"Roma prossima. Opportunità per una nuova economia" conferenza organizzata dal Comune di Roma nei giorni 23 e 24 maggio 1997 presso le Sale 1915-1918 del Museo Centrale del Risorgimento

Apriamo i lavori della conferenza Roma prossima opportunità aprono Polonia ringraziamo i presenti
In questa terrori questa sala suggestiva sala storica romana forse anche poco nota
Perché Roma prossima questa conferenza nasce dalla concreta esperienza governa la Giunta Rutelli dalle pressioni e dalle stanze che l'amministrazione comunale ha voluto condividere con le forze imprenditoriali e manageriali della città
Il sindaco mi ha chiesto uomo d'impresa di collaborare all'organizzazione la conferenza così col fatto di con entusiasmo prende questo dibattito serio e concreto portando il contributo di chi si misura quotidianamente con le difficoltà e l'opportunità dell'economia che cos'è Roma prossima questa conferenza è un'opportunità ed i protagonisti al nostro cita di interrogarsi sulle prospettive di Roma e sulle responsabilità che la classe dirigente ha nell'attuazione dei programmi di sviluppo
O sa di Terni protagoniste classe in senso ampio evidentemente non elitario la conferenza si rivolge infatti a tutti coloro relatori partecipanti gli assenti tramite i media auspichiamo che vogliono possono contribuire a modificare e migliorare il futuro delle città della città quali obiettivi a Roma prossimo redditi a questa conferenza
All'Obiettivo in particolare di delineare gli è possibili dello sviluppo economico ed occupazionale di Roma dei prossimi il futuro della città va individuato anche alla luce dei cambiamenti strutturali corso Roma città Capitale d'Italia probabilmente possibilmente cita capitale di uno Stato federale
Di un'evoluzione europea una delle capitali della grande Europa
Contemporaneamente sono in atto modifiche la pubblica amministrazione e su questo argomento sincerità in particolare la prima sessione che stiamo per questa sezione è stata data ricchi da uno studio sull'economia che Pera verrà presentato per realizzare i più recenti fenomeni e più le prossime prospettive della città
Comunque il successo la città è possibile affrontando le esigenze di mobilità e di trasporto e di trasmissioni necessari traccerà la modernizzazione del nostra reti delle nostre reti urbane su questi temi a questi temi sarà dedicata la seconda sessione in una città più snella al centesimo del loro Stato federale europeo quali saranno le iniziative che potranno essere proposte la città è potranno salvarsi questi iniziative sono analizzati nella terza sessione pomeridiana e sono molto vaste molto articolata imprenditori da servizi il turismo la contestualità la conservazione e la promozione dei beni archeologici e museali l'efficienza delle società con fini di lucro e l'economicità del non profit
In particolare con la riqualificazione urbanistica edilizia quali proposti ci possiamo attendere da questa conferenza la tavola rotonda di domani destino a Roma chiuderà con le conclusioni del sindaco e sono certamente molto attesi così come quelle di relatori e porteranno stimoli dello sviluppo della nostra città
Voglio associare una speranza personale Rillo poi una proposta ritengo che conferenze ci siano molte se facciamo molte questa conferenza vorrebbe aprire un dibattito la città quindi vorrebbe non chiudersi domani vorrebbe che questo dibattito busillis dibattito vorremmo credo questo dibattito fosse portato nelle scuole le università per presentare i giovani le vere opportunità che si prestano il futuro di Roma e auspicabilmente nel loro uno personale
Una proposta chiede vedremo come si potrà essere avvolta che i protagonisti dell'economia e delle forze sociali delle istituzioni tre in un tavolo di lavoro che con l'aiuto dei più valenti osservatori economici esistenti disponibili analizzino periodicamente e sistematicamente buon tempismo l'evoluzione dei buoni cittadini
In questa maniera ci sarà più possibilità efficienza nel concertare le azioni sull'economia di Roma e si creerà anche quella crescita di ruolo e di compiti di cui la classe dirigente appunto alla responsabilità
Fatta questa introduzione rispettivi organizzativi si apre appunto la sessione dedicata alla capitale dello Stato che cambia gli attori hanno dieci quindici minuti per l'intervento hanno cominciato con un po'di ritardo e quindi chiedere di essere sintetici eventuali domande da parte della sala potranno essere rivolte con un modulo inserito nella cartella e quindi procederei il passare la parola al dottor Raimondo Boggia
Buongiorno a tutti
L'opportunità di aprire una conferenza su Roma prossima un'opportunità unica
In questo momento credo ci sia una grande necessità nel mondo non solo in Italia e non solo a Roma di guardare al futuro con coraggio con disciplina
E condizioni di lungo termine per parlare di futuro però è necessario immediatamente comprendere il contesto in cui questo futuro prende forma penso che quelle che noi chiamiamo le variabili su cui non c'è nulla da fare cioè le variabili predeterminate
Siamo in un momento di globalizzazione siamo in un momento di
Incremento nell'uso e nelle potenzialità delle tecnologie
Tutte e due queste dimensioni che sono predeterminate creano problemi la globalizzazione in generale una necessità che una realtà di molto pur di multiculturalità ovunque non solo nelle aree europee
E questo crea opportunità di integrazione di miglioramento delle cose di tutti ma nello stesso tempo crea paura nella gente
La tecnologia genera un continuo cambiamento
Che negli scenari internazionali viene chiamato di Perpetual Transition cioè di una transizione di lungo termine abbastanza lunga assenza standard scrissi
Quindi grandi opportunità di nuovo ma nello stesso tempo fortissima incertezza al punto che Engle barche quello che ha inventato il mouse che ormai siamo tutti quei nostri personal computer conoscenze a Tristan forbice la tecnologia molte più potenzialità del di quanto non abbia il sistema umano la capacità di adattarsi alle nuove tecnologie questa questi salti che ci sono stati nella società non dipendono dalla volontà del singolo o del singolo amministratore pubblico della singola organizzazione della singola impresa Marita scendono le volontà e quindi diventano quelle che noi chiamiamo le variabili esterne predeterminate che condizionano nostro agire individuale di impresa o di organizzazione o di amministrazioni pubbliche
Questo crea la possibilità di molti Klestil molti conflitti di molte nuove questioni da affrontare con lenti diverse con occhiali diversi da quelli del passato
In una relazione che deve durare dieci quindici minuti è impossibile essere profondi in tutte queste dimensioni io vi darò solo dei flash cercando di alludere a qualche esempio soprattutto di natura e di tipo internazionale dove l'approccio il futuro e sta è un approccio francamente diverso da quello che fino adesso si è visto in questo Paese e che quindi credo sia stato scelto come esempio di come si può gestire il rapporto col futuro in modo diverso
Cominciamo da una domanda semplice il futuro di una grande città si subisce si progetta usi impone ma io credo che il futuro si subisca per dirla con la semplicità ripeto dei dieci minuti il futuro si subisce quando si fa solo una previsione di tipo lineare cioè quando non si immagina che ci possano essere delle grosse discontinuità nel futuro imprevedibili oggi che invece la vita di tutti i giorni
E la storia ce lo insegna
Il futuro si impone ma non è quasi più di questo tempo almeno nelle società diciamo complesse avanzate orientata la democrazia
Il futuro si può progettare rimane la domanda Bessi il futuro si può progettare e credo che se noi siamo qui se una conferenza come queste è stata aperta
La ragione e la convinzione che sta emergendo negli amministratori né i politici né gli imprenditori è che il futuro si può e si deve progettare in modo organizzato
Allora a questo punto bisogna comprendere quali sono le dimensioni quali sono i vincoli soprattutto le opportunità le conosciamo tutti le opportunità e i desideri e i sogni ne abbiamo tutti
Come individui come attori sociali economici e politici ma bisogna invece credo partire dall'osservazione dei vincoli e dentro quei vincoli stare a costruire le opportunità comuni
Uno dei vincoli per esempio la pianificazione allo sviluppo alla progettazione del futuro del tempo
Quante volte nella dimensione l'uso della dimensione del tempo si è costretti per ragioni diciamo politiche o di mercato che tendono ad assomigliarsi ad avere una futuro orientato a tre mesi a sei mesi a un anno a non poter decidere pianificare scegliere per fra dieci anni fra vent'anni
Ma invece noi sappiamo che le grosse decisioni che prendiamo oggi influenzano a volte illustri le decadi talvolta anche i secoli
Quindi la variabile diciamo il vincolo del tempo in cui disegnare e progettare il futuro è un vincolo di cui essere responsabili coscienti e su cui operare delle scelte con gli interlocutori che si sceglie per progettare il futuro stesso
A questo punto diciamo come possiamo gestire questo progetto del futuro e accelerarlo visto che abbiamo due problemi contemporanei uno quello di deciderlo e di non subirlo e l'altro quello di accelerarlo B la prima cosa per gestire il futuro
E quello di approcciarlo in modo sistemico quindi di considerare non più la singola amministrazione perché stiamo parlando di una città ma la singola impresa non ha regole diverse non possiamo considerare la singola impresa
Come a sé stante rispetto al contesto in cui opera
L'amministrazione ha quelli che gli americani chiamano degli stakeholder cioè dei portatori di interessi diversi con cui interagisce tutti giovani sindacalisti i sindacati le associazioni culturali di categoria di imprenditori le aziende municipalizzate il sistema dei cittadini
Ma l'amministrazione ha anche una serie di variabili esterne a questo primo cerchio di relazioni che non può controllare sono le dimensioni macro economiche politiche internazionali e geopolitiche i conflitti di tipo più o meno militare che possono avvicinarsi ai confini di un territorio queste variabili insieme a quelle tecnologiche ambientali non possono essere governate in qualche modo in modo proattivo possono essere solo gestite
Come variabili di un sistema Complesso
E quindi l'approccio arrivo al secondo punto non può che essere interdisciplinare
Interdisciplinare non vuol dire mettere vicino tante discipline che non sanno parlare una lingua comune come avviene in tutte le aziende dove la funzione commerciale non sa parlare con la funzione sistemi o la funzione progettazione non sa parlare con la funzione produzione
I teorici prima e vuol dire sedere allo stesso tavolo culture e competenze diverse e cercare di comprendere insieme come integrare un sapere più avanzato attraverso questo sistema di competenza
In altri termini ci sono domande a cui bisogna rispondere con solo con l'interdisciplinarietà in un futuro di Roma si muoveranno di più le merci di oggi o di meno più i cittadini o di meno
Si muoveranno più il denaro o di meno può darsi che molte di queste cose possano essere mosse in modo virtuale ne parleremo credo nel resto dalla giornata
Ma il come si muoveranno in sé si muoveranno in modo virtuale va organizzato insieme al sistema della mobilità fisica delle merci
Quindi l'integrazione di competenze nella fase del progetto è fondamentale per non ritrovarsi avanzatissimi su un piano e arretrati si nessun'altro
Creando scompensi discrasia
A questo punto e nella città la la secondo punto dell'interdisciplinarietà e che bisogna chiedersi se la città a chi appartiene la città appartiene solo ai cittadini quali riconosciamo le associazioni di categoria al sistema dell'in paese al sistema delle degli esercizi commerciali o magari la città appartiene anche a chi la visita che per Roma non è una domanda è rilevante abbiamo fatto uno scenario per Flint Michigan cittadina del Michigan Esperança dove certamente ci sono pochi visitatori all'anno
Allora naturalmente lì la questione del chi visita Flint è il rilevante credo che a Roma chiedersi se Roma deve essere dei romani o anche di chi la visita possa cambiare completamente il quadro di riferimento in cui ci muoviamo
Poi quale lavoro dobbiamo chiederci per questa grande città del futuro
Come evolverà lavoro beh io sul lavoro ho una convinzione molto chiara perché frutto di un'esperienza di un altro scenario fatto in una città che Blasco grande capitale della Scozia
Prima che fosse parte del Regno Unito Platone città storica incredibile ha molte analogie con Roma che si è più piccola
Avuto il massimo dello sviluppo industriale può il massimo del declino di occupazione
Vasco ha rilanciato una mano d'opera di decine di migliaia di milioni si parla di quaranta milioni di ore di lavoro nuove in un anno generate
Con un'associazione proprio di città imprese private imprese municipalizzate i politici organizzazioni politiche
Però signori c'era una condizione a monte nel quadro di riferimento di valori comuni con condiviso in quel momento nella progettazione del nuovo lavoro per la nuova città che il lavoro fosse molto flessibile
Per cui in termini di milioni di ore di lavoro generate se uno mi chiede se oggi scommette che a Roma ci possa essere più lavoro io risponderei di sì se uno mi chiede ci potranno essere più posti fissi a otto ore al giorno garantiti direi certamente no
Quindi di nuovo l'interdisciplinarità dell'approccio alla visione sistemica per decidere in quali regole costruire progettare il nuovo futuro
A questo punto credo che abbiamo guardato uno sguardo per quanto veloci a come provare a gestire il futuro
Proviamo a vedere adesso come si fa a creare questo sistema di interessi che riesce a parlare allo stesso tavolo
Bisogna non solo sedersi allo stesso tavolo a discutere ma bisogna interagire bisogna interagire interagire anche qui dimenticandosi il momento del sogno che è tipico di tutti noi di tutti quelli che pensano avanti
Per dimenticare il momento del sogno di suggerisco una frase sedersi attorno a un tavolo vuol dire essere facilitati in questo approccio
Non pensare al futuro che ciascuno di noi desidera ma fu pensare ai futuri che ciascuno di noi potrebbe subire che potrebbero capitarci se non lo progettiamo insieme
Se l'approccio diventa anche quello di avere il coraggio di vedere cosa potrebbe capitarci disegniamo meglio ciò che è realmente possibile e plausibile e non solo ciò che fa parte della nostra ideologia del nostro sistema di valori del nostro sogno possibile
Accelerare il futuro in questa gestione accelerare i tempi della gestione del futuro per non progettare qualcosa che riguarda i nostri nipoti ma non noi e non i nostri figli
Vuol dire due cose sostanzialmente poi credo qui di aver finito con gli stimoli se vogliamo metodologici e che credono possano fare da cornice a quanto poi nello specifico per ha detto nelle altre relazioni
Accelerare il futuro vuol dire
Una cosa la semplificazione normativa necessaria
Noi siamo in un Paese che ha circa dieci volte le leggi credo che persone più autorevoli di me in questa materia possano confermarlo della Germania e della Francia siamo in una situazione normativa che impedisce l'azione primo punto questo riguarda più le funzioni pubbliche che non priva ma poi c'è un rilancio dalla figura del della della dell'imprenditore privato del ruolo dei privati
L'imprenditorialità diffusa non è una parola generica l'imprenditorialità diffusa vuol dire che la gente deve imparare anche a livello imprenditoriale commerciale a prendersi delle responsabilità in un contesto di valori condivisi quindi in un in un sistema di futuro progettato per arrivare a degli obiettivi comuni dentro quegli ambiti è possibile agire la propria fantasia e capacità imprenditoriale però teniamo conto di una cosa che la facilità di tutto questo dipende scusate che la responsabilità di tutto questo cioè la capacità dei singoli di essere responsabili
Verso il territorio la città all'impresa i cittadini sistemi di interessi più complessi dipende dalla facilità che con cui gli consente di arrivare a questo
Se per fare un'impresa io devo fare diciotto firme all'anno circa davanti a un notaio che ogni volta dimostrando esteso che io sono me stesso questo non è rendere la vita facile a chi vuole investire così come ogni volta che i cittadini hanno hanno ai cittadini viene richiesto una raccolta differenziata questo avviene più facilmente quando gli creo le condizioni perché non sia uno sforzo ideologico ma semplicemente un'azione concreta da svolgersi tutto questo va fatto in quella cornice di valori comuni che vanno decisi a monte senza la quale ci sarà una progresso e un futuro disegnato per eliminazione delle rune precedente e non per disegno delle opportunità future io qui con gli stimoli credo di poter aver concluso ritorno la parola Paolo Cuccia grazie
Ringraziamo Raimondo Boggia perché effettivamente una scenario del futuro e le comparazioni internazionali sono certamente molto utili
Facendo una piccola inversione del programma dare la parola ad Enzo Bianco che poneva una commissione parlamentare
I Enzo Bianco sicuramente si è occupato del presente e del futuro non solo della sua città dove sindaco ma anche dell'associazione di Comuni che presiede
Grazie
Grazie io
Credo che un convegno come questo qualche anno fa
Avrebbe avuto come partecipanti un pubblico probabilmente diverso magari sarebbe stato organizzato dal club di Roma che avrebbero partecipato questo progetto a questo convegno
Magari dei rispettivi futuro GR verbale insegno scenari di lungo periodo certamente non sarebbero stati protagonisti
Gli amministratori di questa di questa città credo si possa riconoscere
Che la legge ottantuno del mille novecentonovantadue l'elezione diretta dei sindaci avendo dato stabilita nel governo delle amministrazioni locali e un qualche grado di maggiore rappresentatività sta alzando mediamente del nostro paese di molto il livello di progettualità vi prego di considerare soltanto un dato prima della riforma del novantadue la durata media delle amministrazioni comunali nel nostro Paese era di tredici mesi
In alcune città come la mia la durata media era arrivata negli ultimi cinque anni a meno di sei mesi
Immaginate
Dottor volge quale carico di progettualità si poteva chiedere a un amministratore che aveva di fronte a sé un orizzonte temporale per governare un sistema complesso come una città delle dimensioni di un milione di abitanti di tre mila abitanti un orizzonte temporale
Non dico di sei mesi povera nel nostro caso ma di tredici mesi come nel caso di Milano di Torino dicendomi
Oggi siamo alla presenza di una precondizione che ci può volete consentire di trovarci attorno al tavolo
Ragionando insieme coloro i quali sono
Apporto Torino info auspici di fico di suggerimenti suggestioni e coloro i quali poi sono chiamati ogni giorno ad amministrare la città
La attività di progettazione ovviamente ci tengo a dirlo è un'attività continua a progettazione della città non è fatta di disegni di scenari diciamo che restano immutati ma proprio questa folla del del Governo è un'attività straordinariamente il evoluzione anche perché credo formare siamo convinti tutti recita sono sostanzialmente come dei degli individui solo tre persone e quali hanno l'orizzonte di vita anche se sono deriva che nascono che crescono che qualche volta si ammalano magari guariscono e che poi naturalmente inizio non paragone è una parabola discendente che lì porta a comparire quindi sotto la voce bisogna come dire cogliere esattamente naturalmente in quale arco della vita
Della persona tacita vive il suo aspetto gestire una fase di decadenza e molto diverso che gestirà la fase di potenziare di potenziale cresce
In questa realtà tra le città italiane
Dopo questa riforma del della della dopo la riforma del novantadue sì scatenato un sano
Sistema competitivo
Come probabilmente anzi certamente c'era anche prima solo che il grado di consapevolezza di questo era molto limitato ovviamente
In una arco temporale ridotto e con un sistema diverso un sistema in cui il sindaco doveva rendere conto
Alla ai suoi azionisti di riferimento erano consiglieri comunali e le forze politiche e quindi era atteso a guardare il più il proprio ombelico piuttosto che naturalmente alla condizione diversa ovviamente con alcune splendide eccezioni perché abbiamo avuto anche grandi sindaci ovviamente con il vecchio sistema
In questa condizione attuare credo che si possa dire si è accentuato il livello di competitività fra le città
Siamo tutti consapevoli che se per fare l'esempio del sud se Napoli viene governata in modo arrivato dopo un'azione efficace
Cresce la sua complicità la sua capacità competitiva rispetto a Bari a Palermo e a Catania e naturalmente questo diventa ovviamente un sito in cui tendenzialmente per esempio di investimenti vanno ovviamente a localizzarsi quello che posso dire che la competizione tra le città italiane e oggi una competizione leale anzi tra i sindaci italiani di è tendenzialmente una
Buona dose di collaborazione tanto che si può parlare forse arditamente mi rendo conto di un sistema dirette siamo cioè convinti che oggi una parte importante dell'evoluzione del Paese sta nascendo è nata e potrà ancora continuare a esserci da un rapporto di collaborazione diretto tra le città che non passi da un livello di mediazione centrale che poveretto molte iniziative sono state adottate e saranno sempre di più adottate in collaborazione tra
Lecita direttamente senza un livello di mediazione
Centrale
Faccio un esempio concreto un'idea che abbiamo maturato spero possa diventare presto realtà in sede per esempio del club delle delle delle città metropolitane e quella di dar vita ad una associazione Società tra
Diciamo gli assessorati alla cultura per fare in modo che i grandi eventi culturali possono essere coprodotti da due tre città una delle quali fa da capofila emetterlo attualmente in rete con sinergie ma anche con risparmi di risorse opportunità che vanno ovviamente in giro
Per far questo noi abbiamo bisogno ovviamente di vedere siamo arrivati sostanzialmente al massimo della evoluzione possibile nel quadro che ci è stato dato
Abbiamo assistito a un processo che rischia di essere sempre continua a essere stabilizzato a questo livello un progetto un atteggiamento che gira
Ci porta alla commissione di e schizofrenica c'abbiamo un quadro di stabilità e di progettualità a livello periferico del sistema decentrato del Paese abbiamo avuto
In questi quattro anni un sistema fortemente instabile e in una condizione di grande difficoltà a livello centrale
Voi capite perfettamente che questa condizione non può oltre un certo periodo continuare
Il governo Prodi con cui
Ci confrontiamo anche questa mattina in sede di Conferenza Stato Città io cito tengo a ricordarlo è il quarto governo da che Francesco Rutelli ed io siamo sindaci di Roma e di Catania il Parlamento presieduto da Luciano Violante da Mancino e il terzo Parlamento con cui noi ci troviamo a confronto
Abbiamo bisogno di una fase di stabilità
Quindi auguriamo lunga vita al Governo Prodi se non altro naturalmente a parte ogni considerazione politica ovviamente perché abbiamo bisogno comunque di avere un ministro della Funzione pubblica con cui incontrarci per due anni ho tre anni di seguito non vederlo cambiare appena l'abbiamo conosciuto è impostato un programma e naturalmente perché questo è molto più seria però bisogno di un programma di riforme del sistema Paese che non possono che essere prodotte a livello centrale io colgo l'occasione per dire che la recente riforma soprattutto la seconda legge Bassanini quella sulle sposi detta sulle semplificazioni che sta passando a livello di comunicazione come una legge che elimina le code ma che in realtà fa cose molto più importanti e cioè mette in condizione il sistema Paese di avere
Quelle cose che nei primi due anni hanno impedito ai sindaci italiani di realizzare molti dei loro progetti stanno ovviamente diventando realizzare in questo quadro naturalmente abbiamo molta attenzione ma anche molta preoccupazione su quelli che potranno essere i risultati della bicamerale sul tema della forma dello Stato
In questo ambito consentitemi da
Siciliano molto legato evidentemente a Roma città nella quale ho vissuto per quasi vent'anni ho lavorato e dalla quale mi sono distaccato per tornare a fare il per andare a fare il sindaco della mia città quindi diciamo da quasi romano di dare una qualche valutazione sui sui progetti di sviluppo che questa città sta affrontando
Io credo che si possa dire con la serenità di un osservatore esterno
Che la via che Roma ha imboccato una via
Per
Modulare progettare il suo futuro una via molto coraggiosa
Ad alto rischio
E però che può dare naturalmente se riesce come ovvio
Buoni risultati
Mi pare che l'analisi di fondo dalla quale si è mossa
Processazione della sua azione amministrativa del sindaco Rutelli e della sua squadra
Sia stata sostanzialmente questa un'azione di nero aggiustamento di crescita di margini di efficienza
Operabili con azioni
A Breve
E a medio periodo e inadeguata per ribaltare
Difficoltà
Che Roma aveva sedimentato in una fase naturalmente di grande e crisi e di grande difficoltà come quelle degli ultimi decenni
Ed ecco allora sostanzialmente che e con la la percezione che si ha e che attualmente senza mancare gli interventi ovviamente a Bled
Che uno non può dire ai programmi di strati fra cinque anni di servirlo un pasto straordinario un pranzo di Babette
Ma intanto devo dare ovviamente e necessariamente qualcosa da mangiare per arrivare a quel momento ecco credo che con molto coraggio l'azione della giunta Rutelli abbia corto comprendendone perfettamente ovviamente anche i rischi
L'assoluta esigenza in questa città di un'azione di programmazione forte di interventi energici di una città che aveva bisogno di essenziali vitali infrastrutture senza le quali la qualità della vita nella città non sopportata una possibilità di ripresa e di crescita ed ecco che in questo quadro sì sì sì sì come dire si comprendono alcune delle iniziative a cui la Giunta Rutelli ha dato particolare importanza sottolinea poi che hanno dato maggiore visibilità a Roma nel contesto nazionale
Mi riferisco come ovvio ed evidente al Giubileo che un evento che comunque Roma avrebbe avuto in ogni caso
E che però è stato con forza e con determinazione voluto che fosse gestito in un modo sostanzialmente da non fare soccombere la città purtroppo mi rendo perfettamente conto che i ritardi gravissimi
Che nei due anni della progettazione hanno pesato la mancanza di conferenze di servizi naturalmente ha alzato il livello di pericolosità dell'operazione rispetto a un grande progetto
L'altro grande evento sul quale il sindaco Rutelli la giunta di Roma ma non solo si sono impegnati totalmente questa battaglia per in corso tuttora per il grande evento delle Olimpiadi del due mila quattro
A questo proposito io vorrei cogliere l'occasione per dire ovviamente sul Giubileo come ovvio ed evidente d'interesse la partecipazione delle città italiane e altissimo di per sé anche perché il Giubileo non potrà essere ospitato per mille ragioni soltanto a Roma sarà l'insieme delle città italiane no come ovvio a trarne beneficio e la l'orientamento di spalmare la presenza
Nel nostro Paese straordinaria nelle grandi città ovviamente costituisce per tutti un grande motivo di interesse
Ma vorrei dire che anche la vicenda Olimpiadi che pure vede più direttamente interessata a Roma
Una vicenda che in realtà non riguarda soltanto Roma ma riguarda tutte le città italiane
E rispetto a polemiche pretestuose e spessissimo ingiustificate insieme a preoccupazioni invece comprensibili e giuste che ci sono stati in questi tempi io vorrei dire qui come presidente dell'Associazione Nazionale dei Comuni che la battaglia che Roma fa per avere le Olimpiadi nel due mila e quattro
E per gestirle con una progettualità in grado di farle diventare un evento assolutamente sostenibile con uno sviluppo equilibrato di Roma non è solo la battaglia di Roma mai la battaglia di tutte le città d'Italia e noi ci stringiamo
Nella fase decisiva insieme a Roma per far comprendere a chi dovrà decidere che ripeto e il sistema Italia il sistema delle regioni italiane che si spinge in questo senso
Credo che Roma abbia bisogno anzi certamente Roma avrà bisogno in ogni caso a maggior ragione se andremo spesso uno stato di tipo federale di avere uno status particolare
Uno status giuridico
Che potrà essere quello del distretto federale o altri questi sono da da verificare che comunque serva
Aiuti Roma ad assolvere meglio nell'interesse generale del Paese a quella peculiarità della cita capitare che ripeto e nell'interesse di tutte le città
In una ultimissima considerazione insieme all'iniziativa che Roma oggi tiene nelle nostre città in questo momento vi sono iniziative analoghe che vanno tutte nel senso di comprendere come lo sviluppo delle economico del nostro Paese sia sempre di più fatto di politiche locali
Che non basti più una gestione economica a livello macro a livello paese ma sempre di più anche dello sviluppo economico alcune scelte a livello locale possono essere decisive dei fattori di sviluppo
Lunedì mattina io presenterò nella mia città dopo averlo fatto a Roma una piccola iniziativa molto semplice si chiama investi a Catania che ha avuto un certo successo già già operativa e che costituisce un esempio concreto di qualcosa che si può con grande facilità mettere svolge diceva poco fa per l'imprenditore che deve fare l'investimento uno dei mostri e il rapporto con la burocrazia e con lui abbiamo affrontato questo creando uno sportello unico per gli investitori che si occupa non solo di avere di accentrare tutti i rapporti dell'ambito dall'amministrazione comunale ma con tutte le amministrazioni pubbliche c'è per chi desidera investire un un tutor per ogni progetto di investimento il quale nell'ambito temporale dato l'abbiamo fatto la scommessa di dare comunque una risposta positiva o negativa entro cento giorni
Siamo in grado con una conferenza di servizi permanenti e con l'interfaccia con sistema procedurale di dare a un possibile investitore una risposta di un tempo ragionevole
Questo si muove nel senso di iniziative analoghe promossa in altre città credo nel senso dello spirito che il ministro della funzione pubblica
Una visione nuova di costo sua ruolo accertato di infondere anche a livello centrale ed è una delle opportunità che avendola sperimentata a Catania mi permetto di suggerire anche nella realtà romana
Grazie buono
Grazie
Grazie presidente bianco per la qualità e quantità delle informazioni e direi anche in particolare per i riferimenti di simpatie condivisioni con i progetti all'amministrazione capitolina
Il
Presidente Bianco sindaco si è in trattenuto su nulla quaestio dei ruoli a questa importantissima e che questione fondamentale all'interno di quel la sessione passo rei quindi adesso la parola al presidente Badaloni che come presidente la Regione ci parlerà del suo punto di vista anche su questa
Ma io penso che l'occasione che abbiamo oggi quelle che non possono andare perdute anzi vanno raccolte rilanciate soprattutto considerando che in sto momento Governo e Parlamento sono impegnati sul fronte dell'ammodernamento delle istituzioni e della stessa Carta costituzionale un impegno che riguardano vediamo
Direttamente enti locali e Regioni e in special modo la nostra perché perché ospita la capitale e quindi risente più di altre delle disfunzioni e della pesantezza degli apparati amministrativa le premesse positive per una riforma efficace ci sono mi riferisco in particolare è stato già detto ma penso che valga la pena di ricordate puntualizzarlo la recente approvazione della legge Bassanini sulla semplificazione della pubblica amministrazione prima ancora marzo di quella sul decentramento amministrativo
Due provvedimenti importantissimi che pur agendo a Costituzione invariata riformano dal profondo l'organizzazione e la distribuzione di molte competenze dello Stato
E che vanno nella direzione del riconoscimento e della valorizzazione del ruolo del sistema delle autonomie territoriali
Al centro di queste scelte c'è una prospettiva riformatrice che ha caratterizzato e caratterizza anche il lavoro della giunta che presiedo e che ha portato vorrei ricordarlo in gennaio
Al varo di una prima legge delega sul riordino delle funzioni amministrative nel Lazio che ci consentirà di convocare per la prima volta entro l'estate prossima la Conferenza delle Autonomie
Che il luogo di confronto di proposta fra Regione comuni province
Primo passo verso la costruzione di un sistema integrato e cooperativo tra i diversi livelli di governo si tratta di una prospettiva che la nostra legge regionale
Che pone la nostra rete legge regionale ancora una volta in piena sintonia con la prima legge Bassanini la quale come è noto unificherà le due conferenze stato regioni e Stato città in un'unica conferenza Stato Autonomie locali
Da tutto questo risulta che non si può parlare di decentramento con riferimento alla nostra Regione senza tener presente che si tratta di un processo che contiene in sé una doppia dinamica dallo Stato alla Regione ed entrambe alle Autonomie locali un processo che certo non è facile da gestire
Anche perché vede tra gli attori destinatari di questi provvedimenti non un capoluogo di regione qualunque ma un sistema economico e sociale complesso qual è quello rappresentato dalla città di Roma
Non bisogna nascondersi il grado di difficoltà che già ora si incontra voler integrare la metropoli romana con il resto della regione
Qualcuno ha anche ipotizzato una regione senza la capitale una capitale soggetto autonomo separato dal contesto del territorio
Io francamente non riesco ad immaginare cosa questo possa significare ed è forse è bene chiarire che questa idea rischia di anticipare scenari nei quali le autonomie locali invece di configurarsi come efficiente sistema policentrico ecologicamente sostenibile sono destinate a frantumarsi ulteriormente Gasco legarsi fra dobbiamo invece a mio giudizio adoperarci perché lo sviluppo dell'area romana proceda di pari passo con quello del sistema Regione e sia caratterizzato da forti elementi di solidarietà e sostenibilità
Uno dei motivi di maggiore complicazione di questo rapporto lo accennavo all'inizio e dato dalla presenza a Roma di mega strutture burocratiche che sono contemporaneamente strumento e simbolo dello Stato apparato e che non fanno altro che congestionare complicare incarico funzionale a cui di norma il sistema urbano è sottoposto
Con la conseguenza che lo squilibrio che ne deriva ricade sul territorio circostante e sull'intera regione
L'alternativa da ricercata in un processo di decentramento che in armonia con la riforma federale dello Stato superi progressivamente la pubblica amministrazione a pubblica amministrazione organizzata verticistica mente
In favore di una di un sistema orizzontale a Rete da gestire in modo e con logiche nuove proprio perché fondato sulla responsabilità e non più sull'autorità
Più vicino alle esigenze dei cittadini e per quello che qui interessa più facile da decentrare sul territorio
In attesa che il decentramento stato regioni si realizzi definitivamente la Regione Lazio il Comune di Roma sono chiamati a rispondere ad una sfida che tocca da vicino anche i loro apparati burocratici
Non dimentichiamo che stiamo parlando nel complesso di circa quaranta mila persone
Che con gli indotti ad essi collegati costituiscono l'equivalente di una cittadina di media grandezza
Questa comunità rappresenta oggi un problema che aspetta di essere trasformato in una risorsa per il sistema integrato delle autonomie locali e in questa prospettiva va riconsiderato l'equilibrio territoriale centro-periferia
Un numero sempre maggiore di cittadini romani decide di trasferire la propria residenza nei comuni della provincia contribuendo ad incrementare da un lato il fenomeno del pendolarismo metropolitano che secondo le statistiche sfiora i centonovantadue mila spostamenti al giorno
E dall'altro l'espansione edilizia che nell'ultimo decennio si è attestata sul ventitré per cento contro il tredici di Roma
I cittadini dell'area metropolitana richiedono più incisive più autorevoli forme di amministrazione locale
Alla Regione e quindi spetta il compito di assicurare un più efficiente coordinato assetto del governo del territorio nella distinzione fra funzioni proprie dei comuni e funzioni di livello metropolitano
E sul piano comunale ci si attende una forte opera di decentramento interno attraverso la costituzione dei comuni urbani e l'attribuzione di funzioni responsabilità chiare e incisive alle circoscrizioni
Ma un sistema integrato regione metropoli non può prescindere dalla definizione di adeguate economie di servizio cioè le infrastrutture rappresentate da trasporti mobilità
Che devono raggiungere un livello di efficienza tale da garantire la comunicazione interna al territorio senza trascurare il collegamento con la realtà nazionale e quella internazionale
Per la nostra regione non si tratta di una opzione o di una scelta strategica ma semplicemente di una necessità l'esistenza al suo interno della capitale d'Italia e di un tipo di economia particolarmente votata all'export passi che il Lazio abbia in sé i caratteri di quello che qualcuno chiama Stato-Regione
E il propellente culturale di questo motore non può essere che quello felicemente coniugato in uno slogan ecologista pensare globalmente agire localmente
La scommessa più grande nell'era della globalizzazione è quella di non restare esclusi dai più importanti processi decisionali economici e sociali dai quali dipende il grado di evoluzione o di arretratezza di un Paese
Il mio augurio quindi è che senza perdere mai di vista la dimensione globale in cui siamo immersi anzi sfruttando tutte le opportunità che questa ci offre riusciamo ad individuare le scelte più opportune perché ogni nostra azione vada a beneficio del territorio
Per uno sviluppo ordinato corale moderno di tutta la regione della metropoli di Roma che anticipi l'orizzonte del federalismo delle Autonomie grazie per l'attenzione
Ringraziamo presidente Badaloni che ha messo in luce i rapporti complessi evolutivi tra le varie strutture dello stato del territorio e passiamo la parola al professor Leon che la sua relazione la città nella riforma
Scusate tesi ripresa dell'economia romana anche Luís metterà in luce come c'è una forte interrompervi tendenza tra la città l'economia della provincia e della regione collegato
Grazie qualche economista anche nell'area di governo ritiene che ci sia il seguente automatismo il risanamento finanziario porti automaticamente allo sviluppo e questo porta automaticamente alla piena occupazione
Non solo Roma credo ma quasi tutte le amministrazioni locali qualsiasi tipo forse molte amministrazioni centrali si incaricano ogni giorno di smentire questo automatismo
Il vero punto
è il vero paradosso che Roma presenta sta proprio in un certo senso nella mancata automatismo tra questi elementi
Periodo più felice da un punto di vista del valore aggiunto e dell'occupazione a Roma sono stati gli anni ottanta e gli anni cioè in cui la finanza pubblica era fuori controllo avevamo bisogno di due o tre finanziarie all'anno per riuscire non a realizzare un vero miglioramento ma restare sostanzialmente dove stavamo in quella circostanza il grado di dipendenza di Roma dall'amministrazione centrale nonostante questa circostanza si è tuttavia cominciato a ridurre già si vede una fase di transizione di una città fortemente dipendente durante gli anni ottanta erano ampi peraltro in cui tutti i settori
Basta la maggioranza dei settori che sono diciamo interessante per una città come Roma particolarmente il terziario settori sostanzialmente protetti e dal commercio internazionale potevano registrare tassi d'incremento sia del valore aggiunto che dell'occupazione elevati
Proprio perché con una lira apparentemente forte o relativamente forte i settori protetti erano quelli che riuscivano a portare a casa i migliori risultati
Anni questi di apparente no di reale progresso economico quelli tra i due censimenti diciamo
Caratterizzati tuttavia da distorsioni fortissime e da un costo sulla città di questo tipo di sviluppo economico particolarmente elevato
Sia in termini di infrastrutture sia in termini di servizi il calcolo di questi cose sempre difficile da fare ma lo si vede bene dalla dal deficit di Investimenti
E di gestione che si è poi verificato durante gli anni Novanta
In relazione alla ai bisogni della città
Questo Periodo bello apparentemente bello però sostanzialmente dipendente e protetto finisce naturalmente con la recessione degli anni novanta finisce dal punto di vista economico con la recessione degli anni Novanta perché le forze con le capacità endogene dell'economia romana i servizi soprattutto alle imprese che sono cresciuti fortissimamente e il turismo
Non possono naturalmente riuscire a superare il disagio creato dalla dalla recessione internazionale compresa quella italiana
Quando da questa recessione dei primi anni novanta dopo la grande svalutazione della lira del novantadue l'Italia a una specie di relativo piccolo saggio nuovo saggio di incremento questo come tutti sappiamo è riservato ai settori e alleare in cui naturalmente domina
Il l'industria manifatturiera volta all'esportazione noi ne risentiamo a Roma favorevolmente in un solo settore che quello del turismo
Che ha avuto in effetti un grande boom su successivamente alla valutazione della lira che ha retto in generale o a compensata in generale invece un relativo declino congiunturale del settore dei servizi così che ci si trova negli anni novanta in una situazione in cui il futuro declino dell'amministrazione centrale
Sì si trova di fronte ad una situazione economica in cui ristabilì Zarate alla stabilità del cambio restituita un po'di potere concorrenziale ai cosiddetti settori protetti al settore dei servizi
I settori che sono esposti al commercio internazionale in particolare il turismo solo quelli che hanno bisogno in questo momento di una maggiore attenzione
Nel frattempo l'attività manifatturiera è andata declinando sia perché era di per la parte della grande impresa in maggioranza delle partecipazioni statali il cui processo di risanamento ha determinato una riduzione sia di occupati che di valore aggiunto
Sia perché l'attività manifatturiera rivolte essenzialmente all'interno alla parte esportate molto modesta sia dell'industria romana che di quella della Provincia che di quella regionale con il risultato che alla fine dei conti la nostra città
Non può approfittare della sua abitazione e in questo momento anche quella parte dell'industria si trova in difficoltà per via della continuazione se non della recessione quanto meno di una situazione economica non soddisfacente
Ne abbiamo risentito a Roma in termini di occupazione complessiva notevolmente negli anni della crisi
Qualche segnale di ripresa recentemente si è manifestato e lo vediamo dalla anagrafe dell'impresa il numero delle imprese
Aumenta Almè
Superano i morti c'è una piccola ripresa dell'edilizia i consumi elettrici in alcuni settori sono in ripresa la cassa integrazione guadagni si riduce la mobilità resta le liste di mobilità restano sostanzialmente costante non un quadro esaltante però un quadro che nemmeno ci fa dire che siamo ancora nella crisi o nella crisi congiunturale degli anni novantatré novantaquattro novantatré novantacinque
Il le premesse per il futuro sono però largamente dipendenti
Da ciò che ci prospettiamo alquanto riguarda l'amministrazione pubblica è vero che Roma già negli anni ottanta ha sviluppato capacità endogene e di sviluppo
Tuttavia il peso dell'amministrazione pubblica lo si vede bene dei reati che è inutile che le città ora fortissima amministrazione centrale sia in termini di occupate sia in termini di salari distribuiti
Nel futuro è molto probabile che il peso il ruolo dell'amministrazione centrale si riduca
E Roma potrebbe subire un danno da questa riduzione
Interni domanda effettiva
Anche se relativamente al decongestionamento decongestionamento proveniente da amministrazioni centrali potrebbe ricevere un beneficio in relazione ai costi che come capitale sopporta per i servizi rivolti all'intera nazione però non c'è proporzione tra queste due cose nel momento in cui si realizzano
è necessaria che questa città riesca
Approfondire a migliorare a realizzare più profondamente un disaccoppiamento non so come chiamarlo tra la sua funzione di città capitale e la sua funzione economica
Rimarrà sempre naturalmente la città capito male capacità ed oggi dovrebbero essere sfruttate emigrante ma questo deve avvenire in una situazione di risanamento finanziario
Che riguarda lo Stato centrale ma riguarda anche le amministrazioni locali
La Giunta Rutelli credo che abbia dimostrato come non ci sia nessun automatismo tra risanamento sviluppo e occupazione
Ma come lavorando sia possibile realizzare un ho avuto modo di sviluppo
Una sufficiente base per lo sviluppo futuro una riorganizzazione della macchina amministrativa e delle funzioni urbane per porre le basi per lo sviluppo futuro e perfino di contribuire all'occupazione della città
Il comune tra le altre cose è una delle pochissime chiamiamo le aziende nella nostra città
Sì ha contribuito positivamente al volo all'aumento dello occupazione complessiva pur riducendo il personale diretto alle proprie dipendenze
E anche questo non è un risultato automatico non è vero che se tu Vissani e riduce il personale della tua amministratore poi esegue che per forza la occupazione fuori dal tuo Comune o dalla sua amministrazione aumenterà ciò che è stato realizzato in questo periodo è stata una grande operazione di risanamento finanziario
Un inizio importante di riorganizzazioni delle funzioni amministrative con l'occhio all'efficienza ad esempio seguendo le indicazioni della legge centoquarantadue per una varietà di funzioni che sono state rese o espresse informazioni tale diciamo più efficiente
Ha messo in moto Grandi Progetti grandi iniziative aumentato il volume degli investimenti
Ha realizzato piani urbanistici che accentuano la certezza e la salvaguardia
Il punto cui siamo ora abbiamo raggiunto tuttavia è che la grande difficoltà di portare insieme risanamento di sviluppo non può essere fatta solo per l'amministrazione pubblica
E l'imprenditoria romana si presenta invece della situazione attuale
Piena di opportunità ma ancora lontana dalle realizzazioni
Le opportunità a Roma sono gigantesche se uno soltanto ci pensa sono i romani abituati a quest'opportunità ne riducono l'importanza è verissimo che ragionare sugli scenari è banale anzi c'era un mio vecchio amico Ruggiero con Minotti che diceva che se non si fa attenzione gli scenari si trasformano rapidamente insieme a lei quindi bisogna fare una una fuga dalla retorica in questo campo però è indubbio che Roma abbia le seguenti straordinarie opportunità
I suoi beni culturale la sua attività culturale
Il mondo delle comunicazioni il mondo della produzione culturale
Il mondo dell'elettronica il mondo della ricerca sta tutto qua anche il mondo della finanza su cui vorrei spendere un minuto
è qua ma sono qua o non ci sono la impressione che le grandi aziende siano localizzate da noi ma abbiano la testa altrove
La testa nel senso delle strategie dei programmi di investimento e cioè che consiglio degno la loro presenza nella nostra città come un vero evento dovuto nel passato alla necessità di essere vicini al centro politico della nazione
Ma così non è perché nel frattempo ciascuna di queste organizzazioni a pur tuttavia ha sviluppato una rete di capacità produttive intorno a se stesso
è questo un mondo in cui il turismo porta una grande quantitativi occupazione e di valore aggiunto
Disperso in mille rivoli dal punto di vista imprenditoriale
è un mondo in cui le comunicazioni e in particolare la televisione porta una grande quantità di lavoro
è un mondo in cui la ricerca porta un numero molto elevato di persone che se ne occupano
Molto frazionato tutto ciò in processo di Fazio razze ulteriormente la globalizzazione a cui si faceva riferimento in precedenza spesso implica processo di frazionamento anzi anzi è possibile che i due termini vadano insieme tipici si globalizzate decifrazione ma se si lascia che il frazionamento vada avanti specialmente in un ambito urbano come il nostro senza che ci sia alcuna possibilità di dirigerne
O di controllarne o di stimolare nella direzione non c'è alcuna ragione di pensare che il risanamento finanziario la disciplina introdotta nelle amministrazioni pubbliche determinano poi effettivamente sviluppo
Non è un caso che a livello nazionale la concertazione non sia solo la concertazione sul salario e sui profitti
Perché inevitabilmente nella nel processo di risanamento finanziario e di maggiore concorrenzialità a livello europeo e mondiale
La necessità della concertazione si presenta come la più ampia e forse banale correzione da apportare
A quello che altrimenti potrebbe essere un risultato negativo
Tra tutto ciò emerge
Una situazione di questo tipo
Chi ha esteso questo lavoro causa a terra Carla Carlucci si sono posti il problema di non individuare in maniera appunto troppo specifica i possibili scenari
Perché nessuno di noi è capace di mettere le braghe al mondo ma in una città come questa le opportunità di cui stiamo parlando debbono potersi trasformare gli strumenti operativi
Questi strumenti operativi sono nelle mani dell'amministrazione comunale soltanto per una parte per il resto sono nella Mammì nelle mani del dell'imprenditoria del mondo delle imprese piccola media grande
Come si fa a mettere in piedi un processo in cui le capacità amministrative pubbliche migliorando la situazione finanziaria pubblica migliore
Tenendo conto appunto delle opportunità che ci sono io penso che ci siano tre o quattro punti di responsabilità che bisogna animare il primo è di natura finanziaria
è chiarissimo che una parte importante delle opere di cui necessita una città come questa non possono più essere totalmente a carico pubblico
Ma del film della finanza di progetto del parto finanze si parla da tanto tempo ma se ne vedono pochi risultati
Da noi non esiste un mercato dei capitali né con grande probabilità esisterà mai né a Roma né a Milano
Il mercato dei capitali italiano come sapete potrebbe entrare tuttora la mia casa
Il mercato dei capitali non è qui e altrove ce ne sono solo due in sostanza non è nemmeno in Germania non è nemmeno in Francia
Ma allora la finanza come si mobilitano se non attraverso la trasformazione la legge bancaria che è avvenuta soltanto quattro anni fa e che si chiamano banche universali e le banche universali non sono in una buona parte presenti da noi
Il mondo della finanza è uno dei primi elementi che possono stimolare l'imprenditoria adesso a differenza di prima perché non sono più sportelli
Non sono più incaricati di trovare depositi poi eventualmente degli impieghi ne lavorano più su soggetti
Old dovranno lavorare oltre che su soggetti anche su progetta e altra banca non lavora per la gente
E così come il mondo della finanza anche il mondo della ricerca questo è particolarmente interessante perché di natura pubblica ma non implica di questo mondo sia sufficientemente unitario le strategie in questo mondo vengono fatte ancora oggi in maniera dispersa
E poi c'è il mondo delle telecomunicazioni e delle produzioni culturali
Anche questo deve essere riportata d'unità
è possibile responsabilizzare questi elementi importanti della realtà romana che ne hanno fatto che hanno cominciato a realizzarne una discreta autonomia dal punto di vista economico negli anni passati è possibile portare le non dico intorno a un tavolo ma ad immaginare che lo sviluppo economico non possono essere nostri lasciato tutta la dipendenza dal settore pubblico
Roma non è una città assistita però è certamente stata la città dipendente l'ambizione dal punto di vista economico e di renderla indipendenti sia come città dal punto di vista economico
Sia anche come città capitale perché la sua funzione di capitale risulterà tanto più chiara anche agli archi del resto della collettività nazionale tanto più romana sarà capace di individuarsi come sede di un servizio alla collettività nazionale
E non come una serie di pubblici dipendenti grazie
Grazie al professor Leon devo dire di come i casi precedenti sicuramente i successivi è un vero peccato avviene poco tempo per ogni intervento abbiamo preferito una pluralità una vastità venti piuttosto che che focalizzarci troppo e cinque argomento comunque trovate ricerca posso materiale quindi estremamente interessante ci sono degli gli spunti di ottimismo già per quello che si è realizzato degli interventi del Comune interventi strutturali in corso
Pressione lanciato a tutta una sferzata di imprenditorialità che poi approfondiremo nel pomeriggio passiamo alla relazione del dottor Giuseppe Roma le occasioni cambiamenti
Parto esattamente dove dalla tesi di Paolo Leon nel svilupparla ulteriormente mi pare che la crisi sia e se ne
Vitale e importante continua ad essere per Roma un elemento fondamentale per non basta più
Essere capitale oggi vuol dire anche diventare una grande città globale questo termine lo bacia e lo teniamo anche se non ci piace ma è quello a cui ci dobbiamo riferire allora io mi chiedo voglio sviluppare due o tre punti ragionamento molto rapido mi chiedo se il problema che si pone a un'amministrazione è un sindaco neoeletto eletto un sistema dirette quindi molto rappresentativa della città
Sia solo quello di fare da regista ad un'operazione che sembra meno Rocco quanto diceva anche Paolo Leon abbastanza difficile
Di coinvolgimento delle imprese delle grandi del mondo delle imprese comunque operare la città di Roma sì questo cioè sia una responsabilità dell'impresa non sia anche una responsabilità di tutti
In realtà nella città globale la funzione di città capitale la funzione economica debbano mettersi insieme e se non si mettono insieme effettivamente lo scenario non previsto è quello di uno scenario arretramento
Allora visto che abbiamo una Roma che mostra dei segni di ripresa oggi questa questa fase mi sembra effettivamente di grande attualità discutere oggi come si mette insieme i tipi di due elementi S. città capitale diventare città globale sostanza credo che il problema sia come fare cittadinanza per le imprese questo è un discorso che ha fatto anche a tutti i cittadini cittadini vedo nella città nel comune
L'organo giustamente che deve pensare alla mobilità l'inquinamento dei trasporti e così via oggi sempre di più il Comune anche deve trovarsi le risorse per garantire una qualità
Della vita è una qualità dei servizi il sessanta per cento nella media i comuni italiani autofinanzierà il proprio Bilancio al sessanta per cento
Una grande città non può pensare di dare qualità della vita di fare una città compatibile dieci migliorare i servizi come giustamente chiede ai cittadini senza porsi il problema con quali risorse lo fa e le uniche risorse con cui lo può fare sono quelli che derivano dalla sua economia
Oggi il problema quindi di fare il sindaco gestire una grande città ma anche una mia città e come si riesce a fare cittadinanza per l'impresa
Certa non c'è più il potere imprese però a questo punto non essendoci più il potere non essendoci più da da fare lobbying questo poi è tutto da vedere ma mettiamo che non sia più così possono scegliere dove stare
E quindi siamo tutti noi che dobbiamo fare in modo che le imprese stiano qui e non ante non vadano altrove
Allora cosa vuol dire fare città globale e fare cittadinanza dell'impresa
Vuol dire che in buona in buona misura capire se le capitali sanno qualcosa in più
No a livello europeo le capitali crescono di ruolo e di importanza e crescono di ruoli ed importanza se fanno due operazioni se come dicevo prima riescono ad avere una leadership economica e se riescono a essere complementari con le altre città
Nessuna capitale europea che non faccia queste due operazioni di essere completare le città vuol dire essere complementari col territorio circostante oppure voi essere complementari con altre realtà pensiamo il caso
Di Parigi i Leonelli il diventato un sistema rigida più centralizzata e accentrato nelle capitali europee ma potremmo anche dire è stato citato a Glasgow possiamo anche dire come Londra
Oggi sia all'interno di un sistema di relazioni economico produttive finanziarie che coinvolgono per minando nasco e e qualche altra città allora oggi si fa città globale essendo capitale se però ci giungono queste due cose leadership economica e complementarietà con le altre con le altre città questo vuol dire che una città come Roma deve essere un luogo in cui succedono molte cose ci siano molte strutture attività ci siano almeno quattro condizioni diverse
Essere certamente sede di istituzioni soprattutto istituzioni internazionali Roma lo è avere però molti operatori che operano nel mercato globale cioè avere operatori che siano e di era questa città un'impronta internazionale per il lavoro che quotidianamente si fanno per il mercato in cui sono collocati ne abbiamo alcune ma dico dopo come attorno a queste grandi imprese multinazionali che esistono anche a Roma non si sviluppi Leon si siano saputi sviluppare quelle attività tipicamente urbani di servizi specializzati che fanno la leadership economica di una città capita e il terzo punto è appunto quello di se una città ASS conservi si specializzano il quarto avere leadership politica culturale allora e direi che se noi abbiamo istituzioni internazionali presenti e funzione istituzionale molto forte
Se in qualche modo non non possiamo che riconosce una grande leadership culturale anche politica i punti su cui noi dobbiamo operare per guardare al futuro con maggiore con maggiore anche serenità e anche dando delle strategie di lettura tutti quelli che operano in questa città è proprio quella di e essere al tempo stesso attrattiva per grandi operatori transnazionali e diventare una piattaforma di servizi nel per il mercato globale
Perché e sono gli ultimi due punti e sarò molto rapido perché in realtà si è già detto no stiamo vivendo una economia fortemente interconnessa attraverso le reti
C'abbiamo siamo una società arretra un'economia re cosa produce la società Rete produce frammentazione e dispersione
è evidente che se io grandi reti di telecomunicazione vince la piccola e media impresa vince lavora autonomo ci fa piacere perché il sistema Italia è un sistema fortemente centrato sulla piccola e media impresa ma non è solo questa la realtà in contemporanea
Mentre si diffonde l'economia nella dimensioni piccole e medie
E diventa ancora più forte importante la necessità di avere controlli è e concentrazione di poteri che possono guidare queste cono
E le grandi città in città come Roma si devono candidare a questo mentre tutto il resto del territorio nazionale le medie città i distretti industriali hanno una nuova spinta per fare sviluppo proprio perché l'economia Rete consente di produrre in piccole dimensioni in forma decentrata le città più grandi sono quelle che devono coordinare e controllare diventare leader di questo processo
E lo possono fare lo può fare Roma quante volte abbiamo detto ma come facciamo a fare i servizi d'impresa che non abbiamo l'industriale oggi lo possiamo fare come facciamo a fare la finanza in fin dei conti se non abbiamo la produzione
E si è rotta questa bambina da questa barriera e come si rompe favorendo il lavoro autonomo e la piccola e media impresa nei territori della produzione del centro nord e oggi anche del Sud si rompe anche nel monopolio che hanno alcune grandi città europee nel comandare nelle nell'avere leadership di comando sull'economia globale
Non è un caso che da un del sì che abbiamo fatto su duecento opinion leader europei che presenteremo a breve viene fuori questa Europa Londra e Parigi e poi tre grandi metropoli
Roma
Beh non è nell'ordine così diciamolo pure nell'ordine Berlino Bruxelles Roma se uno guarda la geografia dell'Europa sta anche guardando come dire una localizzazione perché Berlino all'estero Bruxelles l Europa o militare e Roma il Mediterraneo e oggi abbiamo bisogno di tre grandi culture nella globalità la cultura europea la cultura dell'Est la cultura del Mediterraneo non c'è dubbio che il futuro è quello allora noi abbiamo questa opportunità e dato molto rapidamente i che in che ambito possiamo lavorare c'abbiamo tre sostanzialmente tre ambiti di leadership di controllo sull'economia globale che può esserci a Roma anche se non abbiamo industrie o anche se l'induzione che avevamo sono andati
La prima e che bisogna creare le occasioni diventare una grande piattaforma di servizi
Dove va allo sviluppo dei servizi va dove ci sono le risorse umane oggi l'economia tutta laddove ci sono le competenze dove ci sono i saperi omissione risorse umane non vale più
La né la presenza di risorse naturali non era agli albori del capitalismo neanche la regular troppo la la presenza di grandi infrastrutture oggi si va dove c'è il sapere e per ecco perché inutile lamentarci disse la STET o al Banco di Roma o legni non guarda a Roma che il problema di Roma non ebbe l'aspetto o di o delle o in parte nell'aspettativa che non vogliamo fare
Gli appelli moralistici alla alla alla come dire lo spione di comunità che sinceramente non non non li trovo troppo realistici allora il primo punto è fare una piattaforma di servizi possibili possibilmente transnazionali con ottica transnazionale attraendo i pazienti o stimolando le aziende locali ma puntando sulle risorse umane
Sulla grande capacità che abbiamo a Roma di fare ricerca e formazione certo l'università non ci deve dare dei laureati a ventott'anni non ci deve dare dei laureati che arrivano nel mercato del lavoro già sfiniti da un lungo corso di laurea però questo è il primo punto la seconda questione voglio solo dare qui a brevissimamente dei dati e chiaro che oggi la multimedialità e il prodotto del futuro la multimedialità che vuol dire computer telefono televisione insieme
Che vive nell'economia di rete e il prodotto del futuro perché noi non compreremo più giacche di cachemire o frigoriferi compreremo servizi multimediali
Che non è un caso Roma e la città dove c'è la maggiore concentrazione produttiva economica ed occupazionale di servizi multimediali a Roma lavoro nel multimediale più gente che nell'edilizia
E la metà di quelli che lavorano nella pubblica amministrazione più gente che nella finanza
L'anno più gente che nel turismo
Questa è una realtà su cui lavorare perché e il prodotto del futuro
Noi è un prodotto che cresce al sette per cento hanno di fatturate e quindi di sua figlia quando le economie più avanzate Gresko al due per cento quindi stava celebrando
Questa è un'opportunità
Terza questione lo vedi la feci certo che Roma vive di turismo e di accoglienza queste è un dramma
Perché poi che è la città più bella del mondo poiché c'ha un mercato turistico infinito la sua struttura turistica non si è mai rinnovata non si è mai ristrutturate abbiamo una pessima industria turistica diciamocelo non offendiamo nessuno
Allora una città uno non vive di turismo perché il turismo lo dimostrano che se Roma dovesse se ridotto come io non temo purtroppo un po'di ripresa sia dovuta al turismo più che all'economia vera quella che io ritengo sia l'economia avena beh un turismo e un'accoglienza che sia un'accoglienza di rendita cioè in cui non c'è qualità dell'offerta turistica non c'è si paga tanto che siamo servizio basso è un cattivo è un cattivo modo di affrontare il problema visti vedo qua Romolo che ha fatto una legge che probabilmente dovrebbe migliorare l'offerta turistica speriamo che questo succeda ma certamente il tema dell'accoglienza del turismo dei servizi alla persona
Della
Della Diniz della dimensione diciamo di di attrazione e questa volta non di investimenti di flussi è un tema che va affrontato in maniera diversa
Una città senza un centro per convention non sarà mai una città turistica nel senso globale del termine
Una città che in una
Una grande capacità di sviluppare più turismo soprattutto i turismi da fare una città monca allora noi fin quando abbiamo regge turistica nessuno ci romperà su quella su uno nessuno si lamenteranno del turismo perché la gente viene spende tanto delle l'economia Gila me come dire dire i viventi è sempre pericoloso ultimo punto è vero che gli scenari non servono più a a tanto però non servono più lisce Inari che dicono ci svilupperemo uno dei tanti una multimediale speriamo è un'indicazione ma non è che l'indicazione in cui autonoma e automatica e chiaro che qui il problema vero e come una città si attrezza anche degli strumenti negli strumenti di mobilitazione negli strumenti di operazione
Perché io ieri ero ieri sera coniglietti il problema ormai da tutte le parti è il seguente
Si fa globalizzazione si fa piattaforma di servizi si va a trazione se chi viene qui e dice voglio vestire a Roma in tre mesi si può insegnare
La misura temporale della competizione e tre messi
E non è colpa di Badaloni non è colpa di Rutelli forse è colpa di qualche assessore talvolta ma certamente non è che ci siano responsabilità individuale il problema di questa macchina ringraziamo tutti Bassanini di aver cercato di sfrondare dobbiamo sfrondare ancora di più
Ma questo è un problema degli strumenti sia Nogaro Paolo noi che ci occupiamo tanto di concertazione di patti territoriali di mettere insieme le imprese le istituzioni le Autonomie funzionali di fare i progetti fare project financing
Poi quando arriva che lì ti serve lo strumento per operare non c'è
E noi denunciamo ancora di più sarebbe tragico dell'utente chi si mobilita
Deludere coloro i quali sono stati sollecitati a venire ad investire non potendo mantenere gli impegni che sono quelli di accogliere gli investitori le impresa nel nostro territorio
Allora teniamo conto io che abito vicino all'Auditorium certamente sono molto a sono molto contento che ci sia da Vittorio no l'Auditorium senza centravo centro congressi una città senza finire una città se in cui il suo business distretto nella o il suo polo tecnologico ha tempi troppo lunghi una città che perde la battuta ed allora dovremo che accontentarci di guardare a un futuro
Tutto sommato neanche così cattivo di ittiturismo di cultura di dieci culturali di di qualche evento speriamo che ci sia le Olimpiadi ma non saremo una città globale e allora quanto ci dicono Roma è una delle tre diciamo grandi metropoli dopo dopo quelle mondiali a quelle mondiali di Parigi e di Londra in Europa vi sono tre metropoli candidate ad essere tre grandi metropoli dell'area europea non lo potrà fare
Perché oggi caro Paolo non tieni più l'impresa attaccata perché terranno
Perché tiranno del contributo pubblico che non c'è più perché fanno la leggina eccetera eccetera oggi ventitré se la tiene attaccata al tuo territorio se questo territorio e innovativo
Ha una qualità buona i suoi servizi e la qualità della vita e agro Amirante con altre imprese di logica di livello multinazionale e io credo che questo riusciremo a farlo
E se da qui potesse venire anche qualcosa di concreto per muoversi tutto l'impegno mio e del Censis perché questa città continua a essere sia sempre di più una città globale
Giuseppe Roma c'ha ricordato che la rendita non esiste che le occasioni forse esistono e poi ha fatto un appello che devo dire mi ha colpito più abbia colpito tutti vecchi però risuona che ricorda quello che astio falchi volta al sindaco
Al sindaco Rutelli del primato sul della democrazia sulla burocrazia quindi della possibilità che tramite lo lo lo la la la decisione lo sveltimento e la il ruolo della nuova politica si possono superare i ritardi e quindi quei tempi che non sono più accettabili a livello internazionale
Che a volte siamo costretti a subire
Siamo ai due ultimi interventi devo ringrazia tutti e che sono stati parzialmente disciplinati saranno anche il successivi relatori
Abbiamo Gianfilippo Cuneo che ci parlerà con un gioco di parole ma sarà sicuramente di più di questo dell'evoluzione di da pubblici servizi a servizi al pubblico grazie
Grazie
Di solito in queste riunioni
Nel quale si guarda avanti
Che c'è una tendenza generale a dire che dobbiamo fare di più dobbiamo fare più servizi dobbiamo fare più accoglienza dell'investitore futurismo più responsabilità dall'amministrazione
Io che invece sosterrà la tesi che bisogna fare di meno
Se volete un po'una tesi un po'provocatoria perché la mia esperienza di consulente per i grandi gruppi di industriali e di servizi io ho sempre visto che ogni volta che uno vuole impegnarsi a fare di più con una mentalità sostanzialmente centralistica si trova di fronte a degli Stati Uniti insuperabili delle burocrazie le aziende vincenti soprattutto nel mondo dei servizi sono aziende e Rete che fanno al proprio interno sempre di meno e lasciano che siano gli altri che fanno di magari in un modo anche un po'anarchico
Allora vediamo un attimo la la logica di questo paradosso
Nel mondo le uniche cose che crescono sono i servizi le aziende nel mondo diciamo del dell'Europa nel mondo sviluppato le aziende industriali cercano di entrare nei servizi proprio per continuare a crescere
La FIAT cerca di fare di guadagnare vendendo assicurazioni e finanza mentre l'automobile guadagna in quella mestiere più di quanto non guadagna facendo comunque
Le banche cercano di andare verso i servizi verso farsi pagare i servizi perché non potranno utilizzare sull'intermediazione come in passato quindi questa è una buona notizia dal punto di vista la città di Roma perché a Roma c'è tipicamente una certa orientata ai servizi orientata alla multimedialità al turismo quindi anche dei servizi che sono i servizi del futuro
Il settore pubblico quindi l'amministrazione pubblica soprattutto non all'esodo pubblica comunale
E in Italia a interpretato il proprio ruolo come quello di dare servizi al cittadino quindi sanità a trasporti e cose di questo genere che tendenzialmente ha cercato di dare questi servizi direttamente cioè facendoli direttamente con personale dipendente
Nel libro nel detto di Rutelli che c'è nel fascicolo distribuito oggi si vede che il Comune di Roma occupa direttamente e indirettamente oltre cinquanta mila persone quindi c'è stata l'atteggiamento di andare a fare
Direttamente tutto quello che può servire
Allora accertati
Il i servizi diciamo
Dal punto di vista il sito dei no cosa si vede che le aziende industriali di servizi danno sempre più servizio sempre più servizi differenziati sempre più servizi di qualità oggi ci attendiamo che e automobili non si rompono se sono se l'ho presa di parate istantaneamente ci abituiamo addirittura comprare e quindi i servizi vengono visti come una cosa facile di facile accesso
Infatti a misura del consumatore
I servizi sono sempre più informatizzati son sempre più fatti in senso se c'è uno le l'utente di un qualche servizio digitando una testiera ora magari telefonica ottiene un risultato senza aver bisogno di essere servito da una persona fisica che tra l'altro costa i servizi sono sempre più semplificati e sono sempre più integrati morì quando accediamo un servizio di prenotazione presente non sappiamo se stiamo parlando a un operatore pubblico che può interfaccia con uno privato sono sempre c'è una pluralità di operatori che convergono in Rete per dare dei servizi
Allora i servizi diventano sempre più sofisticati
I cittadini pretendono lo stesso tipo di rispondenza che vedono molto rapida nel campo del privato la pretendono anche dal pubblico il pubblico non la quota
E questa è una cosa che ormai assodata approvata inutile dire che il pubblico dovrebbe fare di più il pubblico non può fare servizi avanzati può progettati può creare un'architettura ma la gestione la la fornitura di un servizio alla procedura fisiche la parte bassa diciamo del sistema questa è dimostrato che viene data il modo più facile da operatori
Privati che il servizio pubblico non può segmentare fra i consumatori c'è una mentalità di servizio uniforme uguale per tutti mentre noi sappiamo che i servizi vanno verso la personalizzazione sedimentazione
Anche stamattina si è parlato delle la necessità assoluta di dare servizi attraverso una snellezza operativa certo che si può aumentare l'occupazione ma non si può commentare l'occupazione
Cornica lavori garantiti come tale
Con otto ore di lavoro venti terzo
Quindi snellezza operativa flessibilità incentivi per dare per mettere in piedi una catena di fast food bisogna avere delle come la Madonna Albina vedere persone incentivate pagate licenziate se non funziona tutte cose che il servizio pubblico non
Non fa ma soprattutto la maggior difficoltà che il servizio pubblico è l'incapacità di pensare a rette
Ormai tutte le grandi aziende siamo industriali private pubbliche dispute
Non fanno più direttamente tutto non terza irritano tutto quello che posso terza vita repliche è quasi tutto
La FIAT starà sta terza Rizzardo la l'amministrazione dopo aver già esternalizzato
La la finanza
La logistica all'informatica eccetera e quindi la impresa efficiente è un'impresa snella anche fa soltanto le cose essenziali e tutte le cose per le quali qualchedun altro può dare un contributo più efficacemente devono essere esternalizzate
Quindi questo un profondo contrasto con la mentalità di tipo pubblico che teme che fa in casa sia l'attività di concetto di pianificazione Chieti l'attività di esecuzione
L'attività di pianificazione con risorse inadeguate per qualità
E la tragica attività esecutiva con risorse eccedenti in quantità bisogna invertire questo questo questo paradigma e fare attività di pianificazione con grande qualità e decentrare tutto quello che chiese ecco questo permetterebbe sennò il Polo portassimo in una città come Roma
Di creare dei meccanismi attraverso quale si sviluppa una forte iniziativa privata
Nel stare quei servizi che oggi il settore pubblico fa direttamente i casi di città che erano in declino che sono state rilanciate son tutte sparse nei casi in cui c'è stata sì una pianificazione ma soprattutto se usato il concetto del far West
Io ti definisco le regole liberi tutti e vinca il migliore
E queste leggi regole di Fresi che permettono la flessibilità la rapidità iniziative genere sono quelle che hanno portato al successo di certi territori come il il Veneto come Hong Kong Singapore e via dicendo cioè noi non possiamo pensare di creare posti di lavoro possiamo pensare di creare le condizioni per i posti di quindi io mi auguro che per fare questi servizi al pubblico si capisca che non può essere il pubblico che fa il servizio pubblico fili pubblicò crea le condizioni perché questi vengono fatti se queste condizioni ci sono ci sarà imprenditori si diventa molto facilmente nasceranno e si svilupperanno imprese come funghi e non solo si preoccuperà hanno di fare i servizi a la città ma l'imprenditore una volta che ha capito come funziona lo fa al di fuori della propria città
Aziende come Cenate Sotto tosto che DS sono aziende che si sono sviluppate da un mutuo piccolino e son diventate aziende mondiali per la ricchezza dei propri azionisti dei propri dirigenti dei propri dipendenti quindi io penso che dobbiamo affrontare questa sfida gestendo in modo in modo volitivo un passaggio di attività dal pubblico al privato fa io mi attenderei un programma preciso gestito bene e per passare
Dieci mila dei cinquanta mila dipendenti del Comune dal settore pubblico al settore privato
Creando delle condizioni perché queste impresa e nuove saprò dare dei servizi non solo al pubblico ma anche del Pubblico la città di Roma ma anche successivamente ad altre città grazie
Ringraziamo Gianfilippo Cuneo che portando sulla sua esperienza di operatività e di consulenza con le grandi imprese nazionali internazionali anche lui di stimolo perché il processo in corso di snellimento di ottimizzazione della macchina pubblica borsa ulteriormente accelerare con beneficio sia degli utenti dei servizi delle casse della pubblica amministrazione
A questo punto cioè l'ultimo intervento prima delle conclusioni vede e il capo di gabinetto Pietro Barrera dieci parlerà di Roma come centro europeo
Grazie signor spenderò poche parole anche perché posso rinviare al testo scritto che spero che possa essere distribuito nel pomeriggio per segnalare tre obiettivi
Anzitutto per segnalare l'importanza della dimensione internazionale della città non solo dal punto di vista simbolico ma come fattore di sviluppo economico
Poi per lamentare il ritardo accumulato per decenni quando questa dimensione è stata frustrata questa opportunità sprecata
Per un mix di retorica di fastidio retorica per Roma caput mundi e fastidio per l'ingombro delle istituzioni internazionali infine se permettete con un pizzico di orgoglio per sottolineare quanto questa amministrazione ha fatto per valorizzare la dimensione internazionale di Roma
Roma
Come sapete è una ben strana capitale in qualche misura poco nazionale sempre tesa a guardare oltre i confini del Paese
Roma è la città del tre corpi diplomatici la città che ospita nel suo cuore uno Stato sovrano ed un potere etico che non ha eguali al mondo
Da sempre un crocevia di relazioni e di scambi che vanno ben oltre l'Italia Roma insomma è qualcosa di più di una capitale nazionale il sistema di valori di identità e di potenzialità di Roma deve tener conto della sua dimensione internazionale
Del resto Roma ospita già ora importanti istituzioni internazionali che di certo non soffriranno delle nostre riforme federaliste
Penso alla fase a Roma da Milano centoquarantotto che ha portato nel nostra città nel novembre scorso il più straordinario incrocio di capi di Stato e di governo che ci sia mai stato in Italia
Penso alle altre agenzie specializzate delle Nazioni Unite
I ritardi vanno libri l'Istituto internazionale per le risorse genetiche già coinvolto nel progetto il polo tecnologico agroalimentare penso agli istituti giuridici internazionali da un Edward a UniCredit o ancora alle istituzioni culturali che hanno visto aggiungersi alla tradizione secolare delle accademie tuttora attive e vivaci il Centro Internazionale per la conservazione e il restauro dei monumenti
Il problema come ricordavo
è quello di fuoriuscire dal binomio retorica fastidio che ha contrassegnato decenni vi sbagliate politiche romane ritorno all'esempio del vertice mondiale sulla sicurezza alimentare del novembre novantasei
Che segno ha lasciato nella nostra città
Resta la memoria per dire dell'applauditissimo discorso di Fidel Castro o piuttosto dei disagi per le deviazioni delle linee dell'alta l'una e l'altra sarebbero parziali insufficienti hanno compete piuttosto ricordare che dava da dalla riuscita di quel vertice dipendeva in larga misura il futuro di Roma come sede di alcune tra le più importanti agenzie delle Nazioni Unite e che in quei giorni Roma si è candidata autorevolmente come luogo aperto di incontro e di confronto utile su scala planetaria
Ne dobbiamo sottovalutare il fatto che gli occhi del mondo puntato su Roma aiutano comunque il turismo vera miniera dell'economia romana italiana
La scommessa insomma è quella di volare alto riportando a Roma la grande politica internazionale anche a questo è servito il vertice di marzo della Comunità europea a quarant'anni dei Trattati firmato in Campidoglio così come serviranno il summit dell'Unione delle capitali dell'Unione Europea con la conferenza mondiale contro la desertificazione ambedue programmati a Roma per il settembre prossimo le potenzialità ci sono ma quanto sono state trascurate prezzo spese chiamare che trovano in Campidoglio tre anni e mezzo sono sulla constatazione che il Comune di Roma capitale della Repubblica il capitale internazionale non aveva neppure un ufficio per la cura delle relazioni internazionali
Queste erano considerate niente di più e niente di meno che una branca del cerimoniale scambi di cortesie e di protocolli ampollosi
Come lamentarsi poi se persino la congressuali per internazionale fuggiva da Roma preferendo le brutte metropoli nordamericane alla città del Colosseo di San Pietro
Non erano solo le strutture a mancare ed ora finalmente parte anche il programma del polo congressuale all'Eur
Ma l'attenzione e la cura la consapevolezza ancora una volta retorica e fastidio due facce della stessa medaglia provinciale incapace di comprendere il grande ruolo che la dimensione internazionale polvere per il presente il futuro di Roma
Però sa amministrazione è stato un assillo promuove incontri stipulare accordi costruire un profilo nuovo di rilievo internazionale comunitario per la nostra città
L'elenco delle cose lungo troppo lungo eccetto superfluo in questa sede
I rapporti bilaterali di collaborazione operative concreta con altre grandi città le reti di città l'impegno particolarmente intenso sul fronte dello sviluppo sostenibile la dimensione della solidarietà internazionale della cooperazione decentrata
L'intensa collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite
Di punto naturalmente non sta nella quantità delle cose fatte ma né il filo rosso che le unisce un solo esempio rendere finalmente concreta la posta la prospettiva di ospitare a Roma la sede del Centro internazionale per le piccole e medie imprese dell'OCSE
è oppure no importante per il nostro sistema produttivo
E per raggiungere questo obiettivo e oppure no importante il crescente prestigio internazionali di Roma e delle sue istituzioni locali e quanto peseranno i nuovi rapporti bilaterali di Roma penso soprattutto con le grandi città asiatiche dell'Europa orientale per sviluppare nuove opportunità di investimento per le imprese romane all'estero e nuovi flussi di turisti stranieri a Roma
E infine quali ricadute positive potrà vedere la presente la presentazione dei BOC o della societarizzazione dell'Acea sui mercati di Londra e di New York va di moda di questi tempi polemizzare sulle risorse comunitarie poco e male utilizzate nel nostro Paese non posso parlare degli altri ma per Roma fino a tre anni fa era del tutto vero
Poi per fortuna le cose sono cambiate
Qualche tempo fa un quotidiano Iron Rizzato sorpreso sui frequenti viaggi a Bruxelles del sindaco
Nessuno probabilmente aveva spiegato loro che in quella città oltre al re del Belgio hanno sede le principali istituzioni comunitarie
Sindaco di Roma ore presidente dalla Commissione per le aree urbane del comitato per le regioni e i poteri locali dell'Unione Europea
Un piccolo ufficio specializzato è stato creato per curare e seguire programmi comunitari e risultati si vedono nonostante l'evidente miopia di altre istituzioni nazionali e regionali che nel passato non hanno ritenuto di sostenere la richiesta di includere Roma
Tra le aree degli Obiettivi uno due e cinque B della comunità Roma comunque c'è finalmente è presente e attiva i programmi comunitari ed accede alle risorse dell'Unione Roma è ormai parte del programma Urban per le aree Tor Bella Monaca a Torre Angela di quattro programmi dedursi sui programmi culturali sui patrimoni culturali sul trattamento delle acque sulla formazione sui rifiuti solidi urbani di sette progetti telematici nell'ambito del quarto programma quadro per la ricerca scientifica e tecnologica di altri sei importanti progetti
Almeno altri dieci progetti sono in fase istruttoria con realistiche possibilità di successo
Infine anche nell'impresa del gruppo comuni Dio di Roma dell'holding comune di Roma hanno accettato colto la sfida della dimensione europea e internazionale se l'Acea e struttura gestionale di almeno cinque importanti programmi comunitari la stessa cioè ai lama sono proiettate in collaborazioni internazionali di eccezionali ambizione da Buenos Aires a Sarajevo dall'Avana bevuta da Maputo alle città palestinesi certo per operare bene in altri Paesi le nostre aziende hanno bisogno di nuovi assetti organizzativi e proprietari che ne innalza il profilo d'impresa
Di nuove regole giuridiche per i servizi pubblici locali e confidiamo per questo nella legge faticosamente all'esame del Senato
E di politiche di supporto per il sistema Italia all'estero
Ma occorre anzitutto trasformare in coscienza comune la consapevolezza che l'internazionalizzazione dei mercati e delle collaborazioni non è un lusso a cui possono fare a meno l'impresa e che erogano servizi ai cittadini
Ma è una condizione per mantenere alto ed anzi accrescere il proprio bagaglio di competenza tecnica ed il profilo qualitativo dei servizi del resto sì abbiamo voluto varrà per e di Parigi come partner essenziale nella nostra società comunale per la progettazione di trasporti pubblici su ferro
Perché non dovremmo pensare che Acea il dramma possano svolge un ruolo altrettanto utile
Per loro per i loro partner e per i cittadini romani in altre metropoli d'Europa e del mondo
Ho finito con annotazione un po'amara viviamo purtroppo una città bizzarra uno dei più autorevoli quotidiane della città in teoria schierato sul fronte del liberismo più aggressivo
Ha ritenuto di gridare allo scandalo qualche mese fa perché il Comune di Roma aveva speso quattrocentocinquanta milioni in tre anni per le attività di rilievo internazionale
O perché il professor Cagiano consulente l'amministrazione del sindaco per le relazioni internazionali si era recato ben trentanove volte immissione lontano da Roma e dire il problema non è la polemica e tanto meno i diritto all'opposizione
Ma all'incredibile vicine Ria di chi non capisce che questa città ha il dovere e non il diritto all'interesse e non il piacere di investire sulla sua proiezione internazionale
Guai se il Sindaco non l'avesse fatto sia un cucciolo abbiamo è quello di aver fatto ancora troppo poco di avere avuto a disposizione risorse ancora insufficienti per una straordinaria mobilitazione internazionale su Roma e per Roma
Nel passare la parola al ministro Bassanini ringrazio
Dottor Barrera per le informazioni importanti sull'evoluzione e sulla miglioramento sulla competitività delle aziende anche comunali e direi sulla riferimenti a questi ruoli nuovi che Roma può continuare a svolgere svolge in maniera ulteriore nel futuro e quindi a fronte di un arretramento di certe funzioni che se ne possano creare delle altre che portino occupazione anche lustro alla città
Ministro Bassanini per le sue conclusioni grazie
Io la verità qui c'è scritto conclusioni io non ho nessuna competenza per trarre nel conclusione di questa prima parte della conferenza posso fare alcune riflessioni che si chiamano conclusive sono perché arrivano alla fine
Prendendo spunto anche da alcuni interventi e diceva Boggia si può progettare in futuro
Si deve progettare il futuro
Altrimenti il futuro ci casca addosso questo riguarda Roma ma riguarda anche il nostro Paese
E credo che anche da questo dibattito sia emerso con molta nettezza
Che bisogna innanzitutto creare le condizioni
Per la crescita e per l'innovazione
Tra queste condizioni
Alcune sono chiare sono evidenti emergono da le esperienze di altri paesi
E sono chiare anche Nori tra queste condizioni ci sono sicuramente superare una serie di rigidità
Flessibilità
Flessibilità
Deregolazione
Semplificazione
Riforma non solo del nostro sistema
Di amministrazioni pubbliche ma riforma radicale del nostro fatemelo dire in sintesi diritto amministrativo
Il nostro diritto amministrativo
Riforma del sistema delle amministrazioni secondo i due principi
Fondamentali della alleggerimento complessivo
Del dello stato del sistema amministrativo quindi lo Stato che fa meno esternalizza molte funzioni
Affida al mercato o alla società civile a seconda dei casi molte attività regola fissa standard
Controlla promuove
E secondo il principio di sussidiarietà
Un forte trasferimento e concentrazione questo ponte unificazione di responsabilità sui livelli le carte locali le politiche economiche e del lavoro non solo le politiche per le politiche del territorio e le politiche sociali e si tratta di riaggregare
A livello locale e regionale secondo il principio di sussidiarietà le responsabilità per le politiche economiche del lavoro si tratta in gran parte di trasferire
Nella consapevolezza che sono i sistemi locali sistemi urbani quelli che creano le condizioni ambientali
Per la crescita e lo sviluppo per quanto è di competenza del
Del soggetto pubblico queste cose le abbiamo impostato possiamo dire oggi fosse svolta un anno fa
Nel nel mio ragionamento doveva essere per forza tutto pro proiettato esclusivamente verso verso cose da realizzare in futuro oggi possiamo dire che l'abbiamo impostate e qui voglio dire come ho detto già altre volte questo non è un merito del governo e del Parlamento da solo ormai si battezzano alle leggi come le barche si danno nomi di persone e poi magari numeri quando sono più di uno perché bisogna mettere in mare una flotta però questa un lavoro collettivo e
La legge sulla semplificazione lo snellimento delle procedure
Storicamente è nata nel comune di Roma poi è stata arricchita integrata da una serie di diversi apporti però il primo nucleo addirittura estratto
è stato svolto tarda
Da nel nell'ambito della amministrazione degli esperti messi assieme prima ancora che il Governo vero Pietro
Prima ancora che il governo giura asse qui poi c'è stato un grande contributo di amministrazioni locali Regioni organizzazioni del mondo imprenditoriale
Adesso la legge è stata approvata così come è stata approvata la legge delega per la riforma dell'amministrazione
Si è fatto un primo passo nella direzione della deregolazione semplificazione snellimento dei procedimenti
Identificazione di responsabilità chiare decentramento attuazione del principio di sussidiarietà che sono condizioni
Condizioni strutturali e normative
Per creare condizioni migliori per la crescita per gli Investimenti per le attività dell'impresa io però vorrei dire due cose a questo riguardo la prima cosa che queste leggi vanno attuati
Abbiamo messo semplicemente in mare le navi poi c'è da attraversare l'oceano e durante e traversare l'oceano vuol dire vuol dire che vuol dire che incontreremo burrasche che ci può esserci potrà essere anche qualche rischio di ammutinamento della ciurma
E e questo lavoro tutto da fare
La seconda è che creare condizioni favorevoli per gli investimenti per le iniziative per l'impresa per le innovazioni
Non serve a poco se poi non c'è chi coglie quest'occasione e quindi c'è il problema di una risposta da parte degli interlocutori che stanno nel mondo dell'imprenditoria della finanza della della società civile
Queste due vertenze a mio avviso sono fondamentali e sulla prima la seconda sul sulla prima sulla seconda ceda verificare la risposta sulla prima c'è da dire con molta nettezza e non è la prima volta che lo dico che l'attuazione di queste riforme non può essere assicurata in modo adeguato da dove
Come è stato un lavoro collettivo elaborare queste leggi così non può che essere un lavoro collettivo che impegna vari interlocutori
Lavorare allora attuazione può essere anche la loro integrazione loro perfezionamento della loro estensione in futuro
La governo può fare al massimo probabilmente inadeguato anche a questo riguardo la cabina di regia di di questo lavoro non si improvvisano forze e culture innovative
Che cominciano a esserci nell'amministrazione dello Stato
Ma che come dire ci sono ancora sono ancora presenti soltanto a pelle di leopardo Pillon
In modo sufficientemente diffuso
La seconda questione e che sicuramente questa
Trasformazione a un problema è un vincolo su questo su questo punto io do ragione a il presidente
Della Confindustria su questo
I tempi sono inevitabilmente stretto
Noi non possiamo pensa no questa trasformazione che riguarda le regole del diritto amministrativo le procedure i controlli la ridistribuzione dei compiti e dei poteri delle responsabilità sul territorio e che riguarda l'organizzazione della pubblica amministrazione la formazione dei dirigenti ed i dipendenti pubblici
L'informatica di informatizzazione che del il rinnovamento delle tecnologie dell'informazione tanto per citare solo i grandi capitoli
In altri Paesi è stata affrontata
Molti anni fa molti decenni fa noi dobbiamo affrontarla tutto insieme in tempi stretti altrimenti perdiamo
L'appuntamento
Con
La rapido sviluppo dei processi
Della globalizzazione siamo già nell'ambito della competizione globale paghiamo un fortissimo è indicato competitivo dovuto
Al fatto che su fu tutti questi terreni noi siamo arretrati complessivamente arretrati rispetto ai paesi più avanzati dei paesi ai Paesi più moderni
Cioè subito un'osservazione da fare
Per poi andare direttamente ad alcune proposte che riguardano la questione Roma piccole
Questo processo è stato avviato ci sono alcuni strumenti legislativi importanti
Attende di verificare
Se viene consolidato attraverso una riforma costituzionale necessaria
Oppure se invece ancora una volta questi tassello determinante perché riguarda la testa del sistema e il quadro complessivo rischia di essere ancora una volta rinvia
è necessario che la riforma costituzionale abbia successo
Sul terreno della riforma dell'amministrazione e della riforma della forma dello Stato
A mio avviso
Più che segnare innovazioni fortissime rispetto al lavoro fatto durante quest'anno
Ne darà le consoliderà costituzionalmente ne darà un quadro di garanzia
E di strumenti costituzionali
Invece
Altro valore avrà sul terreno della forma di governo perché dovrà dare gli strumenti per aderire
Governi in maggioranza stabili io Moggi
Ed una chiara ripartizione di responsabilità e di strumenti tra governo e occupazione tra maggioranza e opposizione
Tra le scelte fondamentali anche prioritari e c'è la scelta per una forma dello Stato di tipo federale
Sulla quale io vorrei dire soltanto una cosa senza alcun riferimento specifico attesti che non spetta a me valutare e che nei particolari neppure conosce che il federalismo è una cosa seria
è una cosa seria chi richiede di essere affrontato seriamente avendo davanti agli occhi le esperienze concreto de le le esperienze concrete degli Stati federali che funzionano
E trovando naturalmente
Le specificità e di adattamenti necessari al caso Italia
Tra queste specificità e adattamenti c'è sicuramente l'abbiamo tutti già identificata da tempo il forte ruolo e nella storia e una tradizione e nella realtà italiana a l'autonomia municipale la mia dei comuni il nostro sarà quindi un federalismo delle regioni e delle città
Dico questo per dire che nelle Stati federali non scompare il lo scompaiono il governo federale il parlamento federale e l'amministrazione federale
Hanno un ruolo diverso da quello che hanno negli stati invitati
Questo per dire che a poco servirebbe inseguire Bossi e chi nona un Progetto di riforma federale in testa questo inseguimento è destinato al fallimento
Bossi è bravissimo nello spostare sempre il traguardo
Cento metri più avanti
E rischia di portare fuori fuori binario la riforma la riforma federale
Invece bisogna affrontarla seriamente porsi un ulteriore problema che i padri delle costituzioni federali nei principali Stati federali del mondo non si sono posti
Cioè cos'è il federalismo nel nell'epoca dell'information society nell'epoca della telematica
In un'epoca nella quale le nuove tecnologie
Pongono nuovi problemi ma offrono anche nuove risorse
Piombo da queste considerazioni generali
Sulla questione Roma e ruolo di Roma cifre
Io credo che
Sia necessario porre il problema in questa trasformazione in corso
Porre il problema di quale di quale sarà il ruolo di Roma
Capitale speriamo della nuova Italia federale ed euro per del Duemila
Gli aggettivi hanno ovviamente ciascuno il loro significa credo che su questo tema questo sarà un processo di trasformazione di riconversione molto impegnative
Che è un problema per Roma ma è anche un Paese un problema per il nostro Paese
Quindi credo che si debba ragionare nei termini di una sorta di conferenza dei servizi permanente o di tavolo permanente tra governo Comune Regione e anche gli interlocutori sociali alle parti re le parti sociali per affrontare questo problema
Il problema naturalmente nasce da una serie di trasformazioni che sia
L'applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale per così dire e quindi la dismissione o l'esternalizzazione di una serie di funzioni e di attività pubbliche crea
Ma questo naturalmente non necessariamente crea disoccupazione crea
La trasformazione
Dei rapporti di lavoro da pubblici o privati se organizzato in modo
Il modo opportuno sia dal principio di federalizzazione di regionalizzazione di trasferimento di poteri e di competenza
Sulle quali però vorrei dire tre cose il primo che si si pensa a una riforma federale con riferimento alle esperienze straniere appunto
Un governo federale un'Amministrazione federale resteranno
E resteranno non così esiti e privi di competenze e di quello che qualcuno
Progetta
Si tratta di competenze qualitativamente diverso
Di attività qualitativamente diverso e che quindi richiedono riconversione formazione aggiornamento e anche
Riconversione organizzativa
La seconda osservazione
E che oggi e che oggi abbiamo la possibilità di sostituire alla mobilità territoriale dei la lavoratori la mobilità territoriale del lavoro
E da questo punto di vista una serie di sostituzioni possono essere fatte
Si possono svolgere incerte città una serie di attività amministrative di servizio
Che servono anche altre cita evitando le deportazioni
Del personale e dei dei dipendente dei dirigenti pubblici duramente questo non è possibile perché sta agli sportelli
Ah ci sono tutta una serie di attività che non si fanno dispone
E danze gli sportelli sempre più tendono a diventare attraverso l'uso delle nuove tecnologie
In molti casi naturalmente non al cento per cento sportelli che non richiedono
Dipendenti o che richiedono pochissimo pochi meno meno dipendente
In secondo luogo nella trasformazione federale del nostro sistema e noi dobbiamo pensare che c'è uno strumento da utilizzare e che quello della costruzione di vere e proprie agenzie
Del sistema federale
Che sono al servizio de pari Soggetti istituzionali bensì
Non solo dello Stato ma anche delle regioni e dei comuni
E che hanno bisogno di un potenziamento in questa attività io vorrei fare degli esempi anche se molto disomogenei fra loro
Lista
Può essere un'agenzia del sistema
Laica può essere un'agenzia del sistema
L'agenzia per la contrattazione
è voglio dire
Confindustria contratta per un sistema di presi o di aziende estremamente decentrato sul territorio e svolge un lavoro per tutti
Naturalmente
Prendendo indicazioni diretti e dintorni redatti poi effettivamente paga
Gli enti pubblici
Nella commissione Gallo si propone la costituzione di un'agenzia del sistema per il lavoro di accertamento
Del imposta delle imposte statali o federali e delle imposte regionali e delle imposte locali
Che agenzie del sistema possono a vere il loro cuore nella capitale
è perfettamente possibile
E che questo consenta come dire una riconversione di opportunità di lavoro senza
Prevede
Ma sì fenomeni e di mobilità sul territorio è perfettamente possibile
Tutto questo naturalmente deve essere appunto progettare
Così come è possibile dopo hard lo lo pensavo ascoltando l'intervento di Pietro Barrera è così come è possibile e si chiede a mio avviso porre il problema dell'organizzazione
Delle istituzioni di governo Europee
Nel nel mondo delle nuove tecnologie
è perfettamente possibile che l'Europa abbia in qualche misura una capitale reticolare
E che in questa ripartizione di ruoli Roma possano essere il centro di una serie di attività europee e che riguardano l'area mediterranea
Questo secondo me è un problema che noi possiamo porre allora concludendo io penso che un'ipotesi
Che naturalmente va discussa e che io dico qui soltanto a titolo personale
Dell'apertura di una conferenza disservizi permanente
Sulla quale convergono
Facendo capo naturalmente a un'iniziativa di governo comune e Regione
Tutte le istituzioni ai soggetti interessati per progettare questa trasformazione
Per progettare questa trasformazione nella quale le opportunità di sviluppo e di investimento e anche di lavoro
Saranno diverse da quelle due io penso che sia assolutamente sbagliato una linea di come dire di di difesa di retroguardia chiediamo che Roma continui ad a vere Attraverso forme assistenziali pubbliche il suo ruolo di centro burocratico del Paese
Questa è una linea sbagliata perdente che al massimo può resistere per qualche anno apprezzo di dare a Roma un ruolo di retroguardia invece no chiediamo che Roma abbia un ruolo importante e forte in una trasformazione
Moderno del nostro paese che ha bisogno di un centro direzionale di tipo assolutamente nuovo a questo punto qui si porranno anche le questioni del assetto istituzionale di Roma
In questo nuovo Stato federale lo stato fedele federalismo delle regioni e delle città sicuramente la capitale del Paese dovrà vedere uno statuto di tipo speciale
Questo statuto di stipo speciale va dinamicamente pensato in relazione anche a quest'operazione di riconversione molto importante molto significative
Che è riconversione del ruolo del pubblico in generale
Che è a riconversione nell'ambito del pubblico della ripartizione dei ruoli e delle competenze e che l'intenzione anche di nuove strutture
Che possono far capo a Roma essere al servizio del sistema federale dei suoi vari soggetti
E svolgerà una funzione di servizio per l'intero Paese e per tutte le articolazioni territoriali dell'intero Paese
Ringrazio molto il ministro lei riflessioni conclusive non ammettono ulteriori commenti
Interrompiamo con un piccolissimo ritardo per il così Bree che quindi alla quando azione a tutti di essere qui intorno a mezzogiorno e cinque tre dieci massimo grazie
Sono allora
Buongiorno a tutti cominciamo la seconda tavola rotonda
Di questo convegno le reti nella Città futura
Chi ha seguito i lavori della prima tavola rotonda avrà notato che una delle parole più usate dai relatori che hanno che ci hanno preceduto è stata proprio la parola Rete
Infatti non si può parlare di futuro di Roma prossima se non si affronta si risolve il problema delle reti nelle nuove metropoli da questo punto di vista Roma è un po'indietro
Anche se ha cominciato a muovere i primi decisi passi ora sentiremo dai relatori a che punto siamo e dove possiamo arrivare io prego i relatori visto che sono già alle dodici e venti
Di essere sintetici per cui darò dieci minuti ciascuno quindi prego di rispettare questo termine è un quarto d'ora al ministro Maccanico che concluderà la tavola rotonda quindi comincio col vicesindaco Walter Tocci al quale do la parola
Roma prossima abbiamo intitolò il convegno ma intanto vediamo
Quale parte del programma
Strategico per Roma è già in fase di attuazione
In questo momento sono il settore della mobilità sono in cantiere o in gara d'appalto investimenti per circa quattro mila miliardi
Ma in epoca moderna la nostra città aveva sviluppato un volume di investimenti così alto
Una volta si diceva tutte le vie portano a Roma in questo momento tutte le vie ferrate sono sottoposte ad un programma di ristrutturazione di potenziamento
In un altro campo nella telematica sono in fase di realizzazione programmi per due mila miliardi per il cablaggio della città
Complessivamente abbiamo attivato un volume di investimenti dal novantaquattro
Al due mila
Come ricostruito nella documentazione di circa venti mila miliardi
Ora se ci saranno altri investimenti sicuramente il programma potrà diventare più ricco ma io ritengo che questo volume di investimenti sia già molto alto e in parte anche
Quasi ai limiti della capacità della città poi di reggere questa
Queste realizzazioni il tema allora diventa che cosa ci mettiamo in queste reti
Quale economie
Viene
Sollecitata da questa politica di investimento
Quando avremo realizzato il passante dei laghi abbracciano ai Castelli passando per Roma certamente ci andranno i pendolari che lavorano a Roma ma se è solo questo è poca cosa
Quella grande metropolitana di superficie può diventare invece l'architrave di una nuova politica urbanistica che realizza nuovi poli terziari nell'hinterland e svuota centro storico e quindi crea possibilità concrete di trasformare la città questa volta in accordo con l'ambiente perché sorretta appunto da grandi infrastrutture su ferro
Quando avremo il cablaggio se servirà soltanto a fare delle telefonate più efficienti servirà a poco quello che conta quale produzione immateriale
Utilizza quelle infrastrutture quali servizi all'impresa
Cioè la politica delle reti intesa in senso moderno è qualcosa di più di una classica politica di realizzazione di opere pubbliche
Non siamo più a programmi pubblici che hanno come avevano negli anni sessanta e settanta
Lo scopo di redistribuire la ricchezza
Creare le reti significa anche
Organizzare la città per creare ricchezza
Da questo punto di vista la Puglia deleteri rappresenta anche una nuova frontiera del del potere locale
Un comune è una Regione che gestiscono o meglio regolano la politica delle reti
Acquisiscono una potere regolativo appunto che va molto al di là della tradizionale funzione amministrativa
E anche al di là della autonomia fiscale di cui pure tanto si dice
La politica delle reni consente di fare
Politica economica a livello locale
Una volta per una città o per un'area geografica era importante acquisire un contributo la Cassa del Mezzogiorno un investimento deliri
Oggi il futuro economico di una realtà dipende dalla politica delle reti che le classi dirigenti sanno sviluppare il tema allora è opere pubbliche attivate ne possiamo attivare di altre ma quale economia per queste opere
Ora guardiamo in faccia la realtà
Il tema quale economia ci porta al tema quale capitale
Non ci nascondiamo la realtà che avremo di fronte nei prossimi anni si chiude un ciclo molto lungo perché nonostante tutto Roma diventata grande metropoli
Con un motore fondamentale che è quello della spesa pubblica quella dell'apparato statale presente a Roma
Questo motore non sarà più lo stesso nei prossimi anni
Io vorrei dire anche senza federalismo Roma non sarà più l'Italia non avrà più un apparato burocratico così forte come la uno negli anni passati
A me pare che questo problema nella classe dirigente romana debba essere portato a chiarimento ci sono molto in città che si illudono di mettersi di traverso rispetto a questa prospettiva
Di si illudono che si possa continuare come prima sarebbe un'illusione fatale per la scelta la città sarebbe destinata a un declino se la classe dirigente prendesse questo orientamento
Io penso che dobbiamo cominciare a saltare
Sul cavallo di questa trasformazione
Ve ne hanno subito impostando subito intanto una seria politica di scambio con la comunità nazionale possiamo benissimo rinunciare a qualche apparato burocratico
Non certo alla RAI per fare un esempio anzi forse nel settore tecnologie delle comunicazioni dobbiamo tenere qualcosa in più in cambio di quello che perdiamo nel settore burocratico
Ma soprattutto io penso che ci sia un pericolo
Che nella nostra città anche a livello culturale i si determini un atteggiamento di difensivo di contrapposizione con la polemica antiromana che viene dal Nord
Io penso che dobbiamo evitare queste
Anche perché una polemica un po'bizzarra
Si legge in questi giorni sui giornali la rivolta del Veneto
E si dice del Veneto è stata una regione dominata da Roma
E una regione che negli anni Sessanta Espresso Mariano Rumor negli anni Settanta Toni Bisaglia e negli anni Ottanta Flaminio Piccoli e duro sostenere che sia stata dominata da Roma
Il fatto è che leghismo mostra che c'è una crisi di egemonia del nord e sul Paese
Che quell'operazione politica economica
Realizzato dall'alleanza tra la piccola impresa del Veneto la finanza milanese la grande industria torinese genovese questa grande capacità egemonica sull'Italia del dopoguerra è entrato in crisi
Entra in crisi l'egemonia la classe dirigente no
E a mio avviso si avrà una grande occasione per Roma
Perché può diventare
Stavolta a pieno titolo capitale reale del Paese e non più soltanto capitale burocratica capitale simbolica
Roma può saltare sulla dinamica della riforma anzi io direi che dobbiamo aveva questo un pista molto coraggio e avere l'ambizione di diventare la capitale dell'innovazione statuale dell'innovazione economica del paese
Da questo punto di vista è una grande occasione per
Perché propone passaggio proprio in questi momenti di passaggio
Tra l'altro la fase industriale la fase del se aria si rimescolano le carte
Gerarchi urbane che erano consolidate possono essere all'improvviso
Riconfigurato
Il salto della rana come si dice appunto nel nostro continente
Ne lasci nasce nella fase industriale evidentemente non potevamo risalire posizioni ma oggi abbiamo dei vantaggi in questa transizione intanto il vantaggio di non reggere il costo della dismissione industriale che è una gravissima Tara
Che pesa sull'economia del Nord
E in positivo i valori culturali valori simbolici nell'epoca post industriale diventano fattori produttivi fattori di organizzazione della nuova economia
Sui beni culturali dovremmo riuscire a fare oggi quello che riuscì negli anni Sessanta nel settore del cinema
Cioè fare di Roma dei suoi valori culturali della sua immagine internazionale un fattore produttivo intorno al quale si crea un'impresa una capacità di invenzione di sperimentazione che diventa poi anche le produzioni di massa
C'è una competizione europea quindi tra le città una città va avanti o declina a secondo della posizione che guadagna o perde in questa competizione europea
E questo dobbiamo porre attenzione tutti quanti assieme come classe dirigente ad esempio in questi giorni si sta per prendere visione molto importante
In sede europea si dovrà decidere la costituzione dell'Agenzia per la navigazione satellitare che è la nuova frontiera del traffico aereo Vieri verranno controllati dal satellite non più dei controllori di volo a terra
Roma i titoli per chiedere che l'agenzia europea di navigazione satellitare sia collocata qui dove c'è un'industria spaziale dove c'è un'industria militare che ha bisogno di una riconversione ecco un primo scambio da chiedere la comunità nazionale
Perdiamo pure qualche apparato burocratico ma guadagniamo
La localizzazione a Roma di strumenti che guidano rinnovazione del processo produttivo
Ora però quando si dice che Roma deve diventare capitale dove capitale internazionale è una formula che trova quasi tutti d'accordo
è un po'come dire
Bisogna volere dalla mamma tutti lo sosteniamo
In realtà passare da capitale nazionale a capitale internazionale non è soltanto un cambio di confini non è soltanto un cambio di ottica ma cambia qualcosa anche al nostro interno
Perché la fisiologia della nostra città burocratica è segnata dalla presenza dell'apparato burocratico almeno in due caratteri fondamentali
è una città abituata
Alla dipendenza economica dallo Stato
è una città perciò quindi per sua natura dissi pativa di risorse in senso tecnico non in senso spregiativo
Deve diventare una città capace di creare risorse
Secondo carattere partecipare ad una città burocratica ci ha un po'tutti rinchiusi nel proprio particolare tanti gruppi sociali tanti gruppi economici ciascuno chiuso in una nicchia in un recinto perché in quel recinto in quella nicchia poteva accedere a quel determinato canale di spesa quella determinata e rendite di posizione tutto ciò ha frammentato la città
Dobbiamo diventare nella città integrata capace di fare fossa comune innanzitutto a livello economico mettendo insieme vari risorsa ora il passaggio da città dissi pativa città produttiva la città frammentata a Città integrata è un processo
Istituzionale
Politico culturale ma anche sociale ed economico che cambia completamente le nostre abitudini nostri modi di vedere le le questioni
Cita capace di produrre ricchezza significa che cominciamo a vedere alcuni beni pubblici come grande occasione di formazione della ricchezza
E non più come luoghi dissipazione
è abbastanza curioso consentitemelo che in questi giorni l'amministrazione e la giunta comunale sia da sola a difendere una privatizzazione della Centrale latte che rispetta quello che dovremo fare è una banalità
Non c'è più alcun senso
Di un'azienda pubblica dell'arte
Azienda pubblica nata come dire da una certa non certo ma Misma italiano che considerava appunto il latte con un bene pubblico ma non lo è più perché viva Dio ci sarà sempre un'impresa che con le leggi di mercato è in grado di produrre un boato
E non è giusto che si spendano trenta miliardi l'anno per ripianare un'attività che sicuramente gestito dai privati diventeranno attività produttive
Ma io direi molto di più
Anche i gioielli della città debbono diventare forza che crea ricchezza anche la scena
è possibile impostare una buona politica di compartecipazione dei privati
Vendendo le azioni dell'Acea
Si possono mettere in campo ordine di grandezza di un migliaio di miliardi di investimenti che possono essere indirizzati ad un piano strategico di sviluppo dell'economia romana e sicuramente con i privati di entra una gestione avremo probabilmente anche tariffe più basse e comunque creeremmo una nuova attività imprenditoriali in un settore così strategico delle reti anche perché non dobbiamo dimenticare che la Bolivia delle reti ho detto all'inizio è sicuramente una carta fondamentale degli enti locali del futuro ma certo siamo anche attenti che non sia una nuova forma di statalismo perché quello che è importante
E che la capacità regolativa sia nelle mani pubbliche malagestione
Deve essere davvero aperta al settore imprenditoriale
Infine se vogliamo
Smetterla di essere un po'a Roma separati in casa dobbiamo davvero trovare in mille modi di connettere le diverse attività che qui vi si svolgono si diceva stamattina il mondo finanziario vive nella sua orbita il mondo culturale la sua orbita
Che cosa si potrebbe fare faccio degli esempi e se le fondazioni in bancari diventassero elementi di investimento sulla ricchezza culturale la città i grandi enti di ricerca che stanno qui fisicamente ma come diceva Leon hanno la testa altrove si può fare qualcosa perché quell'attività di ricerca si anche collegata a un progetto strategico di sviluppo della città
Bisogna fare forza comune è anche a livello dei poteri amministrativi
Io trovo ormai assolutamente Antigua questa separazione
Tra comune provincia regione non ha alcun senso che un'area metropolitana con queste ambizioni sia amministrato a tre livelli Vacca
Ci ha pensato un governo locale unitario con i poteri attuali del Comune della Provincia e alla Regione e quindi anche con capacità legislativa a livello locale
Essendo così forte capace anche di sviluppare una politica a livello regionale di integrazione economica e con una chiara imputazione di responsabilità di fronte all'elettorato un solo potere politico legittimato direttamente dal voto
E infine però e chiudo su questo la cosa più importante
è che ciascuno facendo il proprio mestiere
Gli amministratori
Imprenditori professionisti le forse la cultura le forze sociali ciascuno facendo il proprio mestiere
Però si lavori con un progetto comune
Abbiamo parlato di salto della rana saltò non è molto difficile in Europa poche città lo hanno fatto ho fatto l'esempio Barcellona
Che cosa c'è di costante in questo salto dall'Aran quali città riescono a compiere un salto quelle città nelle quali si afferma una classe dirigente
Cioè una volontà comune che prende che coinvolge diverse soggetti sociali con ruoli diversi ciascuno capace di esplicare il proprio ruolo con piena autonomia e con piena efficacia ma tutti però dentro un Progetto
Se vogliamo davvero
Tentare questa carta di un futuro prossimo di Roma a mio avviso al di là degli Investimenti al di là delle tante politiche di settore quello che conta è la formazione a nostra città di una classe dirigente in fondo
Nell'Europa prima che nascesse lo Stato moderno era un'Europa delle città ero in Europa in cui il municipio
Era il luogo nel quale le forze economiche di quel tempo gli artigiani commercianti professionisti si riunivano insieme e decidevano impostarono quali relazioni tenere con altre città con altri ambienti con altri paesi ritorna un'Europa delle città siffatta ritorna una centralità della funzione urbana e ritorno al problema di una classe dirigente locale capace di lavorare insieme per un progetto
Grazie al vicesindaco Tocci che ci ha accompagnato in questo il suo intervento attraverso la Roma del futuro ha parlato di una Roma s'burocratizzata più vicina quindi i cittadini e del salto della rana tanto che domani si accontenterebbero se proprio non può essere un salto di piccole passeggiate della rana che le notassero a vivere meglio
E ora passiamo a François de Brabant che il responsabile della strategia pianificazione e controllo di Telecom
Premetto su premetto subito che non fornirò elementi quantitativi dei che ci siamo un po'divisi i compiti domani il dottor Tommasi amministratore delegato della del nuovo gruppo
Tra un intervento e sarà più delicato a entra più nella nello specifico io volevo farla già mentre si collega a quanto ho sentito questa mattina e cioè le grandi attese sulla società dell'informazione mi sembra che sia l'impatto un po'un un mito e bisogna invece calarlo e concretizzarlo allora nel documento che Francesco Rutelli ha distribuito prima di queste due giornate
Diceva a Roma si interroga sul futuro prossimo dell'economia e cerca di comprendere quale occupazione potranno avere i suoi figli questi sono temi che potremmo ovviamente che lancia il suo paese
Innovazione e sviluppo speranze creazione di nuovi posti di lavoro quindi tanti punti di domanda
Tanti punti mi aiuto con qualche immagino tanti punti di domanda per quanto riguarda il futuro di Roma c'è sotto sotto spesso una tesa e cioè che information technology cosiddetta del tecnologie l'informazione risolvano questi punti interrogativi
Mi spiace deludere ma in realtà l'information technology porta dei punti interrogativi notevoli per cui li possiamo sommare a quelli relativi più specificatamente a Roma perché ci troviamo quindi di fronte a un punto interrogativo al quadrato sostanzialmente questo è e lo dico in modo purtroppo banale è il problema che la nostra generazione ha davanti è un problema che anche grazie al cielo delle caratteristiche positive e non negative ci sono generazioni son trovati davanti a dei punti interrogativi molto più complessi è molto più negativi
Ed è quindi il difficile che abbiamo davanti farla facile è molto pericoloso
Allora l'information technology da qualche anno e stappa caricata di responsabilità economico sociali politiche
La dimostrazione lo vedete su questa immagine che non leggo però spiegano città
Ci sono nomi come dello banche mando per quanto riguarda l'Europa Clinton Gore per quanto riguarda gli Stati Uniti si può citare la Thatcher Giscard strani però e così quindi una grande attenzione dei capi di Stato dei principali paesi europei ed e occidentali su questo tema
Che segnala quindi chi è vero che ci si aspetta molto da questo da questo settore
Ci si aspetta molto
E ripeto in termini sia sia economici sociali ma anche politici
E bisogna sottolineare che sotto stampa queste attese c'è anche molta competizione tra sistemi
Economici e industriale
Allora la domanda spostiamoci un po'più su un unico sul nostro Paese è la domanda che ci dobbiamo porre cosa dobbiamo fare per innescare questo nuova fase di sviluppo
Allora come spesso accade forse conviene guardarsi un attimo indietro prima di guardare avanti
Per capire meglio il problema
Qual qual è il problema che abbiamo davanti
Allora noi negli ultimi cento anni e non solo nel nostro Paese ma nel mondo abbiamo costruito la Società della comunicazione
Che rappresentabile come una metafora semplice e cioè con una sfida che si basa su due pilastri retti
Terminali e sopra i servizi di comunicazione
Che cosa vuol dire vuol dire che gli utenti che si tratti del telefono del telex del fax del cellulare e potrei aggiungere del terminale di videoconferenza comunicano tra di loro
E quindi è sufficiente fornire reti e termina
Oggi il problema si sposta decisamente usiamo sconfiniamo sulla metafora architettonica e allora scopriamo che per costruire la nuova societari formazione abbia bisogno di reti e terminali certamente e posso garantire che grazie al cielo
Il nostro Paese è assolutamente oggi allineato
Con il resto del mondo industriale quindi non abbiamo Occhetto da questo punto di vista
Bisogna però andare oltre e allora si passa dall'architrave alla costruzione dell'arco che guarda caso è avvenuto in particolare a Roma
Da un poco prima e della nascita di Cristo e Colosseo poco dopo è l'esempio di come si può attraverso l'arco costruire dei palazzi più complessi prelevati allora che cosa ci vuole ci vuole piattaforme hardware sicuramente quindi si tocca l'informatica ci vuole il software
E ci vogliono i contenuti dall'altra parte ci vogliono regole e competizione perché siamo tutti certi che con questa Leo con questo meccanismo si accelera lo sviluppo
Ci vogliono capitali e ci può si possono trovare noi adesso abbiamo lanciato anche un un vento un fondo di Venture Capital ma insomma si può trovare sì posso tra capitali ci vogliono imprenditori
E questo è già più complessa imprenditori intendo dire mentalità d'intesa dovunque essi siano nel pubblico e nel privato cioè capacità di di progettare e costruire
Ma manca la chiave di volta Dell'Arco che impedisce l'allargo disperso la chiave di volta sono i servizi che purtroppo
Che purtroppo su su questo punto conteniamo esso gradito molto banalmente a parlare di certificati a casa sostanzialmente non riusciamo a Schio darci certificati
Ecco il in realtà dentro questa pietra che è la chiave di volta ci stanno e non le leggo tutte ma parecchie parole sotto le quali si nota uno spessore commercio elettronico conventi servizi al cittadino telemedicina teledidattica vuol dire cambiare tutti i pezzi della società
Vuol dire cambia la logistica delle merci vuol dire cambiare Circuiti finanziare vuol dire cambiare comportamento delle persone
Ecco e a questo punto che
Il la il il problema per affrontare quindi la costruzione di quella pietra che consente al tutto di stare in piedi
Che dobbiamo inventarci qualche cosa
Perché dietro queste parole c'è un grande lavoro da fare allora
Bisogna inventare servizi che ha ricostruirli soprattutto inventarsi nuovi modelli di business
Perché la domanda è quali sono i bisogni dei varietà che di mercato si tratta di riprogettare il marketing mix dei vari servizi
Si tratta di sapere cosa fa pagare a chi in quale modo non pensiamo di far pagare semplicemente a quello che la sta usando perché il meccanismo troppo banale non ce la faremo
Che ruolo nuovo la pubblicità eccome se ci Vento Nuovo pubblicità
Quindi qui sta il difficile bisogna contemporaneamente creare una massa critica fare tanti pezzettini separati non ci porta da nessuna parte quindi massa critica per modificare i comportamenti e i consumi delle persone di milioni di persone
Sotto tutto ciò c'è una parola che vuol dire cooperazione cioè non ce la si fa separati e senza un meccanismo organizzativo abbiamo una chance
Che è apparsa all'orizzonte del nostro Paese inaspettatamente si chiama internet è un'onda anomala che o si riesce a fare se lo fa sull'onda così viene sommersi non ci sono alternative
Però non basta è una condizione necessaria ma assolutamente non sufficiente bisogna costruire una visione in avanti e questo vuol dire paese vuol dire città che cosa ha fatto Clinton e Gore con l'ultimo documento recentemente che si può scaricare da internet hanno detto agli americani signori ci sono diciotto Progetti noi non mettiamo soldi mettiamo organizzazione mettiamo coordinamento mettiamo timing Berta temporale
Quindi
Ecco in realtà si può costruire quindi un palazzo molto più complesso
Molto più complesso sommando queste cose
E allora se tutto ciò come ci diciamo spesso in convegni su documenti da Sviluppo di business occupazione creazione di valore e qualità della vita anche il l'anticipare di un giorno e la storia queste cose ha un valore enorme
Ecco a questo punto Roma nello specifico
Lo specifico romano
De Pietro nella nel dialogo più azienda azienda città abbiamo nel novantacinque in impostato il progetto Nexo schiera cosa rappresenta per il rapporto la la una cornice di dialogo continuo in cui mettere capacità progettuale e che attività e poi passare l'implementazione credo che sia una buona strada
Che vada ulteriormente potenziata e sviluppata e allargata a tutti i soggetti abbiamo poi due date
Giubileo e Roma due mila quattro che sono importanti da questo punto di vista perché sono due obiettivi che peraltro non possono essere gestiti se non attraverso questi questi strumenti e quindi mi sembra che sia un altro stimolo forte l'ultima considerazione e poi chiudo
E che come dice sempre Petrescu per il documento inviatoci Roma è in competizione c'è il marketing territoriale
E e quindi bisogna non è solo un vantaggio per così per la qualità la vita ma c'è un fatto economico forte dietro e ricordiamoci anche in Italia competizione quindi l'abbinata città Roma con l'Italia non può essere superamenti di Giunta neppure su questo tipo di te ma grazie
Allora con François de Brabant siamo entrati come avete sentito prepotentemente nell'era tecnologica grazie anche all'ausilio
Delle immagini
Tocca adesso a Sergio Bellucci di Rifondazione Comunista che ci parlerà del dimensione sociale sul nell'evoluzione della città
Signor ringrazio
Invito io vorrei partire da una tata il quindici febbraio mille novecentonovantasette
Molti forse dirà poco probabilmente gli storici da terranno
Gli in questo giorno
L'inizio del terzo millennio
Infatti in quel giorno sia siglato a Singapore
Anzi a Ginevra dopo quello di Singapore
L'accordo forse più importante
Nella ridefinizione
Di uno degli assi dello sviluppo come abbiamo anche visto adesso che attiene alla deregolamentazione dei servizi telecomunicazioni
Un accordo mondiale
Che ha sicuramente dei pregi sui quali io non mi voglio fermare anche dato il titolo della contributo che sono portato chiamare
Ma che comporta anche dei rischi molto forte
Infatti quella che viene definita la società dell'informazione che viene in qualche modo anticipata da quell'accordo firmato a Ginevra
Rischia di nascere sull'esclusione sulla separatezza
Tra chi avrà la possibilità di essere messo ha messo come cittadino nella nazione virtuale dell'economia immateriale chi ne sarà escluso
Cioè tra una ristretta
Minoranza delle nazioni più ricche e la stragrande maggioranza del mondo che invece resterà a guardare in questo modo false
Dello sviluppo mondiale
Io non credo che l'Italia nostro paese la nostra città siano in condizioni avanzatissime
Mi permetto di dare un dato ovviamente
è un dato in evoluzione
Ma nelle nostre famiglie la distribuzione dei computer cioè dei terminali intelligenti in grado di essere poi lo strumento idonee allo sviluppo si attesta intorno all'otto per cento
Con un consumo che è molto molto limitato
A una fascia molto giovane cioè dentro le case dove cioè il computer molte volte e il bambino il ragazzo che utilizza quello strumento
E i contatti
Nella rete delle reti
Si attestavano affine alla fine dell'anno scorso intorno ai cento mila nel nostro Paese
Questa è la situazione nella quale l'Italia e incontra in questo scenario aperto dalla rivoluzione
Tecnologica multimediale
Allora bisogna essere consapevoli di che cosa sta facendo
La rete è un'infrastruttura si dice nei documenti si è anche detto qui questa mattina
In realtà la Rete rappresenta un paradigma nuovo paradigma dell'economia e della società lo sanno alcune aziende
Lo sanno un po'meno i partiti e la politica
Lo ignora la maggioranza della gente che rischia di subire appunto questa esclusione che non è soltanto economica ma è anche sociale
Ieri al Senato c'è stato un voto importante di una legge sofferta lunga poi ministro eventualmente ci dirà qualche cosa in più
Che introduce di fatto la liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione nel nostro Paese
Oltre alle questioni relative al setto televisivo
Io devo dire che avendo sentito qui molti interventi
Sento che il principale rischio è un retropensiero sta dietro a tutti questi interventi e cioè il retropensiero che sia il mercato in qualche modo in grado di estendere questo nuovo paradigma e queste nuove opportunità
All'intero tessuto sociale
Ecco io credo che noi dobbiamo essere consapevoli che così non sarà
Che occorre
Un qualcun di più chiede la politica deve mettere dei e che Roma non può permettersi questo retropensiero
Romano non può permettersi perché Roma e la città dell'informazione con le sue strutture produttive nella televisione nella radio nella stampa
E la città del cinema cioè la città dei vecchi mass media così come si erano determinati nella fase pre digitale
E quindi Roma ha bisogno di un progetto
Per riconvertire questa sua struttura non disperde Harlan
E metterla a disposizione della nuova fase dello sviluppo che si sta aprendo
E cioè mettere ingrato la nostra struttura produttiva cittadina
Di sperimentare quelle che i tecnici chiamano le killer application che mancano in quell'architrave che veniva prima indicato nella relazione che mi ha proceduto
Che il mercato ancora non ha creato e che la gente non sente come necessaria
Allora la rete non è soltanto mettere un pezzo di ferro o di fibra
Sotto terra e portarla a casa
Della gente
Certo questo è importante ma la rete rappresenta il ripensamento per la città
E se Cuesta o è la Rete questo non può avvenire al di fuori di un controllo sociale con un feedback
Positivo con una retroazione che misuri costantemente i prodotti che vengono immessi nelle reti con i bisogni sociali e quindi con un controllo alto della politica
Per noi questo non può avvenire appunto al di fuori e in un limbo Esterno a questa dimensione
E perciò credo che ci sia bisogno di una forte capacità di intervento dalla polizia
Lo dicevo prima c'è un doppio rischio in questo modello di sviluppo che si sta delineando che è insito anche nel Montello che il la WTO a in qualche modo siglato
E che
E si evidenzia nella possibilità di un'esclusione alta
Per questo il dicevo c'è bisogno di un governo di un progetto alto
A Roma c'è bisogno di qualche cosa di più proprio per le sue caratteristiche produttive in questo settore dell'economia immateriale
Vedete
L'esclusione
Riguarderebbe qui del nostro nella nostra nel nostro territorio nella nostra città non solo le aree le periferie così come le abbiamo conosciute oggi
Fasce larghe di popolazione che opera alfabetizzazione o per capacità economica sarebbero escluse da questo nuovo settore dello sviluppo
Noi questa esclusione l'abbiamo definita in qualche modo come nuovo Sud digitale
Un sud che si colloca estivi disloca anche nelle aree
Dello sviluppo
Perché è un Sud che ha caratteristiche diverse e che non attiene soltanto alla possibilità dalla potenzialità economica ma attiene alla possibilità potenzialità dell'utilizzo della Rete del cittadino però essere cittadino a tutto tondo
Allora un'esclusione di questa natura va evitata con un governo alto che appunto non può essere lasciato alla semplice
Logica
Del mercato
Noi mi avvio a concludere
In questa battaglia
Sulla legge Maccanico
Abbiamo difeso in modo strenuo il ruolo del servizio pubblico
Per Roma questo significa qualche cosa di più non l'abbiamo fatto perché crediamo che debba esistere proprio in questo modello di sviluppo che si sta aprendo
Una capacità produttiva che sia slegata alle semplici eppure logiche del mercato della produzione materiale che ci sia la dei luoghi dove si possa sperimentare
A prescindere dal ritorno immediato economico qualche cosa che possa essere definito anche come un di più nel ritorno sociale
Per Roma questa cosa significa qualche cosa di più significa qualche migliaio di posti di lavoro probabilmente che certo non vanno presi e conservati così come sono
Ma vanno utilizzati proprio in quel campo della sperimentazione della convergenza tecnologica e il servizio pubblico deve fare questo deve essere messo in condizione di svolgere questo questo suo ruolo
Diceva prima il dice il sindaco del salto della rana
Io credo che nell'oceano dell'informazione
La nautica sociale
Deve inventare qualcosa di più di un semplice surfer che possa viaggiare sull'onda passando di Nonda in onda ma che debba costruire una nave capace di navigare e di portare tutti nella direzione del nuovo sviluppo il salto della rana infatti è una idea è una metafora molto bella molto importante
Ma il salto della rana
è un vero salto se riesce a portare tutti dietro
Perché se questo produce invece delle nuove esclusioni allora è un salto che ovviamente non è ingrato di portare con sé una civiltà alta
E cioè il salto della rana io credo che non possa lasciare fuori quelli che in qualche modo dentro la nostra città dentro le nostre città sono in grado soltanto di camminare grazie
Da allora grazie a Sergio Bellucci avete sentito che nel suo intervento ha parlato spesso di Progetto io ritengo che pensare un Progetto metterlo in opere realizzarlo sia funzione propria Dei di chi ci governa
Quindi sono sicuro che tutta Rifondazione Comunista aiuterà nel Progetto di Roma Futura e Roma prossima
Adesso
Parlerà Lucio Bianco Lucio Bianco è il neo presidente del Consiglio nazionale delle ricerche fra l'altro se non vado errato credo che questa sia la sua prima uscita pubblica dopo
La nomina quindi lo ascolteremo con particolare interesse
Grazie
Ma come da programma la la relazione che mi è stata affidata l'intervento che si dà fiato
Parla della ricerca al servizio dello sviluppo
Ora per parlare oggi in modo adeguato il ricerca servizio lo sviluppo occorre fare
Qualche riflessione preliminare sul rapporto che c'è
Tra scienza tecnologia di sviluppo socio economico
Fattori questi che
Hanno cominciato ad intrecciarsi di essere correlati
Circa due secoli fa con l'introduzione della macchina a vapore dice a Vespa con quella scoperta
Iniziò un processo di trasformazione di dimensioni tali da cambiare in pochi decenni un modo di vivere che era consolidato da secoli
Fatti seri riflettiamo un attimo
A partire da quel momento
La ferrovia il battello a vapore il telegrafo prima e successivamente poi tutto ciò che la tecnologia e la scienza messe a disposizione motore a scoppio l'automobile era il telefono la chimica l'elettricità
Hanno dato luogo a un assetto delle città e delle campagne e a una nuova organizzazione sociale rispetto ai secoli passati
Organizzazione sociale ed è sostanzialmente
Quella in cui noi oggi viviamo
Quindi se guardiamo retrospettivamente la storia della scienza e dello sviluppo tecnologico in questi due secoli ci accorgiamo che si hanno prodotto un processo di trasformazione globale
Che
è stato alimentato proprio dalla convinzione
Che a partire dal Rinascimento già era appannaggio Purdy
Limitato
Una ristretta cerchia di persone suo dicevo sulla convinzione che la ricerca scientifica l'approccio razionale problemi sono
Fattori indispensabili per il processo per il progresso dell'umanità
Ora esistono nella storia della scienza numeri o se vestiti diversificate esperienze di ricerca anche fondamentale dei iniziate spontaneamente nei laboratori poi hanno portato a una serie di applicazione di trasformazioni né sia nel campo dell'industria nel campo dei servizi
D'altra parte la società industriale di industrializzazione ha creato
Di recente
Attualmente nuovi problemi come
Deboroh avvento delle risorse
Preoccupazione per gli armamenti gli squilibri tra le varie aree geografiche del mondo problemi ambientali problemi di occupazione di cui si discute molto
In questi in quel di questi in questi tempi
Tutto questo è avvenuto proprio mentre
L'introduzione di nuove tecnologie rivelerà in ognuna delle intra tecnologia di cui ci parlava primi rappresentante della Telecom ciò questo fa sicché
La società si incomincia a parlare si parla di società postindustriale
E
Di introduzione di tecnologie che ci fanno intravedere trasformazioni
Di carattere che molti definiscono di carattere epocale d'altra parte gli scenari che venivano delineati prima vanno proprio in questa direzione trasformazione del modo di vivere nel modo di lavorare nel modo di operare
Del delle società delle società del mondo occidentale
Allora il problema che si pone oggi quello della transizione verso il futuro
E da questo punto di vista una particolare attenzione ma certamente posto
Al ruolo che
Ricerca scientifica tecnologia possono dire per risolvere i problemi
Che
Ho citato prima e per migliorare
Le condizioni di vita di quei paesi soprattutto i Paesi più poveri
La sostanza di queste prime considerazioni è che la ricerca scientifica e sembra quindi stata il motore dello sviluppo
Vorrei adesso fare un secondo ordine di considerazione ancora di carattere generale per capire se oggi la ricerca sentiti ancora così indispensabili
Per lo sviluppo e sedi più ancora di più eventualmente
E lei si partiamo appunto dal presupposto che la ricetta è stato il motore dello sviluppo
Possiamo farne ancora in qualche modo una verifica sperimentale nel senso che si andiamo a osservare
Su basi meno qualitativo qual è stata l'evoluzione dello sviluppo economico con Nash connesso alla nascita della società industriale
Ci accorgiamo che questo sviluppo è avvenuto per fasi cicliche attraverso cicli che vanno dai cinquanta ai cinquantacinque anni ognuno di questi cicli è stato innescato da quelli vengono chiamati i break sul tecnologici ovviamente sono le applicazioni di risultati della ricerca scientifica
Questi cicli hanno poi ispirato quella che è nota come teoria l'economica delle onde lunghe venatoria di complicate sono chiamati anche i cicli complicato
Se andiamo ad analizzare l'evoluzione dei sistemi energetici delle infrastrutture per esempio di quelli trasporto nel
A livello globale e mondiale
Ci accorgiamo dove c'è un'asta corrispondenza molto stretta quasi sorprendente tra ICI questi civili sviluppo economico ai i cicli di sviluppo di queste infrastruttura o di questi sistemi energetici che ovviamente sono alla base
Dello sviluppo economico
La situazione in cui ci troviamo oggi è quella di
Di essere al termine di un del ciclo di sviluppo
Che evidenzi usati innescato nel dopoguerra e di transizione verso un nuovo ciclo che dovrebbe
In dovrebbe cominciare svilupparsi proprio la fine di questo secolo
E da questo punto di vista le tecnologie che venivano dette prima vedere tutta la tematica l'informatica delle le telecomunicazioni ma anche le vie d'ecologia l'ingegneria genetica i nuovi materiali
Sono fusi cambi da cui emergeranno quelle innovazioni epocali che saranno alla base del prossimo sviluppo
Questo fa sì che ci troviamo ci troviamo di fronte a una società che è diventata più complessa sempre più tecnologia sempre più complessa con forti interdipendenze
Tra i tagli vari paesi
Interdipendenza che fanno parlare di internazionalizzazione di globalizzazione termini e parole che troviamo ogni giorno prima Smith
Cioè in buona sostanza non sarà più possibile risolve i problemi solo su base locale ma occorrerà ragionare in ottica continentale e mondiale
Allora da questo punto di vista è ovvio che il problema di cui tanto si dibatte la necessità di fare un'Europa politica
è un fatto imprescindibile
Questa complessità del del sistema economica e sociale a alcune conseguenze
La prima conseguenza è una difficoltà crescente a governare i processi ed una insufficienza
Degli approcci descritti per la soluzione dei problemi
Cioè in futuro saranno sempre più necessario i metodi di analisi quantitative rigorosa
In sostituzione dei metodi empirici che pure hanno guidato per molto tempo l'attività della storia dell'uomo
La seconda conseguenza è che il vantaggio competitivo
Chi sarà
Che ogni di nazione avrà sarà sempre più legata al possesso di quel capitali materiale chiamato conoscenza piuttosto che all'abilità manifatturiera
Allora se questo è vero nei dibattiti sembra condizione diffusa allora è ovvio che la ricerca scientifica
Sarà ancora più importante che in passato nel processo di sviluppo
Perché solo attraverso la ricerca possiamo
Aumentare le conoscenze il rafforzare il patrimonio di conoscenza che ogni nazione
Vediamo
Vengo alla sterzo ordini di considerazioni come queste considerazioni
Hanno riflesso sullo sviluppo delle città
E in particolare in una città come Roma
Dire che rispetto a quello che ho detto nella città sono forse oggi riassunti tutti gli elementi di complessità che Hopa di cui ho parlato prima
Cioè la città è oggi un sistema
Forse il sistema più complesso
Howl subsistema più complesso nel sistema più generale nazionale nel senso che la città è costituita dalla integrazione
Di sottosistemi interagenti gli hanno effetti di retroazione
Difficilmente individuabili o anche quando visibili distici mente valutabile in termini quantitativi che in modo corretto per capire quali fenomeni poi questo determina
Sistema scolastico sistema sanitari sistema bancario esteri trasporto esterno commerciale e quant'altro
Sono sottosistemi che all'interno di una città non possono essere visti e gestiti isolatamente per le interazioni forti che esistono tra queste l'influenza e ognuno ha sulla
Questo significa che l'organizzazione di servizi la riallocazione delle funzioni urbane la pianificazione dei trasporti sono tutte funzioni che richiedono una nuova progettualità
Che trova nell'analisi dei sistemi dell'ingegneria dei sistemi la il suo fondamento e nelle tecnologie elettroniche e informatiche e telematiche le possa a breve loro la loro possibilità di attuazione
E da qui nasce l'esigenza di un contenuto di ricerca scientifica molto più significativo che in passato
E di conseguenza la necessità di sfruttare al meglio le competenze esistenti nelle università e nei centri di ricerca
E da questo punto di vista Roma chi ha certamente dei problemi peculiari particolari noti a tutti coloro che vivono in questa città
A anche delle grandi opportunità perché l'area romana vive la concentrazione di sei università tra pubbliche e private è un numero tale di istituzione scientifica da farne una sorta di grande parco scientifico e tecnologico tra i primi d'Europa
Istituto nazionale di fisica nucleare Enea consiglio nazionale di ricerche il polo tecnologico più una miriade di altri istituti minori strumentali hanno strumentali
Costruiscono un patrimonio scientifico e tecnico che non è sfruttato appieno appieno nella città e per la città
Ecco allora il problema è riuscire a saldare
Rispetto l'esigenza è una città come Roma riuscirà a saldare le esigenze di ammodernamento della città e di sviluppo della città con le competenze scientifiche esistenti
Se si riesce a fare questo io credo che la sfida degli anni due mila potrà essere risolta e potrà portare la nostra città al livello deviate grandi metropoli in termini di qualità delle
Il Consiglio nazionale delle ricerche che poco onore di presiedere per quello che gli compete è pronto a fare la sua parte grazie
Grazie al Presidente bianca adesso tocca Gianni Mattioli che il sottosegretario per ai lavori pubblici
Parlerà del rispetto ambientale della città
Io mi sono trovato questo tema così amplia il generale ma ho ritenuto che non avrebbe nessun senso che io venga a dare lezione di e ambientalismo nella città che ha visto il primo sindaco di cultura ambientalista
Che ha affrontato gli enormi problemi della città di Roma con risultati significativi
E anche perché il materiale che è stato predisposto preparatorio a questa iniziativa è un materiale molto ricco ben fatto con molte suggestioni programmatiche importanti
Allora io limiterò il mio intervento a indicare il giustapposte alcune emergenze che credo debbano essere maggiormente sottolineate e
Invece come mio compito istituzionale ad annunciare una iniziativa del ministero dei lavori pubblici
Le emergenze
Io ritengo che tuttora la questione del traffico
Sia sostanzialmente non capita nei suoi aspetti
Rudi
L'Unità sanitaria sessantacinque di Milano il professor Biava con una ricerca epidemiologica mente sofisticata perché come sapete il tumore non porta la firma e quindi dare dei dati che siano significativi molto complesso
Arriva indicare per la città di Milano ma o la traduzione a una città come Roma non sarà difficile due mila tumori all'anno al polmone e di questi dovuti alle cause cittadine di inquinamento circa la metà e tra questi legati al traffico circa cento venti tumori all'anno il tumore al polmone purtroppo quasi sempre mortale
Non è possibile che una città accetti un tasso di cento tumori all'anno per il traffico le risposte per di più sono state mirate anche a vedere le categorie esposte
In primo luogo ci sono si stupirà i commercianti cioè quelli che hanno fatto spesso battaglie durissime contro le limitazioni al traffico sono i primi professionalmente esposti seguono i vigili
A che titolo bisogna sottoporli a questo a questa aggressione sanitaria terzo com'è comprensibile gli addetti alle pompe di benzina
E allora io direi che su questo terreno bisogna informare la gente delle esatte proporzioni del problema sanitario
Bisogna insistere ed è pregevole tutto quello che l'Amministrazione ha sin qui fatto bisogna ridurre drasticamente il traffico privato
Bisogna nel traffico pubblico passare rapidamente al mezzo elettrico e il Giubileo potrà essere un'occasione straordinaria per accelerare questa operazione
Cominci la pubblica amministrazione chieda il Comune di Roma che il Governo rinunci a quelle ridicole gigantesche automobili blu dia questo
Immediatamente questo segnale di sensibilità e di risposta
Il l'amministrazione capitolina ha varato il programma dei varchi posso dire alla alla al vice Sindaco Tocci che ormai prossimo nelle prossime ore verrà il via libera da parte del ministero dei lavori pubblici per l'uso dei varchi anche come controllo
Del del traffico la seconda questione parlo come dicevo soltanto delle questioni emergenti
La questione delle radiazioni non ionizzanti purtroppo il collegamento tra campi magnetici leucemie infantili appare significativo anche se i modelli di comprensione di questi fenomeni sono del tutto insufficienti
Apprendo che con molta generosità l'ENEL ha in atto di finanziare una ricerca è un fatto di grandissima importanza che proprio l'ENEL compia questo atto
Ma trovo incredibile che l'Istituto superiore di sanità sia ancora a questi livelli assolutamente preliminari delle ricerche
La presenza del presidente del CNR e occasione di sottolineare l'urgenza che il nostro Paese raggiunga almeno il livello di impegno finanziario
Quantitativo dispiegato da altri Paesi
Il comune deve fare la sua parte bisogna assumere interventi a carattere cautelativo laddove sono presenti bambini scuole insediamenti abitativi
Le nuove realizzazioni del Comune i recuperi abitativi trovino vedano la piena finalizzazione per una casa Sama una casa con risparmio energetico
Un accenno è la terza questione la questione dei rifiuti
Sono resto assolutamente contrario alle politiche degli inceneritori laddove la composizione merceologica
Dei rifiuti che vanno all'inceneritore non sia esattamente conosciuta
Sono favole pensare che noi possiamo con le alte temperature spezzare le molecole
Cancerogene tutti noi sappiamo che con il raffreddamento dei fumi
Lei molecole si ricompongono entrando poi in un campo in cui non esiste soglia per il processo di cancerogenesi
E anche qui è incredibile che in un settore in cui la maturità tecnologica permette a Rubbia di selezionare sei particelle su dieci alla ventitré
Noi in questo settore cruciale siamo ancora così indietro dal punto di vista tecnologico e anche qui a Roma ha una grande università
Una grande facoltà di ingegneria il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici fino a poco tempo fa era preside di questa facoltà che ha un grande settore di ingegneria sanitaria
Ma esiste la facoltà di Scienze con e i dipartimenti di fisica e di chimica trovo incredibile che non ci sia una grande finalizzazione di ricerca in questa direzione e infine la città l'edilizia l'esigenza abitativa e qui parlo nell'ambito dei miei compiti
Futuro delle città non sarà più il futuro del nuovo costruito basta pensare non è qui passione ideologica di ambientalista settantotto per cento delle famiglie italiane ha la casa in proprietà
Ci sono cinque milioni gli alloggi sfitti
Ci sono ciò nonostante perché queste politiche sono state sbagliate sono state politiche delle aree sbagliate ci sono due milioni di famiglie in sofferenza alle quali noi rispondiamo soltanto con un milione di abitazioni del parco pubblico
Con il disegno di legge in discussione alla Camera dei Deputati oggi il ventisette settantadue sita ai comuni la possibilità di acquisire alloggi a quei prezzi che finora
E non l'hanno reso possibile
Ma il ministero dei lavori pubblici interviene oggi sull'altro versante quello che a soci al già costruito condizioni di maggiore vivibilità
Per Roma c'è solo l'imbarazzo della scelta per ritrarre lo sguardo indignato dai quartieri realizzati negli anni della speculazione edilizia
Varrà il ministero dei lavori pubblici in questi giorni un nuovo progetto si chiama contratti di quartiere
Che è finalizzato a quei quartieri delle nostre città che siano i più disastrati dal punto di vista urbanistico i più disastrati dal punto di vista sociale certo attingiamo a risorse della sperimentazione e della innovazione tecnologica e quindi dovrà esserci spazio per il risparmio energetico per la per la gestione dei rifiuti per i nuovi materiali per tutte queste cose ma siccome sono fondi Gescal
Sono dunque interventi mirati ai quartieri di edilizia sovvenzionata in cui noi ci aspettiamo che il Comune
Aggiunga sue risorse anche sfruttando le occasioni presenti l'occasione Giubileo l'occasione Olimpiadi in modo che la dimensione dell'intervento possa essere più significativa e più incisiva
Info infine si apre dunque una possibilità il tema del mattino
La possibilità di reti sono state ampiamente indicate le nelle varie accezioni io aggiunto e sottolineato l'aspetto del traffico possiamo fare di questa città una città ridente in cui la dematerializzazione
Tolga proprio alcuni degli elementi principali che ne rendono difficile lapilli la vivibilità e direi al mio interlocutore di Rifondazione Comunista senza paura e senza preoccupazione del nuovo perché mi pare che la caratterizzazione
Che negli anni scorsi questa Giunta ha dato e che intende dare non voglia lasciare disgiunta la innovazione tecnologica dalla preoccupazione sociale perché non ci sia una nuova divisione anche rispetto a questo prezioso strumento
Grazie
Come avete sentito una serie di cifre sono piombate sul convegno io spero di campare abbastanza lungo inquinamento permettendo per vedere questa città ridente a proposito di traffico
E lo do come augurio adesso tocca a Chicco Testa che il presidente dell'ENEL che parlerà di liberalizzazione dei servizi quindi è l'uomo giusto nella poltrona giusta per spiegarci adesso bene che cosa significa
Sì
Senza eccedere in particolari giuridici abbastanza noiosi premettendo qualche rapidissima considerazione sulle cose che ha detto Tocci che da lungo tempo vengono discusse nell'ambito del comune di Roma il salto della rana io sono convinto che Roma si trova nelle condizioni per fare questo salto
Senza tra virgolette il peso della del passaggio dalla struttura industriale alla struttura postindustriale la Società dell'informazione o di quello che preferiamo
Sono necessari
Alcune azioni di cui parlerò inchino
è necessario di cui ha parlato molto bene De Brabant presidente del CNR gli altri qui intervenuti che secondo me necessario anche ecco osservazione in più che voglio fare
Un cambio di mentalità molto forte nella città
Una consapevolezza esatta di che cosa è già Roma e dove stanno effettivamente le risorse e le potenzialità di questa città
La nostra presenza qui per esempio dimostra
Di quante cose già Roma è titolare di funzioni
In termini di funzioni moderne di ricerca di sviluppo di impostazione di strategie tipiche di una città moderna Lehner la Telecom CNR una grande multinazionale come l'ENI
La RAI TV eccetera eccetera sono strutture già presenti nella città
A mio parere poco comprese e poco percepite dalla città piccolissimo esempio mi è capitato come presidente dell'ENEL di visitare un paio di volte è una cosa che sta dentro la città di Roma sull'accordo anulare che è questo il centro nazionale dispacciamento dell'energia elettrica che una delle strutture
Telematiche informatiche Elettriche più importanti del mondo più importanti del mondo per qualità e per per per le funzioni gestionali e che ha e strutture di questo genere già adesso moltissimo è un tema che e poco soprattutto al nostro coordinatore al direttore del Messaggero perché credo che Roma viva anche una transizione psicologica difficile
Una si accomunano convivono dentro Roma vecchi elementi che di quartieri spicci diciamo così di percezioni città quasi come un grande Paese e elementi invece di straordinaria modernità che derivano dal caratteri
E lì tutti ambasciate delle ambasciate di Stati esteri
Presso lo Stato italiano e presso il Vaticano è la città che ospita un altro Stato
è la città appunto che ospita la sede di alcuni importanti multinazionali centri direzionali molto importanti eccetera eccetera eccetera
Mi ha sempre colpito da cittadino immigrato a Roma seppur da molti anni come tutto questo venga poco ho metabolizzato il percepito
Nella strutture nella mentalità della città che poi ha aspettative si traduce in aspettative
Nei confronti della città che sono tipiche del Paese più che della grande metropoli di tre milioni di abitanti
Senza nulla togliere quello che ha detto De Mico Mattioli che condivido proposito del traffico presepio semi e come sono su un'osservazione molto laterale vorrei ricordare a tutti noi che il traffico è un problema drammatico in tutte le grandi metropoli
Europee e americane cioè escludendo quelle del terzo mondo cioè chiunque si trovi ad affrontare per ragioni di lavoro Parigi o Londra o New Yorker Sacchi e nonostante l'esistenza di grandi reti metropolitane che certamente dobbiamo avere anche noi ma non per questo gli ingorghi in inquinamenti il casino eccetera eccetera sono scomparsi hanno hanno dimensioni rispetto alle nostre di natura quasi biblica perché ormai raggiungere il centro di Londra da dare o porto o il centro Dini oggi significa affrontare un viaggio quanto in questa regione ci vuole per andare dall'altro all'altro capo
Della regione non della città oppure sempre a livello di annotazione psicologica piacerebbe sentire qualche commento da da grave radio mi mi colpisce il rilievo straordinario so che per i giornalisti questo è un tema ricorrente che la cronaca nera in queste città
La cronaca quella che riguarda gli omicidi le le no che io mi sono dato una spiegazione che la spiegazione appunto
Tipica di una mentalità un po'palesa non nella quale questo viene considerato un evento straordinario di cui parlare per settimane e settimane che per realtà se si vanno a vedere i dati sulla criminalità della città di Roma
Roma risulta essere una delle città diciamo con una larghissima piccola criminalità ma con una bassissima criminalità tipica delle grandi metropoli cioè omicidi stupri rapine per strada e cioè prete dovettero credo che sia rarissimo presepio solo se esistono case la città di Roma di persone che siano state ammazzate a fini di di di di furto o di rapina cosa che invece piuttosto ahimè usuale in molte grandi città europee ma fate queste connotazioni che però vi prego di non prendere solo come elemento di colore o di folklore perché diciamo propongono un salto di mentalità nella percezione della della città delle sue dimensioni del suo ruolo non solo a partire dai grandi obiettivi che sono davanti alla città di Roma
Le Olimpiadi e il Giubileo ma in ciò che la città di Roma già è come centro direzionale della città
Aggiungo qualche piccola considerazioni invece rispetto al tema che mi è stato proposta
Sì scusami
I nani fossero per tutto il tempo ha fatto benissimo una piccola provocazione se succedesse in una città europea quello che sta succedendo a Roma in questi giorni
In cui i titolari di alcuni grandi negozio centro storico si lamentano perché l'affitto è troppo alto e chiedono un controllo pubblico degli affitti di locali privati
Credo che sarebbe avremmo caschi rendono i muri lo invito lo dico come riflessione Roma una le legislazione locale
Giustamente protezionistica delle botteghe storiche del commercio nelle aree centrali perché è un patrimonio speciale questo che c'è tutto il grande nulla abbiamo la politica più protezionistiche del mondo giustamente se i negozi nel centro storico tornano a salire valore d'affitto
Anche perché grazie al cielo Fano tornando Armani Pomellato Camel città uscito alcuni potrei citarne Hard Rock Café e turno certo Storia di Roma questo un segno positivo di vitalità il riflesso che leggiamo da parte di alcuni alcune opere operatori commerciali pagate più l'affitto
O conto orditura espropriate cinque corse stellette retail prendendolo voi cioè il Comune deve espropriare i negozi magari via Condotti allora certo tuttora si può fare si farà però a proposito scusami ricco e di una certa mentalità che io giudico talmente enorme di fronte alla fine della giornata è nato in cui abbiamo parlato giustamente ha necessità di innovazione a Roma credo che le nostre reazioni siano molto convenzionali e che anche quest'oggi vada detto
Fa intervento ad adiuvandum e quindi insomma raccordo ecco per quanto riguarda il tema specifico e ripeto come ho detto senza annoiarvi con considerazioni di ordine giuridico che sono poi peraltro diverso e per ciascun singolo settore
Lo abbiamo capito tutti assisteremo a due grandi processi da una parte un processo di forte liberalizzazione delle reti
D. qual sia si regge il che significa sostanzialmente fine dell'identificazione tra la proprietà della Rete e la fornitura dei servizi cosa tipica nell'ENEL per la quale un'azienda come lei nelle proprietarie degli impianti di produzione di trasporto dell'energia elettrica di distribuzione e quindi in quanto tale è anche l'unica autorizzata a rifornire
I cittadini del loro servizio e a fatturare a fare tutti i servizi che la la la la tendenza generale a cui assistiamo in Europa sia per il mercato elettrico sia per quanto riguarda il mercato delle comunicazioni
Persino per quello dei trasporti altre reti forse minori presentano Rita maggiore invece quella d'una drastica separazione di queste funzioni il che significa una forte liberalizzazione
Per capirci in Inghilterra stanno nascendo sulla base di queste filosofie i venditori di energia elettrica
I quali sono signori che non sono proprietari né di un impianto di produzione energetica né di un metro lineare di qualsiasi linea
Di
Trasporto o di distribuzione dell'energia elettrica prendono in affitto
Queste questi servizi da chi ce li ha e vengono nei supermercati la bolletta dell'energia elettrica e loro lavoro comincia dal contatore in la su ed è basata sul prezzo sulla qualità del servizio eccetera eccetera questo per certi aspetti della rete di telecomunicazioni già ampiamente avvenuto oggi qualsiasi
Giornalista può inventarsi il suo giornale immetterlo in Rete internet andare acqua a trovarsi i clienti senza essere e possessore me di carta né di mezzi di stampa né di quant'altro questo sarà il primo grande processa il secondo grande processo è quello dell'integrazione tra le varie reti
Sarà difficile integrare la rete elettrica con la rete di telecomunicazioni in parte perché in parte è pur vero che per esempio la rete elettrica può essere utilizzata anche per trasportare informazioni
Ma non è solo queste all'integrazione integrazione a livello dei servizi commerciali dei servizi che vengono immessi dei servizi che vengono venduti sulle reti che tendono a confondersi e ha sovrapporsi
Da questo punto di vista l'input forte che può venire all'economia nazionale e all'economia romana che di questo tipo di servizi per le per i motivi che avete voi elencato prima e sui quali io non ritorno ha assolutamente bisogno
Il valore aggiunto che ci dobbiamo attendere ecco vorrei precisare questo punto non è tanto in termini di aumento degli investimenti quanto in termini di valore aggiunto che può essere collocato immesso nel sistema economico nel suo insieme la scelta che è stata fatta nei Paesi che hanno liberalizzato fortemente questi settori è stata sostanzialmente quella di usare le utilità prodotte da queste settori per immettere benzina nel sistema economico nel suo insieme cioè tradotto in pratica presepio vuol dire
Che non ci dobbiamo aspettare grandi investimenti di tipo infrastrutturale
Né da ENEL e secondo me nemmeno da Telecom casomai il contrario cioè una forte razionalizzazione degli Investimenti allo scopo di migliorare il servizio finale e ridurre i costi del servizio sarebbe il fine del servizio finale
E quindi dare ad una molteplicità una platea molto più grande
Di utenti una qualità del servizio che funziona che che come dire che funzioni da benzina per la loro attività economica prima di tutto
Da questo punto di vista per esempio moltissima ragione François de Brabant quando lamenta ed è una una lamentela che rivolta anche alla nostra azienda in un qualche modo oltre che la loro è un po'tutte le aziende italiane che sono cresciuto nella cultura dell'identificazione tra reti e cliente
La menta tutto considerato una forte carenza di servizi immetti Bindi nelle reti che già esistono e nel futuro sviluppo che esse avranno cioè dobbiamo arricchire il prodotto la qualità del prodotto allo scopo appunto di produrre benzina e valore aggiunto per l'intero sistema economico italiano e Romano posso fare un piccolo esempio per quanto riguarda Roma in questo modo concludere
Spero senza aver ecceduto con il tempo
Riguarda per esempio la rete elettrica a Roma c'è un grande Progetto è possibile un grande progetto di miglioramento della rete elettrica romana che non significa un aumento degli investimenti da fare sulla rete elettrica ma esattamente il contrario
Il progetto è quello della unificazione o comunque della gestione in comune delle due reti e nel Acea nella città
Di Roma evitando tutte le ridondanze le e le e le duplicazioni che oggi ci sono migliorando gigantesca mette il servizio per l'utenza e portando a risparmi per le tue aziende che poi si traducono inutili
Per il Comune che per i proprietari delle aziende enormi vi do un una piccola cifra
La rete di media tensione nella città di Roma raggiunge
Tra e nel ed Acea qualcosa come dieci mila chilometri
Una gestione congiunta di questa rete che significa per esempio la possibilità per ciascuna delle due aziende
Di allacciare la propria rete anche alla cabina dell'altra azienda quindi senza dovere ripercorre completamente ciascuno il suo proprio percorso ma utilizzando ciascuna quella che quello che trova dell'altra nella città
Potrebbe dire una stima molto prudenziale portare ad un risparmio di circa mille chilometri di rete quindi mille chilometri di scavi
Valore stimato duecentocinquanta miliardi che potrebbero essere risparmiati solo dalla messa in comune delle reti un altro esempio è quello della possibilità da parte di Acea di utilizzare la dorsale
Che è stata stesa da ENEL quella che vi ha disturbato durante l'estate scorsa che vedevate di scavi tra piazza Venezia e il Quirinale sono diciotto chilometri di dorsale
Di linea elettrica che messa a disposizione dall'Acea fa risparmiare all'Acea qualche centinaia di miliardi di investimento e qualche chilometro di scavo nella città grazie
Grazie a Chicco Testa né il tempo né il luogo mi permettono di addentrarmi sui rapporti tra giornali e cronaca nera sarà per un'altra volta e tocca adesso l'ultimo intervento aggiornata Antonio Maccanico ministro delle Poste e telecomunicazioni
Che concluderà i lavori fra l'altro il ministro Maccanico è appena reduce da un suo personale successe ho visto che la legge sulla tv che questo Paese aspettava da quasi un quarto di secolo riuscita a farla passare non è poco
Ti ringrazio caro direttore certamente per me mo'particolarmente gradito
Concludere questa interessantissima
Discussione
Proprio all'indomani della approvazione della legge di sistema sulle telecomunicazioni
Legge di sistema legge di sistema che apre una prospettiva nuova una fase nuova alla costruzione della società dell'informazione
Costruzione della società dell'informazione nella quale il ruolo delle aree metropolitane il ruolo dei i comuni delle autonomie locali sarà di un'importanza enorme
Tra gli innumerevoli Effetti infatti del processo di globalizzazione che è in corso
Lo sviluppo e la valorizzazione dei sistemi locali territoriale costituisce indubbiamente una delle tematiche centrali
Attraverso gli strumenti telematici e possibile di organizzare radicalmente
I modelli strutturali delle singole funzioni
Dei diversi sottosistemi e del sistema urbano in genere
In questo modo l'innovazione tecnologica svolge un ruolo indispensabile nel governo della complessità
Assicurando comunicazioni relazioni e diffusione della cultura senza automatismi costrizioni o perdite di identità
In un contesto sempre più permeato dalle reti globali
Il tradizionale modello centralizzato
Ti diffusione delle informazioni e delle risorse
Nel quale vi è una rigida gerarchia tra movimento centrale periferia attraverso una razionalizzazione tecnica e scientifica della società
Viene sostituito radicalmente da una struttura diverso
Il nuovo sistema generato da un nozione reticolare dello spazio
E caratterizzato da una molteplicità di funzioni molte delle quali di natura non mercantile che valorizzano la ricchezza delle dotazione delle identità specifiche del territorio
Il crescente sviluppo dei sistemi territoriali locali
Anche nel contesto di una realtà dinamica organizzata intorno alla Rete internet apposto una ridefinizione degli ha come ratti urbani indicandoli come città globali
Qui non lo dice nevralgici per il funzionamento dell'economia caratterizzati da identità sempre più sconvolto Cosmo politica e internazionale
Al di là dei limiti e delle contraddizioni del modello urbano industriale di sviluppo dei grandi agglomerati penso in particolare all'emarginazione dei territori che circondano i centri urbani
La presenza di nuove funzioni che qualificano la città come nodo di scambio di informazione e conoscenza all'interno di reti non solamente non subordinate gerarchicamente avvantaggia grandemente l'immagine della città
Ne sostiene la capacità di attrarre investimenti la rende sede abituale di soggetti che svolgono un ruolo importante nella dinamica del suo sviluppo
L'inarrestabile crescita delle nuove tecnologie della comunicazione delle informazioni
Ha rivelato la necessità di un contributo coordinato delle città che permetta azioni comuni
E promuova processi di sensibilizzazione informazione e formazione nei confronti delle popolazioni degli stessi attori sociali
In questo senso
Partendo dalla esigenza di un riallineamento dei costi della comunicazione
Il governo sta definendo una politica attiva
Da condurre parallelamente e sinergicamente con le iniziative comunitarie mirata a determinare un ambiente favorevole allo sviluppo della società dell'informazione
Volendo sintetizzare un modello di riferimento per lo sviluppo della città digitale
Non si può prescindere da due elementi fondamentali
I contenuti dei servizi
E i soggetti coinvolti nell'iniziativa
Per esperienza italiana i principali contenuti individuabili sono
Informativa
E cittadino accende accede attraverso un archivio di tattica sempre informazioni turistiche cataloghi di biblioteche bollettini di informazione
Comunicazionali vale a dire risposte personalizzate ad esempio servizi sanitari richiesta di pareri di assistenza che l'utente può ottenere rivolgendosi ad un ufficio ad un'azienda
Pranzato transazionali cioè i risultati di un insieme di elaborazione di scambi di dati sulla Rete
I soggetti promotori possono essere istituzioni organizzazioni economiche o politiche ed associazioni di cittadini
Nella realtà la città digitale si esprime attraverso una pluralità di versioni che combinano in modo in modi differenti gli elementi sopra indicati e che trovano significativi riferimenti in quella che si chiama la Rete civica
Grazie alle nuove tecnologie quindi la comunicazione diventa un processo interattivo in grado di favorire lo scambio di informazioni piuttosto che la loro semplice acquisizione
Naturalmente è successo la diffusione di queste iniziative
Presuppongono un'azione di formazione di alfabetizzazione informatica dei cittadini attraverso politiche mirate di interventi e di investimento
Il modello di rete civica sta raccogliendo anche nel nostro Paese un crescente numero di aderenti
Si è affermata una nuova prospettiva diffuso su tutto il territorio che vede nello sviluppo della rete civica una nuova modalità di comunicazione tra le persone
In grado di generare una maggiore democrazia
Più partecipata e più diretta
è stato osservato che questo fenomeno potrebbe determinare un del superamento della democrazia rappresentativa a favore della democrazia diretta
Ma ritengo che non si possono postulare automatismi e comunque non temo uno sviluppo della democrazia di che
è necessario piuttosto concentrare l'attenzione sul rapporto che intercorre fra le dinamiche sociali e politiche e la promozione e lo sviluppo dei nuovi strumenti di comunicazione
Nell'analisi di queste tematiche le scelte tecnologiche rivestono un'importanza non secondaria
A partire dalla strutture dalle caratteristiche tecniche di una rete cittadina è infatti possibile individuarne il percorso evolutivo e il grado di partecipazione delle comunità collega
Delle prospettive di sviluppo delle città le amministrazioni comunali sono destinate ad esercitare un ruolo primario nella transizione della società verso un'economia di tipo nuovo
La cui produzione la diffusione del consumo di beni materiali saranno prevale
In questo scenario le comunità locali devono essere i centri di riferimento attivi
Nella promozione di politiche innovative che saltano nuove idee imprenditoriali e sviluppano piattaforme produttive adeguate alla velocità dei cambiamenti in particolare occorre da parte degli stessi enti locali stimolare la più ampia capacità di aggregazione delle risorse umane fisiche finanziari del proprio bacino territoriale per creare nuovi mercati di dimensioni non marginali
Riorientare il funzionamento della macchina amministrativa e devo il bisogno favorire l'interazione dei processi produttivi con lo sviluppo della tecnologia
Tra l'altro il miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione costituisce una delle maggiori aspettative suscitate dai sistemi multimediali
E le politiche di cablatura delle città a rappresentare il passaggio decisivo per la realizzazione di Nuovi assetti Urbani nel contesto Coppola
Come dicevo ieri ieri il Senato ha approvato il disegno di legge da me presentato e che costituisce un passo decisivo per la liberalizzazione dei mercati delle telecomunicazioni
Quindi per la creazione
Di condizioni per la presenza di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro
Ma già nei mesi scorsi avevamo compiuto un grande sforzo per recepire le direttive comunitarie e per aprire un forte dibattito del nostro Paese
Ora dobbiamo concentrarci sulle politiche in grado di garantire godimento dei diritti di cittadinanza
Che sono sempre più identificati con la possibilità reale per tutti di poter usufruire attivamente e in modo interattivo Steps iperspazio
Il Comune di Roma e ad alcuni anni all'avanguardia nella ricerca delle migliori soluzioni per una ricostruzione del modello sociale ed economico della città il sindaco Rutelli
è uno dei ritiri riconosciuti del movimento dei sindaci europei e del Mediterraneo
Nella relazione introduttiva questo incontro il sindaco si pone il problema di un recupero dell'immagine della credibilità della capitale
E si pone in una prospettiva di riorganizzazione riorganizzare la città alla luce dei cambiamenti sociali ed economici
Una città altri millenarie contemporanea come egli scrive
Ti amministratore comunale nel loro sforzo di ammodernamento delle infrastrutture e dei servizi hanno cercato di coinvolgere i soggetti privati e pubblici di e di valorizzare il contributo delle università
Ecco credo che occorre lavorare in questa direzione favorire la nascita di soggetti mistiche sappiano coniugare le esperienze dei soggetti pubblici con le capacità imprenditoriali al fine di garantire ai cittadini nuovi servizi
La proposta di una comune holding si muove in questa direzione
Un altro importante aspetto del sempre più rapide innovazioni tecnologiche che investono il sistema produttivo e le strutture pubbliche
Facendo le volte verso configurazioni a Rete
E non più a piramide e la spinta nelle grandi aree metropolitane verso assetti policentrici che diffusi sul territorio regionale delle attività direzionale riprende vigore così l'idea della città regione
Nel senso che la creazione i centri o città satelliti diviene un fattore importante Ditek congestione dei grandi agglomerati metropolitani
Le reti telematiche interattive e lo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido consentono un uso più funzionale e più vivibile del territorio e delle aree urbane
Roma non ha bisogno di creare città satelliti come Londra viaggia
E sono città con grande passato storico Viterbo Rieti Civitali
Può divenire il centro di irradiazione di un nuovo sviluppo e di un nuovo equilibrio territoriale
Con un grande vantaggio per la sua straordinaria condizione di città
Chiamato un tempo un retaggio sto artistico culturale e storico unico al mondo
Un ruolo istituzionale amministrative politico di rilievo primario come capitale della nazione
Un ruolo economiche finanziario sempre più incisivo e destinata a crescere se la spinta alla unità economica del Paese diventerà più forte
Questo è un altro punto importante per l'avvenire economico di Roma
Roma e direttamente interessata alla rinascita del sud
Due grandi istituzioni finanziarie assicurative romane
Anche se nazionali
La Banca Nazionale del lavoro e Lina hanno ora il controllo del Banco di Napoli più grande istituto di credito del Mezzogiorno
Una nuova politica di riequilibrio territoriale particolarmente urgente per il Mezzogiorno sua vere in Roma il centro nervoso strategico
Portatore di quelle flessibilità di quella deregulation procedurale amministrativa di quegli autonomi ismi di quelle politiche delle infrastrutture che possono creare le condizioni per un decollo di tipo nuovo del Mezzogiorno
In un Paese meno squilibrato economicamente più omogenei ed unito il ruolo di Roma Capitale e destinata a crescere
Non come fattore di accentramento e di gerarchizzazione
Ma come sede di ideazione
Di spinta di promozione di autonomia creativa per tutto il Paese e come capitale di un nuovo tipo di Stato
Nel quale le più forti autonomie regionali e locali l'assetto federale sia nel cemento di una rinnovata unità ma ha ragione il sindaco Rutelli
è impossibile che il cambiamento della vita della città avvenga solo per decisioni del vertice politico amministrativo
Le missioni della città devono essere guidate
Da classi dirigenti come è stato qui detto che siano in grado di affrontare il cambiamento grazie
Finita
Cominciamo siamo per cominciare la sessione pomeridiana
Che sarà coordinata e diretta da Alessandro Curzi volevo dire due parole
Questa mattina non c'è riuscito perché hanno spinto i microfoni vista l'impellenza del pranzo signor funesto fatto riferimento più volte questa mattina al salto della rana all'hip propria che è il la speranza di garofani di fare questo salto importante a questo quindi tutti i riferimenti erano fatti a questo scritto
Che il nostro Sindaco ci ha fattori che voi avete trovato in un libricino
Che ha due qualità uno essere estremamente interessante il secondo essere estremamente breve
E che io credo sia importante da leggere perché rappresenta un pochino l'esperienza di questi anni di governo e quelli che sono le opportunità per Roma stamattina è stato presentato perché non era ancora disponibili spero che tutti voi l'abbiate avuto lascio questo punto la parola Sandro Curzi che così svolge il suo ruolo
Non
Buonasera per tutti
E il titolo è molto ambizioso
Di questa tavola rotonda
Nuova economia
Nuovo lavoro
Ambizioso come del resto tutti gli appuntamenti i progetti che io stamattina ho sentito già nella prima parte di questo interessante convegno avanza
Ambiziosi perché ha sono appuntamenti che arrivano io non non tormentato fine millennio infine il secolo che sta diventando convulso confuso ed è quindi iniziative di guardare oltre la cronaca immediata
Ed è giusto credo raccogliere le idee come si è fatto già questa mattina come spero si faccia adesso
E i suggerimenti migliori
Non a caso il sindaco sta seguendo tutto il questo convegno stamattina l'ho visto prendere prendere appunti riflettere i problemi sono gigantesche
Della nuova economia io personalmente e so poco e questo già
Dimostra la grandezza delle questioni
E imparerò volentieri dai relatori
Che spiegheranno alcune cose e si alcune non le capisco premetto che farò qualche domanda per cercare di capire io in modo che poi diventi fatto più generale
Del nuovo lavoro so una cosa
Ne parlavo con Epifani che ce ne vuole molto visto che del vecchio
Non ce n'è abbastanza per nessuno né imprenditori né prestatori d'opera
Ci piacerebbe in quanto Romani credo molti di noi sono romani veri appassionati quindi del Belli
Potere oggi
Proprio la giornata adatta con questo sole lasciarci un po'andare
Non voglio lavora
Cosa Pedone pesta vita non mi ci sento Onado tutte Ermini Cousteau vestali
Sdraiato
Su quelle mura nello che c'è batte persone e noi romani siamo fatti così quindi il compito di chi pensa di Chieti e a modernizzare di far diventare la grande metropoli sono compiti che fanno oltre quelli che ci hanno tutti tremare le vene i punti
Perché versi a parte il problema del futuro è già davanti ai nostri occhi
Di lavoro grazie alle tecnologie per gli uomini
Del prossimo millennio io ne so con proprio convinto ce ne sarà moltissimo
Moltissime possibilità
Ma noi oggi ci siamo dati un compito suscitare inventare una nuova economia questo il titolo e un nuovo lavoro
Roma
è stato già detto da qualcuno stamani a delle opportunità e delle potenzialità
Che altre grandi città altri grandi paesi
Alle prese con il ristagno economico
Con la globalizzazione
Con il fenomeno massiccio come in tutta l'Europa della disoccupazione
Hanno meno di Roma potenzialità migliori
Basta riflettere guardarsi intorno
E capire che forse c'era non parlo e questo credo che poi dovremmo spiegarlo bene ai giovani non parliamo del lavoro garantito
Sicuro
Dove una volta entrato si riesce più parlo di nuovi lavori
Che richiederanno a tutti una grande capacità
Di idee di movimento
E questo dobbiamo spiegarlo ai giovani e spiegarlo non come un passo indietro come un ritorno
Al passato
Ma come passo in avanti in uscita completamente completamente diversa
E dove però questi giovani con la loro intelligenza errori intrapresa
Potranno cominciare a portare le idee nostre idee che sono di questa civiltà che qui abbiamo forte
Che la civiltà dell'Europa fuori laddove tutto questo che noi discutiamo tutta la nostra storia tutta la nostra ricerca se ne sa poco
Dove si produce soltanto e dove si è capito della globalizzazione soltanto una cosa
L'ossequio al problema Assimoco profitto
Cioè quell'uomo vestito di bianco che tutte le domeniche
Credo unite faccia lo sforzo di ricordarci questo
Che al centro di tutto il nostro ragionamento di tutto il nostro guardare in avanti dobbiamo sempre porre l'uomo altrimenti il nuovo millennio sarebbe davvero e terribile e io dico e con questo finisco che l'augurio per esempio
Da una grande metropoli come Roma e che il discorso di libertà di uguaglianza di fraternità che il discorso dell'Europa
Raggiunga tutti gli altre zone del globo
Perché la globalizzazione sia davvero l'Internazionale del lavoro dell'intelligenza della produttività e non soltanto quella del massimo profitto ad ogni costo altrimenti
Per l'Europa
Per la civiltà per il mondo in Piero l'avvenire sarebbe grigio
Io adesso quindi mi limiterò come ho detto prima a dare la parola
E soltanto interromperò se voi siete d'accordo
Avvertendo mi quando sono passati in nove minuti che ci avviciniamo al fatidici dieci minuti che dovrebbero essere il tempo che ciascuno di voi quindi perché per permettere eventualmente poi qualche domanda e qualche intervento del pubblico
Richiesto comincia
Andrea Mondello presidente della Camera di commercio di Roma
Ma grazie Sandro Curzi della parola grazie soprattutto della sente grazie soprattutto della rimessa a trovato molto bella
Ha detto una cosa molto giusta quando dice che il tema di questo convegno è un convegno estremamente ambizioso nei temi come oltre che caro amico e anche una persona ambiziosa il nostro sindaco è giusto che si rifletta sui temi di Roma nel caso della mia relazione sulle opportunità di una nuova imprenditorialità io
Dico con grande franchezza che vengo qui come imprenditore a fare alcune riflessioni
Il tempo che giustamente in una visione globalizzata dei mercati ci è stato dato estremamente breve io mi limiterò a dire alcuni flash alcune riflessioni spero che la brevità del mio intervento
E la necessaria necessario bisogno di sintesi e siano non per questo particolarmente oscuri
Proprio per evitare questo dirò all'inizio quello che intendo dire durante il mio intervento che per creare in una città come Roma nuove opportunità di impresa occorre soprattutto occorre soprattutto uno straordinario sforzo culturale
è la arrivo lutto
La rivoluzione che noi chiediamo la rivoluzione che noi chiediamo a tutti i soggetti come imprenditori è quello di non vedere più
L'imprenditore come un soggetto che chiede migliori condizioni per intraprendere ma deve essere in una visione internazionalizzata globalizzato del mercato il governo il governo del Paese il governo della città il governo delle regioni federali
Che crea le condizioni infrastrutturali e fiscali perché le imprese si vadano allocare nelle nostre realtà territoriali non in altre
E in questo debbo dire
Che
Non perché è presente ma l'amico Rutelli è stato estremamente attento e devo dire che sul nostro progetto più significativo quello sul polo tecnologico ha dimostrato una straordinaria buona volontà anche se devo dire il progetto in questo momento ha qualche problema di rapporti con la sovrintendenza ed in particolare con la burocrazia però spero che su questo tema l'Inter ci sia stato certamente l'intervento però credo del ministro Bastianini del ministro Bassanini
La sosta
Allora dico questo
Spesso hanno e come imprenditore capita di sentirsi domandare se siamo ottimisti o pessimisti se c'è ripresa unno
L'imprenditore è comunque ottimista io sono con gli ottimi sta sulla capacità di crescita di questa città questa città ha dei vincoli e do l'opportunità a un'opportunità straordinaria un favoloso appeal internazionale dobbiamo sfruttarlo
Quindi io come imprenditore sono ottimista Ballio tutto però con estrema attenzione anche i vincoli di questa città
Sul problema della ripresa io non so dare una risposta ieri Prodi ha detto che probabilmente vede qualche segno di modesta ripresa io francamente non lo vedono i dati anche se devo dire che anch'io condivido in parte che qualche debole segnale di ripresa in qualche maniera cioè
Ma il problema a mio avviso ed in qualche maniera questo si riflette un po'in tutti i temi è un po'come dicevo nella mia introduzione un po'mal posto
Il problema se si vuole fare impresa in una determinata realtà territoriale pacchi e sto alle forze di governo va chiesta chi governa il Paese a chi governa quella realtà territoriale Hendon agli imprenditori
In realtà storicamente in questa città e su questo evidentemente non mi non mi voglio in alcuna maniera dilungare qui questa è una città che dalle governi post unitari all'epoca fascista in particolare alle aleggia sul governatorato del venticinque c'è stata una volontà precisa di non far crescere l'impresa
Nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale chiaramente Sandro Curzi io vado per Flash non possono entrarne in queste tematiche
Per una serie di motivi culturali se volete di una cultura fondamentalmente poco propensa alle a attenzione al problema i liberali e i problemi del mercato cessata una cultura che non ha portato le imprese a Roma
Mentre nelle prime due casi si trattava di un po'timore che le forze operaie fossero un elemento destabilizzante della Società senza capire che invece il vero elemento destabilizzante la disoccupazione
Nel secondo c'è stato solamente un problema illiberale di cultura insomma in altri termini negli ultimi anni la visione negativa dell'impresa del prefetto affatto come dire in qualche maniera aggio rispetto alla cultura liberale che qualcuno ha scoperto nei testi di pop ma che poi non applica quando governa un Paese
Il tema della mia riflessione appunto è quella proprio di spiegare questi valori che noi in qualche maniera vogliamo riconquistare
Che vogliamo affermare e noi riteniamo che questi valori i valori dell'impresa i valori positivi dell'impresa sono i valori indispensabili per crescere per far crescere e sviluppare la società e evidentemente l'occupazione fermo rimanendo che la mia personale
Preoccupazione come imprenditore come presidente della Camera di Commercio la mia vera preoccupazione la disoccupazione giovanile quella mi preoccupa perché unisce al dramma della disoccupazione la preoccupazione per il futuro e quindi a una scarsa come dire volontà di intraprendere di sviluppare il Paese
Ribadisco un concetto che certamente i colleghi imprenditori intorno a questo tavolo e scriveranno assai meglio di me come il mondo dell'impresa esprime questo valore della crescita lo sviluppo crea benessere
Creare benessere vuol dire creare occupazione creare occupazione
Lottare fortemente la disoccupazione in particolare di esecuzione giovanile vuol dire far crescere culturalmente il contesto sociale
L'impresa non vi è dubbio non può non essere lo sviluppo il motore dello sviluppo dell'occupazione del progresso sociale ricordiamoci che quando si distribuiscono dirette di questi redditi devono essere creati da un soggetto e c'è già tutto il soggetto non può non essere dell'impresa
La società italiana come tutti noi sappiamo bene non solamente noi che intraprendiamo ma anche noi che coloro che governano sanno che la società italiana e lontana dal comprendere le regole del mercato
Noi chiediamo un grande sforzo culturale in questo senso chiediamo di guardare al futuro tenendo conto un altro vincolo fondamentale per la crescita di una realtà occupazionale
è il superamento dell'instabilità sono alcuni anni che il nostro Paese è caratterizzato da uno scenario fortemente instabile
Ricordiamoci tutti e impresa sviluppo e occupazione crescono quando lo scenario è stabile decrescono fortemente non si investe quando lo scenario e del contesto complessivo è fortemente instabile questa è un concetto fondamentale di chi fa l'impresa
D'impresa parafrasando una frase assai più colta di questa che riguardava la cultura la libertà di capire l'impresa vive di stabilità e soccombe di incertezza
Io colgo tra gli imprenditori
Grande preoccupazione
Qualche volta anche smarrimenti di fronte all'in alla grande insicurezza dello scenario nel quale viviamo
Sappiamo e questo è un altro concetto fondamentale del problema grave del deficit pubblico conosciamo la difficoltà della situazione del Paese ma dobbiamo superare un vecchio tabù
Ormai largamente superata da tutte le moderne teorie economiche
Si può e si deve coniugare insieme rigore e sviluppo bisogna certo delegificare privatizzare promuovere la concorrenza rendere efficace ed efficiente la pubblica amministrazione
Ma e questo non vi è dubbio che deve essere I uno dei temi fondamentali del nostro Paese si può e si deve coniugare rigore sviluppo lo sviluppo è un processo che non può essere interrotto
Siamo molto preoccupati del calo della domanda globale mentre siamo estremamente soddisfatti del calo dell'inflazione perché dobbiamo porre grande attenzione se si interrompe un processo di sviluppo questo processo di sviluppo non si può innovare
E allora avendo rapidamente al problema di Roma
Perché vedo già Sandro Curzi che mi guarda con la bacchetta ancora stai nostro ancora c'è ancora due tre minuti per quanto riguarda Roma
Quello che è importante per Roma per per la il nostro Paese per l'Italia è fondamentale anche per Roma
La nostra è una città particolare
E capitale di due Stati tre rappresentanze diplomatiche una pubblica amministrazione pletorica in parte inefficiente
Lo Stato su questa città
Investe poco la detta stamane perlomeno l'ho letta stamane in una dichiarazione di un Rutelli anche noi l'avevamo scritto in un articolato documento che credo che ho mandato nell'ottantacinque
Oggi pure detto con maggiore fine fasi e soprattutto la differiti differenziale rispetto a Milano Napoli e Torino aumentato rispetto agli anni ottantacinque ottantasei noi che diciamo sempre loro ma ladrona
Che prende tutti questi soldi Roma prende molto di meno oggi ha detto ha fatto molto bene il Sindaco a specificarlo
Ma quindi il di vincoli che io dicevo sul territorio nazionale vanno risolti anche nella realtà della nostra città quando io dico che i due fondamentali vincoli per il fare impresa
Sono le infrastrutture il fisco evidentemente al fisco è un problema di tipo nazionale e quindi né il sindaco Rutelli nel presidente alla Camera di commercio possono intervenire per quanto riguarda le infrastrutture possiamo e donare dobbiamo intervenire sono quarant'anni che si parla del problema della via Tiburtina
E credo che sia ora di risolverlo di tentativi che l'amico Rutelli io la Camera di Commercio Pini Franco caldaie Company facciamo per creare il polo tecnologico deve essere un discorso non marginale non occorre e questo è il concetto fondamentale ricette straordinari certo noi siamo contenti
Esse daranno le Olimpiadi a Roma siamo sicuramente vediamo come un evento positivo il Giubileo amico Zanda però non ci dimentichiamo che non occorrono ricette straordinarie per far crescere l'occupazione occorrono infrastrutture adeguate
Equità fiscale ma soprattutto è quello che vogliamo dire quello che io voglio significare in questo intervento
Cambiare la cultura del Paese creare una cultura di impresa ho citato prima in maniera meramente accidentale il problema del polo tecnologico la Camera di Commercio ha investito cento miliardi su questo progetto è un progetto che
Cerchiamo di portare avanti da lontano ottantacinque oggi abbiamo i finanziamenti abbiamo l'accordo del Comune della Regione abbiamo una potenzialità di sviluppo di occupazione di sette otto mila unità nella realtà della Tiburtina di Castel Romano
Ho già dato atto ma ritorna dargli atto di una straordinaria buona volontà del sindaco in questo senso ma in questo momento siamo in ritardo oggi siamo in ritardo per esempio per le bizzarria scomposte
Di una salva intendenza che crea delle confusioni e dei veti completamente ingiustificate ingiustificati anche culturalmente
Ecco
Se nel lontano ottantasei
Io proponevo la logica per la nostra città di un distretto federale
Non so se fu il primo ma fui sia certamente tra i primi era per evitare le sovrapposizioni delle autorità
Che creano dei problemi gravissimi ne parlava anche recentemente torce in un convegno organizzato dall'amico Paolo Buzzetti il problema della sovrapposizione dell'autorità è un problema che non ci preoccupava da lontano ottantasei
Il distretto federale che noi proponevamo in un periodo in cui la logica federale sembrava fortemente innovativa
è un passaggio obbligato
Conosciamo bene il testo della legge Bassanini sappiamo che in parte risolvere questo tipo di e sovrapposizioni ma non le risolve in toto qui occorre una ripensamento totale
Delle regole del nostro Paese ed in particolare le regole la nostra capitali non è un caso che la stragrande maggioranza delle capitali dei Paesi civili e moderni
E ci paesi civili e moderni siano retti dalle logiche del distretto federale che poi lo chiamano per riferire ho finito una battuta ma la devi consentire amico corsi io desidererei terminare
Su un problema che mi è caro chi mi conosce sa che non sono una persona che ha una cultura né qualunquista né tanto meno Puecher lista
Però bisogna ricordarsi che il fisco è il più moderno e più significativo strumento di politica industriale
Un fisco iniquo
Che penalizza chi investe non favorisce l'occupazione
Se voi guardate si parla sempre di globalizzazione di internazionalizzazione dei mercati ponete estrema attenzione a quello che è l'atteggiamento degli altri Paesi e come usano in maniera corretta e trasparente il fisco come una straordinaria
Leva per far crescere il nostro Paese
E per far e per non penalizzare l'occupazione o il fisco diventa intelligente con questa veramente chiudo amico Cursi con l'obiettivo dello sviluppo resterà una pia e lontana speranza grazie grazie
Credo che questo ritmo va bene è stato sforato solo un minuto
Non so se poteva sembrare un intervento di una parlamentare laburista o conservatore questo decide come gli pare però il tono era inglese quindi va benissimo in questo momento qui copiamo tutti i modelli anche nei dibattiti cerchiamo di tenere questo tono questo era un intervento dal Parlamento inglese Robert
L'imprenditore tutta la vita voglio analizzare l'ardore della cartella caverete finalmente la Camerin Timoteo che sarà finché ce la faccio voglio continuare a fare l'imprenditore hai messo il siluro solo alla fine perché quello si fa sempre così neanche in politica prima si fa il discorso generale poi la
Il punto essenziale in fondo è la parola a Franco Cervi Presidente della lega delle cooperative del Lazio
Nella
Una dieta Ricucci perché è stato affidato un tema in verità molto spinoso
Comunque siccome poi sono stato disciplinato sotto l'attenta regia di cucciolo consegnato anche la relazione quindi poi alla fine potrò essere anche interrotto molto bruscamente
Ora le nostre
Periferie si configurò come sommatoria di processi diversi
All'interno dei quali se no more abusivismo assunto una dimensione una cosa
Ma ci sono com'è noto anche stessissime pacificità pianificata la città dei piani di edilizia economico popolare
La città cresciuta a macchia d'olio
Secondo o meno le prescrizioni al piano regolatore con l'esasperata ripetizione della palazzina
Ed allora è utile ricordare che noi quando parliamo di periferie almeno secondo una valutazione che io ho fatto
Ci si riferisce a donare nella quale vide comunque quasi il sessanta per cento dalla popolazione
E in cui come sappiamo e se ne è stato in fasi diverse il fenomeno storico immigratorio
Ed extracomunitari
E quindi allora io ho deciso di affrontare quel tema seppure facendo che lo sforzo di attività
Della nuova vivibilità ok
Secondo l'ottica che pone in primo piano il rapporto tra gli uomini
Le loro condizioni
Il livello la qualità di vita dei suoi abitanti
Un grande progetto di trasformazione
Come quello che ci si sforza di portare avanti della riqualificazione della periferia di Roma per dare ad essa maggiore visibilità ha bisogno di un forte apporto partecipati
Bisogna sapere a pregare l'utenza organizzare bisogni
E creare se posso così esprimermi i consumatori collettivo
Presuppone la necessità di portare avanti i processi di cambiamento
Partendo dal presupposto che oggi questi cambiamenti sono possibili
Proprio resi possibili proprio dalle nuove convenienze complessi legato a un dato
Che emergeva questa mattina
All'arresto della crescita dell'espansione della città e l'interruzione di un circuito economico che deve trovare sbocco soluzioni del tutto alternative al passato
Certo nuova vivibilità urbana le periferie non può voler dire limitarsi alla sulla riqualificazione dello spazio rubato
Sicuramente però la condizione necessaria
Significa porsi il problema di progettare nuove parti di città trasformando ciò che esiste
E che non risponde più alle nuove sul prezzo
Non è certo sufficiente intervenire per migliorare gli immobili esistenti ma occorre promuovere e realizzare l'effetto città
Puntando certamente una nuova qualità edilizia ma soprattutto operando con una profonda trasformazione di quartieri già costruiti
E io dico anche un diverso uso delle aree ancora liberi da destinare appelli al servizio
Ma anche in funzione di una nuova riorganizzazione dalla città
Trasformazione della periferia
Credo che vi inoltre significare anche qui
Quello di cui si parlava Patitucci questa mattina sviluppo della Rete del cablaggio delle reti tecnologiche
Delle gallerie dei servizi pubblici
Della creazione e gestione di servizi di quartiere la vera questione che vorrei porre perché la trasformazione delle borgate in città e questo vale anche per grandi quartieri popolari di Roma
Richiede di progettare nuove parti di città impostare interventi globali innovative diversi quadranti cittadini
Con l'ottica di chi vuole integrare le varie parti della città superando in ciascuno e di essere tra tizio e discusso in sostanza credo ci dobbiamo porre il problema di come migliorare la rete dei servizi sociali e civili all'interno degli attuali vincoli di spesa come con volgere gli utenti nella gestione e nei costi dei servizi e quindi come valorizzare la città nel suo insieme
E in particolare migliorare la qualità di vita nelle periferie Jovane qui citare un'esperienza tra l'altro alcuni l'amministrazione comunale ha creduto viene trovato le speranze interessata che arriva ad oggi ad una fase molto avanzata
Che riguarda il progetto delle opere a scuola
Su cui si stanno cimentando vari consorzi fatte di imprese progettisti associazione di quartiere i consorzi come laici l'Unione borgate
Noi consideriamo l'autorecupero delle borgate un elemento di forte innovazione di autentica partecipazione democratica
E infatti evidenti che a tutti che investire duecento duecentocinquanta miliardi
Di oneri concessori per realizzare fondo strade orrendo Bruno vanno in cento centocinquanta zone periferiche
Non significa certamente risolvere squilibri decennali ma significa però invertire un processo che non deve essere bloccato perché queste sostenuto da decine di migliaia di cittadini che si sono organizzati in circa duecento consorzi di quartiere per gestire direttamente la realizzazione delle opere di urbanizzazione
Costanzo Babu
Allora non so quanti ancora venuti corresponsione
Vorrei poi corre un'altra questione volta problemi che sono anche l'identità culturale
Ma rimando su questo alla relazione
Perché penso che manca nelle periferie ammonimento che la faccio identificare ancora di più
Con il Centro Sport
Anche se sono di indubbio interesse ed iniziative prese delle cento piazze ed utili
Però tutte le istituzioni culturali dello spettacolo sono fortemente concentrate nelle aree centrali e se ciò è spiegabile in buona misura per i grandi musei
Non è invece per le biblioteche i teatri cinema le mostre
E per una molteplicità di attività edilizia e mentre io credo la la fotografia di un'aria metropolitana nella quale convivono diversi agglomerati con livelli molto differenziate di cultura di servizi sociali e di qualità ambiente
Vorrei infine appunto porre un'ultima questione
è stato richiamato
Capuzzi Damonte
Bisogna essere consapevoli che intervenire nel processo
Di vivibilità urbana nelle periferie
Vuol dire soprattutto affrontare con grande determinazione ma anche con grande realismo il problema dell'occupazione in particolare giovani
Certo questo non è il problema solo delle periferie ma dell'intera città
Una città che sia moderna non può convivere con tassi tanto della disoccupazione
E quindi non può non mettere al primo punto come abbiamo fatto anche in questa conferenza partivo post sul suo sviluppo quello del rilancio produttivo che dia nuova impulso all'economia tutt'
Anche per arginare ogni fenomeno di degrado
Nello sforzo che va prodotto bisognoso di nuove opportunità di lavoro
Per le Gianduja i progetti che attendono a riqualificare le strutture
La vita io mi esprimo così l'economia dei quartieri
Sollecitando anche in quei luoghi forme di tutoraggio di impresa
Bisogna pensare le opportunità lavorative che si possono creare rispetto alla cura del benessere delle persone
All'individuazione dei nuovi bisogni abitativi
All'assistenza alle persone alla lotta alla mia agitazione sociale
Alla partecipazione del cittadino alla gestione del territorio
Molte esperienze che sono in atto forse dico una bestemmia
O in fase di progettazione possono persino delineare una sorta di welfare di quartiere
Si pone la necessità di creare radicamenti forti con la realtà sociale
In cui si intende operare e che questa si configuri come una sorta di economia del quartiere da sostenere
Attenzione interessanti mi sembra a questo proposito la filosofia del progetto Urban e di Polis
Perché consente di operare contemporaneamente nel campo del restauro del recupero e in quello della marginalità economico e sociale svolgendo interventi di animazione socio economica del territorio con servizi all'impresa informazione specifica
Che punti soprattutto al recupero anche di attività spesso tipiche dei luoghi in cui queste si deve in cui si deve intervenire avverto sceso incassiamo a undici anni e finito un progetto di trasformazione ha bisogno io credo di un rapporto corretto tra pubblico e privato
Ha bisogno di una comunanza di vedute di un consenso sui progetti Strikes solo così l'intervento pubblico non sarà assistenzialista ma Paul triplica Turi di energie volano di un rilancio delle attività questo vale per la città in generale vale per la di riferire la diversa qualità delle borgate non richiede come era nel passato sull'assistenza
Occorre per rapidamente a prendere atto di una nuova geografia che si è determinato a Roma
E passare da una visione cittadina ad un'ottica metropolitana capace di governare lo sviluppo e fare sì che questo sia sostenibile all'ecosistema della città
Vanno costruiti azione strategie programmi non solo per garantire a tutti i cittadini l'uso del centro ma piuttosto per superare la pizzeria in quanto disvalore
Per rendere la città per portare in tutto il territorio dall'aria urbana della capitale quelle alternative di offerta di servizi e di occasioni i lavori o col possono fare di Roma una grande metropoli vuote
Penso ad esempio che la formazione di una nuova rete della mobilità infrastrutturale dei trasporti può contribuire a limitare fortemente le differenze dei valori della rendita nei diversi settori della città fortificando nel contempo le caratteristiche le identità dei luoghi stessi
Alcune scelte dalla qualità azione fuori dei confini comunali deliberanti attività direzionali come la sede la Banca d'Italia a dervisci funzioni strategiche come nuovi mercati generali e Guidonia nuove sedi universitarie la realizzazione del polo scientifico-tecnologico richiamato dal modello centri commerciali metropolitani in aree periferiche consentiranno assieme alla realizzazione delle nuove fermate e stazioni ferroviarie di terminare un nuovo reticolo
I poli di servizio con lo sviluppo di attività economiche che introducono i prodromi di una nuova economica io credo che si può pensare al futuro
Ad una periferia di Roma come risorsa come grande patrimonio di offerta di servizi qualificati di attività produttive di contenitori diventi culturali e sportivi e perché no come sede anche di attività scientifiche e delle tecnologie più avanzate quindi una periferia non più come impacciata in come realtà ad assistere ma come opportunità che renda possibile a Roma di compiere quel salto verso il futuro ecco io credo che le vele risorse per fare questi sì sì o no ringrazio la pazienza
Passiamo a Paolo Buzzetti presidente dei costruttori di Roma edili di Roma
Sono molto lieto di essere qui in questa occasione devo dire che come costruttori è un paio d'anni che lanciamo segnali d'allarme sulla crisi economica della città sono mancanza di un'identità economica del futuro di Roma
Ma comunque adesso ci siamo arrivati a ce l'attenzione di tutti quanti meglio tardi che mai non è importante piangere sul latte versato siamo qui pronti a dare il nostro modesto contributo
I dati della crisi dell'edilizia a Roma sono drammatici se non fosse blasfemo mi dovrei riferire alle immagini di guerra
Qui vocate dalla novantadue oggi hanno chiuso due mila e quattrocento imprese su quattro mila cinquecento che ce n'erano vale a dire il quaranta per cento il cinquantatré per cento degli occupati in meno del venti per cento degli impiegati
Anche i dati della Confindustria Lazio sono altrettanto drammatici sono stati persi in quattro anni ottanta mila posti di lavoro
Un consumo dell'energia elettrica a meno sette per cento nei cantieri la richiesta dei cantieri edili nell'ultimo anno di fronte a una media del più ventotto delle altre attività sottolineare come l'edilizia la maggiormente in crisi un'edilizia che rappresenta quello che per Roma quello che era rappresenta la FIAT è per Torino
Abbiamo centoundici mila trecentocinquanta persone che lavorano nell'edilizia settantanove mila direttamente occupa il settantanove mila direttamente occupati trentadue mila invece nell'indotto cinquecento mila persone a Roma vivono di edilizia i numeri certe volte hanno l'effetto di ferire più di molte parole in una città nella quale sono cresciute del dieci dodici per cento nella negli anni ottanta gli impiegati della pubblica amministrazione
Che ora naturalmente Pellerito per le restrizioni che ci saranno andranno a non dare più contributo all'economia della città
Lo stesso dicasi per l'industria che non ha potuto godere del momento dell'esportazione allora situazione quadro veramente drammatico
Per cominciare a parlare del futuro cominciamo a vedere cosa con i piedi per terra si può fare da subito
Ci sono diciamo che Roma avrebbe bisogno per essere riorganizzata come grande metropoli quale ormai gli è perché era la città dei papi ma in questo secolo è diventata la megalopoli che per riorganizzarla innalzare qualità della vita diciamo che servirebbero quindici mila venti mila miliardi
In dieci anni da spendere ce ne sono già otto mila pronti che vanno spesi
Ci sono cinque mila miliardi per ottanta mila posti di lavoro che riguardano l'edilizia privata edilizia economica e popolare e lottizzazioni private tutti i programmi approvati dalla pubblica amministrazione
Che sono passati al vaglio della Variante di salvaguardia alle considerazioni ambientalistiche e che attendono solo di poter partire
L'assessore Cecchini può essere testimone del fatto che c'hai fatto fare molti progetti dei piani di edilizia economica e popolare che stanno per partire e stanno vedendo cose di livello molto pregevole questa importante dirlo perché non lo si sa
Se prendiamo il Giubileo che sono altri tre mila miliardi qui è la prima sollecitazione perché da qui tireremo le prime grandi motivazioni di fondo
Delle cose da rettificare sono in grandissimo rischio tre mila miliardi
Le grandi opere almeno per quanto riguarda il Giubileo sono saltate
Responsabile principale la lentezza con cui il governo centrale e governi centrali hanno decretato la disponibilità dei fondi
Certamente poi anche una litigiosità tra le amministrazioni competenti ha contribuito a perdere tempo però ne è venuto fuori indubbiamente un programma io spero che nei giornali stranieri non abbiamo letto le vicende del sottopasso perché non so che figura ci abbiamo fatto
Però il programma che è venuto fuori adesso è ancora meglio di quello di prima perché riguarda una serie di opere minori quattrocentonovantasei interventi
Di diffusi sul tessuto cittadino centrale di riqualificazione urbana stradale architettonica e di abbattimento di barriere architettoniche che potrebbero essere un grande investimento per Roma però sono a gravissimo rischio
Entro maggio devono essere stati appaltati mille duecento miliardi di questi tre mila non è stato appaltato nessuno
C'è il rischio che vada a finire al di là male per noi perché bisogna correre negli uffici e non i cantieri a rischio della sicurezza agli operai enti compressi
C'è rischio poiché si cerchino scorciatoia dell'affidamento dei lavori
Ma il vero problema di fondo e lo snellimento burocratico voi pensate dico due cose soltanto per tutte
Che per il nostro ordinamento è necessario finanzia dare i fondi vengono dati per progettazione costruzione insieme il che vuol dire che non si può progettare le opere confonde prima che arrivino tutti i denari bene la magistratura contabile ha pensato bene di inquisire le le amministrazioni che hanno cominciato a spendere i soldi per cominciare a fare le progettazioni questo è il quadro del Paese questa è la situazione in cui ragioniamo allora bisogna partire con i piedi per terra e vedere che questi sono i problemi di tutti i giorni prima di volare alto come senz'altro si deve fare
Il secondo elemento è che Roma capitale impiega sette amici a dare dopo che è stato appaltato un lavoro a mettere a disposizione i denari allora che cosa viene fuori il primo Grande Punto ci sono tre cose fondamentali ci sono la certezza ci sono le regole che ci sono procedure sulla sparò tre esempi per la mancanza di tempo molto puntuali per quanto riguarda le certezze c'è il Piano delle certezze che sta andando in consiglio comunale
Finalmente pone fine al discorso dicotomia cementificazione verde il sessantaquattro per cento del territorio e salvaguardato avverte benissimo
Allora però bisogna che questa sia una definitiva dispiegamento di quello che si può fare scusare spiegazione dico che si può fare dicono che non si può fare
Se la nuova frontiera non vuol dire che la dirigenza di dove passerà la diligenza per sfuggire all'attacco degli indiani lo sappiamo solo in pochi le regole devono essere chiari per tutti io leggerò la frase che diciassette dicembre un convegno nel quale abbiamo sancito tra imprenditori amministrazione le regole di questa vicenda
Dirò cosa l'assessore Tocci ha detto testualmente con l'approvazione del Piano delle certezze vogliamo creare un quadro di riferimento stabile intorno al quale potranno essere fatte tutte le scelte di investimento non una parola di più do la parola di meno non ci si deve spostare da questa posizione
Per quanto riguarda le procedure
Bene il ministro Bassanini oggi ci ha ricordato alcune delle cose che sta facendo una di queste fantastica un esempio su tutti non bisogna più passare con i documenti
Al Segretariato per avere l'approvazione ciò che un ufficio propone ma in questa sale Beverino gare la grande guerra di Monicelli lo ricordate il bollo tondo che è stata l'immagine della burocrazia in questo paese
Basta con i bolli tondi è una condizione essenziale per far vivere le imprese andare avanti
Terzo elemento le regole non vi sono tediare con le regole perfette che regola il mondo delle costruzioni costo del lavoro assolutamente più alto quattordici punti percentuale in più di qualsiasi altra attività industriale più alto di tutti gli altri Paesi
Pressione fiscale insopportabile controlli antinfortunistici che sono stati mandati dalla casta sacerdotale che sta a Brussel che prende le disposizioni studiate per la grande impresa tedesca aveva un rapper e spedisce tali e quali sulla piccola e media impresa italiana
Bene ci vorrebbero in cantiere un ingegnere un esperto avvocato che traduca quello che c'è scritto in queste norme da parte dell'impresa
E un medico possibilmente psichiatra per capire le follie che ci vengono richieste l'interpretazione di questa legge su quanti microclima palanche più alto meno alta e poi ci sono di fuori cantieri completamente abusivi
Ripeto questo il paese sul quale ci confrontiamo
Allora per le regole un ultimo esempio su tutti l'altro ieri ha vinto un'impresa spagnola una gara a Bologna l'amministrazione ha chiesto i giustificativi
Quale risposta data la l'il terreno per il ribasso molto alto aveva fatto ma io mica ciò che era italiani io mi porti via libera agli spagnoli che costano molto di meno
Allora la globalizzazione cosa significa che dobbiamo andare a piantare le nostre imprese le nostre aziende di Spagna e tornare con gli operai spagnoli a lavorare qui e questo non credo che possa funzionare
Allora chiariti questi tre punti fondamentali richiama vedere nella riqualificazione e recupero delle città qual è la nuova frontiera e che cosa si può fare
Beh abbiamo detto tutti Roma ormai è una megalopoli non c'è più da discutere se Roma aderisce prestare la città museo attuale o diventare una grande metropoli la Roma è una città fatta di più città
Di quartieri che fatti negli anni Cinquanta e Sessanta hanno bisogno di palestre di parcheggi deve essere ridisegnata la città come si può intervenire cominciamo per gradi innanzitutto
C'è un problema di recupero il manutenzione ordinaria è un mercato da centodieci mila miliardi all'anno in Italia abbiamo chiesto al governo e richiediamo tuttora che siano fattesi dei provvedimenti affitti l'industria regolare dell'edilizia posso accedere a questo mercato
Ci sono c'è da ridurre l'Iva al quattro per cento c'è da fare la detrazione fiscale consentita a chi si vuole detrarre gli oneri di questa di questi interventi
Bene non si sa perché ministro Visco questo lo rifiuta è incomprensibile non lo mettiamo ancora sul tappeto
E si tratta questa della manutenzione cioè del singolo del singolo appartamento della singola facciata del singolo edificio poi c'è un altro elemento che quello della sostituzione ricostruzione
Voi sapete perché gira The se andate a Parigi vicino alla Gare d'Orsay se andate a New York è sembrata mondo è possibile abbattere e ricostruire l'edificio
Che effettivamente non abbia un particolare pregio ambientale architettonico artistico da noi si può fare ve lo dico io no
Perché non ci sono regolamenti e normative che lo permettano abbiamo proposto una serie di normative che lo consenta non è che così stravolgiamo la città ma qualche cosa si può fare in questo senso
Terzo elemento non non è il bene importante e quello della gestione del verde forse bisognerebbe riuscire a dare agli imprenditori la possibilità di attrezzare
Con sistemi di giochi di di di di campi sportivi anche aree verdi che sono da tutelare ma che potrebbero essere acquisiti alla città e non restare come il parco dell'Appia Antica per trent'anni una volta fatto
Assolutamente abbandonato a se stesso
Entrando un pochino di più nel corpo centrale della riqualificazione nel senso sostanziale del termine qui entriamo in un altro grande concerto della necessità che la classe dirigente la quale stiamo evocando
Sia in grado però di comunicare al proprio interno cioè che non ci siano situazioni di sordità
Faccio riferimento alla legge centosettantanove che è una buona cosa con gli articoli due undici che propone in buona sostanza di recupero e la riqualificazione di grossi isolati di grossi settori
Che cos'è che non funziona tuttora il fatto
Che il le amministrazioni tendono a volere con una mentalità lo dico senza nessun'offesa ma è la verità esageratamente stataliste stalinista stabilire esattamente quanto l'impresa dovrà andare a guadagnare mettere
Rigidissime regole d'intervento invece fidiamoci un po'di più del mercato
Facciamo concorre l'impresa in proposte di qualificazione delle quali si confronti dei progetti e non i conti in tasca che l'amministrazione deve avere da questo o da quell'intervento
E questo elemento non è un elemento secondario siamo ancora in tempo per farlo perché ci sono gli articoli due gli articoli undici che devono ancora partire quindi siamo ancora in condizioni di intervenire in maniera positiva
Vada ancora rapidamente avanti perché il tempo è tiranno condanne sembrerà da concludere dei progetti pilota che abbiamo come associazioni presentato si tratta di programmi chiavi in mano dal punto di vista procedurale per risistemare intere zone da una parte per esempio l'ho preso in considerazione le Arex Cotral dove sono all'interno la città perché la cosa sta portando fuori i mezzi dei magazzini esterni avevo proposto di ricco di recuperarle alla vita del quartiere altro elemento e quello invece di realizzare dei parcheggi sulle infrastrutture viarie principali e poi possibilmente negozi palestre in un programma abbastanza complesso ma che il tentativo da nuova frontiera di trovare regole procedure
Quindi come vedete la nostra disponibilità a proporre intervenire fortissima
L'unico punto vado a concludere bisogna far presto in questa sala è giusto dire che vediamo le tentativi e comunque sale lega forte la rabbia del Veneto certe volte la ricchezza acquisita non voglio fare la battuta campanilistiche poco tempo confonde le idee
Altre volte si quando si può scaricare con una storia antica le spalle contro Roma
Le proprie rimostranze certamente scatena non si scatenò queste forme di rabbia noi siamo romani potremmo dire andare sotto al Papato ma voglio dire abbiamo una storia lunga le nostre spalle forse anche troppo lunga
E quindi vogliamo restare invece qui nello stato italiano a dare il contributo però non c'è più nel senso che come classe dirigente della quale ci sentiamo responsabilmente parte
Sappiamo di stare sull'orlo di un baratro nel quale potremmo cadere o rimanere sue dipenderà da quello che decideremo tutti insieme ma nei prossimi mesi stavo per dire dei prossimi giorni non è più possibile attendere altro tempo perché il collante che tiene insieme anche la struttura economica del paese si sta sfaldando
Se cadremo giù non cadrà giù nel precipizio l'imprenditoria romana soltanto non avrà perso solo l'economia romana o le imprese romane ma ora ha perso tutta la città
Grazie
Io credo che è proprio la ristrettezza del tempo impedisce Boy
Molti interventi anche di ragionare un po'sul passato e così via diamo per scontato alcune cose io
Vorrei però qui ricordare solo una questione
Che sulle cose dette gli ho sentito quell'esempio degli spagnoli che son venuti qui e sono un po'inorridito cioè nel senso che che io borghese più seguito molto da vicino anche bene la grande sviluppo di Barcellona che è stata una delle cose in Europa fatti in modo molto serio
E devo dire che a Barcellona per esempio infortuni sul lavoro sono stati fra i più bassi in assoluto e noi oggi stiamo ancora come infortuni sul lavoro punti più alti d'Europa quindi ci sono dei problemi e che adesso i dati del Lazio soldato complessivo
Nazionale no ma certamente manca sia agli amici del Veneto però anche noi romani dobbiamo stare attenti ecco anche memoria del passato storia perché e ha altrimenti i discorsi diventano diventa un po'difficili per per capirsi io credo che gli operai edili romani hanno dato moltissimo
Non c'è bisogno di far venire gli spagnoli ricordo nel passato una classe lavoratrice davvero interessante che ha fatto grandi cose a Roma anche dopo la la fine della guerra in modo molto molto secco probabilmente sono mancati anche idee più generali per sullo sviluppo ma andiamo avanti perché il discorso sta diventando molto interessante e forse Realacci presidente della Legambiente potrà dire alcune cose
Ma il convegno è molto interessante ho ascoltato con molta attenzione alle cose dette anche in parte stamattina io parlerò relativamente poco di ambiente perché penso che non è importante affrontarlo con una questione isolata ma capire in che misura l'ambiente utile per affrontare le altre questioni che sono al centro anche di questo nostro dibattito noi abbiamo presentato un rapporto annuale sullo stato dell'ambiente del nostro Paese con un confronto fra le politiche italiane le politiche europee da una serie di parametri l'Italia esulta messe piuttosto male
Però non è una situazione statica perché l'Italia ha più o meno le grandi questioni ambientali di tutti i Paesi industrializzati con due grandi specificità una in negativo è un impossibili
La specificità negativo che ne abbiamo un tasso di illegalità di evasione delle leggi patologico
Che non ha nessun paragone con gli altri paesi europei e che raggiunge purtroppo dei picchi gravissimi per quanto riguarda l'intervento della malavita organizzata dell'ecomafia in alcune aree del Paese un in positivo
Italia anche un patrimonio storico culturale che il mondo ci invidia
Che può essere la vera risorsa aggiuntiva che il nostro Paese può mettere in campo anche nella competizione con gli altri sistemi economici e che da noi è ancora ampiamente sottovalutato
La questione ambientale ovunque anche una grande questione di modernizzazione dell'economia di competizione di innovazione tecnologica in Italia questo stesso atteggiamento può essere rafforzato dando il recupero di questo patrimonio per la sua valorizzazione in termini culturali d'identità ed è la sua resa anche in termini economici
Da questo punto di vista io credo che molta strada sia ancora da fare
Adesso si è tutti abbastanza d'accordo Tilla la frontiera della qualità urbana della manutenzione c'è una questione rilevante una frontiera rilevante non è sempre stata così
Io detto lo lo ripeto sempre
Ho raccontato qualche qualche giorno qualche tempo fa un in un articolo un aneddoto che mi ha raccontato un funzionario della FAO
Che mi diceva che molti anni fa quando la FAO chiese un'area in cui costruire un nuovo edificio la Giunta dell'epoca gli uffici Comas Simo
Qui c'era questa avvallamento dentro la città e tutto sommato e fu noi funzionari della FAO diciamo o inorriditi che non accettarono quest'area una cosa del genere forse oggi non sarebbe più possibile neanche se tornassero al governo Della cita gli eredi delle giunte democristiana dell'epoca che ci sono ancora
E ma non si è riusciti fino in fondo diciamo a trasformare questa impossibilità di fare le cose del passato in una spinta a fare cose nuove non si è neanche compreso fino in fondo
La grande occasione che è rappresentata anche di valorizzazione ad immobiliare commerciale rappresentava la qualità urbana Curzi agli prima ha detto una frase
Vi guardando al futuro paventando l'ossequio al massimo profitto come unica chiave per guarda al futuro io o a volte ho più paura addirittura dello Stato al massimo profitto più paura di quelli che sono stupidi cioè nel senso che non riesco neanche a mia neanche l'occasione di profitto intelligente che ci sono e ce ne sono tanti perché tanto per dirne una
Oggi come oggi la più straordinaria occasione di valorizzazione immobiliare dalle politiche di qualità urbana
L'aveva fatto uno studio abbia fatta dal Cresme da cui risulta che il quindici per cento del valore delle case nelle città
Dipende da fattori ambientali rumore inquinamento verte traffico e da cui risulta che tutte le aree pedonalizzate d'Italia hanno visto aumentare
Il ballo e anche il valore degli immobili e e il fatturato ed esercizi commerciali eppure sappiamo bene che ogni volta che si pedonalizzato un'area abbiamo interessi che affermano di essere ridotti alla canna del gas
Ora io parlo quindi io penso che c'è molta strada ancora da fare e penso francamente tanto per non essere retorici piantine le cose dice Abu insetti una parte delle quali condivido trovo dei toni vecchi quando Buzzetti inerisce anche dei numeri che non capisco quando Buzzetti mi dice che con cinque mila miliardi lo fa ottanta mila posti di lavoro
Neanche una colf filippina guadagna quanto i lavoratori che Burke Buzzetti ci propone c'è trovo una retorica nel presentare come vi sia ricette per il futuro quelli che sono i cascami di scelte fatte nel passato
Che penso non ci aiuta a riflettere invece credo che con molta più decisione scommettendo sulle risorse di Roma in un documento che credo sia opera il sindaco Rutelli
Tempo fa si diceva che la vera chance di Roma è essere Roma e non scimmiottare ricette che valgono per altre parti
Che proprio nella valorizzazione di quello che Roma di Unico c'è la vera possibilità anche sul terreno economico occupazionale lo sto a parlare perché penso che lo consideriate scontato da parte mia ma credo che sappiate anche che è largamente diffuso nell'opinione pubblica
Quanto queste cose
Poi riguardino anche gli elementi fondamentali della vivibilità urbana il traffico inquinamento la riga rispediamo il verde
Di cui possiamo fluire eccetera eccetera eccetera cosa dire quindi per quanto riguarda le prospettive concrete e quali sono i problemi effettivamente aperti
Per quanto riguarda i prospetti e concreti io credo ci siano delle scelte di attengono solo relativamente al Comune di Roma riguardano le politiche anche nazionali da questo punto di vista delle cose dette da Buzzetti c'è una cosa che noi da tempo condividiamo è il ragionamento dell'incentivo alla manutenzione urbana
L'abbassamento dell'Iva al quattro per cento per quanto riguarda la nutrizione la semplificazione anti
Delle procedure per quanto riguarda la manutenzione la deducibilità delle spese per quanto riguardano tensioni cosa che peraltro contribuirebbe rasta emerge un sommerso e un'evasione un nero che credo sia un nemico anche degli imprenditori onesti perché poi una concorrenza sleale che si genera credo che sia una botta obiettivo prioritario
Perché tutti dobbiamo porci su cui anche il sistema delle amministrazioni locali dovrebbe spingere di più
Per quanto riguarda Roma infine credo che che la vera carta da giocarsi al di asse Roma
Roma deve ovviamente fare bene il Giubileo che non può evitare di fare però dei motivi no
Personalmente non sono sicuro che le Olimpia di erano una tassa da pagare per forza in ogni caso provocheranno sicuramente meno problemi del Giubileo no dal punto di vista dell'impatto sulla città
E e però bisogna sapere che questi eventi sono forti se si collocano in una strada in cui si valorizza ciò che di Roma di unico al mondo e che quindi fanno capire anche al resto dell'Italia qual è il valore aggiunto di Roma
E questa strada a nostro avviso passa soprattutto per esempio sulla realizzazione in forma moderna e innovativa del Parco dei Fori Imperiali
Sulla comunicazione col fatto che a Roma si sta avviando una specie se si avvia esperienze unica al mondo in cui la salvaguardia di quanto di più straordinarie passato c'aveva già lasciato si collega con il massimo dell'innovazione della modernità
In questo qualche volta ci può essere anche un confronto dentro l'ambientalismo
Su concezioni differenti sull'utilizzo di questo patrimonio e sua volte una logica che è figlia per capirci dell'epoca in cui si proponeva di fare un palazzo dentro info dentro le Terme di Caracalla
Che privilegia ancora troppo le trincee e i cavalli di Frisia rispetto a un'azione di movimento che forse possibile
Ma terminò dicendo che su questa strada di un individuo tre aree critiche
Che non riguardano strettamente le questioni ambientali una e la questione del federalismo del dibattito che c'è intorno a questa questione che un dibattito spesso molto superficiale
Insomma a parte il fatto che io sono ancora sotto l'impressione del fatto del con Gentiloni sono state Berlino
è stato additato come esempio di federalismo ci sono ovviamente modi molto diversi abbiamo visto duecentocinquanta mila miliardi di investimento all'opera
E una sforzo centralizzazione delle funzioni che credo non abbia paragone con nessun Paese del mondo diciamo quindi sono questioni che non possono essere fondate con superficialità
E soprattutto trovo molto superficiale molto politicista
L'analisi la deriva regionale del dibattito sul federalismo perché penso che le regioni sono una cosa inventata in questo Paese i larga parte tranne alcune eccezioni e che ha dato spesso peraltro pessima prova di sé
E quindi è molto complicato avere quello come riferimento di una avvicinamento ai cittadini delle pratiche amministrative
In ogni caso il dibattito sul federalismo come chiese volva farà pagare dei prezzi a Roma
Farà pagare dei prezzi a Roma
Perché Roma individuata come quella che ha capitalizzato di più grassa tour della struttura burocratica centrale e quindi l'obiettivo che Leone la sua intelligente intervento di oggi poneva del disaccoppiamento il più rapido possibile fra l'economia romana
E lei signor Roma capitale d'Italia credo sia l'obiettivo prioritario che in relazione a questo dibattito potreste ad essere ulteriormente accelerato
Una secondaria critica lo dico con franchezza e quella dell'imprenditoria romana Greco con franchezza io fra o impressione a volte anche interventi che hanno punti di condivisione che ci siano una specie di Nostalgia del passato
Dell'idea di un'idea di spesa pubblica di intervento di protezione dovuta
No non tu rappresenti nel in diciamo nel comparto edile romano che onestamente è un comparto importante debbo fare tanto per la città ma che non paragonerei alla FIAT nel senso che non mi sembra turbare un pochino l'idea di città che abbiamo se pensiamo che l'edilizia a Roma come la FIAT se dicessimo che la cultura Roma come la FIAT che il sistema nelle università di Cinecittà della salvaguardia oltre come la FIAT lo troverei più convincente e dire che le delizie come la FIAT non lo trovo convincente nel definire il futuro cita anche se l'edilizia può fare tanto per la città
Ecco io non sono convinto che nell'imprenditoria romana questa contro concezione questo di questa attitudine a percepire anche un mutamento del la propria del proprio rapporto con la città con l'opportuna serio ultimo punto c'è un un accanto al disaccoppiamento virtuoso tra economia Roma Capitale c'è un disco prendo perverso
A cui probabilmente assisteremo ancora di più nei prossimi mesi fra le ragioni che possono diventa difendere il ruolo di Roma in Italia e nel mondo e le ragioni che possono far prendere i voti a Roma
Questo è un problema che ho letto con un problema drammatico perché è possibile che nei prossimi mesi assisteremo all'accelerazione di rivendicazioni a scopi elettorali fatte da varie parti
Che solletica no
Un sentire profondo diciamo dei cittadini romani e sono rivendicazioni che possono avere un effetto efficace dentro le città ma che esistono ancora di più la città poco fuoco fuori dal Raccordo Anulare perché se uno oggi dicesse
Roma ha bisogno di quaranta mila miliardi di investimenti pubblici e cede cede eccetera da chi direbbe di no
A Roma
Fuori da Roma questo potrebbe ancora il più isolare la città in un aiutare a ridefinire quel valore aggiunto che Roma può aprire rispetto all'Italia e al mondo su questo terreno credo che è chiamato a una prova molto importante la classe dirigente romana nel suo insieme un palo sulla classe politica
Classe dirigente romana che in parte perlomeno l'attuale amministrazione sfuggita per ora questa retorica
Ma che potrebbe essere risucchiata in questa retorica e che qui vede anche uno dei banchi di prova per capire se è possibile a Roma avere una coerenza un onestà intellettuale differente dall'opportunismo che caratterizza tante atteggiamenti delle varie classi dirigenti in giro per il Paese soprattutto in questi mesi grazie
Giancarlo Abete presidente l'Unione industriali
Sì anch'io ho colto questa importante occasione di di confronto per svolgere alcune riflessioni cercando nei limiti del possibile di rimanere all'interno dello specifico tema che è stato individuato lo spazio dell'industria privata e questo perché perché una riflessione così ampia ma purtroppo così sintetica
Non è possibile andare a riposizionare a rivisitare tutte quelle che sono le singole posizioni
L'Unione industriali di Roma sulle tante problematiche interfacciano con la città
Con l'occupazione con l'economia è importante però fare alcune considerazioni di fondo perché all'interno di uno scenario si muovono poi le singole politiche e i singoli approfondimenti sulle specifiche materie ma anzitutto quando si interviene lo ricordava bene
Paolo Buzzetti prima la prima cosa che si fa si cerca di valorizzare la componente che in qualche modo si rappresenta io voglio partire dall'operazione opposta perché questo mi porta poi a una riflessione sul tema specifico quando noi andiamo a verificare nel contesto della città
Il ruolo dell'impresa al di là della difficoltà di catalogazione oggi la catalogazione molto più complessa rispetto al passato pensiamo soltanto i servizi all'impresa
Come sia una realtà trasversale in cui sia transitata tanta parte di occupazione di economia che prima era insita direttamente all'interno del settore industriale
Vediamo che la presenza manifatturiera e del mondo dell'impresa privata su Roma e mediamente rispetto alle altre grandi città del nostro Paese ovviamente più ridotta
Basti pensare che la pubblica amministrazione su Roma rappresenta un'occupazione quasi pari al diciotto per cento mentre a Milano rappresenta il cinque per cento a Torino il sei per cento ma questo per assurdo testimonia proprio a contrariis quale sia lo spazio necessario
Che l'impresa l'industria privata e i valori che sono propri del mondo dell'impresa deve e può esercitare in questa città nei prossimi anni perché noi sappiamo che c'è una linea di tendenza forte
Che è una linea di tendenza nel nostro Paese ma in tutte le realtà occidentali
Di un ruolo diverso e più importante del mondo dell'impresa privata ovviamente all'interno di una realtà complessiva equilibrata del paese e quindi Roma su questo versante ha delle grandi opportunità
Fermo restando che anche i valori assoluti il fatto di avere una forte pubblica amministrazione non deve far commettere l'errore che purtroppo alcune volte si commette
Vi devo ricordare che l'industria direttamente in quanto tale significa su Roma duecentoventitré mila detti e più come numero valuti in valore assoluto di addetti questo significa ancora per la nostra città la terza posizione a livello nazionale
Dopo Milano e Torino
E dato che di numeri se ne fanno tanti noi essendo istituzionali cerchiamo anche di migliorare la capacità dei soggetti istituzionali di fare numeri nel nostro piccolo ma ci riferiamo sempre a numeri istituzionali
Dobbiamo anche ricordare che dati Istat alla mano nel quadriennio novantadue novantasei checché se ne dica checché se ne pensi
L'industria in quanto tale non ha perso numero di addetti in valore assoluto ha perso numero di addetti quattro mila a detti duecento ventitré mila rispetto a duecentoventisette mila
Ne ha persi rispetto al novantatré perché nel novantatré avevamo avuto una forte crescita della presenza industriale quindi di fatto abbiamo perduto la crescita che era intervenuta dal novantadue novantatré e abbiamo qualche altra perdita complessiva sul terreno e se andiamo a verificare ancora la realtà della industria romana verifichiamo che il mix queste collegato ovviamente al ruolo che la pubblica amministrazione tra lavoro dipendente lavoro autonomo è una delle altre grandi frontiere del mondo del lavoro per i prossimi anni
Vede una presenza di sei punti percentuali inferiori a Roma
Spetta la media italiana cioè alla media nazionale
Allora anzitutto capiamo una cosa questa è la mia prima riflessione una delle poche che faccio in questa sede
Dobbiamo ripartire dalle considerazioni iniziali che faceva Andrea Mondello il problema della città è un problema anzitutto di far crescere la cultura dell'impresa
Pensare di far crescere l'impresa senza far crescere la cultura dell'impresa significa pensare di effettuare una violenza sulla città
Che avrebbe due spetti un Effetto in qualche modo di rigetto
E che è fisiologico all'interno di mondi in transizione e che vivono tutte le difficoltà dei momenti di transizione
E significa peraltro non incidere profondamente su un sistema di valori all'interno del quale vive l'impresa
Perché l'impresa non può nascere semplicemente come sommatoria di fattori economici l'impresa nasce allorché un habitat culturale consente e favorisce e fa vivere d'impresa la fa prosperare la fa diventare parte integrante del territorio
E quindi la sfida di Roma dell'Unione industriali di Roma
Una sfida anzitutto culturale perché si possono tutelare interessi specifici si debbono tutelare interessi specifici perché sono parte integrante di quello che è il mandato che è stata affidata a coloro i quali nel tempo con continuità
Rappresentano l'Unione industriali di Roma ma non si può modificare una situazione di questo genere se non si fa un grosso sforzo da un punto di vista culturale
Io lo ricordavo anche intervenendo alla Consulta del dieci di aprile in Confindustria in cui ricordavo le problematiche specifiche dell'industria a Roma
E ricordavo comunque che l'Associazione industriali aveva intenzione di continuare ad operare all'interno di un suo stile di lavoro
Che ha uno stile di lavoro che si è consolidato negli anni e che comunque tende a far maturare una crescita del ruolo dell'impresa del valore dell'impresa
In un contesto di consenso sociale perché noi dobbiamo fare delle battaglie che sono battaglie in positivo
Tante volte faccio delle riflessioni su quali siano le modalità migliori per rappresentare i problemi dell'impresa sul territorio
E dico che in una fase di transizione è una fase di transizione per tutti in cui tutti hanno maggiori insicurezze rispetto al passato sia gli imprenditori sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori autonomi
Che non sono imprenditori dico che dobbiamo scegliere la strada
Di lavoro se la strada e quella di superare le insicurezze attraverso gli slogan possiamo far sì che un sistema politico proiettato nel maggioritario diventi un'occasione per fare una partita di finale
Di scempio League o di Coppa delle coppe e quindi in cui il tifo prevalga rispetta ragionamento
Se la logica di una società in transizione in movimento
E quella comunque di una trasversalità molto più ampia di quella che è propria delle realtà che oggi sono presenti sullo scenario politico dobbiamo favorire e questo lo stile del nostro modo di lavorare una capacità di dialogo che si basi sulla capacità di vedere i contenuti di fondo dell'azione sia dell'amministrazione comunale sia dell'impresa sia di tutte le altre le componenti a tre componenti
Che operano sul territorio
Su questo versante
Sono molte le parole chiave della ripresa sul territorio
Una e l'internazionalizzazione un versante che interessa la città come interessa l'impresa
L'immagine la città
Una città che insieme capitale istituzionale
Ma che deve essere un riferimento di leadership che viene acquisito sulla base di alcuni valori senza dubbio i valori propri del turismo della cultura
A della capacità di essere leader insediamenti che sono anche con valenza imprenditoriale forte è un traino fondamentale per la città
Per il nuovo millennio
Il problema dell'integrazione e della capacità di rapporto tra il mondo dell'università al mondo della ricerca il mondo della formazione e il mondo dell'impresa
Perché dobbiamo partire dal presupposto che questa città non ha investito in cultura d'impresa a livello di formazione a livello di scuola e quindi deve recuperare un differenziale negativo che ha rispetto ad altri
Contesti territoriali
La realtà di una valorizzazione degli asset su cui si sta lavorando veniva ricordato prima il polo tecnologico la Fiera di Roma il sistema fieristico congressuale la riforma dell'Ente Eur tutte realtà che possono esprimere delle potenzialità formidabili per la città
Sono tutta una serie di asset su cui si può lavorare positivamente
Tenendo conto comunque che l'investimento un investimento in cui nella gestione dei problemi contingenti bisogna guardare una dire trichet di Marco Cia fondamentale perché il mondo dell'impresa non si modifica da un giorno all'altro vive all'interno di un contesto e cresce nella capacità di acquisire professionalità e di dialogare con la città e questo è una sfida una sfida per i prossimi anni
Che noi dobbiamo puntare a vincere in una logica di capacità di dare delle risposte concrete e lo diremo presto lo faremo presto
Cari amici ci sono tanti passaggi ancora importanti per la città
Noi siamo una componente che naturalmente come tutte le componenti associative imprenditoriali alla logica di vedere i contenuti di valorizzare gli uomini e le capacità di Progetto
Ma noi chiediamo anche alle forze politiche del territorio delle risposte chiare
Risposte chiare sul versante delle privatizzazioni
Perché non ci si può nascondere dietro un dito quando si parla di privatizzazioni dobbiamo fare uscire allo scoperto chi le privatizzazioni le V pone e chi le privatizzazioni non le vuole al di là di quelle che sono le giustificazioni che legittimano la volontà di non privatizzare
Si può dare un giudizio negativo politico sulle modalità attraverso le quali avviene una privatizzazione ma questo non ha nulla a che vedere con la possibilità di una direttrice di marcia che comunque va individuata occorre cercare di valorizzare questo è un grande tema di confronto che abbiamo avuto anche recentemente e vado a chiudere qual è il ruolo delle aziende speciali delle municipalizzate
Di questo processo in qualche modo di societarizzazione che deve trovare un punto di equilibrio tra il fatto di valorizzare nuovi efficienze il fatto di evitare che vengano a presentarsi nuovi monopoli che in qualche modo invadano delle aree che sono aree proprie della concorrenza privata
Sono tante le opportunità su cui noi nei prossimi mesi ci potremo confrontare
Quello che è certo
E che l'unione industriali in quanto la mia presenza qui è una presenza istituzionale nella qualità di presidente dell'Unione industriali intende temere ferma la rotta su un versante di verifica di contenuti
E non commetterà mai terrore di entrare in un agone di carattere politico perché non intendiamo il servizio alle imprese agli imprenditori comunque un tributo più positivo che non va avanti con gli slogan ecco le critiche precostituite ma con il confronto serrato e produttivo
Grazie
Affretterà è stato perfetto
Dieci minuti esatti
La parola Felice Scalvini amministratore delegato compagnie sviluppo prese sociali qui stiamo cose nuove
Io
D'impresa però di un'impresa
Un po'nuova
Cercherò di iniziare dicendo precisando cose l'impresa sociale questa strana nuova forma d'impresa
E un'impresa che rispetto all'impresa tradizionale l'impresa profit
Realizza una sorta di inversione tra Fini e vincoli
Nell'impresa profit il fine principale il perseguimento di un obiettivo economico nel medio-lungo periodo e per far questo l'impresa deve soggiacere a tutta una serie di vincoli Pieve non deve in inquinare l'ambiente avere buoni rapporti con i lavoratori deve sviluppare un buon rapporto con la realtà locale ecco impresa sociale invece un'impresa che Opera un'inversione da questo punto di vista
Ho ma acquisiti
Mantiene come Fini quelli che per l'impresa ordinarie sono dei vincoli quindi cerca di realizzare il massimo di occupazione possibile
Cerca di creare il massimo di benefici dei benefici per la comunità locale cerca di produrre il massimo i benefici per l'ambiente e realizza questo accettando però il vincolo dell'economicità
Per l'impresa sociale un soggetto attivo di politiche sociali di politiche ambientali politiche culturali sul territorio che però
A differenza dei soggetti tradizionali
Non opera al di fuori dei vincoli di economicità ma cerca di manti di chiudere i bilanci a fine anno in equilibrio cerca di
Ottenere dei decorosi risultati anche dal punto di vista economico
è una cosa nuova in Italia è la punta più avanzata del fenomeno dell'economia sociale e del terzo settore è un'esperienza che un po'da tutta Europa ci invidiano
Si è concretizzato soprattutto in una formula giuridica che quella della cooperazione sociale
In
Da dove nasce questo tipo di esperienza nasce a Roma come altrove da un un'esigenza diffusa soprattutto dei giovani di cercare di realizzare nel loro lavoro di cercare di realizzare nel corso dalla loro esistenza
L'obiettivo si di avere una qualità della vita soddisfacente di avere un buon reddito ma anche di avere un senso
Nelle di trovare un senso nelle cose che fanno di trovare una risposta a bisogni più profondi non solo di natura economica impresa sociale un luogo dove queste cose dove sintetizzare queste cose è possibile
è possibile procurasse un reddito per vivere decorosamente è possibile avere la sensazione di fare qualcosa di utile per la comunità
Cooperative sociali operano nel settore dell'inserimento lavorativo operano nel settore del dell'assistenza agli anziani e handicappati qualsiasi situazione disagi e vende in mano
Mi venne in mente c'è una qualche impresa sociale una qualche cooperativa sociale che affronta quel tipo di esigenza
è sicuramente uno di quelli
Che oggi viene opera sicuramente in quelli che oggi vengono definiti i così detti giacimenti occupazionale c'è un interessante studio della Comunità europea pubblicato un paio d'anni fa che ha individuato circa sedici are
Dove è possibile creare occupazione
Una di queste aree sicuramente
Quella dei servizi alla collettività un'altra è quella ai servizi alle persone ci sono poi le aree delle nuove tecnologie però la gran parte dal nuovo occupazione verrà creata nell'area dei servizi alla persona ecco le imprese sociali sono in questi rispetto a questi giacimenti occupazionali i minatori quelli che hanno la capacità di scavare nuova occupazione di creare nuova occupazione
I dati sono abbastanza confortanti in Italia si tratta negli ultimi dieci anni di circa settanta mila posti di lavoro che prima non avevano nessun non esistevano totalmente sono stati creati senza interventi pubblici specifici e anche a Roma la situazione abbastanza soddisfacente
Non è ai livelli di massima concentrazione rispetto ad altre zone d'Italia però in Italia ci sono e in a Roma esistono oggi circa uno duecento venti coppe cooperative sociali per un totale di circa cinque mila addetti cinque mila addetti che solo quindici anni fa non esisteva sul fabbisogno occupazionale complesso a Roma solo a Roma sul fabbisogno occupazionale complessivo di una città come Roma sicuramente non è una cifra risolutiva però credo che sia una cifra importante non credo che vi siano molte altre realtà che possono vantare il fatto di aver generato circa cinque mila addetti nel corso degli ultimi dieci anni alcune brevi considerazioni su quali sono le esigenze principali oggi di questa nuova area imprenditoriale
E è un'aria imprenditoriale tipica più con le tipiche connotazioni della piccola imprendibili della piccola impresa nascente da piccola impresa nativa
E a tutti gli stessi poi tutti i problemi che hanno le piccole impresa cioè quella di infrastrutturale si quello di riuscire a costruire politiche integrate
E da questo punto di vista l'esperienza romana negli ultimi due anni sicuramente passata all'avanguardia
Questa mattina veniva citato il ruolo che possono avere le fondazioni bancarie
Per lo sviluppo dell'economia in sede locale
La Fondazione de la Banca di Roma lente cassate la Banca di Roma due anni fa
Ha fatto nascere la Fondazione Europa occupazione che è la prima agenzia italiana di sviluppo dell'imprenditoria sociale e la così s'che è la prima finanziaria etica per lo sviluppo della imprenditoria sociale
Questo il lavoro che io sto facendo queste l'iniziativa a cui mi sto dedicando anche personalmente sono un padano immigrato a Roma per dare il proprio contributo a infrastrutturare l'imprenditoria sociale romana e devo dire che
I risultati di questi primi due anni di lavoro sono abbastanza soddisfacenti non operiamo solo sul territorio della città di Roma operiamo su scala nazionale ovviamente essendo legati a una struttura finanziaria Kjaer profondamente romana ma che opera in tutta il su tutto il territorio nazionale lo sforzo che stiamo cercando di condurre in questo in quest'opera di infrastrutturazione dell'imprenditoria sociale è quello di spaccare la città cioè l'imprenditoria sociale nasce e si sviluppa se come diceva un vecchio coopera un leader cooperativo giapponese si riescono a ricostruire i villaggi nelle città
E a Roma io credo per la conoscenza che ne ho da qualche anno che ci sia molto bisogno di ricostruire i villaggi nelle città nei quartieri Roma tra l'altro è già fatta di molti villaggi di molti vecchi quartieri deve in qualche modo credo riscoprirne i ecco creare dei poli decentrati per lo sviluppo della imprenditorialità sociale è il contributo che noi come fondazione un'occupazione come così stiamo cercando di dare oggi a questa città stiamo cercando di creare dei presidi
Nelle diverse circoscrizioni che sia il punto di aggregazione
Dall'imprenditoria sociale del volontariato del nuove forme di associazionismo perché i cittadini di Roma riprendano in mano
Fino in fondo la chance Offerta dalle moderne ed evolute modalità per rispondere ai loro bisogni per creare nuova occupazione ma per creare anche un modo di vivere più accettabile per tutti i cittadini vi ringrazio grazie
Credo che Montorsi alcuni colleghi hanno seguito questo intervento alcuni colleghi e giornalisti può avvertire che per la più grande rete televisiva tedesca
Ha programmato per l'autunno un'inchiesta limitarmi a suonare comporre lo sapeva già sulle imprese sociali vogliono fare una serie di puntate perché dicono che a livello europeo una delle cose più interessanti
Gianfranco Imperatori presidente di Mediocredito
Il dottor Geronzi darà risposte più complete in ordine ai prestiti e gli aspetti che Guzzetti avverte gli altri hanno posto io voglio attenermi al tema che mi hanno affidato se le banche d'investimento della cultura vedi un intervento specialistico
Ecco io credo che la prima lite sulla che si possa fare per sviluppare questo questo argomento e che il sistema bancario si trova di fronte a un passaggio dalla banca sponsor dalla banca mecenati che fino a oggi ha caratterizzato la funzione delle banche in alcuni momenti storici del nostro Paese anche molto interessante insomma no
A la banca che trova nella cultura la materia prima e l'ambiente per creare sviluppo perché ha ripresa di questo sono con profondamente convinto per l'impegno che ciò come operatore su un altro versante questo è un passaggio intorno al quale il sistema bancario si deve trovare credo che possiamo ammettere che su questo terreno abbiamo un ritardo non indifferente lei ritardo a varie cause una è la contrapposizione che fino a oggi ha caratterizzato economia e cultura grazie a Dio mi sembra che questo ritardo si stia recupera quando dei programmi di governo entra a a mani basse queste questi aspetti è un fatto incoraggiante il fatto che il sindaco ponga questa questa questa riunione sui tanti temi ma anche su quello della cultura vuol dire che la presa di coscienza è avvenuta che è una fase importante per poi passare agli altri aspetti prepotenza in modo che dalla sensibilità si passi allo sviluppo questo è l'altro passaggio che investe chi fa come me investire della dell'operatore
Devo dire lo scenario che abbiamo di fronte è molto incoraggiante siamo nel pieno
Della Società dell'informazione della e della comunicazione e quindi abbiamo è tutta materia prima per fare in modo che sia vedi quello che dici ti dice Goldwater che siamo nell'economia della conoscenza
Può sembrare un Passanante un volo pindarico ci stiamo dentro fino al collo occorre capire come questo termine così generale possa tradursi in economia sviluppo in occupazione
è un termine di molti altri paesi hanno ampiamente sviluppato e noi abbiamo più materia prima degli altri poteri anziché decollerà conoscenza si possa sviluppare atti in questa fase della e dalla conoscenza esibisco tanti fatti sì dematerializzare la produzione Guzzetti quindi è un aspetto sul quale occorre iniziare a confrontarsi ho appreso con piacere che anche modo di Sissi hashish non porta avanti argomenti tradizionali ma dice ma anche noi siamo disponibili affrontare l'edilizia in modo diverso affrontarla voglio ecologia affrontarla momenti iniziali opposta Kaladze anche ne cita possa rispettare i beni culturali come edilizia che possa appropriata ed ecologia questa è un cambiamento molto molto forti e quindi tutti quanti abbiamo riposizionarsi e quindi uscire dal manifatturiero tradizionale e affrontare queste tipologie di sviluppo della conoscenza
Continuando a fare i manifatturieri ma fanno certamente con una strumentazione completamente e diversa che si attagli e si coniughi con le grandi città che sono grandi contenitori di sviluppo certamente si accresce voto a professionalità s'c'è il grande nuove tecnologie l'associazione che di leggo Rossi elettive Argentera un tema importantissimo che entusiasmante cioè come tecnologie posso trasformare completamente dello sviluppo è lecita
E quindi come con possono convivere cronologia attività manifatturiere purché si o disponibili no a incorporare le cronologie pensare insieme a queste nuovi modelli di sviluppo quindi ed ecologia mai dimostrato riescono a trasformare la cultura Khyber economico riescono a fare del bene culturale un bene economico io lo dico da operatore non sono titolari Nakata di teologia morale faccio il banchiere e quindi la io queste cose con la convinzione di chi è sul mercato e si confronta ogni giorno o queste cose è possibile con la conoscenza con la cultura fare vengono necessari con l'ambiente
Però adesso Realacci voglio trascurare un aspetto molto importante un tutt'uno con tutto con tutto il resto insomma
E otto anni fa queste cose erano cose lunari oggi grazie a Dio se ne parla sei discute devo dire che si inizi anche a fare e AN vediamo anche gli aspetti concreti ho avuto la fortuna di cimentarmi con i Fori Imperiali
Come operatore miagolii cimentarmi arse avvenimenti e vedo tocco con mano come questa materia è materia incandescente in termini promozionali in termini di turismo perché nell'agriturismo ancora molto insieme sviluppato in questa tavola rotonda al sovrano e quando si parla di internazionalizzazione e io penso a a autonomo l'inverso di internazionalizzazione
Ignoriamo tutto sottomano sotto casa e possiamo benissimo coglieva anche in modo rovesciato e credo che noi stanno a Roma constatiamo e Abete Guzzetti hanno detto che tutto il tradizionale certamente invita imitazione aspetta le nuove proposte son tre settori chiaramente quelli che hanno caratterizzato l'economia romana l'Offerta pubblica
E quindi legata alla finanza pubblica cioè immagine molto esiguo edilizia e tutto il mondo che godono una vessazione attraversa una crisi che è un problema di seguito un plurale è un cambiamento voglio della morfologia dello sviluppo quindi io ho apprezzato gli sforzi di Abete ipotetiche dicono
Ci carichiamo anche dove ha interpretato in modo diverso questo sviluppo purché ci siano certezze le regole se non sbaglio anche le procedure quindi io mi accosto a loro istanza etiche verso verso il mondo
E però dico sempre a veder Buzzetti che gli enti enti locali imprenditori istituzioni banche non sfuggono a questo problema debbono interrogarsi molto molto a fondo
Cosa vuol dire operare in una città che cambia perde
Una città che deve discusse di posizionati completamente di non punti lo sviluppo queste guasti interrogativo alle forze economiche di proporsi davanti ivi comprese le banche e vengo alla l'argomento che maggiormente mi mi riguarda è chiaro che noi romani parlando di queste cose dobbiamo intanto dire che siamo poco fortune
Perché il patrimonio che voi prima ricorderà denuncerà nessuno e quindi Roma è forse l'unico grande esempio prototipale di uno ad una modello di troppo basato sulla cultura e sul e su tecnologie e quindi dicevo prima che tutti questi soggetti io professor mi mi limito a parlare il ruolo delle banche debbono confrontarsi nei confronti di queste cose tuo modo compiutamente diverse
Dicevo prima che le banche hanno avuto una storia un ruolo positivo nei confronti dell'arte della cultura dei beni culturali
E però oggi questo confronto deve essere più incisivo il più imprenditoriale
Devono comunque confrontarsi con la cultura come impresa questo il passaggio lo dobbiamo fare per rispondere all'interrogativo che ponevo agli altri ma pongo anche a me stesso quindi le banche e debbono essere non debba essere coinvolti né in tanti specifici singole operazioni di ordine culturale credevo di ispezione e sarebbe un volo d'indagine poi promessa con potremmo assolutamente mantenere se la banca Ivan un grande ruolo in questo momento Parisi che la economia della conoscenza posso dire sviluppo è dedicarsi a tutte quelle infrastrutture materiali e immateriali che sono fondamentali affinché ci sia il contenitore
Per sviluppare l'economia della conoscenza
E quindi il campo investe Buzzetti e investe Abete perché credo che loro maggiore difficoltà a convertirsi e da intenditori ex palazzinari però così si chiamava una volta sola termina scomparso
A Novelli toglierebbe mentre vedo a imprenditore delle infrastrutture io sono innamorato del concetto che oramai si possono fare infrastrutture anche importanti e con una technology che con modalità che possono rispettare l'ambiente e beni culturali comunque creare sviluppo che è fondamentale intorno a quegli imprenditori Ca'che prima accenna e quindi abbiamo un campo e norme di applicazione beh i settori che vanno store sono enormi nella lista troppo numerosa che tendono a valorizzare a gestire e ottimizzare qui c'è una prospettiva a mio avviso il sviluppo enorme siamo ancora un Paese troppo manifatturiero o troppo industriale abete non sarà e troppo industriale è un Paese che deve passare non lasciare indossa resterebbe un un errore fondamentale ma appreso appena apprestarsi all'economia dei servizi che la normale evoluzione dibattito cita industriale matura Italia per Gandhi
Le grandi arie come quindi questo è il nuovo versante su cui l'imprenditoria deve porsi attraverso la gestione c'è la gestione del patrimonio mobiliare già gestione degli acquedotti già gestioni simile è una cosa c'è la gestione dei musei e qua e quant'altro possa essere grato all'argomento di prima quindi c'è una prospettiva molto molto nostra che però le banche devono compagnia
Perché se ne va anche che che hanno difficoltà a finanziari provincia di materiali immaginabili qual è la difficoltà che oggi deve anche vostra lega finanziarie produzioni in materia e qui il concetto della finanza di progetto e la la nuova occasione che le banche devono devono affrontare e dai queste risposte se tra i banchi non ci vogliamo non ci mettiamo nella dimensione di finanziari i progetti anziché le intese questa discorso resta una pura una pura teoria e non trova quindi nessuna applicazione con la finanza di progetto si risolvono parecchie cose tale Rutelli la prima cosa si risolve che si moltiplicano le risorse ancora facciamo le cose tutte a Cary vista e cioè paga la pubblica amministrazione o quello che noi iniziamo a mixare tra fondi pubblici e poi via via ma in tutto il mondo di uno strato di spostare in mille cose così vostra Finanza rivela pirata cioè certezze dopo non occorrono regole popolo procedure o queste tre cose i finanziamenti degli atti vengono per fare in paese
Acquaviva io mi riferivo è un fatto fondamentale e quindi è un è un percorso non non teorico ma è un percorso applicabile
La finanza di progetto da grandi occasioni anche nella utilizzazioni di grandi eventi il nostro Sindaco è impegnato anche in questa direzione cioè gli anni ventisei ma che non serva
Occorre fare in modo però che i grandi eventi vestito e non scompaiono nel mese della del PM
Però comunque sopra gli eventi che può servire per poter creare uno startupper importantissime che il grande evento realtà attacca di facilità però devono esserlo occasione per dare spie una impostazione strutturale e più complessa quindi ecco la finanza di progetto l'argomento che mi riguarda da anche questo tipo di risposta scusate la la fretta ma dieci minuti stanno volando voluta soltanto di i punti fondamentali intorno a questa a questa materia
Quindi ecco arrivando alla alle conclusioni occorre riorientare sì in questa materia occorre che del cambiamento non non spaventi deve essere affrontato
Noi con le banche abbiamo questo scenario lo cito perché è uno scenario che ci stimola cambia
Se noi non diventiamo
Protagoniste di sviluppo
Gli stiamo i prossimi anni di vedere i nostri attivi calare c'è assisteremo a una disintermediazione dei nostri attivi
C'è stato guardiamo ha come iniziati sono calati a seguito di problemi che riguardano le costruzioni qui a Roma occorre per forza che noi riposiziona amo le nostre situazioni il potere fare in modo che diventiamo protagonisti di sviluppo questa è la ternana il passaggio di lei delicatissimo nei confronti dei quali banche si trova questo è anche una garanzia perché pertanto un'attività così direi culturale non attività di che dobbiamo per forza essere protagonisti in questa in questa direzione quindi le banche non debbono essere più soltanto finanziatori soltanto intermediatori qui fa poco c'è poco da intermediari se il nostro Paese ma anche nel nord est avverte occorre fare in modo che la nostra tipologia di sviluppo cani perché un Paese nostro Ka uno scherzo livello di innovazione e così scarsi di ieri innovazione non si internazionalizzati
Lo si è pronti a nuovi appuntamenti quindi anche le aree mature in un anno difficoltà di Roma debbono a a avvicinarsi a questa a questo a questo modulo diverso le banche quindi versa anche consulenti devono essere coprotagonisti dello sviluppo non posso a guardare dove tagliare
Che però vive questa fase dell'evento insieme alias
Quindi ecco i ruoli chiave tagliavano il sogno voli secondari
Mi hanno che domani anche ad oggi non si riesca a dare una risposta di questo di questo tipo ecco i campi di applicazione il fiuto sono sono vari risorse comunitarie sovvenzioni globali il progetto urbano e finanza strutturata il poco e quant'altro
E tutta una tipologia di finanza diventa che fino a oggi non abbiamo ancora applicato con questa tipologia di finanza si può risponde a questa logica di sviluppo qua finanza tradizionale non si risponde a quella tipologia di sviluppo
Io potrei chiudere qui solo dire che gli abiti applicazione sono enormi ma i colleghi già vi hanno citati io ritengo che tutti questi vincoli che abbiamo ancora di fronte possono essere nei prossimi anni grazie
Ha detto che oggi e Grazia finanza grandi opportunità
Credo che i romani gli hanno sentito questo discorso del presidente Mediobanca soprattutto i nove Roma beh meglio credito noi romani l'idea Mediobanca era da un lato si somma che avveniva bene ed ha interessato e
Esattamente e perché l'economia della conoscenza
Beh noi ecco su questo tema vediamo Paolo Cuccia prima presidente a me a Roma possiamo far tanto delicato
E e poiché è un bellissimo termine perché l'economia della conoscenza CIA Aprea degli orizzonti nuovi cioè sentire un banchiere parlare in questi termini secondo me io credo che il sindaco dovrebbe essere soddisfatto del progetto non so
Anche il progetto di villa Borghese così come l'abbiamo letto in questi giorni questa cosa stupenda che può davvero diventare un grande fatto di di civiltà di richiamo internazionale così via
Credo che molti di noi sono su banche nell'informazione stiamo sottovalutando alcune cose di Roma ad esempio l'impatto dei Fori Imperiali
Ecco se quelle domeniche vere quelli stranieri che cominciano a capire è un interesse gigantesco cioè
La pianificazione si sta verificando la stessa la stessa cosa sono dei fatti nuovi che forse noi che viviamo qui è anche la stessa informazione è riuscito a poco a dare la sensazione di queste grandi di queste grandi novità che però basta non so ascoltare alcuni turisti intelligenti però che ce ne sono
Tedeschi francesi e così via che arrivano già con Viberti e sanno che ci sono le possibilità pentito già sanno che da domenica è chiusa via dei Fori Imperiali si può fare sanno che sull'arte antica cioè molto di più di quello che stanno alcuni alcuni romani
La parola e adesso è la Luigi Zanda presidente dell'Agenzia romana per il Giubileo
Grazie buonasera io
Atterrò strettamente al tema
Che è stato assegnato cioè il tema è stato chiesto di parlare sull'economia dei grandi eventi che d'altra parte e per Roma è un tema di attualità straordinaria Roma nel due mila avrà il Giubileo
Due mila anni dopo la morte di Cristo
Proprio esattamente al cambio di millennio ed aspira ad ospitare le Olimpiadi nel due mila e quattro
Come ricordava Sandro Curzi io però mi occupo della preparazione del Giubileo
Lo ricordo perché mi viene difficile e dico francamente
Considerare il Giubileo un grande evento alla stessa stregua degli Olimpia di dei campionati mondiali di calcio
Poteri esposizioni versante rendite
E la natura del Giubileo suo carattere spirituale che religioso il patto che duri come diceva imperatori poco fa un anno il fatto che sia Romano per definizione cioè che non si possa fare non si possa celebrare che a Roma
Ne fanno una cosa di assolutamente diversa da qualsiasi dei cosiddetti grandi eventi ai quali siamo abituati confrontarlo erroneamente
Comunque nonostante la sua natura spirituale e religiosa
Il Giubileo avrà per Roma precisi Effeti economici e sociali
Intanto lo Stato ha finanziato
Per la preparazione del Giubileo ha concesso finanziamenti per cinquecentocinquanta miliardi a dir la verità non sono ancora arrivati ma lo Stato li ha concessi di questi tre mila e cinquecento miliardi soltanto per Roma e per il Lazio
Come hanno ricordato molti dei relatori che vanno preceduto i privati faranno anche loro la loro parte e quindi diciamo che l'investimento è senz'altro molto maggiore
E considerata l'entità dell'investimento e certamente io credo che non sia sbagliato
Prevedere che il Giubileo
Contribuirà in modo consistente a migliorare la città dalla più ricchezza consentire a maggio iniziative favorirà più lavoro
In qualche misura potrei fermarmi qui
Confermare quello che ci aspettano così tutti cioè che il Giubileo osserva la città che gli aiuti che acceleri i processi di sviluppo
Però questa è una chiave di lettura molto tradizionale
Io debbo dire che sarebbe assolutamente limitativa
E ci aiuterebbe molto poco a capire che cosa esattamente il Giubileo produrrà per Roma e per l'Italia
Negli ultimi anni sia la cultura che l'economia ci sono interessate molto spesso di grandi eventi
Ed hanno messo in evidenza spesso
Come sia possibile dare su questo tema delle risposte più complesse di una mera contabilità tra il dare e l'avere una contabilità tra i finanziamenti pubblici che arrivano il vantaggio che se ne può a trattare
Quindi
La questione non è sì tre mila cinquecento miliardi facciano bene o facciano male a Roma e Lazio la risposta è chiara sa insomma non c'è una città del mondo che non decide di avevi risorse il problema non è un problema contabile quello che dobbiamo capire se
E a quali condizioni i grandi eventi siano ancora compatibili con la società del nostro tempo con la nostra società quali effetti positivi gli investimenti pubblici che sono stati promessi potranno lasciare alla città appena dopo il Duemila
E se e in quale modo i benefici
Potranno avere effetti
Permanente
Tenderò
Tentano di rispondere a queste domande anticipando il che nonostante il ritardo accumulato Buzzetti ha dato poco fa delle cifre precise sul ritardo denunciato in un modo in modo forte esistono secondo me lo voglio anticipare delle le possibilità perché tuttora noi possiamo avere degli effetti positivi per il futuro di Roma
Sul ritardo guardate io non voglio fermarmi troppo
Per nonna guastare la Turkle in questo clima ottimo del convegno
Ed anche perché i ritardi sono sempre delle storie italiane da noi delle storie del quale cioè le responsabilità non sono mai chiare non si riesce mai bene a capire di chi sia esattamente la Coppa io preferisco parlare delle cose che questo ritardo ci ha insegnato intanto ci ha insegnato
Una cosa fondamentale anche questa è stata già dette cioè segnato l'importanza e la centralità per queste operazioni della progettazione
Veniamo al concreto
Tutti noi la città di Roma sindaco in testa hanno incominciato a lavorare sul Giubileo nel mille novecentonovantacinque
Due anni fa
Non servivano nel mille novecentonovantacinque tre mila e cinquecento miliardi
Ne sarebbero bastati molti meno se a metà del novantacinque lo Stato avesse dato seguendo un percorso più lineare
Non più di duecentocinquanta miliardi per la sola progettazione delle opere necessarie alla città di Roma vecchio Roma aveva individuato
Adesso dopo due anni noi avremo i progetti pronti e saremmo in grado di incominciare subito a lavorare
Le cose non sono andate così lo schema che è stato seguito è stato lo schema classico dei lavori pubblici d'Italia cioè tre mila cinquecento miliardi in un'unica tranche per progetti e per opere per Pjanic per servizi per impianti e per l'informazione
Dopodiché o il finanziamento è stato fermo per un anno e mezzo le tutto è stato rinviato è stata rinviata alla realizzazione delle opere ma quel che è più grave è stata rinviata la loro progettazione
Io non voglio dire che da qualche due mila non vi saranno opere pubbliche finalizzate al Giubileo
Ricordo però credo di avere il dovere di ricordare
Checché se ne realizzeranno certamente molto meno di quante sarebbe stato possibile fare se l'erogazione dei finanziamenti statali fosse stata più puntuale se almeno fossero iniziate nel novantacinque le progettazioni
Nei prossimi anni Roma dovrà comunque in vista del Duemila abituarsi a convivere con lavori in corso e con cantieri
Il sindaco
Sacchi io non sono indulgente quando si tratta di stabilire quali opere sono fattibili e quelli progetti sono realmente credibili io debbo dire che però nonostante tutta la possibile attenzione serviva a due stanza di due anni e mezzo
Dal fine del novantanove ancora molte cose possono essere fatte
Centosettanta miliardi
Che la legge il piano contengono per interventi di valorizzazione del nostro patrimonio culturale fattibili
Trecento miliardi per strade e ponti giardini ville storiche interventi minori e anche di più parlava bozzetti poco fa
Seicentocinquanta miliardi per opere
E mezzi per la nuova mobilità urbana trecentocinquanta miliardi per le ferrovie
Sonorizzazioni importanti che aiuteranno la preparazione del Giubileo
Soprattutto voglio sottolineare sono tutti i problemi tecnicamente fattibili
Se vi dico che sono programmi tecnicamente fattibili per per per avvisare che se questi obiettivi non dovessero essere giunti i motivi per i quali non sono stati raggiunti non sono motivi tecnici sono motivi Diversi dei motivi tecnici
Tutto questo ovviamente non sarà sufficiente a risolvere i problemi di Roma
Per d'altra parte sarebbe un errore grave e Kitty ma io di cui vi devo parlare con i neri grandi eventi debbo dire sei però è molto grave
Pensare che i grandi eventi abbiano poteri taumaturgici o poteri magici risolve tutti i problemi di una città
Preparare
Un grande evento anche dell'importanza del Giubileo
Non può coincidere con un piano di opere non può essere solo un piano di opere pubbliche se permettete non deve essere un piano di opere
Noi dobbiamo chiedere alle opere pubbliche che si fanno per uno per un grande evento per il Giubileo come per altri grandi eventi una qualità con grande chiarezza che queste siano coerenti con la pianificazione della città
Che possano iscriversi nella forma Urbis
Che abbiano la stessa direzione che hanno i bisogni dei cittadini
Io voglio dare qui un riconoscimento al sindaco Rutelli
Di aver programmato gli interventi per il Giubileo senza accedere alla tentazione del progetto speciale dell'effimero dell'opera che non serve alla città ma soltanto all'evento Romains che gli Henze ne ha avute negli anni passati novanta prima di opere che non avevano questa qualità io voglio farvi un un solo esempio
Il riparto dei finanziamenti impedirà di a vere per il due mila la famosa linea C della metropolitana
Sarebbe stato un collegamento sotterraneo di quattro chilometri che avrebbe portato i pellegrini da San Pietro a San Giovanni pensate che comodità
Per il Duemila
Noi non l'avremmo nel due mila per il ritardo sementi però averla già decisa ed averla già progettata consentirà di realizzarla subito dopo all'interno del programma che pronti di Roma assoluta assoluto bisogno certamente entro il due mila e quattro
Oggi Roma a trentaquattro chilometri di metropolitana ed è il fanalino di coda dei capitali
Se vogliamo rovesciare il rapporto pubblico da trasporto pubblico trasporto privato se vogliamo risolve il problema del traffico che ci ossessiona tutti dalla mattina alla sera dobbiamo partire immediatamente e abbiamo bisogno di tempi lunghi
Trent'anni quarant'anni
E trecento chilometri di metropolitana
Ecco su questo programma
Decise progettato Perro ma che non per gli olimpici ed io per il Giubileo ben vengano i grandi eventi se possono funzionare da catalizzatore può funzionare da acceleratore di programmi
Guardate oggi davanti alla problemi
Che abbiamo non possiamo rimanere fermi rifarne lì fermi significherebbe danneggiarci tornare indietro
Perché anche senza Giubileo essenza olimpica di la pressione turistica dei prossimi anni sarà molto molto grossa destinata a crescere fortemente nel due mila e quattro a fianco dei nove milioni di arrivi
Del novanta del novantacinque noi avremo quattordici milioni di arrivi a Roma senza Giubileo e senza Olimpiadi
E davanti a questi numeri noi non possiamo rivedere ipnotizzati dalla paura di far qualcosa
C'è però una
Qualcosa che voglio dirvi che si riallaccia soprattutto all'intervento di Scalvini
Perché riguarda la preparazione del Giubileo e secondo me riguarda un aspetto che più importante del piano di opere pubbliche
Noi abbiamo un problema per Roma per il due mila che quello di accogliere in modo decoroso
E se possibile dignitoso venti milioni di pellegrini queste sono le stime
E successo di quest'operazione legato tanti fattori ma in primo luogo e legato all'organizzazione che la città potrà darsi
Per le opere pubbliche noi abbiamo visto che il tempo ridotto disposizione inni limita i programmi siamo invece ancora in tempo per fare per farlo bene tutto il lavoro organizzativo che serve fare per il due mila
Vi voglio ricordare che ad Atlanta di Olimpiadi l'anno scorso i problemi non hanno riguardato le opere pubbliche gli impianti hanno riguarda dopo l'organizzazione dell'accoglienza
E questa regola vale anche per la prossima c'è ne vinceremo la sfida del due mila non con il piano delle opere pubbliche ma alla vinceremo sulla qualità dell'accoglienza sul livello di integrazione tra i servizi sul metodo organizzativo che ci saremmo dati come il poco tempo che abbiamo davanti aumenta la nostra responsabilità il Giubileo è lungo ma bisogna giubileo lo aspettiamo Giubileo è un anno ma il pochi minuti finiamo ma
La cosa importante vedete e questa capire che per Roma
Una miglior organizzazione della sicurezza della sanità la manutenzione della rete urbana della pulizia
L'informatica e la telematica possono valere molto più che un grandissimo piano di opere pubbliche
Ora il piano per il Giubileo è stato fatto due anni fa
Eravamo distanti dall'evento oggi le condizioni sono diverse oggi abbiamo capito che l'organizzazione importante ecco sarebbe veramente
Una cosa decisiva
Se il governo in occasione delle prossime rinvenuto il primo
Iva della città quei finanziamenti che le opere non fattibili dovessero rendere disponibili pezzi fra poco parlerà
Epifani tra qualche minuto sul lavoro
Dall'alto perché il sistema industriale io voglio segnalare The Better
Come la città più organizzata nei servizi che la manutenzione
Dell'informazione ai cittadini possa diventare un moltiplicatore di opportunità e di possibilità sia delle imprese sia per il mondo del lavoro se il sistema città sistema urbano funzionano funziona meglio l'economia funziona meglio lavoro grazie grazie
è arrivato l'avete visto Domenico Fisichella gli vorrei dare subito la parola
Grazie direttore
Ma io vorrei partire rapidamente naturalmente in questa carrellata dallo stato di fatto organizzativo e anche dallo stato di fatto in qualche modo economico finanziario ricordando alcuni rapidità
A Roma operano sia uffici preposti alla tutela dei beni culturali di carattere statale e sia una grande sovrintendenza comunale ai Beni architettonici e culturali
Permette
Questo è stato molto già richiamato come problema grave
Tante difficoltà che si va be'sì certamente certamente beh per esempio dieci sovrintendenze dieci fra sovrintendenze uffici e archivi The creano che che testimoniano per un aspetto dell'attenzione possiamo pur dirlo
E lo stato e del Comune in genere della mano pubblica per la questione dei beni culturali ma che da un'altra parte creano tutta una serie di problemi di per rapporti di organizzazione abbiamo inoltre un'agenzia romana per la preparazione del Giubileo che una società per azioni a capitale interamente pubblico abbiamo ancora un'agenzia per Roma Capitale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri evidentemente con caratteristiche del tutto pubblico
La dotazione organica del ministero lilla nel Lazio comprende ben sei mila settanta persone su ventitré mila e cinquecento sette dipendenti dell'intero ministero per una pianta organica definitiva dei sei mila quattrocentoquaranta unità su venticinque mila zero cinquanta
Naturalmente ciò include tutti gli uffici centrali ministeriali per cui gli addetti diciamo alle sovrintendenze di Roma e del Lazio in qualche modo sono numero ridotto ma segnalano in ogni caso una presenza molto corti
Voglio ricordare che per il triennio novantasette novantanove
Su un totale di centoventotto istituzioni alle quali dello stato erogato dei contributi ben quarantaquattro alto sede in Roma
Anche se non tutte si occupano esclusivamente di Roma un certo numero ha poi uno valenza generale il totale delle risorse erogate su Roma di diciotto miliardi duecentoquaranta milioni
Gli interventi delle sovrintendenze statali per Roma capitale il monitoraggio a fine mille novecentonovantasei
Hanno la seguente situazione rapidissimamente le somme assegnate per la Sovrintendenza ai Beni archeologici sono ottantanove miliardi e duecentocinquanta milioni lo stato di avanzamento dei lavori è pari a cinquanta miliardi e centottantaquattro milioni
Beni ambientali e e architettonici assegnati settantotto miliardi e cinquecento milioni stato di avanzamento quarantadue miliardi e seicentododici beni artistici e storici assegnati nove miliardi e tre
Stato di avanzamento dei lavori quattro miliardi trecentonovantasette
Cioè dunque pur nella modestia
Delle risorse
Di cui dispone
La mano pubblica
Per i beni culturali
E porre nella considerazione che molta parte di queste risorse e destinata alle spese correnti c'è
Un qualche impegno in questo contesto ma naturalmente questo impegno del tutto insufficiente
E prevedibile che nelle condizioni del bilancio pubblico
Ci sia
Una possibilità di espansione a breve termine
Anche perché si pone la esigenza di una riorganizzazione o per lo meno una delle questioni che sono sul tappeto è quello di una riorganizzazione del ministero e più in generale delle strutture preposte alla valorizzazione alla tutela dei beni culturali e quindi la questione del rapporto con la mano privata diventa una questione è cruciale
Bisogna dire che in questa fase
Cioè
Una difficoltà per la mano privata che fa riferimento allo stato della realtà economico finanziari si deve aggiungere che sono emersi a più riprese delle difficoltà organizzativa di intervento delle imprese private nel settore dei beni culturali
Le sponsorizzazioni che avevano avuto una certa espansione in una certa fase soprattutto con riferimento agli anni ottanta nel in questo periodo più recente sono viceversa in una
In una fase di freno
In questo quadro
E considerato anche che
Probabilmente
Le aziende private
Avranno manterranno un atteggiamento di prudenza e di discrezione se così posso dire su questo terreno
Presumibilmente almeno per un certo periodo e possibile che tuttavia alcune cose fondamentali si possano fare
Per vedere comunque di creare sinergie tra privato e pubblico
E certamente collegamenti tra le aziende per la individuazione di servizi comuni di interventi comuni di informazioni comuni possono essere un passaggio che anche sulla scia della convenzione recentemente firmata
Tra il ministero per i Beni culturali e Confindustria potrebbe avere a livello locale delle ricadute importanti attraverso lo sviluppo della pratica
Della convenzione tra gli enti sia statali sia locali pubblici preposti alla tutela e alla lo per valorizzazione dei beni culturali e sia le aziende stesse singolarmente intese o all'interno di nei consorzi di aziende stessi
Esiste poi probabilmente un versante non facile
Ma da esplorare con attenzione e forse anche da incrementare ed è quello della sinergia con enti e istituzioni religiose al di là di ciò che già oggi si fa
Ci si può porre il problema ma è un problema generale
Fiscale che del resto è all'attenzione anni da sempre e che ha avuto in questa fase un andamento oscillante con momenti di disponibilità dello Stato in generale della mano pubblica nei confronti di Previati e momenti viceversa di maggiore rigore ore chiusura giocherà determinato talvolta anche dei contraccolpi negativi si può forse pensare a al di là della delle degli interventi congiunturali attraverso le lotterie si può pensare
A qualcosa come dei Buoni ordinari per i beni culturali andando seguendo quella linea dei buoni culturali dei Buoni ordinari comunali che in qualche modo è già stata avviata in varie sedi compresa Roma
E che probabilmente potrebbe anche essere estesa con riferimento a questa a questo ambito a questo contesto specifico
Bisogna bisogna richiamare io credo anche per una chiarezza dei rapporti
Fra mano pubblica in mano privata bisogna richiamare alla specificità del bene culturale come bene che ha una sua unicità e quindi una sua infungibilità
Assoluta si possono produrre in serie tutta una serie di prodotti ma il bene culturale e un bene unico
E dunque una volta che il bene culturale che è un bene unico e come tale infungibile ha per esempio
Subito un intervento quale che esso sia di restauro di manutenzione inappropriato questo compromette per sempre la specificità e l'unicità di quel bene
Questo significa che
E difficile pensare che il rapporto tra pubblico e privato ossa svilupparsi in una logica che escluda comunque
Una sorta di primato del controllo il pubblico sull'intervento
Privato dobbiamo sempre
Pensare dobbiamo sempre per piacere la tutela e la valorizzazione dei beni culturali
In una logica che
Molto specifica rispetto al mercato
Che certamente non esclude il mercato ma che altrettanto certamente esige delle regole e delle regole in qualche modo più sedere rispetto ad altri ambiti niente della vita
E dell'intervento
Della dimensione del privato
Vi è poi un altro aspetto qui veramente si potrebbe fare molto in sinergia ed è quello della scuola ed è quello della preparazione preparazione di tecnici
Per il restauro preparazione i tecnici per le biblioteche preparazione di tecnici per gli archivi andare cioè oltre quanto fin qui si è fatto o non si è fatto perché questo è un campo nel quale noi possiamo davvero creare opportunità di lavoro
In un quadro certamente di vigilanza molto attenta proprio per la delicatezza dell'intervento ma avendo a disposizione delle opportunità e delle potenzialità che già sono straordinarie
Quindi questo versante un versante che a mio avviso dovrebbe essere esplorato con grande attenzione coi intendiamoci bene dovrebbe essere Synergy Zanato con le opportunità applicative perché accade
Che voi sapete che ci sono ormai numerose facoltà
Per i beni culturali e ambientali nelle università italiane non sempre i giovani che escono da queste università
Con queste lauree ne abbiamo anche nel Lazio abbiamo a Viterbo
Direi nell'Università della Tuscia se non ricordo poco male e addirittura la prima facoltà prima corso di laurea e poi facoltà per i beni culturali e ambientali per la conservazione dei beni culturali e ambientali
è necessario che ci sia un collegamento stretto fra queste facoltà scuole all'idea
Lo eventualmente intermedio che si possano sviluppi creare poi sviluppare e tutt'e poi possibilità di impiego e quindi possibilità di lavoro questo è uno dei grandi campi nei quali effettivamente la sinergia tra pubblico e privato si può sviluppare al meglio le istituzioni universitarie ci sono e sono necessarie delle scuole a livello intermedio queste scuole a livello intermedio di carattere anche regionale professionali quindi possono avere uno sviluppo anche sulla base dell'intervento privato in maniera più intensa e articolate organica di quanto fin qui non sia avvenuto purché poi in qualche modo si metta nel conto la possibilità della del lavoro e quindi dell'applicazione perché fin qui queste aspettative sono state
Spesso disattesi
Voglio concludere con una considerazione di carattere più generale
Ed è quella relativa alla ricca al recupero dello sviluppo non credo che noi potremmo ottenere grandi risultati dobbiamo essere realisti sotto questo profilo dal punto di vista economico se non recuperiamo lo sviluppo su base generale del nostro Paese
E dal punto di vista culturale se non acquisiamo idem diamo una coscienza
Che non soltanto sia la coscienza superficiale della visita al monumento pure importante o al museo pure importante ma del rispetto e su questo profilo da questo punto di vista i segnali non sono sempre incoraggianti
Registriamo oggi una logica in qualche modo distruttiva che si esprime a troppi livelli anche con riferimento ai beni culturali lo vediamo percorrendo le nostre strade lo vediamo guardando quello che accade attorno a noi è necessario da questo punto di vista che l'incidenza sia più
Prolungata e parta fin dai livelli più elementare della scuola e della istruzione
Perché se questa opera che non è Di Lena immediata mai e di lunga lena non dovesse svilupparsi adeguatamente e noi correremmo il rischio di fare la fatica di Sisifo da una parte un immenso impegno
Di mantenimento di tutela e anche di valorizzazione ma dall'altra parte una spinta distruttiva che in un numero di anni
Relativamente modeste ci potrebbe privare di molte dei nostri punti di riferimento storico culturali quindi questo poi si collega la più vasta questione dell'ambiente che non tratto in questo contesto anche perché so che altri colleghi hanno trattato l'argomento la questione ambientale a fa riferimento evidentemente anche alla questione del tipo di rapporto tra sviluppo economico produttivo e tecnologico trasporti e così via e le nostre città ma io mi voglio limitare alla alla dimensione strettamente culturale e c'è un problema che dobbiamo cominciare ad affrontare anche nelle scuole perché cominciare o continuare a sviluppare anche nelle scuole qui io credo che l'intervento perché i privati possa avere sotto vari profili una capacità espressiva molto significativa grazie
Perché l'ha la parola Guglielmo Epifani segretario nazionale CGIL
C'è un rapporto molto stretto tra l'insieme delle proposte delle considerazioni che si sono fatte fino adesso
Delle trasformazioni che ci sono nel piano di lavoro contro Lotito dieci minuti asseriscono anzi io credo che esiste Roma valga proprio l'idea che possa e debba essere un laboratorio delle trasformazioni in atto nel lavoro
Questo vale nel lavoro pubblico per il peso che hanno i dipendenti pubblici in questa città vale nel lavoro industriale tradizionale e vale direi soprattutto e in maniera crescente per le trasformazioni che ci sono nel settore dei servizi e del terziario
Valere lavoro pubblico perché nel lavoro pubblico sia pure fuori dai riflettori stiamo assistendo a una trasformazione molto forte del rapporto di lavoro e delle modalità di lavoro
Non più le leggi ma i contratti non più il posto fisso a vita ma una maggiore Criterium concetto di produttività di responsabilità di flessibilità
Dicevo che vale soprattutto nel servizi nel terziario ed è vero soprattutto per una città come Roma
A Roma ci sono le sedi dei grandi centri e società pubbliche in regime di monopolio fino a oggi ho fino a ieri
Roma è sede dei grandi istituti bancari e quindi vive le trasformazioni dei processi di crisi di questo settore
Roma una grande concentrazione di attività commerciali e quindi vive tutti i problemi e rischi delle trasformazione di questo settore per queste motivazioni Roma oltre che laboratorio diciamo fotografico di questo processo esposte ai rischi di queste trasformazioni in maniera molto forte io credo che sia giusto saperlo
C'è un primo rischio di trasformazione di tipo culturale non semplice
Scompare sostanzialmente per una parte rilevante del lavoro tradizionale romano le idee sulle quali tradizionalmente si è fondata la cultura del lavoro a Roma
Il posto sicuro l'orario fisso una carriera lenta ma assoluta ma in ogni caso positiva
Una retribuzione legata all'anzianità di lavoro addirittura la fissità geografica del posto li venivo assuntori lavoravo per trent'anni li facevo e da lì me ne andai
Questa è la prima diciamo crisi di di ordine culturale
La seconda difficoltà di questa trasformazione la vedo nella forte alterazione del ciclo industriale che Roma sta vivendo
Non mi riferisco tanto al ciclo industriale normale manifatturiero del quale Roma non è mai stata una città sostanzialmente prive piena mi riferisco sostanzialmente l'alterazione del ciclo industriale nel settore in le e delle costruzioni
Perché sostanzialmente vale in generale per il paese natale a Roma
Il l'investimento nel settore dell'edilizia ha sempre funzionato come capacità di essere un momento anticiclico rispetto alle dinamiche produttive e occupazionali del resto del comparto
Quando erano in crisi settori tradizionali ci pensava edilizia attenere un saldo occupazionale positivo e a sua volta lo sviluppo nel delizia era di traino per la domanda che operava in altri settori manifatturieri concomitanti
Siamo in presenza a Roma non solo di una crisi dell'edilizia perdurante ma io penso nell'impossibilità Allo stesso modo di avere per il futuro quel modello di sviluppo dell'edilizia che abbiamo avuto fino a ieri
E quindi da qui vedo un cambio strutturale della dell'offerta produttiva romana molto nuova e anche in qualche modo anche da affrontare
Dicevo quindi laboratorio dicevo quindi rischi i rischi quali persone coinvolgono non solo i giovani quindi come il resto del Paese ma direi due fasce di lavoratori i lavoratori con bassa e scarsa qualificazione
Di cui l'assenza del lavoro in edilizia
Sostanzialmente il fenomeno più evidente e in secondo luogo qui il fatto nuovo una parte consistente dei ceti medi dei colletti bianchi che in questa città erano il serbatoio fondamentale della mano d'opera
Mi riferisco agli impiegati dei grandi enti pubblici apre dove sono aperti dei processi di ristrutturazione mi riferisco al settore del commercio mi riferisco al sistema del credito e delle banche
E questo è un fatto nuovo
Cioè questa
Questo fatto che la crisi investe per la prima volta in maniera così consistente figure
E tradizionalmente piene il sicure del proprio posto di lavoro apre ovviamente dinamiche sociali sulle quali io credo faremmo bene a riflette
Va da sé che di fronte a queste crisi siamo in presenza come nei momenti di cambiamenti anche di grandi opportunità
Le opportunità dove sono è chiaro che se noi superiamo questo modello
Di lavoro e questa cultura di lavoro che ha avuto la sua fase storica la sua importanza ma anche i suoi difetti e immaginiamo una fase di sviluppo diversamente possiamo anche vedere gli elementi di opportunità che si aprono per il lavoro
Penso in sostanza un'idea di lavoro più motivato più responsabile più pieno di senso di sé
Penso a una crescita professionale di capacità di fare più diffusa pensa un lavoro che non sia immobile nelle sue esperienze ma che sia fatto di più esperienze che si ripetono nel tempo
Penso in sostanza un'idea di lavoro meno corporativa è una società più aperta in questo senso anche più democratico
Però per fare questo ci vogliono alcuni strumenti di governo di queste trasformazioni senza le quali i rischi derivanti dalla parte negativa di queste trasformazione con un rischio di diventare prevalenti rispetta le opportunità che si aprono
Premetto che tra questi strumenti fondamentali c'è ovviamente la possibilità che in in Italia e anche a Roma si determina un nuovo ciclo di sviluppo più equilibrato e più duraturo questa e la condizione fondamentale per evitare ad esempio che flessibilità non sia sinonimo di precarietà si tratta cioè di due concetti totalmente diverso la flessibilità necessaria nel sistema delle imprese che cambiano
La precarietà è qualcosa che attiene l'assenza cronica
Di possibilità di lavoro che alla fine condanna anche il sistema delle imprese a essere più povere rispetto al passato e soprattutto rispetto al futuro
Di questi strumenti di governo alcuni attengono al sindacato non voglio parlare qui penso ad esempio all'idea del contratto di lavoro in cui la flessibilità sia più regolata rispetto al passato
Un contratto di lavoro cioè che non dia solo garanzie formale ma garanzie sostanziali e di crescita professionale i di responsabilità lavorativa
Oppure alla possibilità di far emergere anche a Roma quella parte di lavoro sommersa che molto forte e tuttora se è vero che dei trenta mila e di iscritti alla cassa edile ne mancano almeno il doppio che sfuggono a qualsiasi regolamentazione
Ma penso invece per parlare a questi strumenti di governo delle trasformazioni proprio da alcune tutele nuove di campo legislativo è anche istituti del mercato del lavoro
Innanzitutto penso che sia opportuno e possa essere utile anche per una realtà come quella romana se si estende l'area delle tutele acquista forma dei lavori nuovi che va sotto il nome di lavori atipici o parasubordinati i così detti lavoratori che pagano all'INPS il dieci per cento e che a Roma sono una cifra non inferiore ai cento mila i seicento mila sono questo tipo di lavoratore iscritto all'INPS presumibilmente altri cento mila lavoratori hanno le stesse caratteristiche e non sono iscritti alle imprese parliamo quindi del dieci per cento e più della forza lavoro romane
A questi lavoratori non si deve dare l'idea che debbano essere presi uguali nella forma gli altri lavoratori però è evidente che alcune tutele di fondo penso al diritto alla formazione
Ai diritti in materia di infortuni ai diritti per quanto riguarda ad esempio la maternità questi lavoratori debbono essere salvaguardati e assicurati in secondo luogo ci sono i nuovi istituti del mercato del lavoro di cui parla una legge che dovrebbe finalmente vedere la luce in questi giorni da parte del Parlamento in questi nuovi istituti alcuni possono riguardare una realtà come quella di Roma
Mi riferisco lavora ad interim alla nuova forma dell'apprendistato e anche al part-time
Perché dico l'interim ma perché se utilizzato intelligentemente l'istituto del lavoro interinale consente di raggruppare segmenti e settori di attività che oggi vengono prevalentemente affrontati con il ricorso al lavoro nero
E cioè quindi uno strumento intelligente che può fare emergere forme di lavoro nero per regolarizzare posizioni di lavoro intere e quindi ha piena tutte la stessa riforma dell'apprendistato in una città come Roma può essere utile perché consente di legare una convenienza per il sistema dell'impresa una convenienza per il giovane nel processo di formazione sul posto di lavoro
Va da sé che l'elemento fondamentale di garanzia di questo processo di trasformazione risiede comunque sulla formazione
Formazione non in senso tradizionale in cui la scuola media la scuola superiore funzionavano distaccati dall'università la quale funzionava distaccata dal mercato del lavoro e nel quale si agitava una formazione professionale fatti in maniera caotica statuale essenza verifiche
No lo strumento fondamentale che può aiutare il governo di questa trasformazione deve essere una riconsiderazione della complessità e coordinamento di tutti gli strumenti formativi
La riforma dei cicli scolastici
L'autonomia e un maggior rapporto tra università ricerca il lavoro
Una formazione professionale più coordinata momenti che debbono vedere il superamento di quei ritardi che ancora fino a oggi contrassegnano la realtà romana e la zia
Basti solo pensare che delle otto nove università che ci sono a Roma una sola fa una volta all'anno un meeting per capire quali sono le tendenze fabbisogni del mercato del lavoro a Roma e nel Lazio
Basti pensare che non ci sono a tuttora attuati la legge regionale in materia di riforma della formazione professionale che non ci sono società miste al di fuori dell'artigianato per quanto riguarda il governo e la progettazione di una moderna efficiente e formazione professionale
Altri aiuti possono avvenire questa trasformazione
In quel fare riformato si parla sempre di pensioni non si parla mai di riforma dell'assistenza se noi pensiamo che in Italia si spende poco e male per l'assistenza dobbiamo anche concludere che un'assistenza rivisitata
E nella quale si coprano bisogni fino a oggi non toccati e al posto di dare sostegni monetari sostegni in chiave di servizi può essere la prima condizione perché il discorso sulla cooperazione sociale lotta sul terzo settore sul non profit o sul volontariato possa avere stabili condizioni di sviluppo
E di lavoro
Concludo su un punto siccome resto convinto che il problema della formazione sarà per una città come Roma il cuore fondamentale del governo delle trasformazioni nel mondo del lavoro
Io penso che bisogna fare qui il massimo degli sforzi per superare i ritardi e la frammentazione
Cui avverto il cuore di un laboratorio di un patto per il futuro che abbia un senso profondo un patto che possa alleviare le forze sociali il sistema delle imprese il sindacato la città e le amministrazioni pubbliche
Per far sì che mi versi le università la scuola superiore gli ordini professionali le attività pubbliche prevalentemente privati e di ricerca
La formazione professionale che oggi è prevalentemente in mano pubblica e solo per una parte in mano privata non siano più elementi separati di una politica di intervento
Marra presenti in un sistema coordinato integrato di un nuovo modo attraverso il quale la formazione possa servire seguenti scopi
Formare bene i giovani che cercano lavoro
I giovani che sono impegnati negli ultimi anni dei licei e degli ordini professionali e i giovani che sono all'università
Una formazione che serva quando si perde lavoro per quei lavoratori magari di trenta quaranta o cinquant'anni che non hanno più possibilità di occuparsi sulla base del lavoro tradizionalmente o precedentemente svolto una formazione in alternanza che consente a chi lavora contemporaneamente di formarsi
Una formazione che serve disoccupati cronici quelli di lunga durati per consentire attraverso questo di avere più chances nella rioccupazione di fronte alla flessibilità
Di fronte alla globalizzazione
Di fronte alle trasformazioni o si consegna al giovane al lavoratore di medietà al lavoratore anziano al precario
La possibilità di contabilizzare questo patrimonio di conoscenze e di formazioni o non esisteranno più le vecchie certezze le vecchie tutele e a tradizionali assicurazioni che lo mettano in condizione di governare in maniera positiva il proprio futuro in un mondo che sta cambiando acquista velocità
Dura difficile compito di concludere questo questo incontro così lungo
Affrontato dei temi Complessi del non solo della vita della nostra circa della metropoli romana
Ma qualcosa di più perché qui ci sono stati problemi non a caso abbiamo affidato le conclusioni al Governo e al rappresentante del governo perché ci sono sollevati problemi anche di carattere e generale da cui dipende molto la prospettiva del non solo di Roma Metropoli di Roma Capitale ma anche di quella
Che io mi piace subito a chiamare la nostra nazione Italia
Prego grazie
Buona sera
Ringrazio molto l'amministrazione comunale
Sindaco Francesco Rutelli per questo invito
In un convegno molto interessante e significativo che vorrei dire testimonia di un'attitudine di questa amministrazione
Che è stata quella di un
Momento del suo avvento di non recriminare sul passato anche se avrebbe potuto ovviamente
Ma di guardare al presente e al futuro
Istruito il segno degli amministratori
Che vogliono
Discorsi
A favore dell'interesse collettivo è un riconoscimento che mi piace dare
Al sindaco e alla sua amministrazione
è importante che si discuta delle nuove opportunità per l'economia di Roma proprio nel momento in cui il Parlamento e il Governo
Hanno avviato il processo di riforma istituzionale e quello dell'attività della pubblica amministrazione
Sia pure con diversità di accenti
Mi è stato riferito che tutti i relatori hanno reso conto di analisi interpretative tendenze proposte mettono comunque in evidenza quanto lo sviluppo economico
Le sue componenti strutturali la crescita urbana della Capitale
Siano
Sia sin dalla nascita di questo Stato intrecciate ai destini delle sue istituzioni e della sua amministrazione
Portando neanche il relativo peso come sappiamo
Anche dal punto di vista dell'opinione pubblica
Importanti decisioni sono attese dai risultati del lavoro di discussione concertazione politica
Che la commissione
Bicamerale il Parlamento sta portando avanti
Che speriamo tutti speriamo abbia
Successo
Come anche l'attuazione delle riforme che questo governo ha proposto al Parlamento che il parlamento poi accettato dopo un lungo articolato significativo
Ma concludente dibattito
Le riforme sulla pubblica amministrazione
Rappresentano un fatto innovativo che a questo punto
Il ministro della Funzione pubblica come credo abbia riferito pure in questa sede
Beh impegnato ad attuare
Cioè tutta la vitalità del rapporto tra
Una grande capitale con la nazione nella piena intangibilità con cui Roma subito come dicevamo accennavamo anche poc'anzi contraccolpo della crisi economica e istituzionale
Che il Paese ha dovuto affrontare
In questi anni
Tumultuosi difficili ma anche entusiasmanti dal novantadue in poi si sono succeduti con fasi alterne
Molto fuorviante ricorso ma la facili iconografia dei luoghi comuni
Su Roma Capitale
Con cui qualcuno tende a licenziare questa problematica in modo
Non solo superficiale ma anche abbastanza
Offensivo che l'Italia
In realtà la base socioeconomica urbana della città e permeata da una strutturale tendenza
Alla pubblica allora ha un orientamento verso la pubblica amministrazione è importante sottolineare questo nel momento in cui il Paese affronta auspicabile né come dicevo una radicale innovazione istituzionale
Ed il governo
Sia pure in mezzo
A fragilità
A Totti e complessità tenta di dar luogo ad una nuova politica economica fondata come è inevitabile
Quando si comincia sulle risanamento dei conti dello Stato
Un complesso processo di trasformazione ha investito l'attività della pubblica amministrazione sia in termini di capacità e modalità di spesa che di minor dirigismo sui processi di allocazione delle risorse
Vedere minando così un progressivo ridimensionamento dell'intervento dello Stato nella gestione dell'economia
Gli obiettivi di contenimento e di razionalizzazione della spesa
E il risanamento della finanza pubblica impongono una sempre maggiore selettività dell'intervento dello Stato
Questo governo
Ha scelto di coniugare tali esigenze
Attraverso un impegno
Che nell'attività amministrativa nella predisposizione legislativa
Privilegi appunto l'individuazione di strumenti d'intervento atti a favorire meccanismi virtuosi
Nelle scelte micro economiche di tutti i soggetti e degli operatori
Con intento di ridimensionare dietro effetti perverso indesiderati di politiche dispersive e viceversa di massimizzare l'efficienza nell'uso delle risorse pubbliche
D'altro canto il processo di trasferimento di funzioni alle Regioni agli enti locali tende a circoscrivere l'ammissione di regolamentazione e sussidiarietà
All'attività dell'amministrazione centrale
Non vi è dubbio che si è innescato un processo esattamente contrario a quello che negli anni settanta e ottanta
Aveva finito per esaltare il ruolo dell'amministrazione centrale della burocrazia centrale
E di una certa imprenditorialità pubblica
Secondo un processo che aveva favorito privilegiato l'accentramento delle funzioni
Questa tendenza
Fortemente voluta da un solo dal governo diciamo
Sostanzialmente presente larga maggioranza nel Parlamento
Rafforzata
Da quello che in parte si sta facendo e da quello che ancor più si dovrà fare nel futuro
Nella restituzione sulla strada della restituzione di una maggiore autonomia fiscale alle Regioni agli enti locali
Che indubbiamente segna la rinuncia
Al sistema
Poi si tratta di vedere se parziale o totale qui le riunioni sono differenziate del sistema centralizzato di gestione della finanza pubblica
L'implementazione del processo di riordino delle funzioni e delle attribuzioni delle alle diverse amministrazioni ivi compreso il trasferimento del decentramento delle competenze
E finalizzata a conseguire la maggiore efficienza speditezza dell'azione pubblica e ad assicurare l'attuazione delle istanze federaliste
Nel rispetto della unicità territoriale e morale del paese
Unicità territoriale morale del Paese ma che occhio
Questo è importante delle diverse identità regionale
A questa riduzione della presenza pubblica cui potrebbe corrispondere una diminuite
Direzionalità
Per Roma dovrebbe tuttavia accompagnarsi un progressivo miglioramento delle funzioni che potrebbero maggiormente caratterizzarsi nel senso che la stessa funzione direzionale
Magari secondo un cerchio concentrico più alto superiore
Rispetto a quella l'attuale a quella della prestazione di servizio
L'attività di indirizzo e di controllo potete potrebbe infatti espandersi comportando lo sviluppo di funzioni nuove implicando un maggior ricorso ai servizi di terziario superiore siano essi prodotti all'interno che all'esterno
Basti pensare l'attività di studio ricerche a quella di pubblicità e pubbliche relazioni con riferimento alle funzioni di programmazione indirizzo
Così come il controllo di enti periferici dovrebbe stimolare l'attività di servizi amministrativi più sofisticati
E maggiori esigenze di selezione formazione del del personale come diceva prima mi sembra lo stesso Epifani
Così si dica per i servizi di informatica per i quali è stata costituita un'apposita autorità che stanno penetrando in maniera pervasiva capillare in ogni attività economica
Questo processo di razionalizzazione dell'attività della della piana della Pubblica amministratore può dunque esternalizzare un meccanismo di riqualificazione
Del sistema produttivo della città la cui necessità è stata più volte sottolineata anche nei lavori di questa conferenza
Non solo la privatizzazione delle imprese pubbliche
Ma anche l'attesa riforma del Welfare State
E del sistema di assistenza pubblica
Nel senso di assicurare la copertura dei bisogni essenziali e restituire ai singoli l'amministrazione delle proprie opportunità una parziale e gestione degli accantonamenti a fini previdenziali assicurativi
Segnala potrà segnare una tendenza e limitare l'impegno
Oppressivo centrale diciamo ma anche qui sono attesi effetti che possono indurre significative innovazioni al sistema economico locale
Non solo nei termini
Di un ulteriore sviluppo di un'offerta già presenza presente di servizi finanziari e assicurativi
Ma soprattutto nel comparto dei servizi alla persona nei quali possono svilupparsi opportunità per il terzo settore non profit già abbastanza radicato a Roma
E nel numero nelle numerose attività di volontariato
Impegni importanti
Attendono la capitale d'Italia
Si tratta di una grande metropoli
Con un fondamento fortemente spirituale e religioso
Che assolve sempre di più alla missione del integrazione sociale e culturale dei popoli essere una capitale dell'accoglienza la prospettiva di una società multietnica e multiculturale
Genera nove di sogni
Cui competono risposta lega adeguate quale città al mondo può rispondere a questa domanda se non Roma
Il Governo ha dato una risposta
Trovando nel suo
Retroterra il nulla praticamente risposta faticosa
Nel senso che anche noi abbiamo anzi governo di questo Paese alle sue fatiche
Abbastanza significative
Alle esigenze per la preparazione del Giubileo due mila
L'amico Rutelli capisce bene a che cosa mi riferisco
Sia in termini finanziari che di Buck collaborazione Coggi collegiale all'interno della commissione
Non mancheremo di sostenere gli enti locali
Come stiamo facendo
Cercando di fare al meglio il che vuol dire che in questo come in tanti altri Paesi
Il meglio è nemico del del peggiore bisogna cercare di camminare su un sentiero stretto
In questa fase di attuazione realizzazione degli interventi
Progetti che devono costituire non un'una tantum ma una nuova Risorse per Roma
Il governo ha infatti espresso particolare attenzione al processo di arricchimento e consolidamento delle dotazioni infrastrutturali delle diverse realtà territoriali
E del rilancio delle grandi opere sia con il potenziamento dell'attività di monitoraggio
Con l'introduzione di innovazioni normative volte a garantire la rapida attuazione
Degli interventi programmati
Attraverso semplificazioni accelerazione
Le procedure amministrative
E intendiamo sostenere con vigore
Lo schema in questo quadro lo schema di disegno di legge presentato in Parlamento sul project financing
Tutti questi strumenti
Sono di grande utilità e di grande prospettiva
In vista del traguardo che dicevo
Del futuro un futuro che certamente il Giubileo auspichiamo che sia anche le Olimpiadi del due mila e quattro e poi il futuro di Roma
C'è il problema occupazionale
Roma ha problemi occupazionale
La crisi dell'occupazione così aspra nel Centro Sud
Viceversa
Assai contenuta fin qua ci allo zero in altre zone del nostro Paese al nord recente Roma caratteristiche strutturali importanti
Ora che anche il settore bancario
Che a Roma svolge un ruolo di assorbimento della forza lavoro abbastanza consistente anche esso si trova ad affrontare ultimo tra tutti i settori delle attività produttive com'era inevitabile
Un problema di forte ristrutturazione dal punto di vista dei costi per poter competere entrare nell'Unione e molte Daria
E avere almeno la possibilità di dotarsi dell'efficienza necessaria e poter di competere cosa che oggi non c'è cosa che oggi non c'è perché il nostro sistema bancario e oggi certamente non sarebbe oggi in grado di competere a livello europeo enti pubblici dico di e disoccupazione
Anche nel nel settore industriale che pure gravità intorno a Roma
Queste scadenze future
Diciamo che si muovono nei settori infrastrutturali e del terziario
Legate a questi rendimenti eccezionali
Possono essere l'occasione devono essere l'occasione per nuovi impieghi e nuove opportunità
Al fine di assorbire
Le nuove leve di lavoro in questo quadro
Il famoso pacchetto tre
A cui si riferiva il segretario CGIL
Probabilmente auspichiamo
Possa essere approvato presto
Dovrebbe
Consentire l'utilizzo degli strumenti necessari
Perché
Questo la flessibilità del lavoro costituisca un volano per nuove attività proprio
Roma è anche la capitale del terziario e dell'informazione
Questi settori sono investiti da processi di innovazione di trasformazione
Tecnologica ma anche di altri di altra natura
Informazioni processi di innovazione
Che ne definiranno le caratteristiche per i prossimi decenni
Il terziario innovativo e tecnologico
Servizi trasporti banche poste turismo sono in futuro importante per l'occupazione che fa sperare per
Il mondo della convergenza tecnologica dell'informazione le TLC le telecomunicazioni le televisioni schermi televisivi sono anch'essi un
Un volano di sviluppo
Roma potrà approfittare di questo divenire la capitale della tecnologia e dell'informazione
Credo ci si stia muovendo
In questa direzione
Credo che su questo si debba fare molto di più il governo in primo luogo
Solo i nuovi servizi le nuove tecnologie le nuove attività produttive potranno essere la chiave fondamentale per risolvere alcuni nodi di Roma che sono poi i nodi delle grandi metropoli
Mondiali cioè problemi del traffico problemi della la qualità della vita i servizi la bassa produttività derivante che è un c'è un prodotto della difficile qualità della quello che posso dire a conclusione di questa giornata a nome del governo e che noi siamo pronti
Il nostro dovere sentiamo forte con una tensione morale strutture
Di essere vicini alla città di Roma e di aiutarla lo sviluppo dalla trasformazione
Che la dovranno coinvolgere nei prossimi anni grazie
Consideriamo conclusa questa seconda fase questo convegno così così ricco degli interventi ringrazio tutti coloro che hanno partecipato parlando e soprattutto ringrazio i cittadini le persone che hanno ascoltato per tre ore e mezzo tutti questi interventi grazie ride