimazione oggi viviamo in un Paese che si pone dei dubbi sulla questione fondamentale di ogni ordinamento democratico che è la questione dell'obbligo politico passerà intanto
Che cita tutta una cultura anglosassone
Il perché si debba obbedire alle istituzioni a questo problema di fronte al quale noi ci troviamo e il perché si debba a dispetto all'autorità e la grande questione che crea il cemento
Delle istituzioni rappresentative alla questione dell'obbligo politico ed è la questione che sta di fronte al Paese perché molto spesso la discussione sulla riforma istituzionale viene ultra tecnici Zanata senza tener conto di questi dubbi non sotterranei
Ma alluvionali di quei torrenti alluvionali che stanno attraversando il Paese spesso si parlava di fiumi carsici acceda no non siamo di fronte a fiumi carsici che riemergono ogni tanto
Siamo di fronte a tempeste siamo di fronte a torrenti siamo di fronte a rotture di argini e siamo di fronte a questioni non è l'udibile i in termini puramente tecnici distici ma attraverso una rilegittimazione dell'istituzione penso soltanto al fatto di una parte del Paese che pone in dubbio la questione dell'unità nazionale
Che chiede un qualcosa di più addirittura del federalismo ed è un problema sociale e politico
Cioè la loro identificazione più nello Stato nazionale di una parte del Paese ed è una prima questione e non è torrente carsico non è il fiume carsico è il fatto che emerge con la potesse che trova modo anche di trovare forme
Di rappresentanza
Vi è la questione della legittimità del passaggio dalla Prima del secolo alla Seconda Repubblica perché uno dei delle dei paradossi
Dell'istituzione della situazione italiana e del caso italiano e che noi abbiamo avuto un passaggio il superamento
Di un sistema
Di alleanze politiche di un sistema di partite di passaggio ad un altro sistema
Ad un altro sistema non spinto dalla volontà popolare ma attivati in parte da apparati burocratici istituzionali e questo une delle discussioni dei dubbi degli interrogativi che attraversano una buona parte della società italiana
E stato legittimo al passaggio c'è stata forzatura da parte di apparati istituzionali c'è stato un circuito
Mediatico giudiziario che ha favorito questo sono interrogativi che riguardo al terzo quindi una parte del Paese il terzo interrogativo e la questione non più bottegaia egoistica
Delle ingiustizie dello stato sociale in Italia del Welfare State in Italia
Cioè i commentatori molti commentatori politici danno una visione squallida
Di questo fenomeno di ripulsa nei confronti delle ingiustizie dello Stato socialità in Italia ma è questione profonda non è questione di egoismo la rifugi la ripulsa delle degenerazioni dello stato sociale in Italia è grande questione di giustizia
Noi abbiamo uno stato sociale che si è costruito
Non per allargare la cittadinanza tematica di Marshall tematica dei teorici laburisti ed umanisti dello stato sociale ma per restringere la cittadinanza credo D'Alema abbia detto
Lo stato sociale in Italia è modellato
Non sull'universalismo dei cittadini ma sulla tipologia ristretta maschio adulto occupato è garantito quindi abbiamo uno stato sociale che contraddicendo le premesse che avevano portato alla sua fondazione
Non all'allegato alla cittadinanza ma ristretto alla cittadinanza e ha moltiplicato di forme di esclusione la protesta fiscale italiana
Non è rapportabile ad altre forme di protesta fiscale si sono avute negli ultimi vent'anni in altri paesi d'Europa e dell'Occidente Danimarca California lì spesso si sentiva la spinta dell'egoismo
La spinta della volontà di non ripartire Miami che cerca di separare il COMU la parte del comune ricco dalla parte del Comune pop Coppi c'è l'egoismo
Ma la ripulsa
E la protesta fiscale che si manifesta in Italia
Dopo una questione più alta si vadano a vedere gli aderenti ai comitati anti fisco la composizione sociale degli aderenti ai comitati anti fisco non abbiamo i bottegai abbiamo la classe operaia
Abbiamo i lavoratori della piccola industria che contestano
Contro l'ingiusta distribuzione del carico fiscale contro forme ingiuste selettive discrimina attrici e di distribuzione dei benefici abbiamo quindi un problema di profonda
Malessere sociale riporta al quale occorre rispondere con una riscrittura del patto istituzionale
La soluzione che si è trovata a tutti noi molti di noi alcuni di noi c'ha ragione
Il presidente Giovanni Negri alcuni di noi avrebbero preferito forse l'altra soluzione io chiedo che di fronte ai problemi di sono profondamente convinto che quando le istituzioni hanno bisogno
Di una spinta legittima di una carica di adrenalina legittima attrice di una carica di legittimazione
Lo strumento del ricorso al popolo Cnn ineludibile ma si è trovato un'altra soluzione sulla quale non credo ci sia da determinare è la soluzione di fronte alla quale noi ci troviamo la Bicamerale ha avuto consensi parlamentari vastissimi
Vi sarà un'ulteriore possibilità
Ai termini dei lavori della Bicamerale
Di ricorso al popolo attraverso la votazione delle referendum sui risultati sul lavoro si tratta in termini proprio con disincanto di affrontare la situazione quale e di affrontare i problemi quali solo non ricadendo tuttavia nel unico errore
Che
Attribuibile a Pietro Calamandrei unico oratorio chiedo e Pietro Calamandrei sia un giurista ed un uomo politico italiano
Dell'opera del quale politica e giuridica e difficile trovare qualcosa che non va
Cioè e difficile credo che nessuno lo il più spietato critico riesce a trovare un aspetto del messaggio di Calamandrei ancora oggi non condivisibile
L'unico limite della politica e Calamandrei e della politica di quell'altro gruppo di un altro formazione politica nella quale
Ai ai temi all'epoca della Costituente esistevano fermenti
Che volevano portare ad un sistema istituzionale radicalmente diverso da quelli consociativismo consacrato dalla carta del quarantotto il grande limite è stato il mancato coinvolgimento della gente delle masse
In una opera di costruzione costituzionale e questo decori che non dobbiamo ripetere
Perché a differenza si può dire forse che nell'Italia uscita dal fascismo
L'opinione pubblica e le masse erano sensibili soltanto a questioni istituzionali delimitate assi questioni istituzionali limitate c'era al problema di vendicarsi
Del conferimento dell'incarico dato dai Savoia nel ventidue a a Benito Mussolini e c'era anche la spinta Antimo Negri la questione istituzionale era molto legata alla questione Monarchia e Repubblica sulla base di una duplice spinta la Norimberga simbolica perché aveva dato nel ventidue l'incarico
Al segretario all'esponente del partito nazista del partito fascista e poi anche la ripulsa per una monarchia che l'otto settembre aveva portato al cambiamento di fonte questa la grande questioni istituzionale popolare Tecce oggi
Siamo in presenza di una
Più attenta sensibilità istituzionale e di dubbi di interrogativi e di volontà di cambiamento che toccano punti forti delle nostre istituzioni quindi non vogliamo ripetere e ricadere nei limiti in cui una parte dell'azionismo ed anche forse Calamandrei in una difficoltà non imputabile al dissesto nel trovare moduli di mobilitazione delle masse sulle tematiche istituzionali sono accaduti si tratta di affrontare la situazione quale ponendo come diceva giustamente nei paletti e suscitando dibattiti movimenti e discussioni sul tema della riforma istituzionale c'è un limite
Il vero limite della Bicamerale dobbiamo dire e il tipo di censura che ad essa imposta cioè la necessità e la possibilità di affrontare di non l'impossibilità di toccare la prima parte della Costituzione oggi in Italia c'è un mito
Il mito secondo il quale chi vuole toccare la prima parte della Costituzione è un bieco reazionario è un neoliberista
Un Demone liberista noi i teologi della liberazione ce l'hanno con le sue c'è questo connubio Teologia della liberazione Bertinotti acceda conto al liberismo senza consentire l'emergere di una critica la prima parte della Costituzione nonché che non è veicolo
Di eguaglianza e di solidarietà ma che oggi
Nel modo in cui si è configurata e nel nell'ordinamento che ho prodotto e veicolo di profondi ingiustizia di profonde forme di selezione sociale di ingiustizia sociale c'è un grosso limite
Pur tuttavia anche nella materia sulla quale la bicamerale può lavorare ci sono problema c'è il problema di porre paletti e c'è il problema di sollevare questioni e di ritenere alcuni problemi assolutamente irrinunciabili io credo che uno dei rischi maggiori
Della forte presenza partitica nella bicamerale sarà rappresentato può essere rappresentato dalla sottovalutazione della questione del federalismo
Il sistema dei partiti succeduta la Prima Repubblica mostra esitazioni sulla questione del federalismo pari alle esitazioni mostrate da tutti i partiti della Prima Repubblica il federalismo in fondo
Distrugge un aspetto del sistema dei partiti e della degenerazione del sistema dei partiti quale si era manifestato nella Prima Repubblica rappresentato dallo scambio politico
Il centralismo è veicolo di un consenso conquistato dai partiti sulla base dello scambio politico e sulla base della degenerazione dello stato sociale
Il problema del federalismo e la questione centrale vi è poi la questione della limitazione e della costituzionalizzazione del ruolo dei partiti
Perché uno degli aspetti più inquietanti
Del passaggio dalla prima alla seconda Repubblica rappresentato secondo me da questo fatto
Il la crisi della Prima Repubblica esplosa in un perverso intreccio tante generazioni dello stato sociale che portavano alla Spesal erogazione selvaggia ed un sistema incontrollato dei partiti
Paradossalmente oggi nel passaggio ad un rinnovamento istituzionale nel grande cambiamento seguita al novantaquattro
L'organizzazione interna dei partiti non è cambiata
Abbiamo avuto solo un cambiamento quantitativo i partiti sono diventati più ristretti
Hanno meno aderenti al momento iscritti ma non hai la grande innovazione nell'organizzazione di partiti eppure col sistema maggioritario il problema della democrazia interna dei partiti
E diventa questione centrale di rappresentatività diventa questione molto grave di rappresentatività e poi c'è la questione
Della
Della
Rappresentatività dell'esecutivo
Ci sono timori e tremori in materia dell'elezione diretta del capo del governo ma si sottovaluta al fatto che con la tecnica inaugurata oggi
Con il sistema nel quale noi viviamo riusciamo a coniugare due paradossi
Istituzionali
Abbiamo un esecutivo scarsamente rappresentativo e questo debole che lascia amplissimi spazi di sotto rappresentazione e queste un carattere una caratteristica tipica di tutti i sistemi uninominali
In Inghilterra per esempio molto spesso
Il la coalizione che governa non ha la maggioranza dei voti ma il il beneficio che tutta l'Aida questo aspetto del sistema inglese e che tu hai un governo efficiente
Un governo capace di decidere un governo legittimato capace di decidere il paradosso italiano
E che noi abbiamo una debole rappresentatività dell'esecutivo ed una scarsa efficacia dell'azione dell'esecutivo ad una scarsa efficienza dell'azione dell'esecutivo un quarto punto è il problema
Della
Divisione dei poteri e dei confini
Tra Poteri
Problema preso particolarmente urgente dal protagonismo che il giudiziaria assunto in questa fase il problema
Italiano e il problema costituzionale italiano non è quello di limitare le proroghe attive della magistratura e impostata in maniera totalmente sbagliata al dibattito il problema non è di limitare il problema è di conquistare qualcosa che la Costituzione del quarantotto non ci ha ancora dato ed è il problema dell'indipendenza del giudice dell'assoluta indipendenza del giudice quando si parla di confusione tra che arrivi tra pm e giudice vi è un aspetto che non viene mai affrontato
Ed è il fatto che la confusione la commistione delle carriere il limite all'indipendenza del giudice per i giornali sono pieni qui ho visto che edicola qui davanti caso soffio eccetera non entro nel merito non c'entra con la discussione
Ma fatemi dire perché la mia professione
C'è una questione italiana che riguarda l'indipendenza del giudice noi abbiamo una giurisdizione di merito
Che crea di diritto
Che chiede alle nove
Che utilizza il libero convincimento il principio del libero convincimento al fine di creare norme giuridiche ed abbiamo una giurisdizione di legittimità una Cassazione
Che di fronte all'attività creativa del giudice di merito si trincera nel più chiuso formalismo è qui che si sente la crisi della la crisi di un sistema giudiziario se tu consenti
Ad un giudiziario la creatività
Nel merito
E Hayun controllo di legittimità rinchiuso nel più stretto formalismo senti una forte patologia il quarto paletto è relativo all'autonomia della giurisdizione voglio finire per segnalare due rivestite nello vanno sono sinceramente molto poco Pato della censura
Che è stata introdotta nei lavori di revisione costituzionale dapprima e seconda parte della Costituzione sono molto preoccupato perché ritengo che per questa strada non si riescono a dare radicali soluzioni la censura principale che faccio non no atteggiamenti non non rimpiango
Modelli i liberisti Cipputi di tipo ottocentesco ma certa dobbiamo essere tutti d'accordo sul fatto che nella prima campate della costituzione di un grave difetto
Vi è la proclamazione di un gran numero di diritti e di un sistema vastissimo di protezione
Senza la previsione di strumenti tesi a rendere effettivi questi diritti e soprattutto senza che sia stata stabilito una gerarchia dei dipinti
Senza che sia stato stabilito quale dei diritti vede prevalere rispetto ad altre è questa la grande questione italiana era qual è la pluralità
I diritti previsti nella prima parte della Costituzione finisce con l'aumentare
La discrezionalità ha del sistema Forcola crescerà la discrezionalità del sistema politico e colta assommarsi mancata tutte
La mia preoccupazione è che si possano andare
Ad alcune modificazioni dell'organizzazione dello Stato
Della forma di Stato della forma di governo ma
In cambio e al fine di ottenere il consenso in Commissione
Di una limitazione della riduzione dei sistemi di revisione costituzionale che porti ad una cristallizzazione della prima parte della Costituzione questo a grande rischio
E qui sento di dover fare lo sento come dovere civico come dovere privato come dovere di professore come dovere che eserciterò dalla cattedra qui c'è la necessità di una fortissima attenzione se si è voluta limitare l'innovazione alla seconda parte
Non si può precludere un domani
La possibilità di rivedere la prima parte della Costituzione
E la seconda preoccupazione qui finisco e che si spoglia in questo clima condizionare l'innovazione istituzionale
Alla limitazione di uno strumento potente di controllo del potere di controllo delle istituzioni cioè il referendum nel dibattito che si è svolto in questi anni nel dibattito che si è svolto
All'avvento di un primo accenno di maggioritario c'è stata una grande discussione sugli strumenti di controllo del potere
Ma molto spesso sì strumenti sono stati considerati strumenti di tipo burocratico pensato a tutto il dibattito sulla forte crisi al dibattito sui controlli burocratici del politica il conto al dibattito sul ruolo della magistratura come veicolo di controllo di legalità
Sottovalutando l'elemento fondamentale della democrazia che ha il controllo democratico che si esercita attraverso i referendum
Sì alle riforme istituzionali no secco ad ogni tentativo di barattare riforme istituzionali conto una cristallizzazione della prima parte della Costituzione e contro la censura dei referendum grazie
Grazie a Pio Marconi salutiamo e ringraziamo veramente per la la sua partecipazione sua presenza l'onorevole Occhetto non appena vuole intervenire se lo fa sapere
Salutiamo anche l'onorevole De Luca l'onore compagna all'onorevole Villetti
O adesso la parola al professor Antonio Baldassarre già presidente della corte costituzionale e componente anche il gruppo di liberal
Si farà ombrelli intervento
Varcando qualche differenza e sottolineando altri aspetti invece di convergenza
Subito la differenza io credo che una
Scelta dirette a favore di Assemblea costituente sarebbe stato una scelta troppo dirompente per questo sistema perché avrebbe comportato una totale delegittimazione del Parlamento
Avrebbe comportato un'immediata valutazione negativa sulle possibilità stessa del parlamento di riformare di provarsi a riformare questo sistema
Per questo personalmente ho contribuito la posizione di degli amici di Liberal che ovviamente per questo condivido
E cioè a una proposta a due strati per così dire
Si provi il Parlamento a riformare questa Costituzione perché questo Paese ha bisogno di riforme riforme incisive
Riforme che toccano e debbono toccare i nodi più profondi del funzionamento del sistema costituzionale
Ma se il risultato sarà un risultato inadeguato rispetto alle esigenze del Paese allora non c'è altra via che quella di riguardare l'intera Costituzione con l'unico strumento possibile per questo e che è appunto quello che l'Assemblea costituente
Detto questo
Che legato appunto al fatto
Abbiamo un Parlamento
Che bene o male questo Parlamento ha preso un impegno di fronte al Paese di riforma costituzionale detto questo devo dire che condivido molte osservazioni che ho sentito fino finora qui questo inizio di dibattito
Perché il nostro Paese e in una posizione assolutamente peculiare rispetto agli altri Paesi
Non solo europei ma anche io direi occidentali
E la peculiarità di questo Paese che
L'unico sistema che non ha saputo non è stato in grado perché non ha avuto una classe dirigente in grado una classe politica una classe dirigente in grado di fare la benché minima riforma
In un mondo che dal dopoguerra è cambiato nel notevolissimamente
In un contesto di Paesi democratici che hanno saputo adeguare bene o male ma in sostituta sostanzialmente hanno saputo adeguare idolo sistemi al nuovo contesto mondiale l'economia globale dei nostri giorni
Alla crisi del welfare esteta tutti a tutti i cambiamenti notevoli che ci sono stati in questi cinquant'anni ecco mentre tutti gli altri Paesi in un modo o nell'altro hanno saputo fare questo l'Italia è l'unico Paese che ha dimostrato una incapacità a modificare le istituzioni e a modificare persino la mentalità della classe dirigente perché pure questa mala cambiando
è stato l'unico paese dove è riuscita a fare questo e allora qui siamo di fronte a una situazione drammatica
Questo è un Paese un sistema la cui come si può dire tragicità deriva dal fatto che non c'è praticamente sottosistema non c'è settore
Del nostro sistema costituzionale del nostro sistema giuridico quindi non è che non ha bisogno di riforme cioè tutti non ce ogni settore ha bisogno di una qualche riforma
E il problema deriva proprio dal fatto che nessuno può ovviamente intervenire con temporalmente su tutti i settori pur bisognosi di riforma
è stato già fatto un un elenco
Deve essere cambiato il vertice costituzionale
Deve essere cambiato i rapporti supremi di i rapporti tra gli organi costituzionali più importanti
Non funziona il fisco deve essere cambiato il fisco non funziona il processo deve essere grande al processo nonostante che codici sono stati gamberi poco tempo fa ma il risultato è stato pessimo non funziona il decentramento né politico né amministrativo non funziona la macchina burocrati
Il la pubblica amministrazione e potrei continuare
E non non funziona perché c'è un intoppo temporale non funziona perché l'organizzazione di ognuno di questi sottosistemi è un'organizzazione ormai datata che non può rispondere ad esigenze dei nostri tempi
E allora il problema nasce dal fatto che si deve avviare il meccanismo non è possibile modificare tutti insieme nessun Paese su porterebbe una se ci fosse una volontà politica di cambiamento un cambiamento così radicale e così totale allora il problema è avviare questo cambiamento e avviare questo cambiamento credo che bisogna cominciare è una polemica vecchia che risale niente uno di meno alla fine degli anni Settanta
Che forse nel momento dopo la vittoria sul terrorismo in cui la classe cui avrebbe dovuto iniziare a modificare e questa manca questa grave peccato ce lo portiamo ancora dietro
Ed è stato una delle regioni di un crollo di un sistema
Ma in ogni caso da allora si discute se cominciare con il piede se fare le piccole riforme le grandi riforme
Ricordo il saggio di di Giuliano Amato su Mondoperaio Gheddafi negli anni settanta
Ebbene credo che per avviare il processo
Oggi non c'è alternativa a un cambiamento radicale soprattutto dei rapporti tra i due organi
Politici principali Governo Parlamento
Non c'è il paese occidentale
In cui ci sia la regola costituzionale che c'è nel nostro Paese
Il nostro Paese il governo è regolato dalla regola del principio della collegialità
Questo significa che la politica governativa la fa il collegio dell'insieme dei dei ministri
In un sistema il cui sistema elettorale un sistema costituzionale cui sistema elettorale
Permette grazie la sopravvivenza di una quota proporzionale che persiste il male
Degli anni passati che piccoli partiti situati collocati in posizione tale da avere una rendita di posizione e messi in posizione tale
Per la divisione del corpo elettorale italiano ormai strutturale
Messi in condizioni tali da poter esercitare diciamo tra virgolette il potere di ricatto nei confronti dei grandi partiti ecco questa situazione
Far sì che oggi il
La decisione sulla pure il governativo è una decisione estremamente macchinosa e alla fine tende a premiare la non decisione
Questo sarebbe ENI nulla
Se poi di fronte o meglio sarebbe un inconveniente ma insomma non sarebbe così grave se di fronte a questo ci fosse un Parlamento strutturato secondo regole comportamenti
Che fosse in grado di assumere decisioni ma siamo abbiamo in Parlamento una fotografia peggiorata di quello che il sistema costituzionale rivedo di livello governativo il nostro Paese al Paese che sulla sulla decisione politica non su controllo al più alto grado di parlamentarizzazione
Le decisioni politiche fa sono tutte attraverso la lotta tra i gruppi e gruppetti del Parlamento
E allora questo è il punto centrale da modificare
Il punto centrale da modificare e che si deve chiedere coloro che riformerà non la Costituzione è stabilire una regola
Per cui una regola costituzionale cioè
Scegliere una forma di governo in base alla quale
Che guida la coalizione governativa innanzitutto devo avere in in qualche forma è il lascio questo questa espressione generica essere frutto di una scelta popolare
Deve essere colui
Che decide la politica governativa deve essere colui che decide gli uomini della compagine governativa deve essere colui che alla fine del mandato deve rispondere al popolo per quello che ha fatto col per quello che non ha fatto
Noi siamo anni luce lontano da un sistema come quello americano nel quale al massimo nel giro di otto anni cambia l'intera classe dirigente
L'Italia non si può permettere una cosa di questo genere non si può permettere che ogni otto anni quando va bene che c'è rinnovo presidenziale perché può essere anche con i quattro anni
Non si può permettere che ogni otto anni cambia tutta la classe dirigente non solo a livello di amministrazione governativa ma a livello anche dei vertici
Degli altri organi degli altri poteri perché l'Italia non è un Paese i duecentocinquanta milioni di persone perché l'Italia non ha il tipo di dibattito politico di ricchezza politica degli Stati Uniti d'America
Per tanti motivi
Però l'Italia deve adeguarsi agli altri sistemi in base ai quali degli altri paesi occidentali in base ai quali chi compie scelte politiche sbagliate non condivise dal popolo deve andare a casa non ha altra scelta non è che deve iniziare un'altra carriera
Magari nelle istituzioni giudiziarie o magari in altro in altra parte cui hanno chi ha sbagliato chi è stato giudicato dal popolo come colui che ha fatto scelte sbagliate che sia vero o no ma la scelta ahimè in democrazia l'unico mentre questo
Deve viene delineata da fare un'altra cosa
Si è dimostrato incapace di fare quello che doveva fare e allora il meccanismo costituzionale deve essere questo deve facilitare questo ricambio
Di classe politica di classe dirigente
Se la classe politica
Sì conferma rarità nelle sue scelte è giusto che sia rinnovata ma se così non è
Si deve
Accettare una regola di ricambio
E allora devono essere cambiati appunto non solo la struttura di governo non solo la struttura parlamentari deve essere cambiano anche il rapporto tra governo parlamento e quindi elettorale
Su questo voglio dire soltanto una cosa
I sistemi possono essere diversi
Però ho sentito anche un recente dibattito però partecipato
Alcuni partiti come il Partito popolare ancora legato
Alla proporzionale questo al mantenimento la quota proporzionale
Questo credo che sia uno sbaglio proprio uno sbaglio grave perché questo è il punto attraverso il quale
Verrebbe affermata la continuità con le cose peggiori del passato e dell'oggi però perché l'oggi una diverso dal passato vanta funzionamento del sistema costituzionale
D'altra parte però personalmente sono preoccupato anche per scelte di segno totalmente opposto
Che sarebbero per a mio giudizio sarebbero creerebbero seri problemi
Ho sentito parlare ad esempio di proposte che vogliono un sistema
Simile a quello che vige nei nostri Comuni
E io non sono mo'molto d'accordo su questa proposta
Perché
Un consiglio comunale non è un Parlamento perdonata è un'ovvietà
Ma a livello nazionale
Il parlamento non può essere messo nelle condizioni di un consiglio comunale che di fronte a un al sindaco può essere una situazione di avere nessun potere
Molti consigli comunali oggi
Di fronte alle potere del sindaco non hanno neppure il minimo di potere di controllo
Questa è una situazione che a livello nazionale non si può non si può ripetere non può essere riprodotta
Non può essere riprodotta perché ogni nazione ha bisogno di un momento di contro non momento di confronto con chi non stare al governo tra maggioranza e minoranza
Persino nel Paese europeo nel quale più debole il potere del Parlamento e non è un sistema presidenziale è un sistema parlamentare cioè l'Inghilterra persino in quel Paese ci sono forme
Regole
Che permettono quanto meno questo parlamento inglese debolissimo nel controllo perché per via del fatto che c'è una continuità tra maggioranza di governo e maggioranza parlamentare la stessa il leader del della maggioranza e anche il primo ministro
E in un paese in cui i partiti sono hanno una forte disciplina non avrà mai contestazioni da maggioranza perché il partito di maggioranza e appunto deve obbedire al leader
Il fenomeno dei parlamentari che votano contro
è un fenomeno molto diverso rispetto a quella in Italia in Italia parlamentare che vota contro si crea un destino politico futuro perché sarà sicuramente proposto nel finale tra partito come candidato nel collegio sicuro
In Inghilterra come in Germania
Il deputato che vota contro decine di partito è sicuro che ha finito la sua carriera
Sua carica politica quindi ci sono regole costumi diversi
Però
Anche se in Inghilterra il potere di controllo e debolissimo
Il confronto sulle strategie generali
Tra i leader che sta al Governo il Primiero elidere opposizione è sempre stato uno dei punti centrali del funzionamento di quel parlamento
Anche in forme se volete come si può dire che chi ha visto qualche volta la televisione Inghilterra informe che oggi hanno e sembrano quasi tanto sono tradizionali quasi ridicolo perché si fa una questione soggetti che come due galletti sì beccano l'uno con l'altro però questo è fa parte e non è una una cosa rituale ancora
è una cosa effettiva e confronto quantomeno il Parlamento inglese assicura questo confronto sulle linee strategiche tra i due leaders e vi assicuro che non è poco
Ma sta parlando del Parlamento dove più basso il potere di controllo
Noi abbiamo bisogno troppo diversità queste prese troppe diversità questo Paese abbiamo bisogno di un Parlamento che sia efficace nel potere di controllo e di confronto
Temo invece che il modello comunale possa apportare ha due soluzioni dica mente opposte o un Parlamento totalmente coperto e allineato sul Primo Ministro
O sul capo del governo eletto o un Parlamento che io al contrario può creare serie difficoltà di governo perché anche questa è una parte della realtà comunale
Credo che debba essere trovato e al di là disco piazzatura di questo o quel sistema straniero deve essere trovato un equilibrio tra l'assicurare una guida certa al governo in mano appunto al a chi guida il Governo e può essere sia una forma semi presidenziale siano forma anche parlamentare e un equilibrio però con adeguati poteri di controllo e di confronto in Parlamento
Un altro punto che volevo sottolineare
E che è stato toccato qua ed è l'ultimo
Prima seconda parte della Costituzione qui si è reso come si può dire
In forma geometrica un problema che dice un medico ha ben poco
Nella prima parte della Costituzione vi sono dei principi
Cardine che secondo me mandano un solo secondo me perché credo che sia l'umore generale
Di questo Paese
Secondo me rappresenta come si può dire rappresenta proprio la identità di questo popolo perché la Costituzione
La costituente del quarantasei ha avuto un grande significato nella storia di questo di questo popolo
La costituente del quarantasei e introdotto per la prima volta in Italia la democrazia
E questo non va mai dimenticato
Ma assegnato anche una svolta se volete rispetta tutta la storia passata compresa quella dello Stato liberale perché il nostro Stato liberale e questo spesso si dimentica
Il nostro Stato liberale è stato uno solo uno Stato fortemente autoritario
L'Ottocento color lo Statuto Albertino ma non per quanto erano solo perché un nella prassi effettiva era rappresentato una versione di Stato liberale più vicina l'esperienza tedesca
La Costituente nel quarantasei quando ha scelto la democrazia ha scelto la liberaldemocrazia aldilà delle intenzioni dei soggetti abbia davvero intenzione di un Togliatti o di un Dossetti
Nel a negli articoli della nostra Costituzione prima parte c'era una scelta per la liberaldemocrazia
E questo è un fatto fondamentale rispetto al quale non si può chiedere cambiamenti
Però nella prima parte ci sono molti altri aspetti molti altri elementi con questa scelta fondamentale non hanno nulla a che fare
Il titolo dei rapporti economici è uno dei titoli è un insieme di norme tra i più ormai invecchiati obsoleti rispetto alla situazione attuale
Questa è collocato nella prima parte ma io domando perché questi articoli devono essere cambiati
Perché dobbiamo stare ancora con articoli che prospettano per il futuro una possibile evoluzione questo era il contributo appunto della sinistra allora la Costituente una possibile evoluzione del nostro sistema verso un sistema di sodio
Perché impedisce la nostra Costituzione c'è persino questo
C'è persino appunto la possibilità che si inseriscano dei consigli operai che dovrà essere il fulcro nella visione di allora di una Democrazia futura allora mi domando perché tutto questo non può essere cambiato perché sta nella prima parte della Costituzione
E insieme a questo tanti altri aspetti ci sono ma il punto che volevo sottolineare e che vi sono aspetti della seconda parte della Costituzione
Faccio riferimento ad esempio alla al agli articoli sul bilancio e sulla politica finanziaria
Che a mio avviso debbono essere cambiati perché l'Italia non può continuare ad avere le procedure in modi di terminazione della politica finanziaria che ha oggi anche sia assolutamente difformi e diversi da quelli previsti in altri Paesi ecco il punto che voglio sottolineare che esistono queste norme che devono essere cambiate che hanno però un legame strutturale sostanziale con altre norme della prima parte della Costituzione
E allora se si cambieranno queste queste norme sarà direi quasi consequenziale dover cambiare anche altre norme della prima parte che sono strettamente legate a questo
E allora a me sembra che come ricordava prima il professor Marconi
Che immaginare una censura netta tra seconda parte prima parte pensare che si possa cambiare soltanto la seconda parte senza nessun effetto sulla prima parte è veramente ho una pia illusione o un errore grossolano ma dal punto di vista giuridico non soltanto dal punto di vista politico
Vi ringrazio per l'attenzione
Grazie grazie davvero professore per il suo intervento mi segnalavano prima che non avevo citato fra i presenti o fra i tanti anche l'onorevole Segni premura di all'onore Segni è pronto forcone il Koba che insieme a società Pepoli quest'appuntamento lo invitò magari gli affitti venire qui fra noi volevo ringraziare per la presenza l'onorevole Rotondi Giuliano Cazzola Carla Martino de dare ora la parola a un amico per un saluto per un
Fino al al mille novecentottanta quando comparve un articolo storico dal titolo sessili interdetto un articolo di Bartoli c'è una figura che ha animato il dibattito civile in Italia che ha pagato con una lunga emarginazione
E appunto con un interdetto le sue tesi presidenzialiste di elezione diretta del capo dello Stato
E l'ha pagato con un forte isolamento oggi che non ci sono più tabù guappo attorno a questo tema credo
Sia giusto dare la parola per il saluto di questi nostri amici dia Antonio De Martini che il direttore di Nuova Repubblica la testata che fu fondata da Randolfo Pacciardi e quindi dopo la parola Demartini per questo saluto
Per il Bongiorno premetto subito che non farò l'arredo
Vai siamo stati primi un po'parlare di quest'argomento beh il contributo che possiamo dare in questa sede e l'esperienza fatta perché in piccolo abbiamo già vissuto tutto questi momenti di fermento e di ricerca quindi forse gli errori che noi abbiamo fatto ci sono stati numerosi per la verità
Possono essere di un qualche aiuto
Ricca evitarli adesso che questo movimento sembra prendere corpo di cambiamento della Costituzione intendo sembra prendere corpo e riprodursi più in grande questo esperimento in vitro che noi abbiamo fatto forse può essere di qualche utilità e per questo mi limito a a citare due o tre punti
E il primo che abbiamo forse un po'dimostrato che non è vera la tesi che non è possibile impiantare un'attività politica incentrata unicamente sul cambiamento della Costituzione
Sul tratto istituzionali
Noi in fondo e da trent'anni che duriamo senza aver mai parlato nemmeno tre secondi né in televisione ma nemmeno sui quotidiani
E quindi anche col sistema bocca orecchio abbiamo dimostrato che si può mantenere coeso un gruppo su temi quasi unicamente istituzionali
Il secondo è che dovremmo stare forse attenti a non presentarci a sottrarsi alla logica dello sdegno e schieramenti cioè la grande forza di questa iniziativa e che può essere una iniziativa a carattere trasversale ben vedo con grande interesse la presenza dell'onorevole Segni e dell'onorevole Occhetto
A alla stessa riunione anche perché sono i soli due
Che hanno portato nei rispettivi schieramenti una ventata di novità c'ho letto oggi sul giornale che questa è stata rimproverata l'onorevole Occhetto da Vacca
Capita che il nuovismo
L'onorevole Occhetto aveva nuociuto alla sua fazione credo che bisogna appunto sottrarsi alle logiche di schieramento e cercare di costituire uno schieramento trasversale per tutti
Per portare avanti i tre punti fondamentali uno la volontà di cambiamento della Costituzione il secondo le modalità con cui questo può avvenire è il terzo i contenuti veri e propri ma penso che su questo si aprirà in un secondo momento un dibattito l'altro elemento che noi abbiamo subito duramente credo che sia il fatto di aver accettato uno queste forme di isolamento politico
Che inevitabilmente colpiscono chi cerca il nuovo come una decorazione al valore da metterci
Al petto questo forse è stato l'errore più grande o questo elenco di errori che abbiamo fatto siamo comunque a disposizione con nostro giornale che da trent'anni esce che ha fatto tutti questi dibattiti a cui ha collaborato sia Maranini che Crisafulli che Mazziotti che Zampetti che cabaret tutti professori di diritto costituzionale
Che hanno elaborato tesi e contro tesi da tanti anni e che possono essere a disposizione di chi fosse interessato grazie
Grazie a te Martini la parola il l'amico compagna il senatore Compagna
Ma quando professor Baldassarre
Ricostituiva le tipologie politiche e costituzionali delle democrazie occidentali
Mi pare che partisse da una considerazione ampiamente condivisibile
Un problema costituzionale l'Italia lo ha sente di averlo dalla fine degli anni settanta mi sembra che lui lo da tasse con l'articolo di Giuliano Amato rami alti rami bassi su Mondoperaio poi confluito in un libro di Laterza
Che era un libro è un saggio molto interessante perché gli amici Pacciardi anni
Io non ero Pacciardi anno ero ugola marziano addirittura conformiste servile
Venivano raggiunti dal nuovo col socialista
Sul presidenzialismo
C'è tutta una stagione di fine degli anni settanta in cui il tema che Pacciardi aveva animato in solitudine negli anni Sessanta che era stato avanzato alla costituente da Calamandrei e da Valiani
Partito d'Azione
Riuscita nel nuovo corso socialista ma addirittura al principio degli anni ottanta mille novecentottantadue per la prima volta una crisi di governo il secondo governo Spadolini
Si forma su un decalogo di politica costituzionale
Quindi sono più di quindici anni
Che il nostro paese fra le democrazie occidentali
E alla ricerca di un aggiornamento costituzionale
Le strade paese dalla vicenda politica
Hanno preso tutta un'altra strada
Nel senso che anche
Grazie
A quello che fu quella stagione interpretata allora da Mario Segni sì disse che la riforma del meccanismo elettorale dovesse anticipare
La questione costituzionale
Che la questione costituzionale sarebbe venuta dopo
La modifica del meccanismo elettorale
E probabilmente dal punto di vista dei riformatori
Ciò è abbastanza logico perché quella era la strada
Che si poteva aprire
Dal punto di vista però delle in responsabilità politiche
Di quella stagione
L'Italia ha commesso un errore imperdonabile nella logica e nell'etica
Delle democrazie
Ha considerato la questione elettorale come un corpo separato
Rispetto alla questione costituzionale
E allora non è vero
Che oggi bisogna contarsi
Trani ci dell'Assemblea costituente
E amici della Bicamerale
Il problema è un altro che noi abbiamo può abbiamo eletto il ventuno aprile
Un Parlamento eletto con un sistema tendenzialmente maggioritario è un Parlamento eletto con il sistema maggioritario non può dal punto di vista democratico avere la stessa legittimazione all'esercizio del potere costituente
Che aveva e che non avevano saputo esercitare
I Parlamenti di undici legislature repubblicane
Allora l'Assemblea costituente
è l'unico ma
Oddo
Per esercitare
In modo democratico il potere costituente
Io sono liberale non posso accettare l'analogia che professor Baldassarre
Inserisce fra Cavour e Bismarck fra lo Stato nazionale del mille ottocentosessanta e quello tedesco di dieci anni dopo
Il nostro sia pure con molte lacune con molte scompensi è
Stato di diritto a un è stato democratico perché è stato democratico
E la seconda metà dell'Ottocento non so in Occidente
Quale posto da considerarsi tale
Semmai e il fascismo nella continuità
Dello Statuto Albertino che rompe
Lo Stato liberale
Però
Non c'è dubbio che non fosse una democrazia
Mentre
Quella del secondo Risorgimento nasce come democrazia
Allora in una democrazia
Il potere costituente non lo può e non lo deve esercitare un Parlamento eletto con un sistema di governabilità e non di rappresentatività
Allora
Si è voluta seguire anche questa volta
La strada della Bicamerale
Passata la Bicamerale è molto molto rischiosa dal punto di vista democratico
E che dal punto di vista democratico quella referendum che si svolgerà
Alla fine dei suoi lavori
è quello sì sarà deriva democratico plebiscitaria
E poi c'è questo problema del presidenzialismo
Presidenzialisti
Sono stati molto pochi nella storia della democrazia parlamentare
Ma i sistemi maggioritari i sistemi tendenzialmente maggioritari
Debbono essere per forza presidenzialisti
Ecco perché oggi stravede o Pacciardi anni Vetera Ugo la Malfa si anni
E non c'è più questa distinzione
Povertà Baldassarre che sa tutto delle democrazie anglosassoni
Ma al vertice del sistema democratico inglese che c'è l'Autorità di garanzia o l'autorità di governo c'è autorità di governo la regina non è una garanzia non è il potere neutro
Della cultura liberale è una tradizione
Dignitosa magari prestigiosa adesso un po'meno ma è tutt'altra cosa
E allora di fatto avendo noi già introdotto un sistema tendenzialmente maggioritario
Noi ci siamo trovati ci troviamo in una situazione di presidenzialismo di fatto
Domenica scorsa con assoluta mancanza di buon gusto abbiamo sentito
Il capo dello Stato che dovrebbe essere potere neutro potere di garanzia irridere alla libertà di cantare da soli che da chiunque esercitata è una libertà
Irrinunciabile
Allora per forza
Che bisogna essere
Presidenzialisti
Se non si vuole essere presidenzialisti allora bisogna anche avere l'onestà intellettuale
Di tornare alla proporzionale
In questo sono abbastanza d'accordo con Baldassarre quando diceva ma il Partito Popolare vuole tornare alla proporzionale
E io le Besana che sia un po'peggio vuole tornare ma non lo vuol dire
Allora da questo punto di vista
Il nostro Paese la nostra democrazia
è una democrazia
Che non può
Fare esercitare
Il potere costituente
Laddove noi tutti il diciotto aprile del mille novecentonovantatré Valitutti l'ottantotto per cento abbiamo detto che volevamo governabilità
Certo mi rendo conto che da un punto di vista storico
Noi all'Assemblea Costituente abbiamo voltato le spalle non abbiamo voltato le spalle nelle scorse settimane abbiamo voltato le spalle con lo scioglimento del Parlamento della undicesima legislatura
Avvenuto in circostanze singolari durante un dibattito parlamentare sulla fiducia senza consultazione dei gruppi di fatto quel parlamento poteva svolgere il ruolo di un'Assemblea costituente
Non lo si è voluto si è voluto sperimentare subito il nuovo sistema elettorale
Ma al di là delle sue lacune delle sue improprietà non si può negare che quel sistema elettorale
In quanto maggioritario non possa conferire al Parlamento la stessa legittimazione all'esercizio del potere costituente
E poi prima e seconda parte
Della costituzione
Io non ho sentito tutto l'intervento di Pio Marconi col quale però mi capita sempre di avere grande consonanza
C'è una ferita nella nostra vita democratica
Che è stata introdotta dall'abbattimento
Della separazione dei poteri
Per buone opere meno buone ragioni
Nel mille novecentonovantadue
Noi abbiamo ritenuto che in nome dell'eguaglianza dei cittadini davanti alla legge si potesse sacrificare
La separazione dei poteri la modifica frettolosa
Imposta dalla piazza dell'articolo sessantotto della Costituzione sull'immunità parlamentare fa parte di questa stagione
E allora noi dobbiamo uscire da una stagione
Di dipietristi mi di eccessi di di pietismo di opposti estremismi di di pietismo da chiunque esercitati e da chiunque minacciati
E la via più nitida nella fedeltà ai valori della democrazia
A mio giudizio quella della costituente
E poi l'ultima considerazione che voglio fare
E che noi i
Fosse anche qui per buone per meno buone ragioni abbiamo sacrificato
I partiti dice ma noi non ce l'avevamo con i partiti ce l'avevamo con la partitocrazia sì anche io lo avevo detto eccetera però diciamo la verità
Abbiamo una democrazia nella quale soggetti politici ce ne sono sempre di meno
E soggetti il lobbistici
Ce ne sono tantissimi
Mescolati e intrecciati con i soggetti politici
Allora giovane Baldassarri quando dice le grandi democrazie liberali occidentali
Si basano su una fortissima Loya alti
Di soggetti politici
Ma soggetti politici e soggetti non lobbistici possono nascere soltanto in una trama istituzionale
Meno disordinata e un po'più credibile dell'attuale
Poteri
Di garanzia sono necessari anche nei sistemi maggioritari e nei sistemi tendenzialmente maggioritari
Ai poteri di garanzia
Non possono stare al vertice dello Stato il vertice dello Stato deve essere un momento di governo
Di assunzione di responsabilità
I momenti di garanzia vanno dislocati altrove
Nel sistema delle istituzioni
E invece
Uno dei rischi e che noi andiamo a fare non so se sia efficace l'espressione controriforme andiamo a fare un confuso ammiccamento estetico
A un Paese che tutto sommato decide
Di convivere
In questa miscela
Di di Pietro vicini e di Long Beach mi senza che siano molte volte chiari i confini fra lui e gli altri
E allora da questo punto di vista proprio per continuità
Con una storia democratica che inizia dopo la caduta del fascismo noi dobbiamo considerare il potere costituente un momento di democrazia non
Un momento di aggiustamento della realtà di fatto grazie
Grazie a accompagna allora noi prevediamo adesso gli interventi però prima mi corre l'obbligo di dare alcune letture di Mario Raffaelli poi di Mario Segni di Massimo Teodori e di Achille Occhetto tanto c'è però un messaggio che voglio leggere di Antonio Martino che credo proprio con Occhetto con Augusto Barbera ha dato vita a un'iniziativa importante attorno alla questione delle primarie della democrazia dentro le le forze politiche
Che dice impegni precedentemente assunti gli impediscono di essere presente
A questo importante convegno però sono come e poi convinto della necessità che questo Paese si di riforme costituzionali vere
Ed eviti accuratamente formule pasticciate e frutto di compromessi in questa prospettiva mi sembri ineludibile il coinvolgimento fin dalle fasi iniziali del processo di riforma della opinione pubblica e dell'elettorato
Le costituzioni non si scrivono sulla carta ma vivono nella mente e nel cuore dei cittadini chiamati a rispettarla è questa la dichiarazione di Antonio Martino dove c'è lettura del documento comune che Società aperta con Mario Segni ha messo a punto in occasione di questo convegno non è troppo lungo ma richiama anzi evidenzia quelli che abbiamo detto essere i paletti che volevamo mettere in questo confronto in questo dibattito e il documento dice così la riforma è arenata le controriforme avanzano ritenevamo a torto o ragione che gli attuali protagonisti della politica e dei partiti
Fossero come noi convinti di un punto ormai terminale di crisi e di svolta nella vita del Paese
L'Italia ha necessità di istituzioni rifondate e certezza delle regole nuova costituzione è stato di diritto
Sono le concrete uniche cure per porre fine a una transizione contorte ed esausta per conquistare democrazia nuova repubblica Europa così non è tra la nuova costituzione le controriforme sono queste ultime a farsi largo sin qui il dibattito si è acceso su modi e strumenti con i quali ormai no alla Costituzione
Ma lo stesso dilemma Bicamerale Costituente non può più fare da alibi ad occultare un confronto sui contenuti reso si ineludibile
Il bilancio è purtroppo inequivoco e Controriforma una disciplina del finanziamento ai partiti che pone nuovamente l'apparato al centro della vita politica e fa di esso il principe arbitro di ogni scelta
E Controriforma un pacchetto di provvedimenti sulla giustizia che non supera alcuna delle antiche piaghe ne conclude una nefasta prolungata tensione tra classe politica e ordine giudiziario
E contro la riforma la malcelata volontà di inficiare il sistema maggioritario e minare lo stesso esito dei referendum elettorali sarebbe controriforme una sentenza della Corte costituzionale
Che bocci richieste referendarie di grande rilievo impedisca su di esse libero suffragio popolare
Il clima di intesa che va maturando
Fra gli apparati che ne sono attivi protagonisti assortito e rischia dunque di preludere preparare altre mediocri controriforme
Perciò abbiamo avvertito l'esigenza di sviluppare un'azione politica coordinate congiunta attorno ai quattro punti al di fuori dei quali non vi è riforma bensì modesto compromesso accordo di interessi
Uno da prima parte della Costituzione il terreno di coltura la cornice determinante gli equilibri istituzionali e politici che ogni innovatore riformatore dichiara di voler superare non sarà dunque mai data nuova repubblica senza nuova costituzione ma ancor meno sarà data nuova costituzione senza la riscrittura della prima parte della carta vigente
Due lo statalismo e il dirigismo espliciti o latenti nella costituzione formale e materiale della Repubblica
Sono insieme il fondamento il coronamento del modello costituzionale di sistema politico
Che da più parti si giudica inadeguato e superato il principio dello Stato leggeri limiti da imporsi alla pressione fiscale gli obblighi di copertura finanziaria delle leggi di spesa dovranno allora vera esplicito riferimento e forza costituzionale
Tre l'elezione popolare diretta dell'esecutivo senza infingimenti o surrogati
E il solo principio come tale da fermarsi in grado di contendere al sistema partitico il primato della funzione politica l'odierna alternative tra questa riforma e la restaurazione degli apparati
Quattro il federalismo interno ed europeo e principi da costituzionalizzare per unire entità realtà diverse
Pena la loro separazione per supplire al perdurante deficit democratico
Della futura Unione Europea il decentramento interno ed europeo configura invece un modello poste alternativo al federalismo e attorno a tali punti che ospitiamo l'apertura di un dialogo
E di un confronto con entrambi gli schieramenti che si accingono a ricercare le intese ed è attorno ad essi che chiamiamo a raccolta quanti vogliono un compimento della transizione italiana nel segno della riforma e della nuova Costituzione piuttosto che in quello del controriforma ecco questo è il testo del documento e adesso continuiamo il nostro dibattito con dando la parola a Mario Raffaelli
Ma proprio anche sulla base del richiamo contenuto nel documento di Società aperta con il quale abbiamo convocato questo confronto io vorrei tentare di attualizzare un po'gli spunti importanti emersi stamattina
Collegandoli un po'a quanto accadrà o non accadrà nei prossimi mesi
Non a caso si è detto appunto nel documento che con questa iniziativa noi vorremmo iniziare anche una sorta di azione di monitoraggio di un'attività che per sua natura sarà abbastanza separata dall'insieme del Paese quindi tentare rivolgerò un azione di controllo in senso astratto ma di verifica e di intervento politico qualora fosse necessario con gli strumenti che sono sempre a disposizione
In una democrazia sui lavori e sui prodotti della costituenti della concione bicamerale
E questo anche perché evidentemente è abbastanza facile essere pessimisti io credo sul risultato che avremo di fronte
Questo pur senza sottovalutare il fatto che qualunque sia il risultato le forze politiche e la situazione politica italiana si troverà ad essere profondamente modificata
E da questo punto di vista quindi a me sembra assurdo dividersi fra pessimisti e ottimisti
Perché in realtà ripeto qualunque cosa faccia un non faccia magari purtroppo da come suoni bicamerale questo influirà direttamente sulle forze politiche e sulla situazione politica
Ma perché dico forse il pessimismo non è ingiustificato
Beh questo nasce da un certo conservatorismo che è stato tipico denunciato stamattina di interventi in particolare pro Sorba tassare della storia politica del nostro Paese
Un conservatorismo istituzionale che non è un capriccio di questo o quel partito ma che affonda le radici nella storia concreta politica sociale e istituzionale del nostro Paese
E perché a questo conservatorismo che risiede a anche principalmente nel centrosinistra lo riconosce del resto vedevo stamattina leggendo sull'Espresso le anticipazioni
Del recente libro di D'Alema lo stesso segretario del PDS denunciando l'esistenza il suo schieramento politico di queste posizioni
A questo conservatorismo del centrosinistra dicevo non mi pare corrisponda un'adeguata capacità da parte dei loro interlocutori in Commissione bicamerale di incalzare in maniera efficace il centrodestra che dovrebbe rappresentare da questo punto di vista l'innovazione o comunque la critica all'esistente o che pretende di rappresentare questo ruolo in realtà mi pare si appresterà bicamerale con un bilancio quasi tragico
Potrebbe serio assunto dalla immagine di una pollo che aveva a disposizione la possibilità di cogestire
Con gli interlocutori il governo del Paese il governo delle riforme ed è finito in pochi mesi ad assegnare l'interlocutore il governo del Paese il governo delle riforme perché al di là di chi sarà presidente la Bicamerale non mi par dubbio che un vincitore c'è e questo si chiama Massimo D'Alema su questa è partita ma al di là di questo risultato visibile lo stesso modo attraverso il quale si è arrivati a questa bicamerale mi pare denunci una grande incapacità di incisività politica
Il centrodestra si è perso in un rincorrere a giorni alterni la Costituente ma da un punto di vista più demagogico andando a firmare i tavolini che come obiettivo politico realmente perseguito
E inseguendo questa posizione demagogica ha perso di vista il vero problema che era quello semmai di accettare una Commissione bicamerale realmente garantita
Faccio un esempio
Avrei potuto minacciare di perseguire non in maniera demagogica ma reale la Costituente perché evidentemente un'alternativa fra movimento che raccogliesse le firme solo costituente da un lato e un centrosinistra che tentasse il centotrentotto in Parlamento con tutti i limiti che ha questa strada per fare un vero disegno organico costituzionale sarebbe stata una partita non facile
Credo che per questo D'Alema inizio non escluse le della Costituente ma di se non mi oppongo lì ai principi perché sapeva che in quelle condizioni rapporti forza poteva essere un certo tipo
Un centro destra che rinuncia a fare questa battaglia e non fa nemmeno la subordinata a quella cioè di barattare i i la rinuncia alla Costituente con una Bicamerale che per esempio prevedesse
La soluzione finale con le due alternative
C'era una proposta avanzata anni fa dei socialisti allora bocciate magari con giuste ragioni bocciata ma che diventa la vincente in questo contesto laddove giusto scambio era va bene andiamo alla Costituente per queste ragioni ma in cambio mi darete il diritto di sentire la gente se non troviamo un accordo talmente ampio ma sia addirittura ci trovassimo di fronte ad una maggioranza risicata e della proposta numero due magari col trentacinque quaranta per cento dei voti
Beh non senta seguito nemmeno questo e se arrivati ad una bicamerale dove in realtà poteri da una parte sola
E non voglio parlare del potere sulle cosiddetti tavoli separati le contropartite che possono interessare Berlusconi più o meno il potere reale che a chi è ormai entrato in Bicamerale dicendo cari signori un prodotto ci dovrà essere io non metto a rischio la maggioranza di governo tentano di allargare questa maggioranza in altra maniera però un risultato alla fine lo portano a casa
Ed è per questo che io sono anche pessimista sul fatto che esista l'arma del dopo
Perché siccome credo che questa volta ma meno di cataclismi uno straccio di riforma costituzionale tra fatto credo che sarà molto difficile rispetto ad una riforma per quanto modesta ma che tocchi alcuni punti per esempio bicameralismo
Per esempio riduca il numero di deputati battaglia che da sola renderebbe inefficace qualsiasi referendum abrogativo perché voglio vedere chi avrà capacità di andare a fare un referendum
Che Bocci risultato della Bicamerale si frequentate da Bicamerale ci fosse appunto la difesa solo fra Camera Senato la diminuzione i parlamentari un qualche tipo di rafforzamento della governo e un qualche tipo di accentuato bipolarismo quindi anche quest'arma mi sembra spuntata
Bisogna per questo abbandona partite colorino per il ragionamento che ho fatto all'inizio perché comunque data la situazione
Del nostro Paese
Anche un limitato risultato aprirà nuovi spazi aprirà nuovi scenari e chi sarà coerente nel partecipare anche dall'esterno della commissione Bicamerale ad una battaglia coerente e rigorosa avrà carte da giocare anche in futuro
Quali sono queste caratteristiche dovrebbero a nostro avviso caratterizzare l'azione dichiara condivide le preoccupazioni sentite questa mattina beh gli è il primo problema quello appunto della partecipazione
Dei cittadini al lavoro costituente
Chi ha sentito D'Alema ha visto che la risposta data a Fini è stata ma come anche la cui se lo costituente sarebbe realtà composta di parlamentari esattamente come noi e quindi qual è la differenza
E ignorando con ciò in maniera furbesca che si tratterebbe di parlamentari mandati in Parlamento sulla base di un dibattito politico in tutto il Paese ben preciso con un mandato quindi ben preciso e quindi con una chiarificazione e le grandi opzioni fatta a monte
E non fatta
All'interno della Commissione quindi sottratta ad un confronto dal dibattito preventivo nel Paese
Magia di questo quello che a me ha colpito un discorso che peraltro è stato di alto profilo e e anche di alto impegno da parte di D'Alema
Era la continua preoccupazione di perseguire delle soluzioni che comunque siano tali da non creare i vinti e vincitori da non creare fratture pesanti o difficile ricomporre
Discorso che va benissimo se limitato al metodo attraverso il quale si devono ricercare soluzioni in una materia così importante come quella delle regole
Ma chi invece a me sembra sottendere un altro ragionamento
E c'è quello di arrivare a un prodotto finale che ancora una volta sia all'insegna del creare una realtà dove non ci devono mai essere né vinti né vincitori tu non ci sono mai essere contrapposizioni molto forti a dove invece si persegue
E l'idea di una democrazia è organizzata dove ci sono alla tedesca per intenderci con le grandi i grilli grandi accordi in campo sindacale in campo politico cioè quella che è sempre stata nel nostro Paese la definizione di democrazia consociativa o consensuale
Quindi non vorrei che questa parità finisse
Nel suo contrario
Che si userà un principio maggioritario in Parlamento tra i parlamentari per far passare invece una soluzione che non sarà nel segno della democrazia competitiva cioè non democrazia moderna
Ma di una sia pure modificata magari pasticciata tradizionale democrazia consensuale
E badate bene queste secondo me la scelta di fondo fondamentale fra queste due modelli perché sono due modelli seri ed anche la democrazia consociativa o consensuale è stata una cosa seria
Vi è una profonda diversità fra chi ha analizzato la crisi della Prima Repubblica come la crisi di un modello che era ancora perfetto o comunque funzionante tranne la presenza di alcuni devianti
E chi invece ha fatto e fa
L'analisi di una crisi
Che nasce proprio dalla ormai inconciliabilità
Di una democrazia che aveva avuto le sue motivazioni alle origini e chi le ha avute per molto tempo e che ha reso grandi servigi a questo Paese ma che era diventata intollerabile rispetto alle mutazioni del dopo ottantanove
Qualunque politologo sa che la democrazia consociativa consensuale è una definizione che nasce per spiegare la democrazia in quei Paesi dove esistono fratture multiple fratture tipo etnico in particolare
E poi questa definizione è passata anche a quei Paesi dove le fratture non sono etniche Merlo fratture ideologiche in particolare l'Italia Francia per restare qui vicini
E laddove quindi momento da consociazione a quello del governo come nei Paesi in cui la frattura etnica nera nel Parlamento
Non a caso da qui nasce la centralità al Parlamento italiano
Una democrazia ripeto che ha avuto grandi meriti grandi pregi che ha salvato il nostro Paese da avventure che in altri Paesi sono corse
Ma chi era diventata intollerabile nel momento in cui il confronto la contestazione intona il Paese non era più quella tradizionale mera diversa era territoriale tra lega nord e sud abbandonato
Era fiscale era la coalizione fra il piccolo produttore il grande industriale la contro i tre file garantito Lungara in Tito
Cioè contraddizioni che erano originari diverse rispetto a quelle che il sistema era abituato tradizionalmente a portare avanti
Ora se questa è la vera differenza
Arrivo alla seconda e conclusiva parte e ne nascono anche abbastanza facilmente quelli che definiamo i paletti perché si parli di vera riforma e non invece di semplice maquillage che lascia le cose come sono
Il primo è stato indicato con la formula l'investitura diretta dell'esecutivo
Che è una formula ben scelte perché come dire maschera poi il problema delle tecnicalità attraverso le quali è questa investitura diretta esecutivo debba esprimersi
Ma questo il punto fondamentale perché è una cosa senza equivoci se poi andiamo alle tecnicalità
Io per esempio differenza di Baldassare credo se l'ho capito bene stamattina sarei proprio per quello che segna chiamato sindaco d'Italia anche se con correzioni
Perché io credo che nel sistema concreto italiano sia più facile adeguare i nostri meccanismi ad un'elezione diretta del premier che non assoluzioni tipo semipresidenziale assolutamente nefaste per la reale situazione italiana
Ho astrattamente affascinanti ma poco praticabili come presenzialismo all'americana
Credo cioè che in questa materia si debba avere due punti fermi e cioè il primo sapere che non esistono sistemi ideali in assoluto ma ideali che relazione alla reale a realtà sociali
Culturale e politica di un Paese e la seconda che devono essere modelli che abbiano comunque una loro organicità
Non si va a prendere un pezzo di un modello un pezzo di un altro per cui in sei presenze sulla francese come quello che proveniva degli accordi del Polo centrosinistra Peck elezioni è una cosa destinata sicuramente a non funzionare nel nostro Paese che di tutto ha bisogno tane che di un governo fintamente maggioritario ma realtà acqua avvitato
E allo stesso modo pensare di importare il modello americano è una cosa a mio avviso aperto personale questa osservazione abbastanza astratta perché si possono importare i modelli ma non si possono importare le storie le culture dei paesi quindi invece un meccanismo di elezione diretta del premier è un meccanismo più efficace
Certo con le correzioni quando Baldassare faceva l'esempio stamattina dei comuni dice una cosa giusta la difficoltà dell'opposizione di controllare il premier ma perché e che è stata fatta una legge elettorale che distrugge l'opposizione che segnando il quaranta per cento dei seggi in maniera polverizzata l'opposizione
Non fa su un lato l'opposizione quello che fa giustamente sull'atto al governo cioè non vi polarizzare al mente
Ma rafforza solo il maggioritario e quindi una politica invece una riforma dei quattro deve tener presente rafforzamento di entrambi i polli che si alterna
Allora se questo è seconda grandi scriminante un primo perché abbiamo una maggioranza e quindi provare a legge elettorale che un'altra delle grandi follie di questa bicamerale
Cioè non avere la legge elettorale sul tavolo ma verrà sotto il tavolo
Sapendo che le scelte saranno fortemente influenzate da questo meccanismo perché son due facce della stessa medaglia sistema di governo legge elettorale ma avendo l'appunto in maniera surrettizia era un introdotta apertamente
Al secondo paletto primi e che ha una sua maggioranza terzo è fondamentale primi Arché prevale sulla sua maggioranza quindi no assolutamente alle mozioni di sfiducia costruttiva
Io rimanevo esterrefatto son rimasto esterrefatto nel vedere che nessuno ha criticato in maniera adeguata
La proposta per esempio pare fosse quella di soda secondo la quale si può fare il cambio del premier però con i nove decimi della maggioranza precedente
Il che tradotto vorrebbe dire che dall'atto del governo ci si appresta ad elezioni avendo già il dieci per cento guarda caso corrisponde meno Rifondazione che sbarca bile
Con un ribaltone interno e dall'altra parte motivando tanti dieci per cento del fronte dell'opposizione che sarebbero lista tesa per prestarsi ad essere quelli che rendono legittimo ribaltone quindi una sorta di adulterio incentivato permanente no assolutamente a qualsiasi e sfiducia costruttiva ma appunto primato del Primiero sulla sua maggioranza
Su terzo primato e più sul Parlamento
E quindi se il premier viene eletto direttamente fonde formule che si posso di che a mente trovare beh presidente pubblica un notaio in questo senso è un garante ma non è che nel parlamento può permettersi di sfiduciare questo premier e poi non paga il prezzo di presentarsi fronte al corpo elettorale
Queste sono le caratteristiche vere che trasformano una soluzione tecnica in soluzione che va nel senso dell'investitura diretta dell'esecutivo o no
Detto questo due punti su cui non parlo ma che accenno il problema ridente mentre la riforma dello Stato quindi il federalismo e problemi la riforma dei partiti non ne parlo che ne parlano altre quattro che su questo ci sta aperta so che ha in programma di fare due appositi convegni ma è evidente che è l'insieme che va affrontato concludo su un punto a me pare evidente che affrontare con questo spirito e con questi presupposti queste tematiche significa però affrontare anche un tema politico
A me ha colpito quando mi pare l'altro giorno a Mario Segni parlando dei suoi Cobas a dei piccoli Vacca ha detto beh certo potrebbero diventare in luce un Progetto di soggetto politico io non so poi Mario Sephora chiarirà questa questa affermazione
Ma mi ha colpito perché io sono convinto che un movimento che affronti
Questi problemi istituzionali con questa ottica che ha tentato disperatamente rapidamente di assumere non può nella fase attuale del nostro Paese non misurarsi anche con dei problemi di natura più ampia di contenuto programmatico e politico
Facendo cioè una battaglia di questo tipo si mettono insieme si vogliono dei materiali
Che dovrebbero servire a coprire quel grande buco nero che c'è nel nostro Paese e che ha presentato la mancanza di un'adeguata rappresentazione della cultura i Perale social-liberale socialista liberale laica democratico-liberale radicale che ormai è nostro paese è sparita che da più parti si vuole rappresentare vedo che D'Alema rifiuta
L'etichetta di partito socialdemocratico ortodosso dice no anche noi vogliamo aprirci le componenti ambientaliste liberali d'altra parte altri
Vogliono rappresentare la componente liberaldemocratica e quello che è certo però che non ha un'adeguata rappresentazione
E questo invece ciò che manca il nostro Paese quindi una battaglia di questo tipo vorrà dire anche mettere a confronto le persone che nel nostro Paese riformando le istituzioni vogliono anche affrontare il problema di una democrazia postmoderna
Nella quale non è più accettabile una risposta neoliberista eticamente in assorbibile
Non è più accettabile però nemmeno una risposta socialdemocratica ortodossa che distrugge le basi stesse della ricchezza la mano sperimentate altre strade
Strade che la riforma del Welfare vedano anche un nuovo concetto di solidarietà una solida basata sul fatto che stimo dare a tutti i maggiori opportunità di esprimersi opportunità
Uguali di diventare DiVersi su questa strada credo ci troveremo ancora grazie
Grazie a Mario Raffaelli allora chiamato anche in causa do la parola a Mario Segni per il suo intervento
Poi avevo dimenticato e sarà anche l'intervento di Gianfranco Spadaccia oltre quelli già citati
Il significato della incontro di oggi che
Non ci troviamo di fronte a una spinta ormai non nascosta e ne strisciante
Ritorni indietro
Si chiama spinta che viene chiamata ormai secondo famoso termine inciucio verso la Prima Repubblica in qualche volta in ogni caso una spinta reale
Vero asso a tornare indietro rispetto al modello di democrazia bipolare nell'alternanza che i referendum novantuno e novantatré erano proposte che la legge elettorale novantaquattro imperfetta lacunosa ma in qualche modo ha portato ad un sistema politico a Siena
E che soprattutto portato un sistema politico italiano leggi sui sindaci
Che questa dette tentazione sia tentazione tendenza Siena ride
Avete letto in quel documento gli anelli di questa catena ma ce ne sono altri molti test non mi ricordo se li è inserita la legge sul finanziamento dei partiti che un anello importante
La la Bicamerale rischia di essere un ulteriore anello di questa catena perché come tutte le commissioni parlamentari offre il destro molto più facilmente a questo
E il tentativo cioè
Che riesca è un altro discorso questo lo vedremo
Noi ci auguriamo di no vorrei dire allora se un significato a a quello di vedi trovarsi assieme e quello che è proprio di vedere in vari Campiti invarianti ti di settori culturali diciamo così per ora tutti quelli che
Tutti quelli che credono che sia un grande patrimonio acquisito quello che si è fatto in questi anni purtroppo non completato e che bisogna andare avanti invece che indietro
Dico con soddisfazione che oggi ci sono rappresentanti di filoni diversi
Con soddisfazione che c'è una forte anima Liberata radicale
Con soddisfazione che c'è
Un forte spirito le non solo spirito rappresentanza socialista con soddisfazione che c'è Achille Occhetto
Con quello che rappresenta
E con soddisfazione il mondo dei Cobas perché si muove direttamente propriamente sulla questione allora si potrà non essere d'accordo i sul alcuni strumenti
O meglio si potrà credo piuttosto dire che alcuni credono di più in altri strumenti ed altri credono di meno in altri strumenti perché poi sostanzialmente in definitiva siamo tutti credo sulla stessa lunghezza d'onda importante intanto ci sia una prima ricognizione
Di persone di di di linee di forze e credo che una ricognizione di questo genere sia porterebbe se voi spinta e organizzata in Italia a per concludere che nel Paese sono molto più forti di quello che pensiamo in realtà le resistenze al discorso di restaurazione che se ne sono forti nel palazzo sono invece deboli fuori e che quindi questo è un discorso che io son convinto alla fine può vincere probabilmente vince
Io credo che la strada che noi abbiamo conti interni intrapreso quella l'Assemblea costituente sia una strada
Quasi automaticamente anti inciucio perché sprigiona una tale serie di
Energie dalla società che vanno in senso movimentisti come avanzato cioè c'è il problema della lezione attraverso l'assemblea il metodo proporzionale ma di fatto il clima che si crea un clima anti restaurazione molto
Tra mente e devo dire che ho molto apprezzato altre iniziative quella che ha lanciato l'altro giorno Achille Occhetto assieme Augusto Barbera Antonio Martino e parecchi altri io sul Parma mandato immediatamente di adesso telegramma di adesione
Tocca un punto di grande importanza
Nel clima di restaurazione che si tenta di tali non c'è dubbio che il sistema seguito per le candidature ma direi seguito quasi necessariamente viste le situazioni nelle ultime elezioni è stato un sistema forte di mai visto con tale verticismo
Il che ci deve a questo punto Falconio capire che il poiché il meccanismo del collegio uninominale porta canne un numero di candidature molto minori replica scambiavamo centinaia di persone commettono delle viste le preferenze sono asciutte son ristrettissimi sistema bipolare se bipolarismo e collegiali non non è accompagnato da meccanismi che tutelino anche in fase di candidatura
La
Le spinte popolare e mettano un freno è un limite ai poteri e partiti veramente allora si crea vuoto no
E poi su questo punto a questo punto il passo che da oggi in poi i bis bisogna fare è quello dell'attenzione sui contenuti delle nonché non l'abbiamo già fatto talmente vorrei dire però che nel clamore della scelta dello strumento questo è passato in secondo piano
Lo strumento continua ad essere fondamentale continua ad essere fondamentale io ringrazio quelle che lo fanno la pressione della raccolta delle firme perché costituisce un fortissimo argine contro questo
Ma non c'è dubbio che oggi iniziare a parlare di contenuti e estremamente importante alla su questo punto
Due mi paiono
Le sui tre questioni essenziali
Una appena accennato che è quella di del ribadire che sul tema della forma di governo qui non è che si possa andare a giocare con Inge otto decimi nove decimi diciannove ventesimi
Quella scelta elettromeccanici dovrà tre
Poi meccanismi fanno studiati vanno trattati vanno poste le le le garanzie e contrappesi tutto quello che Verissimo ma sul sistema deve essere chiaro che adesso una sua logica l'Italia deve arrivare ha la parola fine all'immaginario ci cosa sarebbe capitato nei comuni se avessimo messo qualche cosa del genere a quella al meccanismo Sodoma Sena conosco un camper e l'Europa poveraccio tranquilla tutti chi appena guarda il mondo delle dei Consigli regionali sa che non appena scatteranno le due anni di salvaguardia della legge regionale del famoso Elia ne impedisce la il rovesciamento del Presidente della Regione si aprirà una bagarre interminabile con crisi
Movimenti agita un certo conti
Il secondo punto è quello di porre l'accento su un tema sul quale c'è una unanimità di parole ma che il federalismo ma una totale assenza di vuoti e il terzo che considero di grande rilievo è quella dell'apertura prima parte della Costituzione la detto Baldassa grande ventinove con grande efficacia
L'ha detto proprio prima adesso chi è intervenuto subito Primera ricordato tue varianti i temi sono strettamente legati i problemi ci sono ma non per capovolgere i principi quello che c'è di valido nei principi ma perché c'è un esigenza di riscrittura totale perché le due cose sono estremamente sono ampiamente legate e perché e lì non solamente che lì risiedono alcune delle origine di di un male che oggi ormai intollerabile come dello statalismo ma è soprattutto con una campagna costituzionale che si possono fare veramente delle grandi inversione di tendenza se ne pensiamo di poter severamente
Della trasformazione della nostra struttura pubblica amministrativa che ormai ha dimostrato tutte le sue carenze
Sia nei rapporti con i cittadini ancora con rapporto tra Dostum sovrano suddito se nei rapporti di organizzazione interna di totale appiattimento ed inefficienza
Sia nella tendenza smisurata a diventare pletorica e coprire tutto e il riconosce una mente queste hanno origine in alcuni principi costituzionali ma soprattutto quale sarebbe il valore di del mutamento di alcuni principi costituzionali rispetto a un meccanismo che altrimenti è difficilissimo da cambiare con la legislazione porti quindi complimenti agli organizzatori ci siamo anche tra noi naturalmente organizzatore consentitemi anche un'auto complimento ma naturalmente a chi come Giovanni Negri
E altri via attivamente lavorato e l'importanza di di questa manifestazione è proprio quella che di vedere ed è un dato positivo per il Paese che nella campagna anti restauratrice noi per fortuna possiamo contare su un ventaglio estremamente ampio di persona dite e di cultura
Grazie Mario la parola adesso e a Massimo Teodori voi interverrà Achille Occhetto poi Gianfranco Spadaccia
Mi pare che
Mario Segni un momento fa avesse esattamente colto nel segno il senso
Di questa nostra riunione e direi
Al di là del senso di questa riunione il senso del momento che viviamo
Non
Possiamo
Ulteriormente non dire ad alta voce
Che di nuovo mille novecentonovantasette
In questo Paese si è ricreato quello la situazione l'atmosfera che c'era all'inizio degli anni novanta
Vale a dire da una parte ci sono gli innovatori
Quelli che ritengono che soltanto con una rottura una radicale rottura costituzionale quindi una riforma dello Stato
Una riforma della Costituzione
è la maniera per uscire dalla crisi
Mi fermo un attimo per consentire ai fotografi visionare il loro mestiere
Dicevo
Di nuovo l'atmosfera che si respira ma la realtà è quella di una chiarissima frattura
Fra gli innovatori i riformatori dello stato della Costituzione
Direi di più i riformatori per sostanzialmente al di là della riforma dello Stato da riformare la Costituzione in questo Paese c'è nuovamente il problema della costruzione della democrazia politica tout court
E dall'altra parte quelli che sono in una in qualche misura i conservatori quelli che attraverso molte strade molti segni vogliono tornare indietro a tre la situazione
Prima degli anni novanta quando quel movimento variamente denominato ma che trovò il punto culminante né i referendum elettorali riuscì a introdurre la rottura in questo Paese
Anche se stamattina siamo poco numerosi però è significativo che persone di diverso orientamento persone che stanno lavorando a diversi strumenti politici l'intervento
Siano qui che uniti in questa fronte che dovrebbe in una qualche misura ridiventare un fronte comune cioè il fronte di coloro che attraverso i referendum attraverso la Costituente
O attraverso l'impegno per la rottura costituzionale o attraverso l'impegno per la democrazia politica vogliono riprendere questa transizione che rischia di essere l'unica cosa permanente in questo paese io qui non voglio parlare di costituzione di costituente perché altri ne hanno parlato voglio parlarvi
Di una cosa che a nostro avviso di Società aperta di questo gruppo che è nato proprio sulla necessita di riaffermare il il pass nell'andare avanti sulla strada della conquista della nuova repubblica della nuova costituzione di una nuova democrazia politica uno dei punti su cui questo gruppo si è formato ed è
Ritenere che in realtà non bastano
Nel conquistare una democrazia politica completa non basta la riflessione e l'azione politica sulla costituzione
Sulla legge elettorale sulla riforma della forma dello Stato che sul riforma della forma
Di governo che sono stati i grandi temi in cui in questi anni
Variamente ci si è mossi e si è posto come obiettivo dei riformatori a fronte degli innovatori io qui voglio parlare di un una quella che possiede potremmo chiamare
Una la tecnologia della democrazia politica di cui molti si stanno accorgendo che è un fatto essenziale per arrivare davvero a una riforma che sia una riforma a tutto tondo
Noi Società aperta abbiamo stabilito abbiamo messo in programma ipotizzato
Che il prossimo appuntamento a cui ci dedicheremo sarà appunto un convegno blu democrazia politica su o quattro aspetti che ci paiono fondamentali
Quattro aspetti che abbiamo visto questo periodo ripresi anche e salutiamo la cosa con grande interesse
Ripresi anche dall'iniziativa che appunto Achille Occhetto insieme a Barbera e anche assegni eccetera hanno messo in cantiere sulle prima noi pensiamo che in realtà occorre affrontare una quattro punti e trovare delle soluzioni indicare delle soluzioni per arrivare a una forma di democrazia Politeia democrazia elettorale che siano effettivamente tali la prima questione è quello di riprendere la questione dello stato giuridico dei partiti voi sapete che alla Costituente questo fu un tema che personalità di tradizione diversa da Bassora morta di lanciarono e che fu in realtà fuoco
Fermata dalla netta opposizione allora del Partito comunista del Partito socialista i quali non volevano che siamo in diritto pubblico entrasse all'interno dei partiti
Bene più tardi negli anni cinquanta Sturzo riprese questa tematica
E oggi sicuramente noi dobbiamo entrare dobbiamo affrontare questa questione
Dobbiamo affrontare questa questione perché in una maniera o nell'altra
Gli stessi nuovi partiti che sono nati dopo l'ottantanove gli stessi nuovi partiti che sono nati con la rottura tra il novantuno novantadue novantatré da una parte Forza Italia dall'altra parte il PDS in realtà sono partiti che non corrispondono in termini di democrazia rappresentativa in termini di partecipazione di coloro che condividono le loro idee non corrispondono a requisiti elementari di democrazia sapere tutta
Il PDS tutto sommato porta con sé ancora
Forte caratteristiche della tradizione di centralismo democratico Forza Italia dall'altra parte
è il partito azienda in cui democrazia anche per coloro che condividono quella posizione politica non se ne vede neppure all'orizzonte e quindi questo è un grande problema e questo grande problema va affrontato
Riportando all'interno della Costituzione interno del diritto pubblico lo Statuto dei partiti certo la cosa complessa la cosa è complessa perché probabilmente vi sono delle soltanto delle funzioni
Dei partiti che e i partiti svolgono in regime di monopolio in regime di monopolio pubblico i ed è su quelle che bisogna incidere e queste funzioni sono ci sicuramente quello dell'accesso alle elezioni sono sicuramente quelle del finanziamento definanziamento della politica sono sicuramente quello del rapporto con i mass media sono sicuramente quello della rappresentanza dei propri iscritti bere credo che su questo noi a questo vogliamo dedicare questo prossimo convegno e vogliamo dedicare una riflessione aperta aperta a tutti coloro i quali ritengono che appunto il problema essenziale della riforma
Non sia soltanto quella del sistema elettorale quella forma di stato di governo ma anche di dare forma compiuta alla democrazia politica il secondo tema è quello dell'accesso alle elezioni non occorre qui ripetere a persone che conoscono molto bene come in realtà questo anche questo parziale il sistema uninominale maggioritario sia stata una burla sappiamo benissimo che in realtà la lottizzazione proporzionale si è ripetuta all'interno del sistema uninominale in cui i i collegi non sono espressione della democrazia
Di un determinato territorio ma sono nient'altro
Che dei delle potenzialità disposizione degli apparati centrali che le distribuiscono ai propri affluenti in una maniera che non ha nulla a che fare con lo spirito dell'uninominale all'ospite l'unico uninominale Inghilterra negli Stati Uniti ma ovunque anche in Francia e quello legato a un espressione propria di un di una certa costituirsi di un certo territorio bene questo è un problema
è un problema che non riguarda nostro avviso soltanto questioni interne di partito ma riguarda il problema di democrazia e in generale democrazia pubblica problema delle primarie quindi va affrontato ed anche questo è complesso perché sappiamo benissimo
Che le primarie che esistono soltanto gli Stati Uniti non possono essere trasferiti in una situazione come quella italiana in cui l'appartenenza ai partiti
è cosa ben diversa dalla registrazione che avviene negli Stati Uniti e quindi propone pone un problema complesso comunque questo è il secondo nodo accanto a quello dello statuto dello stato giuridico dei partiti quello dell'accesso alle elezioni altrimenti diciamo anche tutto il il dibattito e lo scontro che essa degli in corso fra mono turnisti doppio turnisti che rischia di essere un po'uno scontro fra i fra delle posizioni ideologizzate è privo di contenuti se non riportiamo la questione
Ai suoi termini essenziali cioè i temi essenziali
Il sistema elettorale anche maggioritario uninominale è quello da una parte e certamente di fornire delle maggioranze solide di governo e quindi governabilità ma dall'altra parte di fornire anche una fu una rappresentatività che sia sufficientemente rappresenti di vita degli elettori e non rappresentatività dei partiti quindi questo il secondo nodo il terzo nodo e quello del finanziamento definanziamento della politica io credo che c'è stata una sottovalutazione da parte di tutti quanti i democratici italiani sulla centralità importanza che il finanziamento il costo della politica a nella funzionamento stesso della democrazia
Anche a questo noi vogliamo dedicare un terzo un gruppo di studio in questo pacchetto generale perché insomma questa rivolta contro il centralismo contro lo statalismo controlla para pur pubblicizzazione dei di tutto in Italia poi si arresta
Alle soglie dei partiti per cui vediamo perfino i partiti che essi dicono ultrà liberisti o o liberali poi a quando si tratta di di avere il finanziamento pubblico su base proporzionalisti che ha centralistica che che ripete le cose
Più più stantie più vecchie realtà si precipitano quindi anche qui è possibile non ignorando la questione
Che la politica ha un costo che occorre finanziarle e via di seguito è possibile trovare delle soluzioni che siano diciamo così aderenti e conseguenti ha una impostazione di liberalizzazione genera quindi il terzo problema questo del finanzia pubblico e poi c'è un quarto problema anche questo essenziale che è quello del rapporto con i mass media della politica a cui aggiungere addirittura un quinto problema
Che è quello dei dei gruppi di interesse della loro disciplina dello riportare i gruppi l'opera di gruppi interesse alla chiarezza e alla trasparenza e alla legalità come una vera democrazia Pupi pluralista deve convivere ecco cari amici noi crediamo Società aperta vuole dedicare un convegno o già ipotizzato per il primo di marzo a questi cinque aspetti possibilmente
Elaborando anche delle proposte di legge da offrire in Parlamento
A tutti coloro che sia che appartengano schieramento di maggioranza o di opposizione del centrosinistra del centro destra che condividono diciamo un'impostazione davvero e sostanzialmente liberale e riformatrice della politica quindi questo è un appuntamento che noi vediamo
Io colgo qui l'occasione per dire a ad Achille Occhetto con l'iniziativa che ha preso che era parallela quella che noi stavamo già ideando se è possibile trovare dei punti di lavoro comune perché questi sono dei temi che non riguardano questo quel la destra o la sinistra
Che non riguardano questa o quella corrente ideale ma riguardano il davvero la conquista della democrazia e in questo paese della democrazia politica e credo che se noi non se i riformatori i Riformatori dello Stato i riformatori della Costituzione contro gli innovatori non articolano
Le loro proposte al di là spesso del dibattiti che rischiano di essere dei dibattiti i ideologizzati su questa o quella forma di legge elettorale e anche questa o quella forma di governo non l'articolo su una pluralità di tecnologia della democrazia e presentano questo come un pacchetto di democratico di riforma di questo paese rischiano di essere come fino ad oggi siamo stati di essere poi in Coppa di ma vedete col presidenzialismo succede questo vedete col signor sistemo un nominale succede queste altre cose vedete il partito nuovo che distrutto quello vecchio in realtà è peggio di quello vecchio perché in effetti
Partito nuovo
Sistema elettorale nuovo e via di seguito se non sono accompagnati da strumenti di garanzia
Rispetto ai cittadini tutti rispetto in particolare per quanto riguarda i partiti ai cittadini che aderiscono determinato orientamento rischiano di essere appunto delle brutte copie di quelle che vogliamo abolire questo
E l'appuntamento dell'appuntamento che noi lanciamo oggi e lanciamo e speriamo di poter collaborare con quanti da posizioni diverse o con gruppi diversi hanno già ha a cuore questo tipo di temi grazie
Grazie a Massimo il contributo per questo annuncio del convegno un saluto al senatore Marcello Pera che poi magari ci dice se vuole intervenire
Aggiungo che fa piacere perché ci sono alla a questo mondo alcune cose che sono molto confortanti diciamo dei punti di riferimento fissi all'esistenza di di ciascuno quale alcune consolidate abitudini per esempio cambiano i partiti cambiano le repubbliche forse cambiano anche le costituzioni speriamo cambino ma per esempio la puntualità e l'onorevole Martelli non cambia mai e noi dicendo questo siamo lieti naturalmente di dargli il benvenuto il ben arrivato a questo a questo convegno la parola all'onorevole Achille Occhetto che ringraziamo di di questa partecipazione
Va innanzitutto vi ringrazio per essere stati è stato invitato come rappresentante di quel gruppo di persone di forze che hanno deciso di mettere in campo un movimento per le primarie rispondo subito positivamente a Teodori sull'esigenza di coordinare anche forze diverse sui sistemi diciamo
Di riforma delle istituzione credo anche al di là delle diversità politiche credo che soprattutto per l'informazione sia giusto dire che non siamo riuniti qui per formare un nuovo partito nuovo movimento è ridicolo doverlo ricordare ma io ciò ancora sulla pelle l'esperienza dell'anno scorso prima che si tentasse diciamo la soluzione Maccanico che avrebbe dovuto portare alle grandi riforme ebbene allora segni e Dio parlammo di elezione del premier Fini si associò
In Parlamento apprendo proprio in seguito a questa nostra proposta quella fase di discussione sulle riforme istituzionale di cui tutti usufruiranno e fummo accusati di essere diventati dei fascisti se arrivo a chiedermi per iscritto su un giornale se ero passato dall'altra parte ora come sapete
Se è perché la pasta ora tutti invece sapete che in questo momento parlano in modo naturalmente differenziato come senza scandalo dell'elezione diretta del premier
Quindi sulla questione della trasversalità intanto se n'è parlato anche nel dibattito parlamentare che istituiva la Bicamerale la Bicamerale io credo che ci debba essere un patto chiaro tra tutte le forze
Politiche quando si dice che le riforme non devono essere fatte da uno schieramento
Politico ma possono essere fatte anzi devono essere fatte
Da schieramenti più ampie rispetto agli schieramenti di maggioranza governativa e ciò vale per tutti
Non è che ci sono degli zero zero sette con licenza di uccidere che possono muoversi liberamente su tutto il territorio politico e altri invece che devono stare schierati
Dentro il proprio esercito
Cioè vale per tutti e non solo per trattare con Berlusconi
Quindi è naturale che ci siano incontri trasversali per le riforme io questa cosa la sottolineo molto
Ma è naturale appunto per tutti ora chi siamo
Io credo che noi siamo i bipolaristi
Gli alternativi visti più convinti dei due blocchi sia di centrodestra che il centro sinistra gli avversari del consociativismo
Il che non vuol dire che non riteniamo appunto che accordi trasversale non si era naturale però non fatti
Dagli stati maggiori dei partiti senza i cittadini ma al contrario fatte dai cittadini certo anche con il supporto dei partiti
Quindi il vero soggetto devono ritornare ad essere i cittadini in questo senso possiamo dire tremate tremate ritornano i referendari
Perché questa era lo spirito nuovista come diceva capo di tiro qualche cosa alla fine che c'è qui dato ad aprire il grande processo di rinnovamento in Italia la cui e senza era dare il più possibile la parola ai cittadini ora cosa vuol dire
Vuol dire che bisogna allargare certo il campo delle alleanze istituzionali
Perché le regole richiedono una più ampia convergenza ma la convergenza
Non può essere un baratto tra stati maggiori dei partiti o tra istituzioni governo o con altre cose ancora
La convergenza deve essere la convergenza dei cittadini ora la più alta convergenza tra uomini e donne di destra e uomini e donne di sinistra
Si è avuta sui referendum dove abbiamo avuto uomini e donne di destra e di sinistra favorevoli
Al maggioritario uomini e donne di destra che di sinistra contrari al maggioritari e questo è lo schema che dobbiamo perseguire certo poi con questo non voglio dire i cittadini da solo è chiaro che ci sono le forze e gruppi partiti
Ma il problema delle primarie evoca l'altro tema
Quella riforma della politica dei partiti le quali c'è anche la questione molto interessante sollevata qui da Teodori che è quella del controllo pubblico della democrazia dei diritti e diciamo democratici e credo che man mano si andrà verso la riforma da politica dalla direzione del maggioritario questo tema diventerà sempre più forte se non vogliamo creare delle oligarchie incontrollate e incontrollabili per di più collegata pezzi di sistemi
Di Mass di di informazione di massa che impediscono l'accesso ormai alla politica di chi non fa parte del club ristretto diciamo di chi ha in mano gli strumenti dei partiti
Ora quando si parla di primato dalla politica bisogna sapere chiedersi quale politica il primato dei partiti o delle coalizioni come cartelli di partiti
O delle coalizioni come soggetti politici che hanno una loro proiezione nella società
Come si vede la proposta delle primarie
Noi la viviamo come un tassello diciamo così anche come una grande metafora
Della riforma della politica
Quali primarie
Che ogni partito si fa volontariamente le primarie per scegliere i pro ma questa è un'esercitazione oltretutto discutibile è che non ci interessa noi parliamo di primarie che si inseriscono dentro un preciso assetto istituzionale
E quale deve essere l'assetto istituzionale deve essere bipolare
Sapendo che l'Abi polarizzazione del sistema si basa soprattutto sul collegio uninominale maggioritario e pertanto vogliamo alle primarie come strumento di selezione dei cittadini
E ci rivolgiamo certo in questo momento anche un impegno diretto della Bicamerale non conta la Blob vizio nella Bicamerale non si interessa di leggi elettorale la Bicamerale mi deve dire quale sistema
Istituzionale prevede se prevede un sistema istituzionale nettamente bipolare entrerà nel merito del un turno del doppio turno la questione delle primarie entrano chiaramente dentro un assetto disse sistemico oltretutto le primarie possono anche superare la vexata quaestio dei due turni perché possono essere considerate persino un primo turno in un contesto di maggioritario molto avanzato
E quindi il fatto che poi la Bicamerale non faccia lei le leggi sulle le sulle sul suo sulla legge elettorale e evidente ma che non posso che debba discutere dell'assetto istituzionale tenendo conto che c'è un rapporto la legge elettorali e assetto istituzionale mi sembra altrettanto evidente io voglio fare una sola considerazione personale
Ma innanzitutto ritengo
Che si può fare di tutto si discute di tutto tranne che prendersi in giro perché se noi abbiamo messo in piedi una Bicamerale per decidere che si deve designare il premier c'è una cosa che si è già fatta in queste elezione formalizzarlo in modo così solenne francamente si poteva evitare tutta questa fatica quindi quando si parla di Premier deve essere un premier eletto
Oppure c'è la soluzione del Presidente si può scegliere fra le due cose ma non si può scegliere
Invece che tra le due cose per una presa in giro perché quella evidentemente potrebbe anche essere suonato la grancassa del fatto che la Bicamerale ha messo insieme destra sinistra sopra e sotto però per sul partorire un topolino e quindi è chiaro che questo non serve assolutamente niente l'altra cosa che voglio dire che l'alternativa non può essere tra riforme o quadro politico
Quindi è necessario che siano i cittadini a sciogliere a un certo punto il nodo così come è necessario che siano i cittadini qualora passi l'idea del mare del referendum sul maggioritario a sciogliere il nodo
Contro una tendenza alla restaurazione che si sta facendo sempre più forte
In questo senso io credo che noi ci rivolgiamo positivamente al lavoro della Bicamerale
Però attiviamo contemporaneamente l'attenzione dei cittadini
Perché in qualsiasi momento i cittadini siano protagonisti direi
Quindi preferisco che la Bicamerale operi subito e anche con successo
Però vorrei essere molto chiaro
Io non credo che l'alternativa sia o c'è un accordo dentro la Bicamerale che può avvenire attraverso ricatti incrociati tra i partiti per uno scambio politico
E attraverso uno scambio politico oppure non se ne fa niente
Ricordo che si sono sempre i cittadini
E di fronte all'eventuale fallimento che in questo caso sarebbe nascerebbe da motivi politici e dei rapporti tra i partiti
Non vanno a mio avviso demonizzati strumenti come i referendum era forse tu entri poi sulla costruite o delle mie una mia visione che diversa perché per esempio sono molto scettico sulla possibilità di mette in discussione la prima parte della Costituzione non perché non vedo le cose che diceva Marconi che sono state dette da altri considero molto giuste ma per una posizione biecamente politica che dico subito secondo me non c'è in Italia quello spirito quella cultura quella tensione ideale morale che ci metta nelle condizioni oggi di rimettere in discussione la prima parte cioè c'è un abbassamento tale del livello la politica del nostro Paese per cui sono molto spaventato di quello che possa avvenire va considererei Gianni il grande grande rilievo che attraverso una Costituente si potesse veramente affrontare nei termini riformatori veri del mobile
Contro riformatori tutta la questione del dell'ordinamento comunque non si può dire o si mettono d'accordo questi che adesso mettiamo lì settanta oppure chiusa la partita e cittadini non c'entrano perché il Parlamento è l'unica cosa anche questa idea che il Parlamento e l'unica cosa democratica di questo Paese farsa tutte le cose certo che è un centro fondamentale non vorrei fare un discorso anti parlamentare ma in questa qua in questi cinquant'anni in questi quarant'anni da democrazia italiana è stata messa in movimento e referendum per il divorzio dal referendum sulle sul maggioritario
E nata da un referendum che è stato quello sulla Repubblica e francamente ritornare a farci queste continue lezioni da bravi professore di democrazia sulla funzione centrale del Parlamento che quando le faceva Togliatti essendo un leninista avevano anche il senso di una novità e poteva darci un piccolo fremito culturale fatte adesso francamente alle soglie del Duemila sono sono la dimostrazione
Che abbiamo una classe politica arretrata e culturalmente molto molto molto quindi io ritengo che se si fallisce sul terreno parlamentare non c'è la fine della democrazia perché ci sono i cittadini e i cittadini a fino a prova contraria fanno parte del sistema democratico di un di un Paese e naturalmente mi rendo conto che nel dire questo posso passare ahimè agli occhi di Vacca per un nuovista
Si potrà si può rispondere con tanti argomenti alle sciocchezze che ho letto che vengono presentate nel prossimo libro
Divac ivi compresa l'identificazione due filone Togliatti Gramsci D'Alema Berlinguer Occhetto Veltroni e quindi siamo proprio alti livelli culturali elevatissimi
Ma c'è una cosa che invece voglio dire con estrema serietà io ritengo che e lecito
Per il amici e compagni della sinistra e del PDS pensare che noi siamo stati dei nuovi visti abbiamo sbagliato tutto
Però prego coloro che pensano che siamo stati noi visti abbiamo sbagliato tutti di essere fino in fondo coerenti e quindi di uscire dal governo del paese perché se oggi il PDS al diritto morale intellettuale di essere del Governo del paese e grazie a quel tanto disprezzato nuovismo
E quindi è assurdo che si faccia in questo momento e si viva come una sorta
Di usurpatori parassitario
Usurpatori parassitari ai quali piace il frutto
Ma non gli piace la fatica che è stato necessario per cogliere quel frutto e questo mi basta per dipingere un atteggiamento di restaurazione rispetto al quale purtroppo non esiste oggi una coscienza democratica complessiva del nostro Paese
Che al di là della piaggeria sappia invece in tempo stigmatizzare come qualche cosa di pericoloso per lo sviluppo della sinistra è anche la democrazia nel nostro paese grazie
Grazie davvero ad Achille Occhetto per questo intervento adesso la parola Gianfranco Spadaccia e poi di Marcello Pera
Io ringrazio l'intervento di Achille Occhetto
Voglio ricordare che
Con alcuni amici presenti
Teodori mentre
Quando lui propose nel suo nuovissimo la costituente democratica
Costituì mo'tanto fumo presi
Dal da quella proposta
Un'associazione che si chiamava associazione radicale per la costituente democratica
E non era
Non era
Una delle tante operazioni opportunistiche
Della vita politica italiana perché s'tale fosse stata magari non a trattare con Occhetto ma saremmo andati a trattare con qualcun altro che si occupava di più di apparato e avremmo trattato che tirato fuori
Qualche
Il deputato
Come ad altri è capitato in questi anni non solo nel novantasei ma anche nel novantaquattro
Invece poi finirà costituente democratica d'un abbandonarsi
Io me ne andai a casa per un periodo ma come vedete sto sempre qui
E altri amici fecero invece la lista Giannini
Mentre Marco Pannella faceva la Lista Pannella
Ricordo questo questa cosa perché da quella idea perché anche adesso mi pare che Achille perfino se ne sia dimenticato dello studente avvocati
Di costituenti democratiche non se n'è più parlato di democrazia dei partiti di che cosa quando devono essere i soggetti politici dell'alternanza non si parla più
Si parla di coalizioni
Si ritiene dandolo per scontato e non è scontato affatto che si è superato il consociativismo il consociativismo ritorna con la legge sul finanziamento pubblico dei partiti a ritornare sotto sotto con la Bicamerale
E poi in realtà si ripresentano i fronti ismi
Gli apparati
Della prima repubblica dei grandi partiti sopravvissuti della Prima Repubblica e sono solo due sono il PDS
E
Alleanza nazionale
Il vecchio PC si chiama e su prego già Rifondazione Comunista dal punto di vista dell'apparato una cosa molto diverso
Ma il vecchio apparato del PC che stanno al PDS ha impedito al PDS ridiventare il nuovo partito democratico della sinistra
E Alleanza democratica ha cambiato nome non è più un bis ma il vecchio apparato rimane perché diamolo per scontato caro amico pira a destra l'apparato l'apparato frontista della destra
Non è Forza Italia ma è Alleanza Nazionale
Con al centro Italia il PDS che si serve dei posti dove maggioranza non perenne eleggere rappresentanti del territorio ma per comprarsi le classi dirigenti dei partitini
Del franchismo che devono o su cui esercitare l'egemonia
E
Tatarella in Puglia che delinea quale può essere l'avvenire di domani e spie e e decide chi è che in Puglia può mettere piede nel Polo delle libertà
O deve rimanere fuori
Per cui uno dei pochi uno dei primi intuito ori e collaboratori e consulenti del principe Berlusconi Minniti è stato gli è stato persino impedito di presentarsi perfino a contrapporsi e perfino a contrapporsi al sicuro insuccesso
Per nei confronti di D'Alema
Bene io credo che questo sia il terreno su cui che che dimenticato della politica italiana
Cioè il rischio a cui andiamo è che si riproponga che si ripropongano coalizioni dietro le quali agiscono
Dei fronti ismi
E che invece di andare da coalizioni di partiti verso partiti di coalizione
Si vada sempre di più
Verso alcuni grandi partiti organizzati che gestiscono monopolizzano
Spartiscono il potere fa tanti partitini che fanno di colpo la costa alle del Da Costa dei criteri che che che che fanno dà conto da contorno
Gestendo il potere contestando il potere e senza decidere perché era decisioni grandi poli spettano a chi esercitare la cosa allora questo ci porta
A due questioni
Contemporaneamente che non possono essere tenute separate
La prima questione quella per delle riforme
Costituzionali ed elettorali che vanno insieme e la seconda è quella relativa della democrazia dei partiti
Io non mi illudo che ci siano cose con la bacchetta magica che ci riportano al dibattito abbandonato della costituente democratica
Però ci saranno ci sono dei sistemi elettorali che s'portano che favoriscono il processo virtuoso dalla coalizione dei partiti ha rapporti ai partiti di coalizione chi sono dei processi elettorali dei de de de Dieu processi elettorali tizio sì che spingono
Alla
Frammentazione ulteriore della vita politica
E io non sarei ottimista come Achille su quello che accade su sulla situazione elettorale perché il bipolarismo e anche il Tatarellum
E se nella Corte costituzionale nei prossimi giorni non ci saranno dei giudici costituzionali
Che in chiuderanno i loro colleghi di scranno dei giudici costituzionali nel senso che sono ancora giudice a Berlino che cosa sempre più difficile in questo Paese che interverranno i loro colleghi di scranno a salvare i referendum elettorale di Pannella
Noi non avremmo la Scelta Bica mora in Bicamerale o fuori fa un turno doppio turno
Avremo la senta fai tu è qualcosa di peggio del Tatarellum
Alla in sé all'inseguimento sempre di più di soluzioni sempre più contorte che però salvaguardino i due fronti ismi che si possono realizzare niente in questo nuovo consociativismo che si delinea
Sì
è cento c'è c'è
La nuova legge
Sì
Ma io credo infatti che se i referendum elettorali nei prossimi giorni questo l'appello che rivolgo fa saggezza dei giudici ci sono giudici costituzionali vengono saldati anche la Bicamerale
A quel punto
Poli acquistare una sua funzione perché in quel momento si va ad giudizio popolare sul sistema elettorale su la scelta fondamentale sul proporzionale
E uninominale
E questo vale di passata anche per gli altri referenti
Perché Baldassare ha detto
Ha ricordato che questo è un Paese che ha bisogno di dieci mila riforme io non capisco perché dobbiamo aver paura di affrontare pubblicamente davanti alle sartine perché ormai siamo a questo punto che a sinistra io mi considero di sinistra
Mi si dice ma non possiamo affidare missioni delicate e importanti alle alle sartine cioè al popolo cioè e questa è la cosa è un rovesciamento culturale che veramente preoccupante che si sta verificando
Parente sulla una parentesi ternario con Mario abbiamo fatto due due campagne referendarie
Mi ricordo di essere stato uno dei dei primi sicuramente con cui parlo della lega per la riforma uninominale del sistema elettorale quindi mi consentirai parlare con franchezza in Società aperta ci son differenze fra noi io un dubbio sulla Costituente
Che è questo io non vedo come possa essere l'Assemblea della costituente della riforma
Una costituente che nasce sulla proporzionale
Kay DNA della partitocrazia
E io avverto molto opportunismo fra coloro che si buttano sulla Costituente
Perché ci sono quelli che come te è sicuramente sinceramente pensa ero alla riforma e ci sono altri che pensano a proporzionale cioè pensano a una situazione può ha una sua scelta politica come quella che si è verificata in Sicilia
Che l'occasione che quando poi inneschi crei la base
Dico
Credo invece che sia fruttuoso il discorso sull'i contenuti riforme su cui abbiamo trovato un ampio
Qui parlo a titolo personale perché molti di società detta invece a me firmato Giovanni hanno firmato
La proposta ricostituente di di di disegni e di e di e di corsi
Io personalmente sono per l'articolo centotrentotto della Costituzione
Perché articolo centoventotto i due terzi non sono la regola sono l'eccezione
A quella era la Costituente che aveva visto la divisione fra il Partito Comunista era in cui era la Costituente gare ha gestito la rottura dell'Unità dell'unità della
Due terzi
Come regola la regola no al contrario la regola era la maggioranza assoluta certo non la maggioranza relativa ma la maggioranza assoluta dei componenti era sempre N ferendo un confermativo
Questa era la strada maestra dei costituenti mica
Perché l'abbiamo abbandonata perché abbiamo avuto paura della democrazia in questi anni
Perché abbiamo avuto paura perché c'è il tabù che se ci si divide sulle grandi questioni il paese si spezza i paesi si distrugge mentre esattamente il contrario questo Paese marchi CE per mancanza di democrazia
E allora io credo che su questo
Che se noi abbiamo
Chiare
Queste in questi grandi valori questi cui queste direttrici io credo che ancora in questo Paese ci può essere sì abbiamo il coraggio
Di tener fermi il timone di queste cose ci possono essere ancora le energie e le risorse per riprendere una strada riformatrice bloccare quella restaurazione partitocratica che sì
Si riaffaccia insistentemente a ogni nel momento del di scelta e la nostra vita politica
Grazie Gianfranco allora la parola Marcello Pera
Intanto salutiamo l'onorevole circa rabbini Ottavio lavaggi e altri amici che abbiamo presente
Grazie Giovanni grazie a tutti gli amici
Porto un saluto personale spero che non sia soltanto personale
Io credo che
Coloro che si accingono adesso a tentare la strada del riforme debbano essere ispirati da ambizioni
E ovviamente da principe
Qual è la principale delle ambizioni
è un'ambizione storica l'ambizione di ridisegnare oggi
Le istituzioni
Della nostra Repubblica
Per poter ridisegnare domani
L'intera Costituzione
C'è un oggi e c'è un domani
Per ragioni di fatto e per ragioni politiche non riusciamo a fare tutt'oggi non sappiamo nemmeno se quello che possiamo fare oggi lo faremo effettivamente
Ma
Perché la modifica dell'intera Costituzione
Oggi a mio avviso non è possibile e non per la ragione contingente per cui noi stiamo iniziando il percorso della commissione Bicamerale questo non ne sarà materia della Commissione bicamerale ma perché io qui concordo con quello che diceva Achille Occhetto
A me non pare e lo dico con franchezza gli amici che penso diversamente a me non pare che siamo nella temperie
Nel clima storico oggi mille novecentonovantasette adeguato per trasformare l'intera Costituzione soprattutto la prima parte dovremmo farlo
E se riuscissimo avessimo successo nel tentativo di modificare la seconda parte lo dovremmo fare a maggior ragione perché sarà una questione di coerenza interna se non altro e di coerenza politica nel medesimo testo
Una Costituzione che ha fosse innovativa
Nella seconda parte
In particolare la diffusione del potere in particolare nel decentramento in particolare del federalismo quello che poi diventerà non potrebbe mantenere una prima parte così come adesso e io credo che dovremmo invece modifica e dovremmo ancora tutti quanti tenere alta questa bandiera
Perché la prima parte della nostra Costituzione è una parte a mio avviso non completamente liberale e democratica
Perché non è una parte completamente europea o adeguata alla sfida europea che ci aspetta
Pone dei vincoli alla nostra integrazione del processo europeo
E poi perché è una parte e quella parte della Costituzione
Che legittima
E che dà un senso e fa da fondamento a quello Stato sociale o a quella configurazione dello stato sociale che noi abbiamo oggi in Italia e che proprio quella cosa che dobbiamo in gran parte smantellare modifica
Altri Paesi di Europa si sono già avviati su questo processo
Questo Paese dovrà farlo questo Paese ha già cominciato a farlo con timidezza ma sarà difficile farlo con compiutezza se la prima parte della Costituzione continuerà a stabilire dei vincoli perché quello stato sociale quel controllo a quell'altro sulla proprietà privata quel timori sulla libertà di mercato e così via è lì contenuta
Ecco perché io parlavo di un oggi di un domani perché oggi possiamo fare se riusciremo a farlo una modifica della seconda parte domani dovremmo comunque ripete per ragioni di coerenza del testo e per ragioni storiche fare anche la seconda parte
Ma mi si può obiettare l'obiezione che faccio a me medesimo e l'ho fatta anche a me medesimo in un'altra epoca
Che data proprio quest'ambizione storica di cui dovremmo essere da cui dovremmo essere ispirati lo strumento con cui noi ci apprestiamo a modificare la seconda parte è uno strumento debole fragile
La commissione bicamerale obiettivamente uno strumento Devole Francia
Qui ci siamo divisi
Qui qui tra gli amici che sono presenti anche fra gli altri ci sono presenti circa lo strumento che non sono presenti circa lo strumento più adeguato per la intera operazione
E ci siamo divisi tra i fautori dell'Assemblea costituente e i fautori della commissione bicamerale sono tra coloro che hanno accettato la lo strumento della Commissione bicamerale mi rendo conto delle difficoltà mi rendo conto dei limiti mi rendo conto delle debolezze e tuttavia lo considero una occasione l'inizio di una possibile svolta
Agli amici della che hanno invece più sostenute con più enfasi da lo strumento dell'Assemblea Costituente vorrei ricordare
Che così come si è configurato
Il movimento a favore della Assemblea costituente in Italia
Quel movimento a mio avviso non era e non è soltanto un movimento per la modifica dell'intera
Costituzione italiana non è nemmeno una modifica uno strumento per il il coinvolgimento fin dall'inizio degli dei cittadini del processo costituente ma è un movimento politico
Che ha anche uno scopo politico
Ha uno scopo politico che ovviamente riconosco legittimo cioè la fra la reale redistribuzione collari trasformazione o ricompattamento come quel bollette del sistema politico in particolare sul fronte del centrodestra
è un obiettivo che riconosco legittimo ma riconosco allora anche legittimo avere opinioni diverse su quello strumento in questa fase
Questo per quanto riguarda le ambizioni e naturalmente non basta avere una grande ambizione storica una grande sentimento interno per modificare la grande volizione per modificare la Costituzione quella parte che ci è concesso dovremmo avere dei principi
E qui cominciano le difficoltà
Da quali principi dovrebbero essere mossi diciamo anche quattro a coloro che sono qui presenti
I neo costituenti
è ce le siamo dette tante volte in questi ultimi anni il principio della stabilità
Il principio della governabilità
Il principio della responsabilità tra le dell'eletto nei confronti dell'elettore il principe della garanzia della tutela di diritti individuali dei cittadini
Fortemente compressi
Il principe del bipolarismo
E l'elenco potrebbe continuare ma questi sono già sufficienti per sollevare qualche problema
Lo dico con franchezza perché è una questione che mi agita internamente
Siamo sicuri
Che tutti questi principi che ne vogliamo stabilità governabilità responsabilità bipolarismo ed altri Siro tra di loro internamente coerenti
Siamo sicuri che perseguendo in particolare l'uno non andiamo a scapito dell'altro
Io non conosco nessun Codice deontologico neanche il migliore ben fatto che nella sua applicazione non dia luogo a contraddizioni
Prendo il caso più semplice che io qualche noto a tutti
Il più grande codice deontologico che ci ispira I dieci comandamenti
Nei dieci comandamenti c'è un comandamento dunque un principio in cui è scritto e detto che non uccidere
E c'è anche un principio in cui s'è detto che onora il padre e la madre
Prende comandamenti così mi allontano dalla politica è più semplice trovarci d'accordo
Siamo sicuri che
Di fronte ad un padre o ad una madre
Che si trovi in condizioni terminali
Con enormi
Personali sofferenze e umiliazioni nel corpo
L'individuo che nella sua responsabilità decidesse di chiudere
Quella macchina che lo tiene ancora in vita come un vegetale
Onorevole bel patio la madre dio verrebbe quel comandamento violerebbe il comandamento non uccidere
Quale applicazione potremmo dare la stessa cosa la posso dire per quanto riguarda i principi della governabilità e della stabilità
Noi vogliamo ovviamente un governo stabile e non nei governi che ci sono succeduti a alla media di dieci undici mesi ogni anno
Ma vogliamo anche un sistema politico che si un sistema che sia governabile e la stabilità e la governabilità non sempre vanno d'accordo
E così via per gli altri principi
Dico questo perché noi questo presumibilmente ci divideremo
Io stesso sono diviso al mio interno la
è molto è più semplice ci limiteremo tra i sostenitori di vari modelli
Allora
Si dice beh ma noi siamo presidenzialisti sono anche io presidenzialista ho presentato un progetto che sarà la Lord sul tavolo del della Bicamerale quando si insedierà sul presidenzialismo
E mi rendo conto che il presidenzialismo è un Governo un sistema di governo il più stabile possibile nessuno manda a casa nessuno
Non sono sicuro che sia corsi assicura il massimo della governabilità però ed ecco due principi che volevo salvaguardare e un modello che non mi consente di coprirmi di coprirli o di garanti del entrambi
Siamo sicure che il modello del premier
Garantisca al tempo stesso stabilità e governabilità
O che il governo del premier garantisca la governabilità il bipolarismo
Son tutte questioni che noi dovremo dibattere perché avremo varie opzioni possibili sulle modalità di realizzazione degli stessi principi
Io ho delle convinzioni so che cosa non voglio intendo però essere preciso sui che cosa voglio perché tra che cosa voglio ci sono più opzioni possibili dunque c'è margine di trattativa dunque c'è possibilità di un accordo se vogliamo usare parole meno nobili possiamo usare parole di compromesso ma questo dovrebbe essere possibile dovrebbe essere anche accettato
Naturalmente ci sono delle cose che non voglio e che credo che la mia parte politica non voglia
Io non voglio mi pare che lo diceva Achille Occhetto non voglio nemmeno io la designazione del premier perché ho paura
Che se dovevo se devo salvaguardare qualcuno di quei principi coin dettato quel modello ad esempio e quelle che ne salvaguarda di meno non mi garantisce nella stabilità nella governabilità né tante altre cose ancora comunque ci sono delle cose che non voglio che la che ci sono delle cose di cui dovremmo insistere dovremmo ricitare per evitare che il il completamento al rinnovamento dalla nostra costituzione di fatto sia soltanto cartacce o verbale e ci riporti alla situazione di prima tra le cose che però voglio e che possono dare esecuzione ai principi che ho indicato mi rendo conto che ce ne sono alcune che sono diverse
Accetto il presidenzialismo americano modelle
Perplessità sul suo funzionamento è finita lì onestamente accetto il presidenzialismo francese ma anche qui o delle perplessità e così via intendo tuttavia agire sulla base di questi principi il più possibile cioè chiedere ai costituenti che mi garantiscano al meglio la governabilità mi garantiscono al meglio la stabilità e poi una cosa a cui è soprattutto tenga anche al di là di questo che mi garantiscono è di gran lunga meglio di come accade in Italia oggi mi garantiscono la tutela dei cittadini mi riferisco in parco vivamente al problema della magistratura della giustizia che sta diventando non solo uno scandalo ma un vero pericolo per la democrazia
Dunque cerchiamo di andare con il petto con grandi ambizioni cerchiamo di andare a Ventotene tenendo fermi molti principi
Cerchiamo di realizzare armeria possiamo tentare di fare un accordo ci sono delle cose su cui dovremmo poter dire e si dovrà dire con fermezza che non vogliamo ciò detto non ci rimane altro che faccio degli auguri e io vi ringrazio
Grazie al cielo fare allora che adesso l'intervento di Gianfranco c'era uno poi lei conclusioni come previsto di Claudio Martelli
Tanto siccome chiedevano dei giornalisti il testo del documento Calamo letto e all'ingresso al tavolo della reception
Grazie
Cari amici nel ritardo dell'ora anche il fatto che a causa di altri impegni e non ho potuto seguire
Il dibattito mi consigliano ad un intervento rileva che nel quale dire
Poche cose
Ma ritengo importanti da un punto di vista di Realpolitik perché mi pare che le discussioni sui massimi sistemi ne abbiamo fatte moltissime ne faremo ancora non mi pare che a questo punto dobbiamo affrontare alcuni problemi reale il primo dei quali a mio avviso ed seguente
La
Costituenda Commissione bicamerale sarà in grado di risponde alla grande attesa
Che c'è non solo una classe politica ma in tutto il Paese di una riforma della Costituzione
A circa mezzo secolo a più di mezzo secolo a questo punto dalla sua approvazione
Io su questo punto debbo esprime uno scetticismo di carattere tecnico prima ancora che politico
Ho avuto l'onore di sovrintende alla segreteria della prima commissione bicamerale quel presieduta dall'onorevole
Bozze o sono più di dieci anni ho seguito poiché un'attenzione di studioso i lavori
Della seconda commissione bicamerale quella presieduta prima dall'onorevole De Mita e poi dall'onorevole Iotti
Ho poi partecipato in prima persona al Comitato governativo non parlamentare ma governativo che c'è stato sullo stesso argomento durante il Governo Berlusconi bene la mia convinzione globale è che difficilmente la commissione bicamerale riuscì ad espletare il suo compito
La mia preferenza per la Assemblea costituente veniva è una nuova assemblea costituente abbiamo già avuto una nostra storia deriva prima ancora che da considerazioni di carattere politico ma ci sono anche quelle però qui voglio esprimere soprattutto quelle di carattere tecnico deriva appunto da considerazioni di carattere tecnico un parlamento il quale debba provvedete
A seguire tutta la vita del paese attraverso la legislazione e attraverso la sua funzione ispettiva non è in grado di affrontare il problema di riforma della Costituzione salvo che improvvisamente non riusciate a conferire non riusciamo a conferire alla Commissione
Bicamerale oltre che carte bicamerale anche il dono della Bicocca azione che pare però dopo Sant'Antonio non abbia avuto altre reti potenti
Il c'ha voi delle esperienze che ho avuto il Parlamento il parlamentare investito di questa funzione sento che in questi giorni stanno molti stanno sgomitano per entrare in questa commissione bicamerale quando i giorni andati previsione fin troppo facile che dedicheranno a queste attività e potranno dedicare non è una critica soltanto i ritagli di tempo
E nei ritagli di tempo non si fa un lavoro di questo genere
Dice ma nemmeno il prossimo trenta lo potrà fare
Abbiamo l'esempio contrario la Costituente quella prima i dieci otto mesi era però libera in via principale dall'attività legislativa come sapete
Dieci otto mesi occupandosi della Costituzione Lucia a fare una buona Costituzione perché io sono un critico e anche uno gli afferma necessità di fare una Costituzione globalmente nuova forza anche la prima parte come so che stamattina è stato discusso questo argomento
Dalla Costituzione no spetta a noi prostituzione che complessivamente ha consentito al Paese di attraversare senza forzature periodi difficilissimi da quello della riforma agraria a quello degli anni di piombo che oggi sia invecchiata dipende dalla normale vicenda non solo delle cose del mondo ma anche dal fatto che in cinquanta nel nostro paese è cambiato completamente siamo passati da un paese
Agrario come struttura economica e anche di cultura ti cultura in senso più specifico sostanzialmente plurale ad oggi al Paese postindustriale come si fa a pensare che gli stessi istituti possono valere funzionare bene nell'uno e nell'altro caso sono necessari aggiustamenti Nerio uno soltanto per spiegare perché ritengo che si debbano mettere le mani almeno parzialmente per carità senza sconvolgente principi anche sulla prima parte della Costituzione
Nella prima parte della Costituzione compreso un articolo ventuno che si occupa con estrema minuzia
Della libertà di stampa dei sequestri dei giornali e quant'altro sia di cose che si fa il Livorno a un paese nel quale principale mezzo di comunicazione e di diffusione del pensiero era la stampa
Non c'è una riga sulla televisione ma per una ragione assolutamente oggettiva non c'era la televisione quando a la costituzionalità trascritta in Italia e quindi logicamente dalle e e oggi il principio la libertà di antenna i suoi limiti eccetera è uno dei temi fondamentali la nostra convivenza civile
La nostra Costituzione parla e fu un un principio che fece molto ride allora ma che poi si è rivelato in realtà fu foriero di sviluppi molto positivi la tutela del paesaggio
Ma questo perché non parla di tutela l'ambiente perché non esisteva nemmeno il concetto
Nel merito sede scientifica di tutela dell'ambiente nemmeno la parola tanto che quando molti anni dopo si è dovuto dare ad un ministro
Senza portafoglio l'incarico di occuparsi dei problemi ambientali dice attribuiti titoli misto per l'ecologia
Oggi certamente se non facciamo una Costituzione una delle prime cose in visione Mokuba ed anche di della tutela l'ambiente dico cose non come dire
Paul tali da suscitare polemica volitiva per dire Guarna cosa invecchiato invecchiata per motivi oggettivi
Quindi credo che anche sulla prima parte della Costituzione bisogna mette le mani questo lo può fare solo un'Assemblea costituente eletta ad hoc
Ossia al quale i cittadini conferiscano specificamente questo mandato e non altro cosa che non è nella Parlamento attuale se non per il principio generale del potere costituente attribuito dall'articolo centotrentotto della Costituzione
Vigente
Per capire riassumere anzi semplificare al massimo il slogan quello che dovremmo perseguire secondo me gli scopi devono essere due
Discuteremo fuori io spero nella sede dell'Assemblea costituente ma comunque per carità se la commissione bicamerale uscirà portare avanti realmente questo discorso
Nonostante il mio scetticismo ne sarò lietissimo discuteremo poi sui particolari ma i principi i principi devono essere secondo me soprattutto due il primo si chiama governabilità
Tutti questi sistemi sushi misti di cui sento parlare
I i presidenti variabili le indicazioni il premierato sono cose che non consentono il risultato principale che deve essere quello della governabilità e il nostro Paese sta bene tutto sommato in salute non è che abbia situazioni particolarmente drammatiche
Quelle sì voi situazioni di inferiorità di gatto vere e proprie cui si trova sul terreno istituzionale rispetto ad altri Paesi consiste nel fatto che il nostro Paese con le strutture attuale non può essere governato
Lo dico io che ho partecipato alla lotta
è uno dei due poli in lotta siccome qui qualunque Polo vince paese non è governato
Lo stesso e lo dimostra la realtà il governo Berlusconi nonostante la grande vittoria elettorale conseguita non è riuscito a governare paese e Governo Protti a conseguire la Began debitore aperta come dimostrano le cronache di tutti i giorni e non riesce a governare il paese
Io ricordo un'antica metafora
Io vengo un po'dalla preistoria e ne chiedo scusa agli amici del di un ministro socialista Pieraccini ministro del bilancio tentò una bella metafora visse il nostro è un Paese con lo stesso voto
Se voi mettete alla guida di un Paese con lo stesso otto Niki lauda allora PG Laura era il campione del mondo di Formula uno della nell'automobilismo quella Giraglia nette Nesta ma c'è va nel burrone
Non è in porta se ci sia Niki lauda o ci sia l'ultimo principiante in materia d'ufficio e questa è un po'la situazione la nostra macchina
Istituzionale è una macchina con lo stesso
Dobbiamo imparare lo stesso cioè dobbiamo consentire al Paese di essere governato così come lo sterzo rappresenta lo strumento per governare un automezzo la seconda al secondo punto
Rilevante
Lo ricavo dall'antico insegnamento voglio salutare quindi
Del mio maestro bozze che fu il presidente ricordavo prima della prima commissione istituzionale
Quale disse qui la riforma costituzionale deve consiste lui la sola cosa che ciascun organo costituzionale faccia il suo mestiere e non quello degli altri
Le invasioni molteplici il governo che vuol fare il legislatore il parlamento che vuole governare i giudici che vogliono fare le leggi giudici che vogliono governare e quant'altro derivano tutti dalla situazione per la quale nessuno fa più il suo mestiere
Mestiere per il quale ciascuno organo parlamentare costituzionale il deputato allora se noi riusciremo a riportare o deve in questa materia
Non c'è bisogno di citare Montesquieu dato è una situazione un po'vecchia per dire che ogni che Montesquieu nella distinzione dei poteri faceva il fondamento stesso della democrazia se noi riusciremo fa assicurare governabilità del Paese e a ridare ciascuno funzioni e strumenti per attuarle
A partire faccio solo questo inciso per non allungare il discorso Marincich importante a partire dal Governo
Beh ceniamo insieme a fare questo faremo una buona Costituzione la anche per i tempi che le sono assegnati temo che difficilmente la commissione bicamerale riuscirà a farle caldo calcola abbastanza sommario che ho fatto fa pensare che difficilmente si arriva a questo risultato prima del due mila e due mila e oltre i termini di scadenza dell'attuale legislatura beh se riuscì a farlo presenti sedici ed anzi credo che sia nostro dovere partecipare a questo sforzo altre venti bisogna passare a quella che io ritengo la strada maestra la strada dell'Assemblea Costituente grazie
Grazie Gianfranco va bene conclude allora i nostri lavori nella speranza che siano stati forieri non solo di buone analisi e parole come certamente stato ma anche di iniziative convergenza speriamo sia stata un'occasione positiva con cui i nostri lavori Claudio Martelli
Lo scopo che c'eravamo prefissi era quello di una
Dialogo sui contenuti della nuova carta costituzionale lasciando sullo sfondo il tema delle procedure che come sappiamo viceversa occupa
Il dibattito politico per lo meno per quella parte che ne filtra sui giornali e in televisione
Bicamerale vs costituente referendum vs bicamerale costituente
Con una variazione introdotto nel nostro dibattito
Da Gianfranco Spadaccia
Con il riferimento alla procedura tra virgolette canonica di revisione costituzionale che quella prevista dalla Costituzione medesima ex articolo centotrentotto e dunque attraverso una proposta di maggioranza
E questo dovrebbe essere elemento politico come dire da non dimenticare mai perché un conto è dire come ha detto Occhetto anche a questa tribuna stamane
Le riforme costituzionali bisogna cercare di farle con il più ampio consenso possibile delle forze parlamentari
E indubitabilmente con un suggello da parte dei cittadini per via quindi di una consultazione
Ad hoc specifica popolare referendaria
Un conto diverso e dire come se questo escludesse che una maggioranza a il dovere di formulare una sua proposta l'idea di cercare il consenso più ampio non dovrebbe escludere
Anzi dovrebbe presupporre che questo consenso più ampio si fa sul terreno di una proposta della maggioranza parlamentare
E a me pare francamente questa ah beh di captazione un po'troppo sospetta per essere considerata puramente un atto di generosità
Verso l'insieme delle forze parlamentari questa indicazione in realtà segnala l'inesistenza di una proposta di maggioranza
E la impossibilità presunta di trovarla e allora se è così però non capisco come si pensi poi di riavere questo consenso della propria maggioranza una volta ottenuto un qualche grado di compromesso di scambio politico proprio o improprio con tutta o con una parte dell'opposizione questo punto che intellettualmente non mi convince
Non so se chiaro quel che ho detto
Lo dico per me stesso in forma sintetica
Qui non siamo di fronte a una a
Svolta epocale
Che vede due soggetti uno collocato nella maggioranza e l'altro nell'opposizione due o tre soggetti
Chi si sa essere più o meno d'accordo sui temi di fondo
Per cui si scavalcano le rispettive richieste di schieramenti Polo e Ulivo alla ricerca di un'intesa epocale fondamentale tra due grandi ispirazioni innovatrice e riformatrice no dice una ricerca di un accordo come dire di compromesso che stranamente sembra nascere preventivamente da una sussurrata convergenza delle due forze maggiori delle due rispettive coalizioni cioè PDS Forza Italia
E viceversa dalla quasi inesistenza di una proposta di maggioranza ma se le cose stanno così allora sarà inevitabile che quadro politico cioè stabilita di questa maggioranza e di governo e percorso riformatore entrino intenzione
E se non ricordo male
Un'intervista del segretario del PDS di qualche tempo fa annunciava che in questo caso il PDS avrebbe scelto non la stabilità la maggioranza del governo ma il processo riformatore
E ce l'abbia messo a rischio anche l'equilibrio politico pur di ottenere il risultato di una riforma
Innovatrice
Questo per dire quanto le questioni di cui discutiamo con fatica perché si fa fatica a tenere desta l'attenzione sui contenuti in presenza di un catena di conseguenze di ordine politico sulla cronaca politica sul futuro politico del Paese quale quelle che la discussione sulla riforma costituzionale perse comporta allora paiono li abbiamo ribaditi stamane anche con il documento comune con i Cobas di Mario Segni a noi pare che le questioni di contenuto fondamentali siano quelle dell'elezione diretta dell'esecutivo
E dunque l'elezione diretta dell'esecutivo esclude il modello di semipresidenzialismo francese
Ci tengo per una questione non soltanto di coerenza avendo fatto questa battaglia nella vecchio Psi
In contrasto con l'ipotesi di Giuliano Amato che del resto una elaborazione della idea di Craxi che del resto era una imitazione del modello francese
Ma perché l'esperienza successiva impartiva di questi quattro anni di presidenzialismo di fatto è strisciante cioè di un'effettiva surroga di poteri di governo di indirizzo politico del Paese esercitata direttamente dal Quirinale
Segnala cosa accadrebbe in Italia ove malauguratamente si adottasse il modello semipresidenziale di tipo francese
Che come sappiamo è quello di una
Monarchia elettiva e in questo senso ha perfettamente ragione Cossutta e non mi sembra che si sia meritato il titolo di incolto ignorante o com'è stato definito stamane da D'Alema insomma che vi sarebbe non vi sarebbe cultura
In questa definizione a parte Cossutta viceversa ce n'è molta coglie il senso vero della assetto costituzionale francese così come Mitterrand lo aveva colto definendolo una monarchia elettiva
Altro non è che è una monarchia elettiva un sistema nel quale il presidente della Repubblica viene eletto ma non governa
Governo attraverso un proprio primo ministro che in qualunque momento il presidente a Repubblica può sostituire ove ritenga che verso abbia sbagliato in materia di regolazione di uno sciopero ho sbagliato in materia di negoziazione di un trattato internazionale cose che sono per l'appunto accadute nella storia del presidenzialismo francese vi immaginate
Il trasferimento di questo modello in Italia di un presidente a Repubblica eletto da quarantotto milioni i cittadini per cinque o sette anni il quale non ha la responsabilità di governo
Chi governa attraverso un suo uomo suo Gabinetto
Sul quale scaricare tutte le responsabilità dell'esercizio del potere di governo senza che questo ne abbia pronipote e viceversa
Mantenendo al presidente a Repubblica appartato nelle sue stanze del Quirinale tutto il potere senza la responsabilità
Ecco dunque che parla di presidenzialismo
Ragionevolmente professor Sartori quando si indigna ossa rabbia perché coloro i quali propongono elezione del premier chiamano questo presidenzialismo è una confusione dal punto di vista nominalistico inaccettabile io penso che Sartori ma del resto è un colloquio che risale a qualche anno fa New York già allora gli dicevo le stesse cose
Sbagli nella sostanza altri posso sbagliare dal punto di vista delle definizioni Sartori sbaglia la sostanza perché la proposta che viene avanzando insistentemente di una assunzione sic et simpliciter dell'intero modello costituzionale francese semipresidenzialismo e doppio turno questo schema
Applicato alla condizione italiana avrebbe effetti disastrosi proprio sotto il profilo della separazione dei due cardini di ogni impostazione mo'karateka e cioè che a ogni potere deve corrispondere responsabilità e ad ogni responsabilità un potere adeguato
Dunque o un presidenzialismo intero
E dunque modello americano ben sapendo che il modello statunitense naturalmente
A sua volta per essere importato dovrebbe essere importato coerentemente con tutto il sistema di bilanciamenti che esiste nella Costituzione americana
Statunitense
Attualmente la prima cosa difficile da importare da quel modello e l'esistenza di un mercato di quelle vastità che già di per sé e un enorme contrappeso ai poteri dello Stato
Secondo una costituzione federale in cui gli Stati sono il fondamento dell'Unione gli stati singoli sono il fondamento dell'Unione
Terzo un sistema di equilibri di separazione di poteri quale quello che consegue per esempio dalla vere
Lo ruolo che all'Alta Corte negli Stati Uniti o da bere una struttura giudiziaria che sotto il profilo per lo meno dei giudici
Vede i magistrati della pubblica accusa una magistratura in cedette ci significativi elettiva ed eletta insieme
Con i candidati a governatori ricordo l'impressione straordinaria che ebbi a New York assistendo alla campagna elettorale di Mario Cuomo qualche anno fa la sua penultima campagna elettorale e vedendo che lo speaker che lo introduceva era niente che popò di meno che dato che i generali e cioè il procuratore generale dello Stato che insieme a lui si candidava insieme a lui veniva eletto
Anche questo è semplicemente un suggerimento di merito attenzione a non trattare le materie costituzionali
I modelli internazionali uno degli stranieri come se fossero un min. dal quale si può scegliere da una cucina l'antipasto dall'altra cucina il primo piatto dal terrazzo dal terza cucina il dolce della frutta
Questo non è possibile non si può fare un guazzabuglio di schemi o segmenti istituzionali che in altri Paesi tra l'altro sono pura aperte questioni di
Rilievo costituzionale
Hanno comunque una loro coerenza frutto poi anche di un processo storico di sedimentazione
Dunque o un presidenzialismo preso sul serio per intero sul modello statunitense con tutto il corteo di conseguenze che ne deriva o si ragione in termini di Premiership
L'unico modello che io conosca vigente quello inglese
Comunque questo suppone
La trasformazione la presidenza Repubblica in una monarchia simbolica non elettiva come quella britannica e quindi una funzione di notaio del presidente della Repubblica mi paiono questi due schemi sui quali opportunamente potremmo concentrarci anche perché insoddisfatti come siamo tutti del nostro Stato sapendo che il nostro Stato è il frutto di una contaminazione tra gli stati precedenti L'Unità il diritto italiano così come era sparpagliato in Ducati
Monarchie Stato della Chiesa e successivo innesto di cultura francofona arte dei giacobini italiani e in parte soprattutto del modello successivo cioè del modello napoleonico
E questo stato lo vogliamo rinforzare in queste sue caratteristiche del suo centralismo nel suo carattere burocratico
Nel lo strapotere della pubbliche amministrazioni questa pubblica l'esazione che nonostante tutti gli sforzi di generazioni oramai anche di illuminati funzionari pubblici
Si considera servizio di se stesso non a servizio del cittadino anzi si considera ispirato da una qualche missione
Se un socialista
Dell'ottocento soci sta molto individuale per la verità Josh Pallante un sociologo abbastanza sconosciuto che va dedicato a lunga analisi a quello che lui chiamava lo spirito pazzesco dei laici
Intendendo con questo quella trasformazione che i laici fanno talvolta di impostazioni religiose o metafisiche
Nel proprio linguaggio quando si sostituisce
Alla la visione salvifica della Chiesa o delle chiese la missione salvifica della ragione e della scienza
De la coscienza di umanità del progresso si compì una tipica operazione che Max avrebbe chiamato di IPO statizzazione non si trasforma un concetto in una cosa che concreta come se esistesse Pola si tratta come se fosse una cosa concretamente non è una cosa concreta
Per l'appunto la ragione universale
Non è una cosa concreta questa visione salvifica questo spirito un po'pretesto dei laici si applica soprattutto nell'ambito della vita dello Stato e la statualità
Con o senza virgolette e lo Stato con la S maiuscola la vera divinità
Alla quale ci si è dovuti inginocchiare
Ed è in un certo senso l'eterogenesi dei fini rispetto le culture da cui veniamo che sono quelle dell'Illuminismo dell'evoluzionismo del positivismo
Della democrazia suo allargamento dello sviluppo del liberalismo del socialismo spesso perlomeno quello democratico quello libertario
Per l'appunto dovrebbero scoraggiare
Da questa visione è stato l'Africa che c'è invece i link intere e direi con una sua grandezza proprio nel modello francese
Penso che l'Italia sia per la sua costituzione storica sia per la sua configurazione attuale sia perché non possiamo far finta di avere lena e la pubblica amministrazione francese perché non abbiamo nelle in a nella pubblica amministrazione francese quindi la nostra la versione poi stato ladri Cassitta turbe in una qualche forma di incoraggiamento ha poteri irresponsabili a caste più o meno sacerdotali di funzionari pubblici
Si tradurrebbe in definitiva in una
Semaforo verde avanti forme di organizzazioni borboniche della vita pubblica
Ecco perché noi parliamo di un federalismo preso sul serio del secondo punto di contenuto
E cioè di qualche cosa non non non voglio fare polemiche né né battute ma qualche cosa che va nella direzione esattamente opposta a quella immaginata dal ministro Bassanini
Perché perché supporre che il federalismo Possa nascere per comando dall'alto
Ho è in coscienza oppure è un atto Lupi natura il federalismo preso sul serio e qualche cosa che unisce ciò che a un certo grado di separazione federare vuol dire unire non vuol dire decentrare
Spacciare per federalismo il processo eventuale di decentramento amministrativo dello Stato cioè aumentare gli elenchi di competenze delle regioni eventualmente di qualche grande municipalità non c'entra nulla col federalismo
I fedeli di un processo allo stato o di riappropriazione
Di competenze da parte di Regioni per via di affermazione in qualche modo di massimi sovranità
Come sta accadendo attraverso i dodici referendum regionali oppure può essere immaginato in assenza di Stati
Parecchio
Esistenti all'Unione
Si può essere immaginato soltanto attraverso un atto fondamentale che costituisca insieme
Gli stati che si fede erano e lo Stato federale gli Stati regione che si fermi erano con la loro relativa costituzione i loro parlamenti e lo Stato federale lo Stato unitario lo Stato nazionale che dir si voglia
Anche qui si parla di di di modelli ma non non possiamo che riferirci a quelli continentali per un verso quello svizzero quello tedesco sotto questo profilo sapendo che la Svizzera la storia procede appunto da Stati
Provinciali in quel caso cantonali che poi si fede erano la storia tedesca recente dura del secondo dopoguerra viceversa e quello di un atto fondamentale costitutivo insieme dello Stato federale dei dei lender
E questo il federalismo preso sul serio non è prendono sul serio invece ah ma Nir lo
Spiegarlo al popolo come se si trattasse di una successione crescente di delle che da parte dello Stato o di graduali rinunce da parte lo Stato centrale occuparsi di certi repertorio o elenchi di materie
Il terzo punto
Coerente con questo è quello di un ma schema elettorale uninominale e maggioritaria
Che tanto più diventa indispensabile vincolante quanto più si siano compiute le altre due scelte e cioè quella in senso presidenziale autentico o del premier di tipo britannico
E quella di tipo federale e proprio in presenza di queste due innovazioni fondamentali che diventa indispensabile indispensabile creare accanto al premier e sulla stessa base di
Costituzionale sua stessa base quindi elettorale con lo stesso meccanismo elettorale una vera aristocrazia politica
Questo dovrebbero essere i parlamentari di una paese federale
Unito e presidenziale un'aristocrazia politica capace di sorvegliare controllare non soltanto il governo il premier o il presidente eletto ma l'attività complessiva del governo ed anche di sapersi contrapporre ai cosiddetti poteri forti più o meno responsabili che essi sia
Ecco perché i referendum di Pannella acquisiscono daccapo una straordinaria importanza e novità
Ecco perché soltanto un miracolo peraltro ci può salvare dalla schizofrenia di una trans
Politici ciascuno dei quali va per conto suo soltanto un miracolo potrà produrre una qualche coerenza finale da una
Insieme di sollecitazioni di spinte ciascuno dei quali segue la sua propria logica il miracolo potrebbe essere quello di un'amica
Ale che vara una riforma della modello di governo in senso britannico
E di una assetto
Delle nuove leggi elettorali per via referendaria di tipo britannico solo in questo caso potremmo avere una qualche coerenza del disegno di fondo
Se per
La mano invisibile
Della Provvidenza della ragione storica della coscienza del progresso dell'umanità sì riuscisse appunto a ottenere questo risultato procedendo in questo modo
Totalmente sconnesso il risultato di una elezione diretta del premier
E il risultato di un assetto elettorale uninominale maggioritario l'uno conseguito l'amica
L'altro conseguito per via referendario si dirà e la Costituente la Costituente
Come appare evidente la risorsa ultima dopo che sono state esaurite tutte le altre
Caso in cui
Iniziativa riformatrice referendarie venisse strozzata
Nel caso in cui la Bicamerale o producesse nessun risultato cose mi pare improbabile o ne producesse uno assolutamente mediocre cosa che mi pare più probabile ecco che effettiva
Te l'iniziativa costituente con la sua in in intima contraddittorietà che è quella di voler costituire
Sulla base di un'assemblea
E a letta proporzionalmente un'ipotesi di futuro di tipo maggioritaria difficilmente per quella strada ci si arriverà ma a quel punto sarà lecito
Fallita la Bicamerale
Bloccati referendum sarà lecito interrogarsi per l'appunto su quali diverse strade intraprendere ma mi pare che allo stato la scommessa ottimistica che dobbiamo fare su questo miracolo
Di una convergenza basi per eterogenesi dei fini dell'iniziativa referendaria di Pannella e della soluzione sul punto per lo meno della forma di governo da parte della bicamerale
L'ultimo punto io ho terminato di contenuto
Che segnala una novità
Che mi pare da apprezzare perché anche questa la vedo con un po'con un segno dei tempi
Che ci si occupa di più delle connessioni tra
Diritto e mercato tra costituzione e aspetti di riorganizzazione sociale ed economica ed è segnalato anche il documento comunicato congiunto di Società aperta e dei Cobas che stamane
E naturalmente questo richiama alla necessita di una discussione sulla pari pari tutti però intervenuti abbiano concordo dato di una rivisitazione costituzione tutta cioè ha cominciato la sua prima parte non saltando a piè pari come se ci fosse un qualche tabù teste che se c'è un tabù
Questo tabù deve essere abbattuto
Non si può far finta di non vedere che il tema delle libertà economiche e sociali
E tema di enorme dignità di dignità pari ma quello che i diritti dei cittadini pari a quello del forma di Stato pari a quello della forma di governo
Tutto ciò che riguarda la società e l'economia non può essere oggetto di un'attenzione minore a rilievo portata costituzionale
Un articolo che pubblicherò su Mondoperaio nel suo primo numero
Di donne del PDS segnala appunto questa questione come questione vitale quella di costituzionalizzare anche il dibattito sulla riforma del Welfare
E non può che essere così perché il punto cruciale di crisi del welfare tutti adesso si accorgono tutti un po'dicono chi lo fa con convinzione
Chi lo fa per copertura perché si sente queste la moda beh
Nostro welfare garantisce i garantiti ma se ne infischia dei non garantiti tutti ma nessuno si interroga su come può accadere che ciò che è stato concepito proprio per tutelare i non garantiti si ribelli invece una cultura che tutela i garantiti che non vuol dire che i lavoratori dipendenti che hanno salario pensione sino dei privilegiati vuol dire semplicemente che hanno questa garanzia
E qual è questa garanzia la grazia del lavoro
è evidente che se il meccanismo di accesso Welch per regolato dall'accesso lavoro si crea un circuito vizioso cane che si morde la coda tipo quello che quel circuito vizioso che creano le nostre simpatiche burocrazie a contatto con gli immigrati quando gli dicono ha il permesso di soggiorno no e quello dice sì va be allora poi per cercare lavoro preceduta il permesso di lavoro sì alla pace terrestri soggiorno in sostanza si
E non ha il permesso di soggiorno non può ebbe il permesso di lavoro se non è permesso devono però il soggiorno e non si può mai evidentemente a risolvere un caso di questa natura diventa simile a quello enigma
Del prigioniero che dice una bugia
Riforma del welfare nell'ambito della discussione costituzionale e dunque
Questioni di libertà
Economiche di libertà sociali e questioni di garanzie quando sento questo fraseggio tipo bisogna passare dal welfare delle garanzie al welfare delle opportunità vorrei capire bene se questa declinazione Italia
Una di un linguaggio liberal anglosassone ha poi una effettiva ricaduta politica sociale
Oppure se appunto una chiacchiera fatta a mo'di copertura uno spolverino liberaldemocratico su impostazioni che poi restano ortodossa mentre detti euro socialdemocratica
Io penso che questo tabù vada affrontato e ha battuto
E penso che debba essere contatto ha battuto qui parlo come uomo di parte come uomo che si sente di sinistra
Dal punto di vista di una sinistra moderna il che non vuol dire quindi più indifferente alla ragion socia
Alle in uno Stato liberale ma più sensibile alle ragioni sociali in uno stato liberale
E dunque
Più sensibile per esempio la condizione di tre milioni di disoccupati o di quei pensionati ai minimi pensionabili
Più sensibile la condizione della famiglia monoreddito più sensibile alla condizione dell'esercito dell'immagine atti degli esclusi o per malattia offering sanità più sensibile alla condizione di più di un milione di cittadini immigrati
Questo è un territorio del welfare
Del futuro queste lo spazio su cui concentrare dirige in questo caso non soltanto welfare di opportunità ma welfare di garanzie questo un punto
Che deve essere chiarito nel dibattito a sinistra se c'è ancora su una sinistra che voglia di battere
Non affidarsi in monopolio
A una dialettica francamente un po'stantia tra neo comunisti e
Post comunisti ortodossi socialdemocratici
Domani
Si svolge la terza giornata del consiglio federale
Detta Pannella Riformatori in una sorta di attese della sentenza della Corte una biglia democratica
Che continua dopo questa trasformazione di una parte anche via del Corso in una mai park all'italiana con la maratona oratoria che la scandita
Credo che ci voglia da parte di colore i quali non per
Esclusione o per qualche risentimento ma per profonda convinzione coerenza essendo stati magari innovatori nella vituperata Prima Repubblica o essendo stati traghettatori iniziale di una fase di transizione
Il caso del nostro amico Segni nel caso del nostro amico Occhetto non è il mio caso
Vedono con grande preoccupazione rischio che la democrazia italiana anziché Dal tramonto all'alba proceda dall'alba verso il tramonto
Il tramonto della stagione riformatrice noi pensiamo che sia vitale e anche questo mi pare un punto di consenso nella giornata di oggi accompagnare la riflessione sui contenuti di una nuova costituzione alla richiamo costante
Alla ruolo al peso alla voce dei cittadini e la loro espressione popolare e referendaria senza questo abbinamento dichiara riflessione sui contenuti chiarimento dei contenuti chiarimento intellettuale concettuale poi politico
E richiamo alla fonte
Della sovranità popolare a sua Maestà il popolo non il presidente ogni percorso riformatore sarebbe destinato a store tassi ad essere store dato a inquinare sì a non produrre quella rottura della continuità costituzionale la rottura della continuità statuale che ciò che invece è indispensabile
Attinge
Ringrazio e sono molto contento di sapere che potremo anche lavorare insieme su quella parte che ci sta così vi talmente a cuore che va sotto il nome di democrazia politica quell'aspetto
Troppo lungo trascurato
E che viceversa fondamento e presidio anche di una rinnovato assetto East alé e sicuramente terzo elemento insieme alla capacità di di progettare e riformare per via dal parlamentare insieme la capacità di progettare riformare per via referendaria occorre poi un ubi consistam delle forze politiche che sia presidiato di legalità sia sotto l'aspetto dei finanziamenti salotto d'aspetto da scelte le candidature sia sotto l'aspetto della ci esso ai media è un lavoro che ci attende e che attualmente non facciamo nell'intento di creare fastidi a qualcuno ma nell'intento di dotare la democrazia italiana di questo requisito essenziale che appunto la democrazia politica
Grazie ad amici Recoba che il prossimo appuntamento di Società aperta sarà appunto sul ma della democrazia politica e dei partiti con un convegno ad hoc buona giornata