Ouagadougou X° Summit della Francophonie : 26 Novembre 2004

Pubblicato il 28 Novembre 2004 da mb

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  2. Ouagadougou X° Summit della Francophonie : 27 Novembre 2004
Ouagadougou: X° Sommet della FrancophonieOuagadougou: X° Sommet della Francophonie

Ouagadougou 26 Novembre 2004 interviste a:

Abdoulaye Wade Presidente del Senegal

Abdou Diouf Segrétaire Général della Organisation Internationale del la Francophonie, Henri Lopés Scrittore, ex Primo Ministro della Repubblica del Congo, Direttore aggiunto dell'UNESCO, Ambasciatore a Parigi

FRANCOPHONIE:SUMMIT 2004

Il Burkina Faso prepara l’accoglienza del X° Summit Spazio solidale per uno sviluppo durevole

IL BURKINA FASO si onora della fiducia che gli é stata fatta da Moncton di ospitare a Ouagadougou dopo quello di “Beyrouth”, il X° Summit della “Francophonie”.

Questa decisione confermata durante il IX° Summit nel Libano é un omaggio reso a tutto il continente africano, culla della “Francophonie”.

Così il Burkina Faso, con l’appoggio di tutti, sarà pronto a rilevare la sfida ed a riservare nell’insieme della famiglia “Francofona”, una accoglienza degna delle più note tradizioni africane.

Se é vero che lo sviluppo armonioso e durevole degli Stati francofoni, ha in ogni momento costituito un obiettivo prioritario della nostra comunità, ed é nei nostri giorni evidente che questa preoccupazione all’uscita del Summit Mondiale dello Sviluppo Durevole di Johannesburg, riveste una singolare urgenza dettata dal fenomeno della mondializzazione.

La comunità francofona si deve, di questo fatto, organizzarsi dall’interno per adeguarsi meglio nel “processo” in corso.In questo periodo di indispensabili raggruppamenti in poli viabili, per scongiurare i seri rischi di isolamento e di marginalizzazione, le questioni che interpellano tanto i governanti che i popoli, sono quelle della solidarietà, della lotta contro la povertà e la salvaguardia della qualità della vita sul nostro pianeta.

Così il tema di: “Francophonie: espace solidaire pour un développement duarable” ci sembrerà pertinente, per portare la risposta comune del mondo franconfono alle sfide attuali della mondializzazione.

L’ impegno del Burkina Faso ad accogliere il X° Summit della “Francofonia” nel 2004 si accompagna da un invito a celebrare, nel seno della comunità francofona, le nozioni forti e fondatrici di solidarietà e di sviluppo durevole. In vista delle economie globali, ci occorre imprimere alla “Francofonia” una più grande dinamica di integrazione, di suddivisione del sapere e del trasferimento della tecnologia. In effetti, non si ha alcun dubbio che la nostra comunità sarà giudicata sulla sua capacità o non, a creare delle condizioni di crescita e di progresso divisi, suscettibili di assicurare durevolmente, un miglioramento sostanziale del livello di vita delle popolazioni che lo compongono.

Documenti/ Ambasciata del Burkina Faso - Parigi

“La Francofonia non deve essere un allineamento dei paesi francofoni dietro una organizzazione senza controparte. Dobbiamo fare in modo che la “Francophonie” convenga all’Africa, che lo sviluppo economico delle nostre regioni si arricchisca di sporgenze economiche dei paesi francofoni”.

Cerimonia di apertura: Coro del Burkina-Faso

OMAGGIO

Edito

Spazio culturale, spazio politico, la Francofonia é oggi un mondo globale i cui membri (soci), Stati e popolazioni, hanno ben oltre che una lingua in condivisione: la lingua e il dialogo hanno fondato una comunità di valori, di obiettivi, democrazia, solidarietà, sviluppo, che dà a questa organizzazione una voce originale e legittima, una voce plurale che sa farsi intendere nel concerto delle Nazioni.

In tutti i grandi dibattiti mondiali sullo sviluppo durevole, sulla promozione della diversità culturale, sulla solidarietà in-ternazionale, sul mantenimento della pace o ancora sulla lotta contro il terrorismo. La francofonia é presente e propone delle alternative che, nate da un dialogo costante tra i paesi emergenti che la compongono, prendono in considerazione l’avvenire delle generazioni future.

Serge Adda Presidente di TV5.Nato nel settembre 1948, diplomato di studi superiori in scienze economiche, Serge Adda debutta al Centro di Studi delle Tecniche moderne (EHESS-Paris) in qualità di incaricato di ricerche(1971-1975). Direttore di ricerche all’Unità di Ricerche applicate della Scuola Speciale di architettura (ESA-Paris) dal 1975 al 1979, egli fu di seguito Direttore di ricerche all’Associazione Sviluppo e Sistemazione a Parigi (1979-1981) prima di occupare le funzioni di capo- perito economista alla “Sotuetec” a Tunisi (1981-1986), poi di Direttore degli studi generali al gabinetto Cométe- Enginering a Tunisi (1986-1990). Parallelamente, egli fu esperto presso l’Unesco e della Banca Africana dello Sviluppo (BAD) 1984-1990. Venne nominato Direttore Generale di Canal+ Horizons nel gennaio 1990; ne diventa il Presidente-Direttore Generale dal giugno 1997 all’aprile 2001. Serge Adda era da ottobre 2001 Presidente-Direttore Generale di TV5 Monde e Presidente di Canal France International. Serge Adda si é spento il 6 novembre 2004.

Cerimonia di apertura:

Jacques Chirac Presidente della Francia

**Alpha Omar Konarè Presidente Comm. dell’UA*

Abdou Diouf Secrétaire Général OIF già Presidente del Senegal

Abdoulaye Wade Presidente del Senegal con i giornalisti

Repubblica del Senegal

Capitale Dakar

Superficie 196 720 Km2

Popolazione 10 000 000 abitanti (2002)

Lingua ufficiale Francese

Moneta Franco CFA

RNB 470 USD/abitanti (2002)

PIB 1 540 USD/abit (2002)

Fonte Banca Mondiale: indicatori 2004

RAPPORTO 2002-2004

Introduzione di Abdou Diouf

Segretario dell’OIF

La ” Francophonie”, non é solo la difesa di una lingua. E’, attraverso e per la difesa di questa lingua, la lotta per alcuni valori.

La Francofonia, non é solamente la difesa della lingua francese.

E’, attraverso e per la promozione della lingua francese, l’impegno a favore della diversità linguistica e, al di là, della diversità culturale e del dialogo delle culture.Tali sono le due affermazioni forti sulle quali ho, dalla mia elezione al posto di segretario generale due anni fa a Beirut, e secondo gli orientamenti adottati dal Summit dei Capi di Stato e di governo, ingaggiato l’azione della nostra Organizzazione.

I valori che fondono la francofonia hanno per nome pace, libertà, democrazia, diritti dell’uomo, giustizia, solidarietà, sviluppo.

Il mondo francofono non ha certamente il monopolio di questi valori. Ma i legami particolari che ci uniscono, il fatto di aver una lingua in comune e una storia in eredità ci rende più sensibili all’importanza di questi valori, all’emergenza di nuovi diritti e di nuove aspirazioni degli uomini e delle donne di oggi.

Questa comunità di destino ci conferisce delle responsabilità nella messa in opera e il rispetto di questi valori.

RISPONDERE ALL’APPELLO DEL CAMBIAMENTO

A partire dal 2006, le azioni della Francofonia si appoggeranno su un piano strategico di dieci anni. E’ una delle decisioni attese dal X° Summit della Francofonia di Ouagadougou. Tutte le nostre energie e competenze sono mobilitate per contribuire alla preparazione di quel piano.

Ha come tema ” La Francophonie, espace solidaire pour un “développent durable”, il Summit costituirà nello stesso tempo una sintesi delle riflessioni e delle azioni della Francofonia, dalla creazione della nostra Agenzia nel 1970, nello stesso tempo con un nuovo impulso per fare della Francofonia un elemento essenziale del dialogo mondiale per la pace e lo sviluppo.

Questo piano strategico permetterà di chiarire le missioni della Francofonia, di identificare le sfide, di definire gli orientamenti dell’organizzazione per i dieci anni a venire, e si tradurrà per la nostra Agenzia, attraverso un nuovo ritmo - quadriennale -;

una nuova dinamica - sempre più rinsaldata intorno a delle azioni prioritarie e specifiche ed una più grande sinergia con la comunità internazionale. Significherà anche, più prospettive per realizzare i suoi obiettivi e i mezzi per misurare meglio i risultati delle sue azioni.

Altrettanti elementi chiameremo per i nostri auguri. L’adozione di un quadro strategico ed una programmazione quadriennale non sono le due nostre domande a seguito della valutazione esterna dell’Agenzia?

Questa dinamica indurrà ben inteso un cambiamento dei nostri metodi ed una nuova visione…

Tuttavia, decidere di lavorare “diversamente”; é una esigenza già ben compresa dalle squadre dell’Agenzia. Già mobilitati per nutrire la riflessione strategica, esse sono oggi raccolte intorno ad una volontà comune di adattarsi nell’avvenire perché vogliono non solo partecipare alla sua costruzione, ma anche, e soprattutto, esserne degli attori decisamente impegnati.

Roger Dehaybe

Amministratore generale(AIF)

Descrizione:

L’Assemblea Parlamentare della Francofonia

Creata da una idea del Presidente Léopold Sédar Senghor, l’Assemblea Parlamentare della Francofonia (APF) raggruppa più di sessanta parlamenti di Stati e di Comunità che hanno la lingua francese in comune.

Riconosciuta come l’Assemblea consultiva della Francofonia, essa interviene presso delle istanze, dando dei punti di vista su tutti gli argomenti concernenti lo spazio francofono.

Essa opera in particolare, affinché dei valori tali come, la democrazia rappresentativa fondata sulla tenuta di elezioni libere, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti dell’Uomo siano unanimemente riconosciuti dagli Stati membri della Francofonia. Essa non esita a sospendere i parlamenti degli Stati che non rispettano tali principi.

L’APF non é unicamente un luogo di dibattiti e di riflessioni. Essa si occupa ugualmente delle azioni determinate a favore del consolidamento della democrazia traducendosi tra gli altri, nell’inviare delle missioni di informazione o di osservazione delle elezioni, e la realizzazione di programmi di cooperazione interparlamentari donde la messa in opera gli é stata confidata dalle istanze della Francofonia.

L’APF é dunque nello stesso tempo il “Parlamento dei parlamenti” della Francofonia ed é un vettore importante dello sviluppo della democrazia nello spazio francofono.

RIFERIMENTI

Maggio 1967:Creazione a “Luxembourg” dell’Associazione Internazionale dei parlamentari di lingua francese (AIPLF).

Maggio 1989 :

Riconoscimento dell’ AIPLF come unica organizzazione interparlamentare dei paesi della “Francofonia” (Summit di Dakar).

Ottobre 1993:

Riconoscimento dell’ AIPLF come Assemblea Consultiva della Francofonia (Summit di Mauritius).

Novembre 1997 : Adozione della Carta della “Francophonie” confermando il ruolo consultivo dell’ AIPLF (Summit di Hanoi).

Luglio 1998 : Cambiamento di denominazione dell’ AIPLF che diventa l’Assemblea Parlamentare della “Francophonie”(APF).

Dichiarazione e intervista ad Abdou Diouf Segretario generale OIF

LEOPOLD SEDAR SENGHOR

Lépold Sédar Senghor, “chantre sensuale” di una negritudine appassionata

dell’ “universel”, toccava già, con le sue svariate gamme di sfumature,

buon principe della singolarità.

“Ah! Non dite che non amo la Francia/ Non sono la Francia, lo so . / So che questo popolo di fuoco, ogni volta che ha liberato le sue mani, / ha scritto la ” fraternité ” sulla prima pagina dei suoi monumenti/ Che ha distribuito la fame dello spirito come della libertà/ a tutti i popoli della terra invitati solennemente al festino cattolico./

Sotto questi versi di “Hosties noires”, puntavano già le vibrazioni del vangelo della Francofonia, questa nuova frontiera che si offriva nell’esagono divenire, giro dopo giro un oggetto di ammirazione, di odio, di pietà, di terrore, ma mai d’indifferenza.”

La “Francophonie”

L’origine di una parola(mot)

Dobbiamo la nascita della parola “Francophonie” ad Onésime Reclus (1837-1916), geografo francese che lo definì come un insieme delle popolazioni che parla il francese. In effetti, ebbe l’idea di classificare gli abitanti del pianeta in funzione della lingua utilizzata nelle loro famiglie o nelle loro relazioni sociali. Questa scelta fu totalmente nuova per l’epoca. Egli abbandonò i criteri classici, tali che l’etnia la razza o gli avanzamenti sociali, fu la scelta più coraggiosa in un contesto coloniale forte (Conferenza di Berlino del 1878). La Francofonia ricopre dunque una idea linguistica e l’insieme di territori dove si parla il francese.

Tuttavia, O.Reclus era un fervente partigiano degli ideali repubblicani dell’epoca, così, egli ha donato una seconda dimensione a questa parola. Il quadro linguistico era stato superato, la Francofonia diveniva un supporto alla trasmissione degli ideali propriamente francese del dopo rivoluzione: ideali di libertà, di solidarietà, e di condivisione culturale.

La parola, allora caduta in disuso riapparve nel 1962 all’uscita del numero speciale della rivista “Esprit”, intitolato “Il francese nel mondo”.Tanti scrittori di tutte le nazionalità valutavano le possibilità di sviluppare l’idea di Francofonia. Di anno in anno, il concetto é stato integrato da ciascuno, grazie e specialmente agli sforzi di personaggi illustri come il Senegalese Léopold Sédar Senghor o il Tunisino Habib Bourguiba.Così che la Francofonia divenne una realtà.

Il termine integra ormai due significati, il senso più largo che definisce l’insieme delle azioni di promozione del francese e dei valori che esso veicola e un senso istituzionale (con una f maiuscola), che qualifica l’organizzazione internazionale raggruppando i 56 Stati che hanno scelto di aderire alla sua carta.

Noi sappiamo adesso come, attraverso la storia, la parola “Francophonie” si é inserita nelle mentalità. Possiamo d’ora in poi definirne i diversi sensi.

Ai multipli sensi

Innanzitutto, un senso linguistico che tutto il mondo capisce: “persona che parla francese”. Il suo senso qui dunque, la “francofonia” é il fatto di essere francofono.

Il secondo senso deriva dal primo ed é geografico.L’identità della lingua fonda un insieme, per estensione “insieme dei paesi francofoni”. I milioni di individui che parlano il francese sono quindi dei francofoni potenziali suscettibili di estendere al di là delle frontiere la lingua e le loro idee. A differenza della lingua parlata unicamente dai nazionali, il francese come legame tra tanti popoli permette attraverso le differenze, di creare un reale scambio mutuale. Il gran numero di persone e di stati che parla e utilizza il francese é quanto di così essenziale del messaggio che la “francofonia” diffonde.

Il terzo significato che incontriamo é il senso spirituale. La francofonia svela al di là della lingua e della geografia, un sentimento di appartenenza ad una stessa comunità che si divide dei valori identici. Esso offre dunque il senso più largo a questo termine che permette di sviluppare un pensiero filosofico, difensore dei valori di universalità, di libertà e di fraternità che il francese può veicolare, rispettando le differenze di ciascuno. Tuttavia, come lo vedremo in seguito, non é qui il rinchiudersi in un ideale assoluto, l’evoluzione della francofonia si vuole aperta al mondo esteriore.

Ci resta da definire il quarto ed ultimo significato che é oggi una realtà, il senso istituzionale. In effetti, il concepimento dell’idea di “Francophonie”, ha preso “vita” materializzandosi in diverse strutture, organizzazioni o associazioni. Però, nel caso della francofonia, la scelta é stata di limitare il contesto giuridico (contrariamente al Commonwealth), affinché si possa permettere una più grande flessibilità per ogni paese che vorrà avvicinarsi alla francofonia, senza subire un peso politico o giuridico costrittivo.Così, la scelta si vuole dunque pragmatica, in effetti, la storia ci ha mostrato ” O^ quanto imporre una politica non era una scelta per forza giudiziosa”

La corta definizione della piccola “Larousse” :”Comunità di lingua dei paesi francofoni; insieme dei paesi francofoni. Collettività che formano i popoli che parlano il francese. “Questa parola “mot”, così ricca di significati , indica bene tutta la difficoltà che incontriamo a definire la “Francophonie”.

LA STORIA

Dates clés de la Francophonie

1880: Invention du terme “Francophonie” par le géographe

français Onésisme Reclus pour désigner les personnes et les pays

utilisant la langue française.

1950:Création de l’Union Internationale des journalistes et de la

presse de langue française (UIJFPLF).

1960:Sous l’impulsion de trois hommes, le Tunisien Habib Bourghiba,

le Nigérien Hamadi Diori et le Sénégalais Léopold Sédar Senghor,

plusieurs pays récemment indépendants décident de se regrouper pour

poursuivre avec la France des relations culturelles et linguistiques.

Création de la Conférence des ministres de l’éducation nationale des

pays francophones (Confemen).

1961: Création à Montréal de l’Association des universités

partiellement ou entièrement de langue française (AUPELF).

Mai 1967:Ouagadougou 26 Novembre 2004 interviste a: Abdoulaye Wade “Presidente” del Senegal

Abdou Diouf “Segr.gen.” OIF

Henri Lopés “Scrittore” *ex Primo Ministro della Repubblica del Congo *Direttore aggiunto dell’UNESCO *Ambasciatore a Parigi Constitution de l’Association Internationale des

Parlementaires (AIPLF).

1969: Création de la Conférence des Ministres de la Jeunesse

et des Sports des pays francophones (Confejes).

20 mars 1970: Création de l’Agence de Coopération culturelle

et technique (ACCT), premier organisme intergouvernemental

de la Francophonie, lors de la Conférence de Niamey(Niger).

Acte fondateur de la francophonie institutionnelle

1979: Création de l’Association internationale des maires et responsables

des capitales et métropoles partiellement ou entièrement francophones (AIMF).

17 au 19 fèvrier 1986: Premier Sommet de la Francophonie à Versailles(France)

qui regroupe 42 pays et gouvernements.

2 au 4 septembre 1987: Deuxième Sommet de la Francophonie à Québec(Canada).

24 au 26 mars 1989: Troisième Sommet de la Francophonie à Dakar(Sénégal).

Renoncement de la France à la dette pubblique de 35 pays africains.

19 au 21 novembre 1991: Quatrième Sommet de la Francophonie à Chaillot (France).

Création du Conseil permanent de la Francophonie (CPF), composé des représentants des chefs d’Etats ou de gouvernements.

16 au 18 octobre 1993: Cinquième Sommet à Grand-Baie (Maurice). Approbation d’une résolution commune sur l’exception culturelle.

2 au 4 décembre 1995:Sixième Sommet à Cotonou (Bénin). Affirmation politique de la communauté francophone sur la scène internationale.

Décembre 1996:** La Conférence ministérielle de Marrakech adopte la Charte de la Francophonie.

14 au 16 novembre 1997: Septième Sommet de la Francophonie à Hanoi (Vietnam).

Création du secrétaire général et élection à ce poste de Boutros Boutros-Ghali.

Décembre 1998: La Conférence ministérielle de Bucarest adopte l’appellation

d’Organisation internationale de la Francophonie (OIF).

3 au 5 septembre 1999: Huitième Sommet de la Francophonie à Mocton (Canada)

sur le thème de la jeunesse.

20 au 22 octobre 2002: Neuvième Sommet de la Francophonie à Beyrouth (Liban)

sur le thème du dialogue des cultures. Abdou Diouf est nommé secrétaire général de l’Organisation internationale de la Francophonie.

26 au 27 novembre 2004: Dixième Sommet de la Francophonie à Ouagadougou(Burkina-Faso)

sur le thème: ” La Francophonie, espace solidaire pour un développement durable”.

Prochain Sommet en 2006 à Bucarest ( Roumanie). “Francoscope”

Henri Lopés Scrittore, ex Primo Ministro della Repubblica del Congo, Direttore aggiunto dell’UNESCO, Ambasciatore a Parigi

Artisti percussionisti di alcune etnie durante il Summit

Benvenuti in Burkina- Faso, “Ni waongo, aw’ dancè”

LA FRANCOFONIA NEL BURKINA - FASO

X° Summit della Francofonia

Cinquantasei capi di Stato e di governo dei paesi che hanno in comune la lingua francese, si sono dati appuntamento a Ougadougou, nel Burkina Faso, dal 26 al 27 novembre.

All’ordine del giorno: “la Francofonia:spazio solidale per un sviluppo durevole”. Al centro dei dibattiti, la sorte dei più “sprovvisti” e una migliore integrazione dello spazio francofono nell’economia mondiale.

SCOPERTA

Burkina-Faso

Riferimenti

Nome del paese (ufficiale): Repubblica del Burkina Faso

Capitale politica: Ouagadougou

Superficie: 274.200 Km2

Popolazione: 10.891.000 abitanti

Densità: 41, 21 abitanti al km2

PNB: 2, 6 miliardi di dollari

PNB per abitante: 230 dollari

Debito/pnb: circa 34, 1%

Lingue: Francese, Moré, il Dioula, il Fufuldé

Adesione all’AIF. (ACCT): 1970

Adesione all’OIF: 1997

Capo di Stato: Blaise Compaoré in funzione dall’ottobre 1987

Riferimenti recenti

Capitale Ouagadougou

Superficie 274 200 km2

Popolazione 11 254 000 abitanti (2000)

Lingua ufficiale Francese

Moneta Franco CFA

RNB 250 USD/ abitante (2002)

PIB 1 090 USD/ abitante (2002)

Fonte Banca mondiale:

indicatori 2004- hachette multimedia encyclopédie.

Altre pagine di questo documento:

  1. Ouagadougou X° Summit della Francophonie : 26 Novembre 2004
  2. Ouagadougou X° Summit della Francophonie : 27 Novembre 2004
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