Hong Kong : Sixième Conf. Ministérielle de l' OMC 13 dec. 05

Pubblicato il 20 Dicembre 2005 da mb

SUMMIT MONDIALE DELL' ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO (OMC) WTO-HONG- KONG MINISTERIAL CONFERENCE 13 - 18 - DICEMBRE 2005- CINA

Scorcio Conference Center Hong Kong (on the right) - photo by m.baScorcio Conference Center Hong Kong (on the right) - photo by m.ba

I ministri del commercio e delle delegazioni sono venuti alla 6^ conferenza ministeriale del WTO che si è tenuta a Hong - Kong dal 13 al 18 dicembre 05. Molti erano i manifestanti provenienti da tutto il mondo, con numerose presenze di Coreani, Cinesi, Giapponesi, agricoltori, pescatori, lavoratori, donne e tanti altri. Organizzazioni e movimenti sono ben consolidati e determinati, pronti a sfidare il WTO. E' dai 149 paesi presenti che si attende il futuro di tutto il pianeta.

Hong-Kong Ministerial Conference www.wtomc6.gov.hk

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Retrospettive

OMC

Ambizioni scontate

I membri dell'Organizzazione mondiale del Commercio (OMC) non saranno verosimilmente in grado di chiudere i due terzi del ciclo dei negoziati di Doha- come è stato previsto - durante la conferenza interministeriale di Hong-Kong che avrà luogo dal 13 al 18 dicembre. Le divergenze portano soprattutto sulla questione delle sovvenzioni agricole e l'apertura dei mercati dei beni industriali e dei servizi dei paesi emergenti. Solo un accordo al "minimo" potrà essere firmato, rimandando all'anno prossimo i negoziati sui punti non risoluti. Secondo diversi studi,l'allacciamento del ciclo di Doha dovrebbe permettere di aumentare gli scambi mondiali da 100 miliardi a 500 miliardi di dollari all'anno

Il Porto di Hong Kong - photo by m.baIl Porto di Hong Kong - photo by m.ba

OMC: Cronaca di un fallimento annunciato

I I grandi paesi del Sud preparano già il dopo Hong Kong, dove si terrà la conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio(OMC), dal 13 al 18 dicembre. Scommettendo sul fallimento della riunione - sono convinti che gli Stati membri non potranno mettersi d'accordo su una diminuzione sostanziale degli aiuti agricoli, delle sovvenzioni all'esportazione e dei diritti doganali -, chiamano all'organizzazione di un summit tra i paesi del G8 ed i principali paesi emergenti (Cina, India, Brasile, Argentina, Sudafrica... all'inizio del 2006. Il presidente brasiliano Luiz -Inacio Lula Da Silva ha parlato il 7 dicembre scorso, con il suo omologo americano George W. Bush per farlo partecipe a questa proposta. Il " Texano " avrebbe favorevolmente condiviso questa idea ; Hong Kong, a difetto di concretizzarsi con degli sviluppi nel ciclo di Doha,sarà tuttavia abbondantemente sfruttato dalle ONG per dei fini di “lobbying”.

Conference Center Hong Kong (on the right) - photo by m.baConference Center Hong Kong (on the right) - photo by m.ba

Riunioni informali, punti di stampa, incontri con i negoziatori, seguito delle discussioni via Internet..., la società civile ha previsto " di fare pesare e fare oscillare la bilancia". E' in particolare il caso Oxfam, che manda una forte delegazione condotta da Mary Robinson, presidente di onore, Jeremy Hobbs, direttore di Oxfam International, e Phil Bloomer, responsabile della campagna "Per un commercio equo". Coordinazione - Sud, che raggruppa 120 ONG francesi, sarà particolarmente rappresentata dal suo presidente Henri Rouillé d'Orfeuil. Sul lato africano, la Rete delle organizzazioni paesane e dei produttori dell'Africa dell'Ovest (Roppa) manda un delegato per ciascun paese.

Oxfam è una ONG britannica che lotta contro la povertà nel mondo

www.oxfam.org.uk

Oxfam " Sciama "

Dopo tre anni di fidanzamenti, la Ong di origine britannica Oxfam si sposerà con la consorella francese "Agir ici-Oxfam-France": una filiale in più per l'organizzazione basata a Oxford, che conta già 12 affiliati nel mondo, la sua missione è di lottare contro la povertà e l'ingiustizia.

Commenti e Dissensi

José Bové -Sindacalista paesana Francese- Altermondialista

  • Un personaggio come José Bové è una porta d'ingresso per "l'alter-mondialismo", permette di parlare di tutte le grandi questioni che agitano il mondo.

Mary Robinson e Kevin Watkins hanno dichiarato di essere molto indignati.

Pascal Lamy direttore dell'OMC ha fatto "forcing" per mettere i 158 paesi membri d'accordo sulle questioni agricole, i servizi e la proprietà intellettuale. Comunque Pascal Lamy non nascondeva le sue inquietudini.

Uno dei più grandi eventi e principali avvenimenti economici dell'anno si avvicina , dal 13 al 18 dicembre, Hong - Kong accoglierà il Summit dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. La polemica sulla questione della agricoltura è lontana di essere risolta, e le ultime riunioni preparative sembrano scoraggiare i più motivati.

Vari argomenti saranno affrontati sul tavolo durante il summit de Hong Kong: apertura dei mercati, gli aiuti al commercio - "Dossiers" più specifici -cotone- zucchero - banana.

Ma dopo Seattle e Cancùn , si teme un fallimento che potrebbe rendere impossibile la chiusura del Ciclo di Doha nel 2006, come prevede l'Agenda. Le divergenze risultano soprattutto sulla questione delle sovvenzioni agricole e l'apertura dei mercati dei beni industriali e dei servizi dei paesi emergenti. Problemi: i paesi ricchi chiedono molto e danno molto poco secondo alcuni.Washington e Bruxelles reiterano ogni settimana il loro impegno a fare di più per i paesi poveri.

Commonwealth al summit a Malta prima dei negoziati a Hong Kong.

Il centro di Hong Kong - photo by m.baIl centro di Hong Kong - photo by m.ba

Alla vigilia del summit

di Hong - Kong

" Il consenso protegge i poveri "

Ben vero che gli statuti dell' OMC non vietano il ricorso al voto, i suoi membri hanno adottato la regola del consenso. Questo può porre dei problemi di efficacia, e in tutti modi veloci. Ma il fatto è che questa regola offre una legittimità più forte all' OMC- le cui decisioni toccano milioni di persone- che ne faranno la regola della maggioranza. Soprattutto, il consenso offre ai paesi poveri una voce che gli permette di controbilanciare quella dei ricchi, che sarà meno, il caso con un voto alla maggioranza, qualsiasi sia il modo in cui sarà calcolato. Questo sistema di decisione è spesso accusato di essere democratico in apparenza e di tenere nei fatti i paesi poveri al di fuori dei negoziati. Questo è potuto accadere dieci anni fa. E' falso oggi. Quando si tiene una riunione dei ministri concernenti da un dossier particolare, vi partecipano sempre un rappresentante dei PMA, un altro dell'Unione africana e degli altri "sindacati" di Stati membri. E' praticamente impossibile quello che chiamavamo molto tempo fa la "Quad" (Stati- Uniti , Canada , Unione europea e Giappone) di imporre i suoi sguardi al mondo. I tre quarti dei membri dell'OMC sono dei PVD e un gran numero hanno acquisito un livello di competenze che le mette in condizione di giocatori. L'abbiamo ben visto con l'affare del cotone. Il Brasile ha portato questo caso davanti all'Organo di regolamento dei differenti (ORD), che ha tranciato a suo favore (quello che approfittano anche paesi africani) contro gli Stati-Uniti. Di certo, l'ORD è sempre più utilizzato dall'UE e dagli Stati-Uniti che dai PVD (PVS), ma ciò riflette la realtà dei flussi di scambi mondiali. l'ORD non è dimeno uno strumento unico ed efficace, che riguarda dei preavvisi o delle qualità dei giudizi resi. Quando l'Europa ha perso la faccia nel Perù su una questione di definizione delle sardine, ha dovuto sistemarsi all'avviso dei giudici dell'OMC. Non c'è nessuna istituzione internazionale al mondo dove dei paesi potenti possono essere costretti ad inchinarsi dinanzi ai paesi poveri. Questa capacità unica di arbitraggio internazionale metterà allora l'OMC in situazione di dover tranciare delle questioni che rilevano meno commercio che delle scelte di società? E' una vera questione, che potrà porsi un giorno. Ma oggi, nei fatti, l'OMC non fa la legge in queste materie. Al contrario, l'ORD, nei suoi arbitraggi, ha sempre preso in considerazione delle norme internazionali che non sono quelle dell'OMC. E' per esempio il caso "gamberi - tartarughe", o la protezione di una specie minacciata li ha trascinati sugli interessi della pesca industriale. D'altronde, i regolamenti dell'OMC autorizzano uno Stato a proteggere la salute dei suoi concittadini o del suo ambiente e tenere conto della sua politica commerciale. L'OMC non si pronuncia sul fatto di adottare delle norme su questi argomenti, ma sul fatto che queste possano essere applicate in modo discriminatorio. Le risposte a questi problemi di ambiente, di salute, di norme di lavoro sono da cercare in una " gouvernance " internazionale. Non bisogna rimproverare all'OMC di fare troppo in questo campo. Piuttosto gli altri non fanno abbastanza.

Pascal Lamy, Direttore dell'OMC

" L'ONU è l'unico tecnico legittimo "

La regola del consenso che sorregge l'OMC è democratica solo all'apparenza. Ben vero che ne ha formalmente il diritto, mai il Burkina Faso farà capovolgere i negoziati, perché non ha potuto "vincere causa" sulla questione del cotone. Le pressioni economiche che si esercitano sui paesi del Sud, per ottenere il consenso sono estreme, e questo vale anche per i più potenti tra di loro. Nei fatti, l'OMC non funziona sul principio "un paese, una voce", ma seguendo i rapporti di forza che strutturano le relazioni internazionali. Durante certe riunioni, le famose "green-rooms", i paesi meno importanti sono puramente esclusi dal negoziato. Altrettanto vale, durante la riunione di Ginevra, nel luglio 2004, che ha permesso di riaprire le discussioni dopo il fallimento di Cancun, una buona parte dei paesi in sviluppo non erano rappresentati. Certo, la crescita - in forza del G20 ha permesso un certo riequilibrio, ma i suoi membri, come l'India, il Brasile o la Cina, non hanno per vocazione di difendere gli interessi dei più poveri. Riguardo questi ultimi, gli aiuti che ricevono dall'OMC non le permettono mai di migliorare le loro capacità di negoziazione. Di ritorno da Cancun, un delegato delle " Isole - Comores " mi raccontava: "All'epoca quando seguivamo dei seminari di formazione a Ginevra, tutti erano simpatici con noi. Ma, durante i negoziati a Cancun, era una lotta terribile." I programmi di formazione destinati al rinforzo delle capacità dei PMA sono inoltre impressi di questa visione molto ideologica secondo la quale tutti gli Stati hanno un interesse comune al libero scambio, che non è la realtà economica. La esistenza dell'OMC di un meccanismo costringente, l'Organo di regolamento delle "controversie" (ORD), rappresenta in pratica un progresso del diritto internazionale. Ed è positivo che dei casi caricaturati di "domping" commerciale siano giudicati come tali. Tuttavia in quel momento ancora, la democrazia fa difetto. Le condizioni di nomina dei giudici dell'Omc non sono trasparenti, é successo che certi tra di loro siano anche degli amministratori di grandi firme multinazionali. Soprattutto, l'OMC essendo l'unica istituzione internazionale con un potere giuridicamente "impellente", è diventato di fatto l'unico luogo di arbitraggio di sfide che superano largamente le questioni commerciali, ma che portano sempre di più su delle scelte politiche globali, che riguarda norme ambientali o sociali: il diritto di non consumare degli OGM, il diritto di copiare liberamente delle medicine, quando la vita di milioni di poveri è in gioco, il diritto alla sovranità alimentare... Invece non è all'OMC, istituzione in cui c'é la liberalizzazione degli scambi, di dare il diritto su queste questioni ed infine, di definire le priorità degli Stati- che corrispondono molto spesso all'interesse dei grandi attori economici.

L'unico tecnico legittimo , sono le Nazioni - Unite.

Ma che passa attraverso una riforma di questa istituzione e in particolare, per uscire dall'immobilismo, la possibilità di adottare delle regole ad una maggioranza qualificata che resta da definire.....Non perdiamo il cammino (filo).

Yanick Jadot Direttore delle campagne di "Greenpeace"

Francia

nov.2005

Hong Kong 13-14 Dicembre 05 :

Interviste ai Manifestanti davanti al WTO

Matheus “Superman” (Inglese from Hong Kong)

Manifestante From Taiwan - Manifestante Cinese Gele -Ying

**Protesta dei Cinesi e dei Taiwanesi in lingua originale per manifestare il loro dissenso e per il

lancio del giornale “The Epoch Times” - Edizione speciale:”The Nine Commentaries on the Communist Party”**

photo by m.baphoto by m.ba

Manifestazione contro il WTO davanti al porto

Luke Upchurch - Writer/Editor - Consumers International Head Office - London, UK

“The global voice for consumers” - La voix des consommateurs à travers le monde ” La voz global para la defensa de los consumidores ” La voce dei consumatori nel mondo www.consumersinternational.org

Boureima Sanon - Tecnico Coordinateur UNPVB (Union nationale des producteurs de coton du Burkina) Burkina-Faso

http://www.oaklandinstitute.org/: French farmer leader Jose Bove was allowed into Hong Kong after being detained for 6 hours at the airport. Bove is pictured along with the Oakland Institute's Anuradha Mittal and Tony Clarke outside the NGO accreditation center.http://www.oaklandinstitute.org/: French farmer leader Jose Bove was allowed into Hong Kong after being detained for 6 hours at the airport. Bove is pictured along with the Oakland Institute’s Anuradha Mittal and Tony Clarke outside the NGO accreditation center.

José Bové, Sindacalista “Via Campesina” Commission ” Souveraineté” Confederazione paesana - Sindacato per una agricoltura contadina e la difesa dei suoi lavoratori- Alter-mondialista - Francia

**Dopo la consegna delle 135 000 firme raccolte, agli ufficiali del WTO.

Proclamano le malattie causate dai cibi geneticamente modificati .**

Wandana Shiva- Ecologist Deputata - Indiana Research Foundation for Science Technology and Ecology New Delhi - India www.vshiva.org

  • Dichiara di rappresentare 60 milioni di persone che obiettano per il cibo geneticamente modificato. Opta per la biodiversità perché sia un modo di vivere in India: “My message for all- difend your food, difend your water-difend your freedom- that is the freedom strugle of today”.

Caroline Lucas- Parlamentare Europea Group of the Greens/EFA- UK ° Member of the International Trade Commitee ° Member of the Environment Committee (Substitute)-Brussels

Cokongo D. Josée - Sindacalista Delegata della Repubblica Democratica del Congo (RDC) - Dichiara di aver riscontrato seri problemi per seguire i lavori, per colpa delle lingue. Ed ha parlato soprattutto delle difficoltà che riscontra l’Africa, legate alle malattie e alle medicine, dei diritti sindacali, dei referendum e della riforma costituzionale prevista in RDC.

Peter Allegator- Delegato Americano Con i giornalisti

Kamal Nath- Trade - Minister - Ministro del Commercio dell’India

Celso Amorim- Primo Ministro - Brasile - con i giornalisti in lingua francese

Intervista del Ministro Celso Amorim- in lingua inglese

il Ministro Celso Amorim risponde in lingua francese

Viene sollecitato a dare un parere sui rapporti del Brasile con i paesi africani , la collaborazione con loro e le problematiche comuni.

il Ministro Celso Amorim intervistato dalla televisione portoghese- in lingua portoghese

il Ministro Celso Amorim si sofferma nuovamente con i giornalisti- in lingua inglese e francese

Benoit Ouattara,- Ministre Du Commerce, de la Promotion de l’Entreprise et de l’Artisanat du Burkina - Faso

Vittorio Agnoletto- rappresentante movimento Italiano nel Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale . Evidenzia le problematiche dei diritti civili in Cina della medicina - in relazione alla cura della AIDS

L’impegno contro l’ Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto), per ottenere l’accesso ai farmaci anti - Aids delle popolazioni del Sud del mondo ha costituito la ragione originaria della sua adesione al movimento contro la globalizzazione liberista. Nel gennaio del 2001 è stato nominato portavoce della delegazione italiana al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre e nel luglio dello stesso anno portavoce del Genoa Social Forum (GSF), in occasione del G8 a Genova.

Nel 1987 ha partecipato alla fondazione della Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids (Lila), della quale è stato presidente nazionale dal 1992 al 2001.

Hong Kong 14 dicembre 05 : Prima Conferenza Stampa del Ministro delle Attività Produttive Claudio Scajola