I Congresso Nazionale di Arci Associazione 3^ giornata di lavoro (org. presso Domus Pacis) il congresso dura dal 10 al 13 aprile 1997

Se ti demente aspettiamo che parte il primo relatore si dà una prima informazione verrà ridata poi più volte durante il corso dei lavori riaffermazione importante
Le votazioni sulla forma di elezione del presidente del presidente nazionale con di tutti gli articolati di Statuto che riguarda in questa cosa voi vi ricordate abbiamo deciso non solo di votare come di decidere non solo come avremmo scelto il presidente Sergio eletto direttamente in Congresso o se l'avrebbe successivamente eletto il consiglio ma per dar modo a tutti di capire fino in fondo qual era le differenze
Viene presentata dalla Commissione Statuto un lavoro molto articolato
Che prevede molti punti molte questioni dunque non solo l'elezione del come si elegge il presidente ma quali poteri attuali limiti e così via in tutte e due le ipotesi così ha lavorato verranno presentate due ipotesi complete
Anche con le questioni che in qualche maniera si riferiscono al problema del Presidente
Ditelo anche agli altri è prevista per le ore tredici la votazione su questi punti insomma dopo la tavola rotonda dunque lì come dire la collaborazione chiediamo a tutti di avvertire anche di altri che quello che sarà uno dei momenti almeno a giudicare dall'altra sera
Insomma di e che molte interessava del Congress ecco si svolgono all'una somma che le persone
Siano il più possibile presenti in sala
Io richiedo se c'è BT se no dare la parola a Agostino Bistarelli
Iniziamo così anzi io direi e la delegata più giovane
Roberta Moro mare rosse del Comitato
De del regionale della Puglia
Accetta coraggiosamente di fare visse che gli altri son tutti agire continua che ad essere un di fare il primo intervento
Ecco l'applauso volevo chiedere
La decisione di intervenire a questo congresso è nata soprattutto dal desiderio di offrire testimonianza viva e concreta dell'Inter del dell'investimento che Archie sta facendo sui giovani
Sono Roberto Mormando delegata Arciragazzi del comica la Valle d'Itria e credo appunto di poter essere quella testimonianza di cui ho parlato prima perché innanzitutto forse solo la prigione delegata partecipanti a questo congresso fra quattrocento maturi e
A meno che non ci sia un bambino ancora in fasce delegato fra l'altro e mi presento qui come delegato Arciragazzi nella quale occupò anche un ruolo di dirigente del circolo locale di Crispiano da dove vengo appunto
Nonostante abbia la veneranda età di diciotto anni compiuti da appena due mesi
Se ben Arciragazzi sia stata istituita nell'ottantuno
Il circolo Arci di Cristiano
Possiamo dire che ha in un certo qual modo anticipato la prima in quanto Siri sin dalla sua istituzione e cioè nel settantanove si è sempre occupata delle problematiche dei ragazzi della socializzazione fra coetanei nell'organizzazione del loro tempo libero
Ecco allora vi siano state situazioni particolarmente disagiate
A dare loro una mano per emissari per inserirsi nella società
Un giorno ci sono passata ho sbirciato dentro è quello che ho visto mi è piaciuto
Eticamente ducale abituata ad obbedire in apparenza e a condividere Sempre in apparenza le opinioni dei miei genitori mi sono ritrovata a fare esperienze completamente nuove dove io ero la protagonista ed io esprimo esprimevo le mie opinioni liberamente non condizionata da fattori o più che fattori persone esterne
E poi visto che nel mio circolo c'è sempre stata la tendenza ad affidare una parte di responsabilità delle attività svolte nelle mani dei ragazzi mi sono ritrovata gestire prima quelle con i bambini poi quelle con i ragazzi sempre con l'aiuto di corsi di formazione
è poi sono entrata nel gruppo dirigenti del mio circolo insieme ad altri sei ragazzi in un gruppo di solamente dieci persone quindi sette ragazzi su dieci persone più della maggioranza
Il fatto che l'Arci compie quarant'anni era abbia al suo interno dirigenti così giovani
Dimostra sicuramente che sia buona speranza di continuità dell'associazione eh dimostra anche il suo continuo rinnovamento
Io e tutti gli altri miei compagni crediamo che il ruolo dell'Arci ragazzi all'interno dell'intera associazione sia fondamentale
Per la valorizzazione che essa fa delle bionde delle energie giovanili e per la possibilità che offre hanno i ragazzi di essere protagonisti
è costruttori del nostro tempo ed è per questo che crediamo che l'Arci Ragazzi debba continuare nella sua operatività affinché tutti i circoli che non presentano al loro interno realtà come le nostre si aprono alla possibilità di fare queste giovani esperienze grazie
Bene ringraziamo Roberta si è rotto il ghiaccio Claudio viti comitato di Arezzo
Credo che sia importante
In questo congresso
Credo che sia importante in questo qui il primo congresso di Arci Nuova associazione fare un minimo di consuntivo di quello che è avvenuto in questi ultimi anni perché forse questo aspetto lo stiamo trascurando nel dibattito congressuale
Prima di tutto bisogna dire che in questi anni
Il gruppo dirigente nazionale il Consiglio nazionale
Hanno risolto molti dei problemi che questa associazione si portava dietro da quasi dieci anni
Intanto il problema del debito
Ecco questo congresso è un congresso dove la nuova associazione può dire di aver superato la fase problematica del del risanamento economico quindi questo congresso inizia sotto il segno voglio dire di un'associazione che ha sana che può affrontare il lavoro dei prossimi anni
Con una tranquillità relativa naturalmente ma in un clima molto differente da quello degli ultimi anni e credo che questo sia un obiettivo importantissimo
Non dimentichiamo che l'Arci finalmente ha una sua sede da pochi mesi
In proprietà e anche questo credo che sia
Frutto o del lavoro dell'impegno di tutto il tessuto dei comitati che ha anche finanziato
Questo questa nuova sede
E questo fatto ci consente voglio dire di di di di di poter programmare anche dal punto di vista organizzativo il lavoro dei prossimi anni compiuti serenità
Diciamo anche che accanto a questi risultati la nostra associazione
Ha portato quasi a compimento quel processo di ricomposizione associativa
Che praticamente ha portato a questo primo congresso di Archie nuova associazione
Non dimentichiamo che gli ultimi dieci anni sono stati segnati praticamente da una diaspora associativa perché questo è stato o e il segno del lavoro di questi anni invece di questi ultimi due anni è un segno di Ringo ricomposizione di ricostruzione anche sul territorio nazionale di uno di una presenza omogenea di una presenza organizzata del nostro movimento
Un altro fatto fondamentale
è che oggi se nel nostro Paese esiste un forum del Toro del terzo settore crea credo di poter dire che questo obiettivo è stato raggiunto soprattutto per l'impegno della nostra asso cauzione
Se il terzo settore
Può interloquire con il Governo con le forze sociali imprenditoriali sindacali se non da pari ma comunque come soggetto anche questo è un frutto del lavoro di questi anni e scusate se è poco
Sì
Che credo di poter dire quindi che da questo congresso in poi sia possibile
Disegnare
Ora su con maggiore
Certezza comma con maggiori strumenti il lavoro di tutti noi stessi
Non entro sul merito
Della relazione dei documenti
Il discorso sarebbe lungo e complesso penso di poter dire intanto che anche il lavoro preparatorio politico i documenti
Il coinvolgimento dei regionali dei territoriali dei circoli in occasione di questo congresso è stato un coinvolgimento vero
Tutta l'associazione si è interrogata sul suo futuro
Ho gran parte perlomeno
è impegnata
è impegnata a ricalibrare
Il proprio modo di essere
Il rapporto al lavoro che ci aspetta
Abbiamo anche uno scenario che nel passato
Non avevamo
Per esempio
La sinistra al governo
Questo per il nostro lavoro non è mai stato in passato
è un impegno per noi è un uno scenario
Che non facilita le cose
Anzi probabilmente le complica perché aumento a quelle che sono le nostre responsabilità
Si è richiesto
Un impegno maggiore
Più puntuale più preciso
Nei vari settori
Di lavoro
Anche perché per noi in questi quarant'anni diciamo che poteva essere anche più facile
Stando
Nell'area dell'opposizione
Lamentarsi
Diciamo o non sentirsi responsabili
Delle della legislazione di tutto l'evolvere
Amministrativo del nostro governo
Nel governo del paese oggi non è più così e credo che anche questo fatto
Non lo dobbiamo trascurare esce la necessità di lavorare di di di un'organizzazione
Più efficiente più capace di andare al merito dei problemi
C'è bisogno di maggiore professionalità anche rispetto alle questioni che andiamo ad affrontare
Un'altra esigenza nuova
Maturata in questi anni
All'interno del nostro sistema associativo
è il problema di come un'associazione che statutariamente storicamente
Ha una forma per cui
Si relaziona con l'associazione il cittadino o il circolo
Oggi i soggetti sociali che
Stanno dentro la nostra associazione
Sono anche altri
Per esempio le cooperative sociali tutti i soggetti no profit
E con questi soggetti non abbiamo strumenti statutari
Istituzionali
Che consentano
A questi soggetti di far parte effettivamente della nostra associazione di
Interagire strutturalmente di
Diventare patrimonio effettivo
Della nostra associazione questo congresso il Consiglio nazionale che esce da questo congresso il gruppo dirigente
Dovrà interrogarsi su questo problema e credo che debba anche trovare delle risposte organizzative
Sarebbe troppo facile dire che da sempre l'Arci produce
Nuovo associazionismo aziende sociali e poi è capacissima
Di perderle perché appunto non è in grado di relazionarsi in maniera stabile
Con questi soggetti
Quindi
Io credo che
Sia essenziale
Che accanto al programma politico
Ci si interroghi seriamente anche sulla forma organizzativa di governo il problema non è elezione diretta del presidente Evo o dal congresso dal consiglio il problema è trovare un modello una forma di governabilità dell'associazione che consenta scelte
Partecipate ma nello stesso tempo in tempi ragionevoli
Tutti gli interventi hanno fatto riferimento
Ai processi di cambiamento veloci che ci sono nella nostra società alla globalizzazione ma se non ci attrezziamo in questo senso rischiamo di perdere
Tanti treni come purtroppo a volte avvenuto nel passato
Quindi io credo che ci si debba anche sforzare perché da questo congresso sia escano si esca con indicazioni precise e puntuali
Sulla futura organizzazione della separazione
Concludo
Dicendo
Che il processo di riaggregazione
Intorno nuova associazione
Nonostante questo congresso non è concluso e quindi il nuovo gruppo dirigente dovrà continuare il dialogo con i soggetti che ancora non ci sono dentro
Arci nuova associazione
E
Portare a compimento il processo di ricostituzione dell'Arci
Altra questione non trascurabile
E non mi pare si sia bene
Messa a fuoco
Riguarda la Federazione Arci a dieci minuti ho finito
Riguarda la Federazione Arci
A volte la sensazione che Arci Nuova associazione riesca a dialogare meglio con associazioni che non hanno mai fatto parte per sistemarci per esempio le ACLI ma è solo un esempio e che invece non ci sia rapporto con le associazioni che hanno fatto parte
Dell'Arci parlo della Legambiente parlo della UISP parlo di tutto il sistema che abbiamo che conosciamo
Io credo che su questo bisognerà appunto
O riflettere probabilmente andare al congresso federale e lì trovare una soluzione
A questa a questo interrogativo a me pare abbastanza
Strano assurdo che
Questi soggetti che affondano le radici sulla stessa base sociale sotto
Sullo stesso patrimonio
Quasi non si parlino
è un fenomeno credo unico o
Credo che sia importante
Visto che la crisi economica che ha pro provocato questa diaspora superata
Ecco ora dovrebbe essere il momento del dialogo con questi soggetti e forse anche dei programmi di lavoro comuni grazie
Grazie a Claudio Fabio Salviato presidente della cooperativa Verso la Banca etica
Buongiorno a tutti
Ecco il presento molto brevemente
Progetto Banca Etica
Ecco devo dire che questo progetto di Banca Etica ha visto e vede fin dalle prime fasi della Costituzione
Della Banca Etica il gruppo dirigente dell'anzi tra i principali protagonisti
Al Presidente l'asimmetria la paziente preziosa collaborazione di Nuccio Iovene che fa parte del consiglio d'amministrazione cooperativa Verso la Banca etica
Ecco abbiamo iniziato nel giugno del novantacinque ecco a costituire questo Progetto che si inserisce nell'ottica ecco delle delle alleanze all'interno del cosiddetto terzo settore
La con la Banca Etica rappresenta uno strumento decisamente finanziario i cui proprietari devono essere il mondo dell'associazionismo del volontariato nella Coppola e della cooperazione
Per darvi solo alcuni dati al momento la Costituzione i soci fondatori quindi l'Arci è un socio fondatore di questa esperienza
Il ventidue soci fondatori a hanno una base sociale di più di tre milioni di persone attualmente ci sono tra i fondatori e gli aderenti cinquanta organizzazioni quasi tutte
Farei prima delle incavi quelli che non sono presente all'interno del forno intanto settore
Con una base sociale di più di cinque milioni persone quindi anche per capire la portata credo perché promette riusciva a capirla nei prossimi anni
Per la prima volta nella storia del del mondo il prato settore organizzazioni associazioni impresa non profit che da sempre parlavano un linguaggio diverso ci sono mezzi insieme
E penso tutti voi sappiate quanto sia difficile quanto sia complesso
Quanto sia faticoso aver messo insieme
Ecco però questi cinque milioni di persone che vengono rappresentate a questa associazione hanno in qualche maniera steso un patto c'è la necessità di costituire uno strumento finanziario
Molto flessibile al servizio del terzo settore delle imprese non profit e più in generale per lo sviluppo delle economie civile
Questo momento abbiamo raccolto abbiamo superato i sette miliardi vogliamo costituire una banca popolare capitale minimo sono dodici miliardi e mezzo
E entro dicembre abbiamo un realizzato un piano marketing disegni raccoglieremo i dodici miliardi e mezzo necessari per presentare la domanda in materiale quindi l'operatività di questa banca sarà ci saranno dalla partire ad aprile
è stato il prossimo anno se non ci sono vado come sarà organizzata anche qui molto sinteticamente questa banca
Anche in questo caso si parlerà di una banca virtuale mono sportello
Uno sportello che possiamo collocare in qualsiasi punto dell'Italia
Saremmo convenzionati con alcune banche che ci stanno anche sostenendo nella realizzazione del business plan questo momento e e commenta Ente Poste che sarà un ente considerato neutro siccome ci aiuteranno che venderanno questi prodotti finanziari che potrà mai si certificati depositò etici o le obbligazioni etiche però contemporaneamente noi attraverso questo vastissimo movimento avremo la possibilità in ogni Paese anche in ogni provincia di poter avere questo momento richiamiamo gruppi d'intervento territoriali
Dei presidi territoriali delle organizzazioni che potranno a regime poter aprire uno sportello quindi a regime la Banca etica vorrà dotarsi di uno sportello presente in ogni provincia d'Italia
Quindi è importante in questa fase la presenza e la sottoscrizione di di azioni ecco vorrei raccomandarvi non sono contributi a fondo perduto sono azioni a capitale ecco e vi sollecito in questo perché purtroppo il consumatore risparmiatore etico orientato eticamente in Italia è piuttosto pigro vorrei fare un esempio la stessa esperienza nata in Svizzera alternati ben Swiss con la stessa base sociale sostanzialmente ha inviato una semplice letterina la propria base sociale
E nell'arco dei IST di sei mesi l'ottanta per cento dalla base sociale derive pensate voi se l'ottanta per cento dei cinque milioni aderisse anche con cento mila lire di capitale sociale che quote di potremmo raggiungere quindi un invito anche a a voi aderenti sostenitori dirigenti di questa iniziativa perché estremamente importante in questa fase politica storica sociale anche nel nostro Paese dove si parla molto il terzo settore di riforma del Welfare
Poter a vere e penso che voi sappiate cosa possa significare a disposizione un interlocutore finanziario che possa capire la nostra lingua che possa finanziare nostri impresa che possa sostenere lo sviluppo le nostre iniziative
Ecco la possibilità di gestire questo denaro ecco di poterlo gestire in questo modo dalla possibilità di vita o di morte
Ecco quindi a partire dai semplici sottoscrizione i sostenitori dalle cento mila lire alle cinquecento mila lire di capitale sociale sono Investimenti questi per iniziativa
Ecco le potremo garantire anche per la nostra situazione per il nostro movimento ecco uno sviluppo ENI Pro nei prossimi anni nel prossimo futuro quindi io sono eventualmente a vostra disposizione fuori per le persone interessati
è un invito a tutti nel territorio a sostenere questo tipo di iniziativa grazie
Ed era ringraziamo Fabio Salviato della Banca Etica Agostino Bistarelli dell'Arx che la onde dell'Arci
Buongiorno
Prima di affrontare nello specifico delle cose che vengono dal lavoro e dal contributo
Che le persone che lavorano all'Arx
Vogliono portare al congresso volevo partire da una considerazione positiva sull'andamento dei lavori e sul fatto che si stia lavorando a un documento politico
Che recepisce il contributo portato da tutto l'iter
Congressuale a partire da documento di proposizioni dei temi dei congressi a partire dai lavori che per tutti territoriali hanno fatto dagli emendamenti presentati dallo dallo stesso dibattito congressuale che c'è stato finora e anche dall'intervento
Diciamo degli interlocutori che abbiamo chiamato fino ad ora a partecipare a partecipare al congresso
Partendo da questa considerazione positiva
Volevo invece solo
Fa rilevare a una
Differenza dovuta appunto
Uno do che io avevo colto nei precedenti Consigli nazionali che hanno lavorato alla preparazione
Del documento per questo congresso
E che
Vedo che ancora rimane nella relazione con la quale Giampiero avverto
I lavori di
Ed è
Essenzialmente re relativa alla
Alla domanda che Giampiero
Che Giampiero si fa con molta nettezza
E penso che l'abbia anche centrata in un in maniera non strumentale quindi accolgo anche il lo sforzo nella proposizione della cosa
Si domanda d'altra parte non capiamo cosa c'entri con la determinazione la responsabilità di una grande politica con uno spirito di solidarietà attiva il rifiuto di una parte della sinistra partecipare guidare una consistente urgente missione multinazionale che possa portare conforto alle popolazioni albanesi
Allora io penso che su questo forse appunto vadano spese due parole ma non per una risposta politica su questo
Io penso che su questo forse si scontra la difficoltà di non di non tenere in dovuta considerazione almeno col mio approccio con lavoro che abbiamo fatto dentro il settore della cooperazione internazionale in generale
Nel settore di attività internazionale di solidarietà
Rispetto a quello che sta cambiando e che è cambiato nel mondo
Ha difficoltà a riconsiderare ancora
Come termini sempre validi di riferimento magari su questo poi c'è tutta la tavola rotonda sulla globalizzazione quindi non entro nel merito dell'analisi però alcune cose mi interessava porle proprio perché partono dal ragionamento
Che è dovuto al nostro tipo di lavoro ed esperienza su quello che lo sviluppo allenare
Su quello che l'emergenza su quello che è il senso di quella che è stata la scommessa con la quale siamo partiti per rimettere in piedi le il lavoro di cooperazione internazionale e per portare a maturazione quello che è stato dal mio punto di vista l'esperienza che sulla solidarietà internazionale su come dire la metodologia di intervento in determinate zone c'ha caratterizzato non voglio dire che queste cose come dire
Qui io sì al portavoce di tutto il gruppo no dico che parto da questa esperienza per dire perché appunto io per esempio non sono d'accordo con questi per impostazione che è stata portata nel documento iniziale
Penso tra l'altro che faccio una specie di piccolo spot pubblicitario
Così ieri doti portar via tempo oggi sul sul manifesto c'è un articolo di Mimmo Gallo
Al quale io rimando per spiegare un po'perché appunto Dio considerò appunto che quell'impostazione che ha dato Giampiero non sia del tutto sufficiente
Nel senso che non possiamo prescindere dal considerare proprio i non solo all'apparenza e merito politico dell'intervento e su questo quindi misurarsi sul sì o sul no ma proprio le forme e in che modo questo detta la necessità della presenza in un luogo Gallo distingue tra peacekeeping peace building la costruzione della pace al mantenimento della pace
E fa riferimento appunto a quello che è stata un'esperienza fondamentale di valore per tutta l'esperienza dell'Arci dell'ultimo periodo quello dell'intervento presente nell'area della ex Jugoslavia che ha coinvolto non solo il lavoro internazionale ma lavoro anche sul territorio col quale ci siamo caratterizzate
E allora rispetto a questo tema specifico l'Albania il fatto che non si debba intervenire come dire come forza di interposizione di pace
E che si debba intervenire come forza che costruisce gli strumenti della pace della democrazia pone in evidenza dei limiti che non possiamo trascurare se vogliamo poi pronunciarci sul merito politico nell'azione del nostro governo
Non è indifferente regalo lo fa rilevare
Il confronto con la situazione dell'ex Jugoslavia dove l'intervento dei nostri militari è avvenuto dopo che la società civile ha mandato persone aiuti aveva costruito relazioni sociale nel Paese
Non è indifferente per misurare il perché
Qualcuna a favore qualcuno è contro non è indifferente capire il senso le può la potenza le risorse le relazioni che sono messe in piedi nell'intervento civile nella presenza della nostra Società dei nostri comitati
Delle persone che in Italia si pongono il problema di superare il limite della distinzione tra accoglienza e promozione dello sviluppo il logo prima o dopo o insieme a quella che è la presenza militare
E allora più che appunto un riferimento al valore etico o morale così svincolato dell'intervento con fucili e senza fucili io penso che se non si sono affrontati questi nodi preliminarmente è questo che dà il senso secondo me del giudizio negativo sull'intervento militare da questa considerazione io parto e e su questo io penso appunto da questa considerazione che deriva dal tipo di lavoro che che abbiamo fatto
E che è stato in qualche modo come dire produttivo su un altro livello di intervento che bisogna partire quindi la risposta non è tanto su un giudizio politico sulla missione sì o no nessuna cosa che appunto che tiene in conto quello che abbiamo fatto quello che abbiamo
Elaborato in tema di intervento a
In situazioni di crisi e di sviluppo delle gamme con quello che succede in Italia e soprattutto delle gambe che esiste tra la forma il contenuto dell'intervento tra la partecipazione la relazione sociale che si mette in piedi
Ecco io penso che il giudizio negativo sulla sulla missione proprio nasce da questo per me dal fatto che questo anticipa detta le condizioni con il quale la la Società italiana sia relazionale con la società
Albanese dove la società civile assuma il ruolo secondario e a riempimento di un vuoto che l'intervento militare
In qualche modo in qualche modo esprime ed è un secondo me al di là del giudizio di contingenza su questa cosa analoghi io penso che bisogna affrontare anche il tema della tavola rotonda cioè mostra in evidenza quello che è l'arretratezza rispetto appunto
Alla
Proposizione di come si interviene in aree di crisi con un modello che alternativo e a quello dell'intervento economico e del mercato e a quello della risposta armata
Su questo
Abbiamo fatto pezzi di strada insieme a tante altre componenti della società a un certo momento però ancora su questo ci si è fermati e quindi da questo punto di vista non è tanto rifarsi all'intervento col mandato dell'ONU un meno ma proprio il significato di che cosa significa intervenire
Su questo tipo di intervento su questo tipo di caratterizzazione dell'intervento della società civile in un Paese
Questo perché appunto
Noi abbiamo cercato
Di ricomporre nell'intervento di cooperazione internazionale
Uno desse il segnale che parte appunto dal superamento di concezioni lineari dello sviluppo e che mette in gioco direttamente il concetto messe delle relazioni sociali che esistono tra un posto all'altro del Paese
Un posto all'altro del mondo parti diverse del mondo
è a partire da questo si possono ricostruire condizioni di sviluppo diverso non solo e non tanto fuori di noi ma anche dentro di noi dentro il nostro paese dentro le nostre relazioni sociali
A partire da questa da questa considerazione che lo sviluppo va ricostruito su determinati criteri qualitativi che partono dalle relazioni sociali e che attorno alle relazioni sociali costruiscono produzione produzione
Di fatti di merci di relazioni attorno a questo che abbiamo cercato di costruire una metodologia di intervento di cooperazione internazionale che è diversa
E che ha una fortissima radicalità e che però rivendicando questa radicalità detta anche le condizioni perché questo diventi un modello come dire proficue produttivo per tutti
Secondo me non è indifferente
Che l'affermazione di una qualità di un'identità diversa che l'Arx affatto in questo momento si si accompagnano anche da un grande sforzo di risanamento
Io penso che la radicalità e risanamento delle del della situazione dell'Axel così posso essere interpretato come un modello rispetto a quello che proponiamo anche come dire di riforma della cooperazione nel senso che dette quando si affrontano dei nodi che sono forti di identità che mettono in gioco caratteri qualitativi diversi abbiamo anche il modo di rispondere al problema economico
Non tanto nelle di individuazione delle risorse ma intanto in quello di rendere produttiva la relazione sociale che viene messa in gioco produttivo il senso dell'intervento
Produttivo il fatto che si spendono soldi per l'aiuto pubblico allo sviluppo e che in qualche modo questi devono essere in qualche modo giustificate
Allora è questa radicalità che secondo me dà il senso anche dell'intervento in qualche modo di risanamento che abbiamo fatto e soprattutto dell'intervento che c'hanno cercando di proporre verso un modello di riforma della legge dell'operazione
Su questo non entro perché appunto ci sarà Paul però il momento della tavola rotonda sulla globalizzazione immagino l'intervento di Raffaella se nostro compagno Rino Serri che ora il sottosegretario ma che su questo può portare sicuramente come dire un contributo a questo a al legame tra
Esigenza della riforma della cooperazione e nuovi Munch momenti e modelli del del meccanismo di sviluppo
Colgo invece nella
La relazione
Con cui Giampiero avverto
I lavori un elemento in positivo rispetto
Alla distinzione che avevamo che aveva che mi ha portato a presentare emendamenti sul documento iniziale di partenza dibattito congressuale relativi allo stato sociale al terzo settore
Trovo che appunto l'assunzione intanto di una barriera di sbarramento verso come dire una concezione politico-culturale di quello che deve essere l'intervento sul terzo settore sia forte sia importante
Proprio lampi pronunciarsi nettamente sul carattere fondamentale e costitutivo dell'intervento che porre al centro il problema del lavoro in questa ottica sia fondamentale
E su questo penso che ci sia un grande lavoro per noi da
E allora su questo brevemente cercherei di puntualizzare alcuni alcuni elementi che possono aiutarci che pre esempio sono venuti già fuori nel dibattito abbia altri interventi ma anche Macherio con molta ricchezza in quello che è stato in parte dal mio punto di vista del lavoro del nella commissione Politiche
Innanzitutto l'affermazione che dentro la complessità che il modello associativo dell'Arci Nova associazione presenta il ruolo della proposizione di impresa sociale assume un forte valore
E che questo Betta anche un modello di riferimento verso l'esterno come si viene intesa dentro il mondo dell'Arci l'impresa sociale un modello che ci aiuta a identificare che cosa può essere l'intervento di impresa nel sociale verso il Terzo settore generale soprattutto verso
Qui
Sì vado veloce
Una doverosa verso l'esterno e quindi questo secondo me ci aiuta non tanto e non solo
E l'elemento che da cui partirei essenzialmente questo per conclude
Non tanto e non solo nel fatto che l'impresa sociale come dire si distingue rispetto al prodotto che eroga al servizio che fa ma perché pone in gioco un'altra cosa che l'autorganizzazione l'autogestione la partecipazione dei cittadini nel costruirsi impresa nel rispondere a un bisogno sociale
Allora noi doc su questo dobbiamo lavorare su questo legame tra la forma della produzione sociale che investe il nostro lavoro e l'obiettivo la finalità del servizio che viene erogato dei bisogni a cui si fa fronte allora questo è uno è uno dei temi che secondo me dobbiamo cercare di risolvere in positivo nel senso di costruire risposte che partono dalla nostra esperienza che su questi possono portare risultati positivi
Se si parte da questo è anche immagino nelle metto che ci aiuta a far chiarezza non tanto e non solo su come dire il dibattito sul volontariato che come dire non non non credo che sia interessante affrontare in astratto ma a partire da questo cioè come un modalità di intervento nella propria donazione di tempo libero rispetto appunto a a quello che è il rapporto invece col tempo di lavoro
Come questo possa intervenire in una funzione pubblica sociale
A è chiaro
Che se si parte da questa impostazione il problema non è non tanto dire sì o no al modello del volontariato ma dire che se questo è lo schema di lavoro di quel soggetto questo può intervenire solo in un momento come dire qualitativo di alcuni bisogni
Con il volontariato non si può rispondere ad alcune funzioni che devono essere invece come dire gestite organizzata in forma strutturata perché perché proprio per la sua essenza può intervenire rispetto allo scambio di tempo che si può dare rispetto ha un di più allo scambio di tempo che si può dare rispetto al proprio lavoro rispetto alla ripartizione tra
Tempo del lavoro
E tempo della riproduzione sociale allora se si parte da questo si identifica in quale settore con quali strumenti con quale forma con quale elemento qualitativo può intervenire volontariato nella ridefinizione
Del terzo settore
Questo perché penso che bisogna sviluppare una che una delle concezioni che trovo forti della relazione Giampiero
E che è quella della ridefinizione di una funzione pubblica generale del servizio di protezione sociale
E che appunto non coincide non deve coincidere con l'equivalente della statalizzazione di questa funzione ah se partiamo da questo nome poi riusciamo affrontare il tema dell'universalità e della non sussidiarietà dell'intervento l'universalità nella funzione pubblica perché pubblica è universale la risposta che cerchiamo di dare a quello che è il tema della liberazione dal bisogno
Della risposta all'esclusione sociale queste l'universalità della funzione pubblica su questo dobbiamo costruire in quali momenti le forme e le produzioni innovative che cercano di mettere in gioco rispondono agli elementi ad elementi di qualità
In un recente articolo
Günter Grass parlava nella solitudine del capitalista le forze della necessità di riscrivere sulla falsariga dell'opera di Beckett
Una nuova
Opera teatrale
Non più aspettando Godot ma aspettando qualcuno che intervenga sulla scena per rispondere al fatto che il capitalismo ora in questo momento è unico in qualche modo presente dominante ma anche solitario
Conclude il suo intervento dicendo forse compito dei cittadini dell'Est e dell'Ovest intervenire sulla scena non lasciare più solo il capitalista riuscire a rompere la sua solitudine ma soprattutto a rompere la sua unica presenza del pensiero io penso che noi forse possiamo assumerci questo compito non lasciare la scena vuota cercare di intervenire per ridestare a partire da noi da quelle quattro parole d'ordine che spettano
Il senso del tempo del cambiamento sociale è una nostra presenza io penso che l'Arci in questo momento può farcela penso che siamo in grado complessivamente di produrre uno sforzo all'altezza della sfida grazie
Ringraziamo Agostino Giovanni De Rose presidente dell'Arci dell'Emilia Romagna
Ma io tenterò Polo di fare un ragionamento con voi spero di non essere confuso poteri sono delle riflessioni buttate giù così e cose di cui abbiamo discusso tante volte eccetera
Io ce l'abbiamo questo congresso nell'anno del quarantesimo anniversario
E la nostra associazione
Sulle ragioni su cos'era su cos'è stata la nostra associazione ha ben detto assieme a tante altre cose Giampiero Rasi meglio nella sua relazione introduttiva
Ma io vorrei cercare di capire e ti risponde a una domanda so già che sarà impossibile farlo ma tentare di definire quella che dal mio punto di vista di dirigente di un comitato territoriale dei regionale come quella di per Emilia Romagna su che cos'è oggi la nostra associazione ma istanze comunica la situazione il contesto sociale culturale politico e profondamente mutato rispetto al
Ragioni al momento della nascita della nostra associazione è ovvio che oggi l'Arci continua ad avere un legame strettissimo con le sue tradizioni portare avanti quelli che erano i valori fondamentali costitutivi al momento della sua nascita ma che ha cambiato almeno come dire nel contesto parte o che si sta sforzando
Di cambiare
Il modo di fare associazionismo sul sul territorio
Dicevo che mutato sia il contesto sociale che politico pensiamo soltanto al
Questione come dire politica intesa anche come esistevano una volta Ippari cosiddetti partiti di riferimento della nostra associazione
Oggi il quadro è completamente cambiato il nostro agire quotidiano in qualche maniera condizionato positivamente negativamente non è questo il luogo il momento del dibattito dalla presenza e dal rapporto con questi mentre oggi abbiamo parlato parliamo utilizziamo io dico forse anche troppo
Questo concetto di questa parola di autonomia
Io dico troppo perché capisco che fino a qualche tempo fa era necessario affermare un principio che non era scontato
Quello dell'autonomia
Che invece oggi come dire esisterebbe nelle cose nelle cose che facciamo
Che il nostro Rocco agire quotidiano nelle scelte e nelle decisioni nelle discussioni nelle elaborazioni che noi portiamo avanti o almeno si ha la sensazione che così sia sul territorio certamente così è
E quindi dico che continuare come dire a parlare a pronunciare a discutere su questo idea della autonomia
Reiterando insistendo su questo rischia di apparire come un segno di debolezza autonomia ma cosa che c'è o non c'è si vede nella pratica innanzitutto
No io credo che perché lo vedremo anche sì nelle cose che faremo nelle prossime ore calarci in una consultazione autonoma
Autonomia che
Non è non significa in alcun modo indifferenza o neutralità come in alcuni momenti ha rischiato di divenire credo che vacci debba essere attenta alle questioni che sono nell'agenda politica
Che debba intervenire che non debba come distaccarsi
Dalla
Politica ma è chiaro che
Deve assumere una funzione di sfida ad esempio rispetto alle associazioni partiti e sindacati che come le fanno riferimento
Alla medesima aveva se così possiamo dire
Una sfida di carattere propositivo
Deve assumere deve lanciare Plastino non dobbiamo trasformarci ad esempio in un partito in un sindacato in altro diverso da ciò che siamo
Io credo che
Non ci sono più partiti di riferimento cioè un quadro politico completamente puntato un sistema elettorale che favorisce le aggregazioni per le grandi poli i come dire di di di riferimento io non credo che abbia senso che un'associazione come la nostra si impegni perché il singolo partito
Che si colloca in una reale in una parte guadagni alle elezioni prossime future uno zero virgola cinque per cento di più o in meno non ha senso
Quindi lacci non è al servizio di un partito ma certamente all'interno di assorbiti da una parte che travalica che va molto al di là
Dei confini dei partiti che sono troppo angusti per un'associazione come la nostra e con i partiti con i sindacati con le associazioni deve trovare la possibilità alla necessità deve riuscire a svolgere e a coordinarsi per portare avanti insieme ognuno nella propria specificità le e anche per conto di diciamo così e deve portare avanti delle tematiche allora che i sindacati facciano i sindacati che i partiti facciano i partiti alle associazioni elastici si occupino di questioni associative
Ai numerose occasioni di collaborazione ad esempio con il sindacato quando veniamo qui a Roma
Quando discutiamo di questioni nazionali eccetera abbiamo avuto qui ieri il segretario della CGIL ha detto delle cose anche interessanti ma vedete questa grande possibilità di collaborazione quasi mai
Si traduce sul territorio in una reale capacità di mettere in campo delle cose comuni anzi addirittura ad esempio bisognerebbe chiedere dubito che lo sappia
Però forse bisognerebbe dirlo
Se noi vogliamo coordinarci con il sindacato è qualcuno per esempio dovrebbe cominciare dal sindacato a spiegarci perché questo negli anni scorsi si è dato una forma associativa circoli Istica concorrenziale nei fatti all'Arci
Fa ne possiamo discutere come sindacato di ipotesi di patti di collaborazione di grandi questioni ma abbiamo anche guardare ad esempio sul territorio cosa questo significhi ad esempio c'è un'associazione sul territorio in alcune realtà territoriali che si chiama fitte
Che ha funzionari pagati dal sindacato che è intervenuta come sul mercato associativo senza alcuna ragionamento analisi politica di questo e senza nessun principio volontà di coordinamento con nessuno
Allora io mi chiedo lavoriamo insieme con il sindacato lavoriamo contro oppure a Roma lavoriamo insieme sul territorio lavoriamo contro ciò queste sono cos'è piccolo e se volete ma che se non si affrontano rischiano di innescare alcuni equivoci da alcune ambiguità che non ci aiutano nel nostro agire quotidiano qual è il ragionamento politico
Non lo so di critica a questo punto alla nostra associazione che ha messo in campo il sindacato per arrivare a scegliere di darsi una forma associativa circoli Istica presente sul territorio
Che qualcuno ce lo dica
Quale cioè io temo che non ci sia che sia soltanto come dire la risposta un'esigenza molto estemporanea che fosse poco nobile di moltiplicare sedi posti in luoghi eccetera ma se c'è un ragionamento politico condividiamo capiamo
Noi dobbiamo come dire come dobbiamo comportarci con il sindacato laddove questo succede è vero quello che dice Cofferati è vero quello che dicono altri compagni del sindacato che sono sul territorio capiamo sciogliamo questi nodi affronta facciamo come lui non facciamo finta che non esistano esistono
Allora dicevo bisogna coordinarsi collaborare altrimenti
Io ieri ho ascoltato con un po'di sconcerto l'intervento
Di Red Ronnie lo dico con grande
Una visione apocalittica del mondo giovanile
Che sinceramente mi ha veramente preoccupato nel senso che non credevo eppure
Io dal mio piccolo osservatorio dell'Aci dell'Emilia Romagna o vedo un'altra cosa
Noi abbiamo un'associazione che sta tentando di rinnovarsi molto seriamente sta favorendo
Facendo un ragionamento sul fatto che
E mi i circoli presenti la maggior parte del tessuto circoli stucco presente simile a se stesso quando è nato quarant'anni fa abbiamo favorito ma siamo stati molto facilitati in questo la nascita di nuove forme di aggregazione giovanile
Siamo stati facilitati dicevo perché abbiamo avuto una forte richiesta da parte di gruppi autorganizzati di giovani di fare delle cose e noi abbiamo una grande non so se siamo eppure credo che con Red Ronnie viviamo più o meno nella stessa c'ha parlato di cinque mila gruppi musicali a Bologna io che suonano in cinque mille cantine escono le cinque in una cantina con non ci sono neppure non so se ci sia un cinque mila gruppi musicali comunque
Ha parlato di cosa che io come lei mi è mi sembra parlasse d'altro ma va bene così
Dicevano e abbiamo una forte richiesta di partecipazione di cultura di diritti da parte di politica
Da parte dei giovani che non trovano e non riescono a trovare spazi sei di luoghi evidentemente altrove spesso come finiscono le dico finiscono per rivolgersi a noi e da noi hanno trovato come dire lo spazio la possibilità d'intervenire di fare di costruire questa tendenza dei giovani ad autorganizzarsi è talmente forte in Emilia Romagna che sui trecento mila circa associati che ci sono nella nostra regione la i giovani al di sotto dei giovani insomma adesso il concetto di adolescente mi hanno spiegato la fine trentadue anni quindi permette dei giovani
E i giovani dall'associazione sono circa un terzo
Del nostro corpo associativo
E vero naturalmente che questi come dire non è che
Tutti vivano con il medesimo grado di affezione la partecipazione alla nostra associazione questa nota cosa su cui bisogna dire ma sono persone che frequentano passano lavorano si impegnano all'interno dei nostri dei nostri circoli e soprattutto come si sono ritagliati un settore potremmo dire come dire anche questo una forma del terzo settore
Nel mondo l'esempio dei consumi della produzione culturale del tempo libero non trovando più soddisfacente ciò che offriva il mercato monopolizzato sempre dagli stessi imprenditori in una regione come la nostra in cui Giovanni sì
Una regione come la nostra in cui come dire e il divertimentificio della Romagna a sempre come dire prodotto dei danni anche di immagine terrificanti
Dei giovani che non più contenti di questa forma hanno deciso di autorganizzarsi di costruirsi delle cose da solo di offrire un tipo di di possibilità diversa di occasione diversa
E forse come dire quando parliamo di terzo settore spesso lo riduciamo alle questioni delle sociosanitarie assistenziali eccetera e forse dovremmo cominciare a pensare che anche sulle coste della cultura del tempo libero esiste uno spazio alternativo a quello che offre il a quello che offre il mercato io dico che su questa capacità nostra di aggregare
Un numeri di giovani come di fare incrociare frequentare luoghi a numeri consistenti di persone consiste anche la diversità e la specificità dell'Arci rispetto ai partiti per così dire tenete nei nostri circoli magari tutti e cento mila giovani associati che passa non i nostri circoli che vivono i nostri circoli
Come dire avessero come punto di riferimento politico l'area del governo che oggi in questo Paese molti di Moro assolutamente non lo so
Non hanno questo come punto di riferimento sono giovani così come tutti i giovani che stanno fuori e riproducono all'interno dei nostri circoli anche le percentuali le sensibilità alle tendenze le simpatie politiche che si vivono che si vivono all'esterno del io credo che la specificità dell'Arci rispetto agli altri poco la possibilità di contattare fasce di persone di cittadine diverse
Che non necessariamente sono già come dire tu due
Rispetto a realizzazione di partito che inevitabilmente si rivolgono sempre e comunque proprio per loro natura costitutiva e soprattutto a coloro i quali sono già convinti
Quindi come il nostro ruolo politico aggiuntivo significativo che possiamo mettere sul piatto di un tentativo di collaborazione di costruzione di coordinamento con gli altri soggetti politici sindacali associativi dell'Area
Diciamo così del centro sinistra proprio questo la possibilità cioè di costruire e di raggiungere di costruire quindi un con testo culturale più favorevole alla recepimento di alcuni valori piuttosto che che altri io credo quindi che insomma bisogna mettere al centro una questione e chiudo che l'Arci prima di ogni cosa
è un'associazione di circoli io dico questo perché
Credo che sia necessario perché in questi anni come D abbiamo visto un tentato non un tentativo alcuni modi di lavorare che non sempre hanno rispecchiato questa cosa questo è un dato oggettivo pensate solo che il nostro tesseramento il nostro bilancio purtroppo questo è un grande difetto per il novanta per cento è legata alle questioni del dei circoli del tesseramento io credo che anche per una forma se non di ragionamento politico ma anche pop di convenienza
Se vogliamo dire così bisognerebbe mettere in campo una maggiore capacità sulla tutela e la promozione della promozione delle forme circoli Istica oltre che anche una capacità di produrre risorse diversificate rispetto ai ai circoli questo è una ricchezza neanche un limite della nostra associazione
Ma deve essere chiaro anche che una specificità della nostra associazione non è tanto quella di avere tantissimi bravi operatori culturali come dire che da Roma riescono a fare delle bellissime campane sulle questioni la solidarietà della cultura eccetera eccetera che pure sono molto preziose
Io credo che qualunque associazione abbia a disposizione del Budget così poi Possa potrebbe trovare come dire sul mercato delle competenze delle persone così capaci io credo che la nostra è una delle associazioni che ne raccoglie di più e questa è una grande ricchezza ma la nostra specificità non è rispetto alle altre associazioni non è tanto questa quanto quella di avere la possibilità di far vivere poi queste cose in un con testo geografico politico sociale molto ampio la nostra ricchezza è come dire se voi venite in Emilia-Romagna
Raggiungete o ha piazzato in qualunque Paese del centro vigilate lì c'è la chiesa girato le spalle c'è il circolo Arci
Questa è una grande ricchezza noi dobbiamo riuscire a immaginare un'associazione capace non di promuovere di promuovere direttamente da Roma le grandi campagne di solidarietà ma di promuovere da qui e cercare di far vivere sul territorio le campagne di solidarietà di promuovere una cultura della solidarietà che possa poi che debba vivere
Nelle realtà
Locali e sul territorio perché altrimenti vedete c'è il rischio che ci sia l'Arci come dire dei circoli delle tessere eccetera e poi la la teoria della suddivisione delle spese non c'è la testa pensante
E le braccia che lavorano questa cosa qui passata non è più un elemento di ricchezza per la nostra associazione bisogna ridurre bisogna rivedere bisogna ribaltare
Quest'idea io credo che questo sia una scommessa da vincere il che spero vorremmo cominciare a giocare in a vincere partendo da da questo congresso commi vi ringrazio mi scuso per la confusione
Ringraziamo Giovanni alla parola Maurizio Maggiani
E la Liguria
Scusate sviluppo
Ma devo parlare così diciamo
Ciò compagni
Parlo che si va bene
Io
Io sono molto sembra strana la verità vi sono emozionato in questo momento perché
Perché pensavo di Spigno armena via senza dire niente questa volta quella che probabilmente
L'ultima volta permette
Perché me ne sto andando proprio via
Da dove me ne sto andando via
Io quarantasei anni fa fra tre mesi
O
Buon lavoro un buon lavoro
Buon lavoro che ovviamente come tutti i buoni lavori va curato
Accompagnato e in qualche modo Amato anche se è un lavoro che stanca anche se è un lavoro che che fatica fatica
Ho una compagna ho due bambine
E perciò io una percezione del futuro
Ho una percezione della speranzosi ITA
Come qualcosa di molto concreto come qualcosa di indispensabile di quotidiano come andare a fare la spesa io faccio la spesa perché perché la mia compagna più giovane di me appartiene alla generazione delle ragazze che non sanno proprio come si fanno queste cose
E quando vado è così nautica niente io l'amo dovevamo tantissimo ma loro faciliterà fa se devo farla ma se lo faccio io stiamo tutti bene insomma
Però sa fare bene le patatine fritte tratta finti l'unica cosa che sa fare ma quelle vere non quelle surgelate si vede che la mamma ammessa altezza va be
Io faccio la spesa la mattina poi lavoro e mentre faccio queste cose io sono obbligato
Sono obbligato alla speranza o città sono obbligato a pensare che tutto incominciato niente finito e e non per la per me perché io io credo di aver dato indietro
Quello che ho preso credo fosse è un po'un cesto di presunzione però mi pare di sì io sono partito talmente bassa in graduatoria
Che dove sono va bene insomma non mio padre che chiedo che manca un operaio
Quando pensa a me pensa che ha un figlio che ha fatto più di quanto si sperava che potesse fare mio padre non ha avuto mai delle grandi dighe sulle mie possibilità e quindi le più che contento la mia compagna elementi e mi bambine sono contenti di queste l'aspirazione città nomine per quello che ancora penso che mi spetti non mi spetta alto ma quello che spetta a loro
E e quindi questo dovere diventa una pratica diventa una scelta quotidiana è una scelta quotidiana di quello che faccio di quello che posso fare di quello che penso di quanto ciò che penso che faccio
è in qualche modo produttore di futuro
Produttore di speranza scritta è in qualche modo costruzione di una qualche felicità per loro
E non solo per loro io
Io ancora incredibilmente sono legato all'idea
Dei dei mie compagne della mia gente per esempio sono legato all'idea
Della mia specie come qualcuno come un un insieme di di di sentimenti di corpi e di avvenimenti
Da cui io appartengo intimamente
Ecco e siccome è il tempo stringe e siccome io sto tornando non sto solo tornando sto torna io ho talmente tanto bisogno tanta e e tanta fretta di pulire per esempio dove ho sporcato di lasciar pulito dove passeranno le mie bambine
Di dimettere magari che ne so di mettere due due Fioretti di aglio dove dove passerà la mia gente dove so che si fermeranno i miei compagni
Che il certe cose rinuncio a farle
Una delle cose che credo ride onestamente sinceramente e senza nessun peso rinuncerò a far ecco una delle cose che rinuncerà a fare è continuare a a vivere una una militanza
Di tipo o
Come dire di tipo di tipo congressuale per gli spiego perché io io sono un dirigente di questa associazione anche se leggendaria mente dimissionario da ogni carica da innumerevoli anni
Non è così predetta regione che sono davvero dimissionati tempi dei compagni mi tengono in questa sorta di respirazione artificiale pompando continuamente ma ormai sempre con meno le convinzioni giuste fortuna sempre con più fatica meno convinzione
Ecco da da da da vent'anni
Ecco io non potrò
Non essere mai cioè io non potrò mai non essere uno con la tessera dell'Arci non potrò mai più ma non perché non perché ci sia per una semplice ragione materiale concreta di quel di di di di di cervello no
Io mi sono ritagliato un piccolo posticino di di volontariato come faccio questo lo faccio con una gioia con un piacere enorme mi fa sentire bene perché perché mi fa sentire in qualche modo produttore di una piccola felicità in quel posto
Che è un posto dell'Arci naturalmente
Ecco e questo e questo rimane e rimarrà per sempre quello che non quello che non ho più la forza di di vivere è un'altra parte dell'associazione io vorrei dirlo con sincerità perché vi voglio bene
Io voglio bene ma del sinceramente voglio bene a questa associazione perché voglio bene a tutte le facce che io incontro di questa società a quasi tutte le facce che in questi settori
Aspetta
Vedete ve lo dico con dedico delle vi dico delle cose che forse sono anche un po'brutte prove le voglio dire vedete
Una cosa che la cosa che mi ha fatto decidere
Che non non son più buono non son più capace lo sapete cos'è e sono arrivato un po'in ritardo
è arrivato un po'ritardo è il racconto di quello delle delle grandi agitazioni della prima serata alla votazione voi che voi conoscete anche meglio di me
Ecco e il fatto state attenti il fatto che quando ho sentito questo racconto io ho provato un'eccitazione
Le città ho provato dice come se e quella battaglia di
Fosse per me un occasione di di eccitamento come sia ne avessi bisogno di quella come Seniga ha finalmente son torna ecco questa è la parte cattivi in e la parte di me che non voglio
Da parte di me che mi impedisce
Di essere produttore di speranzosi Thai costruttori di per quello che posso di felicità
Ieri sera io ho fatto le cose e i miei compagni del della commissione Statuto mi hanno detto abbiamo finito
Abbiamo finito alle sei di mattina questa è stata la mazzata definiti e vi spiego
Mi spiego
Cos'è ovvio within vinto cerco di scusate ma perché è questa è fatto per Bertinotti che alto centodieci centimetri non di più allora io sono un'altra statura Morante che significa ospita
Però dopo che poi ieri ha detto delle cose anche io le ho sentite beh io ho sentito il leader ieri che ho ho sentito Bertinotti sentito D'Alema io volevo iscrivermi a Rifondazione dal PDS subito dopo non ho sentito confrati sommi scrivo anche la CIA perché poi ha detto delle cose le le cose importantissime va bene però una cosa ha detto Bertinotti no ve la dico ha detto una cosa banale ma vera importanti che paga forse sicuramente dettate dall'aver letto il il volontariato
Il volontariato non ne ho comunque io adesso lo lo trasse litro come posso non è azienda non est impresa
Non impresa e azienda semplicemente il volontariato anche impresa anche azienda per riformare per trasformare per cambiare l'azienda e l'impresa e in molti
Dei servizi che si occupa
Ho e questa è una cosa importante ed era è giusto
Io ho io vedo con un certo con un certo una certa apprensione una cosa che per altri versi importanti sia questo congresso avuto un documento molto bello da questo punto di vista molto articolato molto ricco
E vedo l'entusiasmo dei miei compagni sul terzo settore a quello che si chiama il terzo settore
Che ecco benissimo bello io non vorrei semplicemente che e questo fosse un po'il modo e Greggio e Greggio giusto per risolvere i problemi occupazionali semplicemente non lo è e non lo sarà ma sarà un modo per riformare per riformare il i rapporti tra le persone e tra i bisogni ma questo è un altro discorso parliamo dalla commissione sta
Benissimo la democrazia
Io compagni di credo vi prego di riflettere su questa cosa qui che per pene fondamenta
Noi abbiamo siamo sicuri siamo sicuri che il la battaglia che ci è città che la parte del congresso che nonostante tutti riteniamo la parte che Conte cioè la parte che non è qua no qui sui i partecipanti saremo forse nemmeno la metà
Un'altra metà di quest'altra metà diciamo un terzo è in gita a Roma e fa bene ed è giusto
Alto un altro un altro gruppo sostenuto è quello a cui noi crediamo che stia facendo con quelle che discutono quelli che Capilla no quelli che pesa hanno e quelli che danno i nomi e che li che danno le regole lo sappiamo è così da sempre è così da sempre quando prepariamo i le delegazioni allora quelli i fringuelli insomma quelli della gassosa rimettiamo a alla al alla politica quelli duri le mettiamo le elettorale quelli veramente così allo statuto una S
è sempre così
Ma no ma e noi questo è il nostro questo da qui non ne usciremo mai figli credo mai vivi ho fatto dieci congressi
Dieci congressi senza mai chiudere un occhio ma veramente abbiamo rivoluzionato mai qualcosa stando svegli tutta la notte in Commissione Statuto ma abbiamo mai
Partenza
Pensate pensate pensate pensate a quanta energia a quanta intelligenza quanta fervore dedichiamo a elaborare delle macchine di ingegneria della democrazia che non sono mai state applicate
E noi costruiamo Sempre più inapplicabili
Come se fosse questo quello che ci salverà
Come se fosse questo quello che ci salverà come se l'ingegneria
Chi costruisce una macchina
Una macchina di di metalli la macchina di polipi milieu di Titanic
è quella che sostiene questa associazione questa associazione è automatica come le fasi lunari questa associazione non morirà mai in una sua parte sarà sempre finché canterà
E il Paese dell'Occidente sarà sempre viva perché è automatica e dell'associazione che comunque non conosce le regole che noi stabiliamo è l'associazione a cui noi non facciamo se Michael nemmeno praticare le leggi che noi stabiliamo quando passiamo dei giorni interi a trovare il modo di eleggere un Presidente lo facciamo con buona parte di noi che non è mai stata eletta Conte un vero gesto di democrazie
Ma no non era sembrava la verità noi che ci noi che ci applichiamo che ci applichiamo fino all'hospice in allo sfinimento fisico e psichico per trovare le macchine della democrazia
Ecco rivediamo del facciamo un una una tavola invece saltiamo la tavola rotonda sulla globalizzazione e vediamo qui a fare ciascuno la nostra biografia come siamo stati eletti se siamo stati eletti da chi
Con quali metodi con quali applicazioni di democrazia vera concreta quanti delegati c'erano i congressi che ci hanno eletti su quanti iscritti e così via e così via e così via questa non ne qui non è il tempio della democrazia aveva non lo è mai stato ne siamo nati forse con questo intendimento siamo nati quando per la democrazia non ci davamo una lira io vivevo per il socialismo completa democrazia
Lascia aperta ladro basta per l'amor di consiglio per lavori non tocchiamo questo tasto
Allora
Io mi sono fatto questo esame di coscienza fatta Polo un po'che voi sembrate se non voglio fare il padre
Però perché mi sono eccitato quando ho sentito l'odore della battuta
La notte
Perché esiste ancora questa parte
Come dire che poi non è nemmeno che dire pentire bulgara e fare un'offesa a una alla patria dello yogurt non non non c'entra niente nemmeno non credo meno
è l'aria e e pensare che esista un modo di vivere della mia associazione del mio impegno nell'associazione della mia dignità intellettuale e politica un modo di vivere
Costruito costruito su questa sorta di autoreferenzialità
Data da una degli schermi
Della politica che non che non che non servono più della politica tra virgolette sulle ragioni una precisa serie con di diciamo come nemmeno dalla della pratica dei Poteri
Che non hanno nemmeno più un un riscontro re vero reale oggi noi rischiamo costruendo macchine di democrazia inapplicate
Di esseri ignoti alla nostra stessa associazione di essere fuori dalla nostra stessa cioè soggezione che quella automatiche che quella lunare che quella che comunque vive e prospera oppure perché regredisce in base ad altri principi molto più concreti molto più bello
Basta io scusate di Abbio entrate volevo dire altre cose però questo mi ha veramente colpito e io so con certezza una cosa che dietro
Al dietro alla cavillo sita dietro alla battaglia sulla parola
Alla battaglia sulle grandi macchine della democrazia si nasconde sempre non solo la parte peggiore di me ma la parte peggiore di quelli che manco mi sono simpatici
E con questo chiudo
Ringraziamo l'affetto Maurizio
Finito il mio compito per stamani c'è la tavola rotonda io invito Raffaella che ha il compito di ordinarla ti lascia il posto al microfono Valenzana
No scusate stavo scappando via troppo di fretta c'è una cosa importante lo triplo detta l'inizio della sessione mi dicono giustamente di risottolineare la finita la tavola rotonda si vota
Come da impegni presi insomma del primo giorno di congresso sulle questioni relative alla forma d'elezione del presidente e annessi e connessi cioè poteri del Consiglio il Presidente e così via insomma
Questo viene fatto alla fine del della tavola rotonda per cui preghiamo tutti di non solo trattenersi ma insomma di far sapere c'è questo parte importante e delicata dei nostri lavori che avviene fra poco
Invito
Tutti i nostri relatori a questa tavola rotonda venire qui da questa parte del tavolo
Narduzzi esausti Andreani
Quando devi fare
Poi
Banane
Siamo
Bonhams consumato saranno
No non fu
Siamo esterna
Tassitani
Allora se si fa un po'di silenzio in sala possiamo cominciare questo questa parte del nostro lavoro congressuale
Io ringraziando gli ospiti che sono qui e che ci daranno il loro contributo
Cominciò diciamo anche per illustrare al loro un po'il il senso che abbiamo avuto a dare questa dare a questa tavola rotonda vorrei cominciare con una cosa che non faccio quasi mai cioè con una recitazione scelte che non ebbi un testo di un luminare della scienza né dell'intellettualità
è di una canzone scritta da gente che ho fatto la Resistenza è che ultimamente anche ricantata o Milva che dice a un certo punto dedicata al venticinque aprile e a un certo punto dice una cosa molto semplice che però penso che stia bene all'inizio di un dibattito come questo dentro al nostro congresso
Dice l'uomo a due cast ha due patrie
Una la sua casa e l'altra il mondo e tutti siamo fratelli
Pardon questa semplice cosa che stai tra l'altro in tanti altri testi di questi della nostra retorica di sinistra e popolare per dire una cosa
Per un secolo almeno la sinistra ha fatto del mondo unito la sua bandiera adesso del mondo si unisce davvero sembra spesso che la sinistra non sappia che pesci prendere
Farà un intervento molto un'introduzione molto rozza secca sperando che questo possa animare il dibattito anche
Vorrei che stamattina sulla globalizzazione riuscissimo è sicuramente l'avremo visto le persone che siamo qua a fare un dibattito che si è un po'diverso dalla solita discussione sulla globalizzazione Sir buona o cattiva
è buona perché apre delle potenzialità è cattiva perché governata solo dall'economia
In una dimensione in cui spesso questo tema sembra affrontato da gente che sta seduta davanti a un film
A fare da spettatori a un film
In cui ci dividiamo fra gli ottimisti che sparano negli Edo fine alla fine arriverà la galleria e saremo vivremo tutti felici e contenti e pessimistica sta spettano alla fine la tragedia epocale
La globalizzazione c'è e va avanti
C'è influisce sulla vita di tutti i giorni nostra e della gente che in questo mondo vive
Credo che da questo punto di vista possiamo mettere da un lato le nostalgiche per i bei tempi andati che pure diciamo in questo dibattito gironzolano e qualsiasi tentativo di pensare di poter ma frenare
E questo vale per tutto vale per la Coca Cola che troviamo dovunque andiamo vale per i nostri imprenditori che dal Veneto e dal Triveneto partono con nelle loro carabattole impiantano
Aziende in in giro per tutto il mondo m'è capitato di vedere l'Elenco della alla Camera di commercio e la Lombardia
E con tutti le presenze degli imprenditori lombardi in giro per il mondo e praticamente credo che non ci fosse un Paese dove non siamo arrivati
Vale anche al contrario e questo delle volte sembra che ci dia fastidio ma purtroppo è così
Vale anche per gli albanesi e alla faccia delle nostre esigenze di sicurezza e di tranquillità non si vede per quale motivo dovrebbero rinunciare a affrontare tre quattro cinque ore di viaggio in mare aperto messo molto poche
Considerando che nel loro Paese che sta a tre quattro ore di viaggio dal nostro alle nostre coste c'è un livello di vita da sud del mondo e noi siamo una delle nazioni più ricche una distante dall'altra un braccio di mare
A casa di durata
Quella ragazza che c'era che era intervenuto all'inizio del nostro congresso che credo sia stata apprezzata da tutti per le cose che ci ha detto e per il modo in cui ci si è presentata che ci parlava del fatto di tenere in vita una speranza per quel Paese a casa di durata c'è l'acqua
Per due ore al giorno tre volte a settimana
Sempre non in queste ore in cui c'è la crisi è in cui c'è la l'emergenza Sempre tutti i giorni
E la globalizzazione pure questo
La globalizzazione She's e produce mutamento e non serve credo molto a chiedersi come spesso
Io sento ripetere sempre un po'a diciamo con un po'di fastidio
Se viene prima l'uovo o la gallina se in Korea sulla Korea vale più sottolineare il fatto che la globalizzazione produce sfruttamento osservato il più sottolineare il fatto se produce sindacato produce entrambi due sta nelle cose questo
Il punto credo che invece ci interessa approfondire su cui chiediamo oggi un contributo è che ci fa la sinistra che ci fa il movimento democratico che ci fa il movimento democratico di una continente sviluppato nella globalizzazione
Che ruolo ci giochiamo datori è un po'la cosa che diceva anche Agostino alla fine del suo intervento
Qual è il ruolo da giocare lì dentro io vengo personalmente molti di noi da una generazione dove la sinistra era fatta dagli OLAF Palme ed equilibrato anche dei Berlinguer da gente che statistiche del proprio paese attenti alle questioni del proprio Paese che però pensava il mondo e che nel mondo collocava la propria azione
E anche il proprio ruolo di statista nazionale oggi in questa fase in cui bisognerebbe aprirsi sembra sempre di più che il pensiero della sinistra in particolare di quella politica
Si chiuda sempre di più dentro i confini nazionali la politica estera non esiste diciamoci la verità non esiste
è affidata in qualche maniera il pensiero su questo è affidato ad alcuni addetti ai lavori
Alcuni intellettuali alcuni politici minori del volontariato la gente che sta intorno a questo tavolo ma non ci di non non non ci diciamo che siamo in qualche maniera dentro considerati i primi attori del dibattito politico
Non esiste in quanto pensiero strategico non esiste come attenzione prioritaria non esiste neanche in quanto cultura
Della nostra sinistra
Guardiamo soltanto alla questione del Mediterraneo lo ricordava Rasi Melli nella sua introduzione che in fondo poteva e doveva essere il nostro modo di entrare in Europa
Un'Italia che entrava in Europa portandosi dietro i legami mediterranei un Mediterraneo che sta esplodendo un paese dopo l'altro e su cui sembra che noi non c'entriamo
Eccetto una volta ogni tanto ricordarsi di fare un appello per la pace in Medioriente
Oppure appunto affrontare l'emergenza quando scoppia
La politica di cooperazione su cui è in atto un dibattito che anche questo coinvolge solo gli addetti ai lavori
E ancora da molti da molti da troppi pensati pensata o come in qualche maniera la prosecuzione degli interessi nazionali con altri mezzi facciamo in giro per il mondo
Quello che serve a noi e dall'altra oppure dall'altra parte come elargizione di beneficenza tanto per togliersi la cattiva coscienza
E lo stesso dibattito sull'economia lo stesso dibattito sullo Stato sociale che al centro anche della nostra attenzione ieri su questo abbiamo avuto un importante confronto con interlocutori essenziali
è continua a essere strettamente chiuso dentro i confini statuali annegare quella che è la stessa realtà continuiamo a far da spettatori
Allora quindi esce nella globalizzazione appunto di questo dibattito in particolare del dibattito appunto su il futuro di questo nostro Paese e il futuro dello stato sociale dei temi che oggi ci stanno a cuore no vediamo delle grandi potenzialità e il cerchiamo di fare il nostro dovere cerchiamo di fare su questo la ricchezza del nostro impegno
Facciamo di base ce lo diciamo spesso riferimento alla al alla tematica del vertice di Copenhagen delle Nazioni Unite svolte qualche svolto qualche anno fa sullo sviluppo umano che ha detto una cosa molto semplice ha detto nel mondo esiste una gigantesca questione sociale
Una gigantesca questione sociale che lega
Le periferie del nostro Paese i vari sud dei nostri paesi sviluppati i gli enormi sud
Del mondo rispetta i nord e che riunisce nei problemi e nelle necessità di nuove risposte il nord e il sud del mondo in ordine e il sud del mondo
Un un tema che uno dei temi fondanti di un ragionamento per noi sulla globalizzazione abbiamo fatto era nel nel nel lavoro concreto di questi anni
Un diciamo abbiamo cercato di mettere al centro della nostra iniziativa la lotta all'esclusione sociale
Nel nostro intervento in Italia nel nostro Paese nel nostro intervento d'iniziativa internazionale il tentativo di creare e di ricercare quelli che sono i meccanismi e le possibilità inclusive
Che riescano a a a giocare sull'esclusione sociale a bloccarla considerando che sull'esclusione sociale si fondano i maggiori fattori di instabilità nelle nostre società e in in giro per il pianeta e sull'esclusione sociale che giocano
Anche i fenomeni culturali che portano nazionalismi e razzismi agli integralismi che sfociano nel la possibilità come dire per giochi di potere la possibilità e guardiamo alle aree di crisi nel Mediterraneo in giro per il mondo tre quarti son fondati su questo
Su un gigantesco fenomeno di esclusione sociale che poi produce
Diciamo che poi produce anche culture e modi di approccio al mondo allora se non per un valore di giustizia perlomeno per un bisogno di sicurezza
Il tema della lotta all'esclusione sociale può essere diciamo il nostro approccio uno dei nostri fondamentali approcci alla globalizzazione
E su questo nel tenere insieme il bisogno di giustizia
Valore di giustizia e anche risposta al bisogno di sicurezza credo che sia possibile creare su questo argomento un consenso che ci fa essere nomine minoritari
Se riuscissimo a ragionare bene su questo credo che troveremo la possibilità di lavorare non solo con quelli che pensano che il mondo siam tutti fratelli ma anche su quelli che del mondo hanno paura
E a cui è possibile dare risposte in positivo
Allora su questo terreno c'è un problema di alleanze
Di trovare su questo del Reno quali sono le alleanze con cui costruire un filo di legami di relazioni umane e politiche sociali che riescano a costruire un fronte
Che si batta su questo su questa questione alleanze che in parte sono facili a trovarsi in parte non sono scontate vanno conquistate nella relazione sociale quella di cui parlava Agostino
Bistarelli nel suo intervento io faccio vi faccio un esempio siamo stati anche diciamo
Al seguito di Narduzzi in Cile e in Argentina in Argentina abbiamo incontrato una delle persone che ha costruito in questi anni la Rete internazionale che lavora sui bambini di strada
Una persona come dire di cui non si può mettere in dubbio assolutamente il il carattere democratico il grande impegno sociale e l'attenzione verso i democratici nel mondo
Questa donna ci ha detto
Guardate il va la il fatto che in Occidente state cominciando a dare così tanta attenzione alla questione della lotta al lavoro infantile ci dispiace tanto a noi ci sembra che in realtà lo state facendo in maniera Pelusa
Perché è un modo per difendere i vostri posti di lavoro
Senza considerare che da noi spesso e volentieri i bambini se vogliono campare devono lavorare come era da voi cent'anni fa
Questo lo dico per dire che siccome questa argomento nome avvenuto dalla persona conservatore conservatrice o fascista è che c'è un tema di costruzione delle alleanze che va come dire sviluppato che non è assolutamente come dire naturale
E su cui c'è bisogno di dare segnali forti
Su questo terreno è possibile anche costruire relazioni paritarie
Spesso ne diciamo vogliamo la cooperazione che non sia a senso unico vogliamo la cooperazione paritaria bene c'è un terreno grande di sviluppo su questo noi nel nostro mondo nella nostra società
La nostra associazione
C'ha come impegno lo sviluppo del terzo settore lo sviluppo dell'impresa sociale lo sviluppo di un di un associazionismo e di un volontariato che sul terreno dei servizi offra non solo risposte su rogatoria ma risposte di qualità
Risposte innovatrici le cose già il dibattito anche di ieri fra D'Alema Bertinotti era su questo bene in giro per il mondo credo che risalti su questo potrà darci molti elementi di contributo i nostri discorsi sulla Banca Etica sul microcredito sull'impresa sociale sull'orlo autorganizzazione dei cittadini nella lotta alla povertà su quella che si chiama l'economia di solidarietà
Che coinvolge direttamente nel sud del mondo centinaia di migliaia milioni di poveri che si organizzano per darsi risposta su questo non abbiamo solo la possibilità di sostenere la
Queste esperienze ma abbiamo anche moltissimo da imparare da queste esperienze tante volte scherzando con i compagni che lavorano sui nostri progetti Mozambico sui bambini di strada su Q che scherza un progetto fondato
Da come dire dalla relazione con le strutture nostre dell'Arci e dell'Arci Ragazzi di Palermo che lavorano sui bambini di strada
Nei quartieri periferici del della del di quartieri difficili della Sicilia
Tante volte si diciamo che i nostri partner in Mozambico se venissero nelle nostre periferie dove noi spesso non riusciamo a intervenire perché abbiamo perso gli strumenti per intervenire sulla marginalità quanto troverebbero facile
Lavorare loro che vengono da situazioni molto più difficili quante cose si possono imparare
Quindi ecco su questo terreno credo che sia possibile costruire una relazione paritaria ed è quello che cerchiamo di mettere in piedi
Su questo terreno credo che sia possibile costruire interessi positivi e condivisi penso solo a un aspetto come dire ancora molto inesplorato per quanto ci riguarda per quello che può essere i legami economici e di Vatanen ha richiamato che possono nascere da un'alleanza di impresa sociale verso settore volontariato associazionismo in giro per il mondo chi l'ha detto che per il mondo devono andare solo quelli che pensava di poter andare in un posto perché pagano la gente venti volte di meno legami anche di tipo e economico-commerciale penso a tutto il circuito delle botteghe del terzo mondo ma non solo perché non è solo quello
Credo che possa essere come dire un settore del tutto di voti di grandissime potenzialità per non parlare di quello che poi significa in termini di legami culturali no in questi anni in spesso in solitudine spesso sentendoci soli questo lavoro l'abbiamo cominciato a fare
Lo fallaccio internazionale lo fa l'Arx lo farà lo fanno tante altre strutture lo fa Lucca
Penso a De Grandi che passa parecchio del suo tempo in giro per i Paesi dell'Est per cercare di ricostruire legami che Scardino in qualche maniera il monopolio sul terreno della cultura cinematografica che ormai anche lì appartiene solo al blocco nordamericano e per cercare di valorizzare quella che è la cultura
E la possibilità di produzione che viene da un incontro fra Paesi che da queste che di questo monopolio soffrono
Penso al lavoro di Arciragazzi che già oggi ieri abbiamo parlato oggi si mettono a disposizione per esempio sull'Albania per fare un discorso con i minori che non sia solo assistenza Massiah
La possibilità di socializzare e il tutto il ragionamento sui diritti e la partecipazione dei bambini alla vita della comunità delle istituzioni
Penso a Nero e non solo io credo che sia un bel segno il fatto che il nostro l'appuntamento che in qualche maniera diventato l'appuntamento nazionale dell'ARCI sia l'appuntamento europeo
E non un appuntamento nazionale penso a tutta l'esperienza dei comitati e circoli che sono impegnati in gemellaggi e in relazioni di comunità
Di comunità perché noi crediamo dal nostro punto di vista che è la comunità il luogo dove vincono perdono i legami di solidarietà
Dove vince o perde in prima battuta la battaglia per la contro l'esclusione sociale e dove si possono diciamo sviluppare gli interessi all'inclusione
Penso da questo punto di vista che per esempio il fatto che molti dei nostri comitati sempre di più siano impegnati ora sul programma in Bosnia
Fra un po'sul programma a Cuba e spero sul programma in Albania presto e su quello in Mozambico in un lavoro insieme al One di P che è il fondo delegazione il piano delle Nazioni Unite per lo slip
Unità credo che sia un segnale molto interessante
Allora questo è il senso diciamo con cui cioè stiamo cercando di portare un contributo a la nuova riforma di cooperazione internazionale
Non credo che abbiamo tempo di dilungarci su il merito ma il senso è questo non vogliamo una cooperazione che sia beneficenza non vogliamo una cooperazione che sia appunto il come dire subordinata agli interessi della politica estera e degli interessi nazionali ma vogliamo invece una cooperazione che permetta lo sviluppo di una globalizzazione della società civile e è l'ispirazione è questa in cui in queste ore per esempio sta abbiamo cercato da affrontare la questione dell'Albania e su questo chiudo l'Albania dove con spirito di responsabilità credo verso il nostro Paese
Un Paese che va a intervenire in Albania sulla base di giganteschi errori
Fatti negli anni passati e con un grande vuoto di idee su quello che il piano di sviluppo che deve essere fatto in quel Paese
E su questo porto qual commentò in queste ore stiamo discutendo col ministero degli Esteri con la Presidenza del Consiglio gli organismi internazionali
Dei nostri militari che in questi anni in particolare in Bosnia abbiamo imparato come dire a riconoscere come interlocutori anche a rispettare per il loro lavoro che ci dicono
Ragazzi noi lì ci han detto ad andare a proteggere un piano per gli aiuti in Aspromonte da quello della protezione di un piano degli aiuti
Ma non siamo noi i militari che dobbiamo fare il piano degli aiuti il piano degli aiuti non lo dobbiamo solo proteggere chi lo fa questo piano degli aiuti
Noi in queste ore ci siamo messi a disposizione per riuscire a far sì che il nostro Paese riesca a tirar fuori un dignitoso piano degli aiuti per la parte che ci compete quella della ricostruzione civile
E materiale per la rottura dell'isolamento di quel Paese
Ecco io l'ho fatta già fin troppo lunga
E vorrei che spero che oggi di fronte a un'associazione che come dire nel suo piccolo cerca però di dare un contributo alla fase epocale che stiamo vivendo non pensando di potere in qualche maniera come dire
Strano in condizionarla con le parole ma cercando di condizionarla anche con piccoli fatti ecco credo che il contributo che può venire dai dai nostri interlocutori ci possa dare degli strumenti per riuscire a ragionare nel prossimo periodo su come migliorare anche dal punto di vista qualitativo il nostro modo di sentire quel bisogno di giustizia di solidarietà comunque tra di noi come dire fortunatamente ancora scontato
Io darei la parola per primo per primo a Silvano Andriani consigliere del Monte dei Paschi di Siena economista di chiara fama ex direttore del CEPS p e tante altre cose persona che di cui molto abbiamo letto che spesso ci ha dato appunto molte idee
Rispetto a questi argomenti
Bene io
Vorrei fare una premessa
Qualche considerazione sullo stato dell'arte
Porre qualche punto di discussione
La premessa la faccio perché penso che questo problema mondializzazione vada considerato anche in una prospettiva storica
La mondializzazione non comincia ieri comincia alcuni secoli fa
Il più grande storico di questo processo Fernand Braudel né fisso all'inizio all'inizio dell'epoca del Rinascimento
Dopodiché è andata avanti con alterne vicende
Attraverso accelerazioni arresti arretramenti talvolta catastrofici
Una fase di grande la fase di Giraldi accelerazione che ha preceduto quella in corso
Avvenuta nell'Ottocento
In quei decenni che Osborne a definito il trionfo della borghesia
E avvenuto all'insegna del mito del mercato Autore colato i profeti erano Adam Smith ettari di Riccardo
In pratica trainato dal capitale finanziario
Che proprio in quei decenni ha costruito le sue strutture portanti che poi il Ferrini doveva analizzare alla fine
Del secolo
E sostenuto dalle due potenze militari del tempo la Gran Bretagna e la Francia
Ha dato luogo ad alcuni decenni di crescita ininterrotta di prosperità
E soprattutto a una profondissima trasformazione che Karl Marx a analizzato con ammirazione
In tempo reale
Lo sviluppo di quel tempo è stato trainato non certo dall'aumento dei consumi di massa ma dalla trasformazione di tutti i sistemi di comunicazione
Quelle all'epoca in cui si costruiscono
Le flotte alla porre le strutture portuali corrispondenti i primi sistemi ferroviari i moderni sistemi stradali il Canale di Suez le prime metropolitana
E questa trasformazione profondissime sistemi come di comunicazione portava all'unificazione fisica del mondo dei mercati e al cioè spesso all'annientamento di uno sei mercati locali
Che fino a quel momento avevano potuto vivere isolata
Il fatto è che questo creando sviluppo e poi sfociato in oltre mezzo secolo di grandissima instabilità
Con due grandi crisi economiche
Due guerre mondiali
Lo sconvolgimento di tutto l'equilibrio politico ma attraverso rivoluzioni guerre civili eccetera e poi il processo si è ritorto nel suo contrario
E si è concluso in quella fase col trionfo del protezionismo
Del nazionalismo
Il movimento operaio Karl Marx
Scelse la mondializzazione la nascita dell'Internazionale della prima secondo internazionale
E la testimonianza di questa scelta
Era il fatto che che con un'idea socialista il socialismo a livello mondiale il momento operaio finisse su questa lunghezza d'onda e creo una struttura politica per operare a quel livello anche se bisogna aderire non elaborò mai una politica per operare a quel livello anzi poi disgraziatamente quando si arrivò alla vigilia della grande crisi degli anni trenta furono proprio i governi socialisti in Inghilterra in Francia in Austria
Che si opposero più strenuamente alle proposte che iniziano di uscita dalla crisi se che si attestano supposizioni difesa monetarista
Del delle situazioni furono tutti poi espulsi dai governi
Dell'o Paesi anche diciamo in Germania
Hitler vinse
Per la resistenza
Del del partito socialdemocratico tedesco ad adottare linee di uscita dalla crisi
Di tipo keynesiano
Karl Polanyi
Concludendo una lunga ricerca
Finanziata dalla rack alle Foundation
C'ha dato un'analisi stupenda
Delle ragioni della nascita e del crollo di quella esperienza del mercato auto regolato e della grande trasformazione come dura chiamato perché ha portato poi alla vittoria
Del protezionismo cioè descritto i fenomeni difensivi
Con tutti quegli elementi di rilancio dei fondamentalismi religiosi tecnici
Dei degli ultrà nazionalismi che hanno caratterizzato questa fase di crisi della mondializzazione allora
Ora io faccio questa premessa non per introdurre una nota di pessimismo
Nella situazione non credo che avesse ragione vegan quando sosteneva che i grandi eventi della storia devono sempre ripetersi due volte
E il commento di Marx perché la prima volta avvengono come tragedia e la seconda come farsa non era niente più di una battuta contro l'avvento di Napoleone terzo al potere però è anche vero che se si dimentica la storia
Si può anche corre il rischio di dover ripetere delle esperienze tracce
La mondializzazione e certamente un processo che ha enormi potenzialità di progresso e di sviluppo per tutto il mondo ma è un processo che va governato
Perché se si creano appunto fenomeni di esclusione eccetera poi si mettono in moto quei meccanismi di difesa
Che portarono appunto nella negli anni Trenta fra gli anni trenta e quaranta al crollo quella
Secondo punto qualche qualche considerazione sulla stato dell'arte
Siamo tutti quanti entrati in questo decennio
Con la convinzione che l'Europa sarebbe stata sulla cresta dell'onda
Unificazione europea
Tutti i rapporti dell'Acea eccetera eccetera insomma questa era il grande
La grande idea forza
Tutti convinti di operare ancora nell'ambito in cui l'economia mondiale era determinata dalla competizione tra tre grandi aree Stati Uniti Giappone Europa
Alla fine del decennio nascosto sugli scudi c'era il Giappone il suo modello veniva decantato
Da tutte le parti si parla del declino negli Stati Uniti eccetera e pensavamo che anche gli anni Novanta sarebbero stati caratterizzati
Da questa competizione
I fatti stanno andando molto diversamente
Delle tre grandi aree industriali soltanto una quella nordamericana tiene il passo e continua a svilupparsi
E a a a riorganizzarsi a un ritmo rilevante
L'Europa e praticamente ferma nella situazione semi stagnazione il Giappone ancora sta ancora peggio dell'Europa
Perché per addirittura sedi deflazione con uno sconvolgimento profondo di tutto il sistema politico
Sono cambiate le coordinate dello sviluppo il vecchio i ceti dello sviluppo sono adesso il Sud-Est asiatico
L'America Latina e l'America centrale e quella parte dell'ex campo socialista che non faceva parte dell'Unione Sovietica e che più a ridosso dell'Europa
Chi si diverte a fare le proiezioni per il due mila e venti
Delle tendenze in atto
Ci dice che nel due mila venti la Cina sarà la seconda potenza
Mondiale probabilmente
Comunque in ogni caso siamo la fase di sconvolgimento profondo dei rapporti di forza
A livello a livello mondiale
Sono cambiati anche profondamente i flussi finanziari se gli anni ottanta sono stati pare il decennio in cui paradossalmente di flussi finanziari si sono rivolti
Da sud verso nord ai Paesi poveri verso i Paesi più ricchi
E lo sviluppo si è concentrato tutti in questa in questa via qui ora i flussi finanziari netti hanno cambiato direzione
Si rivolgono da nord verso sud
Naturalmente si concentrano nelle aree che io ho citato poc'anzi
E così nasce una differenziazione molto profondo dal fra quelli che noi chiamavamo un tempo il terzo mondo ormai perso molto resiste più resiste dei figli il terzo il quarto il quinto esiste
Una diversificazione con grosse aree di esclusione soprattutto in Africa ma anche in una parte consistente dell'ansia
Grossi il il fondamentalismo islamico e anche il risultato di un processo di emarginazione di tutta una parte molto grande
Nel nel Medio Oriente del mondo che si sente colpita Niso interessi nella sua identità da dal procedere
Un processo di mondializzazione di questo genere
Sicché fisiche è ancora importante
Per il male l'importanza diciamo di una politica per così dire di aiuti cioè esiste una parte del mondo che va ancora supportata con interventi pubblici
Mentre in quelle zone di sviluppo eminentemente soprattutto il capitale privato che sta diciamo portando risorse
Credo che di una cosa bisogna prendere atto considerando anche la profonda differenza che esiste tra queste strategie di investimento di oggi rispetto a quelle degli anni Settanta perché anche allora c'è stato un fenomeno di il flusso di mezzi finanziari soprattutto Petra dove quando si accumula ripeto voglio furono smistati dei paesi in via di sviluppo dove c'erano quasi dappertutto delle dittature
Con e per sostenere i fenomeni di decentramento oppure semplice delle imprese nei paesi nei paesi avanzate
Qui i fenomeni fenomeni hanno caratteristiche alquanto diverse siamo in presenza molti regimi democratici ormai
Esiste una connessione evidente tra liberalizzazione dell'economia privatizzazione dell'economia e tassi di crescita questo mi sembra
Fuori discussione
Anche se diciamo sappiamo che questo è avvenuto altre volte che dopo si sono posti Piero dei problemi perché la liberazione degli spiriti animali come richiamava Keynes del capitalismo poi dopo genera anche successivamente dei problemi
Il caso del Messico da crisi messicana ci ha dato già un segnale
Il timore che c'è stato in quel momento che potesse originare una crisi finanziaria di portata mondiale ha indotto il fondo monetario è un intervento inusitato al di fuori tutte le sue regole
Insieme con gli Stati Uniti credo che questa esperienza ci mette in evidenza una cosa
I Paesi che stanno ottenendo le migliori performances e anche che hanno corso meno rischi finora
So che i Paesi che
Molto diversi tre più due casi la Cina e il Cile sono Paesi molto diversi fra di loro ma che hanno mantenuto un notevole controllo statale sui flussi finanziari
Cioè un un una notevole elemento di regolazione statale cercando di limitare al massimo l'entrata di capitali speculativi ed incentivare invece l'entrata di risorse destinate a in modo duraturo a sostenere
Quindi arrivo diciamo a una prima a una prima considerazione con questo mi avvio
Verso le conclusioni
Io non darei personalmente non darei molto credito a tutta questa retorica per cui la mondializzazione con portarlo a scomparsa della funzione lo Stato nazione
Penso che la funzione di regolazione statale resti molte porte
Noi dobbiamo immaginare il processo di mondializzazione come un processo di unificazione certamente dei mercati delle regole ma all'interno di questo di competizione fra sistemi che sono ancora sistemi paese
Il cui ogni paese concorre con le sue caratteristiche le sue risorse le sue sull'efficienza la sua insomma la sua capacità di governo
La sua cultura
E quindi e quindi l'importanza l'importanza decisiva dello Stato nazionale e delle politiche che si svolgono a livello sia nazionale perché tarato tenete conto
Che
La mondializzazione direttamente vissuta solo da una parte del ricordo che solo una parte economia che si inserisce direttamente mercato mondiale e tutto il resto dell'osso citarne influenzata certamente ma non si inserisce il caso giapponese e tra l'altro proprio la deflagrazione
Tra due pezzi di società una che era estremamente mondializzata perché grandi compagnie giapponesi hanno guadagnato quote di mercato la per tutto compravano tutto ma c'è una parte invece nel sistema economico giapponese che è stato ottenuto protetto e queste due realtà stanno scontando sì nel momento in cui devono decidere se ulteriormente quindi S S c'è sempre lo Stato nazionale che media fra queste cose media fra generazioni media tra parti diverse del territorio
Esiste una politica nazionale che è decisiva rispetto al problema della mondializzazione seconda considerazione
Fernando del distingueva tra economia mondiale economie mondo
Prendendo atto del fatto che il mondo poi si organizzati in mare
Che hanno delle loro caratteristiche insomma sì sì organizzati in modo policentrico
Un errore il nostro tempo secondo me è l'idea che c'è un modello economico che possa affermassi così come dappertutto
Certo stiamo parlando del capitalismo se questa espressione ancora un senso
Perché se si svegliasse uno di quei liberali dell'Ottocento che si battevano il Parlamento considerando la Costituzione la Banca d'Italia l'atto di Laurito statalismo e vedesse che negli Stati moderni il cinquanta per cento del reddito nazionale intermediato al bilancio pubblico direbbero che stiamo in una fase di socialismo
Spinti sin qui siamo sempre in realtà ormai molto lontane da qui da quelle siamo in forma sistemi misti che sono sempre una combinazione di Stato e mercato insomma
Però pensare che ci sia un modello unico è un errore dobbiamo guardare con attenzione a quello che hanno fatto gli Stati Uniti d'America la grande ristrutturazione che sono riusciti a fare tra l'altro inserendo nel loro modello elementi che i giapponesi avevano sviluppato nel decennio precedente nel nuovo modello però resta sempre il modello statunitense e noi dobbiamo risponde in Europa renderebbe diciamo adeguando il modello europeo a questa così adeguandola ma sapendo che e che corrisponde diciamo alla cultura
E alla storia la tradizione del modello demolendo europee
Ultima conclusione scusate fosse non sono già andato quindi potrebbe
No un'ultima cosa molto rapidamente
Quando si parla del modello europeo un riferimento molto rapido alla situazione
Esistente come si accede rotta io vedo un micidiale mix
Di
Di moneta ritmo di di parametri di Maastricht eccetera una una un un'intersezione di una serie lamenti che stanno diciamo
Rendendo estremamente più difficile la ristrutturazione l'adattamento della sistemi europee alla mondializzazione
Penso che bisogna
Su superare una impostazione che sta a mio avviso portando a ritenere che risanamento dei bilanci pubblici significa e quindi che significa poi riduzione delle funzioni dello Stato questo è giusto è giusto perché lo stato occupato troppi spazi
Che però questa riduzione delle funzioni dello Stato si riduca a una una semplice riduzione di funzioni di attività si tratta di redistribuire le attività dallo Stato alla società al mercato
Si tratta anche quando le imprese si decentrate vanno all'estero di creare nuove attività il caso americano va analizzato per queste perché certamente gli Stati Uniti hanno il sistema più decentrato perché riprese statunitensi su quelle che più sono andato all'estero ma nello stesso tempo sono riuscite a creare dieci milioni di posti di lavoro in più in patria
Vuol dire che non è inevitabile
Che il processo di
A strass nazionalizzazione delle imprese nazionali produca riduzione di occupazione all'interno del Paese se ci sono delle politiche economiche appropriate
Rivolte a creare nuove attività all'interno all'interno del paese
Io vorrei citare Federico Caffé
Che dieci anni fa in modo diciamo quasi profetico nel suo ultimo libro
Ha scritto far dipendere l'andamento economico del Dallocco sia dalla così all'ISVAP occasionalità di una ripresa esterna cioè della domanda estera implica in qualche modo disattenzione di fronte al lo sperpero delle forze di lavoro giovanili al degrado
Geologico alla dissipazione del patrimonio archeologico culturale alle esigenze di Risanamento urbano in questo presto profondamente keynesiano per me in un mondo dove esistano tanti bisogni insoddisfatti e esistono milioni di persone che desidero lavorare e che lavorando potrebbero soddisfare quei bisogni chi pensa che la disoccupazione sia un fatto inevitabile o addirittura naturale dovrebbe essere prontamente ricoverati
Anche se purtroppo di pazzi di questo tipo sono pieni danni i governi europei il governo italiano ha fatto qualche tentativo di rilanciare per esempio il piano dello che era un modo per rispondere a questo problema io penso che non dobbiamo perdere la speranza che alla fine la saggezza trionfo
Grazie mille io dalla paranoia Sasà Louie esser esausti che lavora Alcesti
Che è uno anche delle persone che ci sta dato più un contributo anche hanno personalmente come Archie
A un a capire come impostare il nostro lavoro sulla cooperazione a come riuscire a un po'starlo dal punto di vista metodologico come pensare andava a fare cose giuste perlomeno e speriamo utili in giro per il mondo questo verità molto impegnata contribuire a far sì che la riforma della cooperazione tenga fuori bene credo che siamo contenti molto di ascoltarlo
Bene io vorrei toccare alcuni minuti un un solo per i dei dei punti possibile
Osservazione della della mondializzazione della globalizzazione e in particolare diciamo il ruolo che Unipro eccessi nel quale si vede coinvolta la società civile nella globalizzazione
I cui per questo io partirei deve de alcuni dei principali diciamo momenti o processi che avvengono e nel sud del mondo cioè noi
Come gli è stato detto possiamo trovare nella nel processo di globalizzazione elementi positivi e negativi quasi nel nello stesso momento
Per un un un punto generale che dobbiamo tenere presente e che e nel sud del mondo gli anche l'economia in transizione diciamo non e il processo dei Bleus ovalizzazione ha significato una tale trasformazione un tale sconvolgimento anche della vita quotidiana che certamente i paesi industrializzati Paesi ricchi lo hanno vissuto
O lo stanno vivendo che in maniera molto più tranquilla cioè Sigue pensati prendete un arco temporale anche molto stretto cioè dall'ottantanove in poi quindi generazioni ancora giovani attualmente no e prefigurate tutti lì gli avvenimenti che Unione dove loro che ognuno dei della della del degli abitanti
De de de questi paesi paesi in via di sviluppo econometria sessione
Ha dovuto passare nono tra tra tra guerre tra i sconvolgimenti politici e veramente noi possiamo trovare un condensato di di trasformazione molto forte non cioè di la perdita anche di una serie di identità e di una serie di certezze e e in un arco temporale molto stretto
Una delle conseguenze secondo me di questo processo più importante del del delle cose questo è più importante è stato il fatto che dappertutto
Queste riduzione delle funzioni dello Stato che precedentemente parlava Andreani
E e nei casi dei PVE essere Casile in paesi in via di sviluppo
E stata di maniera molto radicali molto violenta la riduzione in alcuni casi noi non abbiamo una riduzione delle funzioni dello Stato in alcuni casi non fu abbiamo un è scomparsa letterali e dello Stato
Quindi questo fatto di trovarsi dieci anni prima con un non è stato un Segni è stato e di trovarsi a dieci anni dopo senza nessun interlocutore statali
Ha prodotto due due corsi secondo me o due tendenze importanti no
Una
E in negativo la questione della perdita della coesione sociale che lo Scalia Stati nazionali aveva non come funzione primordiali
No questa perdita d'identità nazionale ha fatto sì che molte delle delle contraddizioni interne alle alla società esplodesse ero perché questi vincolo scompariva
E in altri casi questo antagonismo non si amino infestato in termini interni ma sia fatto con mosse dice incentrò America sia votato con i piedi cioè se ne sono andati
No sì noi prendiamo anche questi ultimi dieci anni e livello dei mobilità geografica delle popolazioni del Sud del mondo e incredibilmente alto
Sì noi prendiamo e il PD e i i cento anni precedenti quarant'anni precedenti al mille novecentottanta riprendiamo dall'ottanta al novantacinque la mobilità interna ed esterna all'interno dei Paesi in via di sviluppo no abbiamo delle cifre veramente e norme
Che è un'altra maniera anche di esprimere questo questo antagonismo questa elemento de mancante o può contenimento
Ci sono però una seconda tendenza quelli che sono rimasti quelli che sono rimasti dentro i Paesi o quelli che anche hanno avuto l'opportunità di costruire o di pensare a costruire processi
Queste anche sono lì e senti che precedentemente erano stati menzionati dell'economia popolare del movimenti sociale
Cioè si sono trovati con la mancanza di un estratto con la mancanza di una nazione molta molte volte a costruire per se stessi
Tutto
Dal sistema sanitario al lavoro all'impressa al tempo libero a tutto
Questo è un fenomeno che secondo me anche in termini di di Paesi molto giovani si presenta come un elemento di grande novità
I da lì che sia nata anche come espressione l'esistenza sia di una società civile globale
Cioè sì noi abbiamo una globalizzazione nel campo economico evidenti che abbiamo anche una globalizzazione della società civile
I con questo anche un incremento del ruolo delle responsabilità
Degli attori della società civile nella nel nelle attività nello scenario internazionale
Quindi quando se dice li estati mancare politica un mancate de de de de questi strumenti eccetera in molti casi non c'è nemmeno la possibilità di prendersela con qualcuno
Perché la costruzione deve essere fatta proprio dall'inizio proprio dalla bassi stessa
No
Una dei componenti di questa Società Civile globali e appunto che è diventato un attore internazionali
E diventato un attore internazionale per necessità in primo luogo e in alcuni casi anche per scelta
I si è stabilito comunque une sfasamento tra questa velocità dei processi nel sud del mondo con l'evoluzione della società civile nel nord del mondo
Secondo me le difficoltà dell'incontro tra società civile sono anche prodotto di questa velocità diversa
Qui e in Italia per esempio ancora si si sente molto la necessità dei dire l'Italia o il governo non ha una politica estera e in molti paesi del sud del mondo questa domanda non si fa
No perché o la fanno loro o non la fa nessuno
Perché c'è c'è un vuoto c'è un problema Derrick costruzione nuovamente dei dei determinate funzioni statuali
L'ora c'è possibilità per ore trovare momenti d'incontro perché credo che la la domanda generale coincidenti
I tempi sono diversi gli elementi anche sono diverso però partiamo prima quindi io è la prima considerazione che anche un'organizzazione come l'Arci no
Richiede di avere una politica estera non può pensare che solo esista la politica estera nazionale
Un meglio sì se vuole deve contribuire o deve partecipare alla costruzione del politiche estere
Perché un attori internazionali Independiente mente si lo vuole o non lo vuole
Perché la dimensione internazionale sia interna che esterna
Questo necessità di incontro tra e il le organizzazioni della società civile del sud con la del Nord quindi partono de la necessità di individuare quale sono le condizione principale
Sul o su o o su quelle tematiche quali il terreno d'incontro possibile
Ma sì sicuramente e e l'elemento gli ha indicato dell'esclusione sociale no può essere e il è il punto principale di raccordo perché effettivamente nella globalizzazione è uno degli elementi centrali e che abbiamo e che allo stesso tempo che integra che integra economie che integra Paesi che integra popolazioni
Dessì integrate altrettanto i colpi colpi con fortissimo impatto Dessì integra continenti che si integra Paesi le si integra popolazione
Allora tra vincenti e perdenti della globalizzazione sì se lasciasse soltanto al processo naturale evidentemente che noi noi avremo una una situazione di di vivi di massacro che situazioni veramente Eden marginalizzazione molto ampio
Allora il mettere al centro dell'attenzione tra interessi del sud del mondo il nord del mondo la riduzione dell'esclusione sociale evidentemente si costituisce una tematica di incontro
Quindi si noi pensiamo e non nuovo partenariato e il problema dell'esclusione sociale è un elemento centrale
Ora e il problema dell'esclusione rimanda direttamente al problema dello sviluppo
Il problema dello sviluppo è particolarmente complesso anche per gli elementi che indicava Andreani perché non c'è un solo modello non c'è una sola forma de presentare mi mi dire affrontare i problemi e Ristori nazionale continentale sono troppo diverse
Però c'è un elemento un terreno possibile comuni che la questione ed è quale dialogo possibile si può stabilire tra società civile che presentano progetti proposte di sviluppo diverse
Cioè è in concreto io vi faccio una domanda per esempio ci sono settori della popolazione
E soprattutto nel Sud del mondo anche sì non solo nel sud del mondo che si indicano essere parte della globalizzazione o addirittura ancora di più si negano essere parte della modernizzazione
Allora questi non sono né tanto marginali in molti casi no dipende no anche dei determinate ritmi no allora un quale terreno si può dialogare si è possibile dialogare in quelle condizioni
Io credo che c'è un elemento centrali e dei valori occidentali importanti che presenta le condizione del dialogo che il diritto alla partecipazione gliele spazio democratico questo quello che si credo
Che si può considerare comunque allori universali
A partire non vede finire un solo progetto comune un solo e schema di sviluppo ma un terreno d'incontro per discutere le diverse modalità
Che può adottare lo sviluppo che può adottare la lotta all'esclusione sociale
Su questo terreno quindi secondo me e come possiamo identificare almeno io identificare i per faccio così apertamente l'idea dei tre linee propositive del sul quale per esempio e un'organizzazione come l'Arci può può lavorare
Per me la prima è il primo punto e quello indicato precedentemente che l'Arci deve essere un partecipante attivo nella definizione delle politiche comprese quindi la politica estera
Sì non si è ecco sì non se le consulta allora si deve prendere la la la diciamo la brigata ecco de de de consultare comunque
Però e il dibattito interno al delle organizzazioni sociali sugli aspetti internazionale in Italia
E e e anche molto caduto no non c'è un un dibattito Gué non c'è una discussione
Noi ci lamentiamo molto delle posizione del governo italiano degli anni passati in Albania però io vi prego di guardare anche le posizione per esempio le molte UNC sull'Albania
I guardate che che che che gli analisti sono direttamente allucinanti anche quindi gli ho non so sì sì sì Casini o uno LT fanno è un fan una gara per vedere chi chi chi dice le cose più sciocche sull'Albania
Meglio ogni giorno non salva Ray da questo punto di vista che il dibattito sia un dibattito e molto intelligente molto alto ma io credo che ci fu un grande ritardo tra di voi e la discussione dell'elemento internazionali
Secondo e che per molto tempo e nei paesi del Nord del mondo l'azione internazionale della società civile è stata delegata ceduta per diverse ragioni alle ONG di sviluppo
Quella fase e anche cambiata
Non può essere rappresentante delle Società Civile del Nord Leo NI gi che hanno perso radicamento sociali o che non lo hanno mai avuto
Quindi la necessità del raccordarsi tra U n Gide sviluppo e le organizzazioni sociali o le organizzazioni del radicamento sociale
E nel nord e nei Paesi industrializzati diventa un elemento essenziale per rendere di per per avere contenuto e nel dibattito nella discussione con le società civile del su quindi da lì la necessità di costruire prima di tutto anche una rete nazionali sugli aspetti internazionali
Idea di rette e quella che puoi permetterebbe la partecipazione italiana e le reti internazionali rete internazionale che ormai stanno proliferando comune elemento centrali
L'empio che voglio ricordarmi che nel dibattito sulla riforma le Nazioni Uniti
Una delle proposte più interessante che fa un gruppo particulare mente intelligente capeggiato da da Carson nel e l'ex Primo ministro svedese
Che è una Commissione proprio per discutere la riforma dove solleva allo stesso tempo dei della proposta del Consiglio di sicurezza economica che il cavallo di battaglia di di dei di loro NN nella proposta ma propone anche una partecipazione parallela de la società civile globali no perché senza negare il ruolo degli Stati COMU attori primari né e nella definizione delle politiche internazionali
La necessità dei coinvolgere una pluralità di attori sociali diventa indispensabile ma anche essa deve essere davvero rappresentativa i deve essere anche governata quindi io credo che e da questo punto di vista i compiti che si presentano per un Paese come l'Italia non si presentano soltanto per il governo
Per e Leicester cito o per leone Egidi sviluppo ma Sybil si presentano anche per voi ivi in maniera molto molto pressante grazie
Grazie mille
Come avete visto ci conosce bene per cui riesce a darci consigli molto nella nel merito a adesso io passa la palla Edoardo Narduzzi molto dite voi lo conoscono perché ci frequenta spesso Edoardo giornalista al consigliere non sa come si dice comunque insomma del nostro ministro per il commercio con l'estero
Tra l'altro lo faccio i complimenti per la sua recente nomina nel consiglio d'amministrazione del Mediocredito centrale da cui spero continuerà a darci una mano
Di una una cosa diciamo delle una delle ultime esperienze che già richiamavo prima l'abbiamo fatti insieme se realizzata soprattutto grazie all'UE che credo simbolicamente per lo meno importante
Che a questa diciamo la possibilità che nel viaggio che appunto le Fantozzi Mistral come accesso l'ha fatto in Cina Argentina sulla questione della dello sviluppo delle relazioni economiche e commerciali
Con questi due paesi d'Italia
Diciamo c'è stata una parte dedicata a lo sviluppo delle relazioni di terzo settore
Quando è sembrata una cosa molto importante perché appunto ci ha dato il segno di una disponibilità vera a pensare
Come dire alla presentazione del sistema Italia nei confronti dei suoi partner in giro per il mondo come un sistema complesso fatto di tante cose
E come dire in cui come si diceva prima c'è anche un protagonismo la possibilità da parte diciamo di un riconoscimento di quel ruolo di attori che con tutti i nostri limiti però comunque le nostre associazioni ormai fanno di passo la parola
Allora chi vuole vorrei provare a sviluppare un ragionamento che ci porti alla fine anche se in pochi minuti a cercar di legge interpretare il rapporto tra
Sinistre globalizzazione c'è usciamo un po'fuori dalla lotta dimensione solamente economica
Perché forse una delle dive definizioni più belle sulla globalizzazione la data
Un professore canadese che l'allievo prediletto di McLuhan che si chiama Derrick de Kerckhove che in un libro ha cercato di mostrare perché secondo lui la globalizzazione è soprattutto un fenomeno psicologico e non offre nome cono fenomeno economico
Questo è importante perché noi siamo costretti da una lettura la globalizzazione con fenomeni economico
Non capì percepiamo molto meno a dimensione culturale sociale e quindi ha necessità di alle relazioni anche tra operatori del settore o intrinsecamente personali psicologiche
Il problema forse è dato dalla come dire la struttura mentale degli economisti contemporanei se prendiamo professor signore come Krugman che vuole ma dei più acerrimi come dire sostenitori del fatto che in realtà la globalizzazione
è molto più limitata di quanto non appaia tutta l'argomentazione costruita su tre dimensioni quantitative
E cioè Krugman dice siccome gli scambi sono prevalentemente la produzione consumata prevalentemente all'interno dei Paesi la di la parte di trading internazionale è una percentuale molto modesta
Allora smettiamola di dannarsi l'anima solo globalizzazione perché in realtà quello che conta sono ancora le economie nazionali purtroppo Krugman dimentica la parte culturale i contatti tra antenne paraboliche il fatto che la cinematografia l'audiovisivo sia industrie molto più internazionalizzate contatti umani siano molto più immediati di quanto non dimostri come statistica del commercio mondiale
Allora se la globalizzazione non è solo un fatto economico vorrei provare a dimostrare
Perché è importante dargli una lettura politica e perché è importante soprattutto da da un'ottica di sinistra
Personalmente credo che sia oggi ossa dell'arte dimostrabili leggere interpretava globalizzazione
Utilizzando l'analisi di Thomas Kuhn cioè come un paradigma una discontinuità rispetto a quello che esse a quello è stato il Processo socio economico che l'umanità conosciuto finora
Per dimostrare che c'è che c'è questa discontinuità prendiamo a riferimento i due concetti tradizionali dell'economia di mercato e cioè il diritto di proprietà e lo strumento di esercizio del diritto di proprietà che la società di capitali
Il diritto di proprietà tradizionalmente non lo immaginiamo e lo viviamo come un un diritto esclusivo
Cioè con un diritto privativa o quello che del proprietario è suo e in quanto tale può escludere qualsiasi altro qualsiasi altra persona a meno che non paghi per l'utilizzo dalla dal consumo di quel bene o dal godimento di quel bene con l'economia dell'informazione secondo me il la prospettiva cambia radicalmente perché se l'informazione diventa il bene più importante più che l'esclusivo la privativa quello che interessa è quello che deve essere garantita la parità di consumo e la parità di accesso
E una modalità eguali di poter accedere alla Rete di poter interagire con la Rete di poter scambiare informazioni con la Rete
Da questo che cosa discende le l'effetto le diciamo l'effetto immediato sullo strumento che poi l'economia di mercato capitalismo a inventato per diventare operette renderlo per per opera azionare rendere operativa la il diritto di proprietà
Beh oggi se uno guarda le società di capitali moderne non quelle italiane in cui noccioli duri e probità strane
Che nascondo l'assenza di un imprenditore no cioè non ci costa agli imprenditori ci inventiamo imprenditori fittizio su rogatorie ma diciamo laddove i processi con i delle relazioni economiche sono un po'più normali
Di tutto il simulacro
Di strutture che la logica del capitalismo ha inventato per rendere operativo il diritto di proprietà tramite la società di capitali oggi che cosa interessa in un mercato globale del movimento dei capitali delle informazioni
Quello che interessa ai soggetti che investono in queste società che sono i fondi d'investimento i fondi pensione
I canali diciamo di raccolta del risparmio aggregato e dei diritti futuri dei cittadini quello che interessa è la possibilità di avere informazioni continuative trasparenti
E la possibilità di accedere e di uscire
Dalla struttura della società di capitali senza alcuna limitazione
La gran parte delle formule dei codici ancora in vigore sono state presto la mia lettura
O comunque è un ma è una proposta di lettura sono stati sono state sono in via di superamento di superamento proprio per il processo di globalizzazione tutte queste norme sulle assemblee sul funzionamento l'Assemblea
Su diritti non diritti oggi diritti veri che interessano a coloro che economia globale e gestiscono la parte finanziaria sono i diritti
Di formazione e il diritto di poter manifestare il proprio dissenso rispetto alla cattiva gestione della della società
Vendendo le proprie azioni sul mercato quindi quello vent'quello che diciamo la tendenza di fondo della globalizzazione
Dell'economia è è la creazione di un nuovo spazio economico in cui i concetti tradizionali di di privativa di rivendicazione di spazi ben definiti di esclusione degli altri sono concetti che vanno assume vanno sgretolando sì e bando lasciando il posto
Secondo me a nuove a nuovi spazi
Poi la globalizzazione
Pone anche un problema di rapporti nuovo
Perché e qui siamo diciamo nell'ottica vettura economica la gran parte di dell'altro diciamo del dell'immaginazione dell'immagine che viene trasmesso dalla globalizzazione che soprattutto sfruttamento
E che come dire localizzazione di Investimenti verso Paesi in cui si possono sfruttare condizioni di lavoro più vantaggiose è una letteratura un po'forzata
L'ultimo dato dell'operazione mondiale del commercio dimostra che ancora oggi più dei due terzi degli investimenti diretti all'estero cioè degli Invest
Pere sono destinati nei paesi ricchi e paesi del G7 cioè la gran parte dei flussi di investimento non riguarda il sud del mondo ma riguarda i Paesi ricchi tra di loro
Quindi la delocalizzazione la ricerca il vantaggio competitivo del costo del del fattore umano è una delocalizzazione importante ed è cresciuta molto ma che ancora abbastanza marginale
E qui è importante come dire aprire una uno un una una chiave di lettura rispetto a quelle che sono le funzioni l'organizzazione non profit
Perché bisogna cominciare a creare contatti tra soggetti del mondo del terzo settore non solo domestici ma anche al di là al di là delle frontiere perché secondo io credo che i tempi del cambiamento dello sviluppo siano molto diversi oggi di quanto non fossero qualche decennio fa o durante nel corso del primo capitalismo è importante che il lo sviluppo di dei dei paesi che hanno redditi pro capite i più bassi del nostro avvenga accompagnato da una da una formazione di una società civile
Che sia espressione che interi orig anche quelle che sono le glielo diciamo i punti di arrivo le le conquiste fatte anche in termini anche di soluzioni concrete nel settore non profit cioè c'è bisogno che e sempre più lo sviluppo economico dei paesi insomma meno ricchi
E sia accompagnato da un lo sviluppo della società civile prove che come diceva prima fosse la società ormai siamo una dimensione società civile globale lo saremo sempre di più dobbiamo prendere atto che in questo un tassello di questa società civile globale e anche la cultura del terzo settore e che quindi la cultura terzo detto non può più rimanere con una lettura dei Paesi ricchi
Che travolti la crisi del welfare non sanno fare altro che inventarsi il non profit il non profit è un concetto più ampio più globale che non può essere solamente la ruota di scorta dei delle economie opulente è non più in grado di finanziare i per varie ragioni il loro stato diciamo protettivo e che quindi vana ricerca di nuove formule di sostituzione dell'intervento pubblico con non profit
Da questo punto di vista se uno mette in file concetti e cioè che la globalizzazione sarà sempre meno lo diciamo dimensione individualistica dimensione privativa
E e sarà sempre più la ricerca di una interscambio di esperienze e sarà soprattutto un cambiamento radicale in quelle che sono
Le formule di classificazione dei degli uomini insomma degli uomini dei lavoratori all'interno del dell'economia io faccio solo un esempio probabilmente oggi è solo una questione di investimenti ma sistemi complessi come potrebbe essere il trasporto Metropol metropolitano di Londra o anche il traffico aereo potrebbero essere gestiti senza l'apporto di umani cioè potremmo eliminare qualche migliaia di lavoratori che la metropolitana di Londra facendo un investimento in tecnologia
Questo che significa che
Nella il capitalismo
Diciamo della della fase non precedente l'economia dell'informazione era un capitalismo che creava ruoli e ruoli anche permanenti creava specializzazioni e quelle specializzazioni lavoratore
Più o meno pressava restava collocato per tutta la sua vita ciò significava anche a livello sociale che quel lavoratore aveva una sua dimensione sociale da quella dimensione difficilmente usciva oggi realtà oggi siamo su andremo sempre più incontro due fenomeni una maggiore disponibilità di tempo e questo
Al di là della lettura che può essere più o meno bertinottiana della riduzione di lavoro è un dato di fatto perché la vita media si allunga i le necessità formative si allungano e quindi
Si ha comunque una maggiore disponibilità di tempo a prescindere dal fatto che il tempo occupazionali si stringa poi se sommiamo anche probabilmente la contrazione del tempo di lavoro la disponibilità di tempo omento ancora
E in in diciamo in in questa
In questo scenario una le forze di sinistra che possono fare B
Possono avanzare probabilmente l'unica proposta compiuta di gestione nel senso che
La cultura della gestione della maggior collaborazione
Della maggior
Come dire interne Sion è nella COMU nella nella nella nella vita nel vivere il maggior tempo a disposizione
La cultura del trasferire le esperienze l'esperienze non solo economiche non solo for profit ma anche le esperienze non profit
La cultura di offrire un un modello universale b io credo che sia molto più propria di forze di sinistra che vanno avanti da cultura di sinistra che si evolve che non di della cultura diciamo liberista tipica del del capitalismo che in fase di estinzione perché se l'individualità che poi era diciamo consacrato dal diritto di proprietà
Vasco va perdendo la sua centralità vedrà gran parte anche delle delle degli aspetti politici di questi di cui di questa di questa dimensione
Verranno via via secondo me se ci sarà una proposta compiuta da parte le forze di sinistra va andranno perdendo
Di centralità e andando anche perdendo d'importanza proprio nella percezione stessa delle delle persone nel modo di vivere nel modo di di porsi delle persone rispetto alla loro dimensione individuale e collettiva dei prossimi anni
Grazie dalla pala Rino Serri era che ha partecipato spesse nostri congressi da no come presidente innestare altra associazione adesso assunto questo complicato compito Sottosegretario agli Esteri per quanto guarda la Partia della cooperazione nel momento in cui la cooperazione ha bisogno di questa riforma radicale a cui sta lavorando
E in questo periodo ovviamente siamo molto in contatto sappiamo che sta facendo un lavoro difficile che come dire da un lato abbiamo le nostre idee ma dall'altra ci sono anche le idee divide la cooperazione c'è un'idea molto differente
E quindi niente li facciamo ovviamente come tre nel salutarlo di nuovo e gli auguri di buon lavoro e sappiamo che non è un lavoro semplice
Ovviamente grazie per gli auguri ne ho bisogno partirò da qui e scusatemi se
Sarò un pochino provocatorio comincio subito
Quando abbiamo ascoltato l'intervento
Molto vivace simpatico di Maggiani
A un certo punto io ho sentito proprio una scossa
Quando lui ha detto
Non perché cc tende a fare la tavola rotonda sia ben chiaro quando ha detto
E saltiamo la tavola rotonda e facciamoci un esame di coscienza
Io temo che questa sia una fuga
Ed è una fuga diffusa nella società italiana oggi
è una fuga
Che è stata era il momento alto quando l'esame di coscienza per chi poi a certe convinzioni è una cosa seria
Il più delle volte il cosiddetto esame di coscienza si trasferisce in un fatto individuale di molto degenerato virgolette
E si parla dell'Obi delle proprie non so del proprio viaggio oppure si coltiva qualche attenzione individuale
Al proprio corpo
O alle proprie idee
Ma singolarmente prese frantumate
Io devo dirvi che
Se dovessi usare una parola sola per dire qual è la stella sensazione più forte che sento da dieci mesi a questa parte
E non c'entra niente con la solitudine del potere
Perché di potere ce n'è poco
Il senso della parola che userei che il senso della solitudine io mi sento molto solo
Molto solo
Non riesco a parlare del mondo quasi con nessuno
Non riesco a parlare dell'Africa quasi con nessuno
Non riesco a parlare del mondo arabo quasi con nessuno non gliene importa niente
Mi chiedono se mai degli ultimi episodi o i due ragazzi che sono stati messi in carcere alle Maldive qualche mese fa
E di ragazzini di italiani in carcere ce ne sono nel mondo quattro mila e cinquecento
E il ministro degli Esteri costretto andare a una trasmissione per televisiva per parlare di questi due ragazzi ovviamente rispettabili
Allora cito perché l'episodio è a ripetizione continua un sottosegretario riceve venti telefonate sul caso individuale di questo di quest'altro
Ma quasi nessuna secreto hanno in cento mila nello Zaire
Vi assicuro è la solitudine
La parola che sento di più
Che esprime meglio è la solitudine
Ecco se volete io il discorso sulla globalizzazione questa parola
Adusata è anche difficile lo affronto in un altro modo e cioè
Io l'ho vissuta direttamente sulla pelle
Perché dico sulla pelle provate a pensare al sottoscritto il quale ha conosciuto i dirigenti dell'angolo del Mozambico quand'erano in Italia clandestini
A fare la lotta per l'indipendenza loro e adesso mi ritrovo dirigenti dell'orde i loro Stati
E io uomo di sinistra che cosa ha da dirgli
A questi qui
Provate a porvi questa domanda è una domanda drammatica
Che cosa ho da quale consiglio dopo
Devono starci o no con le politiche del Fondo monetario
Con quali della Banca mondiale
E se non ci stanno come direbbe qualcun altro che cosa fanno
E io lo vedo fisicamente
Cosa fanno se vanno fuori
Da queste politiche a volte da questi dettami del Fondo internazionale
Per i loro popoli che cosa fanno
Quale ipotesi od offrire
Ecco perché io provocatoriamente dico
La prima questione che c'è e lo sento davvero individua personalmente proprio la prima questione che c'è qua
Do ragioniamo di queste cose è un cambiamento culturale che dobbiamo fare in noi stessi io temo che il cosiddetto pensiero debole che era anche una cosa seria nella sua elaborazione filosofica
Si sia tradotto invece in forma degenerata V livello molto diffuso in una sorta di frammentazione
Intellettuale e civile morale etica
Dobbiamo reagire a questo prima di tutto
Se non cominciamo neanche a parlare di globalizzazione vi ripeto i potrei raccontare degli episodi individuali ve ne racconto uno perché così vi dà l'idea
Io andai in Ruanda tempo fa prima di diventare sottosegretario
E andai appena dopo il grande genocidio di massa settecento mila uccisi in poche settimane
E il dramma a flash arrivo ma solo a Flash sui giornali
Italiani
A un gruppo di amici qualcuno di questi mi dice ma davvero va in Ruanda ma sei matto ma non pensi ai tuoi figli
Cioè il pericolo e non c'era pericolo ormai purtroppo era passato
Ma la cosa non è queste quindi colpisce quando ritorno
Ritorno c'è la festa di compleanno di uno di questi amici e io torno ero tornato ventiquattro ore da ventiquattro ore
Arrivo a sei stato in Ruanda poi ci racconti
Ci credete che in tutta la sera non c'è stato un c'erano diciotto persone che mi abbia fatto una domanda uno
Non c'è stato uno la serata è finita
E del Ruanda nessuno mi ha chiesto niente
E allora mi sono chiesto il perché
è solo un fatto
No non è che si parlasse di altro ci dice no abbiamo discusso che so della no no non si parlava di di quello che dicevo prima degli hobby lari eccetera eccetera
è perché la nostra cultura si è rinchiusa
O addirittura è perché ne abbiamo un po'paura
Abbiamo il timore
Voglio dire
La dico con due ho tre frasi ma insomma per capirci io per esempio ho ascoltato con grande interesse
Andriani perché perché ricolloca la globalizzazione dentro la storia
La toglie dalla cronaca la rimette dentro la storia ma questo richiede fatica richiede pensiero
Richiede riflessione richiede la capacità di non di analizzare solo noi stessi
Ma di analizzare noi stessi nel rapporto con gli altri di pensare insieme
Di ricostruire strategie di ricostruire un senso delle cose del mondo ma questo richiede un'ultima cosa che è più difficile e l'assunzione di una responsabilità
E il fatto di assumere una responsabilità allora andando sempre molto intuitivamente
Io poi di solito sono fatto così prima intuisco poi nazionalizzò il mio processo intellettuale questo
La prima cosa che sento è la seguente
La sinistra le forze democratiche le forze popolari chiamateli come volete le classi subalterne
Devono fare la scelta della internazionalizzazione
Della globalizzazione
Restare al di qua di questo significa dichiarare non solo la propria sconfitta a priori
Ma significa addirittura mettersi in contraddizione con una tendenza che ha caratterizzato per decenni ha fatto bene Andriani a citare come Marx Essien collocava davanti a a a questi processi a ricordarlo
Perché la stessa o la sinistra è capacità progressiva di pensiero e di azione eccetera che cosa deve diventare K conservazione contraddizione con le forze dinamiche del progresso con i popoli del del terzo mondo usiamo ancora questo termine
Io non ho dubbi
Intuitivamente ma se volete poi razionalizzato
La scelta la la la sinistra le forze democratiche devono elaborare una nuova strategia al livello dell'attuale grado di internazionalizzazione senza affrontare questo livello si è perso in partenza
Non si combatte nemmeno si
Ci si può si si può smettere di di pensare il livello è questo questa è la prima questione perché il rapporto capitale e lavoro
Usiamo pure alcuni schemi oggi e a questa dimensione prevalentemente soprattutto
E quando io ho sentito anche in un ambiente forte di sinistra
Assumere la clausola sociale quello che tu dicevi
E cioè il lavoro minorile visto da due parti no
Se addirittura poniamo il problema della clausola sociale cioè dobbiamo imporre il fatto che chi lavora nel Terzo Mondo neo in Malesia o in Cina abbia gli stessi diritti sociali che abbiamo da noi
E questi ti rispondono sì e in questa maniera il nostro sviluppo si va a far benedire voi siete passati attraverso una fase in cui nel nell'Ottocento
E non avevate i diritti sociali e noi che cosa facciamo cioè di volete imporre adesso per soffocati
E cosa rispondere a sinistra e così semplice rispondere a questa domanda
Non so parlando solo e tanto del lavoro minorile sto parlando del lavoro in generale della condizione salariale
Della condizione sociale
Certo sono quesiti nuovi
Domande a cui è molto difficile rispondere la sinistra deve rielaborare una strategia nel rapporto tra capitale e lavoro a questa dimensione oggi poiché il capitale e capitale finanziario con tutte le cose che diceva Narduzzi
L'uomo ambiente l'altra grande questione che ha una dimensione internazionale senza la quale non si comincia nemmeno da affrontare si pianta l'albero è
Nel proprio giardino al di fuori di questa dimensione
Oppure la questione
Rilevante decisiva sempre pace guerra non mi ci voglio fermare per ragioni di brevità ma anche la questione governo società
E oggi a questa dimensione sono d'accordo con risalto il con chi lo ha e a questa dimensione
Internazionale
La dimensione statale qui ci si si potrebbe fare una discussione Andriani la posta sotto una certa luci io sono d'accordo ma sottolinea anche l'altro aspetto non vorrei che diventasse una specie Andriani di come dire ecco sì ma c'è ancora lo Stato quindi no no ma io sondare sono del tutto d'accordo come l'hai posta tu
Ma tu sai che anche a sinistra c'è c'è chi invece come dire si consola no c'è ancora quindi posso stare qui dentro ecco io dico
Che la dimensione statale se è utilizzata per partecipare a questo ragionamento complessivo a questo processo
I due validazione per contare di più dentro allora sì va bene per fare certe politiche incerti in certi settori economici va benissimo ma proiettati in questa dimensione non come una specie di rifugio
Perché la dimensione statale oggi non riesce arrivi c'abbiamo due strade davanti
O andiamo in avanti dalla dimensione statale verso forme di regionalizzazione internazionalizzazione ONU Unione europea eccetera oppure andiamo dall'altra parte
Lo scontro etnico i fondamentalismi la lega i localismi esasperati fino all'organizzazione criminale che sostituisce
La forma statale
Perché badate che il fenomeno
E mi e e più diffuso di quanto sembra in Africa la spinta a creare degli non Stati vada alla Somalia alla Liberia
Dalla Sierra leone altrove è una tendenza che ha caratteri più generali
E l'Albania rischia di non essere il solo punto in cui questo fenomeno si è manifestato perché si può manifestare nelle aree più fragili e più deboli dell'Europa domani il Kosovo la Macedonia eccetera e cioè là dove addirittura si può superare questa Id dimensione andando all'indietro
Passando ripeto a forme diverse di organizzazione sociale compresa l'organizzazione di tipo criminale avete capito non nel senso corrente diciamo del termine
Allora non c'è dubbio che la globalizzazione rischia di creare sta creando nuove gerarchie forti
Capitale finanziaria internazionale le grandi strutture il Fondo monetario eccetera e non c'è dubbio che hanno strumenti forti comando finanziario diceva bene
Ancora Narduzzi cioè
Del controllo l'uso dell'informazione della cultura diffusa della cultura di la creazione di cultura diffusa
Qualche volta io penso che andrà ad sempre a diminuire non vorrei che anche su questo ci fosse un ritardo della sinistra
Per esempio io sento moltissima sensibilità sul commercio delle armi ancora
La capisco l'ho fatto come dire ma al commercio delle armi di merito nel mondo nell'ultimo anno del quaranta per cento
Il quaranta per cento
Cioè il comando si è spostato altrove
In parte solo poggia sul comando mitica di tipo militare ma poggia sul comando di tipo finanziario controllo dell'informazione eccetera non sul comando militare o solo parzialmente
Allora per concludere qual è il tipo di reazione da parte come dobbiamo proporci
Se io pretendesse di dire che
Una strategia adeguata della sinistra
Ce l'ho già in testa sa sarei pretenzioso ma è una domanda che certo mi percorre dentro e intanto un punto lo stabilito che a questo livello che bisogna elaborare una strategia
E non ad altri livelli se no abbiamo perso in partenza
Io vedo questi punti fondamentalmente il primo è che tutte esagero volutamente per capirci ma tutte le forme di internazionalizzazione politica economica vanno sostenute
Bisogna sostenerle e tentare di incidere su queste forme dall'unione europea all'ONU
Alla regionali al regionalizzazione che ci sono nei vari campi o nelle varie aree geografiche
Tutti i processi di internazionalizzazione se si fa la scelta che io ho posto a monte allora non ci devono vedere fuori ma dentro parteciparvi condizionarli discuterle portare dentro a questi processi
La seconda questione
è che noi dobbiamo combattere ma in nome di questa prospettiva i processi di disgregazione
Io parlo di disgregazione non solo di esclusione sociale perché a volte siamo davanti proprio a fenomeni di completa disgregazione
Ecco io la critica
Il il perché secondo me bisognava agire anche con la protezione militare necessaria in Albania
Dipende da questo perché io vedevo lì uno dei fenomeni di questa natura
E cioè il una tendenza che portava rapidamente ad una disgregazione complessiva di quella entità nazionale statale eccetera la vedevo come un fenomeno di carattere generale complessivo
La terza questione
La terza questione che io vedo
è
Spostare decisamente l'accento sulla qualità dello sviluppo
Se noi restiamo alla quantità dello sviluppo
Adesso io sto facendo questa contraddizione molto troppo netta per capirci ma insomma solo per capirci
Se noi ci fermiamo noi mondo sviluppato
Restiamo ancorati come asse fondamentale alla quantità dello sviluppo l'entrare in contraddizione con le altre aree del mondo diventa inesorabile ineluttabili non è possibile non entrare in contraddizione
E quindi per uno della sinistra
O per una forza di sinistra si crea una lacerazione insolubile
In solubile
Dove posso risolverla questa contraddizione se io sposto nettamente l'accento l'asse della mia strategia sulla qualità dello sviluppo nei Paesi a più alto sviluppo
Allora la posso conciliare anche con le esigenze di quantità di chi è ancora a cento dollari all'anno di reddito pro-capite
Io non posso non pormi quel problema se non me lo pongo se le se lo ignoro
Se affido questa sì che è una come dire le magnifiche sorti progressive del capitalismo questo sì che sarebbe quell'ideologia dice un giorno arriveranno anche loro intanto io
Mi batto qui
E questo ragionamento lo sentite no io penso che nell'epoca della globalizzazione l'esigenza di ricomporre una strategia che qui vede prevalente la qualità dello sviluppo
E altrove vede ancora il dato della quantità diventa una star necessariamente una strategia unitaria
E infine in terzo in quarto luogo l'hanno già detto altri non mi soffermo
E la questione della crescita dell'autogoverno a dimensione nazionale regionale mondiale dell'autogoverno della società della società civile questo termine insomma in proprio ma usiamolo per capirci e a me convince l'ipotesi di risalto sì quando s'discutiamo dell'iter della riforma dell'ONU cominciamo a porre questo problema quando facciamo cooperazione cominciamo a farlo con due tre quattro Paesi contemporaneamente anche del sud del mondo
Verso altri Paesi del Sud creiamo questo sistema di reti
Perché costruisci la base sulla quale impostare
Una strategia cominciare a costruire la questa strategia ci vorranno dieci anni vent'anni ma il primo punto è Poro Poro ce l'ho questo problema il secondo punto è individuare i primi assi su cui costruire la e agire concretamente su questi assegni qui dentro la questione della riforma della cooperazione ma io non ve la
Non mi soffermo
Se ne avete già parlato a lungo
E ne abbiamo già parlato a lungo io volevo soffermarmi su questo aspetto sulla cooperazione dico solo due cose
Che riguardano questo dibattito
La prima è che noi dobbiamo fare una riforma che passi da una cooperazione prevalentemente governativa ad una cooperazione che sia dell'intera società del Complesso della società
La seconda è che dobbiamo fare presto
Dobbiamo fare presto qui c'è una buona notizia dopo una battaglia non facile che la che si richiamava
Il ministero degli Esteri la proposta la pronta
Deve andare al concerto al Consiglio dei ministri e poi in Parlamento ma il ministero degli Esteri ripeto non è stata cosa semplice già questa fase forse la più difficile all'interno del ministero
La legge adesso è pronta credo che nei prossimi giorni va dal concerto del Consiglio dei ministri e poi in Parlamento
Vi chiedo ancora un altro aiuto adesso facciamo presto poi discutiamo nel merito ecco criticate la cambiamo la questa legge in Parlamento ma intanto avremmo segnato un
Un punto se riusciamo a portarla rapidamente ed avere per il novantotto la nuova legge della cooperazione italiana grazie
Grazie mille e la ringrazio tantissimo ai nostri ospiti no in ci fermiamo qua
No la presidenza a chi se la prende
Allora mi rivolgo i delegati
Per illustrare le caratteristiche nel lavoro che dobbiamo fare immediatamente
Abbiamo chiesto di spostare il pranzo ore due e mezzo
Speriamo di far prima no dipende soltanto da noi solo noi ci possiamo far del male
Abbiamo una seduta di votazione
Quindi pregherei intanto una parte consistente della presidenza di venire al tavolo dalla presidenza in modo che essi si ha bisogno di far consultazioni queste abbiano il carattere di una minima collegialità
Che poi ce la si prende col presidente della seduta in questo caso il sottoscritto mi dispiacerebbe
La seconda cosa che vorrei qualcuno della commissione verifica Poteri
Perché dobbiamo verificare il potere di voto di questa Assemblea
Quindi Testini Brienza
Non mi ricordo che era il terzo
Immane on Sunday
Eccolo là
E poi vi inviterei sospendendo adesso queste mie comunicazioni per due minuti
A urlare nel corridoio tutti quelli che sono ancora in giro e che ci fanno ritardare il pranzo non entrando in questa sala
Anzi invece di interrompere per due minuti vi do due comunicati
Il primo è che molti compagni stamattina mi hanno cercato hanno cercato ndrina dell'ufficio stampa
Dicendo
E denunciando il fatto che diciamo
C'è un giornale che non sta pubblicando nulla sul congresso dell'Arci
Siccome è un giornale molto acquistato in questa sala ci si domandava che fosse successo
L'unità
Che cosa sia successo io non sono riuscito a capirlo so soltanto che il massimo che siamo riusciti a produrre che oggi alle cinque viene qui un giornalista ci sarà un incontro ravvicinato del terzo tipo
E vediamo domani che cosa succede
L'altra informazione che volevo darvi che non si sa mai le vie del Signore sono infinite dovreste venirlo a sapere di SDI nascosto Negro sappiate
Direttamente da tutti da diciamo in Assemblea invece siamo sulla prima pagina di un giornale nel quale non ho mai pensato di essere citati
Che la Padania
Si hanno
Però siamo sulla prima pagina della Padania non per il nostro congresso
Ma perché
Ci accusano anzi accusano l'Arci di Bologna
Di essere all'origine
Della costituzione della famosa e famigerata finanziaria Bain fa quella che ha distrutto l'Albania
Siamo fuori dalla grazia di Dio
E i compagni di Bologna stanno procedendo
A smentire smontare questa demenziali ITA assoluta e però capita anche di questo
Non è proprio vero che tutto ciò che pubblicità diciamo sia buone cose però tante basta saperlo si tratta di una terrificante bufala
Nessuno si spaventi la Padania è salva è un po'demente da questo punto di vista insomma
Allora
Dette anche queste ulteriori battute Testini e in sala
La commissione verifica poteri si avvicina
Vedo ancora masse popolari che fruiscono all'ingresso per favore entrate dentro
Poi non vedo Mongelli in particolare che c'è molto utile
Ho capito ma io le barzellette questo racconta che dobbiamo fare
Possiamo provare intanto a fare degli scrutatori chi è che soffre volontario per fare lo scrutatore qui a destra
Lo scrutatore di sinistra l'abbiamo trovato benissimo no e a sinistra esita Leto sta al centro
Tua destra
Lo dico a
Da
Allora Sauro Doris si occupa di organizzare gli scrutatori poi se lo fa bene se non lo fa lode che abitiamo
A questo punto la platea se in fondo tinta mancherebbe il sono Mongelli
Vedo Mumolo
Testini
Mongelli costa
Pregherei Agostino Bistarelli che quello che vedo in fondo se mi fa la cortesia di andare all'ufficio stampa perché credo che Mongelli sia rinchiuso lì dentro se lo potete liberare eccolo ecco Mongelli un applauso
La commissione verifica poteri mi dice che ovviamente contano soltanto le belle che e non le mani alzate quindi per favore trovate tutto il vostro cartoncino
Allora stiamo cominciando il primo adempimento che dobbiamo svolgere è vedere se siamo
Sì abbiamo il numero legale
Quindi non appena tutti qui sulla mia destra si sono seduti
La sinistra più disciplinata
La destra in piedi e chiacchiera
Per favore Silvotti siediti abbassati
Allora per favore per fare la verifica del numero legale di scrutatori sono pronti alzare la delega
Gli scrutatori hanno contato
A nascere contando
Soddisfazione che tutto si fa rigorosamente a penna per una volta non abbiamo né Pino né i computer niente tutto appena
No
Abbiamo allora duecento sessantaquattro presenti su un quorum di centonovantotto quindi la votazione valida
Benissimo
Allora adesso vi spiego che cosa
La commissione Statuto vi propone di fare intermedi modalità e poi nel merito Mongelli che nel coordinatore vi relazionerà
In base alla votazione dell'altra sera
Noi ci siamo riuniti lungamente in Commissione Statuto come dice Maggiani
E nella commissione Statuto
Abbiamo deciso di proporvi questa mattina
La votazione
Suda relazione
Che Mongelli vi farà in merito alla modalità di elezione del presidente
Come è stato richiesto
Questa relazione conterrà
Due ipotesi alternative
Dettagliatamente descritte
Non ancora trasferite in articolato da consegnarmi ma dettagliatamente descritte
In modo tale che tutti possano aveva chiara diciamo quale l'ipotesi
Da prendere in considerazione o meno da parte del Congresso
La relazione di Mongelli conterrà tutte e due le alternative
Noi però faremo una sola votazione che alla fine riguarda l'ipotesi dell'elezione diretta in congresso del presidente della nostra associazione
Così come proposto nei documenti congressuale
Quindi ripeto con precisione ci sarà la relazione di Mongelli che vi illustrerà due alternative ma mai faremo una votazione sul solo la questione delle lezioni diretta in Congresso
Una volta fatta questa votazione
A seconda degli esiti che questa votazione avrà noi dovremo poi passare a diciamo calendarizzare i nostri lavori di questa sera sulla materia statutaria
E dovremo eventualmente definire le procedure che discenderanno dalla scelta fatta sull'elezione del presidente
Sulla modalità di elezione del presidente dell'associazione credo di essere stato piuttosto preciso e quindi senza perdere altro tempo do la parola Mongelli poi
Subito dopo la relazione di Mongelli io proporrei di entrare nella fase delle dichiarazioni di voto
Una dichiarazione di voto a favore una dichiarazione di voto contrario come si è deciso alla sera la prima sì con regolamento congressuale
A meno che non vi sia una rivoluzione in sala
Perché si chiede di riaprire la discussione ma io francamente il massimo
Ma la scelta da fare al all'assemblea congressuale il massimo che mi sentirei di proporre di allargare al massimo di tre interventi a favore tre interventi contro per non più di tre minuti ogni intervento l'ambito della discussione che
Non abbiamo capito adesso di che si tratta
Credo che difficilmente noi potremmo capirlo discutemmo anche nei prossimi anni di sancisce questo di questo tema come questo lo vediamo dopo la parola Mongelli
La commissione Statuto aveva già un compito un po'difficile quello di elaborare in breve tempo una proposta di nuovo statuto dell'associazione in un congresso in cui c'è lo spazio per lavoro di Commissione era molto limitato
Prima cosa che vi ringraziamo vi siamo veramente riconosce diversi dato un lavoro in più attraverso il rinvio di questa votazione però il lavoro è stato lo stesso molto utile abbiamo cominciato a lavorare già da giovedì sera abbiamo interrotto
Stamattina alle sei ma per riprendere poi alle undici per dirvi la dimensione del del lavoro e l'impegno della commissione però la cosa positiva che questo lavoro è stato fatto con molta serenità
Senza contrasti forti in un clima molto
Civile
Perché la Munch compito presso il utile a quello del congresso quello di facilità agli una discussione così importante
E quindi tutti come dire di componente la commissione lasciato volentieri di lavorare al servizio del mandato che il congresso che aveva dato nella discussione di giovedì sera
E se il servizio vuol dire appunto abbiam detto scherzando tra di noi che non avevamo discusso di politica
Tra di noi ma avremmo avuto un ruolo distruzione di cercare di tradurre elementi del dibattito che si è stati nei congressi territoriali e anche giovedì sera in in plenaria
INA ipotesi di articolato
Per capire rispetto alle due scelte che sono state proposte quella dell'elezione diretta da parte del Congresso del Presidente elezioni invece diretto da parte del Consiglio del presidente della situazione quali erano gli scenari che stavano dietro le due ipotesi in termini di architettura istituzionale di ruoli compiti degli organismi dirigenti e di riverificare la coerenza interna di ciascun eh
Proposte
Come vi dicevo abbiano in qualche modo rinunciato a discutere tra di noi delle nostre opinioni o di cercare di convincerci non l'altro abbiamo preferito appunto metterci a disposizione del dell'Assemblea
E cercare di ricostruire tutto il percorso degli organismi dirigenti a partire avendo come sorgente l'una e l'altra ipotesi
Devo dire cosa anche questa positiva che va detta
Che i membri i componenti la Commissione rispetto a questa vicenda no ovviamente come voi opinione diverse ma tutti hanno contribuito la definizione dell'architettura di ciascuna delle due ipotesi mettendosi nella testa
Del punto di partenza che hai scelto nel caso di elezione diretta da parte del Congresso del Presidente qual è la coerenza quella filosofia degli organismi dirigenti
E tutti andato un contributo cercato rispettare questa coerenza non le loro opinioni e ha fatto altrettanto nell'ipotesi contraria a a queste questo ha permesso appunto di fare un un lavoro positivo che ne abbiamo già strutturato in ipotesi di articolato
Ma ovviamente dell'articolato si discuterà quando si discuterà complessivamente dello Statuto
Tra l'altro noi dobbiamo ancora rivederlo completamente ma siccome l'oggetto della decisione di oggi di oggi e quelle decidere la modalità di elezione del presidente i circoli costruiti questo percorso dicendo che
La vostra scelta poi
Ci semplificherà la vita perché avremo le due ipotesi di articolato una sola su cui su cui lavorare
Alla modalità diversa di elezione del presidente
Cominciamo con la prima abbiamo cominciato da Cuesta perché queste era quella contenuta nei documenti congressuali era il punto di partenza del dibattito il Presidente del Consiglio eletto direttamente dal congresso
Come dicevo la prima cosa che temo visto sono gli organi dirigenti dell'associazione
E come dire le loro rispettive
Competenze
In questo primo scenario che poté vedere molto diverso da quello di dell'altro a parte gli organismi statutari tradizionali il collega revisore dei conti di garanzia gli organi previsti sono quelli indicati nella proposta del documento congressuale quindi
Pardon
Presidente la situazione ma il progetto con
Aiutate nel grazie
Con casco e parliamo adesso di questa
Gli organi previsti sono come dire che ha demonizzato son quelli previsti appunto la proposta del documento congressuale e quindi il Consiglio nazionale
L'ipotesi di direzione
L'esecutivo il presidente dell'associazione e il Presidente del Consiglio
Rispetto
Alla
Al agli organi collettivi siamo così insomma il Consiglio nazionale e la direzione
Siamo rimasti ovviamente nelle ipotesi
Era stata in parte deliberate sul Consiglio nazionale si era già deciso giovedì sera un numero intorno ai centoventi centotrenta e una composizione dell'organismo fatta l'ottanta per cento espressioni
Delle delegazioni regionali rispettando prioritariamente in via prioritaria la percentuale degli scritti quindi quello c'era facilitato dalla delibera del Consiglio nazionale per quanto riguarda la direzione
L'ipotesi quella di un organismo di trenta quaranta persone quindi che rimanga al di sotto di un terzo dell'organismo più grande e compri in CP di composizione
Simili all'altro
Garantendo una rappresentanza per ogni area regionale
In questa come dire filosofia in questa edificio istituzionale degli organi dirigenti gli elementi caratteristici
Sono ovviamente che il presidente eletto dal Congresso questa è la prima cosa mi sembra come dire
Innovativa e forte
Gli altri
Sono che l'esecutivo
è proposto dal presidente
Ma
La decisione
Sull'esecutivo la prende il Consiglio nazionale
Il Consiglio nazionale si riunisce almeno quattro volte all'anno Dino questi elementi su cui poi solo per darvi come dire il lì
La filosofia l'ipotesi della cosa poi nel merito avremo l'occasione di discuterne quando discutiamo lo Statuto dopo discutiamo di altro scusate se lo ripeto ma siccome entro nel merito di troppe cose fosse meglio richiamarlo
Il Consiglio si unisce almeno quattro volte all'anno quindi però farlo esso è un organismo puramente
Pletorico ma che interviene effettivamente sul diverse volte all'anno sulle questioni di Indirizzo dell'associazione la direzione che espressa direttamente dal consiglio nazionale
Che è lui che deve trovare i meccanismi al suo interno per organizzarne la proposta
La quarta caratteristica è l'esistenza del Presidente del Consiglio
Così come già definito nel documento congressuale quindi con compiti di rappresentare il consiglio e di essere un organo di garanzia garante del dell'organismo
Questo tipo di impostazione introduce quello pro dell'elezione diretta
Il Presidente Associazione dal Congresso introduce una cosa nuova rispetto la tradizione dell'associazione e ci ha costretto discutere molto lungo perché era difficile proprio la materia
Su come risolvere eventuali conflitti tra il presidente eletto da un congresso e il Consiglio nazionale che le sto dello stesso organismo
Come affrontare quindi il problema di un'eventuale sfiducia da parte del consiglio per il presidente che il consiglio non eletto ma è stato letto da un altro organo la stessa cosa si pone che si è posto come problema in caso anche di dimissioni del Presidente
Della situazione per ovviamente
Motivi diversi comunque come dire
Autoproclamata diciamo diciamo così su questa parte qui dice la discussione è stata come dire con lunga perché era una materia nuova ed era difficile come dire individuare le possibili soluzioni legna li han presi in considerazione veramente tantissime
Girando ci intorno a analizzando le più volte una per una finché siamo arrivati
In modo come dire anche omogeneo a
Un'ipotesi che quella che c'è risultata più convincente che poi nell'articolato dello Statuto vi proporremo più precisamente ma vi dico saldo il principio di questa proposta che l'organo che legge
Il presidente e anche quello che revoca il presidente
Quindi la sovranità aspetta l'organo che Espresso quell'altro organo che quindi in caso di conflitto di sfiducia del consiglio nei confronti del Presidente va convocato e va convocate celebrato entro tre mesi il congresso straordinario dell'associazione convocato su due ordini del giorno le ragioni del conflitto
E l'elezione di nuovi organismi dirigenti perché in caso di conflitto come dire
Non può rimanerne in carica uno uno solo rimettono tutti e due il mandato al congresso
Nazionale convocato apposta per dirimere il conflitto e revocare
Il mandato al presidente oppure confermarlo se lo ritiene opportuno in un caso confermando il consiglio nazionale modificandolo leggendone uno uno nuovo
Vi dico queste cose che io dico va non sono questi gli elementi su cui appunto
Accentrare più di tanto l'esame per capire perché poi ci come dire ci ritorneremo in questo caso i poteri anche su questo la discussione sta lunga che l'altro corno del problema
I poteri
Di ordinaria amministrazione e di rappresentanza legale perché non si può lasciare per tre mesi l'associazione a terra senza
Questi poteri viene
Presa dal Presidente del Consiglio
La filosofia il ragionamento che sta dietro questo è di trovare un meccanismo automatico in un organo facendosi che non fosse il Consiglio esprimere l'alternativa
Al presidente con cui è in conflitto perché letto dall'altro organo
Ma che ci fosse per in qualche modo uno alcuno ma uno automatismo
Diretto già nel nello Statuto affidando la cosa a lo uno un un organo monocratico
Che in funzione e che ha di interim esercita i poteri di firma la rappresentanza legale fino al congresso straordinario quindi l'elezione del nuovo presidente
Questa è come dire
L'architettura
Partendo dalla prima ipotesi quella dell'elezione da parte del Congresso del presidente dell'associazione
La seconda ipotesi
Parte appunto dall'altro corno vedevamo sciogliere oggi elezione da parte del consiglio
Dal punto di vista dei compiti dei ruoli retribuzioni del numero degli organismi non cambia granché in questa seconda
Ipotesi in ambedue per esempio
Segretare il le funzioni che d'una volta nello stato presidente era retribuita segretario presidente sono attribuite la stessa persona non cambia
C'è l'ipotesi della direzione del consiglio nazionale
Le modelli le differenze riguardano la modalità di elezione del presidente
La diversità della platea che era il che le leggi in un caso quella del congresso nell'altra cura del consiglio nazionale
E il fatto che nella prima ipotesi il presidente risponde in ultima istanza alla congresso
Quindi dal punto di vista degli organismi a parte queste visto differenze nel cielo differenze di fondo
Ripeto sulla modalità di elezione
La platea e quindi
L'organo che esprime il presidente in un caso il congresso e nell'altro il Consiglio è il fatto che le prime ipotesi in ultima istanza il presidente risponde eletto è revocato dal Congresso spesso
Rispetto a questa seconda ipotesi
Abbiamo anche sono venute fuori anche
Due possibili varianti
Rispetto a un unico organo
Crediamo naturalmente come dire recepito nella discussione anche abbiamo scritto in un nel nel nell'articolato che servirà come base la discussione poi sul sullo Statuto però all'interno di questa seconda ipotesi una variante uno è una variante due la variante uno prevede che in questa seconda ipotesi quindi nell'ipotesi che il Presidente si è letto dal consiglio non ci sia il presidente
Del Consiglio come organo
In quanto non si ritiene opportuno un articolazione così ampia del delli il potere
La variante due
Dice che invece
Per i motivi io per esattamente opposti
Il Presidente del Consiglio deve essere letto anche in questa seconda ipotesi anche nell'ipotesi in cui il presidente la situazione viene letto dal dal consiglio proprio perché è necessario avere una maggiore articolazione dei poteri in una situazione in cui c'è un Consiglio nazionale largo una direzione un esecutivo
In cui c'è come dire una un presidente che ha un ruolo prevalentemente di governo e quindi è necessario come dire articolare meglio la situazione
Dietro questi poteva indetto come vettore siamo arrivati a un buon punto nel senso che questa ipotesi qui sono diventate anche per facilità di nostro lavoro e anche perché abbiamo fatto un lavoro come ripeto tecnico istruttorio istituzionale
Per favorire e consentire a voi di capire meglio cosa succede né in un'ipotesi e nell'altra però l'articolato non è oggetto della discussione come dicevo noi stessi non abbiamo ancora rivisto quello che si vota
Lo
Lo sto con le acque del Po il punto l'ordine del giorno dieci di giovedì e quindi la modalità di elezione del presidente attraverso come diceva Giampiero un unico voto
Che ci permetta di scegliere
Se il presidente lo leggiamo attraverso questo congresso oppure rimandiamo questa competenza al Consiglio nazionale
Io ho finito io e gli altri della commissione che spero siano vicini siamo a vostra disposizione per eventuali chiarimenti e domande
Mi pare che mangerebbe veramente fatto un buon lavoro asciutto preciso tre belle all'esito del lavoro della Commissione
Quindi andiamo subito
Al secondo passaggio che sono gli interventi a favore e gli interventi contro
Io intanto chiederei
Chi intende intervenire a favore e contro
Perché se diciamo non superasse nuove unità potremmo farne uno a favore uno contro se c'è una richiesta
Scatterebbe quella indicazione che vi davo prima da poter tu sei a favore o contro
Quindi abbiamo uno a favore uno contro ci sono altri che si vogliono segnalare che sentono l'esigenza di intervenire
Benissimo allora un intervento a favore uno contro Striano a favore
Tempo abbiamo detto tre minuti fra quattro non ci ammazziamo
Ristagna Cazzato
Sì preteso scuse va bene molto velocemente e un po'per slogan mi dispiace io sono scelgo di fare l'intervento a favore di questa cosa non perché pensi che su questo sia questione di vita o di morte però penso è una questione importante ne sono intimamente convinto della comunque che sia una cosa utile l'elezione diretta in congresso del presidente non ho una posizione voglio precisarlo integralista non credo si debba assolutamente criminalizzare le altre posizioni perché sono posizioni sono quello che fino a ieri abbiamo sempre fatto dunque
Tutto deve stare dentro secondo me
Se uno vince o perde dunque se dovesse perdere la mia posizione la giudico una cosa possibile naturale all'interno dei contesti ma ripeto sono convinto del sistema dell'elezione diretta del Presidente per questi motivi perché credo non abbia altra cosa non esistono ovviamente proposte perfette questa diciamo è quella in mi non vince di più la prima perché introduce anche simbolicamente a mio giudizio un elemento di discontinuità nel nostro modo di vivere
La seconda è perché penso che sia utile per questa associazione per i compiti che ci ha davanti dare più potere Kent per quanto mi riguarda vuol dire più responsabilità non più arbitrio a una figura di Presidente
Non si tratta secondo me assolutamente di presidenzialismo non si aprono le urne dei circoli e chiunque in maniera plebiscitaria scegli un nome ma si chiede a un'istanza come quella del congresso che ha dunque un'istanza rappresentativa che discute di programma che ha avuto una delega di e leggere il Massimo diciamo sì la figura di rappresentante della associazione il congresso
Non è mai nelle sue votazioni plebiscitario dunque non non è presidenzialismo si può scegliere la forma del Consiglio ma nessuna delle due presidenzialismo mi pare che nella proposta fatta da Flavio ci siano molti i contrappesi e dunque la proposta è sostanzialmente equilibrata mi pare che per questa via non si dà solo il peso al presidente non si lascia solo moltissimi come è giusto che sia Poteri prima di tutto quello di sfiduciarlo al Consiglio
Ma si dà più potere anche al congresso
Che e l'altra cosa vera non ce lo diciamo parliamo del presidente io credo che il gruppo dirigente di questa associazione pro perché crescono i compiti e sta associazione un gruppo dirigente ristretto ci sono cinquanta sessanta persone di cui anch'io faccio parte
Che son quelli che decidono in gran parte le sorti di questa associazione ora un modo per allargare il gruppo dirigente per dare più potere dare più potere alle persone ma per dare di potere bisogna dargli degli strumenti allora se ne vogliamo allargare coloro che conta nella nostra associazione bisogna dare di una cosa in mano dei conti elezione del presidente è un atto di potere da parte di un'Assemblea dunque il Congresso prende più potere secondo me si guadagna tutti anche in senso di responsabilità
Grazie Striano stato rigoroso Pampa netti
Sarò brevissimo innanzitutto io vorrei porre una pregiudiziale a questa votazione
Spiego anche il perché
Qui ci vengono presentate due mozioni
Le quali nello specifico non ci spiegano
Le modalità di controllo nei confronti di questi organi che vengono eletti me andiamo a votare in questo modo una norma statutaria monca amputata cioè se eleggere il preside il presidente dell'associazione in sede congressuale o farlo fare dal consiglio io in compenso suppongo che cosa migliore
Sarebbe innanzitutto prevedere tutte le eventuali ipotesi di eventuali accadimenti che potrebbero verificarsi nell'ipotesi in cui la figura di questo organo che il presidente dell'associazione venga meno quali sono nello specifico in che modo possono intervenire altri organi di controllo così come è stata esposta nella relazione fatta precedentemente cioè a me c'è un punto che mi sembra
Asso assolutamente sballato che è quello il momento in cui il presidente dell'associazione va cioè viene meno o perché si dimette o perché viene sfiduciato automaticamente decadono tutti gli altri organi
Numero uno
Numero due
Poter sfiduciare il presidente dell'associazione solo ed esclusivamente dal Congresso mi sembra un'operazione estremamente gravosa
Greve in questo senso
Coloro che potrebbero sfiduciare successivamente il presidente dell'associazione sono gli stessi soggetti che sono presenti in questa ora
Soggetti diciamo nome e cognome stessi nomi che hanno partecipato a questo congresso siccome le condizioni a livello territoriale sono mutevoli perché
Come dire la vita associativa all'interno delle varie realtà può mutare nel senso de de de dei comizi de de determinati circolo determinati concomitanti possono venir meno per qualsiasi motivo automaticamente per favore
Mettiamo Pantaneto ingrato che sta mettendo
Colui il quale oggi in questa sede va a votare
Per l'una o per l'altra delle due posizioni che sono state prospettate
Può io non dico che è sicuro però può non più può non partecipare più al congresso il quale va a verificare una situazione di fiducia nei confronti del Presidente
E questo non mi sembra democratico
Voglio dire anche se e prima facie l'elezione diretta da parte del Congresso
Possa sembrare maggiormente diciamo risponderà delle logiche democratica una democrazia diretta da parte dei rappresentanti dei delegati
E in questa sede partecipano al congresso in realtà non lo è non lo è perché non garantisce la presenza dello stesso l'oggetto che ha votato per Luna
Diciamo per che ha votato per questa mozione a una riunione congressuale successiva tutto qui
Grazie prontamente bene
Allora io devo un risposta un chiarimento approntamenti rischio la risposta sulla pregiudiziale di votazione noi abbiamo
Deciso di venire questa mattina a votare il metodo di elezione
C'è stata una relazione ampiamente vagliata dalla Commissione Statuto che lavoro valutato tutto all'ampiezza necessari minima necessaria dell'esposizione di questo metodo di votazione evidentemente il metodo di votazione
Diciamo ricasca in tutta la dimensione statutaria avremo tutta la serata spero norma l'estrema nottata per affrontare tutti gli ulteriori dettagli dello statuto che deriveranno anche per questo scelto il chiarimento
Da quello che ho sentito da ottanta metri il fatto che il consiglio se ho capito bene quello che ho detto Mongelli quello che abbiamo discusso stanotte il Consiglio
E la sede del voto di eventuale sfiducia al presidente il congresso la sede di elezione del presidente e quindi nel caso del della crisi diciamo o di conferma o di ratifica della sfiducia non avete sentito
Il chiarimento che dovevo approntamenti che il Consiglio la sede dell'eventuale voto di sfiducia al presidente il congresso
Convocato straordinario convocato entro tre mesi e la sede di eventuale conferma di questa sfiducia e comunque dell'elezione del presidente anche nel caso che venga riconfermato nonostante la sfiducia del consiglio
Questa chiedo conferma a Mongelli della mia interpretazione per contro la Commissione Statuto in modo che sia tutto chiaro e Rotondi in caso
Di conflitto
Ma anche di dimissioni competeva in caso di conflitto tra Consiglio nazionale e presidente e questo conflitto può esprimersi col fatto che la maggioranza
Assoluta dei componenti del consiglio il cinquantun per cento dei componenti
Sfiducia non ha più la fiducia del
Del presidente in quel caso delle convocato il congresso straordinaria dimostrazione diverse celebrato entro trenta mesi da questa dichiarazione tre mesi
Sono forse troppi tre mesi preservata entro tre mesi dalla
Da questa espressione di di sfiducia
Ed è il congresso straordinario che interviene su questo conflitto o confermando il presidente o revocando il mandato però il principio che nelle more individuato come l'unico
Che corrisponde a questa nuova filosofia e che da il presidente dal Congresso è partito qui al congresso ritorna che l'organo che lo ha eletto e l'organo che può revocarlo questo il principio che non voluto affermare perché troveremo dell'articolato dello Statuto grazie benissimo
Ringrazio vanta netti che ci ha consentito di chiarire comunque questo ulteriore elemento secondo quanto discusso dal Consiglio nazionale allora io adesso procederei direttamente alla votazione
Preparate il cartoncino scrutatori in piedi inchiodati alle seggiole perché se ci restate tre minuti andate a mangiare subito dopo i delegati si quella boscaglia informe che sta sullo sfondo di questo teatro si rapporta umili si sieda ma i posti disponibili
Quei quattro cinque spiritosi che sono rimasti in piedi si segga no per favore
Tra cui Giuliano Rossi
Raccontano
E allora adesso se fate silenzio se è riuscito a fare silenzio tutti insieme per tre minuti me manco la per me cioè si può respirare ma in silenzi
Allora per favore partiamo con la votazione
Chi è chi esprime voto favorevole alla proposta di elezione indiretta del presidente da parte del congresso chi è favorevole alzi l'avere
Scrutatori in funzione
Verso chi è contrario
Qualcuno respira troppo forte per favore calma
Possiamo abbassare benissimo adesso chi chi si astiene
All'esito del dello scrutinio vi comunico che la commissione politica verrà riunita alle diciassette e trenta e alla ripresa dei lavori comunicheremo dove
Allora l'esito della votazione voti favorevoli centottantaquattro voti contrari centoventidue astenuti ventidue la proposta approvata
Abbiamo risolto con calma pazienza e confronto tra di tutte conferma delicato quindi come abbiamo fatto per questo potremmo fare per tutti gli altri punti in discussione sia sullo Statuto sia sulla Commissione collisione Statuto è convocata subito dopo il pranzo purtroppo e dopo il pranzo la commissione elettorale
La commissione elettorale convocata alle sedici al posto che ieri
Partecipare cominciamo la sessione del pomeriggio dando la parola a Maria Teresa Costanzo degli altri Calabria
Sì
Allora buonasera a tutti prima di tutto
Dunque asinelli nella sua relazione diceva che noi non siamo uno scafo in secca al contrario siamo
Pienamente in mare in mare aperto anche se solo all'inizio della navigazione verso le nuove rotte designate dalle trasformazioni di questi anni
Proprio per questo nuovo modo di essere e fare associazionismo mi sono avvicinata all'Arcella ci Calabria
Per la quale lavoro volontariamente da circa un anno e mezzo
Occupandomi in particolare nel settore solidarietà
Il mio è stato il percorso comune a tante tanti giovani che hanno iniziato la propria attività politica nel movimento degli studenti degli anni settanta
Hanno attraversato il terribile guado degli anni ottanta
Aggrappandosi a Democrazia proletaria
Hanno assaggiato la trasformazione Rifondazione Comunista
Rivolgendosi e naturalmente confluendo in uno spazio dove e il fare e l'agire ad avere significato
E garantire dei risultati
E il fare alle e l'agire che consentono il raggiungimento degli obiettivi scelti
Per favore fate un po'di silenzio per cortesia
Fare politica
Ha per me valore ed assume significato se davvero riesce si riesce ad operare la trasformazione dell'esistente del reale
La pratica politica è cosa diversa dalla politica urlata
L'agire ha una carica rivoluzionaria passate poi il termine in senso strettamente letterario
Ed è il vero elemento determinante dei cambiamenti ideali e sociali
La mia predilezione per le ferie per le periferie umane
Ed il mio essere di sinistra
Ha inevitabilmente favorito l'avvicinamento all'Arci che oggi è l'associazione che fattivamente interviene in quelle periferie che sono espressione dei bisogni
Ed emblema simbolo delle incapacità
Delle in avere inadeguatezza della inefficacia degli interventi istituzionali
Ammesso sempre che siano mai disposti ed effettivamente voluti
Arci nuova associazione e ancor più nuova in una terra difficile come la Calabria
Che pure è da sempre espressione di notevoli risorse ed energie e capacità
Vorrei riuscire a dare il nostro contributo per riscattare
La nostra regione dalla sua immagine di terra assistita tra virgolette
Dando e gli strumenti per assistere tra virgolette
Siamo siamo dunque mobile muovendoci in diversi ambiti
All'insegna della civiltà democrazie tutela che sono i principi della nostra
Associazione i valori principi erano sta sensazione
La ciclabile Queen intervenuta nel recuperare per esempio il Progetto Chernobyl di Legambiente
Che per problemi sorti al loro interno rischiava di non poter più essere realizzato il che avrebbe significato non accogliere più i circa settecento bambini e bambine
Che da tre anni dai dal mese di giugno al mese di settembre
Vengono ospitati da famiglie o persone singole calabresi
Non si tratta solo di nel caso il Progetto Cernobyl di reperire le diverse disponibilità ma anche di organizzare incontri fra di loro fra le famiglie tra tutti gli affidatari le affidatarie nonché di farla sottoporre i minori e le minori
A visite mediche ed esami clinici per verificarne il l'effettivo stato di loro effettivo stato di salute
Abbiamo aderito a Progetto asili di Salaam Ragazzi dell'Ulivo di cui ieri vi ha parlato la rappresentante dell'OLP
E ciò ci consentirà di strutturare o ristrutturare un asilo in terra di Palestina
E contribuire allo sviluppo di quella comunità
Intendiamo comunque favorire l'adesione a questo progetto asili di tutti i nostri circoli
E adottare così sempre più asili
Siamo come ANCI Calabria siamo quelli che più si stanno adoperando per la costituzione del Forum regionale del terzo settore
Nel quale confluiranno tutte quelle variegate forse dell'associazionismo del mondo della solidarietà del non profit che da noi non hanno neanche il problema di sostituirsi
Alle tre stazioni pubbliche che di fatto non ci sono e non ci sono mai state
Si sta pensando a un intervento nel carcere minorile di Catanzaro
Ed uno più ampio nella folta comunità di immigrati e di rombo esistente nel territorio calabrese
Sempre l'insegna e la promozione della convivenza della intercultura al di là di ogni razzismo
Da noi forse da voi certamente conosciuta
Ha avuto un grande successo la festa dei popoli che si svolge a Cosenza dura quattro giorni nel corso dei quali vengono presentate le culture di altri popoli
Divisi per aree omogenee
E ciò attraverso la presentazione della loro cucina dalla loro musica dello all'artigianato
è stato costituito un coordinamento fra le diverse comunità e le associazioni
E sono stati censiti i servizi di cui gli immigrati o le immigrate possono fruire
A partire dall'assistenza sindacale a quella legale sanitaria
è stato realizzato poi un depliant in quattro lingue contenenti vinte tutte le informazioni necessarie che è stato loro distribuito
Molto importante è il fatto che all'interno del coordinamento ci sono due associazioni una di immigrati ed una di Longo che lavorano insieme alle altre nello spirito di collaborazione e solidarietà con gli italiani
Senza nessuna subalternità inflitta è possibilità
L'associazione a Brno Marra che in lingua Roma significa parola vero homo
E riuscito ad avere anche un riconoscimento istituzionale
Ed ottenere così uno stabile rapporto con l'amministrazione comunale attraverso l'assessorato ai Servizi sociali
Che ha previsto di discutere con loro tutti i tipi di intervento
Sino ad essere coinvolti addirittura nella decisione circa le tecniche da adottare nella costruzione delle loro abitazioni
Tutto quaestor è stato ottenuto direttamente da loro e non dall'Associazione italiana
Hanno dunque acquistato autonomia e consapevolezza
Tanto da aver organizzato e realizzato da sé una manifestazione a favore dei profughi albanesi
è alla sua terza edizione inoltre il Magna Graecia Festival che si svolge nel parco archeologico della roccia letta
E unisce rassegne di musica e danza che Altria e attività culturali con la promozione della costruzione di un boss di un museo e il recupero degli scavi alcol archeologici che pure esistono celletta
Sono state realizzato una serie iniziative insieme la Lila Calabria
La lega italiana per la lotta all'AIDS
Con la quale si sta ora lavorando alla sistemazione dei distributori di profilattici in alcune città della Calabria
E alla presentazione di un libro scritto da una giornalista calabrese sulla vita di un ragazzo omosessuale sieropositivo di Lamezia
Dove ha sede l'Arci regionale
Il commercio equo e solidale la Banca etica ci vedono coinvolti e partecipi in vari incontri che vengono organizzati per diffondere le informazioni e le notizie su questi nuovi spazi e settori
Intendiamo inoltre fornirci intenderemmo forniti di uno strumento informativo vendere a tutti i circoli calabresi
E consentire così una migliore e più puntuale circolazione delle notizie delle idee e dei Progetti
Siamo perciò lavorando intorno all'idea di un bollettino regionale
E costruire per costruire così un momento di discussioni incontri e promozione
Il tutto proprio nella prospettiva di aprire i nostri circoli
Come veniva detto nella relazione e portarvi tutta la complessità e ricchezza delle attività che svolgiamo
Ed essere così protagonisti veri protagonisti della riorganizzazione della rete di servizi ai cittadini e alle cittadine
è una grande sfida
E per noi calabresi ancor più grande ve lo posso assicurare
E noi l'abbiamo accettata
E speriamo che davvero l'espansione dell'Aci nel Mezzogiorno ci auguriamo che davvero la stanza dell'Arci nel Mezzogiorno divenga un fattore di impegno nazionale
Grazie Maria Teresa
Invito a prendere la parola Sergio Giovagnoli senza alla regionale Lazio
Perfetto intanto intanto comunico che sono presenti in sala Giovanni Bianchi il Partito Popolare Franco Passuello
Franco Passuello presidente nazionale delle ACLI
Luigi Manconi portavoce nazionale dei Verdi
Claudio parla Bucci Berna Bucci presidente di Morimondo
Ringrazio pure sono Tortora delle ACLI che è presente con noi fin dal primo giorno
Do la parola sta ritrovando
Premetto che questo intervento mi soffermerò su alcuni punti sui quali spero di potere portare un contributo al dibattito
Evitando di ripetere cose che invece condivido pienamente ampiamente affrontate nel documento nella relazione e nel dibattito tra di noi mi riferisco soprattutto alle cose che sto seguendo più da vicino da un po'di anni lavoro nel campo della solidarietà
Questo ragionamento sul sulla riforma dello Stato sociale
Il congresso che stiamo certo celebrando e carico di grandi aspettative
Non è non si tratta di un semplice passaggio rituale è stato definito un congresso costituente
Una parola solenne che implica grandi e profondi cambiamenti
Nel documento e nella relazione di apertura è tornato spesso il tema della democrazia interna e della corretta applicazione delle regole
Io voglio dire semplicemente che per questa occasione tanto attesa da questa associazione voglio ricordare che erano dieci anni che probabilmente abbiamo avuto un percorso così travagliato è anche difficile
Che questo col Congresso potrebbe essere veramente una svolta epocale per la storia dell'Arci perlomeno forse per questo caso mi dicevo
Così decisiva si poteva fare qualcosa di più nella direzione di un pieno coinvolgimento
Nei tempi e nelle forme della comunicazione dei dei contenuti e quindi dei temi di questo congresso nei confronti del corpo associativo io questo lo voglio richiamare non per come dire
Per un fatto puramente formale ma credo che è la sostanza non ci siamo anche stamattina abbiamo concluso un passaggio avendoci dedicato molte ore su una questione non indifferente come quella dell'elezione diretta del un in cui in Congresso del presidente però non ho sentito altrettanta attenzione invece come dire al percorso di coinvolgimento di un milione duecento mila quanti sono soci a questa a questa scadenza
Questo non dal punto di vista della formalità ma della sostanza
Temo quindi che la ripetizione di meccanismi classici
Di organizzazione della discussione in tempi stretti e non sempre attenti alla ricerca delle forme innovative per tentare di fare arrivare il messaggio a tutti i circoli a tutti i soci
Ci faccia perdere un po'dello slancio necessario per affrontare un vero congresso costituente o ce l'abbia fatto come
Siamo qua
Adesso vorrei cerca di seguire alcune piste lo seguendo alcune parole chiave a mio giudizio sulle quali forse vale la pena soffermarsi
Sono alcuni punti delicati e ne indico uno innanzitutto l'autonomia dell'associazione credo che l'autonomia per come l'abbiamo pensata fina qualche anno fa quell'autonomia riferiva soprattutto al rapporto con i partiti sia un dato sufficientemente acquisito per questa associazione non va nascosto un tema come quello della rappresentazione del pluralismo culturale e politico che è altra cosa diversa dall'appartenenze partitiche
E qui su questo credo che dovremmo tornare a pensare delle soluzioni adeguate
La misura aveva della nostra autonomia però credo che stia nella capacità di pensare non non solo alla nostra soggettività politica ma anche e soprattutto nella definizione di un coerente nuovo modello organizzativo
In grado di valorizzare appieno la peculiarità di un'associazione che sin dalla nascita
E a maggior ragione ancora o oggi a un ancor di più
Non è assimilabile ad una struttura classica sia di tipo istituzionale sia di tipo partitico
La Cina sci come coordinamento di esperienze associative di base
Oggi sicuramente molto di più ma questo dato non si è perso anzi per certi versi si va rafforzando
Noi abbiamo quindi una duplice esigenza con questo con adesso a mio giudizio rappresenta rappresentare al meglio la ricchezza di questo sistema Complesso individuando gli strumenti più adeguati e coerenti per accrescere il nostro peso e quello di tutto l'associazionismo nella società
Se per esempio passasse un'idea del federalismo solo in termini geometrici e finanziari
Io credo che potremmo rischiare un sistema neo feudale
Contanti principini sparsi per i vari territori intenti a conservare semplicemente le loro poche posizioni in questi territori stessi
Un vero federalismo da democratico deve invece saper allargare i canali della comunicazione deve sapere redistribuire poteri e responsabilità e non alzare nuovi steccati soprattutto laddove i confini sono molto spesso puramente artificiosi e non contengono alcun presupposto di specificità
Ripensare le funzioni del centro in una dinamica federativa deve significare per esempio nell'era telematica
Come allargare lo spazio della decisione come decentrare funzioni di elaborazione ricerca che non è detto debbano sempre risiedere a Roma
L'altra esigenza altrettanto sito decisiva riguarda il governo e la valorizzazione di una ricchezza associativa diffusa e radicata nel territorio
Nella prima stesura del documento si accennava un ragionamento sulla strutturazione di reti tematiche
Successivamente questo tema è sparito anche se di tanto in tanto ricorre soprattutto negli interventi
Io ritengo che questo sia l'altro pezzo fondamentale delle innovazione il ragionamento è semplice e riguarda proprio nostro specifico la nostra autonomia la differenza con altri modelli organizzativi di tipo tradizionale centralistici e gerarchici
Si tratta di capire semplicemente se ci possiamo considerare soddisfatti
Della rappresentazione della ricchezza e della complessità delle migliaia di intelligenze e di esperienze associative che operano nell'Arci con un Consiglio nazionale i centoventi o centotrenta persone
Strutturare reti dotate di strumenti operativi e poteri chiari delimitati ma definiti significa inventare su scala nazionale un vero modello autonomo innovativo in in grado di rispondere alle grandi mutazioni del momento
Su questi temi forse documento relazione si potevano soffermare di più cercando di sollecitare idee e soluzioni adeguate
Queste il congresso e questo sarebbe stato il momento ideale per definire compiutamente la riforma organizzativa
Rinviarla al nuovo gruppo dirigente forse semplificherà le cose ma certo ne impoverisce forza e contenuti
Infine per quanto detto sull'autonomia mi sembra evidente che mentre tutti si affannano questo lo scritto prima del voto di stamattina quindi forse posso pure saltarla Mandela dello riassumo così insomma che rispetta l'elezione diretta magari potevamo evitare di prendere a riferimento quello che hanno fatto gli altri però ormai la come che la democrazia stava sovranamente ha deciso
L'altra parola chiave che vorrei evocare quella della cultura
Mi sembra che ci sia ancora non tanto una sottovalutazione
Quanto una certa reticenza una una difficoltà
Che rischia di fatto di collocarci in una sorta di limbo dell'indie indifferenti Isma'culturale dove si perde non solo lo spazio creativo ma soprattutto l'esercizio della critica la capacità di discernere di avvicinare io prende le distanze
Ancora di più mi sembra manchi sia nel documento sia nella nel nella relazione la collocazione della funzione la cultura nell'epoca in cui stiamo vivendo ovvero ma anche il respiro la lettura di processi di ridefinizione i rapporti tra produzione e riproduzione sociale insomma mentre la cultura
è ormai un fatto di di carattere ma sovranazionale dire strutturato sul su scala industriale
è una cultura soprattutto di beni materiali Noris rischiamo di via ma rimanere confinati in un recinto residuale che non trova più nemmeno la forza di rilanciare utopie e miti delle culture alternative
Non c'è quindi purtroppo io credo un ambito di lavoro critico e questo crea il Bilancio cui radio ragionare sulla nostra esperienza di questi anni ma ci sono spezzoni di rivendicazioni una volta contro un certo modello di televisione contro la sia io contro la chiusura delle sale cinematografiche
Io credo che invece occorre di proporre una lettura critica della ricollocazione della cultura in questa fase
Individuare la cultura come terreno più avanzato per definire il nostro agire collettivo
Nella definizione di questo cambiamento sociale di cui parliamo
Non si tratta più di ripensare nuove mitologie o conquistare Palazzi d'inverno quanto attrezzarsi per interagire
Consumo e profitto attraverso la spettacolarizzazione di massa
Sì vado velocemente verso la chiesa
Da qui si ridefinisce un possibile nostro
Ruolo di associazione culturale capace di mettere in Rete esperienze culturali innevati innovative
Non sempre metabolizzati di dalle fauci del mercato io velocemente faccio solo questo accenno a me piacerebbe molto che l'Arci sul terreno culturale lo dico con una battuta a sto punto per ragioni di tempo riuscisse a proporre un ragionamento sul modello di sviluppo e sulle finalità dello sviluppo legata tutta la anche la questione della sostenibilità e quindi che vede nella cultura un fine un bene in serie
E magari proporre campagne iniziative
Simili a quelle che ha proposto la Legambiente sul terreno del dell'ambiente sia come crede come occasione di nuovo modello di sviluppo anche creazione di posti di lavoro
Da qui si ridefinisce dicevo un possibile nostro ruolo
E soprattutto si tratta di capire se questa situazione può ambire ad essere tra i protagonisti di un lavoro di ricostruzione di una forte egemonia culturale incardinata sui valori dell'uguaglianza della libertà della solidarietà
Riscoprire il concetto di egemonia nella sua lettura moderna come campo di azione di un conflitto dove si misurano le diede le idee che poi orientano i comportamenti le persone
Vorrei sperare che mi si rispondesse che è un compito difficile ma non vorrei sentirmi ripetere la solfa dell'ideologia perché sarebbe veramente triste grazie
Grazie Sergio
Ha chiesto la parola Roberta per una breve comunicazione Roberta una consista Progetto Andrea
Ora spiegherà lei esattamente di che si tratta inutile che lo anticipo
Sanno portavoce dei corsisti del Progetto Andrea un progetto di Arci solidarietà europea riga finanziata dalla Comunità europea che prevede la formazione Rin ferimento di trentatré detenuti ex detenuti
E così si del progetto orizzonte Andrea colgono l'occasione del congresso nazionale dell'Arci per ribadire alcuni concetti essenziali da applicare immediata riforma legislativa di cui da troppo tempo si parla che rende il nostro Paese più garantista quindi civile e al passo con i tempi
Per garantire il reinserimento della Società dovrebbe essere scontata la penna con modalità diverse nell'interno della società stessa non dietro le mura di un carcere molte persone definite inserite
Una volta fuori dal carcere subiscono il trauma del presunto reinserimento
Nell'immaginario collettivo il detenuto e comunque visto con il pregiudizio non gli basta essersi riabilitato agli occhi di operatori carcerari e degli stessi magistrati poiché nessun riscontro esterno gli riconosce la riabilitazione agli occhi della collettività
In questo la Società deve assumersi la propria parte di responsabilità
Sforzandosi di guardare all'interno delle mura del carcere cercando di stabilire un contatto diretto con la struttura penitenziaria e ponendo le basi per inserimento e la reintegrazione dei Ray più delle persone di denunce più una persona vive in un ambiente chiuso come il carcere più tende a tornarci
Per una proporzionale difficoltà di reinserimento dovuta all'interruzione obbligata dei suoi fondamentali e primari legami famiglia lavoro Società
Il carcere deve essere l'ultima delle soluzioni
Per questa fermiamo la necessità che il principio della rieducazione venga veramente applicato attraverso una piena applicazione della legge anche attraverso opportune modifiche in maniera di pene alternative
Alla detenzione chiediamo che le misure alternative siano applicate in maniera più automatica ed uniforme per tutto il territorio italiano snellendo il lavoro
Di magistrati di sorveglianza che interverrebbe Ross solo dove il detenuto ha rapporti o situazioni particolari concedendo potere decisionale agli operatori penitenziari e automatismo maggiore per la concessione di benefici
Tipo liberazione anticipata affidamento in prova al servizio sociale e liberazione condizionale
Nei casi in cui passa molto tempo dalla commissione del reato all'esecuzione della pena quando si accerti che il reo abbia lavorate mantenuto un comportamento onesto segno del suo inserimento della sua occasionalità della colpa
Non si usi il carcere ma si prevedono altre forme di espiazione lavori socialmente utili
Questo tipo di lavoro oltre a quello svolto nel periodo detentivo potrebbe essere considerato come forma di risarcimento alla società
Da detrarre al periodo di condanna i sieropositivi i malati con gravi patologie non devono stare nella prigione come sanciscono le leggi previste ma devono essere messi in condizioni di curarsi immediatamente senza dover attendere la lenta burocrazia
Onde avviare a questa grave carenza chiediamo che l'assistenza sanitaria in carcere non sia monopolio del Ministero di Grazia e Giustizia ma che ci sia la possibilità di intervento da parte di strutture Esterne
Il detenuto eh e rimane un cittadino è un essere umano oltre al diritto alla difesa già previsto dal nostro ordinamento nelle carceri
Deve essere istituzionalizzate reso funzionante un patrocinio gratuito per l'informazione legale la società deve essere coinvolta sullo stato dei detenuti e il suo mantenimento del segreto ed inserimento siano controlli incrociati da rappresentanti della medesima nelle sue varie spazio espressioni la sanità pubblica e quindi le stime UE SL
Debbono essere presenti nel carcere per effettuare controlli sanitari e permettere Parati che burocratiche
Tipo richieste d'invalidità civile richieste di protezione eccetera eccetera
Sull'ergastolo pensiamo che sia una lente crudele a pena di morte che non può essere ammessa da una società civile ne chiediamo formalmente l'abolizione e tutti i suoi accessi
Nei termini più Brady alla condizionale alle misure alternative l'applicazione di questi punti fondamentali a una società civile abbasserebbe il numero dei reciproci diritti e il sovraffollamento carcerario
E conseguentemente i costi per il mantenimento dei pennuti facendo del carcere un luogo o perversi e l'inserimento è possibile grazie
Grazie a Roberta
Nel dare la parola a Mimmo turchi presidente del comitato di Savona ringrazio anche per la presenza in sala il senatore Verde Stefano Semenzato
Amici buongiorno io sono turchi sono al presidente del comitato di di Savona
Faccio il maestro elementare di mestiere e sono onorato di avere contribuito alla fondazione dell'Arci Ragazzi del mille novecento ottantuno
Quelli erano anni che le le diciamo quel credibili politiche credibili politiche pubbliche
Che essi
Che si rivolgevano ai minori proprio non non erano credibili e forse non c'erano nemmeno le le politiche le politiche pubbliche a quell'epoca
Diciamo piuttosto che a quell'epoca in quegli anni si parla dei primi anni ottanta c'erano piuttosto delle delle acute sensibilità private per niente pubbliche delle acuta sensibilità private
Che procuravano la coscienza che quello che quello dei ragazzi che allora si ritenevano in gran parte persone e cittadini piccoli cittadini felici
Che i ragazzi sicuramente avrebbero costi costituivano e avrebbero costituito un problema di carattere nazionale
Le politiche pubbliche rivolte ai minori di quell'epoca un poco c'erano l'educazione nazionale ministero della pubblica istruzione ne aveva naturalmente istituzionalmente gli enti locali mi avevano qualche associazione qual è qua e là mi aveva le famiglie fosse cominciavano a riconoscere che i bambini che avevano in casa non erano solo figli
E gli insegnanti forse si rendevano conto che i bambini che arrivano a scuola non erano solo Scolari ma che probabilmente si trattava di bambini tutti interi ragazzi fatti tutti d'un pezzo
Tanto che è una di quelle che allora sembrava una novità che la sistema formativo integrato
Fra l'altro confortato da ricercatori e pedagogisti illustri di quell'epoca che lo sono ancora oggi
Fu una una parola Daudet in uno slogan che ci accompagnò nei primi anni della della del del dell'anno quell'associazione facendoci fare esperienze positive e interessanti di di relazione
In questi anni l'Arci Ragazzi in questi quindici anni AN
Si è mossa in modo diverso disuguale con momenti che dipendevano anche molto dalla realtà territoriale molto composita e molto molto diverso e molto disuguale qua e là sul territorio nazionale
Talvolta si aggiungevano essi si de scrivevamo certi Progetti in maniera spedita dritta a volte si caracolla va un po'su noi stessi cercando cento indirizzi rimane comunque che nel giro di pochi anni quella e diventò un'associazione di carattere nazionale che ebbe
Quasi da subito voi positive esperienze nel sud in Sicilia e in Sardegna sono tuttora vispi simili comitati i comitati Arciragazzi insomma consentitemi di A B di di creare un'associazione che divenne da subito un discreto interlocutore a diversi livelli istituzionali politici e amministrativi
Aneri verde piace ricordare due due due campagne nazionali che oltre a quelle che sono state citate nei giorni scorsi tipo ragazzi Salaam Ragazzi dell'Ulivo due una cittadini del mondo
Che è un luminoso slogan che va adesso diciamo dj ricchissimo a quell'epoca invece era una una piccola novità della quale cifre Java amo con con gusto e e convinzione e l'altra era la città in tasca
Anche questa adesso è una cosa abbastanza a a assoluta assimilata assunta al nove invece quando si diceva che una una città nella quale erano felici i bambini c'erano molte possibilità che nelle in quella città forse sarebbero felici anche i gli adulti e e anche è stato una una campagna che CIA accompagnato con con luce con sicurezza per per molti anni da quel dalla combinazione di questi di questi due slogan quello che è uscito una delle cose più belle di questi anni sono è la Costituzione quella su tutto il territorio nazionale dei consigli comunali dei ragazzi
Che non sono dei giochini dove i bambini fanno giocano a fare gli amministratori non sono nemmeno quello che non nobilmente potrebbe essere l'introduzione alla vita attiva di cittadino per carità anche quella ma sono consigli comunali dei ragazzi non per i cittadini che saranno ma per quello che sono adesso
Ragazzi cioè dove la la la ragazza agile più chiara la la Ragazzerie come se fosse la categoria platonica è proprio nella nella nella ragione stessa pratica vivente dei ragazzi qui
E qui è dura
Ho del Co
Ho illustrato come l'Arciragazzi è nato in tempi diciamo non sospetti ecco cioè quando le politiche pubbliche non erano credibili quando non si riconosceva che nel nel nel nel primo nel panorama italiano ci fossero
Attenzioni particolari per questo per questo tema adesso che invece fosse queste attenzioni queste considerazioni hanno qualche consistenza bene io desidero che l'Arciragazzi continua svolge le sue le seguenti esperienze in una in una combinazione in una relazione stretta con la grande associazione arci che combini nella maniera più conveniente il sistema per marciare in si
M. perché davvero le esperienze della dell'associazione così speciale dell'Arciragazzi
Acquisti non nella normalità i e grandezza della dimensione invece più grande e più completa più più più compiuta della della della grande associazione della grande associazioni Arci ma da tutte queste combinazioni però io desidero che rimanga salvo uno statuto uno statuto che è quello non dico lo statuto attuale dell'Arci Ragazzi prevista tutti si cambiano oggi se è cambiato quello della dell'Arci cambiare qualche cosa l'Arci ragazzi ma comunque lo statuto che con notti un'associazione uno Statuto che nei primi articoli dica che la la la la la finalità educativa la finalità formativa è la più mentre la più importante perché un'associazione di vive di carattere nazionale che rappresentata su tutto il territorio nazionale a livelli diversi e anche se ineguali comunque interessanti
E che dichiari la propria cioè specificità educativa nei primi articoli che sono quelli costitutivi quelli fondanti è importante il cippo cura Luca la la la ragione
Permetterci di relazioni costanti costruttive importanti
Singolari spesso nuovissime con amministrazioni e con ambienti istituzionali
Con i quali nei quali attraverso i quali quelle politiche pubbliche altrimenti credibili del tutto non sarebbero grazie buongiorno
Grazie
Dare la parola Terme Umberto Lazzi presidente di Ora d'aria dopo la quale io direi che possiamo aprile gli interventi degli ospiti del pomeriggio dando la parola a Luigi Manconi portavoce nazionale dei detenuti
Allora no non è intervento ma come dire alcuni appunti euro alcuni inviti
Ne rispetta
Deve riaccendere
Pronta rispetta a a Campo de'sociale innanzitutto un invito a tutti di tirare fuori dalla borsettina con tutta diciamo gli atti documenti le schede programmatiche che riguardano vari campi d'intervento del sociale dalla salute mentale al carcere razzismo la questione droga invito di tirarli fuori non ora perché altri sono gli impegni e anche le priorità ma dagli uni di di leggere attentamente eh di rifletterci e di costruire ne all'interno della nostra associazione dei momenti di dibattito e dei momenti di riflessioni e soprattutto dei momenti di proposte concrete ecco vorrei dire una cosa rispetto al tema della diciamo della solidarietà o dell'intervento del sociale o come lo vogliamo del terzo settore come lo vogliamo chiamare
Ieri ma soprattutto nell'ultimo Periodo e soprattutto in concomitanza dell'emergenza Albania noi abbiamo sentito dire e abbiamo letto per esempio l'intervista di Cacciari che meno male che in questo Paese ci sono Presti se non ci fossero stati perenti sarebbe successo un disastro
Non ci sarebbe stata possibilità di organizzare o di fornire anche dei momenti di solidarietà chi arrivava nel nostro Paese e via dicendo ecco io io questa questa questione credo che sia fondamentale
E vero e non è vero che ci sono solo i tetti in questo Paese rispetto a questo settore in parte può essere anche vero ma credo che in parte anche essenzialmente non vero io credo che esiste un mondo laico in questo settore
E che non è vero che sia completamente o anche parzialmente assente dal terreno della solidarietà
Forse questo nostro mondo
Non è molto non è molto visibile o è poco visibile o forse poco propositiva e questo soprattutto l'abbiamo vista in questa era di nuovo in questa emergenza Albania rispetto alle scelte politiche partitiche governative
E questo ovviamente è un problema
Però ieri abbiamo anche i politici i politici diversi da angolazioni diverse se hanno fatto capire che sulla questione dello Stato sociale vanno affrontate dei temi con come dire con degli i no in modo nuovo dobbiamo avere coraggio dobbiamo avere come devo dire molta franchezza e soprattutto molto pragmatismo che sono delle doti che in genere nel nostro Paese non abbondano io credo che queste questi appunti questi consigli che che ci sono stati forniti ha ieri nel dibattito debbano essere assunti dalla nostra associazione ora io penso che invece la nostra associazione in particolare abbia delle grandi potenzialità ritornai prete dicono sì preti hanno le parrocchie allora io mi chiedo ma sì Prete non è però che noi non abbiamo forse circoli ora non è che tutti i circoli lavorano nel settore del sociale come tutte le parrocchie non fanno accogliente ci sono parrocchie si fanno solo comunioni battesimi cresime e quant'altro
Quindi e credo che questo sia strettamente in con in come abile da parte nostra come può essere in compagna bene che non tutti circolino altri facciano tutti un intervento nel campo del sociale
Però credo che questo aspetto qui in qualche modo noi non lo affrontiamo ce lo neghiamo lo rimuoviamo non lo so confesso anche una mia ignoranza nel dare una valutazione in questo senso però credo che diciamo da lunedì in poi
La questione di cosa significa solidarietà volontariato interventi nel sociale e terzo settore non importa che nome gli vogliamo dare a questa a questo mondo debba essere confrontato con quello che la nostra associazione
Ecco io credo che questa lo pongo e sono quindi non appunto non per il futuro che possiamo costruire dei momenti di riflessione su quello che noi Inter Viano Inter intendiamo come il nostro contributo a quello che si chiama il tempo del cambiamento sociale che cosa intendiamo per solidarietà
Che cosa intendiamo per volontariato io credo che su questo va fatta una grande riflessione vanno fatte delle scelte e che poi si debba se decidiamo passare a livello operativo
Un'ultima cosa perché non è vero che poi le cose non cambiano
Nulla accade anche nel nostro mondo la prima volta che partecipa in un congresso dell'Arci e credo che sia insomma una decina d'anni fa fosse più per la prima volta si parlò di un insomma di un di un aspetto del mondo
Del disagio e della difficoltà del vivere che mi sta molto a cuore che quello del carcere allora una decina d'anni fa dieci undici nella da esattamente vantano verbena
Insomma era la prima volta se penso che da allora per la prima volta parlammo del carcere si parlava dei detenuti che oggi poco fa dei detenuti hanno parlato da questo se mangiano
In questa assemblea non parlando della loro realtà ma di un progetto di formazione di un progetto pilota per la comunità R europea di inserimento lavorativo io credo che dei passi avanti sono stati fatti non sono sufficienti
Grazie Carmen
La parola ora Luigi Manicone Manconi portavoce nazionale dei Verdi si prepari Vincenzo Striano presidente dell'Arci toscana
Care amiche e cari amici care compagni e cari compagni
Troppa
La consuetudine e troppo antica
La consuetudine di rapporto con voi con le vostre tematiche con le vostre battaglie oppure forse troppo recente il mio apprendistato di portavoce dei Verdi perché io faccia qui
Un discorso da segretario di partito ne faccio uno assai diverso
Entrando nel merito anche
Nel merito magari meticoloso della vostra identità di associazione perché la considero anche mia identità
Come voi
Ben sapete l'associazionismo
Al ruolo di grande rilievo nel panorama nazionale
Sempre più spesso lo diceva anche un secondo fa Carlo Bertolazzi sono le associazioni a farsi carico o a essere investite
Di particolari e acuti problemi sociali specie quelli più densi di contraddizioni e quelli in particolare lasciati ai margini della responsabilità e della capacità delle istituzioni di farvi fronte
Il farvi fronte in questo caso da parte delle istituzioni e da parte quindi della politica il farvi fronte corrisponderebbe a enucleare le domande i bisogni conflitti che nel tessuto sociale si producono e
Questo il nodo Cuccia Ale
Includervi entro un sistema necessariamente composito differenziato e in perenne aggiornamento di diritti sociali e di cittadinanza un sistema appunto di diritti sociali e di diritti di cittadinanza
Un sistema dal quale nessuno può e deve rimanere esclusi
Se questo è il compito della politica delle istituzioni pubbliche sappiamo che questo compito viene largamente disatteso
In un numero rilevantissimo di casi la sfera della decisione pubblica non promuove e produce inclusione ma al contrario determina direttamente o indirettamente per realismo cinico opere indifferenza insipiente
Determina e produce alimenta e perpetua sempre nuove forme di esclusione oltre che cronici Zare diciamo così quel
Quelle vette
E devo dire che non sono positivi al riguardo alcuni segnali
Alcune parole ma anche alcuni intenzioni sulla riforma dello stato sociale che abbiamo sentito nelle scorse settimane negli scorsi mesi e di cui so avete discusso in questi giorni
Ma di fronte a questo deficit di decisione politica e di capacità delle istituzioni pubbliche di promuovere l'inclusione accanto a questo e a integrazione di questo succede che altrettanto frequentemente le associazioni e in specie alcuni settori del volontariato cattolico sono chiamate quando non sono
Quegli stessi settori a proporsi sono chiamati
Come dire a riattaccare i cocci ovvero ad assumersi il compito di gestire le scorie
Quelle residuate da determinate politiche di esclusione in materia sociale ed economica
Queste scorie lo sappiamo bene poi sono persone soggetti parti sociali
Definiti in genere deboli siano essi immigrati malati anziani tossicodipendenti o semplicemente poveri
Bene questa tendenza che vede
L'integrazione tra un deficit di
Capacità da parte delle istituzioni pubbliche di promuovere inclusione e una dei l'odiato
Affidata
Ad alcuni segmenti del volontariato
Di come dicevo riattacca Ricucci
Questa tendenza presenta tre i rischi che oggi già sono ben più che rischia sono processi sociali che
Sono sotto i nostri occhi la prima la legittimazione di un'assenza o di una carenza o comunque di una dea responsabilizzazione dello Stato nei confronti di questi gruppi sociali
La seconda tendenza e l'istituzionalizzazione di alcune forme di marginalità e di dipendenza
La terza tendenza ed è quella cui voglio dedicare qualche parola e la riduzione a filantropia e assistenzialismo
Di un'attività che invece dovrebbe qualificarsi come offerta di servizi pubblici
E badate c'è una parola magica
Che consente in qualche modo legittima
E giunge fino a teorizzare questo modello
Ed è appunto la parola solidarietà
Una parola che ha
Certamente nobili assai nobili origini
Ma insomma origini diverse
Che rimanda a valori diversi a tradizioni a culture e anche a realizzazioni concrete applicazioni diverse
C'è un modo di interpretare questa categoria che rimanda diciamo a quello che
Il mutuo sostengono ovvero la reciprocità
Dunque l'indispensabile vincolo della lotta comune della comune mobilitazione della comune azione e che costituisce questo vincolo
La specifica modalità attraverso cui storicamente minoranze gruppi sociali svantaggiati si coalizzano i si riconoscono tra pari
Per affermare i propri diritti e propri interessi
Dunque un significato politico della categoria di solidarietà
Integrato diciamo all'idea e alla pratica della mutualità della reciprocità e dunque di una tendenziale faticosa
Uguaglianza
Se la solidarietà perde questo connotato ovvero il riferimento ha un vincolo politico
Il riferimento a un fondamento di reciprocità
Io credo che fatalmente essa finisce con l'essere relegata come così di frequente succede nella sfera dei buoni sentimenti e diciamo dei moti d'animo delle mozioni
Anziché
Tradursi quella categoria di solidarietà in uno strumento di realizzazione di diritti
Anziché tradursi in questo la solidarietà rischia di arrivare a sostituire la nozione stessa di diritto e dunque diventa può diventare rischia di diventare segnalo il pericolo che essa diventi uno strumento per conservare anziché ratificare perpetuare la diseguaglianza sociale
Pensate un po'
Ma come questo passaggio da una
Significato della categoria di solidarietà a un altro assai diverso
Significato della categoria di solidarietà pensiamo come si può manifestare attraverso la comunicazione verbale la formula che appartiene alla storia
E alla traduzione delle culture della solidarietà con un vincolo
Polittico la formula era io e te
Io te e altri lottiamo insieme per il tuo o il mio o il nostro diritto negato
Ecco questa che
Una formula dove la solidarietà e categoria fondata su un mutuo rapporto su una reciprocità su un vincolo tende sempre più a trasformarsi in un'altra formula
Io aiuto ottenne The albanese detto Sico dipendente pure marginale o quant'altro
è in questa formula sia chiaro io e te
Ci siamo era restiamo su piani diversi io ho potere ruolo e privilegi sociali che mi consentono di aiutarti tu no
In questa formulazione e in questa a simmetria in questa disparità in questa diseguaglianza ratificata
L'acquisizione di diritti per colui che è svantaggiato si affida di necessità più a un'idea di elargizione che ha un'idea di riconoscimento di diritti
Vi faccio un esempio di
Attualità
Stringente
Addirittura scusate la battuta ma
Struggente attualità non voglio assolutamente semplificare una situazione che davvero e assai assai complessa ma anche nei recenti atteggiamenti verso i profughi albanesi in una parte di questi atteggiamenti almeno in una parte e possibile rintracciare lo schema che ho descritto
La così detta arroganza degli albanesi o qualunque altro termine che noi vogliamo
Utilizzare per definire
Quel sentimento che correva tra cittadini italiani anche disposte all'accoglienza e chi fuggiva dall'Albania
Usiamo ancora questo termine ma per intenderci la cosiddetta arroganza degli albanesi
E forse anche insisto su questo anche perché evidentemente ben più complesso
Denso di molte ragioni e quell'atteggiamento
Ma forse questa cosiddetta arroganza loro rimproverata
Segnala l'estraneità a quel modello di elargizione di solidarietà che prima dicevo
Un modello che pretende gratitudine o perlomeno buona educazione in cambio di assistenza
Anch'io ovviamente come tutti immagino apprezzo le buone maniere ma non ritengo non ritengo
Che esse le buone maniere possono considerarsi precondizioni per il riconoscimento di un diritto fondamentale quale in questo caso il diritto d'asilo e allora probabilmente nella difficoltà nel disagio nell'impaccio che assegnato le relazioni di questi mezzi di queste settimane tra cittadini italiani anche coloro disposti all'accoglienza e chi fuggiva dall'Albania il prevalere di questo schema e la reggitori io
Di solidarietà e quindi l'idea di diritti che vengono concessi comunque a partire da una condizione di disparità io credo che abbia molto pesata
E invece
Per tutti noi per le associazioni per le realtà di impegno sociale e civile io credo che si debba si debba si debba tornare a parlare in primo luogo di sciogliere dunque le ambiguità semantiche culturali di alcune categorie così diffuse affrancarsi dagli stereotipi più ordinari e più corrivi del solidarismo
E questo io credo questo io credo voglia dire propriamente fare politica nel suo significato migliore ovviamente
Speriamo nel suo significato migliore
Ora certamente l'Arci più di altri a nel proprio corredo consentitemi di chiamarlo così nel proprio patrimonio ideale culturale
E nella propria se non sbaglio quarantennale
Esperienza
A coscienza di ciò
Ma è una coscienza qui mi permetto di sottolineare quello che agli occhi di un osservatore a voi vicinissimo ad un amico diciamo affettuosissimo
Una coscienza che probabilmente va fatta diventare ancora di più materia è contenuto di battaglia politica
Perché davvero
Mai come in questo momento
Ci si deve misurare non solo sulle cose non solo sugli atti
Non solo sull'azione pubblica ma anche sui principi sui valori sui patrimoni ideali e culturali che quella azione pubblica che spingano
Perché sono proprio messi
Principi valori patrimoni ideali e culturali
Che definiscono quella trama di riferimenti di valore e di comune sentire che qualifica l'identità
E oggi proprio oggi proprio mentre parliamo in questa
Sala proprio mentre veniamo da una
Fase politica così
Difficile io credo che proprio oggi noi assistiamo ha un crescita di un vuoto che proprio un vuoto di riferimenti avvalori
Ed è un vuoto alimentato ecco quello che mi preme dire alimentato da un elevatissimo grado
Di
Indistinguibili Tardini differenza azione nella proposta politica e direi ancor più di omogeneizzazione culturale
Mentre va detto a livello sociale vi sono bisogni saperi aspettative e valori
Che non trovano adeguata rappresentanza
E luoghi ospitali in cui il rendersi visibili riconoscersi a vicenda trovare cifre comune comuni di socialità possibile e di possibili iniziativa politica
Non c'è dubbio che voi con i vostri anche qui se non sbaglio un milione duecento mila soci i vostri anche qui se non sbaglio cinque mila seicento circoli
Costituite un patrimonio tra i più autorevoli per le battaglie sociali e civili di cui questo Paese ai norme Bison mio e urgente necessità prime tra tutte ma è quasi
Banale ripeterlo le questioni del lavoro dell'ambiente e appunto di diritti
Ma
Ecco un altro punto
Del quale credo dovremmo discutere nei prossimi mesi anche nelle relazioni tra il mio partito e la vostra grande associazione ma voi siete anche una grande rette due interventi fa ho sentito insistere molto sulla parola rette
Ed è una retta e dotata di un potenziale enorme proprio per quel bisogno di identità e di socialità di cui prima parlavo
E che
Ha bisogno di adeguarsi
Alla nuova conformazione che i territori urbani con i loro conflitti con le loro lacerazioni oggi presentano
Per portare qui nel territorio urbano il peso di una diversa proposta culturale e politica di un'idea e di una pratica della convivenza
Che abbia un segno rovesciato infine rispetto alla paura e all'indifferenza alle logiche autoritarie del controllo sociale e alla democrazia del sondaggio
Siamo in campagna elettorale che coinvolge nove milioni e mezzo di cittadini italiani
La qualità della vita nelle città
Nel corso di questa campagna elettorale viene identificata senza alternative senza ripensamenti
Solo ed esclusivamente con i problemi di ordine pubblico e con la sicurezza urbana
Questa è la qualità della vita di cui si parla nelle campagne elettorali per le elezioni amministrative in corso in queste ore
Questo certo e indizio dell'alto tasso di strumentalizzazione
Che una politica che cerca facili consensi
Persegue però ecco
Il punto il fatto che la qualità della vita nelle città possa essere identificata
Con i problemi sicuramente importantissimi dell'ordine pubblico e della sicurezza questo fatto io credo che segnali un limite terribile che un limite di tutti noi
Un limite Direi della società civile organizzata che segnala la nostra incapacità di porci come Segni di della convivenza come laboratori di una pedagogia della tolleranza nel territorio
E allora e allora prima dicevo
La solidarietà
Che io ritengo vada sviluppata sostenuta e diffusa è una
Solidarietà che vive fondarsi sul
Meccanismo di reciprocità
Su un vincolo che politico
Di comune tensione verso obiettivi comuni però io credo che
C'è anche
Nella qualità politica del nostro agire un rischio ed è il fatto che noi scambiamo
L'azione politica
Con la tendenza interloquire solo o principalmente con le istituzioni politiche cioè con la politica nelle sue sedimentazione istituzionali partiti sindacati organi di governo
E di rivendicare certo giustamente di avere spazi e parte nelle decisioni
Questo è una tentazione
Che per un verso l'associazionismo deve accogliere ma che rischia costantemente di trasferire l'azione politica dell'associazionismo più all'interno
Dei luoghi delle istituzioni che
Nelle sedi della vita sociale quotidiana
Ora io penso e finisco che rispetto a questo
L'associazionismo e in modo particolare voi l'Arci
Possano ed debbano svolgere un attivo ruolo di coscienza critica rispetto alla sinistra politica e di governo
Che
Lo dice
Chi con questa sinistra politica e di governo a relazioni quotidiane
E assidue
Questa sinistra politica di governo risulta troppo spesso impacciata in affanno o come
Possiamo ancora dire prima che questa formula diventi uno slogan stucchevole questa sinistra politica e di governo risulta
Senz'anima
Penso in particolare l'atteggiamento verso
Quei temi propri della cittadinanza sociale immigrazione tossicodipendenze ma anche eccome ambiente
E stato sociale
Questa impaccio della sinistra io credo si sia manifestato in maniera Nitti dissi ma anche nei confronti dell'iniziative umanitarie ma non solo umanitarie che l'Arci nelle sue varie strutture conservare organismi ha assunto troppo spesso in solitudine
Ho inascoltato
Ad esempio all'interno del conflitto in Bosnia
E
Solitudine
Ho mancato ascolto rispetto all'iniziativa umanitarie ma non solo che l'Arci ha assunto
Nelle ultime settimane e negli ultimi giorni io in relazione alla crisi albanese
Voi sapete
La partecipazione dei Verdi a una manifestazione di cui voi siete stati attori e promotori
Ha suscitato nelle anime belle un pudico rossore
Noi abbiamo ritenuto nostro dovere prendere parte a quella manifestazione con le nostre parole d'ordine con i nostri atti e con la nostra identità
Abbiamo anche richiesto con forza è ottenuto con soddisfazione
Che
Le associazioni non governative le strutture della cooperazione internazionale
Gli organismi del volontariato fossero non parte successiva è secondaria
Della missione internazionale ma parte costitutiva e qualificante della stessa molto
Missione credo che sia stato un importantissimo risultato che da a quella missione internazionale che non necessariamente non necessariamente era destinata a qualificarsi come crediamo che possa essere e come vogliamo che sia
Missione internazionale di pace con scopi solo esclusivamente umanitari ai essere cioè
Ecco finisco proprio chiedo scusa anche per il molto tempo che ho preso ma avevo interesse e piacere appunto a entrare nel merito dicevo che su alcune delle vostre iniziative voi vi siete trovati soli questa solitudine Marotta anche se la sorte dito Udine di un milione e duecento iscritti a quella che io
A partire dei miei dieci mila iscritti mi augurerei di godere come dire una solitudine molto affollata come diceva un grande scrittore ma ciò non è sufficiente
Io sono qui a dirvi e per un secondo quindi parlerò
E chiuderò come segretario di partito come portavoce dei Verdi io sono qui a dirvi che i Verdi vogliono
Aiutarvi a rompere tale condizione lo si è fatto efficacemente per una volta quindi possiamo registrare una piccola vittoria piuttosto che una sconfitta
E quindi questo è un fatto positivo perché troppo spesso ci troviamo uniti nelle sconfitte di fitti e divisi nelle poche vittorie per una volta siamo uniti in un piccolo successo politico tenuto sono qui comunque a dirvi che i Verdi a questa condizione
Di solitudine che ogni tanto mi capita di conoscere
Vogliono contribuire a rompere e chiedono a voi di aiutarci a rompere la nostra di solitudine grazie
Grazie a Luigi Manconi la parola Vincenzo Striano presidente regionale della Toscana
Ah sì preannuncio il secondo degli interventi dei nostri ospiti a seguito dell'intervento di Striano chiedo a Giovanni Bianchi di intervenire portare il suo contributo
Io son venuto a questo congresso anche se sono ottimista con la paura ci si può che potesse perdere il congresso non tanto vincere o perdere una mozione tipo l'elezione del Presidente in Congresso insomma
Esso nostro per le cose che dobbiamo fare
Di questa cosa io molto timore ne ho parlato molto anche nelle tante
Discussioni nei tanti incontri che abbiamo fatto in Toscana
Perché io sono convinto che noi abbiamo di fronte in questo periodo delle potenzialità davvero particolare voglio dire ce l'hanno detto i ministri del governo ce l'hanno detto Bertinotti D'Alema ce l'ha detto ora Manconi ce l'ha detto ieri Cofferati
Ci sono state presenze impensabili fino a qualche anno fa a un congresso un congresso della cioè non vorremmo ci abitua Simo banalmente alla quantità di presenza queste son segni probabilmente di un ruolo possibile che noi più di prima possiamo anche oggettivamente svolgerle
Le crêpes le prospettive di crescita del non profit anche questo non è un dato scontato e a volte penso come sia difficile esprimere per esempio per alcune categorie dell'industria per alcune una sorta di egemonia un pensiero forte all'interno della società quando quelle categorie quei modi di produrre
Sono oggi in crisi si lotta per mantenere un minimo di posti di lavoro e così via
E la grande fortuna la grande fortuna che abbiamo noi e non solo noi ma ha tutta l'aria del non profit di poter dire ai nostri gruppi dirigenti guardate c'è posto per tutti anzi probabilmente c'è posto per più dirigenti per più posti di lavoro per più persone intervengono i nostri settori di quelli che oggi noi abbiamo questa è una grande fortuna ripeto rispetto ad altri settori della società e come questo ci obblighi anche moralmente a mio giudizio ad avere il coraggio non solo di pensare voglio dire a questo nostro ruolo ma anche avere il coraggio di avere degli elementi di discontinuità
Avere non avere la paura di cambiare da quello che noi fino a oggi siamo stati
Io credo che ne abbiamo una lunga strada da fare ancora nonostante si noi siamo molto cresciuti e credo anche che il tempo che noi abbiamo di fronte non è poi così infinito per alcune scelte c'è uno stato di grazia in cui vive oggi il tutta l'aria del non profit non è automatico che questo stato di grazia durerà
Voglio dire non è automatico che possiamo questi soggetti italiani voglio dire che son differenti da quelli americani da quelli di altri Paesi
Che gestiscono egemonizzare oggi dare del non profit che siano ancora quelli non è detto che lo stato di grazia che ci nasce anche dal risultato politico da questo governo
Sia destinato per forza a durare all'infinito
Allora io resto convinto diciamo così non mi accontento sono molto contento dei passi e l'abbiamo fatto in avanti delle cose che ci siamo detti ma penso che contemporaneamente noi dobbiamo e questo deve fare il congresso assumere la coscienza collettiva ad un percorso di crescita che può essere per tutti se tutti ci stanno
Che può coinvolgere un numero più ampio di persone ma deve essere ancora un processo di crescita
Noi abbiamo detto e abbiamo ragione che era necessario da quando non c'è più come dire una sorta di tutela delle forze politiche sul nostro movimento che dovevamo riappropriarci direttamente del nostro corpo sociale abbiamo fatto due grandi assemblee dei circoli
Che dovevamo difenderlo perché già come questo corpo sociale è una risorsa per questa società ma certo questo non ci deve bastare
Noi abbiamo detto diciamo che ne abbiamo un importante ruolo politico che è fondamentale per la vita di una società democratica perché noi allarghiamo i luoghi della politica in questo senso siamo molto moderno
Noi affrontiamo alcuni temi che son quelli dei diritti della partecipazione della cittadinanza attiva io dico noi dovremmo vorrei ricordare una brevissima parentesi che noi abbiamo fatto il referendum sulla legge Mammì quel referendum era pieno di rigidità e di tanti errori però io credo che non dobbiamo rimuovere quell'esperienza l'abbiamo fatto
Perché vedete non si è perso proviamo dimostrato non noi ma noi e le altre associazioni che con noi hanno lavorato abbiamo dimostrato che eravamo capace di fare un referendum crack Abramo capaci comunque di spostare milioni di voti eravamo di fronte voglio dire il sistema delle televisioni voglio dire un avversario non fra i più augure insomma non augurabile un avversario potente eppure io credo che al di là delle rigidità quel movimento che si è sviluppato intorno al referendum sulla legge Mammì a come dire un grande valore che non dobbiamo rimuovere è stato il primo e il più grosso movimento e ci sia mai stato in Europa intorno a un tema e un diritto importante e moderno come quello della informazioni diciamo poiché ne abbiamo anche un forte ruolo economico
Da giocare diverso dal passato pur ricco un altro per un alto ruolo che è fondamentale nel ridisegnare uno stato sociale dove altri l'hanno detto prima e meglio di me
Dove la partecipazione dei cittadini alla gestione dei servizi abbassa i costi e migliora la qualità dei servizi stessi
Allora cosa lo dovremmo approfondire ecco perché dire con grande ottimismo naturalmente non è una critica nessuno che bisogna comunque andare avanti approfondire questi temi
Perché io credo che tutto questo noi diciamo deve portarci a continuare a lavorare io credo che il ragionamento che facciamo sulla valorizzazione del nostro corpo sociale circoli prima di tutto quell'intreccio tra politica e gestione o se volete usare altre parole tale tra un forte pensiero fra diciamo istanze etiche e la realizzazione di servizi concreti
Ecco tutto questo deve trovare un punto di un'Italia ancora dobbiamo lavorare su questa cosa dobbiamo come dire la politica per noi non può essere questi vari pezzi non possono essere giustapposti messi uno accanto all'altro ma debbono diventare su questo c'è da lavorare
Pezzi di un disegno
O unitario
L'altro dato ancora e la politica credo che la politica per noi obbligatorio io con altri mi sono sempre battuto perché l'associazione vida profondamente la necessità della politica come sua identità
Ecco ma se è obbligatoria
Noi dobbiamo ancora molto lavorare anche in questo senso io credo che noi saremo arrivati o avremo fatto un grande passo passo avanti se riusciremo dopo le battaglie che abbiamo fatto ma capire che per noi politica è autonomia della nostra politica
è riuscire a esprimere un nostro punto di vista originale e riconoscibile praticabile
Un punto di vista autonomo e dunque legato anche un sistema perché l'autonomia non è sola affermazione ma è un sistema di forza di alleanza e voglio dire io non ho dubbio e su questo il forum del terzo settore un passaggio fondamentale perché potenzialmente il luogo principale delle delle nostre alleanze dunque non è solo importante anche se necessario obbligatorio che noi esprimiamo il nostro parere sull'Albania ma il nostro sull'Albania come come tutti parlando in Albania ma qual è il punto di vista di un'associazione ripeto originale particolare caso mai parziale ma di un'associazione su questo tema che ancora di più se volete c'è il tema dell'Europa io credo che noi poco ci impegnamo sul tema per l'Europa potrò lasciamo ad altri
Però credo che anche lì non è importante dire noi siamo per loro ma dire qual è il nostro cosa le associazioni pensano partendo dalla propria soggettività intorno intorno all'Europa lo loro OPA non è per noi nemmeno lontanamente l'Europa di Maastricht anche se l'Europa importante la madre di tutte le riforme diciamo ecco ma importante che tipo di idea di Europa anche noi come possiamo contribuire a costruirla questi euro durò pesti aperta all'estero al sud
Voglio dire che sia l'Europa dei diritti che sia che non sia solo appunto l'Europa le junior OPA che guarda al Mediterraneo e così via che non sia solo appunto Europa economica che in qualche maniera finisce per produrre a mio giudizio alla fine l'economia quando rimane sola finisce dei processi anche di cannibalismo
Ecco dobbiamo avere dunque coscienza che non dobbiamo costruire un po'di politica un po'di Progetti un po'di rappresentanza dei circoli ma un pensiero forte e complesso ma che sia in grado anche di essere in maniera semplice comunicato
Le alle persone un'esperienza diceva la ministra Turco una sapienza delle delle associazioni o se volete una originale Timoria più politica del non profit che io credo sia ancora da costruire
In completamente compiutamente nel nostro nel nostro Paese che questo è un processo originale
è un processo originale perché dall'esperienza italiana è possibile questa teoria politica costruirle con caratteristiche che sono nostri appunto questo intreccio tra politica servizi così allora io ho finito perché mi ero preparato un intervento molto breve tutto qui diciamo così generale
Io credo che questa cosa che è anche un cruccio proprio al suo questa preoccupazione non vorrei che impostare così
Volere questo dal congresso sia preso come un ragionamento da morali come dire moralista
O di anima bella cioè voler mettere questo tipo di riflessione al primo posto io questa necessità di impostare con questa nato ed avere questa impostazione nasce realtà da una preoccupazione concretissima che non c'è un ruolo forte
All'interno di una società se non c'è un'idea forte se non c'è un pensiero forte se non c'è una teoria politica forte e originale che che questo questo ruolo insomma loro lo detesta
Allora ho finito davvero io credo ne abbiamo un'esperienza da negativa a cui guardare
Proprio in un periodo in cui voglio dire
C'è stato Manconi parlava di una politica senz'anima io son anch'io molto preoccupato da questa cosa ripeto per motivi concreti non per motivi teorici
Ci si può perfino preoccupare che una associazione arrivino soldi dai Progetti se non c'è appunto una forte Teoria politica che questi soggetti lì e che questi progetti riorganizzi e li definisca in fondo gli anni Ottanta sono stati come dire sono stati anni dove c'era il primato dei politici
Ma mancava appunto il primato delle idee delle idee forti forza della politica ecco alla fine anche quei soldi son girati in quegli anni hanno prodotto corruzione
Senza idee forti si produce alla fine corruzione non c'è gestione allora io credo che il nostro congresso non lo vinciamo lo perdiamo oppure il congresso insomma non si perde
Se non riusciamo come dire a ragionare su questo se il nostro esserci incontrati in questi giorni
Voglio dire con il nostro gruppo dirigente allargato fatto congressi c'è stato un congresso diffuso nel territorio ci troviamo in questi giorni se non riusciamo alla fine a tornare a casa con questa coscienza di lavoro di e di cose da fare
Grazie Vincenzo la parola a Giovanni Bianchi
Ma io sono contento di aprire respirare aria associativa mi sembra evidente
Mi trovo d'accordo in particolare concentro la citazione una frase
Con quanto trovo scritto a pagina sedici nella relazione di Giampiero la Simmel lei abbiamo bisogno di una legge strategica
Che Proietti un gigantesco patrimonio in una prospettiva di sviluppo al servizio del Paese e del suo rinnovamento
E da tanto tempo
Che ne siamo convinti da un certo tempo che ne abbiamo bisogno
Credo che anche qui i tempi vadano comunque stretti altrimenti rischia di restare davvero in mare appena
Io
Ho spazientito forse gli amici alcolisti per tanti anni rifacendo me a una celebre affermazione di otto no era tra dove si diceva appunto siamo in mare aperto
I Marosi sono alti e comunque dobbiamo a porre mano al fasciame di questa barca provvedere a ricostruire credo che la vicenda dell'associazionismo sia un poco questa ed ecco perché si ritorna a casa a volentieri
Forse ha ragione persona quando dice con lo stesso boccone col quale e ci siamo nutriti moriremo non è una brutta morte da a questo o punto di vista e credo che però questo sì propone
Vorrei vorrei che i diversi temi che io ho colto nella relazione
La densità di quaranta anni di vita
L'associazionismo è un fatto d'improvvisazione in questo Paese
Ha una continuità con lo stesso volontariato
Che spesso non è stata accolta è vero
In Italia un italiano su tredici dedica in media sei ore ogni settimana un impegno gratuito per gli altri
Lo sappiamo dei ragazzi che stanno sulle ambulanze a tutta una serie di altre forme e però tutto questo che una nuova forma di impegno ha radici solidissime spesso addirittura momenti di sovrapposizione con l'associazione quindi la durata dell'associazionismo in questo senso non è soltanto una garanzia come dire è un luogo di valori è insieme di tecnica
Che si sono rappresentate che si sono confrontati anche con la politica che che si confrontano anche con le istituzioni ancora
Condivido il dire che oggi ha aperto una grande
Questione sociale e democratica le cose si tengono va riscritto il patto associativo in questo Paese
Va ancora detto che tutto questo si confronta con la politica a partire da un dato irrinunciabile di autonomia
Non è della natura dell'associazionismo il viversi come una subordinata e neppure come una cinghia di trasmissione
Tutto questo porre una serie di problemi nuovi allori qualcuno può pensare a un orizzonte tocca Quiliano anche per questo Paese io ricordo come capitolo il sedicesimo
Della Democrazia in America rimasi come dire quasi frastornato da questa idea
Di coloro che avevano creato una lega anti alcolica
Pensavo che chi vuole essere astemio possa esercitare la cosa tranquillamente nelle proprio mura domestiche con i propri familiari sodali e quant'altro e poi c'era invece una notazione di Tocqueville
Sulla Francia credo Calzi benissimo anche per l'Italia dove si diceva se ci fosse questa lega
In Francia questi chiederebbero agenda ormai lì di andare fuori dalle osterie per impedire di bere no la invece era a questa capacità di porsi a un livello direi tra il costume le etica
La convivenza quotidiana in maniera creativa ecco io credo che tutto questo sia patrimonio associativo che non vada sprecato enormi faccio una domanda
Quale
Il ruolo che l'associazionismo potrebbe giocare e che sta giocando in questa transizione
Forse
Il depositario dopo dell'ostruzionismo
Gabriele De Rosa non a caso ha titolato il suo ultimo libro diaristico la transizione infinita
E sono molte le latitanza e le scarse presenze i bisogni di maggiore presenza che si avvertono in questa fase di transizione
Chi si è spinto a parlare di declino della politica forse
Destino veder Rhiannon migliore da questo punto di vista
Io credo nell'area cattolica per esempio due essendo che non mi piace
Una sindrome alla quale qualche volta anche qualche titolo di giornale penso al piccolo sbaglia compenso mi sia consentito dire del manifesto di oggi
Papà in viaggio d'affari so che si è cercato di fare il verso grottesca mente ha un bel film di cui storica e però non mi sembra proprio il caso di oppure venire se ne fuori con queste cose che non sono anticlericale mi sembrano francamente un po'di Senna ecco e allora tutto questo crea e in particolare
Nella mondo cattoliche anche associativo una sindrome da esclusione
Come se finiti gli anni della Democrazia cristiana si pensasse dimettere il cattolicesimo tra parentesi anche quello sociale così come Croce pensava il fascismo
Ora come parentesi dalla storia italiani io credo che l'associazionismo non debba dare esca a tutto quello
Ma se questo nemico a destra via un nemico all'ente
Dell'associazionismo cattolico che ragiona grosso modo così questa politica insoddisfacente
E perché non riconosciamo io non sono ipocrita
I delusi dell'Ulivo non sono soltanto una categoria giornalistica
C'è un venir meno di corrente calda in qualche momento alla politica e anche il mito e scaldare i cuori
L'Europa vuole dire riducibile a tasse e via via da a questo o punto di vista ebbene delusi di tutto questo quasi un disinvestimento rispetto alla pole
Io non direi che è una preoccupazione che ci deve trovare aperti che in campo cattolico uno ripiegare che nella nostra storia e classico gli l'intransigenza
Il Scotton impala Nuzzi e così o ripiegare sulla durata del sociale
Io credo che se c'è qualcosa che ha contraddistinto l'associazionismo italiano è avere
Gelosa la propria autonomia Massa per interrogare incalzare rompere le scatole al Polito essere inventivo da questo punto it queste nella nostra storia
E non può essere messo grazie a Dio fra parenti e quindi il ripiegamento sulla durata del sociale mi sembra una scorciatoia sbagliata mi sembra addirittura uno scivolone giù per la scarpata se il problema
E quanto sta scritto nella relazione lo condivido oggi ha aperto una grande questione sociale e democratico forse che questa democrazia non sarebbe più povera e quindi più a rischio senza il contributo
Di quanti fanno associazionismo in maniera attiva ho detto dei volontari del volontariato circa sette milioni
Non meno l'associazionismo
Sono quelle colonne direbbe la tradizione ebraica quei giusti e costoso vengono al mondo e ignorano di esserlo i giusti che sostengono il modo di questo contributo non se ne può fare a meno
E allora ecco Uni En un interrogativo che poneva poco fa
Manconi e che io credo non vada ricevuta
E c'è un problema d'anima
Dentro questa transizione
E come l'associazionismo può rispondere per la sua parte confrontandosi con una politica che corre questi rischi diciamo la verità siamo tutti orfani un poco
Non c'è sarcasmo in qualche disco del muro di Berlino
Se poi ci pensa il muro di Berlino in Italia ha fatto più morti nel campo dei crociati e nel campo di aver amante ed è una riflessione che in ambito cattolico bisognerà che che sia presto tematizzato da a questo punto di vista ma molte cose
Stanno sotto quelle macerie forse anche dalle macerie ci sono mattoni da estrarre
Costruttivamente da a questo punto di vista ma io credo
Che
Proprio qui proprio qui ci sia una risposta difficile da dare in particolare alle nuove generazioni ai nostri figli
Passo però indossa il piano passo addirittura per uno spiritualista ma per gli amici di mio figlio che sono ottimi rockettari mi piace la loro musica Dossetti potrebbe tranquillamente giocare nell'Atalanta e non farebbe propone
Non è solo un problema di memoria storica e così via è un problema di ripresa di unanime nel senso che secondo me sita dentro questa transizione rispetto alla quale
L'associazionismo deve dare una risposta perché
è vero che certe antiche risposte le grandi narrazioni sono cadute quasi tutte
Quasi tutti
Il vantaggio è che le domande sono rimaste in piedi
Partire da qui
Dalla riproporci le domande giuste in questo rapporto tra civile e istituzioni tra associazionismo e politica
Rifiutandosi qualsiasi atteggiamento Magister reale
Della politica ecco mi sembra la strada di le do le risposte non le abbiamo ancora
Non abbiamo ancora
Ma riconoscere di mancare le risposte non è solo fare del Socrate Isma'in ritardo è mettersi sulla strada per averne io credo che queste risposte nella transizione dentro la corrente calda non si troveranno senza questo rapporto tra associazionismo e politica
Mi sembra anche questo un terreno non da poco
Un terreno sul quale le identità devono devono confrontarsi
Parco certo gli attriti a dire che l'identità sono la funzione
Lo riscopre la sua funzione che li scopre la sua identità da questo punto di con un problema ecco che vorrei dire
In questo intreccio dal punto di vista culturale e che noi abbiamo già sperimentate insieme
Si giocano insieme queste cose
Il pensare che la fine della corrente calda di quanto c'è stato anche di movimento recente nella politica italiana sotto sotto l'Ulivo perché non dirlo
Possa schiudere il ritorno alle antiche forme di partita secondo me è mera illusione c'è già visto negli Stati Uniti quando è finito al movimento dei diritti civili non solo i tornati vecchi partiti è ritornata in politica
E noi tutti non cresciamo sulle in politica
Qual è vento buono soltanto per le vele della destra
Quindi il problema di questo rilancio chiamiamole di questo incontro di questo rapporto dire rispettive autonomie
L'associazionismo alle forme del politico essenziale per una politica che voglia recuperare unanime e di anima c'è bisogno
Ci ha detto sarà giusto perché mi sposto mi porto dietro questa fama immeritata di spiritualista ma in questi giorni faccio campagna elettorale ad Assisi sono candidato lì per tutta una serie di ragioni che con l'associazionismo a partire dalla fine degli anni sessanta
è ovvio
Vado anche nei conventi delle suore di clausura ciò dalle amiche
è una riflessione che faceva il proprio questa se c'è una cosa che la grande tradizione monacale nel mi ridà in questo momento cose è che proprio il volare alto ti consente poi di occuparsi delle piccole cose della quotidianità e lavare i pavimenti nessuno lo fa per amore dello speaker spam
E quindi cristalli fa anche dei lavori numeri proprio allo
Per un'idea perché vuole raggiungere il Signore della storia perché pensava invalidi e così quindi questo bisogno di ritrovare un'anima la politica non è affare di anime belle è una cosa senza acqua la politica non vive soprattutto non può vivere a sinistra
Così non si schiudono pragmaticamente le porte al ritorno dalle vecchie forme al poi così si apre soltanto all'in politica la destra qualche giorno è in magari nato in Abruzzo che può o pensare plebiscitaria mentre
I gestire le cose attraverso una riduzione niente affatto l'umani Anna da questo punto di vista
Questa riflessione
Sì è una riflessione che dobbiamo davvero fare ultima cosa ecco
Non poca cosa in tutto questo è il discorso intorno allo Stato sociale
C'è un po'di brividi nella schiena perché
Quindici giorni fa abbiamo fatto una mega tavola rotonda a Mila no
Da loro
Drm Monti
Dahrendorf cardinal Martini è stato il più bravo chiusa parentesi che entrare Dahrendorf
Sosteneva a partire
Anche da considerazioni se volete una qualche statistica più mirata sul Regno Unito che nei prossimi anni
Avremo questa possibilità che a me
Operai sta bianco di Sesto San Giovani prenda un po'mi metteranno in uno zoo parte Chanda poche gli operai quelli bianchi poi come il rinoceronte bianco non ha mai in una teca comportamenti del sito come le farfalle di allora
Il fatto che dicesse nella prospettiva anche prossima sarà molto probabile che avremo occupa il cinquanta per cento della popolazione attiva adulteranti trono
Non è una prospettiva che io non posso inquieta
Con un'osservazione successiva questa riferite alle alle nuove generazioni
Discorso sulla flessibilità che ho trovato anche giustamente nella non c'ho tempo sono d'accordo Giampiero quindi
Non la voglio fare lunga
Complementi abbisogna che ci sia un atteggiamento anche da parte dei giovani più femminile nei confronti del lavoro cosa voleva dire voleva dire che siccome i i giovani maschi hanno un'attesa più mirata sul lavoro a tempo
Indeterminato di tipo classico sono meno occupati io rischio di essermi norma rispetto alle ragazze che vedono hanno un'attesa più plessi
Ha portato questi elementi
Per dire che non è poi così casuale o soltanto letterario il titolo del celebre saggi nodi Dahrendorf far quadrare il cerchio e che se fosse soltanto il titolo di un saggio
Resterebbe il problema non molto inquietante se non per coloro che hanno mani e di acribia filologica io che non ce l'ho queste cose qui credo che non è la sede per svolgere queste qua
Abbiamo di fronte all'orizzonte operano in un Paese soprattutto il nostro e qui chiudo questo
Specie di diagnosi a fumetti Caperna rapidità dove il vero grande problema neppure la disoccupazione ma è la in occupazione giovani
Tutto qua c'è perché tutti gli ammortizzatori sociali funzionano perché a qualche titolo cassa integrazione con la regola è già entrato nel mercato del lavoro
Quindi con una situazione rispetto alla quale l'interrogativo intorno lo Stato sociale è fortissima
Ti posso dire centinaia di cose
Non solo una pista di lavoro maturata in casa alcolista che mi sembra interessante io credo che
Uno degli aspetti non perversi della globalizzazione perché ce ne sono anche di perversi
è è quello di porre materialmente delle condizioni per il federalismo
Tutto questo emerge autonomie presenti si può anche in Francia anche se i nostri giornali non ne parlano mai
Diciamo parlare i baschi spagnoli piuttosto un poker i catalani ma anche la Francia è piena
Che significa un
Un progressivo affievolirsi del potere gli Stati centrale per tutta una serie di ragioni non recuperabile neppure in una certa teologia finanziaria di Maastricht che punta tutto intorno ai governatori delle banche centrali perché vorrei che non dimenticassimo che noi siamo usciti dallo Sme per una manovra di Soros rispetto alla quale netti ma è nei compagni erano in grado di reggere
Ecco detto questo allora io credo che una strada sia quella veramente di tenera insieme la via federale municipale
Con la via che quella di un mutualismo uso un vecchio termine che è questa presenza di terzo settore
Che questa presenza di volontariato nelle sue forme senza pensare di ridurre l'associazionismo a servizi ma che il tenera incarico questo tipo di cose a me sembra essenziale quante volte mi interrogo questo secolo Breve così intenso eccetera
Che si chiude con le privatizzazioni si era pura aperto con le cooperative dei socialisti e dei popolari
Non è che voglia finire con un peana sulla cooperativa no
Voglio dire però una cosa che anche rispetto a questi fenomeni o al Macro fenomeno tale della globalizzazione il resistere per rinnovare una nostra caratteristica comune
Quando sorsero le cooperative non si omologare un al mercato al Paese una resistenza per poi cambiarlo e modalità di esserci dentro
Noi siamo una cosa di questo tipo questa è una via
Direi anche estremamente estremamente concreta sulla quale possiamo muoverci
Proprio per impedire che certi eccessi mercantili distrutta la società si avviano poi anche a distruggere la politica è quella che si contiene nella dizione di pensiero unico
Da questo punto di vista
Ecco io credo che questo sia un poco
Sì è una riflessione mi sentivo di riproporla
Corre anche la capacità e su questo davvero chiudo
Di entrare in tutte quelle pieghe
Che che non stanno nella luce dei riflettori
Ho sentito con grandissimo interesse
L'intervento sul carcere due problemi gravissimi che ho trovate questo il ticket Anelka
Una popolazione che va sempre più quella del carcere diventano anche terzo mondiale tipici eccetera con è tutt'con questi che per non pagare il ticket non vanno a farsi re quindi con un problema del gravissimo che troviamo e che io credo debba vedere anche la nostra la nostra posizione molto attenta quindi anche con questa capacità
Di farsi carico davvero di quelli che altrimenti altre culture politiche lasciano ai margini della caro qua non si dà una soluzione intermedi davvero di democrazia in questo rapporto tra civile istituzioni dove un qualche tentativo di quadrare il cerchio dobbiamo farlo oppure noi senza tenere conto di queste ragioni sulla vergogna a dire che l'associazionismo ha lasciato una cosa
Mi importa in questo Paese fece perché entri in Europa e cioè non importa dalla povera gente lo dico il linguaggio arriva per se mi tirate via queste come toglie la resistenza al ferro da stiro ormai non funziona più
Ecco credo che non sia soltanto uno stigma un DNA sia qualcosa che terrà Dinoi giustamente è prima una affinità elettiva che elettorale
Molte grazie a Giovanni Bianchi la parole altri o Foti presidente di Arci Sicilia
A seguito di forti la parola Franco Passuello
Che consensi si sente
Un'associazione che decide responsabilmente di realizzare
Un congresso costituente in una fase come quello attuale
E chiamata ovviamente ad uno sforzo notevole serio per ridefinire identità ruolo convocazione
Nel rispetto delle proprie tradizioni culturali e politiche in un contesto che non di rado
Appare confuso e contraddittorio e in cui di conseguenza non sempre facile orientarsi
E in cui diventa sempre maggiore la responsabilità per esse punto di riferimento
Io penso molto semplicemente che oggi ogni soggetto individuale o collettivo
Che si muove nella tradizione o nell'ottica della sinistra
Deve porsi una domanda precisa e cioè se possibile a quale condizioni
Una ripresa più o meno diffusa di pratiche solidaristiche
Nel pieno di una fase caratterizzata
Come ormai detto da più parti
Da una fenomenale res ristrutturazione che tecnologica ma che è anche soprattutto culturale
Certo non è un caso che la crisi forte dello stato sociale
Quello che è stato per alcuni dovrebbe segnare suo definitivo tramonto coincide con grande successo col trionfo del cosiddetto mercato totale dell'economia globale
Che comporta di fatto la trasformazione delle persone in soggetti di consumo
Una organizzazione di società sempre più debole sul piano della coesione sociale
Sempre più e con l'aspetto culturale estremamente preoccupante si afferma una tendenza che vede i soggetti e le persone portatrici di bisogni economici potenzialmente riducibile a denaro
Per cui il mercato diventa l'unica risposta realistica possibile per soddisfare appunto così si tipo di bisogno
Con conseguente inaridimento dei rapporti umani ridotte se sempre più a rapporti di mercato
Allora questi soggetti individuale o o collettivi che Simone l'ottica che esprime una tradizione della della sinistra
Hanno oggi un primo grande obiettivo prioritario quello di ridefinire una prospettiva culturale
Che rimetta al centro il legame sociale i rapporti basati sullo riconoscimento e lavori d'azione delle differenze
Che siano fatti di reciprocità che favoriscano processi di socializzazione capaci di determinare identità individuale collettive
Neri appropriazione dei poteri di scelte in merito ai bisogni e quindi alla costruzione di senso della propria resistenze
E insieme a questo bisogna porre il problema della rappresentanza che non può a meno che un soggetto come il nostro fermarsi
Alla dibattito concernente le necessarie riforme istituzionale elettorale
In un sistema come il nostro che tutti ormai definiamo complesso sappiamo che la distanza tra il livello della formazione delle domande dei bisogni sociali
E quello della espressioni organizzate rappresentativa di queste domande di questi bisogni non è in alcun caso interamente colmabile
La separazione e la tensione tra i canali istituzionali cioè i sistemi ufficiale la rappresentante della decisione e le forme di aggregazione delle domande sociali rappresentano due delle condizioni principali per non rischiare una democrazia autoritarie
Ed è indispensabile quindi che oltre e rispetto a quello istituzionale delle forme di rappresentanza per così dire tradizionali
Luogo di necessarie mediazioni venga definito riconosciuto legittimata una dimensione in cui lo esige le soggettività possono esprimersi pienamente e possono manifestarsi interamente con tutta la radicalità i bisogni di cui sono portatrici
E su questa dimensione che operano i soggetti chiamati a dare vita agli a fare riconoscere i veri e propri spazi pubblici di rappresentanza punto d'incontro tra istituzioni politiche e domande collettive
Luoghi che rendono visibili le questioni sollevate dai soggetti che aggregano le domande sociali in modo che tutta la società prenda coscienza ed assuma i problemi e di conflitti vecchi e nuovi che l'attraversano
Ed e fra questi dolcetti soggetti che ovviamente va collocata la nostra associazione va collocata l'Arci
Se fosse capace di diventare rete riforme autorganizzati caratterizzati dall'assunzione forte di responsabilità dirette
Basate sull'autodeterminazione esistenziale sulla reciprocità del riconoscimento personale e sulla effettiva reale concreta valorizzazione delle differenze
Un arcipelago di sviluppare alleanze al proprio interno fra soggetti diversi
Quanta relazioni di storie e sensibilità differenti
Intrecci nuove nuovi di competenze e di progetto espressione di una parte di società che prende coscienza di sé e che è in grado di di stipulare patti di solidarietà e di reciprocità
L'Arci come luogo voi uomini e donne scelgono di vivere un'esperienza di libertà
A partire dal diritto ad avere riconosciuto un proprio autonomo percorso di vita una propria identità dove intendeva momenti ed individuano strumenti per opporsi
Ai percorsi di omologazione di individui e vive e dove innescano dinamiche di nuova criticità
Un luogo ancora
Dove si elaborano e si gestiscono progetti dove si cercano anche creativamente risposte ai bisogni di nuova e qualificata occupazione
Dove si possa ancora avere la voglia di mettersi in gioco di sentirsi personalmente coinvolti
Riscoprendo il gusto di vivere e di intentare nuove forme della del fare politica in una dimensione associativa cioè di incontro
Reale aperto tra individui tra persone impegnate nel cambiamento in una dimensione ancora fortemente caratterizzata dalla gratuita dalla gratuita
Sono convinto che Archie soggetto politico parta anche da questa affermazione da queste considerazioni che in parte questi elementi sono già patrimonio della nostra associazione dicono CIPE del ed il riconoscimento del suo ruolo autonomo l'ho testimoni
L'incontro Vieri con D'Alema Bertinotti e dall'altra anche oggi confermato all'intervento degli altri esponente del mondo politico
Ritengo che è stato molto importante per diverse ragioni
Ma una mi pare finalmente la più significativa
Il riconoscimento reale che abbiamo avvertito di una diversità dell'associazionismo come il nostro del suo specifico ruolo della sua importanza in parte forse anche decisiva per riformare la politica e per ridefinire un nuovo stato sociale
Uno stato sociale che rafforzi la funzione pubblica valorizzando le forme organizzate che la società autonomamente esprime attraverso azioni che hanno valenza per tutti c'è una valenza politico sono affermazioni posizioni che fino a poco tempo fa sentivamo che non costituiva ancora un patrimonio delle forze politiche della sinistra che oggi dobbiamo considerare come una grande conquista dell'associazionismo del volontariato e quindi anche la nostra associazione
Enorme io penso il contributo che possiamo dare al cambiamento sociale e a quello della politica
Grande anche il contributo che possiamo e dobbiamo dare perché la sinistra trovi convergenze d'unità con sintesi sempre più alte che siano frutto non solo delle mediazioni a carattere a livello istituzionale
Ma chi è risentano fortemente della presenza dell'attività nella capacità di rappresentanza di chi aggrega le domande sociali sviluppando il campo della partecipazione
Questo io penso che un Arci che serva veramente al nostro Paese a tutto il Paese ed è un accerchiamento che serve moltissimo subito
Dove la fase di emergenza purtroppo dobbiamo essere soppresse seriamente chiari senza piangere
Dove la fase di emergenza non è superata e per la questione lavoro io penso che l'economia non protetta l'economia civile solidale posso dare un significativo anche se non esaustivo ovviamente qualcuna non esaustiva risposta
Ed è ancora emergenza per la questione sicurezza l'esercizio delle Signorie del del territorio da parte delle mafie non è terminata si è parlato moltissimo con la stampa del caso Niscemi un po'di meno sul caso del Presidente del Consiglio
Comunale di di San Giuseppe Jato costretto tra virgolette alle dimissioni per le continue minacce alla sua famiglia
Un Sud dove finalmente con determinazione con coraggio con o a volte anche con spregiudicatezza con intelligenza perché no con creatività
Incominciamo appuntare
Verso uno sviluppo finalmente autonome finalmente auto centrata
Perché ciò avvenga perché questo obiettivo possa essere raggiunto occorrono diverse condizione della verifica se le sue condizioni uno riguarda il ruolo della Società di cittadinanza attiva che in questo senso secondo me diventa veramente decisivo perché
L'elemento di società privilegiato nel produrre
E radicare beni relazionale quale la solidarietà
La fiducia nel futuro pagava già di concertazione la cooperazione orizzontale beni assolutamente indispensabili per lo sviluppo autonomo
Le clientele le mafie sono anche soprattutto conseguenza di assenza di relazioni orizzontali che caratterizzano un tessuto sociale e civile basato sulla cooperazione appunto
Il Sud chiede
Un archivio abbia caratteristiche nazionale
E offre quello che anche quello che ha maturato
Perché l'Arci diventi una selezione veramente nazionale perché si è in grado di valorizzare e fare interagire le esperienze di impresa individuale collettive di solidarismo consolidate maturate nel centro nord con la nuova soggettività politica che l'Arce assurdo esprime è un progetto tanto necessario quanto affascinante che potrà l'altro costituire occasione per una espansione associativa per certi versi e per certi versi impensabile
L'Aci di cui parlavo prima è l'Aci di cui sto parlando è già una realtà io penso ancora sinceramente di no anche se sono si sono stati se sono stati fatti significativi ed importantissimi passi in avanti ma c'è ancora un certo ritardo di natura culturale
Che mi preoccupa specie se penso alle responsabilità grandissima anche su di noi e sugli altri soggetti autenticamente motivati che Simonetta mo'del terzo settore gravano perché non va finalmente e che è stata già finalmente largamente riconosciuto dagli interventi degli ospiti di ieri e di oggi di partito di Governo del del mondo della cultura dello spettacolo
Ritardo che si manifesta in tanti modi e rispetto a cui i nuovi dirigenti che questo congresso nominerà devono avere come dire uno scatto coraggioso per affrontare con chiarezza alcune questioni
A partire dalla eliminazione di nicchie di potere e privilegi che secondo me ancora oggi esistono e nel far maturare una cultura che superi
Un modo di concepire i rapporti associativi
E le questione della rappresentanza ancora passare sulla esclusiva logica dei numeri e delle tessere che per carità rimangono sempre importanti
Ma che fanno capire che ancora una parte dell'associazione stenta quasi paura a confrontarsi e valorizzare la complessità che uno degli elementi di maggiore ricchezza che caratterizzano il nostro il nostro mondo associativo
E che tra l'altro dovrebbe dar vita ad un coraggioso innovativo modello organizzativo in grado di rappresentare appunto in maniera complessa la nostra articolata realtà
E ancora finisco troviamo e ancora ritardi né trasformasse pienamente in un soggetto vero di terzo settore ed acquisire la capacità di raccogliere in pieno gli input che arrivano da da esperienze quale quella dei forum
Da un lato e quale quella per per tornare a noi della Ramesse dell'agenzia LaPresse dall'altro
Ritardi che riguardano anche in buona parte la capacità di assumere pienamente nemmeno dell'associazione la soggettività gay con un rinnovato rapporto marce che e la difesa dei minori con un rinnovato rapporto con altri ragazzi ritardi resistenze insieme vanno affrontati con responsabilità con rinnovata coscienza della funzione che siamo chiamati ad assolvere in questa fase reinventando modi piacevoli di vivere insieme nella reciprocità nella autentica gratuita una una avventura che ancora una volta vuole essere un'avventura deliberazione individuale e collettiva
Abitiamo a prendere la parola Franco Passuello presidente nazionale delle ACLI
Si prepari per l'intervento Benettollo
Dicevo asso Anna Tortora poco fa se chiudessimo gli occhi ascoltassimo
Molti degli interventi che si sono succeduti qui
Potremmo tranquillamente dire che siamo in un congresso delle ACLI
Tanto i temi si sono ormai
Come dire
Messi in comune
Per questo mi fa pensare che un anno fa D'Alema intervenendo eravamo alla fine di di marzo intervenendo al congresso nazionale delle ACLI c'era presente Giampiero altri presidenti riferendosi all'esperienza unitaria dell'associazionismo e in particolare dell'Arci delle ACLI disse
Voi siete stati le radici sociali dell'Ulivo avete cioè anticipato un processo che poi
è affiorato dopo a livello politico
Io credo che a si fossero resi conto soltanto allora c'era anche Prodi quel giorno lì che ne convenne anche lui su questa analisi di qualcosa che aveva camminato nel Paese probabilmente nella più totale distrazione
Del ceto politico dei partiti
E penso che anche nell'interlocuzione pure più avveduta più alta che anche voi avete conosciuto in questo congresso ci sia ancora un ritardo dei partiti nel cogliere il processo che noi rappresentiamo
Ascoltavo ancora Luigi Manconi persona che stimo e seguono moltissimi anni che ci propone ma qui questo tema
Volontariato solidarietà politica riproducendo qui a noi una forma del dibattito anche Astra che abbiamo avuto con il volontariato negli ultimi sette otto anni
E quindi come dire venendo oggi a porci un tema sul quale noi siamo cresciuti almeno dall'inizio degli anni novanta non so se sto dicendo cose strane
Questo vuol dire che la sinistra
Democratica aggiunge a porsi adesso questioni sulle quali il Colle quale un abbiamo dovuto fare duramente i conti almeno dalla fine degli anni ottanta
E questo accade in un momento in cui forse noi siamo già oltre
C'è qualcosa che
Al di là li ho apprezzato i richiami francescani di Giampiero ma la sua relazione alla responsabilità l'umiltà ma tanto di Porciano stamattina ero al congresso dei cristiani sociali dove terremoto D'Alema Prodi
Diliberto insomma si è un po'riprodotto lo stesso dibattito che avete vissuto forse qua ieri
Comincio ad essere come dire un po'irrequieto
Su un ceto politico c'è ancora deve fare la sua riva
Io ho l'impressione
Che
Bisogna quando sento ancora schiacciare
La questione dell'economia solidale del terzo settore sulle questioni del volontariato
E del welfare
Senza mai mettere in luce la questione di fondo che noi poniamo quella grande questione sociale e democratica di cui parlava Giampiero all'inizio della sua relazione che poiché è il nodo dei questo tempo forte del cambiamento sociale ecco sono stanco di sentirlo porno in termini riduttivi quasi come una variabile dipendente della dinamica della transizione politica
E allora brevemente se mi consentite vorrei rimettere in fila questo problema
Di che stiamo parlando oggi noi quando poniamo la questione
Dell'economia solidale dell'economia sociale del terzo settore della cittadinanza attiva stiamo parlando di un nodo cruciale
Di questo passaggio d'epoca
Che è descritto secondo me in termini molto semplici da uno scarto conosce crescente tra la potenza non solo più produttiva ma anche seduttiva direi Kultur direttamente culturale e politica del capitalismo virtuale e finanziario
Lo scarto fra questa potenza crescente e la crescente impotenza delle forme date della democrazia e della cultura politica ad essere all'altezza di questa sfida
Questo è il problema di cui stiamo discutendo non piccole questioni
E allora noi ci proponiamo come una delle forme di regolazione possibile
Di questo processo valuta unica perché poi ci sono questioni più grandi
Ma non siamo una piccola deriva marginale del processo storico siamo al cuore di questo problema
Perché quando poniamo la questione che alla grande retorica della globalizzazione si risponde anche per carità non solo facendo crescere per lo meno a dimensione europea certa
Le dimensioni civili e sociali dell'economia non stiamo ponendo una questione uno quasi un éscamotage che vogliamo sostituire lo Stato che invece dovrebbe ma questa è una sciocchezza
Non ci si facciano lezioni in ritardo
Io penso quindi che siamo più avanti non più indietro su questi temi e che bisogna avere la fierezza di queste anche la pazienza devo spiegarci
Quando poniamo alla Bicamerale
Vero Nuccio la questione che se non si approfitta qui e ora di questo processo costituente non solo sulle questioni delle regole dei dei contrappesi istituzionali ma per riformare
Le dimensioni civili e sociali della rappresentanza non poniamo un'altra cosa è la stessa questione
è la questione che se non si costituisce una democrazia che è capace di esprimere le forme nuove della società civile
Tenendo le distinte non separate dentro un continuum democratico di tipo nuovo da quelle politico partiti che da quelle delle istituzioni rappresentative classiche noi compiamo un disastro
Nessun presidenzialismo più o meno alla francese nessun federalismo che si si limiti alla sua dimensione istituzionale risolverà la questione
Di una regolazione
Dell'economia e della società
Che non può più essere pensata dall'alto con una con una democrazia istituzionale che è capace di dare forma dall'altro l'economia la società questo è un problema di cui stiamo discutendo
Non altro non come si organizzano i servizi perché così Quei bravi ragazzi del volontariato costano meno sono più efficaci e insomma risolviamo il problema della delegittimazione del costo finanziario del welfare no non è di questo che stiamo discutendo
è il paradosso è che mentre non in fondo noi ci stiamo ponendo una delle questioni che i classici della sinistra avevano posto il tema di una socializzazione dello stato ci troviamo che proprio la sinistra è sulla difensiva su questo punto
Ho sbagliato
A me sembra veramente un istinto quasi suicida
Così come sembra suicida
Teorizzare che possano Honda esistere una sinistra dei valori si scusa distinta da una sinistra di governo quando il nodo che abbiamo di fronte o è governare una transizione che determinerà agli assetti globali per i prossimi decenni
Qualunque sinistra di qualunque tipo sia o è capace di stare dentro il governo di queste esclude ma non non si salverà
L'anima
Ritagliandosi spazi di purezza
Soltanto riuscendo mettendosi in grado di governare questi processi Dianti vederli di pensarli colma visione nuova con un po'di Utopia
Ecco perché
Io sono sconvolto consolato da questo congresso non l'ho visto tutto ma
Le donne e gli uomini delle Acri l'hanno visto tutto
Io purtroppo avevo altri impegni e mi sembra che si registri qui come si è registrato da noi un anno fa un momento di crescita forte che adesso come dire
De deve misurarsi con altre sfide
Io non la faccio lunga a quest'ora con questo comma dice al punto in cui è arrivato questo congresso ma
Penso che dirò svelarvi nulla di strano se vi dico
Che nella situazione in cui siamo
Crescita della Gad di un'associazione come quella dell'Arci o cresce di un associazione come quella dei reati come dire Salò cose talmente indivisibili
Che si tengono reciprocamente senza delle quali il progetto che abbiamo messo in campo facendo passo dopo passo con umiltà e responsabilità un certo cammino ma avendo anche la capacità di aver ambizioni alte
Se io penso che non vi meravigliate se io penso io ritengo che una crescita forte della vostra associazione un interesse strategico della mia associazione
Anche se qualche volta magari sui territori ci faccia capita di competere magari su qualche cosa non siamo d'accordo perché è del tutto evidente che dopo aver detto che siamo molto simboli poi sappiamo tutti molto bene che c'è un nocciolo di identità che irriducibile che ringraziando iddio considera una ricchezza e non una povertà
Questo Uto questo ragionamento in particolare a me sembra che spiava sulla costa la partita del welfare
A me sembra strano
Che mentre Veltroni la Livia Turco qui ci dicono
Apriamo il tavolo di discussione sul Welfare se a questo tavolo sicuramente voi ci sarete poi troviamo nostri vecchi compagni di strada che fanno distinguo di no Voglino separati perché se no la nostra forza
Io penso che su questo noi dovremmo essere meno timidi di aprire un grande confronto
Gli ho fatto un congresso in cui ho messo al centro la grande alleanza strategica tra
I soggetti della cittadinanza del lavoro sindacato e quant'altro e soggetti della nuova cittadinanza sociale
Ma questa alleanza non può avvenire come come dire una subalternità una dipendenza
Nostra nei confronti del sindacato
Non può
Ma chi ha paura di Virginia Woolf
Chi ha paura davvero noi saremmo quelli che stanno aprendo la strada al precariato
Io su questo dico l'ultima cosa certa non sono del tutto d'accordo con quella sfida provocatoria che ha lanciato Giampiero
Potrei dire anch'io faccio aiutare l'altro c'erano già i contratti dentro
Ma penso che il problema che abbiamo oggi tutt'altro lo dicevamo conduce in una intervista a due voci che abbiamo fatto alla rivista della funzione pubblica
Noi non siamo una qualunque AFOR forma del lavoro mercificata
Noi siamo un'attività sociale un'attività ad alta utilizza spinta utilità sociale
E faccio un piccolo esempio se il sindacato non solo nella sua fase nascente ma anche oggi
Avesse organizzato un contratto dei sindacalisti cosa quando mai sarebbe sorta e avesse misurato i tempi di lavoro
Vede oppure noi nelle nostre associazioni se io misurarsi quante ore al giorno lavoro e tutti i nostri volontari e tutta la gente che lavora magari a stipendiata ma diciamo con un'eccedenza rispetto al alla normale rapporto contrattuale
Quando in campo non c'è un lavoro ridotto a merce ma c'è un'attività ad alta utilità sociale c'è comunque un problema di limitare le forme di auto sfruttamento di tutelare i diritti ma non si tutela ma con una logica contrattuale
Sì tutte erano con le forme dell'autoregolamentazione come pretende di fare il sindacato per esempio nel campo dei pubblici servizi
Eh sì tutte erano con le forme dell'autorità di garanzia entriamo nel merito di questo perché è vero che ci sono dei diritti da tutelare ma per favore
è evidente che se tu ci concepisce come una variabile del profitto allora e devi per forza tutelarci tutelati e fare il contratto ma se per caso avessi ragione io che sono una forma nuova di attività sociale cioè di lavoro non alienato qualche classico mi pare ne avesse parlato non di destra
Forse forse te lo ricordi anche tu me lo ricordo anch'io purtroppo perché sono questo strano animale che ahimè è cattolico ma anche di sinistra che ci posso fare
All'
Ora quei io voglio dire insomma amici miei
Per favore io capisco che si è aperta una contesa nella sinistra ma che non ci vengono riproporre le vecchie divisioni fra cattolici e non cattolici assomma io non so sulla solidarietà per esempio io vengo da una formazione che mi ha insegnato che la solidarietà è la forma sociale della fraternità quel fraternità ecco il terzo coloro che sul dopo
Forma sociale cioè rapporto sociale mai sentito che centri di volontariato
Diciamo che il pezzo in più che abbiamo fatto rispetto a quella concezione per cui veniamo
Del movimento operaio dei lavoratori da cui anche le ACLI sono nate sono state parte rilevante di questo Paese
C'è un pezzetto in più abbiamo detto chiese esiste anche un problema che oggi la solidarietà corrisponde a una responsabilità di cittadinanza
Ed è ciò che la distingue nettamente dal da una solidarietà che è fatta invece sotto forma di volontariato per motivazioni umanitarie religiose e quant'altro
Allora quando la solidarietà è una è una delle responsabilità della cittadinanza
Unirsi al coro di chi attacca la solidarietà perché dice con vecchio valori fuori campo col perché conta il liberismo mi preoccupo leggermente
Mi preoccupa
E penso che forse la sinistra ha qualche oggetto e qualche bersaglio più robusto raccogliere
Mi sono reso conto sono stato polemico forse
Ma insomma di gente che ci viene a dare lezioni di come si sta sul campo io mi ha un po'piene le tasche
Buon lavoro
Grazie a Franco Grasso è bello mi chiedo se ci sono in aula
La medico di Matteo Giuseppe Gallizzi avevano chiesto di intervenire
Non li vedo
No io mandato chiamando evidentemente sono impegnati in qualche commissione
Pare di sì io allora mi pare l'ultimo intervento prima delle conclusioni di tombe nel tondo
Allora care compagne cari compagni
Innanzitutto vi ringrazio perché la vostra eroica resistenza tutte queste discussioni insomma meritano grande ammirazione anzi ringrazio
I nostri amici fratelli che sono venuti qua
A parlare pre fratelli io diciamo ci metto
Prima di tutto i nostri amici delle ACLI
E Giovanni che io diciamo saluto anche da questo
Da questo palco grande mi amicizia
Vorrei anche diciamo
Porre così molto rapidamente
Una prima questione che fosse diciamo lascerei
Alla riflessione conclusiva di di meglio e cioè che soprattutto questo patrimonio di discussione
Tutto questo patrimonio di discussione
Dovremo cercare credo in futuro di cioè cerca di organizzare di organizzarlo meglio di me ce l'ho a disposizione reciprocamente
Mi ha colpito nella posta rivisitazione storica che ieri ci ha consegnato Luciano senatori
Mi ha colpito dicevo
Come
Lui ricorda se quarant'anni dell'Arci
Diciamo CDEC dicesse che quando nacque la nostra associazione erano in molti e a non volere alcuna nella sinistra italiana e sociale di allora
L'arsi vedete non compare quasi mai negli anniversari ufficiali della sinistra
Nei fascicoli che l'Unità pubblica sulla storia del Paese in questi giorni quasi non esistiamo
Ci siamo però sulla Garzantina vent'Cyclopaedia di massa per antonomasia
Dove c'è tutto quello che si ritiene ci sia da sapere e siamo accanto a pari spazio ha una grande acutissima pensa autrice contemporanea
Anna Aranti
In questi giorni in figure delle istituzioni e della politica della società e del sindacato della cultura e dei diritti civili sono venuti a parlare a questa figlia diciamo così a suo tempo poco desiderata
Della sinistra
A questa protagonista diversa di tante azioni positive
L'ordine di grandezza dell'interlocuzione da la misura di cosa Lazio diventato in questi anni
E lo deve a se stesse
La relazione di San Piero di vera forte qualità rappresenta quello che siamo e quello che vogliamo essere
L'Arci ha avuto fasi alterne intense ma si è trovata
Alla metà degli anni ottanta alle soglie del collasso come associazione organizzata sul piano nazionale
Oggi la questione
Come fare il balzo in avanti di cui abbiamo bisogno
In dieci minuti non ho l'ambizione di dare le risposte necessarie solo alcune riflessioni
La complessa avventura di questi anni ci ha portato ad allargare i nostri spazi
Hanno scelto l'Arci in molte molti che abbiamo incontrati sul cammino
Nei luoghi difficili e in quelli comodi
Nella complessità come nella semplicità della nostra cultura del fare
Perché siamo anche un po'strani nomi dell'Arci abbiamo una sana ripugnanza per il narcisismo del così detto atto eroico
E ci ritroviamo tra l'altro insieme agli amici delle ACLI di e di altre associazioni ci ritroviamo dicevo attorno alle mura di Gerusalemme o per le strade della Bosnia
Sì consideriamo gente normale ci cacciamo nei guai per l'accoglienza all'immigrazione le amicizie pericolose
I carcerati gli emarginati
E via dicendo
E siamo sempre noi mi domando quando mettiamo insieme ordinatissima i cittadini dei nostri circoli ai ragazzi cattivi trasgressivi Inca tessuti oppure è un'altra associazione
Insomma chi siamo
Io penso che quello che noi siamo in realtà
è uno spazio di libertà
Dove ci incontriamo e a pensarci
E a pensarci bene dove potrebbe incontrarsi Gente come noi se non in un luogo umano che chiamiamo marcia
In questo luogo di libertà
Non avrebbe
Questo luogo libertà non avrebbe resistito in questi anni di tumultuosi cambiamenti senza fondamenti valoriali forti
I valori i valori sono universali che si coniugano a culture religione tendenze diverse
E anch'io rivendico
Che tra questi approcci diversi
Non ci debba essere primazia
I valori della sinistra il modo in cui vengono coniugati dalla sinistra dalla sinistra dei cittadini
Non solo roba di serie di
Sui temi delle differenze dell'uguaglianza dei reality e delle idealità
Ce ne riconosce queste cose
Monsignor Nogaro quando è venuto l'altro giorno a parlare di quelle con cui abbiamo collaborato per tanti anni
Sì ho dicono scottanti
Di parte credente religiosa cattolica
è bene che cominci ho imparato anche quelli che dicono un che diciamo questi valori della sinistra sono di serie B
Ma i valori sono parole vuote se non vengono agiti e noi collettivamente li abbiamo agito
Ecco perché l'Arci attrae persone energie interessa ecco perché facciamo così genuinamente arrabbiare riguardano i con attese
E noi non siamo capaci di corrispondere a queste attese talvolta
Perché se noi in questo Material World i soldi la carriera le mancano i soffi in cui come dice attrezzi certa dalle montagne di cose
Perché nonostante diciamo questo si sta nell'arcipelago il pura prevalente si sta nell'Ars che non c'ha una lira
Che non distribuisce potere
Che non è moda
Che compare così poco sui media
La domanda è
Cosa farai da grande Arci
Perché stiamo diventando grandi in vari sensi abbiamo bisogno delle regole
Che sanno darsi gli adulti
Regole condivise per crescere per dare opportunità a tutti
Io penso che noi non le applichiamo quanto dovremmo
E credo che dobbiamo rimediare a questo con percorsi forti con regole con verifiche
Un'associazione per definizione credo inclusiva
Dobbiamo correggere la moderna sfida di essere associazione fondata sulla partecipazione
Mentre la politica le modalità sociali e culturali spingono al primato dei leaders degli ottimati quelli che i soldi ce li ha
E a ridurre cittadini a pubblico fruitore se può
O a marginalizzare gli altri
Vogliamo dire che noi poniamo una forte questione democratica
Vogliamo dire che nessuna riforma istituzionale a una vera forza se non si basa sui temi della cittadinanza
La cittadinanza parola forte della sinistra hanno fatto una rivoluzione quella francese
Per questi
Noi per Scelta addirittura per statuto
Ci collochiamo in un'area culturale
In senso lato politico a nostro modo
E vogliamo essere soggetto politico a nostro modo
Facciamo bene credo essere sempre di più autonomi
E a fermare con questa questa nostra autonomia sia da come si dice sia appena
è nostro interesse valorizzarla oltre gli schemi della logica difensiva
Per interloquire con forze e con le formazioni della sinistra di tutta la sinistra
Restando affermando il nostro carattere carattere di associazione
In questa sinistra divisa ieri l'hanno visto Bertinotti l'ha visto D'Alema
Noi siamo una specie di casa comune
Per quella sinistra e per tutta l'altra sinistra
Capace di creare un clima di comunicazione anche i momenti duri a Grimaldi risentito confronto
A Fausto al massimo il messaggio che è giunto da voi da noi è stato chiaro
La sinistra non si deve spezzare
La sinistra non si deve spezzare l'opera di governo deve essere rilanciata si deve diventare effettivamente riformatrice efficace in concreto
E quindi non bisogna sprecare l'occasione del primo governo con la sinistra dentro con la sinistra a sostegno
Sull'Albania dirò tre parole soltanto perché mi riconosco
Sulle posizioni
Già espresse dall'Arci sull'accoglienza sulla cooperazione e sul sostegno alla società civile albanese
E sulla missione umanitaria e militare strettamente e direttamente condizionante
Voglio esprimere però qualcun qualcosa di più
C'è un rispetto sentito dalla anche antico pacifista
Per le preoccupazioni di fondo al di là di argomenti polemici anche di occasione
Per le preoccupazioni di fondo che ci sono per quanto riguarda questa missione il futuro
Chi sa cosa succederà lì prossimo per
Per cui io penso che noi dobbiamo
Continuare diciamo a sostenere questa posizione se ne siamo convinti
Dobbiamo vigilare dobbiamo verificare
Noi saremo lì con i nostri volontari insieme ad altri si è creato un coordinamento nazionale Albania
Star dietro a questo perché non è un fatto di un voto in Parlamento
Questo è un fatto che durerà anni
E non c'è da scherzare con la politica estera noi abbiamo implorato ammonito insultato siamo presi brutte parole conta Furci partiti della sinistra anche del centro per dire che la politica estera
Non è un fatto diplomatico
O di trovare delle posizioni geometricamente buone sopra un tavolino con il Tricorno
Diciamo fatica e lotta sono cose che si devono fare e misurarsi condividere persone in carne ed ossa
E con i rischi che ci sono
E quindi noi dobbiamo diciamo essere preparati
La nostra gente va lì
Ci starà del tempo non qualche giorno bisogna individuare una strategia e saper la sorreggere con le energie necessarie
Dobbiamo essere preparati sulla vicenda albanese
E dobbiamo anche essere preparati
Ma non voglio farla San troppo lungo sulla parte internazionale
Su un possibile pesante ciò da una in Medioriente
Giampiero lasciate ha lanciato una appello l'altro giorno io penso che dovrà essere riprese
Siamo a una situazione di vera tragedia
E se si apre un conflitto si si rilanci si apre un conflitto in Medioriente bisogna sapere che ci saranno degli dicevo dei contraccolpi gigantesca
So che D'Alema Bertinotti sono stati bene tra noi
Non capita loro spesso ultimamente di parlare insieme al popolo della sinistra
Credo che abbiamo fatto ieri una bella parte
Sarà bene andare credo ad altre occasioni
Spingere tutta la sinistra a collaborare
Spingere tutta la sinistra diceva a collaborare
E decisivo fa sentire fa sentire questa pressione unitaria dell'Arci dell'associazionismo nei prossimi mesi
Io sullo stato sociale voglio dire solo tre cose
La prima cosa che la spesa sociale non deve essere toccata
Quindici virgola otto per cento del CIO del PIL
Scusate venticinque virgola otto per cento del PIL
Quella è la linea del Piave
A mio parere
Devono esser ristrutturate le spese devono essere tolti gli sprechi
Deve essere sburocratizzazione apparato dello Stato benissimo
Ma diciamo l'entità della spesa non può calare dal momento che è una delle più basse in Europa
La riqualificazione della spesa cito solo il capitolo
è strettamente legato a questo
Più servizi nuovi servizi nuovi nuove attività di economia
Sociale
E si poté possono essere promosse
Con un'ambizione
Quello di permeare di di solidarietà le la stessa economia e questa è una grande ambizione questo una strada non lunga da percorrere e però penso che sia diciamo una strada percorribile
Quindi il rinnovamento dello stato sociale abbiamo detto tutti lo ripeto nulla su questo
Anche perché l'associazionismo volontariato del terzo settore sono strettamente legate
Allo stato sociale in quanto tale
Saremmo dei pazzi a pensare
Di trarre profitto dalla crisi del welfare
Io diciamo non voglio neanche ripetere le cose che adesso detto Passuello che mi trovano diciamo
Che mi trovano convinto
Sarebbe
Sarebbe terribile
Se passasse un'idea
Tipo il vecchio paternalismo aziendale
E c'era Pepys si ricorda un po'di storia del Mustica lirismo il secolo scorso
Vedete io ho visto le valli
Dove diciamo il conte Marzotto aveva le fabbriche gli ospedali le scuole le pensionati qualsiasi cosa
è andata a finire che una certa mattina il conservatorismo popolo delle delle valli delle valli Giano che credo sia stato sempre così mite
è andato lì con il piccone mutato giura statura il conte Marzotto perché diciamo cioè il troppo stroppia diciamo in tutti in tutti i sensi
Faccio questo esempio per dire esso mette un non è una non è una strategia che ha un grande siamo che è una grande portata una grande un grande orizzonte
Con il sindacato
Ieri Cofferati ha parlato di un'alleanza possibile vincolante ha detto con un protocollo tra noi e la CGIL su temi di interesse comune
Stamattina Giovanni De Rose ha detto misuriamoci sul concreto io penso che questa esattamente in maniera in cui dobbiamo andare ad affrontare questa questione
Dobbiamo verificare questo con diciamo con grande precisione
E quindi noi abbiamo la possibilità oggi di lavorare un sistema di alleanze di alleanze sociali abbiamo la base oggi più di ieri di poterlo fare
Vedete abbiamo di fronte diciamo una una corsa a ostacoli molto pesante
Su cui dobbiamo misurarci sto concludendo
Una corsa a ostacoli che ho detto l'Uefa
Ho detto la riforma costituzionale
Ma vedete sulla riforma costituzionale dobbiamo sapere che c'è diciamo una reazione a catena
Ci sarà la presentazione della proposta
Il trenta di giugno
Si passerà alle Camere
Dopo le Camere ci sarà un referendum
Dopo referendum
Ci saranno le elezioni
Quindi noi andiamo in in due anni di fronte a una ridisegna sì tutti i poteri possibilmente
Ma il marito rimane come
Ma diciamo io vedo invece di fronte a noi uno scenario di grandi sommovimenti
La transizione italiana non è affatto conclusa
E noi diciamo spesso lo dico in questo congresso Favino e ma sentiamo nell'aria come se questo fotogramma quello di questi giorni di questi settimane di questo ultimo periodo che c'è anche un po'rilassato rispetto ai pericoli della destra DC incombeva
Forse un po'il fotogramma diciamo a cui un po'adeguarsi
La grande bonaccia
è una bonaccia che non durerà
E adesso lo vedremo
Quando diciamo già in queste prime avvisaglie le lezioni che ci saranno ventisette aprile altri o quando l'occasione però diciamo esprimo la mia solidarietà e la mia amicizia per tutti nostri compagni che sono impegnati diciamo su questa
Su questa campagna elettorale
Quindi diciamo abbiamo di fronte un periodo molto intenso di lavoro di impegno dobbiamo stare molto uniti tra Dinoi at con il nostro sistema di alleanze sia nel mondo del terzo settore sia del mondo l'associazionismo volontario
Penso che abbiamo da stringere un rapporto con il Governo
Noi abbiamo dato tutti i segnali del caso
Ci sono delle cose che vanno affrontate per le corna
Tori consiste questa roba
Per esempio io penso che sia maturo il tempo per fare una
Campagna
Una campagna diciamo
Basato sull'articolo diciotto
Sul tema
Dell'associazionismo
Per quello che è
Nella sua determinato campo
C'è una proposta di legge che sta lì
Bisogna rilanciarla bisogna rivederla probabilmente bisogna fare un forcing e questo diciamo io penso che sia un impegno da
Che noi dobbiamo diciamo su cui dobbiamo lavorare dobbiamo garantire anche per far sì che il nostro popolo dei circoli quello che abbiamo portato a Firenze
Si è pienamente rappresentato e veda
Che quello che diciamo se ha deciso di di fare si sta facendo si sta perseguendo con coerenza
Penso che dobbiamo rilanciare il tema Onlus
Fare una bella battaglie per il servizio civile
Andare più a fondo sul tema della cooperazione internazionale
Sapendo che questa cosa molto a che vedere con noi perché noi vogliamo che sia fondata sul decentramento e infine solo un accenno che riguarda il fatto che anche noi abbiamo la nostra Maastricht io lo dico anche troppo spesso ultimamente
Cioè noi andiamo verso l'Unione Europea
Il sistema di legislazione sull'associazionismo
Noi dobbiamo conquistarci ancora in gran parte da quelle parti
E questa è una bella sfida perché c'è una grande disomogeneità di legislazioni
E come andrà a finire questa bella sfida molto a che vedere anche con il futuro della nostra associazioni
E dobbiamo quindi attrezzarci sul piano interno
Non c'è una riforma perfetta su cui aderire come un modello
Se la forma in progress capace di corrispondere necessità
Da tempo come sapete insisto sul tema della ristrutturazione nostrani c'è il tema di straordinario valore
Di un'innovazione capace
Di entrare nella storia del lavoro di questo Paese è il tema che ha sollevato Giampiero quello del contratto della forma contrattuale adeguata nostro mondo associativo al mondo Arci
E anche in questa pratica forma si diventa soggetti
E c'è la ristrutturazione del nostro modo di lavorare di autogoverno era nostro risorse umane delle nostre economie
Un'agenda di lavoro pesante e però bella da provare a farsi
Specialmente se vista con la logica del federalismo
Chi mi conosce sa che si tratta per me di una convinzione radicata da molto tempo
Con alcuni vecchi amici tra cui insomma
Qui molto familiarmente vorrei citare il nome di Pietro Folena da picciotti di strada si faceva storcere il naso a sinistra
Parlando di federalismo e dicendo
Che con il federalismo serio si ferma quello poco serio che sto parlando del mille novecentottanta quando nacque la Liga Veneta
Un'altra era geologica fa
Figuratevi ora
Scusatemi vedo che sto facendo perdere del tempo ad altri
Togliendo spazio anche a Nerio mi scuso con lui
Per farlo oggi mi pare anche un po'un abuso visto che ci parliamo così tanto evitiamo di parlarci addosso
Perciò perciò concludo
Questa sì che si è conosciuta trasse e si è sperimentata
Chi ha costruito una sua dinamica
Sta diventando un'associazione nazionale
E questo sta crescendo come coscienza politica io rimando a tante considerazioni che su questa questione ha fatto foto volto Spriano su cui mi riconosco
Penso a quanto sono entrate le questioni sud tra noi
A quanto si discute in giro l'esperienza delle regioni forti del centro nord
Ai temi comuni sulle generazioni per esempio
Abbiamo scoperto anche in questi giorni
Le possiamo incartarsi nella gestione
Lealmente fra intenderci e talvolta per starci il piede
E possiamo dissentire
Essere goffi
Nella interpretazione Della democrazia tra di noi
E venirne a capo
Con con un grado più altro di o di altro di unità che
Poi per me significa capacità di collaborare con onestà intellettuale
Per far crescere questa nostra marci come atto di libertà di volontà e non perché me lo ordina qualcuno o qualcosa
Una arsi che serve alla nostra comunità
Veniamo dal diciannovesimo secolo e stiamo andando verso il ventunesimo
L'ho già detto a qualcuno nel mondo simile ai fine tipo Nirvana
O affini o a libri come quelli di Asimov
Di bisogno di socialità resterà
Lo dico giocando quel pessimismo non ci sarà mai abbastanza disumanità azione per annichilire la socialità prima ancora di essere cittadini siamo appunto animali sociali
Intanto in questo nostro tempo
Abbiamo ragioni per vivere bene questo nostro spazio di libertà di esercizio dei diritti civili
Per difenderlo ad allargarlo per venderlo creativo e sereno e scusate se uso l'espressione un po'osé
Penso che la ci possa essere anche un luogo felice
Possiamo averlo
Anche se il mondo intorno che ci appassiona talvolta ci mette i brividi per la violenza ed ripugnanti ingiustizie che contiene ho detto anche se ma naturalmente si potrebbe meglio dire proprio per questo
Grazie
Grazie Tom la parola Melinda Di Matteo credo dell'ultimo intervento
Se non è in sala dall'inizio che aveva chiesto d'intervenire se è l'ultimo intervento chiaramente quella parola sarà meglio Salimbeni per le conclusioni
Magari qualcuno può avvisare Giuseppe che dopo un anno dalla sua locale
A più riprese solo violento impegnato in qualche commissione
Sì
Io cercherò di essere Breve il più possibile perché sono poche le cose che voglio dire
Penso che ieri si è stata una giornata molto importante per questo congresso
E lo è stato perché abbiamo avuto qui presenti i massimi rappresentanti delle due sinistre di questo Paese ma non è stato solamente per questo per quanto questo ci abbia fatto piacere ci abbia onorato
Ma fondamentalmente lo è stato perché entrambi
Sia D'Alema che Bertinotti hanno in qualche modo ha dovuto prendere atto che esiste una sinistra che una sinistra
Che sfugge a certe logiche come dire molto precise o molto
Matematiche che sono delle logiche seppur giuste di partito io credo che oggi in questa associazione Anna ci sta stretta una contrapposizione che spesso purtroppo in questo momento si pone che negli ultimi tempi tra l'altro in questi giorni drammatici difficili si è posta anche con grossa come dire drammaticità con grosso pathos
Ebbene la contrapposizione fra la sinistra di governo e la sinistra della Resistenza in qualche modo bene noi non stiamo dentro questo spazio così stretto
Ne siamo dentro una dimensione io Preto diversa che di quella che e di quelli che si propongono ancora oggi una sinistra diversa una sinistra che la sinistra dell'innovazione e della proposizione
Una sinistra che chiede autonomia da chi governa ma che intende l'autonomia come modo per poter parlare portare avanti le proprie proposte
Una sinistra che intende ricostruire attraverso l'innovazione
E il difficile compito di rivedere tutta una serie di modelli bene intende ricostruire un legge neve legge Monia culturale
Che effettivamente oggi in questo Paese probabilmente non abbiamo ma che dobbiamo riconquistare che è nostro compito riconquistare
Ne sappiamo che ci sono alcune questioni ormai l'abbiamo detto venti mila volte che sono importanti prioritarie si discutono in questi giorni in questi anni e sono le questioni che sono un po'da spartiacque diciamo di questo momento e sono la riforma dello Stato sociale
L'esigenza di nuove forme
Di partecipazione io ci aggiungerei anche l'emergere di nuovi modi di lavorare e di nuove forme di lavoro
Di nuove esigenze anche nel mondo del lavoro
Io credo che dentro le nuove forme di lavoro che stanno emergendo
E che molta spesso sono qualcosa a metà fra il lavoro dipendente il lavoro autonomo non c'è solamente la necessità di nuove regolazioni anche sindacali
Ma c'è soprattutto una qualità molto spesso diversa
Nelle nuove forme di lavoro si propongono spesso delle novità che sono come dire il fatto che in questi lavori nuovi molto spesso
C'è l'immissione di nuovi valori di nuovi ideali la gente tende a mettere nella ricerca di nuovi invasi di nuovo e di un nuovo lavoro della richiesta di un lavoro qualitativamente diverso tende a mettere una richiesta di idealità di valore
E questa cosa è molto importante pende lettere anche una richiesta di partecipazione partecipazione diretta alla vita sociale e quindi non solamente lavoro salariato ma anche ricerca di reciprocità di rapporti
Richiesta di solidarietà richiesta di sviluppo di nuovo di livelli umani di nuove modi di vivere di nuovi stili di vita io credo che noi dobbiamo stare molto attenti a questa cosa che sta succedendo
E come associazione forse lo facciamo lo stiamo facendo già parecchio se è vero che è tutta una serie di queste nuove ricchezze dentro questa associazione ci sono note
Dobbiamo metterci molta attenzione
Perché come una volta il terreno della fabbrica si è trasformato da quello che doveva essere solamente il terreno dello sfruttamento dell'alienazione si è trasformato molto spesso attraverso le lotte degli operai nel terreno della solidarietà della costruzione
Della voglia di stare insieme di cambiare bene ora lei non dobbiamo perdere un'occasione nuova che si pone in questo nuovo mondo che sta emergendo perché dentro queste nuove figure dentro questi nuovi lavori dentro queste figure nuove che emergono giorno dopo giorno c'è la possibilità di trasformare un terreno che il terreno
Del terzo settore
In un posto dove comunque emerge di nuovo e fortemente il legale della solidarietà della reciprocità della mutualità in un posto dove si può fare un discorso ovvero di partecipazioni civile e sociale dove si può fare a un discorso vero di innovazione e di riconquista di quell'egemonia culturale che oltre che oggi molto spesso
Diciamo di aver perso un discorso vero di riconquista di quei giovani di cui ieri parlava Red Ronnie
Attraverso dei bisogni nuovi che comunque emergono detto questo vorrei passare alla seconda cosa che che mi sembra importante la riforma organizzativa di questa associazione ieri il primo giorno di questo congresso a molti è sembrato che tutto stesse cominciando male che stesse cominciando con molta tensione con molto nervosismo
Abbiamo visto poi che non è stato così perché dentro le Commissioni si è lavorato e si sta lavorando molto bene con molta serenità con un confronto molto serrato molto forte
Ma comunque molto molto sereno molto disciplinato e con molta comprensione delle ragioni altrui anche se è normale ed è anche giusto fissi uno si è CTO che prenda a cuore le proprie ragioni
Oggi abbiamo avuto una votazione che ha approvato l'elezione a congresso del Presidente
Va bene così sarebbe andata bene in ogni caso quello che è importante ed è più importante della passaggio di questa votazione e che noi ci poniamo comunque un problema che quella dell'allargamento
Della base dirigente di questa associazione se l'elezione del presidente al Congresso e questo va bene al di là di tutto va bene comunque che non ci poniamo questo problema e che lo portiamo avanti
E in maniera forte nei prossimi anni
Io ho fatto due anni di esperienza nella segreteria di questa associazione che in questo momento è dimissionaria sono una delegata come tutti voi
E vi dico che non è facile non è facile molto spesso comunicare con chi sta fuori si dà per scontato molto spesso che gli altri sappiano quello che sei tu
Si dà per scontato gli altri capiscano quando magari non possono capire perché non hanno gli strumenti per farlo
Se noi parliamo di nuova rappresentanza della poi di nuove forme di rappresentanza della politica dobbiamo anche cominciare da noi a creare nuovi canali di partecipazione
Nuove possibilità per Portici per partecipare per capire
Credo che ovunque che in nella riforma organizzativa che stiamo costruendo nelle Commissioni stiano passando largamente due concetti che sono comunque molto importanti per questa associazione
Una è la concezione della dell'ottanta venti della proporzionalità so che a molti dei territori anche deboli questa cosa non è piaciuta io sono un territorio debole bisogna capire come si intende la proporzionalità
La proporzionalità non è il mercato delle tessere e il partire dal presupposto che ogni cittadino di questa associazione è un tesserato di ogni tesserato e cittadino e che il diritto di cittadinanza lo dobbiamo tutelare
Tutti
E non ci sono mai per essere più belle o tessere più brutte ho detto ieri in Commissione elettorale lo
Non altrettante gare una per una le duecentonovantuno mila tessere dell'Emilia-Romagna
Perché sono tutte le tessere del milione e due di cittadini di questa associazione no crediamo in polemiche di questo tipo io credo sia giusto
Fare una politica di sviluppo per il Sud da lei è diverso bisogna chiedere a questa associazione per ISTUD investimenti si Mendes Chimenti perché anche noi passiamo a crescere ma no Anna
Altri pasticci rappresentanza così semplicemente no Investimenti ventinove passiamo crescere
E passiamo cresce nella dove sappiamo che le condizioni di crescita dell'associazionismo sono più difficili questa mi sento di chiedere la mi senta di fare tutte le battaglie in questa senza però senza pretendere mai di pensare Tiny comitati che le mie essere Tenis circoli siano migliori di qualsiasi circola di queste associazioni di qualsiasi tessera di questa associazione
E molte anche importante che sia uscita fuori l'indicazione forte di una figura quella del presidente
Che sta uscendo perché sia ben chiaro ne abbiamo chiesta l'elezione del presidente a congresso faremo la un'altra figura che sarà quella del Presidente del Consiglio che però la figura di garanzia
La figura politica di governo di questa associazione nella vediamone presidente anche questo credo che sia stata condivisa da tutti e non si sono fatti equilibrio pastrocchio cose di questo genere
Ma si sono affermati dei concetti e si è cercata di tradurlo il più possibile tutto questo
Nella maniera
Migliore
Io credo che questa associazione abbia un futuro davanti se riesce a trovare un clown Nadro ma diligente e compatto forte e coeso ma non deve essere il rafforzamento di un oligarchia attenzione non significa che l'oligarchia che spessa c'è in questa associazione perché è vero che c'è perché è vero che come diceva Striano molto spesso succede che le decisioni importanti si pigliano in trenta e quaranta è ancora così riconosciamo no
Bene non deve essere il rafforzamento di Noriega artiglia
No era fortemente del gruppo dirigente laissez l'allargamento di questo gruppo
Mediante il dibattito a colonna la base il territorio pontino ma soprattutto io credo il rafforzamento del gruppo dirigente tutta dal territorio accentra sia stranamente in un modo condividendo a tutti le stesse regole anche quando non ci fanno comodo anche quando sono scomode anche quando non ci piacciono
Ma nata dalla condivisione delle regole
Secondo me nasce a dispetto la democrazia è il futuro di questa associazione
Alla parola Giuseppe Gallizioli intervento finale dopodiché ci saranno le conclusioni di Nevio Salimbeni oculati usura della giornata
Tralascio gli approfondimenti
Di natura
Generale perché credo che in questi tre giorni abbiamo avuto modo di approfondirli di esprimere attraverso tanti interventi a me interessa sottolineare un aspetto in modo particolare
L'aspetto è del nuovo soggetto politico
Che noi vogliamo essere
Io credo che da questo dibattito emerso molto come dire fermamente
Che l'Arci deve giocare un ruolo di protagonismo nella vita
Nazionale
E per fare questo si sta cominciando diciamo ad attrezzare con una struttura un'organizzazione per rispondere a questi obiettivi
Io credo però che la nostra visibilità all'esterno la nostra forza deve essere spessa ma spessa attraverso le grandi progettualità e attraverso l'azione quotidiana che dai comitati territoriali dai circoli e dall'azione del gruppo di vicende nazionali sappiamo in prima alle problematiche che affliggono il nostro Paese guardate noi siamo in una posizione molto come dire privilegiata perché noi rappresentiamo quella fascia sociale in cui sono comprese molte insofferenze molte problematiche
Che spesse volte sono affidate all'azione dei partiti dall'azione diciamo del
Dei soggetti che tradizionalmente hanno rappresentato diciamo i referenti naturali per risolvere le questioni per migliorare le condizioni di vita per occuparsi dell'occupazione dei disoccupati
Dei problemi del disagio dei problemi diciamo della scuola eccetera io credo che questo tipo di rapporto con la società civile debba essere in qualche misura modificata
Noi dobbiamo essere un soggetto protagonista noi siamo un'associazione che dobbiamo dare dei servizi ai nostri soci ma dobbiamo anche rispondere a quelli che sono i problemi dei nostri soldi
I problemi dell'attività quotidiane loro sofferenze di loro patimenti le loro come dire su i loro problemi che si traducono poi nelle difficoltà nella famiglia del mondo del lavoro nel mondo della società
E per fare questo dobbiamo dare voce attraverso una forte progettualità questa forte progettualità si può tradurre soltanto se noi sapremo costruire questa immagine forte della nostra associazione
Riconosciuta soprattutto dalle istituzioni non solo come coloro i quali organizzano qualche spettacolo pure fanno qualche come dire
Gioco di di scambio di di di passatempi all'interno dei nostri circoli no voi vogliamo giocare
Il nostro ruolo fortemente per le proposte per le idee per i progetti che noi sappiamo esprimere sappiamo e per gli interessi che sappiamo rappresentare ma per fare questo abbiamo necessità che la nostra credibilità sia fortemente come dire riconosciuta attraverso vero nostre azioni quotidiane
Quindi anche le battute che sono state fatte qui
Da persone che ci hanno portato il loro saluto anche da personaggi politici che son venuti e hanno pensato e ci hanno detto con la franchezza quello che pensano di come organizzato dall'Arci credo che la migliore risposta
Per evitare equivoci per evitare che sincera nella classe politica
E nelle istituzioni negli organismi di governo laddove diciamo o forse non si conosce appieno che cosa fanno centinaia e migliaia di nostri soci
Ogni giorno nel campo della solidarietà nel campo diciamo dello scambio quotidiano di queste diciamo solidarietà vissute sul territorio questo ammortizzatore sociale che noi costituiamo naturalmente
Quando lo Stato non funzione quando non funzioni e dei servizi questo modello anche di garanzia democratica deve essere messo bene affermo nella mente di chi ci governa e nelle istituzioni
E per fare questo ripeto
Sarà tanto più forte il riconoscimento quanto più forte ci sarà avrà la nostra progettualità il nostro operare quotidiano e io credo che tutti quanti insieme
Dovremo attrezzarci da oggi in avanti a fare in modo che questa nascita di un nuovo soggetto politico posso rappresentare una figura nuova per non solo per la nostra associazione ma per gli interessi nazionali
E credo anche internazionale di questo mondo che si dice che deve essere solidale
Allora questo dall'ultimo intervento prima delle conclusioni ovviamente di Nevio Salimbeni un grazie a Giuseppe Gallizzi che da vero uomo d'onore è stato nei dieci minuti con grande rispetto della la a Nevio Salimbeni
Scusami perché qui ogni tanto ci dimentichiamo allora dopo l'intervento Salimbeni la delegazione toscana si riunisce al piano superiore e più o meno in piccionaia come si dice da su
Ricordo anche che alle nove e trenta quindi poi ci sarà ovviamente la scena alle nove e trenta inizierà qui le operazioni di voto quindi cerchiamo di essere tutti rispettosi dei tempi perché se no non ci stiamo assolutamente dentro
Io voglio ringraziare tutte le persone che sono qui hanno partecipato a questo congresso
Che sono state ascoltare molto a lungo molte persone
Con una
Forza ammirevole in qualche momento
Chiedo già loro scusa perché naturalmente devo sole fino in fondo il mio compito è quindi
Dovrò in qualche maniera intervenire su numerosi sono rose questioni
Ma credo che sia utile credo che sia anche un così un sigillo normale poi continua in qualche forma ad un congresso che è stato molto importante
E che credo segnerà anche un po'un pezzo del cammino di questa associazione
In queste notti di primavera come tanti di voi come molti di voi immagino ho passato alcuni momenti a guardare in alto
Verso la cometa la famosa e il Po
Quella cometa che passata e ancora visibile sopra l'Italia così come è passata sopra l'Albania come succede l'Algeria su quelli della Palestina ed Israele
Quella cometa che è passata sopra le città degli Stati Uniti e che la setta delle ben scritte ha tentato di raggiungere con quella che accenti suicidio di massa che ricorda
Guarda la dal vivo però non era come vederla mediata dalla stampa o dalla televisione era qualcosa di più che credo abbia consentito a tante persone magari solo per cinque minuti
E andare oltre la loro quotidianità oltre alla loro stessa condizione materiale
Così tutti hanno guardato in alto ladri assassini santi furbi intolleranti ricchi poveri qualcuno si è innamorato qualcuno si è separato qualcuno ha spento le luci qualcuno ha sparato con un kalashnikov verso il cielo
Tutti abbiamo subito la forza simbolica di questo in fondo piccole vento
Così naturale così normale ma forse anche così speciale che ci ha fatto sentire cittadini di un unico mondo
Che cosa vuol dire questo e cosa ci insegna se ci insegna qualcosa
Prima di tutto ci dice che anche all'uomo moderno a novecentonovantatré giorni dal due mila occorre un pensiero trascendente non obbligatoriamente religioso o mistico per consentire di fermarsi un attimo e forse riflettere sulle ingiustizie sull'assurdità di questo mondo ma anche sulla sua straordinaria potenzialità sulla sua bellezza
Con un po'di fantasia passatemela si può anche dire che la cometa ci ha insegnato che per vivere non basta la quotidianità a volte occorre un grande pensiero per superare l'egoismo connaturato all'esistenza umana
Per combattere la logica del consumo dello spreco la violenza nei rapporti sociali l'ingiustizia certo tutti sappiamo che le comete passano solo i cent'anni più o meno e i problemi una volta riaccese le luci rimangono invece terribilmente imprese terribilmente presenti quello che voglio dire è semplicemente Opel che gli esseri umani hanno bisogno oggi più che mai di incontrare le loro piccole comete
Hanno bisogno di costruire un'etica e dei principi che devono dare oltre il bisogno appunto di costruire un presente
Non deve stupire che proprio noi teorici e la concretezza del fare affettivo del rimboccarsi le maniche e lavorare quando ce n'è bisogno di una concezione laica del mondo proprio noi ci sentiamo di dire che un indistinto fare fare fare non è sufficiente
Per il per recuperare le diseguaglianze
E che a volte serve un pensiero più alto oltre il tempo di una generazione e verso una visione di futuro che non può nascere solo sulle esigenze dell'economia e in particolare come oggi dell'economia di pochi
Per questo io vorrei parlare soprattutto di futuro
Certo vedrete che partirò da riflessioni sul passato dall'analisi del presente come è giusto utilizzando il dibattito i dati di vari istituti di ricerca e così ci siamo detti ma il segno del futuro anche il nostro piccolo ma importante futuro e questo segno che vorrei su cui vorrei provare poi a immaginare qualcosa
Nel mille novecentosettantaquattro Ballard quando ancora era considerato solo lo scrittore di fantascienza scriveva
Sono sempre stato convinto che il futuro sia la chiave migliore del passato per intendere il presente e in quel periodo era raro sentire già parlare di concetti che prefiguravano una sorta di in per esempio di impatto ambientale così come oggi ancora troppo raro sentire parlare di impatto sociale di ogni decisione che si prende e questo tema sarà uno di quelli sarà un ragionamento che vedrete aleggerà nelle cose che protezionistiche
Ma proseguiva ancora balla le nostre concezioni del passato del presente e del futuro vanno sempre più forzatamente modificandosi
Come il passato divenuto vittima di Hiroshima dell'era nucleare così il futuro sta a propria volta cessando di esistere divorato dall'onnivoro presente lo stesso onnivoro presente che rischia di divorare anche il dibattito della sinistra e qualche volta dell'Arci stessa se non sapremo almeno a livello di questo grande gruppo dirigente complessivo che qui superare schematismi separatezze furbizie e accettare le conseguenze le responsabilità delle proprie scelte di Progetto e di programma
Scelte che lo dico per inciso nella relazione introduttiva di Giampiero
Sono state beh insiste sintetizzati Rico con molto coraggio e con qualità ma che vanno sostanziate rispetto alla nostra effettiva realtà
Certo c'è un bel punto di partenza importante ed è questa grande e diffusa unità tra noi tra tutti noi nell'affermare a ragion veduta che siamo e vogliamo essere un'associazione complessa
Che fa della sua diffusione capillare nel territorio della diversità e comunicazione tra le differenti esperienze una grande unica ricchezza
E che si batte per armonizzare le proprie politiche in ogni livello territoriale davvero questo importante ed è il punto di partenza unitario
Certo anche ragione però
Chi dice che questo non può non avere delle conseguenze politiche organizzative di suddivisione delle risorse e gestionali
Sopra lo su questo io penso dovrà misurarsi da qualche giorno da adesso in poi il nuovo gruppo dirigente che uscirà da questo congresso
Ora invece vuole provare a sostenere sommariamente quattro tesi che ritengo primarie per il dibattito della sinistra e per la vita della nostra associazione e che sono mi sembra più volte rimbalzate anche del nostro dita
La prima se pensiamo al futuro la sfida più urgente da accettare sicuramente quella a mio avviso quella contro la lotta dell'esclusione e al la lotta all'esclusione alla marginalità
Affrontando la ammontante paura della diversità del diverso l'emergere di una sorta di corporazione egoistica del benessere una sfida che è una sfida soprattutto culturale e di governo che va affrontata lontano dalla demagogia della tradizione storica della sinistra
Poi cercano di spunti di motivare questa affermazione la seconda tesi
Noi siamo oggi un possibile attore della creazione di nuovo lavoro e di nuova qualità della vita ma solo se affrontiamo con una concezione innovativa il rapporto tra economia ed esistenza delle persone
Tra diversi tipi di lavoro i momenti di non lavoro tra la creazione i tempi scelti di vita e la possibilità di programmare dall'alto e dal basso i passaggi concreti che possono dare questa opportunità a tutti
La terza tesi
Dopo aver vinto la scommessa della solidarietà che è divenuta e questo è un successo che vorrei sottolinea se un molto di più di quanto l'abbiamo fatto che è divenuta questa scommessa un elemento fondante del nostro lavoro ovunque non solo a Roma in tutte le città in tutti territoriali
Ora dobbiamo vincere e giocare giocare e vincere la scommessa di essere davvero l'associazione culturale e ricreativa a pieno titolo ad ogni livello difendendo in ogni campo da sevizio civile leggi di settore l'utilità sociale del nostro associazionismo culturale ricreativo e ampliando il nostro dibattito culturale che deve tornare a permeare le stesse basi fondanti del nostro lavoro
La quarta attesi il terreno delle libertà e dei diritti da un lato il terreno dell'innovazione del ricambio generazionale dall'altro solo tra gli ambiti più gravi della sconfitta culturale della sinistra in questo Paese e più in generale in Occidente
Una nostra risposta in positivo deve arrivare nel primo caso dal rilancio di spazi precisi in associazione per chi opera nei campi dei diritti e delle libertà civili e nel secondo caso
Dalla scelta di operare sul tema dei diritti dei minori degli adolescenti dei giovani e sulla promozione del loro nuovo associazionismo ecco tutto questo secondo me fornisce il quadro del nostro ruolo nella società odierna e anche nella riforma dello Stato sociale che per noi è un tema concreto non certo la disputa nominalistica
Ma su questo né possibile un ragionamento un po'semplificato perché si è molto soffermato la relazione introduttiva che condivido e altri hanno portato contributi significativi durante i congressi il congresso questo ai congressi territoriali anche appunto in questa discussione
A me in particolare interessa provare a definire meglio la scelta delle priorità e l'enumerazione degli strumenti per la definizione raggiungimento di quegli obiettivi
La prima tesi lotta all'esclusione una scelta culturale
Il primo elemento scontato ma importante e che questo impegno che non ha più semmai le ha avute frontiere statuali come ha ben definito la tavola rotonda di oggi sulla globalizzazione
Partendo da questo concetto vorrei provare a rintracciare le radici culturali profonde dell'intolleranza dell'esclusione della paura rispetto la diversità
Mi hanno colpito quelle frasi di Vittorio Foa citate anche in relazione sulla paura che ha causato le guerre sul sentimento di sconfitta che sente la gente d'Europa per la perdita di un'egemonia culturale politica secolare
Tutti abbiamo notato l'irrazionalità apparente della risposta e la maggioranza degli italiani verso le poche migliaia di albanesi giunti in queste ultime settimane
Sapendo che il nostro Paese è uno dei Paesi più ricchi del mondo che negli ultimi venticinque anni ha raddoppiato il suo prodotto interno lordo ma sapendo anche che in questo Paese dopo quindici anni per la prima volta da qualche tempo
Dopo quindici anni di diminuzione è tornato a crescere prepotentemente il numero dei suicidi e degli omicidi per presunte ragioni affettive se possiamo dire così
Che cresce con la paura di vivere anche la paura dell'altro il terrore di perdere proprio benessere o costringe a vivere sempre peggio sempre più chiusa in quattro mura o in quartieri fortino sempre più intolleranti
Guardate su questo è stata fatta anche molta demagogia buonista diciamo così
Prima ancora che inventa sulla parola buonismo quindi non è colpa di nessuno forse sì
La realtà è diversa e dinamica
Ed è una realtà basata sul conflitto sull'insicurezza e si modifica solo con un impegno di di conoscenza di lavoro l'uno verso l'altro di conoscenza del diverso dell'escluso impegno tanto più difficile quanto le condizioni materiali e culturali di vita delle persone sono difficili
Umberto Eco recentemente a Parigi ha tenuto la relazione proprio sull'intolleranza
Dicendo tra l'altro che l'intolleranza Radice addirittura biologiche si manifesta tra gli animali come territorialità si fonda su reazioni emotive spesso superficiali quindi aggiungo io immediati facili
E poi ha continuato la più terribile tra tutte le intolleranze e quella dei poveri che sono le vittime della differenza non c'è razzismo dei ricchi i ricchi si limitano a produrre le dottrine del razzismo
I poveri invece producono razzismo pratico e quindi molto più potente
Ed è proprio tra la gente
La gente povera delle periferie e quella povera di cultura non di soldi di tante città del nord
O anche di tante città del sud che noi dobbiamo lavorare far conoscere l'altro arricchire le culture senza forzare le storie le tradizioni delle persone
E per questo confermiamo dobbiamo confermare la nostra scelta primaria di essere presenti in ogni luogo in ogni quartiere in ogni Paese
I nostri circoli possono essere presidi culturali pratici contro l'esclusione e razzismo favorendo la socialità l'accoglienza la conoscenza come è successo a Firenze si cito solo questo caso potevo citare centinaia
In una grande casa del popolo di periferia
Dove dopo un atto terribile di delinquenza compiuto alcuni albanesi il circola convocato un'assemblea con la popolazione del quartiere e la comunità albanese per isolare il caso e costruire la convivenza nella pratica anche dove è difficile
Queste lavoro dell'Arci
Da questo impegno culturale possono partire sono partite anche esperienze più compiute dirette di accoglienza progetti di inclusione interventi specifici su chi maggiormente subisce l'esclusione
E sono naturalmente i più deboli dai Romani ex detenute dagli immigrati clandestini malati psichiatrici
Dai tanti poveri questo Paese ricco i tossicodipendenti
Ai tanti poveri anche di cultura non sono per questioni economiche anche qui sapendo bene che se vogliamo davvero costruire politiche di allargamento della cittadinanza occorre evitare di creare inutili scontri ideologici con i cittadini già tutela
L'affermazione di politiche di diritti che creano invidie e risentimenti porta la sconfitta di chi afferma e questo fa parte del nostro DNA l'abbiamo imparato dobbiamo credo di più
Motivarlo e portato avanti
Non ci sono scorciatoie perché i processi di inclusione sono mediamente lenti molto lenti e nell'ambito di un sistema democratico devono essere anche sostenibili
Le possiamo essere radicale le nostre idee ma se vogliamo farle vincere e governare processi veri di inclusione dobbiamo renderla in qualche maniera accettabile Vasco passatemi il termine non bello
Chi se non un'associazione di massa come l'Arci può creare condizioni di sostegni sostenibilità e interazione tra esclusi inclusi occasione di conoscenza e di dialogo o di conflitto civile
Il lavoro fatto sull'immigrazione sul carcere sul disagio mentale credo stia dimostra poi c'è la funzione dello Stato e deve avere un ruolo di governo e regolazione di queste scelte che deve sapere che non può fare a meno delle relazioni create dall'associazionismo e volontariato
Tramite rapporti di reciprocità tra le persone
E quindi non può fare a meno nemmeno dell'impresa sociale non profit nel senso più ampio di questo termine
Già oggi per esempio l'attività dell'associazione in concorso con le Prefetture specie le attività di monitoraggio e prevenzione è molto intensa e positiva anche se non sufficiente
Pensate in Italia una prefettura su quattro collabora in questo senso con associazioni sociali tra cui la nostra
Una su tre nelle regioni del Nord quasi una su due nelle regioni del famoso Nord Est
Anche questo credo sia un terreno concreto di azione
Seconda tesi
Creare nuovo lavoro cambiare i tempi di vita
E sul tema del lavoro e delle politiche attive innovative per il lavoro che noi siamo stati in questi giorni credo giustamente
Maggiormente critici con questo governo
Perché crediamo che sia importante operare per risanare il Paese ma che non sia sufficiente se il Paese vive un dramma che non dà speranze come quello della disoccupazione che in tanta parte d'Italia e davvero uno un elemento esplosivo
I dati naturalmente sulla prenderà sempre con le pinze però parlano chiaro la durata media della ricerca di occupazione è passata da nove mesi nel mille novecentosettanta a ventisette mesi oggi
In quattro anni si sono persi circa un milione e mezzo di posti di lavoro e sono sparite cento mila imprese
Nello stesso tempo è cresciuto i lavori regolare con quello che significa dal punto di vista sociale e finanziario
Stime abbastanza precise calcolano che sia circa il cinquanta per cento del lavoro al Sud in particolare il novanta per cento in agricoltura e quasi il settanta per cento in edilizia gran parlare che di questo quando parliamo di mezzogiorno ma anche quasi il trenta per cento al nord per esempio per fare solo qualche esempio il cinquanta per cento nell'aria di Valenza Po nel vicentino il trenta per cento nel settore dell'oreficeria ad Arezzo il trenta per cento nell'aria di Lumezzane a Brescia
Si capisce che stiamo parlando di un elemento centrale di cui qualsiasi politica deve tenere conto un elemento che mischia questa irregolarità certo furbizia violazione delle leggi malcostume insieme però con elementi reali che in qualche caso ci sono
Innovazioni che stanno stretti rispetto alle regole attuali
D'altronde il tema dell'innovazione è un tema vero va bisogna affrontarlo sul serio partendo dai dati di base dopo sapere che dal novantadue e dal novantadue questo governo non ha invertito la tendenza purtroppo
Che in Italia per esempio diminuiscono le risorse per la ricerca inoltre l'orientamento dell'industria l'innovazione e quindi Italia gli industriali che fanno le teleconferenze confusi via è minore che negli altri grandi Paesi europei
In Italia ogni mille occupati ci sono solo tre scienziati contro i cinque della Francia i segni della Germania
Non sufficiente infine l'apporto delle agenzie formative rispetto alle nuove professioni era il sistema di formazione continua dei cittadini
Questi dati ci devono fare riflettere sia sulla visita di una politica attiva per il lavoro
Altro che autoregolamentazione del mercato sia su quella su quella di affrontare in maniera innovativa il tema della creazione di nuovo lavoro dignitoso dignitoso però giusto
Ma certo anche in qualche caso maggiormente flessibile divario rispetto all'esperienza fordista delle grandi fabbriche o dei grandi cantine
Innanzitutto bisogna avere il coraggio di ripensare il lavoro anche ripartendo meglio quello che già c'è
Dietro d'una logica che rifiuti la marginalizzazione di intere generazioni e quindi pericolose rotture tra garantiti e non garantiti occorre anche fantasia dobbiamo saperlo in Italia in teoria non dovrebbe mancare
Come hanno fatto i sindacati danesi per esempio che hanno firmato un accordo per il pubblico impiego che prevede che ogni dieci anni il dieci per cento del personale prenda un anno di aspettativa con il novanta per cento dello stipendio e venga sostituito da disoccupati
Provocando un aumento del quattordici per glielo dell'occupazione in quel settore
Sappiamo bene che in quel Paese non in Italia invece la disoccupazione maggiormente sostenute così si può finanziare questa scelta
E quindi ha un costo economico oltre che sociale
D'altronde il dibattito di questi giorni anche qui in questo congresso di interventi di D'Alema di Bertinotti Magistretti delegati mi pare abbiano dimostrato e su questo potrebbe esserci un'unità credo anche di tutta la sinistra
Che anche in Italia e matura maturi sì ma quasi marcia la una discussione su un reddito sociale garantito per i disoccupati che accettano di non esser inattivi formazione lavori socialmente utili eccetera
Anche di questo si deve parlare discutendo di riforma del welfare
Naturalmente non c'è dubbio vediamo noi che la nascita di una più forte economia civile di cui noi volenti o nolenti possiamo anche dire che non esiste ma comunque volenti o nolenti facciamo parte
Può rappresentare un'opportunità per creare nuovo lavoro evitando la precarizzazione io ogni rischio involutivo sul terreno dei diritti ma affrontando in termini positivi anche il tema della flessibilità e lo spazio che sia per dare fiato queste potenzialità occorre che lo Stato predisponga una legislazione di sostegno e di riconoscimento del ruolo del terzo settore anche in Italia
Anche qui però attenzione anche noi dobbiamo fare la nostra parte il nostro ruolo è realmente innovativo sei capace di coniugare operazioni economiche e finanziarie dentro a un quadro etico di miglioramento della qualità della vita delle persone
Con un ruolo protagonisti Co degli utenti con la fermata il concetto di reciprocità
E di canto si non solo al lavoro sul presente ma lo scopre alla scoperta di nuovi rapporti sociali il cambiamento sociale come dice il titolo di questo congresso
Rapporti che prevedano l'aumento del tempo dedicato alla produzione sociale allo scambio alla produzione e alla cura di sé alla produzione di senso e di cultura
In pratica questo significa che un'altra economia ha bisogno progressivamente di un'altra società
E qui no era un ruolo straordinario di costruzione
Una società strutturata in maniera diversa intanto con più formazione permanente questo ci riguarda
Solo poco più del dieci per cento italiani ha frequentato l'anno scorso un corso di formazione anche piccolo meno che meno meno molto meno che in tutti gli altri Paesi dell'Unione europea mentre
Su richiesta la la risposta che è stata la chiesa è stata ma insomma ma non mollo volevate fare mi piacerebbe farlo diciamo così beh il sessantacinque per cento degli italiani ha detto che vorrebbe apprendere per tutta la vita
Vorrei da prendere per tutta la vita più o meno quanto la media europea
Anche qui c'è uno straordinario spazio di creazione di nuovo lavoro che risponde alla domanda di una società che cambia una domanda che poi gli intarsi soprattutto verso il terzo settore
Ma anche all'interno del terzo settore come lo sappiamo bene nel nostro piccolo in particolare verso l'associazionismo che può coprire una fascia di questa richiesta
Una società strutturate in modo diverso deve anche allora rivedere il ruolo e riconoscere il tempo di lavoro femminile in Italia le donne lavorano mediamente settanta ore non retribuite a settimana dedicandosi ai lavori di cura di produzione educazione più che in tutti gli altri Paesi europei esclusa la Spagna per questo le donne hanno meno tempo libero degli uomini si calcola mediamente duecento dieci minuti al giorno conti duecentosettanta minuti degli uomini mentre paritario il livello di partecipazione sociale e distruzione
Non ho tempo per argomentare il più ma in una società nuova che movimenti eretti associative come la nostra possono impadronirsi del tempo liberato per svolge l'attività collettive e individuali
Ed è in una società nuova che per esempio mette in discussione architettura e urbanistica per citare solo il tema
Che possono trovare spazio anche solo le nostre istanze di socialità e di reciprocità
Questa tesi accettare la sfida culturale in associazione
Dopo aver giustamente scommesso in molti casi vinto sulla capacità di articolare una situazione complessa che facesse dei concetti di solidarietà e lotta all'esclusione un elemento unificante con questo congresso noi dobbiamo anche rilanciare vince una sfida propriamente culturale
Non intese in senso settoriale eppure qui c'è da lavorare ma in senso generale dire in senso totale
Si tratta di capire se usiamo anche categorie di pensiero culturale sociologico per analizzare la realtà o se anche noi ci fermiamo solo ai numeri e le teorie economiche
In questo intervento sto cercando non so se ci riesco di applicare anche queste categorie che ho citato per realizzare processi prospettive sociali che incidono sulla vita delle persone e che partono da Inés da dinamiche chiaramente culturali
Le vicende dell'esclusione il tema della multicultura dell'intercultura il ruolo della politica il rapporto con la società il rinnovamento della società la richiesta di nuovo lavoro ma anche di nuovi lavori l'emergere nuovi soggetti sociali eccetera insomma
Ora questo metodo di ragionamento questo schema di decodificare la realtà uno schema culturale
è stato in questi anni troppo lasciato sullo sfondo e vi assicuro non solo nell'arcigno e si è fatto con la si poteva soprattutto nella sinistra italiana
Ma per quanto ci riguarda dobbiamo tornare ad essere pienamente l'associazione culturale non basta uno spazio residuale troppo residuale dedicato alle attività culturali alla promozione culturale
Se non emerge questa scelta di base che ci permette di vedere anche le potenzialità sociale del dell'utilizzo dei linguaggi culturali ora si anche dentro le attività culturali per favorire la comunicazione la conoscenza la solidarietà tra diversi o tra simili
Io ritengo questa opzione assolutamente prioritaria mi sembra che il congresso i documenti che sono giunti qua la pensiamo alla stessa maniera è il momento di fare tutti insieme questo salto di qualità
Poi c'è un'altra pesante la questione dice va bene molto bene asinelli
Giovedì quando affermava che c'è una parte delle politiche sociali che è divenuta nel tempo una componente essenziale di modernità e di ferma azione dello stato sociale
E poi citava tra le altri tra le altre le attività sportive per tutti
Le attività culturali ricreative di massa le politiche di socializzazione di aggregazione collettiva ora lo dobbiamo dire con forza che anche la cultura insieme delle relazioni che essa crea sono elementi centrali di un moderno sistema di Welfare e dobbiamo difendere senza mezzi termini l'utilità sociale di queste attività che poi sono le principali attività di un'associazione singolare e plurale mi verrebbe da dire come l'Arci
Per questo ci ha fatto piacere ascoltare le parole del ministro Visco ma vorremmo che fosse chiaro a tutti a chi lavora per la riforma del servizio civile che si dimentica di inserire questa questo questa base a chi lavora nella definizione delle leggi di settore a chi ha il compito di valorizzare i beni di ambienti culturali a chi deve definire la legislazione del terzo settore
Noi sappiamo quanto questo sia importante perché siamo già oggi davvero un soggetto vero di impresa culturale
E devo dire che a me sembra che anche il Forum è tenuto settore di cui facciamo parte che sta sull'opera meritoria
Dovrebbe assumere però di più alcuni temi di questo dibattito a partire dal riconoscimento dell'importanza l'impresa culturale e turistica ricreativa di valorizzazione storica ambientale
Per non ritrovarsi soli per esempio nell'impegno sulle tante leggi di settore in arrivo musica teatro danza eccetera oppure nella battaglia contro proposte di leggi assurde che vengono da sinistra
E rischio di uccidere comincia raccontato bene Daniele Manzoni ieri di uccidere tutte le nostre attività di turismo sociale ed etico perché questo è quello che succede
Non nascondo che esiste anche un problema di rilancio dello specifico settore culturale dell'associazione almeno a livello nazionale
Che pure è tornato a dare importanti segni di vita la Biennale dei giovani artisti emetterà riapre tra poco ha già aperto a Torino i successo storico del riconoscimento da parte del ministro Veltroni della nostra proposta di fare del ventuno giugno la giornata nazionale della musica e così via
Ma anche in questo caso voglio segnalare la necessità per assurdo se volete che
Per assurdo che possa sembrare di lavorare sulla cultura con una cultura differente passato dalla singola separate iniziativa o attività
Alla predisposizione di una politica culturale che ci permette di tornare in campo come soggetto politico della cultura italiana
Oltre come soggetto culturale diffuso
Guardando i consumi culturale di questo Paese che pure sono in aumento
Credo che si sia proprio bisogno di questo nostro ritorno in campo perché pensate su quarantotto milioni di persone che hanno oltre i quattordici anni oltre quattro decenni in Italia quarantacinque milioni sono spettatori televisivi hanno visto vedo proteggere ogni tanto non sembra sono la vedono
Sono in calo sono annoiati ma sono sempre quarantacinque milioni sono sempre sul sì quarantacinque trentatré milioni sono ascoltatori radiofonici non abituali intendo che intanto accendo la radio
Ventiquattro milioni hanno letto almeno un libro
Su quarantotto milioni Panetta
Venti milioni leggono almeno un quotidiano una rivista tutte comprese
Diciotto milioni sono stati almeno qualche volta almeno una volta al cinema
Quattrocento mila quattrocento mila navigano su internet
Questi sono i numeri e su questi numeri su ognuno di questi numeri dovremo fare un ragionamento lo faremo spento spero presto un approfondimento io credo forse addirittura una conferenza nazionale dell'Arci su questo tema ma questo lo decideranno gli organismi dirigenti prossimo
Quarta tesi dare spazio ad una nuova socia ad un ad un nuovo associazionismo diritti libertà nuovi soggetti
Una compagnia dell'Arci di Orvieto oggi mi faceva notare come questa associazione per da ancora troppo tempo nella discussione pure importante sulle procedure
E per da volte di vista il suo intento pedagogico pedagogico uso questa parola non a caso vuole sottolinearla
Perché credo che un altro dei nostri compiti fondamentali sia quello di insegnare l'associazionismo cioè fornire uno strumento di libertà di partecipazione di dignità
A me sembra che verremmo meno i nostri compiti se non formissima la palestra per questi esercizi ginnici di democrazia ed ho la netta impressione che in questi anni ci siano stati su questo argomento dei consistenti arretramenti
La sinistra ha perso la bandiera dell'affermazione delle libertà individuali collettive è stata spesso forza della conservazione ha faticato la presenta la richiesta di nuovi diritti e non ha permesso ai suoi luoghi l'emergere di nuovi soggetti sociali o lo ha fatto molto poco
Senta le versioni nuovi soggetti sociali anche di rottura per una volta per favore senza le versioni quei soggetti non c'è rinnovamento della società
Se non se non qualche piccolo e timido segnale non c'è rinnovamento e non c'è spazio per i sogni non c'è spazio per le comete per il resto
Il problema è che negli ultimi dieci anni anche l'Arci ha perso una parte di questo ruolo che ha avuto che aveva in maniera eclatante proprio di colore conterà all'inizio degli anni ottanta solo ultimamente mi sembra che abbia cercato di recuperare con qualche timido ma importante segnali
Personalmente per esempio sono convinto che dentro l'Arci dopo debbano tornare tutti i movimenti che si occupano di diritti di libertà lo decidiamo oggi però il processo uno apriamo non apriamo
Segnatamente penso ad Arcigay Arcilesbica per esempio ma
Questo sì mi sembra che sia solo una parte nemmeno la più grande del nostro lavoro il punto è quali sono oggi i soggetti che richiedono nuovi diritti che non hanno oggi sufficiente spazio anche quelli nuovi appunto
Io credo
Siano soprattutto le fasce sociali più deboli meno garantite e tra queste certo ci sono i bambini gli adolescenti e i giovani con ragionamenti che tra loro sono completamente diversi non sono affrontabili con parole uniche ma che ci sono ha ragione Giovanni De Rose quando stamattina diceva che i giovani sono già un numero altissimo dei soci dei nostri circoli è vero tanti tantissimi
E sono ben altra cosa dalla rappresentazione Marchetti Istica personalmente udire anche francamente un po'ridicola che ne ha dato giovedì Red Ronnie ma questo non basta definire spazzi politiche giovanili che prima di tutto devono essere definite da loro
Dei giovani devono essere pensati e gestiti da loro
Io non credo nemmeno che questo si possa fare con politiche dell'Arci Nazionale come dire una politica
O con l'individuazione di un responsabile nazionale sui giovani
L'unico sistema e consentire ai giovani stessi la possibilità di conquistare nel territorio
Da qualche parte già avviene
Anche attraverso il conflitto qualche volta di conquistare i loro spazi che possono essere sopra due spazi creati vitali soggettività dentro gli ambiti alle telematiche che prima citavo le attività culturali l'attività di promozione di nuovi lavori in un rapporto diverso con la soddisfazione disse
Le attività formative l'autogestione tempi di vita la multiculturali incontro la conoscenza con il mondo il volontariato
Perché perché per esempio tante volte non sappiamo dare a un ragazzo decide che devono fare volontariato un indirizzo
Perché lo sapevano dare la nostra attività perché lo sappiamo dare
Questo vuol dire che fatto salvo il concetto di responsabilità che vale per tutto le nostre regole non le nostre regole non devono impedire o frenare le passioni e le intenzioni tanti giovani che quando arrivano ad un nostro comitato con un'idea non
Con un'idea
Insomma buona con un'idea diciamo non devono essere né blanditi né cacciati devono essere messi a confronto con le nostre finalità
Ma devono essere lasciati liberi di fare di sbagliare di creare questo significa anche per esempio e i tanti ragazzi che fanno il sevizio civile presso di noi sono una grande risorsa attiva possiamo discutere con loro il fatto che è giusto che si faccia un coro così scusami francesismo
Raffinato
Ma non possiamo umiliarmi il ruolo e non valorizzare il significato profondo di quella scelta che forse oggi è chiaramente meno legata ai temi della pace ma certo è sempre molto legata al ruolo di utilità pubblica civile e sociale
Della scelta di dettare per potere fare per potere fare
Qualcosa di utile anche questo problema culturale dei privati tutto nostro noi dobbiamo affrontare
Così come credo che vadano a perché strutturati nostri circoli almeno alcuni quali per cui lo si può fare
Per dare spazio agli adolescenti
Ai ragazzi e alle ragazze che stanno affrontando che sono in un periodo diciamo particolare importantissimo della loro vita delicato ma straordinario
E che potrebbero usufruire attivamente di questi luoghi di socialità e di informazione sulla sessualità sul lavoro sulla scuola sulla cultura sul volontariato e da qualche parte accade
I primi a quei comitati in effetti sono già partiti i progetti che vanno in questa direzione in genere legate agli enti locali
In particolare rispetto alla prevenzione del disagio della tossicodipendenza ma si tratta di esempi ancora troppo isolati le esperienze più belli lo devo dire non c'è dubbio sono quelle anche queste però non sono tante fino anche aggiungere solo quelle che ha prodotto la seconda generazione dei soci di Arciragazzi ecco diciamola così quando i primi bambini sono cresciuti sovente di ragazzi adolescenti
Credo che queste che quell'esperienza ci insegna molte cose e che sia un modello serio per partire
Lo stesso discorso vale per le bambine i bambini
Nelle loro diverse fasce d'età che sono diversissimi ritengo che se per i ragazzi più grandi pur tra mille difficoltà
Si riesce a ottenere maggiore attenzione e la crescita di una cultura di compressione dei loro diritti ad esempio i consigli comunali dei ragazzi per citare il primo esempio inutilmente
Si è invece molto più difficile per i bambini parlare di diritti di soggettività di partecipazione
Ma sono pochi bambini più piccoli ad avere la loro esperienza già matura una richiesta di città organizzati in maniera diversa i tempi diversi di un'urbanistica diversa è una politica i diritti dei bambini che può migliorare davvero anche la vita degli adulti
Oggi possiamo segnalare inoltre una novità sostanziale per una volta positiva diciamolo e certo forse troppo poco conosciuta
La messa in campo finalmente da parte di questo governo
Del primo piano per l'infanzia mai approvato in Italia di cui noi in particolare Arciragazzi siamo noi siamo comunque un un interlocutore centrale un interlocutore che può contribuire seriamente a moltiplicare l'efficacia dei provvedimenti
E i quello stanziamento di soldi pubblici
Il punto è che questi temi devono prima di tutto culturalmente lo ripeto ancora
Devono diventare sul serio un argomento centrale di lavoro per l'Arci che per per almeno per quella che vogliamo ricostruire riconoscendo inizialmente tutto quello che è già dentro l'Arci esiste ma riconoscendo a mio avviso soprattutto con chiarezza senza paura la funzione positiva spiegazioni specifiche monotematiche come Arciragazzi
Che ha scelto tra le sue priorità quella di operare tramite percorsi educativi e formativi con i minori con gli adulti percorsi che sono alla base di qualsiasi lavoro onesto che si voglia fare su questo tema su questo argomento ritengo e la mia opinione Elladico senza giri di parole che Arciragazzi debba entrare presto nella Arci
E integrandosi con questa struttura senza perdere un'identità e dirigendo di fatto le politiche sui minori tutta l'associazione ma questo può avvenire armonicamente solo a patto che Arciragazzi scelga davvero di fare l'associazionismo dei minori non lo fa dappertutto
Non altro e chi si assume l'impegno centrale di allargare questo associazionismo non di ridurla piccole isole
Noi offriamo subito ad Arci Ragazzi un tavolo di lavoro accettiamo anche la loro offerta
Ce lo siamo vicenda
Dentro l'associazione dentro questa associazione i tempi per non tornare indietro solo stretti sono legate ai prossimi mesi dobbiamo saperlo ma c'è lo spazio per fare la cosa giusta
Potremmo cominciare tanto per fare subito sul serio con l'organizzazione comune di un grande appuntamento programmatico nazionale sui migliori con i minori
Un appuntamento di tutta l'Arci che decide la direzione di lavoro riconosca il ruolo precipuo di dirigenti Arciragazzi che in molti casi sono già dirigenti andarci
O che presto possono diventarlo ha solo a patto di accettare questa sfida unitaria che cambia tutti non cambia solo uno o l'altro
Così potremo creare tutti insieme una grande rete di associazionismo educativo di bambini ragazzi e adulti in questo modo l'Arci può aprirsi davvero a nuovi soggetti questi sono tre soggetti più importanti ecco questi sono alcuni temi che mi sembra oggi ASP assumono una grande importanza insieme con gli altri approfonditi ascoltati approfondimenti ascoltati in questi giorni e che dare un quadro ampio del ruolo che l'Arci deve ritagliarsi in futuro
Suzy non Salieri durante il suo intervento affermava che l'Arci deve contribuire a modificare il costume e modificare gli atteggiamenti culturali delle persone io sono d'accordo
Mi permetterei di aggiungere che deve anche favorire la partecipazione l'auto-governo l'autogestione dei cittadini
E deve anche promuovere l'impresa sociale si che a mio avviso può indirizzarsi soprattutto sui temi che ha affrontato prima
Badate lo l'ho fatto apposta non ho paura di usare il termine impresa sociale che ancora e l'Arci e visto con un po'di paura perché l'Arci in quanto associazione culturale ricreativa e solidale e già una forma peculiare di questo tipo
Di questo tipo e rivendica proprio per questo la propria utilità sociale prova per questa ragione il passaggio nuovo può essere l'accettazione la gestione democratica e questa è la novità
E specifica che sono in qualche forma e partecipata
Verso la creazione eventualmente fosse necessario di forme specifiche appunto e più proprie di impresa è legata l'associazione che nascono nel territorio non a Roma non è così punto nascono delle città dei circoli stesse a volte e comitati
Attenzione però se questo è il ruolo che ne vogliamo cercare la strada da percorrere è ancora molto lunga darci una grande associazione di cui dobbiamo essere molto fieri io penso davvero questa cosa
E che nei momenti di Eco
Se no forse lo sanno quindi meno nove a quest'ora
E voi poveretti assorbirli resta lunga conclusione
Ma l'Arci deve riuscire a superare i suoi limiti storici le maniere le sottovalutazioni ritardi il Progetto presentato dal regime gli eh ambizioso forse anche troppo ma mi chiedo questo quello che conta la valutazione se l'associazione del suo quadro complessivo è pronta
E la risposta non all'insieme io sinceramente non ho
Precisamente una o delle speranze certo ma non ho una risposta finale a questa domanda
Mi preme però segnalare alcune questioni dirimenti
Le cito le cito velocemente nel discusso in tanti
La necessità di un diverso rapporto fra cento e tre e territorio e i suoi costi consapevoli perché una politica di questo genere una politica di federalismo che io ritengo giusta non diminuisce i costi almeno all'inizio volevo sapere
Il rispetto delle regole democratiche della trasparenza che ancora non è uniforme in tutto il territorio nazionale
La formazione e la valorizzazione del gruppo dirigente diffuso questi mi servono temi fondamentali
Da trattare su quest'ultimo punto gruppo dirigente diffuso voglio spendere qualche parola in più
Io ritengo decisivo che si stabilizzi lo dica così lo dico così si stabilizzi il mestiere di dirigente associativo
Una sorta di funzionario del terzo settore nel due mila diciamo così e che divengono a prospettiva di lavoro per un numero sempre maggiore di persone specialmente nel Mezzogiorno nelle aree deboli
Senza perdere minimamente contenuti di volontariato Ray procedure Cipro città che sono parte integrante di questo mestiere lo sappiamo e che saranno sempre maggioritari ma gestioni Comit e territoriale di circoli sempre più alle prese con un arco di attività molto vario
Ma nello stesso tempo sarei terrorizzato se questo giusto quello meno io ritengo giusto Indirizzo si son masse e occupasse totalmente i ruoli di direzione democratica dell'associazione non so se sono stato chiaro credo di sì diventeremmo un gruppo ristretto che difende soprattutto se stesso
Una nuova forma di egoismo moderno associativo una casta di professionisti della direzione
Per questo ritengo che in prospettiva e con calma e con le dovute eccezioni che sono naturalmente necessarie si debba procedere lungo un doppio binario come qualcuno d'altronde già fare il territorio da un lato o mentale il numero di coloro che lavorano nella cinque e che trova in questo la prospettiva vera
Oggi lo si può più improvvisare niente non è un lavoro con una così come dire da uno si butta poi con la notte né dallo squallore dal niente dal punto vista tecnico dal punto vista politico non si può
Dall'altro canto diminuire la sommatoria tra chi svolge questo lavoro chi dirige le strutture democratiche
Con calma per il rilievo credo sia un dato importante è un'idea personale voglio chiarire più lo stimolo escussione dei prossimi mesi elabora e all'elaborazione che poi spetterà ad altri
Ma mi sembra se non ho capito male che anche la proposta di Resinelli di un contratto nazionale di lavoro dell'Arci in fondo in fondo andasse un po'in questa direzione
Negli ultimi tempi
Mi è capitato e sto andando verso la fine
Quasi mi è capitato di ripetere spesso spesso più volte insomma
Una cosa
E siamo sempre la parte dedicata ai ritardi dell'associazione perché giustamente siamo una bella soluzione però abbiamo dice tutto
E anche oggi voglio ripetere per l'ultima volta con questo ruolo che l'Arci muore o si muore insomma si unisce diciamo così
Se i suoi dirigenti non sono capaci di avere i suoi dirigenti tutti e io penso quando parlo di dirigenti parlano di tutto il territorio di tutti noi e e tanti altri che sono fuori
Se i suoi dirigenti non sono capaci di avere il coraggio della sperimentazione dell'innovazione della creatività
Non dobbiamo più confondere i disastri economici di qualche cosiddetto creativo con la necessità di essere associazioni frontiera in qualche caso gente che sperimenta gente che osa gente che ha coraggio a costo di andare contro certa burocrazia
Anche interno anche nostra
A costo di litigare con chi ti vuole mettere in un in un una casella o nell'altra in una nuova ognuna vecchia componente per essere conseguenti con la nostra storia bisogna saper andare alla ricerca del cuore nuovo del cuore pulsante di questo affermato cambiamento sociale
Mi viene sempre in mente in questi casi una storiella
Che racconta
Luis Sepulveda o Sepulveda non so se ci sono cileni qui possono dirmi come si pronuncia
Lui la raccolse tra alcuni indios del Mato Grosso
La racconto abbastanza bene
Allora c'è una tribù in una tribù anzi che vive in riva un fiume c'era un uomo che viveva sempre ossessionato dal desiderio di sapere cosa ci fosse dall'altro lato della linea verde dell'orizzonte dove c'erano i boschi
Un giorno si avvicinò al falò dove si riunivano i vecchi saggi della tribù e comuni con loro l'idea di camminare verso la linea dell'orizzonte per vedere cosa ci fosse dall'altro lato
I vecchi saggi cercarono di dissuaderlo non ti bastano i dolci frutti della papaia che trovi qui
Non cresce generosa la mandi ho creduto morto ti sembro insipido i pesci che si impegnano delle tre reti
L'uomo rispose affermativamente a queste e altre domande ma aggiunse che tutto questo non gli bastava e che non voleva possedere altre cose ma sapere sapere sapere cosa ci fosse dall'altro lato dell'orizzonte
I saggi si infuriarono ma lui partì lo stesso
E si mise in marcia verso l'orizzonte cammino giorni e notti giorni notti ma la linea verde l'orizzonte rimase sempre la stessa distanza inafferrabile una notte niente mostrerò e meditava vicino al fuoco fu sorpreso dall'arrivo di uno sconosciuto
Uno stanco diverso un po'diverso da lui che chiese il permesso di riposare vicino al fuoco lo sconosciuto parlava una lingua un po'diversa da quella della tribù dell'uomo
Che abitava vicino al fiume era una lingua che sapeva di Selva profonda di foglie di armi degli alberi rami lo sconosciuto si strofina o il Pd doloranti e guardo meravigliato l'uomo che aveva di fronte erano seduti
Che prese un tizio che il fuoco lo scorso anno costo nascosto lo prese e lo avvicinò ai piedi di questo sconosciuto
Quel tepore come un balsamo per la fu come un balsamo per la stanchezza
Lo sconosciuto allora tira fuori due pezzi di Mandy ok mi offrì uno all'uomo che cercava l'orizzonte il quale lo accettò e cominciavano Solaro sul fuoco
Lo sconosciuto si alzò andò verso la selva e ne tornò con due grandi foglie nelle quale avvolse la sua porzione di Magliocca per cuocere maniera fragrante
L'uomo del fiume non riuscì a mangiare la sua razione perché la bruciacchiata e accettò invece di buon grado quella cotta con quello strano sistema per misconosciuto uno mangiava un cibo dal sapore che non aveva mai immaginato prima
L'altro provavo la sensazione di sollievo ai piedi che non aveva mai sperimentato prima
Dormivano
E al risveglio l'uomo che cercava l'orizzonte Chiesa all'altro dove andasse e lato rispose vado verso l'orizzonte rispose appunto lo sconosciuto bene allora possiamo fare a stare insieme
Chiese l'uomo che cercavano Rizzo
Facciamola si misero si alzavano si misero in piedi
In movimento ma l'uomo della Senna comincia a camminare verso la direzione da cui venivano del fiume e viceversa ma doveva all'orizzonte di là disse l'uomo del fiume ti sbagli l'orizzonte di là disse l'uomo dell'assenza
Dopo un istante di esitazione
Se però gli sta cercando la stessa cosa e di anzi se però di avere iniziato a trovarla parlarono a lungo i loro usi i loro costumi delle loro terre e quando ebbero finito si salutarono e tornarono ognuno verso la propria casa
Ecco trova sempre come la nostra l'orizzonte non deve essere mai mai dato per scontato
Voglio concludere
Con poche riflessioni brevissime che stavolta davvero di carattere più personale
Come sapete perché credo sia corretta sono c'è sempre un rapporto di un apporto pubblico quando si fanno questi queste cose sia sempre un rapporto con le persone e quindi è bene che pubblicamente le cose siano tranquilli
Comunque diciamo con poche riflessioni più di carattere personale come sapete la proposta di nuovo statuto non comprende più la figura del segretario generale cioè la mia figura
Voglio dire subito che condivido quel condivido pienamente questa impostazione
E addirittura credo anzi che nella proposta per primo ma non sono certa potremo andare a scartabellare
Per quanto riguarda altre figure previsti e statuto voglio comunicarvi fin d'ora che non mi candiderò ad alcuna carica Monocar per la seconda rete sinceri fra noi si può dire se pochi devo confessare che ci hanno anche fatto qualche pensierino
Ma le opinioni di molti dirigenti importanti risente il territorio non ha fatto capire che questa scelta non avrebbe avuto un consenso sufficiente avrebbe rischiato di spaccare l'associazione in questi casi bisogna saper ascoltare e non fare commenti e non lo fa
Anche perché i nomi che verranno proposti godono sinceramente della mia stima personale
è una scelta che vivo con molta tranquillità però voglio dire senza delusioni né sconforto
Lasciatemi solo dire una cosa rimane solo una piccola diede lievissima quasi invisibile ombra che passa che passa passerà come passano tutte le cose della vita
Perché ritengo che alcuni commenti al lavoro che abbiamo fatto in questi anni questi ultimi sono arrivati panico in questi ultimi mesi francamente siamo stati un po'ingenerosi
In questi anni compiuto sicuramente numerosi errori che riconosco
E altri che anche se lo sono ascrivibili direttamente al mio ruolo comunque mi devo assumere in quanto chi tiene da pesa ad oggi la responsabilità primaria di quest'associazione deve assumersi tutti gli oneri
Voglio solo ricordare sommessamente con in questi quattro anni abbiamo però anche ottenuto dei risultati significativi
Intanto siamo qui questa già se volete qualcosa abbiamo garantito checché se ne dica livelli mai visti prima agli avvocati e trasparenza
Abbiamo chiuso i bilanci complessivamente con oltre un miliardo e mezzo di utili che hanno portato il debito storico dell'Arci a livelli minimi che ci fanno intravedere l'uscita da quel tunnel in uno o due anni molto prima di quanto non previsto
Abbiamo portato a termine un processo duro difficile ma molto ricco di diciamo unificazione anche se non è il termine giusto trace arcinota mentre intorno a noi e la sinistra tutto si frantumano
Vorrei ricordare
Abbiamo finito di costruire e ora abitiamo
Piacevolmente direi la nuova sede nazionale dell'Arci acquisendo in proprietà un immobile mentre prima si era abituati a dover dipendere immobili
Questo solo per citare le cose oggettive
Il resto che riguarda Lepini politica le direttive programmatiche la visibilità non sta a me valutare
Se questo è successo il merito è di tante persone
Chi ha lavorato con me in ruoli di responsabilità prima di tutto di chi ha operato nel territorio ancora prima di tutto
Dell'ultimo dipendente dell'ultima sede magari fosse anche di fronte al Deserto dei Tartari l'ultimo sul serio
Quindi dopo questi permettete non per una piccolissima parte anche il mio
Ora lascio questo incarico che mi ha dato molto e mi ha tolto molto e mi metto a disposizione dell'associazione ancora per qualche proprio come segretario generale ma come soldato semplice Massimo Caporale poté moriva caporalmaggiore
D'altronde tutti noi dopo momenti come questi ci sentiamo un po'naufraghi
E Ungaretti poi ho finito davvero scriveva nel lontano mille novecentodiciassette del destino in altre
Ungaretti poche parole
Così
Destino in e subito riprende il viaggio come dopo io faccio un superstite lupo di mare
Bene niente si dichiarano chiusi i lavori per questa sera provvisoriamente ovviamente prima della pausa diceva fermi tutti per cortesia
Immediatamente si riunisce in questa stessa sala quindi appena stata svuotata la commissione politica ricordo che sulla convocata anche la delegazione toscana
Comunque l'appuntamento è per le ventuno e trenta secondo più secondo meno in questa stessa sala