La nota antiproibizionista

Non abbiamo mai parlato di depenalizzazione abbiamo detto soltanto di fronte a dei risultati non positivi dell'azione di contrasto se non fosse il caso di concentrare le forze perché sono queste le forze in campo
Lo ha detto il procuratore Franco Roberti il procuratore nazionale antimafia mercoledì scorso durante la presentazione della relazione annuale della Direzione nazionale antimafia antiterrorismo
A proposito della parte dedicata al traffico di droghe non depenalizzazione lei liberalizzazione ha detto Roberti come dire una parziale marcia indietro rispetto a quanto era scritto nell'analoga relazione dello scorso anno
Dove a pagina trecentocinquantacinque si poteva leggere che di fronte ad una situazione che è evidente l'oggettiva inadeguatezza di ogni forza repressivo
Spetta al legislatore valutare sia opportuna una depenalizzazione della materia tenendo presenti
Le ricadute che la depenalizzazione avrebbe in termini deflazione del carico giudiziario di liberazione di risorse disponibili delle forze dell'ordine magistrature per il contratto di altri fenomeni criminali e di prosciugamento di un mercato che almeno in parte di appannaggio di associazioni criminali agguerrita
Evidentemente quest'anno il procuratore nazionale Roberti ha preferito mettere come dire le mani avanti per non essere coinvolto in qualche polemica politica ha preferito parlare di una ragionata scelte di priorità
Di fronte all'obbligatorietà dell'azione penale per concentrare le risorse in campo che non sono moltissime contro i settori più gravi le manifestazioni più gravi di delitti
Detto in parole povere ma Rossi se si va a leggere lo si trova scritto anche nella relazione invece di perdere tempo con i ladri di merendine sarebbe meglio concentrarsi sui grandi trafficanti
Solo che come si fa a lasciar perdere
Ci domandiamo i ladri di merendine come li chiama il procuratore nazionale antimafia che l'articolo settantatré del decreto del Presidente La Repubblica trecentonove nel mille novecentonovanta cioè il Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope al comma uno recita che
Chiunque
Senta autorizzazione coltiva produce fabbrica extra era fino al vende offre o mette in vendita cede
Distribuisce commercia trasporta procura ad altri in via passa o spedisce in transito consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con la reclusione
è come si fa
Si possono stabilire tutte le priorità che vogliamo ma finché la legge resta Quetta chiunque coltiva produce otto eccede distribuisce
Trasporta Procura così bene eccetera eccetera
Commette un reato e come tale deve essere perseguito in ogni caso presto o tardi hanno aperto un procedimento giudiziario e responsabile
Dovrà essere giudicato ovvero si resta comunque all'interno di una logica repressiva e punitiva che continua a colpire essenzialmente i pesci piccoli come del resto dimostra la stessa relazione della Direzione nazionale antimafia dunque
Per liberare le risorse disponibili delle forze dell'ordine della magistratura per il contratto di altri fenomeni criminali
Come era scritto nella relazione lo scorso anno non c'è altra strada che cominciare a depenalizzare
Che poi a ben leggere tra le righe è quello che la Direzione nazionale antimafia scrive anche quest'anno badando però a non metterò nella relazione chiaramente come lo scorso anno per evitare qualunque polemica
Detto questo la relazione interessante anche per la mole di dati che contiene e che dimostra il totale fallimento delle politiche in materia di deroghe attualmente in vigore
Una relazione parla di duecentocinquanta milioni di consumatori in Europa in un giro d'affari che nel mondo muove cinquecentosessanta miliardi di dollari
Trentacinque quaranta miliardi di euro solo in Italia dove l'intero settore manifatturiero vale quarantacinque miliardi di euro
Tutti i soldi diventasse che vengono riversati nel mercato legale
Le sostanze illegali in circolazione sono in aumento e anche le crescono i sequestri si riesce a intercettare una solo il dieci per cento e questo lo scrive nero su bianco la Direzione nazionale antimafia che parla di emergenza planetaria
Questa però
Non è un'emergenza questo
è un fallimento planetario totale e generalizzato che la relazione della Direzione entranti marker fotografa in tutta la sua realtà con la forza dei numeri
E allora e qui si ha ragione il Procuratore Nazionale Antimafia Roberti allora spetta al legislatore spetta alla politica deciderà cosa fare
Forse siamo ancora in tempo per invertire la rotta forse forse siamo in tempo ancora per cercare di ridurre i danni altrimenti per non avere voluto legalizzare le droghe prima poi
Come cantava in una vecchia canzone Francesco De Gregori saremo costretti a legalizzare le mafie