Il caso Noa - Servizio del TG5

Scuote le conoscenze e divide in Olanda il terribile caso di no alla diciassettenne più volte abusata da bambina che per il dolore ha deciso di lasciarsi andare assistita
Dai suoi genitori in casa non è stato comunque un caso di eutanasia di Stato perché il suo paese gliel'aveva rifiutato
No poto venne non c'è più lo sguardo intenso nelle foto che ora circolano ovunque in rete si è spento lentamente domenica nella sua casa di Arnhem diciassette anni appena eppure un mostro troppo grande con cui convivere che la spinta a decidere di morire come consentito nel suo Paese l'Olanda il primo in Europa introdurre una legge sulle suicidio assistito anche per i minori a partire dai dodici anni zio medico accerta che la sofferenza del paziente insostenibile e senza ritorno
L'Olanda tuttavia aveva rifiutato la richiesta della ragazza rinviando la al compimento dei ventun anni mano a ha voluto comunque proseguire il suo percorso smettendo di alimentarsi e di bere assistito dal personale di una clinica specializzata una decisione maturata in anni di sofferenze dovute a tre diverse violenze sessuali subite
Vittima a undici e dodici anni ha delle feste con dei compagni e poi un altro abuso a quattordici anni da parte di due uomini come raccontava nel suo libro vincere o imparare scritto per aiutare giovani vulnerabili che lottano con la vita
Difficile denunciare non aveva trovato il coraggio con la ragazza fragile caduta in una depressione profonda è scavata ballano le sia ha provato a combattere per tutto questo tempo con la famiglia al suo fianco fino alla resa annunciata con quelle frasi che scuotono l'anima amore e lasciare andare sono prosciugata respiro ma non mi sento più viva
Parole che lasciano spazio a un altro terribile pensiero si può citare che una ragazza così giovane possa scegliere e riuscire a morire
L'eutanasia e il suicidio assistito sono una sconfitta per tutti le risposte a cui siamo chiamati e non abbandonare mai chi soffre non arrendersi ma prendersi cura e amare per ridare la speranza
Parole di papa Francesco che sceglie Twitter il giorno dopo la notizia della morte della giovane Nova per condividere le sue riflessioni
Monsignor Paglia presidente dell'Accademia per la vita parla di una sconfitta totale della società di una cultura che non riesce
A dare speranza ai suoi giovani non sono ancora chiari tutti i contorni della vicenda anche sul piano legislativo ma certo è che l'Europa deve interrogarsi su una morte di Nova ma anche su quella di tanti giovani che continuano a vivere di tanti giovani che si tolgono la vita
Una vicenda dai contorni ancora poco chiari per Marco Cappato dell'associazione Coscioni
Non esiste alcuna fonte che ci dica che lo Stato olandese abbia concesso l'eutanasia mentre invece continua sembra certo che L'Aia avesse rifiutato chiedendo cinque anni di trattamento prima di decidere
è la ragazza che ha smesso di bere e mangiare una decisione legale anche da noi lo Stato deve prendersi carico del disagio psichico al pari del disagio fisico di una persona
Il caso della giovane non ha quanto davvero la scelta di morire è davvero libera quando la mente è affetta dal male oscuro dal male di vivere