Rifiuti: l'incendio nella discarica di Malagrotta a Roma. Intervista ad Andrea Casu

Radio radicale siamo con Andrea caso del partito democratico membro dalla commissione l'inchiesta sulle ecomafie per parlare di Malagrotta dopo quello che è successo molti l'incendio di Malagrotta si si interrogano su che cosa sia realmente accaduto a Malagrotta e soprattutto in un momento di grande cambiamento anche per la capitale dove si stanno lavorando a un provvedimento che dia nuovi poteri alla capitale d'Italia
Allora volevo chiederle allora
Gli inquirenti stanno lavorando non si sa ancora nulla su di su quello che è successo
La situazione sta tornando lentamente ma molto lentamente alla normalità volevo sapere che idea si era fatto
Innanzitutto questo è il momento in cui la città deve reagire unita e compatta a quella che è un grande problema per Roma per la capitale
In queste ore c'è stato un intervento la terza ordinanza fatta in poche ore da parte il sindaco Gualtieri che contiene un elemento di fiducia e positivo perché i valori rilevati dall'Arpa rilevati dall'altra sono valori che consentono la riapertura erano stati chiusi per via precauzionale l'arco di sei chilometri tutte le le strutture diciamo rigati e per i bambini tutte quelle strutture poteva pure attività a rischio è rimasto solo in questa terza ordinanza un obbligo
Precauzionale a non consumare prodotti agricoli prodotti proprio nell'area
Limitrofa ma i dati sono dati positive questa la sicurezza dei cittadini verso la prima preoccupazione e fortunatamente anche con la gestione tempestiva che c'è stata le conseguenze di questo incendio sono state controllate ieri ha riaperto proprio ieri sera l'annuncio del sindaco
Il primo
Tmb di Malagrotta quello che non è stato interessato dall'incendio abbiamo vissuto la giornata più difficile perché sono rimaste per strada nazionale domenica due mila cinquecento nell'altri rifiuti
Invece adesso con questo riaperture teme più il Conte gli accordi che sono stati siglati per sopperire alla mancanza le strutture dovremmo riconquistare una dimensione di normalità che fare fermo restando che questo incendio ha messo ancora una volta l'accento sul deficit infrastrutturale impiantistico che c'è nella città su questo agisce il piano Gualtieri è stato presentato in Campidoglio c'è un sostegno da parte del del governo nel riconoscere al sindaco gli strumenti più rapida e mettere in pratica noi confidiamo che con gli interventi complessi di come impianti potermi efficienti e sicuri ci posso andare sul futuro per quanto riguarda la genesi che lei mi chiedeva del del dell'incendio quello farmi inquirenti a a dirci sicuramente possiamo dire due cose che a Roma non abbiamo perché anche negli ultimi anni gli altri due Tmb
Abbiamo avuto un incendio Ellis sono state accertate le cause
Per lui diciamo entro percorsi più avanzati comunque diciamo il tema è che l'incendio a generato delle conseguenze molto pesanti per quanto riguarda MB il salario e e quello di Rocca Cencia per quanto riguarda invece l'analisi più nazionale la commissione Ecomafie in questi anni ha fatto due relazioni
Proprio investigando sul tema del rapporto che c'è questo non è questa la sede per
Parlarne sono anche aspetti diciamo che riguardano l'azione degli inquirenti però sicuramente diciamo l'alert si deve accendere ci deve essere la massima compattezza delle finestre le volevo chiedere se qualcuno della commissione è andato a verificare quello che è successo
Se è stato fatto era troppo presto
La commissione si muove per i suoi canali quindi io come parlamentare romano sono andato immediatamente ma soprattutto per incontrare i cittadini e che avete diciamo la possibilità con loro di rassicurarli colazione si mettevano in campo
L'operato della commissione altri canali che non attengono al mandato del singolo
Parlamentare e exit e e e si muovono dentro altri tipi di dinamiche altri tipi di azioni però è chiaro che l'attenzione sempre massima quando avvengono a fenomeni di
Il la norma del decreto aiuti che dà potere dichiara alla alla Comune di Roma è stata utile in questo contesto
Anche se era stata scritta prima che accadesse quello che è successo a Malagrotta allora la norma del decreto aiuti dice una cosa semplice ma molto importante
Dice che per mettere in campo la necessarie azioni che servono alla capitale per realizzare un piano di rifiuti che consenta di chiudere il ciclo come avviene nelle altre capitali europee
E questo piano lo decide la capitale come vicino agli altri comuni che sono a orientare le proprie scelte in ambito ecco si possono dare i tempi più rapidi possibili per l'attuazione ecco nel momento in cui c'è la consapevolezza e la volontà politica
C'è la determinazione da parte l'amministrazione non possono essere le lungaggini burocratiche affermare interventi che sono attesi da anni chiaro è che questo intervento va nella direzione di quello che serve a Roma a Roma che cosa serve serve una capacità impiantistica che oggi non c'era nelle diciamo nelle fasi del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti perché ritiene di occupi o come trattamento ma rimane comunque poi la parte finale lo smaltimento che non ci sono altre soluzioni Polo smaltimento lo fare attraverso la valorizzazione ergetica o smaltimento lo fai attraverso altri scali
Anche per la dimensione dei rifiuti di contro Roma prova produce ogni anno un milione seicento mila tonnellate di rifiuti e immaginare che la componente di smaltimento anche se non è sanissimo riuscisse poi dovremo farlo col piano qualche rigo faremo a portare dal quarantacinque al sessantacinque per cento la differenziata resterebbe comunque la componente indifferenziata che dovrebbe essere comunque smaltita questa componente se noi cedessimo a vedermi scariche
Dovevo fare non so una discarica questa discarica andrebbe presto esaurita bisognerebbe farne un'altra è chiaro che l'abbia impianti si è quella necessaria quindi serve e serve fare questi impianti che Bossi e voglio ricordare perché si parla del termovalorizzatore giustamente perché è importante ed è un elemento i valori di questo piano ma non certo il terrore ci sono due impianti per la carta oggi la carta che viene prodotta a Roma va a nelle cartiere fuori dal nostro territorio quindi inquina anche nella fretta spostata fuori due io di gestori per il per compostabili per il per l'organico che hanno chiesto prende la via di lavoro ma del o delle rotaie per andare a essere diciamo trattato impianti quater pericolo Albert come Roma i centri di raccolta sono tredici dovranno diventare trenta
C'è un piano complessivo che prevede lo smaltimento gli impianti per la valorizzazione Ciapetti a differenza la riorganizzazione della raccolta la prima parte che serve gli ambiti trama di municipio e la creazione diciamo di un servizio più efficiente
è un tema anche economico perché noi oggi spendiamo quasi duecento milioni di euro per lo smaltimento di rifiuti di Roma
E spendiamo o molto meno di questa cifra per la polizia lo falsamente una strada nel momento in cui anche per Roma come per le altre capitali da costo diventasse voce che anche un ritorno lo smaltimento
Confermo il settore da trecento mila
Tonnellate sarebbe in grado di garantire l'energia elettrica di cento cinquanta mila famiglie oltre a garantire calore nell'area in cui viene costruite oltre grazie noi dovremmo la possibilità anche di incidere sulle tasche dei romani oggi lattari che ne paghiamo per questi costi di smaltimento
è la più alta d'Italia duecentosettantatré euro in media ogni cittadino potremmo invece veramente andare a direzione opposta avessimo gli impianti per questo da qui dovremo dare il prima possibile via libera la conversione del decreto e consentirà a Roma di fare al più presto finiti anche
Insieme anche la legge su Roma Capitale
Assolutamente oggi si apre un percorso importante quello della riforma costituzionale che interviene il riconoscere alla capitale il ruolo che ha un ruolo economico sociale politico culturale ma il senso di questa riforma non solo di questa riforma perché non voglio portare avanti anche un procedimento legislativo a Costituzione vigente
E quello di uscire dal braccio di ferro sui poteri a Roma non servono più poteri a Roma servono i poteri giusti per fare le cose prima per fare cose meglio ci sono dei temi su quel fondamentale che la competenza sia comunale magari ci sono dei temi che oggi sono comunali che sarebbero più efficacemente svolti tra competenza
Fosse regionale o nazionale quello che serve è una fase costituente che posso scrivere delle regole per far funzionare meglio la capitale sindaco di Roma
Sta lavorando in stretta collaborazione col presidente la Regione e col presidente del Consiglio Draghi proprio per mettere a punto otto questo pazzo un esempio noi abbiamo sperimentato del di alle infrastrutture una possibilità che ha avuto un grande eh
Della convenzione tra ANAS e comune di Roma in in accordo col minzione per l'intervento sulle vie consolari
In poche settimane dopo il tentato qui l'emendamento il ventitré novembre in poche settimane con cinque milioni di euro sono stati fatti in trentatré giorni
Cinque trenta chilometri di strade rifatte completamente strade che versavano in condizioni pietose perché effettivamente intervenendo l'Anas non il Comune è stato possibile farlo più rapidamente questo strumento è stato implementato ora nel nuovo decreto e continua è previsto in via in vista del Giubileo
Ripresentare questa modalità magari che possono esserci competenze che intervengono volta a livello nazionale possono essere fatte anche più rapidamente e meglio ma ci sono tanti temi penso uno fra tutti la valorizzazione del Tevere che oggi potrebbe essere una grande risorsa per Roma invece divisa fra competenze regionali statali comunali incomprensibili che limitano fortemente lo sviluppo
Sociale ed economico ecco noi pensiamo che questo ridisegnare i poteri intorno alle esigenze del paese
E quindi la capitale sia la Stratus sempre
Dalle tracce come sempre andrà caso del partito democratico quale abbiamo parlato di Malagrotta grazie