Oggi Luigi Caracciolo, sul quotidiano La Repubblica, ha criticato l'eventuale intervento militare della Nato in Kosovo Il problema dei profughi del Kosovo; La campagna promossa dal Partito Radicale per l'incriminazione di Milosevic di fronte al Tribunale dell'Aja

Situazione nel Kosovo Luigi Caracciolo oggi sul quotidiano la Repubblica firma un commento sul dramma che sapeva con la regione del Kosovo siamo sull'orlo della guerra ma detta dei Caracciolo nessuno da una parte all'altra dell'Atlantico ha le idee chiare sugli obiettivi e soprattutto sulle conseguenze di un intervento militare che decisamente senza precedenti in Europa in questa metà di secolo noi ne parliamo con il segretario del Partito Radicale transnazionale nonché a Rho parlamentare la Lista Pannella Olivier Dupuis che salutiamo Bongiorno Livia impone loro ora
Prima domanda che si pone Caracciolo è ma perché rischiare una guerra do il vero problema è l'emergenza umanitaria dei profughi che sono che sono nei boschi di fatto l'attacco a Milosevic è realtà gli darebbe
Unanimi per aggravare la repressione veniva intanto bisogna vedere quanto rischiamo questo è tutto da vedere sono ancora le trattative in corso del metodo Holbrooke il metodo che è stato quello degli accordi poi di Dayton
E
A che sono Square ma di quelli che sono stati poi credo che anche l'impostazione politica che oggi Iolco creava persegue rispetto al Kosovo sia un po'l'aspetta quindi sarebbe e sarebbero molte cose da da dire su questa impostazione politica io non sono d'accordo con i Caracciolo anche se è vero che questa è un delle
Una cosa molto grave che va affrontata che quella degli oppure di nel Kosovo e gli oltre trecento mila popoli i kosovari ma a monte c'è un problema che viene sempre rimosso che è quello della democrazia della libertà nel Kosovo anche in Serbia a Belgrado e questo
Da da molti editoriale ivi compreso quello di Caracciolo questa questione tiene sempre rimossa e credo che in qualche modo non c'ero in qualche modo viene rimossa anche dal dal negoziatore americano Holbrooke la questione quella di trovare un accordo di bloccare in qualche modo le derive che sono state cioè più che le derive le la tragedia che è stata quella degli ultimi mesi ma anche per quanto riguarda il consumo anche degli ultimi dieci anni da quando Milosevic a sopra
Sono stato di autonomia del Kosovo era messo in opera una politica di il feroce o persone che era già di pulizia etnica anche se molto più soft tra virgolette di quello che ha messo in atto in questi ultimi sei mesi
Tornando alla
All'emergenza profughi sempre Caracciolo dice ma se vogliamo salvare queste persone perché non apriamo le frontiere come mai per esempio l'invio dei caschi blu visto come fumo negli occhi praticamente da tutte le parti compreso l'anno stesso perché
Cioè questo è una una da con domanda di fondo cioè ma deriva appunto dell'appunto generale da polso politico poco politico che è quello perseguito da dai governi occidentali dall'Unione Europea che quella di tentare ancora una volta di fare un accordo con la persona che ha dimostrato il presidente Minosse decidere una politica molto chiara che quella della Grande Serbia con gli americani politici L'Occidentale gli europei che hanno seguito che ha portato appunto agli accordi di Dayton ci sono la sanzione delle di questa partizione su base etnica di questa politica di pulizia etnica poi di del signor Milosevic che oggi
Dicendomi ottimista perseguendo la stessa politica
In Kosovo con il l'effetto drammatico tragico per i profughi
Però
Sicuramente va affrontato il problema dei profughi giustamente Caracciolo dice che questo può essere affrontato soltanto
Con tutte caschi blu la all'interno del Kosovo cioè che garantiscano che possano garantire la sicurezza dei Kosovo
I e non con dei bombardamenti che rischiano appunto di
Poco Carli torsione quindi a crescere la le minacce sur sussidi loro però se non si affronta il problema a monte come ma politico rischiamo anche di avere seicento mila può quindi tra due settimane invece dei trecento mila a toilette quindi sicuramente va affrontato il problema dei popoli ma sicuramente va dobbiamo finalmente affrontare il problema politico di fondo che la permanenza in onore di nazional comunista a Belgrado che ha provocato quello che ha provocato in Croazia imposti a oggi in Kosovo
E che incardinato che che si che in Bonizzato ma non solo simboli dato che è gestito da un personaggio molto preciso che fino Milosevic quindi in quanto questo personaggio sarà al potere a Belgrado noi rischiamo di ritrovarci sempre con delle situazione tragiche senza prospettive di soluzione politiche in un quadro i democrazia e di libertà sia per i serbi che per i kosovari che per gli albanesi del Kosovo e quindi è ora che la comunità internazionale a cominciare dall'Unione europea si renda conto che con questo personaggio non tutti arriverà da nessuna parte e quindi dagli la campagna del partito radicale iniziata il quindici agosto per il per la incriminazione di Milosevic che ovviamente non risolve tutti i problemi ma comincia finalmente a dare una chiave per attaccare il problema
L'orrore del raccontò Caracciolo nell'ultima parte del di questo articolo passa paralizzare le motivazioni politica dicendo che non c'è chiarezza tra gli alleati rispetto agli obiettivi di questo intervento perché dice il Kosovo comunque non deve diventare indipendente ma deve tornare ad essere una Provincia autonoma all'interno della Serbia ma questo è esattamente l'opposto di quello che vuole sia l'esercito di liberazione l'UCK che lo stesso presidente del colosso che di fatto ha respinto le mediazioni americane sino ad oggi voglio credo che questo
Io chiedo intanto che gli occidentali americani europei non hanno nessuna
Ci sono chi dice l'indipendenza chi dice la una rete una Terza Repubblica della Federazione di una strada che dice uno statuto di autonomia io credo che non è intanto quello il problema il problema ancora una volta e mi scuso se mi ripeto ma il problema è la democrazia sull'intero quindi l'intero territorio della lo Stato e quindi sul Montenegro la perde e il Kosovo questo il punto di partenza
Poi io credo che appartiene a i serbi ai kosovari però in una una logica in democratica e quindi ancora conta è necessario come precondizione ristabilire le condizione per la libertà e la democrazia sul insieme del territorio e poi ci saranno ai serbi ai kosovari di definire lo status senza escludere a priori nessuna delle possibilità ma non è questo il il locale poter affrontare la questione perché l'indipendenza
Di un Kosovo senza democrazia e libertà in Kosovo e in Serbia non vuol dire credo molto come l'autonomia in un regime nazional comunista del Kosovo cioè autonomia del Kosovo all'interno di un regime nazional comunista della Jugoslavia non vuol dire niente non non comporta nessuna garanzia quindi il problema ancora una volta gli andare al cuore del potevano rimanere attentare come si è fatto per la Bosnia con gli effetti che vediamo oggi a tre anni dalla firma del trattato di Dayton meno del venti per cento dei popoli rientrato nel proprio Ilario di origine quindi rischiamo le non si affronta questo qua con le mani nel grado di ritrovarci tra due anni con duecentocinquanta mila dei trecento mila profughi che non sono potuti rientrare le poche case quindi con un pavimento un nuovo fallimento di queste operazione milita militavo diplomatiche che sono quelle portate purtroppo avanti da dal fino al luogo in assenza ripeto perché non è una questione di ora impuntati supera gli americani ma in assenza appunto di ogni per effettiva politica da parte degli operai
Il secondo te questo obiettivo di libertà e di democrazia si può
A raggiungere con un intervento armato
Ma io non credo che
Ovviamente con un intervento armato si potrebbe immaginare uno scenario del tipo di quello che non sia compiuto poiché l'Iraq di satanista inviterei questo per dire anche i limiti in un intervento armato una intervento armato fatto come influirà anche all'onda consentito di ristabilire conditio come per un nuovo sviluppo diverso dell'Iraq e quindi ci sono grossissime rischi che un intervento armato abbia anche in Serbia questo effetto cioè un effetto di rafforzare alla fine dei conti chi si voleva abbattere in questo caso Milosevic come nel caso dell'Iraq il dittatore Saddam dice quindi io sono molto perplesso credo che sicuramente i bombardamenti comportano quasi tutti i rischi di ritrovarti di fronte a una situazione di questo tipo di rafforzamento del regime nazional comunista di Milosevic non di rafforzamento delle condizioni delle premesse per un sviluppo radicalmente diverso cioè lo sviluppo di libertà di democrazia un intervento di terra a meno controllo controindicazione ma neanche questo molto perché può essere parziale può anche questo provocare un compattamento comporta anche molto di più difficoltà dal punto di vista operativo e quindi quindi anche questo rischioso io credo che invece l'intervento politico molto preciso delle incriminazione va a è un missile molto preciso qualcuno che non si sbaglia va su il suo bersaglio che la persona
La incarnazione ma anche il centro del potere della mafia che sta al potere a Belgrado che il signor Milosevic e quindi può cominciare a creare don di per sé non cioè a tutte le condizioni ma può cominciare a creare le condizione per rimettere in campo delle logiche democratiche ridare forza a chi vuole anche per la ferrovia la democrazia e quindi innescare un'altra finalmente dopo dieci anni nei quali la comunità internazionale l'Unione Europea ripeto in primo luogo rispettato il fatto poi complice di questo regime e qui il invece con la intimidazioni di cambiare finalmente questo approccio questa logica di rafforzamento Obiettivo del regime nazional comunista di Belgrado sì
Dupuis Segretario del Partito Radicale transnazionale ed europarlamentare della Lista Pannella grazie