Il Paese siamo noi. Diamo fiducia ai comuni per ridare fiducia ai cittadini. Le nostre proposte

Grazie
Allora
Cari amici
Diamo inizio alla trentesima assemblea annuale dell'ANCI
Intitolata
Il Paese siamo noi diamo fiducia ai Comuni per ridare fiducia ai cittadini le nostre proposte anche in vista
Della legge finanziaria per legge stabilita che oggi è in discussione alle Camere ma prima di cominciare i nostri lavori credo che sia doveroso d'accordo con il Presidente persino
Rivolgere un saluto commosso
A una persona che è morta ieri alle ventidue lasciando la moglie Angelica e quattro figli e non sto parlando di a Alberto Musi
Consigliere
Consigliere comunale di Torino
Che era stato aggredito in un agguato sotto casa nel marzo due mila dodici è entrato in coma riversi bile
Martedì sera e ventidue scomparso e il simbolo di quanto i consiglieri comunali sindaci tutta Italia sono in prima fila nera presenta istruzione e pagano un prezzo anche di persona di invito monitori silenzio
Grazie
Ovviamente un saluto
Una commosso ringraziamento al Presidente Repubblica Giorgio Napolitano che Empoli in mezzo a noi
Alfredo al Presidente del Consiglio Enrico Letta
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini
è un saluto particolare al Ministro agli affari regionali autonomie Graziano Delrio nostro Presidente
Ha letto l'ultimo congresso
Immagino Graziano abbia un po'di nostalgica di questa di questi momenti bene possiamo cominciare adesso con i saluti gli indizi salute istituzionali
E comincia Alessandro Cosimi sindaco di Livorno e presidente l'ANCI Toscana coordinatore del Presidenti dell'ANCI regionali
Signor Presidente della Repubblica
Signor Presidente del Consiglio signori membri del Governo autorità presenti
Desidero innanzitutto come Presidente dell'ANCI Toscana
Esprimere a lei il ringraziamento per averci onorato della sua presenza
E dal Presidente Fassino il ringraziamento di tutti i Comuni della Regione Toscana
Per avere scelto questa Regione quale sede della trentesima assemblea nazionale dell'ANCI
Mi piace interpretare la sua presenza signor Presidente con un segno di attenzione e di riconoscimento verso quelle autonomie locali che molto hanno contribuito a rendere grande questo nostro Paese
Il titolo di questa edizione il Paese siamo noi diamo fiducia ai Comuni per ridare fiducia ai cittadini
Penso sia già di per sé eloquente per inquadrare il messaggio che come associazione dei Comuni intendiamo rivendicare
Una rivendicazione che non voleva essere autocelebrativa che non ha il fine di pretendere uno spazio di visibilità o peggio ancora un luogo di mera contrattazione
La nostra voleva essere una rivendicazione matura e responsabile
I Comuni già molto hanno dato al percorso di risanamento ma sono consapevole che ancor più e meglio possono contribuire se posti nelle condizioni di esercitare il ruolo loro attribuito dalla Costituzione
Non si deve più continuare a guardare i Comuni in un'ottica di salva danaro da cui attingere risorse
E neppure in un'ottica di fronte alla N su cui scaricare livello delle contraddizioni e delle tensioni politiche
Ma al contrario i Comuni devono essere considerati come il primo interlocutore dello Stato per i cittadini enti costituzionalmente chiamati ad erogare servizi
I Comuni in questi anni soprattutto dai provvedimenti dell'estate due mila undici in poi
Già a dire il vero ampiamente anticipati dal decreto legge settantotto del maggio del due mila dieci
Relativo alle misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria hanno accettato di impostare il loro rapporto con il Governo e più in generale con il Parlamento e con lo Stato
Secondo una logica di non chiederti che cos'è il tuo Paese può fare perché
Ma devi chiederti cosa tu puoi fare per il tuo Paese
I Comuni hanno esercitato questo ruolo con un alto senso dello Stato delle istituzioni
Il combinato disposto del taglio dei trasferimenti statali dei vincoli dati nel rispetto del patto di stabilità e dell'inevitabile aumento di tasse locali quali multare es
Ha sostanzialmente ridotto in questi anni il ruolo dei Comuni ad esattori per conto terzi
Coincidendo però questo terzo con lo Stato e quindi da ultimo come ognuno di noi
I Comuni hanno responsabilmente assolto a questo loro dovere
Il tanto declamato ed in parte condivisibile fede al federalismo si era alta trasformato in quest'ultimo periodo da occasione preziosa per responsabilizzare ancor più i territori loro governanti tutti i territori
Nell'uso delle risorse ad espediente per trasferire a livello locale contraddizioni politiche e mancanza di scelte chiare ed univoche
Mi piace sottolineare questo concetto di tutti i territori perché mi sembra arrivato il momento di bandire ogni forma di profezia
Che tenda ad includere in uno stesso gruppo percorsi di storie politico-amministrative locali tra loro in realtà ben diversa
Ed anche questo mi sembra che debba essere un dato non più eludibile
Noi continuiamo a pensare da credere che questa sorta di stato di eccezione per usare uno dei concetti chiave dell'ontologia politica di Carlo Smith
Per cui in forza di un'urgenza che minaccia all'integrità dello la vita di uno Stato sia la necessità come abbiamo vissuto in questi ultimi anni non ovviamente di una sospensione della legge
Ma di una continua decretazione d'emergenza noi riteniamo che questa procedura debba finire
Quando infatti lo stato di eccezione tende a confondersi con le regole le istituzioni e gli equilibri delle costituzioni faticano a trovare una loro legittimazione di consenso
La legge di stabilità adesso all'attenzione del Parlamento marca un segno apprezzabile di discontinuità rispetto alle precedenti ma certamente ancora molti punti sono da chiarire
L'allentamento del Patto di stabilità all'esclusione di nuovi tagli nei trasferimenti ai Comuni e l'integrazione con fondi statali sulla service tax sono misure che non solo accolgo le richieste avanzate dall'ANCI
Ma che indubbiamente rappresenta un passo significativo verso l'apertura di una nuova stagione nei rapporti tra Stato e comuni
è su questo che intendiamo lavorare riteniamo che questa
Assemblea nazionale nazionale costituisca un momento prezioso per avanzare proposte al Governo e dal Parlamento
Due dati però riteniamo imprescindibile
Nel percorso parlamentare di questa manovra certezza che nel due mila quattordici i Comuni potranno godere delle stesse risorse che avrebbero introitato con imitare es impossibilità per il Comune di sostenere l'onere degli sgravi fiscali
Su queste basi il confronto dell'ANCI e con un Governo i gruppi parlamentari non potrà che essere animato da spirito costruttivo
Nella consapevolezza appunto che dare centralità ai Comuni significa dare centralità soggetti che possono svolgere sempre più un ruolo attivo e stringente di collante tra comunità cittadini è stato
Il superamento della procedura di infrazione per deficit test eccessivo da parte del nostro Paese
Rappresenta indubbiamente il raggiungimento di un obiettivo che ci presente a Bruxelles e più in generale al mondo economico e finanziario in una luce di maggiore credibilità internazionale
Ma i cittadini che ne presenteranno i Sindaci problemi che riguardano gli abitare gli asili nido i servizi sanitari e le Residenze socio assistenziali
Per le anziani e manutenzione di strade scuole eccetera
Ecco questi cittadini con difficoltà riescono a collegare il valore aggiunto del rispetto della percentuale
Del tre per cento del rapporto deficit PIL con il quotidiano della loro difficoltà a vivere e in molti casi purtroppo a sopravvivere
Riuscire a dare con questa legge di stabilità
Un segnale concreto di un'inversione di rotta di questo processo che sembra inarrestabile di peggioramento delle proprie condizioni di vita
Innescherebbe un percorso virtuoso di riacquisizione di fiducia e al tempo stesso di credibilità verso le istituzioni
Signor Presidente noi crediamo che in questo percorso i Comuni possano e debbano svolgere un ruolo determinante
Non ci facciamo appassionare da un dibattito spesso pretestuoso sul confine tra coraggio di incoscienza ci entusiasma invece essere messi nelle condizioni
Di poter contribuire a riorientare il cammino del Paese
Verso un percorso di crescita che possa finalmente riportare al centro del dibattito politico i grandi temi delle riforme di cui questo Paese ha bisogno la ringrazio per averci ascoltato
Grazie grazie ad Alessandro Cosimi adesso la volta di Andrea Barducci presidente la Provincia di Firenze
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Consiglio signori Ministri autorità tutte cari amici e colleghi sindaci
A tutti voi il benvenuto nella città di Firenze e l'augurio all'assemblea annuale dei comuni italiani di un proficuo lavoro
Nell'interesse del Paese in un momento difficile controverso come quello che stiamo attraversando
Per me non è facile prendere la parola in questo contesto chi vi parla rappresenta un ente al centro di svariati tentativi di riforma fino alla cancellazione
Tutti falliti a dire il vero per la suffisso per fiscalità l'inconsistenza e la confusione in cui si è proceduto fino ad oggi
Ed anche con gli ultimi provvedimenti legislativi proposti pare si voglia proseguire su questa strada inconcludente
Noi abbiamo avuto
Esattamente qualche ora fa un appello importante di autorevoli professori e costituzionalisti
Che hanno voluto suggerire alla politica e alle istituzioni
Una strada da perseguire per arrivare finalmente a una seria so solida e concreta riforma istituzionale consentitemi di leggere alcune poche righe per ragioni di brevità naturalmente
Di quell'appello
Il sovrapporsi disordinato ci dicono di provvedimenti di riforma del sistema delle autonomie locali
Sul destino delle Province sull'istituzione delle città metropolitane sulla riduzione della frammentazione territoriale dei comuni lascia disorientati
Quindi si tratta di ritrovare la direzione comune di una riforma condivisa e che possa portare a reali benefici alle istituzioni dello Stato
Senza privare i cittadini di alcun servizio e senza alcun deficit democratico
Riteniamo comunque proseguono che non si possa con legge ordinaria sopprimere le funzioni di area vasta delle Province e attribuirla a regioni e comuni
Ne trasformare gli organi di governo da direttamente sia indirettamente elettivi nel rivedere con una legge generale gli ambiti territoriali delle province
E infine non si possono svuotare di funzioni enti costituzionalmente previsti è costitutivi della Repubblica articolo centoquattordici
Nelle minare la diretta responsabilità politica dei loro organi di governo
Nei confronti dei cittadini
Trasformando surrettiziamente la Provincia in un ente associativo fra i Comuni mentre le funzioni da svolgere non sono comunale
Questo una sintesi mi fare eloquente significativa dell'appello e del lavoro svolto da professori ecco costituzionalisti
Non sono qui a difendere una poltrona peraltro assai scomoda ove tutti potranno capire e nemmeno uno striminzito spazio di potere
Siamo tutti temporanei servitori dello Stato
Sono qui a proporvi di aprire tutti insieme una pagina nuova che abbia l'obiettivo di offrire al Paese una riforma
Della pubblica amministrazione e delle istituzioni che gli consenta di recupero di recuperare
Quella competitività necessaria per uscire dalla crisi facciamo dunque nostri gli obiettivi della semplificazione e del risparmio
E dell'efficacia ed efficienza del sistema istituzionale al Governo e al Parlamento chiediamo più coraggio e anche il
Capacità di ascolto e condivisione intanto ripristinando la verità cioè partendo da dati di fatto che effettivamente si verificano e sui quali si possa lavorare
Dove stanno tutti quei miliardi di risparmio paventati da una
Abolizione o cancellazione delle Province prendiamo ad esempio il caso del personale
Che è un problema non solo per noi ma credo per tutte le istituzioni italiane ormai noi abbiamo un personale che senz'altro poi dovrà essere trasferito agli altri livelli istituzionali
E che quindi dovremo continuare a pagare normalmente ma che oggi si trova sempre più mortificato e demotivato nelle proprie funzioni e anche nella propria capacità professionale
E poi anche di Investimenti se non vi faranno le Province li faranno altri livelli istituzionali cioè non è realistico accreditare l'idea
Di quel risparmio così consistente se invece non si ha la forza e il coraggio
Di assumere un'azione riformatrice che vada più a fondo e che consideri l'insieme della filiera istituzionale
E allora noi pensiamo si debba lavorare sul tre direzioni principale
Intanto appunto riformare tutta la filiera istituzionale comuni Province regioni lo Stato centrale perché è sempre fuori da questa discussione e da questa azione
Ci sono Regioni con meno della metà degli abitanti della provincia di Firenze ancora un senso continuare su questa strada
E poi usciamo da quell'accanimento che sentiamo e che viviamo contro i piccoli Comuni
Ho fatto il Sindaco essi rappresentano una trincea volte durissima nella salvaguardia delle identità di quelle comunità ma soprattutto nel tentativo eroico in alcuni casi di continuare a offrire
Servizi ai cittadini
Anche nella proposta costitutiva delle città metropolitane viene cancellata la rappresentanza dei comuni più piccoli che poi in realtà sono maggioranza nella nostra realtà nazionale
Quindi tutto l'impianto legislativo si fonda su una sospensione delle fondamentali prerogative democratici
Quindi noi riteniamo
Che si possa e si debba lavorare
Ha un impianto di riforma
Che consideri e che tenga insieme
Tutte queste situazioni e tutte queste necessità
In realtà la Toscana da questo punto di vista
Rappresenta un punto anche avanzato nell'evoluzione delle istituzioni proprio qualche giorno fa un paio di settimane fa si sono svolti i referendum consultivi delle popolazioni
Che hanno dato il via libera nella stragrande maggioranza dei casi ma non in tutte
Alla fusione fra comuni cioè c'è un processo che quando parte dal basso quando è condiviso quando è costruito in un rapporto
Secondo chiaro e propositivo con le comunità locali porta davvero a un miglioramento e possiamo dire a processi concreti
Di riforma sul territorio
La Toscana da questo punto di vista io credo rappresenti un punto di riferimento e infine che fine ha fatto il Codice delle autonomie locali
Non sarebbe stato interessante riprendere quel contesto e anche quell'impianto per quanto difficile oggi da maneggiare ma senz'altro ci avrebbe tra in qualche modo indicato
La strada migliore su cui lavorare
E come secondo punto semplifichiamo il sottobosco istituzionale
Chi è che che è grande ed esteso e che costa tanti soldi
Fatto di agenzie e società ambiti ottimali sedi decentrate
Che riguardano lo Stato che riguardano le Regioni ma salvaguardiamo il principio democratico che ogni livello istituzionale pur pur riformato
Sia eletto direttamente dai cittadini per un dovere democratico ma anche di trasparenza e di autorevolezza nell'azione amministrativa e di Governo
E infine la riforma del Titolo quinto della Costituzione quel titolo che oggi ci sta creando una serie di problemi pensiamo all'aumento per esempio del contenzioso fra lo Stato e il sistema regionale
La Costituzione va però maneggiata con cura
Non si riforma ad ogni piè sospinto e soprattutto non si riforma spia che tanto la parola province dal testo
E infine anch'io vorrei sottolineare l'ha fatto bene e autorevolmente il sindaco di Livorno Presidente dell'ANCI Toscana gli enti locali hanno contribuito tanto al risanamento dei conti dello Stato
E il susseguirsi di manovre con tagli pesantissimi insieme ad un'applicazione rigida del patto di stabilità
Sono l'anticamera della paralisi e di un impoverimento delle comunità locali e anche nell'offerta di validi servizi sociali e pubblici
Signor Presidente come lei sa le nostre famiglie sono più povere perché i figli non trovano lavoro
E quello che si trova è sempre più precario e mal retribuito i genitori fogli il lavoro lo perdono
Ma le nostre famiglie sono povere anche perché abbiamo ormai molto poco da offrire in termini di servizi vi è di sostegno alle famiglie e alle persone che oggi vivono nelle difficoltà e anche in uno Stato di bisogno
La risposta alla crisi e alle difficoltà finanziarie non può essere un centralismo statale di ritorno e neanche un centralismo onde regionale non me ne voglia l'amico grossi mai sopito
Che hanno come risultato Fini finale l'annichilimento delle comunità locali
In realtà se crescono le comunità locali cresce il Paese perché punta sulle energie la creatività
L'intelligenza contenute nei territori
L'auspicio in conclusione e che di tutto questo si possa finalmente discutere più serenamente che nel passato nell'interesse del Paese
E dei nostri concittadini buon lavoro a tutti voi
Grazie Presidente
Ricorda ovviamente a tutti i tempi data la presenza anche Presidente della Repubblica passo la parola Enrico Rossi Presidente la Regione Toscana
Signor Presidente della Repubblica cari colleghi
L'Assemblea nazionale dell'ANCI e anche occasione per fare il punto sullo stato del Paese
A mio avviso senza vedere troppe luci in fondo al tunnel credo però possiamo dire che il Paese non si è lasciato schiacciare dalla crisi
Ha reagito ha manifestato una notevole capacità di fare fronte alle avversità
E di accollarsi pure i sacrifici ed è questo l'esperienza di questi anni che ci dà fiducia per il futuro
Ora è tempo di riprendere la strada della crescita su cui si sta avviando l'Europa e prima ancora lo hanno fatto gli Stati Uniti
Per questo io ritengo
Che aldilà delle discussioni e dei normali antagonismi la stabilità politica sia oggi un valore irrinunciabile
Voglio quindi sottolineare tre aspetti che considero prioritario di questo impegno comune per il Paese
In primo luogo la necessità delle riforme istituzionali
Se non si ridefinisce il complesso assetto dei rapporti tra Stato Regioni enti locali
Non si potrà governare efficacemente questa fase così delicata della vita economica e sociale dell'Italia
Su questo tema fondamentale molti ed autorevoli sono stati gli approfondimenti e gli indirizzi per ridisegnare in modo convincente il rapporto tra Stato e regioni
Forse l'enfasi eccessiva ideologica che negli anni passati è stata posta sul federalismo
Ha prodotto una malintesa è pericolosa idea di un Paese suddiviso Istat rally autonomi
A mio avviso
è venuto il momento di parlare più propriamente secondo il dettato costituzionale
Di un regionalismo forte autorevole quale dimensione intermedia
Di un sistema di governo unitario del Paese in un quadro di superamento delle Province di scelta per l'Unione dei Comuni come dimensione di governo più congrua per le esigenze del territorio
Ma il cuore di questa riforma a mio parere sta anche nel superamento dell'ormai anacronistico
Bicameralismo imperfetto attraverso la costituzione di un Senato delle autonomie delle Regioni e dei Comuni in modo da apportare
Secondo l'espressione
Di un grande Presidente della Regione Toscana Gianfranco Bartolini in modo da apportare i territori nel cuore del sistema istituzionale del Paese questo il punto
Il secondo tema per me è quello della ripresa economica la legge di stabilità che si sta discutendo in Parlamento segna un cambio di passo come ha detto giustamente Piero Fassino
Positiva è stata per noi per tutti la scelta di salvaguardare il finanziamento della sanità
Perché la spesa per la salute risponde non solo ad un diritto costituzionale
Non è un costo ma può essere ed è una componente fondamentale della coesione sociale della qualità della vita dei cittadini
E in Italia bisogna ripeterlo ricordarlo per la sanità spendiamo ancora meno della media europea
Del resto abbiamo visto che in diverse regioni in diverse realtà e possibile coniugare buona qualità della sanità pubblica
Equilibrio dei conti pubblici e persino certificazione dei bilanci dell'ASM come abbiamo fatto qui in Toscana la spesa pubblica quindi può essere
Anche un fattore produttivo non è necessariamente uno spreco
Per questo mi sono rivolto al Governo
Al Presidente del Consiglio letta perché consentano tutte le autorità il Parlamento almeno in casi specifici di emergenza
Come quello dell'assetto idrogeologico consentono di spendere fuori dal patto di stabilità le risorse che già abbiamo a disposizione per mettere in sicurezza il nostro territorio
Lasciatemelo dire da un Presidente di Regione che è di
Alluvioni ne ha avute molte in questi anni non è possibile continuare a riparare i danni delle alluvioni
Come deve avvenire ancora una volta per
L'alluvione di questi giorni in Toscana
E non poter fare investimenti per prevenire i danni
Io capisco la necessità dei vincoli del rispetto dei vincoli ma lavori la vorrei dire così non si può annegare per Maastricht
Penso che sia giusto spendere su questi temi
Spendere e spendere bene sapendo che un euro di prevenzione sono dieci Euro che si risparmiano quando si deve ricorrere poi a riparare i danni che si sono prodotti
Infine e termino vorrei accennare al terzo elemento strategico per la ripresa
Investimenti sui nostri giovani che già
Hanno occupato il pensiero e il tempo il lavoro del Presidente del Consiglio
Noi sappiamo che la crescita se ci sarà e noi siamo impegnati per averla
Non sarà comunque in grado di assorbire in tempi rapidi i livelli di disoccupazione che si sono prodotti questo a me pare uno un tema fondamentale per l'istituzione per la politica
Si calcola che nel due mila quattordici giovani che non lavorano e che non studiano saranno due milioni e trecento mila uno su quattro tra quindici e ventinove anni
Si rischia che un'intera generazione sia esclusa dal lavoro e sia escluso dalla società un costume a nel sociale insostenibile
Per il Paese e per le famiglie
Ecco io penso che non possiamo accettare questo dato come ineluttabile e che dobbiamo fare qualcosa
Possiamo fare la differenza attraverso veri e propri piani per il lavoro con cui potremmo dare impiego a centinaia di migliaia di giovani in settori nei quali c'è bisogno
Beni pubblici settori di pubblica utilità opere socialmente utili nell'ambiente nell'assistenza nella cultura
Anche grazie ai fondi europei anche grazie a quelle di rotte garanti su cui il nostro Governo si è impegnato affondi nuovi di carattere nazionale regionale e locale
Io penso sia possibile costruire per i giovani un programma per il lavoro
E a questo programma un contributo progettuale decisivo potranno darlo le Regioni gli enti locali e tutte le istituzioni pubbliche è con questo specie che vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro buon lavoro
Grazie
Voglio salutare anche sull'imminenza Giuseppe Betori cardinale Firenze qui presente
Il prefetto di Firenze Luigi parlata il questore Raffaele mi Cina la Coronelle Torelli per il Comando dei Carabinieri dove adesso la parola sindaci Renza Matteo Renzi
Signor Presidente della Repubblica grazie per onorare la nostra città con la sua presenza quest'oggi qua particolarmente un piacere per la città di Firenze
Accoglierla assieme al Presidente del Consiglio dei Ministri si tratta di una coincidenza importante non era mai accaduto negli ultimi anni che assieme al Presidente della Repubblica il Presidente del Consiglio dei Ministri
Fossero in questa città e il nome di tutti i fiorentini vogliamo dirvi grazie naturalmente sappiamo che questo grazie a un grazie che dobbiamo all'ANCI I sindaci ed amministratori consiglieri presidenti di consiglio comunale quindi caro Piero
Grazie anche a te per aver
Scelto Firenze assieme al già Sindaco di Reggio Emilia nonché nostro carissimo amico Graziano Delrio cui va
Il l'in bocca al lupo di tutti gli ex colleghi che poi sono sempre colleghi perché quando uno è sindaco rimane Sindaco dentro per sempre
E la capacità di affrontare di risolvere i problemi
Grazie dunque DS a Firenze
Poi naturalmente gli ospiti che sono a casa
Io preparavo quarantadue pagine di risposta Presidente Barducci come saluto istituzionale che vive di cui vi editore e
Sarà ovviamente il Presidente Fassino ha
Esplicitare la proposta dell'ANCI e la posizione dell'ANCI mi limito a dire lei il mio benvenuto in questa città mi verrebbe voglia di dire benvenuto in una città
Come dicono tutti i sindaci come dire sempre voi come diciamo sempre noi che non è come le altre
Perché poi noi siamo così noi italiani siamo così quando diamo il benvenuto all'evento siede in una città che non è come le altre
Oggi e faccio un po'fatica dirlo ma lo dico volentieri dico che finanzia matita come gli altri è una città che vive le difficoltà che sono state ricordate D'Alessandro Cosimi modo molto chiaro oggi per difficoltà di bilancio
Ma è una città come le altre perché il Paese siamo noi noi che lottiamo per inaugurare una biblioteca perché non abbiamo più
Il potere di decidere se tenere aperto meno una libreria però sappiamo che se investiamo su una biblioteca magari tra vent'anni ci saranno ragazzi con il lettore digitale ma che avranno imparato il gusto di legge
Sappiamo che il Paese siamo noi che lottiamo perché un asilo nido siano soltanto un'occasione educativa per quel bambino
Ma l'asilo nido è un'occasione professionale per la mamma per non perdere posizioni per affrontare quell'autentica vergogna che è il dislivello occupazionale che c'è tra uomini e donne in Italia
Siamo noi che lottiamo perché un impianto sportivo con i volontari con l'associazionismo non soltanto si avvertono acconsenta a raccogliere quella generazione nuova che frequenta le nostre scuole diciannove punto quattro per cento di immigrati a Firenze
è una cifra più o meno in media ma sappiamo che quell'impianto sportivo porterà a quei bambini quelle bambine a quei bambini probabilmente
A essere più integrati ieri il primo neo Presidente dell'Istituto universitario europeo
La principale istituzione accademica dell'Unione che ha sede
Ha a Firenze a Fiesole se qui anche il Sindaco fa vinca passato Joseph Wyler neo nominato e che il Presidente della Repubblica
Ben conosce come pure Presidente del Consiglio dei Ministri ci raccontava
Venendo apprendere e a dare il benvenuto alla città pezzi raccontava di come in realtà la lotta all'integrazione integrazione nasca dalla capacità nella scuola nei campi da calcio negli impianti porti di far sentire un unico veramente il Paese siamo noi anche ai bambini nati in Italia o arrivati in Italia è lì che si gioca la frontiera contro le bandi e per un'integrazione profonda
Bene in paese siamo noi permettetemi di dire siete voi soprattutto sindaci che non hanno la visibilità
Che abbiamo alcuni che hanno alcuni di noi siete voi sindaci che vi ha sentirmi accusare della casta
Realmente uno stipendio da ottocento mille mille cinquecento euro al mese
Sempre voi amministratori che cercate di dimostrare in prima fila che la politica una cosa bella e nobile anche quando da Roma arrivano segnali che non vanno in quella direzione allora
Noi vi diamo il benvenuto ve lo diamo orgogliosi e onorati della presenza del supremo garante dell'unità nazionale e del Presidente del Consiglio dei Ministri del Capo del Governo valutiamo anche ricorrendo a
Nelle immagini che ho finito differenti famosi eoliche pensavo che posso citare naturalmente
Nella top pensi sempre Dante troppo facile poiché si pesano con i sindaci segretari comunali come fai a non dire che
Il sindaco di Firenze oggi lavora nel palazzo che era di Machiavelli poi dici per questo il simbolo del declino della città non lo citiamo
Ti viene in mente Brunelleschi e l'assegno di questo della sfida
L'EISC e quello che realizza la cupola del Duomo ve lo sa il cardinale ma è anche quello che i fiorentini mandano a costruire il Salone degli innocenti cioè il luogo dove venivano abbandonati bambini di Esposito a Napoli vedo Gigi De Magistris
Cioè i bambini che venivano lasciati lì allora pensi ad Alberti alla pianificazione urbanistica
Poi bensì sindaci bensì a
A Giorgio la Pira naturalmente che
Era in grado di
Unire i Sindaci delle città capitale ma anche al suo predecessore quel Mario Fabiani a cui Pablo Neruda farà una dedica speciale poi ho detto sa che cosa faccio vi lascio con un altro pensiero
Che è di un fiorentino del ventesimo secolo un po'diverso dagli altri
Che si chiamava Ginetta c'è Bartali perché Bartali perché in parte agli era
Ovviamente è un grande campione qualcuno potrebbe dire che davvero ha salvato l'Italia in quel quattordici luglio del quarantotto chi lo sa qualcuno potrebbe dire che Bartali era il tipico fiorentino perché diceva sempre vi è tutto sbagliato gli è tutto da rifare
Però Bartali che proprio in questi giorni ha avuto dagli atti facemmo
L'onorificenza più bella
Quella di giusto tra le nazioni
Era quel personaggio che era in grado
Indire
E tutto sbagliato io è tutto da rifare ma dopo che aveva detto questo
Forte degli incoraggiamenti del cardinale dalla costa con la sua bicicletta andava salvare le famiglie vere e Luigi grande campione che aveva vinto nel trentotto e nel quarantotto quindi che avrebbe vinto voi nel quarantotto cerca un grande campione già affermato
Rischiava la vita contro il nazifascismo per dimostrare che c'erano dei valori più grandi
Signore e signori benvenuti a Firenze è la città dove diciamo spesso che gli è tutto sbagliato ed è tutto da rifare come facciamo che mi sindaci come diciamo che i Sindaci però il giorno dopo averlo detto anzi il giorno stesso ci ritiriamo su le maniche perché sapevano sappiamo
Che facendo così diamo una mano d'Italia perché effettivamente il Paese siamo noi benvenuti
Come l'Italia insieme
Quella di bagnanti il giorno di Ferragosto all'ambito
Salvare i migranti che stanno annegando
Distruggono l'indifferenza e creano una catena umana di solidarietà
All'Italia dei marinai che chiedono in affido dei bambini rimasti orfani dopo aver tentato di salvare i loro genitori
Agli atti a livello
Ed
L'Italia della gente contro alcuno degli attori dell'altro
Né di questa Italia che hanno
Comuni italiani circa non un giorno di essere all'altezza
Con buone pratiche che permettano di superare la crisi
E di governare il presente gettando il futuro con fiducia
Rocco
Città agente raccontando fra Amministrazione e cittadino ridurre del venti per cento dei gas serra per aumentare del venti per cento all'uso delle fonti rinnovabili cioè migliorare del venti per cento l'efficienza energetica della città proprio perché
Snaturare il bambino di otto-nove dibattuto in Calabria prosegua amministratori che marciano per il pieno riscatto del proprio ruolo
Contro la criminalità organizzata per garantire a tutti i servizi migliori
Trasparenza
Partecipazione a
Più ancora a Firenze
Milano
Torinese
Venezia
Trieste
E altri mille comuni che hanno aderito alla carta spreco zero il decalogo di pratiche contro gli sprechi alimentari e invece
Quasi tutto
Popoli possono rivelarsi tra le prime penso spendibilità in oggetto
Romeo
Bacino
Lo diceva prima
E di del Pre-CIPE poi
L'Italia dei piccoli comuni
Presidia sentinelle del territorio contro l'abbandono il degrado dell'ambiente
Dove la raccolta differenziata è da tempo una realtà quindi non un tecnico
Dove il sociale e pane quotidiano della buona amministrazione
Logico
In questo momento difficile le nostre città non si limitano a combattere per preservare i servizi e la difesa dei cittadini
Ma crescono diventano più moderne per sostenere la popolazione dell'impresa
Come a Bologna
Brescia
Piacenza
Parma
Per legge miliardi Bonsanti che sono fra le prime dieci dello Smart City ed ex
Oppure
Impegnate Cometa dia
Ascoli Piceno
Di vicenza
Della campagna mettiamoci in gioco contro le ludopatia
Tutti i nostri centri
Sanno diventare grandi senza dimenticare
Della classifica internazionale delle citate amiche dei giardini stilata da un'incerta ci sono poi sana Siena
E trenta
Ogni giorno ANCI insieme a migliaia di aziende sono
Assessori e consiglieri
Svolge un servizio essenziale
Dimostrare che l'Italia migliore
Siamo tutti noi
Insieme con i cittadini di tutti i comuni quando facciamo bene cose ordinarie fondamentali per la vita quotidiana
Quando ne facciamo
Di straordinaria
Bene
Adesso
Lavolta del Presidente l'ANCI sindaco di Torino che deve fare la relazione per l'ANCI Pietro Fassino
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente del Consiglio
Signori ministri autorità gentili ospiti cari amici
Carissimi sindaci
Grazie della vostra presenza ed è la vostra attenzione
Desidero rivolgere come hanno fatto già
Il sindaco di Firenze trenta Provincia il Presidente della Regione Alessandro Cosimi
Rivolgere a nome di tutti i sindaci italiani un particolare affettuoso ringraziamento al Presidente della Repubblica che con la sua presenza attesta il valore il ruolo strategico dei Sindaci delle istituzioni comunali nella vita del nostro Paese
Signor Presidente il suo impegno la sua guida la sua autorevolezza in questi anni difficili della storia del nostro Paese
Conferiscono forza e grandezza i valori etici e culturali e politici su cui si fonda l'unità nazionale e la convivenza civile
Patrimonio prezioso in un frangente così particolare della vita pubblica
Patrimonio da custodire da rinnovare far vivere in una visione del Paese dello stare insieme dell'essere italiani cittadini europei cittadini del mondo che sappia evocare fiducia e speranza
E un ringraziamento per la sua presenza rivolgo al Presidente del Consiglio alla cui volontà di aprire una fase nuova nelle relazioni tra Stato ed enti locali guardiamo con fiducia
Un saluto i ministri che oggi e nei prossimi giorni ci onorano della loro presenza
è un saluto particolare al ministro del rio che ha guidato per due anni la nostra associazione con autorevolezza e generosità e oggi è interlocutore attento nella sua qualità di Ministro dell'autonomia del federalismo
E un saluto grato rivolgiamo infine al Presidente la Regione Toscana presente Provincia al Sindaco di Firenze
Per l'accoglienza che ci offre questa città simbolo scrigno di culture di bellezza simbolo straordinario con la sua storia di quanto i Comuni siano stati e siano culla dell'identità italiana
E anch'io
Voglio all'inizio di questa mia relazione rivolgere un pensiero commosso ad Alberto Musi un uomo di dialogo un uomo di confronto un uomo garbato e mite
Che faceva dell'impegno civico ed è la passione politica il luogo privilegiato in cui manifestare tutta la sua intelligenza la sua capacità le sue competenze
E rivolgere un saluto affettuoso e una vicinanza
Amichevole alla famiglia quella famiglia che in questi mesi ha sopportato con una straordinaria dignità uno straordinario coraggio una straordinario rigore morale il calvario che la condotta fino
All'epilogo di questa notte
Un giorno triste
Giorno triste per Torino per la famiglia Musi è un giorno triste per i tanti che hanno conosciuto Alberto e ne hanno apprezzato le qualità umane e politiche
Apprendo questa nostra Assemblea vogliamo manifestare ancora una volta
Anche la rabbia e lo sgomento per i drammi che si consumano
Arco delle coste siciliane
La nostra coscienza alla nostra intelligenza di individui del ventunesimo secolo non può accettare quelle morti e non possiamo ascoltare passiva al mente il pianto dei sopravvissuti
Abbiamo il dovere di agire perché altre tragedie non abbiano a ripetersi e di sollecitare un impegno europeo e internazionale di ben diverso spessore
Voglio esprimere tutto il nostro sostegno al Presidente del Consiglio per le iniziative in corso
La massima vicinanza alla sindaca di Lampedusa che sarà domani tra noi dai sindaci gli amministratori che affrontano comunque proprie forze con un grande cuore emergenze straordinari e voglio esprimere vicinanza e gratitudine
Ai militari impegnati nell'opera di soccorso e i volontari che si prodigano infaticabile mentre ogni giorno ogni notte per offrire accoglienza ad una umanità disperata
Il sentimento di gratitudine per la vostra presenza signor presidente la Repubblica signor Presidente del Consiglio signori Ministri
è tanto più sincero e sentito di fronte alle tante difficoltà in cui si dibattono gli enti locali e coloro che sono chiamati a guidarla
I sindaci lo sappiamo soli naturali destinatari interlocutori dei cittadini che a loro si rivolgono per ogni e qualsiasi esigenza aspettativa per ogni ansia e ogni speranza
Da un Sindaco anni lavoratori quando vedono messo in pericolo il posto di lavoro
A un Sindaco si rivolgono coloro che guidano l'impresa grande o piccola che sia per non essere soli di fronte alle tante asperità della crisi economica
A noi sindaci si rivolgono le famiglie per avere asili nido scuole materne per i loro bambini e assistenza domiciliare e le provvidenze necessari agli anziani di casa
E ai sindaci che si chiede tutela per coloro in primo luogo i giovani che vivono le tante facce di un precariato cui la crisi ci ha troppo spesso abituato
E chi vuole essere sicuro dell'aria che respira dell'acqua che vede della terra in cui vive chiede al suo Sindaco di essere garante di benessere ambientale di qualità della vita
E ancora ai sindaci si rivolgono i cittadini per chiedere tutela e sicurezza quando pensano che la loro vita quotidiana si è insediata dalla illegalità
Ed è dai sindaci che tanti nuovi cittadini del nostro Paese si attendono politiche di integrazione e uguaglianza di diritti
E quando le illegalità e la criminalità pretendono di impadronirsi di un territorio sono i sindaci il primo baluardo della legalità anche mettendo a repentaglio se stessi come accaduto il sindaco di Pollica
Ad Angelo Vassallo cui vogliamo ancora rendere onore
Insomma
Non c'è il tema non c'è il tema
Per la vita di una comunità e del nostro Paese che non veda il Sindaco quale naturale riferimento per persone famiglie impresa e questo spiega perché in un generale clima di sfiducia
E diffidenza verso la politica le istituzioni sindaci siano ancora le figure più riconosciute che mantengono con i cittadini un legame di rispetto di fiducia di credibilità
Per questo abbiamo voluto che lo slogan di questa nostra Assemblea
Annuale fosse il Paese siamo noi
Non per un eccesso di autostima
Non per una forma di narcisistico autocompiacimento
Ma per ricordare all'opinione pubblica in primo luogo al mondo politico e istituzionale
Che senza la passione la senza la passione senza la fatica la generosità la competenza la dedizione di tanti Sindaci di tanti amministratori locali il Paese non sarebbe in grado di reggere le tante sfide che ha di fronte
Lo diciamo con forza
Anche perché non possiamo non constatare con amarezza che questa consapevolezza spesso non c'è
E anzi spesso leggiamo sui giornali rappresentazioni di noi
Che si offendono rappresentazioni che peraltro ritroviamo ricorrenti anche in atteggiamenti di pregiudizio di molte amministrazione centrale dello Stato che troppo spesso
Che troppo spesso guardano i Comuni come centro di spesa parassitaria una visione caricaturale
Che non siamo più disposti ad accettare e chiediamo di abbandonare
Quando spendiamo noi lo facciamo per garantire il cittadino asili nido scuole materne assistenza domiciliare sostegno persone non autosufficienti inclusione sociale trasporto pubblico tutela ambientale promozione culturale
E quando investiamo noi non siamo Rajda speculativi di borsa i nostri investimenti siedo con i metropolitane strade parchi scuole biblioteche centri culturali impianti energetici infrastrutture materiali e digitale
Insomma noi siamo protagonisti quotidiani della vita di questo Paese assumendoci le nostre responsabilità e ogni giorno con la nostra fatica concorriamo tenerlo in piedi a farlo vivere
Ed è per questo signor Presidente e signor Presidente del Consiglio che vi siamo grati
Perché la nostra presenza qui ci ripaga di tanti momenti di solitudine di tante incomprensioni e di tanti giudizi sommari è ingeneroso
C'è una regola di convivenza civile
Che dice che ciascuno deve agli altri il rispetto che pretende perse
Noi rispettiamo lo Stato e le altre livelli istituzionali
Noi rispettiamo il sistema dell'informazione e la preziosa opera quotidiana che svolge chiediamo alle amministrazioni dello Stato chiediamo l'informazione di avere per noi lo stesso rispetto che noi abbiamo per loro
E soprattutto
Ribadiamo questo perché vogliamo partire da un punto è il punto è
Ripartire dalla necessità di riconoscere l'autonomia nostra l'autonomia degli enti locali
L'autonomia non è espressione di una frammentazione corporativa ma è condizione per dare i cittadini una più efficiente e tempestiva risposta alle loro aspettative
Qualsiasi manuale di Sociologia insegna che è un tema più facilmente gestibile in quanto chi lo gestisce sia vicino i destinatari delle decisioni
Il principio di sussidiarietà sulla base del quale si affida una responsabilità all'istituzione che appare più in grado di onorarla
è d'altra parte criterio ispiratore di ogni moderna architettura istituzionale
Ma non vi è sussidiarietà se non si riconosce il valore dell'autonomia conferendole titolarità di competenza risorse e strumenti adeguati
Quel che colpisce
è proprio la regressione che su questo nodo cruciale l'Italia ha conosciuto negli ultimi dieci anni tra la metà degli anni Novanta e l'inizio di questo nuovo secolo l'architettura costituzionale istituzionale aveva conosciuto innovazioni significative
Nuove leggi elettorali tra cui l'elezione diretta dei sindaci nuove regole di funzionamento per la pubblica amministrazione la riforma del Titolo quinto l'avvio di una stagione regionalista federalista
Una stagione svanita rapidamente
Abbiamo vissuto in questi anni sulla nostra pelle una sequenza di provvedimenti legislativi e normativi che non solo hanno costantemente ridotto le risorse a nostra disposizione
Ma hanno preteso di incidere sull'ordinamento sull'organizzazione della nostra Amministrazione con prescrizioni spesso umilianti inutili quando non fonte di costi supplementari
La spending review è divenuto così uno strumento pensato praticato da molte Amministrazioni centrali dello Stato in modo punitivo quando non addirittura persecutorio presso gli enti locali
E
Non mancano gli esempi
Che anche nella legge di stabilità ci tornerò più avanti su cui noi abbiamo espresso un apprezzamento che ribadirò non sono mancati e non mancano i segnali però di questa tendenza all'invadenza ordinamentale
Come basterebbe leggere l'articolo quindici di quella legge per vedere quanto ancora si mantiene nella
Impianto delle pubblica amministrazione centrale verso gli enti locali un pregiudizio
Che qualche i furbi portato guardare ai Comuni come a enti da mettere sotto tutela e sotto controllo
Ed è paradossale che pretendono di controllare noi che siamo eletti dai cittadini e legittimati e cittadini uomini e donne che quella legittimazione Nona
Per non parlare
Per non parlare dell'estensione del tutto ultroneo eccessiva di potere alla Corte dei Conti agli organi di controllo
Tra cui
A cui si è concessa un'invadenza in atti inaccettabile né può essere riconosciuto alla Ragioneria generale queste dello Stato un potere insindacabile diretto che nulla a che vedere con le sue titolarità
So bene signor Presidente se mentre il Consiglio che ho usato
Parole aspra
Ma si deve sapere che questo è lo stato d'animo dei sindaci
Noi siamo persone responsabili animati da una cultura di governo consapevole della necessità di farsi carico degli obiettivi di risanamento economico e finanziario del Paese
Ognuno di noi la spending review la fa ogni mattina lo dicono i fatti
Di fronte a una costante riduzione di risorse non siamo stati con le mani in mano per garantire che in ogni caso i cittadini non vedessero ridotti i servizi e le prestazioni che di cui godono abbiamo messo in campo ogni misura utile
Riorganizzando le nostre macchine comunali contrattando i contratti di servizio appalti negoziando con i nostri dipendenti la riduzione di istituti salariali accessori aprendo le forme erogativa dei servizi all'impresa sociale al privato
Alienando i beni mobiliari aprendo le nostre società partecipata pane privato le regole del mercato e per ciascuna di queste scelte non abbiamo avuto paura di scontare incomprensioni e impopolarità
E quando abbiamo dovuto ricorrere ad aumenti tariffari o incrementi di fiscalità locale lo abbiamo fatto in misura inferiore ai tagli subito
Non sto dicendo voglio essere chiaro che tutto sia stato fatto né che comunque lo si sia fatto con la stessa determinazione
Sto dicendo che manifestazione di pregiudizio pensare che i Sindaci siano amministratori irresponsabili da mettere sotto controllo
Quando le amministrazioni comunali sono certamente quelle che di più in questi anni hanno operato per eliminare sacche di parassitismo duplicazioni e inefficienze
Ci piacerebbe davvero dover riconoscere che altre istituzioni pubbliche si sono mosse con la stessa determinazione
Ma se il fuoco
Ma si può facilmente constatare che non è così a partire dall'amministrazione centrale dello Stato spesso sorda a qualsiasi riforma e soprattutto a qualsiasi auto riforma
Per questo rivendichiamo autonomia quale condizione di efficienza e responsabilità
Nomine autonomia senza adeguata risorse è un loro riconosciuto autogoverno
Veniamo da dodici anni segnate da costante e crescente riduzione di risorse a disposizione degli enti locali
Una dinamica che soprattutto negli ultimi sei anni assunto dimensioni sempre più opprimente caricando sulle spalle dei Comuni oneri finanziari enorme
Dal due mila sette al due mila tredici comuni italiani hanno contribuito al risanamento dei conti pubblici con sedici miliardi di euro trentadue miliardi mila miliardi di vecchie lire una manovra finanziaria intera
Otto miliardi di contribuzione del patto di stabilità e otto miliardi di minori trasferimenti statali
E oggi siamo però giunti a un punto limite
Tagliare ancora le risorse comuni significherebbe compromettere la possibilità di continuare a erogare servizi essenziali per i cittadini
Così come mantenere inalterato un patto di stabilità che da strumento di convergenza si è trasformato in vincolo sempre più passivo significa definitivamente impedire i Comuni di dare corso a politiche di investimento
Per questo abbiamo insistito in questi mesi lo ribadiamo cui
Sulla richiesta di un cambio di passo e l'apertura di una stagione nuova nel rapporto tra Comuni è stato
E abbiamo apprezzato che il Presidente letta nell'incontro con l'ANCI il sette agosto scorso abbia riconosciuto questa necessità e si sia impegnato a muovere in questa direzione
La legge di stabilità che il Governo ha varato nei giorni scorsi è un primo passo che lo dimostra e non abbiamo mancato di dirlo lo abbiamo detto forse in modo più chiaro di tanti altri che in queste settimane nella società Italia
Dopo anni di manovre fatte solo di tagli e tasse per la prima volta viene varata una strategia per la ripresa degli investimenti e la crescita
E proprio per questo abbiamo espresso il nostro apprezzamento
L'allentamento del Patto di Stabilità per un miliardo è infatti una prima buona misura che restituisce i Comuni spazi per finanziare investimenti
Nella stessa direzione signor Presidente del Consiglio sollecitiamo il Governo il Parlamento che dovrà convertire la legge a superare l'applicazione del Patto per i comuni inferiori a cinque mila abitanti
Dove
Comuni dove il fatto non ha alcun rilievo nei saldi globali della finanza pubblica ma costituisce un aggravio coprì mente per amministrazioni con ridotte struttura
E chiediamo altresì di escludere dal patto le quote di costi
Do nazionale e locale sui fondi comunitari misura che contribuirebbe in modo rilevante ad alzare la capacità i loro utilizzi
Apprezziamo anche che dopo anni di tagli e la legge di stabilità non preveda nel due mila quattordici ulteriore tagli ai trasferimenti tra ai trasferimenti dello Stato i Comuni e ci aspettiamo che non vi siano ripensamenti nel corso dell'esercizio
Ne forme surrettizie o mascherate di riduzione
Aggiungiamo che questa giusta scelta ha bisogno di essere accompagnata dalla certezza di rifinanziamento di Fondi che è stata fin qui data
Qual è il fondo per il TPL i fondi dedicati al welfare indispensabile per la erogazione e la continuità dei servizi essenziali
Così come abbiamo apprezzato che si sia evitato di gravare il sistema sanitario di ulteriori taglio
Ricordiamo ancora una volta l'impegno del Governo garantire che il superamento dell'IMO non penalizzi i Comuni e per questo ci attendiamo che siano assicurate nelle prossime settimane le risorse corrispondenti alla seconda rata IMO del due mila tredici
Così come
Così come ci attendiamo che si dia finalmente corso al riparto del fondo di solidarietà
E infine sollecitiamo le amministrazioni statali a corrispondere tempestivamente i crediti maturati dai Comuni per spese di competenza statale come nel caso del mantenimento degli uffici giudiziari
Oggi
Oggi non sono nomi e restituzione
Di spese
Che i Comuni sostengono surroga andò responsabilità esclusiva dello Stato ma quelle spese entrano anche nel computo del patto di stabilità il che francamente paradossale
Autonomia autonomia significa anche autonomia fiscale apprezziamo che con l'introduzione della service tax si sia ripreso un percorso di federalismo fiscale
Riconoscendo i Comuni la titolarità esclusiva del Duomo tributo superando
Anche in questa materia la concorrenza che ha caratterizzato molto i tributi quale limo
Ma anche la fiscalità
E apprezzo erano in questo a quadro voglio dire perché ne è stato artefice ministro dirlo io che ringrazio apprezziamo che si sia dato finale messi sia istituita finalmente
La Commissione unificata per la finanza locale che è la sede di confronto su tutti i temi della finanza pubblica
Ma anche la fiscalità locale ha bisogno di essere equa e sostenibile
E per quanto riguarda per questo la service tax la configurata con modalità e aliquote che consentono i Comuni di non vedere le risolte risorse che avrebbero introiettato commi multare es e al contribuente
La garanzia di un onere inferiore alla somma primo ettaro esso
Tenere insieme queste due esigenze richiede un contributo compensativo dello Stato
Nella legge di stabilità individuate in un miliardo di euro
Simulazioni che abbiamo fin qui fatto ma siamo naturalmente pronti a ragionarne insieme al Governo si fanno credere che questo miliardo non sia sufficiente non a caso fino a qualche settimana fa i calcoli
Che si facevano presuntivi
Facevano riferimento a due miliardi
Di mantenere l'aliquota al due e cinque
Sulla parte immobiliare della nuovo tributo
E aggiungere un miliardo di fondo compensativo non dà la certezza che i comuni avranno le stesse risorse che avrebbero introitato con minimo Etacs
Chiediamo quindi di fare questa verifica siamo pronti a farla
Apprezziamo che si sia costituito un gruppo tecnico al Ministero dell'economia con la partecipazione dell'ANCI che immediatamente si metta al lavoro per garantire grazie
Per garantire
Di accompagnare l'approvazione della legge di stabilità con una verifica puntuale sui suoi effetti
Diciamo fin da ora che qualora questa verifica effettivamente accertasse un delta
Che non garantisce ai Comuni di avere lo stesso introito che avrebbe garantito i moquette ARES è necessario prendere dei provvedimenti e chiediamo al Parlamento di assumere
Più in generale
Pensiamo essenziale riprendere un percorso di federalismo fiscale capace di accrescere la responsabilità dei Comuni sia nel reperimento delle risorse sia nella loro spesa
Per questo sollecitiamo la riforma del catasto così come urgente definire nelle prossime settimane il nuovo sistema di riscossione dei tributi locali
Infine su questo fronte abbiamo apprezzato
La ripresa di un cammino di federalismo demaniale con procedure semplificate per il trasferimento ai Comuni di beni demaniali
Una fonte di risorse sempre più strategica sono i fondi comunitari grazie al quale già negli anni scorsi sono potuti realizzare investimenti e interventi preziosi per lo sviluppo sarà così anche nel settennato due mila quattordici due mila venti
Si tratta di sessanta sessantacinque miliardi di euro incluse le quote di cofinanziamento una somma che si costitutiva il più grande bacino di risorse per sostenere lo sviluppo
E proprio la rivale la rilevanza di queste risorse ci induce tuttavia a manifestare inquietudine e preoccupazione per come si sta discutendo della loro allocazione e del loro utilizzo
Finora si è sviluppato un confronto sui fondi comunitari unicamente tra Governo e regioni fino a un'intesa from formale
Senza nessun coinvolgimento dei Comuni chiediamo urgentemente di coinvolgere l'anzi al tavolo di redazione dell'accordo di partenariato e in particolare chiediamo
Chiediamo la previsione di un Programma operativo nazionale dedicato le città metropolitane e al tempo stesso condividiamo l'indicazione del ministro Trigilia che sarà qui domani
Circa la riserva del trentacinque quaranta per cento nei programmi operativi regionali nelle regioni di convergenza per la dimensione urbana metropolitana e la tutela
Di uno spazio adeguato alle aree interne e i piccoli Comuni
Chiediamo al Governo di essere non solo notaio di questa indicazione ma di vigilare perché sia così
La nostra autonomia non è mai scissa dalla responsabilità
Siamo i primi a volere una politica finanziaria fondata sulla trasparenza sulla verifica vita e il suo rigore
E non temiamo certo la spending review
Ne è una seria verifica sui costi di ogni servizio di ogni prestazione ma è bene evitare confusioni lessicali non ha senso cave ho sentito in questi giorni in molti dire
Parlare di fabbisogni Standard perché i fabbisogni la domanda e l'offerta variano da realtà a realtà
Quello che deve essere Standard e il costo nonché il fabbisogno
E noi siamo pronte naturalmente sui costi standard a
Fare mettersi al tavolo è partecipare a ogni verifica che possa
Garantire
Una maggiore Herat maggiore razionalità della spesa
Quando rivendichiamo autonomia finanziaria e fiscale e l'ho fatto fin qui siamo anche consapevoli delle necessità di rinnovare riformare la nostra politica delle risorse
Almeno in due direzioni
Rinnovando le modalità erogative dei servizi con il coinvolgimento di operatori sociali e privati e allargando il perimetro delle risorse disponibili con una più ampia mobilitazione di risorse non solo pubbliche
Gli esempi dalla necessità di un tale cambio di passo non mancano
In presenza di una limitata disponibilità di risorse pubbliche una ripresa di una stagione di investimenti infrastrutturale può venire soltanto Simo si mobilitano significativi capitali privati per finalità pubbliche
E così la possibilità di mantenere una elevata diffusa offerta culturale passa per la capacità di mobilitare
Forme di mecenatismo civico di fa ora esenti sponsorizzazioni di
Relazione positiva e virtuale tra e virtuosa virtuosa scusate tra
Pubblico e privato e così anche nel campo dei servizi sociali del welfare
Occorre essere consapevoli della necessità di coinvolgere
Impresa sociale operatori privati Terzo Settore Volontariato a seconda dei servizi liberandosi dall'idea
Secondo cui servizi sociali possono essere erogati in modo efficace solo dal pubblico ci sono molti esempi che dicono che non è così
Ma c'è un altro campo che richiama la nostra diretta responsabilità e che abbiamo il dovere di affrontare su cui sono il Presidente del Consiglio essere particolarmente attento
Mi riferisco alle aziende municipali e alle società partecipate e dei Comuni
Un universo caratterizzato da un'enorme antieconomica frammentazione che spesso si traduce in deficit finanziari organici sovradimensionate servizi inefficienti offerta di bassa qualità
Anche qui c'è da intervenire con coraggio superando istinti di autoconservazione opacità gestionali logiche di potere e pulsioni corporative
In tutti i Paesi europei ci sono favorite incoraggiati programmi di fusioni integrazioni cooperazioni che hanno dato vita player di scala nazionale ed europea
è tempo che questo avvenga anche in Italia
Superando il metodo fin qui seguito e rivelatosi inefficace di imporre velleitari termini temporali di dismissione peraltro sempre disattesi o prorogati
E invece adottando un sistema di incentivazione che faciliti ne sollecitano processi di aggregazione consolidamenti industria
Per questo lancia promosso con i Ministri Zanonato del rivale ringrazio un tavolo di lavoro per elaborare un progetto di riorganizzazione delle multiutilities finalizzato ad un nuovo e più razionale assetto del settore
Non meno rilevante per la nostra attività e la gestione delle risorse umane anche cui veniamo da anni di blocco delle assunzioni del turnover
Anche in settori nei quali la legge è il caso delle scuole materne richiede qualifiche specifiche che non possiede qualsiasi dipendente pubblico a cui dunque non è possibile attendere con mobilità di altro personale
Sappiamo bene che i vincoli di bilancio obbligano un conferimento a un contenimento degli organici
Ma questo non può essere gestito con l'imposizione di indici percentuale astratti e vincoli normativi che non tengono conto dei reali fabbisogni delle nostre amministrazioni e che non tengono conto del diverso attaglia dimensionale dei nostri comune
Chiediamo lo chiediamo anche i sindacati
Di poter disporre di maggiore responsabilità e flessibilità a partire da una reale mobilità interna condizione per conseguire un'effettiva razionalizzazione nell'uso delle risorse umane
E in ogni caso efficienti amministrazioni richiedono anche un forte tempestivo investimento tecnologico e digitale ed è per questo che guardiamo con grande interesse e siamo pronti
A offrire la nostra collaborazione ai programmi dell'agenda gite dell'agenda digitale
Autonomia significa mettere mano anche a un serio riordino dell'architettura istituzionale del nostro Paese
Apprezziamo naturalmente che sotto l'incalzare delle giuste sollecitazioni dal Presidente della Repubblica si sia ripreso un cammino di riforme e auspichiamo che produca quegli esiti troppe volte mancati
E per dimostrare la nostra serietà su questo tema vogliamo partire dalle riforme che riguardano noi stessi
I comuni italiani sono otto mila oltre cinque mila dei quali con meno di cinque mila abitanti
Dimensione che spesso incontra crescenti difficoltà a garantire i tanti servizi di una comunità
Sappiamo bene che l'Italia una nazione di Comuni e che i Comuni solo luogo della storia dell'identità della cultura di ogni comunità e di ogni cittadino del nostro Paese
Ma ciò non deve rinchiuderci in un localismo asfittico ne sono consapevole prima di tutto gli amministratori dei piccoli Comuni alle prese ogni giorno con le norme divario tra le tante aspettative dei cittadini e le poche d'insufficienza di risorse per attendere
Non è privo di significato che in un Paese dove è radicato e forte l'orgoglio comunale cresca il numero dei comuni che entra che intraprendono la strada della fusione con Comuni contermini
E anche senza dover aggiungere alla scelta della fusione che in ogni caso sempre sottoposta a referendum dei cittadini
Il nostro ordinamento sia dato uno strumento l'Unione dei Comuni che mantenendo ciascun Comune la sua identità consente di integrare strutture e servizi ha dimensioni di scala più adeguata
Per questo ne abbiam parlato questa mattina nell'Assemblea dei piccoli Comuni come anzi sentiamo la responsabilità dico al vincolo alzare le amministrazioni a costituire Unione
Chiedendo però al Governo e su questo stamattina il Ministro del rio detto parole
Che abbiamo apprezzato di potenziare i meccanismi di incentivazione di semplificazione ordinamentali necessari a favorire la realizzazione delle Unioni
Così come chiediamo che si mantenga per i piccoli Comuni lo strumento della convenzione per la gestione associata di servizi
E riteniamo altresì ragionevole anche su questo ministro del rio ha convenuto con noi che sia opportuna una diversa graduazione dei termini per la gestione associata delle funzioni rispetto a scadenza del trentuno dodici due mila e tredici
è coerente con questa riorganizzazione della dimensione comunale l'istituzione delle città metropolitane
Apprezziamo per ciò che il Governo abbia varato il disegno di legge sull'istituzione delle Città metropolitane sul riordino delle Province
Dare dimensione metropolitana al Governo locale non è solo una scelta amministrativa non è solo una scelta istituzionale
E adeguare la dimensione istituzionale a quei processi di integrazione economica sociale e culturale che fanno di un territorio già oggi quale che sia il numero dei suoi Comuni un'area integrata omogeneo
Per questo auspichiamo una rapida approvazione del disegno di legge entro il trentuno dicembre prossimo in ragione tale che da gennaio possa partirà l'implementazione della nuova istituzione
E renderla pienamente operativa all'indomani delle elezioni amministrative dalla primavera prossima
Un forte sviluppo delle Unioni comunali e la nascita delle città metropolitane consente di D'
Il senso e contenuti anche al nuovo assetto delineato nel decreto legislativo per le Province
Come istituzione di secondo grado capace di essere luogo di coordinamento e Governo per servizi di area vasta con pieno coinvolgimento e diretta responsabilità degli amministratori comunali
Peraltro la riorganizzazione del sistema comunale intorno a Città metropolitane Unione comunali può consentire di riequilibrare i rapporti entre tra Comune e Regione
E anche qui noi dobbiamo evocare una sofferenza
I rapporti tra Comuni e Regioni sono venuti via via sempre di più
Segnati da forme di centralismo regionale e di pervasività gestionale che va oltre le prerogative e le competenze che la Costituzione e le leggi assegnano alle regioni
Non per essere enti di gestione furono create le Regioni
E se al centralismo statale si aggiunge come spesso accade un neo centralismo regionale
Non ne viene alcun vantaggio l'architettura istituzionale del Paese all'efficienza della risposta che il sistema istituzionale deve dare ai cittadini
Si moltiplicano le concorrenza di competenza delle duplicazioni le sovrapposizioni le invasioni di campo
Capisco
Lo dico capo
Daccico con la voce bassa
Viste tutte le difficoltà in cui ci dibattiamo capisco che sia un'ambizione di tutti fare il Sindaco ma il Sindaco lo possono fare soltanto quelli che sono eletti dei cittadini per fare
Per questo
Per questo noi pensiamo che a quarant'anni dall'istituzione delle Regioni
E a casa e a quasi quindici anni dalla riforma del Titolo quinto sia necessario sia tempo di fare il tagliando a quella riforma
Apportando le innovazioni e le correzioni necessarie a partire dal superamento delle troppe materie su cui si esercita una concorrenza di competenza fonte di sovrapposizioni inefficienze e conflitti
Dall'attuazione della riforma potrebbe uscire una classe politica locale rappresentata da due livelli eletti direttamente
Comunica e regioni
In un rapporto più equilibrato tra due sistemi di potere territoriale l'uno i Comuni eminentemente amministrativo di gestione l'altro le Regioni eminentemente legislativo e programmatorio
Come elemento di forte innovazione come le città metropolitana
Al tempo stesso appare ormai matura una riflessione su come rimodulare a vent'anni dalla introduzione della elezione diretta dei sindaci su come rimodulare il sistema della rappresentanza consiliare della governance comunale
Sia nella direzione di una verifica dell'adeguatezza dell'attuale composizione degli organi in primo luogo nei piccoli comuni siamo arrivati a statuire Consigli comunali di sei persone io non credo che un Consiglio comunale di sei persone sia rappresentativa
Sia
Sia nella ridefinizione dei rapporti tra consigli e Giunta
E rimane in ogni caso una priorità
Per noi da perseguire con determinazione l'obiettivo di una parità nella rappresentanza di genere dando piena attuazione alle norme introdotte recentemente per favorire
E infine
Chiediamo che anche la riforma dell'assetto parlamentare sia coerente con la ripresa di un cammino autonomistico con l'effettiva trasformazione del Senato è un'Assemblea dei poteri locale
Un'assemblea in cui le istituzioni comunali abbiano rappresentanza
E mentre esprimiamo apprezzamento per il disegno di legge costituzionale presentato dal Governo
Non nascondiamo non possiamo nascondere una certa inquietudine per l'emergere di proposte che ci appaiono eccessivamente condizionate dall'attuale assetto bicamerale
L'apertura di una nuova stagione nei rapporti tra enti locali è stato richiede di sciogliere il nodo più duro
E il nodo più duro e la necessità di una radicale sburocratizzazione è un drastico disboscamento della giungla normativa
In cui si impigliati immediatamente
In cui si impiglia immediatamente qualsiasi possibilità di modernizzazione riforma
Uno dei mali acuti e strutturali dell'Italia è lì per formalismo giuridico che poi
Per che pretende di tradurre tutto in norme eletti
Ne deriva una stridente contraddizione tra le domande della società che sono domande di tempestività di semplicità di accessibilità e una pubblica amministrazione percepita vissuta come sorda chiusa quando non arrogante e presuntuoso
Una la contraddizione che è divenuta una delle principali ragioni di diffidenza e ostilità dei cittadini verso lo Stato e le pubbliche amministrazione
Ma è una contraddizione di cui soffriamo anche noi sindaci atti strumentalmente ANSA l'indice accusatore
Verso l'Unione europea e i suoi vincoli noi diciamo con chiarezza che il vero i vincoli che opprimono i Comuni non vengono dall'Europa
Derivano in primo luogo da un'amministrazione statale invasiva e pervasiva che emana prescrizione imponibili incorri statuisce norme che rappresentano una continua mortificazione della nostra autonomia ed è la nostra responsabilità
Mettervi piede
E per di più lo fa senza mai confrontarsi senza mai discutere senza mai condividere
Il nostro è sempre un intervento ex post
Prima si emanano i provvedimenti poi bisogna correre a cercare di correggere
è un approccio che noi consideriamo sbagliato di cui chiediamo un radicale cambiamento
La responsabilità presuppone condivisione e se ci si chiede di essere responsabili occorre anche se che si condivida con noi ciò che si deve poi applicare con la nostra responsabilità
Mi rivolgo in particolare al Presidente del Consiglio
E lo dico da chi ha fatto per molti anni parlamentare ricoperto ruoli politici anche ministeriali
L'autorità politica non deleghi scelte politiche alla tecnocrazia e la burocrazia
Giunga
Giunga dalla politica lo chiediamo a lei lo chiediamo tutti i ministri un segnale chiaro alla burocrazia ministeriale con i Comuni sì concordi si discuta si concerti si condivida
Non siamo suddetti siamo cittadini siamo degli eletti
In questo campo in altri termini in altri termini io penso
E penso che questo sia un sentimento comune dei cittadini italiani non solo dei sindaci
Che non sia più procrastinabile una vera rivoluzione ma occorre essere chiari non si conoscono rivoluzioni senza eccessi
La rivoluzione francese ha tagliato due mila ottocento teste ex post si può dire che forse non era necessario ma per il fatto che sono state tagliate ingiustamente delle teste nessuno ha spiegato e quella rivoluzione è stata inutile
Cosa voglio dire voglio dire che serve una rivoluzione deroga latte dei regolati IVA che scontando anche qualche eccesso poi lo correggeremo dopo riduca drasticamente i troppi adempimenti che soffocano la vita dei cittadini e dell'Amministrazione
Esso
Per questo sollecitiamo sollecitiamo la conclusione della redazione del testo unico della legislazione comunale
E al tempo stesso proponiamo e lo diremo qui quando verrà domani il Ministro D'Alì anche
Si dia vita a una task force costituita da Anci Ministero dalla funzione pubblica Ministero dell'autonomia e Ministero dell'economia
Con l'obiettivo di rivisitare la legislazione vigente eliminando tutte le norme che appaiono superflue e contraddittorie con un quadro istituzionale fondato sul riconoscimento dell'autonomia degli enti locale
Se contante a determinazione ho insistito e insistiamo
Sulla
Necessità di riconoscere autonomia e risorse e perché siamo chiamati oggi non solo ad assolvere i nostri compiti di istituto
Ma ad affrontare criticità che investono spesso drammaticamente la vita delle nostre comunità
In primo luogo la condizione dei giovani mai nel nostro Paese gli indizi di inoccupazione giovanile sono stati così gli atti uno su tre nel Paese uno su due nel Mezzogiorno
Si gioca l'avvenire dei figli di generazione che oggi appaiono senza orizzonte e a cui invece vanno restituiti fiducia e certezza
Vanno ricostruite tutele aspettative in tutte le sedi varie affermata la dignità e la nobiltà del lavoro e dell'impegno e del sacrificio per ottenerlo
Il lavoro deve essere il nostro assillo deve essere l'assillo della politica ogni euro disponibile sia indirizzato a creare lavoro a ridurre il costo del lavoro ad attenuare il peso della crisi sulle famiglie e sui singoli
I provvedimenti assunto dal Governo come la garanzia Giovanni altre annunciati dal ministro Giovannini che ringrazio per essere qui oggi tra noi e lo ringrazio per la sua determinazione danno il segno di uno spiraglio che va però perseguito con grande determinazione
Ed è parte di una strategia per il lavoro investire in sapere conoscenza formazione viviamo in un tempo nel quale quanto più una persona quanto più un giovane sa cose sa fare cose tanto più potrà scegliere tra diverse opzioni di vita investire sul sapere è investire sul futuro
Una vera emergenza che richiede uno sforzo straordinario mobilitando risorse pubbliche e private
Predisponendo strumenti straordinari mettendo a disposizione dei Comuni fondi che consentono di attivare percorsi di accompagnamento al lavoro e di accesso attività e professioni
Una seconda Kuta criticità e l'emergenza abitativa di cui abbiamo avuto testimonianza anche nelle manifestazioni di questi giorni
Che investe una quantità di famiglie sempre più vasta una mera senza che non può più essere gestita semplicemente con la continua reiterazione del blocco degli sfratti
Serve a rimettere in moto un vasto piano di housing sociale tornare investire nell'edilizia popolare predisporre un piano per l'acquisto a condizioni agevolate
Attività che non possono essere realizzate solo con risorse pubbliche c'è in questo campo uno spazio ampio per sollecitare mobilitare capitali privati di banche assicurazioni in prese casse previdenziale fondi pensione fondi di investimento
Che c'è un ruolo per la Cassa depositi e prestiti per assolvere ad una che può solo per la mozione di regia a cui possa riferirsi nel suo programma ogni Comune
Ed a cui rinnoviamo la sollecitazione alla ripresa di un programma di investimenti in sede CIPE e lo sblocco dei fondi previsti per il Piano città
Le drammatiche vicende di Lampedusa richiamano un'altra criticità
Una criticità che
Si può affrontare se si prende finalmente atto che l'immigrazione è una componente strutturale della democrazia e che per e che per questo richiede robuste politiche di integrazione per altro verso quel che accade nei paesi del nord Africa
Poi ci propone un'emergenza che per dimensioni e reiterazioni delle crisi mette a dura prova le strutture fin qui predisposte per l'accoglienza del prof
In entrambi i casi di Comuni sono direttamente investiti e non è più sostenibile come accaduto per anni e come ancora spesso accade chiederà loro da soli di farsi carico di affrontare temi così cruciali
Per questo abbiamo apprezzato l'istituzione di un fondo nazionale per i minori stranieri prevista dalla legge di stabilità
Sollecitiamo per questo ci siamo messi a disposizione per aumentare la ricettività per i profughi dei progetti SPRAR passando dal tredici da tre mila sedici mila posti a disposizione
Per questo auspichiamo che si vada presto a una nuova legge sulla cittadinanza è un quadro normativo adeguato al dimensione nuova del problema migratori
La crisi ha cultura cui dopo i fattori di precarietà di insicurezza nella vita di milioni di famiglie esposte come sappiamo i rischi di un lavoro meno sicuro di un reddito più magro in futuro dei figli ancora più incerto
Serve una misura nazionale di contrasto alla povertà
Perseguita oggi attraverso l'estensione al consolidamento della sperimentazione del programma carta acquisti
Come
Scusate
Allo scopo di generalizzare uno strumento di contrasto alla povertà va monitorata poi l'applicazione della riforma ISEE ISEE così come serve un piano nazionale di sostegno le non autosufficienze
Ma una risposta adeguata non si esaurisce solo nel gestire le criticità più occulte quello di cui il Paese ha bisogno una politica per la famiglia
Una politica che investa sulla genitorialità e sull'infanzia
Una politica capace di offrire certezza di diritti e di uguaglianza di opportunità a tutte le famiglie così come le tante modalità di convivenza con cui oggi si manifesta la scelta di vivere amore e affetti
E infine
Vorrei richiamare a tutti voi la criticità più occulta di cui risente ancora il nostro Paese
Mi riferisco a riemergere con ancora più drammaticità di un Paese a due velocità
Che conosce un divario sempre più grande tra un Nord che vede messa a dura prova il suo vasto tessuto produttivo Emussen un sud sempre più primo deprivato di prospettive di crescita di lavoro di coesione sociale
Una situazione che corrode nel profondo il rapporto tra cittadini e istituzioni
Mina il sentimento di comune appartenenza sollecitare i piegamenti corporativi sociale e territoriale indebolisce la capacità di mobilitazione delle energie le risorse del Paese
I dati presentati nel rapporto Svimez sono inquietanti con una disoccupazione che nel Mezzogiorno supera il trenta per cento una riduzione strutturale del tessuto produttivo si pensi al caso IVA
Che state certificando parti interne del territorio
Accentua repressione sull'amministrazione locale
Non possiamo rimanere inerti né possiamo immaginare che fenomeni così significativi
Possono essere arrestati con misure limitate si impone un sussulto di consapevolezza e una reazione al diffondersi di una rassegnazione disperata e una responsabilità in primo luogo certo del Governo del Parlamento
Ma richiama anche la responsabilità dei poteri locale
Caro Presidente Napolitano
Caro Presidente letta cari ministri
L'Italia ha speranza a forza per andare avanti se le sue istituzioni hanno la capacità di guardare lontano di fare uno sforzo di generosità e di impegno civile prima ancora che istituzionale
Noi sindaci abbiamo questa forza non possiamo però essere soli né lasciati soli
I Comuni chiedono fiducia e meritano fiducia
Il Paese può contare su di noi e noi vogliamo poter contare sempre di più sul nostro Paese
Si muove una consapevolezza
L'Italia non è soltanto un bellissimo Paese come un italiano lo definisce l'Italia un grande Paese
è uno straordinario patrimonio di sapere di competenza di lavoro dei intelligenza dicono out
Di impresa di università di luoghi di ricerca è uno straordinario giacimento di cultura di civiltà
A tutte le risorse per uscire dalla crisi
Ma da questa crisi si esce tutti insieme guidando il cambiamento con atti e decisioni capaci di dare una risposta al malessere sociale così diffuso oggi nel nostro Paese
Noi abbiamo fatto la nostra parte e vogliamo continuare a farlo il disagio che viviamo non ci induce a nessuna forma di
Ritrosia o di ripiegamento dalle nostre responsabilità
Vogliamo continuare a fare la nostra parte chiediamo di essere messi nelle condizioni di farlo
Noi siamo e vorremmo essere sempre di più la buona politica la politica del fare e dell'agire la politica al servizio dell'Italia grazie
Grazie
Grazie alla
Presidente Fassino per questa
Coraggiosa relazione
E adesso ringraziandolo ancora una volta di essere qua con noi ma non solo di essere sempre stato vicino all'ANCI e tutti i Comuni italiani invito a prendere la parola il Presidente Repubblica Giorgio Napolitano
è la verità mi dispiace non darvi un po'di respiro ma
Signor Presidente del Consiglio
Signor Presidente
Dell'ANCI
Signor sindaco di Firenze il signor Presidente della Regione Toscana
Autorità civili e religiose nazionali locali
Innanzitutto un grazie a coloro
Che sono già intervenuti per le parole così cordiali che mi hanno rivolto e in particolare un grazie attesi
Caro Sindaco Renzi a nome di Firenze e fa niente che da ragazzo io ti Fassi per coprire
Uomo
Sono davvero lieto di essere qui con voi accogliendo il cordiale invito
Precedente Fassino ha una partecipazione non formale al vostro congresso
Io ho ritenuto di poterla intendere come occasione per svolgere alcune considerazioni di attualità che si proietti no anche in un orizzonte più lungo considerazioni attinenti alle mie funzioni istituzionali
Rispettandone prerogative del Presidente del Consiglio cui spetta dare da questa tribuna e nella continuità di uno stretto rapporto tra col non è ANCI risposte concrete a quesiti e sollecitazioni il presidente Fassino ha prospettato con spirito costruttivo nella sua relazione
Spero che le mie considerazioni di carattere istituzionale
Risultino egualmente di vostro diretto interesse e aggiungo chiede svolgerò con la libertà che solo mi può consentire il parlare alla più grande Assemblea di eletti dal popolo e che mi può consentire l'affetto che ho accolto nel vostro lo so
Mi limiterò mi limiterò a comunque ad offrire
Qualche spunto di riflessione sul ruolo dei Comuni nella fase attuale di faticoso passaggio che il Paese sta vivendo e nella prospettiva di cambiamento e di nuovo sviluppo che esso cui esso deve tendere
Ma c'è un punto di partenza che non posso sottacere perché corrisponde ho un mio convincimento profondo
Sul piano istituzionale i Comuni anche ancor più i piccoli Comuni costituiscono il fronte più vicino ed esposto adesso ride della quotidianità
A tutte le manifestazioni di malessere sociale e civile e alle istanze che ne scaturiscono così come alle emergenze naturali e ambientalista che scoppiano improvvise o che si è nel tempo mancato di prevenire come sarebbe stato possibile
Che
Che occorre forse
Che rilievo chi anch'io il caso limite del piccolo comune di Lampedusa e del suo Sindaco
Di fronte all'impatto di
E venti drammatici e bensì può dire tragici di matrice mondiale e di portata europea insomma desidero dirvi che mi sento vicino a voi sindaci di ogni parte d'Italia alla vostra fatica e al vostro affanno
Alle difficoltà dazio dell'azione immediata che non può mancare da parte vostra
E dei loro sforzo di progettazione cui non potete rinunciare
E vengo
A
I due temi su cui mi intratterrò Maggia prevedo che per il secondo me ne Marchionne ne rimarrà di tempo assai poco
Primo i Comuni e in loro nome i sindaci come promotori e forti assertori di quella rinnovamento istituzionale che dopo una lunga serie di omissioni e ritardi ancora fatica a prendere corpo cozza contro ostacoli e resistenze molteplici richiede apporti ulteriori di chiarificazione e non meno di mobilitazione collettiva
Secondo i Comuni come luogo cruciale di aggregazione tra i cittadini di recupero della partecipazione e della fiducia politica
E penso al contributo che di qui può venire per suscitare un rinnovato interesse di base
Nei prossimi mesi per una grande decisiva causa come quella dell'unità e della integrazione europea
Sul primo tema ben presente nella relazione del presidente Fassino anche con molti interessanti contributi innovativi
Mi proposi io stesso come si ricorderà il trenta marzo scorso di favorire un primo sforzo ricognitivo e propositivo con la costituzione di un gruppo di lavoro destinato a suggerire in breve giro di tempo una prima traccia di orientamenti in materia di riforme istituzionali in vista della formazione di un Governo in quel momento ancora infieri a oltre un mese di distanza dall'elezione del nuovo Parlamento
L'apporto già significativo di quel ristretto gruppo di lavoro e poi confluito nella
Più impegnativa ricerca affidata dal Governo letta all'ampia e qualificata Commissione per le riforme costituzionali
Che ha rassegnato la sua relazione finale poco più di un mese fa
E tra non molto la parola passerà al Parlamento allo speciale comitato espresso dalle Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato
Facendo così entrare in una fase decisiva il percorso procedurale e temporale già concordato e in via di perfezionamento con l'APPA l'azione di norme marginalmente modificative affini di snellimento degli iter dell'articolo centotrentotto della nostra Carta
Dirò subito come la tematica delle riforme costituzionali si intrecci in modo essenziale con quella delle autonomie locali di vostro più diretto interesse ma soprattutto essa fa tutto uno
Con il discorso sulle condizioni di un rilancio dello sviluppo e di un più degno e dinamico futuro per l'Italia per la nostra nazione nel contesto europeo e mondiale
Abbiamo un bisogno drammatico
Di liberarci da contraddizioni antiche e recenti dar radicate e paralizzanti pastoie che impediscono un più ampio dispiegarsi
Di energie e potenzialità che il nostro Paese pure possiede e mostra di possedere abbiamo bisogno di forti cambiamenti
Oggettivi e soggettivi di strutture di indirizzi politici e insieme di mentalità ed i comportamenti
E tra le contraddizioni e le inefficienze di cui liberarci ci sono quelle istituzionali perché
Lì risiede una non marginale ma pesante concausa della stagnazione della perdita della capacità di crescere di com'Peter
Della nostra economia con le conseguenze provocate o messi a nudo dalla crisi di questi cinque anni in primo luogo quel che più vi preme e che tutti ci assilla l'impennarsi della disoccupazione il cronicizzarsi di un fenomeno di scarsa fragile scadente occupazione per i giovani
Il tema delle riforme istituzionali e costituzionali e dunque ormai ineludibile non se ne può più discutere a vuoto non si può più girarci attorno
C'è l'occasione oggi in questo due mila tredici due mila quattordici di giungere a delle conclusioni valide più o meno comprensive di molteplici necessità
Ed è un'occasione da non sprecare se non vogliamo condannarci a un riflusso pessimistico senza rimedio
E compromette anche quel che si sta facendo e si deve ancora fare sul terreno delle politiche di crescita e di sviluppo economico sociale
Io allora non si possono giustificare subire
A tale proposito posizioni difensive e conservatrici
Bisogna rispondere al visibile coagularsi di posizioni di ogni provenienza che confluiscono in un fronte di resistenza conservatrice
Ben aldilà di osservazioni e controproposte di merito
Bisogna far valere il col massimo sforzo argomentativo persuasivo
Lei ha ragioni e le proposte del cambiamento istituzionale e costituzionale e faccio appello cari Sindaci cari rappresentanti dei Comuni d'Italia precisamente al vostro apporto
In questo senso un apporto fondato sulla vostra esperienza di Governo sul vostro rapporto con i cittadini sulla vostra visione dell'interesse nazionale
E lasciate che vi dica qualcosa di personale
Per motivare ulteriormente l'accento forte anche polemico che pongo su questo tema sono stato lungo tutto il lungo corso della mia attività politica e istituzionale
Nelle diverse ottiche della dirigenza di partito dell'opposizione parlamentare e infine dell'impegno non più di parte tengo in funzione di guida istituzionali sempre un convinto e appassionato assertore della Costituzione repubblicana
Dei principi dei valori degli indirizzi sanciti nella prima parte della carta ho continuato ad essere e sono stato più che mai da Presidente della Repubblica orgoglioso portatore
Io ho assolto al mandato di garantire equilibri istituzionali
Riforma abili ma non arbitrariamente alterabili
Peraltro attraverso discussioni e confronti che nacquero
Ne fui testimone partecipe in Parlamento esattamente trent'anni fa
Con la prima Commissione bicamerale per le riforme e vivendo le esperienze del governo delle istituzioni repubblicane sono giunto alla convinzione che ormai
Per far vivere e condividere quel magistrale quadro di riferimento che è la prima parte della nostra Costituzione non si può Ottelli oralmente mancare di rivederne la seconda le norme
Già
Enorme
Le norme ci annate
Cont riconosciuti i punti deboli relative all'ordinamento della Repubblica e vengo a quello che più direttamente rintocchi
La revisione la riforma dell'architettura istituzionale una riforma
Che intervenga sulle istituzioni appiccare il Parlamento e Governo
No sia sul sistema delle autonomie regionali e locali in un intreccio che appare chiaramente inscindibile
La cosa migliore in questo momento partire in un dibattito che ospita abilmente si sviluppi in profondità anche attraverso la vostra iniziativa
Dalle valutazioni e proposte aperte peraltro a diverse opzioni presentate dalla relazione della Commissione che ho già riso
Amato essa affronta anche la revisione del testo attuale del Titolo quinto della carta un caso speciale
Di riforma della riforma
Che a distanza di dodici anni si impone
Non si tratta di tornare indietro si sottolinea in uno degli approfondimenti allegati alla relazione quello del professor Caravita né tanto meno di essere antiregionalisti ma di concepire una riforma
Che si muova veramente nell'interesse della collettività nazionale
Nel suo essere inserita in un processo di federalizzazione europea e ciò tenendo conto di un conci Tato intensificarsi in sede europea sotto la pressione della crisi di questi anni dei rapporti di integrazione tra gli Stati nazionali
In una prospettiva incerta e controversa
Di costruzione di un'Europa federale l'intreccio tra questo processo e lo sviluppo del filone federalistico all'interno degli Stati
Si è fatto più problematico e ha condotto ad esempio alla riforma del federalismo tedesco nel due mila sei quel che in particolari è accaduto in Italia si può secondo l'approfondimento del processo ore Augusto Barbera leggere come una caotica sovrapposizione di discipline statali e regionali con grave danno per interi settori dell'economia oltre che per la certezza del diritto di qui la necessità piuttosto che denunciare consentitemi una volontà di ricentralizzazione che sarebbe prevalsa
E
E quasi auspicare inarrestabili dissi della situazione preesistente la necessità di operare incisi i veri visioni di alcuni criteri ispiratori del Titolo quinto come quello della ripartizione delle competenze per materia
Si suggerisce di puntare invece sulla distinzione delle funzioni in relazione ad obiettivi e di rafforzare un efficace cooperazione entro il contesto nazionale unitario che è lo Stato
Quello Stato così in felicemente collocato
Nell'attuale dizione dell'articolo centoquattordici aggiungo di mio che vedo in questo contesto di rinnovata cooperazione nel comune interesse nazionale anche le recenti innovative proposte del Governo per una poi etica di coesione territoriale affidate anche all'agenzia di nuova costituzione e finalizzata un impiego finalmente e pieno razionale e produttivo delle ingenti risorse dei fondi europei specie nel Mezzogiorno
Mi auguro che ha questa visione qui fanno associati comuni Copreno le Regioni evitando approcci autoreferenziali e dispersivi
Così come vedo nello stesso contesto di rinnovata cooperazione nazionale l'idea del finanziamento sul Fondo per lo sviluppo e la coesione di un programma di interventi pilota per le aree inc interne del Paese
La direzione in cui il Consiglio ci si muoverebbe richiede riflessione aperta e critica da parte delle autonomie e ho apprezzato in tal senso l'approccio il tono dell'intervento del Presidente empirico Rossi
Ma la direttrice di di un più di più maturo equilibrio istituzionale che ho richiamato non smentisce in alcun modo il principio autonomistico e i riconoscimenti concreti che ne sono scaturiti
Non si smentiscono nemmeno o indirizzi posti a base della legge sul federalismo fiscale come quello del rapporto tra otto commedia e responsabilità in quel campo cruciale e anzi è da sollecitare una verifica del percorso di quella legge
Rimasto quasi in un limbo
Infine
La revisione del Titolo quinto non può non collegarsi all'indispensabile il superamento del bicameralismo paritario
E alla nascita di un nuovo Senato che faccia da ponte tra legislatori statale e regionale e arricchisca l'articolazione le funzioni complessive del Parlamento
Pur affidando alla sola Camera dei deputati la funzione dell'investitura politica e l'ultima parola nel processo legislativo
Il tema delle riforme costituzionali sul tema delle riforme costituzionali mi fermo qui avendo semplicemente valorizzato il telaio offerto dalla recente relazione della Commissione coordinata con il vitaccia dal ministro Quagliariello e avendo stimolato anche con legittimi credo accenti personali un vigoroso impegno vostro a concorrere al raggiungimento di obiettivi vitali per il Paese
Cari amici non ci lasciamo fermare da alcun fuoco di sbarramento io ricordo
Nel mille novecentonovantatré
Quando da Presidente della Camera dei deputati sostegni attivamente
è fortemente il percorso per giungere ad una riforma della legge elettorale nazionale sollecitata da un referendum popolare
E la riforma per l'elezione dei sindaci che fu una riforma istituzionale e non solo elettorale mi ricordo come
Si levasse appunto un simile fuoco di sbarramento non si poteva far nulla perché quelle perché quel Parlamento si diceva ed è legittimato per gli inquisiti che siedevano in esso e magari per essere scaturito
Da un sistema politico in crisi e da una legge quella proporzionale ormai superata nella coscienza di tutti non c'ha rendemmo andammo avanti e guai se non avessimo portato a casa quei risultati
Che sono quelli che vediamo oggi così efficacemente rappresentate nella forza che voi avete acquisito come sindaci eletti direttamente dai cittadini
Enzo però
Sento sento però
Che
Di dover qui richiamare in una certa connessione con ciò che ho appena detto anche la necessità di un'altra riforma urgente quella della legge elettorale per regolare
Per regolare
Regolare su basi più lineari e sicuramente produttive la competizione per il Governo in una effettiva democrazia dell'alternanza
E si tratta come è noto innanzitutto di recepire i rilievi già espressi dalla Corte costituzionale
Su punti importanti del testo vigente che d'altronde da lungo tempo i rappresentanti di tutte le forze politiche avevano dichiarato di voler riformare
Ma non ritorno sulle dure osservazioni che feci in proposito e sua aspettativa di
Di conclusioni non più eludibili che dichiara AIOP Parlamento lo scorso ventidue aprile in occasione della mia rielezione
Stiamo giungendo ora ad un nuovo limite e staremo a questo riguardo
L'esame della questione cui la Corte costituzionale è stata chiamata e che essa condurrà a partire dall'audience la fissata per il tre dicembre ebbene la dignità del Parlamento e delle stesse forze politiche
Si difende non lasciando il campo ad altra istituzione
Di suprema autorità ma non preposta
A dare in mano un preposta
Abitare essa stessa soluzioni legislative a questioni essenziali per il funzionamento dello Stato democratico non è è ammissibile che il Parlamento NAU follia ai naufraghi ancora a questo proposito nelle contrapposizioni e nella inconcludenza
Caro Presidente
Cari amici congressisti ho consumato il mio tempo e non mi resta per lanciare se non con poche parole
L'appello che egualmente avevo immaginato affinché contribuivate a rilanciare il tema dell'unità e dell'INPS grazie non europea tra i cittadini comune per comune nell'avvicinarsi di una prova fra le più difficili per l'Europa
Tra le più difficili sul piano del consenso attorno agli ideali e alle conquiste della storica scelta di sessanta anni fa e assedi indichi
Sì di rinnovamento del Progetto e del modo di essere dell'Unione avevo accennato all'inizio al perché di questo appello
Ho fatto cioè che vedo i Comuni come luogo cruciale di recupero della partecipazione e della fiducia politica
E quanto ne abbiamo bisogno quel recupero e arduo lo sappiamo a causa delle insufficienze distorsioni della politica quale è stata e ancora viene praticata
Ma è arduo anche perché la vita pubblica e l'opinione dei cittadini sono condizionate deviate
Da un'onda diffuse continua di vocifera azioni di faziosità di invenzioni calunniose che inquinano il dibattito politico e mirano non solo ha destato vi rizzare un equilibrio di governo ma gettare ombre in modo particolare sulle istituzioni di più alta garanzia e di imparziale e unitaria rappresentanza nazionale
Mi auguro cacciò si sappia reagire in diversi ambiti compreso quello dell'informazione così delicato e così esposto a quelle fuorvianti tendenze
C'è comunque chi ha il dovere per la responsabilità che gli spetta di non concedere a un clima avvelenato magari per mettersi al riparo da provocazioni che impunemente tendono a colpirlo
In questo spirito di recente non mi sono sottratto al dovere giuridico-costituzionale immorale
Di porre con forza all'attenzione del Parlamento la drammatica condizione delle carceri e della popolazione carceraria e dell'obbligo
Dell'obbligo
L'obbligo di Offenbach era
Lombri e l'obbligo dire ottemperare con urgenza alla pesante sentenza ingiunzione della Corte europea dei diritti dell'uomo di quel messaggio al Parlamento
Comunque si indicavano dati di fatto cifre non occulta Bindi e scadenza al non eludibili e nello stesso tempo si suggeriva una gamma di possibili rimedi e interventi è stata da più parti alimentata un'area una rappresentazione contraffatta grossolanamente strumentale
Ringrazio quanti in Parlamento e nel pubblico dibattito hanno mostrato di intendere il messaggio nella sua reale ispirazione portata intervenendo con argomenti di particolare qualità
Il Parlamento farà in assoluta libertà le sue scelte e se ne assumerà la responsabilità
A voi debbo solo dare assicurazione del mio fermo intento di non sottrarmi annesso un adempimento
Per e siccome Oboh o facilmente aggredibile che sia purché rientri nei doveri e nei limiti del mio mandato
Poi i doveri e quindi i miti costituzionali che in egual misura ho sempre scrupolosamente osservato grazie della vostra attenzione
Grazie ancora al Presidente della Repubblica questo intervento denso di contenuti
E di stimoli per tutti noi adesso conclude i nostri lavori di oggi l'intervento del Presidente De
Il
Consiglio Enrico letta
Signor Presidente della Repubblica
Caro Piero Presidente dell'ANCI cari Sindaci caro Sindaco di Firenze caro Presidente
Caro Enrico Presidente
Della mia regione
Sono molto contento di questa occasione sono molto contento di avere l'opportunità di parlare qui di fronte a voi
Il mio intervento sarà un intervento a questo punto della giornata della nostro pomeriggio breve
Ma soprattutto perché credo che il Presidente del Consiglio debba parlare quei fatti più che con le parole e quindi siccome credo parlare soprattutto con i fatti io vi dico due
Che sono per me i fatti che sanciscono la richiesta di alleanza che in questi sei mesi perché sono passati sei mesi dal giorno in cui
Il Presidente della Repubblica
A
Pensato che la soluzione
Per il Parlamento che era uscito
Così instabile dalle elezioni politiche di febbraio potesse essere quella che in questi sei mesi ha governato il nostro Paese
E in questi sei mesi sono due gli impegni che ci siamo presi con voi
E in linea con questi impegni voglio prendere rispetto alle parole che il Presidente Fassino ha detto adesso
Impegna continuare su quella strada il primo impegno questo è un Governo politico
Politico a tutto tondo
Ed è un Governo soprattutto che quando in quelle ore così concitate in cui abbiamo dovuto far nascere la squadra di Governo
Un punto fermo c'è stato il punto fermo è stato che il ministro delle autonomie doveva essere il Presidente dell'ANCI è per me è stata una scelta forte che riconfermo qui donna
Dà un'indicazione
Che vuole rafforzare il ruolo ovviamente di Graziano Delrio Graziano Delrio e umbra ministro a prescindere
Ma la scelta di Graziano Delrio è stata una scelta dovuta anche e soprattutto al suo ruolo istituzionale in quel momento è una scelta che voglio qui confermare perché fa parte di un'idea e l'idea che non siamo noi e voi
E in questo riprendo lo spirito delle parole
Del Presidente dell'ANCI
Il noi e voi finisce finisce con la nascita di questo Governo è un noi collettivo noi i rappresentanti delle istituzioni che dobbiamo affrontare con difficoltà
Con compartecipazione condivisione
Sacrifici e prospettive positive perché noi siamo accomunati tutti da una caratteristica
Noi siamo quelli che non possono mai spegnere il telefonino
Di giorno di notte
Il nostro telefonino i nostri telefonini sono sempre accesi perché c'è sempre un'emergenza
C'è sempre delle persone alle quali dare risposte in emergenza c'è sempre un problema
Non c'è mai la possibilità distaccare e io permettetemi di dire che questo noi lo sento quanto mai un noi che ci deve
Far guardare al futuro con grande
Senso di solidarietà motivo per il quale il Governo ha scelto un ministro
Che è un ministro che di per sé dà un'indicazione di lavoro e nel discorso che il Governo col quale il Governo è nato e ha preso la fiducia in Parlamento essendo un Governo parlamentare ed essendo quindi un Governo che nasce
Dalla fiducia del Parlamento completamente in quel discorso e c'è stata e c'è
L'indicazione
Del percorso che abbiamo davanti e che io voglio qui rilanciare sulla base delle parole come ascoltato
Le parole che ho ascoltato all'inizio
E la scelta cioè è stata quella di dire noi ci impegniamo
Al cambio di direzione
Quando si cambia di direzione sappiamo tutti benissimo che il cambio di direzione vuol dire che non si risolvono in un giorno tutti i problemi
Parlo a persone i sindaci che sanno cosa vuol dire perché ognuno di voi quando è stato eletto il giorno che è stato eletto sa
Che ha davanti un tempo limitato nel quale deve
Riuscire a lei realizzare le cose che ha promesso e sacche la direzione è quella che conta e il cambio di direzione che abbiamo promesso un cambio di direzione che con la legge di stabilità
Con la fatica di una legge di stabilità faticosa perché è una legge di stabilità che sta ancora in un tempo nel quale il nostro Paese ha problemi significativi di finanza pubblica
Ma questa legge di stabilità rappresenta per il rapporto con i territori con le autonomie con i Comuni quel cambio di direzione che avevamo promesso innanzitutto sul tema della fine dopo dodici anni
Della
Cattivo del patto di stabilità che si stringe ancora di più il patto di stabilità per la prima volta ricomincia
Ad aprirsi e ricomincia ad aprirsi sulle spese di investimenti
E questo non è un motivo legato a un fatto particolare è una scelta strategica cioè si pensa che così si possa rilanciare il Paese si pensa cioè esattamente come Presidente Fassino ha detto prima
Che attraverso ciò che passa dai Comuni dalle vostre attività nel rapporto
Con l'economia dei territori si possa esser siamo Interfree partire gli investimenti che possono generare posti di lavoro che è l'elemento di cui abbiamo più bisogno posti di lavoro immediati posti di lavoro tra i giovani ne abbiamo parlato e ne ha parlato il presidente Rossi prima così
Diffusamente così bene
Il secondo per la prima volta non ci sono i tagli dei trasferimenti e anche questo è un cambio di
Direzione che certo
è difficile dire che rappresenta la soluzione di tutti i problemi
Ma è quel cambio di direzione che avevamo detto e che oggi ci può far guardare anche al rapporto tra di noi con un rapporto tra persone che prendono impegni li mantengono e quindi possono prendere reciprocamente di altri impegni
Così come lo stesso tema
Anch'io prendo per buono il tema delle verifiche che dobbiamo fare sulla questione la service tax ma anche lei la posizione di quel miliardo di euro è la dimostrazione che ci siamo siamo al tavolo e ognuno fa la sua parte ognuno assume le sue responsabilità ma questo ovviamente
Servirà anche per il futuro ho ascoltato parole importanti io mi fermo rapidamente perché
Voglio dire che la legge di stabilità in Parlamento sarà discussa
La discussione e la partecipazione dell'ANCI e dei Comuni così come quella delle regioni anche sarà ovviamente importante per cercare di migliorarla ma quello che conta è la direzione di marcia dalla quale andiamo
è una direzione di marcia signor Presidente che è quella di persone che si assumono responsabilità che non dicono sempre è colpa di qualcun altro o è responsabilità di qualcun altro il nostro Paese credo che abbia bisogno di persone così di persone che semplicemente di fronte programmi si rimboccano le maniche
Decidono cosa bisogna fare e lo fanno senza scaricare su altri le responsabilità queste la scelta che credo ci accomuni oggi
Ed è una scelta rispetto alla quale soprattutto
Le parole che abbiamo ascoltato adesso sul tema delle riforme istituzionale sono parole che ci devono vedere credo tutti impegnati
L'Italia se non funziona
Non ha funzionato anche perché le regole che abbiamo sono regole che non funzionano regole vecchie
Io ricordo a me stesso e ognuno di voi e risottolineo quello che il Presidente della Repubblica ci ha appena detto quanto è stato importante per il ruolo dei Comuni il cambio delle regole
Quel cambio delle regole vent'anni fa è stato un cambio delle regole che ha reso i Comuni più forti più efficaci più in grado di rappresentare quello che hanno sempre rappresentato una storia italiana
Ma che oggi sono in grado di rappresentare sicuramente meglio grazie al cambio delle regole
Che allora se è così non abbiamo paura del cambiamento istituzionale è un cambiamento istituzionale che renderà il nostro Paese in grado di funzionare meglio
Renderà il nostro Paese in grado di avere persone che lo governano ai livelli vari in grado di assumersi le responsabilità e poi di fare
Le cose per le quali questa responsabilità se sono assunte questo è il senso degli impegni che stiamo prendendo il senso delle parole che ci siamo detti
è il senso degli incontri che abbiamo fatto in questo periodo incontri in cui
Alcune cose si sono riuscite poi a fare subito altre
Le faremo in un secondo momento perché
Credo che ci sia la necessità come nei vostri Comuni di sapere che bisogna attenere
Non soltanto i bilanci sotto controllo ma bisogna essere in condizione di sapere che dalla crisi si esce passo per passo uscire passo per passo dalla crisi e termino su questo vuol dire
Essere fiduciosi avere la giusta
Prudenza perché noi sappiamo e dobbiamo sapere che non ci vuole nulla per ritornare
Nella difficoltà nella quale il nostro Paese era fino a qualche mese o fino a qualche anno fa non ci vuole nulla
Io credo che la necessità da parte di tutti noi di sapere che sono i passi giusti la direzione giusta
E credo soprattutto le realizzazioni passo dopo passo che saranno quelle che ci consentiranno di arrivare i risultati che insieme vogliamo raggiungere quelli per i quali siamo tutti qui insieme impegnati
Io l'ho detto all'inizio e lo confermo accade sono state sei mesi in cui abbiamo lavorato insieme
In cui insieme abbiamo fatto tante cose avremmo voluto farne di più ma io sono convinto che questo metodo pagherà alla fine il metodo che disse rispetto alla stabilità
E rispetto alle realizzazioni rispetto soprattutto
Al dire poche cose e possibilmente quelle poche cose a cercare di farle rispetto a tanti roboanti annunci che non sono quello di cui oggi il nostro Paese ha bisogno oggi siamo di fronte a una grandissima opportunità quella grazie alla stabilità ritrovata di uscire da questa situazione di difficoltà di avere nuove regole come il Presidente oggi ci ha detto che ci consentano di far sì che questo nostro Paese così bello
E straordinario
Di cui tutte le vostre città sono una più bella dell'altra
Ognuno è bellissima è Unione straordinariamente unica come diceva
Matteo prima unica e allo stesso tempo però siamo tutti insieme e se siamo tutti insieme io credo che questo essere tutte insieme debba consentirci oggi
Di sapere che lo dando tutti insieme per questi risultati il Paese ce la può fare se ce la può fare ogni comune ce la farà
Se complessivamente andiamo tutti in difficoltà io credo che ogni Comune vi farà la sua difficoltà in modo diverso Italia il Paese dei Comuni
L'Italia un Paese che ha garantito l'uscita dalla crisi che sta garantendo l'uscita dalla crisi con tutta questa determinazione che tutti ci abbiamo messo
Adesso le riforme le riforme facciamola insieme
E soprattutto l'uscita dalla crisi sia un'uscita che porti crescita e occupazione che penso penso per ognuno di noi
La maggiore delle ambizioni possibile grazie
Grazie grazie Presidente del Consiglio bene i nostri lavori riprendono domani alle nove e trenta grazie