Palermo, 5 luglio 2001 h15.37 - «In nome del popolo Italiano il Tribunale di Palermo, seconda sezione penale, ha pronunciato mediante lettura del dispositivo la seguente sentenza.
Visto l'art.
530 comma secondo cpp assolve Mannino Calogero dall'imputazione contestatagli perché i fatti non sussistono.
Visto l'art.
544 comma A terzo cpp indica 90 giorni per il deposito della sentenza»Con questa sentenza la seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, presieduta da Leonardo Guarnotta, ha assolto Calogero Mannino dall'accusa di di concorso esterno in associazione mafiosa perchè il fatto non … sussiste, dopo 10 giorni di camera di consiglio.Respinta, dunque, la richiesta dei pubblici ministeri Vittorio Teresi e Teresa Principato che avevano chiesto la condanna di Mannino a 10 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa.Il procedimento giudiziario era iniziato il 24 febbraio 1994, quando all'ex ministro era stato notificato un avviso di garanzia, cui nel 13 febbraio 1995 aveva fatto seguito l'arresto dell'esponente democristiano, ordinato dal gip di Palermo, Alfredo Montalto, per il pericolo di depistaggio nelle indagini.
Dopo nove mesi di carcere e tredici di arresti domiciliari, nel gennaio 1997 Mannino tornava in libertà, per decorrenza scadenza dei termini di custodia cautelare.Oggi, infine, l'assoluzione dopo oltre sette anni dall'inizio delle vicissitudini giudiziarie.
Visto l'art.
530 comma secondo cpp assolve Mannino Calogero dall'imputazione contestatagli perché i fatti non sussistono.
Visto l'art.
544 comma A terzo cpp indica 90 giorni per il deposito della sentenza»Con questa sentenza la seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, presieduta da Leonardo Guarnotta, ha assolto Calogero Mannino dall'accusa di di concorso esterno in associazione mafiosa perchè il fatto non … sussiste, dopo 10 giorni di camera di consiglio.Respinta, dunque, la richiesta dei pubblici ministeri Vittorio Teresi e Teresa Principato che avevano chiesto la condanna di Mannino a 10 anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa.Il procedimento giudiziario era iniziato il 24 febbraio 1994, quando all'ex ministro era stato notificato un avviso di garanzia, cui nel 13 febbraio 1995 aveva fatto seguito l'arresto dell'esponente democristiano, ordinato dal gip di Palermo, Alfredo Montalto, per il pericolo di depistaggio nelle indagini.
Dopo nove mesi di carcere e tredici di arresti domiciliari, nel gennaio 1997 Mannino tornava in libertà, per decorrenza scadenza dei termini di custodia cautelare.Oggi, infine, l'assoluzione dopo oltre sette anni dall'inizio delle vicissitudini giudiziarie.
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