Probabile il sì all'entrata dell'Italia nella moneta unica europea

Radio radicale il commissario europeo ha detto ai problemi della politica economica e di bilancio proprio ieri annunciato il sì dell'Europa
Alla entrata del nostro Paese nell'Euro per meglio dire annunciato che il deficit probabilmente quest'anno si su interessi collocherà Into Torno anzi sotto il fatidico tre per cento che e uno dei parametri fondamentali previsti appunto dal Trattato di Maastricht per l'adesione di una valuta nazionale al sistema della moneta unica per le per la cronaca si tratta dello stesso commissario europeo che circa tre mesi fa aveva bocciato il nostro paese in quanto proprio riteneva che il deficit avrebbe superato sfondato la quota del tre per cento è uno dei i sintomi l'altro molto più importante forse quello dei mercati finanziari che stanno scontando la possibile la probabile entrata per la lira italiana nel sistema dell'euro è uno dei tanti situa appunto che indicano che il nostro paese dovrebbe entrare fin dall'inizio nel nocciolo duro dell'Unione economica e monetaria europea e questo sarebbe addirittura uno un accordo che sarebbe stato preso in via informale secondo il settimanale tedesco Der Spiegel in quel diamo scatta abbiamo i nostri microfoni innanzitutto Benedetto Della Vedova della segreteria nazionale del Movimento dei Club Pannella riformatori Benedetto mi par di capire che ci siamo l'Italia entrerà nell'euro io credo
E davvero l'ultima parola su questo certo un po'tutti al partito del pessimo chi hanno fiutato l'aria nuova che per correvo sembra percorrere il Vecchio Continente quindi un po'si adattano io credo però che sia per registrare con preoccupazione
Questo coro unanime assolutamente unanime di consenso e di e intrusi fermo per per la possibilità che l'Italia entri per subito nell'unione monetaria per due motivi il primo perché
Credo che sia un entusiasmo prematuro stiamo a vedere alla fine
Succede il secondo perché mi sembra che dietro questa impostazione per cui la metà dell'euro è una meta o dovrebbe essere una metà salvifica per l'Italia in realtà smette di fare i conti con una situazione di ben altro tenore per quanto riguarda l'economia e la finanza pubblica italiana e soprattutto sembrano cancellati dall'orizzonte i pesantissimi rischi e le pesantissime ipoteche
Che graverebbero sull'economia e la finanza pubblica italiana nel momento in cui davvero l'Italia dovesse aderire all'euro io credo che se mai l'Italia aderirà per motivi politici o meno entrerà tace
Subito nell'euro a quel momento i problemi non è che finiranno per il nostro Paese ma inizierà ecco tu dici problemini si erano però mi par di capire che alla fin fine la strategia economica del superministro Ciampi e non da ora e abbastanza che
Are infondere fiducia ai mercati temere basso diminuire il disavanzo pubblico con tutti i mezzi per ulteriormente acquisire credibilità sui mercati finanziari in maniera tale da ottenere una drastica riduzione del il cosiddetto servizio del debito del deficit determinato dalla dal pagamento degli interessi e dato che l'Italia in una situazione strutturale ormai unico paese europeo di avanzo primario di bilancio cioè al netto degli interessi puntini puntini puntini
Doccia nei mercati la può infondere magari anche infondere fiducia ai mercati può essere più semplice di quanto uno ritenga indeterminate congiunture finanziarie politiche che possono riguardare appunto la politica dell'Europa è un'idea che i mercati si fanno rispetto alla possibilità che prevalgono l'intervento piuttosto che un altro i mercati ai mercati poi infondere fiducia per che è il dollaro è forte e conseguentemente la lira viene anche per questo sostenuta ma il problema è che la fiducia due mercati i mercati possono acquisire fiducia mappa possono togliere nel giro di ventiquattro ore de
Questo è
Il trauma del nostro Paese e questi sono i rischi dell'ingresso in euro quindi o di quindi tu dici comunque sia c'è necessità e qui arriviamo appunto alla questione se l'entrata San
Ma poi sostenibile di interventi strutturali il problema è che noi giocando sulla fiducia se questa fosse davvero la strada giocando sulla fiducia dei mercati e quindi
Su un un minore agrario congiunturale magari anche per una congiuntura che può durare del costo del debito e una buon andamento una buona tenuta della lira e giocando solo su questo e quindi non giocando su dati strutturali dire ripeta riduzione del sistema produttivo di elementi strutturali di competitività del nostro sistema bancario al nostro sistema industriale erano sul tema dei trasporti eccetera eccetera
Quando tutto sulle la fiducia e le aspettative rischiamo di trovarci nel giorno dopo nel ti più uno Bella nell'euro in una situazione in cui vengo viene meno per definizione la politica monetaria possiamo poi acquisire che comunque la politica monetaria come si sta vedendo un po'in questi giorni non debba avere Inter per ente con la politica fiscale la politica congiunturale comunque sia la politica monetaria non sarà più italiana verrà fatta a Francoforte e immagino a quel punto i giochi l'hanno in buona parte fatta sopra le nostre teste non ci sarà più la possibilità di usufruire della politica fiscale perché la legge citati rimanere salvo multe pesantissime entro il tre per cento del deficit sul Pilan l'uguale in una situazione con un servizio del debito che non è che diminuirà anzi non avremo neanche più la possibilità di fare una politica dei taxi nemmeno sul debito quindi la politica fiscale non sarà più la leva fiscale non sarà più utilizzabile se
Mai qualcuno naturalmente stai parlando a regia al all'euro al regime DOP Lila e due io credo che questi fenomeni che saranno o sarebbero definiti
Ivi sono fenomeni che però si manifesteranno il giorno dopo la decisione di adesione all'Euro perché a quel momento non è che poi l'Italia torna esso che a briglia sciolta e non avete accertato di stabilità ci sono una serie di ci sono una serie di costrizioni che via via si rapportano fino al momento in cui anche sotto ogni profilo formale Pierre la pole da l'unione monetaria non ci sarà più
La classica il classico utilizzo dalla politica di cambio per
Contrattare i cicli depressivi per rilanciare l'economia nazionale come è successo anche nel ciclo che si è concluso che si è concluso un anno e mezzo fa sua ecco è unico e questo mi sembra un punto importante scusa se ti interrompo la questione della politica di che
Cambio nella in tutta l'Italia chiamiamola della cosiddetta Prima Repubblica specialmente dagli anni sessanta in poi dalla fine degli anni sessanta in poi i il politica del cambio è stato uno dei primi degli strumenti principe della politica economica del nostro Paese insieme ai figli parte almeno insieme
Con l'inflazione e l'inflazione poi è finita Kuka comincerà a declinare negli anni Ottanta però la politica del cambierà in asta lo strumento principe con cui in poche parole si faceva acquisire competitività al sistema industriale italiano anche imprese e sa di fattori di non competitività quindi si riusciva in qualche modo a vendere più competitive le imprese a promuovere le esportazioni italiane Nook facendo non pagando eccessivamente le importazioni questa causa della politica sul marchio e sul dollaro collocandola lire mezzo l'abilità della banca centrale ora in se si render rigido per così dire il cambio non si obbliga per intero sistema produttivo in realtà già di per sé a modificare questa situazione a levarsi il grasso e a fare vere ristrutturazione se non è anche questo un effettivo realtà di pro
L'innovazione ma guardi due cose la politica di cambio non solo negli anni d'oro dalla Prima Repubblica ma alla svalutazione dal novantadue in poi è stato un elemento di salvezza certo ha sicuramente impoverito nel Complesso lana sono entro certi aspetti però è stato l'elemento di salvezza per quanto riguarda le potenzialità capacità produttiva del Paese e quindi anche in termini occupazionali ma il problema e che è proprio questo cioè entrare in Europa a quel punto Herbie tutte le variabili per alla alla possibilità di manovrare tutte le variabili fondamentali in più Berti definitivamente drasticamente la possibilità di fare leva sul cambiato dice questo è sarà un elemento per per sarà un motivo per ristrutturare finalmente il Paese rimuovere le inefficienze eccetera eccetera e ma questo è quello che succederà ma ed avrà dei costi se è questo il problema che continuano a porci soprattutto gli ulivisti eccetera questo avrà dei costi se ci si arriva in questo modo cioè avrà dei costi sociali economici e occupazionali e nord mi ci sarà un processo di ristrutturazione traffico quel processo che andava fatto prima perché io dico che sia negativa e che che è negativo e mi spaventa questo coro unanime però Europa in queste condizioni per quanto riguarda vita e perché proprio quelle cose che dicevi tu verranno a manifestarsi tutte d'un colpo con una drammaticità e una violenza che rischia di essere esplosiva magari avranno ragione loro imbrattando tutto bene sarà il paradiso terrestre eccetera eccetera
Io credo che invece l'irresponsabilità Silvia ribaltare la possibilità per l'Italia di entrare in Europa come si diceva sulla fiducia dei mercati sulle aspettative positive e non invece sulla capacità drastica di ristrutturare per tempo la finanza pubblica e dare avvio alla ristrutturazione anche per sistema produttivo industriale concedendo per fare un esempio la liberalizzazione del mercato lavoro che sarebbe necessario quindici dicono a stiamo facendo tutti gli sforzi tutti gli esposti porteranno in Europa un Paese un'economia che dal giorno dopo subirà drastiche e drammatiche pressioni per arrivare a una ristrutturazione
Per certi aspetti però c'è nel lungo periodo magari anche benefica ma per certi aspetti però c'è che sarà necessaria per mantenersi ripeto con politiche fiscali plastiche per rimanere dentro il tre per cento e a quel punto i tassi di interesse dopo un po'esauriscono il loro benefico il tetto già nel DPEF di quest'anno si prevede un peggioramento del saldo primario quindi al lordo degli interessi tutte cose che dovranno sparire non ci sarà più la pole da di agire sul cambio quindi saranno a quel punto se si vuole rimanere in Europa lacrime e sangue questa sarebbe bene che qualcuno lo dicesse io lo dico perché secondo me molte cose vanno fatte prima con ben altri tempi e praticità altri perché preparino il paese era una cosa che non sarà né un pranzo di gala e neonato se Giata cioè il tentativo di rimanere nell'area della moneta unica europea con un Paese è un'economia che non hanno standard che vicenza in particolare a partire dalla pubblica amministrazione ai settori privati standard di efficienza competitivi con i principali Paesi europei meriti ringrazio
Ringraziamo Benedetto Della Vedova radio radicale continuiamo con queste interviste abbiamo re nostri microfoni il senatore della Sinistra democratica Franco De Benedetti è finito da pochi giorni da poche ore può quasi potremmo dire il vertice di Denver delle G7 più Russia e la notizia poi proprio di queste di queste ore cento proviene dall'unione europea secondi commissario dell'Unione europea e l'Italia ce la dovrebbe fare a superare il fatidico parametro del tre per cento e quindi probabile almeno è molto possibile che l'Italia e interi nella munita unica nell'unione monetaria fin dall'in superato i mercati finanziari internazionali già da qualche giorno stanno ampiamente come si suol dire scontando questo fenomeno e senatore Debenedetti lei ha scritto un articolo sul Messaggero se non vado in
Nato nel pochi giorni fa in cui appunto dice lì e l'Europa e e gli Stati Uniti l'Europa deve cambiare profondamente che cosa deve cambiare
A deve cambiare
Il modo di
Fissare le regole per lo sviluppo dell'attività economica
Nel senso che
Prendiamo l'argomento centrale quello dal quale si originano tutte queste discussioni che è la disoccupazione vorrà la constatazione che io c'era che
In vent'anni e quindi prendiamo un periodo di tempo molto lungo
La curva della disoccupazione in Europa sempre socialista salvo un piccolo con la piccola decrescente nel periodo intorno alla fine degli anni ottanta ottantanove al novantuno se no sempre costantemente
In America la correlazione della disoccupazione oscilla intorno a un valore più o meno costante del proprio poco poco superiore al cinque per cento
Ora mentre in Europa adesso vado in America perché in un momento particolarmente basso sotto il cinque per cento quattro nove quattro otto per cento mentre Europa raggiunto come sempre in merito all'undici per cento con punte di taglio forse abbiamo del dodici per cento al coperto in Europa in questi vent'anni ci sono distrutti oltre un milione di posti di lavoro in America se ne sono creati e trentotto milioni mi sembra che questo è un dato al quale bisogna perché se si vuole parlare di un gioco azioni in modo serio perché in vent'anni son cambiate tante cose ci sono molti i governi come osservatore ai governi
Col democratici si sono avuti capace di infrazione al tasso di inflazione bassa
Sui tassi di interesse altrettanto in tre tutte le sue parti ci sono stati i cicli positivi e cicli negativi dell'economia questo dato perché ci preoccupa della disoccupazione in Europa contratto costante allora è evidente ma mettendo da qualcosa d'altro ampie perché così attento dipende dalla riti tutta del nostro al mercato del lavoro e dipende dalle politiche di bilancio del governo noi facciamo
L'abbiamo un sistema economico basato su ma intermediazione dello Stato eccessiva e quindi naturalmente quindi per le pubbliche eccessive e quindi naturalmente queste vanno compensate con tasse eccessive
E abbiamo un lavoro eccessivamente regolamentato credo che questo sia un dato di fatto sul quale mi sembra strano che si vogliono coperte da discutere
è chiaro che poi i Paesi sì vivono anche di una loro anima di una loro il rapporto e sociali consolida e che quello che è la cultura europea è anche cultura di rapporto di lavoro sia diverso da quello degli Stati Uniti che su esso si basa la nostra convivenza civile la nostra coesione sociale che questo vada preservato però parlare
Se vogliamo affrontare il problema della disoccupazione dobbiamo
Conta sia pur mantenendo la nostra cultura questi crimini con quegli strumenti è quell'Italia in questo quadro si trova in una situazione particolarmente delicata perché ai problemi dell'Europa continentale alla ennesima potenza
Ritagliare i problemi del dell'Europa continentale
Avere diciamo la
Noonan pubblica amministrazione che funziona molto bene come in Francia reggenza vedere l'apparato industriale della Germania
Però un'altra cosa alla nostra grande capacità inventiva non mi riferisco alle invenzioni male mi riferisco alla invenzione scientifico tecnologico buon gioco vive crescono al fatto che in Italia dunque vorrei persone che sono disposte arrischiare improprio mettere su la propria attività a voler essere indipendenti nella propria nella creazione della propria nel produrre i propri mezzi di sostentamento è straordinariamente elevato
Il numero delle piccole imprese e quindi se ripetiamo di luoghi comuni ma sono non val la pena leggo ritenevo noi siamo in questo particolarmente forte
Quindi se dobbiamo entrare in Europa giocando sui nostri e punto di forza queste sono il punto di forza che dovremo particolarmente saltare quindi se c'è un Paese che si avvantaggerebbe dalla deregolamentazione è proprio l'Italia per carità il problema della riforma della pubblica amministrazione è un problema annoso una strada Parker è costellata Pitton veri uomini virtuosi dell'illustre perché è sicuramente un obiettivo da perseguire ma
Nel frattempo cerchiamo di alleggerire la pubblica amministrazione quindi appunto dire che deve deve con lamentare lei dice in caso di deregolamentazione in Europa il paese che più si avvantaggerebbe proprio l'Italia anch'io vedo che questi l'unica condizione nella quale ne possiamo non solo sopravvive ma li deve molto bene in Europa parti quindi entrare nel Neuro senza poi rischiare problemi di sostenibilità della nostra partecipazione adesione al sistema sui perché la ditta
Non non vanno sottovalutate il le difficoltà in cui noi potremmo incorrere in futuro all'interno di un sistema sicuramente più rigido come quello della moneta unica
E soprattutto quello in cui le che tra l'altro si fonda sul sull'impegno assoluto
Uno anche in virtù di bilancio e quindi non fa di non finanziare i deficit con con l'emissione di debito pubblico questo sicuramente sono delle rigidità e in un Paese che continua ad avere continuerà per molti anni il debito pubblico
Tenuti pensione inoltre sicuramente costituiscono sempre dei pericoli ai quali ripeto noi possiamo ovviare ciò che puntando più degli altri
Sulla carta della flessibilità sulla carta e per la riduzione del rapporto dei piccoli prodotto nazionale lordo intermedia prostrato bene la ringraziamo ringraziamo il senatore Franco Debenedetti della Sinistra democratica buon ascolto come sempre da Radio radicale