Assemblea generale dei soci dell'Associazione Industriali Metallurgici Meccanici e Affini (AMMA) organizzata presso il Centro Congressi dell'Unione Industriale di Torino, in Via Fanti 17

Per la nostra Assemblea avevo pensato di presentarmi un filmato sulla metalmeccanica torinese un breve filmato
Di una decina di minuti che spero sarà gradito a voi e soprattutto ai numerosi ospiti che meno conoscono la realtà delle nostre fabbriche
L'idea del filmato è quello di ripercorrere la tradizione dell'industria metalmeccanica torinese della nostra zona
E quindi avremo delle visioni del passato collega televisione dell'oggi
Direi darai appunto o l'avvio al filmato prima di iniziare i lavori dell'Assemblea
Spero abbiate potuto apprezzare dalla visione del filmato anche un po'provocatoria da questo punto di vista l'evoluzione che hanno avuto gli ambienti della fabbrica posti a confronto in modo così immediato come in questa firmato e quindi quello che oggi è l'ambiente in cui operiamo all'opera i nostri collaboratori
Da Rai ora la parola il presidente l'Unione industriale Francesco Devalle per il suo saluto
Autorità signore signori colleghi imprenditori porto il saluto dell'Unione storia di Torino all'Assemblea della maggiore organizzazione di categoria
Padrone di casa il presidente dell'Amma Andrea Pininfarina ma credo mi permetto di rivolgere un particolare benvenuto l'autorità presenti e al presidente della Confindustria Giorgio Fossa
Il bel filmato che abbiamo appena visto nel suo suggestivo alternare passato e presente c'ha ricordato quanta strada abbia fatto sul piano tecnologico e organizzativo l'industria metalmeccanica torinese
Non occorrono parole al filmato per esprimere la costante centralità della fabbrica non solo come luogo di produzione ma come espressione di cultura industriale
L'indulto metalmeccanica non ha mai rinunciato ad affrontare le sfide che si ponevano di fronte attraversando crisi ristrutturazioni
Spesso addirittura reinventando sì promuovendo benessere e sviluppo
Come hanno fatto le aziende che questa mattina verranno premiate e alle quali rivolgo vivi complimenti a nome dell'intera compagine associativa
Oggi siamo tutti chiamati a misurarci con una nuova sfida
Che scavalca la congiunto del presente e ipoteca in positivo e in negativo il futuro
La globalizzazione dell'economia con tutto quello che essa comporta un fenomeno a cui non si può sottrarre
Naturalmente coinvolge in prima linea gli imprenditori
In termini di competitività qualità efficienza dei prodotti ma è una sfida che chiama in causa le forze politiche sociale e direi culturale
Il diamo un'epoca nella quale il rafforzamento o il declino dei sistemi industriali sono legati al clima e alle condizioni in cui si svolge l'attività dell'impresa
Torino soffre certamente dei problemi generale del Paese livello dei corti del lavoro e del denaro rigidità e vincoli di ogni genere pressione fiscale che ostacola l'investimento
E non vado oltre nella incassi o di cose notte
Però esistono anche carenze di sufficienza a livello locale che complicano la vita a chi fa già l'imprenditore e scoraggiano quanti italiani o stranieri potrebbero portare nuove iniziative
Il problema è come attrezzare meglio la nostra area non solo sul piano delle infrastrutture ma anche su quello della mentalità e di atteggiamenti nei confronti dell'attività imprenditoriale
Questo è possibile se siamo tutti convinti che Torino resterà una città non esclusivamente ma soprattutto industriale
Proprio a questi temi che solo apparentemente hanno valenza locale abbiamo deciso di dedicarla assemblea generale dell'Unione
Che si svolgerà a giugno e spero che in quell'occasione si possa sviluppare un franco dialogo con le forze amministrativa del Comune della Provincia e della regione grazie per l'attenzione
Grazie
Francesco Devalle
L'ordine del giorno dei lavori di quest'oggi prevede la relazione del consiglio direttivo
La ratifica dei componenti del consiglio direttivo precedentemente nominati d'elezione dei componenti del consiglio direttivo del revisore dei conti scaduti
La delibera del contributo associativo per l'anno mille novecentonovantasette le varie ed eventuali
Darà inizio quindi all'Assemblea accomuna la relazione che farò a nome del consiglio direttivo
Vorrei iniziare dicendovi che avevamo invitato il il sindaco di Torino Castellani e che purtroppo per impegni di carattere istituzionale adempimenti istituzionali di questi primi giorni del mandato
Non gli è stato possibile partecipare ha voluto comunque inviarci
Un messaggio
Nel quale ci rassicura della sua attenzione verso l'associazione che rappresentiamo
Mi dice di essere convinto non da oggi del ruolo istituzioni sostituibile dalla cultura di impresa per il futuro dalla nostra città specie in questa difficile transizione che la caratterizza
E mi dice anche di poter contare sul comune impegno quindi lo ringrazio per questa per questa sua indicazione e passerei alla lettura della relazione
L'autorità colleghi gentili ospiti signore e signori è un onore tanto per me quanto per l'associazione che rappresento darvi il benvenuto ringraziarvi per la partecipazione questo rivolge un saluto particolare al prefetto di Torino eccellenza Mario Moscatelli che ci ha fatto l'onore della sua presenza
Ringrazio il presidente Giorgio Fossa per la sua presidenza questo oggetto per la sua presenza questo c'è Torino insieme a noi
Desidero esprimere il mio personale apprezzamenti apprezzamento e quello dei colleghi imprenditori metalmeccanici compiacendosi con lui per aver sempre posto al centro della sua azione i problemi dell'impresa
Come quando ha promosso la significative civile manifestazione dello scorso dieci aprile
Al di fuori di ogni disegno politico in quell'occasione abbiamo voluto sottolineare
Come le impresa investite di responsabilità di primo piano nel sostenere il Paese ricevano sovente in cambio scarsa considerazione da parte del governo del legislatore
Ci dibattiamo ancora in un sistema della governabilità imperfetta che limita l'azione governativa e ostacola il processo di rinnovamento e di liberalizzazione di cui abbiamo bisogno
Non potevamo non pensare e l'abbiamo sostenuto in più occasioni che la scarsa coesione tra le forze di maggioranza
Frutto di coalizioni elettorali e non di cultura e programmi omogenei avrebbe portato di inevitabili scollamenti a continue mediazioni al ribasso rispetto all'acutezza dei problemi da affrontare
è auspicabile quindi che si pervenga rapidamente una seria riforma dello Stato a un maggiore decentramento amministrativo al perfezionamento del sistema elettorale
Finora si sono registrati molti solenni impegni ma pochi fatti
Il processo di cambiamento è ancora molto complesso devono infatti modificarsi meccanismi culturali sedimentati in decenni di supremazia delle ideologie sulle azioni politiche concrete
Le forze politiche come fanno le imprese devono saper operare per creare valore
Contribuire cioè ad arricchire con la loro azione il tessuto economico-produttivo e sociale e non deprime
Nell'analizzare la situazione economica e produttiva mi compete iniziare dal nostro settore che osservato un andamento stagnante per tutto il mille novecentonovantasei
I primi mesi dell'anno in corso rivelano un modesto miglioramento sul piano della produzione del portafoglio ordini
Il persistere della stagnazione degli investimenti e di una generale debolezza dell'economia rende ancora lontana una vera inversione di tendenza
In questo contesto il comparto metalmeccanico è appena uscito da una lunga e sofferta vicenda contrattuale che pur avendo contenuto l'onere economico per le nostre imprese ci induce a trarre alcune indicazioni sul piano più generale
La prima riguarda il trattamento fiscale delle retribuzioni come si rileva in modo palese dal risultato dalla tornata contrattuale
Il lavoratore riceve il cinquantanove per cento del suo aumento salariale lordo lo Stato incassa ben l'ottantacinque per cento dall'aumento stesso l'azienda sostiene un costo pari a due volte e mezza l'aumento netto in busta
Abbiamo oltrepassato ogni limite di ragionevolezza
Circa il sessanta per cento della spesa sociale e finanziata dagli oneri contributivi
La stessa percentuale e del quaranta per cento in Germania e del venticinque per cento nel Regno Unito
L'effetto di questa politica e unicamente la disoccupazione
Essa infatti risulta più elevata in quell'economia e con maggiore spesa pubblica e dunque con maggiore pressione fiscale
è giunto il momento di intervenire con un progetto complessivo di contenimento degli oneri sociali finora in costante aumento
Non sono di certo sufficienti le modeste misure in materia di decontribuzione dei salari aziendali che viceversa in altri Paesi dell'Unione europea sono fortemente defiscalizzati
La seconda osservazione riguarda il futuro dei contratti e della negoziazione salariale
Dal mese di dicembre novantasei il nostro Paese è rientrato nel Sistema monetario europeo e si trova nuovamente assoggettato una disciplina di cambi sostanzialmente fissi ciò comporta che non è più sostenibile una crescita dei salari del costo del lavoro al di là dei prezzi come purtroppo è successo nel novantasei con un più sette per cento rispetto a un'inflazione media del tre nove
E come sta accadendo nei primi mesi dell'anno in corso con un più quattro cinque per cento contro l'inflazione sotto il due per cento
A causa di questo andamento poco virtuoso il recupero di competitività che era stato possibile negli anni precedenti anche a seguito della salute azione della lira sieroso nel novantasei di alcuni punti percentuali rispetto agli altri Paesi europei
Come potete vedere dalla proiezione a sinistra fatto zero il costo del lavoro italiano si vede il differenziale in evoluzione del costo del lavoro negli altri paesi europei
Al centro viene effetto della rivalutazione della nostra moneta e a destra il differenziale di competitività perduta nel periodo del mille novecentonovantasei per i due fenomeni sopra dette
Siamo quindi convinti della necessità di preservare il ruolo positivo del dialogo con il sindacato e dell'opportunità che non si debba ritornare al metodo lo al metodo non costruttivo del conflitto come avvenuto in alcune fasi dell'ultima vertenza metalmeccanici l'accordo del luglio novantatré è stato ed è importante per la costruzione di relazioni industriali innovative
Ma esso venne firmato in un momento in cui le prospettive e i vincoli dell'economia erano del tutto diverso
L'adesione all'Unione monetaria ci pone invece nella prospettiva di osservare un obiettivo di inflazione zero il che è già accaduto per i prezzi dei nostri prodotti che nel dicembre novantasei erano in media quelli di un anno prima
In questo scenario confermato dai recenti dati d'inflazione del mese di aprile i due livelli di contrattazione nazionale ed aziendale non possono più coesistere quanto meno nei termini odierni
Mi pare che si possa preliminarmente osservare che se la contrattazione nazionale continuerà ad intrecciarsi con quell'azienda vale con le modalità e le tempistiche attuali avremo scosta il sempre nettamente superiore all'inflazione con gravi ripercussioni sui nostri livelli di competitività in ambito europeo e mondiale
Una revisione del sistema contrattuale e quindi urgente e moderna
Urgente perché le istituzioni europee nel preparare i rapporti sulla convergenza entro il mese di maggio novantotto
Dovranno giudicarci non solo sull'aritmetica del deficit pubblico ma anche sull'evoluzione degli altri indici di prezzo come i salari al costo del lavoro
Una simile riforma sarebbe altresì moderna perché aiuterebbe una forza lavoro ancora legata alla rivendicazione delle garanzie a entrare maggiormente nell'ottica della partecipazione all'impresa
Dell'interesse risultati come già avviene nelle altre economie avanzate
Il problema occupazionale rappresenta una priorità per molti Paesi industrializzati tuttavia è dimostrato che laddove vi sono minori costi impropri e maggiore flessibilità come negli Stati Uniti in Inghilterra la disoccupazione e sensibilmente ridotta si pensava che il pacchetto Treu frutto del patto del lavoro tra il governo e parti sociali del settembre dell'anno scorso potesse considerarsi una prima seppur timida tappa di modernizzazione del mercato del lavoro
Purtroppo persiste in Parlamento una cultura di retroguardia che ostacola la diffusione di strumenti nuovi per rendere il lavoro flessibile e non precario come si vuol far credere
E al curabile che sia pure i tempi supplementari e volutamente utilizzo questa terminologia che deriva dal dal mondo calcistico vista l'aleatorietà dei risultati che ci si possono attendere
Dicevo augurabile che riesca a prevalere anche per altri aspetti ad esempio l'orario di lavoro quel buonsenso che ha permesso i ricavi mediare alla responsabilità di chi voleva introdurre ulteriori vincoli alle procedure di mobilità nel mercato del lavoro se vogliamo che le nostre imprese siano più concorrenziali occorre finalmente introdurre gli strumenti già collaudati positivamente in altre realtà europee
Mi riferisco al lavoro in affitto che ha fornito in diversi paesi un valido contributo all'occupazione con centinaia di migliaia di posti di lavoro
Da noi nascerà purtroppo con limiti tali da ridurne la portata l'occupazione dei nostri giovani non si realizza né con le rigidità né con le riduzioni d'orario né consentitemi con il lavoro creato per decreto
Supereremo la stagnazione occupazionale quando il Governo saprà varare un complesso omogeneo di politiche attive orientato allo sviluppo dell'economia integrandoli elementi di flessibilità di privatizzazioni e liberalizzazione
Solo così le attività che si collegano al fare impresa diventate oggi troppo complesse e costose potranno essere di stimolo per nuovi investimenti e nuova occupazione
L'economia nazionale permane in fase critica tanto per il profilo congiunturale quanto per le variabili strutturali
Il novantasei si e chiuso con una crescita del PIL dello zero sette per cento nelle previsioni per il novantasette si collocano intorno un modesto uno per cento ben al di sotto dell'incremento tritato i principali Paesi europei
Secondo gli ultimi dati del disco investimenti sono previsti in calo meno tre per cento anche esempi misura inferiore a quanto è successo nel novantasei
La stagnazione della domanda interna di cui non si intravvedono miglioramenti è il frutto del continuo innalzamento della pressione fiscale che ha raggiunto il quarantatré mezzo del PIL contro il trentanove per cento medio dei Paesi OCSE
Le manovre fiscali si succedono a ritmo incalzante colpiscono a sorpresa ogni cespite e richiedono i contribuenti anticipazione di imposte che possono mettere in difficoltà tanto le singole famiglie quanto l'impresa
Il prelievo forzoso sulle liquidazioni del tutto scollegato dall'erogazione di redditi ed all'identificazione di una capacità contributiva effettiva rappresenta un esempio di tassazione di più che dubbia costituzionalità
Non rinunceremo ad opporci perché è inaccettabile che vengano sacrificato un'altra volta tutti i principi di equità e di efficienza cui dovrebbe comunemente riferirsi l'imposizione fiscale
La nostra associazione sarà in prima linea promovendo lei stessa la possibile azione giudiziaria di competenza anche nell'interesse degli associati
Naturalmente mantenendoci coordinati con l'insieme del sistema confindustriale
Il sistema fiscale e quanto occorre perché la fiducia delle famiglie degli investitori sia tale da limitare i consumi e i nuovi investimenti
Ciò aumenta il rischio che la stagnazione si trasformi in recessione che vi sia un'effettiva delocalizzazione delle aziende italiane e si riduca la convenienza dei capitali esteri ad affluire in Italia
Ma la domanda interna è debole anche perché su di essa grava l'inefficienza burocratica che ingessa l'attività e quindi la produzione di ricchezza del Paese
La crescita dalla domanda estera si è ridotta sostanzialmente l'esportazione nazionali erano cresciute del quindici per cento nel novantaquattro salendo al ventiquattro nel novantacinque per scendere a un modesto più due per cento nel novantasei
Su di essa influito indubbiamente l'erosione di competitività dei nostri prodotti a seguito dell'apprezzamento della lira e dell'aumento dei costi
I dati dell'esca dell'export relativi al mese di febbraio anche se non vanno drammatizzate insegnavano il persistere delle difficoltà
Queste riflessioni conducono ai problemi più seri urgenti dell'economia italiana
L'importante aggiustamento dei conti pubblici di questi ultimi anni si è basato su forti sacrifici fiscali
Rinvii dispense anticipi di entrate operazione di finanza creativa sui bilanci intaccando solo marginalmente la componente strutturale del deficit che ne rappresenta ben l'ottanta per cento
Al miglioramento del deficit corrente ha contribuito un favorevole andamento dei tassi di interesse internazionale a lungo termine che ha determinato la Banca d'Italia ad abbassare i tassi a breve accelerando il percorso di risanamento
Nonostante questo il costo reale del credito al netto dell'inflazione aumentato per le imprese di circa due punti percentuali tra dicembre novantacinque marzo di quest'anno
Il dato mi pare emblematico anche se circoscritto alla nostra
Ciò porta due rapide considerazioni la Banca d'Italia ulteriori spazi per ridurre il costo base del denaro il sistema bancario deve urgentemente ristrutturarsi privatizzare sì per essere più competitivo e meno costoso
La priorità del governo oggi è quella di elaborare un documento di programmazione economica e finanziaria che prefiguri un vero risanamento strutturale del bilancio dello Stato
Indispensabile per superare le diffidenze anche recenti dell'Europa nei confronti della nostra partecipazione all'Unione monetaria
Questo appuntamento importante per tutti gli europei ma essenziali per i Paesi come il nostro fortemente indebitati e con mercati finanziari limitatamente concorrenziali
Soltanto la scala continentale potrà permettere all'economia europea di reggere il contesto competitivo globale
Il processo di globalizzazione infatti un fenomeno irreversibile di civiltà di innovazione di sviluppo che non interessa soltanto noi imprenditori commetterebbe un errore chi non vi credesse
L'efficienza del sistema dei trasporti di scambi internazionali
Insieme alla rapidità di circolazione dell'informazione di investimenti e disinvestimenti dei capitali mettono a confronti interi sistemi regionali e nazionali sulla base della disponibilità convenienze qualità dei loro fattori produttivi il sistema pubblico e la sua spesa sono dunque elementi centrali della dotazione competitiva di ogni struttura economica moderna
Sotto questi aspetti il nostro paese attende riforme ancora da venire
La presenza dello Stato nell'economia va bene al di là della media dei Paesi industrializzati con una spesa complessiva del cinquantatré virgola cinque per cento
Vi concorrono sia un processo di privatizzazioni mai veramente svolto sia le ceste eccessivo Pubblico impiego in questo comparto i tagli e le razionalizzazioni non vengono fatte
Il sindacato appare il vero arbitro delle decisioni al governo vi si adegua pressoché supinamente
Basti ricordare i casi esemplari dei piani di ristrutturazione delle Ferrovie dell'Ente Poste
Quest'ultimo ente prima denunzia esuberi e poi si scopre che assume scaricando nei costi sulla collettività
Per essere realmente competitivi occorre riformare lo Stato sociale il che non vuol dire rinunciare a darsi regole di previdenza pubblica e di solidarietà
Fin qui esso era il gatto privilegi ha introdotto trattamenti sperequati ha difeso gli in rispetto agli auto è stato così gravoso sul costo del lavoro da indurre un'elevata disoccupazione vi sarebbero pertanto molte ragioni per correggere gli eccessi di squilibri del nostro sistema ma è forse sufficiente ricordare che esso non è più sostenibile democraticamente
Il regime pensionistico è schiacciato da una crescente divario tra la dinamica delle entrate in linea con l'inflazione e quello della spesa che cresce ormai al di fuori di ogni controllo in termini multipli rispetto ai livelli della stessa infrazione
In quest'ottica occorre rapidamente imitare altre nazioni europee che hanno razionalizzato eliminato le pensioni di anzianità hanno proporzionato l'erogazione delle pensioni al montante contributivo individuale
Hanno favorito il nascere di un'estesa e completa struttura di previdenza complementare privata
Da noi le difficoltà burocratiche ancora una volta stanno limitando l'operatività dei lungimiranti accordi sulla previdenza integrativa raggiunti in alcuni settori come quello metalmeccanico
Il confronto fra governo e parti sociali è partito proprio in questi giorni
Le premesse non mi paiono delle migliori ed anzi direi che appaiono molto preoccupanti
Auguriamoci che ognuno senta il peso della responsabilità che annessa questa trattativa per l'ingresso nell'Unione monetaria
Per ultimo vorrei soffermarmi sulla nostra rete vittoriale
Le più recenti previsioni congiunturali con particolare riguardo al nostro comparto metalmeccanico segnalano un'attenuazione delle tendenze negative con un leggero miglioramento delle aspettative di produzione ordine occupazione
Per dura invece la stasi dei mercati esteri e l'attività di investimento sempre piuttosto depressa risente dell'incertezza della congiuntura
All'interno della metalmeccanica le indicazioni più positive vengono dal comparto automobilistico dove gli effetti degli incentivi alla rottamazione hanno messo in moto un meccanismo di sviluppo che si è riflesso su tutto il settore della componentistica
L'aumento dei volumi produttivi dell'autoporto positive ricadute sull'occupazione sia in termini di assorbimento dalla cassa integrazione guadagni che in questo primo trimestre diminuita del quarantacinque per cento sia in termini di nuove assunzioni
Una ricerca condotta dall'Ama su un significativo campione il piccole-medie aziende associate della componentistica ha rilevato un incremento di più di mille nuovi occupati che vanno ad aggiungersi ad assunzioni FIAT solo a Torino pari ad ulteriori altre mille unità
L'operazione si sta confermando positiva non solo per questi aspetti essenziali altresì per il beneficio indotto all'erario nel rapporto costi ricavi per qualche centinaio di miliardi
è necessario quindi che questo provvedimento non subisca brusche interruzioni ma abbia quella giusta continuità nel tempo tale da permettere al settore di agganciarsi saldamente alle possibilità di una ripresa economica
La città dopo le inevitabili tensioni elettorali ha scelto la sua amministrazione per il prossimo quadriennio
E sa troverà nel mondo industriale metalmeccanico un interlocutore attento ed esigente rispetto alla missione di crescita economica che dovrà assumersi e in tale ambito siamo disponibili a una proficua collaborazione
Pur nella naturale diversificazione non si dovrebbe trascurare Manzi sostenere e potenziare il settore nel quale l'are ha manifestato un vantaggio competitivo
Siamo un centro di produzione industriale importante e vitale per l'intero Paese e in alcuni settori più sensibili alla concorrenza globale come quell'auto motoristico per l'intera Unione Europea
Sono da promuovere le vocazioni imprenditoriali ad alta intensità tecnologica
La disponibilità di risorse umane preziose la presenza di istituti l'istituzione formativa all'avanguardia le attività di ricerca e sviluppo tecnologico che già superano un terzo del totale nazionale
In questi campi risiedono infatti i vantaggi competitivi storici e su questi si può contare continuare a basare il successo di un'industria che non solo non non lascia Torino
Ma perseguendo attivamente in modo sinergico la competizione mondiale
La sceglie come sedi di attività dai contenuti ancora più ricchi e complessi
Tuttavia il gioco competitivo sempre più serrato richiede di accrescere la dotazione territoriale di risorse moderne avanzate deficienti
Al primo posto delle priorità per le amministrazioni c'è a nostro giudizio la questione delle infrastrutture
Progressivamente le città Polo come Torino polo industriale tecnologico potranno mantenere e accrescere il ruolo ruolo c'è sapranno diventare nodi facente parte delle reti che legano fisicamente e virtualmente le città europee
Per questo auspichiamo che le infrastrutture vengano fatte lavorare coma dal rapporto che deve aumentare i suoi collegamenti e che quelle mancanti si realizzino rapidamente
Guardiamo per esempio con preoccupazione ai ritardi nella realizzazione dei collegamenti ad alta velocità vitali per l'intero Nord Ovest ed essenziale i cittadini all'imprenditoria
L'alta velocità deve essere quindi promosso nel nostro territorio con ancora più convinzione ed efficacia per evitare il rischio di una pericolosa emarginazione della città
Torino forse la più completa città europea dell'auto si merita non solo collegamenti internazionali di primo ordine ma anche un sistema integrato di mobilità nel traffico urbano che dovrebbe essere esemplare di come si possa coniugare la civiltà dell'automobile con il rispetto dell'ambiente l'efficienza degli spostamenti con la qualità del trasporto pubblico in questo siamo ancora carenti
In futuro la specializzazione automobilistica si completerà sempre di più con i sistemi di mobilità metropolitana
Sistemi innovativi che devono essere capaci di organizzare la mobilità di persone e merci attraverso l'uso intelligente flessibile coordinato di differenti modalità di trasporto e possibile far diventare la nostra area un modello dell'innovazione dei sistemi di mobilità per affermare la continuità del suo ruolo in questo settore strategico
Infine una terza priorità su cui ci sentiamo di stimolare l'amministrazione cittadina è quella delle risorse delle privatizzazioni
La trasformazione in società per azioni delle aziende municipalizzate è stato un primo passo che deve essere chiaramente orientato a una successiva cessione ai privati
La macchina comunale
A processo completato dovrebbe avviarsi a diventare finalmente un'organizzazione snella tesa indicare politiche fissare la cornice delle regole di erogazione di servizi e controllarne la qualità
Come si può non essere preoccupati del rispetto di queste priorità non potendo dimenticare mi dispiace che non ci sia oggi il sindaco Castellani l'avrei voluto dire personalmente non potendo dimenticare la del fatto che nella nuova giunta vi sono al viso la presenza di forze politiche che in passato hanno ostacolato molto questi progetti confidiamo nella capacità personale del sindaco Castellani di rimuovere questi ostacoli
Torino non cambia la natura da città industriale a città digitale
Può integrare questa secondo opzione la prima realtà anzi la continuità del suo vantaggio industriale si baserà anche sulla disponibilità di servizi e tecnologie avanzate in campo elettronico e digitale
Per questo nutriamo aspettative sulle infrastrutture telematiche cittadine piemontesi
Ma anche auspichiamo che i soggetti pubblici non demorde monopolizzano l'impiego e che le reti possono diventare i veri pericoli di sviluppo al servizio dei cittadini e delle loro attività professionali e d'impresa
La nostra è una città orientata allo sviluppo e all'innovazione grazie a ciò sta superando un periodo difficile crisi si avvertono i primi segni di inversione di questo di questo declino che taluni ritenevano inevitabile
Ma l'innovazione riguarda S i settori le tecnologie o i processi organizzativi richiede risorse umane adeguate ai nuovi bisogni
Ci aspettiamo perciò amministrazione lungimiranti generose disponibili verso le esigenze della scuola della formazione ed è l'università e su questo sappiamo di poter content di poter contare sull'esperienza sulla estrazione professionale del nostro Sindaco il professor Castellani
Si tratta di temi sui quali la mai sensibile da lunghissimo tempo e sui quali ha sempre fornito contributo contributi e sostegni concreti
Rispetto al passato le amministrazioni locali dispongono di più stabilità più mezzi più margini di autonomia per realizzare loro programma
Buon lavoro quindi al sindaco la nuova giunta con l'augurio che sappiano perseguire fino in fondo il programma elaborato e sul quale hanno ottenuto la fiducia dei cittadini senza cederà distorsione indotte da parte di qualunque forza politica
Per concludere alcuni brevi cenni sull'Anna che in quest'ultimo periodo è stata presente in prima fila nel dibattito economico politico culturale con convegni e ricerche studi attraverso i mezzi di comunicazione
Sia in platea si è ampliata la rete delle relazioni internazionali con le associazioni metalmeccaniche europee
Realizzando progetti operativi di formazione di organizzazione in cui sono state coinvolte le nostre imprese con i colleghi stranieri sui temi di attualità dalla qualità alla lean production allora nel Organization
L'associazione con notevole impegno finanziario organizzativo ha raggiunto nel mese di luglio dello scorso anno prima associazione in Italia l'obiettivo della certificazione ISO nove mila uno del sistema qualità del proprio servizio addestramento e formazione
Il servizio sindacale ha ha partecipato attivamente le trattative per rinnovo dalla parte economica del contratto li Zandonai che significativi accordi con FIM FIOM UILM sui temi innovativi quale la formazione delle rappresentanze sindacali unitarie
Nell'ambito della Commissione paritetica sindacale il servizio sta lavorando per preparare i supporti necessari per l'applicazione della nuova normativa sull'apprendistato
Essa dovrebbe favorire la formazione a costi contenuti di figure professionali di officina oggi carenti sul mercato
La sicurezza sui luoghi del lavoro ha visto l'associazione sempre più presente all'interno delle aziende a livello tecnico operativo a breve il nostro servizio potrà integrare la propria attività anche sul piano progetto attivo impiantistico
Per questo complesso di attività desidero ringraziare vivamente il direttore la nostra associazione dottor ponte e il vicedirettore Tormo Lina la struttura tutta che si impegnano con idee e Progetti quotidianamente
Care colleghi cari colleghi nell'assemblea dall'anno scorso il presidente Devalle a chiusura del suo mandato aveva lasciato un messaggio per l'imprenditore che avrebbe guidato dopo di lui l'associazione disse
Le sfide che la metalmeccanica torinese sta raccogliendo non sono finite ma sono sfide appena iniziata
Si dimostrò l'uncinetto usi mirante e veritiero
Tale messa tale messaggio ha stimolato il mio primo anno di presidenza dall'associazione e continuerà ad essermi di riferimento per assicurare agli associati il massimo impegno al vostro servizio
Un ringraziamento quindi al presidente Devalle agli imprenditori meccanici che mi hanno appoggiato in quest'anno è aiutato e in particolare grazie ai vicepresidenti consiglio direttivo tutto grazie
Da Rai al ora la parola per il saluto da parte delle autorità al presidente del consiglio regionale Rolando Picchioni
Signor presidente autorità eccellenza
Sono grato al presidente Pininfarina per questa sua relazione e che ha offerto ancora una volta l'occasione per una disamina una riflessione a tutto campo dalla situazione del Paese
Ma io modestamente mi ricollego ad un livello più basso seguendo proprio anche sì di sussidiarietà una delle parole il mito di questa nostra epoca politica
Quindi pongo pertanto a livello della situazione locale volendo chi portare il saluto della Regione Piemonte io spero qualche anche l'assessore Masaracchio voglio portare il saluto dell'esecutivo
So che ci sono altri colleghi in sala come Luciano Marengo ed altri
E per puntualizzare alcune cose che ci competono non solamente per un ossequio reverenza quest'Assemblea ma perché crediamo che le cose che ci competono abbiamo anche la necessaria visibilità che non sempre c'è data
Ebbene le cose che ci competono innanzitutto sono proprio si riferiscono al suo richiamo ultimo non è solamente il Comune di Torino la brama test persone di questa città di questa nostra terra c'è una Regione che certamente uno dei punti di riferimento è ovvio che queste sono
Riflessione così un po'banale però non lo è tanto se noi pensiamo che nella sinergia degli enti locali degli Enti territoriale degli Enti legislativi territoriale
Ecco si può individuare quel comune cammino che non venga mortificato troppo dalle ideologia si sdogana il secolo dalle Dio logica qualche pensatore americano come Emerson diceva ideologia montano in sella cavalcano l'umanità
Il problema del richiamo della foresta da parte di ognuno di noi è sempre presente non solamente in campagna elettorale
Per cui il cercare l'ubi consistam di quello che siamo stati dal nostro percorso culturale della nostra appartenenza politica è un pericolo sempre immanente
Su un giornale liberal mi pare che verità scrivesse l'altro giorno una frase un libro cita su un libro di deriva lo spettro di Marx corre ancora in Europa
Questo dicendo che al di là di quello che potrebbe essere il nostro pensiero e la nostra
E la nostra riflessione certamente molto pratica molto pragmatica
Il fatto che noi vediamo sempre poi a fare i conti con la la casa da quale proveniamo
Potrebbe indurre qualche d'uno in in un'indulgenza troppo politica e troppo poco istituzionale
Ebbene noi vogliamo con questo che al di là dalla campagna elettorale che ha visto molti di noi divisi
Nessuno uno o l'altro candidato mi è dispiaciuto che dalla campagna elettorale non sia venuto fuori il progetto di una società futura
Io mi sarei pensa io avrei auspicato
Che la società la il presidente Pininfarina detto società città industriale città digitale eccetera cioè i vari sedare che sono presenti
Nella discussione non solamente pulite logica ma anche economica ecco perché non sono venuti fuori
E perché si è pensato invece a piccole cose di risulta senza cercare di dare le sì perché non ci si è impegnati
Ad un fatto preciso come quello che è stato qui ricordato
Le risorse moderne che sono necessarie per assicurare con l'avanzamento della nostra città quell'efficienza dalla nostra città tante volte bloccata
Tante volte bloccata da parole d'ordine che credevamo ormai messe in cantina
Bene questo per dire che cosa che la Regione Piemonte non ha mai fatto e ne vuole fare
Ecco un discorso di bassa di basso livello politico
Noi siamo con questa città
E pertanto siamo con tutta la capacità progettuale che la classe politica la classe istituzionale di questa città vuole fare ugualmente era a fondo vuole mettere a regime
Il problema diventa poi il problema scusi che cosa fare su che cosa muoverci
Quali sono le priorità necessaria
Perché sappiamo benissimo ad esempio che la conferenza di servizio sull'alta velocità precedente Pininfarina è stata bloccata dei Verdi
Perché i condizionamenti che noi subiamo anche da parte di gruppi certamente autorevole ma certamente minoritari
A livello regionale per le grandi infrastrutture possono subire una analogo trattamento laddove la presenza non solamente del Consiglio ma anche nell'esecutivo potrebbe essere effettivamente una palla di piombo questo sono i pericoli reali
Ma questo al di là di questi pericoli a viale noi vogliamo affermare
La nostra correttezza istituzionale
Che ad esempio nell'applicazione del Piano regolatore e nell'approvazione del piano regolatore non ha fatto sì che la Regione Piemonte cercasse il proprio particolare
Ma fosse veramente in sintonia con il Comune di Torino per dotare di questo nella città di Torino di questo strumento essenziale
Ci sono pertanto dei problemi dei rischi
Ci sono dei rischi che Portonovo ha un problema di mentalità di comportamento complessivo
Allora per esempio la Regione Piemonte
Io mi auguro che questo possa essere accolto vorrà organizzare organizzerà per il mese di settembre e di ottobre la conferenza regionale sul lavoro
E la Conferenza se giocare sul lavoro non sarà una passerella rituale
Non dovrà esserlo per lo meno dovrà esterno solamente una richiesta da parte di tutti una porgere il piattino ma dovrà essere uno percorso
Non dico di protocollo non dico di concertazione ma un percorso di alcuni obiettivi possibili per cui noi possiamo arrivare da alcuni risultati possibili
Voglio solamente dire due parole poi chiudo perché prendo troppo tempo ogni discorso al mio saluto
Quando noi abbiamo al di là dall'alta occupazione une diede tremenda la bassa natalità e la bassissima scolarizzazione
Ecco quale futuro noi possiamo pensare per questa città
Quale futuro possiamo pensare se la scolarizzazione una delle più basse d'Italia
Se le infrastrutture universitarie sono tra le più miserevoli d'Italia
Se non esiste assolutamente c'è se il rapporto della del della scuola dello studente con le attrezzatura necessari sopporta necessaria anche logistici sono tra le più basse d'Italia
Allora il problema è certamente di farsi che delle risorse umane e qui assessore alla formazione lo dico anche lei
Lei farebbe le risorse umane il sì vengono convogliate nel campo dalla formazione che non è solamente più una formazione
Quantitativa ma qualitativa non siamo più il tempo delle sardine e dalle sartine e delle e delle e dei e dei piccoli operatore di officina
Qui il problema è chiaramente puntato ad una tecnologia che deve essere certamente diffusa a tutti i livelli
Allora il problema si pone anche noi come società civile ma come istituzione sul problema sul sul fatto che le risorse per la famiglia devono essere delle risorse concrete che possono permettere precise che possono permettere che una scolarizzazione che oggi si afferma purtroppo in termini preoccupante alla alla all'istruzione dell'obbligo possono avere dare la possibilità alle famiglie di farsi che i giovani possono acquisire quella formazione universitaria superiore che oggi non hanno sono tantissimi problemi io credo che questo a nostro incontro posso avere così la possibilità non solamente di apprezzare e la sua relazione che io personalmente condivido
Ma anche poche possa anche permettere a noi tutti di indicare per i prossimi mesi con il concerto di tutte le istituzione una politica per l'occupazione e una politica per la formazione una politica per la famiglia
Che possa essere il supporto necessario perché questa città decolli a livello delle risorse umane che sono le cose più importanti del ringrazio
Ringrazio il presidente Picchioni per il suo intervento passo la parola
A due interventi che sono stati richiesti in anticipo relativamente all'apertura dell'Assemblea
In particolare presidente di Piccola industria dell'Unione industriale di Torino Luigi tessera Chiesa
Autorità colleghi imprenditori amici io ringrazio il presidente Pininfarina per il suo gradito invito intervenire a questa Assemblea in rappresentanza della piccola industria è per me motivo di orgoglio
Per il fatto di rappresentare un tessuto industriale di assoluta eccellenza e per l'alta qualità che da sempre costi contraddistingue questo momento associativo
Qui ci si sente a casa propria si parla di tecnologia di mercati di competitività
Una cultura d'impresa che si esprime come patrimonio dinamico una insieme di capacità di attitudini in grado di rendere percepibile
Non solo la solidità del sistema produttivo ma anche la sua forza propulsiva innovazione di adattamento
Nel corso di il mio breve intervento vorrei parlare di due temi specifici il primo l'evoluzione che le piccole imprese hanno messo a segno nel corso di questi ultimi anni
E il secondo relativo all'andamento dell'inflazione ai suoi possibili sviluppi e alle sue implicazioni in termini di scelte finanziarie
Tengo al primo punto quello che riguarda lo straordinario cambiamento fatta registrare dalle piccole imprese
Sono quattro anni che come presidente di Piccola industria e ormai imprese semita della scadenza del mio mandato seguo io servo da vicino questa realtà industriale oltre che viverle in prima persona
Ebbene non solo a Torino ma in buona parte d'Italia si è verificata una sorta di rivoluzione i cui risultati sono alla luce del sole
Solo qualche anno fa le piccole imprese che esportano costituivano un'eccezione adesso esportare una preselezione COER corrente
Un denominatore comune la cui proporzione nel tempo è cresciuta tanto da diventare una componente fondamentale degli ordinativi
Ma c'è dell'altro non solo la gran parte delle piccole aziende sporta quote di fatturato crescenti in molti paesi europei e non ma soprattutto oggi sono molte le imprese che hanno una testa di ponte all'estero
Le piccole imprese italiane hanno cioè compiuto in fretta e in silenzio il loro processo di internazionalizzazione
L'hanno fatto direi in tanti modi diversi a seconda dei mercati dei prodotti ma sempre partendo da una situazione di superiorità tecnologica e di controllo dei processi produttivi
Sono molte le piccole e medie imprese che nelle loro nicchie o nei loro segmenti di mercato hanno conquistato posizioni di leadership indiscussa
Molte delle nostre imprese sono nelle loro lavorazioni fra le prime dieci in Italia e molto spesso fra le prime venti in Europa e nel mondo
è un dato che deve farci riflettere renderci consapevoli della qualità e del livello di capacità e di tensione competitiva che il nostro sistema patrimonializzato
è un insieme di valori umani professionali e scientifici una cultura d'impresa coesa una tradizione ed innovazione ove tradizione ed innovazione si sposano in una formula originale e di assoluta eccellenza
Questo ed altro ancora sono le nostre piccole imprese e noi imprenditori torinesi in particolare abbiamo ritrosia quasi pudore a riconoscerci bravi eccellenti anche quando lo siamo
Logica e di capacità gestionali maturati attraverso il lavoro degli scorsi anni con i processi di qualità la lean production l'azienda corta
Tutti i sintomi per quanti come noi hanno avuto modo di sperimentali di efficienza di ottimizzazione di risparmi di risorse è un duro allenamento che ha reso forte competitivo il sistema delle piccole imprese torinesi
La loro presenza oggi sui mercati internazionali autonoma o a seguito dei grandi gruppi e la testimonianza più eloquente del raggiungimento di un'integrazione sul mercato globale
Che ha fatto il suo fondamento nella capacità di produrre e al contempo di competere
Di tanto in tanto credo debba esservi un momento non per l'autocelebrazione ma per fermarsi a riflettere e prendere atto che le nostre aziende non sono più le officine di una volta
Di quei tempi è però rimasto lo spirito d'intrapresa quello che ci spinge a competere sui nuovi grandi mercati e a battersi in casa nostra con i mille problemi quotidiani
Credo che a questo processo di internazionalizzazione sia per un verso impossibile sottrarsi e che anzi esso costituisca una dura prova di selezione
Ma credo anche sia una straordinaria opportunità di crescita e di modernizzazione per il nostro sistema di impresa e cui è necessario prendere parte come stiamo facendo con determinazione ed entusiasmo
Vengo ora rapidamente al secondo punto quello relativo all'inflazione
L'andamento dei prezzi come è noto a tutti sta conoscendo un rallentamento molto accentuato questo fatto contiene elementi positivi e negativi
Per un verso evidentemente disinnesca la legittimità delle richieste di adeguamento dei salari poiché ne vengono meno i presupposti economici
D'altro canto indica piuttosto chiaramente la stasi dei consumi i prezzi non solo non salgono perché non c'è domanda sufficiente a creare tensione ma flettono a fronte di una compressione della domanda interna
Nei mesi scorsi mentre in alcuni comparti affioravano seri sintomi recessivi l'export continuava a tirare il paese si stava orientando ad un mercato sempre più duale forte nella produzione debole nel consumo interno
In questa situazione parla di sei mesi fa ottobre novembre scorso l'autorità monetaria e intervenute immettendo liquidità nel sistema il mercato ampliando la base monetaria
Questa operazione ha fatto da paracadute alla caduta dei prezzi ciò malgrado l'inflazione ha proseguito nella sua discesa perché c'è inerzia e anche perché non era ancora avvenuta alcuna svolta nel clima di fiducia
A gennaio febbraio e già si sapeva da ottobre che sarebbe avvenuto si è incominciato a verificare
Una ripresa lieve nel livello della domanda e degli ordinativi
Adesso grazie anche agli incentivi dell'auto si registra soprattutto a livello locale e nel vostro settore concerto consolidamento della ripresa nei livelli della domanda interna
Mentre viceversa l'export comincia a proporre segnali tuttora ancora piuttosto evidenti il rallentamento in queste condizioni
Questo mese quella venire quasi certamente faranno registrare un'inflazione ancora bassa se non in ulteriore discesa ancora sui livelli al di sotto del due per cento
Ma il rischio di una ripresa di inflazione dietro l'angolo perché verranno accumularsi tutti insieme gli elementi espansivi
Con il rialzo dei prezzi ci sarebbe un aumento dei tassi di interesse con rilevanti costi per l'impresa e così come per la pubblica amministrazione
Ed entrerebbe in crisi ancora prima di prendere inizio l'ipotesi di rimessione dell'accordo del novantatré sul costo del lavoro
C'è l'onda perderemmo dall'Europa ancora prima di esservi entrati
In sostanza se un basso livello di inflazione non ci può rallegrare perché vuol dire vendite minori e certo che è una sua inversione di tendenza con una ripresa della dinamica dei prezzi
Avrebbe conseguenze micidiali sulla nostra economia e sulla nostalgia risicata credibilità internazionale
C'è un ulteriore aspetto che collegato a questo legato all'inflazione al costo del denaro di cui vi voglio far cenno
Consideriamo cosa che io sono convinto avverrà che noi entreremo in Europa e faremo parte dall'Eur dell'Euro fin dall'inizio in tal caso fra breve
Avremo tutte le nostre transazioni economiche denominate in una valuta l'Euro
Che oggi possiamo ritenere sarà non troppo dissimile dal marco cioè una valuta forte stabile con tassi contenuti
Nel nuovo sistema monetario non avremo più la possibilità di compensazione di cambio perché vi sarà una moneta unica e in fase transitoria le parità saranno più che stabilì saranno blindate
Quindi niente più flessibilità compensativa ricambio cioè niente più di ciò che oggi ci ha aiutato a galleggiare nell'economia internazionale in questi anni
Beninteso unitamente alle nostre capacità le qualità dei nostri prodotti e a quanto necessita per competere
D'altra parte però il Paese il nostro permarrà nelle sue caratteristiche con le sue fragilità finanziaria
Lo stock di debito a rimarrà almeno nel breve immutato e di conseguenza i tassi permarranno relativamente più elevati di quelli propri delle valute forti
Per chi si trova nella condizione di avere debiti a tasso fisso la cui durata residua eccede questo periodo che ci separa dall'unità monetaria
Ed è quasi sempre il caso dei finanziamenti relativi agli immobili industriali quali impianti estremamente importanti
C'è il rischio di dover eseguire rimborsi per forza di cose in valuta pesante lei euro pagando inoltre tassi elevati influenzati dalla situazione italiana
E negoziati prima che fosse bloccato il regime ricambi questo genere di finanziamenti quindi va rinegoziato adesso fra pochi mesi potrebbe essere troppo tardi o troppo costoso per le nostre imprese
Viceversa per il nuovo indebitamento oggi in clima di rinnovata stabilità man mano monetaria
Va privilegiato l'estero i cui tassi già ora sono meno della metà di quelli domestici mentre il rischio di cambio e attenuato dalle prospettive di convergenza sono scelte difficili queste specialmente per le piccole imprese ma sono necessarie per continuare a essere protagonisti è che protagoniste autentiche
Di quel processo di globalizzazione dell'economia e dei mercati cui nessuno oggi può sottrarsi grazie
Ringrazio il presidente tesse la ridò la parola per il successivo intervento del presidente del gruppo Giovani dell'industriale Enrico Tabellini
Buongiorno ringrazio il presidente periferica per esposti tardivi in questa assemblea dell'Amma
Il filo conduttore dell'intervento del presidente Pininfarina
E l'espressione di un sentimento di stupore e di delusione che pare originato dalla sensazione che il mondo politico italiano e di conseguenza la sì sulla società civile siano ispirati da un forte sentimento anti industriale
E la sensazione che purtroppo mi sento di condividere e non ritengo che meriti aggiungere a questa commenti
Mi propongo solo di indicare quelle che come noi giovedì riteniamo possesso delle risposte che cerchiamo di dare per contribuire a trovare una firma uscita
A questa situazione
Che rischia di rendere il nostro Paese l'unico erede della ingloriosa fine delle dottrine marxiste
E di condurlo ad un lento declino non siamo fermamente convinti e valori della libera iniziativa queste attribuito un valore che cede la difesa degli interessi della nostra categoria
A nostro avviso oggi l'Italia rischia veramente divenire Martinato dalle correnti di sviluppo
Se non troviamo la forza per superare quegli schemi e quelli che i libri che per quarant'anni hanno consentito al nostro Paese di diventare la quinta potenza economica mondiale
Che però oggi non sono più adatti ha consentito di fronteggiare ad armi pari la sfida che proviene dai Paesi emergenti e dalle Società anglosassoni più dinamiche
In numerose occasioni Confindustria ha dimostrato la sua intenzione di non voler resta solo un sindacato di parte
Noi riteniamo meritevole proseguire su questa via per renderci portatori di un disegno globale di sviluppo che coniughi gli interessi legittimi dell'impresa con quelli generali del Paese
Ci rendiamo conto che in un regime democratico spesso l'azione dei politici non è ispirata a quello che l'effettivo bene comune ma forse più ispirata al soddisfare quello che il sentire comune per aveva il consenso
Vediamo perciò l'importanza di operare affinché i nostri valori diventino dei valori condivisi
E affinché quelle che noi percepiamo Comin e da quei negozi inadeguatezze del sistema difesa d'interessi cooperativi mascherato da solidarismo elogi di e illogicità
Vengano effettivamente percepite come tali anche dalla pubblica opinione e vengano viste come reali ed effettivi freni allo sviluppo del Paese
Noi riteniamo magari con un po'di intimità in questo modo si possa contribuire a modificare l'atteggiamento di chi gestisce la vita pubblica italiana nei confronti del mondo imprenditoriale e della libera iniziativa
Altre vie finora tentate ci hanno consentito di vincere qualche battaglia
Ma nell'insieme non hanno destato il deterioramento della nostra situazione che come precedentemente ha espresso il presidente Pininfarina
Si esprime in modo molto chiaro con due numeri e cioè con un numero la quantità delle risorse del prodotte dal paese che lo Stato gestisce e oggi questa questo rapporto ci vede ai vertici mondiali e vede i nostri cittadini come cittadini più privi di libertà economica
Noi come Gruppo Giovani imprenditori abbiamo posto come primo obiettivo della nostra azione il perseguimento di alcune iniziative in cui scopo è quello di diffondere il convincimento che libertà di impresa e crescita economica vanno di pari passo ci siamo in quest'ottica tra le altre inziative resi referenti di un centro di studi internazionale paese istituti il quale pubblica saranno presto pubblicati i risultati di questo studio lo studio comparativo sull'economia di centoquindici Paesi del mondo
E classifica il grado di libertà economica purtroppo il nostro Paese e ai livelli più bassi e dai dati rilevati in questo studio
Se sorge l'evidenza di una stretta correlazione tra libertà economica e crescita del Paese
Cerchiamo in questo modo di collaborare alla realizzazione di un progetto di società in cui le forze più dinamiche possono esprimere appieno il loro potenziale d'iniziativa
Rinunciando a quelle protezioni che son nella realtà tutela di privilegi senza peraltro ovviamente dimenticare il sostegno di chi ha effettiva necessità
E lo ribadisco crediamo che Confindustria abbia l'interesse e la potenzialità di diventare un soggetto portatore di un vero disegno di cambiamento e sviluppo
E siamo convinti che se questi intendimento viene percepito come obiettivo strategico della nostra organizzazione possiamo avere la coerenza e l'autorevolezza necessari per rendere un progetto condiviso nel Paese
Concludo collegandomi ad un episodio ad un perciò rivista verificano in questi giorni
In più il discorso dei referendum
La nostra la Confindustria stata contattata da una controparte che sicuramente presente ha dei forti pericoli nel conosciamo lo stile ben diverso dal nostro stile la quale tuttavia porta avanti un discorso di forte liberalizzazione del mercato di là del lavoro non è ovviamente competenza mia giudicare le opportunità di una nostra presa di posizione in questo senso
Però potrebbe forse questa essere veramente un'occasione che ci consente di dare uno scossone a una situazione che peraltro come ha ben illustrato il presidente Pininfarina ben difficilmente si muove da come sta grazie
Ringrazio il presidente Tabellini per l'intervento il sostegno se siete d'accordo non essendovi altri interventi previsti darei la parola per l'intervento conclusivo al presidente di Confindustria Giorgio Fossa
Innanzitutto io vi ringrazio imitato qui a Torino
Ringrazio Andrea Pininfarina anche per le parole e ha speso anche per me nella parte iniziale
Della sua relazione
Perché oggi è uno di quei giorni in cui un presidente di Confindustria si sente anche un po'attaccato e attaccato all'interno allora detta che l'Inter lo parlo bene
Se sono costruttivi ma non vuole importante imprenditore del Nord-Est dire Confindustria non serve a niente che il presidente Confindustria è andato tre sere in televisione primo perché Treviso tre se si fa la previsione
Per tempo secondo perché presidente di Confindustria non prende ordini da nessuno se non per la sua azienda o cerca di farlo
Da ottobre in Confindustria ci si associa perché si ha la volontà di associarsi ci sono tante porte per entrare in Confindustria ci sono tante porte per uscire da Confindustria che non ci sta o non sta bene è meglio che non ci stia
Punto e a capo Confindustria andrà avanti che supererà anche questo momento di questo imprenditore ripeto se poi le critiche sono costruttive ci si mette intorno a un tavolo e si discute d'altronde un importante imprenditore
E però verificato che la sua territoriale non ha mai fatto vita associativa
Secondo perentorio invito comunque qualunque sia la sua scelta a venire alla nostra assemblea che faremo la settimana prossima Roma sia privata che pubblica
Era privata gli dirò gli dava qualche conto e soprattutto di spiegano che cosa è cambiato in Confindustria in tanti anni sopruso degli ultimi anni e quale ruolo
A tenuto in questo Paese Confindustria
E dimostrerò anche e forse alzando i toni forse dicendo Nando qualche volta anche sopra le righe mai come in questi ultimi mesi Confindustria è stata indipendente dalla politica
Il film d'essere indipendente
Dalla politico dal governo meglio ancora non vuol dire non essere classe dirigente non vuol dire non volersi occupare dei paesi dei problemi del Paese
Ma vuol dire prima di tutto cercare di difendere quelli che sono i nostri interessi che mai come in questo momento coincidono con gli interessi del Paese perché ce l'ha ricordato bene Andrea prima
Ci hanno ricordato insieme anche qualche altro intervento abbiamo tutta una serie di problemi davanti
Poi occupazionale i posti di lavoro non si creano con decreto i posti di lavoro si creano rilanciando rilanciando lo sviluppo
Ma il motore dello sviluppo
L'impresa non ce ne sono altri
E bisogna bloccare una serie di ingranaggi che da troppo tempo sono fermi risoluto perché come voi come me fa metalmeccanico sa che se non c'è
Un lubrificante che smuove certi certe meccanismi che fa ruotare il sistema o non lo fa ruotare per troppo tempo poi si corrono rischi pesanti
Ha detto bene perse la prima quando ha parlato di imprese che si sono
Non ancora internazionalizzate alcune sì che si sono avvicinate i mercati internazionali
Però questo ha dei vantaggi e dei rischi il vantaggio perché ha sicuramente positivo internazionalizzarsi però negli ultimi due o tre anni
Siamo passati da quaranta mila in prese di questo Paese che avevano comunque esportato che cosa centotrenta centoquaranta mila
Queste imprese hanno conosciuto da vicino questi altri Paesi si sono resi conto che nonostante tutto gli habitat per l'industria in quei Paesi sono meno difficili sono meno complesse di quelli che ci sono in Italia
E allora qualcuno è incominciato con la testa di ponte poi la testa di ponte cominciato a costruire ha giustamente delocalizzato perché la delocalizzazione funzione
Ma attenzione a non costringere quest'impresa a fare il salto definitivo la delocalizzazione definitiva perché questo noi assolutamente non lo vogliamo
Questo è un problema che non riguarda solo l'imprenditore riguarda il Paese intero perché mai come oggi ripeto italiane vengono fatti ponti d'oro per andare a fare gli imprenditori in altri Paesi ma che cosa succede poi se decidiamo di da abbandonare
Definitivamente questo Paese perché lavora dentro le nostre fabbriche di questi problemi bisogna che il Paese il Paese chi governa il Paese se ne renda conto sì che era tutte le mattine quali soluzioni scegliere e non le soluzioni sempre di aumentare la pressione fiscale soluzioni di altro genere che mai come in questi ultimi dieci mesi si sono abbattute pesantemente sull'impresa lo riconosciamo che questo governo a ereditato dei conti sicuramente disastrati dama governi precedenti però i problemi vanno risolti e vanno risolti con scelte strutturali non kosher te che allungano la il i rischi che risolvono i problemi nel breve ma che si ripropongono fra cinque sei mesi non possiamo
L'abbiamo detto tante volte lo può non possiamo non ribadirlo che dei cento mila miliardi della manovra gran parte vanno sulle spese dell'impresa gran parte non sono strutturali
Non si può tutti giorni elogiare il presidente Santer perché ci segnala quanto forte è stato il recupero dell'Italia per quanto riguarda il rapporto deficit-PIL
E poi ancora tutto da dimostrare a quanto leviamo e poi dire che la commissione gioca con conti Diversi o con conti truccati
è vero noi per troppi anni non abbiamo mantenuto gli impegni che abbiamo preso a livello comunitario è normale che l'attenzione della Commissione sull'Italia si riversa
Noi dobbiamo fare qualcosa più degli altri per essere valutati probabilmente come gli altri ancora per un certo periodo
Se probabilmente
Già l'ultima manovra di Pasqua fosse stata pure più orientato a sullo strutturalità già la Commissione europea si avrebbe guardato con occhio diverso
Comunque
Non è il caso di continuare con le polemiche non è il caso
Dei attaccare la commissione a mio giudizio nel caso che tutti insieme ci si rimbocca le maniche per cercare di portare le Alitalia dentro l'Europa ma come giustamente ha detto Andrea come letto
Gli altri interventi insieme solo dopo di tessera
Il problema è che ci vengono a mancare alcune valvole dispongo uno era quella era quell'aggiustamento del cambio e allora bisogna trovare la flessibilità da altre da altre parti
La possibilità d'altre parte udire la flessibilità sul costo del lavoro la flessibilità che noi bene o male avevamo iniziato di introdurre piccolissimo passo il ventiquattro di settembre
Ma
Il governo deve avere il coraggio di portare fino in fondo quanto
Stabilisce quanto concorda al tavolo della concertazione perché se le note concertare una perdita di tempo per il Governo prende tempo per il sindacato è un'arte perdere tempo per l'impresa
La concertazione non deve avere poteri di veto ma nel momento in cui in calce al documento c'è una firma del governo il governo si deve impegnare poi con la sua maggioranza anche a livello parlamentare a portare a portare avanti
Quanto appunto c'è impegnato a sottoscrivere se non in mano lavori inutili se no è meglio che si facciano degli incontri bilaterale in cui ci si scambiano le posizioni le idee su determinati temi e poi ognuno vada vada per la sua strada
è per questo che io ho chiesto qualche settimana fa
E il governo ponga addirittura la fiducia sulla versione iniziale
Sottolinea iniziale del del pacchetto Treu che contiene gran parte di quanto avevamo stabilito il ventiquattro il ventilatore settembre non per sfiducia nei confronti del Parlamento o quant'altro
Ma perché ripeto chi si è impegnato con un certo parto un certo accordo era sottoscritto lo deve portare o deturpare fino in fondo non deve anche su quel tema come purtroppo rischia di fare su altri fare tutti i giorni le mediazioni le mediazioni al ribasso
Quindi azione al ribasso che purtroppo
Aleggia su di noi aleggia su questo governo anche per quanto riguarda il problema di una riforma dello Stato sociale
Non si può accettare anche da parte del sindacato di discutere il problema pensioni alla fine perché il povero sociale va affrontato subito
E ha ragione mi chiedi quando dice che non è forse deve dettare i tempi dell'agenda
Ma pronuncerà quel che la Commissione europea però sappiamo benissimo che un anno fa ci è stato detto che non si poteva mettere documenti popolazione economica e finanziaria o nella finanziare il problema riforma del welfare passato un anno bisogna che questo tavolo inizi perché se no
Non sappiamo quando riusciremo a vederli risultato non si può pensare di avere e risultati
Quando ormai non ci sarà più tempo non serviranno più per agganciare l'Europa per rimanere meglio sui mercati sui mercati internazionali e soprattutto non facciamoci abbindolare da chi ci dice che lo Stato sociale in Italia
Pesa o costa meno e degli altri Paesi europei
A perché i dati che vengono presi a parametro ci riferiscono a
Costi
Degli altri paesi almeno vecchi di tre anni e in questi tre anni di altri paesi hanno fatto sforzi importanti per ridurre
Be perché in Italia ci sono una serie di Paratore di parametri di di per amore che anche gli altri Paesi hanno ma probabilmente sono meno forti vale a dire noi abbiamo alcune situazioni strane abbiamo per esempio i cosiddetti trenta quaranta mila dati di questi giorni
Esuberi nel sistema bancario che è poi il sistema bancario pubblico per sappiamo tutto sesto settanta per cento il sistema bancario e in mano pubblica che questo cos'è se non uno stato sociale mascherato allora
Se agli se i costi
Delle partite standard e lo stato sociale poi aggiungiamo tutti i costi che non vengono normalmente conteggiati come Stato sociale vediamo che non è vero che in Italia che in Italia
Costa meno questo è un Paese che ha tutta una serie di difficoltà più degli altri per cui deve rivedere lo Stato sociale
Per evitare di doverlo di doverlo abolire completamente assolutamente deve rivederlo ma deve anche vere il coraggio di ridurre da qualche parte deve avere il coraggio di dirlo alla gente
Io credo che più che avere il coraggio di farlo capire alla gente civile questo Paese bisogna che si rendano conto i parlamentari che queste l'unica soluzione per farlo perché passepartout Sando parlando con la gente ma non solo con voi con i miei colleghi
Ma non ormai nelle cose e nei fatti la gente se lo aspetta questo discorso e Lupi continuare a parlarne e non avere il coraggio di sedersi a un tavolo che non deve essere un tavolo lungo pertanto le cose da fare
Le sappiamo le sappiamo benissimo e soprattutto sappiamo che non abbiamo più molto tempo per per fare per fare alcune cose
Io non ha purtroppo molto altro molto altro da dirvi se non ricordarvi anche perché relazione di Pininfarina è stata molto esauriente su tutti su tutti i punti se non ricordarli
Che questa ripresa sostanzialmente non c'è forse siamo passati da quella cappa di piombo io avevo segnalato a
All'inizio di dicembre la fine di novembre inizio di dicembre la situazione forse un po'diversa però rimane grave la sfiducia
Dell'impresa le sfiducia dei cittadini di questo Paese nel futuro
Ed è per questo che non che non si sblocca non sia più Investimenti che non succedono alcune cose che è naturale che naturale che avvengano perché non fa Investimenti chi in realtà non ha la possibilità di farlo ma se non ci sono segnali di fiducia
Non si fa non fa investimenti anche chi avrebbe la necessità e la possibilità di farlo per ispirazione del tempo perché non c'è certezza del futuro
Noi
Faremo la nostra parte per cercare di dare il più certezza possibile ma da sole non ce la possiamo fare soprattutto in momenti come questi in cui si è assolutamente necessità della sfida tra Paesi la sfida non è più tale impresa e l'impresa di e per questo ne abbiamo bisogno una classe politica che sia all'altezza dei cittadini di questo Paese perché salvo rare eccezioni io temo
Sinceramente che la classe politica non sia ancora dal tetto e soprattutto non abbia il coraggio che hanno dimostrato i cittadini i cittadini di questo Paese in in tutti questi anni
Un ultimo passaggio sul costo sul costo del denaro e giusto quello che è già stato detto sappiamo che purtroppo se il governatore non non a Basso non ha passato fino ad oggi il costo del denaro probabilmente perché non è convinto neanche Lori
Della della bontà delle manovre fatte in questi ultimi tempi e soprattutto perché c'è il rischio che ci sia un'inversione di tendenza che spinta dalle coste dell'Atlantico faccia rialzare certe situazioni
Però non è neanche possibile avere un tasso di inflazione che è vero è nato per tanti motivi anche per i bassi consumi anche perché le imprese hanno fatto loro parte riducendo i margini e quant'altro
Ma l'unica possibile andare avanti con un tasso ufficiale di sconto e in termini reali oggi e di cinque punti depurata appunto dell'inflazione
Rispetto a un a un differenziale che è dello zero sei in Germania dell'uno e tre in Francia del tre per cento in Spagna abbiamo tanti problemi più degli altri Paesi
Abbiamo un debito pubblico che dobbiamo onorare ma non possiamo pensare di essere diversi a vita noi non chiediamo niente a più
Nel fatto
Che un governo si impegni seriamente per ridurre i grandi differenziali che oggi siamo costretti ad affrontare tutti i giorni nei confronti dei nostri partners europei ritenere per l'Italia e non chiedano altro chiedano in tempi stretti DS adeguati alle condizioni e di avere le stesse possibilità di giocare la partita come la giocano
Come la giocano gli altri
Non possiamo più essere diversi perché se vogliamo entrare in Europa restarci dobbiamo essere come gli altri grazie
Ringrazio il presidente Fossa per l'intervento
E passa RAI
L'ultima parte all'ultimo punto della parte diciamo pubblica dalla nostra Assemblea anche la premiazione delle aziende associate
Che compiono quindi cinquant'anni di attività associative ininterrotta è una tradizione che abbiamo istituito nel mille novecentonovantacinque
Quando la nostra associazione compì i cinquant'anni di attività
E anche quest'anno quindi premiamo le aziende che sono state associate ininterrottamente dal mille novecentoquarantasette ad oggi
Con la consegna di una pergamena ricordo con la seguente intestazione in segno di riconoscenza per aver contribuito in cinquanta anni di fattiva collaborazione allo sviluppo Dellas nostra associazione
La Rai quindi inizio alla prevenzione
Viene chiamata come prima Zenga la Sila telecomandi in quanto l'ingegner Oreste Ferrero oltre ai sei direttore generale della Sila telecomandi vicepresidente dell'Amma
Vogliamo seguono le altre aziende in ordine alfabetico kamut S.r.l. nella persona dell'ingegnere a Federico Cappabianca amministratore unico
Finte S.p.A. nella persona del dottor Giorgio io annesse amministratore delegato
Disal Buysse P ER nella persona dell'ingegner Gian Luigi Quarry o presidente
L'amate S.p.A. nella persona del signor Alessandro accetto amministratore unico
Mondial pistole S.p.A. nella persona il signor Carmelo De Luca direttore del personale
Quindi con la premiazione delle aziende che con più di cinquanta anni di associazione chiudiamo la parte pubblica della nostra Assemblea e chiedo ovviamente di restare agli associati per la parte di carattere statutario ricordo comunque tutti che all'uscita
Vi è un buffet
Che ci attende
Allora inizierà i quindi partirei la parte relativa agli adempimenti statutari
Sono le stesse
Significa grazie
Fra
Io
Arrivaste up
Altri sta apre insomma riduce proposta
Possano lombardo
Oppure c'è
Allora direi che
Possiamo procedere
Il primo punto è la verifica dei poteri
E dovrei dare
La percentuale di presenza
Non necessaria nel senso che ampliamenti seconda convocazione
Comunque valida l'Assemblea che delibera
Allora seguendo al nostro punto all'ordine del giorno
Il primo e vi chiedo per favore un momento di raccoglimento
Qualche secondo di attenzione da parte di tutti coloro che sono in sala
Desirée desidererei ricordare con qualche secondo di raccoglimento
L'architetto Bertone
Morto il venticinque febbraio di quest'anno e che è stato membro del nostro consiglio direttivo per quasi trent'anni
Grazie
Allora il primo punto all'ordine del giorno della parte statutarie relative alla ratifica dei componenti del consiglio direttivo precedentemente nominati
Quest'anno
Possiamo presentare all'Assemblea un consiglio direttivo dal volto rinnovato
Infatti nel corso del mio mandato iniziato sia a fine giugno dello scorso anno sono stati cooptati ben quattordici nuovi consiglieri
E si sono stati appunto cooptati dopo un'analisi condotta di concerto col comitato di presidenza nei primi sei mesi di attività
E sfociata dei consigli direttivi del sei febbraio del venticinque marzo scorso
Abbiamo ritenuto di cooptare come consiglieri alcuni nostri soci in particolare provenienti dall'Api
Che hanno fornito un vero contributo di lavoro e di solidarietà la nostra associazione
Quindi propongo alla vostra approvazione
E ve li leggo e poi procederemo alla votazione per alzata di mano
Per la grande industria
Bollani ingegner Umberto amministratore delegato della Belometti Italia S.p.A.
Ingegner Paolo Caccamo presidente amministratore delegato della Carrozzeria Bertone
Il dottor Riccardo Doni cent'presidente della in Bracco Europe
L'ingegner Roberto Turatti presidente Dell'Atti Ardabil Sipe amministratore delegato della SLA
Per la media industria
Il dottor Umberto Del Grosso amministratore della Del Grosso S.p.A.
Dottor Giuseppe Ferrero amministratore delegato della Siderurgica Ferrero
Il dottor Rolf il Fichera amministratore delegato dalla Sgr fonderie Disarò sta
E il signor Alberto Peirani presidente amministratore delegato della Olza S.p.A.
Per la piccola industria la signora Angela Oudinot amministratore delegato della Tim San S.r.l.
Il Cavaliere Ufficiale Antonio Carboni titolare delle Officine meccaniche Carboni
Il dottor Aurelio Cardella presidente amministratore delegato dalla Bruni Ago
Il geometra Sergio Cassano consigliere della ittiche S.r.l.
La signora Angelo telino fora pani
Angela
The Dino con la Tani titolare della cannibale
E la dottoressa Patrizia zeppe ignora amministratore delegato della pesce S.p.A.
Se siete d'accordo per alzata di mano proporrei l'approvazione dei consiglieri
C'è qualcuno che si astiene qualcuno che è contrario era che sono approvati all'unanimità che ringrazio
Prima di passare alle votazioni un ultimo punto che dobbiamo deliberare che credo che sarà facilmente approvato contributo associativo per l'anno in corso
E proponiamo all'Assemblea l'invarianza del contributo attuale per alzata di mano
C'è qualcuno che è contrario o qualcuno che si astiene e approvato anche questo punto all'unanimità
L'ultimo punto è quello dell'elezione dei componenti del consiglio direttivo revisore dei conti scaduti risultano scaduti per il compiuto biennio e sono quindi rieleggibili
I signori per la grande industria la scheda verde che vi è stata consegnata all'ingresso
Chi signora Romano Caroli
Il dottor Maurizio Magnabosco e il dottor Paolo Panzani
Per la media industriale della scheda rosa
Che vi è stata consegnata all'ingresso ingegnere Oreste Bolero il dottor Giorgio Johannes il signor Bruno Rambaudi
E il signor Dino Sandretto
Per la piccola industria la scheda bianca ingegner Carlo Bava
Il signor Piero chiatta ingegner Massimo Gerbi e l'ingegner Roberto Rastrelli
Inoltre come revisore dei conti per la media industria l'ingegner Federico Cappabianca
E come revisore dei conti per la piccola industria del signor Giulio Bianchini
A ciascun socio è stata consegnata la scheda di votazione di rispettiva competenza ricordo la scheda verde per la grande industria rosa per la media industria e bianca per la piccola industria
Le operazioni di voto viene proposta la nomina di un collegio di scrutatori che risulta composta dai signori ingegner Francesco Mosca ragioniera Roberto Pajno e dottoressa Monica Pignatelli
Possiamo quindi dare inizia l'operazione di voto e vi ricordo che al termine vi sarà un buffet vi ringrazio tutti per la partecipazione grazie