Il recente convegno organizzato da "Liberal" sul "bipolarismo che non va" e i numerosi segnali di movimento negli schieramenti politici; Continua il digiuno per la libertà e la legalità dell'informazione iniziato il primo gennaio scorso da numerosi cittadini e militanti della Lista Pannella

Siamo in ecco lenta con l'onorevole Claudio Martelli è direttore di Mondoperaio alla intanto buongiorno buongiorno dunque ha partecipato al convegno il bipolarismo che non va convegno organizzato dagli liberal e fra l'altro le ha partecipato alla giornata sulle ipotesi sul centro sinistra e quindi le critiche anche che sono state fatte a questo bipolarismo guardandolo sia dalla parte del centro destra che dalla parte del centrosinistra
Quindi commenta di questa
Per mi pare che sia stata messa molta materia sottolinea l'ispettore dell'analisi
Da un nutrito gruppo di professori politologi e anche un drappello di politici
Sono risultati il analisi molto spesso convergenti indipendentemente da quello che forse punto di partenza e magari anche la simpatia del singolo interlocutore il bipolarismo così com'è organizzato in Italia non va i segni evidenti sono dati dal fatto che innanzitutto non esiste un bipolarismo riscontri purismo perché in una parte importante del Paese qual è il orticaria al primo partito e la lega e dunque presso Lippoli di riferimento appare del tutto evidente che nell'ambito del centrodestra è in atto se non un collasso certamente ci sono degli scricchiolii profondi il sistema di alleanze CCD e CDU hanno preso il largo dichiarato finito superato morto il Polo più o meno la stessa cosa ha fatto più Fini che si accinge comma ventidue a celebrare probabilmente una
Era un nuovo strappo una riorientamento del suo partito nel suo movimento Berlusconi sembra in una posizione più attendista o più conservatrice che tuttavia non maschera certo declino della leadership
E una
Frantumarsi del sistema di alleanze costruito intorno a Forza Italia su un lato del centro sinistra sono evidenti dei dei segnali quanto meno di inscritti contraddittori intanto su su su temi di grande rilievo di grande importanza quali la giustizia le riforme costituzionali che la stessa vicenda della RAI
Mi pare di comprendere che sotto la cenere picchiano poi gli altri argomenti destinati a accede
Per quanto meno delle dispute ma si pagano poi pendio L'Ulivo o meglio l'alleanza tra Ulivo e Rifondazione non possiamo non vedere che per un verso ritornati Rifondazione non è stato risolto è stato accantonato Bretton azione che dichiarata nel corso del
Perito che abbiamo alle spalle come una poco attestante una sinistra antagonista diverso è distinta se non addirittura rivale con la sinistra di governo che sarebbe il PdL
Il PDS ha mostrato ed il convegno di ieri sono state diverse le critiche su questo punto una scarsa vocazione riformista preferendo un ruolo controllore egemone del sistema di alle anche dell'Ulivo e una
Crescente capacità di occupazione del potere
Evidenti sono state da ultimo Poli lacerazione tra PDS popolari intorno
Titoli di grande rilievo politico e anche mediatico e più in generale non è risolto il futuro dell'Ulivo si quello di divenire esso stesso soggetto politico trasformandosi da coalizione non vero e proprio partito in una federazione Bossi accentuare le differenze tra i suoi protagonisti per esempio intorno al progetto la Cosa due di D'Alema che vorrebbe fare del PDS una robusta portone socialismo europeo chiudendo come è stato detto da qualcuno più i conti con la Prima Repubblica con la scissione di Livorno che non inaugurando una stagione nuova nella seconda Repubblica Cosa due o
Ulivo come soggetto politico come si capisce sono proiezioni profondamente divergenti fra di loro nell'ambito ancora del centrodestra emerso da ultimo questo
Tentativo
L'ha chiamato da par e di Cossiga che ha parlato di un Partito Democratico che dovrebbe ad un tempo sta per
Essere sintesi delle tradizioni e liberale e socialista cattolico democratica democristiana e anche incontrare l'innovazione è rappresentata da Forza Italia per dar vita a un nuovo grande contenitore politico di centro
Che Cossiga
Infermità meno definita alternativo tanto alla destra postfascista quanto la sinistra postcomunista
Poi naturalmente le interpretazioni che hanno dato successivamente Casini Mastella Buttiglione divergono un po'rispetto a quella di Cossiga nel senso che sembra voler vogliono salvare capra e cavoli per un verso l'alleanza del Polo alleanza di centrodestra un contatto
Una contratto elettorale corretto Perrini con primi e per altro verso però anche consentire al varo di una
Nuova nave che sembra battere propria torture perché Pavia democristiane che non quelle nuovo Partito Democratico mi pare quindi che vi siano diversi segnali di movimento che pure nella sfera della politica politicante per un verso e in quella dei contenuti e delle proposte di riforma costituzionale per altro verso qui in particolare poi sia ci la la discussione del convegno non a caso introdotto da costituzionalista come Barbera
Su quale Progetto può viceversa dare consistenza se non a questo bipolarismo
A un diverso bipolarismo ma tuttavia restando fedeli all'impostazione all'ispirazione che vuole radicare anche in Italia una democrazia dell'alternanza in questo senso le critiche si sono appuntate tutte sul progetto della Bicamerale per la sua contraddittorietà la sua farraginosità che per certi aspetti anche per il suo carattere repressivo si pensi alla legge elettorale che la versione scusa poi diventata al centro della accordo in sede di Bicamerale si penso che la soluzione datata per la forma di governo che rischia di appunto lasciare una una vera e propria mina esplosiva dei futuri rapporti tra un Presidente da Repubblica eletto dal popolo ma privo di veri poteri di governo Presidente del Consiglio che ha mandato parlamentare ma che ha
La funzione invece di governare si pensi anche alla non soluzione in materia di federalismo e a tutto quanto ribolle in materia di riforma della giustizia quindi un convegno che ha fotografato l'esistente la poppa con l'indicazione per il futuro è stato molto ricco viceversa di contestazioni e di critiche e nel quale poi fatto apparizioni l'ultimo giorno con Franco Marini
Con un atteggiamento soddisfatto credo di tutti gli altri interlocutori fosse per certo ritrovato protagonismo da parte dei popolari fra l'altro una delle critiche
Una delle contestazioni maggiori son proprio andate nei confronti della di questa probabile legge elettorale e comunque la legge elettorale è stata anche al centro di questo dibattito e qualcuno appunto ha detto che diversi è stato detto che probabilmente l'unico modo per risolvere il problema della legge elettorale sarebbe quello di un referendum ricordiamo appunto che la Lista Pannella aveva depositate più volte il referendum su la legge
Elettorale per riportarla vigna perché no tra ecco come pare che tornati a
Riproporre suggerire in alcuni casi anche rilanciare apertamente una strategia referendaria con la
Peraltro naturalmente che si tratti di uno due referendum al massimo e non ad una nuova infornata nello stile in cui la proposta Pannella questo hanno detto alcuni interlocutori interni quelli di simpatia polemica nei confronti di Marco perché non si vede quali forze politiche allo Stato abbiano la volontà anche la la forza sufficiente per far virare la nave delle riforme e dalle importazioni oggi prevalenti che sono una mescolanza un ibrido la legge maggioritaria uninominale e quote o potenti proporzionali e che promette non riescono neppure a separare con chiarezza intellettuale il momento della
Definizione della legge elettorale che deve dar vita a un
Camera a delle camere elette
Su Barrichello
Rinnovate e dall'altra parte ha mandato che deve invece sottostare alla elettivo presidenziale premette se non si parla più lussuose separa chiaramente come certi esempi internazionali legislativo dall'esecutivo la sua diversa dalla loro diversa fondazione non se ne uscirà
Perché non si può risolvere con la mente in un colpo solo il problema della rappresentanza ed il problema viceversa della stabilità dell'esecutivo ecco Rebuffa a un tetto che la referendum i primi due lettera f
Nome letterali che avevano iniziato di o tentato di iniziare il cambiamento in Italia verso un maggioritario erano passati grazie all'apporto dei partiti e ora che non c'è più questo avete delle difficoltà per promuoveremo no di referendum elettorali ma siamo davvero così legati a questa partitocrazia però vale che non se ne può uscire in altro modo quindi soltanto con l'apporto dei partiti si possono promuovere una riforma una mappa un po'troppo
Di che da parte di Rebuffa perché si è visto in anni recenti che la sola iniziativa del dei radicali liste Pannella degli amici che vi hanno concorso tra i quali mi annovero anch'io è stata sufficiente quanto meno a raccogliere le firme poi la decisione
Stazione sì spirata da questi criteri liquidatori purtroppo cadrebbe una mannaia tanto sette le firme fossero raccolte da
Soltanto dai radicali socialisti liberali quanto se posso raccolto da un'avventura The schieramento della questione non è quella della capacità propositiva di referendum quanto piuttosto dello sbarramento che finora almeno
La corte costituzionale operato in particolare proprio rispetto le leggi di modifica del sistema elettorale ecco io mi scusi Martelli e
Chiudo cambiando leggermente argomento si ricorda il dello sciopero il digiuno che ad Eva attuato Marco Pannella nei confronti della RAI TV come interlocutore la Commissione di vigilanza a novembre che è stato ripreso dall'ultimo dell'anno e ad oggi sono oltre trecento ottanta persone che sono in sciopero della fame uno sciopero della fame che un membro dalla commissione di vigilanza Mauro Paissan ha detto va be'interrompete ero al momento perché il i vertici della RAI si sono dimessi e quindi al momento non avete un interlocutore ora parlando anche più in generale di queste forme di non violenta di metodo non violento di dialogo nei confronti della commissione di vigilanza e della RAI è stato contestato non si può smettere interrompere se si dimettono i vertici della RAI realtà qui si sta facendo una una manifestazione una una protesta di tipo con un metodo non violento nei confronti di una RAI di un'informazione che è da oltre trent'anni che sta
Impedendo la libertà ad informazioni e la legalità stesse
Fibe mi pare che
Conferma più più
Plateale del
Compare della verità delle
Per frazioni mosse da Pannella non si potesse avere di quella che c'è stata in questi ultimi giorni queste ultime settimane con la crisi del vertice della RAI le ulteriori prove però c'è anche questa crisi fornisce in una continua sistematica interferenza che ahimè un dato storico strutturale da parte dei partiti nelle vicende del servizio pubblico radiotelevisivo cercammo preferendo ma le spalle che quello che spingeva la privati della RAI che ed è rimasto lettera morta io penso che quello sia l'indirizzo fondamentale piuttosto che non quello di una nuova legge di riforma che dovrebbe col bilancino stabilire nuovi equilibri nella composizione del vertice e poi via via secondo la scala gerarchica interno al servizio pubblico delle reti dei telegiornali delle strutture principali neppure limitarsi semplicemente a un ricambio a un cambio della guardia
Sicché stantibus leggi bussa e cioè introdurre motivi di riforma il problema di fondo e l'indirizzo invito non può che essere quello di una non tanto la privatizzazione del senso tecnico economico quanto piuttosto di una vera e propria liberalizzati e ora il servizio pubblico
Senza di che oramai c'è contemporaneamente una privazione di adeguata pluralistica libera professionale l'informazione e mi pare che ci sia di
è ormai un declino verticale del ruolo della RAI il nostro sistema di comunicazione ecco fra l'altro un il principe appunto che il servizio pubblico può essere anche effettuato da un privato è passato nel nell'ultimo Consiglio dei ministri quella che s'gli anni su radio radicale quindi per le sedute parlamentari per indire una gara no io mi permetto di ricordare io avevo affermato sin dal lontano mille novecentosettantotto sono passati vent'anni facendo appunto l'esempio di tanti servizi pur
Bici dati in gestione a privati osservavo che anche nel caso dell'informazione radiotelevisiva non vi sarebbe scandalo ne conta di più di principio nell'idea che il servizio pubblico appunto venisse dato in gestione a a agenzie
Strutture di natura privata a maggior ragione se perché per comporre il suo concordi capita e pelle chiedono ottimo commento però a questo punto c'è il rischio che se si va a una gara d'appalto con la RAI che è comunque monopolista dell'informazione con una
Mai che gode sia del canone sia della pubblicità quindi c'è un colosso anche da un punto di vista economico che privata esercitasse il servizio pubblico non potrebbe più gode del canone
Viceversa centrale vuole strappare un servizio pubblico dove
Vogliamo sulla pubblicità ecco perché se no altrimenti andare a una gara in queste condizioni una gara un po'un po'viziata un tarlo del dubbio va bene noi la ringraziamo allora anche voi
Grazie altrettanto
Ricordiamo che eravamo in collegamento con l'onorevole Claudio Martelli direttore di Mondoperaio da Firenze Donatella Poretti per radio radicale