La nota antiproibizionista

Niente di fatto ancora una volta per la proposta di legge sulla coltivazione domestica di cannabis e sui fatti di lieve entità in discussione alla Commissione giustizia della Camera dei deputati
La proposta prevede la possibilità di coltivare fino a quattro piantine di cannabis e inserisce la fattispecie di lieve entità per i casi meno gravi
Elimina la sanzione amministrativa nessun ritiro dalla patente per i consumatori e nel caso di reato di produzione e spaccio fosse commesso da una persona tossicodipendente come sanzione prevede non in carcere ma lavori socialmente utili
Il testo base della proposta presenta diversi problemi perché nasce dall'unione delle proposte di Riccardo Magi di più Europa e Caterina li cattivi nel momento Cinquestelle con quella di Riccardo Molinari della Lega
Che successivamente l'ha lasciata cadere ma della quale sono rimaste alcune proposte come per esempio all'assurdo aumento delle pene alcuni emendamenti propongono di riprendere parti della proposta di legge che era stata elaborata dall'intergruppo per la Canalis legale che si era formato nel corso della precedente legislatura
L'esame degli oltre duecento emendamenti tra i quali quelli che potrebbero risolvere appunto alcuni dei problemi del testo base è stato però rinviato perché la commissione Giustizia deve occuparsi di altre questioni
Gli emendamenti potrebbe invece essere approvate senza troppe difficoltà e la proposta potrebbe così passare all'esame dell'Aula della Camera esame che potrebbe avere anche un esito positivo a questo punto però sorgono due ostacoli il primo è quello dei tempi
Il Parlamento sarà sciolto all'inizio del prossimo anno in vista delle elezioni la la Camera dovrebbe quindi approvare la proposta entro questa primavera in modo che il Senato possa discuterla prima della sessione di bilancio in autunno che di fatto segnerà la fine della legislatura al Senato però i rapporti di forza sono diversi
E questo è il secondo scoglio inoltre a Palazzo Madama il presidente della commissione Giustizia il leghista Andrea Ostellari
In occasione della definizione del testo base alla Camera il senatore disse che quando si parla di droga non esistono fatti di lieve entità esistono vite bruciate e famiglie distrutte
La soluzione al problema non era depenalizzazione ma l'incremento delle pene anche nei confronti dei piccoli spacciatori
Parole in linea con la proposta del del capo partito di Ostellari Salvini che quando era ministro degli interni proposi di quintuplicate le pene mostrando una scarsa conoscenza di quanto già prevede la legge così come la stellari mostra di non rendersi conto della situazione delle carceri
Carceri sovraffollate a causa proprio della legge sulle droghe carceri piene di piccoli spacciatori di tossicodipendenti
Carceri dove i narcotrafficanti sono pochissime ma in cui sono finiti anche i malati a cui il sistema sanitario non riesce a fornire i farmaci cannabinoidi nonostante siano autorizzati dal due mila e sette
Alcuni di questi malati non potendo permettersi di acquistare le medicine privatamente non volendo rivolgersi al mercato nero hanno tentato di coltivare assi da soli qualche pianta di canapa e sono finiti nei guai
Penso per esempio a Fabrizio Pellegrini
Penso a Walter De Benedetto Walter malato da trentasei anni di artrite reumatoide lo scorso anno aveva dovuto affrontare un processo per essersi coltivato della cannabis in casa per curarsi processo nel quale per fortuna
è stato assolto
Ora sia di nuovo rivolto alla nostra classe politica
Ha scritto al presidente della Camera Roberto Fico al presidente della Commissione giustizia Mario per Antonia la ministra Fabiana Dadone che ha la delega sulle droghe
Chiedendo un atto di responsabilità da parte del Parlamento nei confronti di chi aspetta da anni di chi ne ha bisogno per alleviare il dolore di chi è costretto a rivolgersi alle piazze di spaccio non è la prima volta che Walter verdetto si rivolge alle istituzioni nel due mila diciannove aveva incontrato il presidente fico l'anno seguente si era rivolto direttamente al Presidente della Repubblica
Dopo che la Corte costituzionale ha deciso di non ammettere referendum sulla cannabis
Scrive Walter ci sentiamo scoraggiati perché sembra che il nostro Stato preferisca lasciare milioni di consumatori nelle mani della criminalità organizzata anziché permettergli coltivasse in casa le proprie piantine
E ricorda
Anche che la Conferenza nazionale di Genova sulle droghe tenutasi nel novembre del due mila ventuno e alla quale ha voluto intervenire Luís spesso non è stata la malattia avesse fatto proprie molte delle proposte che da anni la società civile
Avanza per una riforma di buonsenso delle politiche sulle droghe
Buonsenso che invece dimostra una volta di più gli Stati Uniti
Venerdì primo aprile la carne dei rappresentanti approvato la legge che toglie la cannabis dalle sostanze illecite a livello federale
Il provvedimento elimina inoltre le sentenze emesse per reati personali legati alla sola cannabis e prevede una tassa sulle vendite del cinque per cento da destinare i grillini qui
Ricavi saranno destinati i territori e le comunità più colpite
Dal tre edizioni insomma un vero e proprio processo di depenalizzazione nazionale che prosegue negli Stati Uniti dopo che era cominciato nel novembre due mila diciannove ora la parola passa al al Senato
In Italia invece non si riesce nemmeno a esaminare gli emendamenti ad una proposta di legge
Calendarizzare approvare questo disegno di legge che introduce la possibilità di coltivare fino a quattro piantine sarebbe in linea con le raccomandazioni del Governo ha scritto Walter De Benedetto
Che ha concluso la sua lettera chiedendo un ulteriore atto di responsabilità da parte del Parlamento per evitare che chiunque si trovi nelle mie condizioni sia costretto ad entrare in tribunale
Chiunque si trovi nelle condizioni di Walter e degli altri di tutti gli altri milioni di persone che per mancanza di responsabilità
Da parte del Parlamento da parte della politica si trovano tra l'incudine del mercato nero e il martello della repressione di Stato