"Lavoro e stato sociale. Italia e Europa" convegno organizzato dall'associazione "Dentro l'Europa", dalla delegazione Pds al Parlamento Europeo insieme al Pds Lombardia presso il Centro Congressi Stelline, in Corso Magenta 61

è chiare
Buongiorno a tutti
Grazie di essere intervenuti
L'iniziativa di oggi è promossa appunto dall'associazione dentro l'Europa e dalla delegazione PDS del un al Parlamento europeo insieme all'Unione regionale del PDS lombardo
A l'obiettivo di riflettere ragionare su
La riforma dello Stato sociale
La necessità che abbiamo oggi di affrontare questo tema in termini anche di decisioni politiche ce l'abbiamo in maniera imprudente in Italia ma questo problema esiste in tutti i Paesi dell'Europa quindi ci è sembrato importante affrontare questo problema
Sia dal punto di vista del merito quindi dei contenuti che vanno tenuti presente sia dal punto di vista bene contesto valoriali in cui si inserisce questo discorso del riforma dello stato sociale e dal punto di vista delle necessità della necessità di tener conto delle compatibilità economiche
Nell'Italia di oggi nell'Europa di oggi e dei prossimi anni
Come vedete il la giornata impostata con due comunicazioni iniziali che danno il quadro di riferimento
Due sessioni di lavoro tematiche al mattino è un confronto fra esponenti politici il pomeriggio io non mi sto non voglio perdere altro tempo passerei subito all'intervento delle due comunicazioni iniziali
Sono sono con noi vi ringraziamo Salvatore Natoli docente di filosofia teoretica all'Università di Bari e Nicola Rossi docente di economia politica all'Università di Tor Vergata inizierà Salvatore Natoli inquadrando sul piano valoriale filosofico il problema appunto
Dello stato sociale e quindi i diritti di cittadinanza
Quali sono come dobbiamo considerare dal punto di vista della sinistra evidentemente
A fu come dobbiamo considerare questo problema della in nel mille nell'anno due mila dove ti che ci sono stati e che sono ancora in corso modificano sostanzialmente il concetto di cittadinanza e i diritti e doveri
Cui sono di cui sono titolari a cui sono chiamati tutti i cittadini in Italia e in Europa dicevo io non voglio perdere altro tempo dopo Salvatore Natoli Nicola Rossi
Affronterà invece il problema dal punto di vista di in Italia che cosa significa e di chi e che cosa bisogna fare dal punto di vista delle scelte del governo
Anche le dolorose e difficili
Affrontare il tema della riforma dello stato sociale diciamo il Salvatore Natoli ha un compito più generale forse anche più semplice oggi
Nicola Rossi a Nicola Rossi vi chiediamo di essere come lo è del resto abbiamo credo tutti dove abbiamo letto i suoi scritti sia le sue pubblicazioni che i suoi articoli di stampa credo con grande come dire coerenza e lealtà ci dirà esattamente cosa che cosa ci aspetta
Salvatore Nottola
Nella giornata di oggi si parlerà qui credo molto di lavoro status sociale crisi dello stato sociale
E la sua possibile riforma ecco nel mio breve ragionamento
Ma io quindi mi limito ad alcune riflessioni
Che e adesso intendono la natura dello stato sociale delle riforme possibili riflessioni che in generale
Definirei etiche ho proprio nel senso anglosassone della parola del quel brand dello star bene ecco questa è una componente fondamentale
Il riflesso individuale dello stato sociale bellissima lo stato del benessere e che così mai lo stato del benessere se non produce lo star bene
La letteratura anglosassone a differenza della letteratura continentale prima ancora di parlare di compatibilità che è un problema molto serio parla di felicità ecco una tra le caratteristiche fondamentali verrà tradizione filosofica anglosassone Scott si insomma da Jung in avanti siamo oggi
Amartya Sen eccetera il problema fondamentale è quello dello star bene non si può parlare in modo adeguato di stato sociale su questo non produce lo star bene
Allora
Il mio ragionamento avrà due facce uno una faccia è quella di il considerare muovere da cose ormai abbastanza consolidate ovvie direi condivise relativamente all'Anas alla natura dello stato sociale e della sua crisi e alcune considerazioni politiche saranno soprattutto
Dilemmi una indicazione di dilemmi dilemmi in cui ci si trova nel momento in cui si vuole mettere mano ad una riforma di questo sta
Dunque è la natura dello stato sociale
Ovvia naturale nella sua stessa definizione e quello di realizzare il massimo di inclusione per questo è nato e e direi qui una una riflessione di base molto veloce ma che meriterebbe più approfondite considerazioni
Dello Stato stesso come Stato moderno
Che nasce in una logica di quel fatto
Perché nasce in funzione
Innaturale e assicurativa cioè quando lo Stato moderno nasce nasce per produrre un'assicurazione generale ricette di cittadinanza contro la violenza contro la morte modello Mussi hanno cioè a dire l'aggregazione innaturale tra gli uomini Lloyd corso la comunità non è sufficiente a garantire
E e quindi la natura non è automaticamente conservativa questo scoprono i moderni quindi quando lo Stato nasce nasce come fenomeno artificiale innaturale in funzione di sicurezza
E quindi è chiaro che uno Stato che nasce così ha come destinazione storica quella di diventare guancia
E da questo punto di vista e l'elemento irreversibile dell'Uefa
Perché e connaturato alla natura moderna dello Stato
Il quale dapprima assicura
La vita contro i pericoli stessi degli uomini a partire dalla loro condizione naturale si producono e poi e più avanti e il ragionamento sarà dal momento difensivo al momento costruttivo delle felicità individuali cioè la realizzazione dei successi umani e allora in questo caso già con Adam Smith
Il problema della naturalità del mercato viene messo in questione cioè il mercato come processo naturale non è così equilibrato come si pensa
Allora ci devono essere dei correttivi sul mercato
Sarebbe in pole impensabile pensare lo sviluppo moderno del peccato senza i correttivi dello Stato già Adam Smith perché pulito che pure parla di mano invisibile e dice che sostanzialmente non ci sarebbe possibilità di protezione del mercato se non ci fosse lo Stato che in certo senso a orientarsi quindi la dimensione artificiale o assicurativa passa da una logica di tutela difensiva ha una logica di sviluppo
Sviluppo della libertà degli individui libertà degli individui
Assumendo come punto di eguaglianza la libertà di tutti
E allora immediatamente un discorso di politica dei diritti
Però libertà dei tutti politica dei diritti vuol dire sostanzialmente sostanziare questa politica perché i diritti come tali sono strumenti ma non sono ancora risulta e con questo un altro tema fondamentale allora
Inclusione sociale la garanzia dei diritti minimi
Allora la prima mossa dello Stato lo scialle e la garanzia dei diritti minimi
Né soprattutto i diritti minimi visti nella loro forma non solo giuridica ma sostanziale garanzia dal fischio
Il passaggio fondamentale della natura dello stato e questa la garanzia dal rischio
Lo Stato nasce come garanzia per la violenza e si sviluppa sempre di più in termini di benessere come garanzia dal rischio
E quindi una dimensione assicurativa o mutua Rizzante dello Stato e il suo naturale destino
Quindi lo Stato sociale fondamentalmente non fa altro che sviluppa fare un modello che un modello assicurativo mutualistico che c'era presente nelle culture settecentesca
Dei allora
La il rischio anch'esso era ritenuto come rischio naturale cioè le improbabilità allora a fronte di questi imputabilità necessariamente bisognava intervenire
E allora il problema della vecchiaia della Innse della invalidità ecco tutti questi erano fattori di rischio
Ora
Nella attuale situazione
E che cosa è cambiato rispetto a questo modello che lì si trattava di fare due operazioni ridurre i i rischi come improbabilità
Prima cosa e seconda cosa oltre che ridurre i rischi come improbabilità quello di includere il massimo numero di persone al minimo di livello di giri
Perché l'esclusione era molto forte allo stato sociale nasce entro questi due Vittorio ridurre il rischio come improbabilità e in Kulübü e in includere il massimo al minimo questa è la natura originaria dello stato sociale
E perché va in crisi
Semplice ed elementare
Perché il rischio
Nella nostra società ha cambiato natura
Perché essendo entrati in una logica fortemente assicurativa perché questo ha prodotto lo stato sociale quello che un tempo era un rischio incubi in termini di pura improbabilità
E quindi anche di massima sopportabilità oggi e il rischio dopo la sicurezza cosa vuol dire ritiro dopo la sicurezza che la gente non resiste più a rischio
Si sente fortemente turbata in situazioni di rischio perché il rischio non è più l'improbabile
Si aggiunga che ormai la nostra società e questo è un altro motivo per cui lo Stato sociale è andato in crisi vertiginosamente
Dopo una logica di sicurezza che era quella dell'inclusione al minimo oggi noi ci troviamo
In situazioni vista l'ampliarli allor lo sviluppo della cura dell'economia che se il contratto l'incremento elevatissimo della produttività
Che caccia fuori costantemente lavoro questo un fenomeno irreversibile delle società industriali allora in una situazione di questo genere come si pone il problema dalla sicurezza
Cioè ci sono situazioni di rischio che non sono più in termini di probabilità ma solo di esclusione permanente cioè le nostre società dovranno affrontare molto fortemente il proprio lavoro
Lo dovranno affrontare perché la disoccupazione sia prodotta di nuovo e chiaro allora che il meccanismo è diverso si trattava in una situazione di espansione dipendere alla massima occupazione grandi modelli keynesiani oggi
La crisi il modello di sviluppo Fassino che ma a fronte di una produttività sviluppatisi ma cioè
Un'altrettanta forte liquidazione di forza lavoro quindi una società che combina insieme spreco e disoccupazione allora lo Stato sociale come fa ad assicurare
Il con una cultura ormai abituata alla garanzia talmente abituata alla garanzia da assumere lo stato sociale non in termini di promozione ma in termini di assistenza dico questi sono i motivi fondamentali per cui lo Stato sociale si è dato Bissoni sia da tutti sul Vendola per urlato
Essendo l'elemento fondamentale del legame sociale
Il modello assicurativo dello Stato o diventa sociale opererebbe la ragione stessa dell'essere stato cioè lo scambio tra soggezione tra obbedienza in vantaggio e fondamentale per il riconoscimento dello stato infatti la crisi dello stato sociale fa
In uno nella nostra società con la non accettazione dello Stato
Cioè gli elementi di autonomistico molto forti si collegò l'ho fatto che uno stato non dà più la sufficiente garanzia da meritare obbedienza ecco questo è uno dei furbi problemi molto importante
Allora
Le soluzioni poi da questo punto di vista sono evidenti cioè o si va ad un uso ad una dissoluzione dello Stato una svendita dello Stato una ripresa naturalistica del mercato
E allora sono i liberisti selvaggi oppure ci si arrocca dentro lo Stato cercando di conservare un modello assistenziale
Che lo Stato non può più sopportare per cui non regge più
Allora questi sono i motivi fondamentali della evoluzione queste cose in generale occhio e croce insomma sono note
Allora veniamo ai punti veri della questione lo Stato deve sviluppare
Cittadinanza sociale in quella fa e questo lo Stato deve creare cittadini è nato per questo togliere l'esclusione vuol dire che lo Stato crea cittadini perché sono tre cittadini e fallimentare
E
Lo stato sociale che ha il suo modello come vi ho indicato già nella naturale nell'origine dello Stato moderno si è sviluppato in modo particolare tra le due guerre
Si è sviluppato fra le due guerre perché le istanze di socialità sono state elevatissime prodotte dalla guerra
Quindi c'è vi leggo un un
Un intervento di un parlamentare nel mille novecentotrenta Inca alla Camera
In Francia dove diceva sostanzialmente questo
Nata all'indomani della guerra grazie alla solidarietà che si era diffusa fra le deve spara il diverse parti sociali
Alla volontà di concedere a chi aveva ti fesso la patria nelle trincee l'aiuto necessario per i giorni difficili al ricordo dei sacrifici compiuti da una grande idea di solidarietà nazione lo stato sociale collegato moltissimo
Al tatto alla solita internazionale ci sono stati i grandi eventi traumatici le guerre che hanno prodotto l'istanza nelle società di una garanzia collettiva cioè dal sacrificio di natura militare a un sacrificio di solidarietà sociale è impossibile pensare ad un welfare senza spirito senza spirito nazionale senza spirito nazionale è impossibile pensare UE restano perché non si vede la ragione per cui gli uomini dovrebbero cedere parte del loro benessere ad altri se non c'è una dimensione spirito collettivo e non a caso appunto è stato con l'istanza dell'allargamento dei diritti ma anche la rifondazione dello spirito delle nazioni che ha prodotto lo stato sociale lo ha prodotto in tutte le forme
Sia nel modello del new deal certo il nuovo patto sia anche all'interno delle politiche totalitarie che da questo punto di vista
Hanno dovuto creare elementi di protezione sociale generalizzato cioè proprio una una una sua una sorta di di di destino
Allora lo spirito nazionale importante l'altro impone l'altro modello importante e e e che e si formula province Rimini di uguaglianza e di diritto e il modello di stampo proustiano cioè l'opacità sociale
Ogni individuo essendo nel velo d'ignoranza non sapendo dove andare a finire ritiene conveniente per sei che siano garantiti i suoi diritti minimi non solo
Ma oltre a diritti minimi possono essere garantiti la maggior parte dei diritti cioè c'è una linea e Sciascia indente cioè da un da un mondo a una dimensione assolutamente in Alitalia ha una dimensione invece utilitaria ecco allora qui lo stato sociale oggi formula queste due dimensioni perché uno stato sociale che non produce l'utilità dei singoli non è uno strato sociale tende a diventare uno stato indennizzato ecco allora il problema è di legare insieme dinamiche di eguaglianza con dinamiche ci promozione degli individui ecco questa è una cosa molto molto importante perché molte volte si pensa non la dirà alle dinamiche protettive nel senso dell'indennizzo sociale non nel senso che lo sviluppo
Ecco allora
Come l'opacità sociale e un elemento che garantisce l'inclusione però non è un elemento che garantisce la valorizzazione allora uno stato che include senza valorizzare rischia di diventare un promotore di parassitismo sociale
E qui allora vengo al punto stato sociale promozione dell'eguaglianza e di qui alcuni dilemmi
Alcuni dilemmi che vi presento perché bisogna problema attizzare la dimensione delle quali chiazza perché era facile pensare l'eguaglianza quando l'inclusione era al minimo
Ma giustamente essendo si domanda e eguali in che cosa
Cioè se lo statuto dell'eguaglianza e quello delle garanzie minime in termini di sopravvivenza o di uscita dalle antiche poté povertà
E allora e del il denominatore comune si trova ma eguaglianza in che cosa se teniamo conto di due fattori fondamentali che gli uomini sono diversi
E quindi se non si tiene conto della DC della diversità e il risultato voi che politiche uguali producono grandissime diseguaglianze
E secondo che l'eguaglianza dipende da sfere
Perché ci sono ambiti di eguaglianza eguaglianza di reddito
Le vacanze di ricchezza
Delle e eguaglianza di capacità
E qua gli anta di prestazioni uguali in che cosa
Allora queste sfere di uguaglianza no ambiti differenti allora è chiaro che nella decisione di produrre eguaglianza bisogna stabilire partire tenere in conto le differenze tra gli uomini
Prima cosa e la differenza degli ambiti cercando logiche di priorità il discorso delle compatibilità poi questo
E allora uguaglianza in che cosa questo è un problema serio nel senso che se non si chiarisce in termini valoriale la forma e la modalità dell'eguaglianza non si sa dove mettere mano allo stato sociale cioè passano le compatibilità economiche più immediate
E allora a questo punto io là ci sono politiche difensive se si vuole politiche di aggiustamento
Polo di politici di politiche di conti di casa ma evidentemente non è questo il problema dello stato sociale molte volte abbiamo il problema dello stato sociale posto in termini di conti di casa
Stringiamo un po'di qua un po'di là
Ma allora tutta la dimensione della promozione del benessere e parola grande ma importante per gli uomini della felicità e questo il termine di valore noi dobbiamo ti ottimizzare la vita della gente se non rimettiamo arrivare da gente paga una politica miserabile di indennizzo
Ecco questo problema forse molto seri
Allora uguaglianza tra gli uomini uguaglianza in che cosa
Ecco a se non consideriamo queste differenze e non risolviamo il problema lo alle variabili di diseguaglianze a quali possono essere ce ne sono tante variabili diseguaglianza
Poniamo il reddito la ricchezza appunto la felicità
Allora ragioniamo dilemmi pari opportunità
Possono
Dare luogo a diseguaglianze dei redditi
Allora cosa facciamo Cola scegliamo
Se l'esito è una diseguaglianza nel reddito
Redditi uguali possono convivere con ricchezze diverse
Perché reddito e ricchezza non coincidono
Pro Sesto le fonti diverse di ricchezza che non siano per i redditi
Ricchezze eguali possono dare felicità diverse nel senso dello Hebei dello star bene
Immaginate un ricco col con io e i miei saltati con la dialisi qual è la sua ordine felicità
E non dobbiamo della società rispetto a questo deve tacere
Poi ed è dunque quali felicità possono andare insieme ad appagamento di bisogni differenziati eguali appagamento di bisogni possono essere reperite posture Sasso Cerati a libertà di scelte diverse cioè a dire noi possiamo avere un'idea dello stato sociale come soluzione di a pagamenti ma appartamenti dati
In una situazione di ristrettezza di scelte che molte volte il dover far può essere pensato facciamo acquisire uno status o certe situazioni agli uomini e allora questo è già stato sociale
Riducendo la dimensione delle scelte
E quindi della loro attivazione sociale
Allora uno stato che appaga
Di per sé realizza promozione
Ecco questo è un altro problema importante
Allora bisogna attendere ad appagare bisogni
O ad ampliare l'orizzonte delle scelte
E una riforma dello Stato sociale dove si vogliono attivare gli individui dobbiamo pensare lo Stato sociale come appagamento di bisogni dati immediati magari urgenti
Magari urgenti o ampliare l'orizzonte delle scelte
Non sarebbe possibile risolvere meglio problemi urgenti ampliando l'orizzonte delle scelte allora quindi la capacità innovativa della costruzione sociale
Ecco io vi offro questi dilemmi voi cercando di risolverli oggi nel corso della giornata
Detto questo
Le politiche pubbliche
Cosa devono fare cosa bevono preferirei
Promuovere
Incentivare e sostenere
Ecco allora diciamo per esempio uguaglianza delle opportunità andiamo oltre gli appartamenti no andiamo alla uguaglianza delle opportunità allora come si deve intendere l'uguaglianza della rete le opportunità
Disponibilità di pari strumenti
E tenuto conto della applicabilità giuridica di barriere certe di vincoli
Oppure al contrario l'uguaglianza delle opportunità deve avere un carattere meno strumentale e deve essere pensata come uguaglianza delle capacità
Allora qui capite bene che pensare all'uguaglianza per esempio in termini di reddito
Non ha più significato
Ma bisogna pensare l'uguaglianza come capacità di trasformare la funzione cioè a dire la capacità di trasformare il reddito
In funzione innovativa
Questo è un problema molto importante perché
Il problema messo in questi termini mostra che il venti fare non può essere pensato in termini di indennizzo ma di inserimenti
Perché in termini di internet indennizzo il Welfare rischia di stabilizzare l'esclusione togliendone il dramma
Mentre il problema dello stato sociale non è destabilizzare lo scooter l'esclusione togliendo nel dramma ma di trasformare l'opportunità sia essa di reddito sia essa di diritto incapacità
E quindi dare al soggetto una possibilità personale di decollo altrimenti non è stato sociale
Non è stato sociale
Ma aumenta il peso del debito ma non crea non attiva risorse e questo soprattutto oggi
Dove il
Il il problema si mostra in termini per esempio di lavoro ecco oggi il lavoro è chiaro che non può essere pensato in termini di indennizzo per esempio il salario minimo di disoccupazione tutti i discorsi che sono stati fatti in Francia cose anche giuste
Ma che cosa vuol dire salario minimo di garanzia
Vuol dire stabilizzarono occupazione creare una miseria sale silente nella società
E e che entro certi termini può essere fatto ma non può essere pensato come strutturale invece bisogna sviluppare e qui è importante l'intermediazione sociale
Intermediazione sociale dove ci siano Circuiti di formazione
Per l'accesso
Non solo per l'accesso ma circuito e di formazione ricorrente per i diversi tipi di lavoro nei diversi tempi di vita perché ormai impossibile concepire per gli uomini dopo averne un lavoro continuo e definitivo
Allora l'accesso la formazione in funzione del cambiamento la formazione in funzione del reinserimento perché oggi noi ci troviamo in situazioni in cui da un lato si dice che bisogna prolungare l'età di lavoro dall'altra c'è gente che viene espulso ha quarantacinque anni e non può rientrare più che vi siano delle contrade le contraddizioni patenti la stessa società che dice prolunghiamo il lavoro
Lo fa perdere
E allora come reinserire persone che ha cinquanta anni e sono fuori soprattutto in progetti di vita lunga
Allora quel tutti questi problemi
Sono dettato con delle contraddizioni molto forti per esempio generazionali si dice
Che appunto bisogna che i giovani abbiamo lavoro ma se una persona cinquant'anni va fuori lavoro e ancora figli che deve mantenere la situazione fondamentale che perde il lavoro chi lavora
E non ha più la possibilità di anche sostentare i figli di riavviare alli ecco allora tutti questi problemi sono problemi che esigono e inserimento e quindi uno sviluppo uno sviluppo fortissimo bella intermediazione sociale
Quindi impresa sociale non profit cioè lottato non ce la fa più
Allora l'invenzione deve passare alla società e quindi la dimensione avrete
E lo scambio dei servizi questo poi vuol dire solidarietà ce n'è una parola astratta se dica questo
E poi alla fine un tour l'ultimo tipo di considerazione e in una società come la nostra abbiamo tassi più
Nuovi di espulsione dicevamo o nuove povertà
Ora nuove povertà anche qui bisogna capire cosa vuol dire povertà
Perché normalmente si dice
E che c'è una soglia di povertà e si fa equivalere cioè c'è una cultura nel senso che c'è un certo tipo di redditi bassi che definiscono il la soglia di povertà
Un accesso a un certo tipo di consumi ecco allora anche qui bisogna
Ragionare un po'perché
Dire che c'è una soglia di povertà e significa fondamentalmente stabilire una differenza formale tra inclusi ed esclusi ma soprattutto se ci portiamo dal dal agli stati postindustriale alle società in via di sviluppo quando si definisce la soglia tra chi è povero non è povero non sia ancora definita la soglia tra i poveri
Per cui c'è una linea di più poveri e di meno poveri allora molte volte le società
Quando si trovò con scarsità di risorse definiscono l'inclusione nei termini di portare a livello di inclusione di più ricchi tra i poveri
Lasciando la massa enorme dei poveri col discorso che il disco che ebbe la non compatibilità fuori
E qui il la la problema e di una scala ricatta tratta Paesi ricchi e Paesi poveri perché nei processi di globalizzazione questo importante anche agli effetti del mercato del lavoro
E
Poi invece l'altra situazione le nuove povertà nelle società in
Di grande ricchezza allora anche qui non si può pensare la povertà in termini di mera distribuzione del reddito ma anche qui bisogna pensare alla povertà nella dimensione di trasformare
Il reddito in capacità funzionali
E allora qui e gli ambiti di povertà solo da definire per esempio se non mostra che per esempio in una società come quella indiana
Il il bisogno di apparire e quindi li sospese corrispondenti alla presenza sociale sono pressoché irrilevanti allora è chiaro che in quella situazione quando c'è la possibilità di soddisfare i bisogni di cibo tutti i bisogni di apparire sociale
Sono irrilevanti quali sono le povertà delle società evolute
L'atto ad apparire sociale una caratteristica delle società evolute decisiva cioè se uno non si presenta un certo modo e escluso
Già Adam Smith parlava di questo allora in una situazione di questo genere così definisce la povertà
Quando i soldi da investire nell'apparire sociale
Sono molto più alti di quelli per soddisfare i bisogni elementari e di reddito allora questo diventa povero
Allora qual è la logica in base a cui si definisce l'esclusione ci sono contesti di esclusione se non si tiene presente il contesto non si tiene presente neanche la rilevanza di povertà
E pervenire alle società nuove le le ricche nostre quali sono i tipi di povertà più angoscianti
Che è stato fatto uno studio Senna riporta uno studio sulla povertà nei Paesi ricchi uno studio di alcuni sociologi sviluppato nel mille novecentonovanta e pubblicato nel Team New England journal of Medicine dove mostra che gli uomini della zona di Harlem
Hanno una prospettiva di vita di quarant'anni inferiore agli uomini del Bangladesh
E questo non dipende dal reddito
Non per non dipende dalle quantità di risorse economiche ma dipende dallo stress della vita dipende dalla criminalità
Dipende dalla esposizione molto più forte a guasti della salute saluti mentali eccetera eccetera ecco allora vedete bene che l'ordine della povertà qui è legato moltissimo a un ordine di sicurezza che non si deve pensare in termini meramente economici
Allora è chiaro che qui una ristrutturazione un risanamento dell'ambiente sociale introduce fattori di povertà che sono diversi da società a società e quindi direi che nelle società ad alto sviluppo Vito industriale le povertà sono meno in termini di reddito e molto di più in termini generali di qualità della vita
Io credo di avere detto già troppo la non ho affatto non offerto soluzioni ho elencato dilemmi
Mi auguro che il dibattito di oggi
Posso offrire a me
A noi soluzioni o se non soluzioni io mi auguro che i vostri interventi ci dirlo sufficienti orientamenti grazie
Voglio ringraziare Salvatore Natoli e credo che tutti siamo consapevoli che ci ha offerto degli spunti interessantissimi non lo so se oggi riusciremo a risolvere tutti questi dilemmi però insomma
Qualcosina cerchiamo di fare darà il subito la parola Nicola Rossi e
L'introduzione di di Fiorella Gerardo mi ricordava
Quando sono alle feste con amici in cui c'era quello che sapeva ballare che folle già tutta la sera
Voi invece c'era quello che gli capita di saper cucinare che invece passano tutta la sera in cucina utili come sembra che la divisione dei ruoli immaginato fosse molto simile a questa
Così o meglio
Sì
Parola meglio anzi
Quindi la divisione di ruoli mi riguardava un po'questa questa situazione
Che cosa ci aspetta e io credo che la risposta sia anche ovviamente dipende nel senso che
Nel senso che io credo che anche sia ancora aperta questo forse è bene tenerlo presente bene in mente sia ancora largamente aperta la partita anche se quello che è accaduto negli ultimi giorni a me sembra un segnale di enorme razionalità
Aver definito il percorso manca economico per il novantotto novantanove per il due mila
Come cornice
Aver definito un percorso invece riformatore a partire dalla metà del mese di giugno in cui si riempirà ancora cornice appunto di contenuti
Aver saputo distruzione no così ma avesse avuto
Aver saputo distinguere
Il momento appunto di definizione degli obiettivi ma anche economici dal momento di individuazione degli strumenti con cui raggiungere quegli obiettivi e soprattutto per saputo distinguere il momento delle delle scelte congiunturali dal momento che è ben diverso delle scelte di medio e lungo periodo appunto mi sembra un segnale di grande razionalità di grande equilibrio ciò nonostante ripeto credo che la partita sia ancora aperta e abbiamo di fronte due esiti che dobbiamo sapere che sono entrambi possibili
Un esito è quello a cui io non credo che ancora qualcuno continui a puntare diciamo chi chi ha ascoltato gli echi della Assemblea della Confindustria forse non ricorda un esito è quello che già si trovava nella finanziaria del governo Berlusconi e cioè semplicemente un esito centrato su una beh sì posso dire lanciamo sostanzialmente su una controriforma delle pensioni su una serie di tagli l'altro esito invece quello per il quale credo ci si sia battuti
In maniera abbastanza diciamo con con qualche successo anche credo nel corso degli ultimi mesi che quello di porre il problema della inadeguatezza dello stato sociale che abbiamo di fronte
Rispetto alle sfide che ci aspettano
E quindi di chiederne una riforma complessiva
Quindi diciamo che cosa ci aspetta nei due casi son cose completamente diverse perché nel primo caso ci aspetterebbe in realtà un sistema che raggiunge o potrebbe raggiungere una sostenibilità finanziaria al rimanendo però insostenibile socialmente per così dire nel secondo caso invece proprio questo secondo obiettivo che venera giunto accanto al primo quindi sostanzialmente se va bene quello che ci aspetta è una cosa che in realtà abbiamo non noi ma che la storia visto ripetutamente in passato e cioè il caso di una istituzione sociale lo stato sociale e un'istituzione sociale
Che cambia e si adegua questo è successo alla fine dell'Ottocento questo è successo
Nell'immediato secondo dopoguerra
Le istituzioni sociali nel primo e nel secondo caso hanno preso atto di una serie di mutamenti profondi nell'economia nella società oggi nella nella demografia e si sono adattate hanno riscritto il patto sociale diciamo per perché si adattasse ad una diversa realtà economica e sociale
Però soprattutto quello che ci aspetta se va bene per così dire quindi se si riesce a mantenere ferma la rotta ad una riforma dello stato sociale e non semplicemente appunto di una sequenza vitali quello che ci aspetta è veramente qualche cosa è molto rilevante la come dire la le pare un altro tassello del modello di sviluppo che ha caratterizzato questo Paese da quarant'anni a questa parte ma che soprattutto diciamo lo ha caratterizzato in senso degenerativo negli ultimi vent'anni
Da questo punto di vista già le scelte di carattere macroeconomico fatte negli ultimi due anni rappresentano un tentativo di cambiarlo quel modello di sviluppo la riforma lo stato sociale costituisce un passo ulteriore per tentare di eliminarlo già ci stiamo abituando all'idea di un Paese che vive senza a
L'olio per così dire sociale dell'inflazione in paese che vive Nadia impresa e che vivono senza la via d'uscita la fuga facile
Delle svalutazioni competitive ad un paese in cui le famiglie vivono senza la mescola né estetico
Potente diciamo che il debito pubblico
Si tratta di andare diciamo oltre in questa direzione completo cominciare a completare il processo naturalmente non basterà è bene saperlo chiaramente la riforma dello stato sociale per cambiare di completamente il modello di sviluppo ma costituire ha un altro passo in quella direzione anche perché tutti i pezzi che componevano quel modello di sviluppo ed erano tantissimi lì combinavano l'un l'altro per generare appunto quella situazione quella
Strana maniera di crescere con inibita profonde e a danno di molti che il Paese ha avuto negli ultimi vent'anni
Soprattutto negli ultimi vent'anni
Faccio un esempio è chiaro che se noi abbandoniamo un il modello di sviluppo tipico appunto degli ultimi decenni non possiamo non completare questo abbandono dotando il paese di istituzioni diverse che gli permettano di camminare all'interno di un modello di sviluppo diverso
Se è difficile chiedere alle imprese di stare sul mercato diverso
In maniera diversa se al tempo stesso non si dall'non loro servizi diversi se no al tempo stesso non si danno loro mercato del credito diverso e se notate al tempo stesso non si chiede loro però di sottostare
Alle regole dei controlli proprio del mercato
Regole controlli che l'impresa italiana cercato ripetutamente di evadere ed è alle famiglie è difficile chiedere di fare a meno della rendita finanziaria come stanno
Per fortuna cominciando a fare a meno in questi anni se simultaneamente non si danno loro opportunità di lavoro se sultano simultaneamente non si danno loro
Opportunità diverse per esempio come quelle per i giovani di uscire di casa o di farsi di farsi una casa e così via
Tutto questo diciamo lo dico per sottolineare come la riforma dello Stato sociale se riusciamo ad ottenere una riforma lo stato sociale non va vista in maniera isolata e un pezzo di un disegno riformatore ed è un pezzo di sé quando re questo le si vede chiaramente perché e un pezzo anche di un di un disegno che trova la sua un'espressione abbastanza compiuta
Nella scelta nella scelta piena convinta della integrazione europea
Perché sottolineo questo punto sottolineo questo punto perché
Che illusorio pensare di potersi limitare alla riformare lo Stato sociale senza posto contestualmente io credo il tema del lavoro
Ed è per certi versi illusorio pensare di poter porre seriamente il tema il lavoro se non ponendo il tema di un'Europa che si costruisce in termini diversi da quelli che abbiamo visto negli ultimi tempi negli ultimi Pagani di tre anni mi spiego cioè quelli di essere più chiaro
è chiaro che il welfare trova una propria base in una diversa stato del Man un diverso stato al mercato del lavoro questo non solo e non tanto in quanto il welfare ha sempre trovato una base contributiva quindi un sostegno finanziario per così dire nel mercato del lavoro com'è ovvio ma anche perché Larry folle grandi grandi mutamenti nello stato sociale si sono sempre associati a mutamenti abbastanza sensibili anche nella maniera con qui abbiamo disegnato il mercato del lavoro
Che le due cose vanno insieme naturalmente per cui o qualunque cosa facciamo nella direzione la riforma lo stato sociale dovrà essere associato ad uno sforzo assai devo dire più convinto ed assai più Forte di quello che non abbiamo visto negli ultimi tempi nella direzione dell'occupazione e al tempo stesso in un ripensamento di quello che abbiamo di come abbiamo strutturato il mercato del lavoro fino ad oggi mi cito semplicemente due
Questioni la prima naturalmente che qualunque sforzo ne facciamo nella direzione dell'occupazione dobbiamo sapere benissimo che se rimane limitato all'ambito nazionale e parziale
Da questo punto di vista come dire io credo che possiamo salutare con posso dire con giubilo il fatto che piano piano l'Europa o che si ponga il tema di un'Europa che si può fare diversamente da come abbiamo pensato di farla negli ultimi tempi vorrei essere ancora più preciso su questo qualche mese fa
Il Fondo monetario ospitato una conferenza che aveva banchieri e finanzieri al tempo stesso anche politici il tema di fondo di questa conferenza è stata l'affermazione che veniva dai primi dai banchieri e dai finanzieri che l'affermazione del tipo guardate che solo noi possiamo fare l'Europa
Gli altri rivolgendosi diciamo ai politici non saranno mai in grado di farla solo noi potremo farla nella stabilità nella sicurezza eccetera eccetera questo tema un tema di fondo diciamo quello che leggiamo sui giornali in questi giorni e questo
E chi
è la battaglia sul chi farà l'Europa non è tanto io credo una discussione sul set ma ancora una volta come spesso accade in questi anni è una discussione sul come sul chi guida i processi e da questo punto di vista appunto l'idea a che nell'ultimo mese diciamo si siano moltiplicati segnali
Che questi processi possono essere guidati in maniera diversa da come abbiamo visto negli ultimi anni
Naturalmente diciamo conforta conforta perché non può non avere come obiettivo finale
Una iniziativa concertata
Ed europea che affronti il tema tra disoccupazione in maniera più in maniera in realtà non in maniera più concreta che la fronte semplicemente visto che non l'abbiamo affrontato negli ultimi tempi e sull'altro fronte invece sul fronte di come immaginiamo
Un diverso mercato del lavoro una volta che andiamo a ridisegnare uno stato sociale e beh ci sono problemi enormi che dobbiamo affrontare a cominciare molto banalmente dal dal che cose
E dal come si esercita la rappresentanza
Del lavoro in un mondo in cui il tipo di lavoro le forme di lavoro cambiano
Da quali sono questi canali di rappresentanza da come stolto strutturiamo diciamo questi cani naturalmente quello che di cui parlo di lentamente e il ruolo e che il sindacato vorrà attribuire a se stesso negli anni a venire in che mercato del lavoro con quali caratteristiche così via
Quindi da questo punto di vista diciamo
Tutto questo però io lo lo sposterei
Nello scenario della piena integrazione europea
Perché il problema naturalmente che dopo aver fatto dopo l'atto unico dell'ottantasette dopo aver fatto perché lì è nata l'abbiamo fatti i mercati europei
A questo punto rimane il problema enorme dice ostruire dei cittadini europea evidentemente cosa che ancora non abbiamo fatto e cosa che notate bene non faremo non solo finché l'occupazione non sarà un problema ma finché per esempio non ci porremo il problema dell'istruzione a livello europeo
Renderemo conto che i mercati da soli non bastano se i cittadini non hanno coscienza e condivise per così dire opinioni condivise
Naturalmente io qui evidentemente fino ad ora ho evitato alla abitato nella sostanza alla domanda che ci aspetta non voglio evitare del tutto credo che se il percorso e questo credo che dobbiamo sapere che quello che ci aspetta eh
Qualche sono una serie di interventi tutti nel segno dell'equità
Il punto di fondo io credo sia essenzialmente questo diciamo anche tutte le cose di cui parliamo che leggiamo sui giornali
Se notate piano piano cominciano ad essere solo ed esclusivamente questo interventi intesi a ripristinare condizioni di equità laddove non ve ne sono vi faccio un esempio che quello diciamo di cui spesso parliamo potrei farmene Morgante
La questione ormai a lungo dibattuta delle pensioni di anzianità
Beh quello veramente veramente un problema quasi innanzi esclusivamente di equità ci è stato fatto credere per anni penso che fosse un problema di carattere finanziario là dove non lo è
Sì anche le abolissimo dalla sera alla mattina con un colpo di bacchetta magica non otterremmo quello che molti immaginano che si possono tenere
Quindi il problema non è finanziaria è un problema di equità è un problema di equità fra pensionandi di anzianità perché si può andare in pensione di anzianità comuni con trattamenti completamente diversi anche se rapportati ai contributi che si sono versati nella nella vita
è un problema fra pensionandi di anzianità e pensionati di vecchiaia
Perché la pensione di vecchiaia tendono ad essere in media due terzi di quelli delle delle pensioni di anzianità è un problema fra pensionandi di anzianità e è un problema di equità tra pensionandi di anzianità e disoccupati
Perché come dire ampi non potendo affrontare fino ad ora il problema in termini di equità che cosa abbiamo fatto abbiamo sovrapposto al pronto al privilegio implicito nella nel sistema così come era i vincoli per esempio quindi con i divieti di comuni di cumulo incentivando la gente poi a lavorare semplicemente in nero
è un problema di equità fra i pensionati di anzianità i contribuenti perché quando poi si porta qualcuno a lavorare in nero finisce che non paga i contributi e le tasse il problema un problema di equità e lo si risolve ripristinando semplicemente condizioni di equità e le condizioni di equità non si ripristinano
Bloccando o limitando o semplicemente cambiando le date
Si ripristinano appunto stabilendo una qualche regola nell'erogazione dei trattamenti che riporti un minimo di equità fra i pensionandi anzianità fra loro i pensionati di vecchiaia fra chi e fuori a quel punto è un mercato del lavoro
E chi invece e ancora dentro il mercato del lavoro vorrebbe entrarci o rientrarci
Ed è un problema di equità se l'ho notate diciamo anche se la se guardiamo la questione un po'più maniera un po'più ampia le pensioni di anzianità sono servite e servono e serviranno
Per problemi anche per problemi di ristrutturazione sono serviti per problemi ristorazione industriale e oggi domani con ogni probabilità è meglio che ce lo diciamo con chiarezza serviranno per problemi di ristrutturazione del comparto dei servizi i i banchieri diciamo con molta pur di Cinzia non lo dicono ma lo scrivono nei loro documenti che gli serve da pazzi diciamo che ci sia uno strumento e probabilmente fra un po'anche in altri comparti dei servizi sarà così
E non c'è da scandalizzarsi perché strumenti del genere
Sono stati usati in altri Paesi semplicemente con nomi diversi ma per lo stesso obiettivo perché i fenomeni di ristrutturazione industriale non sono state certo sono nostri allora se così è diciamo con chiarezza che abbiamo bisogno di strumenti del genere ma al tempo stesso facciamo in maniera che siano usati non in base semplicemente alla forza corporativa delle lobby come è stato spesso per i prepensionamenti in passato
Ma in base a delle regole chiare
Che stabiliscano che uno strumento viene usato ma in maniera iniqua fra tutti i cittadini e che può essere usato in maniera equa per tutti i cittadini ho fatto solo un esempio diciamo appunto di come di che cosa ci aspettasse
Si vince la battaglia di fondo che è quella di a partire dal diciotto di giugno di stabilire che il problema si si pone esattamente come l'abbiamo impostato cioè come un problema di riequilibrio della spesa
Non un problema di contenimento della spesa ma di riequilibrio la spesa di riequilibrio fra i comparti di riequilibrio
Fra individui perché ci sono individui trattati in maniera molto diversa di riequilibrio ripeto fra comparti della spesa
Di equilibrio fra i rischi perché alcuni sono troppo coperti altri troppo poco un problema sostanzialmente di riscrittura del patto di cui penso parlava proprio sabato mentori grazie
Ringraziamo Nicola Rossi e credo che ci abbia dato un quadro di riferimento generale
Prima di dare lasciare la scena Marco Cipriano della segreteria provinciale del PDS responsabile dell'economia e del lavoro che coordinerà il la scissione sui temi del lavoro
Vorrei che portare il saluto di del dottor Giampiero Fontana Rava che è il direttore della rappresentanza a Milano della Commissione europea che ci ha dato il patrocinio per questa iniziativa e che non potendo essere presente ci ha mandato un telegramma di auguri di buon lavoro ed il saluto quindi io lo
Lo lo mando a voi lascio la parola a Marco Cipriano e i nostri ospiti che sono coinvolti in questo prima sessione di lavoro grazie
Alla tavola rotonda diciamo così di venire qua
Al tavolo in modo che guadagniamo tempo nel passare
La parola ai vari interlocutori
Luciano
Fumo non
Allora io sempre per quel tempo anche perché mi sembra che le due relazioni che hanno introdotto questa nostra discussione siano state molto interessanti e abbiamo dato molti spunti alla discussione che ci apprestiamo a fare per cui non credo che debba in qualche modo argomentare ulteriormente sottolineare quelli che sono i temi per la nostra discussione mi limito solo a richiamare due aspetti che mi sembravano soprattutto riferita alle tematiche del lavoro gli a spetti anche più interessanti per la nostra discussione soprattutto quello che sottolineava
Nella sua introduzione Salvatore Natoli rispetto a come noi
Riusciamo a costruire un passaggio dallo stato sociale dell'indennizzo a uno stato sociale invece che in qualche modo promuove l'inclusione nella cittadinanza a partire da uno spot da un aspetto che quello che riprendeva adesso
Nicola Rossi relativamente proprio alla centralità della questione lavoro
Lavoro intesa in sia come cittadinanza
Sia come elemento che come dire in qualche modo aiuta la trasformazione dello stato sociale
Io voglio solo qui aggiungere due aspetti che invece sono rimasti un po'in ombra nelle due introduzione che riguardava specificatamente la questione del lavoro
Una e che riguarda gli strumenti si è parlato molto
Relativamente alla questione molto Somma si è accennato alla questione della formazione ma a mio parere molto correttamente rispetto anche le dinamiche dei processi dell'organizzazione del lavoro così come oggi avvengono in una fase chiamiamola così per comodità post fordista
Sugli strumenti io vorrei ricordare visto che poi stiamo parlando anche ragionando in una dimensione europea un tema come quello della riduzione dell'orario di lavoro come elemento che in qualche modo può insieme ad altri elementi cioè a quello appunto della formazione permanente della riqualificazione per l'inserimento del mondo il lavoro a essere presente nei nostri ragionamenti anche riferite allo stato sociale
Faccio solo un esempio se noi pensiamo lo stato sociale di tipo contributivo come quello per il sistema pensionistico che si è determinato con la riforma Dini la questione della riduzione d'orario di lavoro per cui anche al rapporto tra appunto non solo retribuzione ma anche contribuzione rispetto a quello che riguarda lo stato sociale come si può collocare ecco dentro un ragionamento che l'altro aspetto
Diciamo così che più squisitamente legato a gli aspetti di politica economica io sono totalmente d'accordo naturalmente con l'affermazione che faceva Nicola Rossi relativamente alla questione delle regole
Che se vanno cambiate però vanno poi anche rispettate
Nel senso dell'impresa che spesso proclamano regole di nuove regole diverse ma poi sulle prime che tendono a sfuggire a queste a queste regole come fare in modo che appunto le politiche economiche
Che in qualche modo devono favorire un discorso di sviluppo dell'occupazione che permetta anche una riforma dello Stato sociale cioè in buona sostanza la tesi
Che io credo noi soprattutto la sinistra nel suo insieme faccio un esempio anche quello che sta succedendo in Francia in questi giorni l'augurabile vittoria della sinistra in Francia ha fatto perno proprio un ragionamento che puntava sullo sviluppo occupazionale per uno stato sociale più forte più equo cioè appunto
Quello che parte attraverso anche la possibilità della creazione di nuovi posti di lavoro di una nuova inclusione dei soggetti all'interno anche del mondo e della cittadinanza ecco io mi limito a queste sottolineature ripeto ripeto mi sembra che l'introduzione siano state molto interessanti per cui di carne al fuoco ce ne fin troppa e passo subito la parola per un primo intervento poi seguiranno gli altri a Luciano Pero che un ricercatore su questi campi che potrà darci sicuramente uno stimolo interessante da questa discussione
Per io sono una persona che si occupa molto di micro di impresa di
Poco di razionale o strategia o comunque le vedute dall'alto e quindi porto un ottica
Appunto molto micro che parte dall'impresa
Solo in vigore fra le tre proposte
Che riguardano il primo
La redistribuzione del lavoro gli orari di lavoro in particolare io sostengo una proposta che chiamo poi dispiego di modello di flessibilità verso il basso
Mentre oggi abbiamo in Italia un modello di orario di flessibilità verso l'alto e di part-time al settanta per cento mentre oggi in Italia abbiamo un modello di part-time come meta tempo
Io penso invece che ci potrebbe diffondere molto un modello di settanta per cento poi spiego questa cosa la mia seconda proposta riguarda
Il fatto di focalizzare la riforma nella scuola non
Sulla riforma degli interi di tutto infelici più scolastici
Che mi sembra una cosa troppo grande peso troppo complicata da fare ma propongo di centrare la riforma della scuola e del sistema professionale quindi compresa formazione personale nel momento di passaggio scuola-lavoro che mi sembra il momento più in crisi oggi e quindi di focalizzare tutte le ed è compresa l'università anche l'università è in crisi
So che questa spesse volte un'eresia ma vista dal lato dell'impresa l'università è in fortissima
E quindi mi sembra che sta per intervenire in tutti i momenti di passaggio quindi la formazione professionale la superiore come scuola terminale e l'università tutto in tre gradini dentro i quali si basta nel quindi focalizzare nel rapporto passaggio scuola lavoro
E invece lasciare che altri cicli scolastici a interventi di razionalizzazione
E infine un terzo punto
Cioè secondo me oggi scarso coraggio di affrontare il tema dell'welfare e della previdenza per la nuova realtà del lavoro indipendente che c'è in Italia cioè lavoratori autonomi Società di persone costituiscono almeno due tre prove mente quasi quattro milioni nuove forme di lavoro che io chiamo lavoratori indipendenti e questa è una realtà di cui bisogna prendere atto
Vedo in giro poche
Proposta poco coraggio su questo tema c'è il dieci per cento ci sono altre cose ma sono cose secondo me inadatte e inefficace
Vorrei prima vedi lo stare per una volta però fare una breve premessa di scenario così spiego poi il significato le mie proposte sono sono chiare
Uno scenario riguarda due punti rapidissimi a Flash
Per le conseguenze come io le leggo
Della diffusione dell'impresa post fordista sul tema della professionalità dalla formazione
Tutti sappiamo cos'è l'impresa post fordismo a come si diffonde in italiano
Secondo me ha due grandi conseguenze sulla professionalità di cui valutiamo poco Lilli nove di grado d'innovazione
Il primo punto
è quello proprio sul cos'è la professionalità io lo schema Tiso in un modello molto semplice
Che io chiamo il nucleo e alone
La prostituta fordista era molto centrato sull'occhio nucleo tecnico della professione
E quindi l'industria fordista accentuava la tecnica le conoscenze tecniche e professionali il tornitore il fresatore il progettista
Il disegnatore
L'impiegato amministrativo e così via la maggior parte dal descrizione professionale anche corrente sui giornali sui database nelle trattative sindacali hanno il cuore sulle conoscenze tecniche professionali e ma se va bene un po'scientifiche la professionalità oggi l'indulto ha posto dei sta soprattutto in Italia con una gigantesca differenziazione di modelli di realtà di reti piccole e medie imprese che ne ha più ne metta
In mente intorno a questo nucleo che spesso molte resta identico si mantiene ossia volta ma si evolve molto lentamente uno straordinario valore di capacità relazionali comunicative e gestionali
Le organizzazioni le tutte questi diversi modelli nelle loro diverse norme frammentarietà finiscono per ingigantire l'alone relazionale delle professionalità
Questo alone relazionale lavoro di gruppo capacità comunicative capacità di gestire capacità di creare collocare col cliente capacità di soddisfare la qualità la customer satisfaction e tutte queste cose che vengono scritti sui giornali
Creano e nel nere che mi chiedono al lavoratore alla persona che opera oltre ad avere un nucleo di tecnicalità
Onde capo nucleo di capacità relazionali straordinario molto giovane
Questa cosa è un fattore potentissimo di differenziazione cioè le professionalità si differenzia non non tanto per il nucleo tecnico quanto per l'alone relazionale e questa cosa sta creando la Babele nelle società di ricerca del personale nel Cacciatore di teste nell'impresa e che non riescono più a dire di cosa hanno bisogno in tutti quelli che si occupano di servizi all'impiego al lavoro
Per non parlare poi degli uffici provinciali la voce la Babele perché se mai chiesto il tornitore gliel'ho mandato non gli andava bene ma perché perché il tornitore non basta fare il tornitore deve sapere colloquiale con quello quell'altro non basta saper fare questo deve saper relazionarsi col progettista
Con il l'impresa appaltatrice con quella insomma
Queste le capacità relazionali differenziano enormemente la standardizzazione fordista quindi siamo di fronte a una gigantesca dei standardizzazione delle professioni
E a un gigantesco problema di capire quali sono i fabbisogni l'impresa soprattutto se medio-piccoli non sanno esprimere adeguatamente il loro fabbisogno gli uffici dei col commento
Non lo sapremo interpretare ma anche le persone sofisticate società di consulenza che cerca di hanno fanno fatica a fare incontrare domanda e offerta di lavoro quindi abbiamo dei fenomeni di disallineamento ciclopico fra domanda e offerta di lavoro in cui flauto gioca anche l'immaginario collettivo per cui abbiamo milioni di persone che vogliono fare gli impiegati
Se possibile statali dipendenti delle porte che vanno a fare i concorsi per
Uscì era la Banca d'Italia UE eccetera eccetera e ci mancano gli operai specializzati ci mancano i lavoratori manuali
E così via e quindi abbiamo fenomeni di disallineamento ciclopico sul mercato nella
L'altro grande punto
Che produceva cosa fu post fordista nella rottura il tradizionali spaccatura fra manuale intellettuale
Ora questo non va visto in modo mitologico ci sono molte attività vetero manuali che persistono evidentemente è fatto sono sempre più occupate da lavoratori extracomunitari perché gli italiani non voglio più fare questo tipo di Della Porta però ci sono un mucchio di mansioni tradizionalmente manuali operai che stanno diventando operai intellettuali
Un operatore a una macchina a controllo numerico computerizzato
Non so io due fabbriche le giro non so se avete idea di cosa siano queste cose oggi sono opera intellettuale non hanno nessun confronto quei mestieri che va con la fonderia di chiesa in cui lavorava mio padre negli anni Cinquanta chi mi ricordo molto bene
Non hanno più confronto con e la distinzione fra operai impiegati e sempre più vaga tra tecnico e operativo è sempre più limitata a allora tutto questo con la produce produce una gigantesca difficoltà di entrare nel lavoro i nostri giovani Pandino il diploma di ragioniere il diploma di istituto tecnico la laurea in legge lettere
In ingegneria
Ma tutti questi titoli sono distanti anni luce dalla realtà lavorativa sono distanti ormai dal Nucleo tecnico perché ad esempio sul industriale a un a dei e concepito su dei modelli di figure produttive forti stia il disegnatore
Dell'ufficio tecnico fordista per ancora oggi il modello dell'Istituto tecnico industriale e mi sono toni usati potesse non esiste più
Non esiste più praticamente tre pochissimi
Il modello di impiegato amministrativo sottostante alla scuola di ragioneria su temi commerciale non esiste più non esiste più l'uso da parte di questo Paese eppure produciamo ogni anno decine di migliaia di Clos ma in queste cose
Questa è la crisi dopodiché le liste di collocamento del nostro Paese sono pieni di giovani con il diploma in ragioneria che vorrebbe fare la genieri e che non trovò infatti
E poi c'è una difficoltà di restare sul mercato del lavoro per i quarantenni e cinquantenni Spurs Mustafà
Questo il perché la prima premessa la seconda traversa e che nel contesto produttivi tagliando noi abbiamo ancora purtroppo da un lato le grandi imprese che devono ancora fare il downsizing come scrisse in termine tecnico
Le banche e grandi punti pubblici devono ancora perdere personale fordista le banche soprattutto ad oggi montani tubero enorme di persone di cultura fordista quarantenni cinquantenni che devono aperta
Ma anche la grande impresa pubblica quella che ancora cioè deve ancora perdere personale di questo genere
E quindi drammatico avremo ancora come diceva giustamente prima Nicola avremo ancora questi finta Ussani si si dice che sia finito agli Stati Uniti in Italia ce l'abbiamo ancora davanti
Poi abbiamo all'opposto la piccola media impresa
Quella quella del Nord-Est quale l'Italia centrale quelle delle valli bergamasche perplesso nel nord est la piccola media impresa c'è anche nel Varesotto nelle valli bergamasche le valli bresciane di sindacare il PPI lo sanno bene
Che secondo me è un modello di flessibilità verso l'alto dove gli orari di lavoro attraverso gli straordinari sono ormai stabilmente intorno alle quarantaquattro quarantacinque e rotte ore noi facciamo dei numeri perché e credo che un dirli
E io chiamo questo modello di flessibilità verso l'alto e questo legato anche al fatto
Bisogna dirlo secondo me che non si si sono prosciugati i serbatoi di mano d'opera tradizionale che non si trovano più
Persone appunto con tecnicalità tradizionali e con valore nazionali innovativo
Perché la scuola non in grado di produrlo perché l'immaginario collettivo non vede e a schifo del lavoro manuale mentre andrebbe rivalutato il lavoro manuale intellettuale oggi
E quindi perché non c'è un intervento dello Stato della società in generale su questo tema
Allora detto questo cerchiamo di uscire dall'ansia di vedere cosa possiamo fare perché il festival nomi sono drammatici sarà a mio avviso prima proposta sull'orario di lavoro
Io penso seccamente questo che la riduzione di orario con alla tedesca difficilmente applicabile il nostro Paese
Perché non c'è banalmente la struttura produttiva della grande impresa strutturante organizzata pianificata al secondo che c'è insomma
Questa cosa visto dall'interno e una strabiliante differenza ma penso che anche chi si occupa all'esterno possa comprendere quindi noi dobbiamo pensare a due tipi di intervento io sono favorevole ovviamente la riduzione di orario di lavoro però dobbiamo trovare il modo italiano la via italiana se mi consentite sono parole agli orari
Io penso che siano due punti primo convincerà l'impresa è che meglio un modello di flessibilità di orari verso il basso non verso l'alto quindi non dalle quaranta ore in su con gli straordinari ma se possibile a quaranta ore in più
E in questo senso vanno già abbastanza le indicazioni
Della minore la legge dei sindacati la finanziaria eccetera forse ci vorrebbe mi rendo conto che resistenze sulle nostre grosse però l'impresa potrebbe rendersi conto che sul lungo periodo impresa non ho ancora capito che sul lungo periodo se vuole sopravvivere deve crearsi questi sabato ai professionali impresa incorra in un'ottica di risorse infinite cioè che la gente a lavorare si trova sempre purtroppo non è più vero io comincio vedere degli imprenditori che si rendono conto di questi si rendono conto che devono cambiare politica per crearsi Viel le risorse nel medio periodo
E l'altro l'altra mia proposta il part-time al settanta per cento
In Italia abbiamo un modello di part-time a metà tempo alta ai voi sapete che in altri paesi europei non è così
Secondo me oggi una difficoltà in quel staccio educatrice di lavoratore andare a part-time insieme da tempo non sopporta la riduzione la Dmail dimezzamento dello stipendio è troppo e dall'altra l'impresa ha difficoltà organizzativa gestire il part-time come da tempo e quindi si oppone
C'è una sorta di esistenza quante ma questo tipo di soluzione perché invece un part-time al settanta per cento potrebbe essere accettabile per due motivi il primo è che potrebbe essere flessibilizza cioè potrebbe essere modulato questo settanta potrebbe essere cinquanta nei periodi bassa stagione e novanta oggi riceva addirittura cento dei periodi di alta stagione
Ho trovato devo dire imprese del Nordest mitiche che usano questo tipo di cosa informalmente scatta violando fra le normative sindacali
Io penso che posso generalizzato cioè un part-time al settanta per cento del tempo potrei e quindi a settanta per cento del salary ovviamente potrebbe essere avere molto a Pio le verso molti lavoratori non solo donne ma anche uomini molti di noi io per primo ci starà immediatamente e essere un fattore di flessibilità strutturale per
Però naturalmente bisogna imparare a gestirlo resteremo il primo e questo potrebbe allargare
I serbatoi forza lavoro
Potrebbe favorire la qualità della vita e potrebbe creare nuovi posti di lavoro perché alla fine certo vi sarebbe una forma ulteriormente di produttività però il delta fra produttività e lavoro ridistribuito c'è comunque sarebbe positivo a favore di nuova occupazione quindi penso che questa possesso una modalità che ben si adatta al contesto sociale italiano e alimenta la piccola vedendo stretti liane e alle sue particolari esigenze di flessibilità dico fra parentesi che io sono convinto che uno dei grandi fattore di flessibilità in Italia siano la flessibilità degli orari di lavoro nelle turnisti che e così via
Per le cose che emergono poco dai dati statistici Marche grazie finisco subito l'ex la seconda mie proposte chiudo poi su questo
E questo tema della scuola centrata della riforma la scuola centrata nel momento di passaggio scuola pur non so se sapete ma stanno in questo momento avendo grandissimo Successo le forme di stage e di introduzione
Mirata di Giovanni nei posti di lavoro sotto forma di stage non pagati o pagati al minimo delle diverse forme che la legge favorisce ad un successo enorme e dall'atto dell'impresa all'atto del lavoro
Questo è un chiaro segnale che il punto difficile proprio il momento di frizione
Quindi bisogna allargare assolutamente queste forme regolamentarle favorirli incentivarle ma poi tirare anche le conclusioni e quindi riforma secondo me la scuola media superiore modello termina quindi su tecnici industriali sistemi di formazione professionale cambiare modello abbandonare il model non bastano i consigli di Scalfari ma bisogna abbandonare il modello fordista e prende nuovi modelli di riferimento
E intervenire sugli ultimi anni dell'università
Sugli ultimi anni questa e sulla fase di tesi di laurea per trasformare gli ultimi l'ultimo anno diversità e la tesi di laurea in un momento di incontro scuola-lavoro basta con le tesi accademiche eccetera questa è un'ipotesi Cosima
Potrebbe essere tradotta
Ultima cosa
Rilevante in questa riforma Scuola è la dimensione territoriale io propongo vedo Grandi Progetti territoriali trasversali
La riforma va fatta con un'ottica trasversale un conto cambia la scuola nel Nord Est è un conto in Lombardia è un conto in campagna quindi ci devono essere riforme RAI di carattere regionale non di carattere nazionale non ci possono essere modelli nazionali
Modena se mai dovesse di riferimento di base di politiche poi l'applicazione deve essere a livello regionale progetti trasversali che vedono insieme l'università la scuola media fu superiore la formazione professionale in modo da essere guidati e Averardi quanta dignità scientifica
Tecnologica e organizzativa
Ringraziamo Luciano Pero anche se appunto purtroppo quei clienti che abbiamo a disposizione sarebbe stato tre sette anche approfondire questi temi comunque abbiamo anche altri oratori che avranno modo di riprende alcuni temi che toccava adesso Luciano Pero innanzitutto e beh Pitto mai soprattutto rispetto alle questioni che riguardava il capitolo sulla formazione il passaggio che faceva adesso anche sulla scuola che credo lui svilupperà approfondirà con la tre reggimenti grazie bene io
Cercherò di essere molto sintetico e di sviluppare proprio quattro punti rapidi sul tema
Io partirei dalla tua vita
Per affrontare la questione cioè dal proprio dal caso Ambra ematico ieri scadevano i termini per presentare i progetti di formazione finanziati dal vociare europea e qualcuno dei presenti credo
Abbiamo abbia abbia fatto mezzanotte del giorno prima
Ecco un'altra gigantesca occasione perduta nel senso che proprio dal punto di vista del collegamento fra politiche del lavoro
E formazione
Cioè anche questa volta nessun contenitore stato predisposto e quindi ci sono dei soldi
Chiunque ha fatto delle domande saranno distribuiti secondo dei criteri magari meno ladrone Ski che nel passato ma questo dal punto di vista dell'efficacia
Sul a sulle politiche del lavoro che non ci sono assolutamente indifferente cioè
Non ci sono politiche del lavoro e quindi anche le risorse ingenti che sarebbero disponibili per accompagnare queste politiche sono letteralmente buttate correttamente buttate perché non ci sarà alcuna produzione di alcunché in questo modo il finanziamento segue
Il corso del fiume insomma sostanzialmente l'acqua da una certa parte si contribuisce a parole andare uno ancora di più ricchi ecco
Non è così dappertutto anche in Italia ci sono regioni che Simona o meglio non è così dappertutto in giro per l'Europa soprattutto
E quindi vi io penso che questa sia la prima questione o ci uccisi sono delle politiche concertate negoziate
Nelle quali più soggetti si mettono intorno al tavolo e rispetto alla a diverse a settoriali
Pensano ad un utilizzo intelligente e articolato nel tempo delle risorse per accompagnare queste politiche oppure continueremo a buttare dei quattrini
Diciamo perché accade questo
Io devo dire sono uno non so sono un uomo di sinistra la parola abbastanza discussa da tempo eccetera
Comunque lo sono da questo triste in modo atipico perché
Quando parliamo di questi temi vengo sembrerebbero berlusconiano perché parto
Decisamente da questa idea che il lavoro lo producono le imprese che quello che vanno dicendo gli imprenditori da sempre e che secondo me assolutamente vero basta intende su che cosa si s'intende per impresa
Cioè il lavoro non lo producono le regole
Il lavoro lo poi lo produce il prenditi vita e non è solo la grande impresa industriale non è solo la grande impresa di servizi non è solo la piccola media impresa all'italiana e anche lo ricordava prima Luciano per Follini prenditi vita individuale per esempio inquietante forma di imprevisti vita associata che ci sono in giro noi oggi invece abbiamo sul lavoro una cultura diffusa ma dico diffusori o di ceto politico diffuso a livello di governo diffusori o di sindacati che è terrificante da questo punto di vista cioè e nella sinistra in particolare
Ci abbia un ministro che è un professore di diritto del lavoro e si vede cioè questi due anni no si vede che è un professore di diritto del lavoro e non basta il diritto del lavoro per creare i posti di lavoro ma in questo trova un pendant meraviglioso nel sindacato da da cui viene dal mondo sindacale da cui viene che ancora fondamentalmente concepisce
In termini di regole la questione sono feroce su questo ma io credo che questo vi sia un problema insomma allora
Non se ne esce non si produce lavoro attraverso maison da un lato una cultura prevalentemente giuridica e dall'altro un qualche cosa che per fare riferimento a quello che ci diceva Natoli in apertura
Questa mattina e ci sono due modi insomma di di affrontare i problemi
Pensare all'equità come a una redistribuzione alla mensa dei poveri quel poco che c'è
E pensare al a invertire le poche risorse che ci sono con capacità innovative guardando un attimo davanti
è più facile dirlo che farlo me ne rendo conto però il la cultura al taglio gotica deve cambiare se non c'è non c'è questo cambiamento di atteggiamento di cultura di mentalità è difficile che si produca qualcosa anche perché i soggetti che devono entrare in campo e che porterebbero questa cultura diverso oggi sono fuori da queste tematiche cioè non sono al tavolo quando si parla di politica del lavoro al tavolo c'è
Un certo tipo di getto Politi non c'è un tipo di organizzazioni sindacali mentre secondo me quando si parla di lavoro al tavolo dovrebbero esserci associazioni di categoria che addirittura dovremmo far nascere perché non ci sono ancora
Perché ci sono mestieri ci sono categorie il credo ha fatto un paio d'anni fa tre anni fa un lavoro su questa su queste famiglie professionali che ancora sono sprovviste di identità di tutela si sta andando a fare cercano di crearci un albo eccetera quindi abbiamo una dimensione di anche che va tenuta d'occhio insomma che quella di dei che quello che sarà lo sviluppo già di questi anni lo sa nei prossimi presumibilmente di soggetti che vanno aiutati a consolidarsi che devono diventare prima loro che altri interlocutori perché sono quelli che hanno effettivamente creato i posti di lavoro nell'ultimo decennio noi contiamo discute di politica del lavoro con chi lavora distrutto negli ultimi decenni fondamenta marabù isolani quantità un corpo viso dalla qualità perché poi
L'industria serve come perché produce tecnologia produce idee che circolano ma da pochi fra i posti di lavoro ragioniamo di politica del lavoro con chi lavoro non lo produce
Vada avanti rapidamente
E mi mi fermo su un punto visto che in questi anni mi sto occupando di formazione nell'aria della pubblica amministrazione e in particolare di formazione del management pubblico
Qui c'è uno spazio possibile c'è uno spazio possibile perché effettivamente la mancanza di questi contenitori negozianti
Che potrebbero favorire delle politiche dall'occupazione
In parte di quello al ceto politico che non ha fantasia magari una Omo spesso non ha neanche molti strumenti culturali e dall'altra parte dipende anche da un ceto di dirigenza pubblica che in questi anni ha fatto
Come si dice significa di passi indietro dal punto di vista della muoversi in questa direzione
Perché la cultura delle regole e della trasparenza
Giusta sacrosanta dovuta al fatto che ovviamente quanti un paese si uguali si ruba troppo
Giustamente si deve rimettere il il l'attenzione
Sulle regole sull'etica però a demonizzato l'unico modo che esiste al mondo di fare politiche che quello negoziale
Per cui sembra che se un pubblico dirigente o una pubblico furono amministratore negoziano commettano peccato no quindi tutto ciò che è ripartito in questi ultimi anni è ripartito in termini di modalità molto faticose è molto poco elastiche cioè in una Torino una contesto in cui ci sarebbe bisogno
Di luoghi di concertazione capaci di seguire nel tempo con una certa elasticità questi oppure dei processi perché come tutto al mondo anche la posa di creare nuovi posti di lavoro è un processo perché e in qualche modo accompagnate seguito e va accompagnato e seguito in regime di elasticità e non di rigidità
E questo invece tuttora di meccanismi a cominciare da questa terrificante
Punto di diritto che con la distinzione fra i ruoli del politico e del dirigente tecnico nelle pubbliche amministrazioni se com'è fatale
Terrificante già su questo su atti scritti in questi anni
Tomi per dimostrare quanta importanti innovative meraviglioso che si distinguono i ruoli del politico e del tecnico dimenticandosi di dire a devono cooperare perché se si distinguono i ruoli questi non cooperano non succede nulla c'è quello che c'è sua Milano per quattro anni
Cioè una un comune che non smette di funzionare equilibrati anche di poter fare eventualmente delle politiche rispetto al lavoro e l'occupazione
Quindi is i soggetti che possono entrare secondo me che potrebbero entrare anche se ci fossero un ceto politico è un manager un pubblico più attenti sono proprio in alcuni settori chiave dell'azione pubblica dai servizi sociali alla sanità dalla cultura all'ambiente tutti i temi nei quali nel nostro Paese in generale ci sono le grandi potenzialità ancora di sviluppo dell'occupazione e di occupazione qualificata
Ma sono tutti i settori nei quali è difficile che sia il mercato da solo produrre dei risultati
E qui c'è bisogno che il mercato vada individuato accompagnato seguito e favorito ecco qui proprio da politiche di concertazione
Con soggetti nuovi e ripeto che non sono le grandi organizzazioni sindacali e la Confindustria sono l'associazione altro turismo di Reggio Emilia che effettivamente negli ultimi cinque anni ha creato centinaia di posti di lavoro nelle valli dell'Appennino in zone che venivano considerate assolutamente non attrattive
Dal punto di vista turistico che invece come stanno cambiando i modelli culturali sono diventati attrattive sono gente ci va a fare la canoa piuttosto che la Mantoan Beigua andare a cavallo e si producono posti di lavoro ecco
Però evidentemente il soggetto non è Romiti in questi casi sono sono sono altri personaggi quelli che sono gli imprenditori da scovare ed accompagnare nei prossimi anni chiudo
Con un riferimento le ultime cose che diceva
Luciano Pero sul sistema formativo
Ecco le cose che che che ci ha detto sono vere da molti anni ormai
Dove c'è una riflessione che questo donne questa consapevolezza
Che l'elemento distintivo quello che fa la capacità competitiva
Per un giovane sul mercato del lavoro l'alone relazionale come lo ha chiamato lui
Che più importante oggi rispetto al nucleo delle tecnicalità è una cosa che a me è chiarissima ma nudi a chi si occupa di formazione professionale in Lombardia la chiara all'inizio degli anni ottanta
Quando Napoli era ci raccontava che c'era la managerialità distrugge la chiamava lui allora
E quindi che c'erano anche nelle fasce basse del lavoro una richiesta crescente di competenze che una volta si chiedevano al manager che invece oggi ci richiedono a tutti i lavoratori che sono fondamentalmente capacità di comunicazione di relazione di risolvere problemi accetto
Già allora non ci rendevamo conto che il sistema di interfaccia qui mi collego alle cose che dicevi tu il sistema di interfaccia fra percorsi scolastici e lavoro non non risolve questo problema mi risolve casomai l'adeguamento ai contesti consente di sperimentare ma quelle capacità relazionali
Che tu hai elencato quell'alone relazionali si costruisce in tempi lunghi cioè è tutto il sistema scolastico a cominciare dalla scuola materna che deve funzionare per produrre quel risultato lì perché se no a diciott'anni
In questi stage o in questi per momenti di confronto tra noi siamo costretti a selezionare della gente che non ha più alcuna speranza perché se lo ricatta diciott'anni con un modello di scuola che ha premiato lo star buoni e la dirigenza perché questo premio si debba scolastico la gente esce bene la sistema scolastico se non rompe le scatole ai professori che si è dirigente
Che poi sia intelligente creativo sappia risolve poi questo non è assolutamente richiesto dall'attuale sistema scolastico no che seleziona sulla quale vale di questi criteri vi dico una cosa sessista difatti le bambine vanno meglio perché per esempio il grado di devianza
A livello comportamentale più diffuso fra i maschietti nell'età adolescenziale per esempio allora questa è una scuola che abbiamo no e è qui e qui secondo me quell'obiettivo di avere la possibilità che il sistema dalla formazione professionale interfacciamento con lavoro
Producano risultati positivi dipende dal fatto che un cammino complessivo
Fatto da scuola famiglia centra funzioni e qui veramente ci sono guai ecco perché non ce la facciamo poi nei tempi brevi dei percorsi di passaggio fra la scuola il lavoro
A recuperare delle carenze che sono di cultura di comportamento di anche di stima di sé eccetera eccetera che molti ragazzi non hanno io qui mi fermo lo scuso mi chiedo scusa signor splafonato di nuovo ma insomma
Io ringrazio Tomai e anche Luciano però perché chiedere anche di prendere posto a i nostri altri interventi previsti in particolare io darei adesso la parola Romano Benini
Che proprio rispetto all'ultimo passaggio che faceva adesso Tomai cioè riferito anche ai nuovi soggetti al di là delle questioni della mancanza di una rappresentanza diciamo così visibile consolidata però oggi già
Solo inseriti all'interno del mondo del lavoro delle attività che sono presenti nel nostro Paese io do la parola Romano Benini che appunto si occupa essendo presidente di questa nuova categoria dei temi di chi si toccavano prima negli interventi io raccomando naturalmente in tempi che si stringe processuali orme sintetico
Sì sono stato abbastanza evocato in quanto tra l'altro mi occupo punto di cordiale un progetto destinato alla rappresentanza delle delle nuove forme di di lavoro partiamo da una considerazione che è stata impostata da Nicola Rossi ma che qui poi ai che già non ne abbiamo sistema di protezione sociale che si legge ancora oggi su un mercato del lavoro che non c'è più
Quindi questo paradosso un paradosso che non non regge che non sussiste e che necessariamente impone una revisione del nostro sistema di protezione sociale rispetto a come lavoro è cambiato
Il lavoro è cambiato è cambiato pesantemente negli ultimi anni purtroppo c'è fosse un'intermediazione data anche dalla nostra reazione di rappresentanza di riferimento che ha con ritardo portato queste considerazioni a diventare anche scelte in termini di rappresentanza e anche di natura politica ma guardate che il dato è un dato molto ma molto evidente
Dal novantadue novantacinque si sono persi settecento mila posti di lavoro questi settecento mila posti di lavoro erano per il settantacinque per cento nell'agricoltura nell'industria
E riguardavano per il novantuno per cento lavoratori maschi del settore appunto industriale o agricolo con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato fortemente sindacalizzati
Il lavoro che muore lavoro sindacati dato maschio industriale e agricola
Nello stesso periodo sono nel nostro Paese sorti trecento mila posti di lavoro all'incirca questi lavori nuovi si sono creati nell'ambito del lavoro tendenzialmente indipendente nei servizi nel terziario con una interessante presenza di lavoro femminile questo è un dato dell'OCSE ha riportato dall'ultimo convegno nelle che mi pare abbastanza
Esemplificativo di quello che accaduto nostro peso negli ultimi anni semplicemente perché siamo di fronte non a una fase di transizione come molti continuano a sostenere ma invece ad un vero e proprio passaggio di fase questo una fase nuova che ha caratteristiche diverse la transizione si è via via completata quella tradizione iniziata
All'incirca un decennio fa negli Stati Uniti poi Giappone poi in in Germania e via dicendo
Un altro dato interessante dal novantuno ad oggi su sei posti di lavoro che si creano abbia un posto di lavoro subordinato a tempo indeterminato un posto di lavoro subordinato a tempo determinato
Due posti di lavoro nell'ambito dei rapporti autonomi o parasubordinati non regolamentati e due posti di lavoro nell'ambito dell'impresa o delle libere professioni tradizionali
Guardate che anche questo dato è un dato abbastanza pesante
Tanto per far questo bombardamento però un altro tanto per chiudere ne avevamo dieci anni fa i sindacati CGIL CISL e UIL erano composti per l'ottanta per cento da lavoratori attivi e per il venti per cento lavoratori pensionati oggi sono composti per il quarantanove per cento da lavoratori attivi e per il cinquantun per cento da pensionati in questo periodo i lavoratori attivi nel nostro Paese sono aumentati non sono diminuiti
Evidentemente c'è un problema enorme che si chiama crisi della rappresentanza sociale
è il corollario fosse invece l'origine del problema relativo alla rappresentanza politica di cui la la Bicamerale sta se ne sta occupando che diventa ancor prima democratico quando attribuiamo alla alla rappresentanza sociale in particolar modo CGIL CISL UIL e Confindustria
Un ruolo istituzionale importante attraverso la concertazione evidentemente
Allora il lavoro là dove si crea come lo si crea e come si manifesta evidentemente c'è un problema di andare a vedere poi questo mondo così variegato così composito che come tutti i mondi in realtà sorti da da non molto tempo ma che costituiscono perché per chi generalmente a meno di trentacinque anni l'unico tipo di scelta non è che c'è molto altro
Per cui si può far
Presto in realtà ora rispetto a questo mondo noi abbiamo una situazione assolutamente matematica e priva di di riferimento incontriamo queste tipologie che ripeto sono tipologie maggioritario soltanto Milano la della subordinazione intorno ai quattrocento mila oggetti
Con caratteristiche assolutamente diverse tra loro dal mega consulente che guadagna decine di milioni facendo attività fortemente qualificati qualificate spesso sul mercato internazionale si parla a volte proprio di di di nomadismo delle professioni più qualificate rischi incerti c'è scritto molto su questo su questa élite culturale a situazioni che c'è ben diverso e situazioni che possano quasi definire Il Sole ventiquattro Ore l'aveva coniato proprio riferendosi a Milano il termine campi di cotone del terziario avanzato qualche qualche mese fa riuscire ad interagire a rappresentare e tutelare a far emergere queste situazioni non è non è facile ci stiamo provando fortunatamente ci stiamo provando con l'aiuto anche del nuovo gruppo dirigente della CGIL non è un caso da qualche tempo è partito uno sportello ma anche qui a Milano per anche perché peraltro questa realtà proprio dal da Milano
Ha preso il il via una difficoltà visto che siamo in in casa sinistra locati capì di essere è una difficoltà che sta purtroppo anche nei cromosomi della della sinistra ma di una certa sinistra abbiamo cielo chiaramente morì il fordismo ma rimane ancora una certa impalcatura ideologica legata costruita intorno a fortissimo
E questa permanenza dell'impalcatura ideologica che ideologizzato un tipo di lavoro come se fosse l'unico tipo di lavoro
Realizza evidentemente conseguenze imbarazzanti per chi ritiene che il lavoro sia quello che si manifesta sul mercato Varem a temere sia regolamentato tutelato ma non esista un tipo di lavoro per astratto a cui ricondurre per analogia tutto il resto
Quelle che queste che sembra un'ovvietà non è un'ovvietà in un certo tipo di dirigenza politica e sindacale che ancora conta molto nel nostro paese e conta molto di incide anche sulle scelte di questo governo in cui comunque elementi di conservazione ancora ancora rimane
Un'attenzione questo non significa che le cose non vadano in qualche maniera regolamentate e tutelate però bisogna cercare di farlo dando a queste situazioni i abiti appropriati che necessariamente non solo abiti presi a prestito da o riconducibili ad un modello organizzativo completamente diverso
Questo però non significa che non ci sono aberrazioni qualche giorno fa abbiamo incontrato Milano dei centralinisti
Che venivano pagati con ritenuta d'acconto
Per voglio dire è chiaro che il problema comunque ha diverse sfaccettature però è anche vero che forse l'approccio più utile è quello di considerare queste realtà per quello che sono cioè come la nuova dimensione del del lavoro nulla a che vedere con atipicità o marginalità ma la nota prevalente di chi lavora e da meno di trentacinque anni quindi prima difficoltà un certo tipo di approccio ideologico che permane
In una certa sinistra di un certo sindacato che peraltro considera assolutamente sperimentali queste questi tentativi di di di tutela
L'altra questione evidentemente incide nettamente sulla sul termine di rappresentanza oggi la rappresentanza ci rendiamo conto la si fa soprattutto dando fiducia e e credibilità a questi lavoratori e a lavoratori che puntano soprattutto sulla professionalità l'elemento di vari Cantet del del fare sindacato dall'degli anni ottanta ad oggi è stato detto
Prima è la capacità di garantire e tutelare percorsi di professionalità soprattutto in un in un Paese in cui finalmente come accade da tempo nel nel resto del mondo si cambierà lavoro
Ci andrà necessariamente lavoro differenza tra nuovi e più lavoro non è che prima si incominciarono lavorare quindici anni ci facciamo lo stesso tipo di lavoro si finiva cinquantacinque nessun incomincia venticinque vice sessantacinque sono stupidaggini differenza vera è che il il percorso lavorativo omogeneo standard stabile su cui si è costruito l'istituto la pensione d'anzianità tende a essere marginale
E tendesse la marginale anche in questo in quel tessuto industriale che mi ha costituito riferimento principale
Si cambia lavoro
Si potrà avere una professionalità e cambia e cambiare lavoro come si sta facendo da quanto tempo utilizzando rapporti lavoro diverso a seconda del comizio del mercato dei rapporti di forza magari a un certo tipo di professionalità solo per un po'autonomo per un po'magari dipendente con un po'parasubordinati incrociando rapporti di lavoro diversi e via dicendo
Questa aggressione uno che è già adesso guardate una dimensione assolutamente diffusa
Rischia di determinare grossi disagi che noi non costruiamo una rete di tutela in cui nel pub nel passaggio da una situazione ad un'altra non l'ho la drastica caduta del sistema di tutela di protezione
Voi oggi con questo web farla drastica caduta del sistema di protezione nei passaggi ce l'abbiamo tant'è che non abbiamo l'indennità di disoccupazione non abbiamo sistema aggiornamento professionale continua abbiamo tante cose
Se per avere queste cose bisogna lasciarne a casa tre secondo me ne vale la pena semplicemente per tutelarci rispetto ai ai mutamenti
E vale la pena senza fare troppe storie perché le storie che fanno ovviamente soprattutto coloro che di questi problemi probabilmente ne incontreranno pochi perché forse hanno un'altra condizione
Ve lo voglio dire perché sono qui proprio in questo questo oggi investe un po'di di parte quindi lo dico con con una certa schiettezza ora questo avviene paradossalmente anche soprattutto nelle realtà industriali più evolute e non soltanto in quel Nordest che ha basi economiche produttivi più fragili dalla Lombardia poniamocelo chiaramente
Perché quando c'è stata la grande crisi Pirelli a Sesto San Giovanni sono scomparsi quattro mila posti di lavoro e non è successa la rivoluzione semplicemente perché li queste quattro mila persone sono andate a fare l'altro
Il problema è che che i quattro mila lavoratore subordinato a tempo indeterminato iscritti alla CGIL fa andate a fare dei novanta per cento cose in cui la signora non c'era e qui probabilmente non c'era quel tipo di rapporto di lavoro
Smettono di essere tutelabili smettono di essere di sinistra smettono di essere lavoratori non mi pare proprio il problema è andare a vedere adesso cosa fanno dove operano e che scelte fanno e se l'ala sinistra o sindacato non ci stanno fra un problema Nostromo fra un problema loro
Per cui
E concludo il tentativo è quello di creare forme di tutela di rappresentanza che si rendano finalmente conto di di un dato di di fondo
Non è vero che non soltanto abbiamo un sistema e protezione sociale che ha come riferimento mercato del lavoro non esiste più
Noi purtroppo abbiamo tutta l'impalcatura di strumenti di regole di forme di di di di norme
Che con questo sistema ancora come dire sì afferiscono
Tant'è che per queste tipologie non c'è un inquadramento giuridico non c'è ancora normativo non c'è un sistema di tutela di professione eccetera eccetera e quelli che vengono proposti di solito vengono proposti presi a prestito
E allora alla fine il problema diventa un problema culturale essere più attenti ai fenomeni perché non si gestisce un conflitto e a Gerico critici sono ma sa che con quelli che dicono non bisogna demonizzare goffi nella natura delle delle cose che ci spera che ci sia vince probabilmente nonché lite munito di strumentalizzarla chissà gestire non è possibile gestire colpiti senza preoccuparsi della rappresentanza dell'emersione di queste situazioni dando un inquadramento giuridico previdenziale fiscale appropriato e non dando abiti presi a prestito
Ora chiudo dicendo che provvedimento è questo il problema è un problema che fortunatamente questa Sinistra democratica ha incominciato da alcuni mesi a prendersi completamente sulle sue spalle facendo anche a volte delle giuste provocazioni al al sindacato che fa il suo mestiere il suo mestiere non è però preoccupato soltanto degli scritti che a oggi ma anche di quelli che vuole avere domani grazie
Bene mi sembra che anche Benigni abbia evocato temi quali regole rappresentanza che sono temi proprio adesso dei due interventi gli abbiamo previsto dove prima la parola a Giorgi del segreteria della DC del che credo possa dire alcune cose su questi temi sempre
Partirei da questo dal ricordare che se dobbiamo parlare di lavoro
Dobbiamo necessariamente rifarci a dei numeri sapendo che i numeri dalla
Che ci propongono i dati nazionali anni c'è una menzogna socialmente grave
Che vorrebbe far passare l'Italia come il Paese avente un tasso di disoccupazione grosso modo simile alla media europea al dodici per cento
Mentre nella nostra capacità di leggere i numeri ci accorgiamo che l'Italia è per fortuna e per e purtroppo di paese del tre per cento e del trenta per cento di disoccupazione
Per fortuna perché il tre per cento a e l'attività suo di disoccupazione che circola nei nostri territorio in gran parte dei territori la Lombardia
Il trenta per cento perché Segni invece il discrimine che passa e cessione vera di molte aree territoriali del Sud dove il problema dell'occupazione un dramma
E poi che noi ci dobbiamo confrontare con i paradossi
E nel paese dei paradossi paradossi e norma l'altra cosa di cui dobbiamo tener conto se ragioniamo di occupazione nel nostro Paese
E che assieme questi tassi di disoccupazione dobbiamo contare anche l'Italia come il Paese nel quale il l'orario di fatto cresce in misura superiore rispetto l'orario di fatto degli altri paesi dell'euro ricito del lavoro straordinario ma dove anche il lavoro fuori dalle regole il lavoro nero o il lavoro doppio
E in misura assolutamente rilevante tanto che è collocato secondo sto dati non certissimi ma sicuramente attendibili fra i cinquecento milioni
Questa è la questione con cui deve fare i conti
Chi si occupa di lavoro nel nostro Paese
Questa è la questione fondamentale che assieme sì
Lega al fatto che sei ragioniamo di riforma dello stato sociale come hanno detto molto bene i due che hanno introdotto questo dibattito tendiamo anche qui a leggere i numeri scopriamo che il welfare in Italia è
In termini di erogazioni a favore della disoccupazione o del sostegno all'occupazione
Solamente due e mezzo per cento del PIL in Italia rispetto a una media europea che oltre il nove per cento destinato a sostegno dell'occupazione
Quando a sostegno dell'occupazione anche politiche per richiamando intervento ripeto mai politiche della formazione di una formazione che diventi e diversità di ciò che è adesso centro al centro delle politiche attive per il lavoro
Noi siamo di fronte al fatto che segnando queste differenze e la gravità drammatica di questi problemi dell'occupazione
E sapendo pure che il problema è la formazione centrale se vogliamo favorire incontro fra domanda offerta di lavoro e riqualificazione nel segno dei cambiamenti di cui pure si è parlato leggiamo i dati Eurostat che ci dicono che mentre in Europa quasi il sessanta per cento dell'impresa con oltre dieci dipendenti sono in prese forma Trinci
Che cioè dedicano tempo e risorse per fare formazione continua i loro dipendenti in Italia questo numero arriva appena appena il quindici per cento
Manchiamo un ritardo grave che significa lega ritardo più generale quando parliamo di scuola che non basta stia nei programmi della sinistra e del Governo dell'Ulivo
Ci sei alla fine noi scendiamo il fatto che ancora oggi in Italia solo per il venti per cento dei figli gli operai sì certe al Laura
Questo segna una differenza che grave che resta nel tempo che Poussin Croce con i problemi dell'occupazione del lavoro
Che dà il segno di una complessità delle questioni che dobbiamo affrontare che non mi pare riconducibile a una polemica sul grado di rappresentatività di questo di qua l'organizzazione
Io vi voglio sottolineare una cosa poi che siamo UCI ormai a frequentare l'amministrazione regionale di questa Lombardia
Se non c'è questo sindacato discutere le altre organizzazioni rappresentanti il lavoro dipendente che si affacciano sulla scena si chiamano UGL Cisal commerciale
E sfido chiunque a pensare che se siano più rappresentativi e capaci di organizzare il lavoro di rappresentarlo nel suo insieme di quanto avviene attraverso le tradizionali organizzazioni sindacali il problema è che non si risolve la questione del lavoro con politiche semplice con formula magica
Non abbiamo tentato di farlo attraverso un percorso complicato perché ai suoi ritardi per rispetto dei ritardi che la politica
Nel Parlamento ma prima ancora nell'aria di governo
Attraverso il voto per il lavoro
E se fate mente locale ciò che diceva il fatto pratica Foro
Ci accorgiamo che in insieme di una serie di proposte che partono dalla consapevolezza che non c'è in nessun Paese tanto meno nel nostro rilancio dell'occupazione
Se non c'è al rilancio degli impasti Investimenti e politiche infrastrutturali
Senti Investimenti e senza infrastrutture non si crea lavoro ne è dipendente né indipendente ne per gli uomini che pure è vero in Lombardia diminuiscono
Né per le donne che pure vero crescono ma mentre crescono cresce il tasso di disoccupazione femminile
Signor il fatto che se la domanda se se c'è una risposta ai problemi del lavoro femminile cresce
Il bisogno di lavorare la disponibilità a lavorare bisogna trovare però i modi e le forme
Attraverso cui agevolare l'inserimento per le donne che non hanno mai lavorato e di quelle che sono state espulse da tempo sono al di fuori del mercato del lavoro e hanno bisogno di rientrare
Che hanno bisogno probabilmente in questo sci risponda critiche che sono state fatte questo tavolo hai bisogno del sindacato di essere anche più flessibile
Nell'affrontare le modalità con cui governare il mercato del lavoro
Sapendo che al sindacato non deve spaventare la parola flessibilità
Stressati accompagnata dalla certezza
Che i processi che governano il lavoro e il suo cambiamento sono accompagnati dalla contrattazione
Vale per i lavoratori dipendenti vale per coloro che
Vivono di un sogno di un di un reddito mensile più ricco e vivono poi però dell'insicurezza ed incertezze di cui parlava Venini
Abbiamo il bisogno di governare in modo contrattato il cambiamento e le flessibilità abbiamo bisogno di sapere che su questo terreno anche le politiche dell'orario
Devono usare delle flessibilità di cui siamo state stati capaci fino ad oggi guarda guardate bene lo sappiamo ma ricordiamocelo
In Lombardia il cinquanta per cento delle assunzioni sta ormai da tempo avvenendo al di fuori dalle regole tradizionali
Quella che era l'assunzione a tempo determinato va a tempo indeterminato vale oggi solo per il cinquanta per cento i nuovi assunti
Non va via si assume conci a fare con contratti formazione lavoro si assume fa apprendistato si assume a tempo determinato si assume a part-time
Questa sta diventando la norma
In Lombardia ma in tutto il mondo del lavoro l'orario di lavoro è larghissimamente ha reso flessibile anche dalle disponibilità sindacali
Non è sufficiente
La politica una politica di agevolazione alle riduzioni degli orari di lavoro che deve da una parte e vedere questo sindacato il mondo dell'impresa concordate sull'uso degli incrementi di produttività
Che il mondo dell'impresa realizza per destinarlo riduzione d'orario e dall'altra parte però deve poter far leva su interventi da parte dello Stato come quelli previsti all'interno del disegno di legge Treu
Che agevoli mi attraverso la decontribuzione orari di lavoro più bassi
Ma curando è questione che abbiamo con la quale noi dobbiamo fare i conti e che una massiccia riduzione di orario di lavoro
A e non spetti liberatori di posti laddove l'occupazione piena e ha scarsi effetti laddove la disoccupazione vastissima
Nostro problema è come fare i conti con il lavoro che manca nelle aree del centro sud nel sud in particolare dove abbiamo bisogno di politiche flessibili attraverso i contratti dargli attraverso i patti territoriali
Utilizzando lo sottolineo in questa sede e la riva dell'orario e la leva del salario
Han parlato molto Mattòli
Russi
Sul fatto su su cosa sono le pari opportunità le uguaglianze bisogna situarlo Heaney contesta i dati
E bisogna sapere che se lavorare in un'impresa
Regolare
In un territorio del Nord
Fatto normale a dispetto la generalità dei cittadini
Spesso aveva essere dipendente della pubblica amministrazione di un ingrandimento resa pubblica in un territorio dove la disoccupazione al trenta per cento
Un privilegio di fatto
Che rompe quel tessuto e in quel tessuto dobbiamo dare risposte che ci un elastiche e portino il sindacato contrattare diversità di cui sia interprete e rappresentante per realizzare cambiamenti che sono assolutamente necessarie
Non abbiamo definito un patto per il lavoro parla di infrastrutture parla di scuola e di formazione
Parla di flessibilità e di orari
Parla di servizi all'impiego
Noi siamo in un contesto e e questo è particolarmente accentuato in una regione come la Lombardia dopo il collocamento lo sapete non colloca nessun anti impedisce il Collocamento
Modernizzare i servizi all'impiego
Spingere le parti sociali essere parti attiva nella gestione di moderni servizi all'impiego nel realizzare incontro fra domanda e offerta è uno dei passaggi obbligati nella regione delle duecento sessanta mila di & in Lombardia abbiamo duecentosessanta mini imprese che occupano dipendenti e che a domanda rispondono che Perris cinquanta per cento degli occupati Dale lavoratori di cui avrebbero bisogno per le ragioni che ha detto Luciano Pero ritengono difficile o molto difficile
Trovare dalle risposte ai loro fabbisogni le piccole imprese spesso hanno nel muoversi sul mercato del lavoro le stesse difficoltà che ai lavoratori che si approssima al lavoro non sanno dove prendere
Se servizi moderni non esistono disposizione dei lavoratori dell'impresa noi complichiamo l'incontro fra domanda offre e questo incontro fra domanda offerta
Non porta a compimento i mutamenti che pure ci sono
Se dall'altra parte questa leva straordinario della formazione in particolare la formazione professionale non viene speso a disposizione dei mutamenti che avvengono all'interno dell'impresa e nel mondo del lavoro grazie
Delle concludiamo questo primo ciclo interventi sul primo del lavoro con Ornella piloni dalla Commissione lavoro del Senato
Sì cercherò anche di essere breve perché mi pare che abbiamo splafonato il tempo parecchio come sezione
Ma io volevo fare due considerazioni che mi riportano alle relazioni di Natoli di Rossi
E poi dico perché la prima considerazione è che la riforma dello Stato sociale è indispensabile per protezioni più efficaci e per nuove opportunità
Alle persone che vivono in questa società che così cambiata la seconda considerazione
Che veniva fatta anche da Benigni poco fa dobbiamo rivisitare le istituzioni del welfare perché furono concepite nel quadro di un modello di produzione basato sostanzialmente sulla produzione di massa sul lavoro dipendente a tempo pieno
Faccio queste due considerazioni perché il punto di partenza rispetto alla riforma necessaria un punto di partenza importante e dico questo perché sarebbe utile che riuscissimo di più nel dibattito e nel confronto coi cittadini a fare emergere e come le necessità di riforma sono in positivo sono per rispondere in modo più avanzato al mutamento della società oggi e badate non è una considerazione banale M. purtroppo per come sono andate avanti discussioni dibattiti confronti per amor del cielo ognuno ci ha messo del suo esattamente come io c'ho messo del mio rischiamo di aver dato all'insieme dei cittadini un'idea di la riforma del welfare penna fregatura totale perché si tratta di tagli e di togliermi quel minimo di protezione che c'avevo
A quest'aspetto del ricca e vedere per
Riadattare la situazione attuale cioè per renderlo più efficace
Invece è una delle condizioni essenziali
Peraltro opportunamente indicata nel cartoncino di invito a oggi e cioè come riusciamo a sollecitare un consenso diffuso rispetto alla riforma del welfare perché una delle condizioni essenziali
Perché senza un comunque un consenso e un confronto vero
Con insieme dei cittadini come riusciamo poi davvero a ricostruire un nuovo patto di cittadinanza
Tra a tutti seconda considerazione
La base di qualsiasi sistema di protezione rimane il lavoro periferica questa è l'altra grande secondo me
Considerazione che dobbiamo mettere al centro del confronto
In Italia e in Europa si è creato una discontinuità tra la crescita e l'occupazione già stato detto anche stamattina all'aumento della crescita non corrisponde più un equivalente sviluppo dell'occupazione
E lo testimoniano i dati oramai oltre che l'esperienza di questi ultimi decenni e e i dati attuali vicini vicini diciotto milioni di disoccupati europei due milioni e otto italiani
Di cui nei nostri due milioni e otto sessanta per cento di lunga durata
Così come il cinquanta per cento di quelli europei oltre a tutte le considerazioni di merito che molto opportunamente un attimo fa faceva Jordi non ricordo bene ecco
Allora se questi sono se i dati sono quelli indicati è necessario anche qui come dire riprendo una cosa detta da Georgij perché secondo me è molto vera e se non la poniamo continuamente rischiamo anche di dare chissà quali immagini di soluzioni a breve termine o comunque falsate
Se i dati sono questi la situazione è questa
è necessario agire su più fronti per la lotta alla disoccupazione non esiste una ricetta una soluzione
Per affrontare il problema dell'occupazione e probabilmente dovremmo anche sapere che è un fenomeno con cui dovremo fare i conti per
Un tempo Nook brevissimo
Agire su più fronti cosa vuol dire il fronte macro economico risanamento politiche settoriali territoriali sostegno all'impresa di interventi infrastrutturali venivano già ricordati creare nuove opportunità di lavoro anche su questo molto credo dobbiamo mettere l'accento veniva già detto ambiente servizi alla persona faccio solo una sottolineatura
Quali opportunità nuove possano aprirsi
Non solo dal punto di vista del soddisfacimento di bisogni ma anche dal punto di vista delle possibilità lavorative se noi davvero all'interno della riforma del welfare cominciamo ad agire rispetta un cambiamento tra esempio nel campo dell'assistenza tra trasferimenti monetari e invece la fornitura di servizi ai cittadini
Ma
Stringo oltre a questo certo politiche attive del lavoro
Sia di sostegno che di strumenti
A me sembra di poter dire che è in questa direzione che sta cercando di andare l'attività del governo e mi permetto anche di dire
Del parlamento già oggi richiamava il Patto per il lavoro come momento importante rispetta un momento di concertazione che cercava di individuare diversi livelli di intervento diverse modalità
E diversi strumenti su cui con cui cercare di intervenire
Faccio una sottolineatura sul Patto per il lavoro io non lo so ma forse è la prima volta che all'interno anche perché non dirò niente su questo tema all'interno di un accordo così significativo
A una parte così rilevante come deve avere tutto il tema della formazione credo che sia uno delle prime volte che lo stesso nostro sindacato italiano ha posto il dito
La formazione una risorse a una risorsa nel costoso di tutta la vita eh uno dei punti neri rispetto all'occupazione dicevo del Patto per il lavoro e anche giustamente a un po'di tira menti di giacchetta che ci sono state fatte dal dal movimento sindacale su come sono lunghi i tempi di attuazione del Patto per il lavoro a che punto siamo ecco cominciamo difensore allora siamo al punto che finalmente in Aula alla Camera si spera che
Nella prossima settimana venga approvato definitivamente torna al Senato perché ci sono state ci saranno quanto pare alcune modifiche anche se credo
Almeno spero tutte accoglibile anche da parte del Senato se tutto fila come dovrebbe nel giro di una quindicina di giorni venti a Massimo dovremmo avere operativo finalmente gli strumenti contenuti nel pacchetto tre
Contenuti che io voglio solo richiamare alcuni e brevissimamente uno si è inserito finalmente dico finalmente perché secondo me eravamo un po'in un ritardo significativo il così detto lavoro interinale che va nell'ambito del pacchetto flessibilità anche nel nostro Paese io credo che l'abbiamo fatto bene nel senso che pure introducendo questo nuovo strumento
Che c'è incerto non non è come qualcuno ha detto risolutore del mondo perché assolutamente non lo è di sicuro però può intercettate intercettare un segmento di mercato del lavoro credo che l'abbiamo fatto tutelando i diritti di base dei lavoratori affronta la questione dell'orario finalmente per la prima volta si dicono quaranta ore di lavoro non abbiamo ancora una legislazione che molto oltre le quaranta ore di lavoro
E siccome anch'io sono tra quelli che pensano che l'orario di lavoro è uno strumento significativo rispetti la possibilità di usano come strumento ecco credo che ci siamo intesi non semplicemente la riduzione allora ci sono le quaranta ore ci sono incentivi a chi scende in modo contrattato al di sotto delle quaranta ore ci sono disincentivi
A a chi supera le quaranta ore
Battutina anche qui c'è qualcosa anche per le donne fuori da da più di due anni tra mercato del lavoro incentivi per il rientro dopo una lunga assenza con la forma del part-time
Sì è rivisitato l'apprendistato lavori socialmente utile pubblica utilità entro il trenta nove lo richiamo solo per dire che entro il trenta novembre andremo finalmente a una normativa quadro perché queste la delega contenuta anni che rimette a posto ridefinisce in modo organico tutta questa materia perché Luci sicuramente qualcuno ma probabilmente se facciamo un esame serio anche ombre molte da questo punto di vista le borse lavoro
Mille miliardi e cento mila giovani in particolare per le otto regioni del Sud qui si è molto discusso su il scusate se corro ma mi rendo conto che corro corro
Sempre ad aprile scorso sul fatto che questo era un aspetto più di tipo assistenziale che è di tipo di promozione io mi permetto di dire solo una cosa che così come alla fine è stato ipotizzato e cioè in relazione all'impresa cominciamo a dire questo
E finalizzato a un successivo lavoro stabile consente anche quanto meno un primo rapporto tra giovani che non hanno mai potuto aver opportunità di lavoro e lavoro
Entro quindici giorni dicevo dobbiamo recuperare detto questo però abbiamo ancora tantissime di cose da fare uno la riforma del collocamento decentra mento riforma e io aggiungerei anche un diverso rapporto pubblico privato anche nei servizi per l'impiego perché questo è un capitolo che dobbiamo aprire a mio parere voglio solo informare che entro luglio sarà emanato il decreto legislativo che trasferisce alle regioni e agli enti locali tutti i servizi del Collocamento
Con un decentramento di dieci mila unità su sedici mila facenti capo al ministero del lavoro
E con il decentramento di mezzi e di strutture seconda questione che dobbiamo lavorare a breve la riforma radicale degli ammortizzatori sociali
Avete visto anche rispetto alle dichiarazioni di Treu di questi giorni già nel DPEF ci saranno riferimenti terza cosa su cui stiamo abbiamo avviato al lavoro all'interno della Commissione lavoro del Senato e proprio cercare di inquadrare
Anche dal punto di vista giuridico tutte queste nuove forme di lavoro aggiungo spero con l'obiettivo di nessuno di
Normare il tutto perché altrimenti facciamo sul serio vorrebbe l'otto e basta chiudo
Scusandomi se sono stata lunga ma occorso il più possibile ringraziando gli organizzatori di questo convegno per il taglio perché ha saputo tenere insieme lavoro assistenza
Riforma del welfare in un tutt'uno e questa è una delle condizioni per uscire a far comprendere i cittadini che il lavoro di riforma che stiamo cercando di fare possibilmente con loro se riusciamo ad allargare il dibattito i consensi e finalizzato impositiva una
Io qua al suo immediatamente la palla Ferruccio Cappelli della segreteria regionale del Pdl socioculturale nell'ossessione che abbiamo previsto nell'organizzazione del lavoro i temi propri dell'assistenza della sanità delle pensioni
Voglio ricordare che nel pomeriggio si terrà una tavola rotonda picchiò Fontolan tutti questi temi in maniera anche il globale unitaria
Sono già presenti tra noi il sottosegretario Laura Pennacchi Gloria Buffo gli altri interlocutori che Francesca Izzo io non avevo visto che solo che parteciperanno appunto la tavola rotonda del pomeriggio
Grazie
Quindi iniziamo subito questo secondo sessione subito originario nell'assistenza sanità pensioni risorse riforme d'Italia e l'Europa io di fatto penso che questa sessione correggeremo leggermente il taglio nel senso che concentrò rimo la discussione sui costi dell'assistenza e della sanità
Questo proprio ragione molto semplice in realtà il tema delle pensioni sarà ampiamente affrontato però a tavola rotonda del pomeriggio peraltro può anche comunicare chiudo gli oratori previsti propone churrasco Oricchio punto avrebbe dovuto intervenire su questo martire su comparazione Spini penso che ci sia idee dell'Europeo
Ha comunicato di non poter essere presente per sopraggiunti impegni accademici e quindi dico punto tutta questa partita
Sicuramente verrà affrontato nell'ambito della discussione pomeridiana ci concentriamo punirlo questi l'assistenza salita qui sul fondamentale diritto alla salute il sulla vasta gamma Bitetti e nuovi bisogni
La cui suo cugino merito appunto è uno degli elementi portanti intorno ai quali ridisegnare il sistema delle garanzie del welfare
Limite ereditando veramente la parola a Chiara Saraceno oltre i suoi noto studioso sulla famiglia anche parte della commissione Onofri quindi un angolo visuale particolarmente importante gli attuali del dibattito che si sta sviluppando i tre direttamente la parola grazie credo che sarà difficile stringersi agli ambiti
Che ci sono stati assegnati
Soprattutto per l'ambito che credo che sia stata idealmente assegnato a me che l'assistenza se non altro sede l'assistenza anziana una visione puramente residuale come in Italia anche oggi ho sentito usare la parola esclusivamente in termini negativo non assistenziale allora io credo che soprattutto a sinistra occorrerebbe un po'di rete matti dazione di queste cose qui
Già il fatto di dividere la spesa sociale in questi tre Contardi previdenza sanità e assistenza è una cosa che partiamo soltanto in Italia tant'è vero che quando facciamo le comparazioni internazionali abbiamo delle difficoltà
E soprattutto
Produce se
Non solo degli errori concettuali ma anche degli errori politici perché se assistente tutto ciò che non è contributivo però la sanità da non è mica tanto contributiva poi l'istruzione contributiva deterrente
Perché non affrontiamo la questione Abbot e della spesa pubblica allora
Poi diventa facile dire che assistente tutto ciò che facciamo per i poveri allora la mia e solo per loro e tutto ciò che facciamo legato al teste in membri è tutto che oltretutto non divide non corrisponde neanche le divisioni tradizionali perché il test dei mezzi oggi introduciamo anche che so per pagare i temi le tasse l'università che però non chiamiamo assistenza no quindi in realtà dovremmo un pochino Rite matti dare queste diventato un grande calderone
In cui e c'è tutto ciò che non riusciamo a mettere dall'altra dalle altre parti ad esempio le politiche di sostegno e responsabilità familiari sono assistenza
Alla Dilo nido e assistenza in alcuni comuni sia alcuni non semplicemente per motivi storici come molto bene Manuele Ranzi ma certamente tra i genitori che portano i bambini a nido non c'è la percezione di essere dei poveretti che vanno assistiti e poi se l'asilo nido nido sì perché la scuola materna no oppure perché la scuola materna assise comunale la scuola materna no se statale e così via potremmo fare una serie dico e quei sto
è diventato un settore nuziali quello
Virgolette per l'assistenza e della spesa Chino della stesa che io chiamerei per i bisogni di riproduzione che non sono esclusivamente coperti da contributi
Qui a questo punto ricomprendere eppure la sanità a questo punto per l'istruzione
Va bene fatta questa premessa per cui mi trovo un pochino strette e soprattutto non uso la parola assistenza in termini puramente negativo l'assist l'assistenza può essere promotrice
Visto specifico o passi di Dante ma dipende trattamenti come la scuola dipende allora io non mi scandalizzo sono invece del tutto
Consapevole che le borse di lavoro così come stanno possono passate sono sacri sono assistenza nel senso buono non solo la loro sicuramente non sono un lavoro sicuramente
Ma
Possono non essere passivi Bisanti
Tant'è vero che tra quelli di noi che dentro e fuori la commissione la notte altro piccolo particolare carino che del reddito minimo vitale che io preferisco chiamare il reddito minimo di inserimento si parla da quando ne ha parlato la commissione ora o nostri
Essendo nella mia persona parte di una storia mi ha parlato per prima due anni fa Commissione povertà presieduta Carniti e tra l'altro secondo me anche un po'meglio
Ma comunque che quindi e anche butta questa attenzione anche a sinistra allora lì frizzi Lazzi mi ricordo di essere andato a un festival dell'Unità in cui mi si accusava quasi di voler dare gli minimo vitale dei figli di Agnelli cioè queste cose così
Adesso all'improvviso Bettinelli fatti aziende ho calcolato che ci vogliono circa tre anni perché è un tema da frizzi e Lazzi divenne Cesena con l'altro
Oggetto di interesse e di discussione però insomma diamoci una regola una regolata anche a sinistra su come vengono stigmatizzate le cose non dico che bisogna accettarle sempre tutte ma per lo meno come dire darsi un po'a dire con latte di non avere una questo sguardo puramente nominalistico sulle cose
Allora se la spesa sociale che non è quella che riguarda le pensioni neanche la sanità però c'è un problema anche dentro la sanità è quella che riguarda
Da un lato la copertura di rischi che non riguarda solo la vita anziana ma a anche l'accompagna mento delle scelte di liste di corso di vita
Ci sono due problemi che vanno preliminarmente messi Atene uno è il fatto che comunque sia le politiche sociali in generale vanno a impattare su corti comprendenti ma diverse che hanno storie diverse
Storie di lavorative quindi storie Di Sanza o di vincoli che hanno incontrato sul mercato del lavoro e anche storie di politiche sociali diverse
Se parte del dibattito attuale sui diritti acquisiti è una cosa è un dibattito mi fa venire personalmente i nervi e che mi sconta scandalizza tuttavia c'è un pezzo che non riguarda i diritti di e qui vittima che riguarda le secco come fossero diritti proprietari
Prendo quando agli insegnanti dicono fatto un patto con lo Stato la prima reazione che mi viene lo Stato non doveva farlo perché l'ha fatto come in realtà egli attenzione quindi vorrei in qualche modo intervenire chiese o nei soggetti del patto ma parte di questo comunque sia quelli di noi che hanno studiato un po'meglio come si strutturano i corsi di vita stanno come ormai da cinquant'anni almeno le politiche sociali sono altrettanto forti come elemento nella strutturazione dei corsi di vita tra la gente
Elabora le proprie strategie non solo su quello che gli succede nel mercato del lavoro
Ma su addirittura a volte le prescrizioni non materno normativa Volpi gli incentivi di fare in un certo modo per cui nel momento in cui arriva un cambio di regole anche voluto anche a ho auspicato e anzi addirittura tardivo comunque intatta su persone
E su corti che hanno otto storie diverso e che quindi devono in qualche modo essere accompagnato transizione l'altra cosa che la compresenza entro le stesse corde di situazioni non solo diverse ma disuguali cioè non tutti i membri ovvietà raccolte una questo di nuovo il dibattito in più sulle pensioni di anzianità è stato interessante da questo punto di vista perché si oscillava dal fatto che non tutti dei poverini vittime adattato garanti tutti sfruttatori biechi
Teniamo presente non ci fossero diversità interno fortissime
Di cui bisognava proprio perché avevano storie disuguali ma non sulla base della corte ma un tempo si diceva la classe ma non si usa più
Allora e alla luce di questa cosa che le politiche sociali e quindi pezzo dell'assistenza così ridefinita dovremmo trovare un altro nome devono essere sempre più politiche di ciclo di vita in parte lo sono state anche nel passato nel senso che normava hanno delle scadenze ecco ma lo facevo in senso normativo normano scansioni età di ingresso età di uscita condizione d'ingresso condizione d'uscita proteggevano
Più l'uscita di all'ingresso ma comunque normava hanno un calendario
Quello che accade che sta cambiando e che è cambiato è che non è più possibile per vedere o non c'è mai stato un unico calendario tant'è vero che molti di noi dice dicono che qualcuno molti molti uomini sono rimasti fuori da qualche Alain Dario e quasi tutte le donne erano fuori da quel calendario ce ne avevano un altro se ne avevano un altro
E è e questo ha prodotto degli espatriati per coloro che non stava né in quel calendario però per la maggioranza degli uomini
Era un calendario che funziona bene e vere indirettamente un calendario che funzionava anche per le donne nella misura in cui stava in piedi l'altra gamba del welfare che era il matrimonio per tutta la vita e lavoro per tutta la vita il matrimonio per tutta la vita
Con ciò si redistribuire reddito e si ride ridistribuita
A cura perché la redistribuzione questo bisogna dirlo a D'Alema non avveniva solo dal lavoratore alla sua famiglia veniva anche dalla famiglia o meglio da alcuni difendono la famiglia al lavoratore e alla rete parentale
E la instabilità coniugale provocò una crisi di risorse non solo
Dal padre verso i bambini dagli vada ritti verso le donne ma anche Italia figli e nuore soprattutto verso la rete peste uno dei problemi delle della per della diminuzione delle risorse di cure netta anziana
Perché affatto meno finì lì e quindi statisticamente meno figlie capita che più o meno nascono al cinquanta per cento ma anche meno nuove perché almeno fino a cinque anni anche si sono prodotte nell'annuale per giunta queste non solo lavorano ma anche ogni tanto si sentano e allora la l'obbligazione far bollire cura non è più tenuta dalla patto coniugale che qualcosa di più che di quello che riguarda il rapporto marito e moglie neanche genitori-figli nel nostro sistema di welfare che dà per scontata la solidarietà per mediare
Voleva dire la redistribuzione della cura
In senso allargato
Allora se il calendario non funziona più perché non c'è più lavoro per tutta la vita ma neanche il matrimonio per tutta la vita a dire politiche ciclo di vita significa non fare più politiche di calendario ma fare politiche di accompagnamento
Della delle scelte delle dei rischi delle delle cioè la la flessibilità se la dobbiamo prendere sul serio deve vere delle politiche che accompagnano questa flessibilità
Allora stamattina prima linea sessione immediatamente precedente
Sì è solo accennato alla riforma degli ammortizzatori sociali ma le due cose sono collegate non caldo anche nella Commissione notti però mi sembra che questo sia una delle delle cose quasi più acquisite si sta pensando a una una protezione a tre livelli insomma
Per cui la cassa integrazione molto più ridotta sapendo che oltretutto non protegge una quota consistente dei lavoratori quindi è un fatto anche di né quinte invece con intride unità d'intenti di disoccupazione degna di questo nome non insidie non civilizzata come la nostra
Via per chi non ha possibilità di accedervi perché troppo giovane
Perché si ha investito nella famiglia e quindi non ha maturato quei delitti un reddito minimo di inserimento attivo lo chiamiamo siete e assistenza non è lavoro ridete
Non è lavoro però inteso come risorsa sia economiche perché va benissimo il vizio sono tutta favorevole ma mangiare si vede non so come invece e anche un pochino di autonomia personale
Per pagarsi il biglietto del tram ci vuole perché anche questo fa parte della dignità personale
E per senso del credo proprie capacità quindi reddito con Reddito minimo con misure di accompagnamento
Finisco ma anche con un picchio mi stimo stolti mi impressiona come a sinistra e questo davvero è diverso in Italia da tutti gli altri Paesi che io conosco
Tutta la preoccupazione riguardo al reddito minimo di inserimento è non diamo agli imbroglioni nulla pazienti giovani questa è una casa si siedono anche uomini di mezza età non cercano più lavoro le donne tutti quindi non fanno un tubo di nulla e mangiano pane a tradimento EXE
In tutti gli altri Paesi e e compresa la comunità europea io ho ricevuto un questionario da radicali come cosiddette spetta su queste cose in poi devo rispondere domande sono come i Paesi evitano la stigmatizzazione l'eccesso di controllo sociale
Come i Paesi rilievi perno che la richiesta della disponibilità al lavoro si tipo configuri come vuol fare
Come i Paesi evitano che con l'eccesso di controllo chi ha veramente bisogno non faccia neanche domanda per il beneficio cioè negli altri Paesi il problema non sono degli imbroglioni la quantità di imbroglioni che lo prenderà
Ma coercitiva di coloro che hanno di e non peccato commenti dite il problema è io sono impressionanti perché soprattutto a sinistra
La domanda che mi sento fare è sempre ma come facciamo a evitare che i giovani non la paziente come può essere sforzo da quella splendida vivere di sussidi esattamente queste compresa dentro il sindacato anche quando adesso lentamente qualcuno dice beh si fossero dobbiamo pensare anche per una questione anche perché il lavoro sembra che non sia lì dietro l'angolo
Però mi dicono ma assolutamente poi li facciamo lavorare io di rassicura poi dico ma guardate che in giro per il mondo la preoccupazione almeno a sinistra è un pochino quell'altra
E cioè cioè quella di salvaguardare la dignità e la libertà individuati
Però c'ho detto io sono assolutamente a favore di politiche di attivazione io richiamo di abilitazione
In questo senso c'è anche un aggancio con la formazione mi va benissimo ero d'accordo anche con Piero con la con la questione del saldare meglio mi venivano in mente cose che son già stati inventati il tipo in Germania non solo l'apprendistato è obbligatoria e remunerate ma anche all'università cioè non è possibile prendere una laurea assente in qualsiasi cosa senza esercitati nel corso degli anni universitari almeno cinque diversi stesi targata
E poco ma di Pagano Biagi un contratto d'agenzia Stati tedeschi negli Stati Uniti che si stavano facendo uno stage uno dei cinque la a New York presso il comune di New York non mi ricordo perché questa si stava laureando in legge
Tania cioè una cosa ho via normale cioè che uno deve imparare a casa lavora e diversi gode e non si può creare se non l'ha fatto però questo vuol dire oggi e tutto a spese degli individui e delle famiglie ah spendeva proprio nel senso che il tempo è quasi uno spreco uno se fa uno stage durante l'università e quasi uno spreco per del tempo
Un e e quasi anche i suoi insegnanti di dicono a e genitori solo se se lo possono permettere d'eccezione possibile laurearsi se però ciò detto non basta farlo agli inizi occorre prevedere una un incentivo alla formazione e alla riformazione che nella non solo perché cambia il mondo e cambia il modo di lavoro io lo pongo in un altro modo a questa pari opportunità perché qualcuno può aver la terza diciott'anni la sua occasione
Però spot dovrebbe avvera un sistema che l'inconsistente
Se è in grado di riprendere l'aveva in un altro punto per cui le pari opportunità si giocano una volta per sempre agli uomini tre donne tra gente diverse classi sociali e cioè non si giocano una volta per tutte soltanto ai blocchi di partenza
Si giocano anche in corso di vita
E in questo senso politiche del ciclo di vita quindi non solo come rete di protezione ma come possibilità di rimettersi in corsa o di cambiare la propria corsa anche in corso d'opera e non soltanto agli inizi grazie
Grazie ante interessata a cedere la parola Emanuele Ranci più cose che direttore del leader
Ma io continuo
Mi viene naturale continua il discorso di Chiara sono alcune riflessioni sussisteva ai servizi sociali dell'assistenza con tutte le chiarificazioni terminologia né nonno Kirk le esigenze i miglioramenti di terminologiche che aveva posto poi vorrei dire qualcosa invece sulla sanità
Allora il l'analisi la prospettiva sul reddito minimo di inserimento sociale questa è la parola usata chiare che mi trova mi viene in mente stavo cercando di ricordarmi quanti anni fa io sono stato invitato alla Sorbona Parigi per la presentazione in un grande convegno che è stato fatto del reddito minimo di inserimento sociale pensato allora in Francia
Previa una serie di sperimentazioni locali cosa che in Italia non si fa mai che l'ha erano state fatte nata penalizzate sono state presentate cette mi ricordo che tornando in Italia e cercando di riproporre questo discorso era può più arabo non nessuno gliene fregava assolutamente niente
E quindi anch'io poi l'ho perso di vista e sarebbe interessante io non ho dati aggiornati sul sapere come questa esperienza si è declinata in Francia con quali esiti eccetera
Allora vorrei proseguire al discorso chiaro in questo senso
Puntare su l'unificazione non dei diversi sistemi trasferimenti monetari a verso questa istituto nuovo questa nuova forma eccetera implica alcune conseguenze
Che il rapporto di base della commissione Onofri quello sull'assistenza secondo me è forse non perché c'è qui chiara quello fatto bene qualora sanità fatto peggio la relazione di sintesi francamente non mi piace
Da
Lì si accenna che si accenna che
Il puntare su questo implica dei profondi cambiamenti di ordine istituzionale cioè oggi tutti i trasferimenti monetari sono gestiti dal livello centrale
E a presentano più del novanta per cento della spesa per l'assistenza e l'Italia allora se si vuole che questa stesa Possa in una quota consistente essere gestita con una progettualità sul singolo caso perché questo discorso quindi al quindi implica analisi del caso una progettualità sul caso con combinazione su quello stesso caso di risorse monetarie
E di risorse di servizio di accompagnamento e di servizio con una combinazione che non può essere normata in termini generali ma che va stabili poi ci saranno dei casi che hanno solo bisogno di trasferimenti monetari non voglio assolutizzare la cosa però va analizzato anche quali hanno bisogno sui trasferimenti monetari e quali no lo ha questo implica che in si vada in molta profonda sintonia col discorso del federalismo anche ignoti una spesa e assistenza
Questa grossa quota oltre il novanta per cento novantadue per cento dalla spesa assistenziale gestita dal cento dal ministero dell'Interno dai società non ha più senso ed è una logge in una logica profondamente assistenzialistica
Non è in una logica di promozione sociale va trasferita ai livelli locali i livelli locali non saranno costretti a rispetta mio e auspici a disperare i spenderli in trasferimenti monetari ma potranno combinare in un nuovo mix
Più spero più positivo e più costruttivo trasferimenti monetari con interventi servizi e questo può rappresentare un consistente rafforzamento di quella rete di servizi sociali per cui l'Italia si è decisamente meno che in altri Paesi però non possiamo confrontare già difficilissima Artico fonti internazionali sono e che anche asini ogni volta
Perché sono sistemi diverso una serie confrontiamo la spesa assistenziale italiana che per il novantadue per cento eh pesa
Per trasferimenti con una spesa che all'Est è molto più di nuovo che per noi spesa per servizi facciamo del dei trasferimenti fare alta che il fanno di andare cioè che non sono omogenei c'erano hanno riferimento a dei dati realtà omogenee
Allora il trasferimento della gestione di queste dei queste risorse gestioni queste risorse fa data a livello locale te a livello gestionale con l'intermediazione del momento regionale e qui bisogna però anche che finalmente affrontiamo un problema costantemente rimandato che quale è l'Agenzia
Che a livello locale
Può farsi carico proficuamente di una d alla gestione di un'entità di risorse che estremamente maggiori quale precedente allora la centoquarantadue rispetto a questo problema è stato un autogol non è servita a niente anzi ha complicato le cose perché ha ridotto la possibilità degli varie regionali di gestire di gestire alcuni istituti previsti a seicentosedici
Qui una certa dimensione compone la frammentazione comunale in Italia va creata Senoni otto si parla di Comune Comune volge niente pane vuol dire Milano e vuol dire il Comune di cinquecento abitanti trecento abitanti
Quindi occorre qui veramente porre mano sotto questa dimensione a identificare un'agenzia adeguata di gestione
Di questo tipo di servizi a livello locale con valorizzazione delle autonomie locali che però devono essere ripensate riqualificate in questa direzione
Io su questo poi e l'utilizzo come discorsi passati alla sanità francamente sono più radicale cioè a mio padre nella nuova situazione in cui Totò e ci troviamo io chiedo finora non ho ricevuto grandi risposte pone anche obiezioni a mio parere significative se non con un se ha senso
Implementare ulteriormente questo trend storico alla più accentuata separatezza fa il sistema sanitario e sistema dei servizi sociali fa risorse sanitarie sa anche perché quando è nato il decreto Craxi eccetera quando lo Stato pagava a piè di lista spero sanitaria e non voleva pagare più di vista anche la spesa per i servizi sociali Chiappetta comunità pagate voi fare Gioni comune allora lo Stato non paga più a piè di lista la spesa sanitaria
Quindi tutto il discorso della spesa sanitaria della spesa sociale si gioca fa a livello regionale Salvi trasferimenti nazionali si gioca però in termini destinazione risorse fa la spia di entità e di destinazioni società a livello regionale livello locale
Allora siamo quindi in un ambito in cui è volto c'è Monti è un una situazione a mio parere molto più favorevole all'integrazione di questi elementi che toglierebbe il grosso a indica per agosto difficoltà che nei servizi che lavora sul territorio c'è fa questi due regimi che oggi tendono a un'ulteriore frammentazione
Dell'intervento che vuol dire frammentazione anche in ordine ai destinatari
Che hanno a far che fare con soggetti diversi che non riescono a lavorare insieme non riesca a fare progetti integrati
E cose di questo genere si può sempre cercare di sopperire con la buona volontà ma non si capisce perché il sistema istituzionale di finanziamento debba accrescere le difficoltà alla buona volontà individuale
Io penso che si potrebbe andare verso presso la cosa la la la bozza in termini estremamente generali o in cui ci sia un sistema di finanziamento
Dei dei sistemi socio sanitari e socio intendono estensione più lata che diceva chiarisca che sia una base nazionale integra che garantisca delle dei livelli minimi degli Italia omogenei di assistenza si usa così con tutta la difficoltà di definire questi divario Moggi è assistenza di come nacque a nessuno c'è riuscito
Questo scusate a pompa ente si pone dei grossi interrogativi dei grossi equivoci anche su cosa sarà la più previdenza intende la darsi se la sanità integrativa non le mutue integrative integrative a che cosa se non abbiamo definito che cosa e qui il rapporto Tamagnino chiarisce un cavolo di niente su questo
Allora questa è una una piccola paese allora dico un sistema di base che assicuri dei trasferimenti calienti responsabile eccetera di una quota di risorse Congo per dare un minimo a tutti di assistenza sanitaria di interventi sociali
A un'integrazione dai livelli regionali se vogliono aveva livelli regionali servizi più qualificati ma poi una squadra dispensa che sia a livello locale che le comunità locali possono decidere se intendono spendere di più per avere dei servizi più qualificati
O se intendono spendere meno e i possono avere a livello locale la Positano di verificare e di far pagare democraticamente a chi gestisce la qualità adeguata la spesa non adeguata al
Pesa dei servizi vengono gestiti questo mi sembra un meccanismo virtuoso che ridimensiona anche il discorso della sistema monocratico introdotto in sanità
Mono Calzia nel direttore generale tutto spostata poi verso il livello regionale con assoluta estromissioni unità locali come se quale se come se la gente non chiedesse al sindaco di essere tutelata non lo vedesse come rappresentante delle sue esigenze
Allora si può mantenere anche la struttura aziendale ma con determinati riferimenti e
In tema di programmazione di controllo di democratici politicamente rappresentativi delle esigenze
Capisco che accenno di Polemone To grossi ma vorrei però non perde seguita in con qualche minuto voi fare qualche ulteriore riflessione su la sanità Ilassi fama qui nel in bocca leone possiamo stia facendo la Milano e Lombardia allora
Sono usciti settimanali libri seguono la sanità eccetera portando gli ultimi dati sui DRG allora la spesa e cinquantacinque nel novantacinque grazie di LGBT i ricoveri sono cresciuti del venti per cento
Con un costo medio di ottocento mila lire per ricovero
Questo era un effetto assolutamente atteso chiunque avesse osservarsi attentamente e le dinamiche sistema che si andava costruendo scusate pochissimi riferimenti insiste il mercato sanitario non ha mercato qualsiasi e qui a me spiace che anche nel rapporto della Commissione Onofri sulla sanità non si faccia nessuna analisi attenta del mercato sanitari e di quale forma di concorrenza amministrate si possa pensare di introdurre se ne parla quasi marginalmente parando il rapporto fra pubblico e privato scusate intrappolate unico creato è un piccolo tassello dentro un discorso più ampio che è che forma di mercato amministratori anni sanità allora in sanità
Tutti sanno che siamo di fronte a un mercato strutturalmente squilibrato
Cioè il mercato la sanità è tale per cui l'elemento dominante è l'offerta per mille ragioni di competenze di esposizione della persona d'ansietà rischi accetta questo non ha bisogno di essere di terzo pagante eccetera eccetera
Allora gli elementi decisivi in ordine dinamico e sto mercato sono gli incentivi che siamo fra l'offerta allora il tentativo di riequilibrare rafforzando la domanda ma essenzialmente di incentivi che siamo faranno fare
Allora il sistema che per esempio andava perché è il stellare modello esasperato e si andava proponendo in Lombardia
Che è
Che ha come riferimento unico che io trova rivali internazionali Medicare americane in qualche modo che anche quello basato sui PRG Egidia regia prezzo fisso senza controllo sulle quantità e con libera concorrenza fra gli attori
Allora questa è un sistema che incentiva l'incentivo che offre all'Offerta è quello di moltiplicare al massimo i consumi le prestazioni perché è il modo attraverso cui aumenti arrecato e di cercare di fare tutto il possibile per acquisire quei tipi di consumi che hanno dei margini tra corti i ricavi maggiori quindi Asciano a selezionare il tipo di utente che risulta più conveniente per l'offerente
Allora quindi abbiamo in un Paese che ha un grosso problema di contenimento dalla spesa pubblica della spesa sanitaria evento Cuesta
Adottare un sistema che come sua logica di fondo adesso lo dico in modo semplificata a quella dell'incentivazione dei consumi mi sembra un sistema forme
Anche perché poi se vogliamo andare verso un sistema di competitità pubblico-privato con un sistema così del regola dei regolamentato è chiaro che il privato
Non non è sottoposto a tutta una serie di vincoli di regole certe a cui è sottoposto il pubblico e può liberamente flessibilmente andare a cogliere
Le nicchie più remunerative orientare la sua produzione acquisire tutta la produzione possibile nelle lì mi chiedo munere attive scaricando sul pubblico
Le nicchie cioè i DRG meno vantaggiosi e l'utenza meno vantaggiosa
Occorre funzioni di pronto soccorso eccetera che sono sotto e moderate normalmente come funzioni a parte eccetera
Allora questo mercato un mercato folle io sono contento che il Governo abbia fatto le sue osservazioni lavai desiderato dell'osservazione più puntuali e più radicali perché spesso queste osservazioni sono suoni meticci
Quasi mai Gina alimenta a mio parere era la fa un confronto su la logica profonda della
Riformata lombardo
Scattato questo rimangono due altre cose modelli a mio parere su cui
E ancora in Italia il discorso è totalmente aperti il discorso il modello di tipo inglese
O il modello di tipo scandinavo svedese che poi è il modello rivisitato direi sostanzialmente del nostro servizio sanitario nazionale
Il modello di tipo inglese cosa ci porta ci porta la scomposizione acquirente produttore
Allora
Intanto in Inghilterra la spina sanitario aumentata di molto
Quando lei ragioni non è facilissimo da indi non sono facilissime da individuare qualcuno dice il Governo doveva acquisire il consenso delle categorie interessate e quindi il governo Thatcher ha allargato la borsa nelle retribuzioni però comunque
In questi anni c'è una dinamica forte di espansione della spesa
Siamo in un sistema che è diverso dall'Italia perché è un sistema quasi totalmente pubblico
Quindi i dati di sfondo di quali sono gli attori di quali sono i provider in Inghilterra è totalmente diverso dal sistema italiano e anche lì addice difficoltà e poi io credo siamo in un sistema che ha al suo interno delle capacità manageriale diciamo così
Apposta approntate da tempo e ultimo elemento non ha un sistema di complicazione istituzionale come l'Italia
Cioè non c'è la regionalizzazione che c'è in Italia del servizio età con livelli istituzionali di governo Autun out di autonomia crescente come abbiamo costituita quindi è un sistema a mio parere che
Sui cui esiti perlomeno bisogna mantenere che implica una grossa managerialità perché implica una grossa negoziali tappa acquirenti e produttori nonna questa complicazione istituzionale cette
è esposto anche questo fortemente e la dinamica della spesa inglese eccetera ha un nome riuscire a controllare la spesa malgrado dei
Sto andando oltre io cerco di Spring rapidamente
Malgrado dei sistemi di non pagamento a prestazione di contatti di blocco di altre forme eccetera che potrebbero essere utilizzata anche in Italia che finora non vengano utilizzate ma che sono state pensate proprio per contenere la spinta alla sparizione dei consumi
Il terzo sistema che io veda ancora quello più virtuoso
Uscito Liborio di cui abbiamo pubblicato laghi stralci di Donzelli vera credo al ministro a presentarla minano
Nei giorni prossimi
Lì articolato adeguatamente questo discorso ma ci sono altri contributi anche diverso di è quello che tende a creare un interesse
Visto che il Polo è assalita in gran parte al contenimento dei consumi dei consumi inefficaci tende a creare un attore che si è interessato al contenimento dei consumi e soprattutto dei consumi inefficace perché la sua mi la misurazione anche economica della sua qualità di gettone dato sul livello di salute che riesce a mantenere la popolazione
è vero che c'è una certa scorrimento differenziazione fra logiche di breve periodo al quale Dio Periodo però io credo che logiche di medio periodo
Di un sistema integrato e fa l'alto sì anche in America in mercati privatistici vanno prevalendo sistemi integrati non sistemi differenziati
Credo che possa esser qua e perché ci dovrebbe spinge ma
Correggere nel senso di aumentare la competizione e la concorrenzialità su un modello che però si un modello integrato finanziata a quota capitaria le cose che sappiamo
Aumenta la competizione contraddittorio con la logica assoluta dell'espansione delle dimensioni che non ha nessuna base viaggio nei momenti questa logica dell'espansione delle dimensioni volevo dire uno studio che dica
Che le dimensioni provinciali sono più funzionale di dimensioni più ridotte
Non esiste
Chissà perché c'è questa tendenza che riduce poi la competitività detto questo sistema integrato con la libertà di scelta dell'utente che può andare a venti chilometri non può andare a cento chilometri di distanza
E quindi si riduce la competitività e la penalizzazione di chi non riesce a servire offrire servizi graditi
Al cliente
Credo di aver rubato già troppo tempo e con un biglietto di scuse
Cresciuto è proprio in continuazione diretta con le ultime considerazioni di trancio spigolosa questo ragionamento su vari modelli
Ricevo in continuazione diretta con ragionamento Iran ci possiamo sulle tra nel merito della questione a Grosso a partire sta giocando quindi Lombardia
La vicenda come sapete ha dominato questi ultimi due anni e la politica regionale lombarda operazione Formigoni Porciani cooperazione detto in due parole
Che punta una radicale intervento costa mentre i rapporti di forza verso il privato nell'ambito la politica sanitaria un'operazione io aggiungo io aggiungo sempre questa cosa perché io continuo a ritenere molto insidiosa
E proprio perché molto insidiosa penso per questo alla concreto muri dell'elettorato lombardo io penso che avesse constata con grande intelligenza costruendo una rete di battaglia poli o complessa come quella che abbia messo in piedi per istituzionali
Un ruolo molto importante il sindacato il governo diceva giustamente Ranci a questo punto ci conviene con la parola
Trenta basi a che punto è questa battaglia
E quali sono i rischi pochi che possiamo prevedeva il rispetto a questa importantissima bar
Sì io vorrei riprendere questo argomento che adesso Cappellini introduceva presentando la mia relazione
Facendo solo un passo indietro cioè ricordando che appunto nel nostro Paese la sanità regolate da alcuni decreti cinquecentodue e cinquecentodiciassette che di fatto negli anni novanta
Fanno allineato il nostro paese ad altri paesi europee introducendo questi elementi diciamo poco concorrenziali
E in qualche modo comportando l'introduzione di un elemento che nella sanità che è stato definito di quasi mercato
Ora che questo che alcuni di questi elementi la libertà di scelta alla un l'accesso dei privati come
Più appena alto diciamo come erogatori
Del servizio sanitario l'aumento della gestione dell'autonomia gestionale delle strutture sanitarie pubbliche
Un meccanismo di remunerazione degli erogatori mediante delle tariffe che si sono osseo che sono predeterminate si tirano punto denso di questi famosi
DRG questi sono stati tutti elementi che in qualche modo hanno profondamente modificato l'organizzazione della sanità nel nostro Paese naturalmente con grosse diversità risultanti anche dal modo in cui poi le regioni partendo da questi decreti hanno ha dato diciamo spazio a loro scelte precise varando dei progetti di legge che io
Ai quali poi si allineata anche la nostra regione buon'ultima diciamo rispetto a molte altre che si sono adeguate in questi in questi anni
Il punto è che se c'è un accordo abbastanza generalizzato
Che ad esempio una più diretta responsabilizzazione attuata da queste nuove normative sul piano finanziario delle Regioni del delle uso degli operatori stessi
A apportate degli elementi di efficienza nella spesa il problema che però è rimasto aperto e qui concordo coraggio orti cosa su cui non vedo fare dei passi in avanti
E commessi riesce a coniugare diciamo questa efficienza della spesa Kerenskij rischia di essere fini a se stesse rischia di essere una speso unicamente in crescita con l'efficacia della spesa cioè con l'interesse del destinatario dell'intervento perché appunto la sanità non è un sistema produttivo fini a se stesso ma i rivolgere breve destina diciamo così la sua azione al all'utente che molti casi anche un utente
Estremamente debole perché ha bisogno di partiti e ha bisogno e che ha bisogno di particolari cure nostro potestà sanitario ma anche dall'attenzione con cui cui queste cure poi vengono realizzate
Ecco a nostro giudizio la regione Lombardia a attuato con la sua proposta di legge una esasperazione di queste linee dei Keti nazionali che pure andrebbero come dicevo prima in qualche in buona parte forse anche ripensati e rimessi sotto diciamo così una una forte attenzione di tutti soprattutto in questo momento in cui il tema è la Spesal a nel nostro spesa pubblica nel nostro Paese cosa prefigura questa
Questa questa nuova legge che poi dirò è stata oggetto di forte rilievi da parte del governo quindi dove dove tornerà alla all'esame del Consiglio regionale
Mac risulta un sistema che è fortemente accentrato dove appunto il ruolo degli enti locali che è un ruolo diciamo equilibratore in un sistema che imperniato su un modello aziendale proprio perché degli enti locali come portatori dei bisogni delle esigenze diversificate in rapporto con la realtà del territorio questo rapporto viene completamente
Ad essere vanificato e questo rende tra l'altro venti più difficile realizzare quel modello integrato che qui si auspicava tra la sanità e sistema sociale cosa che
Per alcuni aspetti ad esempio nella regione Lombardia a per tradizione perché alle unità sanitarie locali sono nate come unità socio sanitarie a diciamo un retroterra di attuazione di iniziativa di competenze oltre che di capacità organizzative molto molto forti
Questo
Questa questa diciamo questo scoordinamento tra l'altro
Renderà anche più difficile una integrazione nel momento in cui si realizza anche un Progetto di forte cambiamento del dell'organizzazione dello Stato sociale quindi premente anche delle risposte
Che dovranno essere molto diversificate
Questa legge produce un sistema che ad esempio a nostro parere fortemente sbilanciato sulla cura
C'è in termini di consumo di risorse che non sono infinite poiché sono legati ad una quota capitarie che viene trasferita alle alle aziende sanitarie locali
E in questo contesto la scelta di separare l'ospedale
Come agente produttore dall'azienda sanitaria locale come agente pagatore in un sistema tra l'altro di pagamento a prestazione non può che incentivare la produzione cioè naturalmente
Questo sistema
Di produrre di più diventa l'unico modo anche per la struttura diciamo di cura che quella più fortemente organizzata
Per sopravvivere in un sistema che viene definito concorrenziale in quanto pubblico e privato vengono messi sullo stesso sullo stesso piano
Questo questa diciamo assorbimento della del delle risorse quasi unicamente sulla sulla cura lascia praticamente scoperte già noi alcuni segnali abbiamo individuati
Praticamente scoperta o il sistema della prevenzione
Ah primaria e secondaria
L'aria di tutto il sistema della riabilitazione della lungodegenza che ad esempio in Lombardia è particolarmente carente anche in numeri di posti letto oltre che di organizzazione di servizi ed interventi sul
Sul territorio tra l'altro in una regione che a
Fortemente in aumento la popolazione anziana quindi fortemente bisognosa di questi tipi di intervento che
Sviluppino le attività nel sistema della riabilitazione della lungodegenza oltre che della prevenzione perché siamo la regione dove ormai le malattie tumorali sono al secondo posto per causa per cause di morte
Il presidente Formigoni ha fatto di questa legge un po'la sua banda bandiera politica del centro del centro destra e il motivo dominante di questa propaganda che è stata fatta in tutta la regione
Attorno a questo
A questa nuova legge è stata la Libera Scelta ora la libera scelta è evidente che noi non siamo contrario credo che sarebbe in logico essere contrari alla possibilità al dare la possibilità agli utenti di
Poter scegliere
Il problema è come questo sistema possa effettivamente realizzarsi cioè la libera scelta in un sistema dove non esiste di fatto una struttura in di informazioni organizzata
Dove l'accesso del dell'utente ai servizi ancora fortemente burocratizzato
Anche se è caduto il timbro della uso il è evidente che rischia di essere estremamente diciamo ideologica come enunciazione ma di non realizzarsi nei fatti
E
La libera scelta quindi noi pensiamo che al di fuori di regole che assicurino la trasparenza e forniscano anche garanzie di tutela e di Creta
Rischia su appunto di non essere dei fatti una libera scelta ma rischia anche di creare delle grosse sperequazioni e anche uno degli effetti perversi di amplificazione della domanda
E della Spesal e quindi anche di creare di accentuare una sperequazione nell'accesso ai ai servizi
Oltretutto questo appunto questa amplificazione della domande della Spesal noi gialle vediamone i fatti la Regione Lombardia deve ancora dare
In via ufficiale le cifre ma in via ufficiosa pare che già nel novantasei
Per i pochi misi in cui sono state attuati alcuni diciamo sono stati anticipati alcuni degli elementi che caratterizzano la legge ha visto la sua spesa scattare fortemente verso verso l'alto
E se andiamo a vedere i dati ci rendiamo conto che ad esempio sono aumentati i ricoveri e e sono aumentate le prestazioni sono aumentati anche certi tipi di Recoba ad esempio quelle sui quei giovani che qui sono quelli che consentono l'accesso ai ai DRG
Oltre questo elemento di controllo della spesa che quindi vieni a mancare c'è un
Un sistema di controllo sulla qualità delle prestazioni che è praticamente inesistente noi avevamo Prospero posto da questo diciamo dal col nostro con la nostra proposta di legge
Di istituire un'Authority che dovesse in qualche modo che potesse operare permette a regime i costi per definire degli strumenti di controllo oltre che naturalmente per dare
Delle prestazioni in termini di qualificazione di formazione professionale e anche di in d'informazione
Ecco questo non non c'è stato non è stata colta questa proposta quindi non c'è un sistema che assicuri il controllo della quantità e della qualità delle prestazioni
E questo evidentemente
Caratterizza in modo negativo questo questo sistema un sistema dove appunto si mantiene una
Una situazione in cui è facile che avvengano
Scandali come quello che riportano proprio in questi giorni i giornali cioè di ambulatori privati che possono prescritti possono in qualche modo creare una Rete diciamo così di complicità per fare esami che poi non vengono di fatto Fatima che configurano una truffa alla all'azienda sanitaria locale
Venendo quindi questi sono i punti sono i punti sui quali riaperto il confronto su alcuni dei quali noi avevamo posto una serie di
Proposta nell'ambito della discussione della della legge proposte che in parte sono state
Diciamo così hanno modificato comunque il testo di legge grazie anche una forte iniziativa lo ricordava prima capelli del del sindacato degli enti locali
Oltre che iniziativa da dove svolta nell'ambito del consiglio comunale del consiglio regionale oggi questo questa legge è sottoposta diciamo a un riesame da parte del Consiglio regionale perché il
Governo puntualmente ha riportato una serie di rilievi e di osservazioni che riguardano appunto il sistema
Ospedaliero che è stato prefigurato c'è a questo punto scorporato
Dal dall'azienda sanitaria locale un sistema ospedaliero che tra l'altro è stato concentrato su dieci sulla prefigurazione di dieci nuove aziende ospedaliere che evidentemente sono state scelte come l'avevamo sottolineato senza che avessero i requisiti per essere nominate tali per cui su questo c'è stato il più forte rilievo del governo e su questo sicuramente visto radicata discusso e sei già tenta in Commissione la
Maggioranza di centrodestra dovrà fare dei passi e dei passi indietro
E in qualche modo scar dinari diciamo questo sistema ospedaliero completamente
Scorporato dal sistema
Delle aziende sanitarie locali e se non se vorrà agire in seguito come pare voglia alzare per determinare in un secondo tempo una una legge che definisca le nuove Deng ospedaliere e le presìdi ospedalieri che afferiranno a queste aziende ospedaliere dovrà farlo non più su criteri di territorialità come aveva fatto in questa
In questa legge ma dovrà farlo sui criteri di qualità che vengono definiti sia per l'accreditamento sia per quello che riguarda i il riconoscimento di nuove aziende ospedaliere che sono definiti nei decreti di legge nazionali
Quindi questo noi chiediamo che sia uno dei punti focali che scardina diciamo questo sistema che era stato organizzato con la proposta la proposta di legge regionali approvata naturalmente dalla maggioranza nel nel consiglio
Altre questioni rimangono aperte non siamo in grado di dire come si svolgerà oggi il dibattito perché il dibattito è ancora aperto ma ad esempio sul sistema degli accreditamenti che nella legge di riordino sanitario regionale e state estremamente semplificato e non ha fatto riferimento alle linee nazionali sui tetti di spesa che noi avevamo proposto separato pubblico-privato
E e proprio per contenere diciamo la la spesa e e anche per dare diciamo
Sì in un sistema di concorrente a tenere conto però lette le diverse regole su cui agiscono in cui agiscono pubblico e privato e il sistema della zonizzazione
Qui ad esempio una delle osservazioni e che non sono state ascoltate nel regioni da parte delle Regioni e le Province e i Comuni
E che questo sistema è un sistema che naturalmente si prefigura come l'elemento poi di centralizzazione di tutta la gestione della sanità nella nostra regione ecco questi sono elementi su cui rimane aperto dibattito
E che nei prossimi giorni potremmo nel confronto che si apre che si è aperto in Commissione del Consiglio regionale potremo meglio capire quali saranno effettivamente le scelte e le modifiche che vorranno essere apportate finisco col dire che noi siamo del parere che
Una primo un primo risultato sia stato raggiunto
Perché essi vi sia in qualche modo costretta la maggioranza e centrodestra ad una modifica sostanziale almeno in alcuni alcuni punti della sua proposta di legge e che noi lavoriamo perché il sistema sanitario della Regione Lombardia esca da questa situazione di profonda incertezza in cui si trascina ormai da due anni per la regione che dicevo prima non solo per la lunghezza con cui si è svolto questo confronto sulla legge proprio perché non si è voluto realizzare un vero confronto ma anche per l'incertezza di tutta la struttura dirigenziale
In cui si è voluto lasciare l'organizzazione del nostro sistema sanitario
Grazie Fiorenza vedo peraltro diciamo imperfetta tabella di marcia coi tempi insomma entriamo in un campo un po'diverso con la parola Carmela Cascone che direttrice la Fondazione San Carlo che ci porta la voce del occupato del terzo settore penso sia forse fondamentale nell'ambito ciascun questo libro mani sì peraltro non non so come localmente la devasta ribadito perché
Gli interventi e comunque la difficoltà dei temi esso sono tali per cui la presentazione di una esperienza o comunque di un ottica per così dire parziale no che io mi occupo noi ci occupiamo di di quelle persone che non sono sicuramente tutelate da questo stato sociale e che io spero possono essere tutelate
Nella rivisitazione appunto in una prospettiva futura però mi interessa la partita nostra esperienza sollecitare alcune riflessioni proprio per per rimettere in circolo anche delle risorse che possono poi essere utilizzate all'interno di un disegno più generale mi spiego noi ci occupiamo in particolare di
Offrire la possibilità di un alloggio e la possibilità anche di un inserimento sociale e lavorativo per quelle fasce di popolazione Dini di persone che attualmente sono sono escluse
Non voglio qui fare l'analisi dei problemi legati la realtà di Milano che è la realtà che conosciamo pochino più da vicino perché operiamo però sicuramente anche perché è tardi quindi mi piacerebbe dare che qualche dato però alcune soap nature vorrei farle in particolare
Per esempio a Milano il numero dei senza fissa dimora che ho mai sta raggiungendo i tre mila e cinquecento tre mila seicento persone una delle cause principali di questo di questo incremento è dettato proprio dalla precarietà economica dalla perché lavoro legate poi anche da spetti magari di carattere disagio soggettivo però di fatto la precarietà economica comincia davvero consistenza rilevante e questo ci fa dire che le opportunità di cui parlava
Chiara Saraceno prima dicendo che appunto bisognerebbe offrire alle persone anche in corso e la vita la possibilità di riagganciarci alle opportunità magari perso in precedenza diventa uno dei problemi che acquista una certa consistenza
Ora all'interno di questo ambito nell'ambito più prettamente legato nuove domande di bisogni il rispetto a bisogni sociali emergenti c'è un problema diffondono perché lo Stato ridurrà comunque le risorse complessivamente e il rischio che queste persone queste situazioni precarie vedono accentuata la loro marginalità è un rischio molto presente si tratta allora di chiedersi se all'interno di un po'tesi questa natura non si possa senza deleghe in bianco e senza ulteriori deresponsabilizzazione da parte del della del pubblico non si possa pensare anche a un settore di economia civile no che intenti di gestire questi bisogni emergenti queste nuove domande
Oggi il volontariato in parte gli enti come come il nostro parte da cooperative sociali svolgono questo tipo di attività ma a mio avviso lo svolgono in termini molto frammentari dal punto di vista il peso
Anche del peso di opinione pubblica del peso politico da questo punto di vista cioè si tratterebbe di pensare a un settore che si colloca diciamo tra quello che un'assistenza che lo Stato deve comunque garantire nei bisogni minimali e quello che invece il mercato che brucia le possibilità di nove di poche risorse che queste persone possono arrivare collocandosi al all'interno di questo ambito fornendo alla Positano di accedere ancora una volta ad e le opportunità della vita abbiamo fatto un'esperienza in quest'ultimo periodo attraverso l'acquisizione di pochi perché ne siamo piccolissimi stiamo attualmente cercando di allargare un pochino la stabilità l'acquisizione di trenta alloggi dallo IACP che attualmente erano in assegnabili perché in condizioni di degrado quindi vuoti no
L'acquisizione di questi alloggi attraverso un finanziamento iniziale quindi un investimento iniziale perché non sono soldi a fondo perso
La possibilità noi gli stiamo ristrutturando la possibilità di rimettere sul mercato ad un affitto equo che comprende anche la quota di ristrutturazione quindi non un discorso meramente assistenzialistico ma di recupero anche l'investimento fatto
Ma che sicuramente tra i prezzi di mercato e e la situazione nostra consente a diverse famiglie di accedere ad una possibilità di via di alloggio dignitoso con concrete possibilità di sbocco anche in futuro
Questo per dire che cosa per dire che forse all'interno anche di una realtà sociale come come come quella milanese iniziative anche creative di questa natura che possono essere diffuse potrebbero contribuire a rio offrire opportunità
Questo si parla Milano che per esempio lo IACP l'attuale Aler a circa oltre quattrocento cinquecento alloggi Speak
Qualità di risorse Simone sono in questa direzione
Sicuramente potrebbe essere una opportunità in più che si offre questo pone però un problema che l'investimento iniziale chi propone poi il problema delle risorse iniziali forse in questo dibattito sarebbe stato interessante anche avere qualche come dire qualche riflessione in più anche su quello che è tutto discorso alla finanza etica su quello che potrebbe essere anche lo spazio del civile da indirizzare in questa direzione per settori che comunque non sono appetibili nella logica normale questo io vorrei sottolinearlo cioè io mi rendo conto che all'interno di un di un ragionamento molto generale come quella di stamattina questa è una è una fetta di sono situazioni che non Kiki e rischiano appunto di essere marginali però bisogna in una prospettiva perché se è vero come i dati che sono stati citati chi comunque il problema è l'occupazione della precarietà nel lavoro potrebbe ingenerare situazioni di precarietà ulteriori io credo che vada pensati logica un pochino più globale anche una possibilità opportunità in questo senso
L'altro aspetto chi vorrei un attimo riprendere tutta la situazione anche della difficoltà di inserimento di persone che oggi lavoro nella realtà milanese chi sono gli immigrati
Chi anno dopo opportune ITA lavorative che non hanno opportunità di casa perché per quanto riguarda la casa è un problema Milano per tutti ma per gli stranieri diventa un doppio problema perché oltre a difficoltà di reperire alloggio
Bisogna anche superare la diffidenza che si incontra nella ricerca stesso dell'alloggio
E noi abbiamo potuto esprime anche nei confronti del Comune di Milano nella nella situazione precedente che tutti i discorsi fatti in ordine al fatto che gli immigrati siano potenzialmente delle persone che sfruttano la realtà senta darsi da fare per trovare le soluzioni definitive col no le nostre iniziative via un punto di multare che la gente che trovano alloggio
Comunque dignitoso è in grado di pagarsi un affitto Equo è in grado e quindi di inserirsi e di fare ulteriormente passi in avanti per l'integrazione sociale
Quindi io credo che perché anche tardi la cosa che mi interessava non so tenere un po'queste noi oggi siamo di fronte la serie iniziative taratura molto frammentata e c'è la necessità di un disegno dove queste figure queste persone questa realtà sociale
Che esiste e che che anche
Premi dal putiferio bisogno abbia una collocazione all'interno dalla Società in termini di integrazione non in termini di assistenzialismo sapendo che però si arriva l'integrazione passando dall'assistente all'assistente che chiede poco per volta
Anche l'autonomia delle persone ma che offre delle opportunità né
Grazie Carmela così chiudiamo questo Giro creata con e Giovanni merengue vicepresidente regionale il dodici ci offrono segua angolo visuale quelle molto pregando il mondo breve perché la maggior parte delle cose
Sono state dette io le condivido totalmente
Solo per rappresentare un problema
Che riguarda un po'la condizione oggi dei Comuni i comuni per quanti difetti possano a vere ne hanno ah non hanno la possibilità di selezionare sì l'utenza i comuni sono i terminali di domande anche indistinte
Che arrivano alla fine i Comuni o le società di volontariato che lo fanno per scelta e sulle quali si sentono impotenti e quindi cercano dagli strumenti legislativi da questa operazione di ridisegno del welfare una opportunità per riuscire a far corrispondere alla domanda e norme di cui sono caricati la possibilità di dare delle risposte
Allora su alcune questioni che abbiamo colpevolmente lasciato cadere
Io sono forse uno degli orfani del Seicento sedici come dicerie tran-tran certi cosa su alcune questioni che abbiamo colpevolmente lasciato cadere bisogna ritornare
L'idea di aver all'aver abbandonato molto facilmente il concetto che l'approccio integrato sociale sanitario era un approccio scientificamente anche economicamente oltre che socialmente più conveniente per trattare i problemi
è un approccio che bisogna recuperare in una discussione di riforma di questo sistema e non trovarmi come vedo stupefacente in questi mesi in questi giorni che si riparla di legge nazionale di riforma dell'assistenza
Che è un tassello importante voglio dire rispetto alla situazione di dispersione dei fondi che c'è ma la domanda che dà i Comuni viene venuta in questi mesi di cambiare le leggi che riguardano la sanità
Perché l'emarginazione totale del ruolo dei Comuni e sbagliata e negativa per riuscire a organizzare servizi di una qualche decenza poi studieremo le formule vedremo l'accorpamento
Dei comuni le cose che avevamo ipotizzato però Luca hanno abbandonare alcuni principi che invece sono fondamentali per riuscire a risolvere questa questione
Così come questo dibattito molto diciamo contrastato nella sinistra come diceva la Saraceno colpevolmente anche da parte di quelli di noi che erano favorevoli
Ad un discorso di minimo vitale
O di salario di ingresso Polisario di inserimento chiamatelo come volete un problema centrale per riuscire a ridefinire una Rete diversa di solidarietà che si sta costruendo
Oggi lei citava in cui l'articolo che ha pubblicato recentemente sul Mulino questo fenomeno delle categorie
Delle ha associazioni di tipo privi delle cooperative di tipo B che stanno diventando nei nostri Comuni
La base di riferimento per riuscire a riorganizzare una serie di servizi occupando Giovanni integrando giovanili
Che non hanno problemi con giovani che hanno problemi se noi avessimo la possibilità di avere una cornice legislativa
Che ci consente di risolvere questa cosa inviteremo die affidare concessioni a gente che magari è un po'avventuriera o che si presenta davanti ai Comuni con proposte che sono inaccettabili e che secondo me invece possono riorganizzare il lavoro noi come ANCI regionale abbiamo fatto un accordo con lei organizzazione delle cooperative per invitare i comuni ad evitare questa logica del massimo ribasso che era una logica demenziale cioè inaccettabile anche se per i Comuni che hanno poche risorse
Era un modo comodo per riuscire a garantire servizi ai propri cittadini ma intaccando la dignità dei lavoratori e quindi imponendo proponendo ai nostri associati per riuscire a rispettare queste le questioni dei minimi contrattuali cioè di fare di questa occasione non solo la soluzione di qualche problema pratico ma anche un più grande tassello
Nel disegno generale allora io dico che tutto tutti discutono di le percentuali del PIL della spesa pubblica come se fossimo tutti economisti io dico propongo in questa sede che questo sistema venga riorganizzato intorno ai Comuni mi rendo conto che poi bisognerà studiare le forme di operazione di integrazione tra i Comuni ma è intorno ai comuni
Che noi riusciremo ad organizzare un sistema di welfare che sia efficace che non è il solo fatto di questioni materiali mai fatto anche della capacità di organizzare servizi veri io opera fatto fare una ricerca che ancora non è completata sulla condizione degli anziani del mio comune che un Comune medio dodici mila abitanti dell'hinterland milanese
I primi Dante che mi hanno dato che forse potevamo prevedere sono stupefacenti la cosa che viene fuori e che gli anziani del mio Comune non hanno problemi di reddito perché quasi tutti godono di una o più pensioni perché magari sono vedovi o vedove
Hanno problemi di noia non sanno cosa fare hanno problemi di apatia non sa non hanno nessuna azione di fronte alla domanda che gli chiede cosa voi
Non sanno come rispondere
Allora probabilmente dovremo predisporci ad avere una rete di strutture autogestite di servizi che vanno dal ballo alla ginnastica
Alle cose magari alla gita che in gran parte per i Comuni fanno ma che dovrà essere meglio sistemata perché quello che noi chiediamo è questo e magari invece stiamo insistendo su una politica nazionale che pensa che garantire il solo reddito
Del tipo pensionistico sia la cosa fondamentale per esempio per questa categoria
Mentre per i giovani non riusciamo ad avere le risorse per riuscire ad aprire centri di aggregazione o ludoteche o altre strutture dobbiamo fare
Le corse con il Bilancio per riuscire a ritagliare questi spazi con grandi resistenze
E in grande difficoltà perché queste vengono considerate sospese inutili voluttuario oppure Frisone di qualche amministratore magari capitato lì per caso come può essere il mio caso quello della maggioranza o Giunta che io che è molto anomala molto atipica anche molto sganciata da logiche diciamo di appartenenza
Le parti politiche a parte qualcuno di noi allora io credo che ci sia la necessità è un po'un appello con questo mi fermo al fatto che occasione di riscossione come questa serve nuova
Riportare diciamo le scelte fondamentali che tutto sommato io all'interno di gran parte dei documenti della Commissione Onofri vedo farle diventare scelte concrete nei prossimi mesi perché possono davvero essere non è una cosa che qualcuno avesse osato esser guardato che cosa viene tagliato ma è una grande prospettiva anche di rilancio civile e sociale della nostra collettività
Grazie a tutti e peraltro siamo per Federico tre quattro metri anticipo chiusure rispetto a quanto previsto c'è un po'di tutto il buffet il quindici ottobre quindi
Ancora alcuni dei dei nostri interlocutori pomeridiani se voi siete d'accordo io se vi proporrei di riprendere con un quarto d'ora di anticipo anche perché
La giornata già stata molto intenso e la mattina è lo sarà anche nel pomeriggio con degli ospiti dei nostri interlocutori e quindi insomma sarebbe opportuno appunto riuscì a restare nel nel tempo lasciando anche ai nostri interlocutori che hanno un ruolo un po'diverso rispetto all'interlocutore che abbiamo avuto nella mattina c'hanno responsabilità di governo o ruolo parlamentare politico e quindi possono come dire darci elementi in più anche di valutazione politica e di proposte concrete che il governo sta mettendo in campo anche su questo difficile tema difficile momento
Io vorrei fare solo una breve introduzione cercando di creare un po'le gli elementi che sono emersi anche questa mattina dibattito vorrei partire che è un po'anche il taglio del del convegno a cui del convegno di oggi il taglio che abbiamo voluto dare da un tema assolutamente fondamentale emerso anche questa mattina nel nei lavori tema che abbiamo voluto porre al primo posto anche nel titolo
E che si accompagna indissolubilmente al riflessione sullo Stato sociale che il tema del lavoro
Lo voglio riprendere perché ha un nesso molto preciso anche con il dibattito che è in corso in Europa su su questi temi e che ha dei riferimenti precisi anche rispetto alla Conferenza intergovernativa la revisione del trattato lo dicevano stamattina il primo fra tutti Nicola Rossi e poi gli altri intervenuti che non riusciremo mai a riformare stabilmente lo stato sociale
Se non mettiamo in campo politiche e comportamenti che creino sviluppo che creino lavoro attraverso da un lato politiche macroeconomiche coordinate coordinati in sede europea
E insieme a queste una vasta gamma di misure comprese le politiche sul gli orari che prevedono nuove flessibilità contrattate
E contemporaneamente se non terremo conto non solo di come il lavoro è già cambiata e destinato ancora cambiare
Di come cambierà giorno per giorno sotto i nostri occhi già nel famoso libro bianco di dell'ora c'era come auspicio di conciliare lavoro remunerato e lavoro familiari e questo dovrà essere al centro anche della questione degli orari di lavoro
E sarà un pezzo essenziale delle future politiche sociali questo processo diceva dell'Orba accompagnato da scelte delle istituzioni sui cosiddetti Tempi della città
Che vanno estesi e generalizzati e da misure d'integrazione e sostegno ai bisogni di cura finora assolti dalle famiglie e dalle donne allora interno
E per accennare solo al secondo aspetto alle politiche in cui occorre mettere in campo quel che si richiede io credo è una capacità straordinaria di emersione di promozione di valorizzazione di contributo selettivo che possono in dare alle entrate dello Stato
Le multiformi facce del lavoro moderno stamattina abbiamo sentito Benigni che è stato anche un po'provocatoria io lo ringrazio di questo perché c'è apposta in maniera molto realistica di fronte alla realtà
Dicevo che possono andare alle inventate alle entrate dello Stato le multiformi facce del lavoro moderno anche dando adesso a questo luogo collaborò a questo lavoro moderno rappresentante stabili
Rispetto ad una realtà che già le vede tanto presenti quanto clandestini
Singole frantumati non rappresentate
Una recente pagina dell'Unità sui nuovi lavori si apriva con queste parole sono centauri metà imprenditori metà dipendenti
Sono più numerosi dei metalmeccanici non hanno orari e salari fissi hanno contratti di collaborazione sono il popolo del dieci per cento dell'INPS ma anche quello delle false partite Iva
Allora credo che noi dobbiamo chiederci quanto già oggi la composizione di milioni di redditi deriva dalla somma di più redditi parziali provenienti da attività diverse
Diverse anche nel senso che in capo alla stessa persona in parte derivano da attività autonoma in parte da lavoro otto ore di da lavoro dipendente
Quindi se da un lato senza una ripresa dello sviluppo e dell'occupazione viene a mancare ogni base
Per sostenere un moderno Stato sociale dall'altro sia dal lato delle entrate antiche delle prestazioni occorre spostare la titolarità di diritti verso la cittadinanza generali
Più che come oggi partendo dalla titolarità di un posto in genere a tempo indeterminato o dall'appartenenza ad una categoria professionali o dal solo la rapporto con la contribuzione sociale versata in particolare credo che questo è il nodo che ha di fronte un il sindacato
Che vada affrontato con più coraggio il superamento del modello di stato sociale che ormai definiscono in molti lavorativo categoriale
E che ha sostanzialmente protetto perché altri erano altre era il modello a cui si faceva riferimento le categorie forti del mercato del lavoro
Allora bisogna avere il coraggio di cambiare anche per non per non subire il fatto che il governo del mercato del lavoro e della flessibilità venga affidato alla discrezionalità dei datori di lavoro come oggi diceva Luciano Pero che la media degli orari di lavoro e dalle quarantaquattro in su in Lombardia
Se come tutti gli indicatori ci dicono peraltro si andrà sempre di più verso un sistema di scambio frequente di attività lavorative bisogna definire una qualche forma di minimo vitale che sostenga
I periodi di transizione
Comunque che accompagni le per le persone del processo di formazione legato alle trasformazioni
Così come è necessario pensare a forme di garanzia pensionistica che non lascino totalmente scoperti di contributi i lavoratori che sono i conti coinvolti da processi di mobilità
Ovviamente non entro nel merito delle formule possibili anche perché non ho nessuna ricetta ma ritengo che sul tema occorre adottare delle decisioni coraggiose non voglio qui fare l'analisi delle ragioni della crisi dello stato sociale in parte sono già state enucleate stamattina è largamente nota e credo condivisa
Ogni sottolineatura quindi rischia di diventare accademica quello che però sono di cui sono convinte che non si può fare e ciò che in particolare non può fare la sinistra e la difesa dello status quo
E nemmeno sono possibili aggiustamenti che siano privi di autentico respiro strategico innovativo perché infatti il nuovo stato sociale dell'uguaglianza delle opportunità inteso come l'abbiamo sentito
Così enucleare stamattina da Salvatore Natoli abbia questa alta capacità persuasiva sono necessarie politiche straordinarie e straordinariamente visibili in molte direzioni
Allora il dibattito sullo Stato sociale che in questi giorni di strette di decisioni difficili
Se se questo è vero non può ridursi credo alla sola ingegneria finanziaria otto ancor meglio alle sole misure sulle pensioni
Certo si tratta ma si tratta anche di compatibilità e di pensioni
E anche su questo occorre agire con coraggio misura misurarsi contro distorsioni privilegi grandi minori
Con un indiscusso criterio di equità e di selettività
Però si tratta soprattutto di vedere come il nuovo welfare debba costituire una gran una straordinaria opportunità di sviluppo di crescita di inserimento di inclusione diceva mattoni
E quindi i temi sono la salute l'educazione e la formazione ma sono anche i trasporti l'ambiente sono anche le informazioni che implicano una tutto e tutto questo implica un'enorme quantità di ricerca e di innovazione
Faccio solo un accenno è già stato di questo si è parlato molto anche stamattina
All'idea se si fa riferimento alle idee ricette visibili e di grande astrazione attrazione respiro penso alle all'esigenza di politiche straordinarie nel campo dell'istruzione della formazione
Straordinarie perché se la garanzia delle quale condizione di partenza di mobilità nella vita lavorativa è un concetto acquisito nella cultura liberaldemocratica
Questo però è tremendamente difficile da garantire quindi in questo senso parlo di straordinaria
Quindi deve essere chiaro
Il carattere prioritario dell'ISPI l'investimento del nell'istruzione di base nei servizi per l'infanzia a fronte del nodo di differenti retroterra ambientali sospeso il cattivo disuguaglianze
Ma anche nei sostegni ai successivi percorsi formativi e doversi Taricco perché le disuguaglianze resto non anche oltre l'infanzia è oltre l'adolescenza
Allora deve essere abbandonato una visione residuale ordinaria della formazione professionale
Per farne invece lo strumento chiave di politiche attive del lavoro
Un vero e proprio servizio strategico lo sviluppo capace di coabitare di integrarsi con istruzione università ricerca anche ai piani alti dell'attività formativa
Fatto solo questo esempio ma ve ne possono essere molto alti
Voglio solo dire che anche le misure più urgenti devono quindi essere tasselli di una riprogettazione complessiva dell'Uefa
Secondo la duplice strada maestra che abbiamo sentito anche questa mattina dell'equità e della ridefinizione della cittadinanza quest'ultima svincolata dal solo matrice originaria lavoretti lavorativi lavoristico patriarcali
Quindi si devono imboccare strade per le quali lo Stato garantisca la sicurezza sociale ad alcuni o a tutti fino ad un certo punto e che poi li aiuti a proseguire a costruirla lo Stato dovrà agire perché si riduca sempre di più l'area di che ha bisogno di una sicurezza garantite concesso dall'esterno
E sia cresca sempre di più l'aria di coloro che sono in condizione di costruirsi sulla base di determinati incentivi di determinate certezze la propria sicurezza sociale
De di questo faccio sono un accenno abbiamo un po'sentito anche stamattina negli interventi della seconda parte il ruolo delle dello stato delle Autonomie Locali dicevo o da questo punto di vista un secondo elemento io ritengo sia Sensi Ale di fronte alle moto alla moglie di esigenze di domande di compiti nuovi da soddisfare
In campo sociale questo secondo le mento riguarda il cambiamento profondo del ruolo dello Stato dell'operatore pubblico a centouno accentuandone rispetto a quelli della gestione diretta i ruoli di indirizzo di regolazione costruzione di regole di cornice istituzionali
Chiudo anche se ci sarebbero molte cose ancora da dire per fare un ultimo riferimento all'Europa la natura delle questioni che stiamo affrontando oggi pur con le note differenze rispetto ad altre realtà europee rientra però in una problematica in difficoltà e tentativi di risposte comuni a tutti i Paesi dell'Europa comune ad esempio il trend demografico
Che porta all'invecchiamento della popolazione anche se non abbiamo delle accentuazioni su questo comuni l'esigenza di interventi straordinari in tema di disoccupazione
Dunque si ha ragione di questi riferimenti che delle politiche dell'Unione Europea questa è l'ottica con la quale vogliamo oggi ma vogliamo in Italia e dobbiamo muoverci
La partita non è giocabile e noi la vogliamo giocare solo a livello nazionale
I propri modelli di convivenza civile di coesione sociale comunemente associata all'idea di Welfare sono stati uno dei tratti distintivi dell'identità dell'Europa e dei paesi che la compongono
L'Europa e anche questa consapevolezza di uno spazio sociale e delle necessità di innovare perché essa Contini adesso un elemento portante dell'identità europea
Sia il materiale che abbiamo distribuiti che molte anche interventi questa mattina
Hanno fatto emergere questa connessione
Certo possiamo dire ad esempio se facciamo riferimento all'Europa che non c'è dubbio che Italia Spagna Grecia e Portogallo si differenziano ad esempio dagli altri Paesi
Comunitari per la mancanza di un sistema di garanzie di un reddito minimo esteso a tutte le circostanze di difficoltà e questo è un elemento con cui noi dobbiamo porre per confrontarci a differenza di altri paesi però malgrado le loro diversità tuttavia tutti i sistemi di protezione sociale dell'Unione sono di fronte agli stessi problemi
E si è il consiglio che la commissione
Hanno raccomandato agli Stati criteri comuni di convergenza delle politiche degli obiettivi sociali e l'attenzione al carattere prioritario del rapporto protezione sociale occupazioni
Le differenze di eleggibilità per le prestazioni per la loro durata per l'età di accesso al pensionamento si ripercuotono sui costi che sono più alti dei paesi nordici dell'Unione Europea
Che sono quelli a sistemi maggiormente universalistico
Però bisogna dire che la crescita della spesa sociale nei Paesi dell'Unione è comunque stata significativa di circa dieci punti sul PIL negli ultimi vent'anni questo ha interessato tutti i Paesi dell'Unione europea delle misure prese fin qui dai vari Paesi hanno riguardato una più stretta verifica del diritto all'accesso alle prestazioni ed un carattere più mirato di queste ultime
C'è uno spostamento verso misure attive compresi i servizi per l'impiego e la formazione più che di un vero sostegno al reddito noi con questo ci dobbiamo confrontare
Detto questo noi siamo consapevoli e il Parlamento europeo in primo perso in primo luogo non solo l'ha detto l'ha scritto la approvato nel suo le soluzioni ma ne chiama il consiglio questa responsabilità
Su questi temi tuttavia manca un ruolo più pregnante dell'Unione europea vede invece l'integrazione e l'interprete tante penetrazione delle colonie la libera circolazione della mano d'opera di capitali si pongono di fronte alla vera domanda
Fino a che punto i vari sistemi attuali fino a quando i sistemi attuali potranno mantenere le loro diversità
Ad esempio quali deve essere letta del diritto alla pensione per un cittadino che potrà spostarsi da un paese all'altro
E poi c'è il problema dell'incidenza della contribuzione sociale rispetto alla fiscalità generale sulle entrate per lo Stato sociale
Oggi in questo implica e questo è una evidente differenza ad esempio anche di competitività fra i vari Paesi già oggi
Diversi costi del lavoro minore o maggiore trentatré attrattività di un Paese per gli investimenti e dunque conseguenze concrete
Dei livelli di finanziamento delle prestazioni sociali voglio solo terminare facendo un accenno che sulle questioni della cosiddetta Europa sociale
Si è sviluppato in questi anni un dibattito certamente non lineari e i cui esiti purtroppo non sono affatto scontati se non vi morì ripresa una forte iniziativa da parte di coloro che credono a questo progetto
Noto a tutti che l'unione ha identificato il suo asse fondamentale nel processo di integrazione economica economica e monetaria
Rispetto alla quale agli Obiettivi sociale è stata assegnata una valenza meramente strumentale
Anche il Trattato di Maastricht anche con il Trattato di Maastricht il settore delle politiche sociali è rimasto residuale o materia di dibattito più o meno aperto fra le varie componenti della comunità
In una recente ricerca di Andersen
In questa ricerca Andersen o per un confronto fra Germania Svezia e Stati Uniti nelle strutture di classi post industriali si conclude
Che l'evoluzione delle società industriali ha reso sempre più stretto il rapporto fra obiettivi economici obiettivi sociali tanto che non è esagerato sostenere che oggi i mercati del lavoro non possono funzionare senza una politica sociale
Questa è la sfida che abbiamo di fronte in Italia abbiamo di fronte in Europa
Ho voluto ricordare questo non solo perché ci vogliamo caratterizzare nella nostra riflessione della dimensione europea ma perché siamo alla vigilia
Forse della scadenza della Conferenza intergovernativa dove nonostante qualche progresso queste questi temi restano ancora marginali non c'è dubbio che
L'evoluzione politica che si è già concretizzata in Inghilterra con la vittoria del New Labour e che ci auguriamo tutti si concretizzerà dopodomani in Francia con la vittoria di Jospin
Sì aiuterà moltissimo perché questi temi ridiventi no temi che hanno la stessa importante la stessa dignità
Dell'Europa economica dell'Europa monetaria oggi abbiamo con noi avete visto tutti dall'invito dicevo interlocutori autorevolissimi da questo punto di vista che hanno responsabilità di governo che hanno responsabilità parlamentare che hanno responsabilità politiche all'interno dei partiti della del nord del nostro partito abbiamo anche
Stipendi uno schema e qui alla mia destra che presidente della commissione lavoro affari sociali del Parlamento europeo e che è laburista
Che appunto del suo intervento CD farà anche riferimento all'esperienza del New Labour al programma col quale su questi temi il New Labour a fortunatamente vinto le elezioni in Inghilterra
Di termino qui perché l'ho già fatto molto lunga e poi su questi temi si si concentreranno i nostri ospiti vorrei iniziare con Enrico Morando senatore senatore del PDS
Che oltre a essere senatore del Pd essa responsabilità però alla responsabilità per il PDS proprio delle questioni
Del sistema pensionistico
Dei microfoni sempre obliqua novanta
E avrebbe detto
Dunque
Io vorrei proprio per riallacciarmi alle cose che adesso diceva
Fiorella Ghilardotti
Partire dal tentativo di
Mettere in discussione contrastare una rappresentazione del conflitto politico e sociale in atto in Europa
Che è molto diffuse che più o meno questa da una parte c'è la destra che vuole
La moneta unica è la stabilità
Dall'altra c'è la sinistra che vuole l'occupazione e lo stato sociale così come lo abbiamo conquistato nel corso di questi anni
E una rappresentazione falsa
Diciamo che
La sinistra di governo perché c'è purtroppo c'è purtroppo una sinistra e non soltanto in Italia c'è anche in Europa
Pezzo significativo della sinistra che ritiene che questa sia la frontiera su cui collocarsi
Quella di chi grida occupazione contro chi grida moneta unica
Ma c'è nella sinistra di governo di tutti i Paesi europei una posizione larghissimamente prevalente che vede ingresso indissolubile fortissimo che eccetera realizzazione dell'unione monetaria
E
Possibilità di caratterizzare il processo unitario europeo anche sotto il profilo anche sotto il profilo sociale
Senza che tra queste due cose ci sia alcun contrasto anzi
Vedendo come la realizzazione della unione monetaria sia uno straordinario formidabile strumento per la realizzazione dell'unità politica e sociale
Io credo che
La sinistra tra l'altro naturalmente cambiato quel che c'è da cambiare dovrebbe stare attenta a questo proposito mi pare che lo stia in generale a non commettere l'errore che proprio a proposito di una scelta di questo tipo
La sinistra tedesca commesso al momento della caduta del muro di Berlino
Allora
Con il come si dice anche in polemica come sta accadendo proprio in questi giorni con la Bundesbank fece una scommessa che sembrava un'avventura
La fece sul terreno monetario cambiare uno contro uno il marco dell'Est
Tutti sappiamo come è andata a finire
La scelta della realizzazione della
Della del cambio uno contro uno
Rappresentò una formidabile accelerazione del processo di unità politica e di unificazione della società tedesca che certo non si è ancora completata data la distanza
Dei Laender dell'Est dal punto di vista economico sociale rispetto a quelle dell'Occidente ma lì è stata la scommessa che ha perso la sinistra tedesca che non si è ancora sollevata dallo choc determinare gravissimo determinato da quell'errore
Non avere compreso cioè che la scelta dell'Unità sul piano monetario era la chiave che apriva la prospettiva dell'unità dell'unificazione politica sociale in tempi acceleratissimo allora naturalmente
Qui non siamo in un'unica in un non c'è un'unica nazione in campo c'è un processo
Diciamo di tipo federale o confederale che dir si voglia è chiaro che siamo in presenza di interessi nazionali in larga misura confliggenti cioè c'è da cambiare tutto quel che c'è da cambiare però attenzione a non vedere che l'unione monetaria la realizzazione delle euro nei tempi
Previsti
E conseguendo gli obiettivi di stabilità che sono previsti dal trattato non è
Una scelta di destra
Contro cui la sinistra si debba collocare imposizione confliggente ma è una scelta che perfettamente coerente con gli obiettivi di unificazione sul terreno politico cioè sul terreno dell'avanzamento democratico nella costruzione dell'Europa sul terreno sociale
Che sono perseguiti e sono obiettivi caratteristici della della sinistra
Questo perché perché se noi guardiamo bene l'Europa e di fronte ad un rischio molto serio
Di subalternità
E di fronte al rischio di trasformarsi in una sorta come potremmo dire diciamo di colonia tecnologica ecco di colonia tecnologica da un lato c'è un grande rilancio della sfida che proviene proprio sul terreno dell'innovazione della capacità competitiva dagli Stati Uniti d'America dall'altro lato c'è la sfida che che viene all'Europa la sua collocazione alla sua capacità competitiva
Da nazioni che diciamo facevano parte del mondo sottosviluppato che stanno conoscendo acceleratissimo i processi di sviluppo
In questa morsa sta all'Europa
E ossida
Una capaci o riesce a realizzare una innovazione che la ricollocazione sul terreno competitivo
A confronto con questi con queste due grandi realtà o in effetti diciamo nella mondiali nella mondializzazione che in atto naturalmente potrà essere un percorso che si cercherà di contrastare diciamo ma c'è una prospettiva di declino per l'Europa
C'è una prospettiva di declino e questo
Io vedo che sta accadendo
Non perché come qualcuno dice dice ma noi abbiamo in effetti quella realizzazione di questi obiettivi di stabilità
I famosi parametri di Maastricht stanno in realtà deprimendo lo sviluppo in Europa
Sta deprimendo lo sviluppo abbiamo ritmi di crescita troppo lenti
Perché appunto stiamo coordinando troppo questa è la tesi le politiche economiche finanziarie nel senso del conseguimento dell'obiettivo della stabilità per raggiungere i parametri di Maastricht necessarie per l'Unione europea io penso che questa analisi sia sbagliata
Perché noi stiamo abbiamo ritmi di crescita proprio bassi in Europa non perché c'è troppa Europa è troppo coordinamento ma perché ce n'è troppo poca
E diciamo e qui fa una bella differenza se si ragiona così rispetto a al ragionamento pre perché se si ragiona nel primo e nel nella prima maniera
Beh allora ci si colloca in un atteggiamento difensivo di fronte alla prospettiva della stabilità e dell'unione si spera per esempio e io credo che non sarà fatto così che dal successo delle sinistre in Francia possa venire
Una un qualche intervento per ammorbidire i criteri per esempio per diciamo allungare il brodo sotto il profilo della realizzazione degli obiettivi di stabilità io penso che diciamo non dobbiamo guardare alla prospettiva della vittoria delle sinistre in Francia a partire da questi obiettivi dobbiamo invece guardare alla grande prospettiva
Che aperta dalla vittoria della sinistra in Inghilterra e dalla ed era possibile vittoria della sinistra in Francia
Nel senso che sarà più facile finalmente fare quel salto nella prossima Conferenza intergovernativa che forse finalmente si farà
Sul terreno dell'unità politica e dell'unità e della e della coesione sociale che naturalmente è favorito dalla realizzazione dell'unione monetaria non
Ostacolato dalle dalla realizzazione dell'unione monetaria
Questo mi pare un punto di grande rilievo perché da questa visione
Consegue a me pare diciamo una scelta che la sinistra di governo deve fare in Europa senza remore e senza paure diciamo a proposito dell'accettazione della sfida della mondializzazione perché a questo collegata all'idea della riforma dello Stato sociale non si colloca in una in una diciamo
Chiave astratta dato da da questo contesto
Perché si è detto giustamente questa mattina l'hanno detto in molti anche adesso ha ripetuto Ghilardotti badate
Se non si rilancia lo sviluppo e l'occupazione diciamo non c'è trippa per gatti super come si dice sul terreno della riforma del e del mantenimento di una coesione sociale accettabile dello stato sociale
E ed è esattamente così ma la domanda è come si fa a rilanciare
Lo sviluppo nell'economia mondializzata
E perché le ricette antiche sotto questo profilo diciamo
Manifestano una difficoltà non è vero che nessuna di loro è efficace naturalmente ci sono politiche keynesiane diciamo di tipo tradizionale che possono avere politiche anticicliche possono avere anche un effetto significativo se
Perseguite alla dimensione europea e non alla dimensione nazionale perché la dimensione nazionale sono soltanto politiche concorrenziali dentro il mercato europee che ne provocano sostanzialmente una depressione
Ma è certo che le vecchie politiche sotto questo profilo non hanno una grande efficacia perché abbiamo di fronte ora qui io penso che la scelta di fondo deve essere rappresentata dal fatto ecco perché bisogna riformare lo Stato sociale bisogna farlo da un punto di vista di sinistra la scelta di fondo a me pare deve essere era rappresentata dal fatto che diciamo si accetti la sfida della mondializzazione
E quindi lo si faccia ritenendo che la nella mondializzazione del mercato
Ci sono i margini per il rilancio della domanda e la ripresa dello sviluppo cioè nel grande mercato della Cina dell'India delle del Sud-Est asiatico delle tigri asiatiche del Sudamerica lì ci sono
I mercati dentro cui bisogna ricercare le condizioni per il rilancio della domanda e per uno di nuovo sviluppo e tra l'altro lì ci sono le condizioni si realizzano quelle che Marx e di è vero aveva individuato come le condizioni materiali del progresso
Anche sotto il profilo del conflitto sociale qualcosa comincia a manifestarsi e di molto significativo pensiamo per esempio alla lotta dei lavoratori coreani eccetera che si viene in Birmania che si viene sviluppato in condizioni di democratiche naturalmente molto difficili ma dobbiamo guardare a tutto questo non con l'aria di chi ha paura di buttarsi nella mondializzazione e chiede nuove barriere
Perché anche qui c'è una sinistra in Europa che chiede barriere per difendere lo Stato sociale contro la mondializzazione
Magari con la scusa che il prodotto che ci fa concorrenza è stato prodotto da occupa da da da da da dalla lavoratori minorili o da donne
Che lavorano in condizioni particolarmente disputa mento particolarmente atroce e così via certa o che questi fenomeni ci sono ma come si combattono quei fenomeni facendo valere diciamo la battaglia della sinistra anche in quei Paesi non certo levando muro per fare in modo che non arrivino quei prodotti condannando così
L'Europa alla decadenza perché non è competitiva e quei Paesi alla impossibilità di avere uno sbocco e quindi di proseguire nella traiettoria di sviluppo che si è determinata ora io non credo che questi ragionamenti siano fuori tema rispetto allo specifico quale riforma dello stato sociale perché noi dobbiamo pensare diciamo alla possibilità che lo Stato sociale europeo
Si possa
Mantenere possa non essere smantellato come la destra si propone di fare
In questo quadro però di accettazione della sfida della competizione mondiale non diciamo in un quadro di chiusura
E di difesa dentro i nostri vantaggi corporativi sotto il profilo sociale che indubbiamente diciamo a paragone con il resto del mondo abbiamo abbiamo realizzato ecco se si ragiona così si vede che l'unica strategia di successo nella Rift diciamo per la difesa dello Stato sociale non è una strategia di chiusura ma è una strategia di riqualificazione innovativa vado a terminare molto rapidamente
Riqualifica che ma diciamo proveniente i compagni le persone che parlano dopo di me diciamo
Lo lo lo faranno rientrando molto più nel merito di quanto non faccia io della riforma ma certo se si ragiona così si deve vedere che si vede che per esempio le misure che debbono perché possono realizzare una riforma efficace dello stato sociale e la sua anche la sua compatibilità sotto il profilo finanziario
Sono misure che partono diciamo per esempio sul versante del mondo del lavoro ma ne avete parlato stamattina e del mercato del lavoro da misure di diciamo flessibilizzazione compatibile con la coesione sociale
Ma dentro un quadro di rigidità non c'è riforma dello stato sociale possibile perché perché lo Stato sociale che noi conosciamo si fonda su andamenti demografici
E nessuna qualità dell'occupazione che è completamente diversa da quella che noi abbiamo di fronte nei prossimi decenni sull'andamento demografico non mi soffermo ma sapete però qual è la prospettiva nel due mila cinquanta noi avremo un completo la cui rovesciamento del rapporto numerico
Presente nel mille novecentocinquanta tra i giovani al di sotto dei vent'anni e gli ultrasessantacinquenni cioè le percentuali si rovesci Aranno al contrario
Non c'è dubbio che quando arriverà per esempio in Italia con uno stato sociale squilibrato sul versante previdenziale
Quando arriverà la pensione la generazione dei baby boomers e noi avremo un momento di particolare tensione del sistema previdenziale se per allora non avremo realizzato un operazione di riqualificazione rischiamo lo sfondamento
Anche se
La riforma Dini che abbiamo la riforma del novantacinque diciamo la trentacinque è una riforma che si è
Che è efficace risulta efficace a regime esattamente perché è in grado di fare fronte diciamo e mette in equilibrio il sistema in rapporto agli andamenti all'andamento demografico è anche al mutamento ed è l'ultima cosa che dico delle caratteristiche dell'occupazione
Grosso modo su cinque nuovi posti di lavoro che si protrae che si creano in Italia soltanto uno un posto di lavoro a tempo indeterminato
Vent'anni fa questo o rapporto sul cinque posti di lavoro era grosso modo la metà di posti di lavoro nuovi che si si creavano vi erano DT erano a lavori dipendenti a tempo indeterminato
Adesso voi sapete che come i giovani trovano occupazione
Quando la trova nella provano con grande difficoltà c'è un'assoluta prevalenza dei cosiddetti lavoratori atipici eccetera è chiaro che uno stato sociale pensato su queste due grandi coordinate andamento demografico e diciamo composizione dell'occupazione del tipo di quella che ho descritto non può pensare di rimanere se stesso se vuole mantenersi in vita
In presenza di un mutamento così radicale e a partire da questo scenario un po'generale che noi abbiamo ragionato stiamo ragionando
Diciamo per contrastare l'idea della destra che vuole uno Stato sociale fondato sulla carità e poi sull'assicurazione di mercato
Stiamo ragionando di una riforma dello Stato sociale che si è ispirato all'obiettivo della riqualificazione e lo renda funzionale all'obiettivo di rilancio economico grazie
Grazie a Morando io andare ora la parola appunto stipendi un
La disoccupazione ma anche dicevo è un un compagno laburista
E credo e allora io ho chiesto appunto di così di nucleare anche se in termini veloci perché il tempo a disposizione molto poco un po'le caratteristiche del programma del New Labour
Che ha portato come tutti sappiamo fortunatamente al al cambio radicale di governo prego
Penso che esprima la
Angelo a retribuire stanno quindi fino all'altare
Che sono stato a nord di Roma per quello che riguarda l'Italia
So che dovrei vergognarmi sa così poco di questa zona dell'Italia M. insegnarvi Cina con alla al all'atterraggio lavori chiedeva come mai l'allagati i campi che poi ho capito che erano le risaie comunque
E vorrei
Che venisse registrata la mia carne approvazione per il lavoro enorme che è stato fatto
Finì in Italia da Fiorella in modo particolare fiordo e sono sicuro che e le le le sue idee lei della crudele in cui lavora porterà dei grandissimi cambiamenti a livello europeo che porterà sicuramente ad una generazione di lavori in Europa
Le esperienze che porta anche Pierre Carniti alla Commissione sono di grandissimo valore apprezzo anche questo forse vorrei dovrei raccontare qualche cosa della de di me io vengo dalla regione nordorientale del Inghilterra cono conosco Tony Blair
Da molto tempo perché Luini viene da una zona che Ricci calciatore provengo io qui ci conosciamo molto bene tanto tempo ha detto questo
Cosa dovrei dire che io mi metterei un pochino più a sinistra del mio lei questo lo spettro politico per una serie di punti significativi per esempio io sono stato uno di coloro che hanno opposto all'idea del cancellare la clausola quattro
Della costituzione del partito laburista la clausola che CIA impiegati allo scambio della però della produzione questo è stato cancellato e sostituito da una dichiarazione di valori che secondo me molto meno specifico della con dichiarazione precedente dunque dalla zona qui io tengo la zona di miniere di carbone e cento mila minatori venivano impiegati e più di cento mila lavoratori metallurgici oggi non ne abbiamo più uno ne minatori né lavoratori della metallurgia
Sono state situazioni distrutte negli ultimi diciotto anni mio padre era minatore nelle miniere di carbone
Ha cominciato a lavorare
Negli anni più quando aveva sui vent'anni
E si è ritirato dal lavoro negli anni Sessanta mio padre riuscito a riqualificarsi in a diventare un tecnico elettronico però l'ultima ondata di chiusure che ha avuto luogo gli ultimi dieci anni per ragioni politiche
Le retribuzioni per la sconfitta che hanno avuto a che sindacati
Tutta la tutti coloro che nella mia famiglia estesa che lavoravano
Nelle miniere che erano fortemente sindacalizzati che avrà conosciuto tempi migliori ora sono tutti disoccupati oppure sono sotto confutato occupati lavorano in nuove occupazioni
In aziende che sono si sono spostate e sullo spettro sociale adesso sono Baldari sfruttano altamente lavoratori quindi non c'è più quella sindacalizzazione
E quei valori che c'erano una volta ci sono vivamente delle situazioni di di grande insicurezza dei bassi livelli di occupazione come qualità
E passi criteri anche di retribuzione
Dunque possiamo dire oggi e che per quello che riguarda il finanziamento di queste situazioni disastrate abbiamo cinque virgola due milioni di sterline delle quello che è il bilancio statale globale oggigiorno da quello che è interessante vedere come noi della sinistra
Affrontiamo queste grandi ondate di cambiamento che stanno soffiando in tutte le regioni dell'Unione Europea questi cambiamenti
Che
Dunque
Andando ad una velocità tremenda che portano cosa cambiamenti della qualità del lavoro nella tecnologia delle strutture sociali le torture familiari
Nella demografia e cambiamenti che nascono dal riconoscimento che l'Unione europea oggi un'entità economica a sé stante dobbiamo affrontare questi cambiamenti e io vorrei darvi un idea di come io penso e di come il nuovo programma il premier ma con lei per e pensa di questo ricco pesa di questi cambiamenti
Ora il manifesto del Nicoleta
Il suo piano programmatico e in molti nello spettro politico della sinistra l'Europarlamento euro Teo probabilmente concorderete però con quello che sto per dire mio punto d'inizio Ambra riconoscimento presso dobbiamo affrontare queste ondate di cambiamento dobbiamo riconoscere che i nostri sistemi di formazione di addestramento fiscali di sicurezza sociale
Nostra legislazione della Foro sono tutti stati costruiti su presupposti la natura della Polo della società che non valgono più
Quindi sono strutture che coinvolgono il mondo di singole competenze di produzione su di di un gel di un certo tipo
Una struttura familiare di un certo tipo tutto questo sta cambiando
La situazione molto nuova Milo Plinius quindi riteniamo che sia necessario introdurre delle riforme strutturali del sistema dell'occupazione in modo di consentire alle persone di poter ritornare al lavoro
Questo comporta un nuovo approccio nei confronti delle competenze e l'integrazione dei disoccupati sul mercato del lavoro richiede che si rinnovi noi i nostri modelli sociali da molti punti di vista
La rete ciò significa anche che a livello dell'Unione dobbiamo considerare in tutte le nostre politiche
Come sia possibile dare il miglior supporto possibile agli stati membri nei loro sforzi dirà ammodernare l'istruzione e la formazione professionale il sistema dell'occupazione
In modo da garantire una con cui competitività sostenibile dell'Europa all'ingresso nel prossimo secolo
Due parole che ha appena detto forse possono preoccupare modernizzazione e competitività
E questo accade per esempio nel Regno Unito
La destra a volte né ad opera come parole chiave per giustificare lo smantellamento e lo sfruttamento che sarebbe così giustificato
Non è questo modo che io li adoperò la modernizzazione non riguarda lo scartare lo smantellare le disposizioni sociali nel settore dell'istruzione della formazione professionale neri di programmi pensionistici e la sicurezza sul posto di lavoro
Ma non riguarda neanche un rifiuto assoluto delle modifiche o del cambiamento
Da una parte chi è favorevole alla deregolamentazione
Come abbiamo avuto negli ultimi diciotto anni in Inghilterra
Si evince
Vedono un cambiamento come un anatema
Il mercato del lavoro moderno per essere una componente della concorrenzialità ha bisogno di un approccio nuovo l'organizzazione del lavoro le nuove tecnologie ne fanno parte
Ma esse da sole non danno produttività linee salari reali superiori soltanto perché vengono introdotte è necessario un nuovo scambio fra tecnologia capacità e compiti e approcci organizzativi
E noi crediamo anche che sia necessario vorrà moderi modernizzare il diritto del lavoro
E gli accordi collettivi che reggeranno le nuove strutture del lavoro per arrivare a queste interrate integrazione
La portata della legislazione sul lavoro diventa sempre meno chiara e meno efficace nell'Unione Europea per ambedue le parti in causa il dibattito pubblico
Molto stresso molto spesso e sopra semplificate e non è quindi chiaro se se uno vuole regolamentare o deregolamentare bisogna quindi trovare un nuovo equilibrio fra la flessibilità e la sicurezza
Bisogna dare riconoscimento e regolarizzazione alle nuove forme degni di rapporto di lavoro e bisogna offrire non soltanto una sicurezza contro una nel licenziamento arbitrario una discriminazione ma anche la sicurezza
Che consegue la maggiore influenza degli individui nei confronti del loro lavoro sul loro lavoro sui loro compiti per aumentarne la la assumibili ITA
Questo il principale lineamenti o di un nuovo approccio alla politica del lavoro
Quanto alle nuove garanzie contro la licenziamento arbitrario la discriminazione questo riveste particolare importanza del mio Paese
Che attualmente non attribuisce ai lavoratori quasi nessun diritto all'impiego questo è un aspetto che il nuovo un governo laburista sta prendendo in considerazione
Questi elementi della modernizzazione sociale delle condizioni di lavoro hanno fine fondamentale di dare più lavoro a maggiore numero di Pons di di persone la politica sociale
A una responsabilità sociale alla responsabilità di affrontare questi compiti per farlo dobbiamo allontanarci dai termini semplicistici in cui molto spesso è stato condotto il dibattito sulla competitività
Dovremmo esaminare con gran cura alcune degli argomenti che sono stati sollevati a proposito della competitività europea
Negli ultimi diciott'anni inglesi
Sono stati indotti a credere che l'industria europea non sia competitiva
E che i modelli sociali europei non portino alla competitività
Eppure gli scambi dell'Europa globalmente sono in equilibrio
Ed abbiamo perfino una leggera eccedenza di conto corrente nei nostri scambi con il resto del mondo
Ci si dice che perdiamo posti di lavoro a vantaggio dell'Estremo Oriente dell'Europa centro orientale eppure i conti per gli scambi con l'estero on rivela occupano solo l'otto per cento del prodotto interno lordo dell'Unione europea e dei suoi Stati membri questa qui questo questa percentuale si è riguarda scambi con i Paesi dell'Europa centrale e orientale
Nei cui confronti abbiamo anche un'eccedenza ci dicono che la tecnologia distrugge posti di lavoro eppure non vi è prova che il tasso di occupazione di aumento del tasso di occupazione si sia modificato con l'avvento delle nuove tecnologie
Ci si dice che una che il sistema di protezione sociale europea troppo costoso e impedisce impedisce la creazione di posti di lavoro
Eppure i Paesi dell'Unione che spendono le cifre più alte della sicurezza sociale hanno un migliore risultato economico in realtà io credo che lungi dall'essere un freno al successo economico e alla creazione di posti di lavoro la politica sociale dovrebbe essere vista come fattore produttivo come fattore che migliore il successo economico le sue probabilità migliora anche la possibilità di gestire il cambiamento
E tenendo presente questo vorrei tracciare tre aspetti che sono importanti per le corrompere la modernizzazione economica e sociale dell'Europa
E questo se in questa politica vuol continuare a essere fattore produttivo nell'euro nel futuro questi tre aspetti di equilibrio sono l'equilibrio fra le misure che riguardano il mercato del lavoro attivo e passivo Illy quell'ibrido fra tecnologie risorse umane e l'equilibrio fra flessibilità e sicurezza del posto di lavoro
Anche qui guardiamo esattamente come si è comportata l'Europa negli ultimi venticinque anni siamo riusciti Minniti in diciotto di questi venticinque anni a ottenere lo sviluppo dei posti di lavoro
Realizzando sedici milioni di posti di lavoro ma perdendone una buona parte grazie alle scosse economiche degli arrivi degli anni sedeva all'inizio degli anni settanta e novanta contemporaneamente la popolazione aumentata di venti milioni di persone così abbiamo ricevuto un maggior tasso di disoccupazione che ora è del dieci per cento
Che un più basso tasso di occupazione che è sceso dal sessantadue al sessantatré per cento
Nel decidere come adoperare questi miglioramenti dell'occupazione per riportare sul lavoro milioni di persone attualmente esclusi dalla società attiva dobbiamo distinguere fra causa ed effetto
Per migliorare il nostro rendimento dobbiamo capire chiaramente quali sono i fattori responsabili di questo e quali invece non lo sono e questo dal punto di vista delle dimensioni gravità e persistenza dei problemi della disoccupazione
Una delle ragioni è il tentata dalla velocità del cambiamento insieme agli sviluppi tecnologici che è stato molto sottovalutato l'istruzione e la formazione professionale sono ormai superate molto più rapidamente che nel passato
Ecco perché anche a livello attuale disoccupazione con vaste riserve di manodopera molte attività e ferite particolarmente le piccole e medie imprese ora si trovano in difficoltà quando vogliono reclutare in molti Paesi dell'Unione europea molte regioni anche se si comincia a vedere qualche cenno di ripresa
Oltre a questi fatti vere e poi un altro meno del dieci per cento di quelli che sono attualmente disoccupati riceve una qualche formazione che dei tre pari a un mercato del lavoro più qualificato
Questi fatti stanno al centro stesso del problema della flessibilità del mercato del lavoro dimostrano quanto urgente si è
Apprezzare integrare e completare quelli che attualmente sono esclusi
I nostri sistemi non svolgono questo compito e quindi il compito quindi richiedono anche se di essere modernizzati
Il nostro modello di protezione sociale è stata la risposta politica i rischi di sicurezza di stabilità inerenti al nuovo ordine di produzione di massa del ventesimo secolo ma il mondo sta cambiando di nuovo
Il sistema di produzione di massa è stato sostituito ora e comincia a essere sostituito da nuove tecnologie in particolare informatiche che cambierà la natura stessa del lavoro
Il sistema di protezione sociale si adattava al vecchio modello ma non si adatta ai nuovi schemi del lavoro e cosa molto importante all'evoluzione della richiesta di competenze
Non fornisce più il lubrificante del cambiamento al Nuovo Mercato del lavoro in particolare questo è necessario nel contesto delle nuove tecnologie
Le modifiche che tutto questo comporta ora sta ristrutturando il lavoro le strutture delle competenze e l'organizzazione delle in prese ciò rappresenta non soltanto un aggiustamento ma una su uno spostamento di fondo
A cui devono adeguarsi le nostre politiche sociali a livello europeo le nostre economie si stanno trasformando in una produzione di beni e servizi più diversificata e più esperta
Dobbiamo arrivare ad una nuova integrazione fra tutti i fattori che
Che riguardano l'attività lavorativa e dobbiamo modernizzare anche il diritto del lavoro per adattarsi ai nuovi schemi di lavoro trovando un nuovo equilibrio fra la flessibilità flessibilità e la sicurezza
Né in queste ultime settimane abbiamo fatto un grosso passo avanti a livello dell'Unione europea da questo punto di vista nel protocollo sociale di Maastricht
è stato negoziato e sia Oro un accordo quadro sul lavoro parziale
Aspetto di vedere il testo di questo accordo che dovrebbe arrivare la conclusione finale fra le due controparti
Dopodiché il nostro comitato al Parlamento dovrà esprimere un parere prima che venga convertito in legge dagli Stati membri dal Consiglio e al Consiglio dei ministri
Questo è un passo giusto nella deve dire direzione giusta ma per ora è soltanto un passo che riguarda soltanto il lavoro parziale e non altre forme di lavoro temporaneo o casuale che stanno diventando molto diffuse nell'Unione Europea
Da tutti questi fatti emerge un chiaro messaggio molto forte e che era presente che cosa e viene condiviso dal partito laburista dobbiamo apprezzare le forze lavoro globalmente a contribuire a una società produttiva per il bene di tutti
L'abbiamo attraversato un periodo di grossa disoccupazione di massa disoccupazione che secondi ministri conservatori valeva il prezzo del successo economico
Ma questa non è quello che pensa il partito laborista e che non intende che intende che e che non è questo che intende fare per il futuro bisogna fornire nuove competenze ai non speciale ai dai lavoratori non specializzati
Come è stato detto nell'introduzione ci troviamo all'inizio del di una fase di completamento della Conferenza intergovernativa
E ci sarà un nuovo capitolo che riguarda l'occupazione
De chiaro che il collezione del partito laburista al governo e il protocollo di Maastricht dovrebbe venire incorporato nel trattato ma riteniamo che questa legge non sia sufficiente
è necessario allargare e approfondire le possibilità di un'azione nell'occupazione che riguardi l'occupazione a livello europeo
Purtroppo e il nuovo partito la corista si oppone alla creazione di nuovi capitoli in questa legislazione del lavoro
Alla inclusione nel protocollo sociale spero di avere almeno quello che era stato proposto che avremo qualche cosa di più il principio di una carta dei diritti
Per i cittadini europei perché senza una carta di questo genere l'equilibrio della mondo del lavoro a livello dell'Unione Europea e completamente sballato
C'è una possibilità che venga respinto questo pacchetto di ed esce naturalmente sempre la possibilità che venga respinto questo pacchetto di modifiche a livello di referendum ai vari paesi dell'unione
Usati per esempio nel Regno Unito è previsto referendum spero che non avverrà questo
Ma bisogna cercare di raggiungere un equilibrio io se questo non avvenisse io mi troverei in un grosso direi ma continuerei
Ad essere favorevole a una serie di accordi a livello europeo che però non riflettono assolutamente le necessità di modifiche che ho cercato di descrivere con questa mia breve relazione grazie
Grazie a Steven numerose anche nei malati che Iva nasce in chiesa che andasse anche a livello europeo e che si trova a dover gestire il New labour il governo del Regno Unito
Passerei la parola ora Gloria Buffo
Deputata e responsabile per il PDS nazionale appunto delle politiche sociali
Per la sanità più delle politiche sociali ma va bene lo stesso io sarei molto tentata
A questo punto la la giornata avendo sentito molte cose importanti e interessanti di precipitare mine all'attualità
E di parlare delle pensioni di anzianità degli autonomi del privato del pubblico dei lavoratori dipendenti e credo che ci sarebbe molta materia di applicazione dalle cose che abbiamo sentito
Questa mattina a proposito di riforma e di equità e le cose con cui ci si sporca le mani giustamente tutti i giorni dal Governo però qualcosa sull'attualità lo dirò però devo dire che invece trovo giusto ostare all'impianto dalla discussione di oggi quindi provare per quel poco che sono in grado di fare cimentarmi con problemi che travalicano la quotidianità e che poi naturalmente dal dalla cui risposta dipende anche il modo con cui affrontiamo l'agenda impegnativa che ci sta
Di fronte credo che vada un po'meglio ma poi ce lo dirà Laura Pennacchi di due giorni fa adesso sentiremo questo annuncio
Sul DPF diventerà pubblico c'era stata qualche preoccupazione mi pare che una parte dei nodi almeno ecco sì avviata a per ora a un diciamo con cautela una soluzione buona però io devo dire che condivido la cautela usata stamattina da Nicola Rossi quando diceva assegni e usava e sottolineo se come direbbe Mina
Se si tiene la rotta della riforma perché come diceva appunto Nicola Rossi tanti altri non vogliono la riforma dello stato sociale e non parliamo dei tra virgolette conservatori ma di forze dinamiche potenti che vorrebbero lo stato sociale per solo per i bisognosi
O quello che citava anche volando la carità alcuni la riduzione streghe somma secca dei diritti di cittadinanza
Per i diciamo così gli italiani io penso in generale per gli europei
Quindi io quel se lo terrei lo sottolineerei perché non è vinta questa partita ancora
In Europa e quindi in Italia c'è un grande convitato di pietra
Che noi forse citiamo poco perché giustamente ci siamo attenuti al tema di oggi che sono le politiche economiche
Che naturalmente si tengono per mano con le politiche sociali
La posta in gioco è molto complicata in questa partita sono se vincerà chi vuole riforma la riforma lo stato sociale e chi invece vuole la riduzione sotto varie forme dello stato sociale
Io non penso che la posta in gioco sia nemmeno in Italia siano le pensioni e basta
Ma che sia il modello sociale
Modello sociale che noi sappiamo in Europa è stato di un certo tipo a che fare anche con il modello democratico oggi si tratta di aggiornarlo però a seconda di chi vincerà questa partita farà un modello sociale che le tra il centro e diritti la cittadinanza in cittadine e cittadini oppure il mercato detto con lo slogan la finanza i banchieri e così via
Penso che quello che sta accadendo in Europa ci dica quanto è aperta quella partita
Ora il dubbio che sta attraversando mi pare le opinioni pubbliche gli elettorati europei e salutare abbiamo visto in Inghilterra comunque l'abbiamo visto in Francia comunque vada a finire domenica
C'è uso la parola qui che ha usato il segretario del PDS durante un comitato politico c'è un feticcio
Inteso proprio come lo intendeva Carlo Marx che non è l'Europa ma questo e neanche la moneta unica ma questo modo di fare l'Europa che la moneta unica a cui abbiamo sacrificato molto
Io non so se già davvero
Come qualcuno dice ne abbiamo discusso anche qualche giorno fa ha detto il PDS se questo è già il segno che è finita o comunque entrata in crisi l'egemonia liberista
In Europa è e anche altre parti modi io sono più prudente su questo penso che sia e sia nei prezzi delle politiche che ciò in cui si sono scelte in Europa per adesso che incontrano diciamo così o una risposta
In diversi Paesi europei non so se è davvero finita quel ciclo o comunque l'egemonia del delle politiche liberiste io credo comunque che noi siamo dentro questa partita e che è giusto porsi il problema del consenso ricordava stamattina Ornella piloni non è un omaggio alla retorica o alla tradizione della sinistra dire che noi dobbiamo fare questa grande operazioni
Di riscrittura del patto sociale
Dei cittadini e le cittadine europee cercando il consenso perché appunto è un patto eh se di fatto si tratta se questa è l'ambizione di consenso molto importante non è una partita solo tra banchieri e politici e non ce lo dobbiamo ricordare perché tante volte io me ne accorgo facendo la vita del parlamentare ed in ogni ci chiediamo reggerà la maggioranza quest'altra prova ce la faremo
Terremo da Dini a Rifondazione problema che è giusto naturalmente porsi tutte le volte io anzi sono tra i più sensibili a questo tema ma
Dobbiamo sapere che il problema è quello della tenuta anche sociale oltre che della tenuta di una maggioranza politica
Allora la partita non è vinta abbiamo un grande problema di consenso se voleva riscrivere un patto io credo che e l'ho qui al Nord ce lo ricordiamo benissimo
C'è un problema che si intreccia con quello che discutiamo oggi che è quello della crisi dell'autorità dello Stato
A cui io credo si risponde con le riforme istituzionali ma non solo con le riforme istituzionali
Perché la frammentazione la frammentazione sociale e la crisi dell'autorità dello Stato si tengono per mano e la risposta a tutte le spinte leghiste
Ci sono tanti leghismi nel nostro Paese io credo per rispondere a tutti quei leghismi né dobbiamo agire su entrambi i tasti detto questo
Io faccio solo qualche considerazione
Su ciò che il ci ha proposto la giornata di oggi io penso innanzitutto che dobbiamo distinguere tra ciò non sono non teorizzò poi dietro di te dei due tempi ma penso che noi dobbiamo sempre dirci
Quello che possiamo fare onora in queste condizioni date
E ciò che dobbiamo fare il pensare un po'più a lungo termine ovvero se abbiamo anche un progetto di cui attuiamo mano a mano parti
A diciamo così tra venendo a patti con la realtà
E ciò però che noi pensiamo si debba poter fare quando avremo diciamo anche i margini per farlo
Con più larghezza io credo molto al fatto che la sinistra in Europa debba avere un progetto e poi naturalmente essendo una sinistra di governo debba fare di tutto
Per farlo già vivere perché lo dico stamattina mi pare Nattoli dicevano i viviamo in una società che nel paradosso di essere le nostre società spreca Romano tanta disoccupazione aggiungerei che oltre a sprecare pertanto disoccupazione hanno tanti bisogni sociali insoddisfatti allora questo paradosso che ben conoscono tutti gli studiosi prima ancora dei politici e noi della sinistra come lo affrontiamo CeBIT cosa facciamo di fronte al fatto che nelle nostre società c'è questo grande paradosso
Come si regola come si corregge questa questa distorsione
Ci penserà la mondializzazione io su questo la penso in modo leggermente diverso da Morando nel senso che penso si tratti né di rifiutarla
Come dice Bertinotti nidi accettarla
Si tratta di porsi e l'obiettivo di regolarla la mondializzazione noi dobbiamo avere l'ambizione anche se molto difficili dire verso dove
Va possibilmente guidato questo processo per diciamo così perché ne possiamo socializzare il più possibile i benefici in tutte le parti del mondo naturalmente non solo da questa parte nel mondo qui c'è una ricerca molto complicata
Qui ci sono tante culture a cui attingere tanto lavoro già fatto dall'ambientalismo a a quello che ha detto Dell'Oro in questi anni al pensiero critico delle donne
Insomma c'è materia per non arrendersi al pensiero unico però io credo che questa cosa la dobbiamo tenere aperta altrimenti altrimenti o ci affideremo ha ha diciamo così al fatto che ogni processo di modernizzazione in sé e destinato a portare la soluzione dei problemi che pone ma io credo che non sia andata esattamente così ogni processo modernizzazione ha incontrato soggetti che si sono posti poi l'obiettivo almeno in questo secolo di regolare quella cosa lì allora io credo insomma che noi siamo dentro questa cosa qua facciamo le cose che vogliamo e possiamo fare adesso avendo però l'ambizione a fare quella ricerca
Lo dico perché io penso per esempio delle dobbiamo dirci che politicamente ci sono due cose da fare accanto a una ricerca più di lungo periodo mi rendo conto che in parte l'acqua calda uno e fare la sinistra europea a me ha colpito qualche giorno fa quando non so chi mi ha ricordato non ce l'ho fatto caso proprio l'ignoranza mia
Che in Europa nell'Unione Europea la maggioranza la grande maggioranza dei paesi hanno le sinistre al governo sono undici o dodici Paesi non mi ricordo su quindici dodici su quindici
Pesa hanno la Seat ecco e non ogni volta che io non ci avevo fatto caso noi non ce l'abbiamo fatta alcuni diciamo sono al governo da poco prima e non ce l'abbiamo fatta in questo processo finora
Di costruzione si sa a far pesare il fatto che c'era questa sinistra abbiamo le etichette giusto l'Internazionale socialista Partito Socialista Europeo tante la però noi dobbiamo abbiamo bisogna accelerare sulla sinistra europea che pesa davvero che agisce sui processi e poi fare sicuramente la Democrazia europea ma non lo devo certo dire a Fiorella Ghilardotti
Che di questo si occupa sempre perché poi appunto l'impressione che in Europa decidano in pochi
E naturalmente c'è un dibattito aggiungo poche cose su i principi che abbiamo fatto anche in questi anni nipote Ivan discusse stato sociale che stamattina stato riproposti fondamenti così sulle politiche di equità equità e uguaglianza
Io aggiungo anche libertà nel senso che poi ogni volta che ragioniamo sul fatto che siamo donne e uomini che io mi accorgo che ogni volta che si Tati decidere le politiche faccio un esempio terra-terra
E ci domandiamo ma allora per fare per decidere su quell'istituto di politica sociale dobbiam prende a riferimento il reddito individuale un reddito familiare
Si tende a dire basta potesse l'equità è meglio il reddito familiare perché così se se una solo in famiglia un conto sono tre e poi ci accorgiamo che se vogliamo
Spingere dal punto di vista la cittadinanza favorire in senso moderno davvero vogliamo favorire la partecipazione delle donne alla vita attiva e così via allora forse forse allora ragionare in temi di re di reddito individuale forse sarebbe più giusto e così via ma insomma è un esempio tra i tanti
Io sono colpito dal fatto che ogni volta che discutiamo della crisi lo stato sociale abbia fatto partivate anche sulle cause della crisi lo stato sociale giustamente si dice è finito un ciclo
Quello fordista economico produttivo poi giustamente abbiamo aggiunto beh ma è successo dell'altro cambiamento demografico
Le donne fanno un'altra vita vogliono fare un'altra vita la famiglia è cambiata
E così via io diceva stamattina anche Chiara Saraceno io
Devo dire che penso che qualche voto sottovalutiamo un altro elemento cioè che in questa coppia stato sociale una la parola che forse meno ha funzionato è stata la prima la parola Stato quell'elemento insomma per cui era tutto inutile col concentrato centralizzato
I libri Niva tutto governato erogato contrattato io penso che quello sia stato uno dei problemi lo si tende a dire poco si parla di federalismo ma poi io mi accorgo quando mi di sanità che poi di è uno dei problemi insomma che ha che vedere cento con una diffusione territoriale ma anche con il fatto di chi poi usufruisce diciamo così delle cosiddette prestazioni poiché non ha voce in capitolo se non c'è una democrazia strutturata da questo punto di vista
Penso che non avendo io mai trovato convincente la polarizzazione garanzie opportunità una discussione
Garantiti e non garantiti non perché non esistono i garantiti e non garantiti ci mancherebbe altro o che non ci voglia un riequilibrio anche nella spesa sociale ma perché l'cose un po'più complicata l'Italia non è divisa tra un mondo di garantiti e diciamo garantiti è un po'più complicato di sono privilegiati ci sono
E in tono le stesse persino Categorie
Del del dell'UE il far lavoristico situazioni molto diverse
Penso tuttavia dobbiamo molto insistere e io mi fermo qui sulle novità perché io qui non mi soffermo sulla tema che pure mi appassiona molto delle pensioni sul peso di anzianità sul fatto che comunque sarebbe insensato anche dal punto di vista della lettura della società contemporanea pensare che tutti devono dare in pensione alla stessa età anagrafica non è questo il problema
E detto che bisogna mettere qualche paletto quello della di non diminuire la spesa sociale penso sia importante
Io penso che lo dobbiamo concentrarci un po'di più sulle novità che vogliamo introdurre non solo perché l'effetto annuncio altrimenti diciamo così solo preoccupante
Ma perché sia la cosa più complicata ma anche più importanti io voglio dire solo due cose a questo proposito una sul lavoro e l'altra sulla questione che con una parola un po'così logorata definiamo del territorio sul tema del lavoro io condivido molte cose dette nelle relazioni anche questa mattina penso che si possa fare molto anche se poi il tema della disoccupazione strutturale molto complicato
La prima rivoluzione culturale non solo lavoro produttivo e salariato e qui c'è una grande lavorazione di cui ne possiamo tenere conto ma che scardina scardina la cultura e le politiche che noi abbiamo messo in campo sul lavoro
Penso che forse dovremmo non so valorizzare di più comunque gli esiti del dibattito sul su cosa su quali politiche economiche possono favorire
Il lavoro è una certa regolazione del lavoro nel un mondo in cui viviamo politica industriale dei servizi e tecnologie io qui sento sempre molto la discussione meno stamattina oggi meno altre sedi tra coloro che dicono politiche nuove politiche industriali coloro che dicono
Puntano di più sui lavori socialmente utili
E poi la grande cosa orari tempi cicli di vita congedi parentali io qui penso che ci sia un eccesso di timidezza io non ho mai creduto che l'orario dalle politiche sull'orario fosso risolutive però però io penso che lì ci sia un grande capitolo che noi abbiamo modello sul quale io penso sia ora di accelerare decisamente credo anche lo diceva stamattina uno dei relatori a proposito dell'immaginario sul lavoro manuale diceva questi tratti lavoro manuale ma fa schifo tutti nell'immaginario collettivo penso che ci sia anche un grande prova di valutazione
Sociale ed economica dei lavori la gerarchia con cui viene retribuito e valutato l'importanza e il valore di un lavoro sul io credo possiamo già fare molto anche se è difficile
Infine dicevo prima il territorio c'è quel tarlo nello stato sociale italiano
Che viene prima della crisi del del ciclo fordista
Che va oltre il difetto dell'assistenzialismo e però è la ragione per per cui è stato così facile farne uno stato sociale assistenziale e cioè come dice oggi apre quel modo di governarlo
Il Rogallo contrattarono dal centro
A che ne ha fatto diciamo quello che ben conosciamo io credo che rintrodurre in modo completamente rinnovato il grande tema di un maggiore autogoverno e nel territorio
Ma non solo nel territorio questo proposito ci darebbe una grande mano
Grazie a Gloria Buffo prima di dare la parola Laura Pennacchi che tutti conosciamo sottosegretario al Tesoro e poi purtroppo ci deve lasciare anzi io vorrei ringraziarla particolarmente perché nonostante giorni particolarmente intense e la fatica in particolare di Laura ha voluto mantenere fede al suo impegno è venuta corno e quindi credo che di questi dobbiamo esserle grati
Dicevo prima della parola Rho Pennacchi vorrei salutare Antonio Panzeri che ci ha raggiunto l'ho fatto prima mi scuso segretario generale della Camera uno di Milano e Pierluigi Castagnetti che invito al tavolo parlamentare europeo
In Italia molto noto autorevole esponente del PPI prego
No
Penso anch'io che a questo punto della discussione
Su elementi di carattere generale
Conviene assumere dei molti per acquisiti anche perché delle azioni da discussione che si è svolta anche questa mattina hanno fornito un quadro di grande interesse
E ieri ha e quindi non solo per il ruolo che ho ma proprio per l'evoluzione Perilli
Per attenermi alla all'evoluzione della riflessione di questa nostra giornata bisogna forse procedere verso l'indicazione di linee più più propositivi che si vogliono ora perseguire però vorrei consentirmi
Almeno una sottolineatura sotto l'aspetto delle degli aspetti più generali sotto l'aspetto delle sotto il profilo delle questioni più generali
E cioè che quando lui
Cerchiamo di motivare le ragioni per le quali siamo ormai tutti convinti tutti
Della necessità di riformare vuol far sei tu e in particolare lo stato sociale italiano Nunzio torniamo
Più gruppi di Regioni un gruppo di ragioni attiene a problemi di costo che sono intrinseci proprio anche allo sviluppo nelle politiche sociali al fatto che per esempio in sanità si usano ormai beni ad altissimo
E su come e strumentazioni e prestazioni ad altissimo contenuto tecnologico e quindi ad altissimo costo
Ragioni che tengono le posizioni della finanza pubblica in particolare in ordine alla anche il processo di unificazione monetaria che è in corso c'è un altro gruppo di ragioni che procede parallelamente non non disgiuntamente ma parallelamente che riguarda le grandi trasformazioni che sono in corso stamattina si è parlato molto lungo io su questo non voglio tornare
Certamente tra della tra le trasformazioni in corso c'è questo processo di globalizzazione nel quale siamo tutti molto consapevoli io vorrei sottolineare che dobbiamo molto tener presenti rendere espliciti
Ragioni delle menti e categorie di equità e di giustizia cosa che non è affatto scontata per la sinistra italiana
Sia di destra sia di centro sia di di sinistra estrema diciamo perché la sinistra italiana una sua matrice per così Krabi finisco così un po'sommariamente molto storicista e quindi anche molto giustificazionista
Materialista sotto il profilo dialettico e storico
E ha sempre guardato con una certa sufficienza alle problematiche della giustizia cosa che molto diverso per esempio per la sinistra inglese era sinistra anglosassone quella americana anche quella scandinava in Europa
E noi dobbiamo farlo un po'perché poi qualcosa di qualcosa di appassionante alle persone dobbiamo poter anche offrire per rivisitare le grandi categorie
Rivisitare anche ridefinendo nelle grandi categorie della modernità e della funzione storica dalla sinistra che sono appunto l'eguaglianza la libertà la fraternità io credo che sia doveroso ma lo devo farlo anche perché
Quindi la la fase storica a quell'altro gruppo di ragioni costi la finanza pubblica la globalizzazione così pressanti
Che noi siamo di fronte alla necessità per un verso di dover stop compiere operazioni assai pesanti far dicono gli inglesi di riallocazione di risorse e anche quando saremo nella condizione di poi di produrre risorse aggiuntive più che io spero che avvenga molto presto grazie proprio ai processi di unificazione monetaria
Abbiamo comunque un problema enorme che riguarda la allocazione di risorse e con quali criteri potremo farlo visto che non siamo più nelle società semplici ed elementari
Nelle quali abbiamo vissuto in passato
Dove per esempio la giustizia derivava da un è un elemento quasi naturale di comunità occupazionali compatta e coesa e che oggi esistono sempre di meno queste comunità comparti occupazione compatte queste non le vediamo quasi più
E d'altro canto le ragioni della diseguaglianza oggi sono molto più articolate e complesse che non in passato attengono per esempio alla classe ma non più sulla classe attengono al genere
Attengono all'età attengono al territorio in cui si vive quindi siamo di fronte ad elementi l'Italia articolazioni e non più appunta Società elementari o semplici che soltanto un dialogo che si dà un'etica della comunicazione
Che si chiude svolge in un'arena pubblica in tante regna pubbliche che si riproducono come questa anche questa di oggi tra di noi è una resa pubblica nella quale discutiamo
E che discute appunto dei criteri di giustizia e individua le ebbe diverse sfere di giustizia io credo che se non mettiamo profondamente in campo come sinistra questi elementi avemmo molto difficoltà
Ad avere quel consenso necessario alla pari circa sta mente necessaria e a procedere nel modo più equilibrato possibile
Detto ciò
Io
Africa berrei dalla discussione che c'è stata fin qui tre elementi che sintetizzano le caratteristiche dello stato sociale italiano
Con una prevalenza di trasferimenti monetari sull'erogazione diretta di servizi
Che si è peraltro
Storicamente connessa al carattere clientelari ed assistenziale dello Stato sociale italiano che ha un carattere non marginale che lo con nota in una forma assolutamente pervasiva di direi così nonostante anche i tanti elementi di conquista che riguardano le lotte del movimento operaio e sindacale
La anomalia italiana si vede soprattutto lì in questo carattere clientelare e assistenziale anche laddove per esempio
Il nostro Stato sociale certamente corporativo categoriale particolaristico molto meno universalistico delle sistemi scandinavi
Ma si differenzia dalla Germania dalla Francia che sono anche se i Paesi con caratteri con sistemi beni categoriali e particolaristici ma non così clientelari e assistenziali come da noi dentro la prevalenza di trasferimenti monetari seconda caratteristica c'è una prevalenza fortissima di trasferimenti monetari previdenziali
E questo dipende dal fatto come a tutti noto due terzi della spesa sono soldi una spesa sociale sono assorbiti dalla previdenza
E se guardiamo alla sulla spesa pubblica l'ottanta per cento della spesa è assorbita dalla preminenza e questo è accaduto perché la previdenza è stata storicamente usata per tutti gli scopi
Per lottare contro la povertà attraverso la pensione sociale per lottare contro la disoccupazione attraverso l'invalidità civile per fare politica industriale e addirittura di ristrutturazione in cassa integrazione prepensionamenti
Ma questo è pazzesco perché uno Stato che funziona così
è un po'pazzesco
La terza caratteristica che in stretta connessione con le precedenti e il carattere risarcitorio e compensatorio un carattere di compensazione ex post delle carenze che ci si trova a vedere durante la vita
Delle prestazioni di questo stato sociale piuttosto che di promozione ex ante promozione di opportunità evidentemente e qui io ho già un po'mio pallino ma vedo questa volta ve lo risparmio credo che la nozione di opportunità dovrebbe però essere molto ben specificata perché un'emozione come dice un grande filosofo dell'economia Amartya Sen oggi a Roma peraltro all'assemblea della Banca dei
Abbiamo due conseguenze che sono
Molto limpide di fronte a noi uno squilibrio foltissimo nella composizione della spesa molti campi sono pressoché scoperti lo zero virgola cinque per cento del prodotto interno lordo e destinato alla spesa per disoccupazione i dati poi sono stati ricordati oggi io su questo non voglio tornare ma io penso che sia anche significativo ricordare che l'un per cento appena del prodotto interno lordo è destinato alla spesa per ricerca e sviluppo in questo Paese
Proprio per tenere molto presenti le complementarietà di sinergie tra sviluppo economico e sviluppo sociale io credo che ci sia una correlazione tra questi dati in molti campi sono scoperti e invece e qualcuno è assorbe il mondo eccessivo
E l'altra caratteristica che emerge è una scarsa capacità di includere di questo sistema sociale di protezione sociale una sua scarsa inclusività
Io credo che sia molto sbagliato proporsi oggi il ragionamento sulla riforma del welfare in termini di contrapposizione
Anche di contrapposizione usando certi sociologismi che io credo siano sbagliate una contrapposizione che sia per esempio insider
Vs outsider i cioè chi sta dentro e chi sta fuori mercato del lavoro una contrapposizione ancora più pericolosa giovani contro anziani
Credo che sia molto pericoloso anche perché il problema oggi non è di tagliare una parte o aggiungere altre parti
Il Comune di ridisegnare tutto l'insieme di ugual pareri e le sue singole componenti tuttavia segnalo che nel patto sociale di cui stiamo discutendo un requisito di fondo del patto sociale
Che è un patto di solidarietà è appunto il mantenimento di prerequisiti di equità perché se viene meno la condizione di equità viene meno la spinta a stare dentro il patto sociale che patto di solidarietà quando giovani che non entrò mai fatto nel mercato del lavoro o quando vi entrano
A fatica poi devono entrare uscire vi permangono comunque in condizioni di carriere frammentate discontinue il famoso popolo del dieci per cento ma molto altro che c'è a costoro voi
Abbiamo tagliato in questi anni decurtato la promessa pensionistica
Molti di loro si chiedono saranno mai una pensione
E mentre di decurtava amo la promessa pensionistica abbiamo intrami contributi io troppo non sorprendente che molti vengono da me e mi dicano perché non mi lasci miei contributi non mi non ci lasciate governo i miei contributi e ne faccio quello che voglio questo si inizi chiama folk tende pulsione alla fuoriuscita dal sistema pubblico
E quindi dalla fuoriuscita dal patto sociale di solidarietà e questi rischi nel nostro Paese in Europa ci sono allora se le cose stanno così si tratta soprattutto di riequilibrare e di riqualificare come si fa a riequilibrare a riqualificare
Fiori ritengo che in ugual farà andrebbe completamente ridisegnato orli centrandolo sui temi del lavoro e della formazione dopo questi aspetti ora sono molto schematica perché poi ci ha preso molto del mio tempo
Ma vorrei almeno per titoli richiamare le cose fondamentali
Da lì centrando significa dare un grandissimo valore ovviamente proprio a lavoro e formazione
Io quindi ritengo che il tema occupazionale sia decisivo e che oggi non possa esserci più scissione nel ridisegno tra problemi di occupazione e problemi che riguardano le politiche sociali devono essere unificante
Questo però significa anche che c'è una grande responsabilità perché gestisce le politiche in particolare da parte del governo ma significa anche che il tema occupazione non può essere utilizzato per illudere
Per aggirare o per rimuovere togliere dall'attenzione dal tavolo della discussione le questioni immediate che sono di fronte a noi
Perché una parte della sinistra forse non sono della sinistra dice D'Alema
Creiamo subito nuova occupazione a parte che si poi se c'era domanda legittimissima di Morando che dici ma come si fa a farlo immediatamente perché non si può fare per decreto
Ma a una parte dice creiamo immediatamente occupazione avremo quindi una base contributive fiscale di maggior finanziamento che
Riduce la pressione sulla spesa sociale
Ma io faccio anche la domanda opposta e chiedo che venga presa in considerazione la relazione inversa chiediamoci se non sia questo assetto della Spesal
A bloccare le possibilità oggi di generare nuova occupazione e di fare politiche che generino no
Dentro questa di centratura
Sulla cui formazione poi ci sono campi specifici che vanno a crediti la formazione in primo luogo c'è la riforma degli ammortizzatori sociali questo io adesso posso solo enunciano come titolo
Sembra diceva oggi Chiara Saraceno la cosa su cui c'è più consenso in effetti è così ma badate che invece quando poi si va a vedere da vicino i tre livelli altro pregevole lavoro della commissione Onofri che ha due pregevoli lavori quello sul minimo vitale quello sugli ammortizzatori sociali e la formazione
E da una non pregevoli relazione di sintesi da una non pregevole relazione sulla sanità
Ma questa sugli ammortizzatori sociali li si individuano tre livelli un livello che riguarda che la sospensione temporanea di lavoro con i quello che riguarda la perdita del lavoro e poi il livello il passaggio al minimo vitale che quindi richiede di essere attivato per poter fare la riforma degli ammortizzatori sociali
Ci sono infinita di problemi a passare concretamente verso queste strutture il che non vuol dire che non si debba fare ma dobbiamo sapere che sarà un lavoro enorme altro che solo tagli o solo previdenza qui c'è un lavoro enorme che riguarda la messa in campo delle risorse ed energie dell'intelligenza e della generosità di tutti
Perché se per se si pensa che c'è solo qualcuno che di questa responsabilità investito non faremo molti passi in avanti
C'è il tema della riforma dell'assistenza dell'unificazione dei mille rivoli
Mira Spesal per assistenza che va e nelle direzioni più più disparate e c'è il problema di darci forme analoghe
Al minimo vitale se non poniamo chiamano così chiamiamoli in un altro modo ma c'è questo problema anche perché siamo rimasti l'unico paese europeo a non avere strutture di questa natura e anche qui ci sono problemi immensi però si può cominciare a lavorare sperimentando sperimentando per esempio in in alcune grandi città in alcune grandi aree
E certo mettendo in campo tutta una serie di elementi qui per esempio il tema la connessione con i temi della riforma dell'assetto fiscale Grassetto tributarie sono immensi perché come giocano le detrazioni fiscali rispetto a tutto ciò come giocheranno gli assegni familiari
Voi capite
E c'è veramente molto lavoro da fare la sanità anche qui sembrerebbe che in fondo si tratta di portare avanti soprattutto i processi di riforma già avviati
E forse non è esattamente così anche perché vi segnalo che presto voi che appunto qui in Lombardia anche stamattina ci avete ricordato i pericoli che vengono dalla legge regionale
Ma mi sentivo che forse c'è un problema di ripensare alcune strutture a monte dei decreti legislativi più recenti perché stanno arrivando
Ricorsi che fanno le strutture private e che si rivolgono all'Antitrust che chiedono l'integrale applicazione del principio della facoltà di scelta
E sarà molto complicato perché si può ragionare di asimmetrie informative di mercati imperfetti anziché di mercati incompleti addirittura di mercati inesistenti in sanità ma bisognerà trovare un modo congruo di porsi rispetto a queste problematiche anche perché l'Unione europea preme con i suoi ivi giustamente con i richiami ai vincoli più generali
Che gli altri Paesi rispetta e al tempo stesso non possiamo assumere un atteggiamento che sia solo quello di rimpiangere il passato
Dire siccome le cose non hanno funzionato la legge centoquarantadue hanno funzionato allora torniamo verso il seicentosedici quelle in sanità le cose
Si vede che glieli diede Gino funzionano andiamo lì dico io ma non è che possiamo tornare a rimpiangere il retrocedere verso strutture che ci ripropongono non so modelli della fine degli anni Settanta dobbiamo comunque andare avanti invece talvolta si ha l'impressione quando anche stamani quando ci venivano segnalate
Alcune legittime preoccupazioni e alcuni il osservazioni su problemi reali che poi la tendenza fosse quella non di offrire soluzioni in avanti ma di tornare indietro
E nel anche al capitolo sulla previdenza io non ho lasciato per ultimo perché per ragioni di diciamo di opportunità ma proprio perché penso che las la successione logica sia quella che ho seguito fin qui ma proprio perché penso a questo credo che nessuno possa dire ma allora che c'è un ultimo in senso in senso anche cronologico e
L'esempio che facevo sugli ammortizzatori sociali di chiede di discutere se cominciamo a ragionare sugli ammortizzatori sociali richiede che lui immediatamente cominciamo a ragionare di come sostituiamo gli strumenti previdenziali con cui fin qui impropriamente in efficacemente abbiamo fatto fonte alle crisi aziendali alla disoccupazione di lunga durata la povertà
E allora c'è un primo poi c'è una costruzione logica
E questo io credo sia il successo maggiore della presentazione del DPEF
Del testo che è stato presentato anche un testo che ha molti elementi positivi il il primo dei quali è che si presenta esattamente con questa sinergia
Tra sviluppo economico e sviluppo sociale che non pensa che le due cose possono essere separatamente
è un altro degli elementi e proprio che di fatto con la citazione che c'è stata quelle frasi che ci sono nel DPF quelle che sono state aggiustate tolte ma quelle che sono rimaste si accetta che il discorso di riforma inizia immediatamente ed inizia con questa respiro inevitabile respiro
Per quanto riguarda la previdenza io con sono d'accordo con quanto diceva Morando
E così i dati ci dicono tutti che la riforma delle pensioni è stata una buona riforma buona molto buona riforma che tiene e che soprattutto nel lungo periodo realizzi i suoi obiettivi di stabilizzazione della quota della spesa sul prodotto interno lordo
Soprattutto nel lungo periodo
I problemi
Riguardano quindi due aspetti la dinamica tetra della crescita per il futuro della spesa pensionistica perché ha stanno intervenendo e agendo con una velocità che supera ogni aspettativa
Quei fenomeni di cui parlava anche uranio buffo
Democratici per esempio per la prima volta nella storia dell'umanità
E per la prima volta quest'tutto ciò accade proprio nel nostro Paese ma insisto per la prima volta nella storia del genere umano avviene lo scavalco della quota della popolazione anziana sulla quota della popolazione giovane
Che presto sarà intorno al venticinque per cento mentre la quota della popolazione anziana arriva e supera il trenta per cento e questo non è mai avvenuto finora
C'è quindi questa dinamica e ci sono molte residuo iniquità
Nella fase soprattutto nella fase di transizione
Se ritenete faccio qualche c'è un piuma sono già venti minuti che parlano ecco io penso per esempio che
I pensionati in essere non possano le prestazioni in essere non possono essere toccate
Perché vedo oltretutto sarebbe anticostituzionale ma penso che ci si possa legittimamente interrogare dal punto di vista dell'equità
Se coloro che sono andati in pensione con sistemi più vantaggiosi di quelli che saranno adottati da coloro che andranno in pensione acuire Anna prossimi anni non possono offrire un contributo modesto e differenziato secondo il reddito ovviamente più alto se conto nell'ambito in una situazione di così straordinaria accelerazione dei processi di emergenza dal punto di vista del rispetto dei parametri di Maastricht
Questo poi si può discutere se deve riguardare tutti pensionati se deve riguardare anche gli attivi o se deve riguardare soltanto coloro che sono andati in pensione prima del raggiungimento dell'età pensionabile e fino al momento in cui raggiungeranno l'età pensionabile
Un altro elemento di iniquità vistoso e questa famosa spaccature dei diciotto anni che prolunga ad oggi la spaccatura di quindici anni che aveva già introdotto Amato nel novantadue
Non c'è giustificazione alcuna per quella per quella foglia mi e appunto se tutti devono concorrere è bene che lo facciano anche quelli che hanno più di diciotto anni di contributi perché altrimenti su quelli che ne hanno di meno
Quella gravami che fa per circa che fa che viene che vende non egoisti ma semplicemente rende evidente la percezione di una discriminazione a proprio danno funziona io ho più diciotto anni di contributi ma sono anzi ne ho parecchi di più però sono molto attenta e sensibile a alle ai nemici più giovani che mi pongono questi problemi c'è problema delle aliquote contributive
E questo è un problema
C'è qualcuno che paga il trentatré per cento quando ci sono antiche pane del quindici per cento e lo Stato Jeda cinque punti
C'è il popolo del dieci per cento che apre che paga il dieci per cento non gli viene negato un bel nulla
E anche qui io farei qualcosa che mostri che anche sulle pensioni non si tratta quindi di mostrare soltanto che riforma del welfare non vuol dire tagli vuol dire anche istituti nuovi che si introducono questo dobbiamo assolutamente dimostrarlo
Riforma delle pensioni vuole anche dire che sulle pensioni e noi che facciamo solo interventi di risparmio possiamo fare anche interventi di qualità migliorativi di quegli elementi di efficace intrinseca che la riforma delle pensioni già contiene io per esempio
La butto lì un'idea fra le tante io dovendo innalzare l'aliquota contributiva per gli autonomi di lei
Oggi hanno regalati cinque punti dallo Stato si può prevedere che due continuano ad esservi rilevanti
Ma questi quindi si fa un innalzamento graduale nel tempo per altri tre punti di questi tre punti che vengono gradualmente incalzanti
Un punto lo Stato lo in camera e va quindi a risparmio sulla spesa due punti lo destina al sostegno della gestione del dieci per cento perché questa gestione altrimenti avrà ragione la destra che dice ma il fondo fate pagana tassa
A questa povera acquisti ragazzi economisti ricercatori studiosi statistici
Avvocati vari così che poi non c'è il Milan annulla e penso che dovrebbe essere rafforzata la parte di contribuzione figurativa che interviene nei periodi di lavoro negli intervalli tra lavoro in un lavoro
Né il sostegno dei lavoro di cura non dimentichiamoci che la legge trecentotrentacinque la prima legge dello Stato italiano che menziona il lavoro di cura potrei anche molte cose sul part-time ma questo dovrebbe essere e quindi sul ritiro graduale sull'atterraggio morbido verso la pensione invece che come fatto drastico il che rafforzerebbe il quello che nella riforma delle pensioni che c'è e che molti non sanno già c'è
Non c'è più limite rigido di età pensionabile della riforma delle pensioni c'è un intervallo
Lungo che va da cinquantasette a sessantacinque anni e questo barra con la riforma a regime in cui si sceglie quando andare in pensione e si può scegliere perché sia una maggiore responsabilità nella facoltà di scelta perché la prestazione
Corrisponde più strettamente contributi versati
Durante la vita lavorativa e c'è il capitolo del pensionamento di anzianità
Io su questo asse
Città posso andare ancora avanti se no chiudo è
Su questo
Siccome siamo ormai proprio il diciotto saprei confronto quindi dobbiamo sapere appunto il consenso varie forze cioè e quale io vi cito una aberrante che pubblicata nel questo mio libro lo stato sociale del futuro che uscito da poche da Donzelli da pochi giorni
Tabella dice prende mette a confronto lo voglio dire qui in Lombardia dove si concentra il massimo del pensionamento d'anzianità
La tabella mette a confronto due persone che hanno avuto esattamente la stessa storia hanno maturato entrambi trentacinque anni di contributi hanno avuto la stessa dinamica di carriera
Retributiva durante la loro vita sì che hanno maturato una retribuzione pensionabile entrambi di trenta milioni
Uno però va in pensione cinquantadue anni col pensionamento d'anzianità l'altro va in pensione sessantatré anni che il limite attuale di oggi con il pensionamento di vecchiaia
Entrambi in tutta la loro vita lavorativa hanno versato trecentoquarantasei milioni di contributi quello però che va in pensione cinquantadue anni ha un valore complessivo della rendita percepita di quattrocentosessantuno milioni
Più di cento milioni di quanto ha versato
Quello che va in pensione sessantatré anni ha un valore complessivo della sua venga percepita di trecento quindici milioni indù dei trecentoquarantasei milioni che ha versato il nove per cento in meno io credo che siano dati molto eloquenti va anche aggiunto che non è la stessa cosa ma aggiornare di un impiegato di un ingegnere
Su questi su questi aspetti che riguarda intensamente l'intimità e ragiona dedichi ha cominciato a lavorare a quattordici anni
Di chi non ha beneficiato dell'incremento di scolarità
Che pur modestamente questo Paese ha avuto modestamente però è perché non dimentichiamo che a tutt'oggi coloro che finiscono la scuola dell'obbligo si scrivono in una misura pari appena al venticinque per cento alla scuola superiore e in Germania la proporzione esattamente rovesciata il settantacinque per cento si iscrive alla scuola superiore però questo incremento di scolarità Cestalto
E chi è andato a lavorare molto presto e sono ancora tanti non non ne ha beneficiato come non ha beneficiato di molte altre opportunità sì che io farei una distinzione come stamattina veniva ricordato molto articolata da questo punto di vista sia sui lavori precoci
Sui sui lavori usuranti per concludere davvero mi spiace di aver perso tanto tempo ma ho pensato che l'occasione che ero venuta fin qui e da stamattina sottolineo ha seguito tutta la discussione
Dovreste
Dovesse
Via e-mail potesse ci potesse giovare insomma aprendo già fin da ora un dialogo
Ecco l'ultima cosa che voglio dire se se queste sono vedo che le le aree io penso che in conclusione dobbiamo però adottare un quadro macro economico
Che tenga conto dell'esigenza di continuare il risanamento ma che non sia così restrittivo da bloccare sul nascere una possibilità di ripresa che è già in azione e che a livello internazionale addirittura prorompente per l'anno prossimo è atteso una crescita del commercio mondiale in termini reali del sette per cento
Questo significa che la quota della spesa sul PIL può non ridursi ha ragione Gloria Buffo non solo non devi ma può quando ridursi
E quindi noi dobbiamo stabilizzare la quota raggiunta tra il novantasei e il novantasette ma c'è un altro aspetto che voglio in conclusione affermare che ho già detto più volte ma ci tengo molto il welfare non è solo fattore di coesione sociale e anche fattore di competitività di un Paese
Ed è veicolo esso stesso
Di crescita e di sviluppo di generazione di nuova occupazione
Se stiamo andando verso quella società dell'informazione quell'economia dei servizi dei servizi alla persona del territorio alla collettività questo vuol dire che sarà dalle politiche sociali dalla produzione di beni sociali che farà molta nuova occupazione
Questo vuol dire un ruolo molto attivo del pubblico qui si aprirebbe un discorso complesso perché sia Gloria Buffo che Morando hanno ha avuto molti aspetti critici sulla forma statuale italiane chi poco dissentire
Ma io però sono tra quelli che pensa che il problema è di una nuova statualità non mi riconosco nella parola dei statalizzazione che viene usata per descrivere le funzioni pubbliche perché io penso che è una parola che implica una deresponsabilizzazione dal proprio ruolo dell'operatore pubblico stesso che deve ridefinire lo completamente il suo ruolo e trovare nuove fonti di legittimità
Ma deve appunto inventarla e e trovare
Li vorrei ringraziare Laura Pennacchi credo a nome di tutti non solo perché è davvero è qui da stamattina ma per il quadro che ci ha fatto in maniera molto puntuale e direi anche molto coraggiosa
E questa mattina in più in più interventi e credo anche oggi è stato chiamato in causa il sindacato non solo per il ruolo il ruolo fondamentale che ama anche un po'e stamattina lo dico Antonio Panzeri perché stamattina purtroppo non ha potuto essere qui anche un po'come
Come dire come organizzazione fondamentale ma che ha qualche difficoltà a ad essere coraggiosa anche nell'innovazione lascia la parola ad Antonio Panzeri
Ovviamente mi scuso per stamattina sostato presentato la festa dalla polizia venduto
Poi vorrei dire qualcosa anche in merito al DPEF ovviamente
Io partirei da questa mi pare che sia il dato sul quale forse sì contiene un po'tutti e che s'e siamo in una situazione di accelerazione della crisi dell'Uefa
Ci ha ragioni interne per così dire tutte evidenti ma che un Duce anche un bisogna che il Paese non ha ancora risolto di risanamento dei conti pubblici ancora a me pare che si è evidente come le difficoltà che si incontra ormai da anni al varo di ogni finanziaria c'è un'accelerazione anche in vista dell'entrata in Europa di reperire risorse necessarie per costruire una sorta di punto di equilibrio in grado di facilitare la diminuzione del debito porta tutte le volte ad accostare questa esigenza
Sistematicamente al bisogno di ridurre non spese particolarmente la spesa la spesa sociale
Vitale dissolta la spesa sono stati fatti in più di una circostanza
Di la conseguenza delle ricorda di agire in un sistema nel quale il prelievo fiscale ormai a livelli che sono in linea o superiori a quella della media europea
Io devo dire che questi tagli tutto sommato sono state un'alternativa oggettiva che si è resa necessaria
Praticare per trovare di volta in volta alle soluzioni che noi avevamo rispetto al al bilancio pubblico credo però che su cui se questo è stato l'effetto della crisi ed è stato il prodotto di una emergenza non risolta non si possa più procedere ulteriormente in questo modo
Questo è il dato che noi poniamo come come sindacato
Perché le conseguenze rischiano di essere socialmente insopportabile
Non soltanto sul carattere e sulla qualità dello è il fatto a ma anche sulle condizioni materiali di milioni di persone
Per questo io ritengo che sia compito ovviamente anche del sindacato
Avere una visione d'insieme alla riforma dello Stato sociale
Ritengo che sia di qualche utilità fare attenzione a tre blocchi di questione molto brevemente
La prima riguarda le condizioni di accesso al sistema del welfare
La costruzione di pari opportunità di accesso problema delicatissimo
è lontano dall'essere risolto anzi mi pare che in questi anni ci sia ulteriormente accentuata il secondo punto riguarda la necessità di un finanziamento stabile qualunque sia il modello di Guelfa che verrà a determinarsi e con il quale noi avremo riferimento ma anche questo è un problema che non è risolto che non è stato risolto mi pare che sia indispensabile avere a disposizione forme continuative consistenti di finanziamento
E poi vi è una terza questione che sembra marginale all'apparenza
Ed è parallela alle altre due che trovo invece io trovo
Molto esposte particolarmente delicate riguarda la definizione del carattere di welfare
Cioè se deve essere prevalentemente di promozione o prevalentemente di risarcimento
Perché questo è il tema che introduce nella discussione è una questione che sta assumendo a me pare una visibilità per così dire rilevante che è quella del ruolo dei produttori in questa società
Finanziamento e indirettamente condizioni di accesso non sono sono in larga parte speculare perché credo che le due questioni non sia facilmente separabili
E penso che ragionare compiutamente del finanziamento dello stato sociale sia indispensabile anche su questo aspetto compiere alcune scelte che io considero scelte nette
Lo sviluppo dell'economia è una base fondamentale per avere certezze sul mantenimento di un sistema di tutte soprattutto mantenimento di sistema di tutele estesa non solo per le risorse che sono indispensabili ai fini del finanziamento ma anche per superare quelli che vengono definiti squilibri di natura territoriale
Non voglio dire qui da Milano
Noi non possiamo dimenticare le differenze che esistono tra aree forti e aree deboli e particolarmente le aree deboli del Mezzogiorno
Spesso il sistema di quel faro offre ha offerto e offre tuttora opportunità diverse in queste aree e offre tutele diverse in queste aree quindi si pone l'esigenza di un intervento riequilibratore emerge però qui un tratto che io considero speculare del nostro Paese da una parte un clientelismo diffuso al Sud che va sotto il nome ormai dei titoli di giornali che sono le pensioni di invalidità anche se si è intervenuti
E all'estremo opposto nelle aree forti quello che nel corso degli anni anche in ragione delle pressioni che ci sono state perché sono venute dal sistema produttivo dall'impresa sì
E ha finito con l'assumere le pensioni di anzianità come forma di rendita che ha legittimato
Redatto Costanza al lavoro nero
Basta fare il giro per tutta la Lombardia è questo il dato più presidente norme non solo è emiliani certamente beh questo è un dato sul quale
Considero queste tra l'altro facce dalla stessa medaglia clientelismo è
Io credo che sono elementi di distorsione nel rapporto che si è determinato tra tantissimi soggetti le condizioni offerte dall'Uefa
E forse qui nasce forse qui nasce la forte resistenza al cambiamento perché su questo sistema si sono create tutte le distorsioni che nei conosce allora parlare di finanziamento può
Essere presuppone preliminarmente una discussione
Sull'insieme dell'assetto fiscale e dell'assetto contributivo
Voglio dire cioè che l'evasione fiscale richiede la riproposizione di una politica in grado di aggredire questi fenomeni degenerativi così come si pone il problema né pare dall'altro canto anche in un'ipotesi di mantenimento dalla stessa spesa sanitaria il problema fiscale perché ha una connessione diretta io credo che si sia cominciato a ragionare spero seriamente anche nella predisposizione del Documento di programmazione economica e finanziaria
Da qui in poi
Mi pare che ci sia stato un inversione di tendenza che io saluto positivamente
Abbiamo chiesto che ci fosse una riequilibrio tra entrate ed uscite tra spesa
Entrate le notizie di alcuni giornali oggi le considero del tutto infondate questo riequilibrio di due mila cinquecento miliardi che viene fatto viene fatto a carico
Dell'evasione fiscale io considero questo un dato molto positivo che va indicato
Promette qualche giornale di destra facilmente indica che il sindacato che in qualche modo ha trattato il problema ritiene che sia utile avere più tasse qui siamo di fronte invece al fatto che si mette nel capitolo delle entrate due mila cinquecento miliardi
Per quanto riguarda
L'evasione fiscale ovviamente come detto
Ragionando di di finanziamento sia pronto indirettamente anche il problema delle condizioni di accesso e avevo alla conclusione le opportunità e le condizioni di accesso sollecitano a loro volta indirettamente la questione del finanziamento anche di natura individuale
Credo che si sia detto stamattina mi dispiace non essere che a fronte di una fase esplicita di orrori organizzazione del mercato del lavoro e l'abbiamo discusso tante volte a Milano
Questa fase esplicita di riorganizzazione impone anch'esso una rivisitazione del problema dell'Uefa
E qui però
Credo che sia giusto sottolineare i ritardi colpevoli
Il primo è pur vero che non esista una contrapposizione tra politica sociale e politica per l'occupazione se ci fosse una una contrapposizione sarebbe sbagliato
Va nell'accordo sul patto per il lavoro l'abbiamo fatto a settembre del mille novecentonovantasei
E siamo ancora in attesa che questo accordo venga tramutata in legge quindi produca gli esiti positivi anche ai fini di una possibile riorganizzazione riforma dello dello stato sociale
Nel fare questo dobbiamo evitare di dare io credo anche nella disciplina della nuova riorganizzazione al mondo del lavoro del mercato del lavoro
Dare copertura oggettiva inconsapevole a un modello di frammentazione che porta ad un lavoro senza diritti e senza tutele che per questa ragione riduce anche la quantità di risorse che individualmente vengono destinate al finanziamento dell'Uefa
Io credo che questi si unì punti sui quali sia opportuno e si aprirà con ogni probabilità la discussione c'è un'ultima questione che
Confesso di trovare di particolare interesse sarebbe anche su questa utile ritornare
Mi riferisco all'interpretazione soggettiva del carattere dell'Uefa
Lo stato sociale avrà per molti lavoratori un carattere prevalentemente promozionale essere politica anche quando il sindacato finalmente saranno esplicite forti
Mi riferisco a quelle destinate ad offrire pari opportunità a tutti
Dalla riunificazione del mondo del lavoro all'esercizio concreto della dalla solidarietà dei percorsi formativi o il lancio di un'idea un pochettino più alta di politica dell'istruzione
è anche necessario credo un forte intervento sull'articolazione dei modelli
Dei sistemi di comunicazione che hanno un peso rilevante io che in questi in questi processi
Nell'Uefa sarà invece prevalente
E su questo bisogna riflettere il carattere di sì risarcimento se il lavoro cambia la natura senza un intervento diretto anche il nostro intervento diretto se cioè si passerà da un'idea di liberazione una sorta di progressive strisciante rapporto negativo che porta al rifiuto io la cosa che io ho notato sono molto preoccupato di questi in questi durante i due anni perché sul quello che è successo verificato che nel discutere anche di tutele previdenziali troppe volte sono state introdotte anche da parte nostra anche da parte della sinistra
I germi di una logica di una cultura che porta al rifiuto del lavoro e non la sua valorizzazione
Io credo che bisogna capire questo quando siamo di fronte ad un lavoro chiamiamolo penoso
In altre situazioni no
E questo tra l'altro richiamo in causa un problema grande come una casa che avremo come premessa esigenza del completamento dalla riforma non solo nell'omogeneizzazione ma anche per quanto riguarda i lavori usuranti
è con questo spirito a me sembra che ci presentiamo il diciotto di giugno
Noi abbiamo dato io su questo vorrei precisare perché è sempre bene usare la cautela
Abbiamo date anche disponibilità
Mi pare di capire così nel DPEF
A intervenire già nel mille novecentonovantasette a fronte dei scostamenti verificati
Spesa sociale sul PIL
Però prima di fare una casistica
So che qualcuno può andare e qualcuno voleva andare mettere nel DPF anche su cosa intervenire prima di fare una casistica sarebbe opportuno capire se questi scostamenti sono e sulle pensioni che riguarda i lavoratori dipendenti oppure dei lavoratori autonomi o altro ancora
E sulla base di questo verificare qual è l'intervento che deve essere fatto già a partire dal mille e novecento novantasette
E quindi io credo che nel DPEF sesto oltre la questione del riequilibrio dei due mila cinquecento miliardi bene si è fatto a togliere
Anche impossibile anche perché creano come dire dei momenti di aspettativa
E poi bisogna tener fede alle cose che si scrivono
E siccome è demandata la parte per così dire di trattativa di negoziato ed è bene che queste cose siano riservate a quel a quel tavolo perché lì sarà una riforma di di di non facile soluzione
Spero anche chiudo
Dato che Laura Pennacchi vive ancora qui che
In qualche modo questa che della presidenza del Consiglio sia sufficientemente chiara e forte su questa cosa
Cioè quello che voglio dire che mi auguro per chi vuole capire si capisce
Che questa disponibilità che è stata data l'altro ieri dal sindacato venga utilizzata correttamente senza pasticci
Perché altrimenti sarebbe un guaio noi non riusciremmo a raggiungere l'obiettivo che è quello di riformare lo Stato sociale
Se voglio ringraziare Antonio Panzeri e credo che sia stato molto utile anche il suo contributo e forse anche questo colloquio fra sindacati e governo
Pierluigi Castagnetti
Ma io mi scuso perché non sono riuscito ad essere presente stamattina innanzitutto perché ho perso sicuramente
Molte valutazioni interessanti ma poi perché posso anche esprimere molto peggio concede che sono già stati detti e quindi anche per questo mi scuso io vuole bandire un attimo credo che l'abbiate fatto anche voi dalla valutazione di un punto della polemica politica di questi giorni alludo alla polemica fra la Bundesbank il cancelliere il governo tedesco
Che era latente
Ma che non è senza significato che sia esploso in questo momento cioè all'indomani dell'esito delle elezioni politiche in Gran Bretagna in Francia
Nel senso che comunque vada a finire anche il secondo turno dalla Francia credo che non saranno messi non è sicuramente messi in discussione l'unione monetaria non è sicuramente non saranno messi in discussione i parametri di Maastricht
Ma probabilmente messi in discussione una concezione prevalentemente monetario o più compiutamente economica dell'Unione che si va a comporre perché si parla sempre di unione monetaria in effetti unione economica e monetaria
E non c'è dubbio che in questa presa di posizione vi è anche un'anticipazione di una dibattito che si aprirà sul modello di stato sociale
Europeo
Perché non sfugge a nessuno di noi che si parte dalla monete ma se arriva lo stato sociale
è difficile pensare di partire dalla moneta a mettere insieme le le le politiche monetarie armonizzare le politiche fiscali
E tenere scoordinate le politiche di welfare
Non vi è solo la esigenza che diciamo noi in Europa di garantire pari opportunità i cittadini che hanno la libera il diritto di circolare liberamente o ma c'è proprio l'esigenza del giorno in cui c'è la moneta unica di trovare un'armonizzazione fra queste politiche ed emergono quindi emerge riemerge la tradizionale dialettica tra chi ritiene certo non di eliminare lo stato sociale
Ma chi ritiene insomma chi crede all'autosufficienza etica e politica della moneta e del mercato e chi ritiene invece che questa autosufficienza non vi sia vi è una centralità del mercato il riconoscimento del ruolo delle politiche di mercato delle politiche monetarie ma viene anche il riconoscimento io dico così del ruolo della politica vi è un ex funzionario europeo Riccardo Petrella che ha scritto un libro sulla un libro sullo Stato sociale che la intitolato bene comune
Non sfugge a nessuno di noi che in estrema sintesi siccome lo stato sociale evoca
Come dire i temi della solidarietà
Jamie della garanzia dei diritti
E insomma in ultima analisi lo stato sociale evoca la funzione della politica
E non vi è dubbio che noi viviamo qui al Nord in un territorio in cui lo ha detto Gloria Buffo buffo
Anche le vicende di domenica scorsa lo pseudo referendum della lega stanno a sottolineare come dire che sta crescendo questo atteggiamento di rifiuto dello Stato
Con Mammano si perse la ragione della coesione sociale e la mano si perde
La percezione dello ruolo dalla politica che aveva responsabilità della politica qua sta crescendo una parte importante della società che rifiuta Allo stato il riconoscimento alla legittimazione l'autorevolezza che compete allo Stato
Perché sia accaduto
Si può discutere credo che sia caduto per tante ragioni perché nel nostro Paese più che altrove
è avvenuto in tempi rapidissimi una forma io dico così anche per la mia cultura di secolarizzazione una triplice secolarizzazione dei valori religiosi dei valori ideologici che riguarda in particolare la parte di popolo che rappresentate voi
E dei valori costituzionali che riguarda il fenomeno che è avvenuto in questi anni di relativizzazione
Della religione civile cioè dei legamenti che tengono assieme un popolo quando non c'è più niente quando questi legamenti si spezzano vengono meno le ragioni per cui il popolo
Ritiene di dover essere solidale perché il Nord deve essere solidale con il sul set non ci sono più queste convinzioni comuni perché i giovani con gli anziani perché i lavoratori dipendenti quei lavoratori autonomi e queste la crisi che riguarda in particolare noi
Non so se anticipiamo una crisi che si verificherà anche in altri paesi europei in tutti i paesi europei si discute di Maastricht si discute della disoccupazione da noi c'è questo fenomeno della perdita della coesione sociale
Tant'è che i modi amanti parlando del Nord Est lo definisse una regione della mente
Cioè un atteggiamento
Un atteggiamento del pensiero del comportamento dei dei cittadini nei confronti di tutte queste tematiche
Credo che c'entri con il discorso dello stato sociale
Perché io credo che qualsiasi tipo di riforma dello stato sociale presupponga la messe in luce l'ha messo in evidenza di questo obiettivo l'obiettivo del ripristino di queste ragioni dello stare insieme
Abbiamo dei buchi alle spalle la sicuri petto lettere secolarizzazione
E quindi dobbiamo in qualche modo ricostruire delle ragioni alte diventa difficile convincerla gente anche quelli che sono andati in pensione con dei vantaggi a tirar fuori una lira se non lo riconoscono la ragione
Del perché se non c'è sì la ragione della solidarietà della vicinanza del legamento con l'altro con quello che mi sta vicino persino del pensionato con mio figlio ci pensi lo Stato
Cioè non o meno queste ragioni allora io credo che la riforma dello Stato sociale a cui stiamo attendendo nessuno bene può sottrarsi a questo per tutte le ragioni che avete mai in modo magnifico Laura Pennacchi
Debbono partire da questo obiettivo di fondo genia che ricreano una tensione una fede una convinzione una decisione forte questi obiettivi
A me capire quando alle in mezzo ai giovani di di citare quel quel simpatico paradosso di Woody Allen che dice
Ma perché io debbo occuparmi delle future generazioni che cosa hanno fatto loro per me
E allora parto da questo e per dire no in rete in Italia è un Paese in cui le future generazioni ha fatto molto per la nostra generazione si sono presi l'onere di pagare il costo del nostro benessere
Il costo ma finanziario il costo ambientale eccetera eccetera
E quindi l'obiettivo che noi dobbiamo perseguire quello di ripristinare una condizione di futuro per voi nuove generazioni e quindi o si ricrea questo tipo di tensione di convinzione forte o diventa molto ma molto difficile secondo me
Lavorare dal diciotto giugno in poi perché anch'io sono molto molto contento del risultato del di DPF di ieri ma non mi nascondo
Che c'è l'intesa perché non si è detto su che cosa
In concreto ma bisogna arrivare a concretizzare
Questa intesa e per concretizzarla bisogna far crescere nel Paese questa consapevolezza
Allora a me pare che vogliamo indicare
Alcuni obiettivi molto precisi
La nuova organizzazione il nuovo modello di stato sociale non può essere universalistico non come ce lo siamo detti grosse Pedretti ancora non può rispondere a tutti per tutte le ragioni che sono state dette la crisi demografica la crisi fiscale eccetera eccetera alcuni obiettivi vanno selezionati
Ne ha indicati con chiarezza alcuni Laura Pennacchi lo sintetizza in questo modo il tema degli anziani per le ragioni dette il tema del lavoro e il tema della famiglia
Il tema della famiglia lo liquidò con una citazione di Tony Blair
Massimo nato per conosciuta
Se non è conosciuta della ripeto perché la sua memoria avendo la citata molte volte
Al congresso del della portarti uno società moderna non può essere moralmente neutrale di fronte al tema della famiglia
Se non ci credete andate in un tribunale per i minori le società moderne sono disgregate per ritirare la coesione occorre ricreare l'attorno a dei valori come quando la solidarietà dell'amicizia nel senso di responsabilità
Sì responsabilità eccetera
Tutte cose che così imparano in famiglia famosi in parlano su un'altra parte punto
Non perché il sette è un sacramento proposto dalla Chiesa cattolica ma perché è un presupposto per ripartire per ricostruire la coesione sociale
Anziani
Ed e il resto quali percorsi io indico alcuni passaggi molto concreti primo obiettivo continuare il risanamento fiscale dello Stato guai se a causa del dibattito che si è aperto in Germania e altrove noi pensassimo che possiamo mollare la presa
Questa è la condizione there garantire ai giovani quello che abbiamo detto per creare una condizione di stabilità
Perché la condizione di stabilità ci consente anche di che di creare un orecchio riequilibrio fiscale credo che vi siate detti che in questi ultimi quattordici quindici anni c'è stato un alleggerimento del carico fiscale sul capitale che ha potuto così circolare meglio fra i vari Paesi a danno del costo del lavoro perché la compensazione tributari è stata fatta aumentandolo rendendo più rigido il costo
Unione monetaria
Secondo tema occorre arrivare ad una reale concreta praticabile e praticata privatizzazione del rapporto di pubblico impiego
Perché occorre garantire l'efficienza che non c'è nella nostra pubblica amministrazione
Perché il volto dell'impiegato pubblico è il volto dello Stato per la maggior parte dei cittadini si cittadine non crede più dello stato e anche non solo ma anche per quest'anno l'efficienza perché occorre creare mobilità vera hanno
Teorica non solo sulla carta anche nel pubblico impiego perché occorre
Introdurre
Il
La parità della biografia contributiva anche ai fini previdenziali fra dipendenti pubblici dipendenti privati Laura Pennacchi ha parlato di equità non vi equità se non si ripristina siano no no se invece non si crea perché non non state dei prezzi non non c'è mai stata se non si crea
Altro obiettivo occorre avere più coraggio sono d'accordo con quello che ha detto la Pennacchi non l'addestratore destato alimentazione una nuova statualità
Una nuova statualità prevede una qualificazione maggiore delle funzioni di governo
E una progressiva riduzione delle funzioni amministrative da parte dello Stato dobbiamo fare tutti uno sforzo voi che proveniente dalla vostra che avete la vostra provenienza io che ho la mia provenienza
E entrambe le nostre provenienze hanno molto contato
Anche sulla funzione amministrativa dello Stato uno Stato moderno uno Stato che a governo e non amministra e quindi una maggiore complementari trazione fra strutture pubbliche e strutture private perché c'è un problema di libertà di parità di possibilità di opzione
C'è un problema di qualificazione dello Stato
E anche questa è la strada che è stata fatta è stata proposta all'usano lo sfondo dalla Pennacchi ed altri il futuro assicurativo previdenziale dei giovani garantito solo da una integrazione anche con i fondi pensione
Private non non pubblici e quindi già che entriamo in questo ordine di idee
Lo Stato che deve avere funzioni di governo alle funzioni di governo sono cosa diversa dalla funzione di gestione
Guai però se rinuncia la funzione di governo anche il privato deve essere sottoposto alla funzione di governo
Favorire l'occupazione e l'arrivo cupa azione proprio in questi giorni ieri sono stati resi noti i dati dell'Istat secondo cui in Italia ci sono cinque milioni di lavoratori in nero
Questo preoccupa e consola questo descrive la inefficienza dello Stato e tante altre cose descrive un po'consola perché questo grande questo dato preoccupante della disoccupazione soprattutto giovanile speriamo che in parte sia compensato sul piano di fatto comunque da una occupazione
Per quanto un'occupazione senza le professioni senza le garanzie cinque milioni sono un lavoratore su due ci stanno
Ai doppi lavori ma ci stanno probabilmente al sud ieri mattina c'era uno economista la televisione che diceva che in alcune aree in alcuni settori produttivi come che del tessile in Puglia siamo a livelli di uno regolare su dieci uno regolare su dieci
è gravissimo che nove non siano regolarizzati ma insomma intanto ce ne sono dieci che lavorano però dobbiamo lavorare su come fare riemergere
Questo dato e come lavorare attorno a questo dato
Siccome riguarda in particolare il sud io non ho il tempo perché ho già consumato il mio quarto d'ora io mi limito a dire
Che c'è uno scandalo in Italia
Ci sono Paesi come l'Irlanda come Portogallo in parte la Grecia che hanno utilizzato le opportunità europee i fondi strutturali fondi di coesione per organizzare uno sviluppo se io penso che per le otto regioni del nostro Mezzogiorno sono ancora disponibili nel quinquennio novantaquattro novantanove esattamente ventinove mila o giù di lì sono quasi trenta mila miliardi che con il cofinanziamento possono diventare sessanta mila miliardi e se penso che e che non vengono sono impegnati solo in parte io credo che sia giunto il motto il momento mi spiace che non c'è presente Laura Pennacchi ma ne ho parlato anche col presidente del Consiglio
Sia giunto il momento di pensare alla istituzione di un commissario straordinario con poteri sostitutivi degli enti locali di regioni di tutte le amministrazioni ai sensi della legge quattrocento della Presidenza del Consiglio presso la Presidenza del Consiglio
Perché in Europa noi tutti i mesi siamo sottoposti ogni parlamentare europeo europei alla gogna di sentire parlare della incapacità dell'Italia di sfruttare di utilizzare queste risorse
Però la cosa più grave e che al sud queste risorse possono essere decisive
Se le forze politiche in particolare quelli di governo cominciano a ragionare su uno strumento eccezionale mi rendo conto che limitativo anche delle prerogative delle istituzioni ma uno strumento risolutivo secondo me è importante
Poi i temi che sono stati toccati
Il part-time non è possibile che in Olanda ci sono trentacinque quaranta per cento i lavoratori che lavorano part-time ed hanno i perché non applicazione
Perché non è conveniente non per i lavoratori ma non è conveniente per il datore di lavoro
Perché oggi i costi riflessi gli oneri sul sul costo del lavoro sono troppo in gran parte oneri fissi e Solone riportava che solo in piccola partono i proporzionate la durata della dell'orario di lavoro
Bisogni in un qualche modo rendere proporzionate proporzionale il carico fiscale
Sull'orario di lavoro in modo da rendere indifferente anche per il datore di lavoro la disponibilità creare posti di lavoro part-time
Incentivi all'imprenditorialità azione alla riconversione al ritorno lavorativo
Penso ad esempio a quanti uomo-donna parto dall'uomo perché tu non mi attacchi in occasione Dino di una direbbe la nascita di qualche bambino possono anche interrompere e poi dopo deve essere incentivato consentito aiutate le reingresso lavorativo insomma una serie di cose che si possono fare concretamente se si crea come dire il clima
Di una impresa
Così come nell'immediato dopoguerra nostro paese c'era un clima di una di un di un Progetto di una grande impresa deve essere ricreato questa questo clima
Evoca evidentemente coraggio da parte di tutti da parte delle forze politiche di non pensare al consenso elettorale di domattina questo vale per il nostro amico Bertinotti in particolare perché le altre forze politiche della maggioranza stanno dimostrando
Maggiore interesse per l'interesse del Paese sotto questo profilo ma anche un coraggio da parte del sindacato nel senso che è costoso anche da parte del sindacato che evoca la esigenza del sindacato
Come dire di dedicarsi di essere disponibile a una sua trasformazione molto ma molto profonda viviamo tempi dove il rinnovamento è obbligatorio c'è un bellissimo proverbio cinese che dice
Di quando spira il vento del rinnovamento c'è chi costruisce dei mulini a vento e chi costruisce dei muri
Ecco bisogna che costruiamo pochi muri in perché il rinnovamento la novità il cambiamento deve
Essere realizzato grazie
Grazie anche Pierluigi Castagnetti
Poi ha ricordato una serie di cose e qui noi discutiamo quasi quotidianamente in Europa
Non ne abbiamo parlato oggi ma credo che dovremmo in altre occasioni affrontare questo problema dello utilizzo delle risorse e delle opportunità
Comunitarie anche per il nostro sviluppo il PDS nazionale organizza per domani e domenica io parteciperò anche questo incontro seminario proprio per su questo tema perché credo che ci sia la consapevolezza proprio ormai di tutti e che è intollerabile impossibile scandaloso colpevole andare avanti in questo porto
L'ultimo intervento perché come avete visto che Carniti non c'è si scusa ma siccome poi faremo gli atti di questo seminario ci darà il suo intervento scritto così come Ugo Ascoli che non era presente questa mattina Francesca Izzo Francesca Izzo e parlamentare membro della direzione responsabile
Per il PDS delle donne
Io credo che oggi siano emersi molti spunti abbiam parlato di equità abbiam parlato di pari opportunità
Credo che una voce con uno sguardo alla necessità di equità e di pari opportunità per tutte le differenze che ci sono oggi e per il futuro sia fondamentale in questo riflessione e in questo dibattito che vuole trovare vuole contribuire a trovare soluzioni in positivo per i problemi che abbiamo di fronte
Io appunto
Volevo riprendere la metafora con cui chiudeva Lesson Castagnetti cioè che diventi al cambiamento c'è chi innalza i muri e chi invece costruisce mulini a vento capaci di captare
Le forze che si sprigionano del cambiamento
E io anch'io credo che e in tutta la che fino adesso però in questa
Il dibattito e anche nelle diciamo nel dibattito in cui gli sforzi che si stanno facendo affrontare questo tema del
Cambiamento delle e le strutture del nostro stato sociale che però significa fondamentalmente il cambiamento delle dei fondamenti del patto i cittadini mentre l'impatto sociale che è stato stipulato quest'anno dicemmo questo elemento della apertura al futuro e dell'innovazione che in gioco e quindi della sollecitazione delle forti che sono interessati che possono essere forze motrici di questo cambiamento non non è stato abbastanza forte
Anche stamattina nel dibattito veniva veniva detto insomma ha prevalso l'elemento a degli USA paura
L'elemento della dissidenza l'elemento della difficoltà perché fondamentalmente quello che ha dominato sono stati e i modi con cui a tutto si è impostata e a prevalso poi questo fa parte anche dello scontro politico in in modi concreti si impone una discussione dipende anche dai rapporti di Forte dei rapporti politici
Ma insomma ha prevalso l'elemento dei tagli tenne sacrifici si del dovere limitare del dovere e non che cosa era diciamo in cui in questa in questa Bach in questa campagna era in ballo di mutamento e di possibilità di mutamento e delle forze che sono interessate molte
Io
Da questo punto di vista faccio anche un riferimento anche critico al sinistra per partito democratico della sinistra
Da questo punto di vista certo molto è stato
Accentuato è stato posto l'accento sulla anche se io sono molto d'accordo con quello che diceva Laura Pennacchi che non bisogna assolutamente contrapporre e mettere l'un contro l'altro le varie forze i vari soggetti che sono coinvolti nel processo di ridisegno del nuovo patto di cittadinanza sia quelli che sono attualmente inclusi sia quelli che devono essere inclusi e che sono interessati di più al mutamento sarebbe un errore GRA
Ma
Diciamo la sottolineatura la messa in luce di quel in valore
Delle forze che come di nessuno vi talmente interessate a cambiare oltre sicuramente giovanile noi delle nuove generazioni questo diciamo il
Lo scarto tra anziani e giovani tra appunto il gap generazionale che diventa sempre più e più evidente e quindi l'esigenza di far di mettere in campo le forze dei giovani come forze interessate a cambiare che sono interessati a cambiare e sicuramente un dato che è emerso che è presente nella nostra discussione e io però e anche tenendo conto del dibattito che c'è stato oggi dove a parte alcuni accenni alcuni interventi e penso alcuni del Dick che stamattina sul lavoro ma l'intervento di Chiara Saraceno ma come aspetti che sono più che altro di spunto ma che non li mettono diciamo non c'entrano la questione la considero tutto sommato marginale
Io considero con me distante vitale per diciamo la partita che si apre per la costruzione dei mulini a vento di cui parlava di cui parlava H
Ogni tipo e la messa in campo delle della forza delle donne di questo
Cioè per la riforma dello stato sociale
Considerare come strategia
Per lo sviluppo del nostro Paese la porta delle donne
Beh
Io considero questo un punto fondamentali invece una
E lo considero questo un un mondo uno un errore un errore politico
E lo considero questo questo vale per tutti per tutto il modem la riforma del Montello dello step della dello stato sociale a livello europeo voce pubblica l'abbiamo detto i modelli dello Stato non a caso le prime critiche che sono state avanzate
Allo stato sociale come si è costruito nella nella del dopo dal dopoguerra in avanti non a caso è venuto per il primo è venuto dal pensiero delle dopo esattamente perché era uno Stato sociale che si era costruito a partire appunto sulla base fordista e familista cioè adesso qui non c'è tempo per Ribéry prendere ma è stato evocato esattamente sulla base di quello modello sociale Aletti aveva che vedeva incluso il lavoratore maschio capofamiglia chi aveva un ciclo di vita estremamente regolare che cominciava a lavorare giovani e finiva ha un'età
Standard che lavorava sempre nello stesso posto i lavoratori fordista il cui salario era un salario familiare che doveva pensare a sé alla moglie e
Esattamente questo tipo di impianto fordista familista e patriarcale è stato messo in discussione esattamente dalla critica delle donne che vedevano in questa forma di welfare con tutti i meccanismi di assistenza che si erano costruiti una forma di stato sociale che le escludeva e soprattutto le escludeva esattamente quando è entrato in crisi
Quel tipo il modello perché negli ultimi venti trent'anni a livello europeo in maniera massiccia in Italia in modo molto limitato è finita quel tipo di famiglia è finito
Il tipo di di di di di di di struttura economico-produttiva c'è stato un grande balzo sul piano della emancipazione dell'ingresso delle donne nel il mondo del lavoro in altri Paesi questo si è tradotto in alcuni mutamenti dell'impianto del welfare nel nostro Paese non è accaduto multa io dico
Il perdonatemi la schematicità di questi di questi di questi riferimenti perché non è possibile fare un discorso molto più s'
O più spiccato e articolato in ragione della modernizzazione selvaggia che c'è stata nel nostro Paese
E
La la o questo processo si è tradotto sostanzialmente in una certo innalzamento della qualificazione della professionalità di
Delle delle donne e una disponibilità e propensione ad entrare sul mercato del lavoro ma in realtà con il mantenimento del più basso tasso di attività in euro ma il più basso il più alto tasso di disoccupazione e terzo perché questo va considerato e va tenuto insieme i nostro paese nel giro di vent'anni e diventato il primo e tra i primi tre paesi al mondo per tasso negativo tutti natalità
Se noi
Mettiamo assieme questi dati questa situazione configura problema
Del del sociali economico nazionale del Paese al pari del Mezzogiorno
è una grande questione nazionale e pensare di riforme di costi di quelli che di dico di stipulare un nuovo patto sociale
Un nuovo patto sociale perché finalmente includa le donne che sono una ora una forza produttiva enorme ai
Senza senza la quale non è pensabile
Che il nostro Paese abbia uno sviluppo
Oramai questo psico ci dicono cioè se non tutti pensa di potere includere stabilmente le do nel nostro sistema produttivo a tutti gli effetti non abbiamo un blocco una strozzatura del nostro sviluppo al pari della strozzatura rappresentata dalla dal Mezzogiorno d'Italia
Io dico queste faccio questo riferimento per dire che esattamente la diciamo la la la questione della vi sembrerà riscrittura del patto di cittadinanza la messa la riforma dello stato sociale appunto a come condizioni questa capacità e questa esigenza di affanno diciamo di mettere in campo queste forze che sono attualmente margine il modo però con cui ancora si parla di questo solo diciamo mondi che come dire non lo affronta non la non lo affrontano per per quello che non lo mettono al centro non riesco le questo dico sia le forze politiche sia le forze sindacali
Sia il sindacato sia i partiti e sia il dibattito
Che attualmente cioè su attorno a questo riguardo ancora questa dimensione e io dico quando parlo delle donne esattamente Evo faccio questo riferimento faccio questo riferimento cioè alla diciamo alla dimensione profonda cioè al mutamento profondo che questo significa perché significa qui vado molto rapidamente significa una mutamento radicale nella mercato del lavoro da questo punto di vista i riferimenti che venivano fatti cioè il mercato del lavoro in Italia è ancora un mercato del lavoro che strutturato su orari
Nessun ciclo rigido e lungo e non consente assolutamente la possibilità di un ingresso massiccio delle donne nel mercato del lavoro non a caso Tina venivano dati rivelò citati dei dei dati molto interessanti cioè d'ingresso nelle diciamo i nuovi i nuovi ingressi e il mercato del lavoro vedono una presenza consistente di donne ma il dato che non viene richiamato e che questi ingressi Steve traduco ritratti tradurranno in breve tempo in altrettanti massicci uscite dal peccato della forma esattamente la l'andamento gli impegni ciclo e di ingressi e peraltro diretti anche qualificati e forti che però arrivati ad una altre centrale della vita delle donne questi traducono in uscite esattamente perché sia la struttura del mercato del lavoro non è in grado non riesce a tollerare ad accettare la presenza appunto di una di di forze lavoro che hanno una maggiore elasticità sia tutti i sistemi appunto di sicurezza sociale non sono calibrati su questa su questa presenza su questa ingresso che che deve essere delle delle delle doti da questo punto di vista diciamo le proposte e su questo poi chiudo delle proposte che noi pensiamo anche come il Partito democratico della sinistra e come donne del partito democratico della sinistra
Sono esattamente rivolte a mettere al centro questo ma come un tema che ha rilevanza nazionale
Diciamo va come dire superata
Questa che e anche come dire un qualche un tarlo culturale io non non non riesco a definirlo così che anche proprio del nostro dibattito c'è quello di considerare questo aspetto come qualcosa di aggiuntivo immaginarli e di non porre invece al centro come qualcosa dalla cui prospettiva si può rileggere l'intera struttura sia della della nostra della nostra economia sia di quelle che sono poi i sistemi di welfare che devono essere costruiti
L'opporre al centro significa appunto pensare a una riorganizzazione del mercato del lavoro che vada molto più a fondo anche rispetto anche al pacchetto Treu che ho che in questi giorni in discussione al Parlamento che prevede alcune norma che sono ancora molto limitate bisogna andare molto più a fondo e soprattutto preveda sistemi che sono sia per quanto riguarda il appunto stamattina la Chiara Saraceno li faceva riferimento a un minimo vitale chiamiamolo così che sia di accompagnamento nella diciamo in tutto il ciclo di vita che posta appunto prevedere passaggi uscite entrate dal mercato del lavoro che soprattutto per quanto riguarda gli le le le donne è un'esigenza indispensabile ma non soltanto per le donne ma questo punto per anche per le nuove figure che sono presenti sul mercato del lavoro
E da questo punto di vista io soltanto un'ultima battuta anche del per quanto che accennava Castagnetti nel suo intervento anch'io penso che diciamo la coesione la solidarietà siano pro un esigenza vitale per le nostre il nostro per i nostri Paesi e in ispecie per la per le per l'Italia ma bisogna pensare a un coesione e forme di solidarietà
Che diciamo né penso alla riferì alla riferimento che lei faceva alla in via che non possono prescindere più da quelle che sono oramai
Conquiste e sono diciamo con e qui spediti individualità costruite dalle donne e che ha con qui bisogna fare i conti e quindi ci si tratta di pensare a Formenti
Familiare a forme di solidarietà e di coesione dove appunto non è più pensabile che una figura femminile vive come è stato per il passato eccome faticosamente ancora continua ad essere si sono Barchi una fatica e
Diciamo è un carico sempre più insopportabile che si traduce non soltanto in un peso per diciamo le singole e le donne in genere ma che oramai sta diventando un problema di carattere nazionale un carattere sociale nel senso che la qui su questo chiudo il tasso negativo natalità raggiunto da questo Paese segnale esattamente questo cioè una ma Leste e quindi tanto è una sofferenza che diventa un qualcosa che si ripercuote sull'intera comunità nazionale
Due parole per chiudere non per fare conclusioni credo che
Non ci conoscevano sia necessario fare confusione
Voglio solo pensare che questo convegno che abbiamo fatto oggi e ringrazio tutti quelli che sono in venuti che sono rinvii sono venuti anche ad ascoltare perché non abbiamo l'altra possibilità a nessuno di parlare ma solo di ascoltare che insomma l'obiettivo era quello di fare emergere rispetto questo problema e alla discussione spesso asfittica anche si legge sulla stampa che si sente anche nei dibattiti solo tagli si taglino contrapposizione appunto fra pensioni piuttosto che altri interventi dello stato sociale invece contribuire a allargare lo spettro dei problemi con cui dobbiamo fare i conti che dobbiamo affrontare a mette nucleare tutti i nodi che sono dietro questo pro prima della riforma dello stato sociale ovviamente facendo una scelta di campo che è quella di un modello di società a cui noi ci speriamo che è quello che abbiamo sentito oggi moltissimi interventi creduto di del quale tutti siamo consapevoli gli appuntamenti dei prossimi giorni sono appuntamenti importanti sono appuntamenti fondamentali
Il governo e per il sindacato a partire dal diciotto giugno io credo che siano appuntamenti fondamentali anche per noi per ciascuno di noi per ciascuno di noi per i ruoli che noi abbiamo nelle istituzioni ma anche nel per ciascuno di noi come componenti e membri di un di un partito la maggioranza del PDS ma anche del PPI componenti di una coalizione che l'anno scorso ha fatto una scommessa enorme e che sta cercando di portarla avanti con tutte le difficoltà con tutti gli errori ma anche con grande coraggio e io credo che è e in questa direzione che dobbiamo andare mi auguro che il lavoro di oggi abbia contribuito a questo grazie
Sì