"Impresa e politiche economiche. Competitività e globalizzazione" assemblea generale dell'Associazione Industriali di Mantova organizzata presso l'Auditorium della Banca Agricola Mantovana

Vorrei innanzitutto ringraziare signor ministro che ha avuto essere qui con noi oggi nonostante scioperi ieri vicissitudini trascorso Greco è arrivato veramente dimostrando la volontà di essere qui con noi oggi non solo per una testimonianza formale di questo lo voglio ringraziare molto perché ci sarà molto utile nel corso del nostro incontro di oggi
Autorità signore e signori cari colleghi sono passati quasi quattro anni da quando abbiamo iniziato a lavorare insieme
Sono stati anni per tutti noi molto difficili caratterizzati da forti preoccupazioni
Da tante attese anche da qualche delusione
Preoccupazione per una situazione economica che sia che si è via via aggravata e che non accenna a migliorare attese di una ripresa che appare sempre più problematica
Lo scenario locale non presenta note confortanti l'incertezza continua ad essere il tratto dominante dell'attuale momento economico
Nonostante qualche timido segnale di miglioramento congiunturale conformato dalla consueta indagine attuale della Camera di Commercio il tono di fondo mostra un'economia che stenta a ripartire
In segno positivo di qualche indicatore dunque va interpretato più come un auspicio di ripresa che come prova di nuovo trenta già in atto
Tutto ciò beninteso con le cessioni espresse da aziende in controtendenza per la loro particolare collocazione in mercati di nicchia
Quanto al futuro l'orientamento prevalente richiama la preoccupazione delle tendenze in atto
Su un piano più in generale l'andamento straordinario dell'economia degli Stati Uniti e le prospettive di crescita di alcuni paesi europei unitamente alle attese di un'ulteriore riduzione del costo del denaro dovrebbero costituire altrettanti fattori produttivi e positivi in vista dell'apertura di un nuovo ciclo più favorevole
Negli Stati Uniti in particolare i dati congiunturali del primo trimestre indicano che l'indice dei responsabili degli acquisti ha raggiunto a marzo il livello più alto degli ultimi due anni
Sospinto dal positivo andamento degli ordini e dell'occupazione
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti a marzo è sceso al cinque virgola due per cento
In Giappone la produzione industriale cresce pur traforati oscillazioni mensili su ritmi medi contenuti
In Europa segnali di risveglio si sono evidenziati in Germania dove la produzione industriale ha mostrato a febbraio un inatteso rialzo dell'uno virgola nove per cento
E in Francia l'indicazione dei primi mesi del novantasette sono risultate complessivamente positiva
In Italia si è puntato tutto sull'Europa
Tale scelta se da un lato ha reso più facile adottare misure restrittive di politica fiscale e monetaria
Migliorando lo stato di salute dell'economia dall'altro ha comportato pesanti costi e sacrifici richiesti dal governo ai cittadini
Ai miglioramenti conseguiti non è però corrisposta una politica di ristrutturazione dei capitoli di spesa altrettanto severa
Confermando le difficoltà di intraprendere la strada delle riforme in particolare tre risultati più significativi
Bisogna ricordare il tasso di inflazione negli ultimi tre mesi riportato a danno è sceso al di sotto del due per cento con una variazione tendenziale che si è assestata al due virgola quattro per cento
Il valore più basso dal maggio del mille novecentosessantanove
Sul fronte del costo del denaro il tasso ufficiale di sconto in un anno è passato dal nove per cento al sei virgola settantacinque per cento con una prospettiva di un ulteriore probabile ribasso
L'andamento del tasso ufficiale di sconto naturalmente influenzato i tassi bancari renda menti dei titoli di Stato
Le prime retate dall'undici e cinquanta a inizio del novantasei è sceso al dieci settantacinque
Mentre nello stesso arco di tempo il tasso lordo di aggiudicazione dei Botto sia ridotto dal nove sessantadue per cento al sei virgola settantaquattro per cento
Ne è conseguita una sensibile riduzione del deficit del bilancio dello Stato il fabbisogno del settore statale nei primi tre mesi del novantasette ha registrato un miglioramento di circa ventidue mila miliardi rispetto ad un anno prima
La bilancia commerciale ha registrato un saldo attivo nel novantasei di sessantasette mila quattrocentottantatré miliardi mantenendo la progressione straordinaria degli ultimi anni
Il saldo era di quarantasette mila ottocentosessantotto miliardi nel novantacinque e nel novantaquattro di trentacinque mila novecentododici la domanda estera dopo la frenata dell'esportazione alla fine dello scorso anno segnala un recupero degli ordini a partire da novembre
In armonia con l'andamento dei parametri di congiuntura generale il cambio della lira rispetto alle principali valute ha registrato una sostanziale rafforzamento a fronte di questi risultati l'altra faccia della medaglia era presentata dai pesanti costi pagati dei cittadini dai consumatori dalle imprese che sono diventate amplificazione del malessere e hanno rallentato la già debole dinamica dello sviluppo
La pressione fiscale ha raggiunto livelli troppo alti tra il mille novecentottantasei novantasette la sola imposta sui redditi delle persone giuridiche salita del quarantasei virgola tre per cento
Al cinquantatré virgola due per cento con un carico fiscale complessivo sull'impresa intorno al sessanta per cento
è un raffronto sull'Europa dei dodici condotto negli ultimi negli anni scorsi aveva evidenziato che nel dicembre nel decennio ottantatré novantatré
Solo due paesi europei Italia Irlanda erano passati da una tassazione complessivamente inferiore alla media comunitaria ad una superiore
In Germania nel giugno novantasei l'aliquota sull'imposta dei redditi societari era al quarantacinque per cento per i profitti non distribuiti e del trenta per cento per quella distribuiti
In Francia e nel Regno Unito l'aliquota dell'imposta sulle società e la pari al trentatré per cento
Le manovre del Governo per rispettare i vincoli di Maastricht basate prevalentemente sulle entrate hanno ulteriormente appesantito il livello della pressione fiscale che oggi grava sul PIL per un quarantadue virgola quattro per cento
La disoccupazione resta sempre il problema principale del nostro Paese con punte allarmanti in alcune zone del Mezzogiorno
L'ulteriore flessione dell'occupazione soprattutto nelle grandi imprese ha alimentato un clima di pessimismo che ha interessato le imprese industriali e quelle commerciali agendo da freno alle già deboli spinte alla crescita delle produzioni
In contrasto con l'andamento dell'occupazione dell'economia la retribuzione lorda pro capite delle grandi imprese industriali ha confermato un forte aumento sei per cento nei primi undici mesi del novantasei una crescita eccessiva del costo del lavoro mette a repentaglio la competitività dell'impresa ed espiazione sul mercato il rischio è che molti di essi siano costrette a chiudere i battenti e chi siano cancellati migliaia di altri posti di lavoro
Ancora una volta si tratta di decidere se sia più giusto e produttivo in una logica di sistema privilegiare le ragioni di chi già lavora migliorandone il tenore di vita piuttosto che favorire le legittime aspettative di chi un lavoro non ce la e non ce l'ho più in questo difficile contesto in cui si è andata affermando la logica dell'emergenza
Non hanno trovato un riscontro concreto le tanto attese riforme strutturali capaci di incidere sulla composizione i meccanismi della spesa pubblica e migliorare le condizioni occupazionale
La riforma del Welfare State appare oggi un punto di passaggio obbligato in funzione dell'eliminazione dei trattamenti pensionistici privilegiati senza nesso specifico con la qualità e la durata del lavoro
è in funzione altresì del risanamento finanziario del sistema pensionistico che non pregiudichi le pensioni delle generazioni future
Tutto ciò si rende necessario anche alla luce di una perequazione dei trattamenti nell'ambito dei Paesi europei
Il nostro paese ha l'assoluta necessità di ridefinire il significato della politica sociale o di ciò che gli economisti classici si chiamano welfare
E certo che le risorse destinate a questo sistema di ammortizzatori sociali non possono essere cresciute ma nemmeno sono suscettibili di tagli significativi
La spesa di questa direzione in questa direzione va calibrata correttamente in funzione della domanda di assistenza e di riconoscimento dei bisogni dei soggetti più deboli
Come ulteriore contributo allo sviluppo economico e non come spreco di risorse
Nei decenni scorsi quando le economie europee crescevano più del quattro per cento in media ogni anno ci eravamo abituati a sperimentare in parallelo crescita della produzione e dell'occupazione
Oggi tali tassi di accelerazione non sono nell'orizzonte di alcun Paese
Ad industrializzazione matura nel suo proporzionale tra crescita e occupazione si è molto indebolito
Lo sviluppo delle tecnologie e l'incremento di produttività generati dal sistema non sono sufficienti di per sé a mettere in moto un circolo virtuoso con effetti diretti sull'occupazione
Se non impattano con un sistema Paese pronto a sfruttare questi fattori positivi sia dal punto di vista della regolamentazione legislativa che dal comportamento sociale degli individui
Un mercato del lavoro rigido ingessato da pratiche restrittive
E da politiche redistributive solo di tipo assistenziale a sostegno dei non occupati
Ingessato dal rigetto a priori qualsiasi testata accettazione di fattori innovativi nelle regole tra l'altro ignora una richiesta di flessibilità da parte dei lavoratori disoccupati stessi
Da parte delle nuove professioni e da molte aziende che competono sui mercati aperti
Non va dimenticato che l'industria sopporta sovracosti dovuti a diseconomie d'ambiente per il mercato per il mancato adeguamento delle infrastrutture tradizionali e per la mancata costruzione di nuove infrastrutture
Telecomunicazioni reti di ricerca dispositivi tutela ambientale
Le politiche di bilancio della moneta in mercati globalizzati e ancor più nella prospettiva della moneta unica europea sono sempre più vincolate Toni singole poesie da eventi esterni
La gara competitiva delle produzioni il ritorno in Europa i cambi fissi la prospettiva della moneta unica impongono a tutti i governi
Vincoli nella gestione della finanza pubblica nel contenimento del tasso d'inflazione nell'equilibrio dei conti con l'estero vincoli ai quali occorre sottostare pena l'emarginazione dal mercato globale
Ciò significa che i tradizionali spazi di esercizio della sovranità economica nazionale vanno restringendosi
E che perciò è necessario ragionare su nuove ipotesi affinché l'espansione dell'economia e l'aumento dell'occupazione marciano insieme
è in questa cornice che ritengo vada rivista la politica economica i prossimi anni
Fino a ieri la politica economica e più specificatamente quello industriale anche soprattutto in Italia era una politica di agevolazioni finanziarie all'impresa
Gli obiettivi perseguiti erano essenzialmente il decentramento territoriale delle industrie e sostegno all'innovazione concesso specialmente alle grandi imprese
Questa politica ha avuto alcuni meriti trasferendo impianti industriali al nord a mezzogiorno e socializzante il costone investimenti a rischio elevato orientamento differito
Ma pure presentato alcuni inconvenienti sotto forma di protezione occulte che hanno violato le regole della concorrenza
Oggi simili inconvenienti devono essere affrontati da un'Authority antitrust che deve essere messa nelle condizioni di svolgere il proprio compito con la massima incisività
Ed è evidente a tutti quanto sia difficile per i nostri responsabili politici abbandonare la strategia del monopolio pubblico
Un ripensamento nella politica economica deve anche muovere nella direzione di accrescere la componente rappresentata dal servizio reale offerti alle imprese
Comprese anche forme nuove e diverse di agevolazioni finanziarie mirate all'innovazione piuttosto che al sostegno passivo
Una nuova politica industriale rivolto alle piccole e medie imprese che da un lato deve puntare a consolidare le imprese già esistente e dall'altro mirare alla creazione di nuove iniziative
Tutto ciò senza dimenticare che la storia dello sviluppo economico il nostro Paese dimostra che lo stato di salute delle piccole aziende molto spesso trovato ragione sostegno accanto alla crescita dei grandi complessi
è notorio che negli anni Sessanta in particolare il buon dello sviluppo economico industriale del paese è stato caratterizzato da una gemmazione di iniziative
Prese da dirigenti tecnici il mese forniti dalla medie grandi industrie
Che si è avvalsa della collaborazione delle piccole aziende per la propria flessibilità velocità di cambiamento ingegnosità risoluzioni rese disponibili tutte a costui molto basso
Un sistema così congegnato a favore delle piccole imprese e non può essere realizzato impiegando strumenti differenziati sul territorio e non può essere delegato organismi centralizzati a tecnostrutture di grandi dimensioni a ministeri o ad agenzie specializzate
Le condizioni specifiche di ciascuna area la storia la tradizione industriale le caratteristiche culturali del ceto imprenditoriale locale
Gli ostacoli ambientali alla crescita delle imprese si presentano infatti ben diversi da caso a caso da zona a zona
Occorre dunque un approccio fine una tentazione di retta incontra un cimento delle forze imprenditoriali
Sarà debbano intervenire tramite strumenti uniformi
Tutto ciò implica il decentramento delle decisioni che saranno sempre più di competenza dell'amministrazione pubblica locale
Si tratta di un'operazione estremamente difficile la quale richiamo tra l'altro una nuova organizzazione degli uffici degli enti locali l'ingresso e la valorizzazione delle amministrazioni di competenze attualmente non presenti adeguatamente
A tutto ciò il nostro Governo nel nostro Parlamento stanno lavorando attraverso il progetto che tra poco sarà profondi per quanto riguarda il nostro coinvolgimento nei nostri delle nostre capacità ci sentiamo già ai blocchi di partenza
Con i lavoratori con i quali le nostre imprese ci sentiamo pronti a fare la nostra parte ci sentiamo pronti a dare contenute formula all'implicazione con la legge Bassanini prevede nella nostra specificati specificità territoriale i circa settantuno mila occupati del comparto industriale dell'artigianato con un fatturato globale annuo per la sola industria stimato nell'ordine dei dieci mila miliardi e di cinque mila duecentoventisette miliardi di lire di merci complessivamente esportate nel novantasei
Dal sistema economico mantovano con un saldo attivo di oltre due mila miliardi sono i principali elementi quantitativi che testimoniano l'entità della ricchezza prodotta e distribuita del nostro territorio
Il felice mix produttivo e la sua connessione con l'attitudine e la cultura ho lavorato io del territorio
Il saper fare oggi in alcuni comparti certificato anche da marchi d'origine
E di qualità la consistenza di grandi aziende di medio piccole entità produttive sono gli elementi qualitativi che hanno consentito il superamento delle varie crisi congiunturali che a nostro che hanno afflitto l'economia del nostro Paese interni di ben più drammatici rispetto alla sfiducia dei l'associazione industriale divenuta nel tempo sempre più un tu sempre più punto di riferimento non solo dell'imprenditore
Le istituzioni le altre associazioni di categoria e i sindacati le varie componenti socio economiche politiche guardano a noi con attenzione rispetto
E la gente comune si riconosce in molte delle nostre ragioni in grande parte della nostra cultura la nostra voglia di sviluppo e di futuro
Credo che questo sia anche il frutto del fatto che non abbiamo rivendicato posizioni di priorità o di privilegio
L'industria non coltiva l'idea di una crescita a danno degli altri ma con gli altri
Non si tratta di affermazioni circostanza piuttosto si tratta di un ragionamento che trova il suo fondamento nella peculiarità dell'economia mantovana
L'originalità e la forza della nostra economia stanno proprio nel particolare equilibrio di un modello composto in realtà i comparti diversi che però devono continuare a crescere insieme insieme e insieme interagire in misura crescente il mantovano deve preservare gelosamente il proprio percorso di crescita fondato sulla collaborazione fra i settori fra tutte le diverse realtà che affrontano quotidianamente il rischio d'impresa
Una collaborazione che deve necessariamente spingersi nel reciproco riconoscimento dei ruoli e nel rispetto per l'altro impegno
Fino alla rinuncia se necessario di un qualcosa di proprio esclusivo in vista di un più elevato beneficio per l'intera comunità mantovana come risultato di una crescita integrata per questo motivo il nostro strumento preferito il dialogo costruttivo non è la polemica sterile né pena una ma e nemmeno la battaglia di retroguardia
Siamo convinti che questo comportamento sia l'arma migliore di cui tutte le forze imprenditoriali devono dotarsi
Per superare quelle diseconomie quegli sprechi che suo figlio in gran parte di una ipertrofia pubblica che con nuovi supporti legislativi tenteremo di superare
Il potere economico e le responsabilità produttive hanno permeato anche le piccole e medie imprese e la moltiplicazione dell'imprenditorialità portato maggiore libertà
La diffusione della proprietà dei mezzi di produzione ha portato maggiore equità un'attenta gestione delle risorse ha indicato il percorso dell'efficienza
Ne sono prova i brillanti risultati di occupazione di reddito realizzate negli anni scorsi
Lo confermano i dati relativi al numero delle imprese quaranta mila su trecentosessantacinque mila abitanti un'impresa ogni nove abitanti a Mantova uno su sedici nella nostra area lombarda
Ritengo che i valori di democrazia di equità di libertà e di efficienza e di responsabilità si siano consolidati proprio in questa economia e diffusi anticamente anche al di fuori di esso
Si tratta di operare perché il vento di riforma fatto proprio dei nuovi vertici della politica favorisca sempre di più lo spostamento verso la base delle responsabilità nell'amministrazione quanto nell'impresa
L'analisi previsionale di cui disponiamo effettuata fra le piccole e medie imprese le prime a percepire i cambiamenti in atto nel proprio contesto economico commerciale
E le prime di norma reagire cambiamenti e alle opportunità minacce che tali cambiamenti portano con sé
Testimoniano un percorso di affaticamento di logoramento pur escludendo scenari di crollo
Certamente alcune cose punti di crisi che ha investito anche aziende di rilievo della nostra provincia hanno infatti esatto la negatività della situazione e accentuato la sensibilità collettiva sul problema
L'analisi delle Regioni delle ragioni di questa situazione è complessa e senza conclusioni certe ma anche chi ha potuto investire rinnovare i processi e i prodotti fare quel tal qualità e internazionalizzazione oggi non è del tutto al riparo
Di fronte alla crescita produttiva senza occupazione
Ad un calo dei lavoratori nel settore industriale non più compensato nel settore terziario
Di fronte al crollo dei consumi ed una sotto utilizzazione degli impianti
Alla mancanza di capacità di investimento nel settore pubblico lo spirito d'intrapresa dei singoli imprenditori non basta più
E quindi pienamente comprensibile non so il sentimento di coloro che sono toccati in prima persona
Ma pure sono comprensibili le reazioni proveniente dall'ambiente circostanze circostante allorché più fondato il timore che una crisi occupazionale
Faccia venire meno ai benefici derivanti da attività che non appaiono facilmente sostituibile nel breve periodo
In questo scenario è ben chiaro che il mantenimento dello sviluppo avviene affiancando all'azione individuale di singole imprese l'azione collettiva di sistemi di impresa
La competizione diversa più marcatamente competizione fra zone distretti territori piuttosto che competizione fra singoli settori economici
Lo sviluppo di un sistema di impresa è in misura crescente frutto di un progetto globale concertato fra molteplici protagonisti
Al di fuori dei cancelli dell'impresa ciò significa coinvolgere in modo sempre più pressante le istituzioni le componenti socioeconomiche la realtà politica
In questo nuovo scenario appaiono sempre più nitidamente nuovi spazi d'azione per le organizzazioni imprenditoriali che possono svolgere un ruolo essenziale nella individuazione di progetti globali di sviluppo
E nella mobilitazione di energie e risorse per la loro realizzazione
E soprattutto per la loro gestione che l'aspetto più problematico per il pubblico
Tutti gli imprenditori dovevano fare sistema e i pubblici amministratori delle varie realtà e ai più diversi livelli si troveranno di fronte come interlocutori soprattutto questi uomini che vorranno avviare a soluzione problemi concreti di documentati incidenza quotidiana sul piano economico e organizzativo
Per procede in tale direzione ritengo che ha reso nuovamente si debba considerare anche nella riforma della pubblica amministrazione
Ci auguriamo che essa possa rapidamente uscire dallo stato confusionale e di sostanziale paralisi derivante dalla tradizionale inefficienza e da una inadeguata strutturazione
Ci auguriamo che una nuova affermazione del sistema delle Autonomie possa riprendere in esame anche i tanti problemi che in troppe occasioni insieme alle forze altre forze economiche abbiamo richiamato
Il principale di questi problemi rimane la sottodotazione di infrastrutture materiali e immateriali che sta che ostacola l'adeguamento competitivo
Del nostro sistema territoriale in coerenza con le sue risorse specifiche e l'attrattività verso nuove opportunità insediative di pregio in grado di innescare ulteriori fasi di sviluppo ed evoluzione produttiva
Le infrastrutture amatoriale soffrono del ritardo presumibilmente ormai incolmabile
Nel senso che entità ed ampiezza del fabbisogno concretizzano una pregio tua una progettualità dispersiva e ridondante
Togliendo lucidità l'azione della rappresentanza istituzionale che in presenza di risorse limitate dovrebbe esprimere necessità prioritarie e strategiche
Riteniamo ancora una volta che le comunicazioni esterne sono gravemente carente Mantova pur configurandosi come potenziale cerniera interregionale
E la provincia più aperta di taglio confinando con ben otto province
E by passata nelle grandi linee di traffico e nel suo isolamento per periferico non può adempiere al ruolo tributario del policentrismo lombardo né avvantaggiandosi
Di eventuali politiche regionali di riequilibrio territoriale
Il risultato ovvio di questa marginalità si esprime da un lato nella vocazione la relazione autonome nei confronti soprattutto di Verona
E dall'altro nella formazione di una vera e proprio cultura dell'isolamento e della marginalità
A rendere più complessa la soluzione dei problemi contribuisce alla disoneste colazione dell'assetto delle relazioni interne nel Mantovano ove la città capoluogo sembra avere abdicato alla sua funzione di principale infrastruttura del territorio
I principali sistemi produttivi sono ubicati al confine della provincia e considerata la difficoltà delle comunicazioni con il capoluogo peraltro ormai indebolito anche sul piano demografico si privilegino i rapporti con altre città vicine
Insomma la performances dell'economia quanto vana che pure si colloca ai primi posti a livello nazionale nei vari indici di benessere e della ricchezza appare sempre più come risultato di una collettività
Che ha saputo fare e continuasse per fare per conto suo
Supplendo con autonoma forza d'iniziativa intrapresa tuttavia forse insufficiente nel proscenio nel contesto della nuova competitività globale se esiste
Per queste ragioni occorre insistere nelle nostre giuste rivendicazioni puntando chiaramente su quelle iniziative infrastrutturali che sono condivise dalle province limitrofe e che si inquadrano importanti reti nazionali trasporto e di comunicazione
Tuttavia tenuta presente alla condizione del rame farsi delle risorse pubbliche per investimenti infrastrutturali di tipo tradizionale gli imprenditori tutte le loro associazioni devono porsi un obiettivo ugualmente priorità quello cioè di inserire celermente e tempestivamente manto nelle reti multimediale dell'informazione e del sapere
Ogni lungimirante politica tesa a favorire tale processo da parte dell'amministrazione e dei pubblici poteri
Affiancata e sostenuta dagli imprenditori non potrà che giovare alla ulteriore crescita della nostra economia e del suo benessere generale a questo mio a queste mie riflessioni che oggi ho voluto sistemare con voi
Io credo che un contributo dei Giorgio Fossa presidente alla Confindustria di Emma Marcegaglia come per il presidente dei giovani industriali Confindustria
Del ministro Bassanini siano un contributo non solo di supporto ma anche di suggerimenti e di chiarificazione di queste cose
Doveva corollario avremmo verso il
Grazie buongiorno a tutti ringrazio associazioni industriali di Mantova in particolare il presidente con la minor per avermi invitato e così per le belle parole dette per il contributo richiesto mi è un tema così importante quale quello appunto del del futuro del nostro paese della politica economica del paese che di quale futuro appunto per il nostro sistema imprenditoriale
Come ha ricordato quella Nino abbiamo alle spalle un novantasei che certamente è stato un anno difficile un anno
Caratterizzato da alcune preoccupazioni e anche da alcune delusioni non c'è dubbio preoccupazioni certamente per una situazione economica che stenta a ripartire a come dire a dare risultati positivi
E anche alcune delusioni per il fatto che il processo di modernizzazione del nostro Paese un processo che ancora stenta a fare passi decisi verso punto un futuro migliore
Certamente il novantasei anche questi primi mesi del novantasette fanno ancora parte di questo lungo periodo di transizione che l'Italia sta vivendo direi a partire dal novantadue da quando così con la svalutazione della lira il il nostro Paese ha dovuto affrontare tutta una serie di grandi manovre di rigore per cercare di riportare sotto controllo una deficit pubblico una spesa pubblica che era arrivata a livelli assolutamente drammatici e molto preoccupanti e dal novantadue ad oggi pomeriggio dalla prima quella Nino la pressione fiscale complessiva nel nostro Paese è cresciuta di ben cinque punti percentuali quindi come dicevo prima un anno di transizione
è un anno io direi forse tra i più difficili degli ultimi dieci anni della storia italiana probabilmente nella alla fine degli anni Ottanta comunque la la ripresa economica la latina di dinamismo dell'economia copriva invece quello i danni che appunto il consociativismo un po'il partito della spesa pubblica stavano portando avanti nel nostro Paese e come sappiamo appunto come dicevo prima poi nel novantadue questa situazione scoppiata con Tangentopoli la crisi dei partiti e una crisi finanziaria di impatti realmente molto molto preoccupanti
Però in quello stesso periodo nonostante le grandi difficoltà
Agli italiani con la grande scelta sul referendum del maggioritario hanno dimostrato la volontà di cambiare quindi nonostante quell'anno novantadue novantatré quegli anni sono stati anni difficili c'erano comunque come dire speranze per il cambiamento speranze che hanno portato l'affermarsi di nuovi Entità diciamo di nuove entità partitiche e speranze che hanno portato prima la vittoria
Diciamo del Polo nel novantaquattro poi successivamente della governo dell'Ulivo nel novantasei
In realtà appunto come dicevo prima queste speranze nel novantasei si sono un po'si sono un po'chiuse su se stesse come dicevo prima novantasei ha registrato una certa incapacità del governo di proseguire sulla strada della modernizzazione
E a questo si è sommato anche come ricordavo prima un anno di difficoltà economico un anno che ha visto una situazione economica difficile
Per tutti i Paesi europei un anno che ha visto una lira che dopo essersi sotto sono come dire dopo aver vissuto una grossa svaluta azione si è rivalutata e un anno che ha visto ancora una volta crescere la pressione fiscale sull'impresa e sui cittadini
è un anno che ancora una volta ha visto la crescita di un tasso di disoccupazione certamente molto alto molto preoccupante in quanto assolutamente diciamo prevalenti in una zona del Paese c'è quella del Sud è invece molto meno presente al nord un anno come ricordava prima Colannino quindi di di grande confusione è un anno un po'di chiusura
Di tutti a tutela dei propri singoli interessi un anno in cui è prevalsa in un certo senso una logica dell'emergenza
Invece a discapito di una logica di più diciamo che guarda più al futuro una logica più di medio lungo periodo
E certamente non dobbiamo però dimenticare che in tutto questo periodo come ricordava prima quella Nino dei risultati positivi si sono tenuti il tasso di inflazione
Più basso dal mille novecentosessantanove in poi
Una spesa pubblica che è calata un tassi di interessi che sono calati tutta una serie di risultati dal punto di vista macro economico certamente importanti in questo anno certamente la nostra strada
Verso l'Europa è stato una strada difficile ma che c'ha sicuramente vicinato all'obiettivo europeo anche se la come dire il risultato
Quanto ha detto Bruxelles e nell'ultimo periodo non ci fa stare molto tranquilli in quanto ci ha messo insieme alla Grecia poi paese che difficilmente potranno far parte tra i primi dell'unione monetaria ma in realtà il tre virgola due per cento l'abbiamo raggiunto l'inflazione è scesa i tassi d'interesse sono scesi e inoltre si sono affrontati una serie di riforme qui si di lungo respiro che da anni non venivano toccate certamente la riforma e la la legge Bassanini è sicuramente una legge importantissima che va nella come dire la direzione di una forte delegificazione di un forte decentramento così come come dire la la la la la il desiderio e la volontà di occuparsi di scuole in modo complessivo certamente eh
Una una cosa che va certamente nel segno positivo anche se poi ci sono una serie di iniziative che riguardano questa riforma della scuola che ci lasciano un po'perplessi
Però come siete
Come si ricordava prima questa scelta di andare verso l'Europa
Certamente è stata fatta aumentando la tassazione quindi non toccando minimamente o proprio toccandolo solo in piccolissime parti tutti i meccanismi che sono alla base della crescita della spesa pubblica e questo certamente per problemi di una maggioranza che non è compatta dove Rifondazione Comunista
Ha un peso sicuramente forte molto forte e quindi si è fatta questa scelta di andare verso la strada dell'Europa verso la strada del rigore non toccando i meccanismi della spesa pubblica bensì appunto aumentando le tasse qui c'è stata una sedi ma no tre da dal giugno del novantasei la prima manovrina poi la manovra di sessantadue mila cinquecento mille miliardi fino ad arrivare alla cosiddetta manovrina di Pasqua che certamente sono andati nella direzione di aumentare fortemente la tassazione sulle imprese e in generale sui cittadini come dicevo prima però lasciando inalterate le cause che sono alla base dell'aumento la spesa pubblica basta ricordare che nel novantasei la spesa per prestazioni sociali aumentata
Dell'otto virgola sette per cento e quella per pensioni del dieci virgola tre per cento
E questo certamente ci lascia perplessi perché credo che le scelte di come dire andare né la strada del rigore andare persa stare l'Europa aumentando la tassazione soprattutto sulle attività produttive è certamente una strada che noi riteniamo
è una strada sbagliata una strada che alla fine penalizza gli investimenti che alla fine diminuisce la stessa
Base imponibile
Quindi certamente come dicevo prima un novantasei difficile però un novantasei che secondo me ci vede
Come dire in un certo senso in bilico un po'come dire sull'orlo di un burrone se ne facciamo un tasso in una certa direzione probabilmente cadiamo nel burrone con
Estetici altamente molto negativi però se abbiamo invece il coraggio di fare un passo nella direzione opposta io credo che l'Italia abbia la possibilità di riprendersi e di
Rintracciai Ender una strada dello sviluppo che certamente non sarà facile ma che ancora diciamo nelle nostre possibilità
Questo perché perché comunque in questo anno così difficile così travagliato così
Anche faticoso si sono aperti una serie di tavoli
Si sono aperti una serie di possibilità di fare delle riforme su argomenti che prima fino a pochi anni fa erano assolutamente tabù che se verranno chiuse in un certo modo certamente potranno dare all'Italia la possibilità
Di riprendere questa strada diciamo per lo sviluppo ho qui chiaramente ci vuole molto coraggio ci vuole la voglia di andare in questa direzione ci vuole coraggio anche di superare alcune difficoltà che vengono poste da alcuni partiti in particolare da Rifondazione Comunista e mi riferisco ad urlare due ad alcune cose mo'in particolare prima di tutto mi riferisco alle riforme istituzionali
è stato ricordato prima io credo che ovviamente le riforme istituzionali non fanno parte di iniziative di politica economica però sono elemento fondamentale premessa fondamentale per dare a questo Paese stabilita
Per permettere a questo Paese di intraprendere invece una politica economica di modernizzazione e di sviluppo allora come tutti sappiamo la Bicamerale dovrà concludere i propri lavori entro il trenta giugno
E io credo che se la Bicamerale avrà la capacità di arrivare a una riforma
Diciamo dello Stato che vada nella direzione di aumentare la autonomia il peso dell'esecutivo da una parte e sarà la Carla Cat la città di andare verso un reale federalismo un reale decentramento che avvicini maggiormente come dire chi decide a chi poi
Come dire beneficia o subisce le decisioni credo che qui appunto potremmo avere cogliere la grande possibilità di dare all'Italia delle istituzioni più moderne certamente la cronaca di questi giorni ci fa stare non molto tranquilli in quanto non non pare almeno ad oggi che ci siano una serie di presupposti per arrivare a un accordo però questa certamente è una partita fondamentali ma dobbiamo avere un esecutivo più forte e dobbiamo avere un Paese dove le decisioni dal punto di vista amministrativo sono molto più decentrate certamente come dicevo prima la riforma Bassanini ha fatto molto però l'ha fatto a Costituzione invariata per arrivare a un reale decentramento un reale federalismo è chiaro che dobbiamo è necessario incidere anche sulla Costituzione quindi questo il primo tavoli importantissimo è la prima sono le prime riforme che bisogna chiudere in questa direzione il secondo tavolo come dire secondo elemento fondamentale quello delle privatizzazioni e le privatizzazioni erano molto chiaramente nel programma dell'Ulivo era uno dei punti uno dei punti fondamentali
Ad oggi è stato fatto molto poco qui ci sono sul tavolo le le privatizzazione delle public utilities che sono assolutamente fondamentali epici sono sul tavolo le privatizzazione del sistema bancario in particolare delle banche sono controllate dalle fondazioni
E noi come sappiamo in Italia abbiamo un sistema bancario che ancora controllato dallo Stato per il settanta per cento
Il disegno di legge che è stato varato da questo governo per la privatizzazione diciamo delle fondazioni dal nostro punto di lista e debole e non va nella direzione di incentivare in modo forte la privatizzazione e la vendita da parte Rifondazione delle banche ma questo è un altro punto assolutamente importante ribadisco che la prima privatizzare senza liberalizzare non serve a nulla perché si si rischia di passare da monopoli pubblici in monopoli privati però bisogna assolutamente privatizzare e nello stesso tempo liberalizzare i vari settori
L'altro tavolo molto importante
E quello della della riforma fiscale come sapete
Il ministro Visco il ministro delle finanze ha varato una riforma che va sotto il nome di indiretta che sostanzialmente porterebbe all'eliminazione
Il tutto una serie di tributi e la istituzione di un nuovo tributo appunto sul valore aggiunto allora da un'analisi attenta di questa diciamo riforma ci sono alcuni vantaggi vantaggi sono al fatto che questa riforma insieme alla tua li incanta spinge impresa e verso una maggiore capitalizzazione e come noi sappiamo il nostro sistema industriale che soffre
Dal punto di vista della capitalizzazione
Una tassa che combatte l'elusione fiscale però è una tassa che così come praticamente di rende ancora più debole le imprese che sono indebitate rende ancora più debole l'impresa che fanno
Bassi utili o addirittura che fanno perde quindi a questo punto di vista sarà assolutamente necessario
Mettere alcune aggiustamenti che non penalizzino troppe le aziende già deboli che in una situazione già di congiuntura negativa potrebbero assoluto a mente andare fuori mercato l'altro grande limite dell'Iraq che questa riforma a tassazione invariata invece come ricordava prima Colannino
Ne abbiamo bisogno se non nel novantasette perché ci rendiamo conto che la via per il rigore ancora lunga però abbiamo bisogna sapere che nei prossimi anni la tassazione sulla sulla reddito diciamo di sul reddito
D'impresa ma in generale credo la tassazione sul reddito dei cittadini deve calare quindi
Questo è un altro punto molto importante
L'ultimo aspetto anzi gli ultimi due aspetti fondamentali sono quello del mercato del lavoro
E quello dello stato sociale lo ricordava prima Colaninno noi abbiamo certamente un mercato del lavoro estremamente rigido e abbiamo bisogno di maggiore flessibilità
Andiamoci conto che la flessibilità non è solo una esigenza delle imprese ma certamente anche un'esigenza per tutti quei disoccupati che da un mercato del lavoro così rigido hanno tutto da perdere oggi in Italia chi ha un posto di lavoro non lo perde lo mantiene
Più facilmente che in altri Paesi però chi non ha un posto di lavoro chi è fuori dal mercato del lavoro
Molto più difficilmente riesce a entrare nel mercato del lavoro come sappiamo e abbiamo una disoccupazione giovanile molto alta e abbiamo una abbiamo disoccupati che sono disoccupati cronici che rimangono disoccupati per molto tempo proprio perché il mercato del lavoro funziona male
Allora qua ci sono tante cose da fare noi le diciamo da sempre abolire per esempio il monopolio pubblico per quanto riguarda il collocamento oggi collocamento pubblico non è più in grado di allocare realmente lavoratori non è più in grado di fare in modo che domanda offerta di lavoro si incontra allora bisogna lasciare spazio ai privati e credo che per incentivare anche la mobilità bisogni usare ancora una volta la leva fiscale per aiutare chi si sposta per esempio dal Sud Donovan dove non c'è lavoro perso invece zone dove c'è più lavoro ad avere degli aiuti per trovare un alloggio o avere degli incentivi fiscali e poi per quanto riguarda diciamo gli elementi più specifici del mercato del lavoro
E qui certamente abbiamo subito una grandissima delusione come sapete era stato varato il così detto Patto del lavoro il ventiquattro settembre che nasceva
Nella logica di dare maggiore flessibilità al mercato del lavoro in realtà questo patto è ancora fermo anzi sono state giunti tutto una serie di emendamenti che rendono una serie di iniziative che dovevano creare flessibilità in realtà ulteriori rigidità tanto che punto presidente Fossa come probabilmente poi dirà ha chiesto giustamente al al governo di porre la fiducia su questo pacchetto Perrino e qui come sapete son stati realtà aggravate la logica dell'assunzione a termine assunzioni a termine potrebbe certamente essere utilizzata di più
Dalle impresa è però oggi c'è sempre la paura che si si assume a termine un dipendente che esce da quelle che sono le logiche restrittive le varie tipologie nelle quali è possibile diciamo assume una persona che poi determinato se si esce da questo si incorre in tutta una serie di penalizzazione allora questo rende poco utilizzabile lo strumento dell'assunzione a termine da parte dell'impresa
Per quanto riguarda per esempio il lavoro interinale lavoro in affitto l'Italia non ha ancora un disegno un una legge che istituisce il lavoro interinale quando in realtà in tutto il mondo questa forma di lavoro ha creato moltissimi posti di lavoro
E ancora una volta
In questo
In questo diciamo emendamenti che sono stati fatti al pacchetto Treu si è reso il la la logica della mobilità ancora più difficile in quanto se non verrà modificato quelle quanto è stato qui gli emendamenti che sono stati aggiunti al pacchetto Treu l'onere della Pro uova nel caso di diciamo messi in mobilità verrà peserà sull'imprenditore cioè l'imprenditore dovrà provare che non era possibile espletare nessuna altra diciamo logica nessun'altra iniziativa se non quella della mobilità e questo ovviamente renderebbe assolutamente inutilizzabile questo strumento che invece poi sono strumento utile nel momento in cui ci sono forti ristrutturazioni o crisi aziendale
Quindi la logica della flessibilità del mercato del lavoro una logica da perseguire certamente si fa molta fatica perché ancora oggi un po'prevale il nostro nel nostro Paese la logica secondo la quale il lavoro un male necessario quando invece e qui la prova di di questa provincia che in realtà la il lavoro è un gran fatto che nobilita le persone e gratifica le persone non solo gli imprenditori ma ovviamente anche i lavoratori
E poi c'è l'ultima grande riforma da portare avanti l'ultimo grande tavolo ricordava prima quella Nino che quello dello stato sociale
Qua certamente la riforma dello Stato sociale che noi ci auguriamo venga portata avanti in brevissimo tempo deve avere due obiettivi il primo quella di renderla compatibile con la copertura finanziaria
Lo ricordavo prima oggi le entrate previdenziali crescono dell'inflazione le uscite invece aumentano del dieci virgola quattro per cento quindi figuriamoci in futuro che cosa potrà essere questa se non una bomba a orologeria e dall'altra questa riforma deve tendere a fare in modo che il nostro Stato sociale diventi più giusto oggi nostro Stato sociale è ingiusto
Mantiene alcuni privilegi e dall'altra parte non copre invece tutto una serie di persone quali per esempio i disoccupati che sono al di fuori di qualsiasi invece tutela quindi certamente bisogna andare nella direzione di riformare lo stato sociale io credo che dallo stato sociale dovranno venire non solo una riforma che renda più giusto lo stato sociale ma anche una riforma che abbassi
La spesa complessiva dello stato sociale ed ero che lo stato sociale in Italia costa quanto negli altri Paesi noi però abbiamo purtroppo un fardello
Il debito pubblico che gli altri Paesi non hanno e abbiamo tutta una serie di esuberi molto forti in vari comparti pubblici che alla fine non sono altro che appunto in qualche modo assiste in tra mascherata e quindi certamente dobbiamo andare verso una riforma giusta che però ridimensioni la spesa pubblica è ovvio che la via del rigore non si può
Raggiungere solo ridimensionando la spesa sociale ma è assolutamente necessario andare nella logica di una lotta forte all'evasione fiscale un abbassamento dei tassi di interessi e verso in come dicevo prima delle privatizzazioni che vanno fatte
In modo molto forte
Quindi io credo che come dicevo prima oggi l'Italia
Sul come dire in bilico
Se riuscirà a fare se riuscirà a chiudere in modo positivo tutti questi tavoli tutte questi dibattiti tutte queste iniziative di cui ho parlato io credo che l'Italia potrà nonostante tutte le difficoltà riprendere a crescere io credo che ci siano gravi difficoltà però credo anche che in Italia ci sia un patrimonio di energie umane imprenditoriali di storia appunto di province come la nostra assolutamente positive e credo che come dire spegnere uccidere queste energie sarebbe veramente un delitto io credo che ognuno di noi deve fare la propria parte deve anche superare la logica di tutelare solo il proprio interesse specifico perché così non si va da nessuna parte credo che invece bisogna superare sicuramente l'interesse del singolo per avere un obiettivo comune
Che è quello di fare dell'Italia un Paese più democratico di fare dell'Italia un Paese più moderno in cui sviluppo e crescita possono diventare di nuovo è un obiettivo un'opportunità per tutti grazie
Punto
Abbinare l'intervento di Fossa che qui era previsto in due momenti in un momento solo
Quindi volevo ringraziare certamente i Lions
Che hanno contribuito a organizzare questa serata invitando è un brevissimo cenno su tutto il signor Pizza e poi chiedendo scusa Franco impiegato dalla
Delle scommesse dare spazio agli interventi di proseguire dando la parola fosse quindi se il signor lo fissa rosse
Vorrei sembra
Volevo porgere un saluto ed un sentito ringraziamento
Al ministro Bassanini alle autorità ai presidenti delle organizzazioni di categoria
Per la loro partecipazione
A questa questo importante meeting
Mai Lion abbiamo promosse sollecitato questa iniziativa
Considerando il momento particolare che sta vivendo il nostro Paese
Sia dal punto di vista economico che sociale
Molti si chiederanno perché i Lions a promuovere questa iniziativa
Perché molti dall'esterno ritengono che i Lions siano sia un'associazione filantropica
Gli scopi tra
Di un costante miglioramento dei livelli di efficienza e di serietà morale
Nell'industria nel commercio nelle professioni negli incarichi pubblici e nel comportamento privato
Molti imprenditori solaio
Ed è per questo che ci sentiamo sollecitati e motivati
A seguire i vari provvedimenti economici che vengono adottati dal governo e dal legislatore parlamentare
Per verificarne i contenuti e accertare via via se sono comprese incentivazioni o penalizzazioni per l'impresa e per il lavoro
Stiamo seguendo con attenzione la riforma della pubblica amministrazione proposta dal ministro Bassanini
Speriamo in una sollecita approvazione del provvedimento per verificare i primi risultati dell'arte sburocratizzazione e della semplificazione degli adempimenti amministrativi provvedimento mi pare che sia stato già approvato dalla Camera ma riteniamo sulla base delle assicurazioni del ministro che entro il mese di maggio il provvedimento sarà licenziato dalle Camere
Vorrei concludere con una osservazione ancora sulla semplificazione amministrativa ma nell'accezione un po'più ampio del termine
Vorrei riferirmi a una un provvedimento importante urgente che riguarda la semplificazione fiscale
Vorrei riferirmi nella fattispecie alla dichiarazione unica
Con versamento unico contestuale
Che preveda la compensazione dei vari tipi di imposte
Per eliminare o ridurre drasticamente
Il fenomeno dei rimborsi dei crediti
Con notevole ritardo
Piaga questa che ha procurato il procuratore Tora dei seri pregiudizi alla sopravvivenza di molte imprese
Concludo qui con un'esortazione facciamo presto signor ministro noi aspettiamo con fiducia grazie
Nel corso
Ring
Ringrazio il presidente Colaninno centrerà colta del suo contro
Evitato
Per questa questa Assemblea
E chiaramente mio ruolo è abbastanza difficile
E difficile perché intervenire dopo la sua relazione così ampia a tutto crea qualche problema ma soprattutto difficile intervenire dalla Polonia preside vicepresidente essa per cui non potrò far altro che ripetere probabilmente molte cose che lei ha già detto e poi cercherò
Di fare questo passaggio da questa prima alla seconda fase la dell'incontro dall'incontro di oggi che verte sul problema del pubblica amministrazione
Non posso però non ricordare qual è la situazione di Mantova
Quale è stata come leggo io Esterno la situazione di questa provincia negli ultimi due anni
Sicuramente non è stata una strutturazione
Particolarmente spumeggiante ma nel novantasei nonostante tutto nonostante un certo Carlo questa è rimasta una delle province con la crescita del PIL più alta del paese e questo va sicuramente allora scritto anche alle in prese di questa zona evidentemente particolarmente innovative part time coralmente portate ad operare sui mercati internazionali sono riusciti in una sostanziale tenuta ma questa è una situazione che in altre zone con maggiore difficoltà si è comunque verificata in gran parte di questo Paese
E questo mi dà la possibilità di dichiarare una volta per tutte che le imprese le imprese italiane sono già cittadine d'Europa sono già cittadine del mondo
Io rispetto moltissimo quello che la stampa dichiara perché la stampa è libera
Giusto che abbia le sue opinioni ma deve offrire particolare attenzione anche quando riporta dichiarazioni soprattutto di alcuni politici e non mi riferisco in questo caso i politici in specifico della maggioranza o della posizione o dell'opposizione
Ma mi riferisco in senso lato la classe politica
Quando dice che le imprese italiane hanno paura di andare sui mercati internazionali le imprese italiane di questi si dimensione le grandi per primo ma negli ultimi anni le medie e piccole hanno dimostrato di saper stare sui mercati internazionali
Chi non riesce a stare o fa fatica a stare sui mercati internazionali
Normalmente grazie a Dio non sempre ma normalmente la spesa pubblica impresa protetta l'impresa che era già che opera in regime di monopolio questo sia chiaro una volta per tutte di imprenditori non hanno paura della lotta gli imprenditori che sono molto attenti all'Europa ritengono necessario entrare in Europa perché ci dà la possibilità di avere come base di partenza un Paese molto grande una situazione politica molto forte e soprattutto un mercato che comunque pur essendo grande alle sue difficoltà e tutti assieme con i Paesi leader della Comunità europea dovremo lavorare per trasformare l'Europa perché non possiamo dimenticarsi che oggi l'Europa purtroppo non è leader in nessun in nessun campo soprattutto nei campi più innovativi per questo è necessario entrare per primi per questo non saranno mai gli imprenditori a chiedere di dilazionare nel tempo l'ingresso in Europa
Noi ci batteremo perché questo avvenga fin fin dall'inizio
Però sia chiaro non abbiamo paura di stare sui mercati il dubbio la paura che abbiamo che è di tutt'altro genere e quella che il sistema Paese e poco competitivo rispetto agli altri Paesi della Comunità europea che a loro volta sono poco competitivi rispetto ai Paesi agli altri Paesi del mondo soprattutto i Paesi che si affacciano sulle coste dell'Atlantico e le coste del Pacifico noi abbiamo i problemi dell'Europa
A esagerati
Più forti di quelli che hanno le difficoltà sono più forti in Italia rispetto agli altri Paesi
Ma tutta l'Europa è soggetta a una pressione fiscale che è più alta di quella degli altri degli altri Paesi del mondo tutta l'Europa è soggetta a un Welfare State che è più costoso di quello degli altri Paesi
Tutta l'Europa soggetta a una disoccupazione che raramente
Raggiunge i livelli che raggiunge appunto nell'Europa nell'Europa continentale
Con un sistema imprenditoriale come quello italiano ripeto formate da grandi da piccole e da medie e dame d'impresa che comunque hanno dimostrato in questi anni di poter stare sui mercati internazionali sarebbe veramente una discreta non poter agganciare per primi questa questa unione Unione Europea
Ed è importante che questo venga fatto ed è importante che venga fatto anche centrando
Fin da all'inizio i parametri di Maastricht per quanto riguarda i parametri di Maastricht dobbiamo ricordare che quella della Commissione europea è stata solo una valutazione se mi concedete il termine è stata una fotografia dei numeri che avevano a portata di mano
Io non credo che ci siano complotti contro il nostro Paese
Ma è chiaro che l'Italia si porta sulle spalle una zavorra dovuta a una serie di vari governi che si sono susseguiti perlomeno negli ultimi vent'anni
E sicuramente una piccola zavorra anche data dalle manovre economiche dell'ultimo governo che ha fatto sì alcune cose positive ma che per quanto riguarda la manovra economica ha fatto la nobile che basate più che altro su una tantum
E non su quei tagli
Dispense effettivi e su quelle modifiche strutturali che ci avrebbero fatto verificare da parte della Commissione europea con un occhio diverso
Io ritengo che questo debba essere ritenuto più che altro uno stimolo questa dichiarazione della comunità europea perché passare dal tra i due al tre per cento questo non è sicuramente un'impresa difficile però se ancora una volta se mi concedete
Il termine rimboccarsi le maniche tutte dei lavoratori dagli imprenditori dalla classe politica fare operazioni serie perché ritengo come italiano che sarebbe umiliante rimanere con la Grecia unici Paesi fuori dalla Comunità europea
Bisogna però cambiare passo bisogna affrontare i problemi che sappiamo benissimo quali sono
Il problema principe il primo perlomeno in ordine di tempo piaccia o non piaccia è sicuramente la riforma dello Stato sociale
E qui mi permetto di spendere
Due due parole
La riforma dello Stato sociale va fatta Confindustria lo chiede da tempo non per eliminare lo stato sociale ma per far sì che lo Stato sociale possa continuare ad essersi in questo Paese
Però non si può neanche prendere in considerazione il costo dello stato sociale degli altri Paesi d'Europa dimenticandosi che tutti i Paesi europei che stanno intervenendo con tagli importanti dello stato sociale nei loro Paesi
Dimenticandosi che i dati che dimostrò di un costo più basso dello stato sociale italiano rispetto a quello degli altri Paesi si basano su calcoli che negli altri Paesi riguardano almeno per ritardo di statistiche
Due tre anni fa per cui in questi due tre anni di altri paesi hanno già fatto dei passi purtroppo necessari di riduzione e soprattutto dobbiamo tenere conto che il reddito di questo Paese è mediamente più basso di quello dei cittadini degli altri Paesi della comunità e questo purtroppo piaccia o non piaccia va tenuto in considerazione
Bisogna affrontare drasticamente il problema che riguarda una salita che riguarda il pubblico impiego che riguardano la previdenza anche perché questa anomalia del pensioni di anzianità
Purtroppo con i necessari aggiustamenti con i necessari correttivi ma devono essere correttivi rapidi deve assolutamente finire
Non dico che debba finire domani mattina ma sicuramente non possiamo andare avanti in una riforma che ha sicuramente nelle sue tecnica anti alcuni passaggi importanti come è stata la riforma Dini ma che sappiamo che incomincia a dare i suoi frutti positivi nel due mila e trenta questo non ci è permesso
Da nessun da nessun altro da nessun da nessuna commissione nessuna commissione va andrebbe queste ipotesi in maniera seria
Confindustria come ricordava ma prima asse o se avrà attenta mente questa tortura di questo tavolo questo tavolo l'abbiamo chiesto da molto tempo ma sia chiaro che la Confindustria da me presieduta si
Siederà al tavolo solo se questo sarà un tavolo serio un tavolo che partirà da una proposta seria
Che del resto la proposta di tutta la maggioranza
Non una proposta che ogni volta che una volta poi discussa con le parti sociali debba esservi contrattata al ribasso con Rifondazione Comunista perché questo non ci porterà lontano
Questo non ci darà con le spinte necessari non solo sull'Europa ma su quello che ancor di più ci interessa come imprenditori che sono i mercati il mercato il mercato globale
Dopodiché se non ci fosse questa possibilità io continuo a ripetere
Molti hanno detto probabilmente ha ragione perché hanno più esperienza politica di me
Che io non parlo di inciucio di cose varie ma che su alcuni temi fondamentali per questo Paese non sono da prendere in considerazione eventuali maggioranze variabili d'altronde lo stesso ministro dell'industria dice che su un tema cruciale come quello della riforma dello Stato sociale forse è il caso di allargare di allargare questa maggioranza se non fosse possibile appunto trovare i voti all'interno all'interno della stessa perché questo è un problema che non è più possibile rimandare
è stato detto troppe volte che non problema che non si poteva affrontare in finanziaria a questo punto apriamo questo tavolo
Ripeto portiamolo portiamo fino a fondo
Perché è giusto dare tempo ma purtroppo con l'evoluzione che ha in questo momento la tecnologia e quant'altro non c'è più la possibilità di fermarsi più di tanto anche perché è impensabile che si possa fare oggi soprattutto per quanto riguarda le pensioni una riforma che si eterna io spero che si faccia oggi una pensione una riforma che non Dori
Quanto è durata la non riforma Dini vale a dire un anno un anno e mezzo ma una riforma che possa durare dieci o vent'anni
Ma non sappiamo quale sarà la natalità nei prossimi nei prossimi decenni non sappiamo quali altri parametri dovremmo affrontare per cui dopo questa riforma probabilmente il più tardi possibile saranno necessarie altre riforme
Per aggiustare i conti i nostri ma soprattutto per adeguarsi a quello che succede comunque fuori fuori dal nostro Paese e questo non vuol dire che noi dobbiamo inseguire alcune situazioni che ci sono nel far East o in altri Paesi che sappiamo
Essere poco rispettosi
Della della persona umana del lavoratore eccetera ma sicuramente non possiamo rimanere sulle situazioni in cui ci troviamo oggi
La nostra che è stata letta troppe volte come una critica al governo è sicuramente stato una critica per quanto riguarda la politica economica ma una critica che ha cercato di essere il più costruttiva possibile
Perché non di non mi dimentico quanto è stato allora riferito da Presidente del Consiglio ed altri esponenti importanti di questo governo di fronte ad alcune nostre dichiarazioni e oggi purtroppo i dati
Dei principali istituti internazionali dando sostanzialmente quel risultato che eravamo noi
Davano una crescita che sicuramente è stata molto bassa nel novantasei e non sarà
Particolarmente alta nel novantasette comunque novantasette sarà la più bassa all'interno dei paesi dei Paesi della Comunità europea e soprattutto pongono quelle critiche che noi ponevamo da tempo
Pongono anche alcune critiche su quanto riguarda la pressione fiscale
La pressione fiscale
è sicuramente un tema che va affrontato va affrontato non tanto perché gli imprenditori vogliono pagare più più o meno tax affrontato prima di tutto perché sappiamo che dove diminuita la pressione fiscale nei Paesi dove queste diminuita non è diminuito normalmente il gettito
Non va
Utilizzata perché sicuramente con una minor pressione fiscale se maggiore possibilità per Investimenti
D'altronde con un fisco che normalmente premeva circa tra il cinquantacinque sessanta per cento del del reddito delle imprese a questo punto una volta remunerato gli azionisti e rimane troppo poco per fare investimenti
E questo porta a due rischi
Il primo rischio non è l'internazionalizzazione delle imprese grandi o piccole che siano di cui io sono fortemente fautori
Ma il rischio di una delocalizzazione definitiva e questo è un rischio che noi non dobbiamo porre noi dobbiamo internazionalizzarsi dobbiamo dare operare sui mercati dove il costo del lavoro è molto più basso ma per certi tipi di manufatti mentre dobbiamo tenere il cuore soprattutto i prodotti alto contenuto tecnologico dobbiamo continuare a farli in questo Paese
Questo è il primo punto e secondo rischio oppure la Seville secondo motivo per cui bisogna utilizzare la leva fiscale è per attrarre capitale internazionale soprattutto nelle aree deboli del Paese perché se no rimarranno
Aree deboli ma soprattutto rimarranno are
Che avranno un peso
Importante anche sulle altre aree del Paese e piaccia o non piaccia il Mezzogiorno ha sicuramente la necessità di crescere Matera ancora molti anni il Nord sarà la locomotiva del Paese noi dobbiamo far crescere il Mezzogiorno ma senza bloccare la locomotiva del Paese
Dobbiamo attrarre capitali internazionali
Purtroppo anche per la pressione fiscale
Anche per i problemi della pubblica amministrazione sono sette anni che in questo Paese non c'è un importante investimento di una multinazionali
L'unico investimento che non è di una multinazionale ma di una società italiana finanziata da un pool di banche estere rilevante
è un investimento della ERG a Siracusa rivestimento che per problemi burocratici sono quattro anni che il Comune ha piuttosto che il comune di pone tutta una serie di impedimenti per cui questo investimento questo investimento non si fa
E questo un ulteriore problematica che diano in tutt'Europa
Perché i mercati i capitali non si si fermano pochissime in Europa e non si fermano mai in Italia noi dobbiamo assolutamente dare una svolta a questa a questa situazione
Vi è poi la necessità tra gli interventi di carattere strutturale ritoccare il problema dell'occupazione
Già vi è stato detto prima
Vi è il problema di un accordo che noi abbiamo stipulato con il governo con il sindacato con le altre forze che rappresentano l'impresa
Con l'appunto il Governo il ventiquattro settembre si chiamava Patto del lavoro per noi era un primo passo verso la forma di flessibilità che sta comunque funzionando in altri Paesi
Questa purtroppo forma di flessibilità è stata in parte fatto fa parte
Del del pacchetto Treu ma sappiamo benissimo che alla Camera al Senato è stata completamente stravolta così come è uscita dal Senato questa questo pacchetto questo patto per il lavoro
Non darà risultati a mio giudizio di nessun tipo un
Decreto relativo al lavoro interinale così come uscito non porterà nuovi nuovi occupati dimenticandoci che noi aspettiamo per quanto riguarda il lavoro interinale dal mille novecentonovantatré
Dal momento in cui avevamo sottoscritto un accordo con l'allora
Il governo presieduto preceduto dal dal precedente dal Presidente Ciampi
Da allora a oggi in Italia in Francia ogni anno si sono creati trecento mila posti di lavoro con il lavoro interinale
Uguale mille trecento un milione duecento mila posti da allora a oggi in Italia non se ne creato neanche uno ripeto se si andrà avanti su questa strada non sempre non si creeranno degli anche negli anni futuri
Un altro dei grandi temi sui quali bisogna intervenire
è i conti sono i contratti a termine noi sappiamo quante in prese in una certa situazione sono costrette o da necessità o da altri fattori a utilizzare i contratti a termine sappiamo quante persone potrebbero essere impiegati con attraverso i contratti a termine questo è un altro punto su cui c'è stata una presa di posizione molto rigida
Della maggioranza o perlomeno di una parte della maggioranza al Senato non dimentichiamoci noi non auspichiamo arrivare a questo ma che l'altro giorno l'ho letto
Guardando un importante accordo che gli imprenditori spagnoli hanno sottoscritto con i loro sindacati in cui hanno ridotto il peso per l'impresa in caso di di Cynthia mento
Ma non è questo l'importante c'era scritto che le assunzioni nel mille novecentonovantasei in Spagna
Sono state al novanta per il novantacinque per cento Statte
Costituite attraverso i contratti a termine per cui noi non vogliamo contratti a termine per il novantacinque per cento delle future assunzioni ma sicuramente vogliamo anche il contratto a termine come scorta come forma di flessibilità
Tra contratto a termine tra
Part-time tra
Altre forme di lavoro a molto flessibile sì c'è un'occupazione che in Olanda un paese molto simile al nostro sotto cento i punti di vista
Vengono occupate il quaranta per cento della forza lavoro ritengo che su questi dati un governo che ha a cuore il problema come giustamente deve aver il problema dello di usurpazione debba fare una forte riflessione
E per questo che io ho chiesto la settimana scorsa non perché non rispettoso del Parlamento ho chiesto che il governo che fa un uso spesso della
Forma del della fiducia la ponga anche sulla posizione iniziale
Del pacchetto Treu questo non vuol dire non rispettare paga il il parlamento ma vuol dire anche rispettare quanto il governo ha sottoscritto perché se no
Entra in gioco tutta la concertazione e inutili che Confindustria i sindacati degli artigiani commercianti si siedono intorno a un tavolo
Sottoscrivano un accordo con il governo che poi non è in grado di portare avanti utilizzando impositivo la sua la sua maggioranza
Non si può
Comunque
Aspettare ancora molto perché il tempo è tiranno bisogna assolutamente fare queste modifiche fatte queste modifiche
Questi importanti interventi strutturali io credo che anche il Paese se non si allineerà a quella che la sua industria sicuramente farà comunque dei passi avanti e sicuramente entrerà da leader nel
Nel euro un altro dei grandi problemi e questo è il
Il passaggio al ad interventi successivi e quello che abbiamo con la pubblica la pubblica amministrazione è questo
è un ostacolo importante talmente importante è stato giudicato il secondo grande vincolo per il fare impresa in Italia
Noi abbiamo fatto un sondaggio
Interpellando cinque mila imprenditori un mese un mese fa prima del congresso della piccola impresa che si è tenuto a Brescia
Tra gli intervistati l'ottantaquattro per cento al posto appunto come problema quello delle inefficienza della pubbliche amministrazioni
Secondo solo al problema della pressione fiscale che aveva avuto il visto l'ottantotto per cento di
Interessati appunto il problema per quanto riguarda il sondaggio
E soprattutto abbiamo ormai tutti chiari che la cosiddetta infrazione burocratico legislativa non è meno dannosa dell'inflazione economica per un Paese non possiamo non dimenticarsi che in Italia tra leggi regolamenti ed altro siamo sottoposti a seicento mila norme con cui dobbiamo tutti i giorni fare i conti e che il costo dell'inefficienza della burocrazia grava sul sistema produttivo per oltre venti mila miliardi
Noi sicuramente non possiamo non vogliamo più ricordare che si vogliono ventisei passaggi per aprire un impianto chimico ventinove i passaggi per aprire un porticciolo turistico o quant'altro
Abbiamo scelto una strada diversa da Confindustria presieduta
A incaricato il Consigliere per il centro studi di guidare un cosiddetta task force per poter dare al ministro non solo le critiche non solo le cose che non funzionano perché questo ritengo che un ministro attento le conosca perfettamente ma soprattutto per portare delle possibili soluzioni
Che poi il ministro i suoi uomini taglieranno e diranno quale sarà accettabile e quale non
Non lo sarà abbiamo già portato avanti mi sembra quattordici temi su cui il ministro sta verificando e soprattutto alcuni sono stati già inseriti nella nella legge Bassanini ma continueremo su questa strada che non è solo e lo dimostra solo una Strada di critica nei confronti del governo noi siamo critici nei confronti del governo o di chi all'interno del governo non ci ascolta perché i rapporti credo siano Daloui condivisi con il il ministro Bassanini sono sicuramente rapporti molto cordiale
Sicuramente ci sono dei punti su cui non c'è condivisione ma sono improntati alla grande chiarezza così come lo sono con il ministro dell'industria purtroppo con altri con altri non è così
E nel suo complesso non è così lo ripeto ancora una volta per quanto riguarda la politica economica perché si doveva fare perché avevamo dei debiti che questo Paese doveva affrontare ma si doveva affrontare il risanamento anche attraverso lo sviluppo perché solo attraverso lo sviluppo si sarebbe ridato motore a questo Paese
Che ne ha assolutamente bisogna il primo problema
E abbiamo di fronte a ridare fiducia agli italiani a ridare fiducia agli imprenditori italiani perché quello che io oggi noto e che molti non fanno gli investimenti perché sono in una situazione difficile ma ci sono anche molti imprenditori cittadini di questo Paese che soffrono ancora di una situazione di sfiducia per cui hanno come si suol dire
Non tanto lontano da qui tirato i remi in barca e questo è un danno per tutto il paese abbiamo bisogno di iniezioni di fiducia
Il perito italiani non chiedono niente di particolare chiedono solo di non avere ostacoli chiedono solo nel più breve tempo possibile di essere messi nelle stesse condizioni in cui operano gli altri nostri concorrenti perlomeno europee grazie
Ivano Spallanzani il presidente di Confartigianato
Grazie
Grazie presidente Colaninno saluto al ministro naturalmente presente forse la signora Marcegaglia direttore tutti gli amici anche la Confartigianato presidente Calanca
E alle agli artigiani che sono qui presenti
Io sono rimasto un po'disorientato dal dal dall'acquisto del progredire dei lavori e allora cercherò di essere bene preme ma di visto che sono quattro
Né dotati prenditori di dire anch'io alcune cose che alcune sottolineature che sono state fatte dalla Suprema segati terre dalla ricco dal Presidente forse io ho cenato così con una parola al ministro Bassanini devo dire che sono d'accordo
Sono d'accordo con con con possano
Su tutta una serie di questioni che riguardano la politica economica devo dire però che già l'ho detto assoluta la volta sempre
Che avevamo sistemato per quanto riguarda la piccola impresa le più impegnative all'uso dei quindici però che in linea di principio siamo sempre contro quando si quando viene colpito il mondo del lavoro e il mondo della produzione perché tuttora tutta una serie di conseguenze
Perché non riteniamo che il vero scontro il paese non è o l'Ulivo destra sinistra nord-sud
E poi dare padroni dello scontro il Paese tra lavoratori occupati preoccupati non lavoratori ci al mondo produttivo e il mondo improduttivo lo sconto del Paese verticale al solito non risolta e ogni volta che si colpisce il mondo del lavoro non si colpisce il mondo la burocrazia
E dell'assistenzialismo è chiaro che colpendo il mondo del lavoro che non te la burocrazia si colpisce il Paese ma una cosa sola voglio sottolineare giusto il discorso devo dire ringrazio il ministro Bassanini per quello che sta facendo
Dobbiamo dire anche altri ministri su certi aspetti il governo nel suo complesso regia sono state dette alcune cose ma proprio sulla questione dell'occupazione è una cosa veramente che non riusciamo a comprendere
Perché una massa di danaro venga data
Distribuita per i lavori socialmente utili abbiamo gli articolisti cosiddetti quelli dell'articolo ventitré in Sicilia
Ero che sono migliaia di miliardi
Abbiamo i i vigili forestali in Calabria abbiamo i borsisti a Napoli sono duecentocinquanta mila persone assistite Gertrude che costano tre mila quattro mila miliardi l'anno e non è più possibile io credo che sia necessario mettere in contraddizione chi continua a preferire la politica dei lavori socialmente utili rispetto ad arte i soldi crea dei lavori veri produttivi e non dei lavori finti o virtuali
Questo credo che sia il problema e credo che nel momento in cui si dice a chi sostiene i lavori socialmente utili che anche gli operai devono pagare questi tre quattro mila miliardi
Anche il mondo dei lavori artigiani commercianti piccoli medi grandi industrie
Devono pagare questi soldi devono essere tolte al mondo produttivo per continuare a dare al mondo improduttivo io credo che onorevole Bertinotti Massimo rispetti quarta vero parlamentare però con l'impostazione sua particolare non credo sia possibile non metterlo in contraddizione
Perché in contraddizione di questi soldi pagano anche gli operai colui o coloro che lui deve naturalmente protette è in una chiara contraddizione queste cose i lavori socialmente utili lo abbiamo il problema dell'apprendistato
Abbiamo perso centosessanta mila apprendisti nel giro di quattro anni
Credo che siano cose e significa anche perdere potenzialità imprenditoriali e successive abbiamo
C'è la questione del delle vidimati del tre due per cento ma dobbiamo certamente un prodotto interno lordo che è il dieci quindici per cento in più rispetto a quello evidenzia c'è un sommerso lo sappiamo sono sei milioni di persone fa ridotto a voi tipo lavoro alle abbiamo e cioè che quando si parla del tre virgola due per cento bisogna su quante aumentare il denominatore e il denominatore sicuramente più elevato di quanto non sia attualmente ricalcoli proprio milioni di persone e allora la battaglia che quella di per di entrare e di combattere adeguatamente il il lavoro
Il lavoro sommerso e poi la necessità come è stato detto di creare nuove imprenditorialità mediante la defiscalizzazione delle imprese che nascono e poi bisogna farla star la gente la propria terra io non sono d'accordo quando il mio amico quindi Rocco regionale disse ma che spostiamo la gente del sud al nord
Credo che abbia dei costi immani questo fatto
Cioè io l'ho detto altre volte perché la gente deve lavorare in Calabria e Sicilia nel creare le condizioni alla gente di lavorare dove è nata perché i costi sociali sono costi ben peggiori di che non che non perché abbiamo la che non quelli è vero della disoccupazione di trasferirli sono costi sociali immani
Quelli che ci sono nel trasferire la gente presente al nostro
Io leggo solo alcune cose finali della relazione che avevo preparato trattandosi di questioni di questioni tecniche
Sulla questo la pubblica amministrazione
Il problema è che ha detto bene forse che credo che anche la nostra gente
Sicuramente anche la nostra gente
Nei confronti della pubblica amministrazione ha un senso ovviamente di reazione
Di reazione negativa
Gli studi che sono stati fatti la Confindustria combaciano con i nostri non l'ho fatto altri calcoli abbiamo quattordici mila miliardi di spese che gli artigiani hanno solo per rispondere agli adempimenti ai burocratismi di Stato
L'organo guardi della notato ci sono trecentottanta milioni di cittadini italiani fanno trecentottanta milioni di certificati l'anno
è una roba cinque virgola sei certificati ero attesta una cosa impressionante abbiamo costituito anche un comitato per per l'eliminazione dei certificati inutile preceduto al professor Baldassare una battaglia e stiamo facendo tante
La piccola impresa soffre molto di più della grande perché non abbiamo l'ufficio fiscale legale certamente ci sono le associazioni ma suppliscono fin dove possono supplire
E pertanto più burocratismi più penalizzazione per quanto riguarda la piccola imprenditoria e pertanto per una città di imprese più corto per essere imprenditore pertanto meno imprenditori questo e per tutto una catena che ha delle dei riverberi negativi sull'economia
E allora è chiaro che tutto quello che viene fatto per puro che attizzare semplificare sono fatti positivi che fanno sì che che la nostra gente che se fa l'artigiano ha voluto cioè di fare l'artigiano e di non fare
Con massimo rispetto degli avvenimenti che stanno delle citazioni che che ci sono in questo periodo ma siamo certi fai artigiani non hanno scelto di fare il ragioniere
Poi contati hanno scelto di lavorare purtroppo ci hanno costretto a fare il ragioniere per circa il venti per cento del tempo che nostro calcoli il tempo che noi è vero che ricreano occupati in una giornata vendite per cento piene speso per i costi burocratici ecco allora crediamo che ci sia
Che sia necessario per la questione della della riforma già il ministro Bassanini sta facendo tanto e l'abbiamo detto siamo in collaborazione con la poniamo anche noi primo nella chiarezza rispetto ai tempi per la conclusione dei procedimenti per ovviare all'inerzia della pubblica amministrazione e corrispondere
All'esigenza di certezza del diritto che sono un fattore di competitività delle imprese anche soprattutto i rapporti internazionali nell'espansione dei casi di silenzio assenso per responsabilizzare i pubblici funzionari e non permettere che l'inerzia della pubblica amministrazione si trasformi in un danno per i privati
In una seria azione in favore dell'autocertificazione
Nel completamento della rete di scambio di informazioni tra pubblico tra pubblica amministrazione
E non nell'unificazione degli sportelli in un solo punto di riferimento possibilmente su base comunale intesa come livello maggiormente vicino al cittadino imprenditore
Queste sono alcune delle cose fondamentali oltre naturalmente al fatto ci dicevo tempo addietro col ministro che ci deve essere anche la collaborazione della pubblica amministrazione purtroppo la pubblica amministrazione è così
E in casa dell'attacco coi coi timori politici sono stati nessuno si muove più nessuno firma
Sappiamo che per una parte scivola dalla ventisette le centoquattro firme
Sappiamo che è stato anche semplificato questo tipo di discorso quando hanno raccolto ultima firma devono ripartire dalla prima perché è scaduta e allora sono tutti i tempi che si perdono
E e tutte cose che naturalmente fanno tra virgolette Inti perire la nostra gente abbiamo poi dei casi voi non so se stanno capitando anche qui ma stanno capitando dei casi in giro per l'Italia
Dove perché per il bagno sporco
Dai tre ai sei mesi di di di di arresto
Per dare una lampadina messa di traverso arriva la luce e cominciano a combinare dei guai dobbiamo pigiati il ministro Treu
Perché questa legge seicentoventisei leggi precedenti vengono viste in modo burocratico delle persone che non conoscono quello che fanno
Che mandano i ragazzini presso le nostre aziende ventidue di tre anni che hanno letto una pagina solo vero delle norme e vanno a vedere solo la cosa era l'attiva quella pagina è un giorno di Corvia piantare un chiodo al sinistro il giorno dopo a destra e l'abbiamo già avvisato che a volte mi succederanno degli incidenti
E ci auguriamo perché diventerà una questione di ordine pubblico questi sono la legge sulla sicurezza è una legge che è stata fatta per gli addetti a lavori come al solito e non è stata fatta certamente per la sicurezza dei nostri dipendenti
Ci auguriamo e noi anche ci auguriamo che anche queste disposizioni qua che sono fatti di ordine burocratico vendono così normalizzate vengono è cioè rese possibili di accettazione da parte nostra gente perché scattata la la l'equazione è già si comincia a vedere da i dati più dipendenti più rischio meno dipendenti meno rigido perché significa che chi può licenziare che assume almeno a meno rischi che significativa penalizzare ancora una volta l'occupazione e credo che sia stato penalizzato sufficientemente
Grazie
Appena arrivato lo chiamiamo subito delle presidente dalla Confcommercio
Scusandomi per il ritardo ma oggi è un giorno di sciopero dei controllori di volo e allora
Un po'di ritardo c'era impedito di essere per tempo qui
Che dire
Nessuno di noi intende sottovalutare il momento che un momento di passaggio certamente segnali da parte del governo
Ne sono venuti quale generico quindici Marcello sulla semplificazione una prima prova altra legge approvata il ventinove aprile che ora al Senato sullo snellimento
A mani se arriva un'altra prova qualcosa si sta cercando di nuovo nel rapporto tra stato pubblica amministrazione cittadino però con altrettanta chiarezza c'è da dire che questi segnali sono ancora caratterizzati da troppa ambiguità non risolvono alla base quello che noi imprenditori vorremmo forse invece risolto
E cioè aprire non un nemico nella pubblica amministrazione ma un amico nella pubblica amministrazione e soprattutto un amico che considera entità più piccole le imprese più piccole
Come un qualche cosa da far crescere a fare sviluppare allora vivendo questa stagione di passaggi io credo che alcune cose debbono esser dette che queste cose non sono gradevoli e anzi lasciano l'amaro in bocca quali che vorrei elencare sono tre sostanzialmente la prima e che si fa fatica tuttora scalpello rare e a buttar giù quelli che sono i veri Moloch della vecchia amministrazione con questi moloc al loro posto difficilmente qualche cosa cambierà sul serio nella maniera di gestire questo Stato
A seconda considerazione che il sistema dei controlli della spesa che si è cercato in tutta fretta di mettere in piedi
E tuttora farraginoso che rischia se non corretto in tempo di fare altri danni
Questo forse è un concetto che andrebbe ampliato
Dobbiamo capire che non ci troviamo Bassanini ma tutti quanti noi molto nel prossimo futuro cioè con l'entrata a regime di queste leggi se noi avremo un Rita sul periodo della pubblica amministrazione probabilmente avremmo con forse più rischi o forse più danni di quelli attuali la fase iniziale lo start-up del del delle novità legislative diventerà un una fase molto importante
La terza e ultima considerazione è quella che riguarda
Quanto si sta dicendo da otto mesi almeno a questa parte
Sull'assoluta necessità di una riapertura dei cantieri ma questi cantieri tardano a riaprire che direi che le pratiche amministrative che giacciono nei ministeri
Continua lì arrestare direi che il tempo scorre dico gli orologi continuano a scorrere ma di fatto le lancette della pubblica amministrazione restano ferme e oggi erano nel solito modo
La verità dove la verità è che molti dirigenti del vecchio Stato per paura di perdere
Con le possibili riforme stridenti sempre bene indennità potere hanno alzato i ponti le fattorie si sono chiusi mediatori del loro potere nelle torri medievali nel loro quartiere
E quindi in questo momento noi vediamo che le cose viaggiano forse anche più lentamente di perché
E chiaro che stiamo come dicevo prima soffrendo quindi le conseguenze di questo momento di transizione
Ma dico utili cose di cui noi non possiamo ancora renderci conto e quanto questa transizione durerà e quanto tempo ci vorrà perché il nuovo Stato comincerà a funzionare sul serio
Il cammino e lento e il cammino spesso ha il passo del gambero il problema invece vero è quello di cercare di uscire il di più in fretta possibile da un un groviglio
Rappresentato la contraddizione interna impedimenti
In maniera da far funzionare lo stato e soprattutto assecondare l'impresa
E attraverso l'impresa la ripresa della nostra economia
Vorrei citare un esempio che quello ad esempio il sistema del credito un sistema che fa acqua da tutte le parti dice ma che c'entra con la pubblica amministrazione eccetera nel ancora abbiamo di fatto anche una serie di banche che sono ma anche posseduto dallo Stato
Che dovrebbero essere uno degli alberi motore di una ripartenza dell'economia invece questi al dei motori sono tuttora in banca in panne il rapporto con con gran parte del le imprese e i loro assistiti Scano assistono e soprattutto con le piccole imprecise
Perché perché questo sistema bancario continua a lavorare ancora su programmi antiquati programmi carichi di costo
Programmi che prevedono anche un esubero di personale di cui non sanno come liberarsi così diretti oggi l'impresa che paga il prezzo di tutte queste distruzioni e di tutte queste hanno magia
E diede anche l'impresa che continua a pagare il prezzo del mancato rinnovamento delle amministrazioni pare che esse siano regionali e statali catastali tributarie o quant'altro e che appunto valendosi anche su questa congerie di leggi noi siamo credo il Paese europeo ordina leggi più più regolamenti quant'altro di fatto continuano a bloccare investimenti senza Vieri domande lascia chiusi come dicevo prima i cantieri
Toro a togliere di fatto la voglia di investire e di fa di operare per la crescita del nostro Paese
Io credo che sia questa la situazione e purtroppo oggi e chi dice il contrario o sogna a occhi aperti gira sull'ottovolante delle pure illusioni
Insomma io credo che vada ribadito il concetto che noi dobbiamo trasformare questa pubblica amministrazione che oggi come oggi è ancora la prigione amica nemica del mercato in una amiche del mercato
Abbiamo voluto il mercato dobbiamo adeguarci al mercato dobbiamo anche capire che la pubblica amministrazione di ridiventare un fulcro per la costruzione di nuove di un buon mercato
Poco c'entra quindi la difesa dei privilegi se vogliamo anche di diritti sanno colma di vetusto che sembrano quasi o su capiti da parte della pubblica amministrazione
E io concordo con quanto ad esempio diceva qualche giorno fa Mario Pirani su un giornale che certamente non è antigovernativo come Repubblica quando citando il pacchetto Treu diceva che oggi si è fatto un vero e proprio Bugo nell'acqua
Che anche lì quello che credo sia fortemente animata da buone intenzioni ma anche lì dobbiamo capire che bisogna al più presto o non girare qui intorno al problema lavoro che un problema serio ma avere una serie di provvedimenti bisognerà
Andare sulla strada di una rapidissima approvazione di di questo pacchetto perché disoccupazione aumentar atipici occupazione molto forte in in determinate aree del Paese la destrutturazione di fatto rallenta
Per lo sviluppo economico di questo
Allora io credo che tutto sommato questo va detto che vero forse la la cattiva vecchia pubblica amministrazione qualche brandello di pelle lo ha perso in questo frattempo ma continua a mantenere il cuore i polmoni
Apparato renale diciamo le viscere di sempre e invece lì che dovremmo gettare il il l'attacco finale aveva una pubblica amministrazione ripeto che portata verso l'impresa Utah l'impresa cresce
E permettetemi di dire che questo anche domani cercheremo di cominciare
A dimostrare con questa presentazione che andiamo a fare penso che generasse meglio di me ministro della funzione pubblica a Roma nel Forum della pubblica amministrazione
Credo che lì ecco ci possono essere i ci possa essere il DNA di una nuova pubblica amministrazione
Che nasce dal basso che può essere e facilmente replicata in altre realtà ambientali che può essere di esempio per quella parte invece del vecchio sistema della pubblica amministrazione che non vuole rinnovarsi e che continua a fare resistenza questi cento o progetti che domani andiamo a diciamo a a premiare vero Bassanini credo che siano ho un un fatto emblematico simbolico ma che non deve restare assolutamente isolato anziché a proposta di mi verrebbe da associare al ministro Funzione pubblica Colantoni
Il restare a allungo nel suo incarico quella di verificare l'anno prossimo quanto di questi progetti sarà rimasto e quanto sarà invece è stato ulteriormente replicato in altre aree
Del Paese perché non è certo individuando cento buone soluzioni che non possiamo pensare di aver risolto questo che ovvero e grande problema
Un altro esempio che riguarda
Un altro settore della pubblica amministrazione anche se ormai viene chiamato ente autonomo è quello delle Poste
Anche lì noi abbiamo assistito in questi giorni a questi aumenti che sono andati in maniera abbastanza consistente dal sei settantacinque al ventitré per cento di tutte le tariffe
Ma la verità è che anche lì il vecchio continua permanenti
Il vecchio si basa su due concetti
Più o meno rispetto all'ottantanove il periodo in cui fu ha portato l'ultimo ritocco
Il periodo di percorrenza o la resa del servizio è rimasto degli enti per dire che per mandare una lettera ad alcuni Roma più o meno allo stesso tempo ci si impiega addirittura
Tu ma con un dato di fatto in più
Che gran parte del volume del traffico postale in questo frattempo è sicuramente lui il fax ribolle a Malta
E allora perché non aveva avuto una migliore resa del servizio che giustifica un aumento delle tariffe su queste cose dobbiamo interrogarci se vogliamo veramente modernizzare questo Paese perché e noi continuiamo a al ad a vere le stesse brutte condizioni di resa che di fatto allontanano il servizio da una concezione moderna
Per lo stesso europea dello stesso in questo noi sappiamo benissimo ci sono qualcosa come almeno trenta mila esuberi da dover fare nel settore postale ora io non vorrei che appunto a mancanza vi aver proceduto a questo cioè non avere proceduto a questo di fatto stia ulteriormente India come dire Ingrid bando il un meccanismo che certamente non stanca rende al massimo
Allora io credo che
Dobbiamo dare atto oggi questi in maniera positiva di questi tentativi di riforma
Al Governo di portare avanti e bisogna dargliene atto volentieri ma bisogna dire con altrettanta chiarezza penso che su questo converrà possesso ministro che siamo ancora ben lontani per raggiunto risultati auspicati ne abbiamo appena scalfito un bisonte un Morocco come dicevo prima ma non siamo ancora riusciti a perforare questa corazza
Fortissima potentissima che il vecchio schema nella pubblica amministrazione
Rottura che ancora ripeto più che che forte più che tempo traggono è una struttura che di fatto ha continuato anche in alcune sue
Espressione a bloccare quel procedimento assolutamente necessario del paese che si chiama privatizzazione
Perché se noi andiamo a guardare forse il consenso quindi dalle predicazioni è maggiore di quello che invece alcuni cosiddetti boiardi di Stato in questo frattempo hanno avuto tempo e modo per dimostrare la stessa elaborazione dei regolamenti attuativi faccio un esempio Vendola un settore che siamo a cura del pubblico esercizio un settore di piccole imprese duecento mila imprese nel novantuno fu approvata una legge la legge diceva che entro sei mesi andava approvato il regolamento di attuazione beh noi sono ormai sette anni quasi sei anni Protti che andiamo a sbattere contro questo rimpallo di responsabilità
Tra la o non è più un fatto appunto legislativo non è più un fatto politico tra virgolette soltanto un fatto regolamentare ci continuiamo a sbattere probabilmente alla fine ce la faremo
Ma allora ecco soltanto eliminando questo ai riusciremo a dare vengo al concetto finale all'imprenditore la sensazione di non sbattere contro un muro di di un riusciremo a far sì che l'imprenditore non si dimostri stanco di ascoltare di ricevere promesse noi oggi siamo veramente al agli ultimi mesi di un processo di arrivo verso l'Europa che sicuramente dovremo centrare
Che cosa chiede
Venendo ai duecento vedemmo
Soltanto se alla fine di questi mesi avremmo veramente perforato quella corazza che dicevo essere prima ancora assai resistente che abbiamo appena scalfito ma tante volte la piccola scalfittura può essere come come dire il dito nella nella diga che comincia a farà qualcosa fa saltare tutta e una volta fatta saltare tutta probabilmente ecco tutta il sistema tutto il sistema imprenditoriale italiano ne avrà benefici che potrà a giustamente sentirsi pronto per competere in un mercato pian più che quello europeo ad armi pari con altri paesi che invece in questi anni
Hanno assai più ferocemente Dino riformato lo Stato ripensato il modo di porsi fra pubblica amministrazione e cittadino e soprattutto sono andati incontro alle esigenze dei cittadini
E degli e delle imprese di quei Paesi
Residenti
Industriali Confartigianato il suo ruolo di dare una risposta a queste aspettative
Sia fondamentale centrale allo sviluppo di questo Paese
Negli Stati Uniti volevo solo fare due flash
Il discorso di apertura del secondo ciclo di presidenza
Clinton l'ha detto
Che gli anni due mila saranno caratterizzati dall'efficienza dalla qualità dei servizi dalla tecnologia dell'informazione
Il suo vicepresidente incaricato per la gestione dell'organizzazione delle grandi ai muri dell'information technology della comunicazione
Due settimane fa si è stato l'annuncio che Microsoft Boeing hanno lanciato nello spazio trecento satelliti per costituire la più grande rete di telecomunicazioni via etere nel mondo
Ecco io credo che
Quando si pensa a queste cose e quando si pensi invece al sono l'ogiva che viene usato da pubbliche amministrazioni in Italia e quando si pensa alla centralizzato e la pubblica amministrazione italiana oggi rispetto alle esigenze del Paese io credo che lei abbia un ruolo delicatissimo forse il più importante
Di questo governo
Non ci aspettiamo da lei fosse tutto
Tantissime cose fosse dei sogni ma certamente ci aspettiamo dalle la risoluzione dei problemi quotidiani
Che certamente Lori registriamo come costo come inefficienza come ostacolo il come ritardo
E quindi vediamo in lei un grande fare un e ne facciamo
Tantissimi auguri di riuscita
Perché nella misura in cui lei riusciva nel suo incontro nel suo compito
Credo che il suo contributo allo sviluppo di questo paese sia certamente superiore a tanti interventi di come si può dire risoluzione per decreto
Dei problemi italiani
Grazie del suo intervento e alla fine
Io ringrazio innanzitutto dell'invito partecipare a questa Assemblea e cercherò di non farmi trascinare nel dibattito su questioni generali
Sulle quali interlocutori
Migliori sono altri sono il Presidente del Consiglio sono il ministro del Tesoro sono ministro delle Finanze sul ministro del lavoro
Due solo e questioni generali su due sole questioni generali Vorrei fare una rapidissima due rapidissime
E in qualche misura anche banali considerazioni
La prima
La spesa pubblica italiana
Al lordo della spesa per il servizio degli interessi sul debito pubblico è una delle più alte d'Europa è vero
è anche vero che la spesa pubblica italiana al netto
Delle spese per il servizio degli interessi
Non è una delle più alte
è nettamente inferiore alla media dei paesi sviluppati di euro
E questi questo perché lo sappiamo tutti abbiamo sulle spalle quei due virgola tre milioni di miliardi
Di debito pubblico
Moltiplicati per tassi di interesse che sono ancora
Più alti della media dei paesi dell'unione europea
Questo significa molte cose
Significa molte cose
Che richiedono quell'approccio fine di cui parlava il presidente Colaninno
Ad altro riguardo nella sua relazione ma che è importante anche in quel col in questo caso significa che non è più facile questo lavoro è stato fatto
è stato fatto a partire dal governo Amato e dal governo Ciampi in particolare
Non è più facile operare
Con tagli
Semplici
Alla stesa pubblica significa che dobbiamo operare con un approccio molto più complesso sostanzialmente in
Quattro principali direzioni
Una e credo che questo sia il terreno su cui a questo governo è al ministro Ciampi non possono non essere riconosciuti i risultati reali
Molto consistenti
Uno è ovviamente lavorare per la perché i mercati riducano i tassi di interesse
Sul debito pubblico ma
Per conseguenza e questa conseguenza dovrebbe essere
Controllata più efficacemente anche per il sistema dell'impresa
Da questo punto di vista non c'è dubbio che la riduzione dei tassi è una delle più consistenti riduzioni strutturali di spesa pubblica nella misura in cui questa riduzione si consoli
E l'ingresso in Europa significa questo
Significa ovviamente una strutturale definitivo ancoraggio dei nostri ingresso nello unione monetaria europea dei tassi di interessi sul nostro debito pubblico a quelli medi europei
Le dimensioni di questo riduzione distesa sono a voi beh notte e sono rilevantissimo
La seconda direzione e una riforma soprattutto qualitativa
è vero diciamocelo con chiarezza
è vero che la nostra spesa sociale è più bassa della media europea come è vero che è più bassa della media europea la nostra stesa per la pubblica amministrazione
è un dato Hawks
Mille novecentonovantasei
Tuttavia non può che essere così
E non possiamo non può che essere così proprio perché la spesa per gli interessi comunque superiore alla media europea e lo resterà
Anche avendo
Tassi agganciati a quelli della media dell'Unione europea perché lo stop del nostro debito pubblico e ci metteremo ovviamente anni
A ridurlo lo stop del nostro debito pubblico e comunque superiore
è il doppio
Grossomodo il doppio di quello della Germania e della Francia tanto per avere come
Sappiamo tutti un ordine di grandezza
Quindi non può non essere inferiore ed è decisivo il problema della qualità
Della qualità della spesa sociale
La riforma del Welfare significa da un lato evitare che cresca nel tempo
Il problema della sostenibilità della spesa sociale e dall'altro il problema della qualità
Della distribuzione della spesa sociale
Della efficacia della spesa sociale della qualità dei servizi
La stessa cosa vale per la pubblica amministrazione è la stessa cosa vale per il sistema fiscale
è difficile pensare in questa fase ad una riduzione del gettito fiscale è giusto porre il problema di invece di una riduzione della pressione fiscale sulle imprese
E sul lavoro
E una riforma fiscale dovrebbe non ne posso parlare io in questa non ne posso parlare io ma dovrebbe raggiungere questo questo scopo
Il che significa che come hanno detto Spallanzani e Bill soprattutto Spallanzani ma anche ville
Significa lavorare perché emerga il sommerso
E l'emersione favorire l'emersione del sommerso e l'emersione del sommerso
Oltre a incrementare
La correttezza della competitività del sistema che la competizione tra imprese sommerse o imprese che si avvalgono del sommerso è impresa invece emersa è una competizione scorretta
Ma oltre a incrementare il grado di competitività
Consentire anche di migliorare sia il numeratore che il denominatore
Del principale parametro di riferimento che viene assunto nel sistema monetario e finanziario europeo per verificare la solidità e la stabilità di un problema di un Paese
Terza questione che è stata posta dobbiamo puntare molto di più io non lo condivido e credo di poter dire che il governo condivide questo approccio dobbiamo puntare molto di più sulla crescita
E favorire la crescita
Se abbiamo questi vincoli vincoli duri
Allora noi possiamo possiamo trovare una via d'uscita
Se riusciamo se troviamo le soluzioni e gli strumenti per far ripartire la crescita e quindi allentare il peso di questi vincoli
Facendo ripartire lo sviluppo la crescita l'aumento del PD su questo torno tra un minuto perché centrale nelle considerazioni che volevo sottoporta
E la quarta questione la stabilità la stabilità politica la stabilità istituzionale problema posto nell'intervento di Emma Marcegaglia con riferimento ad una partita
Decisiva che si gioca in questi mesi che la partita delle riforme istituzionali
Allora io vorrei dirlo in questi termini
E entro direttamente nel tema che mi è assegnato a questo punto
Noi abbiamo uno dei fattori del uno dei fattori della competitività di un paese nel mondo della globalizzazione della competizione globale
E
L'efficienza la qualità la stabilità
Del suo sistema istituzionale e amministrative
è un fattore decisivo
è considerato decisivo come sapete dai mercati finanziari internazionali ed è decisivo per la competitività delle del sistema delle imprese delle singole impresa nella competizione internazionale
Noi abbiamo la ma una macchina dello Stato scassata
Abbiamo tutti noi e non è questione di tutti noi che abbiamo ereditato dal passato non solo il fardello dei due virgola tre milioni di miliardi di dollari dei di lire di indebitamento pubblico
Ma anche ma anche abbiamo ereditato una macchina stessa
Poi ci sono delle eccezioni
Billè citava i cento progetti domani Billè Spallanzani Emma Marcegaglia e Dio al Forum della Pubblica amministrazione abbiamo fatto parte di questa giuria
Da me voluta proprio per coinvolgere rappresentanti di quelle che sono gli utenti principali delle pubbliche amministrazioni sistema delle imprese grandi IP medie piccole premiamo cento progetti di innovazione realizzata nelle pubbliche amministrazioni italiane
Cento casi scelti tra mille quattrocento importanti il segno di che cosa si muove
Però sono ancora eccezione
Ha ragione dovute alla dedizione all'intelligenza la fantasia del anche alla capacità come dire di muoversi
Di fare lo slalom tra le leggi le procedure lei bizantinismi dei nostri regolamenti e di inventarsi soluzioni positive per gli utenti
è un fatto importante perché la riforma deve partire anche dal basso però non deve crearci Duzioni e non ci creiamo invece complessivamente la nostra pubblica amministrazione nostro Stato eh scassato
E allora io poi vorrei dire una prima cosa credo in questo convergendo col presidente Fossa se ho capito bene una suo accenti
A riparare
Questa macchina
Questa macchina scassata richiede di sostituire completamente il motto
Il motore cervello la testa del nostro sistema questo il lavoro della Bicamerale
Occorre un sistema una forma di governo una forma dello Stato
La legge elettorale e quant'altro
Che dia stabilita governabilità chiarezza nelle scelte gli elettori devono poter decidere conferire il mandato a governare per quattro anni per cinque anni
Conferire il mandato non meno impegnativo a fare opposizione e poi alla fine del mandato giudicato dei risultati come avviene come avvenuto oggi in Inghilterra qualche giorno fa in Inghilterra
Tra quattro cinque anni che elettori giudicheranno i risultati del governo Blair come hanno
Valutato i risultati dei governi precedenti
Il motore va
Sostituito
è necessario che la Bicamerale abbia successo poi in una macchina c'è tutto anche nelle nostre macchine anche tutto il resto è scarsa salvo appunto quell'eccezione
Il resto cosa vuol dire freni impianto elettrico sospensione Carrozzeria
Questo ci sono le altre riforme dei riforme della pubblicamente il sistema delle pubblica amministrazione delle procedure dei controlli la semplificazione normativa la deregolazione la semplificazione dei procedimenti che noi dobbiamo fare in parallelo è incoerente e in e in coerenza in raccordo con il lavoro della Bicamerale
Allora
Non so se interpreto quanto fosse diceva ma riparare questa macchina
Cambiare il motore
Riparare e U interesse di tutti
Chiunque sarà il guidatore che in un domani il popolo italiano manderà a guidare questa macchina il popolo italiano deciderà se la macchina sarà guidata da Prodi da Berlusconi e da da Fini da D'Alema da da e deciderà con questo anche dove farla andare là mai
Deciderà ma oggi questa macchina non va da nessuna parte
Perché oggi non è in grado di arrivare il problema non è andiamo a Mila no o andiamo a Bari o andiamo a Trieste il problema è che la macchina non va
E riparare questa macchina dovrebbe essere interesse comune chi Lupoi ci si gioca la partita la partita dei programmi la partita dei candidati premier la partita
Questo è il punto
Senza pretendere di confondere le due cose
Oggi con comunque quella macchina scassata uno non puoi non puoi don può decidere di andare a Milano a Trieste o a Bari al massimo può andare a Tivoli a Civitavecchia o a o a latina voglio dire però decidere dove andare adesso qualcosa che appartiene giustamente a chi ha vinto le elezioni o comunque a una maggioranza
Ma riparare la macchina e compito comune ed è compito che si può fare assieme perché poi i programmi elettorali
E i partiti rudimentali dovrebbero essere vincolati dal programma elettorale
I programmi elettorali non ci sono molto diverso
Io vorrei dire da questo punto di vista anche altri temi posti qui
Le privatizzazioni non voglio entrare sul tema delle prime elezioni voglio solo segnalare che amministrazioni locali
Che avevano nel loro programma
Una politica di privatizzazioni delle aziende municipalizzate delle società comunali
E credo hanno perseguito con determinazione Illy a Trieste io Rutelli a Roma per esempio per la Centrale del latte per l'azienda elettrica
Non sono arrivati in quattro anni in porto perché le procedure le regole i procedimenti i controlli i ricorsi al TAR il referendum promossi dalle opposizioni di destra e di sinistra
Gli hanno impedito di arrivare questo risulta allora e quanto per me macchina sono anche le procedure
Macchina sono anche le regole macchina sono le seicento mila regole che poi forse sono persino di più
Sede scorporiamo
I fondi comunitari i fondi strutturali
Anche la ragione principale per cui noi non poi ci sono le responsabilità dei singoli responsabilità Poli
Ma la Regione principale e che non abbiamo rispetto al Portogallo rispetto alla Spagna procedure e regole e controlli che privilegiano l'immobilismo regole bizantine
Regole di un'epoca nella quale il tempo non era una variante decisiva è una variabile indipendente ci si mette cinque anni smette cinque anni
Oggi invece decisi perdiamo risorse fondamentali prendiamo opportunità
Allora io penso che la questione che abbiamo davanti e sulla quale vorrei dire così rassicuro Billé
E smentisco la mia amica Emma Marcegaglia la riforma Bassanini cosiddetta ancora non esiste
Non c'è non c'è nessuno degli affetti di queste leggi esiste ancora
Abbiamo ottenuto dal Parlamento
Diciamo al novanta per cento
Per due leggi in via definitiva abbiamo tenuto dal Parlamento il disco verde
Le indicazioni di marcia
La possibilità di lavorare senza dover tornare
Al voto del Parlamento
Per una dobbiamo costruire
Ma dobbiamo costruire la dobbiamo costruire in su questo io l'ho fatto più volte
I presidenti delle organizzazioni imprenditoriali che stanno dietro a questo tavolo lo sanno la dobbiamo costruire necessariamente insieme
Come ha fatto la commissione Clinton Gore negli Stati Uniti
Noi siamo all'epoca in cui è partita la commissione Clinton Gore lanciando un appello alla collaborazione
Lasciando l'appello alla collaborazione di idee di progetti di proposte non solo di esigenze lo diceva Fossa io condivido non solo di esigenze le esigenze l'abbiamo raccolto sono davanti a noi
Poi che noi abbiamo forze limitate il Governo a forze limitate
E siccome cambiare importa anche un cambiamento di cultura e di mentalità useremo tutto il meglio che c'è nella pubblica amministrazione ma non basterà
Allora noi questa riforma la dobbiamo fare
Subito
In tempi molto più rapidi di quello che sarebbe ragione per farla in modo ordinato e tranquillo
Per una serie di ragioni di cui io vorrei dire anche qui so di dire cose banali ridire dei due principali
La prima è che noi non possiamo noi chiede e voi tutti tutti i cittadini italiani fare sacrifici pesanti
Perché sappiamo di aver chiesto sacrifici presenti sappiamo anche di avere scelto la strada dell'impopolarità per entrare in Europa
Per entrare in Europa dall'inizio
Io condivido le i rilievi che ha fatto su questo punto il Presidente forse e poi rischiare di essere ributtati ai margini dell'Europa perché il nostro Paese il sistema delle nostre imprese
Ha sulle spalle degli handicap dei costi
In termini di competitività che derivano da una pubblica amministrazione più inefficiente
Perché è paralizzata da regole arcaiche da procedure bizantine da controlli Inc insopportabili e ingestibili
E perché le stesse in prese hanno in tutti i loro rapporti con le pubbliche amministrazioni dei costi molto più alti di quelle di altri ex in alcuni casi
Del tutto incomprensibili e ingiustificati perché quando si va a vedere non c'è ragione per dover sottostare a certe procedure
La seconda ragione e che la grande questione dell'occupazione penso che si è persino inutile dirlo disoccupazione
E non si può non affrontare se non come è stato detto
Creando le condizioni per la crescita creando le condizioni quindi per le condizioni favorevoli agli investimenti
Agli investimenti per attrarre capitali italiani che ha i capitali internazionali
Non si può pensare
Che il problema della disoccupazione lo si affronti mediante
Investimenti pubblici fatti per creare occupazione gli investimenti pubblici sono necessari per fare le infrastrutture necessarie
A infrastrutturare il Paese ai fini di creare le condizioni per la crescita per gli gli investimenti dei privati e delle imprese quindi qui c'è un problema
Che richiede una razionalizzazione è una scelta di priorità nella spesa pubblica appunto molto più fine di quella fatta fino ardore ma questo fino
Per il resto noi dobbiamo puntare sulla crescita indotta dagli investimenti era al lavoro
Delle imprese private ma allora
La questione della pubblica amministrazione torna centrale per le ragioni insieme a quella del nel modo con cui organizzato il nostro sistema fiscale certamente ma quello non è compito mio
Queste leggi il governo nell'estate scorsa ha presentato a questo riguardo quattro leggi
Quattro letti due sono state definitivamente approvate dal Parlamento
Singolarmente sono le leggi di delega
Sono le più importanti perché delineano come dire gli sci lo scenario complessivo sono anche leggi che devono essere attuate con decreti delegati
Altre due
Sono invece più indietro una per la verità in direttore d'arrivo dopo la fiducia posta subito prima subito prima di Pasqua e il Senato l'ha all'ordine del giorno il tredici e il quattordici di maggio
La quarta che la legge di riforma degli enti locali
Invece purtroppo ancora indietro nelle bizantine procedure
Del nostro sistema parlamentare
Che è un altro dei problemi che andranno affrontati bicamerale e regolamenti parlamentari Emma perché anche qui paghiamo rispetto agli altri Paesi un costo in termini di tempi di decisione assolutamente ormai non più tollerabili di tempi non di merito delle decisioni quello è un altro problema voglio dire ma i tempi anche qui sono determinati
La
Prima di queste leggi la legge delega per la riforma amministrazione quella su cui più c'è bisogno di una collaborazione qualificata da parte di tutte le organizzazioni che rappresentano il mondo dell'impresa il mondo del lavoro c'è già stata come è stato sottolineato io devo dare atto
Sia Confindustria e Confcommercio Confartigianato perché sono qui
Che anche a CGIL CISL UIL che non sono qui ma che per esempio sulla privati sul completamento della privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico
Esteso ai dirigenti
Eliminando sacche e più che sa che corporative resistenze che ci sono ancora e sono forti hanno dato un contributo importante
Le linee generali di questa legge io credo
Noi dobbiamo prendere atto che il Parlamento le approva
Anche con il voto di forze politiche che spesso
Consideriamo renitente
E le linee sono
Una forte deregolazione
Delegificazione e semplificazione dei procedimenti
Deregolazione non abbiamo non non nasce come sapete questa legge in Italia da un
Di liberismo ideologico
Nasce dalla considerazione pragmatica e concreta che noi abbiamo troppe Recco regole troppo confuse regole contraddittorie regole che paralizzano le energie non solo dei cittadini dei privati delle imprese ma persino delle pubbliche amministrazioni
Ha persino delle pubbliche amministrazioni
Quindi meno regole regole più semplici le regole necessarie
Quelle necessarie per garantire i diritti le libertà dei cittadini e gli interessi generali
Meno regole e regole e quelle che restano per lo più fissate costruiti più flessibile
Produce semplificazione dei procedimenti la legge cinquantanove quella di cui parlo come sapete
Autorizza il Governo
A senta delegificante quattrocento leggi
E autorizzare doverlo semplificare i relativi procedimenti in via amministrativa con Regolamento
Io qui ho chiesto una un aiuto qui ci sono molte delle leggi determinanti per il lavoro delle imprese
Localizzazione realizzazione ampliamento riconversione di impianti prodotti
A appalti di opere pubbliche odio o appalti di forniture pubbliche
Le leggi in materia di incentivazione sostegno all'impresa e di ricerca applicata di finanziamento alla ricerca leggete quell'allegato non li abbiamo trovati tutto e forse
E infatti adesso nel lavoro per esempio con Guidi
E i suoi emergono
Emergono altre che dovremo meno la legge poi prevede tutti gli anni
Una legge di delegificazione di semplificazione quindi rimetteremo nella legge per per l'autunno diciamo ma intanto siamo stati autorizzati dal Parlamento
A fare in via amministrativa
E su questo non abbiamo bisogno di avere proposte idee testi poi di parliamo naturalmente non li prendiamo a scatola chiusa
Allora meno record le regole necessarie
Mettiamo uno un uno stop non solo nostro
Ma invertiamo questo diluvio
Questo cancerogena proliferazione che durava da centocinquant'anni aggiungendo sempre cose nuove
In taluni casi come sapete si può solo dire frutto del cervello malato di azzeccagarbugli riparte
Che in alcuni casi così
Secondo uno Stato più leggero
Uno Stato che gestisce meno
E non come si diceva una volta regola di piuma appunto regola meglio Regolamento
Da questo punto di vista la legge cinquantanove
Anche se in modo meno chiaro di quanto il governo avesse proposto nel luglio dell'anno scorso
Però la legge cinquantanove autorizza il Governo a stare due operazione
La prima operazione una prelazione di vera e propria dismissione restituzione alla società civile al privato di funzioni pubbliche che non è più necessario siano svolte da apparati pubblici
Sottrazione di per dirla tra virgolette cordialmente di privatizzazione
Useremo la delega della legge Bach cosiddetta Bassanini per la riforma del collocamento
Che cesserà di essere una funzione svolta da apparati pubblici in regime di monopolio pubblico come chiede l'Unione europea peraltro ma ci sono molti altri settori nei quali lo Stato può può ridurre i costi
E migliorare l'efficacia complessiva del suo sistema
Restituendo lì al mercato
Tanto per fare un esempio oggi mantenere un servizio pubblico di escavazione porti Costa al metro cubo e scarlatto da dieci a quattordici volte quello che costa convenzionarsi con imprese private
Quindi è evidente che in questo caso ci sono fortissime
Diseconomie e costi nel mantenere una struttura pubblica qui non siamo all'amministrazione della giustizia voglio dire no che è funzione tanto per fare un esempio che deve restare funzione pubblica stiamo in un'attività che produce un un'attività che può per cui si può benissimo e vantaggiosamente ricorrere al mercato
La seconda operazione come sapete che lo Stato è autorizzato a fare
Una
Generale ridistribuzione
Delle funzioni e dei compiti pubblici attuando il principio di sussidiarietà
Lo Stato centrali l'amministrazione del stile amministrazione centrale e periferica dello Stato
Si concentra sulle sue funzioni essenziali
Quelle che devono essere svolte che sono svolte anche negli altri Paesi in Inghilterra come negli Stati Uniti in Canada o in Germania inevitabilmente dallo Stato che poi alcuni di questi Paesi chiama Stato federale
Ordine pubblico difesa sicurezza dei cittadini e amministrazione della giustizia politica estera e
E pochi altri
Le altre funzioni vengono decentrate devolute dove non debbano essere dismesse
Sul territorio
A comuni province regioni camere di commercio e la Rete delle istituzioni territoriali
Che sono in grado di svolgere queste funzioni in modo più aderente ai bisogni e alle esigenze e come diceva Colaninno nella sua relazione in modo più fine
In relazione proprio a le caratteristiche di ciascuna realtà sociale produttiva economica e quant'altro
La terza operazione che fa questa addetti legge di delega che connesse a queste però la semplificazione della filiera delle responsabilità
Questa operazione di devoluzione di decentramento consente di ridurre
La lunghissima
La lunghissima filiera di responsabilità che entrano oggi in quasi qualunque decisione pubblica
E quindi di avere centri di decisione più facilmente identificabili
Migliorare quindi la rapidità delle decisioni
E nel contempo rendere più chiaro il sistema delle responsabilità
La quarta operazione
Sì
La legge fa e quella di
Dettare i principi di una riforma organizzativa delle pubbliche amministrazioni
Che da o dovrebbe dare perché tutto è rimesso poi alla fase dell'attuazione un colpo alla vecchia cultura burocrati
Come la si intende correntemente
Che è una cultura che come sapete privilegia il formalismo giuridico il legalismo formale
Rispetto ai risultati all'efficacia alla produttività
Questo badate richiede cambiamenti culturali
Richiede formazione aggiornamento e noi abbiamo concordato con le organizzazioni sindacali un patto per destinare l'uno per cento del monte salari pubblico
Alla formazione all'aggiornamento oggi è meno dello zero venti per cento
Richiede formazione aggiornamento ma richiede anche cambiamento delle regole dei controlli le regole controlli oggi sono fatti per privilegiare immobilismo della pubblica amministrazione
L'immobilismo consente di non sbagliare di non rischiare il la condanna per danno erariale e magari la condanna per
Abuso per abuso d'ufficio
La legalità è cosa importante ma la legalità non può coincidere con il premio all'immobilismo
Accanto a questo ci sono due altre leggi una già approvata e quella
Proposta dal ministro Ciampi che riforma la struttura del bilancio la semplifica e consente di operare per centri per unità di costo e di spessa
Questa riforma essenziale anche per la pubblica amministrazione perché consente di attivare un rapporto tra l'autorità politica sindaco ministro
Presidente di Regione
E i dirigenti delle amministrazioni
Basato sulla autonomia e sulla responsabilità e sulla verifica dei risultati ottenuti
Ma questo richiede autonomia bar gettati
Che questa legge consentirà di introdurre nel nostro sistema amministrativo
La terza legge che sta per essere definitivamente approvata dal Senato contiene come sapete un pacchetto di alcune centinaia di misure immediate
Mediati se il quattordici maggio come in calendario al Senato l'approverà nello stesso testo della Camera il governo chiederà questo pochi giorni dopo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale queste misure in treno in funzione
Sono misure
Che tendono a dare immediatamente dei risultati a differenza della legge di delega
Sono misure Il Sole ventiquattro Ore che devo dargliene atto è il giornale che più attenta mente ha seguito e anche sostenuto questa azione di riforma più attentamente e direi quasi quotidianamente
Il Sole ventiquattro Ore quando l'abbiamo presentati alle medie ci mesi fa l'iter parlamentare è stato lungo e sofferto
In un editoriale scrisse si tratta di un pacchetto di misure del tutto ovvie
Io lo giudica del miglior elogio perché misure del tutto ovvio che aspettavano talora da Centanni da centocinquant'anni da cinquant'anni di essere adottate
Be insomma significa che
E tra queste misure ce ne sono alcune che sono nate per esempio presidente fossero ricorderà da un ghigno immediato confronto con gli amici di Confindustria fino nei primi giorni di vita del Governo abbiamo inserito una serie di un primo taglio
Sulle gli adempimenti e le certificazioni
Amministrative
Alcune misure appunto sono banali
Non si potrà più chiedere un certificato per dimostrare dati che risultano da un documento di riconoscimento valido
Basta la fotocopia del documento di riconoscimento verranno drasticamente ridotte il numero delle autentiche di firme che oggi sono richieste
Che sono alcune decine di milioni all'ambito e che spesso non hanno alcuna utilità
Alcune attività
Viene estesa all'autocertificazione
E vengono sanzionati le amministrazioni funzionari che non l'accetta
Con un Regolamento delegato il Governo provvederà
A eliminare del tutto l'istituto del certificato anagrafico dello stato civile questa misura non è di mediatore setto
Ci sono dodici mesi perché piccoli in un altro punto dell'introduzione di Colaninno perché per realizzare questo senza danno per gli utenti e per le imprese bisogna informatizzare e collegare in un Rete unitaria le pubbliche amministrazioni altrimenti si rischia che la soppressione di qualsiasi documento cartaceo
Diventi in alcuni casi un elemento di ritardo di blocco del procedimento per questo noi abbiamo previsto questa formula
Ma badate come sapete grandi paesi vivono senza certificati anagrafici certificati dello stato civile
Un mese fa io ero in Inghilterra perché la London School of Economics mi aveva chiesto di esporre in una conferenza i principi di questa legge ho scoperto poiché li si terrà in questo semestre un seminario sull'attuazione di questa legge quindi siamo sotto gli occhi della London School of Economics
Che l'ambasciatore italiano che mi ospitava mi ha posto questo problema lui deve assumere un usciere
Portiere dell'ambasciata diciamo
Deve assumere un cittadino italiano residente a Londra ma in Inghilterra non esistono i certificati di residenza
E il ministero degli esteri non li accetta un'autocertificazione attestata dall'ambasciatore sui possibili concorrenti a questo posto quindi il concorso bloccato
Gli ho detto caro ambasciatore aspetti metà maggio se il Parlamento passa questa legge a questo punto l'autocertificazione varrà a tutti gli effetti particolare minimo voglio dire di assurdità di ordinaria di ordinaria demenza di ordinaria demenza burocrati
Stabiliamo in questa legge
Norme nuove per consentire un funzionamento più rapido delle amministrazioni in particolare delle amministrazioni locali
Il sindaco potrà prenderà contrasse un mega contratto un sit-in meno incerto
Un direttore generale
Avrà il diritto di scegliere il segretario comunale
Avrà la possibilità di assumere dall'esterno nei limiti del bilancio di cui risponderà dirigenti a contratto anche dal settore privato
E a Terni
Si prevedono forti nelle menti delle procedure per le privatizzazioni di aziende società dei comuni delle province e delle regioni per la dismissione di immobili del patrimonio pubblico
Per il funzionamento
Per poter decidere su Progetti opere pubbliche
Interventi pubblici
Si sopprimono le autorizzazioni governative o prefettizie previste da una legge che accento un anni
A accettare donazioni legati acquistare immobili vendere immobili
La legge che tanto per intenderci
A impedito
Ha una grossa casa editrice italiana di regalare il suo magazzino che veniva rinnovato alcune centinaia di migliaia di volumi alle scuole
Perché le scuole non erano in grado non sono in grado finché questa legge non passa di accettare questa donazione in tempo reale nei tempi lo lavano bisogno di sgombrano il magazzino e le scuole dovevano ad assoggettarsi alla procedura dell'autorizzazione ministeriale che richiede tempi lunghi
Dunque volevate questo è un caso qui c'è il prefetto di Mantova io mi sono sentito spiegare da suoi autorevoli colleghi che queste autorizzazioni prefettizie governative ormai vengono date sente pentole da sette
Il fatto che siano date sempre dimostra non solo che i rapporti tra l'amministrazione civica dell'interno e gli enti locali per esempio sono rapporti eccellenti Maris mostra anche un'altra cosa
Che questo istituto non corrisponde più ad alcuna funzione pubblica e fa solo perdere tempo
E denaro perché ci sono amministrazioni che lavorano per predisporre istruire la richiesta di autorizzazione quelle che lavorano le prefetture per esempio i ministeri per dare l'autorizzazione il tutto per fare un lavoro inutile
Noi abbiamo migliaia di amministrazioni che lavorano non a risolvere i problemi dei cittadini
Ma rompersi le scatole fra di loro
E a dialogare inutilmente fa o a rompere le scatole ai cittadini e alle imprese questo è il punto su cui possiamo incidere più rapidamente e drasticamente
Questa legge
Prevede anche un termine invalicabile ai pareri di tutti gli organi consultivi compreso il Consiglio di Stato compreso il Consiglio superiore dei lavori pubblici quarantacinque giorni se non si procede con il silenzio assenso
So che gli interessati protestano i giornali sono pieni di quel col Presidente Consiglio superiore dei lavori pubblici certo faceva molto più comodo potere pararsi dietro la lento Croazia italiana
Magari per ritardare di anni e anni interventi indispensabile
Ma oggi non ce lo possiamo più non ce lo possiamo più permettere
Io non lo so se queste disposizioni
Così questo pacchetto di disposizioni
Di immediata applicazione neo dimenticate per esempio c'è una norma che consente al governo
Se sì dopo un accertamento
Che io credo sarà positivo di sopprimere del tutto le certificazioni antimafia
Se verificheremo che non sono più uno strumento utile al alla lotta alla criminalità organizzata molti ritengono questo perché ritengono che ormai
La criminalità organizzata si è organizzata in modo da potere presentare le certificazioni antimafia corrette mentre solo un incredibile
Un'incredibile rottura di scatole soprattutto per le piccole per le medie imprese e perché per gli artigiani nella cosiddetta legge Bassanini due c'è una norma precisa
Che consente al governo anche di arrivare alla soppressione pura e semplice delle certificazioni delle certificazioni antimafia
Tutto questo secondo me sarà utile però non avrà effetti decisivi
Se non riusciremo nei prossimi mesi
Con lo strumento dato dalla legge di delega numero cinquantanove a cambiare radicalmente la faccia del nostro sistema di amministrazioni
Gli strumenti legislativi ormai ci sono
C'è anche io ne ho appena accennato una deciso impulso alla privatizzazione del rapporto di pubblico impiego
Che lascerà anche per quanto riguarda il contenzioso la giustizia amministrativa per passare
Al giusto giurisdizione ordinaria io non mi aspetto risultati clamorosi da questo ma un cambiamento di mentalità probabilmente sì
Però io torno a ripetere che tutto questo non avrà risultati decisivi se non diventerà un lavoro comune
Al cui sono impegnate tutte le forze migliori del Paese
Dall'appunto dalla parte migliore della pubblica amministrazione
Io incontro spesso assemblee di funzionari e dipendenti pubblici
E il tema fondamentale è questo la valorizzazione del lavoro pubblico passa attraverso la riforma perché finché la percezione la customer satisfaction
In questo caso issati Stearns
Dei cittadini e delle imprese è così bassa
Non ci sarà modo di valorizzare il lavoro dei dipendenti pubblici neppure di quelli che sono bravi e competenti e ce ne sono e spesso sono le leggi le procedure i controlli che gli impediscono di funzionare bene
La prima i dipendenti pubblici devono sapere
Che le loro prospettive passano attraverso la riforma e noi distinguerei mo'su questo su questo bisogna essere decisi e radicali
Passare diciamo come mosse Attraverso
Il Mar Rosso e separare il grano Dall'Oglio
I competenti capaci quelli che vogliono aggiornarsi che vogliono puntare sulla strada dell'efficienza e dell'efficacia
Quelli che sanno che ormai bisogna informatizzare la pubblica amministrazione imparare
Le regole e la cultura dell'informatica del del della della nuova tecnologia dell'informazione
E quelli che invece restano legati ai vecchi privilegi alla vecchia cultura alle vecchie ad eleggere
La parte migliore la pubblica amministrazione però non abbiamo bisogno dell'come ho detto e come ripeto e finisco del contributo di chi lavora e di chi produce rischia verifica sul campo quanto è pesante
Questa palla al piede dell'inefficienza burocratica
Noi chiediamo di darci una mano credo di aver dimostrato presidente Fossa in questi mesi che i suggerimenti vengono accorti noi abbiamo avuto per esempio da Federchimica
Una serie di proposte concrete
Sono tutte reperibili nell'ambito della legge cinquantanove abbiamo avuto dal presidente Billè dal presidente Spallanzani alcuni suggerimenti
Gli abbiamo Accolti credo al novanta per cento perché erano assolutamente ragionevoli non perché abbiamo voluto fare dei favori a qualcuno
Perché è compito della dello Stato e del sistema delle pubbliche amministrazioni certo tutelare innanzitutto i diritti e le libertà di tutti
Ma fermo questo creare le condizioni favorevoli alla crescita agli investimenti e alla alla allo sviluppo delle impresse se questa collaborazione ci sarà io non ho motivo di dubitare
Nei prossimi mesi io penso che potremmo trovarci qui magari tra un anno
E consentire al presidente Billé di fare un intervento del tutto opposto a quello di questa sera
E cioè di dire be un anno fa c'erano alcuni segnali
Ma ancora non si vedeva il cambiamento adesso il cambiamento invece in corso di realizzazione davanti a noi e tutti noi abbiamo contribuito a renderlo possibile
Ringrazio il ministro credo che oggi socio industriale abbia dato ulteriore contributo ai problemi grossi di questo Paese
Quest'altro anno ci penserà un altro presidente quali uno possa dell'evasione Spallanzani nel mille e arrivederci alla prossima assemblea