Tra gli argomenti discussi: Africa, Aiuti Umanitari, Asilo Politico, Cooperazione, Crisi, Economia, Emergenza, Esteri, Immigrazione, Ocse, Rassegna Stampa, Rifugiati, Sviluppo.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 31 minuti.
Rubrica
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16:30 - Roma
18:30 - Roma
giornalista
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale bentrovati a questo nuovo appuntamento con la rassegna stampa delle affiche al microfono sollevando Artois di
Rassegna stampa che inizieremo sfogliando le prime pagine della nuova
Fresca di stampa
Rivista Nigrizia uscita proprio il primo di maggio due mila e diciannove
La prima pagina la dedichiamo questa rassegna stampa a nel rapporto dell'OCSE l'organizzazione
Per la cooperazione e lo sviluppo economico comitato di aiuti allo sviluppo che ci informa che tale anno gli aiuti europei all'Africa la maglia nera all'Italia
Il rapporto del due mila e diciotto scrive Nigrizia presentato il dieci di aprile dall'OCSE-DAC
Organizzazione ripeto per la cooperazione e lo sviluppo economico comitato di aiuto allo sviluppo sugli aiuti allo sviluppo e riporta una vistosa diminuzione rispetto al due mila e diciassette
Ben meno due virgola sette per cento d'aiuto a livello globale e meno quattro per cento quello verso i Paesi africani
Il calo è dovuto a un gran parto al fatto che gli aiuti spesi per ospitare i rifugiati e i richiedenti asilo sono diminuiti a seguito del rallentamento degli arrivi
Questa voce infatti viene parzialmente contabilizzata dagli stretti i membri dagli Stati membri Pardo come aiuto allo sviluppo nonostante le norme a riguardo stia hanno progressivamente diventando più severe
Paradossalmente quindi come potete vedere il fatto che non ci siano più oppure sia diminuito il numero delle gli immigrati richiedenti asilo in Europa e il fatto che questi stessi
Queste stesse sospese
Per ospitarli fossero contabilizzati come aiuto allo sviluppo ha fatto sì che ci sia un callo
Degli aiuti al continente africano l'aiuto allo sviluppo dei trenta membri
Del DAC dell'OCSE ha totalizzato utilizzando la vecchia metodologia del cash flow o del flusso di cassa
Cento quarantanove virgola tre miliardi in calo del due virgola sette per cento in termini reali dal due mila e diciassette
Se si escludono dal conteggio gli aiuti spesi per l'accoglienza dei rifugiati l'aiuto pubblico allo sviluppo è praticamente rimasto stabile dal due mila e diciassette al due mila e diciotto
L'aiuto bilaterale ai Paesi meno sviluppo Mino l'aiuto bilaterale tardò
Ai Paesi meno sviluppati è diminuito del tre per cento in termini reali dal due mila e diciassette gli aiuti all'Africa sono diminuiti del quattro per cento e gli aiuti umanitari dell'otto per cento
Guardando ai singoli paesi del Dac
L'aiuto pubblico allo sviluppo è aumentato in diciassette Paesi donatori
Con i maggiori aumenti in Ungheria in Islanda in Nuova Zelanda e invece diminuite in dodici Paesi con i cali più consistenti in Australia Finlandia Grecia Italia Giappone e Portogallo
E l'Italia però il paese in cui la riduzione dei fondi risulta più consistente rispetto al due mila e diciassette infatti i fondi italiani destinati all'aiuto pubblico allo sviluppo sono calati in termini reali del ventuno virgola tre per cento
Tra il due mila e diciassette due mila diciotto il rapporto
Aiuto pubblico allo sviluppo reddito nazionale lordo del nostro Paese si è abbassato dallo zero virgola tre per cento allo zero virgola ventiquattro per cento
Si tratta scrive Nigrizia di una riduzione drastica che fa guadagnare all'Italia la maglia nera tra i Paesi OCSE si allontana dunque la possibilità di raggiungere l'obiettivo intermedio dello zero virgola trenta
Del rapporto tra aiuto pubblico allo sviluppo e il reddito entro il due mila venti
Accordo quindi
Sottoscritto da Roma nell'ambito dell'agenda per lo sviluppo sostenibile questo è una notizia importante proprio
Quando si parla di aiutiamoli a casa loro
Questa articolo ci informa invece che l'Italia è il Paese tra i Paesi OCSE che ha ridotto maggiormente il suo aiuto al continente africano
Lasciamo i dati sulla cooperazione che fanno pensare tra l'altro proprio a proposito di rapporto tra Europa e Africa non ci sono aiuti non c'è i non ci sono Investimenti sufficienti non c'è il flusso
Di partenariato tra imprese più che privati insomma non ci possiamo poi lamentare che il continente africano vada a cercare altrove ciò che non riesce a trovare da parte del suo partenariato con l'Europa andiamo nell'oceano indiano nelle piccole isole del comporre
Per capire cosa è successo per le elezioni
Presidenziali che si sono svolte in questo piccolo paese rieletto ci informa Nigrizia assuma anni
Tra forti costa contestazione il
La Commissione elettorale indipendente delle Comore annunciato la vittoria al primo turno del capo di Stato uscente Azzali assommando
La Corte Suprema ha confermato la sua vittoria con il sessanta virgola settantasette per cento dei voti assuma anni sessant'anni ex ufficiale militare
è salito al potere con un colpo di stato e nel mille novecentonovantanove per poi essere eletto per due volte nel due mila e due e nel due mila e sedici ora resterà in carica fino al Duemila e ventinove ma nei giorni successivi al volto nel Paese sono scoppiate violenze
Perché una parte consistente del Paese ritiene invalide le elezioni
Lo stesso segretario generale dell'ONU Antonio Gutierrez ha espresso profonda preoccupazione sono queste le sue parole
Per la violenza e le uccisioni nel Paese nonché per gli arresti di oppositori politici e restrizioni sui media
Uccidere ha rilanciato l'appello rivolto il ventinove marzo scorso dall'Unione Africana
Con l'Unione europea e anche dalla commissione dell'Oceano Indiano per un dialogo inclusivo nel Paese si conferma qua la tendenza di ciò che abbiamo più volte sottolineato in questa rubrica ossia la pressoché mancanza totale di alternanza al potere nei processi democratici tra di democratizzazione del continente che in questo modo davvero hanno subito una vera e propria battuta di arresto
Lasciamo anche le isole ecco morto per andare a dedicare l'attenzione a rapporto di Amnesty International
Che riguarda invece il continente africano rapporto due mila e diciotto ci informa
Amnesty che
Pene capitali in calo in Africa subsahariana questa e una notizia che interesserà molto lieve ascoltatori di radio radicale sapete quanto questa radio eh impegnata né
Per quanto riguarda i diritti umani di il rispetto dei diritti umani anche lì la lotta contro la pena capitale in vari paesi del mondo compreso i Paesi africani ovviamente i due mila e diciotto è stato l'anno con il più basso numero di esecuzioni capitali in un decennio con una diminuzione di quasi un terzo rispetto al due mila e diciassette quanto emerge dal rapporto globale sulla pena di morte di Amnesty International
Un calo dovuto a una riduzione delle esecuzioni in Paesi come Iran Iraq pachistane Somalia annoverabili tra quelli che eseguono più condanne a morte
Si è ridotto anche il numero delle nazioni che hanno eseguito sentenze capitali
Per quanto riguarda il continente africano ed è questo il focus che ci interessa maggiormente in questa rassegna stampa
Per quanto riguarda il continente africano cinque dei cinquantacinque Stati dell'Unione africana hanno eseguito condanne a morte nel due mila e diciotto quali sono questi
Cinque Paesi in Botswana che ne ha eseguito due l'Egitto almeno quarantatré la Somalia mia fattemi eseguito tredici Sudan due e Sud Sudan almeno sette
Il Paese che desta maggiori preoccupazioni e l'Egitto scrive il rapporto di Amnesty
Le esecuzioni registrate sono aumentate da trentacinque nel due mila e diciassette
A quarantatré nel due mila e i diciotto mentre il numero di condanne a morte è salito fino a sette sette diciassette la cifra più ma più alta mai rilevata nel Paese
Dal due mila e quattordici sotto il presidente Abdel Fattah Al Sisi sono stati emessi almeno due mila condanne a morte per la maggior parte per reati connessi a episodi di violenza politica dopo processi iniqui spesso basati su compressioni estorte sotto tortura si sono registrati progressi significativi invece nell'Africa subsahariana e questa aggiunto io un buona notizia
C'è stata una diminuzione delle esecuzioni da ventotto nel due mila e diciassette a ventiquattro nel due mila e diciotto
Questa è collegata a un calo nelle esecuzioni in Somalia nonostante l'aumento in Sud Sudan
Due paesi che non aveva né eseguito sentenze capitali nel due mila e diciassette Botswana e Sudan hanno riapplicato ahimè la tenda capitale nel due mila e diciotto con più di due mila persone rinchiuse nelle braccia della morte la Nigeria vanta il maggior numero di persone condannate a morte nell'area subsahariana
Nessuna sentenza capitale stati eseguita tuttavia ma alcuni Paesi hanno compiuto passi avanti verso l'abolizione totale della pena di morte
Il Burkina Faso l'abolita nel suo Codice Penale a giugno scorso
Nel febbraio due mila e diciotto il presidente dell'Italia un piccolo paese incuneato dentro il Senegal dell'Africa occidentale ha proclamato una moratoria ufficiale sulle esecuzioni e quindi
Un buone notizie a quella che parla di pene capitali in calo in Africa subsahariana resta drammatica alla situazioni delle carceri nel continente speriamo davvero che
Anche sotto questo punto di vista lei i Paesi africani possano fare progressi significativi per migliorare le condizioni carcerarie che sono come si ripete spesso da queste antenne una spia importante per misurare la democraticità i progressi
Della democrazia e della civiltà in un paese lasciamo anche questo rapporto di Amnesty importante suo il calo delle pene capitali del continente per fare il punto
Su La Repubblica Centrafricana molte volte ne abbiamo parlato ma recentemente abbiamo e tra la sciatta e di fare un'analisi più articolata di quello che sta accadendo nella Repubblica Centrafricana un paese dell'Africa centrale al confine con
Il Ciad il Cameron la Repubblica Democratica del Congo il Congo Brazzaville il Paese in piena instabilità
Da quasi sempre dopo la sua indipendenza ma soprattutto una instabilità che si è accelerata e resa tragica dal due mila e credici che il Paese vive un situazione che possiamo chiamare
Davvero tragica e drammatica dove
Io non podismo e le situazioni nonostante
Le lezioni che sono avvenute recentemente le situazioni continuano la situazione continua a essere davvero difficile per le popolazioni soprattutto le popolazioni civili della Repubblica Centrafricana
Il punto lo fa e va Mike Evans
Da una corrispondenza proprio da Bondi
Dentro la rivista Nigrizia del maggio due mila diciannove appunto fresca di stampa il primo di giugno
Sei anni di crisi pace ottavo tentativo che il titolo dell'articolo di Eva Mike adesso ve lo leggo
L'ennesima recente intesa tra governo e forze ribelli pare avere qualche chance in più di successo se ci sarà anche il sostegno dell'Unione africana e della comunità internazionale
Resta una scommessa il recente piano di pace che il Governo Centrafricana concordato con i gruppi armati
Accogliendo due loro richieste fondamentali la condivisione del potere e l'amnistia per i leader delle milizie questo un punto estremamente controverso questo dell'amnistia
Perché appunto in centro Africa come in tanti Pirate di conflitto nel continente sembra che l'impunità per coloro che si sono macchiati di crimini orrendi
Di crimini contro l'umanità di genocidi di massa nel momento in cui si conclude l'accordo
L'amnistia diventa quasi un passaggio obbligato lasciando appunto questi crimini impuniti quindi anche in Repubblica Centrafricana e l'impunità sembra il prezzo da pagare
Per avere la guerra per avere la pace Pardo
Sebbene si tratti di due punti ambiziosi sia la condivisione del potere e l'amnistia per i leader delle milizie
E cosa ambiziosi e controversi che comportano anche gravi rischi il nuovo accordo ha potenzialmente maggiori possibilità di riuscita rispetto ai sette precedenti firmati in sei anni e tutti falliti
Tuttavia sin dall'inizio si è capito che l'attuazione di questa ultima intesa non sarebbe stata facile per via soprattutto della sua formulazione vada
Tant'è che meno di un mese dopo la firma l'accordo pareva già sull'orlo del collasso
In seguito a rinnovate trattative tra i partiti firmatari e la concessione di ulteriori richieste ai leader dei gruppi ribelli si è giunti alla formazione di un nuovo governo
Le milizie pesano troppo ci dice questa questo punto questa sintesi di eh
E va Michael s'ripercorriamo gli eventi di questi ultimi mesi il sei febbraio due mila diciannove esponenti del governo del centro Africa i rappresentanti di quattordici gruppi armati hanno firmato a Khartoum in Sudan
In Sudan un accordo in seguito a trattative sponsorizzate dall'Unione Africana
Gli osservatori concordavano nel considerare urgente porre fine alla spirale di violenza e risolvere la grave crisi umanitaria e politica
E si dicevano favorevoli ai primi colloqui diretti tra le parti in conflitto
Tuttavia appena resi noti i dettagli dell'accordo sono emersi subito tre insidie andiamo a vedere quali sono le insidie che stanno minando un po'l'applicazione di questa corda imprimono uopo l'annunciata partecipazione dei leader dei gruppi ribelli a un governo inclusivo è antidemocratica
E da subito si era posto il problema di come fare accettare ai cittadini centra africani che l'inclusione dei ribelli avrebbe potuto venire incontro alle preoccupazioni delle comunità locali in materia di pace e giustizia
E ingenerare fiducia nel popolo
La seconda insidia e questa e che nel marzo del due mila il sedici il presidente Foster arcano situati era era stato eletto democraticamente
Con un programma che rispecchiava le conclusioni del Forum di bandi del due mila e quindici che era lì imperniate queste conclusioni su riconciliazioni disarmo smobilitazione inseguimento il rimpatrio dei gruppi armati stranieri
Ma invece di permettere al presidente di implementare le raccomandazioni del Forum di bandi e quindi di dare spazio a un'ampia consultazione popolare è stata data voce in capitolo ai leader dei gruppi ribelli
In merito a decisioni che riguardano la politica e le condizioni di pace
Infine la questione più controversa la prevista amnistia lo dicevamo in apertura di questo articolo
Da questioni più controverse alla prima prevista amnistia per il leader dei gruppi ribelli questa decisione mi parrebbe prevede pervenire ai gruppi ribelli compresi quelli che non sono stati invitati a firmare l'accordo di pace un messaggio errato e cioè che possono addirittura essere premiati per le violenze commesse piuttosto che essere sottoposti alla giustizia
E certo che l'amnistia per indire dei gruppi ribelli non porrà fine al ciclo di impunità al contrario potrebbe provocare
Ulteriori violenze scrive
Nigrizia
E questo è per quanto riguarda la difficile situazione della Repubblica
Centro africana la seguiremo Corno il grande interessi grande attenzione perché
Questo conflitto nel cuore dell'Africa centrale
Proprio per la sua durata in pelle intensità delle atrocità che vengono commesse stanno destabilizzando e impedendo di fatto una integrazione regionale che non può farsi senza la partecipazione di un Paese così importante come la Repubblica centro africana vedremo cosa da andiamo a continuare a sfogliare
I siti i giornali
Del continente ma andiamo in Nigeria restando nel sito di Nigrizia in Nigeria dove un grande specialista del continente che scrive per questa rivista Marco Gotti ci informa che di Boko Haram in peggio si intitola il suo pezzo che riprende una a un'analisi una riflessione fatta da un rapporto dell'International Craxi scuro
Che esamina le difficoltà di inserimento sociale delle donne in Nigeria che per Scelta o perché catturate dall'esercito perché fuggite da un rapimento non hanno più a che fare con il gruppo jihadista
Dal due mila e quindi si inscrive
Marco Cocchi decine di migliaia di donne arruolate Dabo quaranta sono riusciti a fuggire oppure sono state salvate dall'esercito nigeriane adesso stanno incontrando difficoltà di reinserimento sociale
Le ragioni sono stati esaminati in un nuovo report
Dell'Internacional fai se scrupolo
Molte di queste donne vivono ci informa questo reportage
Nelle stesse comunità colpiti gravemente della violenza degli estremisti islamici al di là del loro effettivo impegno nel gruppo jihadista questo comporta l'ostracismo sociale
E di conseguenza anche seri problemi a risposarsi rendendo queste donne vulnerabili alle aggressioni sessuali
I due ricercatori del finte belga autori dello studio ritengono che tali condizioni di elevato disagio potrebbe anche alimentare il conflitto
Ossia non riuscendo a venti Grassi nel tessuto sociale di cui facevano parte prima di entrare nel gruppo molte di queste donne potrebbero essere indotti a tornare nelle file dei jihadista
Il dei jihadisti tanto in questo modo potrebbero ricongiungersi ai loro mariti che a loro volta si metterebbero di valutare la possibilità di abbandonare il movimento arrendendosi al governo di abusiva quindi una spirale estremamente perniciosa che impedisce appunto il reinserimento di queste donne che sono state vittime
Di poco a raso ma che non fuori vengono accolte dalle loro società di origini lasciamo anche la Nigeria per dare una notizia
Di interesse continentale ed è stata rilanciato questa settimana da vari siti da vari giornali del continente ossia la zona di libero scambio Intra africano Panda africano che dir si voglia
Scrive Michele Luppi su Nigrizia entrato in vigore il trenta Di Maggio l'accordo di libero scambio continentale che mira a creare un mercato unico di prodotti e servizi e che aspira a creare la più grande zona di libero scambio del mondo
Quando polka da scrive Michele Luppi ex presidente dell'Unione Africana è vero proprio padre politico del mercato e Comune africani ventotto ventuno di marzo due mila e diciotto
Assicurava i giornalisti Sud entrata in vigore dell'accordo nei tempi previsti in molti avevano storto il naso tacciato il presidente ruandese di eccessivo ottimismo
Sorprendendo le voci più critiche dentro e fuori il continente a poco più di un anno dalla firma della dichiarazione di Kigali l'Area di libero scambio continentale africana nella crolli
A F. C effetti a nell'acronimo inglese e divenuta realtà quest'aria
Questo è stato possibile grazie al lavoro compiuto da parte di ventidue Paesi la metà dei quarantaquattro Stati fondatori poi saliti a quaranta hanno gli ultimi in ordine di tempo sono stati la Sierra leone e la repubblica Sahrawi che lo scorso ventinove aprile hanno depositato nelle mani del Presidente della Commissione dell'Unione Africana mossa falchi ma abbattere
Gli strumenti di ratifica una formalità che è in corso che in forza proprio del quorum raggiunto ha fatto scattare il conto alla rovescia dei trenta giorni previsti
Prima dell'entrata in vigore effettiva che è avvenuta poi il trenta di maggio due mila diciannove
Il prossimo decisivo passo sarà il lancio della fase operativa che prenderà il via durante il vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione africani in programma in Nigeria il prossimo sette luglio
Da qui inizierà un periodo transitorio in cui i singoli governi dovranno costruire i protocolli e le regole necessarie al funzionamento effettivo dell'aria di di dello scambio ad oggi esistente sulla carta
L'obiettivo è ambizioso ci informa Michele Luppi
Promuovere il commercio interno africano
Che rappresenta solo il diciassette per cento delle esportazioni dei Paesi africani troppo poco se comparato con il cinquantanove per cento dei Paesi dell'Asia il sessantanove per cento dell'Europa
Così facendo sperano i sostenitori dell'area di libero scambio si potrà arrivare a quella industrializzazione del continente
Con annessa crescita dell'occupazione che rappresenta uno degli obiettivi dell'Agenda due mila sessantatré dell'Unione Africana
Anche se non mancano le voci critiche di chi vede nel processo di liberalizzazione un rischio per le economie più deboli non in grado di reggere la concorrenza secondo la Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Africa la crescita del mercato interno favoriva lo sviluppo dei comparti agricoli manufatturiero che oggi rappresentano la parte più consistente del commercio interno questo sarà possibile grazie alla creazione nell'ipotesi della visione di tutti gli Stati di un mercato africano interno di un miliardo e duecento milioni di persone e del valore di due virgola cinque trilioni di dollari
Va quindi in questa direzione anche la progressiva liberalizzazione dei servizi
Previsti dall'accordo e il parallelo protocollo per il libero movimento delle persone qualcosa quindi di molto positivo si sta e muovendo all'interno del continente quest'aria di libero scambio rappresenta davvero un punto un balzo in avanti del processo
Di unificazione del continente che già ha visto rafforzarsi i raggruppamenti subregionali la sa dette in Africa australe la li guard industry nel Corno d'Africa le Kovacs
Nel Africa occidentale e l'asse imbarco nell'Africa centrare organismi subregionali dove che costituiscono delle vere e proprie palestre di integrazioni come lo abbiamo detto spesso da questi microfoni Condemi piccole cessioni di sovranità da parte dei singoli Stati
Una maggiore di intera circolazione dei beni e delle persone e un omogenei stazioni del Codice degli in testa degli investimenti e dei regimi doganali che permettono appunto
Un capacità migliorata e maggiore di attrarre investimenti di creare un ambiente economico e macroeconomico sanno e lasciamo anche qui questa importante notizia su l'area di libero scambio
E parlo africano che diventerà realtà perché ha raggiunto il numero di sottoscrittori di paese sottoscrittori per andare in Sudafrica in Sudafrica per darvi conto
Del governo del nuovo governo di Cyril ramo afosa il nuovo presidente del Sudafrica rieletto presidente del Sudafrica
Ce li informa Al Jazeera prendiamo nella sua versione inglesi in Sudafrica nel nuovo governo nominato dal presidente rieletto ci Cyril ramo afosa appena insediato si metta dei ventotto ministri sono donne
Un esponente e perfino di un partito di opposizione da venticinque anni
Scrive questo articolo di Al Jazeera a venticinque anni dalla fine dell'apartheid la patria di Nelson Mandela senior un ulteriore passo in avanti dell'Africa in materia di parità istituzionale sulla scia già appositi
Dei Paesi quali l'Etiopia Ruanda e della stessa Unione Africana la decisioni di Rama afosa leader dell'African National Congress
Vincitore delle presidenziali dell'otto maggio è stata colta con una certa sorpresa in patria nell'esecutivo c'è anche Patrizia dei lilla neo ministra ai lavori pubblici e alle infrastrutture
Personalità politica molto amata dai sudafricani
Dai sudafricani tardo donna di grande esperienza politica già sindaco di Città del Capo esponente fino allo scorso anno dell'Alleanza democratica partito di opposizione e fondatrice del suo partito buttarti
Che ha vinto due seggi in Parlamento la di lui il governerà insieme ad altre figure di spicco della politica sudafricana come un cosa sana la mini insomma
Già presidente della Commissione dell'Unione Africana nominato al ministero degli affari tradizionali
Non si lingue da pattista Luca Akula alla difesa un'altra donna Tocco di tisana agricoltura riforma agraria sviluppo rurale Angi mozze chieda all'istruzione e quindi oltre
Il parlamento il governo del Ruanda che conta
Il maggior numero di donne Parlamento ruandese in Africa oltre al perfetto equilibrio raggiunto nel governo dell'Etiopia
Nella parità tra uomini e donne che la nomina in Etiopia stesso di una donna presidente della corte suprema il Presidente della Repubblica anche il Sudafrica si avvia verso la parità negli incarichi pubblici a cominciare degli incarichi più importanti che sono le cariche di governo
Così si chiude questa puntata della rassegna stampa africana di radio radicale soli un attuativi saluta per il gentile ascolto vi chiede di rimanere
In ascolto dei programmi di Radio radicale evita appuntamento per la prossima puntata della rassegna stampa delle raffiche
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