Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì quindici luglio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi
Parleremo soprattutto dei Dazzi di Donald Trump dopo che il presidente americano sabato in realtà venerdì ma la notizia uscita sabato ha inviato una lettera all'Unione Europea tra gli altri annunciando dazi del trenta per cento a partire
Dal primo di agosto
Reazione debbo lucciola da parte dell'unione europea tra l'altro ieri c'è stato una riunione dei ministri del commercio
Si preparano contromisure ma si vuole continuare a negoziare fino in fondo pochi Paesi forse solo la Francia
Loro vogliono attivare quello che è considerato il bazooka dell'Unione europea lo strumento antico citazione che consente di colpire i servizi americani
Noi leggeremo due due commenti il primo è un editoriale che in realtà uscito sul quotidiano francese le monde
Prima della lettera di Trump la il dodici luglio sui limiti del metodo tra prova Metodo di questa politica commerciale assolutamente caotica
E poi vi proporremo Littoriale uscito sul Washington post nel fine settimana sui costi dei dazi di Trump per
L'economia americana e i costi sono decisamente elevati
Se avremo tempo ci occuperemo di un altro tema è la resurrezione del triangolo Londra Parigi Berlino questo il titolo di un commento che viene pubblicato oggi dal Financial Times
Di fronte alla all'instabilità geopolitiche ha questa relazione trilaterale
Essenziale scrive tra l'altro Peter ricchezza che spiega spiega al Financial Times
L'autore è un diplomatico britannico autore del libro al ciò il SIS scelte difficili
Partiamo però da dal commercio dai dazi di Trump e da un editoriale uscito sulle mondine il dodici luglio prima
Della pubblicazione della lettera di Donald Trump contro l'Unione europea
Ma che per molti aspetti rimane assolutamente d'attualità
Il titolo i limiti del metodo tram tra scrive il quotidiano francese il giorno della liberazione proclamato da Donald Trump il due aprile
Sì stata trasformando in un giorno senza fine la sua politica commerciale destinata imporre dazi proibitivi ai Paesi riluttanti a firmare accordi molto favorevoli per gli Stati Uniti
Fatica a trovare una soluzione
Generando un'incertezza che pesa sull'economia mondiale
I suoi annunci clamorosi della scorsa primavera avevano scatenato un inizio di panico sui mercati obbligazionari
Costringendo Trump a fare marcia indietro e a concedere ai suoi partner commerciali un periodo di grazia di novanta giorni
L'ultimatum scaduto mercoledì nove luglio ma l'amministrazione americana non avendo ottenuto un numero di accordi bilaterali
Significativo deciso di fissare una nuova data il primo agosto accompagnata da minacce di ulteriori dazi su una ventina di Paesi nonché su rame prodotti farmaceutici Tc e semiconduttori
Sei rinvii successivi e le modalità in continuo cambiamento minano la credibilità della strategia di Donald Trump
Queste incertezze non sono una sorpresa l'amministrazione americana appare divisa sulla strada da seguire
Affrontando la complessità di un processo che ha sottovalutato
Dopo aver promesso di ottenere novanta Cordì novanta giorni solo tre firme sono state strappate da Trump fino a questo punto quelle del Regno Unito del Vietnam e della Cina
Tuttavia mentre gli accordi commerciali tradizionali contano centinaia di pagine richiedono anni di negoziati
Dall'altra si è accontentato con il Regno Unito di un documento di poche pagine contenente molte promesse che rimangono da concretizzare
Con il Vietnam non è stato pubblicato alcun testo i dettagli dell'accordo non sono stati rivelati quanto la Cina è stato sci Jinping a rovesciare il rapporto di forza a suo favore
Costringendo Trump a ritirarsi per raggiungere una tregua che rimane molto fragile
L'unione europea era sul punto di concludere
Un un accordo ma senza ottenere una riduzione immediata dei dazi imposti dal tra Antonio un impegno a non introdurre nuove misure
Quale hai garanzie chiede del mondo offre Donald Trump di non alzare di nuovo la posta tra tre o nove mesi con qualunque pretesto
Questo è il grande limite del suo approccio nel far saltare il quadro del multilateralismo e del diritto internazionale per sostituirlo con metodi da estorsione
La parola degli Stati Uniti
è screditata svalutata non vale più nulla
Gli accordi prosegue nel mondo sono essenziali mente il mio accordo con loro dice Trump brandendo i sui dazi a seconda degli umori e delle ossessioni al di là di qualsiasi razionalità economica tampa dunque intenzione di applicare dazi del cinquanta per cento al Brasile
Del trenta per cento all'Unione europea del venticinque per cento al Canada
Il commercio internazionale si trova così immerso in un inquietante caos per a costo di una nuova fase di confusione l'amministrazione americana cerca di dimostrare la sua fermezza pure evitando di scatenare il panico finanziario
Il problema qual è man mano che gli annunci si susseguono in modo anarchico le scadenze si allungano
Il rischio viene solo rinviato il giorno in cui le minacce saranno messe in atto le la reazione dei mercati potrebbe essere altrettanto brusca di quella di aprile
A questo punto la borsa scommette sul fatto che Trump Olu is Chick Hans auto tacco Trump alla fine si tira sempre indietro ma fino a quando
Questo l'interrogativo posto dalle mondo il dodici luglio poi è arrivata la lettera all'Unione Europea
Insomma il quadro abbastanza chiaro nel frattempo però qui Dazzi con cominciano a fare a fare del male anche gli Stati Uniti e lo ricordava nel fine settimana il Washington post in un editoriale dal titolo la settimana nella quale i costi dei dazi di Trump sono diventati più chiari
Andiamo a leggere il quotidiano americano per molti americani dazi imposti dalla presidente Donald Trump potrebbero sembrare privi di costi questo perché ci vuole tempo affinché gli affetti si diffondano nell'economia questa però quella la scorsa la scorsa settimana è stata quella in cui l'illusione dei dazi a costo zero ha iniziato a svanire
Con nuovi dati che suggeriscono che le imprese americane stanno iniziando a subire il colpo certamente Trump a calmato alcuni nervi
Estendendo la scadenza del nove luglio per i Paesi che vogliono arrivare ad accordi commerciali con gli Stati Uniti
O a fronte o oppure rischiare di affrontare dazi elevati sulle proprie esportazioni ora hanno tempo fino al primo agosto per trovare un accordo ma l'annuncio di Trump non non ha alleviato il peso del dazi o di base universale del dieci per cento che Trump aveva già imposto o gli altri dazi molto più alti su specifici prodotti come l'alluminio l'acciaio
Giovedì scorso Trump ha suggerito a Kristen Wealth Cardella Nbc che aumenterà questo Dazzi o di base al quindici o venti per cento
Nonostante avesse ascoltato i commenti dell'amministratore delegato della Hasbro produttore di giocattoli
Secondo il quale gli effetti ritardati di dazi potrebbero aumentare i prezzi dell'industria entro la fine dell'anno
I dazi esistenti spiega al Washington post rappresentano già un enorme cambiamento nella politica commerciale americana i dati pubblicati questo mese suggeriscono che stanno iniziando a pesare sull'economia
I costi per gli input importati i beni che le aziende americane utilizzano per produrre
I beni finiti sono un indicatore fondamentale dei futuri aumenti dei prezzi per i consumatori e stanno aumentando notevolmente
Questi sono le materie prime
Lei i pezzi le componenti che le aziende assembla hanno in automobile di non che materiale per fabbricare immobili e frigoriferi
In media i prezzi dell'acciaio dell'alluminio importati sono aumentati quasi del trenta per cento tra gennaio e maggio circa la metà di tutto l'alluminio e un quarto di tutto l'acciaio negli Stati Uniti sono importati anche i prezzi di altri input tra cui tessuti la pelle la gomma la plastica sono aumentati in modo sostanziale
Il suo ma invece che proteggere le imprese americane Trump le sta danneggiando in particolare quelle nel settore automobilistico in altri settori che dipendono fortemente dagli input dall'esterno
Questa settimana tramuta anche annunciato dazi del cinquanta per cento sul rame il che aggraverà ulteriormente il problema
In risposta all'aumento dei costi degli input alcune imprese potrebbero scegliere di aumentare i prezzi dei beni di consumo al tre incapaci di attrarre clienti a prezzi più elevati potrebbero dover ridurre i loro margini di profitto
Le imprese che non hanno nessuna di queste due opzioni potrebbero semplicemente chiudere
Poiché le imprese americane pagano i prezzi di importazione al confine
Prima che i beni siano prodotti o venduti ci vorrà tempo finché questi aumenti si facciano strada nella catena di approvvigionamento e compaiono nell'indice dei prezzi al consumo
Tuttavia i dati sui prezzi degli input prevedono ciò che gli economisti
Chiamano inflazione cost pusher
L'aumento dei costi di produzione porta a prezzi più elevati per i consumatori
E gli affetti non sono piccoli una stima suggerisce che per un'impresa che importa al quindici per cento dei suoi input un aumento del Dazzi o del dieci per cento come quello imposto da Trump
Porterebbe a un aumento del prezzo per in compenso maturi del tre per cento
In Washington post segnala che diversi indici mostrano già l'aumento dell'inflazione peggio ancora
Le l'incertezza economica incide dato che Trump continua a cambiare la sua strategia le imprese non possono prevedere
Quali saranno i costi degli input importati in futuro è difficile sapere se aprire una fabbrica lanciare una nuova linea di produzione cambiare fornitori
Valga la pena se i costi poi potrebbero raddoppiare o dimezzarsi da un mese all'altro
In conseguenza le imprese stanno già frenando nel primo trimestre del due mila e venticinque
L'investimento privato fisso cioè la somma che le aziende spendono per edifici attrezzature probità intellettuale
è cresciuto a un tasso annualizzato del sette virgola sei per cento nel secondo trimestre
La Fed di Atlanta prevede una contrazione
Dell'investimento privato fisso dell'uno per cento
Per il Washington post fare marcia indietro su tutti i dazi sarebbe la soluzione migliore ma tanto da probabilmente non cambierà idea sulle sue politiche non convenzionali sul commercio che sono una caratteristica costante della sua agenda politica inoltre Trump appare determinato a utilizzare la minaccia dei dazi per costringere altri Paesi offrire concessioni agli Stati Uniti
Il problema i costi promettono di aumentare anche in America
La politica a la politica del protezionismo fa danni anche in patria anche se il tram si rifiuta di allentare i dazi già imposti a
Punto dovrà
Confrontarsi alle cifre reali
Una politica commerciale stabile e prevedibile anche con dazi leggermente più elevati
Consentirebbe all'impresa di pianificare investire e crescere altrimenti saranno costrette ad aspettare o peggio ridimensionare
E l'intera economia ne risentirà così tra l'altro
Il Washington post i dazi di Trump c'hanno preso tutto il tempo a disposizione allora ci fermiamo qui per David Carretta una buona giornata con Radio Radicale