Le proposte dei sindacati confederali per la riforma dello stato sociale

Radio radicale continuiamo a parlare della riforma del Welfare State e del negoziato che iniziato nel qualche cominciato questa settimana a alla sul TG tra il governo delle cosiddette parti sociali ieri infatti i sindacati confederali la CGIL CISL e UIL hanno presentato il contro piano così viene definito oggi dai giornali il contro piano sindacale abbiano ai nostri microfoni e Giuliano Cazzola studioso dei problemi del sistema dell'UE il parco economista e colui cui diamo appunto parlare di questo conto piano sindacale tra l'altro ricordiamo Giuliano Cazzola è stato negli anni passati si Caro generale aggiunto di e CGIL quindi viene dal sindacato che qual è il tuo qual è il suo parere professor Cazzola su questo su questa proposta del sindacato
Mario
Io
Trovo che sia abbastanza criticabile sul piano del metodo perché loro stessi avevano detto che non avrebbero fatto una trattativa come col governo Dini ma io volevo volevo a misurarsi con le posizioni del governo sul piano dei contenuti somatici a cioè i limiti di non essere ragguagliata alla situazione attuale la gravità della situazione attuale
E nel senso che loro insistono nel nel vivere nel mondo della luna no nel voler verificare gli andamenti dalla riforma Dini come si evita che non si sapesse qual è la condizione la previdenza la critica che fanno al Governo di drammatizzare la condizione da prevedersi assolutamente sbagliata appunto sulla base di questo di questo presupposto opere privo di fondamento costruiscono tutto loro piattaforma sostanza quindi direi che non è una piattaforma che nel complesso non si misura con i problemi del Paese ecco infatti uno dei punti fondamentali quello che
Dell'affermazione che la riforma Dini del novantacinque sostanzialmente funzionale di aspettare il prossimo anno per le per formulare eventuali modifiche o comunque per fare dei giudizi e l'altro punto sempre sulla questione delle pensioni e la separazione dell'assistenza dalla previdenza ma senza parlare di questa separazione guardi allora primo problema innanzitutto
Diciamo ci può anche attende attende si possono anche prendere gli effetti delle riforma Dini va bene la prima riforma Dini può anche dare gli effetti sperati il problema è che gli effetti la riforma Dini su Linate e nati rispetto la gravità della situazione
Il nel cioè sulla riforma Dini è una specie di di di di signore che arriva ad un appuntamento in ritardo come un passaggio livello che
Si abbassa quando il treno è passato
E per l'altra questione sopra traversa sistema quindi scusi se l'interrompo quindi lei vuol dire che Attilia al di là della valutazione della riforma Dini al dialogo alla prova dei giovani deve essere cambiata ed è
Siccome il vicolo cieco sempre nemico il mio amico professor Viviano quando dice che viaggi dell'INPS va secondo le previsioni il problema è che e le previsioni sono previsioni serie
E che anche se sono rispettate per questo rimangono gravi ecco non è che per il fatto che ci siano degli andamenti e conti in rosso acceso e e questi andamenti vengono verificati corrispondenti alle previsioni
Mentre inutile continuare a dire che ci sta nelle previsioni va be'sono le previsioni ed essere funeste quindi non serve stare a previsioni funeste serve curare il male serve fare in modo che le pratiche che le gli andamenti futuri siano meno gravi di quelli attuali
Per quanto riguarda pre lascia proporrà proverbio si terrà il discorso è molto semplice allora
Se si vuole fare sì che vince riceveva venti trenta mila miliardi in più dallo Stato io dico facciamolo pure però e fa che risolve il problema in questo modo e poi chimici deve spiegare con questi venti trenta mila miliardi in più ritrova oggi lo Stato da ottanta mila miliardi all'INPS
Dice che sono pochi che dovrebbe darglieli più per far fronte alle sia quelle che sono le spese assistenziali interne il Coreco con dei soldi ai più i capaci risolve i problemi il fatto è che noi dobbiamo di fare ritrovi quelle condizioni in meno allora serve invece lo Stato gli italiani quindi devono dare incide i cd ottanta mila miliardi l'anno donare cento centodieci e non mi pare che a questo punto risolviamo i problemi del tre per cento ritroviamo sta nostre cose quindi separiamo pura previdenza si terrà però ecco sappiamo che dobbiamo spendere meno che avere temo una precisazione Presidente chiameremo un'altra prefazione assistenza però diciamo i problemi economico si ritrovano e con ristrutturazione di bilanci e con
Le diciamo soldi in più ecco quindi lei dice anche in questo caso si può benissimo anzi magari è doveroso e meglio separare la previdenza e l'assistenza ma questo non risolve assolutamente no perché comunque
Esser questo si risolve in una specie di trenta mila miliardi più chiaro in braghe di tela siamo messi peggio di oggi senta sulla questione del lavoro lei che cosa ne pensa sulle proposte che fa il sindacato priorità alla formazione di
Secondo degli orari di lavoro incentivi alla flessibilità
Ma io penso che qui ci sono strumenti che possono servire e io trovo che sull'orario di lavoro non non si posso va fatta di soste questi sono mediamente strumenti che possono servire che porterò ecco il lavoro ci crea si perse si rimette in moto l'economia ed economia si rimette in moto se ci sono anche se c'è anche una una risoluzione dei problemi della metto finanziari esce c'è una a un alleggerimento anche del peso delle regole sul lavoro se c'è una per turare provate che la flessibilità sommare ciotole in pre e l'economia lo sviluppo e la la che che crea lavoro ecco non è che sono le politiche del lavoro in alcuni settori non o in alcuni segmenti che risolvono i problemi
Sia un po'l'impressione che a volte ci lega di pensiero che lavoro ci crea facendo fuoco la manovella senta professor Cazzola in queste proposte del sindacato non vi è nessun accenno mi pare
Nei fondi pensione né all'allargamento appunto del mercato nel settore previdenziale
Ma loro vivono di welfare pubblico loro hanno in testa questa preoccupazione che d'altro canto la preoccupazione che ha in testa la valle che loro rappresentano fatta di pensionati di pensionandi
Quindi questa la spiegazione insomma poi alla fin fine sempre la socialità pongo è un po'o la spiegazione sono loro
Problema è che loro che rappresentano interessi consistenti e non c'è dubbio non è che si può ironizzare gli interessi che rappresentano oppure forse sono in grado di mobilitare però sono pur sempre interessi parziali interessi particolari ancorché consistenti interessi della classe lavoratrice tutelata garantite che vive nell'economia e strutturata di quelli che vivono nel sistema pubblico
I e che ricevono benefici dalla redistribuzione solidaristico del Welfare State queste lei Citto sindacalizzati e loro però con questa spinta particolare portano avanti sono e sono investiti di un mandato di rappresentanza generale questo un po'dopo il problema dell'Italia
Che è una contraddizione come si usava dire un tempo bene la ringraziamo ringraziamo il professor Giuliano Cazzola buon ascolto come sempre da radio radicale radio radicale ed ora cerchiamo di farci spiegare qual è la posizione del sindacato da Guglielmo Epifani segretario generale aggiunto della CGIL
Come il vice di Cofferati qual è la posizione del sindacato qual è la proposta del sindacato per la riforma del welfare ha dunque intanto premettiamo che per affrontare stabilmente una
Una riforma del welfare che consenta anche la sua sostenibilità finanziaria nel tempo evidente che bisogna partire dalle questioni del lavoro dell'occupazione dei disco dell'equità fiscale della formazione qui c'è già un primo punto di di contrasto con l'orientamento del documento di governo perché paradossalmente e anche in contrasto con quello che il governo in altre fedi o in altre occasioni ho detto
Sui temi del lavoro del fisco della formazione non c'è praticamente nulla
Secondo punto noi avanziamo delle proposte di merito per quanto riguarda la riforma degli ammortizzatori sociali la riforma dell'assistenza la riforma della sanità
Mentre per quanto riguarda la previdenza siamo l'indicazione di metodo e cioè che prima di decidere feriti come intervenire per mettere sotto controllo un'eventuale scostamento dalla spesa previdenziale ebbene confrontarsi sui dati relativi agli effetti dell'applicazione della riforma Dini
Una volta fatto questo confronto avendo cioè tutti gli specchi numerica interpretando le tutte allo stesso modo
A quel punto scatterebbe anche per noi
Il dovere di indicare delle soluzioni a un'eventuale problema di scostamento tra spesa previdenziale insomma mi pare innanzitutto il primo la prima elemento della vostra proposte di impostazione generale diversa da largo era esattamente
Sì perché ripeto ma non solo in chiave tattica difensiva evidente che la sostenibilità finanziaria del dello stato sociale di quell'atto o di un altro informa
Poggio sostanzialmente sulla capacità della tema produrre ricchezza e occupazione ecco su questo fronte c'è sul fronte poi del mercato del lavoro proponete più flessibilità o no volete diciamo intanto c'è già una pre
In verità che deriva dall'approvazione l'applicazione del pacchetto Treu che non è di piccolo conto in secondo il quale sta un po'modificato rispetto anche necessaria no insomma
A me è stato un po'modificato però si introducono anche per la prima volta nel Paese istituti di cui non non c'era traccia a differenza di altri paesi penso all'Inter in che in Francia in Germania di Spagna danni operai da noi era praticamente esplicitate in forme illegali ma legali quindi questo già premiano una grande novità una poi un ulteriore formativa del milita noi siamo disponibili anche sulla riforma degli ammortizzatori sociali
è evidente che non siamo d'accordo questo acquista peso al modo con cui la Confindustria ha parlato libertà di licenziamento
Ecco quindi però si è detto favorevole all'introduzione di ulteriori elementi di flessibilità perché poi questa è un'area materia ragionando o come dividere virtualmente gli ammortizzatori sociali ci son le crisi
Di breve periodo ci sono le crisi più strutturali ci sono i processi di mobilità di rioccupazione dei lavoratori insomma vorremmo avere una c'è e di strumenti che consentano non solo di gravare sulle finanze pubbliche la soluzione dei problemi all'interno dell'impresa ma con un coinvolgimento più diretto sia dei lavoratori che riprendono la gestione dei precetti eventuale esubero di personale
Ecco questo appunto per così dire e la FIAT la base costruire l'edificio appunto la questione del mercato del lavoro sulle questioni più proviene in mente della previdenza ma insomma secondo voi la riforma Dini è sufficiente dopo aver per il sistema
Poi come molti dicono in realtà quella stessa riforma anche andasse a pieno regime non va be'non è sufficiente per per creare un sistema toluene che mi pare che il punto si deve assumere una discussione che può avere diverse
L'interpretazione anche diverse conclusioni e quale punto assumiamo come riferimento venisse noi assumiamo ad esempio cosa che a me pare abbastanza corretta che l'attuale spesa previdenziale va tenuta costante rispetto al PIL nei prossimi anni
Una volta separata dal pensa dalla previdenza questa dovrebbe essere la bussola dei comportamenti di tutti ora da questo punto di vista è presumibile che ci sarà un punto in cui questa nostra all'in quota di riferimento reggerà nel tempo e ci può e per ed entro questo periodo trentennale qualche scostamento allora si tratta di queste fossero indicazione di operare in questo fine però il variato secondo me
Drammatizzare incisivamente un'eventuale scostamento prima perché la riforma Dini comunque un effetto di risparmio la prodotto non se ne parla
La realtà cambia in presenza di un risparmio nel decennio di centoventi centotrenta mila miliardi quindi una somma considerevole
Sì secondo luogo impressione che anche gli eventuali scostamenti rispetto a questo rapporto cioè la sfida di oggi rispetto al PIL invariato
Produce nei prossimi anni a nei prossimi decenni un bisogno di correzione mi pare più limitato di quello che gli interventi che talvolta vengono fatti propongono visto ma io sarei per non drammatizzare soprattutto sul versante del governo di Confindustria questo tema anche perché da parte nostra non l'abbiamo sempre detto
Che se poi gli scostamenti misurano esserci davvero noi dipendiamo
Esterno il garante di un patto di stabilità delle pensioni per i comunque la riforma dei vini rimane su questo l'architrave delle prostitute domani a dire che la riforma di ieri era incline mi pare molto molto intelligente ben fatta con qualche accorgimento corregge
Mentre per quanto riguarda alcune questione del periodo transitorio possiamo vedere cose dove correggerla facendo attenzione però non è discorsi astratti ma l'equitazione soggiorni concretezze
Cioè faccio un esempio lasciamo accusati dei nostri critici di difendere il pensionamento d'anzianità dicendo va bene ce l'abbiamo solo in Italia e così via
Ora il problema non è il tutto insieme perché un sindacato che dipendesse solo un istituto come diritto acquisito il sindacato diciamo un po'tradizionale corporativo problemi che noi poniamo sono però altre e cioè esiste una fascia di lavoro specie nel lavoro industriale attorno ai cinquant'anni sui quali si concentra per le ristrutturazioni per l'innovazione tecnologica per la globalizzazione dei mercati un una condizione di straordinario ho letto sul mercato del lavoro per parlarci chiaro sono le prime persone che quando l'azienda ha qualche problema di conto in disordine interviene e non mi riferisco più solo agli operai di cinquant'anni e anche i quadri anche gli amministrati
Allora è evidente che che che innalza l'età d'anzianità o l'affitto prima su queste figure su queste fasce sociali un problema sociale c'è grande come una Carlo ovviamente tutti capiscono che per quanto riguarda il lavoro pubblico non vi sono le stesse condizioni allora bisognerebbe riuscire in questa dico leone a trasformare ora un discorso astratto sugli istituti più o meno congrui più o meno tradizionali e innovativi rispetto invece alle figure sociale problemi reali che bisogna saper affrontare distinguere
Ecco il suo discorso mi sembra chiarissimo vediamo un altro punto la questione della separazione tra previdenza e assistenza ma insomma questa parte che la una separazione tra le l'ha definito l'assistenza lo previdenziale ad alcune prestazioni sociali evidentemente sacrosanta non è semplicemente puramente una richiesta del sistema dell'INPS di più soldi dal bilancio dello Stato poi
Dunque c'è c'è anche questo ci può essere anche questo è infatti diciamo questo il limite del nostro ragionamento però CDC assieme anche un altro discorso che invece va tenuto fermo cioè che
Lite per quanto attiene alla previdenza il l'esigenza di un finanziamento contributivo il più noto nominativo di bilancio tra prestazioni e contributi
Per quanto riguarda l'assistenza una carico sulla fiscalità generale lei che è sempre il giorno del tram le conseguenze è un discorso che diventa duro e coraggioso per il sindacato aldilà
Diciamo di qualche furbizia tattica di cui noi possiamo disporre ma nella prospettiva una cosa che impegna molto generica senta un'altra questione mi
Mi mi induce a Somma fa questa domanda i fondi pensione ma perché nella vostra proposta non c'è nessun almeno nel proprio letto visto nessuna rilievo un qualche in qualche modo una proposta forte sul settore dei fondi pensione alla fin fine se questo settore si espande se questo potrebbe in qualche modo ammortizzare anche delle riforme
Gli effetti di riforme nel sistema previdenziale pubblica dunque c'è nella nostra proposta un
Questione diciamo marginale cioè che anche più importante che attiene alla difesa dell'autonomia di questa Commissione che che ha responsabilità sui fondi di pensione integrativa per il resto noi usciamo da tempo tra coloro che si lamentano
Dei ritardi con cui stanno decollando non per responsabilità delle parti sindacati industriali mappe sono state responsabilità del delle dei processi legislativi e amministrativi molta responsabilità nella
Corte dei conti che ha rifatto ritardato di un anno il varo della normativa e ha tutt'ora ci sono ancora due o tre adempimenti forme tale che ad esempio impediscono il pieno dispiegamento del primo e unico fondo che si è costituito de sul quale sono state raccolte da decisioni che quello dei lavoratori tipici noi cioè a due anni di
Tariffa dalla precedente legge che istituiva e a un anno di distanza dei contratti collettivi che hanno fatto nascere prima i fondi non siamo in condizione di far decollare neanche un fondo quindi ma anche lei sarà d'accordo che in questo mese assolutamente urgente la riforma istituzionale dello ad aver contribuito esaminiamo amano tocchiamo con mano perché vede ad esempio anche questa benedetta questione del contributivo per tutti in realtà funziona o non funziona fecondate partono i fondi pensione integrativi o meno
Mentre ci sarebbe un discorso da fare però su quale non non abbiamo tra di noi alimentato una convinzione che sarebbe il passaggio poi forte che però è denso di qualche contraddittorio cioè siamo in condizione di proporre l'obbligatorietà dei fondi integrativi è questo il punto perché ovviamente oggi l'adesione al fondo illiberali lavoratore giovane può decidere se o non iscritta è chiaro che dovete parlare un principio di obbligatorietà di iscrizione a un fondo integrativo di carattere appunto complementare e allora la forzatura dell'estensione di questi fondi sarebbe maggiore
Così come è vero che a Milano giallo perché come si capisce da un lato c'è una maggiore efficacia di risultato dall'altro minor tasso di libertà di scelta come dire son due principi sui quali occorre com'era nel
Futuro una previsione su questo negoziato fra le parti sociali ma io penso in tutta onestà cui tutto
Sul sul nostro versante e il Governo
E a comprendere anche insieme a tutte le ragioni di bilancio situazione dei conti pubblici anche le ragioni che spingono il sindacato a ad avanzare delle proposte o anche essere misurato sulla riforma allora è probabile che un punto di di accordo si può realizzare mercato contrario io penso che il governo può decidere non è che ovviamente né questo né altri governi debbono sentirsi sempre vincolati all'esito di un confronto col sindacato perché ci può essere tranquillamente nello svolgimento della democrazia
Le esigenze di governo che non corrispondono epicentro eppure generale che il sindacato avanzerà credo sia ideologico non vogliamo essere come talvolta diciamo dipinti coloro che dettano i tic tac o le condizioni del ricatto no qualcuno
è giusto che ognuno vada i confronti con le proprie posizioni ingiusto di cercare una mediazione perché un Paese in cui o farsi valere una mediazione sociale comunque un Paese
Più ordinato il più forte però poiché si vede l'incombere impossibilità di arrivare a un accordo è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità senta ultimissimo sgomento ma questa benedetta concertazione sociale non più
Non è un po'arrugginita non sarebbe bene passare ad altri metodi di decisione otto voi specie se carattere nazionale
No ma in fondo noi quando abbiamo proposto più che una vera concertazione apriamo un confronto più che farlo tutti capo dei prezzi
Dati di governo Center nei confronti e poi decide in fondo anche noi Mutuel misuriamo questa questa cosa dov'è la questione che che però bisogna avvertire che nell'in questi anni il sindacato italiano
E ha svolto un ruolo secondo me molto importante anche nei processi di risanamento del Paese
Chiede questo credito che Pisa poi da parte del Governo e da parte degli interlocutori a ricercare un accordo del sindacato
Perché
E al di là poi delle parole che si dicono in molte occasioni anche della Confindustria che dice per non basta concertare col sindacato e poi in realtà nei fatti si richiede limpida l'accordo col sindacato quindi
C'è qualcosa che che va al di là del
Di uno schema puramente d'ingegneria istituzionale che bene o male sindacato rappresenta molto in questo Paese per amare al di là delle polemiche il sindacato che ha dato prove di responsabilità ed è chiaro che tutti gli interlocutori sociali e di governo di Parlamento preferiscono trovare un'intesa con le istanze del sindacato piuttosto che all'ascolto questa di
In campi pare la fisiologia normale bene la ringraziamo ringraziamo Guglielmo Epifani segretario generale aggiunto di CGIL pone ascolto come sempre da radio radicale