La riforma dello Stato Sociale Direttivo della Funzione Pubblica CGIL

Allora
Compagni
Mettiamo
No Monti
Iniziamo
La seconda giornata di questo direttivo
Prima
L'acqua
Mi preme le mani o che Caravà relazione introduttiva
Sergio Cofferati partito tra la CGIL adesso ci raggiungerà farà un poco
Volevo comunicare questo direttivo
E nella
Notte di di ieri stanotte
è morto compagno Loris Matteoli
Che molti di voi non hanno avuto la fortuna di conoscere ma che i più anziani della Fleurs gli enti locali della funzione pubblica
Allora sconosciuto come
Segretario aggiunto della funzione pubblica dell'Emilia Romagna dieci anni prima ancora segretario della Fleurs di Bologna
E in tutti gli anni sessanta e i primi anni Settanta
Responsabile coordinatore
Del coordinamento dei netturbini della municipalizzata genio dell'igiene urbana
Di questa nostra categoria
Loris è stato fra i fondatori di questa categoria
Per molti anni è stato funzionario romano dei Kreator Bini
Ed è stato che voi sette otto anni
Che
Cosa segretario no
Segretario
Della funzione pubblica dell'Emilia-Romagna e poi della segreteria dell'Emilia-Romagna CGIL da cui era uscito in questo congresso
Loris Gabriele c'è un Colini Cecotti vecchi compagni affairs
Lo conoscono
Lo conoscevo ma
Si è battuto per costruire un sindacato unitario unico di tutte le categorie pubbliche
Un sindacato che superasse i corporativismi ma che non elimina asse le differenze e lui ne era particolarmente orgoglioso sembro netturbino che come si sa le differenze ci tengono molto a sostenerle
In vista per la loro provenienza per la loro natura operaia
Era stato per anni la segreteria della CGIL
Ultimamente è uscito dopo esso è stato determinante per avviare il processo di cambiamento del gruppo dirigente
L'Emilia Romagna con la sua pazienza al suo buonsenso
La sua ironia
Che ne hanno fatto
Per tutti gli anni Ottanta un punto di riferimento soprattutto per i lavoratori degli enti locali ed Eric Forman
L'ultima volta che ci siamo visti
Molto contento dice mi ha detto che per la forse dopo trent'anni che ci conoscevamo
Saremmo stati insieme in un unico partito
Purtroppo non abbiamo avuto la fortuna citarsi
Questo Direttivo è molto cambiato anche indenne ieri nacque vette dimostrato con molti delegati e delegate che appartengono al nuovo di questa categoria
Questo nuovo è stato possibile perché dei compagni come Mattioli
E hanno sempre avuto la dignità dell'unità della CGIL
Della fermezza proprie posizioni e del buon senso anche in anni difficili come San Valentino quando in questa organizzazione
Il buonsenso era merce non sempre usata da tutti
Maurizio
Appunto
Non c'è più
Credo che questa categoria
Di debba molto
La CGIL l'Emilia Romagna
Deve Santo a Lucia e i suoi figli
Al suo nipotino figlio era appena nato il credo vada
Il sostegno di tutti noi di tutti quelli che son qui di tutti quelli che sono stati in pensione
Tutti quelli che nel primo congresso a Rimini
Poi a Fiuggi
Poi a Palermo
In qualche modo hanno saputo a prestare il buonsenso e L'Unità della CGIL tra difesa di questo unità
Credo che
L'odio sembra nel suo Appennino fra l'Emilia e la Toscana
Dove andava spesso
A mangiare coi toscani Keith gli altri ma anche a raccogliere funghi riposarsi
Io credo che la nostra categoria di debba tanto io personalmente che ho avuto la fortuna l'aveva aggiunto per tanti anni restare con lui in segreteria
Per la CGIL per qualche anno o meno
Credo che ci mancherai mancherà a tutti
Addio vuole
Vincitori del direttivo con la relazione di Michele Magno sul tema all'ordine del giorno di forma
Negli ultimi giorni il dibattito sullo stato sociale ha subito una brusca e per certi versi si drammatica accelerazione
In realtà a ben vedere il Paese attraversa da tempo una fase di transizione tortuosa e confusa dagli esiti incerti e non facilmente prevedibili
Una fase in cui è chiamata in causa lo dico senza enfasi la sua stessa d'identità storica
Stanno infatti venendo al pettine i nodi di una crisi che abbraccia insieme equilibri istituzionali e forma dello Stato
Ossatura del sistema dei partiti e mappa delle relazioni industriali
Collocazione nel processo di integrazione europea e fondamenti immateriali del welfare
Sono oggi contestualmente in discussione in estrema sintesi modello costituzionale e modello economico-sociale dell'Italia del Duemila
Cioè a mio avviso un nesso indissolubile tra le due questioni
Come prova l'offensiva delle destre in questi mesi
Vi è infatti un chiaro collegamento tra la campagna volta svalutare i nostri principi costituzionali
L'attacco alla spesa pubblica l'aggressione rintuzzato ha tuttavia dal rinnovo del contratto dei meccanici alla politica dei redditi e all'architettura negoziale sancita nel novantatré
Cioè cioè una concezione oligarchica del potere che nega il ruolo dei partiti e dei sindacati c'è un'idea del mercato come giudice inappellabile dei rapporti sociali
C'è un'ipotesi di società che assegna all'intervento pubblico una funzione residuale e caritatevole
Nel frattempo la comunità nazionale
In assenza di un visibile disegno di trasformazione rischia di frantumarsi in una spirale di corporativismi e di localismi dove la parola secessione è ormai entrata nel linguaggio quotidiano
Tendenze neo plebiscitarie liberismo sfrenato è stato un minimo in queste tenaglie a mio avviso rischia di restare schiacciata la riscrittura democratica del patto di cittadinanza
Se questa è la posta in gioco alla sindacalismo confederale spetta un compito assai impegnativo
Quello di spendere la sua forza organizzata i suoi legami di massa per contribuire a uno sbocco della crisi che impedisca una restaurazione autoritaria e una regressione sociale
Il tema istituzionale e quindi non può vedere il sindacato in una posizione agnostica
è nostro interesse al contrario che sia rapidamente corretto l'orientamento prevalente nel confronto tra le forze politiche
Anche dopo l'insediamento della commissione bicamerale un orientamento che privilegi ancora all'esigenza di rafforzare i meccanismi tecnico-giuridici della governabilità si tratti del presidenzialismo del cancellierato
A scapito dell'esigenza di rispondere alle domande più profonde della società
Domande di autogoverno di giustizia distributiva di eguaglianza delle opportunità di vita di correttezza e trasparenza amministrativa di valorizzazione del lavoro
Solo se si assumono per davvero queste grandi istanze della società civile
E possibile un coraggioso rinnovamento delle istituzioni
Un rinnovamento il cui cuore per lui deve pulsare nelle ragioni forti di un federalismo cooperativo e di una rivoluzione burocratica
Che consolidino funzioni di governo articolati e diffuse e avvicinino i processi di gestione dei servizi ai cittadini
Per questi motivi abbiamo espresso un giudizio positivo sulle leggi per il decentramento e la semplificazione amministrativa di riforma del fisco e di riorganizzazione dei cicli scolastici
Dobbiamo dire chiaramente tuttavia che le scelte più innovative le scelte riformatrici del governo
E gli stessi risultati ottenuti sul terreno dell'inflazione e della riduzione dei tassi di interesse
Corrono oggi il pericolo di essere offuscati da una ancora Sciacca politica per lo sviluppo e per il lavoro
Ora noi siamo convinti che senza riproporre con vigore la prospettiva dello sviluppo e delle riforme necessarie per il scarno
Si subisce inevitabilmente la mutilazione dello stato sociale
E si finisce col perdere a lungo andare anche il consenso della rappresentanza degli strati sociali colpiti dal ridimensionamento
E se qualcuno volesse tacciare questa posizione di economicismo
Andrebbe ricordato che il rapporto stretto tra eguaglianza socialità e sviluppo è stato sempre uno dei punti più vitali del patrimonio culturale del movimento sindacale e della sinistra
E se ci prendiamo cura di rileggere alcune recenti dichiarazioni ad esempio di Mario Monti di Renato Ruggiero dello stesso governatore della Banca d'Italia
Ci accorgeremmo che la richiesta di una ridimensionamento del welfare si svolge lungo la linea che separa l'eguaglianza che viene respinta
La solidarietà che viene accettata ma interpretandola come premurosa assistenza nei confronti dei più deboli
E lo sviluppo subordinato all'esaltazione delle virtù operose del risparmio come fonte in sostituti insostituibile del benessere individuale
Mi sono permesso questa piccola digressione per mettere in evidenza che la questione del web far deve essere esaminata a questo livello e non soltanto ovviamente sotto il profilo delle proposte specifiche e concrete
Che finiscono per essere inevitabilmente condizionate da contingenze eppure del tutto reali come la disponibilità dei bilanci pubblici ma che sono solo una parte del problema
Per dirla con una battuta non si tratta di salvare solo le pensioni ma si tratta di di sapere cosa si vuole fare dell'intera società in cui viviamo
Se non si tiene fermo questo orizzonte culturale d'analisi in altri termini
Noi stessi faremo fatica ad ammettere che la crisi del Welfare e strutturale ma non è un fenomeno a sé stante non è il frutto come dimostrano le evidenze contabili di un eccesso di protezione sociale
Ma se non si riesce a rendersi completamente convinto dei mutamenti epocali del mercato del lavoro e delle tendenze demografiche
Di quali sono i nuovi fattori di sviluppo delle forze produttive nell'era della globalizzazione dalla tecnologia al sapere e alla finanza
Si finisce spesso inconsapevolmente per ridursi alla difesa pura e semplice di ristretti interessi costituiti
Di questo o quel gruppo di emarginati di qualche peculiare situazione ecologica dei benefici prodotti dalle distorsioni della spesa sociale
Per avere tuttavia una proposta coerente di azione che dia concretezza alla possibilità del cambiamento occorre indicarmi lo strumento e per noi questo non può che essere lo Stato quello stato delle Autonomie quello stato non burocratizzato per cui ci battiamo energicamente ora sembra quasi che di fronte all'offensiva liberista e antistatalista delle destre in alcune zone dello schieramento progressista
Ci sia qualche reticenza ci sia qualche timidezza nel riproporre questo orizzonte strategico
Ma se non ci si libera da questo complesso di inferiorità
Lo schieramento progressista e destinato a soccombere
Le obiezioni a questa impostazione sono prego prevedibili sono persino ovvie
La prima è la diffidenza generalizzata verso qualsiasi forma di intervento pubblica da parte di chi considera per definizione inefficiente e potenzialmente corrotto ogni operatore pubblico
La seconda è che occorre fare i conti con l'orientamento dell'Unione Europea orientamento che è allineato sul liberismo spesso in modo oltranzista
In effetti per Brussel l'unico modo di assicurare la crescita sono le pratiche privatizzazioni e la concorrenza
Per questo deve sostenere che la disoccupazione e la conseguenza soltanto delle rigidità del mercato del lavoro e che l'unico modo di affrontare la crisi fiscale dello Stato e la riduzione secca dell'Uefa
Il modo in cui si sta cercando di arrivare alla moneta unica attraverso la deflazione ne è una prova lampante
Noi siamo convinti al contrario e partendo dalla necessità di una politica attiva per lo sviluppo e l'occupazione
Che si può disincagliare il problema dell'Uefa dalle sabbie mobili di una visione restrittiva e tutta politica del Trattato di Maastricht del Patto di stabilità
Varato a Dublino versione propugnata dagli attuali gruppi dirigenti europee
E del resto scontato che se quella versione non verrà modificata il welfare non soltanto nei prossimi mesi ma anche dei prossimi anni sarà un campo di scorribande delle economie più agguerrite
Perché è evidente che anche all'indomani dell'unione monetaria semmai che saranno rispettati i tempi previsti
Sarà pressante la tentazione di lucrare i vantaggi dell'integrazione scaricando solo sulle politiche sociali
E del lavoro l'onere dell'aggiustamento produttivo e occupazionale in un regime di cambi rigidi
A questa impostazione il sindacato deve contrapporre una diversa visione del posto
Che deve occupare l'Italia nella divisione internazionale del lavoro definendo fin da ora gli elementi di una politica concertata dello sviluppo
Quest'ultima è una condizione basilare per poter affrontare insieme le questioni della spesa sociale dell'occupazione
E quando si tengono scisse tra loro la questione del disavanzo quella del lavoro si compie un'operazione politica di conservazione non di innovazione
Risanare i conti infatti abbassando le prestazioni non ha alcun effetto rilevante sulle cause della SIP disoccupazione che è l'altra faccia della crisi Guelfa
E oggi una politica per l'occupazione deve essere innanzitutto una politica industriale lungimirante
E l'opposto di una politica di svalutazione competitiva sul cambio sul salario o sul sistema di sicurezza sociale
E qui che si pone il problema del Mezzogiorno alla vigilia della moneta unica
E allora nessuna illusione sulle virtù risolutive della flessibilità salariale
Il costo del lavoro delle ragazze
Pagate invero che fanno camicie nei sottoscala del mio paese a Minervino Murge sarà sempre più alto di quello di Tirana o di Bucarest
E senza sottovalutare alcuni tentativi generosi come i prestiti d'onore e alcuni strumenti innovativi
Come i patti territoriali essi non potranno mai surrogare l'introduzione di nuovi meccanismi che presiedevano alla locazione di massicci investimenti in capitale fisico sociale e umano
Ecco perché non c'è politica dell'occupazione che oggi non abbia il suo baricentro l'istruzione e in un sistema di formazione permanente
Che sono i principali fattori di una competitività moderna e nel contempo i canali più impotenti di regressivo redistribuzione delle opportunità sociali
E poi questo credo il valore più pregnante dell'accordo dello scorso settembre ancora con colpevoli colpevolmente inattuato
Così come la novità più rilevante che caratterizza il protocollo di intesa sul lavoro pubblico in via di perfezionamento ma una vera politica per l'occupazione che non può prescindere da un'articolata quanto decisa riduzione degli orari deve pensare soprattutto a nuovi lavori per i giovani disoccupati
Al lavori concreti capaci di soddisfare i bisogni non riconosciuti dal mercato principalmente lavori di cura in senso lato delle persone e della natura
Sono attività ad alto contenuto di lavoro non per questo sono lavori servili un richiedono necessariamente tecnologie primitive
Non sono esposti alla concorrenza internazionale comporterebbero un aumento dei salari reali senza deprimere i profitti e senza avere infetti effetti inflazionistici
Noi pensiamo che in questa prospettiva si può individuare uno spazio per la crescita di un settore non profit
Senza sopravvalutare loro ma anche senza demonizzare lo come il cavallo di Troia di uno smembramento del pubblico
Per questo abbiamo aperto un confronto franco con il mondo del terzo settore per verificare la possibilità di convergenze non corporative come avvenuto tra la CISL
E l'associazionismo cattolico su una linea che abbia al centro la definizione di regole precise di mercato
Il rispetto dei diritti dei lavoratori il controllo pubblico sugli standard dei servizi la tutela degli utenti
In un momento dominato dall'incubo di Maastricht ci si chiederà come questa politica per l'occupazione possa essere organizzata e finanziata
Ebbene poiché non ci sono certo risorse aggiuntive e abbondanti occorrono riforme senza spese e un diverso impiego delle risorse esistenti
E questa già una buona ragione che motiva l'esigenza di una redistribuzione della spesa sociale
Volta a privilegiare la formazione e l'inserimento nel lavoro
In secondo luogo se è un incremento della prima pressione fiscale media e inconcepibile nella forma di un aumento delle aliquote non lo è interni di lotta all'evasione fiscale e contributiva abbiamo già avanzato una concreta proposta di riassetto dell'amministrazione finanziaria
Imperniata sul modello dell'azienda che poi innalzare notevolmente la soglia di efficienza e di efficacia nella riscossione delle imposte
Le scelte sul fronte della lotta all'evasione fiscale e contributiva in ogni caso saranno per noi determinanti nel giudizio sulla prossima sulle prossime manovre finanziario
Nessuno di noi è così sprovveduto naturalmente da credere che stando complessa tenacia l'evasione si possano reperire nel breve periodo risorse tali da aggredire il deficit e finanziare una politica di sviluppo vi è però occorre fare piazza pulita del luogo comune che attribuisce la dimensione dell'evasione attuate circa il tredici per cento del PIL all'inasprimento della pressione fiscale degli ultimi anni
In realtà come dimostrano gli studi più attendibili in materia l'evasione si mantenuta costantemente su alte percentuali in tutti gli ultimi vent'anni
Essendo legata fondamentalmente ai ha un tessuto economico e sociale in cui ci sono circa tre o quattro milioni di posti di lavoro in nero e sommersi
E il trenta per cento di lavoro autonomo il doppio che in Europa
Siamo così giunti al nocciolo del complesso mosaico politico di questi giorni che vede tramite una tumultuosa discussione sulla previdenza sulle riforme costituzionali
Un convulso rimescolamento di carte tra di voi coalizioni e all'interno sia della maggioranza che dell'opposizione
è ormai chiaro e per una parte del governo l'intervento sulle pensioni a un contenuto squisitamente simbolico che funge da viatico per non essere estromessi dalla gestazione in verità alquanto isterica della moneta unica
Una parte dell'opposizione è in agguato leggere l'articolo di Berlusconi stamattina sul Messaggero
Pronta a cogliere la palla al balzo una parte della maggioranza è invece pronta a sbarrare il passo a ogni incursione nell'arena dello stato sociale
In Europa c'è una fortissima pressione delle autorità monetarie perché l'Italia dentro il suo approccio al Guelfa alla politica dei tagli adottata nei Paesi leader tra breve la commissione di esperti insediata da Prodi formulerà le sue proposte
Anche se il Presidente del Consiglio ha già affermato più volte
E credo un po'incautamente che la manovra correttiva ancorché unificata con quella di bilancio per il novantotto sarà fatta soltanto di riduzioni di spese
Se lo scenario comunque è grossomodo questo nelle settimane venture il sindacato potrebbe trovarsi di fronte a una stretta difficile e anche insidiosa per la sua tenuta unitaria
Ci chiediamo allora se la strada meno periglioso in questa condizione non sia quella di cambiare le regole del gioco che altri ci vogliono imporre sorvolando i tempi dell'elaborazione di un progetto comune del movimento sindacale sulla riforma complessiva dello Stato sociale
Un progetto che sappia parlare a tutto il mondo del lavoro e che sfidi il governo a misurarsi con le nostre autonome scelte con le nostre autonome analisti con i nostri autonomi obiettivo
Un progetto che blocchi sul nascere il tentativo di infilare le confederazioni nell'imbuto di un conflitto esclusivamente concentrato
Nella sostanza sulla tollerabilità sociale di questo o quell'intervento sulle pensioni
Un progetto quindi che rilanci con coraggio lei nostre idee del resto sanzionate congresso al niente
Di un quel far come luogo di ricomposizione di processi sociali disgregante come strumento di promozione del lavoro
Come frontiera per la piena inclusione di chi sta ai margini della società civile
Si tratta di una formidabile occasione anche per continuare a divulgare con forza nel Paese un'operazione di verità sulla spesa sociale italiana
La quale non va certamente compressa ma che va diversamente gli allocata come ho detto e anzi va tendenzialmente aumentata
Tenere ben ferma questa bussola implica un impegno straordinario del sindacato per sconfiggere la politica di quei tempi o almeno per accorciarla al massimo ovvero prima il risanamento dei conti via martellamento della previdenza poi il rilancio dell'occupazione
Questa politica non ha alcun fondamento il modo con cui risanare i conti lo ripeto dipende dal modo con cui si vuole combattere la disoccupazione innovare Guelfa
Sia sul versante istituzionale delle politiche pubbliche sia su quello della qualità della spesa
Poi però si pone il problema di una sua profonda ristrutturazione voltar garantire che anche i rischi diversi dalla vecchiaia trovino un'adeguata copertura
Dalle condizioni dei lavoratori discontinui e precari a quelli dei lavoratori sottoposti ad attività usuranti
Dalle necessità di formazione dei giovani e meno giovani alle necessità di cura dei vecchi e dei bambini e così via
E si pone il problema di includere nel novero dei diritti di cittadinanza il nuovi diritti quelli che Norberto Bobbio ha chiamato diritti della terza e della quarta generazione
Si tratta dei diritti connessi alla vita in un ambiente non inquinato e dei diritti legati a quegli effetti della Mammì manipolazione genetica che possono minacciare l'integrità fisica e psichica degli individui
Care compagne e cari compagni
Ieri Sergio Cofferati
Ha giustamente osservato come l'idea del grande dialogo sul welfare avanzata correnti fasi nei mesi scorsi da Walter Veltroni sia rapidamente evaporata in un'ossessiva caccia alle streghe
Le streghe sono le pensioni
Ma non quelle di invalidità sulle quali il governo latita
Non quelle del settore agricolo la cui e razionalizzazione rinviata dal decreto latte a dopo il due mila
Non quelle come sappiamo dei regimi speciali e delle categorie privilegiate
Ai militari e diplomatici dai magistrati ai professori universitari e sia detto senza demagogia a quelle dei parlamentari
Non a quelle infine degli artigiani e dei commercianti né i cui bilanci sta cominciando il profondo rosso
Sono in ballo è vero diverse migliaia di miliardi di risparmi
è un Governo inadempiente ha ragione può ferrati tace sul mancato rispetto di uno dei pilastri della riforma
E cioè l'eguaglianza delle regole rischia di non avere la credibilità e forse neanche l'autorità morale di proporre interventi che riducano la tutela delle pensioni in essere
Agendo sull'età sul livello delle prestazioni un suo ambedue i fronti e non si può che essere assolutamente d'accordo con Cofferati quando rivendica una necessità imprimere una svolta decisa al dibattito sul problema pensionistico
Denunciandone come ho già sottolineato per intero il suo segno politico
Facendolo planare
Sulla pista dei ragionamenti di merito nutriti di numeri e di fatti
Per Denver per determinare quella svolta occorre però superare completamente la vecchia concezione del sistema di sicurezza sociale come il mero percettore di imposte e come puro erogatore di trasferimenti
Una concezione sui cui si richiama paradossalmente sia chi confondendo imposte e contributi sostiene che le pensioni non si toccano lei oggi nel mai
Sia chi confondendo prestazioni e trasferimenti esige i tagli poi e ora l'impianto della riforma previdenziale del novantacinque corregge sostanzialmente quella concezione questo è uno dei numerosi con motivi che c'è inducono ha una sua strenua difesa
è un modo importante per difenderlo e anche quello però di irrobustire negli elementi più innovativi eliminarne gli elementi residui di disparità
Nelle forme e nei tempi sia detto in termini in equilibrio inequivoci fissati dalla legge tre tre cinque
A questa esigenza si ispirano le proposte formulate nel documento della segreteria
Quella di un contributo di solidarietà
Finalizzato a neutralizzare almeno parzialmente la politica dell'impresa e le tendenze darwiniana del mercato del lavoro che penalizzano i più deboli i meno qualificati gli occupati in mansioni usuranti
Una misura che nella nostra visione si inquadra in un'idea di nuovo finanziamento dello stato sociale con un peso maggiore ciao Sergio con un peso maggiore della fiscalità generale dette anticipatrice di un fondo permanente di solidarietà rivolto alla promozione del lavoro e all'inserimento nel lavoro
Quella la proposta in secondo luogo del superamento delle diversità residui tra i regimi di anzianità del settore pubblico e di quello
Nel settore pubblico
E di quello privato
Una proposta questa che ben lontana da una logica di mero scambio con l'introduzione della previdenza complementare nostri comparti
La previdenza complementare ormai un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici
E la sua esigibilità e noi abbiamo dimostrato possibile per funzione pubblica costituisce oggi un fondamentale il metro di misura della credibilità del governo sul terreno previdenziale
La nostra proposta al contrario è un atto di responsabilità
E di coerenza con la nostra idea di quel fare di sistema previdenziale come sistema in cui deve vigere un'eguaglianza assoluta delle regole
E che nel contempo deve tutelare le diversità del lavoro a partire da quello manuale faticoso e usurante
La nostra proposta infine ci legittima a richiedere senza impaccio e timidezza alcuni un provvedimento immediato su cui sfidare apertamente il governo
Il divieto cioè tassativo dei primi dei prepensionamenti sono stati centotrenta mila nel novantasei con un onere di tre mila miliardi
E dal mille novecentottanta al novantacinque i trattamenti che hanno beneficiato del prepensionamento compresi quelli i cui titolari hanno raggiunto nel frattempo l'età pensionabile
Solo stati circa trecento cinquanta mila per un onere complessivo di quarantacinque mila miliardi
Si vede bene come la questione dei prepensionamenti richiama un altro grande capitolo della riforma dello stato sociale
Noi sappiamo e in quel fare italiano
Diversamente da altri Paesi europei non ha mai conosciuto misure universalistiche di difesa dei redditi minimi
Negando il problema si sono poste le premesse per un uso improprio di altri strumenti di politica economica e sociale
E per la loro surrettizia trasformazione in congegni di tutela dei redditi vedi il ruolo unto svolto dal sistema previdenziale
Si tratta di riflettere bene
E di riflettere bene lungo una linea e Possa anche prevedere che possano e prendere in considerazione l'ipotesi di una abolizione di molti degli attuali strumenti dalle pensioni di invalidità civile all'indennità di disoccupazione dai prepensionamenti alla cassa integrazione straordinaria
E i loro corrispondenti oneri contributivi sostituendoli con un sistema di trasferimenti tendenzialmente universale a carico della fiscalità generale e amministrato a livello locale
Finalizzato anche qui all'inserimento e reinserimento la lavorativo e modellato eventualmente anche sulla scorta delle caratteristiche familiari dei beneficiari
Ma si tratta
Anche di affiancare ai flussi trasferimento monetario una rete di servizi reali mirati gestiti a livello locale
E con il concorso anche qui di soggetti del terzo settore nei campi della salute individuale e sociale del sostegno psicosociale dei processi formativi
Intesi a sviluppare l'autonomia della persona e la sua partecipazione alla vita sociale
Al di là nella specifica configurazione della rete di sostegno dei redditi su cui occorre riflettere è però essenziale e questo mi sembra un punto discriminante
Che essa sia affiancata da un sistema fiscale semplice poi decentrato che non si accontenti di una progressività solo nominale
In questo contesto diventano decisive le deleghe previste dalla Finanziaria
Così come sono decisive con l'introduzione e l'applicazione dell'IRAP per un diverso finanziamento della sanità ed è l'ultimo punto è l'unico
Punto di merito su cui mi soffermo per concludere
Nel nostro documento credo che noi facciamo delle affermazioni lette e chiaro
Parlo
Del documento
Che è stato elaborato da funzione pubblica sulla sanità e che è stato riassunto nella nota della segreteria
Per noi in estrema sintesi non sono in discussione
I cambiamenti istituzionali oltretutto molto dubbi la priorità del settore
Quanto il funzionamento del servizio sanitario nazionale
E poniamo quindi come obiettivi centrali la promozione della qualità l'ulteriore riduzione degli sprechi la lotta contro le iniquità nell'accesso e nel consumo che ancora esistono di qui le nostre proposte che pongono con forza i temi di una nuova cultura
Nelle attività di controllo in cui diventa cruciale l'investimento in capitale umano nella sua formazione permanente del personale
E di una nuova articolazione delle responsabilità nella programmazione e l'erogazione dei servizi assegnando un ruolo più incisivo ai comuni e infine del rilancio di un modello integrato di assistenza socio sanitaria noi dobbiamo sapere comunque
Che il decentramento è una questione assai delicata
Nel senso che la definizione regionale dell'assetto del servizio può essere talmente distorta dagli orientamenti politici delle giunte
Dare i vari al tentativo di una sostanziale privatizzazione della sanità come si è tentato in Lombardia
E sento dire che anche in altre realtà
L'Ulivo purtroppo sta progettando uno scorporo degli ospedali da trasformare il puri venditori di servizi dalle usura e diventerebbero enti pagatori
Per quello che ci consta questa è la linea è l'orientamento
Che il professor Zamagni sembra indicare nella Commissione Prodi per la riforma del Welfare io credo che questo orientamento vada nettamente respinto
Tutto ciò non significa naturalmente sottovalutare il problema delle risorse
L'introduzione dell'IREP come sappiamo può essere un passaggio decisivo verso un finanziamento alimentato dalla fiscalità generale noi poniamo con forza però anche la riduzione drastica
Del meccanismo dei tickets i quali oggi penalizzano pesantemente l'accesso alle prestazioni diagnostiche ovvero poi uno degli strumenti importanti di una seria politica della prevenzione questa riduzione si può anche accompagnare come diciamo ha una partecipazione alla spesa alberghiera
Ma è soprattutto insisto la maggiore qualità del servizio il deterrente più efficace nei confronti degli sprechi e quindi il più formidabile viatico per ottenere rilevanti risparmi di spesa
Come dimostra l'esempio offerto dalla revisione più recente del prontuario farmaceutico
Care compagne e cari compagni
Io e o io ho terminato
Ho voluto indicare un po'il senso
Delle valutazioni che ci hanno spinto a scendere in campo con un documento che esplicitamente indirizzato offrire un contributo all'elaborazione confederale in corso
La questione dello Stato sociale è stata posta drammaticamente in Italia nei mesi scorsi dal Trattato di Maastricht
E aver cominciato a prenderne atto attraverso questo approccio è stato ed è fuorviante ciò che ci ha indotto anche a far conoscere all'e sterno le nostre opinioni
Anche prima di questo comitato direttivo ci siamo così esposti forse a qualche inevitabile strumentalizzazione giornalistica
Ci siamo anche disposti a qualche giustificato rilievo di metodo concernente la foto la forzatura delle nostre consuetudini democratiche di discussione e così sia determinata sia però concessa un'attenuante a chi è inteso intervenire
Tempestivamente in un dibattito che coinvolge in maniera diretta anche il ruolo e il significato generale del lavoro pubblico in questo Paese
Il documento che abbiamo presentato del resto non è una piattaforma rivendicativa che il comitato direttivo è chiamato semplicemente ad approvare quale spinge è una bozza dal profilo programmatico che deve fungere da base per l'avvio di una riflessione la quale a partire da questo comitato direttivo coinvolga l'insieme dell'organizzazione eccome auspicabile buona parte degli scritti e delle scritte ha funzione pubblica una riflessione che sulla scorta delle indicazioni del nostro direttivo di novembre porti alla stesura
Di un articolato programma di proposte di iniziative che qui hanno significato operativo all'idea di sindacato generale
A cui siamo testardamente affezionati e alle priorità del lavoro della riforma del welfare e delle pubbliche amministrazioni
Per questo dopo le iniziative sulla sanità sul terzo settore sul fisco che ci hanno visti impegnati a gennaio stiamo mettendo in cantiere da qui alla fine di marzo
Iniziative analoghe sulla questione del lavoro con particolare riferimento ai temi della riforma del ministero del protocollo sul lavoro pubblico e della formazione
Della cooperazione sociale dei lavori socialmente utili
Sul sulla questione della riforma del rapporto di impiego e sull'attuazione delle deleghe previste nel pacchetto Bassanini sulla previdenza integrativa nei nostri comparti
La nostra proposta e che questo piano di lavoro venga portato a sintesi e sottoposto a verifica politica di un'Assemblea nazionale dei quadri e dei delegati della funzione pubblica a primavera
Mi sia permessa davvero un'ultimissima considerazione
Nessuno di noi evidentemente può in maniera ragionevole pretendere che le nostre idee siano le uniche che offrono soluzioni convincenti
Pensiamo però che debbano entrare in un confronto che ancora aldiquà delle esigenze del mondo del lavoro
Ed è essenziale è come ho già detto che questo confronto si animato da un'analisi concreta della realtà non da atti di fede approssimazioni culturali pregiudiziali di schieramento
Questa merce abbonda molto del confronto politico italiano di questi giorni io credo che con questo andazzo utile
Quattro ter abbiamo già ha spiegato ieri come sono organizzati i nostri lavori di questa
Giornata
Io ho già degli iscritti a parlare di tutto Ermanno autografa del nostro segretario generale il primo iscritto a parlare il compagno di segretario generale della Funzione pubblica di Bologna al quale diamo senz'altro la parola ricordando che proponiamo quindici minuti per il tempo l'intervento volentieri
Punto Prodi ciechi Loiero
Sì
Ma io dico subito
Che ho apprezzato la relazione di Michele Magno
E aggiungo anche
Che penso che siamo tutti quanti consapevoli dell'importanza discussione di oggi
Importanza la discussione di oggi
Perché parlare di stato sociale nella fase attuale
Significa di fatto affrontare una discussione su come la CGIL sindacato stanno in campo nella prossima fase nei prossimi mesi
Non è cosa diversa
Cioè regolare punto penso che siamo tutti consapevoli del fatto che non stiamo facendo appunto un seminario di approfondimento
Ma ci stiamo interrogando appunto sulle nostre proposte sono stanca partita di stare in campo nella prossima fase politica sindacale
Io parto da qua anche perché lo spione semplicemente perché nelle relazioni Michele non c'era ma anche questo penso c'era un punto che dovrà appunto essere oggetto nostra discussione
Che è quello relativo alla conclusione del contratto di meccanici
Nel senso io lo sono come dicevo
Nel senso che ovviamente quelle conclusioni proprio per come si era caricata politicamente per la vicenda ci segnalano il problema che bene o male
L'accordo del luglio novantatré in qualche modo è saltato
E che con esso la dico così per ragioni brevità si propone un ragionamento che appunto in qualche modo guarda a quella che potrà essere appunto l'attualità della politica dei redditi in questo Paese
Per dirla un po'con una banalità
Quando punto in modo un po'forte dico è saltato quello concluso deputato e metalmeccanici l'accordo del luglio novantatré punto per le modalità di così insomma un accordo che fissava le regole del gioco
Insomma diventa difficilmente compatibile col fatto che per fare rispettare quelle che ci vogliono quarantacinque ore di sciopero
Quindi io dicevo questo faccio un cenno perché mi pare che comunque questa riflessione dovrebbe vederci impegnati tutti quanti
Ed è una riflessione
Queste che appunto in qualche modo
Tornerà a vederci ragionare su quale modello contrattuale in questo Paese
E il fatto salvo la politici diciamo tutti cioè che anche in prospettiva guardiamo al fatto che si tratta di mantenere confermare i due livelli di contrattazione con la nazionale concentrato non c'è dubbio che su questo terreno una riflessione per l'aprirla
Ma venendo più direttamente invece al merito la discussione di oggi
Io la vedo in questo modo qua
Su questo faccio solo alcune sottolineature perché dicevo sostanzialmente mi ritrovo
Nell'asta dei ragionamenti presentato una relazione
Noi dobbiamo ragionare sul fatto che bene o male appunto
Parlare di temi all'ordine del giorno richiami debitamente
Quello che sarà
Il tipo di scelte di politica economica e sociale del tipo di manovra che ancora
Ci vedrà interessati nel corso del novantasette
Allora sia che la strada sia quella di eventuale manovrina di primavera ma penso che siamo tutti d'accordo su questo stato di verificare sarà effettivamente l'andamento dei conti al fine di marzo
Sia che la direzione sia l'anticipo della futura legge finanziaria
E chiaro che qua ci si misura
Con un tema che guarda al fatto di un reperimento di ulteriori trenta quaranta mila miliardi nel corso novantasette
E bisogna che anche noi ci smentiamo con questa questione
Che è una questione che bisogna declinare nel senso che come finirà giustamente detto
Non è pensabile semplicemente fare una discussione appunto che guarda al risanamento reperimento di risorse
Che questa discussione va intrecciate con le scelte che si fanno in direzione delle politiche per l'occupazione per lo sviluppo
E comunque questa questione
Anche l'entità della manovra resterà tutta quanta per quanto riguarda novantasette
Allora veniva già detto
Lo dobbiamo ragionare
Se conveniamo io sono d'accordo sul fatto che dopo l'ultima finanziaria diventa ben difficile guardare appunto a un aumento della pressione fiscale almeno dal punto di vista appunto della riscrizione la LICTA
Dobbiamo guardare appunto anche noi anticipatamente come potrà essere composta questa manovra
Sono d'accordo
Ci sarà una questione decisiva
Su come contribuirà anche quantitativamente la lotta all'evasione fiscale e contributiva
Si tratterà di vedere quale sarà la politica per quanto riguarda i tassi di interesse
Non c'è dubbio però che appunto le questioni relative la spesa sociale
Come appunto il dibattito di questi giorni conferma sono a pieno titolo
Dentro questa discussione
E già lo vediamo sappiamo che appunto saremo sto posti nei prossimi mesi nelle prossime settimane nei prossimi mesi a una pressione fortissima
Che come giustamente ci ricordava Michele nella relazione anche un significato l'aspetto simbolico
Il fatto la dico così della pressione per anticipare soprattutto l'andata a regime del pensionamento di anzianità come pedaggio simbolico per Maastricht
E allora da questo punto di vista
Bisogna non siamo attrezzati
E mi pare che per i temi si tratta allora di fissare alcuni punti fermi
Che mi pare i mento presentato in qualche modo contenga
Il primo punto fermo
E che appunto è quello relativo al fatto che non è pensabile ragionare in termini di ulteriori tagli la spesa sociale
Questo è un punto politico serio di discussione
Tra di voi
E anche il nostro sbaglia no
Intanto sarebbe importante capire se tutti siamo d'accordo come punto di analisi punto di tenuta politica
Che appunto
Tra le due se ma in prospettiva non è cosa dell'oggi massima insospettito bisogna guardare a un innalzamento della spesa sociale del nostro Paese
E guardate
Perché dire questo si trascina un'immediata conseguenza politica
Dire che noi oggi siamo appunto perché la spesa sociale in questo Paese non ci ho dormito incomprimibile Max mai concitata riguardare
In prospettiva anche un solitamente la media europea
Significa sul serio
Darsi io la chiamo così
Mi chiedo una sola persona che Marotta oggetto
Io l'abbiamo proposta piattaforma
Di medio periodo per quanto riguarda
L'assetto del nostro stato sociale
Proposta piattaforma di medio periodo che poi sappia misurarsi come dicevo prima anche con le problematiche dell'oggi anche per questo che le manovre prossime venture
E quindi riesca anche in qualche modo poi a costruire alcuni elementi disposto nel Paese breve brevissimo periodo
Però anche questa non è una scelta e non è un fatto banale
Penso anche dentro la CGIL
Io non so se dentro la CGIL siamo tutti quanti d'accordo perché se in questa fase appunto si tratta di mettere a punto una proposta piattaforma di medio periodo per quanto riguarda le questo è legato lo stato sociale che a sua volta appunto riesca a interloquire con le questioni dell'oggi con il bisogno di breve periodo
Penso che questo sia un punto significativo discussione politica
Perché appunto gli ho visto presente anche l'ultimo comitato il tuo la CGIL messo a lavoro tre gruppi di lavoro sulla previdenza costosità quello sull'assistenza sostegno al reddito vorrei capire meglio se appunto questi gruppi di lavoro appunto sono propedeutici al fatto che la CGIL scende
Appunto di costruire una proposta piattaforma di medio periodo su queste questioni che Sacchi appunto poi misurarsi pure questo nell'oggi
Una proposta piattaforme medio periodo per farla breve richiamo sui titoli può appunto le cose le condivido venivano in qualche modo detenere l'azione
Che ovviamente la proposta piattaforme di ibrido che non pochi dire
Che si tratta di spendere di più e meglio per quanto riguarda i tempi dell'istruzione e la sanità
Che si tratta di riordinare razionalizzare la spesa per l'assistenza
E per il sostegno alla formazione al lavoro
Che si tratta di stabilizzare la spesa previdenziale
Che si tratta di riformare in profondità la pubblica amministrazione
E dentro questo quadro penso allora
Che ci posso stare appunto anche la questione relativa come fonte alle questo nell'ottica
Anche rispetto alle pressioni fortissime che appunto ci perverranno nei nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Dicevo prima noi dobbiamo avere un'idea di come si potrà essere il profilo del complesso delle manovre di strane cose novantasette
Dentro questo dentro qua io penso
Dentro un certo tipo di profilo punto complice dalla nuova dobbiamo discutere anche le cose che il documento dalla faccia proponeva anche in tema la dico così interventi di completamento della riforma previdenziale
Di razionalizzazione ulteriore che ci consentono di tenere ferma l'idea che la verifica dell'impianto della riforma previdenziale fa sul serio novantotto
E qua
Che ci stanno presente punto le questioni che guardano ed è di questa fase all'armonizzazione dei vari regimi previdenziali
E qua che si ripropone la questione punto rimasta aperta da separazione tra previdenza assistenza
E qua che c'è il tema del così detto Contributo di solidarietà
E anche perché bisogna essere precisi su questo
Dell'omogeneizzazione per quanto riguarda
Le questioni pubblico privato in termini di uscita anticipata e in termini di trattamenti di fine rapporto
E giustamente come già detto non posso essere declinate interni scambio
E peraltro come dire non possono però neanche essere separate tra di loro
Quindi e vado velocemente le conclusioni
C'è questa discussione da fare più discusso l'impegnativa
Finisco subito
Ci tengo
A fare questo ragionamento
La discussione impegnativa e come tutte le discussioni impegni
Finire richiede grande decisioni e nitidezza sul percorso che ci daremo
Sul percorso decideremo
Io la vedo così
Penso che si tratta di fare una discussione che ci consenta di costruire verificare un mandato anche sulle proposte che valse a Moggi
Dopo questo direttivo nazionale
Penso che appunto dalla pena
Alta ampliare la discussione passando attraverso i direttivi regionali e territoriali
Penso però che sulle questioni che poniamo oggi sul serio vado organizzata alla discussione di massa
Prevedendo in modo capillare le assemblee
Degli scritti dei lavoratori
Io peraltro non riesco a vedere un percorso diverso che ci porti la nostra assemblea nazionale dei quadri e delegati se diciamo che ad aprile appunto vogliamo darle grande assemblea dei quadri e delegati pensa sul serio o debba essere il punto di approdo di una discussione che la discussione che vagli scritte i lavoratori
E che si misuri con questa questione
Del resto guardate la dico un altro modo
Non rispetto al rapporto con gli scritti preparatori in qualche modo buco l'abbiamo già avuto rispetto alla discussione sulla legge finanziaria
Per cui diciamo Cioni non è che siamo stati molto protagonisti almeno nel rapporto che i lavoratori
Penso che non possiamo permetterci in questa fase di non fare questo passaggio
Perché rischieremmo sul serio di non essere compresi nel momento in cui si è dato appunto di fare l'escussione
Per quanto riguarda una proposta di medio periodo sui temi lo stato sociale e poi però anche come questa si colloca rispetto le questioni e l'impatto che hanno oggi mi pare che sul serio se io sono d'accordo su questo
Si tratta di costruire un percorso discussione
Che ci porta la nostra assemblea nazionale queste sul serio debba vedere il massimo di coinvolgimento degli scritti dei lavoratori infine e lo dico solo per flash perquisito tempo penso che dobbiamo anche articolare questa iniziativa questo ragionamento non solo sulla base del rapporto nazionale
Ma che quest'anno proposta nazionale debba necessariamente anche articolarsi per proposte per piattaforme che abita anche dimensioni territoriali regionali perché aggredire il nodo di una riforma del Welfare la si fa anche ha ragionato punto supervisore specialista che ci sono anche per dimissioni territoriali e regionali
O erano colpa un agnello
Il percorso delineato nella relazione introduttiva
Che nel suo rimpianto io condividono
Mi mi spinge a a pronunciarmi prima di tutto sul senso di questo percorso sulla opportunità di questa da politica che come categoria stiamo facendo concretizzando i deliberati dell'ultimo congresso e anche dell'ultimo comitato direttivo ecco io penso sia giusto prima di tutto partire da qui
Cioè se condividiamo questa operazione politica se condividiamo che la nostra categoria svolga un ruolo di protagonismo
Ecco io penso che rispetto a questo ci sono elementi di carattere generale che mi spingono a a dare con convinzione la mia disponibilità del gruppo dirigente del Veneto
Di aprire questa discussione
Parlo di elementi di carattere generale in riferimento alla conferenza programmatica che abbiamo fatto come CGIL ai deliberati congressuali al profilo di sindacato generale che abbiamo deciso di perseguire che un sindacato di programma e di Progetto
Con me credo ossia percepito sia condiviso sia presente nel corpo della nostra categoria
Che ha vissuto in questi anni
Un profondo strisciante processo di di riorganizzazione dei servizi pubblici
La coscienza e la consapevolezza che sia necessario uscire da una prassi e da una politica difensiva
Per me sulla questione della politica difensiva non c'è una accezione prevalentemente negativa nel senso che ritengo che le battaglie proprio come le chiamiamo spesso noi di carattere difensivo
Molte volte hanno un grande valore simbolico per i nostri lavoratori e per il nostro movimento
Non dava quindi un'accezione completamente negativa però sento che nel corpo della nostra categoria dei nostri lavoratori del gruppo dirigente
C'è la necessità di fare un salto di qualità
Un salto di qualità che cerchi collegandoci appunto a questa identità programmatica e progettuale ditemi finire
La nostra impostazione di carattere generale su come vogliamo ridefinire un nuovo patto di cittadinanza nella nostro Paese
Io credo chiudo questa parte di premessa di certa politica che ci siano anche due condizioni particolari che spiegano questa esigenza politica una è quella di fornire a alla vertenze alita territoriale al quadro di riferimento territoriale che sempre di più si sta fermando
Magno nella relazione faceva riferimento a all'esperienza della Lombardia ma sempre di più c'è una articolazione dell'intervento dove Pisano
Il potere di le decisioni a livello territoriale io credo che ci sia la necessità di fornire
Con un impianto progettuale con da un impianto programmatico con una linea di tendenza un quadro di riferimento per la nostra avvertenze alita territoriale
Per evitare che questa vertenze alita territoriale che questa produzione anche legislativa di intervento delle Autonomie prenda una deriva dei mille Welsh fare o delle risposte completamente diversificate
Rispetto a alle politiche sociali quindi anche questa tendenza anche questa articolazione dei poteri domanda un quadro di riferimento un una elemento di carattere progettuale a cui riferirsi a cui riferire le nostre coerenza
L'altra condizione io mi permetto di toccare un elemento specifico della nostra categoria io devo dire che se non lo facciamo noi chi lo fa compagni
Io devo dire che abbiamo nella nostro patrimonio di categoria che ha vissuto in questi ultimi anni ripeto un profondo processo di riorganizzazione
E degli apparati pubblici del proprio rapporto di lavoro abbiamo una esperienza una titolarità per avere un ruolo un contributo determinante nella predisposizione di questo progetto
Anche il dibattito che si è aperto in CGIL confederale rispetto al tema
Non ha incominciato io parlo per la mia regione non ha incominciato ad essere un dibattito che è stata coinvolgendo il gruppo dirigente insieme della nostra organizzazione il piacere quindi io credo che rivendicare come categoria una titolarità all'interno di un disegno confederale risponda anche a questa esigenza
Di essere non lui
Una parte importante del movimento una parte importante di coloro che danno
Indirizzi e che gestiscono i servizi pubblici e quindi credo opportuna questa scelta anche per svolgere questa funzione di carattere generale detto questo quindi sulla importanza sulla necessità di aprire questa fase con convinzione
Io per quanto riguarda le questione di merito
Mi interessa sollevare e sottolineare alcuni elementi che io chiamerei un po'trasversali
Con due diciamo o tagli di di premessa io credo che il documento che è stato presentato giustamente abbia l'ambizione e la caratteristica
Di costruire di definire un Progetto che abbia le caratteristiche di essere un patto la definizione di un nuovo patto di cittadinanza dei nuovi diritti cioè alla fine di questa operazione che non sarà Breve indolore
Dobbiamo avere la capacità di portare a casa le linee le caratteristiche i connotati di quello che sarà un patto di solidarietà un patto di cittadinanza nel nostro Paese ecco quindi questa visione sistemica questa visione complessiva mi pare una visione che debba ispirare
Al di là dello scontro politico contingente debba ispirare il confronto della nostra organizzazione stabilendo anche tempi sapendo anche lavorare sapendo anche lavorare sui tempi medio lunghi
E quindi io vorrei salvaguardare questa caratteristica questa ambizione di costruire in una visione sistemica
Le caratteristiche di un nuovo patto di cittadinanza l'altra questione riguarda a premessa
Lo strumento l'elemento di analisi sulla spesa sociale io credo non sia è giusto non sia giù solamente utile fare una operazione di trasparenza
Sulle caratteristiche sulla composizione della nostra spesa sociale io credo sia utile che lavoriamo all'interno di questa analisi di questa proposta un po'di più con alcuni elementi di proposta
E io penso che si tratti di lavorare prevalentemente il documento sulla questione della previdenza sulla questione della sanità alcuni decenni fa
Noi dovremmo lavorare sulla riconversione delle risorse vincolate la finanziaria ad esempio fa ipotizza una scelta di riconversione vincolata di alcune risorse liberate dai processi di riorganizzazione ecco io credo che sul capitolo delle risorse se vogliamo essere coerenti con questa operazione verità trasparenza sulle risorse dovremmo avere un atteggiamento tra virgolette vertenze Ale rivendicativo porre dei paletti che le risorse debbono prevalentemente essere riconvertite io credo che questo sia un taglio
Di carattere generale che deve contraddistinguere a mio avviso non solo i capitoli nazionali della spesa sociale ma anche i profondi processi
Lei arriva organizzazioni ospedaliere non devono tramutarsi nel risanamento dei bilanci della Regione ma devono ricovero tramutarsi in attivazione di servizi che oggi non sono attivati per la penuria di risorse e della mancanza di rivestimenti ecco mi pare che attorno alla questione delle risorse dovremmo articolare e fare riferimento in maniera più chiara più puntuale anche ipotizzando in prospettiva nel momento del superamento della crisi della fase anche una aumento della Rispo delle risorse del nostro Paese
Le questioni che secondo me il documento tratta e che credo sia utile recuperare e che sono per certi versi trasversali e che hanno bisogno di un grande equilibrio di posizione riguardano a mio avviso l'impianto istituzionale
Molti di questi capitoli dello dello stato sociale
Richiamano la necessità di ridefinire un equilibrio tra funzione del governo centrale funzione della regione e funzione delle Autonomie io vedo qui
Un la necessità di perfezionare la nostra articolazione la nostra proposta mi pare che sulla sanità c'è
Un tema che viene raccolto in maniera più puntuale e più precisa ecco io credo che
Dove dobbiamo avere la capacità di coniugare nell'impostazione federalista che noi abbiamo una definizione più chiare più puntuale del ruolo del governo centrale della Regione delle Autonomie locali un altro settore trasversale riguarda che riguarda un po'tutto il rapporto tra pubblico e privato
A me pare che la sistematizzazione ci sia il documento si incardina un forte ruolo del del pubblico con prevalentemente un ruolo integrativo non sostitutivo mi paiono queste scelte di fondo infine e chiudo io credo
Proprio per questo ruolo per questa capacità di categoria
Di sporgere anche un interesse di carattere generale dobbiamo anche comunque tenere presente l'elemento della forza lavoro che in questo Welfare State è la risorsa principale io credo dovremmo anche qui avere la capacità hanno tradizionalmente di coniugare l'impianto contrattuale ma anche di spingere in avanti la nostra elaborazione su quelle che sono gli elementi di partecipazione su quelli che sono io credo dobbiamo rivendicare
Elementi di democrazia di impresa anche nei settori pubblici
Se abbiamo un atteggiamento di grande attenzione al terzo settore quello vero perché a fine Mercer e gli elementi di partecipazione di protagonismo
Il ruolo nuovo del lavoratore io credo che questo taglio lo dovremo affermare anche nel momento in cui riscriviamo il patto sociale del nostro lavoro c'è
Posto
Credo anche per un protagonismo nuovo diverso del lavoratore pubblico e quindi io credo che nei contratti dovremo anche avere la capacità di mettere come corollario
Di questo disegno un protagonismo scelte più coraggiose anche dal punto di vista della democrazia di impresa
Nei settori pubblici
E
Romani
Se non disturbo molto quelli in fondo
Visto che ci sono le sale anche dirà circondare fumava tranquillamente senza rompe le scatole che sta dentro
Fortunatamente la cosa lo per l'edificio lo permette
Io inviterei compagnia punto stare più tranquilli e quando avevo voglia di fare un giro fanno i vicini senza bisogno di rompere le scatole a chi sta in sala Paolo anni dopo il rammarico
Compagne e compagni
Questa questione del documento di categoria sui temi dello Stato sociale
Io non riprenderò qui le cose che ho già scritto e che a proposito della discussione che c'è stata ieri sull'informazione dovrebbero essere già state distribuite a tutte le compagne e i compagni che dovranno accompagnare la discussione che ci aspetta nei nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Non le riprenderò ma vorrei approfondire solo alcuni passaggi alcuni temi
E nel merito di questo documento sul percorso detto ho già scritto non riprendo ma anche nel merito grandi problemi
Io e noi abbiamo proprio per l'impostazione il taglio che viene dato a questo tipo di discussione
Un'impostazione un taglio
Che senza mettere in discussione il nostro diritto dovere di dare un contributo alla discussione aperta a livello confederale alla discussione aperta
All'interno della società io credo debba essere un contributo che deve partire dalle cose che noi meglio conosciamo
Un contributo vero quindi nel merito delle questioni che ci sono in ballo che sono grosse allora parto non ha prima considerazione un primo elemento anzi dei primi due la necessità di ridefinire almeno al nostro interno diritti e bisogni che vanno soddisfatti la necessità di fare i conti con le risorse quando noi diciamo allargare lo stato sociale necessità di allargare lo stato sociale sappiamo benissimo
Che questo significa anche allargare meglio spendere i soldi che già ci sono ma allargare anche la massa di risorse disponibili
Bene questo credo sia un punto centrale un punto essenziale che si ritrova dall'inizio alla fine di debito in questo documento e su cui invece io un'impostazione e taglio differente perché ha un'impostazione un taglio differente è affascinante e dire che passiamo dal sistema contributivo al sistema fiscale
Questo fascino mi casca immediatamente nel momento in cui è rifaccio mente locale su una cosa che può anche Michele citava nella sua introduzione e cioè
Che il nostro Paese oltre ad avere un differenziale di media
Nella Spesal sociale con agli altri Paesi europei a un pesantissimo triplicato se non quadruplicato differenziale
Sull'aspetto del evasione fiscale e contributiva un aspetto essenziale
Nel nostro Paese vengono pagate tasse e contributi dal lavoro dipendente da una parte il lavoro autonomo da una parte di patronato non viene pagato a tutto quel signor settore enorme immenso della rendita
Abbiamo poi tutto questo Ettore grandissimo di evasione e di elusione fiscale e quindi questo il primo punto da cui recuperare e
Siccome continua a mantenere l'idea
Di uno stato sociale adesso ce la Bicamerale che ridiscute una parte della Costituzione la prima parte non viene toccata l'articolo uno dice io ci credo ancora
L'Italia è un paese fondato sul lavoro bene io credo che anche il patto sociale
Io credo che anche l'IST lo stato sociale Welfare nel suo insieme debba avere una centralità lavoristica centrata sul lavoro attenzione centrata sul lavoro
Non sul mercato del lavoro c'è una modalità di redistribuzione del lavoro possibile o del lavoro esistente allora se lo centriamo sul lavoro e se questa è la nostra impostazione prioritaria
Vorrei fare anche qui una piccola riflessione visti i tempi e a dare anche una un contributo per quello che ci riguarda come settore pubblico sta un po'Ornella riflessione di tutti e quanti che il lavoro possibile oggi lavoro Mammano diminuisce non non c'è più sviluppo che si lega lavoro eccetera eccetera
Quindi c'è un problema e come redistribuire redistribuire il lavoro possibilità di nuovi lavori dove sono nel così detto io dico terzo settore per intendere il settore dei servizi in modo in modo ampio Deneuve credo che qui ci siano già ha due difetti di discussione il primo non si pone la centralità come CGIL come CGIL non solo come funzione pubblica
Come CGIL non si pone la centralità su un punto essenziale anche se non esaustivo che è quello della riduzione generalizzata orario di lavoro
Che non è il part-time
Che riduzione d'orario riduzione di salario quindi senza auto nessuna autonomia per quelle donne per quegli uomini che si ritrovano in quella condizione
Seconda questione continuiamo a pensare il nostro paese dentro la competitività internazionale le dichiarazioni
Confindustriali di stamattina alla radio lo ridico mostrano un'impostazione per cui il nostro Paese un Paese competitivo se
Se si gioca tutto sui cambi e sulla svalutazione
Io credo che bisognerà invece sarà necessario centrare molto anche sulla ricerca e sull'innovazione tecnologica e produttiva perché posti di lavoro anche lì possono esistere possono essere creati ed ampliati ma torniamo a noi il nostro contributo
Al settore pubblico
Io non credo che possiamo
Fare ragionamenti come quelli che stiamo facendo senza partire da dati di analisi molto precisi compagnie gli enti locali mi davano un dato che hanno raccolto in questi giorni
Nel settore delle autonomie locali negli ultimi anni c'è stato la riduzione settanta mila posti di lavoro
Guarda caso i lavori socialmente utili corrispondono a circa ottantasei mila unità senza programmazione senza programmazione molto spesso perché rispondono ad altre logiche senza copertura contributiva senza rapporto di lavoro
Patto per il lavoro si stanno pensando gli stages allunga e i tirocini tirocini Prelà curativi a lunga data
Senza rapporto di lavoro senza contribuzione in questo modo si sta destruttura Ando piano piano giorno per giorno la composizione materiale dei servizi sociali io vorrei che noi partissimo da questo da queste valutazioni e che noi dessimo un contributo alla discussione confederale e alla discussione al movimento sindacale a partire proprio da queste cose Dinoi meglio conosciamo mi diventa più difficile
Pensare che la funzione pubblica
Che di ammortizzatori sociali sa quasi zero voi sapete che uno dei punti di discussione spesso nostro è che noi siamo un settore pubblico e privato insieme ma abbiamo dei nodi anche conoscitivi
Su queste materie de prima di azzardare noi delle ipotesi di riforma sugli ammortizzatori sociali
Che tra l'altro per come sono descritti molto s'avvicinano a ipotesi che leggo sui giornali che stanno nella Commissione governativa e che mi preoccupano fortissimamente e poi dico due parole
Credo che sarebbe bene che noi venissimo un contributo di altro tipo proprio partire
Dalle nostre peculiarità dalle nostre esperienze dalle nostre intelligenze per dare un contributo vero vero e
Rispettando l'invito di Michele nella sua introduzione non ideologico materiale e concreto di di riflessione
Allora
Devo purtroppo andare verso la fine dicevo
Impianto dello stato sociale dei servizi sociali problemi che noi abbiamo in materia occupazionale con una grande chiarezza necessaria su tutta questa partita del terzo settore
Chiarezza che va a fare io sentito dichiarazioni del tipo coprogettazione pubblico terzo settore per carità
Se il ruolo centrale il ruolo del pubblico quello almeno che dagli indirizzi che controlla che verifica stiamo attenti a queste cose il pubblico risponde il soggetto pubblico
è tenuto a rispondere in termini democratici al paese altri soggetti privati anche se non profit scusato ogni
Ma non solo tenuti a rispondere in egual misura quindi una priorità del pubblico negli indirizzi io dico anche in molte gestioni in molte gestioni anche per coprire un pesante differenziale
Ci si sta creando sempre di più
Una concorrenza spietata che sta avvenendo tra il pubblico e il privato sapendo che chi paga il pubblico molto spesso o sono gli utenti attraverso le tariffe normalmente gli utenti più deboli sto pensando agli anziani sto pensando i portatori d'handicap sta pensando ai bambini eccetera eccetera il pubblico che paga
Ma con un differenziale che a carico delle lavoratrici e dei lavoratori perché diversi sono i contratti di lavoro applicati nei settori degli appalti diversi sono i contratti di lavoro o le condizioni materiali che ci sono all'interno delle cooperative
Peggiori ancora sono quelle di quello che
A me
Viene da chiamare l'immersione ne parliamo dell'emersione del lavoro nero ma l'immersione del lavoro che sono appunto
Punto centrale sono sono i lavori socialmente utili allora come dare questo nostro contributo
Io credo che la discussione che si dovrà aprire
E che nei fatti già è aperta debba partire da alcuni elementi primo previdenza io concordo con quanto Sergio Cofferati ha detto nel comitato direttivo ma ho sentito anche le dichiarazioni
E letto le dichiarazioni di questi giorni
Non si anticipa nessuna verifica non facciamo ipotesi proposte di
Contributo di solidarietà hanno capito i contributi solidarietà son sempre quei poveri cristi che già magari sono pensionati hanno potere contrattuale inferiore al nostro che già abbiamo la centoquarantasei per cortesia attenti a queste cose
La trecentotrentacinque ha previsto una clausola di salvaguardia che io non dimentico da chi fu imposte da che parte politica fu imposta non si anticipa nulla pretendiamo invece l'applicazione integrale della
Di tutte le deleghe che ancora ancora mancano
Perché se facciamo qualcosa d'altro io lo sto ho verificato una preoccupante sintonia anche con degli ambiti politici magari vicini a noi politicamente
Ma voi ben sapete bene il percorso la storia
Dell'autonomia quanto mi preme dell'elaborazione del movimento sindacale pur sapendo che noi non siamo tenuti a proporre una ipotesi risolutiva per tutti noi siamo tenuti a rappresentare le lavoratrici e lavoratori pensionati disoccupati quindi una parte della società e sapendo che oggi si apre nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Un potente scontro scusate se uso la parola demodé
Un potente scontro di classe
Anche nel nostro Paese perché si tratta di redistribuzione delle risorse in modo diretto e in modo indiretto di questo si tratta e rispetto a questo dobbiamo attrezzarci allora dicevo che contributo dare noi per attrezzarci
La discussione io credo che debba essere complessiva tenendo conto provvedimenti Bassanini
Chi meglio di noi può dare chi meglio di noi categoria può dare un contributo vero di connessione tra provvedimenti Bassanini Riforma della centoquarantadue
Patto per il lavoro sul pezzo dei contratti d'area e delle deroghe possibili
Chi meglio di noi può dare dei contributi
Su tutta la partita dei controlli che Mammano con questo con questo Honda di decentramento e di federalismo rischiano di saltare i controlli sono un elemento essenziale in una società civile
Connettere questo con la riforma il decreto legislativo ventinove del nostro rapporto di lavoro e di come noi ci mettiamo in relazione col resto del mondo del lavoro sapendo che nei prossimi mesi dobbiamo anche predisporre le piattaforme contrattuali connettere tutto ciò con la riforma che sta venendo avanti e la controriforma che si sta attuando sulla sanità scusate meno proprio il fatto che si paghino i pasti ospedalieri
Non lo scusatemi non era preposto chiacchiericcio era per per la cosa in sé
Pagare i pasti ospedalieri mai tenero e quando uno in ospedale risparmi a lui direttamente perché non mangio a casa pensiamo alle spese di chi gli sta intorno e andiamo avanti
E possibile che la sanità sia impostate in continuazione in questo modo un riprendiamo
Un punto di universalità del diritto alla salute sto pensando l'applicazione tra l'altro anche dalla sei due sei e quant'altro
Universalità del diritto alla salute che ha tutte tutti deve essere garantita e non è una questione ideologica
è una questione concreta e materiale perché la gente che crepa prima è quella che meno ha potuto avvenire in termini di prevenzione della salute e quando diciamo che si sta allungando la vita media è vero per certe classi non è vero per altre e il problema non è di caduta demografica sui conti previdenziali il problema è che non c'è il lavoro per i giovani non ce non c'è un versamento contributivo da quelle parti lì e per ultimo ma non ultimo una riflessione molto precise e molto concreta siccome su cosa significano
Significa il contenuto e la modalità del lavoro nei nostri settori pubblici e privati cominciando da uno screening e qui apro una parentesi che io vi chiedo anche in quanto responsabile questo settore
Io ho già scritto i dati non arrivano
Per capire esattamente che cosa sta succedendo nei territori la concorrenza che si sta creando non tra servizio pubblico e servizio privato sulla qualità ma tra lavoratori pubblici e lavoratori privati adesso apriamo anche dei processi che aprirono i processi mobilità su cui dovremmo essere fortemente presenti
Aprire mettere insieme tutte queste discussioni e fare proposte elaborare proposte
Propositive positive alternative
Ha un quadro politico che mi pare di un preoccupante in modo drammatico non vorrei che qualcuno ripensarsi alle maggioranze variabili sapendo bene che cosa significherebbe appena citato la clausola di salvaguardia
Della dell'allora governo Dini imposta da Berlusconi sapendo bene dentro questa partita che cosa significherebbe discutiamone
Discutiamone tutti e quanti portando ciascuno la propria ricchezza di donne e uomini che da anni vivono questa organizzazione del mondo del lavoro dei servizi pubblici facciamo il percorso proposto troviamo anche dei momenti decisionali veri quindi un altro comitato direttivo come ieri
Era stato proposto da Nerozzi Perra
Decidere delle cose nonna in autonomia dalla CGIL ma con un percorso che si connette anche alle Commissioni confederali
Che stanno discutendo e per dare questo sì davvero un impianto pubblico
E di funzione pubblica dei servizi sociali nel nostro Paese
Vado al comune
A me pare che
Magno nella sua relazione ancorché breve abbia introdotta anche una serie di nodi diciamo così di carattere teorico
Che meritano oggettivamente un approfondimento e una discussione
Che non si limita certamente a una sessione del direttivo nazionale della funzione pubblica e mi sembra che peraltro questo sia all'esplicito intendimento col quale apriamo questa discussione
Io credo ad esempio che l'idea di un passaggio di
Ad uno Stato sociale che si fonda essenzialmente o principalmente sulla fiscalità generale
Costituisce un punto di snodo di grande rilevanza
Che contiene in sé anche degli elementi come dire addio esplicitazione di chiarezza di processi
Che tutto sommato in questo Paese non sono ancora del tutto evidenti
Perché noi non abbiamo una situazione fiscale eccellente
E quindi è chiaro io credo che
Si tratta di un processo
Che matura via via anche che una serie di elementi acquistano altro significato da quello attuale anche nella politica del governo comunque in generale diciamo così nella nelle politiche generali dello Stato
Del resto però io sono convinto proprio per le ragioni opposte
Ha qualche elemento di preoccupazione che io noto nella via di di questa discussione
Che vi è invece un'urgenza
Di una discussione tra di noi vi è un'urgenza di una discussione dentro la CGIL vi è un'urgenza della discussione in generale del sindacato
Perché delle due l'una
O no dietro l'angolo
Non viene come si legge tutti i giorni sui giornali
Come dire il tentativo di aprire una fase assolutamente pesante inedita
Per lo stato sociale il nostro Paese quindi
Tutto sommato stiamo facendo dell'allarmismo
Oppure invece l'urgenza di scindere la discussione tra i problemi di bilancio e l'esigenza di riforma dello stato sociale un fatto vero e quindi questo va affrontato con grande determinazione
Altrimenti noi ci troviamo nella condizione singolare per cui tutti discutono di questi stessi problemi
E avanzano proposta ma in realtà l'unico che non la fa è il sindacato e quindi con esso i lavoratori
Io credo che questo
è un aspetto che pone a mio modo di vedere invece
La discussione in un punto avanzato
Del confronto anche all'interno della nostra organizzazione
Credo che se vogliamo evitare di finire schiacciati sui problemi di cassa
Che tutti i giorni si leggono che si tramuti darebbero a mio modo di vedere inevitabilmente una riduzione delle garanzie
Trascinate dai problemi di spesa
Dobbiamo avere il coraggio di mettere in campo una discussione
Dobbiamo avere il coraggio di pensare ad un progetto
E non è cosa semplice
Io non credo che sia
Cosa facile Breve proprio per questo io credo che dobbiamo evitare ogni il rischio di rimanere in una situazione attendista
E soci delle citare invece noi stesse l'apertura di un confronto è guardata che io apprezzo da questo punto di vista
Anche il coraggio col quale la Funzione pubblica avanza alcune proposte
Di discussione
Anche su punti delicati
E alcune di queste anche inedite
Quindi
Che stanno fuori dagli schemi grosso modo nel quale abbiamo ragionato fino adesso
Soprattutto apprezzo il metodo di un esplicito intento di avviare una discussione aperta
Di avviare un percorso una ricerca comune che a mio modo di vedere questa organizzazione la funzione pubblica alla maturità
è un gruppo dirigente ingrato senz'altro di
Di reggere
Parlate
Non credete voi che sia opportuno ad esempio confrontarci
Se intorno a una questione o come il problema dell'uguaglianza
Se il welfare diciamo così lo stato sociale che si dovrà definire in futuro garantisce questi sono dei punti di partenza e non anche dei punti di arrivo e pure questa è una discussione aperta anche nella sinistra politica all'interno di questo Paese
Io ad esempio sono del parere che l'equilibrio tra opportunità e garanzie debba essere un elemento distintivo dello stato sociale
Così come credo
Che è l'ispirazione o universalistica
Dell'intervento dello Stato in campo sociale sia un elemento irrinunciabile per la stessa idea di uno stato sociale
Per capirci più Caravà chiaramente compagni visto che si parla di Stato minimo
Io sono del parere che lo stato sociale debba garantire il massimo
Poi si decide come si concorre a questo
Ma non diversamente
Così come non credete che sia di autore attualità discutere al nostro interno se la percentuale di spesa sociale sul PIL debba rimanere invariate addirittura espandersi in alcuni settori oppure deperire decrescere
Penso al mio modo di vedere
Che questi sono temi di grande attualità
Che questo sindacato della funzione pubblica la piena titolarità ad avviare la discussione a concorrere ad arricchire la stessa discussione confederale
E guardate non si fa questo secondo me se non li affrontiamo con maggiore determinazione
Da discussioni intorno al lavoro
Al suo mutamento al fatto che oggi noi ci troviamo in una condizione dove non solo il lavoro manca
E quindi non è solo un problema quantitativo
Ma in una situazione nella quale il lavoro cambia contemporaneamente multa
E molto spesso
La nostra capacità di proposta
Per includere il lavoro che cambia
In un progetto come dire solidaristico
Si manifesta debole
Io sono ad esempio convinto
Che indolori
Dobbiamo accelerare l'attuazione delle politiche rivolte
A risolvere i problemi della disoccupazione
Sono convinto ad esempio dell'importanza che si vada ad una conclusione
E ad una discussione anche relativa a quello che veniva annunciato anche nella relazione di Magni intorno ad un accordo per il lavoro nel pubblico impiego
Credo che si ponga una questione formidabile di valutazione del rapporto tra orari e produttività
Perché è incredibile che ormai da più di quindici anni in questo Paese l'orario di lavoro di fatto invece di diminuirà aumenta mentre noi ogni tanto facciamo qualche convegno sulla riduzione dell'orario di lavoro
E perché io credo che la destinazione della produttività
Verso il problema dell'allargamento della base produttiva sia una delle questioni che devono essere posta alla base anche delle inevitabile verifiche visto che sono per altre previste
Rispetta la stessa scadenza dell'accordo del ventitré di luglio
Il nodo della riduzione dell'orario di lavoro
Magni ha utilizzato una terminologia articolata riduzione allora il lavoro io credo che su questo dobbiamo approfondire
è capire che cosa vuol dire rispetta un Progetto
Dentro il quale non mettiamo la questione della piena occupazione
A me pare quindi
Che il dato di fondo è se il lavoro in futuro è ancora l'elemento a pressing quale si definisce l'inclusione sociale è guardate che questo non è più una garanzia
Qualcuno potrebbe dire anche per responsabilità nostra
Ma io potrei obiettare
Che se oggi noi ci possiamo porre il problema di organizzare quell'esercito del dieci per cento
Di quelle centinaia di migliaia di lavoratori che sono difatti lavoratori subordinati
Ma che in qualche modo acquisto una visibilità e forse proprio attraverso il fatto che oggi come dire sono visibili anche dal punto di vista contributivo
Esistono
E quindi è possibile per questo definire un progetto di inclusione una discussione e un confronto intorno a questi temi
Altrimenti credo che dovremmo arrivare alla conclusione che è davvero finita
Nel momento in cui non possiamo più guardare al mondo con gli occhi perforanti Isma'
E quindi al fatto che aumenta la produzione
Si collega automaticamente con l'aumento dell'occupazione ma vi è una fine della civiltà del lavoro
E allora probabilmente possiamo pensare di più a uno Stato assistenzialistico
Ricco e che a soli problema di distribuire quattro palanche
Perché si non si sia come dire nella più disperata emarginazione
Io invece e su questo devo dire che mi sembra che viene un'idea di salario di cittadinanza
Dentro il documento che viene proposto
Che a mio modo di vedere va ulteriormente chiarito e approfondito io
Sono tra quelli convinti che l'idea di un sostegno al reddito debba comunque con ribassi con un impiego
Con un lavoro non con la speranza di un lavoro
Ma con un progetto che sia già esso stessi inclusivo all'interno dell'idea del lavoro
Mi pare quindi da questo punto di vista ad esempio che vi sia uno spazio per accelerare nella nostra discussione il significato
Dei lavori socialmente utili io dei cosiddetti lavori concreti
Di come far concorra Traverso Cuesta ad una politica di piena occupazione qualora Muolo nuovo attribuire alla pubblichi impiego al Stato ai soggetti pubblici intorno a questo
Così come io credo che
Sulla questione come il mercato del lavoro noi non ci possiamo più limitare a dire io sono tra quelli che l'ha sempre sostenuto
Dobbiamo difendere il collocamento pubblico
Dobbiamo incominciare a ragionare del perché non si intercetta più
Manodopera dobbiamo ragionare sull'esigenza di cambiamenti di trasformazione per dare un senso all'idea di politica pubblica del lavoro
Abbiamo bisogno compagni io credo di passare a una discussione dove la capacità di proposta nostra sia più alta
Più finalizzata più capaci di collocarci all'interno dei processi reali
Che vi sono a livello sociale
E non credo che questo come dire
Lo dobbiamo evitare perché abbiamo l'imbarazzo di pronunciarci
Sei in futuro pensiamo che sia necessario che vi sia un pieno allineamento del sistema pensionistico pubblico con quello prima
E io credo che dobbiamo avere anche il coraggio di a vere come dire
Una chiarezza nel nostro rapporto tale da poterci dire a farci dire ad esempio tra di noi che poi qualcuno mi convincerà che è necessario il contrario che ad esempio noi non dobbiamo pensare per il futuro a una riduzione dei rendimenti pensionistica
Perché di questo negli mesi scorsi nelle settimane scorso si è parlato e si è avuto eco sulla stampa
Anche di queste spese
Quindi io concludo dicendo che a me pare che l'esigenza e la discussione della profittevole leader vi sia che lo dobbiamo fare con cautela
Che lo dobbiamo fare mettendoci in campo in una ricerca culturale anche senza steccati con la convinzione che a me pare che questa sia oggi un elemento di necessità e non un elemento di regresso
Dichiaro subito ogni accordo con la relazione di Michele vorrei portare qualche ulteriore argomento a sostegno di quelle tesi
Che naturalmente hanno bisogno di essere ulteriormente approfondite e anche se ci riesco rendere più esplicita la scelta che l'altra parte della relazione da contenuta ma che mi pare poi il nodo di fondo della nostra discussione
Siamo in presenza in queste settimane in una nuova offensiva contro lo stato sociale in particolare il sistema pensionistico
Verrebbe da dire ci stanno riprovando visto che non hanno mai smesso di farlo naturalmente
Bah in particolare se ci ricordiamo alla vigilia della finanziaria
Fumo sottoposti ha un attacco di questo stesso segno allora era in il fondo monetario internazionale a reclamare
Chiamando invocando
I mercati
Reclamare un intervento deciso un taglio
Sostanziale anche una revisione dell'impianto complessivo della riforma
Ci ricordiamo anche a dire il vero che quelle minacce poi si rivelarono abbastanza infondate perché
Una volta che il Governo accolse l'impostazione del sindacato e decide di non intervenire sulle pensioni
I mercati reagirono in maniera completamente diversa da quella
Ora Antonio
Ma
Vanno davvero Venturini io
Vale chi lo
Contemporaneamente si prendeva Marino incarico
Stavo dicendo che lo fece l'anno scorso dal presidente nazionale poi
Cresciuto in una bolla di sapone nel senso che i mercati reagiranno benissimo
Benissimo alla decisione del governo di non intervenire
Con i tagli richiesti sulle pensioni
Ecco io credo però che convenga esaminare se nell'offensiva di queste settimane c'è qualche elemento di novità rispetto a quel momento
Abbiamo visto il G7 non s'è capito bene se poi era stato detto non era stato detto eccetera ma sono al di là del resto mi pare comunque il tema ci sia che gli stessi soggetti intestato a Confindustria siano di nuovo all'attacco
Ci sono certamente delle delle analogie io le vedo sostanzialmente nell'interessi privati che si cerca di affermare attraverso lo smantellamento dello Stato sociale
E la richiesta tradizionale vorrei dire della Confindustria di liberare in questo modo risorse per il mercato in particolare per l'industria scrisse
Quello che mi sembra nuovo invece vorrei ci soffermassimo su questo da una parte il fatto che la dimensione di questo offensiva non è nazionale ma europea
E anche il fatto che con l'approssimarsi nella moneta unica si avverte in Europa
L'esigenza di disporre di sistemi economico-sociali dotati della massima flessibilità soprattutto nel rapporto capitale e lavoro
Ecco la novità allora lo Stato sociale rappresenta in questo nuovo contesto quello che si sta delineando per i prossimi anni
Rappresenta per molti aspetti sul piano effettivo per altri aspetti magari soltanto simbolicamente ma contano anche questi
Un sistema di tutele di diritti di cui il lavoro dipendente è il pilastro che costituisce un punto di resistenza forte forse insuperabile per un neo liberismo spinto quale si vorrebbe imporre all'Europa
Allora vado più avanti
In questo senso l'attacco allo stato sociale ha come obiettivo certamente quel sistema di tutele di diritti ma anche un obiettivo il sindacato
Il sindacato generale della solidarietà
Che è stato di quel sistema storicamente il principale costruttore e che oggi è il suo principale difensore
Quando si collega come è stato fatto da molti Cofferati in più occasioni io credo del tutto correttamente
La vicenda dei metalmeccanici
E l'offensiva della Confindustria
Contro lo stato sociale si collegano a queste due cose apparentemente distinte e persino lontane in realtà si coglie esattamente quello che sto dicendo
Nel mirino non c'è soltanto lo Stato sociale ma c'è il sindacato come elemento di garanzia contro le forme sfrenate Diderot di neoliberismo
Un secondo elemento mi pare da esaminare sia l'atteggiamento del governo
Il Governo finora operato essenzialmente su due fronti
Da una parte il risanamento finanziario abbiamo tutti convenuto riconosciuto i buoni risultati nel governo tenuto in questo campo e quindi non mi diffondo
Dall'altra quello dell'impostazione di alcune grandi ricco riforme penso ai disegni Vassalli nelle forme la pubblica amministrazione quindi la riforma della scuola
La riforma fiscale con l'introduzione dell'IREP il servizio civile e così via attenzione
Tutte queste grandi riforme che hanno come caratteristica dominante il fatto che non sono almeno immediatamente onerose
Il governo invece non è intervenuto sui punti costitutivi del nuovo modello sociale
Che io vedo essenzialmente nella sostenibilità ambientale da una parte né i diritti di cittadinanza dall'altra e per diritti di cittadinanza intendo il fatto che ad ogni cittadino sia possibile esigere
L'esercizio del proprio diritto al lavoro all'istruzione alla salute all'assistenza alla previdenza
Ne è intervenuto il Governo sui temi dello sviluppo
Né sul versante della qualificazione l'apparato produttivo infatti sta regredendo pericolosamente
Né sul terreno dell'occupazione e del suo sviluppo
Ecco io sono convinto che soltanto il rispetto di questi tre vincoli tutte e tre insieme al risanamento finanziario
Modello sociale sostenibilità ambientale e diritti di cittadinanza e sviluppo e occupazione soltanto rispetto di questi tre vincoli e il fatto di interpretare lì e di praticarli come tre vincoli di uguale
Coscienza
Solo così si definisce una linea di trasformazione economico sociale vera
E solo così si costruisce un'alternativa pratica al neoliberismo
Che non è per l'appunto quello che la polizia il Governo sta fasce
Tutto fa intendere che al di là delle affermazioni che il governo ripete
E cioè che finalmente messo alle spalle risanamento con quei grandi successi possiamo avviare la fase dello sviluppo la fase due
Tutto fa intendere dicevo che al di là di queste affermazioni la politica del governo che continua ad assumere come priorità assoluta all'Europa i parametri di Maastricht
Segnerà una continuità nella politica del risanamento
E un rinvio delle politiche di più profonda impronta riformatrice
Non è un caso che si parla dei quaranta mila miliardi
O pressappoco
In due tranche o in un'unica tranche come intervento necessario
Nei prossimi mesi
Non è un caso che nella posizione del governo la migliore delle ipotesi prospettate è quella di un travaso da alcuni ad altri istituti dello Stato sociale
Al massimo nella invarianza della spesa sociale complessiva riconoscendo quindi l'attuale rapporto che come sappiamo bene assolutamente squilibrato rispetto alla media europea persino di cinque punti rispetto alla Francia
E alla Germania
Appunto con l'intenzione di non ma aumentarle assolutamente la spesa sociale
Qui varrebbe la pena anche nella discussione politica di fare i numeri insomma cosa cosa sono questi cinque punti sono più di cento mila miliardi la differenza è questa insomma tra ciò che si spende i spesa sociale in Italia ciò che si spende in Germania o in Francia
Altre due considerazioni per completare il quadro la prima il sistema dei diritti sta comunque cambiando e arretrando
Differenziandosi anche al di sotto della soglia minima dei diritti fondamentali
Gli esempi sono infiniti penso al lavoro nel Mezzogiorno naturalmente penso la stessa istituzione penso alla salute
E quando dico differenziandosi lo dico perché sta cambiando da realtà a realtà
A macchia di leopardo come si suol dire
Con una bella idea di federalismo solidale insomma cioè il Paese sta cambiando sotto i nostri occhi sui punti fondamentali della tutela dei diritti di cittadinanza
Ma sta cambiando dividendo sì al suo interno
La seconda considerazione che nella ambiguità e pericolosità che alcune posizioni che vanno per la maggiore penso a quelle dei documenti congressuale del PDS laddove si sostiene questa formula a mio parere appunto pericolosa della sostituzione del lo stato sociale delle garanzie o quello delle poste unità c'è tuttavia un elemento di forza
Cioè il riconoscimento dello squilibrio che si è determinato e sempre più si sta determinando nel sistema delle tutele
Ecco è per l'insieme di queste considerazioni da una parte i veri obiettivi di Confindustria ed altri il fatto che si risponda alle ore al neoliberismo soltanto con un progetto di grandi trasformazioni unitario nelle sue componenti dall'altro ancora lo sgretolamento che sta subendo il sistema dei diritti
E il contestuale diffondersi di una guerriglia corporativa che è sotto gli occhi di tutti
E per l'insieme di queste considerazioni
Che non condivido l'idea che mi pare prevalente ancora oggi nella CGIL di attendere le mosse degli altri e in particolare quelle del governo
Io lo dico con un paradosso faccio il caso estremo e cioè faccio il caso che le esigenze di bilancio così come ci sono state le anticipato del Governo e quaranta
Mila miliardi siano risolte senza chiedere niente lavoratori al sindacato oppure addirittura che il Governo ci dica abbiamo sbagliato i conti non c'è bisogno di spendere nemmeno una di trovare nemmeno una lira
Ebbene io dico in questo paradosso che anche in questo caso se noi vogliamo invertire i processi che comunque sono in corso dovremmo prendere in ogni caso noi l'iniziativa
Ma purtroppo la realtà è peggiore
Saremo chiamati a dare il nostro contributo al risanamento
O per meglio dire saremo inchiodati in un angolo sicuramente sulle pensioni ma probabilmente anche su altro
E sarà difficile io penso sbaglierò sarà impossibile rovesciare le posizioni al più ci adopereremo per limitare i danni
Questo è il nodo politico di questa farsa a mio apparecchio
Allora io sono per dare una risposta diversa sono perché il sindacato a cominciare dalla CGIL
E nella costruzione di un'intesa unitaria con CISL e UIL prenda l'iniziativa
Non ce lo chiedono sia chiaro né il PDS né Rifondazione
Anzi mi pare che ci erano tutte e due esattamente il contrario
E in questo credo che appunto dimostreremmo con chiarezza l'autonomia del sindacato
Quando leggo sento dire anche poco fa sindacato è solo una parte
Io mi interrogo sul significato di sindacato generale
Lo so sono parole però sono quelle parole sulle quali abbiamo costruito un congresso
Ma anche mi interrogo per essere più concreto ancora su perché con quale autorità noi
Discutiamo dappertutto nei territori di di pal per esempio quando si parla di sanità i servizi per i cittadini che non riguarda i lavoratori ma riguardo l'insieme della cittadinanza
Tentando di mettere in campo nostre proposte autonomamente definite e di costruire attorno a queste proposte il consenso sociale
Vedete sono solo due esempi che potrei fare mille perché li conosciamo tutti perfettamente
Che potrebbe chiamare a dimostrazione che per fortuna
Non ci consideriamo solo una parte ma ci adoperiamo per essere un soggetto di cambiamento ben oltre la mera rappresentanza di interessi per quanto importanti ma circoscritti
Quei vincoli di cui parlavo quei tre vincoli risanamento modello sociale
Delineano i contorni di un nuovo modello di sviluppo
E chiedono risorse nuove e tanti molto al di là dei quaranta mila miliardi
Di cui dovremo in qualche modo risponde
Gli squilibri e le iniquità che hanno invaso il sì il sistema di stato sociale chiedono come diciamo tutti mi pare una sua profonda di progettazione
Che affermi diritti di cittadinanza e insisto su questo come punto di discrimine che fra l'altro taglia la testa al toro alla discussione assolutamente capziosa la garanzie e opportunità
E che affronti il tema giusto delle opportunità
Ma giusto se viene ad arricchire i diritti e non a sostituirsi ai diritti
Il sindacato e questo confronto a molti valori da spendere ne cito soltanto due
La solidarietà
Vedete io resto allibito quando all'escussione del mio partito ogni tanto sento qualcuno qualcuna
Che dice che il sistema di stato sociale come è stato edificato
è stato costruito ad uso e consumo del lavoro dipendente io penso che questo sistema è stato sociale con tutti i suoi vizi e le sue debolezze le sue né uguaglianze al contrario è un sistema che il lavoro dipendente ha messo a disposizione dell'intera società
Dando appunto prova di solidarietà vera non a discorsi
Quel che c'è di stato sociale viene in buona parte da lavoro dipendente che lo ha conquistato per tutti i soggetti sociali
Il secondo valore che abbiamo da spendere il valore del lavoro
Non solo nel significato generale
Quello di cui finalmente oggi si parla per esempio il fatto che si riconosce e si comincia a riconoscere che anche nella competizione internazionale prevarranno quei sistemi economici a più alto contenuto di lavoro a più alta qualità di lavoro come sta già avvenendo perché stanno vincendo questi Paesi
Ma anche nella considerazione perché ogni posto di lavoro è un intervento assistenziale meno e un contributo finanziario
Ecco grandi temi che noi possiamo proporre la discussione politica e sociale
E ha il sindacato tempo imporle al centro del confronto idee forza potenzialmente vincente
Proprio nell'intenzione con l'obiettivo di arrivare a determinare quelle risorse che consentono finalmente tenere insieme i tre vincoli di cui ha parlato
Naturalmente mi riferisco al fisco e non c'è da aggiungere perché tra di noi credo sia assolutamente scontata la sua centralità ma vi riferisco anche su questo invece credo qualcosa di più ci sia da dire a un intervento del sindacato improntato ad una linea di radicale equità così la definisco e concludo
E cioè una linea che punti esplicitamente chiamandoli con nome e cognome e mettendoli a disposizione di tutti ad eliminare tutte le posizioni di privilegio ed ineguaglianza
Facendo così un'operazione di grande giustizia sociale e morale e insieme un'azione di recupero di risorse da impiegare appunto per creare occupazione per difendere l'ambiente e così via
E quando parlo di radicale equità non mi riferisco naturalmente soltanto alla previdenza anche se sappiamo bene che questo è uno dei terreni sui quali occorre intervenire
Prioritariamente
A queste condizioni noi credo siamo in grado di conquistare tutti i lavoratori queste la discussione che dobbiamo fare
Anche quelli che nell'immediato possono avere qualcosa da perdere e tra questi ci sono anche quelli una parte di quelli che non rappresenterà
E possiamo convincere anche gli altri soggetti sociali e creare le condizioni
Per occupare con questa forza con questa chiarezza di obiettivi e di messaggio politico di occupare con piena autorevolezza e io credo anche con positivi risultati il centro della discussione e dello scontro politico e sociale
Rose Grimaldi
Ma io premessa di un ragionamento che vorrei tentare di fare sul documento
Che la segreteria ci propone vorrei inserire una questione importante in questi giorni stiamo affrontando come sindacato ma che affronta un dibattito più generale nel Paese e fare una proposta
La questione alla quale mi riferisco e quella della riforma della scuola dei cicli scolastici cosiddetta riforma Berlinguer
Che come dire per come si propone è un documento politico che andrà in discussione tra gli studenti tra i soggetti diciamo
Che hanno una qualche titolarità rispetto al progetto di riforma ma di cui anche il sindacato la nostra categoria sarebbe bene si occupasse io giro almeno per qualche aspetto poi più specifico oltre che rispetto al valore generale di una proposta di riforma come questa
Dico questo perché io proporrei giacché oggi siamo impegnati a discutere del documento della segreteria e anche come dire a fare un approfondimento su questo
Non posso che alludere in un qualche modo alla proposta di riforma penso che sia utile nonché necessario che la funzione pubblica preveda
Un prossimo comitato direttivo che discuta nel merito di come anche questa categoria si rapporta ad un processo così importante come la riforma dei cicli scolastici
Noi la stiamo affrontando come funzione pubblica nella federazione di secondo livello
Mercoledì sabato quindici c'è un'importante iniziativa della federazione di cui c'è nota fuori che è appunto per un inutile della formazione il futuro del sindacato il futuro dei giovani
Noi abbiamo stiamo affrontando per come dire un po'più specificatamente come categoria almeno tre aspetti
Uno è quello che rispetto alla riforma Berlinguer manca in assoluto
Un ragionamento sulla scuola per l'infanzia cioè che fine fa e qui poi però anche nel merito del nostro documento che fine fa
La scuola per l'infanzia intesa come zero circo Mezzano sei anni
E quindi come noi riprendiamo un ragionamento che parte dal sociale ma inserisce un ragionamento sul sistema educativo su questo abbiamo composto un piccolo gruppo di lavoro anche chiedendo apporti
A competenze e saperi
Di persone che lavorano in questi servizi perché non si possa integrare la proposta Berlinguer e quindi nel giro di consultazione che anche il sindacato farà tenere conto di questo vuoto che c'è all'interno della proposta Berlinguer
C'è un secondo aspetto i Comuni sistema delle Autonomie Locali gestisce in proprio molti aspetti della formazione professionale e gestisce anche scuole cosiddette ordinamentali
Ne abbiamo fatto un incontro con una le scuole di formazione professionale ma anche le scuole superiori di Milano
C'è davvero un'esperienza molto vasta in questo campo purtroppo non diffusa sul territorio nazionale c'è un problema di fare emergere questa realtà per il tipo di esperienza che ha e vedere come la collochiamo all'interno del progetto di riforma Berlinguer
Anche per evitare che poi ci siano interi settori che a partire da noi non conosciamo e di cui non sappiamo le caratteristiche del come lavorano e che come dire a progetto di riforma magari varato si agganciano semplicemente all'ultimo vagone di un progetto importante che tale terzo aspetto sul quale stiamo lavorando direttamente
E che manca nel progetto di riforma Berlinguer eh
Come la riforma dei cicli scolastici si connette al sistema delle autonomie locali in altre parole quale il futuro governo del sistema scolastico
Questo è un aspetto molto per me e per la nostra categoria credo molto importante molto significativo io come voi sapete non sono un'appassionata delle terminologie federalismo decentramento d'altro penso
Che i progetti di riforma siano un terreno
Per praticare materialmente Progetti appunto di decentramento di riallocazione dei poteri dello Stato e che quindi ti misuri in una progettualità molto più precisa e molto più concreta
Su questo ho avviato degli incontri con il centro riforma dello Stato che come tutti sappiamo si occupano sia del Welfare State e dall'altra si occupa di riforme istituzionali
Per mettere giù una prima scaletta di argomenti e per riconnettere anche ad un sistema delle Autonomie locali e quindi quale governo del sistema scolastico anche riprendere in mano la partita della partecipazione perché come tutti sappiamo ultimo baluardo della
Diciamo della politica della partecipazione della metà degli anni Settanta è rimasta quella dei decreti delegati ma che sempre più si svuota di significato quindi come ricco neghiamo queste cose intorno ad un'idea di sistema di governo della scuola
Su questo ci stiamo lavorando anche con la FIAT non anche con la Federazione secondo livello proporremo
Un seminario con un po'di personalità sindacalisti eccetera per vedere se le idee che cominciano a maturare possono avere come dire un senso è un valore anche di proposta
Queste cose vi chiedo scusa spero di avere un po'di impegna sui tempi mi premeva dirlo perché io penso che noi non possiamo discutere di stato sociale se non inseriamo anche questi elementi per la valenza che hanno sia sullo scenario del mondo del lavoro ma proprio appunto perché sono questioni che hanno molto a che fare con un'idea di riforma dello stato sociale
Allora passerà in un attimo al nostro documento io penso un po'così mi sono interrogata se fosse opportuno o meno
Che è una categoria importante come la nostra si proponesse di discutere intorno alla questione la riforma dello Stato sociale se ne avesse non tanto titolarità ma se fosse opportuno
C'ho riflettuto a lungo anche cambiando idea mentre ci riflettevo e sono arrivata a questa conclusione io penso che non solo sia utile
Che noi abbiamo questa discussione ma che sia necessario ed è necessario da un punto di vista che non è tanto se compete a qualcuno come gli alla una categoria alla Confederazione perché mi sono interrogata proprio sulla nostra pratica politica sindacale
E come qualcun altro come alcuni di voi mi aveva già sentito dire un po'da tempo nei nostri obiettivi io sento e penso che la categoria debba sentire un forte bisogno di rimettere la politica
Del lavoro pubblico e la politica del sociale come dire a base di conoscenza delle politiche poi di contrattazione che facciamo per i nostri settori cioè un sindacato come il nostro
Che ha una valenza così come di impatto sociale così forte o parte
Da come dire un ragionamento appunto anche di inchiesta del come si lavora
Nei nostri settori di quali sono i soggetti con i quali noi entriamo in contatto di come si sviluppa il lavoro nei nostri settori o altrimenti anche le discussioni contrattuali rischiano di essere discussioni astratte
Lo dico perché a Milano ha partecipato ad un'Assemblea di dirigenti di operatrici delle scuole materne un'assemblea importantissima piena di di donne di lavoratrici di operatrici che discutevano
C'era quattrocento quattrocentocinquanta lavoratrici
Era un'associazione non era il sindacato che ha organizzato quella riunione ed è il merito della discussione era molto sul loro lavoro non in termini corporativi ma sul loro lavoro sui soggetti con i quali lavorano
Sul progetto educativo sulle condizioni materiali nelle quali si lavora insomma è un aspetto davvero con il quale un sindacato come il nostro o entra in relazione o altrimenti rischia di fare una politica residuale appunto semplicemente quello che se ti va bene fai un buon contratto ma non invece una capacità appunto di inchieste di stare e di stare sulle questioni per cui io vedrei possiamo posso provarci a lavoro a provare a lavorarci lo propongo teso ma anche la proposta che facciamo come funzione pubblica rispetto alla riforma dello Stato sociale si proponga anche questo
Cioè come dire di dare anche valore e di nominare quali sono i soggetti per i quali noi facciamo queste proposte cioè anche la nostra proposta non può essere tutta tagliata dentro un'idea di taglio o meno di ristrutturazione o meno insomma se non capiamo qual è il tipo di progetto e per quali soggetti non ci proponiamo questo perché io penso che ha valore il fatto che lo faccia una categoria come la nostra questa proposta proprio perché noi parliamo di lavoro sociale e abbiamo bisogno di capire di connettere come lo sviluppo del lavoro e lo sviluppo di certe politiche poi ci danno e ci indicano alcune priorità
Mi sono in anni passati quando abbiamo discusso e molto del ruolo della prevenzione in questo Paese rispetta la riforma sanitaria non c'è dubbio che parlando di quella politica
Le scelte contrattuali il sindacato facevano molto istruite da quel dibattito politico
Cioè i punti centrali Cardini sul quale anche il sindacato puntavano erano quel tipo di professionalità magari proprio perché stavano all'interno di un progetto politico magari rispetto ad altre non per fare un prima o un dopo ma per dire che c'era un progetto
Più complessivo che si connetteva tra conoscenza del lavoro esigenza politica anche esigenza di risparmio per esempio
Rispetto alla spesa sanitaria
Perché non c'è dubbio che la prevenzione in quegli anni se facessimo un bilancio economico e sociale in qualche modo ci ha fatto risparmiare anche rispetto alla spesa sanitaria però dico che c'era una connessione un'intimità molto stretta tra queste due questioni
Allora io penso che appunto potremo vedere se nella premessa secondo insomma come infarcire il documento proposto anche con questi elementi delle dei soggetti ai quali ci riferiamo il lavoro appunto
Rispetto al documento e vado un po'come dire per per sintesi proprio perché la sto facendo un po'lunga io penso che vadano valorizzati i dati di partenza che ci sono sull'analisi della spesa sociale vadano valorizzati perché appunto finalmente un sindacato come il nostro comincia appunto
A
Ad uscire dal ho finito
Ancora
Ad uscire da dal coro semplicemente di quali sanitari da fare ma mette invece in evidenza quali sono i dati sulla spesa pubblica e sulla spesa sociale così come io credo che andrebbe ampliato e valorizzato il punto nel quale si parla de il nesso che c'è tra piena occupazione difesa dello stato sociale io penso davvero quel credo per slogan ma che insomma parlare di riforma su dello stato sociale non possa che essere strettamente connessa ad una idea ad una politica che persegua la piena occupazione all'interno di questo Paese
Dopodiché io penso che vada lo invece criticati per parte negli anni
Tutta quella parte insomma che affronta la questione dei diritti dei soggetti differenti e così via perché mi pare un po'un'idea come che io non non condivido nel senso che io penso che parlare dell'uguaglianza del diritto per me non ha mai significato cancellare la diversità dei soggetti e dei singoli e credo che solo un sistema universalistico dei diritti garantisca l'uguaglianza del diritto stesso
Inteso per me come uguaglianza di condizione e di accesso e fruibilità ai servizi partire invece mi pare mi posso sbagliare dalle differenze dei bisogni come si dice nel documento vuol dire
Insomma arrivare ad un dibattito che c'è e se n'è avuta eco anche nel Maine questa prima parte del nostro dibattito arrivare un po'al welfare delle opportunità è un dibattito aperto diciamo tra anche a sinistra su queste questioni a me non convincono
Per nulla per come vengono espresse quindi penso che su questo o dei dissensi di merito e forse anche ideologici perché a me non è che mi fa impressione parlare anche di valori ed espressione dei valori in termini in termini differenti nel senso che a me piacerebbe che ricordassimo un po'di più che l'articolo due e tre della Costituzione
Prevede anche che l'uguaglianza di Giussano convinta di questo che l'uguaglianza significa promozione sociale e cioè rimozione degli ostacoli dell'uguaglianza a degli ostacola l'uguaglianza dei diritti quindi io mi chiedo noi
Appunto come affrontiamo una politica di promozione dei servizi sociali e di come questi servizi poi rispondono appunto anche a quei bisogni differenziati ma sono servizi piano una concezione universalistica nella momento in cui si pongono il problema
Di quale risposta
Ovviamente ma lo dico dico così ovviamente perché non sono costretta a tagliare molto a me sinceramente non convincono per nulla anche se sono posti in termini come dire ambiguità economica nell'altro termine più positivo
Il discorso sulla partecipazione da parte dei cittadini alla spesa
Sanitaria per esempio
Nel senso che se sono vere appunto i dati in partenza di analisi secondo me è un sindacato come il nostro il sindacato in generale dovrebbe porsi il problema è l'obiettivo di come si supera questa davvero fastidiosa oltre che iniqua politica dei ticket sulla sanitarie sulla sulla sanità
E quindi come dire porci con ben altri tipi di premessa rispetto a questa a questa questione non mi convince quindi nell'idea di far pagare il pasto né tanto meno un'idea appunto di ampliamento
Anche se non c'è scritta questa cosa della politica di partecipazione economica ai servizi ospedalieri o sulla o sul territorio
Quindi io sono contro la partecipazione della della spesa da parte dei dei cittadini per esempio per la degenza ospedaliera
Mentre penso che andrebbe ampliata tutta la parte legata al come si recuperano le risorse davvero io penso che un sindacato come il nostro che da un lato come dire denuncia
Tutta l'aspetto legato alla evasione fiscale all'evasione contributiva non può proprio perché anche un sindacato di parte appunto e rappresenta una serie di interessi cominciare a porre concretamente le basi appunto di recupero economico che finanzino lo Stato sociale riqualificato ristrutturato così come noi così come noi lo vogliamo per cui la questione della patrimoniale che pure abbiamo discusso
Nel nostro Comune
Prospettiva e e di proposta così come io
Penso che parlare della per la questione delle pensioni non solo son d'accordo sul fatto che sarebbe opportuno che noi evitiamo verifiche questo lo scandisce ancora mai tutti tutti noi evitiamo verifiche sulla sistema pensionistico
Come prima che e di quelle che sono le scadenze che la che l'accordo prevedeva credo però che anche dovremo riflettere su questa cosa perché quando si citano alcune cose privilegi pensioni certo tipo insomma ne sappiamo bene qual è la posta in gioco la posta in gioco è lo scambio con le pensioni di anzianità alla su questo secondo me c'è bisogno di andare in chiaro
Cerchiamo di dire parole chiare
E c'è bisogno come dire non tanto di dire Tito ho chiesto in cambio di quello ma di dire che le parole chiare sul sistema pensionistico proprio perché sappiamo che quello è l'attacco frontali che avremo sia per le politiche su Maastricht
Sia per le politiche economiche che una parte non indifferente di questo Paese penso alla destra economica anche di questo Paese sta contrapponendo sulla questione delle pensioni così come lo smantellamento
O meno della dei prepensionamenti degli ammortizzatori sociali io penso che noi tutti questa cosa dovremmo discutere
Penso però che sia finito penso però che sia come dire sbagliato se noi pensiamo di affrontare queste questioni senza vere
Delle proposte che a conti come dire sul Tirreno
Delle tutele e delle garanzie faccia dei passi indietro noi siamo capaci di misurarci con nuove proposte o altrimenti io come dire vedo dei pericoli insiti in queste cose e le vedo concludendo lo dico Prato in una fase in cui secondo me il sindacato è parecchio più debole allora da un lato io penso che per rafforzare nostre politica abbiamo bisogno Dinacci tante sedi di discussione sulla riforma dello Stato sociale
Dall'altra penso anche però che il sindacato dopo la vicenda per esempio dei meccanici e per quel tipo di Travaglio che c'è stato sia un sindacato che sulla scena della ricontrattazione di una serie di istituti apparirà raccordo ventitré luglio sul quale io ho votato contro perché non mi si dica che magari non le posso discutere perché ho votato contro ho votato contro
Trovo drammatico che venga attaccato non da sinistra ma da destra come è stato fatto da Federmeccanica
Troppo che tipo di accordo al quale si è arrivati a un accordo che indebolisce la capacità del sindacato di ricontrattare modifica modelli contrattuali modelli relazioni sindacali allora io penso che per evitare come dire che le nostre debolezze si trasformino poi l'incapacità ad andare avanti sarebbe utile che appunto l'elaborazione e la capacità di inchiesta nostra su terreni così importanti
Forse come dire un terreno appunto di partecipazione alla discussione ed elaborazione collettiva la Monica
Io condivido la relazione di Michele Magno e penso che la funzione pubblica ha fatto proprio bene ad aprire questo dibattito sullo Stato sociale sulla sua riforma
E penso che farà bene a portarlo fino in fondo nelle strutture decentrate della categoria e offrendo lo come contributo a tutti i livelli della discussione confederale
Credo che sia importante che questo venga da una categoria come la nostra che ha difeso in questi anni le ragioni del lavoro pubblico pur affrontando una profonda riflessione su di sé sul suo modo di essere
E iniziando un processo anche difficile ma importante di trasformazione del suo modo di lavorare del suo essere del suo essere contrattuale
Dico questo anche perché io sono convinta sento con preoccupazione il rischio che il movimento sindacale in qualche modo lo dico con grande banalità per per essere breve rischi di essere schiacciato non non non mi viene un altro termine
Tra quello che viene proposto e imposto e thriller la discussione politica di questi giorni nera una dimensione preoccupante per alcuni aspetti anche drammatica tra una logica pura e semplice di tagli
Che portino ovviamente che portano ovviamente nella direzione di un ridimensionamento secco dello stato sociale in questo Paese
E una posizione che mi preoccupa per il rischio anche ritenuta unitaria
De una pura è semplice difesa diciamo di quello che c'è con tutte le sue positività ma così come quindi con tutti gli aspetti di negatività che in questo che in questo possono esserci quello che c'è voi mi permetterete se io la guardo da un versante particolare e non generale che il versante della società in cui vivo e opero
Quello che c'è è un Paese sempre più strutturalmente spaccato in due su tutti i versanti
Nel sud c'è un disagio sociale che rischia ora mai e lo dico con uno slogan per non approfondire
Che rischia in qualche modo è per molti aspetti di non incontrare più complessivamente la nostra proposta politica all'interno di quelle aree una situazione nella quale la stessa riforma dello Stato in atto
I decreti Bassanini ma tanto più l'ipotesi federalista di riforma dello Stato in quanto in questo Paese rischiano in molte aree e tra strati importanti anche dei lavoratori che noi rappresentiamo
Di essere vissuti quasi come un'ulteriore caduta di tutele centralistica in realtà tutele ormai in grosso modo inesistenti ma che rischiano di essere vissuti in questa maniera quindi connotando
L'orientamento di larghi strati di lavoratori in questa direzione anche perché e è stato sottolineato da molti compagni e lo riprendo
Il passaggio dell'impianto lavoristico nel finanziamento per esempio dello Stato sociale al sistema della fiscalità generale pone problemi enorme in questo in questo Paese e pone problemi per esempio su che cos'è la solidarietà
Su che cosa saranno le politiche perequative in questo Paese in aree rispetto ad aree dove per esempio la base imponibile anche scontando anche mettendo fuori questione se fosse possibile
Il la è la questione dell'evasione e dell'elusione comunque la base imponibile di per sé più ristretta
E più ridotta che in altre aree del Paese certo che il nodo il lavoro
Il nodo sono le politiche che devono incentrarsi sulle questioni del lavoro e il punto è che che le che le politiche del lavoro non sono politiche settoriali certo che bisogna partire dall'accordo dalla realizzazione dell'accordo siglato a settembre
Certo che ci sono come dire tutte le cose che abbiamo detto sull'inadempienza del governo e quant'altro male politiche per il lavoro sono tali almeno nelle aree in ritardo di sviluppo se solo politiche complessive ma non per usare il termine complessivo per dire che non è niente
Ma se sono politiche che investono tutti gli aspetti
Del governo locale e nazionale di questo Paese che so io dalla dalle grandi politica delle infrastrutture fino alle questioni della legalità fino alle questioni dello stato sociale dell'organizzazione del lavoro della delle gallerie dei contratti
E quant'altro sono cioè una connotazione una scelta dire cambiamento dell'impostazione
Del politica e di governo in questo Paese
Che hanno ovviamente implicazioni notevoli lasciano problemi aperti anche dal nostro documento che io condivido ovviamente fortemente ma anch'io per esempio avrei qualche come dire sollecito una riflessione ulteriore in sede CGIL per esempio sulle questioni del del reddito di cittadinanza o per esempio il rapporto con gli inoccupati e quindi che forme di sostegno perché qui è chiaro
Voglio dire la risposta non è semplicistica nessuno di noi alla ricetta in tasca questo è un nodo che c'è aperto indubbiamente qui la questione come si ridisegna nel Complesso dalla scuola formazione e l'inserimento sociale alle politiche della famiglia
E a quant'altro un insieme di un insieme di risposta alle questioni alle questioni che ci sono io vorrei fare alcune annotazioni
Lo statuto sociale di oggi che c'è e io chiedo scusa io parlo a una platea che insomma grossomodo è una platea che ha conosciuto lo stato sociale dei servizi nel centro nord del Paese
Perché con tutti i problemi dentro questo comunque in qualche modo c'è stato uno stato sociale di prestazioni dei trasferimenti redistribuzione del reddito ma anche uno stato sociale dei servizi no
E invece io mi riferisco ovviamente ad una realtà nella quale non solo lo sviluppo dei servizi è stato ovviamente di gran lunga inferiore
Al alle altre aree del Paese ma anche lui molta parte di quello che era lo stato sociale nei decenni scorsi era molto trasferimenti monetari e forme di sostegno al reddito con tutte le implicazioni anche di carattere
Voglio dire
Legale ecco diciamola così
Che sia realizzato in questi anni penso affatto diciamolo con con alcuni esempi pensa che cos'erano le integrazioni del reddito da lavoro agricolo nel Mezzogiorno pensa che cos'era tutto il sistema delle pensioni
Di invalidità e quant'altro penso che cos'era il sistema dell'assistenza in termini di trasferimenti monetari questo non c'è più nel senso che semplici opere di razionalizzazione di queste cose già hanno portato a un calo di trasferimenti notevole in questo in questo senso a cui e questo mi pare il problema la risposta nostra
E in un certo qual senso insufficiente a coprire un'area di domande che certo hanno cara hanno il carattere che hanno certo sono molto rivolte diciamo a politiche conosciuta nel passato eccetera ma che noi ancora pienamente non riusciamo ad incontri anni ad incontrare e ad esprimere io credo che si tratti per la CGIL per il movimento sindacale unitario
Di aggregare una proposta di vasto respiro
Proposta che in un certo modo c'è nel documento nel senso che le linee strategiche del documento parlano al di là poi delle singole soluzioni che sono poste in maniera aperta problematica sulle quali giusto voglio dire discutere allargare le discussioni anche con le differenze
Territoriali e quant'altro che ci sono in questo paese ma il senso mi pare
Il fatto che noi dobbiamo far vivere non in un altro momento dopo la discussione su Maastricht dopo che come dire si sarà in un certo senso conclusa la fase dall'attacco e poi diciamo della della nostra difesa ma di far vivere oggi
Un progetto di cambiamento complessivo che incontri domande bisogni Soggetti soggetti che ancora noi non rappresentiamo almeno nel su tutto prioritariamente
Io credo che la proposta che noi facciamo come funzione pubblica si tenga tutta insieme
Nel senso che io
Io credo e mi a me sembra voglio dire una discussione fuori vent'è chiaro che se domani ci viene proposto il ticket sui ricoveri ospedalieri così a bocce ferme o il contributo di non lo so del muso sulla previdenza così a bocce ferme credo che la risposta della funzione pubblica è no
A non mi pare che ci siano dubbi su questo nella nostra proposta e nel documento che noi facciamo
Il punto è mi pare che invece noi sollecitiamo una discussione che metta al centro un'autonomia progettuale si diceva Michele Magno
L'autonomia progettuale del sindacato oggi è che affronti anche le necessarie operazioni all'interno della ridistribuzione della spesa
Per le questioni dello stato sociale male affronti in un'ottica in cui si apre una fase in cui si cambia in cui cioè le ipotesi di riforma siano discusse abbiano un quadro tempi modi condivisi e all'interno di questo si gioca una partita in cui il sindacato può discutere anche di singole ipotesi io penso a questa questione dei ticket ospedalieri perché è stata ripresa
Adesso nel dibattito qui nessuno si sono cioè credo a me è sembrato chiaro in questo la la linea del documento il sistema ipotesi l'introduzione del ticket ospedaliero è evidentemente alternativa a tutto il sistema
Di ticket definanziamento interno alla spesa che c'è adesso per noi si tratta di ridisegnare che cos'è il diritto alla salute di che cos'è l'accesso alle prestazioni di uscire fuori dalla vecchia centralità ospedaliera quindi di rilanciare un'idea di sanità
Che ha in sé un progetto globale
Di riforma nei compagni
E compagni mi preoccupano molto le sintonie che possono esserci o non esserci nel dibattito politico di questa fase se la questione alle dimensioni che ha e alle implicazioni che hai il dibattito è così aperto in Italia in tutta Europa io credo che sia positivo che nel quadro della sinistra vengano fuori delle sintonie quello che è importante
E che noi partiamo non da ma noi partiamo da un progetto politica autonomo da un'ipotesi nostra che io spero sia di tutta la CGIL nel senso che noi dobbiamo aprire una fase in cui il nostro contributo anche alla costruzione di questo progetto
Dentro la CGIL sia un contributo che abbia le nostre specificità che porti ovviamente a delle come dire sintesi più larghe di tutto il movimento che porti a un percorso unitario che ci come dire salvaguardi da da qualche deriva di troppo che rischia di esserci anche in questa anche in questa fase e che quindi ci consenta di fare un passaggio in avanti anche rispetto a queste questioni
Sartoretti
Poi vorrei Simone di Maria dovremmo farcela dando la parola Sergio dieci
Se state dentro
Io condivido l'impianto della relazione di Michele
E la proposta di aprire un percorso di discussione impegnativo per la nostra categoria come qui veniva proposto che coinvolga le strutture regionali e territoriali
Credo che questo sia un importante atto di coraggio per la nostra categoria ma anche un'iniziativa che non parte dal nulla
E anche la valorizzazione e la sistemazione di esperienza di lavoro di dibattito e anche nell'iniziativa contrattuale che abbiamo portato avanti
Credo cioè che la proposta di documento
Ha aperto la discussione
Ha il valore di un contributo importante al dibattito all'interno della CGIL
Ma anche come veniva detto da compagni che mi hanno preceduto di offrire un punto di riferimento importante ad un'iniziativa articolata a livello territoriale sia a livello confederale che a livello di categoria per qualificare la contrattazione
E anche perché è una categoria come la nostra che ambisce ad essere sindacato confederale e impegnata da tempo vini importanti processi di ammodernamento di riorganizzazione scherziamo impegnati a governare
Per titoli credo che sia importante questa discussione sia importante anche la presenza del segretario generale
Perché indubbiamente nel dibattito di questi di questi giorni come si sta aprendo si pone un problema anche di scelte per la nostra per la nostra organizzazione
Detto per titoli il dibattito sul quale far è ormai aperto sul suo rapporto con lo sviluppo con il mercato del lavoro sui sul problema sul rapporto con la sua sostenibilità finanziaria ed economica
E anche sul rapporto con i criteri e principi di cittadinanza sociale di ridisegno dei diritti
Così come è evidente che questo anno in cui si apre la discussione è un anno con una pericolosa strettoia per l'appuntamento con l'Europa
Per il rapporto con la discussione sul problema delle risorse finanziarie anche per il rapporto con appuntamenti importanti come la verifica dell'accordo del ventitré luglio per le ricadute che ha sul sistema contrattuale sui problemi del lavoro
Così come mi sembra evidente che ormai la discussione
Sullo stato sociale ero ma la discussione di dimensione europea
Il problema del rapporto con l'occupazione il problema di come si costruisce l'economia è un problema che riguarda non solo l'Italia riguarda la Germania lì e riguarda anche un confronto tra modelli problema che Cofferati ha posto spesso di battere un'ipotesi di dumping sociale rispetto alla globalizzazione dei mercati ma anche nel confronto tra modello europeo
E modello e modello americano il problema è come stiamo dentro questa discussione
Io condivido
Quanto è stato affermato anche nelle ultime nelle ultime settimane da un lato la riforma dell'Uefa non può passare attraverso una scadenza mitica non si riforma in un giorno in una settimana in un anno
Va rifiutata come è stato chiaramente affermato
Un appuntamento di da grande riforma e va appunto e va rifiutato anche un modello di discussione di tipo concertativo ognuno deve fare la propria parte
Il Governo il Parlamento le forze politiche hanno l'obbligo di fare proprie proposte
Ma la domanda
Esplicite ne ha discusso al nostro interno come si colloca il sindacato
Che Loiero che stamattina giustamente diceva che dignitose giusta anche una scelta difensiva del sindacato
Se sono chiari i parametri se sono chiari gli obiettivi e punti di riferimento io ritengo che se il sindacato non ha il coraggio di esplicitare un proprio progetto
Non si tratta di linea difensiva ma in alcuni casi si tratta di linea conservativa che dà spazio anche al fatto che questo stato sociale
Ha problemi di consenso per gli elementi di iniquità
E per lo scostamento rispetto alle profonde modifiche sulla composizione sociale del Paese e sui problemi del mercato del mercato del lavoro così come io pongo un problema molto
Esplicitamente condividendo il fatto che noi dobbiamo fare la nostra parte di una forza parziale di rappresentanza
Lavoratori dipendenti pensionati ma domande esplicite se il sindacato deve fare i conti con l'attuale insediamento sociale
E quindi anche con il peso dei limiti della propria rappresentanza o seriale avere la capacità di una proposta che fa i conti con il proprio insediamento sociale potenziale disoccupati lavoratori precari cioè le modifiche le trasformazioni che avvengano cioè il sindacato si pone l'obiettivo di essere un soggetto politico che fa una proposta su cui cerca di conquistare l'egemonia
Nel proprio insediamento nel proprio insediamento sociale alla è chiaro che la questo punto rivista credo che sia giusto
Anche il sindacato e la prima la CGIL in prima persona abbia una sua proposta una sua proposta vista come linee guida obiettivi come una bussola
Su cui verificare l'iniziativa articolata ma anche i passaggi graduali
è una proposta di questo tipo non possiamo tenerla nel cassetto e dobbiamo farne oggetto di battaglia politica e culturale altrimenti il rischio è di un declino nella rappresentanza del sindacato
E anche il rischio di essere in alcuni casi soffocati da spinte corporative o spinte o spinte conservatrici lo scontro è come veniva detto se
La riforma del Welfare parte dal rapporto con la crescita con lo sviluppo e la sostenibilità è legata allo sviluppo e l'allargamento della base occupazionale
E dall'altro se si parte dalla difesa dell'attuale livello dispensa come base di partenza per un suo graduale allargamento se questo significa affrontare il problema della redistribuzione al proprio interno
Come scelta non ultrà su cui ho noi abbiamo dei punti di riferimento altrimenti su questo l'egemonia passa ad altre forze
Che utilizzano le iniquità del sistema per andare al suo graduale o veloce Screti sgretolamento
Per questo credo che sia importante come si afferma nel documento come base di discussione un'operazione dato diciamo
Cerchiamo sociale tutti un po'ritti cerchiamo anche ti chiedo un sacrificio per far parte gente
Vado rapidamente
Quindi credo che sia giusto anche un'operazione che punti a ribaltare le priorità
Ponendo al centro
Il problema del rapporto col lavoro dalla riforma del sistema formativo dell'istruzione
Anche affrontando lo dico come titolo il problema del rapporto tra flessibilità come terreno di offensiva da parte della Confindustria e delle forze moderate
Ma anche come nel contempo la capacità di ricostruire un sistema di protezione di certezze di regole di diritti sull'insieme del mercato del lavoro
Oggi sostanzialmente che circonda quell'aria di lavoratori dipendenti in cui si è portate ad una battaglia
Una battaglia difensiva questo significa allora avere anche la capacità se noi abbiamo questa bussola
Di avere un ruolo del sindacato nel governo dei processi
Vale nel sistema industriale produttivo nel governare i problemi di ammodernamento di trasformazione vale nell'insieme di aziende nell'insieme della pubblica amministrazione della gestione dei servizi
Affrontando nodi su cui non abbiamo avuto il coraggio di misurarsi in passato con le proposte immediate
Cito il processo di aziendalizzazione nella sanità
Il processo di decentramento di trasformazione della pubblica amministrazione
La proposta di aziendalizzazione delle entrate all'interno del ministero delle Finanze che significa anche affrontare il problema di una riforma del rapporto di lavoro con i Uganda da questo punto di vista una nuovo criterio di unificazione dei diritti e delle regole all'interno del mercato del lavoro che punti a portare anche livelli da questo punto di vista omogeneo
Questo significa affrontare il problema del rapporto tra pubblico e privato affrontare il problema del terzo settore come costruzione delle regole dei diritti come condizione fondamentale per un sistema che vede l'integrazione delle diverse
Dalle diverse forme forme di gestione
Il punto del
Il punto di una trasformazione di strumenti importanti come la previdenza e come le pensioni
Su cui la riforma del novantacinque ha tracciato anche le linee per un rapporto tra la sostenibilità finanziaria e unificazione dei diritti credo che sia anche il punto per andare ad un'operazione che eviti che il rapporto tra previdenza e l'assistenza sia solo un argomento ragionieristico contabile ma che punti invece ad un superamento di tutti gli elementi di distorsione che mantengono forme forme di ristorazione che coprono le inefficienze e le cadute del sistema di protezione sociale sul piano assistenziale sul piano il sostegno del reddito e degli strumenti di inserimento
L'inserimento nel lavoro su questo io ritengo che condividendo le posizioni del sindacato e le scelte di non anticipare una verifica sul sistema previdenziale se non partendo dalla propria applicazione ed alla conquista di punti qualificanti della riforma condivido come veniva detto nella relazione
Che in questa ottica proposte idee obiettivi che arricchiscono lo spirito della riforma né qualifichino gli elementi essenziali
Come un'accelerazione dei processi di unificazione sui diritti essere e sulle prestazioni e di allargamento dei criteri di solidarietà come sostegno all'esigenza di allargare la copertura sulle aree più deboli e meno tutelate dal sistema previdenziale credo che sia un passaggio che non è in contraddizione
Con una scelta di discussione che rispetto rovesci le priorità nella discussione dello stato sociale e che parta dall'applicazione delle riforme graduali che noi abbiamo che non abbiamo realizzato in questo c'è il problema degli strumenti di finanziamento che significa affrontare
Anche con la gradualità dei risultati che abbiamo portato a casa in questi mesi una trasformazione dello strumento fiscale l'affermazione e chiudo di un ulteriore principio federalista nel sistema di finanziamento di cui lire a te indubbiamente rappresenta un passaggio come credo che il sistema della partecipazione alla spesa degli utenti si è uno dei terreni su cui fuori le ideologie ed a ragionamenti simbolici come in parte sono stati fatti Ria frontista li affronti
Il problema di una partecipazione che non mette in discussione principi fondamentali dell'universalità il rilancio degli strumenti della prevenzione sul terreno della sanità e dell'assistenza e che ricostruisca da questo punto di vista unità
Unità dei dei diritti credo quindi che su questo sia necessario riesce
Che si addivenga ad un dibattito ad una discussione come qui veniva proposto che coinvolga l'insieme delle strutture
Condivido la scelta di un percorso che arrivi ad un'assemblea nazionale dei delegati che sia in grado di dare un contributo qualificato ed importante al dibattito all'interno all'interno della confederazione
Valorizzando anche l'articolazione dei documenti delle proposte che sono state fatte
Ora io
Volevo porre l'accento su un dato di fatto cioè su un impegno crescente della nostra categoria attorno ai temi di attualità
è un operare sul piano dell'analisi della lavorazione della proposizione che opportunamente indirizzato a me pare non posso non essere estremamente importante per l'insieme del movimento sindacale e credo che sia in questo contesto che dobbiamo collocare le proposte oggi in discussione
La complessità Della questione che affrontiamo non suggerisce ovviamente semplificazioni scorciatoie a contratto presuppone pone nel sistema di stringere i tempi una grande ponderazione io condivido pertanto la proposta metodologica avanzata dalla relazione la discussione che si è sviluppata in questi giorni se mai ve ne fosse bisogno sottolinea ancora una volta la centralità assunta da tempo dalle tematiche relativo allo stato sociale
Lo abbiamo analizzato tutti quanti dei diversi punti di vista credo sia un dato di fatto la situazione di crisi nella quale versa il dibattito ha già evidenziato molte delle ragioni culturali economiche politiche organizzative che ne sono alla base non le riprenderò
Credo che dobbiamo da questo trarre una conseguenza
Si pone a fronte dei profondi cambiamenti in atto segnatamente sul versante dell'incrementa la popolazione anziana della crisi del lavoro è conseguente ampliamento della disoccupazione delle merci di nuovi bisogni
L'esigenza di una profonda riorganizzazione dello Stato sociale funzionale a rispondere alle nuove sfide
Noi collochiamo la discussione di oggi in un dibattito presente nel Paese che è molto spesso propenso alla semplificazione alla strumentalizzazione
Basti pensare sta discussione di questi giorni che ipotizza ancora una volta tagli al settore che da sempre caratterizza nel sistema di protezione sociale in primo luogo la previdenza e la sanità
Abbiamo giustamente apprezzato come categoria l'orientamento della collezione governativa concretizzatosi nell'ambito della definizione della legge finanziaria credo dobbiamo avere coscienza che non è un orientamento acquisito una volta per tutte
Basta seguire la discussione che si è aperta nel Paese a livello politico
E che evidenzia anche all'interno della maggioranza della compagine governativa un orientamento di nuovo ad un impianto economico monetarista quale quello di Maastricht
Non mettendo in luce quella dimensione sociale dell'unità europea che e deve restare per noi un obiettivo ed è anche relativamente a questo che abbiamo registrato non pochi limiti in passato
Io condivido le motivazioni di fondo della relazione del documento presentato in quanto si evidenzia che occorrono scelte precise che non possono che essere ricondotto ad un concetto pur rinnovato di solidarietà di universalità ad un rinnovato ruolo dello Stato del soggetto pubblico ad una ridefinizione dei presupposti di Judi stilisti e di equità fondamento dell'attuale modello di stato sociale alla base della sua affermazione
Credo sia giusto porre l'accento che questo deve avvenire nel contesto di profonde riforme che mettono in condizione di relazionarsi diversamente lo Stato le regioni il complesso delle autonomie locali
Abbiamo quindi bisogno di accettare una sfida che quello di determinare un processo di riequilibrio di riforma dello stato sociale e credo che sarebbe un grave errore
Chiuderci invece in una tendenza fortunatamente minoritarie che quella della difesa a critica dell'esistente
Sono d'accordo non vi deve essere spazio proprio per questa ragione
Ad ulteriori tagli allo stato sociale in nessuna delle sue parti in previsione di un successivo ipotetico intervento quello che qui è stato definito la politica dei due tempi
La sfida dire definire i livelli di protezione tre gruppi sociali di un diverso rapporto tra le diverse componenti e lo stato sociale non v'è dubbio deve operarsi in un quadro di insieme
Il ragionamento che è stato sviluppato sulla spesa sociale sul rapporto tra la nostra spesa sociale e gli altri Paesi europei mi pare non meriti ulteriori approfondimenti
Non v'è dubbio che noi dobbiamo ragionare in prospettiva di un incremento della spesa sociale
Dobbiamo ragionare oggi rispetto ad una adeguata ristrutturazione per risponderà un insieme di bisogni quali quelli che abbiamo evidenziato dobbiamo avere coscienza
Che senza risorse aggiuntive questi processi non possono affermarsi
E allora la questione del finanziamento dello stato sociale per me è resta una delle questioni decisive
Io credo che non ci siano le condizioni per molti aspetti neppure le ragioni per affermare un sistema di servizi universali universalmente gratuiti
Credo quindi che dobbiamo ragionare partendo dal sistema misto che oggi caratterizza finanziamento dello stato sociale dobbiamo porre grande attenzione all'equilibrio tra questi diversi elementi
Credo che sul piano generale noi non possiamo non porsi l'obiettivo di una liberalizzazione di risorse che vadano sostegno attivo di quegli ambiti meno tutelati che ancora oggi attendono risposta io condivido la scelta dell'impianto per punti questioni di merito settore attorno ai quali sviluppare le proposte sindacali non solo quella che abbiamo operato come Funzione pubblica CGIL ma anche quella che ha assunto la confederazione
Non entro nel merito delle singole questioni quindi per queste ragioni per ragioni di tempo concordo soprattutto su un dato che dobbiamo porre al centro di questo processo la questione del lavoro io sono convinto che se noi non riusciamo a dare delle risposte forti sul piano dell'occupazione non siamo in grado di reggere a nessun modello di Stato sociale
Quindi abbiamo bisogno da questo punto di vista di dare delle risposte precise
Credo che queste risposte precise in primo luogo debbono orientarsi ad un diverso modello di sviluppo economico e da questo punto di vista mi pare che la nostra critica nei confronti della orientamento al governo debba essere ancora più forte di quella che esprimiamo credo anche che ci sia la necessità in questo contesto di affrontare i meccanismi di mercato cogliendo le esigenze di flessibilità che si manifestano ma ciò deve essere fatto all'interno di un preciso quadro di regole e di tutele del lavoro
Credo anche che ci sia la necessità di dare una risposta più articolata ad una questione che considero centrale nel contesto le politiche dello Stato sociale che è la questione dell'assistenza a me pare che questa questione
Da sempre per molti aspetti marginalizzate rischi di essere tale ancora oggi all'interno del nostro stesso dibattito al gusto interno del nostro stesso livello di proposta
Credo che dobbiamo fare di questo progetto di riforma dello stato sociale l'occasione di un reale recupero di questo limite
Io sono convinto che se operiamo in direzione di un processo di questa natura noi non possiamo non porci nelle condizioni di reggere una grande sfida e per fare questo
Dobbiamo essere davvero in grado di coniugare il ruolo di salvaguardia del mondo del lavoro a quell'idea di sindacato generale che già altri prima qui richiamavano che a mio parere va assolutamente consolidata
Quindi un'idea capaci di rappresentare un insieme di interessi una complessità indubbia
Credo sarebbe un grave errore cercare di contro di essere o di ritenersi esaustivi sul piano della rappresentatività
Io credo che possiamo e dobbiamo esprimono dimensione strategica e porsi con essa al centro del dibattito ingaggiare una vera battaglia per una riforma dello Stato sociale che sia coerente con gli obiettivi che ci prefiggiamo
In questo senso credo che sia fondamentale
Il ricercare alleanze con le diverse espressioni della società civile e credo che sia in questo contesto che si deve porre la questione del rapporto con il cosiddetto terzo settore
Non è casuale non può essere casuale che CGIL CISL e UIL siano stati tra i promotori del Forum di questa realtà come soggetto di rappresentanza
Lo abbiamo fatto e lo dobbiamo fare perché dobbiamo avere la convinzione che questa realtà può essere dichiara di voler essere tra i protagonisti del processo di riforma dello stato sociale che delineano
Di una nuova fase della vita democratica di questo Paese e quindi dobbiamo pensare questo perché è possibile nel rispetto della reciproca autonomia di ruolo funzioni e rappresentanza un terreno comune di iniziativa anche qui il dibattito relativamente al terzo settore risente non poco di superficialità di approssimazione qualche volta anche di ambiguità io credo che sia un errore pensare al terzo settore con una realtà indistinta tra stato e mercato
Che serve casomai ad erogare a basso costo prestazioni che il pubblico non vuole o non può
Assolve
Io credo che dobbiamo considerarli invece con una realtà assai complessa articolata a partire dal diverso rapporto che molte delle sue componenti hanno col mercato ed occorre quindi valorizzare anche legislativamente il dato di pluralità che esprime io credo che dobbiamo fare i conti con questo dobbiamo favorire la scelte i processi che in tale realtà vanno in direzione di una più solida strutturazione ai terzi tra il i diversi livelli
Io credo che ci sia anche una questione di fondo
La schematizzato
Che è quella del ridefinire le forme le presenze
La presenza pubblica il nuovo rapporto tra pubblico privato nelle sue articolazioni noi abbiamo bisogno di affermare un quadro di regole diversi livelli che ponga al centro la qualità del servizio erogato non possiamo limitarci più come in alcuni casi avviene alla standardizzazione dobbiamo cominciare seriamente a parlare di indicatori di qualità abbiamo risolto risposte importanti esperienze importanti alle quali riferirci penso che sarebbe una recente esperienza
I Modena credo dobbiamo dare risolutamente in questa direzione così come credo
E mi avvio a concludere
Che vi sia l'esigenza di affermare un complesso di regole che portino anche alla valorizzazione del lavoro
Io penso che il mille novecentonovantasette e noi dobbiamo fare davvero l'anno delle regole non può essere che in molte realtà regionali noi sui temi della qualità del servizio
Del rapporto pubblico privato della tutela del lavoro non siamo stati in grado di sviluppare neppure una iniziativa in questo contesto io credo che valga davvero la pena soffermarci sulla necessità di individuare degli strumenti cacciò funzionali noi abbiamo volutamente e credo giustamente come categoria avanzato l'idea anche di un processo di contrattualizzazione
All'interno del terzo settore abbiamo avanzato l'idea di un contratto unico all'interno del terzo settore che non significa affrontare il tema in maniera critica non significa non porsi il problema del rapporto con la realtà similari verso un obiettivo di parità di trattamento a parità di prestazione
Significa semplicemente cogliere e governare una complessità si operasse invece una scelta acritica assimilazioni io credo non saremo in grado di porre l'accento su quella richieste su quella complessità che condizione se governato per uno sviluppo e una riforma dello Stato sociale davvero all'altezza dei bisogni di Cipro
Morelli poi Maria poi conferma
Ma io credo che non non c'era bisogno di essere profeti o profetessa e professionali per immaginare che la stretta sarebbe arrivata e feroce proprio in questo periodo
Alla vigilia di questa prima feroce frontale
Né si tratta soltanto di considerare come dire la soggettività della della situazione cioè quanto sono cattivi o perfidi gli avversari o le forze in campo io credo che non ci deve sfuggire anche quando discutiamo di questioni concrete
Lo scenario concreto anche se spesse volte illustrate in maniera diciamo un po'immaginifica dentro il quale tutto ciò accade in Italia e in Europa diciamo nell'Occidente industrialmente avanzati
Se è vero come è vero che ormai siamo dinanzi a processi
Caratterizzati da spostamenti diciamo così in tempo reale di masse finanziarie enormi che condizionano le politiche e le le politiche di spesa nazionali da un momento alla se è vero come è vero che ormai c'è libertà di movimento e di ricerca di forza lavoro a basso costo su tutto diciamo lo scenario planetario
Se è vero come è vero che siamo quindi di fronte a una situazione nella quale peraltro non esiste più la possibilità di invocare l'equazione più sviluppo più produttività uguale più occupazione e a questo livello della sfida che noi dobbiamo collocare una capacità di analisi e di proposta
Dei soggetti politici e sociali della sinistra europea e della sinistra italiana
Perché se non siamo a questo livello anche nella determinazione della concretezza dei singoli punti di resistenza di attacco noi siamo destinati a perdere una linea politica e sindacale difensiva dentro un con testo così complesso e così nuovo è una linea politica sbagliata
Io per questo considero che sia utile positivo il fatto che la CGIL e la nostra categoria abbiano deciso di anticipare la logica della difesa cercando di collocare una propria proposta autonoma dentro questa scenario dentro questa competizione
Per tentare di anticipare i tempi di una battaglia che sarebbe altrimenti inevitabilmente destinata a costruire nuove condizioni di arretramento nella solita logica di cercare di difendere il difendibile sapendo che però qualcosa si deve comunque avverte
Aggiungo però che io non credo affatto personalmente serata l'approccio di un tratto di pessimismo diciamo individuale non credo affatto che noi ce la faremo non lo credo
E sento che manca diciamo un po'di pathos anche la nostra discussione questa mattina relazioni che ero io l'ho apprezzata
è una relazione colta intelligente attenta
Ma manca di questo secondo la mia opinione
Manca cioè della voglia di cimentarsi con una consapevolezza attorno alla drammaticità diciamo così della stretta che non a caso incide tende a sconvolgere anche gli equilibri politici ma in fondo questo è un effetto secondario
Nel dibattito nostro sulla stampa si discute tutti i giorni
Di questo è solo di questo che fa Dini che fa quell'altro che succede il nuovo centro la nuovi e nuovi equilibri
Tutto questo è importante per tutto questo è esattamente l'effetto in questa fase della stretta dallo scontro frontale che si prepara
Fra i soggetti come dire sottoposti a questa attenzione estrema c'è al di là di ogni dubbio il sindacato eccetto però
Se il sindacato come dire si presenta al confronto
Senza forzature e senza diciamo tendenza Banzi indaga liste senza voler travalicare il suo ruolo ma senza neanche una logica puramente difensiva neo corporativa come un soggetto politico
Come un soggetto cioè portatore di interessi che si fanno interessi generali nel momento in cui si fanno Progetto si fanno proposta di progetto complessivo io sento anche in questo nostro debolezza francamente
E credo che sia sbagliata appunto l'impostazione
Che tendesse a dire aspettiamo che gli altri avanziamo proposte per vedere poi come noi rispondiamo la Consip troppo profondamente sbagliata perché appunto non possedevano top un'impostazione difensiva
E sostanzialmente lo dico tra virgolette bonariamente di tipo corporativo che non tiene conto invece dell'altezza della sfida della c'è sia di farsi soggetto che interviene con un progetto complessivo
D'altra parte ce l'ho ce lo vogliamo dire diciamo sotto questo profilo un po'diciamo discorsivo ma anche tutta la vicenda aveva dal meccanico sta dimostrare questo
E in qualche modo io non non non voglio riproporre adesso una vecchia polemica ma insomma la logica concertativa in un quadro del genere è per definizione una logica difensiva e una logica difensiva in un quadro del genere è Marsiglia altrettanto per definizione logica per la quale dai senza sapere se poi avrai e così è avvenuto anche nella vicenda nella vicenda del del dei metalmeccanici perché i rapporti di forza sono questi a causa di questo scenario generale
Per il primo biennio il sindacato ha dato nel secondo biennio non è riuscito a recuperare quanto incautamente noi stessi per pudore o per manipolazione di noi stessi avevamo dato per scontato quasi si potesse trattare di un automatismo dopo aver invece come dire combattuto anche al nostro interno una forte battaglia contro gli automatismi e per la demolizione di ogni fenomeno di questo gene appaiono scalano quindi c'è anche un po'come dire di falsa coscienza nel modo con cui noi discutiamo e io credo che dobbiamo superare con uno sforzo anche etico diciamo questo nostro modo di essere detto questo
Io penso quindi che in termini concreti
Anche se possono a prima vista non apparire tali
Noi dovremmo fare uno sforzo a partire da questa nostra discussione della quale risottolineo diciamo la positività che nel quadro discussione CGIL per allargare l'orizzonte con una certa audacia diciamo della nostra analisi della nostra capacità di proposta io qua non ci propone anche perché non ne sarei capace indico soltanto due temi
Primo la questione della riduzione generalizzata delle ore di lavoro
Che non è cosa estranea alla discussione sul Welfare e sulla tenuta diciamo così della spesa sociale
E su ed e della diciamo e di un mercato del lavoro che blocchi e potenzialmente tendenzialmente inverta i processi di esclusione che sono in atto processi peraltro anche con coltivati con una miopia
A incredibile da parte delle forze dominanti ma d'altra parte la storia ci insegna che per dirla in termini ideologici il capitalismo non è lungimirante perché è chiaro che una depressione della domanda interna attraverso esclusione sociale nuove povertà riduzione del potere d'acquisto è anche una riduzione una riduzione della capacità diciamo di sviluppo di un Paese ma lasciamo perdere queste considerazioni diciamo
A margine
La questione della riduzione già Genzano e il lavoro è questione essenziale nella concezione di una possibilità di sviluppo che anche condizione di tenuta del welfare
Ritenuta diciamo finanziaria
E questa questione noi non possiamo più deluderla come una specie di argomento
Più o meno tabù più o meno suggestivo rispetto al quale fare di volta in volta la dare qualche emendamento per vedere se e come parzialmente si possa attivare questa è una delle grandi questioni strategiche che abbiamo dinanzi certo non solo a livello italiano
Certo servirebbe in Europa un sindacato capace di analisi di proposte di iniziativa cento servirebbe a livello planetario una connessione persino con quei poveracci della Korea tutto questo non c'è ma il fatto che non c'è impoverisce indebolisce qualsiasi nostra possibilità di resistenza punto per punto di fronte
Della impossibilità di alimentare diciamo così le entrate attraverso la pressione fiscale
Ha un fondamento
Pur essendo ormai giocato come tante cose indiciamo in questa nostra in questa in questa fase l'ingresso in Europa eccetera eccetera come degli slogan privi quasi di di contenuto di analisi differenziati analisi differenziate
Ecco io credo che invece da questo punto di vista noi dovremmo riconnettere qui è mi riferisco anche una cosa giusta che c'era nella relazione di mica e non c'era solo quella relazione ho detto che ho apprezzato a una cosa giusta che riguarda come che la riorganizzazione dell'intervento sugli ammortizzatori sociali
Io penso che un ragionamento corretto di innovazione di allargamento degli orizzonti progettuali diciamo del soggetto sindacale
Debba connettere riduzione dell'orario di lavoro
Riorganizzazione della spesa per ammortizzatori sociali lotta all'evasione e all'elusione fiscale intervento diciamo non sostitutivo ma integrativo del cosiddetto terzo settore queste cose devono stare insieme
Dentro il campo dei lavori utili alla società e del rapporto diciamo pubblico privato sotto questo profilo che ha bene richiamato Mauro arborensi poco fa del dell'apporto pubblico che nel nel campo diciamo del terzo settore della sua e delle soggettività
Che possono intervenire dentro processi di qualità della di di di di di diedi alimentazione la qualità della vita e della qualità urbana che sono anche collegati ai processi di esclusione dal dal sistema produttivo che sono in atto e possono essere diciamo quindi compensativi di questo bisogna rimettere insieme queste cose in qualche modo io credo che in questo diciamo in questo modo di ragionare che io sto accennando in maniera molto rozza sommaria c'è una grande chance diciamo di espansione della nostra cultura e della nostra capacità di proposta e di Progetto senza di questo Ford Arsilio stia esagerando storce sicuramente vado in un ragionamento anche molto simbolico ma senza di questo noi siamo costretti a stare dentro la logica data imposta e a cercare di difendere il vendibile sapendo che ci perderemo qualche altra cosa allora serve questa UDACE credo quest'allargamento del dell'orizzonte da questo punto di vista mi piace poterlo dire insomma molto modestamente anche per la presenza di Sergio Cofferati io non non sono persuaso che sia giusto quanto almeno mi è sembrato di intendere la posizione che noi qualche volta diciamo enunciamo attorno ai rischi che ci sono ragione Cofferati e sono più qualcosa più che rischi
Di come dire uso del terzo settore come cavallo di Troia per demolire diritti contrattuali dei lavoratori contrattuali e non solo contrattuali questa battaglia va fatta questa categoria devo dire la sta facendo la sta facendo con grande energia e anche con grande coraggio e ha parlato poco fa dei compagni al Molise che è uno dei protagonisti di questo impegno
Come si deve affrontare la questione allora con tenendo insieme congiungendo
Questa capacità di tenuta sui diritti dei lavoratori contro il welfare e il terzo settore sporco con una capacità di proposta di iniziativa di progetto che come del terzo settore all'interno di un sostegno Pubblico di un sostegno di una raccolta di un impiego di risorse che consenta al terzo settore di avere la sua corretta funzione dei rapporti col pubblico senza ripiegare più o meno in malafede sulla compressione dei diritti dei lavoratori
Dentro questo ragionamento allora noi possiamo e dobbiamo avere anche una rigorosa funzione di difesa di questi diritti must dentro questo ragionamento altrimenti la nostra posizione
Non tiene concludo subito
Dicendo che della impostazione che questa mattina è stata presentata questo lo voglio dire perché andarono specie di obbligo anche se prendo ancora un minuto per dire voi infine che il percorso che è stato qui detto
Un suo ritardo io lo considero essenziale quindi non può essere diciamo secondo me impoverito c'è una grande discussione che coinvolga i nostri iscritti fino all'assemblea dei delegati che sia un contributo anche per la Confederazione
Io non condivido affatto sarà stato un incidente ma non mi pare che sia stato un incidente il modo con il quale prima di questo nostro direttivo come dire i contenuti del nostro documento sono apparsi attraverso la stampa in particolar modo voglio essere preciso sono apparsi della in un articolo della della Miriam Mafai sul intanto perché non condivido la secchezza con la quale seppure adesso si capisce che ha diciamo come dire un corrispettivo forse questa in conto delle ragioni per cui è stata concepita
Con la quale noi abbiamo come di predisposto la possibilità di puntare alla contributo di solidarietà come una delle manovre che incidono sulle pensioni
Atto forse generoso nei confronti del governo dell'Ulivo e proprio per questo discutibile
E elusi elusivo di almeno una discussione più a Berta su un'alternativa possibile che è quella dell'intervento a questo fine mettendo come dice giustamente Cofferati costringendo il governo a fare in fondo fino in fondo tutta la sua parte
Nell'applicazione della riforma e o ottenendo per questa gli anche tutto quanto e non è irrisorio si può diciamo risparmiare per quanto riguarda la spesa pubblica
Questione tuttavia elusiva di un'alternativa possibile quella cioè dell'intervento della fiscalità generale dentro una logica che noi stessi del documento diciamo seppure tendenzialmente deve essere espansiva sull'insieme della spesa sociale
E che invece non viene neppure presa in considerazione come alternativa di discussione
Mi riferisco alla questione contribuì solidarietà che poi tutti sappiamo se fosse applicato rischierebbe fortemente di fare cassa e non di essere affatto impiegato verso diciamo impieghi di solidarietà nei confronti delle sedute delle situazioni più disagiate ma soprattutto o sembrare un dettaglio ma lo voglio dire anche se la questione è stata politicamente
Risolta nella relazione l'intervento di Paolo in questo difensivo
Non capisco perché in un articolo come quello nel quale si dice che la funzione pubblica finalmente rompe il fronte del sindacato e si dichiara disponibile a toccare le pensioni a ad affrontare il problema dell'intervento sulle pensioni sin dal novantasette
A una cosa del genere non ci sia stata una precisazione una risposta una lettera una dichiarazione dirimente questo sinceramente è una cosa che può sembrare un dettaglio ma tuttavia io considero diciamo un errore politico non non le voglio fare una questione insomma chiedo un chiarimento su questo punto ho già detto riguardo al percorso di discussione io penso che questo percorso discussione ampio approfondito che coinvolga le nostre strutture possibilmente gran parte degli iscritti debba essere condotto con grande libertà
Debba essere consentito quindi nel corso di questa discussione di esaminare anche di prendere nota di tutte le posizioni suggerimenti consigli le alternative che ne possono derivare
Proponendo il materiale di oggi possibilmente anche con le osservazioni che si possono sintetizzare
Alla fine di questo dibattito e facendo quindi di questa occasione un'occasione di costruzione di una più diciamo di un'impalcatura di discussione di un contributo anche che diamo alla Confederazione più ricco di quello che questa mattina ci è stato presentato che tuttavia io considero una buona base di discussione è una scelta politica giusta per quanto riguarda la decisione
Di affrontare in autonomia e di anticipare i tempi diciamo così delle proposte altrui di affrontare con l'autonomia l'ipotesi di un nostro progetto
Si cercano di essere di essere brevissima per lasciare poi la parola nostro segretario generale
Molte cose sono anche stanotte ce l'ha detto in questo in questo dibattito
Io volevo fare sviluppare solamente alcuni punti che peraltro già negli interventi anche quello immediatamente
Immediatamente prima di me sono stati sviluppati
Innanzitutto primo punto io credo che come altri altri hanno detto che sia da apprezzare e va ad avvalorare il valorizzato il fatto che la categoria contribuisca con un solo documento con un suo approfondimento
Ad una proposta che la CGIL intende costruire rispetto alle varie tematiche attinenti la riforma del Welfare
Ci sono le compagnie dalla funzione pubblica nelle Commissioni confermerà ricca e sono state fatte dopo il direttivo di gennaio io credo che la nostra la nostra riflessione aiuterà senz'altro anche la discussione in quella sede
Penso che è quindi ci sia da valorizzare il fatto che la FP ha fatto uno sforzo progettuale in questa direzione
è che gli approfondimenti nuovi contributi possono sempre arretrare su queste su queste tematiche penso che sarebbe utile che si sviluppino anzi più voci su queste questioni perché tutte insieme voi possono contribuire a costruire una proposta che sia lineare che sia complessiva e confederale e poi mi auguro una proposta unitaria
Dato per scontato ovviamente che non c'è trapano categoriale su questa materia
Io però vorrei sottolineare che va portata particolare attenzione nell'inserirsi in queste problematiche è in questo dibattito
Alla luce di quella che l'attuale fase politica da cui a mio parere non possiamo prescindere e allora qual è il quadro in cui noi oggi facciamo
La discussione sul welfare si sta sviluppando tutta lo diceva poco fa Mauro lo riprendo partendo dall'assunto che per stare dentro gli obiettivi di Maastricht si deve forzatamente ridurre la spesa sociale
Si isola così l'abbiamo detto la questione della crisi del welfare dal contesto che l'ha provocata
Non mi dilungo ne abbiamo ne abbiamo parlato anche in altre sedi abbiamo approfondito la questione e si ignora o si tralascia l'altro aspetto della crisi tenore far che lo stato dell'occupazione alla questione del lavoro
L'abbiamo già detto era presente anche nella relazione non è possibile pensare prima il risanamento poi all'occupazione e noi sappiamo che per poter affrontare insieme le questioni quindi il lavoro sanità previdenza
E quindi per rinnovare l'UE il Farben renderlo più adatto alle esigenze di oggi
La condizione è nella ripresa dello sviluppo economico
Anche qui mi richiamo alla all'intervento di Mauro che poco fa ha sviluppato fa sviluppava questa parte credo che le soluzioni da individuare devono cioè andare in direzione della ripresa dello sviluppo oggi si muoverà o ci si continuerà a muoversi per aggiustamenti
E non ci avvicineremo mai agli obiettivi che ci siamo opposti e cioè a quel nuovo un welfare del due mila che stiamo ipotizzando
è in assenza di una prospettiva dello sviluppo e delle operazioni di riforma utili per conseguirlo si continuerà a subire Italy allo stato sociale
Oggi infatti la discussione o meglio lo scontro
E sullo stato sociale
Non c'è altrettanta discussione nel Paese sullo sviluppo o sulla riforma dello stato ad esempio che pure è un pezzo è un pezzo importante perché anche dal funzionamento della pubblica amministrazione
Dipende un un ritardo o meno nello sviluppo
Allora io credo che ecco anche questo questa mattina è stato più volte ripreso il fatto più il importante che è accaduto negli ultimi mesi è l'accordo per il lavoro se che l'atto il ventiquattro settembre
Credo che noi dovremmo anche prestare attenzione al pezzo che riguarda il lavoro pubblico inserito in questo in questo ambito
è insieme abbiamo abbiamo ricordato altri pezzi importanti d'accordo su una formazione progetti sull'istruzione gli stessi progetti Bassanini
Credo che siano tutte insieme iniziative che se sviluppata e in un certo modo contribuiscono allo sviluppo a quello sviluppo che poniamo ipotizzare non ci deve sfuggire dunque la necessità di tenere collegate tutte le questioni
Ah bene e quindi un quadro complessivo
E pertanto gli impegni che abbiamo già preso quindi il patto col per il lavoro e le iniziative connesse quelli in corso al quelle incorra ancora da prendere
Pareva un buon avvio ma sull'accordo del settembre novantasei i ritardi sono pesanti
E non aiutano certamente la discussione complessiva su tutte le tematiche nel vento non lineare è mi pare lì nel limpido l'operato del governo
Ha ben chiare tutte le coordinate e costruire una proposta fare uno sforzo in questa direzione
L'impostazione della relazione di Michele questa mattina la sua analisi di fondo mi trova Inga in gran parte da colto o semmai qualche dubbio su alcune delle conclusioni alcuni Michele giunge poi nella sua nella sua esposizione io credo infatti credo anch'io che vara costruite una nostra analisi una nostra proposta
Ma penso che spetta al governo credo che è al governo vorrei dire alla sua maggioranza che deve avere è il governo che deve avere una sua proposta organica sulla riforma del Welfare e la deve prendere nota
Alloggi io non vedo niente di tutto questo
Quello che ho davanti è un altro quadro e non posso non tenerne conto
Le uniche proposte che vengono avanzate dal Governo nei giorni scorsi anche anche dall'opposizione sono quelle di tagli alla previdenza alla segnata sempre di queste o si parla
Ha un rapporto a Maastricht in rapporto alla possibile alla possibile manfrina di aggiustamento o in rapporto all'anticipo complessivo della Finanziaria
E voglio dire che poi nella discussione del dibattito nel dibattito sui giornali si è accolta la questione in questa ottica dei mass media seguono Ciampi le sue le sue dichiarazioni in Italia o all'estero mangiano in luce la crisi dell'UE nel far solo sotto questo aspetto cercando di fare interiorizzare idea
Di uno spreco di un costo del welfare non più sostenibile
è agendo su una diffusa insoddisfazione per questo Uefa se ne chiede il pezzo per pezzo il suo smantellamento senza alternative senza senza sostituzione
Allora a fronte di una necessità esplicitata e condivisa di ridiscutere riformare lo Stato sociale
Su un ipotetico tavolo ora stanno solo tagli e ha previdenza e sanità
Per queste alla luce di questa fase politica partendo da un'analisi che condivido io arrivo a considerazioni e che sono in parte diversa da quella che ha fatto che ha fatto Michele
Così loro inopportuno se non controproducente inserirsi nella logica che nel Paese si vuole affermare o prestando il fianco in qualche modo anche inconsapevolmente
Così di tutto il documento della funzione pubblica un documento articolato compresso con tutta una serie di analisi la stampa ha ripreso solo le proposte contenute sulla previdenza
E ciò è apparso come un segnale lo diceva prima Morelli come una disponibilità ad aprire da subito la discussione sulla riforma
Io penso che su questa materia sarebbe stato più giusto chiedere ora con forza l'attuazione intanto di tutte le deleghe della riforma la sua attuazione piena e confermare l'indisponibilità ad aprire una discussione è una verifica prima della data concordata
Io trovo anche inopportuno che sia la categoria a rilanciare il contributo di solidarietà sulle pensioni di anzianità
Sappiamo quello la discussione che c'è stato a suo tempo sul contributo di di solidarietà anche le pesanti pesanti sospetti di incostituzionalità
Che ci sono su questa tassa ma al di là della discussione tecnica io non non trovo opportuno che sia la nostra categoria o che sia il sindacato a rilanciare a rilanciare questa proposta
Così come la proposta che faceva anche oggi Michele quella di blocco del blocco mi sembra che francamente sia al di fuori del nostro del nostro ruolo
Io credo insomma per concludere che Pezzi di proposte anticipi anticipazione sulle pensioni non ci aiutano a riportare la discussione sull'insieme dell'UE far
Che e invece noi vogliamo vogliamo affrontare e che peraltro
Così così argutamente anche questa mattina abbiamo detto io credo che voi non vada sottovalutato l'effetto controproducente che che produce nella calcolatrice nella quale attore gli annunci di Ciampi e anche di altri favoriscono la corsa di chi pur avendo i requisiti per lasciare per lasciare il boro continuerebbe invece in un'altra situazione
E credo che non ci sia niente di peggio per i lavoratori e per lavoratrici dell'incertezza questo fu il punto che fu e che fu più discusso durante Durante la il dibattito sulla sulla riforma delle pensioni è la positività della riforma fu trovato anche in questo nel fatto che finalmente si davano delle certezze
E allora credo che non si può ogni ogni anno quanto meno ogni anno a smantellare smantellare queste cose
Per concludere io credo che noi dovremmo sforzarci di riportare ad unicità i vari pezzi di discussione quindi tenera belle sempre presente tra noi vari pezzi di discussione che agiscono su web farm
Non lasciando nel casolare ai singoli Paesi
Di fronte ad una proposta chiara che sia organica del Governo si potrà e si dovrà ragionare
Con una visione complessiva dell'insieme delle questioni ecco la consapevolezza di quello che si mette sulla bilancia una bilancia da una parte e dall'altra
Non lasciando però permettere che si circoscrive farò singoli pezzi ed è quindi nell'immediato si parli solo di tagli alle pensioni e alla sanità
Paola Sergio dunque nuovi lavori organizzeremo così mance mangiamo rapidamente col buffet finito l'intervento di Sergio poi riprendiamo per chiudere nuova entro i cinque insomma
La responsabilità separarvi dal buffet sente una responsabilità pesante tra
Cercherò di non renderla più sgradevole di quanto non lo sia oggettivamente
Il penso come
Mi è parso si opinione di volte dalle compagnie Company che ho sentito questa mattina che la discussione che si la vostra categoria avviato c'è una discussione molto importante non solo per voi
Perché sui temi che sono stati oggetto giunge la proposta di un documento organico e di Anna e della sua presentazione qui
Con i commenti del caso da parte di Michele questa mattina
C'è molta attenzione che c'è un'utilità vide che riguarda voi
Le persone che la categoria rappresenta riguarda anche la Confederazione perché da una categoria con la vostra può venire un contributo molto importante
Agli approfondimenti che su questi temi anche la Confederazione avviato con l'ultima discussione del direttivo e poi con l'articolazione
Tutte le commissioni che abbiamo deciso che stanno lavorando approfondendo
Nell'intento di portare ad una prima sintesi spero già già all'inizio del mese di marzo la discussione che è cominciato
Non ci siamo certo sorpresi almeno chi di noi aveva
Commentato
Tra alcuni accadimenti
Della fine dell'anno passato quelli che hanno seguito la fase più convulse anche più delicata della discussione alla finanziaria
Non ci siamo sorpresi dicevo dell'accelerazione che si è determinata in queste settimane e negli ultimi giorni in particolare
Sui temi che riguardano lo stato sociale ma non solo quello
Alcuni processi erano inevitabili sono da iscrivere
All'avvicinarsi della scadenza di Maastricht
L'ingresso in Europa e soprattutto l'ultima fase del percorso che ci porterà spero stabilmente in Europa
Sarà molto più tesa accidentata sottoposta a violente pressioni politiche nella fase precedente
Io credo che una parte di questa accelerazione sia da attribuire anche agli effetti previsti e che si stanno determinando del rientro nella nostra della nostra moneta nei vincoli dello sciame
Anzi
Se me lo consentite
Vorrei dire rapidamente alcune mie opinioni a proposito proprio quest'ultimo aspetto
Che mi chiede indicava nella relazione ma che
Forse in un settore come il vostro ha ricadute immediate meno visibili di quanto non capiti in genere nei settori produttivi soprattutto in quelle industriali
Però guardate che il rientro dalla moneta nostra
Nello SME ha prodotto elementi di novità
Nei comportamenti di una parte rilevante del sistema delle imprese
Che ha bisogno di essere colti di essere analizzati con attenzione
La stabilità dei cambi
Ha finito con riproporre con molta forza
Il tema della redistribuzione del reddito
E con questo anche il problema irrisolto
Di quali politiche devono essere adottate per produrre
Che in un Paese come l'Italia
E di quali politiche debbano essere scelte per creare insieme a rilancio dalla produzione anche nuove occasioni di lavoro
E non è un caso che da lì in avanti
Smorzato alla polemica abbastanza banale
Sui valori nei quali doveva essere fissato il cambio siano mutati in maniera tutt'altro che banale di comportamenti anche rilevanti di una parte dei nostri interlocutori
Penso in questo caso come vi ho detto in primo luogo a Confindustria le imprese industriali ma non solo quelli progressivamente alcune scelte sembrano essere diventate patrimonio anche di alcuni settori dei servizi
O del commercio per molti di loro
Da lì in avanti è scomparso l'obiettivo più volte conclamato anche se scarsamente praticato
Della ricerca di una espansione dell'economia di una crescita della stessa come condizione condivisa per avere occasioni di lavoro disponibili
In primo luogo nelle realtà più deboli ma anche in quelle che invece avevamo per fortuna retto meglio
La fase di cambiamento
Dei due anni passati
Ed è risultato esplicita l'intenzione di una parte dei nostri interlocutori confindustriali non solo di collocare sullo sfondo l'obiettivo della crescita ma di concentrare i loro sforzi sul mantenimento dell'esistente e sulla ridefinizione dei parametri dei criteri sui quali intervenire per avere vantaggi nel brevissimo periodo
Le ragioni sono state più volte anche da noi indicati
Cambi fissi toglie dicono ad una parte dell'economia italiana e delle imprese i vantaggi che sono stati utilizzati in precedenza e che nascevano sostanzialmente dalla sua mutazione
E dal rapporto fluttuante dalla nostra moneta con quelle di principale riferimento
Non avendo più quel vantaggio
Per molti di loro la condizione prevalente è diventata quella di decidere come sopravvivere e mantenere
I margini gli spazi cara alcuni anche interessanti
Che hanno guadagnato sui mercati stranieri
Nel corso degli anni passati
Per non arretrare
Perché l'obiettivo della crescita come vi ho detto diventa marginale per non arretrare
La scelta fatta compiuta indicata anche se poi non è di facile attuazione per fortuna
Perché le forze in campo sono un po'più articolate di opinioni diverse da quelle di una parte rilevante delle imprese italiane è stata quella di reintrodurre uno scontro pesante quasi frontale sulle dinamiche di costo
A partire dal costo del lavoro
Per te per la parte più conservatrice meno pronta ad accettare l'impatto con uno dei giardini del sistema europeo delle imprese italiane l'argomento riproposto è ridiventato quello
Non avendo loro le condizioni anche culturali
Di accelerare i processi di innovazione prodotto processo poco importa
E di accettare così la sfida con un mercato globale agendo su quelle che sono oggettivamente le condizioni principali prestare
In rotta di galleggiamento per poter acquisire nuovi spazi di mercato scelgono di concentrare la loro attenzione e di ridurre il loro interesse prevalente di breve periodo al tentativo di ridurre di ridimensionare i costi di produzione a partire da quelli relativi al lavoro
Boy ci sono due versioni
Non esattamente collimanti di questa pulsione negativa di una parte dell'impresa
Quelli che agiscono sull'esistente non mettendo in discussione il punto d'arrivo cioè l'Europa e chi invece a cominciare dalla FIAT
Per la verità il suo presidente l'ha fatto già nell'estate scorsa addirittura ipotizza che si possa rivedere tempi modalità le condizioni per la costruzione dell'unione europea
Noi non possiamo sottovalutare questi elementi di novità
Nelle dinamiche non soltanto relative al nostro ruolo nostro rapporto quelle di banale rapporto tra le parti sociali ma anche nelle dinamiche
Più complessive di carattere politico con le loro ricadute sulle condizioni sociali
Qual è stato il primo frutto di questa
Dell'emersione di questa convinzione profonda però in una parte dell'economia italiana e delle imprese
Soprattutto di quelle industriali
L'accentuazione delle polemiche con il governo da parte di Confindustria che aveva come obiettivo sistematico ogni e qualsiasi forma di trasferimento dallo Stato alle imprese
Siamo stati testimoni di una sorta di aggressione violentissima
Le parole del presidente di Confindustria sono state
In uscita
In un panorama tutto sommato sempre il fronte pronta a Tor Tre Play anche nei momenti più più difficili in un Paese come il nostro
E dall'altro lato
La riproposizione nelle pratiche contrattuali dell'obiettivo di una riduzione drastica dei costi agendo sui salari
La via è quella della rimessa in discussione della politica dei redditi e degli impianti contrattuali che sono stati introdotti nel nostro sistema con l'accordo del novantatré
Un passo più avanti della polemica precedente che riguardava le flessibilità salariale
Con buona pace anche di qualche nostro amico
è stato esplicito subito che da chi cercava di allungare la mano è stato immediatamente carpito il braccetto una parte del corpo
Perché se fosse possibile per loro
Aggiungere ai trasferimenti che lo Stato deve dare alle imprese e alla prosecuzione di alcuni vantaggi per le aree deboli
Un sostanziale blocco delle dinamiche di costo a partire da quelle salariali nelle aree più esposte sarebbero ben contenti di poter l'acquisto
Guardate che non si spiega in altro modo lo scontro che si è determinato sulla stagione contrattuale i meccanici ma non solo i meccanici
Poi certe meccanici perché lì è concentrata anche la parte più conservativa delle imprese italiane
Di quelle che hanno meno propensione ad innovare e ovviamente anche perché il contratto dei meccanici ha un contratto che per dimensione di persone coinvolte occupate anche qualche peso anche sul piano dei simboli e del valore che nella società dell'immagine questi anni
Il tentativo che si è cercato di consumare è stato quello di alterare alla radice i meccanismi di redistribuzione aprendo così uno spazio per recuperare sui costi quello che
Non sono in grado di recuperare capacità di competere attraverso i processi di innovazione
Per questo motivo dico francamente che non condivido alcune opinioni che continuano a correre anche all'interno della nostra organizzazione relativi alla conclusione del contratto dei mercati
Sottovalutare che quella soluzione
Con tutti gli aggiustamenti interni che pure contiene e che possono certo creare sofferenza ma quella soluzione mantiene inalterati i due aspetti per noi fondamentali
La struttura contrattuale i due livelli
Con il ruolo tono di ciascuno di questi due livelli e i meccanismi di redistribuzione
Le quantità sono rispondenti ai criteri introdotti nel luglio del novantatré sottovalutare questi due aspetti vuol dire fare un torto
Ai risultati di una battaglia sindacale non facile
E che ha impegnato in maniera così rilevante
Tantissimi lavoratori nel corso di ben nove mesi
Tutto risolto dunque no proprio perché l'attacco è stato violento né perché una parte dell'impresa a questa via di fuga
Dagli obblighi dei vincoli che l'avvicinarsi delle scadenze comunitarie introduce dobbiamo dare per scontato che ci riproverà
Presumo quando arriveremo alla verifica una volta esaurito il suo ciclo dell'India l'accordo del luglio del novantatré io non voglio chiedere a nessuno di cambiare opinione
Vorrei chiedere però a tutte le compagne e compagni che nel corso di questi lunghi anni hanno espresso qualche giudizi e qualche valutazione sull'utilità di quell'accordo
Di fare molta attenzione a non fornire ad un attacco di destra esplicitamente di destra qualche argomento apparentemente di sinistra
Noi abbiamo interesse a difendere un meccanismo regolato di redistribuzione
E a far diventare quell'impianto contrattuale con gli aggiustamenti interni che serviranno l'impianto sul quale consolidare
I rapporti e le regole
Degli anni a venire
Se qualcuno immagina che liberi da quei vincoli foto quelle regole siamo più forti libero di farlo
Guardi a cosa sta capitando a settori marginali più deboli marginali per valore aggiunto non per dimensione e più deboli dei metalmeccanici e poi se vuole ne tragga liberamente qualche considerazione
E qualche valutazione
Io non consiglierei nessuno di seguire la strada
Che pure sembra affascinare ogni tanto dei momenti di difficoltà anche
Alcune compagne e compagni che liberi da regole noi gridiamo meglio
Quando l'unico criterio è quello dei rapporti di forza può essere che qualcuno collocato in una base nevralgica del processo produttivo dei servizi possa trarre dei vantaggi ma solo vantaggi corporativi
è scontato che la maggioranza invece ne subisce danni
D'altronde non si comprende per quale motivo loro
Federmeccanica in primo luogo chi era contraria fin nel novantadue ai due livelli contrattuali a quelle regole abbia tentato di utilizzare questa circostanza per far saltare il banco per rimettere tutto in discussione
Ora questa accelerazione era nelle cose
Si poteva aspettare
E però deve confermare io penso con gli approfondimenti del caso
Gli obiettivi che noi fin dall'inizio abbiamo dato alla nostra iniziativa
Cercando di commetterli appunto alla difesa e all'aggiustamento di impianto di regole di norme che abbiamo credo sperimentato con qualche profitto nel corso di questi anni
Da noi deve valere il l'approccio opposto a quello che questa parte non irrilevante dal mondo delle imprese degli interessi economici
E in qualche misura anche degli interessi politici
Ha cercato di rivitalizzare nelle settimane passate
Per noi deve restare fermo
L'approccio ha come punti di partenza quelli che più volte abbiamo richiama
L'esigenza cioè che ci sia un processo di risanamento che viene connesso anche temporalmente
Alle politiche dello sviluppo
Che ci siano politiche attive per il lavoro
In grado di integrare la crescita
Perché la sua la crescita non basta a dare una prospettiva certa soprattutto alle aree più deboli
E poi
Che l'una e l'altra cosa fanno accompagnate da una politica dei redditi
Che sia coerente con l'impianto contrattuale che abbiamo parlato
Se qualche aggiustamento relativo ai tempi
Alle competenze dei livelli dovrà essere introdotto sarà giusto parlarne e farlo diventare il nostro punto di riferimento nella verifica che dovremmo fare
Ma prestare il fianco a cambiamenti strutturali introdotti surrettiziamente o peggio ancora a scelte che vengono sollecitate come atto liberatorio poi in verità finiscono col penalizzare i più deboli sarebbe io penso un errore grave
In verità nel riconfermare questo approccio complessivo
Organico anche se qualche volta bisogna temere l'eccesso di organicità
Avevamo dato per scontato sempre nelle discussioni
Fatto in confederazione che la stessa accelerazione nella fase di avvicinamento al novantanove l'avremo subita anche sullo stesso carattere del risanamento
Non solo perché viene riproposto come era facile tre vedere la sconnessione temporale tra il risanamento lo sviluppo
Adesso facciamo quadrare i conti poi si vedrà
Così come da parte di molti anche di forze presenti all'interno dello stesso governo
Prima ancora l'idea che risanamento sia di per sé sufficiente a rimettere in moto i meccanismi di accumulazione e la crescita spiare distribuire non si capisce per quale ragione
In maniera equa le occasioni sul territorio
Venti l'accelerazione sulle condizioni del risanamento
Oramai è chiara si intravede e questa accelerazione coinvolge
Non soltanto
I cardini della politica economica
Ed evidenzia il vuoto delle politiche per il lavoro
Ma aggredisce inevitabilmente il sistema delle protezioni sociali
Perché sono oramai a competizione modelli tra di loro diversi
E non possiamo scordare quel che è successo non più tardi di qualche mese fa
In Europa e in una parte del mondo è quel che sta capitando ancora
Vivono due ipotesi per nulla
Mediabili tra loro
Tra chi pensa che si possa costruire una dimensione nuova dell'Europa
Avendo come priorità non semplicemente la moneta
Ma le politiche economiche le politiche per il lavoro che il risanamento dei conti di ogni singolo Paese rendono possibili
E chi invece ritiene che debba essere prevalente
La scelta monetaria
Che la scelta monetaria sia poi automaticamente portatrice degli effetti positivi per l'insieme dell'economia e che nel prevalere della scelta monetaria si debba radicalmente mettere in discussione il sistema delle protezioni
Cos'è capitato nei mesi passati Germani
In Francia e in Spagna
Con risultati alterni
Per le organizzazioni della sinistra politica e per le relazioni sindacali
Anche con cocenti arretramenti sconfitte da parte del movimento sindacale
Cosa ha preso corpo lì
L'idea che si dovesse far quadrare i conti per arrivare in Europa
Scaricando de il peso sostanziale
Sulle condizioni di protezione che in Europa e in quei Paesi come nel nostro vivono sostanzialmente dall'inizio del secolo
E che però gli equilibri sociali i processi di coesione debbano essere costruiti riducendo
Esattamente le protezioni e scelta che non vale soltanto per l'Europa marxista sperimentando contante contraddizioni ancora una volta per fortuna anche in altre aree del mondo pensate in primo luogo gli Stati Uniti
Ora
La presenza di questi orientamenti pone io credo a tutti alla sinistra politica ma le grandi organizzazioni sociali anche problemi come si sarebbe detto un tempo di orientamento culturale complessivo
Noi dobbiamo decidere se per noi
E per le organizzazioni internazionali del sindacalismo confederale
Le protezioni sociali sono un valore
Da difendere e da offrire come riferimento alla costruzione di un mondo quello che risponde al mercato globale
Nel quale i tratti di solidarietà
E di eguaglianza siano inequivoci
Perché delle due l'una
O il sistema delle protezioni e l'insieme di regole che abbiamo chiamato di clausola sociale la possibilità di scriversi liberamente ad un'organizzazione sindacale la possibilità di veder difesi i diritti dei minori
La possibilità di avere strumenti liberamente contrattati viene riconosciuta progressivamente in tutto il mondo oppure i fenomeni di dumping sociale diventeranno distrutti
E quella parte di mondo che basa la sua capacità di competere sull'assenza di regole può prevalere sull'altra
Capisco che può apparire parlar d'altro visto i problemi delicati e urgenti che abbiamo qui lo considero un tema sul quale forse un po'di attenzione da parte di tutti
Non non fa male
Io non credo che sia garantito una volta per tutte che la cultura europea dell'Uefa
Possa vivere ed espandersi
E temo che la cultura della mancanza di welfare e di forme di protezione Bossa invece prendere corpo e diventare uno degli elementi terribili di iniquità che nella competizione globale si scarica anche su coloro che invece
Ha vissuto a lungo e bene con un sistema di protezione destinate non solo i cittadini nocciole lavoratore ma tutti i cittadini
Le protezioni cioè come base della convivenza e della coesione
Non è scontato che sia così
Poi ovviamente coloro che hanno da sempre o da lungo tempo un sistema di protezione di questa natura hanno il dovere e l'obbligo di immaginare come questo sistema si aggiorna si riforma in virtù del mutamento della società e dei cambiamenti dei bisogni delle persone che vivono in una società più complessa e più articolata di quella precedente
Non elude le donne su uno dei difficili nodi che ci si troverà che ha c'abbiamo già trovato di fronte degli ultimi mesi quando
Abbiamo affrontato di volta in volta i singoli capi
Un sistema di protezione bisogno di risorse queste risorse devono essere compatibili con i tassi di sviluppo e di crescita di un Paese
E non ci può essere nessuno scollegamento tra quel che costa del sistema delle protezioni che la quantità di ricchezza che viene prodotto in un paese
L'idea che si possa vivere a prescindere
Da questo rapporto
Non può far parte della nostra cultura me né men che meno del nostro operato
Bisogna sapere che per riorganizzare e riformare però nel contempo occorre difendere l'idea dell'esistenza delle protezioni
E non cedere il campo a ipotesi distruttive
Delle stesse
Nessuno comprenderebbe
Più per quale ragione nel mille novecentonovantaquattro non
Decenni orsono abbiamo fronteggiato così duramente un governo di centrodestra
Su un tema per lo delicato come quello della previdenza la scelta che li compimmo era quella di
Respingere la distruzione di un modello per avere il tempo di avanzare noi
Un'ipotesi di riorganizzazione di quel modello
Lo dico perché
Voi non quadro diverso sento oggi con molta passione da parte di compagne e compagni avanzare la richiesta alla sollecitazione
Ad un'idea compiuta da parte del sindacato
Di scelte su queste materie
Bisogna costruire e non improvvisare su alcuni capitoli
La nostra posizione
Va da sé che questa costruzione è possibile se impediamo nel frattempo
Che qualcuno
S'Mantelli alla radice quello che noi vogliamo cambiare
Io non credo che questo pericolo sia risolte superato una volta aperto
Anche se oggi abbiamo per nostra fortuna interlocutori da la sensibilità sociale radicalmente diversa
Di quelli che avevamo nel novanta
Dobbiamo preparare la nostra proposta
E nel farlo dobbiamo individuare esattamente quali sono i capitoli sui quali agire
Non facendoci imprigionare da quella che continua a ritenere una pessima cultura la cultura delle tende
Quella che ricerca la data mitica delle grandi trasformazioni
Il giorno nel quale il mondo cambia in materie così delicate così complesse non esiste
Quel giorno in quel momento
Esiste una fisiologia da imporre non semplice ma da imporre
Di trasformazione costante secondo parametri che vanno individuati e soprattutto costruito
A questo proposito vorrei che non ci dimenticassimo proprio noi che più di altri abbiamo insistito
Che relativamente al Welfare
Molte cose sono state fatte in questi mesi
E che il confronto sulla riforma iniziato e ha già avuto
E
Lo dico francamente non penso alla previdenza
Come immagino sarete stati
Indotti
Cioè ritenere no
Penso due questioni che abbiamo discusso nel corso degli ultimi mesi
E per le quali abbiamo risultati da spendere rileva e solo il lavoro
E il capitolo rilevantissimo
Nel welfare dell'istruzione e formazione
Lavoro perché ma esattamente per la ragione che abbiamo ricordato poc'anzi voi nel disco nel dibattito e io in queste
Parole un po'generiche
Senza un allargamento
Della nostra economia
E senza una quota di ricchezza disponibile
Ogni intervento sulla struttura del welfare
Che riguardi un singolo capitolo che riguardi l'insieme
è assai problematico
Perché noi abbiamo
In Europa una delle spese sociali più basse
Sensibilmente inferiore a quella dei Paesi di riferimento
E perché senza un incremento di questa spesa non resta che la via d'annata di redistribuire l'esistente
Aprendo a quel punto si contraddizioni violente
Tra chi è protetto e chi non lo è
GP che peraltro di quando la coperta è corta e comunque la posizioni
Apre qualche problema che in precedenza non esisteva
Ma guardate che senza uno sviluppo economico di una qualche consistenza soprattutto destinato a durare nel tempo
E senza nuove occasioni di lavoro qualsiasi ragionamento sul welfare che qualsiasi approccio soprattutto sui temi più delicati rischia di essere
Non solo difficile faticoso
Ma inevitabilmente portatore di rotture lacerazioni con molte persone che dovremmo invece rappresentare e tutelare
Faccio l'esempio più banale di quelli tra i tanti pur disponibile se ci si condanna l'idea che per un ragazzo meridionale la prima occasione di lavoro sia sopra la soglia dei trent'anni
Avete un bel discutere
Voi in categoria voi condono in confederazione di quali possono essere le forme di protezione per le persone o per le famiglie
Ma guardate che una condanna biblica di quella natura a costi sociali
E in buone quantità di risorse da destinare ad uno straccio di protezione banale minima che nessuna economia moderna è in grado di sopportare
Delle due l'una o la creazione di occasioni è rilevante e si avvicina nel contempo la fine del periodo dell'istruzione al momento dell'inizio del lavoro oppure la nostra ecco una fatica destinata a inevitabili sconfitte
Ecco perché il lavoro il punto dal quale partire
Ed ecco perché l'argomento anche nei rapporti con l'esecutivo
Deve essere considerato come
Non marginale non altra cosa rispetto alla discussione sul web
Domani avremo una verifica con il governo relativa proprio allo stato di avanzamento
Dell'accordo del settembre del novantaquattro in materia di occupazione
Le condizioni sono quelle che conosce
Domani faremo un punto più preciso non voglio anticipare opinioni che hanno bisogno
Di elementi di verifica attenti per non lasciare nulla al caso quello che mi pare si intravede
Tutt'altro che confortante
La parte più rilevante di quell'accordo è ben lontano dall'essere applicata da quella che riguardava gli investimenti infrastrutturali a quella che riguardava gli strumenti tra cui trarre qualche vantaggio sul piano dell'operatività immediata nel Mezzogiorno de non solo nel Mezzogiorno
Lei però per noi quello è un punto di partenza delicatissimo
Al quale destinare oltre che la verifica l'iniziativa che si renderà necessaria per far sì che quanto sottoscritto venga attuato rapidamente soprattutto genere gli effetti potenzialmente positivi chiave
A cominciare dal secondo capitolo sul quale peraltro si stanno facendo dei passi in avanti importanti e significativi che quello connesso lavoro che riguarda l'istruzione e la formazione
Passi in avanti importanti perché la discussione sulla riforma della scuola e gli impegni che sono contenuti in quell'accordo relativamente alla costruzione di un percorso di formazione permanente
Rispondente ai caratteri che ricordava Michele nella relazione sodo davvero
Assai significativi siamo di fronte al cambiamento del sistema scolastico più rilevante dal dopoguerra ad oggi
Potenzialmente più consistente dell'introduzione dalla milioni ficcata del nostro ordinamento
E siamo davanti ad una possibile soluzione che riguarda la formazione altrettanto importante
L'una e l'altra cosa han bisogno di norme
Il consenso hanno bisogno di risorse e se non c'è l'attuazione integrale di quell'accordo rischiamo il paradosso di avere cose importanti
Positive a disposizione che non possono essere attuate perché manca una quota di risorse stante il fatto che gli impegni la sottoscritti non vengono applicate
Però questo Guelfa
Lo dico a conferma di
Dal fatto che noi non ci siamo limitati semplicemente quando si diceva quel far fa pensare alle pensioni come fanno di norma le imprese italiane
C'è un riflesso condizionato come avrete visto e cominciato a Capri
Quando il vicepresidente del Consiglio invece di spendere qualche parola per il lavoro la formazione aperto secondo me improvvidamente in quella sede in quel momento una discussione sul Welfare e gli imprenditori italiani anche a Tito pensioni
Oramai così sistematicamente
Noi invece che abbiamo un'idea più cupe articolate e complesse dalla materia non ci siamo sottratti dall'obbligo di affrontare per tempo alcuni capisaldi
Così come non ci siamo mai sottratti né lo faremo questa circostanza
Ad una discussione con il governo sale sul restante ma lo vogliamo vedere alla prova nell'applicazione di questi aspetti per noi risolutivi una parte non marginale dell'assetto futuro del welfare
Sì sul restante sarà in grado di avanzare
Delle proposte
Ma ho sentito ancora qui dire alcuni compagni ma questo un atteggiamento eccessivamente rinunciataria da parte del sindacato da parte della CGIL in particolare
Bisognerebbe avere il coraggio invece dalla proposta
Ma stiamo discutendo nelle Commissioni del direttivo l'intenzione è quella di Chiara
Avere delle nostre proposte in campo
Vi prego di credere ma se non siete convinti potete fare qualsiasi verifica
Sul campo che non sarà facilissimo soprattutto trovare una sintesi unitaria su alcuni argomenti
Perché
La modifica di alcuni capitoli del Welfare mette in discussione anche
Il rapporto
Tra le grandi organizzazioni sindacali propri insediamenti
Però noi dobbiamo costruire le nostre scelte
Le nostre opzioni anche sugli altri capitoli
Che hanno bisogno di approfondimento e per i quali dobbiamo essere pronti ad una discussione di merito dall'assistenza
Ma la sanità
E però
Dobbiamo pretendere
Che prenda corpo questa proposta da parte del governo anche per una ragione tutta politica
Io non so dire se tattico la sensazione che non sia esattamente così ma non voglio avventurarmi su questo sentiero ma che abbia un peso politico lo capisco credo con sufficiente chiarezza
Il governo quando avanzerà delle proposte sede avanzerà dovrà dire a noi
Con quale maggioranza parlamentare pensa di attuare quelle proposte
E sarebbe un errore
Prestarsi da parte del sindacato
A diventare ma allevatore della conferma o della modifica
Di maggioranze politiche
Non è possibile
Un confronto su materie che devono essere trasformati è norma di legge da parte del Parlamento senza che sia chiarito in premessa
Chi sostiene quelle proposte
Noi non possiamo diventare strumento in mano a nessuno
La nostra autonomia passa necessariamente anche dalla riconferma di questi banali elementi di relazione
Di conseguenza non un atteggiamento tattico perché non abbiamo delle cose da dire o vogliamo che le dicano gli altri poi mutue Remo dalle posizioni degli altri le nostre no noi lavoriamo e continuiamo a discutere d'altro canto cosa state facendo da due giorni poi
Sì ed è la prova provata che è così ebbene avete fatto
Ad avviare questa discussione però massima chiarezza fin dall'inizio della discussione quando si avvierà se si avvierà con il Governo sul come questa si deve dipanare
E su materie di questa natura
Non può esistere
Il metodo concertativo
Che portato alle estreme conseguenze che le che piacciono ad alcuni nostri amici
Esautorare il Parlamento
No c'è rapporto bilaterale
Tra una rappresentanza di interessi e
Una rappresentanza generale qual è quella che dovrebbe essere svolta da chi ci governa
Vuol dire rinunciare ad uno ruolo confederale no noi dobbiamo essere capaci di avanzare opzioni che abbiano valore per coloro che rappresentiamo in primo luogo ma che abbiano anche coerenza con gli interessi generali così si costruisce consenso ma non possiamo immaginare di diventare soggetti di una pratica che esautorato
Il Parlamento
Guardate che noi stiamo pagando ancora l'idea che in milioni di italiani e penetrata profondamente che la riforma delle pensioni non l'ha fatta il Parlamento ma l'hanno fatta i sindacati
Abbiamo la colpa di aver fatto una corda che riguardava i lavoro dipendente la riforma delle pensioni e cosa molto più ampia molto più articolato
Io credo che questo limite
Di comunicazione non di pratica si stia pesando in eccesso e bisogna fare qualche sforzo per rendere chiaro
Ruoli rapporti e responsabilità
E se una parte degli accordi che abbiamo sottoscritto sull'occupazione non diventano norme di legge è perché
Questa accortezza
Al momento della discussione su quelle materie non c'è stato
E oggi un'intesa sottoscritta da trentuno organizzazioni non diventa legge dello Stato perché legittimamente il Parlamento e la maggioranza che sostiene
Governo ne vuole discutere
Voi immaginate che si possa riprodurre un meccanismo come quello
Su materie delicate e che possono diventare dirompenti come quelle dello stato sociale
Sì sì dice lo io vi anticipo che non sarei d'accordo
Abbiamo un tratto di strada molto delicato
Da percorrere insieme nel quale dobbiamo essere capaci di avanzare proposte ma di non diventare inconsapevolmente
Strumento di operazioni politiche che hanno la loro di legittimità
Se vengono costruita alla luce del sole
E non nascono di risulta e di riflesso dalle tensioni sociali che si possono innescare su materie come queste
Se il governo avrà questa accortezza comunque non abbiamo il dovere di pretendere che sia chiaro fin dall'inizio
Sarà una proposta come intende attuarla
Poi noi avremo il dovere contestualmente di indicare quali sono le nostre opzioni
E le nostre scelte sui capitoli che sono ancora oggetto di possibile potenziale discussione
Però anche qui con una precisazione che deve essere fatta all'inizio del gioco
Non si improvvisa in corso d'opera
Che per quanto riguarda questi temi di spesa per noi
C'è una coerenza da esigere e una priorità politica da vedere risolta con nettezza
Che l'applicazione degli accordi e degli impegni sottoscritti
E diseducativo
Cambiare in corso d'opera senza che ci sia una ragione che induce il cambiamento
E soprattutto quando poi le questioni riguardano la sanità o la previdenza cioè argomenti materie alle quali tantissime persone destinano attenzione perché sanno che da lì
Transita una parte non irrilevante della loro vita e dalla qualità della loro vita
è opportuno che tutto sia fatto con il massimo di trasparenza possibile
Io per questo considero importante molto utile
La ricerca la discussione che voi avete fatto le ipotesi che avete avanza
Ipotesi che peraltro vengono da una categoria che discute del suo non soltanto nel suo vissuto non soltanto di cose che riguardano in genere
I lavoratori e che per questo può mettere a disposizione anche della Confederazione
Sensibilità opzioni
Scelte che possono avere un valore complessivo e possono diventare in ogni caso patrimonio dal dibattito confederale
Ma la Confederazione avrà anche nei prossimi giorni il dovere di insistere
Su questi aspetti di ordine generale
Attuare quanto deciso
Per ragioni poi banalissima guardate facilmente comprensibile
Io credo a molti sia per quanto riguarda una materia come quella dell'assistenza sanitaria a maggior ragione sia per quanto riguarda quella previdenziale
Perché attuare quanto deciso
è sufficiente poi a garantirci una certezza nel futuro abbiamo fissato delle verifiche e l'abbiamo fatto responsabilmente perché siamo convinti che gli andamenti
Non quelli demografici come qualcuno sostiene
Ipotesi davvero
Abbastanza ridicola
Quanti figli italiani hanno fatto nell'arco degli ultimi decenni si sa già non è che è cambiato molto dal novantaquattro adesso c'è anche qualcosa fosse cambiato pale per un periodo così lontano che presumo non avrà incidenza sulla spesa previdenziale
No la cosa che non sapevamo nel novantaquattro e novantacinque era semmai per il decennio venire che cosa sarebbe capitato sul piano dell'occupazione quanto lavoro e per quella via quante risorse a sostenere lo stato sociale la previdente le verifiche sono nate per questo non per tenere sotto controllo
La propensione a far figli degli italiani
Le verifiche dovranno essere impegnative per tutti
E però ognuno comprende che ci sono tanti modi diversi per arrivare a quelle verifiche
Se la parte più impegnativa della riforma varata nel novantacinque non verrà attuata va da sé che la verifica nel novantotto o quando si farà
Potere da vere elementi quantitativi diversi da quelli previsti e negativi per noi
Ma non per effetto di un destino cinico e baro
Ma per effetto delle scelte politiche mirate degli uomini
E per le responsabilità anche gli uomini che governo lo portano in questo carcere
Non è parlar d'altro quando ancora in questi giorni abbiamo insistito da più parti
Ho provato dire anche la mia opinione sull'esigenza di vedere attuate
Le deleghe che il ministro del lavoro aveva ricevuto dal Parlamento
E guardate che capitoli come l'invalidità
L'armonizzazione dei regimi speciali tutti siam partiti da cinquantadue regimi diversi ci sono regimi che non reggono più da nessun punto di vista men che meno da quello attuariale o finanziaria
Se si mantiene inalterata questa condizione intanto si producono danni rilevanti per le persone che sono in quei regimi e che hanno aspettative abnormi e si troveranno di fronte ad un pugno di mosche al dunque
Ma si mettono in modo alcuni degli elementi importanti della riforma
Che era nata per ridurre la spesa previdenziale ridurre non aumentarle
Progressivamente ma ridurre armonizzare cioè dare gli stessi criteri gli stessi condizioni alla fine a tutti
Dipendenti e autonomi
E per superare squilibri privilegi e difformità del passato
Se non si applicano a rapidamente quei dettagli di risultato è scontato
Si risparmia meno del previsto
E si mantengono in vita
Iniquità e privilegi
Quando si arriva la verifica succede una cosa semplice che siccome i conti non tornano ci spiegheranno che bisogna agire sulla massa non sulle condizioni particolari che hanno impedito l'equilibrio
E allora risponderanno brutture come quelle delle quali si parla in questi giorni
Dall'intervento sulle pensioni in essere
Ad atti simbolici su questo su quel punto della riforma che non danno risultati a breve ma servono a confermare l'estremo rigore
Di qualche ministro nel perseguire degli obiettivi
Anche se i risultati materiali arriveranno quando il tutto sarà a quel punto si oggettivamente merce sofferenze
E d'altronde deve essere chiaro ai nostri interlocutori di questo governo di centrosinistra
Che l'attuazione di quanto già fissato dal Parlamento
Non è per il sindacato il voler parlare d'altro mai pretendere che siano attuati elementi di giustizia
Attuando equità e giustizia sia acquista responsabilità e credibilità
Se invece vengono mantenuti in vita i privilegi della Prima Repubblica al dunque ci sarà soltanto la rottura corporativa e lo scontro sociale inevitabile
Io credo che la parte più consistente della riforma previdenziale del novantacinque
Debba essere accuratamente
Difesa
Parlo dell'impianto parlo delle regole fondamentali degli elementi di trasformazione di innovazione che abbiamo introdotto
Vorrei che nessuno si dimenticasse che quando abbiamo cominciato questa discussione nella maniera peggiore con il governo di centrodestra non eravamo di fronte ad un'ipotesi di riforma
Perché il Cavaliere manteneva tutto come prima
Tagliava trasversalmente prestazioni colpire pensionati e anzianità e poi avanti
E le iniquità del sistema restavano integre quello che noi abbiamo preteso e il rovesciamento di quell'approccio alla fine abbiamo tenuto sarebbe davvero singolare
Che gli elementi di novità più rilevanti non venissero attuati da un governo di centrosinistra
Questo vuol dire che non avremo problemi in corso d'opera per carità per questo considero molto importante e utile la discussione che voi avete avviato
Perché tutto ciò che serve a consolidare quell'impianto
A rendere quell'impianto più efficace l'armonizzazione dei trattamenti
La parità di condizioni alla fine di questo percorso ci deve essere una cosa chiara
Che qualunque sia la tua condizione iniziale a parità di contributi e la stessa prestazione oggi come sapete non è così
Per arrivare a quel punto tutto ciò che serve a rafforzare la riforma e a introdurre elementi di equità è il benvenuto ma per arrivare libero
Ecco perché mi convince l'approccio che avete utilizzato e il carattere dalla discussione che state facendo
Ogni altra strada è una strada che può trovare il sindacato deve trovare il sindacato indisponibile
E guardate che in alcuni ritardi
Ci sono dei rischi potenziali enormi
Perché si mantengono in vita dei privilegi che non hanno più ragione d'essere
Perché se si rinvia l'armonizzazione
Di uno dei segmenti più squilibrati della previdenza attuale che è quello dei dipendenti dei lavoratori agricoli ma con quale credibilità si potrà chiedere a qualcun altro
Di accettare un processo di armonizzazione oppure di assecondare
Un elemento di uniformità tra i tanti che sono stati descritti
Dalla
Dalla legge di riforma
Io credo che questo sia il cuore la sostanza politica della vicenda che si è parata del di fronte agli occhi di tutti noi nell'arco degli ultimi mesi che è cominciata a diventare ancor più esplicito ed evidente negli ultimi giorni
Diranno che abbiamo un atteggiamento conservatore cosa vuole
Si fa fatica a convincere i propri interlocutori devo dire però che in questi straordinari innovatori riformatori con i quali ci dovremmo confrontare
Brillantissimi idee non ne vedo
Le anzi trovo in qualche circostanza dei silenzi sospetti
E colpevoli Ranieri trazione profonda ve lo dico francamente non nei confronti di coloro che so
Che cosa vogliono da sempre ce l'hanno dimostrato in campo nel novantaquattro
Ma di quelli che invece sono stati sei tre assai più sensibili
Alle nostre opzioni e alle nostre esigenze
E allora quando non vengono varati
Atti amministrativi puramente burocratici per rendere operativa la previdenza integrativa
Ed è inquieto
Mi devo sentire contemporaneamente
Rinfacciare di non avere sensibilità per i problemi che esistono nel rapporto tra i giovani e gli anziani
E poi dagli stessi non sentire una parola di critica a questo fatto banale
Sapete cosa produce questo fatto banale
Che i giovani lavoratori quelli che hanno maggiore interesse
Ad accenderla previdenza integrativa non lo possono fare perché non ce lo strumento
Allora invece di descrivere come pure necessario a rischio potenziale e fermarsi lì si dica qualcosa e si faccia avendone la possibilità qualcosa perché gli strumenti in grado di riunificare le generazioni vengono immediatamente resi disponibili
Se il problema per i ragazzi
Non è soltanto un lavoro ma è anche il livello di istruzione e di formazione che gli permette di accedere al lavoro
Be'destiniamo qualche risorsa
A tradurre utile a tradurre rapidamente in norma e in strumento disponibile
Questa grande trasformazione
Che riguarda il mondo della scuola e la formazione
Ecco trovo questa mancanza di connessioni logiche tra il con le cose che vengono dette e altre che vengono fatte o peggio ancora non vengono fatte
Io gradirei francamente che mentre noi continuiamo la nostra appassionata e spero produttiva ricerca
Di soluzioni di merito che riguardano alcuni dei capitoli che devono essere ancora aggiustati anche in profondità dello stato sociale da parte dei nostri interlocutori si recuperi questa attenzione questa sensibilità e questa disponibilità sdrammatizzare
Consentirebbe di aver chiaro almeno qual è
La direzione di marcia e di vedere con maggior nettezza quali sono gli ostacoli in questa direzione di marcia se così non è è chiaro che tutto trascolora
E poi ognuno è legittimato ad avere il sospetto che in verità quel che si vuol fare e diverso da quello che si dichiara io quello che mi aspetto da un Governo come quello attualmente in carica e che almeno nelle intenzioni
E nelle scelte che propone al Paese che quelle che vuole discutere con noi abbia il massimo di trasparenza e di franchezza necessari sapendo che ha degli interlocutori che se questa trasparenza c'è
Non si sottraggono di certo alla discussione al confronto non l'abbiamo mai fatto in precedenza figurati se possiamo permetterci di farlo adesso però le regole le dinamiche del rapporto devono essere chiarite fin dalla partenza se no ce lo stravolgimento di ruoli e ci sono ricadute che sono negative
Per le persone che vivono in questo Paese non per il sindacato in quanto tale perché quando il sindacato non è in condizione di fare al meglio il suo mestiere inevitabilmente i danni non riguardano quella che qualcuno chiama la burocrazia sindacale ma i lavoratori pensionati che quel sindacato dovrebbe rappresentare
E io siamo Sergio la discussione riprende alle tre e un quarto esatto in
Va be
No la parola
Per il primo intervento ha avuto
L'impegno difficile il primo intervento del pomeriggio
Compagni
Io pur apprezzando la relazione Di Michele
Ritengo che ci siano alcuni aspetti che non sono stati sufficientemente analizzati non riguardano tanto l'impianto complessivo della relazione ma l'analisi di partenza
Infatti nella relazione ma un po'nella discussione che c'è in questo momento dentro la CGIL noi immaginiamo di avere di fronte un unico sistema di welfare nel Paese
è in quel far del Paese Italia che va riformato io credo che invece bisogna cominciare per come dire mettere mano una possibile riordino possibile modifica
Considerare che nel nostro Paese ci sono più sistemi di guerra che sono frutto del consolidato storico che si è determinato nelle diverse regioni e in particolare in una regione come la mia la Sicilia il quel far molto probabilmente quello che si è determinato il molto diverso da quello che c'è in Emilia Romagna da quello che c'è nel Veneto quello che ci può essere il Lombardia
Nel senso che il sistema di sicurezza del sistema di protezione sociale che è stato messo in piedi è un sistema che ha visto che a mio avviso continua a vedere una fortissima intermediazione clientelare
Nel senso che non c'è nessuna garanzia non c'è stata e continua a non esserci nessuna garanzia di accesso da parte dei cittadini senza questo tipo di intermediazione
E allora riformare questo sistema tenendo conto di questa particolarità della nostra regione che molto probabilmente coincide con caratteristiche delle altre regioni meridionali delle proprie tenere conto di della costruzione di un sistema visibile trasparente di accessi
Guardate non c'è il luogo della pubblica amministrazione nella nostra regione in cui si possa accedere con facilità e tranquillità
Negli ospedali soprattutto là dove ci sono punti di eccellenza perché anche nelle regioni meridionali esiste una sanità che esprime punti di eccellenza è quasi impossibile per una persona comune
Avere la possibilità di trovare un posto letto scattano i meccanismi di intermediazione che sono meccanismi dell'intermediazione politica al quale ai quale a volte anche noi partecipiamo per garantire questo tipo di accesso
Allora la problematica relativa alla cessione credo che sia fondamentale è se si vuole affrontare non può essere disgiunta dalla problematica relativa a chi governa questa intermediazione e ci ritroviamo ancora una volta di fronte al problema della dirigenza
Noi abbiamo una dirigenza nella pubblica amministrazione meridionale siciliano in particolare che una dirigenza che è stata costruita per garantire questo modello per garantire questo meccanismo di intermediazione
è continua ad essere al proprio posto continua a garantire a scorgere quelle funzioni che le sono state affidate dal sistema di potere
Io ritengo comunque che una diversa come di allocazione delle risorse e necessaria anche in regioni come la nostra
Io sono convinto che bisogna fare in modo che alcuni punti dispensa che oggi vanno in direzione della previdenza possano coprire altre aree di sofferenza ed il rischio e vi faccio alcuni esempi che sono tipici della nostra regione ma che molto probabilmente si possono riscontrare nelle altre regioni meridionali
Noi abbiamo avuto e abbiamo un esercito di cosiddetti ex articolisti quindi giovani trentacinque mila che da alcuni anni vengono utilizzati per cosiddetti lavori socialmente utili poi nella sostanza sono utilizzati quasi esclusivamente all'interno della pubblica amministrazione
Bene si adatta a guardare qual è la provenienza di questi articolisti eh
Una provenienza che riguarda i ceti medio alti della nostra realtà
Non c'è un ragazzo non c'è un giovane proveniente da quartieri come lo Zen come lo sperone di Palermo o perché conosce Catania dalle aree degradate di San Cristoforo non c'è uno giovane che viene da quelle aree di marginalità
Cioè il sistema di Welfare un sistema le garanzie che sono state messe in essere in questi anni hanno garantito quasi esclusivamente ceti medio-alti
Della realtà meridionale della realtà siciliana escludendo di fatto le zone di maggiore sofferenza di maggiore emarginazione lasciando guardate in queste zone come unica alternativa
La possibilità di far parte di quell'esercito di manovalanza controllato direttamente dalle organizzazioni mafiose
E questo è un è un terreno tra l'altro che a mio avviso può offrire oggi elementi di novità
Organizzazioni mafiose sono in difficoltà
Non tanto da un punto di vista finanziario sono in difficoltà perché l'offensiva lanciata dalle procure meridionale dalla Procura di Palermo in particolare ha sicuramente imposto una modifica nella strategia nel rapporto tra organizzazione mafiosa e territorio
Nel senso che sta costringendo le organizzazioni mafiose a riorganizzarsi
Rendendo meno visibile la propria presenza nel territorio
La mafia e mafia in quanto amministrative amministrato giustizia nelle aree del degrado sociale nella nostra regione ma addirittura un suo sistema di questi fari non so se compagni sanno che a Palermo nei quartieri
Che sono stati in mano alla mafia quanto il picciotto che fa da manovale va in galera la mafia garantisce un sussidio alla famiglia
Questo oggi sta venendo meno ma non durerà lunga sta venendo meno vi dicevo non perché c'è un problema di risorse economiche anzi ci diceva
Roberto scambi e scardinato magistrato
Di Palermo pubblico ministero a Palermo
In una riunione che è stata fatta alcune settimane fa in CGIL che loro hanno enormi difficoltà a seguire i flussi finanziari governati dalla mafia addirittura ci diceva che loro sono in genere il ritardo di un anno rispetto le scelte di carattere finanziario che la mafia realizza no chiaramente non in Sicilia ma soprattutto mai nel resto del Paese
è con la globalizzazione dei mercati nel resto se il mondo quindi non c'è un problema di carattere finanziario ma la necessità di darsi un'organizzazione che abbia caratteristiche di maggiore segretezza sta erodendo sta mettendo in difficoltà questo tipo di rapporto però guardate troveranno le soluzioni per ricostruire questo
Questa garanzia di avere nel tessuto sociale di realtà come quella di Palermo di altre le di altre città siciliane
A il consenso sociale in questo territorio credo che c'è un'opportunità da parte dello Stato in una fase di crisi di questo rapporto di inserirsi sostituendosi al ruolo che la mafia svolto gente risse garantendo a quelle aree di marginalità
Una possibilità di riscatto ma anche compagni non fumate
Appena cambino
Dicevo che c'è
L'occasione da parte dello Stato di sostituirsi a questo ruolo di protezione che la mafia in ogni caso a garantito in questi anni in questi lunghissimi anni nel sud e lo può fare se da l'opportunità a questi giovani marginali
Di avere non solo occasioni di lavoro ma avere anche come dire la possibilità di essere utilizzati i lavori socialmente utili nel volontariato
Con un sussidio e vi garantisco a quando meno se non la piena sussistenza la possibilità di non gravare e di non versare su famiglie che sono già famiglie pesantemente colpite dal loro condizioni di miseria quindi questo scenario credo che vada considerato nella riflessione che facciamo perché poi accanto a queste aree di degrado nelle regioni meridionali noi abbiamo picchi di privilegi che sono diventati assolutamente insopportabili
Michele dimenticava nell'elencare tutte le aree che ancora hanno un sistema previdenziale diverso da quello del resto del mondo del lavoro i dipendenti regionali della Regione Siciliana
Dipendenti regionali che ancora vanno in pensione a venticinque anni possono andare con centosedici per cento della retribuzione hanno un meccanismo completamente diverso dal resto del mondo del lavoro
Allora io credo che se iniziativa ci deve essere da parte della funzione pubblica nazionale questa iniziativa non può non tenere conto di queste aree di privilegio io credo che noi possiamo accettare la sfida di chi ci chiede
Di fare delle proposte di discutere del della modifica del sistema previdenziale di un'ulteriore modifica il sistema previdenziale però dobbiamo porre con forza e queste credo che questa nostra iniziativa
Il fatto che questa discussione può avvenire solo che dopo l'ultimo residuo baluardo di privilegio sia stato eliminato
Perché non mangiamo noi una forte iniziativa in questa direzione
Diciamo al governo bene volete discutere di questo ma prima garantite Ciro omogeneità dei trattamenti tutti i lavoratori
All'interno del sistema pubbliche tra pubblico e privato solo dopo si può discutere io credo che questo terreno possiamo scelga poi ci sono le condizioni la difficoltà eventualmente di chi non vuole affrontare non può le mettere in discussione privilegi che poi spesso sono propri privilegi perché se tra le variare in quei continua a mantenersi oasi di grido legge ci sono i parlamentari io non credo che sia demagogia porre con forza anche questo problema anzi può diventare un cavallo di battaglia che la gente comprenderebbe io credo che la gente soprattutto in Sicilia non comprenderebbero iniziativa del sindacato che rimette in discussione la riforma sulla previdenza se prima non si eliminano queste oasi di privilegio
L'altro laddove le contraddizioni sono più stridente dal dove il differenziale tra chi ha e chi non ha è molto forte un'iniziativa al sindacato rischierebbe di apparire esclusivamente rivolta a tutelare questi privilegi quindi passeremmo da quelli che sono stati gli artefici e responsabili per alcuni del riordino del sistema previdenziale a coloro che addirittura tutta erano queste aree di privilegio
Ma io credo che la funzione pubblica in questo senso Possa muoversi è dobbiamo lanciare quindi un segnale molto chiaro che impedisca come dire
Che venga offerto un braccio con rischio di appunto venga preso poi il resto del corpo da parte delle nostre controparti questo terreno terreno praticabile che mette in difficoltà
Anche l'opposizione in questo momento nel Paese perché io mi ricordo che in Sicilia chi non vuole mettere mano al riordino del sistema previdenziale è un governo del centrodestra Che strano di avere un governo a livello nazionale che propone di intervenire ulteriormente se al sulle pensioni e poi trovarsi una Giunta regionale non l'ultimo raggiunto importante per la dimensione della Regione per la dimensione del proprio bilancio che non è in grado di fare ordine in casa propria
Io vi do solo un dato che è significativo sul quale noi dobbiamo secondo me riflettere in Sicilia le pensioni dei dipendenti regionali
Quindi dei dipendenti attualmente in questi cento aggravano per settecentocinquanta miliardi sul bilancio della Regione non c'è un fondo prescienza tutto e scaricato sulla spesa corrente
Il prelievo sui lavoratori attivi eh il prelievo il contributo da parte del datore di lavoro quindi alla Regione siciliana non supera i centoventi miliardi
Qua la faccia dell'equilibrio del sistema ci troviamo di fronte una realtà che è assolutamente insostenibile che deve vedere la nostra iniziativa che non può però essere limitata
Al ruolo della funzione pubblica siciliana
Vittorini poi Ranieri segretario
Infine Kakà
Formazione
Venturini
Occasione
Ma
Io
Insomma mi rendo conto che
Qualche tono sopra il rigo stamattina posso essere andato ma ho ritenuto dimostrare in quel modo lì
Quella che secondo me era in quel momento una mancanza di rispetto nei confronti di molte compagnie di molti contanti
Poi mi è stato spiegato che così non era più volte
Io continuo mantenere i dubbi che avevo questa mattina
Nel senso che io credo che ognuno di noi di ogni compagni e compagne membro di questo direttivo abbia gli stessi diritti
Questo non significa che in certe occasioni certe riunioni non vi sia da preparare in modo preventivo gli interventi già capitato capiterà ancora bastava dirlo con molta onestà bastava dirlo
E credo che ognuno di noi non avremmo fatto problemi insomma
Nel modo in cui si è fatto io credo che invece qualche problema l'abbia sollevato tanto che io non sono il solo che ha protestato per questa per quello che è capitato con me e con me
Son venuti parecchie dirmi che avevo ragione evidentemente non era soltanto un problema mio
Credo che questo se facciamo sì che non si ripeta meglio per tutti anche per i miei nervi grazie dopodiché provo a dire insomma le questioni per cui sarà interrotto stamattina
E voluto preferito
Cosa che ho da dire almeno alcuni passaggi
Il segretario generale confederale insomma fosse stato presente perché ho avuto il piacere di sentirlo dieci giorni fa ad un direttivo confederale in Regione Piemonte intera regione del Piemonte
E le posizioni che li ha assunto non erano quella che a me pareva di capire che assumevano oggi che assumeva oggi la funzione pubblica
Per cui avrei chiesto comunque di chiarirlo in che qual era la situazione insomma se la funzione pubblica nazionale va in una direzione diversa da quella che va la CGIL confederale su problemi che ritengo di primaria importanza
Detto questo ritornerò su questo passaggio un attimo dopo
Io avrei affrontato la questione e mi scuso con il compagno Michele Magno sono se questo schema
Ma non lo storico perché io ritengo
Io stamattina so forse come molti di voi sono uso sbagliato presto attaccato alla televisione ho visto cosa dicevano i giornali insomma
Per il è un po'di tempo un po'di giorni insomma che il problema della dello stato sociale pensioni sembra diventato non sembra il problema è il problema dei problemi
Prima politico numero uno problema politico del Paese
Per cui questo Paese si Governo non si governa se si interviene sulle pensioni o se non si interviene
Sì salvo non si salva se si interviene sullo stato sociale se non si interviene sullo Stato sociale
E il futuro del Paese pare che sia tutto centrato su cosa noi faremo su cosa il Paese farà diciamo rispetto allo stato sociale rispetto e attenzione
Io non credo che sia questo il problema dei problemi è sicuramente un problema ma io credo che i problemi siano anche altri e che noi sbagliamo rate che non voglio dare un giudizio rispetto l'iniziativa dalla funzione pubblica se è giusto o sbagliato
Io dico che se si dobbiamo prepararci andare in guerra è bene che ci prepariamo
Però avviene che ci prepariamo su tutto il fronte perché non credo che noi apriremo le coppie confronti con le nostre controparti soltanto rispetto allo stato sociale rispetto alle pensioni ma dirò più avanti
E allora la domanda che stamattina mi son posto anche guardando un po'di giornali insomma i titoli così quello che dicevano i politici insomma
è se veramente siamo lo Stato sociale le pensioni in questo Paese sono la causa di tutti i mali perché da cosa si legge insomma
Pare che insomma siamo la questione centrale insomma che tutto dipenda da qui insomma
A me non pare sia così oggi addirittura si usa questa questione alle prese lo stato sociale per dire permettere quelli che sono già andati in pensione o quelli che stanno per andarci contro i giovani cioè stabilendo fuori questa cosa
Per mettere i disoccupati contro gli occupanti
Per dire che comunque la causa dei due miliardi due milioni di miliardi di deficit questo Paese è causa è stato causato dal sistema pensionistico dal dallo stato sociale
E non lo so ecco a me la domanda che con il sindacato no è giusto che tutto sommato si lasci trascinare in una discussione che
Vai in questa direzione
Cioè la domanda che mi pongo sembra che oggi insomma sia svanito nel nulla o siano svaniti nel nulla
Ho passati nel dimenticatoio nel dimenticatoio l'evasione fiscale evasione contributiva la sarà uno slogan ma se io credo che se il governo le forze politiche il sindacato
Se ne occupassero con la stessa forza con la stessa intensità intensità che si stanno occupando in questi giorni del del bersaglio lo stato sociale probabilmente entro il novantasette qualche problema l'avremmo risolto
Io credo che invece a fine novantasette assisteremo a inizio novantotto di nuovo libro bianco dove scopriamo che i dipendenti pagano dei tassi più dei padroni
Ecco è giusto questa direzione giusto questo questo allora impostazione della discussione
E se
Ci siamo dimenticati insomma appunto se diamo la colpa se anche noi
Cadiamo nel tranello e ci lasciamo annoverare fra coloro che in qualche modo additano il sistema dello stato sociale e che il sistema pensionistico di questo Paese con uno dei mali principali e su cui intervenire
Poi ci siamo dimenticato cosa dimenticati cosa ha fatto la classe politica corrotta fino ad oggi insomma
Attraverso i suoi ministri attraverso le sue istituzioni
Cosa ha fatto una classe dirigente industriale fino ad oggi ad oggi corrotta e corruttrice
Cioè con le pause intaccata che rappresenta determinati interessi a non occuparsi di queste cose era tra è lasciarsi trascinare in questa discussione in questo modo
Pepe
Oggi ogni giorno
Ma
Io faccio la domanda possiamo impegnarci e a volte
A vedere chi verificherà mai
I danni
Materiali e morali che in questo Paese ha subito negli ultimi anni attraverso la corruzione attraverso a queste Tangentopoli tra ci sarà mai una qualche verifica che quanti dichiara questa roba qua
Dette io credo che la domanda che dobbiamo parte che ci faranno sicuramente nelle assemblee che ci faranno nelle assemblee nei posti di lavoro se vogliamo far far passare qualche nostra idea e proviamo ad armarsi per rispondere a quello che ci verrà chiesto nei prossimi mesi
Stiamo anche noi a questo gioco o giochiamo d'anticipo
E se giochiamo d'anticipo su cose
Io non ho sentito per il vero in modo netto dire questa roba né da Cofferati stamattina e neanche da Paolo però pratica nelle conclusioni
Ammesso e concesso che noi fossimo d'accordo di intervenire e non concesso che noi fossimo d'accordo intervenire sul sistema previdenziale
E lì ci si può risparmiare che ne so dei soldi che ne so mille lire due mila lire tre mila lire
Cioè
Noi siamo convinti che queste tre mila lire due mila lire o mila lire ce li fanno spostare allo stato sociale
O siamo convinti invece che il governo incasserebbe appunto e a capo
Perché Cofferati a Torino
Quando ha espresso la sua posizione di fronte al
Direttivo confederale del Piemonte ha detto in modo chiaro e tondo molto più di stamattina molto più distanti
Che non tocca alla CGIL che non tocca al sindacato fare proposte su queste cose tocca al sindacato rivendicare l'applicazione degli accordi cosa che stamattina ha ribadito ma che avrebbe aspettato
Sarebbe spettato al governo far proposte e hanno risponde
Non è una cosa di poco conto questa Europa
è un'impostazione diversa quella che noi oggi sceglieremo probabilmente e che proporremo ai nostri iscritti nelle assemblee
Rete noi in Piemonte
Abbiam fatto non la prima discussione abbiamo portato il sei di questo mese per cui cinque giorni fa
Nel direttivo regionale della funzione pubblica l'argomento
Nel senso che abbiamo ritenuto opportuno
Appunto in vista del direttivo di oggi
Dire qual era la discussione in campo quali potevano essere le questioni in campo
Non si è entrati nel merito del documento è chiaro non c'era stata neanche la possibilità documentati andato lo stesso giorno ma quattordici o quindici compendi
Compagno del direttivo pregiati funzione pubblicando predisposto un ordine del giorno
Che poi è stato in qualche modo emendato
Emendato e votato all'unanimità
E devo dire che quell'ordine del giorno
Rispecchiava
Rispetto alla critica quello che Morelli stamattina ha detto nella nel finale del suo intervento
Ma non è una critica rispetto alla Almerita erano aprite una critica di percorso sono di metodo
La cosa che mi ha anche un po'infastidito stamattina devo dirlo chiede la verifica di questo in Piemonte al mio segretario generale regionale e che di questo documento non c'è traccia
Non è stato né inviato alla Direzione nazionale cioè la funzione pubblica nazionale né tanto meno stamattina Luciano Sartoretti ha menzionata questo documento già la cosa mi stupisce alquanto so perlomeno io mi auguro che sia soltanto una clamorosa svista e null'altro ultima cosa che dico e chiudo io credo che statina un compagno che mi ha convinto almeno rispetto alle cose che diceva di panico pale di Bologna ma non sono sicurissimo
Diceva che credo che noi dobbiamo parlarne o tra la nostra gente somma tra gli iscritti gli iscritti tre lavoratrici e lavoratori dire come stiamo in campo e su cosa stiamo in campo nei prossimi mesi
Io credo che sarebbe riduttivo
Pur convenendo che è giusto che ci attrezziamo rispondere a quelli che sono probabili attacchi rispetto al Ca'alla questione del dello stato sociale delle pensioni sarebbe riduttivo se noi come ordinanza sindacale come CGIL
Sì apprestassimo soltanto rispondere rispetto a questa questione che pure la questione forte principali molto sentito io credo che nei prossimi mesi non credo io lo dicono più o meno tutti esso
Dovremo affrontare la verifica del ventitré luglio
Dovremo affrontare i rinnovi contrattuali non dimentichiamoci che alle ferie o subito dopo dovremo affrontare questa questione abbiamo in campo la questione occupazione e abbiamo in campo la questione che ci proporrà il Governo su pensioni e stato sociale
Allora io credo queste sono sostanzialmente due questo siano il campo d'azione in cui noi ci muoviamo e in cui noi dobbiamo andare a un confronto con la nostra gente con l'attrice quei lavoratori per dire e per definire quali sono le nostre posizioni
Ma vorrei però
Fosse chiaro almeno io la penso così provassimo a lanciare questo messaggio tra la gente perché Michele
Noi rappresentiamo la nostra parte sociale se facciamo
In qualche modo il nostro mestiere in un certo modo sono seri se rappresentiamo sempre di più e sempre meglio gli interessi di quelli che sono iscritti alla CGIL da lavoratrice repressione altrimenti noi non l'abbiamo la nostra base sociale e manca è manco rappresentiamo bene ma un'ultima cosa mi sento consentite vorrei che questo messaggio però passasse se possibile cioè io chiedo la foto ma con quale diritto morale un qualsiasi governo
Di centro di destra o di sinistra in modo particolare se oggi governo di centro sinistra
Può chiedere di intervenire nuovamente
Supina vive esclusivamente subì viva del salario scrive dalla pressione e non invece riproporre potrà molto forte la questione l'evasione fiscale dello scudo fiscale eccetera eccetera eccetera ecco credo che anche questo noi dobbiamo lanciare quel messaggio
Perché altrimenti verrebbe io credo meno insomma la nostra scelta di campo
Io volevo rappresentare sempre più quello quelli che riteniamo la nostra base sociale allora
Adesso diamo la parola sei compagni si mettono
A cedere a Ranieri vice segretario della federazione di secondo livello che abbiamo invitato i cimiteri
Anche nei prossimi direttivi
Comunque abbiamo rapporto purtroppo
Di fratellanza dobbiamo pagare molti infatti che Alberto fermati unica dobbiamo
Ecco prima dell'Iran noi abbiamo un limite invalicabile che sono purtroppo i premi quindi io alle quattro e tre quarti
Chiudo la discussione eppure non non è chiusa perché il percorso e andare avanti e un figlio non solo cinque dieci minuti il politologo votare alcuni adempimenti per chiudere cinque cinque vigili
Ma va bene
Io cercherò di parlare della scuola del processi di riforma della scuola non vorrei farlo
Cercando di stabilire più il più possibile i nessi che ci sono quel documento che voi avete proposto che a me sembra una cosa importante importante per cui è importante per la CGIL importante per adempiere non è una questione tattica di confronto col governo
Ma quella che era un'indicazione strategica che scaturisce dal nostro congresso
Cari compagni noi al congresso della CGIL di Rimini abbiam deciso che la riforma del verde fare
Non è una roba che dobbiamo fare perché qualcuno ce lo chiede ma la riforma del welfare e la cosa che noi dobbiamo costruire se vogliamo proporre un sindacato confederale capaci di rappresentare d'insieme del lavoro di fare i conti col lavoro che cambia di fare i conti con soggettività che cambiano
C'è stato un percorso lungo per stabilire questo questo per arrivare a questo approccio ricordate passato per un po'di tempo attraverso una polemica contro il Belfast troppo laborista
Nel senso che il Verklärte aveva solo presente la figura dell'operaio stabile a tempo pieno che lavoravano lo stesso posto di lavoro per tutta la vita
E c'è stata un'enfatizzazione di elementi di fare far da recuperare che stavano fuori dalla dimensione rigoristica alla fine a Rimini siamo arrivati secondo me una conclusione politica importante
Che bisogna pensare non solo al fare far del lavoro che c'è Malvern far per il lavoro che non c'è
Riuscendo a costruire a fare del Fare fare delle nostre proposte di riforma del welfare un terreno di riunificazione di un mondo del lavoro che non è più quello che che siamo abituati abilitati ha rappresentato nasce da qui la necessità di riformare il Paese
Che ci sarebbe qualunque fosse il Governo che fossimo da che avessimo davanti e che ci sarebbe se ci fossero solo ci fosse mastri
Perché è una cosa che attiene alla nostra capacità di rappresentanza del lavoro abbiamo detto a Rimini e l'abbiamo scritto poi nell'accordo di settembre fatto Q
Confindustria governo
Tutte le altre associazioni imprenditoriali che la formazione lo snodo di partenza per la ricostruzione di una politica del lavoro per la costruzione di un bel far rinnovare
Abbiamo firmata questa cosa come CGIL non firmata di altri non firmata governo mi permetto di dire che forse è stato un esempio
Non non so teoricamente da che come come schierarmi eccome schierarlo ma è stato un tentativo di concertazione impositiva
Cioè di concertazione che se non si limitava a porre dei limiti ma che cercava di aggredire di portare a compimento con la parte dall'accordo di luglio non realizza però vedete l'accordo di luglio avevano costruito un nesso
Fra politica dei redditi risanamento del debito
Risanamento del debito pubblico risanamento economico del Paese la capacità del Paese di scegliere con decisione la strada dell'innovazione della qualità di fare una politica della ricerca e della formazione
Credo che gran parte delle difficoltà dall'accordo di luglio non stanno solo delle dinamiche contrattuali fra le parti
Ma stiano anche nel fatto che questa scelta dell'innovazione poi non a camminare non poteva camminare da cavallo davanti governi per definizione tecnici abituati a definirsi da una finanziaria l'altra abbiamo finalmente un governo che si pensa si presume di legislatura abbiamo secondo me in maniera corretta cominciato il confronto sull'occupazione da questa parte
Nella convinzione che il livello di formazione e di ricerca la qualità dei nostri prodotti dei nostri servizi la qualità delle nostre risorse umane che decida di quella cosa che diceva Sergio stamattina
Cioè se il modello di sviluppo che sceglieremo sarà quello basato sul basso costo del lavoro sull'inflazione circa lo scarso valore della lira OSCE cerchiamo di stare in Europa sul terreno dalla capacità di competere sul terreno della qualità
Questo accordo ha avuto alcune prime risposte
Insomma il Governo io sono abbastanza soddisfatto del fatto
Che in coerenza con l'accordo che abbiamo firmato a settembre l'attività riformatrice del governo comincia da qui comincia dal terreno dalla scuola la formazione e della ricerca
La legge sull'autonomia già passata c'è una proposta di riordino dei cicli lo diceva Sergio stamattina che forse il dato rinnovazione più profondo che la scuola italiana traversato
Vorrei non non vi spiego la riforma dei cicli perché la sapete uscito astuti giornali trecentotré punti politici che mi interessa sottolineare
è una riforma che costituisce una rottura profondissima con l'asse culturale che ha dominato la scuola italiana in questi anni
Con la distinzione rigida fra scuola e lavoro comune idea di gerarchia dei saperi in cui sapere tanto più alto quanto più lontano dal lavoro e dal vissuta dalla gente
La scuola gentiliana insomma che la poi funzionale all'organizzazione del lavoro telo di Istica la divisione rigida fra chi decide pensa e decide da una parte e chi esegue lavora da un altro
Allora la prima rivoluzione che abbiamo cercato di costruire nell'accordo e anche della discussione sul documento di riforma di Berlinguer è ricostruire un nesso fra scuola e lavoro a tutti i livelli
A partire dalla scuola cogli sparisce con comune con un pieno di esperienze formative che si svolgono anche sul lavoro e a partire dall'idea di educazione permanente di educazione degli adulti che diventa punto di riferimento della scuola Rinnovata
Nella scuola si deve avvicinare si devono avvicinare l'esperienza nel lavoro per avere un'esperienza formativa piena chi lavora deve aver riconosciuto anche la valenza formativa culturale dell'esperienza di formazione che fa sul lavoro e Aterno certificato come credito formativo all'interno del sistema scolastico
E questo riguarda l'apprendistato questo riguarda i contratti di formazione lavoro ma questo riguarda anche i rapporti di formazione continuo di formazione permanente
Questa cosa secondo me è chiara ed è giusta vedete quando l'altra sera la televisione c'erano
Da Gad Lerner si ragionava dei giovani di Tortona
E c'era Galimberti che parlava dalla tutta la colpa alla scuola secondo me Galimberti sfuggiva un nesso
Che il vuoto che per quei ragazzi quelli dei sassi dall'autostrada era stata la scuola corrispondeva drammaticamente al vuoto per di identità per cui era perché era per loro il lavoro
Lavora pochi spiccioli per tirare avanti magari per andare ai videogiochi con l'idea del futuro come un buco allora io credo che il recupero della valenza culturale della scuola dei valori
Che la possibilità per i giovani di ricominciare a ristudiare il passato è strettamente legata ricostruire per loro un'idea del futuro
Se il futuro è un buco nero non c'è nessuna ricomposizione valoriale possibile l'idea di riunificare studio lavoro nasce dall'INPS e poi nasce da noi
Dai problemi concreti che affrontiamo con i lavoratori in mobilità che devono essere riqualificati e in cui il fatto che la stragrande maggioranza di essi non abbia nemmeno la licenza di scuola media
è l'ostacolo più grave per corsi di riqualificazione professionale reale
E al fatto che quando noi andiamo a discutere delle aziende di esuberi scopriamo drammaticamente che gli esuberi corrispondono a quelli che non sono stati mai vestiti di percorsi di formazione di riqualificazione durante le
Tutta la loro vita lavorativa allora formazione decisiva per avere una politica del lavoro
Lavoro decisivo per ricostruire un'idea della scuola di scuola del futuro la seconda rivoluzione e quella che con questa riforma noi proponiamo un passaggio dà la priorità dell'insegnare alla priorità della prendere
La priorità nell'insegnare la priorità dei programmi è la priorità della lezione dell'esame
E la priorità delle procedure standardizzate che valgono per tutti i bambini da data la Val d'Aosta alla Sicilia e che sono uguali sia per i bambini che per gli adulti
è stato un po'una mostruosità della scuola di massa italiana quella di essere diventata di massa riproponendo a tutti il modulo della squadra in lite selezionando su quello anzi addirittura con i più deboli ancora in maniera ancora più cattiva
A volte l'autoreferenzialità provoca dei dei migliori uno studente l'istruzione professionale a quaranta ore di lezione settimanale uno dei Piceni a ventotto
Ha un carico di lavoro quasi doppio no volti quello che ha bocciato che va all'istruzione professionale perché noi considerato bravo bravo per studiare
Passata la priorità della prendere significa passò alla Trinità dalla persona dell'individuo riconosce le diversità come valore fondante dell'uguaglianza ricostruire i programmi e l'organizzazione del lavoro sulla base di obiettivi minimi condivisi
Articolare l'organizzazione del lavoro dalla scuola sulla base della capacità di fare i conti con le diversità
Guardate questo è un tema decisivo per qualsiasi riforma del verde
I manager del postali Loris non sono quelli che si vantano di riusciva a personalizzare tutte le fabbriche i loro prodotti
La Salus dice che fra cinque anni sarà in grado di produrre un frigorifero personalizzato dalla catena di montaggio perché un po'di più qualunque cliente lo andrà a comprare
La FIAT fa tanti modelli per personalizzare fino al dettaglio la produzione delle proprie automobili è il paradosso forse più pesante del nostro tempo e quello dove la sinistra che non si incaglia che si riesca a cambiare l'organizzazione del lavoro per personalizzare le merci e che invece rispetto alle persone in carne ed ossa che chiedono allo Stato di studiare di curarsi di avere una vecchiaia sicura proponiamo procedure e regole standardizzate
Uguali per tutti che non riusciamo a a personalizzare i servizi alla persona
Allora la rivoluzione organizzativa che la riforma dalla scuola presuppone è l'autonomia
E quella di costruire una capacità di progettare il percorso didattico sulla base delle persone che hai davanti e di cambiare l'organizzazione del lavoro sulla base di rispondere in tempo reale ai Jens diverse sono di bambini i ragazzi di adulti che alla scuola che alla scuola si ricorda
Credo che da questo punto di vista abbiamo anche una bussola per affrontare in maniera innovativa non più ideologica lo stesso rapporto tra pubbliche e private
Perché io ritengo che la differenza tra non sia tra chi ha per il pubblica che per il privato a differenza eh perché propugna al privato il magari il terzo settore perché ritiene il pubbliche riformabile
E affida la gestione delle diversità necessariamente al privato e chi ritiene che un privato seria un terzo settore serie esiste sono se il pubblico stesso diventa capace di rispondere alle diversità
Di costruire forme di gestione di organizzazione del lavoro diverso al suo interno
Quelle per questo è quello che stiamo provando a fare con la riforma dalla scuola perché il privato che cresce a fianco di un pubblico burocratiche standardizzato e quello che amplifica i caratteri di burocrazia del pubblico insomma
Un'università senza didattica come privato corrispondente il Cepu
Quello lì quello riconoscerlo che di cambiarla targhetta da ragioniere a dottore che paga cinquanta milioni per per per prendere la laurea o per fare gli esami la terza cosa
Una rivoluzione di questo tipo che mette la formazione al primo posto la riforma del Real fa richiede soldi e risorse e richiede di affrontare un nodo di riforma del volto al davvero decisivo
Che secondo me non sta nelle generazioni
L'asta nell'anno maldiviani del fare fare italiano
Per la percentuale assolutamente preponderante dei trasferimenti monetari alle persone rispetto ai servizi guardate che questo è un vecchio tema di sinistra e Berlinguer
Non non nutrito PC il nuovo modello di sviluppo aveva come base la capacità di costruire la soddisfazione della gente più attraverso la diffusione di servizi di rapimenti di socialità e di comunità che in una logica di pura e semplice trasferimento monetario guai il problema e non me le generazioni perché vedete chi lo vedeva un punto di vista generazionale
Risolve il problema in termini trasferimenti il relitto minimo garantito contro le pensioni d'anzianità insomma narrava di Giuliano da enfasi di Giuliano Amato tramite Giuliano da Giuliano da Empoli
Bassolino va be'insomma di di quel gruppo di quel gruppo di beh allora la risolve così meno pensioni di anzianità e reddito minimo garantito per i giovani e restare dentro la stessa logica
Che compensa generazione almeno per ma continua a riprodurre un bell'affare che non sarà capace di produrre occupazione
Perché andare a far produce occupazione se si stava la cultura del servizio più che del procedimento diventa un bel far non solo del lavoro ma anche per il lavoro delle nuove generazioni si affronta questo problema
E ora da questo punto di vista è un po'di continue dovremo fare
Se vogliamo finanziare un sistema dalla formazione che punti all'inserimento dei giovani alla liquidazione qualificazione permanente degli adulti alla formazione per i pensionati che vanno in pensione
Perché guardate che
Una ricerca all'Università di Torino ha spiegato addirittura la speranza di vita della gente è direttamente proporzionale al livello di un titolo di studio prestata allo stesso tipo di tumore le speranze di sopravvivenza di un laureato sono doppie rispetto a uno che non ha la licenza media
La capacità di servirsi di ragionare di costruirsi percorsi all'interno dello stato sociale sono assolutamente Renato Calligaro distruzione quindi non è un tema dei giovani dei bimbi contro i tetti
è un tema per costruire un diritto di cittadinanza universale che nella misura in cui si costruisce non può lasciare indifferente l'insieme del versa che conosciamo
Non ci abbiam provato a sfidare il governo su questo terreno
Cioè no prova abbiamo fatto una proposta abbiamo fatto un accordo aspettiamo la legge
Sapendo una cosa che le riforme fatte per leggere in questo periodo non solo cose prescrittive non risorgono di per sé il problema la riforma è un quadro di opportunità
Quelle cose dico detto prima esistono
Sarà vero cambia l'organizzazione cambiano soggettività degli interlocutori in tutto il Paese a partire dal ruolo degli enti locali della regioni è un tema tutto a posto
Perché vedete io sono assolutamente per il federalismo a partire dalla scuola fa rima Venezia ventuno ventidue un convegno su scuola il federalismo
Ma lo stato attuale delle regioni e degli enti locali non regge questa spinta ci siamo federalisti dovrebbe incalzare
Perché rispetto a questo progetto da tutti sono venuti fuori idee fuori dal coordinamento delle Regioni
Quale che da coordinamento e regioni e questa non è una riforma che vive per conto suo diresse ricrea un orizzonte diverso di priorità in tutti i soggetti che saranno coinvolti all'interno della riforma
Il governo
Il governo ha molte contraddizioni al proprio interno anche rispetto a questa cosa
E molte contraddizioni si ripresenteranno la Confindustria che firma questo accordo
E poi la formazione continua la formazione permanente lavora dedicare soprattutto a quelli che vuole riqualificare lei ci sarà una battaglia da fare
Ci sarà una battaglia da fare per evitare una risorge Papi industrialista dell'idea di formazione e lavoro
Che lì riguarda che riguarda la formazione del lavoro pubblico da riporre in primo piano perché è stato un po'in secondo piano rispetto a questo livello dell'iniziativa e che dovremmo recuperare tutti insieme
Però io mi pongo una domanda un po'più generale
Io sono molto d'accordo con l'intervento del compagno Sergio Cofferati
Indubbiamente questo governo non è affidabilissimo per costruire rispetto a questo allude ad una proposta di riforma complessiva del bello fare
Ma che cos'è questo governo secondo me sapeva da prima che così da questo governo veneta le elezioni non ha vinto mica un fronte di classe
Io sono anche molto imbarazzata chiamare questo governo governo di sinistra
Se i sondaggi che hanno fatto di istituti di ricerca specializzati su chi ha votato Ulivo chi ha votato Paolo ci saranno dei risultati sorprendenti e
Perché ha votato Ulivo in percentuale tanti imprenditori quanti operai
Nell'ordine però ha votato per la lega
Addirittura la percentuale che in in in controtendenza con tutti i dati di classe che tutti gli istituti di ricerca ci dicono è che fra gli analfabeti ha votato più povero
E fra i laureati ha votato più Ulivo
Allora io credo che se non ci aspettiamo da questo governo una proposta di ibrida
Secondo me aspettiamo trent'anni trent'anni ci aspettiamo che cada
Io la la la la vedo un po'così perché vedete questo governo ad un solo punto
Che ci piaceva e che a me continua a piacere che questo governo si riconoscevano imprenditori operai artigiani professionisti che erano contro rinnovazione a mano armata
Che era lo contro il cambiamento gestito contro una tua come una clava sulla testa dei più poveri che pur essendo imprenditore avendo interessi di classe DiVersi
Scendevano dalla via del confronto della concertazione del cambiamento con regole però aspettare che questo governo produca sulla questione dello Stato sociale una prospettiva limpide affidabile sconto me sedi serratura di questo governo e questa è complicato perché ha votato Ulivo cantieri
Ed è autorevolmente rappresentato all'interno dell'Ulivo allora
Io se non cerchiamo questo tipo di affidabilità non la troveremo mai ma se un governo affidabile a questo punto di vista si possono fare due cose
O si lavora per buttarlo giù e per trovare un interlocutore finalmente affidabile
E la cosa mi sembra molto difficile che che che posso avvenire secondo me possiamo solo peggiorare
Perché io sono convinto che c'è una spinta a destra del Paese che continua che va avanti che diceva o la seconda e che noi Rispetto proprio perché il Governo è dentro queste contraddizioni
Che noi siamo capaci di una proposta in positivo rispetto ai terreni fondamentali della riforma è questo il punto e da questo punto di vista che univa il vostro documento che sono utili alla Commissione che la CGIL farà perché vedete un governo che ha queste contraddizioni poi finisce per decidere sull'emergenza è inevitabile sull'Europa siede in circolo la tassa perduti uguale per tutti ma non si può far sette volte questa cosa
Se non vogliamo che le decisioni vengano prese sull'emergenza allora dobbiamo offrire nuovi un terreno strategico
Punteremo Strategico che vada fino in fondo alterò da riforme che sono siano scambi di bassa lega sull'emergenza come qualcuno ci vorrebbe far fare
Da questo punto di vista considero importante la discussione capita pianta considero importante che l'abbia aperta come ha detto quattro ferrati la CGIL mi auguro che i tempi si stringano un po'già ci sono delle commissioni che lavorano mi auguro che lavorerà alla svelta perché io ho l'impressione che se non intensificheremo il nostro lavoro ci troveremo l'altra volta decidere su emergenze che in quanto emergenze non solo la nostra perché non sono la riforma del Welfare grazie
Ringraziamo Andrea di questo primo contributo
Canali via poi Sarti poi al Muzzi
E poi io rinunziò a due minuti solo di replica basta permettere di andare a casa compare
Ma
Io inizierei così io sono d'accordo bordo detto anche altre volte
Sul fatto di che era necessario de necessario che ci sia un approfondimento su questi temi da parte anche dalla nostra categoria
Perché le le valenze che è la nostra categoria anche all'interno dalla Confederazione sono molte rispetto ai servizi possiamo dire la nostra
Con con elementi diciamo concreti
E verificabili
La perplessità che mi viene nella nell'approfondimento però tempo questa
Più che una un'articolazione così ampia diciamo delle proposte quello che mi sembrerebbe essenziale
E che mi sembra che manchi un pochettino nel documento un po'questa non valeva forse la pena di utilizzare questa scadenza di approfondimento sui servizi sullo Stato sociale
E per cui sul rapporto che ne abbiamo come categoria rispetto a queste tematiche a partire dalla nostra specificità di rappresentanza dei lavoratori pubblici
Di articolare una nostra proposta che fosse anche utilizzabile dalla Confederazione a partire dall'esperienza concreta della nostra iniziativa
Per cui dico a partire da quella che la discussione che noi dovremmo fare rispetto ai rinnovi contrattuali non mi vedo da questo punto di vista una correlazione mi sembra che noi andiamo a discutere affrontare i problemi approfondirli sulle tematiche dello stato sociale quei nostri compagni a livello dei direttivi a livello dei comitati degli scritti coi lavoratori
E non c'è una correlazione chiara tra questa lavorazione e la proposta contrattuale nuova che vogliamo articolare mi sembra un limite grosso perché non cogliere quest'occasione e fare una riflessione che ci permetta nella riverifica dello stato sociale
Nell'ottica del miglioramento dello stato sociale dell'ampliamento dei diritti delle regole e dei servizi un contributo che parte da qui da parte da questa nostra realtà
Dalla necessità che noi attraverso una discussione nostra
Sui problemi della formazione della professionalità dell'occupazione dei livelli Delli orari
Dei rapporti con l'utenza possiamo dare un contributo all'approfondimento migliore forte chiaro che faccia sì che questa discussione sul rinnovo del e la modifica dello Stato sociale non sia una l'iniziativa di contenimento di una tagliola speso
Se pur fatto da noi con un'ottica di sinistra ma sia l'occasione di un rilancio dello stato sociale in termini diversi con una partecipazione piena chiara forte dei dipendenti pubblici
In cui noi possiamo è sede edificati non come coloro che mangiano sulle spalle degli altri ma come momento in me momento di elaborazione di proposta
Che mette insieme anche le preoccupazioni dei lavoratori privati dell'industria per un'iniziativa unitaria rispetto alla alle alla alla difesa miglioramento dello stato sociale
E questo secondo me è l'elemento di limite grosso di questa proposta nostra non tanto il problema di discutere di approfondirlo a tutti i livelli Magnano di ancorare un rapporto tra questa elaborazione e la proposta con mostra contrattuale di elaborazione diciamo
Gli elementi di fondo di un cambiamento allora quello che io vorrei dire
E questo
Stiamo forse pensando
Da alcuni elementi del della proposta diciamo questa preoccupazione mi viene abbastanza accentuato hanno idea di un passaggio di uno Stato sociale come è stato inteso fino a oggi c'è uno stato sociale
Basato essenzialmente sul diritto universale di poter partecipare da parte di tutti i cittadini a dei servizi
A uno stato sociale
Che invece diventa sempre di più assistenziale non per anni abbiamo battuto l'idea passiamo da uno Stato si sta assistenziale uno stato sociale come effettivamente deve essere basato su alcuni elementi alcuni principi quella valorizzazione dei lavoratori io ho l'impressione Company che questo tipo di proposta da questi prime elaborazioni
Dica la sensazione di un passaggio da di disarticolazione di quelli che sono gli elementi fondamentale dello stato sociale attuale all'interno di un'ottica assistenziale
Cioè del fatto che noi proponiamo all'interno del mondo del lavoro proponiamo poi la società una formulazione di questo genere non è più possibile mantenere la spesa come oggi
Per cui decidiamo chi possiamo difendere Chino
Quali sono i settori che sono di emarginati che compiamo complessivamente come servizi gli altri lavoratori che oggi sono tutelati perché hanno un posto di lavoro
E hanno una rappresentanza questi lavoratori devono scegliere come abbiamo fatto per le pensioni di pagare una quota sempre più ampia rispetto all'utilizzo dei servizi
E che questi lavoratori e non Lacco la la contribuzione generale non l'insieme della società si devono far carico anche di là dei settori più disagiati i disoccupati
I settori in difficoltà ecco Pellico una parte dalla loro contribuzione mi sembra un errore gravissimo
Mi sembra un elemento che non ci fa parte fa un passo in avanti rispetto a una questione che poneva anche Cofferati che dice qualsiasi proposta di modifica del resto all'interno dell'equità della giustizia dell'unità dei lavoratori
Mi sembra che questa proposta
Crei più problemi di unità di frammentazione di quello che la proposta in positivo che si vuole portare avanti cioè di dare una risposta i settori più emarginati difficoltà da questo punto di vista dico una cosa
Mi preoccupa la proposta del passaggio dalla fase contributiva a quella della può della contribuzione generale della fiscalità generale
Se già oggi abbiamo un problema di far pagare le tasse alle aziende e la contribuzione è un elemento che mantiene un una possibilità di di partecipazione delle aziende a quella che lo stato sociale
Il fatto di fiscalizzare complessivamente gli contributi mi sembra che sia un ulteriore carico oggi che diamo ai lavoratori dipendenti nella gestione dello stato sociale
Lo stesso
Per cui una riflessione dobbiamo farla in più rispetto a questo problema io direi che oggi il problema di fondo è questo
Che noi dobbiamo far sì
Che si ponga con forza il problema
Di un'articolazione della nostra proposta rispetto anche settori più debole di cessione della società ai lavoratori che fanno lavori parziali flessibili i lavori socialmente utili con la proposta chiara
Che questa
Ci deve essere un meccanismo contrattuale per cui noi di fronte a i sistemi organizzative flessibili Diversi che ci possono esserne la gestione dei servizi
Che stanno prendendo piede nella gestione dei servizi per rispondere un problema che è quello di uniformità dei diritti dei trattamenti
E non della versificazione della frammentazione ed è il fatto che anche alcuni servizi vengono dati ai privati con la pura logica di una diminuzione del costo della spesa per cui una batosta grossa rispetto ai diritti dei quei lavoratori una proposta che io penso che sia e inessenziale approfondire questa che noi dobbiamo riportare un progetto che a parità di mansione c'è una parità di diritti e di retribuzione
Per cui all'interno di un pezzo del pubblico impiego che non ci sentiamo di rappresentare i lavoratori pubblici o privati i servizi che se un gestiti anche in forme organizzative diverse devono far riferimento a un unico contratto di lavoro
Ha un unico contratto di lavoro per cui possiamo aver lavoratori che sono lavoratori pubblici strettamente connaturate a questo lavoratori delle cooperative lavoratori di ditte di appalto che fanno utilizzano metodi lavorativi diverso ma danno un unico servizio all'utenza
Questi lavoratori devono far parte di un'ottica che all'interno dello stesso contratto non possiamo permetterci di avere frammentazione organizzativa frammentazione contrattuale sistemi di diritto sistemi retributivi diversi a parità di mansioni
Questo ha una cosa importante che si ribadisce la necessità tiene la frammentazione delle sistemi organizzativi abbiamo necessità di un'equiparazione dei diritti della regole che siano uguali per tutti dei diritti delle regole che siano uguali per tutti
Da questo punto di vista io dico compagni non possiamo esimerci da sottolineare due aspetti che anche altri toccavano in questa nostra proposta lavorazione uno interessi
Sul debito pubblico che oggi raccolgono gran parte e di alimentano gran parte del deficit per cui c'è un problema che io pongo siccome una parte sostanziosa di questi interessi sono anche derivati da una quota forte
Di agevolazioni a fondo perduto o non dati all'impresa
Cento mila miliardi negli ultimi anni e concludo
C'è un problema come orientare questa spesa come fa sì che diventi fattore di sviluppo di occupazione come far sì che venga utilizzata per la formazione l'altro elemento e concludo
E quello dell'evasione se noi compagni non facciamo una battaglia forte sull'evasione non utilizziamo anche gli strumenti contrattuali una proposta politica che fa parte dai nostri servizi dai ministeri dagli ispettori dei rapporti con l'utenza da questo punto di vista no facciamo un grosso passo in avanti l'ultimissima cosa con una battuta
Sull'utenza e sui rapporti quei lavoratori
Tre lavoratori pubblici e privati lasciatemi dire una cosa non è possibile che noi un'articolazione di un progetto
Di riqualificazione di rilancio del dello stato sociale non c'è problema non ci poniamo il problema dei rapporti con l'utenza e io dico una cosa non ci interessa più
Fa riferimento a un'utenza l'utenza indefinita i cittadini noi dobbiamo fare una proposta chiara ai nostri stessi lavoratori organizzati nelle settori
Privati industriali pensiamo delle articolazioni io le chiamerei dei consigli di rappresentanza dell'utenza a livello territoriale
Con i quali noi andiamo in rapporto che vedono l'insieme della del del delegati dei posti di lavoro di lavoro privati e pubblici insieme
Rappresentante sindacale dell'Associazione e discutono sui servizi Dio no del facciano delle verifiche sui servizi si confrontino quei lavoratori pubblici su questa come migliorare i servizi io penso che sia un elemento forte
Per mettere insieme in modo unitario lavoratori pubblici e privati e per fare una battaglia insieme per il miglioramento dei servizi
Sardi
Io ho proceduto al massimo nel mio intervento ho visto
Allora non vorrei rubare due minuti o Paolo
Confidando che nella prossima occasione si sia come dire una gestione dell'ordine di intervento un po'meno elastica
Non cerca
Anche a
L'altra
Comunque tagliando molto corto sulla tutta la parte di analisi che sta sia nel documento che poi sviluppata più compiutamente relazioni Michele io mi trovo assolutamente d'accordo
Quindi punto l'intervento su due questioni
La prima
Che parte dal inevitabilmente da un pezzo di analisi e cioè la composizione la per far nazionale che è fortemente squilibrato per ci pone Cibona noi ammonta a mio modo di vedere una questione di scelta
Noi affrontiamo il dibattito sul Welfare
Ci dobbiamo porre una domanda perché
Il perché può essere i tanti motivi per farlo sussistere sopravvivere da un punto di vista contabile
Di disponibilità di risorse
Per renderlo sostenibile nei prossimi anni
A mio modo di vedere
Il perché deve andare un po'oltre la questione contabile Alessio la riduco così banalizzando
C'è a mio giudizio un bisogno di giustizia e di equità che questo sistema di stato sociale non per me
Va rideterminato un riequilibrio interno perché io sono convinto che se questo sistema permane sarà sempre più difficile difenderlo
Occorre rideterminata negli equilibri interni alle voci
Occorre costruire una come una nuova solidarietà
Una nuova solidarietà tra occupati disoccupati tra le generazioni tre deboli e forti garantiti e non garantiti cioè ricostruire un terreno forte che sostiene lo stato sociale
Come idea come organizzazione democratica Delors
Pensione questa cosa
Può essere un'affermazione ovvia
Però almeno è equilibrato lo stato sociale meno è difendibile più ve soggetto agli attacchi
Oggi il gioco di chi punta su un ridimensionamento della e al sistema pensionistico
Alle radici quindi ricostruendo lo o riformando la riforma rischia di avere un buon gioco perché c'è una debolezza complessiva dal fa è una debolezza delle pensione debolezza complessiva
è ovvio che dall'altra parte
Ci sono intendimenti completamente diversi guarda della penso non sfugga a nessuno che la mondializzazione del mercato ma soprattutto soprattutto la mondializzazione dei capitali ha rideterminato le regole del mercato
La caduta del muro di Berlino è un fatto meramente politico
Ho squisitamente dovrà usare un termine abbiate dato politico
E una questione economica ha rotto le barriere che bloccavano i mercati e che costringevano in aree geografiche che determinavano economie nazionali oggi l'economia si gioca solamente in un piano mondiale
E allora c'è un'esigenza vera
Di come le economie occidentali fanno fronte alla concorrenza che viene dai Paesi terzi che possono offrire manodopera a basso costo
Basso livello di protezione sociale sistema fiscale quindi tasse bassissime e pochissimi impedimenti burocratici
Non solo in Italia in tutto il mondo occidentale la logica d'impresa trovato sensibile ai governi il punto dettate quello della riduzione della protezione sociale
Ah se queste due cose sono vere
Io dico si determina una scelta di approccio al confronto
Non è più io qui qualche problema o Cofferati Sherlock
Qui non è più da rispondere a una proposta che ci viene o ci verrà fatta quel problema un problema nostro di rivendicazione la modifica dello Stato sociale non è un modo come noi ci attrezziamo a difendere questo Stato sociale che c'è ma come noi determiniamo lo stato sociale che vogliamo per il futuro
La seconda che Cofferati ha passato che non ritrovo però né nel documento né nella relazione fatta da Michele a nome della segreteria è sulla questione
Qui delle relazioni mondiale
Guardate che il livello di confine competitività chi viene fatta dai paesi terzi e tale che può mettere realmente in crisi non solo le economie nazionali occidentale ma mette in crisi
Lo stato sociale gli stati sociali anche nelle loro diversità che se ne sono andati determinando in questi anni mette in crisi la capacità di organizzazione dei lavoratori e quindi indebolisce progressivamente fortemente il sindacato
Che la loro organizzazione
Questa è battibile solamente se il sindacato esce dal proprio localismo
Affronta
Il confronto con il mercato globale con i capitali
Cambia il proprio modo di approcciarsi non con delle vertenze nazionali ma a fronte
La definizione di una Carta sociale generale universalmente riconosciuta che stabilisce le regole i diritti di base di dei cittadini dei lavoratori e delle lavoratrici in qualunque Paese lavorerei per qualunque industria lavori
Cofferati parlava di dumping sociale
Io parlo di solidarietà internazionale
Perché non possiamo far pesare sui lavoratori dei paesi terzi in massima parte disorganizzati con grandi difficoltà combattere non un padrone che sta lì ponga un padrone che è fatto di capitale che siede in Paesi diversi da dove avviene la produzione
Non possiamo far pesare la costruzione delle proprie protezioni sociali solamente su quei lavoratori occorre una grande mobilitazione generale sovranazionale sindacato che deve trovare nelle sue sedi dei sindacati nelle organizzazioni internazionali sindacali il punto di dibattito ma anche il punto nel quale si lancia una campagna che tende a dei terminale con le organizzazioni sovranazionali destare dei governi quelle che devono essere le regole sociali universalmente riconosciuta nel quale si muove si determina i rapporti di lavoro e sociali nei diversi paesi del mondo
Sì
Grazie Maurizio poi chiediamo peraltro se ne ha voglia perché il fabbricato sedici fra Marraffa in materia anche
Guardo sinottico della situazione dell'India
Come dovute riservate offre
Strutture
Ovviamente non glielo attribuisce
Io sono sinceramente preoccupato di un fatto perché sono state ribadito alcune cose qua stamattina sono state anche introdotti degli elementi cosiddetti di novità però se tutta la linea sindacale
Della CGIL poi della CGIL CISL UIL si riduce alla rivendicazione del pieno rispetto degli accordi di luglio siano gli altri che siamo stati contro la sia la maggioranza della CGIL della CISL e della UIL che invece li sostengono rischiano di trovarsi un grosso guaio secondo me lo dico spassionatamente
Perché alla fine questi accordi di luglio si stanno riducendo
Quindi una via di mezzo anche piuttosto tortuosa
Trova non potendone più la scala mobile sicura che ce l'ha ieri e io ti penti cade per favore il tuo e mezzo per cento del contratto dei meccanici
Questa la sostanza del problema poi possiamo in fiore dallo di tutto quello che vogliamo possiamo anche dire delle grandi banalità raccontarci che se non c'è la luce meccanici non firmavano questo sono stupida è abbastanza normale
Che il padrone tiri ad abbassato il salario
Anzi la sfida che c'è adesso quando si parla di Europa di globalizzazione la sfida che c'è adesso poteva in abito inevitabilmente un abbassamento dei salari perché questo sta avvenendo in tutte le metropoli dagli Stati Uniti alla Germania
Se mai la grande novità è il fatto che ci sono gli scioperi coreani e su questo non solo non si riflette abbastanza perché io sostengo che la crisi dal guasto avviene dalla globalizzazione non da altre cose
E lo sviluppo capitalistico nel modo che mette in crisi l'Uefa delle metropoli occidentali non il suo contrario ma ci vuole un sociologo per queste cose ci vuole qualcosa d'altro
Tra l'altro su questo problema degli scioperi coreani io mi aspettavo che la segreteria almeno due righe di solidarietà le proponesse visto che la Giunta non stanno scherzando
Ma sono in corso dei fenomeni che probabilmente tra qualche mese qualcuno ci racconterà anche in termini molto drammatici
Allora se siamo un sindacato di un certo tipo un occhio note che attenta quelle situazioni le dobbiamo lo dobbiamo mentre però anche questa cosa dello stato sociale rischia di ridursi a poca cosa perché poi alla fine togliendo un po'le mutande all'impianto ideologico che è stato presentato sua mi sembra che tutta la discussione si stia riducendo una cosa molto semplice
Quanta parte di spesa sociale verrà posta direttamente a carico delle famiglie e quanta parte rinnova a carico della fiscalità generale cioè dei lavoratori alla fine la riforma diventa quella perché è quella la riforma che in piedi che è in atto che va avanti
Sono quattro finanziarie che stanno producendo anno dopo hanno questo percorso una quota di spesa sociale direttamente a carico di chi fruisce servizio cioè delle famiglie dei lavoratori
L'altro è a carico di chi li paga in questa grande discussione sul Wi-Fi in questa categoria ma cono due elementi
Cioè il fatto la considerazione che è politica che reale che economica che è uguale al fatto
è salario differito dei lavoratori
Il sistema del Guelfa che piaccia che non piace sia degenerato che sia clientelare
Non vuol dire niente è stato costruito in Italia come forma di salario differito dei lavoratori ed è pagato in questo modo
Le pensioni sono pagate in questo modo i lavoratori dipendenti è stato detto hanno fatto l'Uefa a tutta la società ma non è solo così lavoratori dipendenti hanno fatto l'Uefa tutta la società
Egli è l'hanno pagato e che lo stanno pagando e si vorrebbe anche farglielo pagare ancora un po'
Questo è il problema stesso discorso le tensioni
Perché se ci fosse del vero e della serietà in quello che ci ha detto Cofferati stamattina bisognerebbe immediatamente separate le casse
Dire che lavoratori dipendenti non pagano più per i commercianti per gli artigiani eccetera eccetera poi se mai ce l'affrontiamo il problema generazionale interna Lori diversamente il circolo vizioso che è stato denunciato sul web fa sulle pensioni sulla sanità
Si riproduce in eterno
Però il problema che secondo Bach qua ci sono a con con un paio di questioni perché stiamo assistendo o mutamento generazionale genetico di una linea del sindacato il sindacato la CGIL
E le organizzazioni politica che l'hanno formata controllata influenzata sono state sempre tradizionalmente stataliste sostanzialmente stataliste hanno concepito l'Uefa come delle garanzie adesso arriva al cambiamento cioè non c'è più ugual fa delle garanzie
C'è l'Uefa delle opportunità
E poi ovviamente si aggiunge opportunità però nell'eguaglianza
Ora io penso che siamo stati a vitalistica nessuno lo può negare è che questa società è in costante cambiamento il capitalismo è l'essenza del capitalismo il movimento il cambiamento non è che uno nega Hakan diametro
Per cui non può andare bene ma è una linea che sposi liberismo è che ci pali di Guelfa dell'opportunità ne è una linea che si adotti sul massimalismo generale perché eluderebbe un problema reale che c'è nei fatti che ci che c'è nelle cose
L'altro elemento che ma anche che questa battaglia non può essere una battaglia italiana non è una battaglia che interessa al movimento dei lavoratori italiani
è una battaglia che può essere combattuta solamente colloca in collegamento perlomeno col Movimento dei lavoratori in Europa ma un collegamento pratico una ricontrattazione del Guelfa che si basi su un collegamento europeo dei lavoratori
Non può essere la formuletta italica che passa attraverso Parlamento di Romano otto con le regioni che poi Cofferati spera che passi anche la corso Italia
Lo può essere quella e io non credo neanche che Prodi sposa permettere più di tanto e di andare in giro a dire ce li decidiamo noi qua perché in realtà agli eretici della Berlino le cose queste devo perché se visto sulle euro e si è visto su quello che sta accadendo sulle banche
E questi sono i fenomeni che contano se è vero quello che ci diciamo che ci sono grandi gigli capitali internazionali ma chi lo decide
E decide vederci dalle banche centrali si sta formando la Banca centrale europea in questo senso c'è una perdita di sovranità dello Stato delle sue funzioni e quindi anche del suo potere decisione sul web fa non ci inventiamo una riforma che può essere la bella potuta piacere condotta lo
Poi ci sono anche delle considerazioni pratiche io le fa la faccio molto brevemente e concludo è stato citato Bobbio io non lo cito perché non mi è simpatico ma non vuol dire a qualcuno di citò Marx
Carlo Marx a un certo punto fa un passaggio in cui spiega spiega la società di allora ma ce lo spiega anche a nuovi ruolo sociale del ladro
Lei dice che i ladri sono va bene tutti i tipi di là in particolare diciamo il lato il lato tipico quello che ti fa è calato dall'alto
Viene inoltre non tangentisti
Questo lato qua c'ha un ruolo sociale e c'ha un ruolo sociale prodotto produttivo è un ruolo sociale progressivo perché rubando di un bene costringe la società prendete provvedimenti e quindi ci sono quelli che costruiscono le cassaforte quelle coste sono sistemi dalla sono tutti quelli che proteggono i beni da Kigali vuole rubare
In questo senso in questo senso c'ha un ruolo di sviluppo potuti e questo è assolutamente vero e non si può
E non si può negare incrementa l'occupazione incrementa la produzione eccetera eccetera ora ora il problema di adesso va be'il problema è che adesso e queste oche
Siamo molto attenti perché il Welsh sono tre milioni e mezzo di pubblici dipendenti in Italia
Più tutti collegati le famiglie eccetera eccetera il plus di reddito non è che stiamo quando diciamo che rifondiamo l'Uefa paga parliamo di una cosa da niente parliamo di una cosa che è molto più bassa che molto pesante
E a seconda di come questo macigno si muove c'arriva in testa ora tutti noi sappiamo che questo che dentro questo qua e facciamo un patto tutti ci sono stati i lati dentro questo uguali
Però sono stati i ladri che hanno prodotto tre mila anche tre milioni e mezzo di occupati eccolo qui il problema del web Sica turbavano a Tangentopoli assumevano pure ora oggi non è qua
è stata attinenti io non lo dico a fa moralismo
Io non lo dico a fa moralismo io lo dico perché vado davanti all'assessore regionale della Regione Liguria del PDS dell'Ulivo che non mi assume nessuno che mi appalta i servizi
Che mi mette in esubero la gente mentre quelli di prima essi che rubavano ma pure assumevano prestare
Vediamo un po'questo ovviamente io non sono da quel tipo di soluzione dei sono per un'altra soluzione questo è evidente ed è chiarissimo però stiamo attenti perché collegati al web fa ci sono tutte queste realtà
Non solo ma collegate al web fa ci sono le pensioni
Era gente aspetta di andare in pensione quindi quando si tocca quel se e quando si toccano questi due nervi scoperti bisogna stare molto attenti a quello che si dice e a quello che si fa all'interno soprattutto delle categorie pubbliche
L'ultima questione è e concludo si dice che sviluppando il terzo settore si crea occupazione l'esperienza che abbiamo noi ci sta dimostrando che c'è un travaso di lavoratori dal settore pubblico al cosiddetto terzo settore
E poi si dice anche che ci sono dei settori non può no profit particolarmente ne sono stati indicati due cura le persone servizi alla persona e servizi diciamo all'ambiente ora
Io penso che anche in queste cose bisogna starci attenti che perché per esempio con la storia della del risanamento dell'ambiente lasciamo perde le campagne del voi a Fal polacco però inizia ci sono delle grandi compagnie che stanno bonificando il Ganci è che si stanno arricchendo bonificando Ganci facendo servizio alla all'ambiente quindi anche l'ICI al profitto
Negli Stati Uniti il problema del noto porti sanità ci sono sei milioni e mezzo di americani ed è un settore in crescita che sono serviti dall'assetto sanitario attraverso l'autocura sono delle società che vengono vengono per posta sistemi di cura è stato e coprono metà delle patologie
Quindi anche in questo senso cioè le le cose cambiano Malosti bisogna avete non è qui non è un problema se uno va a all'ospedale e paga al pasto più un problema di vedere dove va a finire per davvero il settore sanitario questo è il problema
Ma sul piano pratico
Io vorrei anche che fosse precisata una cosa una è già stata detta l'unificazione dei contratti di lavoro tratta appalti sano Brocchi tetto ai nostri settori è indispensabile contratto unico tra questi settori e le altre due e l'altra cosa che pongo è questa che se è vero che vanno avanti dei processi di aumento della produttività nei nostri settori quello che noi stiamo vedendo che questi processi o da a tagliare le assunzioni
Intervengono pesantemente su dalle questioni importanti orari turni retribuzioni
Allora bisogna che i contratti di lavoro affrontando questi problemi contemporaneamente ci mettono mettano una pezza su queste questioni il cioè ci dicono dicano molto chiara facciano delle scelte nelle da tempo sosteniamo che una delle scelte sulle ora sugli orari sui tumori è la riduzione dell'orario di lavoro e la settimana corta anche per i pubblici dipendenti
Oggi
Io Company non farò
Assolutamente conclusioni conclusione di questo direttivo
Sono nel dispositivo finale che adesso vi dico poi se Ranieri Lomelo scrive
Perché sta in piedi
Per esempi e la seguente che noi apriamo la discussione direttivi regionali provinciali che intanto presso il Centro nazionale in questi giorni la segreteria
Appunto differimento per ulteriori contributi al dibattito che saranno inviati alla discussione
Che questa discussione ovviamente si intreccia alla discussione sì sì commissioni
Sperando che Sergio Cofferati vado alle commissioni
Non solo in quel previdenza dovrei fare Beniamino Lapadula sta facendo un buon lavoro ma anche delle altre raddrizzare alcune storture che aveva prima torna
Cioè
Sono avvenute
In quella dello stato sociale che fra un po'ci col non proteggi portavano via tutto ospedali compresi e e qua e in quella della sanità dove veniva fuori che la possono no assoggettabili no profit e non come ente parastatale come Pellegrino sa ma queste sono le contravvenzioni in seno al popolo perciò emesso nata
E quella riduzione che continuerà e che vogliamo si è chiusa con l'assemblea generale i quadri erede degli atti che è il punto d'arrivo di un percorso che noi vogliamo costruire insieme ai nostri iscritti e nei nostri lavoratori venga quesito del punto centrale della nostra discussione
Noi avremmo dei mesi difficili
Abbiamo un governo
Che io farà fatica a fare delle proposte
Un Governo composito
Un governo ma io credo che i compagni non abbiano colto fino in fondo questo passaggio Ricco Ferranti
Io lo riprendo
Un governo e qualche organizzazione sindacale che vogliono usare le punte qualcuno dentro il governo guarda che organizza sindacale che vogliono usare questo passaggio Superfast terzo per cambiare maggioranza
Allora l'opinione nostra opinione mia e di questa maggioranza
Non può essere cambiata se non tornando alle elezioni
Sarà compito
Dalla mentre decifra
E quindi chi avrà queste intenzioni dovrà
Offrirle proprio per questo
è necessario
Ed è importante col processo che abbiamo avuto avviando la discussione col documento con la relazione di Michele Orsi
Aprire una discussione ampia
E tentare di costruire in rapporto anche con iniziative del Governo e della sua maggioranza una proposta sindacale possa essere discussa che condivisa dai lavoratori
E che parte da un punto che è il punto centrale dalla nostra riflessione politica che anche questo mi pare non sia stato colto in tutta la sua importanza
C'è il discrimine
Piacerebbe che D'Antoni e Larizza si meritassero su presto
Punto la spesa sociale rimane inalterata
O la spesa sociale diminuisce
Meglio ancora la spesa sociale rimane inalterata oggi per quando ci saranno le condizioni per andare da un vento nel mio cuore questo è il punto
E su questo punto io credo che un sindacato generale ha ragione io non si quando dice che deve guardare il mondo
La Corea l'ordine del giorno ha già fatto la CGIL ma possiamo fare anche oggi insieme non è questo il problema sindacato deve guardare al mondo che deve parlare al Paese
Sindacato di Di Vittorio di Rama che ha sempre parlato al Paese
Deve avere il coraggio di cimentarsi con delle proposte ovviamente sta mandò al governo del incapacità ed a Viterbo e problemi questo ero forzoso abbiamo fatto tentiamo di fare faremo nei prossimi mesi sapendo cari compagni sia ciascuno compete un proprio ruolo
Alle categorie
E proprio
Alla Confederazione il proprio insieme con un obiettivo comune c'è quello di allargare difendere le conquiste che abbiamo fatto ma le strade spesso
Non sono sempre uguale ed è giusto che sia così
Ed è giusto che sia così perché compiti che abbiamo e anche quelli di aprire un discussione un dibattito fra i lavoratori con le altre organizzazioni sindacali e qualche volta
Fare delle incursioni per rompere quegli elementi di corporativismo
E di vecchio
Che ancora ci sono e che Sergio denunciava ovviamente non chiamandole per nome nelle altre organizzazioni sindacali e Nicola amici che con pochi amici anche nostri e non compagni in questo caso
Questo è il punto su cui quindi con molta severità continuiamo a discussione continuiamo andare avanti
Con i contributi che questo dibattito ha portato col contributi sia dovranno dare direttive regionali provinciali con le vertenze
Che dovremo costruire a cominciare dalla questione
Della sanità in tanta parte del Paese il punto cruciale di scontro tra la Lombardia l'Emilia al Piemonte al Veneto mente avevamo qua
Ma telefonato un'agenzia che ha detto che un amministrativo presidente dell'azienda
Aderito
Alla Confindustria con la sua azienda
Sanitaria
Ho dimenticando che l'azienda sanitaria non è proprietaria del del direttore ma dei cittadini qui viene buona per la nostra iniziativa d'un uomo diverso del Comune le assemblee elettive ma
Entro nel merito questo aderito a Confindustria
E come tale si rappresenta se stesso
Al di fuori di ogni controllo e di ogni bene comune
Ma questo è quello che ha fatto Formigoni quello che ha qualche tendenza anche in altre regioni come in Emilia come in Piemonte come il vento
Su questo dobbiamo costruire iniziative strumenti vertenze
In un dibattito che si intreccerà con la discussione del rinnovo del ventitré luglio
E con la discussione ed un difficile contratto dei metalmeccanici ci ha provato con positiva contro
Conclusione
Ma che pone per il futuro problemi rispetto all'iniziativa della Confindustria
Io non voglio dire altro anche perché oggi francamente non me la sento
Non perché questo Direttivo non si usano indicativo importante un direttivo
Grande discussione anche vivace e che ci che mi conforta e ci conforta sulle scelte che abbiamo fatto non me la sento
Per altri motivi che stamattina mi ha detto
Vorrebbero che eliminare tentando
Il ricordare un cruccio
Che ho avuto e che oggi venuti in mente
Vedete
Ne ha ottantadue ottantatré quando c'era il lodo Scotti
Compagnia Funzione pubblica delle miglia
Allora avevamo io
E Mattioli pensavamo che forse la proposta Salerno nell'ottantuno ottantadue l'anno non è importante gli storici
Che la proposta di Tarantelli forse la proposta che dava allora tu garanzia
Naturalmente grande Castrolla ci dissero bene come bello com'è giusto
Poi dopo fino al mattino aveva più furbo di Mary Shelley prima del direttivo stare ben attento che queste ci han detto così per fare un'altra cosa come infatti fecero tutti tu anche pericoloso estremista caso
Stavo
Noi non avremmo coraggio io non ebbi il coraggio che ci tirammo indietro
Io credo che qualche volta ha compiuto ad un dirigente sindacale d'una categoria che sta parlando al Paese vorrei che compagni se ne accorgessero
E qualche volta di andare avanti
Questo offre sia
Poi pagano niente le conseguenze come se verrà pagato ma sapendo che qualche volta andare avanti sì difendono e si modificano le cose meglio che aspetta
Corpo
Pongono allora passiamo a Fasano
Va bene
Cardiopatici allora compagne e compagni se prendere posto in attesa che concludono
La scrittura dell'ordine del giorno conclusivo ne stanno completando abbiamo alcuni adempimenti organizzativi
Alcuni sono stati annunciati ieri altri erano
Insiti nella convocazione l'ordine del giorno
è possibile
Avere un po'di attenzione noi dobbiamo
Adempiere dicevo da alcune ad alcune questioni di carattere organizzativo e la prima delle quali
è l'elezione della presidenza del Comitato direttivo del presidente e dell'ufficio di presidenza del comitato direttivo
La proposta che avanziamo
La proposta che avanziamo per la presidenza
Che sarà
Come partorirà rotazione poi stabiliremo i tempi in uno dei primi compiti che la presidenza nel suo complesso è anche quella di scrivere una proposta di regolamento del comitato direttivo della presidenza stessa quindi stabilire anche in che modo si procede alla votazione dell'incarico di presidente
E in particolare i tempi
Noi proponiamo al comitato direttivo l'elezione della compagna Lella Brambilla della funzione pubblica di Milano a presidente del comitato direttivo una funzione pubblica
Proponiamo inoltre che l'ufficio di presidenza sia completato con altri tre compra altre tre componenti
Che sono la compagna per Unipol Peroni Franca segretaria della funzione pubblica del Trentino la compagna Laura Mentasti del Centro nazionale la compagna Ferretti Tamara del Centro nazionale
Questa è come vedete è una presidenza composta da tutto e da qui da quattro
Da quattro compagni e questa è la proposta complessiva credo che le due votazioni vadano fatte in modo separato
In modo separato
Ci sono osservazioni
Se non ci sono osservazioni procediamo al voto
Allora metto ai voti la proposta di presidente del comitato direttivo di e leggera presidente del comitato direttivo la compagna Brambilla della funzione pubblica di Milano che ad accordarsi alla mano
Giù
Contrari
Astenuti
Nicolosi
Nicolosi si astiene anche perché
Nuove motorini
Ho
Va bene un astenuto
Metto ai voti
Metto ai voti adesso quindi la compagna Lella Brambilla eletta presidente del comitato direttivo io la invito a prendere posto anche perché così mi dà una mano sorretto degli adempimenti
Mettiamo
Mettiamo ora i voti
Il completamento della presidenza del Comitato direttivo ripeto sono la compagna Peroni la compagna vedasi alla compagna Ferretti
Chi è d'accordo alza la mano
Gio
Contrari
Astenuti Nick uno e Nicolosi per lo stesso motivo perché era insito
Due astenuti
Dunque dobbiamo procedere ad una sostituzione all'interno del collegio di verifica
Della funzione pubblica il compagno Ferrari William si è dimesso
La proposta
Di sostituzione ecco il compagno Kapustin Giovanni che io non lo scrive ma se non ricordo male della funzione pubblica di Pisa vorrei sbagliare
Se ci sono obiezioni
Chi è d'accordo alzi la mano
John
Contrari astenuti
All'unanimità
Sì
Dobbiamo andare alla sostituzione di alcune presenze all'interno della Federazione di secondo livello
Ci sono alcune alcuni compagni che non fanno più parte la categoria hanno assunto incarichi all'esterno
E quindi
Pensiamo di si opportuno anche dietro loro consiglio
Procedere alla loro sostituzione all'interno de la federazione che come anche dagli interventi di stamattina si è compreso sia ben compreso con Franco assume sempre di più un ruolo di direzione su tutta la partita della formazione la la riforma la cosiddetta riforma beveva quindi ha un ruolo
Importante
I compagni i due i due compagni sono il compagno Michele Gentile che attorno che nella segreteria dei bancari della Compagna Teti Croce sono i due compagni in due compagna la Company in uscita
Che assunto la responsabilità di segretario generale di una zona di una Camera del lavoro
Della nuova riorganizzazione del Lazio
I due compagni i due compagni che noi proponiamo di sostituire
Con ma sai Giorgia al posto di Michele Gentile Finazzi Luca al posto di te di Croce o viceversa insomma non è questo il problema quindi queste sono le due proposte e proponiamo di inserire all'interno della Federazione di secondo livello
Ci sono
Obiezione se non ci sono obiezioni procediamo al voto di primo chiamo ambedue io sarei per votare in blocco se non ci sono questioni che ad accordarsi la mano
Giù contrari
Astenuti
Nessuno anche questo all'unanimità
Proposta ieri abbiamo avanzato la proposta di costituire una commissione
Sulla questione dello Statuto
Ed era
Avanziamo qui una proposta che è fatta di tredici componenti
Che naturalmente potrà valersi lo anticipavamo ieri del contributo su alcune questioni di Esperti di dei dei compagni e delle compagne che fanno parte dei delle commissioni di carattere sull'aver di verifica e di e di controllo sulle questioni statutarie sua consigli contributi
La proposta che avanziamo è questa
Salti Anna Paola Agnello Rinaldi rosa Toni Baldi e Armuzzi liner per il Centro nazionale
Di completare la proposta con
Segretari di importanti strutture
Avendo presente una distribuzione territoriale di Nord Centro e Sud
Proponiamo i compagni Vanacore segretario da Lombardia Corrado odi segretario
Di Bologna Caro Lucchesi segretario della Toscana seri Franco segretario dell'Umbria Vera Lamonica segretaria della Calabria Fabrizio Ottavi segretario del Lazio Gino di Isabella segretario della Puglia e Michele Vullo segretario
Della
Sicilia
Queste ebbero rinfranca giusto
Io non l'ho trascritto ce l'avevo quindi sono quattordici
è vero la proposta e la corte
E franche Peroni segretaria
Del Trentino
Questa è la proposta che avanziamo
Se ci sono interventi con i compiti che ieri abbiamo scritto che non sto qui a richiamare ad illustrare
Va bene quello di predisporre una proposta portarla direttive il direttivo la discute la volontà inizia il percorso ieri descritto dopodiché incidono al direttivo per la votazione conclusiva su questa il percorso che ha il compito di produrre
Una proposta scritta
Scritta consentendo che l'intero percorso sia completato entro il mese entro il mese di giugno come ieri abbiamo questa è la questione ci sono obiezioni
Mettiamo ai voti la proposta
Con le quattordici i quattordici presenze di ad accordarsi alla mano
Giù contrari
Io non ne vedo
Astenuti
Nemmeno io non ne vedo almeno approvato all'unanimità
Mettiamo ai voti adesso la proposta di elezione degli ispettori che sono previsti dallo statuto della CGIL ha un compito che ci viene demandato
Compito degli ispettori amministrativi
Così come noi siamo soggetti noi intesi come centri regolatori come centro regolatore nazionale per quanto riguarda la categoria e tutto il resto della Confederazione
Quindi tutte le categorie nazionali più la Confederazione soggetta al controllo amministrativo oltre che dei sindaci che vengono eletti dal congresso
Da un nucleo di ispettori amministrativi eletti al confederale tutti avrete letto che il presidente degli ispettori nazionali confederali al compagno Ciccolini che fa parte la nostra categoria
Quindi così come noi siamo soggetti a questo anche le categorie hanno l'obbligo di adempiere all'elezione
Di questo nucleo ispettivo che nel caso nostro anche rispetto la discussione che abbiamo fatto ieri sulle questioni del finanziamento ed il sistema di canalizzazione hanno un compito per Roy come si può dire assai assai importante perché è quello di aiutare in questo caso il Centro nazionale anche a ricostruire a tenere sotto controllo e a fare quindi da centro di garanzia anche per tutti sulla tranche sulla trasparenza dell'operazione che andiamo fare sui sistemi di canalizzazione
Sulle quantità sulle percentuali su come vediamo a il compito di monitorare segnalare eventuali anomalie
Rispetto al sistema di funzionamento sistema di finanziamento complessivo complessivo della categoria
La proposta che avanziamo e la proposta di cinque componenti tre sul modello confederale che sono tre effettivi e due supplenti
Sì faccio alla penultima cosa quest'
Noi avanziamo la proposta di tre di tre componenti effettivi e due supplenti così com'così adesso però ecco
Piero Cassiani che indichiamo anche come presidente della commissione compagno terziario e Cassiani voi sapete non vai faceva parte del Centro Nazionale agli entrato
In produzione ma si è reso disponibile a a sporgere per il Centro nazionale oltre che questione di consulenza relativa al fisco che era sua materia anche quindi a un esperto anche di questioni di questioni economiche questioni di questo tipo
Compagno Nieri Paolo la funzione pubblica di Napoli i compagni Roversi Giorgio della funzione pubblica di Milano come supplente indichiamo la compagna caro e Milena il compagno riminese Frignani rese Mimmo
Questa è la proposta che avanziamo come
Ispettori
Non ci sono obiezioni
Bene chi ad accordarsi alla mano
Giù contrari
Astenuti
Approvato all'unanimità
L'ultima questione prima
Noi proponiamo
Abbiamo una serie di questioni che ci sono libri ma questioni anche sospeso che ci sono rimaste dal Congresso come voi sapete noi abbiamo alcune questioni che sono sostituzioni di compagni che sono usciti dalla categoria sto parlando del comitato direttivo questo caso
E che hanno cambiato incarico
E compagni e compagne quindi che vengono proposti in sostituzione dalle strutture
Abbiamo poi alcune questioni che noi su cui noi proponiamo alcuni criteri di riequilibrio che riguarda la presenza femminile all'interno delle compagne all'interno del comitato direttivo noi al congresso che si ricorda abbiamo raggiunto una percentuale vicinissima al quaranta per cento ma non completamente coincidente per la Sea per una serie di questioni che non siamo riusciti come si può dire a far
Combaciare completamente nella
Nella conclusione del nostro congresso nazionale
Proponiamo quindi
Una serie di sostituzioni una serie di sostituzioni è una serie di cooptazioni e integrazioni al comitato direttivo al comitato direttivo con una forte presenza femminile utilizzando alcuni criteri per la selezione
Sì adesso sto solo dicendo la griglia non siamo ancora
Le contrazioni sono indicati in questo modo noi abbiamo alcune sono alcune sono di compagni che hanno assunto incarichi immediatamente dopo il dopo il congresso anche
Al Centro nazionale sto pensando a tutta la questione degli enti locali è cambiato è cambiato
Sono presenze nuove che è necessario che è necessario e questioni di pluralismo sindacale che vengono in questo modo in questo modo anche affrontato
E una delle un criterio che abbiamo utilizzato è la proposta di inserire all'interno del comitato direttivo le compagnie che ricoprono l'incarico di segretario generali territoriali
Territoriali nelle funzioni pubbliche tutte
Ad integrazione come criterio ad integrazione ad integrazione
Lo dicevo prima del comitato direttivo anche per le questioni non rischi non completamente risolte non completamente risolte al congresso
Per quanto riguarda le sostituzioni sono compagno mesoni dell'Emilia è uscito viene proposto il compagno Candeloro il compagno gentile lo dicevo prima è ai bancari viene comporta viene proposto in compagnia Bernardo responsabile dell'Internazionale l'Ufficio internazionale
La Compagna Teti Croce lo dicevo prima e segretario generale di una zona confederale
La compagna Dettori
Il compagno Zappavigna
è il segretario della Calabria proponiamo il compagno Gato poco su proposta della Calabria compagno Pinna segretario della Sardegna
è attualmente segretario confederale viene proposto il compagno virdis
Segretario della della funzione pubblica della Sardegna compagno Nicolosi che è nella segreteria confederale che saluto e che ha avuto l'occasione di astenersi presidente limitandosi non votando contro
Nella sua ultima occasione agricola alla col compagno Stroppa che è entrato
Nella segreteria che è ritornato nella segreteria della funzione pubblica di Milano
Fomenko un cerotto della Toscana il compagno già Nardi col compagno Ferrari che abbiamo sostituito prima del collegio di verifica
Nella toscana queste sono le sostituzioni proponiamo inoltre la contrazione del compagno Mauriello
Della della funzione pubblica la Lombardia Pagliarini del Centro Nazionale Santagata segretario generale di Pavia
Izzo che un compagno che è tornato sul posto di lavoro e che inseriamo come posto di lavoro naturalmente
E che molti di voi conoscono le compagne soccorsi Rita segretario della Funzione pubblica di Imola Armento Lusia segretario della FIT della funzione pubblica di Matera Bugey Maria segretario della Funzione pubblica di Pescara
Ed inoltre la compagna Ton in Cina della segreteria del Veneto e Giuliani Patrizia della segreteria di Firenze queste quindi in totale sono sei compagne
Nell'elenco che ho letto questa è la proposta di complessiva
Fa sostituzioni e cooptazioni che proponiamo all'interno del comitato di eleggere oggi all'interno del comitato di
Se ci sono interventi io adesso mi siedo momento
Ma io aveva avanzato la proposta tra le cooptazioni che erano previste per questo comitato direttivo aveva avanzato una proposta alla segreteria ed è una proposta che ripropongo questo comitato direttivo essendo l'organo che vota
Non so se per dimenticanza o per ragioni che non conosco che non è stata fatta la proposta io ho proposto che la compagna Marilena dosi compagna della funzione pubblica di Milano responsabile di una zona sindacale
Dell'area metropolitana di Milano che Riva degli enti locali possa essere cooptata all'interno del comitato direttivo nazionale della funzione pubblica per cui chiedo se vi sono ragioni o dimenticanze rispetto alla proposta
Giorni sono le seguenti nome
è stato un po'di confusione nella
Costruzione proposto
Tinte
Riuscire a temere
Equilibrio per permettere di raggiungere quarantuno per cento nella
Presenza delle montagne
Noi non abbiamo discusso il parlato con la Federazione Funzione pubblica di Milano
Che tra l'altro oggi battere via e questo crea problemi di invivibilità Funzione pubblica eliminano stessi possono essere discusse e risolte in un successivo direttivo ma non ancora oggi senza una discussione con lo questa è la ragione
Per cui
Non si è proceduto a questa
Ma io sinceramente
Queste motivazioni non le capisco
E non è capisco in questo senso siccome siamo nella sede del comitato direttivo alla sede politica
Io credo dalla lettura anche dei nomi che sono stati fatti che soprattutto per quanto attiene le cooptazioni ma anche per le sostituzioni sia stato come dire tenuto insieme un mix di questioni di ragioni compresa appunto una che veniva esplicitamente richiamata dal compagno line Muzzi cioè quella della pluralismo della rappresentanza tante che ieri è stato chiesto a me
Di proporre una candidatura possibilmente una compagna da cooptare all'interno del comitato direttivo non mi è stato chiesto alla provenienza è stato chiesto a me di formulare una proposta come credo sia stato chiesto
Ad altre compagnie da altri compagni che rappresentano appunto un pluralismo è una ricchezza
Rispetto al pluralismo sindacale di formulare proposte io ho formulato una proposta se non era se non ero io che dovevo formulare una proposta andava evidentemente richiesta
Al segretario di Milano e probabilmente non bisognava legarla ad una questione di pluralismo essendo stata chiesta a me io ho consultato le compagne e compagni che come sta facendo una battaglia politica sindacale come tutti gli altri compagni
Ho parlato con la compagna che ho proposto per verificare una sua disponibilità e questa disponibilità è stata data ora mi sembra francamente incredibile
Che la segreteria di Milano abbia dei problemi io penso che se c'è un problema sulle coptazioni chiedo allora che tutte le cooptazioni siano sospese per consentire a Milano di discutere altrimenti sinceramente io vedo altro in questa posizione vedo cioè il tentativo anche qui come accade purtroppo da altre parti di agire per diritti io non avevo chiesto nulla mi è stato chiesto di fare una proposta la proposta l'ho fatta omessi spiega politicamente perché questa proposta politicamente
Questa proposta non è valutata accettabili da questo comitato direttivo o altrimenti io temo che appunto ci sia più una pratica di reti tra di noi ma allora anche questi debbono essere esplicitati e vanno discussi politicamente
Quindi io
Propongo comitato direttivo dovrà votare faccio una proposta emendativa aggiuntiva la proposta che ha fatto Lainati e propongo quindi che la compagna Marilena dosi sia inserita all'interno della proposta chiedo che questa cosa venga messa in votazione
Allora mettiamo ai voti la proposta che ha fatto Rosi Rinaldi e quindi chi è d'accordo di c'è una
Ah scusami non ti avevo visto dichiarazione
Di Paola Agnello
Credo sia doverosa anche da parte mia una dichiarazione rispetto alla proposta qui avanzata sapendo che la compagna ma qui proposta è una compagna che è stata eletta Ari nei vari passaggi congressuali delle liste di Alternativa sindacale
E visto che questo percorso di proposta non è passato attraverso l'area di Alternativa sindacale siccome scusate scusate un punto delicato di discussione
Avrei preferito potesse essere fatto non in un momento finale Stella comitato direttivo nazionale ma con un attimo più di calma e di quiete
Il pluralismo emerso dalla congresso nazionale è il pluralismo dei tre documenti congressuali inoltre qui il segretario generale la s'ha posto un problema
Di verifica con la struttura di appartenenza e mi pare che questo sia questa sia un'abitudine che abbiamo sempre avuto ho presieduto questo comitato direttivo per anni e ricordo la particolare attenzione rispetto a questo quindi io propongo di soprassedere su questa ulteriore proposta e di votare invece la proposta iniziale avanzata al compagno Nightmare Armuzzi
Un'altra dichiarazione prima di Marelli Paolo Nerozzi
Che posso dare a me spiegazione ancora testa
Io ieri o fatto negli equilibri generale ha proposto a volte questa esatto se ci fosse stato solo la questione
Posta da Paola ne avremmo discusso e così come giusto che ci potrà problema se l'azione di Milano un problema comunque è reale
E che mi fa dire le cose che abbiamo detto
Nel senso che compagni Mina nei loro equilibri dovrebbero proporrà una serie di altre confessioni che oggi non sono in grado di far ecco voglio dire che il motivo che mi ha fatto fare questa proposta questo tipo più generale di gestione di tutta la categoria e non solo un problema pure importante che francamente io nelle forme in cui viene posto vuole discuterne in maniera più approfondita e più ampia di quanto si potrà fare adesso in quel caso avremmo sospeso l'atto col fatto di l'anno per capirci apre altre questioni di equilibrio interno la federazione che io non mi posso permettere il lusso che mette in discussione senza averne discusso
Marelli
Spero che nessuno mi dica che non mi faccio gli affari miei faccio raccomandazioni o cose del genere
Quindi cerco di dire subito che ma aveva lasciato un po'perplessa la motivazione che sin dall'inizio Paolo aveva dato attorno a questa questione la consultazione gruppo dirigente di Milano perché i tempi di preparazione di questo lavoro che le cooptazioni diciamo e la possibilità quindi di discuterne con i condomini interessati Niang sufficienti devo dire che l'argomentazione che ha portato qui Paola invece proprio non mi convince la respingo in linea di principio perché vedete io sono uno di quelli fissati attorno al danno che provoca la divisione della sinistra sindacale la contro
Pone i veti incrociati eccetera e mi piacerebbe che si trovassero le condizioni di un superamento di questa situazione tuttavia l'argomento qui portato da Paolo attorno al fatto che si dovrebbe non ti per conto di quanto nella realtà è successo cioè di un'ulteriore frammentazione della cosiddetta sinistra sindacale tant'è che anche la compagna Rosi Rinaldi se mi permette questa battuta che non mi pare che sia laddove è a titolo diciamo così di rappresentanza dei una a aggregazione che poi si è divisa quella di alternativa sindacale anche altri sono nelle stesse condizioni questa argomentazione Eva Rossi bingo in linea di principio credo che il rispetto del pluralismo sia una cosa seria e che non sia in contraddizione con lo sforzo che tutti dovremmo fare
Non di alimenta arma ma di creare le condizioni invece Bruzio brevi superamento di questa frammentazione che sembra sempre più una frammentazione legata a logiche di potere piuttosto che a contenuti a valori che dovrebbero ispirare diciamo coloro che ritengono di essere portatori di queste posizioni quindi io appoggio la proposta la compagna Rinaldi per questa ragione poteva a favore
C'è ancora qualcuno che intende fare qualche dichiarazione allora se non ci sono altre dichiarazioni possiamo passare alla votazione della proposta della compagnia Rosi Rinaldi cioè di aumentare di un'unità la copia di corretta Ari quindi la compagna dosi Marilena ovviamente non ci sono problemi io lo ribadisco nei confronti della compagna che tutti noi in animo in particolare conosciamo e stimiamo c'è solo una questione di ordine
Procedurale legata alla questione del pluralismo e quindi sì prego
Un un
Un
Certo
Lo chiedo scusa sul produrre procedure perché li conosco io chiedo
Alla compagnia così
Di non sottoporre al voto di questo Direttivo la proposta della candidatura di questa compagnia
Di lasciare politicamente perché il problema perché mi sembra che il pallone però simulatore un immenso disco rosso pone solo una verifica politica organizzativa con la funzione pubblica di Milano perché sottoponendo al voto la candidatura di questa compagnia in questo contesto di di attivo vuol dire poi vere una grandissima difficoltà politica perché mi sembra che è facile prevedere
Una previsione di utile talento politico di voto io lascerei politicamente aperto il problema dica la compagna Paola Agnello che io faccio parte di una maggioranza non sono stato consultato dalla libera al quale riconosco invece un grande lavoro politico di costruzione dalla proposta se si dovessero ripristinare queste logiche che non mi sono mai appartenute dico che da questo momento in avanti se la coltura di Paolo ogni anno dovesse prevalere in questo organismo nazionale io lavorerò sul terreno che mi viene offerto chiedo alla Presidenza io non sottoporre prima Rossi di non sottoporre al voto politico
Questa candidatura dando da Paolo Nerozzi nella sua qualità di segretario generale e con le sue sensibilità politiche le verifiche opportune da fare grazie
Racconta Paola Arosio ovviamente
Quelle dei compagni io penso che se fossimo una cosiddetta situazione normale la proposta che faccio un corriere sarebbe una proposta di as Long as assoluto buon senso nel senso vero della parola il problema non è così perché se ci fosse un problema di Milano che ho ascoltato i nomi conoscono la ne conosco le compagne e compagni proposti se ci fosse stato un problema da parte del gruppo dirigente di Milano che da questa mattina che si sa la proposta sarebbe c'era il tempo per poterlo porre questa cosa non è avvenuta
C'è un problema di rappresentanza quindi a me è stato chiesto di formulare un nome io l'ho proposto questo nome evidentemente non sta nel percorso di Alternativa sindacale né si può qui pensare ad una logica come dire di padano Nale nel momento in cui si formano delle proposte credo che la segreteria saggiamente abbia tenuto conto dei percorsi plurali che ci sono stati nel congresso allora io come dire non la non non posso accettare l'invito che viene fatto da c'è un corriere l'ho già detto prima allarme perché guardate sì registra una cosa curiosa di tutte le cooptazioni che facciamo che tengo un conto di tutti viene chiesto soltanto ad una parte soltanto a me di soprassedere c'è un problema di dignità politica nelle proposte allora sì questo comitato direttivo ritiene che si possa come dire agire accettando i veti che vengono posti su dei nomi è responsabilità del comitato direttivo evidentemente ognuno di noi ne trae le con Henze politiche dalle scelte politiche che vengono fatte questa è la ragione per cui io insisto nella riproporre la cooptazione altra cosa sarebbe se la segreteria chiede come dire sospendesse le cooptazioni tutte le cooptazioni per Mila no e su questo come dire si fa un confronto con la funzione pubblica di Milano allora in quell'ambito c'è una discussione generale ma siccome l'unica cosa che ne ha chiesto a me di fare un passo indietro di rinviare sinceramente come da un punto di vista della dignità politica e della proposta non mi sa
Tanto di accettarla quindi non è caparbietà è semplicemente una questione di procedure e di regole
Scusate precisiamo che la proposta che si mette in votazione l'aumento di un'unità delle proposta fatta quindi un aumento numerico poi voteremo in blocco i nominativi proprio per i a ritirare i giudizi sulla persona che nessuno Dinoi intende assolutamente fare quindi rimetto in votazione la proposta se non ci sono altri interventi di aumentar aree il numero delle cooptazioni di una unità chi è d'accordo alzi la mano
Dieci sì
Dieci che conterà
Mario
Scusate si può qualcuno in fondo contare le mani perché non si vede molto bene in fondo
Andrews lunedì no contrari
Quattro cinque undici undici quattordici quattordici contrari
Cecil chi si astiene
Tre segreteria scusate ho bisogno
è una manna se ciò Colini rifai quell'atto di destra e la compagna e l'atto di sinistra perché in fondo non si vede assolutamente
Sì
No dodici Trento
Minaccia di quaranta
Ma
L'atto di destra può abbassare la ma
Ma nell'atto di sinistra la compagna guardato allargare
Quattro cinque sei
Sette di quanto
Allora ventidue Contra Ari Lorandi dai ventidue astenuti scusate
La proposta quindi non è stata accolta mettiamo il votazioni invece il blocco delle proposte che gli sono state presentate prima dall'Aymer volete rileggerle o ve le ricordate delle ricorda a te allora chi è d'accordo sulle proposte di cooptazione presentate prima di cooptazione in sostituzione primo blocco il secondo
Alzi la mano chi è a favore
Allora
Cinque Giosa diciamo la controprova chi è conterà
Mario
Nessuno chi si astiene due tre quattordici
Caffè Giubbe
Le ultime due questioni ma si tratta semplicemente di comunicazioni poi diamo la parola per l'ordine del giorno i due collegi collegio dei sindaci collegio di verifica sono invitati a riunirsi al più presto fornire chiameremo League convocheremo al più presto per l'elezione per l'insediamento dell'elezione sei loro presidenti e spetta a loro spetta a loro spetta a loro è leggermente comunicazioni informiamo il direttivo che noi la inviteremo daremo come proposte Alcoa queste due Commissioni indicazioni rispetto alla presidenza che poi le commissioni decideranno o no di accettare che sono il collegio dei sindaci compagna Zichichi Carmelo della segreteria della funzione poi dalla Sicilia per il collegio di verifiche in compagnia ristampò della funzione pubblica di Mantova queste sono le due indicazioni che noi forniremo al
I due alle due Commissioni
La parola
Allora l'ultimo atto del direttivo di oggi la la lettura dell'ordine del giorno scusate un attimo di
Attenzione ultimo atto che ci rimane da concludere Bacon brevissimo ordini del giorno che come vedrete soprattutto un ordine del giorno di percorso nel comitato direttivo la sembrare dalla funzione pubblica riunito l'undici febbraio novantasette ha aperto una riflessione sui temi dello Stato sociale
José
Scusa
Attingiamo le contando i compagni un attimo di pazienza solamente cinque minuti ce la caviamo intendendo in questo modo dare un contributo lavorazione confederali in corso la discussione è stata avviata da icona partire dei contributi predisposte dalla segreteria nazionale dovrà svilupparsi nelle prossime settimane coinvolgendo le strutture dirigenti regionali territoriali di posto di lavoro questo dibattito la riguardare anche i temi inerenti la riforma del DL ventinove il cosiddetto pacchetto Bassanini sul federalismo possibile nonché la modifica dello rottura dei lavori dei servizi pubblici questi temi che costituiscono un vero e proprio piano di lavoro della categoria per i prossimi mesi saranno verificati in un'assemblea nazionale dei quadri e delegati della funzione pubblica da tenersi entro la primavera i lavori di questa assemblea saranno
Ho discusso in un'apposita sessione del Comitato direttivo
Allora i compagni e le
Pare che sono salvo una dichiarazione Rosi Rinaldi
No non è una dichiarazione di voto è un richiesta che mi è sfuggito non so se c'è io chiederei che nel Nord nell'ordine del giorno si comprenda la proposta se accettata che ho fatto questa mattina cioè che ci sia una assise del comitato direttivo che discuta sulla riforma
Della scuola soprattutto unitamente alle proposte che come categoria faremo sul sistema di governo e sulla scuola per l'infanzia
Il richiamo
Spesa riprende
Ritroviamo
Organica
Dello zero
Allora
Ma le due integrazioni proposte da base tappa Paolo vengono assunte quindi mettiamo in votazione l'ordine del giorno con le due integrazioni
Chi è favorevole alzi la mano giù controprova chi è contra
Mario
Chi si astiene all'unanimità abbiamo chiuso il diritti