"Saddam, il Medio Oriente, la guerra nel Golfo, i pacifisti, la sinistra, i nonviolenti..." servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'archivio di Radio Radicale

L'odierno programma realizzato con documenti d'archivio anche questa volta che riproporrà registrazioni dalle gennaio novantuno della novembre novanta
Relativa al dibattito che si svolse alla Camera e al Senato sulla risoluzione ONU che autorizzava l'uso della forza
Per la liberazione del Kuwait invaso dall'esercito era che non agosto novanta
Sempre attuale e confronto tra pacifisti e non violenti radicali impegnati in queste ultime ore
Nella mobilitazione per evitare un nuovo conflitto nel Golfo con la proposta che contempla l'esilio di Saddam
Un'amministrazione ONU che avvii l'Iraq alla democrazia
E diritti civili e libertà per il popolo iracheno
Proposta che è possibile sottoscrivere collegandosi al sito
Www radical parti punto org
Maria ascoltiamo i documenti che abbiamo scelto per questa occasione
Riproporremo
Quanto dissero gli ex parlamentari radicali il sedici gennaio mille novecentonovantuno a Montecitorio e a Palazzo Madama
Giovanni Negri Lorenzo sicché diversa e al termine uno stralcio di un dibattito tra Marco Pannella e Roberto Formigoni
Svoltosi a Tele Roma cinquantasei
Io vi confesso che personalmente non mi sono mai trovato a parlare in quest'Aula in un frangente
Così difficile e drammatico
Forse a causa della mia scarsa esperienza di parlamentare ma insomma è davvero così ed è davvero così per due ragioni
La prima ragione perché questa notte questa stessa notte anche giusto riportare qui dentro ciò che si dice
Al di fuori di quest'aula e sulle notizie di agenzia
è possibile che si viva un'escalation del conflitto militare che è in corso dal
Due di agosto
E la seconda ragione per la quale per me forse il più frangente più difficile e drammatico nel quale mi ritrovo a parlare in quest'aula
E che indubbiamente c'è una domanda che un non violento se ritenete che un non violento possa esistere
Se ritenete che possa esistere un militante cioè della non violenza che crede agli strumenti e alle iniziative non violente non solidi Giugni che si conoscono ma anche insieme la panoplia delle armi non violente io credo che non violento in questo momento si trova di fronte a
Quesito che non può eludere ovvero il quesito
Tremendo dell'uso della forza
L'uso della forza fino
All'uso della forza militare
E qua giro subito un problema che mi sembra piuttosto ipocrita in termini politici anche se in termini giuridico formali non lo è affatto incostituzionale non lo è affatto
Quando parlo di uso della forza bellica di uso alla forza militare
Non faccio distinzioni di sostanza
Fra l'opera di polizia internazionale o l'atto di guerra o comunque il conflitto armato
Io proverò a cimentarmi su questa domanda
Ovvero un non violento di fronte al ricorso all'uso della forza per tutelare il diritto per tutelare il diritto internazionale tentando di non deludere questa domanda con ipocrisie con facilità
E quindi proverò a cimentarmi sebbene sia in sinteticamente non con la passionalità o l'emotività
Ma con quel che il giusto che a questa sede competa
Ovvero sede di decisioni in una democrazia di diritto se questa fosse tale
E non viceversa sede di piazza
Dove ciascuno di noi e libero
Io esercitarci in comizi
Contro la guerra
E io penso francamente lo dico con grande rispetto e amicizia
A molti colleghi che qui oggi sono intervenuti che personalmente forse sarò presuntuoso saprei fare Comit sì contro la guerra
Quasi uguali
A quelli che qui oggi ascoltato ma questa non è la piazza dove
Si fanno comizi
In una direzione o nell'altro queste sono o dovrebbero essere
Istituzioni di uno Stato di democrazia e di diritto
O per confrontarsi e decidere
E allora il vero problema che non intende aggirare questo
Cioè di fronte a un'esigenza di tutela del diritto internazionale
Di fronte all'eventuale fallimento di ogni strumento e di ogni arma pacifica per convincere per distogliere da una violenza che è in corso
Di fronte all'avverarsi di ogni margine di offensiva non violenta che non è più praticabile
Di fronte all'avverarsi di ogni tentativo di destabilizzazione della dittatura che di per sé fattore di violenza
E di violazione del diritto internazionale
E in via teorica concepibile Onno
Il ricorso alla forza bellica o alla violente
Ecco io credo in primo luogo il dover dire che ha ragione il mio collega Roberto Cicciomessere quando cito una frase di Gandhi cioè del maestro della non violenza
Che afferma che
Tra codardia
E violenta
Ognuno è libero di scegliere
Ma forse è meglio la violenza
Il problema però è un altro
Ed è il problema che da porre al governo in queste ore
Per quanto governo che relativamente conti rispetto a un quadro che lo diciamo da anni come Gruppo federalista europeo non illudiamoci
Ho fatto ormai di forze politiche transnazionali ed istituzioni internazionali votivo o la completamente sulla testa perché
A cui si hanno e contiamo relativamente noi come parlamento voi come Governo parliamoci chiaro ma in ogni caso la domanda che in questi minuti mi sembra domanda attuale
Siamo di fronte veramente all'esaurimento
Non c'è più nulla da fare non c'è più nulla da tentare
Che non si sia il ricorso
All'uso della forza
Armata e all'uso della violenza ecco questo io credo
Sia il cui esito di queste ore
Credo sia un problema per il governo credo sia un problema innanzitutto pere il Governo degli Stati Uniti d'America
Oltre che dei nostri paesi
E scaduti i termini di un ultimatum
Si tratta di comprendere se esistono marginali e a nostro avviso esistono per l'utilizzo della forza ma si tratta di capire il quale porta o non esistono
Ecco questo è il punto e di qui muove la nostra mozione
Verso il Governo in una situazione nella quale l'ha già detto il collega ciccione severe l'ha già detto la collega Bonino noi in non sappiamo come votare non perché non abbiamo le nostre convinzioni le nostre idee ma perché dal Governo attendiamo
Risposta
E convinto il Governo che non ci sia null'altro da fare che il ricorso alla forza ogni invece possibile
Avviare promuovere una linea e delle iniziative
Che siano a volte abbattere il ricatto la violenza di un dittatore pericoloso e armato fino ai denti come dicono le dichiarazioni
Del segretario di Stato americano
E possibile destabilizzare questo dittatore batterlo con altri strumenti che non sia il ricorso alla forza questa è la domanda questo è il punto
Trovarla proprio provò provo con difficoltà provò con difficoltà credo con difficoltà come tutti non so se qualcuno abbia ricette in tasca
E io su questo voglio essere voglio essere esplicito in queste ore e per me assolutamente netta profonda radicale la distanza fra pacifismo e non violenza fra i pacifisti
E i non violenti che tentiamo di essere
Sarà un problema mio chiedo scusa personale ma lo voglio dire
Da due giorni a questa parte io non faccio altro che dal Narni Aime a litigare con carissime Company con carissime compagne e compagni sul volto se non su tutto
Da sabato è in edicola erede dal ruolo delle Nazioni Unite al giudizio sul gruppo comunque d'America dall'Europa che non sono dal voto di Europa che paghiamo pesantemente in queste ore in questi giorni
A tanti altri argomenti
Perché è vero che però non violenti e pacifisti bisogna pur dirlo e spero che non ci si consenta almeno il credito della buona perde in queste ore il confronto sembra
Un dialogo drammatico fra sordi
E affitto è vero compagni colleghi comunisti Speroni facciate credito di buona fede
Al finto sbigottito a quella che mi sembra una differenza abissale che corre ora non violente e pacifiche
O almeno ancora una volta forse fra radicali e comuni
A me pare che qualcuno qui affermi e poi affermare ad ogni costo quindi è in piazza un concerto di pace che recita la pace e una situazione di non belligeranza purché tira anche a qualsiasi prezzo et pax quella situazioni in cui non c'è guerra guerreggiata e in cui non c'è guerra che coinvolga il nostro Paese e i nostri cittadini
Bene la nostra pace
Io credo per fortuna la pace dei non violenti e vede per una pace dire
La pace è per noi una politica
E la politica attraverso le quali le persone cui scolo della vita del diritto a vivere inutili in un itinerario che va dalla sopra event alla libertà alla realizzazione la persona ma per noi non esiste non è dato che in vita concetto di pace
Senta avvilito stenta a tutela del diritto senta democrazia che non solo palloni oncologici astratti sono valori critici concreti il sono strutture il diritto e la comunque ecco qui recupera differenza che correva anche degli anni Trenta Panucci e compagni pacifica
Correva negli anni Trenta
Perché certo a Monaco nell'Europa continentale degli anni Trenta
Di fronte a un dittatore armato fino ai denti a Fassino violento
Surano due atteggiamenti ci furono due atteggiamenti
L'uno a Monaco
Che la faccio
Era una situazione nel nostro continente non belligerante
Purché fossero anche al prezzo dei furbetti anche al prezzo di Dante il cane anche al prezzo della Polonia
L'altro Hitler non si apprendeva
Il clero e ha convinto che mai l'Inghilterra quindi il primo pratiche borghese di fronte alla muscolosa Germania sarebbe intervenuta in difesa e per onorare un patto con l'apporto
Per fortuna il concetto di pace della Gran Bretagna in quel momento fu che non c'è pace trenta Democrazia e diritto per le persone
Non solo equivoco
E una dipendente in questo momento fra non violenti pacifisti non casuale che alcuni riscontri
Io sono contento rivendico e rivendico oppure di cui la mia serenità in coscienza di nonché ad per partecipare
Alle manifestazioni cosiddetto per la pace
In prima fila
Vedevano il collega Sbardella
Il senatore Cossutta monsignor Cappucci i compagni di Democrazia proletaria Changeux di estrema destra e IDC un'authority per la pace
Noi almeno io personalmente non violento
Appartengo a una cultura della pace e la democrazia del diritto che esattamente antitetica a quella di queste persone
Sono amico pittore conferisce
Soldi colpito dalla posizione dei colleghi le compagni comunisti che ho voluto seguire con grandissima attenzione
Non capisco permettetemelo come unite che si candida a leader di partito di governo
Di un Paese democratico occidentale
Proposta questa mattina proporre permettetemi la polemica
Non solo molti minuti di non benissimo con in più contro la guerra
Ma concreta tra porchetta
Come sbocco politico The arricchirono delle navi italiane questa è la via che una forza che si deve candidare a essere finalmente dopo cinquant'anni porta democratica di alternativa di governo di questo Paese
Come può indicare all'Italia al mondo nella situazione data in cui un dittatore a far figli è violento ricca e il mondo con delle risoluzioni delle Nazioni Unite mi chiedo sbigottito consentitemelo come possa proporre dopo la pensioni all'in vivo delle navi
E l'embargo no non l'ho fatto tutto questo fa tutto questo per sviluppare ragionamento visto a dire perché sono sbigottito perché perché io non mi basta compagni e colleghi comunico che non limitata da voi questa proposta permettete Garocchio dagli permettete una gamma di perenne MPI alcune vedete però dramma tennero permettete se me lo permettete io credo che voglio dire da Kinnock in Inghilterra all'Spd al Partito socialista francese come porta anche che vi proponete di essere portata socialista e democratica moderna mi pare che non sia una linea adeguata se me lo permette
Non so che non avete bisogno tipica ma è mio diritto i deputati di poter esprimere un giudizio in questa sede
No
Uno non dovete fare nessuna guerra non dovete fare nessuna guerra il no no né io né la mia Palazzo lascio consentitemi di dire consentitemi di dire dal non violento che trovo limitativo e limitante
Il tipo di antiamericanismo che viene sviluppato in queste ore nelle manifestazioni per la pace perché io credo che il nostro problema figlia dire in queste ore che occorre più Europa che occorrevano Coop Della Democrazia del diritto che occorrono gli Stati Uniti d'Europa con le loro responsabilità non mandare i nostri ragazzi della finta a urlare dov'a vent'anni di compite gli aiuti gonna perché non è il problema di urlare in queste ore gli enti gli enti come né è giusto non riconoscere il ruolo anche il picco delle armi che di libertà che gli Stati Uniti d'America hanno hanno saputo svolgere è a me pare che certe componenti antiamericane di un certo antiamericanismo del movimento sia o quelle che si ripetono nelle per noi è concreta per cui hanno sbagliato tutto sulla Cambogia hanno sbagliato tutto sulla fila hanno sbagliato sul Vietnam hanno sbagliato sull'Iran
Cari compagni ecco dello proletario lottatori continui oggi verbi non so che cosa cioè invitavate le donne a correre a ad adulare in chador coperte
L'Ayatollah Khomeini quel alla cultura che ahimè esprimeva la grinta metterà la cultura in nome della quale noi ragazzini dovevamo sfilare questa ed una cultura sbagliata
La dobbiamo accettare come sbagliata e consentitemi di dire un'altra cosa
Se me lo permettete consentitemi di dire un'altra cosa
Che io sono contento di non aver partecipato a queste manifestazioni
Anzi Ente manifestazioni o una parte di queste manifestazioni non cerco la polemica a tutti i costi
Perché queste manifestazioni
Tra sudano
Hanno tra sudato
Chiudo neanche ebraismo che francamente mi fa paura io però voglio dire colleghi comunisti
Però voglio dire era ben va be'd'accordo siamo alla cultura qua chi l'ha pagato ma avrà pagato il Mossad non solare va bene allora io volevo dire presentate parlare i colleghi primi vuole voti tali io volevo dire lo dico avrebbe il buon andamento dei lavori a quest'ora volevo dire no ma va be'ma queste sono storie purtroppo ampi che se non si vogliono non si vogliono rivedere queste cose qua
Io per ragioni no io non ho insultato nessuno io per ragioni personali niente
Cari cari colleghi e coloro che fuori qui ascoltano questa mattina
Ho voluto sono dovuta andare prima di venire qui al cosiddetto detto
Al cosiddetto ghetto
Però francamente ho potuto ascoltare il racconto e ne sono rimasto abbastanza sconvolto di una ragazzina di anni dodici
Chi si chiedeva per quali ragioni i propri parenti propizi in Israele in questo momento dovessero chiudere ermeticamente le finestre per la paura di un attacco chimico
Mentre il proprio padre diceva che il popolo di Israele rischiava di essere per l'ennesima volta sterminato e lei andata a una manifestazione per la pace di con la pace
Aveva udito per tre ore slogan e c'è nella collezione
Quali per carità
Niente guerra niente guerre tra Israele sotto terra
Parliamoci chiaro la cui c'è una Coulthard Sudan di cultura anche ahimè antiebraica e un invito a liberarci
Come movimento per la pace come movimento non violento liberiamoci liberato e via al più presto di questo perché questo giustamente io ritengo che alla maggioranza degli italiani pazza orrore ascoltare certi slogan in certe manifestazioni per la pace e almeno dati operaio credo
Ho ascoltato Andreotti ho ascoltato Andreotti
Non è che Andreotti sia meno responsabile paga c'è una responsabilità delle due grandi culture rispetto alla questione ebraica alle due grandi culture di questo Paese non è che mi accanisco con voi
La Santa Sede oggi uno stato di questo mondo che proclamando imparzialità
Fra Israele e i palestinesi riceve Arafat ma la Santa Sede e uno stato di questo mondo che non mi riconosce in via diplomatica il diritto all'esistenza dello Stato di Israele
Questa è una verità ed è bene che questa verità sia detta ed è bene chiederò al Presidente del Consiglio che è cattolico di operare in queste ore perché finalmente la Santa Sede si decidano di tracciare
Come te gli chiede gli ebrei mare riconoscere l'esistenza è iscritto a resistere
Dello stato di Israele che non ha occupato territori in base a una guerra di aggressione
Ma che nel sessantasette a rispondendo a una guerra di aggressione
Occupò il ruolo e la Cisgiordania Noemi nove nove no no cari colleghi all'equiparazione Saddam cattivo che occupa il cui vai Israele cattivo che occupa i territori Israele non ha mai proclamato guerre di aggressione lo dovete riconosce e allora
E allora no caro compagno non so
Questa non è una guerra nord del mondo contro sud del mondo
In un momento nel quale centinaia di migliaia di esseri umani migrano dal sud del mondo che non ha diritto e democrazia verso il nord del mondo che tenta di avere democrazie di rispetto
Il problema è quello di esportare non solo modelli economici libero mercato ma anche modelli di civilizzazione
E il problema è che questo governo faccia i conti con le sue responsabilità che non sono solo di questo governo mi dispiace che non sono solo di questo governo perché cari compagni
Quando per dieci anni si è messa sotto accusa la politica
Dipende ITA di esportazione va bene cari colleghi per carità cari colleghi od compagnie giacché voi
Allora onorevoli colleghi
Quando per dieci anni quando per dieci anni o per quindici anni qua dentro con settantaquattro atti di indirizzo parlamentare settantaquattro atti di indirizzo parlamentare
Si chiedeva a questo governo
Perché stava Bendandi o materiale bellico di carattere clinico se non nucleare ma certamente di armamenti convenzionali
A dittatori feroci come quelli iracheni o ad altri come ad esempio Siad Barre cari colleghi e compagni socialisti ecco quando il problema è quello di ridiscutere di una politica estera che dall'Africa al Medio Oriente
Ha dato ha nutrito
I dittatori di strumenti e di poteri di ricatto e diaframmi questo governo non sa che a rispondere
Ma la più grande forza di opposizione era silente in Commissione Difesa in quest'aula o al più ora sprezzante Persotti e il problema del traffico d'armi lo poneva opponeva con dignità e con forza
Al massimo si dovesse ha ridicolizzato
Oggi sono problemi vostri ed è giusto che siano problemi in primo luogo posteri
Oltre che oltre che i nostri ecco e allora per concludere e io chiedo scusa se ha preso molto tempo questa questa parentesi che pure non è una parentesi non è una parentesi perché è un fatto di identità politica
E sicuramente
Sicuramente il dialogo e dialogo fra diverso io non è dialogo doppi qua si può dialogare con i signori voi complice
Un altro problema
Allora il problema in questo momento e che cosa il Governo intende fare
Noi almeno io personalmente come non violento
Arrivò persino a quello che per me e la scelta più drammatica o anzi è tragica
Quella di concepire che l'uso della forza
Possa essere necessaria per la tutela del diritto internazionale al di fuori del quale se solo la legge della giungla c'è solo la legge del violento c'è solo la legge del taglione
Ma detto questo il Governo io spero risponda
E risponda positivamente alla proposta che noi avanziamo con la nostra Risoluzione
Perché con la nostra risoluzione chiediamo una cosa molto semplice
C'è ancora tempo noi riteniamo che esistano strumenti altri che quelli Pellicini per approvare colpire destabilizzare liquidare politicamente un dittatore sanguinario assassino che in primo luogo assassino non di americani o di occidentali ma che un assassino dirà che ENI distrutti
Di tanti palestinesi quanti non mi sono mai stati uccisi nello Stato di Israele
Noi crediamo che esistano ancora o nei giorni per tentare
La resistenza democratica era anche fatta di Radio Londra di colonnello Stevens che confortavano almeno me lo dicono
E i genitori dei nonni senza quella radiolina che parlava e che diceva non ci sarebbe stato coraggio si faccia conto di informazione sull'opinione pubblica araba
Sull'opinione pubblica internazionale sui sudditi di Saddam Hussein sì c'è il pino tutte le vie dall'inasprimento dell'embargo a tutte le vie che non sono belliche
Per liquidare il dittatore
E cioè secondo noi ci sono ore e giorni per farlo
Si pentì
Si tenti di convocare può essere un atto unilaterale una conferenza sui diritti della persona e sulla sicurezza nel Mediterraneo nel Medioriente
Si ridiscuta ecco soprattutto questo si può arrivare persino a concepire l'idea i direi sì sfidando l'impopolarità massima perché per la carità usciti di qua per ragioni di bottega per l'unità interna di partito
E Commodo che tutti si assolva ci sia solo in un sì o no alla guerra hanno imponeva un poco più complesso sfidando il massimo di impopolarità si può anche dire ebbene da forze di opposizione si vota
Sulla decisione di ricorso alla porta a una condizione che questo governo non Siped in pista non è nostra la cultura il pentimento
Sui nostri settantaquattro atti di critica di indirizzo parlamentare nei quali di chiedevamo ma che fate
Ma che fate sull'Iraq ma che fate sulla Somalia ma che fate sull'Africa
Non su questo noi chiediamo pentimenti o dire abbiamo sbagliato però se il governo annuncia se qua almeno chi sul traffico d'armi sulla politica scellerata per cui l'Occidente il no del mondo ha riempito dar mi persone pericolose dittatoriale Franzini sanguinari ecco almeno su questo si alzi domani il Presidente del Consiglio si alza il Ministro degli Enti dire non è stato bello non è stato simpatico vogliamo procedere in direzione diversa ecco se ci fosse questo se ci fosse questo segnale bene
Ragioneremo noi stessi nove non violenti sul come votare domani in assenza di questo noi ci limiteremo a proporre
E a votare la nostra risoluzione ci sono ore per continuare la sfida non bellica a un dittatore pericoloso come Saddam Hussein ci sono ore per pensare di convocare una conferenza internazionale sul diritto alla persona e sulla sicurezza nel Medioriente nel Mediterraneo
Ci sono ore per ritirare suonare sulla politica del governo italiano dei governi occidentali che hanno riempito di armi pericolosi dei dittatori di cui e di questo ora scontiamo le conseguenze sicuramente ci sono ore per questo per noi non violente e concludo Presidente non ci sono invece nei minuti nei secondi per accettare la mistificazione
Per cui attraverso proposte dirette o indirette equivoche
Sentita l'attenta di fronte al dittatore perché per noi non ci può essere pace senza diritto senza democrazia e dunque senza il non chinare la testa di ponte al dittatore soprattutto non ci sono minuti per consentire equiparazioni che non sono dignitose sul piano della verità storica e politica
Perché un conto sono le responsabilità di un dittatore terminatore del proprio popolo di tumulti di palestinesi iraniani e di altri che ha aggredito occupato il cui vai
E altro conto sono le responsabilità
Che pure non condividiamo in toto degli Stati Uniti d'America dell'Europa e dello Stato di Israele
Era una registrazione del sedici gennaio mille novecentonovantuno l'ex parlamentare e segretario radicale Giovanni Negri alla Camera durante dibattito sulla risoluzione dell'ONU
Che autorizzava l'uso della forza per la liberazione dell'Alcoa età
Scuoteva adesso quanto disse quello stesso giorno al Senato
Un altro ex parlamentare radicale
Lorenzo scritto diverse che il problema è sì si può se è lecito non intimare
Con tutti gli strumenti possibili non intimare l'alt
A chi come Saddam Hussein ha già mostrato il suo molto
La sua realtà con l'aggressione prima l'Iran e poi al Kuwait
A chi riterrà se non verrà fermato se non sarà fermato che tutto gli ha consentito
A chi fra pochissimo tempo
Essendo questo
Lo sappiamo apra la disponibilità dell'arma atomica
E li cito non intimare l'alt
A chi e dunque ragionevole pensare che non fermato oggi pongo terrà domani conflitti ancora più spaventosa
E questo il dilemma angoscioso che ci ha proposto e rispetto a cui non valgono
Discipline di partito di maggioranza di opposizione o come si voglia chiamare
Perché qui è interrogata in radice la coscienza di ciascuno di noi la responsabilità di ciascuno di noi
Di fronte all'umanità o al dio che ciascuno di noi riconosce
E lo stupiscono allora anche le differenze nei toni e gli argomenti
Tra gli interventi forse poi nel voto non so
Anche fra parlamentari di uno stesso gruppo
Ciò detto io credo comunque una premessa
E necessaria a ogni considerazione
Politica come vogliamo qui fare
Che l'alternativa non è purtroppo non è più tra pace e guerra
Perché come già ben diceva nel suo importante intervento
Il collega Boato
La guerra Lai iniziata il due agosto
Il presidente iracheno
E l'Iraq questa guerra continua può a condurre il conto e tuttora la conduce nel modo più atroce contro il popolo del Kuwait che viene massacrato che viene espulso
Dal suo Paese che viene ridotto a condizione di non essere o non poter vivere
E questa è guerra combattuta giorno dopo giorno
Già oggi
Ed è una guerra accerto
Dice guerra per il petrolio non certo è guerra anche per il petrolio la guerra che l'Iraq ha iniziato anche per il petrolio che significa guerra per il potere Guerra per il potere nel mondo
E allora la questione di cui noi qui stiamo discutendo
Come alla guerra già in corso
Deve rispondere
O può rispondere la comunità internazionale
Se può rispondere
Altrimenti che allargando la guerra perché certo la dimensione della guerra che in corso e altra dalla dimensione da guerra possibile domani oggi
Colleghi io
Parlo in quest'aula
Come parlamentare diritti militante del Partito Radicale
Del partito radicale transnazionale che ha fatto della non violenza
Della non violenza difesa del diritto non la sua bandiera ma la sua ragion d'essere
E come tale
Come radicali
Voglio dire alto e forte
Che troppe volte il pacifismo certo pacifismo almeno è stato la negazione in radice della non violenza delle sue ragioni del sui metodi di segreteria dei suoi obiettivi
Quel pacifismo che arrendevolezza e acquiescenza di fronte all'aggressione alla violenza e la sopraffazione non costruisce pace in tanti qui l'abbiamo detto non dico nulla di nuovo ma ognuno deve dire qui e lasciare agli atti quello che quello che pensa e sente quello pacifismo non costruisce pace ma dando via libera alla legge della giungla fonda e costruisce la guerra
La non violenza
E altro è il contrario e attacco contro la violenza contro l'aggressione con strumenti diversi e alternativi a quelli della violenza mai attacco mai aggressione ma è scontro
è il contrario del cedimento ed è l'arrendevolezza
I fine del non violento
E quello di sfondare diritto
Perché
E solo con il diritto con la regola che si garantisce pace
Fra le persone fra le comunità fra gli stati lo spesso
Sia chiaro non c'è diritto
Se non c'è istituzione che abbia la forza di garantire il pizzo e di sanzionare la violazione del diritto
Il non violento e non violento per conquistare questo diritto queste istituzioni e la forza e la capacità delle istituzioni di far rispettare il diritto il diritto di ciascuno a partire dal suo diritto divide
E sul piano della politica
Internazionale Lupi dittico del non violento
Quello di conquistare il legge sovranazionale legge sopra gli stati libere legge che obblighi che costringa gli Stati a rispettare il diritto internazionale
Legge sovranazionale che garantisca anche di fronte è sopra le sovranità degli Stati
I diritti della persona
Che sono il fondamento di ogni di ogni diritto e di unire vi sono infine di ogni diritto quindi ogni ingegnere
Quindi l'obiettivo conquistare
Forse e soprattutto oggi che forse è possibile di conquistare istituzioni sovranazionali forti
Allora è da condividere crede in questo
Quello che diceva
Il presidente Andreotti
Che noi non possiamo volere l'ONU come un profeta disarmato
La sola speranza oggi
Per noi sta proprio nel ruolo dell'ONU
In quel ruolo
Che ieri impensabile e oggi forse possibile lo abbiamo visto delinearsi
Questo ruolo dell'ONU è il fondamento della speranza possibile
Fonda della speranza che si passi
Che non si passi diciamo dall'equilibrio fra i blocchi
Alla legge della giungla come una unica regola non regola
Delle relazioni internazionali
E allora e vitale
Che l'ONU non stia sbeffeggiato non sia umiliato non sia cancellato come punto di riferimento per questa speranza possibile
Se in qualsiasi forma
Colleghi noi contribuì Steve-O a indebolire l'ONU
Faremo opera irresponsabile
Ci prepareremo un futuro di tragedie e di lutti
Questo l'ha detto stamane presidente Andreotti
In un discorso devo dirlo devo riconoscerlo per tanta parte apprezzabile
Discorso però con altrettanta forza io devo dirlo
In cui c'era una clamorosa è gravissima carenza le sue considerazioni le sue valutazioni restituzione al di là della proposta che faceva
Perché vi manca ogni accenno alla alle responsabilità gravissime alle colpe dei Paesi industrializzati
Dell'Est e dell'Ovest
Che hanno armato nutrito fatto crescere il regime iracheno gli hanno dato gli strumenti per la sua per la sua potenza della sua prepotenza
Per le sue atrocità le hanno tornerà a te ne abbiamo tollerata e noi non lo diciamo questo da oggi colleghi perché abbiamo controllato
Nelle ultime tre legislature
Ci sono oltre settanta strumenti parlamentari interrogazioni interpellanze mozioni altro di parte radicale e non solo radicale insomma cui radicali hanno contribuito anonimato
Per denunciare la situazione dell'Iraq per denunciare le responsabilità e corresponsabile con responsabilità dell'Italia dell'Occidente della situazione irachena
In nome del realismo ne vediamo oggi poi le conseguenze dei risultati nume del realismo politico
Si è sempre rifiutato
Parte del nostro degli altri paesi
Si è sempre rifiutata la Ford la proposta di una politica non violenta per il Medio Oriente
Di una politica che ponesse al centro di ogni iniziativa rispetto al Medioriente dal problema dei territori occupati a tutto a tutti gli altri problemi
La questione vitale centrale della conquista e della garanzia dei diritti della persona per tutti per tutti
Per tutti gli arabi
I cui diritti sono violati e massacrati tante volte più nei Paesi arabi perfino che nei territori che nei territori occupati da Israele
Voi quante volte abbiamo chiesto iniziative che a partire da questa considerazione da questa centralità affrontasse
In modo nuovo in modo efficace di fronte all'inefficacia
Di ogni altra proposta anche il problema tremendo e tragico del conflitto arabo israeliano e arabo e arabo palestinese
La domanda è se è possibile in questo momento
Questo momento
Definirlo supremo estere
Se è possibile concepire attuare oggi una politica di questo segno
Questo segno diverso
Io ritengo noi riteniamo che sia difficile terribilmente difficile
Ma non per questo meno possibile
E perciò doveroso
E possibile e doveroso farlo nell'ambito in applicazione rigorosa delle risoluzioni
Azioni
è possibile e doveroso tentarono nell'intesa
Con i governi che quelle risoluzione stanno applicando
In primo luogo con gli Stati Uniti
A cui diciamo
Deve andare con franchezza un riconoscimento
Poi sul riconoscimento no che si fonda la riconoscenza
Una riconoscenza
Riconoscimento e riconoscenza
Forse dello stesso segno
Di quella che gli europei
Io ritengo fusti in primo luogo i tedeschi
Devono agli Stati Uniti per il loro intervento nella seconda guerra mondiale
Il riconoscimento che nel pauroso vuoto mancanza assenze inesistenza dell'Europa che già il collega Boato
Ha evocato nel suo intervento solo gli Stati Uniti
Hanno fornito energie forza per arginare l'aggressione
Per dare
Per dare forza
Ai deliberati
A ai deliberati delle Nazioni
E a margine di questa conservazione mamma prima poi non del tutto
Credo anche che sia doveroso porre il problema che si chieda
Si tenga che la forza multinazionale
Nel corso
Stia subito per le operazioni di imbarco De Marco per la quale comunque
Sono presenti impegnate
E anche Dio non volesse peraltro se altro dovesse accadere
E siano autorizzate
A usare le bandiere le insegne Pedrazzini
Dicevo
Che è possibile e doveroso
Cerca di perseguire l'indirizzo che evocavo di diversa qualità della politica internazionale
Perché se noi leggiamo la risoluzione seicentosettantotto
Finite
Noi vediamo che essa non impone
L'uso automatico tra forza militare a partire dal quindici gennaio
La risoluzione
Autorizzata
I Paesi membro dell'ONU ha ecco fra virgolette a usare tutti i mezzi necessari a far rispettare e attuare la risoluzione seicentosessanta del Consiglio di Sicurezza e tutte le possibili soluzioni successive
E a ristabilire la pace e la sicurezza internazionale nella
Dini è affidata ai governi
La responsabilità di scegliere
Qual è il momento in cui si debba passare dall'applicazione dell'articolo quarantadue da quarantuno a quell'articolo quarantadue la carta delle azioni non c'è un automatismo non è vero che c'è il che si è messo il pilota automatico come scrive un giornale un giornale stamattina
E allora se questo è vero noi non possiamo non prendere atto che
Almeno uno fra i mezzi possibili prima di ricorrere a quello dell'Arma militare almeno un mezzo non è stato usato non è stato tentato
Non è stata
USA
L'arma non violenta del dialogo non del dialogo col dittatore lungo il dialogo diplomatico sul dittatore ma del dialogo con i popoli col popolo iracheno col popolo arabo
Contro il dittatore per denunciare il dittatore per denunciare i suoi crimini per denunciare la natura di quel regime
E possibile oggi gli strumenti noi abbiamo quello che
Durante la seconda guerra mondiale faceva Radio Londra
E sappiamo quale forza di arma di arma non violenta
Era Radio Londra
Lo possiamo fare mille volte
I mezzi della tecnologia moderna ci consentono vi inondare di informazione
Attraverso la radio la televisione basta dotarsi degli strumenti inondare l'Iraq inondare il Kuwait inondare i paesi arabi
Polli di fronte alla realtà di quello che è il regime iracheno di quello che il regime era che lo ha fatto e di quello che il regime iracheno si prepara a fare si prepara a costringere gli altri a fare delle conseguenze che su quel su quei popoli andranno andranno a cadere
Noi possiamo e dobbiamo allora far sentire in Iraq
Quelli tratti in cui solo la voce di Saddam Hussein ha risuonato per anni far sentire la voce non soltanto la nostra che come sempre vivibile ma la voce
Degli oppositori iracheni esuli la voce dei kuwaitiani la voce degli arabi
Avversari di quel regime
Dobbiamo investire l'opinione chiamare l'opinione pubblica irachena esistere
A misurarsi eh la pista destabilizzare con l'informazione
Il regime iracheno minare la sua capacità di resistere
Alla pressione delle delle nazioni delle Nazioni Unite
E non evocando non soltanto non soltanto il i morti
Che la guerra provocherà ma la minaccia spiegando che cosa significa la minaccia che Saddam Hussein fa gravare sul mondo ma in primo luogo sull'Iraq con il minamento dei pozzi una catastrofe ecologica
Che ricadrebbe certa sul mondo intero in modo drammatico ma in primo luogo rendendo forse inabitabili
L'Iraq Kuwait i Paesi del mondo i paesi del mondo arabo sei pro i pozzi come si dice bruceranno per anni scaricando per anni tonnellate di scorie d'atmosfera oscurando il sole
Lì in quelle regioni
Allora
In questo spirito
Se noi quest'arma dell'informazione e della verità
Useremo e attraverso quest'arma
Annunceremo
Non abbiamo mai fatto
Non solo e non tanto la richiesta della conferenza diplomatica di pace siamo tradizionale
Ma la richiesta
Di una conferenza sul Medioriente una conferenza che lo possiamo chiedere subito non abbiam visto non ha nulla non avrebbe nulla del cedimento a a a a Saddam Hussein anzi sarebbe uno strumento anche se la depressione non violenta una conferenza
Sulla sicurezza la pace nel Medioriente che abbia al proprio centro
Il tema della difesa della conquista della tutela dei diritti umani per tutte e ciascuno le persone che vivono nella regione
La proposta
Rivoluzionarie rivoluziona ante
è una proposta
Che anche rispetto all'opinione pubblica israeliana avrebbe un sapore di novità è una consentirebbe di aprire una strada nuova diversa mai tentata fino ad ora in quelle regioni per costruire in quella davvero la conferenza di pace possibile no quell'impossibile
Con quella che si sconta che sarebbe un fatto in qualche modo sentito a ragione o a torto ma sentito come minaccia per qualcuno sarebbe minaccia per nessuno salvo che per i tiranni e per i dittatori
Allora colleghi
Diciamolo anche anche nell'ipotesi peggiore anche nell'ipotesi che questa campagna non ottenga
L'effetto sperato
L'ho sentite le obiezioni Nama poi non siamo in tempo non basta non è efficace non ottiene perché se perché è un Serina comunque dei motivi di fascino rispetta la proprio opinione pubblica che sono insuperabili
Se anche
Questa campagna dovesse fallire
Se anche dopo il suo fallimento
Si finisce per ricorrere alla guerra ma
Un capite consentite quale differenza
Una delle armi centrali fondamentali forse la maggiore che Saddam Hussein ha in mano
è il favore il sostegno di tanta parte delle masse arabe fuori dal dall'Iraq è la ragione per cui
Può sperare può contare che la vittoria inevitabile vittoria militare delle Nazioni Unite degli Stati Uniti
Non segnerebbe la fine della guerra lo consacra avrebbe ugualmente leader del mondo arabo
In una guerra
Di anni fra i popoli arabi e i popoli e i popoli
Della civiltà o delle democrazie fondate sulla civiltà Cristiana ed ebraica
L'ora
Se anche si dovesse andare allo scontro avendo in questo modo parlato a quelle opinioni pubbliche e a tutte le opinioni pubbliche del mondo
Altra sarebbe la natura stessa
Dello sconto e dei suoi e dei suoi pericoli
Lo sappiamo bene colleghi
Signor ministro
Che per le responsabilità europea per la mancanza di Europa
Che ci sono state fino ad ora le decisioni di fondo la decisione della pace e della guerra
Il tutto non della pace della dell'ampliamento del lo scatenamento della nuova fase della guerra o no non sta qui non sta nelle nostre mani
Ma e la responsabilità e la decisione che è affidata agli Stati Uniti
Ma io ritengo che noi possiamo e quindi dobbiamo proporre al governo americano e gli altri governi
Questo passo quest'iniziativa questa campagna prima comunque prima di passare all'uso dell'Arma militare
Questo
è il contrario del generico rinvio di quel rinvio che potrebbe suonare
Come prodromo del cedimento
Il rinvio
Che fa dire va bene questi rinuncia
No questo è
Il rinvio dell'uso di un'arma per usare prima un'altra arma
E sarebbe
Con lei chi primo passo il primo tentativo di una rivoluzione
Di diritto e di speranza la politica internazionale
Cominciare a fondare su altro che non sull'uso o sulla minaccia della forza e della violenza
Le relazioni anche di potere
Nella politica internazionale introdurre
Istituzionalmente la non violenza
Come protagonista come strumento delle relazioni delle relazioni internazionali come fondamento del nuovo ordine di diritto
Da cui possa nascere e su cui possa fondarsi il Governo mondiale
Che in tanti che in tanti speriamo
E forse può evitare quella che sarebbe che può diventare una catastrofe senza nome
Tutti come sarebbe questa guerra come può essere questa guerra
Che altri le inizierà
Perché l'opzione militare rischia di essere non solo sì operazioni di pulizia non solo guerra
Ma guerra tremenda
Guerra che uccide in barba riunisce i dischi distrugge i corpi e travolge travolti stravolge gli spiriti
Stravolge che travolge i fondamenti stessi della civiltà
So bene ripeto
E concludo che la decisione la decisione fu non è nelle nostre mani la decisione di fondo
A noi spetta soltanto di decidere in che modo il nostro Paese parteciperà agli eventi che altrove saranno decisi
E non è decisione da poco quel che ci riguarda
Ma ripeto non questa proposta appostiamo e dobbiamo avanzare
Agli Stati in Italia
E se il governo
Deciderà di farlo
Credo che sarà comunque altro lo spirito con cui ciascuno di noi
Si esprimerà deciderà per quel che riguarda lui e la sua coscienza sulla domanda tremenda di autorizzazione che il Governo ci ha presentato
Questo è un voto
Io troppo spesso
Che tremo e tre mi ero nell'esprimere
Che so bene come tutti sappiamo che le sue conseguenze quale che esso sia il voto mio voto poi di ciascuno di noi
Peseranno per sempre sulle nostre coscienze
Così l'ex senatore radicale Lorenzo streak diversa il sedici gennaio mille novecentonovantuno a Palazzo Madama durante dal dibattito sulla risoluzione dell'ONU che contemplava l'uso della forza
Per la liberazione della qualità
L'ultima Régis
E ce ne creiamo riproporre uno stralcio da un dibattito invece dalla novembre novant'comunisti e Marco panna
E Roberto Formigoni personalmente ritengo che tutto il dibattito fra pacifisti
Fra colombe fa eh del tutto sbagliate
Dal mondo moderno e contemporaneo
Aree di informazione gli iracheni quando comincia a dare i
E via dicendo si si è cominciato a capire che l'Italia non era quella che si pensava questo faceva paura
Violenti se avessimo avuto
Minimo di possibilità di governo di qualche nazione di qualche situazione avremmo detto che più ancora più ancora non al posto più ancora che le centinaia di l'aria di persone che e io mi sono molto riconoscente gli Stati Uniti hanno avuto il coraggio di mandare il due agosto perché se il due agosto non li mandavano non sapevamo non sappiamo che cosa sarebbe accaduto nel frattempo la Medioriente non sappiamo quando luoghi e se non ci fosse già una situazione di guerra dopo venti giorni Rosa in tutto il Medio Oriente con Israele come più
L'onestà dialoghi hanno
è possibile solo farlo se si in
Fondo le popolazioni
Credo che sia la CNN no e infatti c'è questo scompenso nel mondo
Presente costui costantemente
Gli iracheni come
E come in parte
Dagli anni invece non sono in
Tale che sono anche quelle del conoscere quando
Il problema è come uscire da questa situazione e qui mi spiace introduco un tema
Che fare concretamente che forse non è stato ancora detto mi spiace ma l'unica soluzione
Consenso è possibile è l'indizione di una conferenza internazionale con la partecipazione di
Il causale
Ditemi in questi io so bene che questa è la proposta che fa drizzare le orecchie agli amici sorelle
Importante
Americano ai britannici ma questo è il modo per uscire dall'invito nei quali ci siamo messi dagli stessi dei due pesi e delle due misure la conferenza internazionale a nella quale vengono i libanesi vengono i palestinesi vengono gli israeliani ovviamente
Est della zona le superpotenze l'Europa che speriamo acquisti la dignità per essere presente con a un peso che le compete e si discute insieme di queste tematiche e allora quando io ho detto quello che considero il nostro avversario in questo l'Iraq che avrà sarà delle proposte dicendo son disposto a parlare di questo o di quell'arco dove dico Marco evitiamo la demonizzazione
Posso accettare
Ieri che io giudico propagandistiche che dicono ma l'Iraq non dice la verità dice così ma vuole altro dico andiamo a vedere queste carte dico andiamo discutere effettivamente di Mosca
Savia orco
Partono poco occupa il
In questo modo Paola in questo momento
Domando io dico che l'indizione questa conferenza internazionale sotto l'egida dell'uomo e da fare adesso c'è concorrenza occupa adesso abbiamo il Kuwait occupato lo chiede la liberazione del Kuwait e l'indizione della conferenza e lo hanno che propone la conferenza internazionale a questo punto sono contrario
Are il boia che prende occupa il coro il cui va il premio
E via dicendo dice adesso facciamo la Conferenza della pace io personalmente un'idea diversa e della pace e della democrazia
Nel democrazia perché vi dico questo
Tutti e tre che nel
E non è possibile quella diciamo appello al popolo che proprio delle dittature o dei tiranni quali portano avanti è proprio questo che va rovesciato e lo avevo accettato l'avevo accennato già prima contrattazioni no non è beh scusami voglio dire soluzione quale ne parliamo allora domani sera
Mi limito quindi con il
Che
Come a mio avviso è un quella della
è un sogno che chi ha provocato il meccanismo di guerra non sono certo io nemmeno voi tre provocato il meccanico male ha provocato il meccanismo della guerra
Aree
E loro infatti non vuol fare abbiamo aspettato agosto settembre ottobre non
Bree forse dicembre tutrice vincendo cinque mesi
Finito questo gioco significa che le democrazie non saranno mai più credibili chiunque potrà provocare tentare qualsiasi crimine sapendo che non ci saranno
Reazioni dure ma semplicemente una maggior forza al tavolo della guerra chiamato tavolo che ma questo non
La reazione eravate a titolo possiamo una rimodulare la voce un po'd'ordine su cui non son d'accordo la reazione è stata dura due
Subito dopo il bolognese quindi non ci saranno più fatti di questo tizio mi noi il problema è che su una reazione una di questo tipo Marco Susana sinceri la naturale sull'acciaio Novissima quattrocento mila uomini querela secondo un errore che ha ma non è costato nulla Tevere costato al cittadino americano i quattrocento demolire la
Relatore ed è stata dunque per questa io la condivido adesso la gestiamo intelligentemente questa reazione duro sequestrato né dove voleva arrivare alla risoluzione di problemi e non alla guerra come si dice scusi stiamo la reazione dura per arrivare alla soluzione di problemi io
Io avevo posto un momento fa una domanda scusatemi qual è il
Mento a partire dal quale eccetera dico semplicemente
Tragica degli anni Trenta testata tutta fondata Brambilla spera
Punto sarebbe stato così prenditi questo Hitler prende di questa tua dicendo ad un certo punto forse si
Anche il momento in cui i grandi rivolgendo ad ambiente quel settore
Io poi sono grazie alla posizione abbiamo su un'altra cosa alla conferenza per questo motivo di fondo che ho già dichiarato e anch'
Pensa che bisogna pur dire che ci ascolta perché si riuniscono due giornali conferenze questo genere durano semestre
Durante questo periodo mi avete letto cosa fareste era il trentanovenne
Nel novecentonovanta con questa sintesi da un dibattito svoltosi a tenere uno cinquantasei protagonisti Marco Pannella Roberto Formigoni terminata
Realizzato con documenti d'archivio