La legalizzazione delle droghe leggere; il referendum ricusato dalla Corte Costituzionale; la polemica sulle pressioni di Scalfaro sulla Consulta riportata da Il Tempo

Al nostro microfono l'onorevole Nichi Vendola deputato di Rifondazione comunista a proposito di legalizzazione droghe leggere è sfumata la possibilità dei tenere un referente una grossa per avere per legalizzare le droghe leggere grazie alla sentenza della Corte costituzionale a questo punto qual è la strada da percorrere per arrivare a questo risultato credo che la strada sia quella già indicata da molti consigli comunali dagli enti locali con la presentazione e l'approvazione di importanti Muzio
Ogni che partendo dall'esperienza concreta di aree metropolitane particolarmente segnate da tema della tossicodipendenza hanno indicato nelle politiche di riduzione del danno la frontiera su cui avviare nuove sperimentazioni cioè si tratta di far partire dal basso una campagna di controinformazione noi siamo stati letteralmente drogati dal Muccioli fu no dal Gelmini fermo e da queste droghe terribili che servono da un lato all'industria della salvezza a questo incredibile bis ninfe che in Italia si fa avvolte anche sotto certi aspersorio i nel nome della presunta salvezza dei giovani e dall'altro politiche che diciamo non
Impediscono di un millimetro l'avanzata delle mafie e dei narcotrafficanti allora bisogna fare un bilancio di quello che è accaduto in Italia le politiche proibizionista e punizioni ingiuste hanno avuto solo l'unico affetto di aumento fenomeni criminali correlati alla tossicodipendenza hanno buttato nel cono d'ombra della clandestinità decine di migliaia di giovani bisogna invertire la rotta mettere al primo posto non la sanzione morale di ciò che il perbenismo piccolo borghese considera peccato o male ma bisogna mettere al primo posto la salvezza delle vite umane la salute dei giovani il diritto dovere all'informazione a un'informazione non fatta di superstizioni e di miti oscuri un'informazione limpida su tutte le sostanze su loro uso sul loro abuso
Non le sembra che la ma il mancato referendum abbia fatto perdere all'intero Paese uno occasione di fare un'ampia informazione sull'argomento e il modo di arrivare a una decisione in tempi brevi su questa importante questione temo di notte dei nuovi referendum avrebbe prodotto una polarizzazione ideologica brutale uno spirito di crociata che
Su altri temi può essere stato scavalcato dal buonsenso e dall'esperienza penso al divorzio all'aborto ma sul tema della tossicodipendenza e delle droghe può darsi Piera la crociata diciamo proibizionista vincente qualora avesse vinto avrebbe chiuso per decenni la par Tita in Italia io penso che anche senza referendum deve partire questa campagna dal basso di controinformazione credo che ruolo delle istituzioni e delle associazioni del volante del volontariato delle mille esperienze che sul campo hanno maturato una coscienza contraria agli orrori del proibizionismo ecco debbano metter fine a lavoro compiuto velo penso che si ci siano le condizioni per affrontare un dibattito fonda atto non su presupposti ideologici ma fondato sul confronto col confronto con i dati di realtà ecco quando si parla di droga spesso l'unico ospite assente l'unico convitato di pietra è il principio di realtà ciascuno tira fuori fiorire tutte rispettabili alcune francamente balzane come le teorie che si comincia dagli spinelli fichi Niscemi evita abilmente afa iniettarsi eroina fiori e prive di qualunque fondamento scientifico allo piuttosto che le profonde convinzioni o le pulsioni emotive mettiamo a confronto i dati di realtà il prelievo sul pianeta Terra ci sono mille modi diversi ci sono attualmente di affrontare il problema della droga proviamo a vedere quali risultati vengono prodotti dalle politiche proibizionista e qua i risultati delle politiche cosiddette permissive ci accorgeremmo che il proibizionismo e il più grande alleato della droga e della mafia a proposito del referendum da circa dieci giorni il quotidiano romano il tempo sta conducendo una campagna di stampa
A proposito della presunta interferenza di Scalfaro che avrebbe telefonata due giudice alla Corte costituzionale per indurli a cambiare idea e arrendere non ammissibile il referendum che chiedeva la smilitarizzazione della Guardia di Finanza
Non si tratta solo di una campagna giornalistica perché a supporto cioè la testimonianza dei detenuti un ex presidente la Corte Costituzionale Baldassarre non un uomo francamente squalificato perché un uomo che tace che non lo smentisce
Lei conferma questa voce che si presta a una campagna dal giornalismo da basso impero come quella che fa il tempo bene veramente provo turbamento all'idea che questo tizio chiamato Baldassarre un tempo forse militante comuni
Provo un vivo imbarazzo
Non crede che se Baldassare dovrebbe confermare o smentire l'affermazione del tempo lo stesso a maggior ragione dovrebbe farla per
Firenze delle curve che intervenendo autorevolmente sull'argomento
Ma guardi non si può dare prestare il fianco al la repubblica delle intimazioni dei sospetti dell'il fango che schizza tutte le parti penso che in Italia bisogna trovare il senso del limite dell'equilibrio anche quando fin Peña tiene la più legittima polemica Paul etica penso che da troppo tempo qualcuno non abbia più interesse a quel minimo comune denominatore che dovrebbe essere il senso dello Stato qualcuno lo considera ormai una scatola vuota o una scatola rotta io penso invece che in questo Paese non si salverà nessuno e non si fermerà la democrazia se ciascuno non tornerà nel proprio recinto
Altro volgere il proprio compito con sobrietà e se non si troverà una misura anche nella più accanita lotta politica che non crede un'ultima domanda onorevole Vendola
Che le insinuazioni del tempo le presunte ingerenze nel tempo purtroppo possono essere considerate in qualche modo attendibili da quei cittadini che sono a conoscenza del fatto che al momento della costituzione del governo Dini per esempio Scalfaro
Ed è notorio telefono all'avvocato Agnelli perché Susanna Agnelli diventasse ministro degli Esteri guardi mi consenta di non ami scusi cioè scaltro sarebbe abituato a usare il telefono impeto Circosta
Anzi mi consenta di non affacciarmi da questo balcone un balcone in cui si vede non l'influsso della politica ma il flusso dei pettegolezzi
A me non piace io
In questo momento poiché incarna un ruolo istituzionale
Quello di vicepresidente della commissione antimafia penso di avere un dovere del rispetto per gli altri ruoli istituzionali non muoio di simpatia per il nostro presidente della Repubblica ma considero che il tiro Albert taglio che certi ambienti fanno nei confronti di Scalfaro non sia un contributo democratico mafia frutto della logica del pescare nel torbido della logica del tanto peggio tanto meglio questa logica non ha mai dato buoni frutti grazie onorevole venderà