"L'industria per l'Europa" assemblea generale dell'Associazione Industriali di Belluno organizzata presso il Teatro Comunale

Prende ora la parola illa presidente dell'associazione fra gli industriali della Provincia di Belluno dottor Luigi a Rossellini
Una sera tutte
Prima di tutto un saluto aveva sincero a tutti voi che avete voluto sottolineare con la vostra presenza
L'importanza che l'associazione a riservata questa giornata d'incontro un ringraziamento a tutti gli ospiti all'autorità religiose e politiche civili militari e sindacali
Che non sto a nominare in quanto dimenticherei qualcuno
Un ringraziamento agli oratori
Il nostro presidente Giorgio Fossa serve segretario Sergio D'Antoni al ministro Tiziano Treu prego i quali ci daranno il loro lume rispondendo ai miei interrogativi che non sono boh
Il titolo del nostro incontro molto attraente attuale Complesso pertanto per dare su più sconti possibili la mia relazione sarà un po'lunga
Vi chiedo di voler pazientare scusandomi e vi prego anche di non dormire grazie
Nel discorso di celebrazione del cinquantenario della nostra associazione che ho avuto l'onore di tenere il Vierge dice dove embra del mille novecentonovantacinque
Mi sono sentito di affermare
Da un passato di cui essere orgogliosi e da un presente di cui essere soddisfatti ci viene un per impegno un prezioso senso della misura come il quale affronta fronteggiare oggi le questione dell'oggi
Quell'oggi di allora ci sta ora dietro le spalle
Quattordici mesi in cui la storia del nostro Paese del mondo si è fatta più densa
Di avvenimenti di propositi dei tentativi di parziale realizzazione quasi sempre rimesso in discussione ancora prima di una compiuta sperimentazioni il nostro è un Paese vivo ma viene da dire frenetico nervoso impaziente in conclusione instabile
Non è detto che lei stabilità sia di per sé negativa può essere positiva se la condizione del cambiamento emerse alla condizione del cambiamento
Ebbene credo che pochi paesi al mondo siano oggi aperti al nuovo come il nostro
Ricordo i tempi non lontani in cui si lamentava l'asta Citti la staticità dell'Italia
Quanto meno nella situazione politica da cui discendeva la staticità del modello di società
Non quella economica che è sempre cresciuta nell'ultimo cinquantennio dovuto all'operati all'operatore detta dei suoi artefici
Pertanto Stati e città portava ed ha portato ad ad una serie di conseguenze
Inefficienza fantastica mente accettata per certi versi programmata nel settore pubblico privilegi in alto assistenzialismo in basso
Certo che fiscale basso o nullo per i redditi difficile accertamento con conseguente eccessivo gravame sul lavoro bianco che caratteristico dell'industria
Di più definizione del quadro politico con la singolare teoria dell'arco costituzionale
Un finanziamento della politica a dir poco anomalo che ancora oggi viene da qualcuno difeso come inevitabile costo della democrazia
Non voglio correre il rischio di invadere il campo altrui dei politici o dei politologi e del resto è uno dei sì dei sintomi tra i più precisi della presente frenesia
E la difesa eccessiva dei confini dei singoli distretti sociale istituzionale
Ne sa qualcosa il nostro presidente Fossa la cui delusione espressa nel non voler affrontare alcuni nodi essenziali dell'economia da parte del governo in carica
Nel notare anzi alcuni arretramenti rispetto ai propositi ad impegni dichiarati è stata considerata addirittura lo sconfinamento istituzionale un peccato di legno a sovranità
Politica
Poiché anche a me potrebbe accadere il peccato allo stesso modo sia pure a livelli corrisposti ivi del potere locale mi affretto a dire ben volentieri gli imprenditori rimangono entro i loro confini
Si limitano al loro mestiere
Alla sola condizione però che fuori dell'azienda non incontrino il deserto dell'inefficienza
Non rischino di venire inghiottiti dalla giungla della
Delle camarille dal populismo del consenso politico guadagnato a tutti i costi o anche più semplicemente dal costo della dilapidazione delle risorse pubbliche
E cioè di tutti in primo luogo dei contribuenti
Cosa chiediamo noi imprenditori alla politica ai partiti al governo semplicemente di rendere praticabile in alcuni casi di non ostacolare il nostro lavoro
Di non costringerci con carichi fiscali insopportabile che aumentano ogni nuova finanziaria con vincoli balzelli burocrazie varie a dover rinunciare ad essere competitivi
E di dover chiudere o trasferire all'estero le nostre attività in paesi più efficienti
Ci fossero domandare quale base hanno gli imprenditori per avanzare queste richieste
La base secondo noi è triplice
Come dimostrato dalla recente storia economica e civile del Bellunese
Fino a pochi decenni orsono il bellunese l'avete visto dal film era un territorio povero isolato senza risorse
Tranne quelle naturali che da sole non fanno però sviluppo tranne la forza di carattere e dei suoi abitanti
Che erano però costretti all'emigrazione per sopravvivere oggi la nostra zona è tra le più avanzate in Italia ed Europa
Ai primi porterebbe il reddito prodotto per qualità della vita indenne dalla piega millenaria della disoccupazione e adoro e della sotto occupazione agricola
è questo il primo contributo dell'imprenditore e dei lavoratori quello di aver superata il sottosviluppo che hanno ancora in copia ancora incombe
Su tanta parte d'Italia infatti se con delle ultime statistiche Belluno ora al secondo posto lavoro ed occupazione
Tuttavia grande il nostro sacrificio di non aver chiesto più a Roma e di do doverci confrontare con altre Regioni a statuto speciale che hanno avuto privilegi non vogliamo ora rischiare di perdere e dei vanificare questi sacrifici
Il secondo contributo è il saldo netto fra le risorse impiegate ricchezza prodotta che per il nostro settore e per la nostra provincia è largamente positivo il terzo contributo e non meno rilevante dal contributo della nostra produzione delle nostre aziende dell'immagine italiana all'estero abbiamo imprese bellunesi
Poche altre in Italia quotate le principali borse mondiali New York a Londra abbiamo prodotti sistemi produttivi sistemi tecnologici marcate made in Italy
E se mi è lecito precisare con orgoglio medi in Belluno che girano il mondo
E sulla base di questa triplice contributo che come imprenditore come industriali bellunesi beninteso pur sempre Montanari nell'anima del costume
Ma ben proiettati con impegno nel mondo e nel futuro chiediamo ai politici alle istituzioni al Governo di assicurarsi il servizio della politica
Di fare delle scelte necessarie e giuste vale a dire quelle buone per tutti e non però alcuni soltanto di impiegare con saggezza intelligenza le risorse collettive colpire gli sprechi che il più delle volte sono risorse di intelligenza intraprendenza di operosità
Ora vogliamo far sentire la nostra voce
Quella dell'imprenditore di questa provincia
E credo ancora che non incorrerà in peccato se ricorderò due casi quali la politica finora non è stata servizio sono i case della prevede viaggi predetta privatizzazione e del costo del denaro
Case che noi riteniamo importanti per il bene nostro e anche del l'intero Paese
Sappiamo perfettamente che si tratta di questioni complesse dei problemi hardware spesso nodi aggrovigliate nei decenni ma è proprio di fronte a questa superiorità
E a asperità che la politica può deve può e deve dimostrare
La sua nobiltà poiché si opera per scelte che richiediamo il coraggio di chiedere e imporre sacrifici insieme alla lucidità per certi versi profetica di indicare prospettive
Le prevede Previati esazioni una breve considerazione su quest'argomento tornato di prepotente attualità in queste ore
Non so se il primato della politica consiste nel trasgredire la più elementare prassi commerciale
Nel dimenticare la responsabilità primaria nei confronti del Paese assunta con l'accettazione di far parte della stessa maggioranza
Così si fa mi sembra quanto si pretende di dettare le condizioni al compratore imponendogli ad esempio la golden share cioè di comprare qualcosa decori non sarà proprietario
Sia chiaro non tutta privatizzabile
Ci sono settori servizi ove la gestione privata può trascurare dell'interesse sociale di base e allargati ma in questo caso non si privatizza non si imponga la golden share solo per ragioni di immagine
E veniamo ora al costo del denaro qui di fronte siamo di fronte a un paradosso un bene abbondante vendute ad altissimo prezzo
L'Italia è da anni sistematicamente nel terzetto di punta mondiale insieme alla Francia e Giappone
Ora al primo posto del risparmio familiare ventitré punto sei per cento del PIL rispetta un ventidue il PIL del Giappone e Francia e Germania
Notiamo ancora che la gestione di questa risorsa e la sintesi delle inefficienze del settore pubblico in Italia
Poiché esiste un alto deficit dei conti pubblici il tasso di rendimento di questa risorsa attraverso l'arresto nel debito pubblico è negativo
Sappiamo bene che lo Stato non può fare a meno del ricorrerà ai botte ai CCT ai BPT per pagare i suoi debiti per far fronte la sua spesa corrente
Ma sappiamo anche che quelli stessi fonde drenati attraversi i titoli di Stato
Se destinate all'impresa e potrebbero avere un tasso di remunerazione positivo e generare un gettito fiscale che consentirebbe allo Stato di pagare i suoi conti e senza indebitarsi
Un circolo vizioso quest'ultimo un circolo virtuoso quest'ultimo che si oppone al circolo vizioso del debito pubblico
Un maledetto imbroglio secondo voi dal quale la spinta idealistica di Maastricht dovrebbe finalmente tirarci fuori
Dico dovrebbe ma soltanto sei componenti i comportamenti della Vestone pubblica saranno coerenti del che non abbiamo sicuramente la certezza nell'ultimo numero dell'Economist del novantasei il quale idea dica un'analisi impietosa forse sicuramente anzi poi riparte insiste circa il sistema bancario italiano ai tentativi frustrati di privatizzare le banche
Banche pubbliche l'Economist i così sostiene una tesi per così dire terra terra contabile difficile trovare compratori per banchetti e presentano re torno bassezza dello zero quarantatré come la Cariplo
Dello zero quattordici come la BNL dello zero dodici come la Banca di Roma
Più in generale anche le banche meglio piazzate continua l'economista
Conso consumano circa il quarantaquattro per cento dei propri ricade in stipendi contro un trentasei per cento della Gran Bretagna è un ventisette negli Stati Uniti
Segue un interessante parallelo tra le difficoltà dell'impresa finanziate negli ultimi anni con un undici per cento dei crediti in sofferenza e la dinamica crescente dei costi interni di gestione
Insieme ad una scadenza di qualità dei servizi attenzione mi piace precisare non si tratta qui di essere più o meno severi con un importante settore economico come quello bancario che ha i suoi problemi sintetizzati nella cifra del due per cento direttore non è qui
Che non consente malgrado il calo dell'inflazione di abbattere il costo del denaro pena la chiusura
Il problema un'altra strutturale resta nella dei terzi dati performances fra l'industria finanza
Con un'industria che registra incrementi di produttività Antonio al tre per cento l'anno e le banche che nell'insieme restano ferme
Come il Banco di Sicilia e il Banco di Napoli per sopravvivere sono costrette a drenare a tre a drenare denaro pubblico allo Stato pertanto ai contribuenti
Sia ben chiaro la banca cioè problemi come l'industria i suoi
Se la banca problemi di efficienza gestionale di produttività del lavoro ed indipendente dal sistema politico l'industria debole nel piano tecnologico nel senso che spesso è costretta ad inseguire all'innovazione
Invece che proporrà ed avviare la ed una presenza se non errati cara spesso diciamo avventurosa sul mercato internazionale
Con talvolta un affidamento eccessivo sulla svalutazione della lira o sulla intraprendenza individuale di alcuni operatori
Se il commissario Monti parla di sistema bancario italiano come da foresta pietrificata noi possiamo parlare dell'industria italiana come una rigorosa prateria una lussureggiante savana
Con molti Fiore ma pochi alberi
Soliti in grado di resistere alla siccità e alle gelate che avvengono per le recessioni o per la concorrenza da parte dei paesi efficienti
Si tratta allora di rafforzare il sistema Italia il che equivale innanzitutto a rafforzare il sistema produttivo italiano
E di integrarlo nelle sue diversità articolazione funzionale e tra queste in primo luogo produzione finanza sistema informativo sistema della ricerca efficienza nei servizi
Si tratta anche di avere un sistema politico un governo uno stato che non siano corpi separati e dannose che non perseguano badare anche per fini di bene
Un proprio disegno gratificante sul piano del consenso immediato maldestro il di de strutturante l'intero sistema del Paese
Si tratta di concepire e realizzare un'integrazione più vasta
Che prenda le mosse dal sistema economico per estende righe al sistema di governo generale del Paese che non deve più essere nel sistema di governo di una parte del paese contro altri nello strumento di realizzazione di un disegno particolare
Di un gruppo ideologico da imporre se non con la forza politica quell'ordine dell'ordinaria amministrazione del fa fuori etilismo e del centralismo
La virtù principale del politico dello statistica dello statista del leader dell'imprenditore diceva John Canetti ha il coraggio il coraggio della scelta anche impopolare e il coraggio della visione vale a dire la della capacità dei prospettare all'opinione pubblica un futuro migliore
Ma fatalmente incerto contro un presente visibile dei sacrifici adattamenti e compromessi definiti da taluno come lacrime e sangue
Se parlano se parliamo di futuro non possiamo dimenticare che tutti noi noi che abbiamo una responsabilità della gestione e nella tenuta di questo paese abbiamo una implicazione nei confronti dei giovani
Ci capita di rilevare con precauzione preoccupazione il loro cinismo la loro aridità di sentimenti e di valori
Pur depurata dalla componente generazionale che ci induce a considerare migliori i nostri tempi non c'è dubbio che resta un fondo di critica un certo grado di riscontro oggettivo
I giovani sono sfiduciati quanto confrontano l'elevatezza dei propositi
E la nobiltà dei discorsi di noi adulti con le situazioni reali in cui si trovano a lottare giorno per giorno per farsi spazio e costituisse un avvenire
Non parlo tanto dei giovani bellunesi la cui o per i più opera ottusità
E il cui spirito di adattamento non sono inferiori a quelli del padre che erano forgiate nel ricorre non solo della vita contadina ma della vita contadina di montagna ricadevano affrontato l'emigrazione
Semmai chiedere ai ad essi ai giovani ai giovani bellunese di oggi di essere molto più attenti alla formazione scolastica
Di investire più in se stessi per potenziare le loro capacità professionali
Di questa più completa capacità professionale anche la nostra comunità bellunese ha veramente bisogno
In questo programma che ruota anche intorno alla nostra levi discale società per la formazione professionale che collabora sia con la Regione che con le Camere di commercio che con la Camera di Commercio
Ma io penso anche ai giovani di tutta Italia che stentano a inserirsi nel mondo del lavoro delle professioni che guardano anche alla nostra provincia con molta speranza
Questa è la nostra visione dello sviluppo allargamento delle prospettive
E dei confini integrazione sociale senza guardare alla classe e alla razza lo sviluppo equilibrato e proporzionato della produzione dell'occupazione e dei servizi
Per conservare nel nostro territorio e la nostra comunità la sua armoniosa prosperità
Potrebbe sembrare un sogno ed è tale se resterà restiamo soli a concepirlo se ci contrapponiamo e ci dividiamo
Sia pure soltanto come re CIPE ci rimprovera invece di cercare la via della collaborazione
A mio nome l'Assindustria coglie questa occasione in questo momento di difficile passaggio dell'Italia dalla recessione allo spiccato e necessario ingresso in Europa
Per lanciare un appello a tutte le forze dell'economia della società civile della politica dell'amministrazione del sindacato per affrontare insieme quei problemi che consentano di compiere questo passaggio
Sono i problemi dello sviluppo produttivo che si tronca contrapporsi frappongono fra la necessiti la recessione e l'ingresso in Europa
Ho accennato ad un modello di prosperosa armonia per la provincia di Belluno un risultato che contraddistingue il nostro territorio pur nel quadro della prosperità del Nord Est
Riteniamo anche senza peccare di superbia che in questo modello posso avvalere come esempio possa essere preso a riferimento
Quanto augura vilmente sia giunta si giungerà anche in questo campo quello dello sviluppo territoriale e ragionare in termini progettuali e manageriale
Con questa consapevolezza ci sentiamo di fornire i nostri contributi al Piano territoriale provinciale nella speranza che siano tenuti nel debito conto
Lo sviluppo del bellunese è stato impetuoso senza lacerazioni tuttavia ora si registra per motivi poc'anzi espresse qualche tensione
Bene prenderne coscienza deve farsene carico
Alcune cifre sul novantacinque ultimo termine di riferimento statistico disponibile completamente
Il prodotto interno lordo
Della provincia raggiunta nel mille novecentonovantacinque in valori correnti superiore a sette mila e trecento miliardi con una crescita rispetto al novantaquattro del dieci e due per cento
Contro il nove quattro del Veneto ed il sette otto a livello nazionale
Nelle stesso periodo lo sviluppo della componente industriale è stato del tredici e quattordici per cento contro undici e nove del Veneto e nove a livello nazionale
Questo differenziale dalle prime rilevazioni relative alla nostra dello scorso allo scorso anno sarà confermato anche se nel novantasei che tuttavia risultato Nanto un anno molto più impegnativo
L'esportazione è arrivata punte di aumenti del trentacinque per cento l'anno col favore della svalutazione della lira certamente ma anche con una componente strutturale forte che ha dato ad una interessante combinazione prezzo qualità
Il reddito pro-capite infine negli ultimi anni disponibile ci proietta a trentatré milioni
Siamo in presenza del modello di sviluppo tipico del distretto
Con forti sinergie enti Inter industriali
Elevate scambi informativi fra le imprese una diffusa propensione all'investimento e alla formazione di nuove impresa e che ci si interno nel tessuto produttivo attraverso la subfornitura e servizi alla produzione
Dato però da una struttura di piccole e medie imprese tante efficienti quanto vulnerabili
Interessante l'articolazione delle richieste dei servizi la collaborazione che questo settore esprime il trentadue per cento dei servizi di automazione il ventitré per cento e servizi ecologici il ventidue per cento meccanica di precisione e il quattordici per cento delle nuove tecnologie
Se la caratteristica della nostra produzione creazione di valore aggiunto attraverso la creazione mi sia consentito dire
I prestazioni di qualità aggiunte come nel caso caratteristico dell'occhialeria ciò significa che le nostre imprese sono in grado di affrontare un mercato ormai globalizzato
Pertanto da questo lato non temono e non temono per niente al confronto della entrata in Europa da qui l'elevata spinta all'internazionalizzazione
Del nostro sistema produttivo aperta ad ogni collaborazione industriale da qualsiasi parte esso provenga
La scelta è stata per decadi costituire un comitato bellunese per l'accoglimento André nazionale sia arrivata felice e non va dimenticata
Invita a raccogliere ospiti comporta però una grande responsabilità siamo consapevoli di dover attrezzare nostro territorio
Siamo anche consapevoli di non poterlo fare da solo siamo consapevoli che non basta chiedere
Protestare occorre indicare individuare in interazione positiva però Roma deve sentirci ascoltarci la nostra presenza per molto tempo elusa
Problema oggettivamente difficile poiché dei tre nostre spalle abbiamo una tradizione di conflitto di lotta per la supremazia di esclusione dei nemici dei intrusione degli amici
Ci sono molte ragioni per rafforzare il nostro ingresso nell'Europa della moneta unica nel novantotto
Per accedere fin dal primo momento e senza chiedere dilazioni probabilmente ce ne sono altrettante in senso contrario
Sul piano dell'economia della difesa di certe che i libri sociali interni della bottega diciamo sia della bottega economica e quella politica
Paesi come la Francia la Gran Bretagna la Germania conducono questo gioco in modo spregiudicato e senza complessi nessuno scandalo quindi si anche noi accontentarsi mo'per un momento l'ideale
Ma c'è una differenza fondamentale tra l'Italia e Paesi citati ed in quelle sono nozioni coese all'interno unite nella difesa e nell'interesse nazionale
Dobbiamo riconoscere che da noi non è così non ancora così
L'Italia sedie vede ad ogni minimo spunto di conflitto che diventa occasione per mettere sul tappeto questioni nazionale in termini di contrapposizione
Nord Sud Padania Italia operatori economici e politici all'interno stesso dei produttori lavoratori contro i dati lavoratori contro ed è contro datore di lavoro che qualcuno chiama ancora padroni dobbiamo riflettere sul costo di quelle contra poi di queste col tram posizione sul costo per tutti e per ciascuno sulle Effetto freno che esse hanno sull'andamento degli affari e sulla realizzazione delle iniziative
Si potrebbe fare un conto dei progetti abbandonati dopo attenuanti e costoso e discussione contrapposizione sul danno che ne è derivato ebbene
L'entrata dell'Europa monetaria dovrà certamente richiedere il superamento di questo clima l'abbandono di questa tradizione
Non si potrà confrontare con gli altri partner che sono al al loro interno uniti se anche noi non raggiungiamo una forma di coesione interna in altre parole fare sistema
Altrimenti saremo schiacciate significa soltanto cambiare lo stile di confronto
Negoziare invece di lottare
Lotta è una parola ancora comunemente usata nel Sico sindacale anche quando si tratta invece di trovare ragionevole soluzione
è una condizione per il consolidamento dei risultati raggiunti e per la maturazione del nostro modello di sviluppo bellunese
Gli effetti negativi del gusto della contrapposizione sono sotto gli occhi di tutti e anche qui da noi
Abbiamo dei problemi di formazione professionale e manageriale di ogni caso di formazione continua e ci sono dei fondi c'è a disposizione che in Italia non vengono usati
Constatiamo proprio in queste ultime settimane questo punto di eccellenza è un po'frenato perché anche l'azione di raccordo e di semplificazione amministrativa attuate le nostre associazioni
Non solo non è stata premiata ma diventata quasi un diaframma negativo fra le giuste aspettative aziendali che le decisioni regionali
Certamente possiamo accusare lago corrobora o Croazia l'eccesso di carte e di passaggi di autorizzazione fa una prassi una forma di comunicazione quella dell'accusa
Cui gli stessi accusati hanno fatto l'abitudine e che quindi ormai del tutto inefficace
Dobbiamo rimuovere questi ostacoli in modo convincente come è stata fatta in modo significativo in queste settimane per la Cittadella dell'occhiale
Le stesse considerazioni valgono per rapporto proprio per il rapporto industria in banca
Abbiamo un buon risparmio delle famiglie che ancora per una quota troppo alta circa il quaranta per cento in provincia di Belluno viene affidato alle Poste
Che certamente non dispongono del migliore no out per la fine per il finanziamento dell'attività produttiva che del resto non è nei programmi dei questo ministero
Da qui il massiccio RIS rissoso ricorso alle minore impresa l'autofinanziamento è finanziamento certamente valido per la fase per la fase della prima ma non per la seconda crescita e ancor meno per affrontare le sfide della globalizzazione e dell'innovazione
Questo costituisce un grande problema per il futuro delle nostre intese specialmente per le piccole che sono del territorio la stragrande maggioranza
Discorso analogo a vale anche per la sistema scolastico in particolare per gli istituti professionali per l'università nonché per l'Autorità proposte al governo del territorio
Una scalata di competenze e di poteri dalle Comunità montane alle ULSS alle sovrintendenze alle organizzazioni ecologiche ai Comuni e alle Province e alle Regioni
E tutti gli altri enti territoriali ognuno dotato di un piccolo grande potere di autorizzazione di veto
Noi imprenditori e cittadini e ci troviamo a riguardo spesso disorientati disorientati completamente bloccate nelle nostre attività
Il problema è oltre la giungla dal bosco alla mancanza di piste di sentieri al loro interno mancanza di istruzione e di chiarezza che noi desideriamo
Occorre un piano che regoli le competenze oltre s'intende un disboscamento di quelle inutili e sopravvissuti fossili del passato una sburocratizzazione totale
Occorre nuove forme di integrati interazione positiva quali accordi di Progetto
Conferenza di programma tavoli di concertazione paté territoriale e quant'altro l'ingegneria istituzionale ha già inventato e parzialmente sperimentato con poche regole fondamentali precise e chiare
Abbiamo bisogno urgentemente di un Patto per Belluno per il Veneto per l'Italia come condizione per aderire al patto già firmato per l'Europa per poter entrare a pieno titolo a Maastricht
è questa una vera e decisiva riforma istituzionale
Sicuramente minore rispetto ai grandi questioni sulla forma dello Stato presenzialismo federalismo ma certamente non meno importante e decisiva per le le sorti dell'Italia
Ora l'impresa l'impresa si tratta di rovesciare una tendenza conflittuale
Ora lì all'impresa che noi dobbiamo né all'impresa noi che dobbiamo muoverci verso la società e soprattutto verso le istituzioni non solo rispettarle perché questo è già avvenuto ma rivendicare un'azione comune
L'interazione positiva nell'interesse generale
Ci sono tante cose da fare a Belluno nel Veneto in Italia l'impresa non splende tosto momento per farle nel modo migliore
Sia per il costo per la qualità il modello organizzativo l'impresa avviene oggi adottato e si cerca di al tarlo anche per la gestione dei servizi pubblici
In altri Paesi più avanzati del nostro sulla strada dello sviluppo della democrazia
Le imprese a prescindere dal settore in cui opera sono integrate nella business community
Che è una re mio macro cellula sociale che interi in interagisce sinistri integra con le altre macro Cellole sociale la comunità degli studi e della ricerca il Civil Services
Da noi vige ancora la logica del campanile e delle relative competizioni
E allora di ora di mettere fine a questo spreco di energie politiche sociali se ci riusciremo si aprirà una nuova stagione di prosperità
Uno dei primi problemi da affrontare insieme è quello del comportamento della razionalizzazione della rete
E delle infrastrutture stradali ferroviarie telematiche che rendono più facile il disegno della rete generale delle comunicazione all'interno della Provincia e da qui per né per con il resto del mondo
Constatiamo che la nostra provincia collocata nel miracolo del Nord Est è una delle province
Italiane forse l'unica al centro nord priva di strutture autostradali con una ferrovia che risale prima della guerra mondiale ma al servizio in generale con una rete variabili
Da Paese sottosviluppato e non certo degna del ruolo del quinto paese fra le potenze mondiali
Questi sono problemi da rimuovere e noi come imprenditore nere chiamiamo con forza il diritto come ci sembra lineare pretendere che lei nel nell'attuazione di un pur giusto disegno di economia aziendale consideri seriamente l'ipotesi e il suo centro direzionale settore elettrico nella provincia che da tempo offre la offre alla Regione al Paese la risorsa idrica in modo fin troppo generoso chi di competenza ne prenda atto
Va da sé che rientra nei dati di riferimento anche la componente ecologica ed ambientalistica secondo la nostra cultura
Imprenditori essendo imprenditore essa hanno di imprenditori essa non è un limite dello sviluppo ma una sua componente
Sia se consideriamo la montagna un bene fanno finale da godere per sei privatamente sia se la consideriamo una risorsa economica come fattore produttivo di base del settore turistico
Un dato ambientale che invece è un puro vincola quello delle servitù militari
Molte stese nel nostro territorio dei di quei vincoli ecologiche ecologici concepiti come vere proprio servitù assolute ai custodi di questi beni
Che noi consideriamo valori del patrimonio bellunese tanto più oggi dopo l'amaro scioglimento della Brigata alpina Cadore
Chiediamo però di entrare nell'interazione positiva non per un compromesso certamente ma per contribuire con tutta la comunità al disegno generale della prosperità armoniosamente fatta crescere e mantenuta
Per il futuro
Un secondo problema è quello della formazione professionale
E gestionale
E la nostra provincia abbiamo sfortunatamente un tasso di percorso scolastico oltre alla scuola dell'obbligo superiore
Alla media nazionale un tasso di laureati inferiore possiamo comprendere che il giovane sia attratto da un immediato ingresso nel lavoro
E alla connessa autonomia economica il fenomeno non una serie conseguenze sulla formazione dei tecnici ha invece conseguenze sulla formazione dei tecnologi ed i manager
Queste figure ci sono peraltro indispensabile per affrontare due emergenze i tecnologi ci occorrono per assicurare flessibilità al nostro sistema produttivo sia di processo che riprodotto
Dobbiamo tenere presente anche il tessuto delle minorenni prese che nel territorio sono la stragrande maggioranza che lavorano nel sistema Ras alle sue pieghe ad esempio nella subfornitura e come terzisti
Queste imprese sono sposti al vento della congiuntura
Non soltanto quando essa tende al ribasso ma anche quando cambia il mix di prodotti richiesti dal mercato in tal caso occorre flessibilità organizzativa e mobili tante assenze intersettoriale
Per spostarsi rapidamente ad occupare nuove nicchie di produzione
Non si tratta di essere adottati di capacità di ricerca innovazione assoluta ciò che è concesso solo alle grandi dimensioni ma di muoversi nel campo dell'Offerta dei beni tecnologici
Sesso incorporate nuove macchine strumenti ed impianti
Sia con folgorati come corretti licenza know-how acquisibili sul mercato dell'innovazione
Una è più elevata capacità tecnologica necessaria anche per maggiore impresa per puntare all'innovazione di prodotto
Che anche largamente minoritaria rispetto all'innovazione l'innovazione di processo soccorrono pertanto Technology preparati anche per questo
Abbiamo bisogno di una lunga offerta di manager di una largo offerta di manager per sostenere necessita di trasformazioni immaturità del nostro sistema produttivo che ha una mutevolezza così rapita
Impensabile in passato dobbiamo confrontarci in questo proposito con una tendenza negativa e con una spinta positiva
La tendenza negativa è diventata tale a seguito del processo di crescita e di internazionalizzazione del nostro intese
Queste nate come imprese familiari hanno bisogno di articolarsi funzionalmente all'interno
Di una razionale distribuzione delicata dei suoi ruoli di direzione non sono passaggi facili perché ha creato
Un'azienda e la gestita personalmente o direttamente c'ha difficoltà una difficoltà psicologica in alto diciamo della parte del patriarca
C'è una difficoltà psicologiche funzionale in basso da parte dell'erede che deve entrare nell'ordine di idee che non gli viene assegnata una rendita ma una dura corre
Questo è stata dimostrato nel Simposio del nostro gruppo giovani poco tempo fa con il titolo il passaggio del testimone
Per tutti questi casi occorre una formazione manageriale
Il tutto si dovrà tradurre in una crescita culturale professionale generale della nostra comunità
Che sia sostanzialmente fatta da sé in questa direzione si colloca le nostre aspettative per realizzazione del progetto comunitario leader due
Siamo nel effettivo aiuto
A tutte le componenti economiche e destituzione della nostra provincia nel disegno di un convinto e condiviso Progetto che permettano di tutti di allinearci per rispondere alle sfide globali del due mila
Nel caso del Galà del pale del leader due nel suo insieme sono stati inventati dalla comunità economico Roper e fatti proprio dalla Regione
E provincia innanzitutto per evitare il rischio di nuove emarginazione nelle aree declini o rurale del nostro continente
Un terzo problema quello del finanziamento della produzione e del suo continuo rinnovamento
Non esiste da noi si è pura spiccato un vero circuito finanziario che da risparmio delle famiglie arrivi all'impresa che alimenti lo sviluppo rinnovazione le microimprese che nascono per un processo di spin-off dalle imprese in crescita non hanno prospettiva di crescita se non in presenza di una congiuntura favorevole
Il che è avvenuto anche da noi nel campo dell'occhialeria specialmente ma non è la regola
Ci sono anche le congiunture sfavorevoli come l'attuale quale quella anche le imprese consolidate rischiano di grosso talvolta rischiano Perrino avere prudenza della base finanziaria per inconsistenza del capitale
Per non parlare infine dei processi di globalizzazione della continua innovazione che sono più non sono più un'opzionale come nel passato anche recenti ma una necessità ineludibile
Dobbiamo insieme al mondo bancario mettere allo studio questo problema avviando qualche spire Manzione sperimentazione di finanza innovativa
Alcune considerazione vorrà io ora riservare al tema del lavoro con l'intento anco di coinvolgere in essa il leader sindacale come Sergio D'Antoni
Del quale ha sempre personalmente apprezzato lo sforzo di farsi capire e di ascoltare e capire la ragione degli altri
Non c'è dubbio che dal punto di vista del lavoro Belluno è una delle isole diciamo felice
Non solo in Italia ma anche nel mondo qui c'è lavoro
C'è Reddito c'è abbastanza mobilità sociale c'è qualità della vita
Non è stato sempre così se ci guardiamo appena dietro le spalle vediamo rigori delle ristrettezze la penuria della montagna e l'isolamento per altri luoghi del tutto simile al nostro che sono qui accanto ad Ovest a esterni parlo delle regioni a proprio statuto speciale delle Province a statuto speciale
Ci sono stati riescono riconoscimenti di specialità
Nei quali peraltro è stato fatto buon uso il che non è merito da poco pensando a situazione simile altrove in Italia
Ma non è merito nemmeno da poco quello dei bellunesi che hanno fatto tutto per da soli per sé e da soli
Questo ha avuto quel miracolo quel miracoloso il miracolo economico che al miracolo non lo è
Da questo i riconoscimenti meriti ad ognuno non si può però negare che lo stesso sviluppo crea tensioni e passione sue proprie
La passione di crescere dell'essere tra i primi dell'essere in casa nel mondo tanto più sorprendente se pensiamo al nostro secolare isolamento e ciò crea urgenza di innovazione dell'adeguamento continuo
Della qualità del prodotto e del servizio che non ha un limite superiore al traguardo raggiunto il quale ci Possa dove si possano riposare
In un recente incontro con i giovani studenti bellunesi in occasione della giornata promossa dalla Confindustria orienta giovani
Mio mi ha colpito una sincera dichiarazione di uno di essi stiamo bene perché correrà ancora fermiamoci la e fermiamo la macchina della produzione industriale è stressante vediamo di quanto abbiamo raggiunto
è una tentazione
Forse un'aspirazione comprensibile ma che non si può accogliere
L'equilibrio della produzione materne sempre dinamico fermarsi significa verrebbe arretrare e molto rapidamente
La globalizzazione dei mercati lo impone altri mente ce la perdita di competitività pertanto di sopravvivenza
Questo continua andare avanti migliorare i processi prodotti il servizio al cliente migliorare se stessi crea tensioni
Una tensione che si scarica sulla natura sull'ambiente si scarica sugli uomini alte il sindacato deve farsene carico ed essere consapevole di queste necessità di questi cambiamenti
Noi tutti dobbiamo farci carico di questa doppia attenzione accettandola e facendo il possibile per riequilibrare la
Ci confrontiamo con Paesi che sono diventate tigre economiche
Anche perché non si prendono cura di questa doppia tensione impossibile quindi tentare di competere con loro sul piano del prezzo dei costi
Si può solo tentare la via della qualità e del del sane e del servizio
Il costo del lavoro ad esempio da noi gravato di oneri che lo rendono insopportabile per le nostre aziende non possiamo dimenticare infatti che la richiesta il metalmeccanico incremento di salario di duecento mila lire
Si è per le aziende si arriva a un corto di quattrocento di tre ottanta e quattro eventi e mi mila lire mensili mentre il lavoratore in cassa sì e no dai cento ai centoventi centoventi mila lire
Non abbiamo un programma detto questo resta aperto il problema della flessibilità della produzione in modo da essere forti sul mercato
Quando la domanda sale e poter rallentare quando scende fatti del tutto fisiologiche resta aperto il problema della qualità del prodotto
Si tratta di problemi la cui soluzione sta nell'uomo nella qualità nella flessibilità del lavoro che il sindacato deve capire nella sua adattabilità la gestione che spesso fortunatamente significa crescita professionale
Maggior responsabilità manageriale a tutti i livelli qualità totale in un'altra parola
Quindi una politica del lavoro concordata sempre nel segno dell'alterazione dell'interazione positiva
Tento di partecipazione
Solo bene che a livello nazionale danno luogo infiniti dibattiti spesso polemici il più delle volte sterili
Belluno potrebbe essere un laboratorio per una felice sperimentazione per la messa a punto di un modello cooperativo che tragga spunto dai capitoli più qualificate innovativi degli accordi sindacali recenti
E rilancia il tema del lavoro in termini positivi l'insegna di un made in Italy
E perché no di un metri in Belluno
Un tavolo di concerto fra l'Associazione sindacata è stato istituito qui a Belluno con lo scopo di affrontare questi temi a iniziare da quello della formazione ho voluto alla fine lasciare poche considerazioni al riguardo per non farne condizionare nella costruzione del mio ragionamento fin qui la situazione generale italiana oggi ha un nome un nome proprio Marte
Si potrebbe dire che lasciatemi la battuta con una facile battuta Maastricht quanti delitti si commettono in Polonia
Ma essa non corrisponde al tutto alla mia convinzione
Penso sia essenziale chiamarsi fuori dal dibattito teologico su Maastricht
Maastricht si maestri che no coi suoi parametri regge di o flessibile perentori perentorio rinviabili credere non credere bene o male entrare non entrare restare o non restare
Ma altri che non è un credo
Né una Costituzione è un trattato e in quanto tale frutto di compromessi e di mediazione già all'origine
Non sarebbe quindi un grave peccato una perniciosa eresie ansie anche in fase di applicazione non si escludesse erano per principio compromessi e mediazioni come ad esempio il cambio della lira marco ciò detto voglio tuttavia aggiungere che maestri che è il classico esempio di virtù di virtù imposta come un vietato fumare
Se effettivamente induce a fumare di meno
Non c'è dubbio che i nostri conti pubblici vadano sistemati e l'impegno di e l'impegno di Maastricht da noi liberamente sottoscritto va in questa direzione ci induce alla pratica di questa basilare virtù
Il problema come diventare virtuosi chiesta la domanda la cui risposta non è univoca
Si possono raccogliere fondi come sta facendo attualmente al nostro governo da quelli che l'hanno sempre dati sono quei soggetti fiscali che hanno conti in chiaro lavoratori dipendenti aziende
O si potrebbe fare in modo che pagano quelli finora non riusciti ad evitare approfittando di una insufficienza dell'amministrazione fiscale che tutti i governi tendano a considerare un dato e non una variabile si potrebbe anche eliminare qualche privilegio pensione vedi ad esempio scontando l'effetto sorpresa e relativo doloroso scandalo da parte di che colore di coloro che abbiano educato ainsi significare privilegio come diritto
Tre risposte secondo noi diverse come si vede fra le portante possibile
Ci sia consentito qui di protestare civilmente civilmente protestare per la riproporzionamento Matica della prima risposta che fa sì che ogni governo pecche quantomeno di mancata o ritiene abilità originalità scusate
Con l'ulteriore avvertenza che ricorrere sempre e sistematicamente alla stessa fonte rischia di prosciugare la si uccide la gallina come il proverbio la pallina che fa le uova d'oro
Ed allora perché non col film coltivare al contrario al paradosso dell'eresia suggerita da Friedman
Di alleggerire i vincoli alla fonte che darà in tal modo più acqua e genera più rivoli di ricchezza per il fisco e per tutto il Paese
Queste alla nostra domanda al governo e per lui al ministro che salutiamo con simpatia anche come ambasciatore di livello della nostra terra
Come dimostrato pur nello sviluppo attuale a molti interrogativi circa il futuro
In altre parole fuor di metafora meno tasse la produzione sui salari mano leggera sul consumo e quindi di conseguenza più produzione più vendita più IRPEG più investimenti più occupazione
Questo è il nostro il nostro risposta
Certo ci vuole più tempo più saggezza politica più capacità amministrativa più coraggio politico forse ci vuole anche la rimozione dei vincoli di inutili balzelli di vessatoria autorizzazioni assurdi detti e di tutto ciò che rende l'impresa già il pensare di mettere su un'impresa
Scusa scusate né del bisticcio di parole
Contraddicendo i ma allora in parte devo dire che Belluno per ora un miracolo ma non vorremmo essere costretti alla professione di perenne taumaturgiche
Ci basta quelle di imprenditori noi imprenditori bellunesi non siamo abituati a proteste ma in questa occasione vogliamo esternare al ministro al governo queste reale Serri e preoccupazione
Una parola per concludere sulla nostra associazione e concludo
Non voglio fare consunti non voglio parlare del passato perché tutti voi mi avete seguito le decente gli sforzi che sono tutti gli che son tutti gli associati che ringrazio per la loro appassionata e intelligente e fattiva collaborazione
Nello sforzo quotidiano di accompagnare lo sviluppo dell'industria in un'area che senza l'industria sarebbe destinata allo spopolamento
Vorrei parlare del futuro dei programmi di attività
Ho già fatto un cenno a quanto facciamo per la formazione continua per creare quelle profondo professionalità manageriali che erano del tutto assenti e che sono nate per lo più dalla nostra iniziativa
Anche per attivare investimenti futuro avremo necessità di fare squadra di fare sistema di avere delle masse critiche indispensabile per le rete telematica avanzate per i processi che saranno di conseguenza innestato
E così come è stato recentemente per la creazione della rete privata Telecom sono certo che un ruolo dell'associazione potrà sviluppare su questo orizzonte la nostra associazione avrà inoltre un ruolo sempre più accentuato nell'avvento nell'avviare quelle interazione positiva fra le varie prese
E le istituzioni che si avranno successo potrà essere d'esempio per la zona del Paese ma anche specialmente per la nostra federazione certamente
Il Nord Est per il momento non ha certo brillato per coesione fra le territoriali
Così sarà per le relazioni industriale più cooperative che pongono al centro della negoziazione il ruolo del lavoro in un processo di sviluppo
In un sistema produttivo come il nostro di grande complessità organizzativa e sofisticazione tecnica chiamato ad occupare un posto di rilievo nella fascia alta della divisione internazionalizzazione del lavoro
Sono compiti impegnativi per realizzare quali occorre dedizione da parte di tutti gli associati il che significa apporto di lavoro volontario dopo una giornata normale giornata di lavoro non una certa cosa leggera
Ed è più una forte coesione interna da colleghi da partecipi di una grande avventura che con Tina quello dello sviluppo secondo il modello della Sport prosperità armoniosa di una terra che per tutti fino a pochi anni fa
Bellunese non era la montagna di sublime bellezza ma anche di isolamento edita aspre difficoltà dei vita
Non è più così la montagna resta con la sua sublime bellezza ma il territorio bellunese ci auguriamo vivrà una vita nuova pellicce rating oziosa grazie appetitosi
Dare la parola al nostro D'Antoni se vuol rispondere qualcosa
All'INPS all'intera carpiti importi lite non sono poche
Io ringrazio il presidente Armellini per l'invito che mi ha ha rivolto
Ringrazio anche
Per le parole che
Sono state pronunciate
Di apprezzamento
Penso che anche gli stimoli che venivano da questa introduzione
Due questioni che sono state poste meritano
Una valutazione meritano un contributo
Che cercherò di fare in poco tempo non certamente nel tempo del Cermes armeni
Io penso che lì il presidente poneva una questione fondamentale
Cioè siamo tutti dentro un grande cambiamento
Che chiamiamo tutti quanti globalizzazione mondializzazione
Cioè questo cambiamento è già dentro cioè già non arriverà c'è già
Questo cambiamento sicuramente a tante facce soprattutto due
In questo cambiamento ci sono tanti rischi
Ma anche ci sono tante opportunità
Il problema è che tutti siamo interessati a far prevalere le opportunità
Per far prevalere le opportunità tutti dobbiamo fare grandi cambiamento
Questa io credo sia la sfida vera
Che ci impone quella che chiamiamo la mondializzazione
Se prendesse piede solo e questo il rischio più forte che io vedo una competizione al ribasso
La competizione tutta sui costi
Tutta basata cioè ad un rapporto diverso è sempre più basso non c'è dubbio che i Paesi che sono andati avanti sarebbero costretti a tornare indietro come un mondo che anziché guardare avanti guardasse quindi
Io credo invece che noi dobbiamo guardare avanti e considerare tutto questo l'opportunità fare in modo che chi è indietro venga più avanti e chi è avanti modifichi cambi ma mantenendo il suo equilibrio
E apprezzando il fatto che la globalizzazione porta sicuramente un grande fattore la messa in campo di miliardi di persone che conosceranno che conoscono che stanno conoscendo lo sviluppo
Che non hanno mai conosciuto e questo non solo è un grande bene per chi ha valori di universalità di solidarietà complessiva ma è anche una questione di interessa economica
Miliardi di persone che conoscono lo sviluppo sono miliardo di persone che consumano sono un miliardo di persone che aprono mercati sono miliardi di persone che determinano fattori nuovi nell'ambito complessivo e i Paesi che hanno acquisito capacità forzarvi produzione riusciranno in un rapporto qualità costi a ritrovare questo tipo di e quelli ebreo saranno sicuramente Paesi dal grande avvenire dalle grandi prospettive
La domanda è se tutto questo è alla nostra portata se tutto questo impone una riflessione più ampia secondo me la impone purtroppo il nostro Paese manca
Impone un nuovo rapporto tra capitalismo e lavoro impone una riflessione vera su una costruzione di democrazia economica che non c'è neanche nella prospettiva nell'impostazione
Se tutto questo pone la questione di fondo la felina l'antagonismo
Non c'è più antagonista c'è un confronto sicuramente un rapporto nuovo diverso che non cancella il conflitto di interesse ma pone la grande questione i commessi dalla procedura al conflitto di commessi dalla composizione del conflitto di come si offre una prospettiva nuova diversa
Di intervento di cooperazione di
Io amo chiamare di concertazione di partecipazione
Per questo non possiamo inseguire modelli altrui
Io lo dico con una
Come dire un aneddoto una cosa simpatica che ho raccontato altre volte ma che dà l'idea
Di questo rapporto che dobbiamo costruire
Un giorno
Un maiale incontro una gallina
Lo guardò fissa e la guardo fissa mentre negli orti
La galline assenti conquistate di visse noi due possiamo fare grandi cose
Il maiale perplesso disse che il costo
C'è per esempio potremmo fare uova al prosciutto
Il maiale fu entusiasta
Torno a casa riflette che capì che era un accordo che non funzionava perché uno dei due finiva fretta
E lo stesso ecco est sono spesso questo nuovo rapporto
Finché ci sarà uno dei due è convinto che per star bene l'altro definire affette non c'è nessuna possibilità di affrontare queste condizioni nuove non c'è la possibilità di fare qualità costa non c'è la possibilità di costruire questo tipo di dimensione che la globalizzazione merita
In questo sicuramente la questione che hanno i si pone complessiva
E quello di allargare il modello democratico
Quello che sta succedendo in Corea importante
Lì la questione che è esplosa non è sulle quantità la questione che è esploso e sulla qualità sulla qualità la democrazia sulle libertà sindacali sul tipo di rapporto che questo deve essere garantito in qualunque Paese al mondo
Che compete nell'arena internazionale non si tratta di imporre modelli non si tratta di avere vinto visione dirigistiche se no poi il vostro presidente Fossa mi rimprovera subito no
Si tratta di a vere una concezione dalla democrazia se si fa parte di un consesso mondiale che fa scambi mondiali si rispettano le regole fondamentali dalla democrazia le libertà fondamentali
Non si fanno lavorare i bambini a otto anni per competere con chi
Deve avere alle condizioni normali non si usano i prigionieri politici come si fa nel gira per poi competere fuori perché questi è un mondo che esse non affronta le questioni affrontava barbarie l'involuzione democratica questo è il punto
Forte per tutti noi la chiamiamo clausola sociale ma non è una questione alla causa e la questione alla garanzia lo scontro lì è che fino al due mila e due non è garantito la libertà sindacale in Corea questo elemento di riflessione
Sì un attimo e la stessa cosa
Il problema è che perché poi noi completiamo corporea quindi se vogliamo vendere i nostri prodotti serviranno i diritti li fanno valere me li vendiamo meglio se li producono più bassi per la Libia
Quindi ed è la stessa cosa
Volevo soltanto dire che c'è un collegamento tra questo è la nostra costruzione e il nostro modello europeo e in questo il Presidente ha sicuramente credo dato un contributo decisivo perché noi pensiamo invece che il nostro modello è l'Europa
E siccome il nostro modello è l'Europa noi pensiamo che l'Italia debba far parte del gruppo di testa e pensiamo che questo impone a tutti noi i cambiamenti di cui prima parlarono perché l'Europa non è gratis l'euro costa
In questo senso noi abbiamo avviato questa politica le parti di quelli che sono in questa stanza si sono assunti la responsabilità di far
Sin dal novantadue quando nessuno ci credeva quando nessuno ci credeva che era possibile mettere in moto un processo di abbassamento all'inflazione abbassamento dei tassi
Di ripresa dello sviluppo e di capacità di porre le questioni del nostro modo di produrre del nostro modo di ovazioni
In questo senso io penso dopo anni di alti e bassi che una politica di concertazione e quell'accordo di luglio
Che oggi viene tanto difeso e portato avanti spesso da tanti che allora lo osteggiano no io penso che quello è il punto di sviluppo di partenza per costruire sicuramente un modello che possano portarci in Europa e poi farci stare lì stabilmente
Penso
Che il risultato di avere oggi l'inflazione al due sei per cento di avere finalmente un calo dei tassi d'interesse di avere cioè finalmente quel circolo virtuoso indispensabile
Per ottenere
Quel viatico necessario sia il frutto dall'assunzione di responsabilità delle parti sociali
In una fase dalla politica di profonda ristabilita e di profondo mutamento
Per fortuna che queste parti sociali hanno risposto
In termini di responsabilità in termini di cambiamento perché altrimenti i rischi in una fase come quella che abbiamo attraversato sarebbero stati consistenti
Per questo bisogna proseguire per questo io credo sia indispensabile superare l'elemento fondamentale che oggi sta al centro di questa questione l'accordo di luglio non è solo un modello contrattuale l'accordo di luglio è di più è una politica che si fa al centro e si deve fare sul territorio e quella proposta che qui Armellini affatto
Di trovare un punto di intesa di trovare un punto di coesione cioè in sostanza di riconoscere alle parti quel ruolo fondamentale nella sviluppo dalla democrazia
Le istituzioni anche le più forti anche quelle che funzionano hanno bisogno di grandi soggetti collettivi che risente Tizzano per questa ragione
Noi pensiamo che l'accordo di luglio e quello che sta producendo debba determinare le condizioni per raggiungere al più presto un accordo sul contratto dei metalmeccanici
Perché questo significa dare credibilità alle parti
Se l'inflazione sia bassa se i tassi si abbassano tutti abbiamo interesse di proseguire
Su questa linea
Presidente Armellini diceva poi questo non si traduce con le banche questo è un grandissimo tema aperto sulla lui
Sulla conseguenza che tutto questo ha ma ci vuole una politica generale di lotta all'inflazione ci una politica generale di abbassamento dei tassi per a vera e questo risultato noi sappiamo che questo è importante per le imprese ma è importante per noi
Perché è importante per il debito pubblico è importante per la quantità d'interesse sul debito pubblico che si è determinato vede una battaglia di tutti
Il debito pubblico italiano oggi sono tutti bravi a scaricarla le responsabilità su qualche altro noi sappiamo che il debito pubblico si è formato e che chi è senza peccato scagli la prima pietra Illy da esso ne usciamo solo solo se si abbattono i tassi non c'è alternativa non è questa grande tragedia il debito pubblico perché è un grande peso da cui dobbiamo liberarci se vogliamo lo sviluppo e se vogliamo puntare al futuro
Perché
Ogni italiano a trenta milioni di debiti
E tutti dicono il vero io non ho firmato cambiali non c'è ma per ogni italiana che ha trenta al milione di debiti e c'è un altro italiano che a trenta milioni di crediti
O quasi
C'è qualche straniero pone
Il problema che non sono la stessa persona sono sarebbe felice
Siccome sono persone diverse l'unica possibilità farlo costare di meno c'è da battere il tasso d'interesse
Quindi quella politica indispensabile
Non ci sono scorciatoie c'è qualcuno che ritiene che ci siano ogni tanto propone la tassazione dei BOT tutti sappiamo che quella scorciatoia non esiste il mercato la punì Rebel quindi rendimento sarebbe lo stesso poi questo qualcuno ci propone anche l'uscita dalla NATO l'ideale potere sarebbe l'ideale poter Tassara la NATO e uscire dai botti questore completerebbe squadra
Siccome questo non si può fare
Siccome questo non si può fare al resta quell'altra linea da quella credibilità delle parti da qui la necessità del contratto
Da qui è un'impostazione che non metta in discussione quella politica
Sul contratto c'è una proposta dal governo la proposta che noi giudichiamo non inflattiva quella proposta per fare per la prossima settimana incontra non lo dobbiamo fare stasera è un'occasione
Abbiamo
Abbiamo tutti però non abbiamo gli interessati veri che sono meccaniche la categoria quindi noi dobbiamo creare il clima che porti al contratto che porti ad una costruzione
Favorevole di relazioni sindacali per avviare la seconda fase
E la seconda fase quella dello sviluppo la seconda fase l'applicazione del Patto per il lavoro
Sono le modifiche che abbiamo introdotto sul mercato del lavoro sono le modifiche indispensabili per quella flessibilità presidente che per quel che ci riguarda non viene negata
Noi chiediamo soltanto che venga contrattato
Il nostro problema non è che non si flessibilizza sì l'Italia vi ricordate il record di flessibilizzazione spesso non riusciamo a parlarne bene perché abbiamo dei vizi del negativo è impressionante
Siamo il Paese in Europa che usa di più gli impianti settantanove ore di media la settimana contro le sessantaquattro dalla Germania e le sessantaquattro e mezzo dalla media europea
Questo si deve al fatto che siamo flessibili che c'è un rapporto di flessibilità altrimenti questo traguardo non si raggiungerebbe
E questo è dovuto esattamente ad una concezione di rispetto tra le parti che deve proseguire partendo dall'accordo andando avanti sul modello sociale respingendo
Ogni iniziativa che lo mette in discussione per cui resto io ritengo che sia indispensabile trovare questo modo la via d'uscita e ripartire da lì proprio perché le grandi sfide che abbiamo davanti sono tali da determinare questo clima allora sarà possibile
Che anche sul territorio ci sia questa spinta
Concertare significa individuare obiettivi non significa scambia
Non dobbiamo scambiare
Secondo le vecchie tradizioni io dico una cosa tenera con no dobbiamo individuare gli obiettivi e quali sono le priorità le infrastrutture la formazione
E di impegnarci tutti ad avere comportamenti coerenti per il raggiungimento di quegli obiettivi
E ognuno svolgerà il compito in maniera tale che quegli obiettivi vengano raggiunti questo è
La nostra impostazione si può fare a Belluno si può fare in Veneto si deve fare nel Paese per dare questo segnale importante che è possibile cambiare che è possibile avviare questa fase nuova e diversa
Avremo sicuramente tante questioni che ci divideranno ma avremo anche tante questioni che accenderanno in questi grandi obiettivi ne cito uno solo e poi finisco che questo tema del sapere
E questo tema della formazione
Problema dei prossimi anni lo dicono tutti
E quello
Che chi
Parteciperà al sapere parteciperà allo sviluppo
La nuova frontiera dell'uguaglianza si farà su sapere
E lì che avverrà il nuovo punto di equilibrio
E in Italia purtroppo per tante ragioni si studia poco
Non sia questa consapevolezza
O perché si va a lavorare troppo presto o perché ci si convince che essere disoccupati con la Lauria o senza la stessa cosa
O perché c'è un sistema scolastico di formazione professionale che non è adeguato alla sfida che abbiamo davanti
Siamo in presenza di un progetto di riforma
Io credo che va approfondito questo progetto di riforma perché ci sono sicuramente dei contenuti interessanti ma ci sono anche dei limiti
Temo soprattutto una volontà di voler dar l'impressione di cambiare molto per cambiare poco invece noi abbiamo bisogno di un percorso serio di costruzione di un sistema formativo
Che parta dalle fondamenta dalla base che arrivi fino al sistema universitario
A me colpisce una cosa nelle università italiane soprattutto nei professori universitari che sono quelli che vengono considerati gli opinion leaders sono quelli che scrivono sui giornali che fanno i fondi di fondi misti spiegano a tutti come si fa impresa come si fa a East di le istituzioni come si fa politica mai spiegassero veramente come deve funzionare all'università che è la struttura più inefficiente che c'è nel nostro Paese e che ha bisogno proprio
Di determinare una vera riflessione quando ha
Su cento che se scrivo all'arresto il tassinaro soltanto trenta questa è la prova di questa inefficienza allora una grande battaglia comune su interessi comuni e sosta distinzione di ruoli per determinare in positivo questo passaggio
Io ho visto il filmato il filmato ha una beh la conclusione una conclusione di fiducia
La Provincia forte laboriosa esce un messaggio di fiducia
Il presidente di Comindustria negli ultimi tempi non è stato un grande modello di ottimismo e di fiducia
Sa nessun poco deve dire
I eccessive preoccupazioni poi sarà anche nel suo carattere però secondo me esagerata Inca io spero che se ne vada da qui con più fiducia come io me ne vado con più fiducia grazie
Bene la ringraziamo D'Antoni per la Chiara espressione che ci ha voluto dare per i suoi lumi ora vorremmo sentire ministro Treu cosa pensa la situazione del Governo
Grazie presidente buonasera a tutti
Io vorrei anzitutto
Esprimere mio compiacimento
Per quello che
Ho sentito circa le
Le realizzazioni
Di questa zona di questa provincia sì non solo firmato ma anche la reazione di del presidente al sellino
E anche se
Vorrei sottolinearlo per
La serietà
La
Sobrietà del linguaggio con cui sono state presentate vedete io sono stato colpito da se avete visto nel filmato in quarant'anni
Qui ma anche in altre parti d'Italia ma qui fosse più chiaramente se realizzata una trasformazione
Che non è esagerato dire epocale avete visto il
Composizione mix produttivo agricoltura servizi industria
In quarant'anni
Cosa che altri Paesi gloriosi fondatore degli industriali sulla Gran Bretagna ci hanno messo centocinquant'anni per fare lo stesso tipo di
Cambiamento
Allora
è chiaro che questo di per sé
Ci fa capire quanto l'opera è è stata difficile e adesso non è che mi mi anni che abbiamo davanti le trasformazioni si sono fermati anzi tutti dicono che sono accelerate
Perché ricordo questo per dire che
Dobbiamo quando valutiamo i fatti tentativi tenere presente questo cioè larga
Dimensione del del compito che abbiamo svolto che abbiamo davanti tempo
Comunque il mio compiacimento deriva dal fatto che questa rese questa
Storia
Di questi anni in questa zona dimostrano che si può affrontare un cambiamento così epocale
Senza traumi sociali
E senza assistenzialismo quindi è un una compiacimento il mio non di maniera mai istituzionale
E mi porta a dire allora un'altra col fare qualche considerazione che io faccio se permettete seguendo la traccia della relazione del presidente che gentilmente mi aveva anche fatto avere prima che ho trovato molto serrata e molto concreta allora la prima
Il primo punto
Dice il problema di fondo io
Prendo questo punto perché mi sembra seria che noi in questo cambiamento abbiamo avuto momenti diversi
Il Paese
Ha avuto una forte
Crescita e molta virtù in alcuni decenni del dopoguerra poi c'è stato un momento di
Appannamento
Delle virtù produttive ancora più delle virtù politiche politiche istituzionali e morali se permettete non è difficile identificarlo
In anni non lontani
E questo ha
Ha portato dei delle conseguenze pesanti
Abbiamo un pesi nel passato che sono
Poi quantificate le inedite volete soprattutto nel debito pubblico ma si vedono anche in nella cattivo funzionamento delle istituzioni era burocrazia nell'eccesso di leggi per questo un peso del passato di cui inutile in questo momento analizzare le colpe ma che stiamo faticosamente cercando di supera
E allora è giusto essere critici insoddisfatti denunciare anche le le il nervosismo
Del Paese perché è sottoposto a uno sforzo
Però io credo che questo come è stato fatto dà il tono di questa presentazione deve servire non per seminare
Sfiducia o ONU poteste indistinte ma per
Dare
La dimensione
Degli sforzi che sono necessari tenendo conto appunto del peso da cui dobbiamo liberarci
Allora
Io credo che noi dobbiamo
Accettare la sfida con fiducia
Vice presidente il problema
E andare in Europa
E competere
Ma vedete mi piace molto questa impressione il problema non è Maastricht è come diventare virtuosi è proprio così
Perché comunque Maastricht anche se non ci fosse noi i problema di diventare virtuosi
Come singoli e come collettività ce l'abbiamo il problema è come o e in quanto tempo
Il tempo importante perché non è che uno si diventa virtuoso non parlo delle persone ma delle istituzioni da un momento all'altro perché la se non vogliamo fare del
Populismo stupido
Dobbiamo essere così concrete allora la cosa posso dire beh anche e specificamente del modo con cui è proceduto questo governo
Abbiamo ritenuto che il primo modo per diventare virtuosi il primo nodo da aggredire fosse non poteva che essere così fosse di intervenire su quelli che ministro Ciampi chiama i fondamentali
I fondamentali dell'economia
Che sono anche i parametri di Maastricht ma che sono in realtà i fondamentali dell'economia l'inflazione il deficit i tassi di interesse
E su questo siamo intervenuti siamo intervenuti con decisione con coerenza
Si poteva fare di più si poteva fare di meno ma io se guardo indietro quest'anno e non
Cento anche quest'anno ho sentito da varie parti industriali politici una volta che ricevono le facevamo poco voi l'estate scorsa
Che fosse stavamo facendo troppo
Per ridurre
Il deficit
Poiché
Adesso qualcuno dice di nuovo che
Dovremmo fare di più
Dico solo che sui fondamentali noi abbiamo fatto delle operazioni di intervento molto
Importanti che ci sono riconosciute ci sono riconosciute dagli partners europei e anche per i mercati internazionali talora con più equilibrio
Che dai nostri commentatori
Non lo dico per senza credo senza enfasi
Perché si tenga conto di questo nei prossimi Nesi in cui dovremo continuare su questa su questa linea
Perché l'opera di risanamento dei fondamentali è avviata ma non è
Non è conclusa vedremo come
è necessario procedere anche oggi il ministro Ciampi ha precisato con sempre con molta chiarezza
Che da come andranno le cose nel prossimo prossime settimane
Variabili diverse la il la crescita il controllo della Spesal denotiamo cercando di fare con la massima serietà dipenderà la come vanno
Queste prossime settimane
La decisione di
Eventuali nuovi interventi che peraltro dovranno essere rigorosamente concentrati sul riduzione della spesa e non spunti aumenti di imposte
Nel contempo
Come al ripetuto anche recentemente il presidente Prodi abbiamo dato avvio a una seconda fase
Una fase
Che mentre mantiene il controllo dei fondamentali
Interviene su cerca di attivare
Un circolo quindi positivo
E qui noi le risorse per intervenire stimolare la crescita non sono molte per quanto ella per quello che ho detto un attimo fa
Ma gli interventi ci sono e si vedono e si vedono anche nella nell'indicati nei primi indicatori economici che segnalano una sia pure non
Ancora sufficiente riprese
Tra l'altro faccio notare una cosa che io stesso non avevo avvertito
I segnali di di ripresa sia pure ancora deboli ci sono sì sì intravede sì sì indicata da parte di tutti gli osservatori internazionali che continueranno che presenteranno un anno novantasette
Sufficientemente in positivo
E tra questi indicatori la spesso indicatore dell'occupazione che pure è un un un problema un cruccio una preoccupazione grave evidentemente non solo per il ministro del lavoro italiana non è neanche per il ministero del lavoro
Noi l'anno scorso
Abbiamo avuto un sia pure modesto incremento dell'occupazione compressi più zero quattro dopo quattro anni
Quattro di continue sia pure modeste diminuzione
Se guardate le anni dietro notturno tra i novantaquattro novantacinque sempre cifre negative
Questo lo dicono perché sia motivo di gas per fermarsi perché bisogna correre sempre come lei ha detto quella rispondendo a questi giovani ma perché per sottolineare che siamo
Già in una fase in cui si cominciano a vedere segnali deboli ma positivi io ne sono farò la lista del
Delle cose dei provvedimenti che sono stati presi tra fine d'anno col decreto di fine anno e agli inizi di quest'anno che danno
Un segnale di volontà del governo oltre che di continuare la risanamento dei fondamentali di sostenere contribuire a una riavvio dello sviluppo ma alcuni almeno li li vorrei ricordare perché spesso ce ne si dimentica si dimentica si dice che non è cambiato niente che non ci sia
E questo mi pare sbagliato dal punto di vista del messaggio che si dà avrà
Ma pubblico soprattutto se si tratta
Di pubblico esperto
E credo che i segnali si hanno da una parte alcuni interventi di
Sostegno in particolare
Alla piccola e media industria abbiamo avviato
Riconfermato il finanziamento della del di leggi importanti come la Sabattini la Ossola
L'Artigiancassa
Questo da una parte
Da un'altra parte
Abbiamo avviato importanti strumenti come
I fondi pensione questi in questi giorni
Abbiamo Fo finito un complesso
Processo di di messa a punto di questo che sarà uno strumento di tonificazione di un mercato finanziare come il nostro che è molto arretrato ma che dà segni anche in questi giorni
Di vita non a caso
Abbiamo avviato
Una percorso anche di riduzione sia pure
Lenta di uno dei dei
Problemi
Che abbiamo che sono state anche qui ricordati non abbiamo un costo del lavoro che
Troppo appesantito da oneri indiretti lo sappiamo e sappiamo anche che l'opera di riduzione sarà difficile ma ricordo qui perché beh è giusto che si ricordi che abbiamo avviato anche su questo un percorso di interventi
Nella legge delega approvata con la Finanziaria nella norma di delega provato di finanziare sull'IREP ci sono due punti interessanti importanti
Uno che e prevede la
Come dire la riduzione nel corso del novantasette del
I contributi di circa l'uno virgola due per cento di contributi sociali sul costo del lavoro che è un primo segnale di riduzione
C'è l'impegno che nonché ribadisco qui a riattivare
La riduzione dei contributi
Sulle salari aziendali di produttività è un provvedimento che avevamo messo in decreto l'anno scorso che poi decaduto per le note vicende sapete la questione della decreti legge
Che anche l'indicazione della Corte costituzionale già indotto a
Disattivare
Ancora la delega dell'IRE per finiscono Elenco non voglio
Insistere più di tanto la delega dell'IREP introduce e sarà giusto che anche queste sulle vostre associazioni e le categorie con cui Inc interloquiamo spesso vigilino sulla sua applicazione la sua applicazione questa delega
Avvia una significativa riduzione delle tasse sui profitti di impresa
L'ultima cosa che vorrei ricordare per dire come si sta
Mettendo in moto un circolo virtuoso
Oltre all'intervento sui fondamentali e che noi quest'anno lo vogliamo a
Come un anno di avvio di importanti operazione di riforma strutturale da Antonio ricordato la scuola
Ma non dimentichiamo che in questi giorni
Noi stiamo terminando alla Camera la approvazione della legge delega sul trasferimento di poteri
Alle Regioni entro gennaio è prevista l'approvazione alla Camera che significa che questo è un anno
In cui comincerà un
Significativo trasferimento di poteri su questioni critiche per lo sviluppo e l'industria lavoro la scuola stessa l'innovazione tecnologica dallo Stato centrale alle Regioni incostanza
Di questa Costituzione è chiaro che si può fare di più verso il federalismo
Ma
Questa è un'opera che pure e avviata io credo che anche la Bicamerale che si sta varando sia un segnale positivo per quest'anno se un segnale tu tutto che sul piano politico indica un clima più disteso e devo dire che dato che le vostro presidente ha più volte ricordato la necessità di impegno comune di armonia e di coesione questa è una regola che vale non solo per l'economia ma vale anche per la politica non perché non ci si debba confrontare tra maggioranza e opposizione ma perché su certe questioni fondamentali come le la modifica delle regole
Delle grandi regole ci vuole armonia e coesione anche in politica
Ancora vorrei fare un paio di accenni invece più specifici alle questioni che riguardano insoluta le questioni che riguardano il modello di crescita il lavoro
E anche se permettete un accenno alla modello veneto al modello di queste zone che è stato qui ricordato per i suoi risultati
Noi abbiamo ancora cose a cosa importante
Da fare siamo impegnati il vostro presidente ha ricordato le privatizzazioni
Le privatizzazioni
Sono un impegno che verrà portato a termine anche questo un impegno difficile
Battute d'arresto
Più di significato politico che pratiche come pratico come quella dell'altro giorno non ci scoraggiano quindi
La impegno ha riconfermato
Ancora il vostro presidente ha ricordato il problema del delle banche
Problema strutturale
Il proprio di questi giorni la
Sotto osservazione sia per gli aspetti di
Costo del lavoro che per gli aspetti di ristrutturazione
è un problema nazionale faccio solo notare che è un problema nazionale ma che ha connotazioni diverse a seconda delle regioni
Io dicevo prima Presidente che sistema Veneto che è così efficiente sul piano industriale viceversa sul piano bancario
Rivela dei ritardi addirittura incredibili peso rispetto a regioni vicine quindi il problema del dell'efficienza del sistema bancario è un problema che ha dei nodi nazionali ma che poi va gestito
Sul piano locale quindi questa è come dire una prova che
Dobbiamo dare dovete dare voi rosso mi metto anch'io in quanto veneto in questo momento più che in quanto rappresentante del Governo nazionale un un Governo è una problema questo del l'efficienza del sistema bancario che quest'anno deve essere affrontato seriamente perché ormai i passò della concorrenza europea nessi nella sistema bancario e assicurativo è un passo velocissimo e quindi i tempi sono molto stretti
Una battuta dicevo sul sul Veneto il vostro presidente
Giustamente
Di collaborazione di organizzazione per il delle forze sociali che qui sono state sperimentate
Che sono state sperimentate bene vedete fare sistema che è necessario non è un fatto tecnico solo è anche un fatto tecnico cioè per fare sistema con l'avere le le reti telematiche corra vere
Servizi coordinati ma fare sistema è anzitutto un fatto di volontà
Collettiva
In cui le istituzioni e le parti sociali sono coinvolte
Io credo che il patto sul lavoro qui abbiamo stipulato a livello nazionale che date le grandi linee discutibili comunque ci sembra lì di grande significato debba poi essere calato come patto di sviluppo nelle diverse regioni
In un'area come questa il problema è ben diverso di quello di come si pone in aree del Mezzogiorno problema per quanto riguarda il lavoro non è tanto la quantità del lavoro quanto soprattutto la qualità
La formazione e l'innovazione vogliamo molto convinto latino che ha fatto la relazione del presidente alla necessità di intensificare soprattutto gli sforzi nella formazione di qualità vedete il Veneto proprio in questi giorni ne stiamo facendo il censimento della capacità di nelle varie regioni italiane di spesa dei fondi sociali del fondo sociale europeo particolare appunto in materia di formazione il Veneto non è tra
Le ragioni che ha un un peggiore ecco dei
La cui vita quantitativo abbastanza ben posizionato voglio dire ci mancherebbe altro che forse per quelli peggio posizionati però quello che manca e che la qualità della formazione che viene fatta in Veneto è una qualità ancora molto è utilmente ancora abbiamo una quantità a un tipo di formazione un po'attardata mentre invece le cose che qui portano su una parte di evitare il giovane escano dalla scuola per per fare un po'di lavoro purché sia ma abbiano una percorso scolastico
Contino quello di investire nella formazione manager e nella formazione degli imprenditori perché la vitalità del modello veneto
Per continuare a svilupparsi ha bisogno di qualità soprattutto nella nel management cioè nel degli imprenditori negli artigiani in quelli che sono svolgono lavoro autonomo da cui dipende poi larga misura la crescita quindi nel Veneto
Sì deve attuare grazie calare
Uno schema che quello generale che risultano dei provvedimenti del governo dall'incontro tra le parti e sociale e essere e questo schema adattato
Qui si può fare un laboratorio vero
Perché l'isola felice Shelley ceceni non si riesce se non si compiace dei risultati i punti sono quelli che sono stati quindi casi devo dire anche che proprio in questi giorni
Come ministro veneto e intesa con il ministro Costa che più di recente venuto a a affiancarmi nelle in questa posizione abbiamo messo a punto e ha presentato anche alla Regione Veneta una serie di ipotesi per proprio per vedere di affrettare la attuazione dell'ente linee di
Invitate a livello nazionale appunto nella nella realtà
Nella realtà veneta
Quindi
L'impegno per fare questo è un impegno come ha detto il presidente di tutti l'impegno delle istituzioni quindi è è una concertazione se volete un modo di collaborazione a con quattro attori
Il governo centrale in quanto in questa fase di trasferimento di potere alle Regioni su questi punti ancora molti poteri e risorse sia pure non limitate
E il governo regionale e degli e gli enti locali
Che avranno un ruolo crescente anche in queste materie
E le parti imprenditoriali e simpatica
Certo per fare questo e concludo credo che si debba intensificare cioè perché il diventare virtuosi non sia solo eliminare i peccati i peccati del passato che sono lo sperpero
Il debito ma ad essere
Virtuosi in senso positivo di attivare una crescita equilibrata
Ecologicamente socialmente per fare questo appunto occorre l'impegno di tutti
Occorre armonia e coesione sono parole che del presidente a me paiono molto
Molto importanti ce le prendiamo sul serio
E quindi io sottolineo questa questa messaggio
In una competizione m'mondiale di qualità
Il la collaborazione e il coinvolgimento di tutti quelli che lavorano e dell'ambiente in cui lavoro né fondamentale ormai questo è acquisito vale di più
Più
O comunque un ingrediente essenziale non basta mettere capitali tecnologie occorre mettere collaborazione e convincimento
Per questo rigori ritorna quanto dicevo all'inizio
Compiacimento per quello che avete fatto
Invito a continuare in questa direzione mi auguro che il clima
Anche il clima nazionale e non è solo la questione dei metalmeccanici anche se questa è molto importante il clima nazionale dei rapporti tra le parti
Sia più costruttivo meno
Percorso da inutili accentuazione degli elementi polemici
Al governo è giusto chiedere coerenza tenendo conto dei tempi dei condizionamenti
Nessuno è onnipotente ci mancherebbe altro Governo meno che mai ma la coerenza si può chiedere la collaborazione di tutti però la questo la chiediamo e la chiedo anche in questo momento
Per un mille novecentonovantasette che io credo di poter dire nonostante Discetti ci presenta prospettive
Positive
Per la crescita di queste zone e mi auguro complessivamente del nostro Paese e vi ringrazio
Ringraziamo il ministro Tiziano Treu
Per i suoi spunti per le sue precisazioni cioè la risposta a qualche interrogativo quale avevo messo in evidenza e adesso dare la parola al nostro Presidente Giorgio Fossa grazie
Ma raccogliendo l'invito del ministro tre euro mise di essere particolarmente buono
Sicuramente lo farò perché avevano dato da Cassandra ma hanno dato stasera
D'Antoni ma mi sembrava in maniera simpatica mi ha definito forse un modello
Di
Serie di sfiducia io dico che credo che sanno non lo sono perché credo che qualcuno si stia rimangiando certe dichiarazioni perché purtroppo i dati del Centro Studi Confindustria in questo momento sono più o meno confermati da tutti
Anche più o meno ufficialmente da persone
Importanti o vicine a questo governo o addirittura dentro questo governo io spero che la conclusione dell'intervento che ha fatto il ministro Trevor si possa realizzare pratica di fare veramente Demi novecentonovantasette un anno di svolta
Però non possiamo vendere speranza bisogna vendere cose concrete
Per cui dobbiamo ricordarci cosa abbiamo davanti qual è la situazione del Paese nonostante qui siamo in un'area particolare in un'aria che ha le sue difficoltà ma che sono difficoltà che sono diverse da quelle di molte altre zone del Paese
Suo difficoltà dovute più qui che in altre parti al fatto che questa che lo Stato e anche la politica locale
E più di intralcio chiede aiuto all'impresa
Mancano le strade un passaggio significativo di quella filmato di oggi e quando scrive chiusa
Presto per frana dal punto e poi c'è scritto in vari punti
Questa è una vergogna avrà un paese come l'Italia e per una zona come questa che sono sicuramente le zone che hanno contribuito soprattutto le
Ultimi anni maggiormente a far conoscere d'impresa italiana la bontà dell'impresa italiana la qualità degli imprenditori italiani
Questa è un'aria nella quale lavorare produrre sia un impegno che una vocazione questa è un'aria particolarmente importante ma tutto il paese è importante sotto questo di un punto di vista perché riesce
Ad avere imprese a farle crescere a Generali e altre in una situazione di particolare svantaggio competitivo dovuta anche a o soprattutto problematiche stanno fuori dei caccia nelle nostre fabbriche
Dovuta a un'adeguatezza ed è inutile che mi ripeto che entro poi nei particolari più Pubblico impiego che cambiano i governi ma che non cambia le sue inadeguatezze dovuta a infrastrutture che continuano a mancare dovuta a un fisco che sempre
Più esoso che non ho ancora capito che deve cambiare regime deve aiutare lo sviluppo e non deve soffocare l'impresa deve passare da un fisco che è un handicap per il Paese a un fisco che sia un vantaggio e che per lo meno ci porti situazioni di
Uguali a quelli degli altri paesi uguali alle nostri concorrenti abbiamo la necessità di invertire la tendenza e lo dobbiamo fare in tempi brevi
è vero che non possiamo pretendere la luna da questo o da quel governo ma questo governo si deve mettere in testa che la tempistica è importante per lo meno quanto la bontà delle cose che si portano avanti
Perché si sia avuto successo in Italia e soprattutto in queste zone grazie all'internazionalizzazione ma soprattutto ancora io dico perché dà la sua versione è ancora poca purtroppo alle esportazioni
Bisogna
Anche rendersi conto che le imprese che hanno fatto anche una sola fattura all'estero che sono passate in pochi anni da trenta
Tanta mila a centoquarantacinque mila hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino che cosa avviene negli altri Paesi
Questo è un rischio che noi oggi corriamo perché rischiamo che molti in paese invece che internazionalizzarsi e che sicuramente positivo
Possono passare una delocalizzazione definitiva dell'impresa e questo rischio che noi non possiamo e non vogliamo correre
Ma sicuramente il governo deve fare la sua parte perché questo non avvenga
Anche perché è una volta questo avveniva o perlomeno c'erano segnali perché questo potesse avvenire in un e spero lontano oggi abbiamo un estro vicino abbiamo una Francia un'Austria eccetera che offrono dei vantaggi particolari
Io spero che già
Il ministro del lavoro di questo governo in via noi una lettera come quella che ha inviato ai suoi imprenditori il ministro del governo francese uno lettera che dice all'impresa che che in qualità di imprenditore lei è uno dei principali attori dello sviluppo del nostro Paese il Governo francese desidera liberare la capacità di iniziativa e di investimento che sono le migliori armi contro disoccupazione
Il controllo della spesa pubblica ci permette adesso di diminuire fortemente gli oneri sociali sui salari meno elevati la riduzione raggiungerà i quaranta milioni di franchi e via via via
Capisco che ci vuole tempo ma spero che il ministro Treu abbia la possibilità di fare lettere di questo genere perché con le parole purtroppo non non superiamo non superiamo il problema
E
Il primo problema che abbiamo davanti oltre a quello di evitare che le imprese si devo delocalizza definitivamente ma che invece si internazionalismo e come ho detto questa è una cosa positiva e a rendere di nuovo l'Italia un Paese importante per fare impresa un Paese che attiri gli investitori stranieri
Questo Paese non attira un investimento importante di una multinazionale da sette anni
Io quando detto questa frase due mesi fa a Udine sono stato
Smentito sul palco
Dal ministro da Presidente del Consiglio in quell'occasione ho voluto essere più preciso
Ma siccome si ripete questa storia Emilio che la chiariamo l'unico investimento importante che sembra essere in avvio della ERG la non è una multinazionale in questo investimento è solo finanziato da banche da banche estere si tratta di un investimento Siracusa un investì mento che partito quattro anni fa e che per problemi burocratici non si è ancora non si è ancora realizzato ma soprattutto un investimento che dopo la posa venuta dal presidente del Consiglio Prodi della prima pietra circa due mesi tre mesi e mezzo fa è ancora bloccato perché un piccolo comune non fa passare
Una tubatura bisogna prendersi ognuno le proprie responsabilità bisogna trovare il sistema perché il Governo centrale pur rispettando i localismi e quant'altro dia degli input dia dei paletti precisi perché se no avremo solo degli ostacoli che diventano insormontabili per cui in zone in situazioni difficili come sono le zone del Mezzogiorno abbiamo di questi di questi casi
Da da superare
Per cui
Raggiungere l'attrattività comunque decapita internazionale abbiamo bisogno di riequilibrare le strutture della Fit danza pubblica italiana abbiamo il bisogno di far diminuire la pressione fiscale e contributiva abbiamo bisogno anche di superare il problema delle privatizzazioni perché le privatizzazioni possono anche queste generare o attrarre
L'impresa imprese vanno capite il teatrale capitale dall'estro ma che non sia solo speculazione finanziaria Preve ma che sia un capitale che rimane qui e che serve per fare impresa certo che le operazioni di dell'altro ieri sulla STET non sono un segnale rassicurante ma quello che più preoccupa e che operazioni di questo genere
Possono portare veramente a un allontanamento ancora più rapido di Investimenti che potrebbero potrebbero venire
Nei prossimi mesi
E soprattutto si possono mettere in difficoltà nei confronti della comunità europea perché noi sappiamo benissimo che con una legge finanziaria che basata su qualche aumento della pressione fiscale e s'dei tagli che sono dettagli non strutturali avremo dei problemi anche il prossimo anno perché essi sono almeno trenta mila miliardi di queste sessantadue mila che sono basati su manovre una tantum
E sappiamo benissimo che con il disavanzo di centotrentotto mila cinquecento miliardi che finalmente la ragioneria dello Stato ha dichiarato che non è lontano del centotrentanove per cento quaranta mila che l'ha dichiarato Confindustria due mesi fa
Difficilmente con questi buchi riusciremo a centrare uno dei fondamentali i parametri di Maastricht
Che cosa disavanzo sul PIL che oggi è al sette virgola quattro per cento e che nel novantasette il governo si prefigge di portare al tre per cento
Ci rendiamo conto che un'operazione difficile ci rendiamo conto anche che probabilmente i numeri non vanno solo presi per quello che sono ma vanno anche reti interpretati premendo un passaggio dal sette qua trova qualche cosa vicino al tre può essere considerato sufficientemente valido a patto che il Paese rispetti tutte le altre cose che ha concordato con la comunità per cui non dobbiamo dimenticarci
Che sulle privatizzazioni sulle privatizzazioni e sull'aggiustamento dei conti dell'IRI abbiamo già più volte negoziato con i commissari io a livello comunitario se tutte le volte siamo inadempienti capite quando arriveremo a giocarsi la partita sui parametri di Maastricht
Anche se avremmo migliorato e magari migliorato di molto non saremo ritenuti o non saremo visti con attenzione particolare sul fatto di averle solo avvicinati e di non averli ed non averli centrale
Ancora
Dobbiamo ricordare che sull'attrattività degli investimenti internazionali noi
Continuiamo a fare buoni propositi ma siccome non realizziamo niente
In questi ultimi tempi siamo passati dal sesto all'ottavo posto come paese per quanto riguarda l'attrattività di capitali dall'estero
All'ottavo posto all'interno della dell'unione europea per cui siamo sicuramente un paese in in grossa difficoltà
Non riusciamo ad attrarre
Investimenti significativi di quei ventiquattro mila divide quei ventiquattro milioni di miliardi che sono pari a dodici volte il più italiano che girano sulle nostre teste e che si ferma non so dove ci sono dei vantaggi
I vantaggi competitivi della stabilità politica e altre situazioni di favore
Questo avviene difficilmente in Europa non avviene ripeto da molti anni da molti anni in Italia
Abbiamo bisogno per attrarre questo
Anche di avere delle leve importanti per lo sviluppo e per questo che noi chiediamo da molto tempo
Qualcosa tipo una Tremonti strutturale una Tremonti che possa durare nel tempo qualche cosa c'è stato è stato messo nel lire perché si possa lanciare a questo ma dà i nostri dati sembra essere ancora troppo poco e anche per questo che abbiamo proposto al ministro dell'industria di portare avanti alcune nostre richieste
Ecco i nostri chieste che sono prima di tutto sulla possibilità di ammortizzare
Gli impianti
In tre anni perché sappiamo quanto in sia vorticoso la crescita della tecnologia per cui quanta difficoltà abbiamo se abbiamo tempi ammortamento molto lunghi per tenere le nostre prese particolarmente aggiornate ma soprattutto che ci siano vantaggi per coloro che riverso tono gli utili in azienda e vantaggi ancora maggiori perché oltre a rivestire gli otto in azienda aumenta il numero il numero degli occupati queste sono alcune richieste che abbiamo fatto
Ma
Quello che dobbiamo se qua dobbiamo stare attenti alcune dichiarazioni che sono state fatte sicché la famosa la famosa fase due
Noi riteniamo che in questa fase due non ci siamo ancora perché troppe cose importanti che noi avevamo peraltro chiesto e che il governo si è impegnato a portare avanti nei prossimi mesi devono passare un iter parlamentare tradizionale questo è corretto da una parte ci preoccupa dall'altro ci preoccupa perché è di pochi minuti fa ancora una dichiara non è di Rifondazione Comunista di questa volta si parlava dei problemi per l'alta velocità e i problemi di trasporto in generale
Va contro l'Ulivo va contro i sindacati racconto alcune imprese di questo Paese per cui siamo arrivati veramente in una situazione difficile e ancora una volta io dico che bisogna che i partiti a mio giudizio
Più importanti
Anche numericamente di questa maggioranza rinfacciano una conta e prendono delle decisioni chiare nei confronti di un alleato di governo un alleato di maggioranza che mi sembra voglia imporre delle decisioni che non sono in linea con quello che il governo ha detto ha detto per molto tempo non è più possibile andavate in questa maniera bisogna trovare quelle maggioranze allargate a geometria variabile su alcuni punti specifici su alcuni punti fondamentali come le privatizzazioni o o altri casi che verranno al petto e nei prossimi giorni
Per quanto riguarda i contratti lo sa D'Antoni lo sanno gli altri
Segretari confederali lo sanno i rappresentanti dei lavoratori metalmeccanici lo signor ministro
Non è la porta non l'abbiamo mai chiusa siamo stati particolarmente Risi su alcuni passaggi lo siamo tuttora però siamo pronti a firmare il contratto a patto che questo non sia inflattivo
Da qualche settimana sono più fiducioso da qualche giorno lo sono ancora di più perché sicuramente si stanno c'è una certa disponibilità
Non solo da parte nostra ma anche dalla controparte a discutere su alcuni punti io spero sarà difficile ma spero che abbia ragione Sergio da Sergio D'Antoni
E che la prossima settimana sia la settimana della chiusura
Anche perché
I problemi che abbiamo davanti sono molti per cui incominciamo ad accantonarne uno ripeto però lo accantoneremo a patto che non sia inflazionistico
So che molti hanno detto che Federmeccanica e Confindustria fanno i conti un po'alla loro maniera
A questi signori ribadisco fatta una riflessione ce l'aveva già detto Prodi due mesi fa che facevamo i conti in una maniera sbagliata
Non vorrei che poi ci si pentisse ci si pentisse in ritardo
Per quanto riguarda i discorsi Europa i discorsi Europa rimane
Una delle nostre priorità forse in questo momento la priorità principali
Ha detto bene nella sua relazione il vostro presidente quando ha sostanzialmente fatto capire che il problema
Non è vasta
Si prenda che noi comunque i nostri conti li dobbiamo comunque aggiustare
Ma siccome dobbiamo gettare la massa e devo dire che è un po'al questo è un Paese che troppo spesso se non a situazioni particolari non non risolve i problemi e allora ben vengano regole rigide come qua di Maastricht per darci la possibilità di aggiustare i nostri conti
Ma non facciamoci neanche troppe illusioni è fondamentale entrare in Europa il prima possibile
Possibilmente con i primi
Ma ricordatevi che tutta l'Europa dei problemi
Ma è chiaro che sempre voi per primi contribuiremo avremo vantaggi
Da vent'di quelli che avranno reso d'Europa più competitiva perché l'Europa in questo momento non lo è particolarmente competitiva soprattutto nei confronti dei due grandi blocchi groppo americano e dopo il blocco giapponese
Ma assieme con gli altri Paesi della Comunità probabilmente riusciremo a dare a dare una svolta e soprattutto l'Italia che ha delle difficoltà maggiore rispetto agli altri potrebbe poi averne anche benefici maggiori noi vogliamo entrare in Europa ma in Europa dallo sviluppo in euro un'Europa delle nuove opportunità
Ma
Non vogliamo una un'Europa che sia depressiva e per questo noi diciamo che ci sono alcune cose da fare assolutamente necessari
Per entrare in Europa in maniera non depressiva che sono ridisegnare lo stato sociale Garlenda dallo più efficiente più equo e meno costoso
Riservando l'assistenza a Chinea veramente bisogno riportando molte delle attuali protezioni sociali generalizzate nell'ambito delle scelte individuali
Ridurre il prelievo fiscale e contributivo come conseguenza del ribes ridimensionamento e miglioramento dello stato sociale
Privatizzare e liberalizzare il mercato a cominciare dal sistema del credito e dai grandi servizi pubblici
Lo Stato deve sostanzialmente uscire dalle banche ed alla produzione di beni e servizi lo Stato deve smetta di fare l'imprenditore di fare il banchiere
Arrivare ad un processo
Di delegificazione semplificazioni amministrative autonomia locale che consolidi la capacità di autogoverno delle comunità lì per il cittadino e le imprese dei gran rami raggiunga burocratica ma senza ma senza che ci sia una sovrapposizione di burocrazie non snelle locali a quelle centrali
Intensificare la lotta alla criminalità e all'illegalità
Per ridare soprattutto in alcune zone del Pian del Paese la possibilità anche all'impresa di medie e piccole e andare a fare l'investimento ma soprattutto per evitare di legalità
Ancora l'altro giorno abbiamo sentito di parlare di Tangentopoli ed altro Tangentopoli finita Tangentopoli non è finita
Non spetta a me
Dare un giudizio su querceto
Io però devo dare un suggerimento
Che anche abbastanza semplice che riguarda il futuro nel momento in cui lo Stato esce dall'economia e fa solo l'arbitro abbiamo risolto a mio giudizio il settanta l'ottanta per cento dei problemi dei problemi di Tangentopoli
Questa età per questo bisogna andare sulla strada delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni
Per questo una grande paura di quelli che io ho definito gli statalisti trasversali che vanno dall'estrema destra all'estrema sinistra
Questo tutti a livello politico che ha buon senso deve combattere ci devono superare in questo caso la maggioranza e l'opposizione impone delle privatizzazioni è un problema fondamentale per vari motivi di questo Paese
Bisogna che veramente si faccia chiarezza tra i partiti che si superi il problema
Io voglio concludere ricordando la parte terminale la lettera aperta che ho fatto a voi
Agli imprenditori a fine anno io dicevo che questo Paese questa società queste imprese questi lavoratori possono farcela superare i problemi ci sono problemi gravi solo che lo si voglia ma dobbiamo farlo tutti assieme ognuno deve assumersi le proprie responsabilità
Per trasformare il grigiore attuale che ancora centri nel Paese in una reale processo di crescita questo lo potremo fare
Ma ripeto
Gli imprenditori devono rimboccarsi le maniche devono fare la loro parte ma abbiamo bisogno che non ci siano ostacoli fuori non vogliamo al far West tutto deve essere normato tutto deve essere chiaro trasparente alla luce del sole ma sicuramente
Non possiamo farlo da soli
Dobbiamo vedere la collaborazione di tutti
Chiudo dicendo che noi non vogliamo cancellare l'accordo del luglio novantatré
Ma sicuramente quest'anno peraltro previsto ci saranno degli incontri nei prossimi mesi cavi vedere per fare io non so se in quella circostanza avremo più forza non ebbe fatto sindacato ma nel senso buono dalla parola per ottenere un risultato che vada più a favore nostro favorevole ed impegno che mi prendo qui di fronte a voi
E che cercherò di portare avanti
In questi e nei prossimi mesi e quello che si scrivono una volta per tutte mi rendo conto che sarà difficile forse migliore dell'ingenuo un accordo un patto che si possono leggere da parte di imprenditori e da parte dei nostri lavoratori
Alla stessa maniera io non riesco a capire perché bene o male i contratti che noi facciamo per i nostri clienti quasi sempre vengono rispettati e due le parti o perlomeno tutte e due le parti o leggo la stessa maniera e dico che una delle grandi rivoluzioni bisogna fare in questo Paese devono farlo gli imprenditori devono fare i rappresentanti dei lavoratori e quali fare degli accordi che si regala una maniera sola
Questo è grande problema fra
Bene
Ringraziamo Giorgio Fossa ringraziamo tutti
Mi auguro che questo congresso abbia almeno buttato
Sul piatto molti interrogativi ma anche molte idee
Abbiamo visto da da parte di tutti che la concertazione al parlarci
è uno degli elementi fondamentale per risolvere i nostri problemi di comune accordo
Grazie agli oratori ma grazie specialmente a tutti voi che avete voluto partecipare come associazione soci e non soci grazie a tutta perché danza di Belluno
Vi invito tutti ad un buffet che sarà nella nostra sede d'olio Oni
Sarà in due parti nella Barchessa vi sarà i prodotti bellunesi nell'altra parte sarà prodotti vale prodotti standard grazie e ci rivediamo al buffet a villa d'olio grazie a tutti voi