"Enel: no alla privatizzazione per una nuova politica energetica" convegno organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista presso la Camera del Lavoro

Promosso dal partito a Rifondazione Comunista dalla direzione nazionale dalla federazione di Milano
Come avete reso dal programma dei lavori ci sono numerosi interventi previsti quindi avremo bisogno di tenere un ritmo abbastanza sostenuto in modo da consentire a quanta più gente possibile riprendere la parola
Io devo inizialmente
Giustificare i compagni Nerio Nesi presidente della Commissione indusse della Camera compagno Franco Giordano della onorevole della segreteria nazionale del partito che sono impegnativi così come anche l'onorevole Dario Ortolano nel voto che si teneva la Camera di fiducia oggi sulla questione dell'autotrasporto per cui credo che non riempiranno arrivare o difficilmente insomma
Presente comunque qui il senatore Leonardo Caponi presidente la Commissione industria del Senato
Compagno
Bruno Casati segretario la creazione di Milano che terrà l'introduzione io sono Roberto Musacchio dalla direzione
Pregherei che compaia Alfonso Gianni della direzione nazionale sposarvi Ufficio di programma di venire in presidenza
Tipo questo però non è impresa ecco su ringrazio subito i numerosi interlocutori che hanno ritenuto di accoglierà il nostro invito
Sono presenti in sala
C'è il sottosegretario all'industria il senatore Umberto Carpi c'è ringraziamo
Ai nominiamo Dracula
Poi abbiamo visto sicuramente il segretario della CGIL Bernie compagno Bernie
Poi mano mano staremo notizia degli altri
Arrivi io comincerei dando la parola per l'intervento introduttivo per la relazione compagno Bruno cassati
Dopodiché daremo corso gli interventi lo dico subito pregheremo di stare diciamo così al di sotto di dieci minuti degli interventi altrimenti non riusciamo a dare la parola a quanti giacciano fatto sapere di intendere averla insomma grazie la parola al compagno Bruno Casati
Ma con buon pomeriggio a tutti gli intervenuti
C'è questa iniziativa giudici rei
Io le bolle
C'è questa iniziativa dicevo che si sta collocare si meteora
Dentro il il contesto che pone
La privatizzazione dell'ENEL
Dell'ENEL S.p.A.
Questo contesto noi oggi pomeriggio vorremmo tra guardarlo
Particolarmente attraverso il documento approvato il ventotto gennaio di quest'anno
Documento cosiddetto Carpi che salutiamo e De Paoli che conclusivo dei lavori della commissione consultiva istituita sia a fine febbraio del novantasette nel novantasei
Che si proponeva questa Commissione
Di individuare leggo testualmente metodi e procedure priorità scelte di merito più idoneo al fine di promuovere promuovere la liberalizzazione del mercato italiano dell'energia la progressiva concorrenza tra i produttori
Le migliori garanzie a favore degli utenti della tutela ambientale così il presupposto del del documento tale documento che contiene anche uno schema abbastanza ambizioso come dichiarazioni d'intenti
Di linee guida per il recepimento della direttiva dell'Unione Europea sul mercato interno dell'elettricità e per la riforma del sistema elettrico nazionale ecco tale documento
Ha di fatto riaperto una discussione
Perlomeno sul fatto del
Come si dovrà procedere
Quindi su come
E oltretutto con effetti che si stanno già materializzando
Tant'è vero che in talune aree del sindacalismo per ora confederale poi taluni interverrà
Extra confederale
Restando organizzando un calendario di lotta particolarmente le centrali di produzione
E devo anche dire che dentro il sindacalismo confederale di categoria pure su presente
Che per tradizione in questa categoria è diciamo così assai prudente
Si riveste un'attenzione sopita e appaiono anche talune iniziative
Forse ancora circoscritte però che scattano dei nervi scoperti
Che anche il documento tocca anche il documento tutta ma ci noi ci permettiamo sommessamente di suggerirlo a chi impegnato
Più di lui e come noi sul fronte sociale del lavoro dell'economia che le ricadute di questo documento sul cittadino sul servizio sul lavoro sull'impresa
Sono interessanti e tali da richiedere una specie di balzo in avanti in analisi l'iniziativa
E non più e non solo in un atteggiamenti forse troppo attivi allo stesso
Forse troppo acquisisti
Noi praticate entro questa azienda dentro questa spada dobbiamo andare oltre il mugugno
E tutto ciò premesso
La base del nostro ragionare e assai semplice ed è questa
Noi ecco intendo noi Rifondazione
Noi Rifondazione consideriamo continuiamo a considerare un errore la privatizzazione dell'ENEL
Un errore in scena
In quanto riteniamo che tutte le funzioni che concorrono
Al ciclo della definizione del prodotto finale il chilowattora
Debbono restare
Nell'indirizzo e nel possesso
A prevalenza pubblica totalmente pubblica un indirizzo a prevalenza del processo
E non pertanto alimentare
Con operazioni avventate
Processi speculativi che potrebbero avere ricadute pesanti e negative sul cittadino sull'impresa
E anche sulla curatori interno
Ricadute negative in termini di servizio
In termini di riqualificazione dello stesso subito
I bollette che ci potrebbero gonfiare poi
E in pratica noi pensiamo di opporci oggi a un processo
Il cui esito finale potrebbe essere che si pagherà di più Mighty servizio
Allora leggiamo con molto interesse anche con molto interesse
Interviste che invece assicurano il percorso opposto la controtendenza
Caro parate voi lo potreste dire assai meglio di me
Basta entrare in una zona delle distribuzione parlare comunque capo nucleo
O con un responsabile di agenzia
O parlare con operatori dentro un turno di una centrale termoelettrica
Per capire di più della natura della strada che si sta imboccando sulla quale strada
Poi voi voi voi dirette se riterrete
Già si incontrano
Operazioni propedeutiche alti poco di vendita che quel documento può adombrare
Non dichiara ma adombra
E quindi si possono trovare nei fatti e nel concreto di queste realtà
I magazzini che si svuotano e i nuovi lavori che non si lanciano dentro la distribuzione ci fanno investimenti
La macchina senza manutenzione nella produzione con l'uomo la risorsa uomo
Che sotto la minaccia per ora indiretta di esubero per ora con la sua flessibilità in turno o irreperibilità consente che il negativo dall'operazione sul cittadino sull'impianto non si renda per ora ma solo per ora evidente ed esclusiva
Però quest'operazione chiaramente annunciata
I numeri gridano
Di riduzione del personale dentro un servizio pubblico
La cui pianta organica di questo servizio pubblico modellata sulla punta della domanda
E questo fu uno dei valori della nazionalizzazione
Il controvalore invece era il disservizio del privato e lo sfruttamento del valore
Ecco lo fosse la pianta organica modellata sulla media dalla domanda ebbene si renderebbe strutturale del tutto il disservizio
E quindi l'operazione pensata i tentata
Avrebbe respiro nella relativo preparerebbe un corto circuito dentro l'azienda prepara il già visto
Se però l'operazione questo il punto
Già la si raccorda
E all'interpretazione del documento di cui dicevo l'operazione snellimento e preparatoria
E al taglio dichiarato i due mila miliardi di investimento novantasette oltretutto
Miliardi dichiarati nel patto per il lavoro ed è forse meglio si coglie il carattere del tipo di vendetta che li dicevo sia d'ombra
Il messaggio che si lancia il messaggio che il venditore privati settore lancia i cosiddetti mercati e quindi in pratica il consiglio per gli acquisti che si dà
Ora qual è il messaggio
Io pongo
Motto provocatorio anche le questioni per avere una risposta schietta
Il messaggio è la sola vendita delle parti più redditività l'azienda
E le parti più restrittive in particolare ci sono i luoghi fisici
Ospitanti le grandi macchine caldaie e turbine e alternatori da centrale in pratica
E questi luoghi fisici
In pratica consegnerebbe però il prodotto in materiale del kilowattore al vettovagliamento
E pertanto verrebbe consegnato verrebbe consegnato alla vendita il retroterra produttivo che consentirebbe di competere
Verrebbe consegnato la vendita la massa critica che consigliere perché consentirebbe di comprendere
Pertanto la scelta sarebbe di non competere al di là delle interviste
Purtuttavia dentro questo contesto più volte argomentato in sedi anche autorevoli noi abbiamo posto elementi di apertura circoscritte scadenza
Sul possesso dentro la mutata natura aziendale
Noi questi elementi gli ha facciamo la Conferenza di programma del partito
Noi li stiamo sostenendo in Parlamento ancora ieri per la STET e per l'ENEL
Realtà queste in nel e stette che con altri sono Villa presente ed il futuro del Paese legali in particolare legali particolari
Vedo qui molti operatori dell'ENEL L'ENEL in particolare che è una delle poche realtà italiane che in questa fase di globalizzazione dell'economia
Può svolgere ancora un ruolo attivo non altre l'ENEL può potrebbe svolgerlo questo ruolo
Certo che le nostre aperture di carattere strategico che si propongono
In funzione di direzione del ruolo attivo assumono anche tecnicamente un senso compiuto se collocate
E qui si affaccia il progetto di merito del partito e comincia la critica quel documento se collocate le nostre posizioni dentro un insieme verticalmente integrato
E che tale verticalmente integrato resti lasci M
Cambiando pur cambiando la misura del possesso entro la S.p.A.
Appunto se tale resta verticale integrato
In intima connessione
Con tutto il ciclo di vita del prodotto chilowattore e quindi pertanto verticale ed integrato intima connessione con ricerca progettazione costruzione e trasporto e pertanto trasformazioni e reti distribuzione e commercializzazione del prodotto
Che fanno di questa ENEL esattamente come delle idee del resto
Una interessante ed irretiti vile Impresa territorio
Che da prodotto finora prodotto come si usa dire Just Tiāntái
E che oltretutto queste un'impresa che sarebbe assai complicato scommettere dopo trentacinque anni di ricomposizione rispetto alle originarie frazionate
Baronie della luce che più gli anziani qui presenti certo ricordano e di cui in verità io vedo oggi recuperati ed enfatizzati gli argomenti che allora S. sollevarono contro la nazionalizzazione delle aziende elettriche
Poi costoro ebbero i quattrini dell'indennizzo con cui come sapete fecero delle mirabilia
Forse però per capire di più
Qualche potrebbe succedere domani
Bisognerebbe ritornare fare comparazioni attualizzati al servizio alla Rete alla tariffa di quarant'anni fa
E domandarsi se questo è il modello
Io le domando gli estensori anche di quel documento
Quello è il modello oppure attualizzato
Nel senso che i tempi cambiano sappia benissimo ma quelli stanno ritornando con tutti i loro controvalori
Ma al di là di ieri l'elemento più preoccupante oggi fatto trasparire per il quale credo dove già oggi frenesie applicative in corso d'opera è una ipotesi di frantumazione strutturale
Non dichiarata e oggettiva e nelle cose
Ma che però è bene dirlo non ci è richiesta da nessuna direttiva europea ora a chi giova se non al possibile acquirente
O si rifletta su questo passaggio
Perché ciò si verificasse e pertanto l'azienda fornisce venduta sul banco a tranci
Ebbene si determinerebbe l'accaparramento dei soli impianti redditività dei soli tranci redditi solo di quei trentacinque e quindi pertanto delle sole
Centrali termoelettriche ma solo di quelle recenti sulle quali sono stati di recente effettuati interventi di revamping e che pertanto presentano relativi problemi in termini di emissioni atmosferiche
In quanto su questi impianti lei nella sta concludendo i propri interventi di de soffocazione in denitrificazione e sul precipita attori
E quindi impianti solo da accompagnare all'obsolescenza senza grandi manutenzioni con un organico asciugato
Impianti che poi dopo tra dieci quindici anni verranno rivenduti al pubblico magari a costo maggiorato per riaverli scontati dopo ammodernamento
Ora sfiderà che queste possono essere congetture senza controprove e no perché la traiettoria dell'azienda del gas di Milano e proprio questa
Ci dirà ancora che lede lei questa traiettoria proprio non c'entra
Ecco però c'è un nome che io sottoporrei a chi sostiene questi percorsi il nome Edison
Che ha un suo simbolismo evocativo perlomeno su questa piazza e da questa parte
Ma oltre il suo simbolismo ha un portafoglio ordini nel settore nord CIA ritornato assai ricco grazie anche alla legge nove novantuno e CIP sei
E grazie anche a conoscenze
Acquisite presso il ministero dell'industria
E traslate dentro questa azienda
In conclusione poi dirò come le nella oggi oggettivamente stia collaborando a questa traslazione di informazione
Al di là delle interviste questo nei fatti assai concretamente sta succedendo fra un attimo di Roma
Resta il quesito a chi giova
Se giova al cittadino
Tutto l'operazione tutto il documento
Ora faccio qualche argomentazione oppure se giova Edison non soltanto episodi se giova Sondel se giova FIAT seggio falciare nasce se Giove in pratica l'una pace il loro parte internazionale che li sostengono
Ora dov'è il vantaggio
Dov'è il risparmio particolarmente nelle reti
Qual è l'obiettivo ecco questo il quesito chiusa dir la missione qual è la missione
Perché badate noi che siamo almeno in cui più di me più di altri più addentro certo avete registrato che l'obiettivo far via con il variare del ministro competente
Noi curioso il rilievo è
Siamo di fronte a operazioni a Obiettivo variabile e a strumentazione dice
Ci doveva vendere per fare cassa non nell'antichità
Due anni fa io ricordo dibattiti infuocati su un certo libro verde
Oggi si dovrebbe vendere perché lo dirette l'unione europea
E appaiono anche e dichiarazioni di alternativa di missione
Al di là dell'energia elettrica nelle telecomunicazioni
A chi si resta largamente assunta
Ed una sì penso che grida questo
Che la missione naturale dell'operazione l'energia e il piano funzionale la missione
E beh non sono affrontati non c'è un programma attuativo non ci sono mai visto un di programma non c'è insomma un Progetto Energia ecco quel che manca non c'è un progetto energia
Ci sono pratiche orientamenti di carattere attuativo senza progetto e senza obiettivo quando parlo di Progetto Obiettivo
Io parlo di un progetto che sia fondato lo diciamo noi lo diciamo noi
Al di là degli schemi in cui ci stringono ci riconducono sull'internazionalizzazione non passiva
Dove ci sia una reciprocità sul terreno
Sulla diversificazione delle fonti e dei progetti
Sui prodotti e sui prototipi
Sulle intelligenze diverse che possono essere ricondotti al progetto
Sull'accordo con i bisogni del price ecco
Ma anche in tutto ciò il progetto energetico ma anche il progetto energetico del Duemila per dare che non rientra Jinja luoghi comuni circolanti
Si lavora invece ve lo dice un tecnico e parla in larga misura i tecnici su dei contesti datati
Su dei contesti datati
Sì tritura hanno elementi del passato
E ci si assegna a idee io le leggo con un po'di raccapriccio mai del tutto personale Hideki cosiddetta programmazione scorrevole
E in pratica si teorizza la non programmazione
In pratica si teorizza il fatto che oggi sto parlando dell'ENEL no in generale poi si potrebbe fare anche in generale
Il non avere una politica è diventata la politica
Sia per quanto riguarda questo governo sia per quanto riguarda questa azienda il non avere una politica e quindi ragionare navigare a vista sia diventato e nello specifico
Si utilizza appunto questa direttiva le indicazioni di questa direttiva
Non tanto e non solo per adeguare all'oste sul settore attraverso l'unbundling
Il che non è negativo sosteniamo che non è negativo quanto per far coincidere un'idea di privatizzazione frazionata a una lettura forzata della liberalizzazione del settore richiestaci dalla direttiva
Guardiamo la direttiva solo in un passaggio
La direttiva non obbliga i Paesi membri a disintegrare l'esistente
Ma definisce solo le possibilità offerte le grandi utenze di scegliersi il fornitore
Ora non sta qui la nostra critica di fase poi del tutto relativa la nostra dritte la nostra critica di FAS oltretutto
Ci pare anche arduo parla sempre in in questo passaggio il tecnico i tecnici poi ci sono dei passaggi di carattere politico
Ci pare anche arduo comprendere quale possa essere l'algoritmo di funzionamento
Di un sistema così frazionato particolarmente dalla risposta giornaliera dentro l'offerta alla fluttuazione alla domanda variabile
Questo in un'azienda grande queste in un'azienda grande
Però questo documento che è forzato nello sporco di carattere organizzativo e quindi forse propedeutico a un pericoloso frazionamento questo il cuore del nostro dissenso e fra un attimo al biennio due argomenti
E dei apre anche lo spazio a qualche passaggio di carattere interessante io non lo liquiderei in modo negativo
Passaggio di carattere interessante quello del superamento della pluralità dei fornitori presento dentro lo stesso comune
Milano e Roma sarebbero coinvolte interessante ma attenzione interessante ma attenzione
In quanto sarà poi privato anche nel grande comune
A tessere interessato chic ma solo dalle utenze iper concentrate vantaggiose
Lasciando al pubblico l'onerosità del trasporto quindi questo è lo stesso schema che si incrocia per le centrali io privatizza profitto e socializza una perdita
Ma poi ci sono anche le altre questioni che richiederebbero ben altro spessore di analisi
Dispacciamento e trasmissione ove ad esempio io credo che non si possa essere assolutamente d'accordo e che l'avviso che ci possa essere pluralità di soggetti ne discuta il Parlamento sarà un passaggio politico decisivo
Così come però è interessante la gradualità dell'apertura al mercato
Con delle quote che invece pagano da altre parti
Ma si restringiamo il campo dell'analisi alla struttura
Il documento non va bene ecco lo ripeto il documento non va bene e il documento e la rotta di comportamento e sul quale stanno lottando tutte le strutture
Anche per due ragioni di corollario
Anche per gli argomenti
E qui cito in modo rapido
La prima ragione è il primo argomento è questo
Una cosa e la contabilità separata di attività secondo cui stralcio dall'articolo quattordici della direttiva ora UPEA
Le imprese integrate tengono nelle loro contabilità interne conti separati per le attività di generazione trasmissione distribuzione
Questo è un passaggio di ragguardevoli importanza
Questo è un passaggio comportante modifiche profonde anche nello stile e nelle competenze di rielezione letto me legge pena aziendale
In cui introdurre per davvero in funzione dell'unbundling che queste introduce un controllo di gestione che non è nelle tradizioni e nella cultura dell'azienda pubblica
Questo va riconosciuto
Ma che però è altra cosa
Rispetto all'opportunità che invece ravvisa la Commissione nostrana Catti De Paoli
La quale sostiene cito sempre
Che lei nel prefiguri fin d'ora
Non solo la separazione societaria sulla quale non abbiamo fatto critica di sostanza per fasi di attività ma anche la creazione di un certo numero di società e questo è il punto la creazione di un certo numero di targa
E perché io ora ponevo l'inizio con la questione degli Obiettivi dentro il fronte critico ma perché ma come
Io mi rivolgo in questo passaggio brevissimo di trenta secondi
A una parte della Sciara a parte progressista e lasciare spero che ce la stragrande maggioranza ma io mi domando e domando questa parte Marco
Ma come compagno
Noi eravamo tutti insieme nella critica il governo Berlusconi
Eravamo tutti insieme nella critica al proposito del suo ministro dell'industria
Che si espresse sulle stesse cose in modo devo dire assai più polso cioè più robusti
Però ci però ritrovarci con un mutato contesto governativo
Che è mutato per fortuna e per desistenza ma questo non è il punto trovarci oggi a discutere della stessa proposta che allora liquidando liquida mo'più o meno e allora compagni mi domando compagni mi domando l'alternatività
è un'alternatività di Progetto diverso rispetto al passato
Oppure l'alternatività che tale non sarebbe e soltanto di diversa gestione dello stesso progetto del passato
Lascio il punto di domanda invece ho speso in mezzo le vostre risposte
Secondo argomento di corollario
Sempre nella rapporto direttiva conclusioni della Commissione
La direttiva europea prevede possono esistere nel mercato liberalizzato e oggi quell'italiano già prevede pluralità di soggetti possono esistere in prese che scelgano Thurow più delle funzioni che svolgono duello più delle funzioni generazione trasmissione e distribuzione
E quindi la direttiva prevede aziende verticalmente integrate
Qui in palese contrasto ci si dica in palese contrasto questo è l'altro punto con le dinamiche della commissione che invece disintegra l'esistente
Faccio un passaggio di dettaglio e lo disintegra l'esistente sia nel campo della produzione comuni sulle societaria cui certo l'avete letto che operano su potenze non inferiore ai dieci mila megawatt più o meno sia nel campo distributivo con distributori di bacino io direi su moduli di utenza variabile con la societarizzazione in quattordici nuovi direzione ora pare a noi
Del tutto chiaro
E torno al cuore del dissenso e o ora lo esplicito politicamente
Che qualora questa struttura
Vada in offerta all'asta ebbene accollata la holding finanziaria di riferimento
Questo l'abbiamo detto ma qui tra cui appunto sintesi politica resterebbero mi ripeto le società meno appetibili per tipologia di impianto i caratteri di Rete
E già oggi indù vive individuiamo ci in un attimo in simulazione dentro il pensiero dell'acquirente
Sarebbe facilissimo indicare per tipologia e collocazione di carattere geografico per dire qui la sintesi a questo il confronto che noi vorremmo attivare con gli altri in pratica mi rivolgo direttamente agli amministratori e dirigenti
Ma anche al sindacato i quadri tecnici
Che quella proposta è un marchingegno la sintesi politica è questa un marchingegno
Che affrontiamo per un attimo anche al di là delle se vendere che resta il nostro assillo di fondo
Ma nel campo scivoloso del come rendere e quindi sul terreno di chi sostiene la privatizzazione io mi pongo una domanda sul terreno di chi la sostiene la privatizzazione
E questo è un marchingegno sul loro terreno pericolosissimo in cui si sommano due fenomeni
Diteci che non è così
Primo fenomeno
è un fenomeno quasi di secessione di carattere energetico
Lo ripeto perché pesante il passaggio c'è cessioni di carattere argomentabile secessione di carattere energetico
Che sta nel taxi un amento dell'impiantistica produttiva
Ove i parchi potenza più appetibili quelle isole societarie ne avete scritte voi sono al nord nord Adriatico vado a Spezia
Genova
Per la termodistruzione Nord Tirreno Fusina Marghera lascia il treno Turbigo Tavazzano P. di Milano Novara
E pertanto il documento può anche validare una opzione antimeridionalista nel senso che al Meridione
O meglio alle holding restano tutti i costi del Meridione il resto ci venga privato
Secondo attivare un processo insieme e secondo fenomeno
Ma lo sketch muti nei fatti secondo fenomeno di internazionalizzazione passiva
Proprio per il tipo di acquirente attratto da questo business e visti i partner decrescenti nazionali che si stanno già prenotando per l'acquisto
Senza questo non non ci scandalizza più di tanto non ci scandalizza senza e questo invece si scandalizza la reciprocità della nostra penetrazione in campo internazionale
Per la quale io lo vorrei gridare
Ma estive non lo faccio non ci sta attrezzando affatto né in campo energetico nel nel campo delle telecomunicazioni restano interviste i fatti vanno in senso opposto rispetto all'interviste
Allora la conclusione la sintesi poi faccio un ultimo passaggio sui lavoratori che poi dopo la prova di tutto e
La sintesi e queste
Ci sta
Come linea di tendenza articolando in tre direzioni primo allena le
Ci si sta disintegrando sul piano nazionale
Se non fosse così ci spieghi il perché di questo processo di divisionalizzazione di societarizzazione non richiesto cita nessuno c'è no dei compratori non dal europea
Secondo si ospita la competitività sì certo ma quell'altrui non c'è rete Cipro cita sulla competitività
Terzo si distrugge la nostra potenziale compito attività su questo faccio un'argomentazione finale fra un momento
Ora
Che siano questi i mercati badate non v'è dubbio
Però noi offriamo un mercato e non conquistiamo un mercato
Pertanto noi dobbiamo capire
Mi riferisco
L'autorevole presenza di oggi pomeriggio
Che parte facciamo negli stessi mercati qual è il nostro ruolo dentro i mercati
Certo che noi chiederemo tutti dal presidente al sottosegretario all'amministratore delegato lo chiederemo tutti
Di guardare le cose ma dal punto di vista del cittadino e del lavoratore
Chiediamo a tutti che si ragioni come Enel o non vorrei dire dare enfasi si ragioni come paese si ragioni come nella e non si ragioni come una pace dodici banche Paribas e altre merci Amman si ragioni dal nostro punto di vista con un curioso rilievo
Che lo faccio come passaggio
Tra questo primo punto che ho dettagliato fosse abbastanza il secondo assai più premi pubblico passaggio queste
Oggi c'è sì un sistema di regole che sovraintende il tutto e di strumenti di controllo che risiedono nell'Authority di cui però non mi è chiara l'autonomia non mi è chiaro
Però paradossalmente
Manca il fine elettrico nazionale
Allora se è così mi permetto una metafora che non venga considerata offensiva
Nel senso che mi astratto un attimo dalla funzione di partito mi prendo la responsabilità di questo passaggio pesante e provocatorio
Perché sarebbe interessante darà la risposta in quanto la risposta la spingono su di noi novantacinque mila lavoratori su di noi
Parlando della tecnica che veniva utilizzata
La metafora è questa il capitano Achab
Per cacciare la pallina bianca l'autore definiva la sua tecnica avanzata raffinata il meglio dell'epoca meglio dell'epoca
Ma aggiungeva Melville
Se la tecnica era perfetta
Il fine che perseguiva il capitano ira folle
Tecnica perfetta fine folle io qui la tecnica la capisco non capisco il fine
Domando e capitani dell'ENEL agli attuali capitali dell'ENEL
Noi abbiamo capito bene i mezzi
Fateci capire se i fini sono funzionali mezzi o meglio l'opposto ultima questione il lavoro
Lavoro fa capire tante cose perché non parliamo del lavoro di un'officina con trentacinque persone parliamo di un'officina di un popolo di novantacinque mila persone ancora
Dicevo dei lavoratori cui problemi ci sono
Particolarmente vicini siamo particolarmente sensibili alcune cose sono il nostro tramite
E allora noi di questi lavoratori anche questo sottopongo per voce e loro un problema al presidente al sottosegretario e quant'altro
Dei quali noi cogliamo lo smaltimento
Certo che dirigere un'azienda che smarrita e di gente che frustrata e dure cogliamo lo smarrimento queste politiche portano l'avvalimento di non dichiarare infine ma solo il mezzo Portorose moralmente
E lo smarrimento esiste si tocca con mano nelle realtà più a rischio
E che il documento individua queste realtà lì a rischio perché e i i destinatari Heather rischio sci individuano dentro il il documento queste realtà rischio non sono soltanto le sedi compartimentali distrettuali c'è questo
Non solo c'è smarrimento in chi nella distribuzione guarda con preoccupazione al taglio delle scorte all'asciugarsi dei magazzini
E poi interfaccia direttamente con l'utente Emmett percepisce l'umore mutevole
O ancora di chi in una centrale Facco son presenti e
Quindi mi smentiscano se è così gli altri ascoltano se così
In una centrale termoelettrica Facco pazzie con i turni e opera a rischio
Opera rischio personale e a rischio anche la macchina
Oppure in un cantiere
Visto che l'ENEL tagliando gli investimenti per non caricare i succhi compere era vede chiudere i luoghi della costruzione dei grandi interventi di l'argomento ambientale che nessun privato produrrà gli interventi da Quinto ambientale in quanto non daranno ritorno in bolletta o lo saranno solo sull'ambiente
Però particolarmente alto è il disorientamento e il disagio laddove il prodotto del lavoro dell'operatore sta nella immaterialità del sapere
Sta nell'innovazione sta nell'ingegneria di progettazione in una ricerca interna ed esterna le controllate esterne
Che anch'esse queste funzioni questo software aziendale non danno ritorno automatico in bolletta né in Italia né nel mondo e quindi in profitto
E pertanto vengono infilate qui il progetto Tatò che anticipa che anticipa nel negativo lo schema Carpi vengono infilate nei contenitori servizio tecnico-gestionali
Ora come intendono questi lavoratori intendono così intendono che l'arma alzo zero del privati esattore è puntata su questi ruoli
è puntata su questi errori lì arriva il messaggio chiaro a questi lavoratori ci si dice tu non mi servi più
Allora
Si semina incertezza
Al progettista della DC io si dice progettista della DC io paia l'Ismes
Per gli esterni vuol dire niente per il progettista della Direzione Costruzioni è la fine
Per il ricercatore Tsr dieci riservai accise poi contrordine la DIA serre si spostano altra parte ma il tutto senza progetti quando io parlavo del fine nel mezzo del folle del capitano
Ecco parlavo di questo manca il progetto
E e per esempio su queste questioni qua il progetto che cosa intende proprio chi vi ha risposto su queste cose qua qual è il portafoglio ordini per sopravvivere questo è il progetto tanti che si fanno e in pace si gonfiano nelle interviste
Qual è il portafoglio ordine per sopravvivere
Quali sono i collegamenti con la partnership esternavo accostamento a una diversificazione anche di carattere quota che si prospetta perché e senza progetti quel che resta in campo è l'affondare insieme Cise e ricerca Ismes e Direzione delle Costruzioni
E senza fa riferimento alcuno all'hardware dell'impianto
Al ripianamento di carattere pubblico
In quanto senza riferimento all'hardware e al ripianamento non c'è ricerca
Non c'è progetto né in Italia negli Stati Uniti
C'è soltanto il modello inglese che prima cosa ha tagliato la testa ai progettisti e agli ricercatori io per professione andavo a trovargli ogni tanto per professioni non ci sono più erano quattro mila non ci sono più ora si stanno pentendo ma hanno perso la testa senza sapere un'azienda e così se poi leggiamo il tutto attraverso il documento Carpi De Paoli sia consentito anche questo benevolo passaggio questa interpretazione non forzata ebbene ci si deve domandare
Come faranno faranno nel futuro lei Società frazionate ad investire in una ricerca in un'innovazione in un Energia
Che richiede ma proprio per il contesto complessivo uno spessore una massa una unicità
Per rispondere
Non a una delle quattordici società ma una insieme tutto è tutto questo mi rivolgo anche al sindacato cancella il Patto per il lavoro
Che era già debole dice Rifondazione Comunista poi ognuno la pensi come vuole
Ma per quanto riguarda gli investimenti sul piano energia e anche è stato cancellato
Noi non chiediamo la luna si riparta almeno da lì si riparta almeno da lì ed allora si riflette dell'ultimissimo passaggio su questo elemento delle risorse dell'ENEL in quanto nelle ENEL nella ricerca nella cantieristica nell'ingegneria c'è un insieme che unico in Italia ma proprio per l'oggettività che ci erano il monopolio pubblico
Che era forte proprio perché era un insieme
E molto sarebbe da fare in questo insieme non è stato fatto anche per l'insipienza giunto Ménez e pazientare che nell'ultimo decennio non assolutamente presidiato la funzione ma attenzione attenzione oggi ci stanno suo spingendo fuori azienda
Magari anche con la dolcezza degli scivoli
Proprio le figure che in elettromeccanica in idraulica in campo civile in regolazione in avviamenti sono introvabili proprio per l'oggettività precedente al mercato sul mercato nazionale
Ed allora tiene operato oltre tutto un pericoloso
Di saldarsi tra le generazioni in quanto queste sono competenze che non si acquisiscono con un corso di formazione non so se io mi spiego a tutti
Chi di voi almeno visitato visitato non lavora visitato almeno un impianto termoelettrico questa città termoelettrica può meglio comprendere qualche io cercherò di trasmettere qui il primo livello di attenzione e di allarme
Se l'azienda si priva della sua intelligenza se questa intelligenza esce dal grande palazzo questi tre risentita sta entrando in altri palazzi
Nel senso che popola il sapere della concorrenza
Sta succedendo questo
Sta succedendo il fatto che oggi l'ENEL l'ENEL Spada
Lavora per la concorrenza non so se consciamente o inconsciamente ma di fatto sta lavorando per il re di Prussia fornendo al re di Prussia
Che sta in Edison ha che sta insomma della il re di Prussia sugli Arizona
Fornendo loro le risorse le informazioni di cui si priva ci si risponda su questo ci sono nomi e cognomi lavora per la concorrenza
E si preparano un corpo a non concorrere
E questa sarebbe una cattiva scelta
C'è però un secondo livello di attenzione perché ancora peggio però ci si risponde qui dentro in questa seconda passaggio sono non dichiarati nomi e cognomi ma lo stile aziendale
Uno stile aziendale perché ci sono le chiacchiere le interviste quei comportamenti che vanno in rotta di collisione con le interviste
Convinti come siamo e per esperienza diretta che il carattere l'impronta lo stile di un'azienda lo fornisce il suo vertice
E quindi interessati ma molto interessanti anche il segna le immagini ai simboli degli esempi sicché esempi che il vertice trasmette perché gli esempi sono le sintesi di un'identità e sono il profilo dell'identità e pertanto faccio un passaggio dove non c'è assolutamente ironia però curioso apprezzamento
Anche convinto del fatto che oggi l'azienda richieda
Faccio riferimento a te le conferenze nelle quali forse qualcuno di voi ha partecipato
Faccia riferimento io ne son convinto della bontà della teleconferenza e anche dopo che tipo è
Però mi interessa il fatto
Convinto del fatto che oggi l'azienda richieda anzi gli entusiasmi e non in carta Pecori test insita
Qui l'apprezzamento finisce comincia la curiosità io ho cercato il rapporto tra fatti e messaggi
Nel senso che noi io stesso
Siamo sono le cose che faccio non le cose che dico allora la prova e nella scelta degli uomini che dirigono
Al di là delle storie la scelta degli uomini che dirigono pertanto i responsabili delle divisioni i responsabili delle divisioni
Domando agli autorevoli presenti sono lì gli agi gli entusiasmi
Posso aggiungere un paio di nomi non lo faccio estive
Sono lì Biagi ed entusiasmi in talune scelte del top Ameneh cementa dell'ingegneria dinanzi alla quale io devo dire non soggettivamente ci stanno cascando le braccia
Ci stanno Carcaterra si può dire anche milanese
Nel senso vedete che non abbiamo trovato riscontro
Non faccio nomi son tentato ma li trovo antichi burrosa umori di una pietrificata nomenclatura aziendale
Che era nel pubblico questa nomenclatura del tutto organica al mercato garantito del privato e sono ripremi atti le ci dica la gente se è così ciclica la scena
E allora
Ho finito
E tiro le due righe di conto e assegno le due righe di conto alla retorica dell'interrogativo
Che cosa sarà all'ENEL S.p.A. di domani che si sta progettando oggi
La retorica sarà un insieme di impianti obsoleti in quanto gli impianti e redditività sorreggono quel doppio disegno di secessione energetiche di internazionalizzazione passiva lascio lì
E non solo vecchi impianti inquinanti
Sarà anche un insieme di retto di profili un po'inquietanti mentre gli agili entusiasmi vanno a far vivere sempre lo stesso disegno i luoghi ove il sapere costruito in trent'anni tiene nessun profitto e quindi nella concorrenza
La critica di merito di Rifondazione comunista e sul documento ma getta radici anche qui
Getta radici in questi rilievi e in queste verifiche assai concrete e come è nostro costume siamo molto curiosi delle risposte chiedo a voi riceveremo grazie
Con calma allora ringrazio subito i numerosi nostri interlocutori per favore per favore
Sette Enrico Testa presidente dell'ENEL e oggi ha detto il senatore Umberto Carpi per favore dice sottosegretario all'industria ho visto anche il professor Garin ma dell'Authority
Ho visto Ricochet RAI presidente della M oggi ha detto del
Del compagno per Bernie segretario CGIL
Sì Carlo Moro dirigente del Cisa e così via siccome vogliamo certezza parlare più gente possibile chiedo per interventi di essere rapidi do la parola Marco Gelmini del direttivo nazionale della CGIL
Si prepari coi c'è un compagno della dei lavoratori della divisione costruzione di Roma per favore
Sì io vorrei cogliere l'occasione per parlare della questione delle nelle per parlare anche al mio sindacato sindacato sabato e domenica scorsi ho partecipato insieme ad altri a Bruxelles all'incontro preparatorio per la marcia europea per il lavoro che si svolgerà il quattordici aprile il quattordici giugno bene la discussione svolta qua su questa marcia che al centro il problema dell'occupazione ha visto presente nei vari interventi di tutti i delegati dei Paesi europei la questione delle privatizzazioni e dei riflessi pesanti che sul piano dell'occupazione dei servizi resi queste comportano ho voluto partire dall'Europa proprio perché è dietro l'alibi dell'unificazione europea che si nascondono le proposte di cancellazione anche dell'ENEL ebbene a ribadire che non è così che nessuna direttivo europea lo ricordava anche Casati impone lo smantellamento o la privatizzazione dell'ENEL
Già appunto nella relazione introduttiva è stato ben evidenziato qual è il senso vero dell'operazione in corso il processo avviato nei confronti dell'ENEL rischia di portare a non avere più un'azienda efficiente competitivo sul mercato nazionale e internazionale in un settore strategico come quello dell'Energia per il Paese in questo senso voglio ricordarlo vanno là anche le scelte proposti dal presidente Testa e datato tagli funzionali e le privatizzazioni non certo alle esigenze energetico ambientali del paese è curioso ad esempio che si finanzi con i provvedimenti che tutti conosciamo il ricambio oneroso
Per i paesi del Parco degli autoveicoli con il provvedimento sulla rottamazione so che ben altri sono gli obiettivi e che nel frattempo per le centrali dell'ENEL siano danni bloccati gli investimenti e le scelte necessarie per l'ammodernamento non logico ambientale degli impianti e per possibili potentemente diversificazioni risparmi energetici vorrei dire soprattutto al presidente Chicco Testa appunto oggi presidente dell'ENEL che ricordo tra i promotori assieme a noi di Piacenza della catena umana corso San Damiano all'indomani di Chernobyl per chiudere avviare a soluzione i gravi problemi legati al nucleare civile militare in Italia
Che stiamo ancora aspettando le soluzioni al problema delle scorie nucleari al problema di quel lavoro in impianti alternativi
Su cui abbiamo un impegno nazionale per aver sostenuto giustamente anche come lavoratori dell'ENEL la chiusura dell'esperienza nucleare in Italia
Il progetto di ristrutturazione ad esempio del Polo piacentino attendere ambientalizzazioni urgenti necessari delle centrali che vengano continuamente RIM nate per non incidere sul bilancio dell'azienda in corso di privatizzazione niente assunzioni con l'organico soprattutto operativo assolutamente inadeguato
Nessuna delle proposte di diversificazione potenziamento viene preso in considerazione ma ad esempio attenzione Larry Daniel zuccherifici nazionali
Sta costruendo nel frattempo un impianto da cento cinquanta megabit tradizionali a cinquecento metri dalla centrale esistente ENEL di la Casella ho parlato di Piacenza come esempio come uno dei poli elettrici importanti il Paese avrei potuto parlare dei problemi della Lombardia i cui lavoratori sono scesi in sciopero per prima del Piemonte dello Umbria delle Marche del Molise ho qui con me gli ordini del giorno degli enti locali interessati degli stessi Consigli Reggio Natali di altri volantini dati degli scioperi realizzati poi la DC o di Roma la Calabria e via così e qui vorrei parlare mio sindacato i lavoratori in molti casi spontaneamente o guidati dalle strutture sindacali territoriali hanno ha già risposto hanno già espresso la loro opinione il loro dissenso sulle proposte di destrutturazione che sono state avanzate ciò che manca è ora una risposta nazionale più che mai urgente non convince l'opposizione assunta a livello di categoria dal Sindacato nazionale a maggioranza di proseguire nel confronto nazionale lasciando il confronto locale l'unica possibilità a questo punto di registrare i disastri che il progetto di destrutturazione generale provoca
Lasciatemi di sentire con forza per davvero
Di fronte una linea assunta almeno dal mio sindacato nazionale la F nelle che proprio non condivido proprio noi la CGIL il sindacato del piano d'impresa il sindacato che il novanta nel novantuno proponeva addirittura la codeterminazione
Che rifiutiamo di entrare nel merito nel confronto nazionale del progetto industriale dell'azienda e che lasciamo che la risposta sia disarticolata che non riusciamo ancora a dire forte e chiaro che di fronte i processi
E alle proposte in atto il nostro no deve essere forte deve essere soprattutto un no generale sostenuto da uno sciopero nazionale della categoria io credo che questo sia possibile credo che quaestor sì è necessario e proprio in questi giorni in tempo tanto ho finito si parla di autonomia del sindacato
Proprio a seguito della
Di quello che è successo al congresso del PDS è bene passare ai fatti e dimostrare nel concreto che cosa l'autonomia e cos'è appunto l'autonomia
Per i lavoratori per il sindacato se non la capacità di mettere in campo una nostra ed è un otto Progetto autonomo e di sostenerlo con le iniziative di lotta
Le assemblee che si stanno svolgendo nei luoghi di lavoro anche in questi giorni richiedono qualche iniziativa il sindacato partendo dai progetti dal no ai progetti in atto e dal no alle proposte di vero e proprio smantellamento contenute nella relazione di Carpi
Partendo da qui per rilanciare un nostro progetto e concludo che dia gambe sostegno a quanto già nel Parlamento e nel Paese si sta vincolando
In particolare chiudo su questi punti che dovrebbero articolare una ripresa di iniziativa di tutti i lavoratori su scala nazionale il mantenimento sotto il controllo e l'indirizzo pubblico dell'ENEL come azienda unica il rilanciare la necessità di una politica industriale ed energetica di rivedere la legislazione esistente son d'dati citati il CIP sei la legge nove dieci lo stravolgimento che di questa legislazione è stata fatta il rilanciare una politica di decentramento e miglioramento dei servizi ad esempio dando ruolo nella distribuzione alle aziende municipalizzate
Alla territorializzazione per questo serve dice una risposta generale dei lavoratori del sindacato in cui le idee le proposte dei lavoratori anche dei lavoratori comunisti trovino cittadinanza
Su questo terreno occorre verificare credo la stessa capacità e la volontà di riforma del governo di centrosinistra
Per impedire che il mille novecentonovantasette segno rilevante arretramento sul terreno costitutivo proprio delle conquiste più significative realizzati in Italia dalla sinistra del dopoguerra e tra queste la nazionalizzazione dell'energia elettrica vi ringrazio
Grazie nel rispetto dei tempi anche a Marco
Do la parola al al rappresentante del Donbass Energia e anche dei lavoratori la dizione costruzione di Roma chiedo scusa non ricordo il nome c'è un attimo di Leonardo con un Palombi sì sette minuti anche per te e allora si prepari Bernie
Segretario della CGIL
Ringrazio anzitutto i confini i compagni del partito da Rifondazione comunista per questa occasione ma credo che proprio non avrebbero potuto fare a meno in questa fase di lotta perché i lavoratori
Soprattutto nel Lazio ma non soprattutto non completamente del Lazio perché anche alla luce dell'intervento che poco fa mi ha preceduto
La situazione fra i lavoratori dell'ENEL
è come una pentola nemmeno a pressione ma che viene apprensione sopra da varie forze anche ce ne dispiace sindacali tenuta premuta proprio perché non se ne può proprio più e non è un problema solo dei lavoratori è un problema anche dal nostro punto di vista credo di lavoratori oltre che di Cobas
Di ciò che è il servizio elettrico pubblicò di che cosa che è stata secondo noi rimanere alla razionalizzazione di questo servizio pubblico
E di ciò che in termini di efficienza efficacia del servizio spesso e in termini di bolletta nei confronti dell'utente
Permettetemi anche qui una metafora
Conosciamo tutti la storia dell'uovo di Colombo era uso un'altra quella del della moglie di Colombo il poliziotto americano del telefilm che nomina sempre la moglie
E in genere la nomina per accattivarsi le simpatie di quello che lui già capito essere l'assassino del caso in questione
Prezzi minimi Udine potremmo dire che il tenente Colombo questa questione della privatizzazione dell'ENEL sia a livello governativo sia a livello di segretario sottosegretari e commissioni varie
E soprattutto appare con pari dignità da questo punto di vista
Anche nell'organizzazione interna nel management e quindi nel suo presidente soprattutto nel suo amministratore delegato Franco Tatò sono il tenente Colombo della situazione
La loro missione che dicono sventagliata ai quattro venti di essere appunto
Una maggiore efficienza minor costo delle tariffe un miglior servizio pubblico un servizio pubblico più efficiente più moderno una conduzione manageriale anche delle i rapporti interni sul piano del personale contrattualistico più moderno più sincero sono la moglie di Colombo infatti la moglie del dei tecnici Colombo come nei telefilm non esiste
Più puntualmente
Come lavoratori dell'ENEL anche se delle costruzioni ma non solo perché c'è stata una manifestazione con sopra il ventotto di gennaio di quattro ore a Roma in piazza Montecitorio in piazza davanti a largo Chigi
Nell'ultima Assemblea che è stata fatta a Roma la stazione Termini ciò di cui abbiamo subito il boicottaggio non dei lavoratori lavoratori ci stavano c'erano tutti di più rappresentanza di più direzioni di più posti di lavoro e non solo romani e laziali
è venuto fuori un ordine del giorno che io qui leggo Sacco il nostro biglietto da visita che dei lavoratori dell'ENEL non ebbe il Cobas è anche del Cobas
I lavoratori e le lavoratrici delle riunirà sembrarlo ma il diciannove febbraio novantasette recependo quando c'è espresso in assemblee manifestazioni ed azioni di lotta di diverse realtà sul territorio nazionale
Ritengono proprio dovere di cittadini oltre che di lavoratori opporsi all'attuale processo di privatizzazione dell'ENEL e impegnarsi per la difesa della natura pubblica e sociale del pene l'energia elettrica sulla base delle seguenti motivazioni
Primo nei confronti delle forze governative
A
Si denuncia la scandalosa situazione creata con le leggi e decreti sull'autoproduzione per come recato privilegiato a favore di predeterminare i soggetti privati fuori da qualunque criterio di concorrenza
Grava sul patrimonio pubblico e sulla bolletta del cittadino utente con prezzi maggiorati
Questi i produttori privati realizzati in prevalenza impianti di produzione tradizionali quali cicli combinati
Già ampiamente commercializzati è sicuramente remunerativi godendo dei benefici di tali leggi e dei finanziamenti della Comunità europea come se si trattasse di impianti innovativi
Me
Si ricorda la libera la citazione a senso unico della produzione prevista dalla legge sull'Authority che escludendo la citata autoproduzione porrà in vendita sul mercato soltanto gli impianti dell'ENEL e non anche quelli dei privati
Ci si esprime netta opposizione al documento della Commissione Carpi un attimo d'attenzione scusi improprio ruba davanti al Depaoli e in particolare all'ARPA ideale a interpretazione che esso date la direttiva europea sul mercato elettrico risulta pertanto pretestuosa l'ipotesi di frantumazione dell'ENEL e di scorporo di alcune sue parti di non solo che io la quanto pattuito a suo tempo a livello politico e sociale
Ma compromette quella unitarietà di gestione degli impianti della Rete basilare per la qualità l'affidabilità del servizio
I compensi derivanti dall'eventuale frammentazione d'una rete progettata e costruita come unica ed integrata comporteranno inevitabilmente lo scadimento del servizio e un aumento delle tariffe quelli necessari sforzi di adeguamento si esprime infine sconcerto indignazione per la difesa che il documento dalla Commissione Carpi De Paoli fateci caso settore dell'autoproduzione in plateale contraddizione con i conclamati criteri di concorrenzialità e trasparenza richiesti dalla direttiva europea
Nei confronti del vertice dell'ENEL
Si denuncia quanto segue primo la mancanza o inadeguatezza degli investimenti sul parco produttivo ENEL tale da porle impiantini teatri mette fuori mercato al momento della liberalizzazione
Nonché dell'invecchiamento i sulle reti di trasmissione distribuzione specie per quelle aree geografiche come il Mezzogiorno che richiedono un argento adeguamento
Due la sistematica esclusione della rete attività strategiche quali ad esempio i cicli combinati con gassificazione perseguite ed attuate di contro da concorrenti dell'ENEL sia nazionali che esteri verso lo sconvolgimento dell'articolazione territoriale della protezione e della distribuzione attuato dal nuovo vertice anche rispetto alla precedente ristrutturazione
Che pure adeguava lei nella i criteri della direttiva europea a favore di una nuova suddivisione in direzioni territoriali la corrispondenza con lo spezzettamento previsto dalla Commissione Carpi De Paoli non può non ritenersi sospetta
Tempo quarto
La precedente gestione per assicurare all'ENEL una maggiore presenza nel mercato internazionale aveva stabilito la creazione di un'apposita società commerciale
Stella infine si lamenta dei quad assoluzione questa pressoché obbligata e non rinviabile
Adottata dall'altro da quelli utilities europee interessate al mercato internazionale ebbene l'attuale vertice annullato tutto ciò e di Contra creato nelle aree dei servizi
Strutture predisposte alla loro societarizzazione la cui dimensione la cui inadeguatezza finanziaria unitamente alla citata riduzione degli investimenti del pone oggettivamente tali strutture e l'ENEL stessa fuori da qualunque seria prospettiva di sviluppo e competitività alla luce di quanto sopra denunciato la politica perseguita dall'attuale vertice aziendale sembra oggettivamente preludere a un abbattimento delle capacità delle le ha una sua splendida
Nonché a una migliore garanzia dell'utenza in termini di tariffe e qualità del servizio
Sicurezza e impatto ambientale e pone seri interrogativi sui veri scopi dell'attuale vertice che ben poco hanno a che vedere con il mandato conferitogli dalle istituzioni e con la tutela dell'interesse del patrimonio dell'azienda in conclusione data la gravità di quanto denunciato i lavoratori ritengo indifferibile alla proclamazione di uno sciopero nazionale di tutto il personale dell'ENEL sulle motivazioni contenute nel presente ordine del giorno concludo definitivamente se mi permettete
Con una metafora che non è una metafora ma secondo me noi è una verità
E che quando Casati di cui ho apprezzato interamente al cento per cento l'introduzione iniziale di questa Assemblea ha fatto riferimento ai cosiddetti coloro che lavorerebbero il re di Prussia il libro in questione non ha bisogno di mezzi persone da questo punto di vista è l'unico fesso il re di Prussia è il Kaiser Franz
Grazie
Mi è arrivato primo farsene dice il comitato degli scritti a fare le leggi già nella zona di Roma esprime piena solidarietà a tutte le forme di agitazione sciagurato ai colleghi dell'ENEL tutti dalle si aggiunge la protesta sul grande manifestando tutto il ministero dell'industria l'intera già il sette marzo novantasette contro documento cardine pausa darò la parola al compagno Giacomo Berni segretario della generare Leffe nelle poi la sottosegretario Umberto Carpi
Alcune Matteo ringrazio anche offeso non un senatore Andrea marker insalata responsabile industria del PDS l'ho visto prima il sacro conosco tra l'altro lo ringrazio per la sua presenza chiedo se vuole intervenire
Ringrazio dell'invito naturalmente dell'opportunità di miliardi
Discutere qui con voi di alcune questioni
Per stare al merito ed essere
Brevissimo io credo che ci sia una un limite in tutta la discussione che ha fatto il Paese ha fatto fino ad ora
Attorno a questa questione Casati lo ricordava nella sua introduzione e cioè tutta questa discussione attorno ora tra privatizzazione dell'ENEL ma non solo perché c'è un ragionamento dovremmo fare anche sulle aziende elettriche municipalizzate settore su quanto viene nel comparto dei privati
Dicevo che il limite che tutta questa discussione viene saltando una discussione vera tono la politica energetica con le due componenti che la politica energetica quell'ambientale con l'industriale
Questo limite grave un limite che rischia di falsare tutta la discussione dispone rischiamo discutere di modelli a prescindere dai contenuti
è una discussione che avrebbe fatta rispetto alla peculiarità italiana ne siamo un Paese che totalmente dipendente estero per quanto riguarda le fonti energetiche un Paese che ha fatto la scelta di rinunciare al nucleare
E quindi questo comporta una serie di questioni saltare questa discussione saltare questo approfondimento passare direttamente i modelli industriali rischia di portarci in caso tutti i limiti di una discussione come quelle che stiamo facendo che è una discussione che mi pare
Tutta tenuta chiusa dentro una stretta ricerche dei diretti interessati interessi forti che come qui sono stati ricordati quindi questo è il primo punto da recuperare
Nostro disco nella nostra discussione
La la taglia corto anche perché amo dire su questo sindacato deve tenere in particolare a pulire prodotto non solo detto prodotto documenti iniziative
Lungo il corso di questi anni
Credo di di assoluto rilievo e conosciute da tutti
Il secondo elemento di riferimento promessa riguarda la dimensione del ragionamento oggi si parla di economia globalizzata
Si parla di Europa si dice che appunto noi diciamo che l'Europa non può essere quella sull'Europa dei banchieri i mercati finanziari
C'era un piano Delors che parlava di reti infrastrutture come un po'il cemento la base sul quale costruire questa questa Europa ebbene la politica energetica rappresenta nella dimensione europea un fatto Dias straordinaria
Importanza la direttiva oppure approvata dopo i travagli che che ha passato oggi diventa un elemento di riferimento di questa di questa questione ebbene se io trovo io non trovo voglio dire traccia di questa complessità della situazione
Negli atti che sono stati
Costruiti dal novantadue ad oggi
Decreto Amato del novantadue proprio ignorava questa dimensione pensando unicamente come ripianare il debito pubblico italiano via via venendo avanti glielo abbiamo trovato non troviamo atti significativi che testimonia di questa complessità allora tre questioni per essere veloce concreto che nel pensiamo devono essere resterà in modo rimessi al centro di questa discussione
Uno è quello che Governo e Parlamento quindi governo e il Parlamento devono riappropriarsi degli strumenti di indirizzo e controllo in termini proprio esigibili incammini pregnanti
Superando un vecchio difetto del passato una critica che abbiamo sempre fatto era che Governo e Parlamento avevano delegato sostanzialmente all'ENEL e all'ENI la politica energetica del Paese con le storture anche del caso
Questo non può venire solo solo sotto l'aspetto è tariffa importante l'Authority approvato ma non è sufficiente e bisogna per esempio dire senza equivoci
Che noi siamo per la tariffa unica
Lo dico perché il Parlamento purtroppo approvato un ordine del giorno un un documento che potrebbe che ha trasformato la tariffa unica come la tariffa massima
Si potrebbe nel quale si poi si può derogare in ribasso né pensiamo che sia sbagliato sia anche sbagliato questa politica che può aiutare che è quella dello sconto è certamente una politica che incontra interessi delle delle situazioni ad alta redditività come le grandi città me sbagliata per la tariffa unica mantiene all'interno l'elemento intrinseco
Di sussidiarietà che è fondamentale e quindi questo è un elemento senz'altro ha poi c'è un problema di appunto di quali sono gli strumenti in cui si determinano le linee della politica energetica
Con i cui elementi che dicevo prima che sono a livello nazionale traversa garante etico nazionale a ricatti e a livello decentrato regioni e comuni
Lo dico perché noi assistiamo oggi è un fatto
Che tutti i privati
Pubblici oggi corrono tutti a bruciare metano perché era
E il combustibile che trovo che incontra di più sul piano dall'impatto ambientale
Dovremo immaginare che arriviamo una situazione a breve dove siamo probabilmente come però prima totalmente dipendenti al petrolio totalmente diventi il metano
Con i problemi di assetto strategico non seconda la terza questione riguarda ruolo che lo Stato Sorvino ruolo che lo Stato deve mantenere in settori che sono strateghi si per il Paese anche qui bisognerebbe guardare un po'più in là del proprio naso immaginare come questa questione si possa collocare appunto nella dimensione europea e mondiale
Quali siamo chiamati siamo chiamati ad affrontare per questo dei lavori detto in epoca non sospetta che immaginavamo un percorso che presidia un percorso sulla privatizzazione venne che parte che riafferma la Public Company il controllo
Il mantenimento di un ruolo strategico non è la gestione dell'impresa anzi lo Stato i partiti fanno bene a stare fuori da così gestione d'impresa invece il controllo sugli elementi strategici qui giorno abbiamo posto un punto che pare non interessare nessuno abbiamo detto che si trattava di modificare la legge anche sulle S.p.A. nel nostro Paese per introdurre il consiglio di sorveglianza
è una cosa tedesca quindi non abbiamo copiato modelli
Di altro tipo no
Sembra che in questo Paese sia più facile modifica la Costituzione che modificare la legge sull'S.p.A. credo che dovremmo riflettere noi riproponiamo il consiglio di sorveglianza ecco perché lo strumento
Nel quale si possono esercitare non le interferenze sulla gestione ma il confronto controllo gli indirizzi
Sugli aspetti gestione l'ultima questi l'ultima questione riguarda la dimensione e quale a ragionare allora se la dimensione è quella globale è senz'altro quella europea a noi sembra francamente inopportuno per un dire sbagliato unto ragionamento che guarda solo al mercato di casa nostra sicuramente non abbiamo bisogno di una dimensione economica
E industriale che sta in nella dimensione europea allora
Guardate non è utile noi pensiamo indebolire
L'impresa è che noi abbiamo che magari sono già della dimensione europea oppure devono arrivarci pensando unicamente a come scomporre
Un mercato interessi interni per questa ragione noi pensiamo che l'impresa quindi tutte
Lehner e aziende municipalizzate i privati che oggi stanno in questo campo perché di questo è la situazione del nostro Paese e questa è la situazione dobbiamo rafforzare devono puntare
A migliorare la qualità interno da un lato e dall'altra internazionalizzarsi per fare questi abbia bisogno salvaguardare due peculiarità che hanno le imprese del nostro Paese da un lato di essere verticalmente integrate quindi di mettere assieme
Dall'innovazione e capacità di innovazione alla capacità di distribuire di commercializzare il prodotto o dall'altro campo di essere orizzontalmente integrate parlo delle aziende municipalizzate
O anche delle stesse aziende private che fanno energia elettrica magari nel e sono aziende chimiche od altro
Queste sono le due caratteristiche smontare queste caratteristiche significa dal nostro punto di vista indebolire il sistema Paese per queste sono le questioni che dobbiamo afferma noi ci apprestiamo quindi ho finito
Abbiamo chiesto come insieme le confederazioni perché la dimensione del problema è tale da essere naturalmente confederale le audizioni con le Commissioni industria della Camera e del Senato abbiamo chiesto un incontro con il governo
Per discutere appunto di come si recepisce la direttiva europea nel quadro italiano perché come è stato ricordato la direttiva europea l'ansia spazi agli Stati membri
Per recepire
Di indirizzi che sono dati credo che il primo atto che leva compere però il governo atto per il quale abbiamo costruito iniziative abbiamo scioperato saremo di nuovo il ventidue marzo a Roma le manifestazione è quello di rendere
Immediatamente esigibile il Patto per il lavoro che ricordo a titolo investimenti inerzia elettrica conteneva un'indicazione di sessantacinque mila miliardi in cinque anni questo è il deve essere il punto di partenza deve essere il punto che rende credibile poi una discussione di merito nella quale far vivere noi le nostre idee poi sentiremo con gli altri soggetti
Ringraziamo parola sottosegretario Umberto Carpi seguirà Paolo Giuliani segretario per favore segretario della UIL
E la cui lista come la sigla
Ma io ringrazio e non formalmente non è un ringraziamento di pragmatica per l'occasione e che mi viene offerta di fissare ma soprattutto non chiusi fissa niente di chiarire alcuni punti della discussione
Una discussione a mio parere del tutto aperta perché è del tutto evidente che se io leggo i l'ordine del giorno di questo pomeriggio no alla privatizzazione per una nuova politica energetica
Beh per una nuova politica energetica si discute il no alla privatizzazione sancisse un dissenso ma voglio dire non tra il sottosegretario capi o questo governo ma traditi indirizzi dati a stragrande maggioranza Dardenne tre parlamenti a cinque diversi governi sulla privatizzazione tante ogni che lo stesso no alla privatizzazione è un nome molto ottemperato come ho sentito l'intervento ma poi come delle posizioni di Rifondazione in cui si tratta di un no alla privatizzazione
Che dice in buona sostanza di qualche azione si può vendere purché la maggioranza resta in mano allo Stato ecco allora il primo punto io vorrei che i nomi non discutessimo possibilmente soltanto per sancire dei dissensi
Ma vedessimo se possibile stabilire due o tre punti di discussione in positivo
E allora io dirò che prima di tutto
Ne nulla scaricò sulla privatizzazione eh una precisazione se possibile per questo governo
Un netto paletto
Se qualcuno pensa di poter privatizzare l'ENEL così come in questo contesto e così come il fatto questo governo non procederà alla privatizzazione
Perché a dei difetti che cercherò molto rapidamente di ricordare e dei pericoli la permanenza di un monopolio unico
I pericoli comportati da un monopolio privato sarebbero sia sul piano economico che sul piano degli stessi equilibri politici pericoli tali da rendere questa una avventura da non percorrere
Per cui il discorso della privatizzazione sete come primus non soltanto temporale ma soprattutto che quel che conta logico
E il discorso su quello che viene chiamata una fase chiamiamola di riforma di questo sistema ma io dirò francamente di liberalizzazione di questo mercato
Che sia sassi
Al recepimento della direttiva europea ma io non intendo affatto
E nascondermi dietro la direttiva europea epico chiaramente che il governo mille prospettiva del Governo
Il processo di privatizzazione in questo di privatizzazione di liberalizzazione in questo settore
è un elemento essenziale di una più generale politica industriale e si io mi posso permettere di muovere non sarà una critica ma un'osservazione
Alla relazione di tematiche pure conteneva moltissimi elementi utili di dibattito e che ho sentito un'intervista un come dire tutto un'argomentazione molto interni a chi è arrivata poi alla fine ad una puntigliosa e per me è irricevibile nel senso che riguarda il gruppo dirigente dell'ENEL ma non il governo questo deve essere ben chiaro con le vecchie abitudini per cui si chiama a rispondere sull'ENEL sia il governo che dirigenti delle ne devono finire
La politica energetica di questo Paese non l'ha fatta sull'ENEL
E i governi e i politici e i partiti non devono più fare le politiche aziendali dell'ENEL su questa distinzione credo che saremo almeno su questo tutti d'accordo
Allora
E dirò che
Mieli in qualche maniera mancato quello che invece è per noi è essenziale cioè questo problema come momento essenziale di una riforma complessiva degli assetti industriali di questo Paese
Allora alcuni i alcuni di in elementi il primo e questo documento ci sarebbero tante cose da dire ma io pochissimi minuti nei pochissimi minuti che ho fisso soltanto alcuni punti perché essi discuta anche aspramente però su dati di fatto
Il primo punto
Io sono convinto quanto Casati e quanto tutti i presenti
Che a questo Paese bisogna assicurare
Industrie aziende nel settore
Un'azienda due aziende aziende nel settore con una massa critica tale che consenta loro non dico non già di continuare ma di cominciare a competere in giro per il mondo
Perché è verissimo che nomi salvo poi caso o della Francia che però è tutt'altra cosa
Cari amici e compagni perché lascia il nucleare
Che comporta tutt'altre cose di questo non discutiamo nemmeno
No è certamente ma non si può volere insieme il nucleare le idee
Allora noi diciamo che quando si parla di termoelettrico la cosiddetta massa critica a appunto come minimo in tutto il mondo come minimo all'incirca dieci mila non abbiano posto un massimo
Abbiamo posto Massimo Paniccia
Che in nessuna parte del mondo salvo il caso delle destre
Un ENEL con cinquantasei mila è in giro per il mondo si compete ma tutti sappiamo
Che in giro per il mondo si compete per massa critica ma anche per competitività di molti altri fattori organizzazione interna eccetera eccetera
Noi cominciamo ad interrogarci su perché questa enorme massa critica
Non è mai andata competere in giro per il mondo e non lo fa
Questo è un fatto
Allora il punto su cui dobbiamo interrogarci e che essenziale presto
Difesa jim più una massa critica che assicuri al Paese questa capacità ma nello stesso tempo assicurare le condizioni perché questa massa critica si colleghi alle altre condizioni che evidentemente mancano tante e qui mi permetto di dirlo non è affatto vero
Cioè che c'è un piano
In questo momento si accavallano continuamente viene chiesto conto al governo
Di un gli hanno di riforma aziendale di razionalizzazione quello che aziendale che sta conducendo legati questo vi parlerà poi se crede il presidente dell'ENEL altro il discorso che noi facciamo è perché questo discorso essenziale non solo per il settore elettrico ma è essenziale per l'apparato industriale di questo Paese
Questa è una prima osservazione una seconda osservazione critica che viene mossa
Né di si sta andando verso una frantumazione dell'ente
Allora
Ciò che il documento e qui devo precisare che si tratta di un documento consultivo
Che una commissione oggi sciolta offerto al governo che il governo ha ritenuto queste ci sono i termini esatti una utile base di discussione e che attualmente è in discussione nel Parlamento tanto per fissare i tempi il governo si attende dal Parlamento
Una tutti indirizzo sulla base del quale portare a compimento il recepimento della direttiva europea
I punti su cui i punti di dissenso come dire di dissenso rispetto allo spezzatino come è stato chiamato alla frantumazione dell'azienda
Bene
Per quanto riguarda la distribuzione che quella più chiamata appalto subito dal fondo parto dalla fine perché si evocano le famose quattordici società il documento non dice questo il documento dice che in un ambito di liberalizzazione si apre un processo
Alla fine del quale gli andamenti del mercato ma anche noi non intendiamo assolutamente determinare per decreto possono portare a competizione concorrenza anche in quel settore Mannoni non intendiamo affatto fare altro che aprire una fase di transizione dicendo chiaro che essendo oggi circa il novantacinque per cento della distribuzione in mano all'ENEL ci sarebbe insensato procedere a una frantumazione così secca e ripeto per decreto però è che il quanto il documento auspica come primo passo ore come l'avvio di un processo di questo genere è la razionalizzazione nelle laddove ci sono in quelle aree metropolitane dove per esempio c'è una doppia rete di distribuzione ciò è una capacità delle municipalizzate
Adesso non entriamo nel merito di quale può essere il processo ma tu una crescita di soggetti nuovi e competitivi in quelle aree attraversa società miste quello che voi volete
Gioielli una razionalizzazione e una crescita di qualcosa che c'è senza mettere in discussione
Il blocco che è quello di una rete distributiva che detenuta dall'ENEL
Si dice
Per quanto riguarda la
Trasmissione ricordo che si parla di una proprietà pubblica della Rete di trasmissione e di una gestione neutra
Di una gestione terza che assicuri a tutti pari accesso aderente
Per quanto riguarda la produzione
Si pensa entro una holding in cui ieri in questo modo mantenuta la stessa verticalizzazione
La presenza di più società di quella dimensione per aprire certamente un processo dei concorrente di articolazione so benissimo quanti limiti a un processo di concorrenza tutto dentro una holding
Ma questo è la e io di una fase DOP in ciò esista uno spezzatino è una distruzione dell'ENEL viene incomprensibile
Devo anzi direi che così come
Negli obiettivi del governo e patate che su questo piano esservi restando alcuni punti come l'anno privatizzazione possibile di questa idea di questa monopolista del monopolio privato
Ma a parte alcuni punti fermi è un documento questo ed è la posizione del governo del tutto aperta
Ai contributi alle soluzioni cento non al mantenimento secco del passato
Cosa assolutamente impossibile poter la stessa natura della direttiva europea ma dev'essere chiaro e su questo rispondo a un punto politicamente chiave della relazione nessun ritorno
A prima della nazionalizzazione nulla di tutto questo
Ma il problema che noi ci dobbiamo porre è in la conservazione è il miglioramento di tutto quanto la fase di nazionalizzazione fase ENEL ha conquistata a questo Paese tariffa unica non è in discussione lo vogliamo ribadire un'altra volta per legge
Su questo il governo ribadisce non prenderli ma ribadisce l'impegno più netto la tariffa unica per i clienti vincola non si discute il punto primo
Servizio universale natura pubblicistica dei cancri essenziali del sistema su questo non c'è discussione possibile per il governo
Ma sito chiamo chiedere
Se un monopolio di questo tipo così come oggi quei credo che ci sia un consenso politico-culturale col gruppo dirigente che questo governo ha scelto
Questo governo ha fatto partire l'Authority anch'io caro compagno capponi non piacerà l'Authority ma la vera l'ha fatta a partire da sicuri per la fase molto importante
Fino a prova contraria da quando c'è questo governo le tariffe
R. le famiglie sono calate del nove per cento vero
Sì abbiamo cominciato atti introdurre elementi di chiarezza in tariffe Lacorte opacità metteva e mette tutti i giorni a rischio
La natura stessa patrimoniale di questo ente la recente sentenza TAR con tutto quello che è successo
Ecco perché sia questo successo proprio per una natura monopolistica che ha consentito le peggiori confusioni tra potere politico poteri aziendale poteri amministrativi
A questo bisogna mettere fine anche per il bene dell'ENEL e allora in
In conclusione
è
Questo Governo
è molto attento a un processo come dire
Che
Rompa una logica certamente un bel guaio sarebbe se venissero meno gli investimenti
Un bel guaio sarebbe se venisse meno lo stimolo alla ricerca un bel guaio sarebbe se continuasse a venir meno lo stimolo alla competitività con le potenzialità che ci sono dentro l'ENEL
Ma io chiedo
è più facile che questo articolo ferita
Da un monopolio
Il quale può decidere poteva vivere nuovo più il quale poteva vivere di rendita rispetto ad un mercato per l'appunto ha monopolizzato al sicuro
Che forniva certo un grand'uomo servizio e su questo non si transige
Ma
Non aveva e non era sempre meno Rispetto a impianti a partire in primo luogo dall'idroelettrico ma largamente ammortizzati
Con entrata sicura che può essere consentito e qualcuno onde contenerne nello stesso governo tenderebbe a concepirlo
Come un'autentica finanziaria che senza colpo ferire porta ogni anno utili
Da questo punto di vista è difficile vedere ancor più difficile credere che è un monopolio privato di questo tipo mette i brividi
Ma un monopolio pubblico di questo tipo ha motivato a fare ciò che tu giustamente chiedevi
A investire andare a competere a promuovere ricerca competitiva noi contestiamo distruzione dell'ENEL ma una riorganizzazioni in una holding in cui le grandi potenzialità dell'ENEL la sua massa critica
Siano messe in grado di fare mercato di fare competitività periti evitare in vitalità a tutto un sistema industriale io credo che se noi ragioniamo su questi termini i caratteri universali
Pubblicistici come dire sociali di questo settore ma nello stesso tempo la sua natura di cambio vitale per un rilancio del sistema industriale forse noi troviamo un terreno positivo di discussione ben prima e ben meglio che privatizzazione Sea o privatizzazione no
Ringraziamo sottosegretario Grandi per il contributo ha ora la parola Paolo Giuliani segretario generale della UISP
Si prepara Enrico Testa presidente delle non non pregherei sempre per il tempo che ho sensi scritti non compete a me dare risposte al compagno carte egli peraltro sa perfettamente che quando ci ha ascoltati come sindacati degli elettrici e Confederazione
La risposta mia e dalla mia confederazione è stata che il documento elaborato dalla Commissione non costituiva neppure una base di discussione io confermo questo giudizio e mi fermo qui
Non mi va di sfottere non mi va di sfottere poi nessuno ma direi
Che è stato commesso un autogol quando si è detto che da quando c'è questo governo le tariffe sono scese meno del nove per cento
Sono scesa del nove per cento non ci giurerei vero o se così fosse questa sarebbe la conferma della validità del sistema ENEL quando al governo c'è gente del
Non vorrei ancora infierire ma Kido ai privatizzatori conoscono cosa è accaduto in Inghilterra
Sanno che la forza lavoro è stata dimezzata sanno che la qualità del servizio è scesa a zero sanno che i profitti sono stati altissimi se lo sanno capisco anche perché voglio liberalizzare
Scusami Bruno del citato più anche sì ci conosciamo da lunga data l'autorelazione da me totalmente condivisa e ti devo dire che le dà gli ha fatto bene si è diventato ancora più incisivo preciso complimenti quindi non voglio dilungarmi
Su questo c'è un no secco per quello che mi riguarda alla privatizzazione
Io non credo che l'avvio del percorso sulla bozza della Commissione Carpi De Paoli non porterà allo spezzatino elettrico diversamente fare quella bozza non avrebbe avuto alcun senso
Vogliamo aprire l'ENEL vogliamo aprire il capitale azionario dell'ENEL ai risparmiatori ai cittadini agli utenti ai lavoratori ai fondi pensione
è possibile farlo è sufficiente che il cinquantuno per cento della proprietà rimanga in mano pubblica l'azione ENEL sarà alla fine una vera e propria azione da cassettisti come si dice in gergo
Io pubblico che essenziale che è stato alla base della legge di nazionalizzazione che chiamatemi nostalgico ma io assolutamente non intendo che venga revocata in dubbio dirò che la prima di te che la la trasformazione dell'ENEL fa fatta ad Amato tendeva a risolvere problemi finanziarie in quel momento ora però scopro il sillogismo dei liberalizzatori
E stata fa trasformata all'ENEL in S.p.A. prima osservazione
Poi la direttiva europea dice che dobbiamo liberalizzare secondo osservazioni
Se liberalizziamo intendiamo ovviamente se vendiamo più del cinquantuno per cento così come passiamo dal monopolio pubblico al privato queste pericoloso ergo dobbiamo spezzettare
Bene se le cose sono in questi termini la risposta coerente decisa e forte della sinistra e in essa del sindacato non può che essere sì la privatizzazione con la liberalizzazione mi porta inesorabilmente allo spezzatino rispondo no alla privatizzazione
E in questo senso mi sono permesso di preparare una proposta di legge di iniziativa popolare che contiene queste cose e che tra qualche giorno consegneremo ai cittadini lavoratori per la raccolta delle firme
A scanso di equivoci debbo anche dire che noi non raccoglieremo soltanto tra i lavoratori dell'ENEL che pure sono interessanti
Perché non intendiamo fare un'operazione di cassetta né tantomeno introdurre elementi distorsivi della normale dialettica sindacale in particolare con i compagni della F nelle e non solo per l'amicizia personale che io compierne ma per valutazioni politiche
Però dico con franchezza se questa proposta di legge difende anche i lavoratori dell'ENEL gli interessi dei lavoratori dell'ENEL io non mi vergogno non mi vergognerei
Perché in un Paese nel quale si difendono gli interessi del capitale e della vendita e della speculazione e lo si dichiara non vedo perché il lavoratore non possa fermare il proprio pieno diritto
Devo
Io avrei mille cose da dire sull'argomento però molte le abbiamo conservate consegnate ad un pregevole documento unitario che folle Frey questo abbiamo confezionato
Lo presenteremo nei prossimi giorni ci sarà occasione di dibattito in tutte le assemblee dei lavoratori in quel documento ci sarà soltanto un nostro punto della UIL spedì dissenso ma non andrà infatti Zatopek non si parlerà d'altro si parlerà Del Grosso dico soltanto per concludere e per evitare che ci siano equivoci che questi punti di vista per quello che mi riguarda li ha espressi già nell'autunno scorso
Pubblicamente non in stanze chiuse denunciando il rischio dell'aggressione che veniva dalla Confindustria
Che a luglio scorso confeziona un documento che ha trovato amplissima eco nella commissione presieduta dal compagno campi
Non dopo al pacato dopo colpa alla composizione della Commissione così come l'ha fatta non poteva che produrre quei risultati basta guardarne i componenti ho denunciato queste cose apertamente
Nell'autunno scorso ho ripetuto le stesse cose all'inizio di febbraio
Le ho consegnate a pubblici documenti anni interventi sul giornale Liberazione non aggiungo altro io sono determinate la mia federazione determinata se la privatizzazione anziché introdurre elementi di liberalizzazione del mercato e il piano Clò per altro già li introduce che va coerentemente con la direttiva se deve portare altre cose e pare che porti altre cose sono contrario
E se Rifondazione farà una battaglia su questo la mia federazione e sicuramente al fianco di Rifondazione anzi quando ho scritto mi sono chiesto si è ritrovato compagni di strada nella mia battaglia contro la privatizzazione li ho trovati ne sono soddisfatto mi fa piacere rivedere qui Casati dopo tanti anni
Grazie Paolo la parola Enrico Testa presidente dell'ENEL
Poi Carmelo Calabrese
Quella divisione di ruoli che Cardia ricordato e che io condivido per cui al governo dall'azionista spettro le scelte per quanto riguarda i processi di ieri processi generare il destino dell'ENEL e invece al consiglio d'amministrazione abbia ragione per le spettro le scelte per quanto riguarda la conduzione dell'azienda
Mi hanno particolarmente interessato osservazione che ha fatto causa sul processo di ristrutturazione da cui vorrei rispondere
Mi sia consentito anche di esprimere un'opinione generale sul titolo del convegno sugli obiettivi che abbiamo davanti hanno
Io credo che la missione delle bisogno di una qualsiasi compagnia elettrica debba essere quello di fornire energia di qualità a basso costo in condizioni di sicurezza e di rispetto dell'ambiente dobbiamo domandarci con quali strumenti perseguibile sono perseguibili questi obiettivi
E dobbiamo domandarci se
Questi obiettivi sono stati fino adesso raggiunti nel nostro Paese o sennò per quali motivi
Ora io credo che il processo
Le obiettivi che erano stati assegnati al processo di nazionalizzazione dell'ENEL siano stati sostanzialmente raggiunti l'energia elettrica il processo di elettrificazione del Paese è stato completato il servizio elettrico viene erogato in condizioni di sicurezza considerevoli il processo di ambientalizzazione del sistema elettrico del Paese in fase avanza
Ci sono però alcune cose alcuni conti che non tornano
E qui ad esempio Stato trascurato l'aspetto tariffario che pure problema rilevantissimo ed importantissimo
Tanto è vero che le tariffe nostre sono diminuite da luglio in avanti cioè da quando si è insediato il nuovo governo il nuovo consiglio d'amministrazione di una cifra oscillante tra il sette e il dieci per cento questo in virtù soprattutto delle eliminazione delle quote di prezzo
Quindi con un'operazione anche di pulizia sulla bolletta importantissima e nonostante il fatto ma non so perché questa è un'accusa che viene rivolta all'ENEL nonostante il fatto
Che lei nel sia costretta a ritirare quantità sempre più consistenti e apprezzo determinato della cosiddetta energia sovvenzionata a norma del CIP sei ma devo devo devo però dire intanto che le mie non fa altro che rispondere un obbligo di legge quindi la polemica non ci riguarda
Va be per favore per favore cerchiamo di in secondo luogo in secondo luogo che va ascritto scusatemi non voglio fare io ma va ascritto a merito di questo governo il fatto che il CIP sei provvedimento oggi sospeso in questo Paese
Si è fatto il riconoscimento di quello che non poteva non essere riconosciuto in base ai diritti ricco acquisiti sulla base normativa presenterete sia esso speso il meccanismo
Cui vorrà poi invece di discutere su un provvedimento che riterrai opportuno di sovvenzionamento di aiuto diciamo intimi vincente abitazione alle fonti interamente rinnovabili enorme gli impianti pratiche ormai possono essere considerate tradizionali
Come di cicli
Combinati ma dicevo sistema tariffario perché se noi andiamo a vedere che cosa i prezzi delle energie livelli di per delle dielettrica scusami i livelli di penetrazione delle genetica nel nostro Paese scopriamo che noi abbiamo le tariffe più basse d'Europa
Nella fascia bassa dei consumi le tariffe più alte d'Europa nella fascia alta dei consumi questo cosa vuol dire vuol dire che abbiamo sì tutelato se così vogliamo dire
Come dire un costo basso dell'Energia
Ma solo per le famiglie che hanno fortemente autoridotto i propri consumi sostanzialmente si sta all'interno di una di una tariffa bassa sessista sotto i due mila e cinque due mila e sette kWh
Hanno se invece si intende andare sopra questa cifra la tariffa si impenna e sorpassa il livello europeo tutto questo si è tradotto in una forte penalizzazione dei livelli di penetrazione dell'energia elettrica nel nostro Paese che sono visibili anche dei comportamenti elettrici degli italiani
Io non so come voi considerata la lavastoviglie se un genere di lusso o no io lo ritengo uno degli elementi della qualità della vita di una media famiglia italiana oggi la quale può lavare i piatti di una macchina anziché dedicarsi alcune ore
La lavastoviglie nel nostro paese ha un tasso di penetrazione inferiore al venticinque per cento delle famiglie
Italiane e dietro questa cosa non vi è il costo per la lavastoviglie ma vi è il fatto che spesso questi elettrodomestici costringono al passaggio sul sei kw che comporta il passaggio ad una tariffa molto molto più forte dico queste dopo perché questo aspetto è uno degli aspetti se noi vogliamo vogliamo assicurare sicura tasso di credito sufficiente questa azienda che dovremmo prendere più in considerazione
Si è fatto riferimento al taglio degli Investimenti eccetera eccetera vorrei solo citare a questo proposito una questione non so quanti di noi ci sono volti resi conto qualcosa resi conto che i problemi energetici in termini di potenza che avevamo le nostre spalle di cui tanto si è parlato negli anni settanta e ottanta sono oggi superati
Il nostro Paese è già potenzialmente se portiamo a compimento gli ultimi investimenti programmati in una sovvenzione una posizione da poter dura posizione potenziale di sovrapproduzione e alcune delle centrali programmate sono già oggi inutili
Non ci credete vi do solo un numero se l'anno prossimo come dovrebbe essere entrano in funzione Brindisi e Montalto di Castro due centrali faccio notare collocate nel centro sud del Paese
E stiamo parlando di trentacinque miliardi di kWh che saranno immessi sulla rete italiana a fronte di una produzione totale viene richiesto appena superiore ai duecento miliardi di kWh
Cioè un'offerta aggiuntiva del quindici
Venti per cento rispetto a quella a quella attuale
Ora io capisco i problemi contrapposizione sotto una grossa vertenza aperta in Sardegna ma in Sardegna è prevista nei piani del governo una potenza installata di tre mila e trecento megawatt a fronte di una domanda di punta di mille trecento Mw cosa ce ne facciamo degli altri due mila Mw
Che devono arrivare dalla gassificazione del Sulcis
Dall'impianto della Sahara e dagli impianti programmati delle qui non è che c'è discussione politica tra chi vuol fare gli investimenti e chi non li vuol fare qui ci son dei numeri che devono tornare e che voi conoscete molto meglio
Di me
L'altro modo per
Migliorare l'efficienza del sistema elettrico italiano può essere secondo me forse qui caro Casati c'è un dissenso anche l'introduzione di meccanismi di concorrenza no della concorrenza fatta col freno a mano del CIP sei
Già il pilota ma di concorrenza vera ora già detto Campiglio vado molto rapidamente io ritengo naturalmente nel oggetto e non soggetto di questa operazione ma ritengo che mentre si è importante mantenere
Una certa unità del sistema distributivo Italia che sia fondamentale assicurare l'indipendenza del sistema di trasmissione la sua sicurezza la sua affidabilità tecnica perché quello è il cuore del sistema per tantissimi aspetti onestamente che ci siano più produttori questo Paese e che questi produttori nascano nuove i meccanismi sovvenzionati del CIP sei ma da un articolazione della produzione dell'ENAV
Non lo vedo affatto come ho fatto scandaloso né che può mettere in discussione la sicurezza del sistema del Paese o la competitività piena per gli argomenti che giacché avviene lo del sistema elettrico italiano per gli argomenti che già Carpi ha detto e quali io non vedo nessuna controdeduzione sì domani anziché a un ENEL di cinquantaquattro mila Mw di potenza installata ci fossero tra i produttori di venti mila ciascuno non vedo dove starebbe il problema con i meccanismi che già sono previsti all'interno dal punto di vista dell'efficienza del sistema
Se poi il problema è e invece ci sono problemi politici o sindacali di altro tipo va bene è un'altra questione discutiamo su un altro tavolo ma dal punto di vista l'efficienza energetica
Non vedo proprio
Il problema
Veniamo alle questioni invece che riguardano la riorganizzazione dell'ENEL allora molto amichevolmente Casati ti vorrei chiedere una cosa perché qualche volta io mi domando se nelle posizioni critiche che vengono sono solo da parte vostra ma anche talvolta parte sindacale in particolare Giuliani è un attento
Troppo tutti di domando se in fondo l'aspirazione generale che viene dentro e fuori N non fosse quella di lasciar le cose come stavano perché io a me non sfugge la sensazione da molte cose che sento quasi di un rimpianto del passato
Quando tutto andava bene quando tutto era a posto e adesso sono arrivati con le due teste di rapa dei duetti come ci chiamano i Cobas di di Roma i quali si sono messi a scombussolare l'ENEL per fare che cosa
Per fare che cosa ditecelo perché non si è così no se andava bene la vecchia ENEL che doveva essere privatizzata solo in parte che dovrà restare tutto unità eccetera eccetera eccetera va bene sul problema torniamo quindi faccio un esempio
La cosiddetta riforma della distribuzione che tu adesso venti addirittura come una secessione energetica
Allora io vorrei ricordare una cosa cari amici che il giorno dopo la nazionalizzazione la sinistra italiana ha iniziato una battaglia problema è stata condotta a termine per la cancellazione dei compartimenti generano le otto aziende da cui era nata la nazionalizzazione il giorno dopo la nazionalizzazione
Cos'è stata la riforma che è stata fatta
Del dell'area della distribuzione ma esattamente qual è stato la cancellazione dei compartimenti le quattro la quale cancellazione dei compartimenti ha portato inevitabilmente la creazione delle direzioni territoriali regionali
Regionali non poteva che essere così
O forse riferivate che mantenessimo i piedi gli otto compartimenti che erano aziende dentro le aziende con tutte le funzioni al proprio interno non abbiamo fatto una grande operazione di decentramento territoriale dalla produzione termoelettrica della produzione idroelettrica e terra distribuzione territoriale e casomai scusatemi Biliato là con una battuta
Caso mai dalla parte vostra mi sono arrivate anche critiche come quella che mi fa amichevolmente il senatore Capponi per la kermesse radicazione territoriale anche in Umbria e aver completato così
La una in Umbria uno in Basilicata una nel Friuli va in Val d'Aosta una nel Molise così aver fatto completamente la regionalizzazione
Le ora non siccome l'intenzione non era di regionalizzare ma semplicemente di avvicinare le strutture decisionali al territorio binati compartimenti bastava avere davanti a sé la vecchia struttura riguardare l'operazione di piazza e compartimenti aveva portato esattamente queste
E siccome io sono un fiero assertore
Della tariffa unica nazionale
Che ritengo un segno di civiltà e di coesione di questo Paese almeno su questo credimi non abito all'aver dubbi sul fatto che questa operazione sia propedeutica a chissà che cosa dal punto di vista tariffario
Ne mi sembra
Di aver che abbiamo agito male dopo Mani intendimenti sì abbiamo detto cerchiamo di fare in modo che la direzione del servizio distributivo sia collocata in quante più regioni italiane in quante più regioni italiane ma ugualmente la divisionalizzazione
Due tetto
E le l'unbundling contabile ma ancor di più l'organizzazione divisionale
Introduce quelle funzioni di controllo di gestione di analisi dei costi di stimolo all'efficienza che nella vecchia azienda in cui tutti i posti erano affondati
All'interno della struttura e è un deciso passo in avanti per la prima volta Heenan non si fa il totale delle specie il piè di lista e poi si va da Carpi a chiedere che la tariffa copra il totale delle spesi perché così è stata la storia del passato tariffe fatte a piè di lista
Sulla base della somma delle diverse esigenze che se volete vi elenco anche perché io qualche volta sono un ragazzo cattivo e tra queste esigenze che cosa c'era un gigantesco e non necessario piano degli investimenti fatto solo per sostenere l'industria italiana quella che voi oggi attaccate sotto il nome di Confindustria gli appaltatori e fornitori
Specie
Gigantesche per
Mantenere il consenso all'interno e fuori dall'azienda ivi compreso nei confronti delle organizzazioni sindacali
Perché mi sarei anche atteso vedete io ho ricevuto l'altro giorno lettera di protesta da un bambino di otto anni che mi sono letto con molta attenzione
Il quale protestava perché la sua vita era stata sconvolta dal fatto che il padre
Dipendente dell'ENEL capoturno credo era stato trasferito da Perugia Terni sessanta chilometri di autostrada mezz'ora di strada quanto ci mette una normale persone andare da Monteverde a a da Sesto San Giovanni via a Corsico da Monteverde
A qualsiasi altro quartiere di Roma e quindi dobbiamo anche che poi se vogliamo anche bisogna che ci ragioniamo su questi aspetti che tu Casati conosci molto bene la stessa
Sposato nella stessa sinistro
Organizzazione di tutta l'area dei servizi di ENEL in un'altra dimensione
Cioè cosa avremmo potuto fare prendere la ricerca e l'ingegneria eccetera eccetera affondarla dentro le divisioni spezzarlo un pezzo suoni divisione avremmo avuto divisioni sovraccariche di costi inutili
I costi inutili sovraccarica di costi inutili e avremmo avuto a scusate la DC io presepio si rivendica il grande orgoglio della sua tradizione delle sue potenzialità perché allora chiede come soluzione di essere distrutta è affondata nelle divisioni
Mi riferisco mi riferisco
Eh ragazzi mi riferisco a molte posizioni le quali dicono perché non avete preso la dizione o l'avete spalmata all'interno delle tre divisioni abbiamo fatto
Per cortesia per cortesia facciamo la vera la posizione cui abbastanza presente per cortesia
Io Forte intervenendo per cortesia ascoltiamo avremo noi abbiamo fatto un altro corteo azione che è quella siccome crediamo in queste potenzialità in queste strutture nel settore dell'ingegneria nelle hit dell'ingegneria delle telecomunicazioni eccetera eccetera dell'informale le abbiamo enucleate di abbiamo dato una che alcune delle guide tra parentesi vorrei anche il c.t.
Per essi anche l'altra parte del bicchiere cioè le tante forze nuove soprattutto a livello dirigenziale che sono avvenuti negli anni credendo in questo progetto quanto poi ai dirigenti dell'ENEL non ho capito a casa se perché se quelli che vanno via ti disturba il fatto che poi qualche volta fanno lavorare per altri cosa che non gli possiamo impedire a meno che non gli facciamo un patto per cui fino alla morte rimangono dipendenti dell'ENEL no
Oppure
Oppure Epcg dobbiamo tenere tutti o seppure anche quelli che ci teniamo non vanno bene cioè di Terni pochi lotta dobbiamo ricambiare l'azienda sottoponendo c'è anche il rischio che qualcuno poi va via va a lavorare da un'altra parte
Oppure dobbiamo conservare tutto oppure dobbiamo conservare tutto
L'abbiamo fatto un'operazione di investimento lo so dell'ENEL non è competitiva sul piano internazionale lo so benissimo
Abbiamo avuto in eredità Casati
Dalla vecchia gestione un fatturato sulle attività estere di ben trenta miliardi l'anno di ben trenta miliardi l'anno l'attività internazionale è quanto di più competitivo ci sia oggi da fare
E non molto di più del mercato nazionale che naturalmente era un mercato protetto e non è di si prendono solo perché ci chiamiamo ENEL si può perché andiamo in raggruppamenti di imprese italiane magari magari diciamo con costi mediamente superiori a quelli delle grandi multinazionali che stanno nell'impiantistica e del nostro settore e tutto un lavoro da costruire vita fare e l'unificazione sotto un'unica guida della della del del settore ingegneria e costruzioni ed è l'attività internazionale ha proprio questo senso il senso di un investimento detti una voglia di fare devo una risposta a chi mi ha chiesto notizie del nucleare ricordando la catena eccetera eccetera io guardare come per le tariffe
Son d'accordo con te diteci che cosa dobbiamo fare io certo non posso prive Orsa se qualcuno dice dove mettiamo la roba che sta dentro Caorso siccome non lo posso decidere io lo decida qualcuno dopodiché noi venne utile essi caro mio no va bene ma io non faccio parte del governo e qualcuno abbia il coraggio di indicare in Italia dove si fa il sito cinquantennale
Per le scorie nucleari perché gli amici delle associazioni ambientaliste dicono che non dobbiamo riprocessamento dobbiamo portare all'Est però nessuno si prende la responsabilità di aprire dove metterle in Italia e allora che facciamo cosa facciamo
E va bene sì il governo ma attenzione ragazzi perché il giochino del cerino io non lo voglio fare con il mio amico Carpi perché sono sicuro che nel momento in cui Carpi avrà il coraggio di indicare un qualsiasi sito cinquantennale in Italia per le scorie nucleari
Ci sarà a metà di questa sala che si alzerà per dire quel sito non va bene volete nuclei Zare paese volete fare questo volete fare quell'altro e allora in questo modo il problema di Caorso
No sì risolve insomma concludo e con grande amicizia e avendo già scontato grande attenzione posso concludere con una battuta insomma
è scusi da torno alla mia domanda iniziale il cambiamento è un fatto rischioso difficile che mette in discussione equilibri consolidati
Ditemi da che parte deve andare questo cambiamento ma se la che la parte in cui deve andare questo cambiamento è semplicemente la difesa della direttiva atto scusate della direttiva europea emanata dal comitato dei ministri della dei Paesi europei cioè dal comitato d'affari della borghesia
La difesa del piano con lo cioè di un ministro certamente politicamente non vicino a questa parte del vecchio assetto dell'ENAC allora amici di Rifondazione ditemi che cosa c'è di rivoluzionario la vostra posizione grazie
Rispo io parlo da ultimo chicco ma io parlo da ultimo ma tu sai che abbiamo fatto a suo tempo uno sei battaglie per il cambiamento la politica energetica di questo mese non ultima quella per non fare la centrale di Brindisi che purtroppo invece viene fatta adesso scusate ma siccome te ne andavi sono me la sentivi questa dalla per chiedo scusa chiedo scusa ho fatto l'invasione di campo fattori Basilica Carmelo Calabrese RDB
No scusate io oggi ho cinque volumi semmai della Presidente Dellai io mi atterrò a righe cinque minuti perché mi sembra estremamente importante perché dopo una certa ora abbiamo tutti gli impegni e quindi la qualità della vita e anche questo mi sembra mi sembra importante
Io vedo di affrontare questo tema da un turista sindacale
Anche perché noi dobbiamo dire grazie all'estero
E grazie anche ai sindacati confederali che negli ultimi anni ci hanno permesso di entrare all'interno di un tessuto che come RDB eravamo praticamente estranei
Questo cosa vuol dire vuol dire che grazie alle scelte che sindacati nel fino a ieri hanno fatto ci hanno permesso di andare a sfondare in un settore quello della produzione
Che se pur partendo da qui io lo ammetto molto chiaramente faccio questa brevissima premessa da sempre considerato da sempre considerato corporativo oggi ci permette di entrare e di aver fatto maturare anche questo gruppo di lavoratori che tante
Tira tre marzo al ventotto marzo si svolgeranno una serie di scioperi io allora gran parte delle centrale italiane per mettere al centro che cosa
Per mettere al centro di argomenti che secondo me correttamente metteva nella sua relazione Bruno Casati
Ora io credo che il sindacato oggi debba avere due posizioni in modo chiari uno e di andare a recuperare perché quando si sono fatti i contratti che gli ha dato la flessibilità e tutte le cose che conosciamo
Oggi siamo qui a piangere perché quando ci sono iniziative udiva unilaterale delle controparti che lungi da limare nient'altro che andare a dire ma perché TG differente e quindi c'è una sorta di sindacato quasi e disarmato proprio perché sulla flessibilità ha gelato volto nei contratti collettivi di lavoro
Secondo me invece la battaglia su cui il sindacato deve capire per vincere questa gli argomenti che poneva Casati
E secondo me Rifondazione giustamente ha fatto in questo senso com'era di via abbiamo tanti compagni all'interno perde Rifondazione ma non siamo assolutamente legati a nessun partito e quindi se abbiamo dei rapporti diciamo politici sulle cose su cui ci si può andare d'accordo va benissimo
Ma Rifondazione oggi sta facendo un grande sforzo
Muoversi contro le cose che tarato testa diceva alla fine smettiamola te con tutto quello che cambia diventa positivo tutto il nuovo e il bene del dio non è vero perché se ha pai all'interno di questa logica
Se vai all'interno di questa logica vuol dire quasi quasi fra un po'dei partigiani che hanno fatto la Resistenza vanno fatti inutilmente perché non ci sono tutti i generi che gestiscono il nostro Paese e quindi siccome sono nuove l'unica cosa che ci credono vediamo come restiamo questi nuove il nuovo non è sempre positivo allora dicevo che l'elemento su cui tutto il sindacato e noi su questo siamo disponibili a lavorare con la CGIL CISL UIL con ricopre secondi ci sta
E quello di prendere questi temi che sono contenuti nella relazione Casati ma delle battaglie che Rifondazione comunista sta facendo all'interno del Parlamento e far ricerca tra la gente tra i cittadini
In modo tale che da una parte ci si difende dall'interno come lavoratori e dall'altra parte i cittadini devono essere partecipi io non ho capito perché tutto questo cambiamento che si dice tutte le battute che ha fatto testa prendendo qui a spizzichi e bocconi di una relazione che invece aveva secondo me una valenza politica precisa e chiara
Debba essere solo ed esclusivamente appannaggio di targhe di testa di va fatto di Calabrese deve essere appannaggio dei cittadini e pertanto la proposta che faccio Viani
La proposta che dice di partire per la raccolta di firme così come già Rifondazione con la Libia e con altre forze
Si sta facendo rispetta discorso delle municipalizzate
A Roma sono già raccolte le firme abbiano lo stiamo facendo e far capire alla gente di essere vicina a queste scelte perché secondo me l'iniziativa il terreno dell'energia all'interno del nostro Paese vuol dire anche difendere pezzi di democrazia
Teniamolo dei bene in mente perché ci possono essere padrone che attualmente pare che siano tutti buoni ma che domani potrebbero diventare farabutti
E mettere in ginocchio interi settori controllati da loro rispetta la distribuzione del Gia c'abbiamo mai pensato in questo modo io non voglio evocare settantadue del CIPE e così via
Ma quando uno chiude i rubinetti qui ci hanno c'hanno fatto crescere dicendo però bisognava compare Caritas la lega il della dalla Russia il metano
Perché altrimenti da Russia Gilera Roberta Mori Vavà e oggi cosa facciamo
Oggi sul problema della regia secondo me dobbiamo proprio creare un'offensiva e offensiva che c'è la possibilità che ci da Rifondazione dalla battaglia all'interno del Parlamento deve trovare una risposta da Podestà sindacale con le sue proposte autonome
Questo sì affinché i cittadini i lavoratori si era al centro di una battaglia dura vigilanza in modo tale che è un bene come l'energia non becca sperduto ma principalmente rimanga sotto il controllo del pubblico grazie
Laser davvero
La parola alla al professore Enrico c'è Rai presidente La Quiete energetica milanese
Poi Carlo Moro Grazia
Grazie no ringrazio Casati che avendo visto mi ha avendomi visto qui attento ascoltatore tutte di tutti i contributi vuole forse evocare qualcosa che riguarda Milano intanto ringrazio Carmelo Calabrese che ha detto che non tutto ha bisogno di cuore sempre al nuovo io c'ero nel settantasei e lui lo sa quindi più vecchio di me è difficile trovarlo
Come Carmen
Non bisogna cambiare ecco io volevo fare nell'ottica della municipalizzata ma direi delle municipalizzate perché sento anche in certo modo alla responsabilità collegiale delle aziende degli enti locali nell'ambito elettrico ma comunque anche nell'ambito energetico come federazione Federcasa quel sedere letti Rita insieme perché vivo a Roma questi aspetti che sono di carattere generale che sono diciamo il rapporto di queste aziende Polo organismi che sono il sindacato l'impresa ora è chiaro che la situazione nazionale e la sua molto condizionata ovviamente dal dal problema dell'ENEL è per noi una situazione che in questo momento di estrema incertezza di estrema confusione ci preoccupa
Noi comunque sia dobbiamo vecchie o o giovani o nuovi dobbiamo uscire da questa situazione e quindi bisogna che proprio il il governo esca su sia pure ovviamente con una elaborazione di un tipo di un altro della del documento della Commissione Carpi esca però a un certo momento con delle regole precise e chiare
Non è a caso che oggi ci troviamo in una situazione nuova comunque perché mentre nella nostra nel nostro periodo precedente della Ene nazionalizzata non esistevano Authority oggi invece le leggi hanno fatto l'authority quindi vuol dire che qualcosa effettivamente è cambiato
Che cosa è si può dire di Milano io parto dalla dalle considerazioni finali che sono state fatte oggi anche da Casati anche nel quadro delle tre grosse componenti produzione trasmissione e distribuzione e debbo dire che comunque sia e Chicco Testa ha detto l'unitarietà della distribuzione come elemento di sinergie di efficienza e non si può non gli si può dar torto ma devo dire che ci sono dei punti cruciali nel Paese che sono nati dalla storia che sono tipici Milano
Torino e Roma e tutti sappiamo ogni volta ricitiamo che Torino Milano e Roma hanno guarda caso una rete di distribuzione urbana che quasi divisa metà e metà tra le due parti ora questo è certamente una condizione caso mai di diseconomia di di meno e di minore efficienza nella natura delle cose quindi verso l'interesse per l'interesse dei cittadini certamente meno economica
Allora un modo pragmatico pragmatico per riprendere il cammino nell'ambito di distribuzione tanto quello di prevedere una sconquasso nella distribuzione nazionale che sarebbe veramente sarebbe anche estremamente pericoloso ma vedere partire con l'esame di situazioni tipiche perché risolvendo alcune situazioni tipiche e si magari queste tre già uno degli indirizzi che il parlamento il Governo e Parlamento
Qualche anno fa avevano preso cioè di dare alle aziende gli enti locali elettriche soprattutto una maggiore funzione nella distribuzione locale e con una avevano sparato una percentuale di fare arrivare addirittura quello che oggi è il sette per cento a livello nazionale fanno il verso il venti trenta potrebbe la soluzione delle tre città potrebbe già portare diciassette diciotto per cento e questo vuol dire che senza grandi traumi con considerazioni locali negoziate fra all'ENEL e l'ente locale attraverso le proprie in prese può essere benissimo ricca avviato a soluzione un problema che non sarebbe un dramma per nessuno questo per dire che delle volte al di là delle grandi architetture si possono fare cose che avviano veramente una graduale trasformazione senza che dieci si sacrificano troppo certi aspetti io voglio dire questo
Il centoquarantadue la centoquarantadue novanta del novanta che ben conoscete
E aveva già detto ai Comuni che potevano svolge le proprie servizi attraverso la costituzione di società Spada a prevalente capitale dell'ente locale questo non non suscitò scandalo e nessuno fu una legge che uscì con dibattito però UDC e alcuni comuni l'anno
Adottata e Comuni come Milano Torino Genova hanno già attuato la trasformazione spade allora azienda
Io posso dire che questi tre esempi che sono già esistenti sono diversi tra loro
Sono diversi tra loro perché l'Inter la mo'il modo con cui la centoquarantadue novanta in quell'articolo formazione ISPA è stato applicato è diverso a Milano diverso attori diversa c'erano Genova già e già allo stato diciamo di i realizzazione della spacco un partecipazione perché le azioni sono andate sul mercato e l'Amga dicendo ma è già in piena regola una spada partecipata
Torino ha concepito la formazione di una spada
E in prossimamente si accingerà apporre in gara una partecipazione sostanziale che non non supera il cinquanta per cento ovviamente perché il Comune resta al cinquanta per cento più qualcosa Milano ha progettato
Una spada che dovrà andare sul mercato azionario ma che darà con dei limiti abbastanza stretti di partecipazione individuale e quindi non più dello zero cinque per cento andrà con il l'offerta delle azioni ai cittadini e lavoratori e pensionati a agli abitanti della Valtellina e così via quindi sono Inter sono attuazioni diverse ma che a Milano secondo me comportano una configurazione di una sbatte ancora non solo sotto la prevalenza azionaria del comune e quindi con la garanzia che la l'amministrazione pubblica salvaguardi il servizio pubblico ma anche addirittura rendendo i cittadini e proprietari per la loro parte dell'azienda è una visione assolutamente diversa da altre allora io penso che una Spadini questo tipo anche se Carmelo Calabrese raccoglie le firme perché a un certo punto il comune il consiglio comunale cancelli quello che ha deciso chi vivrà vedrà io dico che oggi come oggi una spacca si profila se in questi termini la Spagna perché sì maggioranza del consiglio del dall'amministrazione comunale e dei cittadini per la propria rete di distribuzione sul territorio può parlare tranquillamente comune ENEL spacca che voglia trattare una soluzione equa senza espropri da parte di nessuno con una trattativa corretta e con la sorveglianza dell'autorità che ovviamente stabilisce come si valutano i posti come si accettano certi ritorni sull'impegno di capitale come si possono alla fine
Fare dei prezzi cioè delle tariffe ai cittadini e questo con considerazioni di ottimizzazione di sinergie quindi penso anche di economia certamente più una maggiore economia di quando come diceva Chicco Testa sulle tariffe abbiamo pagato le quote di prezzo abbiamo pagato tanti altri balzelli
Ecco allora l'auspicio che cos'è che un dibattito aperto un dibattito che ha fatto che ha messo in luce delle posizioni che a mio avviso in certi casi s'mi sembra un po'ideologiche
E sia porti però un contributo affinché finalmente si risolvano il problema perché vi garantisco così non possiamo restare possiamo restare né noi nel mondo delle municipalizzate né Lehner che era il grande ente che oggi è un ente che nel novantadue e stato chiamato spazi ma che non è spazi è un grosso ente che è in mano al Tesoro allora e questa è già un'altra anomalia grazie
Grazie grazie professore la parola del sor Carlo Moro sono presenti in sala l'avvocato Grecchi già vicedirettore dell'ENEL e l'ingegner Dino Castelli già direttore della M la parola Carlo Moro poi i marchi ieri per il PDS
Ma io apprezzando molto l'iniziativa considerando che stiamo discutendo buona parte tra di voi
Vorrei dedicare questo piccolo intervento per suggerire delle iniziative
Perché credo che gli interlocutori principali
Non sono presenti
Meriterebbero un una contestazione meticolose capillare
Sia sul piano culturale sia la conoscenza specifica
Dei vari punti che hanno esposto
Il primo loro ritengo che sia utile riprendere la conoscenza dentro i cittadini italiani
Di cosa è stata la battaglia per la nazionalizzazione energia elettrica quali sono stati i personaggi ci hanno sostenuto quella battaglia che ha ben significato una svolta politica radicale in Italia e chi ha favorito una collocazione pare finalmente non schierata dell'Italia nel quadro internazionale
Seconda loro ripropongo questa attenzione perché lo scontro che c'è oggi
è uno scontro che vedrà insieme la messa in discussione della nazionalizzazione Energia elettrica e la messa in discussione della struttura essenziale dello stato sociale
Sarà uno scontro di questa pattuglia natura che è stato anticipato con altri aspetti Gran Bretagna ma che adesso imposto perfetto anche dei processi di globalizzazione internazionale
E quindi è bene costruire una linea chi metta davanti al cittadino italiano
Gli aspetti e l'interconnessione fra questi aspetti non è altra cosa la messa in discussione delle pensioni e alla sanità rispetto alla distruzione dell'ente nazionale che produce e distribuisce emergere io ne sono radicalmente convinto dietro c'è sino rispondevano discolo dislocazioni di potere finanziari
Che probabilmente sono più occulti di e più di vasta portata di quelli che furono i in gioco nel mille novecentosessantanove
Resta un dato importanti che credo pochi conoscono
Altro dato è quello di
Pare se vogliamo anche un pezzo di battaglia culturale
Per far sapere cosa accade effettivamente nel mondo è come sono caratterizzati effettivamente i diversi aspetti anche dello specifico del problema emerge
Non per polemica ma per chiamare con con le cose che ho corso col proprio nome
Quando si sostiene come ha fatto carpini che era lo spezzettamento dell'ENEL corrisponde all'esigenza di individuare una massa critica
Vuol dire ignorare chi sono i soggetti che stanno sul mercato internazionale dell'energia dalla produzione di soluzione di ore questo è il dato vuol dire andiamo ignorare per fare un esempio
Che è un pezzo importante come la rendono più energiche Stein una multinazionale intersettoriale che produce una cifra d'affari annuale mille novecentonovantacinque della bellezza di sessantacinque mila miliardi questo è il punto di confronto
E quindi la questione della competitività si gioca in primo luogo sulla forza finanziaria e la capacità di selezionare la finanza vedi spende la in una direzione oppure nell'altro
Così come risulta visibile
Sostenere da parte nostra c'è spessore che il suo documento che abbia firmato non propone la divisione di cui ha parlato abbondantemente la grazia
Così come credo che occorra compiere una lavoro di verità
Al fine di evitare che ciascuno coi piedi
Le questioni a secondo dei luoghi in cui discutere o a secondo delle convenienze
Faccio due esempi riferendomi anzi di RAI tre riferendo l'intervento che ha fatto il Presidente Testa
Le questioni le tariffe
Allora queste tariffe sono figlie di decisioni politiche
Che hanno una loro storia
E che hanno nome e cognome
Chi dirige un'azienda elettrica
Sia essa municipalizzata prima sia essere intervistato poi al dovere di saperlo e al dovere di dirlo e non può auspicare che vorrebbe sapere o anche lui come lo fa spesso e volentieri sulla stampa boss Lo Giudice
Io faccio un esempio collegato i dati di bilancio un elemento di chiarificazione che non sono soltanto la quota pezzo non sono soltanto il fatto che si fa pagare il sovrapprezzo termico anche sulle CIA prodotti dove ritmicamente o l'energia che viene dalla Francia ma il fatto che esiste una pensione integrativa per i dirigenti dell'ENEL che ha un peso
Orientativamente dell'ordine di grandezza dei quattrocento miliardi
Che non è un atto dovuto
Che ha un pezzo certamente una storia discutibile ma che chi vuole davvero rinnovare chiede campi e non c'è nessuna legge che glielo impedisce
Non
Perché c'entra nel compito del della Bilancio sia patrimoniale che economico dell'azienda e quindi entra semi ascolta momenti
Quando tu parli distese che uno deve sostenere per conservare fuori e dentro l'azienda ed etici che sono spese che contribuiscono a determinare le tariffe dice esattamente senza chiamare queste cose di questo è comunque io credo che uno che amministra bene all'azienda si riduce il fardello economico di quattrocento miliardi hanno non fa una brutta operazione
E sicuramente incide sui conti avrà sui quali si fa altrettanto
L'altro dato è dire quanti quello che queste tariffe oggi sono tali per cui i margini di guadagno delle aziende municipalizzate sono spropositati
Ed è vero
E sono tali da produrre nel tempo degli un andamento che andrà verso la crescita proprio perché a un certo punto i cittadini italiani che paga già la volta apprezzo che paga già sovrapprezzo termico pagherà una cifra attorno ai tre mila miliardi all'anno per costruire a che cosa
La pole di imprenditoria che non c'è unità per ritornare al sistema elettrico prima del mille novecentosessantadue per riportare questa è la grande del settore profittevole che esiste in Italia e nel mondo nelle mani dei soliti notti
Che sono pretende che citava Casati
All'interno cresciuto grazie
Io poi suggerirei alcuni azioni
Gli interventi Resta e pensioni impiegati e dirigenti è un quella della ferita sulle tariffe che è possibile è un'altra
Ad esempio affrontare la questione di uno scheletro nell'armadio che si chiama Gioia Tauro che anche qui sita nelle pieghe del bilancio dell'ENEL per un valore di circa mille sessanta miliardi e per i quali AG Lehner ogni anno paga alcune decine di miliardi di affitto per quell'azienda parmense che ospita i componenti principali di queste fatidiche centrali mai
Incomprensibile ai più
Di come mai bene abbia disdetto il contratto per la fornitura del gas nigeriano che se va bene produca all'ENEL una decisione da parte dalla sede arbitrale che può costare all'azienda alcune migliaia di miliardi di penale e che sono tali da produrre uno squilibrio
Delle condizioni dell'azienda stessa ma anche del valore futuro dell'ENEL dalle
Ma il contratto è stato fatto e comunque la disdetta dicono può costare dodici mila miliardi
Ma allora vuol dire che tutti le riviste sia nazionali che internazionali tipo strada petrolifera se lo sognano di questa triste
La emergono è un dato di altro elemento su cui uno può misurare il futuro
E la e la qualità della gestione di questa azienda a mio avviso sta nella partita della ricerca
Tutte le imprese elettriche nel mondo seriamente impegnate per un processo di sviluppo per stare nel mercato internazionale per migliorare la qualità del proprio servizio per arricchire la gamma dei propri prodotti
Tende ad avere Baggio e di spesa
Beh la ricerca propria pari al due per cento del proprio fatturato
Lei nel dalla vecchia gestione è arrivata attraverso tagli successivi a un uno virgola venticinque per cento
Di baci e rispetto al proprio fattura questa nuova gestione parla della ricerca come se fosse un bene di consumo
Cioè parla della ricerca come se fosse un'attività che si misura rispetto alle regole del mercato e qui arrivo al punto che mi preme
Di più
Io credo che questi problemi non affrontati
Queste questioni affrontate in modo sorprendente le interrogativi si poneva Casati una sua introduzione sono riconducibili a una scelta sbagliata
Rispetto al gruppo dirigente che è stato scelto per questa anzi
Non si può
Dare la responsabilità a un'azienda così delicata come questa a chi ha un atteggiamento che lo semplifico
Pensa che tutto si misuri a scopo di lucro non invento nulla visto che scrive anche i libri in questo senso l'amministratore delegato delle o che pensa che tutto sia riconducibile
Verso una gestione autoritaria e Monaco e monarchica dell'impresa entro cui e condurre tutti all'ordine senza un confronto un'analisi un'analisi da cui si fa scaturire Progetto la ricerca della qualità delle risorse materiali e umane che esistono e che ci sono in questa sede
Io penso che accanto al quadro politico generale quadro economico generale che propone pone problemi di enorme portata ci sia anche il fatto che in questo caso specifico questa partita così delicata è in mano al gruppo dirigente che può produrre un valore aggiunto in termini estremamente dannosi per il sistema Paese e per l'azienda nello specifico
E quindi a mio avviso bisogna avere il coraggio di porre all'ordine del giorno va messo in discussione di questa dirige motivata argomentata sul fatto che non si può pensare
Di dirigere un'azienda elettrica con l'ottica di un'azienda che produce beni di consumo a breve durata
Romano parliamo ancora
Cinque interventi prima le conclusioni senatore Andrea Marguerite responsabile indusse il PDS voi il senatore Leonardo Caponi e poi come suo Garibaldi
Pregherei i tempi chiedo scusa ma sì sono solo brevissimo solo per ringraziarli
Di aver
Deve Civitate partecipare alla discussione ascoltare che la discussione
Fare brevissimamente quattro osservazioni la prima
Ma io veramente
Credevo di venir qui trovando la convinzione generale di di tutte le il tutto anche di coloro che la pensano diversamente
Che il documento Carpi comunque
Ha aperto una fase di discussione che non sia conclude
E che va condizionata dalla discussione
Discussione serve a cercare delle soluzioni
Pur essendo espletiamo questa occasione perché la discussione diventa una contrapposizione intesi rigide
Che non hanno possibilità di confrontarsi realmente incontrarsi in qualcosa ognuno fa una specie di Fortezza ideologica si chiude nella sua fortezza ideologiche
Ho l'impressione che si non il documento Carpi diventa un anche esso un una cosa rigida e non modificabile
Poi credo invece che la discussione sia in corso
E che non dobbiamo chiuderci dentro nessuna fortezza ideologica
Vorrei che senza strumento nel merito di alcune scelte naturalmente mi rendo conto che prima c'è una questione
Una questione che trovo mancante nel nell'ordine del giorno che dice privatizzazione ma prima di questo ho sentito degli accenti diversi interventi ma vorrei sottolineare questo punto naturalmente dobbiamo guardarci negli occhi domandarci se siamo d'accordo con un'altra cosa ossia con il processo di liberalizzazione perché anche legittimo dire che della direttiva europea non ce ne possiamo infischia
Non vedo politicamente come una affermazione di questo di questo genere potrebbe reggersi tra cui è una posizione legittima unisce io non voglio stare a questo gioco io il mercato concorrenziale dell'energia non
Lo rifiuto in via di principio è una posizione legittima
Ed è di questo forse che dobbiamo momento parla
Noi abbiamo avuto con l'azione la nazionalizzazione delle nel Morolla ricordata adesso
Una cosa molto importante per il nostro Paese nessuno vuole valorizzati
Nel culturalmente né politicamente
Si è fatta la nazionalizzazione del industria elettrica perché c'era bisogno del servizio universale dell'elettrificazione del Paese
E c'era bisogno in una fase storicamente protezionista
In cui il nostro Paese era dichiaratamente un modello protezionista
Era protezionista per i telefoni era protezionista per l'acciaio era protezionista per l'alluminio era protezionista per la chimica tutti fondamentali settori elettrici erano dirette secondo uno schema protezioniste per fortuna c'è stato quello schema
Questo ha prodotto ha permesso al nostro Paese di diventare un grande Paese industriale
Ci ha portato a livello di grande democrazia industriale del mondo non solo ma ha permesso al nostro Paese di generare un'immensa forza in risorse umane che è la ricchezza attuale del Paese
La domanda che noi ci siamo rivolti di fronte ai problemi posti che si pongono infatti nessuna per il nuovo perché il nuovo è un'ideologia nuovo può essere buono o cattivo i fatti nuovi però sono fatti e i fatti hanno la testa dura come sa bene la nostra cultura la testa dura e bisogna affrontare infatti e quando si sono posti dei fatti nuovi e il primo fatto è stato che non legge più di fronte alla mondializzazione dei mercati un atteggiamento protezioni
Da ci siamo dovuti gli ho mandato se nell'integrazione europea nell'Inter e nell'integrazione mondiale noi dovevamo procedere qui in Italia a un abbandono progressivo del modello protezionisti questo non significa che si automatico scegliere che sia come pensano tutta di velisti che sia automatica scegliere una mondo che ha plasmato dalle forze dei meccanismi automatici dal mercato affatto l'abbandono del protezionismo lasciato aperto il problema di qual è il rapporto tra il mercato concorrenziale
E lo stato e il potere politico la funzione dello Stato nell'economia ma intanto bisogna sapere se accettiamo il mercato porre concorrenziale come una delle condizioni del nostro futuro
Se non lo accettiamo tutto diventa più semplice basta conservare lo schema protezionisti ma se accettiamo l'idea che la divisione tra noi è venuta liberisti in questo momento è la funzione dello Stato di fronte a un mercato concorrenziale Alberto dello Stato quando siamo costretti a parlare in termini dice ancora di Stato seppure federale seppure modificato e non possiamo pensare invece autorità sovranazionali che sarebbe forse nel futuro una soluzione più giusta ma sento abbiamo forse questa è la divisione noi dobbiamo sapere se accettiamo dobbiamo accettare un sviluppo del mercato concorrenziale nel nostro Paese nell'integrazione europea
Da qui la scelta di accettarla anche per la produzione di energia elettrica è questo il punto
Se si decide che questa è un'eccezione poi sia un atto ulteriore
Variante esibisce era direttiva era sbagliata non bisognava contattare la direttiva secondo me non è un'eccezione anche l'energia elettrica ha bisogno di della dialettica che si stabilisce tra il mercato concorrenziale e la politica energetica la funzione dello Stato
Ecco perché manca questo hanno andando avanti nel ragionamento
Vediamo momento il documento Carpi
Che io credo debba essere discusso non può e portare a una conclusione che venga articolata un po'diversamente da quello che c'è scritto e credo che sia necessario che dobbiamo partecipare tutti a questa discussione documento Carpi prende come punto di partenza la direttiva la direttiva dice no chiediamo che nei diversi Paesi si sia un mercato concorrenziale che può essere di due modelli di due grandi modelli un modello che fa
Che si basa sul principio ultra liberisti c'era il modello di tipo inglese oppure un modello che si fonda sull'acquirente unico e sull'esistenza di due mercati uno vincolato e non vincolato di utenti eleggibile
Noi intanto abbiamo detto che vogliamo stare
In questo secondo Bhutan nel modello che prevede l'acquirente unico e che consente quindi un governo del processo governo del processo di ed ha un ruolo alla politica energetica che affidata allo Stato e alle sue istituzioni democratiche
Siamo in questo al e quando uscì il documento della Confindustria che metteva in discussione in primo luogo la tariffa uno
Sotto la spinta una pace intanto abbiamo fatto una battaglia per dire no nel modello dei due mercati
Per il mercato vincolato è necessario in Italia mantenere la tariffa unica
Era il primo principe
Il primo principio che avevamo apprezzato anche nel documento coloro che pure aveva vari difetti di più di campo subito sul primo quello di non mettersi d'accordo con le municipalizzate il secondo quello di non tener conto delle direttive europee che ancora non c'erano
Ma la tariffa unica era all'interno di quel documento Izu quello si era pronunciato il Parlamento e malgrado gli attacchi che a luglio si sprigionano anche nel parlamento il principio della tariffa unica siamo riusciti a mantenere secondo principe l'acquirente unico
Cos'è la prevenzione
Uno può dire automaticamente l'acquirente unico è l'ente no l'acquirente unico secondo noi deve essere una cosa diversa siccome deve garantire un mercato concorrenziale della produzione l'acquirente unico è un'agenzia pubblica
L'acquirente pubblico è il la prima cellula di una strumentazione della politica energetica fatta dal governo e non più delegata all'ENEL e all'ENI come è stato sempre
Sì concepiamo questo allora ci si domanda e cosa succede nei diversi comparti
Per quanto riguarda la produzione mi pare evidente
Dobbiamo andare progressivamente a una situazione in cui senza reti di protezione senza aiuti particolari senza privilegi come la notte dieci come la legge nove dieci ha finito per hanno fare come le leggi hanno finito poi per assicurare ai privati ciascuno concorre la produzione si presenta alle gare
Evidentemente questo vuol dire che c'è spazio anche per i precari
E questo sarà un processo un processo più o meno lento a seconda di quanto spazio via via ci sarà nel cambiare l'apparato produttivo italiano
Per quanto riguarda la distribuzione noi pensiamo che il principio sia quello di risolvere il conflitto oggettivo che esiste con i sistemi locali
Siccome si era scelta la via delle società miste la questione della suddivisione del potere del della distribuzione secondo me non dovrebbe porsi
Quello è un capitolo che vorremmo fosse ben chiarito anche dal governo e faremo di tutto perché si è chiarito il vostro documento c'è un ordine del giorno il Congresso nostro che dice così noi vorremmo che partissimo subito
Non ho capito
Niente è una battuta se valeva ancora il giorno e all'unanimità non so
Ma si è selezionabile scelti non credo che la questione dell'ENEL sia una questione di coscienza una ventenne religione spero che testi una versione laica scientifiche e di un'analisi economica sì la questione sì ma anche la mia ma proprio apparizione
La questione che noi abbiamo eh riusciamo a procedere subito a quel compito che con non aveva saputo risolvere per questo le sue direttive era rimasto inefficaci e che qui c'è RAI ci richiamava a risolvere una contraddizione tra lo sviluppo di sistemi locali distributivi laddove ci sono e la presenza contemporanea le e fare le società miste e in questa collaborazione riuscite a superare conflitto questa è la principale cosa che secondo me dovremmo mettere allo studio metterà
Resta la questione che invece la più spinosa del documento che ha trasporto dispacciamento
Come si opera in questa situazione sotto il controllo dell'acquirente unico come agenzia secondo noi trasporti rifacimento potrebbe essere gestito dall'ente ed in questo momento come società e in prospettiva anche con la partecipazione di produttori privati
Che in un regime automatico di partecipazione di assoluta trasparenza garantisti
L'universalità dell'accesso alla rete e la non discriminazione per levare ogni argomento a coloro che pensano che la l'ente vogliamo assicurare una posizione dominante un abuso di posizione dominante
Dobbiamo levarlo quest'argomento perché la posizione dominante sbagliata per noi per un modello progressista di mercato e di intervento dello Stato dobbiamo levargli e loro noi l'argomento che l'ENEL potrebbe essere il la situazione di poter abusare della sua posizione dominante
Allora lei nel manterrebbe come autentico e come articolazione di società quello che è il terzo principio e cioè l'integrazione verticale che consente anche l'integrazione orizzontale la moltiplicazione dei servizi
E può partecipare al mercato laddove e può ricominciare anche il piano di investimenti
Io non sono tanto d'accordo contesta sul pessimismo con cui guarda Capitalia
Se pensiamo alle questioni ambientali
E alle questioni del modello di penetrazione elettrica secondo me c'è ancora uno spazio di per mantenere aperta una possibilità di sviluppo anche del mercato italiano ma certo le cifre saranno sempre molto contenuti il libero mercato e quello internazionale bisogna spingere Lerner alla competizione internazionale
Garantire che l'ENEL stia nella competizione internazionale come non ha fatto fino ad ora fino a ora in questo momento fino a oggi in questo momento
E pensare nella competizione internazionale non c'è bisogno che sia le terre che partecipa cinquantaquattro sistemi elettrici basta che si accordi per andare a fare le cose che poteva per esempio fare in Grecia facilmente o in Albania se avesse fatto i sedici chilometri di chiusura ma ricordiamoci che non l'hanno fatto fare la pubblica amministrazione italiana e un movimento che fa guerriglia contro ogni investimento che si terrà
Italia
Allora bisogna ricordandoci tutto questo arrivare al dunque tutto questo può consentire un processo di formazione de di rinnovamento dell'aria anche dal punto di vista proprietario questo è un punto che l'UDC all'ultima fase del processo
Può esserci un processo di public company e di progressivo aumento delle azioni date ai dipendenti ai tecnici messi in Borsa fondi pensione eccetera e ci può essere via via come c'è stato per le un processo di privatizzazione senza sconvolgimenti che lasciava lo Stato la possibilità di invertiti Bitter venire o attraverso una presenza del nucleo forte o attraverso la volta invece non vedo standard noi non vediamo scandali allora c'è una possibilità almeno su alcuni punti di questo itinerario di accordarci e di trovare una possibilità di intesa sia del Parlamento quando si prenderanno le decisioni sia nel paese quando discuteremo in assemblee come questo
Sì è possibile al di fuori delle pregiudiziali ideologiche allora oggi abbiamo fatto un bel passo avanti se non sarà possibile ognuno si terrà le sue convinzioni e alla fine rischieremmo che le tutele che le cose marceranno automaticamente così come vogliono davvero tutta liberisti per la politica concludo davvero bisogna ricordarsi che la questione di fondo posta dalla nuova situazione è che in nessun campo nella produzione nella distribuzione del trasporto nella ricerca così importanti in nessun campo ci può essere la situazione di prima con lo Stato che per la lega al monopolio
Ci deve essere la ridistribuzione della ricerca la ridistribuzione dei compiti di politica energetica e tutto questo è nelle mani degli indirizzi del governo se vogliamo davvero non farsi negli automatismi di mercato siano preposti all'organizzazione della nostra società
Ma questa fine della delega e questo ritorno dello Stato alle sue funzioni ha delle conseguenze che evidentemente costano ma che dobbiamo accettare perché mantenere la situazione vecchia il protezionismo il monopolio ci costerebbe immensamente di più ci costerebbe la fine del nostro sistema nazionale come grande sistema industriale
Ringrazio
Hai capito non c'è adesso il senatore capponi presidente della Commissione USA del salotto navigazione Rifondazione Comunista seguirà professor Kariba del membro dell'Authority quindi Alfonso Gianni responsabile dell'ufficio del programma di navigazione Rifondazione compaiono Bardi segretaria manovre di la Spezia e io rapidissimamente chiuderò
Prego Leonardo Caponi
L'amicizia fraterna il che nutro nei confronti del senatore Carpi
Mi consente iniziare questo ragionamento diciamo così con una battuta e cioè dal momento che le discussioni con il senatore Carpi sono ormai quasi quotidiane
Io più lo sento parlare più
Acquisisco la convinzione di avere ragione
Nell'oppormi alla privatizzazione delle
Perché
Io credo
E la cosa dovrebbe essere nettissima per noi uomini politici
Che ogni scelta politica in modo particolare le più impegnative
Per non apparire arbitraria forzati o sbagliate depone a vere
Una logica e una motivazione
E io confesso ancora di non riuscire a comprendere quale sia la logica e quali siano le motivazioni forti che spingono alla privatizzazione della
In Italia c'è una tariffa mediamente più alta di quella degli altri Paesi europei no
è stato addirittura detto che le tariffe italiane hanno subito un calo del nove per cento io non mi espandere i così tanto diciamo almeno che i membri del governo non godano di forniture particolari a me pare di poter dire che la tariffa italiane mediamente a livello europeo
Lei nel pensa gravemente sul bilancio pubblico no perché a meno che i conti non siano falsi ma di questo certificato
La presenza del Presidente Testa alla fine dell'anno le nel chiude i bilanci con utili e quindi con un beneficio diciamo così anche del pubblico erario
Lei nell'offre un servizio scadente non accettabile tale da dover subire delle trasformazioni profonde io adesso con tutto quello che avrei da dire sarebbe un capitolo
Importante è sicura affrontare su le passate gestioni dell'ENEL mi pare però di poter dire che questo ente garantisce un servizio
Accettabile su tutto il territorio nazionale che ha svolto se vogliamo dare un giudizio storico che qui è stato ricordato una funzione decisiva
Per non l'industrializzazione e la Burdett modernizzazione del nostro Paese punto quarto
La richiamata mondializzazione
Richiede competitori
Frammentati e più deboli o competitori invece diciamo così più forti dal punto di vista della possibile presenza sui mercati internazionali io credo che
Lo scontro a livello planetario tra colossi e credo che in questa chiave vada letta anche
Una eventuale presenza Italia
Allora se le cose stanno così io come dire testardamente ripeto questa domanda perché vendette
Etro
La risposta a questo interrogativo credo che la cosa vada detta perché a mio giudizio vale chiamare le cose col loro nome col loro cognome per la privatizzazione dell'ENEL e per tutte le altre privatizzazioni non vi sono esigenze economiche
Tanto meno vi sono esigenze sociali
C'è soltanto l'obiettivo di aprire nuovi margini di profitto nel nostro Paese per i capitali italiani e internazionali a scapito a scapito del servizio dell'utenza
A me dispiace
Di non aver portato con me ma membri del governo lo conoscono un lavoro molto pregevole che è stato fatto dal servizio studi del Senato della Repubblica
E che è stato dedicato ai processi di privatizzazione del settore elettrico in vari Paesi europei e in modo particolare cioè
Una ricerca approfondita sul cosiddetto modello inglese qui citato ebbene in Inghilterra
La privatizzazioni la liberalizzazione del settore energetico ha corrisposto con un peggioramento dei servizi e un aumento delle tariffe a carico dell'utente
E questo è quello né più né meno io credo di peggio che accadrà nel nostro Paese
Voi sapete ci sono molti operatori dell'ENEL come di ieri oggi composta la tariffa delle
Che è una tariffa diciamo così unica per tipologia di utenza sul territorio nazionale essa è la risultante di una media ponderale che l'ENEL riesce a fare tra le aree dove la produzione e la distribuzione del servizio costa più
E aree dove costa meno e grazie anche all'integrazione delle tre fasi produzioni
Trasporto e distribuzione riesce a trovare questa media che pone le varie aree del nostro Paese sullo stesso piano sullo stesso livello sull'intero territorio nazionale è del tutto evidente
è del tutto evidente che la privatizzazione del servizio la privatizzazione dell'ENEL non potrà più garantire questa condizione
E ci saranno aree del nostro Paese che per motivi economici geografici orografici
In cui la fornitura e la produzione del servizio costerà meno e lì ci sarà una tariffa minore ci saranno le aree del nostro Paese dove cioè minore congestione urbana più difficilmente raggiungibili dal punto di vista territoriale dove la tariffa costerà di più se non che
Diciamo così la tariffa costo minore coinciderà con le aree economicamente già più avvantaggiate e la tariffa con un costo superiore coinciderà con le aree già oggi economicamente svantaggiate mezzogiorno isole e così via dice
A meno che diciamo così
A meno che
Come al solito
Non si concepisca questo è un dato altro dato della realtà
Anche questa privatizzazione con gli stessi caratteri con i quali viene concepita ogni privatizzazione nel nostro paese che è una privatizzazione dei profitti e una socializzazione delle perdite
Ora
Si fa un gran parlare nella concorrenza che si aprirebbe quindi della conseguente diminuzioni dei prezzi io non capisco a quale concorrenza si allunga
Dei produttori privati sul modello del CIP sei
Cioè di quelle che producono che hanno la garanzia che il prodotto viene comunque recepito che viene comunque recepito hanno incerto apprezzo è a fare l'imprenditore in quel modo scusate ognuno di noi credo che sarebbe capace ma quale mercato perché anche in questo caso voi sapete che si prevede diciamo così
La costituzione di un acquirente unico nazionale di un acquirente unico nazionale questo dice il Piano Carpi che guarda caso sarà pubblico e sul quale
Diciamo così graverà il peso fondamentale
E i margini di profitto che i privati ricaveranno dalla privatizzazione di questo settore tentò di spiegare anche perché
Perché che cosa accadrà che nel campo della produzione le centrali dell'ENEL verranno immesse sul mercato
Ma ad essere realisticamente collocati in questo mercato saranno le centrali più appetibili
Quelle tecnologicamente più avanzate
Più moderne
Che saranno acquisite dai privati le centrali più vecchie e più costosi più vetuste rimarranno sul groppone pienamente
Poi
Delle tre funzioni
Produzione dispacciamento
Distribuzione guardate il caso
Come dire vengono privatizzate le nuove funzioni dove si guadagna e rimangono invece a carico pubblico la funzione più dispendiose dove non si guadagna venga prima viene privatizzata la funzione della produzione la funzione della distribuzione mentre invece il dispacciamento
La funzione meno redditizia rimane si dice a carico del Pubblico di una società all'interno della quale dovrebbe entrare se non sbaglio lo stesso Ministero dell'industria comunque ad una funzione pubblica e si badi bene
Dice il documento Carpi
Che esisteranno in questo schema di liberalizzazione e privatizzazione due mercati
Un mercato vincolato che è quello di io rispetto fino adesso in base al quale vi è un acquirente unico
Che prende le energie ad ai produttori privati delle Olivelli ai distributori privati
E il cosiddetto mercato vincolato è invece un mercato libero che potrà vedere direttamente stipulare dei contratti utenti con produttori privati
Penso per esempio alla FIAT
La FIAT io ritengo che non farà nessun contratto né con l'acquirente unico non con i produttori italiani stando a Torino andrà direttamente in Francia rifornirsi di dielettrica perché l'energia elettrica francese costa com'è noto
Anche se il suo secolo una scelta sbagliata molto di meno
Beh quello che costa in Italia ma lo scenario che si prefigura quale sarà che come dire i clienti vincolati vedendo che saranno costretti a pagare una tariffa di molto superiore ai clienti liberi
Faranno di tutto per avere la stessa
Tariffa dei clienti liberi e allora che cosa accadrà accadrà che l'acquirente unico pubblico
Conterrà dei dai privati l'Energia magari a sovrapprezzo e la riprenderà i distributori sottocosto accollando al pubblico i costi di questo bell'esempio chiamiamolo così di privatizzazione
E allora io credo dicendo queste cose mi doveva andare lontano dalla verità
E credo anche quindi e concludo
E anche qui rimango un po'come dire
Sorpreso dalle cose dette
Dal rappresentante del Governo il quale fa questo ragionamento
Non so se è stata accolta si dice ma oggi noi non parliamo di privatizzazione dell'ENEL parliamo di liberalizzazione del mercato liberalizzando il mercato e poi vedremo io credo che le cose non stanno così
Io credo che la privatizzazione dell'ENEL non vedrà un'ora x
In cui ci sarà un Parlamento un governo che è viva da oggi si vendono le azioni l'ENEL sul mercato
Ci sarà anche l'atto formale io credo però che in realtà la privatizzazione di ENEL comincia oggi
Comincia con il piano di ristrutturazione funzionale varato quasi di nascosto mi si consenta alla vigilia di Natale dal consiglio d'amministrazione alla vigilia di Natale
E con il famoso documento Carpi
Che sono fatti che certo non decreta nella privatizzazione ma che di fatto innescare un processo
Una linea una tendenza mettono in moto in un meccanismo a un certo punto del quale la privatizzazione sarà di fatto già effettuati sarà obbligata a
Il piano di ristrutturazione funzionale dell'ENEL ma scusa ma come si fa a dire noi vogliamo in questa fase transitoria mantenere le ma quando si dice che si scorpora le nelle si società rizzare le funzioni strategiche
Cioè la ricerca e la progettazione e quindi si lascia come dire praticamente un corpo per quanto grande sia senza la testa senza il cervello
è del tutto evidente che già si reca pregiudizio a quel corpo ma quale competizione internazionale potrà fare le nel se rinunce scorpora queste funzioni
Ma quale competizione internazionale farà le del
Se rinuncia all'integrazione e non dei bilanci perché quella la misura è giusta la chiediamo anche noi che si capisca quanto spende l'ENEL per produrre quanto per trasportare quanto per distribuire ma la scorporati la scorporo delle funzioni in modo tale che non sarà più in grado di garantire i livelli credo di efficienza e di prezzi che sono attualmente in campo in modo tale che si tira ecco vedete l'ENEL perde colpi in servizio degrada le tariffe aumentano bisogna vendere subito il prima possibile io credo quindi che la lotta contro la privatizzazione dell'ENEL per mantenere al potere pubblico inteso come interesse collettivo non di lorsignori
Un settore un bene strategico della nazione italiana nostro di tutti noi
Un patrimonio di migliaia e migliaia di miliardi che è stata costruita con i soldi nostri non permetteremo a oggi che sia svenduto o regalato
Diciamo così alle grande forza elenca
Per mantenere questo patrimonio comincia da oggi a mio giudizio contrastando il piano di ristrutturazione funzionale discuteremo in Parlamento il documento Carpi
Vogliono privatizzare parzialmente lei nel non siamo anche disposti a discutere abbiamo anche detto delle cose e moderno è mettete sul mercato un quantitativo limitato e minoritaria del pacchetto azionario perché non funziona
Perché non funziona
Perché appunto torna al punto iniziale gli è stato detto facciamo la Public Company ma la public company esattamente questo diciamo così a meno che invece ci siano grandi forze del capitale le quali non entrano
Come dire per concorrere entrano per comandare per privatizzare fare loro i grandi interessi su questo punto non ci siamo io mi auguro che si sviluppi segnali positivi ne vedo anche in giro un grande movimento che possa sostenere la nostra battaglia che in Parlamento sarà
Decisi sì ma e che io credo e spero su questo punto commisurate riposante segnare dei successi grazie
Capone la parola alla professor Garribba membro dell'Authority
Ecco con l'Authority dopo il governo dopo la presidenza dell'ENEL dopo il sindacato noi abbiamo cercato di rappresentare un po'il quadro di tutte le opinioni in campo in materia di privatizzazione dell'azienda prego
Grazie per l'invito
Grazie anche per un dibattito ho trovato estremamente interessante
L'Autorità per l'Energia e per il gas come molti di loro sanno
è stata istituita con una legge del novembre novantacinque sia costituita il quattro dicembre dell'anno scorso
Il trasferimento delle funzioni
Da organi di governo l'autorità avverrà nel corso ritengo prima settimana di marzo con la pubblicazione dei regolamenti sulla Gazzetta Ufficiale questo sotto un profilo forma
L'Autorità energia a tre compiti sosta
La definizione di riassetti tariffari sia per quanto riguarda l'energia elettrica gas
Proposta per quanto riguarda le forme di mercato l'organizzazione del servizio infine la verifica della qualità del servizio nella difesa dei consumato
Non avendo ancora l'autorità prodotto dei suoi documenti io esprimo un punto di vista personale su alcuni temi che sono stati più volte toccati nel corso di questa discussione
E parlerò di tariffe prima e quindi delle forme o degli asset
Innanzitutto lattari l'impegno quello di definire una tariffa unica nazionale con le garanzie del servizio universale
Definire una tariffa significa definire livelli tariffari segmentazione dell'utenza con tutti gli utenti pagano stesse cifre definire una dinamica vale a dire adeguare le tariffe a quelle che sono delle condizioni esterne che possono variare
Quali sono i principi le tariffe devono riflettere costi devono essere trasparenti se guardiamo oggi la tariffa elettrica qualcuno l'ha già ricordato
Vediamo una tariffa formata di ben sei componenti tra i quali viene un costo di base un sovrapprezzo termico un sovrapprezzo termico straordinario gli ha una componente per le energie rinnovabili con riferimento e assimilate con riferimento ci sei via il recupero degli oneri nucleari e vi è una quote ancora in tariffa per i produttori Mino
E vi sono ben cinque voci che si riferiscono fiscali
Ora tutte queste voci hanno le loro dinamica e quindi si può immaginare quello che accade quando si parla di modifiche o di allevamenti tariffa
Le tariffe non debbono almeno in una certa misura portare a servire a sussidi incrociati ma devono riferirsi a quanto non effettivamente dice
Il criterio di ragionamento che vuole la legge
Ragionamento definito del teste del tetto al presso del price-cap per cui le tariffe si adeguano al costo della vita secondo gli indici Istat per i lavoratori operai ed impiegati diminuito del recupero dei prodotti pertanto ci dovrà essere un contratto oppositore definirà i così consente di concordare plotter recupero di produttività atteso da parte della produttore dei produttori erogatori del servizio vi sono poi quelli che chiamiamo i fattori esterni tangibili che vogliamo vengano rispettate
E dal Comune di questi dovranno indubbiamente essere riconosciuti in qualche modo e sono questi la sicurezza dell'approvvigionamento il fatto che un soggetto o i soggetti elettrici devono condurre delle attività di ricerca e sviluppo che si vogliono riconosciute e che si vogliono condotta nell'interesse comune vi è la protezione delle fasce sociali più deboli in particolare della fascia sociale e viene il riconoscimento di una segnalazione relativi alla ora tutto ciò funziona se nella definizione delle tariffe l'autorità si comporta in modo neutrale rispetto ai diversi soggetti e sente le parti interessate
A tale fine previsto un meccanismo di audizioni e di consultazione
La nuova tariffa elettrica dovrà essere proposta
La fiducia
E poi la questione degli asset è stata più volte diciamo che è il tema di questa
Discussione di questa conosce indubbiamente le tariffe non possono essere neutra rispetto agli astemi alias pertanto un sistema tariffario che si proponga ora deve fare riferimento l'assetto esistente ma in pratica l'assetto esistente prefigurando eventualmente una sua evoluzione si è parlato di quello che la setta si sta risulta da una nazionalizzazione
E penso su questo tutti concordano stato nazionalizzazione lungimirante che ha acconsentito al Paese di garantire
Un servizio universale consentito la sicurezza ha consentito di correzione degli squilibri regionali vistosi segni all'epoca della nazionalizzazione e ancora sensibili oggi
Si è parlato di un nuovo assalto allora ci si può domandare perché è uno sei nuova Sartori per pungolare detto si può ritenere obbligatorio a motivo di una serie di fattori asta sui quali noi non possiamo in C la globalizzazione dell'economia la loro internazionalizzazione
La nuova regionalizzazione il fatto che il nostro Paese vogliamo ora entrare come protagonista in Unione Europea le nuove tecnologie ora questi sono dei fattori e sta sui quali escono da quello che il nostro controllo e pertanto comunque si vede il sistema elettrico è necessaria una risposta cioè non si può pensare che il sistema elettrico il servizio elettrico qual è stato organizzato negli anni sessanta e posso rimanere uguale a se stesso nel tempo di fronte ad un contesto immutabile
Poiché questo conta un contesto che si muove per dinamiche sulle quali non abbiamo nessun
Potere nessuna capacità di influire obbligatoriamente noi dobbiamo modificare quelle che sono le risposte in questo contesto e quindi decidere come risponde
L'ora a questo riguardo
Ovviamente si possono fare diverse ipotesi io non voglio entrare nel merito ma vi è un punto fondamentale che a mio modo di vedere va ricordato e che vede in questa conferenza un momento ed è il conto
Già importante che i cittadini i lavoratori mantengano una capacità di controllo su quelli che sono i servizi che vengono loro proposti e su quelle che sono le forme e gli assetti produttivi Persico artisti di strada
E pertanto necessario che i lavoratori e cittadini abbiano modo di fare proposte
Di organizzarsi ed intervenire in quelle che sono i meccanismi che consentono di dire che le forme di mercato verso cui stiamo andando rispondono ai loro bisogni alle loro necessità
Allora qui ci sono ancora alcune condizioni ritengo vadano ricordate quando si parla di nuovi assetti
Queste sono al di RAI forse sei grosso viene anzitutto la progressività
Quando si passa da una setta ad un altro non si può pensare a delle transizioni di tipo rivoluzionario ma piuttosto va pensata una successione di azione
Qui il senatore Capponi ha ricordato che c'è qui si sta prefigurando una nuova condizione che facilita le privatizzazioni e liberalizzazione sì ed è male privatizzazione
La liberalizzazione mercato rappresentano opportunità purché siano tenute sotto adeguato contro io ritengo che vada discusso degli strumenti di cui ci si vuole dotare finché ogni azione venga nei suoi risultati adeguatamente verificata e se vogliamo mantenuta entro quelli che sono i binari per quelli che sono gli obiettivi voluti
Molti hanno proposto come modello il modello inglese
Va anche detto che il modello inglese non si applica caso italiano né è pensabile che è una trasposizione meccanica del modello inglese al caso italiano posto tutti i risultati significativi
Magari caso inglese vi sono almeno due caratteristiche che distinguono la situazione in quel Paese da quell'anno in un paese autosufficiente sotto il profilo energetico primo secondo a delle strutture e delle preesistenze di molto diverso pre strutture dalle varietà di cui adottato nel nostro Paese e mi sembra di poter dire che il documento della ricordata Commissione arte non prenda moderno caso inglese ma piuttosto cerchi indecente dei percorsi del tutto innovativi origine via un problema infine di qualità venisse anche qui dovendo risponde al principio controllo ritengo che uno strumento fondamentale
Possono essere queste sono suscettibili di revisione le carte dei servizi in modo che chi riceve il servizio diventi in qualche modo protagonisti diventi un committente di un servizio piuttosto che un consumatore che accetta diciamo qualsiasi condizioni infine giugno avviene il problema se vogliamo della per delle concessioni della valorizzazione di una serie di esperienze che sono uniche per il nostro Paese sono presentate dalle aziende municipali e multiservizi
E anche questo rappresenta se vogliamo un obbligo di cui va tenuto conto nella definizione dei nuovi asset da ultimo vorrei fare qualche considerazione mia personale diciamo su un governo che io ritengo si sia mostrato particolarmente attivo e attento ai problemi dell'energia nel passato è stato detto la politica energetica veniva delegato il fatto ai grandi enti Soggetti parapubblici di quale rispondevano a delle logiche sottratte spesso al controllo politico siamo oggi di fronte ad una situazione in cui vi è un recupero da parte della politica da parte del governo del suo ruolo
Il documento della Commissione Carpi altre iniziative del Governo sembrano andare in questa direzione
Il fatto che ritengo il Governo posso proporre un quadro se vogliamo di riferimento per quella che è la politica energetica nazionale potrà rappresentare una ulteriore garanzia e potrà introdurre qualche elemento di insicurezza spero
Io vorrei pro
Fare qualche breve considerazione perché non oso spingermi
Livello di competenza tecnico-scientifica che ha sposato nostro compagno Casati nei giorni di discussione
Perché non sono così ho dentro
Al problema
Della produzione energie tuttavia penso che su alcuni parametri di carattere generale
Posso aggiungere qualche cosa le cose dette da Casati la Capone da altre compagnie
Comincerei con la difesa del titolo di questo convegno che era stata invece messo in discussione che vuole dire una cosa precisa vi indica un modo di approccio no alla privatizzazione per una nuova politica energetica
Non sarebbe forse dire per una politica energetica
Nel senso che nel nostro Paese una vera e propria politica industriale ed è questo un discorso che ci porta lontano di cui l'aspetto energetico io ovviamente uno degli assi portanti e da molto tempo se mai c'è stata che non si vede tale almeno da assumere la dignità di questo
Ma il senso di quel titolo indica una cosa molto precisi
Che vale sul versante dell'ENEL come vale su altri versanti come ad esempio quello delle telecomunicazioni almeno per noi di Rifondazione Comunista
E cioè che non c'è da parte nostra alcuna posizione di tipo ideologico rispetto alla questione che quindi ispezioni
Perché la vera questione che quindi espressione e se privatizzare uno l'ENEL sulla questione della liberalizzazione del mercato tornerò tra non vi è alcuna questione di carattere ideologico che qui noi poniamo sugli assetti societari sugli assetti proprietari della azienda di produzione dell'energia nel caso mai sono piuttosto gli altri che pongono un problema di tipo ideologico nel senso che è necessaria una ventata di privatizzazione per dare sostanza a un'offensiva liberista che nel nostro paese grazie alla persistenza di uno stato sociale più tenace che non in altri Paesi
Acquista particolare forza ed intensità c'è invece una discussione sulle finalità della produzione sulle modalità della produzione sulla collocazione all'interno di una politica
Economico industriale di carattere generale c'è un ragionamento attorno al ruolo del nostro Paese nel contesto internazionale
Cioè cioè insomma un ragionamento di tipo pragmatico utilitaristico entro il quale c'è naturalmente la preoccupazione più che fondata e visto l'attuale tendenza di spezzettamento di svuotamento di funzioni dell'energia in atto a prescindere da quanto sta scritto non sta scritto nel documento Carpi
Una preoccupazione che ci è tradizionale e che però è anche quella che ci dà forza che dà forza anche a questo convegno c'è una preoccupazione i suoi mantenimenti occupazionali
In questo settore così determinante e così strategico
Ora io non vorrei che la discussione di teoria economica venisse limitata come a un certo punto pareva in una frase
Del mio vecchio amico Marguerite tra gli ultra liberisti e i liberisti penso che ci siano altre teorie economiche in circolazione di crederci non parlo di teoria economica comunista ma almeno penso
è uno sforzo di allargare questo dibattito questo ventaglio di posizioni dall'iper liberismo al liberismo solidarismo e a teorie corrette di un ruolo di intervento pubblico in economia ci possono essere
Anche da questo punto di vista nessuno pone una finalità di tipo ideologico noi poniamo semplicemente un problema
Come è possibile costruire o ricostruire se qualcuno pensa che un tempo ci fosse stato una politica industriale all'altezza uso volutamente un termine del linguaggio liberista
Della sfida la competizione internazionale nell'epoca della globalizzazione senza che è uno stato detenga in mano almeno le nervature essenziali del proprio tessuto economico le leve strategiche
Come è possibile e invece se non accettando una logica di pura e semplice subordinazione può addirittura colonizzazione economico e culturale questo è il punto che noi poniamo con estrema forza e siccome questo punto è di carattere teorico generale ma disgraziatamente del nostro Paese si concreta essenzialmente su due aspetti e cioè da un lato la telecomunicazione dall'altro lato la questione della produzione di energia L'Aquila è viva la nostra assoluta resistenza ai processi di privatizzazione in atto in entrambi questi settori ora Eugenio Scalfari in un editoriale di Repubblica e l'altro pure ci ha spiegato mille e una volta la differenza dei concetti tra liberalizzazione e privatizzazioni
è una differenza che accetto dal punto di vista non solo semantico ma anche dal punto di vista della teoria economica quello che contesto
è che per forza di cose tutti i processi di liberalizzazione di mercato si devono completare con la quasi totale privatizzazione
Degli agenti fondamentale su quel mercato
Questo mi pare
Ora vorrei essere chiaro
C'è Rifondazione Comunista al momento Dell'Atti internazionale anche prevede la liberalizzazione mercato energetico avesse avuto un ruolo diverso da quello che oggi e so probabilmente non ci sarebbe stata la firma o l'accettazione da parte del nostro governo di una simile logica tuttavia quello è ormai un dato
Non è quello il dato che viene contestato il dato che viene contestato in radice teorica e in ragione di fatto e seppur all'interno di una logica di liberalizzazione possibile pensare che un agente pubblico sia messo nella condizione migliore per affrontare la competizione in questo mercato liberalizzato oppure debba essere messo come pareva certo punto dire Barbieri alla stessa stregua degli altri come se non
Sul portatore una finalità di carattere generale o addirittura in posizione subordinata rispetto agli altri per cui come si diceva Capponi Brad c'è semplicemente il trasporto la diffusione ma la produzione ma la ricerca ma gli aspetti più colposi dell'atto produttiva ed economica in mani private
Questo mi pare il punto di discussione concreto se questo agente pubblico e messo in condizione di competere nel mercato interno che viene liberalizzate nel mercato internazionale
Perché appunto venivano qui anche portati gli esempi dalla Nigeria al problema della Grecia quando mai
L'ENEL prima e dopo il cambio dirigenziale è stata all'altezza
Di un possibile intervento nel mercato internazionale di energia e qui esistono invece modelli da altri Paesi e ci dicono che questo non solo è auspicabile ma è possibile profittevoli è stata vi chiamate in causa le vie ora è vero che le ricerche direbbe Abatantuono accento uno cento d'per cento pubblica se ciò fosse possibile e che certamente uno delle ragioni de questo carattere esclusivamente pubblico deriva
Dalla assoluta prevalenza dalla produzione per via nucleare ed energia pubblica
Cosa che noi di energia elettrica cosa per noi evidentemente non vogliamo anzi contestiamo per ragioni di carattere generale troppo note per essere qui nuovamente richiamate però a
Entrare
Da questo suo carattere pubblico una capacità di movimento e di movimentazione sul mercato internazionale di collegamento con altri Paesi decretazione di rapporti bilaterali di attività Nembro il bacino Mediterraneo in modo particolare di rapporto economico che può creare una diversa prospettiva mentre invece mi risulta ci risulta te il ruolo spesso già molto timido delle e nella sui mercati internazionali comunque nell'attività internazionale viene dall'attuale dirigenza ulteriormente non solo circoscritto ma addirittura smantellato
Quindi siamo già all'interno di un processo di smantellamento il quota amento di funzioni
Di mortificazione di capacità produttive di derubricazione di ruolo che sono tutti i classici e perfettamente riconoscibili passi propedeutici
A il processo di privatizzazione questo è il punto ora io accetto come diciamo così un terreno di confronto l'affermazione che Marguerite faceva ma il piano di Carpi non è già deciso la discussione aperta fermo restando che però lo stesso Carpi non può descriverci il suo piano come se noi fossimo intimati perché se io non fossi smaliziato
Da qualche anno di politica e avesse sentito specialmente Carpi in questo nostro dibattito penserei che siamo matti perché sembra che tavoli né sono mai pensato processo di privatizzazione tutto ciò che viene imputato non esiste si tratta semplicemente di un problema di innovazione non si capisce in quale direzione no lì c'è un processo di spezzettamento e quattordici società
Ci sono tutti appunto per le premesse quelle avvisaglie quei passi concreti de vanno in quella direzione che comunque visto che non siamo matti dobbiamo anche dire che al confronto attuale in corso tra Rifondazione comunista e il governo ha esattamente come Deva alla privatizzazione ora non Previti esazione delle allora ho emanato Bersani Amato Ciampi e Amato Veltroni quel matto Prodi oppure evidentemente un po'trascorriamo e su questo punto c'è
So anch'io della questione non è ancora tentata la questione non è ancora deciso una volta per tutte e per questo che ne discutiamo e mobili diamo e cerchiamo così di imparare dalla mobilitazione dei lavoratori e facciamo solo convegnistica ma anche nativa
Però e questo l'argomento di discussione non prendiamoci in giro non è la liberalizzazione che al di là che ci piacciono è un dato comunque reale è la prima
L'azione del vento e
Rispetto a questo qualche parola e ho finito oggi giornale hanno titolato di una trattativa segreta per di noti Veltroni ora se è segreto il fatto che ci si riunisca
Andandoci peraltro a piedi in un nugolo di giornalisti nella sede di Palazzo Chigi con il vicepresidente del Consiglio avvistate solo al ministro dell'industria lo si capisce che cosa più diciamo
Così segreto pubblico di questo paese è una confronto alla luce del solo il governo deve decidere come abbiamo detto non solamente sull'ENEL ma sull'insieme di un processo di privatizzazione che il Governo intende avviare e che indubbiamente sta belle suoi pilastri fondamentale all'interno del programma dell'Ulivo ma non sta anche ci stava esatto contrario nel programma di Rifondazione
E siccome le elezioni l'abbiamo ventidue Ulivo più Rifondazione nessuno dei due avrei potuto vincere da sole e questo governo è risultante di queste due cose
Bisogna necessariamente altrimenti questo governo non dura non può stare in piedi e trovare una mediazione
Ragionevole tra queste posizioni queste l'oggetto del confronto ed alla discussione che si fa ovviamente con il governo che si fa nella maggioranza parlamentare che si fa nelle Commissioni industria che si fa nelle aule parlamentari quanto i disegni di legge e provvedimenti arriveranno a loro dunque quindi una trattativa che trae origine dallo stato reale di rapporti di forza dalla diversità dell'impostazione strategica su questa questione che non solo non abbiamo oscurato ma addirittura in campagna elettorale abbiamo esaltato
Ma allora bisogna arrivare a un punto a un punto che diciamo così sia soddisfacente probabilmente non per tutti ma che sia indubbiamente soddisfacente per il mantenimento occupazionale dei lavoratori e non più dalla possibilità è un ruolo determinate vede la produzione di energia all'interno di una nuova politica industriale e possibilmente di un uomo dello sviluppo questa è la ragione per cui questo confronto avviene sull'insieme di questo pacchetto e questa ipotesi di privatizzazione e qui noi abbiamo detto una cosa molto chiara abbiamo ripetuto diciamo così che siamo per il modello francese cioè siamo perché all'interno di questo pacchetto generale
Sì sì all'integrità del carattere pubblico del settore di produzione energetica
Si eviti ogni forma di spezzettamento ogni forma di snaturamento e di svuotamento dall'interno e diciamo così di frantumazione tanto ai privati ciò che colpose mantenendo il pubblico ciò che è solo fatica e solo eventualmente cari perché non possiamo ritornare indietro rispetto a quello che fu Carlo Moro ricordava molto bene illa
Poi l'accesso di nazionalizzazione Angeletti ora vorrei dire amare che ieri
Non è esatta la ricostruzione storica che vede il processo di nazionalizzazione dell'energia elettrica in un quadro puramente protezionistico non è assolutamente esatto
Lo stesso pluri citate Eugenio Scalfari che opinione preciso su questa questione non sostiene affatto questo Brix
Sava invece all'interno di un processo riformatore in cui settori diciamo così liberali ma illumina quindi questa borghesia italiana e settori della sinistra che allora potevano essere ritenuti a buon titolo tali potevano trovare
Un punto di intesa su come manovrare e posto lui re denigrando le conseguenze nefaste di una pura e semplice libertà di mercato una nuova costruzione economica che poi diede origine a quello che diede con tutte le distorsioni che chiede però modificando
Il carattere agricolo di questo Paese impostando lo come una potenza industriale aprendolo al mondo e la lei fa erano nazionalizzazione reti elettrica timore impossessarsi
Di un punto che era determinante per la crescita industriale determinante per le politiche territoriali dell'industria determinante insomma perché lo Stato con tasse realmente nell'economia non come elemento distributore o regolatore a cose fatte ma come protagonista dello sviluppo economico quello il punto
Altro che protezionismo a parte il fatto che anche oggi in fondo se è vero che uno per l'appunto non fa iperliberista
Elementi di protezione sono a volte necessarie anche i paesi più sfacciatamente liberisti attuano in determinati momenti
E su determinati aspetti della loro produzione delle necessarie e sacrosante elementi di protezione quando questo corrisponde interessi nazionali
Non si capisce perché questa lunga banche sia così infervorato per qui rimaniamo diciamo così nudi esposti al vento senza nessun elemento di tutela delle nostre produzioni del nostra capacità creative delle nostre intelligenze
Dei nostri lavoratori diciamo così aperti senza che però nessuno si faccia entrare nei giardini degli altri mi pare una politica demenziale spostato da questo punto di vista e comunque contesto sulla base dell'analisi storica quello fu protezionismo o invece capacità di fare intervenire il pubblico in modo dinamico e dandogli una caratteristica di riforma se non di modificazione ma almeno di riforma
Di di correzione del modello di sviluppo ora noi che abbiamo bisogno definisco in questo momento in cui abbiamo una crisi di disoccupazione di massa di tipo strutturale in cui determinate i sistemi modi oggetti della produzione non appaiono più riproducibile all'infinito in cui c'è appunto un problema di evitare la colonizzazione del nostro Paese nel processo di globalizzazione dell'economia
Abbiamo o non abbiamo ancora bisogno di queste leve fondamentali la nostra risposta il sì per questo siamo contrari alla privatizzazione per questo possiamo rassicurare
Il compagno Giuliani non solamente diciamo così per una necessità antica che non oppongono avremo mai difesa degli interessi immediati
Estrarre tributi e occupazionale dei lavoratori ma per una prospettiva generale per il ruolo di questi lavoratori possono giocare per il Paese ecco la ragione per cui noi proponiamo il mantenimento integrale dell'offerta pubblica delle
Grazie Gianni Alfonso
Chiedo di far avvertire
Concreta accesi su cui sorge il taglio dell'India otto convoco lombardo sì ma compagne e compagni io penso che queste iniziativa e perché non dirlo è un'iniziativa sorridente
Che il partito Dell'Orto Fondazione comunista ha fatto bene a farlo ha fatto bene soprattutto perché in questo momento è necessario intanto dividere i merli dai passeri
Ma fondamentale rilanciare una lotta sul problema delle privatizzazioni io sono anche convinto de contento di molti interventi anche con l'opinione diverso
In modo particolare sono convinto anche molto più sereno per intervento che il compagno Capponi ha fatto proprio perché si è visto che i comunisti hanno anche il cuore oltre che le idee e quindi penso che da questa giornata il contributo il rilancio per una discussione franche schietta su un problema così delicato sia molto importante
Parlo schematizzando un attimo il mio ragionamento dalla relazione del compagno Bruno
Ma lui diceva che manca un progetto sull'Energia ha ragione meno ragione e lo dico con estrema fratellanza perché dopo trent'anni che ho lavorato e conosco Bruno è la prima volta che non sono d'accordo sulla questione non è vero che non esiste una politica Company la politica c'è è chiara
Ma non siamo forse d'accordo anzi non siamo d'accordo sull'impostazione politica proprio perché qua la divisione compare e viene un'impostazione politica
Che è necessaria la privatizzazione ma è l'impostazione politica del liberismo Company vi è un ritardo di analisi forse anche dentro la sinistra anche nel nostro partito oggi il vero cancro dell'Europa ma io direi della globalizzazione e che il liberismo è il cancro soprattutto meritevoli questa è una delle ragioni fondamentale e allora il compagno se mi posso permettere di chiamare Carpi secondo me porta avanti la politica che viene posta anche da questo governo è una conseguenza necessaria sbaglia
Ma sino in fondo però è figlia del liberismo ecco qua
Secondo me un'analisi che non viene fatta in modo severo quindi privatizzazione conseguenza di un'impostazione politica ecco che io veramente vorrei portare a riflettere sulla questione di quello che avviene a livello europeo e a livello mondiale oggi è la conseguenza oggi le grosse potenze mondiali Giappone e America o viceversa con l'Europa hanno bisogno di un'impostazione politica di potenza e allora cos'è la conseguenza della privatizzazione se non il consegnare la politica dalla Bundesbank Biadene la Capitale a bordo per poi trovare delle alleanze anche a livello decentrato come il nostro nel nostro Paese vede company forse non c'è il tempo non c'è la tensione politica in questa sala però io penso che bisognerebbe capire già oggi qual è la conseguenza che viene fatta all'interno delle si è parlato molto di strutture infrastrutture piccole sequenze ma cos'è compagni cos'è oggi le i posti di lavoro che è conseguente pagano i lavoratori e gli appalti che situazione cioè all'interno di questi posti di lavoro ecco che allora io penso sono veramente convinto che viene un'impostazione che nasce per svuotare completamente la nostra azienda Chiara azienda che vende ma riflettete un attimo quando il costo del lavoro per un lavoratore dipendente di una ditta l'appalto il subappalto ha un costo medio di venti venticinque mila lire l'ora beh quello penale
Cinquantacinque sessanta mila ma quale sarà la conferenza la conseguenza quando queste due parti andranno in conflitto con loro quale saranno una conseguenza e allora perché non capire oggi quale sarà la conseguenza completa complessiva
Vedete io non voglio fare come si dice della demagogia ma su lavoratori degli appalti sarebbe sufficiente leggere un libro che cento otto anni fa ha scritto anche il nel descrivere le condizioni della classe operaia ebbene dopo cento anni un'azienda così alta tecnologia la situazione siamo alla salita identica posizione lavoro nero proprio lavoro precariato senza orari senza diritti ecco qua compagni e compagne il liberismo la fotografia della società che si prospetta e allora la conseguenza dell'ente ed è questa vi sono due motivi portare avanti la politica da una parte anche quella di oggi dall'altra però che porta avanti gruppo di comando dei dirigenti delle che non sono stato lo scrive goffa essi esercitare ai suoi dirigenti oggi le nostre aziende il liberismo esistita incerto il modello che già prospettato
E allora cosa fare ma io penso che dice ora deve partire dai ritardi dai ritardi del sindacato di categoria tutto qua
Ma io se ne metta tutti ma soprattutto a capire e compagni spingere già a livello confederale vi sia una impostazione politica di contrapporsi a di privatizzazioni che venderà non si può pensare che è una partita che si disputa in Parlamento e che si vince o si perde in Parlamento la differenza dobbiamo farla noi compagni
Creare rimettere in moto la classe operaia per essere antagonista al processo fare capire le ragioni Teri Fondazione propone e quindi io penso che vieta a fare uno sforzo certo diceva Bruno Casati
Citando obbedì sulla Balena quali sono le conseguenze a livello strategico vengono un po'di civetteria voglio citare Giro uno grande scrittore di questo epocale che è stato musi
Descritto un grande romanzo L'uomo senza qualità assolvere proprio la rissa finanzierà un personaggio chiave in questo Roman vero
Si fa diceva ma il luogo Inches siete sicuri che siano locali
è stato trasforma rispondeva in Europa inserendosi diceva quali sono male sono normali sono state rese conto osserva sì quando non sono sereni realizziamo episodio senza qualità rendiamo più dei rischi non si rendono sgomento sono uomini ma sono uomini fatti da ossidi moscerino grazie
E l'ultimo intervento conclusivo che Musacchio sia la direzione del partito grazie
Riprendo veramente pochissimi minuti perché già moltissimo praticamente tutto salute con la relazione di Casati degli interventi di capponi fino all'ultimo di Alfonso Gianni io ringrazio tutti quanti hanno voluto ora cogliere questo nostro invito a discutere con voi gli interlocutori che avevamo chiamato questo confronto soprattutto ringrazio i lavoratori tecnici e gli operai
I moltissimi compagni che hanno partecipato a questo incontro io credo che qui ci sia un punto di fondo c'è la necessità di discutere di grandi questioni che attengono alla vita di questo nostro fa e se in particolare in primo luogo con i lavoratori con quel patrimonio di conoscenze fondamentale che ha rappresentato dalle professionalità che vivono dentro un ente come l'ENEL
E perché se no sembra che queste discussioni riguardino tutti meno che i lavoratori che si debbano confrontare semplicemente dei modelli senza mettere in campo quella che poi la forza reale per gli uomini in carne ed ossa questi lavoratori questi tecnici c'hanno detto in questo incontro ma lo stanno dicendo nella mobilitazione che in corso nel Paese che sono preoccupati che esprimono un disagio che esprimono una preoccupazione di fondo
Noi siamo con loro e sentiamo che non dobbiamo fare semplicemente un confronto ma anche una vera e propria battaglia politica perché queste preoccupazioni prevalgono facciano riflettere chiedeva riflette noi abbiamo detto alcune cose molto chiare
E le confermiamo al termine di questo confronto noi siamo contrari
Alla privatizzazione dell'ENEL non ne comprendiamo i motivi e la riteniamo dannosa e siamo contrari alla precarizzazione proprio perché proprio vogliamo una nuova politica energetica al servizio di una nuova politica di sviluppo del Paese
Lo voglio dire sono andato via giardini e Potenza particolare picco con cui ho avuto modo di lavorare ai tempi del vecchio partito comunista in tante battaglie che ci hanno visto anche in polemica rispetto
Alle politiche che faceva l'ENEL che hanno teso a separare come se appunto per fare una nuova politica energetica bisognasse passare per la privatizzazione che proprio il contrario che è il mantenimento del carattere pubblico dell'ENEL e il controllo pubblico sulle politiche energetiche che può consentire una nuova diversa qualificata politica energetica al servizio di una diversa politica di sviluppo di questo Paese questo il punto
L'abbiamo detto alcune cose non abbiamo sentito un contraddittoria efficace su questo
Che questo settore dell'energia un settore strategico rispetto al parco esistente nelle centrali perché rappresenta un appunto l'alimento della possibilità di sviluppo del Paese rispetto alla qualificazione in termini nuovi e innovativi di una politica energetica del Paese rispetto alle necessità di rilanciare uno sviluppo qualificato in questo Paese cioè delle scelte di politica industriale di cunicoli e politiche con
Che
C'è un interesse nazionale
Rispetto a questo elemento strategico del settore energetico che nessuno può negare nell'ambito di processi di mondializzazione che ci sia per mancanza si rafforzi l'interesse nazionale
Perché a questo settore non può essere considerato un settore luogo di accumulazione di profitti privati ma deve essere invece considerato un settore al servizio di una qualificazione dello sviluppo qui c'è un punto di fondo che la
Giovanni le reti infrastrutturali sono un modo per consentire livelli di accumulazione privata nei trasporti nell'ecologia della distribuzione idrica o sono settori che sono determinanti per
La qualificazione di un rilancio dello sviluppo noi siamo per questa seconda poi ipotesi per questa seconda risposta cioè l'energia come funzione di uno sviluppo qualifiche
Abbiamo detto la privatizzazioni portano dei problemi e anche su questo è ora di smetterla con il confronto semplicemente ideologico perché sono dei fatti i problemi che si crea io ho letto recentemente un libro di un intellettuale che si chiama Gianola proprio sulle privatizzazioni Brafa
Ore delle privatizzazioni che però poi dice di appunto ad esempio la privatizzazione dell'acqua in Inghilterra ha portato al fatto che spesso e sovente la quando arriva che la privatizzazione Desert sì pubblici ha portato al fatto che ci sono quartieri che non sono percepiti dei servizi pubblici che la privatizzazione porta sempre un taglio secco ridimensionamento dell'occupazione e allora se diciamo che al primo posto dei problemi di questo Paese c'è proprio la disoccupazione non si può andare in questa direzione che alla fine anche i conti pubblici si aggravano se è vero come lui stesso cita che la quota di prodotto interno lordo che destinata all'assistenza in un Paese come l'impiego ed era dopo la Barbera kasher aumentato di tre e quindi noi diciamo che ci sono già problemi che abbiamo verificato sulle politiche di privatizzazione che non è vero che si può mantenere in forma astratta poi carattere di servizio generale proprio perché il processo di privatizzazione va in una direzione diversa che c'è un problema grave sulle tariffe facevo l'esempio appunto dell'aumento che c'è stato sulle tariffe dell'acqua in Inghilterra e che corrisponde a una non più carattere generale del servizio ma già qui dodici ma il segreto dalla CGIL e c'è un problema quando si indica la tariffa massima vuol dire che già c'è un po'un dopo di arretramento rispetto al carattere la tariffa e quindi una contestazione di merito che noi facciamo del processo di privatizzazione che ci porta a rilanciare con forza il no alla privatizzazione Spitz
Abbiamo espresso un giudizio molto critico rispetto al documento che è stato avanzato da Carpi e quello che è stato proposto dalla dirigenza dell'ENI abbiamo detto è una forma di spezzettamento di questo ente
Dannosa che prelude appunto a una vendita che noi consideriamo negativa questa critica la ribadiamo anche dopo gli interventi che sono stati portati dal sottosegretario Carpi e dal Presidente dell'ENEL Testa perché sentiamo che le ragioni di questa critica sono tutte assolutamente conferma
Noi continuiamo a pensare che ci voglia una nuova politica energetica siccome scritto nella seconda parte del titolo di questo nostro appuntamento nazionale che può essere frutto precisamente del mantenimento del carattere pubblico dell'ente
Che ci deve essere una nuova politica energetica fondata su una qualificazione innovativa di questa politica stesse che sia funzionale alla nuova qualità dello sviluppo
Io credo che che sia assolutamente improprio dire che l'ENEL come dire il carattere pubblico serve semplicemente per promuovere il terzo tipo di impiantistica Nord carattere pubblico serve proprio per promuovere quella fornita l'innovazione delle politiche energetiche che è necessario per andare in direzione del risparmio energetico delle fonti alternative dell'innovazione tecnologica per mantenere un carattere unitario per la ricerca dell'intervento su questi settori dal nord al centro al sud del Paese
Credo che invece fare di ragionamento contrario si un ragionamento che mistifica il dato di realtà
Io voglio concludere dicendo che insomma qui stiamo assistendo anche un prova di un paradosso che ormai in questo Paese non si discute più delle politiche economiche io ricorda bene ora il dibattito sul nucleare per questo lo ricordo insomma facemmo io ero assolutamente contrario alla politica nucleare ma facemmo anche un dibattito di merito su quale politica emergenti
Lo facemmo anche su Brindisi per questo interrompevo Chicco Testa e quella volta entrambi dalla stessa parte ma insomma si fece un dibattito che ineriva a quando ero le scelte strategiche su questo settore invece oramai
L'economia si discuta semplicemente in termini di privatizzazioni sì o no e noi siamo per il no seccamente sui settori strategici
L'adeguamento il problema della disoccupazione sembra diventato così come era secondo appunto le fonti più antiche del pensiero liberale semplicemente la necessità di adeguare la oratori a quelle che sono le sue le esigenze tra virgolette del mercato del lavoro c'è la flessibilità la precarizzazione e così via come se non ci fosse un problema di disoccupazione strutturale
Di questo nostro mondo sviluppato della competizione mondiale del post fordismo l'unica forma di politica economica che si concepisce la politica monetaria noi diciamo che invece ci sono questioni che vanno posta diversamente e cioè come si creativamente una politica del lavoro come si determina attivamente delle politiche di qualità dello sviluppo di cui questo Paese avviso
Queste sono questioni aperte con il governo non c'è dubbio c'è un pacchetto anzi
Come si creano occupazione come si difende lo stato sociale come appunto non si procede alla realizzazione dei settori sarà peggio sono elementi che segnano appunto un crinale
In cui si deve decidere se si apre una stagione nuova di cambiamento di trasformazione oppure se si viene licenziati dalle politiche neutrali che francamente hanno già creato profondi danni in questo Paese Europa ma ce ne ha viene scattare questo meccanismo questa logica di dire che discutere di politica energetica non significa promuove la privatizzazione ma contrario mantenere carattere pubblico e in e innovare
Profondamente nel tipo di politica energetica di far che tu vai a fare legarlo profondamente all'innovazione tecnologica alla promozione dello sviluppo del Meridione alla promozione di occupazione e così via di questo discussione di questo tipo di confronto il Paese avviso io credo che le lotte dei lavoratori che sono in corso ci sono state il settore dei ferrovieri ci sono in corso superiore dell'ENEL c'è stata una grande lotta dei metalmeccanici e non ha avuto il risultato che doveva avere anche perché appunto c'è stata una gestione ribasso del governo è un comportamento inadeguato delle confederazioni che non hanno proclamato lo sciopero generale a sostegno ma se l'otto e sono le lotte necessarie per segnare il corso degli eventi non ce la metteremo tutta perché le aspettative del ventuno aprile non vengono tradite ma bisogna che ci sia metto decisivo segnale inversione di tendenza grazie a tutti
Ringraziamo tutti compagni la manifestazione si è conclusa con la serratura
Una domanda sola ai compagni di Rifondazione il sette marzo c'è lo sciopero nell'altro lo sappiamo Totò striscione l'ha portata a Roma no
E perché qua voglio avere a parte l'intervento nostro informatore rosso e quello che è arrivato via fax martedì il comitato degli iscritti dalla Ferrero nessuna altra parlarono di che cosa fare de che cosa sta facendo
Questa importante voglio dire
Cioè non mi aspettavo risposte dal sindacato perché abbia abbiamo anche capito qual è il ruolo però dal partirà Rifondazione Comunista milanese o Romano e pagare tra virgolette l'avrete una risposta
Cosa
Da