Festival Internazionale del Giornalismo - Conversazione con Marina Calculli sul suo libro «Esilio Siriano. Migrazioni e responsabilità politiche» (Ed. Guerini e Associati)

Radio radicale siamo sempre qui Ranieri festiva integrazione di giornalismo di Perugia e
C'è avvenuta a trovare Marina Cancun IBAN trovata Marina trovate
Marina che steso abbiamo ho ascoltato non sulle nostre frequenze per commentare
Ha un po'quello che avviene nel quadrante mediorientale in Siria qui oggi è un po'fare una piccola conversazione a tutto tondo su quello che sta un po'accadendo
In quei posti soprattutto anche per parlarci vado un po'più approfondito di esilio siriano fino al suo ultimo libro uscito per Guerini e Associati qualche mese fa
E sì che siano un sottotitolo migrazioni e responsabilità politiche oggi questi diciamo due assi le immigrazioni responsabilità politiche sembrano
Entrati a pieno titolo nella scena geopolitica internazionale allora una una prima battuta innanzitutto quanto è cambiato e quanto sta a campi dopo quanto sta cambiando da quando questo libro è stato stampato ad oggi
Per il libro è uscito qualche mese fa e direi che in realtà la situazione se è cambiata è cambiata forse in peggio quello che avevamo pensato di fare
Io lasciati Amati che il compratore di questo libro a era un tentativo di riconnettere l'ambito delle migrazioni con quello delle responsabilità politiche proprio perché
Ci sembra che nel dibattito pubblico ma anche poi nella realtà delle decisioni politiche che vengono prese
Questi due ambiti avvengano sempre più distaccati ovvero
I migranti vengono in qualche modo stigmatizzati in quanto tali sembra che il problema venga esattamente dal mare dai barconi che arrivano sulle nostre coste in realtà quello che abbiamo tentato di fare degli nel libro
E di ricostruire
Tutto il processo politico anche la catena di fallimenti politici che hanno portato poi all'esplosione del fenomeno migratorio
Questa è responsabilità politiche vanno ovviamente individuate a diversi livelli innanzitutto nei paesi da cui i migranti
Fuggono i migranti e rifugiati degli sfollati poi appunto ci sono diverse categorie anche categorie nuove che nel corso del ventesimo secolo sono state codificate in qualche modo dal dal diritto però se c'è appunto una responsabilità nei paesi
Di partenza ma c'è anche una responsabilità politica appunto della comunità internazionale che non riesce più a
Dare
Protezione vulnerabili anche lì dove le vulnerabilità sono protette sono comunque cristallizzato in alcune convenzioni come la convenzione
Di Ginevra su rifugiato che viene sempre più violata dagli Stati firmatari di quella convenzione anche dalla stessa Unione europea lo stesso accordo tra l'Unione
L'Unione europea la Turchia
Presenta molti punti critici proprio la luce della Convenzione di Ginevra
Ecco soprattutto nel tuo libro ce una riflessione anche umana sui destini di queste persone sulla vita di queste persone c'è
è un libro che in qualche modo ricuce anche un po'lo strato tra la politica e gli esseri umani che spesso ci sembra un po'distante e soprattutto pone anche l'accento sulla non semplificazione del fenomeno
Di cui oggi spesso la politica sembra essere stata contaminata e al tempo stesso sembra
Avere la meglio si anni programmi elettorali delle varie forze in campo nei decreti sicurezza che vengono applicati nelle varie
Strettoia di tutti quanti Paesi membri dell'Unione europea che affacciano sul Mediterraneo ma soprattutto nella percezione generale sia un po'ritornati
All'inizio degli anni novanta quando si assisteva alle grandi migrazioni che avvenivano magari dall'Albania dai Paesi dei Balcani la Società attendeva a chiudersi poi c'è stato un momento di tregua altri migrazioni differenti da Paesi dell'Est dopo
Il blocco la caduta del blocco sovietico però oggi in qualche modo si assista a questa
Diciamo retorica due velocità la prima da una parte quella appunto dei populisti che dicono tutto dipende da quello nostra in diciamo la nostra deriva dipende da quello
E l'altra però permettimi di dire anche un po'una retorica che avviene da parte di chi dice che perno immigranti sono utili che per noi e io non penso che una persona sia utile e quindi sia
In virtù di quello utilità che debba stare
Il io diciamo da questa parte però ecco queste due retoriche differenti quanto fanno male con la risoluzione del problema complessivamente
Allora c'è una retorica che pericolosa quanto quella dei populisti dei neo sovrani stia a
Che è quella della compassione non perché la compassione sia di per sé è un sentimento negativo
Ma perché la compassione esce dall'ambito della politica appunto noi dobbiamo comprendere che prima di tutto i migranti sono dei cittadini di Stati
E sono i cittadini falliti non per colpa loro ma perché è fallito un processo o un processo economico che ha permesso appunto o che non ha permesso in questo caso
Agli individui figli di un sistema a fini di una comunità politica di trovare
La propria
Dignità all'interno di quel sistema economico e politico oppure perché sono in fuga da conflitti il conflitto la guerra civile e persona matura il fallimento dello Stato
E quindi il la retorica della compassione esula dal campo della politica esula dal campo delle responsabilità
E questo che voi in qualche modo rifiutiamo questa una retorica che può essere pericolosa perché non si fa beneficenza non si fa carità
Ma bisogna in qualche modo riconoscere quali sono i fallimenti dei processi politici per poter appunto aggiustare quegli stessi processi apportare dei correttivi
Dall'altro lato c'è l'aspetto se vuoi umano del migrante o in questo caso ne siamo occupati del
Dell'esilio siriano
Ci siamo occupati dei siriani perché i coloro che hanno pensato appunto di coloro che hanno partecipato a questo libro che è un libro a più voci in cui io scialli siamo soltanto dei
Curatori
Hanno abitato per molto tempo verrà loro vita attorno alla Siria ma anche perché la Siria ci sembrava anche un esempio emblematico di un fenomeno molto più ampio molto più più complessa otto
E dal appunto dicevo i destini dei migranti e in questo caso il destino dei siriani
è un un processo interessante da tracciare perché soltanto attraverso
Punto la comprensione di come da cittadino siriano si è diventato un esule siriano un
Rifugiato un migrante o semplicemente a una un individuo che pur avendo un passaporto non poteva più
Al nostro non soltanto appunto dal due mila undici ma da ben prima entrare nel suo Paese far parte della
Vita politica e civile del proprio Paese perché ostile a di un regime
Dittatoriale criminale che appunto non ha mostrato il suo volto
Soltanto dopo il due mila undici ma era stato in prima molte delle dinamiche che sono successe nel due mila undici e dopo si spiegano proprio alla luce della dei leader lungo del lungo corso dell'autoritarismo siriano che aveva no
Messo fuori estromesso
Dal proprio territorio sono sovrano molti dei suoi cittadini molti dei suoi figli quindi noi cerchiamo di tracciare anche la storia dell'esilio siriano le varie
Fasi dell'esilio siriano delle varie ondate di oppositori politici che sono stati costretti a lasciare il Paese per sfuggire alla tortura al carcere alla morte
Ecco in questa fase i assistiamo in più che altro possiamo dire anche subiamo politicamente un'accelerazione improvvisa dopo
I fatti che
Insomma i nostri ascoltatori ben ricordati qualche giorno fa il bombardamento la parte
Della appunto di due portaerei statunitensi della
Fabbricata della base da cui son partiti insomma le le bombe in Siria ma anche secondo me c'è un avvitamento complessivo delle relazioni internazionali in quell'area che parte da dagli Stati Uniti è arrivano poi
Ad investire in pieno l'Unione europea in questa fase subiamo perché sembra che
Diciamo l'Unione europea non ci sia assolutamente nella partita sembra che
Assista e cerca un po'di
Tutelare e di
Applicare una sorta di politica di riduzione del danno nei propri territori vanno lavoro ovviamente al terrorismo e di tutt'altre se in una sorta di piano inclinato che non si sa verso cosa vada poi a scontrarsi
Ecco in questo senso sia un po'persa un tracciato comune già da tempo sulle politiche sia migratorie ma che anche di risoluzione dei conflitti sembra quasi appunto che
Interveniamo lì dove c'è da intervenire voi ritorniamo in casa nostra vuoi facciamo altri due-tre giretti in giro nel Medioriente e poi ritorniamo insomma sembra una sorta di
Bo di guardie giurate e della democrazia ma niente di più
Ecco come si può invertire il paradigma anche da un punto di vista
Della narrazione di queste cose perché poi di diciamo che a mio avviso i governanti hanno ampio spazio proprio perché le problematiche sono trattate in con queste due modalità o compassione euro utilizzo peraltro di migranti per ribaltare i piani di stabilità in sede europea per avere più risorse quindi allentare i vincoli di stabilità
Però non c'è mai ma soluzione che miri a più in qualche modo andare una successo trovare al problema
Intanto sulla Siria in particolare si sta
Realizzando coagulando l'ipocrisia internazionale nel senso che il conflitto siriano è diventato una priorità in quanto
Emerso un attore fondamentale che lo Stato islamico oltre alla pletora di milizie di gruppi jihadisti
All'interno del conflitto invece la caduta di Bashar al-Assad nonostante tra l'altro l'attacco americano
Molto più cosmetico molto più
Scenografico che poi concreto nei suoi nella sua anche volontà di provocare delle conseguenze politiche che possano modificare sostanzialmente il costo del conflitto
Ecco la priorità non è più se mai lì è stata in qualche modo la caduta di Bashar al-Assad e quindi
Una vera e propria transizione politica in Siria questo sia perché il conflitto si complicato
Nel corso
Dei primissimi anni cioè tra la fine del due mila undici e all'inizio del due mila e dodici e poi ancora di più dopo con nel due mila e tredici nel due mila quattordici dopo la proclamazione del califfato quindi
Pian piano dal due mila tredici al due mila quattordici in particolare non abbiamo completamente spostato l'attenzione dal leader dal
Cercare una transizione politica in Siria
Al TAR continuare la lotta al terrorismo che però è una lotta che quinti etiche non per cominciata nel due mila e tre subito dopo l'invasione
Dell'Iraq paradossalmente la guerra al terrore
Sta continuando a produrre i gruppi terroristici questo è il grande paradosso
Di questa guerra asimmetrica a cui non c'è soluzione in tutto questo chi è
Che porta quassù Gulino proprio il dittatore Bashar al-Assad come altri dittatori del Medioriente che proprio in nome della loro del loro partendo del nuovo partenariato nella lotta al terrorismo riescono così a legittimarsi in quanto rappresentano lo Stato
Peraltro il regime di Assad così come il suo alleato Russo e questo è un aspetto del libro che
Appunto va al cuore
Della delle responsabilità politiche hanno spesso utilizzato anche i migranti verso l'Europa come arma di ricatto
Immigranti sono diventati anche una vera e propria arma
Una moneta di scambio quasi sui negoziati internazionali proprio per rinegoziare la lì legittimazione la reintegrazione di Bashar al-Assad all'intero dalla comunità internazionale non ci ricordiamo
Le frasi di molti governanti moniti molti governanti all'inizio del due mila
E undici ancora nel due mila e dodici in cui si diceva assai deve andar via fate non è più l'auto non rappresenta più l'autorità legittima della Siria Assad mastico
è però su subito dopo il due mila tredici pian piano questa narrazione è cambiata anche chiaramente alla luce
Dei migranti che però ricordiamo non sarebbero così tanti ce ne sono praticamente cinque milioni fuori dal Paese oltre a tutti gli sfollati interni se non ci fossero i bombardamenti
Forzati su diverse aree dell'Asia i bombardamenti sulla rete civili
Li fa soltanto un attore colui che ha il monopolio del cielo colui che all'aviazione soltanto il regime di Assad e anche chiaramente la Russia
A il potere di bombardare così intensamente aree popolate da civili i ribelli utilizzano chiaramente ha armi
Fanno la guerra chiaramente ma non hanno la capacità di ai diritti di provocare così tanti
Tante vittime o comunque di poter spostare così tante persone in a così breve tempo così come può fare un bombardamento dall'alto
Ecco in conclusione tra tra qualche tra qualche settimana qualche giorno son sappiamo curata da precise uscirà aiuto nuovo libero e terrore sovrano un titolo abbastanza educativo perché comunque
In tutto quanto questo sembra esserci come colonna sonora di sottofondo punto il terrore in
Alimenta le pagine dei giornali alimenta
Anche un po'il sentire comune in questo Festival
Tra le parole chiave insomma al di là delle fichi news dirà di tutto se è questa idea anche di un terrorismo che cambia di un terrore che cambia al tempo stesso che prima magari aveva bisogno
Anche di armi non convenzionali oggi si avvale di un semplice camion diretto su una folla quindi
Cambia tutta questa percezione accordo battute di di
Introduzione anche su questo libro modo che magari poi ti ricorreremo da qualche parte del mondo per raccontarcelo arriva a breve volentieri è un libro che ha scritto con Francesco stare che lascerà presto per
Il mulino ma l'idea fondamentale quella di mettere sulla sulla bilancia la violenza del terrore la violenza dello Stato ricordandoci
Anche che i processi di formazione degli Stati processi della informazione delle sovranità spesso
Sono partiti proprio con il terrore di Stati si sono formati su montagne di cadaveri
E quindi noi ci interroghiamo realtà in questo libro su a
Cosa significa
Questa esplosione di terrore se vogliamo questa questa proliferazione di gruppi armati irregolari non statali che utilizzano il terrore e che non sono più un fenomeno temporaneo marginale sono
Una realtà concreta nel nostro sistema internazionale di cui dobbiamo tener conto quando ci occupiamo di sicurezza internazionale
E probabilmente siamo di fronte ad un cambiamento strutturale del sistema internazionale in Medioriente levante arabo in particolare magnifica ecco questa prospettiva
Perché
Perché ci fa capire come il territorio la geografia e la geografia su cui chiaramente si instaurano delle comunità politiche anche delle idee di comunità
Ricadere identico istituzioni politiche quando perdono legittimità vengono sempre rimpiazzato ed altri attori che in qualche modo ambiscono a farsi
Stato allora proprio dall'accordo dei liberi stanchi ma non soltanto degli Stati dei sistemi di potere e anche della legittimità di quei sistemi
Di potere
Si sono creati dei vuoti ma sono dei vuoti apparenti perché la seguo il voto politico
Non esiste c'è sempre qualcuno che occupa il territorio che cerca di ricreare una forma di organizzazione politica che chiaramente fare corso diverse
Immagine anche diversi immaginari
Oggi lo Stato islamico ritardi con o di un immigrato islamico a seconda dell'attore che rivendica appunto la sovranità sul territorio ci sono diverse
Idee
Che Sinisi perché cerchi poi plasmano anche la violenza e che costituiscono
La violenza
E quindi ha una prospettiva sul terrorismo in qualche modo un po'differente che tenta di collocare l'uso del terrore di sopravvivenza politica
All'interno di unità sistema internazionale appunto che sta cambiando
Bene noi ringraziamo Marina calcoli per questa
Conversazione per la ringraziamo anche
Per per tutte quante sono le volte che la interpelliamo nell'arco dell'anno prontamente il suo recita
A non solo un'opinione ma anche una idea di mondo differente e vi ringraziamo anche voi che ci vede ascoltate seguito fino a questo momento e vi auguro un buon proseguimento quelle trasmissioni di Radio Radicale