"Distretti industriali e sviluppo del Mezzogiorno" - org. da Alleanza Nazionale (c/o sala conferenze di Palazzo Marini, via del Pozzetto, 158)

Ringrazio tutti di essere denunciato e di partecipare a questo convegno che appunto molto significativo convegno che Alleanza nazionale dedicata ai distretti industriali e lo sviluppo del Mezzogiorno
Io ringrazio e tutti i partecipanti e vorrei dare anzitutto devo scusare gli onorevoli CELTA e il senatore Maceratini onorevole Selva impegnato ahimè nella campagna lembo all'ottavo giro
Per il comune di a Rovereto questo Paese che fra l'altro a tante risorse da spendere anche discendere neanche l gli appuntamenti elettorali
A cascata ora a diffusione per cui abbiamo anche siccome fra l'altro Rovereto in una regione a statuto speciale
Abbiamo anche dopo aver fatto le elezioni a Bolzano anche e ameranno adesso abbiamo sganciata dalle elezioni rimarrei Monsanto anche il ballottaggio solo Rovereto quindi volesse evasi scusa
Ma non può essere presente lo stesso
Il senatore Maceratini che ed indisposto e quindi per l'onorevole Selva parlerà il vice presidente della commissione Attività produttive della Camera onorevole prassi per portare il saluto del Senato del gruppo di AN al Senato parlerà il senatore Alfredo Mantica
La parola all'onorevole era sì
Grazie caro Armani
Grazie a voi per la vostra presenza per l'attenzione a questo tema
Come ha detto Armani porto il saluto del presidente del gruppo di Alleanza Nazionale alla Camera dei deputati
Onorevole sembra che appunto impegnato a sostituire coi tra l'altro anche il presidente Fini nella chiusura della campagna elettorale amministrativa a Rovereto
Volentieri oltre al saluto al nome del gruppo dei deputati
Vengono a sottolineare l'importanza di questo convegno quale responsabile per la politica industriale ed energetica di AN
Il mio ufficio a intenzione proprio sull'argomento Bindi preparare un altro convegno nazionale
Per il prossimo autunno e ciò per far emergere adeguatamente su un piano nazionale e e speriamo anche su un panno evolutivo quello che certamente emergerà Giarda questo convegno così opportunamente direi anche tempestivamente organizzato dagli Amici Armani e Bono
E si tratta dei fare emergere come dico adeguatamente aspetti di una realtà produttiva finora Trust
Storica corrente e che invece a nostro avviso deve evolvere in maniera sempre più strutturata
Al fine di aumentare la competitività del sistema Italia
Proprio ieri
Nella severa e vigorosa relazione il il governatore della Banca d'Italia Fazio che abbiamo ascoltato insieme alla collega Armani che ad altri illustri amici
E ha fatto riferimento esplicito ai temi di questo convegno le piccole in prese ha detto Fazio da sempre costituiscono un punto di forza del nostro sistema produttive produttivo
E se sono flessibili nell'organizzazione
Vanno rimossi perciò i vincoli fiscali che ne limitano la crescita dimensionale
Ma il governatore Fazio è andato ancora più nello specifico dicendo
Nei distretti industriali le imprese minori però vanno la possibilità di fruire di alcuni vantaggi della grande di l'informatica può allargare i confini del distretto può portare ad una riorganizzazione su scala nazionale delle relazioni tra impresa e tra settori
Da essa può discendere un aumento dell'efficienza dell'intero sistema economico e ancora Fazio ha sottolineato le piccole imprese e il Mezzogiorno possono trovarsi possono giovarsi grandemente di questi avanzamenti
Quindi ripeto questo convegno ai pregio per la tempestività
Ma AN intende andare oltre in quanto il nuovo Stato nazionale delle autonomie
In cui l'unità del Paese deve contare pur in un sistema federalista deve prevedere anche per AN una strutturazione di partito che colleghi la politica industriale generale di tutto il Paese
Con le diverse realtà produttive locali
E quindi proprio sottolineiamo volentieri questo passaggio che è un passaggio che ha riflessi anche strutturali nel sistema organizzativo interno
Di AN
Un recente studio del CNEL ha rilevato che oggi possono individuarsi ottantacinque distretti industriali opportunamente Mel
Pieghevole degli organizzatori si fa riferimento a questa ricerca del Crimella
Oggi in Italia dunque possono individuarsi ottantacinque distretti industriali ciascuno dei quali per fatturato e occupazione equivale ad una grande industria all'estero
Hanno Grande industrie non hanno in genere le piccole specialmente in Europa ma anche negli Stati Uniti ovviamente quel sistema della piccole e medie industria che così positivo
E così flessibile e così capace di adeguarsi ai diverso i mutamenti della dinamica economica
Bisognerà che rapidamente queste realtà assumano una identità che oggi non hanno pur essendo per essi da un decennio presenti alcune disposizioni di legge
E possano realizzare un maggior dinamismo collaborativo al loro interno al fine di una più aggressiva e dilatata proiezione sui mercati esteri
Illuminante al proposito è il volume pubblicato l'anno scorso dal Mulino
Del professor Marco Fortis dell'Università Cattolica e responsabile dei settori innovativi della Montedison che porta il significativo titolo
Il Maiden in Italy in quanto appunto fa riferimento alla nuova realtà dei distretti industriali proiettati sui mercati mondiali
Recentemente Alleanza nazionale in sede di discussione
Della decreto legislativo sul mercato per cassa ha sostenuto la tesi che il distretto industriale deve assumere una carriera per Istica giuridica tale da poter contrattare globalmente il prezzo e le quantità di acquisti del gas necessario alle diverse produzioni le imprese nel distretto de Bonheur rafforzare la loro posizione di acquirenti nei confronti sia dei produttori sia soprattutto come nel caso del gas
Degli importatori
A tal fine la rottura del monopolio del gas si presenta come elemento essenziale per l'abbassamento dei costi e la libertà di accesso alla materia prima
Tale tesi Alleanza Nazionale aveva sostenuto anche in sede di apertura del mercato elettrico purtroppo per ora con limitati risultati a causa del persistere
Delle posizioni statalisti che dell'attuale governo di centro sinistra
A tal riguardo non esco credo dal tema
Se ricordo che lo stesso Einaudi
Era contrario alla trasformazione dei monopoli pubblici in monopoli privati
Essendo quest'ultimi naturali poi prevede la ricca tori sul libero mercati e quindi riteniamo necessario che se ad un certo momento si passa alla privatizzazione questa avvenga in regime in cui vi siano più soggette che operano e non che vi sia un soggetto che prevalga soprattutto in posizione di di abuso da posizione punto dominante
Non ritengo di dover dire altro io spero di rivedere tutti i loro ancora ad un ulteriore svolgimento di questo tema così opportunamente aperto dai colleghi
Bonnot
E dalla collego a Piero Armani e rinnovo i saluti a titolo personale oltre naturalmente a quelli dell'onorevole presidente del gruppo Selva
Grazie ora si prima di dare la parola
Alla senatore Mantica perché porterà i saluti del gruppo pop senatoriale via vorrei ricordare che il ha mandato un telegramma il presidente della provincia di Catania onorevole Nello Musumeci
Spiacente di non poter presenziare al convegno nazionale su distretti industriali sviluppo del Mezzogiorno causa impegni istituzionali precedentemente assunti l'occasione mi è gradita per portare i saluti e vorrei anche ricordare che a sostituire il presidente Billè il presidente della Confcommercio Billé glieli tuttora Giuseppe Tripoli ma il presidente Billè il signor arrecato così cortese di mandarci una lettera in cui dice plaude all'iniziativa
Di Alleanza Nazionale ritiene infatti in tema di particolare interesse anche per le interrelazioni esistenti fra produzione e distribuzione nell'ottica di uno sviluppo integrato e funzionale del territorio quindi abbiamo anche questa ammissione del presidente Billé la parola al senatore Mantica
Buongiorno io il porto i saluti del senatore Maceratini chiara
Un piccolo problema
è un saluto voglio dire non formale il mio perché questo argomento
Come dire rientra negli interessi specifici sia perché l'espressione di una realtà quale quella di Monza e della Brianza
Che vive direi
Da molto tempo questa realtà di un distretto industriale
Che per quanto riguarda Monza e la Brianza la collocazione alle locomotive delle regioni europee alla pari
Di altre realtà tedesche e francese
Secondo perché ho seguito con grande interesse il lavoro di Fortis che ha citato l'amico Rasi
Che era partito devo dire da un presupposto leggermente diverso per poi arrivare alla conclusione
E alla identificazione dei distretti industriali era partito proprio dallo studio del made in Italy
E dalla cercare di capire quali erano le ragioni del successo
Del cosiddetto made in Italy fino ad arrivare ad allocare geograficamente
Dei strutture produttive del made in Italy
Cosa che peraltro a qualche riflesso
Ritiene che quest'area geografica in grosso modo corrispondeva alleare di successo
Diciamo della lega o se volete della contestazione del nord e del Nord Est nei confronti delle strutture centralista
E infatti arrivava delineare confini che si fermavano nel Piemonte nelle province di Biella e di innovare non andavano oltre
Occupava tutta la Lombardia e il Veneto comprendeva il nord delle miglia fino a Massa e Carrara comprendendo anche la produzione e lavorazione del marmo all'interno del made in Italy così come delle miglia arrivava Sassuolo per tutta la zona di produzione delle ceramiche
Fino alla zona di Pesaro del mobile e dell'industria meccanica individuando nel Sud poche realtà
Come il distretto materano del salotto piuttosto che il distretto del sughero in Sardegna
Ma facendo questa ricerca e credo che questo sia uno dei motivi per cui Alleanza nazionale a questo fenomeno deve stare particolarmente attento
Si verificava anche che il distretto industriale o meglio il sistema complesso dirette
I semilavorati e prodotti finiti che costituiscono poi il distretto che ha una sua omogeneità anche di prodotto
Era strettamente collegato alla storia e alla cultura di quella realtà di quella regione
Vale a dire non erano e non sono i nostri distretti avulsi nati per caso o per programmazione voglio dire di governi centralisti ma sono nati in realtà che da secoli coltivano
Il senso dell'imprenditorialità il senso del rischio la capacità evidentemente anche legata ad alcune fortunate infrastrutture o materie prime non a caso molti di questi distretti nascono attorno ai corsi d'acqua che furono i primi produttori di energia
E
Questo credo debba darci un insegnamento un messaggio anche per quanto riguarda il Mezzogiorno perché occorre evidentemente
Se si vuole come io credo doveroso puntare sui distretti allora puntare anche su quella che è la storia la cultura e la capacità che certamente esistono nel Mezzogiorno in materia
L'altro discorso che riguarda i distretti
Io non so caro Rasi sei distretti hanno bisogno di leggi io credo che abbiano bisogno molto di poter fare
Forse più che di leggi hanno bisogno di avere meno leggi meno vincoli meno burocrazia
Meno voglio dire Cabbia entro le quali vengono chiuse
Perché purtroppo dobbiamo anche dirlo ma questo per comprendere meglio la realtà del nostro Paese e poi sfuggire poi alle gabbie ovviamente sì ricorrono a forme i rapporti di lavoro che per certi versi non sono accettabili ma che diventano accettabili nel momento in cui sono le uniche possibilità che esistono per mantenere flessibilità del lavoro
Per mantenere alti indici di produttività la capacità di essere innovativi sul piano tecnologico
Io ricordo ad esempio lo dico spesso che il settore la Liniero del Biellese
Conobbe una forte crisi circa dieci o dodici anni fa
Lancio e inventò il fresco di lana
Che un prodotto nato dell'industria Bellese di alta innovazione tecnologica che ha conquistato i mercati quindi voglio dire c'è anche una grande capacità di ricerca e di innovazione all'interno dei distretti
Voglio ricordare il distretto della sedia di Marzano di Udine
Che è una grande realtà simile a una grande multinazionale che controlla il mercato europeo della sedia
E che è conosciuto non solo per la Fiera che fa la famosa fiera della sedia di Udine ma per l'istituto di formazione professionale che ha costituito per la capacità di aver creato un istituto di comunicazione sul piano internazionale cioè di rendere quei servizi di formazione di comunicazione che sono fondamentali per i distretti
Questo e chiudo questo velocissimo saluto per dire anche che nel distretto e nella capacità del distretto
Occorre puntare perché molte volte troppo spesso lo sentiamo anche in Parlamento nelle nostre aule si sente parlare di piccole di media impresa
Non dico con disprezzo direi una brutta parola
Però come se questa nostra realtà di piccola e media impresa ci allontanasse come dire dall'Europa
O dalle grandi opportunità che oggi possono a livello internazionali il distretto dimostra che la piccola e media impresa in Italia e vincente in quanto è strettamente collegate correlate ai come il sistema e potenzialmente capace di esprimere fatturati numero di dipendenti capacità innovazione paragonabile ad alcune grandi multinazionali il problema è che se vale in crisi la FIAT ne parlano tutti i giornali se va in crisi il distretto della sedia di Marzano che pure occupa più di dieci mila dipendenti siccome tutto formato da aziende di sei sette otto dipendenti non è un problema
Quindi il distretto è io credo un modello tipicamente italiano non a caso Fortis avuto molte richieste
Sia dagli europei che dagli americani per capire le ragioni del successo dei distretti italiani io credo che sia un modello organizzativo economico di risposta del sistema italiano ai grandi problemi della competitività noi dobbiamo cercare di capire le ragioni culturali organizzative ed economiche che devono essere aiutati perché continua ad essere l'elemento vincente innovativo del nostro sistema
Quindi con questo augurio con questo saluto e chiedendo scusa ma io sono tormentato da un altro argomento che la fecondazione assistita che mi attende al Senato io vi faccio gli auguri di buon lavoro
E mi auguro che Rasi mantenga l'impegno cioè che a ottobre oltre che dei distretti industriali del loro ruolo nel Mezzogiorno si possa parlare dei distretti industriali nel loro ruolo nell'economia italiana grazie
Grazie ma anzi
Nazionalistica
Io che vengo non vengo dal Movimento sociale ma vengo dal partito repubblicano potrei citare Mazzini poche caute leggi poche caute leggi venti dobbiamo delegificare piuttosto che aumentare il numero delle leggi io io e Bono abbiamo il compito di introdurre il tema vorrei ricordare che noi non parliamo semplicemente oggi dei distretti industriali
Ma parliamo dei distretti industriali per lo sviluppo del Mezzogiorno quindi con un'ottica particolare
Da dove è nata l'idea di questo convegno è nata
Dalla diciamo vittoria che ha avuto il Polo per le libertà leggere la casa delle libertà avuto nelle recenti elezioni regionali
Praticamente il Polo governa oggi dieci sulle venti regioni italiane comprendendo sia quelle a statuto ordinario che a statuto speciale
Lei nell'ambito dei queste dieci regioni praticamente l'Abruzzo la Sardegna la Puglia la Calabria
Il Lazio perché Lazio lo consideriamo centro sud solo cinque regioni governate sia nello statuto ordinario che a statuto speciale governata dal Polo
E quindi io penso che questo messaggio mandato al Mezzogiorno sia importante soprattutto in quanto indirizzato ai nuovi governi regionali della delle cinque delle die cinque regioni del sud che appunto si accingono a iniziare il loro a loro legislatura fra l'altro con Poteri con poteri molto più ampi
Del periodo precedente voi sapete che i presidenti sono eletti direttamente
E voi sapete anche che in relazione ad un processo di trasferimento di funzioni dallo Stato
Alle regioni peraltro molto discutibile in quanto realizzato con la legge cinquantanove
Del novanta sette la legge Bassanini che ha dato luogo a una serie di decreti di trasferimento che peraltro in parte ancora non si sono realizzati sale lo sanno sia le regioni del Nord che le regioni del centro sud questo problema
Dovrebbero trasferire grosse fette di Poteri e di competenze statali a livello regionale
Vi è poi una decreto legislativo in attuazione appunto dalla delega nel novantasette relativo al federalismo fiscale
Il quale trasferisce anche risorse finalmente perché si era pensato inizialmente di trasferire sono le funzioni senza trasferire i soldi
Il che voi capite sarebbe stato abbastanza discutibile per molto tempo si è tentato di fare questo per trasferire gli oneri dal governo centrale alla periferia e quindi fare far fare al governo centrale bella figura in Europa
Perché sostanzialmente risana la finanza pubblica trasferendo gli oneri semplicemente a valle questo decreto legislativo sul federalismo fiscale
è stato molto discusso
Noi del Polo abbiamo votato contro questo decreto
Perché sostanzialmente vi dico brevemente il concetto trasferisce il ventisette per cento in ti sei ventisette per cento nominare ventisei per cento del gettito dell'IVA
Più l'intero gettito dell'IRAP più per le altre imposte di carattere regionale interamente fra le Regioni
Ma sostanzialmente si dimentica di un fatto
Che solo una spesa sanitaria come voi sapete e il grosso della spesa regionale sulla spesa sanitaria cresce con un ritmo superiore alla crescita del prodotto interno lordo per cui evidentemente una imposta come l'Iva che fra l'altro è soggetta agli andamenti congiunturali quindi che aumenta il gettito dell'Iva quando la congiuntura bene viceversa il gettito dell'Iva cala anzi è un indice del cavo dalla congiuntura e quando appunto la congiuntura va male
Evidentemente noi rischiamo di spingere le regioni di fronte appunto a una spesa sanitaria che cresce più del PIL voi sapete che il Paese invecchia e quindi invecchiando per la popolazione aumenta la morbilità e quindi la tendenza a utilizzare il servizio sanitario nazionale
Evidentemente se la spesa sanitaria cresce più del PIL ma le risorse sono così ballerine le risorse finanziarie evidentemente rischiano di portare fra qualche anno
Le Regioni ad indebitarsi per poter coprire solo la spesa sanitaria indipendentemente da tutti gli altri servizi che caratterizzeranno appunto il trasferimento delle funzioni
Dallo Stato alla periferia quindi i problemi sono molteplici la Regione peraltro le regioni peraltro devono tener conto di questa esigenza cioè il fatto che ormai non si può più pensare che la comunità europea ci dia sconti e quindi fra l'altro il trattato di Maastricht il Trattato di Amsterdam introducono vincoli molto stretti fra l'altro c'è il rischio anche di pagare penali molto pesanti
Se non sei si diciamo non si rispettano questi vincoli
E quindi le Regioni devono poter trovare dall'interno le Regioni Lerner le risorse e che e quindi lo sviluppo che sostiene i servizi della Regione stessa
Sostiene una burocrazia speriamo regionale sempre più ridotta rispetto a quella che era la gigantesca ed è purtroppo tuttora la gigantesca burocrazia statale
In modo tale che le regioni abbiano la possibilità di stimolare dall'interno e quindi dal basso lo sviluppo economico la realtà dei distretti industriali è una delle realtà più interessanti da questo punto di vista e naturalmente le regioni del Sud essendo ovviamente in ritardo dal punto di vista lo sviluppo e dal punto di vista dell'occupazione rispetto al resto del Paese
Hanno il Coni diranno attraverso i distretti industriali la possibilità di rende di mettere a fattor comune forze e realtà produttive che già esistono perché in molti casi già esistono
E i fare in modo che queste realtà in questi queste risorse possano essere valorizzate senza peraltro essere schiacciate da compiti da imposizioni da e da vincoli e che sostanzialmente vanno contro la libera diffusione di questa realtà nella Mezzogiorno nel nostro Paese
è stato detto che lo diranno meglio i nostri relatori di base
Che i distretti sono ce ne sono molti
Si tratta di considerare il concetto di distretto allargato e allora secondo questa realtà sarebbero centosettantacinque poi in realtà i dissidenti in senso stretto sono ottantacinque ma e qui mi rivolgo al presidente Bugatti del Club dei distretti
Se ci guardiamo nel bianco degli occhi poi in realtà i distretti che funzionano veramente non solo poco più di venti non a caso quelli che aderiscono accrebbe nazionale dei distretti non sono non raggiungono credo i venticinque
Quindi in realtà i distretti sono una realtà che talvolta e molto integrata talaltra è meno integrata
In alcuni casi sono mono settoriali in altri casi pluri settoriali
Vorrei ricordare che un diciamo vino alla alla funzione dei distretti ci viene proprio dalla ministra dal presidente e amministratore delegato di un grande gruppo industriale italiano che abbiamo ascoltato in sede di Commissione bilancio nell'indagine conoscitiva che stiamo facendo sulla competitività del sistema Italia
Ingegnere Elio Catania presidente amministratore delegato la IBM Italia il quale in una parte della sua relazione lo dico a diciamo così a gratificazione del presidente del del segretario della club e nazionale di Seti che rappresenta fra l'altro uno dei principali distretti italiani
Oggi dice il Catania oggi le nostre prese rappresenta del due per cento delle prime cinquecento imprese mondiali censite da Fortune
Ma i distretti industriali detengono quote di mercato mondiale che vanno dal venti trenta per cento al cinquanta per cento i numerosi settori produttivi una leadership collettiva che è stata felicemente sintetizzata nella definizione molti National a Lumezzane
Coniata per il distretto omonimo in provincia di Brescia il presidente Bugatti il dottor consolati sono espressione
Emblematica del distende la multi nation a Lumezzane e quindi io mi congratulo di averli accanto a noi per darci il supporto la loro esperienza
Vorrei rapidamente concludere dicendo alcune cose che poi sono importanti proprio per il suo dovere nel Mezzogiorno d'Italia
La legge che introduce il principio dei distretti la legge del novantuno è una legge che ormai è stata superata sostanzialmente a centoquaranta la la la legge nel novantuno è una legge pensata quando ancora le funzioni delle Regioni erano limitate e l'anziano vano dei distretti era appena stato scoperto una legge che dava dei parametri statistici abbastanza rigidi
Alle ai distretti oggi questi parametri sono stati allargati grazie a un decreto del del ministero dell'industria e oggi sostanzialmente le regioni possono le Regioni a cui manca molto spesso una legge sui distretti come ho detto le regioni del sud che hanno una legge sui distretti sono soltanto tre l'Abruzzo la Campania e la Sardegna
C'è la Puglia la Calabria il Lazio che sono adesso governati dal Polo che mancano gli urla legge sui distretti ma tutto sommato oggi una legge sui distretti non è nemmeno e sta stretto rigore necessaria perché appunto i parametri statistici per definire i distretti sono i più ampi possibili ogni regione praticamente sedi può definire come meglio crede
Addirittura c'è una Regione l'Emilia-Romagna crea un grande distretto turistico in provincia di Rimini che ha rappresentato la costiera
Turistica romagnola che non hanno nessuna legge sui distretti ma a tutta una serie di erogazioni a favore dei distretti
Non avendo una legge che definisce il concetto di distretto industriale quindi a dimostrazione del distretto può essere una un realtà
Che sia data dignità situazioni diverse da regione a regione o addirittura all'interno di una regione in modo diverso
Ma anche naturalmente deve essere posto all'attenzione nelle regioni particolare regioni del sud perché può essere lo strumento attraverso il quale aggregare dare il senso dell'importanza di mettere a fattor comune determinati servizi nel il collega Rasi
Ha citato il caso del gas il caso energia elettrica il mercato dell'energia elettrica
Che nasce dal decreto legge settantanove del sedici marzo novantanove
Identificando i clienti idonei nel libero mercato delle sia bene il quindici per cento di questo mercato libero rappresentato da punti prelievo diciamo così
Che sono circa due mila e duecento di cui oltre il cinquanta per cento fanno riferimento a realtà dei distretti industriali quindi il
Con so i consorzi che raggruppano i clienti idonei utilizzatori di energia elettrica possono essere un elemento di aggregazione dei distretti e quindi speriamo anche che nel caso del gas
Ci siano poi dei Consorzio utilizzatori del gas e magari importatori del gas che possono essere costituiti intorno ai distretti ed essere lo strumento attraverso il quale il distretto si riconosce
Ma non è questa soltanto la realtà che può essere realizzata io vorrei lanciare alcune considerazioni finali
Per quanto riguarda il mezzogiorno mezzogiorno e ricco di realtà produttive già organizzate in distretti basterebbe ricordare il distretto dei divani che fra l'altro è a cavallo i due regioni la Puglia la Basilicata
Vorrei ricordare in Puglia il distretto delle ceramiche di Grottaglie che sono molte realtà produttive io l'ho visitate qualche anno fa
Ci possono essere altre realtà ed in più in Campania la campagna che ai realizzato una legge per i distretti fra l'altro promossa da una lenta l'aggiunta del ponte del centrodestra la giunta Rastrelli
Se l'assessore D'Ercole poi realizzata dalla Giunta Bosco successiva di centrosinistra
In training individua circa otto distretti uno dei quali è un distretto di San San Giuseppe Vesuviano molto importante dal punto di vista mi pare del settore tessile il settore tessile abbigliamento
Ma vi è anche un distretto per esempio della sempre in Campania della comincia anche riguarda la zona di Solofra
Vi sono vi è anche un distretto agroalimentare in campagna io credo che il Sud debba fare una riflessione il sottomarino che il Nord perché mi risulta che per quanto riguarda i distretti agroalimentari
Per esempio la più grande regione Friuli-Venezia Giulia stia già organizzando un distretto intorno al prosciutto di San Daniele
Io ricordo un magnifico dossier le persone ventiquattro ore di qualche settimana fa ringrazio il dottor regnano di essere venuto e poi di moderare il l'insieme degli interventi successiva azione di pace
Ecco il li osservi dossier del Sole ventiquattro Ore identificava faceva vedere la ricchezza di realtà produttive nel settore agroalimentare esistente in Italia andai nel Sud può dare una grande grande apporto da questo punto di vista ai distretti agroalimentari che si poi si con lei non è distretti turistici perché molto spesso il collegamento fra la realtà
Turistica realtà agroalimentari può essere immesso può essere molto stretto quindi ecco il sotto può dare oltre che diciamo fare emergere questi distretti che già esistono
E a Napoli c'è per esempio il distretto dei quanti
Ma non non credo che questo distretto emerga nemmeno a livello di Camera di Commercio di Napoli ecco questo è un modo per fare emergere i distretti e sono le regioni che possono aiutare in questo senso
Naturalmente con l'aiuto e qui Corey chiudere con l'aiuto di quello che si è augurato ieri governatore la Banca d'Italia ridurre la pressione fiscale perché se molti distretti non sono ancora emersi è dovuto al fatto che la pressione fiscale molto elevata passerebbe pensare che li rappresenta
A differenza dei contributi sanitari che la per la precedono storicamente IRAP non è deducibile
Dall'imposta
Sul reddito d'impresa ecco se da una volta introdotta lire aprendo e dedicata alle Regioni l'intero gettito dell'IRAP
Si introduce su un principio per cui era per e deducibile dall'IRPEF via ecco questo forse sarebbe un grosso contributo a fare emergere distretti
E aggregazioni ristretto nell'ambito del Mezzogiorno e così io chiudo e do la parola al collega
Onorevole
Nicola Bono che fra l'altro a una specifica competenza egli è Presidente all'interno della commissione Bilancio del Comitato specifico che si occupa della problema della riorganizzazione territoriale praticamente il l'onorevole Bono è responsabile presidente del comitato di programmazione per il riequilibrio economico territoriale della Camera dei deputati per l'ambito della commissione bilancio la parola l'onorevole Bobba
Grazie Pietro Armani il termine esatto del comitato è il Comitato del riequilibrio territoriale delle aree depresse affossano messo mai perché non sono affatto depresso
Semmai sono arrabbiato del della situazione che versa in cui versa il mezzogiorno e vorrei iniziare facendo un'osservazione la globalizzazione dell'economia
Ha introdotto tra le innovazioni di processo produttivo un elemento fondamentale che oggi non è tanto importante la concorrenza nel mercato dei beni
Quanto la concorrenza nel mercato
Delle localizzazioni produttive
Cioè del sistema complessivo di un territorio di saper attrarre interesse ai fini degli investimenti e quindi esercitare una sostanziale astrazione di capitali
Da qui la grande importanza dei distretti turistici
Erede stelle scusa del distretto industriale come uno dei modi
Che possono essere attuati nell'ambito della politica della trazione dei capitali e degli investimenti ora è emerso chiaramente ancora di più immagino emergerà
Nell'ambito delle relazioni che verranno discusse in questo convegno come ci sia stato uno scarsissimo interesse da parte della politica nei confronti delle questioni relative ai distretti industriali
Ma io direi anche e soprattutto delle questioni relative ai meccanismi per attrarre
Capitali soprattutto per attrarre capitali dall'estero
Ed è abbastanza strano perché i distretti industriali sono un sistema che ci invidia il mondo intero
Un sistema dove emerge una grande capacità di flessibilità della dell'apparato produttivo e quindi uno dei sistemi fondamentali per svolgerà un ruolo nel campo della competitività la globalizzazione altro non è che la estremizzazione di un mercato globale in cui il problema fondamentale l'essere il più competitivi possibile rispetto agli altri
Quindi ogni elemento che introduce elementi di competitività è un elemento che dovrebbe essere ha salutato con o grande interesse da parte di chi ha le responsabilità di governo di un Paese ed è strano quindi che nel nostro paese non si sia capito
Quale sia l'importanza dei distretti industriali ovviamente dei distretti industriali che operino in un contesto in cui le infrastrutture i servizi le condizioni fiscali e finanziarie
Non siano mirate alla loro distruzione
E da qui nasce la prima domanda perché assieme ad Armani si è pensato di fare questo convegno se per salutare questo convegno per individuare uno degli aspetti del deficit di impostazione politico-programmatica che è il nostro Paese per quando riguarda la gestione dell'economia
Quindi attraverso la approfondimento dei distretti industriali
Andare a vedere il contesto di una politica economica di un Paese che non ha una politica economica o se c'è la c'è la rivolta interna esattamente opposti a quelle che oggi le priorità del modo con cui vissuta all'economia mondiale dovrebbero indicare quindi il vero tema è il nostro Paese la domanda che ci dobbiamo porre il nostro Paese a una politica per quando riguarda l'intero sistema capace di farsi carico dell'eliminazione delle diseconomie
Che affliggono la nostra economia
E quindi la seconda domanda ha quindi una strategia per affrontare le problematiche del riequilibrio territoriale nelle aree depresse la risposta è no no è ora diremo perché corno i particolari
Che devono essere necessariamente impiegati in un tentativo di approfondimento di queste problematiche
Nella qualità di presidente del comitato per il regolo Ibra territoriale l'anno scorso abbiamo fatto a conclusione di un'indagine conoscitiva che come ricorderà l'amico Pietro Armani che è durata quattordici mesi
Uno documento conclusivo che agli atti della Camera
Nel quale abbiamo tentato di riassumere le ragioni di un fallimento di politiche per il riequilibrio territoriale e le ipotesi di lavoro che dovevano essere suggerite per superare questo fallimento bene pochi sanno che il comitato per le aree depresse ha lavorato sulla base di una bozza predisposta da unno
Comitato di studio da una chi lavorativa che era coordinata nientepopodimeno che da professore Giuliano Amato
Che quando era professore soltanto predicava bene da quando è presidente del Consiglio razzola male
Perché applica e attua nella sua politica governativa l'esatto contrario di quello che teorizzò appena un anno fa tra le strategie essenziali per il riequilibrio territoriale
E cosa emersa in quel documento
Quel documento avverse che è l'aspetto fondamentale dello sviluppo del di un Paese soprattutto dal nostro Paese non può prescindere dalle politiche di contesto
Mentre tutta la produzione legislativa
Mentre a tutta la strategia che è stata seguita in termini di incentivazione alle attività economiche si basa quasi esclusivamente sulla politica dell'incentivo
Ora abbiamo chiarito in un documento parlamentare che la politica degli incentivi disgiunte da una politica complessiva di contesto che serva a eliminare le diseconomie arrendere
Più possibilmente competitivo il nostro sistema è perfettamente inutile in ogni caso non è sufficiente a farsi carico delle difficoltà bella del sistema e quali sono queste politiche di contesto
Le politiche di contesto sono state Cermenate nelle relazioni introduttive nel saluto dell'onorevole rase di Mantica e nella relazione di Armani ma le vorrei riassumere in maniera completa e organica proprio per titoli perché occorre capire bene di che cosa si parla quando si parla di sviluppo economico nell'ambito della globalizzazione
Di un Paese peraltro come l'Italia che ha un doppio problema che è quello della avvio dell'unione monetaria europea
C'è un paese che è costretto a vivere il fenomeno della globalizzazione
Nei confronti del quale a meno armi che in passato a partire dalla mancanza della svalutazione competitiva
E quindi tutta una serie di questioni che mettono a nudo le carenze le diseconomie le inefficienze antiche che in passato venivano superati attraverso un meccanismo drogato
Con cui si compensavano le cose che non funzionavano attraverso e o politica monetaria o politiche protezionistiche o comunque soluzioni che di volta in volta venivano applicate alla bisogna oggi abbiamo bisogno di avere a che fare con un sistema che non può portarsi dietro
Queste zavorre e la zavorra del sistema Italia vuole insomma pressione tributaria e contributiva esasperate
Un problema legato alla inesistenza della flessibilità del mercato del lavoro un problema legato alla
Difficoltà della macchina burocratica di essere efficiente interni in termini di tempi e di validità della risposta che le vengono richieste
Un problema legato alla inefficienza della scuola e quindi alla formazione del capitale umano
Che è fondamentale all'interno di un Paese che vuole in perpetrare
Le nuove realtà competitive un problema legato fondamentalmente alla formazione
Un problema legato alla lentezza esasperante della macchina giudiziaria
Che non dà certezza nei rapporti che interagiscono sul piano civile e sul piano comunque dei rapporti tra tra impresa e tra i cittadini e tre basic cittadini è stato
Un problema in alcune aree del Paese e segnatamente in alcune aree del Mezzogiorno legato alla sicurezza queste sono le politiche di contesto
Ora le politiche di contesto che non funzionano non possono essere sostituite dalle politiche dell'incentivo
Perché per quando riguarda gli incentivi che sono state le uniche strategie attorno alle quali si è articolata l'azione del governo oggi noi possiamo registrare il totale fallimento di quelle Strategy
Su che cosa si era basata la filosofia del governo di sinistra andando al Governo andando al potere quella di riequilibrare la scommessa del riequilibrio delle aree depresse attraverso una serie di strumentazione a partire dalla quattro otto otto la legge che purtuttavia aveva funzionato bene la situazione alla quattro otto otto e che dopo il primo bando che avendo cumulato tre o quattro anni di mancate erogazione di fondi aveva esaurito quasi il settanta per cento delle domande a partire dal secondo bando in poi non ha mai superato il ventotto trenta per cento delle domande presentate
Quindi una endemica incapacità di supporto finanziario rispetto alla norma che purtuttavia stava funzionando
Ma oggi abbiamo addirittura la quattro otto otto sostanzialmente bloccata
Manderanno quando prima richiedere alla trasmissione Chi l'ha visto il quinto bando della quattro otto otto che non parte perché bloccato da
Questioni incredibili uno dei motivi che bloccano il bando e la mancata definizione della mappatura delle aree del Centro-Nord che sarebbero ammissibili ai benefici di cui all'Obiettivo due del dei dei fondo e struttura
Papà è l'Unione europea porta avanti sulla base di parametri e chiede dalle Sarrebourg prelevando sulla base delle raccomandazioni
Questo è un fatto allucinante che sta bloccando tutta la politica di incentivo delle aree depresse che è insufficiente lo abbiamo detto e fatta male e che in questo momento dello Turano e fatta propria ma non è solo questo
Il totale tracollo degli strumenti della cosiddetta programmazione negoziata
Ma che fine hanno fatto ma vi ricordate nella dichiarazione di Prodi e poi dopo di da di D'Alema
E poi dopo ancora di dei ministri del Tesoro che sono alternati alla guida del dicastero di via venti Settembre che quali erano le dichiarazioni pomposo se e auto esaltanti attorno ai Patti territoriali ai contratti di programma ai contratti d'area tutta una serie di e enfatizzazione che non hanno dato alcuna soluzione
Ma oggi siamo davanti a quello che nel documento un anno e mezzo fa avevamo previsto comunque con l'annunciato oggi abbiamo la prova
Su sessantuno patti territoriali autorizzati a partire dal mille novecentonovantasette per un totale di quattro mila duecentotrentaquattro miliardi gli investimenti pubblici nell'esultano erogati alla data odierna a stamattina
Almeno fino alle tre e un quarto quando io ho preparato questo fondo ma non lo so se in questa ora e un quarto stanno migliorato la situazione cinquecentodiciannove miliardi pari al tredici virgola settanta per cento dopo tre anni e mezzo
Mentre addirittura più falli mandare appare la situazione dei contratti d'area
Che a partire dal mille novecentonovantotto hanno avuto assegnati finanziamenti per un totale di cinque mila centoventuno miliardi per i quali risultano erogati a tutt'oggi appena seicentoquaranta tre miliardi pari al dodici virgola cinquantacinque per cento
Una situazione che è ancora peggiore per quando riguarda i contratti di programma i contratti di programma su cui peraltro le avvenuta anche una scena che sarebbe serranda se non fossero emendamento drammatica
Che era quella della lamentela da parte dei degli amministratori di Sviluppo Italia di lamentarsi appunto recentemente in una utilizziamo né alla Camera presso la commissione bicamerale per l'attuazione della riforma amministrativa dal fatto che non avevano mai avuto assegnato
Dalla governo l'autorizzazione e il mandato a coordinare i contratti di programma per cui contratte del programma rimangono inevasi
A decine nelle stanze polverose del ministero del Tesoro
Ah era stato annunciato parecchi mesi fa durante la finanziaria che Sviluppo Italia avrebbe avuto tra i vari compiti anche questo è invece tutto agisco Briamo che non avrà mai è stato disposto l'atto di assegnazione di questo coordinamento
Mentre sui contratti d'area quelli di cui parlavo prima che ce l'ha o lo stato di attuazione alla spesa solo del dodici per cento abbiamo letto con molto stupore in un quotidiano economico finanziario del nostro Paese che il ministro Visco avrebbe deciso di sua sponte di eliminare sostanzialmente questo strumento senza dare conto a nessuno senza avvertire il Parlamento dicendo semplicemente che essendo fallite era meglio non parlarne più
Questo è il dramma della politica e il fallimento totale della politica degli incentivi
Se poi parliamo di Sviluppo Italia
Possiamo solo aggiungere che Sviluppo Italia e non fra Agata in un mare di un ridicolo perché quando si assiste al fatto che il vecchio amministratore di Sviluppo Italia per non fare nomi fece il mio cognome Patrizio Bianchi
Dichiarò pubblicamente in un atto che ha depositato alla Camera che uno degli strumenti di promozione che se intestava Sviluppo Italia era Sviluppo Italia in vetrina che consisteva
Nell'accettare alcune vetrine delle principali città d'Italia dicembre storici e mettere dei depliant in cui si invitavano di i i passanti a investire nel Mezzogiorno
Era evidente che Patrizia bianche sul pedale avevo confuso gli investitori con i turisti turisti giapponesi con la macchina fotografica possono anche fotografare la vetrina zuppe Daria magari se mettere una bella donna in costume da bagno
Ma mi pare molto strano che si attraggono investimenti con un meccanismo di questo tipo c'è veramente delle tanti alla corrida
Siamo quindi davanti a una situazione che vede il fallimento ma perché questo fallimento dove il male oscuro che c'è dietro i contratti i patti territoriali contratti Daria Co perché non sono decollati sì un eccessivo spesso della burocratizzazione noi sappiamo che ancora oggi hanno cambiato due mila volte procedure
Probabilmente secondo me cambiano le procedure per rubare i soldi perché siccome soldi non ne hanno fanno il gioco che appena definita la procedura che funziona dicono questo non va bene più cambiamo procedura così allunghiamo il brodo
Ma questa è una è l'azione di un deputato di opposizione
La verità vera è che questi patti del soprattutto i patti territoriali cosa sono stati cosa avrebbero dovuto essere avrebbero dovuto essere la famosa programmazione dal basso
Fatta da chi voleva svolgere una serie di attività produttive ma che doveva necessariamente nascere attorno a una idea forza di bus
I patti territoriali falliscono nostro paese perché su sessantuno batte territoriale non ce n'è uno che abbia un'anima
Che abbia cioè un obiettivo attorno al quale poi si costruiscono progetti d'impresa che sono funzionali al raggiungimento di quell'obiettivo e il concorso anche di enti pubblici territoriali
I patti territoriali nel nostro Paese sono stati un tentativo di scorciatoia rispetto ai tempi lunghi della quattro otto otto e quindi una sommatoria di ipotesi progettuali del tutto disarticolate tra loro
E falliscono per questi falliscono per la mancanza della capacità di fondo del realizzare degli obiettivi
Un ultimo aspetto che occorre individuare a proposito bella vicenda del fallimento delle
Azione del riequilibrio territoriale
Che se abbiamo odore di bruciato anche nell'attuazione di Agenda due mila anche qui grande impasse centoventi mila miliardi per le aree depressa sessanta mila dell'Unione Europea sessanta mila di cofinanziamento questo potrebbe essere caro Pietro uno dei fondi
Per aiutare i distretti industriali l'utilizzo dei fondi della dei fondi strutturali bene a tutt'oggi
Non è stato avviato nessun progetto allora come si spiega un governo che ha lamentato il ritardo del passato e che ha dovuto ricorrere progetti di sponda per evitare che venissero sottratti fondi
Oggi che siamo arrivati ai giugno del due mila con nessun progetto decollato di Agenda due mila con nessuna Parco Progetti pronto per essere avviato eleggendo due mila con no agendo da Mila bloccata dalla mancata definizione della mappatura delle aree cioè noi oggi nel nostro Paese non solo non è partito nessun progetto del cielo due mila non è chiaro neanche dove deve partire
E infine il problema vero del nostro Paese che fa il paio col fallimento di sul per Daria è il fatto che nel nostro Paese l'unico paese conosciuta in Europa tra quelli che hanno competenze
Ed esigenze del rigo libro territoriale dove non c'è una struttura per l'attrazione dei capitali dall'estero nostro paese si trova alle quello più basso di attrattiva di capitali
Attrae appena lo zero per del due per cento del PIL contro il quattro sessantacinque per cento dell'Inghilterra il per l'inglese quasi uguale a quello italiano quindi vedere che percentuale enorme di distanza tra la situazione delle Années quella inglese
Il due virgola tre per cento della Spagna e l'uno il novantasei per cento della Francia
Ma come si fa attrarre capitali in un paese dove le condizioni complessive non consentono di svolgere questo ruolo allora lo Stato di assoluto disastro in cui versano le aree depresse e specularmente la situazione di disagio in cui versa l'intero Paese
Sono oggi palesemente il frutto dell'arretratezza culturale della sinistra di governo convinta che esse possano ancora creare posti di lavoro con le cosiddette politiche attive e ricorrendo ai meccanismi usurati del Kings
Lo sviluppo dell'aumento
Lo sviluppo e l'aumento dell'occupazione è invece il frutto
Di una moneta osa condizione di equilibrio tra i fattori della produzione che non deve solo essere raggiunto ma soprattutto deve essere mantenuto devoluto nel tempo ecco perché Alleanza nazionale ritiene con lo strumento dei distretti industriali
Per quanto riguarda la produzione dei sistemi turistici locali per quando riguarda il turismo siano le chiavi del nostro successo del successo cioè a dire del sistema Paese che potrebbe mettere a frutto queste tipicità di azione produttiva per fare scattare il meccanismo che io amo definire della gola quel Blow localizzazione cioè della capacità di rispondere con una localizzazione attrezzata alla sfida della globalizzazione
Ma questo questa sfida della gloriosa localizzazione della globalizzazione si può attuare soltanto quando ci si se potranno essere realizzate all'ateneo delle politiche di contesto di donne
Non si può pensare soltanto di fare il fai da te dei distretti se e e cercare introdurla renderlo di un contesto assolutamente nonno idoneo
E il distretto oggi può chiedere può ottenere e su questo noi siamo impegnati
Dei sostegni ma le politiche del sostegno dell'incentivo disarticolate da una politica di armonizzazione del sistema economico
Non sono elemento sufficiente a garantire l'insuccesso di queste nelle liste lustra le l'economia in generale la conclusione pertanto è fin quando nella stanza dei bottoni ci sarà che c'è attualmente io credo che come avrebbe detto un ex presidente del Consiglio
Non c'è trippa per gatti
Onorevole no no adesso cominciamo lei nelle azioni
Specifiche il presidente nel club degli iscritti industriali italiani
Presidente Bugatti prendono si può accomodare Lalla
Al podio
Signore signori con la sfera ringrazio AN di averci dato l'opportunità di parlare nel nostro chiamiamolo così quindi avventura registro
Ho concepito
In prima in prima battuta penso sia il caso di ricordare che alcuni dati cosa rappresento nel dal punto di vista del sistema economico Italia distretti industriali
Geograficamente i distretti industriali sono distribuiti principalmente nel centro nord della penisola
Dal punto di vista occupazionale queste aree sistema impegnano il trentacinque per cento degli addetti nell'Italia nord-occidentale
Il cinquantadue e due per cento nell'Italia nord-orientale ed il ventiquattro e sette al centro è di sette e quattro per cento su tutto
Il numero delle attività presenti ricalca grosso modo la restituzione per cento lettere degli addetti occupati
Localizzando l'attenzione su alcuno dei principali distretti industriali italiani riusciamo a contare
Un numero di impresa pari a novantatré mila centosessantaquattro specializzati nei settori del mare imitarli nelle quali gli occupati in arrivo avessero settecentosessantatré Nina
In totale e la classe dimensionale media raggiunge gli otto e due addetti per impresa
Premi preso produttiva il fatturato è che queste imprese riescono a sviluppare tocca quasi centoquarantadue mila miliardi di lire dai quali il quarantadue al quattro per cento delle stime viene destinato ai mercati esteri
In questo contesto si inserisce il Club dei distretti industriali italiani dal quale abbiamo da poco assunto la presidenza il club formato da venticinque ristretti italiani
E più strutturati che raccolgono il trecento e il Trapani trentacinque per cento le imprese appartenenti alleare distrettuale del contendere il trentasette per cento dagli addetti
Il fatturato totale delle imprese appartenenti ai distretti associati a un club è pari a cinquantacinque mila quattrocentottanta miliardi corrisponda da poco meno del quaranta per cento
La quota di fatto l'ATER derivante dall'export che in generale oscilla tra il quaranta ed il quarantadue per cento tra le imprese appartenenti a distretti dal club la media sale al quarantasette per cento
Come abbiamo visto sono prodotti per i quali l'Italia presenta
Il più importante saldo a livello mondiale
Il periodo effettivo del distretto industriale del nostro sistema economico va comunque al di là di quanto possono fare certificare i dati i ristretti sono il più ampio ed esteso il serbatoio di risorse e di sapere i diffusori dell'industria italiana
Sono le realtà che meglio hanno rappresentato il patrimonio di artigianato arte natura cultura e gastronomia che ci viene dal passato
Ma sono anche le aree dove meglio si avvertono i fan i fermenti dal nuovo la voglia di fare e di esplorare il frutto e il futuro
Come accennato qui sopra la maggior parte dei distretti sono casi sa anche localizzate nel nord e nel centro Italia
Ma da alcuni anni anche da nelle regioni del Sud sono emersi alcuni importanti distretti a soprattutto stanno emergendo numerosi sistemi produttivi locali con i prodromi
Dei sistemi industriali
In questi casi la correlazione che si è stabilita fra i territori e le specializzazioni produttive produttive esempio Altamura santa era mora di Vanni
Solo fora la Concia Casal Giammusso sul piano casa lanciando Bush non so neanche capace su quello pronunciano questo sardo ne discuteranno i gli isolani di questa mia cattiva
Conoscenza tra gelosia Sciarra
Costituisce un paio di salotti avvisa Rivalta all'immagine alla rappresentazione corrente sulla rete statale sarà nostro Mezzogiorno comunque se analizziamo il fenomeno dei distretti industriali è evidente che nell'economia e nelle scelte pubbliche nella stampa essi sono sottorappresentati
Quella dei distretti non è l'unica ricetta per lo sviluppo Lupo ma il menu che propongono è esattamente quello che oggi molti governi europei vorrebbero avere realizzare un livello di disoccupazione contenuta in presenza di tassi e di attività superiore a quelli mezzi
Elevate partecipazione delle donne nelle attività economiche economiche redditi pro capite superiore ai valori medi nazionali e spesso di quelli comunitari
La presa d'atto di questa realtà approfondì applicazioni in fatto di politica industriale nei prossimi anni
Infatti i distretti industriali italiani dovranno investire notevoli quantità di risorse per mantenere un postato di capitale collettivo è però esplosa negli assetti immateriali
Valori formazione e immagine
Alla base del lavoro competitività ma per mantenere e valorizzare questo capitale collettivo non dispongono supporti adeguati naturalmente supporti economici mancano da tutte le parti noi diciamo dei volontari per in questo momento speriamo che qualcuno s'ci dia ascolto di queste
L'assenza di strumenti di intervento non è impedito ai distretti industriali spesso con il concorso degli enti locali dei fondi comunitari e di realizzare progetti di intervento dei quali sono stati i centri serve
Mi sono nati i centri servizi per le piccole e medie imprese
Lavoratori corsi di formazione aree attrezzate e depuratore nella maggior parte dei casi resta comunque forte e tangibile lo scarto
Tra leggi senza denti dell'intervento e la quantità di risorse che i distretti hanno potuto mobilitare
Le politiche industriali adottate è tuttora operanti nel nostro Paese di fatto prelievi siano con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti gli interventi calati dall'alto
E i certosini cosiddetti moderno moderni tutto questo un evidente contrasto la specificità sociali e culturali del nostro Paese
Occorre invece tenere conto che l'evoluzione del nostro sistema industriale le dinamiche delle nostre esportazioni sono strettamente intrecciate con lo sviluppo dei distretti industriali che sono la vera roccaforte dalmata imitarle
Qui mi limito ad esporre il tipo di politica del club propone per i distretti primato in Italia per lo sviluppo economica e sociale del Paese
Politiche per l'innovazione occorre istituire un fondo nazionale per i progetti nel settore della ricerca al trasferimento delle nuove applicazioni tecnologiche mira mirato ai distretti industriali i processi rinnovazione devono essere incentivati non spingendo direttamente sull'offerta finanziando cioè i centri di ricerca ma facendo leva sulla domanda occorre invece predisporre incentivi affinché i distretti industriali sino a vedere protagonisti de dei progetti
Dei progetti decidendo se sia o meno il caso di investire su determinati più programmi di ricerca
Si sia o meno il caso di assegnare le risorse a disposizione a un a di università si NR Quenya eccetera
Politica delle della per la promozione io darei dopo dirà qualcosa al dottor Luciano per la promozione perché se no qui facciamo facciamo troppo tardi no perché così magari siccome il direttore è molto più preparato che al presidente allora lasciamo il compito non è questo problema di coordinamento del distretto uno fa una cosa sola banali
Come già accennato
Le esigenze dare a le segreterie ristretto raggio naturali interlocutori dalle imprese che si che di queste aree sistema rappresentano il vero motore attraverso il susseguirsi dell'azione prima teorizzate
E quindi intraprese e realizzate sempre in accordo con leggi senza dall'impresa attrici dai distretti abbiamo notato una graduale Presa di coscienza nei confronti di quelle che abbiamo indicato
E se la via alta e dell'economia Sterne distrettuali elementi di fertilizzazione di fertilizzazione messi in atto proprio da leggi senza dare lei sensibilizzazione nei confronti del Desai
Alla ricerca di nuovi posizionamenti nei confronti dei moderni interlocutori commerciali dalla promozione del dialogo fra imprese del distretto per affrontare il problema della distribuzione
Alla proposizione di interventi infrastrutturali quali possono essere considerati quelle realizzate per assicurare la presenza dell'impresa sull'autostrada informatica
Alla valutazione delle potenzialità insite nella realizzazione di marchi distrettuali tutto questo con l'obiettivo preciso del maturare le esigenze dei mercati in termini d'immagine prodotto e comunicazione verso mentre distrettuale e viceversa
In relazione ai punti appena accennati all'interno del distretto di Lumezzane che alla presidenza del club stiamo studiando e sperimentando alcuni modelli che potranno voi essere estesi agli altri distretti
Appartenenti naturalmente al club
Primo fra tutti possiamo considerare l'esenzione dal portone tecnologico del distretto
Il progetto con uscite consiste nella realizzazione di un portale elettronico ristretto in grado di integrare in un solo punto di accesso informatico o via internet
Le principali informazioni e le risorse disponibili on line nei diversi distretti il portale così concepito sarà suddiviso in due principali sezioni
Una istituzionale ed un riferite alle imprese
Nella prima troveranno spazio le istituzione gli enti alle risorse in campo operano nei distretti
Nella seconda sarà possibile la presenza delle singole imprese del distretto fino allo studio di Comercial esazione venti del e vendita dei loro prodotti sul mercato
Questa azione volle rispondere a due imperativi
Più volte riportati rendere maggiormente fruibile per tutte le categorie dei riprese appartenente al distretto il delicato passaggio verso la io con nomi sensibilizzare le aziende ad assetti stretto nel confronto dell'importanza dell'immagine alla comunicazione
Del servizio già accennato in precedenza
Sempre nel solco di questa filosofia operativa è in avanzato stadio di realizzazione il progetto relativo alla trasferimento dell'importanza del designers industriale
Alle imprese distrettuale questo importante evento ha avuto ed ha la funzione di diffondere la cultura del design non solo il prodotto ma secondo la sua ampia concezione anche Strategico avete immagine fra le imprese lei ha e delle aree sistema
A tra fare attraverso una azione promozionale abbiamo ottenuto noi significativa partecipazione delle imprese locali
Fondamentale è stato eppure il coinvolgimento delle realtà e universitarie
Di rilievo come il Politecnico di Milano che ha potuto entrare in contatto con le piccole e medie imprese distrettuali analizzandone le problematiche e le esigenze specifiche
Abbiamo questa in questo punto abbiamo coinvolto il Politecnico di Milano perché si parla tanto di cambiamento rinnovazione così o se la scuola non si avvicina al mondo del lavoro il mondo del lavoro
Va per la strada sua che non sappiamo bene che strane perché tutti sanno che strada dobbiamo imboccare ma nessuno ce lo insegna tutti spediti dicono che bisogna imboccando la strada ma nessuno ce l'insegna dobbiamo trovarci alla per conto nostro e la scuola ci deve dare una mano su questo fatto
Il risultato di questa azione è stata l'applicazione di in di impresa è e stages e stagisti dall'ultimo anno del corso di laurea dei disegno industriale nella risoluzione di oltre sessanta quesiti
Poste dalle imprese in ordine alle loro esigenze di ragionamenti prodotto
L'immagine verde già in e marketing strategico quesiti che hanno portato alla realizzazione di altrettanti progetti facenti capo alle imprese statura unitamente all'iniziativa come accennato
I temi svolti da queste in interazione impresa accademia hanno affrontato concrete questioni dalla Pro proporle perlustrazione dei nuovi mercati prodotto
Da gradire Allo studio essenziale le forme di nuovi articolo ad un'alternativa approccio alle ore ecco alla new economy
Alla rivisitazione dell'immagine coordinata e aziendale
Dalla progettazione del azioni promozionali alle prove possibilità pr rende Rizzo delle capacità produttive l'impresa in sé esistenti affrontando così anche il tema della diversificazione produttiva tutte tematiche quelle appena descritte le quali hanno bisogno di maggiori risorse per poter essere meglio gestita e trasmesse ai singoli distretti
Avendo come obiettivo le declinazioni dal modello sperimentato rispetto alle caratteristiche delle diverse realtà territoriale
Nell'alveo dagli interventi sono ed ora descritti dalle azioni sono allo studio
Fra le quali possiamo ricordare lo studio di fattibilità per la realizzazione di un marchio di distretto
E dal conseguente approccio commerciale che potremmo far ricadere nel progetto che abbiamo denominato Francia intride stretto azioni tutte queste quelle descritte che possono certamente essere sta testate in aree ristrette per valutarne la fattibilità
L'impegno organizzativo del grado di coinvolgimento delle imprese distrettuali
A seconda Dell'Oro posizionamento rispetto al mercato di riferimento di conseguenza la e alla filiera produttiva di cui fanno parte integrante
Ora impegni così una rosa del carico dalle sono iniziate che dall'agenzia d'area della loro creatività della loro missione in qualità di agente stimolante stimolatori
E l'innovazione all'interno delle aree sistema crediamo del debbano essere condivisi non solo degli attori di Ockham locali ma da un impegno più esteso in termini di partecipazione sostegno proprio per dare il più ampio respiro possibile al quale attività in imprenditore che abbiamo visto significa e civili significare molto del nostro Paese sia in termini di capacità produttiva e competenze diffuse
E sia in termini
Di conclude concreta risposta alla questione occupazionale punto debole del nostro sistema Paese nel suo complesso
Unione europea un altro contributo importante per il governo polare ai distretti industriale riguarda il fronte europeo Italia deve sostenere con decisione alla specificità del distretto industriale le loro esigenze a livello comunitario perché nel caso dei distretti il modo di innovare di fare formazione di applicare le normative diverso rispetto a quello proprio per le medie e grandi imprese
Naturalmente le nostre sono tutte imprese colline pertanto da sole non possiamo andare molto lontano
Questo elenco riproposta il frutto di un lungo confronto fra i soci del club del distretto industriale raccoglie le esperienze maturate in distretti diverse fra loro per dimensione settori normativa dai giornali
Il fenomeno dai distretti industriali italiane ha colpito gli osservatori perché il suo successo dice si sostiene su fattori diversi rispetto a quelli contemplati nelle interpolazione correnti la lo sviluppo economico
Di fatto i distretti sono riusciti a conquistare difendere quote rilevanti dei mercati internazionali
In settori ritenuti difficile offrono un Paese che non gode di vantaggi in termini di costi del fattore utili efficienza politica
E amministrativa questo è avvenuto senza iniezioni di contributi esterni vacanze alla capacità dei distretti di nobilitare le migliori risorse di cui dispongono
Molti elementi inducono a pensare tuttavia che abbiamo di fronte a noi un nuovo ciclo di sviluppo che a questo costituisca una preziosa occasione per affrontare i problemi alla disoccupazione della RAI vantaggiosa
In questa prospettiva il Club dei distretti
Che ne fanno parte sono pronti ad assumere impegni per gestire accompagnare progetti di sviluppo nuovi distretti industriali nelle aree depresse
Siamo pronti a valutare insieme a tutti gli operatori interessati le modalità più opportune per contribuire alla diffusione del distretto industriale con altre aree del nostro Paese
E in pari e in particolare quelli del Mezzogiorno siamo disposti a svolgere ruoli attivi anche sul piano dalla collaborazione internazionale
A favore dei Paesi l'arresto Europa dei paesi a sviluppo ritardato tutto questo non non è in contrapposizione ma insieme alle associazioni di categoria
E alle campane alla Camera di Commercio che sono alla nostra base associativa cioè praticamente noi non è che andiamo contro a delle territoriali o delle categorie cioè noi facciamo vita nostra cioè cerchiamo di lavorare per leale non tanto per un colore o per una categoria o per l'altra per noi sono tutti uguali cioè questo lo spirito di chi lavora su Negri nel Club dei distretti
Il Club dei distretti infine si candida nuovamente a svolgere il ruolo di locomotiva d'immagine del paese i distretti possono essere in un gigantesco e differenziato Osservatorio di stimoli
All'insegna del gusto della creatività italiana
E per questo il club pronto a collaborare a condizione il ministero del Commercio con l'estero e la rete delle camere di commercio all'estero per mettere a punto un ventaglio di strumenti promozionali in grado di creare un piedistallo
Favorevole a tutto il mare imitarli
Signori vi ringrazio
Presidente Bugatti allora se vuole mandare il dottor consolati alla podio dottor consolati al segretario del club dei distretti industriali italiani ed è
Responsabile operativo del della molti National a Lumezzane
Non proprio responsabile dalla molti lei ce l'ha ma di una piccola agenzia di servizi non tanto piccolo che profana dalla multi nel fronte Lumezzane
Il coltello sul portale elettronico laureare lo storico
Bene buongiorno a tutti io ringrazio e ovviamente anch'io personalmente in che dà l'opportunità al club di uscire un po'dalla dalle aule dell'Accademia per entrare un po'emettere un po'i piedi nel piatto della politica e quindi questo mi sembra un un'occasione importante per il cui va dato merito al gruppo parlamentare di AN
Io cercherò di impostare la mia presentazione su due parti la prima che cerca di tratteggiare le caratteristiche dei distretti peraltro nota credo che tutti i relatori che mi hanno preceduto ad una conoscenza approfondita dei meccanismi di funzionamento dei distretti
E quindi cercherò di concentrarmi su come alcuni macrofenomeni stanno impattando su questi distretti industriali
L'altra invece cercherà di prendere di partire dall'esperienza che abbiamo condotto sia come club che come struttura che opera in una regione che ha sei anni di esperienza di gestione dei distretti
Per vedere se queste esperienze in temi di successi e insuccessi possono essere di qualche utilità
Anche allo sviluppo dei distretti nel Mezzogiorno d'Italia
Allora per quanto riguarda diciamo così alcuni dei tratti caratteristici dei dei distretti mi sembra che ormai sia stato abbastanza detto e quindi abbastanza noto quali sono i fattori critici di successo che sono stati alla base dei distretti industriali
Da un lato l'elevata specializzazione produttiva che definisce appunto distretto industriale dall'altro lato l'elevatissima flessibilità produttiva che uno dei problemi che abbiamo davanti sulla possibilità di perpetuare questo fattore di successo
Dall'altro lato un aspetto che tendo a sottolineare tutte le volte che ospitiamo delegazioni straniere levata concorrenza tra le imprese del distretto
Tante volte si dà delle streghe del distretto di immagine per cui sembra che siano più gli aspetti cooperativi tra le imprese che quelli concorrenziali non è assolutamente vero
Ci sono anche questi su altri fronti li vedremo successivamente ma l'aspetto centrale è la concorrenzialità tante volte esasperata all'interno del distretto concorrenzialità che tra l'altro noi pensiamo sia alla base della sopravvivenza del distretto
Perché è un'azienda che riesce a sopravvivere ad essere leader all'interno di un distretto che a sua volta li della scalinata nazionale è chiaramente avvantaggiata quando si confronta con le imprese con i competitor esteri quindi questa è un'altra delle caratteristiche di fondo
Non esisterebbero i distretti se non ci fosse questa concorrenzialità concorrenzialità che viene data anche da alcuni processi importanti che avvengono all'interno del distretto che sui processi imitativi
Che e per certi versi possono essere visti in senso negativo per altri versi invece rappresentano la molla
Attraverso la quale le aziende del distretto non possono mai vivere di rendita in termini di rendite di posizione perché nel momento in cui una entra su nuovi mercati organizza nuovi prodotti
Quasi immediatamente dopo i suoi concorrenti più diretti i suoi vicini di casa fanno le stesse cose quindi è un continuo movimento è un moto perpetuo del distretto per stare in piedi e per essere concorrenziale
Un'altra caratteristica importante l'elevata mobilità sociale levato turnover delle imprese che è una delle componenti della flessibilità del distretto
Elevato turnover dell'impresa che legato anche ad alcuni aspetti di carattere come si può dire sociologico uno degli obiettivi principali
Di una indigeno come lo chiamiamo noi del distretto è fare l'imprenditore diciamo che i distretti prima che produrre prodotti finiti producono imprenditori io facevo l'esempio anche recentemente l'audizione Zanetto sì ma la stessa cosa potrebbe dirsi di Prato piuttosto che cambiano soltanto qualche punto percentuale abbiamo mille duecento aziende su venti mila abitanti un'azienda ogni dodici abitanti aziende manifatturiere
Quindi se ci mettiamo anche le partite IVA commerciali abbiamo un'azienda diciamo una un un agente economico l'operatore economico ogni sei senza vita Pesoli dalla dimensione di quello che voglio dire operare all'interno di un distretto
Altro aspetto quindi che dicevo che bisogna tenere in considerazione quando si valutano che cos'è e cosa non è e quali sono i distretti
L'aspetto dicevo prima di una della della disponibilità fino ad oggi fino a qualche tempo fa per lo meno da riprendere adesso delle imprese a cooperare sull'attivazione di economie esterne per il distretto
La storia i nostri distretti è stata la storia in cui e le imprese nel Periodo nei periodi iniziali di sviluppo del distretto liquidatori sociali nonché per la creazione di formazione per creare attività condivise per creare infrastrutture
Esempio classico di letture degli imprenditori di Lumezzane che erano disposti a pagare la strada
Purché gliela facessero fare solo che i veti della burocrazia non gli hanno fatto fare neanche la strada di collegamento agli assi autostradali di Brescia
Pur avendo la disponibilità economica per pagarla integralmente di tasca propria quindi questi sono alcuni degli aspetti che vanno a qualificare un pochino si distrae
Ovviamente anche i distretti sono diciamo caratterizzati da da questi aspetti che vi dicevo ma sono investiti da tutta una serie di macrofenomeni che investono l'economia e più in generale e in particolare io qui ne cito ne cito tre ne sono sono già stati ampiamente ricordati ma vorrei citarle per cercare di evidenziare che impatto hanno sui distretti e quindi coniugali rispetto ai distretti ovviamente il tema della globalizzazione
La globalizzazione sappiamo tutti che cos'è per i distretti questo ha un significato diciamo così abbastanza importante in termini di impatto perché coccola la globalizzazione c'è il riemergere dei fattori legati all'economia di scala soprattutto per quanto riguarda attività di ricerca attività di formazione attività di commercializzazione
Quindi voglio dire la Messa indiscussa del distretto Ri rispetto la globalizzazione non è tanto sulle economie di scala per quanto riguarda la produzione ma su tutte le attività annesse alla produzione
Su cui chiaramente i distretti scontano il fatto di essere are di piccola impresa piccole e piccolissime aziende che non possono mettere in campo questi tipi di di risposte
Altro aspetto importante quello rappresentato dall'evoluzione delle tecnologie i nostri distretti come sapete sono il risultato di un grande sapere diffuso come si dice nella letteratura basato su tecnologie tradizionali il cambiamento dei paradigmi tecnologici e quindi Elettronica Informatica eccetera eccetera pone non pochi problemi è di stretta soprattutto in termini di interrogazione su quello che sarà del distretto vede il commercio elettronico l'impatto di questi famosi distretti virtuali delle comunità virtuali di tipo verticale orizzontale cioè di tutti quei tentativi che a livello internazionale si stanno facendo per ricreare no a livello virtuale quello che noi abbiamo in termini reali i distretti e quindi capire questo come impatta sui distretti una cosa
Che stiamo tentando di monitorare
Altro aspetto importante la modificazione dell'ambiente distrettuale nel senso di una sua maggior formalizzazione
Il distretto e è un ambiente del tutto informale in cui le transazioni i rapporti tra le imprese sono basati sulla reciproca fiducia sulla reputazione degli operatori
Il fatto che il distretto si globalizzati si allarghi eccetera eccetera significa che diede a formalizzare tutta una serie di passaggi quindi significa che incomincia ad ingessare una delle sue componenti di flessibilità che era anche una componente di riduzione dei costi di transazione
Quindi questi sono diciamo gli aspetti che impattano e che hanno qualche Effetto in qualche modo significativo sui distretti
E adesso volevo richiamare alcuni dei punti su cui i distretti stanno cercando di operare o alcune delle attenzioni che ci derivano dall'esperienza che stiamo conducendo all'interno dei distretti utilizzandoli magari anche proprio come dei delle direttrici di di interesse anche per i distretti futuro per distretti che vogliono operare partendo da una storia magari meno estesa dalla nostra
Allora il primo dato che vede che interessa per quanto riguarda la nostra realtà rapporto tra risorse umane formazione è stato già ampiamente citato
Il capitale umano è il vero asset delle imprese e in particolare dei distretti su due fronti da un lato sul fronte dell'imprenditorialità come dicevo dall'altro sul fronte della delle competenze della capacità della mano d'opera uno dei va del uno dei vantaggi localizzativi per un'impresa che riceve nei distretti è proprio quella di avere a disposizione
Sotto forma di manodopera specializzata sotto forma di attività legata al terzino eccetera eccetera una grande fonte di attività collegate le attività principali dell'impresa che ne riducono i costi quindi questo è un aspetto centrale
E oggi per tutta una serie di motivazioni legate da un lato alla allo scollamento tra domanda e offerta di lavoro lo scollamento tra mondo della della formazione e mondo dell'impresa
La preoccupazione che si ritiene i distretti non ci sia più in grado di replicare di perpetuare quelle figure tecniche specifiche che hanno fatto in in in tanti modi la fortuna delle nostre imprese del nostro distretto
E quindi questo deriva da diversi aspetti deriva per esempio da considerazioni legate ovviamente apre anche un eccesso di diritti di di offerta e di domanda dal punto di vista del lavoro dall'altro lato anche come si può dire ad una ad ad una ad ad un'azione di non sufficiente marketing la chiamiamo da parte delle imprese nei confronti delle giovani generazioni
Le giovani generazioni tendono a fu a rifuggire dal lavoro di Fabrica da lavoro industriale per andare verso modelli diciamo di lavoro che non sono specificamente attinenti al distretto questo diciamo per quanto riguarda le attività e più vicine al lavoro di fabbrica
L'altro aspetto invece riguarda la difficoltà a trovare figure di livello più elevato dicevo prima l'impatto delle nuove tecnologie pensate che cosa vuol dire per esempio l'impatto della dal commercio elettronico per i distretti soprattutto dalla e possibilità per questi di trovare al proprio interno delle figure tecniche specialistiche per gestire questo passaggio e quindi questo è un altro problema
Importante che deve legare l'esigenza sempre di più le esigenze del sistema delle imprese distrettuali a quello della formazione questo è un problema ovviamente che riguarda mondo dell'impresa mondo dalla scuola in generale ma che nell'ambito dei distretti può assumere ed essere declinato in termini ulteriori proprio perché devono essere fatti dei programmi specifici per le specializzazioni dei distretti
E quindi da questo punto di vista per esempio le recenti norme forse interni di autonomia anche dei programmi scolastici potrebbero essere utili bisogna vedere però quali sono poi i soggetti del Governo in un distretto come il nostro di prodotti in metallo nell'ambito dell'autonomia scolastica la prima scelta fatta da un preside locale la Colle di togliere presenti i corsi di fonderia e di metallurgia che non mi sembra proprio
Vada nella direzione che stiamo che stiamo chiedendo quindi questo è un aspetto diciamo così che va sollevata
La formazione quindi diventa uno degli elementi centrali su cui concentrare l'attenzione dei nostri distretti tant'è che noi abbiamo proposto la possibilità che queste attività formative ti preparano figure quindi preparano figure professionali che sono il patrimonio del distretto se enucleate esplicitata l'intero delle imprese possono avere per esempio i trattamenti fiscali privilegiati
C'è chi fa formazione sostanzialmente fa un servizio al territorio e quindi queste attività e queste spese di formazione vanno detratte da da dalle spese che l'azienda ed considerata come degli investimenti da parte dell'azienda
Altro aspetto importante riguarda l'innovazione
Noè partecipiamo spesso a convegni e incontri sul rapporto tra innovazione distretti e devo dire che usciamo sempre piuttosto come si può dire malcontenti da questi confronti da un lato le imprese non trovano risposta alle loro esigenze nel mondo della istituzionale della ricerca dall'altro il mondo istituita dalla ricerca dice che le ricche chiede le aziende non riescono ad esprimere una domanda e quindi continuiamo rincorrerci su chi deve fare la prima mossa
La nostra valutazione che sostanzialmente questo se il risultato non tanto dalla cattiva di volontà di uno o dell'altro
Quanto dal fatto che sono due sistemi paralleli che viaggiano su binari che non si incontrano si sono incontrati fino ad oggi perché sono impostati esattamente uno all'opposto dell'altra cioè noi i nostri stretti sono specializzati sul settore
E che hanno bisogno di ricerca finalizzata le comunità sì possiamo chiamarle così le comunità scientifiche che operano all'interno del nostro Paese all'interno dei diversi enti o istituzioni
Se non ce n'erano piuttosto che nelle università hanno dei parà hanno dei dei binari che vanno per la loro strada magari più interessati
A cosa anche importanti ma che non sono strettamente finalizzate all'innovazione di cui c'è bisogno all'interno dei distretti industriali o quanto meno di aree di
Di specializzazione delle nostre come isolati l'università produce solo per se stesse
Ecco io non volevo dire questo visto che magari ci sono sprazzi professore universitario marziani è quello è quello che in parte pensiamo ecco quindi il problema dopo ben paga sostanzialmente e queste assurde pensate che per le nostre imprese l'innovazione è uno dei dei temi centrali ovviamente sono con le imprese dei distretti sono molto forti dal punto di vista dell'innovazione dei processi produttivi
Un po'di meno dal punto di vista dell'innovazioni radicali dei prodotti che è uno degli aspetti centrali per i distretti
E questo anche perché non hanno stimoli sufficienti non hanno come si può dire e delle visioni strategiche ma d'altra parte le piccole medie imprese non possono avere delle visioni strategiche devono far bene quello che sanno fare
Ed è già tanto che lo facciano bene tutti i giorni misurandosi quotidianamente col mercato quindi questo è un problema importante è un problema di sistemi è un problema di politiche che devono parlarci
Altro aspetto importante quello che riguarda i finanziamenti per l'innovazione e qui voglio dire al di là delle delle delle continue critiche che si fa la burocrazia romana io vorrei spendere qualche critica per la burocrazia comunitaria
Lui che seguiamo le imprese per alcuni stima che voglio dire seguiamo le imprese per alcuni progetti comunitari
Devo dire che a volte dobbiamo seguirle con dei carrellini per portare tutta la carta che serve per fare un progetto per aprire duecento milioni per un progetto d'innovazione
Ora le nostre imprese di fronte a queste cose qui francamente non sono attrezzate tante volte non gli interessa tante volte e ci scontriamo quotidianamente con funzionari comunitari che penso abbiano visto l'impresa e soltanto in qualche fotografia
Soprattutto le piccole e medie imprese dei distretti salvo qualche visita turistica fortunatamente adesso nei distretti come che la facciamo pagare perché sono visite turistiche quindi ci siamo organizzati come agenzie di viaggi quasi ecco quindi questo problema dell'innovazione ovviamente un problema centrale che sta alla base dello sviluppo delle nostre realtà
Problema dell'internazionalizzazione anche qui è chiaro che queste cose valgono parallelamente per le piccole medie imprese ma qui parliamo di sistemi di impresa e parliamo di internazionalizzare i distretti cosa vuol dire internazionale internazionalizzare distretti vuol dire cercare di attuare delle politiche dove non è che aiutiamo soltanto due imprese
A entrare in modo stabile sui mercati ma cerchiamo di fare permanere stabilmente il distretto nel suo insieme come aggregazione di imprese ma anche come delegazione di fasi produttive
Qui devo dire che il tentativi che non abbiamo fatto come club di scuotere un po'i vari istituti vari enti deputati
Alla politica diciamo di internazionalizzazione a scala nazionale stanno dando dei frutti stiamo cercando via di avviare delle collaborazioni importanti anche con l'ICE e su questo fronte penso che siano importanti
Alcune iniziative quali
Il marchio di distretto quali tutta una serie di interventi che vengono fatti a supporto
Di distretti specifici però anche qui mi penso valga la pena ricordare quello che mi veniva detto all'ICE di come venivano fatti i programmi di promozione fino a qualche tempo fa
Il confronto era tra ICE viale dell'astronomia
Forse qualcun altro Confindustria e qualcun altro punto e basta
Allora voglio dire tante volte i funzionari interpretano delle cose che non solo strettamente legate alle esigenze delle imprese adesso si comincia a ragionare anche con un piano di promozione che si misura con i contesti territoriali
Con un piano di promozione che dapprima calato sui bisognerà impresa e poi va indirizzato in questa in questo senso quindi questo Paese c'è un aspetto importante
Altro aspetto diciamo che grava sui nostri sistemi distrettuali e rapporto col sistema bancario
Penso che tutti abbiano conoscenza del fatto che le banche locali hanno sempre avuto un ruolo determinante dallo sviluppo dei sistemi produttivi locali dietro spesso qualsiasi distretto c'è una banca locale
Quello che noi stiamo vedendo all'interno magari della della nostra realtà perché anche nei distretti ci sono citi evolutivi cicli di vita diversi e che questo sistema bancario quindi con i processi di razionalizzazione che sta avviando i processi di concentrazione
E come si può dire il tentativo di anche in questo caso di di di concentrarsi su questi aspetti di globalizzazione fa perdere di vista un po'il locale
Fa perdere di vista locale perché perché le banche sono più portate a valutare cioè ai a gestire il risparmio no quindi concentrate sul risparmio gestito concentrate su delle performances che tante volte non gli vengono date da investitori locali ma che sono extra nazionali fondi di investimento e che chiedono delle performances tali per cui per esempio la rigidità rispetto la piccola infradistrettuale è aumentata notevolmente e questo pone non pochi problemi dal punto di vista la possibilità per le piccole per i distretti di fare investimenti sul medio-lungo
Preso nel nostro Paese ma che nel distretto assumono rilevanza ulteriore per i legami che ci sono tra le varie imprese con la il passaggio generazionale
Noi pensiamo che questa sia una delle sfide centrali proprio perché il passaggio generazionale mette in campo tutta una serie di aspetti di tipo tecnico di tipo economico ma di tipo anche valoriale cioè è il distretto che sta cambiando pelle e quindi si tratta di capire se il distretto in grado di rimettere in campo in pista
Degli imprenditori con la stessa carica dei precedenti con un sistema di valori che li faccia diciamo porre nelle condizioni di vincere le sfide quindi il passaggio generazionale un altro degli aspetti che noi per esempio come club
Stiamo cercando di gestire avendo costituito questo club della successione d'impresa che cerca di favorire gli scambi dei figli d'imprenditori nei vari distretti non la consonanti
Noi siamo promotori dell'abolizione dell'imposta di successione in linea diretta perisce perché fra l'altro la proposta governativa esclude dall'imposta di successione solo l'avviamento all'impresa mentre il problema incerto il passaggio del compendio in primavera da una generazione all'altra
Ecco questi sono alcuni diciamo dei punti su cui si concentra l'attenzione di chi opera all'interno dei distretti e che hanno messo in evidenza questo scarto tra il modo d'operare dei distretti del modo d'operare agli altri
Enti di altre realtà che nel nostro sistema
In qualche modo fra il restauro altere come missione anche quelle di lavorare per i distretti perché come avrete sentito i distretti sono spiegano il cinquanta per cento del nostro export il quaranta per cento dall'occupazione in determinate aree
E però non ci pare che il quaranta per cento il cinquanta per cento della ricerca si è indirizzata ai distretti non ci pare che il cinquanta per cento il quaranta per cento degli investimenti per la promozione sia destinata ai distretti quindi questo è uno dei problemi è uno del delle rivendicazioni che come distretti ci sentiamo di fare ora fa sarei invece ad una come si può dire ad ad avanzare alcune proposte per quanto riguarda la stagione delle politiche per i distretti soprattutto rivolta al Mezzogiorno tenuto conto del fatto che molte regioni del Mezzogiorno si stanno avvicinando per la prima volta a questa politica dei distretti industriali
Allora il primo dato di fondo che mi interessa sottolineare riguarda la caratteristica del fatto che le politiche
Che dovrebbero essere indirizzate verso i distretti dovrebbero tenere in grande considerazione il mantenimento della flessibilità operativa dei distretti i distretti sono l'aria della flessibilità
L'area dei costi di transazione bassi similare a dei dei rapporti fiduciari
Se noi formalizziamo eccessivamente questi passaggi in gestiamo i nostri stretti e quindi non li mettiamo più nelle condizioni di rispondere con tempestività eccetera eccetera alle sfide che gli vengono poste
E chiaro che su questo tema della flessibilità incide in misura rilevantissima l'eccessiva burocratizzazione di tutti i nostri enti allora noi riceviamo anche alcune realtà per quanto riguarda lo sportello unico un'azienda per avviare una qualsiasi iniziativa deve fare settantadue endoprocedure all'interno di una realtà che poi non è una realtà così come si può dire ridotta male ma quella delle aree bresciane però anche in questo caso cioè ci sono questi problemi
Ci sono problemi per esempio di rapporto con le unità sanitarie locali
Dove proprio per la la la la prevaricazione tante volte che queste realtà fanno rispetto al in calo salutare anche nostri assessori lombardi nettamente la prevaricazione che queste fanno nei confronti dell'impresa fa sì che noi parliamo di fare emergere i distretti ma di in realtà rispetto a questi vincoli ci saranno poi riprese che vanno sott'acqua per non per poter sopravvivere quindi ci sono problemi enormi dal punto di vista questa burocrazia Stasi fischiando anche distrae questo Paese se uno dei problemi centrali di contesto ma che nei distretti diventa ancora maggiore recitavo
L'altra sera assieme ad alcuni amici diciamo l'esperienza conoscendo da vicino molti imprenditori penso che la con la peggiore sia vedere un imprenditore che per l'entusiasmo del fare
L'imprenditore perdere entusiasmo del fare non tanto rispetto alle sfide che ha in temi di mercato tecnologiche ma soltanto rispetto a questo fardello pesantissimo dalla burocrazia
è un fardello tal punto che fa per l'entusiasmo gli imprenditori e quindi la loro voglia di fare
Un altro aspetto riguarda politiche pubbliche economie locali cioè allora quando facciamo delle politiche per i distretti industriali dobbiamo tener conto che queste politiche non possono sostituirsi all'economia locale
I distretti partono dal basso sono fenomeni detti di botto ma non sono top da un un pari non vengono calate dall'alto
Allora le politiche anche fatta a livello regionale devono partire prima di tutto dalla verifica diciamo così degli attori a livello locale dalla loro capacità di coagulare di rappresentare gli interessi locali
E di fare dei Progetti quindi condivisi da parte dell'intero sistema di riferimento
Non deve essere una cosa calata dall'alto salvo il fatto di individuare a grandi linee qua qualche direttrice pro come fare che cosa fare deve essere deciso da chi rappresenta il distretto
Perché solo così si risponde e chiaramente alle esigenze che sono espressione delle imprese
Da questo punto di vista per esempio tutta la politica la fornitura di servizi alle imprese che anche nelle nostre regioni è stata fatta copiosamente e più ricca di successi ed insuccessi
Proprio perché in termini velleitari si pensava di fare grandi cose e si metteva a disposizione poche risorse sia dal punto di vista umano che dal punto di vista delle risorse finanziarie
Non si fanno le nozze con i fichi secchi non si non si cambia diciamo l'identità di un distretto non si vince la sfida tecnologica mettendo a disposizione un miliardo per mille imprese
Con lui a questi sono poi i numeri perché poi ci ci si riempie la bocca però si danno compiti che tante volte sono sono molto velleitario
Dalla un'altra considerazione riguarda il problema di definizione dei distretti noi adesso
Abbiamo fatto questo road show come si dice un po'in qualche regione del Sud è certo alcune hanno del delimitato questi distretti e parlando con alcuni assessori sembra quasi che la cosa sia fatta in realtà il distretto non nasce non per legge non nasce perché e definito è solo l'inizio
è soltanto l'inizio allora a fianco di questo aspetto legato diciamo la prima definizione legislativa del distretto c'è tutta un'azione che noi chiamiamo di animazione distrettuale
Allora le Regioni potrebbero mettere a disposizione degli operatori finalizzati animare i distretti a fare menzione dei distretti dei soggetti forti degli attori locali che quadro l'interesse dell'impresa questo è un intervento che può essere fatto verificabile e controllabile
E chiede collegato come dicevo prima anche la rappresentanza degli interessi locali
Allora una parola va spesa sul sui comitati di distretto i comitati di distretto noi abbiamo sei anni di esperienza di comitati di distretto ce ne sono di tutti i tipi comitati che mettono insieme i rappresentanti più significativi dell'economia locale comitati che ne mettono cime sette comitati rimetto sulle venticinque comitati ci sono comitati che non funzionano
Perché ci sono veti contrapposti dei vari soggetti che sono all'interno del Comitato e che sono all'interno del Comitato proprio per verificare che il Comitato non decolla
Perché il comitato può diventare alternativo concorrenziale rispetto all'esistente e quindi rispetto alla realtà o e varie associazioni anche agenzie eccetera eccetera anche noi
Voglio dire come Agenzia Lumet inconsciamente siamo tesi a proteggere il nostro territorio questo peso faccia parte delle regole del gioco però il legislatore deve tenere presenti queste cose
E quindi il comitato deve essere l'espressione dell'economia locale non deve essere un soggetto autonomo dotato di capacità di finanziamento ma soltanto di capacità di animazione
Del distretto polizia più plana per te se ne vada avanti e che siamo in singole imprese consorzi di imprese e così via basta che riescono a coniugare come si può dire interessi individuali con interessi collettivi questo il problema oggi dei distretti riuscire a fare quello che si era fatto nella fase iniziale dei distretti e condividere delle risorse per dei progetti che vanno modernizzare le nostre economie esterne
Io ho citato questo questo esempio della diciamo così i distretti devono fare la manutenzione del loro vantaggio competitivo
Questo è il problema oggi che hanno i distretti a secondo che mente delle diverse fasi del ciclo di vita in cui si collocano quindi io penso che chi oggi si affaccia e approccia questa polle distretti debba tener conto la tenere in considerazione questa questa nostra esperienza
Ribadendo il fatto che ovviamente come Club dei distretti siamo nati proprio per scambiare esperienze e permettere a disposizione
Non dico delle best practice perché chi si occupa di sviluppo locale sa che non c'è niente definito a livello di manualistica per lo sviluppo locale però quanto meno gli insuccessi gli errori
Magari vanno poste di sarà anche imitate quindi si recupera tempo per dare più spazio nel gruppo locale in particolare per le regioni del Mezzogiorno grazie
Grazie dottor contro il suo contributo anche di concretezza al dottor Balestri che viene da Prato o altro centro altro distretto industriale di grande tradizione e presidente del club internazionale locali costa Costanzo che la realtà europea che organizza un punto i distretti industriali prego dottore grazie profitto per svolgere alcune riflessioni immaginando ti siano qui presenti soprattutto amministratori di locali amministratori regionali delle nel Mezzogiorno
Ed alcune riflessioni che riguardano le politiche industriali nostro paese le politiche di sviluppo nel Mezzogiorno all'interno di questa riflessione
Quello che voglio suggerire che i distretti costituiscono una scelta in più nel menu delle politiche degli strumenti di intervento della per una cosa in più
Non l'unica non necessariamente la migliore ma è una dimensione da tenere presente eccetera poi dite dimostrare o di dire perché credo poi sia particolarmente interessante
Per il Mezzogiorno Luca che cosa tutto sommato che cosa poi sono questi distretti industriali c'è un un principio molto semplice se lei vediamo che organizzazioni che sussistono sullo stesso territorio e sono specializzate in settori contigui bene la competitività di queste organizzazioni tende a a crescere per il fatto che sussistono insieme questo il principio generale è la regola
E allora la prima ripresa da fare che nelle politiche di sviluppo invece di pensare
Uno semplicemente a incentivi individuali rivolti alla singola impresa tipo quattro otto otto o invece di pensare solo a infrastrutture attrarre investimenti dall'estero o da altre parti
Indipendentemente da quello che poi sono i settori indipendentemente da quello che s'non realtà aziendale indipendentemente da quello che sono poi il contesto nel quale si vanno a collocare e sono delle strade sono degli Etp di strumenti diversi non so se sono migliori se sono peggiori sono diversi
Da quello che è il distretto industriale il distretto industriale è un sistema che cerca di mobilitare le risorse esistenti che cerca di lavorare sulle competenze esistenti sulle capacità e saper fare che esistono e l'Italia è un Paese dappertutto dal nord al sud
Rachel la bellissima tradizione artigianale e manifatturiera e ne mezzogiorno si va a vedere negli anni Cinquanta c'erano molti più sistemi produttivi locali che ricordano i distretti industriali di quanti ce ne sono oggi interessante chiedersi ci sono degli studiosi che hanno di e documentato la scomparso la relazione di questi sistemi nel Mezzogiorno nel dopoguerra dico questo perché in realtà le politiche dal nostro Paese sono delle politiche
Al di là del successo
Del fatto che tutti riconoscono distretti industriali le cose che abbiamo sentito dire che sono state celebrate
Che sono uno dei motori che fanno girare l'Italia che pagano nostra bilancia dei pagamenti era stavate reprimere risorse energetiche poi avanza ancora qualche cosa bene queste esperienze noi non temiamo non non teniamo conto non puntiamo a fare questo tipo di politiche pensati in Italia ci sono cinquecentocinquanta mila imprese manifatturiere
è un numero alto consiglio pesato lo stesso numero della Germania che ha un trentacinque milioni di abitanti in più
Questo per dare un'idea delle densità di queste quattrocento di queste scusate cinquecentocinquanta mila circa imprese manifatturiere
L'ottantadue per cento a meno di dieci addetti
Sono quattrocentosessanta mila in prese che hanno meno di dieci addetti la quattro otto otto che uno strumento di politica industriale che potrà essere giudicato bene o male non lo so viene giudicato generalmente comunque rapido veloce efficace automatico
Ci sono dei ritardi ma insomma la quattro otto otto nel ogni bando annuale ha messo sulla piazza cinque sei mila miliardi circa
E questi cinque sei mila miliardi sono andati a finire in mano a cinque mila in prese se ne pensiamo con incentivi di carattere individuali cioè di punto-punto d'impresa
Di far cambiare il sistema industriale italiana noi qui perdiamo la strada
Come pensiamo Chelsea cinque mila impresa è il massimo che siamo a raggiungere con lo strumento importante come la quattro otto otto e le altre cinquecentocinquanta mila come ragionevolmente possiamo pensare di fare e l'unico modo con cui possiamo di fare è quello di andare a prendere i territori dove sono dove quest'anno dei programmi comuni e di mettere delle risorse dove questi ha mai polemico
Ma perché è interessante per il Mezzogiorno il discorso distretti industriali
Un altro tipo di pudica nel menu dello sviluppo una delle politiche quello di attrarre investimenti o di puntare sulle alte taccuino tecnologie
Quello che sta succedendo a Catania è un esempio interessante un esempio di successo di una politica che cerca di attrarre investimenti in questo caso sono investimenti Esterni che si sono insediati c'è no che c'è Sejima ecco le Tronics
C'è ora quella che si chiama la Etna Valley che tutto sommato il consiglio possiamo considerare credo uno dei e casi di successo di politica
Di sviluppo del Mezzogiorno il nostro Paese
Bene ne possiamo anche pensare di poter fare cinquanta sessanta ecco navali e credo che sia molto difficile Catania funziona bene perché c'è l'università anzi ce ne sono due abbastanza vicini è stata fatta una scelta in quanti altri
Parti del Mezzogiorno possiamo pensare di replicare questo successi credo che sono pochissime
Questi tipi di aggregazioni hanno successo sono vicini a grandi aggregati urbani se ci sono diversità e se ci sono certi tipi di infrastrutture che purtroppo non ci sono dappertutto ma non sono nel Mezzogiorno non ci sono nel centro non ci sono in buona parte del Nord Italia quindi
Una delle grandi cose uno dei grandi credo aspetti del dello sviluppo dei distretti industriali nel centro nord è stato questo
Nutro potesse trovarvi stretti non è nelle grandi capitali non è a Milano e a Torino e nelle province nelle città intermedie
Lo sviluppo di queste aree ha permesso di mobilitare le risorse locali e ha fatto sì che la popolazione residente invece di andare via rimanesse a lavorare nei propri posti questo successo a Lumezzane è successa a Montebelluna è successo e che cos'è questo l'importante innanzitutto
Il fatto di avere un tessuto economico di pace ha permesso di conservare il patrimonio artistico di conservare questi villaggi di conservare anche la natura circostante perché vengono accostate abbandonate le valli sono ancora lì le valli le valli intorno a Bergamo a Brescia
Le vale intorno a lecco Asso dove sono state ancora salvati dalla sviluppo locale le casse di risparmio
Hanno avuto risorse per difendere quel poco di patrimonio che c'era e comunque oggi uno vai devi dell'Italia bella l'Italia minore l'Italia i cento campanili queste sono il tipo di politiche ma queste politiche
Non si fanno puntando i centri di eccellenza universitari nelle alte tecnologie le si fanno andando a lavorare sulle competenze locali sulle potenzialità locali vedendo di è non è il Mezzogiorno d'Italia lo deve solo pensare ai distretti industriali e non credo che non sostengo vadano bene che ce ne siano altre dieci venti Catania che abbiano successo è bene che ci siano Gioia Tauro con l'idea di attrarre capitali e risorse imprenditoriali dall'esterno e che e quando hanno successo abbiano successo ma non possiamo limitarci solo a questo bene quello che è successo fino ad oggi
Esattamente il contrario cioè le politiche hanno puntato a incentivi rivolti a una singola impresa
Ogni volta le infrastrutture questa logica del distretto che io trovo
Probabilmente non generale ma che si adatta sicuramente tutte le regioni del Sud in parte per casi particolari credo che sia l'alta politica più naturale la politica più coerente con quello che c'è e la politica che potrà più soddisfazioni
Li vediamo poi come come distretti industriali c'è poi tutto il siamo con le stesse logiche di vantaggi competitivi legata alla concentrazione alla specializzazione allo stare insieme al creare mercati del lavoro specializzato al favorito la foto la formazione di servizi dedicati ci sono i distretti turistici sono i distretti agroalimentari questi sono le politiche vediamo fare penso che è ragionevole fare per le quali io qui credo
Io sono pienamente d'accordo con quanto detto Nicola Bonazzi
Allora fra dello sviluppo è fondamentalmente nostro Paese oggi un problema di pubblica prema di burocrazia prima di tasse è un problema di rigidità complessive e questo è vero e credo che l'ottanta per cento dei nostri problemi sia su questo punto su questo fronte riduciamo crediamo più evidenti
Spezziamo queste catene che bloccano un po'tutto il meccanismo del funzionamento e va bene persino provvedimenti pulite generale
Per l'ha fatto questo io non condivido non è perché voglio fare una difesa d'ufficio del governo tutt'altro non ho nessuna intenzione non condivido questo tipo di concentrazione ancora sugli strumenti dagli altri che sui trasferimenti di zittire i fondi per i distretti ma qui si tratta di cambiare il discorso oggi non è più a Roma oggi discorso ce l'hanno in mano le regioni le Regioni poté io posso fare quello che vogliono e il fatto che come ci ricordava
Il senatore Armani che impongono le chiedo scusa chiedo scusa lo invecchiata un po'non volevo mettere
L'onorevole anche se ricorda atto che il polo di pertanto oggi a cinque regioni del Mezzogiorno ed è ancora molte di più nel centro nord agile regia di quindi
Lamentarsi perché oggi non si farà prima agli stretti non è da Mentana secondo Roma non è Tanzi per carità rimangono tutti validi principi le cose oggi bisogni sarà avrà dentro nove dentro dico a livello regionale ogni regione è lì che ci sono strumenti per le ragioni oggi avranno problemi a trovare risorse non dico di no perché poi a livello di delle riserve abbiamo anche immaginare come vengono fatti dei meccanismi di spesi di quelle poche risorse che avere le regioni destinano agli interventi per l'industria opera artigianato vengono fatti sulla base di incrostazioni di procedure di negoziazione e di concertazione
Sedimentate nel tempo per cui spostare un capitolo di spesa da una voce ad un'altra è una rivoluzione che un assessore non fa
Perché comunque lascia qualcuno scontento
Ci vuole molto coraggio ci vuole molta decisione strategica e dire se le Regioni hanno sì e no il coraggio di puntare sui distretti industriali se loro specificità in teoria lo possono fare li possono riconoscere come credono se non sono distretti saranno sistemi produttivi locali manufatturiere i beh la Bassanini la possibilità di fare e di disfare
Di fantasia
Quindi credo che
Il le critiche fondamentali oggi ho il vizio di stasera è fondamentale dobbiamo esprimerla sì anche a livello centrale ma fondamentalmente da qui in avanti dobbiamo puntare le nostre attenzioni sulle regioni
E qui c'è anche un altro tipo di riflessione da fare che è una riflessione sul fatto che
Abbiamo poche esperienze di politica di distretti industriali ci sono interventi costati la la Lombardia una delle prime Regioni che è intervenuta iniziano a esserci altre casistiche sono credo dodici complessivamente le regioni che hanno riconosciuto distretti industriali nel suo Paese Sera sono quattro cinque che hanno già varato dei programmi di intervento per alcuni tipi di programmi intervento se già fatto una prima fase se ne ha una seconda
Iniziano ad esserci ora in queste delle casistiche sulla quale si può iniziare a pensare a riflettere a a individuare dei percorsi di fare politica che mi auguro siano poi molto diversi ed è infatti in sede di coordinamento delle Regioni
è stato discusso il principio che non si devono riconoscere distretti ognuno come crede diamoci un minimo di regole io credo che sia giusto che siano definiti secondo certe regole però è stato deciso
Da i funzionari dirigenti dei Dipartimenti e da Prodi delle regioni
Che nel caso nel Mezzogiorno ai parametri devono essere diversi devono tenere conto di una specialità locale non solo che nel Mezzogiorno si concede anche la distribuzione di distretti laddove i distretti lo possono anche diventare come dire
Tenute Nando conto del ritardo di sviluppo che sicuramente c'è nel Mezzogiorno diamo loro questa maggiore riconosciamo loro anche questa maggiore tipo di flessibilità
Per me ma a parte ora questi principi generali ne dobbiamo ancora crescere su moto di fare politiche sui distretti lo diceva prima l'amico Luciano Consolati
Abbiamo anche dei problemi nel far procedere innovazione tecnologica una riflessione che dobbiamo fare sinceramente tutti perché nel nostro Paese il sistema della ricerca scientifica non riesce a avvicinarsi al sistema delle piccole e medie imprese e dei distretti in particolare la colpa sarebbe SITA che produce cose che riguardano solo diversità io sono pienamente d'accordo
Ci sarà probabilmente anche una colpa da parte di delle imprese dei distretti però insomma questo è un grosso problema fino adesso sinceramente devo dire no non ci sono ancora riflessioni sufficienti Pagnossin anche investito non è che il ministero
E su cui il fondo della quarantasei si divide tra mistero scientifico industria a seconda di quello che sa
Non è che dico diamo dei fondi sperimentali per aggredire in tre filiere la fiera del cuoio che bella distribuita c'è solo fra certi Miano e c'è Santa Croce uno nessuno al centro una nel Veneto
Perché non c'è un progetto di filiera nazionale per arrivare a fare perché non facciamo una scuola una scuola forte anticipo nella moda l'Italia non lo dico a voi ci credete credono di dirlo
Capitale riconosciuta nel mondo della moda ed ENEL se vogliamo l'Europa le scuole di moda più belli dove sono indagati assolutamente saremo forse la prima nostra scuola sarà in quindicesima posizione
Ma ha senso questo che noi ci siamo riconosciuti maestri
Nel campo della moda non abbiamo una scuola di moda degna di questo nome che nel Belgio che nel mille novecentosessanta non sapevano che cos'era la moda ha fatto un progetto per lo sviluppo della moda nella loro industria tessile
E oggi hanno la squadra avversa che considerata dopo
Ho insieme alla voglia Skull diroccati del college di Londra la migliore Noro apatico mai queste cose non ci viene anche in mente cioè di pensare di ripensare gli interventi con la logica che parte non da di principi astratti ma da quella casa realtà la sua realtà e quella dei distretti segno poi a vedere
Soprattutto a realtà che ha bisogno un po'di essere oggi vivacizzata io non sono così poi preoccupato della globalizzazione
Lo sono sarei certamente stupito se dicessi in
Ma di fronte la globalizzazione noi siamo in una condizione in cui i vantaggi
Il anzi differenziale dei costi dei fattori sono tali che la partita è chiusa in partenza il tasso e non abbiamo la speranza di poter continuare a competere è perché abbiamo dei valori culturali dietro
Alle nostre produzioni che tutto sommato le scarpe fatte da Mai in Thailandia o non le vede le guarda economiche convenienti attuali ma non hanno lo stesso sapore di un paio di scarpe che magari sono fatte a Strauss ma fatti a Fermo dove uno immagina che di immagina io può darsi che poi non ci sia ma me ne immagina che ci sia ancora un po'dell'artigianato della creatività artistica del del saper vivere dello stile di vita italiano
Sì ma se non riusciamo a ma non solo italiano europeo che cosa mai potremmo proporre contrapporre domani Allasia
Ai prodotti la Cina potremmo proporre dei costi Ferreri no dobbiamo per forza
Fare appello al fatto che i nostri prodotti condensano sei dieci quindici secoli di storia che loro non hanno e altrimenti ebbe altrimenti la resa dei conti non ce ne saranno soltanto sono imitabili ripetitivi
Sì beh guerrieri di di terracotta fa parte uguali però fa parte della nostra capacità di servire
L'artigianato del produzioni quella di Sara i prodotti personalizzati di saperi cambiare di poteri che e questa è la nostra vera vera risorsa sulla quale investire
Cioè io lo dico non
I distretti non sono la ricetta non sono la soluzione dei problemi del Mezzogiorno troppo facile troppo bello però credo che siano una una opzione in più che viene che fino adesso è stata completamente ignorata che adesso inizia a essere prese in considerazione
Solo adesso inizia a essere presa in considerazione
Faccio l'esempio la Lombardia che a ventuno distretti riconosciuti la Regione Lombardia che è stata la prima tempestiva nel novantatré era appena uscita la legge con una ha stanziato per venti di stridente anni venti miliardi sono dice se non gioco delle risorse che sono irrisorie rispetto a i tipi di interventi che sono stati fatti
Senza alcun tipo di risultato o con risultati addirittura negativi nel nostro Paese bene
Non c'è dunque non si tratta di dire criminale di piangersi addosso per il passato quello che state non è stato io credo che adesso con quello che sta cambiando sono cambiate le amministrazioni regionali quello che cambierà a livello anche di governo
Con le prossime elezioni e tutto sul prato appunto è tutta qui da giocai da costruire insieme ripassi convegni ne abbiamo trovarsi a lamentarsi che non si fanno politiche per i distretti a trovarsi a dire regione per regione cosa è stata fatta e mi auguro che tra le Regioni
Anche del Polo le altre ci sia una sana competizione vedere chi fa i progetti migliori a vedere chi mette in campo le politiche più mirate i più fighi efficaci per i distretti industriali io questo è l'invito che rivolgo agli amici denso nazionale che ringrazio per avermi inviato grazie dottor Magris
Adesso darei la parola alla dottor Verniano che Il Sole ventiquattro Ore che ringrazio per la sua collaborazione il quale dovrà un po'stare interventi programmati prego dottor
Ecco peccato dovrà fare c'era è vero per riuscire a far stare tutti nei tempi siccome ci sono ancora parecchi interventi e non parlerò di distretti anche perché ex ventiquattrenne parla tutti i giorni raccontando un frammento di questa Italia Piero Ichino abbiamo parlato tanto di industria e quindi potrebbe cominciare subito
Potremo sentire subito il parere del commercio con Giuseppe Tritto
Ma
La domanda qui ci sollecita la tutta la
Convegno di oggi il seminario di oggi e sette
Dato per assodato che dal sistema dei distretti è venuto un contributo per lo sviluppo
In generale del Paese no
Avendo saputo coniugare piccole impresa il valore delle associazioni il contributo dell'associazionismo locale le economie di Area
Saperi la cultura eccetera dicevo la domanda secondo me specifica di oggi esse può venire un contributo ulteriore dalla valorizzazione dei distretti per lo sviluppo del Mezzogiorno lo io vorrei sviluppare più rapidissimamente alcune considerazioni rispondendo subito si può venire un contributo ulteriore ad alcune condizioni
Delle quali sono alcune sono state sottolineate già nella nel corso dei lavori io mi limiterò a riprenderle aggiungendo qualche qualche ulteriore prima condizioni a mio avviso che si assecondino il dato economico la realtà economica come si sviluppa
Perché bisogna tener conto che la realtà economica
Ha dentro una una capacità di una di in di tenere fermenti e tendenze innovative che vanno colte valorizzate se dovessi dirlo in una battuta direi di strettissima ma distretti non solo industriali mi sembra che questo sia in fondo
Nucleo della del ciò che sta accadendo per una certa fase la nostra storia distretti industriali c'è il manifatturiero Olivola specializzazione produttiva e quello che era che ha caratterizzato la qualità dello sviluppo locale in molte aree oggi non è più così non è più così intanto perché cioè come dire la fuoriuscita ed è un primo aspetto la fuoriuscita dalla specializzazione produttiva manifatturiera di molti distretti
Con l'incrocio con altri settori quei servizi con settori collegati con col sistema del terziario secondo perché c'è l'emergere forte direi del evidente di distretti caratterizzati anche per la loro di sistemi locali che dice di Caratese però lo vocazione terziaria Istat a diffuso l'altro giorno il rapporto con i dati del censimento novantasei
Dove viene fuori che dei sistemi locali del lavoro una parte notevole nel Mezzogiorno una quarantina sono vocati e caratterizzati dalla vocazione turismo evocati dalla dal dal turismo sono hanno questa caratterizzazione
E questo coglie in fondo una un trenta dis di di movimento diciamo del dell'economia che si sposta sempre più dalla produzione di beni di merci alla produzione di di tutti di qualità di sistemi di vita di modelli
Dire che è una tendenza che sposa seconda mente il ciò che accade a livello globale i fenomeni della globalizzazione con la vocazione specifica del Mezzogiorno ma non cogliere questa caratteristica specifica della vocazione della caratterizzazione del del tessuto meridionale
Con la tendenza che in in in linea generale dall'America in poi dall'America in in giù si diffonde nel mondo ecco questo sarebbe un fatto un un modo per tener bloccato
Costretto il fenomeno dei distretti ad una realtà che più non c'è
Terzo elemento dire il commercio elettronico che non muta solo le modalità di organizzazione dei distretti ma in qualche modo crea le condizioni per la possibilità di distretti virtuali
Quindi cambia la connotazione finora conosciuta del distretto l'abbiamo un progetto che stiamo conducendo nel Mezzogiorno
Che è quello di mettere in rete di creare una rete virtuale che colleghi nel varie filiere attorno alla concentrazione del commercio in questo caso vengono fuori e agli è appena agli inizi
Discorsi interessantissimi fenomeni interessantissimi di collegamento in trasmissioni di cultura di trasmissioni di cooperazione al di là della dell'ambito territoriale
Però se non si tiene conto di questa di questo modificarsi del fenomeno della cooperazione che è stato lui il nucleo centrale ristretti
Si perde un pezzo di ragionamento importante seconda condizione modificare il dato normativo
Qui il passaggio dalla centoquaranta dalla CEI dati centodiciassette la centoquaranta ha colto non solo la discontinuità grave grande della regionalizzazione manca la discontinuità grande del modello di sviluppo allora
Da centoquaranta aperto degli spazi si diceva si ricordavano prima
E questi spazi vanno percorsi definire il distretto sono in termini di prevalenza di imprese industriali non è più possibile va fatto il passaggio successivo che alla di criteri statistici che all'Adi
Le modalità di individuazione del fenomeno e passaggio questo che sta in capo alle regioni allora
E qui vengo al terzo punto il modifica al dato normativo modifica alle politiche qui le le regioni sono chiamate le regioni del Mezzogiorno visto che voglio dire il fenomeno piogge di Agordo se vai così brutto non durano sono chiamati a scelte importanti
Secondo me attorno a quattro temi fonti non i fondamentali in cui si incrocia cioè una nuova politica di intervento con una visione diversa e adeguata alla realtà del fenomeno dei vista dei sistemi locali quindi devoluzione dell'economia il sistema locale
Prima il tema della programmazione programmazione che vuol dire fondi strutturali vuol dire quattro otto otto vuol dire sci fondi unici degli incentivi quindi vuol dire tutte le modalità con cui le regioni possono protagonista protagoniste di una programmazione degli interventi degli investimenti sul territorio che tengano conto di questa realtà non si può con io ritengo continuare a a riservare risorse estremamente importante a certi settori e non cogliere e valorizzare gli spifferi i fenomeni nuovi anche di carattere settoriale non sono il tipo di specie vettoriale che vengono ma mano nascendo secondo tema il filone teme la programmazione negoziata che Enrico veniva ricordato poc'anzi non aggiungo cenni salvo il fatto che lo strumento che virtualmente è stato aperto alla possibilità di utilizzo del contratto di programma di consiglio di utilizzo dei distretti va effettivamente esplorato se sei sei utile anche con riferimento a queste nuove forme di distretto terzo riferimento la pubblica amministrazione qui ci sarebbe stato lo sportello unico modo tra l'altro noto solo una cosa che tutte le statistiche ufficiali e no mettono sempre di correlazione lo sto lo sportello unico col numero dei cittadini ma ecco il numero e la concentrazione delle imprese
Ultimo fenomeno ed è stato ricordato anche esso ma ne mi limito ad una battuta il tema della detronizzazione del credito dove di una riflessione andrebbe fatta sul fenomeno che incrocia la trasformazione delle fondazioni bancarie con la fenomeno dalla proposizione dell'architetto
Qui secondo me è un un ragionamento incroci tutte queste cose non può non essere compiuto se si vuole mettere diciamo a Massa la possibilità di un contributo positivo anche lo sono meno del modificarsi del dei sistemi economici
Grazie stirpe la Confcommercio anche per lei brevità dell'intervento e mentre non imitare Marcello Pacini
Che il direttore generale della Fondazione Agnelli di Terina anche perché sa che deve prendere un aereo quindi anche lei si parlerà brevemente esposto parlerò molto brevemente la ringrazio per aver accettato la raccolta non mia
Richiesta di aiuto per non perdere l'aeroplano
Io interpretato questo invito che mi veniva ad Alleanza nazionale quindi è una forza politica come in senso letterale N il il tema del convegno nel distretto industriale del gruppo a mezzogiorno e quindi è stato quasi ovviamente per trarlo quale con la quale può essere il contributo che un'eventuale trasferimento moltiplicazione rafforzamento di sentenze nel Mezzogiorno può dare appunto al suo sviluppo
Credo quindi che partono quindi brevemente di alcuni aspetti di contesto generale anche perché tutto quello che poteva essere detto sui distretti come fatto ottenne per specifico solo detto dai i rappresentanti del Club dei distretti che hanno illustrato in grandi quantità di dati realtà i problemi i distretti medesimo
All'inizio della riunione e l'onorevole rase lamentava la carenza d'immagine dei distretti
Io credo che questa questa valutazione
Vada precisata nel senso che mia ma a mio parere una carenza d'immagine soltanto forse nel mondo politico italiano o nel unica un'Italia o comunque in alcuni ambienti italiani perché in realtà all'estero in particolare nei posti più un po'più lontane soprattutto nei punti
Di in cui c'erano i problemi dello sviluppo il desiderio di conoscere l'esperienza dei distretti e molto forte questo perché sono dal mio punto di vista una grande invenzione una grande o se la più grande il più grande contributo che l'Italia ha dato alla storia economica di questo secolo è più facile dal mio punto di vista pensare di poter trasferire una l'esperienza di una grande impresa che non espresse distretti quando all'esterno è stato chiesto come si fa a fare un distretto io sono sempre stato in grande difficoltà a spiegare come si faceva
Perché nasce da una serie da una specie di impasto di moltissimi fattori che sono proprio le precondizioni per lo sviluppo
Quindi il problema che non abbiamo qui di fronte non soltanto Alleanza Nazionale ma credo di avere di fronte per il tutto tutti coloro i quali hanno a cuore i problemi del nostro Paese proprio quello di dire come si fa nei prossimi anni ad estendere a diffondere a moltiplicare l'esperienza dei distretti
Io credo quindi che il problema
Sia proprio quello di capire
Se esiste una via per estendere questi distretti in altri in altre regioni italiane al di là della cornice storia in cui sono nati e dirò subito che l'esperienza dei distretti talmente attraente
E comunque considerata come una delle vie valide per l'Italia che non sono non solo al interessa coloro i quali risponde si interessano in maniera per dirette del Mezzogiorno ha per esempio anche in Piemonte grandi speranze di poter diversificare rendere più complesso il sistema industriale sono legate proprio all'applicazione dell'esperienza dei distretti nelle aree del Piemonte meridionale
Che cosa allora si può dire credo che possa dire che un punto molto importante perché
Le speranze ristretti e delicata è importante ed è legata al contesto generale
Credo che sotto questo punto di vista che questa situazione che noi stiamo vivendo di un decollo prossimo del federalismo sia molto importante perché se posso fare un'operazione una notazione storica personale quando otto anni fa
Noi in fondo a Fondazione Agnelli dico promosse una pose all'attenzione dell'opinione pubblica nel mondo politico il problema dello riforma in senso federale
Ciò che CD convinse dell'opportunità di farlo non fu una scelta ideologica fu un'analisi sulla situazione delle ecco il giorno quelle chiamavamo ma voglio grafia economica italiana e soprattutto quello che amo trovato nel Mezzogiorno
L'avevamo ESA esaminato tutte le economie reali del Paese abbiamo Scarpetta nel Mezzogiorno cominciava a diventare un incubo mondo variopinto in cui non c'era un Mezzogiorno c'erano molti mezzogiorno in cui c'era una grande come alcune aree una qualche nel una una certa una una notevole vitalità
Quindi proprio perché pensavamo
Che si doveva generalizzare il discorso di portare a livello locale con con la l'attenzione verso i problemi reali dell'economia
Noi pensavamo che Ilassi nel sistema federale potesse essere il più adatto a valorizzare queste est queste esperienze di valorizzazione e di potenziamento delle delle economie reali
Quindi siamo in una situazione proprio perché parte ora in questo federalismo di poter cogliere questa a questa qui questa opportunità però ciò non basta in realtà il federalismo dal mio punto di vista è una elemento essenziale ma è una cornice è un una cornice istituzionale ma può essere può esprimere tutta la sua bandita quando all'interno della società esiste un un fermento esistono delle energie vitali esiste cioè una mentalità atta
A prendere delle iniziative economiche il vero problema
Esistono alcune regioni italiane
Dei che non hanno ancora trovato un sia per lo sviluppo è la la presenza forte e diffusa
Di un ceto impeditivo capace di prendere iniziative in modo diffuso e quindi l'attenzione va posta a mio parere nelle condizioni che determinò la nascita di questo ceto capace di rinnovare
E allora qua credo che la cultura economica si sposa con la cultura diciamo etico politica credo che sia molto importante per esempio che per prendere per prendere per iniziative economiche che siamo portante avere fiducia nel mercato fiducia nella propria storia la propria società
Quindi fiducia nei rapporti e nelle relazioni con gli altri fiducia nel futuro e qui c'è un problema di ricordi regole di poter riportare nel tessuto sociale italiano il senso dalla fiducia di poter costruire qualche cosa in comune
Se questa fiducia se questa fiducia esiste quindi si ricostituisce un quello che in i teorici richiamo al capitale sociale cioè relazioni fiduciarie credo che si possa mettere in moto un processo virtuoso quelle famose spirali virtuose per cui più si sia successa economico più se crea fiducia più momento all'ottimismo per il futuro è più di una musica area iniziative economiche escono effetto moltiplicativo
Quindi credo che il problema con delle del del Della Successo del dentista del dei distretti industriali della crescita del delle piccole imprese di piccola e media impresa organizzato insomma distrettuale dipenda proprio dall'evoluzione complessiva del sistema del sistema italiano
Ancora cinque minuti
Due minuti
Due l'altra l'altra condizione schemi vorrei sottoporre all'attenzione all'attenzione di tutti voi riguarda quello che potremmo chiamare la la presenza dei nel contesto quello che parlava poco all'inizio della riunione il senatore il senatore
Che anche a fare che ha parlato il delle delle situazioni di contesto
Come è stato il senatore Mantica ma non solo senatore a Marsiglia anche anche al senatore
Onorevole Bono spot l'hanno fatto anche l'onorevole
Ecco io penso che io sono diciamo d'accordo con questa pienamente d'accordo con quell'impostazione perché credo che visto il problema foro dissente per riuscire del Mezzogiorno e per riuscire a inserire prema de del sette all'interno dei due grosse operazioni che sono diciamo lo specchio novellato lume reciproco dell'altro e cioè la valorizzazione degli svantaggi competitivi che oggettivamente il mio socio ma e dall'altra la neutralizzazione degli svantaggi competitivi
Quali svantaggi competitivi più importanti che ha il Mezzogiorno dal quale dipende un po'tutto il il successo di questa operazione sono ampiamente conosciuti alcune sono condivise
Lecco che alcuni sono condite anche da altre regioni il richiamato analcolici Dezza del mercato del lavoro
L'inefficienza della pubblica amministrazione credo che sia un prema di gradazione ma credo che sia un modo che riguarda tutto tutto il Paese
Ce ne sono altri perché probabilmente sono più pertinente al al sistema al discorso meridionale
Devo che devo dire che sarebbe estremamente importante
Che fossero che fossero assunti a quadro Veca quadro di una al centro di una direzione di quelle potrebbe essere un rinnovamento del dibattito sul Mezzogiorno dell'azione del Mezzogiorno
Perché in fondo ora siamo di fronte a una situazione più complessa del gioco degli attori
Il problema dalla pubblica amministrazione riguarda soprattutto le nove regione gli enti locali il problema dell'introduzione della flessibilità riguarda riguarda le forze sociali il problema della grande della grande della grande della grande Bandello grande svantaggio competitiva con la criminalità riguarda lo Stato centrale
Credo che su questa queste nell'affrontare nei prossimi anni con grosso con grosso
Coraggio ecco questi tre tipi di svantaggi competitivi comunità la grande occasione di questa grande esperienza deduzione del federalismo è po'che può se funziona ricongiungere creare fiducia e qui al al alla società civile ridare fiducia
Alla prima Repubblica e quindi anche portare un contributo diretto non è indiretto ma diretto alle alle iniziative economiche né nelle regioni possa essere uno di quei punti dopo uno di quei momenti felici da cui può scaturire qualcosa di significativo
Ecco un altro che deve prendere l'aereo Franco Giacomini segretario generale della Confartigianato ha nel frattempo volevo ringraziare dottor Pacini per questo intervento e io sono perfettamente d'accordo con Luís anche perché molto spesso i distretti italiani fanno scuola all'estero è siano stati ricordati al vertice dei dei grandi di Detroit è anche al vertice di ville erano state ricorda che c'erano a posto il proprio la stesso problema come estendere l'esperienza perché veniva individuati come motore di sviluppo e di occupazione prego
Grazie niente
Io cerco di stare a dispetto delle promesse di tutto il tema veramente sul tema distretti mezzogiorno e mi pare che sia il titolo ma non ho elementi per un dibattito su questo argomento
C'è
Una Italia del nord nel nordest dell'impresa
Che
Risolve i propri problemi di mano d'opera di competitività nove imprese su dieci andando al centro sotto Europa centro centro sud est europeo Romania Ungheria Polonia eccetera
E questo flusso non si modifica si continua si rafforza e non c'è verso di Kant e di cambiare direzione
Io il primo interrogativo che mi farei eccome
Intercettare queste imprese
Tendenzialmente i settori maturi abbigliamento tessile calzaturiero meccanica legno e dire che anche al Sud c'è una possibilità di trovare manodopera decentramento produttivo
Su forniture sostanze soprattutto e in questa azione che noi di sondaggio e di indicazioni abbiamo più volte tentato abbiamo da un lato individuato i fattori critici che sono le condizioni ambientali su ne siamo impegnati in un'operazione a Manfredonia assieme Confindustria sementi sette locali
Alla alle stazioni locali di nascita di trecento impreciso fornitura in collaborazione con altrettanti committenti dell'area Nord-Est vicenza Treviso in modo particolare di tutti i settori
Con giovani che vengono
A fare uno stage presso le imprese collegate gemellate che completano l'attività formativa in quell'area è che poi aprono un'attività di subfornitura in collegamento con
All'interno di un patto importante con tutti i problemi che ha avuto sul piano della tempistica
E secondo me andrebbe preso
A a campione per verificare la fattibilità su grande scala in altre aree in Sicilia Calabria banche di questa iniziativa per dare agli imprenditori del nord nord est ai committenti che oggi scelgono la strada della Romania soprattutto Diaz la possibilità di dire si può fare
Ci può fare evidentemente ordinate condizioni condizioni ambientali significano molte cose alcune sono state lette una quello delle infrastrutture non è mai detta no se non ci sono spazi per produrre non si creano imprese
Lì c'è un problema enorme basterebbe che Sviluppo Italia facesse questo anziché andare in cerca con la tecnica di improbabili capitali condizioni
Strutturali e infrastrutturali micro infrastrutture per produrre
Che in parte servono impresa in parte servono imprese sommerse attuali che già sono in una filiera di subfornitura ma non lo sono a pieno non valorizzano appieno le loro prossime quindi un primo grande progetto riguarda la con la la la l'apertura nel Mezzogiorno di filiali di subfornitura
Che sono in parte fattibili presso i distretti secondo livello soggiorna numerosi distretti che li chiamiamo di secondo livello perché non su saranno quelli primo livello non esportano direttamente sono parte della filiera produttiva sono già addensamenti nel territorio utile per fare sviluppare riprendere queste cose
Ma se non si crea questa attrattività a costo di regalare una casa in riva al mare a tutti gli imprenditori del Nord che decidono di investire nel Mezzogiorno perché di e bisogna anche muovere tutte le leve della capacità dell'attrattività nel Mezzogiorno si vuole favorire questo imprenditori che trovano i romani altre cose naturalmente basta andare a parlare con loro e loro indicano la quota delle cose che trova in Romania di tutti i tipi da quelle materiali a quelli materiali però sono lì sono lì portano autentici distretti a Timisoara c'è un distretto della calzatura che io vorrei vedere
E nel in Puglia e in Calabria invece cioè a Timisoara con tutte le potenzialità del caso ci sono ovviamente altre condizioni che riguardano incentivi che riguardano i costi
Le della mano d'opera però c'è questo o c'è tutto una passione da fare sui giovani sui giovani che vanno e che ritornano nel Mezzogiorno si è studiato solo la incentivazione l'esperienza dei giovani che vanno al nord sopra su impresa e non si è studiata sufficientemente la fattispecie il motivo e l'incentivo i giovani che ritornano nel Mezzogiorno avendo imparato un po'di ambiente e soprattutto portando con sé è un pezzo di subfornitura perché di tanto trattarsi
Cose di cui gli imprenditori del nord nord est hanno assoluto bisogno perché sono molto propensi a sì che per loro in condizioni che magari non colpiscono mandare qualcuno che ha lavorato presso di loro che apre un'aziendina due Sentinel cinque del di lei che figlia
Che fa joint che fa collaborazione nel territorio in cui ritorna non c'è nullo pressoché nulla in una caterva di incentivi per l'occupazione per lo start-up di imprese nel Mezzogiorno che riguardi questa fattispecie andrebbe ripresa
Altrimenti ripeto gli imprenditori tengono la barra rivolta via Trieste a quell'area del centro sud europea e non la riguardano assolutamente verso la Puglia verso la campagna e la sua terapia
Poi ceduto rare dei distretti del turismo dal benessere o del piacere sono autentici distretti in cui c'è una ottima possibilità di integrazione di filiera tra Primal tra tra primario secondario terziario transennato del di turismo di servizio come il PD il turismo
Le produzioni agroalimentare le produzioni tipiche della zona si è Procolo riflettuto su questi e con si potrebbe fare qualche sperimentazione là dove ci sono addensamenti turistici che hanno queste caratteristiche per vedere se si può sulla pari di quanto è stato fatto in Romagna o in altri luoghi e fare degli esempi che anche in termini pedagogici oltre che di precedenti infrastrutturali segnino un modello in cui le imprese del produzione primaria secondaria e terziaria dei servizi interagiscono tra di loro e rafforzano russo anzi danno al Mezzogiorno che la capacità competitiva al turismo che oggi nonna
E e l'Inghilterra l'industria la Rocca sorpassato da molto tempo l'industria dell'acciaio nel Mezzogiorno l'industria il commercio non riesce a superare ancora altre industrie dico indusse del commercio dottori del turismo chiedo scusa perché è il petrolio il primo petrolio nel soggiorno ma bisogna costruire attorno a un sistema a partito dalle infrastrutture che sia adeguato vedo poche finalità poche priorità poca decisione attorno a questo tema e ripeto nel Mezzogiorno i distretti del tempo libero del piacere
Dell'intrattenimento potrebbero avere uno sviluppo enorme perché ci sono tutte le condizioni naturali mentali monumentali culturali che possono favore questo
Per quanto riguarda resto dei dibattiti sulla legislazione dei distretti resto io sarei per portare tutto ciò che legislazione anche ragioni di settimo livello zero
Favorire una perché non vorrei che i distretti fossero essi stessi causa della burocrazia che poi denunciano
E oggi il peso che le regioni più che fare comitati di distretto e e e formalità e forzature doveva fare politiche
Per le reti lunghe perché si parla tanto di distretti a me piacerebbe cominciare discutere dei nuovi distretti perché da un pezzo ci sono nuovi distretti nuove lunghezze su cui corre il distretto stesso quindi le cosiddette reti lunghe non porto via il mestiere del professor De Rita però stanno avvenendo delle cose interessantissime che collocato su più regioni e talvolta su più nazioni che andrebbero riflettuto e un po'di più e dovrebbero essere parte importante per le politiche regionali e le politiche interregionali e le nuove politiche governative purtroppo su questa materia c'è ancora poco e l'Italia dal mio punto di vista continua a perdere occasioni e non sfrutta appieno la potenzialità del Mezzogiorno
Grazie Giacomini anche per averci riportato teme che questo dibattito attacca densa Flavio Pasotti vicepresidente della Confapi e li dopodiché credo che pensiamo a fare parlare il dottor fa da vice segretario generale del Consiglio ma grazie
Anche se devo dire che in queste ore mia
Davanti agli occhi mi è passata tutta la mia vita si l'imprenditore che dei persona che dedica un po'di tempo alla all'associazione i problemi sindacali
Perché in effetti gran parte delle questioni toccate hanno riflessi microtrombi Colette molto vicini alla realtà dei distretti anche invece l'altra riflessi macro
Che sono invece riportabili a gran parte dei problemi di politica economica industriale del nostro Paese io voglio partire da qui perché evidentemente la formula chimica intorno alla quale costituito il distretto è stata lungamente presentata però l'Italia un Paese nel quale esistono
Are penso a casa nostra consolati a Brescia dove c'è non c'è un solo distretto probabilmente ce ne sono due forse tre probabilmente quattro ma in generale un'altissima densità imprenditoriale
Allora ragionamento che noi dobbiamo fare e sicuramente sui distretti ma in senso lato sulla densità imprenditoriale sulle sugli ambienti che possono permettere un adeguato sviluppo delle potenzialità del Paese
E non vi è dubbio che il riferimento parte naturale convegno è particolarmente ha più detto dopo lei riflessioni del governatore di ieri riflessione che non ho trovato particolarmente nuove no non vorrei dare controcorrente immagino si rinnovano con una certa frequenza la vera differenza che probabilmente qualcuno c'era qualcuno in più quest'anno disposto a dire che il re è nudo cioè che cavolo forse il governatore c'ha ragione ma in realtà è una costante questa delle valutazioni espresse dal governatore ed è una costante che ha a che fare con alcuni grandi problemi che non abbiamo sul tavolo in primo luogo la per la questione fiscale
Credo che in effetti la situazione nella quale noi ci troviamo a vivere oggi sia proprio la situazione che fa la radiografia del fallimento della gran parte delle politiche industriali che abbiamo seguito negli ultimi quarant'anni ci mette un punto zero e ci deve costringere a ragionare sul futuro
Certamente tra le cose che sono sul tavolo e che sono state riprese riportate dalle due relatori a inizio giornata ce ne sono due alle quali io sono particolarmente affezionato la prima riguarda i contratti e i patti
Sono cose alle quali persone quale la mia confederazione ha sempre avuto un approccio diciamo così estremamente scettico
Per non dire di più perché molto probabilmente in quel periodo nel momento in cui se furono presentati già essere scettici voleva dire chiamarsi molto fuori dal coro perché invece il consenso intorno a questi strumenti era un consenso forte e corale
Non avevamo visto i patti bene quando erano nati altri nella abbiamo visto molto peggio i patti dopo quando sono stati implementati sul territorio abbiamo avuto una valutazione complessivamente negativa da subito dei contratti
Perché non ve li vedevamo con uno strumento realmente vicino alle esigenze delle imprese perché è vero gran parte degli strumenti finanziari messi a disposizione in realtà vanno a toccare un numero di imprese molto limitato rispetto alla platea generale degli imprenditori
L'altro aspetto sul quale lungamente ci si è soffermati che riguarda e che ho sentito riecheggiare anche un po'nell'intervento di Giacomino riguarda la nostra capacità di intercettare la delocalizzazione delle imprese
Che è un aspetto invece secondo me molto delicato e molto complicato perché se questa capacità di intercettare è limitata a un differenziale nel costo del lavoro evidentemente non andiamo da nessuna parte
Io sono assolutamente convinto che è un imprenditore che sta a casa nostra prende l'aereo in un'ora e mezza paturnie sia un costo del lavoro infinitamente inferiore di quello che gli si potrebbe promettere pure nel Meridione pur con tutte le facilitazioni peraltro andrà nel Meridione impiega di più grazie all'Italia la alle politiche o su Malpensa ma adesso è un altro capitolo di di conseguenza se noi dovessimo ragionare in questo quadro non è probabilmente un problema di costo del lavoro il costo del lavoro e altro in tutt'Italia non è un problema che riguarda il sud è invece un problema che riguarda il Complesso della competitività del nostro Paese esattamente come la politica fiscale
E alta in tutto il Paese e non si riesce a capire per quale motivo si dovrebbero scegliere poi policy di particolari esclusivamente per il Meridione questi sono grandi problemi che hanno che fare con la competitività del sistema
Altro invece data la competitività e ragionare su quello che l'ambiente favorevole allo sviluppo dell'impresa certamente un altro dei ragionamenti fatti sui contratti Cile molto caro il fatto che molti contratti sono nati anzi tutti senz'anima cioè senza un obiettivo specifico senza un ragionamento di politica industriale serio e concreto alle spalle ma in generale io continuo a ritenere che uno dei grandi limiti
E questo lo dico avendo avuto un'esperienza insieme a mio padre per venticinque anni in un'area del Meridione i grandi limiti rimangono
La disponibilità ad accettare la funzione dell'imprenditore in gran parte delle aree del Mezzogiorno
Io non posso non abbiamo avuto un'esperienza per certi versi positiva e che è finita molto male
E non posso non considerare che i motivi per cui questa esperienza è andata è finita male non erano motivi legati al mercato
Erano l'azienda che aveva un mercato un prodotto che aveva un mercato semplicemente non era più possibile esercitare fino in fondo la funzione dell'imprenditore in una realtà nella quale i rapporti sindacali erano fortemente deteriorati perché eravamo troppo piccoli per riuscire a a vere rapporti sindacali di qualità adeguata a quelle che erano le esigenze della impresa
In realtà dove a causa delle mentalità che si sono insediate per l'applicazione sistematica degli strumenti di finanziamento l'idea diffusa era quella che gli imprenditori andavano al Sud per fare l'affare tra virgolette non per fare impresa
L'hai l'idea che si era ingenerato era che se l'imprenditore tendenzialmente ruba chiara tra virgolette utilizzando gli strumenti di finanziamento era lecito che anche tutti quelli che stavano intorno all'impresa avessero lo stesso comportamento
E che in generale
Il sistema di rapporti che normalmente all'interno delle realtà industriali viene gestito insieme alle pubbliche autorità insieme all'al sindacato in modo di discutibile di aperta discussione lì viene sistematicamente demandato all'autorità giudiziaria
è stato per noi pressoché impossibile riuscirà a dirimere alcuna vertenza di lavoro se non ha
Pare se non andando direttamente in magistratura
Allora il quadro generale è questo che io credo molto brevemente molto semplicemente
Che il problema di fondo dati i problemi generali del Paese ma anche a quello di riuscire a creare un ambiente favorevole all'attività di impresa questo ambiente è vincolato a questioni di maturità questioni culturali ma è legato evidentemente anche alcuni settori nei quali tipici dell'attività di governo
Mi voglio soffermare soltanto su uno ed è quello che riguarda la formazione
Noi siamo abituati a avere un difficile rapporto al nord con l'università è un rapporto non particolarmente positivo con il complesso del sistema formativo
Però generalmente la nostra capacità di formazione all'interno dell'azienda e nell'ambiente specifico distrettuale supplisce in una qualche misura ai deficit del sistema formativo
Ove questo non c'è è in larga parte del Sud questo non c'è i tecnici di formazione di preparazione diventa semplicemente drammatico
E allora anche qui bisogna riuscirà tra virgolette inventare un qualche strumento che permetta o di riavviare il sistema formativo e sistema dell'istruzione verso qualcosa che sia tra virgolette compatibile non dico rientrato a ma compatibile con il sistema delle imprese
Io guardo con una certa preoccupazione al fatto che si ci si limiti molto a valutare il miglioramento del sistema scolastico attraverso l'introduzione di elementi di concorrenza tra pubblico e privato
Continuo a ritenere che il problema della concorrenza non sia tra sistema pubblico sistema privato ma sia sul prodotto cioè sulla bontà dello studente che esce dalla scuola indipendentemente che questa sia pubblica che privata
E continuo a ritenere che in una qualche misura forme di retribuzione agli aumenti di retribuzione degli insegnanti che pare essere la nuova policy che il Governo interne seguito del prossimo anno debbano essere legati più che Equizi
Ai risultati e alla carriera che i loro studenti riusciranno a ottenere o hanno ottenuto finito il periodo formativo
Mi rendo conto che queste sono questioni particolarmente complicate ma è inevitabile il mercato non è fatto mettendo due aziende in concorrenza
E fatto mettendo due prodotti in concorrenza invece il mercato è l'unico tra virgolette o il migliore dei sistemi di allocazione delle risorse possibili
Evidentemente a quello anche nel settore dell'istruzione dobbiamo rifarci
Voglio chiudere con un ultimo passaggio che riguarda la dimensione critica io sono uno di quelli che quando sente dire
Che a casa mia c'è un'azienda un capannone un opificio ogni undici dodici abitanti si sente male e considera questa percentuali non come un sintomo di ricchezza ma con un elemento di debolezza i mercati internazionali l'andamento dell'economia non parliamo della globalizzazione suggeriscono costantemente che le dimensioni medie delle nostre aziende sono troppo piccole è vero consolati che la burocrazia europea è sostanzialmente non orientata nei confronti delle piccole e medie imprese virgoletta italiani appunto
Conoscono molto bene alle piccole e medie imprese tedesche o del nord Europa
Che hanno dimensioni sensibilmente maggiori delle nostre e che hanno la possibilità strutturale di riusciva a gestire il carrellino con la carta per andare a fare il Progetto probabilmente non da duecento milioni ma di qualcosa di più
Allora l'insieme del sistema burocratico amministrativo europeo e in generale l'insieme dei mercati ci continuano a mandare messaggi molto chiari la dimensione delle nostre aziende probabilmente troppo piccola rispetto ai nostri mercati di riferimento
E quindi inevitabilmente le uniche policy che io riesca a identificare sono quelle che premiano chi decide di crescere noi abbiamo policy che verranno hanno premiato chi decide di rimanere piccola dobbiamo fare saltare questo vincolo incominciare a dire che chi rame piccolo lo fa per sua scelta
E gli altri devono essere premiati incentivati a crescere questo porta dietro tutta una serie di considerazioni comprese quelle sugli esiti dei referendum sulle quali evidentemente non è il caso di soffermarsi grazie
Ecco lasciando stare i litigi fra bresciani a un'altra sede che sul suo solo in rare le è che io vorrei chiedere arenato fa dei vice segretario generale della Confindustria se riesce a chiarirci questo mistero praticamente noi ogni settimana
Pubblichiamo almeno pubblichiamo un articolo e in cui ci sono degli imprenditori che ci raccontano la loro storia e dicano
E non riusciamo a investire al sud abbiamo agli investimenti bloccati oppure mancano la scuola mancano gli spazi oppure manca qualche cosa lei riesce Chierici questo mistero ma non ci siamo riusciti
Ma sfortunatamente non è un mistero una cosa che
Molto nota
E direi che nota in tutti i particolari per cui
Di
Viale Ministero trovate per purtroppo ci fosse un po'di mistero ci sarà un minimo di fascino minimo interesse andare a scoprire purtroppo è tutto chiaro sono chiare tutte le responsabilità
Salvo poi quando uno si rivolge ai centri responsabilità la responsabilità sono sempre di un altro forse in questo senso mistero ma mi servo foglio di rete quindi non il problema è
Molto molto serio problema che è stato evocato anche stasera e che è uno dei punti di ritardo di chiude la nostra crescita sia in termini dimensionali e per le imprese ma anche in termini di dati aggregati di di macro economici eccetera è che è un sistema burocratico
Che autoreferenziale che ha come finalità non quella di servire il cittadino o il soggetto ma quello di accreditare il suo ruolo di censore di ostacolista di colui che deve come dire accreditarsi creando difficoltà anziché risolvere questo è fondato dalla nostra cultura di ci trascinò subcultura che ci trasciniamo dalla fondazione del regno e che anche la vento dalla Repubblica non ha modificato
Non so se il decentramento in atto sarà la la la la la l'uscita di sicurezza da questa situazione ma comunque certamente questo è il la situazione ripeto non è una scoperta di stasera l'abbiamo proclamata in N sedici siamo alla fine forse un po'anche stufati di vista l'inutilità della della della dalla dalla denuncia ma per tornare un po'al tema clou di stasera cioè il il rapporto che può esistere come io credo esista tra i distretti d'impresa
Riequilibrio territoriale del Mezzogiorno
Io vorrei fare due brevissime riflessioni perché a quest'ora dilungarsi troppo vorrebbe potrebbe essere interpretato come un un espediente implicito per farsi invitare a cena quindi tre molto molto di di sintesi
Io credo ricco condivido pienamente il ruolo importante che poi esplicitato dei numeri dalle cifre che hanno prodotti i distretti industriali in Italia e questo credo che sia un argomento su cui difficile non essere d'accordo sulla loro rilevanza la loro importanza penso che sia più interessante scoprire quale se c'è anche qui un segreto tra virgolette che ha determinato questo fenomeno che non è solo italiano in Italia ha una sua densità e una sua Pecori vita particolare Martini di fenomeni di addensamento di impresa
Con livelli diversi di interazione fra le impresa della stesso territorio le troviamo in molte parti d'Europa e quindi non è un'esclusività che ne abbiamo da noi c'è un effetto rilevante molto forte Cantelmi
Mi indurrebbe a dire che tutto il nostro sistema di impresa italiano
Almeno nell'area del Centro-Nord ma si va diffondendo anche verso il Sud è
Con mia grande distretto
Perché o difficoltà immaginare una re del nostro territorio che non ha alcune connotazioni di base tipiche del distretto che sono l'addensamento di impresa
Con livelli più o meno forti di integrazione tra le imprese che operano in questo in questo distretto forse sarebbe più facile censire e le esperienze di non distretto
Noi abbiamo alcune esperienze di un distretto che sono potrebbero essere individuate come il manuale delle cose da non fare
Io come sardo potrei citare il non distretto di Ottana e un esempio di cosa che sono state fatte fuori dalla Loggia mi sento prego nelle una catena libertà era si diceva una volta così adesso diciamo un'esperienza di non distretto o di negazione del genere sono esperienze che ci dicono come l'allora così ristretto sia la logica che vince cioè la si crea valore aggiunto si crea crescita si crea sviluppo si crea innovazione dove c'è una concentrazione di impresa non di imprese industriali impresa tout court
Anche perché questa strana distinzione tra tipologie d'impresa industriali terziaria eccetera è un retaggio del Novecento esiste ancora nella nostra legislazione previdenziale che differenzia i diversi settori eccetera ma qualcuno deve spiegarmi come si fa oggi in capo a un processo produttivo che integrano il prodotto
Quote crescenti di servizio a mantenere questa suddivisione per dire
Un po'del Novecento pena cosa un po'vecchia
Però il nostro legislatore su questo c'è ancora delle idee molto chiare e precise continua a perseverare in questa strada insomma ma noi che viviamo tutti i giorni sul campo dove registriamo che queste sono barriere che non esistono più
Quindi il nostro la nostra esperienza sui distretti poi nasce con tipologie che sono molto differenziate
E c'abbiamo i distretti che nascono intorno a fenomeni vero geologici e ci sono distretti che nascono intorno a grande impresa e ci sono sui distretti che nascono intorno a risorse naturali eccetera
è una delle grandi fortune o delle poche fortuna che non abbiamo avuto che il nostro legislatore non si è mai occupato i distretti
Perché se se ne fosse occupato come si occupato di altre cose parimenti oggi non saremmo qui a celebrare non è Maria retorica ma in maniera convinta la bontà si sia distratto e emessi è stato è stata una grande una grande fortuna che non abbia che non abbia preso in considerazione come suo campo di intervento questi fenomeni sono a quest'ora saremmo veramente
Alla al deserto
Ma questo come dire
Quello che a me interessa soprattutto a vedere perché qui il problema non sta tanto dove stanno si declini distretti dove i distretti sono fiorenti perché lì
I problemi sono stati risolti diciamo opere con un pizzico di ottimismo ma che il problema sta dove i distretti non ci stanno
E cioè parliamo del mezzogiorno e delle politiche di riequilibrio territoriale
E qui è stato detto che le esperienze del dei patti territoriali dei contratti d'area è stata un'esperienza fallimentare prima
Ma certamente se lo si legge nel rapporto come dire sul su dati di bilancio e quindi quanto è stato stanziato quanto è stato investito quanto è stato eccetera probabilmente la questa lettura e
Negativa e su questo credo che sarebbe
Stolto cercare di imbrogliare le carte però io credo che nelle questa esperienza abbia avuto una grande rilevanza sociale ed economica è la prima volta che nel Mezzogiorno dall'unità d'Italia una classe politica e un ceto burocratico ha preso in considerazione l'ipotesi di attivare processi di sviluppo fuori da una logica assistenziale burocratica
E su questo si è creata una cultura diffusa
Certamente non non vediamo oggi frutti di questa cosa però se abbiamo fatto un'opera di dissodamento forte di fertilizzazione forte e io sono sicuro che da queste in da queste esperienze sarà molto più facile poter fare opere di trapianto che non siano le sue esperienze fatte in passato come dicevo prima il caso del non distretto di Ottana quindi credo che le l'esperienza della contrattazione territoriale eccetera sia stato l'esperienza che potrà dare potenzialmente dei dei frutti
Si tratta questo punto di creare le condizioni nel Mezzogiorno perché sorgano le imprese le concentrazioni d'impresa le relazioni tra le imprese concentrate e quindi nascano per i processi di sviluppo che sono dispensate
Qui la primo il primo prerequisito che non sempre messo nella giusta
Evidenza e la sicurezza nel Mezzogiorno c'è un deficit di sicurezza che incompatibile con processo di sviluppo economico
Purtroppo molte volte si ha la sensazione che il ricco libro territoriale sul piano per la sicurezza lo si voglia ottenere dove elevando la non sicurezza al nord in modo che
Quechero questa non è più una battuta è una constatazione parlando con imprenditori delle aree marchigiane piuttosto che delle aree veniva eccetera cioè il livello di insicurezza fisica personale tende a crescere nelle aree del Centro-Nord piuttosto che ridursi nel Mezzogiorno allora non vorrei che riequilibra venisse in questo in questo senso
Oltre a questo
Occorre certamente quello che è stato detto attivare quella vocazione imprenditoriale che non è un fatto di DNA nel senso che è tutta concentrata Lumezzane c'erano
Va stimolata perché e diffuso dappertutto esiste nel Lazio esiste nelle Puglie ci sono esperienze in questo senso ma queste cose non nascono Prato volontaristico Regolo fa l'imprenditore perché non sa bene cosa fare sì ci sono anche i casi che però insomma ci vuole il famoso contesta e allora
E con le condizioni che consentono al mezzogiorno di poter aspirare ad avere uno sviluppo di distretto eccetera sono alcune condizioni che sono le infrastrutture perché senza infrastrutture
Non credo si va da nessuna parte non sempre possibili macinare l'intervento come covi Melfi dove c'è un grande gruppo che si fa anche le infrastrutture perché questo è avvenuto a Melfi e non è
E sempre può accadere questo perché è vero che ci sono gli incentivi ma con gli incentivi servono per fare le infrastrutture non per fare investimenti
Quindi senza e proprio oggi pensate che si parla ancora dopo non so quanti decenni della Salerno Reggio Calabria
Cioè si fa le priorità evitando scopro che la sera raggio grave non è mai stata completata io non ha mai avuto il piacere ne parlerà ancora per un anno a denunciare un allora sono trenta cantieri quindi questo io ho fatto da Napoli
Poi c'è la Calabria è una cosa in fermento Roma delle infrastrutture tono ripetere
E è un problema che per il Mezzogiorno è fondamentale poi sul metodo non ci sono ancora per chiudere due aspetti che non sono solo del Mezzogiorno ma nel Mezzogiorno hanno intensità di criticità più elevate
Che sono il costo della data del costo del lavoro
Allora è vero che poc'anzi diceva che noi non possiamo competere con la Tunisia sul piano del costo del lavoro ma al nostro livello di competizione con la Tunisia ma le competiamo con la Gran Bretagna con Regno Unito con la Germania con la Francia
Competiamo con gli altri partner europei dove dito nostro costo del lavoro oscilla su una banda abbastanza ravvicinata e quindi ogni scarto di frazione di punto certamente non ci mette in una condizione di maggiore o minor io vantaggio competitivo con la Tunisia con la Romania ma certamente ci mette in posizione di vantaggio o svantaggio competitivo con i partner europei con cui tratteniamo una percentuale di interscambio che non è del tutto marginale
E lo stesso vale per il costo del danaro per la pressione fiscale
è chiaro che la pressione fiscale
Un dato che come dicono le leggi europee deve essere uguale per tutti ma non c'è dubbio che occorre immaginare un processo di revisione di questa pressione fiscale
Negoziando con l'Unione europea un un principio di priorità solo temporale parlare del Mezzogiorno
Cioè noi dovremo essere in grado perché questo
Non si capisce perché un territorio come l'Irlanda solo perché si identifica da un punto di vista politico amministrativo come una nazione debba avere una libertà di
Pressione fiscale diverso da quel metodo
Quindi poter negoziare un abbattimento sensibile della pressione fiscale e contributiva nel Mezzogiorno dicendo ora per allora che questo sarà il punto di arrivo
Nel periodo dato per tutto il sistema nazionale credo che sia l'unica via di uscita
Perché se noi non recuperiamo competitività attraverso questi fattori di costo e insieme fattori di costo mettiamo anch'alcuni fattori importanti di innovazione come lo sviluppo delle risorse umane
La nostra capacità di innovare in temi di ricerca
E quel per fare la ricerca però ripeto è un'altra cosa pensare che non possiamo sviluppare a livello domestico un sistema di ricerca sganciato non integrato con quella europea è un altro un'altra favola
Non esiste questa ipotesi che il nostro sistema Italia possa essere alla come dire autarchico in temi di ricerca
Rispetto agli altri partner europei innovativi grandi centri competitori sono va al di là dell'Atlantico che hanno dimensioni molto più ampio di quello per pensare di fare non i nostri cerchi né in casa nostra e con questo rendersi competitivo CD ci crea solo delusione
Detto questo chiudo dicendo che come vedete questi temi questi criticità sono le stesse che sono state esposte forse con solo con un livello di intensità diverso dalle aree forti dalle aree che si identificò con i distretti
Che sono la carenza di infrastrutture la carenza di risorse umane la pressione fiscale e quant'altro quindi noi abbiamo questo processo di unificazione sulle criticità
Che non è una grande consolazione voglio dire di per sé ma e ci deve dare se non altro quella quella spinta quella massa critica per poter attivare delle politiche
Che risolvano i problemi e non tendono a spezzettare lì cioè non se ne continua a coltivare l'illusione che se risolviamo un pezzo di un problema a al Nord piuttosto che al sud adesso piuttosto che ove risolviamo i problemi di noi stessi
Incorriamo in un errore di parallasse molto forte
Quindi dobbiamo credo cerca di fare ma se l'idea sapendo che abbiamo dei problemi comuni le ricette sono le stesse qualunque posizione colloca coordinata geografica ci diamo e su questo credo che la sensibilità delle forze politiche
Debba essere una volta tanto pragmatica prima ancora che ideologica una volta grazie
Grazie dottor Spada per averci ricordato che nel mille tessere di quest'abito d'Arlecchino può in qualche maniera devono rimanere cucite assieme
Adesso la parola a Giuseppe De Rita il quale non ha bisogno di presentazioni e anche perché era una uno studioso cultore di localismi
E i già più di dieci anni fa quando il Sole ventiquattro Ore del pubblico gioielli bambole coltelli che era appunto il tentativo di raccontare le diverse storie dei distretti prego
Io volevo ricordare qualcuno mi perdonerà serpenti
Finiamo per fare una storia quasi personale
Le tappe logiche di questo rapporto fra distretti e Mezzogiorno come nascono i distretti i secchi non nascono come distretti
I distretti nascono come addensamenti più o meno casuali
In alcune realtà italiana
Ma si sono moltiplicate che poi hanno avuto una dimensione formale a distretto idriche quando io ho cominciato a studiare questi problemi parlo di Prato Balestri è andato via proprio adesso
Correva l'anno sessantasette sessantotto
I distretti non esistevano esistevano quello che noi chiamavamo i localismi cioè una realtà locale in cui si addensavano realtà industriali
Il localismo era un qualcosa d'indefinito certamente superato era chiaro che c'era un comprensorio di sette comuni sul Lumezzane era chiaro che c'erano con comprensorio di uno due comuni supponenza poi c'era un comune solo sua Zignani no c'era un comune solo e via di questo passo
Però era localismo
Localismo nel senso che era una densa mento casuale
Con l'andare del tempo tutta di due processi del primo processo è stato quello che ha detto fatta adesso il distretto si è allargato oggi dovunque si vada si sente quest'non il distretto il localismo si attacca
L'addensamento casuale lo ritrovate a Forlì dove nessuno vent'anni fa avrebbe pensato che ci sarebbe stato un addensamento distrettuale lo ritrovate in quasi tutto il Veneto da Uderzo a Conegliano
Non ritrovate su tutte le Marche lo ritrovate anche nel Mezzogiorno il localismo
L'ho ritrovata nel Nord napoletano ritrovata Casarano ritrovata Barletta Trani ma è ancora nel Mezzogiorno localismo SIAE ha ragione fantasie in qualche modo eliminata la dimensione strutturale del distretto perché si è affermata la dimensione casuale del localismo
Questo è stato il grande processo che non abbiamo capito
Perché perché invece abbiamo tentato di fare una dimensione strutturalmente concettuale del distretto
In base a tre cose il distretto addirittura per legge ottocentodiciassette Di Carlo Cassola hanno correva l'anno non mi ricordo poco
Con discorso cultura il distretto di Becattini che veniva da Marshall con altre cose che in fondo creavano il senso che c'erano dei distretti
Non c'era un vocalismo di farlo
C'erano dei distretti quasi dei piccoli castelli non è vero
Non ci sono castelli distretti italiani sono un modo di essere delle indossa sul territorio
Che poi in alcuni distretti si possa fare Castello per carità
Sono troppo affezionato molti di questi insetti per dire che che sono castelli però questo significa che si non si capisce che insieme ai sessanta di al sessanta zone che possono essere dichiarate distrettuali
Con questo orgoglio distrettuale ci sono almeno altre centotrenta centoquaranta localismi che fanno sì che poi il territorio siano un territorio ha diffuso industrializzazione
Questi due processi storici da una parte un allargamento a macchia d'olio dell'addensamento dell'addensamento industriale scusate il destino che l'allargamento dell'addensamento sembra un bisticcio mai così
Pensa la l'allargamento a macchia d'olio d'Ardenza mento industriale e dall'altra parte invece una dimensione sempre più rigida della parola distretto
Hanno in qualche modo creato un problema quando siamo andati a ragionare di mezzogiorno
Quando siamo andati a parlare di mezzogiorno anno mille novecento novantacinque ministro Pagliarini ministro Pagliarini
A cui dobbiamo l'accettazione dell'idea tutta mia dei patti territoriali né
Cosa qual era la
Il vide non era l'idea di trasportare il distretto nel Mezzogiorno ma era l'idea di vedere sei in nella realtà meridionale si configuravano degli addensamenti casuali da stringere da da mettere insieme da
Far sovrintendere ha una classe dirigente locale questo è stato il patto
Il modo in cui poi abbiamo fatto per un anno e mezzo non è un anno e mezzo noi che nel poi se n'è andato nel novantasette nel marzo novantasette al Tesoro è un aspetto di vita politica
Non è un aspetto di di ragioni intellettuali
Il problema vero è un certo punto è questo cultura ci sono alcune zone del Mezzogiorno
Dove c'è un tendenziale addensamento industriale andiamo in quelle zone che e cerchiamo di coagulare una classe dirigente
Che guidi questo addensamento con una logica pattizia questa struttura che era questa struttura mentale che era semplicissimo
è diventata ogni giorno più complicata
Quindi
Visto che le cose si erano li moltiplica
No
Non si possono fare trenta quaranta cinquanta cento centoventi Patti
Perché significa che non non hai capito che c'è un problema di addensamento che nel Mezzogiorno non può essere come nel Nord nel nord ci sono forse cento
Realtà di localismo industriale Manzù invece lei trenta quaranta e su quelle dove gioca
Invece si è fatta la moltiplicazione secco sia visto il killer e il patto territoriale come uno strumento di consenso ciao lo faccio pure io metto insieme il mio collegio metto insieme i miei e qui e non era quello il problema anzi anzi sul Patto per l'Italia non potei creare consenso perché dovevi fare una restrizione di angolo
E dovete fare una gioco di classe dirigente locale che non andava a vantaggio di nessuno né del comunista mediamente
Terzo si è Cannes abbia cannibalizzato il patto con il contratto dare io ho urlato contro il contratto d'area dicendo con questo cannibalizzati l'unico strumento di sviluppo locale che c'è nel Mezzogiorno del Patto per l'Italia non c'hanno sentito perché perché nel contratto d'area c'erano alcuni interessi degli industriali
Ad a vere una concentrazione di interventi del di alcuni sindacati riavere la la la chiave di volta grimaldello per fare flessibilità
All'interno dei contratti notai sono falliti totalmente ma hanno almeno di una cosa sono stati efficace hanno cannibalizzato IPA
Quarto
Quando tu fai centocinquanta battiti alla fine fai sportello a Roma non far più accompagnamento di una classe dirigente
Noi ricrei facevamo accompagnamento di questa classe dirigente che fa da riconosce giustamente
Essere l'unica novità dei tanti perché noi oggi dico
Di fronte a me ci mille mille cinquecento persone che hanno avuto come nel Mezzogiorno le sono l'unica vera classe dirigente del Mezzogiorno che poi sia l'onorevole Donatella Lo Moro il sindaco comune diessina di redivivo Valencia ossia Viespoli
Sindaco AN di di di di Benevento è un aspetto secondario
Soltanto che nel momento in cui Twice questi patti e li moltiplichi per fatti di consenso a Roma dei FAS portello non pochi accompagnata
E lo sportello siccome ci vede arrivare pacchi da tutte le parti e cioè che cosa fa
Ho mette una formula matematica per selezionare cosa è successo Sicma maiuscolo due tratte due righe di formula matematica con il che meridionale mi meridionale normale dice qui me stanno a frega perché non ce n'è mai che quelle una formula per quello è un modo dice così così cioè nelle vediamo se ci hanno fermato a Ford la formula per dirne sì o no dice dicendo che non corrisponde zigomo maiuscolo oppure oppure se non fanno questo stanno fermi
Oggi se uno va a vedere perché i militanti io non non funziona perché nessuno mette una firma ma c'è stato un altro aspetto fondamentale
Che rispetta i patti a certo punto è scattata la strada dice di i patti non valgono facciamo la quattro otto otto la riproposizione della quattro otto otto dell'incentivazione che menarmi avida avevo visto già nel cinquantaquattro cinquantacinque che ormai sono vecchia che non funzionava l'ora
Perché alcune aziende modificavano i loro assetti strutturali per poter e gli incentivi di piccola impresa locuzione ancora meno adesso
Però la quattro otto otto
Diciamo così cantata anche da valutare da Presidente del Consiglio da presidenti di Confindustria non rende
Perché il rende sulla singola impresa ma non rende in questa capacità di diffondere l'addensamento e di creare nuova classe dirigente locale
E qui è stato la storia di questi
La storia di questi non vi è stata una storia in qualche modo di
Generoso modo di intendere la trasposizione dello sviluppo locale dal distretto industriale del Nord alla Tenza mento casuale e qualche volta mediocre terzo d'non ce l'abbiamo fatta l'abbiamo in qualche modo incapsulato
Nella parola distretto che nel Mezzogiorno non ha senso
Perché ha senso solo un localismo generico andate nel Nord napoletano andata nell'Ovest casertano e capirete che non c'è possibilità di usare la parola distretto
Forse a Barletta Trani sì forse a Casarano sì forse a Chieti Pescara si e altrove in tutto il Mezzogiorno non lo trovate qui ma a San Giuseppe Vesuviano presente non è un distretto è un è una è una è un comune Enzo e è una realtà è un è un fungo e allora e alle il problema vero è che non può abbiamo in qualche modo errato a proporre una parola distretto per il Mezzogiorno io non l'ho mai fatto
Inventato il termine patto territoriale proprio perché non volevo trasportare un'esperienza troppo formalizzata quale distretto in un Mezzogiorno che invece aveva bisogno di più elasticità di più di più mediocrità che per carità
Secondo abbiamo sbagliato nel momento in cui si avviava questo processo ha cannibalizzato la comma quattro otto otto con i contratti d'area con la moltiplicazione dei distretti
Abbiamo oggi un solo vantaggi che nel Mezzogiorno c'è classe dirigente porca miseria non assistenzialisti
Alcuni hanno visto anche il patto territoriale come il modo per ritornare a a piazzale Kennedy e adesso non si va più a pensare che ne deriva da qualche altra parte da viale ventisette da via venti Settembre a chiederselo
Però dice Magrassi vigente mezzogiorno e comunque bisogna fare i conti
Con quel e come si fanno i conti su quest'argomento si fanno riprendendo il discorso dell'addensamento
Negli ultimi tempi di cui mi sono occupato di questa cosa io l'ho convinto Amato presi ministro del lavoro del Tesoro a dire rifacciamo una cartina del Mezzogiorno lì dove c'è addensamento di quattro otto otto e di parti se va be'che l'abbiamo fatta la cartina
Non sono più di dieci anni nel Mezzogiorno
Dove c'è il massimo di concentrazione di quattro otto e il massimo di concentrazione di patti di tale non dei partiti a ciclostile per far guadagnare societari console
E su quelle bisogna e e e devo dire che sono i dieci anni del Mezzogiorno dove c'è più classe dirigente didattico conosco
Che mi son mi son curato
Poi qualcuno ha detto non possiamo regala politicamente il Mezzogiorno a De Rita errate se lo sorprese e non ci hanno fatto un tubo
Però il lì oggi c'è una possibilità di far politica su quelle dieci
Però bisogna vere una cultura dell'accompagnamento non del comando non del finanziamento non dello sportello
Io dico sempre che oggi in Italia si governa accompagnando e non comandando purtroppo nessuno lo capisce questa questa banale verità
Ma il e lo sviluppo locale il Mezzogiorno resta oggi come cinque anni fa un processo penale compagnia
Non un processo da finanziare da comandare da sfruttare elettoralmente eccetera eccetera queste a mio avviso il punto cruciale da oggi naturalmente può darsi che sembra che che questo sia difficile
Perché concentrare le dieci aree di addensamento significa eliminare le altre significa averla la catena di Sant'Antonio diremmo restiamo fuori allora facciamo anche noi la la la il il il centro il polo di addensamento di quelle parole si
Si sprecano su questo punto e cioè c'è questo pericolo
Però se non si fa questa concentrazione di sviluppo locale in dieci gare Meridiana che sono oggi pronte a operare non in termini di stretto generali ma di addensamento di due o tre strumenti
E dando il via a quelle aree quello che Giacomin diceva meriti corte e le reti lunghe noi nel Mezzogiorno saremo costretti per altri vent'anni ad aspettare
Che sommerso emerga
Perché oggi chi tiene a mezzogiorno trova un mare di sommerso
Mi sommerso ormai anche l'impresa non solo di sommerso di di lavoro di sommerso di arrangiamento individuare trova sommerso d'impresa
Molto simile a quello che io vi vedeva Prato nei sottoscala Ibra nei sottoscala di Prato nel sessantasette sessantotto
Notare che i in quegli anni scoprimmo il localismo con comprato e scoprimmo l'economia sommersa nel settanta settantuno perché è legata
L'economia sommersa il localismo sono strettamente legati e nel Mezzogiorno lo sono ancora di più
Se non sappiamo giocare su questa compresenza di localismo economia sommersa nel Mezzogiorno facendo una concentrazione chiara delle delle delle dimensioni territoriali di questo sviluppo della dance
Che il sommerso meridionale cresca lentamente con qualche dubbio anche concordo con con con falda che mentre aspettiamo del sommerso cresca nel Mezzogiorno poi nelle Marche o in Veneto comincia un'ondata
Sì di sommerso delinquenziale nel può creare un'uniformità
Perversa ecco queste diciamo così la dico la mia storia personale il modo in cui in
Riera ho seguito questo tipo di problemi e secondo me oggi c'è la possibilità io non sono pessimista somma socio
Visto che non perché checché ne era stato fatto fuori deriva ieri glielo lascio volentieri ma che da domani o dopodomani ricomincia a far politica meridionalistica non mi faccia metter fuori gioco ma io vedo già che c'è oggi una possibilità reale di fare politica
Con la realtà che ho detto alcuni grandi zone di addensamento su cui lavorare con la classe dirigente locale facendo reti corte reti lunghe al limite non facendo più neppure incentivi alle imprese
Ma facendo solo qui e su questo credo che forse potremmo anche un giorno o l'altro ritrovarci insieme grazie
Cadesse toccasse hanno
No non è che considerazione di Trenitalia sarà brevissima delle conclusioni di Maurizio basta
L'ultima volta che mi sono però
C'è un convegno ne parli quasi per un
Gli amici di Forlì presso era a Bologna alle con mobile la Fiera del mobile Guazzaloca anche conosceva appena visse sempre alla svelta di offre una Cina io feci velocissimo usato suo ospite a cena è uguale ad un amico che la Gemina vive una persona squisita Giorgio Guazzaloca quindi ho fatto una cosa positiva comunque il mio contributo ai distretti industriali in realtà lo stiamo dando già da alcuni mesi dopo un Pietro Armani non Luca Sbardella con ieri gli organi di partito che si sono assolutamente adoperati a supporto di questa di questa forma di sviluppo industriale io parlo o
In questa sede come consigliere nazionale
Dell'Italia però faccio parte anche dei quali Alleanza Nazionale una colazione che in qualche modo risolvere al più presto comunque in ogni caso l'importante e fare qualcosa di buono importante portare avanti delle idee positive e di creare occasioni quale quella di oggi dove si possono esprimere dei contributi assolutamente positivi dove le varie forze che singolarmente tendono a dire qualcosa a pensare qualcosa e riguarda una certa idea un certo progetto poi si trovano tutti insieme sicuramente da domani mattina ci sarà un'ulteriore
Sviluppo di queste idee sui diritti e sui distretti industriali e ci sarà sicuramente voi altre ci saranno altre occasioni d'incontro su questo tema io ringrazio anche il dottor consolati il club dei distretti sia ridotto il quale assolutamente a supporto di queste nostre iniziative di queste nostre idee è stato assolutamente interessante in questi mesi abbiamo ipotizzato questo convegno in febbraio dello di quest'anno quindi questi quattro mesi è stato sovente interessante essere affiancati a questa struttura che è una struttura vivace una struttura che nasce dal basso come si è detto più volte durante i lavori ed è assolutamente viva e rispecchia nell'organizzazione nell'associazione rispecchia quello che i distretti sono quelli per i distretti vogliono essere e cioè un insieme di forze assolutamente vivi è in via di sviluppo mi fa piacere va be'due brevissime considerazioni mi fa piacere dire che questa iniziativa nazionale oggi assoluto interesse è stata partorita è stata iniziata dalla federazione provinciale di Alleanza nazionale di Napoli che rappresento
Che presieduta onorevole Italo Bocchino il quale insieme a me ha creduto
Possibilità di dare questo input di dare inizio all'idea dei distretti industriali nonché l'abbiamo iniziato i lavori ma comunque abbiamo dato voce come partito a queste al club dei siti industriali a quanti se ne occupavano quindi spesso le federazioni sono laboratorio magari di di beghe di controversie nonché la federazione di Napoli non lo sia ma in questa occasione è stata invece occasione
Ha creato occasione di sviluppo dire e di proposizioni che hanno avuto anche un'amplificazione nazionale che oggi qui vede questi lavori organizzati in maniera assolutamente eccezionale
Mi fa piacere quindi questo e volevo sicuramente portare il messaggio dei Trenitalia il presidente D'Amico oggi non è potuto venire in quanto noi abbiamo il congresso nazionale che ora luogo domani a Chianciano domani dopodomani fino a domenica e il presidente già a Chianciano porta i suoi saluti mi ha detto di sensato portare i saluti alla platea e agli organizzatori se per evitare è assoluta
Ente vicina per definizione siamo un'associazione di piccoli imprenditori nonché di professionisti quindi per definizione naturalmente e fisiologicamente siamo vicini ai
Distretti industriali di stiamo appoggiandovi stiamo studiando e ne faremo oggetto anche negli attività ulteriori e poi devozione volevo lanciare un messaggio a favore
Mezzogiorno il Mezzogiorno d'Italia di cui oggi si è parlato spesso dei che anche tema del
La Del Debbio il titolo della manifestazione in mezzo giorno è in forte difficoltà
Nel Mezzogiorno ha bisogno di sostegno ma a un bisogno di un sostegno che non sia di tipo assistenziale
Il Mezzogiorno sta cambiando grazie anche Ali stimola le stimolazioni grazie anche alle idee alle continue pressioni in questo senso va dove si dice che bisogna essere propositivi che bisogna cambiare forma non bisogna essere
Assistenziale
La mentalità bisogna essere assolutamente attivi nella proposizione piano piano e devo dire che noi di Alleanza Nazionale in questo siamo molto più diciamo vicino a questi ed è e rispetto al centrosinistra che invece parla sempre di assistenza di gradini non vorrei adesso proprio dire ma sicuramente quando si parla di queste forme di iniziative industriali quando si parla di questi concetti a cui i distretti si si associa ideologicamente Alleanza Nazionale sicuramente più vicina e quindi se i risultati arrivano in questo senso sicuramente o gran parte di me del merito va al nostro partito il Mezzogiorno ha bisogno di continuare questo processo ha bisogno che si continui su questa strada che se c'è è uno sviluppo se c'è un progresso nell'iniziativa industriale che sia quella di distretti quale altre ma sicuramente anche quella degli stretti visto il fallimento oggi dichiarato dei contratti dare dei patti territoriali pienamente d'accordo su quanto detto da De Rita
Se c'è un progresso dobbiamo fare in modo che questo progresso Contini per questo progresso avanzi perché ci sono realtà nel Mezzogiorno assolutamente disastrate che sono un problema nazionale quindi con questo messaggio che lancio all'onorevole Gasparri dal permane ai presenti tutti che lascio la parola all'onorevole Gasparri delle conclusioni
Io aprendo al volo anche perché non devo fare lunga considerazioni conclusive
Voglio ringraziare Pietro Armani Bono e tutti gli altri promotori di questa iniziativa che ha richiamato l'attenzione
Su un tema molto concreto ma di Alleanza Nazionale avvertiamo in questa fase una duplice responsabilità Luna e quella del governo del territorio
Che ormai in dieci regioni le otto di questa tornata e due regioni a statuto speciale Sardegna Florentia Giulia recentemente appannaggio del centrodestra in cui svolgiamo una funzione di governo cornica una responsabilità che riguarda due terzi della popolazione italiana due terzi approdo interno lordo molte di queste realtà territorio ali sono anche nel Sud perché non era vero luogo comune dalla spaccatura Nord Sud il centrodestra governa in Calabria in Puglia in altre parti del Mezzogiorno l'Abruzzo stesso che anche se diciamo convocato diversamente geograficamente però fa parte di una certa e quindi ne avvertiamo questo compito questa responsabilità e d'altro canto speriamo anche che elezioni che insomma comunque prima o poi ci sarà non ci sarà un termine fisiologico costituzionale la legislatura oltre qua non si potrà andare ci auguriamo che possono dare un risultato positivo in questo devo dire che la collaborazione del governo e i nostri confronti incessante azione su qualsiasi tema quindi tale anche se dovessimo non essere all'altezza del compito compito ci sarà affidato comunque quindi e io penso che interne su temi molto concrete opera di importante ringrazio in porzione dell'Armani che con gli atti del convegno con interventi utilissimi sono stati oggi raggiungerà non solo gli ha partecipato ma anche tutti gli altri che ci auguriamo seguiranno questi lavori io penso che il compito di chi lo era della politica debba essere quello di muoversi da un lato alleggerendo con una mano nel suo intervento all'altro appesantendo l'intervento alleggerire e sul piano è stato detto quindi non mi ripeto problemi del fisco il nome di una maggiore flessibilità in termini contrattuali di rapporto di lavoro nell'ambito dei i distretti sono tante dicono i media impresa e dove il confine tra l'imprenditore lavoratore è inesistente insomma che noi politici girando per le campagne elettorali visitando tante di queste realtà si vede che il titolare dall'azienda e penso al sono tante realtà dell'Italia soli a lavorare coi loro dipendenti e quindi c'è necessità di una maggiore flessibilità contrattuale in queste realtà dove in effetti confine tra imprenditore e dipendente spesso e inesistente si lavora insieme gomito a gomito e quindi alleggerire tutta quella che è la parte burocratica la parte normativa e questo è compito dello Stato dall'altro invece deve essere più pesante la mano aveva detto anche
De Rita è stato detto anche da Fadda e in alcuni settori e i trasporti i problemi delle telecomunicazioni e delle reti il problema della sicurezza che tanti vedo di richiamo alla siccome questo convegno sottolinea soprattutto i nuovi distretti industriali o di queste realtà come ridefinite ma era un po'più diciamo diffusa sul territorio dell'intero Mezzogiorno un problema di condizionamento dell'economia da parte della criminalità e più avvertito che altrove e soprattutto indusse molti altri grandi aggregati su questo tema non hanno c'è stato di richiamare l'attenzione per Los partito francamente trovare almeno analoga quella di alcuni imprenditori quindi vediamo che su questo ecco ci debba essere questa duplice azione alleggerire da un lato e interviene di più nell'altro per garantire quelle conditio né di completi Rita anche altre realtà oggi hanno L'Espresso ci diamo positivamente caso dalla Spagna procediamo positivamente in termini politici perché un Governo di un certo orientamento ha realizzato alcuni lire ieri di occupazione a favorito insomma diciamo un recupero di competitività modernizzati trasporti
Ha ha rilanciato l'agricoltura però come italiani e cose come militante esponenti del centrodestra siamo contenti che un governo di centrodestra levato buone cose come italiani vediamo con preoccupazione che è anche un Paese che servivano le statistiche europee almeno a falsare qualcuno dietro noi adesso non sta al più dietro di noi anche la Grecia parte insomma si comincia a muovere il che ci fa veramente precipitare verso gli ultimi posti quindi abbiamo la necessità di accelerare questi aspetti perché la competitività di altri sistemi Paese
Oramai sotto gli occhi di tutti e quindi non possiamo nemmeno più pensare al vantaggio inflattivo a un certo tipo di di vantaggio competitivo che si poteva acquisire su altri versanti oramai insomma euro alle porte con tutta la serie di vincoli ci sono quindi non si può più pensare come è successo fino a qualche anno fa di recuperare sotto il profilo della convenienza lo svantaggio con gli altri concorrenti e quindi riteniamo ecco che da questo punto di vista il compiuto la politica sia appunto questo di alleggerire da un lato su alcuni piani onorevoli colleghi assumo perché molti sono stati espressi ovunque fanno parte del dibattito corrente sia sotto il profilo della modo di modificare il modo di fare i contratti emotivo lamentare il rapporto di lavoro nel sud vedete spesso avuto insuccesso la dicitura delle gabbie salariali secondo me è un termine sicuramente infelice quindi era destinato andare incontro a cattivi risultati perché evocava cose strane pro dubbiamente anche questi aspetti diversità di costo della vita e quindi costo del lavoro fanno parte della gente è in qualche modo guardate si vanno regolamentare poi da soli perché quando prima parlava del sommerso come impresa De Rita e quindi non solo diciamo di un sommerso ruspante vuol dire che poi i fenomeni trovano delle vie di sfogo per cui regolarmi vuole anche evitare che il mercato il sistema delle imprese si risponda da solo immergendosi comma poi conseguenze di minore tutela sociale di minore tutela previdenziale e sanitaria di maggiore commissione con fenomeni criminali era la sommersione possono trovare maggiore facilità di contatto medico minori pochi sia si deve affrontare anche questo aspetto dell'Italia che sicuramente voleva spetti differenziati e quindi anche sul discorso Retiche utile oggi anche delle comunicazioni tecnologia commercio elettronico tanti aspetti che oggi sono innovativi e che anche nel Mezzogiorno possono trovare capacità di protagonismo e io mi auguro e concludo davvero che la nostra capacità di governare di indirizzare di accompagnare riprenda vigore espressione efficace verità sia all'altezza del compito senza nessuna pretesa dirigista ma concentrando gli interventi in quei compiti che soprattutto nei distretti ora le aree ha impedito l'idea diffusa soprattutto piccole ma in realtà non posso realizzare che a Melfi giustamente utilizzando incentivano incentivi la grande azienda potuto anche fare alcune cose altri non possono crearsi la rete dei trasporti e forse non ed ecologico cosa in più possono fare ma c'è bisogno sulla sicurezza e su altro certamente non possono fare nulla c'è bisogna così un intervento quindi ripensare anche la la sfera pubblica l'intervento dalla politica e nel governo delle regioni che recita e nel governo nazionale intervenendo di più là dove si è intervenuto poco e finalmente intervenendo di meno laddove c'è intervenuto troppo anche con risultati molto contraddittorie efficaci per che tra Patti e contratti d'area e quant'altro si aspetta ancora qualcuno che si presenti e dica ho trovato lavoro e benessere grazie a queste forme di intervento
Sì