Trasmissione radiofonica sul referendum per l'abolizione della Golden Share (Radiorai 1)

Immune dal referendum a cura della testata tribune servizi parlamentari direttore Angela Buttiglione
Buongiorno oggi sulle
Noto come quello delle privatizzazioni si confrontano qui in studio due economisti il vespertilio
Fra pochi secondi ripresenteremo loro si parlerà
Ero uno scheda gialla c'è una legge che consente un ministro del tesoro di poter ostacolare dare la gestione di un'azienda privatizzata avvalendosi di un'azione che ha caratteristiche speciali la onde la share opzione Doro con questa azione d'oro si può impedire lo scioglimento di una società pubblica un trasferimento dell'azienda una fusione ecco il referendum vuole cancellare questo potere speciale a sostenere che questo potere
Tenuto che bisogna quindi votare sì
Ferendo ma sarà il professor Renato Brunetta docente che poi lavoro alla Seconda Università di Roma in favore del no si pronuncerà invece il professor Augusto Graziani ordinario di Economia politica alla Sapienza buongiorno a tutto il due professor Brunetta che cos'è che si teme le
Ma questa legge impedisce le privatizzazioni
O se le priorità
Vengono a prezzi più bassi e mantengono le ingerenze dello stato taluni dicono del governo Rooney altri dicono dei partiti nella gestione delle imprese e abbiamo visto che questa cosa
Produce guasti all'economia
La golden share alle
Jana perché una condensa
Alle all'economia fa male
Interessi collettivi del paese e quindi e meglio abrogare la norma e quindi
Meglio lasciare
Dato svolga la sua funzione maga introducendo delle autorità delle Authority
Riescano a gestire e controllare
I mercati privatizzati quindi
No alla golden share
Magari al controllo dell'Antitrust sì al controllo di autorità speciali che possono comunque tutelare gli interessi dei cittadini anche di fronte a settori cosiddetti strategici sentiamo le obiezioni del professor Graziani
Certamente siamo tutti d'accordo sul fatto si debba garantire nato concorrenza effettiva
Cati e quindi anche nei mercati dove imprese privatizzate però il problema della privatizzazione
Elementi diverso si tratta di vedere
Lo stack evidentemente al di fuori di interessi di singoli e specifici partiti perché questa sarebbe un'la degenerazione della politica lo strattone al suo nella sua accezione più alta di conduttore della politica economica del paese possa e debba conservare ne leve strategiche e io ritengo che do industriale internazionale di oggi così come fanno tanti altri paesi così come hanno fatto i Paesi che hanno percorso più rapidamente la via dello sviluppo anche lo Stato italiano debba conservare un controllo di alcuni settori strategici
Tanto più che il problema della golden share
Non interferirebbe con la gestione quotidiana dell'impresa ma impedirebbe soltanto i trasferimenti di proprietà deliberati dall'assemblea dei soci a maggioranza senza alcun controllo e questo invece è un tipo di controllo che in vista
Era lì della politica industriale del Paese non è male che venga riservata alle autorità di governo
Professor Brunetta cosa qualcosa da obiettare
Porta l'ingerenza perché la golden share all'
Gli amministratori
Tenda e quindi non è solamente un potere generale strato è un potere di gestione e il problema non ha torto Graziani quando parla di interessi generali da difendere il problema è se questi debbano essere difesi con un
Golden share all'italiana
E poi giri controllare persino la privatizzazione delle municipalizzate delle aziende del latte delle aziende dei trasporti non non si parla solo di aziende strategico-militare ma la coda essere talmente estesa chi si può appunto estendere a tutto a tutte le privatizzazioni e i poteri sono anche poteri di amministrazioni di nomina di amministratori quindi io preferirei i non tanto avere questa ingerenza dentro le imprese ma di avere dei controlli di mercato e di far sì che attraverso il sistema delle privatizzazioni poi le imprese privatizzate possono funzionare
Il mercato allora chiediamo al professor Graziani perché questo potere di veto questa azione dove
Rappresenta invece una garanzia secondo me è evidente che tutto dipende dal modo in cui la politica governativa viene condotta ma noi evidentemente ci auguriamo di degenerazioni a cui abbiamo assistito negli anni passati siano cosa ormai che non si ripeterà più e quindi ci auguriamo che i prossimi governi conducano una politica industriale economica in generale e negli interessi del Paese e questo è necessario porta con sé il come necessità che le industrie strategiche rimangano gestite con criteri di lungo periodo non con i criteri ma il profitto immediato ma con il criterio dell'accumulazione tecnologica dell'avanguardia in maniera da conquistare i mercati internazionali non soltanto con il basso costo del lavoro come tante volte la nostra industria affatto
Ma anche con la capacità di presentare i prodotti nuovi che quindi possono essere imposti ai mercati e assicurare uno sviluppo di un'affermazione di lungo periodo della mostra in due
Lei come vede queste finalità
Un po'di reali
L'industria strategica che abbiamo ben poche può ormai in Italia nel senso che abbiamo quasi perso tutto
Colpevolmente avremmo dovuto mantenere adesso si parla di golden share su tematiche le più varie da quelle delle telecomunicazioni
Ma soprattutto delle municipali
In tanti settori che con la strategicità noir
Niente assolutamente anche fare
Strategicità va bene però io dico che deve essere controlla attraverso specifiche autorità Esterne che facciano funzionare il mercato che siano capaci di far funzionare il
Sa assolutamente inconcepibile che questa strategicità
Interno abbiamo visto come si comporta lo Stato come si comporta il governo e soprattutto abbiamo visto l'ingerenza dei partiti
Nella gestione delle imprese pubbliche e quindi l'esperienza del passato ci porta a dire meglio lasciar perda
Ringrazio il professor Brunetta perché mi ha è un ottimo argomento l'esperienza del passato ci insegna che abbiamo perduto tutte le industrie strategiche e questo dipende proprio dal fatto che non abbiamo mai avuto Nesi eccitato una politica industriale seria è arrivato il momento di darsela che questa venga data al Paese attraverso un ago oppure attraverso un'autorità come suggerisce il professor Brunetta se non si occupi però soltanto della tutela della concorrenza ma anche delle strategie industriali di lungo periodo queste cosa che si può discutere viceversa quello mi lascerebbe molto perplesso l'affidare tutto esclusivamente al mercato sono d'accordo
Vuole diventare qualcuno no sono d'accordo nel senso che è meglio un'autorità che faccia funzionare
Mercato in senso strategico e non solo nel senso della privatizzazione
Anche nel senso che la strategicità però questo si può fare solo se non c'è la golden share perché la golden share impedisce la nascita dell'Authority quindi meglio l'Authority piuttosto che la golden share la golden share impedisce le privatizzazioni
Impedisce in un corretto funzionamento
Le Authority che noi conosciamo finora sono Authority si tutelano la concorrenza quello che occorre è una politica industriale di respiro molto più ampio
D'accordo su questo però allora votiamo sia l'abrogazione della norma sulla golden share e attuati a anche Authority efficienti
Sia in senso della concorrenza sul senso il tre ecco se lei dovesse Blair lei professor Graziani un consiglio
Esprimeva
Ai legislatori nel domani dice come modifichiamo cosa dovete dovreste far confermare queste modifiche
Io sarei per confermare l'istituto della c'era e cioè il controllo pubblico su quell'alcune industrie strategiche se poi
Modificazioni istituzionali consentiranno di inventate elaborare qualche nuovo organo che possa affiancare gli organi governativi nella stessa direzione è cosa che si potrà discute
Da come lo studente dice no no ma debbo fare e molto sempre
La golden share impedisce privatizzazioni
E quindi se vogliamo vere privatizzazioni bisogna assoluta
In aula quando dice poi sul resto ci si mette d'accordo
Il confronto termina qui e passiamo la parola ad un altro referendum non c'è altro da Ferruccio Parri