30° Rapporto sulle migrazioni 2024

Ora
Bene buongiorno a tutte e a tutti grazie per essere qui alla presentazione del trentesimo Rapporto della Fondazione ISMU chiedere adesso ai professore Giovanni
Azzone appresso Gianni Giancarlo Blangiardo di salire sul palco per i saluti introduttivi a questa giornata che sarà molto densa ma speriamo che sia gradita da tutto il pubblico prego
Allora buongiorno a tutti benvenuti e questo che è un appuntamento ormai tradizionale di riflessione sul tema della migrazione
Riflessione basata su dati su numeri su analisi e quindi con la possibilità di affrontare questo tema che è credo strategico per la nostra società
In modo non Iddio Lipchitz non ideologizzato
Superando quella contrasto tra due visioni ugualmente parziali quella di una paura della diversità in tutte le sue connotazioni
E dall'altro lato quella invece di una diciamo identificazione di opportunità
Ecco credo se è successo qualcosa dall'anno scorso quest'anno anche se un anno e poco però abbiamo vissuto un anno pieno di cambiamenti di di modifiche è che io l'anno scorso detto Isma'ha avuto il merito di togliere la parola emergenza dal tema migranti nel senso che da trent'anni se ne occupa e qualcosa che accade da trent'anni non è qualcosa di tipo emergenziale qualcosa di naturale nella nostra società
Oggi siamo di fronte se non è un altro cambiamento a una comprensione di parti crescenti della società del fatto che se gestito il tema della migrazione rappresenta una forte opportunità per la nostra società
Un'opportunità di allargare una società che altrimenti rischia di invecchiare ce lo dicono i dati in modo importante e in modo difficilmente reversibile almeno nel breve periodo
Questo confronto divisioni tra la migrazione come opportunità la migrazione vista come un pericolo come un rischio non credo dipenda non credo sia un fenomeno inevitabili non credo sia un fenomeno inerziale
Anzi se affrontiamo questo tema in modo inerziale senza sviluppare una politica pubblica è probabile che coglieremo solamente gli aspetti più negativi di questo fenomeno e sarà molto difficile coglierne le opportunità
Occorre sviluppare una politica pubblica sul tema della migrazione mettendo a fattor comune alcune esperienze che già ci sono e sono importanti
Cito il tema dei corridoi umanitari cito il tema del di alcune sperimentazioni ad esempio della Comunità di Sant'Egidio sulla possibilità di creare attività formative
Fuori dal nostro territorio prima che inizi il processo Mover migratorio in modo da consentire un più facile il processo di integrazione all'interno della società
Potenzialmente anche il piano Matei potrebbe dare qualche opportunità quindi ci sono dei germi di costruzione di una politica credo sia fondamentale costruirla
E perché questa politica non sia una politica velleitaria deve basarsi su dati e informazioni
Quindi particolarmente importante quello che il fumo fa è particolarmente strategico per il nostro Paese a vere una conoscenza del fenomeno che è un fenomeno Complesso che è un fenomeno molte a molte diciamo decisamente sfaccettato e che non credo possa essere risolto con la ricetta la formula magica ma richiede attenzione sforzo propone conoscenza e quello che facciamo oggi è un altro passo in questa direzione quindi grazie ISMU e grazie a tutti voi
è il mio turno bene io vi porto i saluti in qualità di presidente dalla Fondazione
Cioè di questa istituzione che è nata più di trent'anni fa
Diciamo per l'intuizione meraviglioso creerà anche anche alla luce dei fatti di Enzo Cesario per la collaborazione a suo tempo dalla dalla fondazione Cariplo che per trent'anni Isma'ha svolto questo lavoro di
Informazione uniformazione però di carattere oggettivo cioè il fenomeno migratorio stato Sieci stato grandi dibattiti posizioni movimenti e quant'altro
Però aveva a disposizione dei dati corretti che consentono di cose nella dimensione le problematiche la dinamica il processo di maturazione e quant'altro sono assolutamente essenziale bene Isma'in questi anni ha proprio cercato di fare queste cose credo che l'abbia fatto in maniera riconosciuta come come importante tant'è che credo che abbia una una posizione anche a livello nazionale e internazionale di assoluto di assoluto rilievo
Quindi oggi ne siamo qui perché siamo arrivati al numero trenta di quello che è il rapporto il rapporto è un po'come era il biglietto da visita classico con cui il mo'si è presentata con i propri dati le proprie analisi le proprie formazioni le proprie riflessioni ebbene io faccio una ha fatto prima una considerazione cioè il primo rapporto no era diciamo non dico smilzo ma insomma certamente era un po'così diciamo grezzo come si era cercato di fare allora qualche a loro si poteva fare son passati trent'anni progressivamente
Le cose sono state migliorate ora come vedete il rapporto lo vedrete quando verrà distribuito il rapporto il trentesimo Rapporto anche una veste editoriale decisamente diverso e i contributi sono contributi
Secondo me ma questo nel tempo sono via via sempre migliorati di alto livello
Quindi l'obiettivo era quello di fornire informazioni su un cambiamento cambiamento che e lo vedrete poi leggendo i dati del rapporto io mi limito a a riprendere ma senza togliere il mestiere a chi verrà dopo di me
Quando quando c'era il primo rapporto eravamo più o meno all'altezza del Censimento del novantuno
Allora una stima dava circa settecento mila presenti stranieri presenti in Italia stranieri
Allora già in qualche modo identificati come provenienti da Paesi a forte pressione migratoria quindi terzo mondo e ancora in qualche modo l'Est Europa oggi siamo arrivati ad avere una popolazione residente di cinque milioni duecento mila
Una stima delle presenze di cinque milioni settecento mila
Allora si stimava che il quaranta per cento circa era in condizioni regolare oggi le stime sono intorno al cinque sei per cento quindi anche quello è cambiato molto
La storia ci fa vedere come l'immigrazione dal punto di vista demografico in questo Paese che ha vissuto una serie di dinamiche
Sia stato importante fondamentale per garantire anche la semplice continuità nel numero di di di persone di abitanti che la demografia quelli dei soli italiani non riusciranno sarebbe riuscito a sopportare
E questo è un elemento importante un contributo importante sul fronte della natalità non risolutivo ma importante quindi ne abbiamo una serie di cose che segnano il contributo che l'immigrazione ha dato e i dati il rapporto in particolare
Mette in evidenza in maniera molto chiara incontrovertibile questo tipo di risultato certo ci sono anche dei problemi naturalmente
Però quello che è importante capire come è stato ricordato poc'anzi che non c'è solo l'emergenza cioè c'è soprattutto una quantità considerevole di persone che sono qui da tempo che si sono integrate che lavorano molte delle quali sono diventate cittadine italiane
Non dimentichiamo che siamo appena quasi due milioni di persone quasi due milioni di italiani che passaporto sono persone che hanno vissuto bei gronda stranieri che sono arrivate come straniere
Non dimentichiamo che l'anno scorso duecentoquattordici mila persone hanno acquisito la cittadinanza italiana
E se vogliamo possiamo aggiungere anche quelli che ai sensi del più sanguigni l'hanno tenuta non in Italia quindi nelle statistiche non ci sono e non sono pochi
Le hanno tenute nei Paesi in Argentina piuttosto che in Brasile piuttosto che quindi c'è effettivamente una un fenomeno importante
No io nel mio piccolo concedo faccio i giuramenti dei nuovi cittadini come sindaco di un piccolo di un piccolo comune e mi capita spessissimo cioè gli ho più acquisizione di cittadinanza che nascite nel mio comune
E non solo di adulti ma automaticamente poi si firmano anche le carte dei bambini i minori a carico che ai sensi dell'articolo quattordici diventano italiani quindi c'è un processo che si sviluppa in continuazione
Certo ripeto ci sono anche problematiche ma certamente fenomeno migratorio è ormai una realtà una realtà importante una retate come è stato ricordato va semplicemente diciamo adeguatamente valorizzata e per certi versi anche governata i dati dalla Fondazione quindi sono importanti perché la conoscenza importante per prendere correttamente le decisioni e quindi non oggi siamo qui per aggiungere un nuovo capitolo a questo percorso di informazione che Isma'sta svolgendo da trent'anni almeno più di trent'anni a questa parte grazie per la
Bene
Siamo al trentesimo quindi è opportuno fare una sorta di tagliando prima di entrare un po'nel merito non nel merito del rapporto stesso ma nel merito anche quello che voglio dire nella mia introduzione voglio intanto ringraziare il Teatro Parenti Andrée Ruth Shammah per la generosità con la quale ci ha colto Alessandro il direttore artistico che c'è sempre stato molto vicino nella preparazione di questo evento
Naturalmente i soci di di della Fondazione ISMU a partire dalla Fondazione Cariplo sia per il contributo economico sia anche per
Le idee con le quali appunto cerchiamo di capire questo fenomeno implementarlo
Tant'è che oggi pomeriggio un workshop
Vede la collaborazione dalla CoLAP dell'atto dalla Fondazione Cariplo proprio su temi di frontiera come la ricerca e la filantropia ai tempi della intelligenza artificiale debilitata
La Camera di commercio di Milano che c'è sempre stata vicino e parteciperà oggi pomeriggio invece al gruppo di lavoro sull'immigrazione e lavoro
La regione Lombardia che dal tutti sta istituzionale lavora comunismo proprio per cercare di implementare buone pratiche buone politiche
E la Fondazione San Carlo che è sempre molto sensibile a molti temi che hanno che fare punto con la fragilità di una realtà sociale umana e che è molto presente nel nostro territorio ma spesso anche in maniera invisibile
Ringrazio poi le autorità cittadine e gli organi periferici dello Stato per essere qui presenti
Con Laura Zamperini con la quale ho scritto l'introduzione ci siamo posti un problema soprattutto di metodo non tanto di merito
I problemi di merito relativi al rapporto sono poi esplicitate in quattro parti
Ci siamo posti un problema di merito
E
La mia introduzione liberiamo le migrazioni dalle passioni la spinta gentile di Isma'da un certo punto di vista potrebbe apparire un po'velleitaria da un altro punto di vista anche un po'ambiziosa e forse anche un po'presuntuosa come si fa a liberare dalle passioni il fenomeno migratorio le passioni sono all'interno di tutti noi sono una componente fondamentale degli umani
E ricercatore come si pone nei confronti appunto della passione
Qual è il ruolo del ricercatore da questo punto di vista allora in maniera quasi inconsapevole Laura Iddio abbiamo affrontato questa tematica partendo da una grande lezione
Lo scienziato sociale che più di cent'anni fa proprio nel novembre del due mila nel del novembre del del mille novecentodiciassette davanti a una gremita Awlaki studenti all'università di Monaco
In quella Germania
Che in quel momento stava vivendo la prima guerra mondiale
Se c'è una lezione molto illuminante sul ruolo della scienza come professione
Di lì a poco nel gennaio del mille novecentodiciannove
In una Germania estremamente nervosa e se ci pensate la Germania oggi è altrettanto nervosa
Fra una settimana si andrà al voto
E la posta in palio anche abbastanza elevata Max Weber sempre davanti agli studenti di Monaco
Parlato appunto di politica come professione che differenza c'è quindi tra la scienza come professione la politica come professione
Max Weber le prendeva in considerazione al ruolo della ricerca degli intellettuali
Attraverso un'analisi lucidissima della modernità e dei suoi problemi e si poneva il problema di che cosa devono fare i ricercatori scienziati sociali gli scienziati duri
Rispetto alla il mondo reale devono prendere parte oppure no
Max Weber era consapevole che siamo in un mondo
Dove il politeismo dei valori il pluralismo dei valori è un fatto oltre che un valore
E c'è anche una incommensurabili ITA dei valori da questo punto di vista e quindi Max Weber
Poi lo prenderemo in considerazione questo tema al tema della parzialità il tema della verità
Max Weber si poneva il problema di che cosa dovesse fare appunto
L'intellettuale e partiva da un presupposto molto interessante
I profeti non esistono la perfezione nemmeno
Il legno estorto ce l'aveva già insegnato Immanuel Kant
La perfezione e quindi non è di questo mondo mette in guardia chiunque a dispetto delle risposte nette e soluzioni facili
Diffidate dagli intellettuali e dalle facili soluzioni filosofi scienziati sociali scienziati duri intellettuali in senso lato in virtù in virtù del loro prestigio
Telefono ecco qui l'etica della responsabilità devono aiutare a leggere la complessità in un mondo sempre più indecifrabile attraverso il pathos della sobrietà
Quindi l'intellettuale il ricercatore da questo punto di vista che consapevole della complessità del fenomeno e come ci hanno detto prima Azzone Blangiardo è un fenomeno estremamente compresso è un fenomeno che assolutamente non prende in considerazione spesso i fatti ma i fatti vengono piegati
Sulla base anche giù una verità parziale che fa comodo e allora l'intellettuale da questo punto di vista come ci ha insegnato proprio Max Weber deve essere onesto intellettualmente
Non deve chiudere gli occhi di fronte a fatti scomodi e deve rivedere spesso anche le proprie convinzioni in buona sostanza deve seminare dubbi
E io credo che questo sia forse il valore aggiunto che ISMU in questo trent'anni ha cercato di dare alla collettività la Società poi prenderemo in considerazione i quattro pilastri su cui Ismu verte e cerca di realizzare
Le proprie attività
Serve quindi un sapere
Che moltiplica i tubi che moltiplica le incertezze
E per certi versi soprattutto rispetto a un tema così scivoloso come quello dell'immigrazione
Forse serve anche raffreddare gli animi seminari dubbi nei confronti di bolle disposte soltanto ad ascoltare quello che vogliamo sentirci dire
Questo credo che nell'introduzione di Laura il mio
Sia un po'il filo conduttore noi dobbiamo come scienziati sociali
Prendere sul serio la complessità del fenomeno chiarirla
Creare delle categorie cercare di fare delle comparazioni entrare nel merito di alcune politiche vedere perché l'impatto diverso in una realtà territoriale rispetto a un'altra
Forse in questo senso è proprio così che noi intendiamo la spinta gentile turismo
Naturalmente questo però pone un altro problema un problema molto importante
Ma allora i ricercatori non hanno valori e i loro valori come si contemplano rispetto anche alla ricerca no noi pensiamo che e all'ISMU questo è molto ben presente
Pensiamo di vivere in una società perfetta
Siamo consapevoli della trasformazione della società italiana soprattutto negli ultimi trent'anni
E abbiamo anche la sensazione la consapevolezza che questa società italiana sia all'interno di un mondo fortemente interdipendenti e dal punto di vista economico dal punto di vista tecnologico dal punto di vista comunicativo dal comune dal punto di vista finanziario
Dal punto di vista sociale politico e culturale
E quindi
Partiamo anche da questo valore che è importante
Noi vogliamo rafforzare l'idea di una società aperta assolutamente non vogliamo entrare nel merito di una società chiusa e gli studi che facciamo otterranno sempre conto di questa Società aperta di una società fortemente interdipendenti e dove anche la libertà di movimento
Alla sua dignità e ha anche un suo diritto
Allora da questo punto di vista il tema diventa importante nel senso che
Siamo quindi consapevoli che
Lo Stato è un costrutto relazionale è un costrutto sociale
Che è fatto da coloro che ci vivono e che costituiscono una comunità politica
Stato fatto di territorialità stato fatto di sovranità lo Stato che detiene il monopolio legittimo della violenza
Lo Stato che è pluralista al proprio interno
Ma lo Stato è fatto anche da coloro che arrivano lo Stato non è e la società non è solo suolo e sangue
La società viene fatta insieme anche a coloro che arrivano di qui Lidia proprio di una relazione di un'interdipendenza di una forte reciprocità
Naturalmente crediamo nello stato di diritto crediamo nelle regole del gioco ma la società è un luogo di cooperazione e conflitto trattori Diversi con obiettivi anche DiVersi ed è per questo che noi siamo anche per un ordine sociale
Allora da questo punto di vista ridiamo la spinta gentile nel senso di dire ma se Ismu vuole essere totalmente neutra non ha una posizione visivo deve fare bene il proprio dovere
Devo lavorare sui dati deve cercare di interpretarli e da questo punto di vista quindi si è creata diciamo così una struttura che fa riferimento a quattro pilastri il primo pilastro è quello della ricerca
Già zone Blangiardo facevano riferimento alla rigorosità soprattutto dal punto vista metodologico
Pur tenendo conto che siamo di fronte a un oggetto di ricerca che ha un tasso di colesterolo biologico fortemente elevato non ci vogliamo sottrarre acqua sto e nello stesso tempo vogliamo capire dopo trent'anni di studi se
Siamo di fronte a un nuovo paradigma per quanto riguarda lo studio delle migrazioni
Il Patto per l'immigrazione e l'asilo che dal due mila ventiquattro è attivo con la Commissione europea ed è stato in parte recepito dagli Stati membri poi credo che in tavola rotonda si tornerà su questo tema
Pone effettivamente la questione di un nuovo paradigma dal punto di vista della ricerca si è parlato si è passati da una
Dimensione di integrazione a una dimensione di sicurezza
E quindi questo pone anche al ricercatore di fronte a un'altra sfida
Come la ricerca può essere trasferita anche a coloro che poi devono prendere delle Ricci delle decisioni
Questo è un un punto molto importante e ISMU lo prende molto sul serio sul serio sia dal punto di vista dalla ricerca alta sia dal punto vista anche della ricerca applicata
Conseguente a questo e al trasferimento della ricerca abbiamo anche un altro tema molto importante che è quello del capacity building quello cioè di sostenere le istituzioni
Ai diversi livelli
Attraverso forse una spinta gentile
Perché si arrivi a loro
Qual è la posta in palio del problema evidenziare il problema poi la responsabilità della decisione
Dell'attore pubblico oppure dell'attore privato da questo punto di vista Isma'quindi attraverso tutti gli stakeholders tutti portatori legittimi di interesse pubblici e privati cerca di mettersi al servizio e di dare il proprio contributo
Da questo punto di vista noi siamo consapevoli anche per deformazione professionale
Che una politica pubblica come quella dell'immigrazione è una politica pubblica estremamente intensa articolata che vede la partecipazione di molti attori
Alcuni coalizzati alcuni anche in conflitto
L'Osservatorio che noi abbiamo tutte le volte che ci presentiamo alla Prefettura che ringraziamo siamo una sorta di assistenza tecnica nei confronti della Prefettura
Vediamo quanto la politica per l'immigrazione fortemente complessa articolata densa dal punto di vista proprio anche degli attori che vi partecipano
è una sommatoria veramente interessante per chi fa il nostro lavoro perché oltre alla Prefettura in quanto organo periferico dello Stato vediamo la presenza del Tribunale di Milano quindi in certi per certi versi ministero dalla giustizia vediamo la presenza della scuola dell'istruzione
Vediamo la presenza della sanità vediamo la presenza degli enti locali il Comune la Regione
Come ente intermedio
E quindi ci rendiamo conto di quanto sia difficile arrivare ad una soluzione condivisa spesso perché gli attori sono attori che hanno magari una visione parziale
E cercano di difendere anche legittimamente
Interessi parziali
Credo che il contributo del terzo settore delle ONG a queste riunioni sia molto importante e Isma'attraverso anche i bandi cerca di capire appunto come focalizzare meglio il problema
E il problema non è solo locale spesso dipende magari da una direttiva europea ragioniamo veramente molto in termini di multilevel governance da questo punto di vista noi dobbiamo cercare di capire come attuare le buone pratiche o buone politiche
In una delle prime ricerche di smoking che riguardava proprio l'integrazione abbiamo capito per esempio che una buona politica in un quartiere di Amburgo
Imitate e portata a Mila no in un quartiere
Semicentrale ad Amburgo ha avuto un grande Successo
Che riguardava la percentuale di bambini completerò migratorio nelle scuole cosiddette autoctone
Mentre a Milano ha avuto un fallimento di qui il contesto istituzionale la così detta Patty dipende sì che condiziona fortemente anche la buona riuscita di una politica pubblica e come ci ha insegnato Albertini Osman non esistono delle buone e delle cattive riforme a priori ma dipende dal contesto sociale dipende dall'obiettivo che la società si crea e questo per noi è un un dovere importante da tenere in considerazione e pensiamo anche di poterlo offrire diciamo così a tutti gli interlocutori con i quali siamo di soliti
Ad aprire delle delle relazioni
Il terzo pilastro è quello della formazione dalla formazione soprattutto interno alla nostra fondazione
Abbiamo la necessità probabilmente di aggiornare il vocabolario abbiamo la necessità di ripensare alcuni temi probabilmente lo vedete già anche nella trentesimo Rapporto
E tra l'altro ringrazio il comitato scientifico perché sta organizzando appunto dei seminari interni sui diversi temi proprio per cercare appunto di capire meglio l'oggetto del problema
Quindi una formazione è rivolta soprattutto a noi a noi dell'ISMU e nello stesso tempo poi magari anche con una certa ambizione portare alcuni pacchetti formativi anche nelle imprese nelle aziende e nelle istituzioni proprio per cercare appunto di raffreddare quelle passioni e capire meglio il problema
Da ultimo la divulgazione la divulgazione scientifica è molto importante siamo tutti preda delle cosiddette feriti negli USA e quindi
Un valore molto importante della nostra Fondazione è quella di cercare soprattutto attraverso il rapporto ma anche attraverso molte ricerche puntuali disseminare tutto ciò che facciamo dal punto di vista dalla ricerca
Credo che questo sia particolarmente importante
E chiama in causa anche nel rapporto che può essere virtuoso oppure prezioso con la comunicazione con i media in generale
Ma qui ad vediamo sostanzialmente a prendere in considerazione un tema che è molto importante che è quello appunto su cui ISMU si sta sforzando che è quello della
Capacità
Di collegamento come diceva Hannah Arendt l'intelligenza non è altro che la capacità di collegamento di collegamento tra i diversi saperi intere multidisciplinare
Ma la capacità di collegamento per cercare in qualche modo di avvicinarci alla verità
La verità però non è mai
Non è mai una verità pura
La verità non è mai semplice
Qui però mi fermo perché su questo tema abbiamo invitato il nostro ospite d'onore Paolo Giordano che alla fine dalla mattinata ci terrà una bella relazione appunto su la verità ai tempi della posta verità vi ringrazio e auguro a tutti un buon lavoro per la giornata relativa al trentesimo Rapporto Tisbo
Bene chiedo adesso all'idea di di salire Lidia Ortenzi professoressa di demografia l'Università di Bologna nonché membra della comitato scientifico della nostra fondazione che come tutti gli anni ci fa un analisi sui dati sugli aspetti statistici appunto della rapporto fra
Grazie
Ringrazio tutti di essere qui questo è un ponte compiranno trovando nella chiama il trentenne trentesima edizione della del nostro rapporto e come tutti i compleanni un po'Rotondi è stata un'occasione in per
Tante per ride edere un po'la nostra storia come fondazione ma anche la storia delle migrazioni che noi siamo andati a raccontare i racconti Amor mai da trent'anni
è chiaro che
Stiamo un po'ripartiti dalle dalle dalle nostre origini e io racconto sempre anche ai miei studenti che quando prende in mano il primo rapporto dell'istmo di trent'anni fa
E quando l'ho ripreso andando immaginarmi di trovare una cifra una stima della presenza regolare invece ho trovato una calmata bella con una trentina di quantificazioni di ragazze
Non solo è cambiato il fenomeno ha cambiato il modo in cui noi abbiamo saputo raccontarlo anche la statistica la demografia è cresciuta e ha imparato a raccontare un fenomeno che trent'anni fa era nuovo
E ogni anno ci siamo trovati oltretutto a raccontare una storia diversa questo perché la migrazione era degli di tutte le dinamiche demografiche che
Che alimentano un po'la storia del nostro Paese e una componente particolarmente dinamica quindi ogni anno noi raccontiamo una storia che veloce è diversa
Cosa successe in questi ultimi trent'anni e e cinquanta se vogliamo un po'andare indietro a vedere quando iniziata la storia demografica del nostro Paese per la migrazione F. inserita chiaramente
Nella nostra storia di fattori di attrazione ed espulsione quindi gli stranieri sono arrivati perché c'erano delle possibilità da cogliere e i flussi che non abbiamo abbiamo incorporato nella nostra società
Hanno reagito via via a differenti alla storia che si scrive che sta Michetti che accadeva quindi hanno reagito a trasformazioni geopolitiche la caduta del muro di Berlino
L'apertura la la guerra in Ucraina per arrivare diciamo all'ultimo capitolo della storia la la le primavere arabe tutto questo ogni anno fa sì che potenzialmente si arrivino nuove persone
La migrazione è un po'una delle reazioni più veloci che hanno le persone per per cambiare la loro situazione
La storia
L'Italia ha avuto una storia migratoria particolarmente veloce e questo è comune un po'a tutti i Paesi del sud Europa anche la Spagna la Grecia hanno avuto una storia molto simile
Si sono aperte le migrazioni sono diventati i paesi di opportunità con tutti i loro limiti e tutte le criticità che le complessità complessità direi che la parola che bisogna sempre usare quando si parla di migrazione e di qui ne parleremo poi più avanti in questa giornata
Ma Steno e dobbiamo guardare i numeri c'è stato sicuramente un momento di crescita estremamente veloce tra il due mila uno e due mila undici in cui noi vedevamo raccontavamo ogni anno numeriche
Diventavano sempre più più alti e lo vedete anche dal dal grafico
Dal due mila quattordici però questo apporto che ha sostenuto tanto la nostra demografia quindi a un po'come dire cancellato o ha reso meno visibile
Il fatto che la dinamica maturare cioè la differenza tra nascite morti in Italia forse negativa dal due mila quattordici questo apporto non è più sufficiente a bilanciare la mancanza delle nascite nel nostro Paese e quindi noi vediamo che la la popolazione italiana nel nel suo complesso tende a diminuire
Che cosa è successo di di rilevante in questi trent'anni sono arrivate le prime generazioni principalmente di lavoratori
Poi i queste prime generazioni si sono trasformate in quello che noi abbiamo chiamiamo una popolazione in senso demografico quel dire che hanno dato luogo a nascite e quindi i bambini che sono nati in Italia c'è stato anche un piccolo baby boom Monte
Ha intorno
Al due mila dodici in cui noi credevamo un gran numero di nascite da cittadini con cittadinanza straniera quindi da persone
Non italiane
Questo piccolo baby boom aveva una ragione storica erano arrivate tante persone giovani tutte insieme tutte contemporaneamente tutte avevano magari ritardato il loro progetto di fare famiglia per aspettare il il loro arrivo i divini in Italia insomma nel nel Paese che avevano scelto le condizioni per mettere su famiglia questa spinta non a scomparsa rimane comunque qualcosa di importante nel nostro Paese ma non ha più quei numeri così rilevanti
E anche
Gli stranieri si può dire non si fanno più figli degli italiani ma sono soggetti a un po'tutte le problematiche che hanno le persone italiane quindi sono a soffrono un po'tutti fattori che deprimono la fecondità italiane
I inoltre quello che è successo dopo è che sempre col passare del tempo le persone presenti con cittadinanza straniera hanno cominciato a maturare qui requisiti necessari per chiedere perché richiedere la cittadinanza italiana
E quindi abbiamo osservato annoterà hanno un crescente numero di persone che diventavano italiane e questo fa sì che quando noi andiamo a commentare i numeri di persone con cittadinanza straniera da qualche anno ci troviamo a
Poi lo vedremo insomma a essere sempre intorno a sei milioni
Questo vuol dire che è è fermo il fenomeno non vuol dire che il fenomeno ha sicuramente rallentato ma a saper leggere i numeri sappiamo anche che il numero di persone straniere sono drenate dal punto di vista statistico fare una sorta di migrazione statistica diventano italiani scompaiono dal punto dal dal conteggio ma non per questo necessariamente lasciano il nostro Paese anzi
Anche se una parte lo fa rimangono sul nostro territorio noi non li contiamo più come stranieri ma questo non vuol dire che insomma che il fenomeno sia così tanto fermo sicuramente ecco c'è stato un rallentamento nell'ultimo nell'ultimo periodo
E ha appunto man mano che la storia diventava lunga si faceva più complessa noi vediamo nuovi percorsi persone che appunto dicevo ora prendono la cittadinanza italiana
E approfittano delle possibilità che la avere un passaporto europeo
Da loro e magari lascia nel nostro Paese magari anche temporaneamente quindi abbiamo percorsi sempre più complessa si persone che fanno migrazioni successive poi magari tornano abbiamo anche osservato la crescita della componente richiedenti asilo che
Non è che non fosse mai esistita nel contarsi italiano c'era stata la guerra inclusi nell'ex-Jugoslavia quindi non non è che non ci fosse
Ma al la ed è cambiata è diventata più visibile raccontata diciamo in modo molto mediatico attraverso gli sbarchi
Ma sicuramente queste diventato un grande tema a partire dal due mila tredici due mila quattordici è diventato un tema importante nell'ultimo periodo vediamo una minore capacità del nostro Paese di stabilizzare i nostri nuovi flussi quindi
Tutta quella tendenza quando c'era un serbatoio vuoto negli anni Novanta le persone arrivava ne rimanevano ora appunto in nell'ambito di questa complessità che ne abbiamo detto vediamo
Cominciamo a intuire una minore capacità dell'Italia di stabilizzare i nuovi flussi
Senior vedere i dati sugli arrivi più recenti solo una parte delle persone che entra in Italia poi effettivamente rimangono
E poi andiamo a vedere la la fotografia attuale che vi dicevo è di da qualche anno nel consiglio ma stare intorno a questa soglia dei sei milioni poco pochino sopra un pochino sotto poi ci sono anche degli aggiustamenti statistici ogni anno che
Ci riportano insomma questa soglia ma vi dicevo è anche dovuta al fatto che rimaniamo a contare le persone straniere appunto Sarmi uscita
Dalla dal contingente straniero dovute alle acquisizioni di cittadinanza
Se andiamo a re a vedere insomma la storia che raccontiamo quest'anno eh eh indubbiamente una storia di consolidamento per cui vediamo la crescita della componente residente cara indubbiamente la più stabile
Una crescita anche della della componente regolare non residente che di solito quella mio arrivata che al permesso di soggiorno ma non si è ancora iscritta all'anagrafe
E una riduzione piuttosto rilevante delle persone inermi in condizioni di irregolarità giuridica che rappresentano all'ultima stima disponibile circa il cinque per cento della popolazione straniera
Questo perché è
C'è ancora un Effetto sottostante dell'onda lunga della della regolarizzazione del due mila venti Chiesa piano è andata molto molto lunga
E non vediamo ancora l'Effetto del diciamo degli arrivi del due mila
Del due mila ventitré perché anche qui le persone che arrivano e chiedono asilo poi lo vedremo hanno poi delle percentuali di di di rigetto della loro domanda non vastissime marcia un momento in cui finché la domanda è in esame e magari ha fatto anche un secondo una seconda richiesta di appello queste persone hanno uno status regolare quindi in questo momento la componente irregolare particolarmente poco presente nel nostro territorio
Vi dicevo un'asta Recchi diventa complessa diventa complessa anche dal punto di vista dei dati bisogna saperlo essere un pochino tecnici adesso mi perdonerete e saperlo raccontare
Se quando abbiamo iniziato il nostro racconto trent'anni fa bastava contare la popolazione straniera tutte le persone aveva un'idea di di di di come categorizzare le persone con un Bagram migratorio erano tutte prima generazione erano tutti stranieri era abbastanza facile utilizzare come criterio statistico la cittadinanza
Adesso a trent'anni di differenti di distanza da noi abbiamo una quantità di definizioni per capire la per la popolazione straniera che sono un po'adottate dal luogo di nascita e dalla cittadinanza
Per cui i noi possiamo dire che al di là della del numero capitanato prima al numero di stranieri
Se noi vogliamo capire qual è un po'il cambiamento quanto quante persone sono in Italia oggi al di là della loro cittadinanza del luogo di nascita come ombra gravando straniero sono circa il dodici per cento della popolazione
Di cui noi abbiamo una componente italiana dalla nascita in alta all'estero una componente di Stridi nati in Italia
Con cittadinanza straniera poi naturalizzata quindi per esempio le seconde generazioni che poi prendono la cittadinanza sono ancora pochi perché è il percorso per chiede di arrivare a diciott'anni quindi assolo ancora uno zero virgola cinque per cento della nostra popolazione
Abbiamo poi in anche all'estero i naturalizzati e nati in Italia e ancora stranieri quindi diciamo le seconde generazioni che non hanno ancora acquisito la cittadinanza uso il termine seconde generazioni
Diciamo i discendenti so che c'è c'è un po'di dibattito anche sulle sulle definizioni ma insomma diciamo persone che sono nate da genitori Colomba gran straniero ma nate in Italia e quindi che tecnicamente non hanno mai fatto una migrazione
E poi abbiamo diciamo quella componente quella plastica insomma degli stranieri nati all'estero che rappresentano il sette per cento la nostra popolazione quindi anche vi dicevo la statistica
Deve adattarsi
E comprendere questa maggiore con questa questa questa storia che dissi fa lunga complessa e noi dobbiamo essere abbastanza bravi da saperla spiegare perché sono aspetti piuttosto tecnici e e che non insomma devono essere compresi decine fa parte un po'del nostro lavoro
Un'altra questione su cui se quelle ma interessante riflettere è che
Per la verità esistono quasi due italie come esistono e i divari dal punto di vista economico nel nostro Paese ecco chiaramente la le persone che arrivano nel nostro Paese non sono immuni da questi fattori di attrazione di espulsione non a volte pensiamo che gli stranieri possano essere il la la medicina un po'a tutti i nostri problemi quindi lo spopolamento dei paesi delle aree rurali del sud Italia arrivano gli stranieri ma chiaramente anche loro sono sottoposti agli stessi agli stessi problemi e alle stesse complessità degli italiani
Per cui questa questa migrazione che ne vediamo consolidarsi essere sempre più stabile strutturalmente integrata nella nostra società lo era soprattutto al Nord e al Nord che noi vediamo al Centro-Nord del Paese
è è lì che noi vediamo la maggior parte delle acquisizioni di cittadinanza la maggior parte delle nascite la maggior parte della presenza anche perché le persone magari a volte spesso arrivano la parte meridionale del nostro paese ma poiché non a fare delle migrazioni interne e andare verso nord
Quindi noi vediamo da una parte
Un paese una un centro nord del Paese dove effettivamente la componente si fa stabile radicata mentre al Sud il fenomeno è numericamente più contenuto indubbiamente ma anche meno stabile radicato sul territorio questo perché appunto non dobbiamo immaginare che la migrazione sia qualcosa di magico per cui se le persone se ne vanno dalle aree rurali allora arrivano gli stranieri loro trovano modo di di starci no quindi bisogna sempre considerare che la parte sopra questi idea che la migrazione sia un qualcosa che guarisce tutti i nostri problemi non lo fa che bisogna considerarlo come un fattore dinamico
Se guardiamo poi ai flussi emergenziali che io sostengo sempre dirlo ogni anno sono una piccola parte se ne parla moltissimo ma
Sono una piccola parte del fenomeno migratorio
Ecco sicuramente due mila ventiquattro ha visto una flessione generale sia degli arrivi via mare sia degli arrivi via terra sia dall'Ucraina da cui anche qui
Diciamo pochi doveva arrivare è arrivato e quindi stiamo anche questo flusso particolare che ha sempre a che fare con l'asilo a arriva tramite un canale
Privilegiato che questo ha rallentato moltissimo
C'è stato anche un ridimensionamento delle partenze dalla Tunisia che sappiamo era il Paese da cui che è stato un Paese particolarmente protagonista prestato agli arrivi di amare
E questo ha trasformato anche la composizione delle nazionalità delle persone che sbarcavano perché arrivare diciamo che le le rotte che che poi arrivano in Libia e poi puntano verso l'Italia e quelle della Tunisia sono diverso se hanno sono state diverse
E quindi diciamo in arrivo se negli anni scorsi sino avevamo visto arrivare tantissime persone dalla Tunisia per esempio dall'Egitto nel due mila ventiquattro il Paese
Più rappresentato tra chi sbarcava era il Bangladesh che può sembrare strano che una persona di richiamare dal Bangladesh intuitivamente
Ma la risposta ormai sappiamo da molti anni che c'è una rotta che arriva in aereo
In Turchia e poiché arriva in Libia idee particolarmente praticata quindi
Proprio grazie voi ha seguito della riduzione dei flussi dalla Tunisia mi hai nel due mila ventiquattro abbiamo osservato un profilo un po'diverso di arrivi quindi Bangladesh
Siria e solo al terzo posto la la Tunisia questo per dirvi che se poi c'è qualcosa di dinamico in una componente che già dinamica quella degli sbarchi ogni anno
Può portarci a raccontare una storia diversa
Le gli sbarchi sono fortemente legate alle richieste di asilo ma necessariamente Perca sappiamo che non tutte le persone che approdano in Italia vogliono hanno intenzione di rimanerci
Quindi se ne andiamo a fare un rapporto c'ha un rapporto tra le richieste di asilo gli sbarchi solo per esempio
Più il quattro virgola nove ogni un se ne andiamo a vedere il rapporto tra inchieste di asilo ogni cento sbarchi ogni cento persone
Che sbarcano da INAM cittadinanza siriana sono quattro chiedono asilo in Italia per perché questo non è Alitalia non era una delle principali mete
Delle persone che arrivano dalla Siria intende cessione andiamo a guardare Paesi come Bangladesh Pakistan Egitto ne abbiamo più richieste di asilo che sbarchi perché gli sbarchi non sono l'unico canale d'ingresso da questi Paesi c'è la rotta balcanica ci sono altri
Canali di arrivo quindi
Per queste cittadinanze Italia invece particolarmente attrattiva abbiamo grosse comunità che sono molto in crescita e questo fasti che le persone abbiano l'Italia come loro metta finale di arrivo
E appunto le richieste di asilo anche loro ogni anno tendono a cambiare quindi il Bangladesh vi dicevo arma delle cittadinanze maggiormente in crescita sul posto tutti
I profili quindi sono particolarmente rappresentate per quel che riguarda le richieste di asilo ma dicevo non ci sono solo gli sbarchi tanto è vero che se ne andiamo a vedere
I primi mesi del due mila ventiquattro il Perù e la seconda cittadinanza più rappresentata tra tra chi chiede asilo e non sono chiaramente persone che arrivano via mare perdiamo l'Egitto il Pakistan insomma anche qui ogni anno abbiamo delle dinamiche diverse
La richiesta di asilo è un passaggio particolarmente complicato perché è ne sappiamo non tutte le persone e se ne è parlato tantissimo insomma inutile nasconderci che insidiare un grande argomento di dibattito tutto la questione relativamente ai Paesi sicuri alle procedure
Di di richiesta di asilo indubbiamente questo dipende
Anche dal dal profilo delle persone che arrivano quindi noi ogni anno andiamo a guardare la percentuale di persone che vedono rigettate la loro richiesta di asilo
Ed è il nel due mila ventiquattro questa percentuale è un pochino risalita quindi delle persone che hanno avuto un esito nel giuria ventiquattro nei primi nove mesi nella loro richiesta di asilo il sessantatré per cento
Ha visto questa domanda essere rifiutata i dato per il due mila venti terra del cinquantatré per cento
Ma appunto questo dato complessivo che ne andiamo a vedere ogni anno dipende un po'dalla composizione che abbiam visto variare così tanto delle persone che richiedono anzi
Questo perché è ci sono Paesi dove i tassi di diniego sono molto elevati quindi per esempio l'Egitto l'Algeria la Tunisia Senegal
E paesi invece che hanno delle percentuali di successo molto elevata per esempio solo il due per cento delle persone che le chiedono asilo e sono originario del Burkina Faso
Vedono la loro domanda rigettata solo il quattro per cento dei somali e via così
Per cui asteniamo un po'ci sono dei procedure statistica per cui non è che possiamo cercare di capire se i dinieghi dipendono più dalla composizione della popolazione o dalla tendenza del nostro Paese a rifiutare
A rifiutare le domande d'asilo
Vediamo che nel due mila ventiquattro la tendenza a
A rifiutare al di là della composizione del del delle della poi della popolazione che ha chiesto
A Azid sia stato effettivamente una tendenza di negare alta dare maggiori dinieghi alle alle richieste d'asilo quello che vedete nella barra gialla quindi la barra gialla va a far finta che ogni anno la per la composizione della popolazione sia stata la stessa e ne andiamo a vedere come cambia la l'attitudine al proprio del nostro Paese a
Rifiutare le richieste di asilo e vediamo appunto nel due mila ventiquattro una ripresa di questo di questa tendenza abbiamo tante domande pendenti nel senso che di se gli sbarchi del due mila venti tra hanno dato luogo a tante domande che sono attualmente in fase di di considerazione
Se i nuovi andiamo a applicare un po'ai livelli di diniego capi all'atto nel due mila ventitré a è stato più facile ottenere una richiesta di asilo a queste domande pendenti l'ultimo dato disponibile
CID dovremmo attendere circa cento centodue mila dinieghi e quindi il cinquantasei per cento delle domande rigettate nei prossimi mesi se invece del staremo più sui livelli osservati nel due mila ventiquattro questo livello ac darà un darà luogo a un po'più di
Di diniego Hickey quindi centoventiquattro mila circa e un sessantacinque per cento delle domande di negate in base alle
Alla provenienza delle Paesi delle persone che hanno fatto domanda
Quindi insomma cosa cosa possiamo dire rispetto a questo a questi i trent'anni di cui noi andremo poiché a riflettere nella restante parte di questa giornata
è stata una storia composto da molte fasi quindi ne vedremo anche altre probabilmente questa un po'la fase del consolidamento e se volete anche dei flussi
Di Ried legati alla al fenomeno dell'asilo abbiamo un po'queste due facce da una parte un fenomeno stabile dall'altra la gestione di flussi più legati alle emergenze geopolitiche alle guerre
Ai alle situazioni di rischio individuali
Ma appunto quello che traina tutto questo fenomeno il consolidamento il passaggio alla cittadinanza tutte le le le nuove generazioni
I bambini nelle scuole e quindi tutto parla di un generale rallentamento e consolidamento
Con appunto questa dinamica questa parte molto piccola ma che chiaramente richiede attenzione legata ai flussi fruste emergenziali di cui noi ogni anno infatti andiamo a raccontare un po'le novità
Vi ringrazio
Grazie grazie mille io invito i membri del comitato scientifico a salire sul palco
Che così passiamo alla tavola rotonda
Ecco i cinque
Buongiorno buongiorno tutte tutte io mi chiamo Marco Castelnuovo lavoro al Corriere della Sera sono responsabile delle delle pagine di Milano e in quanto tale mi trovo particolarmente coinvolto in in in questa ricerca e nel nel lavoro che che la Fondazione ISMU
Ha fatto in questi anni e sta facendo sta facendo tuttora vivere una città come Milano così come a Roma Torino
Napoli
Si tocca con mano come sta cambiando la popolazione quali sono le urgenze e le preoccupazioni quindi anzi
Il il vostro lavoro e questo libro è sicuramente una cosa decisamente utile per capire anche noi come dobbiamo raccontare il fenomeno e anzi vi vi chiedo come Corriere della Sera di esserci vicini anche no nel nel nell'aiutarci a spiegare a rendere
Più chiara la materia è non farne solo una questione di numeri o solo di emergenza sono una questione di ordine pubblico
Il comitato scientifico dell'ISMU è formato da persone lo spiego per chi non lo sapesse che ha una determinata sezione no
Di di di di interessi e diritti di attenzione
Io vorrei partire con il professor Ennio Codini
Che di professore di diritto costituzionale a Cattolica
E però a Luís vorrei fare delle domande un po'giornalistiche essendo io un giornalista fondamentalmente cioè partendo da sia dalla recente
Sentenza Corte funzionale che ha deliberato sulla questione della cittadinanza italiana
Sia quello che stiamo vedendo anche nel nel nei miei primi atti del presidente Trump negli Stati Uniti
Sullo ius soli
E quindi il parlare di cittadinanza
Le chiedo professore quali sono i modi di acquisto dette la cittadinanza e per i figli degli immigrati
Nati in Italia e e e cosa pensa possa possa cadere
Da qui ai prossimi ai prossimi anni grazie
Grazie
Non mi soffermo dettagliatamente si morì d'acquisto della cittadinanza da parte dei figli degli immigrati che richiederebbe temo troppo tempo proprio qualche considerazione al riguardo
Vuole partire invece dal tema del cambiamento di cui tanto si discute della disciplina della cittadinanza nel nostro Paese da tanti anni si discute della disciplina e di un eventuale cambiamento
E la domanda può essere perché siamo ancora qui a discuterne
Perché non l'abbiamo cambiata salvo qualche ritocco degli ultimi decenni
La Germania
Qualche tempo fa ha cambiato radicalmente la propria disciplina della cittadinanza italiano perché
C'è sicuramente più attente una difficoltà in generale lo vediamo del Parlamento di legiferare nei Parlamenti in generale di cifra poco si governa con decreti legge cornice teorica più che in ogni con ci
Ma al di là di questo se un problema specifico che fa qui non condizionerà il dibattito sulla disciplina della cittadinanza
Che è costituito dal legale che viene costantemente fatto
O in qualche modo comunque sottinteso tra la disciplina della cittadinanza e un'eventuale riforma tale disciplina è il governo dei flussi migratori
Questi due aspetti vengono costantemente legata discutiamo di cittadinanza ma tendiamo a farlo sempre pensando all'esigenza di Miglio copre andare i flussi e questo frena chiaramente perché il tema dei governi e dei flussi è un tema altamente conflittuale
Tema dunque su quale difficile legiferare la casa fondamentalmente abbiamo una legislazione camera quasi trenta nel suo impianto
Ecco la prima considerazione che mi sento di fare e che questo legame che viene instaurato Capodanno di flussi migratorie disciplina della cittadinanza Ratto
Consentitemi di essere tralasciato nell'espressione del giudizio è un legame fondamentalmente alto ne discutiamo
Di cittadinanza diciotto anni di ius colleghi
Di naturalizzazione eventualmente non più dopo dieci anni ma dopo cinque la proposta referendaria
Ecco ne dobbiamo sapere ci deve essere assolutamente chiaro che modifiche di questo tipo eventuali modifiche concernente lo ius vuole ora naturalizzazione cinque anni Nando alcun impatto sui flussi mica tra non c'entrano questo ce lo mostrano con chiarezza gli studi che hanno indagato i
Attori di di spinta di attrazione che determina indicazioni che mette in evidenza fatto che legate al mercato del lavoro allo stato sociale eccetera di fatto vi sono molti PC
La naturalizzazione a cinque piuttosto cassette qua dieci anni non c'è e del resto consentitemi un punto di vista del tutto diverso seguì qui in sala ci dovessimo trovare in futuro a pensare per noi per i nostri figli un percorso migratorio in qualche altro Paese
Andremo a considerare se la naturalizzazione in quel Paese a cinque piuttosto che a sette anni
No padre ma tanti altri fattori ma quello sicuramente
Diverso il dibattito negli Stati Uniti su di ius soli io sono di quelli che ritengono che quel dibattito abbia poco senso perché la Costituzione vincola in quel Paese allo ius soli ma al di là di questo o quel dibattito ha un senso perché effettivamente lo ius soli può avere un effetto attrattivo ma solo quello
E allora dobbiamo liberarci da questo tema
I su che cosa dobbiamo invece focalizzare l'attenzione quando discutiamo di disciplina
Della cittadinanza
E perché è importante perché è importante riflettere perché a questo punto qualcuno potrebbe dire ma se non c'entra col governo di flussi che ce ne importa hanno interesse al Governo di flussi e invece no invece no
Il tema della DC diede la cittadinanza è un tema importante perché batte invece l'integrazione
Qualunque cosa dove si intenda per integrazione il tema della disciplina della cittadinanza riguarda l'integrazione e quindi tocca il cuore di quella tensione che ne viviamo
è stato detto tra l'immigrazione come opportunità e l'immigrazione come rischio riguarda l'integrazione certa
Integrazione è legata a molteplici fattori e il lavoro
In generale la risposta della Società allo stato sociale
Gli atteggiamenti deve garantire loro provenienti i fattori sono tantissimi
Che rilevando che spetta l'integrazione comunque la si intenda ma dentro questi fattori tra questi fatto qui c'è sicuramente rilevante anche il tema della disciplina dell'immigrazione
E allora rispetto a questo dobbiamo rifletta e questo deve essere dopo ebbe essere il centro di un dibattito matura tranquillo sull'immigrazione la disciplina della cittadinanza non notate
Non perché la disciplina della cittadinanza vada selezionare gli integrati
Escludendo gli altri perché a volte emerge anche questo discorso questo pensiero dobbiamo occupa acida di spiaggia Citti minoranza per selezionare meglio bloccare darla solo a chi la mia vita si dice talvolta
Non è così
Anche qui dobbiamo stare ai fatti una assolutamente così est i dati che sono stati proposti l'hanno già messo in evidenza
Ci può alla cittadinanza e se lo dico in termini molto semplificati
Chi può e della cittadinanza salvo casi eccezionali quindi occupati candidi umbre chiaramente in ho riferito a grandi numeri quadro di grandi numeri chi vuole la cittadinanza prima poi noi tiene punta
Non c'è molto da dire già quella legislazione attuale
Non è una registrazione davvero selettivo portati individuavano salta diritte frutto dei percorsi migratori davvero perfettamente integrata con la Juventus con la patria per la cittadinanza non è così
Ed è stato messo a frotte di di ed è giusto che sia così caratteri assolutamente giusto che sia così non mi soffermo sulle ragioni ma è giusto che sia così
E allora non discutiamo discutendo di cittadinanza di un qualche meccanismo selettivo discutiamo semplicemente di una distinta da come all'estero prima disciplina che deve
Accompagna e promuovere i processi di integrazione quindi la domanda diventa
Dati la domanda che dobbiamo farci che il Paese deve farsi riflettendo sulla disciplina della città di rilevanza la vera domanda diventa la disciplina attuale è la migliore per accompagnare può muovere i processi di integrazione questa la domanda alla quale certamente si passano tali risposte diverse opinioni sono molto differenziate da questo punto di vista ma su questo tema interrogarci ad esempio parlando dei giovani di quelle che
Vengono comunemente chiamate anche se l'espressione tutti condivisa le seconde generazioni
Pensiamo all'ONU e allora la domanda diventa
Se non si pone in Italia oggi la legge dice che otterranno la cittadinanza
A seguito di una richiesta diciotto anni a meno che nel frattempo tengano la città dinanzi due genitori gliela trasmetto
Questo dice la legge attuale e allora la domanda è l'unica domanda rappare la risposta può non essere facile ma almeno la domanda è semplice l'unica domanda che dobbiamo farci questa disciplina chi dà una chance solo di acquisto dalla cittadinanza solo dopo i diciotto anni
Salvo D'Acquisto qui nella parte di genitori questa disciplina e la migliore per accompagnare i processi che vivono di integrazione per promuovere il o sarebbe preferibile una chance a sedici anni ne stiamo discutendo dei siti potendo sia chiaro stiamo discutendo solo diciotto
Domanda diciotto un sarebbe preferibile a sedici in relazione al percorso scolastico c'è chi ritiene che per varie ragioni sarebbe preferibile l'opzione della pista sedici anni che valorizzerebbe la scuola che intercetta le ebbe
Domande sull'identità che soccorre nell'adolescenza che darebbe anche qualche diritto che può essere utile arriva sedici pagine per dentro a processi di integrazione del nostro Paese questo vale per la questione dello ius soli come può valere anche cioè la questione dei cinque o dieci anni della totalizzazione sono persone che otterranno
La cittadinanza magari attraverso percorsi molto difficili e tormentati non sottovaluto fa difficoltà di questi percorsi ma stiamo discutendo di persone che beneficeranno purtroppo e della naturalizzazione la domanda
Dieci Kurt cinque vale la pena di treni contermine lungo
Uno è preferibile invece avvicinare l'opportunità
Macario anche appunto essenzialmente per promuovere determinati percorsi in atto e magari anche sostenitori con qualche altro intervento perché i Paesi che in Italia che in Europa scusate nel mondo hanno tempi di attesa più politici spesso hanno anche gusti di integrazione richiamo ancora una volta qui l'esperienza tedesca
Quindi poi si tratta non solo di ti risponde alla domanda cinque dieci ma anche risponde ad altre domande su come la disciplina della cittadinanza poi può accompagnare determinati percorsi
Ma ecco e questo che dobbiamo chiederci per valutare l'adeguatezza della nostra disciplina
Possiamo migliorarla spicce con riferimento alle seconde generazioni magari anticipandolo datate tra l'altro tutto il dibattito sui muscoli e non riguarda subì nati in Italia dobbiamo dimenticarci anche dei bambini e dei ragazzi e delle bambine delle ragazze che giungono a seguito di ricongiungimento familiare a due tre quattro cinque dodici
Quattordici anni
E che non potrebbero neanche beneficia ipotetico
Il solito di soli tempra carte di cui se ha parlato in anni passati ma che potrebbero beneficiare in e che non possono beneficiare della pista diciotto anni perché non sono nati qui ma potrebbero beneficiare di un'acquisto
Due scuole per usare il latino che amarti in questi casi
E allora devo di nuovo chiederci ma per questi bambini bambine per questi ragazzi e ragazze
Potrebbe essere un'opzione migliore questa per accompagnare i loro percorsi di integrazione in Italia rispetto alla naturalizzazione perché per loro il tema se non c'è la prescrizione dei genitori l'opzione diventa quella della naturalizzazione
Con tutte le difficoltà di quel procedimento i tempi di quel procedimento non sarebbe meglio anticipare lo ribadisco parliamo sempre delle stesse persone che diventeranno comunque cittadina
Non sarebbe meglio agganciarlo alla scuola ecco questo mi sembra che sia
I molto
Anche alla luce degli studi di mancare al vice cosa etica dell'esperienza quotidiana di tutti noi il modo corretto di sviluppare la riflessione
Dopo di che citato gli approfondimenti devono essere moltissimi riferimenti rilevanti sono moltissimi pensiamo a come
Il dibattito sugli Scole chiami in causa la scuola come il luogo
Di integrazione qualunque cosa si intenda attraverso i suoi contenuti così come attraverso in generale le esperienze che la scuola porta con sé per quel che riguarda
Tutti quanti di
Bambini e ragazzi che la frequentano nel pomeriggio ci sarà lo specifico workshop su quest'ultima della cittadinanza non mi soffermo oltre spiego di aprire in qualche modo disposta la sollecitazione ricevuta e
Chiudo qui il mio breve intervento grazie
Grazie ha risposto a prenderci ad altre domande però e veramente un tema amo molto complesso e le le le le risposte sono possono essere differenti e e e sono poi quelle che stanno attraversando tutti questi anni e lei facevo riferimento alla scuola per cui mi ricollego con la professoressa Mariagrazia Santagati che la professoresse sociologi e la cattolica e responsabile per l'educazione del ribellismo
E guardavo nel suo capito nel capitolo cinque ci sono un sacco di numeri che sui minori non ha stranieri non accompagnati
E solo uno su cinque
La scuola e e questo è è un tema lo diceva prima professor codini insomma si parla di di di uno Scole come quello che la scuola può fare per accelerare anche l'integrazione ecco lei come vedete prospettiva questo rapporto tra alunni con il background migratorio
E il sistema scolastico italiano cioè l'integrazione
Passa necessariamente da lì della scuola
E come visto che i numeri poi sono sono quelle
Beh mi sembra la risposta è quasi tautologica ovvio che la scuola già citata dal professor codini al centro no di questo processo di inclusione di tutte le nuove generazioni di tutti i nuovi nati
Il fatto che lo sia o comunque che crediamo che lo sia poi non vuol dire che nei fatti funzioni
E come dire abbia come effetto le reale l'introduzione nodi tutti i nuovi nati continua a insistere stavano su questa dimensione o i neo arrivati
All'interno di percorsi scolastici efficaci diciamo che da da sempre da sempre da quando ragioniamo proprio nel nel rapporto ISMU
Sul sul tema scuola
Il quadro che cerchiamo di dipingere sempre un quadro di ombre e di luci no il quadro Complesso stamattina si è partiti così no un quadro di ambivalenze ci sono aspetti
Che sicuramente sono aspetti problematici né cattivi che perdurano nel tempo ma ci sono anche delle luce che delle carte a a traguardi che si sono
Si sono raggiunti per chi ci segue o ha letto le pubblicazioni che abbiamo su cui abbiamo lavorato in questi anni spesso anche nei titoli dei rapporti che sono stati curati come settore educazione si è insistito molto su questo discorso difficoltà i successi emergente traguardi
Ecco quello che lei citava all'inizio il ritardo scolastico piuttosto che il mancato accesso all'istruzione formazione magari anche di quattordicenni tredicenni in età dell'obbligo per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati che abbiamo rilevato
In alcune ricerche ricerche ci dicono di disuguaglianze persistenti nel mondo scolastico cioè in una scuola che come quella italiana
Si ispira un modello estremamente inclusivo
Quindi che e per tutti i minori indipendentemente dal loro status giuridico dalle loro appartenenze e interculturale cioè che riconosce di fatto differenza diversità di cui questi minori sono portatori come aspetti positivi valori arricchimenti
A fronte no di uno scenario estremamente garantista che è quello anche europeo no del del superiore in e internazionale del superiore interesse dei minori però di fatto poi i dati quello che ci dicono e che queste disuguaglianze persistono del tempo e sono più forti in particolare perso oggetti che sono in situazioni di estrema vulnerabilità o senza per esempio senza famiglia o di fatto con adulti che non sono in grado di negoziare
L'accesso o il positivo inserimento nel sistema scolastico no cioè gli studi ci dicono che in generale le classi svantaggiate senza risorse
Economico culturali sufficienti senza gli strumenti considerano la proposta che viene fatta anche in termini istruzione formazione come una proposta naturale data accettata per scontata e quindi nei meccanismi di funzionamento
Della scuola della nostra scuola come anche di altre scuole a livello internazionale dei sistemi scolastici internazionali
I ragazzi i bambini e le bambine che provengono da gruppi particolarmente svantaggiati tra cui anche non gli alunni come gran migratorio si inseriscono
Di fatto si trovano a vivere a essere no trattati automaticamente in modo diverso per
E portatori di minori risorse capitali come si dice
Personali familiari mentre coloro che hanno gli strumenti le famiglie che hanno maggiori strumenti culturali che sono capaci no anche di negoziare nel i propri diritti in qualche modo considerano no e la crescita dei propri figli come un qualcosa no da concertare da negoziare non è scontato bisogna in qualche modo
Guadagnarsi e fare le scelte migliori no per i propri figli anche il sistema scolastico formativo
Ecco allora guardare seguire il percorso di questi gli alunni che sono cresciuti no ormai da trent'anni a questa parte nel nostro sistema scolastico vuol dire andare a vedere come ancora oggi
C'è una riproduzione delle disuguaglianze su base etnico razziale anche nella nostra scuola perché questi minori hanno ancora altissimi tassi di ritardo per esempio quasi la metà
Ritardo nelle secondarie di secondo grado vuol dire che a un anno due anni o più di ritardo rispetto ai coetanei non sappiamo che ritarda un indicatore poi di abbandono precoce o comunque di rischio di caduta fuori dal sistema d'istruzione
Che preclude il percorso il benessere complessivo anche di queste giovani generazioni questo tema non riguarda solo del Moni come gran migratorio questo un aspetto importante funziona così i gli all'unico mega migratorio ci rendono particolarmente visibile il problema
è un problema quindi di queste famiglie ma forse un problema di tutti i nodi tutte le famiglie che si trova una situazione di svantaggio
Dall'altra parte però come dicevo ci sono anche delle luci
Noi abbiamo una un panorama no della scuola italiana in cui il sessantacinque per cento
Dei minori sono nati in Italia questo vuol dire che a livello scolastico sono stati scoli scolarizzati interamente all'interno del nostro sistema scolastico e che cosa è successo per questi minori Giovanni
Che sono cresciuti all'interno del nostro sistema scolastico è successo che effettivamente hanno migliorato i loro risultati le loro performances
Hanno fatto scelte no che si sono sempre più sono sempre più assomigliante alle scelte dei bambini delle bambine e dei ragazzi e delle ragazze italiane e delle loro famiglie e cresciuto
Per esempio la percentuale dei ragazzi e delle ragazze iscritte ai Licei no che sappiamo che il canale
Privilegiato tipico poi per una prosecuzione per un investimento di lungo periodo negli studi hanno avuto accesso agli studi superiori all'università
Hanno a ottenuto grandi risultati anche per esempio in alcune materie specifiche in alcune competenze specifiche vediamo sempre i dati dell'INVALSI
Che che che promuove l'INVALSI vediamo sempre come no le seconde le ma anche le prime generazioni abbiano delle competenze linguistiche in inglese superiore ai nativi
Siamo abituati a considerare no questi giovani queste giovani generazioni che crescono deficitarie
Problematiche a rischio adesso non vogliamo proprio come studioso scienziati sociali negare i rischi che ci sono no di caduta fuori dal sistema di istruzione
Però esercitare lo sguardo attraverso l'analisi per strutturare poi degli interventi e dei progetti vuol dire anche andare a vedere che ci sono dei meccanismi c'è un sistema scolastico che ancora no può garantire
L'inclusione nella misura in cui non si sa
Investe in preparazione degli insegnanti in accompagnamento di questi minori anche verso il successo formativo negli ultimi anni abbiamo lavorato molto sia dal punto di vista dell'analisi ma anche dell'intervento
Sul Successo scolastico
Degli alunni come gran migratorio non si è parlato molto di alunni
Esigenti alunni no che hanno percorso in controtendenza no c'è chi ce la fa in qualche modo nonostante il degrado sbagli Vantaggiato
E la storia di molti anche di molti italiani no che hanno trovato nella scuola
A quell'ambito in cui esprimere no le proprie capacità i propri talenti
In cui sono stati riconosciuti no e accettati anche come portatori di talenti e
E ricchezze a spetti che no possono essere poi valorizzati nel futuro da adulti
Chiudo quello che no forse oggi stiamo respirando no anche come clima diverso da anni apriamo su questi temi e progressivamente come dire la voglia di queste nuove generazioni cresciute formate diciamo italiane nel nostro sistema scolastico formativo che hanno preso hanno studiato sui libri sui suoi libri di testo di tutti i bimbi le bimbe che hanno conosciuto e hanno creato amicizie in questi contesti che hanno ottenuto grandi successi la richiesta di uno spazio di voice di di espressione di possibilità no di raccontarsi diretta mente anche se magari non sono stati invisibili per molto tempo e quindi di fatto sono i giorni inox sono e il mese del Black History Manza e nel mio capitolo concluda un poco con questo facendo riferimento a questo libro recente che ha fatto insomma che di cui si sta discutendo molto o di Esperanza Curzi Grimana che dice proprio questo no la scuola italiana è fatta anche di alunni come gran migratori oppure se non ci avete visti siamo esistiti continuiamo a esserci non abbiamo intenzione di smettere
Con l'idea che gli adulti insomma come noi abbiano la responsabilità di stare accanto a lato fare costruire alleati analisi ma anche alleanze educative
Che possano creare condizioni facili tanti per i capaci tutti capaci e meritevoli
Di avere ancora nella scuola credere avere fiducia in questa scuola italiana in cui abbiamo preso molto
E ottenere grossi risultati per se stessi per le loro famiglie ma anche perché noto soprattutto per questo Paese che ha bisogno di grandi iniezioni di fiducia ramo con tutte le nuove generazioni che crescono
Grazie
Devo dirle quando ha iniziato il suo intervento ha parlato di ombre e luci invece che di luci e ombre come si suol dire ho detto mamma mia nemmeno lei nutre alcuna speranza poi invece la fine la sua seconda parte
è stata è stata clamorosamente così una in un un un raggio di luce
Professor Giulio Valtolina professore di psicologia alla Cattolica
Responsabile in settori famiglia minore regioni di di di ISMU
Collego rifare una un una ragionamento proprio attorno all'atteggiamento che diciamo inattivi italiani hanno nei confronti dei dei di dei dei dei dei migranti dei degli immigrati di coloro che non sono nati qui ma che dicono qui e dai dazi
Anche eurobarometro è chiaro come abbiamo tutti la la in quarantotto per cento addirittura italiani pesa sia positivo avere
Gli immigrati con noi non solo per un sostegno punto di vista economico produttivo al mondo del lavoro ma anche come multiculturalità
Del nostro Paese
Sembra però che ci sia come una distinta percezione a seconda che fenomeno abbia a che fare una dimensione collettiva io individuare problema nel primo caso figlio
Mentre invece nel secondo quando si incontrano quando si conoscono persone
Italiani seconde generazioni immigrati invece questo non c'è è così o è una racconto che ormai superato anche questo
Per no direi che è così perché la gli italiani in nell'arco di questo trentennio a si sono sempre distinti anche all'interno del panorama europeo proprio per questa sorta di dicotomia
Cioè la rappresentazione degli immigrati come rappresentazione sociale a destato preoccupazione soprattutto negli anni novanta
Il Time aveva intitolato suo famoso numero con la penisola della paura
Perché in quegli anni erano gli anni delle grandi migrazioni qui
Bisogna dire che i mass media e la comunicazione politica come dire ha dato un contributo e forse anche adesso sta ancora dando un contributo per questa rappresentazione un po'preoccupante degli immigrati
In quegli anni avevamo delle percentuali parlo degli anni novanta
Intorno al settanta per cento di cittadini italiani che si dichiaravano preoccupati anche impauriti dal fenomeno migratorio
è utile ricordare però che l'Italia diventa un Paese di immigrazione negli anni ottanta quindi nei tra i Paesi europei non siamo tra i paesi di più recente tradizione migratoria quindi come dire
Potrebbe essere legittimo questo quello che è interessante che nel giro di un decennio cioè all'inizio di questo nuovo secolo questa percentuale così alta rilevata nelle ricerche
Scendeva e si stabilizza Ava ai livelli europei
Cioè intorno al trenta trentacinque per cento
Con un dettaglio però molto importante l'inizio di questo secolo è stato segnato da un attentato importante in quello delle torri gemelle e nonostante questo che in un paese descritto dagli inglesi come la penisola della paura questo non abbia incentivato ulteriormente la paura ma anzi e qui è un merito probabilmente anche
Dei nostri politici che in quel periodo sono stati in grado di non cavalcare un'onda che probabilmente sarebbe diventata estremamente pericolosa per cui la rappresentazione sociale
Astratta verrebbe da dire
Credo che molti di noi hanno ancora in mente quelle fotografie degli anni Novanta dove arrivavano nei porti italiani quelle nati pieni
Per esempio di albanesi era appena crollato il regime e arrivavano nei nostri porti queste simpatiche meravigliose fotografie dall'altro
Tavano l'idea di un numero notazione di un'invasione
Quindi
A fronte di questo abbiamo però d'altra parte
La relazione individuale personale che invece è stato uno dei come dire dei punti di forza dei cittadini italiani anche rispetto agli europei
Lo dico non per convinzione personale o ideologica anche se questo è un tema dove l'ideologia gioca una parte importante faccio riferimento a dei dati a due dati in particolare uno
Il grandissimo numero di iniziative e di attivo di interventi a favore di dei singoli migranti che
Gli italiani hanno messo in atto ma nell'arco dei trent'anni ma che inizio in quegli anni novanta ma che continua tutt'oggi
Ma l'Italia è uno dei paesi
Perché ha il maggior numero di aveva persone dediti al volontariato all'assistenza l'ambito col diciamo così del terzo settore ma soprattutto per iniziativa personale
Quindi questi tantissimo numero di interventi di supporto dei migranti
Lo fa a mostrare come di fatto quell'atteggiamento che a volte anche era riservato nelle indagini non corrispondeva a quella a poi un comportamento reale ma
Per chi si occupa di
Umani come gli psicologi non è una cosa strana questa perché la differenza tra l'atteggiamento soprattutto dichiarato in un certo contesto formale e il comportamento quotidiano in tutti gli umani a un gap come dire che fa parte del nostro essere umani
L'altro dato credo interessante e questo ce lo restituisce
L'ufficio che l'Unione europea costituito per monitorare i fenomeni di xenofobia e discriminazione avrà sede a Vienna
Se noi andiamo a vedere a nelle classifiche
Nelle pubblicazioni di quell'ufficio noi vediamo che per quanto riguarda violenze attacchi diretti
Nei confronti dei migranti presenti sul territorio l'Italia io in fondo alla classifica rispetto a molti Paesi del Nord Europa che sono in cima per numero di attacchi e di violenze anche questo è un dato che ci fa dire che come dire quella rappresentazione sociale che però da psicologo vorrei dire e naturale nei confronti della diversità
Avere paura
Io disse non è negativo fa parte della natura umana è quello che ci ha permesso di Volver ci così rapidamente il mais e in maniera così abile nell'adattarci all'ambiente quindi la paura è sempre connotata con una sottolineatura negativa in realtà e dalla paura che dobbiamo partire riconoscere la paura ci permette di superarla e quindi di entrare in relazione con l'
Altro
Da questo punto di vista è interessante se qualcuno di voi avrà voglia andare a cercare lei si trova anche su internet anche qualche pubblicazione nostra di ISMU
Per riporta le interviste a diversi italiani che quando parlano degli stranieri a magari dopo una lunga come dire
Teoria sul fatto che l'Italia non ha bisogno degli stranieri quando si parla dello straniero che collega di lavoro oppure vicino di casa
Quelle sono brave persone fuori dallo stereotipo diventano brave persone
Allora anche questo per gli psicologi non è una cosa strana
Già negli anni cinquanta un famoso psicologo il porto parlò della teoria del contatto cioè disse quando due gruppi sociali differenti vengono in contatto quello che prevale è lo stereotipo
Cioè la generalizzazione di alcune caratteristiche che possono essere positive o negative
Allo stesso modo attribuite in maniera generalizzata a tutti i membri di quel gruppo anche se di fatto non tutti i membri del gruppo hanno quella caratteristica
Quando invece il contratto diventa personale
Banalmente il vicino di casa piuttosto che il collega di lavoro allora in quel momento gli stereotipi e i pregiudizi cadono e la relazione interpersonale individuale diretta diventa così il miglior antidoto a pregiudizi stereotipi ecco quindi in questo senso non è stupefacente questo doppio binario diciamo possiamo dire che tipicamente italiano
Ma ci sono molte cose tipicamente italiane nella nostra tradizione culturale per cui noi siamo apprezzati anche oltre oceano per questa nostra capacità di adattarci anche in condizioni piuttosto faticose vuol tenere insieme d'altra parte siamo un popolo di artisti anche mi pare nel nostro stereotipo quindi l'arte e anche questa capacità
Riguardo ecco a questa teoria dal contatto anche in questo caso volevo citare un dato interessante una ricerca di circa un anno fa
Sì due mila ventitré inizi di vent'due mila ventiquattro fatta da un importante società di ricerche Ipsos è una multinazionale
Ho
Effettuato una rilevazione sulla sovrastima dei dati sociali ed economici in diverse Società del mondo
E loro
Per farla breve gli italiani si sono caratterizzati corna anche altre popolazioni europee per una sopra stretti ma di alcuni dati
In particolare rispetto al numero degli immigrati presenti nel nostro Paese
Il campione
Che stante però la qualità della società di ricerca dobbiamo immaginare che sia rappresentativo della popolazione
Il dato che è emerso è che gli italiani è un anno fa ritenevano che circa il ventuno per cento della popolazione fosse di in qualche modo presso un bar gramo obbligatorio migratorio
Dato piuttosto diverso da quello che ci ha detto poco fa la collega Livia Ortenzi quando si parlava diceva se ricordo bene circa il dodici per cento
Ventun percento senza avere però nessuna cognizione di tipo statistico demografico come quello che abbiamo visto prima
E più nello specifico
Al riguardo a un gruppo etnico che per una serie di motivi storici e internazionali
è diventato un po'il ricettivo il ricettacolo di una serie di preoccupazioni mi riferisco agli immigrati di religione islamica
Anche in questo caso gli italiani ritengono che il diciannove per cento della popolazione sia islamico a fronte invece del quattro per cento della popolazione allora devo dire che siamo in buona compagnia in questa sovrastima perché anche la Francia il Belgio hanno questi valori così alti
Quello che è interessante del motivo per cui volevo citare questo studio è che se il campione tiene poi però suddiviso tra coloro che hanno un contatto diretto personale
Con uno straniero
Rispetto a chi non ha contatti ma ha solo una rappresentazione mediatica o sociale del dello straniero le percentuali si avvicinano moltissimo a quelle della realtà
Perché si avvicinano moltissimo a quelle della realtà perché la nostra percezione è immediata dal nostro sentimento dalla nostra
Situazione emotiva rispetto a uno specifico oggetto per cui nella misura in cui la diversità ma è quello che dicevo prima è naturale che ci faccia paura
Nel momento in cui però la diversità la conosciamo direttamente
La percezione del fenomeno diventa molto più vicinale reale quindi da questo punto di vista parlando di spinta gentile dell'ISMU una delle cose che in parte di scuola fatto anche se non è la sua missione principale ma l'attivazione di tutta una serie di iniziative e di progetti per esempio le famose ricerche azione
Dove promuovere il contatto diretto tra cittadini italiani autoctoni e cittadini stranieri ma e lo sottolineo perché questo è importante rapporto individuale e personale non di gruppo
Grazie ma posso farle una
Ne approfitta le faccio una domanda così che mai avute in mente
C'è un cambiamento però nell'atteggiamento anche nei confronti lei prima parlava di di di paura
La mia sensazione suffragata da alcuni incontri che ho fatto con diciamo il responsabile forze dell'ordine qui a Milano negli ultimi giorni è che nel decennio due mila uno due mila e dieci eccetera se avesse paura dello straniero ma perché se se aveva paura del grande attentato del del gran sul Duomo
Oggi si ha paura dello straniero perché ci ruba il portafoglio sulla metropolitana c c su cinici ruba ci ci dà fastidio eccetera eccetera c'è un cambiamento in realtà suffragato appunto
Di questo tipo di atteggiamento oppure solamente un un sensazione così non è suffragata dai fatti
Dunque c'è un'altra distinzione che ha caratterizzato la percezione degli italiani a della distinzione tra immigrato regolare e immigrato irregolare
Allora l'immigrato regolare eh come dire
Il vicino di casa il collega e in questo senso non fa assolutamente paura
è direbbero i demografi
Parte strutturale della nostra società e quindi uso un'espressione un po'consunta ma uno di noi
L'immigrato irregolare invece è quello che fa parte di frange
Diventa vittima della criminalità organizzata piuttosto è costante è costretto a commettere dei reati per sopravvivere in qualche modo quindi a il cambiamento di atteggiamento è accoglienza maggiore certamente rispetto a quel decennio rispetto a chi è regolare
E per certi versi in questo caso ribadisco il must Militia i giornalisti oltre che a una certa comunicazione politica
Una certa come dire diffidenza nei confronti di chi è irregolare il termine irregolare non a caso è un termine che negli ultimi mesi è tornato a circolare
Sia da parte dei politici che da parte dei giornalisti quindi sì c'è una modifica ma soprattutto in questa direzione dicotomica grazie grazie vende
Passerei ora alla professoressa Laura Zan freni che professoresse Sociologia dei processi migratori della e cattolica e responsabile del settore economia lavoro welfare Davis Gounod anche con la curatrice di questo interessante Rapporto sulle migrazioni
Con le parliamo di economia evidentemente l'economia che non può prescindere ormai dalla presenza spesso silenziosa
Della popolazione con un background migratorio
Che ormai è diventato l'abbiam detto anche prima no componente strutturale
Del mercato del lavoro
Ecco io le chiedo se e effettivamente così
E se c'è una anche una relazione tra la disoccupazione l'immigrazione
La produttività del Paese rispetto al ruolo degli immigrati insomma quale il ruolo degli immigrati dell'emigrazione dei migranti all'interno della nostra economia
Che poi un'economia manifatturiera sappiamo accettarci
Certo ma nel momento in cui noi cominciamo considerare finalmente mi sembra che gli interventi che mi hanno preceduta vanno tutti in questa direzione no come l'immigrazione come una parte non solo strutturale della nostra società ma la nostra società
Non ci siamo noi e loro ci siamo noi in questo noi siamo dentro tutti quindi chiaramente di migrazioni percorsi di inclusione occupazionale vanno letti alla luce di quelli che sono poi i dati più generali del mercato del lavoro gli andamenti occupazionali pelli di produttività aggiungo anche il riconoscimento sociale e retributivo del lavoro che è un punto assolutamente dolente ma al tempo stesso come piacciano i sociologi delle migrazioni
Affermare una non espressione assolutamente nota forse anche un po'inflazionata l'immigrazione è uno specchio ci fa vedere quello che funziona e quello che non funziona nel nostro mercato del lavoro a questo punto nel caso del mercato lavoro è verissimo
Ora le aziende i luoghi di lavoro sono stati insieme alla scuola i grandi no ambiti in cui si è giocata l'integrazione proprio per le ragioni che diceva adesso il collega no quando si hanno poi dei colleghi
Tutto come dire sì si normalizza
Però noi sappiamo anche che quello che chiamiamo forse un po'impropriamente modello di integrazione presente a presenta molte criticità che paradossalmente il processo di stabilizzazione rende assolutamente più evidenti
Perché perché ecco il passare del tempo e man mano che gli immigrati diventano più simili annui nei loro modelli di comportamento nel loro stili di vita nel loro anche come dire orientamenti culturali
Valoriali più quel modello di integrazione sta sta stretto no diventa più angusto si riduce tecnicamente diciamo si riduce quel premio all'occupabilità
Rappresentato dall'essere immigrato vero rappresentato dall'essere iper adattabile dalla vere un salario di riserva
Particolarmente basse e quindi noi dobbiamo assolutamente sorprenderci se col passare del tempo insieme chiaramente al numero di stranieri regolarmente occupati
Insieme al numero di stranieri micro imprenditori creatori di ricchezza eccetera eccetera cresce anche no la platea degli stranieri in condizioni di sofferenza occupazionale e anche in condizioni di in attività questo tra l'altro si sposa una tematica di igiene nel perché come sappiamo abbiamo fenomeni noi di inattività soprattutto in alcune comunità immigrate che sono sicuramente un elemento critico sia dal punto di vista della sostenibilità economica
Ma sia anche come dire dal punto di vista proprio della qualità complessiva dell'integrazione sappiamo che in alcuni Paesi proprio l'inattività femminile all'interno di alcune comunità emigrate anche poi incoraggiato svolte in senso restrittivo sia delle politiche dei ricongiungimenti familiari sia delle politiche per la cittadinanza perché evidentemente qualcosa che fa problema soprattutto in quei Paesi molto
No fedele a una a una visione di della parità di genere come assolutamente un principio cardine della società tutti questi nodino e li stiamo vedendo in questi anni col tema sicuramente di quelle che appunto lo so non ci piace che male così ma si chiamano così noi troviamo un termine migliore
Le seconde generazioni che scontano quel paradosso dell'integrazione no proprio perché sono più integrati e dei loro genitori si sentono più italiani
I pesa molto di più un modello di integrazione che offre in realtà appunto prospettive limitate offre spesso cattivo lavoro e scontano quel quello svantaggio strutturale che deriva dal cattivo
Lavoro dei genitori non è assolutamente un caso se non abbiamo dovuto no in questi in questi mesi fare i conti
Con segnali con fenomeni di disagio all'interno appunto del mondo pure no oppure anche no protagonista di successi di di esperienze di riscatto ma insomma che comunque inutile negarlo sappiamo benissimo
Che quasi la metà delle famiglie immigrate in Italia vivono in condizioni di povertà e questo è il costo del cattivo lavoro io quest'anno ha voluto concentrare soprattutto l'attenzione su questo
Su questo aspetto esordito perché anche un aspetto che va tenuto assolutamente presente nel momento in cui si riapre il dibattito si è riaperto il dibattito sulle quote sugli ingressi programmati e via dicendo quali ingressi vogliamo quali immigrati vogliamo soprattutto quale condizioni di lavoro retributive siamo in grado di offrire ora il mio capitolo essi si apre ricordando la morte di Satana ma Singh e notti centristi nato tutti perché ha posto i riflettori su una situazione di assoluto degrado che io se non trovo sempre appunto allucinante che in un Paese in cui discutiamo giustamente di cittadinanza di diritto di cittadinanza poi tolleriamo lo schiavismo così diffuso
Ma il cattivo lavoro non è solo quello noi abbiamo avuto in questi anni un processo di normalizzazione del cattivo lavoro
Abbiamo avuto casi quest'anno non si revocava il tema della sicurezza tornato in auge per la sicurezza sul lavoro
Dovrebbe essere uno dei grandi temi abbiamo avuto casi di incidenti mortali in cui si è visto no che all'interno di queste catene un po'di un po'selvagge di subappalto poi ci sono in prese cosiddette socialmente responsabili che mentre coccolano i loro dipendenti poi come dire no utilizzano manovalanza sottopagata e spesso che
Lavora in condizioni di scarsa sicurezza quindi qui c'è sicuramente un grosso tema di responsabilità
Delle prese ma il cattivo lavoro è anche spesso la conseguenza della difficoltà a sostenere un costo del lavoro dignitoso pensiamo al tema delle famiglie delle famiglie italiane per la prima volta nel constatiamo una diminuzione degli addetti all'assistenza degli addetti al lavoro domestico in cui probabilmente la difficoltà di molte famiglie di pagare è uno delle variabili in gioco pensiamo per esempio alle residenze per anziani che hanno i conti da fare quadrare quindi spesso un personale così assolutamente essenziale come quello che si dedica all'assistenza moltissimi
Sono sono immigrati si ritrova con dei salari assolutamente assolutamente troppo passino troppo bassi proprio anche in termini di sostenibilità del modello di integrazione ecco un grande assente secondo me nel dibattito stessa sulla cittadinanza è proprio questo nome piace sempre dire che la cittadinanza non è solo un pacchetto di diritti non è solo un riconoscimento di un'appartenenza
è anche una promessa e di uguaglianza che poi dobbiamo essere no se vogliamo essere coerenti dobbiamo poi mantenere
Ecco andando un po'verso la fine di questa mia prese riflessione c'è sicuramente un tema di regolari regolarità irregolarità tema tornato alla luce ma non è solo non è l'unico tema
Per lo meno quando si parla di mercato del lavoro c'è anche un tema di eticità
E di sostenibilità dei percorsi migratori e di inclusione e tutti questi temi non sono riducibili come spesso il dibattito anche di queste settimane tende a fare
Album Ero delle quote no ah quante quote vogliamo quanti immigrati ci servono
La realtà del lavoro immigrato proprio perché è una realtà così no dentro no a tutti i temi
Che riguardano il nostro mercato del lavoro presente un mercato del lavoro in cui salari sono più bassi fuorché altrove in cui abbiamo fenomeni di disoccupazione
Di inattività sicuramente in riduzione ma che non hanno tanto che vedere cui numeri hanno a che vedere con la qualità della domanda e dell'offerta di lavoro questi sono i sociologi del lavoro lo sappiamo da sempre non lo si può ridurre i numeri chissà perché quando si parla di immigrati
Si assiste ancora questi conteggi abbastanza surreali no ci sono trecento mila immigrati bene irregolari abbiamo trecento mila posti di lavoro che vanno coperti
Facciamo la quadra no non è non è assolutamente così semplici altrimenti non avremmo disoccupati in Italia non avremo né disoccupati italiani disoccupati
Stranieri ecco se andiamo un po'a guardare dentro i dati scopriamo delle cose interessanti no è vero
Noi grazie ExCeL se ci ha consentito di anticipare questo dato nel nostro rapporto
Che ancora non è stato diffuso questa ne abbiamo un altro record storico per il secondo anno consecutivo di numero di assunzioni di stranieri programmate che sono oltre un milione stimate dalle imprese ma se poi chiediamo alle aziende questi immigrati dove li vai a prendere pochissimi ci dicono li vado a prendere all'esterno alla grande maggioranza ha in mente immigrati che già lavorano in Italia che già stanno fare o il loro lavoro che sanno determinate competenze
Il re forte di Ero straniero che avete sicuramente molti di voi avranno letto CD consegno un ritratto veramente disarmante da questo punto di vista
Perché nonostante tutte le novità che sono state introdotte negli ultimi due anni dal punto di vista della programmazione delle quote dal punto di vista anche degli interventi di agevolazione procedurale l'incremento delle fuoriquota e così
Ci dice di un disallineamento che è davvero imbarazzante tra i fabbisogni stimati
E le quote autorizzati fra le quote autorizzabili e nulla osta rilasciati tre nulla osta i permessi di soggiorno
Fra i permessi di soggiorno e contratti realmente sottoscritti
Fino a qualche anno fa in questa occasione ricordavo non dicevo niente di nuovo perché lo sanno tutti che le quote servivano a regolarizzare le persone che sono già qua
Oggi ahimè verrebbe da dire che i decreti flussi Servono a produrre irregolarità e lavoro sfruttato e irregolare
Vado a chiudere cosa vuol dire cosa vuol dire questa affermazione poi avremo un workshop nel quale proprio parleremo di legalità di sostenibilità anche dell'immigrazione in particolare dell'emigrazione economica
Vuole dire io dico tre cose sicuramente tutte le soluzioni non basta la PAC la bacchetta magica c'è nessuno ha la bacchetta magica cambiamo la legge sull'immigrazione abbiamo risolto i problemi
No l'esperienza di questi trent'anni ci insegna come le soluzioni vadano quo costruite con grande senso di responsabilità da parte di tutti gli stakeholder implicati no
Richiamavo prima per esempio il ruolo importantissimo che le aziende possono giocare sappiamo che l'associazionismo datoriale
Sta giocando un ruolo importante sappiamo che l'associazionismo familiare ha fatto delle proposte estremamente interessanti che vanno assolutamente considerati
Però tutto queste e quindi vale anche per gli ingressi fuori quota quaranta che non è sufficiente liberalizzare gli ingressi ampliare gli ingressi per fare funzionare meglio le matching
Noi proprio in queste settimane abbiamo chiuso un report che andremo a presentare
Fra poco sulle professioni infermieristiche che sono fuori quota per definizione ma ciò non vuol dire che il sistema funzioni
Abbiamo una Carta Blu che ancora assolutamente sottoutilizzate pure gli ingressi con carta blu non sono soggetti a contingentamento
Seconda cosa importantissima non basta governare gli interessi bisogna poi sostenere l'occupabilità
Non solo l'occupabilità ma proprio anche come dire prima ancora che l'occupazione proprio appunto l'occupabilità cioè la capacità di lavoro no il mettere a frutto il potenziale
Di tutte quelle componenti siano esse immigrato no ma adesso stiamo parlando di immigrati pensiamo per esempio a tutti coloro
Entrano con la procedura del ricongiungimento familiare e che se sono donne spesso sono condannate all'inattività
E qui siamo una anche un no un matching con le opportunità di lavoro che si può costruire a mio avviso ancora prima di migrare
Noi come nostro settore stiamo anche conducendo in questi mesi siamo ormai le fasi finali un Progetto sugli immigrati con disabilità
Ecco è secondo me un caso emblematico
No di come si possa lavorare sul potenziale delle persone
Si possa lavorare anche sulle vulnerabilità e questo è giusto per ragioni etiche ma è giusto anche per ragioni di sostenibilità perché quindicinali demografici in cui siamo
Non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno e io credo che è un caso che ci fa vedere come proprio partendo da quelli che spesso sono invisibili
Tutelando i loro diritti ma anche nostro tutelando i loro diritti anche proprio promuovendo il loro potenziale possiamo costruire sia un modello di sviluppo sostenibile sia anche una vera qualità della democrazia
Che è anche la cosa di cui più dobbiamo andare fieri che dobbiamo anche sulla quale poi dobbiamo anche impostare tutti i nostri percorsi di integrazione
Grazie
Modello di democrazia da tutelare anche mi sentirei di aggiungere chiudo con la professoressa lesse De Pascale
Professoressa di diritto dell'Unione Europea la Statale di Milano e referente per il settore Europa e i Paesi terzi
Di Isma'nuove ovviamente chiudo perché lo scenario più interessante l'ottica europea in un anno che ha visto le elezioni europee che vedrà settimana prossima alle elezioni tedesche
Si parla tanto di integrazione c'è chi dice dobbiamo addirittura aumentare l'integrazione per far fronte alle grandi sfide globali a che punto è l'integrazione
Tra Paesi europei in un tema come l'immigrazione pari vorrei sapere cosa ne pensa su casa Albania ma questo ne vediamo auto
Allora
Per quanto riguarda integrazione tra Paesi europei nonostante la passa al binario possiamo dire in termini di coesione politica ecco perché chiaramente sui risultati sui contenuti del Patto le voci sono un'idea etici c'è chi è a favore forse pochi e chi ha moltissimi motivi di perplessità quindi il merito è piuttosto controverso ma in termini di coesione politica sicuramente in questi ultimi anni l'approvazione del patto ha rappresentato un passo significativo non dimentichiamo che sono otto anni sebbene formalmente presentato nel settembre due mila venti ma è diciamo un secondo passo rispetto ad un processo di riforma che la commissione aveva tentato di avviare dal due mila sedici al contesto della crisi migratoria nella precedente legislatura questa questione era totalmente mancata forse c'erano stati anche degli errori politici del presidente della commissione che aveva voluto imporre a tutti i costi una riforma che includesse
Dublino lo strumento più controverso e che poi si è ripercossa su un fallimento totale invece in questo caso la coesione politica c'è stata nel settembre del due mila venti trenta istituzioni hanno sottoscritto un accordo formale
In cui si impegnavano a portare a termine l'approvazione del patto nel corso di questa legislatura
E così è stato
Chi dei tre istituzioni includono no evidentemente la commissione che ha il potere di iniziativa del Parlamento europeo ma anche il Consiglio che rappresenta gli stati membri quindi Ardea sottoscritto un accordo di questo tipo ha voluto dire che i distacchi nel loro complesso si impegnavano superare degli Forlì le differenze che sono tiri fuori
Ciò nonostante quelle differenze sono rimaste e continua ad esserci qual è la rilevanza di questa diversità di visioni
Rispetto alla quale la sintesi operata nel patto rappresenta solo un passaggio intermedio
Che anche se forse se ne è parlato poco quando il i diversi strumenti dieci strumenti che compongono il patto sono stati approvati dal consiglio ha quindi da quelle istituzioni rappresentative degli stati quattordici maggio B
Distacchi riconducibili al così detto Gruppo di Visegrad hanno espressamente assunto una posizione di contrarietà chi in maniera netta votando in blocco contro l'intero pacchetto che in maniera più smorzata astenendosi oppure portando contro solo una delle proposte quindi l'approvazione noia risultato politico è comunque un risultato politico che non può non tenerne conto di una certa forzatura rispetto alle posizioni di alcuni
Stati membri ora perché questa diciamo forzatura si riflette sul processo complessivo
Perché l'approvazione dei diversi strumenti appunto come dicevo è un passaggio intermedio non è un punto di approdo e Storo laggiù o no eh
La birra raggiunto un accordo in merito ad alcuni principi che saranno quelli che regoleranno nonché la la politica delle migrazioni nei prossimi anni macché necessitano adesso di una attuazione ora questa attuazione all'attuazione che si sviluppa nel corso di un biennio quindi gli atti sono formalmente entrati in vigore
Giugno due mila ventiquattro ma ne vedremo gli affetti soltanto nel giugno due mila ventisei
E non perché come al solito c'è la necessità di trasporre delle direttive perché come sappiamo una delle novità di questa riforma è che le direttive
Quasi interamente sono state sostituite da regolamenti che sono direttamente applicabili ma perché è necessario un adeguamento che non è solo giuridico ma anche in termini di infrastrutture di carattere amministrativo di risorse umane estremamente significativo perché quel patto posto effettivamente funzionale e gli atti sono tutti collegati tra di loro no e è un pacchetto quindi non si può trascurare nulla
Quindi è necessario che in questo biennio si instauri una di una dialettica efficace tra la Commissione europea e gli stati membri la Commissione Europea ha dato il primo impulso a giugno pubblicando un piano comune di attuazione
In cui ha fatto quindi ha svolto un'analisi dei gli interventi necessari perché in due anni si possa effettivamente poi dare l'avvio a questo processo
E poi a rinviato la palla come si dice agli stati membri e quali a dicembre avrebbero dovuto presentare dei piani nazionali nazionali di attuazione
Per spiegare quindi rispetto a quelle indicazioni della Commissione come intendevano prego adeguarsi
E cominciamo a vedere le difficoltà cioè quella questione politica fortissima
Quasi mai vista in questo settore pur scricchiolante che ha portato all'adozione del patto comincia a mostrare le le prime crepe
Innanzitutto perché sulla base di dati che sono stati resi pubblici lamenta degli Stati hanno presentato un piano nazionale era rispettando la scadenza
E poi perché alcuni Paesi il solito gruppo che si era opposto ha già detto che non si conformerà ora non è sufficiente quindi che quegli atti a giugno somma dell'Est dalla scorsa primavera siano stati effettivamente approvati da entrati in vigore ma se questo processo non viene completato in maniera adeguata quindi se questa volontà politica non permanente
Quel processo nascerà azzoppato e
Questo in questo primo semestre possiamo dire che abbiamo già assistito ha delle difficoltà quindi bisognerà vedere se quest'anno e mezzo residuo
Si riuscirà in qualche modo a recuperare oppure se è soltanto il preludio di una comunanza di visioni diciamo di una volontà politica che comunque mostra mostra tutte le sue limitazioni e che è stata soltanto diciamo fosse un risultato legato anche di esigenze elettorali nota porta di aria di elezioni europee in cui si dimostrava di a vere conseguito un risultato ma che poi non permane quindi per il momento dice direi che integrazione da questo punto di vista ha portato ad un risultato ma mostra moltissime crepe in cui dovremmo vedere in questo prossimo anno e mezzo come funzionerà
Il velocissimo sul caso del bambino allora io penso che il possesso strada allora il caso Albania è un caso che indubbiamente amo mostra a insomma
è stato osservato de osservato con grandissimi interessa a livello europeo la stessa presidente della Commissione europea
Ne ha parlato in diversi documenti inviati ai capi di Stato e di governo quindi citandoli espressamente come un modello da osservare
Mi sembra significativo perché forse questo aspetto non è stato tanto sottolineato no questa modificava in discussione che dovrebbe portare da un centro diciamo Esterno per l'esame delle domande di asilo come domande di frontiera ad un centro rimpatri forse non si è colta la ragione di questa modifica chi è determinata proprio dall'impulso
A livello europeo verso la creazione di centri di rimpatrio fuori dall'Europa nelle prossime settimane dovrebbe essere presentata una proposta di direttiva in materia di rimpatri che andrà a sostituire quella del due mila otto e a Brussel di questo si discute diversi stati membri hanno richiesto un intervento di questo tipo alla Commissione europea il presidente della Commissione ha cominciato a parlare dallo scorso autunno di creazione di a di rimpatrio
Quindi
C'è sicuramente questo progetto sulle scrivanie della Commissione europea vedremo nelle prossime settimane visto che appunto distrazioni pare alle presentazioni in ha proposto alla fine di febbraio
In che cosa consisteranno esattamente questi centri di rimpatri e quindi in questo senso il modello Albania diciamo il il l'accordo quell'Albania potrebbe diventare forse il primo di questi centri di rimpatrio a livello europeo però non non dobbiamo dimenticare che le criticità da un punto di vista operativo e giuridico sono enormi la vicenda di questi mesi la mostrato
E sono molti gli studi sempre appunto sulle scrivanie della commissione che mettono in luce come sì è per niente agevole e rispetto a quello che è il quadro giuridico che in forma appunto il diritto dell'immigrazione e generali il diritto dell'Unione Europea la creazione di questi centri di rimpatrio quindi se anche la tendenza è verso questi modelli la loro fattibilità di attuabilità
Rimane piuttosto problematica quindi dovremo attendere questa proposta per capire in che termini saranno formulate quindi se il modello Albania potrà est riconvertito
Per rappresentare in questo senso primo esempio di questi centri di rimpatrio
Grazie
Grazie a
Grazie a tutto il comune ed il comitato scientifico divismo che ringrazio saluto perfettamente normale anzi un minuto prima che vi sono pronto per presentare Sanremo invito sul palco Paolo Giordano scrittore collaboratore del Corriere della Sera
Intellettuale
Che terrà lo speech le verità della terra le verità del mare forte della sua esperienza
Siamo
Poi un giorno
Sono l'ultimo ostacolo tra voi la pausa pranzo
E vi ringrazio anticipatamente per la ha pazienza e lo sforzo di concentrazione perché
Devo dire che abbiamo sentito una certa densità di informazione e espressa abbiamo sentito una certa densità di intelligenza ed espressa con grande pacatezza
Cose tutte alle quali siamo disabituati quando parliamo dei migrazioni quindi questo è stancante devo mi sono reso conto che è stancante stiamo disabili discutere letteralmente disabituati e e forse e
Questo si lega un po'a quello di cui cercano di parlar bene cercherò di portare l'accento su Dinoi sul noi cittadini che osserviamo questo fenomeno che partecipiamo ma soprattutto se dobbiamo e sul perché fosse siamo abituati così male ormai ci sarà una prima parte diciamo più di analisi e una seconda parte che invece immagino più propositiva cioè una vera e propria ricetta per di abituarsi
Lasciatemi solo fare qualche ringraziamento il primo al Teatro Parenti a Jean ma perché la volta scorsa perché sono stato qui era su questo palco a parlare di Ucraina insieme a Brunori
E la volta prima ero sempre in cui a parlare di ragazze iraniane
E quindi per me il Parenti sta diventando un po'un luogo che si prende cura dei confini questo mi sembra importante
Che poi ci tengo a ringraziare Isma'per l'invito la fiducia per questo rapporto molto prezioso in particolare Nicola Pasini per l'invito
Due premesse
Uno credo sento di dover motivare un po'al motto la ragione per cui sono qui a parlare di dichiarazioni è un argomento da cui mi sono tenuto attentamente alla larga per molti anni perché lo trovo difficilissimo e e poi l'anno scorso per una serie di coincidenze ho cominciato a occuparmene finché arrivato da immergersi un invito a partecipare a una loro missione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo emerge siccome altri sono indeciso sapete a una missione di ricerca e soccorso una nave ex chiamava il supporto
E quindi a giugno scorso sono stato in questa missione con loro
Da questa missione NATO un podcast che potete se vi interessa approfondire potete sentire sulle piattaforme di podcast
Che si chiama in viaggio non pregare e di cui fra l'altro i parlerò domenica prossima come a Milano al Festival di cosa media
Che è molto interessante se il programma del Festival se vi capita dategli un'occhiata e al Conservatorio mi pare sì quindi proseguiremo un po'questo discorso per darvi il contesto di quello che succedeva
A terra mentre io ero sulla nave nasconda metà di giugno insieme allo stato di Emergency erano gli stessi giorni in cui venivano ripescati i cadaveri del naufragio di Roccella jonica di cui si è parlato molto meno rispetto a quello di Couto non perché sia stato sostanzialmente meno grave nel bilancio anche ma perché era già in atto una strategia esplicita di come dire
Di lui tensione dell'informazione di quello che succedeva il come dire alcune cose si imparano anche Nino fugace ad esempio diluire l'informazione
Sul recupero dei cadaveri che avveniva comunque in quelle ore ed erano gli stessi giorni della morte di Stato non significa di cui si è parlato poco fa il bracciante
Di Latina
E che in un certo senso questo dalla nave eccome
Se ci ponessimo una specie di situazione in cui vedevamo tre momenti temporali
Diversi tra scenari diversi contemporaneamente cioè quello in cui delle persone venivano trovate su cose come è successo durante la missione il momento in cui le persone non venivano soccorse moriva in mare
E una specie di
Flash forward
Di quello di un esito come dire drammatico di quello che poiché tutta la storia delle migrazioni questo è uno dei motivi di cattiva abitudine spesso
L'immaginario è stato manipolato in modo tale per cui noi consideriamo il fenomeno migratorio lo associamo strettamente agli attraversamenti in mare ad esempio quando le persone cui lo sanno molto bene parlare di migrazione vuol dire parlare di storia molto più ampia che durano anni che cominciano in altri continenti
Di cui l'attraversamento in mare è un piccolo tratto e che poi continuano commissive discusso finora nei paesi di arrivo nelle storie anche di più generazioni
La seconda premesse pensate sono ancora le premesse non prendo più veloci
La seconda promessa premessa e parte integrante del discorso si collega molto bene a quello che diceva Pasini all'inizio cioè io vengo a parlare davanti a voi
Assolutamente senza certezze rispetto a quello di cui parlano e e questa non è una manifestazione di comunista in una cosa
Ti coesa fornitissimo ma è una condizione e piste indica proprio cioè io credo che una delle cose che veramente mancano quando si parla di migrazioni sia il mettersi in una posizione un approccio culturale
Che sia innanzitutto privato di certezza e proprio l'unica tipo
Di atteggiamento che Jorge Couto credibile rispetto a questo
La prima idea che voglio proporvi e che
Il fenomeno migratorio per quanto ci riguarda
E un territorio di indecisi milita
Lo è sosta costitutivamente ci sono nel nostro presente tutta una serie di territori
Che appartengono al dibattito pubblico che sono territori di indici di militari non di difficile decide militano proprio di indici di militari altri esempi più neutrali sono ad esempio
La transizione energetica se uno ne parla comincia a
Guardare la transizione energetica da punti di vista plurali si rende conto che quello è un territorio in cui non c'è una soluzione evidente chiara univoca
Durante la pandemia abbiamo visto che la sicurezza sanitaria in determinate situazioni è un territorio di indici di bibita
Le decisioni che dovevano essere prese a un certo punto erano decisamente incontrare con altri principi nei quali noi crediamo fermamente
Il fenomeno migratorio
Per me e uno di questi territori di indici di milita non è sempre stato così storicamente ceramiche azioni non sono state così in tutta la storia così
Problematiche dato dal punto di vista della cittadinanza non lo sono oggi sicuramente
E come se fosse un sistema di equazioni in cui però la SIP la soluzione non c'è sottili e pieno di sistemi di equazioni del genere
Come si riconosce un territorio di indici di bibita facilmente
Per me quando ne sento parlare le persone gli opinionisti famigerati e ogni volta che sento qualcuno che ha un'opinione netta e sicura so che sta o sbagliando Hope mentendo è sostanzialmente quello che succede quando sentiamo parlare nella non oggi
Ma la maggior parte del tempo di dichiarazioni o qualcuno sta sbagliando o qualcuno sta mentendo omettendo mentendo
Da cosa nasce questo nasce da una cosa che è stata ripetuta in modi diversi anche questa mattina cioè dal fatto che
Nel fenomeno migratorio sempre visto da quando collidono Principi opposti apparentemente il conflitto insanabile eppure per quanto ci riguarda ugualmente legittimi in questo mi metto una posizione veramente
Che un attimo cerca di occultare la mia opinioni personali politiche su questo però
Perché mi sembra che sia un impasse importante del del dell'annoso dibattito pubblico e quindi tutte le parti dovrebbero avere l'onestà di fare un passo indietro e riconoscere che ci sono principi ugualmente legittimi in conflitto
è un po'l'idea delle verità della terra del mare
Da una parte sostanzialmente c'è il diritto di singole persone
Ad ambire a una vita migliore qualunque cosa questa voglio dire prima della tassonomia che facciamo dei migranti economici
Rifugiati e migranti ambientali eccetera eccetera tassonomia viene già molto dopo
Ma ci sono in generale delle persone che ambiscono a una realizzazione maggiore delle loro potenzialità di vita questo è un diritto che nel col riconosciamo come democrazia liberale sì quando noi conosciamo per noi
Dall'altra parte c'è il diritto dei cittadini di uno stato di un'azione a
Prese varie mantenere difendere qualcosa che ritengono costituire la loro identità culturale la loro integrità nazionale di confini eccetera eccetera anch'questo tipo di esigenza e
Liquidabile come roba da surrealisti io credo di no e credo che porre liquidarlo in questo modo sia uno dei problemi che ci porta spesso a in un'impasse anche perché il tutto ci dice che invece questa
Questo desiderio da parte dei cittadini di vari Stati di preservare qualcosa che loro ritengono essere la nuova identità è un è un'istanza forte esistenze che fosse oggi
Predominante quindi non non andrebbe liquefatta in questo modo liquidata scusate
Ci sono molti modi di intendere di di declinare questa stessa contrapposizione quindi principio di accoglienza o principio di sicurezza spesso viene declinato in questo modo più becero no
Che però anche in questo caso ha una sua verità
Al largo delle coste calabresi c'è stato il naufragio di Cutro di cui come dire siamo tutti corresponsabili lo sappiamo in più o meno lontanamente Massimo tutti parte di quello che è successo
Sulle stesse coste sbarca a un certo punto anni fa un ragazzo afgano che si presenta come minore non accompagnato
E la settimana scorsa e l'attentato di Monaco viene compiuto da un ragazzo sbarcato sulle nostre coste che si presentato come minore non accompagnato non sto suggerendo nessun tipo di causalità anche perché la causalità tra sbarchi e
Attentati assolutamente non scientifica in questo posto in cui parliamo di dati scientifici ma è qualcosa che esiste nella percezione collettiva perché è stato inserito della percezione collettiva e quindi è uguale una realtà e un dato su cui basarsi esattamente come tutti gli altri che sono stati presentati non c'è
Distinzione tra oggettivo
E percepito in questa vicenda non esiste più questa distinzione
Quindi c'è un problema che a seconda di dove si mette il punto di vista cioè il sistema di riferimento se lo si mette dal punto di vista della persona che sta attraversando il Mediterraneo
Con le sue motivazioni con le sue col suo portato sia una storia se lo si mette dal punto di vista di qualcuno qua che
Vive nelle sue legittime paure ansie sia una storia completamente diverso
Cosa succede di tutto questo succede che sostanzialmente la politica da molti anni decide di rinunciare a questa a prendersi in carico questa indicibili Temps decide di sposare una versione e di attenersi sostanzialmente a quella perché in campagna elettorale tenne non ci si può permettere alcuna forma di indici debilitato peraltro le narrazioni
Che valori al mente come dire sono più vicine al dare delle soluzioni facili
Prevalgono in questo momento perché l'altro triste dato che
Che in mezzo a tutto questo e che da dieci anni non solo in Italia ma ovunque le lezioni lo sappiamo si vincono
Sulle politiche migratorie altra cosa molto strana perché se guardate poi i dati presentati anche nel rapporto in un altro libro che guardavo recentemente
Secondo l'eurobarometro
Il la preoccupazione per le migrazioni Stati può al sesto posto nelle preoccupazioni degli europei non è il primo però e al primo quando si parla poi di esito elettorale di nuovo
Un paradosso eppure
Eppure reale
Questo è una cosa che mi interessa no che che ce n'è sempre che mi atterrisce un po'quando penso alle migrazioni cioè che e come se tutto avvenisse in uno spazio un po'disincantato no in uno spazio di di di di grande astrazioni di speculazione
Però a un certo punto e e tutto questo dibattito filtrati
Attraverso Retequattro uso Retequattro però Retequattro è venuto
è un sintomo significativo
In questo modo viene
E l'avvocato al nostro cervello
Viene espresso da noi
Alle urne elettorali
Diventa decreto legge perché il Parlamento non ce la fa a legiferare quindi diventa decreto legge
Quello che succede fino a qui siamo in un ambito è completamente astratto
Il problema è che questi decreti legge e questo lo si vede molto bene partecipando alla missione come quella di Emergency diventano azioni Ali assolutamente concrete sulla vita di alcune persone che invece si trovano in questa
Situazione
La seconda idea che vorrei proporvi su questo che se la situazione su cui noi ragioniamo e in sé
Un po'paradossale
Come credo di aver mi dato l'idea è il nostro ragionare nel dibattito pubblico il modo in cui ragioniamo nel beh dibattito pubblico di mediazioni
Una giovane paradossale non può che portare per lo più a soluzioni e idee un po'paradossali
Vediamo se è il caso dei centri dell'Albania sarà veramente una come dire assoluzione non paradossale al momento
Ne ha tutte l'aspetto ma se vogliamo fare un esempio di paradosso ne abbiamo uno proprio
Sfornato
Di recente
Il rimpatrio di Al Masri
è stato un caso di totale espressione di paradosso di una situazione paradossale cioè
Viene
Fermato arrestato un personaggio come dire almeno l'ambiguità non c'era sul fatto del tipo di personaggio
Nessuno è andato a mettere in discussione il la fondatezza
Delle accuse dei capi di imputazione tra cui appunto tortura omicidio non
Peculato
Questa persona
In circostanze
Tuttora un po'ignote raffazzonate viene
Velocemente rimpatriato ora
Le ragioni per cui questo è successo sono evidentemente note a tutti qua sono note a tutta la cittadinanza
Cosa succede il governo
Si appiglia cioè cerca di addobbare questa
Mosto di audit di addobbare uno con dei cavilli giuridici in modo che si riconosca meno
Ma altrettanto paradossale l'opposizione che
Sostanzialmente dice
E chiaro che andava fatto però andava fatto in modo meglio nascosto cioè tutto allora con la ragion di Stato no cioè se dobbiamo nascondere il paradosso nascondiamo lo bene
E tutti quanti siamo partecipi di questo paradosso una questo paradosso riguarda gli accordi che abbiamo con la Libia che riguardo al nostro riconosce la Guardia costiera cosiddetta Guardia costiera libica come un partner affidabile nella gestione dei flussi migratori adesso nel riconoscere la cosiddetta Guardia costiera tunisina come partner affidabile con degli effetti reali che sono stati mostrati qua
E ogni tanto succedono dei degli eventi che denunciano il paradosso sottostante a tutto questo
Ora chiaramente io non ho nessuna soluzione di questo come vi ho detto non ho certezze ma
Sento che il mio lavoro di scrittore quello di chiederne quanto meno hanno i cittadini cosa interessa sapere cioè ci interessa
Ci va bene vedere la verità addobbata
E ci sentiamo più sicuri dal dal dalla per la schermata dei nostri occhi che di nuovo è una scelta legittima
Per quanto mi riguarda o
Forse andiamo quantomeno inno stessi a
Mantenere lo spazio per tutte queste contraddizioni vive ancora cioè mantenere attive almeno dentro di noi queste perché quello che un po'
A me sembra quello a cui io mi sento soggetto come come come persona come cittadino italiano devo cooperiamo
E di essere un po'sotto sortilegio quando si parla di migrazioni no decido di accettare questo sortilegio
Che è stato deciso creando uno specifico immaginario che chiaramente e fa all'ATO sotto però è un sortilegio anche il pragmatismo no oggi questo secondo me è uno dei dati più interessanti sortilegio non riguarda ahimè devo dirlo destra o sinistra perché nell'atto pratico poi la continuità delle politiche migratorie
è abbastanza spiazzante a parte alcune impennate negli ultimi decreti ma c'è rispetto a certi temi una sostanziale continuità e questa continuità ad esempio andata
Nella direzione di sostituire decisamente qualunque discorso sul
La sull'integrazione con come è stato detto giustamente un discorso sul contenimento dei flussi oggi il dibattito anche tra destra e sinistra e questo è e svilente in realtà ma riguarda pende come unico metro di successo il numero degli sbarchi
Quanti sbarchi vengono contenuti quanti sbarchi succedono anche l'opposizione USA questo stesso argomento quindi di fatto aderisce ha lo stesso tipo di sottile giusto ti Reggio di finto pragmatismo
Finto perché perché tanto è sostanzialmente falso nei nei numeri e nelle quantità e
In una prospettiva storica di lungo periodo anche un po'ridicolo
Allora
La parte propositiva
Che
Vi ripeto per me è assolutamente individuale cioè non non servirà a proporre nulla di
Nuovo radicalmente nuovo rispetto a questo tema non non è il il mio mestiere e
Ed è ancora proposto al tempo stesso per e politica prepolitica nel senso che non è aderente in questo momento a una delle opzioni che sono sul tavolo ed era e assolutamente prepolitica c'è un modo per lavorare su disse
Questa piccola ricetta lo
Articolata in cinque punti che vi propongo che proprio la proposta soprattutto alle parti più giovani della sala ma non solo ai propri giovani
E che è una piccola ricetta perché aree un contro immaginario un conto immaginario personale rispetto a quello che riguarda le migrazioni perché questo sortilegio che avviene su di noi avviene perché è stato costruito e viene continuamente alimentato un immaginario specifico è uno dei motivi per cui molti scrittori molti artisti stanno un po'alla larga
Dal parlare di mi che azioni e perché l'immaginario scusi
Monolitico così
Consolidato ormai incerti sui in certi suoi
Meccanismi in certi suoi tic che è molto difficile scalfire lo è molto difficile trovare una stradina perse che aggiri questo monolite di immaginario sulle migrazioni che ha che fare appunto
Con i flussi con gli sbarchi con la sicurezza con tutte queste cose e allora io ho pensato cinque punti che sono quelli che cerco di applicare su di me
Il primo
Legato alle premesse a quello che diceva anche Pasini all'inizio cioè
A volte pensare la migrazione senza immaginare una soluzione cioè smettere di immaginarlo ogni tanto come un problema da risolvere che debba portare a una soluzione di qualche tipo ma ragionarne essenzialmente come
Un esistente qualcosa che avviene avverrà avveniva
Cioè
Quando uno smette di avere come bias del proprio ragionamento la ricerca necessaria di una soluzione
D'un tratto il pensiero si libera verso direzioni che prima non contemplava
Il secondo punto da ricetta è sperimentare in prima persona
Dove si può
Io ho cercato di farlo con questa esperienza
In Emergency che non sarà all'ultima di sicuro sicuramente come dire un'esperienza
Ad alto impatto sia a personale motivo anche proprio di investimento ma sappiamo tutti e sono certo che qua la sala
E sensibile sappiamo tutti che ci sono moltissime realtà in cui è possibile fare questo anche senza muoversi dalla propria città
Perché in questo vado un pochino invece in controtendenza rispetto all'approccio giustissimo di ISMU
Io credo che il problema del del la questione migratoria
Almeno i noi vada fortemente personalizzata cioè non dei personalizzata come succede in quasi tutti gli ambiti una cosa che ci manca è proprio la personalizzazione
Del del fenomeno quando sono stato sulla nave con con
Il personale di Emergency dopo il soccorso sono saliti a bordo questi quarantasette naufraghi
Io a distanza di mesi mi ricordo alcuni dei loro volti non me li ricordo tutti
Mi ricordo in particolare uno dei minori non accompagnati che c'erano un ragazzo delle nigeriano che una notte mentre io il turno di
Di sorveglianza della zona dove dove dormono
Era l'unico che non dormiva venuto a sedersi vicino a me si è messo un po'a parlare a raccontare meno e quindi quell'esperienza personale di contatto che anche in quelle situazioni viene giustamente gestito con molta attenzione perché chi lo fa di mestiere non può personalizzare tutto mano ai cittadini forse possiamo permetterci di personalizzare un po'ecco
Quel dialogo con lui
Per me è stato più lo so se è illuminante però più
Dirimente
Su che cos'è su dove sta la verità significativa
Di qualunque ragionamento o dibattito avessi ascoltato negli anni prima che di nuovo il sortilegio invece prevede che noi spesso analizziamo
Questa questione invece io dico abbiamo il coraggio singolarmente di personalizzarla
Il terzo punto è che mi sta particolarmente a cuore come come scrittore che
Bisogna fare uno sforzo tutti di decostruire linguaggio il sortilegio avviene soprattutto per la colonizzazione che viene fatta del linguaggio cioè il modo in cui si parla di migrazioni
Una delle prime cose che mi è successo in questo di questo ne parlo anche nel podcast
Prima di salire sulla nave da ragazza che responsabile della logistica insomma parlavamo io ho usato la parola migranti due o tre volte e lei dopo essersi trattenuta un po'mi ha detto poi di emigranti
Noi preferiamo dire naufraghi o io personalmente preferisco dire persone in movimento qua in quel momento devo dire io ho avuto anche una moto di stizza cioè mi è sembrato un eccesso di correttezza apolitica no che tanto ci che tanto ci infastidisce
E poi ho cominciato a ragionarci più un
Freddamente
Che bel c'è una
Il grande differenza no tra il continuare a dire migranti e il continuo e il cominciano a parlare di naufraghi con addirittura di persone movimento cioè descrivono fosse gli stessi soggetti ma descrivono
Qualcosa di estremamente diverso cioè uno slittamento del punto di vista molto salutare e che soprattutto permette di prendere una distanza
Da a quel modo
Da sortilegio
In cui sentiamo
Il dibattito pubblico no perché purtroppo ormai le associazioni che ci sono state buttate addosso la parola migrante
Sono delle associazioni che noi non possiamo evitare non possiamo controllare quindi l'unico modo nel linguaggio e di sottrarsi a quel tipo di Lessico
Abusato
E contaminato ecco il lessico del migrazione un lessico contaminato che ha bisogno di essere de contaminato e questo lo si può fare solo a livello strettamente personale pensiamo poi senza parlare degli eccessi di contaminazione cioè il modo in cui s'è stato usato la parola scafisti in cui Tampa adesso usa la parola e li Hands
I taxi del mare quella è un estremo della colonizzazione di questo linguaggio ma ce n'è una più evidente più strisciante più normalizzata che in realtà e altrettanto pericolosa perché che associazioni
Che non controlliamo
Il quarto punto
Che
E scegliere pochi dati cioè scegliere questo io sono un fisico di formazione
E
So che con i dati per quanto i dati siano super interessanti e in un certo senso i dati descriva hanno la realtà e siano anche molto risolutivi in certe situazioni ma vi assicuro da fisico che con i dati si può fare qualunque cosa ai dati si può fare dire qualunque cosa uno scelga di fare o di dire
I dati di per sé non sono nessuna verità vivono solo insieme alla loro interpretazione i dati sulla dichiarazione di nuovo ci portano in territorio talmente conflittuale talmente contraddittorio che e difficile orientarsi alla mia proposta un po'provocatoria in questo è scegliete i vostri dati significativi
Pochi pochi che vi parlano però e quelli che ho scelto io ve li dico anche quali sono su alcuni sono presi dal rapporto altri sono raccolti in questi mesi di studio
Uno che i migranti internazionali oggi sono meno del tre per cento della popolazione mondiale
Nove su dieci attraversano i confini legalmente
Nel due mila e venticinque c'è stato una media di cinque morti al giorno nel Mediterraneo
Le navi delle ONG sapete tutto il
Dibattito su questo rischio il taxi del mare appunto le navi delle ONG nel loro complesso soccorrono circa il dieci per cento delle persone che attraversano il Mediterraneo
Questo ad esempio questo dato che non conoscevo finché non sono stato a bordo della nave ho parlato a lungo
Pensate quanti anni la la campagna elettorale è stata fatta sul cosiddetto pool Factor no cioè l'idea che la presenza le navi
Delle ONG attirasse le partenze dal Nordafrica
AIRS de
Che forse trionferà alle elezioni
Sta facendo questa campagna elettorale ancora sul pool fatto delle ONG quindi non è vecchia sgomento
è un argomento serio cioè se veramente leggi fossero il fattore attrattivo per cui la gente rischia di morire
Dovremo prendere la cosa sul serio poi vai a vedere il dato e scoprì che quei soccorsi sono circa il dieci per cento prima il quindici poi dopo gli ultimi decreti son diventati circa il dieci per cento
Quindi di che Pool Factory stiamo parlando esattamente
Dati presi dal vostro report questo mi ha inquietato lo scrivete voi è razzismo in Europa è salito dal ventiquattro per cento del due mila e sedici al trentaquattro per cento del due mila e ventidue
Due su cui si deve vedere come è stato misurato difficile misurare il razzismo però è un dato interessante la fiducia degli italiani nelle possibilità di integrazione degli stranieri sono diminuite
Ma la maggioranza degli italiani considera gli stranieri risorse utili questo è stato detto anche poco fa
I giovani italiani sopra stimano la presenza di stranieri sul nostro territorio di oltre il venti per cento
E ascoltandovi ho aggiunto il dato della dottoressa poste in essi il dodici per cento qui a un bel grammi attimi migratorio ecco non son tanti dati
A me bastano questi
Per avere una visione più chiara
Di cosa stiamo parlando
Ho quasi finito non vi preoccupate solo punto cinque ho detto che sono cinque
Il punto cinque è
Trovare delle narrazioni alternative narrazioni che siano completamente desta Turate rispetto a quella
Dei telegiornali dei talk show perché quelle narrazioni non possono non ci parlano più e quando una cosa non ci parla più ma ci viene ripetuta finisce per parlarci male di qualcosa è pure esistono in realtà moltissime
Altri modi di narrazione delle migrazioni che esistono moltissime altre mitigazioni cioè ci sono rotte migratorie di cui noi non sappiamo nulla nel mondo e che sono molto illuminanti invece da leggere frequentare
Per poter rivedere con occhi nuovi quelle che ci riguardano
Ho finito finito ah scusa
Qua di ombre
Ho chiesto di proiettare questa immagine questo è un'installazione che ha fatto jr l'artista a nel due mila e diciassette credo sul
Confine Messico Stati Uniti a fotografato questo bambino di un anno e poi a realizzato questa gigantografia del bambino appoggiato al muro di confine che guarda come dire la parte statunitense
Rimasta per alcuni mesi l'installazione fosse c'è più
Verità e possibilità per noi di parlare di
Quel muro di confine guardando questa foto e facendo la nostra del sentire delle giurie duecento articoli sulle sparate di Trump Levanzo rispetto al confine questa fossero è una è un è una deformazione da d'artista ma penso che sì avere un po'per tutti
Vi do qualche altra proposta in questo senso un autore
Ma lese cinese dia un Congo e con mille appartenenze oggi euro
Devo chiamata show ha scritto un libro molto bello si intitola stranieri sul molo un libro brevissimo che racconta quasi tutto
Della verità di chi si sposta da un paese a un altro
Nelle ultime stagioni cinematografiche
Forse avete visto il film di ogni esca Hollande sul confine Polonia Bielorussia Green board
Fosse avete visto un film che racconta la parte successiva dell'arrivo in Europa di molti di molte persone in movimento che e questo
La storia di Suleiman film francese uscito pochi mesi fa se non l'avete visto ve lo raccomando
Fortemente
Ma per finire per salutarmi io ho preso per voi un estratto volevo leggere un estratto di una rotta molto lontana sia nel tempo che nello spazio
Ma che un po'fa capire che queste verità del mare cioè le verità di chi si muove poi sono abbastanza sempre uguali un campo profughi purtroppo e quasi uguale a un altro campo profughi un attraverso mento in mare e quasi sempre uguale a un altro attraversamento in mare allora muoversi su rotte che non abbiamo
Sperimentato appunto può aiutare soprattutto noi questo è un libro
Pubblicato in Italia da nottetempo lei un'autrice queste macchine il tweet è un atto un'autrice canadese naturalizzata canadese ma di origine vietnamita
E
Racconta
La migrazione dal sud del Vietnam quando viene
Preso dai dai dai comunisti e tutta una classe come dire abbiente legata dagli Stati Uniti all'Occidente viene
Cacciata o scappa la sua famiglia scappa
E
Diventano parte di questa mediazione in realtà numericamente spaventosa ma per noi una delle tante di questi cosiddetti boat people cioè persone messe sulle navi dal Vietnam che per lo più sono finiti
In Malesia in dei campi profughi che alcune fortunate sono poi state prelevate e portate in Canada per un programma di si sono stabilite altre non si sa che fine abbiano fatto vi leggo due brevi passaggi
Di come lei racconta questa dichiarazione così che non c'entra niente col nostro Mediterraneo fosse in realtà dice quello che c'è da sapere
Sulle rive dell'ENAC già prima che la nostra barca queste levato l'ancora a notte fonda la maggior parte dei passeggeri aveva un'unica paura quella dei comunisti ecco perché fuggivano
Ma non appena l'imbarcazione è stata circondata accerchiata da un solo e uniforme orizzonte blu la paura si è trasformata in un mostro a cento teste
Che ci spiegava le gambe ci impediva di sentire l'intorpidimento dei muscoli immobilizzati
Eravamo inchiodati nella paura dalla paura
Non credevamo più gli occhi quando la pipì del piccolo con la testa coperta di scabbia ci bagnava
Non cita parlammo più il naso davanti al vomito dei nostri vicini eravamo intorpiditi imprigionati dalle spalle degli altri dalle gambe degli altri e dalla paura di ognuno eravamo paralizzati
La storia della bambina inghiottita dal mare per essere scivolata mentre camminava sul bordo si è diffusa nella pancia impregnata di odori della barca come un gas anestetizzante coi UFO Rizzante
Che ha trasformato l'unica lampadina in stella polare e le fette biscottate imbevuto di olio dal motore in biscotti al burro
Questa poi di olio nella gola sulla lingua dentro la testa ci addormentava al ritmo della ninna nanna cantata dalla mia vicina
Se la nostra famiglia fosse stata catturata dai comunisti o dai pirati mio padre aveva previsto di addormentarci per sempre come la bella addormentata nel bosco con delle pillole di cianuro
Per molto tempo avrei voluto chiedere di perché non avesse pensato di lasciare a noi la scelta perché ci avrebbe tolto la possibilità di sopravvivere
Durante le nostre prime notti da profughi in Malesia dovevamo direttamente sulla terra rossa senza pavimento la Croce Rossa aveva costruito dei campi profughi né per nei paesi vicini al Vietnam per raccogliere i boat people le persone sopravvissute al viaggio in mare
Le altre annegate durante la trasparenza la traversata non avevano un nome sono morte anonime
Eravamo nel novero di quelli che hanno avuto la fortuna di potersi abbandonare nella terraferma così ci sembrava una benedizione quella di essere fra i due mila profughi di quel campo che avrebbe dovuto a coglierne solo duecento
Abbiamo costruito una capanna su una palafitta in un angolo appartato del campo alle pendici di una collina
Per settimane in venticinque persone di cinque famiglie diverse abbiamo abbattuto insieme di nascosto alcuni alberi del bosco vicino
Li abbiamo piantati nel molle terreno argilloso abbiamo fissato sei assi di compensato per farne un grande pavimento e abbiamo ricoperto la struttura con un telo blu elettrico blu plastica blu giocattolo
Per fortuna abbiamo trovato parecchi sacchi di riso fatti di juta e nylon per circondare i quattro lati della nostra capanna oltre ai tre lati del bagno comune
Insieme queste due costruzioni sembravano l'installazione di un artista contemporaneo in un museo
La notte dovevamo così appiccicati gli uni agli altri da non avere mai freddo anche senza coperta
Il giorno il calore assorbito dalla tenda blu rendeva soffocante l'aria della capanna
I giorni che le notti di pioggia la tela lasciava l'acqua collare attraverso i buchi aperti dalle foglie e dai ramoscelli dai cambi che avevamo aggiunto per fare fresco
Se un giorno o una notte di pioggia un coreografo si fosse trovato sotto quella tela avrebbe sicuramente riprodotto la scena
Venticinque persone in piedi piccole e grandi tutte con un barattolo di conserva in ogni mano per raccogliere l'acqua che cadeva dalla tela talvolta a fiotti talvolta goccia a goccia se ci fosse stato un musicista avrebbe sentito l'orchestrazione di tutta quell'acqua che colpiva la parete dei barattoli di conserva
Se ci fosse stato un regista avrebbe catturato la bellezza di quella complicità silenziosa e spontanea frangente misera
Ma c'eravamo solo noi in piedi su quel pavimento che pian piano sprofondava nell'argilla
Dopo tre mesi pendeva talmente da una parte che siamo stati tutti costretti a cambiare posto per impedire che i bambini e le donne durante il sonno scivolasse Lo Verso la pancia rotonda dello vicino piazza
Grazie Paolo davvero il si chiude qui questa mattinata molto leggera leit con i saluti da parte di Alessandro Cevese direttore artistico del Parenti è che ringraziamo per l'ottica
Grazie Nicola grazie a tutti voi sette tanti sette giovani siamo felici di ospitarvi qua io porto i saluti di Andrée Ruth Shammah la nostra direttrice che purtroppo non ha il dono dell'ubiquità
E quindi non ce l'ha fatta ma ci teneva che io trasmettersi tutto l'entusiasmo perché quando la Fondazione ISMU Nicola Pasini e tutti quanti Francesca sono venuti a proporci questa collaborazione noi
L'abbiamo colto chiaramente con entusiasmo questo luogo questo palco
Ha ospitato in cinquant'anni scrittori autori artisti provenienti da ogni parte del mondo e quindi è un crocevia e voglio dirmi che anche abbiamo parlato di no
Insomma le migrazioni sono una delle grandi narrazioni dei nostri tempi attraversano lecco che le geografie le vite delle persone sono storie e questo posto questo palco in realtà dato voce a tante testimonianze
è il luogo dell'acconto e è anche luogo della passione le passioni secondo me ma credo
Sono fondamentali anche per avere un approccio scientifico bisogna saper gestire e il teatro è catarsi e questo palco e catarsi quindi grazie a tutti voi
Spero di e anticipo che ci sarà la restituzione dei workshop ci sarà Fausto Cabra in chiusura alle diciassette diciassette e trenta
Che leggerà la poesia from di uguale sanchai che è una giovane poetessa di origine somala una bellissima lettera Maryam del razzi sono spiegato mia figlia grazie a tutti voi le passo al microfono Nicola Pasini
Grazie il libro I scaricabile dal sito di Ismu in open access grazie ancora per essere stati qui e alla prossima presentazione del trentunesimo rapporto arrivederci
Vuol sommersa