"Proposta di riforma costituzionale in senso federalista" tenutosi presso l'Hotel Plaza

Chi è appartenente espletata anche tetto si propone di mette in capo a una valgano di rappresentanza delle autonomie locali a livello regionale la possibilità di ricorrere alla Corte costituzionale
Contro le leggi regionali il nome appunto del principio di sussidiarietà e di autonomia
Lato passaggio essenziale nella proposta per appunto a tradurre il modello del federalismo cooperativo anche a livello regionale riguarda questo organo che noi proponiamo è qui diamo il nome di Consiglio regionale delle autonomia in sostanza si tratta di applicare anche a livello decisionale per meccanismo di bicameralismo specializzato che immaginiamo felice
Un organo di rappresentanza diretto delle autonomie a cui assegnare precisi poteri di intervento sulle politiche regionali
Questo a noi pare che siamo il principale strumento attraverso il quale scongiurare non nelle dichiarazioni di buona volontà ma nel meccanismo istituzionale i rischi di un accentramento decisionale da parte del nuove regioni
Bene ciò detto per l'impianto dati i congegni che utilmente servono a compiere questa trasformazione per quello che riguarda la riorganizzazione del centro e la riorganizzazione dei poteri regionali e locali tutto il resto hanno i giudizi a nostro giudizio può venire facilmente di conseguenza
Il tema delle competenze e delle funzioni del chi fatte cose
Badate noi abbiamo decisamente abbandonato una illusione che pure perché si era allora le Regioni consigli regionali negli anni Novanta perseguitano
E cioè che la riforma in senso federalista potesse farsi con un colpo di bacchetta magica l'articolo centodiciassette non ha funzionato basta rovesciarlo
Dire quello che spetta allo Stato tutto il resto è piena competenza delle regioni
Proprio perché noi viviamo quotidianamente l'esperienza del governo regionale
E quindi l'esperienza della gestione dei problemi del misurarsi in concreto con i problemi
Riteniamo del tutto illusoria anzi pericolosa questa idea che la questione delle competenze possa essere risolta attraverso le aree esclusive
Questo è un punto cruciale
Ciò che è facile dire quali sono le competenze che appartengono esclusivamente al cento
E grandi competenze che riguardano appunto diciamo gli elementi fondativi dell'esistenza ancora di uno Stato unitario italiano su tutte le altre competenze una volta riconosciuta la piena autonomia legislativa e politica delle regioni in quel tipo di rapporto integrato con i governi locali
Ciò che vanno costruiti sono i meccanismi di concertazione e cooperazione che consentano di individuare funzionalmente il rapporto fa l'autonomia piena e il modo di mantenere elementi di coordinamento al centro
Non c'è politica regionale anche sulle materie che appartengono più esplicitamente alla competenza regionale che non mi chieda un elemento di coordinamento
Allora se noi abbiamo organizzato la cooperazione al centro la codeterminazione al centro superando questo modello che ormai non funziona più che svuotato di contenuti del tipo conferenze stato regioni o conferenze stato città possiamo ordinare razionalmente le competenze così come possiamo anche progettare un processo di radicale trasformazione della burocrazia e della pubblica amministrazione poiché è evidente che tutto questo lo facciamo non per appesantire ulteriormente l'assetto burocratico e amministrativo paradossalmente noi dobbiamo imboccare
La via federalista proprio per il motivo contrario per alleggerire questo l'imponente apparato di burocrazie di istituzioni che abbiamo sedimentato in centocinquant'anni di storia repubblicana perché siamo stati capaci in Italia di sommarie alle strutture centralistica dello Stato napoleonico alla francese le strutture degli stati di tipo autonomistico le due Camere i venti ministeri le burocrazie centrali i ministeri in periferia e poi le Regioni i Comuni le Province tutte burocrazie i comunicanti allora dentro questo schema uova fondamento reale la possibilità di una radicale riforma amministrativa
A guardare intanto ai grandi principi che devono reggere il tema dell'amministrazione per finire con la individuazione dei processi attraverso i quali alleggerire la macchina pubblica
Riservare al cento gli anche qui è preziosa
L'ispirazione al federalismo di tipo cooperativo soltanto le funzioni amministrative che sono essenziali per quelle competenze e in periferia non avviene più amministrazione statale
Ma il principio solo amministrazioni statali regionali e locali
E qui anche foto a voi modo di essere
Composta in principio la questione concreta della solidarietà del rapporto fra autonomia e solidarietà e cioè la questione fiscale
è chiaro che qui in Costituzione si può enunciare soltanto un programma non dobbiamo costituzionalizzare alla tedesca il sistema fiscale nel dettaglio dobbiamo individuare i principi e allora il principio è quello di vedere quanto appartiene dal punto di vista della disciplina del prelievo delle risorse al centro alle esigenze
Dello stato di quella che noi chiamiamo la federazione quanto compete invece alle esigenze di finanziamento delle regioni del sistema locale e individuare i meccanismi di perequazione
Stabilendo qual è la soglia entro la quale
Va mantenuto il differenziale fa il territorio fare comunità
E individuando quindi negli assetti del sistema fiscale punto il rapporto chi deve essere mantenuto tra
Gli spazi di autogoverno date alle comunità nel territorio a partire dalle regioni più forti più ricche le regioni del Nord
E la garanzia che va assicurata ai territori più deboli le regioni meno sviluppate milioni del sud per stare dentro assieme alle territori più ricchi una grande sfida di trasformazione complessiva dello dello Stato italiano bene questo è diciamo l'impianto della proposta per le questioni più di dettaglio noi rinviamo alla relazione che precede la proposta di legge come ricordava un attimo fa il presidente modi noi in questo modo riteniamo di avere adempiuto al compito che ci spetta è un compito di proposta noi non saremo nella Bicamerale non saremo nel luogo decisionale le decisioni spettano al parlamento e alle forze politiche crediamo tuttavia di avere il diritto di chiedere che su questa proposta si apra un confronto
Con le forze politiche con le forze parlamentari con le forze economiche e sociali con il sistema delle Autonomie locali
Questa mattina abbiamo ricominciato a ristabilire le basi di un corretto rapporto con le associazioni dei Comuni e delle Province ci siamo già dati appuntamenti impegnativi abbiamo ad esempio deciso di chiedere assieme
Una convocazione congiunta della conferenza stato regioni della conferenza stato città
Per ragionare assieme del primo compito che ci troveremo di fronte probabilmente già agli inizi del prossimo anno come lavorare al processo di trasferimento di funzioni dal centro alla periferia previsto dal dai disegni collegati alla Finanziaria
Crediamo che questo confronto possa essere utile se tutte le forze in campo fanno il massimo sforzo per superare gli interessi di parte
Per uscire dai conflitti che appartengono più alle vicende interne
Al ceto politico piuttosto che al disegno della riforma istituzionale se tutte le forze cioè assumono un profilo costituente
Assumono quell'atteggiamento di metodo che davvero questo sia essenziale per segnare una definitiva chiusura
Fa le vicende della prima e della seconda Repubblica democratica italiana
Pensare la politica come uno strumento prezioso della democrazia
Ma una politica
Chi non vuole se stessa al di sopra delle istituzioni ma che trova le sue ragioni di legittimità nell'essere uno strumento
Della migliore il più efficiente definizione delle istituzioni di governo al servizio dei cittadini
Porta ora in rappresentanza delle forze politiche presenti portano il contributo per primo l'onorevole Salvati di dare la parola
Grazie io non ho un titolo particolare per il intervenire per primo dopo onorevole la li uccise non per il fatto che fosse devo allontanarmi
E per il fatto se volete di non essere un istituzionali stavo un amministratore locale ma di essere un economista in un momento in cui i problemi economici del nostro Paese affronta
Sono problemi di grande rilievo gravità e che devono preoccupare anche coloro i quali disegneranno disegnando
Il la riforma dello Stato
Io vorrei proprio perché intervengo per primo e perché Arrigucci sacche sono molto vicino alle posizioni di cui tante volte abbiamo discusso e in particolare alla sua visione che è cruciale nel disegno che è stato proposto dall'amministrazioni regionali
Del senato delle regioni così come è stato disegnato
Se non esattamente così comunque di un organo di partigiano non politico
Che presiede all'architettura complessiva delle pubbliche amministrazioni e delle Autonomie
Proprio perché Mario ci sa questo io vorrei però e perché intervengo per primo vorrei porre alcuni problemi preliminari che devono sempre stare davanti all'attenzione di coloro i quali sono chiamati nella Commissione bicamerale a ridisegnare
L'architettura di fondo del nostro Stato
Devo ripartire da questioni preliminari ma che trovo cruciale
E se non le abbiamo in mente sì ad esse non rispondiamo in modo efficace e io credo che non troveremo neppure un accordo efficace tra le diverse polpo parti politiche che comporranno la commissione bicamerale vorrei partire da questo punto
Non c'è una domanda politica vera di federalismo regionale cioè non ci sono venti popolazioni regionali che reclamano sulla base di motivazioni linguistiche religiose culturale vere o inventate che siano autonomia politica e amministrativa come lo chiedono i baschi catalani o i fiamminghi gli scozzesi
Esistono invece venti centri ceti amministrativi regionali che di comune accordo e questa è una cosa molto importante fanno una proposta di riforma costituzionale di grande ampiezza
Che non potrà non aveva un'influenza profonda e spero che l'abbia
Sui lavori della commissione bicamerale
Esiste invece come tutti sappiamo
Una domanda politica forte di secessione del Nord al Sud che io vedo con preoccupazione e a cui personalmente forse perché vengo dal nord attribuisco una grande importanza importanza preoccupa
Questa importanza preoccupata che gli attribuisco trae origine
Vedete da due fenomeni molto importanti che non possono non essere al centro di qualsiasi riflessione sulla ricostruzione del nostro Stato
Primo da una frattura mai ricomposta dell'unità sociale economica e politica culturale direi del Paese
Una frattura di cui ceti politici
Del nostro Paese nel corso degli ultimi cento vent'anni sono sempre stati consapevoli a parole quanto meno e sulla quale il grande pensiero meridionalisti Co. ha prodotto analisi di straordinaria importanza ma che mai finora ha dato origine a una domanda politica forte
Di secessione alimentata costruita politicamente da un movimento politico importante e col quale noi dobbiamo fare continuamente i conti
Allora questo è una delle fonti e la mia preoccupazione la seconda fonte di provocazione la seconda domanda alla quale la ricostruzione dello stato italiano deve rispondere domanda politica
è un grado di inefficienza nell'azione dei pubblici poteri un grado di disordine amministrativo che non ha riscontro nei Paesi europei con i quali noi solitamente ci confrontiamo
Allora se ci sono due domande alla quale dobbiamo flettere
La ricostruzione amministrativa del nostro Paese queste sono le domande fondamentali
Cioè dobbiamo qualsiasi disegno che noi proponiamo deve essere in grado di rispondere in modo soddisfacente a queste due domande contribuisce a questo disegno
A chiudere questa frattura storico culturale profonda no alimenta un processo di convergenza di base poi ci saranno le differenze che sono preziose tra le singole regioni ma ci sarà una convergenza di base nel grado di auto propulsi vita nello sviluppo
No nel grado di coerenza e coesione su valori fondamentali che finora non c'è stata o ci sarà ancora spaccature Dante una di Rivoli dei divaricazione più profonda tra Nord e Sud e poi qualsiasi disegno di ricostruzione dello Stato che noi proponiamo riuscirà a comporre a ridurre la deferenza drammatica che se paga le nostre pubblica amministrazione e il loro grado di efficienza rispetto all'amministrazione dei Paesi civili ai quali noi normalmente ci confrontiamo
Io sono personalmente persuaso
Che lo una organizzazione di forte regionalismo se volete possiamo chiamarlo federalismo io per ragioni di Dario qualche resistenza usare questo termine il caso una domanda un'organizzazione di forte regionalismo come quello contenuto nella proposta delle regioni può risolvere va nella direzione di risolvere quei problemi
Però guardate che non è ovvio che sia così
Questa è la mia risposta di cui posso che posso argomentare e non ho tempo di farlo ora ma non è ovvio che sia così si potrebbe benissimo sostenere che essa stato sostenuto che sia un'omogeneità culturale di base no
Possa essere meglio difesa da uno stato accentrato dallo Stato prefettizio comunale tanto per usare le parole del presidente morì e sulla base di queste considerazioni si è sempre tenuto uno stato prefettizio comunale
No quindi bisogna sconfiggere questo tipo di ragionamento se lo vogliamo andare in quella direzione e si potrebbe anche sostenere ed è stato sostenuto naturalmente che l'efficienza amministrativa lo si attiene perfettamente bene con l'accentramento in fondo il federalismo è costoso e complicato non è semplice
Pieno di duplicazioni duplicazioni necessarie incroci
No la gerarchia l'accentramento sono semplici sono modelli semplici e infatti in buona parte del pensiero amministrativistico italiano e a questo secondo filone il filone francese tanto per intenderci
Che si è fatto fortemente riferimento allora diciamo questi sono i nemici da battere
Per il pensiero federalistico regionale se noi vogliamo costruire un'architettura dello Stato che risponda quei grandi problemi che sono i problemi veri ne vedete personalmente non interessa nulla che venti ceti amministrativi regionali
No ceti politici ceti gli amministratori facciano delle proposte
Poi con un numero limitato di persone se sotto non c'è una domanda politica di gente normale è vera ora la domanda politica di gente normale vera non di ceti amministrativi
è per quei problemi che dicevo prima Pepoli del Mezzogiorno e prevede l'efficienza amministrativa e allora noi dobbiamo in realtà smontare l'argomento prefettizio comunale se voi volete no
Continuamente perché ci riproporrà in continuazione questi problemi ora concludo rapidamente io sono convinto come Mariuccia
Che la devia che dobbiamo e come presidente morì dobbiamo imboccare risolutamente è quella federale
Sempre avendo presente i problemi che ricevo ripeto i problemi di una maggiore omogeneità di base nord e sud non visto che è un mai di ripeterlo
Guardate che le regioni possono differenziare fortemente no possono far diverge ulteriormente questi grandi aggregati
Non unirli
Dobbiamo quindi essere convinti che l'autonomia e la responsabilità
No che noi includiamo nel regionalismo anche un insieme di piccoli accorgimenti amministrativi l'impossibilità di indebitarsi oltre certe soglie che ci sono la proposta che vede con grande favore come provvista un insieme di vincoli di bilancio
No sia la premessa per lo sviluppo culturale e civile di una regione
Cioè che avendo tentate le vie centralistiche di sviluppo meridionale l'unica via che rimane una via fortemente autonomistica anche se appoggiata una grande solidarietà
E dobbiamo invocare la risolutamente credere che questa è la via ma guardate il problema dell'unità del Paese è un problema no sotto la nostra proposta deve andare in quella direzione
E l'altro problema grandissimo è quello diciamo dell'efficienza amministrativa sono convinto che una proposta regionale in specie alla luce del disegno
Ciò del della prova di inefficienza amministrativa data dalle no dalle tecniche sono sempre state usate o dalle procedure dall'indirizzo dall'architetture che sono sempre state diciamo dalla visione accentrati Ivo francese e che ha dato così cattiva prova si dà spazio per tentare l'altra via ma guardate non è una via facile è una via che spontaneamente per natura sua stessa e più costosa in un momento in cui il costo
è una cosa molto importante
No specialmente la fase di transizione sarà delicatissimo
Ecco questi a mio modo di vedere solo i problemi che giornalisti convinti che i federalisti devono affrontare politicamente sulla quale devono battere i francesi prefettizi con una lista e se volete
No su questi grandi problemi politici
No non problemi dice chi amministrativi che si combattono tra di loro ma su problemi di disegni
Io credo che la proposta delle regioni abbia dato un contributo molto importante questo di chi in questa direzione credo che si debba ancora fare molto e in tempi brevi semmai la Bicamerale
Si farà questa dovrà terminare i suoi lavori
Naturalmente sono convinto che si farà per per migliori compagini per politics sordo vedervi magro preoccupazione ne sono convinto
Però detto questo
Dovremmo fare bene e in breve tempo e ringrazio ancora le regioni per il prezioso contributo e Baiutti particolare che è stato un po'il motorino dell'intera diciamo di faccenda per il grande contributo che ci ha dato grazie può
Grazie all'onorevole Salvati do la parola all'onorevole Maurizio Gasparri
Buongiorno io vorrei fare solo qualche breve considerazione di natura politica su questo progetto poiché di specialisti sono sicuramente molto più addentro nei singoli aspetti e credo che l'onorevole Riccardo Migliori che segue queste tematiche anziano riserva
E altri esponenti di Alleanza Nazionale abbia diciamo la possibilità nelle sedi che si grammo di approfondire ulteriormente il tema vorrei però qui sottolineare alcune cose primo che anche beh regioni governate dal Polo regioni con un governo di centrodestra regione in cui il partito di Alleanza Nazionale di cui faccio parte che pure a ovviamente
Espresso nel passato molte perplessità sull'intento federalista hanno condiviso una necessità di definizione comune di posizione delle Regioni
Nella dialettica nel dibattito sulla redistribuzione dei poteri quindi non c'è nessuna intenzione
Da parte nostra parlo in questo caso come partito Rete di frenare quello che debba essere l'approdo di ristrutturazione della organizzazione dello Stato e quindi di un approdo federalista è una scelta che abbiamo acquisito da tempo e quindi dal punto di vista politico non abbiamo alcuna
Intenzioni frane salvo pure una serie di problemi politici che peraltro anche nell'intervento di sabato e ho visto che in qualche maniera richiamati rispetto alla coesione
Del Paese nel suo complesso delle dicotomie che si stanno verificando preoccupazioni e credo ci riguardino tutti e credo a maggior ragione una forza che ha no una retroterra diciamo di una visione molto precisa sui temi della unità e da identità nazionale però ecco non c'è stato alcun ostacolo anche rispetto a questo progetto perché riteniamo come forza politica che si dalle Regioni viene una spinta complessiva unitaria questo possa portare in maniera più facile
A un approdo propositivo e consultivo anche perché vero problema e che di queste questioni si parla da molto tempo senza arrivare a realizzazioni pratiche e quindi la vera preoccupazione che noi credo d'avvertire tutti quanti di questo parlare di alternare Progetti
Definizioni ma poi non se la mano e decisione vogliamo che si arrivi a un momento di decisione per arrivare con le carte sul tavolo nelle sedi che poi si individueranno per addivenire a una ristrutturazione dall'organizzazione statuale in questo senso quindi il federalismo una scelta che tutti quanti abbracciamo salvo poi doverlo definire termini concreti se qui accennata problemi anche economici finanziari un federalismo senza risorse
è un federalismo conclamato ma privo di potere e quindi tutti i problemi la riorganizzazione del sistema fiscale del sistema del prelievo e quindi anche dell'aridità del debito in qualche misura sono problemi molto grossi che devono essere in queste sedia affrontate altri metteremo così un federalismo virtuale e velleitario privo delle risorse per governare poi i problemi a dare le risposte ai cittadini
L'altro aspetto ecco io nella relazione vedo che poi nel nell'allegato sì afferma sull'aspetto centrale di governo che per quanto riguarda l'elezione a presidente della Repubblica questa potere resterebbe affidato a una sorta appunto di riunione congiunta tra Camera deputati e di un'altra assemblea espressa dalle assemblee regionali
Su questo
Noi abbiamo una riserva molto chiara molto esplicita in questo caso penso di poter dire non solo di Alleanza nazionale ma globalmente del Polo e ritengo anche delle regioni governati dal Polo perché resta ferma la nostra istanza presidenzialista a maggior ragione nel momento in cui si dà un maggior potere al territorio e si va verso una scelta federalista l'abbiamo sempre interpretato il presidenzialismo
Da un lato con un mondo senza più moderno di governo delle istituzioni di coinvolgimenti dei cittadini di realizzazione di istanze di democrazia diretta dall'altro lato anche di bilanciamento di quella che deve essere una maggiore delegai concreta effettiva di poteri al territorio il fatto che nell'allegato resti una una soluzione da chiamarle prendiamo atto del fatto che la Regione è giusto che portino avanti le soluzioni che sono ovviamente di maggiore cooperazione giovedì in questo senso noi
Decideremo insito Ria e la riserva la pongo perché riguarda altri le distanze non sarei sincero se non diciamo lasciasse a all'ipotetico verbale questa posizione che mai dichiaratamente abbiamo e che compete per le forze politiche al Parlamento alle bicamerali o altre istanze più elevate ma è ovvio che questo debba per correttezza e per chiarezza essere detto perché a nostro avviso è un discorso contestuale
Di ridefinizione dei poteri delle regioni e di forma di governo in un senso presidenzialista e non entro che età di perché la discussione più lunga difficile e povere approdi diversi ma e sulla direttrice di marcia e vogliamo essere chiari che credo anzi faciliti a mio avviso e quindi in questo senso mi permettere di sollecitare un po'più di coraggio dalle regioni su questo versante perché a me riso faciliterebbe anche l'accoglimento diffuso distanze che riguardano le regioni dare indicazioni di maggiori poteri massetto federale
Il mix presidenzialismo federalismo a nostro avviso potrebbe essere un'ottima ricetta abbiano redenta conclusione credo che un altro aspetto importante sia rapporto regioni
Comuni non si può fare un federalismo contro i comuni e del resto non c'è federalismo senso maggior potere delle Regioni è un aspetto importante perché tutti in sede politica siamo soggetti alle sollecitazioni da un lato del sistema delle municipalità che ricollegandosi a tradizioni storiche
Della nostra del nostro paese la nostra nazione che ha una storia soprattutto di comuni più che di regioni che sono una entità giovane recente
Nella storia
Culturale politica italiana credo che questo aspetto che viene affrontato peraltro nel documento sia centrale che viene definito nell'ambito del sistema delle Autonomie nel dialogo corretta tra Comuni e Regioni meno vi saranno ostacoli per questa tendenza delle due realtà regionali e municipali a rivendicare per sé maggiori poteri con sollecitazioni che si riverberano sulle forze politiche sul Parlamento e sul dibattito quindi più questo problema viene delibato agile più facile sarà superare una serie di ostacoli
L'ultima considerazione quella poi sugli strumenti ovvio qui si è fatto cenno alla Bicamerale personalmente ritengo che proprio la serietà dei problemi ma non è questa la sede per affrontare questo tema
Della riforma di governo della riforma in senso federale forse in un'assemblea costituente sarebbe molto più serio affrontare la riscrittura globale della Costituzione perché anche Oprah della prima parte dei valori fondamentali
E quindi il senso di libertà e anche in senso di federalismo e quindi probabilmente l'acqua dibattito politico una serie di quel tipo a nostro avviso non dovrebbe essere realizzata per fermare le riforme ma per evitare peraltro quello che può succedere
Che una bicamerale che dovesse nascere con molte perplessità contestualmente a un parlamento sì rischiano di intrecciare problemi politici di governo e problemi di riforma
Ecco perché io personalmente ho molti altri prediligo l'ipotesi alla Costituente non per inviare a chissà quando questi ha proprio perché forse distinguendo
In assemblea apposita la definizione di questi grossi opere che possono determinare convergenze politiche anche imprevedibili sere Regione arrivano documento comune è ovvio che poi chi guida le Regioni discorre diverse cose anche un'identità politica non è che poi si diventa amministratori delle regioni
Si cancella le identità che ciascuno legittimamente alti valori di cultura politica
E quindi proprio questo devo sembra così tanto deve essere uno strumento che faciliterebbe una discussione svincolata da altri aspetti e non voleva bicamerali che debbano essere strumento anticipo di soluzioni politiche io sono un bipolarista convinto e credo che sia bene che emergano posizioni diverse invece andare a mischiare riforme altri argomenti potrebbe frenare il processo riformatore ma questa mi accorgo essere una considerazione
Politica che dovrà essere affrontata in altre sedi ma che comunque non vuole essere e lo volevo dire qui un ostacolo al processo di riforme anzi non vorrei che da qui a qualche tempo fatta la Bicamerale
Si dica ecco se avessimo fatto direttamente un'assemblea costituente avremmo guadagnato tempo questo lo vedremo nei prossimi mesi ma ecco ma ritengo che nell'equilibrio da un federalismo possibile quale quello che nei vostri documenti né definito ma anche con un presidenzialismo necessario si possa trovare un approdo che vincendo vincoli di appartenenza posa dall'Alitalia
Una soluzione adeguata e l'utilissimo Flash progresso ricordatevi che bianco una competizione tra sistemi nazionali oggi rispetta le scadenze europee
Non si parla tanto se ce la farà la sassone o se ce la farà il Galles o quale la situazione dalla Calabria si parla della compatibilità con i parametri della Germania della Francia gridare quindi l'importanza della adeguatezze nel sistema nazionale è fondamentale perché c'è una competizione anche tra grandi blocchi però pare di altre aree del mondo ma c'è anche all'interno dell'Europa una verifica che riguarda i sistemi nazionali e quindi il Polo spiegata approdo federalista non può prescindere dalla necessità di poter come paese nella sua globalità presentarci a quegli appuntamenti con quei parametri
Diciamo rispettati in termini economici e anche con un sistema istituzionale che sia moderno e adeguato a una competizione che non è solo tra Grandi si regione o tra macroregioni ma che deve rimanere anche tra nazioni e in questo senso ecco le nostre proposte non credo debbano diverge ostacolare
Da quelle che sono emersi anche dei lavori di oggi grazie
Grazie gliela do la parola all'onorevole Pietro Folena
Ma io do un giudizio estremamente positivo sul lavoro che è stato fatto dalla conferenza delle Regioni sulla proposta che qui c'è stata illustrata dall'assessore ma di uccidere mi pare una proposta organica equilibrata seria e vorrei aggiungere anche aperta alle parole dette da presente morire dello stesso essere Mariuccia in questo in questa direzione sono importante la proposta
Aperta al contributo oltre che delle forze politiche anche di altre
Di altri livelli associati delle autonomie locali che è estremamente importante rendere protagonisti in questa fase a me pare significativo il fatto che la prima proposta organica sulle questioni della oggetto della
Del lavoro della prossima bicamerale
Venga dalle regioni non venga ancora dalle forze politiche
E venga sulla forma di Stato e non venga prioritariamente sulla forma di governo
Perché credo che qui ci sia davvero uno dei dei nodi nodo forse è vero che è stato per un lungo momento anche quando un'intesa sembrava vicina farà
I due schieramenti qualche mese fa prima del voto del novantasei tuttavia la questa è la forma di Stato
Che era pur citata era in ombra era sullo sfondo
Anche metodologicamente a partire dalla legge elettorale prenderà la forma di governo per poi giungere al tema la forma di Stato delle garanzie era una scelta che segnava una certa difficoltà a un certo affanno dalla politica partire a rovescio dalla forma di Stato eh metodologicamente diciamo una scelta
Che io condivido
Ritengo poi che in questa proposta nel testo nella relazione nelle cose dette a voce poco fa da Marinucci ci sia anche un passo in avanti abbastanza
Importante non so se è decisivo e risolutivo ma comunque molto importante rispetto alcune polemiche
Diciamo un po'infatti Zarate per la verità
A livello di pollice a mo'di informazione che nei mesi passati
Hanno sembrato contrapporre un presunto a una presunta volontà neo centralista da parte delle regioni e una impostazione diciamo così di federalismo municipalista dico
Non meglio definito specificato perché poi nessuno ci ha spiegato e ci ha detto come si dovrebbe organizzare uno stato federalistico sulla base dei municipi se non a quel punto affidando il potere legislativo e undici
Perché nessuno possa pensare a una diciamo astrusità di questa natura
Viene risolta bene la questione mi pare molto chiaramente individuato il fatto che il potere legislativo è articolato in modo molto chiaro su due livelli
Devo dire che nel complesso diciamo il modo in cui viene riscritto l'articolo centodiciassette della Costituzione poi discuteremo nel merito di alcune singole questioni più avanti ma mi sembra importante
In secondo luogo che il principio di sussidiarietà e la centralità diciamo così di una organizzazione dell'amministrazione che parta dai livelli più vicini ai cittadini viene affermato con con grande nettezza
E anche con alcune soluzioni istituzionali innovative e coraggiose
Quindi credo che questa proposta va be esaminata nel suo insieme ci sono alcuni punti su cui si potrà diciamo approfondire il ragionamento io per esempio leggendo la formulazione lo dico due passaggi che mi sembrano rilevanti leggendo la il testo proposto dalle Regioni
Del centoquattordici mi convince il duplice livello
L'Italia formata dalle regioni le Regioni fermati dai Comuni dalle Province mi domando se però noi non dobbiamo riconoscere costituzionalmente il municipio come cellula vitale base e l'organizzazione
Diciamo della vita dei cittadini senza contraddire questo principio per affermare diciamo una filosofia nella quale davvero il principio di sussidiarietà anche simbolicamente insomma venga enunciato e anche per rispondere comunque ha una tradizione di tipo municipalista dico che senza portarci a nessun improbabile federalismo municipale mistico tuttavia esiste in questo Paese
Il secondo punto più spinoso più delicato mi rendo conto che il nodo politico vero
Della
Proposta riguarda il Senato federale
Intendiamoci anche dalla nostra parte politica nella sinistra nell'Ulivo esistono ma di un ce lo sa bene lo sapete bene tutti voi ipotesi diverse
Alcune di queste ipotesi vengono in questo momento in campo da diciamo
I senatori da una riflessione che diciamo e portava avanti a livello del Parlamento in cui si immagina un Senato di tipo federale ma sul modello americano
Che però anche a mio modo di vedere si presta a quelle obiezioni di fatto di riprodurre un bicameralismo perfetto che anche Marinucci se non ho capito male fascista
La scelta come fate molto radicale è una scelta tedesca insomma come si è detto di avere un Senato come rappresentanti istituzionali e non un Senato che riproduca uno schema bipolare e maggioritario di partigiano
Mi domando se
Questa formulazione da un lato sufficiente per
Eliminare il sospetto la convinzione che in una parte delle Autonomie locali viene a proposito di presunte
Non effettive ma diciamo sospettate volontà neo centralistiche da parte delle regioni
E se quindi capivo anche parole di apertura in questo senso da parte di Marie ucciso in tv anche di questi incontri sono stati in questi giorni in queste ore con lance con Lupi che io considero estremamente positivi
Però ecco mi domando se questa formulazione è sufficiente a rispondere a questa interrogazione
In secondo luogo se diciamo un'ipotesi di aprire anche una qualche forma di mix
E che è stata suggerita da taluno nel corso di questi mesi
Cioè di avere una rappresentanza istituzionale delle Regioni e anche una qualche forma di rappresentanza diretta potrebbe essere poi un felice punto di equilibrio Rispetto alcune delle esigenze che sono state poste fino ad ora è molto importante che però non si contraddica la filosofia istituzionale che è stata proposta nella relazione di Mariuccia della relazione alla proposta di legge
Costituzionale delle Regioni nella stessa proposto
Ci sono aspetti più particolare su cui non voglio intervenire come la corte dei conti alla giustizia amministrativa io su questo mi riservo diciamo fossero bisogno a un certo punto di un approfondimento specifico per capire che modello imboccherà
E se ne intendiamo nella costituzione nella nuova Costituzione sceglierà la strada più decise più netta di superare questa pluralità di giurisdizioni ed imboccare come del resto spiccava tra la De Mita Iotti
L'ipotesi della unicità nella giurisdizione pronti bisogna capire quanto il come questo sia compatibile con alcune delle scelte che qui sono state proposte sia in materia di
Ripensamento alla corte dei conti
Sì è materia di tribunali amministrativi regionali e di Truman estrattivo federale
Interessa invece di una cosa sul presente la Repubblica sulla forma di governo anche sesso secondo tema giustamente non è stato sollevato ora Gasparri però ne parlava è giusto dire la propria opinione io considero tecnicamente ragionevole la soluzione che è stata ipotizzata del resto un modello di Bundesrat
Diciamo alla tedesca Riccardi senato federale anche nell'ordinamento tedesco non vede una figura di Presidente della Repubblica che abbia quel tipo di legittimazione ciò quel tipo di cui se a quel tipo di posa tra presidenzialisti carie l'onorevole Gasparri
Diciamo spiccava un attimo fa io mi domando se
Noi dovessimo riprendere il cammino per ciò che riguarda la forma di governo a proposito dalla bozza Fisichella
Dalla così detta bozza Fisichella e quindi di una forte legittimazione dell'esecutivo
E con tutto un
Sistema di accorgimenti di equilibri nel rapporto col Parlamento e con le prerogative parlamentari se a quel punto il presidente La Repubblica non dovrebbe invece sfuggire di più ancora di quanto non si fanno la proposta delle Regioni
A un possibile condizionamento di tipo B partigiano di tipo bipolare
E se cioè noi non dobbiamo pensare a una platea di grandi elettori anche molto vasta in cui poter trovare una legittimazione diciamo istituzionale di garanzia di questa figura che non sia troppo condizionata dei giochi politici della Camera politica della Camera dei deputati
L'ultima riflessione di tipo politico
Io credo che il valore della vostra proposta non è solo che viene dalle regioni e che la proposta sulla forma di Stato mai che la portano avanti regioni governate da maggioranze molto diverso
E io saluto questo fatto come un una novità politica la novità politica di oggi
Saluto il fatto che morì e Formigoni Rastrelli e La Forgia riescono a fare quello che noi Selva Rebuffa e
Elia ancora tanti altre diciamo non siamo riusciti a fare non riusciamo a fare
Cioè che lontano da Roma per il momento si riescono a mettere al centro i problemi e non al centro le pur legittimissima eh esigenze di lotta politica che ci sono fra gli schieramenti
Allora io credo che questo non sia un casa perché si discute di problemi di forma di Stato perché abbiamo a che fare con presidenti delle Regioni con regioni con istituzioni che ogni giorno debbono misurarsi contro la concretezza dei problemi
Io vorrei che questo suonasse per tutti noi da una Saulle da una sollecitazione ma non lo dico polemicamente nei confronti della parte politica diciamo avversa del Polo per la libertà lo dicono i nei confronti di tutti i nuclei di uscire da una condizione dalla quale a politiche Lia sta inattesa dalla cronaca
Anzi della cronaca giudiziaria leggere con questa cultura da buco della serratura quotidianamente le novità che ci sono a commentarle magari a alimentare un clima di rissa
Ma appare abbastanza impotente a governare un processo cara ma è saltato perché la sentenza la Corte costituzionale
Le difficoltà sono parole che ho sentito né esponenti del Polo nel dibattito sulla Finanziaria alla Camera
Le difficoltà una mai a far funzionare il meccanismo legislativo il meccanismo esecutive così al di là delle capacità o incapacità dei giudizi soggettivi sono oramai struttura e siamo al collasso
Siamo molto vicina al collasso persiste
Siamo capaci come politica di avere uno scatto di reni e di dimostrare che in tempi rapidi si può offrire al Paese un disegno di riforma delle istituzioni convincente come questo lavorando su questo
Allargando diciamo il consenso partendo da questo disegno io credo che questa è la sfida nostra quindi per sono del tutto consapevole che per alcuni colleghi per un'altra parte politica l'Assemblea costituente sarebbe stata sarebbe continuerebbe a essere una soluzione migliore però noi abbiamo votato la Bicamerale ai primi di agosto
Abbiamo un secondo voto che si sta aspettando diciamo di metterà al calendario del Parlamento per evitare che si incorre chi dentro la polemica sulla Finanziaria io mi auguro che i primi di gennaio potremo avere che sta bicamerale qualcuno sarà più pessimista sarà più diffidente
Rispetto al lavoro che potrà fare fino a giugno ne può essere prorogato abbiamo un tempo estremamente limitato e già partendo a gennaio abbiamo perso tre quattro mesi di tempo credo che questa carta deve essere giocata fino in fondo e dobbiamo capire se la sfida anche dura dura fra le forze politiche nei prossimi mesi si può trasferire sul terreno dei contenuti misurarsi su quale forma di Stato quale forma di governo e quale assetto istituzionale perché il nostro Paese esca da questa sofferta e difficile transizione
Do la parola all'onorevole Giorgio Rebuffa
Va innanzitutto io vorrei fare un ringraziamento non formale non salta non soltanto per il fatto di avermi invitato a questa discussione ma anche perché l'iniziativa delle regioni
Ha un valore politico che forse non innestato da tutti avvertito che questo mettere il problema della riforma costituzionale
Non solo come problema professorale accademico o dei rami alti della vita politica ma come problema della conduzione dall'abilità amministrativa e civile di questo Paese
Quindi questo ringraziamento mi consente di non fare gli apprezzamenti o i non apprezzamenti sui documenti delle che ho letto sulla relazione
Di questa mattina e sull'impostazione che è stata io mi limito a fare sempre quello che mi sembra la cosa più importante vedere che
E indicare i problemi grandi come regione vorrei dire per cambiare la similitudine tradizionale di grandi come case che abbiamo da fare
Il primo problema che abbiamo di fronte è l'esistente ora io credo che in tutta questa lunga fase del dibattito costituzionale che cominciati un tempo geologicamente Leon lontanissimo cioè ormai
Più di quindici anni fa
Siano stati sottovalutati alcuni dei problemi che invece e non so come risolvere il primo problema è il fatto che un io un modello di Stato federale
Una classe dirigente delle strutture amministrative delle organizzazioni ci sono lo stesso problema vale nei confronti della amministrazione centrale
Quindi abbiamo di fronte a questo e norme esiste
Secondo problema in tutta questa lunga fase Congo
O
Inseguendo dei miraggi e credo che questo di poterlo dire amichevolmente a tutti noi a Pietro Folena
A Salvati a Gaspare a me spesso noi abbiamo pensato che fosse la cosa più grave su cui avremmo dovuto scontrarsi era una forma di governo è stata io ritengo un'illusione perché le altre due questioni che abbiamo sul tappeto
Una non la voglio nemmeno evocare che la questione cosiddetta con una terminologia
Dolciastra che peraltro la terminologia costituzionale delle garanzie
Si propone dei problemi di carattere politico istituzionale che non sono facilissima soluzione questo è bene che non si sa ma lo stesso discorso vale sulla forma di Stato
E
Da un certo punto di vista il la come dire la genericità dei problemi delle enunciazioni che sono state fatte fino adesso
Sul federalismo sull'attesa formula del federalismo cooperativo Kabel piace suggestiva l'adottò la faccio mia indicano che sotto questa enunciazione così latte
C'è qualcosa di più grosso e questo qualcosa di più grosso è esattamente la cosa che ho detto all'inizio l'esistenza di strutture amministrative di classi dirigenti che di fronte a un cambiamento della loro organizzazione
Naturalmente c'è un piccolo problema che io non considero neanche un problema giuridico ma un museo grave e serio problema che vorrei qualificare sociologico
Ed è il problema se bisogna fare lo dico scherzosamente da un problema serio a la Camera delle regioni o il Senato delle Regioni resta un problema no nel senso che è un problema politico perché è ovvio che chi ha come dire una collegio per dire le cose brutalmente e e dovrà pensare un attimo come se ristrutturare fra la sua vita nei confronti di un cambiamento di qualcosa
Poi c'è un altro problema che saggiamente credo abbiamo tenuto fuori dalle questioni della Bicamerale ma devo dire con una certa impudenza
Nel senso che abbiamo deciso che dalla Bicamerale nel momento in cui abbiamo steso la legge istitutiva non la Bicamerale non avrebbe dovuto affrontare problemi di riforma elettorale
E tanto ma CELTA saggia perché non ci ha messo dentro
Una pasticceria dove bisogna mischiare sale pepe e Crema tuttavia non credo caro potremmo sfuggire tanto facilmente questo problema e siccome non possiamo sfuggire tanto facilmente io dico con
Lo schematismo che vi caratterizza che l'attuale regge legge regionale la legge elettorale
Regionale è una legge che non ci consentirà di governare un processo costituente
Io questo lo devo dire comune forse un'opinione sbagliata io come è noto sono disposto a cambiare le mie opinioni ma l'attuale legge regionale è una legge che avendo dentro
Una quota proporzionale molto elevata con meccanismi correttivi sarà una tipo di legge che riproporrà a tutti i livelli possibili
Problemi storici della governabilità di questo Paese
E di bisognerà avere minore timidezza e procedere non lo faremo alla Bicamerale ma io credo che io uno non so se ci sarà bicamerale poi dirò qualcosa su questa vexata quaestio Bicamerale Costituente referendum
Alla scrittura privata ma certo problema della legge elettorale sarà un problema che dovremmo in qualche modo io un tavolo parallelo invisibile in qualche modo affronta
Allora questi sono se li ho descritti conveniente Bette i problemi
Esistenti ce ne sono alcuni più ravvicinati che voglio ricordo
Primo
Certo la formula centralismo regionale
è una formula ambigua e non si sa bene che cosa si propone al municipalismo reale cosa si contrappone e che cosa sia e ogni municipalismo urli il federalismo dal basso per usare una formula che è stata usata anche no certo è
Che nell'esperienza
Della regionalismo italiano un problema di questo genere c'è chiamiamolo come vogliamo ma esiste
E allora bisognerà inventarsi era una questione ma il principio di sussidiarietà
E bisognerà trovare il modo di formularlo di un articolato perché valga non solo nei confronti del rapporto centro regioni ma perché valga anche nei confronti del rapporto regioni enti uso la formula più vacua che mi viene in mente enti sottordinati ma questo lo dovremmo fare cioè non non penso possiamo pensare di riprodurre i meccanismi con cui sono state si è articolata la vita amministrativa politica in questi decenni perché non risolveremo il problema che abbiamo seconda questione qui
Devo parlare di una cosa precisa
In realtà in questo momento
All'attenzione delle assemblee legislative c'è un progetto di riforma e di ristrutturazione dalla pubblica amministrazione chiamato Bassani
Ora
Il giudizio politico è il giudizio tecnico su lì i Bassanini è già stato Espresso e credo che Franco Frattini nel suo intervento ci ha detto
Ma io mi devo devo osservare qualcosa il primo che nel disegni Bassanini c'è ancora e Mickey chiedo scusa un elemento conservatore
E in talune parti dei Bassanini ho trovato quelli alle quei caratteri di legislazione contrattato negoziata che sono una delle maledizioni dalla nostra vita legislativa
E c'è un'altra cosa che anche secondo me più pericolosa
Quindi oltre a questo conservatorismo questa timidezza e c'è l'idea di prefigurare una riforma della nostra organizzazione amministrativa ipotecando quello che sarà il lavoro della fase costituente e questo diventerà un vero problema nel senso che lo diciamo che la Bassanini le Bassanini sono fatti transitori e allora è inutile muovere tutte queste macchine da guerra per una cosa che poi dovrà essere riformulata oppure diciamo che sono un'ipotesi di lavoro e io spero che sulla discussione parlamentare sulla Bassanini non avvenga quello che è avvenuto sulla Finanziaria
E cioè che ci sia di tale confronto da produrre quel lavoro che poi possa servire non posso ostacolare la Bicamerale
Terza e ultima questione è la questione
Con quale strumento io sono assolutamente d'accordo con Pietro Folena che se n'è andato ma è ovvio anzi sono o in questo senso più estremista di Luís io credo che il collasso della nostra vita parlamentare sia già avvenuto sia già lì cioè che il Parlamento sia come dire una metafora
Che in questo momento la capacità di produzione legislativa e quindi di scelta politica dei nostri Parlamenti sia bloccata
Da tante cose che non sono soltanto come credo il Presidente della Camera come pensa di credere Presidente della Camera i regolamenti
Ma sono dei dati forti dalla nostra vita istituzionale che pesa
Adesso io non lo dico per polemica ma pensate che siamo
A il fatto che
Come dire
Si riuniscono dei vertici consolari
Il quale danno degli indirizzi
Su grandi le scelte legislative o io con tutta la buona volontà di cui sono capaci posso dire va bene vertici consolari ci aiutano cioè di Consoli
Però
Si comunichi contestualmente alla riunione del vertice che la Costituzione della Repubblica è stata largamente superata
Io ne prendo atto e colli Devonport vi darò un giudizio se questa nuova forma di Costituzione che abbiamo è bello brutta ma Mick si comunica che è stato superato detto questo
Allora sei collasso c'è e io ho citato questo fatto soltanto per dare un sintomo collasso
Allora cari amici bisogna che non ci nascondiamo più dietro le parole
Sì sono d'accordo a me il termine costituente piace tantissimo mi evoca Belle bandiere neo evoca grandi assemblee mi evoca i quadri di David mi evoca i quadri dei pittori americane mi riscalda il cuore
Tuttavia da Oricchio
L'Assemblea costituente è un processo che possiamo anche mettere in piedi si sappia anche i sei mesi
In cui abbiamo come dire traccheggiato fra una possibilità un'altra sono nella realtà della percezione del tempo politico sei anni e quindi tempo è andato molto avanti
è il problema allora è che del mentre noi dissentiamo e aspettiamo l'assemblea costituente
Come dire le forme anomale di costituzione prendono piede e allora ci sarà altro che il consolato il Direttorio e tutto quello che vogliamo dove abbiamo un problema che far vedere che questa classe dirigente ha una classe dirigente capace di transitare verso la Seconda Repubblica
E allora io credo che la strada poi può darsi che mi sbagli se mi sbaglio ne prenderò atto che la strada sia obbligato e la strada si chiama
Scommessa pericolosa e rischiosa della commissione bicamerale
Che ha un bruttissimo nome
Che il si può chiamare come volete ma che quella che abbiamo in mezzo
E
Uso saggio e intelligente dei referendum e anche su questo la
La la Conferenza delle lavoro delle regioni
Estremamente apprezzabile ma sui referendum io vorrei dire una piccola cosa anche qui io credo sempre e tutti parlano poi quando si passa si tratta di passare all'azione
Vengono i dubbi qual è il problema dei referenti problema dei referendum è che la Corte costituzionale deve dire sì
Lo farà fra il i primi giorni di gennaio allora vogliamo aiutare la Corte costituzionale a farli a far dire sì a tutta la materia referendaria
Lo possiamo fare gli strumenti sono gli strumenti e della pressione politica
Sono gli strumenti dall'elaborazione ma sono anche gli strumenti legislativi togliamo alla Corte Costituzionale gliali Biolay argomentazioni con cui ha bloccato i referenti le richieste dei referenti
L'ultima cosa è questa i referendum sono per la nostra
Per las come è fatta la Costituzione per tutto il resto una fase che non può poi prescindere da una riscrittura di tutto il testo
E chi lo scrive questo testo nel senso che se no abbiamo dentro la trappola in cui è accaduto con l'ammirazione e la gratitudine abbiamo Mario Segni cioè non è abbiamo riscritto la legge elettorale poi ci siamo accorti dopo tanto tempo che la legge elettorale era un paziente era un pezzettino della cosa che invece di aiutarci ci complicato il problema
Questo è siamo la questione la situazione in cui siamo e su questa situazione io credo che il contributo delle regioni sia un contributo nel senso del realismo
Nel senso di vedere i problemi come sono e di non nascondersi dietro delle nostre Nobili
Confortanti aspirazioni vi ringrazio
Grazie diamo la parola all'onorevole Maurizio Pieroni
Intanto mi corre l'obbligo di scusare senatore leopoldo Elia che è stato presente all'inizio ma poi per maggiori capigruppi non ha potuto essere presente sì ma fra anche partecipare a questo incontro è ha dato la sua adesione quell'altra parte risulta dalle sue dichiarazioni alla stampa e la televisione grazie
Ma io ringrazio come hanno fatto
Gli altri oratori che mi hanno preceduto per l'invito
Debbo dire che entrando
In questa sala sono stato fermato da alcuni giornalisti
Che
Mi chiedevano sostanzialmente una cosa
Senatore
Ci dice come mai il Governo ha fatto una proposta per le televisioni all'opposizione e invece questa proposta è stata poi smentita dalla maggioranza
Lo dico non perché voglio riaprire punti indolente dibattito in materia ma perché credo che una delle dei primi dati di cui si debba prendere atto senza nascondersi dietro un dito e che oggi in cui mentre discutiamo di queste cose mentre dobbiamo ringraziare la lodevole iniziativa della conferenza dei presidenti delle Regioni
Abbiamo un'informazione immediatamente fuori di quella porta che di altro si interessa e altro chiede ai rappresentanti politici
E che non pare particolarmente affascinata dal tema di cui discutiamo pur essendo il tema di cui discutiamo centrale
Per l'avvenire del Paese allora la prima cosa che dovremmo chiederci il perché di questa contraddizione
Fra l'attenzione collettiva e l'importanza che credo noi tutti ascriviamo invece all'oggetto dell'incontro di oggi l'ho preso come esempio ma badate
Che con una contraddizione di questo tipo noi ci scontriamo quotidianamente
Perché noi oggi ci troviamo di fronte di fatto a quella che io definirei fu la proposta di una rivoluzione dolce
Delle istituzioni di questo Paese
E siamo come molti che mi hanno preceduto hanno detto davvero con l'acqua alla gola e forse qualche centimetro più su della gola
Nel senso che o noi siamo in grado di mettere in moto
I meccanismi attuativi di questa rivoluzione dolce
Oppure c'è il rischio serio che la rivoluzione dolce non sia e siccome credo che in questo secolo di rivoluzioni non dodici ne abbiamo viste fin troppe
Il primo dato che ci dovrebbe accomunare è proprio quello di scongiurare questo pericolo
Io ritengo che nonostante ci sia un tasso di convergenza sui contenuti della proposta
Che può andare dal settanta al novanta per cento delle forze politiche presenti in Parlamento questa proposta abbia serie difficoltà
Ad arrivare una sua concretizzazione
Le serie difficoltà secondo mi vanno ha scritto
Non ha limiti intrinseci della proposta su cui ripeto c'è larghissima convergenza dovessi dire per quanto riguarda i Verdi l'unico elemento di ulteriore seria discussione approfondimento riguarda esclusivamente la questione della rappresentanza in divisa e l'eventuale senato delle regioni ma veramente stiamo parlando quindi il termine di convergenza per quanto ci riguarda che vanno verso il novantotto per cento credo che tu gli ulteriori distinguo delle altre forze politiche un terreno comune da settanta per cento di convergenza su questa proposta cieche
E allora chiediamoci perché questa proposta rischia
Di non arrivare al traguardo
Io ritengo ripeto che non siano limiti intrinseci alla proposta a frenarne il percorso ma limiti di campo
Cioè per il campo politico in cui la proposta viene ad inserirsi e ne individuò sostanzialmente tra i
La prima questione è stata detta anche se all'altro
Una sordità della classe politica nazionale allora questione sostanziale della forma di Stato che comunque viene posposta nel dibattito istituzionale alla questione forma di governo insomma per dirla con la brutalità che spesso mi contraddistingue l'espressione corretta potrebbe essere questa la forma di Stato viene presa in ostaggio dalle forze politiche per ragioni di parte in sino al dibattito nella forma di governo
Allora qui intanto non c'è solo una un richiamo alla inversione volontaristica Ritter c'era la volontà della classe politica di comprendere qual è la priorità effettiva ma c'è la necessità di capire che il dibattito fra le forze politiche sulla forma di governo ove la convergenza sul sulle proposte di riforma della forma di Stato che qui stiamo esaminando sia una convergenza reale e non declinata
In maniera così di maniera
La questione del dibattito sulla forma di governo così come viene agitata all'interno di una forza politica delle forze politiche in sede parlamentare è vecchia e superata
Cioè che se noi davvero facessimo nostra se davvero sentiamo come nostra questa proposta di riforma sostanziale che ho chiamato rivoluzione dolce della forma di Stato il nostro dibattito sulla forma di governo si esercita su termini vecchi e non più attuale
Mi faccio un esempio molto semplice una delle cose di cui
Il Senato la Camera più spesso tra noi ci lamentiamo è assolutamente impossibile che il Parlamento si trovi a perdere giorni e giorni a discutere del decreto Bagnoli perché in un Paese civile non è possibile che novecento parlamentari
Stiano ad arrampicarsi sui mille emendamenti rispetto al decreto Bagnoli con tutto rispetto chi per chi presenta gli emendamenti ma perché non è quella la sede il terreno che la mediazione politica delle scelte politiche su quella mattina
Benissimo
E questo discorso si sposta poi nei rapporti quindi fra Parlamento e governo ma badate che se noi davvero facciamo nostra questa proposta la ridefinizione del ruolo delle competenze nell'ambito della riscrittura della forma di Stato
Del parlamento federale della Camera federale tagli alla metà degli oggetti del nostro dibattito sulle competenze dei ruoli
Nel rapporto Parlamento governo esposta completamente i termini del dibattito
Che ha attualmente stiamo tessendo sul Parlamento e governo
Di questo io credo che le forze politiche devono davvero fare uno sforzo improbo in primo luogo culturale per prenderne atto
Se è da qui che partiamo la questione presidenzialismo parlamentarismo assume altri contorni rispetto a quelli che abbiamo troppo spesso propagandistica mente agitato fino ad ora
Il secondo limite di campo
La proposta è largamente condivisibile
Forte
Però resta a tutt'oggi una proposta elaborata da un ceto politico amministrativo
Restano estranee a questa proposta
Vent'anni di fermenti sociali e civili che hanno configurato l'affacciarsi sulla scena dalla Società italiana
Di una ridefinizione completa dei termini dei diritti individuali faccio riferimento ai diritti di differente ai diritti liberali così come le abbiamo conosciuti
Nel corso di questo secolo faccio riferimento alla rivendicazione dei diritti di differenza
Di genere diritti dei di chi ha difficoltà per gli handicappati dei diritti dei bambini di cui in questi giorni parliamo con tanta intensità
Marie sono in campo un un complesso di ridefinizione dei diritti comunitari
Si è riaperto tutto un dibattito sul diritto al lavoro
Come diritto all'occupazione ma anche sul diritto al lavoro come liberazione dal lavoro sulla redistribuzione dei tempi esistenziali dei cittadini c'è un universo di protagonismo civile e sociale che si muove che chiama in causa non sono nuovi diritti ma anche nuove responsabilità cosa di cui
Troppo spesso troppo poco si parla ora
Debbo dire che se noi dobbiamo far sì che i giornalisti che attendono fuori dalla porta i parlamentari si interessino di ciò che noi stiamo discutendo vale a dire i cittadini se ne interessino davvero il dibattito Terme davvero il nostro Paese noi dobbiamo riuscire a chiamare in causa nella ridefinizione dell'architettura dello Stato italiano anche queste nuove soggettività questi nuovi protagonismi sociali e civili
Perché se non diamo a questa operazione collettiva che attraversa tutte le forze politiche dall'estrema destra estrema sinistra una dimensione di nuova frontiera rispetto al vissuto reale concreto dei cittadini italiani
Attenti noi rischiamo di essere chiusi in un ceto politico ristretto che ridefinisce
La una redistribuzione dei poteri al suo interno qualunque sia la forma anche quella più largamente condivisa che magia
Il terzo Limited in campo e così lo
Chiudo senza annoiarli ulteriormente è forse quello che io ASP attribuisco come più intrinseco e meno esterno la proposta stessa
Oggi noi ci troviamo senza richiamare la banali rivive ormai risapute questione sulla debbo globalizzazione dell'economia
Che ogni volta ci tiriamo fuori fra di noi però oggi noi ci troviamo davvero in una crisi verticale degli Stati nazionali rispetto a una ridefinizione dell'assetto planetario questo comporta la necessità di risposte verso il basso cioè di una riduzione delle prerogative degli ambiti di sovranità dello Stato nazionale verso le comunità a livello territoriale più prossimo ai cittadini ma comporta anche una ridefinizione del prerogative degli ambiti di sovranità dello Stato nazionale verso l'alto e verso gli organismi sovranazionali
Che non possono essere bypassati
In un rapporto diretto fra le nuove soggettività che noi stiamo definendo e quindi sulla necessità di un protagonismo delle regioni in questo caso in ambito europeo ma in ambito anche di organismi sovranazionali più vasta
Cioè ciò che sta avvenendo oggi a Singapore
Per capirci dove si parla di clausola sociale deve trovare un modo per avere una sua relazione diretta con le comunità regionali del nostro Paese e questo è forse l'aspetto dalla proposta io vedo più elusivo
Ecco definiti questi tre ambiti di sovranità prima di chiudere mi consenta una breve riflessione sullo strumento che rinvia le considerazioni che ho già fatto
E senza tempi Arci troppo tra Bicamerale e Costituente io pongo soltanto questo quesito
Quale dei due strumenti sembra più adatto perché si compia l'inversione culturale che invocato e si ponga al primo posto subito la questione la forma di Stato
Voi pensate che il percorso della Costituente con tutta la campagna elettorale la propaganda elettorale sia lo strumento più adatto perché al centro del dibattito
Stia la questione della forma di Stato o pensate che si tramuti in un confronto fatto disloca nell'inevitabilmente e di semplificazioni basate sulla forma di governo e nient'altro che un confronto una misura di consenso dei partiti da reinvestire poi nella politica spicciola questa è la mia unica seria afferma
Resistenza ad accettare il discorso della Costituente ringrazia
Avevano ed hanno Rio
Senso venuto tardi perché come altri colleghi impegnata al Senato sia nella in discussione sulla Finanziaria
Sia in quelle riunioni anche improvvise dei capigruppo per stabilire l'ordine dei lavori
Non mi è stato possibile essere qui dall'inizio ho letto di sto leggendo i documenti che la conferenza in via e i diversi gruppi parlamentari ho letto la vostra proposta complessiva di revisione della seconda parte della Costituzione sono sempre stato molto ritengo sufficientemente sincero nei confronti della rapporto tra centro e periferia del nostro Paese sono uno dei pochi che venti anni fa quando si discuteva del decentramento regionale presi una posizione favorevole ad una fortissima spinta a favore degli enti locali e delle Regioni in un contesto che arrivano dal Governo di solidarietà nazionale
E non è una partita facile già carente all'interno allora della DC
Quindi ritengo da questo punto di vista di avere una lunga esperienza di riflessione su queste cose
Quando è nato il Centro cristiano democratico scritto nel documento di nascita alla fine del novantatré e noi ci siamo definiti
Nuovo Partito federalista e presidenzialista in un momento nel quale la definizione federalista era solo della lega nord
Non vi erano partiti federalisti dichiaratamente tale nello scenario politico nazionale
Noto con una qualche sorpresa con pori sorriso che oggi non c'è uno che non si definisca federalista
Cerco di capire che cosa è successo in questo gattopardi svolazzi orale perché a un certo punto se tutti sono federalisti la questione ovviamente quella di capire qual è il significato della parola
Ma proprio per questa antica amicizia nei confronti della cultura dell'autonomia locale voglio oggi essere molto severo
Non come professore perché non ho alcun titolo ma come esponente di un partito che avendo le carte in regola dal punto di vista del federalismo ed avendo personalmente le carte in regola dal punto di vista del fortissimo spostamento di poteri dal centro alla periferia voglio essere severo sulle ragioni che a mio giudizio oggi rendono la vostra iniziativa debole
L'iniziativa non quella di oggi l'iniziativa delle regioni
Le regioni sì certe un'iniziativa debole
è un'iniziativa debole perché in questa fase tumultuosa di transizione che l'Italia vive da quattro cinque sei anni a questa parte a seconda che la City di Londra darti dalla caduta del muro di Berlino o come io ritengo preferibile
Dalla presa d'atto della fine dell'Unione Sovietica che dell'otto dicembre del novantuno quindi questo periodo il comunque riguarda cinque anni
Il terremoto
Istituzionale sociale culturale politico in corso in Italia non completato
Ha riguardato anche la questione del potere ripartito tra centro e periferia ma in termini che non sono stanti i tradizionali modi di vedere il problema all'interno dei partiti
La questione esplosa per iniziativa della lega nord
Unico partito politico dichiaratamente territoriale non nazionale esplicitamente espressivo di una parte del territorio nazionale non di tutto il territorio nazionale
E quindi il federalismo si è caratterizzato per le qualità particolari che quel movimento politico ha dato al termine federalismo il confronto non è più tra il federalismo del PDS quello del CCD
Quello di AN
Quello di di Forza Italia il terreno di confronto in Italia in questi anni è tra il federalismo della lega nord e gli altri tentativi di articolazione del potere
Seconda questione che in questi anni è esplosa è quella del nuovo modo di legittimazione del potere esecutivo nazionale e locale
Non è indifferente dal punto di vista della riforma federalista
Che voi proponiate o meno un modello ad elezione popolare diretta per esempio per quanto riguarda le regioni o che voi viviate un'esperienza che non è quella dei sindaci che sono delle firme popolare diretta fatta voi
E che da questo punto di vista rappresenta l'altro perno del dibattito il federalismo mette in discussione la sostanza del principio di eguaglianza nel nostro Paese
Al di là delle questioni della secessione e al di qua dell'eversione associazione l'investitura popolare diretta del vertice dell'esecutivo mette in discussione il ruolo delle assemblee rappresentative
Questi sono i due perde del discorso in questi cinque anni tra questi due perni la vostra iniziativa è tutta dentro la cultura dei partiti nazionali
è tutta dentro il rapporto di potere tra partiti nazionali organizzazioni periferiche dei partiti nazionali
Perché sul tema della investitura popolare diretta dell'esecutivo la vostra proposta eh drammaticamente timida rispetta i termini del dibattito
E timida il riferimento al capo dello Stato
E timido in riferimento alla forma di governo nazionale nel senso che l'elezione del capo dello Stato la parte di un'assemblea per metà nazionale per metà regionale e comunque dentro il palazzo
La forma di governo parlamentare e dentro i partiti e quindi sul tema della forma di governo la vostra proposta è molto al di qua dei termini del dibattito politico in corso
E molto al di qua delle cose che suscitano emozione nel Paese
Preoccupazione speranze e timori
è molto al di qua delle cose che mobilitano le coscienza degli italiani quindi sulla forma di governo la proposta è timida
Può anche essere quella che alla fine venga adottata dal Parlamento nazionale non sto prendendo posizione in questo momento sulle conclusioni che Parlamento Vassallo doterà
Cerco di capire perché la vostra iniziativa sul tema della riforma costituzionale non riesce ad essere altrettanto mobili tante quanto lo fu alla metà degli anni Settanta l'iniziativa per andare molto oltre
I trasferimenti timidi di funzioni alle Regioni intervenuti del settantadue
Ma è timida anche dal punto di vista dell'ordinamento federale
Perché se sul piano del governo nazionale
Posso capire che alla fine visivo vi sia stata o vi sia da parte vostra una sorta di rispetto
Perché il Parlamento nazionale decida con meglio crede ma per il governo nazionale lo capiscono lo capisco per i governi locali ma comunque metto da parte uno dei due corni del problema
Sul tema del federalismo e timida
Ma è timida perché non riesce ad affrontare la questione centrale che è la questione centrale del federalismo in Italia dove si colloca la discontinuità tra principio di eguaglianza
Stabilito dall'articolo tre della Costituzione che è un principio d'eguaglianza nazionale non è un principio d'eguaglianza locale e dove si colloca il federalismo
Le due parti sulle quali il vostro documento mostra la tensione culturale che nel vostro dibattito vi deve essere stata questa è di essere stato riguarda il lavoro la scuola
Perché se la guardiamo il lavoro la scuola del solo i due perni del principio di eguaglianza di un paese del quarantasei si ritenne un paese da rendere eguale
Perché il compito della Repubblica era quello di rimuovere le condizioni di diseguaglianza dopo ovunque vi fossero quindi il principio d'eguaglianza era un progetto costituzionale complessivo ed è nell'articolo tre ed è la ragione per la quale la scelta della cosa del costituente don fu federalista
Ma fu regionalista e fu a favore della indicazione delle materie di competenza regionale e non il contrario la sostanza della questione sociale
Che il federalismo mette in discussione e quanta parte dell'eguaglianza nazionale deve rimanere oggetto di principi costituzionali di legislazione nazionale e federale e quanta parte può essere invece rimessa ad una differenziazione per territorio
Perché il federalismo è differenziazione per territorio
Può essere differenziazione modesta media ampia può comprendere persino il diritto alla vita e negli Stati Uniti la la pena di morte erogati da alcuni Stati in altri no addirittura la vita è oggetto del federalismo in quel federalismo in altre parti loro
Voi scegliete la strada di non ritenere federalista dire la giurisdizione
I codici civili e penali e io sono lieto perché appartengo ad un tipo di cultura nazionale che su queste cose ritiene che debbano rimanere nazionali
Ma le diseguaglianze che il federalismo comporta quelle fiscali quelle di studio e quelle di lavoro voi l'affrontate intermedi che non si riesce a capire
Se il dibattito all'interno dei nostri dirigenti regionali affrontato questo problema per ciò che questo problema dimostra o se invece questo problema lo avete in qualche misura sminuito sviluppo sminuzzato
Sul lavoro voi dite che i diritti dei lavoratori sono di legislazione nazionale certi diritti fondamentali dei lavoratori certi la questione dei livelli retributivi medi mi del salario sono nazionali o no
Queste questione centrale del dibattito politico in questi giorni in Parlamento anzi e Matera che ritenete debba rimanere della legislazione nazionale o no
La flessibilità del lavoro è materia che deve essere deciso dal Parlamento nazionale può essere decisa dai Parlamenti regionali queste questione centrale della politica sociale del nostro Paese
I livelli fondamentali del regime previdenziale quelli minimi vengono indicati come di riserva nazionale ma qual è la vostra scelta quello contributivo quello retributivo un sistema di pensione di anzianità o di vecchiaia di questo si discute nel Paese oggi
Ecco perché la sostanza politico sociale culturale istituzionale dei problemi in qualche modo non è al centro di questo documento e allora mi chiedo per quale ragione
Perché ovviamente il documento il documento di grande dignità
Le Regioni sono parte decisive del governo del paese mi chiedo perché questo documento non riesce a sciogliere i due nodi di fronte quale il Parlamento della Repubblica è oggi se deve decidere se dar vita alla Bicamerale o meno
Se dar vita riforme costituzionali secondo la procedura ordinaria dell'articolo centotrentotto no o se rilanciare l'ipotesi di un'Assemblea costituente perché di questo discuteremo a gennaio
E non vi è ovviamente lo dicevo anch'io prima lo diceva Pieroni prima anche a me è stato chiesto ma le televisione della Bicamerale c'è uno scambio di questi altro tranquillo D'Alema tutti non c'è nessuno scambio
Non c'è nessuna intenzione da parte di nessuno
L'assetto radiotelevisivo è importante e fondamentale è parte del potere nel nostro Paese
Ma la decisione delle riforme delle procedure dei contenuti e altro e va molto oltre del tema radiotelevisivo quindi non c'è nessuno scambio decideremo con calma a gennaio quale sarà l'atteggiamento da assumere perché la procedura e funzionale rispetto al contenuto se prevarrà il parlamento un atteggiamento modesto
Limitato circoscritto di aggiustamenti costituzionali io sono perché si vada col centotrentotto della Costituzione per quando a luglio abbiamo deciso la Bicamerale abbiamo ritenuto che sino al intestarsi una stagione di grandi riforme costituzionali
Oggi si dice che la seconda parte soltanto deve essere rivista come si fa ad affrontare il federalismo senza metter mano la prima o facendo finta di non capire che le libertà fondamentali della prima parte vengono decisamente influenzate da come l'organizzazione dello Stato vien fuori
E allora se è soltanto la seconda parte sono aggiustamenti si segua la procedura centotrentotto se l'argomento contro la Costituente quello del tempo
Se l'argomento che la Costituente lunga e la Bicamerale più rapida e allora scegliamo la via rapidissima
Il centotrentotto è più rapido della Bicamerale
Se se non è che la pompa magna della Bicamerale se invece l'argomento è politico non vogliamo la Costituente perché non vogliamo la profondità delle riforme e allora il dibattito politico può rimanere anche per qualche altra settimana ad agitare il paese non è questione di perdere tempo come diceva prima Folena non abbiamo perduto sei mesi nessuno ha perduto senesi
In questi sei mesi sono avvenute cose di straordinario rilievo come per esempio l'indicazione di una politica economica o sociale che la Finanziaria indica è la prospettiva dell'integrazione europea che cambia totalmente l'asse del nostro ragionamento costituzionale
Perché non è più la ripartizione dei poteri tra Stato e regioni e la ripartizione del potere tra Europa Stato e Regione è cambia totalmente la natura del nostro fede alla cultura federalistica degli anni degli anni a venire ecco le ragioni per le quali il mio apprezzamento rimane grandissimo il contributo è di grande rilievo la mia sensazione è che non riesce in quanto tale a produrre da solo
O in concorso con altre iniziative che vengono dal basso
Quella scintilla che consenta al Parlamento nazionale di trovare il punto d'intesa sul quale ancorare la propria decisione
Le Regioni vivono in una sorta di cono d'ombra ho detto entrando qui
Vive una sorta di coro d'ombra perché l'elezione popolare diretta dei sindaci soprattutto delle città medio-grandi ha collocato i sindaci al vertice della iniziativa del cambiamento istituzionale del nostro Paese
E non è casuale
Che i sindaci sono tutti portate a ritenere che l'elezione diretta del Presidente del Consiglio comunque vadano le riforme vada perseguita anche il mio amico Bassolino di Napoli l'ha detto l'altro giorno ieri nel di Parma è ovvio
Perché la loro esperienza dell'elezione diretta fa capire che loro sono in sintonia con uno dei due corni del problema
Quello del modello dell'esecutivo perché le Regioni non si mettono in sintonia con l'altro corno del problema
Quello dell'affrontare il tema del federalismo non in modo così limitato in modo di mediazione tra proposte diverse di partiti ma con una grande forza anche dirompente rispetto al Parlamento nazionale
Gamba la parola all'onorevole Mazzuca Poggiolini
E poi l'onorevole Frattini
Beh io credo che
Vada apprezzato molto invece restando dal punto di vista politico questa sottolineatura forte in questo momento che le regioni hanno voluto fare dell'aspetto forma di Stato
Il rapporto alla necessità dal mio punto di vista di al più presto compiere gli adempimenti affinché la Bicamerale possa svolgere i suoi lavori
è ovvio che non è che si può essere come dire
All'interno di un dibattito così ampio così articolato credo che spetti proprio i politici
Che saranno impegnate a di cammina bicamerale ma a tutte le forze politiche
La la raccolta l'analisi e quindi poi la mediazione nel luogo adesso deputato di tutte le proposte e di tutto direi l'amplissimo campo
Che la riforma costituzionale
Viene affrontare
E quindi questo contributo che è per me il pregevole vuole sottolineare una parte di questo campo in modo particolare
E cioè la parte forme di sformati Stato
Io non so se quanto detto quanto proposto dalle Regioni possa essere sufficiente
Sicuramente avviene all'interno di un limite che però io vedo è che quello che le Regioni si sentono giustamente presidenti si sentano portatori di una proposta che li vede come dire espressione di quel tipo di realtà
In e che che in questo momento è quella vigente
Però ho delle forti pressioni che ci vengono non soltanto dalla lega ma anche da studi abbastanza approfonditi in materia
Il rapporto a quelle che sono gli apporti
Locali all'interno degli Stati nazionali il rapporto all'Europa l'Unione europea è proprio anche per esempio una diversa una diversa conformazione geografica la diverso ambito
Delle regioni io qui non è che voglio riproporre quello che caro Miglio del del professor Miglio delle delle munto come dire degli ambiti delle più regioni degli ambiti no più ampia eccetera però sicuramente questo è un problema da non lo sottovalutare se vogliamo se si vuole veramente modernizzare il nostro Paese
In una dimensione non soltanto ripetitiva di quelle che sono gli apporti politici delle forze politiche o anche di certi rapporti amministrativi sul territorio ma in una dimensione più efficace
Rispetto a quello che deve essere l'apporto e il contributo di che l'Italia da al sistema europeo sia in senso di dare sia nel senso poi anche di ricevere
Quindi anche un'omogeneità culturale ma anche economica ma anche sociale in una dimensione più innovativa più diversa potrebbe essere allo studio dovrebbe essere allo studio
Io ho qui portavo semplicemente una riflessione un saluto
Una un apprezzamento da parte di Rinnovamento Italiano che come tutti sanno ha al suo interno esprime entrambi i punti di vista rispetto al metodo di come fare al più presto e al meglio le riforme istituzionali
All'oste interno sono sia la parte che crede profondamente e si sta battendo e del suo programma aveva come la Lista Dini
REM le l'ipotesi di Bicamerale per poter al più presto realizzare queste riforme sia la parte del Patto Segni che vede nella Costituente lo strumento migliore
Io volevo aggiungere al discorso precedente di Pieroni e poi rispondere al all'amico
D'Onofrio caro antagonista nello stesso collegio elettorale molto più esperto di me in materia
Che probabilmente sì l'assemblea costituente potrebbe essere e forse chissà io mi auguro di no naturalmente ma forse sarà un luogo ottimale per realizzare queste riforme però vi faccio una ripongo la questione
Poiché l'arte la legge istitutiva quella per costano tanto raccogliendo le firme prevede che ne facciamo parte
Non per persone non dotate di compiti istituzionali
Io mi chiedo se in questo momento ove oltre la questione importantissimi di primaria importanza di necessità di riformare non soltanto la forma di Stato ma la forma di governo vediamo le paralisi queste ama assistendo no
E dovuta tutte le le varie vari pesi compreso la giustissima sentenza della Corte ma che comunque comporta un peso e una modifica di quel giusto empi
Che nella riforma della classe assembla costituente facciano parte soltanto persone non cariche di non dotate di cariche istituzionali cioè non i politici non coloro che stanno vivendo hanno vissuto di più
Queste righe il dibattito e lo vivono in rapporto vivendolo testimoniando lo in rapporto a quello che la soluzione dei problemi istituzionali comporta per l'avanzamento del Paese per la soluzione dei problemi del Paese in questa interazione molto forte che c'è ma mi si risponde evidente che uno può benissimo partecipare alle elezioni per la Costituente dimettendosi
Dalla dalla politica dimettendosi dalla dal suo ruolo di parlamentare che allora questo pone un'altra questione di sembra che a questo punto si possano nel prossimo anno prossimi due anni sospendere l'apporto di persone di grande rilievo alla politica cioè la soluzione dei problemi contingenti forti
Che purché Parlamento ha in rapporto all'ingresso in Europa in rapporto al risanamento in rapporto alla questione dell'occupazione rapporto tutto quello che ne tutti sappiamo perché vengono prestati fra virgolette alla Costituente
Ecco io credo che questo sia una questione di non poco conto che forse è marginale rispetto al grande problema di quale sia il miglior sistema sicuramente banche posto
Io volevo concludere dicendo che è evidente che
Spero che non vi siano baratti e non vi siano come dire do ut Bess in questa materia perché spero ancora credo sono un ottimista
Che tutte le forze politiche sia della maggioranza a cui appartengo sia dell'opposizione
Si rendano conto della difficoltà pazzesca di governo che investe non il Governo Prodi perché esso è inadeguato ma che avrebbe investito anche il governo de de dell'arcangelo Gabriele in questa situazione
Di indi di di di di come dire di di di ingorgo di di bicameralismo fotocopia quello che tutto sappiamo ma soprattutto blocco di uno degli strumenti che il governo ha utilizzato troppo male non voglio entrare ma che era quello dei decreti
E allora io credo che rispetto a ciò De Berardinis fuori una nobiltà della politica
Che non si rischia a livello di do ut adesso
Questa grande questione perché è una grande questione almeno ancora non l'ha chiesto nessuno perché non sono una Presidente in carica sono solo la vice presidente di gruppo quindi non ho ancora status per essere così interrogata dai giornalisti
Della più sulla questione per cui accennava prima Pieroni però la voglio riportare qui
Non è giornalisti proprio perché io credo che rispetto al problema della Bicamerale le questioni della televisione diciamo parliamo prometto cognome quali sono i problemi
Non debbano interferire
Penso che la soluzione di un problema complessivo che vede RAI e Fininvest prevede tutta la questione delle concessioni la questione
Vede del del del del decreto salva RAI la questione vedete le più tutte le tutte le questioni in ballo
Debba trovare una soluzione corretta equilibrata giusta verso i diritti di tutti senza mortificare nessuno nella parte pubblica nella parte privata ma non detta interferire
Con una volontà che io mi auguro complessiva e generalizzata così come le regioni ci stanno dimostrando proprio le regioni in quanto espressione dei partiti quindi perché negare visto che ci fa comodo oggi questo valore che hanno del momento del sistema attuale debba essere voglio dire perseguita la volontà di realizzare al più presto lo strumento più immediato che che la Costituzione ci ci consente di utilizzare che quello della Bicamerale per giungere a forme di Stato e naturalmente forme di governo efficaci nel luogo più più opportuno e più direi più facile che abbiamo senza andare in tempi lunghissimi che secondo me hanno comunque un valore proprio rapporto i grandi problemi che dobbiamo affrontare nel sul lato del governo grazie
L'onorevole fisiche
Giorno io vorrei provare in un rapido intervento più che a Bari valutazioni di apprezzamento che pure in linea generale dopo di questa proposta a
Tradurre
In pratica il che cosa avverrebbe nel sistema delle pubbliche amministrazioni del nostro Stato se questa proposta fosse tradotta
In una norma diventasse parte della nuova Costituzione cioè voglio dire che la risposta che io do e non c'è ovviamente il tempo di motivarla nei dettagli e che questa proposta pur con le timidezze come un il Gip momenti incompiuti e condivido alcune delle osservazioni del collega D'Onofrio è comunque una sfida molto grande e difficili
Sì ma da vincere allora ministro io provo a una fare un esempio noi qui abbiamo di fronte un nemico assai forte di
Che certamente concorrerà in tutti i modi a resistere a questa ipotesi di cambiamento
Parlo di questo si
Sistema di Stato che è onnipresente è centralista soffoca l'iniziativa delle Autonomie territoriali e soffoca le iniziative private dove è logico che queste si dovrebbero essi potrebbero espandere allora intanto le regioni e lo hanno constatato sul campo ma l'ho constatato io oppure nella mia breve esperienza nel governo Dini ci sono delle strutture degli apparati che dal quotidiano andamento della pubblica amministrazione sono momento di contrasto per la realizzabilità di una riforma del genere allora vuol io dire preoccupiamoci molto non che non lo si stia facendo più che di calare una bella riforma dall'alto e di pensare all'optimum di una panorama istituzionale costituzionale
Di vedere quali sono i nodi e gli snodi da battere perché questa riforma una riforma di federalismo si possa realizzare perché altrimenti si corre il rischio di fare una riforma su la carta di fare una delle tante riforme che non vengono attuate perché il presidente morì e il presidente Formigoni sanno bene che
Norme contenute nel DPR del settantasette noi ancora le dobbiamo attuare trasferimenti stabiliti diciotto anni fa noi non li abbiamo attuale
Io faccio due esempi viziosi che in questi ultimi mesi sono la testimonianza che se in qualche modo vi è un attività preparatoria nell'apparato dello Stato è un'attività preparatoria a contrastare non ad agevolare faccio due esempi dizione si
Lo Stato si è ripreso delle con
Vertenza e che per molti di voi sono forse di poca importanza per me sono di grandissima importanza la gestione del demanio marittimo per molti di voi non significa niente io mi ricordo che nel governo Dini non è avevamo trasferito con un decreto legge oggi in una delle versioni del decreto legge reiterato lo Stato se le riprese con un tratto di penna
Secondo quando sente parliamo di spettacolo noi abbiamo combattuto per mesi contro la resistenza di un apparato centrale che non voleva trasferire niente ancora siamo in mezzo all'Mario su su temi fondamentali che da quindici anni già dovrebbero essere ampiamente digeriti dal mondo delle Autonomie non lo sono ancora allora dico preoccupiamoci molto
Che questa forza che sta pressione non venga solamente nei dibattiti accademici venga dalla base del quotidiano rapporto tra Regioni est dato tra Regioni e comuni perché solamente una saldatura fortissima tra Regioni e Comuni nel fare propria la richiesta chi è il vero nemico la para atto resistente dello Stato centrale solamente questa è la grande forza perché fino a quando i Comuni continueranno a dire alle regioni che sono centraliste e fino a quando purtroppo molte regioni i sistema compiuto di delega agli enti locali non l'avranno nemmeno loro attuato per prime allora non si potrà dire ai Comuni state sbagliando non si potrà d'altra parte dire alle regioni voi gli avete pieno titolo a rivendicare forza maggiore quando a vostra volta non esercitate quel dovere più che quel potere di delega agli enti locali minori allora punto primo saldatura assai più
Forte tra comuni e regioni
E poi
Pressione quotidiana a livello di relazioni istituzionali ma non soltanto e qui voglio fare un esempio ancora
E mi avvio proprio la conclusione noi stiamo proponendo il collega Rebuffa ha parlato del provvedimento Bassanini che ha dei meriti e delle timidezze i meriti sono alcuni le timidezze sono altre io
Dico soltanto che quando lì dentro c'è già la possibilità di dire una parola di preparazione forte
Verso una riforma costituzionale e non la si dice mi viene il sospetto che non si abbia la forza già con una modifica ordinaria preparatoria di vincere quelle resistenze allora mi chiedo come si farà a vincere con una riforma istituzionale della Costituzione che cambia l'impianto e non tocca le com'Petenzi amministrative ma tocca la funzione legislativa e l'esistenza stessa delle istituzioni mi chiedo quando noi proponiamo noi dico Polo una modifica quella norma quell'impianto legislativo che istituisca è un solo esempio lo sportello unico dello stato in ogni provincia ci sono nove o dieci terminali dei ministeri in ogni provincia italiana ne diciamo facciamone uno solo serve al cittadino e si risparmiano anche un po'di ciò senza modifica costituzionale c'è stata una sollevazione una sollevazione ministro Bassanini non ha dato ancora una risposta quindi spero che sia positiva ma è chiaro che quando si pensa di modificare il sistema protegge do le riserve di potere di ciascun apparato in ciascun terminale delle Province la riforma costituzionale non la faremo non ci dobbiamo illudere che sia timida è già troppo questa è già troppo perché nessuna mini trazione cederà come non stanno cedendo proposti ordinarie più breve figuriamoci se lo faranno con una proposta costituzionale un'ultima parola io credo che vadano potenziate le gli è chi delle risposte dei cittadini quanto più forte sarà la voce dei cittadini nel volere queste modifiche tanto più noi saremo forti perché il cittadino vuole un amministrazione efficiente non corrotta uno star
Atto vuole cose chiare uno stato che amministri serenità e non amministra i dossier e veleni come purtroppo io sto vedendo in questi giorni un'amministrazione che realizzi le istanze della gente singola e non le grandi filosofie di riforma allora io dico cominciamo a sentire la parola della gente cominciamo a sperimentare i referendum di indirizzo nelle regioni che già
Possono fare perché se noi sentiremo alla pressione della gente la necessità di dare una risposta non ci saranno più apparati centrali che potranno resistere grazie
Sicché
Un duplice ringraziamento alla presidenza in primo luogo per avermi cortesemente invitato
In secondo luogo per consentirmi in questa
Fase di intervenire
E subito la spiegazione in termini di scuse avevo la conferenza dei capigruppo prima debbo andare via tornare al Senato di corsa per gli imperi mi che ci sono in quella sede entro subito nel merito anch'io andrò direttamente
Alla a quella che mi pare essere la questione di fondo io non ho potuto leggere la proposta di riforma costituzionale che ho avuto entrando in questa sala ma ho visto sia la relazione sia il testo di presentazione di illustrazione della relazione che è stata proposta stamattina non entro nel merito di tante questioni pure suggestive il problema di fondo e a mio viso il seguente lo ha sollevato Pieroni ma io capovolgere i termini della questione perché Pieroni dicesse la forma di Stato viene in qualche modo definita rimane di rilievo minore se quel è secondario la questione della forma di governo io non credo che sia esattamente in questi termini e non credo che sia esattamente in questi termini per le ragioni tra le altre e che sono state richiamate adesso da Franco Frattini tutta la grande la grande questione della pubblica amministrazione tutta la grande questione delle resiste se immense che verranno dalle strutture del sistema così come si è configurato in questo mezzo secolo
E qui però devo fare anche un piccolo intervento e di natura storica perché ha detto Franco Frattini giustamente dice il nemico di certe riforme noi lo troveremo nella pubblica amministrazione scambio ma chi ha alimentato questo nemico da dove deriva Cuesta
Abnorme elefantiaca configurazione struttura alle della pubblica amministrazione se non dalla burocratizzazione dalla sindacalizzazione dall'interventismo economico che sono state atti per mezzo secolo i fondamenti ideologici di quelle forze politiche che adesso convertite sulla via del federalismo e ci dicono con un bel documento noi adesso facciamo il feto all'ISMU ma non ci spiegano come s'manteniamo quelle strutture che hanno alimentato per mezzo secolo e quella cultura che è stata alla base di quelle strutture che per mezzo secolo sono state alimentate sono proliferate
In questa realtà e oggi costituiscono con l'ostacolo di fondo sul cammino perché e l'ostacolo di fondo sul cammino delle riforme e di tipo federale io personalmente che sono
Ma i pochi in Italia rimasti a non proclamarsi federalista salvo che non si istituiscano tali e tante distinzioni sul terreno di questa parola che poi probabilmente di questa parola perde una par
Per cospicua del suo significato ma io sono legato alla tradizione risorgimentale ed unitaria e la rivendico quella versione così come si è realizzata e non posso non al di là di questo aspetto di questa mia preferenza però non posso non notare i dati di realtà e i dati di realtà depongono del senso della straordinari abbia difficoltà che noi incontreremo che comunque si incontrerà sul cammino della forma di un de della
L'introduzione in Italia di una forma di Stato federale
E allora l'avvertenza e e concludo perché la presidenza mi ha consentito uno spicchio di spazio ed io non posso accusare e la mia avvertenza e attenzione
Il discorso della forma di governo diventa anche propedeutico al lavoro sulla forma di Stato
Perché non è che possiamo capovolgere i termini di questa situazione
Se noi non mettiamo in piedi una nuova forma di governo i risultati sono due probabilmente probabilmente antitetici e peggio ancora se combinati
O si disintegra l'intero sistema perché si può disintegrare l'intero sistema del nostro Paese istituzionale oppure non si fa niente oppure non si fa niente per di più si disintegra ulteriormente il nostro sistema istituzionale quindi la questione della forma di governo che una questione cruciale perché se c'è qualcuno che può davvero
Mettere in cantiere una capacità di intervento incisivo su una pubblica amministrazione con queste caratteristiche
è un governo che abbia forza sufficiente autorevolezza sufficiente attitudine all'intervento sufficiente per lavorare davvero lavorare in maniera pesante Susy sistema amministrativo
Gente generato e non è degenerato solo per colpa sua anche se i sistemi detta i sistemi amministrativi tendono all'auto per precauzione ma perché è stato fortemente alimentato e da interessi
E da spinte culturali la cui provenienza storica e possiamo ripercorrere e ci darebbe comunque gli esiti che una attenta lettura dell'ultimo cinquantennio potrebbe mettere in evidenza grazie
Allora l'onorevole Dominici
Ringrazio di darmi l'opportunità di intervenire sia come deputato membro della Commissione affari costituzionali sia come responsabile degli enti locali del partito democratico della sinistra per sottolineare rapidamente alcune questioni anche rispetto ad alcuni degli interventi che mi hanno immediatamente preceduto
Ma intanto io vorrei sottolineare una questione che era presente in maniera molto chiara lucida ed esplicita nel esposizione di Luigi Mariuccia
E cioè l'importanza che ci sia sul tavolo questa proposta da parte delle regioni
Un'importanza di contenuto sul quale naturalmente si dovrà si potrà discutere ma comunque c'è
Qualche cosa di concreto forse credo che sia la prima proposta organica sulla riforma della forma di Stato con cui noi ci confrontiamo in questa fase e l'importanza dal punto di vista politico nel senso che come già sottolineava Folena questa è una proposta che viene regioni che sono governate da maggioranze diverse non vorrei che si sottovalutasse questo fatto
Perché anche rispetto alle osservazioni alcune delle quali molto approfondite pertinenti acute che faceva per il senatore D'Onofrio non vorrei che adesso di nuovo commettessimo l'errore di re invertire in un dibattito che poi non avrebbe fine
Il tema della forma di Stato rispetto a quello della forma di governo con riproponendo quindi una discussione dalla quale non veniamo mai fuori io penso invece che sia importante e partire dalla questione della riforma dello Stato da la riforma della forma dello Stato
Diventa fondamentale perché altrimenti noi possiamo passare molto tempo a dirci reciprocamente ed è vero quali sono le difficoltà però non finiremo per non partire mai per non cominciare mai ad avviare questo processo riformatori in questo senso io vedo il fatto che la proposta che viene dalle regioni non va fronti il problema della forma di governo come un limite positivo non come un limite negativo a parte il fatto che mi pare sia esplicitamente affermato che questa proposta non interviene sulla questione della forma di governo e credo che dovrebbe quindi proprio rappresentare un elemento di stimolo in più per avviare quel processo di riforma che richiede tempi e sufficientemente rapidi perché altrimenti sembra lo dicesse anche Rebuffa nel suo intervento c'è il rischio che sei mesi poi diventi una seria vorrei sottolineare il fatto che questo tema della riforma in senso federalistico poi può rappresentare un Tirreno su cui è necessario sperimentare una adeguato livello di collaborazione interistituzionale
Questo mi pare essenziale e anche da questo punto di vista io vedo in maniera molto positiva è soddisfacente che si stiano compiendo dei passi in avanti
La collaborazione interistituzionale cioè fra i diversi livelli istituzionali ed ai Comuni e alle Province alle regioni le associazioni che rappresentano questi vari livelli istituzionali rappresenta uno stimolo fondamentale ed efficace altrimenti se a aumenterà non una dialettica che non può non esserci ma un conflitto un contrasto fra questi diversi livelli la riforma in senso federalistico dello Stato evidentemente evidentemente subirà delle battute d'arresto come minimo dei ritardi
Credo invece che ci sia un punto da sottolineare anche qui mi riferisco a alcune osservazioni che faceva dono questa proposta di riforma della forma dello Stato deve obbedire anzitutto al necessità di una effettiva efficienza e trasparenza delle nostre istituzioni nell'interesse dei cittadini
Il fatto quindi che ci sia un particolare attenzione nella proposta che viene dalle regioni alla concretizzazione alla strumentazione istituzionale del principio di sussidiarietà lo ritengo quindi un fatto molto importante è significativo
Far funzionare lo Stato efficienza e trasparenza significa che e questa proposta di riforma beh in senso federalista non va scambiata riferisco appunto dal un'osservazione critica che faceva D'Onofrio
A come non non non va scambiata per una risposta al tema secessione la lega ma è una risposta alla crisi dello Stato burocratico e centralista e quindi in questo senso
è una proposta è una risposta che ha una sua autonomia una sua dignità specifica una sua statura e la sua forza
Da questo punto di vista le ultime due osservazioni che vorrei fare
Riguardano la questione che qui è stata riproposta soltanto gli ultimi due interventi Frattini e Fisichella della pubblica amministrazione è perfettamente vero
Noi dobbiamo sapere che è una proposta di riforma costituzionale con queste caratteristiche non ha senso
Se non sviluppa parallelamente un profondo processo di internazionalizzazione riorganizzazione decentramento della pubblica amministrazione ma anche qui bisogna partire
Io credo che dobbiamo avere una visione di un processo che parte due versanti della montagna certa una parte io vedo che già si possono fare concretamente delle cose ne stiamo discutendo attraverso i disegni di legge cosiddetti Bassanini è già importante dare delle risposte subito contemporaneamente
Altrettanto importante e significativo che essi individuino alcuni aspetti fondamentali che implicano anche una certa coerenza e organicità alla proposta di riforma costituzionale cosa intendo dire intendo dire per esempio che riformerà pubblicamente l'amministrazione non può che avere carattere di processualità deve ancorarsi ad un forte percorso di delegificazione questo rende necessaria la funzione della seconda Camera Senato delle Regioni chiamiamolo così per capirci
Perché diventa essenziale il ruolo di codecisione e di come realizzazione attraverso questi due soggetti
Il l'assemblea elettiva e senato delle regioni di un processo di riscrittura delle regole e del funzionamento della pubblica amministrazione questo mi sembra un fatto fondamentale ma proprio per questo concludo con questa osservazione ecco io non vorrei non vorrei e mi riferisco ancora l'intervento di D'Onofrio che la pur necessaria sottolineatura ditemi se problemi e questioni nuove le si profilano all'orizzonte l'Europa
Le questioni di carattere economico sociale tutti i temi verissimi effettivi reali ci portasse in una logica come dire scusate l'espressione un po'hegeliana
A sovraccaricare in un quadro organici istinto di una tale quantità di problemi la situazione attuale per cui poi finiamo in realtà non per perdere tempo ma semplicemente per non partire mai mentre invece forse un approccio un po'più empirico
Alle questioni ma che parte già dalla possibilità concreta
Di individuare dei percorsi la Bicamerale riforma costituzionale e per quanto riguarda le riforme a legislazione ordinaria
La rapida discussione e approvazione dei disegni di legge Bassanini questi sono già dei segnali che noi possiamo dare per rispondere positivamente qui rischi di collasso istituzionale che come giustamente sottolineavano alcune
Non sono soltanto dei rischi oggi ma purtroppo molto spesso si materializzano in problemi reali che giorno per giorno sperimentiamo in Parlamento che
Pongo degli interventi l'onorevole Selva
Grazie presidente
Il dolce semplicismo con la dolce semplicità con cui è il collega che mi ha preceduto
Ha cercato di sfoltire il campo mi pare nel nome di uno slogan che potrebbe definirsi così facciamo intanto qualcosa cerchiamo di fare intanto qualcosa
Beh io cercherò di semplificarlo dicendo contrariamente a quanto aveva detto l'assessore Mariuccia anzitutto che bisogna mettere insieme le due componenti la riforma dello Stato e la riforma del governo nel potere di secoli di over
Perché senza stare lì a dire oggi in questo momento se deve venire prima l'una o se deve venire prima l'altra
Se non si prende in considerazione questo complesso sicuramente non andiamo molto lontano ed è qui che condivido la valutazione fatta dal senatore D'Onofrio che la proposta
Rispettabile accettabile
Si possono usare tutte le definizioni che volete appare anche a me estremamente Temple
Identifichiamo i nemici come ha detto il collega Frattini e lo identifichiamo soprattutto in quella struttura
Burocratiche elefantiaca e inefficiente di cui io che ho fatto dell'esperienza di altra natura di vita in Germania in Francia negli Stati Uniti d'America potrei dargli un campionario che non spetterebbe di confortare questa tesi
Sottolineando quello che ha detto il presidente Fisichella che tutto questo non viene dalla luna
Tutto questo viene da un sistema e in modo particolare Fisichella non ha usato questa espressione dal sistema dei partiti
Che si sono impossessati dello Stato
Di pezzi dello Stato ne hanno fatto strumento della loro battaglia politica ne hanno utilizzato fino ad arrivare alle deviazioni che non era poi così superficiali di Tangentopoli tutto questo è passato
Vediamo il presente
Be l'assessore Mariuccia c'aveva detto questa mattina che ed è vero e ci si occupa soltanto della forma di Stato e non di quello di governo
Beh qui veramente vedo un'altra cosa in questo documento e lo leggo
Il Progetto in coerenza con la sua impostazione di fondo prevede innovazioni costituiamo il costituzionale anche nei seguenti ambiti elezione del Presidente della Repubblica viene letto in seduta congiunta dei membri dalla Camera dei Deputati eccetera eccetera
Io ho qualche attenzione alla storia dell'Italia anche la storia dell'Europa questa esperienza è già stata fatta in un paese a a noi vicino in talché misura omologa fu fatta nel mille e novecento cinquantotto dalla Francia
Quando poi come voi ricorderete il generale De Gaulle la prima volta fu eletto proprio da quell'assemblea la cui presso la cui è composizione prefigurata proprio in questo schema
Ebbene la Francia io mi auguro se dovesse avvenire qui dandoci sempre lezione di precedersi almeno con una quarantina di anni la la Francia poi nel mille novecentosessantadue
Passò Ecr è stata sempre con grande efficienza all'elezione diretta del Presidente della Repubblica che nomina anche il Primo Ministro
Questo mi pare che sia oggetto di riflessione per cui non si può non mettere insieme la forma di governo perché altrimenti non abbiamo lo strumento per smantellare anche quelle cose su cui tutti ci siamo trovati d'accordo che è necessario per dare autonomia
Alle regioni ai alle Province e ai Comuni
E non voglio intervenire ma voglio intervenire soltanto con una notazione finale su tutto ciò che è stato detto dell'accordo necessario per non creare un centralismo regionale che sostituisca quello statale con i Comuni e le Province comunisti
Io mi permetto di indicare al termine di questo mio qua vedete brevissimo intervento dopo avervi lasciato l'idea che non si riformerà
Questa nostra società e questo nostro Stato se non si mettono insieme le due riforme indispensabili l'una è omologa all'altra ma soprattutto se si dovesse andare Signori se si dovesse andare verso una qualche forma di presidenzialismo mascherato
Io non so se il presidente francese René Coty nel mille novecentocinquantotto
Dovendo para parlare di quella emergenza
Che allora che era considerata ed ecco considerata dagli storici
La ragione per la quale si è passati dalla Quarta alla Quinta Repubblica avrebbe convocato il presidente della Camera e del presidente del Senato così come ha fatto il Presidente della Repubblica Italiana per parlare dell'emergenza giustizia
Io credo che questo sia un atto di presidenzialismo del presidente cotti eletto dall'Assemblea parlamentare si guardava bene dal fare
Queste sono le forme di presidenzialismo mascherato di cui noi dobbiamo avere paura
Come sono forme di presidenzialismo mascherato perché siccome io non non mastico le parole quelle del presidente della Camera
Onorevole Luciano Violante il quale vorrebbe modificare alcune strutture della del della formazione degli organi di informazione della nostra legislazione come le commissioni
Come il lavoro diavola con un impulso che nella sua capacità che io gli riconosco è sicuramente positiva ma che non appartiene
Altrettanto sicuramente alla gestione di un organo parlamentare che deve avere tutto la sua autonomia tutto il suo tempo per discutere e così come e compiuto e chiudo non è con le tele che di cui è lardellato da la finanziaria che si sta discutendo e di cui il Governo il la il Progetto di Bassanini ce ne annuncia delle altre
Che noi possiamo mascherare anche qui una forma di federalismo che sfugge ad un'analisi che sfuggì ad un potere parlamentare da e queste sono le forme che io respingo perché allora
Entra di nuovo dalla finestra ciò che abbiamo tentato di fare uscire dalla porta vale a dire il dominio dei partiti il dominio delle burocrazie
Se c'è qualche cosa che viene fatta dai burocrati nei ministeri sono sicuramente le deleghe i quali burocrati prima penso no a quanti posti ci possono essere a quali proporzioni possono aspirare ancora prima di pensare ai cittadini italiani
Questo è modestamente quel che penso io quindi tenere insieme le due grandi riforme che debbono essere fatte che poi sia la Bicamerale o come sia l'Assemblea costituente come preferiremmo noi perché militare
Che se noi vediamo una scarsa attenzione fra la gente
E perché discutiamo di grandi prospettive per il futuro ma discutiamo fra di noi se interessarsi con la gente e cominciamo e comincia anzi notare dalla gente dal popolo degli elettori le linee maestre sulle quali operare
Forse non saremmo una chiesuola chiusa ma saremmo qualche cosa che interprete esattamente ciò che la gente vuole uno Stato moderno uno Stato europeo uno Stato efficiente
Servo scusare l'assenza dei Rifondazione comunista che il cui coordinatore indirizzato una lettera ministeri ma appunto facendo riferimento all'impegno del congresso nazionale
Allora diamo la parola per la conclusione al presidente Formigoni
Io vorrei esordire ringraziando i coraggiosi sempre voi dice hanno resistito fino a questo punto in questa mattinata
Che devo dire
è interno o i presidenti di Regione che vi abbiamo invitato questa mattinata motivo di soddisfazione anzi di grande soddisfazione
L'attenzione con cui tutte le forze politiche hanno ritenuto di intervenire con i loro responsabili alcune anche con una pluralità di voci all'interno del dibattito
L'accoglimento vi non vorrei forzare
Rodomonti neo può domo nostra
Rocco abbiamo colto bene la l'attualità degli interventi tuttavia ci sembra di poter dire che da parte dalla grande maggioranza delle forze politiche sia venuto un accoglimento sostanziale del metodo da noi proposto e anche la disponibilità altrettanto sostanziale ad entrare nel merito della proposta avanzata dalle Regioni e questo ci fa estremamente piacere
Ma lo riteniamo soprattutto un fatto politico di grande rilievo e di grande importanza
Che ci conforta nel lavoro che i presidenti delle regioni hanno fatto in questo anno e mezzo
Dal nostro insediamento dopo che fuma eletti con il metodo elettorale rinnovato il ventitré aprile del mille novecentonovantacinque
Qualche chiarificazione
Vorrei fare sulla delimitazione
Degli ambiti in cui abbiamo ritenuto di portare avanti questa nostra proposta forse non siamo stati sufficientemente chiari in questa delimitazione degli ambiti e qualche equivoco l'abbiamo ingenerato come tentare di dissipare lo all'interno di queste mie conclusioni
Noi abbiamo deciso di intervenire su alcuni soltanto su alcuni dei temi in discussione
Oggi per quanto riguarda la modifica delle prostitute della Costituzione
Ben consapevoli che sceglievano una parte perché lo abbiamo fatto innanzitutto per una forma di rispetto istituzionale in un'epoca che comunque la si guardi è contraddistinta dalle invasioni di campo
Abbiamo scelto di cercare di non invadere il campo di invadono il meno possibile
Anche se ripeto questo ci ha resi consapevoli del fatto che
Il dibattito politico che già si è sviluppato e che si svilupperà
In quell'assemblea o in quella forma che comunque si incaricherà di riscrivere la Costituzione soltanto la seconda parte o tutta dicevo il dibattito politico è più ampio
Del campo che noi andiamo a colpi evidentemente ciascuno di noi poiché i presidenti delle Regioni sono anche almeno da dopo massima parte degli uomini politici
Con delle idee con un sistemi con sistemi di riferimento e anche con militanza di partito
Abbiamo scelto su alcuni punti di non trasferire nelle nostre proposte nei nostri documenti le nostre personali convinzioni le nostre condizioni schieramento parlando di schieramento ovviamente nel senso più nobile del termine
Così non ci siamo pronunciati sulla forma di governo
Ci siamo limitati ad avanzare proposte di riforma per la seconda parte della Costituzione
Perché questo nostro documento questa nostra proposta che comincia ad essere votata dalle regioni e che poi immaginiamo sarà votata da un gran numero di regioni fosse da tutte prima che eventualmente l'assemblea bicamerale sia votata in seconda votazione questo nostro documento è destinato
Ad essere posto sul tavolo
Della bicamerale prima che questa venga definitivamente votata affinché la Bicamerale la prenda ufficialmente in considerazione
Questo evidentemente non inficia il fatto
E noi non ci pronunciamo su questo tema se sia più opportuno procedere alla modifica della Costituzione attraverso lo strumento che la Bicamerale o attraverso lo strumento Assemblea costituente o altri strumenti ancora ognuno di noi evidentemente a
Delle valutazioni che sono anche oggetto di confronto simpaticamente a Cesone scosso
Dei diversi degli incontri della conferenza dei presidenti delle regioni e delle province auto
Il
Il punto che sembra in contraddizione con questa nostra dichiarazione di intenti laddove andiamo a ipotizzare l'elezione del Presidente della Repubblica è stato introdotto soltanto per una completezza tecnica
A Costituzione vigente
Se venisse accettata questa nostra impostazione non potevamo lasciare sguarnito il modo con cui le camere possono procedere zone presenta Repubblica manco una volta questo non significa una scesa in campo dei presidenti di Regione
Nell'all'unanimità perché questa proposta avanzata unanimemente a favore di un modo di elezione del presidente alle pubblico del Presidente del Consiglio
Sul quale non è un mistero per nessuno che i presidenti delle Regioni non hanno lo stesso parere non hanno la stessa non hanno la stessa posizione manca ma una volta in più non ci sembrava opportuno intervenire su questo tema ancora
Devo dire che per esempio noi non si pronunciano come conferenza dei presidenti sul sistema elettorale che debba essere adottato all'interno delle singole regioni ma questo non per una reticenza ma perché il modello che proponiamo che è un modello federalista
Va a riconoscere le competenze delle singole regioni in diversi campi e quindi ci sembra siamo profondamente convinti di dover rispettare l'autonomia delle singole regioni
Nodo che talune potranno scegliere alcuni
Sistemi elettorali altre potranno scegliere altri sistemi elettorali
Anche questa nostra presa di posizione come tutte le altre ovviamente passibile
Di dibattiti ne abbiamo discusso al nostro interno
Abbiamo ritenuto alla fine che questo fosse il sistema di gran lunga
Preferibile e coerente con l'impostazione complessiva che che in gente intendevamo dare quindi non ci pronunciamo né su forme di presidenzialismo di semipresidenzialismo o altri ancora per le lezioni del degli organi di governo delle regioni una volta che fosse stato adottato il sistema federale che noi introduciamo
Si collega a questo
L'osservazione sul fatto
Sì
E che da una parte questa una proposta aperta ci tengo sottolineano anch'io l'abbiamo detto al presidente Moretto insomma Vitucci lo ripeto io
Ci siamo confrontati con gli organismi delle autonomie locali
Abbiamo voluto oggi questa mattinata di confronto con le forze politiche cercheremo altri momenti di incontro e di confronto
Ogni forse ogni proposta politica ogni proposta aperta e ovviamente è perfettibile
Noi la consegniamo
Nel grembo di Giove si sarebbe detto una volta sul tavoli degli illustri membri la Commissione bicamerale se si farà
Perché la utilizzi nella valorizzino potevamo essere più coraggiosi probabilmente sì
D'altra parte io credo che non soltanto noi
Ma coloro che si accingeranno a modificare la Costituzione si troveranno davanti come noi
Ha problemi estremamente Complessi e ha diversità di impostazione
Estremamente radicali almeno in una serie di settori voglio dirvi con grande franchezza
Che si domanda strana questa è una proposta di compromesso ebbene sì in qualche misura e una proposta di compromesso
Proprio per il fatto che anche all'interno a conferenze presenti Regione Province autonome ci sono opinioni diverse
Una volta mi sono lasciato sfuggire che su questi temi Polo e piuttosto Girondini all'Ulivo piuttosto giacobino non so se l'Ulivo accetta di essere indovinato anche se i miei amici del porto accettando di essere definiti tendenzialmente Girondini mai e intrighi
Indubitabile che ci siano posizioni diverse
Però questo è il frutto di un lavoro durato mesi in cui abbiamo confrontato affondo posizioni diverse e questo è ci sembra il compromesso possibile se vogliamo usare questa parola
Però una proposta organica una proposta che sta in piedi però una proposta completa
Perché l'abbiamo voluto fare
Senza dimenticare tornando indietro di una riga e mezza lì accanto presente il polo dell'Ulivo ha partecipato anche un Presidente dalla lega nord quello del Friuli oggi non è più con noi
è cambiata la forma di governo ma c'è anche la sua firma in questa
Perché ci sembrava comunque importante come presidenti di Regioni per la responsabilità istituzionale che abbiamo segnalare ai signori parlamentari deputati e senatori a cui spetterà la riscrittura della Costituzione consegnare questo frutto di un lavoro
Da parte di persone che tanto più perché lette con il metodo diretto con l'indicazione diretta ma poi la gente non avverte le differenze che pure ci sono e sono profonde tra
Il modo con cui siamo stati eletti e non il modo con cui sono stati eletti sindaci perché ci sembrava importante in tempi rapidi
Indicare un po'oggetto organico completo possibile migliorabile certamente dei ritengo ben venisse che l'organo che deciderà migliorasse fortemente questo nostro però questo è qualche cosa che perché lo abbiamo fatto perché ci troviamo di fronte ne abbiamo la sensazione crescente a volte angosciante giorno per giorno a due emergenze gravissime
Una è quella è l'emergenza che mettiamo all'interno delle nostre regioni il malessere il disagio profondissimo
Che è delle regioni del Nord come delle regioni del Sud
E che a un a un acquisito ai livelli di competizione internazionale a cui siamo costretti a qui nostri imprenditori le nostre aziende i nostri lavoratori dipendenti sono costretti per le scelte giuste che il nostro Paese ha fatto e che non poteva evitare di fare
Di collocarsi sul versante della sfido coppia fin dal primo momento dentro l'economia globalizzata
Ma sono scelte che cambiano un'epoca ma sono scelte che chiedono drammaticamente da parte delle pubbliche amministrazioni centrali regionali e periferiche una velocità di risposta infinitamente superiore a quella che ciascuno di noi è in grado di dare sentiamo come presidenti l'angoscia del governare
Con strutture con metodi di governo che sono incapaci di dare un decimo un centesimo delle risposte che sarebbero necessari
E voi sembrava dai responsabili rimanere semplicemente inattesa
Che un organismo superiore
Andasse a decidere in questa in questa direzione
Certo anche per salvare l'unità del Paese come qualcuno detto questa non è una risposta alla lega questa è una risposta ai normali ai malesseri effettivi sulle sui quali fra l'altro
I risposte quali nasce la lega o interpretando i quali rappresentanti quali nasce la lega
Una proposta per salvare l'unità del Paese che è il valore che ci sembra da salvare
Lasciando cadere ciò che caduco la forma di Stato per propone un'altra più rispondente secondo nove alla bisogna
E il secondo
Avversario drammaticamente forte
Che sentiamo giorno per giorno davanti a noi ma diversi interventi e lo hanno sottolineato anche stamattina la percezione della Resistenza sorda e potentissima
Di un certo apparato statale
La Resistenza totale e potentissima
Che ci avvolge che vuole può seguire su meccanismi centralisti statalisti burocratici
Di fronte quali come presidenti di regione sapendo pure che sarebbe interessante andare a vedere perché e percome quindi certamente
Uno dei temi che si colloca a fianco a questi e la riforma della pubblica amministrazione su quale pure stamattina sono state fatte osservazioni molto molto importante però di fronte a questo
I presidenti regionali soggetto dovere di tentare se fosse possibile di avanzare una proposta unitaria
Ripeto forse non la migliore proposta possibili in assoluto ma la proposta che dopo mesi di lavoro siamo usciti insieme a formulare e che modestamente una volta di più
Offriamo alla riflessione delle forze politiche nella speranza che non siano parole dispersi al vento che possono tradursi presto in atti coerenti grazie
Chiudiamo qui quest'incontro ringraziando quanti hanno voluto partecipare anche portando un contributo che riteniamo veramente importante al nostro lavoro grazie
E la