Settimana Internazionale

Nelle ultime settimane internazionale e la trasmissione di oltre l'ASI in punti fino alla votazione Palanza e la rivista Istat in studio Giuliano a Fellini questo il tema di oggi
La crisi
In Libia si presenta oggi con
Grave deterioramento del quadro di sicurezza questo quadro ci ha tra l'altro portato a decidere il quindici febbraio la temporanea chiusura la nostra
Ambasciata
L'ultima tra le ambasciate occidentali rimaste aperte al
Tripoli per il rischio di saldatura tra gruppi locali e da esce
E la situazione va seguita con la massima attenzione la caduta di Gheddafi ha scoperchiato rivalità politiche religiose regionali etniche tribali
Che il vecchio regime dittatoriale era riuscito in gran parte a soffocare l'Italia ha deciso sin dal primo momento di sostenere senza sosta lo sforzo di mediazione delle Nazioni Unite
Condotto dall'inviato speciale Bernardino Leo
Sapendo bene che l'unica soluzione alla crisi del Paese quella politica ma dobbiamo essere
Chiari sulla situazione che si sta sviluppando
Mentre il negoziato nuove questi primi passi la situazione si aggrava
Il tempo a disposizione non è infinito e rischia di scadere presto
Pregiudicando i fragili risultati raggiunti
Questi panda Gentiloni Ministro degli affari esteri e cooperazione internazionale informava la Camera sulla situazione libica dopo giorni in cui si sono susseguite notizie preoccupanti che lo fattoria accendere i riflettori mediatici e politici su questo Paese o per meglio dire su questa realtà perché come ricordava il freno Mantica già sottosegretario agli esteri con delega al Medioriente la Libia è bello altana dall'aderire al concetto di Stato nazione come ce lo rappresentiamo in Occidente
La Libia non è mai esistita
Dal punto di vista come noi europea immaginiamo
Un governo delle istituzioni precetti sindaci chi erano questi consigli di geometria
Che hanno una forma quella filiera Figino la più grande democrazia al mondo in realtà come andavano le tribù le importanti tribù
Della
Della Libia
Molto numerose voglio ricordare che una delle più grandi quali sono alla e non è tenuto a più di un milione di persone e Gheddafi ha sempre governato con le tribù cioè nel senso pagandoli distribuendo
Le ricchezze fino al petrolio altra cosa ricordiamoci che Gheddafi quindi la Libia non ha mai avuto un esercito nazionale
Perché il vecchio colpito Gheddafi aveva paura non esercito Fortè quindi non ha mai avuto mantenuti hanno combattuto le tribù e i miliziani chi li paga
Detto questo per dire che la Libia va affrontata per quella che nella tradizione c'è un Paese che già di per sé
è diviso in tre la Cirenaica la Tripolitania dice Gianni dove li tribù sono di grande rilevanza e in questo momento proprio perché manca un Governo centrale addirittura e ce ne sono formalmente due
C'è una situazione in cui tutti sono contro tutti e difficile
Capire chi e con dignità chi e con Alba che sono le due i due schieramenti principali stranamente possiamo dire io ne sono convinto che le elezioni del venticinque giugno perché fino a quel momento la Libia
Sembrava avviata su una strada di transizione gestibile in cui hanno vinto i moderati e lo Stato l'occasione per scatenare chiamiamo gli estremisti o comunque quelli che non erano allineati con questa dizione
Perché da loro le situazioni sono estremamente imprigionate cioè purtroppo in tutto il giorno venticinque giugno in poi un groviglio un labirinto che non sembra avere più un centro insomma
Riassume bene il panorama degli ultimi mesi Giuseppe Scognamiglio Presidente di Europa mai editore della rivista Ist ci sono o fondamentalmente forse quattro aree del Paese sul brano a quattro forze riveste
Per avere poi dopo dai contezza di cosa fare verrà per risolvere il problema capitoli
Dove c'è ancora insediato il vecchio Parlamento che continua a governare Tricoli scritta
Misurata e diciamo il riferimento politico di questa area e la nicchia così Vitalba libica
Che è una coalizione che comprende una minoranza berbera P.O. di fratellanza islamica e qualche fazione islamista radicale
A questa Area qui fanno riferimento anche Turchia e Qatar come paesi diciamo principali che forse inizialmente aulica da sostenere nel intera la fratellanza islamica moderata e ci siamo ritrovati però
Un po'tra le mani anche qualche fazione più radicale
Poi c'è questo nuovo Parlamento che ha avuto il riconoscimento internazionale che però
Non ho potuto insediarsi nella capitale è stato costretto a fuggire Hutton Broch che è vicino al confine egiziano questo anche è importante capirlo fisicamente
Controlla una piccolissima porzione del Paese
Nemmeno alcune città importanti vicine autogru credo e che fanno capo a l'esercito quindi è diciamo la componente laica
E godono del sostegno l'Egitto Arabia Saudita Emirati Arabi che temo lo l'espandersi di un estremismo islamico pericoloso anche per loro e anche degli Stati Uniti
Il personaggio attorno al quale ruota questa questa questa componente in generale affittarla anche è stato diciamo inglobato le forze armate non facendone parte per la verità fin dall'inizio
Poi c'è Bengasi perché l'origine diciamo della della rivoluzione del del due mila undici
E che oggi in mano ai gruppi jihadisti salafiti in particolare quelli che si riconoscono in questa figura di rilanciare alla Sharia anche una milizia islamica
Che per esempio che la rete protagonista dell'appalto dell'uccisione del console americano subito all'indomani della rivoluzione del due mila undici
Infine la quarta componente quella che si colloca a Berna
E che quella l'unica che è di fatto si spinga dichiaratamente allo Stato islamico e quindi oggi controllata anche esiste e quindi è arrivata alle porte di misurate Tripoli quindi è quella che più da vicino minaccia
Diciamo il vecchio Parlamento Tripoli ca la Libia strategicamente è sempre stata una priorità italiana ancora primati europea ed internazionale ma richiamare l'attenzione in questi giorni un ridire rivendicata dal sedicente state islamico in cui vengono uccisi sgozzati ventuno egiziani di confessioni cristiana copta nelle prossimità di Terna media tra l'altro che si conclude con delle minacce alla stessa Roma presi un po'come era già dai e da precise adesso pirata l'Egitto ha effettuato dei media in territorio libico ed ora chiede all'intervento militare condiviso ma il coinvolgimento egiziano risale davvero solo a pochi giorni fa
E possano aver agito edilizie anni senza il consenso degli Stati Uniti lo chiediamo ad Alessandro Politi analista strategico
In realtà l'azione dell'Egitto in Libia era già visibile prima
Magari bombardamenti sono ancora più visibili ma insomma è ormai da qualche mese che l'Egitto stavo svolgendo un'attività intende fra all'interno della Libia
Ovviamente per la protezione dei propri interessi nazionali Vallo degli Stati Uniti immagino che
Ci sia stato anche perché perché uniti non sono più nella vecchia modalità di controllo totale dell'OPA Callea liquidi credo che il locale scambio di informazioni
Che ci può essere tra Paesi interessati dallo stesso problema amici ci sia anche questo
Alessandro molti in questi giorni si chiede non si con le azioni di Giordania ed Egitto stia nascendo quell'alleanza militare araba che per molti può essere la risposta alle minacce terroristiche minacce che fanno paura anche all'Occidente
Per l'Occidente un rischio non è una minaccia alla minaccia è una cosa
Molto più volte è molto più serio che coinvolge molte più persone
Certamente il rischio di un attentato nessuno vuole avere degli attentati accanto al suo questo è ovvio ma insomma bisogna mantenere proporzione le coalizioni in questo caso sono delle coalizioni che ci sono sono anche molto ambigue sa che ci sono del Paese che lei con la mano governanti mandano aerei con la pala offriva finanziano gruppi terroristici evidentemente non può essere un caso insomma però c'è sempre questo dettaglio un po'inquietante di andare di giorno a fare i pompieri e di notte qualcun altro Salines Diario
Non so se questa sia
Come dire una strada ideale in genere uno delle
La politica e l'arte del possibile ma la domanda noi che siamo
Dall'altra sponda riusciamo a ottenere veramente qualcosa di concreto rispetto dei Paesi che invece con questo tipo di rischio e minaccia Corsini a Roma
Certamente davo la e una minaccia portabilità giocata
Questo non c'è dubbio devono minacciose
Certamente la Libia oppure inquietudine al Cairo ma è lo stesso carico non riesce a mettere in ordine i suoi affari nella penisola del Sinai che pure ha affiliazione al fenomeno dei gruppi a un'affiliazione aperta con loro Lippi si
Quindi
C'è qualche cosa che non è maledettamente chiaro su questo i conti necessità di fare qualcosa di quelli più penso di qualunque colloqui faccia sarebbe bene invece chiarirsi oppongo bene cosa alquanto quarantotto e con quali soldi perché altrimenti rischiamo di avere delle sorprese sgradevoli
Qual è dunque il ruolo dell'Egitto in Libia Mattia Toaldo ricercatore politico per il programma n'è NAU vero mica liste Nordafrica alle Alpi ANT anzi non fare né relation di Londra
Poi cercare di spiegarci la Libia e soprattutto uno dei teatri di battaglia della guerra regionale
La guerra il cui obiettivo è la sopravvivenza o meno dell'Islam politico
E quindi è la guerra tra all'Egitto e gli Emirati Arabi all'Arabia Saudita da una parte incantare la fratellanza musulmane la Turchia dall'altra l'Egitto errata sempre presente in Libia che ha come esempio che come forza
Militare come esempio perché infatti di Lidia cominciano a peggiorare decisamente all'indomani del golpe egiziano dell'estate del due mila tredici per cui gli esami incominciano a maturare la paura di fare la fine dei loro
Viene di piani e quindi chi asserragliano nel Parlamento Armano sempre ritenendolo milizie si preparano allo scontro dall'altro lato emerge il generale star è ridicolo ma che sogna di diventare
Il generale Chiti
Del suo Paese e da lì comincia un po'la guerra che vediamo oggi è una guerra nella quale appunto l'Egitto
è stato coinvolto in dai primi momenti in cui è intervenuto militarmente già dall'estate del due mila quattordici forme rivelato poi anonimi funzionari americani e che ha deciso di intervenire fa invece pubblicamente dopo attacco contro i costi
Anche a tema TIA chiedo un commento su questa possibile coalizione araba che qualcuno ha già ipotizzato
C'è un'unità militare sicuramente tale Egitto gli Emirati Arabi ma non tutti i vicini della Libia condividono la Giannettini si farà il ruolo algerino nei metti passati è stato quello di fare i pompieri e cercare di trovare un accordo politico tra le fazioni libiche per evitare proprio l'intervento di piano a invidia che ovviamente
Potrebbe potenzialmente portare un esercito molto grande molto vicino all'Algeria
Preoccupazioni simili ha avuto la Tunisia
Ma avendo risorse molto più limitate rispetto all'Algeria anche perché la Tunisia coglie già sul suo territorio e quindi un milione
I profughi libici ed è l'unico vero confine aperto che alla Libia quindi è la vera valvola di sfogo di qualsiasi conflitto in Libia un confine che è molto difficile da controllare per la bonifica
Ma come siamo arrivati a questo punto l'ex Presidente Napolitano non sembra avere dubbi
Come possiamo ascoltare ora in questa stralcio preso dal suo commento all'intervento dello stesso Gentiloni che abbiamo ascoltato prima l'errore più grave è consistito in una sorta di disimpegno io
Di larga parte della comunità internazionale nella fase successiva a quella dell'intervento militare e della
Caduto o dell'abbattimento del ruolo del Presidente Gheddafi
Che poi io
Questa è una parentesi si possa parlare oggi di Stato fallito suscita in me qualche perplessità perché ritengo che nel senso moderno dell'espressione uno Stato non sia mai esistito in legno non era uno Stato nell'esercizio del potere autocratico e personale del Presidente Gheddafi sulla base di un certo sistema di rapporti e di equilibri con la
Moltitudine delle tribù
I centri in Libia e sulla base naturalmente di un grande potere
Di persuasione popolare dovuto aveva enorme liquidità di cui disponeva Rossato e per esso in realtà il precedente Gheddafi
Ma c'è chi la Libia non l'ha abbandonata anzi ha lavorato e lavora per cercare proprio di traghettare il Paese nel post due mila e undici ne è un esempio Giulia Castellazzi responsabile del programma Libia di non c'è pace senza giustizia lavoro
A tal dal due mila tredici al programma in Libia i qua non c'è pace senza giustizia e lavoriamo appunto sul progetto di transizione in Libia danni
Del due mila undici ed abbiamo una presenza sul territorio dal due mila i codici vent'anni appunto il il due mila undici era rivolta alla critica proprio in questi giorni
Va ricordato che cade l'anniversario della rivolta a verificare il diciassette febbraio e la rivolta ne ha sicuramente
Da qui però anche una
Programmato di transizione del Paese spetta una dittatura alla democrazia in un progetto che
Sicuramente arriva dimostrando lungo di
Ricatto in cui
Di e assistito allora il respiro partenti al crescere
è un desiderio di libertà giustizia e il riconoscimento etnica Tripi rimane delle responsabilità per i crimini commessi sia durante in condizione di operanti quarantadue anni di regime
Nel corso degli anni come come non c'è pace senza giustizia sul territorio abbiamo lavoratori stiamo tuttora lavorando con gli istituti quindi gli attori locali della Società civile libica per cercare IP continuare a coinvolgere indica diversi settori della società significa nel processo sul testo di giustizia di tradizioni nella un'infrazione in canali tutti crimini internazionali ed obiettivo e quelli noti aiutare di continuare ad aiutare i tagli supporto agli attori politici ignaro apportare iniquità proprio ruolo all'interno Pella
Praticamente evocati ca abbiamo fatto quel gesto all'interno del Paese fino alla fine del mese di luglio del due mila quattordici quando quegli scontri
Diciamo quelli più e un più intenso stili erano già Ina in corso qua i a seguito comunque degli attacchini all'aeroporto
Percentualmente quindi gli occhi
Abbiamo come altre organizzazioni internazionali dovuto considerare la possibilità anche i militari tirarci temporaneamente dal Paese quindi
Al momento vi sto parlando della vicina funivia da dove stiamo operativi direttore pari quel patto
Sì però non è un grandissimo numero purtroppo di attivisti critici che riescono trovati costretti
Ad abbandonare il proprio Paese proprio a causa delle violenze
Attualmente in corso
Un lavoro che precede il vostro anche fuori dalla Libia ma quanta deleterio per la società civile e per il processo di ricostruzione del Paese il fatto che molte istituzioni organizzazioni internazionali siano state costrette ad andarsene
Proficuamente questua un ha un impatto sicuramente anche il Paese ha ha voglia di donne oddio rappresenta comunque di organizzazione di questo tipo anche gli altri eventi internazionali purtroppo è notizia recente quella della chiusura temporanea anche dall'Ambasciata italiana che comunque ha sempre giocato solo è molto importante all'interno della leader centrista attorno a un punto di riferimento molto importante quindi sicuramente è un momento dedicato e il fatto che molte orrenda che ogni cristiano dovuti trovare considerare la possibilità anche di muoversi temporaneamente dal Paese non è non è incoraggiante tuttavia vorrei ricordare che per quanto riguarda l'impegno che non c'è pace senza giustizia continua anche lì in non è il predetto avvocato con i nostri partner appunto perché vogliamo che il discorso sulla Libia venga portato avanti ancora e questo può essere fatto
Ilian dalla vicina gli amanti appunto con contato
In
Avanti il più possibile Roma costanti con la qualitativa che hanno dentro prima nel Paese e questo sicuramente può dare
Forza che in giudicato nuova persone con cui abbiamo lavorato tanti anni che hanno voglia si continua a portare avanti questi dialoghi che credono in questo impegno che è stato preso non solo non c'è pace senza giustizia ma anche da molte altre organizzazioni nella costi per gli anni
Ma tornando alla stretta cronaca l'estremismo islamico che oggi mi attenta errore con l'acronimo dai show ITIS e la cui contaminati non è in Libia ha fatto scattare la molla di un intervento ufficiale egiziano cosa ci dice della situazione e fino a che punto può arrivare
Mattia
Chi l'interferenza regionale è un elemento cruciale ma non facciamo l'errore di pensare che appunto tutto sia cominciato con la guerra del due mila undici incedibili piacere da parecchi decenni ed i libici erano una delle nazionalità più presenti nella guerra in Afghanistan gli stessi gruppi jihadisti avevano preso la guida dell'opposizione Amato a Gheddafi negli anni Novanta pur essendo stati arrestati erano stati poi liberati dal dittatore tra il due mila nove due mila undici
Chi ha all'interno di un processo politico ossia per una dinamica simile a quella venuta insidia per cui i diversi dittatori arabi distinti minacciati dalle rivolte del due mila undici liberavano i terroristi in maniera da
Diffondere il caos per potersi presentare come gli unici veri tutori dell'ordine quindi diciamo che in partenza in via di uno che vediamo a via l'eredità avvelenata di Gheddafi ma dobbiamo avere rimpianti per quell'epoca
Un'altra componente fondamentale è la Siria invece perché molti edifici sono andati a combattere in Sicilia
Per lo Stato islamico e poi hanno trovato in via Adda
A Casale grazie all'operazione del generale fare quindi hanno deciso di ritornare in Libia e infine c'è un'altra componente anche qui molto siriana se vogliamo e cioè che quei gruppi islamica i locali libici che
Erano emersi dopo il due mila undici adesso stanno smontando attenerci votare questa espressione verso lo Stato islamico fra i loro combattenti vengono attratti sempre di più dal Progetto e dall'immagine vincente
Quello è proprio il tuo amico toglimi è un'altra curiosità Mattia parliamo di comunità internazionale Europa Italia ma forse dimentichiamo un ulteriore elemento che altrettanto importante in questo quadro mi riferisco alla Russia
La Russia un ruolo tecnico e un ruolo politico in Libia il ruolo tecnico è dato dal fatto che che dati comprava le armi soprattutto all'Unione Sovietica e poi dalla Russia e quindi
Per
Avere demolizioni e le riparazioni
Per avere cioè che poi dati tecnici afgano far volare bisogna rivolgersi
O all'adozione qualche Paese dell'ex impero sovietico in maniera tragicamente comitati come il Governo dito Brooke ad letta ha un rapporto molto forte con la Russia il Governo rivale ha mandato un suo emissario in Ucraina sperando di ottenere dal Governo ucraino un po'di armi
Evidentemente non avendo letto i giornali non sapendo che l'Ucraina le cerca le armi non le vende
La Russia per esempio ha fornito o comunque sono arrivati in Libia di fabbricazione russa cinque aerei su coi che hanno enormemente aumentato il potenziale di fuoco dell'aviazione dell'esercito di problemi
E poi valutiamo ruolo politico il Governo di Tombolo CAI quello riconosciuto internazionalmente una delle due Grandi Stazioni lotta alla guerra civile
Ha un forte rapporto con l'Egitto
E l'Egitto come sappiamo in queste settimane in questi mesi che ha costruito un forte rapporto non solo politico ma anche militare con la Russia la guerra di Libia che in chi ha cominciato ufficialmente ieri ma che in realtà cominciato da un bel pezzo
è il primo tenta di questa nuova alleanza la logica vuole dimostrare che in Medioriente al contrario gli americani non abbandona nessuno non ha abbandonato tarda e ora deve dimostrare che non abbandonerà sì sì
Qual è il prossimo passo anche per noi italiani così legati a questo Paese geograficamente relativamente vicini a una vera e propria polveriera siamo davvero pronti ad intervenire militarmente Sampras sotto egida ONU
Però può essere questa nemmeno una risposta Alessandra
Sul fare o non appare chiaro che è una faccenda molto Tarquinia dove presso gli equilibri cambiano con rapidità
Però io vorrei solo dare un criterio neutro non riesce a monte e in trentotto
In Afghanistan quando o l'operazione americana corpo la liberazione del Paese dei talebani con un certo successo
Se poi
Non si fossero trascurate le zone di frontiera si fosse fatta una visione concreta di risanamento del Paese
I talebani avrebbero avuto molta fatica a ritornare poiché rapidamente si erano intervenuti e penso saggiamente
In Iraq quando la caduta del regime di Saddam comunque raccoglieva un consenso di fasce importanti della popolazione irachena
Genericamente i gli scippi corte qui chi è che ci accoglie veramente a braccia aperte perché
Questa è una domanda che sarebbe opportuno fare perché insieme questi perché la domanda che clausole comunque avrebbe fatto in che tipo di guerra vado a caccia allarme
Se non troviamo delle risposte convincenti effetti dovrebbe rischiamo di avere delle sorprese Tessi me come già le abbiamo avute dopo la famosa guerra di Libia del mille novecentouno capisci nel giro di qualche comunque
Alla luce anche degli eventi del due mila e undici Alessandro quale secondo te rischio da evitare assolutamente se la situazione del genere dovesse davvero avverarsi qualcosa
Se veramente bisogna pensare molto seriamente all'opportunità di questo intervento perché altrimenti rischia di essere una ricerca di colazione che crea più problemi di continuare a risolvere
Oppure rischia di essere un intervento decennale denunciare ampie esperienze in materia
Io eviterei di fare il lavoro sporco per qualcun altro acts
E così veemente di evitare di fare il lavoro sporco per qualcun altro perché altrimenti questo è un
è un grave danno non solo l'interesse nazionale ma anche all'interesse alla stabilità nel Mediterraneo sono francamente molto preoccupato del fatto che
A livello per esempio di Ministri degli esteri della DC del cinque più cinque
Manchi come dire una riunione una concertazione una discussione per la situazione essi avviene in segreto beh forse è opportuno che il Parlamento primo quindi forma
Chiusa te Scognamiglio diplomazia politica sembrano davvero in difficoltà ma nemmeno la via militare convince poi molto io credo che il problema Pontecorvi dove uno più bravo otto
Quella del blocco navale un blocco navale bene
Di realizzazione ragionevolmente possibile
E ottiene due immediati obiettivi e cioè o è quello di evitare gli sbarchi perché si evitano gli imbarchi fondamentalmente e quindi si evita il problema sicurezza e della e dell'invasione delle nostre coste
E il secondo obiettivo è quella di tagliare le fonti di finanziamento del di questo nascente quindi califfato Tripolitania o che è quello è che chi la fa la fonte che il petrolio non controllano i tre punti
Sì dell'ENI che sono ancora molto a Ovest
Ma controllano una serie di vi Pucci dai quali stanno riuscendo a ottenere dei proventi e spostandolo cioè noi blocchiamo con un blocco navale questa fonte di fatto prosciutti hanno all'origine la loro capacità di sostentamento
Questa è la misura immediata tempo e ovviamente bisogna guardare anche al medio lungo periodo e cioè prima di imbarcarci in qualsiasi altra cosa che non sia questo blocco che per il momento ci metterebbe a chi muro e dobbiamo chiaramente dare una risposta alla domanda principale cioè cosa vogliamo che accada in Libia quali sono gli interlocutori corregge queste quattro
Diciamo aree quindi governanti diverso del Paese quella che noi riteniamo affidabile con la quale dialogare eventualmente da sostenere
A proposito di fattori economici Mattia già mesi fa era chiaro che la lotta intestina libica fosse intrecciata con la rivendicazione del Tesoro di Stato e chiaramente delle risorse molto redditizia del Paese
Il fattore economico è molto importante nel conflitto ridicola tant'è vero che ipotesi e i porti petroliferi sono stati uno dei luoghi più importanti nelle battaglie questo hanno fatto capo
E anche il controllo dei proventi del petrolio è al centro del conflitto ad oggi la Libia produce molto poco
Circa un decimo di quello che produceva sotto Gheddafi e che quindi la questione dei proventi sembra quasi superata ma ci sono stati mesi in cui aumentavano i combattimenti aumentavano anche
I proventi del petrolio aumentava la produzione i proventi del petrolio vanno a finire la Banca centrale libica che poi paga gli stipendi a tutti
In tutti i lati della guerra civile la guerra civile libica è una delle poche
Le guerre civili delle quali chi combatte lo fa in gran parte con uno stipendio pubblico e quindi il controllo della Banca centrale è diventato uno degli obiettivi centrali di una battaglia parallela quella combattuta sul terreno
Che è una battaglia per il controllo delle istituzioni
Quanto alla Banca centrale c'era il controllo della compagnia petrolifera nazionale che è quella che fa i contratti con le compagnie petrolifere
E della autorità per gli investimenti in Libia la Libia diciamo il grande portafoglio del patrimonio ridico accumulato durante Gheddafi che ha un patrimonio sia canario che immobiliare
Di diverse decine di miliardi in parte localizzato in Italia in parte in Gran Bretagna in parte nel resto del mondo
Stiamo parlando di decine di miliardi di dollari che non centinaia di miliardi di dollari che fanno gola a tutti gli attori di visceri maligni dicono fanno gola anche ad alcuni vicini della Libia
è proprio il fattore economico che potrebbe essere a la chiave per una soluzione diplomatica nel caso si riuscisse a fermare l'intervento di piano
E cioè la possibilità
Che i proventi
E le ricchezze il patrimonio della Libia vengono sottratti alle parti in conflitto e che le parti in conflitto a un certo punto finiscono i soldi
Questa è la situazione oggi in entrambi i Governi in Libia hanno poche settimane davanti in termini di liquidità hanno problemi ad approvvigionarsi
Di per dire raffinata
E hanno problemi ad avere elettricità che ovviamente permette di far fronte alle diverse cose questo è allo stesso tempo una grave minaccia umanitaria perché senza elettricità non funzionano i pozzi per l'acqua ma è un grosso spada di Damocle su chi vuole fare la guerra in Libia
Scognamiglio può essere la leva economica il grimaldello per sbloccare i negoziati e ritrovare la via diplomatica
Certamente se e si prosciugare liquidità disponibile questo è un fattore che aiuterà sicuramente la negoziato devo dire che però per me il problema e soprattutto nella componente uccide tale il dialogo cioè oggi noi affidiamo a un
Isolato diplomatico non onusiano e un negoziato complicato con un sostegno che non e chiarisce si vota a parte la comunità internazionale noi dobbiamo rafforzare la componente il dialogo occidentale probabilmente scegliendo anche un un personaggio
Su simbolicamente rappresentativo che sia anche identificabile dalla comunità internazionale come un grande personaggio che
Possa quindi portare poi un'azione più decisa
Cioè trovo che la debolezza oggi sia soprattutto nel nostro campo non tanto in quota avversario quindi
Non mi concentrerei su come indebolire le componenti DB che al tavolo credo che loro siano sufficientemente divise certamente poco affidabili però
Se non trovassero da quest'altra parte è un'offerta che sia sostanziale insensata ben sostenuta
Io ritengo che si possa arrivare poi a un ragionevole Corte
Questa personalità potrebbe essere proposta dall'Italia e accettata a livello europeo né si dovrebbe essere una proposta condivisa europea
Ma chi viene da noi visto che professiamo no di voler essere al centro di questo caso se voi come Governo italiano dovrebbe titolo proporlo altri
Posso dirle anche che mi sono meravigliato che fino ad oggi non sia venuta fuori ne avremmo titolo ovviamente a patto che lo facciamo lo facciamo nei tempi e nei modi giusti
Gioia a te che conosci in prima persona la realtà del Paese lascio l'ultima battuta che tipo di intervento internazionale a ospiti
Ma sicuramente a livello internazionale a chi deve essere
Yunnan un non interessa un coinvolgimento ma che deve essere comunque informato
Quello che
A quindici altri sponda destra potenzialmente è un un atteggiamento etnico panico che potrebbe creare addirittura dei falsi allarmismi che potrebbe essere tranquillamente evitato grazie appunto un'analisi più attenta e accurata di quella che la situazione
Settimane internazionale termina qui grazie a chi ha partecipato a chi ci ha seguito determiniamo giovedì prossimo ventisei febbraio con una nuova puntata a distinti