09 OTT 2005

Conversazione settimanale con Marco Pannella

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 1 ora 56 min
Organizzatori: 

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Roma, 9 ottobre 2005 - Conversazione settimanale con Marco Pannella.

In studio il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin.

Registrazione di "Conversazione settimanale con Marco Pannella", registrato domenica 9 ottobre 2005 alle 00:00.

L'evento è stato organizzato da Area radicale.

La registrazione ha una durata di 1 ora e 56 minuti.
  • Introduzione di Massimo Bordin

    Indice
    0:00 Durata: 2 min 14 sec
  • Il nuovo soggetto laico, socialista, liberale, radicale

    Il nuovo Psi e la posizione di Robilotta. La stampa e il discorso sull'unità socialista. Il problema è di fare una operazione politica strategica che assicuri molti più socialisti, ancora più di quanti si riuscisse a mobilitare dicendo questa è una unità socilista etnica. Interessano tutti i 44 milioni di elettori. 20 mila di più o di meno non fanno la differenza. Quelli si aggiungeranno dopo. Occorre portare a casa non solo i socialisti etnici e i radicali etnici, ma presumibilmente bisognerà diventare il punto di riferimento dei 10 milioni di italiani che hanno detto sì invece di non andare a votare, in occasione dell'ultimo referendum. Mieli e l'oscuramento della posizione di Pannella. Il veto del potere clericale e vaticano, il potere della attuali massime gerarchie clericali ed ecclesiastiche. Mieli e le intercettazioni telefoniche. Rutelli e la questione del programma dell'Unione. Si dice ai Radicali che devono aderire a un programma che loro adotteranno a gennaio. Se questo è allora dobbiamo essere invitati a creare insieme il programma. O non escludere quanto meno lo Sdi. Loro porterebbero i 22 punti programmatici che condividono con i Radicali. La posizione di Prodi. La freddezza verso i Radicali e la posizione a metà di padre Lombardi e metà pseudodossettiana. Il proprio della Dc degasperiana fu che, di fronte a Pci e Psi di allora e gerarchie papaline di allora favorevoli ad accordo con Msi, essa mantenne in chiaro il timone dell'alleanza con i laici, pagandola cara. Quella è la linea cattolico democratica, che si ispira anche a quella cattolico liberale. Offrire all'Unione con i compagni dello Sdi una alleanza politico-elettorale tra due componenti della storia di questo paese. Quella laica liberale e socialista, e l'altra, quella democristiana di destra e di sinistra. Il programma radicale è noto. Il precedente dell'Ospitalità.
    0:02 Durata: 13 min 28 sec
  • Le prospettive con una nuova legge elettorale

    Le dichiarazioni di Fassino sul listone. La chiarezza e immediatezza di risposta di Boselli che ha detto che non si tratta di un'operazione da 4%, ma di un progetto di alta ambizione, conseguente anche al siluro lanciato che ha affondato la Fed. Si potrebbe pensare a una lista Ds, Sdi/Radicali, repubblicani europei, poi una lista Mastella Rutelli e poi una lista Prodi. Lo schieramento di coloro che si sono pronunciati in modo preciso e convergente sulla fecondazione assistita è una piattaforma di grande avvenire. Il precisarsi del pontificato e la deriva sanfedista. I dati oggettivi dell'oggi danno ragione ai Radicali. L'altra sinistra radicale. Una ricchezza. La posizione della sinistra radicale nel referendum non la lotta. Le posizioni sono un kamasutra di fatti estetici. Le lotte sono cose che costano e rendono. Quello che noi siamo e vogliamo essere, rappresenta l'alternativa all'egemonia culturale del buon Bertinotti che per scelta anche della destra ha finito per avere. Il ruolo della Margherita all'interno dell'Unione. Lo Sdi quanto meno e in rappresentanza anche radicale deve partecipare alla formazione del programma dell'Unione e in gennaio allora si può firmare.
    0:15 Durata: 13 min
  • I Radicali e la politica estera

    All'attacco in favore della verità. Le responsabilità di Blair nei giorni precedenti all'attacco in Iraq. La responsabilità della sinistra mentre i parlamentari italiani e gli ambienti blairiani dimostravano attenzione alla posizione radicale sull'iniziativa "Iraq Libero". Le ironie in parlamento sul possibile esilio di Saddam mentre oggi si parla del fatto che aveva già preparato una villa in Costa Azzurra. I precedenti dei leader africani. Ad oggi si parla di guerriglia anche da parte di agenzie americane. Si sa che ci sono trattative con la guerriglia da parte di ambienti non si sa se del Dipartimento di Stato o altri. La condotta del governo italiano. Gli americani avevano trattato con i tre generali dei tre grandi eserciti di Saddam e poi non avevano previsto che questi potevano fare in 8 giorni scomparire la resistenza armata, e non hanno nemmeno valutato le conseguenze di non dare più soldi a 400 mila unità della forze armate che restavano così senza stipendi. Era necessaria una posizione dell'Onu e dell'Europa su tutto questo. Che non è schierarsi sulle posizioni di Chirac né sulla parte errata della politica di Blair che quando ha capito come andavano le cose ha lasciato spazio a chi voleva lo scontro armato. "Iraq Libero" era l'unica linea che poteva produrre e la libertà dell'Iraq e il non scontro militare. Ci eravamo giunti. Chi in buona fede riteneva che per altri motivi fosse augurabile un momento armato rispetto alla sola esibizione e pressione della forze militare, si è assunto una responsabilità tremenda: e di non essere capace di governare quella situazione, e nemmeno di governare i problemi di New Orleans e i problemi di oggi della società Usa e del nostro progetto della comunità delle democrazie. Le designazione del ruolo dell'Onu nella proposta "Iraq Libero", la fiducia a De Villepin che chiedeva 3mila osservatori e la proposta di mandarne 800. Qui non stiamo parlando di una "posizione" politica di piazza, come quella dell'ultima manifestazione di Piazza del Popolo, era invece un disegno di governo della situazione. Un progetto che univa. Quell'atteggiamento convergente della politica italiana: da una parte c'era la piazza che gridava morte a Bush e a Saddam di fatto e dell'altra la posizione meccanicamente schierata a favore dell'intervento militare armato. Ostracismo e rimozione della storia radicale: riforme che vengono trattate con sufficienza. La posizione dei Radicali di due anni fa, da rivendicare a tutt'oggi, schierandosi con uno schieramento democratico che è lo stesso che è a favore dell'indennizzo invece del reintegro in tema di Art.18. La verità sulla legge truffa del 53.
    0:28 Durata: 12 min 51 sec
  • Le proposte discusse a Fiuggi

    Abolire la miseria contro l'industrialismo storico che unisce Confindustria e alcuni settori sindacali. La questione delle Pensioni. Le riforme di struttura economica alle spalle del discorso sulla droga. L'impegno di Marco Perduca e della Lia in America latina. Fini e il referendum sulla droga. La fecondazione assistita e l'impegno del direttore dell'Unità Furio Colombo, la determinazione radicale a raccogliere quelle firme. Il kamasutra di posizioni in quel contesto. Il divorzio breve. La liberalizzazione c'è a livello dei ceti minori. Lo stato corporativo si rafforza sempre di più. Le cifre della cassa integrazione straordinaria come sovvenzione pagata dal contribuente italiano alle grandi famiglie industriali. Le proposte radicali per creare la concorrenzialità del lavoro. La politica di Bertinotti su questi temi. Il prevalere del momento finanziario su quello produttivo. L'operato di Giulio Tremonti. La prospettiva delle primarie. I media italiani e le manifestazioni politiche in diretta. Boselli il meno inquadrato a Piazza del Popolo.
    0:41 Durata: 16 min 45 sec
  • La nascita di "Liberali riformatori"

    Non si tratta di una scissione. I radicali oggi risultano unanimi nel dire che c'è una grande attualità nel partito radicale. La sua crisi, diventi crisi di crescita attraverso l'unità socialista, radicale, liberale di tutti noi e anche di altri. Il Pr non ha mai espulso nessuno. Una volta o due alcuni sono andati via pretendendo di dire che era in atto una scissione. E non lo abbiamo contestato. Guardavamo cosa facevano gli scissi. Una delle forme della riproduzione è la scissione dei tessuti. I "liberali riformatori" commettono un errore enorme. Sarebbe un errore esiziale la conferma di questa Cdl. Loro avrebbero voluto che tutti giocassimo questa carta con la Cdl. Noi abbiamo deciso di giocare una cosa molto più modesta con lo Sdi. Noi non abbiamo parlato dell'Unione. La realtà dello Sdi, una delle componenti dell'Unione, realtà così chiara e limpida che evoca e dà corpo a una tradizione che è anche nostra. A questo punto lo stesso programma e lo stesso metodo pare che possa essere giocato nella Cdl e nell'Unione, a parte il timore di essere qualificati come laicisti. L'impegno di Margherita Boniver. L'alternanza nella prossima elezione per l'alternativa oggi è una necessità patente perché la destra italiana non ci ha messo due anni come si disse nel 94 ma ce ne ha messi 10 per fare cose inimmaginabili.
    0:58 Durata: 6 min 48 sec
  • I rapporti con il centrosinistra

    Le diverse anime della sinistra. Il ruolo di Biagi e della Guzzanti. Il precedente negativo della Rai Due di Craxi. Il partito Rai. Prodi e Rutelli si devono convincere dell'alleanza con la storia radicale, con la storia socialista, la storia laica, perché loro non la rappresentano. Questa alleanza sarà con un popolo che all'80-90% ha votato sempre con i Radicali nei referendum. I Ds e la tradizione socialista. La prospettiva di un rinnovamento socialista, liberale, laico può essere proprio quella dell'incontro del nuovo soggetto politico e con i Ds. Se nei Ds si affermano alcuni obiettivi e si fanno alcune scelte. Il "problema" Pannella.
    1:05 Durata: 6 min 58 sec
  • Controllati e controllori

    La nuova società di monitoraggio dei media di Enrico Manca che ha fatto fuori Centro d'Ascolto e Pavia, di cui sono azionisti Rai, Mediaset, La7. Il paragone con l'Auditel.
    1:12 Durata: 8 min 56 sec
  • Il rilancio del partito

    La preparazione delle iniziative per il rilancio politico e istituzionale del partito. L'impegno di Marco Beltrandi. La denominazione prevederà che sarà anche "transpartito" e "nonviolento". Nei prossimi giorni si comincerà a raccogliere consensi e adesioni per il grande rilancio con l'impegno di Bendetto della Vedova, di Marco Cappato, di Daniele Capezzone, di Emma Bonino e gli altri. La prospettiva del prossimo congresso di Radicali Italiani, che potrà prendere atto, come soggetto recente della area radicale e del fronte italiano di quell'area, che è andato molto avanti. Sarà un congresso nel quale potremmo attribuirci compiti differenziati a molti soggetti, che possono essere soggetti di area o territoriali che si vedano in modo diverso assegnati e riconosciuti dei compiti in funzione delle elezioni e della nuova strategia del nuovo soggetto politico che potrà essere di tipo federale e federativo. Il momento elettorale è fondamentale perché per un percorso antiregime e di rivoluzione di riforma liberale, democratica e socialista è necessario passare attraverso il rimandare a casa coloro che hanno dilapidato in 10 anni tutto un patrimonio di speranze che si era cercato di sostenere. Fondamentale l'alternanza fra 7 mesi, intanto occorre irrobustire da subito per quel programma la riforma rosselliana fondata sul socialismo liberale. La storia è andata avanti, socialisti e liberali oggi sono sinonimi e non segni di unioni che vanno fatte.
    1:20 Durata: 5 min 36 sec
  • Politica e simonia

    Le dichiarazioni di Vannino Chiti sul listone. La caratteristica simoniaca della politica italiana. L'inchiesta sull'omosessualità nei seminari. Il silenzio su questo dei Grillini e degli altri. In Italia nessun intellettuale, nessuna forza politica ha risposto in modo duro e necessario al fatto che attraverso il libro attribuiti al precedente pontefice si condannano le democrazie che decidono di regolamentare l'aborto equiparandole al nazismo. Necessarie su questi temi iniziative parlamentari sia in Italia con lo Sdi e al PE. Le dichiarazioni "plebee" a Spoleto sul Vaticano. Nessun giornale e nessuna agenzia le ha riprese. Pasolini diceva di continuate a bestemmiare. Prevedeva tutto quello che oggi avviene. Le dichiarazioni del cardinale Pompedda. Sono come sempre i credenti a fare le spese del totalitarismo fondamentalista, sono stati i 25 mila parroci mobilitati nel referendum come don Camillo (o don Peppone?).
    1:26 Durata: 18 min 42 sec
  • Gli impegni della settimana

    La discussione con l'Unione. Prodi non si qualifichi come colui che tratta con sufficienza i Radicali quali portatori di mendicità molesta di accreditamento. Il rimprovero di Prodi per gli attacchi alla Commissione Ue. La realtà di quei momenti. Al via l'iniziativa per il Prt, per non chiudere ma decuplicare la sua attualità e forza come transpartito e unico partito della nonviolenza. La preparazione del congresso di RI e e della Luca Coscioni. Gli interventi di marco Cappato, e il dibattito tv con Neri. Ferrara e i teocon. I Radicali e i neocon. Capezzone ha fatto bene a sottolineare grazie anche a C. Rocca quanto impropriamente veniva attribuito all'organizzazione neocon che non esiste. E di essi si può scegliere di valorizzare quello che si vuole.
    1:45 Durata: 11 min 25 sec