Il riassetto della legislazione sulle Telecomunicazioni, le nomine RAI, le nuove tecnologie

Onorevole Vincenzo vita sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni entro maggio va trovato un accordo perché non venga prorogato sine die il regime delle normativo delle televisione qua
è lo stato dell'arte tentato di proroga ebbene non parlare neanche perché il trentun maggio è il termine conclusivo di una sequenza ormai di proroghe trentun maggio almeno una delle Camere
Di aver approvato il testo della riforma secondo la legge sei cinquanta del dicembre non si può parlare di altre proroghe e direi persino
Userei ormai una terminologia meno preoccupante perché ascolta e di intese non intese qui non si tratta di fare un grande abbraccio
Si tratta semplicemente di trovare il modo di riaprire finalmente un dialogo che si è interrotto ormai tanti mesi fa in Senato dopo la presentazione del testo di riforma da parte del governo con un ostruzionismo del Polo molto molto molto pesante
Stiamo lavorando per sbloccare questa situazione di ostruzionismo per evitare che il trentun maggio non vi sia alcuna legge neanche in un ramo del Parlamento e a quel punto senza proroga non è più questione di di rimandare sine die si aprirebbe caos davvero poco poco utile al Paese il Governo sta dicendo al Polo o troviamo un accordo un compromesso entro poche ore oppure
Sì esercitiamo i poteri che ci derivano dalla maggioranza parlamentare queste opere presso Magliaro arrecato però in che termini il Polo può arrivare a un accordo libero con questa spada di Damocle
No no no no momento nessuna spada di Damocle non abbiamo fatto nessun diktat abbiamo semplicemente detto la strada per noi principale e credo abbiamo dato prova di buona volontà come governo facendo lungo emendamento al punto più delicato la fase transitoria del disegno di legge che c'è sembrato per insomma fino a qualche giorno fa ha accettato di fatto dal Polo
Ora poi si è riaperta la discussione su argomenti però che non erano interni a quel capitolo e non erano neanche stati richiesti a noi come punto di mento per il dibattito lo abbiamo fatto dicevo il massimo dello sforzo per sbloccare la situazione e quindi
è chiaro che abbiamo privilegiato privilegiamo il dialogo
Non abbiamo fatto nessuna proclamazione di guerra abbiamo semplicemente detto certe esiste una maggioranza e nel caso l'ostruzionismo non venga sbloccato beh siccome c'è un termine trentun maggio no abbiamo delle responsabilità come governo innanzitutto ma so che il parere anche la maggioranza con chi abbia fatto utili contro qualche giorno fa a riguardo
L'onorevole Storace nei giorni scorsi se non sbaglio ha tirato fuori il problema di un un diverso modo di arrivare
Alle nomine RAI secondo lei questa mossa l'onorevole Storace una argomento negoziale in più un modo di di tirare la con Berta dalla sua parte oppure una critica speciosa per rimandare sine die la possibilità che la legge venga approvata
Ma l'onorevole Storace gli ho avuto modo di rispondere in maniera molto precisa
Se si vuole porre il capitolo nuovi criteri va bene così l'amministrazione nel luogo naturale cioè il disegno di legge successivo che viene in sequenza è tra l'altro con già dibattito generale concluso nello stesso ottava commissione del Senato gli emendamenti presentati quindi uso di legge collegato diciamo al mille e ventuno che quello di cui si di Bach che ora sull'autorità per il sistema è sull'antitrust se si vuole
Mettere con un impegno da parte di tutti quel capitolo
Nella sua sede naturale c'è un articolo sul servizio pubblico credo che si debba rispondere di sì
E si debba rispondere in modo molto aperto perché certamente l'attuale criterio di nomina fu immaginato per una fase transitoria che doveva durare secondo la legge del novantatré che diede ai presidenti di Camera e Senato il potere di nomina doveva durare proprio fino a con cui sono dell'iter della riforma quindi siamo agli sgoccioli dal punto di vista del tempo politico perché la riforma punta in discussione al le camere finalmente
Se si vuole però dico francamente senza fare polveroni polemici nel caso se si vuole utilizzare questo strumento
Per fare
Un altro polverone per bloccare di nuovo tutto noi non ci stiamo ma non ci siamo per una questione di serietà vorrei chi non sa ascoltatori in questo caso ci pensassero un attimo nonché e un'astratta polemica col Polo ma perché davvero la politica deve avere una sua credibilità c'è stato un dibattito si sono posti molti argomenti ci sono uno per uno presi in considerazione questo non era dentro la disco Simone appartiene a un altro capitolo non si può usare davvero le leggi come se fossero dei grimaldelli per ottenere un risultato politico che si ritiene utile alla propria parte non si può fare non si vede
Noi non abbiamo prima discutere del criterio di nomina già a tempo debito nel luogo giusto non non è questo il problema il punto però delicato di correttezza è non si può fare di questo tema un polverone tra l'altro faccio la facile profezia che si si parte con un polverone quel polverone aumentar e alla fine non si fa né l'uno né l'altro e l'altro ancora vi pare anche una cattiva idea sotto il profilo delle intenzioni di chi si muove per per per avere un un risultato specifico ha proposto il servizio pubblico molti ritengono che servizio pubblico significa
Esce seriamente una RAI al cento per cento di priorità dello Stato direttamente o indirettamente a parte l'esempio radiofonico di Radio Radicale che in parte rende un servizio pubblico pur essendo un'emittente privata direttore di partito
Ma c'è stato un referendum sull'argomento che formalmente ha tolto semplicemente un divieto di vendita di quote RAI ha azionisti privati però sostanzialmente Fuente Pretato come un desiderio del rettorato di vedere la RAI privatizzata in questa direzione se è possibile andare e come pure mantenendo ferme le esigenze di servizio pubblico
Ma io davvero non non ho nessun amore particolare per un concetto vecchio di servizio pubblico in cui servizio pubblico significhi sostanzialmente aziende di stato servizio pubblico in un'idea moderna di comunicazione può essere un'articolazione anche diversificata dal punto di vista societaria non voglio nemmeno sottrarmi all'esilio referendum che rispetto e come
Dico solo questo che in un sistema come con l'italiano un giusto mix tra pubblico e privato direi in modo più evoluto come in Europa del resto per rispondere a diverse esigenze del sistema
Pubblico non deve necessariamente ripeto essere
La struttura societaria che abbiamo ereditato tra l'altro
La RAI e tuttora delli ridire in fase di ripensamento dunque si tratta di aprire un sereno dibattito su questo punto per portare il servizio pubblico ha qualificare se stesso meglio
E a rendersi disponibile anche a una strutturazione societaria più adeguata tra l'altro il passetto avanti che noi compiamo con questo disegno di legge cioè di individuare una rete RAI senza pubblicità con compiti di servizio va proprio in questa chiave in volo Gilda non è il punto terminale della della discussione al contrario ma è semmai un buon inizio questo disegno di legge non può avere ambizioni di come posso dire totale e definitiva forma di tutto perché come sapete come quando si aspettano anni anni possiamo furono tanti capitoli della riforma noi qui abbiamo cercato di mettere le questioni essenziali l'autorità di sistema che è un punto molto importante tra l'altro molto garanti state in un'azione parlamentare a gli alberghi liberalizzazione del sistema delle comunicazioni siamo vicine primo gennaio novantotto l'Italia non può andare sprovvista di sue norme di recepimento delle direttive verso un appuntamento così importante quello della mondializzazione di fa che il sistema
Ancora le norme antitrust c'è una sentenza la Corte costituzionale del novantaquattro che dobbiamo applicare accidenti non può essere elusa allora tutto questo dentro uno schema di riforma che naturalmente avrà anche altri poi
Tempi e qui cominciare i suoi diciamo ha il suo nucleo essenziale a propose tornante trust non crede che proprio da una privatizzazione accelerata della RAI po'ossa nasce la precondizione per effettivamente le norme antitrust che limitino il potere dell'orrido polista Berlusconi a quel punto dire i liberali sia del Polo sia dell'Ulivo Antonio troverebbero più facile e più comodo aggredire la posizione oligopolistico e Berlusconi se non si rivelasse una lotta fra lo schieramento destra contro sinistra ma se fosse all'interno del
Per la televisione privata il problema guardi io penso che se lei allude ai liberali degli schieramenti c'è sempre materia per venir fuori
Nove
Attenzione a questo punto privatizzare di per sé non è garanzia di un'articolazione pluralistica ripeto io non vive lei come fosse un tabù il tema del rapporto pubblico privato è concluso quel tempo molti ideologizzato in cui pubblico significava bello e privato brutto non mi pare che anche nella sinistra si debba avere questi chi Lazio qui si parla invece di una cosa molto specifica di riuscire a far transitare i stimati italiano in un nuovo mondo tecnologico evitando di disperdere le risorse cumulate e certamente tra queste risorse c'è anche quella della RAI che va riformata ripensata senza nessuno schema conservatore senza nessuna tra virgolette il partito trasversale di riferimento
Però mi pare un punto da affrontare con la dovuta attenzione con il dovuto rigore così anche il caso di Mediaset vedete noi facciamo uno sforzo per allargare il pluralismo un terzo chissà un quarto polo l'emittenza locale senza danneggiare uno campo quello privato che si è pur sviluppato in modo discutibile e lo facciamo dunque la facciamo la riforma con delle graduatorie gradualità che spero possano servire a togliere di mezzo qualsiasi dubbio sulla nostra volontà di governare non di distruggere o di indebolire aziende però certo Paddy trasse l'Antitrust quindi qualche insomma
Qualche prezzo da pagare il trust lo devono pura vere e RAI e Mediaset lo voglio dire con franchezza ecco lei citava liberalismo appunto
Detto ciò torno
Per credo avviarmi a concludere questa intervista
Torno su un punto di direi di carattere politico generale per il bene del Paese bene arrivare non ecco voglio insistere proprio fino alla paranoia non a chissà quale strana intesa un ciuccio come qualche ipotesi che non no qui si tratta di sbloccare una un rapporto parlamentare che si è inceppato
E che rischia di non portare a conclusione un disegno di riforma che è essenziale per tutti tra l'altro voglio ricordare che oggi non siamo in una condizione paradossale in Italia con le norme attuali l'Italia non entra nel sistema futuro penso al digitale
Le emittenti non hanno alcuna certezza
Se giunse rivaleggia in tutte trentun maggio e lo dice uno che insomma crede molto a questo settore ci sia anche innamorato insomma molte emittenti non sulla mente Mediaset rischiano di avere una sorta di
Generica definizione normativa si c'è chi dice una vacatio legis si son perché far corride rischia un sistema italiano che invece deve maturare e fare un San o di qualità rendersi insieme più pluralistico più evoluto ecco questo è un po'il senso della riforma grazie onorevole Rita al senatore Francesco Bosi
Va all'attenzione del Parlamento la legge Maccanico che vuole regolare il sistema delle televisioni qual è lo stato dell'arte
Ma lo sa o per l'altro dell'arte che questo disegno di legge anzi questi due disegni di legge sono in discussione all'ottava Commissione alla quale io faccio parte al Senato da a circa otto mesi
E sono stati a un certo punto bloccati da un'azione nostra del Polo
A carattere ostruzionistico perché qui il disegno di legge prevedevano una assetto di questo sistema fortemente penalizzante per i soggetti Jai Nievo operanti in questo settore parlo di soggetti privati e dall'altro canto invece prevedeva una esorbitante presenza del servizio pubblico e che e quello pagato dai cittadini che oggi non si sa più nemmeno per cosa debba essere giustificato dal momento che che non rende servizi pubblici altro che quello di favorire le posizioni politiche delle delle maggioranze che soste
Il governo
Un modo per sfuggire questa situazione potrebbe essere dare attuazione sostanziale referendum qualche anno fa
Con il quale i cittadini chiesero la privatizzazione della RAI in quel modo montando il monopolio pubblico si avrebbero maggiori argomenti per smontare anche rischio monopolio privato a quello di Berlusconi
Ma guardi quello che lei sta dicendo noi lo abbiamo ripetuto fino alla noia in Commissione cioè lo abbiamo ricordato all'esito dei referendum che si sono tenuti in Italia
E che hanno dato un chiaro una chiara risposta ai quesiti che venivano posti e cioè che il servizio pubblico doveva lasciare il campo a una privatizzazione
E che i privati in campo non dovevano avere penalizzazione che invece oggi ci vogliono introdurre con la legge cioè questo disegno il Maccanico sostanzialmente e di segno inverso dal risultato dei referendum
Questa è una delle ragioni in più per le quali noi abbiamo fatto anche questa azione ostruzionistica debbo dire il monopolio privato quello de di Mediaset tensione di Berlusconi
Ma e pensiamo un attimo se Berlusconi invece di stare con aver fan fa fatto diciamo presso campo in politica ed essere il leader del Polo fosse stato un imprenditore dell'informazione vicino alla sinistra
Oggi saremmo a celebrare la bellezza del sistema italiano incentrato su un servizio pubblico è una grande struttura privata
Mentre la prima preoccupazione dei rifiuti dei presentatore dei difensori di questo disegno di legge è quella dei della rete del ridimensionamento
Di media sette perché perché media sette è di Berlusconi anche se poi Berlusconi come tutti sappiamo a è uscì dopo venire dalla dalla gestione ma al di là di questo c'è un intento punitivo noi vogliamo invece creare un sistema fortemente competitivo
E liberalizzato nel quale possono essere una pluralità di soggetti diversi ciascuno con i propri orientamenti le le le le proprie specializzazioni proprio interessi
Lì anche ciascuno con pensiero politico diverso che possono nella pluralità delle offerte all'opinione pubblica agli utenti della televisione della radio possono modo proporsi libera venti kit il cittadino è maturo ha il telecomando può scegliere liberamente tanto più che andiamo incontro ad un sistema satellitare alle opportunità via cavo perché perché faranno arrivare nelle famiglie italiane
Fu qualcuno parla di centinaia ma sicuramente almeno novantanove opportunità novantanove programmi e quindi di fronte a questa a questo innovazione tecnologica così bastasse offrirà una pioggia di opportunità
Ci si deve attardare inni intendimenti punitivi e a difesa
Del del monopolio pubblico che è gestito soprattutto nella maniera in cui è giustissimo infatti abbiamo chiesto e stiamo chiedendo a gran voce che proprio perché il sistema pubblico è pagato
Con dai cittadini con il cannone sia gestito non da un consiglio d'amministrazione di nomina della maggioranza ma un consiglio d'amministrazione di cui tutti possono fidarsi di cui tutti possano sentirsi garantiti
Ecco questa legge dovrebbe servire anche a sblocca aree un campo di alta tecnologia cioè dovrebbe servire non soltanto a regolare i rapporti Rai Mediaset ma dare il via alla tv via cavo la tv digitale e così via con quello che comporta
In termini di nove posti di lavoro e aggressione a queste nome de plume GE una situazione di stallo potrebbe comportare che fra i due litiganti il Polo da una parte l'Ulivo dall'altra l'avevo se preferisce RAI e Mediaset potrebbe avvantaggiarsene certi operatori stranieri che potrebbero in imporre a metà italiano degli standard digitale ed ora profeta la sua opinione
Sì quello che lei sta dicendo sostanzialmente vero quindi è una preoccupazione di tutti resta a maggior ragione dovrebbe essere la preoccupazione del governo quanto alla responsabilità diciamo dell'andamento economico del Paese sociale ed economico del Paese
Per questo è stato votato dalle Camere e quindi a questa preoccupazione ma a noi è parso in questa vicenda che in perno sia diciamo non tanto interessato a ad accelerare questi sbocchi quanto a tenere fermi
Alcuni privilegi alcuni punti di vista particolari che sono o molto lontani da quello che è l'interesse generale che è quello di accelerare i fatti noi
Non facciamo tanto come dire un'azione per rinviare per il gusto di rinviare noi saremo disponibili ad approvare anche domattina un disegno di legge lo abbiamo detto e ripetuto e lo ribadisco anch'io
Un disegno di legge serio che garantisca a questi principi ai quali ho fatto prima riferimento noi siamo disponibili ad approvarlo domattina
Voglio anche qui dire che il governo dovrebbe essere in campo diciamo in questa discussione un elemento di equilibrio e democrazia ne cioè dovrebbe cercare di rimuovere questi ostacoli che sono ancora molto forti sul cammino dall'approvazione della legge io spero che il il ministro Maccanico il governo nella sua collegialità è che si faccia promotore di una di un gesto di una proposta che venga incontro alle giuste rivendicazioni noi non abbiamo proposto niente di di di di strano
Né niente di bizzarro oppure di improponibile abbiamo proposto spot fosse ovvie giuste opportune e e anche al segna mi sembra che abbia una grande moderazione ecco accettava così altrettanta moderazione era stata comprensione della gravità della situazione ci sarà anche dal governo io credo che potremo rapidamente approvare questo disegno di legge sarà se non sicuramente momento importante per tutto il Paese non solo per la l'informazione ma anche proprio per un balzo in avanti nell'uso delle tecnologie un balzo in avanti nella nella modernizzazione complessiva del nostro Paese che se vuole entrare in Europa deve stare al passo con gli altri e non restare indietro come purtroppo oggi siamo
L'ultima domanda senatore Bossi cioè che è sospetto che la la strada travagliata di una intesa supreme delle televisioni vi sia condizionato e condizionante dei lavori della Bicamerale e di tutte le altre complesse trattative che sembrano anche se talvolta negata in corsa fra il polo l'Ulivo per esempio mollare Rifondazione Comunista per un governo che accolga
Qualcuna poi c'è un esterno del Polo
è un'accusa a cui lei si sente rispondere in quale modo ma no guardi questi sono
Soli che come dire a fantapolitica Cuesta perché se la maggioranza vuole ha tutti gli strumenti per per un atto di imperio tutta sì ammette portare al Senato nell'aula del Senato e poi alla Camera a questo disegno di legge ed approvarlo o con un voto di fiducia come ha fatto per la Finanziaria come fa per tanti altri atti la verità è che il governo non se la sente di sfidare come dire il non solo l'opposizione ma anche l'opinione pubblica
Su questioni che non sono difendibili non sono troppo facilmente difendibili
E quindi la preoccupazione del del governo si si traduce dalla maggioranza che lo sostiene si traduce come vive in questo di questi ritardi e anche nelle far circolare queste voci maliziose ve il cui si intreccerà ebbero come dire le trattative sulle televisioni con quelle della Bicamerale che sono invece questione che viaggiano su binari assolutamente distinti e che da Bono debbono rimanere su binari distinti perché non vi sono assolutamente interconnessione di né alcunché ecco proprio anche per sventare queste manovre noi siamo favorevole a a un accelerazione del e le procedure sempre che dico che queste portino a uno sbocco positivo e non e non suonino come una violenza come una prepotenza della maggioranza cosa che noi non siamo disponibili ad accettare grazie senatore così
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