"Il caso Moro, l'unita' nazionale, il Parlamento espropriato delle sue funzioni"; servizio di ricostruzione di materiale tratto dall'archivio di Radio Radicale e relativo alla seduta della Camera dei deputati del 19 maggio 1978

La documentazione d'archivio che vogliamo proporvi questa volta del diciannove maggio mille novecentosettantotto giorno in cui alla Camera dei atti si discusse in sostanza per la prima volta del sequestro e dell'uccisione dell'ex presidente della DC Aldo Moro
Durante i giorni del sequestro come forse ricorderete il parlamento venne espropriato della sua funzione di controllo sulla politica del governo e in quel caso i partiti dell'unità nazionale in nome dell'emergenza discussero ovunque tranne che nella sede istituzionale più appropriata
Che scontiamo dunque quanto il presidente del consiglio dell'epoca Giulio Andreotti disse alla Camera il diciannove maggio mille novecentosettantotto si tratta di una sintesi la successiva replica dei deputati radicali Emma Bonino e Marco Pannella onorevoli colleghi
Io credo che veramente ognuno di noi forse oggi più che durante le terribili giornate le terribili nottate
Dei lunghi giorni dal sedici di Marco al nove di maggio oggi stenta che sembra quasi incredibile quello che accaduto all'onorevole Moro molti colleghi hanno ricordato giustamente che il vuoto che egli ha lasciato e un voto incolmabile non è retorica il dirlo e non riguarda solo la Democrazia Cristiana
Dinanzi al ricatto dei rapitori i quali avevano cercato di piegare lo state noi non difendiamo un'immagine astratta dello Stato ne difendiamo un momento particolare verso il quale ognuno di noi sente tutta la sua insufficienza lo riprendiamo lo Stato come concetto lo Stato come garanzia non a caso proprio in torni in cui si presentava il Governo Moro è stato rapite non avevamo il dovere di questa fermezza che del resto è stata condivisa
Non solo dalle forze politiche di maggioranza e ne fa testo anche il documento qui presentato e ne fa testo la discussione del Quark lo di aprile ma è stata condivisa anche da altre forze parlamentari questa fermezza noi ci rifiutiamo di credere che sia stata non Civati anche per la stessa salvaguardia della vita dimore avevamo a che fare con persone che certamente credo volevano ottenere e la morte di Morella umiliazione dello Stato e la rottura di un determinato difficile equilibrio di carattere politico
Ed è per questo che noi sentiamo perfettamente
In una serenità di valutazione di aver fatto il nostro dovere e mi dispiace qui non mi riferisco davvero a alcune espressioni che sono state dette
Mi riferisco al averle utilizzate qui politicamente la famiglia nella sua
Accorata
Situazione di lutto e di disperazione può dire qualunque cosa ma utilizzare certe espressioni averle qui ripetute da parte di alcuno Miss emblema che sia stato un qualche cosa che non è giusto e contro il quale noi dobbiamo protestare anche perché certamente noi sapevamo benissimo che fissando una linea di serietà è una linea di intransigenza fissavamo anche una linea permanente di condotta che riguardava non un momento Roma riguardava tutta una situazione italiana e corte ci voleva più coraggio per questa linea che non per una linea diverso ma mi spiace di aver dovuto dire questo mi sembrava peraltro di non poter lasciarlo passare
Non soltanto nei confronti miei e nei confronti di tutto il governo e nei confronti di coloro che hanno sostenuto il governo in questa difficilissima vicenda
E vorrei concluder dicendo che del resto lo ricordava stamane Spinelli il mondo intere Moro ci ha insegnato quanto sia importante tener conto dell'opinione che nel mondo sia delle cose italiane il mondo intero Espresso ammirazione rispetto per l'Italia che non si è spezzata su contro questo urto criminale degli assassini
E io credo che sia proprio continuando nel cammino di una recuperata possibilità di vita tranquilla degli italiani
Di una continuazione di riforme sociali di una proseguimento nell'attuazione del programma di questo governo per la cui formazione Moro lavorò con tanta convinzione contano la passione con tanto suo rischio personale non pensavamo allora a quelle a rischio ma certamente a rischi di carattere politico pensavamo noire poteva pensare lumi continuando su questa strada io creo do e lavorando intensamente per far sì che tutti coloro che vogliono essere operatori di disgregazione trovino la loro sconfitta io credo che noi da un lato facciamo il nostro dovere e dall'altro onoriamo lo diciamo noi lo sappiamo dire vede o meno bene onoriamo quella memoria
Di Aldo Moro che da quest'Aula certamente non scomparirà mai
Onorevoli colleghi
Era Giulio Andreotti il diciannove maggio Milano centosettantotto alla Camera ascoltiamo adesso una sintesi dell'intervento di Emma Bonino
Esempio lei ha usato a ventuno mila cinquecento uomini signor Presidente del Consiglio tutti i giorni durante l'episodio Moro
Per
Ma in realtà il problema nostro avviso non è solo quello quantitativo
Il problema molto più importante è quello di avere una polizia attrezzata a fare che cosa
Se noi siamo terzo ha detto diventata un insulto estere libertaria altrettanto essere garantisti perché il garantismo di fine Ottocento come ha detto il collega Gargani è una cosa che ci dobbiamo scordare che il prete
Ma pur ribadendo questo
E nato da lei detto che noi siamo per l'ordine ma semplicemente che riteniamo che la strada da seguire per raggiungere a difendere e conservare l'ordine democratico è un'altra rispetto a quell'ma che voi insistentemente da dieci anni a questa parte volete seguire di emergente nell'ardente di legge più grave in legge più grave ma riteniamo che i problemi sono altri
Ed è quella di avere un una politica attrezzata alle indagini
Attrezzata e che quindi colpisce a colpo sicuro non è quella sicuramente dalle retate o non è quella che è pelle guidata guidata male così come è stata guidata male sicuramente in questi episodi del caso Moro
E poiché non è del tutto sbagliato il pensare che queste caterve di inefficiente che si sono palesate nel caso Moro sola persino troppo per pensare che siano solo inefficiente sono veramente un coacervo di inefficienza
Che è portano veramente altro spettro
Il delle Brigate rosse non sono un'emanazione di retta dal Viminale così come lo era all'avanguardia nazionale o delle Chiaia ma che ti sia come è stato detto anche ma l'avremmo voluta dal è una smentita smentita che può essere ad tempi com'è comprensibile ora può essere convincente il tono nella misura in cui lei riesce a spiegarsi alcune contraddizioni macroscopiche che non possono trovare come unica chiave d'interpretazione l'inefficienza della polizia
Ecco io credo che la tesi avanzata dal
Quella di da pista promotori
Ad altissimo livello
Crede che a un certo punto Chiara fermata in un'intervista che fece clamore su Repubblica del collega Macaluso
Altra intervista esce oggi anonima e quindi a mio avviso meno degna di essere creduta ma che esce oggi
Ecco noi riteniamo che non sia possibile
Dopo questa continuità di stragi impunite che io ho potuto alternarle in questo intervento
Ecco non è pensabile a nostro avviso che è la strategia della tensione si è chiusa in un certo giorno che gli episodi di questi due mesi riguardano tutt'altro che non c'è continuità tra queste cose e che la politica è solo inefficienza è anche troppo facile scaricare sempre tutto sulla polizia
Su queste persone che certo muoiono nel nell'adempimento del loro dovere da cui era a tutti alziamo un pensiero commosso siamo tutti commossi manca ma in realtà scaricare quelle che sono altra deficienti di apparati statali
Sul sempre soltanto già poliziotta ci sembra veramente un modo di scaricabarile aspramente grave e comunque non convincente
Perché l'inefficienza della politica in questi giorni sia talmente ripetuta e puta caso ossia il montagne così incredibili che creano le manco se lo facesse apposta riusciva appare una cosa di questo tipo
Per arrivare a via Gradoli pare ci sono volute due soffiate perché la prima è stata interpretata come il paese di Gradoli vicino a Viterbo la seconda via Gradoli fino all'e si arriva in via Gradoli ma poi c'è una porta chiusa e chiaramente non viene nessuno ha in mente di lasciare un piantone o di segnalarlo alla questura che un appartamento non era stato perquisita
Si vuole il rubinetto azzera aperta
E quando a Venezia rubinetto aperto con successiva allagamento inventa dall'appartamento si preferisce la scenografia di massa perché perché palco rapporto bisogna dare all'opinione pubblica e anche se è un comune e però qualcosa bisognerà dare
Ecco signor Presidente del Consiglio
Le nostre riflessioni su tutto quel TAR questo tutta questa vicenda
Impressioni che sicuramente
Ti portano però ad una valutazione del momento politico estremamente grave
Perché ci sembra che la funzione di controllo del Parlamento sull'operato del governo oggi non esista più
Ho segnalato ancora alcune poche risposte che il sottosegretario Lettieri che ha voluto dare in merito a nostre presidente erogazioni del tutto insoddisfacenti
La ragazza è nata ieri all'inizio del suo disco altra che era confortato dalle prese di posizione del parlamento del quattro aprile sul caso Moro ancora una volta era all'epoca le l'episodio è venuto fuori perché si rispondeva ad alcune interrogazioni sul caso Moro ma noi riteniamo che un dibattito in Parlamento è tutt'altro che la risposta alle interrogazioni
E precisiamo che la camera oggi per la prima volta questa notte porta per la prima volta firmò un documento comune sul caso Moro perché per cinquantaquattro giorni nessuno è stato in grado norme Olivetti ha voluto affrontare qui questo problema
E allora signor presidente quello che più utili terrorizzare alta
E che la mancanza di controllo del Parlamento sulle che l'esecutivo che nasce da una mancanza di opposizione evidentemente è un segnale estremamente grave per la democrazia per il Paese
è un una cosa molto grave che le permette infatti di venire qui a fare la relazione che lei ha voluto fare di esattamente mezz'ora
Del tutto insoddisfacente ma forse perché in altre sedi lei ha occasione di dibattere molto più lungo e molto più a fondo con i partiti della maggioranza di questi problemi e quindi probabilmente parlamentare per lei una formalità
Perché credo che altrimenti non è pensabile
Dopo l'episodio che ha sconvolto non solo nel nostro Paese
Ma che è stata al centro del mondo in tela che un presidente del Consiglio di cui tutti poi peraltro perché da trent'anni e sulla scena della vita Polia conosciamo la la labilità la facondia vorrà far tutto quindi non era una cosa nuova
Si presenti per la prima volta a fare un mattinale
Che se mi consente può fare questi atti cittadino perché i dati del ministero degli Interni sono pubblici lei questo ha fatto
Noi abbiamo voluto contrattuale degli altri episodi e delle altre cifre
Con una valutazione che porta di parte sicuramente
Ma dando un contributo a questo dibattito che non può essere fatto solo
Di compleanni o di dichiarazioni
E ricordare a noi stessi a lei e a tutti gli altri
Che farete una continuità in tutto questo periodo esiste
Che è troppo facile scaricare tutto sulle merci senza possiamo datare dal singolo poliziotto dalla polizia
E mandare poi questore troppa frasi riterrà questura del Prenestino per ordinaria amministrazione ma strada quante cose di ordinaria amministrazione capitano tutte oggi tutti in questi giorni l'epurazione al SISMI per esempio l'operazione che non aveva riscontro in Italia che porterà avuta dico almeno dei servizi segreti inglesi ma e capita oggi dopo l'episodio Moro
L'episodio napoletano già poiché viene mandato agricolo la questura periferica sempre per l'ordinaria amministrazione
è troppo facile scaricare queste cose ed è troppo facile per non dire banale quell'analisi più salda sociologica per cui tutto il problema rivale dei giovani
Drogati o cappelloni placati da pseudo ero io signor Presidente con questa sua anali evidentemente proprio non non ci ritroviamo mi sembra veramente anche incredibile Gasparri salire tutto quello che è successo
Certo le Martin azioni esiste ma far risalire tutto quello che è successo ai capelloni ai drogati Lazzati da pseudo ero io che sembra veramente incredibile gran
Parlare allora
Così Emma Bonino alla Camera dei deputati il diciannove maggio mille novecentosettantotto escutiamo adesso
Una parte di quanto disse Marco Pannella quel giorno in quella stessa sede
Signor presidente signor presidente del Consiglio colleghe e colleghi
Se il presidente del Consiglio l'articolo novantasei della Costituzione
Recita lo ricordo a me stesso il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri sono poste in stato d'accusa
Dal Parlamento in seduta comune per reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni
Nell'articolo precedente nell'articolo novantacinque dopo averci ricordato che il Presidente del Consiglio dirige la responsabilità politica generale del governo
E detto che i ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri e individualmente personalmente
Degli atti dei loro dicasteri
Il lungo appunto all'intervento della presidente del nostro gruppo
Che come spesso accade perché questa forma non solo esteriore penso di omaggio al Parlamento
Lei è solita darlo spesso si apprezza il consiglio una certa attenzione
A chi parla
Con questo intervento
In filigrana il signor Presidente del Consiglio
Chi crede agli articoli novantacinque novantasei
Chi chiede lo stato di diritto
Chi crede la certezza del diritto chi che delle regole del gioco non poteva non leggere
La consapevolezza che se siamo giunti a momenti nei quali dei criminali pretendono di far passare dei processi
Che sono delle esecuzioni come processi popolari e democratici alternativi a quelli che non lo Stato non fa fare e perché il processo continuo di verità e di ricerca della verità nella quale consiste la democrazia politica e parlamentare
è da trent'anni quotidianamente negata nel nostro Paese
E lo è sempre di più negli ultimi anni
Perché il venire a cessare io posizioni dei forti a spostata questo processo di ricerca della verità almeno a livello politico al di fuori degli alberi nei quali la prudenza democratiche vorrebbe
Che questi processi si svolgesse
In filigrana dicevo dietro la puntuale documentazione
Che ci ha fornito la presidente del gruppo parlamentare radicale
Ci sono reati certi
Quanto meno abusi e omissioni di atti di ufficio
Sicuramente attentati ai diritti civili e cittadino è sicuramente costantemente sempre più crescente
Attentati magari preterintenzionale non più corposi ormai
Probabilmente in alcuni casi dolorosi attentati alla costituzione
Dei quali noi siamo convinti che non possono non essere in linea di principio imputati come possibili responsabili anche i massimi magistrati dello Stato
Perché noi sappiamo che in quella Teoria lunga signor Presidente del Consiglio
Difatti appena evocati dalla collega Bonini
E che non costituisce forse altro che un dieci per cento di quello che potrebbe essere raccontato da lei o potrebbe essere raccontato da forze politiche non di opposizione
In questa lunga teoria beh sicuramente iscritte alla teoria che legittimava Aldo Moro nel momento in cui si rivolgeva nella massima lucidità
Il conto
Pari a tutti i suoi interventi precedenti quando diceva il sacrificio degli innocenti in nome di un astratto principio di legalità
è inammissibile
Eppure il giurista Moro non aveva mai affermato questo
Che cosa con questa proposizione Aldo Moro iscriveva e ci scrive e riscrive
Che glieli negava ufficialmente la concezione dello Stato di diritto quello per il quale in realtà alla legalità non può essere mercante Giata dinanzi a nessun altro principio che non sia divenuto legalità il suo stesso
Cioè l'astrattezza della vita umana che non esiste ma in quanto tale ma sono state le vite umane le singole vite umane no io credo che la lettura di questa proposizione del giurista loro
Ed è presidente della Democrazia Cristiana Moro e del più prestigioso della vostra classe politica intendeva dire una cosa diversa
Precisa perché non troverebbe riscontro nel suo insegnamento è esplicito di giurista di professore d'università
E nei suoi scritti immagino di questi trent'anni anche oltre
Quando dice il sacrificio dell'innocente in nome di un astratto principio di legalità sicuramente si riferiva al fatto che il principio di legalità in questi trent'anni non è stato applicato pesce il tetto dovute dalle circostanti o a tacere ed è divenuto astratto o era ed è astratto nel momento in cui pretende di essere applicato da una classe dirigente chi ha invece uniformato il suo governo della sua getta e il governo delle cose che aveva attorno al principio della doppia verità principio teologico e principio mondano assolutamente rispettabili perché trova direi storicamente antropologicamente
Naturalmente le sue profonde giustificazioni che poi ritrova le sue radici in tante altre componenti e altro
Ci sarebbe retto di più probabilmente il principio pura e semplice della ragion di Stato mentre noi in Italia più per prime pertinentemente possiamo e dobbiamo parlare
In fondo di quel principio della doppia verità
Che non a caso può
Sì è riemerso contro contro le posizioni contro gli scritti contro la cultura marziana divenga il lì dove la rivoluzione cosiddetta marxiana e si è fermata
In Paesi di cultura variamente cattoliche populista
E appunto a portato a quella pratica del potere politico stalinista che era una incarnazione anche se ha di nuovo
Dico il principio della doppia verità ed è la liceità della uso del potere della legge in modi diversi
La legge come strumento di protezione dell'inerme
Come strumento di protezione dell'umile dalle tentazioni di se stesso della sua povertà ed è la sua umiltà da parte di chi è eletto è riuscito a divenire colui che ne governa le
Vita il destino la possibilità di salvezza contro i pericoli del male del demonio o de gli altri demoni che attorno ad un popolo d'un Paese in relazione sempre posto a manifestarsi
La congiura capitalistica la congiura imperialistica o la congiura erotica signor Presidente del Consiglio del suo lapsus effettivamente per esempio pronunciato l'altro giorno e che come lei sa da una serie di intellettuali
Di destra ma non so da una serie di intellettuali viene appunto individuata comune degli elementi del crollo della nostra civiltà il cosiddetto permissivismo no ecco la perdita dei valori rapporti ISMU il l'apologia della droga l'omosessualità la sessualità ecco la velocità poiché per cose che vediamo scritti muri come simbolo in fondo del decadere del disanima sì ecco moralmente della vita di un popolo sita poi crolla
Signor presidente del Consiglio
Quindi mi pare che questa frase di Moro
è la frase chiave della vicenda della quale avremmo dovuto parlare
Astratto principio di legalità
E anche noi il sedici marzo avemmo un riflesso contraddittorio dentro di noi o ci rendemmo conto che dovevamo superare una con tradizione non i non violenti
Che riteniamo ma non solo da Toro in poi son cose molto occidentali non è è un problema di Gandhi o meno ma nello violenti che riteniamo che il dovere ed è la disobbedienza rispetto all'ordine ingiusto ed è la non collaborazione con la violenza in nessun caso addirittura dell'obiezione di coscienza contro la legge
Il re pagarmi la sanzione ecco e quindi non collaborare nemmeno cercando di fuggire alla sanzione ingiusta della legge ingiusta sicché la evidenza della ingiustizia della sanzione faccia esplode ore la interrompe interverrà abilità storica di quella legge bene noi non violenti certo più di ogni altro avremmo dovuto gridare nessuna trattativa nessuna possibilità di accordo niente
Moro nel momento in cui è preso e preso dai pirati e peso dei ladroni come nella storia come Svetonio ci è stato raccontato ci racconta in quel momento non è più quello che gli altri hanno creduto di prendere il carisma da
Lo stato della religione o altro i nel momento stesso in cui è catturato non è catturato alle colonne con lui si libera dal suo corpo
è altrove resta povera cosa nella mala di coloro che si sono illusi di potere catturare lo stato la Chiesa e la religione di la ricchezza non si sa che cosa
Era questa
Una delle è invece non ci sentiva
Di dire con chiarezza immediata con durezza nessuna trattativa lo Stato non tanta perché
Perché sentivamo perché sapevamo perché da vent'anni ci siamo costituiti in forza radicale proprio in base alla constatazione signor Presidente del Consiglio
Che lo Stato di diritto nel nostro Paese non esisteva in data che astratta come scriveva Aldo Moro era il principio della legalità perché altrimenti signor Presidente del Consiglio
Quanti ministri quanti presidenti del Consiglio non avrebbero dovuto essere processato in questo nostro Paese magari assolti o magari condannati
E ancora una volta in questo dibattito mentre appunto sottolineiamo
Che il passato insegue impietoso
Esempio qualche volta agli occhi di chi ha riconquistato spera di potere riconquistare l'innocenza di un momento signor presidente del Consiglio senza la confessione
Senza passare attraverso questa con una cruna d'ago ebbene ci veniamo a trovare in una situazione illusoria perché il vostro passato li insegue le vostre Nonino gente le vostre impunità ci inseguono e fanno sì che questo Stato non aveva la credibilità e non l'ha avuta in sostanza del dire in nome del diritto
Noi non trattiamo Conti che si chiama inoltre era un atteggiamento puramente negativo già altri l'hanno detto poter significa non trattare trattare governare una situazione e quello che comunque si fa tanto è vero abbiamo udito dall'onorevole la Malfa abbiamo udito da altri colleghi dire l'unico modo per trattare questa situazione per governare per salvare la vita è quella di non trattare cioè la strategia del dialogo la strategia del confronto amministrata attraverso quest'arma tecnica della non trattativa anziché l'altra ma su questo io penso
Che i fatti purtroppo abbiano parlato ma mi pare certo
Che dal sedici marzo
Era purtroppo facile individuare quali fossero i rischi la citazione che avevamo dinanzi uno Stato non abituato a custodire la legalità
è uno Stato che non può chiamare sia pure con Vidal spontanei come la sua il sedici marzo signor Presidente ma ci vorrà pure dovranno pur essere in qualche posto questi uomini e queste donne e lei crede davvero che non sia in qualche posto ci sono
E lei crede signor Presidente del Consiglio andiamo oltre
Che non ci sia gente che dica lo Stato che questi uomini ci sono non ci sono
Lei nel tutto sicuro signor Presidente del Consiglio che informazioni giuste non siano arrivate anche nei punti terminali o nel punto pretermine Ale
Durante questa situazione è coloro che si che studiano i che scrivono gli terrorismo ci dicono che no
Ci dicono che è impossibile
Ci dicono che dei gruppi terroristici che non solo di dieci o venti persone da gruppi terroristici di centinaia e centinaia di persone non possono dire quasi matematicamente
Non essere se non altro per l'incidenza del caso del calcolo di probabilità offrire un fronte troppo vasto alla informazione alla delazione contro di loro
E allora lei è proprio sicuro che le informazioni giuste non si arenino in qualche posto
Lei è proprio sicuro che padre mitra Frate Mitra
Abbia detto come può aver detto in molti casi menzogne parlando della sua convinzione
Che effettivamente le Brigate Rosse avessero all'interno dello Stato delle complicità precise signor Presidente così la ma niente affatto io credo che anche lei sta che attorno a lei
E limitiamoci a dire queste
Perché ciascuno di noi
Non può rispondere di nessuno nemmeno di se stesso posto in certe circostanze ma che attorno a lei chiunque è sospettabile di avere commesso un errore o di appartenere ad una linea politica che non è quella ufficialmente percorsa
Perché è indubbio signor Presidente del Consiglio
Che delle lotte di potere all'interno di questo Stato ci sono stati
è indubbio che lei non ha protestato quando per esempio defenestrato da un certo ministero mentre era in Giappone le interpretazioni che sono state date in Italia da moltissimi era di una lotta all'interno del regime e della democrazia e spiana fra contrapposti interessi connessione con un diverso uso da fare probabilmente dell'amministrazione dello nato in relazione a temi e a problemi che sono abbastanza pertinenti alla vicenda della quale stiamo discutendo
E quando abbiamo visto passare uno dopo l'altro i giorni della detenzione del collega Moro si aggiungeva un altro motivo di pessimismo di timore dell'altra parte
Ci chiedevamo ma dopo venti trenta quaranta cinquanta giorni
Un uomo dall'intelligenza di Aldo Moro
Un uomo che vivrà tutto teso in ogni istante del giorno o della notte a comprendere spiare ogni segno attorno a loro
Con questa magnifica con questa splendida morali prima capacità di voler vivere affermare la vita sua e degli altri che testimoniava ogni giorno
Non ha raccolto ha raccolto necessariamente delle verità aveva sicuramente colto dei sospetti avrebbe acquisito delle interpretazioni probabilmente su la forza
Delle Brigate Rosse
E questo si aggiungeva come timore appunto contro la possibilità di riuscire a liberare Aldo Moro e potremmo escludere che il presidente Mauro l'ex Presidente del Consiglio ma loro si sia trovato lì
A dovere apprendere quali degli ambienti per lui al di sopra di ogni sospetto magari facevano parte di questa strategia della tensione possiamo escludere che ritorno aggiunte delle
Dei tasselli di verità non ancora completamente conosciuti in una cioè nella quale è indubbio signor Presidente del Consiglio il Partito comunista lo ha ripetuto per anni e lo ha riscritto su Rinascita
Qualche settimana fa e che questo stato e a livelli molto alti che sicuramente ha delle brecce e delle brecce per i colori a favore della strategia della tensione e quindi della politica dell'assassinio del terrorismo
Non mi pare un caso
E che voi abbiate fornito
Se voi maggioranza
Non solo voi
Governo o lei signor Presidente del Consiglio
Una riprova
Della esattezza della formazione di Aldo Moro l'astrazione di ogni richiamo alla legalità
Che venga da questo regime e da questa maggioranza politica
Perché
Dal primo momento
Dopo dal sedici marzo quello che è accaduto nel nostro Paese è chiaro
Sì sono disattesi doveri costituzionali
Dal sedici marzo quello che secondo non una legalità non astratta ma concreta doveva essere fatto non è stato fatto
Quando si dice democrazia
Beh di mente non dimentichiamo che di democrazia parlano tutti parlava però non parlava forse anche i colonnelli greci sappiamo benissimo doni o il ricordo nelle orecchie di quando ero figlio della lupa e sentivo dire appunto che l'Italia era la grande proletaria e la vera democrazia
Rispetto alle demo Pluto grazie eccetera esterne sebbene la democrazia è qualcosa pittoricamente individuabile è questa democrazia con queste leggi questo stato cioè significa democrazia certezza del diritto
E soprattutto e anche il rispetto delle regole del gioco
Bene quale certezza del diritto abbiamo nel nostro Paese quale certezza del diritto ma certezza del diritto e certezza del diritto sostantivo e procedurale
In democrazia il momento procedurale e probabilmente ancora più fondamentale di quello apparentemente sospette Ivo regole del gioco il come comportarsi
Il come stare insieme la codificazione di queste regole procedurali e sostanza della democrazia prima ancora di altre parti che appaiono non procedurali e quindi dovrebbero potrebbe apparire più sostantivi ancora in termini di caratteristiche di fondo dell'esistenza della democrazia
Le regole del gioco sono state violate
Immediatamente già Presidente del Consiglio è vero è vero che abbiamo tutta una letteratura adesso di nuovi giuristi che si affacciano all'orizzonte
Quali tendono a edificare sull'articolo quarantanove della costituzione e il temutissimo enunciato che se ne può trarre tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere
Nel metodo democratico a determinare la politica nazionale è vero che a partire dalla situazione attuale si tende ormai a posteriori a far discendere da questo articolo quarantanove
Non so quanti altri principi eccome se avessimo un nuovo titolo un titolo quinto non so un titolo terzo diverto terrà della Costituzione i partiti politici
Ma io capisco comunque e che non possiamo avere un adozione astratta del diritto
Con queste ultime affermazioni di Marco Pannella pronunciate alla Camera dei deputati del diciannove maggio mille novecentosettantotto si conclude qui questo servizio realizzato con registrazioni tratte dall'archivio di radio radicale e delicato alla Caso Moro in precedenza avevate ascoltato
Giulio Andreotti nella settantotto presidente del consiglio ed Emma Bonino
Deputata radicale
Sempre a Montecitorio
In occasione di quello che fu il primo momento di dibattito parlamentare sul sequestro e l'uccisione dell'ex presidente della DC