"Il dolore della politica" convegno organizzato presso la Sala del Cenacolo in Vicolo Valdina

Toh ebbe certamente con indizi ne ha limitato la libertà
Perché li ha ridotti ad un progetto unico e quindi a asserviti
Le grandi ideologie come ideologia del riscatto avevano idee monolitica di felicità
Mentre la felicità che vedrà la politica e permettere ai cittadini di perseguire le forme della propria realizzazione allora l'indice della felicità che la politica deve perseguire e dato alla riduzione del dolore
Perché soltanto riducendo la sofferenza sociale sia ampia la possibilità di attività dei soggetti nella persecuzione nel proseguimento della loro felicità allora non c'è politica
Che riesca se non riduce dolore
Perché se non riduce dolore non mette gli uomini nella condizione di perseguire la propria felicità però a questo punto una considerazione elementare
Nel senso che a partire da questa dimensione
Di lavoro sulle condizioni di Persico ripidità della propria felicità nel nuovo sviluppo dello stadio modo lo Stato moderno diciamo a partire dai modelli secenteschi fino a quelli contemporanei in questa riduzione del dolore c'è stato un cambiamento uno evoluzione di significato
Allora siamo d'accordo credo che sia un raccordo che la felicità che deve produrre la politica è una felicità che lavora non sugli obiettivi ma sulle condizioni poi gli uomini a partire da condizioni fallì facilitate da un più un primo un più ampio movimento della propria volontà e gli uomini attingono lavoro nero
Che cosa è cambiato ecco la a politica dei moderni
E nata fondamentalmente sotto il concetto di assicurazione
Rassicurare i cittadini
Il primo atto il primo gesto della politica di moderni e un gesto che tende ad amministrare la morte
La politica moderna nasce colla intenzione di amministrare la morte cosa vuol dire amministrare la morte
Basta avere il modello si hanno della politica nella testa ma poi anche i modelli liberali alla Lockheed
E il modello fondamentale che
Gli uomini confliggono in base ai loro interessi
Radicalizza hanno i loro scontro in base ai loro interessi
Bisogna limitare
Il loro egoismo
Perché leghismo totale produce la guerra
Perché l'interesse personale fa di ogni individuo uno stato
Allora perché uno Stato nasca e necessario che ogni individuo cessi di essere stato per se stesso
Allora l'amministrazione della morte è fondamentalmente la costituzione di una autorità che neutralizza il conflitto relativizza Ando interessi
Se gli interessi non vengono Reval
Relativizzare ti ogni interesse e per necessità antagonista
Allora si accetta la sudditanza
Gli uomini accettano la sudditanza per mettersi al riparo dalla morte che essi stessi si infliggerebbe erano qualora non limitassero il loro interesse non cedessero secondo il modello siano non cedessero il loro diritto di resistenza se gli uomini non cedono il loro diritto di esistenza allora risultato della guerra totale
In questa cessione del diritto di resistenza il compito dello Stato diventa immediatamente quello di amministrare la morte
Ma anche senza mitra amministrare la morte
Ridurre il potenziale di conflitto
Allora il momento iniziale di riduzione del dolore si configura come riduzione del rischio di morte in base alla relativizzazione degli interessi
Ecco perché lo Stato moderno nasce come garante dell'interesse generale se non c'è interesse generale non c'è stato
Si torna al dolore originario dà la possibilità alla guerra l'atto di pacificazione che costruisce lo Stato e chi di amministrazione della morte e un atto che dallo Stato il potere di infliggere morte cioè di limitare però a vantaggio del bene collettivo
Così nasce fondamentalmente lo Stato moderno
Quindi la riduzione del dolore originariamente amministrazione avevamo
Ma una volta che lo Stato nasce così come ministro di morte perché limita il conflitto e qui di neutralizzarlo scontro
Attraverso il processo di neutralizzazione crea spazi di libertà
Perché le libertà relativizzare te diventano libertà possibile
Le libertà totali sono libertà impossibili
Le libertà possibili sono libertà compatibili e quindi relative lo Stato relativizza andò
Delimita e delimitando concede gli spazi delle realizzazioni soggetti
Allora i benefici della pace quali sono
Che nel momento in cui si è relativizzare o il campo dell'interesse ed è emerso l'interesse generale
Allora bisogna fare in modo che i singoli individui nelle loro rispettive sfere possono realizzare il meglio possibile non solo ma che tra una sfera e l'altra lungo Gilda generarsi dinamiche di antagonismo sì
Genere si generino dinamiche di cooperazione
Allora l'evoluzione è stata questa dal bene della pace
Amministrazione della morte agli frutti della pace e quindi lo Stato nella modernità e diventato sempre di più uno stato che dal TAR sicurezza
Si trasforma in uno stato che da assicurazione
I grandi modelli nati sostanzialmente a partire dalla diciamo dalla fino all'Ottocento nelle politiche novecentesca i grandi modelli di Welfare di cui tanto si discute oggi e fondamentalmente dato da questo
Lo Stato che da assicurazione
E da assicurazione a quella parte della società meno inclusa
Perché è che oggi il quel far si sia consumato
In larga parte siamo anche raccolto
Bisogna vedere cosa può rimanere cosa porno può non rimanere ma certamente
Sarebbe stato impossibile
Sarebbe stato impossibile realizzare l'inclusione sociale senza l'intervento dello Stato
Perché
C'erano delle quote marginali nella società che dovevano impronta entrare nello Stato e non non lo avrebbero mai potuto se non attraverso la forza della rappresentanza
Allora i grandi partiti di massa questi grandi movimenti collettivi sono stati i fenomeni attraverso cui si è potuta pensare una inclusione generalizzata dello Stato
Allo Stato inevitabilmente da ministro di morte diventa sempre di più amministratore della vita dei cittadini
Sistema dei servizi
L'ampliamento dei servizi
Che favorisce e non blocca o perlomeno dovrebbe favorire l'iniziativa individuale de questi sono tutti fenomeni attraverso cui lo Stato libero spazio
Diminuisce resistenza non dico dolore ancora diminuisce resistenza perché ci può essere un dolore della società che non ha niente a che fare con l'handicap fisico
Cioè e il dolore dei vincoli
Dei legami di necessità
Delle grandi povertà ecco ci sono problemi che non sarebbe stata possibile affrontare e risolvere senza l'intervento dello Stato moderno dello Stato nella società
Tra l'Ottocento e il Novecento c'è stato in Europa e nel mondo una sorta di centralità dello Stato che ha prodotto elementi effetti stato attrici in alcuni luoghi ma ha prodotto elementi di grande progresso in altri perché sopra
E tra i comunismi fascismi che vedono al centro lo Stato in dimensioni spatolata ricche e che pure si pongono in ambedue i casi problemi di inclusione sociale noi abbiamo le grandi politiche di Welfare
In fondo e Roosevelt che ha lamentato il grande modello anglosassone svedese ecco tutto questo grande modello in cui lo Stato ha mediato l'inclusione
Quindi lo Stato Baldas sicurezza al fornire sempre di più assicurazione
E su questo punto tornerò alla fine adesso invece introduco quella forma di dolore che non è il dolore dell'impedimento
Sociale della resistenza dell'ambiente
Ma introduco quel tipo di dolore che invece e il dolore proprio come male fisico
Cioè una esclusione nell'esclusione
Perché nella società abbiamo gli esclusi che sono quelli che non hanno lo spazio per realizzare la propria libertà
E per seguire il proprio benessere ma abbiamo un altro tipo di esclusi
Gli esclusi negli esclusi cioè quelli che hanno proprio dei limiti
Sostanzialmente fisici la malattia Haiti saggio allora chi provvede
Nella società
A questa dimensione di esclusione passiva
Ecco io faccio la distinzione tale esclusione attiva l'esclusione passiva l'esclusione attiva e quella di persone che si trovano oggettivamente ai margini della società però hanno risorse di autonomia sufficienti per conquistarsi spazi ma ci sono persone della società
Che sono esclusi due volte perché sono esclusi ma non hanno Omar margini
Di incremento del loro spazio allora chi li garantisce
Allora a questo punto e chiaro e questo è un po'meno molto importante che nella società ci sono c'è una quota di umanità in perdita
Cosa facciamo con questa quota di umanità in perdita
I nazisti il problema l'aveva
Il sofferente come risolviamo il suo il problema del sofferente lo chiamino lo eliminiamo
Non solo gli ebrei ma anche i sofferenti anche il bambino che arrossiva
Doveva essere eliminato nella classe
Il dolore visto che non si può togliere dalla vita
Allora non lo cancelliamo uccidendo sofferente questa è la dimensione estrema allora nella società c'è una quota di umanità in perdita
Che non rende almeno immediatamente o non rende secondo gli standard del sistema
Allora cosa vuol dire qui che l'oggetto della politica e la felicità che deve prendersi carico di chi non rende secondo gli standard del sistema e quindi deve variare il sistema per evitare l'esplosione
Se non fa questo evidentemente
Sottrae a una parte
Di persone la possibilità di entrare nell'ambito della felicità possibile e allora qui si trovò si pone un altro problema importante
Che qui enuncio varrebbe la pena di sviluppa
Ed è questo
Se nella società ci sono degli uomini in perdita
E la società deve farsene carico allora esistono due aspetti
Di questa sofferenza
Una che guarda al dolore come condizione oggettiva
E uno guarda al dolore come condizione soggettiva che cosa intendo dire
Ci sono situazioni oggettive di handicap
Cioè delle persone che non possono fare certe cose
Perché sono stato di malattia di disagio
Allora a questo punto il problema per non essere patetici
E quello di eliminare la quantità di dolore evitabile
Cioè a dire ci sono delle situazioni in cui la politica non può dare la sanità le persone
E chiede alla politica di dare la sanità alle persone dire integrarli e chiede alla politica l'impossibile su questo la politica non poche fallire non è il suo compito però c'è una quantità di dolore evitabile
Allora assumere il punto di vista dell'escluso come un parametro della propria modificazione
Dicendo l'escluso non lo dobbiamo lasciare escluso ma dobbiamo nei limiti del possibile integrarlo vuol dire lavorare sulla quantità di dolore che nella società inevitabile
Molto spesso e troppo spesso si dice non si può fare niente ma è vero che non si può fare niente
Oppure ci sono standard di condotta
O di rendimento medio che tendono ad ignorare
L'inclusione degli esclusi
Perché ci sono costi
Da pagare senza contropartita e la società deve assumersi il peso senza avere guadagno se non in termini generali
Di affrancamento della società come tale
Ecco perché se la politica dimentica il dolore
Tende sempre di più a fallire come politica
Perché perde di vista il punto di vista dell'indice di felicità possibile
Cancellare il dolore è uno degli elementi a tre su cui la politica mortifica il suo figlio
Allora c'è un dolore evitabile
C'è un dolore non evitabile
E il fatto che dissi la situazione di handicap ci siano delle situazioni
Non sanabili
Allora qui gli aspetti diventano non più oggettivi non è più il compito della politica
Ma diventano soggetti
Allora la capacità di generosità che c'è dentro la società
Nel senso dell'assistenza e della comprensione
Diciamocelo chiaro il grande quel far delle società europee di cinquant'anni fa quale
Da questo punto di vista dal punto di vista soggettivo e la famiglia
Perché lì c'era la dimensione della comprensione del supporto dell'assist
Ma in una società moderna che ha disgregato la famiglia o se non l'hard disk se non la disgregata ha imposto a tutti i cittadini quei ritmi di distanza
Di cui poco prima si parlava per cui uno di leva del ognuno dice vorrei ma non posso
Cioè c'è il vecchio cioè l'anziano handicappato ma intanto ci sono i bambini giovani e da questi devono essere assistiti devono fare le vacanze non c'è malafede in questo
Ma alibi sì
C'è una vita che cresce che si sviluppa e c'è pur sempre un qualcosa che mi tiene
Allora in una dimensione di relazione
E di comprensione
Ci si fa carico di questo soggetto
Allora nella società
Sviluppare modelli di benessere che cancellino il dolore sviluppano U una
Antropologia collettiva che un'antropologia spietata
E noi nella società contemporanea ci troviamo molto spesso dinanzi ad una Antropologia spietata
E allora qui c'è una connivenza tra la politica che non prende sul serio il deficit che può eliminare
E i soggetti
Che non si fanno carico del deficit che hanno attorno
E qui si apre un problema molto interessante decisivo la rimozione del dolore nelle società contemporanee
E nelle società contemporanee la rimozione del dolore avvenuto in un modo molto semplice
Attraverso la sua ghettizzazione
E la tecnica che all'AGEA alleggerito tanto dolore tanto ne ha accolto ha permesso sotto la scusa della produzione scientifica di realizzare l'isolamento gli ospedali tanto meglio funzionano tanto meno possono essere visitati parenti
Cioè questa sottrazione dalla sofferenza dal continuo della vita qui ci troviamo in una società in cui un tempo c'era molta impotenza ma una grande presenza dalla sofferenza e quindi gli elementi di partecipazione soggettiva erano elevatissimi
Lei metodi comprensione non restava che quello la tecnica a accresciuto la potenza ma ha fatto sparire la sofferenza
E quindi l'elemento che sana è un elemento che sottrae che separa allora se il dolore esce dall'ordinario della vita
Voi pensate che lo possa pensare alla politica
Se quegli stessi che dovrebbero essere partecipe della sofferenza tenta il tendono ad ignorarla voi pensate che lo posso pensare alla politica
E infatti noi siamo in una società in cui i modelli di condotta i modelli di comportamento sono i modelli degli riusciti
E questo
Nelle nostre società opulente e nel momento
Se noi dovessimo dare agli esclusi lo standard di vita
Che abbiamo uno vi nelle società evolute
Altro che crisi ideologica
Altro che crisi eccolo ecologica del mondo salterebbe
Ma a nessuno viene in mente di modificare i parametri dei riusciti
Tenendo conto degli esclusi
Allora c'è
Un patetismo nei confronti degli esclusi è sostanzialmente una ratifica del successo dei vincitori
O della vita
Il dolore ghettizzato ma nello stesso tempo c'è un'epopea del macabro
Il dolore fortemente rappresentato dell'epopea del macabro ci comunichiamo e ci sentiamo buoni
Ma non guardiamo il volto del sofferente che abbiamo a casa
Il dolore è diventato spettacolo nella sua
L'ala che rimetta che ci assolve affronto al fronte del tanto grande dolore che nella vita ordinaria cui abbiamo cancellato
E allora a questo punto di vista il deficit che c'è nella società
Si presentano un modo ancora più forte nella politica
E quindi la politica perde il suo fine quando al contrario avendo senso vero e profondo dalla sofferenza dovrebbe educare la società ad avere cognizione del dolore
In modo appunto da sviluppare la libertà di tutti
E quindi molte volte c'è un'ideologia della libertà che non corrisponde alle reali libertà
Allora è chiaro che in una situazione di questo genere
Il fatto che la politica si faccia carico Della sofferenza non deve significare che si sviluppa assistenza
Perché lo sviluppo dell'assistenza è sostanzialmente una carità che lascia nella soggezione china ricevo
Una società deve sviluppare opportunità
Ma opportunità a tutti i livelli perché si dice sempre che deve sviluppare opportunità ma poi se uno va a vedere l'opportunità e sempre di un ceto sociale o di un corpo o di una tradizione
Che alle opportunità è abituata alle se accogliere e ha una tradizione una cultura che alle opportunità non è abituata e non le sa cogliere ammesso che il raggiunta
Ed allora
Qui vengo
E mi intendo a forse sarebbe molto lungo ma tendo a agganciarmi al dolore della politica chiamiamolo il dolore della rappresentanza
Il dolore della rappresentanza
La rappresentanza in rappresentanza di interessi
E le rappresentanze di bisogni
E in terzo luogo e rappresentanza della generalità
Ecco il tram
Io sono rappresentanze di interessi noti ma devo contrattare a livello di interessi generali qui non posso negare gli interessi noti
Però ride vuole difendere sinergici agli interessi generali e quindi in questo senso li devo anche a tradire
E necessario che in certo senso io ritrattistica perché altrimenti divento difensore di egoismi e non più mediatore
Per le opportunità generali
Non diventò rappresentante ma mi trasformo in protettore
Tutta battuta la Lotto sul voto di scambio di effetti che cos'era se non la trasformazione del rappresentante in protettore
E quindi con una mediazione sempre più bassa sempre meno attenta all'interesse generale
Alla impersonalità
Che libera lo spazio delle persone
L'eccesso di personalismo non libera spazio alle persone
Ma crea
Ricatti e sudditanza
Allora la rappresentanza rappresentanza deve fare questa grande mediazione deve essere portatrice di un interesse da cui proviene ma deve giocare la la tutela di questo interesse all'interno di una generalità qui c'è il grande dolore dalla politica
L'interesse che io difendo deve essere una piattaforma per il mio successo o l'interesse che io difendo deve essere un qualcosa che io riscatto in una riorganizzazione generale alla società
Ecco la differenza tra il rappresentante il protettore
Poi c'è un'altra cosa importante
Un altro dolore della rappresentanza
Ho fatica della rappresenta
E questo è un discorso più sociologico sociologico antropologico
è sparita dal da lessico della politica una formula che la vecchia popolo può politologi a usava quella di ceto politico
Nella società la democrazia si dice che i ceti sono finiti
Sono figlio
Quando invece la nostra società a guardarla funziona attraverso processi informali direttrice Étoile Ritz azione
La ratifica del cento e che non permette scambio diventa stabile
Può permettere scambio tra persone
Ma c'è una fissità della funzione
Non è un caso che la politica in Italia ma anche nel mondo funzioni soprattutto per cooptazione
Che si assume dal basso in un cento
Deve succedere qualche collasso sociale particolare
Moderato e giudiziario come Tangentopoli
Perché lì non c'è stata una mutazione antropologica degli italiani
Ecco perché io non credo che lì ci sia stata una rivoluzione
C'è stato un contraccolpo non c'è stata una rivoluzione l'antropologia degli italiani fondamentalmente è rimasto uguale
La il meccanismo della Cei polizza azione che si entra per cooptazione tranne che non ci siano questi e anche quando ci sono queste grandi voragini sociali
Società che hanno sperimentato rivoluzioni teste sangue si sono ricostruiti i ceti
Quindi non è vero che la dimensione eccettua Ale sia sparita delle società
Qui la mobilità dalla democrazia molte volte e apparente più apparente che reale
Allora in questa dinamica
Tra il rappresentante e rappresentato c'è un nesso di verticalità
Ma i rappresentanti tendono assomigliarsi tra di loro molto di più di quanto non somigli noi rappresentanti
E quindi l'opposizione
Governo e opposizione
L'opposizione della rappresentanza a livello orizzontale
E molto più dolce della distanza
Tra i rappresentanti era presentata
Super ha detto delle cose bellissime da questo punto di
Allora ecco il grande dolore dalla politica cioè il grande tradimento strutturale
C'è un pensiero dei casi di per questa questo ebraismo orientale interessante ed esplicito questa frase perché si dice tanto che sono finite l'ideologia eccetera eccetera
Allora i casi di dicevano che gli uomini non sono vicini o distanti da loro
Per quel che credono
Per gli ideali e le ideologie che condivido
Ma sono più o meno distanti da loro per quel che fanno
Cioè e nella continuità della vita e della pratica
Che si crea similarità
Se la funzione del rappresentante
E quella di rappresentare
E guarda
Come partner disse
L'altro rappresentante tende inevitabilmente a dimenticare coloro che rappresenta perché la funzione è diverso
Allora uno dei rischi non è che sia col proprio così questa non è una necessità ma uno dei rischi della politica e a fu appunto che il ceto diventa divenga solidale in se stesso dimenticando chi rappresenta
E allora il popolo diventa una massa di manovra di interessi affinché il ceto si conservi
E non diventa invece
L'oggetto naturale
Della politica come ciò che deve essere migliorato
Allora esiste nella politica una disfunzionalità o una tendenza al potere come separazione
Ecco un altro grande dolore dalla politica
Allora la grande tradizione classica medievale
Parlava di servizio secondo la Democrazia Cristiana diceva che la politica è servizio non inventava una parola in casa la prendeva la grande tradizione cattolica che il potere come servizio
Ma in questa separazione dei rappresentanti e rappresentati il potere tende a diventare auto conservativo disse
E cessa di essere servizi
E allora un potere siffatto non può comprendere il dolore
Può soltanto giocare su equilibri che si spostano ma negli spostamenti tende a perpetuarsi secondo il suo vantaggio
Fino a diventare talmente chiuso in se stesso da non comprendere gli interessi a collassare
Tangentopoli è scoppiata all'inizio
Perché nei personaggi si era creato un sentimento di impunità
Sintesi senti si ritenevano talmente forti da non poter essere più toccati da nessuno
Ma questo è il segno evidente resteremo dalla distanza
Un potere che l'argine Shen non un potere che favorisce comprende
Ecco i grandi rischi allora a questo punto la politica non risolve il problema del dolore
Ma amministra il dolore speculando sulla sofferenza a suo vantaggio quindi non riduce il dolore sociale ma sostanzialmente ha bisogno di un dolore sociale per gestirlo a suo vantaggio
E allora e qui che la politica deve fare una radiografia su se stessa
Perché cari amici il dolore serve a
Bisogna cambiare parametro fare in modo che il potere si metta al servizio del dolore Ray tante altre cose da dire ho parlato troppo
Presidente più o per
Non
No
A
Che
Grazie
SS
Ma
Lingua doveva
Ecco quello voglio dire Antonio Guidi come ministro al governo Berlusconi ha rappresentato l'Italia alla conferenza mondiale sul nuovo colazione al Cairo subimmo lui ed io una serie di critiche per questa scelta ma dopo che essa fu fatta l'opera di vide in quell'occasione fu tale che non si devo più neanche una parola di critica e quindi io tenevo essere presente soprattutto per testimoniare la mia amicizia
E il dolore della politica io
Sono stati in politica soltanto per tre anni non mi considero un politico non sono lei direbbe eccettuato il passato
In realtà o della politica alla una visione che mi ricorda la famosa storiella
Due amici si incontrano uno dei due chiede all'altro cosa fai per guadagnarsi da vivere dice lavora in un circo cioè che lavoro fai dici ma quando c'è la parata io cammino dietro l'elefante con una paura è un secchiello
Se l'elefante sporca io raccolgo mettono un secchiello dice ti piace questo lavoro dice no per carità Arici intanto la puzza poi tutta la polvere mi va nei polmoni poi mi pagano poco
Dice perché non cambi mestiere
Ci puoi dire che dovrei lasciare lo show-business
Noi politici siamo grosso modo nella stessa nello stesso tipo di situazione
Ma credo di dovere U spiegare perché una persona che ha successo
Nella sua professione decide a un certo punto di fare politica io credo che lo abbiamo fatto per la ragione che addizionale rispetto a quelle indicate nel questionario noi abbiamo fatto politica per legittima difesa siamo stati costretti ad occuparci di politica perché la coppia mitica si occupava di noi
Questo è stato il secolo dello statalismo è stato il secolo dalla Stato latrine
Stato il secolo dei grandi dittature è stato il secolo della espansione esponenziale della spesa pubblica delle regolamentazioni è stato il secolo della burocratizzazione della Società e della politicizzazione della vita
Molti di noi sono entrati in politica per legittima difesa per impedire l'abuso della politica che metteva in mette a repentaglio le nostre libertà la concezione che è stata esposta prima
Dell'attività dello Stato come tutore dell'interesse generale purtroppo nel corso di questo secolo è stata abusata è diventata giustificazione per infliggere dolore dato che dolore parliamo
Non dimentichiamo che nel corso del ventesimo secolo sono centosettanta milioni i morti per le attività degli Stati guerre campi di sterminio campi di concentramento manicomi politici e così via
Quindi il compito di chi crede nella libertà oggi è quello di ricordarsi
Che la Bieber tappi importante nel nostro tempo e la libertà dallo Stato
Libertà dallo Stato significa libertà dall'attività dei politici perché lo Stato questa entità benevola infallibile imparziale incorruttibile onnipresente e onnipotente non esiste
Esistono meccanismi politici esistono persone che li gestiscono esistono politici e burocrati che non sempre sono incorruttibili e sempre sono fallibili
La nostra posizione e proprio qui sta io credo che Antonio Guidi la condivide mi auguro buon lavoro acquisto importante incontro mi scuso se ho detto qualche cosa che stravagante
Di sono
Ringrazio Antonio pregherei il professor John Barth intervenire so che Sergio D'Elia fretta quindi subito dopo da già appare o la
Se Cise la pazienza
Se
Che di petto spero diventi dolore abbiamo avuto notizia che se la pertica minerale finisce entro le tredici e trenta
Sia il Presidente Berlusconi che il Presidente D'Alema verranno parlarci dei loro datori e del dolore degli altri vediamo ovvero sede la Bicamerale si dice in tempo utile se no saremo noi a promulgare un po'di dolori
Ai due leader non essendo presenti speriamo di esserlo
Ecco
Che per l'invito
Cercherò di dire quel poco che posso
Pregandovi di avere pazienza anche perché dopo quello che ha detto il professore c'è da dire pochissimo
Voglio solo riferirmi a qualche aspetto di osservazione e di esperienza io
Non ho mai fatto politica nel senso come la si intende normalmente l'unica cosa che ho fatto nella mia vita diciamo che può essere paragonata alla politica
E amministrazione di un piccolo comune di neanche
Mille abitanti in una zona emarginata o quasi del nord direi emarginata a causa dell'attrazione
Del benessere delle città che ha spopolato le montagne
Un comune che nel Seicento aveva quasi tre mila abitanti come i vip Coggi Enea neanche più mille e sono stato Sindaco lo sono stato
Per quindici anni lo sarei stato probabilmente interventi
Solo che dopo la mia quarta elezione sono stato eletto al Consiglio Superiore della Magistratura che poi ha lasciato felicemente dopo quattro anni di attività queste sono le mie due unica esperienza la seconda non dovrebbe essere un'esperienza politica
Invece vi dirò perché in qualche misura lo è stata e non totalmente positiva nella prima io che
Come professore di diritto costituzionale o la politica come oggetto di studio non avevo nessun problema
Cioè
Vedevo studiando le rivoluzioni che non risolvono nulla creano dolore
Creano sconquassi eccetera però alla fine dei risultati sono utili perché alcune cose possono cambiare e poi gli assestamenti ci sono
Terremoti cataclismi catastrofi portano nuovi assetti
La deriva dei continenti non porta assetti visibili
Oggi noi siamo in una fase molto simile alla deriva dei continenti sotto il profilo della politica
E il dolore che spesso sia forse dolore qualche è una parola troppo grossa in questo campo perché il dolore qualcosa di acuto di lancinante di martellante
E noi abbiamo l'abitudine all'assuefazione quindi non lo proviamo e che non sappiamo poi quale la ricomposizione dei continenti potrà essere frustrazione quindi nella mia modesta esperienza di Sindaco ho avuto un vero e grande dolore
Non quello di non poter fare perché lì riuscivo a fare
I lavori pubblici riuscivo a farli riuscivo anche a spendere poco
Riuscivo a farmi dare per il Comune per fare strade o altro terreni e tutto senza mai fare un esproprio
Perché quando la gente vede che non si ruba è che i soldi si sa dove vanno a finire è anche disposta a dare ma il dolore Caputo è stato che ho preso un Paese che aveva delle faide interni e l'ho lasciato come le stesse faide malgrado abbia fatto di tutto perché questo non ci fosse io credo che uno dei maggiori dolori del politico
Io ero solo un modesto amministratore in buona fede e vedere come quello che fa o non serve o non viene capito e allora subentra un altro tipo di imperativo si fa lo stesso
Ma è un imperativo in qualche modo doloroso e adesso vorrei dopo questo questo riferimento personale di cattivo gusto
Vedere alcuni profili
è verissimo questo Dell'Accio equalizzazione io stavo dicendo la politica in Italia che entrata in crisi sempre più quando e cessato
Il senso della identificazione
Tra chi comanda e chi deve ricevere i comandi
Guardate che se ripercorriamo anche velocemente
Le linee dell'evoluzione nostra vediamo che nel periodo che viene chiamato dell'Antico Regime
L'identificazione si otteneva attraverso le figure simboliche attraverso le grandi opere
Attraverso la presenza delle magnificenze pubbliche delle sfilate delle parate e se guardate bene erano gli stessi metodi che vi erano in Unione Sovietica
E chi vi erano nella Cina di Mao
Queste grandi parate questa altre cose erano esattamente come le magnificenze il fasto delle corti come la presenza di grandi opere pubbliche di palazzi eccetera come i riti composizioni eccetera e coinvolgenti che siccome l'uomo è sempre lo stesso malgrado la cultura cosiddetta malgrado altre cose sono l'elemento che catalizza questa unione
Questo spieghi in me questo si è spezzato in parte proprio con la rivoluzione rivoluzione francese
In fondo quale la ragione del dolore e della politica abbiamo due aspetti uno dall'altro
Da un lato quando la costituzione degli Stati Uniti ce riuniti dice che ognuno ha il diritto alla felicità
Non vuole dire che è un qualche cosa che deve essere raggiunto vuol dire che qualche cosa che uno alla libertà di cercare l'Illuminismo giustamente richiamato prima diceva la pubblica felicità oggetto delle cure dei buoni principi
C'è un bel libro di Ludovico Antonio Muratori su questo che in fondo che cosa vuol dire vuol dire e cosa del principe che rappresenta Dio che protegge le vedove e gli orfani e deve garantire la felicità dei suoi sudditi
Concetto della della dichiarazione dei diritti negli Stati Uniti e fate bene attenzione
Questo diritto non c'è nella dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino c'è nella dichiarazione americana non c'è in quella dei diritti dell'uomo il cittadine ora vi dirò anche perché nella Costituzione americana voluto dire questo tutti sono uguali e questa uguaglianza
Non nei mediata da nessuno concetto protestante se vogliamo ma non solo un concetto protestante un concetto di responsabilità e di divieto per un corpo laico
Di fare il mestiere di Dio
Invece dal mille settecentottantanove lo Stato è stato messo al posto di Dio
Ma guardate
Nel diritto
Il legislatore può fare tutto quindi e onnipotente come Dio
Il legislatore non sbaglia quindi trova si trova nel Codice in tutto il resto in modo sempre per risolvere controversie quindi non è solo onnipotente me onnisciente il legislatore e come tale
Infallibile
E al dominio della forza e può
Precipitare all'inferno e può elevare al cielo
Questo e quanto noi abbiamo sotto mano e guardate che quando a me venivano a chiedere in me amministrati ma perché il Comune non dice quel tale che non deve vendere l'albergo perché se no non vengono più turisti di Caio perché glielo posso dire
Nei nel cuore della gente c'è ancora quest'idea che da sopra si può fare e si deve ottenere e qui lo sbaglio perché abbiamo messo l'ente pubblico al posto di noi io condivido quanto è stato detto prima
Bisogna semplicemente per avere le basi della felicità
E quindi per evitare il dolore
Evitare due tipi di violenza
Una e la violenza privata
Non nel senso del diritto penale violenza privata e qualunque volta qualcuno abbia un intralcio che viene da un
Cosimo che mi impedisce di fare quello che voglio quello che voglio purché sia quello lecito ovviamente ma se io per la strada cammino e non sono sicuro queste una violenza
E di questa violenza è responsabile lo Stato che non garantisce questo livello guardate che ci arriveremo presto a questo
L'ordine pubblico è una cosa che in Italia è durato dalla fine dell'ottocento fino a pochi anni fa
Quando era scomparso il banditismo campestre in Piemonte ne avevamo finché ne volevamo fino alla fine dell'ottocento dappertutto bene e quando è scomparso questo allora
Ci si è cominciati a poter avere la tranquillità se voi andate negli Stati Uniti
Ci sono dei posti a Nuova York dove non si può girare se andate in America Latina ci son città dove è meglio che non è andato in giro da soli ma questo diventerà moneta corrente
Il anche nella nostra civilissima Europa
Seconda cosa evitare la violenza pubblica l'istituzione oggi non il più percepita come amichevole e fonte continua di dolore
Antonio Martino
Ha detto una cosa giustissima
Ma cosa vuol dire quando vi arriva a casa qualcosa una carta non dico solo dell'ufficio non dico della Procura della Repubblica ma una testimonianza semplicemente no io sono stato avvocato sono qui e sono la bene quando mi arriva una citazione per testimone già lo percepisco comunque al cosa che chissà cosa c'è dietro ma se mi arriva anche solo o da una banca o dal comune od altro si presenti nel tal posto si percepisce come violenza
Ogni passaggio procedurale e burocratico in qualunque momento della nostra vita che non sia giustificato e violenza
Violenza amministrativa questo ci ha mai pensato nessuno ricordate la violenza amministrativa inquina la vita
Parliamo tanto che non deve essere inquinato l'ambiente ma l'ambiente normativo è uno dei settori più inquinati che esistano io ho parlato di inquinamento normativo ed è vero perché nessuno ha mai pensato quando si fa una legge a pensare l'impatto burocratico e le procedure in più che quella legge richiede nostro i nostri colleghi hanno fatto degli studi sulla tecnica legislativa su formulare bene le leggi a parte continuano a essere male formulate perché i parlamentari cui sanno benissimo come vengono fatte ma e che nessuno ha mai pensato di dire questa legge impegno misura aggrava le procedure in che misura accresce le angherie del cittadino
Questo è il dolore quotidiano ma voi pensate che un artigiano un commerciante un imprenditore
Hanno una sono accompagnati continuamente
Dall'ombra di procedure angherie no necessarie il tempo che si perde e spaventoso
Quindi ricordatevelo bene questo è un dolore che viene inflitto inconsapevolmente dalla politica
E ricordate che gli orientali gli indiani sanno una cosa che il male voluto si può perdonare ma il male che si fa con l'inconscio e profondamente il segno della cattiveria
Quindi sono istituzioni crudeli che producono dolore
Allora ecco che se qualcuno fa la politica bisogna che vi hanno contenuto la missione contenuto la vocazione contenuto al volontariato queste cose e ricordatevi
Io malgrado abbia visto un po'di cose sono rimasta ancora ingenuo
Quando parla un politico
Credo come me l'ottanta per cento degli italiani capisce subito se quella persona e vera autentico si dice o se invece un imbonitore
E quando uno avrà ritrovato la dimensione dell'autenticità credo avrà fatto un grande passo avanti per
Eliminare il dolore che Cheney
E per non sentirlo più nella propria attività
Questa è l'augurio che io faccio ai politici qui presenti
E guardate che anche un augurio che si deve fare al nostro Paese Antonio Guidi
Come ministero
è sempre stato un uomo autentico e la gente Mino Acmidi fa io mi ricordo una volta che ti ha incontrato che stavi camminando tu che se accomunato a me oltre che da tante cose anche da qualche difficoltà di quel genere
Io c'era un autista che mi portava e dice quello era il ministro
Che brava persona era allora io ho avuto il coraggio di fermare e di dirti posso darti un passaggio a me era stato dato un passaggio perché non ho diritto né macchine né autisti né niente ma l'amico mi aveva detto se vuoi ti accompagna così quindi era il segno anche della percezione di questa autenticità
E ricordatevi questa è il criterio infallibile per provare meno dolore da parte vostra e speriamo per toglierne tanto di quello che c'è in giro vi ringrazio
Ed era previsto il vecchio nel anzi di interventi io chiederei al presidente del Boca perché è giusto dichiara la sua sul discorso del cheerleader non so se con sofferenza
Del stampa della comunicazione purtroppo i tempi siano molto stretti ringrazio il Sottosegretario Pizzinato
Se Occhetto disse nettissimo da dal tempo tiranno per tutti chiedo a dedicare un attimo di pazienza del board che avvicinato dedica ma daremo spazio a tutti
Grazie al cielo naturalmente di essere breve
Ma non posso sottrarmi al piacere di ringraziare Antonio Guidi di aver organizzato questa manifestazione per lo stimolo che il tema rappresenta cioè per ringraziare professor Natoli per
La conclusione soprattutto del suo intervento che credo sarà oggetto di riflessioni che non potranno esaurirsi oggi almeno per quel che mi riguarda e men che meno nelle poche cose che dirò davvero qualificato e davvero geniale per certi passaggi
Io volevo fare due riflessioni soltanto la prima è che forse anche noi
In questa Società così complicata per certi versi così egoista e per certi versi così ottimista abbiamo creduto di rifare il nostro piccolo illuminismo
E come molti ariani credevano che la Regione avrebbe risolto i problemi del molte davvero garantito la felicità anche noi abbiamo pensato che la politica avrebbe potuto di per sé dare consapevolezze problemi e risolverli
Quando si sentiva nei meravigliosi anni ottanta che la politica doveva volare alto che bisognava disegnare gli scenari che bisognava progettare il futuro questo la politica Credit Ava di se stessi
Dando la sensazione che avrebbe potuto dare una risposta ai problemi piccoli e grandi
Che attanaglia quando la società però come l'illuminismo è stato sconfitto dal romanticismo nella regione ha dovuto piegare testa e orecchie al sentimento al cuore così meravigliosi anni Ottanta devono arrendersi I peggiori anni novanta
Perché ci si rende conto che non solo non ci sono risposte ma che le domande sono sempre più impellenti più pressante più individuali più drammatiche
Più irrisolvibili che è peggio
E allora probabilmente la politica deve fare uno sforzo di modestia
Non pensare che si possano dare delle risposte collettive complessive e totali
Della fase uno sforzo di modestia per alzare lo sguardo guardare un po'in là la punta del naso
Andare nelle periferie dove c'è l'emarginazione
E il dramma
E tentare di cominciare a dare delle risposte magari parziali magari insufficienti però reali
Perché non dei grandi progetti si tratta ma di persone senza lavoro che chiedono poi di diventare carabinieri effettivi
Quindi domande minime minimissima se possibile il termine alle quali non si può rispondere con stiamo pensando così più grande
Colgo dal professore dal professore che
Ha esposto una serie di elementi di grande significato
Un un aspetto che voglio sottolineare chi è che la risposta non possono essere appunto collettive ma in qualche modo debbono impegnare gli individui tanti individui che possono diventare collettività ma individualmente fra loro
E spero che non consideriate tutto ciò troppo accademico dottorale
Voglio riferirmi anch'io un esempio classico
Alla virtù greca che non a caso si chiamava rette avete che alla radice araba che ha la stessa radice che c'è nell'Areopago
Che c'è in Ariosto agli ottimi che erano appunto i senatori
Per dare la sensazione di come la virtù dovesse essere una virtù visibile una virtù capaci di amministrare capaci di essere propositiva
Per dire che ciascuno di noi deve essere più virtuoso di una virtù visibile di una virtù al servizio di qualche cosa
Dura Vertu che si che abbia la capacità di discutersi dimettersi discussione di scommetterci
Per ottenere dei risultati piccoli risultati individuali che possono diventare grandi risultati collettivi
Quanto a me che sono presidente dalla Federazione della stampa in qualche modo rappresento i giornalisti in questo argomento ci sto per intero e ci sta per intero la mia categoria che pensava di essere illuminista che pensava di volare alto
E che oggi è alle prese con la disoccupazione alla cassa integrazione le a ristrutturazioni il precariato il lavoro nero che ne meravigliosi anni ottanta non pensava di dovere a vere e non credeva di dover essere confrontare
Però occorre che anche i giornalisti siano in qualche modo portatori di a rete di virtù
Perché questa loro virtù professionale la devono testimoniare nei loro articoli io non cessò di dirlo
Non possiamo trasformare i nostri giornali in un teatrino in un fru fru nello spettacolo del dolore guarda caso ci siamo coniato il termine la tv del dolore perché è in questo contesto è possibile fare spettacolo delle difficoltà non per risolverle ma per farne argomento di discussione
Ecco i giornalisti debbono sapersi scommettere e scommettere la loro virtù perché l'una e l'altra delle due cose possono sposarsi e la politica e tentare di ridurre il dolore
Perché il dolore può diventare presto dramma le nostre periferie ai nostri giornalisti disoccupati se non otterranno delle risposte da chi in qualche modo le deve governare non saranno addolorati saranno disperati
Va
Bene
Grazie
Innanzitutto ringrazio
Guidi
Quanto a me mi venga un'esperienza gli anni
Molto intensa
Per cercare di
Alleviare ridurre sofferenza
Ci incontrammo appunto per un impegno comune
Costruendo un percorso nuovo per la responsabilità e per l'organizzazione che in quel momento dirigevo appunto
Per affrontare i problemi in modo nuovo di coloro che soffrono
Soffrono
Perché si tratta di una sofferenza conquistare
Giorno dopo giorno
La partecipazione attiva superando i limiti
Che derivano dall'essere disabili
Per questo sono fuggito la riunione ma devo tornare
In Commissione e vorrei brevissimamente esprimere due concetti
Il primo
Personalmente ho sempre vissuto
La politica come una sofferenza
In particolare i più o meno a Calcutta
Oggi sempre con una sofferenza considerato che
Per tutta la vita mi sono sempre occupato
Per dire allora con un linguaggio
Nella chiesa degli ultimi dei più bisognosi
E quindi è una sofferenza continua quando non si riesce a dare con rigore con trasparenza delle soluzioni che al allevino delle sofferenze
Se non sia questo principio si può fare politica ma è altra cosa
Personalmente quindi
Ritengo
Che il soffrire ogni giorno quando si affrontano dei problemi
Vuol dire
Che si opera
Dedicando tutti se stessi
Non tanto per avere del potere quanto invece per risolvere per dare soluzioni che rispondono a questa esigenza
La sofferenza e il maggiore almeno io la provo così
Quando si è convinti di una certa soluzione
Che consentirebbe a milioni di persone o a centinaia di migliaia comunque di meno soffrire e purtroppo non si riesce per un'infinità di motivi a dare quell'approdo non perché non sia possibile dal punto di vista economico finanziario o anche dal punto di vista giuridico
Questo è l'aspetto
Che ad esempio
Provo con maggiore intensità
Anche se spesso lo leggo
Da quando o la responsabilità toilette
Mi fa aveva già detto troppo
Secondo aspetto la politica
Può ridurre il dolore
La sofferenza
Dovrebbe essere la sua funzione
In due
Modi volando alto
Ricercando soluzioni
Che consentano in relazione all'evolversi della società
Di superare
Ingiustizie
Di superare fatti e fattori che determinano dolore
E quindi sia sul piano istituzionale che sul piano politico che sul piano delle grandi decisioni lo può fare sia interne che internazionali
Ma lo può fare
In modo molto efficace anche
Sui problemi piccoli ma che riguardano la maggioranza dei cittadini
Che va dalle sofferenze e dal dolore sono costretti alle volte
Sopporta sopportare i cittadini a fronte del fatto che non si dà no non si
Definiscono norme che semplifichino si arrendano semplice e facile
Acquisire un documento fare una pratica poteva accedere a un diritto
E ancor più lo può fare
Rispondendo
In modo positivo e spesso si può fare ma non si fa perché non si presta la necessaria attenzione parlo della politica lo presso la necessaria attenzione
Per quei problemi che possono sembrare poca cosa perché i vive in una certa condizione
E invece
Diventano problemi di sofferenza e di dolore per milioni e milioni di persone
Vorrei concludere
E Antonio me lo permetta
Con una considerazione
Che tutta politica
E se vuole che ci accomuna sì nei prossimi mesi per dar risposta positiva a un dato
Fra chi soffre chi sono i disabili più degli altri
A me hanno affidato un compito di seguire una legge
Che non credevo ai miei occhi quando ho letto
Che
E da quindici anni
Che si cerca di riformare
E ancora non è stata riformata
Benché siano passati cinque legislature
E si trovano ancora difficoltà
Una legge che deve innovare profondamente e quindi eliminare una pazza di dolore
Mi riferisco alla legge sul collocamento dei disabili
Che non deve essere soltanto una cosa impositive
Quanto
Questo è il senso quando dicevo
Volare alto le risposte quanto invece aiutare e incentivare le imprese
A creare condizioni economicamente adatte ai diversi soggetti affinché possano dare il meglio di sé stessi partendo dalla condizione che già una sofferenza è un impegno alto
Ma io credo che possiamo assieme Antonio abbiamo tentato su altri terreni in altre situazioni possiamo farcela questo almeno è l'impegno che io ho assunto recentemente eravamo nella stessa sede
E han parlato l'assessore Bruno volevo
L'esterna ma anche qui e quindi ringraziandovi
E sottolineando e scusandomi se devo però tornare in Commissione a discutere anche di problemi perché quando si discute di cassa integrazione queste cose sono sofferenze
Devo tornare a discutere ma con l'augurio
Che partendo dal fatto che
Via
Si faccia una politica
Che la però dolorosa grazie auguri
Dietro Prestigiacomo di preparati
Su un punto it Antonio Pizzinato anche senza va via sarcomero dei concluso dispetto allenti che ha il passaggio di fase non è tanto cambiare una legge che pure porta per la disabilità e soprattutto importante anzi fondamentale che avviare un atteggiamento cultura spesso la culture orali di rispetto all'handicap o altre difficoltà
Però in questo caso punto fa che ho comprendere che rivendica può essere un peso sociale ma può essere una ricchezza e una risorsa se invece lo facciamo diventare anche con intercalare convegnisti come della linea
Del delle leggi o delle sentenze
Peso un'imposizione per quante leggi faremo faremo ma a questa a persone con difficoltà in più ma che ripeto quando si integrano nella società c'è detto possono provocare crisi il problema di ma possono anche destabilizzare incrostazioni
E mi riferisco ad esempio alla scuola la grande innovazione pedagogica degli ultimi anni
Non è stata determinata dalle pedagogia golosità normale
Ma dell'integrazione delle persone disabili così nel Campo de'lavoro si è discusso sulla qualità del lavoro seguito misurare nocività
Quando i disabili sono rientrati
In attività dimostrando che poi non sono disabili per nulla
Marco la loro soggettività problematica hanno scardinato una mentalità vecchia
Quindi se vogliamo l'integrazione reale delle persone in difficoltà può servire anche non solo all'Italia i diritti di cittadinanza ma anche a scandinave
Vecchie e incancrenite nude vita di lavoro nella scuola nelle aziende e anche nel far politica ai quando abbiamo sentito che almeno ce li siamo al costo prego degli espulsi o della
No io ringrazio ringrazio anche per questo invito che mi da un'occasione
Di raccontare poi le cose che faccio le cose
Che credo siano in tema anche con un incontro con l'incontro di oggi
Io credo che le persone come Antonio Guidi le persone come noi che fanno politica in questo modo sono persone che hanno molto coraggio
Perché ci vuole molto coraggio nel confronto con la sofferenza con il dolore con con il quale noi abbiamo a che fare
Ed è un coraggio
Io credo che l'unico coraggio che poi ognuno
A o devi avere nella vita è quello di di amare
E se amare significa
Per esempio essere responsabili della vita dell'alto nel modo in cui intende per esempio il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry
Amare e assumersi la vita dell'altro e quindi anche il dolore e la sofferenza della allora bisogna davvero avere molto
Coraggio nel fare le cose che che noi facciamo certo hanno penso in questo caso al valore presente del volontariato penso al coraggio della solidarietà
E nel pensare questo mi rendo anche conto che non non è tutto oro quello che luce in questo settore perché certo cioè il coraggio della solidarietà e del confronto con il dolore c'è anche la roba ci sono gli interessi ci sono le sovvenzioni
C'è la burocrazia anche del dolore come ce la televisione del dolore ma
C'è anche una televisione che interviene sul dolore nella maniera in cui
è possibile farlo perché chi vede quella televisione poi si può mobilitare
Può essere meno indifferente e quindi non voglio fare discorsi demagogici da questo per non li voglio fare anche nei confronti vedo Giovanni Anversa per esempio e la sua le sue trasmissioni
Ma anche
Ti chiami Nitti mi pare no la ragazza che fa la e che ha fatto le trasmissioni presente insieme a Giordano Bruno Guerri la giornalista che in fondo
E un modo di fare televisione
Che sicuramente può rompere quel muro di indifferenza sul quale vive poi la sofferenza e permane si perpetua ma non voglio fare demagogia neanche nei confronti della politica perché normalmente si pensa alla politica e si pensa quindi a tutt'altro che ha quella arte del possibile
Che rende meno pesante il dolore la sofferenza io credo che non bisogna aspettarsi molto dalla politica meno che mai aspettarsi molto da una politica che non abbia ecco ben visibile il senso della responsabilità personale di chi poi chi fa politica
Se la politica o o nella politica ci si nasconde dietro per esempio la sigla il partito il movimento probabilmente non si vede e non si esercita fino in fondo quella responsabilità che della persona nel perché se è vero che amare e essere responsabili della di assumersi quindi se responsabili si intesti responsabilità vita degli altri e una responsabilità personale sempre più la politica
Deve essere
Il fatto della persona che si assume la responsabilità se ci si nasconde dietro la sì che il partito probabilmente noi non riusciamo ad esprimere appieno quello che la politica può esprimere e cioè io non penso che la politica possa fermare le guerre possa raggiungere la pace Possa eliminare il dolore non non credo non lo può fare la politica con lo possiamo in questo mondo non possiamo Ponente soltanto indurre ad alcune sospensioni afferrò affermare da alcune cose forse possibile fare solo delle moratorie e non fermare la guerra fare delle tregua ecco ridurre dei danni e già se la politica riesce a fare questo io credo che abbia assolto pienamente al suo compiuto mi preme di dire però una cosa io in questi giorni sotto mi occupo di pena di morte quindi io il confronto forse con la realtà più dura della sofferenza del dolore
Però mi interrogavo proprio in questi giorni in cui ci stiamo occupando di nuovo
Dopo quella splendida campagna internazionale particolare italiana
Sviluppata nel dicembre scorso per salvare dalla sedia elettrica Joseph O'Dell un cittadino americano
Che
E nel braccio la morte della della Virginia e che ora in questi giorni riprende sembra con un riflesso molto efficace immediato da parte anche della politica del Parlamento
Il giorno dopo la sentenza già duecento parlamentari hanno sottoscritto un appello per la grazia rivolto l'autorità della della Virginia
Dieci parlamentari di tutti i gruppi politici hanno preso la parola in aula rompendo un po'il calendario interrompendo il programma
Calendarizzato dei lavori parlamentari quindi c'è questa reazione ma io mi chiedevo proprio Nessuno tocchi Caino le cose che facciamo gli abolizionisti qual è il criterio
Ecco bisogna fare avere un coraggio in questo senso voglio dire anche nel dover scegliere perché abbiamo scelto o del o del è stato salvato a poche ore dall'esecuzione dalla sedia elettrica nello stesso momento in cui lo stesso giorno altre tre persone altri tre condannati nel suo braccio della morte venivano condotti alla alla sedia elettrica
E quindi mi chiedo perché o del e non gli altri per esempio ci occupiamo della Virginia perché modernista in Virginia sono due esecuzioni dall'inizio dell'anno ad oggi ce ne sono state
Venti nel Texas dall'inizio di gennaio ad oggi ma penso anche quindi al Tex ma penso anche alla Cina dove ce ne sono dieci ogni giorno eppure noi non possiamo fare nulla non non ci mobilitiamo
Io non voglio dire che
Non volle aderire a quel luogo comune di molti che dicono ogni volta in questi casi perché o del e non quell'altro perché l'innocente non e non il colpevole io credo che bisogna il coraggio proprio nella politica sta nella scelta
E noi abbiamo deciso di scegliere in quel momento quella persona forse facendo un atto di ingiustizia nei confronti di altre di altre mille però abbiamo avuto coraggio nel farlo e forse da questo coraggio possono nascere un'iniziativa che può salvarli tutti
Mi trovo veramente in difficoltà proprio perché è una campagna che si chiama Nessuno tocchi Caino e quindi si rivolge al più colpevole del colpevole avere invece tra le iniziative
Quella suo delle che probabilmente molto probabilmente è innocente
E forse anche per questo
Noi
Con una certa vigliaccheria se vogliamo non ci occupiamo molto di casi individuali proprio perché difficile occuparsi Casini individuali proprio per e questo rischio di scommettere delle ingiustizie nei confronti di tutti di tutti gli atti e allora abbiamo scelto di fare una campagna internazionale sulla moratoria innanzitutto non solo per il discorso che facevamo prima perché è un passaggio giuridico necessario
Ma soprattutto perché forse la via migliore la via più efficace per per salvarli tutti perché se le Nazioni Unite come hanno deciso per esempio a Ginevra in Commissione diritti umani che la pena di morte
Una questione inerente ai diritti umani a bene allora siccome ai diritti umani universalmente riconosciuti e condivisi aderiscono tutte le nazioni tutti gli Stati che fanno parte delle Nazioni che è bene forse questo può essere una strada per fermare la pena di morte per bloccare le esecuzioni quindi nei confronti nei confronti di tutti l'abbiamo fatto perché non riusciremmo a stare a dietro lo stillicidio delle esecuzioni ripeto
Ci occupiamo degli Stati Uniti ce ne sono state quaranta dall'inizio dell'anno ad oggi ma non dimentichiamo che in Cina ogni anno ce ne sono tre mila tre mila e cinque quattro mila e quella fosse una realtà più dura della pena di morte se non facciamo i conti con quelle forse lo possiamo fare soltanto a livello internazionale partendo dalle Nazioni Unite vorrei citare concludendo una frase di Maria Teresa Di lascia da mi accompagna non c'è più morta quarant'anni nel novantaquattro ci ha lasciato un libro però
Passaggio in ombra e ci ha lasciato Po in eredità anche questa bella campagna Nessuno tocchi Caino che lei ha fondato
E insieme a me insieme a Marco Pannella ad altri radicali lui dice nel suo libro bisogna essere molto ciechi per aggiungere nuove sofferenze all'eredità di dolore
Lasciato da chi è passato prima di noi
Leggo queste penso a quelle chi ha ucciso deve essere ucciso che la logica che guida presenta i fautori della pena di morte effetti che i quali non si occupa deterrenza o meno
Hanno una concezione dura tragica della della giustizia che io non criminalizza che però e così
La concezione Repubblica mito remunerativa che per cui si dice che ha ucciso deve essere
Ucciso
Oppure a quelli che si richiamano
Proprie tradizioni anche religiose molto radicate e che dicono punto citando la Bibbia Occhio per occhio poi giungono dente per dente
Occhio per occhio
Bisogna davvero essere molto cerchio diventarlo in una logica di questo tipo ma forse la cosa più cinica è inaccettabile
E quelle modo di fare della pena di morte della morte l'oggetto terribile di uno scambio
Simbolico
Dove da una parte si mette a punto la pena la morte
E sull'altro piatto della bilancia pensando che in questo modo si possano pareggiare il dolore il dolore delle vittime de dei parenti della vittime uno scambio simbolico cinicamente
Giocato offerto da procuratori Enzo gli Stati Uniti da governatori
In pasto ad opinione pubblica e il dono punto cinico che si offre ai parenti delle vittime il dono e il dono della rende
Io vi ringrazio ancora grazie
Stefania Prestigiacomo esigeva di giungere a un compagno prego
Per eseguire
A tutti buon giorno
Confesso di provare imbarazzo a parlare di dolore
Credo sia credo dovrebbe essere un imbarazzo della politica in generale e dei politici
Il dolore infatti è un'idea che si collega alla politica soltanto in senso deteriore
Cioè come speculazione sul dolore come ignoranza del dolore
Per il resto la politica come categoria comportamentale
Obbedisce a una oleografia che rifugge dai sentimentalismi e quindi anche a cascata dai sentimenti e dalle emozioni
C'è spazio in politica sì per la passione ma la passione civile quindi per la politica appunto
Confesso come donna
Che si occupa attivamente di politica di provare imbarazzo a parlare di dolore
Perché quando rilevo quella freddezza
Che dovrebbe caratterizzare le decisioni che assumono i governi le persone che governo che fanno le leggi viene percepita dalla gente questa freddezza questo distacco viene percepito dalla gente come cinismo
E come disinteresse da parte di chi nella stragrande maggioranza dei casi viene visto esclusivamente come un fortunato come un privilegiato
E proprio imbarazzo anche perché avverto che molto spesso la gente ha ragione
Ma quando la politica trova il coraggio di sporcarsi le mani
Di entrare nelle stanze del dolore può fare qualcosa
Forse può fare molto ma le nostre mani non troppo spesso si sporcano e si contaminano di dolore
Noi politici rimaniamo troppo spesso puliti inamidato i nel nostro cinismo sterile e dal tenero io non credo di essere molto migliore di altri ma sono qui per testimoniare un caso in cui mi sono sporcata le mani col dolore
Ed assieme ad Antonio Guidi credo di avere contribuito ad aiutare qualcuno che non aveva voce ma aveva bisogno della politica qualcuno che non può votare che non mi voterà mai
Nel giugno dello scorso anno una trentina di ragazzi disabili della mia città Siracusa che erano assistiti in una struttura Aias sono stati trasferiti dalla USL locale in un padiglione del manicomio
A causa della chiusura dell'Aias che li ospitava Aias che era stata travolta nel disastro delle Ajah se siciliane
Io ho avvertito subito in quel provvedimento
E il pericolo vero concreto reale che quelle persone afflitte da handicap gravi alcuni gravissimi
Finissero internati in un luogo che la legge aveva già destinato alla chiusura
E che è simbolo di una visione della diversità inumana che è stata fortuna me fortunatamente superata dalla cultura medica dalle leggi della Repubblica
Di fronte ad istituzioni distratte ho avviato con Antonio Guidi un'azione provocatoria ci siamo trasferiti nel padiglione per qualche giorno Antonio sì Autori cooperato
Abbiamo trascorso giornate e nemesi difficile nemesi successivi io personalmente lunga lunghissime ore con questi ragazzi e questi bambini che credete mi erano difficili da amare
E che spesso erano sgradevoli da guardare che ostentava no inconsapevolmente la propria sgradevole diversità immersi in quel dolore
Che ti lascia tramortito per la sua immensità circondati dalla diffidenza delle istituzioni e dalle immancabili accuse degli avversari politici che ci accusavano di strumentalizzare il dramma di quei disabili
Abbiamo fatto diventare quell'episodio un caso nazionale
Abbiamo in qualche modo costretto USL e Comune ad approntare soluzioni nuove mai applicate non facili non rapidissime ma eticamente e socialmente necessaria
Oggi ad un anno da quei giorni quei ragazzi tutti quei ragazzi hanno lasciato il manicomio sono stati divisi in gruppi ed ospitati in case famiglia che in questi mesi sono state approntate
Lì ricevono assistenza socio sanitaria adeguata e non subiscono l'onta della diversità il marchio della reclusione
Io torno spesso a trovarmi sono umani e difficili come Sempre Sco stanti e in certi casi viscerali disperatamente e inevitabilmente sofferenti
E ogni volta mi contagiano quel loro dolore intimo e feroce mi chiedono ovviamente un aiuto altro diverso un aiuto che io non posso dare loro
Non posso guarirlo certamente dal loro male non posso placare la loro frenetica tristezza
In questa vicenda nel rapporto col vissute vivo con questi ragazzi nello scambio Sempre ineguale e per questo in qualche modo turpe fra politica e dolore
Io temo alla fine di avere ricevuto da queste persone molto di più di quello che ho dato
Dopo questa esperienza provo ancora più imbarazzo a parlare di dolore nei luoghi della politica
Ma credo di dovere superare l'imbarazzo come ho cercato di fare qui questa mattina sono Antonio ancora in debito con questi ragazzi
E raccontare in un certo senso la loro atroce bellezza la loro disperazione è per me è un modo di cominciare a pagare quel debito e io ti ringrazio per avermi dato l'occasione grazie
Grazie Stifani anche perché non è la prima volta non voglio fare un discorso né di coniugazione femminile né del sud
Credo Julio volto una donna sul
Magari anche il nome del Nord per carità però tengo a dirlo ha usato dei termini molto crudi rispetto al diversità senza quella
Ora film
Di pietismo che fa più male della realtà ti ringrazio veramente ancora
Approfittando dell'amicizia per il giudice per il compagno chiederei a Giovanni Bianchi di intervenire anche perché so che è il mensile se vuole possiamo posporre allora Giuliano chiedendo di scusa
Poiché
Se l'onorevole Bianchi vuole e successivamente Piersanti e poi chiediamo atti servono interventi
Sì ma io parlerò pochissimo innanzitutto ringraziando Antonio Guidi dell'onore che mi ha fatto proponendomi di fare da garante nel mio piccolissimo nel mio intimo di questa rivista che ho visto nascere conosco Antonio da tanti anni
In effetti poi non ho mai fatto politica non la probabilmente non la farò mai mi occupo di filosofia il l'accostamento tra filosofia e dolore oggi
In questi giorni è molto più necessario ed è anche molto più urgente affrontarlo visto i recenti avvenimenti
Se se è tutto vero poi magari non è vero niente che sono avvenuti io vorrei rispondere è un po'al punto due se è possibile del questionario di Datamedia è una domanda interessante la domanda e c'è un dolore insito nella politica
Mi sembra che l'impostazione di tutto quindi della serie di interventi pur nobili interessanti
E così via a decretato un distacco tra la politica e il come spesso si fa tra la politica e il cittadino tra la politica e la vita tra la politica e il mondo la seconda domanda c'è un dolore insito nella politica mi sembra particolarmente interessante perché innanzitutto mi rimanda all'esperienza di cittadino di giovanissimo
La risposta sulla base di questa esperienza è c'era c'era un dolore insito nella politica
Negli anni Settanta non non hanno visto passare una settimana mai senza che una stilla di dolore
Si insinua se nella vita reale attraverso la politica alla scena della politica la rappresentazione della politica era il dolore
Io ho delle immagini come tutti voi hanno delle immaturi loro hanno delle immagini non so io ricordo ovviamente da bambino questa tremenda notizia della strage di piazza Fontana ma ricordo anche che la sera stessa non andò in onda Canzonissima
Perché non era conciliabile
La notizia del dolore con la rappresentazione dello spettacolo non andò in onda ci fu l'annuncio di Aba Cercato di chi per lei dicendo in in base al fatto del PIL per la strada in occasione di questa tremenda strage
La RAI non manda in onda Canzonissima non ci si diverte è il dolore poi ricordo anche tantissime altre immagini chili i fratelli Mattei
In casa che bruciano vivi
Valerio Verbano il figlio del pugile Duilio Loi che non scatena più l'arma del pugno ma scatena l'arma della rivoltella e tante tante cose
Terribili dolorosissima e per cui gli anni settanta sono stati il dolore della politica la politica del dolore il passaggio è avvenuto negli anni ottanta era il piacere della politica la politica del piacere
E vi ricorderete invece l'immagine degli anni ottanta i congressi faraonici
Gli show l'estetizzazione della vita politica il cambio di centottanta gradi per cui in quegli anni in cui ho delle diventavo appunto ventenne non avevo più con chi fare politica per esempio il discorso di d'Elia mi ha un po'riportato a quegli anni
Mi sono messo a lavorare per Amnesty International perché in fondo io avevo bisogno della come molti altri avevo bisogno della scena del dolore avevo bisogno della concretezza dell'azione di un movimento che
Dalla difesa concreta del singolo
A ciò che abbandona quindi la teoria astratta io difendo quello so benissimo che difendendo quello abbandono l'altro ma questa scelta è necessaria perché attraverso la difesa di quello io posso
Esprimere una teoria valida io posso esprimere una idea forte una idea forte ebbene io sostato nell'esecutivo di Amnesty quando Amnesty era era guidata da un uomo nobile morto purtroppo Cesare Pogliano qualcuno lo ricorderà Antonio lo ricorda forse ve li ha spesso avuto occasione
Ecco quindi questo passaggio tremendo dal dolore della politica al piacere della politica ha in fondo che per fortuna è anche finito io non è che rimpiange a tanto gli anni Ottanta si mangiava meglio
Ci si divertiva un po'di più
C'era tutta questa attenzione ad arrivare a una sorta di orgasmo questo piacere piacere finché si arrivava l'orgasmo ma dopo l'orgasmo come tutti sanno tutti ne abbiamo fatto esperienza c'è un dirupo che in dieci secondi di riportarlo zero del desiderio
Lo zero del desiderio
E l'immagine di questi anni Novanta completamente immersi in una atarassia né piacere né dolore
Nessun'né il sublime degli anni Settanta né il bello degli anni ottanta
Questi tatara sia che ci fa vedere rappresentata una politica che non rappresenta più nulla
Non la preveda più nulla tranne poche eccezioni ed è per questo che mi onoro di essere qui non perché io giudichi
Antonio Guidi migliore dei suoi colleghi non perché io giudica Antonio Guidi più nobile di tanti nobili deputati ma il la differenza sta forse nel fatto io mi trovo bene con Antonio Liparota è sempre tante cose da lui
Che Antonio quindi porta con sé il dolore naturalmente porta con sé l'esperienza di un dolore di un disagio che in un certo senso ce lo fanno sentire accreditato a parlare di dolore
E allora credo che la rappresentazione del dolore non possa essere vista come il distacco tra la politica e il cittadino tra la politica e il mondo tra la politica e la vita non viene possibile rappresentazione del dolore
Se non attraverso una forma empatica e patetica di partecipazione
Al al dolore che questo ciò che è necessario io naturalmente non rimpiango gli anni Settanta non rimpiango Piazza Fontana non rimpiango i fratelli avete ma rimpiango certamente la terribili ITA
Di quella scena della politica che era la rappresentazione del mondo reale perché il mondo è realmente questo dolore e anche piacere naturalmente anche bellezza
Ma è anche dolore gli anni Settanta seppero rappresentare drammaticamente tragicamente quel dolore
Gli anni Ottanta hanno rappresentato l'estetizzazione di un nulla che naturalmente è sfumato
Dopo che è arrivato l'orgasmo tanto atteso gli anni Novanta oggi rappresentano questa assenza di dolore assenza di piacere e condivido quindi l'impresa di Antonio Guidi di riportare il dolore praticamente concretamente nell'esperienza vera e reale dell'esperienza che dobbiamo tutti condividere come portatori di dolore
All'attenzione di un pubblico più vasto di un pubblico che possa esserne sensibile grazie
Grazie Giuliano se possibile l'onorevole Bianchi ancora a Brindisi sì dunque vediamo un po'ed è un'azienda
Convive purtroppo per lui con me in Commissione sanità in qualche volta deve supportare qualche mia assenza non credo che sia questo l'oggetto del suo intervento rispetto all'orrore della politica proviamo a dire la sua su queste
Io penso che sia felice quando non mi vede no quel tornante
Ma Stato brevissimo anche perché ma il primo dolore sopportare
Vedete perché Primo perché sa a parte la battuta è un esempio una persona
Ogni giorno è un esempio quello tutti di volontà di grinta e di desiderio di superare il dolore
E secondo perché in questa competizione e così difficile starci dietro
Soffrì a non essere canone cioè l'altezza parte queste queste battute dolore anche di stargli dietro per portarlo a lavorare anche su i lavori più terra terra il semplice parlamentare da capogruppo qualche volta l'ho trascinato in commissione per fare il suo dovere quindi ci sono i dati positivi e lati negativi io purtroppo non sono un filosofo non e non me la sento di scendere su questa su questa su questo confronto mentre invece credo opportuno portare un'esperienza portare l'esperienza di chi ancora adesso subisce con sofferenza al termine di politico semplicemente perché riveste un ruolo istituzionale
Perché nella mia gioventù politico era un qualcosa
Era allegato a un a ha un valore negativo
Questa la mia educazione la la mia cultura chi faceva politica era un intrallazzo attore era una persona fredda cinica che pensava solo ai fatti propri e giocava un pochino a scacchi con tutti i problemi della gente
Finché un giorno anch'io ho detto che non era più possibile avendo avuto l'occasione di potermi confrontare
Criticare e basta e usare dei termini qualunquistici nelle giudizio appunto di chi di fatto poi rappresentate stesso perché poi
Politica lo dice l'etimologia della parola eh interessarsi della città interessarsi della gente ma siccome sono un medico che vive in una situazione in una frontiera roba o vengo dalla Sardegna lavoro in quartieri dove ci sono c'è una sofferenza paurose la sofferenza in tutti a tutti i livelli
Ho sentito il dovere di rappresentare queste persone hanno avuto fiducia in me e sto andando avanti ma il dolore più grosso io rispondo un po'anche al alla richiesta di Datamedia il avere un Pirri i un terribile implacabile nemico che la mia coscienza
Cioè dopo aver vissuto quelli fare quella quella che in quel quelle battaglie nell'università nella scuola
Quelle quella volontà per acquisita essermi ubriacato di questa voglia di cambiamento oggi che in teoria dovrei avere gli strumenti mi chiedo quanto possa influire oggi noi lavoriamo siamo infaticabili Antonio sa benissimo quanto ne lavoriamo ed è un lavoro oscuro nessuno lo sa
Ogni giorno ti scontri con i nuovi comuni tu far politica se parlamentare guadagni tanti soldi
Te ne freghi assolutamente dei problemi della gente non è affatto così primo perché guarda caso chi s'impegna veramente e chi fa politica di soldi è sepolto proviene dal mondo del lavoro dissolve Dean rimangono ben pochi in tasca quindi
In linea di massima oggi come oggi chi fa politica lo fa veramente perché e chi la fa seriamente la fa veramente perché ci crede perché non c'ha tutti quei ritorni che la perché le persone credo di averlo in senso materiale
Certo in senso spirituale ce l'ha quando
Raggiunge raggiunge degli obiettivi ma sono obiettivi sempre più piccoli perché c'è questo dolore questa voglia di di cambiare di di superare tante ingiustizie nella Commissione affari sociali
Ci abbiamo ogni giorno il contatto diretto con i sofferenti con chi veramente soffre
Con una sofferenza differente che non è soltanto legata al non aver lavoro che una grande sofferenza una delle più grandi che attraversa la nostra società
Ma quella degli indifesi di quelli che ogni giorno come chi mi ha preceduto raccontava che ci sono ancora delle leggi che incomprensibile che da quindici anni ancora mantengano uno stato di ingiustizia sei tre più deboli
Cercare di scontrarsi di dare dei servizi di dare degli aiuti a chi veramente ne ha bisogno con risorse irrisorie scontando Chico una burocrazia allucinante quest'oggi sono perché abbiamo modificato un Periodo una legge deve rientrare al Senato probabilmente al Senato si offenderà hanno per gli abbiamo dei ficcata modificheranno qualcosa che tornerà alla Camera viviamo una situazione grottesca
E non sappiamo e il il nostro il nostro peggior
Nemico dicevo tra virgolette non è soltanto il la gente quelle persone che si rivolgono a te speranzosi che col tuo potere tra virgolette puoi cambiare il loro futuro e la loro nella loro esistenza ma soprattutto con te stesso tu queste persone le può ingannare
Puoi dire
Che magari non è la sua responsabilità voi poi elencarli tutti i tuoi impegni quello che chimico peggiore l'acqua coscienza
Sapere fino a che punto tu hai potuto fare fino a che punto tu sei scesa a dei compromessi
Perché la politica purtroppo è fatta anche di compromessi e fino a che punto era giusto scendere compromessi per raggiungere un obiettivo per sapere fino fino a che punto i tutti segni di ricatto e ai e messo messo tutta la tua la la tutte e tutta la tua
Il tutto il tuo essere per raggiungere questi obiettivi questa sofferenza queste dolore è quel quel dolore che tu provi quando quando ti rendi conto di aver faticato tantissimo abbiamo per di aver fatto tanto e ti rendi conto che nessuno se n'è accorto
Che probabilmente indi i risultati che per te sembravano sembravano enormi quella fine tradotti ter tradotti trasferiti nella realtà al nella realtà di tutti i giorni è ben poca cosa
Voi capite sto parlando col cuore forzoso seguendo nemmeno una certa un certo filo un filo logico è uno sfogo forse questa mattinata serve e io ringrazio Antonio perché al di là della presentazione di uno studio con ha dato hanno e tutti e anche quella stessa per la ricerca di Datamedia c'ha stimolato un pochino a guardare dentro noi stessi stiamo vivendo in un momento di grande trasformazione trasformazione che parliamoci chiaro non soddisfa nessuno
Al di là delle dichiarazione mi giornale cioè non ci rendiamo conto che l'attività di questi giorni si parla tanto di Bicamerale di riforme eccetera ci rendiamo conto che che
è un continuo barattare è un continuo scendere a compromessi con se stessi e quindi anche questa dolore anche queste sofferenza sapere che che di fatto sta di fatto noi e siamo arrivati qui con un grande entusiasmo con una grande voglia di cambiare ma che di fatto nel confrontarsi con gli altri ben poco stiamo cambiando o comunque poco
Addirittura invece di migliorare la situazione corriamo il rischio di e renderla ancora ancora più caotica in sintesi in questi giorni grazie a dispetto a questa iniziativa molti di noi si sono interrogati e hanno scoperto che insieme alle tante soddisfazioni che ci sono perché sarebbe ingiusto dire che
Non ci sono anche delle soddisfazioni Carrie che che ebbe che danno me
Una ragione anche a al tuo lavoro ma c'è tanta tanta sofferenza la sofferenza tanto tanto dolore
Il dolore legato al all'incapacità all'impossibilità al non poter cambiare
Minimamente quelle cose che invece e è necessario cambiare in questa in questa nazione soprattutto quella
Quelli incapacità di superare le barriere gli steccati dei partiti ideologici e quello che purtroppo l'incapacità di comunicare alla gente
Fortunatamente molti di noi hanno un rapporto diretto con la gente che gli permette al ancora di no né diventare cinici freddi distaccati siamo in tanti ad ascoltare
Però ripeto il dolore vero e proprio è quello che tu provi quando guardi la tua coscienza quando ti chiedi fino a che punto tu veramente
Ai dato tutto te stesso è superato certi steccati siamo ancora purtroppo figli di una certa logica
Siamo ancora troppo rispettosi degli delle logiche di partito siamo ancora troppo rispettosi del
Di certi schemi che abbiamo ereditato forse questo è la maggior sofferenza che le è propria grazie
Giovanni Bianchi disse uguale poi Umberto Piersanti grazie
Grazie replica di una
Ma
Non è un intervento una specie dittici America non lo so
Ringrazio anch'io Antonio per questa iniziativa e lo faccio una non in politichese con una frase di unità e rendeva dove dice nella storia infinita
Siamo corsi così avanti in tutti questi anni che dobbiamo sostare un attimo per consentire alle nostre anime di raggiungerci
Ma questa è una delle occasioni il tema
E dire che sono anche occasione quelli dei nostri colloqui a Montecitorio
C'è un dolore della politica
Penso di sì
La sua estraneità l'avverte eroga suo spaesamento in una fase come l'attuale
Il suo sentirsi inadeguata rispetto al dolore medesimo nella sua diffusione la sua impotenza una sorta di perdita di dignità
Senza nessuna mania di autocommiserazione piccolo borghese chiama osserverebbe propria prodigo con un esempio che mi sembra significativo
Sondato qualche mese fa dal barbiere io non ne ho grande utilità però insomma un'ottima c'è un atto Pacioni diligente
E questo mi spiegava vi si vede
Io prima avevo negozio fuori poi son venuto qui ero fiero la gente sul bus mi chiedeva vizio lavoro a Montecitorio
Oggi quando lui domanda cosa faccio gli rispondo sono uno statale guardate tra le tante definizioni dello spaesamento e del disagio della crisi questa è una di quelle che mi ha fatto venire i brividi
Non c'è letteratura
Il barbiere che si definisce sono uno statale
è è è il sintomo di una crisi in questo senso
E non è un caso che ma la crisi sia spesso rappresentata in questa transizione con tutte metafore di tipo notturno forse nessun verbo come il verbo e Fosco li hanno e Paolino del tanto mare dice come ci stiamo accantonando ci stiamo mo'perché il verbo forse uno dei più ricorrente nelle ultime lettere di Jacopo Ortis bene credo sia questa questa transizione definita infinita e così via
E che una politica alla ricerca di se stessa
Momenti costituenti che mancano di spirito costituente
Questo è il vero Ticino questa è una vera distanza
Si regredisce sul Meccano non per protervia o furbizia ma perché non sia in grado di volare alto
Il disagio questo è il dolore della politica l'attuale prima lo riconosciamo
Forse meglio e senza nessun intento flagella torneo sono ben altro che un masochista da questo punto di vista però avere il senso di queste in in da adeguate s'è un modo per prendere
Le distanze quindi per leggere meglio il problema
Ed è una politica che vede anche un po'cadute nel fango comunque ridicolizzata e certe sue capacità alla politica la politica a mio giudizio forse Salvatore non so se l'accordo ma penso di sì è sempre pensiero forte
Il pensiero in politica debole quando non riesce ad essere forte
E e che avverte è questa sua incapacità oggi di dare una risposta a una volontà di potenza ha una voglia di organizzazione di previsione di organizzazione perfino del futuro che le vengo né che le vendite richiesta ecco ecco detto quello che mi sembra il dolore dalla politica del suo specialismo del suo sapere avrebbe a suo modo di tanto rare in questa fase dopo l'ostinazione dell'ideologia non dimentichiamolo
Fino all'estremismo e al terrorismo in questo Paese c'è quel verso così dentro il dolore politico se mi è consentito di Mario Luzi di fronte alla Renault rossa
Con dentro Aldo Moro che dice a ciambellano atto in quella sconcia stiva credo sia uno dei versi più potenti
Dentro l'ostinazione dell'ideologia là dentro il dolore della politica e qualcuno ne ha evocate l'età beh che pure abbiamo adesso
Dall'altra parte rispetto al dolore nel spesso c'è questa voglia in di delegarlo
Spesso l'associazionismo al volontariato la delega al Civile
Di quei momenti
Un civile in questo senso pensato un po'come l'ambulanza delle titubanze della estraneità degli impacci dei formalismi dalla politica certo questo è un Paese che grazie di una forte coscienza civile
Dove l'associazionismo e volontariato sono davvero pre dove il farsi prossimo sia per chi è credente chi non è credente buoni bestemmiatori Inc c'è c'è un italiano sul tredici dedica in media sei ore ogni settimana un impegno gratuito per gli altri
E questo poi il tessuto di una democrazia non c'è mica bisogno di affetto per il per capire questo come spesso la politica questa tendenza a delegare
Il dal dolore si occupi più decisamente il servizio civile in questo senso si occupi l'associazionismo si occupi il volontaria va bene non ci stiamo
Non ci siamo neppure a livello internazionale una delle esperienze in questo senso più dolorose che ho fatto in Bosnia Erzegovina sostato cinque volte perché è scoppiata la guerra era
Quest'assenza della politica queste cancellerie occidentali totalmente impacciati se c'era un flusso che attraversava quel Paese era quello che dalle colonne del volontariato e dell'associazionismo europee gli italiani i Beati costruttori di pace i francesi con la loro grande logistica Haiti viva viale miscele cucine il fondatore di Medici senza frontiere
E io ricordo un giorno nella ministro degli esteri di se vedo vicino allora la come presidente dalle ACLI una lavata di capo micidiale
Naturalmente difeso il tricolore eccetera la nostra politica ha proprio per l'assenza all'incapacità
Bene se c'è stata una diplomazia che ha funzionato è stata quella di di questo civile di questo associazionismo attento a queste e non solo umanitario
Perché quando diciamo che esistono diplomazia popolare non facciamo letteratura diciamo una cosa esistente abbiamo tenuti file abbiamo ha aiutato a mantenere la speranza e in una condizione di quel tipo ma proprio questo diceva
E viceré in faccio della politica
Chiudo e
Dopo aver lumeggiato questa distanza oppure ci sono momenti in cui ci si sforza primo stamani dall'essere intervenuto alla Camera una però del di il Parlamento si è mosso bene dal novanta al novantasette
Gli italiani all'ONU sono stati protagonisti di tre interventi in questa direzione c'era stamani un grande consenso di tutte le parti politiche intorno a questa azione non soltanto per una fierezza scontata vedi caso poi questo del fa parte dei poveracci non è certamente un un Wasp
è un cattolico ruandese e con quali come dire quell'immagine un po'del beone che che gira negli e gli Stati Uniti la moglie una indiana Cherokee quindi fa la povera gente queste cose ebbene c'è questa sensibilità
E però io chiudo su questo elemento
Non serve gettare troppo rapidi ponti
Se c'è una distanza meglio guardarci bene
Abituarci un po'dentro la transizione anche a stare sull'abisso sulla brutta da questo punto di vista
Non avere fine
Non perdere tempo ma non avere fra ossia la cosa che mi sembra essenziale quella fase come questa se questa l'ho fatto un po'fumetti è un po'troppo rapidamente e me ne scuso
è la condizione se questa è la transizione la transizione alla transizione catalano però dice quello quello che siamo e meglio guardarci dentro bene allora la prima cosa dobbiamo fare e porci le domande giuste
In modo tuo il questo convegno è un modo per incominciare a porsi alcune domande non in maniera scontata seguendo che parlando il capo il primo problema non sono gli scivoli e via via di questo passo
Dobbiamo avere il coraggio di perder tempo fra virgolette a porci le domande non una grande fretta
Delle risposte perché altrimenti una certa abitudine ci prende ecco questa politica in una fase che dovrebbe essere costituente deve rispetto in particolare al tema del dolore avvertiva è questo
E quindi partirà anche la protesta in Italia chiederà se n'è perché ecco c'è insomma celarsi ma ma ponendosi le domande giuste chiudo
Ci si ripara sempre all'ombra dei classici con la fede perché diceva sempre la politica nasce da qualche politico non è suo compito darvi foto
Bene
Mi sembra molto triste
Anche su un tema fondante secondo me il fare politica almeno per alcuni di voi ma ma credo alla fine fondante per la politica anche
Sente ma non abituale quello del dolore
Porsi le domande per capire né quali siano le trasformazioni rispetto alle quali in quale modo le istituzioni che poi non sono Meccano istituzionale che poi non solo sono gemelle le istituzioni sono devono diventare venti
Da questo punto di vista ecco porci le domande anche intorno a un tema Espinoza imbarazzante spesso rimosso come il dolore mi sembra un modo per fare in maniera un po'più efficiente e quindi anche più dignitosa nostro mestiere Riccò mestiere capite con quale intenzione molto tedesca
E per avere un contatto che non sia soltanto di consenso nel modo tradizionale con i nostri concittadini
Mettiamo però
Berteotti del semantico poi
Al conosciuti dolore ma non parla in poesia del resto queste dell'epoca strana
La profezia purtroppo in Italia
Non fa come in altri Paesi opinione Umberto tende smentire questo perché molto ascoltato e diciamoci tra virgolette
Vende molto ed è molto gettonato io credo che le parole le pulizie contino molto del resto in un periodo così strano dove Bettino mia madre scrive degli articoli sul giornale
Perché sente la voglia di rappresentarti da casalinga ed è un nobile mestiere ecco io credo che in questo periodo forse la politica alta riassumendo un ruolo e una forza
Periodo precedente che qualcuno rimpiange io no
Questo ruolo non lo aveva era molto di ieri io credo che il tuo sforzo
Di portare la politica diceva ieri sera nei piccoli paesi in una comprensione della realtà che sorpresi a portare beh è un modo molto forte di voler turnistica
Prego
Avevo qualche idea adesso però ho cambiato tutto dirò alcune cose così a braccio perché ho ascoltato la gente parlare
E debbo dire se c'è una cosa che niente piaciuta in questo convegno che non ho sentito politichese la gente ha parlato in modo molto diretto
è strano è un mezzo miracolo non si sentivano frasi strampalate e cose diverse
Tutti hanno parlato in un modo diretto impressionante per essere un luogo questo vicino all'aula di Montecitorio
Ecco
Comincio subito
Io credo che esiste una zona ontologica del dolore
E c'è un dolore che non è eliminabile
E indolore se qualcuno muore se hai un figlio che sta male sì una ragazza hai un grande amore che non ti accetta esiste una zona d'ombra i cristiani ma possono chiamare chessò il peccato originale altri sono i limiti invalicabili delle cose
E su questo dolore
Non c'è non c'è molto da fare
Io credo anzi che impoveriti sono nati proprio per esorcizzare questo tipo di dolore vi ricordate
Baudelaire raccontava che il poeta è un uomo come tutti gli altri
Stai in un'isola deserta in un isolotto e aspetta l'alta marea cioè la vecchiaia e la morte a differenza degli altri uomini prende una bottiglia
Ci mette un biglietto Shisui io sono io vivo e butta la bottiglia in acqua la bottega la Mer
Questa sarebbe l'origine della poesia e secondo me Baudelaire ci azzecca molto di più di qualsiasi antropologo
Rimanendo in questa dimensione della confessione i che però qua suona bene perché non è una confessione
Da teatrino ma ognuno di noi ha portato le proprie esperienze personali una parte di me
Desidererebbe scappare dalle cose dal mondo dal dolore sono stato un poeta impegnato quanto non andava di moda negli anni settanta
Pur essendo un esponente della sinistra ho fatto un po'di politica
Sì ho fatto anche un po'di carcere in Spagna perché ho dato volantini contro Franco quanto non andava di moda
Però mi ricordo che ho scritto quando un carabiniere e assassinato nell'università dove lavoro di pietà non vien fuori una parola ma fuoco i Lazzi impazza Rubicone nudo ridono sguaiati gli studenti
E penso al ragazzetto massacrato con la sua bandoliera scivolata crepato anche perché chi legge il manifesto possa dire nei bar le sue strozzate ed io voto a sinistra
Ecco questa cosa la lessi nel mille novecentosettantadue qui da voi ai tre scalini e mi Becali un mucchio di bottiglie non mi invitarono mai più a leggere per quattro cinque anni tanto è vero che normanno ma di più richiamato
Allora ho sentito il bisogno come pure tra un tempo di dirle le cose e soprattutto io uomo della sinistra ero angosciato i miei studenti quanto furono ammazzati i due carabinieri alle nuove alle carceri applaudirono
Una ragazza durante l'occupazione disse la frase più barbara che abbia mai sentito quanta ammazzano un carabiniere o un orgasmo io gli dissi che aveva delle deficienze sessuali fortissime
Che probabilmente doveva andarsi a curare ma era un mondo di questo genere c'era tanta violenza
Oggi ce n'è di altro tipo mancati però anch'io non sono un difensore a spada tratta delle utopie che sono state anche se hanno avuto alcuni dati positivi
Predetto
Che nessun potere totale e finisco quasi subito
Cioè se è vero che noi abbiamo bisogno di una limitazione delle libertà e mi riconosco totalmente nelle frasi di mattoni
La libertà totale e impossibile ogni forma di anarchismo confuso a destra e sinistra porta al totalitarismo la legge della libertà totale e la legge della giungla
Del resto c'è un poeta
Quando ho citato ha citato bianchi Foscolo e mi è piaciuto molto lo cito anch'io dal dj nozze i tribunali inviare fare le umane belve pietose verso se stesse e altro cui la libertà nasce da un condizionamento della libertà
Perché tutti sappiamo che la libertà e la dove finisce la libertà può esistere solo nel limite che ho verso la libertà dell'altro
Allora le frasi che ho sentito oggi sono molto giuste molto belle
Ha però alcune indicazioni
Molti hanno parlato contro lo statalismo e vero e terribile e vero i milioni di morti dello stalinismo e lo voglio dire apposta prima ancora del fascismo del nazismo
Però mi ricordo che quando ero in delegazione negli Stati Uniti cioè una nazione che stimo e apprezzo e mi avevano dato anche un grande albergo ed io ero un po'intimidito anche perché non so dove accendere le luci mi si spegnevano tutte o mi si accendevano tutte sono sceso nella sotterranea
E c'era della gente che crepata
Crepa aveva e quanto ho parlato con il mio traduttore ma detto non ce la fanno non resistono al mercato
Allora io che non ho mai amato il cattolicesimo perché c'avevo la suora che da piccolo mi raccontava tutte le storie quelle che succedevano a chi non diceva tutti i peccati c'era persino una suora Santa che tutti pregavano che dovrà essere semplificata ma quella non aveva confessato imprecato e poi comparse
E stampo la mano di fuoco sul muro c'è una storia che mi perseguita ancora oggi e che mi fa odiare ancora quella tradizione per molto ho pensato che però tutto spalmato sto mondo cattolico
Non era così feroce come quello protestante che pure sotto tanti aspetti e medio
Per cui secoli li lasciamo morire però di fame perché non hanno resistito alla vita sociale normale
Basteranno soli volontari e si è poi volontarie diminuiscono cioè io di Bianchi apprezzo quel discorso lo Stato non deve essere totale a mio parere però forse non poté negare neanche tutto
Ci debbono essere delle cose che deve fare non credo che i cittadini da soli anche se uno di noi ogni tredici Vacca curare qualcuno io vedete ho avuto un brutto rapporto con il mondo io ero una persona chiamavo solo la bellezza e la felicità le donne mi piacciono sullo stupende la natura meravigliosa
Quando la Paola mia amica Antonio mi dicevano vieni a un convegno c'è lei indica per diciamo a donna per lo stende capo adesso che ci debbo soffrire IVA cercavo sempre di fuggire ricco ma non vado sulle Cesare sono belle perché vedete io ho un sogno
Vedere meno gente possibile
Fuggire sulle Cesana e che voi non sapete quali sono
Ma è una serie di colline tra Urbino e Fossombrone bellissime dipinte da Raffaello da Piero della Francesca
Da Paolo Uccello dal perugino chi più ne ha più ne mette ma nonostante tutto e sconosciute alla maggioranza degli italiani forse compresi anche i professori di storia dell'arte ecco il mio sogno e alla fine Perrot credo che non si potrebbe scrivere poesia in tracce
Se non si sapesse il dolore e il tentativo di venirlo
Io poi è una cosa che dico sempre molto rapidamente
La nel in quella che poi nella mia vita privata ho avuto un dolore grandissimo ho avuto un bambino ci ha delle difficoltà delicatissime e così ho avuto conoscenza precisa con il dolore più non dico
A proposito e qui credo di arrivare a alla fine tra l'altro c'è della gente tra i politici che mi dà fastidio
Quando comincia a fare la Madonna Pellegrina ad ascoltare i dolori di tutti
Come Manconi che fa tutti carceri poi dice sempre che non sono colpevoli nessuno tranne che si è arrivati a quelli della folgore che si Sokol per i voli in dieci allora su colpevoli in dieci mila
E credo che c'è qualcuno che campa
Anche sul brutto spettacolo dei dolori degli altri
E questa è una delle cose non sempre così la televisione delle volte ammesso anche in luce dell'io l'unica volta assoldato da Costanzo che poi m'ha fatto parlare nel bel mezzo perché come poeta non contavo niente dopo essere lì in un angolo perché prima deve venire chi parla con gli UFO chi fa le cassate variegata
Poi alla fine perché poi questa è la società che i politici non buttano
Cioè se io ad Urbino faccio un convegno eccezionale sulla poesia con venti volte le persone che siete voi qui nella sala col cavolo che mi arriva la televisione a fare l'immagine perché nonostante che io odio Bossi e che quanto sono stato io Romagna l'unica cosa antidemocratica che ho fatto in vita mia a Santa Sofia ho buttato per aria
Ero andata a leggere poi si ho buttato per aria l'affare Hidegkuti perché non sopportavo
Spalleggiato dai romagnoli che avevo di morti riduce sugli muri a Mentana per cui mi hanno dato ragione gli abbiamo impedito un po'di celebrazione
Però è vero per esempio che nei confronti della dimensione periferica c'è una disattenzione profondità concludo e finisco
Dunque credo che tutti e non solo i politici ma poi finisco coi politici debbono accollarsi il dolore
Anche se non lo debbono fare a tempo pieno Santa Madonna se non crepando
Scappiamo nei boschi guardiamo il cielo c'è anche tanto bisogno di contemplazione
In Italia per esempio fare un altro convegno io Dateo perché si contemplano tante poche le cose forse lo stesso motivo per cui in Italia si legge meno Poesie della Turchia
Prima meno della Grecia adesso siamo sotto la Turchia il dolore ce lo dobbiamo accollare lo dobbiamo vedere dobbiamo avere una dimissione fraterna il dolore se lo devono accollare tutti
Non sapendo che non finirà mai
Dai politici dalle leggi dalla possibilità di diminuirlo
Perché poi delle volte ecco ci hanno dato alcuni delle elezioni incredibili io ricordo che in un convegno sull'handicap ognuno ha raccontato le sue storie medico una rapidissima
Uno in convegno sull'handicap avevo organizzato Antonio e la Paola forse più la paura di Antonio chi era una tutta messa in un modo era terribile io tremavo davanti a lei
E a un dato punto già citato Dio perché dico questa critica di o di sicuro perché altrimenti come diavolo fa e lei mi dice
Sta con la voce sporti io non sono cristiani
E poi mi ha detto perché crede perché io ho un dolore così forte che poi Sacchi possono soffrire più altri perché io ho percepito il mio mondo
Per cui anche quanto con troppa facilità sosteniamo sempre che per esempio alla in libertà comporta dolore benissimo
Extra vero però nello stesso tempo cosa comporta comporta anche delle reazioni forti che delle volte noi non riconosciamo allora ecco siccome poi stati arrivando
Si dispone anche nuova libanese
No questo voglio fare delle foto poi finisco ciò l'ultima frase
Niente no anzi allora io con con Uto
Prima qualcuno ha citato un poeta
Ha citato il più grande dei poeti italiani viventi Mario Luzi di cui mi onoro essere amico
Mario Luzi ha parlato di un cipresso e qui nuziale nelle Poesie del trentasei ma ha parlato anche dell'assassinio di Moro
Io credo che ognuno nel proprio ambito nella poesia in ogni campo deve ricordarsi degli altri e senza demagogia
è il sia per coloro che credono che hanno una morale della fraternità e della compresenza sia per chi come me prevede solo a una morale leopardiana
Che è quella che siamo tutti nella stessa barca
E dobbiamo porgere soccorso all'altro senza credere chi elimineremo mai indolore dal mondo dobbiamo fare di tutto per enigmi per per lenire urlo e prima di tutto quei politici in cui che io non sono affatto per criminalizzare sono come tutti gli altri uomini spesso il loro il loro interesse personale anche di immagine confuso con le cose più nobili come nel cuore di tutti noi
Facciano il possibile per lenire un po'di dolore anche quelli che sanno che sotto le stelle il dolore non scomparirà mai grazie
Qualche volta il proventi tendono a raccontare progettare un poco per i politici
Delle leggi i poeti nelle loro parole la loro vita
Devo dire che Umberto vuole norme dignità
Solo due volte in migliaia DiVersi ha accennato al suo dolore ponendo attenzione al dolore degli altri questo ridà una dignità forte
Alla poesia italiana come tante volte siamo stati subalterni
Nella cultura né di impresa anche nella politica
Agli altri io credo che ripartendo dal dolore questa sfida è scomoda perché la gestione del dolore è scomodo a livello personale e politico come dicevano
Gli amici stamattina perché una volta c'è la gestione dell'elargizione oggi dobbiamo gestire indolori
Una volta i dolori erano ben etichettabile di la tossicodipendenza lenti Chiappa l'anziano il bambino solo oggi d'onore più diffuso
è meno compreso e forse meno comprensibile ecco forse la poesia
è una iniziale per ridare dignità anche noi che facciamo politica io so che il Presidente Berlusconi viene da un
Non stop
Politica estremamente
Ma è doverosa facciamolo dire a lui io credo di no io credo che le sfide se danno dolore danno anche Dante tanto carburante per andare avanti
Credo che questa sfida di portargli in Italia delle regole
Che all'interno di dunque hanno anche il dolore dei singoli individui sia una sfida di grande rispetto
Io non so se il Presidente Berlusconi voglia intervenire io spero di sì
Non chiediamo in questo momento cose imbarazzanti Imma la sua esperienza di imprenditore e di politico che al sempre coniugato l'ottimismo della ragione ma anche in alcuni momenti al di là di qualunque visione politica dolore doverosi ecco presidente se ci vuoi
Dare una parola sereno
Grazie ancora
Grazie definire dolorosa sedute dalla Bicamerale forse eccessivo la preoccupazione tuttavia e grande il senso di responsabilità che viene addosso trovandosi a dover incidere sulla legge fondamentale
Dello Stato la legge fondamentale che da cinquant'anni eh immutata che noi dovremmo mutare in meglio presumibilmente per molti anni avvenire quindi in Commissione quando si prende la parola quando si fa con l'attività di regia che faccio io all'interno del Polo del mio gruppo
Sì si sente su di sé una responsabilità che certe volte raggiunge delle punte che possono essere vicino al dolore
Poi magari nella notte ripensando ciò che si è fatto pensando ciò che si deve fare vengono anche punte di angoscia
Perché c'è chi la politica la fa
Quasi gioiosamente proprio come un gioco e che magari preferisce anche per non avere troppe responsabilità stare all'opposizione
Ma io devo dire che sono di avviso diverso soprattutto la mia personale esperienza e all'opposto di questo modo di intendere la politica
Se si vuol parlare di dolore nel fare qualcosa beh io devo dire che la qualità della mia personalità
è cambiata in una maniera tragica rispetto alle soddisfazioni che avevo prima e a ciò che provo ora anche perché essendo scesi in campo per cercare di cambiare le cose di mettere io ho un alto concetto di me stesso come realizzatore
Forse per tutte le cose che poi si sono veramente realizzate pensando quindi di potere operare e cambiare tante situazioni quando fumo al governo
Avevamo pronto praticamente le riforme più importanti in tutti i settori a partire dalla sanità della previdenza tutti gli interventi per quanto riguarda il cosiddetto stato sociale il sistema di sicurezza
I di prevenzione
Che oggi in Italia non è davvero quello che dovrebbe essere non era vero sistema chi aiuta veramente chi ha bisogno è invece un sistema assistenzialistico clientelare che aiuta anche molti che non hanno bisogno che non da ciò che invece si dovrebbe dare a chi ha bisogno
Ecco io in questo senso devo dire
Che mi trovo molte volte
A dolermi del fatto di non avere potuto fare ciò che avrei voluto fare ed è il fatto di di di vedere molte situazioni che possono essere cambiate e che invece non si cambiano pensiamo soltanto al ritardo con cui oggi si affrontano i problemi della riforma della previdenza che avrebbe liberato risorse
Per tante altre situazioni tre anni fa non volevamo fare quello che oggi tutti dicono di voler fare ma questo vale in tutte le situazioni via via che un problema di né sul tavolo sia accorgiamo con una certa soddisfazione
Che la soluzione che non avevamo intravisto
Alla fine deve diventare una realtà perché si impone per la regione interna stessa alle varie situazioni
Quindi quando per esempio pensiamo a quel milione di posti di lavoro che avevamo annunciato convinti di poterci arrivare
Eravamo convinti di poter fare molto di più
Ecco ancora oggi noi pensiamo che sia possibile farlo ma che non c'è nessuno che veramente vuole prendere quella direzione di marcia e non cita sostegno lo sviluppo non si rilancia l'economia se non si da entusiasmo spinta conforto a a quella categoria degli imprenditori ne abbiamo quattro milioni che l'unica categoria che può risolvere il problema di maggiori posti di lavoro
Questo problema non può essere risolto dal Governo con interventi pubblici non può essere risolto con le marce dei sindacati può essere risolto soltanto facendo sì che il sistema economico italiano cambi e che invece di essere un sistema che penalizza chi intraprende chi rischia chi lavora
Diventi un sistema che almeno sia concorrenziale rispetto agli altri cosa che non è perché come voi sapete bene oggi un imprenditore che decidesse di fare impresa in Italia sarebbe fuori dalla realtà nel senso che in tutti gli altri Paesi d'Europa e molto più conveniente più facile operare rispetto all'Italia c'è un sistema di autorizzazioni c'è un sistema di vincoli burocratici cioè un sistema fiscale c'è un mercato del lavoro che non è flessibile che rende assolutamente imparagonabile ciò che un imprenditore deve affrontare in Italia rispetto a quello che lo stesso imprenditore dovrebbe affrontare in un altro Paese
E questo significa che lo stiamo facendo ammalare cronicamente della nostra economia non attiriamo impresa dall'estero non attiviamo capitali stranieri anzi le multinazionali chiudono gli stabilimenti se ne vanno altrove
E pensano di inviare qui i loro prodotti prodotti altrove considerarci quindi soltanto un grande mercato di consumo ma non è soltanto questo molte aziende italiane vanno a stabilirsi in altri Paesi e a portare la maggior parte della propria produzione in questi altri Paesi molti giovani imprenditori
Fuggono tutto questo non si potrà cambiare con un colpo di bacchetta magica sarà qualcosa che richiederà una lunga applicazione come tutti i grandi fondamentali cambiamenti richiedono quella famosa nostra voglia che dentro ancora Dinoi di dimezzare i costi dello Stato di dimezzare le imposte di dimezzare la disoccupazione e qualche cosa che si può fare non in otto mesi ma in alcuni anni di governo magari nemmeno in una legislatura magari in due legislature ed è per questo che siamo più impegnati alla ricerca di una forma di governo che posso dare stabilità di governo al nostro Paese
E poi c'è tutto l'altro settore quello su cui tutti era impegnato settore che partendo dalla nome della famiglia da a ad individuare tutte le necessità e i bisogni
Che sono presenti nelle famiglie italiane che noi conosciamo bene su cui abbiamo insieme lavorato su cui avevamo approntato tutta una serie di interventi ecco se devo dire qual è oggi il colmarla la proprio la
Così il il il il forse il rimorso anche per certi versi forse non siamo stati così capaci di affrontare delle situazioni potevamo forse fare cose diverse rispetto a quelle che sono successe per essere lì in una posizione di responsabilità a fare ciò che noi riteniamo di essere capaci di fare più degli altri
Che che non viene fatto perché oggi il Governo del Paese non è nelle mani di imprenditori di realizzatori di gente concreta che con la propria vita e col proprio lavoro ha dimostrato di saper raggiungere certi traguardi
Ma è in mano a personaggi che per la maggior parte vengono dalle file della politica
Che sanno certamente parlare meglio di noi che sanno certamente essere protagonisti del teatrino tra politica più bravi di noi
Ma che probabilmente non riusciranno a fare ciò che noi avevamo in mente di fare abbiamo in mente di fare che sapevamo di poter fare che oggi sappiamo speriamo di poter fare se riusciremo a far conoscere i nostri programmi
Tutti gli italiani alla prossima scadenza elettorale riusciremo ad avere la fiducia
Negli Italiani questo ancora il motivo per cui siamo qui a sopportare tutti i riti Della politica compreso questo delle messinscene e delle televisioni dei giornali delle delle richieste riposizionati mille volte
De della risposta quello che ha detto una cosa quell'altro detto un'altra cosa lei come interpretare lei come giudica tutto un il nulla chi nulla che si dipana sui giornali quotidianamente
Che probabilmente sono reti soltanto da quelli che fanno parte del palcoscenico ed a quelli che descrivono Ionta imprenditore non ho mai letto una volta un pastone
Della politica romana non ho mai letto una volta leggevo guardare i titoli con tutto il distacco che un uomo del fare ha dall'uomo del della delle parole nel parlare
Non rileggo neppure più adesso pubblico molte volte appaia disinformato anche ma preferisco occupare il mio tempo su cose più concreti ma questa è la politica non è che noi possiamo anche se siamo venuti dalla trincea del lavoro e non siamo venuti dalle dalle dalle per i corridoi ed a usare sacrestie della politica
Siamo che noi costretti a confrontarci con chi fa questa politica perché forse questa è la politica
Speriamo un giorno di poter cambiare se gli italiani riterranno Dinacci ancora fiducia allora saremo lì pronti a governare come uomini che fanno cose che realizzano Progetti
Questo è quello che sappiamo ci sentiamo sprecati
Diciamo adesso forse un po'meno mettendo mano alla Costituzione
Perché la Costituzione la legge punto fondamentale che può intervenire con grandi cambiamenti per il futuro di tutti noi quindi a te Antonio la manifestazione del mio affetto con la mia vicinanza della mia amicizia
La considerazione mia e di tutti noi per quello che fai con pervicacia veramente ammirevole e anche l'ammirazione perché tu hai saputo vincere il dolore e si è andato al di là del dolore operando grazie forse al dolore nella direzione di una generosità totale nei confronti di tutti coloro che hanno bisogno auguri a tutti voi
Ecco
Ringraziando il Presidente Berlusconi anche perché veramente i tempi sono pressanti
A me sembra che negli ultimi due interventi del Presidente Berlusconi anche Diliberto e anche in parte da qualche altro come me affinità la India fuori quella che era la tortura più grossa che veniva inflitta nei campi di concentramento
Qualcuno di voi il bilancio è forse una forzatura identificare della politica come campo di concentramento è troppo però c'è una cosa che veniva fatta a fare
E che provoca un dolore inenarrabili
Far fare delle buche
Con enorme fatica
è
La percezione dell'anche o nel Gulag
Faticava tanto a fare queste buche doveva rompere il ghiaccio divennero le piaghe teneva in fondo aveva fatto una buca era poco calarmi fonderà qualcosa
E poi li si chiedeva e riempì di nuovo questa bugia perché inutile
Ecco questo provoca un dolore immenso
Ecco qualche volta non vorrei dirlo figli Arsego quel qualcuno di voi come oro colato
Ma qualche parlamentare
Meno a livello regionale dove c'è più contatto con la gente ma a livello nazionale
Ci sembra di fare con fatica delle buche in questo caso non Burke magari leggi per fortuna anche buona
è poi d'improvviso queste leggi cioè queste buche vengono inopinatamente riempite e quindi resi inutili poi dall'opposizione
Può dell'egoismo del nome io ho proposto che le leggi non avviene nel nome
Del proponente debba abbiano numero perché c'è anche l'induismo del veto incrociato ecco io credo che stamattina si è emerso il dolore anche della Händel non fare nel cominciare a fare poi di essere bloccati a metà
Da questo punto di vista io avrei ancora un intervento e non vorrei cioè di Hardy
No perché Antonio Marini non può venire dopo allora vi vorrei proporre questo nel pomeriggio
E non lo dico per allettare dritta perché credo che già stamattina di interventi sceglie siano stati ed importanti e poi anche la sarda inizialmente vuota visto un turnover di persone che io non avrei mai pensato in una Roma così distratta da altre cose ecco io vi chiederei questo di intanto
Per chi non può tornare perché è una è treni una macchina o a piedi o in bicicletta il motorino se va via e non torna oggi
Di considerare due ispettori incontro come una tappa di un percorso che abbiamo già cominciato da lisce come dicevo stamattina la ricerca sulla politica lei di ricerca su chi fa politica quindi considerate visse volete un gruppo operativo che poteva proporre in angeli
In tutti i modi fax telefono sette partire o quello che volete delle proposte e niente di far parte di una squadra per chi a il coraggio o la possibilità di tornare oggi pomeriggio oltre a sentire alcuni dei presenti
Sa che ci sarà anche Ernesto Olivero che dal punto di vista del dolore e della
Riduzione del dolore forse in Italia se ne intende più di tutti io per ora vi ringrazio devo dire un grazie particolare c'è una ragazza dico ragazzina che offre un è regalata che ha avuto un piccolissimo problema con la scuola che non voglio dire perché tra l'altro è un problema su quindi casomai ne parlerà lei oggi pomeriggio
Ha avuto il primo contatto oggi con molti parlamentari
Lei è chiesto una piccola difesa
Io non ci sto
Dopo nel testo se averci sentito
Allora più fiducia ho meno fiducia nelle istituzioni però la ringrazio perché sta dalla prima di arrivare ed è ancora in piedi sentirci e quindi probabilmente i cittadini di domani non ce lo zero pazienti forse più completi indie
Di oggi quindi ti ringrazio
Per quello che per ora non è detto ma per quello che ha rappresentato la giovinezza la pazienza e un po'di indignazione perché ci vuole anche quest'grazie ci rivediamo tra un paio d'ore
Allora
Intanto ringrazio chi è nuovo
Ma
E soprattutto a chi è rimasto
Come avete visto
Stamattina gli stimoli sono stati molto forti
La ricerca sui cittadini con le sfide uscire ma anche le proposte
La parola i politici
E alle persone di cultura
Una cultura
A tutto tondo perché siamo andati dall'economia alla poesia quindi tutte le fasi
Della società a me sembra che sia siano immersi ma e i risultati li vedremo dopo altro tutto questo in un torneo ma fatto non
Lezione magistrale all'interno di un seminario è questo
Penne perché bisogna andare anche stimoli forti e non solo apparenza mi sembra che sia uscito fuori
Un discorso convergente
Meno arroganza della politica ma anche sofferenza di fare una politica continuamente nell'instabilità e mi sembra che le parole di tutti i partiti
Che questa mattina si sono presentati anche le parole dei cittadini sono stati questi cioè difficoltà a concretizzare proposte e promesse in tutti i settori l'invasione del dolore
Non più
Littizzetto in alcuni settori vendica la droga l'anziano ma dolore diffuso un sentire diffuso del dolore
In questa società che cita tanti strumenti per comunicare ma poi dove la incomunicabilità
Diventa malattia dove la solitudine diventa un argomento sostanzioso
Per chi anche politica fa mi sembra che siano usciti fuori l'esempio
Che abbiamo fatto che la tortura peggiore in nulla e che era è quello di far costruire buche
A chi dentro al laghetto e poi farglieli e coprire quindi il concetto di inutilità più ancora che la tortura fisica mi sembra che sia uscito fuori cioè solo attraverso la stabilità si possono realizzare anche quelle convergenze sul sociale nella quale la riduzione non l'abolizione la riduzione del dolore
è argomento politico e non una specie di ruota di scorta o di alibi non ho riassunto nulla perché voi avete ascoltato chi ha rappresentato al meglio di me queste cose
Però anche per ricostruire un minimo di interlocuzione con voi
Adesso sentiamo nella seconda fase più greve ma non per questo meno interessanti anzi probabilmente estremamente interessante per la specializzazione tra virgolette
Degli intervenuti io non voglio togliervi altro tempo
Se qualche volta un museo in termini amico spero che nessuno si offenda amicizia spesso è un vincolo undici a uno amico e quello magari non lo è in questo caso credo che
Per le due tre
Per zone che sono già pronte a parlare il termine amicizia sia transitivo almeno spero dalla parola quindi all'amico Palladino che spiega intanto chi è il giogo lo ma soprattutto una relazione estremamente pertinente
In sintonia con gli argomenti di stamattina grazie
Grazie Antonio io sono desolato di tradire la sua amicizia perché purtroppo poco tempo devo devo scappare per le quattro e mezzo dovrei essere a piazza Venezia lo ignorino importante sarò già in ritardo di lo detto quindi quindici minuti posso posso stare mi spiace che non più poter continuare a stare qui perché invece mi interessa moltissimo l'argomento e quindi chiedo scusa relatori successivi se non potrò ascoltare ascoltarle io mi chiamo Giovanni Palladino
Pieno una grande fortuna quella di essere
Che il figlio
Dell'esecutore testamentario di don Sturzo mio padre è stato
Per tre anni a fianco quotidiano ogni giorno era da don Sturzo dalle suore canossiane si sono conosciuti nel cinquantasette che fino al giorno della morte di don Sturzo mio padre praticamente è stato il suo
Braccio destro
Mio padre era un economista
E don Sturzo sapete era molto
Interessato ai problemi dell'economia
Anche perché lui è sceso in politica
Proprio per contribuire alla soluzione
Dei problemi dell'economia
E lui era destinato a fare
Scuola adesso del professore di filosofia questa era la sua vocazione iniziale
Ma un giorno Polk i giorni prima di laurearsi alla Università Gregoriana qui a Roma
Il parroco
Della chiesa di Santa Maria in Trastevere
Gli chiesi aiuto e gli disse vieni con me a benedire le case
Di Trastevere ho bisogno di un chierichetto
Scherzando vieni vieni a darmi una mano
E qui lui con molto piacere
Segui il parroco
In questa
In queste visite e visitarono le case più povere dei più poveri
Di Trastevere
E lui rimase sconvolto
Dalla povertà indecente che vide in queste case
Qui per la prima volta si trovò davanti a una povertà indecente disumana
Pur provenendo da Caltagirone un paese siciliano che non era ovviamente
Il paese dei ricchi e dei benestanti a Caltagirone c'era povertà lui l'aveva conosciuta la povertà l'aveva vista
Anche se lui proveniva da una famiglia nobile suo padre era un barone quindi vissuto sempre in una magnifica casa
E quindi lui non ha mai conosciuto la povertà direttamente è nato in una famiglia benestante ma Caltagirone la povertà lui diceva era decente una povertà pulita
Una povertà
Che non sconvolgeva
è la povertà delle campagne
Confrontata con la povertà della città
Che lui conobbe per la prima volta in queste visite e quindi lui stette addirittura male per diversi giorni l'angoscia fu tale nel vedere questa povertà e quindi il dolore che non pesi cibo per diversi giorni non poteva mangiare
Tanto fu lo spettacolo a cui dovette assistere di questi uomini e donne che vedono con gli animali una cosa incredibile insomma sporcizia dappertutto
E quindi iniziò a meditare
E a domandarsi se valeva la pena dedicarla vita la filosofia a insegnare filosofia
E non invece incominciare
A insegnare qualcosa di più concreto anche se la filosofia logicamente importantissima è la base di tante cose
E quando fu assegnato a Caltagirone al seminario a insegnare filosofia qualche tempo dopo
Due chiese il permesso di poter cambiare
Facoltà
E chiese di poter insegnare economia sociale
Perché lui giustamente diceva ai futuri sacerdoti bisogna dare non solo teologia e filosofia ma anche almeno gli ultimi elementi rudimentali
Di economia sociale
Che in quell'epoca ottocentonovantacinque novantasei novantasette iniziava a prender piede grazie all'entusiasmo suscitato dalla Rerum Novarum mille ottocentonovantuno la prima enciclica sociale della Chiesa
E incespica sociale che vide
Come aiutanti del Papa
A scriverla
Economisti tipo Giuseppe Toniolo o padre Gioacchino Ventura cioè persone di una grandissima cultura
Persone che erano riuscite ad aiutare il Papa in questa opera importantissima vi ricordo che la Rerum Novarum era la risposta Carlo Marx
In pratica il marxismo incominciava a prender piede
Il manifesto di Parks ed Engel si risale a trent'anni prima più di trent'anni prima ma queste idee iniziavano solo negli anni Ottanta inizio anni novanta
A fare proseliti
Quindi il Papa davanti al successo di questa che Oriana marxista che predicava la guerra tra capitale e lavoro
Guerra
Dura fino al giorno in cui il lavoro non si mangia il capitale cioè fino al giorno in cui il lavoratore non caccia al capitalista
Il Papa volle scrivere questa enciclica perché voleva invece lanciare un messaggio diverso del tutto opposto
Non guerra ma alleanza stretta alleanza fra capitale e lavoro per risolvere la questione operaia
La Rerum Novarum
Se la legge che oggi vi sorprendete per la modernità di tantissimi concetti
Don Sturzo sia dei però a questa Rerum Novarum
E quindi lui incominciò a insegnare cosa era contenuta nella Rerum Novarum e andare anche oltre
E quindi lui volle contribuire alla soluzione dei problemi della società
Incominciando a insegnare economia sociale
Poi fu
A gran voce chiamato
A partecipare alle elezioni del consiglio provinciale di Catania
E fu eletto
Dopo pochi anni mille novecentocinque fu eletto sindaco di Caltagirone
Ma essendo un prete non poteva chiamarsi sindaco e quindi fu nominato pro Sindaco vice Sindaco senza avere sopra ovviamente nessuno quindi era in in effetti il sindaco
Rimase per quindici anni sindaco del suo Paese e in quindici anni ha fatto letteralmente miracoli
Perché riuscito collettivo lire
Imparate
Tramite la Rerum Novarum apportare nella realtà dei concetti di gestione amministrativa economica del Paese
Che fecero scuola
Tanto per dirne una
A venticinque anni lui fondò una cassa rurale per combattere la piaga dell'usura
Per liberare i contadini e gli artigiani i primi imprenditori della sua area da questa stretta tremenda dell'usura
Creo le prime cooperative di lavoro
Per dare più lavoro
Che però le le prime cooperative di consumo per far consumare meglio apprezzi più bassi più convenienti
E mille altre cose tra cui la gestione corretta della cosa pubblica del suo Comune
E gestendo il Comune imparò
Quanto fosse deleteria la politica centralista e statalista
Del cosiddetto Stato liberale
Stato liberale che era tutto fuorché liberale
Perché quando
Un sistema politico
Non dare il suffragio universale non consente alle donne di votare
E fa tante altre cose che liberali non sono evidentemente
Dopo definirsi liberale
Ebbene don Sturzo fu proiettato poi dal successo del suo lavoro in loco a Caltagirone fu proiettato
Nella politica nazionale fu nominato vicepresidente dell'Associazione dei Comuni d'Italia lanci
E poi come sapete nel diciannove fondò il Partito popolare italiano
Per portare sempre le sue che Ulivieri sue conoscenze di buona gestione della cosa pubblica a livello più alto
Perché il dolore indoor Sturzo è stato così presente nel lavorare per gli altri
Per lui fare politica voleva dire fare carità per una politica era un atto di carità
Ma non verso se stessi verso gli altri
Vi ricordo che quando fu nominato segretario del partito
La sede del partito era in via dell'Umiltà
Andò nella chiesa di dei Santissimi Apostoli a pregare
In ginocchio e scoppio a piangere
Ma non di gioia
A gran Ponza Benita che era stata posta sulle sue spalle
Gli enormi problemi che aveva davanti
Quindi pianse
Quindi l'atteggiamento diverso dallo champagne e che noi vediamo stappare quando qualcuno nella nostra politica italiana viene nominato segretario o presidente del Consiglio
Qui un atteggiamento di grande responsabilità
Perché appunto cosciente degli enormi problemi
Da risolvere per farla breve
Ebbe un successo notevole questo nuovo partito porto alle prime elezioni del diciannove ben cento deputati in Parlamento con una quota percentuale mi sembra del venti ventuno per cento dell'elettorato
Ma non ebbe fortuna
Perché prima Giolitti non capì l'importanza di questo nuovo movimento e poi ovviamente lo capì molto bene il fascismo
Perché don Sturzo nei primi anni del Governo Mussolini fu uno degli oppositori più duri più severi
Cerco di mettere in guardia il Paese
La stessa Chiesa
Contro questa novità
E Mussolini ovviamente da uomo dal buon fiuto politico capì che questo era un uomo
Pericoloso per il suo movimento e quindi un uomo da eliminare se non fisicamente almeno di mandarlo via e quindi incominciò a premere sul Vaticano affinché fosse mandato via dall'Italia
Quindi don Sturzo fu obbligato dalla Santa Sede prima lasciare la segreteria politica del partito con la scusa che un prete non poteva fare politica
E poi un anno dopo un bel passaporto della Santa Sede
Fu messo su un treno e andò a Londra si disse allora vai per pochi mesi fa e passare la buriana
Ma ci rimase ventidue anni
E lui aveva lucidamente previsto
Tutto il successo iniziale prima del fascismo e poi aveva previsto la sua fine perché si basava questo successo
Questo sistema
Su principi e valori che non potevano resistere alla prova del tempo
I suoi principi i suoi valori potevano evidentemente invece resistere tutta la sua frustrazione il suo grande dolore era nel vedere come il paese si lasciava accalappiare
Da questi principi da questi valori che non potevano durare e lui scrisse fior di articoli e fior di libri
Su questo problema
E nello scrivere ovviamente era addolorato
Perché capiva
Che era difficile fare breccia
Era difficile far calare su una società che si stava addormentando sotto
Il sistema fascista era difficile far calare certi principi liberali certi principi cristiani
Che lui vedeva
Più orientati vedeva messi in disparte
Quando tornò nel quarantasei dopo ventidue anni
Don Sturzo ovviamente
Fu accolto con grande entusiasmo perché tutti sapevano
Il suo coraggio e la sua visione esatta delle cose commissioni col da profeta inizio anni venti doveva previsto tutto finiremo in guerra sarà una guerra lunga usciremo a pezzi c'aveva scritto delle cose negli anni Venti incredibile
E quindi fu accolto ovviamente con grande entusiasmo addirittura ci furono a qualcuno i laici che lo proposero per Presidente della Repubblica
Pensate tanta era la stima
Che avevano
I nuovi uomini politici di questo campione della libertà
Ma don Sturzo ovviamente era tornato non per fare politica ma per vivere gli ultimi anni della sua vita in santa pace logicamente sempre scrivendo e facendo da stimolo critico qui mi rifiuto qualsiasi carica non vuole neanche essere
Membro della Democrazia Cristiana
Perché lui per esempio non era d'accordo sul nome Democrazia Cristiana
Perché lui non aveva messo nel suo partito il nome di Cristo dentro perché lui diceva il partito e parte
E parte
Non è il tutto non è l'assoluto
Il partito lotta il partito anemici avversari
Non si può mettere Cristo in una parte anche se questa parte quella che io a cui io credo la parte giusta diciamo quindi si rifiutò sempre di mettere il nome di Cristo
Dentro
Il nome del partito e noi disse a De Gasperi fai un errore ammettere il nome di Cristo perché se facciamo bene benissimo Gloria Cristo
Ma se facciamo male
Se fatte male
Non potete mettere Cristo in mezzo corriamo il rischio di scrisse che Nizzar è un Paese
Pensate queste parole che lui ha pronunciato
Purtroppo con il senno di poi come sono vere quanta gente che io ho conosciuto nata cristiana
Che si è scrisse piani Zatta per le ma le azioni o le omissioni del partito della democrazia cristiana quanti amici ho visto perdere la fede
Perché la politica
Non corretta di questi signori ha portato lontano dalla chiesa
Queste persone io seppi ricordavo le parole di don Sturzo
Che profeta che è stato
E quindi anni Cinquanta gli ultimi tredici anni passati a Roma quarantasei a cinquantanove innestata lui è stato una spina continua uno stimolo continuo nel fianco
Per la democrazia cristiana perché la voleva vedere
Correre e lavorare lungo una strada corretta
E non una strada che lui riteneva scorretta e pericolosa quindi il suo grande dolore
Nel vedersi anno dopo anno esiliato per la seconda volta esiliato prima fisicamente ventidue anni poi esiliato ideologicamente
Dai suoi discepoli dai suoi ex
Compagni di partito e dai nuovi
Che negli anni Cinquanta sorsero come funghi dentro il partito vincente il partito numero uno
E lunedì rimproverava una sola cosa De Gasperi voleva molto bene a De Gasperi lo stimava lo amava De Gasperi fu uno dei suoi bracci destri degli anni Venti
Ma rimproverava una sola cosa De Gasperi di non sapersi scegliere i collaboratori di non avere il naso per capire chi era quello e chi era quell'altro
E lo diceva apertamente quel fatto male a mettere quel tizio a quel posto non è una persona che farà bene
E così via
Ecco concludo velocemente io poi ho scritto ho visto che sono l'unico che ha scritto tre paginette del mio intervento quindi lo store leggere nulla ma se volete dentro il folder avete
Ecco mio padre è stato con lui tre anni sono stati per il mio padre di tre anni più belli della sua vita perché vissuto accanto a un uomo straordinario
Un uomo sacerdote che con mio padre non ha mai parlato di Dio e mio padre aveva un gran bisogno invece di parlare anche di problemi religiosi
Ma non l'ha mai fatto perché don Sturzo aveva un grande pudore
Non voleva con mio padre economista con il quale parlava di problemi economico sociali e politici non voleva mischiare
Problemi di carattere spirituale quindi un grande pudore un grande laico questo sacerdote
E delle mio padre tante volte tornando a casa io me lo ricordo
Tornava illuminato e mi raccontava spesso gli argomenti per i quali avevano parlato
E quando
Riuscivano a trovare qualcosa di utile da suggerire
Vi ricordo che Don Sturzo era molto amico di Adenauer
E con Adenauer si sentivano spesso si scrivevano mio padre era il tramite fra don Sturzio Adenauer quando Dell'Amore veniva Cadenabbia d'estate mi pare andava sempre a portare i messaggi di Sturzo
E quindi la Germania per esempio lo sviluppo tedesco gestito da Erhard un grande economista e Adenauer
Fu uno sviluppo
Di economia sociale di dottrina sociale della Chiesa applicata ad un Paese come don Sturzo avrebbe voluto vedere applicata in Italia
Senza sbandamenti a sinistra o a destra
Ma proseguendo verso un tipo di sviluppo economico
Dove la libertà dell'individuo la responsabilità dell'individuo era messa in grandissima
Importanza e dove lo Stato era il più leggero possibile
Perché dovunque lo Stato metteva le mani diceva don Sturzo sono guai
Lui era un fiero antistatalista
Ma allo stesso tempo
Vi ricordo nel cinquantuno fu nominato senatore a vita da Luigi Einaudi non daremo il sia cristiana la proposta fu fatta da Luigi Einaudi un liberale Presidente della Repubblica
Ebbene nel cinquantaquattro fece una proposta di legge antitrust
La prima proposta di legge per regolare i monopoli privati
Perché voleva fare questo perché lei temeva anche la sinistra vedendo questi monopoli spingesse per la nazionalizzazione di questi monopoli energia elettrica
E qui mi disse mettiamo le mani avanti creiamo concorrenza non creiamo l'occasione per colpire questi monopoli nella maniera sbagliata cioè far passare il monopolio privato al monopolio pubblico perché son tutti e due fonte di guai mi fece la proposta di legge antitrust alla prima in Italia
Logicamente non fu accettata
Perché ma perché fra i democristiani
Già da cinquantaquattro cinquantacinque iniziata la grande voglia di interventismo statale
Più lo Stato mette le mani dell'economia e più noi uomini politici siamo
Dominanti abbiamo le mani veramente impasta
Banche benissimo facciamo le nostre le banche
Assicurazioni pensioni sanità benissimo lo stato deve farlo
Impresa benissimo facciamo l'impresa Stato imprenditore e Dostum suo tuonava contro queste idee perché vedeva
Il successivo degrado della successiva corruzione che sarebbe venuta da questa mistura fra economia e politica
Il politico deve fare l'arbitro diceva non può fare il giocatore deve arbitrare bene con regole buone poche ma buone e deve fare l'arbitro severo far rispettare le regole
Purtroppo
Tutte idee tutti articoli scritti invano perché lì non lo hanno ascoltato rileggo
Una sua lamentela degli ultimi del cinquantotto sarò ascoltato purtroppo nella mente dei dirigenti della politica italiana io assumo la figura dell'avversario che sferza
E non del critico che il cooperare sempre critica costruttiva
E neanche del medico che diagnostica la malattia e che prescrive la cura
Purtroppo non è stato ascoltato e di qui la sua angoscia e il suo dolore concludo
Dicendo un qualcosa che mio padre aveva percepito cioè don Sturzo moriva con una grande angoscia e con un grande dolore quello di aver fallito
Nel tentativo di portare i cattolici in politica per fare una migliore politica
E di capire che questi cattolici quei cattolici avrebbero invece probabilmente rovinato il Paese avrebbero fatto una cattiva politica con tutte le degenerazioni susseguenti e quindi lui
è morto con questo dolore è entrato in politica con dolore ed è uscito con dolore grazie
Grazie esattamente non quello non sapevamo cosa risiedette uguale diritto di più quarantacinque se l'aspetta pur conosce grazie per primi poca gente sa coniugare come te ed economia alla solidarietà
Anche se siamo pochi lasciava il piena di percezione
Non solo perché la radio ci fa ascoltare pal come al solito
Deve far rizzare cose che non hanno necessità di essere in fertilizzante mal dello spessore
Delle persone
E verso il livello
Io voglio togliere venti secondi so che il tempo è lungo barelle vero progetto
Io da anni mi occupo del settore della sofferenza
Est c'è stato insegna alto
E sembrava a proposito
Che chi faceva grandi opere dovesse avere un carisma e in qualche modo un approdo e Potenza
Una persona in via prepotente
Ma io dico che è emerso rileva una grande ha un grande carisma va spirituale non è prepotente
Eppure in Italia non si offenda quello che dissero di idee tra nel fare di più per quantità e non è la cosa più importante poi soprattutto per la qualità metto diverso
E mentre lui fa i convenevoli volevo dirgli una cosa
In questo tempo che ci mordente
Il cuore anche il cervello vi è scritto libero straordinario
Che ogni volta che presentiamo è sempre nuovo Dio non guarda l'orologio Abbé io dico che se Dio non lo guarda qualche volta non guardiamolo nemmeno uno prendendo
Grazie che mi avete invitato io so che Paolo vi vuole intervistare così facciamo in cui urla fatalmente dentro facciamo diventare una sorpresa di allogata
Infatti abbiamo pensato anche perché c'è tanta gente che ci sta ascoltando di fare qualcosa per non fare il solito discorso alla alla conferenza uno che parla però tale c'era e allora facciamo una specie di battibecco fra noi due
Io non sa come cominciare a fare ad intervistare Ernesto Olivero e quindi mi faccio aiutare da qualcuno che ne sa più di me
E gli chiedo di commentare velocemente visto che finora abbiamo analizzato tante facciata di questo dolore né la politica una poesia che non abbiano voluto mettere in questo grande invito di angeli
Di questa giornata e che mi sembra molto adatta in per la situazione che stiamo vivendo si Chiana manda il Signore ancora profeti lei scritta da ricami elettorato che non sa ci ha dato ed è stato un grandissimo poeta italiano
Nanda Signore ancora profeti uomini celti Didio uomini dal cuori in fiamme
E tu a parlare dai loro roventi sulle macerie delle nostre parole dentro il deserto dei clienti
A dire i poteri di sperare ancora che siano appena tua voce voce di Dio dentro la Folgore voce di Dio che schianta la pietra questa perdita del mille novecentoquarantotto è ancora attuale la ricerca i politici devono fare anche i profeti
Basta basta vederlo basterebbe che dà accesso di politici
Nel senso di servitori nel senso di persone che si mettono in testa di dare un po'del loro tempo per gli altri e già basterebbe però i profeti ci sono credo che la vita abbia un suo senso di giustizia chi cerca trova anziché circa trovato
Solo che sovente da gente in un ceto profeti sovente la gente non cerca persone che vi possano stimolare sovente la gente cerca qualcuno che li accontenti
E io credo che i profeti non siano persone che accontentano tanto facilmente devono andare dietro
All'alloro sogno devo andare dietro il loro mandato e spedito e non sempre il mandato corrisponde con le esigenze momentanei di tanta gente
Tu se no no che opera nel volontariato stamattina Giovanni Bianchi nel suo intervento ha ricordato che per tutta una serie di problemi si collega troppo al volontariato tu sei d'accordo pensi che la politica invece debba fare ancora qualcosa o è tutto questo sociale tutta da verificare
Ma il credo che il vero volontariato perché qui bisogna sempre distingue perché c'è una buona fetta di volontariato che è falso e credo che se tutti i gruppi del volontariato pubblica sui bilanci io credo che verrebbe a galla tranquillamente e serenamente quindi il volontariato
Esisterà sempre perché esistono sempre due esigenze che il pubblico non riesce a vedere perché il pubblico non riesce a a intuire il l'amore esiste da sempre nell'uomo e e la moglie viene visto soltanto da chi se da chi e capace commuoversi da chi è capace scendere di cavallo e vedere la stessa persona che le istituzioni religiosa e civile non avevano visto quindi solo che l'errore madornale della politica e questo che non sfrutta bene il volontariato non sfrutta bene il volontariato quando esso è tale perché vedere volontariato il sale
E sud a dell'intuizione che non sempre l'istituzione col vedere io sono il momento in cui il volontariato e la politica possono anche andare
Di Congo a braccetto però ognuno restando tale il volontariato deve stare sale non deve mai pensare di andare nelle istituzioni e viceversa
A proposito di questo è un altro dei nostri collaboratori
La nostra vita e si chiama Giulio Rapetti in arte Mogol ha scritto un articolo per il nostro giornale Angeli dove anche tu scrivi
Che ha intitolato ci vorrebbe una patente per i politici
Cosa ne pensi venti ha ragione perché io credo che per fare il mio dovere bisogna fare avevo dei permessi per fare per prendere la patente bisogna fare un certo corso per fare una politica basta essere disponibile o volte basta corrompere a volte basta fare delle cose che anche non troppo positive
Quindi bisognerebbe inventare risultato che il problema è sempre quelli di di sempre chi controlla il controllore che controlla certe situazioni ma sarebbe giusto che i politici dovrebbero avere questo tipo di impostazione
Tu fai una cosa molto curiosa per chi non crede o per chi non l'ha mai fatta fai dei pellegrinaggi parti a piedi cammini eBay giorni giorni per l'Italia incontri giovanili impiccati
Punta ci qualcosa di queste tue viaggi particolari
è nato tutto dieci anni fa quando io ho ricevuto una cosa importantissima
Un qualche cosa di indescrivibile e io ricordo l'emozione di quando ricevuto questo grande donna un dono immenso ho detto adesso cosa faccio per montare nella testa
E mi feci questa domanda quando nuovo si fa una domanda
Dal cuore dal
Dal dalla polizia del cuore si trovò lui stesso una risposta e dissi a me stesso
Fare un pellegrinaggio in un bagno perché secondo me se riuscirò a fare un po'di Gladio davvero molto difficile a piedi in mezzo alla gente pur sotto la pioggia sotto il sole Collebello cattivo tempo secondo me io continuerò a viaggiare con i piedi per terra
E
Si chiama i miei amici nella mia stanza dei si vogliono pregare da solo perché se dovrò farlo con tutti quanti sarebbe stato molto più complicato ed eccessi una data ventiquattro maggio
Abbina il ventiquattro maggio che questo molto importante della Madonna con un santuario vicino Torino Paolo qua
Telefonare o privo di presento io vorrei partire un po'gli animi almeno la benedizione quel giorno figuri vede sulla cartina geografica un altro paese lì vicino dove c'è almeno un mio amico gli telefono ecco per farla breve il mezzo da Di Vaio Genova della testa
Perché a Genova dove può arrivare il sei giugno festa dello Spirito Santo sarei andato in un convento di clarisse tifi un convento di clausura però poi dal dire al fare doveva esserci poi l'attuazione pratica
Il ventiquattro maggio partiva sono strada facendo così cento mila persone
E feci seicentottantasette chilometri a piedi
Facendo circa trecento incontri con la gente nelle carceri nelle i negli stati tutta roba quasi inventata strada facendo quest'anno siamo partiti da Agrigento il primo maggio siamo arrivati a Gubbio il tema quali sono i lupi
Che bisogna convertire oggi c'era anche il lupo della politica per esempio
Ecco abbiamo fatto quattro centoventi incontri trecento mila persone e noi stiamo già preparando il prossimo pellegrinaggio del prossimo anno che lo faremo
Partendo da Siena in occasione del Seicento cinquantesimo anniversario Di Caterina da Siena e il tema che ci siamo prefissi e mistica e politica
Arriveremo ad Agrigento quindi da Santa Caterina da Siena ad Agrigento passando da da Loreto e credo che il prossimo anno coinvolgeremo un milione di giovani una riflessione se è vero quello che vi ho detto e vi assicuro che è vero
Io credo che ogni sera avrebbe dovuto esserci il telegiornale indiretta da noi perché avevamo delle folle immense dieci venti trenta mila persone praticamente mai se non il primo maggio
Ecco si sono delle riflessioni che bisogna fare su i media che vanno a cercare veramente il pelo nell'uovo volta oppure la martellata la la notizia negativa oppure alla notizia di gruppi che sono collegati col potere queste sbagliata
Mi fa piacere che ha introdotto un argomenta che acuire rifletta sente quando apre il giornale
Sapere il colore delle cravatte di Tizio piuttosto che cosa mangia Caione le famose scene delle riunioni dove si decide tutto
Anche nei confronti della gente della gente normale che lei chiamiamola gente tra virgolette e invece non sapere che per esempio ci sono delle manifestazioni dove veramente giovani in hanno dove fanno delle cose
Volevo fare un'altra domanda Ernesta
Per chi ci ascolta pensa che Olivero è solamente un uomo di preghiera no mi dici dove da invece tu stasera che cosa vai a fare quando lascino in questo momento ma io credo che il rione di preghiere siano le persone più attive del mondo
Perché chi pensa che la preghiera sia un qualcosa che addormenta evidentemente non conosce la preghiera evidentemente non conosce la forza della preghiera restassero io sto carte domani e questo era stato in Brasile
A San Paolo del Brasile dove grazie
Ai giovani della mia comunità stiamo facendo un'attività che inaugureremo a dicembre e che oso dire che una delle cose più belle di cui abbia mai sentito parlare
Pensate che il governo brasiliano ci ha dato una casa degli emigranti la casa a noi molto caro a noi italiani perché lì sono passati milioni e milioni di emigranti San Paolo in una città di quattro cinque milioni di abitanti
E il governo con centosettanta funzionari della Sea dopo aver fatto tutto questo lavoro che gli emigranti è rimasto questo grande stabile di circa quaranta cinquanta mila metri quadrati
Il governo con centosettanta funzionari accoglieva della povera gente ogni giorno di notte centotrenta centocinquanta persone
Ed era una cosa molto brutta molto costosa ecco attraverso degli amici brasiliani l'hanno offerta noi
E noi in cinque di noi con una quarantina di amici brasiliani con i quali collaboriamo già da dieci anni abbiamo aperto dal Senato della speranza che e accogliamo ogni giorno quasi mille persone
Bambini di strada gente che di notte non standard non sa dove andare a dormire ma con una dignità pari a quella che ci serve per raccogliere a Torino quindi io credo che la preghiera avere l'incontro con Dio
E Skin contraddire incontra la povera gente incontra chi nelle difficoltà il fondo poi la sintesi del del messaggio di Gesù e che alla fine della vita che non è quando moriremo ma in ogni momento la nostra vita
Saremo riconosciuti per come amiamo e dato che Gesù sapeva che poi noi le parole le cambiavamo perché per molti la parola mole e un bel sorriso una pacca sulla spalla e tante belle cose
Ha detto chiaramente che la parola Moro di raccogliere lo straniero a cogliere il diverso accogliere carcerata visitare carcerato dar da mangiare agli affamati mai ci abbiamo creduto sul serio aveva già fatto il mille duecento progetti di sviluppo
Abbiamo aiutato credo perché siamo stati aiutati da milioni di persone siamo stati aiutati realmente da milioni e milioni di persone però stranamente ogni volta che c'è una grande manifestazione in Italia
Dove c'è da dividere qualche gruzzolo il Sermig non c'è ma ma questo è una cosa bella e perché vuol dire che la gente ha capito che noi non siamo l'imbroglio e e Charlie ci hanno aiutato a più di tre milioni di persone però quando diciamo certe parole un po'dure
Perché sono da dire perché la verità fa liberi e la verità e dirà anche le cose in in faccia con con amore anche perché certi imbrogli io spero che finiscono in fretta perché se il mondo dello sul della solidarietà non entra veramente il trasparenza
Secondo me diventerà cominciato mondo politico che sta un po'nel buio ecco
Io non ci faccio l'ultima domanda perché vorrei che ti chiede se anche Sanyo qualcosa anzi scusate mini queste intromissioni ma me l'ha chiesta Ernesta non ha saputo dire Dinale abbiamo emettere a colazione
Eh eh
Ti riporto
Sui politici perché il motivo di questo nostro incontro e debbo dire grazie di AGEA cominciano a vedere i risultati io credo che questo seminario a questo lavoro che hanno fatto le ragazze anzi approfitto per ringraziare l'ex Elisa anemizzazione
Ornella Gasperini Belleri a Puccini e Alessia salentini
E perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile hanno avuto la pazienza Elisabetta Monti che la nostra segretaria di redazione che la pazienza di sopportare tutti quelli che telefonano rimproverando perché magari giornale non è arrivare il che non è arrivano gli inviti e così via
Perché è difficile ne siamo poveri siamo piccoli e stiamo cominciando ora voglio dire senza tutta questa pazienza questa grande fiducia che loro avevano hanno contattato tutti e mille i parlamentari italiani e tra senatori e deputati per lettera per telefono andando di persona bussando alle porte nane gruppi di tutti questi solamente trecento si sono resi disponibili
Ma io dico se di questi trecento magari tre capissero
Rispetto per esempio alla trasparenza delle onde rispetta esclude a mio merito perché non si può parlare io spero che lui ci abbia capita Zanasi la vita e testimonianze che capita
Però ecco io spero queste spero che anche la tua presenza qui Ernesto che rappresenti anche un mondo fonda un quello vero non hanno mai rapporti reali rapporti concreti e che non è di cito quello che si vede anche il volontariato spettacolo
E lei ha accennato prima è il volontariato delle partite del cuore è il volontariato che de de il personaggio che va in televisione fa le domeniche in non è quello il volontariato minori Anniano Antinori vogliamo e non è come io credo Ivano antenato che poi possa portare al cambiamento ecco quindi ti dico che speranze abbiano con questi nostri politici questa è l'ultima mia domanda
Guardate io sono nuovo di grande speranza perché tutto quello che non è stato può essere spero sempre che il giudizio prevalga sul su certi ci certi modi di vedere io credo che l'uomo tenti di diventare un uomo felice
Io credo che la strada che abbiamo imboccato che ha invocato l'umanità non porta la felicità
Se l'uomo vuol diventare felice deve diventare anche un po'un ricercatore
Io proporrei ai politici senza fare pubblicità se vogliono venire una settimana all'Arsenale della Pace senza telecamere senza niente molti l'hanno fatto perché credo che ogni tanto immergersi in una realtà dove c'è l'urlo del dolore posto possa fare bene io non ho perso la speranza
Per i politici non l'ha persa Gesù quindi non la perdono certamente io perché quello che non è stato può essere e credo che un convegno come questo e tante altre situazioni possano risvegliare quello che dorme ancora ma quello che dorme può svegliarsi Kyoto ho sonno un uomo di speranza
Pur vivendo in mille disperazione ma penso sempre che possa venire qualche cosa di nuovo Grazie Paola
Io non voglio fare una domanda
Ministro
Perché io vorrei che non concludesse abbiamo altri interventi ma esprimesse qualcosa in completa di Berta
Tre minuti cinque libertà totale sto prima vorrei dirle una cosa
Se io avessi una macchina cinematografica o le telecamere
Fa Ryuji USA prima sull'Italia
E direi che Ernesto presente in moltissimi luoghi ma
Sulla pellicola
Nel nello stivale italiano
Sui titoli compare pochissimo
Facciamo ancora una zoomata
Abbiamo Torino
Abbiamo tante realtà
Ma oggi ne abbiamo due una il Sermig
Ci rendiamo conto Humbert seminale di guerra dove si costruivano armi dove ci sono ancora se vogliamo
Hanno perso l'orrore sanno diventerà destini dei cimeli non sono belli però sono curioso beh in quell'arsenale immenso
Un milione e mezzo se non sbaglio di persone con i loro dolori in un anno hanno trovato accoglienza dignitosa
Contemporaneamente non ce l'ho con nessuno c'è qualcuno che predica dall'alto con la tonaca anche o con il maglione di cachemire
La solidarietà per strada che perché ardita di anche e se Dini Tours
Ma con molte vittime con molti morti soprattutto con tantissime illusioni e strumentalizzazioni politiche ebbene su quella telecamera su quel fotogramma
Compare la persona in Kashmir che diventa il guru della solidarietà
E compare pochissimo il Sermig
Io sono d'accordo con Oliverio
Ma perché lui lo mi vieta dentro
Che questo rassicurante perché le cose belle e giuste hanno meno bisogno della pubblicità
Perché sono forti indizi
Però non posso non esprimere il mio sdegno
E tu qui Ernesto pronunci
Per la impari condizione di informazione
Poiché è evidente che la gente itinerante o come ente a ritroso trova il tennis
Ma non è giusto che uno Stato italiano
Che un governo che un ministero che la opinione pubblica attraverso i mezzi di comunicazione conosca in una parte sola
Spesso piene di imbrogli e di trabocchetti conosca poco il Sermig
Può poi realtà ripeto lo conosce ma poco rispetto all'alta realtà questa bilancia sbilanciata anche nella solidarietà
Ci fa capire una cosa questo è il mio intervento quello militare
Tre minuti di intervento che è anche nel settore della solidarietà anzi soprattutto nel settore dell'esodo interista dismesso ed Ernesto ha parlato di trasparenza dei bilanci
Scandali Smimmo
Dove c'è un morto
E Mega dice Elisa orti quaranta di morti nella giuria della strada magari nei gabinetti morti per overdose e nessuno lo dice
Ecco e poi anche il business ideologico cioè quello di schierarsi sempre e solo da una parte come se la solidarietà avesse un solo colore ecco io dico che questo non sarà da fare e mi scuso con il resto se ho utilizzato la sua presenza per dire cose che forse non condivide ma la sfida della solidarietà e anche quella di metter comuni cose complesse i spesso i militanti qualche volta anche dolorosa
Ho chiuso con questo il mio intervento e chiedo tre minuti sì in piena libertà di udienza
Ma
Io non avrei mai immaginato che la mia vita sarebbe stata quella che ad essa quindi io credevo di fare una cosa della vita invece la vite che mi è venuto incontro mi ha fatto mi ha cambiato le carte in tavola e io ricordo con molta con molte idee con molta ironia in fondo perché bisogna essere un po'ironici della ditta il giorno la sera in cui grosso modo venti venticinque anni fa ho fatto questo ragionamento prima di addormentarmi
A Torino ne facevamo degli incontri che neanche il Partito Comunista riusciva a fare
Nel senso che per due comunicatori è sempre stato fortissimo trenta mila giovani in quartieri Veglie con dieci mila persone venti mila persone
E sentivamo veramente un grande amicizia di tantissimi giovani nostri riguardi che così sentivo che sentivamo volevano che io fossi loro un po'il loro rappresentante
E ricordo quella sera quando decisi quando feci questo ragionamento
Feci questo ragionamento Ernesto dovete sta andando diverso da quello che pensare che accetti o non accetti si accetti devi cambiare carattere
E devi trovarti un metodo per per riuscire a vivere sempre questa questa grande avventura perché altrimenti gli esempi di tantissime situazioni intorno a te ti porteranno via da dal tuo e del tuo mandato
E allora ho deciso e mi sono inventato un metodo che io regalo a chiunque
Perché
Se se Berlusconi lo chiedesse per esempio questo che è stato il più grande dei rappresentanti del più noto secondo me avrebbe una vita lunghissima però non so se posso andare bene per Luino io ho detto
Per reggere questo ritmo per reggere queste questi stresso io lo stress non lo conosco devo pregare molte ore al giorno devo star bene col silenzio
Poi devo averi intorno degli amici che mi possono dominare
Perché se
Lavoro da solo io posso fare degli errori ma se ogni volta che devo fare degli interventi devo scrivere qualcosa ci sono delle persone che mi aiuto noi in un modo determinante se mi buttano un intervento del
Nel nel nel cestino devo accettare secondo me io non farò degli errori
Poi devo fare in modo che
Uno periodicamente ma settimanalmente chiunque possa entrare nella stanza di sputarmi in faccia
E il pm quello che vuole cioè se io vicino al sole persone educate sulle persone che vogliono riferire io non conosco la realtà
Poi il quarto punto e non devo mai salire su un carro di un vincitore cioè io non devo permettere ai miei amici quello che non permetterei mie al dei mici io non ho nemici
Ecco io da quando mi sono fatto questo questo questi punti e ho cercato di vitale io sono una persona libera sonda persona che costantemente vede le cose che fatte ma specialmente le cose da fare
E io auguro ad ognuno di noi i nodi inventarsi magari un metodo ancora migliore di questo perché non nell'ma nell'umana non c'è mai la perfezione ma c'è anche un tentativo di fare meno errori per sibili ecco EB
Augurarle ognuno di noi di inventarsi un metodo per per la sopravvivenza oppure per vivere con ironia con grinta con tutta la con tutte le proprie energie l'ha vinta
E io ringrazio molto di questo invito e sono molto contento adesso mi sposto verso l'aeroporto propendono R. domare Testore grosso modo salvo in Brasile portando anche il calore di questo vostro bellissimo incontro grazie di cuore
Chiamando a parlare tu diversi le dando o cercando di dare l'esempio che della noi tempi rigida delle voci prego il Tour
Volevo ringraziare l'onorevole Masi di essere intervenuto in un'ora in un'ora no no è il contrario complessa perché sappiamo che siamo già in votazione
è nato con la solita Grazia ascolti questo ci conforta molto e poi Giorgio Peggior Lenci che di storie da raccontare verrebbe tantissime
E con estrema civiltà ha vissuto grandi ma anche è stato un esempio per molti di noi detto questo do la parola a l'amico Brasile ha scritto pagine che abbiamo letto sui libri ho visto attraverso lo schermo sempre
Con un grande interesse pedagogico diretto e indiretto sempre di grande civiltà e di quello dei ringraziamo
Sono io la ringrazio
Confesso che temevo di sentirmi imbarazzato
A parlare di un tema che suscita almeno in me profonde perplessità
Ma adesso sono abbastanza a mio agio
Perché parlo a dei eletti cioè a coloro che hanno fatto una scelta ostinata
E poi davanti agli ascoltatori che Eugenio Ionesco preferiva le sedie
Dico questo perché o il timore ridare un po'scandalo
Ma ormai quando
Una persona percorso longitudinalmente in questo secolo
Ben tre quarti
Può anche permettersi di fare delle considerazioni che sente che non ritiene che siano la verità ma che almeno siano sentite
E dovendo parlare
Della
Politica del dolore
Io fatalmente sono portato a parlare
Dal dolore dalla politica
Cioè dal dolore che genera la politica
Non la politica della Repubblica
Di Platone o dall'attività politica cioè dalla politica che si incarna negli uomini
E arrivato a questa età
Facendo un bilancio volgendo mi indietro
Per il recupero della memoria
Ho molto spesso la sensazione il disagio e quando parlo di me intendo parlare di quelli della mia generazione scelgo a caso me stesso perché ritengo di conoscermi meglio
Odino conoscermi affatto che è la stessa cosa
Avvolgendolo indietro ho la sensazione di essere stato internato
Dalla politica
In tutte le stagioni della mia vita
Ingannato dal fascismo
Ingannato dal materialismo cattolico ingannato persino dal Dossi attivismo
Ingannato dal socialismo ingannato dal comunismo
E quindi è giunto a questo punto mi chiedo
Se la politica intendendo ancora una volta per politica l'attività politica
Abbia dato una risposta
Agli interrogativi
E ogni persona umana si pone
E ho la sensazione che me ne abbia dato ben poco
Tant'è vero che è smarrito cerco ogni giorno un barlume di grandezza una coerenza che non trovo
E che profondamente mi scoraggia
Non mi scoraggia per me giunto all'ultimo capitolo della via nel mio involontario soggiorno sulla terra come diceva Pirandello
Ma sono veramente scoraggiato per tutto quello che avverrà e penso con quello coi Isma'che poi universale ai miei figli e ai miei nipoti
C'è uno squallore intorno
Vado alla ricerca di un barlume ripeto ancora una volta sento fare delle affermazioni che puntualmente il giorno dopo vengono smentite o corrette o addirittura ritrattate
Cerco di vedere i problemi risolti insetti nonno con il preconcetto riparte
Per cui
Molto spesso mi capita di sentire affermazioni
Che sono ritenute estremamente risolutori e se fatte da chi le fa e le stesse identiche affermazioni fatte da un altro giudicate nel modo più assoluto come deleterie e disastrose
Tutto questo mi dà la sensazione di vivere
Nel mondo del sofisma
Dove ormai ai principi ci sono sostituiti le espressioni verbali
Flatus dolcissimo
Ed è veramente triste che tutto questo accada senza un barlume di speranza la gente sente parlare in questi giorni di tante cose che non capisce ha la sensazione di trovarsi ad ascoltare le i bizantinismi che sfugge alla sua comprensione
Ed è veramente gravissimo tutto questo
Non è possibile che a un certo momento non si dia una risposta ripeto agli interrogativi io personalmente
Ho preferito e preferisco rifugiarmi nel privato
Che o nel personale
Che purtroppo viene anch'esso intaccato e influenzato dal pubblico
Cerco una grandezza che non c'è
E con la memoria vado agli anni dell'utopia quando giovanissimo
Facevo parte dell'Azione cattolica del vigile
Noi non pretendevamo di cambiare la società avevamo un'ambizione ancora più utopica
Volevamo cambiare l'uomo
Sostenendo
Che l'uomo buono crea la società buona
E non si può creare una società con riforme molto spesso sono frutto di retorica e ancora una volta di sofisma
Non ci siamo riusciti siamo stati battuti
Non siamo veramente riusciti ad andare avanti in questo senso anche perché forse cambiare l'uomo è un segno di più o meno
Per cui forse bisogna accettare tutto quello che noi crediamo pontificio
Ed è molto triste credetemi soprattutto per chi ormai avviato al tramonto
Vedere che
La speranza ogni giorno viene
Mortificati
Allora noi avevamo un fervore di opere che molto spesso io vedo riflettere in alcuni esempi in alcune iniziative di cui voi per esempio sia degli apostoli
Fides sine o per i bus morto qua
E questo fervore di opere che cosa ha generato
Ha generato
Delle affermazioni retoriche
Il
Magnificato Po sessantotto a proprio ora Tobey guasti del bisognerebbe denunciare con coraggio
La retorica della libertà che è diventata licenzia
Si sentono delle cose orrende io particolarmente ogni giorno soffro per la strage degli innocenti
Molte persone forse interessate
In un certo senso assopire le proprie angosce mi dice ma è stato sempre così
Non è
Non ci credo
è impossibile che non me ne sia accorta nel corso delle stagioni della mia vita
C'è un degrado terribile
Quando vedo che la giustizia e legge a propri collaboratori gli assassini
Gli stupratori
I ladri
Con la scusa di un malinteso machiavellismo che il fine giustifica i mezzi
Tra l'altro una frase universale che sento ripetere in tutto il mondo e che una falsificazione del vero pensiero di Machiavelli no il fine non giustifica i mezzi
E noi abbiamo perduto tutto questo è la politica che invece giustifica in pezzi che viene detta l'arte del possibile che non ha il coraggio dell'utopia non dalla risposta
Alle angosce
Di un uomo di questo secolo
Che è provato soprattutto da una malattia che ha investito anche la letteratura di questo settore che la nevrosi d'angoscia
Sotto un saggio bellissimo di un giovane critico nordamericano si chiama perché adesso ancora vivo col il San era intitolato di outsider e secondo me interpretava l'angoscia di questo secolo questo senso di estraneità l'alienazione
L'esistenzialismo
Ma restai molto male nel vedere questa è una considerazione che mi permetto di fare come divagazione
Che nessuno degli italiani in figurava c'era Cummings c'era Barbus c'era Sartre c'era persino Licini Ski
Non c'era nessun italiana
E io pensavo che in fondo l'interprete della lì e nazione o del dolore se voi preferita di questo secolo è stato proprio Luigi Pirandello
Dove nel fu Mattia Pascal si vede questa crisi di identità questo sentirsi vivere questo uscire fuori da se stessi
Nessun cenno anche perché venne dopo al male oscuro di Blair
E a tanta altra produzione italiana
Che ha partecipato alla malattia del secolo io mi permetto di chiamarla malattia poetica del secolo ogni secolo alla sua malattia trasfigura Trichet
Secolo scorso ribellatisi ancora prima la sifilide
Questo nostro secolo ha forse la malattia che è terribile
La malattia dell'Ati
Ed è questo che io molto spesso credo di aver perso proprio sentendo questo montare di chiacchiere di di di situazioni di in Dias io di oggi
Questa corruzione in cui vorrei per esempio sono per decenni
La corruzione ambientale
è stata consentita non solo da me ignaro da me con tanti altri ignari ma da una magistratura che con le omissioni
Che con
La ossequio al potere del del del del del loro momento addirittura con complicità sono state addirittura scoperte ci sono dei processi in corso
Sia intervenuta quando nelle stalle di Augias l'ostacolo era arrivato al petto
E si ergeva con un diritto
Egli avrebbe solo dato un'auto processo
Quello che manca proprio alla politica
Secondo me nell'auto process cioè la presa di coscienza e il desiderio di arrivare finalmente ma non so se ci arriverà forse nella natura umana e dobbiamo prenderne atto
Apprendere in esame i problemi insieme
I problemi scarnificata i dal preconcetto
E che cos'è questa una visione pessimistica si può darsi che sia una visione pessimistica d'altro canto io sono o mi professo cattolico e come tale sono pessimisti
Ciò pessimista per quanto riguarda la storia sono ottimista per quanto riguarda il credito perisce
Ed è un errore credere che possano coincidere
Con il regno della terra perché a quel punto non ci sarebbero più confini
Sarebbero una sola cosa
E penso e noi tuttavia dobbiamo vivere come se il regno dei cieli fosse possibile domani mattina
Pur sapendo e non lo sarà
E allora per trarre vantaggio da tutto
C'è una bella frase dell'il cardinal Newman in un'ora avanzo di ambiente romano che si chiama all'osso engagement
In cui dice non c'è perdita senza guadagni e non c'è guadagno senza pena
Non ci resta che trarre vantaggio
Dal dolore
All'anima e all'animo per quanto riguarda l'anima consentito nella citazione di quella meravigliosa preghiere di Blaise Pascal
Come fare buon uso e le malattie
è stato pubblicato alcuni anni fa anche in Italia con una bellissima prefazione di Giuseppe Ungaretti
Cioè mettere a profitto il dolore
E parlava Blaise Pascal che non come noi parla del dolore
Puramente
Come un'esercitazione o letteraria o moralistico pietistico
Ma da un uomo che ha veramente sofferto dei valori approcci
Molto spesso devo dire la verità io che mi lamento tanto provo un senso di vergogna
Di vergogna per esempio
Mi capita spesso di parlare alla radio e alla televisione
Una ben Ciulla è una
Dodici tredici anni mi ha telefonato che io conosco
Assolutamente impedita in tutto tranne che nel cervello era la conosce
E sentendomi affranto come veramente mi sento in quest'ultimo periodo
Mi disse
Perché
La vita e tanto Bettina
Detta da lei mi sono sentito mi sono verbo ignari
Ma vergognato sul serio profondamente
Quindi non mi resta che ricorrere a Blaise Pascal anche Vermouth fare un contraltare laico ha una bellissima frase
Di Saul Bellow
Premio Nobel nel suo libro
Il re della pioggia
Lui dice
La sofferenza
E l'unico mezzo
Per spezzare il giorno dello spirito
Ma tutto questo
Amici miei cari chiedo scusa ai politici che ci sono naturalmente non parlavo di loro o parlavo di loro è la stessa cosa
Noi aspettiamo delle risposte e se i politici vogliono darci devono farlo estraendo sì
Da questa polemica di cortile da questa torre di Babele da questi bizantinismi né questi con veramente delle contraddizioni poi tra l'altro il nostro è un Paese che non ha avuto nemmeno fortuna per quanto riguarda i suoi precedenti
Dopo Einaudi devo dire la verità e con coraggio che non mi sono sentito rappresentato da nessuno
Avremmo bisogno di qualcuno non l'uomo che la Provvidenza
Ma di qualcuno che ci rappresenti dici capisca
Che raccolga
La nostra infelicità e la nostra sofferenza e in questo senso credo che tu tua moglie le riviste e le iniziative che voi fate sia da una consolazione un conforto
Per questo sono io che vi ringrazio
Ecco siamo giunti allora diciamo così del arrivederci
Prima di chiedere a Marzia e poi spiegherò perché
Dico conclude lavori volevo sapere se alle sedie no perché dicono sempre di sì sono molto accondiscendente mai chi ha avuto la pazienza di rimanere se c'è qualche altra persona che vuole intervenire senatore la parola Marzia
Che qualcuno
Allora ma il prego
Intanto Marzia sento voglio avvicinarti
No perché
Io così
E
Io sono alla psicologo elabora Regina Coeli e cioè lavoro con i detenuti
E abbiano dei problemi stamattina siamo andati sono andata al funerale di Colico
E sono rimasta folgorata da una frase che ha detto credo il suo ricordo che il ministro Flick
Addirittura i detenuti
Sono tristi e provano dolore per la morte dunque Ettore generale del penitenziario
Il che vuol dire che gli altri che cosa hanno fatto come ci aspettiamo
Risposta alla morte di coloro che è stata l'unica persona che ci ha aiutato perché ci vogliono togliere ci vogliono tagliare che si uccidono il lunedì o il martedì io sono di un presidio nuovi giunti
Che un presidio che filtra tutti i detenuti in arrivo
Mettiamo in celle particolari chi si vuole uccidere occhi uccide gli altri
Oppure se ci teniamo perché tra tutti può capitare di arrivare in un carcere come Regina Coeli o San Vittore
Per una multa per una rissa però la corruzione
è capitato non si sono accesi perché c'eravamo noi e Regina Coeli e l'unico carcere in Italia che dal novantacinque non è più un suicidio
E questo grazie a noi che adesso ci vogliono tagliare
Con l'aveva capito siamo andati da lui ci ha ricevuti ha capito
Stava lavorando
Non è neanche morto è già arrivata la lettera della riduzione delle ombre
Bene queste politiche aspettiamo il nuovo direttore generale che sarà politico che ci sarà un iter burocratico
Che forse non interesserà ripristinare noi perché non mi interessa la vita dei detenuti ancora in attesa di giudizio non colpevoli ma comunque sono esseri umani colpevoli o no sono vite
E noi siamo lì per questo a ventidue mila lire l'ora poi dalle dieci a mezzanotte comprese la domenica Natale Pasqua Capodanno sempre
Ma costiamo troppo siamo nel capitolo ricreativo giochi svaghi quelle palline dei detenuti le magliette
è un iter burocratico passarci alla sanità e dura commissione che stava facendo il dottor Coiro
Forse non si farà sono riusciti ieri sera ma la chiamata dal DAP
Che questa è stato formato piccolo gruppo di prevenzione suicidi
Così voluto raccogliere no ci stiamo lavorando il dieci ci sarà l'ultimo incontro e mi hanno chiesto di fare presto di fare io magari una relazione rapida perché poi il sedere qualcun altro
Non è uguale
E allora arriva agosto e agosto è un mese dove le carceri sono strapiene
Dei detenuti si uccidevano io domenica hanno messo una rischio perché si vuole ammazzare l'altro si vuole replicare
Va bene ma siamo sempre nel capitolo giochi svaghi l'abbiamo chiesto e politici l'abbiamo chiesto l'abbiamo presentato domande di legge lunedì ne porterò io una nuova alla Camera dei deputati ma sono così lunga intanto faccia vuole morire sono sono detenuti
Che e noi diamo anche solo di questo questo anche un altro aspetto e non c'era nessuno ci aiutava Cordero
E e allora c'è stata piena in chiesa ho pianto
Capisco perfettamente io stamattina proprio Operti lavori commemorando cojo manovre commemorare
In maniera irriverente devozione aumenti e dire come ha detto stamattina che cosa diversa dell'unica versione che ha fatto due cose
Rispetto anche a mezzo ma perché poi deve personalizzare ha permesso che la permanenza di una telecamera
In questo caso era privata fatti e misfatti per venti volte a San Vittore mamme detto continuate con chi volete tutto l'anno perché dobbiamo fare perché pire
L'ingiustizia del carcere in genere
E soprattutto in un'audizione parlamentare
Dove tutto è stenografato alla mia domanda che conteneva anche una risposta personale cessi gli ospedali psichiatrici giudiziari che io consideravo di considero tuttora assolutamente incostituzionali
E il dottor Corio capendo la grevità il la pericolosità personale per quello che stava per dire ha detto sì gli ospedali psichiatrici giudiziari a mio avviso anche se sono un servitore dello Stato e quindi quello che dico è un peso solo in Costituzione ecco cuoio una persona che in fondo è ancora tra noi che ne parliamo e spero che quanto ha fatto non venga vanificata
Però i segnali non sono positivi come la faremo un incontro con voi proprio ad hoc su questa questione perché bisogna tenere alta la guardia per evitare che il carcere uccide ancora e che le misure alternative
Diventino sostanza e non une mitologia ecco ripeto io credo che il modo migliore per continuare assieme a lui sia quello di creare questa cultura del
Non tanto umanizzazione del carcere ma di denuncia di di quella pena aggiuntiva
Che il carcere in se stesso troppo spessa rappresenta e spingere più il più possibile per misure alternative aldilà della giustizia ingiusta su cui si sicuramente faremo un incontro più incontri è ultimo quello che tu dicevi a non considerare un optional tutte quelle figure e siete tante ma rischiate di diventare poche che anche con grandi sacrifici personali
Cerchi hanno di rendere più umano il carcere anche se sarebbe meglio che di carceri non se ne parlasse qualche volta un po'questa infezione come in tutte le istituzioni in totalizzanti
Rischierebbe di diventare anche complici
Di sopraffazioni ma questo è un altro argomento è come il discorso degli ospedali psichiatrici
Dove anche chi crede che l'ospedale psichiatrico non debba esistere poi magari si dava giustifica l'elettroshock terapia ma ripeto questo è un discorso che riapriremo al settembre
Giudico estremamente importante il tuo contributo e ti ringrazio io adesso vorrei chiudere i lavori se ripeto ancora prego non ci sono altri interventi con malizia e ho Marzia la conosco poco
Però spero di frequentarla
Più a lungo voglio dire solamente questo
E spero virtù imposta anche rispondere ma non so cosa dirai però io e te lo chiedo lo stesso
Poi ha avuto una vita difficile ma anche aiutata tra una famiglia adesso comincia a essere giustamente autonoma e brava che è stato fatto un piccolissimo otto
Però e si come dire
Esistono stagioni anche con il primario diceva stagioni della vita dove certi torti Groucho in ogni più nella stagione dell'autunno così come nella stagione dell'adolescenza
Piccolissimo alto
Un covo negare in fondo acqua passata
Non hai cantato in un coro Purple tornare in Parlamento io penso viene fondo con tutto quanto di negativo
Si possa dire perché in Parlamento almeno a livello estetico forse c'è guadagnato qualcosa
Detto qui
Arte su questo agiremo pesantemente va oggi è una giornata purtroppo di rimpianto per chi non c'è di discussioni sul dolore ma anche di proposizione di speranza e quindi tu rappresenti il futuro ecco io spero che ci sia fatto in immagine se non positiva anche meno accettabile dei politici però io non parlo più voglio sentire quello che dice
Grazie grazie tre
Fino a semplici
è la stanchezza a casa no no faccio sentimmo a spiare anche pietre sanno con Annie canta anche ieri con me Vallonia sanno più intensa parte nacque sette SL ignaro Cheyenne attore esiste
Io
Chi esce a sperare resta piccolino aspra Macchia
Tende a si è alimenti camminiamo
Ma
Qui appare e
Elisabeth Franca
Io vorrei dargli un medico vederci anche veri che stiamo sotto versione qualche voto qualche opinione dopo ad esprimere in un'altra stanza
Forse quella dei dolori non so se li creano o se li viviamo forse tutte e due una cosa voglio dire di sicuramente un arrivederci saremo in tanti oggi non ve ne siete accorti ma c'è stato un un turnover molto ampio perché per sicurezza della sana non più di tante persone che potevano entrare quindi c'è stata una processione laica di tantissima gente un'ultima cosa volevo dire
Forse ha ragione il Marzi
Lo diceva anche il sapere che sono un maniaco della Fantascienza vi sarà Asimo un'ombra lo generano di meglio insomma era uno bravo Marzia ha parlato di stupidità
è Kim politiche abbiamo ricevuto varie stagioni
Quella del totalitarismo quello delle ruberie quello dei condizionamenti del potere
Cose orribili cosa esecrabili cose condannabile condannati molte giustamente qualcuna in meno
Molte persone criminalizzate qualcuna facile capro espiatorio perché magari gli era stato o poteva diventare più bravo equilibrio crescono molto degli altri
Però credo che il pericolo peggiore
Che la colpa peggiore
Del politico quella che produce più indolore
è da stamattina che sentiamo tantissima gente acuta colta esperta giovani o anziana
Di varie culture però Marzia la più giovane forse ha detto alla cosa più giusta ma più grave per un politico quello di essere stupito perché come diceva Asimo di fronte alla stupidità
Nemmeno il piglio può fare qualcosa buonasera e grazie