"Sviluppo umano e globalizzazione: Il welfare, le "societa' protette" e... gli altri" convegno organizzato da Progetto Sud, Istituto di cooperazione promosso dalla Uil, e UNPD, Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, con il patrocinio del CNEL, Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro nei giorni 23 e 24 giugno 1997 presso la Sala del Parlamentino del CNEL, Viale David Lubin 2 nota bene: del convegno è stata registrata solo la seconda giornata

Per la seconda giornata del convegno sul tema dello sviluppo umano della globalizzazione
Ieri abbiamo avuto un giornata abbastanza ricca in termini di dibattiti di posizioni che si sono
Espresse
Abbiamo voluto dividere il dibattito in due parti la prima parte toccava il tema della globalizzazione dei mercati finanziari lo sviluppo su umano sostenibile e la seconda parte verte più sull'aspetto sociale direttamente delle cose in quanto tocchiamo il problema del nord e sud welfare e globalizzazione
Prima di arrivare alla a quello che l'oggetto del dibattito di oggi per quelli che non erano presenti e forse anche per quelli che erano presenti ma
Dopo tantissimi interventi stroppo persi nell'insieme gli argomenti esperti sviluppati
Forse posso
Parole i termini del dibattito di ieri scritta pretendere di portare tutto messa tanto e punti di riferimento
Per capire come il problema è stato posto ci sono state posizioni diverse
Ovviamente
Se chi ritiene
Che la globalizzazione della liberazione dei mercati della finanza delle merci e dell'informazione ottimizzare la distribuzione del capitale
Risorse produttive con
La la teoria o quello che viene affermato da
Certi vecchi e questo favorisce la crescita delle ricchezze
è stato detto però da sostenitori da questa posizione che questa è una realtà che si deve accetti l'accettare perché ormai la globalizzazione non non si ferma e non non si può né si deve fermare
Anzi bisogna evitare è stato detto le reazioni che conducono ad un vicolo cieco
La quest'tali duplicazioni per relazione alla sua logica non solo alla sua una logica ma e la migliore delle logiche
Ma si riconosce che questo fa anche vittime
E che bisogna minimizzare il costo sociale occorre quindi un intervento dello Stato favorendo a
Quelli che sono
Che fanno parte di questo costo sociale fornendo quello che è stato chiamato
Bene paracaduti ampi
E facendo questo a avvalendosi delle maggiori risorse disponibili che questo sistema necessariamente produce senza ridurre la competitività delle aziende
è stato anche detto che si quando si fanno compromessi
Quando ci sono di discussioni in sede internazionale si arriva sempre compromessi
E che dopo la contro così se delle tesi c'è un'erosione delle posizioni che sono stati chiamati e più reazionarie che è interessante perché c'era una volta il termine reazionario veniva appiccicato a certe posizioni ormai viene appiccicato a posizione che sono totalmente opposte
Dall'altro lato c'era un altro modo di vedere cose c'era chi riteneva che le promesse della libera dis della liberalizzazione e della globalizzazione sono molto più sfumate di quanto si creda
Anche se c'è stata una crescita globale è vero ma disuguale e per certi questo è stato anche regressione penso che sotto questo aspetto avremo una parte di sé Chicco Fukuda parla qui presente alcune altre indicazioni oggi
è stato anche detto da questo versante
Delle cose dell'analisi che la crescere delle ricchezze è spesso stato più lento
Che nei tempi dei controlli che esiste terra non su le pari unta di sulle divise e così via all'indomani della guerra con il sistema di Bretton Woods
C'è anche oggi una maggiore concentrazione delle ricchezze
E cresce la disoccupazione e là dove non cresce spesso sia perché metodi di calcoli diversi sono stati utilizzati sia che accanto a la diminuzione della disoccupazione c'è una crescita della povertà e delle disparità e diminuisce anche in molti posti la protezione sociale
Si è detto anche che i capitali sono andati non ma a dove le opportunità erano emergenti ma dove la gente era più ricca
è stato anche detto che il commercio e meno disuguale di quanto lo era ma
E disuguale lo stesso
Che ci sono tutte le condizioni per un un a ulteriore
Accrescersi del divario
E che ciò impedisce o rallenta comunque sia lo sviluppo umano
Esistono opportunità e benefici nel globalizzazione quel questi liberalizzazione non
Le persone che si sono espressi in questo senso non hanno demonizzata
Ma
Si dice che non ottimizza
Le cose in funzione della gente
Sembra anche che per certi versi non lo ottimizzarne anche per i tassi interessa i tassi di crescita i flussi ottimali di capitali che sono andati là dove forse non dovevano a andare allora
Dopo questo nel dal dibattito e senza dire chi appartiene il tipo di considerazione che è stato fatto a quelli che hanno difeso
Più la teoria della liberalizzazione o quelli che si sono posti sull'altro versante
Diverse cose sono emersi una e che non si tratta di combattere la globalizzazione la liberalizzazione ma di piegare il processo per allargare la fascia delle persone che ne traggono beneficio e non lasciare nessuno cadere fuori nella povertà e l'esclusione
E poi il problema ovviamente di capire come gestire questa situazione
è stato detto che bisogna reagire non vedere quel ferro i diritti sociali di ogni singola persona in un'ottica di subordinazione un processo che ci supera ma forse su questo anche gli interventi di oggi forse quello di Pietro Larizza citeranno alcune indicazioni più spinte
Ma alla globalizzazione dei mercati si deve contrapporre quella dell'organizzazione delle forze sociali e dei bisogni idem meccanismi sociali in particolare poiché è stato detto che viene una debolezza delle organizzazioni internazionali o dello l'organizzazioni internazionali dei cent dei sindacati
Di certe internazionali politiche che andrebbe corretta almeno a a meno che ci si voglia una una rifondazione questo dibattito aperto
Non c'è comunque un una in egual Pezza del potere politico della gestione politica che rimangono ormai superati perché sono chiusi nel quadro nazionale mentre le forse dell'economia
E operano Marconi in un quadro molto più vasto
Dunque fu un fondamentale secondo certe persone un grande impegno negli organismi internazionali in particolare dell'ONU e questo è stato detto anche dall'onorevole benvenuto
Ieri
E qui è stato sottolineato che ci vuole un sistema multilaterale politico e sociale cioè che sia per la gente che sia forte
La somma delle logiche nazionali non funziona più per tantissime cose quindi sa entrare nella in questa dimensione però evitando lo scoglio della dominazione di una grande potenza
Che sarebbe allora la negazione stessa del multilateralismo e ci vuole quindi un riequilibrio più partecipativo un potenziamento ho quasi finito perché se vi dico tutto quello che è stato detto rifacciamo la giornata di ieri ma
è stato anche detto che nell'offrire delle soluzioni alla strangola Tione di certi paesi che tramite il debito
Bisogna che i creditori e riconoscano di conseguenze che si facciano carico
Di questo la loro responsabilità ed è pure stato citato se ricordo bene il caso di paesi i cui debiti sono stati a cresciuti perché compravano armi agli stessi Paesi ricchi che poi venivano a prestargli denaro
è stata proposta la creazione di uno strumento di rafforzamento del potere negoziale dei paesi debitori
Altro punto importante
Menzionato poi importante lo giudicate voi e che bisogna avere una cooperazione internazionale senza precedenti in termini di quantità e di qualità
Esso non si
Riporta sono all'aiuto pubblico allo sviluppo ma tutti i flussi internazionali l'aiuto pubblico al allo sviluppo della sua parte deve anche crescere di molto ma si deve è stato detto riqualificato care e non solo rilanciare
E poi è stato anche detto che non deve più essere considerato come elemento solo come ho come elemento di cooperazione internazionale ma come pietra angolare della politica nazionali
Una proposta particolare è stata fatta per un accordo internazionale riguardante la zona del Mediterraneo perché non diventi zona di scambio disuguale
Che è una cosa che riguarda ovviamente in particolare l'Italia ma con conseguenze per il resto dell'Europa
Un grande tema è stato
Sapere se e inevitabile quello che è stato chiamato la dittatura dell'economia
Che è una formula per dire che certe regole dettano comportamenti dai quali non si può uscire c'è chi pensa di sì e c'è chi pensa che il politico fosse rifondato giocare un ruolo e con gli altri sforzi arrivare a governare le situazioni anziché contentarsi accontentarsi di governare le istituzioni e brani di situazioni locali
Quindi il primo giorno
Come vedete è stato a incentrato sul ruolo e il peso della finanza e dei meccanismi economici il loro rapporti positivo conflittuali con lo sviluppo umano oggi dunque cambiamo occhiali
Metto per vederli
Cambia con occhiali è esaminiamo le cose sotto l'aspetto sociale il Welfare in tutte le sue dimensioni non solo tecniche nazionali politiche come lo volete mettere ma anche geografiche
Ma con quegli occhiali diversi guardiamo però le stesse cose cioè la gente la sua vita alla sua sorte o le sue sorti e i processi di sviluppo umano
E e quello che ci interessa
Tre parole
Se c'è da guardare da analizzare una cosa e perché siamo preoccupati
Per la gente
Non a meccanismi che sono al di sopra delle persone
Sembra che ci sia una crisi dappertutto che in tantissimi stati dei paesi del Nord o del Sud ma non si capisce più come finanziare
L'allarme protezione sociale
è il benessere sociale
Quali sono le formule che che possono esistere
Bisogna anche capire qual è lo stato sociale dell'umanità nelle sue diverse componenti quali sono i meccanismi che sono disponibili efficaci ogni efficaci sul piano sociale quale ruolo
Per ciascuno degli attori individui in pre prese Enti locali governi associazioni e organismi internazionali chi pagherà che cosa come e quali trasferimenti sociali chi è come ridistribuire le ricchezze come fare uscire
I poteri pubblici della crisi di risorse apparente nella quale si trovano oggi questo dibattito vastissimo cercheremo di San centrarlo bene e per iniziare questo dibattito
Parlerà Pietro Larizza che non ha bisogno di nessuna presentazione in questo Paese
E che voglio in questa occasione anche ringraziare perché questo convegno che stato organizzato Progetto Sud con il CNEL
E
Con la nostra partecipazione in quanto può rammaricarsi niente per lo sviluppo è stato anche reso possibile grazie a l'impegno della UIL ne approfitto per ringraziarlo signor Larizza alla parola
Già fatto tutto
Lì nel
Nell'opuscolo c'è scritto relazioni Pietro Larizza io non non ho preparato nessuna relazione
Farò alcune riflessioni sul sistema
Un po'a ruota libera naturalmente spero ragionate comprensibili
Ormai viviamo un po'tutti in un sistema nel quale sono le parole d'ordine che fanno leggi poi cosa vogliono dire
Quale Festi producono come si gestiscono è una varie ed eventuali
Che la che fa legge sulle parole d'ordine c'abbiamo una che ormai è planetaria
La globalizzazione
I problemi della globalizzazione le opportunità della globalizzazione
Il problema di finanza pubblica degli Stati
E di conseguenza la questione centrale
Dello stato sociale
Io non sono un esperto né cerco di esserlo perché nel mio posso mettere a diventare
Un dottore delle materie però un po'sommando l'esperienza di vita un po'l'esperienza di lavoro un po'
Leggende un po'cercando di imparare pure io qualche idea ma la sua fatta rispetto al tema la prima idea che mi son fatto
E che tutti parlo della globalizzazione
Ma forse non tutti pensiamo la stessa cosa quando si parla globalizzazione
Si parla di globalizzazione e si parla ad esempio della produzione delle auto o dei frigoriferi
Contemporaneamente si parla della globalizzazione dei mercati
Do della globalizzazione
Rispetto al sistema finanziario ma non sono esattamente le stesse cose
C'è una globalizzazione della produzione
Per cui son modificate tutti i tempi dai tempi
Degli ordinativi ai tempi di trasportare i tempi dell'acquisto merci al valore reale vede dei prodotti acquistati sia di base che lavora da tutti se fosse ma l'unica globalizzazione
Chi ha cambiato e rischia di cambiare per esattamente le nostre condizioni non solo di dover di vita ma anche io dico di modelli di democrazia
E la vera globalizzazione che quella delle finanze
La globalizzazione vera dominante anche se non esclusiva e la globalizzazione delle finanze
Cioè con l'apertura di tutti i mercati mercati finanziari la moneta
Che prima era uno strumento convenzionale attraverso il quale ci certificava
La ricchezza dei singoli stati fra
Diciamo beni naturali
Beni prodotte trasformati da strumento convenzionale
E diventato lo strumento reale attraverso la quale si sposta ricchezza e si sposta fino al punto da condizionare ho limitare gli stessi sistemi produttivi
Se noi in Italia una volta producevamo non so due milione di automobili un milione di frigorifero
Di questa qualità di quel prezzo Saba ma di avere un mercato e sapevamo come effetto e avere una certa capacità di produrre ricchezza una certa capacità di produrre un lavoro che ho ricadenti ancora così nella pratica no
Perché nella pratica
Anche se nessuno lo fa
Ma tutto tecnicamente possibile
Basta che si ripete all'esperienza della autunno del novantadue
Il gioco sulla linea
Per cui tutti i mercati le quote di mercato realizzate dai dossier produttivi italiani alle condizioni oggi conosciute nell'arco di quattro giorni possono essere totalmente e radicalmente modificato
Non solo
Ma tutti lavoro che è stato fatto per il risanamento finanziario dall'Italia che iniziato governo ecco il governo Amato anche se qualcuno ogni tanto se lo dimentica dal novantadue ad oggi
Potrebbe essere annullato poi per monete non particolarmente forse come la lira nell'arco di tre quattro giorni senza senza possibilità di difesa
Allora la globalizzazione vera
Che determina
Modelli produttivi che determina condizioni di ricchezza che determina capacità competitive rapporti di scambio che poi determina degli minare condizionamento pesanti
Non lo stesso governo dei singoli Paesi e questo tipo di globalizzazione
SS esalta appunto
E diventata tanto raffinata da essere accettata come dato di fatto non più discutibile
Per cui non possiamo benissimo mettere in conto perché così
Che nel nuovo sistema di globalizzazione finanziario
Un pensionato di New York può essere pagato con un disoccupato di Vienna con un disoccupati in più perché questo e il sistema di globalizzazione
Poi naturalmente noi siamo un paese di non visti Crescenzi che vuole dire ignoranti in misura devastante
Il quale non si pongono ma anche il problema di capire
Dicono che è questa la modernità e quanto modernità deve esserci e sarda
E chi come me si permette ogni tanto di fare qualche riflessione viene considerato a volte un rivoluzionario una volta un conservatore
No volto un provocatore un'altra volta non sa che cosa per cui la notorietà di cui parlava il nostro presidente spesse volte per alcuni me le intese come il famigerato Larissa
Ripeto uno all'interno di un Paese alla propria comunità anche la propria famiglia può scegliere che fa nella vita rischiare dicendo la verità la meno la verità che lo conosce comunque la verità che nessuno contrasta in maniera documentata
Oppure mettersi nel gruppo nel gregge dire queste il cammino siccome l'italiano lo può affermare all'interno di questo cammino ne traiamo le conseguenze
Ecco nel momento in cui si dice all'interno di questo cammino ne traiamo le conseguenze
Ed è una cosa più diffusa di quanto si pensi
Sì hanno poi i problemi di gestione problemi di gestione in Inghilterra problema in gestione Spagna Germania in Francia problemi di gestione speciale in Italia
Perché in Italia pur essendo figlio di un modello ed una storia di una cultura che ancora per fortuna forse all'interno dell'Europa abbiamo tradizioni
Ed anche una cultura nostra in cui il rapporto umano ancora un per un senso
La solidarietà e un valore riconosciute ed accettando una società in cui alcuni valori di coesione sociale non sono stati né demoliti Nash scalfiti
Da nessuna
Rivoluzione o meglio Demos demolizione politica
Ed è nessuna onda egoistica quale può essere quella della frammentazione dell'Italia secondo non un principio federale ma secondo un principio della secessione in Italia ha queste caratteristiche
La partita che si gioca
E legale e il chiavistello
Di questa partita europea
Non è sulle pensioni di anzianità sì o sulle pensioni di anzianità hanno perché anche quelli
Sono strumenti la partita che si gioca
E se questo concetto diceva questo modello di società questo dominio
Nel sistema finanziario
Per essere calato e quindi riprodotto nelle sue conseguenze nel nostro sistema sociale di persone
Il contrasto io non credo di non avere vizi ideologici io sono un socialista moderato di antica fatta che non ha cambiato idea quindi non non non so indossare le le vesti del rivoluzionario
Però nemmeno quello del Conservatorio
Le situazione dell'Italia e questa
Perché questo tipo di ragionamento ha prodotto l'esasperazione di Maastricht
Che da trattato che assumeva come documento collaterale parametri economici ma che è un trattato che prevedeva l'unificazione
Non parametri solo finanziari ma anche l'unificazione economiche poneva le basi per l'unificazione politica e diventando uno strumento di politica di bilancio a quale tutti si sono attaccati a cominciare da quelli che non avendo la forza o la convinzione per fare l'opera di risanamento nazionale usava presto accordo internazionale per fare operazioni bilanci insieme
Ma operazione di Bilancio
E sono state pazzo state fatte anche in Italia
L'operazione di bilancio che bisognava avere l'onestà intellettuale di comunicare al Paese
Non solo come scelta
Ma soprattutto come conseguenza si sapeva tutti che l'opera di risanamento a tappe forzate
Per realizzare i parametri finanziari massicci avrebbe prodotto Italia quello che ha prodotto la depressione economica
Il ristagno
Il calo dei mercati
Il congelamento degli investimenti produttivi
Un congelamento ed una diminuzione dell'occupazione
Un blocco come di fatto si è realizzato o movimenti molto lenti nell'attività produttiva penalizzante in maniera specialisti nel Mezzogiorno d'Italia
Bisogna avere l'onestà dei dirlo al Paese senza mentire
E nel momento in cui qualcuno cercando di dire la verità
Io mi dovete scusare se continua a citare me stesso cioè la mia organizzazione
L'unica risposta che ha avuto sono anatemi scomuniche e insulti
Anche quando poi i fatti dimostrano che vanno le cose esattamente in quel modo io cito una cosa inconfutabile
Quando all'inizio del novantasei si facevano previsione da manovra finanziaria di ventotto mila miliardi qualcuno mi ha un rovescio lo ricordi
All'inizio del gennaio novantasei il sottoscritto a nome dalla UIL fece una conferenza stampa detto guardare mastri qui ricordato hanno scritto Biasi vuole morire per Maastricht partendo dall'analisi guardate
Che quest'operazione in quest'anno a queste conseguenze produce queste feste occupazionale produce questo effetto economici non è vero
Che ci vuole la manovra finanziaria ventotto mila miliardi della manovra finanziaria nel corso novantasei dovrà essere da settanta ottanta mila miliardi
La manovra fu una finanziaria due correttive di settantotto mila miliardi
A fine novantasei tutte si vantavano di aver fatto su questa manovra nel momento in cui è stato denunciato un certo percorso eccome
O si ignoravano se voleva dire la verità
La reazione è stata insulti improperi e scomuniche e nel mille novecentonovantasette
Il percorso è uguale
Anche se abbiamo qualche forse qualche possibilità in più ma è un percorso e uguale non è solo un percorso italiana
L'artificio a cui ha tentato di far ricorso la Germania
Per pareggiare i conti arrivare al traguardo al tre per cento che è un puro artificio contabile
E la risposta al più evidente ad un processo
Quello dei parametri finanziari senza alcun riferimento al lavoro
E allo sviluppo da un parametro puramente finanziaria in cui la teoria
E la pratica
Nella globalizzazione si riversa nel suo aspetto nell'unico sospetto di grande efficacia cioè quello della globalizzazione finanziaria ti ho detto sposta anche ricchezze perché la globalizzazione finanziaria che non lasciava fatta di investimenti dei fondi pensione produce una serie di situazione per cui si scopre domani che nella Korea
E possibile produrre gli stessi beni a un quinto del prezzo che si producono nei Paesi industrializzati
E in Corea l'impresa sì
Che come devo dire decente sano attività produttive venga immediatamente finanziate su spostata da questi capitali mobili intere non momento trecentosessantacinque giorni l'anno
Che per un dato periodo si fermano a quelle condizioni del rendimento in quel Paese
Determinando con quello l'opportunità forse Nicola Korea
O potrei visitare altri posti un'opportunità per la Korea creando una base produttiva mai pensando a e nello stesso tempo creando minori possibilità di finanziamento per attività produttive in altri posti
Se in Albania ci fosse stata una qualificazione produttiva diverso da quello che è anche un palestinese pastorale e tale è rimasto probabilmente avremmo avuto la stessa cosa anche in Albania in Albania ci sono andati i nostri produttori che producono beni a bassa qualificazione di lavoro
A un quinto o a un decimo del costo di anni tale anche il classico sistema decentramento come industria automobilistica europea
Senza fare il nome
Hanno spostato è ancora mantengono
Attività produttive in Brasile
Dove non essendoci un sistema perché lo stanno creando ora di protezione sociale e soprattutto protezione salariale e contrattuale
Operano all'interno di uno Stato federato in cui c'è un'azienda automobilistica a San Paolo
Parlo di cose che hanno nome e cognome che produce automobili pagando gli operai mille dollari al mese
è un'industria automobilistica bello orizzonte che produce possesso di volo verrà vede di di macchine automobili che li paga quattrocento dollari al mese all'interno dello stesso paese
Allora quando si parla di globalizzazione rischia di diventare eviti di questo tipo di globalizzazione rischia diventare improprio parlare di persone
Perché le persone non contano niente
La globalizzazione soprattutto la vera globalizzazione che quella finanziaria deve produrre profitti e per produrre profitti e obbligata a prescindere dalle persone
Le persone non contano niente
Contano solo le opportunità e i tempi per realizzare profitti noi pensate io insisto sul suo concetto anche se può sembrare uno sfogo visto l'impossibilità a voi perlomeno da parte mia di modificarlo pensate alla sola idea
Che si possa realizzare profitti
Giocando sul rapporto di cambio delle monete dei singoli Stati
Guardate che non è cosa da manicomio cioè non è che si dice
I giochi in Borsa
C'è una società che produce meglio e a minor costo che ha più reddito e investo su quelle in maniera stabile
Non si gioca nel rapporto di cambio determinando con queste le condizioni del rapporto dipendenza monete dei singoli Stati
E si gioca tutti i giorni
A tutte le ore trecentosessantacinque giorni l'anno
E l'unica attività che non ha mai un momento di sosta
Considerato pure il fatto delle diverse borse gli orari fusi eccetera eccetera
Questa onesta
E la grande bomba della globalizzazione
Alla quale ora si comincia si comincia a pensare
Per vedere se esistono possibilità di dare risposta tenuto conto del fatto che non molta che se impossessata di questo mercato
Una volta che questo mercato a prodotti interessi enormi
E anche ricchezza adeguate
E difficile assai difficile come suol dire porre degli argini in una situazione
Di normalità democratica
Detto questo tutto questo sì riflette anche nella capacità dei singoli Stati
E speriamo che si arrivi agli Stati Uniti d'Europa
Di risolve in misura e qua cioè il secondo diritti e non solo bisogni delle persone e problema dello stato sociale
Grandi problemi a tutti
Pure noi abbiamo qualche problema
Semplicemente che danno non si fronte il vero problema
Se a fronte però mi ha sbagliato che quello delle pensioni
Anche qua per una ragione semplice
Perché dal Fondo monetario internazionale all'OCSE
Alla Commissione europea soprattutto ai tecnici dalla Commissione europea e non sono neutrali politicamente neutrali soprattutto quando l'Italia poteva essere ai margini
Nella nuovo unione monetaria
Dico una sola cosa dovete ritoccare le pensioni nessuno dice perché
Hanno pubblicato dati falsi
Dati falsi forniti dagli italiani
Ora per fortuna non sono il solo perché dicevano prima chieda vi numeri allo scoperto finalmente a una grande solista di ieri sera ho avuto una grande notizia mano dalle Panda casa per dirmelo
Che la rivista dei Paolini un mensile dei frati Paolini
Che di solito sono persone conosciute come serie e attenti ha pubblicato un'intervista al professor Pizzuti
Docente universitario uno dei consulenti dell'Ulivo
Nel quale dice
Le stesse cose che mi sono permesso di Rio da qualche tempo c'è che i dati di bilancio lo stadio sociale italiano sono falsi perché sono stati presentati in maniera falsa non perché falsi Bilancio dallo stato dell'INPS sono svelate presentate mi elevata e che i conti delle pensioni italiane sono conti in equilibrio
Forse ancora non l'hanno vista sicuramente sono guardati bene dal pubblicarla
Quando la scopriranno
Anche lui c'era formalmente ed ufficialmente scomunicato
Oppure sarà in questo caso più facilmente ignorato perché diventa difficile
Più difficile scomunicato comunque per me è stata una grande notizia stasera vada un festival di un partito
Il cui segretario adesso verso lo yen Italia ciò se numeri dicono non siamo in due vede e questo è uno dei consulenti vostre è quello che ha dato le carte perché vertice richiesto è uno dei consulenti i vostri corpi Bortoli intervista degli Abe non siamo in due
Ma c'è una ragione
Quando dissi siccome si parla di risparmi
Quando si parla di risparmio parlo di risparmi di finanza pubblica
Non risparmi sui contratti privati
Perché tutti si sono dimenticati un piccolo particolare
Con la legge di riforma del mille novecentonovantacinque
Noi abbiamo stipulato un vero e proprio contratto sociale
Fuori dalla finanza pubblica per la semplice ragione
Che noi abbiamo concordato una riforma del sistema pensionistico cui c'è scritto
Che se dopo una verifica dopo il collaudo in tre anni verificando l'attualità il futuro se i conti non quadrano
Noi contribuenti del sistema
Avremmo o cambiato le prestazione per portare l'equilibrio o aumentare i contributi
Quindi abbiamo stipulato un vero contratto sociale di tipo privatistico
So quale noi non lo Stato
Ci assumevamo come ci siamo assunti la responsabilità dell'equilibrio
Tutto il resto in materia di finanza pubblica
Fece tornare l'operazione di finanza pubblica tu devi intervenire su quelle che sono specie di finanza pubblica
Perché nessuno va a dire ai giornalisti che debbano modificare il sistema pensionistico perché quello dice noi abbiamo una gestione autonoma e autor regolata del sistema bene anche noi ora c'abbiamo
Con la legge al trentacinque aveva stabilito su principi della gestione autonoma e autor regolata
Del sistema a cominciare dagli equilibri finanziari
Ma siccome il segno
Non è
La spesa pubblica la finanza pubblica
Il segno è quello di un grande agglomerato mi si chiama spesa previdenziale
In cui tutte comprese messo e niente ci vuole distinguere
Lì bisogna realizzare risparmi
Ma i risparmi debba avere un nome e cognome cioè pensioni
Io ho detto a un ministro autorevolissimo in uno di quegli incontri dico scusa
Se per caso facendo un'operazione ad esempio attivando i fischi in maniera diversa per le prestazioni sociale non dovesse venire fuori che risparmiamo e mi basta misura stabile dieci mila miliardi l'anno
Ah che andrebbe bene come manovra di finanza pubblica da presentare in Europa eh no delibera intervenire sulle pensioni
E che vuol dire che bisogna intervenire all'evasione a prescindere
Perché questo è il segnale che i cosiddetti mercati che nessuno sa cosa siano
Vogliono dall'Italia o per lo meno quelli che sono i lettori e gli interpreti
E i protagonisti di questo mercato
Perché in Italia non c'è una voce
Non so se p timidezza
O forse per essere accreditati anche i nuovi nel mondo non c'è una voce disponibile a dire la verità comincerà a cambiare le voci
Quando intervengono fatti hanno Esterni ettaro significativi come è stato non tanto il successo dei Blur in Inghilterra quanto il successo di Jospin in Francia
Con il successo di Giosetta c'è capito
Che l'Europa c'era un problema lavoro conosciuto da tutti da tutti
In maniera particolare in Italia per il quale abbiamo assunto tante iniziative da più d'un anno a questa parte ma d'acqua nessuno parla
Questi sono i i termini della questione
Dello stato sociale
E c'eravamo un po'tutti in queste situazioni cioè non basta dire la verità
Non basta avere i conti in regola non basta riuscire a programmare il futuro
Bisogna fare cose
Che la vera globalizzazione Niccolò piena ai singoli Stati
Ci ha provato Juppé in Francia successa mezza rivoluzione
Ci ha provato culle in Germania problema non risolto
Grande ipotesi di conflitto
In Spagna hanno trovato una soluzione d'accordo con il sindacato
Ma lì non ci puoi non c'erano manco lontanamente i problemi poi non è fra i Paesi che debbono dare il segnale
L'Italia
E il chiavistello
Per un modello di società
Che deve o dovrebbe o alcuni vorrebbero diventasse la nuova società europea
Che ha il pancione punto di resistenza in due Paesi l'Italia e la Francia ma l'Italia prima di tutto anche perché l'Italia e il Paese in cui più forte
E più esteso
è il concetto di solidarietà e di coesione sociale fino al punto che da noi e degenerata in tanti momenti nell'assistenzialismo più becero
Se essi espone l'Italia si è staccata il portone per l'Europa
Questa è la mia convinzione
Ed è la ragione per cui la discussione sullo Stato sociale rischia di essere conflittuale prima ancora che inizia la gara
Come è avvenuto
Invece di aprire questa l'accusa che abbiamo fatta premier riaprire i giochi olimpici può vedere nelle singole gare come andava a finire chi vinceva chi perdeva qual è il risultato
Aperti i giochi adesso con le nuove gare ha detto pure che vinceva questa è stata la ragione
Nello scontro immediato con il governo Prodi nella presentazione del documento per l'avvio del confronto lo stato sociale perché sono emersi con grande chiarezza
Quelle che erano i semi
No della discussione i temi della certificazione dell'affidabilità dell'Italia in Europa che avveniva attraverso la riduzione del nostro sistema pensionistico
E non parlo di tutte le fregnacce che inventa no
Tipo quello l'attuale sistema pensionistico protegge gli anziani freghi giovanili del
Il giovane su fregare gli altri costano dalle pensioni prossimo parla a lungo anche di questo
Da altre cose che hanno nome e cognome essi questo
Quindi il terreno su cui si lavora in Europa io anche di recente mi son fatto un giro mi consulto spesso con sindacalisti di altri paesi
Credo di conoscere abbastanza bene i loro problemi
Così come loro conoscono i nostri il clima e questo il tema e questo dietro i grandi titoli si corre il rischio che si nasconde di grandi misfatti o peggio che si realizzano un processo di trasformazione profonda
Compresi i modelli di democrazia
Sotto la voce che ormai abbiamo tutta accettato come inevitabili
Come vita vissuta e soprattutto come opportunità certe come e considerata la cosiddetta globalizzazione
Come il trono sì c'era il provocatore
Ringrazio Pietro Larizza per questo intervento che ci dimostra moltissime cose anzitutto come l'essere umano può essere espropriato dei luoghi dove si dovrebbe trovare in particolare come oggetto di attenzione della nostra società e soprattutto si dimostra che la risoluzione dei problemi è fatta di conflitti di di Lia contrapposizioni di momenti di tensione che non sono mai facili ma dei quali si riesce ad uscire fuori se c'è la volontà necessaria
Resto vorrei segnalare che abbiamo dovuto riorganizzare un poco l'ordine la composizione degli interventi purtroppo un impegno che tiene Patrizia Toia sottosegretario di Stato fuori da qui sì ha fatto riorganizzare lavori come si è detto Gino Baraldi che doveva intervenire ieri quindi interverrà oggi
Poi sull'ordine chiavette sulla il volantino che spiega il lo lo sviluppo della giornata dobbiamo anche cambiare un po'con l'ordine per impegni di diverse persone quindi vorrei a questo punto dare innanzitutto la parola
A la signora Sachiko Fukuda appare e dopo al nostro collega che il direttore dell'ufficio della odierne ecco qui a Roma
Solo dopo faremo il Brecker di cui avrete certamente bisogno per ritrovare un poco di
Chiarezza di idee
Sachiko fu quello appare direttrice dell'ufficio del Rapporto Mondiale sullo Sviluppo umano del UNDP il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo
è venuta specialmente da New York a per fare sci questa presentazione la ringraziamo quindi per la sua presenza
La sua relazione
Lei e responsabili della produzione ogni anno di questo rapporto sullo sviluppo umano che è diventato punto di riferimento quindi sentiremo anche alcuni elementi alcune novità
Che ci porta al rapporto di quest'anno
Cerchi quadrati
Venti ed era in macchina
A Emily Verezzi studi sia niente hanno fatto anche in via fai metti provo a io sì ho vestiti di questa città
Se non sicuramente un aspetto molto positivo e rappresenti non va punto diciamo di ottimismo per il nostro futuro oggi vorrei parlarvi
Vorrei cominciare innanzitutto con la prospettiva storica
Bellan
Lo sviluppo umano e della globalizzazione e vi vorrei parlare appunto di delle popolazioni e dei paesi e della loro sfida la sfida che hanno nei confronti della globalizzazione
Vorrei innanzitutto dire
Per quanto riguarda la prospettiva storica che il Rapporto sullo sviluppo umano è stato cominciato nell'ottanta devo dire che c'era un certo sentimento una certa impressione nel senso che
Tutto ciò che poteva e che si poteva discutere per quanto riguardava le politiche dello sviluppo umano bene si aveva il sentimento che non si trattava di qualcosa di squilibrata nel senso che si dimenticava un punto fondamentale cioè che praticamente la gente coste la vera ricchezza delle nazioni i popoli sono la ricchezza delle nazioni praticamente c'era un po'una dicotomia tra le preoccupazioni del popolo e l'economia e sembrava che ci si dimenticasse di questa dicotomia
Infatti già da Aristotele ci siamo sempre posti la domanda
Che cos'è l'economia è un fine in sé stesso un fine per se stesso la maggior parte dei filosofi poi si sono posti questa domanda e alla fine si è risposto sono il fine eh
Con l'economia deve servire le esigenze e deve soddisfare le esigenze della popolazione ora oggi questa domanda devo dire è una domanda proprie centrale come ai tempi di aristoteliche
E pensando alla storia
Della ventesimo secolo ritroviamo questa dicotomia tra l'economia e la politica perché vediamo appunto che nel agli anni Trenta abbiamo avuto Periodo di depressione in cui l'economia
Praticamente uscita non è è stata rimasta incontrollata e praticamente uscito dal controllo del degli Stati
Contemporaneamente possiamo dire
Ok abbiamo sperimentato una stima sono una serie di crisi ora sicuramente dal punto di vista storico
Queste queste crisi hanno permesso però di riaffermare che le popolazioni l'agente è il fine dell'economia e le colonie rappresenta quindi uno strumento un mezzo nella dichiarazione dei diritti umani se non si parla soltanto di libertà politiche di libertà sociali ma anche il diritto degli individui allo sviluppo economico e sociale
E quindi sì dalla Dichiarazione universale è la dichiarazione universale si dice che praticamente tutti hanno accessi hanno il diritto ad un tenore di vita ad un tenore di vita che sia adeguato e inclusa appunto tutti i mezzi che possano essere utilizzati per la sopravvivenza per eventualmente anche l'assistenza sanitaria delle delle di una persona e della sua famiglia ora dalla da questa dichiarazione universale sicuramente molti progressi sono stati fatti in mani nell'ultimo decennio
Nell'ultimo decennio del ventesimo secolo rappresenta un po'una svolta da un punto di vista storico perché noi ora cominciamo
Dei porci questa domanda ho trovato il dibattito estremamente interessante devo dire le conclusioni che abbiamo sentito le divide le le conclusioni delle discussioni a a Denver sono estremamente interessante l'America propone un modello americano di crescita economica con una un basso più basso tasso di disoccupazione però questo non è un indicatore di benessere sociale perché ci sono purtroppo tantissimi poveri che lavorano
In America ci sono tantissimi bambini poveri possiamo dire forze che l'America costituisce tra i Paesi industrializzati il Paese che ha maggiore povertà povertà nel senso di la lavoratori poveri
E quindi essendo voi
Utilizziamo la stessa linea di povertà in Europa sicuramente diciamo che che l'America ha suona a più poveri dell'Europa ora ci si chiede a questo punto se la stabilità economica che viene prima della gente la gente prima della stabilità economica i popoli prima della stabilità economiche
Naturalmente io penso a questo punto che
Sì ancora importante
Importante che noi siamo qui riuniti
In un momento che rappresenta un pochino la svolta storica e quindi ci dobbiamo ci troviamo di fronte a queste domande a queste questioni ora parlando della dimensione globale delle pensione e dell'economia noi abbiamo sicuramente dei grossi problemi in termini di povertà economica e povertà sociale la grandezza della povertà economica enorme
E sicuramente questo naturalmente pone delle sfide all'umanità
Un quarto delle persone dei paesi in via di sviluppo sono afflitti dalla povertà e sappiamo qual è la consistenza di queste persone o meglio che niente
Questi popoli rappresentano praticamente la maggioranza della popolazione mondiale un quarto di questi popoli vive ancora al di sotto del degli standard dei livelli che la comunità mondiale considera e definisce continua a definire come al di sotto
Di del di quello che può essere accettabile per la decenza umana quindi queste persone se non sono in grado di leggero di scrivere non hanno accesso al diciamo all'assistenza sanitaria di base
Immaginate la vita della vostra famiglia io ormai il praticamente abbiamo dimenticato ne siamo in un paese industrializzate probabilmente immaginiamo pensiamo se non non avessimo la possibilità di mandare i nostri figli a scuola pensiamo se non avessimo la possibilità di accesso non so all'assistenza sanitaria almeno per i nostri bambini
Che cosa potrebbe succedere qualcosa di inimmaginabile quindi volevo dire appunto che di nuovo sottolineare il fatto che un quarto della popolazione dei Paesi inviare di sviluppo si trova al di sotto di quei Stamp
Linea di povertà
E devo dire che alcuni appunto molti di questi guadagnano un reddito che affari a un dollaro al giorno la maggior parte di loro si trovano in altri almeno per l'ottanta per cento però sicuramente questo problema si fa sentire anche in Africa in in America Latina ora vorrei arrivare alle questioni che forse sono più importanti per quello almeno che è stato discusso oggi cioè parliamo di globalizzazione e di sviluppo umano quello che vediamo oggi un mondo di e norme disuguaglianze di enorme disparità e questa quello che caratterizza il nostro mondo che caratterizza proprio l'era della globalizzazione
è questo
Un periodo storico
In tempi in cui la le disuguaglianze stanno crescendo sempre di più e ci sono infatti dei Paesi che crescono a fine anno del tassi di crescita rapidissimi ci sono invece dei paesi la cui crescita è restato addirittura che tornano indietro
Il venti per cento dei poveri
Il venti per cento dei della popolazione mondiale all'uno virgola o uno del reddito mentre invece appunto e le popolazioni dei Paesi svelò pane di tutti hanno l'ottantasei rappresenta l'ottantasei per cento del reddito mondiale naturalmente a questo punto è logico che abbiamo un trend una una tendenza naturalmente un andamento che ci porta maggiore anche a maggiori disuguaglianze anche disuguaglianze in paesi per esempio come la Cina la Cina che ha un tasso di sviluppo il tasso di crescita Bach piuttosto rapido però vediamo appunto che il tasso di riduzione della povertà non va di pari passo con il tasso di crescita
Sicuramente la Cina sicuramente affatto degli progressi enormi per cercare di ridurre il numero dei poveri e la proporzione delle persone che vivono con redditi bassissimi
Pro con le condizioni io con condizioni diciamo di vita che sono al di sotto di quelle considerate accettabile
La Cina negli anni settanta e all'inizio degli anni ottanta sicuramente ha avuto un tasso di riduzione della povertà più accelerato
Rispetto invece alla metà degli anni ottanta negli anni Novanta però ci sono dei Paesi poveri che praticamente non rientrano nella economia globale e che rimangono ai margini dell'economia globale con la mia globale che invece continua a fiorire continua a prosperare e ci sono appunto dei paesi che ne rimangono fuori
Quarantaquattro paesi in via di sviluppo con una popolazione pare un miliardo di persone hanno vi hanno un rapporto tra il agli scambio il commercio e il Pilla che si riduce
Noi parliamo molto del fatto che c'è stato
Un sicuramente un afflusso di capitali stranieri nei paesi in via di sviluppo ma tre quarti di questi capitali sono però concentrate in otto Paesi del mondo
E questo vuol dire infatti tra l'altro c'è stato un flusso di capitali privati che ha aumentato negli ultimi sei anni
Da quarantaquattro però a oltre duecento
Miliardi di dollari e naturalmente un aumento vertiginoso che però come diceva concentrato soltanto in otto Paesi nel frattempo naturalmente
L'assistenza ufficiale allo sviluppo si è ridotta e purtroppo ha subito un declino abbastanza drammatico cioè da cinquantasei miliardi a quaranta miliardi dollari ora sostanzialmente questi Paesi poveri stanno sono sempre più emarginati nei confronti dell'economia globale e sono sempre più ai margini dell'economia globali e molti paesi sono naturalmente afflitti da problemi
Sociali perché appunto a causa dell'insuccesso delle stesse società e noi il vediamo e siamo testimoni di tutto questo è tutto quel che succede per esempio la scorsa settimana
Abbiamo mia assistito almeno negli ultimi mesi abbiamo assistito
Cioè
A a quello che è successo a nel Congo a Kinshasa
O quello che è successo in Sierra leone recentemente quindi devo dire che ci sono c'è una rapporto una relazione complessa tra povertà
Il crollo sociale naturalmente aumento dei conflitti
Vediamo che queste disuguaglianze aumentano non soltanto a Cali Vello economico ma livello umano quando il consideriamo le la l'apporto di calorie guardiamo per esempio al divario che c'è tra il nord e il sud per quanto riguarda l'apporto di calorie vediamo
Errante che per i Paesi meno sviluppati del mondo questo divario si è ancora più accentuato nel mille Now vece entro sessantacinque infatti i Paesi meno sviluppati
Avevano apporto calorico del settantuno per cento ma nel mille novecento novanta due questo percentuale scesa al sessantasei per cento e naturalmente di quei problemi di malnutrizione di fame di carestie ora
Possiamo dire che per quanto qua riguarda la la mortalità bene la morte
La mortalità eh aumentata sempre considerando
Diciamo questo divario rispetto a Paesi industrializzati infatti possiamo dire che la mortalità sotto i cinque anni
Era di quindici del quindici per cento per questi Paesi in via di sviluppo ora invece del venti per cento quindi è anche la mortalità sotto i cinque anni è aumentata
Sicuramente ci troviamo pertanto in un mondo di enormi disuguaglianze
E quando mi rendo conto che nel nord del mondo molte persone dicono bene questa globalizzazione dovuta al fatto che l'economia con ci diciamo che hanno un costo del lavoro più basso ci tolgono il lavoro bene penso che a cui si esageri vere veramente pensiamo semplicemente alle agli scambi globali e l'Italia e la maggior parte dei Paesi dell'OCSE
Commerciano con altri paesi dell'OCSE il grosso volume degli scambi
è nel mondo è tra i Paesi industrializzati abbia Gazza industrializzati
Mentre invece appunto possiamo dire che per quel che riguarda la produzione di Danny dei paesi dell'OCSE nei Paesi del Terzo Mondo bene questa percentuale solo del tre per cento
E quindi capite bene che ci più possano essere delle preoccupazione nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo naturalmente
Noi ci chiediamo ci chiediamo che cosa che spinga la l'economia globale
Bene a questo punto considerato l'aumento della povertà nei Paesi
Anche nei Paesi industrializzati vediamo quale la situazione in quei Paesi
In cui c'è
Certi maggiore povertà stavo dicevo che praticamente ci sono tanto cento milioni di persone che vivono al di sotto della linea di povertà nei Paesi industrializzati
E quando guardiamo a queste tempistiche confrontiamo i Paesi vediamo che c'è una a un grande correlazione tra l'efficacia del lo stato sociale sistemi di trasferimento sociale
Lei è se guardiamo anche ai sussidi diciamo a il redditi praticamente esentasse vediamo che considerando i paesi non sono dalla Norvegia d'Irlanda all'Europa e anche gli Stati Uniti praticamente diciamo la gamma o la la le percentuali sono assolutamente le più disparate
In alcuni Paesi europei particolarmente devo dire nei Paesi dell'Europa del Nord appunto
I sussidi sono ai senz'altro più consistenti rispetto ad altri Paesi e lo stato sociale function funziona meglio ora
Possiamo dire che in
Ci sono delle sicuramente la politica del pieno della piena occupazione
Alcuni meccanismi hanno mantenuto invece la il tasso diciamo la percentuale dei poveri è abbastanza bassa
Però
Pensiamo poi alla globalizzazione all'economia l'impatto sulla povertà altro impatto sulla povertà possiamo dire
Che la globalizzazione dovrebbe essere arrestato Cheli Paesi dovrebbero cercare di negare la globalizzazione bene qui
Per i Paesi in via di sviluppo soprattutto la domanda sicuramente una domanda estremamente importante a cui va data una risposta noi pensiamo che la globalizzazione però ha molti vantaggi a molti benefici ci sono
Vantaggi della globalizzazione che vanno al di là della semplice economia infatti appunto che raggiungono anche la sfera della politica e penso che sia vero che nell'era
Del dei mercati altamente protetti e del strategie di sto sto istruzione dei delle importazioni soprattutto nell'era della produzione controllata dallo Stato in Africa noi abbiamo delle grosse inefficienza economiche però anche un sistema che sicuramente alimentato la corruzione politica e che ha permesso
Belli i processi politici
Al ha permesso quindi a questi processi politici a questi politici di ricattare in qualche modo l'economia ora
Poi realmente
Bisognerebbe cioè al che alcuni paesi ritornassero a modelli altamente cioè il fatto che diciamo la risposta non è ritornare dei modelli altamente protezionistici o di modelli che permette alla sostituzione delle importazioni sicuramente la globalizzazione è una realtà
E quindi particolarmente per i paesi in via di sviluppo
Sarebbe assolutamente e irreale
Negare questa situazione questa realtà
Recentemente c'è stato uno studio molto interessante del dottor ma buco pacca per il sud est asiatico è un capitolo di questo libro parla della storia delle due ali se cioè il Sud Est asiatico che ha deciso di nonna
Seguire la globalizzazione invece nell'Est asiatico che ha deciso di seguire la globalizzazione
Negli anni Ottanta quindi ci sono delle grossissime differenze non soltanto per il raggiungimento di obiettivi economici ma anche per quel che riguarda il progresso umano
Il e il né in Pakistan oltre il sessanta per cento della popolazione ancora in Alfa l'analfabeta
Mentre invece appunto la situazione completamente diverse diverse in Malesia anche se il punto di partenza poi era lo stesso quindi i risultati raggiunti sono completamente diversi
Ora
Penso che sia uno sbaglio rifiutare o negare la globalizzazione invece bisogna beneficiare di quei vantaggi che possono prevenire dalla globalizzazione un'ora
Perché molti dei Paesi poveri Senn non sembrano trarre vantaggio dalla globalizzazione o pochi vantaggi dalla globalizzazione
Perché lago quelle gli scambi Ellul commercio non si estende per esempio i paesi dell'Africa
O gli investimenti stranieri non vengono spostati verso l'Africa ora naturalmente in parte bisogna dire che questi Paesi devono ristrutturare sicuramente l'economia e la loro economia per poter beneficiare della globalizzazione devono naturalmente estendere i loro mercati e ristrutturarli
Per mettersi in sintonia diciamo con il mercato mondiale
Come
Ho detto prima l'esportazione di prodotti manufatti
E dai Paesi in via di sviluppo ai ai Paesi vigna dell'OCSE rappresentano soltanto il tre per cento e le esportazioni dei Paesi in via di sviluppo
Ha il verso i Paesi si dell'OCSE
Hanno una maggiorazione di tariffe del trentatré per cento la maggior parte delle barriere non tariffarie la maggior parte delle azioni anti dumping sogno praticamente
Sono a attribuite ai sono concesse ai Paesi più deboli però in un mondo in cui molti paesi
Sono più deboli hanno minore capacità hanno minori possibilità di scambi sembra che noi praticamente li stiamo punendo ancora di più e penso che è questo
Sollevi la questione è un po'una questione di carattere etiche delle regole che dovrebbero essere seguite nonché delle ideologie delle ideologia stessa della liberalizzazione quindi se noi vogliamo avere una concorrenza leale appunto la concorrenza se vogliamo avere o concorrenza la concorrenza assembleare non sleale la concorrenza leale
Dell'estendersi a questi Paesi
Ma naturalmente per avere una concorrenza leale bisogna risolvere quelli che potrebbero essere gli anni indicate le debolezze dei paesi in via di sviluppo ora la crescita economica e nel fare tipo andare a vantaggio naturalmente della riduzione della della povertà
è ovvio che qualcuno dica che questa globalizzazione può andare ad a discapito del uno dei più poveri ma questo non è necessariamente vero al contrario
Non sto di opporci ex se noi se noi chiediamo se noi neghiamo
Queste capacità o queste opportunità ai Paesi in via di sviluppo sbagliamo
E quando si guarda quindi all'esperienza di di molti Paesi in particolare dei Paesi in via di sviluppo si vede che quando sia
Una crescita economica per esempio possiamo avere delle idee determinate cifre per quel che riguarda la crescita economica e possiamo vedere che in effetti il reddito dei poveri aumentato però in periodi di recessione vediamo che poi questo non è assolutamente vero
Quel che riguarda le descrive le disparità invece l'esperienza è molto mista quindi questo può portare o a maggiori disparità o minori disparità e tutto questo naturalmente dipende dalla politica
Penso che questo sia il fattore chiave o il punto chiave o come facciamo ad essere sicuri che il nostri tipi di politiche sono quelli che riescono a convogliare la crescita economica nonché i benefici perché emanano dalla liberalizzazione dalla globalizzazione
A Bari che vadano a vantaggio del degli individui più poveri delle popolazioni più povere
Penso che la sfida vera e propria non sia quella di rifiutare o combattere la globalizzazione bensì di gestirla per poter sviluppare queste politiche che vadano a vantaggio dei Paesi più poveri penso che la rilevanza di tutto questo per il tipo di dibattito
In corso su scala nazionale non è quello che riguarda il welfare e la protezione in quanto questa è un po'come dare l'aspirina
In presenza di una patologia molto grave io penso che la questione sia come si fa a forgiare una struttura solida della crescita economica
Una crescita economica che sia ben distribuita per fare questo abbiamo bisogno di avere una crescita a favore dei popolazione povere
E questo deve essere sin dall'inizio perché questo non deve generare disoccupazione non deve generare povertà questo circa dovrebbe aiutare ad evitare la cosiddetta trappola del welfare State e quindi
C'è una contraddizione interna
Sì abbiamo la struttura della crescita economica che genera povertà naturalmente ovviamente i costi aumentano per quel che riguarda le indennità di disoccupazione e così via
Ma quello che veramente ci serve una solida struttura di crescita economica che sia vantaggio a favore delle popolazioni povere l'esperienza in molti Paesi mostra che alcuni paesi
Sono riusciti a far meglio rispetto ad altri Paesi nel conseguire questo tipo di risultato ad esempio la Gran Bretagna negli anni ottanta aveva una struttura di crescita economica per cui la crescita
La la crescita dei redditi per quel che riguarda la percentuale del venti per cento e situava al minimo delle soglie di reddito è stata quella che è stata negli anni settanta e negli anni Ottanta il Regno Unito ha raggiunto una crescita pro capite
Del prodotto nazionale lordo pari al due per cento il reddito della fascia più povera e cresciuta direi in maniera molto molto ridotta quasi dello zero per cento negli anni settanta in Svezia la situazione più o meno è peggiorata ma negli anni Settanta devo dire
Che esisteva lo stesso tipo di crescita pro capite nazionale pari a circa il due per cento mai i redditi delle fasce più povere
Povere sono cresciute in questo caso invece del sei per cento se penso che quella sia la vera e propria sfida come si fa ad avere una crescita economica che vada a vantaggio delle fasce più povere nonché una liberalizzazione anche stava intanto delle fasce più povere
Potrei poi magari concludere forse dicendo
Dato che ho iniziato questo mio breve intervento ponendo l'interrogativo che è quello che riguarda la prospettiva storica e devo dire che in tal senso oggi noi ci troviamo più o meno in presenza di una svolta
Detto questo potrei poi dire che oggi ci troviamo si dinanzi ad una svolta perché la economia globale dei venticinque trilioni
Dovrebbe essere quella che trova le risorse si dota delle risorse per conseguire una comunità e per raggiungere la situazione di un amico comunità globale
Che sia capace di ridurre la povertà
E non una comunità globale che il escluda le fasce più povere quindi una comunità globale che sia più inclusiva questa è la vera sfida per molti anni i politici i filosofi
Hanno fatto questo tipo di teorizzazione nel mille ottocentocinquantadue è stato scritto
Un verso famoso
Penso che questa pletora oggi esista più che mai non dobbiamo far sì che la bilancia vada a sfavore delle fasce più deboli
Anzi dobbiamo cercare di non esagerare assolutamente di non forzare questo trend questo andamento dobbiamo cercare di controbilanciare lo dunque grazie
Funziona ringrazio Sachiko fu quella
Venti euro tu Sacchi Khufu fuori del set presenta Hitchens coi teste a ritirare a
Seguito tutto chi vuole avere il complemento avete Rapporto Mondiale sullo Sviluppo umano che è disponibile
Pubblica Totaro Rosenberg serie però disponibile qui
Se vi siete sentiti a volte forse un poco schiacciati da al volume dei problemi da dall'andare delle cose vi raccomando in particolare la lettura del capitolo cinque
Anche quello sei ma il capitolo cinque e questo vi indica quanto in realtà tutto sta nelle vostre mani nelle nostre mani cioè siamo la prima generazione la primissima in tutta la storia dell'umanità che ha le capacità e i mezzi per sradicare la povertà
E lì si spiega che ci vuole come ci si può organizzare sono le cose che possiamo anche discutere dibattere tra di noi
Ma mi sembra che questo punto diventa doveroso farlo perché uno non può dire sono nella posizione di e ho deciso di non farlo
Un capitolo di speranza un un grande messaggio che mi sembra importante che vi raccomando quindi divergere anche questa parte poi vediamo come ci organizziamo tra di noi per andare avanti su questa strada vorrei adesso prima di a consentirvi di prendere il caffè
Di da vorrei dare la parola a Maurizio Sacconi che il direttore dell'ufficio della Ogier alle una qui a Roma
Che ci porterà un contributo che
Ovviamente molto importante son stati fatti già ieri tanti riferimenti Allaoui l né alle norme del lavoro a livello mondiale
Quindi con molto piacere ascoltiamo ma il nostro amico Maurizio Sacconi
Annunciato come causa del ritardo del coffee break cercherò di essere quanto più veloce non senza innanzitutto ringraziare Progetto Sud della UIL per questa opportunità anche citati
Ragionare su una su un processo come quello di globalizzazione
Per il quale credo che si spendono spesso molta retorica ma gli approfondimenti non sono non sono mai pochi
Nei giorni scorsi si è conclusa dalla annuale conferenza internazionale del lavoro che si svolge a Ginevra nel mese di giugno e questa asso avuto una particolare rilevanza perché si è collocata come logica e diretta vorrei dire esplicita conseguenza del summit di Singapore del summit che a dicembre riuniti i ministri del commercio di di tutti i Paesi del mondo sotto l'egida del dub più della Organizzazione mondiale del commercio in quella sede si discusse delle regole della liberalizzazione del commenta dare alla liberalizzazione del commercio
Domino il dibattito la necessità di un individuare alcuni diritti fondamentali del lavoro
Diritti fondamentali da applicare in in qualunque condizione a prescindere cioè dallo stadio di sviluppo economico e sociale di un Paese
Anzi il il fatto che molti Paesi abbiano impedito al direttore generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro di prendere la parola
Utilizzando un cavillo formale ha paradossalmente salutato un un problema che non era formalmente era come dire a me
Nell'ordine del giorno della dal summit di Singapore ma in qualche modo in una posizione teoricamente molto marginale che in diventa invece diventato il problema principale in quell'occasione
Il compromesso è stato faticoso ma è stato raggiunto ed è un compromesso che può essere può o rappresentare un passo avanti rispetto al quale come poi vedremo la conferenza internazionale del lavoro di Ginevra
Ha ulteriormente assegnato a mio avviso qualche risultato
In quella sede
Alcuni Paesi hanno tentato di affermare la cosiddetta clausola sociale ovvero una vera e propria clausola
Da apporre ahimè hai hai alle regole del libero commercio per cui in presenza di alcune determinate violazioni inerenti le condizioni sociali non determinato Paese si sarebbero potute applicare sanzioni commerciali questa la clausola sociale non è transitata e non poteva transitare come è evidente e sa non transiterà mai credo che possiamo tranquillamente ritenere che non potranno mai essere accettata dai Paesi in via di sviluppo
E oltre che anche da una parte dei Paesi industrializzati
E essa a inesorabili inesorabilmente al di là della buona fede di molti proponenti porta con sé istanze protezionistiche cioè il timore di molti dei paesi in via di sviluppo che dietro la clausola sociale si possa celare umanista uno aspre sessione protezionistica che essa possa essere utilizzata
Da coloro che la dovessero gestire il muco punte possa essere leva per pressioni protezionistiche è un timore
Che possiamo ritenere fondato e comunque e sanno un po'passerà mai come clausola largamente accetta quindi potrebbe essere soltanto uno strumento unilaterale di alcuni contro altri
Se queste un corno del problema non c'è dubbio che esiste l'altro corno anche sotto il proprio un solo sotto il profilo etico ma anche sotto il profilo di quella fair competition di cui parlava poco fa
La signora Fukuda
Il che che definiamo tanto in sociale cioè quella forma di concorrenza sleale che può essere praticata
Tenendo forzosamente bassa e le condizioni sociali di un Paese ecco questo è il punto in quel forzosamente basse che si deve individuare la differenza perché la comunità internazionale atti ha si è ritrovata unanimi nel riconoscere il diritto di un Paese a competere il con salari o livelli di protezione sociale più bassi di quelli praticati
Nella gran parte dei Paesi industrializzati perché si tratta da per un verso si tratterebbe di un vantaggio relativo non durante
Questo Paese non potrebbe vantare vantaggi assoluti perché a fianco di quel vantaggio relativo avrebbe altri svantaggi il livello delle infrastrutture tecnologie
Quindi in quanto vantaggio relativo può essere accettato come può essere accettato il principio che lo sviluppo sociale in qualche modo procede di pari passo con lo sviluppo economico ma appunto qui sorge il problema
Se lo sviluppo sociale se vi sono condizioni se sono riconoscibili in quel Paese condizioni per cui lo sviluppo sociale procede di pari passo con lo sviluppo economico
Allora si può riconoscere una competizione giusta ma se in quel Paese il livello di sviluppo sociale viene forzosamente tenuto basso per competere meglio
Allora la competizione non è più giusta è inesorabilmente deve scattare una una qualche reazione della comunità internazionale perché il perché appunto si è interrotta una una regola elementare una regola fondamentale di giustizia del libero scambio
E questi proprio a questo profilo attengono i cosiddetti Core Labour Standards cioè quei diritti fondamentali del lavoro che a Singapore sono stati ha riconosciuti come diritti
Che devono essere universalmente accettati universalmente praticati a prescindere dallo stadio di sviluppo economico di un Paese
E questi diritti sono essenziale di uniti in sette convenzioni internazionali del lavoro in via di convenzioni prodotte dall'Organizzazione internazionale del lavoro
Attengono al diritto di associazione sindacale a quello in qualche modo connesso alla contrattazione collettiva al
All'età minima de di accesso al lavoro e al rifiuto del lavorava rifiuto del lavoro forzato e alli contrito mento all'equo trattamento soprattutto di genere
Questi diritti fondamentali del lavoro hanno però questo a questo un solo come dire questa evidente rilevanza etica ma contengono anche lo strumento il mezzo per quella per quella regola elementare che dicevo prima non può essere compresso artificiosamente lo sviluppo sociale e se devo essere e si deve lasciare adesso alle alle spinte per esso piena espressione affinché esso possa procedere di pari passo con lo sviluppo economico
L'organizzare la il summit di Singapore ha detto tocca all'Organizzazione internazionale del lavoro garantire più efficacemente una universale riconoscimento di questi di questi correggo standards di questi diritti fondamentali del lavoro e questo problema è quindi rimbalzato nella
Nella conferenza internazionale del lavoro di Ginevra
Sede nella quale sede nella quale si ritrovano quasi tutti i paesi di Singapore sostanzialmente cioè centosettantaquattro Paesi membri dell'Organizzazione internazionale del lavoro ed è ovvio che per alcuni vale un po'quella che in Italia chiameremo la regola dell'albero di Bertoldo che cioè non
Deciso di fare una cosa poi non c'è mai quello non c'è mai l'albero giusto qui qui impiccarsi per farla quindi
Ma e quindi Paesi che in quella sede hanno detto non è questa la sede la sede quella poi arrivati nella seconda sede hanno tentato di dire veramente non è neppure questa la sede bisogna trovarne un altro comunque non è l'ora del giorno hanno cercato di inviare l'appuntamento però
Innanzitutto la Conferenza Stato aperta da una relazione molto forte a mio avviso molto con varie opzioni di intervento perché siamo nel campo della moral suasion questo dobbiamo saperlo non siamo nel campo abbiamo detto che il vincolo formale
La clausola legale non è apponi Ibiene non è a non è ragionevolmente ricaccia tardi le darà comunque la si giudichi ripeto io mi sono permesso anche dare un giudizio diciamo personale sulla sulla favola sociale ma comunque la si giudichi non è largamente accettabile quindi come ho detto avrebbe solo sapore di unilateralità otto o di parzialità insomma
Quindi siamo nel campo della sanzione morale ma di una sanzione morale che non potrebbe non essere un'arma spuntata
In un grande mercato globale che non dimentichiamo mai tra i tanti valori tra i tanti contenuti positivi che ha è quello di essere un mercato potenzialmente informative
Che è suscettibile di ricevere informazioni in tempo rapido veloce
Se alcune fonti autorevoli sono messe in condizioni di dare queste informazioni quindi la la oggi parlare di dissuasione morale verso determinati comportamenti in un mercato globalizzato che significa velocemente informato e continuamente informato
Può avvenire un certo significato e non a caso avviene in conflitto perché avviene un con sin ci sono tensioni quando si discute di queste cose anche se apparentemente poveri di poteri perché mentre un tempo vi erano Paesi che ratificava non velocemente le convenzioni dell'o intanto voi non apre anzi c'era talora quasi la sensazione che i più veloci ad apparati Ficarra e fossero i paesi che poi meno
Si dedicavano ad applicarle oggi c'è molta più attenzione alle ratifiche tanto che l'Olimpia sta rivedendo il proprio stesso meccanismo regolatore la convenzione una convenzione dall'altra hanno su un tema minore ma avuto zero ratifiche e questo ha fatto riflettere l'olio sulla necessità di asciugare concentrare per la propria attività normativa ripulire il sedimento normativo che dal mille novecentodiciannove anno di nascita dell'oliva dato luogo a tante convenzioni raccomandazioni
Ma come dicevo tutto questo dibattito e queste tensioni hanno un senso perché per la ragione che ho detto all'Arma della dissuasione morale non sarebbe un'arma spuntata
A condizione ripeto di informare il mercato il direttore generale ha proposto un atto fondamentale questo atto è passato innanzitutto della conferenza del mille novecentonovantotto darà vita ad una approverà una convenzione dichiarazione solenne che entrerà nell'atto costitutivo dell'Aia della dell'organizzazione quindi a Bryce affetto di costituzionalizzare
I cosiddetti Core Labour Standards applicando fu così in modo tale che si potranno essere applicati anche i Paesi che non hanno ratificato con le convenzioni si ritiene cioè che quei diritti minimi fondamentali
Ma possano ritenersi già si possono essere già ora compresi nella ragion d'essere dell'Organizzazione internazionale del lavoro e quindi come tali crisi sto applicabili a tutti anche ai non pochi che non hanno ratificato
Alcune del alcune importanti basi che convenzioni come alcune di quelle sette che io prima che ho prima ricordato
Non si è poi parlato di una sede altri strumenti per i quali la discussione continua ne cito due uno la necessità di innescare una sorta di circolo virtù di meccanismo virtuoso di competizione virtuosa
Monitorando anno su anno lo sviluppo sociale di ciascun paese
Quindi ebbe producendo dirà appunto apporterà apporti sociali che anno su anno verificano l'evoluzione sociale di quel Paese e consentono in particolare l'apertura di un dibattito di un dibattito tripartito di un dibattito tra le istituzioni e le parti sociali intorno che innescano comunque meccanismi di dibattito interno e meccanismi di virtuosa competizione i di informazione al mercato
A sapere se quel Paese procede o non procede lungo una una via se quel Paese oltre a spiegarci chi la sua condizione
Attuale non gli consente di fare le cose che io un Paese industrializzato ha già da tempo acquisito però vedere se si muove non si muove o se si muove in avanti o se per caso si muove all'indietro
Le e un altro tema molto delicato è stato lanciato dalla direttore generale dell'Oil è quello di pensare a un marchio sociale istituzionale per Paese
Questa proposta contiene innanzitutto in sé attenzione una critica una riflessione critica sui marchi sociali privati costruiti da grandi compagnie
Insieme alcune organizzazioni non governative
Non voglio usare la parola compiacenti ma diciamo che non voglio usare la parola che che ma diciamo immediatamente disponibili
Non c'è dubbio che questo tipo di di marchi sociali privati da un lato possono segnalarci
Un bit un un fenomeno positivo un mercato reattivo un bisogno di rispondere al mercato a consumatori più attenti e quindi come tali sono un senso sono un indicatore positivo ma dall'altra parte
E si hanno non c'è dubbio che apportano con possono possono portare con sé
Aspetto profili di parzialità perché interesso non solo determinati lavoratori determinate aziende e anche punto sono possono essere oggetto di strumentalità
Debole la natura stessa della loro limitatezza non potrebbe Polo comportare vizi di questo derby Tide deformazioni di vario genere l'idea di un marchio sociale istituzionale invece l'idea di un marchio gestito da un'Authority come può essere lo stessa o il per cui un Paese complessivamente deve rispettare i diritti fondamentali del lavoro rispettare Tripoli si dirà via via anche oltre a quelli anche un minimo livello di sviluppo sa di sviluppo sociale quindi indicatori come quello di un determinato tasso di povertà o o o altri di questo genere tali da poter essere un paese da questo punto di vista affidato
Ovviamente questa la proposta che ha fatto più discutere
Che ha fatto più discutere e che ha provocato per lo la reazione di molti dei paesi in via di sviluppo ora quello che noi stiamo cercando di far comprendere ai Paesi in via molti dei paesi in via di sviluppo che reagiscono a questo tipo di proposte è che se se largamente si dovesse avvertire l'esistenza di forme di dumping sociale se largamente si dovessero avvertire violazioni
Che Hamm come dire così alcune delle quali anche così eticamente rilevanti come lo sfruttano le forme più odiosa di sfruttamento del lavoro dei minori
Che non a caso noi la denunciato recentemente con un rapporto dedicato proprio all'intollerabile a quello che ha chiamato l'intollerabile cioè nel grande enorme fenomeno del lavoro dei minori
Ci siamo preoccupati di estrapolare una quota che non è piccola quella che abbiamo definito l'intollerabile
Che abbiamo anche classificato in un certo modo sotto i dodici anni lavori più pesanti pericolosi avviamento sfruttamento sessuale
E altre cose sento dovessero e inesorabile che si sviluppino fenomeni protezionistici sarà inesorabile
Comunque senza entrare nei giudizi di valore ma sarà inesorabile il manifestarsi di fenomeni di sentimenti protezionistici anche perché questi queste Fenomenologia e si combineranno con tensioni crescenti nei Paesi industrializzati dovute alle necessità di aggiustamento di cui parlava anche prima Pietro Larizza
E che verranno magari ingiustamente spesso caricate sulla responsabilità dello sfruttamento del lavoro dei minori do Sul sul Paese che pratica il dumping sociale perché spesso c'è anche una comoda
The propensione a scaricare talune ragioni di perdita di competitività legata altro tipo di carenze a scaricarle su questo tipo di causa sarà gioco facile
Innescare meccanismi protezionistici Pertini volesse innescare di fronte quindi Paesi del devono capire l'esigenza di accettare questo se accettare regole di accettare strumenti di accettare i meccanismi di supervisione che consentano di dare di far percepire come è qua la competizione una competizione in cui ripeto vi sono vanta opportunità e e problemi di aggiustamento ma che deve essere percepita come equa per essere largamente accettate così pure
Il marchio sociale istituzionale e un modo per anche per evitare l'uso strumentale di marche privati particolari che possono essere tra loro possono essere anche costruiti per penalizzare una determinata area geografica rispetto ad un'altra un'determina
Questo genere
Oltre mi avvio a conclusione segnalando e in particolare un punto
Decisivo senza alcuna retorica concessione alla sede che ci ospita ma il diritto fondamentale che poi è oggetto di grande discussione badate bene e ancora il diritto di associazione sindacale
Ed è lì che si misura ho detto prima che ricorre portando assai c'erano i c'erano gli strumenti per la competizione ecco per la competizione giusta ebbe lo strumento fondamentale e proprio io mi fido
Io competitore del Paese industrializzato mi fido di competere con dei paesi in via di sviluppo in uno in veloce crescita perché esso che andrai via via uno sviluppo sociale proporzionato tu lo sviluppo economico perché vedo una società libera democratica e so che come accaduto a me accadrà anche a te
Di migliorare via via le condizioni di reddito o di protezione sociale
Di quel Paese ma e e da questo punto di vista bisogna stare molto attenti al fatto che vi sono che c'è un modo di fraintendere la stessa libertà di associazione gli stessi diritti umani
Per cui vedete poiché ci sono cinque aziende ci sono e ci saranno temo sempre di più paesi che tenderanno a dire
Ma da noi c'è la libertà guardate quante UE Nigi è una sigla che va considerata con il rispetto che merita perché dentro di essa ci sono le cose più nobili ma dentro di essa per una ragione molto ovvia che non è difficile fare un ONG ci sono anche altre cose
E allora se saranno Paesi che diranno io ho libertà di associazione guarda quanti organizzazioni non governative o guarda quanta società civile ricca e vivace o e ti mostro l'elenco delle mie organizzazioni non governative però qui c'è ma scusa tu hai però incarcerato i dirigenti sindacali ma a quelli erano fuorilegge quella era una patologia non non quello non significa che io ho voluto viziare il diritto di associazione sindacale
è voi capite bene come invece il sindacato che riunisce moltitudini che a innanzitutto in questo poi anche nella nella nella rappresentatività un elemento di affidabilità anche non secondario anche nel sindacato ci sono state patologie ma e come dire la la il grado io io sono tra coloro che conta fino a pensare che un tema questo che dovrà rientrare anche nel dibattito internazionale la rappresentatività e misurabile Combo podi difficoltà ma a meno spanne e misurabile e cento mila valgono più di cinque questo deve essere chiaro anche quando parliamo di associazionismo in genere cento mila valgono più di cinque e sì perché la fatica di mettere insieme cento mila di tenerli insieme di rappresentarli e di dimostra e di capire percepire cosa vogliono cosa che cioè i delle le maglie è una cosa più complicata che mettersi in cinque e facendo talora cose buone travolta cose meno buone senza quel naturale deterrente al negativo che è dato da cento villa che bene o male a vigevano e stanno attenti e hanno la loro chiedo scusa su questo ma è un tema che nella diritti fondamentali tenderà ad emergere insomma capire che cos'è libertà di associazione che cos'è una società libera
Come dire garanzie testimoniata anche da tante sociale da tante forme associative di cinque persone che poi ripeto che vanno trattate con rispetto anche quello ovviamente ma guardando bene a che non venga poi su quello dei come dire la losco non si abbandona che che poi la il parametro vero e se se lo scomodo sindacato al diritto di esistere di negoziare di di muoversi liberamente in quel contesto per far crescere completo davvero con una battuta
Relativa all'aggiustamento della giustamente dal dagli stati sociali dei Paesi industrializzati non c'è dubbio che il pericolo di una convergenza diciamo degli stati sociale dello stato sociale dei Paesi possono essere verso il basso che la convergenza possa realizzarsi in qualche modo sorpasso e non c'è dubbio che i Paesi industrializzati a o i Paesi europei non particolare possono vedere minacciati gli altri standards qualitativi che hanno saputo produrre sono un europeo e sono orgoglioso di appartenere alla cultura degli elevati standards qualitativi io quindi lancio di lascio solo una riflessione
Molto spesso purtroppo
La pressione competitiva si avverte sugli standards
Perché questi standards sono coniugati con alti livelli burocratici don chi ama gli standards chi crede gli standards delle de prodotti dalla cultura
Da per esempio dalla cultura europea non solo da quella che crede in questi valori tutelati codificati
Deve porsi il problema di non combinare ogni in una in una miscela pericolosa per insistesse per questi stessi standard Set conto un'insopportabile peso burocratico
Perché c'è molto nello alcune il necessario recupero di competitività dei Paesi industrializzati necessario aggiustamento perché i problemi di aggiustamento ci sono
Non si può non ci si può nascondere una dura realtà questo riguardo c'è molto spazio per alleggerire uno Stato pensar parata uno stato pesante le cui pesantezze non sono determinate dall'alto livello dei valori tutelati
Ma sono determinate da ragioni che possono essere rimosse da una cultura ossessiva dei controlli che appartiene ad un mondo che deve essere riconosciuta appartenere ad un mondo andato a una a meccanismi procedimentali che appartengono a un come dire ancora sono l'effetto della fine degli Stati assoluti del bisogno esasperatamente di tutelare l'imparzialità dell'amministrazione eccetera eccetera
Cioè il tema della semplificazione dell'amministrazione appieno a tutela degli stessi standard sa
Perché c'è molto da fare lì per tempi arranger una competizione con stando sperati per poter sopportare una competizione mantenendo difendendo stando spia del più elevati
Prima che proprio gli esclusi proprio i deboli proprio i disoccupati assalti col palazzo dicendo voglio tirami giù gli stand aspetti voglio lavorare
Questo pericolo cent'che prima o poi proprio dagli esclusi proprio dei più deboli possano dire l'illusione
Che lì risiede al problema
Bisogna come dire difendere i valori riformando i modi con i quali vengono tutelati ecco decodificati eccetera eccetera questo vale anche per gli attuali livelli di protezione sociale chiama lo Stato sociale credo
Debba volerlo riformare per dare adesso un futuro nei paesi industrializzate
Ringraziamo dottore Sacconi vedete che valeva la pena aspettare
Abbiamo avuto un intervento ricchissimo della posta in gioco non poteva essere spiega temono più chiaro
Adesso
Facciamo una pausa non pubblicitaria ma commenti pubblico non non non mandate via rimanete condoni ritorniamo tutti insieme avremmo poi nella seconda parte questa mattinata dibattito contraddittorio spero che sarà un po'
Dinamico
A presto
Prendiamo i nostri lavori prima di dare la parola Gildo Baraldi
Fossero dette notato ma nel corso dell'intervento del dottore Sacconi che lì extraterrestri hanno cercato di intervenire nel dibattito
Se volete aiutare a tenerli a distanza perché forse il dibattito sullo sviluppo nome così umano da questa parte
Quelli che hanno telefono cellulare e vi prego di spegnerlo completamente questo ci aiuterà a rimanere tra le creature
Terrestre
Adesso ma do la parola a Gildo Carandini che
Dividerà con noi la sua esperienza Gildo e Sperto della cooperazione internazionale
Conosce benissimo tutto quello quello che il movimento dell'associazionismo delle organizzazioni non governative
Quindi avrà certamente alcuni elementi di riflessione ulteriori dopo quello che c'è stato detto da dottore Sacconi
Quello ascoltiamo con grande interesse
Grazie
A me piacerebbe
Riuscirà a fare come fatto Piero Larizza cioè sfuggire alla tenaglia
Che c'è riassunto stamattina Jean Fabre che terminato la giornata di ieri
Questa tenaglia questa morsa terribile tra due due pinze
La pinza del della forza all'utopia dell'affermazione di valori
Del prendere atto che
Ci troviamo davanti a meccanismi di destabilizzazione crescente
E la pinza opposta
Del come chiamarla della in ineluttabilità del reale e quella di chi ha parlato soprattutto ieri l'ambasciatore di Roberto Dino ineluttabilità di meccanismi di questa specie di Dio da predicatore televisivo
Quindi lei che siccome tanto non parlo direttamente ciascuno l'interprete le solite predicatore di turno e né dalla definizione che vuole gli fa dire quello che vuole questo mercato sul mercato che che fa dice vuol impone l'economia che impone così compatto anonimo
Contro cui non c'è nulla da fare è saldo un po'di buonismo un po'di paracadute
Un po'di ammortizzatori sociali si insomma è inevitabile siano questi processi però facciamo in modo che la gente non ci soffra troppo il non soffrire troppo
Costa molto nel Nord
Costo un po'meno perché basta poco nota che soffre troppo tanto somme Gracci roba del genere ma del sud
Però era inevitabile e qui vorrei uscire da questa tenaglia
Il rapporto di quest'anno del Wendy P ci dà due elementi di due elementi anche contraddittori da un lato ci dice che in termini assoluti la povertà si sta riducendo
E questo ci dà una visione così positiva quasi positivista quasi l'illusione che esiste ancora una legge naturale di sviluppo per cui prima o poi con calma col tempo da povertà verrà automaticamente radicata non lo so dal sole d'agosto la natura delle cose non si capisce per cosa
Anche perché se è vero che in termini assoluti va diminuendo lo stesso rapporto ci dice e cita l'altra versione quella quasi casto catastrofisti Ca'che in termini relativi o mente
Aumenta il divario tra Nord e Sud
Aumenta all'interno dei singoli Stati in particolare del Nord il divario interno tra fasce sociali
Aumentano meccanismi di esclusione che non è solo disoccupazione ma anche
Contro i quali sembra quasi che appunto
è una legge di mercato dobbiamo subire ce ne andiamo a cercare qualche ammortizzatore andiamo a cercare un po'di Criminal da mettere sulle piaghe acciocché non siano purulente nutro sino porzioni piaghe ci sono pazzi
Io credo che sia doveroso e necessario sfuggire a questo tipo di logica
E soprattutto collocarsi in una logica che non sia più buonista
Perché sia strutturale
Intanto andiamo a vedere cosa vuol dire che la povertà diminuisce cosa vuol dire la povertà aumenta
Diminuisce la povertà contingente
Invece un valore assoluto ma diluisce soprattutto la povertà contingente cioè quell'insieme di fenomeni per cui all'interno di un tessuto vitale che funziona
Accidenti che possono essere il terremoto la disgrazia o anche il fatto di essere nati in una classe sociale disagiate in un Paese particolarmente disperato
Di e sale colpite da una malattia da una inabilità
Prende quell'individuo povero rispetto all'insieme questo processo si diminuisce è una povertà contingente tra aumenta la povertà strutturale o meglio che lavoro con un altro nome o mente c'è un processo di crescente espulsione
Dalla dalla dinamica sociale
Economica politica culturale di masse crescenti di popolazioni nel nord e nel sud questo sì un fenomeno di globalizzazione perché non a caso nel nord e nel sud
Nel paese che concentra il massimo di ricchezza degli Stati Uniti
Esistono soglia di esclusione sociale prima ancora che di povertà
Che quasi non trovo un equivalente nelle situazioni di grande disastro come forse sì adesso telegrammi disastro come l'ex Zaire oggi Congo sicuramente trova ben altro equivalente ma che globalmente non trova un equivalente
E che convivono con processi di
Crescita del PIL cosiddetto mercato
Questo però uno strutturale e se è un fenomeno strutturale va affrontato in termini strutturali non in termini di paracadute gli ammortizzatori sociali di cremini da mettere sopra le piaghe
Credo che questo sia un primo elemento un primo elemento che però porto subito a delle contraddizioni
Abbiamo visto che cresce il divario tra Nord e Sud questo vorrebbe dare come indicazione
La necessità la priorità di favorire processi di integrazione nell'economia mondiale dei paesi del Sud
Bene questi meccanismi porta di immediatamente a un'analisi superficiale alla dotare le politiche giustamente o strutturale del Fondo monetario internazionale
Cresce il divario interno alle singole società e cioè il processo e l'esclusione sociale
Bisogna contrastare questo benissimo questo apporto immediatamente a contrastare le politiche aggiustamento strutturale del Fondo monetario internazionale ecco una prima contraddizione c'è una contraddizione oggettiva tra due obiettivi entrambi irrinunciabili
Qua l'integrazione
Dell'economie emarginati nell'economia mondiale l'integrazione delle fasce sociali
Immaginate nel nella propria società
Credo che questo un primo aspetto da da considerare a cui non non si tradisce con appunto come Canis mi dicevo di di aggiustamento né né con l'illusione di leggi naturali dello sviluppo qualcuno diceva ieri che certo nel Nord avevamo un tipo di economia sostanzialmente agricola queste andate in crisi non ci siamo accorti della crisi perché intanto si sviluppa per l'industria e quindi le persone emarginate nel processo di produzione agricola vengono servite dall'industria
L'industria andate in crisi non ci siamo a corto di una crisi perché intanto si espandeva il settore terziario e quindi le persone emarginate rinvio servono soldi per i benissimo
Il settore se per sé abbia sta andando in crisi ma non ci accorgiamo dalla crisi perché bene o male ci giochiamo nel nord dei
Delle plusvalenze prodotte nei Paesi del Sud benissimo può andare avanti all'infinito sul tipo di processo no previsto non è una profezia che stiamo già accorgendo della crisi
Ci troviamo in una situazione in cui quello che chiamiamo genericamente UE il fare poi sarebbe meglio entrare meglio nel merito della Prologue
E in crisi anche nel Nord
Ne ha parlato Larizza in termini molto chiari
Si potrebbe fare del facile catastrofismo direttore delle qualità risma
La storia sapete è una di quelle cose che una grande rete elastica in cui chiunque può pigliarmi un filo tirarlo a farlo diventare prevalente usare la storia e per dimostrare quello che vuole e quindi sarebbe abbastanza facile
Con un po'di abusi storici ma tanto ci siamo abituati
Dire che siamo in una situazione analoga a quella del tardo impero romano che in fondo e del tipo di società non capitalistico però sono più simile
Ricordare anche che autori famosi del dell'ultimo periodo l'impero romano vivendo sulle nel territorio del Pd confine variabile di questo impero dicevano che tutto sommato si stava meglio di quattro mila cioè di là che di qua perché perché la pressione fiscale per tenere in piedi l'intero è diventata insostenibile
E sì ma Inter caduto questi untori dicevano che contemporanei diceva che la gente stava meglio dove l'intero cadeva dove arrivano i barbari
Sicuramente questo ha portato una società più egualitaria interrompa nel altamente ineguale ineguale tra che stava dentro che stava fuori ineguale perché stava dentro
Certo una Scapin più egualitaria in cui però di fatto una serie di processi di sviluppo sono crollati e annuncia l'impiegato mille anni due milanese riprese la conoscenza si è spartita tra la conoscenza pratica produrre qualcosa monopolizzata dalle corporazioni corporazioni di mestiere la conoscenza teorica per produrre potere monopolizzato dalla chiesa non credo che questo passaggio maggiore egualitarismo c'è stato un grosso passo avanti senza drammatizzare né che davanti a questi censura cominciano a costruire come proponeva Roberto vacche nuove falansterio Felipe Medioevo prossimo venturo non servirebbero subito
Io credo che sia possibile importante comincia ad intervenire non più in termini di modelli complessivi non ci sono
Dobbiamo dei finalmente la forza di prendere atto che modelli complessi di sviluppo non ci sono
Rinuncia
Esistono dei processi processi in cui si chiede bisogna inserirsi
Se non siamo in un lago ma in un fiume in cui c'è una corrente forte importante imparare a navigare nella corrente non illudersi che c'è un
Rotta chiare verso il problema non è di accettare di respingere la realtà della globalizzazione
Non serve l'atto volontaristico
Non serve la pura affermazione di principi etici che non bastano da soli a mobilitare se non a muovere le cento lire dell'elemosina come elemento di ammortizzatore
Non serve la rassegnazione quasi fatali Istica questo ipotetico grande mercato che da solo fa tutto
Serve prendere atto che il processo di crescere la povertà è un processo strutturale
Che non è di povertà che si deve parlare
Ma di processi di esclusione sociale economica e culturale e che nei confronti
E l'esclusione sociale economica e culturale possibile tentare fermamente di mettere in atto dei meccanismi di inclusione
Opposto affermando
Che versamenti posso intenzionale si è per definizione inutile
Io e la maggior parte dei presenti
Se non abbiamo la fortuna di morire prima saremo prima o poi in condizioni fisiche tali da non poter in nessun modo essere inclusi e quindi sarà necessario e io gravi però se ha se potrò disporre di un minimo di assistenza sociale
Esistono fasce che in momenti contingenti o in momenti non contingenti sono oggettivamente esclusa
Il malato il l'handicappato sono le fasce avesse senza tradizione ma quelle la povertà contingente
Ciò che è importante evitare che la risposta la povertà strutturale cioè al meccanismo di emarginazione di fasce crescenti e attive di popolazione possa essere
Affrontato in termini assistenziale non perché l'assistenza è negativa ma perché in produttrice perché il modello del paracadute un modello insostenibile in quanto impone e qui torno ad esempio forzoso dell'impero romano impone
Un'imposizione fiscale una cassa un costo
Agli inseriti improduttivo in quanto serve solo a tenere in vita e a evitare che questi s'arrabbino troppo impone un costo
Crescente che riduce ulteriormente la fascia degli inclusi innesca una spirale che si chiude su se stesse
Credo che questi sono alcuni elementi fondamentali che riguardano tutto che riguardano un bel perché riguardano è questo l'argomento che di cui maggiormente mi occupo mi occupo
L'aspetto della cooperazione e la cooperazione in Italia in particolare meno Europa
Ma nel mondo
E nata
Con un falso nel termine cooperazione che comincia con Coco fa pensare a qualcosa che a più soggetti che copre la cooperazione è sempre stata concepite per i buoni
Come un processo di restituzione parziale del maltolto
Per i malvagi lo nessun modo quel che non si poneva il problema cooperazione
Per una serie di operatori
Anche imprenditoriali
Come un meccanismo tipo Cassa del Mezzogiorno con cui in qualche modo far vivere momenti parassitari di assistere e comunque sempre stato meccanismo unilaterale in cui si è andato a vedere e anche che cosa si poteva fare per il bene o per lo sviluppo di altri paesi
Non è scatta impostata
Sistematicamente in termini di lotta all'emarginazione lotta all'esclusione inserimento nei processi produttivi costruzione di interscambio e soprattutto cosa essenziale per mobilitare risorse significative
Come momento di vantaggio reciproco e non parlo solo di vantaggio etico di dovere morale che pure c'è e che non voglio negare ma di vantaggio complessivo
Sul piano sociale sul piano politico sul piano economico sul piano commerciale Mercurio Marte gente normale col braccio
L'emarginazione e solo da guardare nei Paesi sottosviluppati emarginazione cela un rinnovamento abbiamo in quelli nostri visto che è un Paese normale
Ci succede più emarginazione nell'una e dico perché se allora non parliamo di cooperazione scusa perché è un dato momento qua è stato fatto uno scritto rapporto dello sviluppo umano
Prima di tutto che cosa vuol dire
Quale il sviluppo come e quando qui cosa stiamo diventando tutti accattoni e tutti e tutti che portano i soldi a chi fa l'accattonaggio
Cominciamo a parlare dei progetti di realtà
Parliamo di questa lacuna e allora scusami allora andiamo nella struttura che mancano le idee e manca la volontà politica diciamo che le Nazioni Unite
Non uscì prendono il compito di tutelare gli i cervelli
Le idee e diciamo così di metterle loro ai
Che cavolo porta facendo le Nazioni Unite diciamo così hanno imparato diciamo quelli la lezione da Carlomagno
Che ha fatto ha fatto fare novecento trentaquattro anni di guerre
Aya e ha creato io avrei gli imperatori e così via
Torniamo alla al feudalesimo che cosa stiamo facendo facciamo una discussione concreta per cortesia sei arrivato agli antichi romani non lo ciò io torniamo ai credenti
Quello quello che faranno quello che stanno facendo della cellulite questo dimostra nono ma questo dimostra che c'è bisogno da parte di chi sta qui di intervenire perché hanno sentito moltissime cose
Quindi vi prego un attimo di pazienza perché dopo darò la parola alla sala Handy potrete intervenire un'auto della mia età se no diventa un Maurizio molisana associamo e c'è doganale poesia che quella parola la sala parlano ecco e c'è qua come ha rotto le scatole a Maurizio Costanzo
C'ha fatto lavaggio del cervello a tutti ero Ivan reale già solo per le donne che non dormono se non ve la prego l'avrei potuti aspettare un accenno per coprire un spero che non sia una seria sono di conferenze cosa fanno le Nazioni Unite
Spero ce lo dirà Ciampa avrebbe le conclusioni che rappresenta un'agenzia delle Nazioni Unite cosa si intende per sviluppo manovre c'è un parametro molto complesso ma credo abbastanza che annovera fra avversari non
Ciò per sé no il basta è un basta DNA solo da chi non ha idee ricordatelo
Quando uno la cosa per qualcosa Pati formalismi
Dove si devono fare le discussioni no no cari è stata il vagliando con me e per l'Italia è previsto un divario netto e spero che il le possediamo penso risaliva grazie
Io mi devo comunque rapidamente a concludere proprio per dare spazio all'intervento di Scalfaro e al dibattito che mi sembra molto importante non credo che sì posso affermare che esiste un Nord e un Sud certa c'è l'emarginazione nel Nord
C'è l'emarginazione nel nord c'è l'emarginazione tra nord e sud nel nord dell'Italia in Italia Europa gli ho citato gli Stati Uniti come caso limite c'è l'emarginazione tra nord e sud c'è l'emarginazione all'interno del sud
C'è una logica abbastanza dei medici è chiaro esiste il figlio scusi vorrei non è però non dialogare io credo che sia
Credo che sia più utile
Signore quindi la prego
Credo che sia doveva credo che sia più utile per tutti è che ciascuno possa esprimersi così tutti possono sentire perché se ci si interrompa vicenda si perde il filo nessuno può sentire nulla
Quindi io ripeto mi avvio a concludere credo che la cooperazione posso essere impostata in questa chiave e credo che gli approcci le metodologie per essere chiaro con quanto lei diceva gli approcci e metodologie non siano nella sostanza diversi
Tra la cooperazione tra il nord del mondo il sud del mondo e tra di approcci di lotta contro l'esclusione sociale all'interno dei Paesi del Nord o all'interno dei Paesi del Sud
Sono diverse le quantità sono diversi modi pratici di approcciarmi sì non il meccanismo di fondo
Credo che su questo sia possibile un rilancio la cooperazione diceva prima la relazione del di Venditti
Che la quantità di cooperazione del mondo è calata questo è vero
E grave
Ma credo che ancora più grave andare a vedere come è calata la qualità di cooperazione nel senso che al di là di un abbassamento del venti trenta per cento della quantità totale di fondi chiedetegli un po'come mai ciò che prevale oggi
Con i soldi che ci sono tanti o pochi che si siano non è più tentativo di sostenere processi di sviluppo ma è emergenze è assistenza
E da un lato meccanismi di destabilizzazione sistematica dall'altro appunto crimine c'è ancora una volta vi entra nello stesso processo in cui non si dà priorità al meccanismo di lotta contro l'esclusione
E chiudo davvero
Ricordando che non è solo un dovere di ospitalità per il fatto che sono in una convegno promosso da un ente sindacale
Ma ricordando che in questo processo il sindacato a un ruolo fondamentale non è l'unico ad avere un ruolo ma un ruolo fondamentale anche qui però con un approccio che deve essere quello corretto
Anche nel mondo sindacale non mi riferisco le persone cantarla Poggio ieri
Vi è una logica di tipo buonista noi ci occupiamo di nostri problemi poco insomma poveracci questi qui crescono di fame facciamo qualcosa anche per loro
Ancora una volta in questo modo il sindacato cosa può fare andare a competere con le dame San Vincenzo beh non mi sembra un buon ruolo per il sindacato
Sindacato ne ha parlato prima Sacconi
A degli interessi oggettivi dei lavoratori del Nord e del sud che non sono contrapposti
Nel difendere da un lato i diritti fondamentali del lavoro non solo e non tanto in chiave pro taxi protezionistica per i lavoratori del Nord
A un ruolo fondamentale legata alla sua azione di momento di lavoratori di movimento dei lavoratori quindi la soluzione di una delle componenti fondamentali dell'economia di mercato di cui stiamo parlando che non può chiudersi dentro un paese queste la dimensione fondamentale per cui il sindacato non è una generica associazione di beneficenza e sindacato a un ruolo importante nella cooperazione sia come attore diretto di attività di progetti di interventi sia come attore politico più generale e questo forse il ruolo principale che mio avviso fino ad oggi non è stato adeguatamente valorizzata
Credo che su questa base sì importante avvenuto dibattito mi piacerebbe tutti intervenisse la proprio per non cercare soluzioni vellicare in quanto volontaristiche in quanto Assil mondo sta andando male come come possiamo fare per farlo andare un po'meno male
Ma soluzioni appunto di tipo strutturale che non sono il nuovo modello complessivo che sono azioni concrete continuative senza slogan localismo globali ISMU certa invece universalità cioè nel Nord all'universalità non è pensabile che ci sia uno sviluppo industriale porta a Bergamo e a Treviglio invece una situazione di crisi
Perché questo si riversa su Bergamo
E viceversa c'è livello mondiale
Quindi non non si parla di localismo ma si parla di meccanismi di sviluppo che sono sostanzialmente di integrazioni integrazione economica politica e sociale
E su questo credo si basi al di là delle definizioni che io non sono in grado di dare il processo di sviluppo umano l'ultima battuta lei parlava dell'intellettuale qualcuno diceva ieri che i capitali si sposta laddove c'è un capacità di lavoro più dequalificato perché costa meno vorrei ricordare che in questi Paesi dispensiamo al Cile pensiamo all'Argentina
Esiste anche un serie di quadri intellettuali più preparati di quelli che ci sono in Europa e ciò non di meno disoccupati
Chiediamoci un attimo il perché
Grazie
Ringraziamo chiedo varati per questo intervento che è stato più ombre ma quando aveva incominciato a questo seminario ma ha non quello che è stato il più privo di qualità si vede che uno può essere molto conciso per riuscire a comunicare le cose essenziali ed è quello a cui ieri invito negli interventi anche potete fare adesso inattesa per una presenza della dottore Brunetta
Apriamo il dibattito per chi vuole l'esprimersi non solo sfogarsi perché ma fare delle proposte delle repressioni
Prego allora prima di tutto mi presento mi chiamo Calcaterra
Sono un ex cittadino italiano perché sono diventato un fantasma perché non essendo presente diciamo così a un censimento hanno pensato bene di cancellarli perciò voi siete abituati con Pannella crede in Francia mi avete molto allora io volevo dire fra le altre cose ho iniziato a lavorare che avevo le braghe corte con monete
Che in Italia non sanno neanche chi è praticamente diciamo lei ricorda il pittore volo l'imbianchino boh e qualcuno diciamo così nella realtà non sa che mentre diciamo così che avevamo la prima era atomica che noi non più sentito parlare io non lo so perché e mille novecentodue quarantacinque il sei agosto Renato un'era nuova Lerna Tomic
Io abito nella casa dove è nata la bomba atomica abito in via Panisperna
Occupa un dato ma io io io era una va bene vorrei dire nullo
è meglio perché siamo in diverso allora praticamente abitiamo nella casa dove è nata la bomba atomica abbiamo fondato la Casa della cultura anche atomica placca diciamo così della congiuntura anti atomica perché qui ormai non si parla più di cultura sia ormai contadini Simone praticamente viene quasi emarginato nel pensiero dell'uomo mentre invece siamo tutti ex contadini figli se non altro diverso conto
Come
A rumore
Grazie
Allora volevo diversi grazie
Allora volevo dire questo noi punto comune ci occupa buona mano appunto di creare negli Stati Uniti d'Europa
E lui era il presidente del Comitato avversione per gli Stati Uniti d'Europa c'erano diverse persone e poi c'eravamo noi quel tempo giovanissimi ma non riuscivamo a comprendere una cosa perché buone era un uomo anti atto ricco e infatti ce l'aveva sushi a diciamo così consumano che con decorrere è però dopo a è stato costretto a creare Laura attorno oltre la cieca la eccetera eccetera fino ad arrivare al nostro attuale Parlamento europeo votato diciamo così ma suffragio universale però Luís non l'ha potuto vedere allora siccome io previo il posto diciamo così del come presidente degli Stati Uniti d'Europa clandestini figuriamoci parlare di Stati Uniti d'Europa altro che clandestini
Però ma hanno trattato in un certo modo diciamo così come e Colombo completo futurologo
Come ecologo dicevano i primi tempi giornalisti in sé studiavamo la storia dell'eco
E come futurologo speravano che gli leggerissimo la mano oppure facessimo qualche cosa d'altro che ai inerente all'astrologia
Ecco allora io volevo dire prima ho sentito simpaticamente parlare di marziani che sono quelli del telefonino eccetera eccetera il nostro appunto
E il nostro tempo che stiamo vivendo e continuiamo diciamo quelli da cinquantadue anni senza che nessuno se ne occupi la villa una lira Tom incamminarci al ricatto e così via
Allora siccome fallimento non è solo del comunismo ma anche del capitalismo se non troviamo un equilibrio diciamo così per comprendere diciamo la situazione reale che sta nascendo
Possiamo solo limitarsi a dire che c'è una crisi di idee una crisi di Progetti una crisi di realismo storico
Pertanto se non aggiorniamo il nostro tempo al nostro tempo
Arriviamo nel terzo millennio ancora con dei grandi problemi che erano magari quelle che sono iniziati nel nel Settecento
Insomma andando avanti io non so come mai la nostra società deve vivere per avere problemi poi dopo tira le somme risolvere un problema
E gliene nasce un altro proprio dalla somma che ha tirato però che cosa succede che nessuno con assai il contenuto delle somme
Allora non conoscendo contenuto delle somme non l'ho detto io
L'ha detto Majorana Ettore Majorana uno dei più grandi matematici quello che ha inventato la bomba atomica o la pila atomica perché loro erano se non altro i ragazzi di via Panisperna
Oltre che sarei dei poveri
Erano diciamo così soltanto dei narcisi che speravano di diventare ricchi
E facevano una cosa un esperimento l'altro Pino quando poi sono Private kebab e relitti eri che praticamente hanno fatto l'esperimento del massimo sistema che era questa bomba atomica e noi ancora ne subiamo le conseguenze semplici ecologiche che materiali che morali etiche e così via
Allora vorrei diciamo così avviarmi alla conclusione perché il seno ciò che diciamo o prima o poi va a finire che mi tolgono microfono glaciazione Santa convegno all'anno Sempre nello stesso modo qualche centinaio di tavole rotonde
Corre via
Ma ad ogni modo andiamo avanti
Allora io vorrei concludere dicendo questo
Cosa vogliamo fare
In questo caso con questo per sviluppo rapporto sullo sviluppo umano
Cosa vogliamo fare corriamo creare un nuovo supermarket Biella povertà
Dobbiamo fare i manifesti due per uno tre per due e così via no non è possibile cominciamo a vivere che i poveri prima di tutto se dovesse la la paura dei relitti
Cui sta che si è impoverito vessano viluppo rare ancora meglio il loro intelletto dolci abiterebbero in lui il più grandi delle loro è praticamente
Non non c'è più l'estetica cioè loro magari viaggerebbero i poveri sulle astronavi diciamo così o sulle cose che più moderna
Arricchirli praticare per ad opera avrebbero appena appena la Ferrari
Perciò a un dato momento proprio i più ricchi questo caro perché quelli che vanno in Panda ma voi non vorrei farà propaganda le macchine perché non funziona al traffico non funziona niente aperto non vorrei venire qua a fare la propaganda ai fabbricanti d'auto che sono praticamente anche alla gente che poi non gliene frega niente se funziona il traffico OSCE non funzione a loro interessa vendere le macchine più ne vengono scacciate più loro ne rendono crocevia più incidenti succedono
Più lavoro di Carrozzieri lavora lavorano tutti e cori
Allora ripeto Rapporto sullo sviluppo umano mille novecentonovantasette addirittura avuto l'embargo io quando ho letto embargo
E mi è venuto nelle Manicomio detto fino al dodici non ci può parlare di questa cosa dodici giugno dopo non avevo capito un embargo boh ciò che fanno gli embarghi ma
Allora mini domando e il Pietro le nazioni unite adesso arrivano quelli del formaggio dicono Naldi io presi perché io sono di Parma
E di Reggio Emilia perciò formaggio Parmigiano Reggiano diciamo alla perfezione e non voglio fare la propaganda formaggio però ma se arrivano quelli che formaggio che si sono quelli che si sono uniti riuniti l'altro giorno a Denver
Che non sono più scelte e non ci possono più classificare
Una scelta o sette sette eccetera il calcio diventati otto
E otto è il numero perfetto
Perché a sopra due cerchi che non dicono niente uno sopra l'altro ma potrebbero anche essere il significato
Di due Bondi perciò uno solo prendere un volo l'altro sopraelevato quattro per quattro fasce edilizi
Se edilizi seppe indizi dodici e ventinove eventi nuovi e così via il linguaggio dei Bhutto orologino la diciamo così va a terminare
Come ecologo e come il futurologo diciamo così che mi occupo non solo della costruzione
Di la società del futuro ma anche della costruzione di un possibile fattibile mondo migliore io vorrei dire alle Nazioni Unite
E non è che voglio attaccare le Nazioni Unite e poi diciamo così l'aumento dei sette nani praticamente che sono diventati otto che mi colpiscono di più uno
Ci vogliono le idee ci vogliono i progetti ci vogliono le discussioni la democrazia e diciamo così prima di tutto la realizzazione dei progetti
Allora noi proponiamo come primo Progetto cancelliamo tra tutti i calendari del mondo la data della nascita della bomba atomica che il sei agosto
Come lo possiamo fare noi nella nostra modestia l'abbiamo già fatto abbiamo aggiunto un simbolico giorno in più per costruire e non uno un giorno
Che De Gioia
Non dimenticare ma ricordare intensamente allora diciamo al posto del sei agosto mettiamoci tutti i calendari del mondo una nuova data storica
Il trentadue agosto il simbolico giorno in più che cancellerà da tutti i calendari del mondo la nascita della bomba atomica e dell'era atomica e sarà uscì embolico almeno un simbolico concedente concedetemelo giorno in più per costruire ma costruire un mondo migliore per le presenti e future generazioni grazie
Grazie a lei grazie a tutti
Do la parola
Dunque volevo solo ringraziare per questo seminario perché mi sono Pierluigi Pugliano della CGIL ho lavorato per anni nell'istituto di cooperazione della mia Confederazione adesso vi leggo
Un'organizzazione per l'emergenza che si chiama Inter sono
E credo che abbia fatto bene Progetto Sud
A rilanciare a riaprire dopo gli ultimi anni di
Diciamo diverse vicende disgraziate nel mondo della cooperazione una riflessione più alta
Rispetto alle cose che anche Baraldi andata citando e che come il mondo del lavoro organizzato che da altri in Italia
Insomma ha retto come dire questa passaggio di Repubblica e posto che ci sia stato
E quindi come che si pone questo problema diffondendo dell'UE il fare degli anni le società protette degli altri
Allora la prima considerazione
Non vi è dubbio intanto che è legittimo che le confederazioni sindacali
Si pongano il problema della cooperazione lo dico perché diversi anni i lo sa bene anche Baraldi mi quand'eravamo tutti un po'più giovani c'era un problema se le confederazioni sindacali dovevano mettere il becco nella vicenda della cooperazione
Credo che oggi questo problema sia non solo superato Macchia anzi bisogna legittimamente e con forza
Attribuire un ruolo nella cooperazione al sindacati che per sua natura e solidaristico e quindi per sua natura deve affrontare questo poco di problemi
Laddove individuavano il fatto che farò della mia istituto dico grazie conferma insomma era un po'di tutti che effettivamente le cooperazioni facciano un po'di cannibalismo
E cioè in buona sostanza anziché esaltare la loro specificità
Come dire si imponevano un problema più vasto di dove operare ricordo per quanto riguarda noi
Progetti in cui si costruiscono maternità se costruiscono ospedali o cosa che va benissimo giusto farle venire però non credo che sia un terreno su cui si deve cimentare il il sindacato i lavoratori e con cui far partecipare i lavoratori a dei progetti di cooperazione credo che anche questo per fortuna sia un passo che abbiamo e quindi come dire un morbillo
Una malattia infantile che penso sia su oggi ed è questo il senso di di io mi scuso per non aver seguito tutto ma chi è stato un po'ma riferite poi ci sarà modo di riprendere questo il tema è questo convegno credo che finalmente vada rilanciato e il sindacato italiano in grado di farlo
Ha tutte le caratteristiche per farlo per farlo unitariamente appena sia possibile so che un processo in questo senso avanzando di rimettere al centro le tre quattro questioni di fondo che esso democrazia diritti e la formazione professionale dove si è in grado di fascia sono questi gli elementi devi che giustificano i legittimano una nuova stagione qui cooperazione poi
Baraldi appunto diceva prima queste due cose che alcune mi convincono altre no ma insomma della vicenda che il nord e il sud non ci sono contraddizioni fra i lavoratori questo è l'auspicio che noi vogliamo ma credo che proprio se non per tempo affrontiamo queste questioni
Non per tempo una forza come il sindacato unica in grado punica in grado di porre questi elementi di verificarli immediatamente io sogni stabilimenti di moderno altre parte quand'ero Potenza
Con i braccianti mi hai una scende dal pero insomma by nelle cose vai a vedere che cosa e se non riesce a farlo sindacato perché per la forza che anni permette di dire può anche incidere un po'sulla politica del governo e delle varie organizzazioni internazionali credo che questo sia una battaglia irrinunciabile che deve fare a cui io sono molto interessato auspico che ci sia un prosieguo anche pratico e concreto e senz'altro comunque di tenuta in piedi questo dibattito perché e maturo non è vero che la nostra gente sia indifferente a questo bisogna affrontato anche dare una battaglia perché questo diventi un elemento di comuni e comunque di raffronto anche con
La nostra gente vale a dire i lavoratori organizza tra
Prego
Grazie buongiorno iniziamo Giovanna d'interni e sono una di quegli aspiranti operatori dello sviluppo che faceva riferimento dottor castrare ieri
Io volevo ringraziare gli organizzatori per averci offerto questa possibilità di riflessione perché
Come credo quasi tutti sappiamo qui dentro purtroppo in Italia le occasioni per riflettere su questi temi sono rarissime e chi Dinoi
Si interessa vuole interessarsi in termini professionali e queste cose
Deve spesso fare riferimento a una letteratura straniera a una comunità di professionisti esteri ha delle occasioni internazionali quindi è un'ottima opportunità per noi avere la possibilità di discutere di queste cose oggi a me sarebbe piaciuto intervenire ieri perché mi aveva un colpito alcune cose dell'intervento del rappresentante del Ministero degli Affari Esteri mi spiace fare riferimento alla sua relazione dal momento che lui non è presente
Però credo che quell'intervento perché li ha assistito fosse un un un ottimo esempio
Di come ci troviamo nella condizione di un pensiero unico di un pensiero dominante a cui qualcuno faceva già riferimento ieri
Il meccanismo che sosteneva quell'intervento ieri era a mio avviso quello di una gettare l'onere della prova a chi sta dall'altra parte all'asta alimenti di dimostrare che la povertà in termini relativi è cresciuta sta ai vuole dimostrare che i trasferimenti netti sono andati in una certa direzione non in quella che il Fondo monetario sostiene stavolta Goldman sta a Grilli sta ad altri autori dimostrare che le cose non vanno come chi sostiene posizioni analoghe a quella di Roberto sostiene questo a livello di grandi organismi a livello di grandi ricercatori di grandi economisti alimento più piccolo come può essere la mia esperienza personale
è stato lo studente di economia andare a fare una tesi sperimentale in Argentina e studiare la povertà
L'andamento della povertà e della disoccupazione lungo il corso dei piani di aggiustamento strutturale per dire che è una parte cioè è una presa in giro sostenere che l'Argentina
Che pure è sempre stata portata in un caso di è successa di aggiustamento strutturale è una presa in giro sostenere una cosa del genere perché la disoccupazione Argentina oggi è intorno al venti per cento il settore informale rappresenta una cifra analoga quindi insomma cioè bisogna mettersi lì e controbattere l'onere della prova stanno coi quindi credo che siano importanti e ben vengano tutte quelle occasioni che ci permettono di
Confrontarci chi affronta di affinare degli strumenti di di di ricerca e di di analisi
E tratterrà poterla poi questa prova a sostenere
Solo un'ultima cosa che così un ultimo rilievo che avrei fatto quell'intervento purtroppo devo ancora fare riferimento alla persona sente era la connotazione che si dava dell'economia l'economia per l'uomo l'uomo per l'economia economia una disciplina cioè io per formazione sono economista in colonia è una disciplina ha una componente descrittiva una componente normativa da un lato mi aiuta a guardare cercare di capire e descrivere come il mondo è fatto e dall'altro lato
Fatto stabilire come vorrei che il mondo fosse non a caso c'è un'economia classica sull'economia neoclassica ce l'economia marxista Cicogna che negli anni eccetera quindi l'economia disciplina appunto
Il sistema produttivo è un'altra cosa e questo sistema produttivo a dei meccanismi che vanno al di là di qualunque volontarismo
Ha un nome che si chiama capitalismo e mi fa piacere di aver visto ieri che anche delle persone che tenera età e per le posizioni che occupano e alcune sono ancora presenti
Non possono essere accusata di essere rivoluzionaria degli esaltati l'altro mi fa piacere che queste persone chiamino le cose col loro nome come in parecchie relazioni ieri è avvenuto pertanto grazie
Grazie altri interventi
Ma in questo caso continuerei sulla le ultime parole
Credo si sia capitolo sia stato anche a volte ampiamente commentato nella stampa che il rapporto Mondiale sullo Sviluppo umano
Voluto dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo abbia usato un linguaggio poco
Diplomatico nel senso di quello che cerca di nascondere le cose e di far indovinare all'agenti piuttosto che dire le cose come sono ed è vero che oggi dinanzi a una situazione nacque non stiamo parlando di cose astratte ma di vite umane
Di potenziale per riconoscimento di quello che c'è in ciascuno di noi di bello
Di potenzialità di diritto ad esistere
Non solo a godersi la vita e le cose che ci offre il mondo nel quale ci troviamo
Ma contribuire qualcosa a questo trovarci dentro alla sua realizzazione questo la cosa che conta più di altra cosa e questo deve essere diritto non di alcuni ma di tutti
Ecco quando questo viene massacrato
Dall'andare di una politica o di politiche che poi magari non sono da demonizzare il perché
Non s'non hanno voluto necessariamente
Opprimere certe persone o cacciare via
Ma non usato solo la logica di un certo tipo dimenticandosi che la scelta rimaneva sempre nelle mani le persone
A questo punto bisogna chiedersi se c'è legittimità
Nelle scelte che so compiute e che in modo o nell'altro ci vengono imposte
Perché questo processo che è in corso nome una scelta che è stata spiegata la gente
Non è frutto della democrazia e frutto della tecnocrazia
E frutto poi anche del potere della finanza
E frutto del microcosmo dominante che ha le sue logiche riesce ad imporre a tutti e poi che fa la società sia giusta
Si arriva al momento nel quale si diceva prima c'era una scelta c'erano le scelte che si facevano questo era il senso dello Stato lo Stato
Era quello che era costruito attorno a dei valori i valori badate bene che non è una cosa marginale a volte nella società di oggi chi esprime valori viene
Viene dichiarato con le persone che si occupa dell'etica
C'è un po'come si diceva c'è quello che appartiene al mondo delle persone poi c'è quello che della regione le cose che sono lì per dal quale si rende omaggio di tanto poi
Per meglio dimenticarlo nella vita quotidiana sì e buon cristiano in chiesa estive qualunque altra cosa
Sulla piazza pubblica sull'agorà
No
Questo bisogna capire che bisogna riportare allora il primato della scelta compiuta la gente
Perché se le logiche su imposte a partire da un potere economico in una tecnocrazia dal diktat di un teorema economico tutto da verificare che poco lo facciamo la verifica ci rendiamo conto che così non va allora bisogna trovare il modo per riprendere il primato del politico cioè di ciascuno di noi sulle scelte della propria società non dire che e tutto perso e tutto difficile poi ci sono i limiti dell'azione pubblica che è vero che il difficile concepire organizzare il problema della situazione sociale come si è sicura chi lo fa come con quali mezzi
Ed è vero che le condizioni il progresso sociale sono un insieme di cose che concorrono a quello
Cose che vengono in pericolo a volte vengono meno cioè il progresso sociale e frutto del progresso economico e poi dell'affermazione del del dispetto dei diritti sociali diritti del lavoro di cui si è parlato forse anche se pare ormai del diritto al lavoro che non esiste più
E poi i trasferimenti sociali quindi sono le tre gambe progresso economico i diritti del lavoro i trasferimenti sociali sulle quali sì costruisce il il progresso sociale Noemi siamo dinanzi alla crisi di risorse importanti qui ci sono i meccanismi perversi pievano corrotti che vanno corretti
Ma soprattutto si vede che lo Stato che ha avuto un certo ruolo corso dei decenni possiamo pure dire dei secoli no che accorpava gente attorno a valori che sono quelli che cementa
No le collettività di persone trasformando una folla in un gruppo civilizzato cioè una un progetto comune che unisce la gente
Quindi c'è in crisi di denti crisi di strumenti più che crisi di risorse perché risorse sono al punto culminante di tutta la storia sia in valore assoluto globale complessivo che come ricchezza per abitante
Problema che siamo dinanzi a un arcaismo incredibili Cece l'autore in chiusa mento del politico nella gabbia nazionali cioè siamo un ritorno non al futuro anche come diciamo c'era pericolo c'è tempo fa ma il ritorno anni un'età di pietra della politica che si è espropriata dal potere di incidere sulle cose perché ha organizzato lo scambio
Di formazione di merci di finanza e di di capitali eccetera un certo modo poi sia organizzata auto organizzata in un altro modo
Quindi va
Ormai questo potere
Politico che dovrebbe gestire il bene comune e incapace di mettere le mani sul valore aggiunto cioè sulla produzione di ricchezze
Quel prodotto della nostra attività di ciascun giorno che si può quantificare perché ci sono altre cose essenziali che mai su quantificherà hanno ma non sa mettere le mani su questo ero giunto perché ha organizzato le cose perché questo gli scafi delle mani e possa essere gestito solo dai singoli e dalla dal privato che è una cosa che ha voluto il potere politico poi si sveglia al mattino e scopre che non ha più risorse e non sa adempiere ai compiti che erano i suoi da da tempi si scopre si sveglia impotente al mattino
E finisce per
Consentire l'azione di Stato come la gestione da manager
Cioè l'ora mettiamoci il meglio di tutti perché dobbiamo eleggere i politici facciamo passare i concorsi così prenderemo il meglio di tutti e andrà a gestire una cosa che comunque sia in base tecnocratica
Se rimane poi l'elemento democrazia e perché le scelte si possono compiere e quindi vanno compiute
Scusa potrai dire una cosa vorrei eravamo brevissima
Vorrei rammentare la fra diciamo così
Ricerca
All'Accademia dei Lincei quando ha lasciato il suo incarico e qui forse capiremo meglio che cosa vuol dire sviluppo e che cosa vuol dire in realtà e che cosa vuol dire futuro
Richard Gardner ha detto testualmente i sistemi siano essi i democratici o dittatoriali
Premia non sempre cui leaders che si occupano del presente senza curarsi minimamente del futuro e a aggiunto forse a causa di questo meccanismo perverso
Le future generazioni cimbali diranno grazie io non la voglio inscenato questo intervento in coma letto in filigrana grazie la ringrazio molto per quello grazie e allora
Quello che si deve capire e precisamente per tenere conto del futuro e che la politica sociale adesso
Diventa stranamente non più
Una cosa di politica nazionale ma la politica sociale deve far parte di quello che si chiamato che si chiamerà ancora per qualche tempo però erroneamente nel mondo in cui siamo come elemento della politica estera
Si colloca nella politica estera perché se non si colloca lì allora fallisce mi spiego
Il sistema nel quale siamo è diventato inefficace
E è un sistema che si che ha tutti i mobili per non riuscire a adempiere alla ai suoi doveri sociali
Il sistema libertà di movimenti di capitali di merci e di di globalizzazione del tutto quello che avete scritto
Non riesce ad abbassare i tassi di interesse anzi cito racconta si interessi e reali più alti di quelli che c'erano nell'epoca dei controlli di Bretton Woods questo significa meno crescita economica
Le politiche macro economiche sono deflazione mistiche e quindi questo significa anche meno ingressi per gli stati c'è un rallentamento economico che è legato a l'attenzione maggiore portata alle esportazioni e non alla domanda interna e questo anche crea alimenta il meccanismo in questo senso c'è la competizione tra tutti declama quindi se Traversi lite per tre imprese tra Stati dumping sociale se n'è parlato
Anche di sia in quella direzione cresce la disoccupazione allora più costi perché dovrei anche pagare per quello e poi per sé che sa di difficoltà che non sono consumatori integrati nel Street sistema voluto
C'è un abbassamento dei limiti più bassi
No ancora lì questa di mentalità c'è un'insicurezza del cosiddetto consumatore
Non so se vogliamo chiamarci così ma questo anche alimenta la cosa che non spende tende a risparmiare per proteggersi stendere greco del futuro
Si sono aperte le frontiere qui si sono abbassati anche le le entrate doganali me ne riso meno risorse per la per lo Stato
Si sostiene la competitività
Dell'impresa SPD dette poi il sistema dovessi parto queste cose gli Stati Uniti le sovvenzioni
Per le imprese
Ammontano a ottantacinque miliardi di dollari cioè la metà del deficit pubblico poi Stati Uniti vengono a dire l'Europa che non si deve sovvenzionare che cedere questo rovinare rive del gioco ma fare i fatti sono questi
E queste cose costano no e allora abbiamo con questo ero sogna e ero ero diminuire eroso grazie Lalla
La capacità di trasferimenti sociali che lo stato può fare e allora che si fa che che succede la gente si fa carico di quello comincia adoperarsi una trasformazione sociale che non era concepita nel quadro iniziale ma che si
Produce da sé uno si organizza faccio la mutua con gli altri faceva cooperativa faceva assicurazione faccio queste cose
Per il privato la sfera del privato che si organizza no
Riprende la nana cosa ma questo ha un senso molto più profondo di quanto forse uno non si renda conto perché non fa più parte del patto sociale il fatto di non lasciare nessuno emarginato nel processo
Diventa una scelta del singolo individuo io mi associo
Mi ecco tizzone la la la la la la mutua la l'assicurazione eccetera Andrea cosa cioè faccia turbamenti con chi voglio è un fattore privato non è più un dato di società non è no e questo non è più basato sul valore di società che ci unisce
Trasformazione profonda che avrà delle ripercussioni fortissime sul futuro
Si passava dalla cultura del valore a quella dello strumento e si salvi chi può e per salvarmi mi organizzo come con gli altri o con alcuni altri e chi sta fuori sta fuori peggio per lui o per lei
Allora arriviamo alla situazione la quale
Abbiamo quasi quasi una cosa
Divertente perché divertente per modo di dire
La politica sociale
Per riuscire del re collocarsi
Nella politica estera così detta politica estera poiché la cooperazione internazionale invece non deve più essere concepita come strumento della politica estera
Ma dobbiamo capire che la pietra angolare sulla quale si deve costruisce costruite la politica nazionale
Qui vedete come le cose sono ripassati in questo modo no ma le due cose convergono su una cosa
Del fatto che dobbiamo investire fuori dalle frontiere risorse non solo finanziarie intelligenza diplomazia di negoziato eccetera come mai l'abbiamo fatto prima e non è quello che si sta facendo e dobbiamo anche capire che questo è la fine dell'aiuto
Allo sviluppo
Entriamo nell'era della cooperazione
Allo sviluppo ed altre cose cooperazione ce gestione comune del bene comune del futuro comune no di tutti no
E allora bisogna bisogna capire certe cose
Fare alcune scelte
Adesso non siamo dinanzi ad un nuovo Paradiso un nuovo ideali
Nel quale si dice tutto fatto per l'individuo
Tanto
Questo mi danno tutto
Questo sì sì ed aggiustare pure la merce che si vende
Viene fatto concepita ricco eccepita a livello individuale sette clienti conti ma questa la cosa ciascuno per sé e la civiltà di quello che chiamo gladiatori
Cioè il neo liberalismo che regge questo dice va be'd'accordo questo produce disuguaglianze ma allora per riaggiustare le cose
Ci organizziamo in modo tale che si diano delle chance uguale per tutti all'inizio
Significa alleniamo la gente ne facciamo dei buoni gladiatori c'è chi più debole di quel folle mattutino ha detto riuscendo ma combattere e poi sopra gli chi sopravvive morì timore e ferito chi è ferito macinano immaginato
Perché l'economia oggi concepita in questo modo e guerra altro che quello che lo consulto nella storia in certi momenti quando c'era l'economia di guerra questa volta l'economia e guerra tutti contro tutti gli individui contro individui devo essere più redditizio dell'altro non solo devo essere produttivo
Ma devo essere competitivo rispetto all'altro e questa è la condizione per la quale posso essere integrato e posso avere diritto al lavoro perché il lavoro non è un diritto che ho acquisito perché esisto e posso vivere perché mi danno i metodi vivere no
è una cosa che un nuovo ti concede se sei non capace ma più capace dell'altro
A di sa riflettere su questo perché francamente
E questo a questo ci porta alla riflessione sullo sviluppo umano cioè annuncia ricorso in atti a noi negli anditi cerimonia del cambiato tutto vedo dovuto ripensare anche il nostro modo di operare adesso siamo centrati andiamo sparati sull'eliminazione la povertà solo non come obiettivo come sessione permanenti e tutto il resto il sesso è subordinato quello dovevano essere cambiati e quello allora cambiamo ci cambiamo qualcosa nella nostra vita perché tutto è opera di gente
Tutto anche le scelte tecnocrati che fatte in nome di una cosa che al di sopra di noi
Questo significa che dobbiamo cambiare qualche cosa non sono politica me ne la nostra vita perché se non cambiamo noi stessi
Se non siamo disposti a cambiare qualcosa nelle nostre ore di ciascun giorno allora non cambia nulla
Oggi se non si fa parte della soluzione si fa parte del problema
Allora bisogna scegliere una scelta difficile difficile perché perché il sistema vi dice che posso farcela mi dà una chance no magari se io faccio il calcolo più egoista
E cerco di essere il più competitivo più bravo più amato più questo più quello allora forse me la cavo bene e io sopravvivo sono al di sopra nella media
Se perdo al gioco per il gioco
è una scelta che possiamo fare del diritto di fare e quindi si contrapporrà hanno delle cose
Progetto di società
Fatto di cambiamenti nella vita di ciascuno o non cambia nulla globalmente
Ma ci sono pochi riferimenti che doveva avere chiaro
Il Coetus Corriere ma non c'è ancora ante se è stato sbandierato recentemente diciamo così il progetto
Diciamo costruttivo di costruire un mondo migliore per le presenti e future generazioni questo è su che loro e si basa sul concetto diciamo quelli della timidezza umana
E se lo sviluppo umano dovesse basarsi sulla concetto appunto anche lui della timidezza no no non faccio queste Tonolo marzo sui dubbi sulle sui ripensamenti
Ma all'io credo che se c'è un progetto che è già partito da un'idea grandiosa
E cioè un governo mondiale
Che praticamente come prima chiamavano visionare i minori che eravamo appunto comuni l'hanno chiamato anche lui milionario io non so se può essere visionario uno che si inventa la cieca al mercato comune
L'euro attorno la CEE e e anche il Parlamento europeo non sono cioè viene lunario lui allora signore chiedo scusa lei ha avuto il tempo di parlare ora consentiranno di ascoltare le le conclusioni di Sampras sì sì sì vari no no ma io chiedevo circondare graziose così la Lazio la ringrazio no no la ringrazio grazie
Bisogna capire che uno dei venti e che ci sono pochi punti di riferimenti che avesse le chiavi
La povertà e nemico numero uno dell'umanità
La povertà le disuguaglianze che sono stati descritti che Sachiko Fukuda par nel suo intervento ha
Descritto molto bene non si scappa le conseguenze della povertà
Con questo delle disuguaglianze con questo cresce la disoccupazione crescono le disuguaglianze crescono i poli salute pubblica cresce crescono le metastasi della droga nella società crescono le migrazioni non volute cresce l'insicurezza crescono pure i conflitti e le stragi
Alla anche il ricco non scappa più
Alle conseguenze della della povertà
La seconda cosa siamo davvero la prima generazione che ha le capacità e mezzi di di di sconfiggere la povertà dovranno scegliere che parteciperanno la terza cosa e che con grande ricchezze ci sono grandi disparità e quindi aggiustiamo ci e usciamo dal dall'arcaismo politico allora lì si contrappongono due tipi di parole d'ordine ma la parte c'è chi dice apertura dei mercati competizione competitività liberalizzazione e privatizzazione mondializzazione mercato mercato mercato denaro merce è questo con questo si fa tutto
Certe questo avrà degli effetti anche positivi che si possono intesa allora bisogna noi riportare questo primato della politica sull'economia del quale parlavo prima e quindi avere come parole d'ordine nostre esce come riferimenti chiari le nostre menti l'equità
Come ossessione da perseguire in tutte le cose che facciamo la coesione sociale ma non solo nazionale nella dimensione a quelle operano le cose
Il fatto di mettere di essere al centro delle cose quindi non considerarci più o non così dagli altri come risorse umane ma come esseri umani
Non mercificare oppure la gente no ma o o strumentare la gente non dico strumentalizzare ma farla diventare strumenti mezzo e non fine a se stesso
Ricollocare le politiche sociali alla cooperazione internazionale dove abbiamo detto e allora il libro il sindacato importante non solo c'è un dovere di cooperazione del sindacato ma mi sembra che ci anzi di più
C'era una volta si diceva la parola d'ordine
Accettata certi combattuta ad altri era lavoratori di tutto il mondo unitevi
Sembra che oggi sia diventato lavoratori di tutto il mondo combattenti
Questa stiamo a competizione scelta anche lì no e quindi il sindacato forse deve essere la forza che precisamente perché si batte per l'occupazione vibrati richiedente il sindacato non deve essere solo il sindacato degli occupati ma anche quello dei disoccupati che tende a diventare solo no il gruppo delle difesa degli interessi di chi ancora lavoro
è un moderato ma deve essere proprio quello quello che si batte di più per la cooperazione internazione dell'investimento fuori frontiere grazie deve capire che è una necessità eccone uno spreco al contrario necessita di buona gestione
Questo volevo dire questo mi pare
La cosa che
è importante allora bisogna dicevo prima rispetto a quello che ciascuno faccia le sue scelte e decidi in che direzione si vuole andare no
Ci sono i piccoli passi che si possono fare subito le indicazioni politiche chiare che si possono dare l'aiuto pubblico allo sviluppo
Non vogliamo portare rapidamente a livelli decenti
Vogliamo lasciare organismi come il problema è che se ne delle Nazioni Unite per lo sviluppo che perde in tre anni duecentocinquanta miliardi di dollari per questa strangola Xion eh
No è che diventa più di rilevante il giorno dopo giorno l'unica cosa che rimarrà fra poco la capacità di produrre apporto e a quel punto ci toglieranno di mezzo
Ma te lo dico non per difendere il Venditti ma per esempio per dare un esempio perché esenti così posso dare vicine
Vogliamo dare un segnale chiaro politico diciamo alla sosta no che va nel primo consiglio europeo e che dice no non c'è solo il primato della finanza ed economiche della moneta
Ma circolo dalla gente voglio l'Europa sociale e allora di colpo diventa possibile dibatterne mentre per tanto tempo non si è fatto vogliamo dare un segnale di questo tipo non a livello europeo ma a livello con il mondiale avviare le cose per arrivare a un negoziato di Uruguay per la gente sulla gente della gente no e non quello solo che è stato fatto finora vogliamo promuovere davvero istituzioni multilaterali porti no non quelle deboli non la riforma dell'ONU per indebolire Longo
Ma la riforma dell'ONU per rafforzare la capacità dei popoli noi i popoli delle Nazioni Unite
Noi popoli delle Nazioni Unite no per rafforzare questa cosa e non lasciare che si faccia tutto dietro le quinte no in base a scelte che molto spesso sono calcoli spiccioli
Si cerca di capire che con il ritorno possedere su delle noccioline che investo in una cosa che adesso
Questi calcoli non reggono più allora chiudo con una cosa
Quest'anno iniziato il decennio internazionale per l'eliminazione della povertà
Dichiarato quanto tale dall'assemblea generale delle Nazioni Unite
Vogliamo che nel due mila e sei
Il mondo
Sia un po'più bello di quanto è nel novantasette
O lo vogliamo trovare nello stesso Stato o ancora peggio perché le linee di tendenza e sono quelle che sono stati descritti in questi due giorni
Se vogliamo che cambi
Bisogna creare alleanze
Vi invito di nuovo a leggere questo capitolo cinque del rapporto Mon-El sul sviluppo umano dove si fa pure riferimento alle grandi lotte sociali a a a Gandhi a a a Martin Luther King alla necessità della non violenza
Attiva perché altrimenti la violenza che verrà a scambiare un male permanente perché i fini sono contenuti nei mezzi non ci piove su questo è la storia che ce l'insegna non è filosofia
Allora se volevo fare questo spero che questo convegno abbia contribuito certo senso a quello emotivo
Fare una piccola parentesi per ringraziare in particolare Giorgio Pastore quale discutendo certe cose è venuta l'idea di andare avanti su questa strana di consentirci di tutti fare una riflessione che spero potrà essere portata più avanti negli ambienti sindacali in particolare
E anche tutti i collaboratori
Anonimia uno conosciuti che hanno lavorato intorno a lui per consentirci di avere questo dibattito la cui l'ovviamente il nel e tutti voi perché la vostra presenza che rende queste cose pieni di senso
E l'unica cosa che dico per chiudere questo
Ciascuno di noi
Ha il potere nelle sue mani per cambiare le cose ciascuno di noi
Cioè il potere delle mani nude
Senza
Ne rimane e straordinario
Quello che il potere più grande del sistema
E la nostra astensione
La nostra dimissioni la nostra non presenza alle nostre vite
Al nostro futuro
Questo ma il potere che esiste da un'altra parte
E questo solo allora bisogna camminare con questo e capire che se vogliamo che le cose cambiano bisogna cambiare ciascuno innocue come la vita
Perché chiunque sia dove che ci troviamo che che stiamo facendo vi è sempre una cosa in più che possiamo fare per contribuì i venti ai liminale la povertà facciamola questa cosa la cosa che ci è congeniale non la cosa che ci viene imposta perché si che tu devi fare questo tu devi fare quello no a me piace fare questo io sto competente per quell'altro allora lo faccio un impegno ma se tutti ci muoviamo
Allora in una società che si esprime
E anche nelle alte sfere chi è parlamentare o chi è ministro sente anche che se non si muoverà la direzione giusta c'è la segale parlamentare che li trema sotto il sedere e deve fare qualcosa perché altrimenti il politico non è mai stato profeta il politico il campione del Sal fin
Forse un giorno dovremmo regalare una plancia d'assalto
A tantissime persone perché quello era soltanto noi doveva essere quelli che danno l'indirizzo se altri non lo danno
E scusatemi se io da questa posizione dico queste cose ma deve dico perché sono scritte pure nel rapporto moglie sullo sviluppo umano capitolo cinque ripeto che vi invito a leggere e dobbiamo andare sapere che e così che cambieranno le cose perché qualora vogliamo cambiare una cosa non solo per noi così ma per il piccolo che sta lì che da da ieri ha ascoltato tutte le cose che vorrei sapere che cosa anzi a ne ha tirato fuori ma lei a cambiare qualcosa per lui e per gli altri come lui
Perché allora non facciamo morire l'amore che possiamo avere verso i nostri figli che altrimenti si asciuga come queste cose che non sono un critico da qualche finiscono per morire in che tali è stato e che ricorda la memoria delle cose non fatte
No
E allora dobbiamo andare ostinati mai rassegnati Carmati di conoscenza di pazienza di volontà di testardaggine di chiarezza sui valori non accettare questo sterminio di opportunità di speranze di potenziale di felicità di pienezza dell'esistenza
Che questa cosa altrimenti provocano è una questione di dignità badate bene che il povero non perde mai la sua dignità quello che perde la sua dignità e l'essere che non s'impegna e della società che non sa assicurare a quel povero il fatto di essere parte della società e non emarginato ecco Sachiko vuole aggiungere qualche cosa
Ah è ai intenti edema Anci e hanno ai sessuale già ad essi uguale se non
So che parole certamente non considerava di doverle dire però quando parliamo di giustizia sociale
E quando parliamo di bambini certamente non posso resistere a questa tentazione vi posso parlare di quella che è stata la mia esperienza
Quando vi spiegavo quando spiegava al mio figlio di cinque anni due anni fa questo l'ho fatto quando cercavo di spirali le cose quando lei mi ha detto mamma che cosa sta scrivendo questo tuo rapporto
E quel rapporto riguardava lo sviluppo umano sui sei se la qualità ma io gli ho detto a quel punto tu lo sai che in certi paesi dei bambini vanno i maschietti vanno a scuola ma le femminucce no e Lumia quel punto istantaneamente ha reagito senza esitazione mi ha detto non è giusto
Sei stata tu forse una di quelle sfortunate bambine questa fu la sua domanda
E penso che noi tutti sin dalla nostra infanzia sappiamo cosa è giusto e cosa non è giusto cosa è qualcosa non è equo e penso che se dovesse ancora una volta a spiegare cosa che probabilmente dovrà fare quando tornano a casa se dovesse ancora una volta spiegare
Cosa
Sarà questo rapporto e di che cosa tratta il rapporto del novantasette probabilmente se dovessi spiegano a mio figlio dovrei dirgli
Beh sai che forse da qualche parte nel mondo sia i maschietti che femminucce non vanno a scuola ancora una volta sono sicura che lui mi risponderebbe non è giusto
Come se non fanno gola diceva parlando dei la politica sociale che dovrebbe far parte della politica estera penso che questa sia la questione chiave per il nostro futuro
Penso che oggi ci troviamo dinanzi ad un mondo globale dove abbiamo un flusso libero di beni beni commerciali servizi e abbiamo anche una diffusione globale della cultura un'informazione che anche se globale e quindi abbiamo bisogno di avere una movimentazione sempre maggiore di persone nonché di capitali
Ma cosa manca qual è il gatto e qual è il divario ebbe questo è rappresentato dalla consolidamento del management globale
Quello che invece abbiamo è un dialogo importante all'interno della società civile che riguarda i valori globali però ci manca anzi non abbiamo abbastanza
Consenso globale sul come gestire il processo del futuro
Inoltre penso che sei abbiamo una crescente povertà e se abbiamo un divario crescente tra il nord e il sud e se abbiamo dei divari tra i ricchi e i poveri
Questo nel nord come anche nel Sud perché sia nel nord e nel sud abbiamo ricchi e poveri da ne abbiamo anche una crisi abbiamo un vuoto dunque uno iato manageriale naturalmente questo management
Deve derivare dai gruppi di Società Civile dai giovani ma anche dai potenti ruoli degli stati delle corporazioni multinazionali e in questo mondo globale gli stati sono stati privati sono stati trasformati in disabili abbiamo bisogno di Stati che sono capacità anti non incapaci tanti
Noi sappiamo che ovviamente esistono problemi di statica in realtà sono stati incapacità atti
Alcuni di questi naturalmente sono anche stati defenestrato i noi conosciamo i peggiori esempi dire certi regimi parliamo anche di Marco sparliamo delle Filippine parliamo di quello che volete abbiamo bisogno di uno Stato capacità ante a livello nazionale a livello internazionale a livello di comunità
E abbiamo bisogno di comunità internazionali capacità anti e in molte sono le aree in cui secondo me possiamo intraprendere azioni internazionali dove i governi nazionali devono cooperare
Ai al fine di quel tipo di comunità internazionale capacità ante non è forse strano in primo luogo dire che soltanto nell'ultimo weekend
Si è tenuto il G7 che oggi è oramai diventato G otto c'è il gruppo degli otto degli otto più potenti Paesi del mondo e e che cosa dire allora degli altri paesi
Che ne è di tutte le altre persone di tutti gli altri popoli del mondo che non fanno parte dei sette o delle otto
I sette otto rappresentano soltanto il meno di un quinto della popolazione mondiale e che ne ha degli altri allora cosa dire degli altri
Anche loro devono riunirsi anche loro devono aver diritto di spendere le proprie decisioni per il futuro in primo luogo abbiamo bisogno di un ambiente macroeconomico più soste che ci sostenga di più che ci supporti di più
Non dobbiamo parlare di bilanci e di andamenti
Anti inflazionistici abbiamo bisogno di un ambiente macroeconomico più permissivo che possa portare a creazione di occupazione
Abbiamo bisogno di accordi istituzionali equi per il commercio globale noi tutti sappiamo che i negoziati per quel che riguarda la doppio WTO l'organizzazione mondiale
Del commercio noi tutti sappiamo che cosa ne è di questo per quel che riguarda i governi del Ligier del Ciardella Botswana noi sappiamo che anche loro siederanno in questi consessi e dovranno discutere per avere accesso a questi mercati
E certamente questo comporta grosse implicazioni per coloro che vivono in una situazione di grave indigenza
Ad esempio per quel che riguarda l'Uruguay Round sappiamo che loro quali Round dovrebbe generare grossi benefici su scala mondiale
E i guadagni netti si suppone siano più o meno dai duecento ai cinquecento miliardi nell'arco dei prossimi cinque anni ma per quel che riguarda l'Africa lo sapevate che vi deve dovrebbe essere una vera e propria perdita netta
Di miliardi e miliardi di dollari e confrontate allora che le nazioni povere possano negoziare termini più equi per quel che riguarda il commercio globale se l'ambiente istituzionale non è equo in sospeso
E poi dobbiamo trovare una nuova partnership per con quelle che sono le cooperazioni
E le sta società multinazionali questo significa che dobbiamo aprire un dialogo
Dobbiamo avviare un dialogo non voglio parlare di controllo però dobbiamo trovare dei meccanismi sicuramente ci consentano di raggiungere un certo grado di consenso relativamente a quello che è socialmente auspicabile desiderabile per tutti
Come si fa ad avere la cooperazione internazionale a livello di politica
Affinché si possa scoraggiare
Uno sotto apprezzamento competitivo della lavoro e della mano d'opera che in realtà va a penalizzare tutti
In quinto luogo abbiamo bisogno di avere un maggior supporto per quel che riguarda le politiche tecnologiche perché queste non devono essere prese in ostaggio dai più ricchi dai più potenti dalle società multinazionali del mondo abbiamo bisogno di intraprendere azione a livello globale
Anche a livello di indebitamento tanti sono i Paesi indebitati e sono tanto indebitati a tal punto che non potranno mai permettersi di pagare questo loro debito estero dove abbiamo un onere che supera qualsiasi previsione quale che sia la cosa che tenteranno di fare non riusciranno questi stati mai a ripagare il proprio debito
Quindi dobbiamo cercare di far qualcosa che possa consentire la rimozione di questo nere per poi onere per poter portare avanti qualsiasi forma di attività abbiamo bisogna avere un miglior accesso
Alle Finanze e alle possibilità economiche anche per quel che riguarda i Paesi più poveri questi Paesi non riescono infatti a
Non riescono infatti ad essere integrati da quello che il processo economico
Sono disabilità atti sono handicappati si trovano in situazione di handicap che non partecipano dunque in virtù di questo handicap facesse economico quindi questo deve essere cambiato
Già allocati non fosse altro che per far sì
Che questi paese
Faccia in modo più efficace
Che una economia globale sempre crescente grazie
Anzi
E anche l'Antitrust Giorgio quell'agghiacciante Chiesa consentirla intesa in tempi Juan fuori gran parte sui pesci
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