La nuova normativa approvata dalla Camera per l'accesso alla professione giornalistica

Abolizione dell'ordine dei giornalisti e liberalizzazione dell'accesso alla professione con l'istituzione di un albo aperto a tutti coloro che abbiano conseguito una laurea in Shenzhen delle comunicazioni e questo è il principio car fine contenuto nella nuova normativa approvata dalla Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama un primo passo verso la riforma della professione giornalistica che ora dovrà passare all'esame di palazzo Madama ne vogliamo parlare con una Benedetto Della Vedova del comitato promotore per il del referendum per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti al quale chiediamo
Tutto un commento su questo disegno di legge approvato dalla Commissione affari costituzionali del Senato
Ma dunque questo disegno di legge a
Un aspetto positivo che è quello di
Cancellare l'ordine dei giornalisti così come lo conosciamo e di quindi aprire la via ad una accesso liberalizzato la professione dei giornalisti e in questo senso quindi se vogliamo recepisce le istanze referendarie che non dimentichiamolo perché qualcuno poi come Folloni se lo dimentica distante referendari che non dimentichiamolo sono state approvate da nove milioni di elettori direttori italiani tra quelli e che sono andati a votare per il referendum il quindici giugno e che in schiacciante maggioranza hanno votato sì
Di fatto però questo principio liberale viene contraddetto anche rispetto alla liberal stazione dell'accesso da questa norma che prevede o vorrebbe prevedere la laurea obbligatoria per l'esercizio dell'attività giornalistiche Cuesta io ritengo sia una cosa anacronistica e inefficace e che in più rischia comunque di consegnare l'accesso alla professione alle lobby alle baronie universitarie
Che si troveranno a gestire
Comunque un monopolio dell'accesso attraverso la gestione delle facoltà in
Centro per la comunicazione quindi fatto l'accesso alla professione non sarebbe libero o comunque fondato unicamente sulle regole di mercato in si creerebbe comunque un vincolo che non ha
Un senso voglio dire immaginiamoci quanto qualcosa succede succederebbe di fatto qualora l'accesso alla professione giornalistica fosse vincolato effettivamente alla laurea rispetto a quelle migliaia di persone giovani umbri nonché continuerebbero ad esercitare l'attività o inizierebbe la tu mi pare ad esercitare l'attività giornalistica anche con dei contenuti professionali evidenti e magari anche Avati senza avere la laurea a quelli che si dice voi non siete giornalisti anche se lo fate lo fate bene semplicemente perché non vi siete laureati centro delle comunicazioni Siri creerebbe una situazione di fatto di illegalità di precariato di impossibilità a causa di questa norma ottusa di impossibilità invece di fare dei regolari contratti giornalistici a chiederci tra l'attività professione di giornalista nei fatti insomma quindi comunque si vuole insistere su barriere all'accesso alla libera professione la professione giornalistica basate su meccanismi in questo caso non si parla più di concorso eccetera ma di
Obbligo di conseguire una laurea meccanismi burocratici e amministrativi svincolati da logiche di mercato nega come dicevi prima
Anche tu non sono mancate le polemiche soprattutto in relazione al fatto che il testo approvato dispone l'abolizione dell'ordine nonostante l'esito negativo del referendum del quindici giugno alcuni hanno detto di ritenere molto singolare che il Parlamento decida di abolire l'ordine dei giornalisti contravvenendo di fatto alla responso popolare
E questa è una fesseria del senatore Folloni se posso perché il responso popolare è stato di abolizione dell'ordine dei giornalisti è vero che solo il trenta per cento si è recato alle urne che comunque non è una percentuale marginale dell'elettorato del dell'elettorato italiano ricordiamo anche agli ascoltatori di radio radicale che quello del trenta per cento degli aventi diritto ma mediamente poi vanno a votare sono settanta per cento in l'azione amministrativa anche Santo c'è quindi si tratta più o meno della metà dell'elettorato attivo quello che di fatto ecco e rispetta questo trenta per cento lecito è stato come dire indiscutibilmente di approvazione del referendaria e quindi di opposizione della ordine giornalisti non ha valore legale di fatto questa cosa tutti ben lo sappiamo ma se il Parlamento vuole trarre un'indicazione da quello è rispondere all'istante democraticamente espresse dagli italiani sicuramente la direzione non può che essere quella dell'abolizione dell'ordine dei giornalisti che Folloni sostenga il contrario a partire dalla sua posizione diretto in un partito che rappresenta sicuramente un quarto un quinto degli elettori che si sono espressi per il sì al referendum arreca prendo un per la poltrona di
Giornalisti e quantomeno strano anche i popolari comunque erano molto perplessi su questo sull'approvazione di questo disegno di legge oltre alla Folloni del CDU io credo che di fatto
Le forze politiche ancorché ripeto questo disegno di legge è insoddisfacente da un punto di vista di chi vorrebbe che anche in Italia si arrivasse ad una liberalizza azione delle professioni
Quindi Ordine dei giornalisti ma poi notai avvocati medici e altro ancorché insoddisfacente questo comunque pone un punto importante che è quello dell'abolizione dell'Ordine sembra di capire invece che le forze politiche pressate dalla lobby magari non numerosissime ente mi elettorali ma evidentemente potentissima in termini di costruzione del consenso della lobby dei giornalisti rispondono riflessi corporative sostanzialmente non vorrebbero modificare nulla no
Dico del provvedimento tra le novità di N istituita la figura del Jury per la lealtà e la correttezza dell'informazione come pure una com'missione nazionale di vigilanza ecco qual è la tua valutazione su queste novità inserite nel provvedimento di riforma della professione giornalistica
è una valutazione negativa questa sorta di Authority che devono valutare addirittura la lealtà e la correttezza dell'informazione nei fatti non funzionano non funzioneranno e può e sono pleonastiche rispetto alla normativa del Codice civile alla normativa che tutela i cittadini tutti in qualsiasi caso al momento o dovrebbe tutelare dalla diffamazione e da tutte queste e altre cose e sono poi pleonastiche per esempio rispetto all'anno recentissima normativa sulla privacy che di fatto pone dei vincoli anch'che all'attività all'attività giornalistica io credo che si dovrebbe anche in Italia puntare più ad avere un sistema molto meno autorizzatorio molto meno fissato su regole giuria eccetera ma in cui funzionino le sanzioni questo e nei fatti quello che succede in Italia si costruiscono dei meccanismi che teoricamente dovrebbero garantire correttezza lealtà salvaguardia dei cittadini ma sono meccanismi per loro natura maglie non larghe ma larghissime e poi non ci si può va salvandosi dal coscienza in questo modo non ci si preoccupa di quello che succederà una realtà e quindi abbiamo diffamazione il mostro in prima pagina persone distrutte nel nel salute nella morale negli atti qui e magari anche per il patrimonio che di fatto non hanno alcun tipo positive risarcimento quindi sfondiamo tutte queste cose inutili e focalizziamo l'attenzione invece sulla gli aspetti sanzionatori anch'le attività giornalistica questa è la salvaguardia migliore per i cittadini cioè sapere che chi scrive sacche nel momento in cui commette un qualche tipo di reato di prepotenza eccetera verrà se
Tornato oggi invece in via teorica tutti sono controllati nella pratica nessuno è controllato soprattutto nessuno c'è un primato infatti ecco comunque appunto questo proveniente licenziato dalla commissione affari costituzionali dovrà ora
Passare all'assemblea di palazzo Madama vedremo se subirà alcune modifiche noi dunque per il momento ci fermiamo qui i seguiremo da vicino gli sviluppi e l'iter di questo provvedimento ringraziamo nel frattempo Benedetto Della Vedova Gratteri sentirsi