La Corte Costituzionale boccia il referendum sulla legalizzazione delle "droghe leggere"

Torniamo a discutere la sentenza della Corte costituzionale entrando ovviamente nello specifico per quanto riguarda il quesito che chiedeva la legalizzazione delle droghe cosiddette leggere quesito bocciato dalla consulta ne parliamo con Carmelo Palma della segreteria nazionale del Movimento dei Club Pannella Riformatori ma anche del Cora Coordinamento radicale antiproibizionista è
è stata letta forse non ha torto con una sconfitta ma è una sconfitta della Corte costituzionale che anche su questo tema
A contraddetto la propria giurisprudenza costituzionale quel poco di giurisprudenza Port costituzionale di cui è stata capace la corte
Nel corso degli scorsi anni al punto di ammette lo ricordo nel mille novecentonovantatré un quesito referendario quello per intendersi che depenalizzato il consumo personale di Torre proibite quesito referendario che interveniva sulla stessa legge su cui sarebbe intervenuto questo giudizio referendario quesito referendario che nel mille novecentonovantatré
Ne giudicato ammissibile quindi innanzitutto questo primo dato
E nelle motivazioni della sentenza come immagino ognuno si chiamerà l'articolo settantacinque della Costituzione sostenendo
Nel divieto di sottoporre il quesito referendario lei ci dirà che gli si di trattati internazionali vari conto divieto di sottoporre il quesito referendario parchi di leggi che non sono leggi di ratifica di trattati internazionali e informalmente non sono neanche leggi di esecuzione ma per così dire trattano del medesimo attese la Corte costituzionale non avrà solamente violato l'articolo settantacinque aveva contraddetto a quel punto anche una parte consistente la più fra virgolette costituzionale
Della propria giurisprudenza da questo perché questo è stato ecco che dall'inizio ce ne sono stati degli altri e ci vedremo in seguito che dall'inizio è stato solo dato conto questo quesito referendario a tutti questi abbiamo risposto che questo quesito referendario come quello del mille novecentonovantatré toccava una parte della legge sulla droga
Toccava una parte di una legge che certo aveva come materia una materia anche trattata dai trattati internazionali ma non era una legge di ratifica e quindi non rientrava fa le leggi da non sottoporre al
Prendo mai sensi dell'articolo settantacinque
Ecco rimane adesso da vedere a studiare il che fare e come quali sono gli orientamenti immediati dopo questa bocciatura ma adesso dal punto di vista politico bisogna capire
Fino a quando questo Paese degli antiproibizionisti di questo Paese
Sapranno accontentati
Sì di professionisti dell'antiproibizionismo e della declamazione politica che continuano a presentare progetti di legge a illustrare i progetti di legge in convegni e pubblici e a non imporre la discussione di questi progetti di legge in parlamento cioè bisognerà capire fino a che punto possibile che nel nostro Paese ci sia una maggioranza di governo composta per la gran parte diciamo i due terzi da parlamentari chi dichiaro di essere antiproibizionisti e che non riescono a conquistare neppure da parte della propria maggiore la messa in discussione di proposte di legge anti proibizionista e c'è da dire che l'ostilità tende un po'troppo più da questi tori antiproibizionisti della maggioranza e quanto mai significativa e apparendo ma per la legalizzazione delle droghe leggere avrebbe
Imposto una c'è un'azione immediata del dibattito politico avrebbe costretto i presidenti delle Camere i presidenti delle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera è nato a discutere i progetti di legge pendenti in Parlamento ormai da parecchi anni quello di iniziativa popolare Cova da più di tre anni avrebbe trasformato un dibattito di grande polemica politica in un dibattito per una decisione politica sui temi della dopo delle politiche sulle droghe fatto fuori referendum è evidente che tutti quanti continuerà hanno a giochetti a con i temi della droga e della legalizzazione ciascuno a proprio uso e consumo per le proprie privatissime campagne elettorali o di partito ma possiamo star alle assolutamente sicuri che così continuando il nulla neppure una virgola verrà cambiata della
Sulla droga rimangono in piedi tre processi che vedono coinvolto anche Marco Pannella per cessione di sostanze quella potrebbe essere una buona leva per bilancio ma quella è un'ottima leva per
Francia anche perché l'unica leva rimasta a commento della sentenza della Corte Costituzionale noi abbiamo ripetuto Marco Pannella spesso ripetuto con un'intervista molto chiari a al Corriere della Sera che a questo punto essendo le iniziative antiproibizioniste obiettate oppure essere inutili puramente declamatoria
Fosse in termini di immagine in contenitori televisivi senta nessuno la ricaduta politica le speranze degli antiproibizioniste vanno affidate proprio a quelle tanto discusse esibizioni dei militanti radicali i riformatori antiproibizioniste devono avvenire come prime scadenze come primi punti di caduta poi più procede
Che vedono impegnati Pannella ed altri militanti radicali ed antiproibizionisti nelle prossime settimane c'è una scadenza a metà febbraio il processo che riguarda porta porte Franco una scadenza preliminare cioè la prima udienza del processo che riguarda i fatti di piazza Navona una cessione gratuita
I due grammi e sei
Fatto da Pannella
Alla fine del mille novecentonovantacinque questo processo inizierà il quattordici marzo a ridosso di queste scadenze vedremo di organizzare nuove campagne di disobbedienza civili vedremo come parole ma anche su questo come su tutte le altre cose abbiamo
Vittorio di quanti posso non sanno dimostrare
Starci vicini in questi momenti contribuendo al rilancio anche di questa campagna
In realtà tutta l'iniziativa
Del Movimento dei Club Pannella e dei riformatori e su questo tema del Cora in queste settimane a me e di acquisire la forza necessaria per rilanciare questi temi in modo non scontato o non lo sconfitto in partenza e non velleitarie
E grazie a Carmelo Palma