"Diritto comunitario e privatizzazioni" organizzato da Confindustria, dalla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova e dall'Associazione Industriali della provincia di Genova presso l'Aula Magna dell'Università, via Balbi 5

Linee Tanzim direttissima di porgere il benvenuto al saluto di benvenuto ai partecipanti a questa iniziativa culturale questa tavola rotonda che verte su un tema di grandissima attualità
E de di altissimo profilo per la qualità dei partecipanti
Soprattutto sono lieta di ospitare un'iniziativa che è stata promossa dall'Associazione industriali nell'aula magna della Università nell'aula in cui la si svolge abitualmente l'attività didattica dalla facoltà di giurisprudenza
Lo considero un momento importante di avvio al dialogo tra il mondo universitario al mondo dell'industria
Dialogo di cui tutti avvertiamo la urgenza e la necessità e che la facoltà di giurisprudenza da tempo cerca di perseguire abbiamo avviato un rafforzamento dei percorsi formativi che ricco che coniugano le conoscenze giuridica ed economica abbiamo rafforzato la figura del giurista d'impresa
Che si tratta di perché integra uno sbocco occupazionale tipico delle facoltà di giurisprudenza che solo per il trenta per cento
Laura no studenti che andranno poi a fare gli avvocati magistrati notai
Quindi avvertiamo la necessità di gettare un ponte insomma tra questi due mondi ci siamo dotati di uno strumento a uno strumento di cui ti voglio ricordare la vostra tensione
Un consorzio
Di impresa è la figura del consorzio è conosciuta dal Codice civile de un contratto
Non è una soltanto una convenzione un protocollo d'intesa è un contratto con cui le parti contraenti mettono a disposizione risorse per raggiungere gli stessi obiettivi questo consorzio che si intitola giurista d'impresa
è composto da un gruppo di aziende nel panorama produttivo rigore si segnalano per la loro per il loro ruolo e per la loro attività e operatività
Si tratta soprattutto della della Marconi della della Esaote
E la Coop Liguria
Banca Carige Lloyd Adriatico c'è una rappresentanza di tutte le impresa e comprese le assicurazioni e le banche
Spero che questo momento segnali punto di avvio e di dialogo con l'Associazione industriali rappresentata oggi dal suo presidente ringrazio dello su partecipazioni non voglio togliere altro tempo e prego professor Carbonetti iniziare il discorso
Grazie
Io devo dire che anzitutto voglio esprimere un affettuosissimo ringraziamento alla facoltà di giurisprudenza la quale mio lordi appartenere di rivedere offerto una sua ospitalità qua ma soprattutto la mia gratitudine nei confronti dei colleghi
Universitari
Gli amici che si trovano a condividere con me una esperienza particolare della loro vita
Ad esprimere in una sede universitaria
Il senso della riflessione che anche dal punto di vista scientifico è importante fare in questo momento
Su uno degli aspetti più qualificanti della trasformazione della nostra società e della trasformazione della nostra economia
Quindi il mio ringraziamento è davvero di cuore nei loro confronti per essere voluti venire qui a Genova che sta vivendo questo momento delle privatizzazioni come un momento importante da cui
Saprà o risorgere
E creare nuova ricchezza oppure dovrà completamente cambiare tipo di economia abbandonando l'economia industriale
Il tema di oggi privatizzazioni e diritto comunitario e non è stato scelto a caso perché il diritto comunitario ha inciso sul fenomeno delle privatizzazioni in modo determinante
Anche se apparentemente sembrerebbe esattamente il contrario o sembrerebbe esattamente l'opposto
Se uno dovesse semplicemente rifarsi ai testi normativi che disciplinano il trattato istitutivo i Trattati istitutivi delle varie componenti della Unione Europea in realtà noi abbiamo due principi
Che sembrerebbero indicare come la Comunità europea il diritto comunitario non deve entrare nel fenomeno delle privatizzazioni industriali e cioè da un lato il principio contenuto nell'articolo
Duecentoventidue del Trattato di Roma che lascia ad ogni Stato la gestione del regime giuridico della proprietà dei beni e dei mezzi di produzione
E dall'altro un ulteriore principio che è stato introdotto successivamente
Nell'ambito del trattato di Roma che è il principio di sussidiarietà per cui l'intervento della Comunità europea è giustificato ed è possibile soltanto nella misura in cui i singoli ordinamenti statali
Non siano in grado di perseguire gli obiettivi di politica economica ed industriale che e si si propongono
Ebbene contrariamente a quello che può sembrare da un'asta stretta lettura della norma come spesso capita Akita abitudine al confronto interpretativo delle norme in realtà si accorge che il sistema evoluto in un modo completamente diverso vediamo brevemente
Come è avvenuto questo fenomeno e quali sono
Gli spunti ricostruttivi che si possono trarre da questa evoluzione normativa del sistema comunitario
I due principi che vi dicevo sono stati progressivamente erosi dalla prevalenza che rispetto ad essi è stato dato
Da un lato ai principi fondamentali portanti della Comunità europea in termini di libera circolazione dei capitali
Diritto stabilimento delle hit prese all'interno dalla Comunità europea
E libertà quindi di investimento nelle imprese
E dall'altro da una interpretazione molto rigorosa delle norme in tema di concorrenza ed in particolare delle norme relative al cosiddetto divieto di aiuti di Stato
La progressiva evoluzione del sistema normativo comunitario ha fatto sì che un tipo di competenza come dicevo prima assegnato agli Stati si è progressivamente trasferito sugli organi comunitari e vedremo anche su quali organi comunitari in particolare
In realtà se partiamo
Da quello che è il punto di riferimento normativo che più ha inciso sulla disciplina del fenomeno delle privatizzazioni
Noi ci accorgiamo che per quanto riguarda gli interventi economici degli Stati nell'economia il Trattato di Roma prevedeva nel suo articolo novantaquattro degli interventi normativi soltanto da parte del consiglio che doveva dare delle indicazioni molto precise come e in che misura gli interventi normativi dovevano avvenire
In realtà questi interventi normativi non sono intervenuti proprio a causa della difficoltà del funzionamento del Consiglio della Comunità europea
E da allora di questo spazio normativo che si è creato
Ne ha approfittato la commissione che utilizzando un'altra norma apparentemente innocua come quella dell'articolo novanta che diceva la commissione controlla e vigila ad una corretta applicazione da parte degli Stati delle norme contenute nel Trattato
Se inserito nell'ambito di questo spazio per adottare progressivamente una serie di atti normativi che inizialmente sono stati adottati secondo
Dei parametri formali
Coincidenti con lo schema normativo della Comunità europea e progressivamente sempre più attraverso degli atti atipici che hanno inciso in modo determinante sul fenomeno delle privatizzazioni
Come questo è avvenuto anzitutto con una direttiva che risale al mille novecentottanta sul corretto rapporto degli interventi finanziari tra Stato e impresa
E successivamente
Attraverso una serie di ulteriori atti che sono stati adottati spesso attraverso una forma assolutamente atipica che è quella della comunicazione
Cioè attraverso un atto in virtù del quale la Commissione in qualche modo diceva prima come avrebbe applicato quella norma di cui vi parlavo
E quindi in qualche modo Pray diceva le sanzioni che sarebbero state sicuramente imposte a Stati e imprese se non si fossero attenuti ai parametri normativi che essa indicava a fronte di questa deregulation sul piano normativo
Rispetto alle fonti tipiche normative previste dal diritto comunitario sia inserita una fitta rete di atti atipici ulteriormente
Pregnanti tra i quali soprattutto ricordo per la rilevanza che ha avuto per il nostro Paese lo scambio di lettere Andreatta fammi che sostanzialmente attraverso uno scambio di lettere ripeto ha cambiato la storia dell'economia industriale del nostro Paese
Per cui quelle privatizzazioni che dovevano rappresentare un momento di libertà degli stati rispetto al modo di essere
Nei riguardi delle politiche economiche dei loro paesi diventava una specie di cammino obbligato di cui la comunità europea o meglio la Commissione o meglio una direzione particolare della commissione
Sanciva tempi moti e criteri
Se questo non fosse stato sufficiente
Sono stati
Adottati in questa stessa direzione
Altri due strumenti normativi che trovavano la loro legittimazione nel Trattato comunitario in realtà in modo più significativo di quello che non dava l'articolo novanta di cui vi ho parlato poc'anzi
E che sono rappresentati dall'articolo cinquantadue e dall'articolo settantatré Bitter tratta attutito l'articolo cinquantadue quello che riguarda il diritto di stabilimento
E l'articolo settantadue di e quello che riguarda la libera circolazione dei capitali
Questi due articoli sono importanti perché hanno inciso in modo molto significativo non solo nel senso che si doveva addivenire alla privatizzazione ma il modo attraverso il quale la privatizzazione doveva intervenire
E pertanto tra i vari principi l'impossibilità di una discriminazione fondata sulla base della nazionalità
Pertanto l'impossibilità di provvedere ad una privatizzazione che indicasse un trattamento privilegiato agli investitori nazionali rispetto agli investitori esteri e l'esigenza quindi che il sistema delle privatizzazioni intervenisse garantendo parità di trattamento a cittadini nazionali a cittadini stranieri e una grande apertura nei confronti degli investimenti da parte dell'estero
Nei confronti di prese che ci dovevano privatizzato
Quindi
Vincola la privatizzazione
Il vincolo ai modi con cui la privatizzazione doveva avvenire in termini di soggetti ai quali si doveva investire
E il vincolo anche sotto il profilo del criterio attraverso il quale la privatizzazione doveva intervenire
Perché lo Stato nel momento in cui dismette le imprese non può dismetterle perseguendo obiettivi di politica sociale o di politica industriale
Ma deve perseguire degli obiettivi
Che secondo una terminologia ormai consueta nel legislazione comunitaria solo quelli del marketing de economi investor Prince fu quindi il principio dell'investitore privato quindi privato che il lo Stato che dismette
Deve dismettere cercando di massimizzare il vantaggio economico che consegue dalla dismissione
Ecco di fronte a questa situazione nella quale apparentemente lo Stato avrebbe avuto tutti i poteri possibili e immaginabili noi ci accorgiamo che il diritto comunitario metteva dei paletti tali a fronte dei quali la libertà dello stato
Degli enti pubblici e delle società partecipazioni statali erano largamente ridotte addirittura ridotte al minimo del possibile rispetto alla loro sopravvivenza di fronte a un fenomeno che in modo così aggressivo colpiva un'economia fondata
In un sistema a partecipazione statale da dover cambiare pelle nell'arco di pochi anni
Con effetti ovviamente dirompenti sul fronte della politica industriale e della politica sociale
Tutto questo è avvenuto in realtà in un modo traumatico anche perché non si riconosceva
Che l'investitore privato cosiddetto pubblico potesse comportarsi come realtà si comporta un normale investitore privato di fronte ad una situazione di difficoltà economica dell'impresa in dissesto
Laddove per evitare responsabilità che altrimenti conseguono nei confronti dell'imprenditore privato allorché la situazione in situazione di dissesto
L'imprenditore privato interviene con mezzi propri per cercare di risanare l'al fine di evitare responsabilità che conseguano da eventuali situazioni di insolvenza
Mentre questo è consentito l'imprenditore privato in realtà questo non è più consentito all'imprenditore pubblico perché si ritiene che questo rappresenti un intervento che può essere considerato come tra virgolette aiuto di Stato
Allora in questo senso noi vediamo interventi che indicano che qualsiasi considerazione di carattere sociale di politica settoriale o regionale
Deve essere considerata come un qualcosa di contraddittorio rispetto a una corretta applicazione dei parametri che dicevo prima
E che quindi l'unica ispirazione al quale deve rifarsi lo Stato mentre dismette e quello di realizzare il massimo dei profitti possibili tanto che si è addirittura messi in discussione se fosse possibile immaginare una vendita prezzo negativo
E addirittura si immagina che la vendita prezzo negativo sia una cosa tra virgolette impossibile mentre in realtà credo da una più attenta valutazione si debba ovviamente ridimensionare questo fenomeno
E si debba evidentemente capire che questa vendita prezzo negativo sarà possibile almeno in tutti i casi in cui i costi tra virgolette della liquidazione siano dimostrati come più alti rispetto al prezzo negativo che il soggetto che cede sì accordarmi al momento della cessione
Insomma si voleva cercare di dare una disciplina delle regole del mercato rispetto all'investitore pubblico molto più rigorosa rispetto a quella che le regole dell'investitore di mercato è normalmente abituato a vedere praticate nell'ambito del sistema e del meccanismo di mercante ebbene tutto questo ha portato a farsi che si è identificato gli interessi comunitari con delle prospettive di sviluppo attente soprattutto dico ma direi forse esclusivamente alle regole del mercato alle regole della finanza alla neutralità dello Stato nell'economia e alla libera circolazione dei capitali all'interno del mercato comunitario
Queste erano le uniche e sole regole fondamentali rispetto alle quali tutto il resto c'è vero
Perciò
Un'esigenza
Di riflessione che a mio avviso viene non a caso in modo positivo proprio in questo momento in cui si sta pensando ad una immediata entrata in vigore del Trattato di Amsterdam
Che in qualche modo rappresenta l'ultima tappa dell'evoluzione del sistema comunitario e che rivaluta in modo molto significativo
I valori comuni dell'Unione i valori dei servizi di interesse generale i valori per la promozione e della coesione sociale e territoriale
Tutti i valori che in precedenza non erano mai stati nemmeno enunciati
In termini così chiari nell'ambito dei trattati istitutivi della Comunità europea
E allora da ciò due riflessioni una sul fronte comunitario e l'altra sul fronte statale
Sul fronte comunitario credo sia importante come è stato segnalato da ultimo anche in occasione di un importante dibattito che si è svolto nel Parlamento europeo
La riabilitazione
Del ruolo decisionale e politico del Consiglio
Del ruolo decisionale politico del Consiglio rispetto alla decisione alla commissione posto che e proprio il Consiglio che dovrà decidere mentre la commissione che dovrà proporre ed eseguire
Un secondo aspetto è una ridistribuzione dei compiti e dei ruoli all'interno della Commissione della Comunità europea
All'interno della quale il peso delle diverse direzioni dovrà essere commisurato in modo più consapevole
E dall'interno delle quali indubbiamente il ruolo della DC quattro dovrà essere ridimensionato a favore del ruolo e del peso delle altre direzioni generali preposte al perseguimento delle politiche specifiche della comunità europea
Sul fronte interno
Credo che sia possibile ormai
Lasciare le armi rispetto a delle battaglie perse
E prendere quindi consapevolmente atto che il ruolo e la posizione dello Stato azionista non può essere la posizione attraverso lo quale si operano degli interventi in politica industriale ed in politica e con non è attraverso lo Stato azionista deve continuare a rimanere e deve continuare a svolgeva un ruolo importante nell'ambito delle nostre industrie seppure in una misura non pari a quella che ha avuto nel passato ma deve svolgerà in quella sede il ruolo e la funzione dell'azionista
Mentre invece deve riacquistare e deve assumere un ruolo assolutamente importante in funzione di riequilibrio degli interessi pubblici industriali e sociali lo Stato come momento di intervento nell'economia nell'ambito del esperienza del nostro Paese troppo spesso abbiamo utilizzato lo strumento dello Stato azionista per operare interventi in settori strutturali dell'economia se non era era forse il modo più semplice per realizzarli
Ma non era il modo proprio è corretta
Pigliamo le coscienza traiamo almeno questo di positivo dall'esperienza che ci viene da questa da questo vissuto di questi ultimi anni per stimolare lo sta intervenire nei settori strategici
Del nostro sistema Paese con interventi normativi amministrativi compatibili con le regole comunitarie e compatibili col perseguimento di politiche industriali e sociali nazionali questo è possibile
E contemporaneamente lo Stato conservi il suo ruolo di Stato azionista come garante
Del perseguimento di queste politiche ma in una logica del investitore istituzionale in imprese rilevanti per il paese grazie
No grazie professor Carbone di questo contributo prezioso conosciamo tutti nell'ambito della facoltà all'impegno che lui profonde nella negli studi giuridici e nel rilancio della economia lì due speriamo che ci riesca disonesti i ruoli ora acquisiamo la testimonianza preziosa del presidente dell'IRI professor Gian Maria Gross Pietro siamo sempre nell'università faccio notare
Contatti ringrazio presidente ringrazio l'associazione degli industriali grazie soprattutto per l'opportunità di parlare in questa Aula Magna che mi riporta per un pomeriggio la mia professione
Vorrei partire dalla mappa giuridica precisa che ha tracciato il professor Carbone
Una mappa che ci dice
Che i percorsi lungo i quali ci si può muovere
In operazioni di privatizzazione sono limitati rigidamente limitati
Complessi e in qualche caso compì incertezze otto per lo meno non complete certezze
Circa ciò che è possibile fare e le modalità con le quali si può procedere alla privatizzazione naturalmente non mi sento di proseguire su questo terreno giuridico che non è il mio e quindi all'interno di questa mappa
Vorrei trattare alcuni aspetti di economia in particolare di economia industriale
E di strategia anche partendo da un interrogativo che sembra ovvio dopo che il professor Carbone CIA
Illustrato le la progressiva dilatazione della normativa comunitaria e della sua applicazione amministrativa
Che io tenderei anche a interpretare come normale episodio di espansione della sfera di influenza di un'autorità sovranazionale rispetto all'autorità nazionali quindi qui sotto poi c'è tutto un una c'è tutta una tematica da sviluppare che certo non vorrei toccare se non per una osservazione contingente
E credo di grande rilevanza concreta
E cioè che in questo conflitto tra
Di di attribuzioni tra e regolamentazioni tra l'Autorità sovrannazionale l'autorità nazionale
Vi sono
Delle battaglie delle sortite del controffensive
Da parte degli operatori dell'autorità centrale dalla comunità e dei paesi membri
Allora la tattica che viene seguita mi sembra dalle autorità comunitarie consiste nell'affrontare ciascuna problematica
Inizialmente sempre con gli ambiti nazionali che sono ritenuti più facilmente aggredibili
In modo da creare precedenti che poi possono essere estesi anche nei confronti di Paesi più difficilmente aggredibili
I quali magari si sono trovati nella prima applicazione di un determinato principio a votare a favore piccola applicazione perché il loro interesse nazionale in quel caso
Era in quella direzione
Se questo è vero se si può ritenere che ciò accada evidente che i Paesi che di fatto si sono dimostrati negli ultimi anni in meno in grado di esercitare una influenza
Sulla
Atteggiamento della commissione tra questi purtroppo c'è l'Italia sono destinati che ha e sperimentare sempre per primi le restrizioni
Ho Vieri restrizione del poteri nazionali agli ampliamenti della regolamentazione sovranazionale che si vanno stratificando
E questo può portare a constatare
Entro archi di tempo anche piuttosto limitati comportamenti fortemente asimmetrici l'atteggiamento della Commissione Europea nei confronti dei diversi Paesi
Ma nell'ambito di questa ma PAC è stata tracciata allora
La prima domanda che ci si deve porre perché si dovrebbe privatizzare o perlomeno questa è una domanda alla quale io voglio tracciare una serie di risposte per comprare almeno il campo
Da questo argomento
E le risposte possibili sono notte e vorrei semplicemente ricordarle aumento dell'efficienza produttiva c'è una vastissima teoria degli economisti può conoscono bene
E che dimostra o con argomentazioni eccome argomentazioni teoriche e come osservazioni empiriche
Che le imprese sottoposte al giudizio del mercato sono più efficienti delle imprese che non sono sottoposte al giudizio del mercato sia che la loro protezione rispetto dal mercato sia assicurata da una condizione di monopolio
Sia che sia assicurata da una condizione di controllo pubblico
Poi un'altra
Motivazione importantissima nel nostro Paese la separazione del Pubblico dal privato come bene in sé indipendentemente dalla maggiore efficienza che l'impresa viene ad assumere essendo separata dal controllo pubblico in quanto l'attività economica e l'attività di amministrazione dotata di pubblici poteri quando giungono in commistione in genere non traggono benefici di trasparenza e di correttezza
Ma se questa è una motivazione allora dei deriva che nell'attività di privatizzazione è molto importante assicurarsi che l'effetto della privatizzazione sia il trasferimento delle attività cedute immani realmente private
Quindi
La motivazione a privatizzare si intreccia con un'altra domanda importantissima in che direzione va fatta la privatizzazione chi devono essere i successori della mano pubblica
In una privatizzazione fatta esclusivamente per cassa non importa chi siano i successori ma in una privatizzazione che si proponga di separare il pubblico al privato i successori non possono essere altri enti pubblici nazionali fondo un azionario locali o esteri
Naturalmente non voglio dimenticare che una motivazione può essere quello di fare cassa
Ovviamente sotto questo profilo sono importanti le tecniche di privatizzazione per assicurarsi che il miglior risultato possibile sia raggiunto anche in termini di trasparenza
Non va sottaciuto che ogni difetto nella trasparenza delle operazioni di privatizzazione getta un'ombra sulle operazioni stesse che rende più difficile proseguire su questa strada sia dal punto di vista del consenso politico che da quello del consenso e della risposta dei mercati e le offerte di privatizzazione poi c'è un altro aspetto che ritengo sia importantissimo e della riallocazione delle imprese questo come economista industriale lo considero forse ancora più importante di quelli che ho citato in precedenza le imprese sotto controllo pubblico per definizione sono sottratte al processo di riallocazione che è gestito dal mercato
E questo sicuramente non va in direzione dell'aumento della loro efficienza della loro capacità di crescita da loro aggressività verso le nuove opportunità
Quindi il cambiamento del controllo o meglio la possibilità che le imprese siano sottoposte a un cambiamento del controllo come si dice siano contendibili è una delle principali motivazioni nella loro privatizzazione ma allora anche in questo caso le modalità di privatizzazione devono essere tali da creare imprese contendibili da un lato e dall'altro imprese che però possono ne nelle quali passaggio del controllo dalla mano pubblica alla prima mano privata che è l'oggetto immediato dalla privatizzazione faccia segnare presumibilmente un guadagno di efficienza nella loro gestione
E infine una delle conclusioni che dobbiamo trarre dalla esposizione che ci ha fatto in precedenza professo Carbone
E che una motivazione importante per il nostro Paese delle privatizzazioni è la riappropriazione
Nelle mani degli imprenditori che possono spesso imprenditori nazionali della piena capacità di controllo delle imprese perché l'ingerenza che è stata descritta dal professore che forse lui non volevo usare questo termine con lui io è fortemente riduttiva delle prerogative imprenditoriali è fortemente penalizzante nella guida delle imprese è inaccettabile dal punto di vista di una corretta gestione del mercato e alla fine e penalizzante per l'entità territoriali nelle quali le imprese gestite dalla mano pubblica si trovano a operare
Io credo che questo aspetto non sia stato ancora sufficientemente interiorizzato nel nostro Paese
Qui non esiterei a parlare di ritardo culturale e ancora qualcuno addirittura vi sono ancora degli ambiti nei quali si tende a ritenere che un'impresa a controllo pubblico rappresenti una garanzia per il suo sviluppo futuro o perlomeno per la sua permanenza
è esattamente il contrario
Nell'ambito di una normativa europea un'impresa a controllo pubblico è più vulnerabile
E nemmeno autorizzata a reagire agli attacchi e meno autorizzata a rispondere con iniziative imprenditoriali ai momenti di difficoltà
Di qui deriva una impellente necessità di passare di trasferire il più rapidamente possibile il controllo delle imprese nazionali soprattutto di quelle delle quali si ritiene esistano elementi di strategicità dalla mano pubblica a una mano privata cioè almeno un controllo privato di maggioranza
Che garantisca l'autonomia imprenditoriale negli investimenti e nella conduzione di questa impresa
Tutto questo si svolge su uno sfondo
Al quale voglio appena accennare perché certo qui non abbiamo tempo di approfondire questi aspetti ma che è estremamente stimolante per quanto riguarda l'Italia lo sfondo è la Costituzione
Di un mercato monetario che il secondo del mondo circolo dell'Euro un mercato all'interno del quale vi è stato un rapidissimo allineamento dei tassi di interesse
Che ha ovviamente
Beneficiato in misura maggiore i paesi che in precedenza erano maggiormente penalizzati dalle differenze valutaria
Soprattutto i Paesi che erano più penalizzati dal rischio di cambio quindi il nostro Paese un Paese nel quale tasso d'interesse è sceso rapidissimamente ai livelli tedeschi
Creando delle condizioni di competitività per esempio per gli imprenditori che devono proporre pacchetti finanziari insieme ai loro beni o servizi
Che non si erano mai immaginata negli anni precedenti ma soprattutto creando un mercato per l'investimento delle imprese nelle imprese
Che è completamente diverso dal passato il nostro paese è presente o meglio era presente fino all'anno scorso nei portafogli degli investitori istituzionali in misura non corrispondente al suo peso nel prodotto lordo mondiale
Perché nei parametri di ponderazione di questi portafogli il rischio di cambio induceva a ridurre la percentuale di investimenti in Italia quindi noi in questo momento
Ci troviamo di fronte a un mercato nel quale i principali operatori tendono a riequilibrare i loro portafogli tenendo conto che il rischio di cambio dell'Italia sostanzialmente uguale a quello della Germania
I di portafogli fanno dilatati
In un momento nel quale vi è una grande abbondanza di liquidità
E investimenti internazionali sono investitori internazionali insomma disperata ricerca e anche frenetica ricerca in qualche momento di piccoli vantaggi di rendimento sulla scacchiera mondiale questo crea delle condizioni per l'investimento in Italia particolarmente favorevoli al punto che
L'investitore
Tende a privilegiare ad apprezzare non soltanto l'impresa in quanto tale e quindi le sue
Capacità di reddito già espresse
Ma le potenzialità dell'impresa cioè la sua presenza su un mercato l'esistenza di un'organizzazione dirigenziale la sua capacità per esempio di raccogliere capitali e di esprimere poi iniziative imprenditoriali anche in ambiti collaterali o addirittura estranei a quelli nei quali l'impresa attualmente presente questo in certa misura spiega
Qualche caso di votazione nella borsa in particolare alla Borsa italiana che è particolarmente elevato in termini di professionalmente rovescio
Naturalmente
Tutto questo fa parte di un panorama nel quale un altro fenomeno questa volta reale
è sta guidando il riassetto e della globalizzazione i in questa prospettiva è chiaro che le imprese comunitarie in particolare le imprese italiane si devono confrontare con un riassetto della divisione internazionale del lavoro che mette in discussione non soltanto le vecchie localizzazioni ma per trasmissione degli effetti anche gli assetti sociali che sono stati per molto tempo considerati come un fatto acquisito dei paesi sviluppati
Per effetto della globalizzazione oggi i lavoratori molti lavoratori non tutti dei paesi sviluppati si trovano a confronto competitivo con molti lavoratori dei paesi a basso reddito e questo rimette in discussione gli assetti sociali soprattutto per quel molto che ho dovuto aggiungere non tutti i lavoratori dei paesi sviluppati sono posti in condizioni di competizione con i loro colleghi dei Paesi meno sviluppati il che significa che le norme dettaglio Dick retribuzione annuale che una volta differenziava un Paese dall'altro soprattutto un'area del mondo dall'altra tende a entrare all'interno dei paesi ad allargare il ventaglio
Di retribuzione all'interno dei Paesi questo crea naturalmente altri problemi e costituisce lo sfondo
Sul quale si devono operare le privatizzazioni perché ho citato questo tema
Che può apparire poco accademico perché nel momento in cui si deve privatizzare cioè si deve riallocare la proprietà dell'impresa nuove iniziative imprenditoriali
è fatale che le valutazioni che si fanno debbano tener conto di questo quattro
E fatale che non ci si nasconda eh non si debba illudere nessuno circa la possibilità di mantenere in piedi situazioni cristallizzate
Che potevano essere mantenute Solino quattro di ripianamento delle perdite
Con mezzi pubblici quadro che assolutamente IVA attuabile nelle condizioni attuali nei vincoli normativi di cui il professor Carbone ha parlato prima
Allora in questa situazione ciò che può e deve essere fatto
Un programma di trasferimento il più rapido possibile il mani di investitori che assumono saldamente il controllo delle imprese
Di capacità e che garantiscono capacità di sviluppo nelle mani di questi investitori l'effettivo comando delle imprese da privatizzare e questo è quanto il nostro Paese si è
Proposto di fare
Devo ammettere con notevole ritardo rispetto agli altri Paesi europei in Italia la prima la politica di privatizzazione praticamente cominciata nel novantadue con la trasformazione in S.p.A.
Deliri dell'ENI e di altri enti pubblici una tra quindi una privatizzazione puramente formale incolume Into che però ha dato l'avvio con altre norme rapidamente approvate subito dopo tra un processo di dismissione che è stato rilevantissimo perché dal novantadue fino alla fine del novantotto e sono i dati che siamo stati in grado di raccogliere l'Italia è stato il paese europeo che ha privatizzato di più
Più ancora del Regno Unito se poi invece prendiamo la storia di tutte le privatizzazioni dalla metà degli anni settanta in poi pur avendo cominciato quasi vent'anni dopo il Regno Unito noi siamo al secondo posto subito dopo Regno Unito e prima di tutti gli altri come entità di privatizzazioni effettuate naturalmente ci si può dire che avevamo buone chance in questo processo avevamo tantissimo da privatizzare cioè una forte presenza della mano pubblica nell'economia avevamo bassissime quotazioni azionarie all'inizio e quindi prezzi attraenti
Avevamo anche ampi margini di recupero di efficienza nelle imprese da privatizzare che potevano rendere attraenti per gli investitori per contro va ricordato che le condizioni iniziali nelle quali il processo si è avviato erano tali da far giudicare con molto scetticismo da parte di molti analisti il processo le velleità come si diceva di privatizzazione italiana in quanto sostanzialmente si diceva da un lato il mercato finanziario italiani non sono in grado di assorbire la massa di imprese pubbliche che si sono stratificate nei decenni e dall'altro le imprese pubbliche italiane non possono interessare gli investitori internazionali
Lasciatemi dire due stupidaggini di cui e il
In pochi anni la realtà affatto giustizia
Ci sono diversi modelli per seguire le privatizzazioni gli inglesi sono partiti prima e hanno seguito un modello tipico caratteristico della loro struttura loro a non uno dei più grandi mercati finanziari del mondo e quindi hanno fatto le privatizzazioni offrendo le imprese sul mercato il modello dello offerta pubblica di vendita i francesi invece che sono i protagonisti dell'altro grande modello europeo hanno privilegiato il controllo nazionale delle imprese e quindi hanno create i famosi noccioli duri in Italia non si poteva fare né una cosa né l'altra il mercato non c'era e coloro che dicevano del mercato era sufficiente avevano ragione
Soprattutto non c'era mercato non tanto e non solo perché non c'era la capacità di investimento ma perché mancavano gli operatori in grado di far diventare un mercato qualcosa che governa le imprese le regola e le sottopone
A un giudizio competente c'erano solo degli investitori disorganizzati e anche poco dotati di potere d'acquisto
Quindi il processo di privatizzazione italiano è andato avanti in modo pragmatico ogni
Privatizzazione ha fatto storia asse
Ma mi sento di affermare che questo processo ha raggiunto risultati molto positivi rispetto ai vincoli che erano posti al processo stesso
Non dimentichiamo che questo processo a anche costruito strada facendo le condizioni per il proprio successo
La capitalizzazione della Borsa italiana
Che all'inizio del processo era nel novantadue pari all'undici per cento del prodotto interno lordo
Alla fine del novantotto era arrivata al quarantasei per cento del prodotto interno lordo quindi a a valori non molto distanti da quelli della Francia della Germania sebbene ancora distanti si mi da quelli della degli Stati Uniti e del Regno Unito che vanno tra il cento e duecento per cento
Ma un altro aspetto estremamente interessante
Grazie al cambiamento della gestione delle imprese anche al risanamento della finanza pubblica del mercati finanziari la forbice tra tassi d'interesse a lungo termine errori che era negativa per sei virgola sei punti nel novantadue diventata positiva per quattro virgola due punti alla fine del novantotto ecco questo intendo dire quando dico che il processo di privatizzazione che ha messo sul mercato titoli di eccellente qualità
E bisogna mettere parallelamente a uno graduale alleggerimento della pressione del prenditore pubblico su questo mercato ha creato le condizioni perché oggi le privatizzazioni che si fanno o che si mettono in cantiere possano essere
Pensate
Con meccanismi diversi da quelli che si dovettero seguirà all'inizio quando queste condizioni erano da creare quando non c'era nell'esperienza né il consenso politico
Per attuare un rapido processo di privatizzazione non dimentichiamo che se tutti i vantaggi delle privatizzazioni che io prima ho elencato
Oggi sono condivise anche perché e sono accettati sono percepiti come veri vantaggi anche perché il processo è andato avanti ha dimostrato che quei vantaggi veramente esistono ma il processo non sarebbe andato avanti
Se non si fossero effettuata i primi passi alle condizioni che le rendevano possibili e che forse non sono le condizioni oggi considerate ottimali da un punto di vista tecnico e del mercato
Vorrei dire due parole sul Liri lire naturalmente ha tratto grande vantaggio in termini di risultati societari dal processo di privatizzazione le plusvalenze hanno contribuito
Cospicuamente alla ai nostri risultati economici un primo piccolo risultato economico positivo si è avuto nel novantasei e nel novantasette
Lire ha conseguito un utile di bilancio di oltre cinque mila miliardi che appagato per la prima volta nella sua storia un dividendo allo Stato che anche il più alto che lo Stato abbia mai percepito due mila settecento miliardi nel novantotto ma il prevediamo di chiudere il bilancio quindi pregnanti del bilancio del l'esercizio scorso con un utile superiore ai tre mila miliardi e di arrivare a condizioni positive di conto economico non solo per quanto riguarda le partite straordinarie cioè le plusvalenze ma anche per quanto riguarda la gestione ordinaria ovvero la gestione dell'impresa questo significa che mentre il processo di privatizzazione va avanti e va avanti con una pressione dell'urgenza motivata dalle ragioni che ho illustrato non bisogna trascurare di migliorare comunque la gestione delle prese anche perché la sorveglianza monitoraggio che fanno le autorità comunitarie diventa sempre più pressante e quindi una condizione per poter mantenere un minimo di libertà di autonomia nella scelta delle modalità di privatizzazione è quello di privatizzare imprese che comunque non hanno bisogno di aiuti pubblici e che possono garantire dei propri equilibri economici e vorrei venire ad un ultimo
Elemento
Che è molto importante
Uno degli aspetti per far cessare l'intervento dello Stato in economia in Italia è che non esistono più le motivazioni di pace l'economia pubblica la mano pubblica nel nell'economia in Italia è stata in qualche senso giustificata per decenni anche da un punto di vista tecnico
In relazione all'insufficiente dimensione del mercato nazionale noi in Italia non avremmo potuto avere certe attività industriali perché il mercato mancava delle dimensioni di scala sufficienti
E allora la mano pubblica tenuto in piedi delle attività che non erano competitive su un piano internazionale beh oggi questa motivazione non c'è più siamo nel secondo mercato mondiale per dimensioni quindi possiamo godere di tutte le economie di scala
Potenzialmente possiamo arrivare a queste economie di scala ma per arrivarci veramente abbiamo bisogno di ristrutturare non solo noi italiani gli europei hanno bisogno di ristrutturare tutta la loro industria e farne invece che la somma di quindici industrie nazionali una industria europea
Bisogna superare il controllo dello Stato ma fare questo bisogna anche che le alleanze vengano concepite non soltanto in un'ottica difensiva
Le alleanze devono essere aggressive devono mettere insieme non soltanto Piccoli che sperano di diventare più grandi sommandosi devono mettere anche insieme protagonisti dotati di capacità complementari questo naturalmente richiede una capacità imprenditoriale al tavolo delle trattative quando ci si mette insieme bisogna prima contrattare per fare che cosa e i rispettivi ruoli
Ciò significa che la politica delle alleanze che è necessaria per la ristrutturazione dell'industria orobica essere condotta da azionisti di lungo termine da azionisti privati che assumano stabilmente il controllo delle imprese da privatizzare
Grazie ad una spietata questa brillantissima descrizione del processo di privatizzazione nei tagli anche delle note positive che hanno accompagnato a questa sua descrizione ora la parola al professor Berardino Libonati ordinare diritto commerciale dell'università la Sapienza potete allungare la microfono
Grazie io ringrazio all'università vigeva degli amici genovesi che mi hanno invitato a partecipare a questa discussione cercherò di non occuparvi troppo
Ma devo dire subito che
Purtroppo non voto tele grandangolare con cui chi mi ha preceduto ha saputo affrontare i problemi sono micro giurista mi ha detto la scuola degli Annali quindi il faro diritto anche nella convinzione che non c'è nessuna maniera del fare politica il migliore che è quella di fare il diritto
Dal momento che mi è stato più o meno assieme all'amico Carbone ne abbiamo parlato precedentemente era quello di seminare un Trentino questa golden share questi poteri speciali per dire come si inserisce nell'ambito dell'ordinamento italiano e per conseguenza nell'ambito dell'ordinamento comunitario
E io devo dire che devo chiedere un ulteriore scusa l'uditorio perché farò un discorso estremamente soft in quanto è mia convinzione che in realtà grandi problemi non ce ne sono si tratta di un istituto che risale nel tempo che trova cittadinanza abbastanza di toilette negli ambiti di alcuni ambiti societari
Perché in quella che è la sua logica applicazione
Non dovrebbe ed essere demonizzato come talvolta lo si è voluto demonizzare certi talk ci sono applicazioni di golden share che lasciano sorridere o che possono preoccupare
La prima che mi ritorni in mente e celebre le duecento famiglie pare che nello statuto della Banca di Francia alle origini vi era una clausola che diceva
E l'Assemblea rappresenta l'universalità degli azionisti è composto di duecento azionisti più forti da cui le duecento famiglie oh Dio pare anche essere contro ci fosse una certa circolazione di capitali e degli investimenti fra famiglie famiglia in fondo è una sorta di salotto
Però forse non è questa la figura migliore di golden share che possa essere immaginata
Esempi tipici nell'ambito dell'ordinamento giuridico italiano ce ne sono fino agli inizi del Novecento alle azioni a voto plurimo erano un fenomeno sufficientemente diffuso tanto diffuso che all'articolo due mila trecentocinquantuno ultimo comma del Codice vigenti si preoccupa di vietarle
Argomentando al contrario dovrei dire che salvo questo tutti gli altri tipi di azioni compartecipazioni diverse sono ammessi e questo è vero
L'ordinamento in realtà oggi immagina un dimensionamento non una figura una censura qualitativa mi spiego per parlare di golden share poi vedremo che in fondo dovremmo occuparci di golden power se non si porta in scena per parlare di golden share bisogna immaginare un ragionamento relazionale fra categorie di azioni non c'è dubbio che in un sistema di autonomia privata le società per azioni sono un fenomeno di autonomia privata i fondatori chi partecipa poi in fondo se ristruttura come vuole o almeno in una certa misura i una certa cornice si possono contrapporre categorie di azioni diverse alcune saranno privilegiate sotto il profilo organizzativo alto saranno privilegiate sotto il profilo patrimoniale
E il nel nuovo nella decreto nel decreto legislativo cinquantotto del mille novecentonovantotto addirittura le società e le azioni di risparmio sono completamente affidate all'autonomia statutaria
Perché il secondo comma dopo che il primo comma detto che possono essere messi azioni prive del diritto di voto dotati di particolari privilegi di natura patrimoniale
Il secondo comma dice che l'atto costitutivo del termine contenuto del privilegio le condizioni di limiti le modalità e i termini per il suo esercizio
Stabilisce altresì i diritti spettanti agli azionisti di risparmio in caso di esclusione dalle negoziazioni in sostanza dice
Che lo Statuto può fare ettari e gambe modellare in maniera diversa
Il fenomeno delle azioni di risparmio per cui ci troviamo al siccome azioni ordinarie azioni privilegiate una varietà di azioni di risparmio
Che si comincia ad avvicinare a quella che è la fantasia dei mercati anglosassoni le golden share saranno in una certa concezione le azioni ordinarie
Le azioni di privilegiati e di risparmio saranno di astrazione se rendono bene potrebbero essere golden share aspetti investe forse le azioni di risparmio piuttosto che le azioni patrimoniale ed azioni ordinarie il punto di vista quello che c'è di particolare nel nostro ordinamento è che c'è un dimensionamento quantitativo
Queste azioni prive di diritto di voto non possono superare una C in una una certa misura rispetto al capitale sociale cioè c'è un equilibrio fra azioni ordinarie
Azioni con diritto di voto sempre azioni senza diritto di voto in maniera un certo equilibrio precostituito che poi si estende anche all'emissione di obbligazioni non si possono emettere obbligazioni in misura superiore al capitale sociale
Promette azioni di risparmio obbligazione non è che ci sia una grande differenza quindi si vedono questi dimensionamenti che sono tipicamente quante Tipper tentativi sotto il profilo concettuale
In realtà sono sufficientemente ammesse
E devo dire ancora di più che per quello che concerne per quello che concerne la nomina di amministratori ad esempio il nostro ordinamento conosceva da tempo anche altre discipline
Articolo due mila quattrocentocinquantotto diceva che dice tutt'ora che se lo Stato gli enti pubblici hanno partecipazioni in una società per azioni
L'atto costitutivo potessi conferiti alla facoltà di nominare uno o più amministratori e sindaci
L'articolo due mila quattrocentocinquantanove dice che le disposizioni dell'articolo precedente si applicano anche nel caso in cui la legge o l'atto costitutivo attribuisca lo Stato enti pubblici
La nomina di uno o più amministratori o sindaci anche se non vi sia una partecipazione azionaria
Il secondo articolo che ho citato comincia a mostrare un golden power non una golden share il nostro ordinamento cioè riconosce tradizionalmente una cosa frequente anche in altri ordinamenti il potere dello stato di nominati amministratori anche al di fuori di una partecipazione alla società
Che sotto certi profili devo dire la verità mi sembra meno ipocrita che quello di ricordo forse delle azioni
Delle azioni a voto plurimo se uno ha un'azione a cento milioni di voti tanto vale diriga cento piglio viti voti senza fargli vestire quelle azioni su uno vuol dare al potere pubblico
La ha facoltà di nominare un amministratore scusate Saro troppo molto sempliciotto tanto vale dargli all'inutile farli investire comprare l'uno per cento il due per cento il tre per cento delle azioni diventa più coerente o almeno più facilmente spiegabile
Ora è questo o mondo della delle golden share del golden power è stato frequentemente utilizzato nell'ambito delle privatizzazioni risponde a un ha un'istanza che cercherò di dire la fine perché mi considera di ragionare più facilmente in punto di esercizio abusivo o di Steffi sì ho corretto di questo potere che credo di aver illustrato con questi esempi che trova ampia cittadinanza nell'ambito dell'ordinamento e il momento eccezionale che rientra che è stato trovato al momento delle privatizzazioni è quello di derogare se volete quella dimensione quantitativa valide visto che in fondo c'è sempre un certo equilibrio tradizionale le azioni ordinarie azioni di risparmio non è che ci possono essere tre azioni ordinarie cento milioni di azioni di risparmio c'è un certo equilibrio sì però vi circostanza eccezionale di ho visto l'ordinamento consente allo stato di nominare uno o più amministratori ben davanti a una situazione eccezionale credo che anche a Bruxelles o non si non se ne avranno se dico che le privatizzazioni sono un fatto eccezionali Ferrante una partecipazione pubblica conservatasi nel tempo davanti a una situazione eccezionale si è ritenuto di dover immettere vedremo poi cosa può significare abuso un sistema di Golden Powers in altri Paesi sono stato usati le corde cioè a in Inghilterra poi con una varietà di forme che anche piuttosto divertente hanno avuto golden share British Telecom British Gas British Aerospace Bristol il camper Wireless British Airways
In faccio hanno gli inglesi alimentato alla golden share ma siamo anglofoni diciamo golden share anche quando non c'è nessuna partecipazione azionaria i francesi sono orgogliosi hanno fatto la golden share però la chiamano siamo specifica
Forse una differenza di costumi linguistici c'è stato una ci siamo spesi fitti immersa chi tenne in me attrae in pool Ina Ras quindi vedete non c'è niente di strano del mondo la più bella secondo me è quella che c'è stata nella New Zealand era hanno fatto una categoria atto e di nazionali una categoria big per gli stranieri ma la Nuova Zelanda non è nella Comunità europea però la cosa più bella e Lucky Michea
E il chili e il simbolo dell'Ovest della Nuova Zelanda quindi c'è l'azione le azioni per lo Stato neozelandese
Ripeto la cosa non deve stupire Ras stupire la società per azioni non è un assioma è un moderno organizzativo di azione economica risponde ad esigenze mutevoli sicuramente la Compagnia delle Indie orientali nuova Foppa tutto contro più giovani ho cercato di riuscire a capire cosa diavolo fosse la fame
Se la Compagnia delle Indie Orientali olandese mi sono sobbarcato la lettura di un libro di uno svedese tradotto in inglese tengo a precisare che i due volumi
Non sono riuscito a capire della Baviera più totale come venisse gestita la Compagnia delle Indie olandesi
Ho cercato ancora di studiare la compagnia della della baia di Ozon secondo me quando si incontravano i soci della baia di Ozon con le pellicce si sparavano vicendevolmente questa era ammesso dagli statuti della società
Adesso forse non è questo il costume
Dicono
E però c'è questa formidabile varietà di modelli per poi non deve stupire ripeto che nell'ambito della società per azioni non c'è questo sistema piramidale rigoroso c'è questa varietà i modelli appunto e il nostro legislatore allora davanti a queste istanze particolari ha detto che incerto in un alcuni settori ben circoscritti
Per società individuate specificamente sono ammessi quattro tipi di poteri speciali
Faccio un'osservazione giuridica specifica subito si tratta di una norma eccezionale da interpretare in via restrittiva dunque soltanto quelle società dunque soltanto questi poteri
C'è un punto che mi parrebbe importante cosa che potrebbe suscitare tante discussione fra Dinoi in senso in ambito politico veto all'adozione delle delibere di trasferimento dell'azienda
Questo non dovrebbe significare io non amo la parola rami d'azienda che non esiste nel Codice un'invenzione commercialistica però direi che una società può tranquillamente vendere aziende una delle sue aziende
Senza bisogno di avere bisogno del vento l'azienda in questo caso sta a significare l'intera c'è una spiegazione economica abbastanza facili da capire ma non voglio soffermarmi su queste questioni specifiche ce ne sono tantissime
Si tratta sostanzialmente di tre poteri di gradimento
Più questo più la nomina di un potere di ventidue poteri di gradimento scusate di un poteri diritto ed potere di nomina di un un amministratore o un numero di amministratore non superiore ad un quarto dei membri del consiglio e adesso stiamo arrivando in fondo al dunque gradimento chiunque studi le società per azioni sa che la clausola di gradimento una cosa riconosciuto nell'ambito dell'ordinamento societario da moltissimo tempo delle società per azioni non quotate
Ma clausola di gradimento è assolutamente normale
La novità qua e che viene ammessa delle clausole per le società di gradi per azioni quotate dove solo da non molto tempo la clausola di gradimento viene esclusa anche qui quindi si tratta di uno strumento abbastanza normale
Nella cultura giusto Urmet Celestica
Certo il referente diverso
Il referente della clausola di gradimento non è l'acquisto di un'azione l'il trasferimento di una partecipazione l'alienazione di azioni ma è l'acquisizione di una partecipazione rilevante
Non è più dunque il trasferimento una persona antipatica che viene preso in considerazione e mai l'acquisizione di una posizione di potere quanto vedo per l'Italia non è una cosa nuova nelle leggi della Consob
La quella che io chiamavo oramai venti anni fa la costituzione dell'anagrafe economica è una cosa abbastanza dal mare quando uno acquisti più del due per cento di una di partecipazione in una società quotata lo deve comunicare alla Consob la la tribal sì del possesso azionario oramai è un così è un ricordo lontano
In quella concezione che vede la proprietà della ricchezza essere rilevante non va la proprietà civile gli amici commercialisti ci potranno sorridere ed essere contenti come col vedere che queste categorie
Che in diritto anglosassone risalgono a molto tempo fa cominciano ad avere significato maggiore la disponibilità della ricchezza è quella che deve essere mostrata se si vuole avere trasparenza in fondo se volete il sistema di la registrazione di tutti gli atti passa in secondo piano perché quello che conta e la sostanza quindi che allora il gradimento debba essere riferito ad una posizione di potere a una collegato a una situazione rilevante di nuovo non non suscita grande stupore anche perché sarebbe estremamente penalizzante che per ogni trasferimento di azioni anche tre o quattro come dovrebbe essere per ogni azione per ogni clausola di gradimento si dovesse chiedere le del gradimento della pubblica autorità
Che poi il gradimento debba essere dato per patti parasociali quando Coua aumentino la stessa dimensione di una di una partecipazione azionaria non dovrebbe stupire perché se no sarebbe troppo facile riduzione della somma della della norma
Vedremo fra momento perché questo fenomeno del gradimento a me non pare eccessivamente stravagante rispetto a quello che è un sistema il sistema tradizionale oppure se volete la lettura comune fermiamoci un momento alla nomina di almeno un amministratore
La legge non lo dice però direi almeno così sono portata a concludere che la nomina di almeno un amministratore di un numero di amministratori non superiore a un quarto da parte ai sensi dei poteri speciali
Sia regolato ad Easter di quello che dice il Codice qui c'è una norma di estrema importanza all'ora
Il terzo comma dell'articolo due mila quattrocentocinquantotto
Gli amministratori nominati dallo stato di enti pubblici hanno i diritti e gli obblighi dei membri nominati dall'Assemblea direi che la norma trova una e odi e confermate ribadita dalla legge perché in fondo ci si accorge che l'unico potere che resta poi all'autorità nominanti e di poter di revocare gesto come contenuto
Dell'incarico dato e ha dimostrato degli amministratori nominati dall'Assemblea la cosa mi diventa molto importante quando ragioneremo di abuso
Allora
Qual è il sistema su cui ci si dovrebbe soffermare e devo dire che anche sotto questo profilo non c'è niente di nuovo della interpretazione che io ritengo ottimale della clausola di gradimento delle società per azioni non esiste una discussione d'affari in ordine alla clausola generalmente considerata non è la nostra giurisprudenza discussa ampiamente molto a lungo
Sì
Si dovesse accettare la clausola di mero gradimento la clausola di gradimento motivato cose di questo genere alla fine si o complice concluso che la clausola di mero gradimento è abusiva
Però guardate mia convinzione che se uno statuto dice che lei è il trasferimento delle azioni è sottoposto al gradimento del consiglio di amministrazione la clausola non è nulla saranno gli amministratori che dovranno motivare l'eventuale esclusione del gradimento
Non è una tris una crisi dimmi inventata esso e devo dire che non è nemmeno una tesi mio originariamente e una crisi abbastanza diffusa ma discende da una considerazione giuridica su proprio costante l'abuso sì considera in funzione dall'ipotesi concreta
Il conflitto di interessi e in funzione nel caso concreto e in funzione del caso concreto che se si va a vedere se i comportamenti abusivo no ci può essere una clausola generale illecita una clausola sposati illecite in via generale Bannon una clausola che è abusivo in via di principio sarai lecite semmai vero è che nell'applicazione di una clausola lecita
Perché si tratta di un potere non di un diritto potrà esserci un esercizio abusivo della stessa
Quindi inutile e qui torno ai Chiostri dell'azione di diritto comunitario che faceva primo Carbone
Per vedere questa generale illiceità delle formulazioni tetti in sede di privatizzazioni dovremo andare a vedere come sono state esercitate i vari poteri conferiti e qui mi permetto di dare i due indici uno molto semplice uno che forse potrà non piacere a molti comincio dal secondo se è vero che gli amministratori nominati dalla dallo Stato hanno gli stessi poteri e doveri sono soggette alla testa alla stessa disciplina degli amministratori normali
Ricordiamoci che esistono obbligo di riservatezza nei confronti di tutti gli amministratori
L'amministratore nominato dal potere pubblico non risponde come mandatario del potere pubblico
è nominato chiaramente per la tutela di un interesse generale e non soltanto per un interesse specifico
Ma non è qualcuno che sta là dentro per riferire prendere ordini governa sulla base della sua diligenza cioè sentita in quanto nominato e sette per ipotesi il potere pubblico obbligasse ad un comportamento difforme da questo saremmo davanti a un abuso
Questo sarebbe un comportamento abusivo
Questa sarebbe un'applicazione irregolare della clausola stabiliti in sede di privatizzazione passiamo al gradimento qui la cosa è abbastanza molto più semplice
Io personalmente non ritengo essere abusivo che un consiglio di amministrazione e dica che non gradisce mio cognato in una Quentin una platea azionaria anzi sarebbe doveroso siccome non so se tutti quanti i cognati siano antipatici come mio cognato
Allora ognuno potrà giudicare in argomento però io me la sento di motivare che essendo mio cognato non ce la voglio e sia un giudici mi chiede ma perché gli direi provata conoscere capirà direttamente adesso è chiaro che io non posso fare una un ragionamento di cognati in punto di privatizzazione forse non ci saranno esempi così fragranti di inammissibilità Perotti o buono uno le può trovare quanti ne vuole di cose di questo genere
Devo dire e senza offesa la mia categoria basta che si rivolga un buon avvocato
Per trovare i motivi sufficienti per non gradire qualcuno nell'ambito della platea che deve entrare chiaro che anche i pareri degli avvocati possono essere censurati per abuso però e c'è il esiste il modello è il modello ripeto non è talmente stravagante ecco perché quando io ho sentito e ho letto tutti questi discorsi in tema di violazione dell'articolo cinquantadue dell'articolo settantatré del trattato e soprattutto la mancanza di trasparenza che la comunità
Al che la direzione comunitaria ha accusato per queste norme che io specificamente o presi in considerazione
Perché cancan sa di trasparenza
Scusate
In fondo qualunque norma e in genere sufficientemente generica per poterne considerare per poterne consentire l'applicazione storicamente valide in funzione del caso concreto
Ci sono quadri civilisti potrebbero insegnarci quanto vogliono su come le norme si sono adattate al momento contingente
Nel nostro caso è stata data è stato ha ha utilizzato un modello direi sufficientemente sufficientemente usato per consentire dando poi anche un indice forse l'indice quello che più discusso al momento moderno
Modello sufficientemente comune per riuscire a far sì che in ipotesi che non fossero concorre con quelle che sono delle finalità obiettive
Certo se sono finalità meramente subire dire probabilmente la posizione sarebbe censurabile ma quando si tratta di finalità obiettive sono spiegate non ci dovrebbe essere questione
Che quindi debba essere pretesa Priori altrimenti tracciando di mancanza di trasparenza una sorta di regolamentazione specifica
Dei casi in cui il primo la il gradimento possa essere negato mi sembra da un lato una formula inutile tutti sanno meglio di me che quando la legge e successivamente specifica porta all'eccesso di confusione
Sarebbe inoltre non hanno una situazione a storica perché non ci si può nascondere che il sistema economico una volta iniziato una privatizzazione è profondamente diverso da come era prima della privatizzazione
City giudizi devono essere dati tenendo conto della situazione sposta non su modelli stabiliti prima devo dire che forse l'unica cosa che deve avere il sushi suscitato una grossa preoccupazione
E quella finalità che stabilità alla fine e l'ultimo paragrafo del primo comma dell'articolo due della legge della legge sull'accelerazione della privatizzazione
Là dove dice che il ministro si pronunzia tenuto conto degli obiettivi in nazionali di politica economica e industriale e quelli nazionali che davanti a una fenomeno scheda e davanti a lei giudice comunitario forse ha suscitato una certa preoccupazione
Anche qua
Io e fare due ragionamenti
E la persecuzione di un interesse nazionale dove in contrasto con gli interessi comunitari in via di principio
Non c'è dubbio che la persecuzione di un interesse nazionale possa essere in contrasto con i principi comunitari anche la persecuzione di un interesse comunitario può essere in contrasto con i principi comunitari arrivo si tratta sempre di andare a vedere il caso concreto sarà da vedere se la persecuzione di quell'interesse specifico Fossa
Contrapporsi negativamente con quella che è una visione generale qui ripeto la formula sì in astratto non è censurabile
Secondo punto
E concepibile
Che l'applicazione di una formula speciale sia in contrasto in quanto debba tenere conto degli interessi nazionali sia in compone debba essere in via di principio in contrasto con quelli che sono i principi comunitari
Qui io faccio soltanto un osservazione per mostrare la incongruenza di questo ragionamento indipendentemente dalla quantità di citazioni sui comportamenti degli stati europei che allora veramente mica Celeste via fra tre ore tanto dovrei parlare
Io quello che mi domando e la cosa seguente
Il fenomeno delle privatizzazioni
Visto
Globalmente non c'è stata una privatizzazione
Si è girato un certo momento e si è detto ci sono una serie di privatizzazioni
Questa serie di privatizzazioni la si è voluta giustamente perché abbia un certo effetto un certo risultato su quello che il mercato nazionale
Perché questo mercato nazionale posso avere uno sviluppo massiccio considerata la quantità di ricchezza che era distorta del libero mercato e che adesso viene immessa sul libero mercato
Se la serie di privatizzazioni deve essere considerati in questa sua configurazione globale e pacifico che bisognerà stare accorti che questo ingresso sul mercato non sia dirompente per il mercato non sia penalizzante dell'impresa che si immette sul mercato una certa gradualità
Un certo ordine in quella che la privatizzazione concreta materiale non delle leggi ma dell'accesso
In maniera che le cose avvengano senza danno permette agli investitori né per il voto lavoratori direi che non è utile indispensabile e che serve all'interesse comunitario
Oltre che all'interesse nazionale può darsi che il mio esempio sia forse in contrasto con tutto quello che ho detto adesso fino ad adesso perché ragioni in termini generali e non in termini concreti questo forse dimostra però che fare il diritto forse e fare politica grazie
Grazie Libonati credo che dovremmo ottenere un po'di spazio il dibattito poi succede perché l'interesse di questa problematica che suscita nel pubblico sicuramente lo richiede
Alessandro allora vorrà ora la parola al presidente le pose tagliarne professor Renzo tardi
Quello che è stato il Perugia col quale abbiamo in comune non so se non sarà un dottorato all'unico dottorato nella retorica in materia di tecnica legislativa che è nato promossa nel quadro di una ricerca coordinata dal professor con capitolo dolente il caos legislativo diamo dare una risposta sarà veramente
Ma anch'io mi unisco oltreché ringraziamenti agli apprezzamenti per questa iniziativa della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Genova che credo sia molto stimolante è quella di mettere attorno a un tavolo persone che uniscono l'esperienza universitaria come esperienza di qualche un ruolo nell'ambito di grandi aziende
Del Paese
E nel mio caso l'esperienza di visitare quella di un professore di diritto amministrativo mente chi mi ha preceduto sentenze pesante
Societarie civilistico economico e l'azienda dei suoi sono presidente del consiglio amministrazione l'azienda che opera nel campo delle public utilities s'quindi in qualche modo per me naturale collocare il tema che oggi qui stiamo discutendo privatizzazione diritto comunitario Solbes altri servizi pubblici ecco su pressante servizi pubblici il tema della privatizzazione è un tema che di norma si colloca un momento dopo il tema della liberalizzazione quinti dell'applicazione ai servizi pubblici del diritto comunitario della concorrenza
E direi che da questo punto di vista si è avuta evoluzione nel campo dei servizi pubblici negli ultimi anni cinque sei sette anni di quanta se ne sia avuta il tutto tutto il secolo
Che sta per per combattersi e basti pensare appunto che all'inizio del secolo e poi fino appunto a quattro cinque anni fa tutto l'impianto e servizi pubblici era fortemente condizionato da una conformazione di tipo pubblicistico che era stato appunto voluta
Dal legislatore
All'inizio di questo secolo fino al secolo scorso inizi di questo secolo oggi può sembrare preistoria ma in fondo una società come Telecom Italia questi giorni
Con molto understatement bossoli Bonadeo non ha menzionato lui presidente per ricompensare ha parlato solo da operare ritengo parziale
Ma la società come Telecom Italia che in questi giorni al centro di un agente così rilevante sul piano azionario in fondo ha una componente aziendale
Che soltanto sei sette anni fa era addirittura un'amministrazione autonoma dello stato la senta autonoma
Dei servizi telefonici l'asta che poi confluita con nomi di Ritter l'appunto la costituzione di Telecom Italia oggi possa presto le ma sono passati pochi anni così come ha ricordato il professor rospi Etro
Gli stessi enti di gestione eviti di beni
Ma anche lei nella che nell'agenda delle privatizzazioni Magenta dove
A tempi che non sappiamo o comunque entra gente le intenzioni ancora fino al mille novecentonovantatré erano enti pubblici economici con ciò Vintilescu dentro sì per definizione la possibilità di una privatizzazione
Lo stesso avviene nel campo dei servizi pubblici locali sono servizi pubblici molto importanti come sappiamo perché sono in gioco utili disse come l'elettricità l'acqua
Per i trasporti
E questi servizi fino al mille novecentonovantasei con DPR cinquecentocinquantatré mancavano servizi una normativa di attuazione ne che consentisse la dismissione di partecipazioni di maggioranza nelle società che erogano contro i servizi pubblici a livello locale
E soltanto il comma alla Bassanini due cosiddetta legge
Centoventisette del novantasette sono state semplificate le procedure per la trasformazione delle aziende speciali sempre a livello locale in società per azioni quindi come si vede il processo è un processo in realtà molto recente da questo punto di vista
Tutto il mondo del impresa anche a queste delle public utilities avuto un o sconvolgimento dal punto di vista giuridico normativo
Nella direzione della di creare le condizioni per la presentazione tutto molto vicina molto velocemente tutto negli ultimi anni certo la linea interpretativa che presso il carbone ci ha suggerito con la sua bella relazione introduttiva credo che trovi modo di essere condivisa anche nel campo dei servizi pubblici e questa linea interpretativa appunto campo come rapporto fra privatizzazione diritto comunitario ci dice che il diritto comunitario
La commissione dei vari organi della della comunità sembrano non fare una scelta esplicita in ordine alla titolarità di diritti di proprietà delle prese e in particolare anche perché lo penso che può interessare delle imprese che esercitano servizi pubblici ma questa neutralità dice posso Carbone e io sono d'accordo è una è salita soltanto apparente perché in realtà due lo vediamo nel settore servizi pubblici la comunità in questi anni cosa ha fatto ha stabilito un percorso regolatore del mondo di servizi pubblici che imponendo appunto una serie di regole a partire per la trasparenza del delle relazioni finanziarie tra lo stato e l'impresa etero come pubblici servizi
Fino ad arrivare a obblighi di corrispondenza tra costi e ricca di quelle agente sul piano tariffario anch'esso delle condizioni economicità
Che si sono tramutate in condizione anche in alcuni casi di redditività o di profittabilità con ciò creando pertanto condizione di premessa per il collocamento sul mercato di queste imprese
Questo percorso se lo si va a vedere un attimo più analiticamente si sviluppa nella visione comunitaria per progressive selezione diciamo la prima selezione che la Commissione fa contenuto esplicitamente nella comunicazione dalla commissione del mille novecentonovantasei in questa materia è quella tra servizi di interesse generale e servizi di interesse economico generale
Mentre come è noto i servizi di interesse generale sono quelle attività commerciali no che comunque rispondono ha una finalità di interesse generale quinti sono sottoposte obblighi specifici il servizio pubblico
I secondi invece quelli di interesse economico generale sono propriamente le attività di servizio commerciale che corrispondono sempre a una missione di interesse generale ma hanno un forte contenuto di attività d'impresa
E l'articolo novanta barra due del Trattato di Roma si riferisce a questo tipo di servizi stiamo parlando ai trasporti elettricità delle telecomunicazioni delle Poste della radio dalla televisione
Ecco in tutte queste materie la commissione non richiede ricordato Carbone anche passa l'articolo duecentoventidue del trattato che queste imprese abbiano un preciso stato so oppure che siano o meno privatizzate
Però impone come puro accennato un percorso di regole applicando queste regole soprattutto a queste attività che si noti sono tutte attività sospette
Si arriva sosta sono tutte regole che attengono applicazione dei principi Gina del mercato unico se arriva però a creare condizioni certamente Diversity ambiente diciamo condizione al contorno
Molto diverse da quelle in cui questo monto servizi pubblici primitiva soltanto pochi anni fa
Tra queste regole
Con le principali si possono rapidamente riassume adesso ma prima la separazione tra le funzioni di regolamentazione e quelle di gestione sono state tout court qui ricorda prendere atto sottoscritto poi l'introduzione della nozione di Como carriera separando cioè servizio dall'infrastruttura che diventa la base per supporto diciamo per l'attività di vari operatori in concorrenza
E poi la liberalizzazione dell'attività contro l'eliminazione di tutti quei diritti speciali scusi più o se vogliamo valori produzione ai minimi termini e la loro raggruppamento in una mozione che viene definita di servizio universale
Questa nozione di servizio universale è importante perché è un po'il pendant ti una tendenza presso la liberalizzazione cioè sostanzialmente la mozione che ci richiama un po'alla quegli effetti perversi che si potrebbero derivare da un ricorso esclusivo a una logica spietata di mercato e quindi è una è una mozione di bilanciamento nella versione
Degli interessi dal punto di vista della comunità è stata applicata come noto per la prima volta nel mio novecentonovantadue nel settore delle telecomunicazioni
Il servizio universale appunto definito come la fornitura un prezzo accessibile di prestazioni minime di qualità
Secondo rispetto di principi di universalità di eguaglianza e di continuità e che devono permettere l'accesso a un insieme il minimo di servizi di qualità determinata a tutti gli utenti indipendentemente dalla localizzazione geografica
Ecco ora se si va a vedere però appunto l'applicazione dell'insieme di questi principi allevare in prese erogano
Il servizio pubblico sia a livello nazionale sia a livello di servizi locali e per ognuna di queste imprese si può ricostruire è stato anche fatto a livello di letteratura in questa materia in questi anni si possono anche costruire tutte le tappe di applicazione
Graduale di questi principi ecco la vengono fuori alcuni schemi a mio avviso e gli schermi quali sono oramai abbiamo questi tre categorie autorità regolatrice operatore infrastrutture Carter scusi ardori scusi verde mercato questi sono i tre schemi che ne derivano a questi schemi conseguono delle conseguenze
Fanno seguito le conseguenze che sono sempre di natura giuridica ma sono diverse tra di loro la prima separazione questa foto Rita deregolamentazione e autorità di gestione è una separazione di tipo istituzionale
E ha avuto nel nostro ordinamento delle conseguenze piuttosto importante negli ultimi anni perché questo processo di separazione dell'autorità di regolamentazione della corte dall'autorità di gestione ha comportato di norma la nascita di autorità di settore
Oltre autoritativi carattere generale nel campo della concorrenza ricordo Autorità delle Telecomunicazioni l'autorità per l'energia elettrica
E per per la regia e in negli ultimi tempi questo modello di nascita di otto ore si settore prestato qualche moto contro è stato criticato da cui la ripresa da qui la ripresa anche di un modello ministeriale di regolazione nel campo per esempio dal dalle Poste
Si assiste a un'attribuzione specifici specificati i poteri di regolazione al ministero delle Comunicazioni
Quindi la conseguenza dicevo è una separazione istituzionale un effetto istituzionale
La seconda un'altra conseguenza invece che deriva dal secondo schema la separazione cioè tra l'infrastruttura unica e operatori concorrenza questa dar luogo a fenomeni diciamo di gemmazione societaria
Il modello che in questi giorni è sotto gli occhi di tutti è quello dell'ENEL dove appunto si sta assistendo alla separazione tra l'infrastruttura e i soggetti che poi è nel sesso o società ciliate dalle nella che poi opereranno in concorrenza sulla rete
Ma questo modello come sapete in corso di applicazione sia pure in maniera più complessa anche nel caso delle ferrovie ecco in questa gemmazione societaria che consegue all'applicazione dello schema separazione tra infrastruttura e operatori in concorrenza dieci anni avviso una implicita premessa di privatizzazione e società infatti che io per mentre rimarrà sicuramente pubblica
è il caso dell'ENEL causa anche previsto delle ferrovie l'infrastruttura inevitabilmente gli operatori che opereranno come carta sull'infrastruttura cioè sulla senza farsi comune a tutti non potranno che convergere verso uno status giuridico comune
E questo sta al suicidio comune non potrà che essere uno Stato Santi aziende private
E mi pare che anche in questo scatti quella imposizione parlava so che ha buone verso la privatizzazione operata dal diritto comunitario invia implicita mai dichiarata anzi formalmente negata
La terza all'applicazione terzo schema è quello che riguarda la separazione appunto tra l'area riservata che quindi è un'area di sopravvivenza di alcuni diritti di monopolio per così dire cioè i diritti speciali ed esclusivi che sono poste a garanzia del servizio universale evitare della concorrenza quell'effetto che si produce nell'applicazione di questo schema
E e quello dice che apparentemente più blando bussò tutto è quello soltanto di una separazione contabile tra quelle aree nell'azienda che hanno una prevalenza vedo una prevalenza di monopolio dei diritti speciali che quelle aree delle delle aziende dell'impresa che impedisce e sono destinata alla concorrenza questa separazione contabile si fa imputando di vari costi e ricavi in relazione appunto questi contenuti di attività
In apparenza questa è la separazione più blanda dicevo però in realtà anche qui sì assiste poi partendo da questa separazione contabile tra are dell'impresa in monopolio l'ardua impresa di concorrenza una diversificazione dei regimi giuridici
Che inevitabilmente a mio avviso crea condizioni per futuri sviluppi che vanno anche verso la privatizzazione
Faccio due esempi uno di carattere generale uno più specifico esempio didatta cenare riguarda l'applicazione della normativa sugli appalti ecco voi potete sapete che una recente giurisprudenza comunitaria dalla corte di giustizia ha previsto che stabilito principio che poi una nostra giurisprudenza lancia in via di affermazione per cui una impresa commerciale controllata
Da un'impresa statale da un'impresa qualificata come organismo di diritto pubblico non è tenuto all'applicazione della normativa comunitaria sugli appalti e alle conseguenti regole pubblicistiche in materia di intenzione e di gestione delegare
Questo significa che tendenzialmente si apre una logica di articolazione di gruppo nell'impresa perché le imprese statali di servizio pubblico tenderanno a creare imprese controllate che operano nei servizi in concorrenza
Piuttosto che tenesse servizio diciamo all'interno dell'impresa madre tenteranno appunto a far respirare fare creare delle imprese figlie che operano semplicemente soltanto il settore in concorrenza per poterli liberare
Dei vincoli pubblicistici che riguardano appunto la madre gli appalti che ovviamente è una materia molto rilevante
Creando queste imprese figlie cioè delle imprese facendo questi spinoso si creano le condizioni perché diversificati regimi giuridici poi queste imprese o prima operante in mercati in concorrenza possano poi anche essere privatizzate
Un esempio più specifico
Di articolazione dei regimi giuridici all'interno del gruppo si ritrova copro nella nostra realtà di Poste Italiane Gruppo Poste italiane
Dove ad esempio la Società Posterla vietarla tra società che abbiamo in Cembra Inception prime compromessa belle pentito ma una realtà che ha che fare qui con Genova
è una società che opera Costello nell'area della concorrenza mentre Poste italiane che controllante
E maggioritaria in maggioranza devo Stella opere invece nell'aria nell'area dell'esclusiva le conseguenze sono tizio anzi hanno regimi di regolamentazione e regimi neanche tariffari diversi assi conto ci si riferisce attività svolte da Poste italiane ad esempio recapita la corrispondenza
Procurato Costello che elabora in via elettronica oppure dell'attività tipo stelle che invece offre appunto in un campo totalmente competitivo poco in questi giorni per la trimestrale comunicazione adottato una disciplina transitoria che abilita dal primo marzo Poste Italiane aprire la porta a vetri di recapito postale ancora una volta torna la separazione tra infrastruttura no
Fa struttura avete e carriera della Rete
Prevedendo che a parità di indizi ci siano perde minato prezzo comune per tutte le imprese di posta elettronica e che potranno utilizzare appunto la rete di recapito Bubbico
Non c'è il trattamento differenziato quinta all'interno del gruppo per la società Costello rispetto al posto degli atti senza una logica in cui i gruppi si articolo che si diversificano con questo andando verso
Sviluppi appunto tutti indotti in qualche modo dal diritto comunitario che poi creano anche delle condizioni di
Come dire di prospettive di vitalità autonoma deve sempre essere una volta che si siano sviluppate si conto regimi giuridici tra loro differenziato questa diversificazione insomma nell'ambito dell'impresa di pubblico servizio
Crea comportamenti operatività distinte assecondò sì il mondo di riferimento di queste imprese rimane quello dell'esclusiva quindi temono pone ma quindi anche di un servizio pubblico in senso proprio non però socialità di un servizio oppure e la sfera propria della competizione e della concorrenza
Ed è un processo di questo genere agevola la costituzione di gruppi d'impresa nell'ambito dei quali si possono può effettuare anche delle scelte di collocamento sul mercato differenziata se complessa parlando all'intero gruppo
Oddi impresa afferente al gruppo nel caso dell'ENEL sempre prospettive polverizzazione sempre
Andare in questa direzione anche nel caso un po'più di medio periodo le ferrovie questa sempre essere apposte
Le mie conclusioni convergono quindi per solo sotto il profilo sotto la colazione specifica e servizi pubblici con la prospettiva che anche questo Carbone chattato e la sua relazione introduttiva anche nel campo dei servizi pubblici gli effetti diretti ma più ancora quelli indiretti
Del diritto comunitario spingono verso una riorganizzazione dell'intervento pubblico in cui rimane fermo di principio che intervento pubblico vede ormai ridimensionato fortemente la sfera della potestà no per esercizio del potere
In senso proprio soprattutto l'utilizzo del potere come strumento di governo dell'economia la potestà ormai è potestà soltanto di regolamentazione e invece
Si creano condizioni di governo soprattutto di gestione
Delle imprese Rete che devono mirare a un equilibrio tra l'esigenza di interesse generale e l'esigenza di redditività delle imprese poi una volta create condizioni di redditività delle imprese si creano anche i presupposti in base al quale potere pubblico quindi che in questo momento ancora il soggetto di controllo può decidere liberamente in ordine ai tempi e modi di collocamento di queste aziende sul mercato
Approfitto di questo spazio di potere lasciato il preside per assumere la presidenza e Bucarest così la parola la dottor Garrone presa
La ringrazio
Manifesto la piena soddisfazione considerato l'altissima qualità degli interventi che che tanto autorevole e qualificato uditorio e quindi piena soddisfazione della per poter tutto come associazione industriali contribuire alla realizzazione di questo incontro i gli interventi che mi hanno preceduto mi intimidiscono
E quindi io mi limiterò a non trattare aspetti giuridici o tecnici ma cercare di fare un cercano di fare un punto alcuni dati sintetici il suo situazione della privatizzazione e dare qualche valutazione a partire dal primo gennaio per di quest'anno corralito azione dell'unione monetaria si è definitivamente dato corso a quel processo di integra è una del mercato unico europeo così come previsto dal Trattato di Maastricht questo naturalmente apre nuove prospettive di sviluppo per le imprese italiane
Le quali in questa fase dovranno da un lato
Espandere
I loro interessi verso rapporti internazionali non confrontandosi più solo a livello locale una buona parte di esse e dall'altro dovranno naturalmente anche affrontare nuove problematiche prima fra tutte quelle
Relative a una concorrenza sempre più vivace e in certi momenti addirittura spietata dalla metà degli anni Settanta molti dei Paesi industrializzati tra i quali anche quali europei hanno vissuto una fase caratterizzata da ritmi di Craig città modesti della produzione del reddito al tempo stesso il processo di progressiva integrazione economica in Europa e sostenuto sviluppo registrato nei Paesi cosiddetti di nuova industrializzazione hanno sottoposto l'impresa o rompere a una crescente concorrenza inizialmente l'impresa aveva reagito con difficoltà le pressioni concorrenziali a cui erano sottoposti ben più lungo periodo tuttavia emerso che esse hanno avuto al loro interno ho le capacità per affrontare le situazioni di crisi modificando le tecniche produttive migliorando qualitativamente la produzione in un processo dinamico di aggiustamento che ha rafforzato le stesse impresa è avvantaggiato Ico su fattori
Ne discende che in linea generale i processi di apertura commerciare di prevenzione dei mercati crea notevoli opportunità per la nascita e lo sviluppo di nuove impresa e contribuendo lettere mi era una crescita l'occasionale del reddito dell'occupazione che della produttività naturalmente questa avviene quando la liberalizzazione dei mercati accompagnata da un miglioramento dell'ambiente concorrenziale il quale trae origine dalla concreta applicazione delle normative per la tutela della concorrenza di cui Paesi industrializzati e i principali Paesi indico in via di sviluppo si son dotati la crescente globalizzazione dei mercati con può va tuttavia anche la necessità di una certa armonizzazione delle normative delle procedure adottate dai diversi Paesi per la tutela della concorrenza un esempio in questo senso proviene dalla crescente omogeneizzata
E delle
Suddette normative realizzata se all'interno dell'Unione europea numerosi Paesi infatti hanno già provveduto a modificare la propria legislazione nazionale uniformando le norme del Trattato di Roma
Ed hanno anche dotato le diverse autorità nazionale dei poteri di applicazione Directa della normativa comunitaria sia pure limitatamente ad alcuni articoli del trattato
In questo no Proci esso di allargamento dell'area della concorrenza l'applicazione delle normativa antitrust ha quindi assunto un ruolo essenziale contribuendo a promuovere condizioni di mercato tali da rappresentare un efficace
Le mento di disciplina dei comportamenti d'impresa conseguenza di ciò è che l'intervento pubblico dovrebbe essere limitato a singoli ipotesi in cui esso risulti veramente necessario senza introdurre in giustifica date restrizione alla concorrenza infatti intervento pubblico talvolta tenta perseguire obiettivi di interesse generale che vengono attuati con introduzione di normative che prevedono vincoli al con rammento degli operatori economici il cui effetto complessivo
Risulta essere quello di una politica di protezionismo che va a tutto danno del libero mercato e del consumatore la constatato purtroppo che questo intervento che fino allo scorso decennio era stato di tutto rilievo ha provocato effetti distorsivi per l'attività delle nostre impresa le quali nei confronti degli altri concorrenti soprattutto di quelle europee si sono sempre trovati a operare in condizione di svantaggio e in questo nuovo scenario rappresentato dalla globalizzazione dei mercati e dalla cresciuta concorrenza dell'impresa e che deve parlasse di privatizzazione la Confindustria un documento paventato né luglio del novantadue dal titolo privatizzare una condizione per lo sviluppo nel definire gli obiettivi le procedure e gli strumenti per una politica delle privatizzazioni abbia tenuto a precisare che le privatizza ogni erano allora in Italia una condizione indispensabile per rimettere in moto lo sviluppo Ribera le energie del Paese per cercare un vero mercato dei capitali e per concorrere a risanamento dalla finanza pubblica a questo po'apposito pare opportuno soffermarsi brevemente sullo sviluppo del processo delle privatizzazioni nel nostro Paese il quale si è svolto principalmente in tre fasi successive il processo ha preso avvio nel novantadue con la presentazione da parte se l'allora ministro del Tesoro Barucci del libro verde sulle partecipazioni statali nel piano del Tesoro gli obiettivi principali delle privatizzazioni riguardava principalmente il miglioramento dell'efficienza nella gestione delle in preda privatizza dare l'accrescimento della concorrenza sui mercati la promozione dell'internazionalizzazione del sistema industriale italiano l'adeguamento ai crescenti vincoli comunitari in materia di aiuti di Stato ed inoltre mo'come obiettivo secondario residuale la riduzione del debito pubblico oltre a questi era stata anche affermata l'esigenza di favorì la diffusione della proprietà azionaria
La convinzione con mercato borsistico vasto ed efficiente rappresentasse un essenziale strumento per promuovere e sostenere lo sviluppo economico dell'impresa
La seconda fase ha riguardato la definizione delle modalità operative per la cessione delle imprese pubbliche già nell'agosto del novantadue con la legge trecentocinquantanove si era proceduto alla trasformazione come è stato ricordato di ieri
ENI ENEL linea delle principale banche pubbliche dai implica società per azioni
Questa trasformazione ha così consentito la collocazione sul mercato di tali aziende poi si sono avuto una serie di leggi successive tra le quali la quattrocentosettantaquattro del luglio novantaquattro la quale ha rivestito un ruolo preminente in quanto da una parte ha fissato le regole tecnico-operative per procedere all'effettiva collocazione sul mercato dell'impresa e dall'altra ha identificato le attività che doveva essere cedute per prime e ha definito la destinazione dei proventi delle privatizzazioni
Per ciò che riguarda i servizi di pubblica carità invece si era stabilito che la privatizzazione dovrà essere preceduta dalla traduzione creazione di Authority col compito di attribuire le concessioni fissare le tariffe e controllare la qualità dei servizi offerti dalle aziende da privatizzare
La successiva legge quattrocentottantuno del novantacinque ha proceduto quindi alla creazione dell'Authority per le telecomunicazioni
L'energia elettrica per il gas ponendo le basi per l'avvio del processo l'ultima fase ha riguardato la collocazione vera e propria delle imprese sul mercato
Da un punto di vista quantitativo tra il novantadue novantasette sono state effettuati in Italia cessione al mercato di quote di aziende pubbliche per un ammontare di levante quasi cento mila miliardi le cessioni hanno riguardato importanti prese di proprietà del Tesoro come tele commina limite Liri come Comit e Credit il vano opinione e delle nel novantotto nel quadro internazionale il processo di privatizzazione ha generato centoquaranta miliardi Di Tolle in proventi con centottanta operazioni di grande dimensione e i comparti maggiormente interessati sono state le tele comunica zioni per i cinquantuno due per cento degli introiti l'elettricità per i quindici il gas e il petrolio per l'undici e il credito per il dieci in questo panorama il nostro Paese ha realizzato più del dieci per cento di tali introiti mondiali con cinque un per tanti cooperazione ricade in Italia è stata nel periodo novantadue novantotto uno dei Paesi OCSE in cui sia maggiormente privatizzato insieme a Francia Regno Unito a ossia il Giappone
In generale se da un punto di vista quantitativo le privatizzazioni hanno dato buoni risultati sotto il profilo della riforma della regolamentazione dell'apertura alla concorrenza gli effetti sono stati secondo noi insufficienti infatti non sempre il collocamento sul mercato di quote di capitali di società pubbliche ha corrisposto un'effettiva privatizzazione intesa come alienazione del controllo da parte del settore pubblico
Così ad esempio il tesoro controlla ancora la maggioranza delle azioni dell'ENI
Mentre dei ventiquattro mila cinquecento miliardi complessivi reperiti dalla privatizzazione ritiri sotto solo sedici mila miliardi corrispondono a un'effettiva cessione di controllo
Inoltre in molti casi lo Stato ha ceduto il controllo non a privati ma banche pubbliche a fondazioni bancarie che si collocano per adesso prevalentemente nella sfera di influenza dei poteri pubblici
Da questo processo inoltre per il momento sono rimasti sostanzialmente strani Imone Poli nel settore delle Pubblico alterità dei servizi di rete settori che nell'economia italiana sono particolarmente importanti
Messi in luce questi importanti aspetti del problema è importante ribadire gli effetti di una politica di privatizzazioni che lì che gli effetti di una politica
Di privatizzazioni acquistano particolare rilievo quanto rappresentano lo strumento per conseguire un panorama concorrenziale dei mercati
Nei casi in cui la semplice liberalizzazione degli accessi agli stessi non sia sufficiente
Ciò avviene nel situazioni
Che ho descritto di impresa operante in situazione di monopolio legale infatti la dismissione di Palin prese se accompagnata da un avvio
L'abitazione societarie delle stesse effettuata preventivamente può promuovere raggiungimento di un'effettiva ed efficace concorrenza dei mercati infatti
Costante sul punto non manchino posizioni divergenti quanto più anche la concorrenza che si unisce a realizzare nel mercato tanto minore risulterà la necessità di una regolamentazione dei comportamenti economici dell'impresa
Quest'aspetto assume fondamentale importanza nell'ipotesi premeditazione delle grosse Folding pubblica in questi casi infatti quanto più risulterà articolata e diversificata l'organizzazione societaria
Tanto più potrà consentire in alcuni casi una dismissione separata delle singole società possedute contribuendo direttamente a detta minare una maggiore articolazione proprietaria della struttura e un contesto complessivamente più favorevole ad un'evoluzione concorrenziale dei mercati nel nostro Paese la tradizionale presenza di un esteso intervento statale nei servizi di pubblica utilità trasporti telecomunicazioni energia elettrica difesa
Attuata in diverse forme traeva e come si è visto tra ancora oggi origine principalmente dalla particolarità delle condizioni tecniche ed economiche dall'attività stesse nonché dagli interessi del molteplici parti in causa tali condizioni per lungo tempo sono state ritenute tali da escludere la possibilità e l'opportunità stessa di una configurazione concorrenziale dei mercati
Negli ultimi anni tuttavia l'evoluzione della domanda l'avanzamento del processo del progresso tecnologico soprattutto il progetto il processo di privatizzazione hanno indotto cambiamenti sostanziali relativamente alla tipologia e alla modalità di erogazione dei servizi
In particolare il superamento degli stessi vincoli economici e tecnici connessi all'unicità delle infrastrutture di rete ha comportato l'apposito ma di una complessiva ridefinizione dei mercati determinando in numerosi casi le condizioni per lo sviluppo di un'effettiva concorrenza
è utile ricordare su uno degli aspetti più importanti che hanno portato necessariamente alla privatizzazione in Italia dell'impresa a partecipazione statale le norme del Trattato di Roma vi entrano in linea di Sipio salvo alcune eccezioni di aiuti di Stato all'impresa gli organismi della Commissione europea hanno da sempre ritenuto che gli apporti dello Stato italiano ai gruppi dell'impresa partecipazione
Dovevano essere considerata a tutti gli effetti delle vere e proprie sovvenzioni in quanto tali infatti le sovvenzioni sono state ritenute elemento di distorsione della concorrenza equiparando le sostanzialmente a forme di protezionismo culto
E quindi di fatto incompatibili con una disciplina che si vuole trasparente e non falsata
A questi elementi si devono poi aggiungere le politiche le politiche di sostegno determinati settori
Ritenuti di interesse strategico delle economie nazionali che negli anni sono state perseguite indifferenti mondi mentre gli anni Sessanta e Settanta questi aiuti assumevano l'aspetto di sostegno a settori in perdita perché in declino
Negli anni ottanta da ancora oggi in alcuni casi si tratta piuttosto di contributi alla ricerca in settori avanzati dove appare molto difficile tracciare con precisione una linea che discrimini tra ricerca teorica o di base è vero e proprio sviluppo dei prodotti in questo senso il nostro mercato se pur dotato di un sistema imprenditoriale straordinariamente vitale in passato si è trovata ad affrontare le nuove sfide internazionali in condizioni precarie a causa delle limitazioni dovute dallo spazio esorbitante della proprietà pubblica e dalla forma familiare dell'impresa un sì tema nel quale il controllo dell'impresa era e forse ancora oggi un valore prioritario rispetto all'impresa stessa
Ne è conseguito che la crescita economica che era consentita dalla capacità di creare iniziative nuove e di trovare nuovi spazi di mercato è sembrata trovare un limite laddove la struttura finanziaria dell'impresa e pubbliche o private la loro compagine azionaria avrebbero dovuto trasformarsi il processo delle privatizzazioni
Che non è ancora concluso deve pertanto considerarsi positivo in questo nuovo scenario anche il mercato finanziario dovrà evolversi assumendo un ruolo diverso e nuovi compiti rispetto a quelli del passato le banche infatti dovranno esercitare un'azione propulsiva dello sviluppo del mercato finanziario al servizio dell'impresa acquisendo la visione strategica e la capacità tecnica per svolgerla quando si parla di privatizzazione ebbene anche raffrontarsi con l'esperienza di altri Paesi che nel recente passato hanno affrontato analoghi processi
Un esempio evidente quello del Regno Unito che negli anni Ottanta vissuto un processo del
Di trasformazione della propria economia
I tratti fondamentali dalla politica industriale di quegli anni infatti hanno riguardato il vasto programma di ripresa di privatizzazione l'apertura al capitale straniero le scelte di fondo che hanno condotto a tali intervento sono state le molteplici e tra loro collegate il miglioramento dell'efficienza del sistema la riduzione del fabbisogno finanziario dello Stato nonché la creazione da forma di capitalismo popolare attraverso tanti nuovi piccoli azionisti is lo menti adottati per attuare tale intervento sono stati la vendita delle qui vita pubblica privati le bene nazionalizzazioni la rimozione di restrizioni legislative in materia di concorrenza liberalizzazione o di regolamentazione
E la cessione in appalto in concessione ad operatori privati dalla gestione di servizi di pubblica utilità petrolio gas acciaio elettricità te le unica azione i trasporti pur mantenendo in molti casi i poteri di controllo sulla loro struttura proprietaria anche sulla conduzione condizione operativa
A ben vedere comunque nell'esperienza britannica la privatizzazione non è però coincisa con lo smantellamento di qualsiasi forma di regolamentazione o controllo delle Stato sui servizi di pubblica utilità alcuni d'sì infatti sia per la loro importanza sociale sia per le particolare condizioni strutturali del mercato hanno necessitato di una supervisione da parte dello Stato il quale vi ha provveduto creando delle agenzie di controllo
Direttamente collegata al ministero dell'industria tornando al nostro Paese le privatizzazioni per esempio delle peculiarità che sono proprie del nostro sistema e che naturalmente non possono essere poste quale termine di paragone con quelle gli altri Paesi tuttavia un aspetto che sicuramente e comune a tutti e il processo di globalizzazione che è indicata in precedenza a a cui nessuno state nessuna impresa può sottrarsi delle società che si globalizzato l'ancoraggio dei soggetti economici e la loro attrazione dipende dalla capacità di mettere a disposizione di ogni investimento fattori di qualità eccellente
In questo senso l'equilibrio valutare raggiunto con l'ingresso nell'Euro può sicuramente sono un formidabile punto di partenza per la creazione di nuova ricchezza tale equilibrio tuttavia non deve essere rivolto solo al servizio di logiche puramente monetari Ski che dovendo avere anche alte per i Rita che sono importantissime quale lo sviluppo la crescita imprenditoriale e l'occupazione sarà all'interno di questo nuovo contesto che le privatizzazioni andranno a concludere i loro effetti gli imprenditori
Voglio dimostrare con i fatti di non volere più protezione privilegi perché solo stando sul mercato con le proprie forze capacità si avrà la credibilità necessaria per pretendere finalmente il cambiamento delle regole
A questo proposito voglio solo ricordare per quanto riguarda la nostra provincia che vi sono settori produttivi che egli oggi
Hanno dato concreti sensibili segni di ripresa come settore delle alte tecnologie per citare alcuni da Marco ieri sera otto sta quelle da attività portuali del di tale tessuto delle piccole e nuove impresa guai ad attardarsi
Vi sono opportunità che vanno colte
Per tempo Penon la loro decadenza grazie
Grazie questa bellissimo intervento che chiude la tavola rotonda
Sì dal pubblico se ci sono domande interventi che penso che siete stati stimati vedo l'onorevole della forse potrebbe prenderla farà telefonico il microfono all'altro odio
Ma io sono grato all'università all'Unione industriali di Genova per questo incontro perché ora la verità ascoltato delle relazioni molto utili e molto approfondite vorrei
Riprendono a cose che ha detto il professor Libonati quando al termine del suo intervento
Ha ricordato che spesso parlando o di diritto si finisce
Per fare anche politica allora io che faccio politica vorrei introdurre nella dibattito di questo oggi alcune sintetiche riflessione per capire
In che modo in quale maniera gli uomini di diritto possono Cirio starci a capire e a svolgere al meglio il compito che in questo momento ha davanti il nostro paese
è vero le privatizzazioni in parte fino al mille novecentonovantadue che un anno storico per l'Italia il novantadue se l'ha ricordato pertanto nel febbraio novantadue abbiamo sottoscritto gli accordi di Maastricht nel settembre novantadue ci fu quella venosa valutazione della lira e l'inizio la politica di risanamento nel nostro Paese l'avvio anche per la politica delle privatizzazioni io ritengo che
Ad oggi sia necessaria una riflessione sulle prime la situazione su come non tanto si sono svolte nelle loro modalità tecniche ma come si sono fatte talune privatizzazione perché
Il luogo comune in qualche modo ricordato anche dal professor Grosso assieme ad altre questioni il luogo comune imposto da una visione
Monetari Istica da una logica di finanziarizzazione del sistema che purtroppo addominale il governo in questi ultimi anni ha voluto che si privilegiasse le comunque il dato di fare cassetta quando si parlava delle privatizzazione però c'è caduto di registrare che avendo perduto la Telecom avendo incassato ventiquattro mila miliardi la stessa azienda nemmeno centonovantasette aveva un cash flow netto di quindici mila miliardi quindi questo discorso del fare cassetta molto spesso non è stata praticato in maniera
Molto avveduta così come il discorso di renderà di fare le prime abitazioni prendere mercato più efficienti e non sempre è stato così in questi anni anzi a Monopoli pubbliche si sono sostituiti monopoli privati quindi una riflessione
Su questa ideologia delle privatizzazioni io credo che si debba fare si debba fare con i piedi per terra perché l'altra premessa mi pare che sia la tipicità del nostro sistema
Economica e produttiva perché
Io lo dico avendo il massimo rispetto del ministro Ciampi che è stato mio Presidente nella esperienze avuto di uomo di governo ma l'asse o ma del ministro Ciampi non sta funzionando l'idea cioè di risolvere problemi al nostro Paese riducendo i tassi di interesse perché con la riduzione dei tassi di interesse l'allineamento a quelli tedeschi
Ci sarà la ripresa degli investimenti e conseguentemente alla produzione di occupazione non si sta rivelando una realtà del nostro Paese
Perché perché l'altro paese un paese diverso dagli altri Paesi e qui si inserisce il discorso delle privatizzazioni e questo è un Paese dove niente allora il dottor Garrone agli anni Ottanta quando si parlava di privatizzazioni sembra a chi gli imprenditori fossero disposti imprenditori private compare tutto e adesso abbiamo visto che ci sono dei problemi di risorse finanziare e ci sono dei problemi anche di volontà di acquistare perché come ha detto il sottosegretario Pizza
Settimana scorsa risponde Dante Palanza e guardate che quando si fanno le privatizzazione in Italia e non c'è molta coda dietro la porta di imprenditori che vengano e intendono e intendono investire poi c'è un sistema finanziario che è quello che è che è quello che le battute borse locali non ci sono le fondazioni bancarie che secondo la mia opinione dovranno essere normale samba sono già state penalizzate dalla grande stampa da grande padronato non si sa bene perché ma è così ma è così voglio dire è una realtà i fondi pensioni non si capisce bene perché non decollano nel nostro Paese come tutti sanno perché così ma nessuno bravo a parlare e quindi questa anomalia del sistema Italia si perpetua e si continua a non capire e senza un sistema finanziario modernamente organizzato è inutile immaginare un rilancio del sistema produttivo e quindi siamo in questa condizione siamo un Paese diverso la grande impresa da il dieci per cento di ricchezza entrano i prodotti a non è novanta per cento dato dal piccole-medie imprese e le piccole e medie imprese nel sistema dalla moneta forte dove ci tocca di competere adesso sono e saranno secondo la mia opinione in gran difficoltà in grande difficoltà quindi secondo quello che a me è parso di capire ma vorrei chiederlo agli studiosi del diritto professori che Anna eh
Certo che c'è un problema che ci può in qualche modo aiutare anche l'Europa al diritto comunitario erano tutte queste cose ma ho l'impressione che in tutto questo sforzo che si è fatto anche questo oggi per capire quale all'interno di riflessione critica su come farle prima
Situazioni e non si sia detto una parola chiara ma non lo dico guardate come parlamentare di opposizione lo dico come rappresentante del popolo affezionate destini di questo Paese cioè che in questo Paese da troppo tempo essendo molto
Do attirati attenti alle questioni finanziarie all'ideologia dei parametri di Maastricht perché noi i parametri Marti che sono diventati la religione in questo Paese io non li disconosco ma dico che se novantadue anziché i cinque il rapporto del PIL su
Non sul prodotto interno lordo se il tasso di adesso avessero inventato gli uomini di governo di allora altri parametri e probabilmente non sarebbe cambiato nulla quindi alla Regione dei parametri di Maastricht a mio giudizio ci sta alleviando nelle e ci sta facendo dimenticare che tutto quello che si è discusso che storici senza una capacità di protagonismo del governo dei proiettori personal ricerca di un nuovo modello sig. poi verso una politica industriale che sembra mancare da troppo tempo in questo Paese che sembra una camera troppo tempo in questo Paese ogni sforzo per vedere come fare al meglio le prime agitazioni nel secondo me potrebbe essere
Soccombente potrebbe accadere quello che non sono provocatoria ma e qualcheduno dice che sta accadendo e cioè che non esiste reciprocità perché i vari settori noi stiamo subendo le si attiva subendo l'iniziativa di compratori stranieri è successo nel settore formazione estivo nel settore dell'alimentazione è successo nell'accrebbe l'impiantistica sta succedendo nel sistema bancario perché non c'è un caso di banca nostra che vada a comprare pezzi di sistema bancario all'estro ma ci sono banche straniere che stando entrando da protagonisti d'Italia e allora chiedo ma è questa cosa qui vera o è un'impressione di alcuni secondo la mia opinione e alla questione centrale che abbiamo di fronte senza una politica industriale qualunque essa sia la decide al governo tradisce dalla maggioranza radici ed assieme a un poliziotto assieme le forze imprenditoriali più avvedute ma senza una linea di conduzione senza degli obiettivi definiti a livello di difesa di ciò che deve essere difeso all'interno di economia globale è un'impressione che ci ci atterremo a vendere pezzi di apparato un po'per tappare i buchi finanziari un po'per obbedire alle spinte della comunitari diventando in prospettiva sempre più povere in una logica in cui
Essendo in un Paese in cui siano a Capriano nostra potere in questo momento COMU il da il del popolamento il degrado quotidiano e comunque garantito che arrecano alla pace sociale perché sindacati e sono protagonisti del governo di questo Paese ecco io so preoccupato di questa condizione per credo che un discorso serio sulle prime
L'azione debba essere ripreso debba assolutamente sorpreso rifuggendo dagli estremismi di chi ritiene che con le privatizzazioni si risolva tutto e neppure ricadere in un passato nel quale io sono convinto che impresa pubblica abbia avuto grandissimi meriti una storia di questo Paese grandissimi meriti questo questo parere però senza ricadere nella parere dei nostalgici che rimane che ritengono qualche volta che tornare indietro sarebbe il toccasana di tutto
Ci sono altri interventi
Sì
Allora ti pregherei di no io devo solo chiudere per ringraziarvi ancora una volta soprattutto tutti voi che siete rimasti signor Fini subendo anche un freddo terribile di questa sala anche di questo vi domando scusa vi ringrazio della pazienza ivi dell'attenzione con la quale Burke voluto seguire questi no grazie di cuore