La questione previdenziale e conflitto generazionale; Il possibile appoggio dell'UDR al Governo dell'Ulivo; La campagna radicale "Ferma Milosevic con una firma"

Siamo via la feste popolari a San Polo d'Enza nostro microfono abbiamo l'onorevole Natale D'Amico
Deputato di Rinnovamento italiana peraltro responsabile programma di rinnovamento italiano onorevole in questi giorni è ritornato d'attualità il problema delle previdenziale c'è stata addirittura una proposta un richiamo del segretario del Partito popolare sulla necessità di riformare il sistema previdenziale Partito popolare fa parte a maggioranza come come lo nel farne parte voi e la vostra posizione su questo qua quale
Noi sappiamo che il sistema per in salita abbiamo ancora alcuni problemi però è bene ricordare che a seguito della riforma Dini e poi della dell'aggiustamento ulteriore compiuto nel novantasette e noi abbiamo sostanzialmente sistemate il nostro proprio
Non sul sistema previdenziale tra i Paesi che hanno un sistema previdenziale pubblico siamo gli unici insieme alla Svezia che in prospettiva ce lo hanno in equilibrio questo sistema previdenziale il problema rime questo è quello del tempo entro il quale si raggiunge l'equilibrio è un tempo abbastanza lungo abbiamo assunto un impegno con i cittadini verifichiamo verifiche temo come quali saranno gli effetti concreti delle misure di aggiustamento introdotte poi eventualmente riprenderemo il discorso a me pare che il tema della riforma previdenziale non sia all'ordine del giorno
E sbagliato metterlo all'ordine del giorno oggi perché determina nei cittadini Paure incertezza e noi non abbiamo bisogno di alimentare paure incertezze quindi dobbiamo
Anzi dopo essere soddisfatti di quanto abbiamo fin qui fatto e che introduce aggiustamenti finanziario importante dobbiamo aspettare re
Della fine del secolo per verificare a quel punto quali sono gli aspetti concreti se è necessario fare qualche ulteriore aggiustamento gli eventuali aggiustamenti da fare ripetono oggi sono giustamente molto limitati
Senta sentono e c'è un problema proprio a riguardo la riforma previdenziale Posta proponendo novantacinque sono no non c'è un problema
Di equità fra coloro che sono rimasti fuori perché riguardava la riforma coloro che non ha però ancora maturato i diciotto anni di contribuzione tra colore ne sono rimasti fuori che avranno una riduzione comunque un trattamento meno favorevole addirittura fino al quaranta per cento in meno a quell'ora invece sono i fortunati che avevano al momento dell'entrata in vigore
Delle dell'anno della riforma almeno diciotto anni di contribuzione c'è questo di livello molto elevato non c'è dubbio che aggiustando in corso al sistema previdenziale si determinava alcune disparità però ma ci trovavamo di fronte alla situazione tra
Circa cioè le promesse fatte ai lavoratori in particolare lavori dal fra lavoratori del pubblico impiego era molto teso promesse assolutamente che non era assolutamente possibile mantenere
Abbiamo dovuto introdurre un aggiustamento abbiamo tenuto un vincolo che secondo me Giusto cioè quello non tocchiamo le pensioni in essere già quello è stato un vincolo difficile un impegno che ci siamo assunti nei confronti dei pensionati italiani che secondo me abbiamo fatto bene a rispettarlo poi abbiamo aggiunto un ulteriore vincolo che è stato quello dire che aveva un certo numero di anni di anzianità e quindi aveva
Organizzato la propria vita anche dal punto di vista finanziario in funzione di certe aspettative di pensione è bene che quello non venga toccato abbiamo mantenuto anche questo ricordo
E certo purtroppo abbiamo dovuto incidere sulle persone che entrano oggi sul mercato del lavoro ovvero sulle persone che hanno poca anzianità
Qual era l'alternativa dire questo persone continuare a fare promesse che non sarebbero state mantenute a questo punto il sistema delle promesse implicito uno il sistema previdenziale italiano è un sistema che il Paese può mantenere e quindi formalmente diciamo abbiamo in qualche modo Vantaggiato i più giovani coloro che entrano nel mercato del lavoro però in realtà abbiamo di che so per loro la possibilità dell'esistenza stessa di una pensione pubblica se fossimo andati avanti col sistema precedente nota non saremmo stati in grado di pagare le pensioni ecco lei pensa che ci sia effettivamente questa garanzia anche se memorie di una pensione futura da qui il conflitto generazionale di cui peraltro rilevava Elleni commissario Monti cioè in questo sistema attualmente si sta indebitando i giovani cioè coloro che lavorano attualmente pagando che pagano le pensioni di color dei più e dei più anziani dei fa di colore non lavorano però può c'è secondo lei potestà garanzia di avere può anche una pensione anche se minore sì cioè così perché fino al novantacinque il debito pubblico cresceva più velocemente del prodotto del Paese quindi c'era ma tipica situazione insostenibile nel lungo periodo oggi il debito pubblico cresce molto più lenta mente comunque meno di quanto cresca l'economia complessivamente il prodotto del Paese quindi le promesse che stiamo facendo solo promesse credibili fra l'altro e speriamo presto di arrivare a una situazione in cui il debito pubblico smette di crescere quindi in realtà le promesse che oggi facciamo solo promesse
E di bile questo ha comportato cioè otto come dire il venir meno alcune promesse fatte in passato ma quelle promesse erano promesse irresponsabile nell'ombra e il conflitto generazionale riguarda altre questioni guarda il fatto che noi abbiamo un sistema per copre la troppo parcheggia nel mercato del lavoro rispetto a chi deve entrare sul mercato del lavoro ecco questo è un problema che il Paese dovrà affrontare ecco questo anche questo ma sempre nel tema di pensione aveva trenta ma non
Siamo di fronte a un nel passaggio generazionale dove si rischia di avere molti più quasi più pensionati di lavoratori attivi un sistema in questo
In questo modo il sistema attuale c'è il sistema a ripartizione pensionistico rischia di crollare non si potrebbe pensare a un passaggio un sistema ad accumulazione a capitalizzazione praticamente impossibile salvo smentire tutte le promesse che in di fatto e non solo quelle che abbiamo già smentito ma direi mettiamo di pagare perché in realtà noi passiamo un sistema diverso che quello secondo il quale l'entità della pensione di ciascuno verrà determinata dall'entità dei contributi che ha pensato come la sua vita lavorativa
Accresciuti con troppo basso interesse
Questo la promessa che siamo in grado di mantenere se ciascuno riceverà in proporzione a quanto ha versato quella una promessa che siano in grado di mantenere il nuovo sistema italiano quindi prospettive o
Il tema l'equilibrio quindi non abbandonare pensione anzianità abbiamo in larga misura abolito le preferenze dai io sarei andato in pensione
Facevo il faccio degli dirigente della Banca d'Italia avevo mi era stata promessa una pensione sarei stato in pensione a quarantatré anni io sono uno di quelli che ha subito labor il giorno della pensione di anzianità di fatto ho subito un danno mi pare però che insomma l'esigenza del Paese vostro tale da giustificare questo danno l'ultima riflessione onorevole
Amico
Ritornando a quanto affermava Marini Marini era proprio quando nel novantaquattro il Dini era ministro del governo Berlusconi ministro del tesoro e aveva approntato una riforma previdenziale simile a poi quella fatta nel novanta e in quel Marini era proprio dall'altra parte era quello che la costeggiava oggi si trova invece di qua ad aver approvato prima la riforma del ministro Dini nel novantacinque nel governo Dini e novantacinque e ora addirittura richiederne è un'evoluzione addirittura una sperimenta suo commento alla testa misurando la difficoltà dell'assumersi la responsabilità di governare
Molto più facile
Diciamo fare richiesta alla finanza pubblica piuttosto che far quadrare i conti oggi Marini è un pezzo importante di questa maggioranza esiste un leader importante di questa maggioranza e se ne andò proprio in realtà i conti devono quadrare se non quadrano i conti si fanno promesse che non è possibile mantenere ci sono dei comportamenti generalmente diverse comportamenti quando sia governa l'opposizione in tutti noi ci sono comportamenti diversi quando ci misuriamo con le responsabilità piuttosto che al solo Paul
Col compito di fare richiesta questa un'esperienza che ciascuno di noi va nella sua vita che anche in politica si fa grazie onorevole Natale D'Amico
Abbiamo ora al nostro microfono l'onorevole Enrico letta che vice segretario del Partito Popolare Italiano onorevole Morucci sta svolgendo un dibattito dove partecipano maggiori esponenti dell'Ulivo c'è stato da parte delle segretarie Partito popolare l'onorevole Marini un forse la il più è stato il più critico nei confronti dell'alleato di maggioranza di Rifondazione Comunista
Quasi commi aggiunge cercando di giustificare un'eventuale futura appoggio dell'UDR
Sì da un anno a questa parte i rapporti con Bertinotti sono rapporti complessi complicati
Questo tira e molla che è caratterizzato dalla dallo slogan svolta o rottura ecco quotidianamente ci viene riproposto
Finisce per essere un qualcosa che indebolisce l'azione riformatrice del governo è da parte nostra c'è la necessità quindi di
Corre con chiarezza
Un aut aut noi Rifondazione Rifondazione scelga se stare in una logica di alleanza oppure se
Qui con aree l'azione del Governo questo è il punto che agita davanti quel di questo discuteremo nei prossimi giorni sapendo che c'è un gruppo parlamentare l'UDR che è disponibile a votare la Finanziaria e quindi noi ci auguriamo che ci sia un allargamento del consenso
Attorno alla politica del governo
Cosa che sarebbe sicuramente auspicabile ecco
Però l'onorevole Minniti faceva presente che Sella finanziaria che è una legge importantissima per il governo non venisse votata da Rifondazione che è stata parte che è stata fino ad oggi parte della maggioranza di governo
Beh il governo quindi verrebbe a mancare una componente del Governo per la governo a cui si sono rivolti agli elettori nel novantasei Crane cambiamenti maggioranza
Credo che se una parte della maggioranza elettorale cioè Rifondazione facesse venire meno il suo appoggio si andrebbe a una crisi di governo questo non credo che ci siano dubbi su questo
Quindi i voti dell'UDR non sarebbe anche fossero sostitutivi per l'approvazione però non sarebbero
Sufficienti per evitare una crisi di governo credo di no credo che viene da una parte la necessità di non andare all'esercizio corrente dall'esercizio provvisorio per quanto riguarda dato che l'approvazione da finanziare ma sarebbe da prendere atto che una fase politica si è chiusa con due anni e mezzo di governo di una maggioranza
E bisognerebbe
Trarre le conseguenze di questo passo senta su questo un'ultima riflessione
L'UDR poi ha un problema non è stata una non è un partito che si è presentato alle elezioni del novantasei e di recente formazione addirittura molti membri dell'UDR ne sono stati eletti all'interno del Polo che ora si vedrebbero
Un eventuale appoggio e l'UDR al al governo si troverebbero dall'altra parte non non c'è secondo lei è un problema di legittimità
Elettorale credo che in parte ci sia credo peraltro che
Questo faccia parte delle riflessioni che quella parte politica deve porsi ma anche il Polo nella sua interezza decorsi perché se il Polo continua che Steno regia
Di parlamentare di eletti ma credo anche di credibilità credo che una ragione ci sia sia in una sbagliata scelta di opposizione tout court un'opposizione senza costrutto una rottura del dialogo istituzionale che hanno deciso di fare credo che la responsabilità sia loro ecco
Onorevole Letta cambiando argomento lei è membro anche delle centro di politica economica ISTUD Centro Studi politica economica di politica internazionale Arel
Sul politica internazionale importantissimo e il la situazione nel Kosovo
C'è una campagna si sta svolgendo una campanelle Partito radicale transnazionale per che chiede l'incriminazione di Milosevic davanti al tribunale e per i crimini nella ex Jugoslavia cosa ne pensa lei
Ma credo che le responsabilità di Milosevic della Serbia la vicenda del Kosovo se la responsabilità molto elevate credo
Che siano elevata anche la responsabilità della comunità internazionale nel senso che su questa vicenda
Non si è accesi i riflettori della opinione pubblica internazionale adeguatamente quindi mi auguro credo la posizione del il del nostro partito da una posizione di volo
Al Governo italiano e alle istituzione sovranazionale di cui nostro partito fa parte perché la vicenda kosovara sia una vicenda seguita con la massima attenzione e soprattutto che si è sanzionata la politica aggressive annessionistico il governo serbo sta da questo punto di vista e da troppo tempo
Perseguendo verifichiamo che nelle ultime settimane forse qualche passo avanti negli ultimi giorni forse qualche passo avanti
Per
Una
Abbassamento ecco dei dei livelli di questa attenzione di queste dinamiche politiche da parte del governo serbo anche per via di una certa mobilitazione internazionale che è cominciata ci sono crediamo che bisogna andare in quella direzione ma crediamo che sia necessaria una linea dura c'è una linea di forte pressione sul governo di Belgrado e consenta e la storia di Milano se dice
Degli ultimi anni è abbastanza almeno gli atteggiamenti verso mio vi sono abbastanza contrastanti nel novantadue segretario di Stato americano parlava di Milosevic come era l'amministrazione Bush a quel tempo parlai Milosevic come un pericoloso criminale di Stato nel novantacinque invece diventa come dire importantissimo per gli accordi idee di Daytona e quindi la pace in Bosnia lei pensa che
In qualche modo si è venduta la credibilità di Minosi dice in cambio poi della pace in Bosnia credo che la verità sta nel mezzo spesso e volentieri la politica americana crea mostri o angeli continua incentivi campo il mondo tra buoni e cattivi credo che se si è sbagliato le responsabilità della Serbia sono state responsabilità pesanti per l'esplosione del conflitti tra le repubbliche dell'ex Ivo slide e continuano a gestirsi tardiva pesanti per quanto riguarda la vicenda kosovara è naturale che nel momento nel quale la il conflitto tra repubbliche dell'ex inusuale arrivata a un punto drammatico
E
La possibilità il ruolo diciamo che la Serbia giocato per costretta poi dalla comunità ente personale ma insomma ruolo che ha giocato per chiudere il conflitto bosniaco evidentemente un ruolo che è stato un ruolo decisivo per la chiusura di quel conflitto però da qui a dipingere Milosevic come il
Garante di equilibri chissà quali equilibri nell'aria questo mi sembra naturalmente eccessivo come la vicenda kosovara peraltro dimostrato ecco
Non so Pignone sulla questo punto sulle politiche le politiche di politica corretta in qualche modo no il fronte appunto a quello che sta accadendo in Kosovo anche a di fronte a a diritti umani violati così pesantemente una politica in qualche modo che tende a atti a vedere scomodo a quel punto portare Milosevic davanti a un tribunale o comunque cercare di buttarlo giù dalla dalla sua dalla sua posizione secondo le quale le le le c'è un si può trovare a questo punto un equilibrio oppure ha ragione la politica corrette bisogna in qualche modo sacrificale i diritti umani no non credo che bisogna sacrificare il la posizione
Il governo italiano è stato una posizione a testa alta soprattutto per quanto riguarda la lo sforzo gran del per l'istituzione del tribunale
Che è nato tra tante difficoltà con la Conferenza di Roma
Qualche sette ma la fa questo a dimostrazione del fatto che per noi questa è una cosa che non si baratta cioè i diritti dell'uomo non si baratta no sul l'altare della Realpolitik un'ultima riflessione
Onorevole Letta a questo punto appunto non si baratta no e i diritti umani comunque nel Kosovo continua questo grave scontro
E ed inoltre la Serbia diciamo a un atteggiamento di difesa di alcuni imputati e condannati ad esempio sul del tribunale del crimini nell'ex Jugoslavia spalla di Karadzic Mladić ad esempio che di tiene bene nascosti a contrari quanto invece al accaduto a Zagabria che invece ha consegnato e dei criminali
Quali nemici sarà necessario fare delle pressioni anche in questo senso ma credo di sì le due cose sono collegate alla vicenda kosovara con questi fatti credo che se sarà necessario usare
Tutti gli argomenti possibili per obbligare per convincere il governo serbo bisognerà farlo io credo che per certe situazioni l'uso di
Sanzioni economiche sia un qualche cosa che nel passato è servito per lealtà nei confronti della Serbia e credo che va sicuramente
Interpretato va sicuramente considerato come una strada possibile fare grazie allora l'onorevole Enrico letta vicesegretario del Partito Popolare Italiano
Quindi quindi
Quindi
Qui
Qui
Quest'
Qui
Quindi
Qui
Quest'
Qui
Qui
Quanto questi
Qua
Quindi
Qui
Quest'
Qui
Qui
Quindi
Qui
Qui
Quindi
Qui
Quindi
Quindi
Qui
Quest'
Quindi
Questo quindi
Quindi
Quindi
Qui
Quindi
Qui
Qui
Quanto
Qui
Qui
Quindi
Quindi qui quella
Quindi
Qui
Quindi quindi
Qui
Qua
Qui
Qui
Quindi questo
Quanto
Qui
Qui
Quanto
Quella
Quindi
Quindi
Qui
Qua
Quanto
Quindi
Qualche
Quanto
Qui
Quindi