Conferenza stampa di presentazione dell'incontro dei rappresentanti del Polo per le Libertà con le categorie di artigiani e commercianti del Nord organizzato da Alleanza Nazionale nota: l'incontro si svolge nella stessa mattinata

Ho spazio Giuseppe sul lavoro lanciato dal non è un problema allora prima di lasciare la parola chiaramente ai i leader nazionali del Polo
Io voglio presentare l'incontro di oggi che vuole essere un incontro con le categorie produttive in particolare con il settore del commercio dell'artigianato Totti incontro che è stato promosso valenza nazionale ma evidentemente assunto un rilievo molto più vasto vista la presenza di tutti i leader del Polo perché fra un po'raggiungerà la fiera di Verona anche l'onorevole Berlusconi
Ma parte proprio come un momento di incontro con le categorie e resterà un momento di incontro con le categorie verranno presentate proposte di legge che cercano di dare risposte a questi settori che la Finanziaria che il centrosinistra sta provando in queste ore alla camera colpisce duramente
E quindi ora più che mai il Polo per le Libertà l ANSA nazionale sentono il dovere di dare risposte concrete estremamente concreta questi settori per proporre un modello di riforma economica che permette rilancia queste categorie
Rilancio senza il quale non può esserci in Italia una vera e reale ripresa economica
Ma io credo di non dover rubare altro spazio chiaramente i nostri leader nazionali sui quali credo si concentra l'attenzione vostra per le vostre domande e quindi lascio senz'altro la parola chi intende intervenire a Pier Ferdinando Casini
Niente pubblica ha chiarito che niente in particolare l'unica ragione vera del nostro che la nostra presenza qui è una ragione di carattere simbolico nel momento in cui noi ci siamo fatti garanti nel dibattito parlamentare di un lavoro forti a tutela del ceto medio
Sentivamo l'esigenza di essere simbolicamente qui trasformando quest'incontro di alleanza nazionale in un incontro del Polo per le libertà
A dialogare con quelle categorie che sono vessate da questa legge finanziaria abbiamo avuto pochi minuti fa una notizia che mi era stata preannunciata ieri sera cioè che
Sette decreti sono stati inseriti dalla maggioranza sotto forma di emendamenti al collegato della legge finanziaria
è un ulteriore sfratto delle regole è un'ulteriore dimostrazione che si procede a colpi di maggioranza in moto
Del tutto sprezzante
Rispetto a quelle che sono le esigenze di
Di di funzionamento democratico delle istituzioni sentito ieri l'onorevole D'Alema che diceva come questa vicenda dimostri che c'è bisogno di nuove regole
Io concordo con lui ma francamente prima che fare nuove regole necessario rispettare quelle che ci sono e questo è il richiamo forte che ieri a nome di tutti noi e ha fatto nell'aula parlamentare l'onorevole Buttiglione
Che
Ha illustrato le ragioni di un nostro ripetuto dissenso noi come voi sapete non siamo sull'Aventino non è vero nemmeno che non partecipiamo ai lavori della Camera perché i nostri capigruppo partecipano in questi momenti al lavoro della Camera
Però abbiamo voluto fare una protesta forte a garanzia degli interessi
Di coloro che oggi sono qui a Verona seconda ragione per cui siamo qui è che questo è anche il nord Italia un Nord che non può seguire le suggestioni secessionisti che perché noi stiamo dimostrando in Parlamento in queste ore nella nostra battaglia anche nel Paese che il modo vero di
Garantire gli interessi del ceto medio
E quello di fare una grande battaglia nazionale per cui ogni ipotesi secessionisti cavo anche le sciocchezze della PAC di questi giorni le lezioni della Padania eccetera indeboliscono la possibilità di tutelare gli interessi dei ceti medi Dell'Orto questa ragione da nostra presenza
Noi siamo qui credo anche per mettere in evidenza qual è l'opposizione di fondo molto i giornali dicono che ma in fondo in Italia oggi governo opposizione sinistra centrodestra e tutta la stessa cosa non è tutta la stessa cosa
Il nodo delle opposizioni nudo sociali il nodo dell'opposizione sociale che noi facciamo il nodo l'opposizione sociale che noi chiediamo alle categorie sulla quale chiediamo di raggiungerci e la questione di centimetri
La finestra pensa che i ceti medi sono i diritti che bisogna spremere per realizzare la giustizia fiscale
Per chi l'associa scusate noi pensiamo che i centimetri sono dei poveri che dandosi da fare con il lavoro con lo studio con il risparmio sono riuscito a diventare non ricchi ma guadagnare un certo benessere spesso limitato e precaria
E che punirli e dare un messaggio morale sbagliato alla nazione e dire no italiani non lavorate non studiate non risparmia perché tanto se mettete da parte qualcosa arriva allo stato brado lo porta via
E allora la difesa dei ceti medi è una questione politica di fondo e anche difendere quelli che sono più poveri e difendere la possibilità dei più poveri di migliorare le loro condizioni indicare il cammino giusto
Invece c'è un'altra posizione quella di Bertinotti che è quella che passa nella maggioranza la quale è convinta che i ceti medi sono i riti da spremere una posizione alla quale
Pensa che
Pensa che per far diventare più ricchi i poveri è sufficiente far diventare poveri quelli che sono più ricchi
E invece non c'è nessuna connessione fra le due cose non è punendo il ceto medio che si aiuta chi è più povero a migliorare la sua condizione questo è al di là di tutti i tecnicismi l'essenza della battaglia politica che è in corso in questo Parlamento
Secondo il tema delle regole questo governo si fa dare i pieni poteri in materia fiscale
Una volta i governi governarono per decreto la Corte costituzionale della impedito adesso qual erano per delle cinquantanove deleghe sono una mostruosità
D'Alema ieri diceva ma in fondo su ventiquattro delega abbiamo offerto di abbandonarle undici
Parte il fatto che non solo ventiquattro su ventiquattro quelle soltanto del capitolo di cui si sta discutendo ma ventiquattro meno undici fa tredici per fare paragoni il governo Berlusconi mi aveva due il governo Amato che per questo dovette sopportare una drammatica un drammatico scontro con la sinistra ne aveva se ricordo bene nove tredici deleghe sarebbero già molto più della della dell'accettabile senza precedenti nella storia italiana figuriamoci se si va a cinquantanove come nella realtà
I governi che governano per decreto perdere Casson governi terriccio attraggono al controllo del Parlamento l'inizio di ogni dittatura è la sottrazione del Governo al controllo del Parlamento per questo noi parliamo di dittatura fiscale
Perché qui si chiedono i pieni poteri in materia fiscale
E il fisco e in materia di libertà
La rivoluzione americana iniziata sul tema del fisco mille settecentosettantasei no taxation without representation niente tasse senza rappresentanza qui vogliono tassare senza rappresentanza
Di qui il carattere straordinario della scelta che abbiamo fatto siamo consapevoli che è una scelta fuori dall'ordinario l'abbiamo fatta con il cuore pesante non l'abbiamo fatta a cuore leggero l'abbiamo fatta per segnalare alla popolazione per segnalare agli italiani che succede qualcosa di drammatico di autoritario certo un autoritarismo parziale ma non è cosa da poco il governo vuole il diritto di entrare nelle case degli italiani prendere i soldi senza il permesso del padrone di casa
Senza il permesso nemmeno del portiere perché noi siamo il portiere del contribuente il cupo contribuente ci delega a controllare chi entra in casa sua a prendere i soldi
Noi non siamo in grado di dirle chi entra quanti soldi prende come li prende Cusani fa perché il governo non ci fornisce informazioni minime necessaria per questo aggiungo una ulteriore materia di più occupazione
Voi tutti sanno tutti dicono poi non è vero ma tutti lo dicono che noi stiamo entrando in un sistema maggioritario in un sistema maggioritario dicono chi vince prende tutto
In America si dice chi vince prende tutto però non è vero perché il tutto che chi vince prende in America un tutto delimitato sono oltre quattro mila nomine che può fare in Italia ne abbiamo uno stato che è proprietario della metà dell'economia italiana
Abbiamo uno stato che è proprietario della RAI chi vince prende la RAI in America chi vince non prende la CNN
In America chi vince non prende la Suprema Corte in Italia chi vince prende la Corte Costituzionale prende il CSM
E prende la Rai non perché nomina soltanto il consiglio d'amministrazione ma nomina anche i direttori dei telegiornali e i vicedirettori e direttori delle sedi RAI
Poi regionali provinciali persino anche immagino a questo punto gli uscieri di ogni singolo piano degli edifici in cui c'è la RAI
Ci sono c'è bisogno di regole che impediscano che questo sistema prevalga una volta c'era la lottizzazione chi vinceva pensiamo di dover lasciare qualcosa che aveva perso adesso prende davvero tutto
E questo tutto si estende alle aziende da privatizzare noi guardiamo con grande preoccupazione alle modalità con cui si va andarci sta andando alla privatizzazione dall'aspetto vende compra decide senza nessun controllo questa è una situazione che genera grandissima preoccupazione è una situazione eccezionale che la situazione che ne vogliamo denunciare alla gente
Io innanzitutto ringrazio il gruppo regionale
Per aver organizzato questo incontro che come è stato detto dall'onorevole Pasetto nasce qualche tempo fa come incontro di Alleanza nazionale con le categorie produttive del Veneto e del nord e si è trasformato presenza simbolica ma politicamente molto molto significativa degli altri leader dal suolo
Dopo che in parlamento è accaduto ciò che già è stato detto tanto da Casini quanto da Buttiglione
Concetti ai quali mi rifaccio integralmente anche per non aggiungere corna identiche parole ciò che già è stato Espresso e assai bene dai leader del CCD eccidio confermo che l'onorevole Berlusconi sarà presente nel corso della mattinata
Mi limito ad aggiungere a ciò che è stato detto due considerazioni una relativa alla notizia che è stata comunicata dall'onorevole Casini
Che credo fosse nota soltanto in una minima parte cioè questa notte la maggioranza
Ha superato ogni ulteriore limite di pudore e di decenza istituzionale e parlamentare
E ha presentato come emendamenti ai collegati della Finanziaria sette decreti che erano in scadenza
E che la maggioranza non era in grado di convertire
Non ci sono precedenti
Si tratta di comportamenti che dimostrano davvero che all'interno della maggioranza si è raggiunto un a livello di arroganza e per certi aspetti di disperazione politica
Che conferma la bontà della scelta estremamente grave ma al tempo stesso obbligata
Che il Polo ha dovuto assumere nel momento stesso in cui ha visto lesi i diritti del Parlamento e in qualche modo violate le prerogative costituzionali del opposizione aggiungo come abbiamo detto anche ieri nel corso della conferenza stampa romana che si tratta delle opposizione non è un'impuntatura del pollo perché le opposizioni parlamentari tutte
Si sono trovate di fronte ad una situazione che era oggettivamente impossibile accertare se non diventando complici della maggioranza sia nel dispregio delle regole sia nella pessimo contenuto della legge finanziaria
Ultima considerazione relativa alla fatto che presentando quella emendamento
Alla collegato della finanziaria all'articolo trentasei se non ricordo male relativo alle aliquote IRPEF fra emendamento che era stato sollecitato ripetutamente dal Polo il ministro Visco ha gettato la maschera
Perché non occorre essere dei fiscalisti io dei teorici di di economia allora Gorge sì che nel momento in cui si dice che viene ridotta l'aliquota più alta
Viene innalzata quella più bassa ma per le categorie più deboli non vi sarà alcun tipo di ulteriore esborso fiscale per un meccanismo di detrazioni che al momento è tutt'al più è ancora ignoto
E nel momento in cui si afferma che il gettito complessivo rimane inalterato B è evidente che sarà sostanzialmente uso l'aggettivo avverbio che ha usato Visco aumentato il carico fiscale
Per chi sta in mezzo cioè per quelle categorie del ceto medio
Che vengono considerate da una sinistra ideologica
Che orienta le linee di intervento di questa maggioranza il a nemico storico da colpire età tartassare sul piano fiscale
In questa manifestazione
Ascolteremo
Anche se crediamo di conoscerli già i problemi che maggiormente angustiano i rappresentanti della commercio artigianato del terziario ma avanzeremo anche le proposte che concretamente il Polo ha già presentato in parlamento e in particolar modo me ne scuso con gli amici Casini e Buttiglione le proposte di alleanza nazionale essendo come ho detto all'inizio il convegno nato come iniziativa
Della gruppo regionale del mio partito
Non abbiamo altro da aggiungere se non ovviamente qualora qualche collega lo ritenga
Risponderà alle domande
Sì se fa anche giorni se intende porre delle domande è l'occasione per farlo
Con
Ovunque
Va una la vecchia
Se non cambiano rispetto alle posizioni che hanno espresso ieri nella conferenza dei capigruppo non vedo in che cosa possano consistere i margini di riapertura di un dialogo che non abbiamo interrotto noi
Il dialogo si è interrotto nello stesso momento in cui di fronte alle richieste reiterate delle opposizioni di rispettare la Costituzione
La maggioranza ha opposto dei dinieghi incomprensibili salvo poi come ha messo bene in evidenza Buttiglione ieri rendersi conto del fatto che le opposizioni avevano ragione
Perché presentando l'emendamento
Visco il Governo si è reso conto che era motivata la protesta del popolo peccato che lo abbia fatto in modo estremamente parziale in modo tardivo e per giunta in modo per molti aspetti beffardo visto che a quella emendamento non ha fatto seguito nello stralcio delle altre deleghe nella precisazione
Su altre materie altrettanto importanti si è fatto un gran parlare del fatto che sono state rese note le aliquote dell'IRPEF credo che tanti italiani sappiano che in questa finanziaria c'è anche un altro oggetto misterioso che la tassa per l'Europa nebbia fitta
C'è un altro oggetto misterioso che l'IRAP nebbia fitta
Abbiamo il diritto di chiedere come parlamentari oltre che come parlamentare dell'opposizione di sapere in base a quali come la Costituzione prevede linee guida il Governo Inter intende riempire di contenuto queste due tasse
Chiusa
Non solo anche i chiarimenti che il governo dà sono chiarimenti fittizi perché chiunque statue a scuola
Sa che per conoscere il valore di una frazione bisogna qualora bisogna sempre il numeratore e il denominatore della frazione
Se voi ci date le aliquote ma non gli scaglioni IRPEF sui quali le aliquote si applicano noi in realtà non sappiamo nulla perché nella determinazione degli scaglioni voi potete ottenere ottenere come risultato valori assolutamente diversi
Al contribuente importa poco delle aliquote importa quello che pagina
Se ci dite soltanto le aliquote e noi non sappiamo quanto paga il contribuente
E poi lasciatemi dire un'accusa risibile
Le riforme fiscali e soprattutto questa riforma vi ricordate come lanciata disco doveva essere una riforma epocale
Allora le riforme fiscali si fanno o per far pagare più tasse o per far pagare meno tasse o per far pagare più tasse ad alcuni e meno tasse all'altro
Prisco cita una riforma fiscale in cui a parole non cambia nulla e allora o tenta di incoraggiarci e a parole non cambia nulla né i fatti cambierà molto
Oppure perché fa la riforma fiscale se vuole lasciare tutto com'era prima
E perché questa riforma fiscale così urgente che bisogna farla con la finanziaria e perché è così delicata che bisogna tenerla segreta e se le può dire un pezzetto soltanto dopo un braccio di ferro
In Parlamento che conduce l'opposizione a uscire dall'aula se questa riforma fiscale così inoffensiva perché non la enunciata sei settimane fa e non sarebbe successo nulla di quello che è successo
Il governo deve rispondere a queste domande
Altro grazie no senza considerazione giornalista nascoste una dicono
Arrivano
No
A
Cura vediamo
Bene l'onorevole Borghesi innanzitutto i vescovi sono fuori dalla polemica politica quotidiana e noi non vogliamo certo immiserire lì dentro le nostre vicende
Hanno espresso una critica forte alla legge finanziaria ed è il punto di partenza
E hanno espresso alcun rilievo al fatto che la nostra uscita al Parlamento noi facciamo notare che il primo rilievo in termini diciamo così degli effetti prodotti è
Precedente logicamente al secondo cioè evidentemente se la finanziaria che i vescovi critica lo fosse stata diverso probabilmente noi non avremmo avuto bisogno di questo gesto estremo comunque noi
Certamente ascoltiamo sempre con grande rispetto la voce dei vescovi che in questo caso è stato anche abbondantemente strumentalizzata come capitano in molte altre come capita in molte altre circostanze voglio aggiungere anche che noi non siamo contrari in giugno ad una ad esempio ripresa del dialogo come Bulgari ma ci sollecita a fare per la Bicamerale ma rispetto a quello che si verifica che ha detto ieri sera D'Alema si è verificato anche qui
Con una logica diametralmente opposta l'auspicio dell'onorevole D'Alema un altro fatto che è datato questa notte che è il fatto da cui abbiamo fatto riferimento dei sette decreti
Convertiti in emendamento per cui l'onorevole D'Alema ieri sera alle sette e mezzo dice nonostante tutto dobbiamo cercare di riprendere il dialogo
E la risposta del governo all'onorevole D'Alema è ancora una volta un'altra forzatura di carattere istituzionale perché qui ormai chi tira la corda e chi vuol romperla si è capito chi è non è il titolo ma è il governo Prodi
Sono segnali di disperazione politica
L'onorevole Buttiglione voleva aggiungere qualcosa a proposito dei vescovi io credo che la posizione dei vescovi sia stata mal rappresentata dalla stampa e comunque a fine mattinata conto di distribuire una lettera aperta a monsignor Tettamanzi
Va bene
Fin dalla mattinata di oggi a Cernobbio promosso via variamente distribuite nei pressi di voler far sul giornale
Si
Tratta
Erano
Lo definiscono lamentano i terreni avanti
Ma
Dimostrano che ci sono
Va bene
La donna molto noti
Accusa
Due piani Angelo sordomuto russo vedremo Baggio intrighi conferma una grande degli trattando Antonio Carlos Ghosn usato dalle vediamo cinquantanove magari avviene non capisco davvero se criticano la finanziaria non possono trovare punti di sintonia con chi in Parlamento ma contrasta fortemente come noi se poi vogliono trovare il modo di
Trovare il pelo nell'uovo questo si può trovare sembra una via sociale della confluiranno anche le grandi catene paese trovano grande sintonia con la nostra posizione e questo ci basta chiamati noi non abbiamo però caro
Caro
Magazzino
Anche gli angoli allora
Non siamo
Diciamo non inviato
Norme
Quanti sono
Si sente allora pregandovi di prendere posto di Dodin benvenuto a nome dell'intero gruppo regionale di Alleanza Nazionale a questo incontro che doveva essere un un incontro delle categorie con Alleanza Nazionale con il nostro presidente provinciale Colemiti deve nazionale con le nostre iniziative per l'imprenditoria e l'artigianato e sarà di fatto diverrà un incontro con il Polo per la presenza graditissima del l'onorevole Buttiglione dell'onorevole Casini che ringrazio per essere presenti a questo nostro incontro e per con per la presenza annunciata
Dell'onorevole Silvio Berlusconi che dovrebbe giungere a momenti in questa sala
Io voglio essere brevissimo appunto di per dare dando il benvenuto a tutti voi il benvenuto ai nostri relatori
Un incontro che
Spero non sarà soltanto diciamo anche se già il fatto importante per la presentazione dell'Osservatorio nord a questa iniziativa di Alleanza nazionale che comprende deputati consiglieri regionali e delle regioni del Nord Adn che vuole
Rapportarsi in maniera stabile concreta con il mondo delle categorie il mondo dell'impresa del Nord
Un incontro non soltanto per rappresentare quelle che sono già le iniziative di Alleanza Nazionale presentate alla Camera le proposte di legge
Per andare incontro appunto alla produzione cercando di dare più forza a chi produce alcune di queste iniziative di queste proposte di legge sono già state presentate anche dal nostro gruppo nel consiglio regionale del Veneto
Ma un incontro dal quale ecco io auspico e anzi sono certo uscirà questa esigenza
Si è parlato tante volte da parte della della sinistra diciamo del di avere un Paese normale desse sia veramente se si vuole un Paese normale deve partire questa normalità dal rapporto del governo dell'IST
Perché non è assolutamente possibile che chi opera che produce che intraprende chi rischia sia continuamente maltrattato e vessato da questa da questa da una legislazione in materia fiscale e in tutte le altri suoi aspetti veramente veramente assurda
Perché si sia veramente un una situazione normale nel senso che chi ha una partita IVA
In Italia finalmente possa dire di avere un titolo di merito e non una specie di di bolla di infamia una specie di Codice come si può dire codice carcerario al quale fare riferimento ogni qual volta c'è da pescare per le ripianare le dissestate finanze dello Stato ecco l'auspicio è che il il lavoro
Sia produttivo in questo senso è questo soltanto il un primo incontro dicevo di presentazione di questo osservatorio Nord ha presieduto dall'onorevole Marco Zacchera
Che nello proseguo della della nostra attività il per gli anni futuri
Auspichiamo sia veramente un punto di riferimento costante di rapporto tra gli amministratori e i deputati di Alleanza Nazionale e il mondo delle categorie produttive e ringrazio tutti voi di essere qui con noi questa mattina cielo la parola all'onorevole Pasetto
Cercherò anch'io di essere molto breve perché l'incontro di questa mattina rivolto a chi opera nel mondo del commercio nel mondo e l'artigianato vuole su un incontro molto concreto
E la presenza oggi qui a Verona anche negli altri data il Polo come ha detto Paolo Scarabelli fra un po'ci raggiungerà anche onorevole Berlusconi
Vuole essere non uno stravolgimento di questo incontro vuole essere ancora visivamente simbolicamente l'immagine chiara che uscita anche dalla manifestazione di sabato che il Polo per le libertà Alleanza Nazionale sono al fianco di quei ceti produttivi che unici possono rilanciare l'economia complessiva della nostra nazione a vivendo questi ceti si impoverisce sempre di più la reazione
E la politica che il governo di centro sinistra sta perseguendo di bastone amento continuo di questi ceti produttivi criceti medi
è una politica suicida per la nostra nazione
Oggi noi presenteremo e sarà l'onorevole Masotti a presentare proprio questa serie di progetti di legge presenteremo le proposte concrete che potranno essere discusse nei prossimi mesi alla Camera al Senato per rilanciare questi settori è un impegno preciso che abbiamo assunto in campagna elettorale è un impegno preciso che nove vogliamo portare a termine in questa legislatura
Soprattutto nel nord e nel nord Italia a cui ha rivolto questo convegno vogliamo lanciare un messaggio di concretezza al di là dei proclami secessionisti CIN utili dannose
Vogliamo lanciare un messaggio di concretezza alle categorie per dimostrare che senza urlare ma lavorando seriamente in Parlamento dove saremo per affrontare questi temi perché non andiamo su nessun Aventino Noemi
Dove saremo per affrontare questi temi nel Polo per le Libertà in Alleanza nazionale esistono interlocutori credibili siamo qui oggi per dialogare con le categorie per presentare le proposte di legge
Per ricevere da loro indicazioni contributi per la nostra battaglia parlamentare
Lascio la parola all'onorevole Marco Zacchera per la presentazione breve dell'Osservatorio nord formato da Alleanza Nazionale
Che ha sedici di essere intervenuti a ovviamente Grazia tutte le autorità e i nostri leader presenti che da una parte già fatto estremamente piacere perché hanno dato un'attenzione nazionale a questo convegno e dall'altra forse hanno anche su così ci porta un po'a rischio di uscire un attimo dal tema quindi per quanto ci compete ma cerchiamo di stare strettamente nel tema
Perché perché stamattina abbiamo un po'questo debutto ufficiale di questo osservatorio nord che nasce dal voto del ventuno aprile
Direi che c'è una novità sul mercato politico italiano Alleanza nazionale ma oggi poi ci trasformi Anji trasformiamo tutto anche in un'ottica di Polo per le libertà
L'ERSA sale passa da una presenza ideologico politica nel Norditalia nove deputati in sette regioni alla presenza notevoli parlamentare moltiplicato ci per tre e quindi una presenza di carattere politico territoriale
Questo comporta che cosa comporta che se l'Ulivo ha vinto elezioni il Polo le ha perse le ha perse il Polo
Perché la lega è stata capace di intercettare Norditalia una sufficiente massa di consensi tale da farci perdere tantissime presenze numeriche in Parlamento
E allora e allora la necessità in questo secondo aspetto del perché nasce l'Osservatorio nordici a per dare delle risposte non tanto e non solo
In chiave anti leghista per un certo punto c così ci può anche interessare marginalmente di chi riesce come grande pensata inventare il Polo in tua Anna come linea aerea
Abbiamo letto sulla lista matita quanto invece di dare delle risposte alla gente che ha votato per la lega sostenendo che cosa che il Polo sia più credibile
Quando noi guardiamo i dati Mannheimer sul lettorato leghista scopriamo che su dieci persone che hanno votato la lega il ventuno aprile sei se non ci fosse stata la lega avrebbero votato per il Polo per le libertà
Due avrebbe votato per l'Ulivo e due non sarebbero andate a votare ciò significa appunto che grazie alla presenza della lega noi abbiamo perso le elezioni
Ma ciò significa anche che il Polo per le Libertà perso lezioni in tutta Italia per colpa tra virgolette del nord Italia altrimenti lo avremmo preso lo stesso numero di parlamentari come le altre Regioni d'Italia e questo problema sarebbe stato superato
Allora allora un altro aspetto importante perché dobbiamo affrontare queste cose con una certa serietà andiamo a vedere l'identikit l'identikit del della persona che ha votato per la lega Nord scopriamo che cosa scopriamo che è molto più simile al Polo ma all'interno del Polo
Salvo alcuni punti hanno dato diciotto caratteristiche diciotto aggettivi all'ente all'elettore leghista scoprendo che in quattordici DS il partito che era più vicino all'identikit del leghista era proprio Alleanza Nazionale
E il più lontano tra l'altro lo dico per gli amici del CCD CDU erano proprio loro perché questo perché evidentemente una parte del voto di protesta che si è scaricato sulla lega si sarebbe scaricati invece nel Polo e all'interno del Polo su Alleanza nazionale queste molto interessanti ci impone due conseguenze
Una conseguenza di carattere tattico una conseguenza di carattere strategico cadere tattico e dare delle risposte giorno per giorno a quella che è la problematica del gioco ma il tema strategico
E di impostare in modo diverso il rapporto non soltanto con lettorato ma con l'approfondimento dei problemi avete o nel nord Italia
Quindi dai di contenuti chiari alle nostre proposte questo è importante
Sovente il linguaggio politico anche Romano non è compreso a livello della gente la gente più ma la gente appunto che lavora e che produce e che non capisce il perché si sviluppano dei procedimenti al che sono contrari ai procedimenti virtuose
Ma soprattutto lo dobbiamo capire secondo me un concetto che le forze politiche nazionali devono avere dei modi diversi di presentarsi all'opinione pubblica a seconda di quale il mercato del lettorato che gli è vicino
Forse voi grazie laicato politico modulare Capello politiche differenziati che soprattutto entro nel concreto dei problemi
E allora che cos'è l'Osservatorio nord che Gianfranco Fini mi ha dato un po'la responsabilità di dirigere bella risposta alla manifestazione del quindici settembre non a quella della lega
Acqua del Polo per le libertà e di Alleanza nazionale non basta portare centinaia di migliaia di persone in piazza bisogna dare dei contenuti a questa a questa protesta dato dei contenuti con delle risposte allora che cos'è l'osservatorio è sostanzialmente un pensatoio non è una struttura è un pensatore è una cabina di regia è un coordinamento di strategie perché cosa facciamo di casi estremamente concreti per esempio le ha affrontato ASCO settimana il Parlamento il discorso del gas metano che ha una tazza una tariffazione è una diciamo l'imposizione fiscale ingiusta di alcuno diversa diversificazione a seconda del nord del centro del sud Italia ebbe giaceva a terra deve portare delle risposte concrete non quella della lega che proponete aumentarle tutta l'imposizione fiscale portando al massimo dell'aliquota che ci sembra francamente una stupidaggine a quanti invece cercare di il capire il perché determinate categorie che hanno bisogno molto di più del nord che va in altre parti d'Italia per produrre per riscaldarsi di questo gas metano perché debbono pagare più care allora qual è la risposta del Polo interni proprio di di tabelle di spesa perché poi da qualche parte bisogna introitarle isole dello Stato
Vediamo rivedere per esempio il discorso
Sì marginalmente accende il SIM cederemo anche oggi
Di quello che sono le quote latte perché nel nord Italia devono essere pagate le multe per le quote latte
Involuzione di eccesso e non nel sud Italia e questo è tutto una politica seria per dare risposte credibili non basta dire non pagate sa anche spiegare il perché non si deve pagare od organizzarsi per fare i corsi abbiamo agli artigiani il rifacimento dalle chiese due sei sulla sicurezza di posti di lavoro e per esempio e poi più tardi Mazzotti ve lo dimostrerà lo stiamo studiando in applicando delle dei sistemi sicurezza compatibili ma compatibili anche con il bis pare mio all'interno dell'azienda perché non è possibile altrimenti che poi chi è obbligato o chi vuole mettersi retro si trova estranee fuori mercato
Ma soprattutto l'Osservatorio nomade vado alle conclusioni è un discorso di coordinamento
Un discorso di coordinamento per l'Italia dal grosso modo due cabine di regia oggi
Una romana centralista
Parlamentare ed una delle regioni
E o dire delle aree di regate in questo caso parlando del Nord-Italia allora lo abbiamo il problema delle regioni dei comuni che stanno su un altro livello che spetta al Parlamento
E a dispetto al potere diciamo così Roma però diamo coniugale insieme doveva avere il coraggio di portare tutto il Polo della libertà a dialogare maggiormente con quello che la gente e non è facile amici sono obiettivamente di difficoltà nell'affrontare questo
Sono detti colta perché noi dobbiamo anche trovare una forma di federalismo sostenibile
In definitiva alla gente non interessa più tanto lo interessa solo sapere come sarà la struttura dello Stato quanto chi comanda dove comanda e come può lui stesso come operatore uscirà di intervenire in questi processi decisionali quindi si impone si impone o di centrodestra una risposta chiara e la risposta dei referendum delle Regioni del Nord e poi anche altre Regioni hanno diciamo ripreso è una di queste risposte ma è anche un discorso di mentalità quindi un discorso di auto diciamo così autocritica anche a livello all'interno del partito dobbiamo pretendere che ci siano undici sia delle mentalità diverse Domenico Leccisi e ci sia un maggiore senso di responsabilità un maggiore senso di colleganza un maggiore senso di appartenenza
Strutture più vicine più diversificate per dare delle risposte questo è l'obiettivo che si pone osservato che nord
Che allargheremo subito che stiamo già allargando anche fisicamente oggi da Alleanza nazionale a tutti il porto
Perché o siamo capacità delle sport appunto modulare sull'Alta Italia o altrimenti ne perderemo ancora lezioni e alla fine quindi saremo tutti a livello nazionale al incassate le sconfitte cosa che invece
Non vogliamo quindi oggi questo debutto
Ma anche veramente una riproporre con fermezza la volontà di essere presenti dal territorio sul territorio ma anche nei confronti della gestione della politica a livello comando
Altrimenti non daremo quelle risposte per cui la gente cioè votati in Parlamento vi ringrazio
La parola all'onorevole Antonio Mazzocchi per la presentazione delle proposte di legge in materia di commercio artigianato
Cari amici in queste animate giornate di dibattito politico sulla manovra della finanza pubblica per il mille novecentonovantasette
Credo quanto mai importante di scottante attualità possa essere quest'incontro con gli operatori dei settori del commercio dell'artigianato della piccola e media impresa delle regioni del Nord di questo nostro Paese
Incontro che giustamente come ha già sottolineato amico passetto non può essere né un momento per organizzare una disobbedienza civile
Ne quanto me almeno una spinta secessionisti che a questo nostro Paese
Che invece mai come in questo momento di particolare di particolare crisi economica e sociale ha bisogno di tutti e ha bisogno però anche che tutti i settori produttivi vengano incentivati proprio per ampliare la Rocca Paci da produttiva e creare nuovi posti di lavoro certo
Sì abbiamo voluto che a quest'incontro così significativo per la partecipazione delle varie Confederazioni vedo qui molti presidenti provinciali della confermerete la Confcommercio il vicepresidente nazionale da Confcommercio che saluto con viva cordialità
Rappresentanti la Confartigianato i rappresentanti dal CN ha e soprattutto la qualificata presenza dei leader del Polo
Ebbene se abbiamo due quest'incontro partecipassero operatori delle regioni del Nord e perché riteniamo che soprattutto le imprese del Nord come sottolineava Zacchera siano state e siano determinanti per la ripresa economica di questo nostro Paese
E proprio per queste ragioni è necessario che lo Stato cominci a comprendere
Che a fronte di una politica fiscale oramai divenuta vessatoria e necessaria e non più rinviabile
Una politica che dia precise risposte a richieste di maggiori infrastrutture viarie urbanistiche a richieste di reali incentivazioni a richieste di normative più flessibili sul rapporto di lavoro
Se si considera che il sessantasei virgola cinque per cento delle imprese artigiani vivono ed operano nelle regioni del Nord se si considera che il cinquantotto virgola otto per cento delle imposte dirette vengono riscosse in questa regione
Possiamo renderci conto della giusta e legittima protesta che viene da operatori che chiedono una sola cosa
Poter lavorare
Per produrre avendo anche un socio occulto come lo Stato che tolga loro la maggior parte del guadagno
Ma vere almeno in cambio da questo Stato la certezza di una seria riforma sulla politica fiscale la certezza su una seria riforma sulla politica del credito sulla politica del lavoro e soprattutto una reale riforma della pubblica amministrazione
Che vada verso
Il nuovo c'è una lirismo
La necessità di riformare l'ordinamento regionale lo Stato non con una fumosa con un fumoso federalismo fiscale indicato in questa finanziaria
Dove si va a sovraccaricare le regioni di altri oneri
Senza dare adeguati senza dare coi loro adeguati strumenti e bene questa riforma è condivisa dal mondo del commercio dell'artigianato e la piccola impresa
Proprio la sua storia e natura strettamente coinvolto nel governo nella cosa pubblica a livello locale e quindi della potestà legislativa regionale e della conseguente da conseguente potestà regolamentare degli altri enti locali locali
E queste aspettative potevano essere recepite
Con chiarezza e non certamente attraverso collegati deleghe ai col al collegato la finanziaria che invece va a colpire il ceto produttivo portando in questa nostra Italia
Portando questa nostra Italia in una fase di evidente stagnazione i cui confini con una vera e propria recessione vanno sempre più sovrapponendosi
Il mio novecentonovantasei ormai questi soldati
Che tutti voi conoscete ma chiudendosi con un incremento del PIL del prodotto interno lordo al di sotto dell'uno per cento contro un tasso di crescita del novantacinque del tre per cento
E con un incremento della domanda interna dimezzata rispetto allo scorso anno e con i consumi delle famiglie destinate ad attestarsi su percentuali inferiori al mille novecentonovantacinque proprio ieri leggevamo su un quotidiano a tiratura nazionale
Le giuste proteste del Presidente della Confcommercio Sergio Billé quando accennava che questa Finanziaria ci porterà a una diminuzione della produzione una produzione che già soprattutto in alcuni settori
E drammatica basterebbe pensare al settore dell'alimentazione al settore degli elettrodomestici diminuito del quindici per cento del corso quest'anno per non parlare dell'abbigliamento la cui direi discesa è ormai ha superato il quaranta per cento per non parlare poi infine delle esportazioni
Che dall'undici al sei per cento dello scorso anno dovranno passare quest'anno ad un massimo del quattro virgola sette
E questi risultati portò anche al mancato miglioramento da situazione occupazionale e soprattutto a una spesa per beni destinati a rimanere attestata sotto i livelli pensate raggiunti nel mille novecentonovantuno minore produzione dunque e maggiore disoccupazione
Io in genere in i convegni che Alleanza Nazionale organizza vado sempre ripetendo un dato statistico che la stampa troppo spesso invece non fa presente un dato drammatico quello de la disoccupazione giovanile disoccupazione giovanile mi riferisco dai diciotto ai ventiquattro anni pensate
Nel mille e novecentocinquanta nel dopoguerra quando quest'Italia dove risorge doveva ricostruirsi tutto il settore dell'industria dell'Urbe delle case e tutto il settore direi
Collegato all'industria ebbene la disoccupazione giovanile era soltanto del trentatré virgola quattro per cento oggi dopo i governi Dini
E dopo il governo Prodi possiamo dire con grande dispiacere che la disoccupazione giovanile arrivata al passo del trentacinque virgola cinque per cento con delle punte veramente drammatiche in regioni come la Campania come la Sicilia come la Puglia dove raggiungono anche il settanta per cento in alcuni Paesi la disoccupazione giovanile
Per questo questo Governo attraverso questa Finanziaria
Non ha voluto comprendere che l'unica via seriamente percorribile per risanare la finanza pubblica fosse la ripresa dei consumi realizzando una crescita di investimenti in grado di garantire nuova occupazione e questa via non può passare certamente attraverso l'aumento e la pressione fiscale è inutile che Visco e Prodi continuano a negare l'evidenza e ha fatto bene l'onorevole Casini pochi giorni fa in Parlamento quando giustamente leader del Polo
Dicevano che indichi
I collegati
Che i collegati dovevano le deleghe ai collegati dovesse ritirare
Dicendo che non era vero ricerche non c'era la pressione fiscale come si asseriva il ministro Visco Casini disse giustamente qui c'è qualcuno che mente sapendo di mentire ragione caro Casini perché è inutile che Visco e Prodi continua a negare questa evidenza i provvedimenti contenuti nella legge finanziaria colpiranno e qui rappresentanti degli artigiani lo sanno bene il mondo artigiano con un impatto soltanto per questo settore
Di oltre mille trecento miliardi senza comprendere la famosa tassa per l'Europa ciò significa per voi artigiani un aumento dell'uno virgola otto per cento la pressione fiscale para fiscale complessiva
Che non è pensabile
Anzi è scandaloso
Che dopo un accordo che il ministro Visco ha sottoscritto il ventisei settembre con tutte le confederazioni
E porta questo accordo la firma i Presidenti come Spallanzani
Come Minotti come Billé e tanti altri ebbene Visco si era impegnato in quell'incontro che non avrebbe aumentato di un solo punto la pressione fiscale senza prima che non fossero fatti gli studi di settore
Una volta si diceva promessi o boni viri ma quale pro missio boni viri dopo quattro giorni neanche
L'onorevole Visco che l'articolo sessanta del collegato
Ha previsto una cosa veramente scandalosa che noi da questo incontro denunciamo con fermezza
Ebbene pensate il ministero delle Finanze sta per inviare a quattro milioni di lavoratori autonomi un questionario dove voi lavoratori autonomi dovete mettere la vostra situazione patrimoniale dei nostri familiari
Dove vi sarà dato
Una lite Pisapia è previsto una ritenuta d'acconto di dieci mila lire se risponderete ma se non rispondete vi saranno le sanzioni previste dalla legge
Direi attraverso questa manovra Visco sta compiendo un atto che noi denunciamo cioè quello di catalogate
Tutti i patrimoni dei vari lavoratori autonomi per poi rispondere a Bertinotti per la tassa sulla patrimoniale questo Visco non lo può fare perché sa bene Visco
Che gli studi settori vanno fatti su campione sapere il disco che i risultati di questi studi di settore già stanno al ministero delle finanze per detta di ministri come Tremonti e come Fantozzi per cui Visco facesse spendere di meno miliardi allo Stato ma soprattutto non al non procedesse a questa manovra che oltre a essere scandalosa locali si la riteniamo antidemocratica
Ma non solo
Ma questo governo
Ma questo ministro
Che e bugiardo incapace
Bugiardo perché l'abbiamo detto incapace perché pensate dopo quattro giorni
Il trenta settembre il governo ha approvato il decreto legge cinquecento otto dove per la prima volta nella storia italiana abbiamo l'occupazione per decreto
Dove in maniera illegittima e anticostituzionale ci vogliono colpire lavoratori autonomi che hanno maturato trentacinque anni di contribuzione
Introducendo un contratto di lavoro a tempo parziale con effetti che Lodi lo ridiciamo anche in questa occasione sono controproducenti per l'erario
Ebbene su questo decreto legge punitivo per circa ottantacinque mila lavoratori autonomi che con il primo ottobre dovevo percepire non una grande tensione
Di qualche direttore generale vive dei vari enti a una magra pensione la cui media voi lo sapete di ottocentosessanta mila lire al mese Alleanza Nazionale ma dire tutto il Polo
E impegnato anche attraverso questo incontro a riconfermare la sua ferma e decisa opposizione alla conversione in legge se poi come
Questa mattina ci è giunta voce attraverso il collegato alla Finanziaria e alle sue incostituzionali deleghe il ministro Treu dovesse continuare sulla strada del decreto legge centocinque centootto
Credo che il ricorso alla Corte costituzionale paventato molte parti ci troverebbe
A noi del Polo vicino a voi tutti delle varie Confederazioni
Così come in questa occasione
Vorremmo dare una risposta a tutte quelle imprese del Nord soprattutto del Veneto io nell'ultimo incontro che fece insieme a Nico Pasetto a Treviso
Ci chiesero
I vari imprenditore una garanzia legislativa per la subfornitura l'affettazione di lavorazione per conto terzi così sentita dalle varie imprese
Ebbene posso confermarvi oggi proprio ieri ho parlato col nostro presidente al Senato l'amico Giulio Maceratini che al Senato grazie all'impegno del gruppo dei senatori di tutto il Polo delle libertà il disegno di legge sta per essere approvato certo
Noi anche attraverso questo convegno ribadiamo
Che alla Camera dei deputati
Approveremo con urgenza questo disegno di legge però che deve vedere prioritariamente deve garantire prioritariamente cinque punti la chiara individuazione del nostro ordinamento giuridico del contratto di subfornitura con la sua specificità
L'obbligatorietà
E lo diciamo per coloro che sanno bene cosa vuol dire questo la forma scritta del contratto di subfornitura
La tutela del contraente più debole la introduzione di sedi di arbitrato ed in ultimo un intervento di regolazione dei termini di pagamento
Cari amici quante volte la Confartigianato la casa ce ne ha c'hanno sollevato questo drammatico vostro problema del ritardo dei pagamenti
Spesso questo ritardo di pagamenti provoca gravi squilibri squilibri finanziari e pesanti costi aggiuntivi per le piccole imprese che diventi fatto diventa il calo finanziatrice talvolta degli enti locali dello stato delle grandi industrie
E allora non a caso il TAR di pagamento penalizzano le piccole e medie imprese per questo Alleanza Nazionale
Ha voluto presentare una proposta di legge che non vi è stata distribuita qui oggi perché è stata stampata pochi giorni fa alla Camera deputati una proposta di legge che razionalizzi
Le modalità di assolvimento dell'IVA partendo da una modifica del DPR seicentotrentatré del settantadue che preveda che la liquidazione periodica dell'imposta sul valore aggiunto
Debba venire effettuata considerando da una parte le fatture imponibili messe di incassate e dall'altra quelle detraibili ricevute
Riteniamo che le attuali condizioni del sistema economico italiano e le particolari difficoltà che attraverso lo soprattutto le piccole e medie impresa ed in genere tutti i lavoratori autonomi
A causa dei numerosi e pesanti oneri tributari richiedono Comin di Lazio labile la razionalizzazione e l'assorbimento dell'IVA che rappresenta uno degli adempimenti di maggiore vigilanza
Nella vita delle imprecisa
E già esaminando
Questi aspetti
Comprendiamo come sia necessaria
Una riforma di una legge quadro per il settore del commercio per il settore dell'artigianato con gli amici rappresentanti le confederazioni quante volte negli incontri fatti con i leader del Polo avete richiesto
Una serie riforme la legge quattrocentoquarantatré una seria riforma della legge quattrocentoventisei Fermo restando soprattutto per l'artigianato e questo lo dico ad alcuni amici amministratori regionali
Qui presenti che le proposte di legge che a livello nazionale abbiamo presentato per l'artigianale per l'artigianato hanno un carattere eccezionale data la carenza legislativa talvolta anche spiace dirlo a livello locale certo
E non possiamo né vogliamo dimenticare le competenze regionali su questo settore beni indicati dall'articolo centodiciassette la Costituzione così non possiamo che rallegrarci di fronte a proposte di di leggi regionali come quella ultimamente approvata dalla Regione lombarda
Con la quale si creano reali incentivi economici per le piccole e medie imprese e si oggi Alleanza nazionale ha presentato per il sito dell'artigianato
Venne cinque proposte di legge lo ha fatto proprio in funzione di gravi carenze applicative della legge quattrocentoquarantatré
E se mi consentite in una nuova visione propedeutica a una nuova legge quadro che affronti finalmente nel rispetto dell'articolo quarantacinque della Costituzione
Un mondo il vostro mondo cari amici artigiani che rappresenta ebbene anche dirlo in questo incontro il trentasette per cento delle imprese operanti nel territorio nazionale
Che concorre per circa l'undici per cento alla formazione del prodotto interno lordo che assorbe il quarto il quattordici per cento e l'occupazione e che contribuisce con il diciassette per cento le nostre esportazioni
Se consideriamo poi
Che il nostro apparato produttivo risulta costituito per il novanta per cento di piccole aziende che occupano meno di venti dipendenti
Appare evidente che voi amici artigiani siete il vero fulcro centrale dell'apparato economico di questo nostro Stato una riforma dunque che noi vogliamo portare avanti attraverso un corretto confronto con le confederazioni
Noi anzi salutiamo con grande piacere
Dire ormai il l'accordo sulla linea politica portata avanti dalla triplice non sindacale ma dalla triplice confederazione la Confartigianato la casa il CN ha con le quali ci stiamo confrontando su queste proposte di leggi perché noi appare sulla serie riformare la legge quattrocentoquarantatré vogliamo soprattutto raggiunge tre obiettivi
Stabilire già riconosciuta qualifica di impresa artigiana costituisca l'essenziale presupposto per l'applicazione di tutte quelle norme ad essa riferibili comprese quelle attinenti la materia previdenziale assistenziale contributiva individuare
Altre forme di esercizio dell'attività artigiana in ultimo
Ciò che dire siamo molto in ritardo come legislazione italiana coordinare la nostra legislazione in materia di artigianato con quella degli altri Paesi della Comunità europea europea
Con questo spirito Alleanza nazionale ha presentato una prima proposta con la quale si dà un'interpretazione autentica l'articolo cinque della legge quattrocentoquarantanove quarantatré affinché legislativamente si attesti che l'iscrizione all'albo delle imprese artigiane e costitutiva tutti gli effetti verso la pubblica amministrazione nonché titolo
Per l'esclusione della Società abilità al fallimento e le altre procedure concorsuali questa proposta di legge richiesta dalle confederazioni riteniamo capi una grande valenza soprattutto nei confronti dell'INPS
Che a parer nostro e voi amici artigiani
Mi auguro che con il posto in cui i vostri interventi do sottolineate lo sottolinea dette
Un INPS che a parer nostro arbitrariamente
Nel corso di questi anni dopo l'entrata in vigore la legge ottantotto sia attribuita la potestà
Il riconoscimento a tutti i fini previdenziali assistenziali della qualificazione artigiana dell'impresa sia lo diciamo con molto rispetto verso la magistratura
Però anche con fermezza nei confronti di certa magistratura ordinaria soprattutto nei tribunali fallimentari
Che pur di assoggettare
L'impresa artigiana al fallimento alle procedura concorsuale annegato che l'iscrizione all'alba all'albo abbia un valore assoluto e vincolante noi con questa legge
Non vogliamo più che le imprese artigiane possano partecipare come qualche magistrato continua a sostenere
A fallimento e a tutte le altre procedure concorsuali
Con la seconda proposta di legge oramai
Con quell'anche presentata dal collega Rubino di Forza Italia sta in dirittura d'arrivo alla Camera gli imputati
Si vuole consentire allineandosi alle direttive europee all'impresa artigiana di essere esercitata anche nella forma di società a responsabilità limitata con unico socio sia in accomandita per azioni a condizione però
Che la maggioranza dei soci ovvero uno nel caso di due soci svolga in prevalenza lavoro personale anche manuale nel processo produttivo e che l'impresa e lavoro abbia funzione preminente sul capitale
Noi ci teniamo a sottolineare l'importanza anche di questa proposta perché questa proposta di legge offre alla ministra all'amico imprenditore unico la possibilità di limitare la sua responsabilità per i debiti contratti lo svolgimento
L'Inter dell'attività imprenditoriali
Ma non solo mentre da un lato si incoraggia lo spirito imprenditoriale consentendo ai singoli operatori l'accesso allo status di Società dall'altro noi siamo sicuri che di fatto con questa legge
Possiamo promuovere la ripresa di attività economiche e di conseguenza l'incremento dell'occupazione
E se mi consentite passando un'altra categoria dell'artigianato come quella edile
Esaminando il decreto legge trecentoquarantuno dire lo scandaloso consentitemi decreto legge trecentoquarantuno novantacinque che prevede per voi artigiani
L'obbligo del ragguaglio della retribuzione imponibile ai fini contributivi all'orario di lavoro previsto contrattualmente ci siamo convinti sempre di più
Che quanto dice l'amico Ivano Spallanzani presidente dalla Confartigianato
Risponde a verità e cioè il legislatore continuamente nel corso di questi anni si è dimenticato o meglio si vuole dimenticare l'articolo quarantacinque della Costituzione
Con il quale proprio lo stesso legislatore
Dovrebbe provvedere alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato ecco perché la nostra proposta di legge tenda ad esentare dall'articolo ventinove la legge trecentoquarantuno tutte le imprese artigiane iscritta all'Albo di cui articolo cinque la legge quattrocentoquarantatré
Con questa legge noi ti desideriamo sottolineare come le imprese artigiane di di se non fosse abrogato l'articolo ventinove si troverebbero in condizioni di inferiorità sul mercato rispetto alle medie grande impresa i cani invece la possibilità di programmare la propria attività contando su commesse di rilevanti dimensioni
E vi dirò di più che proprio per facilitare questo settore edile così in grave crisi in questo nostro Paese per tante motivazioni
Io starò qui a esaminare noi abbiamo ritenuto anche che si debba modificare l'articolo cinque della legge cinquantasette del sessantadue voi sapete che gli artigiani edili potevano iscriversi all'albo dei costruttori fino a settantacinque milioni
Anzi inizialmente ricordate era quindici milioni noi oggi diciamo
Che il settore l'artigiano ha bisogno di
Un incoraggiamento e la nostra proposta legge parte infatti da un'iscrizione all'albo
Da trecento milioni dando la possibilità di poter effettuare così i lavori di competenza dello Stato e degli enti pubblici
Qui l'amico Zac ha parlato
Del decreto legge seicentoventisei consentitemi soltanto per un attimo
Quel noi italiani siamo molto bravi a recepire normative europee
Senza considerare però che spesso queste normative europee sono penalizzante delle nostre imprese artigiane che è bene sottolinearlo
Hanno una cade hanno un una specificità unica in tutta Europa per cui alcune normative europee non possono applicarsi alle imprese artigiane italiane
Ed è bene riquadri Petter lo anche in questo incontro se applichiamo la seicentoventisei significa che questo governo si prende la responsabilità di far chiudere quattrocento mila imprese artigiane in Italia e allora
Se si vuole veramente facilitare la sicurezza sul lavoro
Si cominci il governo Prodi cominci accettare quanto l'abbiamo detto e ciabatte dal diciannove per cento al quattro per cento l'aliquota Iva sui pagamenti effettuati
Per gli interventi tecnici e i lavoratori e i lavori eseguiti proprio in base al decreto legge seicentoventisei altrimenti si proceda come noi procederemo
A una proposta di legge che modifichi sempre nel rispetto dei normati europee però non modifichi alcuni oneri impossibili per le piccole imprese per le imprese artigiane
E credo che occorre anche in questo nostro discorso
E lo abbiamo previsto anche attraverso la legge che Bizzocchi rinunciare
Bisogna provvedere a figure nuove
Che Dio la possibilità di applicare per un certo periodo di tempo e giù i neo assunti un salario d'ingresso e un differimento
L'inizio dei rapporti assicurativi ai fini pensionistici rendere più utilizzabili sicuri figure già esistenti come i contratti di formazione lavoro del part-time dei contratti a termine
Ma Alleanza nazionale
Ha voluto una proposta di legge che vede non a caso come secondo firmatario il nostro presidente
L'onorevole Gianfranco Fini presentare una proposta di legge per rivedere la regolamentazione dei licenziamenti individuali la cui normativa prevista da legge centootto
Ha determinato l'inquinamento del clima di collaborazione di fiducia che ha sempre caratterizzato il rapporto di lavoro impresa artigiana
Possiamo dire senza paura di smentite che la legge centootto sul licenziamento per giusta causa ha determinato risultati antitetici a quello di tutela del lavoro dipendente cui era rivolto al di là dei costi delle conflittualità sindacali
Voi sapete bene amici imprenditori che ogni lavoratore
Licenziato per giusta causa al di là dell'indennizzo viene a costare una media di sei milioni per impresa artigiana ebbene questa legge alzato ulteriormente la soglia del dolore
Già costituita da tutte le altre miglia dei divieti lacci imposizioni costrizioni fiscali burocratiche amministrative economiche
Già di per sé ampiamente in grado di scoraggiare anche il più audace artigiano che tra voi siete qui presente ecco perché noi riteniamo
Di poterci confrontare
Anche questo ti sindacati e questa volta dico con i sindacati e con le varie confederazioni
Affinché l'iscritto nell'impresa artigiane iscritte
All'albo
E che occupano alle loro dipendenze in meno di cinque dipendenti non debbono essere assoggettati a legge all'articolo della legge centootto su giusto dice sul licenziamento per giusta causa non è pensabile
Che in Germania il licenziamento per giusta causa non viene applicata ad imprese che hanno meno di cinque dipendenti e qua in Italia
Piccole imprese che potrebbero assumere lavoratori
Non possono farlo perché attraverso questo vincolo della legge centootto giustamente come un amico in un convegno siciliano ci ha detto oggi per una piccola impresa assumere un lavoratore dire è peggio che sposarsi e mi scusi non le signore presenti infatti diceva questo imprenditore artigiano dalla moglie si può divorziare da lavoratore purtroppo non si può mai più divorziato
No un solo accenno vorremmo dare a un disegno di legge che ci è stato richiesto da migliaia di artigiani delle grandi città
Anche del Nordio venendo qui in questa bellissima sala dell'Ente Fiera conta si parlava con il tassista questi titolari di licenza per l'esercizio diversi e di autorizzazione il servizio di noleggio proprio cinque giorni fa
Abbiamo presentato una proposta che vede anche qui come secondo firmatario io ci tengo a dirlo non tanto perché il nostro presidente l'amico Fini
Ma perché nostro presidente Fini ha voluto sempre seguire con particolare attenzione
Tutto ciò che riguarda il mondo dell'artigianato del commercio della piccola impresa perché il nostro presidente Fini ha voluto e vuole e ci dice sempre nove deputati
Che gli impegni assunti in campagna elettorale con gli imprenditori con i commercianti e con gli artigiani ne dobbiamo onorarli attraverso una testimonianza legislativa in Parlamento e per questo ogni qual volta
Che presentiamo una proposta di legge soprattutto nelle vostre categorie l'amico Fini attentamente eh sì la legge
Egli vuole firmare per assumersi anche lui come partito di Alleanza Nazionale una responsabilità di fronte alle vostre categorie dalla questa legge più di ordine dal G e quattro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea nero possiamo consentire che vistose carenze di coordinamento di tali leggi può leggere quanto per l'artigianato continuino dar luogo a forme di gestione talvolta illegittime e che non tutela un artigiano autista nella trasmissione la propria attività artigianale l'ambito da famiglia
Ma lo possiamo infine certo non sottolineare come la ripresa economica di questo Paese
Passi soprattutto attraverso le piccole e medie imprese del commercio del turismo dei servizi col politiche di sviluppo e che favoriscono gli investimenti e rafforzino la capacità dell'impresa sul mercato
E anche qui dobbiamo dire che in questo settore del commercio che è stato una grave carenza dei governi che si sono succeduti nel corso degli ultimi vent'anni ci troviamo oggi di fronte
E sono contento che vi il presidente il vicepresidente della Confcommercio che potrà sottolineare forse
Ancor maggiore questo dramma dei commercianti ci troviamo oggi di fronte a centinaia di migliaia di licenze di commercio restituite ai Comuni con oltre duecento mila lavoratori espulsi dal mercato
Il settore della distribuzione continua ad operare con margini sempre più inferiori
Oggi non è più procrastinabile una riforma del commercio
E il Veneto la Lombardia già hanno dato segnali positivi
Per voltar pagina una riforma che regoli quello che fino a oggi non è stato mai regolato per trovare i giusti raccordi tra pianificazione urbanistica sviluppo commerciale per difendere le imprese commerciali sane per mantenere competitive la qualità dell'offerta sui mercati per programmare quello che oggi appare programmato incerto caotico e necessario
Ed è bene ricordarlo soprattutto al governo
Che dobbiamo rispettare soprattutto la volontà di sedici milioni di cittadini espressa con referendum del mille novecentonovantacinque
Sulla necessità di regolare la vita del mercato ed i suoi tempi Alleanza Nazionale si è fatta carico di queste esigenze
Presentando due proposte di legge collegate fra loro partendo però da una premessa controllare la crescita della grande distribuzione avvenuta anche nella vostra regione amici del Veneto non solo
Per effetto di nuove aperture
Ma per un automatismo che ha fatto sorgere migliaia di supermercati grandi magazzini hard discount in contrasto coi disposizione dei piani commerciali e sferrando diciamocelo chiaramente un duro colpo al cosiddetto commercio tradizionale
Decine di migliaia di piccole imprese anche nel Veneto nel Piemonte nella Lombardia sono state costrette a chiudere i battenti i centri storici delle vostre delle nostre città
Sono stati spogliati dai tradizionali botteghe che ne costituirà parte integrante che allora la nostra proposta
Ebbene chiarirla si differenzia però diciamo con molta chiarezza dalla proposta delle sinistre
E anche con la Confesercenti con la quale noi abbiamo un rispettoso confronto della reciproca autonomia noi non siamo diciamo subito per i blocchi triennali come qualcuno paventa attraverso raccolte di firme in questo nostro Paese
Blocchi biennale che non danno alcuna risposta ad una seria programmazione da distribuzione commerciale Italia Alleanza Nazionale ha preteso e ottenuto che in commissione ristretta della Camera dei deputati si esaminasse la proposta per bloccare l'automatismo
Ma contemporaneamente però abbiamo anche ottenuto la procedura d'urgenza per l'esame della proposta di legge sulla riforma quadro della legge quattrocentoventisei non lo diciamo chiaramente anche in questo convegno noi non vogliamo combattere la grande distribuzione certo
Ne vogliamo che la grande distribuzione sia distribuzione italiana non è più pensabile che questo nostro Paese
Si staccò per Tessa per essere colonizzato da grande di distribuzione francese e tedesca che stanno espellendo dal dal mercato i nostri produttori nostri commercianti
Noi però siamo per un sistema integrato fra grande distribuzione commercio tradizionale e questo diremo anche a Milano il ventitré
C'ha invitato il convegno al convegno nazionale Associazione dei cosiddetti centri commerciali andremo a dirlo queste cose la programmazione che viene prevista nel progetto di legge di AN
Da particolari compiti alle Regioni sull'asciuga autorizzazioni relativa la grande distribuzione per salvaguardare
E questo lo diciamo chiaramente la nostra legge forse si differenzia da altre proposte di legge in esame alla Commissione
Perché lo spirito della legge del di Dida quattrocentoventisei la riforma sua vada quattrocentoventisei presentata da Alleanza nazionale voi soprattutto soprattutto salvaguardare i livelli occupazionali del piccole e medie imprese eliminando le strutture causate dagli attuali otto Matisse mi e inattesa la legge qua di una legge quadro che riveda tutto il sistema distributivo commerciale con una regolare la relativa regolamentazione le vendite che siede in quei ai dispositivi partiti dal punto europea
Alleanza aziona presentato altre tre proposte di legge che brevissimamente esporrò la prima riguarda la modifica delle discipline delle vendite straordinarie e di liquidazione pensate un po'stiamo in un'Italia in cui il sette gennaio amici commercianti si inizia
Le vendite di fine stagione a Roma e a Cortina d'Ampezzo è una cosa veramente assurda noi abbiamo chiesto attraverso questa legge che si modifichi la legge ottanta del mio novecentottanta dando
Beh dice introducendo discipline specifiche che vogliono rispondere soprattutto ai diverse finalità e mette il pubblico dei consumatori in condizione di poter riconoscere
E valutare la validità l'agevolezza l'offerta fa l'acquisto così come
Una richiesta che al governo è stata fatta
Dalla Confcommercio cioè dobbiamo con urgenza approvare noi già abbiamo presentato a circa due mesi
Una regolamentazione delle vendite sottocosto
Che disciplini questo problema
Provvedendo strumenti snelli di controllo evitando di dar luogo a contenziosi di ordine giurisdizionale
La terza proposta
E quella in materia di vendita al peso netto delle merci con questa bar proposto soprattutto rivolto ai commercianti ortofrutticoli il mercato sarà più trasparente si trarranno vantaggi dal punto di vista ambientale
Si ridurrà l'impiego del al dell'igname al minimo indispensabile ma soprattutto a distanza di undici anni sì della completa attuazione al principio che impone di vendere a peso netto uniformando i nostri disposizioni a quelli vigenti negli altri Stati
Comunitari
Ma prima di fare merenda per una riforma seria infine consentitemelo sul commercio e lo dico a quella presentati dal rappresentante dell'ambulantato che sicuramente sono presenti qui fra noi
Non si può tenere certo non contro del commercio ambulante la legge ci centododici che sembrava cari amici poterli liberare definitivamente una vasta categoria dalla condizione di marginalità incostituzionale
Si sta trasformando di una progressiva e irreversibile sconfitta
Ed è bene sottolineare come il fallimento della legge centododici è strettamente collegato alla volontà profondamente radicata nelle amministrazioni locali di non pianificare il commercio
Per lasciare uno spazio indefinito all'operazione più disinvolte tra le quali diciamo con molta chiarezza quella della grande distribuzione
Eppure
La legge centododici ha consentito al vecchio ambulanti di diventare commercianti a tutti gli affetti promuovendo la specializzazione attraverso la definizione di ambiti merceologici che consentissero agli operatori sia di garanzia di garantirsi spazi di marketing nell'ambito della programmazione del commercio sia di affinare la loro esperienza garantendo ai consumatori
Una qualità del servizio che non è possibile quando si gestisce di fatto un bazar ora e non un punto di vendita de qui
La necessità nell'attuale momento di una riforma la legge centododici che non può essere gestita e lo diciamo con chiarezza senza una forte partecipazione analitiche propositiva delle categorico imprese del commercio in un processo di razionalizzazione che è bene sottolinearlo
Gli organi di governo e le amministrazioni locali spesso non vogliono come Alleanza nazionale lo annunciamo qui a Verona
Entro fine mese presenteremo una riforma sua legge centododici che sin da ora diciamo delle parti deve far parte integrante la riforma più generale da quattrocentoventisei e quindici io ho scritto proprio ieri sull'articolo sciogliersi messa in un più vasto processo di regolamentazione del terziario consumo
Il legislatore gli amministratori regionali gli amministratori locali debbono convincersi che il commercio su aree pubbliche non è più distinguibile nelle sostanza dalle altre forme di distribuzione salvo per la proprietà pubblica delle superfici che non può essere considerato un aspetto rilevante la ristrutturazione del commercio
Nazionali cari amici e concludo veramente di chiedo scusa del tempo che ho preso consentitemi però un'ultima brevissima riflessione
Quando un mese fa insieme agli amici onorevole Zacchera io nove bassetto informammo il nostro presidente Fini di voler organizzare questo incontro con gli operatori delle piccole e medie imprese del Nord
Il nostro fine era soprattutto quello di rendere edotti i moltissimi amici e le confederazioni del settore
Che Alleanza nazionale ben sapeva che rilancio dell'economia nazionale e la ripresa dell'occupazione passavano soprattutto attraverso il rilancio di settori come quei del commercio dell'artigianato del terziario e delle piccole e medie imprese e proprio
E proprio
Caro Presidente mi meravigliavo che questo applauso fosse la risultanza del mio discorso mentre invece era diretto a lei come leader del Polo giustamente
E proprio per questo
Corrette solerti interpreti delle esigenze e delle aspirazioni manifestate dai vari settori delle piccole e medie imprese
Presentano una serie di proposte di legge che brevemente gli abbiamo esposto e che dovevano costituire uno dei principali temi dell'impegno
Dell'azione politica di Alleanza Nazionale affrontando in sede legislativa nei modi più incisivi ed efficaci possibili le fondamentali problematiche che potevano costituire la premessa per un rilancio dello con mia e dello occupazione
Vogliamo anche attraverso un serrato confronto però abbiamo avuto anche attraverso un serrato confronto con le varie confederazioni del commercio dell'artigianato presentare oltre cento emendamenti alla Finanziaria
Che stava per discutersi una finanziaria che con scelte non sul taglio alla spesa pubblica ma sul momento che la pressione fiscale
Facevamo aumentare in questa crisi economica
Io chiamo il fattore R il fattore la recessione e non dello sviluppo una finanziaria che introducendo la tassa sull'Europa non vuole fare altro che introdurre l'ONU imposizione per tappare i buchi sulla spesa pubblica incontrollata
Che noi e non basteranno cari amici venticinque mila miliardi richiesti per fine anno
Entro la primavera ci sarà bisogno di una nuova manovra aggiuntiva fra i quindici mila e diciotto mila miliardi
Perché il governo Prodi ha calcolato per il mille novecentonovantasette una crescita del PIL del due per cento quando tutti gli indicatori a livello nazionale internazionale ci dicono che l'incremento sarà del l'uno per cento ed un punto in meno significa un'entrata di meno di quindici mila diciotto mila miliardi e se la crescita del PIL
Sarà al di sotto dell'uno per cento anche l'occupazione purtroppo subirà un'ulteriore contrazione come del resto emerge dei rilievi evidenziati nell'ultimo bollettino della Banca d'Italia
Questa finanziaria non ci porterà accademici purtroppo in Europa nei confronti di se consentirà la ripresa economica di questo nostro Paese aumentandolo il malcontento la disapprovazione le categorie produttive di questo nostro Paese di quelle categorie di come voi
Di quelle categorie che come voi amici del nord in questi anni ha continuato a fare il proprio dovere
Mostrando molta pazienza direi moltissima pazienza mai arrivato il momento che lo Stato faccia il proprio dovere cominci veramente a fare il proprio dovere non possiamo più accettare
Che i nostri imprenditori faccio noi come ieri ha detto scherzosamente il Presidente Berlusconi continuare a dir di sì mentre il governo mette la mano del loro portafoglio
E necessario allora che il governo faccia il proprio dovere riformando con un confronto in Parlamento un sistema fiscale perché che per quanto è vecchio luogo ingiusto non ha e non può avere oggi il passaporto per entrare in Europa
Il proprio dovere riformando la pubblica amministrazione anch'essa lontana per come è stata strutturata dall'Europa
Il proprio dovere di uno Stato democratico che crede alle regole della democrazia economica il libero del libero mercato queste cose lo Stato deve fare ora è con fretta
Perché il tempo per queste riforme scaduto e sta finendo anche la vostra pazienza la pazienza di tutti gli italiani e questa
E questa finanziaria come concepita con ed è legato collegato non può essere accettato lo diciamo concludendo questo nostro intervento nell'interesse proprio di quelle categorie produttive
Che come voi amici gli imprenditori del Nord hanno dato e possono dare un grande contributo per la ripresa economica e sociale del nostro Paese
Allora come previsto dal programma ora lasciamo la possibilità di intervenire ai rappresentanti le categorie abbiamo già alcune richieste d'intervento
Partirei subito con lasciare la parola ragioni a Giuseppe Bertoldi vicepresidente nazionale della Confcommercio
Nel ringraziare per l'invito fatto la Confederazione nazionale del commercio turismo e servizi nazionale
Io voglio portare anche i saluti del presidente Billé e le sue scuse in quanto in concomitanza questa mattina la nostra confederazione
Prima in giunta poi in Consiglio discuteva eventuali nuove iniziative di lotta contro questa Finanziaria
De quindi evidente che alla Confederazione questa finanziaria non piace proprio
Devo anche portare il messaggio di impegno di politica socio economica della Confederazione la quale proponendosi come soggetto politico autonomo
è disponibile ad ogni confronto con tutte le forze politiche ed ecco perché oggi è qui rappresentata da un proprio vicepresidente dicevo prima che questa Finanziaria alla confederazione non piace
Non piace perché la situazione è grave perché entrare in Europa con questa manovra finanziaria significa penalizzare il mercato indebolire i ceti produttivi frenare gli investimenti insomma impedire alla parte più attiva del nostro Paese di guardare al domani con fiducia
Ma significa anche ed è l'aspetto più pericoloso
Creare non occupazione ma creare di fatto disoccupazione solo nel nostro mondo solo nel mondo del commercio oggi in Italia ci sono quattro milioni duecento mila unità lavorative
Attraverso questa Finanziaria assessori lo un dieci per cento di settore commerciale dovesse chiudere avremo un aumento della disoccupazione
Ma c'è da porsi anche la domanda
Di quale mente perversa ha ispirato questa finanziaria che va a colpire duramente i settori produttivi
In un momento di profonda crisi economica nel momento di recessione anche se pochi a livello governativo hanno il coraggio di chiamare questo momento dell'economia recessione
Ma i dati lo stanno a dimostrare e non sono nei dati della Confcommercio nei dati della Confartigianato sono dati della Banca d'Italia
Il prodotto interno lordo nella migliore delle ipotesi
Veda un aumento dell'uno per cento
Il calo della produzione industriale è stato annunciato in questi giorni il calo del fatturato nella produzione ha subito un ulteriore decremento
Quello che penso ha subito decremento la quantità degli ordinativi per l'anno novantasette il calo dei consumi eh sicuramente fra i più gravi a cui noi assistiamo prima portava delle cifre quindici per cento in alcuni settori il quaranta per cento in altri settori
Io che come passatempo o anche un negozio di abbigliamento vi garantisco che nel settore dell'abbigliamento i cali viaggiano da quaranta cinquanta per cento e questo vuol dire far crollare produzione vuol dire
Eliminare posti di lavoro se non si incrementano i consumi evidentemente la ripresa economica difficilmente noi la vedremo
Queste cose la Confcommercio
All'orgoglio di averle dette per prima e in modo forte e chiaro come ha l'orgoglio di aver saputo interpretare rappresentare per prima attraverso il tax sei il malessere
La preoccupazione la paura che in questo momento hanno colpito i ceti medi
Abbiamo fatto bene a mettere per primo l'accento sul problema fiscali perché è questo il problema che oggi provoca più di sentimento più incertezza più malessere ma non è l'unico vero grande problema
è stata accennata programmazione commerciale
A cui
Noi diamo un risalto enorme vediamo come probatori economici come operatori commerciali ma lo diamo anche come cittadini se non arriveremmo ad una programmazione commerciale seria
Noi assisteremo al depauperamento delle città assisteremo al depauperamento dei centri minori dove sovente l'attività commerciale primo servizio sociale un servizio alla collettività un'attività economica forse sarebbe bene che qualche governante andasse a visitare la Spagna dove l'assalto selvaggio di tre grandi gruppi francesi dei quali nessuno ha matrice commerciale ma tutti hanno matrice finanziaria hanno difatti desertificato l'offerta commerciale propria di quel Paese
Altro passaggio da sei ventisei
Certo noi usciamo sempre in ritardo ma siamo i primi della classe nel recepire le normative europee
Perché noi riusciamo chissà per quale triste e malvagia volontà a burocratizzare ancor di più le normative che nel resto d'Europa vengono applicate con facilità e con costi per le aziende minori
Io vengo da una rampa provincia turistica su un presidente dell'Unione commercio e turismo di Trento
L'introduzione della sei ventisei così come è stata dettata comporterà una gravità tale di costi che usciranno dal mercato
Nato a concorrente che al Tirolo l'importo dei dati a un trenta per cento in meno solo dei costi di lavoro un settanta per cento nei costi energetici e l'applicazione della sei ventisei non costa quello che sta costando le nostre realtà
Senza poi di intervenire sugli aspetti urbanistici edilizi
Perché guarda caso pubblicano delle leggi poi si dimenticano che ci sono dei vincoli urbanistici allora una delle due o noi ci adeguiamo la sei ventisei e quindi demoliamo quale che porta antica qualche passaggio medievale oppure non ci adeguiamo ma devono dircelo
Perché questa manovra noi la consideriamo e la ricco usiamo perché perché questa manovra finanziaria porta con sé un DNA che non ci piace
Un gene ha che si chiama Bertinotti
Del resto il leader di Rifondazione Comunista lo ripete di continuo questa manovra dice ci differenzia da quelle che l'hanno preceduta perché per la volta per la prima volta dopo cinquant'anni
Colpisce i ceti medi e fa pagare a loro il peso maggiore di questa manovra
Tutto ciò è profondamente sbagliato e difatti sono in molti nella stessa maggioranza dell'Ulivo a non essere d'accordo con questa impostazione
Però chi dissente
Abbott tutto fino ad oggi il fare ben poco perché il governo Prodi agisce sotto ricatto esplicito e dichiarato di Bertinotti
Tutto ciò pesa tremendamente anche sulla posizione del PDS che vorrebbe scegliere un'altra strada ma ha paura che mettersi contro Rifondazione possa voler dire oggi crisi di governo
Eppure
è una vera assurdità entrare in Europa con un mercato interno fortemente condizionato nello sviluppo da rigidi schemi di un partito che si chiama Rifondazione Comunista
Partito che ha il suo zoccolo duro nel proletariato di un tempo quello che ha sempre criticato i ceti medi
Qui accetti i beni
Badate bene anche se in questi giorni per ICI da parte della stampa di regime
Hanno sempre rappresentato la vera e sostanziale spina dorsale delle grandi democrazie
E son quei ceti medi che si ostinano a lavorare a produrre a creare nuove occasioni di lavoro perse per i propri figli ma soprattutto per la società
Ecco perché con il nostro tax day due abbiamo toccato un nervo scoperto ecco perché la nostra iniziativa avuto tanto risalto ma ha provocato anche all'interno della maggioranza dell'Ulivo tanto imbarazza
Avremmo voluto e vogliamo tuttora perché ci sembra assurdo di incredibile che non ci possono più essere margini di manovra in questa direzione
Avremmo voluto una manovra finanziaria diversa
Una manovra che chiede al ceto medio si anche qualche reale sacrificio ma bilanciato da una chiara e trasparente strategia che consenta di bilanciare i sacrifici con riforme che servono fin d'ora
Proprio facendo leva su questa Finanziaria
Di cambiare realmente questa pubblica amministrazione di cambiare realmente il rapporto fra Stato e cittadino
Noi chiediamo con forza meno Stato e più impresa noi chiediamo con altrettanta forza meno sprechi e più investimenti
Senza riforme vere questo Paese non va da nessuna parte non va in Europa non entra nel mercato unico non ai presupposti per diventare competitivo
Non costruisce uno Stato capace di fronteggiare la concorrenza che sul mercato ci faranno i nostri partner europea
Questi obiettivi vanno raggiunti ad ogni costo perché c'è di mezzo la nostra vita di imprenditori e il futuro dei nostri figli
Immagini di una trattativa devono essere trovati ad ogni costo e ci auguriamo vivamente che ciò possa ancora accadere
Perché entrare in Europa con questa manovra che porta il placet del solo Bertinotti sarebbe un suicidio anzi è un suicidio
Per entrare in Europa e noi vogliamo entrare in Europa dobbiamo avere le stesse regole le stesse condizioni degli altri partner europei
Non potremmo reggere il confronto se ci trascina remino eterno il peso di una pubblica amministrazione inefficiente
E costosa se le piccole e medie imprese saranno perennemente chiamate a pagare per garantire nicchie
Parassitarie se non si vuol mettere mano ai nodi strutturali della finanza ed è la gestione pubblica
Certo entrare in Europa non è solo rispettare i trattati di Maastricht non è mantenere un giusto equilibrio fra prodotto interno lordo e disavanzo di bilancio me avere le stesse regole prima parlavano di riforma fiscale
Dal l'ottantasei se non ricordo male no prima sessantasei
Abbiamo avuto sedici ministri delle finanze in media uno ogni due anni in questo dà la dimostrazione dell'efficienza di questo Stato tutti hanno promesso semplificazioni non abbiamo ancora visto assolutamente niente
Ma se vogliamo andare in Europa entrare a pieno titolo regge la concorrenza perché anche il sistema fiscale ha dei costi gestionali che poi vanno gravare sulle aziende con queste regole noi non potremmo reggere il confronto noi abbiamo più di duecento imposte dirette indirette tasse in Germania ce ne sono tre in Inghilterra ce ne sono altre quelle sono le regole con cui noi dovremmo confrontarci e per quanto concerne gli studi di settore
è ben vero
Che potrebbero essere uno strumento per avere un quadro esatto ma non è accettabile che attraversa gli studi di settore si arrivi alla penalizzazione solo ed esclusivamente per esigenze di cassa della piccola e media impresa
Sul questionario che è stato nel Senato prima sicuramente la confederazione ha fatto le sue osservazioni che sono decisamente negative perché al di là del fatto che chiedono dati che da anni hanno all'interno dei propri centri dati e se non sono capaci di usare i propri dati non possono chiedere
All'imprenditore la piccola impresa di assumerci nuove oneri l'aspetto più drammatico è più pericoloso è che per la prima volta ci introducono questionari non più anonimi
Ma di fatto sono ad personam e quindi si va a schedare tutto il mondo della piccola media impresa con effetti dirompenti per la democrazia
Se questo accordo su questi problemi di fondo
Non potrà essere trovato ma noi ci auguriamo veramente che alla fine il buon senso prevalga Confcommercio procedura nella lotta dura nella mobilitazione convinta di difendere i diritti di milioni e milioni di famiglie
Come
Non abbiamo certo abbandonato il nostro Progetto di ostruzionismo fiscale lanciato col faccio dai ostruzionismo nell'ambito della legge ma lo stesso efficace
Risolto e ripeto ostruzionismo
Nel pieno rispetto della legge nel pieno rispetto dei regolamenti nel pieno rispetto delle normative nel pieno di