Sono intervenuti: Norberto Bobbio.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Antifascismo, Cultura, Fascismo, Gobetti, Gramsci, Storia.
La registrazione audio ha una durata di 30 minuti.
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Prima ma
La
Venga
Con un sotto la molle cultura Torino negli anni del fascismo inizia questa sera una trasmissione di dieci puntate
Perché abbiamo scelto come titolo sotto la Mole l'abbiamo scelto come omaggio ad Antonio Gramsci che sotto questo titolo e sull'Avanti andava scrivendo dal mille novecentosedici al mille novecentoventi ti delle cronache che riguardavano la cultura della città potevano essere cronache teatrali potevano essere recensioni di libri potevano essere proprio dei nodi come dire di di cultura ecco noi vorremmo come invece occupare
Sì della cultura a Torino negli anni che vanno dal ventidue al quarantatré e interrogarci se quella su una cultura fascista o se fu una cultura tout-court insomma che tipo di cultura fu
Ho nei rapporti con il fascismo un grande maestro un filosofo di oggi Norberto Bobbio ha scritto che la cultura Torino in quegli anni fu naturaliter antifascista fu naturalmente antifascista noi teniamo questo come comune punto fermo e andiamo andremo a verificarlo in quest'e punta intanto ringrazio il professor Norberto Bobbio che è intervenuta questa prima puntata e vorrei invitarlo a guardare e con me
L'inizio di questa puntata
Si può dire che l'Italia altre capitali Roma come centro amministrativo dello Stato borghese Milano come centro commerciale e finanziaria del Paese
E infine Torino come centro industriale dove la produzione industriale ha raggiunto il massimo grado di sviluppo
Col trasferimento della capitale a Roma da Torino emigrò tutta la piccola e media borghesia intellettuale chi fornirà al nuovo Stato borghese il personale amministrativo necessario per il suo funzionamento
Lo sviluppo della grande industria attirò invece a Torino il fiore della classe operaia italiana
Così Antonio Gramsci descriveva nel mille novecentoventi la città nella quale aveva compiuto la sua formazione culturale
Quando due anni dopo Benito Mussolini viene nominato capo del governo Gramsci è lontano dottori in pratica non di ritorno portato altrove dei suoi incarichi dirigente del Partito comunista
Che tutto come molti altri dirigenti comunisti e socialisti nelle mani della polizia Gramsci uscirà dalle prigioni fasciste nel mille novecentotrentasette solo per morire distrutto nel corpo ma non certo
Che cosa rimaneva in quella Torino che gli aveva definito la Pietrogrado d'Italia della sua lezione politica quanto sopravviveva del suo esempio morale
Lo chiediamo Umbrella vite Longo che di Gramsci fu compagno qui collaboratore nell'esperienza
Io credo che nel dello spirito del movimento operaio torinese ci sia ancora parla la mia madre anziana
Vale lo vediamo insomma durante la Resistenza è stato dimostrato in modo notevole insomma il fatto sono poi che il Partito comunista forse da elemento assolutamente preponderante nella Resistenza dimostra la vitalità di questo di questo spirito
Penso che degli operai torinesi conserva hanno quest'anima dell'anziana la quale si è manifestata soprattutto sulla questione dei consigli di fabbrica e con l'occupazione delle fabbriche quindi che è stata veramente operate dal gruppo Ordine Nuovo
Nato nel mille novecentodiciannove per iniziativa di Gramsci di tasca di Terracini di Togliatti come settimanale di cultura socialista l'Ordine Nuovo si trasformerà poi in quotidiano
Il gruppo di Torino accanto ai napoletani del Soviet di Bordighera
Se l'autore della scissione di Livorno del mille novecentoventuno da cui prenderà vita il Partito comunista d'Italia
La trasformazione dell'uomo di lettere genericamente progressista in intellettuale organicamente legato alla classe operaia in dirigente politico è al centro del programma del gruppo dell'Ordine Nuovo
L'idea dell'istituzione di una comunità solidale tra operai e intellettuali che riconoscono i propri comuni interessi e lottano per l'abolizione della schiavitù salariale
Molto diversa da quella socialismo dei professori che tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento aveva reclutato in una blanda milizie uomini come Cesare Lombroso Edmondo De Amicis Guglielmo Ferrero
Gustavo Balsamo Crivelli Zino Zini
Proprio Azzini che era stato consigliere comunale del partito socialista prima di collaborare all'Ordine Nuovo
Rifiutando dopo la vittoria del fascismo di compiere atto di sottomissione ai nuovi padroni analizza nelle pagine del suo diario che terrà la sconfitta del movimento operaio e denuncia le responsabilità della classe dirigente
Polemizzando con quei liberali specialmente piemontesi che vorrebbero distinguere un Mussolini buono da un fascismo cattivo Zini esclama
No
Il cosiddetto liberalismo italiano non si opporrà nemmeno indirettamente alla tirannide fascista che importano le libertà i principi lo statuto ed oserei anche dire la monarchia
Purché sia mantenuto l'ordine
Ecco professor Bobbio a Torino in quegli anni la facoltà di giurisprudenza era una delle facoltà più importanti che ci fosse in Italia secondo lei come reagì al al fascismo chinò la testa o o no
Attacca la mia impressione per quel che ricordo io che la facoltà di giurisprudenza come del resto anche la facoltà di lettere sulle due facoltà che conoscevo meglio non non fu non furono pur
Facoltà fasciste e non si lasciavano molto facilmente fascisti Zare anche troppo
Soprattutto per la presenza di alcuni personaggi della migliore tradizione liberale
Che numero stati soltanto dei dei dotti professore del Sitam urtati anche
Uomini politici di un certo rilievo
Cito Luigi Einaudi e Francesco Ruffini
Soprattutto io ricordo che
Quando frequentai
La l'università durante ripresi dal mille novecentoventisette milioni centotrentuno maggior parte delle lezioni e nozioni di diritto erogazioni che seguivano alla vecchia tradizione del pensiero giuridico Giovinco liberale
Ruffini ci teneva un corso molto importante che è stato poi anche pubblicato sul sulla storia del libertà religiosa che era uno dei dei principi fondamentali distrutta il pensiero liberale da questo punto di vista noi non siamo stati H tipizzati dai dai nostri dai nostri oppressori nella direzione del del residuo imperante quindi in fondo quello che dice Zini e Hong piegamento è un suo ripiegamento intendiamoci dal punto di vista generale si si si guarda quella che è stata la classe politica
Liberale in generale raggio nel senso che la maggior parte classe politica certo presi basta pensare Ezio ventiquattro famoso il famoso listone del resto sa anche anche per Benedetto Croce fu poi protagonista del del rivolta del rivolta morale contro il fascismo
Negli anni trenta avrebbe fino a ventiquattro
Ventiquattro venticinque siano famoso manifesto anti resiste su incerto se accettare a non accettare il il fascismo un drink ma maggiori scrittori liberali economista e scrittore politico liberale come
Come Pareto morì nel ventitré e quindi
Non vide poi tutte le funzioni tecnico ma
Negli ultimi degli ultimi scritti pubblicati sui su direttiva sosteneva che uno Roma era inevitabile regime un regime forte contro controlla la la disgregazione quello che lui chiamava lucidi retto lamento l'altra espressione lo sgretolamento dello Stato però per l'appunto dei sovversivi dei dei sindacati ribelli ecco vorrei Michele guardasse adesso
Sta a testimonianza di Mario Attilio levi un giurista storico un uomo di destra proprio sulla ha facoltà di giurisprudenza a Torino
La facoltà reagito con un assoluto distacco
Un un assoluta freddezza Boccioni e direi che non ero una posizione di opposizione erano da opporre una posizione di disinteresse che evidentemente supponeva
Una condanna totale del fascismo era in sostanza nella sumo a totalità
Un'ora o facoltà di spirito di idee liberali di principio se coloro di quel tipo di liberalismo quindi era evidente che non poteva minimamente accettare
Professor Bobbio qual era il rapporto fra maestri e allievi all'università di giurisprudenza da per rispondere a queste due domande biglietti del conto che
La recita di allora ecco è incomparabile con quella di adesso
E non resta di élite
Gli studenti erano molto pochi dalla Facoltà di Filosofia eravamo decine di studenti
Allora uno dei rapporti forse qualche volta anche più difficili
Professori c'era un maggiore rispetto quelli dell'autorità del del maestro
Adesso non non capiterebbe più che con professore per pare lezione salga su
Caccia perché è una specie di pulpito domina dall'alto
Tutta la la classe con quel era era il modo con cui traffico maestri si esprimevano davanti a noi come Ruffini ad esempio come solare
Però c'era come dire un rapporto si creava anche un rapporto come dire di amicizia e di scambio di idee insomma questo successo intorno a Luigi Einaudi che questo è successo intorno Luigi Naldi però soprattutto
In più che attraverso l'elezione mio figlio attraverso la sua attività di di giornalista di direttore di una grande riviste come era
Riforma sociale
Poi soprattutto questa deriva attraverso il lavoro della tesi di laurea
Ricordo che
Gioele Solari che era stato il grande fu scelta attore di energie del di quelli anni dell'anno a Marsa facoltà fu il professore con cui prese Rollo la laurea persone come Gobetti nel mille centoventidue
Passare dal tre costruito compagni di Gobetti mi licenzio il due sino sino agli ultimi anni
Felice Felice Balbo attraverso dottor Treves Renato Treves Dante Livio Bianco nero partitica io stesso io stesso feci della vera consolare del mille novecento il trentuno
Ecco allora vediamo adesso una testimonianza di Mariolina utili dei rapporti del padre Luigi Einaudi con Piero Gobetti
Gobetti abbia deciso di seguire le lezioni di mio padre e di scienza delle finanze che mi pare dice era delle elezioni piuttosto aride di tecnica finanziaria
Va be'Thiene
Veniva le lesioni con un seguito di amici
E la sua presenza e scrivendo appare la sua presenza fu così importante per me e quei suoi occhi suo sguardo quel che sapevo essere i suoi interessi che mi costrinsero ska vive a trasformare un corso arido di scienza delle finanze e distribuiti sulle imposte in ogni esercizio di logica economica applicate quindi con grande mio Cantalice
C'è stato Sora porto veramente intensa
Anche una solidarietà ideale perché questo dire che l'uno era conservatore Luigi Einaudi l'altro era rivoluzionari
Cubetti non ha molto senso quando si guardano le cose nel loro complessa e si vede una comunità di ideali e una medesimi interpretazione della storia del significato del Risorgimento
I valori che tutti e due D'Anna
Agli uomini che lavoravano agli operai delle fabbriche questa che qui a Torino era un Edith in fondo al lavoro nell'hit di persone perché
Sapevo che dovrà mestiere lavoravano qui l'impegno grande volontà creavano ricchezza ecco professor proprio posso chiedere a lei
Affinità e differenze fra il Luigina o di Piero Gobetti
Premetto che
Luigi Naldi e per enorme influenza sul golpe
Quindi ritengo che i due maestri
Di Gobetti sono stati da un lato Rinaldi all'altro Salvemini
Tutto il pensiero Gobetti hanno nasce in sostanza fra fra fra Einaudi Salvemini
L'influenza di di Einaudi vissuto comprando veti consistente nel fatto che
Einaudi aveva inoculato Gobetti l'idea che
Che la libertà in intesa come
Come conflitto qua possibilità di conflitto e coperture conflitto eh il fondamento di qualsiasi progresso del progresso civile morale sociale Fazio questo appunto
Tanto è vero che come ho detto
Gobetti fece pubblicare dei Naldi nel nella sua casa editrice questo il ritratto dell'otto per per lo
Questo questo è il punto in cui in cui Einaudi Gobetti coincide
Come ci può essere considerato il rispetto per il Naldi un pensatore rivoluzionarie perché riteneva che ormai il soggetto storico che dormiva condurre una battaglia per la libertà
In Italia non è la più la borghesia terre ha lasciato cadere così la sua bandiere dove si va bene
Il movimento operaio e
Sotto questo aspetto si capisce il collegamento fra Gobetti grafico per quel che riguarda alcuni vi è fondamentale quello appunto dell'antagonismo Collins diceva come mal del progresso
Tenente
Gobetti rispecchiava all'idea di Nardi
Ed è curioso che quando Gobetti scrive
Articolo vorrà Marx e il sembra quasi che si converte al mattino venivo realtà
Interprete il marxismo da liberale come una buona dottrina una teoria politiche ha messo in particolare evidenza la lotta in questo caso sarebbe la lotta di classe appunto come il principio fondamentale capigruppo di in qualsiasi città ex come reagivano liberali classici
Pensa Ruffini per esempio a queste teorie di Gobetti ma Ruffini
Ne i rapporti rapporti tra Ruffini Gobetti furono rapporti passionale
Credo che Ruffini
Non ebbe rapporti così stretti con Gobetti come corre Penati però accettò come ho detto scrivere per per l'edizione di Gobetti questo libro importante i diritti di libertà in cui si rifaceva alla tradizione classica delle granturismo
A dire il il principio dello Stato liberale e che missione dei diritti tutto diritti assoluti dei vitigni vuote quasi pertanto deve rispettare
Quando il figlio di questi diritti e via dicendo venticinque mila licenziati sei significava
Lotta senza quartiere contro il fascismo che questi veritiera calpestata guardiamo questa questa testimonianza questo ricordo di destra di Mario Attilio levi proprio su Gobetti
Piero Gobetti invitava a me come a un uno-due altre persone alle otto del mattino
Prima che cominciasse lezione all'università leggere Platone in greco casa sua
E chiara questo fondo culturale questo fondo punto era questo bisogno di arrivare alle fonti della vostra cultura
Con una certa indipendenza rispetto all'insegnamento accademico ufficiale a che c'era anche questo però
Ad un certo momento
Per Piero Gobetti c'è un rifiuto totale del fascismo
Che viene Espresso nella nella impresa nel marchio editoriale della sua casa editrice che dice in greco
Tutti mogli sono dolosi in cioè che cos'ho in comune con riserva
Gobetti Company ore
Direi in modo prevalente come uno fortissimo suscita attore di vertice veramente aveva la tempra del del campo scuola del
Dell'uomo che obbligava la gente a lavorare a a interessarsi di problemi
E a aveva una straordinaria
Cita di intuire le possibilità delle persone cioè
Diceva parlava mezz'ora Duo travolte con una persona e poi gli diceva tu perché non coltivi questo particolare ramo disturbi questo è
Per me la la dote prevalente di Gobetti
Io ritengo che negli ambienti facili scrittori inglesi e nazionali fosse probabilmente Mussolini spesso percepivano
Che si trattava di una personalità eccezionale
E
E chiederlo al nemico
Era qualche cosa di molto più pericoloso di quanto fosse avere nemico un politico qualunque anche se magari un politico che era già sceso
Alle massime cariche politiche possibili
Ecco non mi sembra come dire il discorso di un come dire di un'opposizione c'è una gran giorno grande rispetto verso Juve piccole senza usare il tennis in varie realtà Gobetti era offerta dovrebbe agire come questo
Marietti veleni
E
Il gruppo che egli riuscì a formare attorno a sé non è un gruppo omogeneo quindi c'erano liberali oggi diremmo liberali di sinistra liberali destra e non era un gruppo omogeneo perché era tenuti insieme soprattutto
Dalla da questa carica emotiva fortissima conto facile era tutti insieme dall'opposizione
Dal fatto di essere Q uno dei dei dei dei gruppi
Di opposizione più più intensa più convinta più intransigente conta contro persino
La la
Si può la prova che che questa perché questo gruppo era terrore eterogeneo data dal dal patto protetto con cui si è disperso la morte di Gobetti questo gruppo si è disperso
Una parte soltanto e confluite nel Partito d'Azione
Quello meno in quell'ala del partito d'azione che si ricollegava alla al cosiddetto liberalsocialismo se c'è liberale della socialismo di Calogero procedurale di Rosselli cioè Giustizia e Libertà ma queste soltanto un'ala del il Partito d'Azione
E poi
Alcuni gruppo ovetti hanno aderirono super show il Partito d'Azione apposito comunista il partito socialista e questo dimostra che era un gruppo non vuol genio ma era omogeneo allora andiamo negli anni pessimismo perché era appunto
Tenuti insieme questa per questa forte passione politica per per la libertà quando lei ha definito Gobetti una prodigiosa algerine
Voleva dire con il giardino di mezza perché sa si è consumato in pochi anni
Cominciato scrive pubblicare la prima rivista che energie nuove che ne ha diciassette anni ed è morta venticinque
In sette anni
Ha svolto tutta questa sua meraviglioso attività suscitato dei viaggi scrittore pensi che di scritti di di Gobetti riuniti volume comprendono tre tre grossi volumi insufficiente succeduta Lula
Diritto
Mettermi in piedi quest'queste case editrici
Per tre o quattro anni fino alla morte pubblico previste merce nuova evoluzione produzione liberale il Baretti e tutto in pochissimi anni noi oggi stiamo raccogliendo l'epistolare il di Gobetti
Per in questi anni scrisse migliaia migliaia di di lettere
Rivolti indirizzati a tutti i maggiori intellettuali Italia
Da da Croce sarebbe da Nitti a Sturzo ad Amendola
è è indubbio che perché in questi in questi pochi anni il l'attività di di Gobetti fu veramente prodigioso
Professor Bobbio vediamo di seguire attraverso il filmato come si conclude la vicenda politica e culturale di Gobetti
Avvocato
L'intensificazione delle provocazione minacce dell'aggressione non fare cedole Gobetti dalla intransigente battaglia antifascista
Me lo distrae dal suo lavoro di organizzatore culturale ma dopo ripetuti sequestri perquisizioni la rivoluzione liberale e costretta nel novembre mille novecentoventicinque a cessare le pubblicazioni mentre il suo direttore editore riceve l'ingiunzione di sospendere qualsiasi attività pubblicistico editoriale
Per qualche tempo i suoi fedelissimi i suoi compagni di studio di milizia i suoi maestri Scolari
Continueranno l'attività attraverso il Baretti il periodico nato come supplemento letterario della rivoluzione liberale e attraverso la casa editrice che ne prenderà il nome
Piero dal canto suo emigra a Parigi nel febbraio del mille novecentoventisei per proseguire in libertà
La sua lotta in difesa della libertà ma anche per un'Italia europea e moderna di cui al regime fascista gli appare l'assoluta negazione
A Parigi muore qualche giorno più tardi
Lasciando un vuoto di cui i suoi amici non riusciranno a persuadere sì
Nel suo cognato aveva scritto
Non mi importa nei risultati perché li accetta come misura della mia azione
Il segno essere se stessi dappertutto
Naturalmente non bisogna essere isterici che si può essere tranquilli solo se non si cercano delle conferme
Non tocca a noi cercare tali confermi e risultati
Ci possiamo però domandare con Natalino Sapegno che di Gobetti fu intimo collaboratore quali sia l'eredità più significativa che egli ci ha lasciato
Multano
Difficile perché gli è stato molto vicino perché gli è stato anch'legata da una profonda amicizia
Sì indelebile
I vari aspetti della personalità gobbe io credo che deve ditta
Più vera e più importante per l'attività come Tiana non debba essere cercata singoli aspetti della sua attività così versatile così multiforme
Che andava a Filosofia ammanettato una dalla politica
L'economia eccetera
Ma proprio valutata per così dire nei suoi rapporti personali
Se io dovessi dire
Quale
Il mio ricordo di Gobetti
Più importante sentire anche ricordo appunto di una canna amicizia di un legame molto stretto il legame molto umano
E in questo senso penso che la eredità maggiore di Gobetti
Sia stato il fatto di avere creato per consentire quei kit possiamo chiamare Gobetti anime ecco Fonsai Bobbio che significato può avere ancora oggi lesse Rego Pettinari
Sa io tende dopo tutti questi anni sono passati non lo si può parlare di attualità di Gobetti commisurando la ai problemi di oggi consumo grazie all'amico
Quello che rimane Gobetti am
E questo è stato il diario esempio collettive direi l'eroe della libertà insomma quando Gobetti scrisse
Il quel libri sul pensiero politico di Vittorio Alfieri che per la sua tesi di laurea
E identificò in
Alfieri
Il protagonista di quella che il richiamo alla religione dell'Atac fu poi un'espressione usata famosissima espressione usata da Croce
Nel nel primo capitolo della storia d'Europa del sequestro no dodici anni più tardi
Io penso che
Scrivendo scrivendo questa paralisi
Gobetti in quel mentre si identificava col passo colpisce con questo suo Passamaglia in questura del con questo autore prediletto che era appunto Vittorio
Grazie mille professor Bobbio di essere intervenuto si chiude così questa prima puntata di sotto la Mole vi do appuntamento alla prossima settimana grazie conoscere
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