"La Repubblica unita, una costituzione democratica e antifascista" celebrazione per l'anniversario della Repubblica Italiana organizzata presso il Teatro Nuovo

A nome del Comitato permanente antifascista
E di tutte le sue componenti resistenziali
Senta Calì partitiche culturali
Porco concava cosa partecipazione
Al signor presidente del Senato della Repubblica onorevole Nicola Mancino
Ai rappresentanti del governo onorevole Toja e onorevole Pizzinato
Alle autorità civili militare Ray e religiose
Ai partecipanti tutti
Un rispettoso e nel contempo affettuoso saluto
Signor presidente
Le siamo riconoscenti deve aveva accolto il nostro invito e trovato tempo e spazio
In una giornata così ricca di iniziative
Per celebrare a Milano l'anniversario del due giugno
C'era in relazione alla quale il comitato promotore ritenuto di dare un titolo molto significativo
La Repubblica unita una costituzione democratica e antifascista
Contato con tale titolo si è voluto FI affermare
Il legame inscindibili delle radici dalla Repubblica all'impianto della sua carta costituzionale
E ai suoi principi fondamentali
In cui sono contenuti e valori diritti fondanti della vita pubblica italiana
Così come si è voluto sottolineare che oggi fondamentale l'impegno unitario della nazione e quello dell'unità e identità nazionale
Che presuppongono comunità di intenti e di responsabilità
Dinnanzi alle questioni di ordine sociale politico ed economico che interessano tutta la comunità nazionale
In questo caso io vorrei e riteniamo giusto riaffermare
Alla presenza del presidente del Senato di una personalità di grande prestigio e autorità
Che pur nelle sue molteplici vicissitudini
Milano vuole rimanere mai e ciò sarà certamente possibile se non verrà meno l'impegno all'attivo parte attiva partecipazione popolare
Città democratica e patriottica
Gelosa del suo riconoscimento e del suo ruolo di capitale della resistenza
Guadagnata sul campo con il sacrificio di oltre quattro mila suoi giovani concittadini caduti per la libertà
Orgoglio riaffermare perché tale riconoscimento va difeso e cautelato con l'iniziativa politica Colle impegno mobilità attivo che deve continuare anzi deve essere maggiormente esteso
Nel contempo Milano io orgogliosa di aver assolto negli anni tempestosi delle stragi della strategia della tensione e del terrorismo
La funzione di Nespoli mirabile Baluardo della democrazia e della convivenza civile
In tale quadro e contare i ricevimenti va vista la risposta
Contro le minacce di coloro che gruppi e persone
Che trovavano del secessionismo il modo di mobilitare interessi localistici e come abbiamo ben precisato anche nel manifesto di convocazione di questa Assemblea
Notevoli privilegi economici mediante un'inaccettabile processo secessionista
Che si rivelerebbe disastroso per l'Italia e per gli italiani perché tali sono e continuando ad essermi i cittadini di questo Stato di questa Repubblica
Contrapposto a tale pericolo vi è invece la necessità di una concezione solidale dello sviluppo del Paese nelle sue diverse articolazioni sociali e territoriali
Io credo signor Presidente di poterle assicurare a nome del Comitato delle diverse istituzioni dei comuni e delle province della Lombardia che sono presenti con i loro sindaci che ringrazio per la loro presenza
Con i loro gonfaloni che simboleggiano le lotte del sacrificio l'impegno civile dei cittadini e la fedeltà agli ideali di quanti Vollaro e vogliono in Italia unità libera e democratica
Voglio aggiungere nonostante gli ultimi eventi che il popolo milanese continuerà ad essere quello che fu nelle primo e nel secondo Risorgimento
Così come è riportato nella motivazione della Medaglia d'Oro al Valor militare
In cui si afferma che Milano fu presente per inestinguibile sete di giustizia
Con i suoi marchi avete i suoi a voi nelle battaglie del primo avessero cemento e poi nella guerra di liberazione nazionale
Questi sono alcuni motivi che ci permetteranno di affermare con certezza
Che nessuno può illudersi di poter fare di Milano una capitale della secessione dei tentativi eversivi
è certo che la nostra città saprebbe oggi come ieri con coraggio e determinazione isolarono lì e batterli
Infine ritengo giusto sottolineare che una celebrazione del due giugno come quelle indetta per oggi rappresenta anche un impegno essenziale per la democrazia
Ed è momento di fedeltà delle istituzioni e degli enti pubblici e storici alle manifestazioni e alle radici dell'evento che noi oggi celebriamo
Ma è anche occasione per una considerazione ossia se la causa dei mali che ci affliggono
Non vada ricercata anche nel fatto che i principi e le scelte costituzionali sono state molte volte accantonate attenuate o peggio tradite
E se i guasti della nostra vita civile che hanno colpito la comunità nazionale è dovuta anche a una debolezza a una incapacità per troppi di essere all'altezza di una Costituzione scritta non delle logge segrete
Ma com'ebbe a dire Piero Calamandrei col sangue di oltre duecento mila giovani sacrificati sì per dare al popolo italiano libertà e democrazia
Ecco
La resistenza
Quell'esperienza che ha espresso anche quel patrimonio etico di enorme ricchezza di cui è rimane portatrice e dal quale è nata la Repubblica e la Costituzione
Con sacrifici ideali e valori praticati nella guerra di liberazione
Che cancellarono l'onta del fascismo e diedero onore e dignità alla patria italiana
Valori e ideali che vanno posti Allawi parla da qualsiasi può necessaria revisione della seconda parte della Costituzione e dell'ordinamento della Repubblica
Quindi senza mezzi termini o sbagliati e timidezze
La colla Kanza va fatta così come va riconfermato le giovani generazioni una verità storiche inoppugnabile
Che nesso revisionismo falsificato dove della storia potrà cancellarla
Ossia senza la Resistenza non vi sarebbero state nella Repubblica nella Costituzione
Così
Così come la democrazia deve essere il cardine delle riforme e l'antifascismo deve continuare ad essere il valore distintivo della Repubblica
Che si può sintetizzare nella non violenza nel rispetto dell'altro nella disponibilità al confronto nella solidarietà
Questo è lo spirito ma anche la volontà che hanno ispirato i promotori di questa celebrazione dell'anniversario della nascita della Repubblica italiana grazie
Come iniziamo i nostri lavori con la lettura dell'intervento che avrebbe dovuto fare
Il senatore Leo Valiani che purtroppo per motivi di salute
Non può essere con noi
Il suo intervento il suo messaggio sarà letto dal professor Borutti io approfitto
Per salutare a nome vostro a nome anche credo del Presidente del Senato
Leo Valiani e dirgli che più che mai lo sentiamo con Dori e vicino a noi
E lo ricordiamo è lo salutiamo anche come ultimo rappresentanti dei componenti del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia
La parola al professor Gorkij
Il senatore Valiani mi ha incaricato di un particolare omaggio personale
La Presidente del Senato
E mi ha pregato di considerarlo presente come già detto Tino Casali
Il suo messaggio datato due giugno recita
La lotta contro il fascismo fu in Italia sin dall'inizio una lotta per la difesa della democrazia
I sedicenti revisionisti che cerca nuovi giustificare il fascismo con la sua contrapposizione al comunismo
Dimenticano o vogliono dimenticare che in Italia con la sconfitta dell'occupazione delle fabbriche nel settembre mille novecentoventi ogni possibilità di rivoluzione comunista era cessata
Indubbiamente fu gravissimo errore dei governi liberali non difendere le sedi operaie contro la violenza armata delle squadre fasciste
Ed errori altrettanto grave dei partiti dei sindacati operai
Di non unirsi ai Liberali davvero tali
E a tutti i democratici nella difesa
Di quanto sopravviveva del sistema democratico parlamentare se ne accorsero sul serio gli uni e gli altri solo nel mille novecentoventidue
E dunque è troppo tardi
Tuttavia lo stato d'assedio col quale l'ultimo governo liberale intendeva rispondere alla marcia fascista su Roma secondo quasi tutti gli studiosi in quel periodo avrebbe potuto stroncare la qualora il re Vittorio Emanuele terzo
Non avesse rifiutato di promulgare lo da allora il re che aveva affidato il governo Mussolini avvallo e firmò tutte le leggi liberticide del governo fascista
Lasciando violare tutti i diritti di libertà contenuti nello Statuto nel mille ottocentoquarantotto
Che aveva giurato di far rispettare
Poco per volta furono soppresse con decreti firmati dal re e con la violenza degli organi dello Stato le libertà di stampa e di riunione
E leggi eccezionali del mille novecentoventisei soppresso euro tutti i partiti d'opposizione anzi tutti i partiti politici e tutti i sindacati all'infuori di quello fascista
Un sta Urara nel tribunale speciale composto da ufficiali fascisti
Per i residui oppositori attivi il confino di polizia per quanti osservavano conservavano velleità di critica
Con le leggi razziali del mille novecentotrentotto Daloui fermate il re avallo anche la cessazione delle Quaglia Anza civile davanti alle leggi Vittorio Emanuele firmo tutte le dichiarazioni di guerra fasciste pur sapendo che la vittoria di Blair avrebbe ridotto tutta l'Europa l'Italia compresa a vassallo dell'egemonia nazista
è innegabile che nell'ora della disfatta il rally silenzio Mussolini e l'otto settembre mille centoquarantatré conclusi l'armistizio con gli angloamericani ma davanti al contrattacco tedesco nazista fuggì insieme al suo nuovo governo presieduto dal maresciallo Badoglio senza dare alle forze armate italiane alcun ordine di difendere il ruolo della patria dal nuovo nemico quello hitleriano
Venne seicento mila ufficiali e soldati italiani vennero inviati nei campi di deportazione tedeschi senza potersi difendere data l'assenza del loro comando supremo
Non a dichiarare non la la sua non a dichiarare guerra alla Germania il tredici ottobre mille novecentoquarantatré non la sua coscienza mai gli anglo americani costrinse il re a dichiarare guerra alla Germania hitleriana il tredici ottobre mille centoquarantatré
La resistenza viveri uniti indi indizi in condizioni disperate i patrioti militari e civili e così come era possibile gran parte del Paese
Dando per noto il coraggio dei partigiani e di tutti i combattenti regolari e irregolari delle sevizie desse subite per mano dei nazisti e dei loro collaboratori fascisti fedeli all'Alleanza omicida col nazismo
Ci preme sottolinea sottolineare che l'accordo politico sul quale si fece l'Unità della lotta di liberazione stabiliva che al termine di essa l'Italia avrebbe potuto scegliere fra monarchia e repubblica la scelta popolare del due giugno mille novecentoquarantasei diede nascita alla Repubblica che oggi noi qui commemoriamo
L'Assemblea costituente eletta quel giorno ne è stato qui la Costituzione
Tuttora in vigore nel mezzo secolo trascorso da allora l'Italia fece immensi progressi materiali e si rese anche via via più democratica
La democrazia però va sempre difesa riformata altresì ove occorre ma rafforzata non abbandonata Viva l'Italia repubblicana
Vero Leo Valiani che come Tino Casali ha ricordato l'ultimo erede della gruppo che ha presieduto il CLN Alta Italia
Leo Valiani
Il presidente onorario della Federazione italiana associazioni partigiane
Leo Valiani un eroi della resistenza grazie
Grazie devo Pagliara mentre al professor Gorkij
Ora la parola ad Arrigo Boldrini che parlerà a nome dalla fondazione del Corpo volontari della libertà
Aspettate Aprilia proprietà
Signor presidente
Non possiamo dimenticare che la lotta di liberazione ha provocato la maggior turno di tutta la storia contemporanea
Viene da una strategia lontana viene per i carcerati per quelli che hanno combattuto in Spagna
Dei perseguitati politici dalle forze politiche antifasciste da forze armate che hanno combattuto otto sette
è prece condoni solennemente che a differenza del primo mentre il primo era stato diretto delle forze moderate il secondo è stato diretto dalle forze il popolare conosce allenerà cornice alle in ogni parte
Ed è per questo che forse la storia della Repubblica viene da lontano
Non possiamo dimenticare corso della lotta di liberazione
Non abbiamo poco
Proclamato le repubbliche partigiane in Val d'Enza a Montefiorino in Val Mura a Domodossola del Friuli della slovena
Livelli demolire a c'è il giudice cioè dove per la prima volta si facevano repubbliche partigiane anche con le elezioni amministrative pur nascendo del periodico
Il due giugno del mio cento quarantasei abbiamo proclamato la Repubblica con il cinquantatré per cento ed è importante sottolineare senza commi intatti di salute pubblica come è avvenuto in altri Paesi
è vero che il due giugno del mille centoquarantasei Umberto di Savoia non voleva andare in esilio
Ma è anche vero che in quel momento De Gasperi assunse
La direzione della presidenza della repubblica e poi subito dopo il ventotto giugno mille o cento quarantasei l'Assemblea costituente con trecento novantasei su Franti nominava il primo Presidente da Repubblica Enrico De Nicola
è un fatto importante
Perché la rivendicazione della Costituzione
E viene in un periodo difficile
Non è vero che prima non ci sia stato un movimento
Negli anni mille nove centodiciannove Pietro Nenni
Chiedeva che ci fosse una Costituente italiana
Sempre nel mille novecentodiciannove Antonio Gramsci commentando le elezioni politiche del mille quel periodo affermò che il popolo voleva la Costituente
Ma non fu recepita dalle forze politiche del tempo le forze moderate del sostegno nel lo Statuto Albertino che fu poi travisato è travolto dal fascismo la resistenza quindi ha una matrice costituzionale che viene da lontano
E che essi dimostra come nel passato le costituzione non avvengono a cuor leggero
Basta ricordare il processo della Rivoluzione inglese del mille centodiciotto
Basta ricordare la Costituzione repubblicana del mille settecentottantasette degli Stati Uniti parte ricordare mille settecentottantanove dalla fine la costituzione e quindi dal luglio mille centoquarantasei al primo gennaio mille centoquarantotto fu costruttori come è stata formata torniamo non ricordare che la Costituente non fu una passeggiata
Ma ci furono degli incidenti clamorosi
Il sei febbraio mille centoquarantatré circa quarantasette ci furono le dimissioni di Sharon che ha in seguito alla rottura del Partito socialista subito dopo nominammo com'terrazzi
Nel mille dimenticare che né il tredici maggio del mille centoquarantasette ci fu la crisi del governo De Gasperi di unità antifascista nonostante questo la Costituente andava non bisogna dimenticare che dieci febbraio mille centoquarantasette dovevamo firmare il trattato di pace che era un trattato duro e difficile lo ricordi l'onorevole Bossi
La Francia voleva la provincia di Cuneo oltreché Briga e Tenda Tito voleva dal massimo non solo ma Trieste l'arte voleva Bolzano gli Stati Uniti guardavano con simpatia al movimento secessionisti sì sì
Eppure la sinistra italiana le forze democratiche italiane ebbero il coraggio di andare avanti e di costi riformare la Costituzione
Un'Italia quindi che ha una sua storia che i mette in evidenza quante volte abbiamo dovuto combattere
Quante volte abbiamo dovuto lottare
La Costituzione italiana fu approvato alla fine del dicembre mille centoquarantasette
In modo molto chiaro e preciso che vogliamo ricordare signor presidente del Senato
Che in quelle sedute diurne e notturne ben duecento quarantasette sì furono duecentosettantacinque reattori con mille emendamenti
Con venticinque votazione per appello nominale
E quarantatré a scrutinio segreto eppure approvammo la costituzione con quattrocentocinquantatré voti e sessantadue no e io ricordo che allora si alzano in piedi cantando Fratelli d'Italia
Molto importante fu la preparazione
Della costituzione non possiamo dimenticare la Commissione dei settantacinque di Meuccio Ruini che dal luglio quarantasei al marzo mille centoquarantasette Trento del Progetto l'Assemblea non possiamo dimenticare quelle tre sottocommissioni la prima preceduta da topi e democrazia tema collegato ecco che stiano per i diritti e i doveri dei cittadini
La seconda da un pezzo terrazzini per diventare presidente all'assemblea costituente per il potere esecutivo il potere giudiziario la terza
Dirette da Ghedini per i diritti e gli eredi economici del progetto costituente nel dopoguerra non possiamo dimenticare che altri paesi tennero conto delle nostre esperienze non possiamo dimenticare che la Grecia nel mille novecentosessantasette nemmeno a centosessantaquattro dopo la caduta dei colonnelli
Fece la sua costituzione nel mille novecentosettantasei montani mandando molti esperti anche in Italia e studiare la Costituzione
Non possiamo dimenticare che dopo la caduta di Franco in Spagna del mille novecentosettantacinque
Fu uno mi ha fatta per la Costituzione spagnola del settantotto e anche allora ci fu uno dei costituenti spagnoli che vennero a guardare quello che avevamo fatto in Italia
Non possiamo dimenticare che nello stesso tempo quando la del la rivoluzione dei garofani contro la dittatura di Salazar portò riporta la Costituzione portoghese del mio nome centosettantasei fu fatta e anche qui con molti lisciare il della costituente che vennero a trovare il nostro Paese
Ebbene cari compagni e che era invece no adesso torniamo il valore del centotrentotto della Costituzione
Perché è una norma di garanzia costituzionale e così è intitolata nella seconda parte della Costituzione Pietro quarto quarto
Ebbene proprio per questo l'articolo citato consente tutte quelle fonti idriche che non lascino in radicale contrasto con l'attuale sistema costituzionale
E c'è una somma di Garanzia insomma che non può essere utilizzato per stravolgere o addirittura affondare le linee portanti portanti dell'attuale sistema costituzionale
In questi giorni signor Presidente del Senato si parla molto di presidenzialismo
Di primariato io mi auguro che questa questione sia posta con grande forza di fronte al Parlamento ai cittadini e se necessario anche arrivare ad un referendum un referendum perché noi non possiamo mai dimenticare che le questioni che guardano ai cittadini devono essere tali per cui noi abbiamo bisogno di essere informati
è vero che c'è la Bicamerale
è vero che oggi c'è un dibattito ci sono dei precedenti che non possiamo dimenticare la nona legislatura nemmeno centottantatré meno centonovantacinque fece una commissione speciale preceduta da alto vostri proposte di riforma costituzionale e legislative che non furono mai Discours poi ci fu una prima Bicamerale
Del mio non centonovantadue mila centonovantaquattro presieduta prima da De Mita e poi dalle otto con un progetto di riforma
Nella seconda parte della Costituzione ma non sia importante discutere perché ci fu lo scioglimento del Parlamento sia auguriamo se questa Bicamerale attualmente in funzione posso affrontare al più presto possibile la propria documentazione
Al Parlamento italiano
E allora
Credere siamo di fronte come ha detto causali a qualcuno che vuole
Comunque mette in discussione l'unità nazionale
A quanto è costata quali sacrifici
Non possiamo dimenticare i due rifornimenti
Non possiamo dimenticare che l'otto settembre il mio accento quarantatré nonostante le affermazioni e molte volte non le ricordiamo della diplomazia americana inglese
C'era scritto o l'Italia dimostrati essere antifascista altrimenti faremmo i conti dopo no e abbiamo risposto con l'insurrezione nazionale
Bene
Siamo consapevoli amici e compagni
Che stiamo per arrivare alla fine di un secolo
Un secolo che comprende la storia del fascismo del nazismo dei vari tutte le ha vinte tanti temi
Che comprende i campi di concentramento i genocidi della peste atomica
E non dimentichiamo alchene conquiste dell'uomo le libertà e diritti civili inizialmente molti decenni fa
Furono conquistati da anelli Moggi sono conquistati dalla maggioranza del popolo italiano rimangono il punto di riferimento per le altre civiltà
E allora cari amici e cari compagni signor Presidente
Rispondiamo con una una delle più belle pagine di Hermes Hemingway perché suona la campana suona per tutti suona per noi suona per i giovani grazie per avermi ascoltato
Grazie
A volte venirmi grazie
Alla partigiano Bulow
Allora la fama e al presidente del Senato della Repubblica
Senatore Nicola Mancino al quale rinnoviamo il nostro grazie permessi ai condoni
Signor presidente Casali
L'autorità
Colleghi parlamentare
Senatore Boldrini
Non possiamo dimenticare
Le pagine di storia
Che lungo il cammino che ha portato al liberazione
I partigiani
La gente la città di Milano hanno scritto
Nell'aiutare il Paese intero
A recuperare la stagione della democrazia e della libertà
Quegli episodi di eroismo civile
Ci rafforzano nel convincimento
Che le radici della nostra democrazia sono solide
E vere
Nella libertà è stato creato un ordinamento statuale
Che ha ora bisogno di essere adeguato
Ma che nonostante i problemi
E vivo nelle coscienze e forte
Della partecipazione dei cittadini
Ai quali ha costantemente riconosciuto e garantito i diritti fondamentali della vita civile
Il
Cinquantunesimo anniversario della nascita della repubblica italiana
Ci permette di constatare quanto cammino abbiamo compiuto lungo la strada del consolidamento della democrazia
Anche se non sono mancati inadempienze ritardi e da ultimo fenomeni di deterioramento del costume civile
E di caduta preoccupante della politica
La nostra Carta fondamentale ha tuttavia costituito
Un efficace presidio perché la democrazia italiana potesse rafforzarsi
Non soltanto nella tenuta delle istituzioni
Ma anche nel profondo della coscienza del nostro popolo
Questo appuntamento non è perciò né un rito
Ne una semplice occasione celebrativa
Il nostro ritrovarci insieme
Il ritrovarsi di tanti italiani e quindi tanti milanesi
E anche un vuole rinsaldare il senso della nostra convivenza civile
Ripercorrere le tappe come ha fatto Boldrini
Di un itinerario comune significa ritrovare nuovo slancio per affrontare le impegnative sfide che sono va avanti hanno
Nell'attuale situazione politica
Contrassegnata dalla via dall'avvio del processo che dovrà portare alle riforme costituzionali
Non è perciò affatto inutile ripensare alle origini della democrazia repubblicana e dei valori posti a sue fondamenta
I valori che la lotta di popolo e la successiva vittoria hanno permesso di introdurre nella vita pubblica
E che i costituenti hanno posto a base della carta costituzionale sono ancora oggi un prezioso inalienabile patrimonio comune a tutti gli italiani
Su di essi
Sono fondate le ragioni di ieri
Ma anche le speranze per la futura convivenza civile
Nel corso degli anni forse una parte di consapevolezza della forza unificante del cammino che portò alla costituzione sia smarrita
A questo risultato hanno concorso
La tendenza di alcuni a sentirci proposto portatori esclusivi di quei valori
Le tentazioni e gli altri di disconoscere nella portata etica e civile
E infine forse anche qualche nostra pigrizia nel non aver saputo mantenere vivo l'interesse delle nuove generazioni
Alle origini al senso vero della Repubblica nata dalla resistenza
Questa espressione non è un modo di dire
E sarà chiude il senso di un percorso
Che appartiene a tutti
A tutti infatti la democrazia repubblicana ha saputo garantire
Il Pacifico libero il pieno esercizio dei diritti civili e politici senza alcuna discriminazione
Di qui l'intangibilità dei principi sanciti nella prima parte della carta costituzionale
Il complesso dei diritti naturali propri della persona umana
E resistenti rispetto al loro riconoscimento da parte dello Stato
Costituisce il nucleo più vivo ed attuale della Costituzione
E Isso deve perciò essere difeso e mantenuto senza alterazioni
Nell'attuale situazione politica contrassegnata dall'avvio del processo che dovrà portare alle riforme costituzionali
Non è perciò affatto inutile ripensare alle origini della democrazia repubblicana e dei valori posti al suo fondamento io vi chiedo scusa ma
Le forze politiche
Si sono trovate non a caso d'accordo nel limitare alla seconda parte l'opera di aggiornamento e revisione dalla Carta fondamentale
I costituenti
Riuscirono
A delineare un ordinamento destinato a consolidare la democrazia e a perseguire la stabilità del sistema
E per un lungo periodo di tempo il governo del Paese la sua crescita democratica sono stati assicurati nonostante i governi abbiano incontrato progressive difficoltà
Negli anni
E mancata la soluzione per via istituzionale alle questioni della stabilità dell'esecutivo che è un problema di oggi
E della maggiore efficienza dell'azione di governo
La sola risposta è stata quella politica
Attraverso le coalizioni e le alleanze che hanno consentito di allargare l'area di governo con il varo di nuove formule politiche di assicurare la tenuta democratica del sistema e quindi di far fronte alle attese e ai cambiamenti della società
Successivamente
Homo oggettivo mancanza di un'alternativa di governo politicamente praticabile
Ci sono accompagnati l'ingessamento political elaborò con l'abitazione di disfunzioni istituzionali
E si sono via via cresciuti
Fino all'entrata in crisi dei vecchi equilibri per i mutamenti intervenuti sullo scenario internazionale
E per la rottura del rapporto fiduciario con i cittadini
Conseguente agli episodi di corruzione finanziaria
Quest'ultima
Resta il più negativo fattore di erosione
Delle risorse economiche della fiducia democratica
Blues mantenne per la Francia
Ha parlato addirittura di corruzione mentale delle
Vi sacra unione nazionale nella falsità nel silenzio nel non detto nella non politica
Nel nostro Paese nonostante i problemi da risolvere
Vi sono le energie morali ed umane che rappresentano la condizione vera di ogni ripresa
La scomparsa di alcuni partiti politici
L'avvento di un sistema elettorale tendenzialmente maggioritaria
La raggiunga alternanza al potere tra il polo di centrodestra e quello di centrosinistra
Avrebbero dovuto contribuire fortemente al superamento delle difficoltà
E diffusa invece
L'impressione che siamo ancora lontani dalla fine
Della cosiddetta transizione mentre inquietudini soddisfazioni attraverso nel corpo sociale e il territorio nazionale
Cinquant'anni fa in presenza di un Paese devastato dalle conseguenze del conflitto mondiale
I costituenti sembra però redigere una Carta fondamentale che ha saputo andare ben al di là delle realtà di quel momento
Per proiettare la sua capacità ordinatrice sui decenni che sono seguiti
Fu il risultato del positivo incontro tra culture diverse
E Isso
Come ci ricorda Bobbio
Fu reso possibile dal rifiuto degli espedienti di corto respiro
E dal diffuso desiderio di ritrovare la strada
Magari impervia ma comune per andare avanti
Per certe scelte furono pagate dei prezzi
E oggi possiamo dire che molto dobbiamo alla lungimiranza di quanti di parte politica diversa
Sì però sacrificare un loro interesse politico immediato per realizzare un risultato utile per il Paese
Oggi nelle posizioni di alcune forze politiche vi sono resistenze
E particolarismi che certo sul terreno delle riforme non aiutano a raggiungere un risultato finale di sicura stabilita
Il successo della commissione bicamerale è decisivo
Per conseguirlo occorre nei fatti la disponibilità di tutti a ricercare un compromesso alto su soluzioni chiare e praticabile
Ed auspico che tutte dico tutte le forze politiche nella Bicamerale
Ritrovino il luogo del confronto politico e democratico
Il lavoro finora svolto ha permesso di acquisire i risultati di un lungo dibattito
E di elaborare alcune proposte
Nei prossimi giorni si passerà alla verifica
Deve necessaria convergenze
Da parte di alcuni
Si insiste molto sul SIS sullo strumento elettorale
Esso però da solo non è sufficiente a risolvere le disfunzioni del sistema e lo abbiamo visto nel novantaquattro come anche nel novantasei
è dimostrato infatti che lo stesso meccanismo elettorale in presenza di situazioni politiche differenti da effetti diversi
Non dobbiamo dimenticare
Che peraltro con il nuovo sistema abbiamo avuto invece che una diminuzione
Addirittura una moltiplicazione di partitini e di movimento
La proliferazione dei gruppi parlamentari e la non sufficiente coesione politica tra forze alleate in sede elettorale
Sono questioni che non possono essere affidati al solo cambiamento del sistema elettorale
E se esigono una coraggiosa azione riformatrice delle istituzione una superiore capacità di sintesi della politica
Lo strumento elettorale
Si deve inserire in un contesto
Capace di favorire il raggiungimento di due obiettivi
Esaltare il ruolo delle Camere
Portando in Parlamento la rappresentanza politica più largamente corrispondente alle opinioni del Paese
Ed assicurare attraverso opportuni strumenti correttivi la stabilità dei governi
E ciò che è mancato
Diciamo negli ultimi anni all'interno del nostro Paese
L'obiettivo di arricchire i mezzi a disposizione del Governo per la realizzazione del suo programma ma allora perseguito senza indebolire il Parlamento
Occorre anzi potenziare e rendere sempre più effettive le funzioni di indirizzo e di controllo delle Camere
Solo così si riuscirà a ripristinare
La necessaria coerenza
Con le caratteristiche generali dell'ordinamento istituzionale
Dobbiamo porre rimedio ad una situazione che negli anni ha visto l'indebolimento sia dell'esecutivo che del legislativo
Ne un clamoroso esempio il circolo vizioso dei decreti legge spezzato dalla Corte costituzionale
In precedenza
I governi hanno preferito fare largo uso di questo strumento
Per il timore dei ritardi del Parlamento
E le camere sono stati lungo il Fante di decreti e rese perciò ancora più lente nell'esaminare
Per non parlare poi
Della non soddisfacente incidenza degli strumenti ora a disposizione delle Camere
Per l'esercizio del controllo sulla attività di governo
La mia veste istituzionale
Non mi consente di entrare nel merito delle diverse opzioni o scelte
Desidero soltanto affermare
Che al Parlamento
Rappresentativo degli interessi dell'intero Paese
Dovrà essere comunque riconosciuto il suo ruolo disse le vela della democrazia
Cogliere prerogative e funzioni alle Camere provocherebbe infatti in nuove alterazione
Il sistema parlamentare più adatto al governo di una società complessa
E apparso a quasi tutte le forze politiche il più idoneo per il nostro Paese
La presenza di una seconda camera funzioni incerto ineguali
E qui è la novità
Consente di dare rappresentanza più componenti sociali e politiche per ciò garantisce un confronto più ampio permette infine una adeguata riflessione sulla produzione legislativa
Si profila
Il superamento del bicameralismo perfetto ora vigente per evitare ripetitività e diseconomie
L'utilità della seconda Camera
Anche essa eletta a suffragio universale diretto appare perciò fuori discussione
Naturalmente occorrerà essere molto attenti a definire quella serie di leggi atti e provvedimenti che per la loro natura o per la loro portata
Dovranno essere o poter essere esaminato il da entrambe le Camere
Su questo terreno le forze politiche hanno cominciato a misurarsi nella prospettiva di una conclusione utile dei lavori della commissione bicamerale si tratta di un confronto impegnativo
Che richiede pazienza e disponibilità e non certamente ultimatum
Non giovano neppure sono soluzioni illusorie
Le proposte di importare nel nostro ordinamento parti dei modelli propri di altri paesi
Un anzi tutto
Perché proprio dove sono in vigore sono fatti oggetto di ripensamenti
E poi perché non si può immaginare di tenere separate le questioni che invece sono in qualche modo correlate
La forma di Stato ad esempio a una serie di ricadute sulle altre questioni
Ed è problema che non è stato mai approfondito neppure ai tempi in cui si tentò
Di dare vita al governo Maccanico
Il cui fallimento comportò con lo scioglimento anticipato del
Legislatura
In questo senso è sbagliato porre in termini pregiudiziali le proprie preferenze per il sistema di governo e necessari infatti sapere quale forma di barriere lo stato e quali conseguenze questa scelta possa venire sul nostro ordinamento sociale ed istituzionale
E sempre più vive ed avvertita l'antinomia tra la velocità del settore privato e le lentezze di quello pubblico
Una realtà già gravosa
Che diventa ancora meno tollerabile per l'intensificarsi della concorrenza internazionale
E per l'affermarsi delle economie di Paesi emergenti
Di qui
La necessità di ridisegnare in maniera profonda il quadro degli apparati pubblici in termini di ordinamento e di recupero di efficienza
Le procedure burocratiche
Gli adempimenti spesso ripetitivi
L'assenza di controlli e di efficienza
La necessità di visti e pareri di varia diversi uffici
L'inadeguatezza di molti regolamenti amministrativi tutto questo diventa inutilmente vessatorio nei confronti dei privati cittadini e incide in termini di costo per le imprese
Dobbiamo allora abbandonare la cultura della protezione acquisire una diversa mentalità
L'amministrazione è un settore nevralgico del Paese
E se le riforme istituzionali non saranno accompagnate da un maggio da una maggiore capacità produttiva delle amministrazioni dello Stato delle Regioni dei Comuni e delle Province
Avremo varato una riforma astratta
E ha cresciuto il rischio di tenuta del sistema
Qualche risultato in questi ultimi mesi è stato raggiunto
Parlamento ha fatto la sua parte nell'approvare i provvedimenti Bassanini
La cui concreta applicazione permetterà l'avvio di una notevole semplificazione delle procedure burocratiche ed amministrative
La Lombardia
Che è stata storicamente feconda di intuizioni anticipatrici soprattutto sui modelli regionali e delle autonomie locali
Ha sempre dimostrato un altrettanto forte senso dell'unità dello Stato italiano
E noi siamo di fronte al problema di mantenere quella unità
Modificando però in profondità l'ordinamento nella fase di costruzione dell'unità d'Italia vi è stato bisogno
Per affermare l'identità nazionale di un'organizzazione di un'amministrazione centrale forti ora invece c'è bisogno di un'inversione di tendenza
Partendo dalla situazione degli ultimi anni
Le regioni
Avrebbero dovuto essere destinatario di consistenti trasferimenti di funzioni da parte dello Stato
Invece così non è stato
E anche se impegnate sul piano centrale a sottrarre competenze allo Stato hanno finito per concentrare a livello regionale tutto il potere
E per gestire in proprio funzioni amministrative che dovevano essere invece ed elegante Almirante locali
Oggi si fa strada l'opinione che il potere centrale debba essere conservato nelle materie
Inerenti la sovranità dello Stato e del suo effettivo esercizio politica estera cultura difesa ordine pubblico Moletta
Parzialmente fisco dico parzialmente per ragioni proprie
E direi che riequilibrio territoriale in termini di solidarietà
Tutto il resto può e deve essere decentrato nel senso di attribuire alle Regioni sia pure con i vincoli dettati da leggi quadro di principio di obiettivi e di risultati la potestà legislativa è l'alta amministrazione
I Comuni maggiori e dove necessario alle Province le relative funzioni amministrative
Più vicino sarà al cittadino questo potere più il cittadino potrà esserne protagonista e controllore partecipando anche alle scelte decisionali questa esigenza è ormai diffusa presso l'opinione pubblica
I bisogni individuali vanno soddisfatti al livello più prossimo
Ai luoghi di residenza dei cittadini
Occorre insomma produrre un forte vero riassetto di tipo istituzionale con uno scorporo di ruoli di prerogative di potere di funzioni dal centro alla periferia
Magari procedendo per le grandi
Allo scopo di individuare il livello istituzionale ottimale per la risoluzione dei diversi problemi delle comunità
Lo smantellamento come io lo chiamo
O il superamento del centralismo viene da alcuni ritenuti un processo di tipo federalista da altri di tipo regionalista
Resta il fatto
Che sul concetto di federalismo
Come hanno di recente acuta mentre osservato anche Galli della Loggia
Continuano a pesare alcune ambiguità non ancora superate
E non so fino a che punto superabili
O lo stesso termine vengono infatti definite cose molto diverse fra di loro
L'attribuzione Della maggiore parte delle funzioni legislativa le attuali regioni
Salvo quelle riguardanti la sovranità statale
Il processo di accorpamento fra di loro delle regioni medesime
Il decentramento dell'imposizione della riscossione fiscale la regionalizzazione dell'intera pubblica amministrazione
La volontà politica dovrà scegliere con spirito costruttivo la strada
O la forma preferibile in base alla realtà del nostro Paese alle attese che si sono andate moltiplicando negli ultimi anni
Nessuna riforma federalista seppure ampia ed innovativa sarà sufficiente
Per chi dovesse avere come obiettivo la fine della sovranità dello Stato e perciò la rottura della unità nazionale
Personalmente
O perciò solo una preoccupazione amici
Dobbiamo costruire un impianto istituzionale coerente
Ed evitare di contribuire senza volerlo alla disgregazione del Paese che resta uno e indivisibile
Disattenzioni e disavventure sarebbero e disinvoltura sarebbero imperdonabili
Occorre costruire o ricostruire un rapporto di vicinanza tra lo stato e il cittadino
è un cammino non facile fatto di riforme istituzionali di scelte legislative di comportamenti e di modifiche amministrativi ma soprattutto di una rinnovata fiducia
Ha la sua base non può non esserci l'appartenenza ad una casa comune
Consacrata da i sacrifici che tanti italiani di ogni regione hanno affrontato per la parte italiana vi sono però anche ragioni che attengono all'economia e alle prospettive di sviluppo
In un quadro segnato dalla globalizzazione dei mercati
E da una sempre più accentuata competizione internazionale
L'unità del nostro Paese certamente una esigenza forte ed irrinunciabile
Nell'Europa di oggi e di domani
Dominata da concezioni politiche ed economiche
Sempre più grandi
Quale effettivo ruolo potrebbero giocare da sole
Una o soltanto alcune delle altre attuali aree territoriali prime peraltro degli sbocchi di mercato e del risparmio delle altre aree
La secessione
Propugnata da alcuni finirebbe per portare quindi nel contesto europeo
Alla creazione di entità territoriali destinate alla subalternità politica
Ed economica
La consapevolezza dei valori posti a base della convivenza collettiva
E i tanti interessi comuni
Spingono
Devono spingere fortemente verso la conservazione dell'unità del Paese
E Dio
Perciò terminò
Amici
Con
Un'ultima osservazione
In una democrazia le parole Pisano
E il Presidente della Repubblica ha giustamente richiamato l'attenzione di tutti
Sul diffondersi di pericoloso intolleranze
Fino a vere e proprie campagne di odio
Anche per questo
Episodi come l'occupazione del campanile di San Marco non vanno sottovalutati
Non impensieriscono certe porremo validità maldestre nella progettazione e nella esecuzione quando il clima generale che vi ha dato origine one
Se percorri vita o irresponsabilità
Ci trovassimo di fronte a processi che poi nessuno sarebbe in grado di controllare
Sarebbe una colpa storica in Calle incancellabile perciò oggi qui a Milano
Città del re autonomia e degli anni unità italiana
Noi vogliamo confermare nel cinquantunesimo anniversario della nascita della Repubblica italiana
Il convincimento della vitalità
Della nostra Carta costi
C'è una
Non disperdiamo il prezioso patrimonio che ci è stato affidato da quanti hanno costruito la nostra democrazia repubblicana perciò il mio pensiero vola
Senatore dell'Ulivo Guagliani
Per quello che ho fatto per ciò che rappresento non solo nella storia
Do la vostra città Marini tra anzi
Conserviamo
Il robusti io amo questo prezioso patrimonio
Per costruire il finisco nuove possibilità di crescita economica democratico per il nostro politici grazie
Sono
Ringraziamo
Presidente del senato per questa sua splendida
Relazione
Che come Comitato promotore CIA assumiamo l'impegno di pubblicare e sarà a disposizione dei dei tutti i partecipanti
Un grazie sincero Novara egli deve lasciarci per un altro impegno urgente impellente grazie
Grazie
No la continuiamo la seconda parte della nostra manifestazione
Prenderanno la parola
Chiara Collini studentessa liceale
Don
Virginio Colmegna direttore della Caritas ambrosiana
E Maria Grazia Fabrizio
A nome della CGIL e CISL ha UIL e è la è segretaria generare della CISL
Vediamo poi il tempo si sia assistette avremo il corteo
E alla Loggia dei Mercanti prenderà la parola Giovanni Pesce se il tempo non si assiste concludeva io ma poi in questo teatro
Prego la signorina accompagna Chiara Collini dei
Prendere posto
Tali ogni intervento in un momento un po'agitato ma certamente l'attenzione sarà su di lei appena inizia grazie allora intanto ringraziò per avermi concesso di essere qui oggi e sicuramente
Devo ringraziare per poter stare davanti a questi gonfaloni che ancora alla persona di diciotto anni come me fanno venire i brividi
Io voglio dare il mio intervento a un taglio prettamente giovanile e scolastico parte credo che sia fondamentale in una giornata come oggi tenere presente che molti giovani ancora
Ma non conoscono quella che è stata la storia che ha creato la nostra Repubblica
Questo è andato mio parere da considerare e che mi preoccupa soprattutto se guardo al futuro
La colpa in gran parte appunto come dicevo della scuola
Che non trasmette memoria storica del nostro Paese che pure è fondamentale per capirlo e difenderne i principi nate grazie al sacrificio nella lotta di innumerevoli uomini e donne anche giovani e soprattutto giovani
Le destre vecchie e nuove hanno un ruolo chiave in questa vicenda in Parlamento dove cercando di far passare il come della scuola che vedono l'insegnamento della storia o fortemente ridotto o contaminato da revisionismi falsità
In comune in particolare in quello di Milano dove la giunta Formentini ha cercato di introdurre l'università dei corsi di storia regionale con tagli secessionisti
Ma anche nelle strade nei luoghi di lavoro nelle scuole dove stanno facendo passare la loro visione della storia distorta e legittima attrice di uomini infatti ideologie inammissibili in un Paese democratico come il nostro
D'altronde l'insegnamento della storia da anche capacità critica strumento fondamentale per un uomo libero e un Paese democratico
Questo spiega perché è tra i giovani vi sia una così massiccio spostamento verso destra e l'allontanamento totale dalla politica anche solo quando si tratta di votare
Pochi tra i giovani conoscono la nostra Costituzione e se volete saperne il motivo che invece ci sede si parla scuola no
Perché l'educazione civica pur presente nei programmi ministeriali non viene quasi mai trattata
Non è un caso che sebbene nella Bicamerale si cerchino di attuare cambiamenti così deleteri come ogni forma di presidenzialismo i giovani non entrerà in questo dibattito come portavoce dei valori che contraddistinguono la nostra Repubblica
Cioè bisogna dunque una maggiore attenzione al mondo giovanile
Anche battendosi per il miglioramento della nostra scuola dove ad esempio l'insegnamento della storia contemporanea non è stata ancora introdotto e anzi osteggiato dai primi dei precedenti ministri
Eppure dopo questo quadro così nero è sconsolante io ancora molta fiducia nei giovani del nostro Paese
Sebbene la maggior parte forse non si è rassicurante come visione della storia del nostro Paese una buona parte comunque schierata e attiva a fianco delle forze democratiche
Ed è per questa parte che oggi sono qui su questo palco per simboleggiare i giovani che ancora oggi vogliono adottare e ottenere spazi per migliorare e difendere la nostra Repubblica grazie
Grazie
Alla giovane Collini ora porterà la sua tesi onesti svolgeva il suo intervento don Virginio Colmegna direttore della Caritas Ambrosiana
Io ringrazio anch'io e io dico
Cercherò di tenere un linguaggio che forse diverso ma credo che possa essere innestato profondamente nella riflessione che è stata fatta fino adesso
Il richiamo alla Repubblica unita fondata su una Costituzione democratica ed antifascista deve sostanziarsi di un grande riferimento alla solidarietà
Ad un impegno forte diffuso al servizio dei più deboli
Anche questa città deve dunque respirare questa tensione di solidarietà pacifica e accogliente
Misurata quotidianamente dalla concretezza
La parola solidarietà rischia di inflazionare si consumata da troppe citazioni di cui non di da cui non discendono prospettive concrete
Si tratta di esprimere quel fondamento ideale che deve formare coscienza che esprime radici e memorie
Non è un vago riferimento morale
Ma si basa su una concezione grande della dignità di ogni persona
Sulla visione delle relazioni umane della dimensione sociale del nostro vivere non angusta ho fondato unicamente da interessi più o meno corporativo
La solidarietà ha una sua memoria una sua appartenenza credo che oggi sia anche questo momento significativo
è iscritta
In una storia di apertura e disponibilità
Cultura di legalità e i diritti spinta la partecipazione alla gioia di vivere insieme rompendo Inter Lorenzi
La solidarietà si formano un inventando indicando nemici ma cresce indicando il non il contro mai per e il conto
Per di più la solidarietà in una società complessa come la nostra
Di fronte a processi enormi di globalizzazione di fronte ingiustizie epocali e strutturali che mettono in moto anche fenomeni migratori continui richiede progetti intelligenti
Culture che non si rinchiudono in modo mio pre nel proprio particulare
E questo non per vivere male ma per vivere bene tutti
La solidarietà diffonde gioia di vivere crea un clima di serenità
Tira fuori la parte migliore di noi stessi orienta al futuro
Ma allora si devono fare in concreto le pratiche di solidarietà rispettando le diversità ma ritrovando sempre le radici comuni al nostro vivere
Ecco perché il sociale inteso come dimensione comunitaria del nostro vivere deve non solo essere difeso ma promosso come progettualità formativa deve respirare di giustizia di fraternità
Le origini di questa Repubblica i fondamenti dalla Carta costituzionale soprattutto nella sua prima parte diffondono questa dimensione di solidarietà di civiltà e questa parte quella meno discussa forse difesa giustamente ma più attaccata sul piano del culturale del comportamento
Eppure da rinascono e si rigenera la nostra società quel patrimonio etico che abbiamo richiamato l'attaccamento a questa unità solidale anche complessa e articolata del nostro Paese
Dopo tanto elogio attorno al volontariato al suo diffondersi a riferimento al terzo settore come motore di socialità e non solo come elemento di moderazione e ammortizzatore di tensioni
Ora vi è il rischio di un suo ridimensionamento di una sua marginalizzazione di fatto
Non si può affidare al volontariato una dimensione solo di ammortizzatore sociale
Vi è in quella diffusione a cui si sta assistendo una domanda grande di partecipazione molto più alta che raggiunge interpella la fase di riforma che si sta vivendo
Il volontariato e dentro o può essere dentro ciascuno di noi è una dimensione costitutiva del profilo qualitativo della cittadinanza richiede un diffuso riferimento alla comunità locale alle sue autonomie
La legge centoquarantadue sulle autonomie locali è un indicatore da non dimenticare per quel respiro partecipativo e comunitario a cui si riferisce
Non si può restringere il volontariato con il suo forte appello al disinteresse alla gratuità alla relazionalità verso l'altro a fenomeno solo assistenziale
Deve riguardare attraversare il nostro modo di essere cittadini lavoratori imprenditori educatori
Non può essere un utile riferimento per il risparmio quantitativo visto solo sotto il profilo economico ecco perché la società i corpi intermedi a partire dalla famiglia vanno promossi come elementi fondanti questa indispensabile dimensione di solidarietà
Vi è dunque un profilo politico da consegnare al volontariato ma anche una dimensione volontaria che va riportata dentro la politica che deve riacquisire il suo profilo di finalità
E non diventare uno spazio burocratico sempre meno incisivo nel vivere della gente
Il volontariato non è un rifugio per chi è stanco di politica ma è un percorso solidale che può rigenerare la domanda e la partecipazione politica
La storia della nostra Repubblica il suo antifascismo poggiano le sue fondamenta in questo entusiasmo intelligente appassionato che la Costituzione ha saputo esprimere quell'impianto solidale ha ispirato le nostre istituzioni ma deve rimanere processo formativo e va raccontato è testimoniato anche tra le giovani generazioni
Perché oggi più che mai e questa visione che contiene il futuro perché Losacco ordine
L'imbarbarimento sociale
L'esplosione violenta va presa Enuta sul piano delle coscienze ridando alla solidarietà non una visione Chieti Istica ma una sua capacità di entusiasmare gli ideali e il futuro della gente
L'esperienza di solidarietà canto i più deboli a chi soffre
Lo stile di vita coglie ente non intollerante lo si vive non si predica soltanto oggi più che mai se dal punto di vista organizzativo di modelli statuali si necessita una redistribuzione di poteri è una costruzione diversa dei livelli partecipativi la questione della solidarietà sociale di uno stato sociale rinnovato e ancor più decisivo
Ma questo livello qualitativo e dissenso
Ecco perché l'aspetto formativo educativo del volontariato diffuso va promosso richiede politiche sociali adeguati il volontariato cresce se le istituzioni sono forti non viceversa
E in questo contesto va promosso una dimensione nuova nel riferimento alla pace alla difesa dei diritti premessa decisiva per sostenere il giusto riferimento ai doveri e alla legalità
La solidarietà
Anche in una città come Milano chiede ed esige sicurezza
Ma questa si difende se la domini la dimensione solidale del vivere non si incupisce e si arrocca in corporativismo individualismi ma si respira la gioia del principio solidale
Ecco perché abbiamo bisogno di inversione di tendenza forti sul piano formativo di dibattiti che diffondano priorità e ora ad esempio di restituire alla pace alla non violenza attiva e partecipata la sua forza attrattiva anche per le giovani generazioni
Si discute di pace di come promuovere una ma non si tardi a dare un nuovo modello legislativo di servizio civile per uomini e donne del nostro Paese
Si discuta di riforme di nuovo modello di difesa si crei un clima nuove meno ideologico di confronto ma perché la legge sull'obiezione di coscienza che pure si sperava forse accelerata anche di fronte al prossimo quesito referendario non esce dal palazzo
Perché si svuota di fatto un'esperienza di questo genere
Non giova a nessuno sapere che più di cinquanta mila giovani in Italia fanno domanda di obiezione di coscienza perché ciò non corrisponde almeno per tutti a una scelta di coscienza così come la riforma legislativa indica
Questo tema riguarda i giovani interessa ancor più il come intervenire in fenomeni di disagio innesta dibattiti seri fa sorgere possibili percorsi di prevenzione
Riformare diffondere il servizio civile dare presto a giorni una nuova legge sull'obiezione di coscienza è una delle priorità proprio perché anche le parole hanno una loro forza simbolica
è giusto restituire al linguaggio anche quello politico questa sensibilità di pace
La solidarietà vive in questo orizzonte culturale non sta di casa dove cresce odio e violenza distruttrice
Esso si fonda sulla consapevolezza della dignità di ogni persona sulla forza della riconciliazione vera ti chiede giustizia sociale processi politici adeguati ma anche la valorizzazione di tutto quanto esprime questa tensione profonda del nostro vivere
E questo lo si fa
Non riempiendo ci di parole ma producendo fatti
Ed allora la promozione solidale che la riforma dello Stato sociale richiede deve recuperare le ragioni forti della giustizia redistributiva
Deve affidarsi a garanzie nuove che richiedono parametri qualitativi e formativi che comunque hanno le loro radici nella nostra storia originano dalle nostre tradizioni ideali il racconto della nascita della nostra Repubblica
Non è una memoria da archiviare sta in percorsi di diffusione ideale molto forte i padri repubblicani l'hanno pensata dentro questa dimensione solidale che non possiamo dare agli archivi e attuale anche per la nostra città
Poi
Questo quadro in cui tutte le realtà politiche sociali portano il loro contributo a questa splendida iniziativa
Diamo la parola devono salute devono adesione a Lella Costa che portava il saluto del mondo dello spettacolo
Mamma mia come sono piccola
Buongiorno a tutti
Io non mi sono preparata un intervento oggi e non non non mi sento totalmente riparlare ovviamente a nome di tutto il mondo dello spettacolo e la cultura milanese
Che è il più ricco più bello più vario il più coraggioso e combattivo di quanto tante volte si sia portati a pensare sicuramente porto il saluto un po'col con il rammarico che ci ha detto questo saluto di Fabio Fazio che avrebbe voluto essere qui come il suo non so presenta un suo messaggio mai
è ostaggio della sede RAI di corso Sempione perché giustamente le prepara la sua trasmissione
Mi rendevo conto ascoltando le parole di chi ha parlato prima di me guardando quella scritta la Repubblica unita alla costituzione democratica antifascista di quanto sia faticoso a volte continuare ad essere nonostante tutto repubblicani unitari democratici e antifascisti
Ogni tanto non so se non so a voi a me
Vien voglia di dire che fatica che stanchezza come non ne vale la pena si vivono momenti profondi di frustrazione io non voglio fare polemiche
Ma e e lo esprimo davvero come un dolore personale ma vedere a Palazzo Marino
I fascisti Carletto
A me fa venire il magone però siamo se sia sono le regole di una democrazia e credo che sia nostro preciso compito dovere diritto
Fare in modo intanto cercano di limitare i danni inflitti passare una roba difficile ma soprattutto continuare a testimoniare quello che siamo vedevo questa platea nella quale prevalgono sicuramente le persone non più giovani
E credo che a loro ancorché che hanno vissuto una vita faticosa difficile che hanno visto la guerra che hanno fatto la Resistenza tocchi ancora un compito gravoso che è quello della memoria
La memoria che sicuramente sta lì li prestano i libri di testo stami di briscola sta nella Costituzione che io devo dire la verità con tutto rispetto del per lavoro della Bicamerale che sarà sacrosanto ma a me sembrava che non fossimo ancora riuscite applicare questa di costruzione non sentiva proprio l'esigenza forte come fan
Colloca poiché purché si lavori per
Per migliorare le cose e per condividere il più possibile dicevo a chi ha vissuto e chi a chissà a chi tuttora prova un un brivido una stretta al cuore leggendo i nomi dei campi di concentramento
Io credo che tocchi il compito della memoria di raccontare le storie perché come dice l'amico Alessandro Baricco di cui prossimi avanza tempo vorrei leggervi una cosa
Mi dice una frase lo dico da dice a proposito di un film che abbiamo visto tutti di recente in televisione che cinque stilisti e si domanda perché milioni di persone nel mondo abbiamo visto questo film che racconta una storia che in qualche modo tutti dovrebbero sapere perché ha passione e lui dice in modo sintetico secondo me
Perfetto che il racconto e non l'informazione che ti rende padrone della storia
Io credo che noi oggi che siamo subissati dall'informazione a a volte anche perfetto impeccabile obiettiva i telegiornali che ci raccontano le guerre che ci raccontano le ingiustizie SPISAL contano i fatti in qualche modo e siamo diventati impermeabili
Ci passano addosso ci passano davanti queste immagini in qualche modo non riusciamo mai a farle nostre abbiamo avuto vicino al purtroppo l'abbiamo ancora perché continuano morire persone sulle mine ma questo è un altro discorso una guerra spaventosa e c'è chi come ogni responsabilità da da galera scusatemi la durezza continua a proporre modelli di se cessione di di piloti che non stanno né in altre fuori non sanano altro teste non stanno nella nostra storia
Ma io non voglio fare un mestiere che non è il mio e fare e usare un linguaggio di condanna di politica vogliono di fronte a queste parole i responsabili e vuote che spero non attecchisca ma più che tanto ma non è un po'sì a me viene da pensare ad Albert Einstein quando Albert Einstein fu costretto a emigrare dall'Europa nazista andò in America
Alla frontiera c'è un ufficiale dell'emigrazione che richiede i suoi dati anagrafici e a un certo punto chi lo mandava sa e lui dopo un attimo di esitazione lo guarda e risponde bene umana
Allora io credo che il nostro compito di noi che facciamo questi mestieri a volte un po'inutili Superti che sono quelli dello spettacolo della cultura della della comunicazione col col pubblico vivente come dice un'insegnante di storia del teatro spetti proprio questo cercare di raccontare storie non stancarci raccontare storie chiedere chi le ha vissute
Che anziché dare delle testimonianze per carità magari nobilissimi Massetti che raccontino delle storie questi
Benedetti adorabili confusissima i cosiddetti giovani che ci stanno intorno a che non sono un'entità ovviamente univoca e compatta raccontiamo di delle storie
Perché diventino padroni della storia perché se perché niente nella pelle nel cuore perché la memoria sia per loro un valore come lo è stato per tutti coloro che sicuramente qui oggi hanno testimoniato gli orrori lo proprio la perdita di dignità se ciò tempo ma se non c'ho tempo ditemelo che me ne vado
Va quel no vorrei leggere questo
Questa cosa che scrittore Sandro Baricco se mi sembra che la lega come se l'avesse scritta io non son così presuntuosa non l'ho scritta io ma è un linguaggio che mi appartiene talmente tanto e che vorrei proprio condividere con voi in realtà parla del Festival di Sanremo Kemerovo brutto mi sono in parte ma credo che potrebbe che perché si possa tranquillamente prendere come metafora cioè non non prendiamo la la lettera si chiama Sanremo Italia
C'è un libro bellissimo l'ha scritto Osvaldo Soriano che tra l'altro lo scrittore che morto qualche mese fa lo scrittore sudamericano cioè gli scritti due di libri bellissima adesso quello che in testa e uno si intitola un'ombra ben presto sarai e spagnolo suona che sembra una musica una Sombra Ya pronto Saras succede tutto in una in qualche sperduta piaga della pampa argentina su e giù per strade stradone stradine che non portano da nessuna parte paesi fantasma e chilometri di Erba e nulla un mondo altrove
Se lo fanno avanti e indietro il quattro cinque protagonisti tutti tutti dispersi tutti con una meta precisissima in testa
Gente con la disfatta prestampata nel destino ma anche quell'ottimismo inossidabile una fantasia che non stacca mai vietato alzare il piede dall'acceleratore la vite ovunque la morte non sai cos'è gente così ne fanno di tutti i colori
Ma uno in particolare uno mi è rimasta in testa perché è bellissima
Sono talmente al verde tutti quanti sempre
Che quando si mettono a giocare a carte non hanno una lira da puntare altri magari lascerebbero perdere ma quelli figurarsi non si arrendono facilmente la miseria allora giocano a non so che gioco argentino non si capisce ma deve essere una specie di poker insomma giocano
Invece che denaro si gioca di ricordi
I ricordi uno di fronte all'altro con le carte in mano la sigaretta tra le labbra studiano le carte poi uno punta punta altrove magari a un furono porta roba del genere e allora dice una volta mi sono innamorato in maniera disperata si sarebbe ucciso per lei e no mi vede sono ancora qui allora deve tirar fuori qualcosa di me
Lanciano rilanciano vento ma colpi di ricordi chi perde perde il ricordo a furia di giocare di perdere fatalmente finiscono per rimanere a corto di a corto di ricordi se ne tengono stretti un paio meravigliosi per la volta che vi capiterà un poker servito
E nell'attesa raschiato il fondo della memoria e mi rimane se le sembra il caso una ragazza diciamo tutto non era pelle non è tenuta a letto non si illuda Papetti già qualcosa
E giù a giocare Soriano dice che all'inizio si giocarono le illusioni ma li hanno finiti in fretta illusioni Antonio sono passati ieri corti
A me questa storia è tornata in mente quando ho letto dei diciotto milioni di italiani inchiodati davanti al televisore avversi Sanremo
Non che l'Auditel abbia niente a che fare con la realtà e è una di quelle favole che si è deciso di credere vere tipo l'Immacolata Concezione o il fatto che l'ATER uno faccia bene alla bolla Ocre macchine tedesche non si spaccano ma mica che ci sia qualcosa di Berman facilita un po'le cose crederci e così ci si crede
Diciotto milioni di italiani quella sera non aveva niente di meglio da fare che guardare Sanremo a me questo colpisce colpisce questa collettiva enormi improvvisa incapacità di desiderare di immaginarsi di inventare metà del Paese soffre di anemia di desiderio
Nella stessa cosa che mi viene in mente quando vedi bergamaschi dare di matto per una micro utopia come il federalismo e un affetto una d'Italia depositare tutta la speranza di cui è capace della desolante prospettiva di un nuovo miracolo italiano tutte cose rispettabili ma Bodini
I desideri come mi ricordo io non era un'altra cosa non erano qualcosa di irresistibile cosa diavolo è successo perché questo Paese smarrirsi la capacità e la voglia di desiderare desideri come si deve adesso lo so cosa è successo mi vedo la scena
L'Italia seduta al tavolo con le carte in mano e la sigaretta in bocca
Silenzio intorno luci basse soldi non c'entra
Si gioca puntando illusioni speranze desideri aroma forte l'Italia sgrana le carte tra le dita cambia due carte posa la sigaretta scopre due carte lentamente facendole scivolare sotto le altre tra le dita
Fu culla
Fu il dire
Cerca di non muovere un muscolo l'Italia fa passare qualche istante poi dice Piano ma con grande fermezza punto tutto illusioni speranze desideri non so chi c'era dall'altra parte del tavolo ma so che disse vedo e tirò giù le carte
Fu darsi però e poi la sera l'Italia se n'è tornata a casa e non si può anche capire ma che ne rimanesse molto altro da fare accese la tv
Cosa c'è stasera
Sanremo europea è già qualcosa
Grazie a Lella Costa nome di tutti voi
Ora la parola
A Giovanni Pesce che porterà l'adesione il saluto affettuoso
Delia volontari che hanno partecipato alla lotta contro il fascismo nella guerra di Spagna
Compagno
Perché un paio
Vorrei ricordare che molti dei figure eminenti del Gran Combo tutto intero di Spagna
A fianco la Repubblica sono anche stati Zidane partecipato alla elaborazione dalla Costituzione repubblicana dopo le voglio Petronio tra gli altri di ritorno per tanti anni perché del giusto quinto queste compagnie
Mentre celebriamo la festa dalla Repubblica nata dalla Resistenza di cui Milano fu esemplare protagonista valore
Civiche militare con centinaia di suoi figli caduti sulle montagne
Seicento giorno e dell'occupazione nazifascista
Siamo in questi ultimi tempi tutti testimoni di un periodo nel quale sembra essere sempre più diffusa la tendenza ad appiattire un giudizio globalmente negativo l'intera esperienza di cinquanta anni repubblicane
Ivi comprese le sue radici antifasciste Ivano che la struttura dalla Carta costituzionale
Alla ricerca di qualcosa di nuovo che dovrebbe cancellare il patrimonio della memoria storica che rende vivi evitare era pozze tra le varie generazioni e da questa constatazione
Che occorre partire
Per capire né che cosa vada mantenuto e difeso in queste decine di storia
La ragione per la quale alcuni meccanismi del sistema mo'politica istituzionale si sono inceppamenti comma affrontare le confusa spiegazione
Di chi vorrebbe mettere in discussione le stesse regole devono dell'ordinamento democratico di alcuni valore costituzionale che riteniamo immodificabile
C'è una riflessione da fare
Persa poggia su quel Troia in che vada dal quarantacinque al quarantotto e in cui sia fermo la volontà dei gran parte del popolo italiano di costruire una democrazia ed è in cui emerso è il momento è basilare la vittoriosa guerra deliberazione
Il dibattito dalla Costituente fuori esponente dei innate partite e la stesura tecnica della carta costituzionale
Per unire tutti i cittadini nel rispetto delle regole e del valore fondamentale al di là dei programmi ed è dissi chiaramente ricostruire ai se costruire dalla Repubblica italiana all'indomani del fascismo e della guerra significo innanzitutto costruirla Democracy italiana che non aveva stimarlo mai visto la luce
La Costituzione ha reso il Paese per decenni ha detto il Papa
Montoya il nuovo volto
Di uno Stato moderno deceduto dato nelle funzioni
Grado di rispondere con efficacia ai bisogni affonda me tale dalla collettività uno Stato in cui il principio del Federal
Rispetti innanzitutto dalla unità politica del Paese riconosca e bisogna sperare
Varie comunità spegnendo su un
Quei pericolosi mentre assessore misti che spesso non hanno contrapposte Acquaro utente che idea alle fatta di esperte di identità culturale e nazionale
Satta è lo ricordo queste parole
Ne a Ventotene in modo particolare
Ernesto Rossi e Altiero Spinelli vorrei per finire leggi campagne
Alla Bicamerale che si ricordano alla Bicamerale io i compagni i personaggi deputato e senatore ricordare
Oda di Calamandrei Giove
Se volete andare ad impedire
Nel luogo in dov'è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove cadono i poeti già
Con imprigionato
Dove furono stermina
Otto unità andiamo
Ad alimentare
E di o giovane col pensiero Tacchinardi è nata la nostra Costituzione
Accompagni offese
Toh che conclude anche questa manifestazione primaria che razza Fabrizio segretaria generale della CISL che parli dorme della CGIL UIL e CISL
Sì innanzitutto oltre al saluto
Voglio dire che il mio intervento che sarà breve una testimonianza
è favorita dal fatto che voglio citare in premessa
La nostra Costituzione quella della Repubblica unita e che è una Costituzione democratica e antifascista dice che il nostro la nostra Repubblica è fondata sul lavoro
E le organizzazioni sindacali che qui rappresento CGIL CISL e UIL hanno ovviamente
In questo senso un forte impegno affinché questa Costituzione continui a garantire ciò che nelle premesse e nel suo contenuto ovviamente ci dicono
Però le organizzazioni sindacali che qui rappresenta hanno anche un'altra caratteristica che a me sembra particolarmente interessante noi abbiamo l'
Modello organizzativo che addirittura più che federalista e confederale noi infatti ci chiamiamo sindacati confederali e siamo orgogliosi di poter spie gare che cosa significa per noi la confederali ITA significa trasversalità significa solidarietà significa giustizia significa equità
Ciò nasce da alcuni valori mai rinnegati neanche oggi il primo
Se il lavoro è la priorità dice la Costituzione cioè ciò che dà diritto alla chi è la cittadinanza i lavoratori sono la risorsa su cui il Paese tutto il Paese deve poter contare sec.
Oddo all'equilibrio nella distribuzione del lavoro che noi perseguiamo deve corrispondere l'equilibrio nella distribuzione della ricchezza
Terzo possono essere possono esistere come esistono diversi contratti professionalità diverse orari differenti retribuzioni differenti condizioni di lavoro diverse
Ciò che noi non vogliamo e che combattiamo è la diversità sulla base di etnie o religioni
Il lavoratore la lavoratrice il pensionato la pensionata che noi rappresentiamo non ha nazionalità provenienza geografica o credo religioso
è prima di tutto una persona per la quale impegnarci in termini di riconoscimento dei diritti Uma anni morali e civili diventa difficile per noi oggi parlare di Repubblica
Senza pensare ai fermenti alle affermazioni ai problemi alle pressioni psicologiche agli avvenimenti autonomistici che stanno attraversando il nostro Paese in alcun una zone in modo particolare parlare di Repubblica oggi deve portarci ad affrontare concorra Maggio tutto ciò sapendo che la sottovalutazione non è più ammessa o lecita
Chiariamo che il mondo del lavoro del Nord anche quello di Milano dai ogni sollecita la soluzione di alcuni problemi che poi purtroppo sono diventati terreno fertile per una cultura di insoddisfazione nei confronti del centralismo burocratico romano
L'equità fiscale ma soprattutto il decentramento amministrativo con tutte le autonomie decisionali e gestionali possibili in questo senso e qui il Presidente Senato l'abbia ricordato
Consideriamo molto importante e duttile l'avvio dei provvedimenti Bassanini per la pubblica amministrazione che rendono tentano di rendere il cittadino e l'impresa il centro dell'attenzione amministrativa e non sue vittime
Che rendono l'azione amministrativa trasparente è semplificata anche sui temi dell'occupazione e dello sviluppo il sindacato sollecita piani di intervento
Che tengano insieme l'obiettivo dell'unificazione sociale oltreché monetaria dell'Europa e l'autonoma capacità progettuale per aree geografiche ben definite dove cioè parti su ci Ali e istituzioni collaborino per fare emergere il lavoro sommerso e per creare nuova occupazione
Il ventotto maggio quindi da poco l'accesso che è il sindacato europeo a cui CGIL CISL e UIL fanno riferimento ha proclamato una giornata europea per l'occupazione a Milano abbiamo voluto sottolineare come il diritto al lavoro sia un diritto universale di fronte al quale non vi può essere diversificazione di appartenenza un disoccupato uno occupato un pensionato non è padano del Nord Est o del Nord Ovest non è Meridione alé o extracomunitario donna o un uomo è solo un disoccupato un occupato un pensionato
Per quaestor i sindacati confederali pur lotta andò per garantire al Paese le giuste Autonomie per comuni province regioni è stato ritengono che solo parlare di federalismo solidale che coinvolga questi soggetti possa garantire ai nostri rappresentanti L'Unità della Repubblica italiana all'interno del contesto europeo Feder are significa unire ciò che è disunito non dividere ciò che unito
Questo patrimonio a fondamento della nostra Repubblica non può essere messo in discussione con una violenza che sta pericolosamente passa quando da verbale a fisica ma soprattutto che alimenta una cultura sbagliata nell'informazione nella politica ma soprattutto nelle scuole non ci interessano insegnanti padani per alunni padani ci interessano buoni insegnanti per una buona scuola
I continui attacchi a chi rappresenta in questo momento il garante dell'unità del nostro Paese è conseguente a questa logica
Colpire i simboli dell'unità sostituendoli con altri simboli quelli identificabili in altre appartenenze
I lavoratori e le lavoratrici hanno dimostrato anche negli anni più difficili della nostra Repubblica che ogni idea che sviluppi un allargamento della democrazia e dei diritti sociali può e deve essere portata avanti i nella legalità con tutti gli strumenti possibili compresa l'opposizione la manifestazione lo sciopero il secessionismo non può produrre in alcun caso un allargamento della democrazia no porta benefici né sociali né materiali per questo non è obiettivo degno di essere preso in considerazione dai sindacati confederali
Una sola è la Repubblica uno solo può essere il nostro impegno realizzare il massimo della coesione economica e sociale in Italia e in Europa
Un attimo
Abbiamo concluso la manifestazione vista l'ora che abbiamo fatto una delegazione si è avviata
Apportare l'omaggio
A la Sacrario dei caduti per la libertà e alla lapide che è stata posta
Sull'edificio ove
Vi è il Piccolo Teatro perché noi vogliamo rendere omaggio ai caduti per la libertà ma vogliamo anche Enrico
Avrei che in quel edificio vi è stato sacrificio ma poi cultura ed insegnamento di libertà ringraziamo tutti i partecipanti le autorità che sono
Voluto che hanno accolto il nostro invito ringraziamo ho gli amici Icom mi ed io credo che queste iniziativa
Abbia significato anche una cosa
Che l'anniversario della nascita della Repubblica non può essere messo in nel dimenticatoio perché viene in questo anniversario con l'accumularsi di farlo vorrei degli impegni di lotte di progresso civile e sociale ed io credo che sia giusto dire a nome vostro e la Repubblica italiana