Corrispondenza di Stefano Vaccara dal Palazzo di Vetro dell'ONU

Palazzo di Vetro dell'ONU per Radio Radicale staccano varcare
Entra in Siria si continua a sparare per uccidere nonostante la risoluzione Dellomo obbligherebbe sia il regime di Assad e che i ribelli a rispettare il cessate il fuoco
Al Consiglio di Sicurezza mercoledì è stata approvata all'unanimità un'altra risoluzione questa volta per far cessare i combattimenti al confine tra il Sudan
è il nuovo Stato del sud Sudan
Il testo presentato dagli Stati Uniti chiede che le due parti cessino immediatamente le ostilità e prevede in caso uno entrambi gli Stati non rispettino i termini del documento l'ipotesi sanzioni internazionali
La risoluzione due zero quattro sei adottata dai quindici chiede inoltre che le parti ritiene condizionalmente le Forze armate nel proprio lato del confine attivino entro e non oltre una settimana dall'adozione della risoluzione
I meccanismi necessari a garantire la sicurezza nelle zone di frontiera
Seduta nel sud Sudan si legge nella risoluzione devono interrompere immediatamente la concessione di asilo e gruppi di ribelli che combattono contro l'altra parte assumendo piena responsabilità della tutela dei rispettivi cittadini
Il testo prevede quindi la decisione che i due Paesi riprendere i negoziati entro e non oltre due settimane dal via libera alla risoluzione in modo da raggiungere un accordo su alcuni punti critici
Come da disposizioni in materia di petrolio lo status dei cittadini del sud Sudan e che si trovano ancora in Sudan e viceversa la risoluzione sullo status delle zone contezza dell'aria di ampie
Le trattative trovano concludersi entro i successivi tre mesi
Se non si arriverà ad un punto d'incontro dopo tale periodo il Segretario Generale dell'ONU dovrà riferire al Consiglio sullo stato dei negoziati fornendo proposte dettagliate su tutte le questioni pendenti
I quindici sorta altresì i due Paesi ad accettare la proposta tripartita presentata dall'Unione africana Nazioni Unite lega araba per consentire l'accesso del personale umanitario in modo da fornire assistenza alla popolazione su bene
Allora carta presentarsi per prima davanti ai giornalisti è stata l'ambasciatrice americana Susan Rice che ha subìto ribadito che il riscontro è lungo le frontiere
Tra sud nel sud del Sudan rappresenterà una grave minaccia per la pace la sicurezza mondiale
E ha ricordato come nella storia di questo conflitto c'è una lunga storia di promesse fatte non rispettate ora finalmente giudicheremo sui fatti e non solo le parole sulle parole
Questo documento ha spiegato ancora ambasciatrice americana prevede limiti temporali molto precisi e in caso non vengono rispettati il Consiglio è pronto ad adottare le sanzioni di cui all'articolo quarantuno della carta uno
Nei confronti di una entrambe le parti
Allora il suo è stato chiesto a questo punto sulla risoluzione prevedeva sanzioni anche nel caso dei combattimenti che stanno avvenendo lungo
Nel luogo del sud corto fa una regione petrolifera che dentro il territorio del Sudan ma la cui popolazione civile ha ritenuto di tendenze indipendentiste
E quindi soprattutto tra le montagne dell'UPA viene ripetutamente attaccata dalle forze militari del Sudan
La RAI è stato per capire che la risoluzione votata dal Consiglio prevede sanzioni se anche in quel territorio non smetteranno i combattimenti
Eppure altri diplomatici del Consiglio di sicurezza come l'ambasciatore russo Cerqueti hanno al contrario ha fatto intendere che la risoluzione riflette soltanto la situazione di conflitto al confine tra il Sudan è sul Sudan
E non all'interno di ogni singolo Stato insomma anche questa risoluzione prevediamo si prestano a diverse interpretazioni di chi l'ha votata e nel caso si dovesse procedere a voler portare avanti le sanzioni
Potrebbero accadere dei dibattiti infiniti su quali conflitti si debba tener conto c'è solo tra il Sudan nel sud sudano o anche all'interno di ogni Stato
Quando è stata la volta della delegazione di diplomatici del sud Sudan di presentarsi davanti i giornalisti
Il ministro degli esteri del sud Sudan degli allora accusato il Sudan di aver iniziato il conflitto con i conti poi guarda venti dal territorio del sud sud del sud Sudan ex
Radio radicale chiesto al Ministro degli esteri del Sudan se ritenesse che questa risoluzione permetterà la condanna di chi si è macchiato in questi ultimi mezzi di gravi crimini contro l'umanità al confine tra i due Paesi
E ministro avvenga allora risposto che in questo momento il cessate il fuoco era lo scopo principale della risoluzione ma che l'ulteriore fase certamente questa risoluzione dovrà aiutare anche a portare all'individuazione condanna
Di chi si è macchiato di crimini di guerra contro l'umanità
Subito dopo è stato il turno dell'ambasciatore Sudan è salita parolaia laica ali Osama che accusato a sua volta il sud Sudan di aver provocato
Con la sua invasione del territorio confine non ancora assegnato ricco di petrolio la crisi che apportato ai successivi combattimenti
Quando Radio Radicale fatto notare l'ambasciatore del Sudan che invece il ministro del sud Sudan aveva appena finito di dire che erano stati precedenti Bormann venti aerei del Sudan nel territorio di giubba brucare la crisi
Il diplomatico di Khartoum ha negato l'esistenza di questi bombardamenti dicendo che non accuse false non provate informazioni in manipolate per poi favorire il Piano delibazione di parte del territorio del Sudan da parte delle forze del sud Sudan
Precedentemente durante l'incontro con giornalisti di Susan Rice sulla sedia sulla risoluzione sul Sudan Radio Radicale approfittato per fare una domanda anche sulla situazione in Egitto
La mattina di mercoledì c'erano state una decina di morti al Cairo durante gli scontri tra manifestanti che protestavano contro la squalifica del loro candidati per le elezioni di finalmente
All'ambasciatrice americana avevamo chiesto di come l'Egitto si stesse avvicinando l'appuntamento elettorale in una situazione altamente deteriorata
E se non fosse il caso che il Consiglio di sicurezza si occupasse della questione e poi lezioni in una situazione così gravata dalle violenze potestà ancora essere ritenuta regolari o dovessero essere rinviata
Come sapete non c'è nell'agenda del Consiglio di sicurezza di discutere della situazione in Egitto ciò risposta Susan Rice ma certamente gli Stati Uniti sono preoccupati per l'esplodere di violenza in Egitto ma in ogni altro Paese importante per gli Stati Uniti
Crediamo che tutti debbano lavorare al meglio per creare le condizioni adeguate alla conduzione delle elezioni
Noi pensiamo che sia importante che lezioni si tengono secondo i tempi programmati e crediamo che lo saranno
L'ambasciatrice americana Susan Rice sempre mercoledì aveva pure informati giornalisti dell'accordo raggiunto per le intensificazione delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord
La Commissione ove incaricata di stabilire nuove sanzioni nei confronti della della Corea del Nord in conformità alla dichiarazione adottata dal Consiglio di sicurezza dopo il fallito lancio terrazzo lo scorso mense
è infatti deciso un pacchetto di misure che includono il congelamento dei beni di tre importanti compagnie di Pyongyang
La Commissione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite incaricata di stabilire nuove sanzioni nei confronti del Nord Corea deciso un pacchetto di misure che includono il congelamento
Di beni di tre importanti compagnie stante statali si tratta della amore grande Verhoeven Banking Corporation
La Corea è invece un trading company e la grinta e verso scelte corto tutte società che avrebbero collegamenti con il programma missilistico nel Paese asiatico
Il numero è molto inferiore rispetto a circa quaranta nomi che usa l'Unione Europea e Giappone Sud Corea chiedevano di inserire nella lista nera delle Società messa al bando del commercio internazionale
A tirare il freno è stata la Cina membro permanente del Consiglio di sicurezza quindi con diritto di veto e tradizionale alleato di Pyongyang
Inizialmente inizialmente Pechino aveva dato il via libera l'inserimento di soli due note nuovi nomi quindi accertato di aggiungere un terzo
E ora passiamo alla celebrazione della giornata mondiale per la libertà di stampa che si celebra ogni anno il tre maggio le Nazioni Unite
La libertà di espressione è uno dei nostri diritti più preziosi è alla base di tutte le altre libertà ed è un diritto fondamentale per la dignità umana
Così il segretario generale dell'ONU Ban Ki Moon aperture Cervellera celebrazioni per il ruolo trasferito onde la giornata dedicata la libertà di stampa istituite del mille novecentonovantatré dall'Assemblea generale dell'ONU
Prima degli interventi che si sono susseguite al palazzo di vetro è stato osservato un minuto di silenzio in onore del sessantatré giornalisti morti nel corso degli ultimi dodici mesi
Centinaia di giornalisti vengono detenuti e torturati ogni anno centosettantanove solo nel due mila undici numero che rappresenta il livello più alto dagli anni Novanta
I cambiamenti avvenuti nel mondo arabo hanno mostrato le potenzialità della lotta per i diritti civili e umani unità la portata di nuovi tradizionali mezzi di informazione hanno detto in un messaggio congiunto
Ban Ki Moon è il direttore generale dell'UNESCO Irina Bokova sottolineando che la libertà di stampa contribuisce la trasformazione della società attraverso trasparenza responsabilità
Il giorno prima il Comité tutto tetti giornalisti tra le più autorevoli organizzazioni con sede a New York che da una che da anni provvede a monitorare la libertà di stampa nel mondo venire in soccorso dei giornalisti perseguitati
Ha rilasciato il suo ultimo rapporto con la classifica dei primi dieci Paesi del mondo in quella libertà di informazione soffre di più
Così al decimo posto troviamo la Bielorussia del dittatore Alexander Lukashenko al nono la Cuba dei fratelli Castro all'ottavo l'Arabia Saudita da sempre stretto alleato degli Stati Uniti e l'Occidente
Al settimo la Birmania laddove il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki Moon è appena tornato ecco dove
E dove ha incontrato la premi Nobel a sanciti marchette il sì PGR sa un Paese dove la censura nei confronti delle informazione continua a essere ferrea nonostante le ultime apertura
Al sesto troviamo all'Uzbekistan del dittatore Islam Karimov
Al potere ininterrottamente dal mille novecentonovantuno e che tra le decine di giornalisti che ha in carcere atto c'è anche il nipote
Zone sismiche Karimov un giornalista indipendente che lo zio potere ha poi messo in un ospedale psichiatrico contro la sua volontà
Al quinto troviamo la Guinea equatoriale del dittatore Teodoro Cobianchi lunghe Emma ma Barzago
Salito al potere nel lontano settantanove mille novecentosettantanove grazie a un colpo di Stato nel quale il Paese il dettato trasmettere qualunque tipo di informazioni dall'estero a meno che non si tratti dei viaggi del Presidente
Al quarto posto troviamo l'Iran
Con il sito igieniche sottolinea come il capo supremo zia dal mille novecentottantanove l'Ayatollah Alì Khamenei e come i giornalisti in Iran avvengano sempre più spesso incarcerati e torturati in prigione
Inoltre si PJ ha messo in risalto come la BBC di lingua persiana c'è stata soprattutto perseguitato negli ultimi anni familiari del suo personale giornalistico vengono costantemente interrogati e intimiditi
Dell'Iran e sono state anche sottolineate le capacità tecnologiche di monitorare anche bloccare le comunicazioni via internet
Al terzo posto c'è la Sicilia di Bashar al-Assad che a partire dalle proteste iniziate nel due mila undici è iniziato ad attaccare i giornalisti e già sono vicine morti per gli addetti all'informazione
Il CIPE J ricorda il nome differenziati Giarda un giornalista che con la telecamera aveva documentato la morte di donne e bambini hanno
E che forse governative hanno prima rapito poi torturato infine fatto ritrovare il corpo mutilato il senso un occhio
Al secondo posto la Nord Corea di King John a
Che ha da poco preso il posto del padre King John il morto lo scorso dicembre
In Corea praticamente ogni tipo di notizie offerta adesso miglia di Stato regime a sua volta controlli filtra ogni informazione
Persino la notizia della morte di Keane giovanile è stata forzate data con due giorni in ritardo per consentire più il tempo la transizione dei poteri
Quei pochi giornalisti stranieri che riescono a ottenere un visto di entrata nel Paese se poi vengono scortati dalle forze di sicurezza in ogni loro movimento
E alla fine della classifica del CIPE geni ed è al primo posto in questa speciale classifica
Del Comitini protetti ormai dei paesi dove l'informazione la meno libera nel mondo troviamo l'Eritrea del presidente dittatore Isaia anteguerra chi al potere della ex colonia italiana dal mille novecentonovantatré
In Eritrea i giornalisti lavorano tutti sotto la direzione del Ministro dell'informazione all'impatto e possono scrivere o leggere soltanto i comunicati vistati dal Governo
Giornalisti sospettati di inviare delle informazioni all'estero sulle condizioni del Paese vengono immediatamente arrestati senza process e tenuto in isolamento senza poter vedere alcun familiare un avvocato
Inoltre dal due mila sette non è concessa le entrate in Eritrea ai giornalisti stranieri
Per quanto riguarda l'internet il Governo controlla per tutti l'accesso chi volesse collegarsi in rete in Eritrea può farlo soltanto attraverso il servizio nell'evitare totalmente sotto il controllo del Governo
Sempre secondo un dato del sì PJ dall'inizio del due mila dodici del dodici sono già diciassette giornalisti uccisi nel mondo mentre centosettantanove restano in carcere per aver semplicemente fatto il loro dovere informa
Dal palazzo di vetro dell'ONU Radio Radicale Stefano Vaccari