"Piccola e media impresa e sistema Italia" dibattito organizzato nell'ambito della Festa Nazionale de "L'Unità" presso la Sala Blu

Graditi ospiti prendono posto iniziamo l'iniziativa
Sono
Nostri graditi ospiti questa sera
Giancarlo Sangalli accenni a nazionale
Marco Venturi segretario nazionale la Confesercenti
Flavio Pasotti vicepresidenti con fatti già quindi alla presidenza Ivano Barberini segretario nazionale della lega cooperative sono in arrivo Sergio Billé presidente nazionale di Confesercenti e Ivano Spallanzani presidente nazionale Confartigianato oltre a questi ospiti abbiamo Lanfranco Turci responsabile nazionale la segreteria nazionale per i temi dell'economia e il ministro Pierluigi Bersani che invito a prendere posto
Un po'vicini a me
Ministro
Pure
Farinone
No
No no
Primo
Una poi
Sangalli
Rifacciamo le presentazioni così abbiniamo anche i nomi alle faccia i nostri ospiti dalla mia destra Ivano Barberini segretario nazionale della lega cooperative
Giancarlo Sangalli segretario nazionale dall'Acea Anna
Flavio Pasotti vice presidente nazionale di Confapi
Il ministro Bersani non ha bisogno di presentazioni
Lanfranco Turci della segreteria nazionale del PDS
Parlamentare dell'immobile
E Marco Venturi segretario di Confesercenti
Come vi dicevo sono in arrivo per problemi di autostrada Sergio Billé segretario nazionale di Confcommercio e Ivano Spallanzani presidente nazionale di Confartigianato
Prima di
Prendere posto abbiamo concordato per snellire un po'anche i tempi dell'iniziativa dato che siamo in tanti sul palco
Di muoversi in questo modo di dare la parola per quattro cinque minuti non di più ad ognuno dei nostri ospiti per toccare uno due tempi legati al titolo iniziativa la piccola media impresa esiste in Italia per porre qualche interrogativo qualche problema ai due interlocutori cui ci per il PDS il governo col ministro Bersani di modo che facciamo un dibattito un po'un po'più vivace e quindi gli avrei la parola in questo modo ai nostri ospiti di modo che alla fine l'intervento di Bersani poi si possa essere un altro giro di qualche minuto
O i battevo fare qualche altra osservazione per chiudere in tempi compatibili con le altre iniziative anche ovviamente il tempo della cena se siete d'accordo comincerei con
Dalla mia destra cominciamo con Barberini
Segretario nate presidente nazionale scusate della lega delle cooperative prego
Il tema in termini astratti e molto molto ampio cercherò di dire molto rapidamente su tre questioni credo che il primo problema che abbiamo da affrontare
O dove ragioniamo sul ruolo troppi colme di impresa senso ampio comprendendo in questa tanta parte anche del mondo cooperativo delle imprese cooperative
Ma credo che dobbiamo fare i conti con alcune alcuni fatti che sono già in atto nel nostro Paese che sono già avviati in Italia in Europa ma i cui effetti non sono ancora così evidente a tutti
Credo il più grosso otto il più grosso di problemi che noi diamo al di là delle emergenze dei problemi immediate attuale che il Paese deve affrontare sul quale il governo sta anche operando il conto pronto che dobbiamo Conti che dobbiamo fare e con il fenomeno della globalizzazione
Con un fenomeno che tende a fare il da farsi che nelle le economie i vari Paesi siano soggetti una tensione competitiva
Crescente e per molti versi vi è chi dice come Dahrendorf alla fine distruttivo dello stesso dello stesso società civile
Credo che collocare il ruolo della piccola media impresa in una dimensione globale dove interviene l'impresa globale sia un punto di riferimento utile per capire quali sono voi gli interessi le convenienze e le risposte che possono essere devono essere cercate tutti insieme
Da questo punto di vista io credo che ci sia da assumere come impegno quello del del miglioramento della produttività del sistema quello di una lotta all'inflazione che parte da lì dal vedere la fluttuazione come un sottoprodotto prima di tutto di un produttività ogni improduttività del sistema quindi il fenomeno della modernizzazione dell'impresa vere una piccola e media impresa che non è conservatrice restia all'innovazione chiusa in una illusione che rimanendo fermi si fossero si possa ci si possa difendere meglio credo che invece il problema di saper interpretare l'innovazione sapere produrre attraverso punti di forza propri che sono quello di mettere in Rete
Nel proprio le proprie realtà stabilire e sviluppare delle collaborazioni sia una risposta risposta più conveniente in questo senso credo che tra mondo cooperativo
Le piccole e medie imprese impresa artigianale o meno ci sia un dialogo depositi rubarsi proficuamente
Perché c'è un interesse comune
Ci sono rappresentanza anche di interessi sociali che sono contigui questo mi parrebbe essere un elemento su cui una riflessione congiunto vada fatta per quanto riguarda poi la la nostra organizzazione diciamo la cooperazione aderente alla lega cooperative ci troviamo in buona sintonia con quelle che sono le priorità che il governo ha dichiarato laddove si intenda per i prioritari lo sviluppo dell'occupazione
E il il primo è la risposta da dare i gravi problemi del Sud in un dibattito recente veniva posto da autorevoli esperti internazionali e che oggi nel mondo industrializzato si trova in uno può di fronte una forbice le varie politiche che i Paesi portano avanti
Tendono o produrre più disoccupazione o produrre più disuguaglianza
Due facce dello stesso dove stessa medaglia negli Stati Uniti sta crescendo un po'l'occupazione cresce la fascia di povertà presso disuguaglianza
Le formule adottate dei vari Paesi non portano ad altre dato risposte bisogna qui appunto che ci sia una capacità di contemperare socialità ed efficienza del mercato nel modo migliore possibile tener conto dell'impatto sociale delle politiche economiche e tener conto del bisogno di efficienza del sistema
Ne abbiamo assunto queste priorità con uno sforzo volto a promuovere nuove imprese soprattutto nel sud assumendo anche come imperativo etico il fatto di provare a inventare qualsiasi mestiere e cercare tutte le collaborazioni e le alleanze possibili tendenti a creare nuovo occupazione a rispondere con l'associazionismo dell'utenza con un socialismo del lavoro a gestire parte dello stato sociale dal tanta ospedali ad altro laddove lo Stato posti su queste cose al mercato io credo che ci sia quindi di fronte le priorità indicato dallo stesso governo un punto di riferimento importante per orientare l'iniziativa delle nostre organizzazioni grazie
Grazie ai Barberini
O la parola Marco Venturi segretario nazionale della Confesercenti
Ma io credo
Credo che la piccola e media impresa sia disponibile una politica di innovazione
Ma che per praticare una politica di innovazione ci sia bisogno di tutta una serie di condizioni e di strumenti che possano consentire questo tipo di pratiche la domanda era precisa cercherò nei cinque minuti di rispondere a questa domanda Che cosa chiediamo al Governo cosa chiediamo al PDS visto che siamo alla festa dell'Unità
Ma noi riteniamo che le difficoltà e anche le reazioni la rabbia che in alcune fasi al di là delle strumentalizzazioni che sono state praticate da parte della piccola e media impresa
Sì hanno dovuto dovuta innanzitutto alla necessità di uno Stato moderno
Che supportasse la piccola e media impresa e non facesse pagare alla piccola e media impresa i costi delle disfunzioni che ci sono
E quando diciamo che c'è bisogno e la piccola e media impresa ha bisogno di uno Stato moderno intendiamo che c'è bisogno di servizi adeguati di servizi efficienti di una pubblica amministrazione che si giustifica per i servizi che da non per sé spessa e quindi c'è bisogno di una razionalizzazione
Abbastanza forte della pubblica amministrazione
Senza adesso fare i ragionamenti che fanno alcune sugli impiegati se sono o non sono
Approfittatori perché non credo che sia questo il tema e l'argomento il problema è come si creano le condizioni strutturale l'inefficienza della pubblica amministrazione
Siamo con un ritardo incredibile sull'informatizzazione sulla costruzione di reti ma non solo come lo stesso Governo ha detto per collegare le amministrazioni tra di loro
Ma anche di come si collega l'amministrazione con l'esterno presenti cioè un cittadino con gli strumenti informatici che ci sono adesso deve poter fare visto che c'è l'autocertificazione un certificato da casa sua con un computer
Oppure deve entrare in una stazione deve entrare in una banca in un qualunque altra in qualunque altra struttura aperta al pubblico e poter fare un certificato e questori rende possibile anche uno snellimento della pubblica amministrazione
Non abbiamo chiesto per esempio che ci si si pratichi il blocco totale del turnover quindi non solo quello centrale
Ma un blocco totale con una razionalizzazione completa attraverso quindi questi strumenti boh moderni che portino anche ad una maggiore efficienza una maggiore risposta nono minore disposta e poi abbiamo posto il problema di un certo il sistema fiscale che sia più semplice e più equo più efficiente e mi pare che il ministro Visco
Ha esposto tutta una serie di passaggi attraverso cui deve passare passare la riforma del fisco una riforma abbastanza radicale così come lui l'ha prefigurato credo che già nella legge finanziaria debbano essere previsti una serie di passaggi di semplificazione
Che passino secondo noi anche attraverso la stessa
Diretta attraverso questa imposta regionale
Abbiamo espresso gradimento dall'inizio sul fatto che accorta e semplifica questa procedura ma credo che bisogna discutere nel merito poi di questi dirette
Perché se prevediamo l'addizionale IRPEF presente deve essere chiaro esplicito che la pagano solo i lavoratori dipendenti a sostituzione di quella parte di contributi che non verrebbero più a pagare ma se il lavoro autonomo la piccola impresa paga diretta non può pagare anche l'addizionale IRPEF cioè questo presente uno dei punti su cui noi facciamo quindi poniamo una questione di merito la seconda questione che poniamo e sulla patrimoniale
Cioè non crediamo che possano essere abolita così tout-court per tutti teniamo conto che le imprese fino a tre dipendenti non pagano già lì loro quindi non è un vantaggio per esempio l'abolizione dell'ICI loro rispetto alle imprese più grande quindi questo
Il fattore andrebbe in qualche modo considerato il terzo ed ultimo problema che voglio porre perché mi rendo conto della necessità di un po'di essere concreti e Brady
E quello di una cultura di tipo industrialista che ancora permane
Noi ci siamo trovati nel confronto col Governo
Quando abbiamo discusso delle aree di crisi che è un provvedimento positivo che noi giudichiamo positivamente però con un orientamento eccessivo a favore delle industrie perché parlare di aree attrezzate
Non collegare quell'intervento con gli interventi che sono stati prefigurati terre migliorare le infrastrutture
Né centro urbane per riqualificare
E i centri urbani cosa a cui noi abbiamo dato un assenso positivo perché vediamo fortemente collegato l'intervento sulle infrastrutture
E sulla riqualificazione dei centri urbani corno il turismo con la promozione delle imprese turistiche quindi con uno sviluppo anche occupazionale ed economico del nostro Paese lo stesso governo ne ha fatto una bandiera all'inizio dicendo lo sviluppo del Mezzogiorno il turismo deve essere un elemento trainante
Quindi riteniamo che se
Nelle aree di crisi l'intervento si coniuga con uno la necessità di interventi sulle infrastrutture sulla riqualificazione del Mezzogiorno allora si coinvolge il settore del turismo il settore dei servizi se invece pensiamo intervento limitato alle aree attrezzate
Credo che da questo non trarremmo nessuna risposta e solo per un'ulcerazione nel documento viene indicata
La presenza la partecipazione anche di settori come il commercio il turismo all'interno delle aree attrezzate
Grazie a Venturi salutiamo Sergio Billé
Presidente frenata Confcommercio che arrivati in questo momento voglio anche ringraziare per la loro presenza all'onorevole
Filippi parlamentare europeo Gianfranco Imperatori dell'istituto Mediocredito centrale e tutti i gruppi dirigenti delle associazioni economiche di Modena che vedo
Presenti
Continua il nostro dibattito dando la parola Flavio Pasotti vicepresidente di Confapi
Ma
Devo dire quando abbiamo organizzato al dibattito mi hanno detto ma prova a ragionare su due o tre domande il mio grave problema era selezionare le domande ne avrà i due o tre mila circa
Perché in realtà siamo all'inizio di un percorso di governo e di conseguenza con il Governo abbiamo la necessità di un confronto molto serrato
Alla proverò a prendere il sacco sopra e porre un problema che mi sembra anche la sede giusta perché ci troviamo all'interno della casa di un partito che ha una grande tradizione in termini di cultura di governo e che di conseguenza deve interrogarsi sul ruolo e sulle funzioni del governo del governo dell'economia
In un sistema nuovo in questo mondo globalizzato nel quale stiamo vivendo allora la prima ragionamento che mi viene da fare che in effetti non vi è non invidio minimamente chi oggi sta al Governo perché mi sembra che le mani legate le mani siano legate almeno su due grandi questioni la prima è che evidentemente le condizioni della finanza pubblica non permettono particolari manovre noi sappiamo bene che gli obiettivi che abbiamo per rispettare Maastricht ma in realtà per risanare il Paese indipendentemente dal rispetto di Maastricht non lasciano molti spazi di manovra e secondo anche oggi governare un Paese governare l'economia è profondamente diverso rispetto a dieci o quindici anni fa
Per il semplice fatto che dieci quindici anni fa esistevano strumenti una capacità di intervento una presenza dello Stato all'interno dell'economia che oggi la globalizzazione dei mercati evidentemente non concede più oggi ci troviamo di fronte a governi che non hanno più la possibilità di guidare l'economia evidentemente questa è la mia interpretazione della della storia
Ma governi che hanno al massimo la capacità di accompagnare lo sviluppo economico di un Paese gli strumenti dal passato non ci sono a disposizione possibilità di rimettere in pista la sessantaquattro tutte le grandi cose che sono state fatte nel passato
Le finanze non lo permettono abbiamo un grande problema di governabilità delle colline mi secondo aspetto da tenere in considerazione
La situazione economica nella quale in questo momento il mondo delle piccole e medie imprese vive perché noi ci troviamo di fronte alla prima grande crisi che ha investito per la prima volta dal quarantacinque le piccole e medie imprese italiane
è la prima volta che sentiamo scossoni così violenti
Da quarantacinque oggi che sentiamo scossoni così violente la nostra struttura produttiva nel passato gran parte delle crisi
Sono passate attraverso la struttura delle grandi aziende le grandi ristrutturazioni fine anni Settanta degli anni Ottanta eccetera
Oggi invece questo questa crisi è una crisi che investe completamente il sistema delle piccole e medie imprese pensiamo soltanto anche alle notizie sulla stampa di questi giorni dove le difficoltà sono difficoltà che stanno affrontando soprattutto in primo luogo le le medie imprese
Ci troviamo in una situazione di stagnazione dei consumi di rallentamento degli investimenti in una situazione in cui usciamo da due anni in cui ci siamo cullati dell'export
Non rendendoci conto che l'export ha fatto all'interno dell'area del marco era in realtà un tipo di commercio regionale perché il vero export è la capacità di riuscire acquisire significative quote di mercato all'interno dei grandi mercati in espansione e non c'è dubbio che il sistema industriale italiano ed europeo in senso lato non è riuscito a acquisire gas significative quote di mercato all'interno dei Paesi bombing
Penso ai Paesi dell'Estremo Oriente penso altre aree economiche allora evidentemente noi oggi ci siamo usciamo da una così una situazione nella quale sembrava che l'export potesse aver risolto molti problemi non rendendoci conto che quel tipo di export
Era esclusivamente una riallocazione di produzione di segmenti di produzione da alcune aree dei Paesi europei all'Italia perché in quel momento congiunturalmente più conveniente e evidentemente un Paese che non è riuscito a fare politica di programmazione politica di accompagnamento dello sviluppo si trovava affrontare le sfide di oggi in situazioni non facili
Penso ad esempio al fatto che noi continuiamo a tenere come riferimento il modello tedesco quando il modello tedesca di passione dello perdente sui mercati internazionali
L'aveva paura che noi abbiamo e che non riusciremo a centrare gli i parametri di Maastricht
Ci metteremo per così dire alla pari con il gli altri Paesi europei ma in realtà l'Europa nel suo insieme la struttura industriale europea e molto meno competitiva in molto meno presente sui mercati rispetto al passato
Allora la domanda che io evidentemente devo lasciare
Io ho la sensazione che se l'Iraq cambiata la funzione del governo e se il panorama è così complicato
Noi abbiamo bisogno di un governo che accompagna il nostro sviluppo e che comincia a essere un po'imprenditore
E cioè che non programma
Ma che fa Investimenti che decide come e quali aziende vendere quali tipi di accordi economici devono essere fatti all'interno di un sistema cioè di un governo che è più imprenditore che ha minori certezze in termini di ritorno perché era semplice una volta si allocava una quantità di moneta disponibile in termini di spesa pubblica il moltiplicatore ti dava i risultati oggi invece la determinazione delle risultati è molto più difficile
Abbiamo bisogno di un governo che rischia un po'di più e che programma nel medio periodo questo governo che sembra avere queste caratteristiche perché a tempo davanti
Ma ciò che chiediamo al governo è tolti gli interventi sulle aree di crisi ai quali io personalmente non credo molto
Tolti ai fenomeni di sostituzione perché evidentemente ridurre del dieci per cento del costo del lavoro per una piccola impresa che va al Sud non è un intervento particolarmente significativo lo può essere per la FIAT il dieci per cento sul monte salari come quello della FIAT evidentemente una riduzione significativa il dieci per cento sui salari che era un'azienda come la mia evidentemente un intervento non determinante e soprattutto mi fa pensare che è molto difficile pensare di mettere il nostro Sud in concorrenza con la Tunisia in termini di costi
Allora noi dobbiamo un po'uscire da questa che ha una logica di intervento a strumenti ridotti a breve respiro e ciò che io chiedo è fatto salvo i problemi fiscali la necessità di non avere una logica solo industriale per non dire confindustriale eccetera
Quali sono i programmi di medio periodo che il Governo può sottoporsi qual è la scommessa imprenditoriale che questo governo può fare perché noi siamo convinti che abbiamo bisogno
Non di più libero mercato in senso lato DP economia programmata
Non abbiamo bisogno come piccola impresa di politica industriale
Le grandi imprese possono prescindere dalla politica industriale se la fanno in casa le piccole imprese hanno bisogno di un quadro di riferimento certa hanno bisogno di sapere che l'impegno del governo per i prossimi tre cinque anni sarà questo questo e questo e sulla base di questi impegni lavoreremo insieme faremo investimenti insieme se ci riusciremo se saremo bravi insieme al governo creeremo occupazione
Ciò che io chiedo e quali sono i capisaldi di un piano di breve per i di medio periodo
Grazie
Fantozzi
Reo la parola a Giancarlo Sangalli della ce ne ha
Accetto che sarebbe interessante sentire le risposte alle domande Pasotti oppure continuare che
Però anch'io ho fatto le stesse domande che ha fatto poco
Sono assolutamente uguale sempre allegro organizza per l'ottima faccio anche altre due considerazioni la prima è questa il governo
Ha avuto almeno due momenti
Se mi consentite il termine solenni e qualifica espresso la propria visione circa il le prospettive di governo dell'economia del nostro Paese un governo su un momento solenne è stato quando il Presidente del Consiglio dei ministri ha fatto il discorso programmatico alle Camere
Prima del ottenere il voto di fiducia ed altro momento
Solenne e la presentazione del documento di politica economica e finanziaria che sarà la premessa della prossima legge finanziaria in entrambi questi momenti solenni della vita del Governo mi è parso centrale nella analisi che il Governo ha svolto devo dire in modo molto più esplicito che in passato
Il fatto che si punta sulla piccola e media impresa e sulla impresa diffusa per affrontare le grandi emergenze nazionali la prima e principale delle quali e quella dell'occupazione
Io credo che si tratti di affermazioni che come dire non saranno di contorno alla politica del governo ma saranno il piatto forte che costituiranno determineranno il piatto forte della politica governativa allora non vi è dubbio che il nostro Paese eccome buona parte dei Paesi europei un paese che è strutturalmente un paese di piccole e medie imprese
Non lo è se si leggono i giornali processi vedo nei diversi opinione maker delle delle anche in questi giorni se sfogliamo le pagine giornali in questi giorni ci accorgiamo che il nostro Paese è fatto per la metà dei secessionisti che andranno sul Po o andranno a vedere quelli che andranno sul Po domenica e per il resto della di ciò che leggiamo sui giornali fatto della crisi dell'Olivetti ha dei problemi del come rilanciare il settore dell'auto la piccola impresa per quanto si metta in campo con proposte con iniziative eccetera certamente non risulta
All'attenzione almeno dell'opinione pubblica però non pare essere così per il governo
E devo dire che ho visto coerenti intenzioni espresse dal ministro dell'industria espresse in questi giorni ad esempio da ministro delle finanze
Che si vuole andare nella direzione di prendere atto che la struttura economica nostro Paese fatta tra il novantasette per cento da imprese sotto i venti dipendenti è che questo non è un limite da non so tuttora produttiva mai una caratteristica da non so tuttora produttive
Tanto è un passo avanti che per molto tempo si è pensato di avere una struttura produttiva fatta del novantasette per cento ripeto sotto i venti dipendenti poté rappresentasse un limite in realtà è una caratteristica peraltro molto diffusa anche in Europa
Non vi è dubbio che la traiettoria strateghi le traiettorie strategica della nostra economia
Debbono vedere politiche industriali che sono contemporaneamente finalizzate ad affrontare i grandi problemi di ristrutturazione riconversione anche di rilancio
Dei grandi settori produttivi
Che hanno alla testa la grande impresa ma contemporaneamente devono vedere
Politiche adeguate a mantenere l'equilibrio di integrazione dei sistemi produttivi e appuntare sui sistemi locali
Basterebbe una semplice considerazione noi siamo a Modena in Emilia Romagna in una terra che in una zona del Paese che forse ha le più alte performances di reddito di occupazione
Di produttività del nostro Paese se ci guardiamo attorno vediamo la struttura produttiva ed economica che c'è in queste zone è fatta quasi esclusivamente da piccole e piccolissime imprese
Dove la piccola impresa organizzata dove ha vissuto stagioni di politiche pubbliche favorevoli dove si crea l'integrazione c'è anche un tessuto sociale un tessuto culturale
Un un tessuto economico che positivo il Paese funziona non è arretrato non coppia fa innovazione sta sui mercati internazionali a dimostrazione che il modello basato sulla piccola dimensione d'impresa non è obsoleto ma è un modello che sta almeno in parallelo a quello della grande industria
Questo tanto per intendersi perché volete la domanda che si fanno sto moderatore è cosa chiedono le piccole imprese al governo
In realtà io sono assolutamente certo che se questo dibattito fosse condotto dal presidente della Confindustria
Che peraltro è un presidente apparentemente di piccola impresa ma certamente molto condizionato dalla grande impresa e fosse fatto dal segretario generale della CGIL in questo dibattito noi saremmo a
Discutere di cosa chiede il governo al sindacato alla grande impresa sarebbe una posizione assolutamente opposta
Ma noi ogni anno alla festa dell'Unità che io peraltro ringrazio perché ci invita facciamo
Il coro di coloro che richiedono qualcosa qualcuno io mi sento di dire che noi al governo offriamo collaborazione proposte e qualche possibilità di creare occupazione del nostro Paese
Certamente non è in grado di fare questo adesso la grande impresa non è in grado di fare questo
Chi pensa che lo sviluppo possa essere quello che avevamo una volta alle nostre spalle e allora io non chiedo molto chiedo al ministro Bersani di essere semplicemente coerente con quanto affermato che a me va benissimo
Quanto ha fatto fino ad oggi che trovo altrettanto positivo e e chiedo al governo nel suo complesso di essere coerente con quanto affermato il presidente del Consiglio Romano Prodi
Un atto di coerenza neanche quello di avere assolutamente a cuore l'integrità del nostro Paese io credo che in questi giorni sia soltanto sia molto importante sottolineare che il nostro paese è un Paese forte anche economicamente a da dire la sua in Europa purché sia un Paese unito
E è un Paese che ha la sua forza la sua capacità competitiva se riesce a presentarsi come un mercato vero ma anche con un mercato unico perché sia un mercato vero mercato unico bisogna che vengono ripristinate le regole di base del mercato perché ogni attore sul mercato apposta vera eguali condizioni per competere
Vuol dire che deve essere un mercato nel quale c'è meno monopolio e più iniziativa privata vuol dire che resero mercato nel quale governo in grado di dettare delle regole di comportamento e sul quale i diversi attori non vivono delle condizioni di privilegio ma vuol dire che deve essere anche un mercato equilibrato nel quale si riesce a mettere in relazione domanda ed offerta
Capacità di consumo che si riesce a fare massa critica per stare nel mercato globale europeo quindi tutt'altro che divisione ma grande mercato italiano per stare in un mercato ancora più grande
Allora se questo e quello è la prima cosa a cui teniamo a cui dovremo tendere soprattutto in questi giorni
In cui il fiume che cliente alle nostre spalle potrebbe separare il Paese B la cosa principale da fare allora essere coerenti in ogni comportamento noi abbiamo bisogno che si incida rapidamente
Nella ricostruzione della fiducia tra stato e Dean prese la fiducia tra Stato e d'impresa nel corso di questi anni è andata a quel paese il rapporto con lo Stato è un rapporto vessatorio pesante burocratico in cui pareva in cui prevale la prevale la ricerca del della forma in cui ogni ogni relazione resa complessa e quindi è aperta ad ogni tipo di relazione clientelare ad ogni tipo di favore
Lo Stato deve essere efficiente per dare forza al sistema economico
Ma queste efficienza che si raggiunge attraverso la semplificazione la si raggiunge soprattutto se si fa se si costruisce un accordo generale sul funzionamento e sulla sul funzionamento sulla rivisitazione dei meccanismi di funzionamento dello Stato della pubblica amministrazione
Punto primo per ridare fiducia al Paese bisogna dire una pubblica amministrazione che possano godere della fiducia del Paese
Perché la pubblica amministrazione rappresenta lo Stato non siamo sempre in questa condizione anzi devo dire quasi mai siamo in una condizione che possiamo dire veramente così
In secondo luogo abbiamo bisogno che le scelte che vengono compiute siano scelte tra loro integrate
Allora io mi immagino che nei prossimi giorni il Ministro dell'industria sarà impegnato su due grandi questioni immagino da un lato la crisi dell'Olivetti che a tutti noi preoccupa molto
E anche la crisi del settore auto
Il grande movimentista salvo movimentismo del dottor Romiti di questo periodo mi fa pensare che sia collegato che abbia un qualche riferimento forse occasionale con il fatto che nel mese di agosto i consumi del settore dell'Autoroute operato il punto
Di fondo della delle delle idee da da molti anni a questa parte settore auto
Settore dell'Olivetti che vuol dire telecomunicazioni vuol dire informatica vuol dire settori mi strategici vitali del nostro Paese io un consiglio che darei al governo è non solo di affrontare questi gravi per queste grandi questioni ma di affrontarle in un'ottica di politica integrata non pensi di poter fare un azione di assistenza alla grande industria che per tanto tempo è stata importante ma industria assistita nel nostro Paese
Pensi piuttosto di fare un'azione di politica industriale
E cioè pensi che se necessario rianimare un settore strategico vitale come quello dell'auto questo settore non è solo produzione ma è la filiera di assistenza e la riorganizzazione della rete e tutto ciò che serve a che il l'auto sia ancora per un po'di tempo uno uno dei dei grandi settori industriali ed economici ma dietro al quale c'è una filiera c'è un contesto c'è una gerarchia c'è un mondo e questo mondo è un mondo vitale quanto il mondo di chi produce di chi commercializza le auto che pensi che la strategia delle telecomunicazioni che le grandi privatizzazioni devono vedere degli attori non subalterni
Quando andremo a privatizzare la STET andremo a privatizzare le telecomunicazioni si sappia che queste privatizzazioni non potranno essere fatti nei soliti salotti della finanza italiana
Ne potranno essere sostanzialmente pagate dalle piccola impresa che pagheranno poi la privatizzazione dei grandi non si pensi che le privatizzazioni potranno essere una questione che interessa soltanto alcuni non interessa altri le piccole imprese sono i grandi consumatori di servizi di telecomunicazione di telematica dall'energia elettrica
Queste grandi privatizzazioni devono avere un protagonismo della minori impresa
Se no parliamo di minori impresa e poi i grandi affari le grandi questioni e si gestisce nel salotto di Mediobanca nel quale io spero che il ministro dell'industria anche presidente del Consiglio
Entrino abbiano cagione di entrare a portare i saluti al dottor Cuccia il più tardi possibile
E facendo loro questo Guyot sono convinto che se faranno così avremo una politica integrata e le piccole imprese potranno ancora fare occupazione come stanno facendo da molto tempo a questa parte sole nel nostro contesto economico
Basti pensare che dal novanta al novantacinque ogni cinque posti di lavoro che si son creati nel nostro Paese quattro fondi lavoro autonomo è solo uno di lavoro dipendente dei grandi settori industriali piccoli grandi e nella pubblica amministrazione uno su cinque c'è un ruolo allora che va riconosciuta questi settori devo va ben oltre quello del passato e ho finito
Bellissimo
Siamo un po'
Tra l'altro
Approfitto
Per salutare anche Ivano Spallanzani presidente nazionale di Confartigianato che ha superato i problemi di traffico ci ha raggiunto da lei o dalla parola
Sergio Billé presidente nazionale di Confcommercio io vorrei buona sera vorrei sottolineare eccoli importanza forse il problema dei problemi che quello dell'occupazione più ancora che di piccole e medie imprese profumi Brini nella nostra Assemblea annuale a giugno
A sottolineare quanto questo problema sarebbe stato un prioritario rispetto a tutti gli altri e quanto fosse necessario già allora mettervi mano per evitare quello che sta accadendo cioè superata una pausa estiva alla quale ci siamo tutti un po'distratti con i vari mia Rollone Corno alle varie
Beghe che ci sono state tra la Pivetti e Bossi e che hanno lasciato tutte cose che hanno lasciato il tempo che hanno trovato e che adesso sta dicevo questo problema dall'occupazione darvi esplodendo in in maniera direi dirompente dissi allora che non mi chiamava né Cofferati nella ritiene D'Antoni ma soltanto Billé eppure sempre il l'esponente dei commercianti aveva al centro della relazione del venticinque giugno la data non la ricordo ancora messo proprio durante l'occupazione perché perché senza occupazione non c'è mercato senza occupazione non c'è commenta senza occupazione non c'è sviluppo allora io credo che
Questo debba essere un imperativo categorico
Rispettare il principio costituzionale di dare un lavoro a chi c'è
Questo credo che sia da applicare con modalità ride diverse rispetto al passato vediamo che è successo a sette
Esplosa
La crisi dell'Olivetti cinque sei mila posti sono tante che potrebbero essere di più
Questo ha in un certo senso
Come dire penalizzato di era ottimista sulla possibilità di trovare una soluzione per questa industria
Industria che forse tenuta è stata denuda troppo sotto un polmone artificiale direi per almeno due o tre anni
E che ha finito con il lutto eletti all'interno di lavorava sulla possibilità che un mercato pura tecnologicamente avanzata quello dei personal computer
Se ne stanno rendendo sempre di più all'interno del del commercio mondiale potesse avere una rappresentanza italiani
Per un motivo molto semplice la destrutturazione e la localizzazione del ciclo industriale avviene laddove il lavoro costa meno allora probabilmente noi se avessimo virato tre anni fa cercando una soluzione per le beghe dell'ingegner De Benedetti oggi forse avremmo messo meno gente sul lastrico ad Ivrea di avremmo trovato soluzioni più percorribile
Non è se non c'è soltanto quello di problema c'è anche quello che riguarda l'altro un altro grande gruppo industriale come la prima industria ci dice la FIAT i dati e l'allarme di Romiti quotidiano i dati sono dieci vediamo le contrazioni ci sono state che sono terrificante se affrontiamo appunto i dati di agosto rispetto a una tendenza invece del mercato europeo o che di tutt'altro luogo segno e questo naturalmente comporta la prossima applicazione di una cassa integrazione all'interno di quel gruppo industriale comporta probabilmente il licenziamento
Di qualche migliaio di dipendenti se la tendenza non dovesse avere ad indetto invertire quindi troviamo oggi due segnali che sono direi molto importanti e che vanno analizzati il primo è quello della di una forte depressione anche del consumatore che in questo momento
Non ha fiducia non vede sbocchi ecco perché non compra tra l'altro auto e nello stesso tempo un segnale altrettanto importante è quello che appunto
Fa pensare alla possibilità tocchiamo ferro e incrociamo probabilmente le dita che si chiama recessione allora io credo che noi cambiando modello di sviluppo ed è importante che questa sera ci siano due importantissimi rappresentante di governo probabilmente troveremo la soluzione
Per il il futuro dell'Italia
Tutti noi abbiamo detto
Che puntando su realtà dimensionali diverse ma anche su settori diversi questo potrà
A vere in seguito puntando sulla piccola media impresa puntando sul settore del commercio distribuzione dell'artigianato dell'agricoltura puntando quindi su del turismo riusciremo a a a cambiare
E questo
Può sembrare ormai una litania un po'scontata
La verità è che
Se guardiamo al versante industriale
La ristrutturazione che sta attraversando tutto questo versante industriale ma non solo in Italia nel resto del mondo
Non ci dà grandi affidamenti direi che oggi l'industria e come un settore accerchiato una Fort Alamo dalla quale nella quale può difendere al massimo il numero delle persone del che sono presenti all'interno del forte ma non pensare difatti entrare altre altre unità se guardiamo anche al panorama tecnologicamente avanzatissimo come può essere quello della è e poi è un'azienda concorrente di
Dell'Olivetti De Benedetti vediamo
Che era Debenedetti vediamo che la Apple stessa ha provveduto al licenziamento di diverse migliaia di persone anche in un momento in cui come dicevo prima il mercato dei computer e in un forte crescita in forte domanda se guardiamo anche alla e clienti uno dei colossi del delle telecomunicazioni mondiale vediamo che queste aziende hanno ristrutturando ha mandato a casa qualcosa come quaranta mila dipendenti
Di cui cinque mila dirigenti e una università americane si è divertito a fare uno studio su su questo campione di quaranta mila persone avvistate soltanto il quindici per cento di queste persone a prospettive di immediato l'inserimento in altri settori e per se spostiamo e qualcuno lo ha già fatto un intervento che mi ha preceduto il panorama verso l'Italia allora vediamo che le stesse privi di gestione che sono dietro l'angolo che debbono essere fatte debbono essere fatte concordo con Sangalli non facendo le finanziarie dal sistema delle piccole e medie imprese ma con regole che sino di assoluta trasparenza
Bene queste privatizzazioni siano esse di siano esse stette siano esse ENEL che siano esse sicuramente porterà i manager questo punto espressi da proprietà privati di da proprietà privata a dover ristrutturare per assicurare bilancio più trasparenti e soprattutto non in rosso come siamo abituati a fare
Allora io credo che a questo punto noi dobbiamo chiederci che cosa si può fare per assicurare quello che dicevo prima essere un imperativo categorico cioè dare di lavoro a chi c'era evitare che la situazione di avvitamento del sistema economico italiano diventi cronica
E io ho tre proposta da fare
O da sottoporre su da analizzare con voi per consultare
La prima è quella di una riforma seria e definitiva della pubblica amministrazione
Ciampi ha dovuto ammettere ieri
Che
Lo Stato ha finito per non con non farne il suo dovere tante che centocinquanta mila miliardi giacciono cento mila sono addirittura non di origine italiana insomma di origine comunitaria e giacciono inutilizzabili per un'Amministrazione che non è in grado di offrire prodotti e servizi soprattutto Attini ha più necessità soprattutto alle piccole e medie allora una riforma dell'amministrazione della pubblica amministrazione orientata verso queste nuove necessità orientata soprattutto a velocizzare i tempi di intervento di richieste
E di come dire di di di risposta credo che sia una necessità prioritaria e assoluto la seconda considerazione e quella di dare vita finalmente a quello che la stampa in questi giorni ieri il Corriere della Sera
Ha voluto definire ha un nuovo partito il partito del mercato capirete benissimo la provocazione il partito al mercato significa il partito lo sviluppo dello sviluppo di tutto il sistema produttivo particolarmente appunto basati sulle piccole e medie imprese
Probabilmente lo Stato questo in passato non lo ha fatto lo ha fatto o guardando ai soldi livelli occupazionali guardando ai sorrisi Benedetti guardando i soldi Ferrucci guardando alle solite del Seattle guardando alla solida e adesso è arrivato veramente il momento di scontare veramente il momento di cambiare interlocutori veramente il momento di dare garanzie a un sistema imprenditoriale vivace
Che anche Clinton ammirando i suoi discorsi e quello delle piccole e medie imprese in e arrivato il momento di mettere queste piccole e medie imprese in condizione di dare un ruolo di sviluppo al nostro Paese
La terza considerazione riguarda il il problema fiscale la riforma del fisco voi sapete che i commercianti sono sempre stati assai sensibili a questo problema capaci dei in poi credo che semplificando risolvendo il problema fiscale c'è potremmo anche lasciare inalterata per un paio d'anni ma sappiamo benissimo che pare più alta del mondo la nostra pressione fiscale non è quello il il discorso in questione il discorso vero è che noi si perde troppo tempo per assolvere a una serie di adempimenti e si finisce col fare i blog Dinoi stessi e non negli imprenditori come dovremmo essere allora risolvere il problema fiscale significa sprigionare le energie della piccola media impresa e quindi sprigionare la possibilità di di
A
Nel concreto o il sistema per creare nuova occupazione
Un'ultimissima considerazione oggi corsa questa voce di a proposito di riforma fiscale che poi non è una riforma fiscale che riforma fiscale significa ripensare tutto quanto il sistema fiscale e dotarlo di una serie di strumenti di semplificazioni che e di sappiamo tutti quali debbano essere e forza questa voce della possibilità di un aumento del cosiddetto ricavò un metro uno strumento ponte inattesa dei famosi studi di settore
Io direi attenzione suggerirei al ministro mi dispiace non sia presente il ministro Visco attenzione a perseguire questa strada perché sarebbe veramente sbagliata non si può aumentare un ricavo quando già è posto in discussione il concetto stesso di ricavi noi sappiamo benissimo esterno settore del commercio dei consumi sicuramente in questo anno sono calati allora chiedere ai commercianti a parità di divenne o di entrate aumentare quanto previsto dal ricavo significa francamente andare in una direzione opposta e forse anche
Grazie
L'ultimo intervento prima i due interlocutori del Pd e SEL pulce del ministro bersaglio e la parola ai vanno Spallanzani
Presidente nazionale di Confartigianato
Bio ritardo su rimasto bloccato di qua questo si può l'ordinanza del TAR possiamo restringere
Scappa verso Billè
Ma che più compatto mobile qua effetti grazie
Dallo altri Sangalli ho capito sì Parker
L'essere modenese vie di
Grant IPTV scusarmi per il ritardo
Comunque ringrazio naturalmente festa de L'Unità ministro
L'onorevole Turci col quale spesso ci siamo trovati io sempre ringraziato onorevole Turci per la mano che ci ha dato per l'Artigiancassa e quando ce la volevano qualcuno lo voleva spinge la parola Coppi dubitare ero l'onore
Voglio dire al al presidente Billé che il ministro Visco un'ora fa ha emanato un'agenzia la deputata emesso una una una nota stampa anzi alle Finanze dove ha detto che ricavo ove non c'entro niente sono tutte illazioni
Anche perché mi sembrava strano trattato noi abbiamo dimostrato le nostre perplessità anche perché sembrava strano che andassero a toccare una cosa andato a toccare una illazioni quelle del de di Repubblica del Corriere della Sera di oggi andassero toccare una cosa dove fra l'altro di visto Fantozzi l'anno scorso ci disse che il settanta per cento degli artigiani erano poste che gli altri non li sotto accusa per spaventati ma qui si sente malissimo e il mirino io non lo sapevo asilo privato non ha sentito la cosa che ha riferito di Visco
Il ministro ha visto un'ora fa io l'ho sentito per verranno hanno telefonato da Roma che è stata ricevuta da Romulano Tiziano stanziati dell'Agenzia Italia dove il ministro ha smentito che si vadano a toccare i paramenti ha ricavato tra l'altro noi avevamo già fatto una una comunicato unitario per la genialità e la casa dicendo che noi queste cose non risultavano e poi non avremmo compreso questo fatto perché Dalia ritoccare quando eravamo a posto dall'anno scorso perché andare a ritoccare
Ma io ritorno sul sul discorso mi dispiace non aver sentito gli interventi precedenti e porse ripeteva qualcosa che ti ho detto Sangalli ma comunque credo dia partire da un da un fatto noi quattro anni fa presidente Billè ha detto circa qualche mese fa ha visto il problema dell'occupazione
Per me drammatico dobbiamo i quattro anni fa quando la grande industria continuava continuava a diminuire il numero dipendenti
Quando il settore pubblico si sapeva perché andavamo a Palazzo Chigi quando c'era Amato e Ciampi dicevano qui non c'è più una lira siamo sull'orlo del baratro mi ricordo visto il Bilancio Reviglio tutti gli atti qui qualcuno deve pagare beh significa che il settore pubblico non aveva più una lira non poteva creare occupazione
A noi ci hanno rifilato diciassette tasso più la minimum tax
Dice anche qua non c'è più possibilità di occupazione anzi c'è la possibilità che tanti che stanno che sono a a che lavorano palesemente la luce del sole rispettando le regole dello Stato si daranno a nero non ci sono più potenzialità occupazionali dell'artigianato il piccolo commercio il dramma del Paese sono l'occupazione
Era grande abbia fatto un grande titolo così sul nostro giornale perché abbiamo visto non ci voleva certo Aristotele ha capito Grande indulto non occupa più settore pubblico non c'è più una lira piccola imprenditoria con tutte le potenzialità che aveva dopo più occupare perché viene colpite
Dovevano lavorare i nostri giorni notiamo che il dramma dell'Italia sono l'occupazione e questa due milioni e ottocentosedici mila disoccupati in questo momento in questo Paese dai dati dell'Istat
Allora l'abbiamo ascoltato con video dicono entusiasmo quello che ha detto il presidente Prodi quando si è presentato il ventidue di maggio al Senato per presentare il programma di governo
Alle artigiani imprenditori di agricoli impediti piccoli imprenditori commerciali siete i soliti e potete creare occupazione
Questo ha detto siete i soldi abbiate fiducia in questa era che si apre perché la grande industria basta con queste è vero con queste grandi aziende con questa economia chiusa ci vuole una democrazia economica partiamo benissimo noi abbiamo apprezzato devo dire che non avevamo mai sentito
Nelle dichiarazioni di un Presidente del Consiglio citare esplicitamente Latisana
Devo dire però che tutte le cose non le vediamo che ci siamo trovati con gli ultimi due documenti del governo dove la parola in serata è sparito
Non c'è più cioè piccola e piccolissima impresa poiché il signor ministro io mi auguro che sia solo una poco una dimenticanza cioè che non vorrei che si ritornasse si ritornasse al vecchio sistema
Della concertazione che è la concertazione quella che si fa a Palazzo Chigi che ci siamo tutti e poi c'è un secondo livello di concertazione che la concertazione che si fa e quelle famose tre gambe del tavolo delle non provato farla quarta e sì che è poi non so chi scrive quei documenti spariti o totalmente alla parola artigiano non vorrei che fosse fatto apposta oppure mi auguro che sia un errore visto che siamo noi come dicono i ministri come ha detto ministro Ciampi come ha detto il governatore della Banca d'Italia
Come come dicono tutti i ministri come ha detto Clinton la rivista americana Forbes di G7 a Lilla Ichi sette agli ioni siete gli unici solo a piccoli prego caro proporzione
Ecco io mi auguro che delle in quelle che sono il vero così le politiche economiche del governo siano effettivamente per un nuovo sviluppo so che non sia sempre il solito sviluppo di quelle che ha detto prima sandali sentivo mentre lavo cui o presidente Bile la grande impresa da grandi preso la grande impresa di del potere della stampa il potere di incidenza sul governo a del sindacato potere della piazza non abbiamo della piazza la grande stampa diamo solo la voglia di lavorare la nostra testa però è chiaro che non abbiamo quei poteri che fino ad oggi hanno avuto avevo questa grande possibilità di incidenza però questi grandi poteri hanno portato a due milioni ottocentosedici mila disoccupati
Questo dato di fatto chiamati così non lo so allora se si concerta tagliando fuori il mondo della piccola impresa e a queste potenzialità non vorrei che si decidesse che spartito si suona
Chi fa il direttore d'orchestra
Ti fa il primo violino e poi quando il direttore d'orchestra attacca la musica tutti quegli altri suonano Romagna mia è invece un suono quello che hanno stabilito che suona è sono queste le questioni che poi si suonava io lo dico perché uno è vero uno e che poi ci dopo succede con l'avallo del Po perché via tappeti
Ma io voglio stare attenti perché poi si crede di avere concertato qualcosa che può invece la gente che lavora gli operai gli artigiani commercianti piccoli imprenditori si accorgono che qualche stato concertato non rispecchia il mondo del lavoro rispecchia la realtà e fuori la rete sulla che cosa succede porre cosa succede
Avete detto che c'avete scritto lo spartito che nessuno lo vuol suonare perché l'avete concertati due-tre fuori da quello che e disporre cioè la la la necessità del mondo del lavoro
Allora succedono stipati e noi abbiamo del nostro mondo qualcosa Galba che con gli attenti lettori noi sappiamo che il nostro mondo è un mondo unito non c'è nessuna differenza tra artigiani Sondrio o quello di di di di Siracusa
Lo scontro che c'è nel Paese non è no sul lo scontro è tra gli operai quelli che lavora gli operai i dipendenti industria privata quel terzo dei predetti pubblici che sono eroi di artigiani e commercianti gli agricoltori contro lo Stato contro la burocrazia questi dello scontro nello scontro geografico
è uno scontro tra il mondo del lavoro produttivo e di chi invece socio nostro al sessanta per cento che lo Stato è tutti i giorni sta lì a farti si fa a voler che noi vogliamo sempre di più
E ci massacra perché vuole che gli diamo sempre di più ed è un socio che invece di darci una mano a lavorare ne fa di tutti i colori non ne sbaglia una preferenza dei problemi quando vogliamo lavorare
Questo il vero problema credo che c'è in Italia e gira tutti i tagli ormai sono otto anni che sono a Roma passato sette governi e gira tutti i TAR non ho mai sentito un artigiano del nord parlare di un artigiano del sud lo scontro è totalmente diverso allora se e concludo poi fatto un giro successivo se mi è concesso alla prossima significa che questo Paese non ha materie prime norme materie abbiamo solo la nostra testa
La nostra creatività la nostra fantasia la nostra voglia di lavorare il mare i monumenti utilizziamo quello se continuiamo a pensare di fare una gioia Tauro per ogni provincia del Mezzogiorno o fare quelle robe che sta procedendo a Taranto Djerba andare a vedere come sono messi dagli operai
E e come lavoro edizione sindacalisti diversa che è stato di salute hanno gli operai dell'ex Italsider a Taranto perché poi sindacalisti dovrebbero anche dare dire le cose come stanno è vero che
Perché poi ci sono il titolo cioè abbiamo questa Garcia siamo arrivati alla sesta settima potenza economica mondiale
E siamo al quarantaquattresimo posto nelle libertà economica
Vuol dire che il mondo del lavoro fatto uno sforzo immane per arrivare al sesto settimo posto dette delle potenze economiche mondiali quarantaquattresimo posto nelle libertà economiche
Burocratiche Smith vessazioni ottantotto scadenze all'anno duecentottantadue tasse centocinquanta mila leggi non si può più volte nuvoloni senza una gamba che la compagna e che e vi auguro è vero che il ministro ha tra l'altro ministro detto del ventisette sparisce tutto
Ecco io prego allora che queste grande capacità che sono state riconosciute dal Preside del consiglio da tutto il mondo nei confronti del nostro agente della della della voglio lavorare dà credito ai popoli paga queste cose devono essere valorizzati
Ci auguriamo che quanto è stato messo nelle premesse governative venga applicato a livello ovviamente ancora nativo in questi mesi e che il Parlamento recepisca ero quelle che sono lo dico ai nostri necessità e le nostre città sono credo necessità
Del popolo italiano perché finché il problema può lavorare questo Paese va avanti un paio stupendo e cerchi e anche quelle cose che stanno succedendo probabilmente non succederanno più grazie grazie Spallanzani ammuffito questo primo giro
Qualche risposto qualche riflessione su quello che è stato detto fino alla parola a Turci dalla segreteria nazionale del PDS poi la parola a Bersani vediamo se riusciamo ecco ho trovato la posizione giusta ma veramente i temi che sono usciti sono enormi quindi inevitabile che anche da questa parte bensì di vita veti si concentra su alcuni a discapito di altri peraltro di udire il nostro dialogo talmente intenso e continuativo con le associazioni
Devo pensioni categorie che sono tondo anche a questo tavolo ideale che abbia avuto modo nel passato e nelle more futuro per approfondire le singole questioni che sono uscite
E io vorrei fare una prima considerazione
Il tema che avevamo oggi l'appunto piccola media impresa il sistema Paese
E devo aggiungere fra l'altro che negli inviti iniziali poi non è venuto per una Coleman puramente di difficoltà organizzative avevamo invitato anche il presidente di Prato e concittadino filo i modenesi Presidente del del gruppo delle del non seduto dove come si chiami somma del settore delle piccole medie imprese la Confindustria perché naturalmente qui non c'è un problema di guerra di sigle o di altro genere ne vogliamo parlare all'universo mondo della piccola media impresa siede ceto industriale che il settore dei servizi
è un'opera d'arte e cultura in cui è stato dedicato un opposto incontri in questo Festival sapendo che ci sono sicuramente delle specificità e anche qualche elemento di conflitto volte no quote
Ai confini tra per esempio artigianato medi imprese grandi imprese ma che comunque quando usiamo questa espressione piccole-medie imprese parliamo ormai tendenzialmente dicono che potremmo chiamare un continuum cioè io non vedo più la frattura con cui nel passato
Ci poteva essere il confine no fra l'artigianato può scattare categoria della Industrie tutti no noi vediamo il modo di sviluppo di regioni come queste quando pensiamo ai distretti industriali
Noi abbiamo in un continuum territoriale voglio dire penso teniamo sotto il classico bistrot classico di questa Provincia quello delle ceramiche
Troviamo insieme la media impresa che è leader no livello direttore europeo internazionale che gira sui mille miliardi ma ci troviamo attorno tante piccole imprese piccole medie imprese
Che calando fino calando arrivo a volte rosso fuoco voglio dire degli artigiani piccoli imprenditori che fa le rifiniture migliori che poi è un dato plusvalore tutto il seme settore quindi vogliamo essere capaci di produrre una politica di valorizzazione in serie proprio di questa tematica così come So bene che passaggio qui un po'più delicato ma nel campo esempio del commercio noi non vogliamo continuare assistono specie di guarda di religione indefinite e ed ai tempi in cui vince una moderato o viceversa fra la piccola impresa del commercio tradizionale la grande distribuzione dobbiamo essere in grado di proporre una politica di programmazione de e della modernizzazione della rete distributiva capace di far convivere nel reciproco anche Gad interesse
La piccola e media impresa con anche la grande distribuzione cosiddetta moderno insomma perché arrivata dopo uno perché a Vigo d'impresa sia antiche sorpassata allora in questa ottica che ha voluto premettere
Proprio per spiegare come
Oggi un partito voglio dire che Pato è terminato e questo governo ma che anche parte importante della storia nel bene o nel male di questi cinque anni di tale cinquant'anni d'Italia veda questo pure ma del rapporto col mondo imprenditoriale in senso lato
Fatta questa premessa di metodo e di o di un po'politico io vorrei tentare rapidamente
Di ricerca risponde quello che mi sembra però il suo marito il fuoco unificante dei vari interventi pur così diversi tra di loro che sono usciti perché a me è parso di capire insomma la domanda chiave è stata posta
Prima coi capi di essere governi quindi non a caso poteva per ultimo il ministro insomma ma è va bene non siamo capaci di offrire delle cose noi rappresentanti la cooperazione dell'artigianato di piccole e medie imprese siamo capaci di offrire delle cose ma
Abbiamo bisogno di un certo tipo di contesto e vogliamo capire cosa sull'atto cosa mette su ma dall'altra parte del tavolo il governo e questa maggioranza
Io credo che ne possiamo rispondere anche se può sembrare il punto più lontano voglio dire dalla attualità dalla concretezza di tanti temi emersi che questa maggioranza mette come prima cosa dall'altra parte del tavolo l'impegno di portare il Paese in Europa
E di entrare con i sacrifici che abbiamo già fatto campate voglio dire in questi anni
Dentro a quello che noi riteniamo possa essere nuovo circolo virtuoso in cui può crescere nuova fase di sviluppo dell'economia e dell'occupazione e
E il benessere del nostro paese cioè una nuova fase di unificazione dell'Europa termini anche politico democratici mai termine anche economici e monetali
Può sembrare una cosa questa sempre dei soliti governatori delle banche centrali così lontana dalla vita di ogni giorno ma se fosse così allora vi sono stati dei pazzi in questi anni
Al risparmio come abbiamo fatto in questo Paese quando ci si lamenta giustamente che la coperta è corta ma ricordiamoci penso in questi tre quattro anni a partire dal governo Amato e dalla momento di svolta insomma del novantadue noi abbiamo realizzato una politica sicuramente anche di restringimento di sacrifici anche di pressione fiscale oggi l'Italia un Paese che se escludiamo il costo dell'interesse del debito pubblico risparmia un risparmio netto fra ciò che lo Stato incassa
E ciò che spende di costato nel senso più ampio chetone sessanta mila miliardi cioè il Paese che ha il più alto risparmio in confronto allentati richiede suoi cittadini chiaro che la situazione straordinaria
E chiaro che dobbiamo congiungere al termine
Alla svolta di questa curva per cui giungendo all'interno del circolo virtuoso
Della moneta ed era del sistema monetario anzi della moneta unica europea possiamo cominciare a respirare ad immettere nel circolo queste risorse voglio dire in termini di Riva
In ciò degli investimenti verdi della qualificazione del Paese nella qualificazione del dell'ambiente nel delle delle grandi infrastrutture nella scuola e qui allora viene io vorrei risponde qui insomma la domanda che tra tutti ha semplificato ha esemplificato il rappresentante della Della con fatica cioè la domanda e qual è il progetto medio termine insomma che
Questa maggioranza e questo governo mettono sul tavolo con quale possono misurarsi le forze imprenditoriali e tirato verso le forze del lavoro io direi che il Progetto medio termine che dentro questo quadro macro che ho ricordato che determinante c'è l'aggancio all'Europa
E quindi la riduzione del tasso di interesse quindi a deduzione del costo del denaro che il quadro voglio dire proprio macro generale dentro a questo ne mettiamo la possibilità
Di cominciare a respirare in termini tali che il tema dell'occupazione
Ma che preoccupazione legato no non la politica dello Stato dirigista legato alla politica in cui attraverso il rilancio dell'offerta pubblica se posso voglio dire offrire ossigeno alle imprese fu deciso l'occupazione pensiamo allora
Ha grandi temi come quello
Della modernizzazione della scuola della modernizzazione la pubblica amministrazione del recupero e della salvaguardia dell'ambiente delle grandi infrastrutture di trasporto ecco io credo cioè in questa possibilità di rilanciare un ruolo dello stato uno di tipo dirigista uno di tipo protezionistico nodi tipo sesta assistenzialistico
Ma di una grande domanda di qualificazione modernizzazione del Paese anche il cosiddetto
Quadro medio termine che io chiamo la capacità operativa voglio dire dell'inglese
Da comincia dal grande tessuto voglio dire di centinaia di migliaia di milioni di piccole imprese fino a via di imprese medio-grandi che vogliamo dire e qualificare anche se in questo Paese e qui vediamo anche la risposta ai temi dell'occupazione
E allora
Vorrei dire che il tema stesso della pubblica amministrazione che il tema più sofferto no perché tutti gli interventi tutti vuol dire anche che ha parlato e tante altre cose non ha ignorato la sofferenza nel rapporto tra voglio dire società in generale ma in particolare gli operatori economici e la pubblica amministrazione
E sicuramente determinante ma badate questo tema possiamo puntando solo appunto ponendoci in un'ottica di stabilità politica di governo di legislatura sapendo che la pubblica amministrazione
Cominci voglio dire un processo che non può che essere graduale che deve portare voglio dire a misurare i suoi risultati dal dagli input che dall'oggi
A una verifica almeno tre quattro cinque anni Bassanini ha presentato una proposta di legge
Di grande interesse perché quella preliminare e poi a quelle riforme costituzionali che affidiamo al Parlamento alla Commissione bicamerale ma di grande interesse in termini di
Semplificazione radicale decentramento radicale di tutta la pubblica amministrazione
Visco presentato alcuni dei con le quali vi siete avete già cominciato misurabili come associazioni in materia di semplificazione decentramento fiscale e questi sono i grandi binari voglio dire in cui rispondiamo al tema della sofferenza della pubblica amministrazione
Il problema di fondo è che
Possiamo anche dire come dice appunto a volte mi amico Spallanzani un po'per semplificare noi con grande contratto contrasto è tra tutti quelli che lavoro come lavoratori dipendenti piccoli medico imprenditori e professionisti artigiani eccetera
E il mondo che vive di là dalle scrivanie no della Pubblica prestazioni verità però anche qui
Ne dobbiamo fare diventare questa pubblica amministrazione un valore aggiunto perché poi nessuno può vivere voglio dire senza nessun Paese moderno vive senza la pur di amministrazione adeguata allora alleggeriamo il suo peso semplifichiamo la ma facciamo anche diventare un grande valore aggiunto per lo sviluppo del paese qui allora
Se penso non solo alle riforme costituzionali ma anche le riforme procedurali a tutta la informatizzazione la pubblica amministrazione troviamo anche la risposta oppure ma d'attualità come per esempio quello della crisi dell'informatica della crisi
Che sta quindi questo litigo polipetti non in termini assistenziali
Io sono contro chi dice Meccia crisi Olivetti allora lo Stato si prende la già le aziende di pulizia dei dei dei dei computer ma figuriamoci se c'è una crisi computer voglio dire in italiano da pone che la si risolve passandola da un privato lo Stato bisogna pensare a quelle politiche di domanda per un verso e di alleanze imprenditoriali internazionali per l'altro che consentono anche ai computer italiani di non scomparire ma dista una strategia più ampia
Ma allora insomma
Questa politica
Di una riqualificazione complessiva ambientali di efficienza di qualità sociali di questo Paese soprattutto che potremmo meglio mettere in gioco al momento in cui avremo finito questo questa specie di voglio dire di risalita fino all'aggancio con l'Europa e la grande offerta a medio termine che questa maggioranza può fare
Alle alle all'insieme delle delle piccole medie imprese del nostro Paese poi certi capitoli sono infiniti anche a breve di tante piccole leggi che dobbiamo fare in termini anche di togliere delle proprie così nazionali che rendono impossibile la vita
Quotidiana delle imprese però credo che il disegno sia questo se su questo disegno conveniamo su questo si può innovare il grande patto sociale del Paese in questo disegno si possono ritrovare a cominciare dagli dagli interlocutori sono questa sera
Ma anche il grande mondo del lavoro
Che ha fatto quello che ha fatto in questi anni col Patto sociale anche quel mondo delle grandi imprese che vogliono vivere in un orizzonte internazionale di concorrenza e non i decennale protette ormai in via di esaurimento e quindi un grande patto sociale
Di modernizzazione e di riqualificazione sociale e ambientale dell'Italia
Grazie a loro cento
Ora la parola al ministro Bersani che ringrazio ancora qui questa sera
Parto da quello che ricevo Sangalli credo anch'io sono un po'più che abbiate i tempi le condizioni
Il problema non è più che cosa chiede
Questa particolare impresa dell'impresa minore del pensionato P. colme di peso al governo ma partendo dal presupposto io comincio da per scontato perché appartiene anche erano su esperienze politica amministrativa
E di vita che si tratta parlano i piccoli vedi presa di parlare di un protagonisti
E quindi al protagonista si dice a uno dei protagonisti fondamentali si dice
Cosa possiamo fare assieme per questo Paese
Giustamente si dice da terzi
Dateci la Poste TA di medio periodo e vediamo che cosa si può fare se già Turci dice adesso d'accordissimo
Noi nel medio periodo abbiamo di fronte due parole alcune Europa l'altra è occupazione
Le due parole stanno assieme perché noi abbiamo il dodici per sette disoccupazione ma la Francia di altrettanto il Belgio anche la Spagna di più
Abbiamo un paio di punti e mezzo più della Germania Danimarca un abbiamo cinque quote somma
Semmai la domanda sarebbe come mai l'Europa
Del mondo diciamo sviluppate eccetera a questo problema io amerei che fosse la sinistra che cominciasse a guardare per bene questo tema prima che si guardasse magari qualche a
Noi qui dentro abbiamo una
Un paio di di peculiarità il nostro dodici per cento è risultato i due numeri lontanissimi da livelli del sei per cento livelli del venti ventitré per cento quindi abbiamo una distribuzione territoriale il problema che è un inedito sostanzialmente in Europa secondo abbiamo la questione del debito pubblico e quindi un'operazione di risanamento più gravoso che in altre aree continentale
Quindi il nostro viaggio di medio periodo a quell'obiettivo è segnato da queste due
Difficoltà
Come arrivarci è l'obiettivo io credo che una linea principale era stiamo proponendo non solo le parole ma anche nei fatti
Cioè noi vogliamo dobbiamo e vogliamo continuare
Diciamo migliorare una linea di risanamento
Intendiamo nel medio periodo in questi due anni tanto una linea di sostegno all'economia non operato per via di spesa pubblica ma Perrier
Di disinfezione di abbassamento dei tassi di stabilità dei campi di difesa del potere d'acquisto delle famiglie ed è lavorato questo è il solco principale discutiamo se siamo d'accordo siamo d'accordo ma se questo è il solco principale bisogna che tutti gli attori abbiano comportamenti coerenti e che questo solco principale lo si percorra con grano Sales con razionalità con ragionevolezza
Diciamo ispirati come siamo tutti perché ridiamo nei territori sui territori da criteri di socialità e di ET equità
Ora qualche risultato l'abbiamo già raggiunto prezzi in corazza
Partiamo da questo d'inflazione
Io girando un po'mi accorgo che però c'è un un prospetto esso comincia un po'rientrare ma Filomeno ospite di riflesso impaurito di farvi fronte questo nuova realtà c'è una specie di vedovanza
De de dell'inflazione
Episodi che sorvegliava anche tutta quella discussione dice ma il calo dei consumi che fa calare l'inflazione
Non è vero cioè c'è questo elemento si presume che è un problema grave un problema serio ma ne abbiamo avuto io sto al nostro Paese il dei momenti in cui c'è un caduta radicata i consumi è un'impennata d'infrazione del novantatré la mo'consumi detta ancora più bassi mi pare che abbiamo adesso ecco
Allora bisogna che percepiamo che questo abbassamento di pressione un fatto positivo è una conquista e poi dobbiamo che vedere questo tema naturalmente dei consumi che è un problema serio
Io questo proposito però e qui riprendo un tema che che che i introduceva Turci insomma
Sì è vero c'è un calo importante il consumo ripeto novantatré poi
O i novantaquattro alta cinque novantasei diciamo un picco al ribasso che ero ancora toccato quelle punte anche più grave che abbiamo vissuto
Però non è soltanto la questione dei da qualche soldo più in tasca la gente in questi anni è successo il fenomeno che Turci ricorda cioè quando tu per quattro cinque anni
Da un lato tiri via dal Bilancio lo Stato interni di avanzo primario quaranta mila o cinquanta mila posizionata mille posi Pantani
Cioè il Paese il Paese soffre se sul per molti versi si tira la cinghia dall'altro lato l'emigra indietro perché noi l'anno prossimo dalle divieto centonovantaquattro mila miliardi di interessi sui boh ma non la RAI stessa gente
In questi anni si è sviluppato una ridistribuzione del reddito diciamo iniqua
Che ha portato delle fasce di popolazione avere maggior difficoltà dell'accesso dei adiposo presente una sera di consumi durevoli diciamo che prendiamo atto di questa cosa
Allora bisogna che invertiamo il circolo facciamo tornare virtuoso Pisone che la freghiamo i tassi che possiamo alleggerire la compressione sul sul sulle condizioni di vita sulla spesa pubblica così facciamo un'operazione virtuosa fare la politica di sinistra è fare questa cosa qui è ridurre i tassi non mettere le tasse sui sui sui sui testi dei BOC
Presto fa la politica di Fini
Perché è una politica che porta un meccanismo a un meccanismo di di equità ora
Questo solco questa lite intendiamoci c'è modo e modo di farla perché io mi spavento anch'io quando vedo troppa gente anche clienti che poi mi mi preoccupano un po'molto d'accordo questa via perché
Ciò ci si accorge che questa linea diciamo del risanamento Parisi infrazione così
E c'è modo e modo nel senso che poi qualcuno paghi presidente anche dare vedere se come dire c'è qualcuno al riparo
Voglio dire che ci sono probabilmente in questo nostri tali insomma dei meccanismi dove vivono ancora delle rendite di posizione
Delle situazioni dove non hai la compressione sui posti dove non vede la logica del mercato dove non sai bene che insomma bisogna che mettiamo un po'male ma senza animosità e senza astio anzi amorevolmente amichevolmente
Però insomma quando si discute col sistema bancario quando si discutono stiamo assicurativo falso discute così con sistemi che soldi sottratti a al alloggi che tariffari pezzi negli strati e però non sono con i mecha bisogna che discutiamo con questa gente
Bisogna che cominciamo parametrare mal senza diciamo ripeto polemiche particolare assetto senta anche di Bianchi dice che al dieci per cento in più di persona lo dice da due o tre anni io sunto voglio di abbiamo abbiamo guardare
Se poi guardiamo che proprio così completiamo i conti confrontiamo le tabelle quella situazione europea e poi diamo vedere che magari perché la verità vi è un cassiere costo più o meno come l'Inghilterra o dirigente no questo costo costo puro bisogna che me prendiamo mano un po'di queste cose non decessi mandare cade nel senso per esempio che le banche in questo momento non hanno detto professionalità specifiche per interfacciare l'impresa per conosce cosa un bilancio aziendale
Per l'Italia si sta parlando di queste cose qua c'è bisogno che tutti assieme facciamo uno sforzo permette su questa linea collaborando non facendo delle battaglie campali o delle polemiche se tra collabora ho
Nel Breve dizione del medio ma legami solidi qualche terapia d'urto no e quindi noi da sostanze Carlo di fare un pacchetto
In occasione tradì siamo piano occupazione finanziare che comincia a mettere lì qualche punto diciamo prezzi subì le ricordava questa cosa dei finanziamenti le risorse comunitarie ma io ricordo i primi mesi di governo confusamente cerca di prendere per i capelli
Diciamo la delibera che ti mancava l'atto che cosa eccetera per prendere i soldi da cui tanto che mister capitato può esimere poi cercato di mettere un attimo d'ordine
E verranno fuori misura che ci consentiranno un po'di rimontare questa cosa che effettivamente è un delitto cioè è un delitto ecco quindi queste sono risorse che possono essere diciamo immediatamente messi in circolo così anche sui temi dell'infrastrutture
è questione adesso utile del suo lato infrastrutture in questo momento le amministrazioni che sono dentro corrette aree depresse assicurabili e così via e stanno inviando a Roma diciamo degli elenchi di opere cantierabili
Perché c'è stato un ritiro di risorse che mi consentirà di far partire un po'di sono egoisti o operando quindi un prima botta l'ha data in questi sei rendere spendibile risorse in particolare sui temi di infrastrutture poi c'è il blocco sul mercato del lavoro che adesso non mi dilungo su questo ma flessibilità flessibilità contrattata ma anche ridistribuzione un po'del lavoro guardate che nel futuro
Noi dovremmo cominciare allenarsi a usare un po'di questi strumenti qua non essere io ricco Odorico non non solo diciamo molto facile proclive diciamo meccanismi però somma realisticamente meccanismi tipo il part-time meccanismi tipo una contrattazione che esserti andare sul sito da meccanismi questo gene per il nostro sistemi generale Michelini sui tempi sugli orari
Sono cose che importa
Sostegno nuovi presa a piccole imprese tenere Nas bisogna di tutta la nazione
Questione della successione di imprese con altro grande tema che ha che ci sono
E c'è chi l'ha sollevato che con molta forza e vedo è un tema formidabile questo qui è un tema cruciale che spero che riusciremo diciamo così a incoraggiare nelle prossime nelle prossime misure interventi dare interventi dare diversamente classificati contratto dare a patto territoriale io dico che dobbiamo darsi mi pare possibile a dire queste cose dobbiamo darci delle strumentazioni sì che consentano la quella la compresenza compartecipazione intervento tipo di tutti i soggetti sociali euro presso guarderò meglio voglio dire bile S l'operazione che stiamo facendo prescindono per esempio d'operazioni possibili concertate su temi di riqualificazione dare intendendo i centro storici sedi come cioè naturale o cose di questo genere che mi saprebbe abbastanza stupido che noi pensassimo in quei casi solo al meccanismi diciamo di tipo di tipo industriale nel medio io la faccio breve che voglio chiudere
Cioè venendo fuori da questi elementi un pochino di di di emergenza noi nel medio
Dobbiamo come dire rispondere ha esigenze che anche le contingenze si consegna emergente si consegna in modo più credibile
Per esempio questo discorso noi dove vado sento dire ma la Tremonti l'ha fatto e non la fate gli investimenti come fate a sostenerli sentenze
Io dicendo ha battuto a Torino l'altro giorno che ecco che voleva dire ma avete obiezioni no dico se noi fossimo convinti che serve la chiamiamo Visco e la pazza servizio
Allora il problema è che e questi meccanismi che determinano delli acquazzoni e poi voglio dire
Corriere fanno Stoppino si ferma no creano delle disfunzioni evidente parte che son costose per lo Stato
Questo è un rischio anche per il sostegno alla domanda brevi sull'automobile puntiamo oppure stiamo ragionando cioè per però questo momenti in Francia si sta discutendo come si fa a smettere con la Balladur che scade il trenta settembre
Perché ormai fai fatica perché sei puro di un picco così allora noi dobbiamo dare meccanismi strutturali
In questa riforma del fisco primo pezzi riforma del fisco noi dobbiamo centrare
E non è semplice ma pare che Visco in qualche modo ci stiate provando riduttori sembriamo centrale prima decentramento
Secondo semplificazione
Terzo interessa chi mette capitali propri in impresa quarto alleggerimento della sagomatura del carico sul rispetto di alleggerimento sulla piccola rispetto la piccola impresa
Quindi contrasto all'elusione del sondino queste cose devono modificare strutturalmente il modo di poter lavorare grazie dopodiché se c'è da fare un meccanismo diciamo la Tremonti io se tu se ci fossero i soldi se ci saranno i soldi lo farei per una cosa
Per il tema della ricerca e sviluppo
Cioè per dare una spinta di domanda tante per sistemi di piccola e media impresa perché posso ammettere perdono il posto delle interventi che
Si fanno stare al passo dell'innovazione io sceglierei questa strada piuttosto che una strada semmai indiscriminata
Poi c'è il tema del del riordino amministrativo la pubblica amministrazione diceva tu ci stiamo facendo dei passi in quei carichi sono avviati son dentro che parecchi procedure che riguardano proprio l'impresa
Credo che nei prossimi mesi avremo le mani su una proposta che che che sulla quale stiamo lavorando per una unificazione semplificazione
Di tutto il sistema degli incentivi all'impresa cioè mi cioè l'idea dovrebbe essere che qua a qualsiasi titolo e su qualsiasi cosa e per mi problema di pretore sacche le tipologie di contributo sono queste le procedure sono questi tempismo quasi gli automatismi sono queste
In modo da superare delle situazioni che veramente sono situazioni diciamo bravissimi
E a me piace molto che sia la piccola impresa artigianato eccetera sollecitarla pubblica amministrazione darsi da sveglio che poi i risultati vengono
I risultati non so derivano sempre anche da una qualificazione la pubblica amministrazione si può fare la battaglia contro la polio
Questa cosa dell'antimafia che abbiamo tolto ieri è stata possibile solo perché nel sistema le camere di commercio c'è questa questa nuova diciamo meccanismo pericolosi che pure in mente le prefetture ministero Interni sovrattassa
C'è questo ha reso possibile un'operazione significativa di semplificazione possiamo farne tante altre infine ultimo punto volevo toccare un po'questo coso della diciamo delle privatizzazioni
Io la la dirò così cioè noi non è che pur se pure di far cassa questo qui è evidente no
Però e stiamo parlando di settori emersi l'elettricità delle comunicazioni eccetera
Che sono settori di grande prospettiva
Non solo settore settori teniamo Siliqua nebbia abbiam perso la corsa tecnologico però rispetto ai quali abbiamo un mercato potenziale enorme anche per delle rete al teste che abbiamo
E abbiamo delle strutture delle aziende che hanno massa critica straordinari
Significativa dirò così persiano e
Ora da queste operazioni deve venir fuori una nuova vitalità
Del sistema della domanda e l'offerta un'ospitalità dei popoli il e i diciamo un nuovo affollamento dei protagonisti i pretoriani
Perché se no non abbiam perso un'occasione storica quello che nei prossimi abbiamo tante altre occasioni nessuna occasione straordinari
Ecco lì prego Sangalli pone un problema ma
Cioè Cuddy costa attentati in due salotti
Io dico nessuno a Bologna di andare a fare queste operazioni nei salotti nessuno
Tutti dico tutti questo governo questa maggioranza eccetera
Hanno la ragionevole fiducia comunque la speranza di poter condurre queste operazioni
Diciamo in modo da mantenere in prese
Diciamo che avendo un nucleo di comando dove la presenza nazionale si significative
Dove ci si una massa critica sufficiente a competere sul mercato internazionale ma in una situazione di d'di abbattimento dei monopoli cioè di liberazione del mercato del del mercato interno e che a questi avventore partecipino nuovi Soggetti nuove aggregazioni soggetti nuovi e questo il tema è questo qua
Dopodiché non è che il governo ha in tasca
Siccome son cose che costano sì tecnico un posto e si fanno e grafico non è che con la bacchetta sa la soluzione di tu però insomma il sistema Paese vediamo se riesce a esprimere anche cose nuove
Così non pensava
Penso che questo posso essere una una strada sulla quale
Mettersi poi naturalmente quando un Paese ne stiamo parlando
Sistemi di imprese che siano ben conto di queste di queste commissioni quando un Paese ha preso la botta di appello sulla chimica
è dentro settori maturi curato con i problemi che ci sono ha preso botte dei sistemi tecnologici di ogni genere su un fatto neanche le lenti informate comuni a tutte queste cose
Voglio dire deve porsi anche un altro problema poi per questo per spogliarlo si medio periodo sì
Però insomma andare rivisitare un po'quali sono le chance tecnologiche produttive di questo Paese vedere su tre quattro settori
Non si conta quattro impresa su tre quattro settori se si può presso l'amministrazione presso il governo
Diciamo trovare dei luoghi nei quali interlocutori si fanno si vedono i problemi di regolazione esimermi problemi di domanda sempre in internazionalizzazione di sviluppo ricominciare a metterli in fila un qualche elemento di orientamenti politica industriale
Per far questo dobbiamo venir via da una coda di paglia che quello che non lo so che c'è la coda di paglia che qui politica industriale fino a qualche anno fa è stato il sinonimo di uso del braccio economico che è la parte dove statale e la cosa
E noi siamo ancora lì che qualora discutiamo pizzetto se mettere assieme due povertà per fare da una ricchezza e invece intanto gli altri gli altri dalla California Giappone cose tranquillamente
Hanno dei sistemi di collegamento fra governi pubbliche amministrazioni imprese pur in un quadro diciamo liberalizzate sentenze tra visi preoccupati secondo siamo ancora dobbiamo rapidamente si passa con il Palio emettersi diciamo in movimento ora come vedete io non ho con queste poche ossa ma sono tracciate molte altre fatto dell'Empoli code artigianato commercio eccetera eccetera però voglio dire noi dobbiamo trovare il modo perché sulle partite fondamentali
Toc cerca del Sennar ce ne sono anche delle altre
L'artigianato Peter nell'impresa possano essere protagonista perché non cosa inventarci altre queste questioni sono queste qua non è detto che le questioni
Se le risolvono degli interlocutori classici che invece qualche volta ci consegna ma anche dei problemi che mi diceva la crisi del di no io francamente vedo spesso di questi tempi della grande impresa che ha che ha dei problemi e dei problemi molto molto serio e quindi credo che su ciascuna di queste partite noi non riusciamo
A venirne fuori senza trovare un galoppo voi che è fatto non solo di riunioni di se poi dice Spallanzani per fare la riunione per o il fatto che di strumenti cioè con quali strumenti le piccole imprese può partecipare a queste cose
E bisogna collaborare per trovare gli strumenti
Di questo aumenti concreti perché perché era piccole Mary presupposto partecipa grazie
Grazie
Abbiamo
Anche qualche problema di
A sentire sicuri
Per quelli che sono in questo sì micelio quindi specie c'è anche questo problema io per inchiodare i tempi la gente come vedete stanno andò a cena e quindi abbiamo due o chi odiando questi ho diamo ad ognuno un minuto due per dire due cose non lo so vedo che molti vanno a chi ha battuto Perrone
Quindi per non Palagi fra di noi potremmo
Quasi concludere qui e ringraziare tutti inoltre graditi ospiti