Presentazione del IV Rapporto sulla distribuzione e ridistribuzione del reddito in Italia" org. dal CNEL (c/o la sede del Cnel - Villa Lubin)

Comodato sì dall'altra parte
Per favore
Siccome tutti se avrebbe devo scusare il Presidente della Repubblica che
Promesso addirittura accettato molto volentieri di partecipare a questa nostra riflessione su distribuzione redistribuzione riflettete dal presidente a Repubblica
Ha avuto una ricaduta
Florentia dalla sua malattia ieri non è andato a Torino per il centocinquantesimo anniversario dello Statuto Albertino
E ancora stamattina ha letto Gifuni Maretta che hanno mandato cultura stamattina carte da firmare perché non non esce di casa
Minacciava tutti gli auguri di buon nei pronta guarigione
Nella prossima occasione significativa sarà qui con voi quindi possiamo cominciare il nostro lavoro
Non solo sarà ritmato come se ci fosse il presidente La Repubblica nel senso che abbiamo contingentato i tempi e resteranno quelle in modo da poter terminare fra mezzogiorno mezzogiorno e un quarto com'era nella programmazione anche se cominciamo Pietta
Io comincio subito con limite il mio intervento sostanzialmente storia e i valutazione di questo documento questo è il quarto rapporto sulla distribuzione delle istituzioni retti dal
Era stata un'intuizione
Renato Brunetta presidente allora dalle della commissione dell'informazione nel sottoporre al vaglio e il problema cruciale delle diseguaglianze all'interno del sistema e delle diseguaglianze che via via potevano accentuarsi o diminuire all'interno del sistema perfetto manovre di politica economica
Probabilmente dirà certamente però il professor paga netto che illustrerà il rapporto
Diseguaglianze questo fuoco d'attenzione è stato estremamente
In questi anni in cui il rapporto si è andato sporgente
Come dice il rapporto noi abbiamo avuto si cinque sei anni sono che anni
Di questo rapporto e in cui noi abbiamo fatto dei progressi straordinari in termini di contenimento spesa pubblica di aumento venne l'avanzo primario dello Stato di abbattimento dell'inflazione
Riduzione di alcune quote
Spesa sociale e tutto sommato tutto sommato il tipo di disequilibrio antipodi fruizione sociale che una che manovre continuative potevano causare non c'è stata alcun aumento del Dese qui di certamente però ci sono stati dei problemi che vanno tenuti sotto controllo
Pensiamo soltanto attore grande processi fondamentale tutte e due indicati nel rapporto il primo è informato sì
In una quota di marginalità sociale che usciamo
Come se il sistema tutto sommato Santa risanando sì
Il proprio motore
I tre nel però crea dimensioni marginalità che sfuggono anche alla dimensione strappi
E che probabilmente sono legate a quote di popolazione statisticamente sono poco rileva il secondo molto legato anche a questo è il problema del formarsi di una quota di lavoro
A a bassa retribuzione prevalentemente sommerso che da una parte ha un suo senso positivo
Nel senso che è legato per esempio la ristrutturazione industriale all'outsourcing industria d'altra parte ha un senso altrettanto positivo pensiamo ad esempio a quanto rapporto dice sul problema del Mezzogiorno dove questo mare di sommerso questo mare di lavoro che una volta chiamavamo ATP e probabilmente è segno di un risveglio Mancuso
Forse l'oscuro e non del tutto limpido del Mezzogiorno ma dall'altra parte crea una situazione
Occupazionale anche di realtà diretti tra estremamente
Quindi il no
Di questo rapporto nei suoi quattro nelle sue quattro versioni di capire i problemi di andare a fondo dei problemi in fondo
Anche da questo lavoro che
Devo ringraziare la Università di Tor Vergata qualche annetto e Rossi specialmente che con Brunetta lo inventò tecnici c'è l'impostazione imitazione
Nell'ultima pagina delle considerazioni generali del rapporto infine gli estensori sollevano un problema
Se cioè questa lunga cavalcata che abbiamo fatto all'interno degli aggiustamenti di bilancio degli aggiustamenti macroeconomici del miglioramento dei fondamentali economici negli ultimi anni
Non ha possono aver creato queste dura l'interrogativo che gli estensori si pongono possono aver creato un problema di inutilità fra virgolette di un quinto rapporto
Nel senso di quello che abbiamo detto in questi quattro rapporti probabilmente e coerente con un'evoluzione di tutto il sistema italiano che oggi come oggi si ripresenta in Europa entro in Europa e quindi dovrà confrontarsi con meccanismi diversi da quelli in cui abbiamo ragionamento non è pensabile ulteriori politico manovre di politica economica ulteriori aggiustamenti di specie se escludiamo
Come molti dicono non ulteriori interventi sul sistema pensionistico scorre ma
Allora possiamo pensare di ragionare in termini europei
Questo era un tema quello della distribuzione del distribuzione del retto della marginalità sociale della povertà che era di sovranità nazionale
Perdiamo anche è una delle domande che rapporto fa questa sovranità sta del sociale questa sovranità nazionale del sociale oppure dobbiamo cominciare a ragionare in termini europei
La stessa atteggiamento di di coinvolgimento che il lei comanda l'Unione europea nei confronti di alcuni problema in rotta di su cooperazione allo sviluppo dello lo sviluppo locale
Nelle aree di reindustrializzazione il problema spesso della spesa sociale non può domani ragionato Dorchester ragionato a livello europeo
Quindi noi con questo rapporto chiediamo un ciclo con ogni probabilità con grosse pagamento dovremo discutere nei prossimi mesi
Se e come fare il quinto rapporto però riconosciamo il questo percorso è stato un percorso virtuoso non soltanto nel modo in cui il sistema si è ritento giunture adeguate ma anche nel modo in cui tutti quanti noi l'abbiamo accompagnati
Ma voi che abbiamo fatto ricerca noi abbiamo fatto contrattazione sindacale noi che abbiamo fatto concertazione tutti quelli che hanno lavorato a questo processo sono in fondo stati protagonisti del processo stesse con ogni probabilità
Potremo e dovremo coinvolgere anche nel modo di ragionare su questo argomento
Io ho finito no niente produzione prego professor paga metodi illustrare il rapporto il professor rosse che è coautore del rapporto oltre che ideatore iniziale potrà poi caso mai rispondere alle osservazioni e alle valutazioni critiche in sede di replica pagamento a te la parola
Grazie Dio rosso vorrei concentrare l'attenzione su alcuni punti del rapporto che mi sembrano
Di maggiore rilevanza a cominciare da questa rappresentazione dei fatti
Da esso risulta in cui per un verso si guarda gli effetti della manovra di finanza pubblica sulla distribuzione del reddito e per altro verso si guarda ed è la parte principale del rapporto a aspetti strutturali che attengono all'economia italiana
Per quanto riguarda il rapporto tra manovra di finanza pubblica e distribuzione del reddito sono messi in evidenza alcuni affetti che piuttosto conosciuti sono state già misurati
E cioè
Che a seguito del revisione delle aliquote e detrazioni IRPEF l'introduzione dell'IRAP per le diminuzione dei contributi sanitari operario autonomi sono categorie più favorite
Da quanto è accaduto in termini di manovra mentre risultano più colpiti dirigenti imprenditori che professionisti allo stesso tempo l'accorpamento delle aliquote IVA ha determinato in media un maggiore onere tanto per famiglie abbienti che meno abbienti naturalmente con un onere maggiore su quelle più abbienti
Va da sé che in questo quadro
Può essere collocato anche l'intervento sullo Stato sociale
E questo intervento e certamente giudicato un intervento importante di razionalizzazione non certamente una vera e propria riforma dello stato sociale anche perché
Quello che non risulta risolto come sappiamo è il problema tra le generazioni diverse e soprattutto il rapporto tra previdenza e assistenza
Il rapporto che continua essere un rapporto che vede
Sfavorita l'assistenza rispetta la previdenza tant'è che se andiamo a vedere i numeri sono numeri notti dal Rapporto Onofri
La spesa attenzione è sceso da da circa quaranta ammontante a circa il quaranta sessanta per cento sul totale prestazione sociale l'assistenza invece diminuito da circa il quaranta cioè a meno del venti
Ma al di là di questo come dicevo in premessa quello che ci è sembrato interessante di sottolineare sono lei Analogie tra alcuni caratteri strutturali dell'economia italiana oggi e i caratteri che l'economia italiana aveva negli anni sessanta cinquanta sessanta
Singolare che ci troviamo di nuovo questo è un fatto benvenuto di un periodo di stabilità macroeconomica
Con una quota dei redditi da lavoro che e circa il settantuno per cento del prodotto
Dopo essere stata circa settantacinque per cento negli anni Sessanta e avere peraltro bloccato negli anno ottanta
Una punta dell'ottanta per cento
A questo vive a questa vicenda anche tenuto conto degli appetiti diversi da quelli da lavoro alle famiglie in questi ultimi anni è venuto
Presso la famiglia determinarsi una capacità di consumo che attivi pur attingendo
Riduzione di risparmio che serializzata
Ha certamente visto cambiare l'attitudine all'atteggiamento al consumo delle famiglie
Devo dire che se si guarda al punto che alta sul risparmio le famiglie sedici per cento circa era negli anni cinquanta sessanta sedici per cento circa risparmi alle famiglie oggi quindi c'è questa singolare
Similarità ma Allo stesso tempo tante cose ovviamente sono cambiate e in particolare è cambiato
Il modo di organizzare l'attività produttiva della nostra economia in relazione all'evoluzione del modello opposto tubista
Certo che ci sono alcune di questi cambiamenti che vanno in linea coi comportamenti che non rompa si sono realizzate e in particolare la sostituzione di lavoro con capitale in particolare nei settori esposti alla concorrenza
Ci sono voi situazioni in cui noi ci differenziamo dalla Europa ancora con loro paranoici tram linea quando guardiamo che alla circostanza che alcuni settori sono cresciuti nella loro produttività hanno perduto lavoro e hanno così determinato la fuoriuscita di occupati che hanno trovato collocazione nella misura in cui altri settori e in particolare il terziario riuscito assorbire
Questi che uscivano dai settori che tradizionalmente disse tenevano al lavoro in altre parole e caduto che presso una parte del sistema industriale s'è creato un atteggiamento in cui la tutela del core business il principio alla produzione snella e flessibile
L'esigenza allo stesso tempo di realizzare
Privatizzazione apportata alla fuoriuscita di occupati ma allo stesso tempo ha creato accanto ai corpi workers
Stabilmente occupante un'ampia fascia di lavoratori a tempo determinato con forme di lavoro ho rapporti di lavoro che risultano legate a forma contrattuale variabili e diverse
Quindi per un una parte abbiamo una riduzione di quello che l'aria decoro workers per un'altra parte abbiamo un cambiamento del modello di produzione che si articola su una parte manifatturiera tradizionale una parte che invece quello delle piccole e medie imprese in particolare quella della rete distretti
Che produce il subfornitura o per conto terzi in relazione la dinamica imposta dall'impresa leader o da imprese leader e contestualmente si crea un'area di lavoro con contratti a tempo determinato diciamo a stabilità non garantita questa mutare l'espressione che determina una attenzione che va dedicata a una circostanza importante che per un verso rapporta presentare un problema
Ma per altro verso rappresenta a nostro giudizio una sfida che una opportunità per il sistema delle relazione industria
Perché essa opportunamente
Gestita può determinare l'emergere di forme di lavoro temporaneo che laddove il siano collegate a forme di protezione sociale adeguate a questo nuovo quadro delle relazioni industriale e da un efficace
Funzionamento delle istituzioni operanti sul mercato del lavoro possono trasformare queste occupazioni in attività altrettanto stabili e redditizie di quelle che sono offerte ai componenti diciamo dell'aria dei corpi workers
In questa prospettiva va vista secondo noi l'iniziativa del governo intorno a flessibilità formazione collocamento collocamento in mobilità
Che ha trovato forme di intesa colla sindacato che ha trovato nere la realizzazione di patti territoriali che probabilmente sono una strada l'importante anzi sono senz'altro strada importante ma il cui numero e oggi assai limitato che le procedure sono piuttosto lente come dimostrano le a questioni che abbiamo sotto gli occhi
Per quanto attiene
Dall'orario di lavoro anche qui la circostanza che ho ricordato il cambiamento del sistema complessivo delle relazioni industriali
E la riallocazione improduttiva complessiva che siete nata nel sistema dell'economia porta
Di per sé
All'esigenza superare modelli rigidi e uniformi e quindi anche per quanto attiene l'orario di lavoro
Questo risulterebbe un'esigenza
E quindi il tema della rete lavoro
A nostro giudizio andrebbe collocato come anche quello della sua riduzione nell'ambito del governo della flessibilità piuttosto che essere questione che si pone in astratto
In principio accanto alla modello di occupazione a stabilità non garantita ma comunque con contratti di lavoro determinato c'è l'insieme del lavoro precario lavora bassa remunerazione questo un tema che ha toccato un punto specifico del rapporto che mette l'accento sulla circostanza che la probabilità di un lavoro sottopagato più elevata nel commercio e nei servizi per le donne rispetto agli uomini per i giovani e quello appunto per quelli con minore istruzione
E se si tiene conto del fatto che la disoccupazione italiana e quasi prevalentemente giovanile femminile e meridionale
E si aggiunge quello che accennavo prima c'è la compressione degli stand sui consumi e si è verificata nel ciclo recente si può facilmente capire dove vada a collocarsi l'aumento dell'indice di diffusione della povertà indice che ha abbiamo calcolato
Cambia dal sei punto tre per cento del novantatré al sette punto cinque per cento del novantasette
è chiaro che questo con testo è un contesto in cui
Il problema della lavoro sottopagato si pone principalmente nell'area del mezzogiorno e come dicevo prima per nel lavoro giovanile e in particolare in quello femminile
E dunque tutti sappiamo che il modo per cambiare questo stato di cose è quello di pensare a un intervento per il Mezzogiorno ma pensarlo non in termini che siano una qualche involuzione di tipo assistenziale e centralista ma siano ma sia certamente legata alla valorizzazione dei casi di successo
Che si sono manifestati in alcune aree per diffonderli in zone diverse da quelle una volta che siano chiari i meccanismi che hanno determinato l'emersione di questi casi successi ma crediamo che sia importante di partire da un'analisi dei casi per determinare interventi che riguardano voi il modo in cui
Un quadro generale di sostegno o comunque di valutazione
Delle cose da fare per il Mezzogiorno debba essere in lizza
E siamo anche convinti che per quanto riguarda i problemi dell'occupazione e in particolare i lavori della il la situazione la marginalità sociale per i giovani che per le donne in particolare debba essere visto
Come tutti credo siano d'accordo con un tentativo delle varie basso tasso di occupazione che il cinquantadue per cento in Italia contro il sessanta per cento circa
In tutta Europa ma su guardando a sussidi di occupazioni che possono avere tanta maggiore efficacia quanto più e si saranno collegati ad attività di formazione
Io credo che da questo punto di vista forse se c'è un limite della
Intervento del modo di pensare con l'occupazione e che non sempre si è fatto riflessione sulle differenze di opportunità che devono essere offerte a diverse classi di età in generale si pensa all'intervento e non sempre si guarda alla classe diretta dei lavoratori che vengono considerati e lo stesso tempo non si vede
Che la relazione tra formazione occupazione si può realizzare e tre classi di età e per amare
C'è un ultimo punto che vorrei richiamare e chiudono i quindici minuti di cui il presidente mi aveva chiesto di rispettare
Prendendo proprio uno delle questioni che lui ha sollevato la questione della sovranità sociale non c'è dubbio
Che questo sarà un tema che si porrà con sempre maggiore forza nel prossimo futuro e infatti rapporto dedica una specifica parte a questo tema
Proprio con la convinzione che
La sovranità in materia sociale che a oggi ritenuta una competenza strettamente nazionale tenda
E tenderà in maggior misura nel futuro a diventare una competenza di cui l'Europa tenderà acquisire
In parte perlomeno il recente vertice che seduto in Lussemburgo ha mostrato
Un concreto passo nella direzione di una prima cessione di sovranità sociale
Con l'enunciazione dell'idea che l'Unione possa indicare un quadro di riferimento o comunque monitorare l'attuazione del quadro medesimo
Devo dire che da questo punto di vista noi ci siamo attrezzati una nostra università per seguire questi problemi e ci auguriamo che nel prossimo futuro come dice il Presidente noi si possa discutere anche testi in particolare di questi aspetti
Grazie ma che nel campo
La rete visto tutti che c'è nel rapporto questa doppia anima un'anima diciamo così relativa a un'osservazione dei fenomeni del lavoro del modo in cui si fa oggi lavoro così fan disoccupazione si fa lavoro sommerso si far lavoro a bassa retribuzione è un animale che invece di comprensione delle fasce di marginalità
Con un problema che certo ad aprirti Remo tutti nei prossimi anni uno slittamento verso l'alto o automatico attraverso i mercati coloro politico attraverso l'assunzione di responsabilità europee
Da una parte e schizofreniche a mente specularmente invece una realtà sempre più importante un valore sempre più importante della dimensione territoriale perciò il Mezzogiorno per noi creare i distretti industriali di piccola e media impresa cioè noi andiamo verso un certo perdita di sovranità nazionale
Nel sociale andiamo anche a questa spaccatura in cui certo punto qualcuno dovrà mediare per qui perché altrimenti non possiamo andar verso logiche tra tutte schizofrenica
Però
Questo credo che una dimensione nazionale una dimensione di di culture di politica nazionale sia necessario e quindi non è un caso che abbiamo richiesto allo al ministro ammesso che si occupa di marginalità sociale mi fare anzitutto una riflessione su questo questa gamma segnalando come ha detto del resto paga netto che tutti i problemi finanziari sono andati poi a cadere su una riduzione proprio dello spazio finanziario quello sull'assistenza che invece sarebbe più coerente con la crescita della marginalità sociale ma non voglio
Togliere il mestiere al ministro
Grazia i
Nel rapporto ci sono su quattro punti chiave di riflessione che per me c'è un punto responsabilità
Orientati al tema sociale il
Emergono della presentazione dalla lettura di questo rapporto che mi sembra molto puntuale nel descrivere i mutamenti della composizione
Sociale di fronte i processi di modernizzazione del sistema Italia e come questi derivano anche dal nostro partecipare a pieno titolo l'Unione europea
Il primo punto su cui mi voglio soffermare appare nel titolo
E che è stata richiamata anche dal presidente dell'Inter dove la parola chiave lavoro e coniugata con il tema della sovranità sociale mi colgo una dichiarazione di principio che condivido
Nell'affermare che molto del potere del sociale dipende da lotte nere tramite il diritto al lavoro reddito rappresentanza rappresentazione disse
Una società o per opportunità del lavoro sono scarse è una società in deficit nella capacità di costruire reti relazioni è una capacità ove è una società dove appare l'esclusione
E questi sono fattori che depotenziano la sovranità sociale
Sappiamo tutti che questa è una delle sfide direi la sfida che l'Europa di fronte a sé per costruire un'Europa sociale
Ove appunto la sovranità sociale abbia diritto di cittadinanza
E questa è una sfida per il governo direi la sfida più importante del governo e da questo rapporto si delineano utili indicazioni di lavoro
Si afferma che una volta raggiunto l'obiettivo del tre per cento per entrare in Europa dovremo usare tutti i margini di libertà e tutte le opportunità che si verranno pian piano re riacquistando in un quadro di stabilità macro economico
Io che non sono economista molto più banalmente dico che rapporto ci invita ad agire sul piano delle politiche sociali in un quadro di bassa inflazione
E qui colo col secondo punto della riflessione
Il rapporto segnala che nell'ultimo quarto di secolo è mutata significativamente la struttura delle forze di lavoro sia per la cresciuta partecipazione femminile al mercato del lavoro sia per l'ingresso delle giovani generazioni
Quello che colpisce che è stato rilevato è che se per i tassi di occupazione noi ci avviciniamo alla media europea
è analizzando i tassi di disoccupazione che ci differenziamo enormemente quasi diventando un caso per l'alto rischio che il problema della disoccupazione diventi problema di esclusione sociale
Infatti come è stato detto la disoccupazione italiane pressoché giovanile e femminile meridionale oltre che di lunga durata e non c'è dubbio che per evitare appunto il formarsi di sacche di esclusione sociale
Per evitare appunto che la nostra società sia come società ed esposte ai rischi di bassa coesione sociale la risposta a questo problema l'ingresso pieno delle donne e dei giovani nel mercato del lavoro è il punto fondamentale
La terza riflessione mi deriva dell'affermazione sempre contenute nel rapporto che ai fenomeni di esclusione sociale connessi alla disoccupazione
Sì sono andate sommando le conseguenze dell'apparire del fenomeno del lavoro a bassa remunerazione
Questo mi pare che significhi che si può essere poveri anche lavorando
O per usare la dizione del Consiglio d'Europa che ci sono salari al di sotto della decenza
Questo è un fenomeno che è stato evidenziato anche dalla commissione povertà qui rappresentata da Chiara Saraceno
E su questo punto vorrei un attimo soffermarmi perché mi pare che da questa se a questo elemento di riflessione
Questo elemento di riflessione confermi che appunto la povertà
O le forme di esclusione sociale che sono come diceva De vita difficile anche da individuare dominare non è connessa soltanto alla disoccupazione
Ma alla qualità della carriera reo lavorativa alla remunerazione del lavoro a particolari condizioni individuali familiari come numero di figli l'estremo del genitore con figli a carico avere a carico persone non autosufficienti
Dunque se questo è vero
Per contrastare la povertà e le forme di esclusione sociale il lavoro è fondamentale
Ma non è sufficiente
Bisogna costruire
Un circolo virtuoso tra lavoro formazione nel lavoro forme di sostegno al reddito accesso ai servizi alle persone
Per esempio la sperimentazione del reddito minimo di inserimento di uno dei punti con come dire previsti nella riforma dello Stato sociale della trattativa che c'è stato sullo Stato sociale
Dovrà proporsi di verificare se e come si è capaci di individuare le situazioni di povertà non connesse strettamente la disoccupazione e verificare se e come possibile contrastarle
Dunque non intendiamo come uno strumento in più contro la disoccupazione ma come uno strumento per uscire da determinate situazioni di povertà
Credo che sarebbe utile anche sul piano del confronto dell'analisi dei numeri che ci fosse un momento di confronto e di scambio tra questo lavoro di monitoraggio del CNEL e il lavoro della commissione povertà
Ecco però per tornare al tema del rapporto si evidenzia che dell'estensione del lavoro sottopagato
Tende a concentrare anche questo a concentrarsi anche questo in in particolare i gruppi sociali anch'essi a rischio di esclusione riappare dunque la questione sociale legata al mutamento del mercato e del lavoro e su tutti questi temi che attendono una risposta e sono nell'agenda politica come prioritarie
Ed è sul tema delle risposte possibili che ho trovato consonanza e trovo consonanza in
Ed è questo l'ultimo punto di riflessione con il rapporto e soprattutto trovo consonanza con quanto è stato detto che bisogna riorientare le risorse equilibrando quello che un grande squilibrio nel
Il sistema delle protezioni delle condizioni sociali in Italia riequilibrare questo sistema di protezione sociale orientando risorse verso il sistema dell'assistenza sociale
Condivido in particolare il fatto che sia necessario oggi e non domani passare da un'analisi dei rischi di esclusione a politiche per l'inclusione e credo che questo punto sia un compito dell'oggi e non del domani
Indìco quelli che a mio avviso sono i percorsi di inclusione che vanno sperimentati oggi che mi paillettes traggano motivo di un fondamento anche nello stesso rapporto
Creare l'opportunità perché i giovani possono acquisire la propria autonomia di vita questo è qualcosa di più che non soltanto l'inserimento lavorativo
E l'inserimento lavorativo e l'investimento professionale e la messa a disposizione però di servizi a partire dalla casa perché i giovani possono acquisire la propria autonomia
L'altro percorso di inclusione urgente appunto per l'oggi se è vero che c'è quella difficoltà femminile a inserirsi nel mercato del lavoro
E insieme all'inserimento nel mercato del lavoro il sostegno alle responsabilità genitoriali
E poi il contrasto di diverse forme di povertà
Sono percorsi di inclusione che seppur molto diversi tra di loro richiedono l'attivazione di un circolo virtuoso tra inserimento lavorativo sostegno al reddito servizi alla persona
Dunque politiche del lavoro e politiche sociali devono camminare insieme
Offrire una gamma di opportunità ampia e differenziata perché molteplice molto diverse sono le esigenze i rischi del mercato del lavoro oltre che i percorsi di vita individuali
La creazione di questo circolo virtuoso tra inserimento lavorativo sostegno formativo sostegno al reddito politiche per i servizi è fondamentale per evitare i fenomeni di esclusione sociale che appunto come diceva la ricerca siccome configurano come consistenti questo però a una conseguenza
Che già state dette che io ribadisco come punto finale perché altrimenti come dire farei direi delle così fare semplicemente delle riflessioni in libertà e il punto finale e che davvero devono le le risorse delle politiche sociali devono essere Pio rientrate nel senso del riequilibrio tra i vari comparti della spesa sociale e devono essere di orientarsi adesso per aumentare quelle destinate all'assistenza alle politiche sociali
Nessuno più di me può valorizzare anche perché ne conosce la fatica e il fatto che nel giro due di due anni
E in questo ultimo anno grazie anche al sostegno dato dalla trattativa sulla riforma del welfare
Valorizzare il dato che da misere duecentosettanta miliardi tali sono le risorse destinate alle leggi del Settimo t. settore del sociale tralasciando i trasferimenti monetari
E che sono propri dell'assistenza e dei duecentosettanta acide IMI serissimi duecentosettantacinque miliardi si è si sia passati a mille miliardi però se sono veri i dati che qui ci vengono posti davvero non si può più procedere come dei passi in avanti significativi ma dei passi in avanti parzialissime quindi il tema
Della riforma delle politiche sociali dell'assistenza non sono un dettaglio
Sono una grande riforma una riforma che non può avvalersi soltanto da delle risorse e da una razionalizzazione delle risorse esistenti deve prevedere un aumento delle risorse
La legge di riforma dell'assistenza è pronta bisogna trovare appunto le risorse per fare in modo che queste leggi dell'assistenza segna un salto di qualità per essere capace di prevenire appunto ed esclusione sociale o comunque di intervenire sulle situazioni di esclusione sociale esistenti bisogna trovare le risorse credo che questo sia un problema che riguarda il Governo ma non soltanto il governo
Grazie al ministro adesso chi sono i tre in vari teatri Scala Santa che ragioneranno su questi argomenti
Siccome credo abbiate visto e l'ha sottolineato
Anche la ministro Turco noi abbiamo una marginalità che ha con tendenza chi era a una segmentazione
C'è una segmentazione per sesso c'è una segmentazione Beretta ma aveva già detto paga netta
Con un meccanismo diciamo così in cui se non la povertà certamente la Martina De Rita
Certamente il lavoro a bassa remunerazione certamente il disagio sociale e occupazionale diventano lenticolari non diventano di massa
E questo pone dei problemi certamente di riflessione ma anche buone pongono problemi di presenza il ruolo delle forze sociali che rappresentano i diversi tipi di classe e ceto sociale quindi lei i nostri tre di scarsa nell'ordine Cofferati Spallanzani Cipolletta possono guarda le cose da angoli visuali diversi ma con questa credo comune consapevolezza la parola per primo a Cofferati
Grazie
Vorrei
Sottolineare alcuni dei risultati della
Del lavoro della commissione perché credo non solo si unisse significativi ma offrono ragioni di riflessioni e le parti sociali in qualche modo determinano anche gli spazi di degli interventi futuri
Almeno aiutano a costruire l'agenda delle priorità
Il primo riguarda i risultati a cui è giunta la commissione relativamente al tema del lavoro dell'occupazione né poteva essere diversamente
Trovo utile sottolineare due aspetti il primo la conferma di un dato noto ma non meno preoccupante sul carattere dell'occupazione della disoccupazione italiana la sua di disomogeneità
E il prevalere
Ancora una volta del problema meridionale
Questa ovvia considerazione ma gli elementi che la compongono portano secondo me ad una prima esigenza
Quella di
Determinare rapidamente le condizioni per interventi risolutivi di alcuni dei caratteri più visibili dei ritardi strutturali delle aree abbasso occupazione
E porta però anche alla registrazione
Del limite degli interventi del il tempo più recente
Oggi sono disponibili strumenti innovativi
Per intervento nelle aree meridionali
I tempi per la pronta azione per l'approntamento di questi strumenti sono stati in verità eccessivi
In economia come molti di voi sanno i diciotto mesi che si sono resi necessari per sparare attraverso il dibattito parlamentare alcuni semplici strumenti sono sinceramente tempi assai lunghi ma lo sono anche sul piano dei comportamenti sociali
A fronte di quella che rappresenta per molti versi un'emergenza
è un Paese che non è in grado di intervenire con celerità di fronte all'emergenza è un Paese che sconta poi gli effetti e le ricadute negative di questa mancanza di strumentazione e soprattutto Tito celerità
Nella gestione
Dei suoi dei suoi comportamenti sia contrattuali che legislativi devo dire che in questo caso mi pare che il limite maggiore sia dovuto e ritardi legislativi non certo per le contrattuale lo dico non per liberare da responsabilità le parti sociali
L'iter il percorso i tempi del della definizione degli strumenti vie noto e non merita qui nessuno ulteriore commento
Quello che però risulta più preoccupante che a questi ritardi
Per approntare strumenti innovativi corrisponde un ritardo ancora maggiore
Per un intervento mirato
Per rimuovere i limiti strutturali dell'arretratezza di alcuni territori ancora una volta in prevalenza il Mezzogiorno ma non sto nel Mezzogiorno
Gli impegni che sono stati sottoscritti che vengono ricordati
Nel rapporto sono impegni nella sostanza basati sui due grandi aree
Appunto quella della rimozione dei limiti strutturali dal carattere inadeguato delle infrastrutture e delle risorse Mazzei di materiale disponibile nel Mezzogiorno ai nuovi strumenti di flessibilità
I ritardi si sono riscontrati sul secondo versante sul primo siamo di fronte invece ancor peggio ad una sorta di distrazione
Che rende presumo anche poco efficace la disponibilità l'utilizzo degli strumenti stessi
Il secondo aspetto relativo l'occupazione
Che viene sottolineato dal rapporto riguarda l'esistenza contrariamente a quel che da più parti si sostiene di una grande area di flessibilità
Sostanzialmente non governata e questo è l'inizio della flessibilità esistente
Gli esempi che vengono indicati sono per molti aspetti significativi tagli orari che sono sostanzialmente fuori controllo
Are il carattere non tutelato di una parte del nuovo lavoro che si è creato
I cosiddetti contratti atipici ma addirittura l'amputazione di una parte rilevante del lavoro
Dipendente
Che si trasforma in attività parasubordinati
L'aria di incertezza
è un'area preoccupante l'incertezza va superata
Io credo che qualche passo in avanti si sia fatto con il varo come dicevo poc'anzi
Ricordando gli strumenti dell'intervento nel Mezzogiorno di una nuova gamma di regole legislative che poi diventeranno anche norme contrattuali per la gestione delle forme di flessibilità possibili per quanto concerne tutta l'area vasta del nuovo lavoro comincia la Pro parasubordinato l'esigenza qui di avere contemporaneamente tutele contrattuali ma anche norme legislative in grado di assicurare i diritti di una fasce crescente di lavori di lavoratori credo sia indubbia
Questo processo ha bisogno del completamento del risanamento della nostra economia
Il rapporto fa notare come siano stati fatti passi in avanti invero consistenti per qualche aspetto sorprendente sul piano del risanamento il risanamento non è completato anche la programmazione e la diminuzione del debito ha però bisogno di politiche di sviluppo
Contestuali per poter garantire la soluzione dei problemi che vengono indicati
Politiche di sviluppo destinate prioritariamente al lavoro con un'attenzione sia per la sfera dei diritti nel lavoro sia per quanto concerne i problemi della qualità della prestazione
Che ci sia un problema relativo alla qualità lo dice anche
L'altro aspetto che viene richiamato dalla rapporto che ricordava poco fa il professor Pagano
Ripreso anche dal dal ministro Turco siamo in presenza di un fenomeno che ritenevamo o di scarsissima consistenza o addirittura inesistenti quello del lavora bassa remunerazione
Il rapporto dice che lavora a bassa remunerazione tende a a riprodursi e addirittura condiziona l'intero ciclo di vita di molte persone
Il che ci pone per la prima volta di fronte a l'equazione lavoro quale povertà
Ipotesi che nella cultura europea dalla cultura italiana non è mai
Non si è mai riscontrata il lavoro a bassa remunerazione diventa uno dei fattori che favorisce l'esclusione la povertà
E credo debba essere considerato come fenomeno a sé stante e contrastato come tale
è evidente che è un fenomeno che si può trasgredire soltanto agendo contemporaneamente su un doppio versante
Quello della riduzione della povertà materiale attraverso la qualità del lavoro da creare
Non esiste solo un problema di quantità del lavoro ma anche di qualità del lavoro e dall'altro lato il contrasto alla povertà culturale
Che come ricordava poco fa il ministro è una delle ragioni che portano non solo i fenomeni di Porta crescente ma anche alla all'esclusione di una parte consistente
Dei settori marginali del mercato del lavoro
Le donne
I giovani meridionali
Detto dell'occupazione del lavoro questi mi paiono in verità gli aspetti più importanti vorrei dire rapidamente
Di qualche problema che viene indicato nella nel rapporto relativo proprio alla redistribuzione
E soprattutto agli aspetti salariale della redistribuzione
Nella prima metà degli anni novanta il salario reale diminuito
Questo fenomeno in sé è preoccupante
Per tutte le ragioni notte compreso l'incidenza che ha sulla struttura quantitativa e qualitativa dei consumi che per l'incidenza che poi ha sulla struttura produttiva almeno per la parte orientato al mercato interno
Viene solo in parte attenuato negli ultimi anni
E viene attenuato in virtù degli effetti positivi dei meccanismi redistributivi introdotti dal novantatré non
La politica dei redditi e l'impianto contrattuale utilizzato dal novantatré ad oggi ha un effetto positivo rilevante
è una ragione per non abbandonare per la politica per non mettere in discussione quel modello contrattuale
C'è una conferma serviva oltre alle esigenze di coesione sociale
Che sono state rese possibili e in parte risolte dalla riduzione del conflitto se l'ulteriore ragione serviva fornita dalla dal rapporto e dai dati che rapporto indica
Ma c'è un aspetto ulteriore e confortante
C'è un aumento della variabilità retributiva intersettoriale
Negli ultimi anni credo che anch'esso in parte in larga parte sia il prodotto dei meccanismi redistributivi introdotti con l'accordo del novantatré perché se i contratti nazionali hanno sostanzialmente uniformato con il vincolo del loro rapporto con l'inflazione programmata
E con i correttivi eventualmente introdotti a fronte di variazione dell'inflazione nell'inflazione reale ma i contratti nazionali hanno sostanzialmente uniformato la redistribuzione
è evidente che questo questa crescita della variabilità è legata a un uso mirato e sostanzialmente corretto però della produttività che si è determinata nei settori e immagino anche nelle singole aziende
Ulteriore elemento di conferma
Te la giustezza di molti dei contenuti di quell'impianto e delle sue e delle sue regole fondamentali
L'ultima cosa che volevo dire riguarda l'aspetto relativo alla allo stato sociale io sono convinto non non da oggi che sia necessario completare la riforma dello Stato sociale avviata con l'accordo del nell'autunno scorso
Lo stato sociale che abbiamo affrontato in precedenza lo stato sociale
Costruito sui nel corso di decenni da e insomma di comportamenti contrattuali norme legislative in larga misura norme legislative che fissavano il carattere la quantità e l'efficacia degli strumenti di protezione
Ospite abile per cento ragioni aumenterà la platea dei partecipanti al welfare attraverso una crescita degli occupati e se si ridurrà il fenomeno negativo dell'evasione contributiva e se aumenterà la regolarizzazione del lavoro
Ipotesi
Semplici da realizzare in virtù anche della nuova strumentazione legislativa oggi disponibile
Non vedo per questa ragione preoccupazioni per quanto concerne la stabilità del capitolo senza dubbio più delicato e più importante dello stato sociale
Vedo in contempo però l'esigenza di completare processi di riorganizzazione di ammodernamento del restante delle regole ed il sistema di protezione divina offerto ai cittadini come peraltro ancora una volta il il rapporto ci ci sollecita che sono anche forme di protezione che aiutano il recupero dell'esclusione dalla povertà penso in primo luogo le politiche per la famiglia alle politiche per l'infanzia e agli interventi per gli anziani non autosufficienti
A politiche risorse da rendere disponibili esattamente per le ragioni che sono state illustrate poco fa dal ministro Turco condivido completamente
Non è confortante il fatto che risorse contenute poste a volte poco più che simboliche in verità a valle di un accordo tra le parti sociali siano state poi dalla dal Parlamento riassorbite e destinate ad altre funzioni che bene qui non commentare
La voglia di riforma e di ammodernamento dello stato sociale in verità si scontra poi con i comportamenti concreti e molti di coloro che avevano sollecitato grandi trasformazioni poi non hanno mostrato la coerenza necessaria
Nella fase più delicata che era quella della discussione del varo dei provvedimenti legislativi io credo sia necessario invece ritornare su questi temi e soprattutto confermano da un lato delle politiche rendere disponibili delle risorse il processo di risanamento complessivo della nostra economia libererà delle risorse queste risorse devono avere delle priorità
Vedo queste priorità nel lavoro con il Mezzogiorno come punto di dislocazione fondamentale degli investimenti e l'ammodernamento delle protezioni
Non mi pare operazione impossibile e credo che se esiste la volontà politica si potrà fare ancora molto Conte mantenere nel contempo gli strumenti che sono stati liberamente scelti come strumenti che hanno favorito il risanamento da un lato e rafforzato la coesione sociale dall'altro vorrei non si trascurasse come la politica dei redditi ha consentito non solo di realizzare degli obiettivi macroeconomici che sembravano sostanzialmente fuori dalla nostra portata ma anche permesso con una redistribuzione equa di ridurre il conflitto riportarlo alla dimensione puramente fisiologica
Che ha dato forse un contributo alla crescita di una cultura delle relazioni positive e non del rottura del sospetto o del conflitto patologico come era stato in decenni precedenti per questo credo che sia di qualche utilità insieme alla ricerca delle soluzioni innovative anche la conferma degli strumenti che hanno consentito di fare dei passi in avanti non di poco conto come quelli che rapporto ha descritto
Era
Spallanzani
Grazie presidente che naturalmente parto dal comune
Riflessioni che riguardano
Quindi elaborato ma anche che riguardano il nostro mondo da piccoli imprenditori
Cioè dato che non viene riportato sono tre righe negli ultimi sei anni dal novantuno al novantasei la pubblica amministrazione per tutto cento mila unità
Perfetto sostanzialmente del blocco del turnover mentre l'occupazione nel settore privato subito una flessione di ben seicento mila unità alla quale si aggiunge la scomparsa di quattrocento mila lavoratori autonomi in gran parte del commercio servizi che l'agricoltura io credo che qui ci è uno dei quesiti fondamentali perché perché è avvenuto questo quando la piccola imprenditoria a sempre assorbito nel tempo manodopera fin dal mille novecentoquarantotto quarantanove
Certamente ci sono dei motivi obiettivi c'è la questione la grande distribuzione che ha creato problemi del commercio l'agricoltura è una vita che il numero dei dipendenti e degli o criticare
Mentre invece il settore della piccola impresa dell'artigianato
Ci sono e c'erano tutte le possibilità per aumentare l'occupazione
Però proprio a Milano i centonovanta novantuno da quando è cominciato Masi legislazione in contrasto con l'occupazione è chiaramente in contrasto con l'occupazione
E mi riferisco alla legge centootto che addirittura una legge che impediva di licenziare nelle aziende al di sotto dei quindici dipendenti ha creato difesa del nostro mondo non si può licenziare il bene non si assume più i pochi che potevano essere licenziati e sono stati all'hanno punito i tanti che potevano entrare addirittura non la vuole neanche Brodolini mio novecentosettanta è stata fatta Nicola nel novecentonovantadue la minimum tax con la teoria
Del plusvalore di debiti Riccardo più dipendenti più tasse meno dipendenti meno tasse
Nel mille novecentonovantaquattro la legge seicentoventisei anche questa più dipendenti più rischio meno dipendenti meno rischio
Picchetto tutta una serie di leggi che sono state fatte in contrasto con l'occupazione sembra fatto apposta ma e e a fronte però di quello che viene detto in tutto il mondo in tutto il mondo anche da vari economisti anche devo dire anche dal presidente del Consiglio Prodi
Crescente mentre alla Fiera del Levante a parte solo voi potete creare occupazione allora noi stiamo attendendo che ci possono essere le condizioni di poter creare pupazzo il primo lo sappiamo che possiamo creare occupazione però gli atti conseguenti decisioni di qualche atto
E non sul merito il ministro alle Finanze Visco con il credito d'imposta fino a un massimo di sessanta milioni
E il credito d'imposta per le aziende che nascono i cinque milioni di azioni alcune cose tutte le altre sono in contrasto con le potenzialità occupazionali la piccola impresa
E che significa sono quattro milioni di imprenditori che non hanno la possibilità di occupa novantasette per cento delle aziende in Italia a meno di venti dipendenti
Ecco siamo perché e vediamo degli esempi che sono passati anche recentemente dal Parlamento
Ad esempio la legge sulle borse di lavoro
Che una legge dove si può utilizzare soltanto per le aziende con più di due dipendenti esclusa di fatto dalle potenzialità occupazionali il novantasette per cento d'artigianato Nocioni ricomprendere perché allora non si vuole creare occupazione proseguono le cose in contrasto abbiamo ad esempio la legge discorso fiscale ovviamente sessantacinque per cento di fisco ma riteniamo che il primo il discorso proprio sul fisco sicuramente un problema pesante ma comprendiamo lo descrive la questione dell'Europa
Più che creare sommerso la questione fiscale crea sommerso l'impossibilità di rispondere a una legislazione che repressiva nel per per le piccole imprese non abbiamo una legislazione la seicentoventisei che l'ottanta per cento burocrazie e il venti per cento sull'URSS della legge quattrocentonovantaquattro che inapplicabili
Abbiamo i laboratori che chiudono lunedì al venerdì aprono il sabato e la domenica perché non ci vanno gli Ispettorati del lavoro questo avviene non solo al Sud ma anche al centro nord
Abbiamo adesso la legge sulla privacy che fatta per grandi aziende che non che di un burocrate ISMU rimane abbiamo il decreto legislativo Ronchi e queste sono le leggi che creano insomma certo per il costo del lavoro esatto
La il i i costi fiscali solo in Mali ma sono è la legislazione attuale che non è compatibile con la sopravvivenza delle aziende con l'occupazione e per le equazioni che ho detto prima
Più più dipendenti più rischio tant'è che queste cose naturalmente creano lavoro nero lavoro sommerso nel momento in cui uno si nasconde non poté più rispettare e le leggi che le leggi dello Stato pertanto non essendo statistica abile visibile in piena regola che questo è il discorso naturalmente che abbia perché io credo che bisogna oltre che a a pronunciare diciamolo certe cioè perché affermazioni
Si può creare occupazione scoccare occupazione la piccola impresa artigianato noi siamo certi che la possiamo creare per naturalmente ci vogliono le politiche
Le politiche adeguate la flessibilità è fondamentale
La questione del specie nel Mezzogiorno non ci sono infrastrutture
Nel nelle zone in Emilia Romagna le hanno date quelle di un'area nel Veneto quelle di un altare politica ventuno gli ha dato a nessuno
Sono trent'anni che aspetti io sono proprio recentemente viaggiato per tutto il Paese nel Mezzogiorno vari paesi ad un giorno non ci sono le are per poter far lavorare gli artigiani
Ora i piccoli imprenditori che significa che non che che le leggi dello Stato diventano delle grida manzoniane se invece vengono applicate devono chiudere tutti allora non chiudo lavavano le somme su chiudono legalmente ma vanno nel sommerso
Perché significa che non c'è moltiplicazione di lavoro che significa che si creoli col una illegalità dondolo aumento della criminalità
Che queste sono le cose che stanno aprendo a fronte del fatto devo dire che c'è un un proprio un una una grande voglia di di di di di riscatto nel nell'imprenditoria del Mezzogiorno che sto notando tenuti da qualche mese regge questa grande coglie e della presa di coscienza perché bisogna cominciare a far da soli mettersi insieme unirsi associarsi per avere un peso politico i confronti
Degli enti nei confronti degli enti locali c'è devo dire anche che non è neanche tanto una questione di risorse nei confronti del nostro mondo che naturalmente potrebbe essere un fatto positivo
Dobbiamo solo uno strumento che l'Artigiancassa con ventidue milioni e mezzo date dallo Stato l'Artigiancassa nutriamo un posto di lavoro vero e produttivo ventidue milioni emesso Presidente si danno migliaia di miliardi per creare posti finti e improduttivi e questi sono dati di fatto al
Le potenzialità ci sono però noi abbiamo un'altra un'altra oggi dobbiamo un'altra anche qualche altro grande problema siamo d'accordissimo interesse tutelati lavoratore
La maternità sulla che avrebbe ecco però bisogna trovare il punto di equilibrio di trovare il punto di equilibrio tra la sopravvivenza delle aziende e il diritto dei lavoratori se il punto di equilibrio battersi sul territorio troppo
Significa che non c'è più compatibilità con la sopravvivenza dell'azienda pertanto l'azienda non apre con l'azienda chiuse il lavoratore non ha diritto e non può esercitare naturalmente a la questione che noi abbiamo il timore che ci sia da singolo dato i lavoratori per quanto meno quelli che sono disoccupati i tre milioni di in gran parte ragazzi del giudice e gran parte del mezzogiorno Giorgio Costa tutti i dati in mano loro una carta di credito che quando vanno bancomat poi non possono incassare perché il bancomat chiuso cioè non ci sono le possibilità occupazionali per questi ragazzi allora non c'è compatibilità non c'è equilibrio
Oggi non c'è equilibrio tali diritti la sicurezza le leggi dello Stato il burocratismo conto la poi le potenzialità occupazionali bisogna che ci siano i diritti
Ma se l'equilibrio rispetto alla sopravvivenza dell'impresa perché altrimenti il diritto come dicevo non si può esplicare oggi difficilissimo che si possa esplica
Ecco io credo che e questo è un Paese che era è una banalità ma è vero e io lo vedo tutti così scusate il personalismo ma tutti i sabati e le domeniche girando per l'Italia prevalentemente nel soggiorno
Un Paese che ha grandi potenzialità grandi creatività
Grande voglia di lavorare vegetale mani ruvide ecco bene solo creare le condizioni
Per me e credo che non ci possiamo nascondere dietro i venti milioni di disoccupati in Europa perché è tutta un'altra cosa il nostro sistema produttivo che la teste del popolo italiano diverso dalla testa ai tedeschi o di altri Paesi è un le che mal comune mezzo gaudio questa storia non è vero piloti occupazione c'è perché si stanno sbagliando le politiche per l'occupazione perché non si vuole investire e non si vuole legiferare in relazione alle potenzialità occupazionali del Paese il sistema produttivo del nostro Paese
Io credo che se si si si ricomincia la strada devo dire del quarantotto quarantanove quando la grande industria pubblica e privata ma anche il sistema produttivo polverizzato risolse in poco tempo il problema di occupazione che così se ritorna a non dico ovviamente sopra la lite ma se si ritorna al al aveva la possibilità di di di di di di far sì che il e che l'imprenditoria e la teste popoli italiane soprattutto il TAR ripeto che si possono risolvere i suoi problemi occupazionali ma anche tanti dei problemi sociali che ne sono la conseguenza
Grazie
Ringrazio tutti della puntualità nello stand nei tempi Dini Cipolletta mi fido consigliere mezzogiorno abbiamo finito
Grazie presidente io vorrei partire da tre considerazioni che ho visto nel questo quarto rapporto
Sulla distribuzione del reddito
Le tre considerazioni che volevo sottolineare sono un Risanamento che è avvenuto nel nostro Paese senza una aumento delle diseguaglianze almeno sia l'apporto mette in evidenza fenomeni tuttavia di marginalità sociale si cominciano ad evidenziare
E un processo incompleto di riforma dello stato sociale allora la prima considerazione credo che dobbiamo fare che appresso atto positivamente
Che il processo di risanamento questo Paese ha portato avanti è avvenuto senza eccessivi costi sociali almeno passare al rapporto e credo anch'io che
Ci sia nell'ambito di questo risultato
Un merito specifico dato alla concertazione come è stata portata avanti in questi anni non è un merito esclusivo ma è sicuramente un contributo importante che è stato dato perché per il prima volta mia saputa nel nostro Paese si è proceduto un processo di riduzione del disavanzo attraverso anche una forma di compartecipazione delle parti sociali
Che sicuramente non hanno apprezzato tutti e tutti le stesse interventi ma che tuttavia ci ha consentito di mettere in insieme un modello di colloquio e di discorso è io credo che se dobbiamo valorizzare un risultato sia da valorizzare lo spirito con cui sono stati affrontati questi problemi oltre che ai risultati conseguiti dico questo
Non per polemica ma per andare avanti
Se noi ci formalizziamo eccessivamente sulle soluzioni specifiche che abbiamo individuato dal novantatré in poi per raggiungere questi risultati senza rendersi conto che quelle soluzioni erano esatte e buone per il momento che abbiamo attraversato ma ciò che dobbiamo salvaguardare e lo spirito
Di discutere di trovare le soluzioni noi rischiamo di fossilizzare strumenti e meccanismi che sono stati utili nel processo di risanamento
Sono stati utili nel processo di riduzione dell'inflazione ma che prese a sé stante potrebbero non essere altrettanto utili in una fase diversa
Questa la logica credo della revisione dell'accordo del luglio novantatré che è una revisione a nostro avviso costruttiva nel senso di salvaguardare al cento per cento anzi valorizzare quelli che sono gli spiriti e gli animi e le intenzioni con cui siamo arrivati a questi risultati ma anche con una certa disponibilità di vedere alcuni meccanismi per adattarle a quelle che sono le nuove esigenze
Se dobbiamo constatare un risanamento sensatamente disuguaglianze dobbiamo tuttavia credo evidente rapporto lo dice interrogarci sui limiti anche di questo risulta
E io vorrei fare su questo qui ancora alcune brevi considerazioni rimanendo nei tempi che mi sono stati concessi il primo l'eccesso che nel nostro Paese ma in tutta l'Europa si fa della equazione disuguaglianza uguale povertà
Noi l'abbiamo radicata anche nelle metodologia statistica di stiva della povertà in Europa in Italia in particolare in molta parte del mondo si ha tendenza a considerare il povero non tanto in valore assoluto ma in relazione alle differenze che esso riporta rispetto alla metà della nazione
Chiedo che sia chiaro a tutto i limiti di una tale interpretazione questa interpretazione ci porta a delle povertà diverse a secondo della ambito che noi andiamo a prendere in considerazione
Ci porta delle povertà nazionali
E domani ci potrà portare a delle povertà regionali in un Paese come il nostro che ha tendenza a separarsi almeno dal punto di vista dei comportamenti sociali
Noi potremmo scoprire una grande sacca di povertà in regioni ricche come il Veneto ad esempio per il banale motivo che si applicano concetti di diseguaglianza e non si apre con certi di povertà oggi la corsa
Ci risulta non evidente perché re leghiamo la povertà nel Mezzogiorno ma domani potremmo trovarci con dei concetti diversi ma il problema del della diseguaglianza ci sta portando a non considerare il fatto
Che il nostro sistema sociale è un sistema che protegge
In maniera molto forte un blocco centrale
Della popolazione
E proteggerli un blocco centrale dalla popolazione genera dei processi di emarginazione nell'alto e nel basso li hanno evidentemente interessano quelle verso il basso
E allora questo sistema di diseguaglianze
Va interpretato sulla base di queste di meccanismi che hanno tendenza ripristinare elementi di equità solo nell'ambito di un grosso blocco
Io vorrei sottolineare un aspetto importante la diseguaglianza in un paese è vissuta può essere vissuta positivamente se accompagnata da una forte crescita se la diseguaglianza
E uno strumento della crescita ed è uno stato momentaneo in cui ci si trova in una fase di un processo di crescita i processi di crescita generano diseguaglianza
I processi di Stasi genera eguaglianza badate che la stessa Commissione sulla povertà ha constatato voi lo potete vedere che negli anni di recessione in Italia si riduce la povertà
E negli anni di espansione aumenta la povertà
Perché in realtà negli anni di stasi aumenta l'uguaglianza negli anni di espansione aumenta le diseguaglianze
Non dobbiamo arrivare credo alla conclusione paradossale di preferire di avere un Paese povero è in recessione per poter ridurre la diseguaglianza e la povertà statistica
Preferito scorrere un Paese che cresce e che genera della povertà statistica a condizione che questo povertà sia uno Stato
Momentaneo e non una discussione una marginalizzazione perenne
E quindi troviamo un problema importante nel nostro Paese
Un problema di un Paese che ha una capacità di crescita oggi frenata a mio avviso non tanto da una carenza di spesa pubblica a sostegno del reddito delle infrastrutture o della crescita
Ma una carenza di crescita per carenza di fattori della produzione
Il nostro Paese alla fine del mille nascente novantasette con un tasso di crescita ancora limitato nell'ordine del due per cento ha toccato i massimi del grado di utilizzo della capacità produttiva mai realizzati negli anni novanta
Nel Nord nel nostro paese non c'è più manodopera disponibile
Nel sud del nostro paese la manodopera non è impiegata
Il sistema se dovesse subire una pressione di domanda molto forte rischierebbe di trovarsi a produrre inflazione e squilibri e a non produrre occupazione allora si pone un grosso problema di mobilità nel nostro Paese
Che non è un problema di risorse finanziarie aggiuntive è un problema di favorire
La crescita degli investimenti nel Meridione
Perché dobbiamo portare interessa lì dove c'era la disoccupazione
E la mobilità sul territorio della popolazione che deve potersi spostare lì dove ci sta il lavoro
Se non riusciamo a fare operazioni di questo genere il Paese può crescere senza inflazione e poi cresce di più di quello che sta avvenente
Io non sono pessimista su questa strada
Siamo operando verso questa soluzione in questi due giorni sono stati firmati due accordi
Dare anch'a Crotone e a Manfredonia fra le parti sociali fra le autorità e questi accordi di programma servono ancora determinare condizioni
Di favore per consentire l'insediamento di Investimenti a Manfredonia già esiste più progettualità oltre quattrocento miliardi di investimenti a Crotone speriamo che questo avvenga
Questa strada va perseguita
Va perseguita credo con grosso favore perché la strada della inclusione di aree del nostro Paese che altrimenti sarebbero emarginate del tutto
Ma credo che occorra fare anche qualche cosa
Per favorire in senso positivo chi dal sud cerca lavoro al nord
Il Governo si sta muovendo verso questa direzione in maniera molto timida c'è ancora molto da fare e non sono problemi insormontabili
C'è un problema di liberalizzazione della cassa
Il sistema degli affitti nel nostro Paese col sistema delle col cannone ha determinato un blocco nella mobilità che inammissibile la protezione necessaria per pochi soggetti che hanno problemi di abitazione sia trasformata in un processo di blocco del nostro Paese
Dobbiamo
Rettificare in questo sistema
Dobbiamo anche rettificare un sistema di collocamento del personale che fatto su base provinciale
E che malgrado la condanna del nostro Paese nel monopolio del collocamento pubblico il ministro del lavoro non ha ancora emanato le regolamentazioni
Perché il collocamento possa essere liberalizzato
E si tende ad andare verso un sistema di liberalizzazione del collocamento fatto di autorizzazioni
Era un fatto di autocertificazioni da parte di soggetti che diano le garanzie di poterlo fare
Lo stesso lavoro interinale
è bloccato
In questa fase dalla carenza regolamentativa da parte del ministero del lavoro
è stato molto avversato il lavoro interinale oggi è partito le parti sociali non hanno fatto i contratti per identificare le figure
Il dove il governo nella figura del ministro del lavoro aveva l'obbligo di identificare Lori per via regolamentativa queste figure il ministro del lavoro non lo ha fatto e lavoro interinale non sta partendo
Gli uffici che sono stati aperti su tutto il territorio vengono asta assaliti dalle persone e questi non posso andare risposte alle possibilità di lavoro concludo perché credo che siamo alla fine io credo che il nostro Paese abbia già coniugato in sé la fase di risanamento con la fase di ripresa dell'economia e non ci sia bisogno di una seconda fase e di un cambiamento delle nostre politiche
Quello che è necessario e far sì che il risanamento si traduca in crescita
Attraverso una riduzione di tutti quei vincoli che stanno impedendo oggi al nostro Paese di crescere grazie
Avendo programmato con il presidente repubblicano col cerimoniale che a mezzogiorno e cinque avremmo finito io chiuderei a mezzogiorno e cinque perché anche altre tipologie visto Turco con altri impegni si erano programmati per una fine a mezzogiorno e città però la parola Nicola Rossi permettete che gliela dia in parte per che non l'ho detto e l'inventore del rapporto in parte perché ha avuto sollecitazioni anche a riflette conclude dopo io non con parole mie ma leggendo un messaggio di Luciano Violante che è arrivato alle dieci e quarantasei non lo metto all'inizio quindi concludiamo con un messaggio del presidente alla campi
Prego dico grazie io vi rubo solo veramente pochissimi minuti per non per entrare nel dibattito molto interessante che si è svolto quanto per chiarire due punti del rapporto che mi che mi sembra
Merito diciamo attenzione
Il primo riguarda il fenomeno delle dei lavori a bassa remunerazione di cui abbiamo parlato ecco di di di per sé quel fenomeno
Diciamo particolarmente rilevante come dimensioni non lontano da quello che accade in altri Paesi europei
Circa il quindici per cento diciamo in Italia circa il venti in Inghilterra e dati non molto dissimili dall'Italia in altri Paesi europei di per sé ripeto diciamo ha una importanza che va fino ad un certo punto ciò che veramente rilevante di quella indagine e di ciò che non sappiamo se lavora bassa remunerazione e la capacità che lavora bassa remunerazione tende depredato riprodursi per cui molte volte quello che un positivo e da incoraggiarci canale d'ingresso
Nel mercato del lavoro per i giovani e delle donne tende a trasformarsi in un intero ciclo vitale è caratterizzato da sé Nordahl lavoro spezzo nato come dice presidente Rita da fasi di disoccupazione ed a intervalli di lavoro a bassa remunerazione
Perché sottolineo questo punto perché ritengo che il problema di fondo stia nel fatto che non abbiamo apprestato gli strumenti per consentire a chi comincia anche con lavora a bassa remunerazione di passare a fare altro dopo questo significa formazione formazione e formazione capitale umano questo significa un mercato del lavoro fluido
Non uso la parola più o meno flessibile ma semplicemente fluido che permette appunto a a questi canali di ingresso di essere tali e non dei tunnel dai quali si esce solo al momento di un pensionamento che diventa inevitabilmente incerto
Il secondo punto che mi permetto di sottolineare è quello relativo alla al nuovo quadro entro il quale credo dobbiamo parlare di distribuzione questo rapporto contiene un'appendice alla quale abbiamo al quale io personalmente ho ritenuto di dare un'importanza minore forse di quella che meriterebbe
Che riporta i primi molto preliminari esperimenti di analisi di quello che potrebbe accadere alla distribuzione del reddito a livello europeo sei sì andasse verso una con bacon del jazz a sia pure timida sia pure graduale di alcune politiche sociali in tema di assistenza in tema di contribuzione sociale in tema di struttura della imposizione personale
I risultati sono particolarmente interessante perché da un lato sottolineano
Come dire diciamo i limiti degli se di questi esercizi di convergenza e anche il gli enormi limiti anche se mi permettete di carattere politico che presumibilmente si porranno
Perché molti perderanno e molti guadagnano ma sottolineano anche un punto di o credo dovrebbe essere con scialle soprattutto per noi come il modello mediterraneo o di politica sociale quindi riguarda non solo noi ma anche i greci anche gli spagnoli larga misura i portoghesi
Sicuramente ha poche chance di prestarsi a contribuire alla costruzione dell'edificio sociale europeo
Quindi fra i vari paesi europei diciamo probabilmente quelli che più con urgenza devono porsi il problema di contribuire alla costa cioè di qualche cosa di diverso da ciò che hanno che sia patrimonio coi di tutti gli euro quei noi probabilmente siamo in prima linea grazie grazie Rossi allora come o
Annunciato vorrei leggervi un
Messaggio perché son due pagine quindi non è soltanto una lettera è arrivato a questa mattina presidente Violante che dà il segno
Se non di una coesione sociale certamente di una convergenza di sforzi di governo Parlamento forze sociali time
In una fase in cui il parlamento e governo sono impegnati in uno sforzo dire ridefinizione strategiche qualitativa dello stato sociale di ristrutturazione della spesa pubblica
Risulta di grande importanza il contributo di approfondimento che il CNEL Stafford spinge proponendo alle istituzioni più in generale le forze politiche e sociali del Paese
Il quarto rapporto sulla distribuzione redistribuzione del reddito presentata oggi costituisce un ulteriore strumento di analisi che il CNEL ci mette a disposizione dei ed è anche questo il segno della sua attenzione costante a tematiche di tale vanno
Questo studio ci consente di riflettere di vagliare di obiettivi di fondo dalla riforma dello stato sociale avendo di fronte le condizioni reali del nostro Paese
L'emersione di nuovi squilibri all'interno della società le dinamiche effettive di circolazione della ricchezza la fisionomia e la geografia delle nuove povertà
Sono convinto che la riforma dello Stato sociale deve avere al centro unico il taglio della spesa ma la redistribuzione delle risorse disponibili in modo che essa esprima un indirizzo rivolto al futuro più che al passato
Occorre dunque abbandonare un modello di welfare che ha come destinatario principale il lavoratore maschio adulto occorre spendere di più per la scuola per la famiglia per l'occupazione giovanile per le nuove povertà nemmeno a sostegno di chi è già inserito ma ripensare lo Stato sociale significa che che puntare con deficit decisione alle capacità ed Hekmatyar le responsabilità del cittadino paralizzando la sua voglia di fare la sua capacità di impresa e lascia
E la sua iniziativa era scelta che Parlamento e governo hanno fatto in particolare per il sud con un prestito d'onore con i patti territoriali con i contratti d'area quegli incentivi per le piccole e medie imprese esistenti o di nuova costituzione
Il parlamento di governo inoltre con la legge finanziaria per l'anno in corso hanno definito una serie articolata e interventi sociali
Penso in particolare all'istituzione del fondo per le politiche sociali finanziato per assicurare standard essenziali di uniforme di prestazione sul tutto il territorio dello Stato che prevede anche l'introduzione del reddito minimo di inserimento nella sperimentazione di misure di contrasto della povertà
Ma con la stessa vecchie si provvede a definire la selettività delle prestazioni erogate si pongono infatti criteri per l'accesso alle prestazioni sociali agevolate i requisiti per l'accesso al pensionamento estinguendo coloro che possono ragionevolmente sopportare il prolungamento del periodo del re lavorativo da coloro che svolgono attività usurante
Il Parlamento ha approvato il diciannove febbraio scorso in via definitiva la nuova legge sull'immigrazione che contiene una serie di misure sociali e sanitari per la tutela dei cittadini extracomunitari il regolarmente immigrato attualmente la Camera sta lavorando su un pacchetto molto articolato di misure in favore del terzo settore elemento cardinale nel nuovo sistema di prestazioni sociali
La Commissione affari sociali sta elaborando un testo unificato delle numerose proposte di legge presentate da tutte le parti politiche per riformare organicamente la disciplina in materia di interventi di sostegno sociale per la prevenzione del disagio e della povertà
E per la creazione di un sistema di servizi alla persona accanto l'attività legislativa la Camera sta sviluppando un parallelo sforzo di approfondimento su queste stesse tematiche attraverso una serie di indagini conoscitive svolte dalle Commissioni
Su ventinove indagine avviata nel corso di questa legislatura undici riguardano proprio tematiche sociali della riorganizzazione dei servizi alla disciplina del terzo settore delle riforme la spesa sociale e della compatibilità con i programmi di sviluppo al lavoro nero e minori si tratta di un metodo di lavoro parlamentare dirette istituire specifica ed efficace forma di conoscenza controllo e di indirizzo che atto un rapporto più stretto tra Parlamento e società civile la sede conoscitiva realizza infatti la possibile concreta
Per i cittadini la possibilità concreta per il cittadino e per le organizzazioni sociali intervenire in modo trasparente nel processo
Legislativo fornendo elementi di conoscenza e di proposte confido che questo metodo di lavoro possa essere il presupposto di una nuova reciproca fiducia fra istituzioni e cittadini
Luciano Violante chiudendo
Chiedendo con una sola battuta questo nostro incontro ringraziando tutti coloro che son voluti intervenire in particolare voglio ringraziare Antonio Fazio per l'amicizia che ci ha nel dimostrato venendo qui con noi oggi volevo chiedere solo con una battuta il modello italiano è un modello che ha sempre combinate insieme coesione sociale e voglia di impresa
Queste due cose vanno sempre mantenuto insieme perché come dice Cipolletta la voglia d'impresa crea scritto una coesione sociale recuperavo squilli
E questo capacità di fare insieme coesione squilibrio voglia di impresa e di redistribuzione è stato in fondo il mistero del modello Italia parliamo tanto di altri Novelli quell'americano quello renano quello italiano ha un senso forse ci potremmo sentire più orgogliosi di quanto certe volte ci sentiamo per entrare in Europa grazie a tutti e buona
Ma