Campagna elettorale di Alleanza Nazionale per le politiche del 21 aprile

Microfono il coordinatore regionale di Grazia nazionale onorevole Guido lo porto
Carissimo
Carissimo Gianfranco Fini
Ecco la Palermo in festa
Per la tua venuta
Ecco la Sicilia inattesa
Per il risultato del ventuno aprile
Ecco la testimonianza vivente umana
Di come la Sicilia vive questo momento
Uno di quei momenti magici in cui si realizza l'assoluta unità fra un popolo ed un uomo
Dopo Messina
Catania oggi rivisitate da Gianfranco Fini
Dove il popolo siciliano ha tributato al presidente nazionale di Alleanza Nazionale un consenso massiccio
Questa sera a Palermo arriva la conferma
Di un'adesione di una partecipazione di un interesse verso questa nostra destra sociale che i siciliani sanno essere l'unica rappresentante
E l'autentica volontà del popolo siciliano di riscattare se stesso e attraverso la Sicilia riscattare l'intera nazione italiana
Sono qui presenti in questo palco questa sera
Tutti gli esponenti del Polo delle Libertà
Noi innanzitutto salutiamo gli amici delle altre forze politiche alleate con Alleanza Nazionale
Forza Italia
Il Centro cristiano democratico Cristiano democratici uniti
Qui tutti rappresentati con i propri candidati del Polo qui dove oggi rappresentati attraverso le rappresentanza istituzionale più alte
Dal presidente della Regione Siciliana ai sindaci di destra presenti numerosissimi nell'intera Sicilia occidentale
Caro Gianfranco tu ricorderai il contributo dato dalla Sicilia al risultato del ventisette marzo mille novecento novantaquattro fu un risultato gigantesco avendo noi gli amici di Palermo conquistati cinquantotto seggi su sessanta
Oggi può verificarsi la stessa cosa
Avvertiamo nell'aria questo profumo di vittoria
Siamo sicuri che ripeteremo e ad aumenteremo il risultato di due anni fa ma questa volta caro Gianfranco Fini
I prego di ritenere
Questo voto siciliano questo modo italiano di Sicilia un viatico Berry grande trionfo tuo personale di Alleanza Nazionale
Ma questa volta amici di Palermo questa volta amici di Palermo se Dio vorrà
E il Polo per le Libertà potrà di nuovo essere partito di governo
La Sicilia caro Gianfranco aspetta un ritorno del grande contributo che daremo alla vittoria complessiva un ritorno di attenzione
Un ritorno di Esperanza un ritorno di politica di presenza qui nella derelitto a terra di Gigi D'Elia
Dove al voto per il Polo delle libertà
Deve corrispondere un'azione di governo preoccupata momento per momento di restituire alla Sicilia quello che in quarant'anni fa è stato sottratto la sua dignità
A voi allora Gianfranco Fini
A voi palermitani compito di trasformare questo momento di festa in un momento di vittoria
Italiani di Palermo cari militanti di Alleanza nazionale
Del Polo per le libertà
Innanzitutto è sinceramente grazie perché da tempo piazza Politeama non era così gremita l'entusiasmo di partecipazione di consenso
L'inchiesta davvero a dimostrare come diceva qualche istante fa Guido Lo Porto
Quella desiderio di una Società rinnovata pulita moralmente e socialmente più giusta
Che aveva infiammato
La Sicilia era il ventisette marzo di due anni fa non soltanto non si è spento ma brucia ancora più forte di prima nei cuori di tanti e tanti siciliani
Determinerà certamente del ventuno aprile una nuova importante è per certi aspetti storica affermazione del Polo per le libertà grazie perché la ricordo di questa manifestazione mi accompagnerà sicuramente nei prossimi giorni e fino al termine di questa campagna elettorale una campagna elettorale che
Ha già messo in evidenza come il voto per il Polo sia innanzitutto un voto per la governabilità
Un voto
Per dare certezza
A quegli italiani che chiedono innanzitutto alla nostra politica di essere garante di stabilità
Perché se uno dei tanti problemi di cui soffre la nostra patria
è quello di aver
Governi che mediamente durano nove dieci mesi sia uno dei tanti problemi è quello di garantire che con il voto si determini un esecutivo stabile
Se cioè per davvero come da più parti è stato detto il voto deve innanzitutto garantire certezze circa il futuro
Allora altrettanto vero ed anzi innegabile
E mentre il voto al Polo oggi garantisce certezza della stabilità
Perché il Polo è compatto perché il Polo è una coalizione presente dal nord al sud nella stessa identica forma non altrettanto si può dire di un olivo
Che è oggi non già a garanzia di stabilità ma al contrario di confusione e di instabilità avendo l'Ulivo
Sottoscritto un accordo di tipo elettorale fonti non condivide assolutamente nulla del programma dell'Ulivo medesimo
Ma a un identico obiettivo che non è già quello di costruire qualcosa in positivo ma al contrario quello di contrastare l'affermazione del Polo essendo chiaro a tutti
Che basta ascoltare per una sola volta Bertinotti e ci si accorge che non ha nulla in comune né con Prodi né con Bianco
Non ha assolutamente nulla da poter proporre come futura azione del governo del centrosinistra
Ma pure in presenza di tante divisioni ha dato vita quell'accordo
Non già perché l'Ulivo abbia idee da proporre ma al contrario perché lo dirigo aggirata soltanto il timore di esser nuovamente battuto dal centrodestra
E di poter quindi
Rappresentare non già la speranza d'un cambiamento ma alla conservazione ad un passato quindi voto al Polo per garantire la stabilità voto al Polo
Per garantire il rinnovamento
Un rinnovamento di cui l'Italia ha bisogno di cui ha bisogno in particolar modo la Sicilia
Rinnovamento certamente di uomini ma anche a Rinnovamento dica e di programmi di progetti
Voto al Polo per garantire al rinnovamento istituzionale
Il rinnovamento economico il rinnovamento sociale il rinnovamento ideale della nostra patria
E oggi il centrosinistra non è garanzia di rinnovamento anti è certezza della volontà di conservare vecchi assetti di potere perché il centrosinistra non è la gioiosa macchina da guerra di cui parlò nell'altra campagna elettorale Occhetto mai diventata al contrario una mesta Arciconfraternita di mandarini della Prima Repubblica
Sperano di continuare ad avere anche dopo il voto lo stesso identico potere di cui hanno goduto nel passato
Perché non è certo propaganda del Polo affermare ricordare che sotto le fronde più o meno ombrose della Quercia dell'Ulivo hanno trovato ospitalità e protezione
Uomini che hanno rappresentato nel recente passato
Quanto di meno socialmente giusto
Di meno economicamente valido
Di meno moralmente pulito l'Italia abbia conosciuto
Perché non è propaganda da parte del Polo affermare che con l'Ulivo si accingono a rientrare in Parlamento nella speranza di avere nuovamente il potere che avevano fino a qualche anno fa personaggi quali l'ex
Presidente di Mediobanca Maccanico
L'ex presidente dell'IRI Prodi l'ex presidente del Consiglio è segretario della Democrazia Cristiana De Mita
L'ex segretario del Partito socialista Del Turco l'ex segretario del Partito socialista benvenuto l'ex ministro degli Esteri Andreatta l'ex ministro degli Interni Rognoni l'ex ministro degli interni ma Gino l'ex ministro dell'industria la Malfa l'ex ministro della Difesa Zanone l'ex ministro della pubblica istruzione Rosa Russo Jervolino Eliot sicuramente dimenticato qualcuno no perché son talmente tanti da legittimare ogni persona di buon senso nel dire non è il nuovo ma il vecchio sistema di potere che tenta di replicare se stesso di rimanere nella stanza dei bottoni
Conto quindi al Polo per rinnovare volto al Polo per rinnovare non soltanto gli uomini ma per rinnovare direi anche soprattutto i progetti i programmi le idee
Il confronto in una campagna elettorale così importante non può ovviamente limitarsi anche se è necessario farlo all'elenco inquietante di personaggi della Prima Repubblica che tentano di rimanere a galla
Con la scialuppa di salvataggio del centrosinistra
Il confronto deve essere sui programmi sulle idee sui progetti
E anche a tale proposito risulta evidente come il Polo oggi sia la garanzia del rinnovamento
Rinnovamento innanzitutto in termini istituzionali
Perché se per davvero l'Italia ha bisogno di riforme ed è innegabile visto che se ne parla da almeno vent'anni
è altrettanto innegabile che se il Polo si afferma è in grado di presentare immediatamente alle camere
Un progetto organico di riforma della Costituzione
Ai sensi dell'articolo centotrentotto della medesima
Un progetto che rechi chiaramente una indicazione affinché Alitalia esca dalla situazione in cui si trova
E di abilità ad una nuova e più moderna forma di Governo e di Stato perché se una democrazia è autenticamente tale
Quando garantisce libertà di scelta del popolo sovrano e allora è arrivato anche in Italia il momento di passare ad una repubblica presidenziale in cui gli elettori abbiano la potestà e il diritto li elegge il capo dello Stato che nomina il Presidente del Consiglio che garantisce quindi certezza della stabilità all'esecutivo
Un presidenzialismo quello del Polo che non è contro il Parlamento
In quanto riconosce al Parlamento
Il ruolo centrale in ogni democrazia di fare le leggi e di garantire quella azione di controllo e di stimolo che sempre l'opposizione deve esercitare nei confronti della maggioranza
Se il Polo vince le riforme si possono fare perché il programma del Polo è esplicito nell'indicare il presidenzialismo come modello
E non c'è alcuna differenza tra le forze che compongono il pollo se al contrario si dovesse affermare l'Ulivo già oggi si potrebbe dire in serenità che non ci sarà alcuna riforma
Perché il programma dell'Ulivo non indica un modello perché c'è chi è diventato presidenzialista la venticinquesima ora come il PDS ma c'è anche chi come Bianco e per il cancellierato
C'è chi come i Verdi è per il mantenimento dell'attuale sistema e c'è anche indirettamente chi come Bertinotti se male a qualche nostalgia dei soviet o di analoghe esperienze di stampo sovietico
L'affermazione del centrosinistra e la certezza che non ci sarà alcuna riforma come del resto è accaduto negli ultimi vent'anni perché l'Italia è da decenni governata dal centrosinistra e sono decenni che in Italia di riforme si parla ma le riforme non si fanno
E che questa sia
La realtà delle cose lo dimostra anche il fatto che in questa campagna elettorale
Ogni giorno da esponenti più o meno illustri del centrosinistra giunge l'invito a prendere in considerazione per il dopo-voto
L'eventualità di dar vita a governi di più o meno larga intesa
Che denotano innanzitutto un vizio congenito dei nostri avversari malati come sono di consociativismo perché non è una democrazia
Quella che chiama gli elettori al voto dopodiché non rispetta l'esito del voto una democrazia è tale quando chi vince governa e chi perde controlla perché soltanto in questo modo
Si può garantire la trasparenza e si può garantire l'assunzione di responsabilità
Chi sarà premiato dal voto avrà il diritto dovere di governare che al contrario dal voto non sarà premiato avrà il diritto dovere di controllare e di stimolare l'azione del governo
Il Polo ribadisce di non avere alcuna intenzione dopo il ventuno aprile
Di dar corso ad esperimenti neo consociativi
Che certo andavano nel passato nella direzione degli interessi dei due grandi partiti dell'epoca la Dc e il Pci ma certo non vanno oggi nella direzione degli interessi della comunità nazionale
Che ha innanzitutto necessità
Di una nuova politica
Rinnovamento quindi in termini istituzionali ma direi ed è ancor più importante
Rinnovamento in termini economici in termini sociali
E anche su questa materia che è la vera questione che affligge tanti italiani
Su questa questione così dolorosamente aperta specie nel Meridione
Su questa questione che si può tradurre nella impossibilità per tanti oggi di lavorare onestamente serenamente
Su questa questione che si può in qualche modo riassumere nella impossibilità per tantissimi di vivere in condizioni di autentica giustizia sociale
Beh su questa questione che emerge chiaramente come il Polo sia portatore di idee nuove e di strategie nuove mentre al contrario il centrosinistra si abbarbicato a difesa di vecchi assetti di potere
Tenti disperatamente di continuare a governare l'economia così come ha fatto negli anni passati determinando tutto tranne che ricchezza produzione sviluppo sociale piena occupazione perché anche su questa questione ed in particolar modo su questa questione risulta evidente come occorra una politica diverso
Come occorra innanzitutto essere consapevoli e il lavoro non sarà mai garantito se si continuerà a ritenere che interlocutore privilegiato della politica
Debba essere qualche centro del grande capitalismo pubblico privato assistito nel passato da quei governi che individuavano nel grande capitale l'unico strumento attorno al quale costruire Ricchetti e dare lavoro
E specie nel Meridione
I giovani non avranno possibilità concrete di trovare occupazione
Se non con una politica che individui altri settori dell'economia capaci di produrre ricchezza e quei settori il pollo gli ha individuati e li indica chiaramente
Come settori che possono determinare lavoro e ricchezza se sostenuti da una nuova politica essendo i settori più tradizionalmente vicini alla realtà siciliana e meridionale
Sono i settori dell'agricoltura del commercio delle piccole e medie imprese del turismo dell'artigianato nel terziario
Perché la ricchezza prodotta e oggi prodotta in particolar modo da quei settori non da una grande industria che guarda caso si ritrova tutelata soltanto da quegli uomini del centrosinistra
Che non a caso hanno scelto Prodi come candidato a Palazzo Chigi
Quello stesso professore
Che negli anni in cui diresse lire
Con venti mila miliardi di fondi di dotazione dai governi dell'epoca lasciò al termine di questa tre anni un bilancio non soltanto negativo in termini di conti ma anche e soprattutto pesantemente negativo in termini di occupati
Io vorrei chiedere cari amici di Palermo
Come possono sentirsi garantiti da siffatto personaggio
Quegli operai quei cassintegrati quei disoccupati
Che devono ricordare che Prodi dopo sette anni di gestione dell'RFI presenta un bilancio con centoquattordici mila occupati in meno essendo stato l'uomo che diede vita a delle ristrutturazioni fatte unicamente in base agli interessi di alcuni potentati economici e non certo in base agli interessi del mondo del lavoro
Allora il Polo a a tale riguardo
La presunzione di presentare una strategia diversa nuova rispetto a quella seguita nel recente passato
In Italia occorre una politica attenta a determinati settori che certo rispetti la grande industria
Ma occorre soprattutto una politica che sappia sviluppare le potenzialità che esistono in ogni parte d'Italia anche nel Meridione
Una politica quindi che metta chi vuole lavorare nella condizione di farlo
Una politica che sviluppi le energie che ci sono nella società una politica che aiuti i piccoli imprenditori gli agricoltori commercianti gli artigiani perché quante volte
Un piccolo imprenditore che magari avrebbe necessità di assumere un giovane disoccupato fa due conti e scopre che non gli conviene assumere
Perché ogni qual volta viene deciso un'assunzione immediatamente lo stato scarica su quel piccolo imprenditore su quel commerciante su quell'artigiano sulla quello per l'agricoltore puntare
Con un volo di oneri incombenze gli adempimenti da disincentivare qualsiasi politica volta a produrre di più
Perché è il primo vero grande problema è quello di mettere chi vuole produrre di più in condizione di farlo e la filosofia del centrodestra nei mesi in cui è stata al Governo si è mosso proprio in questa direzione
Non soltanto non aumentando le tasse ma prevedendo sgravi fiscali per coloro che investivano una parte degli utili
Una politica che determinano effetti positivi e che potrebbe determinare una vera e propria ripresa economica se contestualmente
Vi fosse da parte dello Stato una presenza specie nel Meridione atta a porre il Meridione in condizioni di parità perché certo non è sufficiente e occorre essere chiari e onesti individuare i settori che possono dare lavoro a chi non ce la occorre poi che lo Stato faccia la sua parte nel Meridione il che non vuol dire la cassa integrazione per il Mezzogiorno una ripresa di politica assistenziali che come ricordava sai bene lo porta in molti casi hanno umiliato il Meridione
Vuol dire al contrario la presenza dello Stato perché vengano garantite condizioni di parità
Che oggi non ci sono perché non ci sarà mai un mercato libero fino a quando investire nel Sud non sarà producente e non sarà conveniente e allora sì l'individuazione di settori vitali dell'economia ma anche una presenza dello Stato che contrasti duramente alla criminalità
Perché non conviene investire nel Meridione fino a quando nel Meridione oltre a pagare tante tasse c'è anche l'obbligo per lavorare tranquillamente di versare il pizzo alla mafia o di accontentare le richieste di coloro che controllano il territorio
Garantire la ripresa economica del Meridione significa quindi garantire innanzitutto una presenza dello Stato che ponga il Sud in condizioni paritarie
Lotta alla criminalità creazione di quelle infrastrutture che ancora oggi non ci sono
Nonostante siano stati stanziati nel passato migliaia di miliardi come si può dire all'economia meridionale produci modo autonome autosufficiente
Se la situazione delle strade delle ferrovie degli aeroporti e in molti casi indegna di un Paese civile
Come si può pensare di creare un mercato che sia non soltanto paritario ma in grado di dare ricchezza se il costo del danaro nel Meridione continua ad essere più alto i ciò che accade nel Nord
E anche a tale proposito è indispensabile ricordare come il sistema bancario meridionale
Sia stato nel recente passato con tanti governi di centrosinistra assoggettato a logiche che non avevano nulla a che spartire con il mondo reale della produzione
Ma somigliavano molto alle logiche clientelari e para mafiose di tanti potentati di tanti gruppi di potere
Che ottenevano farsi dei crediti al contrario erano negati a tanti piccoli produttori
E allora ecco che seppure in modo forse un po'approssimativo troppo veloce e me ne scuso emerge una filosofia perché il Polo ha ben individuato i settori che possono produrre ricchezza impegna una politica affinché i governi determino condizioni paritarie
Il tutto ovviamente assieme ad interventi concreti reali per mettere chi lavora in condizione di produrre di più
Per mettere il lavoratore autonomo o dipendente che sia in condizione di avere in cambio di tanti sacrifici una presenza non soltanto virtuale ma reale dello Stato
E anche la polemica che in queste ore ha contraddistinto la campagna elettorale
In cui il centrosinistra mostra tutta intera la sua debolezza progettuale
Nello stesso momento in cui contesta la possibilità di ridurre il prelievo fiscale dimostra chiaramente come il centrosinistra si abbarbicato ad una logica che non è una logica produttiva né moderna perché è possibile ridurre il prelievo fiscale ma ad una sola duplice condizione aumentare la produzione e contestualmente ridurre la spesa ridurre quella spesa che non produce ricchezza ridurre quella spesa che non determina null'altro che clientelismo e parassitario
Ridurre quella spesa che in molte circostanze ha trovato specie nel Meridione dimostrazioni palesi ed evidenti di una pessima gestione amministrativa perché non son mancati nel va
è stato gli stanziamenti e miliardi è mancata una classe dirigente è mancato una strategia per investirli è mancata una concreta realizzazione
Che desse possibilità autenticamente sociale e allora ecco che
Ecco che anche a tale riguardo il Polo rivendica in questa campagna elettorale il merito l'aver fatto comprendere come la pressione fiscale sia ingiusta non solo perché è troppo elevata
Ma soprattutto perché commisurata ad una pessima qualità dei servizi
Perché lo Stato ha il dovere a fronte di tanti sacrifici di restituire servizi qualitativamente all'altezza dei sacrifici che il contribuente fa e che oggi la pressione fiscale sia troppo alta tanto per il lavoro autonomo quanto per il lavoro dipendente lo dimostrano non soltanto le cifre le statistiche
Ma lo dimostra anche e soprattutto il fatto che specie per il lavoro dipendente pochissimi avevano ben compreso prima di quella proposta volutamente provocatoria che abbiamo avanzato
E sulle buste paga gravano oggi dalle trattenute che non hanno ragione alcuna di esistere perché certo è giusto pagare le tasse in ragione del reddito per garantire le esigenze dell'erario e per garantire la previdenza ma vorrei capire per quale motivo ancora oggi nelle buste del lavoratore dipendente esistono trattenute quale quella relativa alla Gescal
Hanno da vent'anni non esistono più le case Gescal anche perché molte di quelle case sono state affittate a prezzi di favore ad alcuni dei mandarini del centrosinistra che oggi guarda caso contestano
La proposta innovativa nel Polo e e allora nessuna
Nessuna demagogia ma al contrario l'indicazione di una strategia nessuna demagogia ma al contrario l'indicazione di una strategie
Aumentare la produzione il che vuol dire mettere chi vuole lavorare in condizione di farlo
Ridurre la spesa pubblica togliendo di mezzo tutte quelle spese che sono dichiaratamente inutili
Prima di dimettersi e di dare una lezione di stile a tanti suoi colleghi il ministro della funzione pubblica di presentò all'attuale presidente del Consiglio un documentato studio dal quale si capiva chiaramente che lo Stato potrebbe risparmiare ventitré mila miliardi in tre anni se soltanto accorpasse ingente distese il che vuol dire non soltanto spendere in modo diverso abolire soprattutto spendere meglio
Spendere innanzitutto per tutelare le categorie socialmente deboli perché tra le tante menzogne di questa campagna elettorale
Che la sinistra conduce con disinvoltura ma anche con evidente mancanza di argomenti ce n'è una che è particolarmente ci offende non soltanto perché ingiusta ma perché è moralmente inaccettabile
L'accusa cioè al Polo di voler in qualche modo con la sua politica economica e fiscale smantellare lo stato sociale come se gli italiani non avessero compreso che oggi in Italia non c'è uno stato sociale perché lo Stato lo possiamo definire in tutti i modi
è certamente uno stato presuntuoso certamente uno Stato invadente certamente uno Stato esoso
è certamente uno Stato assistenziale e clientelare ma non è uno Stato sociale perché lo Stato è autenticamente sociale innanzitutto quando tutela i più deboli
E in Italia oggi sono soprattutto i deboli che pagano il costo della inefficienza della pubblica amministrazione perché ogni qual volta un cittadino socialmente non adagiato
Alla necessità di ricorrere alle strutture pubbliche non soltanto alla certezza di non vinceva in cambio alcuna qualità nell'assistenza ma in molti casi raccomanda l'anima al Signore nella speranza di farla franca band al contrario chi se lo può permettere ricorre alle strutture private che costano certamente ma che determinano una migliore qualità
Dell'assistenza e della solidarietà
E allora uno Stato e sociale quando fa poche cose male fa bene uno Stato e sociale quando non ha la presunzione di occuparsi di tutto e di tutti ma al contrario quando sa che compito dello Stato è quello di garantire innanzitutto i deboli
E noi per queste ragioni
Contestiamo alla radice la filosofia di un centrosinistra che danni ha caricato sulla pubblica amministrazione incombente che potevano in altre circostanze essere affidate alla competizione tra pubblico e privato uno Stato che fa poche cose ma le fa bene è uno Stato per citare qualche esempio
Garantisce effettiva solidarietà
Agli anziani
Ma non già come accade oggi utilizzando unicamente le strutture pubbliche che costano di più di quel che rendono
Ma al contrario destinando una parte dei fondi
Che vengono spesi per tutelare gli anziani a quelle famiglie che in troppe circostanze sono costrette ad abbandonare un anziano perché non hanno materialmente la possibilità di accudirlo e di garantire solidarietà
Non è stato sociale uno stato che non distingue una famiglia monoreddito
Che con un solo stipendio deve spalmare una bocca da una famiglia che con lo stesso identico reddito a tre o quattro bocche da sfamare non è uno Stato sociale uno stato che
Media la tutela di diritti che vanno certamente riconosciuti
Agli invalidi
Perché nel passato ha moltiplicato a dismisura le pensioni di invalidità
Per favorire quelle clientele politiche partitocratiche che a ben vedere hanno mortificato innanzitutto coloro che ne avevano effettivamente necessità della presenza dello Stato
Non è uno Stato sociale uno stato che impedisce
Ai più deboli di correre di quei diritti quali il diritto alla salute che certamente non è garantito dalla sanità pubblica che pur costa più di qualsiasi altra sanità di ogni Paese dall'Occidente
Non è uno Stato sociale
Uno Stato che si è caricato di incombenze
Ma che in troppe circostanze non riesce a restituire al cittadino che paga le tasse una qualità dei servizi analoga al carico di sacrificio che quel cittadino fa e allora per dar vita ad uno Stato autenticamente sociale
Il modello non può essere quello di una sinistra che a tale riguardo è fallita in ogni parte d'Europa
Uno Stato sociale si costruisce soltanto se lo Stato fa poche cose ma le fa bene
E tra le poche cose che deve fare certamente quella di tutelare le categorie socialmente deboli
Ma anche di garantire quei diritti che il cittadino vede garantiti unicamente se lo Stato funziona a partire dal diritto alla sicurezza a partire dal diritto alla giustizia
Perché nello Stato costoso
Nello Stato invadente nello Stato per molti aspetti ficcanaso costruito in Italia da trent'anni di centrosinistra si paga tutti
Si paga tanto ma poi alla fine nessuno si sente garantito né gli elementari diritti che non sono soltanto quelli della solidarietà per i deboli
Ma anche direi e soprattutto quelli della sicurezza per tutti perché la lotta alla criminalità grande o piccola non si fa con le chiacchiere la lotta alla criminalità si fa potenziando le strutture dello Stato che sono preposte alla lotta alla criminalità e allora ciò per forza di cose comporta delle scelte dobbiamo spendere meglio i denari che lo Stato riceve dal contribuente
Dobbiamo spendere in modo tale da garantire dei diritti il diritto alla sicurezza il diritto alla giustizia
Un diritto che in molti casi è negato perché sono troppi allunghi i tempi
Che separano il cittadino dal momento in cui decide di fare una causa al momento in cui ottiene da un tribunale una sentenza che riconosca il suo diritto o che al contrario sancisca la sua colpa
Perché il problema vero reale della magistratura in Italia non è soltanto quello relativo al grande ed importante dibattito di quale giudizio complessivo dare dell'azione della magistratura
E di quale rapporto alla magistratura debba vero non a vedere con la politica
Si tratta certo di problemi importanti
Di fronte ai quali non ci nascondiamo dietro un dito di fronte ai quali abbiamo la serenità e l'onestà intellettuale di dire
Che sicuramente
Il giudizio che della magistratura italiana occorrerà dare di qui a qualche tempo sarà sicuramente un giudizio largamente positivo per quel che ha saputo fare e per aver svelato agli italiani una corruzione
Di cui pochissimi si erano resi conto ma proprio perché abbiamo sempre detto queste cose proprio perché siamo personalmente collettivamente garantiti di una politica all'insegna della onestà abbiamo il dovere morale di dire
Che oggi è in molte occasioni è legittimo il sospetto di chi dice che non tutti i magistrati agiscono per accertare la verità non tutti i magistrati agiscono nel nome della imparzialità perché troppe volte viene spontaneo pensare che vi siano inchieste volte a garantire non sale accertamento della verità bensì a garantire un tipo
Prego
Praticamente in queste condizioni
Grazie
Ecco perché dicevo indispensabile oggi è indispensabile oggi
Nel rapporto tra politica e la magistratura che ognuno faccia ciò che in qualche modo è costituzionalmente preposto a fare
Perché è indubbio che la politica deve rispettare l'autonomia della magistratura ma è altrettanto indubbio che la magistratura deve garantire imparzialità
Deve cioè essere Garand di un'agenda demandando al Gilda dei la certezza di avere sempre e comunque a che fare con magistrati che agiscono per accertare la verità e non già per altre ragioni
E non lo dico in riferimento ad una sentenza o ad una Procura lo dico in questa città come in qualsiasi altra città d'Italia
Perché qui come altrove va sicuramente garantita solidarietà alla magistratura che opera ma va preteso dalla magistratura trasparenza imparzialità onesta di comportamento non c'è altro modo per evitare quel pericoloso corto circuito che in alcune circostanze sembra essere una delle realtà meno gratificanti della situazione italiana
Allora ecco perché uno Stato che fa poche cose ma le fa bene
Ecco perché nel progetto del Polo uno stato che si ritira progressivamente da alcuni settori della società che ha occupato in qualche modo andando al di là delle sue competenze e al contrario si dedica alla garanzia di quei diritti e soltanto dallo Stato possono essere garantiti il diritto alla sicurezza al diritto alla giustizia il diritto alla tranquillità internazionale
Perché quando diciamo spendere meno e spendere meglio intendiamo anche dire tra le tante altre cose che si possono dire
è arrivato anche in Italia il momento di dar vita ad una seria riforma delle forze armate
Che porti non già ad un esercito quale quello attuale a coscrizione obbligatoria ma al contrario di un esercito su base professionale seriamente addestrato tecnicamente qualificato che costerebbe meno e darebbe sicuramente maggiori garantire quando come ci è accaduto oggi apprendiamo che anche la sinistra finalmente giunta di identica conclusione ci viene spontaneo dire
Ricordare secondo verità e atti parlamentari alla mano che arrivata con qualche decennio di ritardo mai meglio tardi che mai
Spendere meglio spendere bene garantire la presenza ordinate regolatrice delle istituzioni dalla società ma soprattutto liberare
Liberare quelle energie vitali che nella società italiana nonostante tutto ci sono ci sono anche ed in particolar modo nel Meridione
Smantellare quella filosofia che nel passato ha portato il centrosinistra a moltiplicare le incombenze dello Stato laddove se ne poteva fare a meno sguardi vendo al contrario la presenza delle istituzioni in settori vitali
L'Italia ha avuto negli ultimi decenni
Leggende ricordiamocelo che sono sempre stati all'insegna del centrosinistra perché non possono certo sperare di convincere gli elettori dicendo che l'Italia in passato non ha consumi conosciuto politiche di centrosinistra va bene nei decenni passati aveva avuto un proliferare di leggi di regolamenti di norme che in qualche modo hanno ho costituito una situazione unica
In Europa e nell'Occidente
Oggi in Italia è sostanzialmente tutto vietato tranne ciò che è espressamente consentito mentre al contrario la filosofia per certi aspetti rivoluzionaria del Polo
Di un polo che vuole uno Stato che fa poche cosa che Parma le fa bene
Di un polo che vuole uno Stato efficiente laddove esserlo ma discreto e attento in altri settori Belardi nostra filosofia non può che essere quella di fare in modo che quanto prima in Italia sia consentito tutto tranne ciò che è espressamente
Vietato poche leggi ma molto chiare poche leggi ma di facile rispetto poche leggi male ci che vengano rispettate e fatte rispettare poche leggi ma certezza che quando quelle leggi vengono violate
Che viene combinata e anche espiata tutta quanta senta sconti stenta benefici senza buoni e stenta per mezzi perché quando in uno Stato quale quello attuale
Il cittadino perde non soltanto la certezza del tempo attraverso cui si ottiene giustizia
Ma anche la certezza relativa al fatto che chi è colpevole e poi davvero deve pagare fino in fondo be'quando vengono meno queste due certezze viene meno la credibilità complessiva dello Stato
E si afferma in tante circostante la tentazione di farsi giustizia in modo autonomo o peggio ancora si afferma la tentazione di non credere nella giustizia
Ecco perché è uno Stato meno presuntuoso meno invadente meno onnipresente
Uno Stato più snello più efficace più attivo più capace lo stato in qualche modo bonificato non solo dalla vecchia classe dirigente ma impostato in termini culturali progettuali strategici in modo totalmente diverso
Il che a ben vedere portare al centro della dibattito dell'attenzione
Quella rivoluzione di cui l'Italia vitale bisogno che uso volutamente il termine impegnativo
Non già riforma ma rivoluzione
Perché certo abbiamo bisogno di una riforma della forma di Governo e di Stato
Abbiamo bisogno di una riforma per l'economia abbiamo bisogno di una riforma della pubblica amministrazione che dia vita ad uno stato meglio organizzato e più efficiente
Abbiamo contemporaneamente bisogno di una rivoluzione delle idee
Abbiamo bisogno di dar vita
Ad un autentico capovolgimento del modo con cui sono stati concepiti quei valori
Che appartengono certa la nostra cultura la nostra storia la tradizione della nostra patria e dell'Occidente ma che non possono continuare ad essere interpretati
Così come è stato fatto negli ultimi anni da coloro che ancora oggi vorrebbero mantenere inalterati certi valori e certi concetti odio cioè dire in termini più espliciti
Che l'Italia ha bisogno di ridare ad alcune parole il significato autentico a partire da quel concetto di uguaglianza
Che non potrà mai essere l'uguaglianza così come la sinistra l'ha intesa lei intende vale a dire un'uguaglianza impossibile nel punto di arrivo perché i popoli che hanno pensato che un giorno fosse possibile per tutti gli uomini e le donne raggiungere lo stesso obiettivo finale
Pagano ancora oggi è in modo carissimo il costo della loro illusioni
Perché l'uguaglianza va garantita ma no nel punto di arrivo benzina il punto di partenza ed una buona politica una politica che rimuove quelle difficoltà che impediscono al povero di partire alla pari con ricco una buona politica una politica che mette il Sud in condizione di gareggiare alla pari col Noorda una buona politica una politica che tenterà donna in condizione di gareggiare alla pari con l'uomo ma garantita l'uguaglianza nel punto di partenza poi deve andare avanti chi è più capace chi lavora di più chi è più serio ficus copia in qualche modo merita qualche cosa di più perché è una società e ordinata soltanto quando è presieduta dall'unica gerarchia che in qualche modo le dà ordine lager chi ha dei valori l'Italia ha bisogno di una rivoluzione culturale a tale riguardo vada combattuto Confidence Fondo lega l'Italia Isma'di una sinistra che ha abbassato e impoverito il livello qualitativo medio della nostra società
Facendone pagare ancora una volta il posto ai più deboli
Che ha in questo tipo di sistema e in questo tipo di società che risente danni dell'utopia dalla sinistra e i deboli pagano il costo altissimo non solo della inefficienza dello Stato anche nel fallimento di certe utopie come dimostra il fatto che per la sinistra
Il diritto allo studio è diventato rapidamente diritto alla laurea
Con il risultato di avere ancora una volta moltiplicato proprio i più deboli perché quante sono le famiglie
I giovani che per
Mantenere agli studi Sidoli hanno fatto sacrifici veri autentici
Sacrifici di cui molti casi una certa sinistra salottiera non si rende nemmeno conto perché ci sono nel campo a noi avverso personaggi che parlano del lavoro e non hanno mai dato in vita loro la mano ad un lavoratore quante sono le famiglie in particolar modo meridionale che per mantenere un figlio la circondi si sono sobbarcati sacrifici grandiosi convivente speranzoso di poter garantire
A quel ragazzo un avvenire migliore di quello che era toccato loro insorte salvo poi verificare al termine degli studi e dopo tanti sacrifici
Che è quel pezzo di carta era diventato tutt'al più il quadretto del salotto buono
Perché il diritto allo studio non è il diritto al conseguimento del titolo di studio il diritto allo studio va garantito anche con le borse di studio per i meritevoli ma deve essere inteso come possibilità di provare come possibilità di cimentarsi con gli studi
Ma il diritto allo studio è autenticamente garanzia di miglioramento della qualità di una società quando è anche in qualche modo collegato non solo ad una nuova formula della scuola e dell'università che privilegi programmi validi e capaci ma anche e soprattutto quando è strettamente legato a quella selezione per merito senza cui non c'è alcuna possibilità concreta di trovare poi sbocco occupazionale né nel Meridione nel nord
Come già del resto hanno capito piccanti
Che potendo se lo permette potendo solo per mettere il problema di garantire al figliolo laureato l'immediato accesso nel mondo del lavoro sanno come risolverlo perché come fa la sinistra italiana dire ce lo stato sociale
Quando coloro che vogliono avere la certezza che il figliolo che studia poi trova lavoro iscrive quel figliolo nelle prestigiose
Elitarie università private del Nord
Che hanno rette salatissime ma che hanno anche una selezione talmente rigorosa da fare in modo che vengano prenotati dalle aziende addirittura un anno prima della laurea coloro che dimostrano di essere più capaci e meritevoli cento non è possibile perché certe rette non se le può permettere e allora non è non è una visione elitaria
E antisociale quella del Polo quando dice ridiamo alla Università innanzitutto il compito di creare una classe dirigente e quindi richiamo alla Università aiutando i più deboli affinché la possono frequentare la possibilità di migliorare la qualità della società italiana
Altrimenti continuando con certe utopie si continuerà a vivere in una società che non soltanto non garantisce solidarietà ma che anzi giorno dopo giorno mostra tutta intera di essere profondamente ammalata in termini morali perché a proposito di quella rivoluzione culturale di cui l'Italia ha bisogno non c'è soltanto la necessità di ridare all'uguaglianza significato vero
E di dar vita ad una ordinata selezione attraverso quei valori e quel merito che soli possono presiedere una società e anche la necessità di ridare significato a parole antiche
Che non per questo hanno perso il loro significato
L'Italia ha bisogno di ridare senso completa e compiuta da alcune parole scomparse nel comportamento in particolar modo di coloro che l'Italia l'hanno governata a partire dal senso del dovere
Perché c'è sicuramente la necessità di reclamare il diritto di reclamare diritti ma c'è contestualmente la necessità di essere coscienti che non c'è alcuna cultura dei diritti se contemporaneamente non si adempie al dovere cui ognuno di noi è in qualche modo chiamato dove anche e soprattutto nei confronti credevo di ma dovere anche e soprattutto nei confronti di quella famiglia che il pilastro fondamentale di una società che una società si ammala quando la famiglia non è la cellula primaria della medesima
E a tale riguardo quanta demagogia nel passato da una sinistra
Molte circostanze anziché difendere tutelare questi valori li individuava nei valori nostalgici di un tempo passato che in quanto tale dovevano essere archiviati con il risultato di vedere oggi in Italia quella crisi morale che fa dire
Non è quel che si fa non è il rispetto della parola data non è il senso di appartenenza ad una comunità non è il radicamento della terra di cui si è figli ma al contrario quel che conta e quanto danaro sia in tasca e non come lo si guadagna ma al contrario come lo si ottiene occorre e non abbiamo alcuna remora a dirlo ridare il senso il significato autentico a valori profondi vissuti reali
A tale proposito avvertiamo non soltanto la necessità che c'è nella società italiana avvertiamo con grande soddisfazione la consapevolezza che c'è innanzitutto tra i giovani giovanissimi questa campagna elettorale
Sarà sicuramente ricordata come la campagna elettorale in cui in particolar modo nelle manifestazioni di Alleanza Nazionale ma direi più vasta mentre nelle manifestazioni di tutto il Polo il consenso più entusiastico il consenso più evidente
Il consenso massicciamente più numeroso viene per i giovani dei giovanissimi queste la campagna elettorale che segna a favore del foro che la destra sociale la definitiva presa di coscienza da parte tanti ragazzi della necessità di cambiare guardando alla destra e questo non è soltanto un elemento che lascia ben sperare per il risultato del ventuno di aprile va per importanza molto molto al di là perché i giovani da sempre in quanto giovani
In tutte le latitudini in tutte le epoche della storia hanno sognato un futuro diverso migliore i giovani sono tali quando hanno in cuor loro la speranza di cambiare e oggi il fatto che i giovani identifichino la speranza del cambiamento
Non già nelle utopie fallite della sinistra ma al contrario nelle nuove ma al tempo stesso antiche parole d'ordine di una destra rinnovata nella sua politica e nella sua Strategy via ma certamente legata a valori tradizionali nella sua storia è già di per sé garanzia del fatto che in Italia le code possono davvero cambiare e possono cambiare anche in questa vostra martoriata ma al tempo stesso fiera Sicilia che non si è arresa e noi si vuole arrendere solo ai giovani la la speranza nel cambiamento sono ai giovani la certezza di un cambiamento che può essere edificato anche con il voto il ventuno di aprile in una terra
Che nel passato seppe mostrare di volersi liberare la Sicilia non è nuova nel passato a impennate e qualcuno definì di orgoglio ma che in realtà sono dimostrazione di una chiarezza e di una dignità non sopita
Come diceva lo porto all'inizio credo che non sia casuale ma al contrario estremamente significativo che è oggi la Sicilia guarda con rinnovato interesse con aumentato entusiasmo per garantire a se stessa la libertà
Non soltanto dalla mafia ma da tutte le mafie clientelari partitocratico affaristico finanziarie che l'anno nel passato martoriata oggi la sinistra guarda per essere liberati oggi la sinistra guarda per essere capace di entrare a pieno titolo in Europa oggi la sinistra certa oggi la Sicilia certamente non rassegnata in Fiera guarda alla destra sociale qua dal Polo per le libertà Choir da ad Alleanza Nazionale ed è per questo che siamo certi il ventuno di aprile non soltanto di Conf fermare il nostro consenso ma di aumentarla o e di fare in modo che dalla Sicilia come già accadde in altre occasioni
Parta
Quella nuova grande stagione di rinnovamento e di primavera politica che può finalmente restituire l'Italia agli italiani e può fare in modo che l'Italia sia non soltanto custode nella sua memoria ma capace di costruire il suo futuro è di costruire il suo avvenire deve al Polo per le libertà
Viva la Sicilia Libera viva Palermo
Soltanto
Se vuole la mia